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vol. XVII Pag.14 - Da ROCCIA a ROCCIA (41 risultati)

sporgente rocchio che solcato e roso / avean l'alte saette

pirandello, 8-190: gli sovvenne il racconto che il signor lanzi aveva fatto alcuni giorni

di buon rocchi di travi all'altezza che bisogna, che non murati. baldinucci,

di travi all'altezza che bisogna, che non murati. baldinucci, 150:

cecchi, 1-20: non sono altro che i soliti pastori,... la

3. archit. ciascuno degli elementi cilindrici che formano, sovrapponendosi, il fusto di

con una scala a chiocciola al centro) che compongono il fusto. 4

salsiccia / e to'la cotta, che non sia di miccia, / perch'io

greca ravvoltola quei rocchi di carne, che ora son gambe grosse su su ad imbuto

alla grossa forcella. ora son braccia, che non sono al di meno, ah'

seno, sfuggito alle strette del busto che lo frenava. perfino il collo è

bene bene, / mi fo due ricci che paion due rocchi. tomma

era un subisso di quella sinistra vettovaglia che al messico offrono nelle vie: rocchi e

volte diemmi quell'anguilla a rocchi, / che temasso ti diè per buon mercato.

, a parola, a numeri', che anche chiamano 'a combinazione', è un lucchetto

anche chiamano 'a combinazione', è un lucchetto che si apre senza chiave e col solo

involgendosi sui rocchi, issano le ancore che stridono nelle guaine di ferro.

dal savour, un rocchio d'acqua che basterebbe ai consumi di una piccola città.

una piccola città. -corrente ascendente che si forma in un liquido in ebollizione

dove scende / quel rocchio / in che non conosciuta fenditura / fra tempo e

fra tempo e tempo, / in che crepaccio del mondo? 8.

ascoltar tornava / quel rocchio della messa che restava. 12. locuz.

più parti dentro bol- cionava / si che delle lor case facien rocchi. -spezzare

crosta terrestre, in contrapposizione all'humus che la ricopre. stoppani, 1-44:

in queste campagne serbano il vino, che impregna la roccia della propria fragranza. sbarbaro

, talvolta di sostanze non cristalline, che, in forma di masse, costituiscono

alpi apuane, di marmo) e tipi che non contengono minerali, di struttura

, rocce pi roclastiche, che rappresentano l'i % della litosfera

scisti cristallini, miloniti, impattiti, che coprono il restante 4 % della

alle grandi masse lapidee, dure e scintillanti che aveano un aspetto vitreo, come

vitreo, come le quarzose, o quelle che aveano la base petroselce. bombicci

roccia può dirsi ogni materiale pietroso che sia largamente sviluppato nella crosta solida

; dunque, ogni sostanza litoide che contribuisca, in grande misura, a comporre

in cui si accumula il sapropel, che viene poi trasformato in petrolio o gas

montale, 14-147: la forza, che guida l'acqua tra le rocce, /

atterrò l'orgoglio de li aràbi / che di retro ad anibaie passare / l'alpestre

l'alpestre rocce, po, di che tu labi. g. villani, iv-7-46

7-iii-332: 'roccia'tanto i vecchi italiani che franzesi chiamarono 'rupe'. massaia, vti-124

e tagliate dalla natura a picco, che in abissinia incontransi di frequente. pascoli

cicuta. gozzano, 1127: il cielo che riempie / il frastaglio dei rami e

: 'rocciatore':... colui che pratica ai preferenza l'alpinismo su roccia

vol. XVII Pag.15 - Da ROCCIAIA a ROCCO (48 risultati)

-di roccia (con valore aggetti): che presenta lineamenti vigorosi, massicci.

spalle quadre e dal capo di roccia, che da soldato in africa aveva sentito i

. marotta, 6-142: il sonno che precipita su di lui è una roccia

. 4. tose. pellicola che avvolge la polpa delle nocciole e delle

e liscio, contenente una mandorla rotonda che si lascia dividere in due parti uguali

: pellicolina sotto il guscio delle castagne e che vi resta attaccata. -crosta

1788], i-133: è la roccia che ricuo- pre le forme del cacio.

: quella corteccia più o meno dura che ricopre l'intera forma del cacio.

ben fora la roza / la quale par che a l'ensede noza. buti,

largo e lungo, avuto in elemosina, che doveva esser stato un tempo elegantissimo e

il luridume vi aveva fatto una tal roccia che a posarlo per terra stava ritto)

taglia con le forbicine rasente quella roccia che resta. soderini, ii-259: s'

. -tose. fibra di lana che resta impigliata fra i denti della cardatrice

. com'è incignato il pettine, che già vi s'è fatto passare della

, la ròccia (quel tanto di lana che vi riman in fondo e tra i

6. arald. monte dirupato che si pone sulla punta dello scudo.

roche (nel sec. xii), che continua un lat. volg. *

atmosferico (assorbito durante la fusione) che si osserva nell'argento al momento della solidificazione

: 'rocciatore':... colui che pratica di preferenza l'alpinismo su roccia

paglia avvolta in foggia di grosso canape che si mette intorno alle fosse sotterranee nelle

. palma, 1-i-134: 'torchio', che anche dicesi 'treccia, roccio', è un

squadrarlo, un ròcciolo, può essere che si sciupi. = voce di area

era stato teso dietro due roccioni, che permettevano di defilarsi. = acer,

del faro, sabbiosa, ca- riddi che allungava le braccia bianche verso scilla rocciosa

del gessner e tutta la razia che la provvidenza poteva concedere sotto un cielo

. montale, 1-123: il remo che scandaglia / l'ombra non urta più il

, ix-99: di fianco alla casetta, che aveva due piani, c'era una

. montagne rocciose: catena montuosa nordamericana che si estende, con direzione nordovest- sudest

in fondo alla straducola, rizzò il capo che teneva appoggiato a una bardella d'asino

, d'origine olandese, si direbbe che a reagire, durante tre secoli,

hanno fi nito per sviluppare un tipo che, malgrado il biondo dei capelli e

figur. forte, energico, ostinato; che oppone una tenace resistenza (una persona

], 1: per mezz'ora più che abbondante gli azzurri hanno disegnato sull'erba

: testa scorbutica e rocciuta, non ho che spacchi di pietra a stringermi lentamente rigido

2-574: a modo ai quello scacco che si chiama rocco. bandello, 1-2

aprire la strada al re, di modo che non solamente lo liberò dal periglio ov'

-arald. rocco di scacchiere: figura che riproduce una torre del gioco degli scacchi

ebrei il possente sansone, / sì che nulla offensione / tema di cavalier, pedone

pastorale, proprio degli arcivescovi ravennati, che aveva in cima una torre sormontata da

bonifazio [vescovo di ravenna] / che pasturò col rocco molte genti. buonarroti il

a quella talpa facciam tal romore / che ci conceda di pian scachi e roco.

il rocco a quella città là, / che tien sempre., e chi sa

, « l'ho fatta a talino che ci tien d'occhio tutti due; l'

l'ho fatta a quell'er- nesto che le tira [a gisella] ancora il

5-134: la serafina e l'emilia dicevano che irene tirava il rocco a diventare contessa

il rocco a petto al cavaliere, che il capitano dell'oste de'pisani era

conte federigo da montefeltro suo parente, che sape a delle volte romagnuole tenendolo in trattato

= deriv. dal persiano rókh 'elefante che porta sul dorso una torre con uomini

vol. XVII Pag.204 - Da RUBLO a RUBRICA (1 risultato)

è la rubrica di 'postille'o polemiche che si trova in fondo ai fascicoli di

vol. XVII Pag.205 - Da RUBRICARE a RUBRO (40 risultati)

voler dimostrar molto eloquenza; fa'pur che chiaro intenda tua rubrica. alfieri, 12-298

il danaro / domattina primiero, anzi che il porti / quel guerrier che comprarmela pur

anzi che il porti / quel guerrier che comprarmela pur vuole, / fedria l'

latti, 3-105: per commune parer par che si dica / che quei luoghi tra

per commune parer par che si dica / che quei luoghi tra lor così partiti /

consuetudine. giusti, i-181: vorrebbero che li pubblicassi [i proverbi]:

voglia a un chiodo, tanto più che mi sento disadatto a farci su quelle

disadatto a farci su quelle poche osservazioni che oramai sono di rubrica, e per io

2-35: il cocco si lamenta e par che dica / ch'imitando lo vai e

, tono contrastante con una rubrichetta finale che potrebbe leggersi in un bollettino parrocchiale italiano

gli soddisfaccia della sua fatica, secondo che a'consoli parrà convenevole. -registrare

] distinta -e diligentemente tutte le lettere che saranno scritte alla signoria nostra.

d'animali sia da rubricarsi un volgarizzatore che in tanta luce del testo latino piglia

s. degli arienti, 1-200: giunta che ivi fu, incominciò cum fiera invasione

aiutarono la valorosa donna per tal modo che tarmata fu rota e spezata tutta e

, 1-27: appena seppe spiegar un motto che diessi a piegar il ginocchio per adorar

di sangue e marginato di pene, che è quanto dir, con un termine,

a. pucci, 44-54: nel tempo che dinanzi si rubrica / ad istanza de'

e ciò si faceva per lo riguardo che il fisco non paga le informazioni: ma

sono fatti tali progressi nel 'sacro'mestiere, che non si manca di 'rubricare'un innocente

. e ciò a quella ripresa buonissima che si rubrica: 'ballade des femmes d'antan'

. rubricano, agg. che riguarda la norma cerimoniale segnata in rosso

gine fece sublevare et... ordinava che la mia pereximia polia nel rituale libro

, iv-130: o giustizia, colui che ti amerà e abbraccierà seco passerà con moisè

nicola, 535: si dice che sono arrivate a notizia del re le gran

rubricati, ed in particolare si dice che sia andato a fare strepito in palermo il

incunaboli. 2. disus. che, nello studiare un testo di legge,

nel classificare i reali sotto una rubricazione che contempla una pena più lieve.

. m. -i). persona che cura o dirige la sezione di una rivista

alla vostra rubrichista svolazza una farfalla bianca che le pare bellissima. 2. studioso

. v.]: 'rubrichista': colui che fa i prescritti delle rubriche e che

che fa i prescritti delle rubriche e che invigila per la loro osservanza. manuzzi

'rubricista', termine degli ecclesiastici: colui che sa, o insegna le rubriche.

(plur. m. -ci). che fa rigido riferimento alle norme cerimoniali della

tenpo, / di sto palazo, che era molto antico, / un gran

. solfato idrato di magnesio e ferro che si presenta in aggregati di minuti cristalli

salute umana, / dolce è tamar che sana. mamiani, 1-366: forse all'

fai dono, e i cavalier conforti / che le bianche divise oman del rubro /

: piangene ancor la trista cleopatra / che, fuggendoli innanzi, dal colubro / la

in maggior rabbia, / né ciò che da l'atlante ai liti rubri /

vol. XVII Pag.206 - Da RUBROCURCUMINA a RUCULANTE (41 risultati)

stanca del rubro fiumicel la riva / che cesare saltò, rotto il decreto.

: questa jolanda era una servotta di paese che spadini aveva con sé qualche anno addietro

era fermato nella strozza di golasecca, che divenne rubro in faccia, a chiazze biancastre

ardenti e rubri. casti, 1-14-28: che direm degli orribili serpenti / della lingua

). rubrospinale, agg. che si riferisce, che è rela

rubrospinale, agg. che si riferisce, che è rela tivo al nucleo

ma per la grandezza sua noi crediamo che sia grifone. = dall'ar.

verdume e guastano i fiori, si che 'l frutto al tutto perisce. sanudo,

le qual pioze ha produto tante rase che tutte le fenestre e balconi di la

monte, appare tanta moltitudine di rughe che si divorano tutti li pampini delle viti e

2-262: le ruche sono ani- maletti che in breve ti distruggono le fronde e frutti

dell'altro germe è ghiotta / quella ruca che, di macole nere / chiazzata e

non so di qual parte d'italia, che non significa erba nota, come lo

, come lo spiega la 'crusca', ma che è qui adoperato dal signor zaccaria pel

]: 'ruga': verme di colore verde che divora i cavoli, onde dicesi d'

i cavoli, onde dicesi d'uno che sia mal sano e di color verdiccio

di color verdiccio: è più verde che una ruga. de pisis, 1-32:

ruga: la ruga si è uno verme che abita nelle vigne e sì è fatto

xxx-6-107: -è [don chisciotte] quel che ha combattuto / col capo generai de'

gines di passamente: / quel diavol che lavora di sassate / meglio di un

di un romanesco; / quello che dopo mi rubbò il mio ruccio. /

. malespini, i-n-35: il pisano, che scoppiava dalle risa, fingendo di andar

/ mostrano, e più da campo che da vigna. = var. masch

quella ruccola maledìa, xe stada quella che t'ha menà in camera i do

esperienza da ruccola consumata la grassona capiva che il conte aveva tutt'altra voglia che di

capiva che il conte aveva tutt'altra voglia che di abbandonare la fanciulla.

[i cavoli] tante picciole ruchette che gli mangiano, quanto fan ne'caldi

delle donne, ne nascono quelle ruchette che dice aristotile, e si pascon di fronda

si pascon di fronda di gelso fin che diventano bombici o bachi da seta. g

amica / nell'odoroso e picciolo / nido che il sol nutrica e sfiora il vento

plinio], 222: credesi che l'avidità del coito proceda da'cibi,

soderini, ii-336: la ruchetta par che sia nata per stimolare il coito,

. ella scalda manifestissimamente; credesi ancora che mangiata scevera aumenti lo sperma. c.

bianca e il crespignolo dai fiori gialli, che crescevano di tra le crepe dell'antica

di tra le crepe dell'antica spalletta che impedisce l'ingresso alla stazione. soldati

, 68: 'ruchetta': sapore di muffa che prende il vino. = etimo

, dal lat. mediev. rutiare, che è adattamento dal got. wròtjan,

terra, dove sono ruchi e tarme che distruggono, e dove li ladroni

stesso. 'se non è vero quel che ti dico, ch'i'rucoli'.

ruculante, agg. letter. che ruzzola, che cade a precipizio.

, agg. letter. che ruzzola, che cade a precipizio.

vol. XVII Pag.207 - Da RUDARE a RUDE (34 risultati)

rude agricoltore da le mani venerande / che su la terra arata / sparsero la semenza

rude come una corteccia d'abeto, che non conosceva se non il corpo e la

resto del viver era più rude assai che ora non è. muratori, 7-ii-63:

è risoluto, ma nel dichiarare lo spirito che l'infervora. -scontroso,

. carrà, 422: adriano cecioni, che in teoria fu il più tipico macchiatolo

credibile, la rude voce di michele che disponeva la guardia serotina.

el testo, et io non curo / che 1 rude volgo snodi questo gropo

. ffatta per savi e bene avisati che per li non savi e male avisati e

male avisati e ruddi, e'pare che. ll'autontà della instituzione di quelle apartenga

, 1-35: cerca un fregio primordiale / che sappia pel ricordo che ne avanza /

fregio primordiale / che sappia pel ricordo che ne avanza / trarre l'anima rude /

esigli: / un nulla, un girasole che si schiude / ed intorno una danza

non ho voluto restare de tali frutti, che te deiettano, fartene alcuna parte.

: ma padre mio! è un'arte che non è per tutti. è un'

a te, figliuolo caro, solo che tu set volto alle cose rudi e

. g. bianchetti, 1-390: che nelle corpulente fantasie popolari lampeggino qualche volta

volta de'tratti di luce poetica, che nel rude popolar sentimento si destino talora delle

pensieri, io certo non sarò quello che il nieghi. tommaseo, 11-141: i

/ buia tuttor quell'anima diversa / che solo scopre il desiderio rude. c.

uno spirito saturo dei sensi della terra che rha generato. -naturale, non curato

tendo le pendane / ancor pei solchi che indicò la groma; / le quattro quadre

con lenzuola un poco aspre ma fresche; che c'è di meglio?

il volto vèr me rudo tanto / che, per mia morte, mostrarsi refiuta?

vivaci, con le quali non contrastavano che quelle rannu volate dei cocchieri

o stizziti della rude giornata di lavoro che si vedevan davanti. molineri, 2-101

rudi fatiche: dall'opera dell'arare che fa sorgere la spalla sinistra e torcere il

lo sappiam, non da ieri, / che il disinganno è rude / e scritto

svevo, 1-212: colpito dalla rude lezione che annetta gli aveva data, egli

il colpo fu rude, e la sciacquata che si alzò, rapita tosto dal vento

e il beccheggio della nave inerte, che volgeva lentamente, senza fine, su se

, su se stesso e sul mare che si faceva più rude. -molto

, tra gli olmi contorti e neri che mettevano un segno rude nel verde tenero

ingorda, despietata e cruda, / che con tuo falso colpo atro e funesto /

pecorella di dio, ecco già sento / che ti duole la troppa solitudine: /

vol. XVII Pag.208 - Da RUDEMENTE a RUDIMENTALE (38 risultati)

un edificio o di una statua antica che può essere mente con due differenti tipi

porco putente, pessimo del sol che a san petronio tremola / volate di san

le pagnia di turcopulli armati, che rudemente apre la calca. greggi

retrocessero, riluttanti, bestemmiando lebbrosa che già fu una donna bellissima e possente.

. moravia, 19-222: « lo sai che siamo soli tempo.

torno al maràbito, una specie di leggenda che lo raffigurava ilare, vegeto, ostinato

vista e flaccidi ruderi d'un seno, che faceva un deplorevole spor- dalle loro domande

di sbarbaro, 5-35: la femmina che stanotte passeggiava un ghiacciaio. nuda nella

ant. e letter. fune, sartia che completo di squaglio, in un

alberatura. ugurgieri, 84: comanda che la fune sia tolta dalla riva e

, 2-489: questa miracolosa statua dicono che tano, accioché li rudenti per epse

invigorisse lo spinto dell'apostolo accennato, allor che fra con le mani sono rocati,

lamento funebre. tetica. -anche: persona che appartiene a un mondo sorpassato o

appartiene a un mondo sorpassato o che si fa interprete di una era talvolta

2. elemento decorativo a forma di cilindro che mentalità antiquata o retriva.

cam ruderale, agg. che è relativo, che si riferisce di pagna

ruderale, agg. che è relativo, che si riferisce di pagna di un principe tedesco

1-i-522: s'era diresti architettonici; che ne è pieno. -anche: che menticata

; che ne è pieno. -anche: che menticata che gli anni fossero passati anche per

ne è pieno. -anche: che menticata che gli anni fossero passati anche per lui,

gli anni fossero passati anche per lui, che nasce, vive o si sviluppa fra

termini di medicina, 741: 'ruderale': che niatelli, 11-7: « ecco

, disse lo zio sorge, che cresce negli avanzi, nei rottami di fabbriche

ant. pavimentazione costi veste che inserisce i suoi materiali nell'alveo della nostra

nostra cultura materiale è una manomissione profonda che si tuita da ciottoli o piccole

può solamente equivocare col restauro, dato che viene cesariano, 1-43: il

: meno percettivamente, della funzionalità che un restauro 'ruderazióne'..

. ruderòmane, agg. che mostra maniacale ammirazione o attaccamento nei confronti

il movimento futurista antiscuola, anti-accademia, che doveva sgomberare l'italia dal passatismo raderomane

ecc. ruderóso, agg. che è nella condizione di rudere. depisis

altro grido di allarme e di riscossa che il falso ragghio avvocatesco? in un rauco

padova volgar., ii-xxvm-3: io dico che. lla seconda instituzione non essenziale avea

scritto. gozzano, i-1251: badate che il mio modo di pensare mi condurrà

per] certe pagine di autentica poesia che vi sono ne 'il mio carso'.

egli levò dalle ginocchia quelle sue pallide mani che pur nel colmo della virilità e della

. v.]: 'rudiàrio': nome che davasi al gladiatore congedato con onore dopo

], 404: preparano trenta radiche, che sono specie di pertiche e sessanta pali

. rudimentale, agg. che appartiene alla fase iniziale di una disciplina

vol. XVII Pag.209 - Da RUDIMENTALITÀ a RUDIONE (42 risultati)

ii-141: l'etica di socrate non è che un primo e rudimentale tentativo per delineare

poeti (ossia, nel nuovo significato che assume nel vico questa parola, i

per attutire il dolore di un dente che si vuol strappare col rudimentale sistema del

svolgimento umano. -in partic.: che impartisce nozioni elementari (un insegnamento)

più d'un sol getto, di quello che l'italiano sia. -sobrio

. barilli, i-118: dobbiamo dichiarare che le nostre preferenze vanno a quell'arte

quell'arte mutevole, rudimentale e caduca, che porta nella sua fisionomia terrestre il segno

'newto- nianismo per le dame': titolo che a noi rudimentali può sembrare insolente,

noi rudimentali può sembrare insolente, ma che vuol essere ispirato e galante omaggio alla

in tutta la sua inquietudine per quello che la madre potesse bramare non c'era altro

la madre potesse bramare non c'era altro che questo terrore rudimentale. rimanere senza di

nelle forme più semplici e materiali o che si svolge in tali condizioni. alvaro

r. longhi, 1-i-1-62: in che modo superare questo stadio rudimentale del colore

. calvino, 1-273: il pensiero che egli era l'unico tra tutti loro

potuto mai dimostrare l'assolutamente inconsapevole, che è l'assolu- tamente inconcepibile. gentile

e perciò uno stato mio, è necessario che, quantunque rudimentale ed oscura, in

un'intelaiatura e due o più mote che serve per appoggiarvi certi velivoli mentre vengono

: confesso d'essermi annoiato. più che di marionette, si trattava di burattini,

è missione nell'ancor rudimentale diplomazia abissina che menelik non affidi a lui.

5. in botanica e in biologia, che ha dimensioni ridotte e forma semplificata rispetto

fondo, brutalità, sia della notizia che dell'immagine che ci informa sugli astronauti,

, sia della notizia che dell'immagine che ci informa sugli astronauti, assomiglia un

un po'a quella dei cartelloni pubblicitari che si vedono correndo m automobile per una

dal senso rudimentalmente decorativo del piano verticale che affiora alla superficie della tela. =

/ nudi rudimentali mostri d'orgoglio / che ostentate, quasi, la grezza modestia /

neppure il più rudimentario organo mistico ritengono che le conversioni religiose, e specie quelle

attraverso adattamenti progressivi all'ambiente dell'organismo che lo possiede. = deriv

a quei rudimenti e a quegli esercizzi che abilitavano i particolari al servizio della repubblica.

e assai noto in tutta italia, che, dopo avere stentato 13 anni ad insegnare

primi rudimenti elementari s'insinua il veleno che corrompe le giovani menti ed i cuori

qui l'arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente

cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo

psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia. -in partic.: insegnamento

borgese, 1-164: si può dire che filippo le andasse insegnando a poco a

rattissimo obelisco et dilla immensa pytamide, che giamai dinocra- tes al magno alexandro piu

1-177: qui sta nascosto il sorcolo, che poscia / ha da spuntare; 1

: è quel primo embrione dei cristalli che apparisce nel principio della cristallizzazione e che

che apparisce nel principio della cristallizzazione e che talvolta si forma senza che succedano cristalli

della cristallizzazione e che talvolta si forma senza che succedano cristalli regolari e manifestamente discernibili.

ova covate di una gallina et osservara che circa il terzo giorno si vede nel

ovo fuso e rarefatto certa turgenza e moto che, impresso in una più attiva porzione

sperienze avutene sono pienamente del vostro parere che que'punti neri sotto la cute sono i

vol. XVII Pag.210 - Da RUDISTE a RUFFA (58 risultati)

freda e li umori molto grossi, de che procede rudità de intellecto. leggenda di

ei tolga da te la mano e che ti abbandoni nella tua rudità. 2

cum porphyrione et alcioneo, et la fuga che heberon dal rudito asinino ridere nella memoria

lig. ed engad.), che risulta l'unico continuatore del lat.

rudolfino (rodolfino), agg. che è proprio, che si riferisce all'

), agg. che è proprio, che si riferisce all'imperatore rodolfo ii d'

dall'ansia, dal senso ai instabilità che travagliavano l'epoca. -tavole rudolfine:

'pulitica', nel primo capitolo, dicie che « tutti uomin son portati a quella secondo

di natura », cioè a. ddire che tutti uomini desiderano secondo l'istigazione e

di mère), agg. ant. che si sposta rapidamente (l'aria)

pel ricitar della cognata tua, / che 'n senectute sua / già sterile il

/ ma in falsa opinion sei tu che mi. burgutto, lxxavtii-ii-475: la

sempre in modo le sue ragnatele / che chi ri incappa non può far difese,

nessun non fece mai contra dio mossa / che presto non misse del suo seggio:

par., 30-82: non è fantin che sì subito ma / col volto verso

, xxv-338: il vocabolo... che meglio risponde al significato che noi assegniamo

.. che meglio risponde al significato che noi assegniamo all'intelletto in latino si è

o ardore dell'animo, una forza che direttamente si slancia, come fa appunto

, come fa appunto l'intelletto, che naturalmente misce, per così dire,

, per così dire, nella verità che le sta presente. 2. scorrere

. -chi niente sa, convien che mi: chi è ignorante fatalmente sbaglia

farme a l'ombra sen conforme, / che chi niente sa convien che mi.

, / che chi niente sa convien che mi. = voce dotta, lat

rissa, zuffa, calca di persone che lottano per impossessarsi di qualcosa. -con

attribuito a iacopone [crusca]: vò che in ciel ne sia la mffa,

manate e spintoni, a cercare la foglia che era caduta per terra. dossi,

1-16: contemplavo tronificante la mularia stradaiola che faceva a ruffa di sotto per agguantare

ruffa di sotto per agguantare le bacche rosse che buttavo giù da signore.

? -in partic.: gioco che consiste nel tentare di impossessarsi di denaro

cioè gettare danari dalle finestre alla plebe, che li ripiglia per aria, per così

hai abi- tacol campo o vigna / che possa la bilancia iustar pari: / a

molinari, / tal te accusa dii mal che teco ghigna. -andare a

fanfani]: non si pagava e rettori che ci venivano: e l'entrate del

. sacchetti, 113: so ben che con mffe e raffe / cenere aveste

mffe e raffe / cenere aveste tanta che ci agrada. i. nelli, iii-103

: non ti dubitare, io farò che di raffi o di raffi tu gli abbia

in raffa / con forza il più che puote sempre acaffa, / e que'che

che puote sempre acaffa, / e que'che reggon per comuni stati / per questo

: uno, avendo giocato tutto quel che egli aveva accumulato di mffa e di

non le giocò, peroché non è elmo che bastasse a portar sì gran cimiero.

dire avari, ch'i'sappia? -gente che ha fatto dimolta roba di mffa raffa

vi-396: io ho mangiato istamattina non so che, onde voglio andar a tu m'

di raffa; presto, ché colui che viene oltre non me la sentisse ne

senz'ordine o regola di pigliare il più che egli può di quelle tali cose:

: c'è degl'ingordi indiscreti, che vorrebbero tutto per loro, e fanno a

: ora si tratta dei perfidi cognati, che fecero sempre a raffa raffa a chi

. 4. prov. ciò che vien di ruffa in raffa, se ne

buffa, in baffa: per indicare che ciò che si acquista malamente si perde

, in baffa: per indicare che ciò che si acquista malamente si perde nello stesso

modo. monosini, 315: 'ciò che vien di mffa in raffa, / se

; e dice il proverbio, quel che vien di ruffa in raffa, se ne

dio. aretino, iv-6-155: ancora che non sia cosa più bratta, che

che non sia cosa più bratta, che vedere un vecchio, il quale comincia a

, io per me laudo il vostro che attende a ringiovanire per ria delle ricette

sino a casa mona domestica, quella che sta là al canto alla macina,

quella vecchia grima? -sì, col malanno che dio ti dia. gallani, 56

impazzisce e io tutt'il giorno ho che far, or cercando la mffa, or

, ii-78: la buona mffa, che mal volentieri levava il pettine da questa

vol. XVII Pag.211 - Da RUFFA a RUFFIANARE (55 risultati)

iii-530: questa 'roffia'è il sudiciume che s'appicca alle cose per maneggiarle ('ruffa'

questa è non men bella del dispetto che facevi a ruffacane nel mangiare e far

, 43: ahi, grazioso idio, che scuro vello / nei hai posto agli

io voglio esser la rovina vostra e che mi vuol far scopar a cavallo a un

asino. castelletti, 41: o che grima ruffalda arrabbiata è questa!

tra la gatta e il topo, che quando hae una buona ruffata, non

]: 'ruffefli': scorci dell'ordito che avanzano alla tela e si buttano da parte

766: 'ruffèllo': qualunque avvolgimento vizioso che facciano i cavi dei marinari.

quelle arti'nel suo periodo, e guardi che ruffèllo vien fuori. 3

(femm. -a). tose. che è confusionario o disordinato. - anche

si dice a chi arraffa tutto ciò che tocca e anche a chi procede arruffato

: 'ruffellone-ona': chi arruffa tutto quello che tocca o chi va vestito arruffatamente.

), sf. donna che per lucro favorisce la prostituzione o induce o

gastigo altressì usurai, / e que'che sopravendono a credenza, / roffiane e forziere

(1-iv-196): disonesto le pareva che essa, a guisa d'una ruffiana,

pigliate aviamento, o rollane, / che se mastro pasquin mette pontica, / voi

come il mondo: / è una ruffiana che non ha già mai fatto la prostituta

a sentirla parlare, si sarebbe detto che facesse la ruffiana solo per aiutare quelle

2. per estens. donna che si adopera (per denaro o per

incauti e rade volte metteno mente a ciò che si fanno. colui si fida d'

. colui si fida d'una ruffiana che tutto ciò che fa dice a questi

si fida d'una ruffiana che tutto ciò che fa dice a questi e a quelli

[tasso], 46: è vero che io mi laudo di voi; ma

di monza, 670: tacio poi quello che avevi disegnato sopra la persona mia,

tua rofiana con lettere amorose, per il che fu da me sca- ciatta nel modo

fu da me sca- ciatta nel modo che sai. pratolim, 9-209: quando gli

. arbasino, 73: le ruffiane che le tengono mano pare sicuro che le assoldino

ruffiane che le tengono mano pare sicuro che le assoldino vagabondi e facchini a suon

male parole ». 3. donna che si sforza di presentare in modo allettante

: è alquanto eccessivo e sbagliato pretendere che delle anime innocenti si applichino su di un

parte la loro intenzione. -ciò che ha la funzione di presentare qualcosa più

l. pascoli, i-84: ad altro che andò per comperare un quadro, che

che andò per comperare un quadro, che era già fatto, e che veder lo

quadro, che era già fatto, e che veder lo voleva senza cornice, disse

riuola, sta molto meglio ai vostri servigi che ai miei. beolco, 1137:

, 1137: quell'altra sorte di raffianelle che vanno per le case contaminando l'onestà

fhanno corrotta. imbriani, 4-221: che altro fa egli, questo tizzon d'

acqua della retecalda per mezzo di canali che la conducono al suo destino.

quel giovane. non so se mi disse che è vostro figliuolo, quando mi parlò

questo5 qualche raffia- namento di qualche scanfardaccia che gli fai? sansovino, 6-17:

uffici ne'loro tempi, come sono uomini che avessono commesso omicidio o quelli che fossero

uomini che avessono commesso omicidio o quelli che fossero pieni di vino o che facessero

quelli che fossero pieni di vino o che facessero raffianamenti. parabosco, 1-48: ah

a me et alle sante muse, però che, perché l'arte perfetta abbia difetto

ruffianare: / ma 'nanti fus-tu arsa che 'l facesse / o ch'eo cum teco

bastar, lena, do- vrebbeti / che de la tua persona a beneplacito / tuo

7-33: io non ho mai altra faccenda che ruffianargli qualche poltrona. g. f

sopra dante, 1-512: fingie l'altore che una puttana scienda sopra il carro e

disprezzo sovranamente il mio vigliacco io, che ha tanto mentito, che si è tanto

vigliacco io, che ha tanto mentito, che si è tanto abbassato, che ha

, che si è tanto abbassato, che ha tanto ruffianato. -ottenere qualcosa

iu- cundità de'finissimi colori, antivedo che sarà tavola di famosa laude.

vi dirò... de le somme che si cavano nel mettersi altri al ruffianare

le istesse coma, per aver con che porsi a giuoco. loredano, 5-229:

, 5-229: il gran desìo, che venere conserva / di ruffianar con modo

vol. XVII Pag.212 - Da RUFFIANATA a RUFFIANESCO (65 risultati)

rapina, cocaina..., che ve pare? 2. adeguamento all'

e, con metonimia, l'opera che è frutto di tale atteggiamento).

c. carrà, 508: non dimentichiamo che anche allora predominavano le sciatte ruffianate sostenute

sciatte ruffianate sostenute da esteti lambiccati e che ad eccezione del giovane masaccio, di andrea

ruffìanatòrio, agg. ant. che è praticato dal ruffiano.

67: fu di sì maravigliosa bellezza che, non avendola veduta, giove re di

egli uomo possente mettendo agguati, dicono che per ruffianéccio di parole di alcuno avvenne

per ruffianéccio di parole di alcuno avvenne che, sollazzandosi quella fanciulla,...

[i peccatori] sieno due schiere che. ll'una vada e. ll'altra

una vada e. ll'altra venga e che l'uno non impediscie l'altro però

l'uno non impediscie l'altro però che ciascuno va per la sua strada e

per la sua strada e luogo è che dietro vada loro dimoni battendogli e frustandogli

a perina, le darò quel castigo che merita il suo ruffianéccio. -per estens

. di ruffianeggiare), agg. che cerca, con un atteggiamento smaccatamente servile

1-599: dopo aver prodotto venti volumi che recano il nome e l'imagine del mio

. aretino, vi-237: dico che, ne lo avvedersi gli scribi e i

lo avvedersi gli scribi e i sacerdoti che il ruffianeggiare era una mercatanzia muta e

era una mercatanzia muta e uno utile che potea far le fica a lo onore,

. bacchetti, 1-i-491: una vecchietta, che teneva bottega da stracciarola sotto la loggia

condotta al segno de'tiranni, / che fan dell'altrui case un ladroneggio,

faceva. aretino, 20-283: io credo che la ruffianaria sia figliuola de la

sia figliuola de la puttanaria, o vero che la puttanaria sia uscita del ventre a

papini, 27-340: quello stato, che avrebbe dovuto essere specchio e modello a

aretino, vi-445: non è dubbio che esse [le mogli] non faccino

le mogli] non faccino più ruffianarie che servigi. schioppi, 5: la materia

bianca omatta la rinfaziasse conforme a quello che merita la sua rofianerìa a riportarti i toi

la sua rofianerìa a riportarti i toi presenti che sf agiatamente a me mandasti.

, dei desideri e persino di quello che oggi si dice il comportamento sessuale,

suo assiduo servigio, è oggi quel che diremmo noi o mastro di camera o

: a questa nuova fradicia genìa / che acquista a italia il nome vii di ladra

di classe, con un retroterra culturale che nel nostro mestiere pochi hanno, ottimo

tutto riposo: una di quelle faccende che si dicono 'recensioni', pensose ruffianerie e

si riconosceva... nel fatto che aveva saputo fare della poesia con una

saputo fare della poesia con una materia che pareva ormai definitivamente impoetica e erciò abbandonata

si basa su un errore di metodo che confina con la ruffianeria morale: credere

confina con la ruffianeria morale: credere che entità non ben definite come inumanità',

milano e vi narrerà una sua storiella che le fa poco onore; ma non

.. si sentono inferiori a ciò che eravamo nel mondo cicisbeo del settecento:

settecento: divertono e fomentano ruffianescamente ciò che l'austero parini bollava di ridicolo. u

. tenca, 4-28: ond'è che al signore o al principe abbiamo posto

d'ogni fatta. 2. che favorisce rapporti amorosi. savinio, 12-50

baretti, i-205: gli voglio far vedere che differenza v'è tra i pari miei

schiaffi sulle facce ruffianesche della gran canaglia che disonora l'italia. 4.

disonora l'italia. 4. che ha intenti encomiastici, adulatori. papini

sono, in italia, quattro settimanali che si occupano soltanto di delitti celebri; altri

sentimentalismo. carducci, ii-1-220: quel che mi vò sforzar di provare col fatto

col fatto, è di far vedere che si possono trattare con le forme greche

quale [donna] accortasene, poi che alquanti dì 1 ebbe bene con gli occhi

: noi vogliamo, nanna, domani che è mezza festa, e più tosto si

mezza festa, e più tosto si guarda che no, venire a goderci il tuo

il tuo orto, e ho caro, che tu intenda se io metto in su

in su la buona via la balia, che vuole darsi al ruffianésimo. della porta

la rabbia l'hai solo con cinzio che con i suoi ruffianesmi t'ha tolta l'

o in pegno, ovvero ancora (che è cosa molto più brutta e scellerata)

26: vi vuo'dir questo, che non potete riaver l'onor vostro,

quale manderà a terra i mali giudizi che si fan di voi et il pericolo

di voi et il pericolo della querela che si dice che egli vuol dare a voi

il pericolo della querela che si dice che egli vuol dare a voi elei rufia-

. gozzi, 1-205: socrate, che pure fu un buon cervello e un uomo

cervello e un uomo dabbene, disse che sopra tutti i mestieri del mondo egli facea

, di borseggi e di ruffianésimo, che si annida laggiù nei quartieri di mala

annida laggiù nei quartieri di mala fama che guardano verso il ticino. papini,

mia bile di poeta nato per latrare più che per leccare. -opera letteraria

di grecia e della tavola rotonda meglio che il suo nome. -artificio,

equicola, 251: finge giunone pregar venere che le prestasse il cesto nel quale scrive

vol. XVII Pag.213 - Da RUFFIANEVOLE a RUFFIANO (64 risultati)

. dosst, 2-i-54: si direbbe che rovani..., non sapendo raccomandarsi

, ti coprirà facchinescamente di quel fango che t'ho detto lo impaccia ancora, inettissimo

a me licenza di rescrivere ad esso che in mia mano mandasse il duplicato per

firenzuola, 317: ecco costei, che col ruffianesimo del gravido ventre ci crede

. ruffianévole, agg. letter. che tende a ingraziarsi qualcuno. baccnelli

ruffianeria. aretino, 20-316: ciò che io mi paressi, o a quel che

che io mi paressi, o a quel che mi rassimigliassi, io entrai ne la

biscio, del quale mi vestiva ogni volta che intrideva le mie ruffianezze con le onestà

essi, la sborano sopra noi, tal che gli è un merito di colpa e

6: dieci sono le specie dello inganno che si fa contra colui che non si

dello inganno che si fa contra colui che non si fida in te, le quali

. ricchi, xxv-1-187: non voglio che mai per mezzo mio / faccia tal

. b. pino, 3-7: stimaresti che una rocca ben forte più agevolmente con

forte più agevolmente con poco assedio s'avesse che lei con ogni sorte di ruffiania.

voluto farmi la rufiania di que'cartoni che io vi parlai; se vorrete, sarete

fuori a tutte l'ore: / che non la amasse io scio che sei

: / che non la amasse io scio che sei certano, / però che tu

scio che sei certano, / però che tu sciai ben che cosa è amore.

certano, / però che tu sciai ben che cosa è amore. ariosto, 43-129

. ariosto, 43-129: conosce ben che poi che 'l cor fellone / avea scoperto

, 43-129: conosce ben che poi che 'l cor fellone / avea scoperto il

anco verrà d'alcuno in mano, / che ne fia insieme adultero e ruffiano.

e ruffiano. aretino, v-1-428: colui che la sera va a la bottega per

giorno, pizzica de la natura del roffiano che, prima che se ne vada a

de la natura del roffiano che, prima che se ne vada a letto, vota

, 341: io vi consiglierei che voi... la [la giovane

.., e io medesimo, che ho la pratica già più tempo fa di

1-5- alleg.: per mercurio, che mettendo adone in parole gli persuade con

occupate da quattro soli di que'tristi che un giorno fanno per 18 soldi il ruffiano

li servi ingannano li signori, quello che la meretrice, quello che il ruffiano

signori, quello che la meretrice, quello che il ruffiano con inganni, che l'

quello che il ruffiano con inganni, che l'avaro s'infinga: chiunque leggerà questo

scaltrito. piccolomini, 10-142: come che tutto il giorno vegghino... infidelità

'jew'comporrebbero una vigorosa scena maledetta, che anticipa ben jonson e ha accenni assai più

pulci, 14-9: non pensi tu che in ciel sia più giustizia, /

de roberto, 67: il meno che gli disse fu « ruffiano del capitolo,

spesso un confessore / esser più roffiano che dottore. dolce, 9-14: io giurerei

: io giurerei su gli evangeli / che costui sa la trama e ne debb'essere

bisogno di denari, non accetta i consigli che l'esortano a non imporre gravezze.

. gozzi, ii-199: sono certo che quella giovine venne con noi guardando me

guardando me e ascoltando la conferma, che tu mi facesti fare, che siamo

, che tu mi facesti fare, che siamo due oneste persone alle quali poteva affidarsi

né so vedere onestà in un amico che costringe con arte un altro amico a

l'alpi,... « pretendereste che vi fa cessi anche da ruffiano?

faremo da ruffiani ». -circostanza che favorisce incontri amorosi. lupis, 40

lupis, 40: negar non si duo che il lusso fu sempre il cameriere d'

sua sorella, chiedendo in dote il pomo che canta e l'acqua che balla.

il pomo che canta e l'acqua che balla. 4. chi ha un

mantua, c'è stata sì poca manifatura che apena ne dovete essere per un scropolo

, 6-16: i ruffiani son quei che parlano in secreto, facendo scacciar ogni

ah, panciuta camorra di ruffiani / che della verità strame vi fate, /

strame vi fate, / ogni giorno che splende ha il suo domani! gramsci,

5-442: eran proprio loro due quelli che vedevo muoversi tra la tribuna e 1 gruppi

carducci, ii-9-261: è un uomo che riuscirà, e farà grandi cose.

e sempre buffoneggiando, vuol dire o che la tempra dell'animo e della mente

degli uccellatori a far fruttare i lacci che ascondono fra le f rondi.

f rondi. 7. ciò che induce a un comportamento vizioso. aretino

, 320: non essere sì pazzo che tu ti ponga a balestrare le temine,

predica, imperò ch'io non voglio che voi mi facciate ruffiano.

, ii-26: il male si è che l'italia non è degna, per dio

quel ch'è peggio, la libertà che ci viene data costa tanto ed è

tanto ed è accompagnata da tanti ruffiani che il suo esteriore è quello non d'

. zootecn. cavallo, asino o toro che viene accostato alla femmina per verificare se

agg. (superi, ruffianìssimo). che induce alla lussuria, alla lascivia.

vol. XVII Pag.214 - Da RUFFIANUME a RUFOLARE (42 risultati)

il muretto. 12. che induce a pensieri d'amore o al patetico

muri / come una spia / prima che l'alba ruffiana tomi / e conduca alla

animi ruffiana! 13. che presenta sotto la luce migliore un comportamento

sentenza di ascrivermi a merito un'azione che è derivata forse da., chi lo

lo sa? -per estens. che asseconda il potere o un disegno politico

politico. siri, iv-1-267: che prima abbracciar dovesse i riti della sua

e e 14. che fornisce l'occasione o il pretesto perché

de le venete, io riarò ciò che le cene e i desinari, roffiani de

nostri nemici perseverando in codesto vostro statuto che vi strozza in gola più magnanimi proonimenti,

strozza in gola più magnanimi proonimenti, che ci fa oggetto di riso, in cotesto

risse. moravia, tv-62: gli parve che se avesse finto di non aver capito

tra di loro, un malinteso ruffiano che avrebbe loro permesso... di

di donne, cercano di proporgli cosa che gli piaccia e non perdonano al proprio

parte, di scarpe d'un colore che, anni addietro, furoreggiò fra i

e ignorante, e contro di te, che rappresenti così bene l'uno e paltra

lucchesi, 78: sossa giumenta, putana che tieni lo rofianume in casa.

caro, 12-i-103: io ho una vostra che mi pare scritta dal polifilo in quella

darvi la baia, cred'io; che l'ho molto caro, e ne ringrazio

, e ne ringrazio il legno santo, che, dove vi lasciai melanconico, v'

, 6-321: mi ricordo la prima volta che l'ho vista, ero andata giù

iii-103: non ti dubitare, io farò che di raffi o di raffi tu gli

s'è trovato di quelli [cinghiali] che non arrivano a l'anno: quelli

, i-1-426: quando in la fiera che morerà vi concorreranno più leverieri, il

francese. cervio, lxvi-2-114: basterà che in dispensa nostra vi sieno alcune cose

segreto le possa avere a posta, che saranno fasani, fasa- notti, stame

= deriv. dal lat. rufulus, che è da rufus (v. rufo)

ruffulóso, agg. ant. che ha un aspetto macilento, patito;

nella capitale; ad accorgersi... che il chianti, la rufina e il

, tuffo), agg. ant. che ha colorazione rossiccia. - anche con

. dolce, 1-20: vegniamo a quello che i latini chiamano rufo, il quale

è colore non pienamente rosso, ma che tira al giallo ed al bianco. anonimo

la barba di una persona); che ha i capelli o la barba di colore

, iii-125: tu, uomo sanguigno raffo che desideri sangue e cose terrene e che

che desideri sangue e cose terrene e che sei nello odio ostinato e non vuoi

ferita e morente. 3. che ha il pelame o il piumaggio tendente al

, 1-54: tigellino epirota fu il primo che mangiasse la merla: suol questo uccello

il tempo della tribulazione: l'uomo che era a cavallo è cristo, la divinità

anonimo [agricola], 457: prima che si giunga al minio, si cava

al minio, si cava una cespa che la chiamano antrace: la vena ha un

2-ii-430: è un uccello di passo, che arriva in toscana verso la metà di

v.]: 'rufola': lo stesso che grillotalpa. = deverb. da

rufolare nelle vigne,... che giova a disradicare le gramigne e cattive

vol. XVII Pag.215 - Da RUFOLINA a RUGA (45 risultati)

il silenzioso trasformatore di bambole, colui che rufola nelle sporte dei rottami, che

che rufola nelle sporte dei rottami, che paneggia colla e cartapesta e opera gelidi

fanfani, i-157: 'rufolare': lo stesso che rumicciare, far romore movendo roba da

: ciascun ha suoi due cavalli, / che allato stanno, infoiando il bianco orzo

ruga1, sf. ciascuna delle grinze cutanee che si formano per atrofìa, provocata dalla

rughe il volto ingombro e pieno, / che sovra un bastoncel giva appoggiando / le

sovra un bastoncel giva appoggiando / le membra che pa- rean venir già meno. loredano

cosa della quale temano maggiormente i vecchi che della morte. conoscono in quelle rughe

i solchi e ringhine del tempo e che s'awicinaquel giorno estremo pieno d'orrori

le rughe degli occhi, le prime che accusano i quaranta suonati. carducci, iii-6-125

, iii-6-125: in quella faccia, che da natura mostrava il forte raccoglimento del

mezzo della fronte: la ruga della gente che è stata all'acqua e al sole

, 1-51: l'imene non è altro che una raddoppiatura o ruga maggiore delle altre

incomodata e non faccia delle rughe, il che produrrebbe delle deformità nella figura.

-ruga della volontà: piega della fronte che, secondo fopinione tradizionale, denoterebbe forte

c'era altro, d'intorno, che la pianura rasata, senza una ruga.

piccole acque, nelle rughe del pendio, che lungo il sentiero in salita vengono raccolte

. -solco più o meno profondo che attraversa un pendio o una roccia oppure

c'è il dito grosso, dito forte che piega, che trova la ruga sulla

dito grosso, dito forte che piega, che trova la ruga sulla parete e ci

3-319: raspando sulla gelida rupe, che offriva molte rughe buone per afferrarsi,

/ come un minuto strascico di foglie / che a rughe d'acqua e luce si

velo lento attaccato ad un cerchio orizzontale che senza rughe si disponesse per il proprio

forma di un catino. -segno lineare che si crea sulla superficie di un foglio

ruga né sozzura alcuna, ma vuole che sia santa e pura. ariosto,

: virtude andava intorno con lo speglio / che fa veder ne l'anima ogni ruga

. sarpi, i1-275: la chiesa, che non può fallare,...

x-13-164: ogni grande novità non è mai che un piccolo germe, e la più

e la più profonda rivoluzione non rimane che una ruga sul vecchio volto della storia.

sagri altari... alcuni hanno pensato che la ruga fosse un vaso in cui

. altri finalmente sono stati di parere che le rughe fossero certe piastre d'argento

traliccio per esempio, collaudato e stracollaudato che sembra che debba stare lì un secolo

esempio, collaudato e stracollaudato che sembra che debba stare lì un secolo, e comincia

cioccare dopo un mese; un altro che non scommetteresti quattro soldi, niente,

, grattandogli ogni bruscolino e ogni rughetta che gli trovi adosso, digli « ninna,

rughettine, accovacciate fra le sopracciglia, che davano indizio di molta vita del pensiero

ad una ad una tutte le rughettine che, sulla fronte, intorno agli occhi,

ne sono accorta, con coteste rugone che ci hai sulla faccia. = dal

rende. guittone, i-14-30: dovete savere che non cità fa già palagio né rughe

sì grande uccisione di quelli della città che le vie e rughe correano tutte sangue.

come melano, vinegia e simili, ancora che abbiano la piazza dove si fa certi

10-78: anni fa capitando nelltsola, che a'tempi della nostra dominazione nelle gallie

, quella testa pesante dagli occhi obliqui che rotolava per la piazza del paese e

con un agg. o con un'espressione che ne specifica la funzione o la caratteristica

caratteristica principale (con riferimento all'attività che si svolge e alla provenienza o all'

vol. XVII Pag.216 - Da RUGA a RUGGENTE (50 risultati)

s. piero scheraggio si avea una postierla che si chiamava porta peruza: e poi

compagnia ed era già venuto al luogo che si chiamava la ruga di cipri, quelli

si chiamava la ruga di cipri, quelli che tar- quinio aveva mandato dirietro quivi lo

, 3-57: qui faremo menzione delle arte che hanno ruga in uno e prima:

si ricorda oggidì ancora più il nome mio che quel del sanazara. c. malespini

del ponte di santa maria formosa, che passa in ruga gaglioffa, venne loro veduta

loro veduta una donna in un botteghino che cuoceva di molte fritelle. balbi,

calzolerie e dell'altra delle caprerie, che fu detta ruga degli scannabecchi.

. -con metonimia: fila di case che si affacciano su una via.

egli infermo in alcuno luogo, avvenne che a tutta quella ruga de le case dov'

overo più fili a dritta corda, sì che lo mezzo de la ruga de le

piazza, della casa dello ospitale, che li infermi vi si riposano, siano

3. geol. rilievo di forma allungata che si crea, durante l'orogenesi,

il signore i suoi effetti, sì che gli effetti vedi, ma le cagioni non

sf come senti il vento, ma di che rugada venga non sai. = deriv

, agg. presuntuoso e arrogante; che assume toni di minaccia e sfida vantando

toni di minaccia e sfida vantando qualità che non possiede. baldini, 3-324

come sta nella fantasia popolare, meglio che ^ criticante 'è 'rugante', che è

meglio che ^ criticante 'è 'rugante', che è qualche cosa che sta tra bravante

è 'rugante', che è qualche cosa che sta tra bravante, arrogante e brontolante.

. maschera del teatro romanesco dell'ottocento che rappresenta un uomo debole che, con

dell'ottocento che rappresenta un uomo debole che, con tono arrogante, ostenta sicurezza

'rogantino': personaggio ridicolo del teatro romanesco che pretende e si vanta e minaccia, con

] giunse al padre di beppe arpia dicendo che fu un giovane avvenente, ma scapato

di quei magnifici scrittori un po'rogantini che si rifanno, senza sapercelo, ai metodi

, dato ch'egli vive nella beata persuasione che la partita si chiuda sempre a suo

pelle. bartolucci, 1-5-38: ora che mi ruga la fronte e le guancie mi

baruffaldi, iii-117: questo è modo italiano che equivale a star corrucciato et isdegnato,

viola / la terra in dormiveglia, che si ruga / già del risveglio.

prezioso dai rischi dell'amore vero / che strugge, che deforma, che ruga.

dell'amore vero / che strugge, che deforma, che ruga. savinio,

vero / che strugge, che deforma, che ruga. savinio, 27-65: la

. gadda, 17-15: finalmente, fortuna che era venuta la guerra! se no

rimestar la polenta, proprio come i bambini che 'ci colgono gusto a star lì apposta'

garzoni, 1-160: quel mastro ravano che ruga di dietro senza alcuna compassione.

composta di un vecchio servo e poltrone, che ruga e ragna giorno e notte di

... propriamente dicesi di cani che mugolano più o meno sordamente in atto

minaccia; quindi anche di persone arroganti che prendono tale atteggiamento. -assumere toni

. pirelli, 171: « per quello che ci fa la buzzati! lo sapete

di silvie. per quanto, cosa volete che vi dica? mi ruga. non

vedi mò colà quel rigattier di novelle che fa l'istoriografo: quel mistagogo che va

novelle che fa l'istoriografo: quel mistagogo che va rugando i misteri ne'luogi occulti

i misteri ne'luogi occulti, quel moccolone che fa del livio e resta un padovano

/ come la scorza / dei gelsi che pota. bocchelli, i-320: qualche volta

luce delle braccia bianche e piene, che davano una strana idea in confronto col

giocatori con una palla di forma ovale, che può essere giocata sia con le mani

in certi momenti pare rugby, altro che gioco del calcio! cassieri, 11-23:

: rimedito sul paragrafo quinto dell'opuscolo che consiglia di entrare in 'medias res',

ant. rogiènte, ruggiènte). che emette l'urlo forte e rauco caratteristico

in miezo delle schere, co la lanza che portava

vol. XVII Pag.217 - Da RUGGHIA a RUGGHIO (42 risultati)

ti lasceresti divorare senza nemmeno capire quello che ti sta succedendo. 2

. 2. per estens. che parla con tono alto e solenne.

senza nome. -che echeggia, che risuona di grida e fragore (un

abissi. 3. per simil. che rumoreggia stridendo sinistra- mente (il fuoco

sinistra- mente (il fuoco); che rimbomba cupamente (un vulcano, la

ebbe / il leoncello, ei volle che una sola / volta la leonessa generasse /

2: un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più

anche il libro di un regista sovietico che, provenendo dagli anni ruggenti del formalismo

. brontolio, gorgoglio provocato dai gas che si accumulano in organi quali stomaco o

volgar., 9-23: questa infermità, che volgarmente s'appella aragaico, si fa

, ora additando i flutti, 7 che spuman entro la sdrascita nave; /

sdrascita nave; / ora un meschin, che rinfelici braccia / agita e tende

vortice ragghiante. 3. che, percosso, produce un rumore fragoroso.

allato al corpo, ragghiavano in tal modo che veramente parea che piangessono la morte di

ragghiavano in tal modo che veramente parea che piangessono la morte di paolo. boccaccio,

re laume- don a guisa di leone che ragghia tostano soccorse. poliziano, st

carne morta alle pantere e a'leoni che ragghiano nelle gabbie di ferro. fucini

ferro. fucini, 322: sembrava che avessero dato la via a un branco

via a un branco di cani arrabbiati che si rincorressero ragghiando. -ringhiare.

si divoravano 1 cani. ne presi uno che aveva il laccio alle gambe: come

della rocca di marciano], non volle che di niuna sua cosa fusse gravato né

la qual perdita fu di tanta fortuna che il grano rincarò soldi dieci lo staio,

solitudine ragghiando. faldella, i-4-216: dopo che fu assunto il cairoli al ministero,

mani si tesero verso di lui; più che applaudire, la folla ragghiava.

, è già cinquanta o sessanta anni che tu [diavolo] ti dovevi accozzare

ebbe la lode ai giosuè carducci ai tempi che l'vapuano'ragghiava ai trafficanti della poesia

dante, inf, 27-58: poscia che 'l foco alquanto ebbe ragghiato / al

splendori. ottimo, iii-509: innanzi che 'l gennaio esca dalla quarta iemale,

ragghieranno le spere del cielo sì forte che li stati umani terranno la poppa della

spigoli di quella regge sacra, / che di metallo son sonanti e forti,

per sue faccenduzze e lascera l'uscio aperto che non ragghi al tuo uscirti.

porto / dinanzi al fier disio / che già, ragghiando, intorno intorno oscura.

, el diavolo, va ragghiando dietrovi che voi facciate a suo modo.

ogni falso pensier non vede l'essere / che l'arte dà quando natura invola.

falso la carola, / da poi che 'l mio 'impossibil'viene all'essere.

381: eccoti giù un'acqua bella granita che le vie correvano ragghiate.

facea de l'aspre belve, / che fra gli opachi ed intricati boschi /

... /... sol che mettea dal grande petto / ogni tanto

59: sbottò in una grossa risata che non imitava troppo male il ragghio delle

suono inarticolato, urlo rauco e soffocato che esprime rabbia, dolore, spavento o

i33: quando lo si rampognava d'alcun che, egli non rispondeva quasi mai;

panzini, ii-641: vedo mia madre che manda un ragghio di spavento. bacchelli,

vol. XVII Pag.218 - Da RUGGHIO a RUGGINE (50 risultati)

io, occhi divini: ma il demonio che rugge in me nelle ore vespertine,

in me nelle ore vespertine, e che voi soli sapete ammansare, se non

voi soli sapete ammansare, se non che qualche volta brontola un rugghio...

sentìa, qual di remoto / tuon che fra 'nembi discorrendo il cielo / nell'

annunzio, vl-808: il rugghio del proiettile che mette 25 secondi ad arrivare al segno

dei trucioli d'acciaio e di rame che s'attorcono e guizzano come serpentelli.

agricola], 348: la raggia, che i latini e ferrugine e rubigi ne

vien travagliato da la sua ruggia, che chiamiamo verderame, massimamente s'egli cose

quando è stizzato non sa far altro che raggiare, ma una donna brava rugge et

, / ma in ciò non pari, che il re scellerato / uccisor di due

e. ragazzoni, 57: la cosa che c'è in affrica / e più merita

: scesi in un'altra tal vailetta dove che sentimo grande strepito di frasche e di

e di ragimento di porci, donde che noi domandamo costui quello che cosa era,

, donde che noi domandamo costui quello che cosa era, se erano porci salvatichi

cosa era, se erano porci salvatichi che stessino al pasco. = nome

di una miscela di ossidi e di carbonati che, a contatto con l'aria umida

, 1-i-364: dimi: quegli ferramenti che tu metterai non se gli mangerà la raggine

? cammelli, cvi-436: l'uscio, che dalla ragine era stretto, / aperto

da la raggine o arrotate per modo che non vi si scorgono bene né le

sono in termine de operar ogni volta che si netino dal razene, per netar el

armi, non mai più degne di lode che quando peccano di oziosità, e standosi

, variando soltanto le armature interne, che devono essere tutte di ferro e tutte

l'albergo di una famiglia di signori che aveva dominio su le circostanti contrade: le

raggine. -patina di colore verde che si forma per ossidazione sulla superficie degli

con austera melagrana, la quale, avanti che faccia i grani, con allume sia

] una certa raggine o crosta venefica, che chiamasi verderame. -ruggine nobile

di rame, di color verde azzurrognolo, che impartisce la patina agli oggetti antichi di

alcuno splendore, ma sempre produce raggine che lo macchia, perché è di natura

o meno impuro. -tracce rossastre che l'umidità lascia sulla pietra. ungaretti

stare i medaglisti e gli antiquari, che comprano a così gran prezzo la raggine di

mano sopra loro lombi, quasi come femina che partorisce, e tutte le faccie sono

le sventure e lo scempio di quelle dinastiucole che consumarono l'italia come una scabbia,

dove sono i brachi e tignuole e raggine che lo guasti. dominici, 4-210:

guasti. dominici, 4-210: credi che ogni metallo ha sua raggine, ciascuno

se voglion tesoro / posseder vero e che in eterno duri, / a fare in

a quei tesori, sulla terra, che la tignola e la raggine consumano.

medici, ii-85: o forti cavalier, che meco mai / non fuste vinti,

. rucellai, 9-170: io, che son ne'miei più robust'anni / cresciuto

-condizionamento negativo del passato, di ciò che è obsoleto. roberti, ii-135:

innanzi nelle scienze, la filosofia peripatetica che regnava era affatto lontana dallo spirito analitico

1-ii-424: lo stato era gravato, oltre che dalla propria immaturità inesperta, da antichi

, da antichi pesi morti sì morali che finanziari, ereditati dai governi cessati, dalle

2. per estens. incrostazione o patina che si forma su una superficie lasciata nelfincuria

degli arbitrii e delle volgarità di colui che fu, in francia, il penultimo superstite

canto italiano. -ant. macchia che altera la luminosità di un corpo celeste

, ii-98: fo mestieri... che entra lo corpo de la terra.

3. colore bruno-rossastro simile a quello che assume il ferro per effetto dell'ossidazione

. baldini, i-19: bisognava vedere che bravi toni di raggine bagnata avevan preso

: vedo il cielo, ma so che tra i tetti di raggine / qualche lume

raggine / qualche lume già brilla e che, sotto, si fanno rumori. bertolucci

vol. XVII Pag.219 - Da RUGGINE a RUGGINE (62 risultati)

del verace e dell'eterno / credea che foss'in voi, che non han

eterno / credea che foss'in voi, che non han quelle / che stampano là

voi, che non han quelle / che stampano là giù le tre sorelle, /

stampano là giù le tre sorelle, / che de le vite umane hanno il governo

i rami nudi d'un unico albero che ha perduto le foglie. arbasino, 12-17

ton-sur-ton. -in partic.: che ha la buccia bruno-rossastra (un frutto

: meser lionardo e lui et altri che gli andavano apresso uscirono fuori di gostanza

dice ch'egli istet- tono tre dì che non mangiorono se non pere rugine, per

grezza. bembo, 10-ix-126: vorrei che mi compraste tre braccie e mezzo di

di giorno in giorno sempre più diveniva che assai più tagliente scalpello ci volea che un

diveniva che assai più tagliente scalpello ci volea che un passeggiere rincrescimento, a volemela estirpare

, 1-1 (1-iv-39): ben sapete che io so che le cose che al

1-iv-39): ben sapete che io so che le cose che al servigio di dio

sapete che io so che le cose che al servigio di dio si fanno, si

primo candore, e benché io brami / che a me ne venga e ad alta

volte sotto acqua l'attuffa, / sì che dal viso e da le membra stolte

-in partic.: tartaro, incrostazione che si forma sui denti (anche in

e di feccia. -persona che corrompe spiritualmente i giovani. guerrazzi,

anime a cui si apprende, di quello che facessero le arpie delle vivande del senapo

figur. macchia del vizio e del peccato che corrompe lamina. anonimo genovese,

: sola quella carne preziosa di cristo che trasse della vergine fu tutta pura, sanza

via ogni scandolo, ogni ruggine, che quando di te fusse detratto alcuna cosa

, i-4: chiama a penitenzia quelli che sono pieni di ruggine e di peccati

tutto loro ingegno in malizia, per che convenne che. lle cittadi sine guastassero

ingegno in malizia, per che convenne che. lle cittadi sine guastassero e li

scongiuro: non credi al mondo, che ha per costume sotto poco oro ascondere

1 deboli si offenderebbono, sospettando che si partisse con sopra il cuore qualche ruggine

g. gozzi, i-8-100: avreste detto che una novella anima fosse loro entrata nel

fosse loro entrata nel corpo, o almeno che il primo loro ingegno già intenebrato e

da cuia gli architetti debbono guardarsi più che dalla peste. guerrazzi, 9-ii-176: già

crede da loro [i letterati] comunemente che fra le lingue altre abbiano qualche peccato

altre il privilegio speciale della nobiltà, che queste siano per se stesse essenzialmente in

giudiziose, eleganti per la sola ragione che appartengono a qualche privilegiata nazione; le

, 1-65: un altro potrebbe rispondere che que'parecchi non guardarono poi mai quel

certe frasi, di certe rime (di che si è dianzi fatto cenno),

fra il platonismo poiché lor fu detto che il libro è vecchio assai. monti,

, il vigoroso apostolo dell'arte moderna che diventò poco dopo. calvino, 13-87:

quel poco di ruggine e grossezza, che il più delle volte la natura non

puote, con l'emulazione e coi precetti che d'ogni tempo porgono i buoni artefici

venutogli a noia quella barbarie e reggine che gli copriva e quel gran disordine che

che gli copriva e quel gran disordine che tutto guastava fra loro...,

] non entrò reggine o vermo / che bruttasse di loro il netto vaso, /

: non si conviene a noi, che siamo nel diserto e usciti dal mondo

, volse dare ad intendere a molti che fra loro qualche reggine fosse e che a

che fra loro qualche reggine fosse e che a passione lodo- vico parlasse. pulci

quanta fosse difficultà a trovar un amico che veramente amico chiamar si potesse, troppo

e casta, come sarà mai / possibil che non sia sempre una reggine, /

sempre una reggine, / un certo che fra noi, che tolga tutta /

, / un certo che fra noi, che tolga tutta / quella soavità, quella

quella dolcezza, / quella armonia ineffabile che provano / due anime congiunte, quali,

: vagava per la mente di molti che contro questi prencipi nodrisse il papa una

223): una mattina, certuni, che non ave- van simpatia con marco bruto

reggine segreta contro il bel lisandro, che aveva fatto alla bigietta delle proposte bislacche.

le pene apprestate a'malvagi dopo il morire che appunto non concepiscono il cataletto se non

alta memoria / dell'eroe ligure / che ne'tuoi versi glorioso andò? arici,

, malanimo, pensiero erroneo o fallace che svia dal retto giudizio, falsa impressione.

conv., iv-xv-i: da poi che... la canzone ha riprovato

confondere la premessa loro oppinione, acciò che ai loro false ragioni nulla reggine rimagna

false ragioni nulla reggine rimagna ne la mente che a la verità sia disposta. cicerchia

di vo'm'ascolti, / a ciò che vostra regine si forba. aretino,

per malignità de la mia sorte, che non mi ha lasciato fino a qui

intelligenziale ne l'anima e impeto divino che gl'impronta l'ali, onde più e

vol. XVII Pag.220 - Da RUGGINENTE a RUGGININA (47 risultati)

altro pabulo che la ruggine e cattivo umore de'suoi ministri

è » risponde lèmula; « so che è ». « te rhanno insegnato i

405: ho vedutoci / un altro bravo che par tutto ruggine. 12.

cuni, l'avevan ridotto la ruggine che s'ingrommava sulla sua vita sola e

sola e senz'amore e il suo ingegno che miseramente vaneggiava nella meschinità provinciale.

. linati, 25-156: mi pare che quest'aria purificata m'abbia a levar

: cerca una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori,

da fuori una certa ruggine d'abitudine che ce la ricopre o ce ne disgusta.

, 5-127: anseimo a sua volta confessa che, dopo trent'anni di vecchio manicomio

togliermi neppure un giorno dei settantun anno, che pesavano sulle mie spalle, né fare

, né fare sparire interamente la ruggine che, con la vecchiaia, si era formata

. svevo, 5-21: sta bene che vecchio come ora non era mai stato

, ma mai s'era sentito, oltre che vecchio, anche tanto ruggine.

. pascoli, 708: egli pensò che fosse il picchiar duro / del taglialegna

, diventeranno grassi alcuni [terreni] che sopra aviam distinti per magri, senza

le brinate, i diacci, ec. che vi possono cagionare delle grandi alterazioni.

-in partìc.: malattìa parassitarla che colpisce i cereali ed è provocata da

spolverizato, fa il fuoco, e dicono che piantati i suoi rami nei campi difendono

in generale, il vizio del cielo che induce pallore nelle biade e una certa magrezza

pallore nelle biade e una certa magrezza che fa che nelle spighe 0 ne'granelli medesimi

biade e una certa magrezza che fa che nelle spighe 0 ne'granelli medesimi non sia

assodate e le spighe sono tanto avanti che più facilmente si difendono dalle nebbie,

, xviii-5-393: si crede in oltre che alcune malattie de'grani sieno incurabili come

infetti dalla ruggine e dalla tempesta, che non così facilmente staccansi dal grappo,

rose: parassita basidiomicete dell'ordine uredinali che provoca la comparsa di una polvere giallo-rossastra

una casa, vi nasce la rugine / che mangia, rode e consuma le povere

consuma le povere / facoltà di colui che dentro v'abita. 17.

chiamare rientro o ruggine. i bachi che ne sono infetti appaiono dapprima sani e

e venir meno, simili a un giovane che di robusto diviene macilente, intisichisce e

passati e passavano in pace, tanto che beria si lamentava d'aver fatta la raggine

in un lago ampio ed ameno / che di pesci era ripieno, / cui levar

sapea la raggine, / voglio dir che bello e crudo / sei mangiava la

lima, non mi parea concedergli licenzia che così inculta venesse al vostro venerando conspecto.

or così potremo dire per altre similitudini che [i detrattori] sono...

sono... come mignatte e barbieri che ci tolgono il mal sangue e come

ci tolgono il mal sangue e come lime che ci tolgono la nostra raggine.

, 3-262: la raggine corrode la pentola che non si struscia mai. giuliani,

e a ciascuno uomo e donna che quivi era, e ogni rugginuzza, che

che quivi era, e ogni rugginuzza, che fosse nata nelle menti d'alcuni dalle

6-38: quando una sì fatta ragginuzza che può nascere ne le menti d'alcuni si

opra. pallavicino, iii-475: tutto che in francia per la diversità de'sensi

è messo dietro con quella ronca rugginente che sta dietro all'uscio, che lo

rugginente che sta dietro all'uscio, che lo voleva ammazzar m ogni modo. bruno

usciolino e gli si affacciò un uomo che avea un ceffo oscuro da atterrire orlando,

brache tutte razinente, amufate, puzolente, che sa- peano de scraizo.

son pur nere! e quell'arco che sbocca in via de'bardi gli è

razenenta / de vici e de peccae / che menna l'ociositae. 7

vol. XVII Pag.221 - Da RUGGINIRE a RUGGINOSO (56 risultati)

leonardo, 2-302: il ferro, che continuo riceve la percussione della corrente acqua

brunendosi. palladio, 1-6: tutto che non si rugginisca, come il ferro

il rame] la sua ruggine, che chiamiamo verde rame. lauro, 2-128:

114: « crederei », disse « che, or che non siete alla guerra

crederei », disse « che, or che non siete alla guerra né in termine

termine de combattere, fosse bona cosa che vi faceste molto ben untare; ed insieme

bisognasse, per non ruginire più di quello che siate ». caro, 12-i-217:

ci si cominciano a rugginir per modo che abbiamo quasi più invidia che compassione al

per modo che abbiamo quasi più invidia che compassione al signor diserto de la sua

: quegli altri,... che lo intricano con vivande ruvide, stiti-

ruvide, stiti- cano talmente il corpo che alle volte si pena otto, dieci

aver il beneficio dell'uscita, di sorte che dalla correzione di quella mala roba ne

e bigi. onde a non volere che la mela si rugginisca nel fodero,

e riuscivano giustissime e proporzionate. -ancor che tal misure ruginiscano, come parte mal

: la virtù è di questa qualità, che subito si perde quando con travagli non

essercitata... voglio perciò dire che non è cosa che tanto ci faccia diventar

voglio perciò dire che non è cosa che tanto ci faccia diventar rugini e muffi

suo contado per uomo estremamente stizzoso e che di nulla nulla fa atti e dice parole

, 1-4-42: il verderame si è detto che sia rugginosità di rame.

[critici], disgustati dalla rugginosità che ricopre il poema [la 'commedia'di dante

di penetrare nel fondo delle grandi bellezze che vi sono racchiuse. 3.

bot. necrosi della buccia di vari frutti che si manifesta con macchie coriacee di colore

maglia rugginosa. ariosto, 40-60: ciò che di rugi- noso e di brunito /

pugna ragionando. aretino, 20-290: che io non dico bugia il testimo

, muffati e rugginosi di quel verde che s'impone ne l'oro incassato dagli avaroni

con dirle: « doman da sera vo'che dormiamo insieme ». tasso, 12-18

) ruginose e nere, / però che stima agevolmente in queste / occulta andar

7 sotto un moggio vecchissimo nascosta / che non misura più perché non tiene /

. viani, 13-165: non scorgerà altro che macchinismi rugginosi in sfacelo, capannoni butuminosi

: rimase a guardarsi nello specchio rugginoso che era sopra il lavandino. -costituito

chiusi: s'intravedeva il verminaio dei viaggiatori che oscillava nello sforzo rugginoso dell'avvio.

volessi fare una simiglianza dei cotali rugginosi che gli spuntar fuora de le brache,

fuora de le brache, trovarci altro che le coma de le lumache. luna

. tommaseo, 2-i-207: tutte le canzoni che m'hai dette, / l'ho

a far la mota. / oh che t'ho fatto, brutta rugginosa? tarchetti

da morte, / la più gentil che si vedesse in corte. / le mascelle

/... / sembra un povero che accatti. -in un contesto figur

e manda / ululo di spavento, ahi che sul capo / il signor dell'indomito

obizzo, 10-25: l'anima, tosto che del corpo uscio, / scese tra

quando giunse a quell'infausto rio / che corre primo in su l'entrar d'a-

voglia di ridire in veder certi uomini che frequentan le case de'grandi con volto

quel furore antico. 4. che distrugge e corrode (il tempo).

1-67: io giudico, e son certo che non fallo, / che, se

son certo che non fallo, / che, se di quella etade avventurosa, /

, se di quella etade avventurosa, / che prese il nome del miglior metallo,

li sparvieri corsi e sardi o sardigni, che hanno il nome dalla corsica e sardigna

si pensi v. s. illustrissima che le brume in questo loro abituro di

marziale, mista di sostanza tartarosa, che, abbracciando ed inviluppando l'erbe,

e ramiscelli degli arbori e tutto ciò che trova ed impietrendosi, forma un tufo o

: solo da'fisiologi si è detto che da principio il sangue è giallo,

da principio il sangue è giallo, che in seguito piglia il color rugginoso, che

che in seguito piglia il color rugginoso, che questo per gradi va crescendo, finché

fra rupi enormi, minato da caverne che lo lasciavano come sospeso in aria, nerastro

8-70: tutte le vecchie casette, che il tempo aveva vestite d'una sua particolar

a un certo punto la luna calante che, appena sorta, sbocconcellata e rugginosa,

portava alla bocca nera della caverna, che una siepe di spini rugginosi ostruiva.

vol. XVII Pag.222 - Da RUGGIO a RUGGIRE (42 risultati)

in santi giovanni e corchila il cingolo che usò il signore, lavando i piedi

passati, anche le rondini, quelle che hanno il pettino rugginoso, non bianco.

bellezza le più sporche e nefande cose che immaginare si possano, e ben lo sanno

e ben lo sanno i poveri mariti che le veggono la mattina prima che siano

poveri mariti che le veggono la mattina prima che siano levate di letto e abbiano con

. guittone, i-31-16: vi dimando che sia brunito lo mio ruginoso sentore de

aversitade, in gioia alcuna, di che fue alquanto brunita la ruginosa mia intenzione

della pazienzia non irrugginisca in loro, sì che, venendo poi el tempo che ella

sì che, venendo poi el tempo che ella bisogna provare, non la trovassero

rame molte altre [scienze], con che gli aguzzassero, perché non gli venissero

amabile, quest'è ben altra cosa / che consumar nei circoli la mente rugginosa.

primavera del 1915. 8. che nasce da inerzia, da indolenza, da

, 2-13: vediti accanto / la cosa che sarai fra ven- t'anni: /

delle mie; e la mia lima, che per se stessa non fu mai buona

l'ammasso dei ragginosi e consunti meccanismi che faceva camminar la società non siasi prima

prosa / tutto il suggetto di quel che volete / ché la memoria è fatta

stanno / di giove per voler, che nubi-aduna, / in rugginoso e squallido

cesari, i-190: voi dovete maravigliarvi che un uomo sappia sì bene conformare ed

la via dell'aria e darle tal guizzo che in luogo dell'umana voce dolce e

ne esca quel suono rugginoso ed aspro che imiti quello appunto del porco. pascoli,

olio cola su loro una lamentosa preghiera che pacifica gli strappi ragginosi degli strumenti musicali

13. immerso nel peccato (o che deriva dal peccato). c.

ferrari, 242: questa fu l'arme che la nuova generazione dal 1530 al 1572

brama et appetisce sposo, / ben che raido sia, sia rugginoso. a.

. grillo, 598: voglion pure che questo secolo parli o scriva a punto

inesatto, sol perché nostro, piuttosto che adottarne un altro noto, calzante,

: delle quali ultime possiam dire, che per l'infelicità dei dialetti mutevoli ed incerti

moretti, ii-590: né è male che qualche volta uno scrittore si mortifichi come un

più scaduto fra i generi letterari, sì che potrebbe darsi... che un

sì che potrebbe darsi... che un lavorino abbastanza ben rifinito e leggiadro

di un capuana. 16. che ha un gusto acre, forte.

chiamare rientro o raggine. i bachi che ne sono infetti appaiono dapprima sani e

e venir meno, simili a un giovane che di robusto diviene macilente, intisichisce e

rùggiolo1, agg. ant. che ha la buccia di colore ruggine (

ch'aveva a'galloni, / però che questo non gli pare scherzo. / orlando

lo diserta co'unzoni: / pensa che, s'egli avessi avuto il berzo,

ruzzolone, per analogia semantica con stramazzone che vale 'la percossa che fa stramazzare'e poi

semantica con stramazzone che vale 'la percossa che fa stramazzare'e poi 'l'atto

inverso, da 'rotolare in terra'a 'percossa che fa razzolare'; cfr. napol.

, 21-210: lo nimico va come lione che ruggisce, cercando cui possa divorare.

udivano pianti e l'ire de'leoni che ricusavano i legami e ruggivano nella tarda

rugge, / va perseguendo mia vita che fugge. landino, 419: rugire

vol. XVII Pag.223 - Da RUGGIRE a RUGGIRE (37 risultati)

passo a lor contende / fèro leon che gli rimira e rugge, / e

sorte / qua spinse empio leon, che rugge e stride / e porta in

ariosto, 127: non poca gloria è che cognata e figlia / il leon beatissimo

il leon beatissimo ti dica, / che fa l'asia e t antica / babilonia

t antica / babilonia tremar, sempre che rugge. chiabrera, 1-i-83: tu per

bruni, 83: già il sol, che l'aria infiamma, i fior distrugge,

ardenti; / già la belva, che latra, essa, che rugge, /

la belva, che latra, essa, che rugge, / segue là sovra il

-sostant. boccaccio, viii-1-182: dissi che il leone era altisono nel ruggir suo

belzebùb e 'lor seguaci, / veggendo che spezzar si dè lor cabbia; /

, infame! ardisce insultare un uomo che mostra nelle sue cicatrici i testimoni del suo

: meglio la vita in carcere stentare / che ruggir sempre a la pioggia e al

, trascinavano per le braccia un ossesso, che si dibatteva sotto le loro tenaglie ruggendo

aveva preso un gran male nello stomaco, che non poteva più riscuotere il fiato.

mia fera leggiadretta e nuova, / che sempre in lei rinnuova / bellezza, in

. alfieri, 9-18: nel veder che in ricchezze altri lo avanza, / ei

berchet, 364: mal abbia il dì che l'umil tua fortuna / soc- correan

me, contro i deputati, quelli che avevano giurato di far la rivoluzione, e

drammatico è di effetto sicuro, solo che le molle che fanno scattare il personaggio

di effetto sicuro, solo che le molle che fanno scattare il personaggio 'belva', il

scattare il personaggio 'belva', il clacson che lo fa ruggire han da essere celati

v-198: il padre leone, appena appreso che io era stato arrestato e condotto ai

. mazzini, 3-199: credete voi che il lione popolare sia spento perché non

sia spento perché non rugge? credete che le passioni siano sopite perché non fremono

prova / non usar più, po'che indarno fuge / collui che 'l fuoco mio

, po'che indarno fuge / collui che 'l fuoco mio faccende, e rage

appetito di fruire / quel ch'è cagion che 'l misero cor rugge, / che

che 'l misero cor rugge, / che 'l fin non so veder di tal martire

tra le braccia un bambinello in fasce, che non poteva avere più d'otto giorni

giorni e ragiva di dolore sì forte che metteva pietà. bresciani, 6-x-81: il

d'annunzio, i-283: le femmine, che udirono il ruggire / de i morituri

xi-247: quei petti pelosi e quei muscoli che si tendono e quelle schiene che si

muscoli che si tendono e quelle schiene che si curvano a tirare una corda e

a tirare una corda e quelle gambe che si piantano e quell'ansare e ruggire.

arte sta in quel tanto d'incerto che è proprio dell'invenzione di un'illusione

inventati tutte le sere da una folla che ride, piange, grida, ruggisce,

gradasso. granucci, 2-27: e che fa egli il miserello? si muore a