di lorenzo de'medici, comparendo uno che aveva aria di famiglio, il quale
vista il mirar volgere sì gran macchina, che mette in movimento tanti naspi, tanti
dentata k nel fuso e e facendo che i denti vadino fra le brazzuole della
della rochèlla l, infissa nel ferro piegato che è il centro, ove sono accattate
: 'rocchèlla': ruota a gabbia che entra nei denti d'un'altra ruota
tomeamento con essi, fece loro il me'che e'seppe rotella di quattro girate di
penna, sopra le quali, parte, che le si aggiravan per le mani di
averebbe fatto girare il torchio uno stampatore che farebbe a girar con le rocchelle.
lunghi vi saremmo; / sol vi basti che faremmo / a incannar con le rocchelle
altri opicifi sono sul serchio, oltre che iutifici, mulini, rocchelli, filo?
e girando continuamente di compagnia, quella che ha un dente di più resta ogni
3-309: tutti gli strumenti di ruote che passano tre rochelli e due ruote sono
, piccolo cilindro metallico provvisto di scanalature che si combinano a incastro nelle ruote dentate
.. egli è una leva perpetua, che corregge la inegualità dell'azione della molla
mirar volgere sì gran macchina che mette in movimento tanti naspi, tanti
un asse orizzontale fornito di una manovella che provoca il movimento del carro. carena
uomo e ragazzone grande e grosso, che sta dinoccolato, senza voglia di muoversi
battaglia all'altra elia ordinò una mattina che rinieri del lione... rimanesse
lassiamo star molte rochette e torre, / che sono della marca trivisana. sanudo,
, nel sasso stesso, una spilonca, che v'era, con una fonte di
costretti di abbandonarci a quel bistolfo cencioso che, ostentando due pezzi di cannone di bronzo
, 1-1: il polverino o racchetta, che viene di levante e soria, è
e soria, è cenere di certa erba che quivi è abbondante: non è dubbio
è abbondante: non è dubbio alcuno che fa il sale più bianco assai che
che fa il sale più bianco assai che non fa la soda di spagna; e
ceredi, 17: con una ruota dentata che batte in una racchetta di fusa cacciata
395: un masnadiere, come uomo che voleva piuttosto far male che stare quieto e
come uomo che voleva piuttosto far male che stare quieto e riposato, saettò una
, 2-114: ordinò ancora alfonso dalboquerque che... alcuni bombardieri col lor
e altri ingegni ab- rucciassero le navi che nell'arsenale erano. dizionario militare italiano
capo stoppa od altra materia accendibile, che si lanciava con mano o con le
. / sono come una racchetta, / che di qua e di là balzò.
una racchetta sì grande e sì terribile che fece il vicario e le donne quasi
: 'rocchetta'della carbonaia: lo stesso che la 'rocchina'. = dimin. di
v.]: 'rocchettiere': colui che provvede mediante apposita macchina... all'
(oggi amico dei tedeschi) / che sei ladro mi dice e 'rocchettiere'.
. rocchettiere1. rocchettino1, agg. che appartiene alla congregazione dei canonici regolari del
f. argelati, cxiv-3-571: so bene che alcuni padri rocchet- tini ed un prete
rocchet- tini ed un prete secolare, che sono assocciati non so perché, avevano
spedire per la posta le prime copie che sortivano. -sostant. muratori,
munità, si può dire che i canonici lateranensi ed i roc
arnese ai metallo o anche di cristallo, che tiene sollevata l'estremità anteriore della posata
: la veste di porpora vi insegni che dovete arder tutti di santa carità; il
il rocchetto di bisso candido vi ricordi che dovete splendere al mondo di buon essempio
la risposta in latino al marchese limoli che teneva la bambina sulle braccia. giov
tante vostre invettive non v'è niuno che insieme con voi possa negare che la corte
niuno che insieme con voi possa negare che la corte non sia terreno che germoglia
negare che la corte non sia terreno che germoglia rocchetti, mitere, cappelli e regni
. -figur. insieme dei doveri che una dignità ecclesiastica comporta. pratesi
vide da noi il luogo del parlamento che dicono che si congrega a guisa del
noi il luogo del parlamento che dicono che si congrega a guisa del concistoro di
de la corte e de'prelati / ciò che a lor piace...,
l'onore, / non passan li rocheti che han di fuore. a
roccus (di età carolingia), che è dal frane, hrok.
rocchetti ed a tutte le altre operazioni che la preparano al telaio. bacchelli, 9-285
cucire, munito di un foro all'interno che permette di inserirlo sull'apposito alloggiamento
logora per giunta, e non conteneva che una quantità di rocchetti di filo di
non volge sguardo, non gira piroetta che non siano attinti nell'imo fondo di quel
quel rocchetto di nervi e di muscoletti che è il suo corpo. 4
dei proiettori cinematografici sono invece le ruote che, munite di denti appositamente costruite per inserirsi
importanti [le questioni trattate], sia che si occupassero dei complessi fenomeni del rocchetto
fenomeni del rocchetto di ruhmkorff, sia che trattassero dello scambio di energia di due
teatr. carrucola su cui scorrono le funi che tengono sospese le scenografie. p
, 1-162: 'rocchetto': macchina elementare che serve per far scorrere le funi dei tiri
serve per far scorrere le funi dei tiri che sostengono le scene del teatro.
ti e bombe de fuoco, dii che lo re pigliò gran piacere.
da acqua, con sifone spirale e che, pigliando l'acqua da alto del canale
idraulica ed a girare perciò nel modo che le conviene. carena, 1-330: 'rocchetto'
. averà uniti due timpani dentati, che noi chiamiamo rocchetti. 11. negli
, piccolo cilindro metallico provvisto di scanalature che si combinano a incastro nelle ruote dentate
faldella, 13-161: la silenziosa pazienza, che i fraticini artisti del medio-evo mettevano nel
a rocchetto (con valore aggetti): che ha forma cilindrica. pratesi,
a certi collitorti, superbi, schifosi, che credono d'essere aristocratici del bel mondo
! savinio, 1-50: in certa estasi che sapeva di funesto, disse, presto
. idem, 1-55: mi spiegò: che 'rocchettóne', forma superlativa (
, 'el roc- chettè) significa quello che i francesi chiamano 'maque- reau', per
'maque- reau', per le buone abitudini che ha quel pesce di procacciare il cibo
cibo ai pesci maggiori;... che 'rocchettóne ^ infine, ha valore,
dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-119: per che i rochigiani l'ebono di sentita, mossonsi
do- biamo, pregando la signioria vostra che vi piaccia d'amu- nire sì 1
piaccia d'amu- nire sì 1 rocchigiani che tali casi non avenghino più. ibidem,
della piazza, collegati con ritòrtole, che sono vermene dirotte e attocigliate, e
i cagnoli della rocchina (i fori che si praticano nella terra interposta fra que'pali
rincorare e armarsi con quelle poche armi che erano da loro state nascoste; ed altri
e si mettono a montar il ponte rocchioso che va sul settimo fosso.
chiuso seno de'nascosti rocchi, / che col mio pianto fuor del suo costume /
qui venuto un fante dalle stalle / che nettò un tempo il culo a brigliadoro /
, / ahi qual carcame, ahi che spolpato viso / vede appressar! è
in mano le redini del più magro rozzone che abbia mai strascinato carretto. pascoli,
piantato nella rocca, del pigro rozzone che non potea tenere alta la testa e
- / no 'l mio piò schifi che l'altrui ruzume. 2.
altrui ruzume. 2. impurità che determina una tonalità di colore scura e
consuma e perde il giallogno e rozzume che ha in sé, et il vetro viene
, 1-50: ogni padellotto o padella nuova che per la prima volta s'inforna lascia
con oglio e con gomma leva il rozume che fa la state. 4.
... perché ella lasci quel rozzumàccio che ha addosso. = deriv
eravate la morte vi ho scoperta / che mi fate tremare e ormai vedete /
da uno frate, e (fissegli che essendo elfi una volta alla ruba d'una
spento. libri criminali lucchesi, 20: che diaule predare è uesto? non rimarrà
lato taisso in mano di madonna reina, che di lui facesse quello fi piacesse e
fi piacesse e ben la pregava, poi che taisso avea auto tanto cuore e che
che taisso avea auto tanto cuore e che avea fatto sì bella rubba, che lo
e che avea fatto sì bella rubba, che lo campasse. ranieri sardo, 98
bartoli, 16-2-117: per le continue rube che i soldati sbandati facevano, era sì
sbandati facevano, era sì pericoloso il viaggiare che né pur que'del paese ardivano d'
vico, 4-i- 35: la spada che s'appoggia al fascio significa le guerre
appoggia al fascio significa le guerre pubbliche che si fanno da esse città, incominciate da
: forse la loro mira non tende che a far ruba di bestiami e guasto di
bellissimo... fu nel giorno che i francesi entrarono in vinegia spalancato alla
altri. carrer, 2-208: gran che! volere marito di ruba potendo averne
d'urtiche e lucertole, verso iglesia, che alcuni giovani alla ruba dei fichi si
arraffare, di appropriarsi affannosamente di quello che capita a tiro (anche nell'espressione
repubblica dura, in un disordine eventuale che nel ruba ruba intemazionale ci permetta di
a rubba, onde non è contadino che spogliato d'animali e di sostanze non resti
andarono a ruba, beato riputandosi colui che pure un poco d'un suo misero
la ristampa, non essendo di quelle cose che ne vanno a ruba, come i
ordinazioni per quei lavori di gran diligenza che sono le miniature. savinio, 12-236:
livio volpar., 1-141: delle cagioni che se ne allegano, questa è piu
piu prossima al vero,... che gli alloggiamenti, acciocché non fossero messi
sieno stati venduti cronica pisana, 996: che volete fare? volete voi mettere pisa
o a bottino, ma per guardarci, che non fussimo sac cheggiati.
/ saper vi fa, signor, che tutto il campo / si è sollevato per
paese. segneri, ii-212: parea che tutta fosse stata la camera messa a
gli scrittori parziali al doria aggiungono: che, mentre il popolo si sfogava a mandare
, voi infestate le nostre terre, che tenete a ruba da vari secoli sotto
secoli sotto il falso pretesto di religione che non avete e di diritto divino con
ne'territori vicini poneva tutte le mercanzie che passavano a mbba. nievo, 459:
licenziati era sottentrata una mano di ladroncelli che mettevano a mba quel poco che rimaneva
di ladroncelli che mettevano a mba quel poco che rimaneva. -esporre al furto di
con permissione di dio di farvi il peggio che sapeva, mise a mba dei sabei
dànno, / dicon c'è qual cosuccia che ha del buono. -mettere la
rubbio1. rubabandièra, sm. gioco che consiste nell'af- ferrare per primo un
fra due squadre, con un arbitro che ha il compito di chiamare a sorpresa
.). rubàbile, agg. che si può rubare (un bene, una
da letti 0 simili frascariuole e vedrai che ci sarà ben qualcuno che ti rimetterà nel
e vedrai che ci sarà ben qualcuno che ti rimetterà nel banco dinanzi gli avanzi
. di rubacchiare), agg. che è frutto di plagio e copiatura.
. aretino, 25-88: con che magri partiti, con che secchi accordi
25-88: con che magri partiti, con che secchi accordi la vanno isminuzzando e mai
vanno isminuzzando e mai ne perdono una, che non lancino la fantasia al dove possino
la fantasia al dove possino rubacchiar tanto che si rifaccino. cesari, 1-1-47: lascio
delle cose comprate 0 anche il rubacchiarne che se ne fa con mille ingegni ed
con mille ingegni ed arti da'tagliaborse che si cacciano avvolgendosi tra la folla.
o una modista, certo di quelle che si acconciano coi ritagli delle stoffe che rubacchiano
quelle che si acconciano coi ritagli delle stoffe che rubacchiano alle clienti. tecchi, 2-82
, caspita,... era vero che la vecchia veniva di soppiatto a rubacchiargli
saccenti, 1-1-234: a te, che di rapina e vivi e godi / e
segneri, ii-244: credete voi che quel misero figliuol prodigo si sarebbe mai
, e questi gli tolgano, acciò che non si mangi... se chi
sudori de la vita ne avesse la compassione che abbiamo noi, sarieno contenti come disperati
: vissero ai soldi di quei piccoli stati che si rubacchiavano a vicenda; forse
qualche notizia, dir non saprei di che sappia questo degnissimo nostro signor galoppino della
credi tu, quando io vivea, che non avessi chi mi rubacchiasse i miei disegni
guarini, 2-101: credete a me che non sa ben dettare chi non è
non suo può ella essere mai altro che inutile? perché questa mia sia meglio
, 1-37: ma questa breve durata, che importa, se ogni dì si rinnuova
. arici, i-3: mi ricordo che, condotto allora per gli intrichi delle
. bartoli, 2-4-339: d'uomini che vivono del mestiere di rubacchiar la notte
. delfico, ii-125: si vuole che, in mancanza di femmine, rapissero
, 20-71: intorno ad una lucerna, che stava tuttavia per ispegnersi, giocavano alcuni
il vero significato, porto ferma credenza che noi saprebbero. c. gozzi
carducci, iii-25-74: ha lasciato opere che dureranno un bel pezzo, saranno consultate
una leggenda certe osservazioncellucce di niun valore che l'ho legate, per dir così,
sm. (femm. -trice). che copia, che riproduce in maniera pedissequa
. -trice). che copia, che riproduce in maniera pedissequa un'opera d'
.. con quanti aveva avuto a che fare, li aveva giudicati tutti, esattamente
. e f. invar. persona che provoca l'immediato sorgere dell'amore in
con aria di compassione; « vuoi che la scelta possa cader su te?
queste tre parole in ben altro modo che non aveva fatto la povera caporalessa.
aveva fatto la povera caporalessa. « che cosa ti credi? una rubacòri universale?
del campuccio, ma sei bob! che stupida! e chi è che non ti
bob! che stupida! e chi è che non ti conosce, rubacuori! sei
le facelle / e i nodi più che di diamante duro / e le frecce che
che di diamante duro / e le frecce che passano la pelle / son quelle che
che passano la pelle / son quelle che da fusta over da muro / escon
, deputato, rubadenari, o quel che l'è. = comp. dall'
v-1-446: non può esser, signora, che non sia stato qualche rubafavóri, mendicagrazie
qualche rubafavóri, mendicagrazie e trafugacene quello che per tormi la servitù che io ho con
trafugacene quello che per tormi la servitù che io ho con seco, due ore
ho con seco, due ore manzi che il servidor mio venisse a voi, fece
agostino volgar., 1-1-26: ciò che di distruzione, d'uccidere, di rubagióne
da rubare. rubaiòlo, agg. che si riferisce, che è proprio del
rubaiòlo, agg. che si riferisce, che è proprio del rubare.
l. bellini, 5-2-91: sapendo che anco fra voi vi è qualcun altro
nievo, 1-284: egli è d'avviso che suo padre avesse a'suoi tempi più
avesse a'suoi tempi più del rubaiolo che del cacciatore e che il figliuolo tiri
tempi più del rubaiolo che del cacciatore e che il figliuolo tiri al medesimo stampo.
grazzini, 4-149: il caso sarebbe che quella assassina d'amore, ruba l'
proprietà altrui. lancellotti, 2-132: che legna erano queste? grosse o sottili?
queste? grosse o sottili? a che fine? per la cucina? no,
la cucina? no, ché già supponsi che non s'aspettasse tanto, e che
che non s'aspettasse tanto, e che quando comparivano li rob- balegni,
carte fra due 0 più giocatori, che a vicenda si possono sottrarre 1 vari
contra chi lor nimichi, / sì che niun si notrichi / con rubamento de le
antonino, 3-62: quando alcuno comanda che sia fatta rub- beria o danno ad
ho inteso oggi cosa dalla mia doralice che grandemente ci potrebbe giovare. -che cosa?
e robbamento notabilissimo di due mila fiorini che fece questo proprio giulio al proprio padre di
di rubbamento di denari e altre robe mobili che si faccia di nascosto del padrone,
scompiglio tutta quella provincia, e sospettando che tal rubamento fosse stato fatto da'missionari
cesare... scrive bene dei germani che i furti e i rubamenti, che
che i furti e i rubamenti, che si facevano fuori dei contadi delle città
la stalla, si fanno grandi secondo che la fortuna, se ella v'è,
da longiano, iv-23: il rubbamento che fece giulio cesare dello erario. a
è stato causa di far credere a quei che consigliano oggidì che grandissimi rubamenti si facciano
far credere a quei che consigliano oggidì che grandissimi rubamenti si facciano da loro [dai
il-m: lei sa meglio di me che in queste pie amministrazioni è un rubamento e
, e de ogni altra sorte de oltraggi che sono soliti fare li inimici. roseo
. spesso patiscono qualche correria e robbamento che ordinariamente son fatti da questi infideli per
dei baroni e per i sacchi generali che vi dànno i rapaci viceré che di spagna
sacchi generali che vi dànno i rapaci viceré che di spagna vi sono mandati per ingrassarsi
bellamente da danni e rubamenti, fin che dio le desse fiato. -atto
molto stimati e nominati per i rubbamenti che fecero in mare. -con metonimia
le loro bavaglie e carrette piene di rubamenti che avevan fatti, mai però si sono
. arpi, vi-2-97: retendono che tutti li vescovi possino tener corte armata
a sodisfare al nuovo cavaliere, / che dava segno ancor d'aver talento / d'
vogliono il quindici per cento: il che è un manifesto rubamento almeno di tre
i quali s'accosteranno ad imitare più uno che l'altro, e lo imitar loro
monti, 4-3-19: concludasi... che i rubamenti in fatto di scienza si
di scienza si commettono anche dai ricchi o che certe ricchezze sono mere apparenze. papini
il buonarroti... non volle che avessero altro castigo. 6.
6. figur. azione o comportamento che causa il turbamento di una condizione di
pace, la quale mi tornerà soltanto dopo che avrò maritati o sotterrati tutti i miei
zonchio malamente se poteva prendere, salvo che per robamento e non per forza,
giuocatore all'altro il monticello di carte che ha potuto adunare da quelle che sono in
carte che ha potuto adunare da quelle che sono in tavola. = comp.
di ciascun fascicolo d'un registro, lista che deve essere sottilissima, lunga quanto l'
rubano, sm. ant. pilota che ha il compito di guidare la nave
rubano del governatore volendosi mostrare più sufficiente che gli altri, gridò che poggiassero a
più sufficiente che gli altri, gridò che poggiassero a orza quanto potessero.
di rubare), agg. ant. che è intento al furto.
chi percepisce lo stipendio per un lavoro che svolge male e di malavoglia; chi
la colazione con quel rubapane del capraio che ancora non aveva portato il latte.
/ ché tal la t'ha robbata, che non t'era en pensire. boccaccio
sercambi, 2-ii-159: per questo modo quello che per forsa rubar non potea lo rubava
34: sono circa a mesi sei che in tre volte rubai a voi, una
re agramante d'africa uno annello, / che fu rubato in india a una regina
sopra di questa pietra pestata, causano che le persone di casa, dormendo,
da strane fantasme turbate, di maniera che friggono di casa; così i ladri rubbano
casa; così i ladri rubbano quello che gli piace. tasso, n-ii-481: ancor
tasso, n-ii-481: ancor ch'io giudichi che non sia lecito d'involare a le
quella secchia ad ogni patto, / che ci rubò la vostra gente audace.
quali i adii ammazzavano i ladri empi che rubar volevano le iade. foscolo,
volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinello che dava il guasto al nostro orto,
orto, tagliando e rompendo tutto quello che non poteva rubare. verga, i-312
tutta quella roba, ei diceva: « che, vi pare che l'abbia rubata
ei diceva: « che, vi pare che l'abbia rubata? non sapete quanto
a petrarca, xlvti-245: o tu che tradi, tu che robbi e furi,
xlvti-245: o tu che tradi, tu che robbi e furi, / se non
della porta, 1-ii-98: voi sapete che un che ha rubbato o fatto qualche
porta, 1-ii-98: voi sapete che un che ha rubbato o fatto qualche mal'opra
sempre in suspetto e d'ogni cosa che si ragiona pensa che si dica di lui
d'ogni cosa che si ragiona pensa che si dica di lui e pargli d'ora
formulazione del vii comandamento del decalogo mosaico che vieta di appropriarsi delle proprietà altrui.
il zaino troppo piccolo della buffa, che scappa sulle spalle d'alpino; basta non
basta non cambiare il numero del reggimento che è quello che ci ha rilevati.
cambiare il numero del reggimento che è quello che ci ha rilevati. uno ride:
1-iv-485): la mia casa fu quella che fu da guidotto rubata. storie pistoiesi
città fue bene rubata, uguiccione fece bandire che nessuno dovesse più rubare a pena dell'
i colli e la pianura / e dicon che si chiama
165: ha permesso al presente iddio che queste genti rubino le sue chiese per
genti rubino le sue chiese per dimostrarci che egli non fa stima di tutto quello
egli non fa stima di tutto quello che si può rubare né di quello che si
che si può rubare né di quello che si può corrumpere. catzelu [guevara
lippomano, lii-6- 291: certi che si chiamano cosacchi,... essendo
e guerre e vendette, non altrimenti che se fossero glorie: anzi promette dal cielo
boiardo, 3-300: secondo lo adviso che io ebi da lorenzo mozanica non dovrebe
mozanica non dovrebe venire altro exercito, che molto me piaceria, perché questi,
commetter in compagnia del prencipe quegli eccessi che è tanto vituperio far soli.
se un signore temporale comanda e vuole che nel suo stato non si robbi, non
e non si biastemi, quelli, che contra fanno, peccano, non perché
corressemo con le arme in mano, credendo che fossero li arabi che volessero robare la
mano, credendo che fossero li arabi che volessero robare la caroana. -per estens
e far danno a chiese, ricordisi che straccia la veste a cristo. -trafugare
crescere le gabelle; favorisce tutti coloro che li truovano modi di rubare al comune
principio d'una mia 'lettera alla gioventù italiana'che stamperò poi a parte: un quadro
un quadro della situazione finanziaria della lombardia che prova che l'austria ci ruba ogni
della situazione finanziaria della lombardia che prova che l'austria ci ruba ogni anno netta
benzoni, 1-99: rispose diego gottieres che l'imperatore gli aveva dato
so ententi a lo veghiare, / che da fare so assediate / da color che
che da fare so assediate / da color che voi pighiare: / tutta la notte
/ tutta la notte sto a guardare / che 'l castel non sia robbato. baldi
scavare chiunque vuole, senz'altra obbligazione che di pagare la quinta parte al re
re: ma se uno però non avesse che quelle quinte, che sono rubate,
però non avesse che quelle quinte, che sono rubate, di questo diritto, con
alle vergini beate e invitandole e costrignendole che sacrificassono agl'idoli; ed elleno no
, 5-2 (1-iv-456): mentre che di trasricchire cercavano, avvenne che da certi
mentre che di trasricchire cercavano, avvenne che da certi legni di saracini, dopo
67: fu di si maravigliosa bellezza che, non avendola veduta, giove re
egli uomo possente mettendo agguati, dicono che per ruf- fianeccio di parole di alcuno
ruf- fianeccio di parole di alcuno avvenne che, sollazzandosi uella fanciulla seguendo gli armenti
. oltre il numero grande de'fanciulli che son rubati. manzoni, pr. sp
(404): ha detto al cardinale che aveva fatta rubare una povera innocente,
aveva fatta rubare una povera innocente, che siete voi, d'intesa con un altro
l'or di notte appaiono questi folletti che rubano i ragazzi e li stregano. piovene
mi sento spiato e seguito dagli esseri che mi ruberanno, nascosti nella scuderia o
è tanto il desiderio e l'amore che ha di tenere la via dritta per giugnere
suo obietto, fine dolce suo, che, perché trovi spine e triboli e
perché trovi spine e triboli e ladri che 'l volessero robbare, non cura né teme
quantunque aspiri a rubar sempre più anime che egli possa, non però sempre ne
: « no altrui è né mio ciò che torre, che. rrobbare e che
è né mio ciò che torre, che. rrobbare e che perder si pò »
che torre, che. rrobbare e che perder si pò ». iacopone, 65-162
dota sì te dono riccheze ismesurate, / che non fo mai pensate: ben te
questo farei, quando imitassi te, che hai voluto rubbarle r onore, che importa
, che hai voluto rubbarle r onore, che importa più, traditore. -piano,
supercnieria a nessuno in mia presenza e che io stia a vedere? tommaseo [
per investirla con l'indice teso, dicendo che rubava l'onore e il pane ai
l'onore e il pane ai figli e che meritava due revolverate. bernari, 3-231
di fatto offende a dio, / che solo a l'uso suo la creò
): era un guazzabuglio di steli che facevano a soverchiarsi l'uno con l'altro
provede al puoco senno de'sciocchi seculari che non si sanno accorgere de la moltitudine
accorgere de la moltitudine de'fleti religiosi che hanno robata l'arte ai cerretani e
pecchi, 10-166: fu a questo momento che intervenne il 'meister', il 'maestro'
'meister', il 'maestro', e che rubò, per così dire, alle mani
non l'arei tocca. con tutto che la dicesse essere di me forte innamorata,
fede allo amico mio; ma poi che a letto fumo, io rubai quella servicina
audace insolenza non rubbano alle donne quello che non vogliono concedere che di furto,
alle donne quello che non vogliono concedere che di furto, quando per non traviare
un incessante / scalpito a guisa di corsier che fugge / i bei sogni rubando all'
egli mi rubò il mio secreto: che sapeva egli se io riputassi della stampa
cefalo e procris, cvi-44: nota che decta canzone fu robata, onde non l'
volete conoscere un petrarchista in vista? guardiate che non sa far un sonetto, se
l'ho letta; è il dramma che dumas volle rubare all'autore, il quale
imagini. montale, 1-83: non ho che queste parole / che come donne pubblicate
: non ho che queste parole / che come donne pubblicate / s'offrono a chi
chi le richiede; / non ho che queste frasi stancate / che potranno rubarmi
/ non ho che queste frasi stancate / che potranno rubarmi anche domani / gli studenti
, spendetelo in porre ad effetto l'aviso che mi date ne la seconda lettra,
quale m'avete renduto de la consolazione che sentite voi per ritrovarvi agente d'un sì
per la publicazione di questi due tomi che mi bisogna rubbare le ore alla tavola e
cadavere senza vita, come mai desiderare che il sacerdote rubi all'opera di quest'alto
un'ora di tempo per darla a cure che lo ricoprono di vitupero e di sangue
tra quel verde borbotta -a quel modo che fa sulle tombe - / negli istanti che
che fa sulle tombe - / negli istanti che ruba ai malati. -assol.
bisognava rubare al sonno, padron lazzaro, che aveva fatto l'udito del mugnaio perfetto
-sottrarre a un genere letterario un argomento che gli compete. - anche assol.
con tanti eccessi di virtù e di fortezza che le penne più degne si stancherebbono in
digrassimi testimoni, se non avessi paura che voi vi lamentasti di me, dicendo che
che voi vi lamentasti di me, dicendo che vi avessi ingannato robbandovi il tempo concesso
ragazzo e quelle poche ore della domenica che egli avrebbe potuto trascorrere in compagnia di
da una folla d'altre lettere, che mi rubarono tutto il tempo destinato agli
come vorrei: son pieno d'affarucci che mi rubano il tempo. rajberti, 2-127
... il possibile di persuadermi che nulla essa mi nascondesse e che le
di persuadermi che nulla essa mi nascondesse e che le lezioni le rubassero tutto quel tempo
le lezioni le rubassero tutto quel tempo che rimaneva fuori di casa. svevo,
nievo, 2-104: sono ormai tre settimane che non mi dai notizie di bellagio.
mi dai notizie di bellagio. scommetto che la colpa è del sole il quale
: anche qui ci fu un piccolo inciampo che rubò tempo. -impedire il
loredano, 3-39: non v'essendo cosa che nibbi maggiormente la quiete né che tormenti
cosa che nibbi maggiormente la quiete né che tormenti la pazienza degli uomini di quello
tormenti la pazienza degli uomini di quello che si facciano per lo più le mogli.
maligna, brontolona ed ora tanto malata che mi ruberebbe la mia quiete.
boiardo, 1-25-19: -questa è mia dama che robbata m'hai! / presto la
bandello, 1-20 (i-239): so che tu ami lucrezia che al nostro amico
): so che tu ami lucrezia che al nostro amico a padova rubasti. oddi
. oddi, 1-88: guarda, che gesto ha fatto tutto d'alessandra mia,
uno de'migliori e più garbati figliuoli che sieno al mondo... ».
una bella cosa, per vendicarsi ai lui che gli aveva ammazzato il padre. pavese
. pavese, 7-113: quando gli dissi che tutto capivo ma non rubare la ragazza
chi è in prigione, mi rispose che una donna si ruba sempre a qualcuno e
sbrigarsi, perché poi viene il giorno che la rubano a te. -sottrarre
lo rubò a lume di torchi mentre che nel vescovado di verona cenava; e fu
; e fu tanto simile al vero che non si sarebbe potuto migliorare.
-fare il ritratto a una persona senza che questa se ne accorga. paleotti
. paleotti, l-ii-343: lo pregarà che voglia rubbare il ritratto, come si
è tanto l'amore dei parigini pel forestiero che se lo contendono e se lo rubano
rubavano: tutti volevano del 'cicerone', che egli andava leggendo di canto in canto
, purg., 17-13: o imaginativa che ne rube / talvolta sì di fuor
? carducci, ii-2-58: può darsi che il piacere e la foga d'una
egli è tutto rubato dalle passioni interne che lo combattono. baldini, 5-66: quel
lo combattono. baldini, 5-66: quel che realmente mi ruba e sgretola il cuore
). carrer, 2-396: veggo che la maraviglia ti ruba le parole.
conti, 2-434: la stessa ansia, che gli affrettava il passo sui sandali,
colmo e tondo splendeva così candido e pulito che pareva un raso e proprio rubava i
pietosa pe'figliuoli. dice il proverbio che il 'primo insegna allevare il secondo'; ma
ma io tanto fo carezze all'uno che. all'altro. poveri piccini, che
che. all'altro. poveri piccini, che bene gli si vuole! lo rubano
: beniamino ha un modo di fare che ruba la confidenza di tutti.
, in fluidi tafferugli, il vento / che ruba il fiato fresco delle acace /
cavare e mettere ridendo a quel non so che, che udiva allo entrare e allo
mettere ridendo a quel non so che, che udiva allo entrare e allo uscire del
'tof, tof, e taf', che fanno i piedi dei peregrini, quando trovano
quando trovano la via di creta viscosa che spesso gli ruba le scarpe.
: vedi, nise, quella nube / che dal mar or si distacca / e
si distacca / e al ponente par che rube / tinte d'indaco e di
del sito vien d'ordinario rubato dalle fenestre che tramezano, onde convien poi portare i
a bologna; ed io, non che aspettare i loro incitamenti, gli raccorrò a
la rubano, di osservar quella ecclisse che voi osserverete in roma. pratesi,
e, col funebre verde, / che mai non seppe pigolii di nidi, /
notte nell'umidità, non ci viene che foglie. / tra le piante si vedono
vedono al cielo le terre scoperte / che di giorno gli rubano il sole.
così bello, non si ponno imaginare che sia quel satanasso, quel gran diavolo
. / -chi t'ha rubato? -una che par che rada / come rasoio,
t'ha rubato? -una che par che rada / come rasoio, sì m'ha
lui dovere portar danari, seco diliberarono che, come prima tempo si vedessero,
gentile uomo, passando d'una città che si chiama zamora, tu asaltato da
: furono nel ritorno rubati da'rattari che tolsero loro e denari e robe. goldoni
, andate a prenderlo, andate subito, che qualcheduno non lo portasse via [l'
a governar la città..., che le poverelle e'poverelli sieno rubbati.
so'maria, la 'dolorata / più che mai donna che sia nata: / del
la 'dolorata / più che mai donna che sia nata: / del mio figliuolo io
basanga. poliziano, 1-452: poi che rubato sono / e la mia tanta gioia
in doglia è volta, / convien che tomi a morte un'altra volta. porcacchi
i-665: mescolava egli sì bene le carte che ne faceva sempre al doppio di me
ciascuno da per se separatamente. quello che è sotto la mano nell'alzare le carte
il vento': frase marinaresca, impedire che il soffio dia nelle vele. in tal
ogni rifolo e di ogni folata, che tu possa intaccare nel vento, ed
159: non è possibile fare tanto che e ministri non rubino. m.
tanti tesorieri, esattori e altri ministri che sono necessari, ognuno ruba, così chi
. panigarola, 1-181: chi spende più che non ha bisogna che nibbi. f
chi spende più che non ha bisogna che nibbi. f. d. vasco,
imposizione o dell'esazione, ovvero da che i finanzieri rubbano, che non è il
ovvero da che i finanzieri rubbano, che non è il più raro de'casi
dico », rispondeva perpetua, « che lei si lascerebbe cavar gli occhi di
. sono ancora molti gli italiani convinti che rubare allo stato non sia un delitto
: il biasimo... degli scrittori che rubano è negativo, non positivo,
per favellar colle scuole, cioè da indizio che l'autore non ha tal virtù d'
l'autore non ha tal virtù d'intelletto che sia fertile di cose proprie d'ugual
. zena, 2-159: io nego che nell'opera del vetri vi sia plagio:
dato in milano, contro lo straniero che ruba, impicca, bastona, il
segnale di quella 'guerra a coltello', che tutti i governi regi ammirarono, fomentarono
bandello, 2-22 (i-865): mentre che a pozzuolo si stette, soleva il
e per tanti altri luoghi di piacere che ci sono, andarsi diportando. biondi
bandello, 2-40 (ii-56): poi che camillo per sua, in quella guisa
camillo per sua, in quella guisa che per a dietro stata sono e che io
guisa che per a dietro stata sono e che io vorrei ed infinitamente desidero, più
non mi vuole, io con quel mezzo che più agevolmente posso e che m'è
quel mezzo che più agevolmente posso e che m'è concesso, non potendo altro
assai meglio m'è morire una volta che mille l'ore perire. f. pona
4-48: questa voce accorò i soldati che lo amavano sommamente, ma aperse talmente
prima dallo strale del suo amore, che a fatica mi tratenne la nutrice ch'io
di ladri'di chi cerca d'ingannare un che sia più tristo di lui.
a lassare in successor tal teste / che robariano a san rocco la peste.
mano il binocolo come se ciascuno credesse che la somma dei propri occhi con i due
catterino zeno la notizia di sì bell'opera che qui mi rubbano dalle mani per leggerla
ha rubato. natura contraria alla spagnuola, che di quello che ti ruba mai ne
contraria alla spagnuola, che di quello che ti ruba mai ne vedi niente. giuliani
questo nome per via d'un uomo che era un ladro finito, e lo dovetti
mostrò una mezza dozzina di magnifiche salsiccie che rubavano gli occhi. -rubare gli
loredano, 1-38: vantano i medici che la loro scienza sia ripiena di divinità
guerrero! / e se'fatto scheran, che stai al varco, / rubando i
vuol veder visibilmente amore / guardi colei che m'à rubato el core. attribuito
petrarca, xlvti-155: gli occhi, che m'hanno il cor rubato e messo /
maledisco el zomo e l'ora / che 'l cor, ladra, me robasti.
i figliuoli e ci rubano il cuore: che dolore a perderne anche un solo!
, 4-215: uno stupido garzoncello, che non ha niente di particolare fuorché un collo
ciuffo da beccaio, procura rubarmi il cuore che 10 mi aveva appropriato! govoni,
421: fu bella la fanciulla / che il cuore mi rubò con un'occhiata.
candele: dimostrare un'attitudine al furto che prescinde anche dal valore economico dell'oggetto
, e il furto ch'ei fece fu che in presenza di tutti rubò il regno
otto mesi, colto dal vaiuolo, sì che questo è il quinto de'miei figli
questo è il quinto de'miei figli che hanno rubato il paradiso. tommaseo [
meritorie fatte in segreto; contrano di rapirselo che è con opere fatte in pubblico.
pure innanzi ch'io ti so dire che tu rabberai lana francesca. -rubare
: percepire lo stipendio per un lavoro che non si sa svolgere o si svolge male
sedeva nel caffè un crocchio di persone che si rubavano l'una coll'altra la parola
. bacchetti, 19-49: io so che hanno pronte le bestie da soma e
già, anche da tiro, perché dicono che, facendo buone strade, noi gli
, e questo era un rubalizio vero, che tutto l'orto ne valeva più di
, 26-x-1989], 1: più che a promuovere guarigioni, mirano [le
organizzare rubalizi. -agg. ant. che è ricetto di ladri. del carretto
fannullone. aretino, vi-227: parti che alcuno dei tanti rubasalario mi sia apresso
tien testa l'avvocato 'nostro padre'che potrà magari essere 'gatto mammone'e 'imbiancatore'
facciata da capo farei un batto, che per aver revelate le vacche rubate da lui
diliberato, prima di farvi morire, che incontanente il rubbato gambello abbiate a ritrovare
: ah! ah! sappiamo benissimo che colui ha portato nella vostra osteria una
et agli amici et a'nemici, che sia poi finita la guerra, di stare
dono dal papa, per le spese che egli fa contra infedeli, tutti i danari
fa contra infedeli, tutti i danari che ciascun tenesse rubati o per usura o in
fa le radici tanto abarbicate nelle case che difficilissimamente vien resa alli propri padroni.
le provincie e agli usurpati da coloro che portavano l'armi contro la co
., 24 (423): fate che lui li vesta a mio conto e
anno, mi par rubato tutto ciò che non va in pane; ma questo è
napoli, con una ferita assai grave che ebbe quella notte che fu preso.
ferita assai grave che ebbe quella notte che fu preso. p. petrocchi
drago e le ravvolse in un drappo che gli serviva per mantello, poi s'
: « ora siete mia; voi direte che io vi ho liberato ».
di cose necessarie per l'amba- sciaria che seco traeva..., si debbia
publico il danno patito, si risponde che sì. brusoni, 45: privi
al rubbato di ricomprarle, per le spese che vi biso gnano a ricuperarle
mascardi, 58: quel giudicioso oratore, che le parti del rubato poeta difendeva,
nulla. loredano, 2-507: le lettere che a lui scrissi sono stati tutti aborti
domandami se, in due settimane da che sono in roma, io ho mai goduto
quale è stato necessario in quehe parti che si ritenga. 10. mus.
e idiota condimento di quel melodramma verista che da cinquantini a questa parte spande un'
in musica si può 'rubare', ma che non si rubi troppo, se no
, se no abbiamo quei cattivi esecutori che credono che, per fare chopin,
no abbiamo quei cattivi esecutori che credono che, per fare chopin, basti esagerare
femm. -trice). letter. che compie furti, rapine; ladro, rapinatore
avere dice uno poeta: il viandante che è scosso d'avere canterà sicuro dinanzi
, i-xn-io: questa è tanto amabile che, sì come dice lo filosofo nel quinto
sua. antonio da ferrara, 68: che nessun furi ower sia robatore; /
abigeato, bensì di sfruttare l'odio che si era formato tra il raffa-raffa
e temendo di morire, si botarono che, se scampassono, si confesserebbono e lasce-
tutti i suoi famigli, salvo tre che furono lasciati perché procurassono danari per riscuoterlo
35: v'ha un'altra provincia, che si chiama isauria, che tutti furono
provincia, che si chiama isauria, che tutti furono corsali e rubatori di mare.
iii-3: ben sapete voi, monsignor, che i soldati che morivano erano scommunicati dal
voi, monsignor, che i soldati che morivano erano scommunicati dal papa, traditori
, 1-ii-243: anche in firenze non men che in grecia erano come tesori stimate le
come ladrone. ancora ebbe un fratello che fu posto alla camera a guardia delle
lvii-400: siano obligati essi avogadori sempre che si placiterà tan robatori del denaro pubblico
1-xxvi-179: a megara non credete voi che si trovasse qualche rubator del comune? tommaseo
se facessimo ragione del numero di coloro che si vantano soli custodi dell'ordine e della
se computassimo le maggiori difficoltà dell'astenersi che sono in tempi procellosi, in uomini
poveri o pericolanti d'impoverire, vedremmo che i rubatori dell'avere pubblico, i
in quantità più abbondante in certi governi che si dicono regolari. -che induce
frutti di quelle. -figur. che rapisce l'animo, le facoltà, rendendo
c'or sono in gran perduta / che m'ave abandonato, / e ora este
, non vi vollono ire, ma concedettono che. lle loro femmine v'andassero.
grande strepito e romore, per modo che ebbono sospecto che non fussino arabi rubatori
e romore, per modo che ebbono sospecto che non fussino arabi rubatori che gli venissino
ebbono sospecto che non fussino arabi rubatori che gli venissino a spogliare e rubare.
: ora..., in mentre che i violenti rapitori e rubatori tiravano e
con molte lagrime in orazione, addimandava che le forze di quegli uomini fussino dalla
devoti preghi ponesse in core al robatore che la loro figliuola glie restituisse. ariosto,
. 4. per estens. che si comporta in maniera disonesta abusando della
e però con la nostra gente voglio che noi pigliamo tutto il reame di franza
. 5. usurpatore di onori che spettano ad altri. zanobi da strata
onorato, siccome santo, noi possiamo dire che egli è rubatore della laude della vita
, v-1-192: andate pur per le vie che al vostro studio mostra la natura,
studio mostra la natura, se volete che gli scritti vostri faccino stupire le carte
son notati, e ridetevi di coloro che rubano le paroline affamate, perché è gran
gran differenzia dagli imitatori ai rubatori, che io soglio dannare. castelvetro, 8-1-290
'nvenzione per ladroneccio è reputata di colui che l'ha involata, il primo trovatore a
, 6-107: credete, messer francesco, che i cementatori e gli imitatori con i
amica silentia lunae'. 7. che riesce a fare un uso oculato del tempo
rubbator del tempo. 8. che porta via ad altri la persona amata.
legittimi letti. 9. che seduce. podiani, 71: signor
aveva io forse perduto il sonno, che m'avete dato il rimedio per dormire
dato il rimedio per dormire, rubbatore che voi sete, che non ci voleva altra
dormire, rubbatore che voi sete, che non ci voleva altra invenzione per togliermi
. bracciolini, 1-8-4: mercurio trovò che ripuliva / certi versetti suoi di stii giocondo
, / e cantar gli volea tosto che usciva / la notte fuor dell'oceàn
vigilia il vero, / rivedendo colei che, poco dianzi, / rubatrice del cor
86: mi pare, misera me, che ornai la nostra quiete non possa più
quiete non possa più durare, mi pare che voi mi siate rubatore e ch'io
in disperata prigione. -figur. che conquista e occupa interamente l'animo (
e rubatori subitani de la mente umana che ne le mostrazioni de li occhi de
li suoi drudi ragiona. io. che distrugge la giovinezza, le illusioni (il
rubare. rubatório, agg. che si fonda sulla pratica dell'appropriazione indebita
massaro] dell'ar- pice e rubarti che gli verranno rimessi. = dal piemont
lascia an dare queste falsità che sono da pericolare e te e altrui e
rubbiacina, sf. chim. sostanza colorante che si estrae dalla robbia. tommaseo
: 'rubbiacina': una delle materie coloranti che si estraggono dalla robbia. = deriv
torino (e la quantità di merce che vi corrisponde). storie de
troia e de roma, xxviii-418: ordinao che egitto mannassero cc cento mila raglia de
ogni quarto quasi libbre centocinquanta, però che il raggio di rieti è libbre seicento
beltramo per me 2 mila raghia di orzo che messer iulio mi scripse. castiglione,
questi altri lochi circumstanti, quel poco formento che si trova, gli omini vanno ottanta
e lo fanno macinar a certi mulini, che sono diputati per li cittadini, pagando
quà subito dieci rabbi di polvere, che sarà pagata allora allora. caro, 3-2-
. caro, 3-2- 286: vorrei che all'avuta di questa faceste subito diligente
del frumento di costà; e se troverete che la misura del nostro raggio non vaglia
la misura del nostro raggio non vaglia più che a ragione di quattro scudi il raggio
carrettata di grano contiene sacchi dieci, che sono rabbia cinque: il nibbio è
: il nibbio è di quattro quarte, che si dividono in mezzo, la quarta
a dio di far cessare la carestia che aveva afflitto cinque anni continui l'italia,
conto de'frumenti, calcolando i mercanti che quando non ne vendevano in roma a prezzo
. in quei medesimi contorni un orso che pesava da sedici rubi? guerrazzi,
. cavour, vii-61: io dico schiettamente che io non credo eccessivo il prezzo di
san marco o di san salvadore, / che dentro e fuore han la cotenna rasa
cacherano ai bricherasio, xviii-7-610: si fissa che rabbia 54772, 1 debbano ripartitamente seminarsi
ripartitamente seminarsi a grano, di maniera che ogni anno siano seminate rabbia 23140, 2
fallaci a la profana / turba, che in corte sospirando alloggia. castelletti,
, 1-8: mi maraviglio di voi che vi fidate de'sensali, che hanno
di voi che vi fidate de'sensali, che hanno sì gran dovizia di bugie che
che hanno sì gran dovizia di bugie che per un giulio ne dànno un nibbio
, halli, 6-149: vi scorsi tizio che giacea disteso, /...
ravvolga il subbio / mai non sia che si muti: e nuova massa /
: e nuova massa / ben sia che aggiunga al scellerato nibbio. -per
. v.]: è un avaraccio che ha danari a rabbia.
(come misura di capacità), piuttosto che rubèus (v. rubeo),
rubeo), per le strisce divisorie rosse che indicavano il limite della misura, a
fratti son più tosto mangiati dai rabbi che dagli uomini. = dal lat.
: 'rubbolare': dicesi del romoreggia- mento che fa la marina quando si vuol sollevare la
fossero in compagnia di quello specchio / che su e giù del suo lume conduce
fendesse il cor vecchio. 2. che ha colore rosso cupo, violaceo (l'
l'assiste il caldo, ma caldo che bolle: non vien nera nera, resta
qualità del solfo, cioè alla forma, che alla quantità; per questo la sua
rubifacènte), agg. ant. che produce arrossamento della pelle come effetto superficiale
741: 'rubefacente': dicesi dei rimedi che producono la rabefazione della pelle.
, agg. ant. e letter. che determina l'arrossamento dell'epidermide (una
termini di medicina, 741: 'rubefatto': che prova la rabefazione. 2
rubefazióne': azione di rendere rossi i tessuti che non hanno comunemente questo colore.
marina putrefatta nel vino, a quei che ne beveranno fa venir a noia il vino
rubèllo1, agg. ant. che ha la buccia di colore rosso (
ponghi, 1-i-1-173: peccato... che la dimostrazione del rubensianismo sia basata sull'
vero, al mu- rillo, ma che è senza contrasti una finissima creazione del
nostro strozzi. rubensiano, agg. che è proprio, che si riferisce al
rubensiano, agg. che è proprio, che si riferisce al pittore p. p
alle sue opere, allo stile pittorico che le caratterizza; che unisce alla classicità
allo stile pittorico che le caratterizza; che unisce alla classicità delle forme la ricchezza
, anche influenzata dal barocco italiano; che di tali opere è tipico, peculiare,
tali opere è tipico, peculiare, che ne deriva, che ne è ispirato.
, peculiare, che ne deriva, che ne è ispirato. r.
fra i frammenti e l'opera compiuta che si può valutare esattamente il valore e
se in qualche caso si può affermare che l'origine della trasformazione di costoro sia rabensiana
sostenere una tesi siffatta. 2. che è caratteristico dei soggetti, in partic.
, rosseggiante. tanaglia, 2-178: che 'l toro sia membruto e 'l pel rabente
onor de'pampini. 2. che manda riflessi rossastri. camerana, 172
camerana, 172: formidabile iddio, che confessai / quando il sol trema nel
grappa, viceversa: peperonato e, più che uno stizzone, rubente. =
il salame ed una caraffa di vinello che rallegrava con la sua rubea trasparenza.
rubeo. idem, 305: penso che, acuendo il solimato con il sale
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla rosolia; che da essa
, che si riferisce alla rosolia; che da essa è provocato. -embriopatia rubeolica
oculari, cardiache, acustiche e cerebrali che colpisce il prodotto del concepimento quando la
rosseggiare. arici, iv-105: par che la cima intorno rube / d'alto incendio
ruberéccio { rubbarécció), agg. che può essere facilmente rubato.
castagne si raccattano prima quelle rubereccie (che cascano le prime, e son più facili
più facili ad esser rubate dalla gente che passa). 2. che
che passa). 2. che riguarda il rubare, il furto.
con tanto misurata e discreta parsimonia rubereccia che ognuno finiva per far conto dovergliele date
20 (41): ebbevene un che mal volentieri lasciava una ricca coltre che 'l
un che mal volentieri lasciava una ricca coltre che 'l re avea sopra. presela,
, sì come que'tirava; tanto che, per fare piu tosto, li altri
cattiva condizione, ai quali avea comandato che ogni dì facessero o furto o rubaria
non specificati nella presente sezione, quelli che si commettono dai borsaioli e le ruberie,
7-585: la notte non sognava altro che ladri e ruberie, e si svegliava di
quando ridde le robarie, e poi che vidde il carro, e poi che ride
poi che vidde il carro, e poi che ride il corpo dell'amico suo hector
. anonimo romano, 1-96: puoi che videro che omo nullo contradiceva, le locora
romano, 1-96: puoi che videro che omo nullo contradiceva, le locora erano
e ruberia. documenti visconti-sforza, ii-210: che la gente d'arme de la signoria
al potestà di siena delle ruberie e danni che faceva loro rinieri signore di torinella,
leoni, 606: ebbi la soave compiacenza che dietro la mia istanza...
il bravo professore cecchetti di venezia, che già da 40 giorni tradotto a trieste,
fiorini 75 d'oro... che filippo villani e compangni nostri di corte
rapresaglia sopr'a'genovesi per la ruberia che feciono a'detti de la mercatanzia de
detti de la mercatanzia de la roba che venia da maiolica ad aguamorta bembo, 10iv-
14: per cagion d'alquanti corsali, che il mare egeo e ltomo e alle
galee in più volte ordinò il senato che s'armassero: dalle qua'galee alcuni di
: il voler raccontar pienamente i princìpi che questi corsali ebbero, le rubbene che
princìpi che questi corsali ebbero, le rubbene che fecero... e i fini
fecero... e i fini che ebbero, sarebbe lungo da dire. zucchelli
conosciuto, e la sua natura è che viva di ruberia d'altri uccelli.
antonino, 3-61: quando alcuno comanda che sia fatta rubberìa o danno ad altri,
e cauti. deysommi, 1-18: vorrei che mi fosse lecito entrar anch'io nella
: non è un sol ladro quello che fa ogni sorte di rubarie, ma
: la forza de la giustizia è tanta che quelli che stanno e vivono di ruberia
de la giustizia è tanta che quelli che stanno e vivono di ruberia e di mal
scacciato d'ogni dove pei brutti viziacci che l'aveva, finché per la ruberia d'
imprese, in azioni contro i ragazzi isolani che venivano sotto il muro a provocarci o
vostro, così diveniste voi sua. che egli non fosse vostro potavate voi fare
ma il voler torre voi a lui che sua eravate, questa era ruberia e
se si trattasse d'adulterio, ammetto che sarei più difficoltoso, perché l'adulterio è
: conosco... l'utile indiretto che si arreca al criticato, quando,
dito. dominici, 4-102: sapiate che di denari contanti tommaso comari v'ha
che v'è fatta de'ducati quatrocento o più
..., priego tutti di fuori che non vi vogliano rubare e consentire ay
volgar., 3-49: dè no voi che tomo viva de robaria né de usura
si fanno. di ciò credo e affermo che in questo modo è inganno, usura
. e così, entrato di ciò che veramente era in sospetto, presi per partito
. n. secchi, 1-6: bisogna che io non lassi cosa intentata, cambi
ha lege. frachetta, 96: prencipe che, dopo lunghe guerre, applica l'
spallanzani, iii-378: a quel tempo che fu in modena o poco appresso (
xii-6-2: la ruberia è tanto nobilitata che sperasi di vederla presto nel novero delle
da medici e da avvocati; certe condizioni che gli editori fanno ai poveri autori.
editori fanno ai poveri autori. raro caso che un editore possa dire a un povero
, ma... è sì screditata che presso i cambisti appena escita perdeva il
temerarie ruberie dell'impresa avevano fatto sì che il piano stradale restasse pessimo e sfondato
gubbio, 1-163: già sono molti anni che niuna rea opera è stata se non
sudditi. anonimo romano, 1-105: puoi che fu tornato de corte, comenzao a
: lo pregò a voler levare il tributo che alla siria paiva la giudea, atteso
alla siria paiva la giudea, atteso che dalle estorsioni e ruberie di rifone aveva
io fedelmente e bene amministrai l'ufizio che mi deste, ricevetti da voi oltraggio e
voi oltraggio e scherno, e ora che di non vedere molte vostre ruberie mostro
, lii-15- 172: si fa conto che... così in salari come in
], 1-228: è anco statuito che niuna persona faccia alcun pegno overo robaria senza
gioventù. costo, 2-256: parve che costui, senza leggerlo, sapesse quel
costui, senza leggerlo, sapesse quel che dottamente c'insegna plutarco in quel suo
basso e percossono li nimici sì rubestamente che, a malgrado che eliino n'aves-
nimici sì rubestamente che, a malgrado che eliino n'aves- sono, convenne loro
/ san giovanni alle sisizie, / che rubesta le pigrizie delli oziosi sfaccendati,
seneca volgar., 3-390: neuno dubita che 'l granaio non sente la biada ch'
tu lo investichi, / de'neuri che in lupi si figurano / la state e
sto, ma non è gran tempo che tu stavi sì.. eh non voglio
facea smagrar l'in- sugna, / che poco gli giovava esser rubesto. luca pulci
altro tarabusco era chiamato / di tarteria, che molto era rubesto. n. agostini
quella sua rubesta e gagliarda natura, che avea portata dal bosco, quando mutò
guerreggiare. parini, 663: costui che era un bel garzonaccio di sedici in
più rubesti, i meglio pasciuti che si vedessero erano qualche bravi, che
pasciuti che si vedessero erano qualche bravi, che vivevano delle provvigioni dei potenti a cui
e la rubesta lisetta (una trovatella che tiene per figlia) insistono perché passiamo
sen rubesto / fi fin settembre, che non sia sì lesto. 2
sia sì lesto. 2. che è ancora nel pieno delle forze, che
che è ancora nel pieno delle forze, che conserva il vigore giovanile. - anche
astinente, era giunto intatto agli anni, che per micol eran gli ultimi, per
ancora dalla professione, dall'impiego, che so io, e si rintana qui per
, ed ogni sua volontà legge voleva che fusse, e crudele. pulci, 17-121
robesta e sì superba in ciera / che solo a riguardarla era paura. simone
: non pensare già per questo / che francesi se spaventasse, / anze ognuno più
più robe- sto / in bataglia par che intrasse. pierantonio dello stricca legacci,
co'nimici rubesto, / non credo che russe uom che 'l praticasse / che de'
, / non credo che russe uom che 'l praticasse / che de'suo fatti
credo che russe uom che 'l praticasse / che de'suo fatti non s'innamorasse.
« oggi m'aiuti cristo, / che fuggir non potrò senza sua aita /
città ove tutto permettevasi a'cavalieri, che, perseguitato da alcuni di loro,
iudicato, era un di quegli uomini che circondano col raccio le spalle degli interlocutori
giraldi cinzio, iii-5-74: ne la forma che 'n ciel tonar soleva, / sen
/ pur non giovò, ché tosto che le apparse, / noi potè ella soffrire
dall'arte. 5. che ha carattere scorbutico e atteggiamenti o modi
so come si starà monna margherita, che dite avea febbre... e s'
paciente e umile, non so santo che maggior battaglie avesse vinte di lei!
stefano, 6-10: cara filia, fa che presto / quel bel pomaro tu abi
se mostra rubesto, / contesa pure che ti questo abi fato. andrea da
tenuto a non dar cura di cosa che se gli dica ed è ben fatto.
/ in qua mutato natura hai, che pure / solevi esser affabile e cortese.
. brusantini, 2-63: io dico che in quella età rubesta / donna non era
quella età rubesta / donna non era sì che non volesse, / visto in buon
su buoni? -adesso mi contento: che volete? è un po'rubesta,
(l'espressione del viso); che ha tono di severo ammonimento e rimprovero
tono di severo ammonimento e rimprovero, che ha accenti di fierezza e di sdegno
voce rubesta e riprensibile, serrandomi più che l'usato la mia mano destra,
faccia ha sì feroce e sì rubesta / che ben può far a ciasche- dun paura
. rappresentazione di stella, xxxiv-631: che vuol dir questo vostro infuriare / e
servidor, celare / della cagione, e che vi muove a questo.
era re di numidia, / pareva che ciascun gli avesse invidia / per la sua
a trascorrere quando conosce debole la mano che il regge, quasi rubesto cavallo che
che il regge, quasi rubesto cavallo che sente troppo molle freno. 8
troppo molle freno. 8. che scorre vorticoso e gonfio di acque, che
che scorre vorticoso e gonfio di acque, che va soggetto a piene rovinose (un
l'acqua versa sì forte e rubesta / che sassi per le rive move e spiomba
. filenio, 1-417: qual marinar che vigilante e desto / carico toma e
rupi e dei ghiacciai / figli rubesti, che precipitate / a pazza corsa senza posar
cadere e posare ogni tanto, in modo che le onde prendevano un andamento più largo
men rubesto. 9. che ha le carni tigliose perché troppo vecchio
d'irta rima e rubesti di sonorità che fanno pensare alle quartine dannunziane del- l'
firenzuola, 2-30: poi, perciò che il sole comincia di già ad esser
fu tremoto già tanto rubesto, / che scotesse una torre così forte, / come
quando è calmo. 13. che resiste alle intemperie (una pianta);
: ma non te lo han detto, che alligna / nel campo del mondo,
con gioia il vigile cacciator delltmpero / che garibaldi fu. d annunzio, v-2-154:
d annunzio, v-2-154: tutto quel che v'è di pio e di rubesto nel
. fazio, iv-5-64: vidi stix che move le rubeste / e grosse pietre
e grosse pietre con tanto furore / che pare, a chi vi passa, che
che pare, a chi vi passa, che tempeste. 15. difficilmente
per l'anitrire e spesso scalchegiando, / che non fu cosa mai tanto rubesta /
quel dì per darsi vanto / onde convien che più sia lungo il pianto. l
. amatissimo amico vadio tutt'or veggiendo che m'àn condotto stelle nimiche, destin
divisi i paladini; / ma nanzi che cristian perdan la testa, / rimarranno di
e ferraù, 1-1: per li colpi che l'un sor l'altro abonda,
/ quando la verde rameleta isfronda, / che per forza la manda alla campestra.
parte di toscana lo dicono di bambino che mostra di voler crescere vigoroso. giuliani
686: sono alcune rannocchie molto maggiori che l'altre e abitano solamente tra 'pruni
celebre questo nome di silenzio per se stesso che, oltra le predette cose, vollero
, dal nome del genere rubia, che è dal class, rubia (v.
presenta in cristalli gialli insolubili in acqua che per ossidazione producono acido ftalico, ed
. glicoside contenuto nella rubia tinctorum, che si presenta in cristalli solubili in alcole
v.]: 'rubiano': sostanza amara che sussi ste nella radice di
, agg. ant. e letter. che ha colore tendente al rosso, sfumato
al rosso, sfumato di colore rosso; che manda riflessi rossastri. ottimo
. e., delle elighe, che nascono neltatmosfera, e wrangel ispiega con
. sm. nome di uno dei diavoli che neh'infemo dantesco stanno a guardia dei
laude cortonesi, 1-iii-316: en tredici anni che vivesti / el tuo [di s
: non riguardare il vino quando par che tutto rutila e rubiconda. = denom
agg. (superi, rubicondissimo). che è di colorito intensamente rosso (il
soprattutto, ad abbondanti libagioni); che ha la carnagione del volto naturalmente rossa
naturalmente rossa (una persona); che manifesta nell'aspetto una costituzione sanguigna,
colore sanguigno e rubicondo, di pelo rosso che tira al biondo. g. moro
di un abito di corpo carnoso e che da'medici con vocabolo greco vien chiamato pletorico
un bel nero, / sottil crin che tira al biondo. monti, x-4-659:
tra f f le fanciulle che ti vorrebbero per marito. fogazzaro, 5-14
, grassa, con un viso rubicondo che la polvere di cipria non arrivava a
similitudine della luna, la faccia rubiconda, che significa il sole. lomazzi, 4-i-337
: divenne non altrimente vermiglia nel viso che suole tal volta il rubicondo aspetto de la
luna. pantera, 1-284: ogni volta che si levarà la luna con faccia rubiconda
con passi lenti / e tu, che da'mie'piè sempre t'ascondi, /
volunt', la mia melliflua gentil donna, che la mia occupata memoria, già versata
s. majfei, 7-105: ecco pur che in udirmi ella sorride: / con
o rubiconda, c'è prevalsa tanto che persino quegli i quali seguono una teorica
una teorica quasi affatto conforme a quella che espongo in queste lettere, non sono nella
dagli altri? 3. che provoca intenso rossore del viso (la timidezza
8-ios: mi stai con una faccia rubiconda che da vero mi par ch'abbi preso
, e noi abbiam bisogno d'un che stia in cervello. g. gozzi,
una certa anona di viso rubiconda e lieta che ben si conosceva non aver lui perduto
, pesante, gioconda e universale che verdi avrebbe potuto carpire a rubens?
interrompere il chiasso. 5. che ha colore rosso vivo (il sangue)
vene abandonare lo robicundo sangue, sì che manifesti signali lo livido vulto demostrava.
. / quanto le belle rubiconde stille / che mi scaldano il core, in mezzo
e di malvina / giovin guerriero, che fra molti uccisi / giace in lago di
della salamandra] tre bellissimi rami, che confluendo in uno generano la vena di
manigoldo / dell'aureo scettro al tempestar, che tutta / gli fa la schiena rubiconda
giannone, 280: erasi già scoverto che la lingua rubiconda e fresca di sant'
cuore! 8. rosso o che tende al rosso o al violaceo (
al violaceo (un colore); che è di colore rosso, colorato di rosso
conv., iii-ix-13: avviene molte volte che, per essere la tunica de la
e drento / e non ha ruggin che gli dia divoro. ricettario fiorentino,
nelle loro distillazioni, oltra la feccia che rap- presenta la terra, mostrano tre
in cima del- taltre, d icono che rappresenti il fuoco. s. maria maddalena
: il croco di marte non è altro che una suttigliazione e calcinazione di ferro,
mezzo della quale la sua tintura, che in vetro è rubicondissima, si apra
è rubicondissima, si apra ai maniera che, comunicatasi con il vetro, non solo
solo manifesti se stessa, ma faccia che tutti gli altri colori metallici...
natura alcalina, rarissimo in natura, che si trova in certe acque minerali in
acque minerali in istato di cloruro e che produce bellissime righe rosse nello spettrometro.
mise in evidenza la notevole quantità di silice che quest'acqua [di fiuggi] contiene
]: valersi di quei medicamenti, che la fisica appella rubificanti. bencivenni [
. crescenzi volgar., 6-43: sappi che nell'ella è virtù rubificativa e ultima
435: l'euforbio è una gomma che eccede tutte l'altre in iscad- dare
rubifìllina, sf. chim. acido bicarbossilico che si presenta in cristalli di colore rosso
forte dandoli nell'ultimo fuoco gagliardissimo, che riuscirà un'acqua rubicondissima. spallanzani,
villani, i-3-148: sembra irato cignal, che del frumento / i rubicondi piè sparpagli
acceso e impetiginoso. 9. che ha la buccia o la polpa rossa (
polpa rossa (un frutto); che ha petali rossi (un fiore).
cii-v-602: le fiche sono di quelle che in aragona e catalogna chiamano burgenzotte:
: se le viti saranno inferme e che le produchino i pampani rubicondi, forinsi
rosa / dal suo germoglio, lascia / che al suo prefisso tempo / me chiamin
amandorle. pesce) rossastre; che ha tegumento rosso (un verme)
testa e bocca eccettuata la coda, che ha molto picciola e composta tutta di cartilagine
l'amo correranno. 11. che ha le diverse tonalità del rosso (il
il fiasco di quel generoso e rubicondo che matura in questi colli, versato beramente
. caro, 12-136: dimane / tosto che fia la rubiconda aurora / a l'
propagato dai fiori, il rubicondo / espero che splendea dall'occidente / come nel giorno
splendea dall'occidente / come nel giorno che li vinse amore, / richiamavano al
, lottando col cero / e colla luna che accarezza il mondo. graf 5-1018:
, 2-131: il ferro arde di maniera che diviene rubicondo. arici, i-48:
colori al mar profondo / quella varia che in sen materia ei tiene: / rendonlo
e rosse arene. 13. che emana (il pianeta marte) o riflette
.. è pianeto temperato in colore che non è rubicondo, come è marte.
. luca pulci, i-5-2: credo che in cielo il rubicondo marte / di
volgar., vti-314: li suoi nazarei che sono li consacrati al signore furono più
. figur. bellicoso. io. che ha la pelle (un colombo) o
, / fiore aulente e rubicondo / che fioristi ne l'amore. savonarola,
rose o alla primavera il rubicondo de'pomi che a me componimento di sorte alcuna.
delle labbra, ma al giglio, che nulla ha di rubicondo che assomigli il colore
giglio, che nulla ha di rubicondo che assomigli il colore di quelle membra sì
i-2-73: facil cosa è a seguir color che fu- gono: / i bianchi a
rubicónio, agg. letter. che ha sede presso il fiume rubicone.
latina robigo (o rubigus), che teneva lontana la ruggine dal grano
le piante e l'erbe non meno che yl freddo della grandine. pinamonti, 579
, 579: la più dannosa tempesta che provino gli orti è una certa rubigine che
che provino gli orti è una certa rubigine che vien lor sopra dall'alto; ed
in sustanza una rugiada guasta e corrotta che ammalia l'erbe e l'uccide più che
che ammalia l'erbe e l'uccide più che la grandine. arici, i-28:
/ aridi faccia. -divinità latina che preservava i raccolti dalla ruggine.
, né la dea rubigine, acciò che la spina non nascesse. 2.
], 223: perché la ferruggine (che chiama il volgo raggia di ferro)
, 284: il cristallo ottimo è quello che ha candido il colore, e che
che ha candido il colore, e che traluce a guisa d'una acqua limpida
non oscuro per rubigine / il strai che da impiagarne fu la origine. 5
. folengo, i-123: la donna che dal ciel trasse l'origine / mi
rende, anzi contrarie, / le vie che mai non seppe la barbarie.
rubiginóso, agg. ant. che va soggetto a ruggine; rugginoso (
. biringuccio, i-166: per il che assai mi meraviglio che per averne [
i-166: per il che assai mi meraviglio che per averne [di argento vivo]
rabiginoso et imperfetto. 2. che presenta intrusioni di ossido di ferro (un
: il quarzo rabiginoso di hauy non è che un quarzo penetrato da tale quantità d'
d'ossido di ferro giallo o rosso che ne diventa perfino opaco. = deriv
francesco da barberino, 227: altri sono che dicono ch'egli è uno paese dove
se il cece vien posto più grosso che la robiglia, una erba che nasce di
più grosso che la robiglia, una erba che nasce di questi due grani somiglia il
nora, / voglion la tara più che le rabiglie. = dal lat.
), attraverso una prima * erbiglia che è poi divenuta rubiglia per metatesi e per
rubinàceo, agg. letter. ant. che ha colore rosso simile al rubino.
, agg. letter. ant. che ha i riflessi rossi del rubino (
rubinettaré), agg. letter. che zampilla come da un rubinetto aperto (
tutti i corpi nudi sulle catene tese che stridevano, come cavalli impazienti. le bocche
, pilette, miscelatori, ecc.) che servono all'erogazione e alla regolazione di
ho il cuore in pezzi, il fegato che m'ha levato il saluto, ogni
di sole ardesse sì acceso, / che ne'miei occhi rifrangesse lui. buti
cioè a modo d'una pietra preziosa che si chiama rubino, che è di colore
pietra preziosa che si chiama rubino, che è di colore di fuoco. aretino,
aretino, vi-373: -bel rubinetto, che avete nel dito picciolo! -sia- vene
granate. lalli, 2-2-44: quasi che dentro il gange abbia pescato, /
.. con due occhi in testa che parean a un fai con pellegrino e
sorridendo rispose. poliziano, 1-715: che dolci scherzi e ciance / porgon quei
e ciance / porgon quei duo labbretti / che paion rubinetti / e fraganelle! chiabrera
le mie fèr coperchio, / foco spirar che m'arde quando ghiaccia. bembo,
di soave bacio, / languisco sì, che per dolcezza meno / vengo nel tuo
portata. -in partic.: quello che regola l'erogazione dell'acqua nella cannella
-anche: chiavetta applicata a un recipiente che contiene liquidi. romagnosi,
sempre dal gioco di una tromba aspirante che estrae l'acqua da un pozzo. questo
togliere o scemare o accrescere l'acqua che, scorrendo pel cannone, somministra l'
: 'rubinetto': voce della consuetudine che serve ad indicare un congegno inteso a
e pulito al fondo... bisogna che vi sieno tre fori per mettervi tre
la vasca era colma di un'acqua azzurrina che pareva bollente, la donna chiuse i
portasapone. caproni, 162: uomini miti che entrati in cucina / schiudono il rubinetto
. stuparich, 3-4: anche quelli che hanno l'acqua in cucina, fanno
, i-255: ho lavato la poca biancheria che m'è rimasta, nella cucina buia
o otto prove differenti e più esatte che con qualunque dei conosciuti eudiometri, i
a volantino e rubinetti luccicanti. -valvola che regola l'erogazione del gas per uso
pyù e meno segondo che à bonità, / robin, balasso,
di più bello rubino del mondo, né che mai fue veduto... egli
specialista, non vi sentirete facilmente dire che il guasto è grave, il bilanciere
quale / fo 'l vigor de colui che infiammò dido. g. ariosto,
mori e pagani, e mi pareva che a tutti facessi una croce rossa nella
croce rossa nella fronte, splendida più che uno rubino. pasolini, 5-197:
stille, 7 come rosseggia l'or che di rubini / per man d'illustre
(anche in relazione con altri colori che indicano le varie sfumature di colore del
perdoni... da la clemenza che in voi come rubino in oro fiammeggia,
in voi come rubino in oro fiammeggia, che io sia stato oso di tanta e
qualcosa. piovene, 15-127: seppe che nella proprietà si trovava qualche tartufo.
16-i-20: la rugiada di rubino, / che in valdamo i colli onora. lemene
. bacchelli, 2-v-406: kuno, che cosa è la gelosia? il dottore
. slataper, 2-375: forse anche che scriverò una 'guida del carso'. ma ora
sentimento. savinio, 1-156: proclamo che non sono né castrato né posseggo tali
di cancellare sin la traccia di ciò che avevo studiato. arpino, 3-95: era
: era allegro ma sbadigliava e sentii che per svegliarsi aveva dovuto mettere la testa
rubinévole, agg. letter. ant. che ha riflessi di colore rubino (un
piaciuto al signor am- bassador mortier, che me ne ha dato per guidardon doi
bartolini, 20-326: simile al serpe che guizza e s'attorciglia intorno al rubinio
di prisma a base esagonale e il dicroismo che li caratterizza determina un colore rosso-intenso o
un colore rosso-intenso o rosso-violaceo a seconda che il prisma sia guardato attraverso la base
spesso contiene minutissime inclusioni liquide o liquidogassose che servono a distinguere la pietra naturale da
la pietra naturale da quella sintetica e che, quando sono disposte con perfetta regolarità
7-79: questa si è il carbunculo, che. ssi chiama rubino, ch'è
mettien ne'fiori, / quasi rubin che oro circunscrive. cino, iii-113-1: un
d'onni rama, / ande valuta che non si potrebbe comperare. boccaccio, gec
grande e lungo bene una spanna, che pare una fiamma di fuoco. filarete,
e della sua bontade, / e vorrei che valesse mille mondi ». aleardi,
, 6-ii-498: una vera signora, che abbia la coscienza del valore del proprio abito
gozzano, i-51: e questi orecchini! che bei / rubini! e questi cammei
bernari, 3-182: e l'unico che vesta con ricercatezza, che porti un
e l'unico che vesta con ricercatezza, che porti un anello con rubino, che
che porti un anello con rubino, che cambi spesso cravatte dai colori sempre bene
con gli abiti. -rubino asteria: che presenta inclusione di microcristalli aghiformi di rutilo
aghiformi di rutilo in disposizione tale che la pietra, secondo il taglio e l'
142: di valor portate maggior pregio / che non fa il buon rubin fra l'
quella sì vaga diversità de'colori, che ora biondeggia in crisolito, ora splende in
assieme una specie d'intenso incarnato, che tenea del rubino. -color rubino,
, vi-65: quella catena bianca incatenata / che 'l corpo lega azzurro oltramarino / diede
un fior tra i bianchi denti, / che del latte del del flora compose.
(i-863): quella rosata bocca che sotto dui finissimi rubini perle orientali nasconde
son d'oro. goldoni, ix-837: che importa di rubino mirar vermiglia bocca,
rubino (con valore aggett.): che ha sfumeggia ed ora / fra cerulei
bianche / d'un sorriso adamantino, che saprebbero / ardere d'un pianto di
pallottolieri di lumi / e il treno che ansimava nero / eccolo sportellato di fuoco
pare immobile / nell'acqua del rubino che si popola / di immagini.
dagli uomini celebri ogni importuno s'aspetta che, quand'aprono bocca, n'esca perle
rubeo). rubino3, agg. che ha intenso, vivace, limpido colore
la guizza rubina, / sono la gemma che cade / di mattina allorché brina.
2. pero rubino: varietà estiva che produce frutti con la buccia sfumata di
, agg. ant. e letter. che ha colore rosso intenso e brillante,
g. m. cecchi, 7-4-7: che vino era quello? polposo, grazioso,
rubinoso. roberti, ix-148: più che in altro uffizio ed in altra opra
. galanti, 1-ii-131: i vini che oggi hanno spaccio sono i vini leggeri,
] più rubizzo e più gagliardo / che que'che avean le schiappe e le divise
rubizzo e più gagliardo / che que'che avean le schiappe e le divise, /
mi farete ridere! io non credo che sia el più ferrigno e il più rubizzo
io n'avessi anche settanta, / che sarebbe però, send'io rubizo /
, q-439: benché bartolomeo fosse anzi che no vecchietto alquanto, era nondimeno rubizzo,
maritone rubizzo tutto affari e tutto lepri che ora cianciava così fragorosamente, sotto lauta inspirazione
della vita. 2. che ha un colore rosso, denotante floridezza,
era il padre salvati, scolopio, che aveva parlato: un vecchio dai capelli candidi
sbarbaro, 1-127: or la sera che dico ito era all'incontro del nuovo
. e, merto fosse del vin rubizzo che in que'poggi trae la vite dai
o di certi involti di speziata carne che a zotico tirato avrian la lingua di casa
apertura del chianti alle arie marine, che forse son esse a dare al vino
: lo stesso o quasi lo stesso che rubizzo. = deriv. da rubizzo
via quattro cannoni, / e, quel che è peggio, fecero man bassa /
il totale delle spese era preventivato nientemeno che in 46000 milioni di rubli. gramsci,
roveto. cavalca, iv-34: stato che fu [mosè] in quelle contrade
, iddio, la verginità di colei che più che altra creatura fu pura.
iddio, la verginità di colei che più che altra creatura fu pura. bibbia volgar
fuoco in mezzo di rubo; e parea che lo rubo ardesse, e non si
questo è quel rubo santo e incombusto / che 'l nostro padre moisè già vide /
cui frutti son più tosto mangiati dai rabbi che dagli uomini. g. g.
monti, 5-95: la bella agnese, che inseguir si sente, / corre a
e miracoloso di madian: io sono colui che sono. = voce dotta, lat
i-57: il generale rispose... che gli facesse pagare tutta la perdita e
facesse pagare tutta la perdita e il rubo che feciono a diego lopes. beccaria,
. beccaria, ii-908: si trova strano che egli costantemente asserisca che gli siano stati
si trova strano che egli costantemente asserisca che gli siano stati rabbati venticinque zecchini,
zecchini, quando dal processo non consta che del rubbo di mezzo paolo.
. rubóne2, agg. che opera in modo disonesto o scorretto in
e letter. rossore del volto (che per lo più esprime vergogna).
landulfo di lamberto, 216: credo che 'l cielo penetre in se stesso /
quella pietate e quel fiero stridore 7 che fan con gran rabore / 1 poveri
con gran rabore / 1 poveri, che vanno com'insani. serdini, 1-78:
/ « ahi, sciagurato me, che nato fui! ». m. savonarola
savonarola, 1-176: alquante nate occore che se confiano li ochi a li fantini,
umore dii capo a li ochi, che se ritrova cum rabore di la faza e
senza rabore: « chi credi tu che sia suo padre, altro che 'l re
credi tu che sia suo padre, altro che 'l re? o di che mi
altro che 'l re? o di che mi fai questione tu? ». collenuccio
, sf. terra rossa, ocra che serviva per comporre iscrizioni murarie, per
terra rossa... quella sinopia che adoperano e'legnaiuoli è un'altra sorte
molti capitoli sotto la rubrica di coloro che digenerano da'padri. buti, 1-304:
lor rubrica, / perche mi par che vi sia grande scorno: / fate recar
debba agl'incanti / mostra il libretto che costei gli diede: / dove ne tratta
trovar la serie de'negozi con quella prontezza che ricerca il pubblico servizio. beccaria,
beccaria, ii-489: l'archivio, che consiste in un piccolo vestaro, è posto
1-34: se io mi rivolgo a considerare che questo atto è scandaloso e di male
atto è scandaloso e di male essempio e che generalmente in tutti gli altri paesi i
irreconciliabile con li gran crimini. il duello che corre sotto questa rubrica, i ratti
tra le mani uno di quei libri che passano sotto la rubrica dei proibiti.
. e. cecchi, 9-90: invece che a sottilizzare sulle necessarie distinzioni, tale
manieristica: tutto ciò a un punto che ormai si comincia a non capirci più
[rezasco], 194: secondo che si contiene nel capitolo di questo statuto
innanzi posto, ne la robrica 'de'lannaioli che avessero lassata l'arte et ora l'
, 1-278: egli ha più ciarle che non han le piche / e dal labro
f ochino, 200: sai quello che gli comandano e insegnano [a monaci
la quarta al salmo degli introiti, che chiameremo solenne. massaia, ii-152: generalmente
dei secolari, e non hanno altro merito che di saper leggere stentatamente quella misera messa
accontentano di avere una rubrica letteraria pur che sia. b. croce, et-5-181:
pure restata una certa vivacità di espressione, che i lettori vorranno condonare alla qualità della
sono tratte queste due noterelle, e che è la rubrica di 'postille'o polemiche