balla, sotto il braccio, della canape che accoccano per un capo a un rocco
accoccano per un capo a un rocco che gira fisso a un palo, gira
un palo, gira per una fune che gli corre da una grande ruota carraia
nieri, 402: siccome sapeva che... con quelli lì c'era
con un certo inguan- gueretto saporito, che il reverendo durò a leccarsene i puppattolini
aplologia. roccolière, sm. colui che pratica l'uccellagione col roccolo.
, i-2-218: ancora fra gli altri modi che si usano per pigliare questi uccelli [
in vero non è da biasimare quello che i bergamaschi chiamano roccolo. baretti,
amante del roccolo, ma io so che non piacerà mai a un bergamasco intendente
» fece il bre- schi. « che ingenuo sei mai? l'agenzia è un
case, al protocollo, alle triestine che tengono roccolo a milano per la rovina
, 754: alla rochezza della voce, che si causa da esso [coriandro]
pettorali. papi, 4-45: ogni vento che spiri o forte o lieve / di
g. borgna, 152: prima che il rock nascesse, la musica americana
. -con valore aggett.: che canta o esegue un brano musicale di
un musicista rock, la qualità di ciò che suona ed il modo in cui il
successo? -che è proprio o che si riferisce a tale genere musicale.
le grandi riunioni rock confermano: ragazzi che sentono altri ragazzi gridare « bisogna impedire il
del giorno, l'erede di una generazione che trova il terreno che gli hanno preparato
di una generazione che trova il terreno che gli hanno preparato i dalla, i renato
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla musica rock; che rientra
che si riferisce alla musica rock; che rientra nell'ambito di tale genere musicale
anche noi non vi nascondiamo l'imbarazzo che ci ha attanagliati ora, nell'ascoltare
-chi). affetto da raucedine; che ha la voce arrochita, abbassata,
il pianto (anche per indicare iperbolicamente che aa molto tempo si ripete una richiesta
roco. cieco, 31-62: ancora so che il mio rimaner seco / giù potrebbe
7-91: il buon re lago, poi che stanco e roco / è de'suoi
e roco / è de'suoi richiamar, che in ruga foro, / come altra
, 74: lo son sì rocco che a pena posso parlare. d. veniero
mai molto né poco / quell'amor che a te scopro e a tutti celo;
reca, / un micio, una bertuccia che ha nome maka- kita. sinisgalli,
ora, tanto più si può presumere che sia per riuscir megliore, purché non
notte, ma verso la mezzanotte, che è quando canta un po'roco. gadda
giusto de'conti, i-78: né valle che di miei sospir sì ardenti /
-o caro padre, tu col tuo coltello che a lato porti ed io con questa
: sogliam dire anche d'alcuno, che non abbia voce per non aver chiara
rispose quel barbone [fauno], / che da straniero lido / giunger dovesse peregrino
tremanti, gli occhi umidi e tristi che evitavano gli occhi della cugina: « sissi-
moravia, ix-80: per via della valigia che tenevo in bilico sulla testa non potevo
sentivo la sua voce roca e affannosa che pregava: « ma un momento fermati
: « ma un momento fermati, che diamine, che ti prende, fermati,
un momento fermati, che diamine, che ti prende, fermati, parliamo,
, 9-28: era lo stesso soldato che aveva visto pochi minuti prima, sotto i
. della valle, i-41: pria che l'alba si desti in oriente / quest'
/ chiamo 11 nome di lei, che non mi sente. casti, vt-21:
raccattò da terra una creaturina paonazza, che emise un vagito roco, e scappò
stanco di guardarle [le gru], che la sua boce è arrantolata e roca
arrantolata e roca, non si vergogna che un'altra ne vegna in suo luogo.
31: nelle strette [il boato che precede il terremoto] è roco, nello
, profondo, malinconico di qualche vapore che s'apparecchiava a salpare.
salpare. -che produce, che emette un tale rumore o suono.
niuna parte m'avicino de'nostri liti, che a me non paia vedervi la mia
iii-608: io ringrazio amore, / che m'ebbe poco men fin da le
, / e l'antico desio, che nel mio core, / qual fior di
cose belle e buone. 5. che denota modesta intensità e capacità espressiva,
suono usato a le mie roche rime / che non sanno trattar altro che morte.
rime / che non sanno trattar altro che morte. serafino aquilano, 238: sol
de rimembrar l'alma contristola, / che mi fu l'ombra sì mortale e
l'ombra sì mortale e frigida / che ancor ne è roca ogne mia cetra e
cetra: / meglio è presto morir che star in stenti! v colonna, 2-117
groto, 7-11: cortesi spiriti, che propizi orecchi / porgete a queste roze e
darà nel cantar norme sì belle / tal che 'l roco mio dir non sembre vile
/ quest'onor, m'importa poco / che 'il mio canto ornai sia roco /
mio canto ornai sia roco / e che guardimi e minerva / e mercurio e
parte di costui sare'sì poca / che non se ^ orlerebbe un calamaio;
,... dinnanzi allo spettacolo che dà di sé 0 parlamento, per la
serafino aquilano, 133: e1 dì che a mirarte mi fé degno / persi
lettere, cxxv-93]: solo dirò che le lettere vostre son tali quali sono le
, iv-422: 'rococò'o 'roccocò': nome che i francesi diedero ad un noto loro
luigi xv (secolo xviii) e che è caratterizzato da bizzarre e stravaganti esagerazioni
attraente... è la 'ragazza nuda che riposa'di boucher, tra le candide
. 2. agg. invar. che si riferisce a tale stile o che
. che si riferisce a tale stile o che ne imita e ripropone i modelli,
ne imita e ripropone i modelli, che appartiene a tale stile (un mobile
sostenuti da grandi zampe animalesche / e che hanno sui coperchi lucidi a mosaico / delle
vienna non è più quel manicaretto rococò che era al tempo di mozart, ma
, e i sentimenti pesano colà meno che ovunque altrove. bartolini, 18-110:
per amor de'gesuiti: l'allegoria, che adombra e impaccia tutte due le quartine
, e non altro si porta seco che la dannazione dell'anima, lasciando le
principio il viver greve / e un dolor che dentro al petto rage, / e
rage, / e veggo un foco acceso che mi strage / e non posso fuggir
. strozzi il vecchio, 2-108: che non osa e non fa la scelerata /
fuori del mio petto un certo fuoco che ruggiva dentro di me e che cresce
fuoco che ruggiva dentro di me e che cresce con gli anni. guerrazzi, 7-295
. nievo, 9-216: se di quel che mi rugge / nel cor otente affetto
, tutto quell'inferno confuso di angosce che sentiva ruggire per la prima volta in cuore
vomitare addosso au'umanità tutto quel fuoco che gli ruggiva dentro. boine, i-26:
sì le speranze mie tronca et adugge / che, se dio di rimedio non provede
l'odo, ne 'l profondo cor, che rugge / rinfocolando alfin tutte sue ire
santa libertà ruggiva / in quel bronzo che ardente io vi colai. 8
dotti, 1-395: quando mai fia che dilegue 7 o 'l nembo altier che
che dilegue 7 o 'l nembo altier che a fulminarmi rugge, / o ch'
. dall'ongaro, viii-375: il mar che rugge tra ca- nddi e scilla /
54: fischia un grecale gelido, che rade: / copre un tendone i
ama, ed egli solo sa il gemito che gli sorge dentro, ad ogni linea
ad ogni linea ch'egli scrive poi che in italia neppure le leggi prime dell'
prime dell'umanità sono sante, poi che oggimai la tempesta che gli uomini liberi
sono sante, poi che oggimai la tempesta che gli uomini liberi sprezzano e sfidano rugge
ah, scoppiata è ornai la folgore / che raggia sulla mia testa, / e
sulla mia testa, / e la vita che mi resta / lenta morte mi sarà
sfida la tempesta / con la tempesta che ti rugge in cuore. -con
, 27-144 [var.]: prima che gennaio tutto si sverni, /.
. raggiran sì questi cerchi superni, / che la fortuna che tanto s'aspetta,
cerchi superni, / che la fortuna che tanto s'aspetta, / le poppe volgerà
laporte...: ma nell'uragano che gli ruggiva intorno fu impossibile raccogliere una
bacchetti, 1-ii-460: la battaglia, che ruggiva e tuonava vicina, che cimava le
, che ruggiva e tuonava vicina, che cimava le fronde poco sopra le teste
rugge. ceresa, 1-197: ben scio che tu [amore] ti giochi e
tu [amore] ti giochi e che ti prehendi / exilarata gioia ovunque ragi,
più nel suo carbon non rugge, / che riscaldava le materie prime, / di
riscaldava le materie prime, / di che formando topre non sublime, / cantai del
.. scoppiò in una vampa rossastra che vibrò e ruggì nella piccola gola,
. manzoni, vi-i-583: l'acqua che ruggisce, quando sta per bollire.
bui cassero c'era tutto il trambusto che precede la partenza d'un legno di mare
del nasturzio e del gengiovo bianco, tanto che la ventosità del ventre si parta.
colonnati. pavese, 8-200: un motore che rugge e non ingrana mai. cassola
erano belle le mani del signor salice che stringevano il volante, con quei peli lunghi
, con quei peli lunghi e fisci che uscivano dai polsini candidi e ben stirati!
oppinione di pitagora e di altri filosofi che ciascun cielo, cu questi otto, cioè
divino artificio, di debiti tempi misurati, che, insieme, concordando, facevano una
è anche dentro di me questo canto, che rugge e chiede e vuole. fenoglio
procelle dell'aspro verno né il sollione che rugge, né canicola che mena vampe
il sollione che rugge, né canicola che mena vampe di rabbioso fuoco il vostro studioso
e notte, / e più allor che il lion nel ciel raggia, / chiuso
con povertade, / portando il tempo che per freddo rugge. s. ferrari,
, rott'è quella 'ncugge / che solean fabbricar le dolce rime, / e
si distrugge; / il foco che non c'è paese più ricco di poeti
hanno altra arte. hanno una poesia che rugge piena d'echi, i più
iddio. lauro, 2-73: quella virtù che nel misto elle facoltà intellettuali] rugge
dirizza le qualità dementali non è altro che la consequente complessione. -farsi sentire
], perché, pensando a ciò che sarebbe tamore con orazio e rimembrando il primo
stefano..., ella non può che fremere! « il viscido stefano!
salto, quand'anche esso, più che arrembato, fosse impietrato.. a domani
bavero, gli ruggì sulla faccia: « che vuoi tu dire, imbecille? »
! / sei tu, sei tu, che atteso hai troppo, / che devi
, che atteso hai troppo, / che devi tornare: galoppo. pirandello,
], questo attore ispirato e potente, che a londra aveva ruggito i fieri sdegni
cominciò ad agitare catuzza come una fiera che le avesse addentato il cuore e di
ti mirava il giovinetto mondo / allor che la tua [di geova] lancia il
l'acuta / volta ruggiva: « che hai fatto / del pegno del tuo riscatto
udì più ruggito di leoni, / che stanchi alfine di vegliar, col muso /
alla caduta sua [del dragone], che fu mortale, / con l'alma
e in terra diè materassata tale / che a molte miglia rimbom- bonne il lito
tonde ove il leone s'annida, / che col ruggito alla battaglia sfida / lo
i. frugoni, i-4-120: leon, che il regai iede in adria lavi /
secolo briccone, / tu mi faresti dir che cose strane / e mandar fuori,
strane / e mandar fuori, più che voci umane, / terribili ruggiti di
udì il ruggito del brigante ferito, che si buttò a corpo perduto sullo scianguglia
. capiron tutti fin dal primo ruggito che mise dove sarebbe andato a parare.
il ruggito di san leone papa, che sbrana con gli artigli del suo zelo le
garibaldini mandò un ruggito di leoni, che sperse i nemici di fronte.
o di una folla in rivolta o che protesta. mazzini, 3-277: la
e sopra tutto il ruggito delli oppressi che si vendicavano. -schiamazzo di una
quel signore... un san bernardo che ruggiti non dava dagli orrori a
sono pieni dei gemiti e dei ruggiti che strappava il travaglio a quel pertinace schiavo
. carducci, ii-7-173: una lettera che ti rende e rappresenta tutta, e
ti rende e rappresenta tutta, e che io riscaldo e ricolorisco con i toni della
e di ruggito selvaggio e gentile, che io del resto mi fo lecito d'
tubo di scappamento della mia cento- cavalli che senza sapere guidare guido in vie deserte o
ecco un ruggito. è una motoaratrice che sta dissodando un campo. fenoglio,
, canti e suoni come di sassi squillanti che si urtassero tutto intorno, formava tutto
mormorio mirabile, massimamente in quella ora che altro romore non si sentiva. battista
intorno a lui sempre il ruggito dell'uragano che ora sentiva più fioco e distante.
marchetti, 5-254: ove, poi che tempesta il cielo ingombra, / entran
la prossima eruzione distruggerà ogni cosa, che importa? si ricostruirà il tabernacolo, si
, iv-2-220: udendo quel singolare ruggito che fanno le fiamme nel nutrirsi, si mise
..., ma dico così perciò che la pudicizia non può altrementi esser sicura
feci affiggere dei cartelloni dov'era annunciato che il celebre mario e la insuperabile grisi
malaparte, ii-57: si pensi a quel che sarebbe diventata, in bocca a un
diventata, in bocca a un diavolo che non fosse toscano (e veramente non
, un tuono, una libecciata, altro che trombetta. montale [hudson],
tenent of persecution'dell'illuminato roger williams che con tanto fanatismo lottò contro il fanatismo
la voce sia diversa da quella borghigiana che aveva espresso o ancora esprimeva gli stessi
. abito o divisa vistosa, sgargiante, che attira la vista. fenoglio,
. fenoglio, 5-i-596: « figurati che nord sta già facendosi la divisa straordinaria
sm. (femm. -tricé). che lascia uscire un potente e roco frastuono
la roggitrice tomba. 2. che si esprime con tono impetuoso e adirato,
nome ugo foscolo. giulio del ponte, che non avea fiatato in tutta la sera
e gli mandò di sbieco uno sguardo che somigliava una stilettata. = nome
la nostra bricca di contrada lo sa che più di v rughieri ho speso per
probabilmente originaria della norvegia meridionale e che all'epoca di tacito appare già stanziata nella
: 'rugii': antichi popoli della germania che abitavano parte della vandalia e dell'attuale ducato
: vale minima, minimissima parte di che che sia negli appresso significati: 'nel mio
vale minima, minimissima parte di che che sia negli appresso significati: 'nel mio vestito
'pallini da caccia'e 'confetti', che è dal lat. tardo dravoca 'loglio',
e il fenomeno è determinato dal fatto che il raffreddamento notturno della terra è maggiore
(155): quelli tre giovani, che furono messi da'caldei nella fornace di
fuoco venne tanta rag- giada da cielo che non arse loro né capello di capo né
roxate del dello orni nocte per li scorgi che s'àvreno. anonimo asburniano, lxxviii-ii-521
suo carro di sdegno nel considerare che un po'di roggiada, quelle lagrime ch'
betta / morbidetta, / che il dì celibe riposa / mezz'ascosa,
1-4: le garrule cicale, / che cibansi di liquide rugiade, / soglion,
autore primamente di quella qualitade de'peccatori che dispregiarono iddio col cuore e con la
], 79: dico... che la manna solutiva è una certa rugiada
solutiva è una certa rugiada overo liquore soave che casca la notte dall'aria sopra le
coperto di quaglie, sotto una rugiada che si chiamava la manna ed era bianca come
: 'rugiada'diciamo anche quella sottilissima velatura che forma il vapore acqueo condensandosi a contatto
, 36: dal core mi vene / che gli occhi mi tene -rosata. ovidio
(i-353): don diego altresì, che si sentiva al collo uno dei cari
sentiva al collo uno dei cari amici che al mondo avesse, non si puoté
avesse, non si puoté tanto contenere che a mal suo grado gli occhi di lagnmosa
/ ha due porpore filli e par che scocchi / dolce riso con lor, ma
saetta / di pietà non tem'io che più mi tocchi. -con allusione
gente / la semelea rugiada, / che fa ch'estinta cada / ogni calamità.
: la rugiada di rubino, / che in valdamo i colli onora, / tanto
colli onora, / tanto odora / che per lei suo pregio perde / la brunetta
. periodici popolari, ì-338: non temer che al folgore / della regai tua spada
italia a imporporar. -umore che trasuda dalla polpa dei frutti. magalotti
/ de'fichi a coglier va'/ che il desco imbandirà / corisca ardita: /
è pur detta quella velatura di minutissime goccioline che fa sopra alcune fratta l'umore da
. grande beneficio; giovamento o conforto che si riceve da altri o da circostanze propizie
, 9-147: l'ingratitudine è vento abbraciante che secca la fontana della pietà, la
: quando sarà, soave amico, che la manna che piove come rugiada de
, soave amico, che la manna che piove come rugiada de l'affezione dal
a vostra signoria, quanto lei, che con due sue piene della rugiada della
della dolcezza sua have adacquata la mia, che stava per seccare nell'ozio molestissimo e
piacere, fu poscia concertato tra loro che, qualvolta si fosse rappresentata occasione sicura,
di pace per le nostre ali rattoppate che sapevano la guazza delle notti adriatiche!
di consolazione e di rinnovamento dell'anima che ne deriva). domenico da montecchiello
del secondo dono del santo spirito, che fa il cuore dolce e di buon
/ sì ch'io prenda la strada / che ci conduce alla corte superna. savonarola
.., firenze, el contrario che tu hai fatto insino a qui, se
insino a qui, se tu vuoi che s'apra per te el cielo e mandi
argenterie del lotto, le quali io credevo che si avessero a smaltire, e la
dal cielo piover la manna, / fa che sul nostro secolo cada / l'umor
antica), forse identificabile col siero che fa seguito alla retrazione del coagulo.
capelli, la pelle; e specialmente adesso che l'emozione vi aggiungeva un'altra sorgente
/ quivi parevi morto in gelboè, / che poi non sentì pioggia ne rugiada!
. varchi, v-58: di quegli che si beccano il cervello sperando vanamente che
che si beccano il cervello sperando vanamente che una qualche cosa debba loro riuscire e
vanno cicalando qui e qua, si dice che 'fanno come '1 cavallo del ciolle
: è come una pioggia d'aprile, che passa in un tratto, come una
tratto, come una rugiadétta della mattina, che secca subito. = voce
delle pure e perfette e nitide onde / che la campagna tutta han rugiadare.
chiana; voce registr. dal bergantini che l'attesta in musso. rugiadézza
compiacenti affittacamere e di quei quartierini discreti che al tempo delle svenevolezze estetizzanti si chiamavano
popolari, ii-484: si obbietta da alcuni che un'istruzione puramente positiva inaridirebbe il cuore
altre coserelle, veri gingilli del sapere che troppo spesso si prestano a divenire rugiadosità.
rugiadosità. cicognani, v-1-101: che nei suoi versi non ci fosse della
splendean l'erbette di sì vago lume / che luccicar men vaghi a la mattina
. pea, 7-9: invidio il serpente che adesso si sveglia, si spoglia
, 170: bella aurora, che scioglie / in stille rugiadose / da
baretti, 2-227: oltre alle pecorelle che pascono l'erbe te- nerelle, voi
. con gli scherzosetti armenti e col rio che forma un mormorio. parini, mat
], 45: il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i nascenti del
/ l'erbe intristite e i fiori / che dal tuo raggio aspettano / i rugiadosi
laguna. -con riferimento alle perle, che in passato si ritenevano prodotte dalla rugiada
, / si stemprasse coi rossori, / che nel seno ha teti ondosa.
rugiadoso orientai tesoro. 3. che apporta rugiada (anche abbondante); che
che apporta rugiada (anche abbondante); che si manifesta o appare nel cielo in
n'andaremo al coperto, a ciò che la rugiadosa ombra de la notte..
. bruni, 79: aure, che rugiadose e mattutine / volate in grembo a
37: dal bel guardo vezzoso par che fiocchi / di dolce pioggia un rugiadoso
di dolce pioggia un rugiadoso nembo / che le misere piaghe mie rinfresca. soderini,
riflessa dal sole, apparendo nel ponente e che il sole si ritruovi nell'oriente,
lemene, ii-411: coi più bei rai che il sol mandar si miri, /
. 4. per estens. che si presenta, fuoriesce o cade sotto
ove di chiaro fonte acqua s'inlaga / che l'erbe avvivi rugiadose e molli,
ma anche fuori d'acqua, tanto che le fattezze complete della rugiadosa e stillante
del cadorino. -che trasuda, che seceme una sostanza liquida in piccole gocce
le rose / al tuo cantar, che di dolcezza avanza / il fiato di
109: mi sentii rompere il cuore pensando che prima di coricarmi non avrei più potuto
, 1-52: più calda è l'acqua che l'aere di quello paese sereno e
molza, 1-150: al sacro aitar, che 'n te formar le piacque /
guisa la terra feconda per se stessa che non solo conduce i semi e le piante
frutti in tanta copia e si dolci che bastano a nutrire il popolo ozioso. magalotti
. / esperto il cacciator chiaro comprende / che sarà lieto il dì. ptndemonte,
ana] ai caldi rai del sol che monta, / s'agita, si dissolve
t'invola dalle fredde piume, / or che sospira querula / l'auretta rugiadosa.
succo. -in par- tic.: che fa la goccia (il fico).
, 2-40: vi giuro signor bellerofonte, che di già mi par entrar per mio
quei salsiciotti rugiadosi. 8. che ha un aspetto particolarmente florido, formoso
piacente, non toccato dall'invecchiamento; che ha la carnagione fresca e liscia (una
, per amarla tanto, non vuol che stia troppo sopra il tormento della concupiscenza
bella come una rosa, a tale che i vecchi si maravigliarono dj tanta mutazione.
suo sembiante si spargeano allora più rive che mai su le sue guance rugiadose.
la sua grazia rugiadosa. io. che versa lacrime; lacrimoso (gli occhi)
in verità non era facile nemmeno allora che mi venissero agli occhi le lacrime come
a'frati roba da chiodi, rimproverandoli che avessero preso il generale garibaldi per un
preso il generale garibaldi per un poverone che si raccomandasse alla loro ragiadosissima carità.
non aveva mai ammesso... che le turbe della età, chiamata '
.: questo si è il nome che assegnò ai gesuiti vincenzo gioberti. dèe essere
, tondo, grasso e paffuto, che dio lo benedica. idem, 6-vt-312:
lo benedica. idem, 6-vt-312: fate che non troviamo più un rugiadoso in roma
gattina, 4-323: chi troverà a ridire che, vivendo da buona cattolica, senza
generosa classe di persone. egli non sa che farsi della protezione o dell'appoggio di
14. ant. e letter. che arreca sollievo, giovamento, conforto.
speme confortarsi? fusinato, i-23: or che m'hai posto sulla fronte mesta /
riposo / soave, rugiadoso, / che mi prendea talvolta in su la riva
, 1-156: comandò tosto don francesco che le navi rispondessero alle stride loro con una
ma le palle passarono per alto, il che le nostre non fecero, percioché affondarono
. letter. vocio confuso e indistinto che si leva da una folla.
pres. di rugliare), agg. che emette un mugolio sordo e minaccioso (
a significare il suono o fremito cupo che fa la voce di alcuni animali,
fa la voce di alcuni animali, che mandino come un mugghio... dicesi
non raglia e non muglia, anzi dice che va tutto bene. cagna, 1-144
fu uno scoppio a'i- larità, che il vegliante si teneva la pancia, il
ragliò come un cane le due volte che tentai. -introduce il discorso diretto
cerca uno sbócco ad un suo tumulto che raglia nella profondità chiusa.
1-294: 'rugliare': si dice del suono che fa l'aria passando per gl'intestini
. es.: 'oggi non so quel che ho: mi raglia il corpo maladettamente'
appallottolato, combatterà con una tosse profonda che gli raglia nel petto. 4.
.: gorgogliare rumorosamente (l'acqua che bolle, il mare in tempesta, un
pananti, i-45: sembra dagli urli che il teatro cada: / pare il
teatro cada: / pare il vento che soffia, il mar che raglia. giusti
pare il vento che soffia, il mar che raglia. giusti, 4-ii-680: come
. giusti, 4-ii-680: come vento che ragli e che tempesti, / il mulinello
4-ii-680: come vento che ragli e che tempesti, / il mulinello della fantasia
v.]: del rumore dell'acqua che scoscende e rode. 'si sente ragliare
balenio contìnuo, tutto un baleno, che ci rischiarava la strada e faceva spavento.
della belva e l'affanno orrendo dell'uomo che s'era abbandonato alle zanne, agli
una sorta di miglio, non altrimenti che se avesse voluto fare un gargarismo senz'
porta, 2-197: egli è possibil pure che fra persone di valore e di sangue
qual per mostrar a quel popolazzo, che gli sta d'intorno, che s'intende
popolazzo, che gli sta d'intorno, che s'intende di comedie, or ragna
d'altre bestie de più sorte, / che 'l sia ingrintà, che 'l rogna
, / che 'l sia ingrintà, che 'l rogna e bagia forte. seriman,
di un vecchio servo e poltrone, che ruga e ragna giorno e notte di tutto
l'avido succhiello, / e tenaglie che azzeccano, e regnare / di scabra raspa
boccamazza, i-1-473: se tu odi che lui [l'uccello da preda]
uccello da preda] ronge per caldezza che lui abbia nelle sue budelle, piglia
un cagnaccio rugnire intorno a l'osso che ei rode o un gatto innamorato,
sospirare, un rugnire e un raspare che parea che venisse da dieci persone che
un rugnire e un raspare che parea che venisse da dieci persone che se dolessero
che parea che venisse da dieci persone che se dolessero in sogno. pasquinate romane,
dei petti e del rugnire, / che le brigate fan, del sonno prese.
siamo sani da stizza in fora, che 'l non è persona che ne possi dir
in fora, che 'l non è persona che ne possi dir quatro parole che nui
persona che ne possi dir quatro parole che nui non se instìzzamo; e sempre andiamo
, 20-157: se ti domanda ciò che tu hai, ragnisci pure, e ciò
, e ciò facendo, è forza che si fermi e dicati: cor mio,
male? avete voi dispiacer del piacer che io mi piglio? catzelu [gue
la mala pasqua, / e presso che non dissi, che vi venga / a
/ e presso che non dissi, che vi venga / a tutt'e dm!
/ a tutt'e dm! forse che non s'arrabbia / per casa, poi
. f. doni, 3-83: ancora che egli dibattessi l'ali, raspasse con
piangere ed a stridere, ché volea che 'l zio mangiasse del zuccherino.
, i-434: comandai a'soldati di tessaglia che montassero a cavallo e con loro menassero
de'porci (per- cioché io sapeva che quelle bestie hanno gran paura del rugnito
ogni sepe et ogni bosco / et oleo che dal ferro rugo sparga. =
, sm. ciascuno dei pezzi di legno che, nelle reti a strascico, venivano
.]: 'rugoli': pezzi di legno che, nella tartana e in altre reti
1-i-1-85: nel 'ritratto trivulzio'vediamo invece che certe rugosità inevitabili all'età hanno servito per
qua- glieri, in ogni modo quelli che sono ben rotondi, assai vuoti,
dimostra, essendo questa dal moto, che i moderni difendono, molto lontana. cantù
ore, s'introducono in tamburi, che girando tolgono collo stropicciamento la rugosità e
pacata varietà delle tinte, a seconda che i sassi stavano in una zona meno
mio. era come una gigantesca slitta che scendeva verso il ceno, traballando,
boccaccio, 21-29-27: pensi tu che le guance ora distese, divenute allora
: di faccia rugosa, lunga piuttosto che no, e di color pendente anzi al
color pendente anzi al terreo e cenerognolo che al rosso e al bianco. goldoni,
della mirandola], 112: o che piaceri puotevano essere quegli con una rugosa
farlo passar per un deucalione, / che con la moglie sua rugosa e secca /
, sì rugosa, sì bruna del volto che le si avrebbe dato agevolmente una settantina
bacchelli, 3-09: le strade sono ciò che più parla della vita dei morti fra
dui montoni a la foresta, / che con le coma lor rugose e torte
michiele, 3-i-59: del nome, che nel cor scritto tenea, / per man
del mio maestro sarà un'opera d'arte che rotesti energicamente contro l'invasione moderna del-
sprezzatura esagerata della divina arte scultoria, che deve essere liscia e finita e non
angelini, 1-37: non c'è che rassegnarsi alle sabbie, grigiastre, rossastre,
sarebbero messi a ballare come facevano ormai che la spiaggia era deserta e il mare era
sandra avrebbe potuto visitare il nido che io avevo costruito. caproni, 33:
: a forza di fumo, di chiatte che lo solcano, di carbone e di
, 17-xi-1986], 3: capita spesso che ci emozioni di più un fatto trasmesso
di più un fatto trasmesso dalla televisione che non il fatto stesso, nella sua
molto meno, sembrando piuttosto una bambola che una persona viva, con la sua
seneca volgar. [tramater]: quegli che hae i capelli diritti e stesi non
e stesi non sia mescolato con coloro che gli hanno crespi o mgottati.
. 2. per estens. che rimugina in se stesso; che ritorna
estens. che rimugina in se stesso; che ritorna più volte sullo stesso pensiero.
8-i-198: porco è d'una ragione pesce che cava la terra di sotto l'acqua
convenìa ch'avessero due cose: l'una che mgomasse; l'altra, ch'avesse
mgomava; non mangiavano del camello, che, avegna che mgomi, non ha fesse
mangiavano del camello, che, avegna che mgomi, non ha fesse l'unghie
; e medio li pare quello rugumare che non è il pasciare. landino [
quale solo di tutti e pesci dicono che mguma e pascesi d'erba e non di
. gozzi, i-5-38: spesso animali disegnava che dormivano, che rodevano, che ragumavano
: spesso animali disegnava che dormivano, che rodevano, che ragumavano o lavoravano le
disegnava che dormivano, che rodevano, che ragumavano o lavoravano le terre. pascoli
e dove io non dovea e più che io non dovea: e pensando d'esca
piene di drento di una erba verde che di continovo la ragumavano come bestie.
qui sempre mi sono inteso del tabacco che si fiuta pel naso, non di quello
fiuta pel naso, non di quello che, ragumandosi colla masticazione e col fumo ingoiandosi
è da mgumare e masticare la scienza che tu impari, acciò che tu l'abbia
la scienza che tu impari, acciò che tu l'abbia in prima in uso.
], mgumando ed esaminando seco quello che per li sensi esteriori e poi per
sugo fruttuoso ne trae spesse volte, che per umano ingegno si puote.
vostri e sempre mai mgomo / cose che sien per servirvi a proposito. varchi,
mi par di vedere questa pecora margolla che, quando vide il padre siceo,
siceo, cominciasse a ragumar cuiussi e che dicesse: « qui bisogna che io
e che dicesse: « qui bisogna che io mostri quanto vaglio ». cesari,
dalle ventun'ora a un'ora di notte che ricamai, andai mgumando quello che avevo
notte che ricamai, andai mgumando quello che avevo letto in quelle cinque ore.
vigna, o dove tu vai, fa'che tu vada mgumando e a dire con
teco medesimo: « così disse il predicatore che io facesse ». g. gozzi
, 120: sempre me ne andavo mgumando che eccellente moglie mi sarebbe toccata in quella
ad esse? / nullo, però che 'l pastor che procede, / ragumar
? / nullo, però che 'l pastor che procede, / ragumar può, ma
. buti, 2-380: questo figurava che [gli ebrei] non dovesseno pascere ne
di coloro, quanto a le parole, che mgumasseno, cioè ripensasseno più volte,
ii-279: nel testamento vecchio era vietato che non si mangiasse d'animale che non
era vietato che non si mangiasse d'animale che non ragumasse ed avesse l'unghie fesse
figurava nel nuovo testamento le due condizioni che sono bisogno a volere acquistare beatitudine adii
del mondo: l'uno è tammaestramento, che dèe essere in essi, parlando,
non suoni il nome di cristo e che non sempre ragumi sopra la divina legge.
, 13-132: si narra da persone che si presumono bene informate come l'imperatore,
, 25-124: hai tu compreso i gesti che fanno [i pedanti] quando veggono
, bofonchiare. carducci, iii-14-245: che se qui alcuno di que'poetun- coli
alcuno di que'poetun- coli e filosofuncoli che frustarono per sé tante paia di scarpe
frase di 'liberrima indignatio', ma che altro erano in sostanza a weimar lo
secco e si dice ai ragazzi che il diavolo va in carrozza a
ottimo, ii-279: le due condizioni che sono bisogno a volere acquistare beatitudine alli
mondo: l'uno è l'ammaestramento che dèe essere in essi, parlando,
chiaro, / per tòr l'incendio che la mente agrava. -var.
... fu anticamente una città che fece iano e posele nome ianicola.
, essendone massimamente molte in tanto distrutte che appena le vestigie de le mine si vedono
di molte chiese colli suoi monasteri, che già erano di frati e monache,
1-256: gli assediati, per dimostrare che non temevano punto il nemico, fecero
temine colle conocchie e co'fusi, che filavano. guidi, xxii- 6
là, tra le memorie sparte, / che glorioso ardire / serbano ancora infra l'
. monti, ii-345: nel visitar che farete le maestose mine del colosseo cercate il
cercate il mio nome nell'ampio porticato che domina le terme di tito. leopardi
e di solenne nelle mine d'un edificio che ha veduto succedersi tante generazioni d'uomini
del muro è più larga di sopra che ai sotto, elli è manifesto segno che
che ai sotto, elli è manifesto segno che la muraglia ha la causa della mina
li fianchi al cavallo e quel riparo ancora che si fa di muraglia ad un muro
lor natura lodevole né buona, ancor che lo sieno per accidente, riguardando all'imminente
gran vecchiezza una parte del mezo circo che soggiace al castello con morte di presso
atterrar preventivamente e disfare quegli edilìzi publici che fossero pericolanti e con terror del popolo
non tacque [canova] al primo console che i palazzi pontifici erano stati spogliati da'
erano stati spogliati da'nemici dell'ordine, che gli antichi monumenti erano abbandonati alla mina
da pranzo, per appostarvi i domestici che ripassavano col selvaggiume scarnato, coi manicaretti
di tutto questo avemo exemplo nelle parole che boezio dice contra nero imperadore: «
la mina e 'l cmdo scempio / che fé tamiri, quando disse a ciro:
la strage e la mina di quelli che cadevano in terra era grandissima. libro
e quello fece gettare dentro a un'utre che di sangue umano avea prima ripieno.
tiri del cannone la mina di quelle fabriche che mostravano resistenza maggiore alla violenza del fuoco
... cresceva terrore il sospetto che guido tarlati... venisse a compiere
da parte del nemico o l'impresa che dovrà portare a tale sconfitta e conquista
sicuro, si s'aggiungeva all'odio che aveva dalli popoli l'esercito del re vittorioso
, essendo avvenuto nel battaglion principale, che non ebbe più tempo di riordinarsi né
agliè] minaccioso e nelle guerre / che devastaron la campagna opima / gran nerbo
, 103: rinaldo il primo fu che con mina / percosse balatrone in su lo
: cadde 'l gigante con tanta roina / che a sé d'intorno fié tremar la
rompere la spessa / testudine de'rutuli, che sotto / a tal mina non si
: fragore o rumore provocato da ciò che si muove o cade impetuosamente. cieco
, 36-84: già non si accorge orlando che la spada / gli sia caduta fuor
caduta fuor de la vagina, / né che pel monte a balzi se ne vada
suon dé le fiondi e la mina / che mena il suo cavai per quella strada
sole, /... e ciò che intoppa urtando, / di suono e
semiditono, fa una mina tanto grande che a pena si può udire.
i l'osso e tacciar ne va che par di ghiaccio. i...
fuori, potesse vedere tutta la gente che sta dentro di un treno simile, ma
misto di mina e di lemme lemme che se ne potrebbe ottenere! 4
inf, 12-4: qual è quella mina che nel fianco / di qua da trento
tremoto o per sostegno manco, / che da cima del monte, onde si mosse
per lo scarco / di quelle pietre, che spesso moviènsi / sotto 1 miei piedi
tu menata / questa gran donna? che ripe son queste? / che sassi
donna? che ripe son queste? / che sassi e che roine e che pruni
son queste? / che sassi e che roine e che pruni / e quali spine
/ che sassi e che roine e che pruni / e quali spine! dante,
dante, 1-306: salleo è una città che è in romagnia ed è fortissima e
e à dall'uno de'lati una ruina che non vi si può andare tanto è
può... aversi per fermo che gli amanti o tutti o certamente molti
degli elementi naturali (e i danni che provocano). elucidano volgar.,
una acqua ristretta e tenuta per forza che, come ella truova un poco di
ch'eràmo tutti pesti, il meglio che noi potemmo ci rimettemmo a cavallo;
rimettemmo a cavallo; et in mentre che noi andavamo inverso l'aloggiamento, mostrandoci
miglio innanzi tanta maggior ruina della nostra che pare inpossibile a dirlo. salvini, 40-44
, non poco di grazia aggiugne al tranquillo che ne conseguita. bonsanti, 5-319:
producerebbe sì li suoi effetti, / che non sarebbero arti, ma ruine. s
per la ruina del mondo si conosce che s'appressa il regno di dio. buti
quelle dell'arti, 'ma ruine', imperò che andrebbono le cose senza ordine e con
sterminatrice ruina sovrastar potesse somigliante a quella che nell'aprimento delle cateratte del cielo tutte
sabbia non si può sottrarre, senza che il tutto non precipiti a ruina.
, iii-14: infra l'altre ragioni che vogliamo voi alla signoria di vinegia alleghiate per
proposito del mandare in savoia, vogliamo che dimostriate il lungo tempo che nella guerra siamo
, vogliamo che dimostriate il lungo tempo che nella guerra siamo perseverati e la infinita
perseverati e la infinita e incomportabile spesa che c'è stato necessario fare per schifare
. machiavelli, 1-i-102: era necessario che la italia si riducessi nel termine che
che la italia si riducessi nel termine che ell'è di presente e che la fussi
nel termine che ell'è di presente e che la fussi più stiava che li ebrei
presente e che la fussi più stiava che li ebrei..., lacera,
: ci pare a tutti gran cosa che 'l pio e catolico imperatore, col voler
con la morte del povero vecchierello, che nasca uno scisma a total ruina della sede
3-i-114: questo fu il maggior colpo che potesse far il cardinale, et è certo
potesse far il cardinale, et è certo che tal massima ben regolata fomentò la ruina
tedia abbaguben vorrebbe punire esemplarmente i paesi che favoreggiano i ribelli..., deggiac
volgete gli occhi alla terra e vedrete che quanto il luogo è più alto e più
istessa, se altro vincolo non avesse che quell'amore che ciascun porta ai propri
se altro vincolo non avesse che quell'amore che ciascun porta ai propri vantaggi.
guardi, per amor di dio, che una picol cosa non metta ruina in questa
questi i princìpi di quel detestabile tollerantismo che minaccia secondo voi ruina al linguaggio,
la sua ruina e poeticamente parlando dice che virgilio poeta li apparve, lo quale
m'amò? perché m'amò, che lesse / sulla mia fronte impallidita e
, ma è rientrata nel luogo sinistro prima che il sangue fosse lavato, meditando di
era occasion di ruina e di disordine più che s'ella facesse pubblica professione d'impudicizia
impudicizia. 7. dissesto economico che colpisce il patrimonio di una persona o
di una nazione (e la condizione che ne deriva). dottrina del vivere
. barbarico, lii-13-7: li paesi, che non si potevano servir delle spezie di
esausto e consumato il privato di quello che sia il pubblico, li nobili specialmente e
per la totale ruina chepuò avvenire ai particolari che così assicurano. foscolo, xvt-187:
, ma affannatissimo da'suoi affari domestici che per un accidente andavano in ruina,
8. avvenimento o insieme di avvenimenti che hanno conseguenze disastrose o, con valore
disastrose o, con valore attenuato, che influiscono negativamente, rivelandosi dannosi; situazione
rivelandosi dannosi; situazione o evento doloroso che colpisce una persona (e la sofferenza
materiale o il danno, anche intellettuale, che ne derivano); sorte avversa;
quanto essa poteva dicere, forte dubitò che questa fosse l'ultima ruina sua.
ditime, per la fede vostra, che ruina è stata la vostra? »
rame se'costretta a patire, mentre che tu se'fatta bestia di molti capi.
bibbiena, 2-12: bene è vero che l'uomo mai un disegno non fa che
che l'uomo mai un disegno non fa che la fortuna un altro non ne faccia
la ruina caderìa sopra me: per che mi bisogna bene sapere schermire. piccolomini
star sempre sulla porta, come ogni volta che succedeva una disgrazia... tutta
era successa quella ruina. -ciò che è causa di danni, di disgrazie o
questa tua età senile e lenta, / che più al riposo che ai negozi inchina
lenta, / che più al riposo che ai negozi inchina, / quanto affatichi perche
improviso e picchiò l'uscio e chiamò che si venga ad aprirlo. ma quella
mal percossa, non sapendo in questa roina che consiglio prendersi, l'adultero, da
, 52: né tacerò ancora qui coloro che da tacere sariano, ché più tosto
mondo mostri, faci e mine furono che imperatori. g. c. croce,
muraglie e desolator di cittadi, patirà che gli sia fatta cotanta ingiuria?
le vostre lettere, ardisco di dirvi che sete mal amorevole... io
non vi potrei mai dir la roina che mi è venuto adosso dopo le prediche
cominciato a prendermi la malattia di debolezza che s'è ora accasata stabilmente in queste mie
dissi ad alta voce, / « quel che tormenta mie membra meschine! »
pressura e gli urti / sul piccol sì che alfin l'addensa e chiude, /
or m'hai perduta! io son essa che lutto, / madre, a la tua
i-340: antigono, ripreso il giovane che con grande riso s'allegrava della subita
..., fermo e palese è che... le stelle minaccianti.
, y-36: né può né creder vuol che morto sia, / perché di sì
fece sembiante di esser molto turbato e duolsesi che ci avesse di lui così sinistra oppenione
lui così sinistra oppenione, pregandolo tuttavia che della sua roina non volesse esser cagione.
poeta l'azzione di sua tragedia, che possiam dire esser il furore di cleopatra
peccato; il peccato stesso (e ciò che ne è causa). anonimo genovese
19-72: lo nostro redentore, ciò che fece essendo in corpo mortale, fece in
. bianco da siena, 162: quei che cercavan ch'io fussi dannato, /
fine nel peccato. / color ancora, che la mia ruina / cercavan, mi
primo uomo... quella mina che si fa in occulto va innanzi a
fa in occulto va innanzi a quella che si fa in manifesto, quando quella non
alla mancanza delle leggi e ai dubbi che di loro nascessero, che comportare l'
ai dubbi che di loro nascessero, che comportare l'immortalità delle liti, la libertà
: ruina troppo grande e irreparabile è quella che si causa quando gli uomini, dati
de'corpi. campailla, 1-3-49: quel che l'estro carnai fomite accende / non
-il peccato originale (e le conseguenze che ebbe sull'umanità). felice
e della nostra ristaurazione solleciti, avvenga che più volte, ma quando venne l'adempimento
tu potrai campare... sappi che iddio non disidara la tua ruina, ma
: questa è la più amara tribolazione che affligga i santi: i quali tuttavia anche
steccate né i ponti resistere, ancora che bene murati fussero, tal che gran parte
ancora che bene murati fussero, tal che gran parte ne sono andati in mina
un vento tale all'incontro del fiume che, rattenendo un poco l'impeto di
la debolezza de'remi, opererà sì che, con l'aiuto e de'remi e
: se lo trapassi, forza è che tu caschi insieme in precipizio e 'n
e a mina la contrada, ordinò che gli uomini della terra ogni loro miglioramento
. apparecchiano li cicati inganni alli uomini che sono posti in superna felicitate, per
. machiavelli, 1-viii-229: quelli edilìzi che per lo splendore e grandezza loro non
1-72: chi si lamenta de'putti? che male fanno essi? quali mine o
l'aduopera in ba- stemmiare me, che so'suo creatore, e in mina del
presi ieri una gran medicina, / che mi menò sì per bocca e pel sesso
sbarazzare le sponde del tevere dalla ramaglia che le deturpa. = deriv. da
aretino, vi-43: non ho io altro che ventagli, scuffie, belletti, acque
di costantinopoli, donna delle genti, che, tremando la terra e spartavi su fiamma
prodotto da un corpo in caduta o che rotola precipitando pesantemente. trattato dei cinque
costoro è l'andare dove la lussuria che gli accompagna e dè venir meno avrà ordinato
menarli. e tratti da'rainamenti de vizi che li tirano con vari cadimenti, miseri
agg. ant. e letter. che scorre impetuosamente. simintendi, 1-34:
i colpi abbattitori. 4. che sta per decadere o è in uno stato
carducci, iii-18-315: il fatto è che il vecchio edifizio crollava; e giuseppe giusti
caduto ministrarne e della burocrazia nei 'discorsi che corrono'. bocchelli, 2-xxiii-49: come noi
mamiani, 6-38: di qui consegue che le comunanze civili, le quali dimorano
). iacopone, 58-18: pare che la vergogna derieto agi gettata [bonifacio
a levar tua casata: / omo che 'n rena mobele fa granne edificata, /
., iii-30 (9): parse che la gexa fin da lo fundamento se
fatte di creta con calcina suso, che ogni poco, non le racconciando,
altra al mondo / fatta per sostentar che non roine, / quando soperchia le
ragni tendono la tela ai putridi / palchi che già minano; / sotterra gli ultimi
all'aperto quando non ci fu altro che una grande mina. -frantumarsi, spezzarsi
spaccarsi. bellori, 2-292: avvenne che, nel trasportarsi poi il modello alla
e minossi tutto in pezzi di tal modo che si perdé affatto e non potè più
a valle / fino a minòs, che ciascheduno afferra. idem, inf.,
lo corno suso / de l'ombra che di qua dietro mi verna. girone
con tanto pondo gliele lascia cadere in capo che, sostener noi potendo, morto a
gran mostro se debbe appellare, / che a ciascadun che passa in questa via
se debbe appellare, / che a ciascadun che passa in questa via, / ciò
passa in questa via, / ciò che dimanda, suole indivinare; / ma poi
suole indivinare; / ma poi bisogna che anco egli indivina / quel che la dice
bisogna che anco egli indivina / quel che la dice, o che qua giù
indivina / quel che la dice, o che qua giù il roina. del carretto
costei precipitandosi giù dal scoglio cum opinione che zefiro al modo usato la racogli e
, valloncelli franosi, mascherati dal bosco, che minano diritti al basso.
tratto de le penne ardenti / più che vento leggier, le vie de'venti.
corsini, 6-76: non così facilmente allor che passa / del ruvido villan la falce
signorine tra fa cattedra e il muro tanto che la respirazione diveniva ogni momento più difficile
sul terreno, tementi della cavalleria nemica che minava fremebonda. angioletti, 1-103:
l'ometto entrò subito seguito da balaor che arrivava allora impetuoso e trafelato..
a sorridere, balzato su per una scaletta che l'uomo faceva a cinque gradini per
/ ferire a grida il ciel, che tare e i letti / e i fuochi
e le cune, / e tutto ciò che bello / fé a gli occhi loro
nota eolia / la giovenil coorte, / che de le spose immemore / minava a
ore sollecita; / mina., a che t'arresti? -dibattersi,
5-190: nel buio [dell'inferno] che tutto circonda, / cozzano senza fin
sabbionoso o di altra simil natura, che, per non esser tenace e non
-ruini il mondo!: per indicare che si rischia il tutto per tutto o
ruinò [l'acqua del torrente], che nulla la ritenne. magalotti, 2-139
sono interrotte, grazie a una valanga che minò >resso porretta. pratesi, 5-429
etto arido d'uno di quei tanti torrentacci che s'aprono e minano tra que'monti
annunzio, i-135: siccome un fiume che mini a valle / gonfio di piogge superando
spigne fra sassoni scogli, / qual sterpe che mina giù per valli.
. fogazzaro, 10-286: l'ora che mina / sonora sul quadrante, /
ch'eo vego nel mondo / alcuno che fortuna tien en cima, / per opre
rendere uguale fratto di buona operazione colui che meno e colui che più ha peccato,
buona operazione colui che meno e colui che più ha peccato, ovvero colui che
che più ha peccato, ovvero colui che in nessuna iniquità è caduto e colui che
che in nessuna iniquità è caduto e colui che è minato in alcune sceleratezze. boccaccio
, e fu condotto per la torta via che fa minare in inferno. s.
più fla- gile a minare, però che, avendo uno già fatto un peccato.
, elli è più agevole a ricascare che un altro che non fece mai tal
è più agevole a ricascare che un altro che non fece mai tal peccato. agostini
gola, del giuoco e della lussuria che nelle loro vacanze... oggi più
nelle loro vacanze... oggi più che mai abusar sogliono, constituiremo i caporioni
: i romani a tanta viltà minarono che tolsero ad imitare la fastosa bassezza degli asiatici
, 1-i-25: chi è cagione che uno diventi potente, mina, perché
son i guadagni e gli avanzi che si fan con l'eresie: temano e
poveri prencipi e regni mal capitati che son sedotti e bol lati
in fronte dalla bestia, e sian sicuri che una delle due bisogna, o
sarpi, i-2-6: dio non voglia che que'popoli si separino di consegli,
di consegli, come le cose accennano: che senza dubbio mineranno. -essere
fleto arbitrio io mi dispoglio, / che mi diè a fin che, lei insonte
dispoglio, / che mi diè a fin che, lei insonte, io mini.
calmeta, no: cosa non è che più facci iocundo / un fido amante
più facci iocundo / un fido amante che l'amar coperto, / e per contrario
onde s'è giunta cagione nuova a quello che io le significai ne la mia,
però m'è forza, se non voglio che il mio patrimonio mini, dar di
lui, come da prigione, le condizioni che pretendeva. d'annunzio, iv-1-112:
aveva sorpreso negli occhi dell'amata, che si posavano su lo sperelli, quello sguardo
ben conosceva... gli parve che tutto minasse intorno a lui.
a guardia del corpo suo: il che era partito temerario e da minarvi, come
gli angeletti miei, / la casa tua che qua mina al fondo. -incorrere
[di furto] al vicario, che sarebbe / atto a tenermi che non minassi
vicario, che sarebbe / atto a tenermi che non minassi? brusoni, 441:
medesimi conciarioti e dodici altre persone, che si riserbava in petto, a fine di
). giannone, 277: quello che mi rimaneva da ristaurare era la mia
da ristaurare era la mia salute, che tuttavia minava. -cessare di vegetare
noi, soverchia mia natura, / tanto che quando ven per avventura / vi miro
difficoltà sopra le quali era alloggiato il dubbio che si faceva della venuta sua minata la
minare in tristo pianto, / però che il suo destner per più non posso /
di buda e di tutte le altre fortezze che gli poterono venir in mano, dimandando
mano, dimandando alli grandi d'ungheria che minassero le altre. panigarola, 1-67:
a le zente d'arme, altramente che minerano tutto il visentin. machiavelli,
bavaro, avuta la vittoria, ancor che gente molta nel conflitto perduta avesse, cominciò
minare e abbru- sciare tutti que'luoghi che pigliare poteva. tortora, i-184:
poliziano, 1-606: e 'l foco che ogni cosa arde e mina / spesso
chiabrera, 3-109: hassi a sapere che un cinghiale minava quel contado; però
. tanara, 289: è opinione che con questa caccia si mini la campagna
la campagna per la gran quantità di quaglie che si pigliano. 13.
de più dir a la signoria vostra che io son di parer de minar la chiesia
una casa e poscia un'altra edificandovisene che e d'altezza e di stanze e
, casa nuova si stima, ancora che sia in su l'aia de la vecchia
uomini erano cotti ed assorbiti da quelli che, minando le case proprie e altrui
. abbiamo anche udito dire da molti che avrebbero maggior rossore nel vedere dentro la
non condotto a termine, di quello che prima n'avessero per quella trista e disonesta
9-39: ne l'apennin robusta pianta / che sprezzò d'euro e d'aquilon la
fu combattuto con tanto furore, intanto che, durando la battaglia tre ore e
queste due parti sentì questa cosa più che s'ello fosse stato nell'altro mondo.
sanudo, xvi-265: sentirete un caso che scrivendo non mi trovo in me,
durò un 'credo'e piu, tale che ha minà tute le caxe del castello e
] a una di questi fiumi rovinosi che, quando s'adirano, allagano e'
lunghe e dirotte pioggie in quei contorni che... interruppero il lavoro degli
sì presto ebbe dette le parole / che d'un fenile uscì ben venti armati.
rinegati: / « per quello dio che fa lucire il sole, / ch'a
minarci festino, / non piacque a dio che a lor dimino / potesson dir di
aretino, 20-150: figlia, coloro che gittano la robba, l'onore, il
questa e di quella, non altrimenti che il loro esser pazzi gli minasse. chiabrera
enfatico, per indicare una situazione sentimentale che giunga a minare lo stato di salute di
in modo infiammata di non so chi che io non capio in me stessa.
capio in me stessa. ma quel che solo mi sbigottisce è ch'io credo che
che solo mi sbigottisce è ch'io credo che si trovino pochi amanti che non sieno
io credo che si trovino pochi amanti che non sieno traditori; e per questo
sto in dubbio, volendomene rileggere uno che non sia poi tale che mi mini
rileggere uno che non sia poi tale che mi mini. brusoni, 1-60: tu
mini. brusoni, 1-60: tu dici che la beltà di lucinda distrugge la tua
m. cavalli, lii-3-124: ogni volta che i protestanti avranno occasione di minar un
animo a'cattolici di poter più facilmente che stimato non avevano ruinare il grosso esercito
stimato non avevano ruinare il grosso esercito che veniva loro contra. brusoni, 582
abbassò la parte guelfa... che più non ha levato il capo. guazzo
, non ostante l'interpretazione altrui, che non volessero inferire altro, se non
sé'fu raggiunto: meglio minare la patria che rimanere nell'oblio. settembrini, i-9
dicendo: « più tosto vò minar voi che esser da voi minato ». gualdo
tenevano tante obligazioni, non potevano inclinare che, per interesse de'pochi lor parteggiani
1-ii-124: ecco... il gusto che trapassò in italia e vi minò tutte
speranza. sannazaro, iv-326: adesso che 'l cielo e la terra gli è
quella fede / mancar non posso, che gli aveva data, / e ancor ch'
possa, amor non mi conciede / che poter voglia e ch'io sia tanto
fin guidata, / dico a mio padre che, prima ch'in frisa / mi
in ogni caso sì le azioni loro che contro operino e minino quanto li ambasciatori
ecco perché ciascun giorno, ogni ora che si prolunga la resistenza di gaeta, mina
; bestemmia pur quanto vuoi, poi che ti piace l'empietà. tu potrai bestemmiar
, querelandosi dell'istesso, ha detto che quel predicar la scrittura ha del sospettoso,
, iii-116: comandò [il re] che i recitanti si spogliassero gli abiti comici
recitanti si spogliassero gli abiti comici e che la scena fosse subito minata e che
che la scena fosse subito minata e che si pubblicasse che per grave impedimento sopraggiunto
fosse subito minata e che si pubblicasse che per grave impedimento sopraggiunto la commedia non
non punite aspremente e non minate colui che ha commessa sceleratezza tale. -con
, signore, io ho sempre detto che stieno larghi da me. 20
trovarne mille e secento altri [ducati] che m'hanno fornito di minare del mondo
oltra a quel monte, e par che il cel roine: / di tal strida
furore è l'aria piena, / che par che il mondo abissi e venga
è l'aria piena, / che par che il mondo abissi e venga meno.
: alle quali voci fu pur chi rispose che la parola di dio era proferita da
di dio era proferita da altre bocche ancora che dalle loro e che ormai si scoprivano
altre bocche ancora che dalle loro e che ormai si scoprivano tanto ambiziosi e interessati
ormai si scoprivano tanto ambiziosi e interessati che, per mantenersi in autorità, non curavano
per mantenersi in autorità, non curavano che minasse il mondo. lemene, i-404:
bevo io quindi al fausto / giorno che roma schiuda; 7 non a'seiani
giuda; / ma a libertà, che impavida / nell'ultimo conflitto / mini
se non minerà li stomachi degli uomini che sono più deboli! proverbi toscani, 107
assai, disse [il nocchiere] che vedea un sepolcro minato. sanudo, 153
, più nobile e più veneranda più che l'altre città d'italia, gioveni
tempio disfatto... vai più che tutte le case intere. anguillara, 179
1-i-221: pubblicano i turchi fra 'wallachi che il sultano li soccorrerà affinché possano riedificare
missono a passare sopra la mina delle pietre che agevolava la traversa per avere el minato
per lo minato di quelle pietre, che, non usate ad esser calcate da
di crisi o di debolezza istituzionale; che ha perso potere, prestigio, importanza
denzia,... non potevanno fare che resentirssi e dire molto pegio di quello
necessitato o minarla totalmente o abbandonarla tanto che la resti poco manco che minata.
abbandonarla tanto che la resti poco manco che minata. m. cavalli, lii-3-130:
l'ungheria] è ridotta a tale che non credo che alcuna provincia si trovi
è ridotta a tale che non credo che alcuna provincia si trovi né sia stata
e minate! 3. che ha subito perdite gravissime (un esercito)
antichi e dai moderni tale avvertenza [che l'accampamento sia posto in luogo salubre
la poca considerazione del luogotenente fu cagione che questo es- sercito mal condotto, stanco
dormito in campagna, avesse questo rifugio che lo ristorò in termine d'un mese
pilati, 1-58: i denari, che certi altri prìncipi scialacquano pei loro divertimenti
iv-15: era costui un chincagliere minato che la trattava orribilmente male. svevo, 1-169
: attendeva... l'esito che avrebbe avuto una sua domanda di aumento
, 12-i-1908], 46: mi sembra che si ritirasse dagli affari completamente minato.
... -tu sei innamorato, il che nescie- bam. ma io ti dico
nescie- bam. ma io ti dico che istai male. -che volete che io
ti dico che istai male. -che volete che io faccia? non sono ancora io
-trice). letter. ant. che arreca rovina e distruzione. leone ebreo
sier nicolò michiel proveditor di urzi novi che portava rainazo con la barella. barbaro,
siano benissimo contenute, et allora quel luogo che sarà tra 'l muro sia riempito di
perche a questo modo egli starà sì forte che si potrà fabbricarvi sopra una torre.
nazzo. ruinifórme, agg. che ha l'aspetto, che suggerisce l'
, agg. che ha l'aspetto, che suggerisce l'immagine di un paesaggio di
le pietre paesine o ruiniformi o cittadine, che vi si connettono. =
entrerà nel nostro bel giardino, / sì che punite [le donne vecchie] della
delle fulgore da quelli scacciate!, che per quella ramosamente scorrevano, percotendo ciò
per quella ramosamente scorrevano, percotendo ciò che s'opponea al suo corso.
el suo disperato bastone per traverso trasse che malingnetto, a tempo non lo potendo schifare
terra ramosamente, così malamente fedito sì che mi fu forza lasciargli mia dama e mio
). ant. e letter. che ha una grande capacità di distruzione (
di grandine sì spessa e sì orribile che dispartì la battaglia. boiardo, 3-35:
il tempo rigido e guazoso, / che la notte su crese e il giorno manca
nella sua grave sentenza / se non fusse che in presenza / io [la vergine
è scossa. -fittissima, che cade a scrosci (la pioggia).
nel mar sale / sì ramoso e fier che pare un. drago. boiardo,
monte viene un fiume in volta, / che va sopra a la ripa ruinoso,
scorre; / né cosa è mai che gli s'ardisca opporre. fed. della
scalvini, 1-388: chi si lamenta che non ascolta mai una buona sinfonia;
ascolta mai una buona sinfonia; altri che non vede mai una buona commedia,
occorrerebbe un ponte per traversare il torrente che è ruinoso durante le pioggie.
durante le pioggie. 2. che piomba giù; che frana. tasso
2. che piomba giù; che frana. tasso, 18-74: sotto
la soda testu- gine sostiene / ciò che di ruinoso in giù ne viene. tommaseo
sarà egualmente rai 3. che sta per crollare; fatiscente, cadente;
sta per crollare; fatiscente, cadente; che è in rovina (un edificio,
quali, sicome biasimarono il pisani, che sopra le sue forze aveasi addossato questo
spese], così procuravano farmi sapere che io era appoggiato ad una colonna ruinosa
ad una colonna ruinosa e frale e che debil sostegno avrei potuto sperare da un
carducci, iii-7-345: allora ci pare che un raggio dell'antica gloria illumini cotesta
). salvini, 39-iii-214: lo che non va molto lungi dall'ipotesi pittagonca
casoni, 4-3-440: non sai che l'anima è peregrina albergatrice del corpo
di sé onorata memoria, nulla importa che cada ruinoso questo suo albergo mortale.
era zefiro questi. io già, che 'ntento / altrove non avea l'occhio e
lo spiedo, attende / il fier cingial che ruinoso scende. latti, 1-4-68:
bruni, 279: ne la stagion che ramosa cade / l'ombra da l'
le cimerie grotte. 6. che agisce con eccessiva impulsività o senza riflessione
nelle insidie de'ladroni, chi sarebbe che lodasse amandolo sua sfrenata audacia e durezza
lor fremendo / tema e spavento, che i destrier rivolti / lui dal carro
passionato, ma logica. 7. che provoca conseguenze nefaste (un fatto,
gualdo priorato, 3-ii-65: una campagna che su le prime sembrava dover riuscire colma
, mercé la falsa scorta di coloro che hanno presonzione e si pretendono autorità di
: conobbero i prìncipi e queste nazioni che il modo che si teneva in roma
i prìncipi e queste nazioni che il modo che si teneva in roma in queste due
in queste due congregazioni non poteva essere che loro pregiudiziale e ruinoso bettinelli, 1-i-14:
1-214: i vigliacchi... dicono che quell'impresa era stolta e ruinosa,
disarmata. -che arreca disastri; che porta rovina. c. gonzaga,
vien ruinoso fulmine di guerra, / che le moli superbe, orrendo, atterra
ne dicia: / « or ti par che fortuna ruinosa / una disgrazia dietro a
voltante e roinosa / e più fallace che alcuna altra cosa. -fallace,
alcuna altra cosa. -fallace, che induce all'errore (un consiglio,
g. graziani, 273: neghittoso, che badi? ancor non vedi / quanto
, anco la vita / tosto vien men che tu non credi ai sensi, /
luoghi, / né taltre cose simili che denno / fuggirsi, e segui le contrarie
del bene, 42: presagio a me che sorda e cieca maga / cangierìa tosto
albertazzi, 646: benedicevo la scienza che pur dopo le ramose delusioni m'aveva
tanto di sé. 8. che è fonte di rovina finanziaria. buonafede
e la ramosa indifferenza del conte rinaldo che si perdeva a far lunari nelle biblioteche,
ramose, stravaganti. 9. che rischia di dannarsi, di cadere nel peccato
ruere. ruischiano, agg. che si riferisce, che è proprio dell'
ruischiano, agg. che si riferisce, che è proprio dell'anatomista olandese frederic ruysch
figurini di moda per la ninetta, che caramente saluterete, dicendole che la ridetta
ninetta, che caramente saluterete, dicendole che la ridetta sta a sua disposizione e
la ridetta sta a sua disposizione e che l'avrà pronta per la vostra villeggiatura
descritta da un punto collegato con un epiciclo che rotola su una linea fissa. cfr
dà in certi pezzi di legno ritti che si fanno cascare e questi rulli e
pure chiamansi. -trottola di legno che si lancia con la mano o con
o con l'ausilio di una cordicella che vi viene avvolta. redi, 17-133
ch'oggidì c'è carestia di gente / che dica il vero. tommaseo [
'imbardare': timprowiso girare su se stesso che l'apparecchio compie talvolta durante il rullaggio.
l. bellini, 5-2-275: che manch'egli altro... perché quella
denti stabili e saldi? 2. che procede su ruote o su veicoli dotati di
sfuggire alla corrente scatenata dai fluviali, che rapinava tutto nella sua furia devastatrice rullante
rullante e tempestosa. 4. che risuona in modo cupo, con colpi netti
. f. frugoni, iv-366: uscito che fui del tempio, vidi ascender una
tempio, vidi ascender una sedia, che 'l gallo chiama 'rolante', due di
ov'andassero tenni dietro al rolante, che sarebbesi potuto creder il carro por- tator
, spinto da un valletto a piè che compassionava quel quadrupede, ancorché robusto.
andare della moderna sedia rullante, non credo che abbiamo tanto in mano da poterlo assertivamente
6. sm. mus. tamburo che reca, nella faccia inferiore, spirali
nella faccia inferiore, spirali metalliche tese che creano l'effetto di un suono secco
. dispositivo delle moderne imbarcazioni a vela che consente di avvolgere la randa, riducendone
ebbene i cantieri continuano a costruire barche che possono andare a fondo (per ragioni
diffondono i 'rullaranda'e gli 'awolgifiocco'che hanno i loro inconvenienti. = comp
giù gran sassi con- tra di loro che salivano, talché, essendo percossi e non
del giardino. -dondolare una persona che ha rischiato l'annegamento dopo averla collocata
ghiaccio..., quando eccoti che mi si ruppe sotto... senza
: 'rulare o rolare': voce deforme che talora si ode -specie nel linguaggio dei
poi degli sfoghi di mille mal maritate che, aprendo il pianoforte un quarto d'ora
spiccavano candidi come angeli sul fondo rosso che giorgio faceva rullare ed innaffiare con particolare
labbro in fuor pesando ogni concetto / e che diavolo alfin pel capo ei ralla.
tutto mutabile quel letto [di fiume] che arà le sue ripe di creta e
arà le sue ripe di creta e che correrà su 'l piano della campagna, che
che correrà su 'l piano della campagna, che arà sotto il terreno pieno di rilevati
arà sotto il terreno pieno di rilevati e che le cose vi rullino sopra.
, mi sentii rullar sul capo non so che cosa d'ispido, che mi fece
non so che cosa d'ispido, che mi fece saltar su la seggiola. era
. soldani, 1-55: dimmi, che male è al fin, se si trastulla
a vicenda, / guardando la neve che appresta / il bel tappeto bianco /
1-52: 'corsa di slancio': percorso che l'apparecchio compie rullando per acquistare la
. emettere un suono continuo per i colpi che si susseguono rapidamente (uno strumento a
, 7-152: l'urlo di un corno che rimbomba in eco. il tamburino che
che rimbomba in eco. il tamburino che ralla a lutto... questi suoni
, o di panno ben teso, che si faceva scorrere sul foglio padroni
padroni della terra, / prima che rulli ancora l'aria e il ferro
di un altista o di un lunghista che non azzecchino lo stacco o la rullata)
sul campo,... controllando che tutto fosse in ordine, la rete a
rullatóre, sm. tipogr. operaio che, con un rullo a mano,
carena, 1-77: 'rullatóre': lavorante che spalma d'inchiostro le forme co'rulli
2. metall. addetto al piano scorrevole che conduce i lingotti al treno di laminazione
rollatrice), sf. tecnol. macchina che piega lamiere e profilati facendoli passare fra
. 5. ant. ruota dentata che, muovendosi su un asse fisso,
lo scorrimento di un'asta pure dentata che ingrana con essa. g. b
[erone], 41: facciasi dopoi che il ruletto dentato f si mova espeditamente
denti della fibbia, ma in modo che, volgendosi esso lo stoppino per i denti
sia spinto inanti; ma la lucerna convien che abbia commodamente grande il suo corpo.
dentato anco lui, ma in modo che i denti di esso siano in quel
siano in quel del ruletto implicati. che consumandosi l'oglio calerà a basso il
l'angolo dei giornaletti in quei negozi che tengono di tutto, dalla frutta e
, sm. marin. disus. congegno che serve a fissare al tavolo le stoviglie
bordo si chiamano rullini poiché si adoperano allor che il bastimento rulla, ossia dondola forte
camera udivo ancora il rullìo dei cembali che andava diradandosi. dossi, 1-ii-905: un
e rulla con tale impeto e fragore che il coraggio rientra nelle file già sgominate
duello accompagnati ritmicamente dal battito dei piedi che simula il rullio dei tamburi di battaglia.
intorno al fuoco: non si udiva che il rullìo del fuso della vecchia contadina e
. solo di tanto in tanto pareva che quella mano impugnasse la bacchetta e facesse
. -rumore di oggetti metallici che urtano fra loro. gadda conti
l'alzata e la discesa delle rastrelliere, che deponevano nuovi fogli stampati.
da un vorticoso flusso del sangue, che si percepisce prima della sistole nei casi
l'amore è passato come un rullo che schiaccia tutto. -figur. azione
le disuguaglianze le divisioni le scosse, che ingrossarono a guerre civili e sedizioni sociali
ghisa, cemento o lamiera metallica, che ruota sostenuto da un telaio soggetto a
j: 'rullo dentato': lo stesso che erpice a cilindro. ibidem [s.
a rulli: sistema costituito da cilindri che rotolano fra due anelli, permettendone il
a un attrito minore di quello radente che si sviluppa per strisciamento. -rullo portante
. -rullo trasportatore: ciascuno dei cilindri che sostengono un nastro trasportatore, tenendolo in
imprimendogli il movimento. -cilindro di legno che si fa rotolare sotto grosse pietre,
ancora alcune sono molto grandi, cioè che non possono esser maneggiate a lor voglia
e si trasportano i curri o rulli stessi che esse premono o sotto tengonsi. carena
pietra o sotto pesanti travi, e che si fanno rotolare spingendo o strascinando il
rotolare spingendo o strascinando il carico anzi che portarlo di peso. moravia, 11-185
così il rosso, fatto un rullo che girava con un ferro, quello gli
: mi volto e vedo la scrivania che m'attende, la macchina col foglio sul
: scrivania munita di uno sportello avvolgibile che si ravvolge all'interno del mobile,
landolfi, 19-71: scorsi qui ciò che sembrava mancare dovunque altrove nella casa,
e la qualità d'uomini e di bestie che stavano imbarcati. parlando prima della mercanzia
r. longhi, 656: mi rammento che, dopo l'altra guerra, quando
si trovarono ripiegati sui bordi non so che pezzi di frutta e foglie, non
e ovviamente quelli del rullo) sanno che i primi rulli di pianola apparvero in
di coda di un programma televisivo e che viene ripreso dalla telecamera mentre scorre in
qui raccolti dal bonghi in un collegio, che deve essere per altro mantenuto quasi del
tutto dal municipio. onde a me che pensavo chieder pace rispose un rullo di
tamburo, e un laico abruzzese mi domandò che lasciassi un'offerta in favore del collegio
metonimia: rapido movimento delle bacchette, che battono il tamburo. gadda conti,
-per estens. suono di trombe che. veniva usato in marina come comando
come avviso della prossima cessazione, di modo che al rullo tutto il materiale sia già
immersi / nel solenne respiro di roma ampia che dorme. -rumore di lontani
, xi-194: se una prova si volesse che in arte s'imita la natura,
poesia. carducci, 1ii-19-108: oggi che i serbatoi dell'arcadia patriottica risuonano più
i serbatoi dell'arcadia patriottica risuonano più che mai fosse di belati e muggiti in
muggiti in tono poetico marziale, oggi che titiro e melibeo in abito di guardia
suono della zampogna..., oggi che... l'italia è stucca,
, ristucca e fracida della stupidissima metromania che ha invaso le cattedre...
... l'awenirsi in una poesia che mostri sgorgare dall'intimo petto..
f. scarlatti, lxxxviii-ii-621: fate che non mai / el giuoco vi s'addossi
rulli, ferri e cento altri, che tutti erano giuochi da perdere e da
campanella, 1090: non s'usa gioco che si faccia sedendo, né scacchi,
ha il suo numero, fuorché uno che si chiama il 'matto'...,
sono attaccate tre aste di legno e che è sotteso da una piastra di ferro,
sferra', a cui è attaccata una fascia che viene assicurata al corpo del pescatore.
orizzontale applicato alla ruota posteriore della motocicletta che precede il corridore. -al plur.
quali poggiano le ruote della bicicletta, che trasmette loro il moto senza avanzare (
, 11-16: in un lampo più presto che dire oh / va a sbattere -come
vanno sui rulli! / ogni giro che fa la ruota / un suo contrario
attualmente inseriti sulle macchine da stampa, che hanno la funzione di stendere l'inchiostro
salute 1460, perché costui tutte le cose che intagliò in argento per empierle di niello
fumo, onde a olio mostravano il medesimo che argento; e ciò fece ancora con
, ma piano per tutto, il che non solo le faceva apparire stampate,
sperarsi quella sottigliezza e precisione di linee che il torchio mise poi nelle stampe. carena
di una mestura densa, cedevole, che rassodandosi diviene elastica, ed è fatta di
rullo, di ferro o di legno, che si sovrappone nelle macchine da stampa ai
di regolar meglio lo strato d'inchiostro che distende sulla superficie dei distributori. ibidem
.. di ferro o di legno, che, scorrendo sulla tavola di una macchina
macinatori]: 'rulli macinatoli': rulli che, nelle macchine da stampa, servono
ad assottigliare, a 'macinare'l'inchiostro che essi ricevono dal 'rullo prenditore'e dal 'rullo
una copertura tubulare di cotone senza giunture che, sulle attuali macchine litografiche, servono
del seco! presente, non maraviglia che e'fecero dar ne'rulli poco men
e'fecero dar ne'rulli poco men che affatto il povero tasso, quando co'
. cecchi, 19-22: -nizzo, / che ha egli? -non ha'tu inteso
trampali': si dice di un mercante che di giorno in giorno sta per fare banco
banco rotto, o di tal altro che non può lungamente reggersi o mantenersi nel
. rullo2, agg. tose. che si comporta da matto; pazzo.
. v.]: 'rullo': che fa a'rulli, cioè che opera pazzamente
: che fa a'rulli, cioè che opera pazzamente o vero che opera non
rulli, cioè che opera pazzamente o vero che opera non già secondo porta la ragione
: 'rullo': quella scossa violenta che il naviglio riceve e ripete sul mare
del ciciliano: non sono rulloni questi che si gittino in pretelle.
sacchetti, 1-226: il segretario stroppiana, che abitava colla famiglia il palazzo comunale e
. beonio-brocchieri, 30: è vero che questo può capitare in qualsiasi campeggio a
tenda o nella rulotta, arriva un lavativo che si pianta lì vicino a romperti l'
zucchero in quanto provocava gazzarre fra coloro che ne abusavano, di probabile origine onomat
leggiamo negli annali musulmani d'occidente, che il cinquecencinquattotto... i rum sbarcati
si chiamano romi una gente bianca, che sono parte d'essi dell'armenia maggiore
: tic, toc, tic. apri che mi muoio di freddo. ru,
sacchetti, 137: quella ciprigna, che l'antiche rume / isparse tra 'l monte
olimpo e 'l caucàso, / ciò che potè dal nascer a l'occaso / mise
te vicine, rumando, aspettavano / che il sole trionfasse dall'oriente!
non se ne trova, rumar quel che s'è roso. 3.
entro il consuma, / e prima che 'l suo obbrobrio le raconte, / più
: 'rumare': frugare, frugacchiare. che rumi in quella cassa? pascoli, 165
, poi schiaffeggiò il pastone, / fin che fu cotto. soffici, iv-155:
, dai suoi sguardi smarriti si vedeva che qualcosa l'agitava nell'animo e lo
giusti, 4-ii-561: come! un orbo che va sullo stampino / s'attenta alla
il martello e altri arnesi: quel che rumi non lo so. -agitare
oggetti. viani, 19-289: quella che teneva campione [a tombola].
terreni, pascoli, fangosi più tosto che secchi, accioché rumino [i porci]
vermi e si volgano nel luto, il che molto diletta a quest'animale.
più assai e menava tanto legname morto che pariva una cosa terribile, che quasi
morto che pariva una cosa terribile, che quasi non se discemiva l'acqua dalla
discemiva l'acqua dalla rumata e legname che menava. = deriv. da rumare
quando avranno sessan- t'anni, che canticchieranno sottovoce per sospirare dietro la
. anna li punzecchiò: « allora? che cavalieri siete? » = spagn
i vigili cacciatori, i soldati rumeliotti che fiutano la preda come segugi. =
'rumicciare': così chiamasi quel piccolo romore che altri fa nel passeggiare scalpitando il terreno o
o simili. fucini, 397: « che vi levate già » mi domandò la
passasse per quella faceva un tal rumiccio che di notte era agevole si discoprisse.
crederia ch'elio mangiasse, perché non sa che cosa è ru- migare. boiardo,
1-240: venne per sorte un giorno che li due amanti avendo quel giorno li
garzoni, 7-336: fra gli umori che travagliano spesso l'imaginazione di quella [
, questo è crudele da senno, che molte fiate si pensa d'esser diventata un
seta, là onde non fa mai altro che rumigar foglia di moro. viani,
detto contristo l'accattarotto, « è questione che quel po'di pane che romico (
è questione che quel po'di pane che romico (che rosico) mi va tutto
quel po'di pane che romico (che rosico) mi va tutto in grasso »
volgar., 1-31: si truova iscripto che, se tuo vorai apparare da ogn'
in monico: / credilo a me, che tutto dì ne romico. piero da
lo vorrei di grugno di porco, che quanto più nimica più diventa caloroso »
quelli nel più presso allagamento del fiume che ritrovarono, dove in quel tempo era
, iii-25-224: ah! voi credevate dunque che noi non fossimo più quel popolo di
popolo di vecchi e perpetui acade- mici che parevamo una volta? ma che? per
mici che parevamo una volta? ma che? per il fico ruminale! noi
fatto più discorsi in una sola citta che non ne fecero tutti i vecchi comuni
ruma1). ruminale2, agg. che si riferisce, che è proprio del
ruminale2, agg. che si riferisce, che è proprio del rumine di un animale
pres. di ruminare), agg. che rumina (un animale).
ruminante. 2. figur. che borbotta fra sé, manifestando malumore.
infagottato, più ruminante, più imbronciato che mai. -proprio di chi rimugina
una specie d'in- qmetudine ruminante, che formavasi dalle sue medesime osservazioni, come
, colla ruminante lentezza propria del contadino che pensa. z. sm. plur
sua grossa mandibola inferiore aveva un movimento che ricordava quello dei ruminanti. fanzini,
rose e i bianchi gigli, / che tiepida aura freschi ognora serba, /
essere osservata esattamente, fino a tanto che si veda che per due o tre giorni
, fino a tanto che si veda che per due o tre giorni successivi l'ani-
del fieno, a proporzione della facilità che dimostrerà in ruminarlo. pascoli, 21
rapide e proterve / sovra le cime avante che sien pranse, / tacite a l'
, / tacite a l'ombra, mentre che 'l sol ferve. bibbia volgar.
., i-500: quelli [animali] che ruminano e non hanno fesse l'unghie
gli altri, non mangerete, perciò che infra gl'immondi saran nominati. a