del camino': quella costruzione di mattoni che sporge dal tetto in su ed è quasi
villaggio, osservava le ròcche dei camini che fumavano per le cene. baldini, i-602
. baldini, i-602: secca allegria che lega meravigliosamente con quella dei balestrucci che
che lega meravigliosamente con quella dei balestrucci che rigano indefessi l'aria tra le rocche
lo pensiero del suo nutrimento e quello che li era contraro, lo quale per
inebriatevi nel sangue di questo dolce agnello che fatta v'ha forte la rocca dell'
tra l'altre lode è maggiore, quando che la grandezza e possanza mettendo quasi sotto
nella rocca de l'animo di colui che vince. campanella, 4-387: aveva
si messe a bere disordinatamente, sì che da'vapori del vino restò assediata la
la rocca dell'anima e dell'intelligenza, che mente addimandava. rosmini, xxi-30:
, xxi-30: quella naturai santità, che è in noi congenita, risiede nella più
, almeno in parte, quell'indifferenza che, pur nella rocca forte e splendente
(anche gesù e la madonna) che costituisce la salvaguardia e la difesa in circostanze
, di giubilare niuna cagione avendo per che venga la notte, non so a
quale più sicura altezza possa ridurmi, che contro le teme usate mi rassicuri.
sei scudo e rocca. -istituzione che garantisce protezione e appoggio. livio volgar
, 283: 1 vantaggi di mutua difesa che provengono dall'ascrizione ad una frateria,
periodici popolari, ii-634: sino a che la libertà non sarà poggiata su quel masso
di granito, su quella rocca inespugnabile che e il popolo, sarà non altro
e il popolo, sarà non altro che una speranza irrealizzabile di pochi onesti e virtuosi
da quella stessa « domenica letteraria », che secondo voi, lettori maligni, è
la costanzia,... una virtude che fa il cuore fermo e stabile in
vedono essere di una rocca di pietra che come il tufo è tenera da tagliare
specie è di tufo o di rocca, che si conosce facilmente per la sua durezza
profondità, ma per l'impeto della corrente che travolge dei massi di rocca di significante
specialmente grandissima quantità di smeraldi di rocca che sono di poco prezzo. a. neri
verrà un verde maraviglioso de'più belli che abbi mai fatti, che sembrerà proprio
de'più belli che abbi mai fatti, che sembrerà proprio un smeraldo di rocca vecchia
forcado. boiardo, 1-162: le nave che fuor si trovamo parte percossero alle roche
parte percossero alle roche, cioè ripe sassose che son al lito di peleo. ulloa
f. colombo], 93: avanti che arrivassero ad essa [isola],
3 leghe discosto videro un'altissima rocca che finiva in punta, dalla quale veniva fuori
cuor rocca dicea: « deh, vacche che spussate come carogna, e volete dire
spussate come carogna, e volete dire che io sia quella che tale cosa abia
, e volete dire che io sia quella che tale cosa abia fatto! ».
di legno leggero lunga circa un metro, che a una delle estremità presenta un rigonfiamento
rdoni; farai riporre questa mia rocca che io lascio qui. rbernardino da siena
da siena, 2-i-130: ti dirò cose che ti faranno venir voglia di scagliare la
quella, acciò chi ognuno intenda, / che spesse s'empie di lana e di
sente questo rumor fillide bella, / che lavorava, e gettò via la rocca.
canna, la rete. / oh pazze che siete. pascoli, 323: sgranava
8-86: rocche di canepa d'oro / che sull'uscio socchiuso / nel borgo filan
nonnine. -con riferimento alla parca che filava lo stame della vita umana.
aretino, 20-65: veniamo a una che si struggeva di farsi porre il fuso
il fuso nella rocca da un villanzone, che avea fama di avere la caviglia simile
): io fui sempre in opinione che nelle brigate, come la nostra è,
è, si dovesse sì largamente ragionare che la troppa strettezza della inten- zion delle
fosse altrui materia di disputare: il che molto più si conviene nelle scuole tra gli
si conviene nelle scuole tra gli studianti che tra noi, le quali appena alla rocca
'l tuo cor sia vago / di far che le tue serve a un tuo sol
10 lassiai e stientime cum ella, / che più che lo sparver me deletava,
e stientime cum ella, / che più che lo sparver me deletava, / perché
costituito da due ferri incrociati e ripiegati che serviva a tenere fissa l'anima nello
biringuccio, 2-85: alcuni altri ne sono che non questo modo, ma un altro
modo, ma un altro n'usano che in scambio di tali ferri che fanno
n'usano che in scambio di tali ferri che fanno uno che lo mettono nella culata
scambio di tali ferri che fanno uno che lo mettono nella culata, qual chiamano la
culata, qual chiamano la rocca, che la forma sua son due ferri m croce
due ferri m croce, piegati mezzo che fanno un colmo e ogni una di quelle
di quelle altre parti fa un piè che possa a modo d'un trespide, e
sopra a tal colmo son quattro ferri che hanno un gambo fitto e ribia- dito
e con la rocca va in tanta altezza che a ponto arriva dove l'anima con
e saputo ogni cosa, il giudicò che fosse pubricamente in sulla piaza di palermo
. carena, 1-335: 'buratello', che altri chiamano 'tombolo', altri 'rócca'o
stretto, altri finalmente 'frullone'dal romore che fa nel girarlo. 6.
valli, cinque sono le diversità di anguille che ivi si prendono: primo i 'miglioramenti'
si prendono: primo i 'miglioramenti', che sono le anguille) iù grosse di
anche più; secondo le 'rocche', che soglion pesar quattro libbre e che dai
, che soglion pesar quattro libbre e che dai miglioramenti non differiscono nella forma.
presto il re agri- cane, / che bene aggia macone e chi lo adora!
rimenate in drieto, ché mai, non che io giaccia con lei, ma io
di vederla mai. e al notaio, che mi consigliò e fece il parentado e
fece il parentado e la carta, dite che ne faccia una pergamena da rocca.
: meglio una savia donna alla rocca che cento triste che si spassano a veglia
una savia donna alla rocca che cento triste che si spassano a veglia.
bene a noia certe manigolde ultimamente, che hanno roccaccie inconocchiate ai capecchio...
fusacci..., non men grossacci che sporcacci, e nel filare le s'
. = dal got. rukka, che in gran parte d'italia ha sostituito
sarem presi mentre pigliamo, se awien che non ci sia tempo di far qualche
lui noleggiata ci depose davanti dia roccaforte che avevo spiata per anni dal mio terrazzo.
barilli, i-99: in quella enorme zanzariera che è la valle del po fra parma
delle abitudini ristagnate. -tratto somatico che funge da riparo rispetto agli altri.
cavallo / con una roccaffuoco: segno che è / tempo da salamandre. idem,
7 le conocchie dei guelfi, / che senza fuso filano la morte. (egli
roccaffuoco preparata e la mostra a francesca che afferra l'asta e la squassa).
di maiolica, di forma irregolare, che imita i frammenti di una roccia.
: 'roccaglie. scogliere artificiali; voce che si espande da roma. 2.
, per le quali non si ha bisogno che del piccone e della zappa. la
4. l'insieme delle rocce detritiche che formano il letto di un corso d'
il pesce squamato è molto più stimato che quello senza squame. quello che sta nell'
stimato che quello senza squame. quello che sta nell'acqua corrente fra le roccaglie
di pietre, tufo, conchiglie, che usano nei giardini... genere di
, 3-427: « vediamo dalla finestra che è un'altra fìnta grotta, di ro-
chiamati col nome o provenzale o genovese che vogliam dire di roccali. =
giù lo lino o la stoppa tanto che fa lo filo, et a filo a
roccata, cioè quella parte di lino che prima si avvolge e poi s'aggiusta (
di stoppa,... fu lei che, quel giorno, riconobbe il poeta
ca'da mosto, 1-134: sapi che la baraflet a mezo canal tuto è
fiume a'piedi. 3. che nidifica in luoghi impervi e inaccessibili (
di ga- ranza; ed è perciò che si può dispensarsene, come pure della
può dispensarsene, come pure della roccèlla che rende parimente un colore che è caro,
della roccèlla che rende parimente un colore che è caro, e che non è
un colore che è caro, e che non è così bello né così permanente come
né così permanente come quello di borra che costa meno. = voce dotta
nome antico della famiglia fiorentina dei rucellai che avrebbe -secondo alcuni -controllato l'importazione della
. per estens. cappa di tela leggera che le donne usavano mettere sulle spalle durante
sua effimera epoca, perché è colui che le ha dato più sangue, che
che le ha dato più sangue, che ci ha più creduto, che l'ha
, che ci ha più creduto, che l'ha più vissuta. -quanto
fa muoversi a liberar roma una nazione che viveva sulle rovine dell'impero romano.
dell'impero romano. -sventura irreparabile che colpisce una o più persone o una
lettera letta dal papa fu mal seme che fruttò la rovina ai suoi nipoti. a
, lii- 1: 5-93: quello che al principio fu instituito per difesa e
altro che a costituir per tutto tanti piccioli tirannetti.
della sua casa, l'odio del re che già appa riva contro di
casa: il conte per il rancore interno che lo rodeva; il mello per
: tutto questo tempo, non ha fatto che sospirare e rammaricarsi. tu lo sai
nalmente, a schiena curva, sembrava che gli dicessero: fermati, uomo,
mente più nulla il rimpianto dell'amante che pure è così atroce, o la
atroce, o la rovina della posizione, che pure è grave. -stato di
reggendo, ella non opererebbe di meno che la rovina totale di quella felice esperienza e
. -avvenimento o insieme d'avvenimenti che hanno conseguenze disastrose. giuglaris,
assai più degli altri ogni minimo urtone che loro dia la fortuna; e pure
mai leggiermente, dà loro tali scosse che li precipita, e col tirar loro addosso
la sua forza / cieca. i forti che m'hanno generato / non m'aiutano
1-207: anche lui e dei tanti che fremono all'idea che due uomini abbiano attirato
e dei tanti che fremono all'idea che due uomini abbiano attirato così grande rovina
, caduta nel peccato (e ciò che ne è causa). aretino,
metropolitano. loredano, 1-42: chi sa che pitagora, co'1 proibire le
gli uomini ad astenersi dalle cose prospere che non possono che accelerare la nostra rovina
astenersi dalle cose prospere che non possono che accelerare la nostra rovina. casalicchio,
. cesari, 1-2-65: la rovina, che alla fede e a'costumi portano i
timone e plaustro / del biforme grifon, che la divina / città lasciò per farsi
nel virginal claustro, / del mal che già commise il protoplaustro / disubbidendo in
caterina da siena, iii-66: presovi che non aspettiate la rovina del vizio del divino
giudicio. 12. dissesto economico che colpisce il patrimonio di una persona,
egli non comparissi già avevano fatto pensiero che i sua beni andassino alla via della
, come è accaduto in vicenza, che di 24 mila anime che soleva fare,
in vicenza, che di 24 mila anime che soleva fare, per la rovina di
rilevar questo di nuovo, è ridotta che non ne fa 14 mila. a.
serra, 1-i-164: bisogna esser certo che in nissun altro modo si possa riparare
rovina. magalotti, 7-io: senza che vi scemino a quella proporzione i carichi e
unica con le più lusinghiere promesse, che io sosterrò sempre esser questo il più
. ungaretti, xi-103: si dice che la rovina dell'industria cotoniera inglese sia
a conservare la supremazia finanziaria non accorgendosi che questa supremazia aveva il suo fondamento nel
verso la rovina. 13. fattore che è causa di grave pregiudizio o danno
dello ampliare non gli piacessi, penserebbe che gli acquisti per ogni altra via sono
n. franco, 5-9: quel giardinetto che c'è? credi che un'altra
: quel giardinetto che c'è? credi che un'altra volta non sarebbe la rovina
uomo del mondo, appresso all'avarizia che lo scannava, si trovava ingannato da
cagionata da'frantumi degli altri vas- selli che, ripercotendolo da ogni lato, vi accesero
, qualunque siasi, non può essere che dannoso ai progressi delle umane cognizioni:
rovine del serio conoscere. -ciò che può arrecare grave danno alle colture.
e con danno gravissimo sì de ^ cittadini che dei fo restieri, i
fu bandito da suoi con tanta rabbia che fu costretto fuggirsene a serse re di
rivedermi oggi invecchiata, e dite poi che su le nude arene la rovina del
è rovinata. foscolo, vi-255: bada che carlo magno fu forse la rovina prima
lo sprofondo! non tornerà in paese altro che maritato! colla catena al collo!
sue tenaci morse. -persona che si sente in una condizione di grande
avuto questo di buono, di giusto, che ha sconquassato tutte le baracche. io
e da tanti guazzabugli... che i moderni cuochi, per adulare al palato
la sua, non nascono da altro che da tossi trascurate e non sradicate nei
non la vide, per la rovina che il dolore fisico e le malattie avevano
/ d'un ostinata stella vetturina, / che mi vuol sempre in qualche viaggetto:
lampo, che in quelle vi pareva vedersi il tuono.
disarmonico. casini, 1-88: ecco che da un'insolita rovina / in gran
commandamento, cominciò a far assai peggio che fatto non aveva e, sperando potersi ritrar
, sperando potersi ritrar a le castella che di qua aveva, andò e la villa
sarebbe stato presso a roma io miglia che la detta città sarebbe dalla plebe posta
simili usanze si disconvengano in quella città che faccia professione d'esser libera e che
che faccia professione d'esser libera e che, per la libertà mantenere, metta in
indigenza. boterò, 9-23: arroge che le ricchezze in mano del popolo sono
in mano del popolo sono come fiume che non manca mai; ma le medesime ne'
ne'tesori del principe sono come cisterna che si può in varie maniere seccare e
, ne ha tanta cura e gelosia che mette bene spesso lo stato e se
città son la rovina... rovina che vien tarda, è gran rovina.
. cacciò parimente la fanteria nemica, che, coperta da certi rovinacci, bersagliava col
di fianco e traevo sopra certi croati che da una casa sparavano a rotta sopra la
ridotte a enormi rovinacci, non può che esser motivo di disgusto e d'indegnazione
sommo pontefice... vedea dormendo che la chiesa di laterano avesse disciolte tutte
, 1-29 (i-383): vi dico che, non è molto tempo essendo in
.. i frati di san domenico, che in quella città hanno un venerabile ed
dante, 1-308: questi cotali sono quegli che per gra'nigrigienzia e pigrizia s'indugiano
è piuttosto nelle origini de'vostri nimici che non è nella vostra repubblica; e così
traripandosi a modo di fiume corrente, posto che stando li tetti e le mura,
tanto è stato il rovinaménto della repubblica che li suoi grandi autori non dubitano di chiamarla
eletti », non parlò di quelli che sono sì chiamati e sì ven- nono
sì chiamati e sì ven- nono, che furono cacciati del convito, ma la dimostrerà
imbriachi e maledetti osti? non vedi che questo fastidioso, mentre che egli entrò dentro
non vedi che questo fastidioso, mentre che egli entrò dentro con sì grandissima furia
involare... qualche cosa, che lo imbnaco ha fatto così grandissimo rovinaménto che
che lo imbnaco ha fatto così grandissimo rovinaménto che egli m'ha desto?
pres. di rovinare), agg. che è sul punto di crollare, cadente
fabrica rovinante. 2. che scorre con violenza (un corso d'acqua
federigo] sfonda. 5. che induce alla rovina morale; corruttore,
ai rovinante mondo. 6. che minaccia di abbattersi su qualcuno (la
. ecco la turbazione di dio, furore che esce fuori, tempesta rovinante nel capo
. fra giordano, 7-134: insino che la casa ruvina e ammànnasi di rovinare,
allora vagliono gli aiuti e gli argomenti che. ila possono riparare, allora sono
rovineranno tutti i difici e, secondo che si dice, fummi di fuoco si leveranno
si dice era uno tempio d'idoli e che i romani dicevano ch'egli aveva a
dicevano ch'egli aveva a durare insino che una vergine partorisse, e..
.. apunto cascò e rovinò la notte che nacque nostro signore giesù cristo.
fracasso, marinamente di donne: che così vi fussi stata mògliama! b.
dal cielo una così grande e terribile neve che bisognò che molti la scaricassero da'tetti
una così grande e terribile neve che bisognò che molti la scaricassero da'tetti per il
tetti per il soverchio peso, temendo che le case non rovinassero. buonarroti il giovane
a furia fuor dell'anfiteatro per paura che tutta la fabbrica di legno e tutti
la fabbrica di legno e tutti que'che stavano di sopra ne'palchetti non rovinassero
girammo intorno a rosse macerie di cotto che rovinavano, tra rossa polvere, fuori
monasteri... parecchi ne rifece, che rovinavano. -cedere sotto un peso eccessivo
sopra un fragil sostegno... che, rovinando sotto l'incauto piede, l'
, 20-279: non era niuno dei manigoldi che l'avevano a trar giuso che gli
manigoldi che l'avevano a trar giuso che gli bastassi l'animo di mirar la
quale con le ciglia tese aspettava il volo che suo malgrado doveva far colei che,
volo che suo malgrado doveva far colei che, in migliore stato, tutta si
poco di profondità. il sole, che a quella otta luceva in tutta bellezza,
doni, 4-14: volse la sorte che questa giovenca, scherzando per quelle colline di
tirsi ragionando andava / pur di colei che ne l'istessa rete / lui prima e
: immaginatevi icaro colle ale a tergo, che sorpassa le sfere, ed immaginatevi icaro
sorpassa le sfere, ed immaginatevi icaro che precipitosamente rovina nel mare. alfieri,
vi fu modo di passarla netta, che una d'esse ruote sbilicò e rovinò
2-210: 'scarpa': quell'ordigno di ferro che ha a'lati due orecchie ed all'
rovinare] a valle / fino a minòs che ciascheduno afferra. torini, 232:
, ma ancora lo spirito, però che, se dal sacro battesimo non fossimo mondati
savonarola, i-2: li angeli, che sono più semplici e più spirituali,
spirituali, furono in assai maggior numero quelli che rimarono in cielo che quelli che volseno
maggior numero quelli che rimarono in cielo che quelli che volseno rovinare al basso.
quelli che rimarono in cielo che quelli che volseno rovinare al basso. daniello,
daniello, 37: finge il poeta che, quando gli angeli dannati da dio
di quella, la qual rottura vuole che sia l'inferno. -con riferimento
dire quand'altri mostra impensierirsi per cosa che a noi non paia da badarci tanto.
diaspri stessi si logorano, come conservarci noi che siamo carne, e dove le montagne
montagne stesse rovinano, come stabilirci noi che siamo carne? giuliani, i-303: s'
nei tempi di piena a staccare le frane che rovinano verso la valle della dora.
dora. stu-parich, i-312: non vorrei che questo tratto di trincea rovinasse, lasciandoci
questi arbori risegano: ma non affatto sì che cader possano per sé, ma,
, non potevano fuggire liberamente, si che molti ne rovinarono nel fosso. bandello
, percosse in una banca in tal modo che ella e la banca rovinarono per terra
giuoco, rovinarono sbilanciati con tanta furia che corsero un gran pericolo. foscolo, iv-444
e degli strati di tegumento imporrato, che rovinavano giù con fracasso. gadda conti,
abba, 1-214: vi sono dei garibaldini che rovinarono inseguendo a farsi ammazzare fin quasi
un poco, eravamo sulla strada maestra che conosco tanto bene. -scendere con notevole
.. per la scaletta di pietra che rovinava ripida su riominore. -scomparire
usata innanzi a quel tempo, imperò che grande moltitudine d'ar mati
'romani. algarotti, 1-vili-13: che cosa arrecare potevano in italia dei popoli
cosa arrecare potevano in italia dei popoli che senza tintura niuna di politezza ci rovinaron addosso
: la pesta precipitosa d'uno squadrone che rovini a briglia sciolta sopra un quadrato
appoggiò col calcio un colpo al capo, che rovinò sulla spalla. 8
una lunghissima siccità non è da stupire che rovini precipitosa la pioggia. giuliani, i-
, i- 280: rovinò un'acqua che parea un subisso. moravia, 25-
, è spuntato vicino a me poma che tonda ci rovinasse addosso. -con riferimento
tante tempeste, qual fosse il manigoldo che facesse di loro un così crudo governo?
cielo. sassetti, 25: non fa che rovinare il mondo d'acqua.
5-i-40: o girenze, è possibile che tu vogli rovinare per quattro o sei
unitamente di voler omnino per tale provvisione che timperio non rovinasse. machiavelli, 1-i-99:
. machiavelli, 1-i-99: quel principe che s'appoggia tutto in sulla fortuna rovina,
. cecchi, 51: -ora e'bisogna che noi le rendiamo, / la prima
l'ho cacciata via. / -per che cagione? / -per rovinar affatto: so
i-57: si suole disputare onde proceda che più stati rovinano per la libidine de'prencipi
più stati rovinano per la libidine de'prencipi che per la crudeltà. birago, 761
la crudeltà. birago, 761: dopo che li re di castiglia trattarono più di
re di castiglia trattarono più di conservare che avanzare li suoi stati, così in
delle armate senz'avanzare punto con la presa che si do- vea fare degtinimici. alfieri
guerre. foscolo, iv-324: ti pare che, se odiassi gli uomini, mi
/ non fie di tale altezza / che non rovini a fondo. idem, rettor
. idem, rettor., 10-20: che. ile grandissime cose rovinano per lo
quali apparecchiano li ciechi agguati alli uomini che sono posti nella sovrana felicitade, per
rovinare dall'altezza del sommo stato, mostrano che siano molto da piacere quelle gose le
giorgio dati, 1-62: tiberio istimava che, quanto più da alto cadeva e rovinava
forza e danari e lussuria, vizio che ultimo si parte da chi rovina. d
maggior padre di famiglia / siede lucia, che mosse la tua donna / quando chinavi
: il vizio niun'altra cosa si crede che sia che privazione di virtù overo di
vizio niun'altra cosa si crede che sia che privazione di virtù overo di bene:
suo e dissoluzione alcuna volta tanto si sente che fanno rovinare et abbattere. ottimo,
ii-n: qui per allegoria vuole mostrare che colui che è rovinato nel peccato, se
qui per allegoria vuole mostrare che colui che è rovinato nel peccato, se non
scrivo mi viene un tramazzo di mente che alcuna di voi non ruvini per disobedienza
gli misero intra'piedi un inciampo, che, battendovi, rovinerebbe, se iddio
nella cura si ebbe riguardo alle forze che rovinavano con tanto precipizio. 12
. galileo, 4-1-453: vorrem noi credere che egli alla caduta della sua reputazione,
egli alla caduta della sua reputazione, che da troppo alto precipizio rovina nel concetto
nostro cuore! cinelli, 11-110: ora che gli si aprivano gli occhi, tutto
sera m'imbarco nei carrozzoni: oh che? a pracchia non si rovina la macchina
, 4-67: il regno di bambillonia, che fue in prima di nino, in
gilio, 372: sì fosti potente / che ruvinasti il tempio / coll'idole «
leggesi ancora d'attila e totila, che la volsero disolare e rovinarla tutta [roma
penetrando nelle commessure e fesse d'essi che, se sono punto fievoli, affatto gli
ponti. loredano, 2-152: nel tempo che il pisani con eterna sua gloria travagliava
abbagliarlo e fargli onore, ordinò secretamente che tutti i mercanti di parigi facessero mostra
amburgo è una cosa inconcepibile: perché, che dove son uomini, accette e cannoni
fenoglio, 1-i-1261: un pompiere disse che cercavano torino, una guardia che miravano
disse che cercavano torino, una guardia che miravano, i porci, a rovinarci
palagio per entrare e farglisi vedere, dolendosi che altri prima di loro avesser fatta la
religiose. ammirato, 1-i-183: che lagrime di coccodrillo... e che
che lagrime di coccodrillo... e che lusinghe sarebbero state quelle di gregorio,
di roma, stesse poi a piangere che negli infelici tempi suoi, mancato il
fummo a fé è mal vicino / che rovina ogni cammin. giuliani, ii-315:
, i-36: rovinò e distrusse tutto quel che poteva adoperare e servirsene, con animo
tumulti così gravi e così sanguinose sedizioni che, oltre l'uccisione degli uomini,
botteghe perché talora sporgono fuori dei chiodi che potrebbero rovinarvi gli abiti. c.
i quadri con una rozza firma, tanto che si decise, davanti al notaio,
sempre la cicoria, una tal erba che rovina il sapore primigenio. -compromettere
. mazzini, 20-235: sento ciò che mi dite sugli ulivi, ma state
dite sugli ulivi, ma state sicura che il verme, il diavolo, rovineranno l'
l'annata: son anni ed anni che non sento un'annata buona.
aurea volgar., 669: veggendo che non volea sacrificare a li dei,
volea sacrificare a li dei, comandò che fosse rovinato egli e la moglie entro la
rovinata la complessione con gli esercizi violentissimi che faceva, aveva natura di poter viver
dentro a questo studio profondamente, tanto che ho scritto da sei o sette tomi
(la qual fatica appunto è quella che mi ha rovinato). rajberti, 1-160
ora per riconquistare in parte quella salute che mi sono rovinato per voi. piovene
di natura sua il studio è colerico, che rovineria molto, si non fussi la
fussi la granda dilettazione delle varie cose che l'omo vede. giuliani, ii-265:
, ii-265: gli stravizzi son quelli che rovinano. 21. danneggiare gravemente
suo nome abbattere quella forma di governo che vegliava, mentre che i magistrati dissimulando
forma di governo che vegliava, mentre che i magistrati dissimulando fingevano di non vedere
cadendo per gli editti nella pena ciascuno che praticasse con eretici non altrimenti che il
ciascuno che praticasse con eretici non altrimenti che il medesimo eretico, consideravano che,
altrimenti che il medesimo eretico, consideravano che, praticando, per cagion di mercanzie,
, dobbiamo essere disingannati: dobbiamo sapere che la libertà non s'acquista salda e profonda
sta'attento a tuo figlio, bada che quel vecchiaccio te lo rovina. fenoglio
l'hanno rovinata per sempre, una figlia che era un angelo e adesso è peggio
era un angelo e adesso è peggio che se tosse morta. -turbare profondamente
. goldoni, iii-147: io, che, quando sento sospirar una femmina,
si sono incontrati nei suoi. io credo che in quei due occhi abbia due diavoli
e principal fondamento di questa scienza, che è l'immutabilità del diritto naturale delle
don ferrante pronosticò, senza esitazione, che quest'opera avrebbe rovinata l'autorità dell'
non si ha già tempo in quelli che riguardano lo stato, i quali se non
, somministra col suo ingegno tutti quei mezzi che possono essere atti a rovinarla. b
alcuno..., quando gridasti nerone che affaticava sé e le spie a mandarle
calunnie ed accuse... contra dione che avesse ragionato con teodote ed eraclide di
.., rovinata e deserta ogni cosa che allo stato appartenesse, consegnava agli alemanni
rassegnazione? fracchia, 154: raccontano che vi siano state gemme altrettanto malefiche quanto
per sollevarsi dal peso d'un alloggio che rovinava i suoi stati. magalotti, 9-2-284
. gozzi, i-28-23: non passò molto che, a dispetto de ^ suoi parenti
intenzione di mover loro un'acerrima lite che rovinasse il padre, la madre,
un famigerato usuraio, giuseppe levi, che... rovinò parecchie famiglie.
soffici, vi-95: una vecchia zia che un genero ha quasi rovinata passò di
, patirete dunque per questo poco veleno che quella razza ribalda mi rovini quel poco ben
ribalda mi rovini quel poco ben mobile che m'ho con tanta fatica acquistato? salvini
muratori, 9-145: i prìncipi, che ne'bisogni scannano il mercante, che
che ne'bisogni scannano il mercante, che introducono gius privativi, che impongono gravose
mercante, che introducono gius privativi, che impongono gravose gabelle agli artisti, che
che impongono gravose gabelle agli artisti, che eccedono nei ngon de'contrabbandi, rovinano
possessione di una sì importante rovincia, che si sarebbero potute rovinare le pescagioni ritanniche
pure vuole attendere a trattati si ricordi che niente gli rovina più che il desiderio di
si ricordi che niente gli rovina più che il desiderio di volergli conducere troppo sicuri
brusoni, 311: questa impresa, che averebbe potuto agevolmente rimettere sotto l'antico
39-6: ultimamente, vi furono uomini che assunsero il nome di moderati, i
più, ecco un suo stringer di mano che rovinava ogni mio proponimento. 25
la potenza vera sta altrove: nel genio che pensa o dirige, nella gioventù che
che pensa o dirige, nella gioventù che interpreta il pensiero e lo commette
all'azione, nella plebe che rovina gli ostacoli che si attraversano.
azione, nella plebe che rovina gli ostacoli che si attraversano. 26.
, lii-4-419: i francesi, con tutto che per lo spazio di tanti anni abbiano
, e volevi anche rovinar me; che non è giusto. leopardi, iii-
studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi s'andava formando e mi si
al giuoco, e non mi resterebbe che uccidermi. de roberto, 3-7:
fatto peggio a questa povera patria, che non feciono mai gli inimici. ghirardacci,
conseglio, gli ragionò a longo col dirli che il pontefice di loro assai si doleva
pontefice di loro assai si doleva, che non contenti di aversi tra di loro
non v'è sì scabrosa / lite che non si saldi: e di cavarsi /
fagiuoli, xiii-142: sappia vostr'eccellenza che quest'anno / m'è addosso tutto
, 114: fate pregare dio per noi che vi dico bene che a questa volta
dio per noi che vi dico bene che a questa volta si farà qualche cosa,
, e se non rovina il mondo credo che non ne uscirò più finché non ci
fondamenti precipitosi mi fa ricordare di coloro che muravano su le rovinate della via de'
per vizio del terreno rovinate le case che v'eran sopra, fu proibito che più
case che v'eran sopra, fu proibito che più non vi si edificasse.
rovinatìccio, agg. alquanto danneggiato; che sta per crollare (un edificio)
davanzati i-172: non guari dopo venne avviso che i numidi s'erano attendati sotto auzea
berto dice: « egli è buon pezzo che io usai in questo paese, e
, e già fa buon tempo udi'dire che uno trovò una gran botta in quella
dessa ». tutti a una voce affermarono che così dovea essere, però che v'
affermarono che così dovea essere, però che v'erano li muri a secco e certe
venne il sanctissimo ispirito era rovinato e che sarebbe bene rifarlo. machiavelli, 1-viii-116
et anco a suon di tromba comandò che tosto fosse rimossa la rovinata torre per vedere
/ ch'altro non ci è rimasto che letame, / e'povar contadini ci
degli affreschi a rilievo, rovinatissimi, che vi si trovavano e che ora son
rovinatissimi, che vi si trovavano e che ora son nel museo. angelini, 1-16
, decrepiti, più simili a rocce che ad alberi, hanno [gli ulivi]
, di abitato. -scherz. che ha perso la grazia giovanile. rime
rivedermi oggi invecchiata, / e dite poi che su le nude arene / la rovina
. a. gallo, i-2-213: che diremo poi di quei valentissimi cacciatori,
continua sul sentiero tor tuoso che entra in una gola stretta tra due file
i greci forano li rovinati, verificandosi che di tanti greci pochi o nulli vi tornarono
accumulare altre cose mal coerenti col resto che e'tratta in questo luogo; tuttavia
rovinato il signor galileo per cagione di cosa che, ben considerata, è la total
: qui... non è dubbio che faranno il possibile per separare la'regina
andonar pemon e forse si può temere che vorrà prima vedere rovinato luines.
f. vettori, 1-277: quelli che aiutono tenere lo stato in questa città
rovinato dai vizi. 8. che viene a trovarsi nei guai; disgraziato,
piacque la risoluzione al mulo, giudicando che, se il leone non avesse in lui
, e se li trova, guai! che fra carcere e multe tu sei rovinato
... « non è detto che tu sia un uomo rovinato perché non
filippo nostro è giunto qui oggi, che è venuto in poste da poggibonsi in
leopardi, iii-1087: alla mia salute, che non fu mai così rovinata come ora
l'aria di napoli, un mio amicissimo che parte a quella volta ha tanto insistito
tutte le membra sproporzionato in modo tale che pare a giudizio universale più simile ad
giudizio universale più simile ad un mostro che a un uomo, massimamente avendo tutta
vino come dalla gran quantità d'acquavite che usa di bere per digerire.
bel marito? / -trovass'io cosa che fuss'a proposito! / ma e'non
non si trova se non rovinati / che voglin moglie. a. f. doni
per adesso, e sino a tanto che durano questi moti, può sperare di
devastato il suo non meno dall'amico che dall'inimico, rovinati i popoli,
, si farà sempre più grande l'abisso che si scavano sotto i piedi, e
cose., e prima di tutto che siamo rovinati ». cassola, 2-141:
ed altrove... questa misura, che avrebbe a prima vista di che sorprendere
, che avrebbe a prima vista di che sorprendere, dipende unicamente dal pessimo stato
f f io. che ha avuto un cattivo esito; mandato o
quella quando l'avvocato ricupera una causa che sia rovinata da qualcun altro che i
una causa che sia rovinata da qualcun altro che i (dandola non s'intendeva di
di cause. porzio, 3-51: il che si confermato ampissimamente dall'esito della presente
. mazzini, 20-271: qui dicono che il ricolto è rovinato: notate che
che il ricolto è rovinato: notate che il pane, la carne, etc.
la carne, etc. costano già più che non costavano un po'di tempo addietro
: questo studio è stato tanto grande che altre volte in esso si sono numerati più
il libro di gioberti, e mi dicono che dica male di me...
male di me... ricordo che mi capitava per le mani in roma una
passi modesti, toglier via tutto quello che avea nervo. -deluso (una
ce n'è una promissione grande, che non dovrebbe fallire; ma quel di
di lassù governa i tempi. e fin che non s'è riposto (nelle sacca
allegrezza. a volte sono già quasi che fatti, e una libecciata li manda
sm. (femm. -trice). che manda in malora o impedisce lo svolgimento
impedisce lo svolgimento di un'attività; che compromette 1'esistenza di uno stato.
gue- vara], iii-57: poi che sua maestà si absentò, non solo con
marangoni rovinatoli e spegnitori e della ciurma che addosso alle fiamme gettava a bigonce un
spiumacciato letticciuolo. 2. che manda in rovina dal punto di vista fisico
e non ci vogliono pure udire, non che assolverci. -sovvertitore della logica
discorsi, cameade. 3. che reca gravi perdite al raccolto (un roditore
e nimico del fromento l'hamestre, che da alcuni vien chiamato criceto. -devastatore
4-860: tale l'impeto del turbine rovinatore che ne sorse, che ne restarono affondate
del turbine rovinatore che ne sorse, che ne restarono affondate quattro galeotte ed una
. strapiombante, erto, che minaccia di franare. ovidio volgar.
volgar., 6-364: ecco le capre che cercano le ripe e li strabocchevoli sassi
dai rovinevoli edifizi. 3. che conduce a sicura rovina economica e morale.
genovesi, 114: a me pare che non basta proibire le sce- leragini,
basta proibire le sce- leragini, bisogna che le leggi... le antiveggano,
filarete, 1-i-86: viddi un ruvinio bianco che pareva fosse la neve e così riguardando
così riguardando compresi essere marmo, di che fui molto contento. tommaseo, 2-ii-145:
alle mani. pascarella, 2-26: che rovinio. le case sono abbandonate e
: ci volle un collettore delle acque, che, condotte libere giù per la ripa
molto umana, alta, tragica, che strapiomba e dà le vertigini col suo
, i cenci si porgono a'cilindrai che li mettono dentro la pila; il rovinìo
silenzioso rovinìo di un cataclisma prima fatto che avvertito. -intensa manifestazione atmosferica.
buonarroti il giovane, 10-895: vuo'che 'n un rovinìo s'infranga l'ossa
porta. landi, 69: ma che romore sento io in casa po rima?
correre e questo rovinio non mi piace. che sarà stato? berchet, 357:
tace. allor ti scuoti / al rovinio che fan precipitando / tacque del fiume a
, congregati, or fanno / più rovinio che i quattro venti in groppo. verga
, la campanella squillante di sant'agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano
che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori
e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori in camicia, gridando: -terremoto
pomeriggio soffocante, non si udiva più che il martellare dei ferri sulla selce,
una gola, ed è il nostro nonno che parla, con voce roca di sassi
, 4-66: dava agli uomini grande ammirazione che baccio, il quale aveva già veduto
.. il rovinìo delle fedi viete che ci attorniava, prese ad innalzare senza
. -i). pittore o disegnatore che ritrae rovine di monumenti. r
sf. atteggiamento o abito mentale pessimistico che consiste nel prevedere un'imminente catastrofe;
], 3: quella profetizzante letteratura che è il 'doomwriting', la 'rovinografìa',
(plur. m. -ci). che è proprio, che appartiene alla rovinografìa
-ci). che è proprio, che appartiene alla rovinografìa. a.
essenziale. rovinologìa, sf. teoria che deduce da una visione pessimistica del presente
, 22-iv-1986], 23: pensiamo che non ci sia da essere troppo felici,
ci sia da essere troppo felici, ma che intanto la rovinologia sia sempre da condannare
, quando il nimico sì presso le fu che lanciotti colpivano ed ebbegli consumati, rovinosamente
calandra, 389: molti soldati, che correvano rovinosamente verso il mezzo della piazza
esser sostentamento della vita, perciocché molti che si veggon privati del sussidio di essa rovinosamente
dirotto. savonarola, 8-i-176: innanzi che io mangi, io sospiro e il
come di un'acqua e di un fiume che descenda da alto rovinosamente. firenzuola,
g. gozzi, i-26-235: avreste detto che fosse gennaio, che fioccasse la neve
: avreste detto che fosse gennaio, che fioccasse la neve e borea venisse giù da'
tanto fiera e continuò per tante ore che, venuta rovinosamente per terra la maggior
rovinosissimo). violento, impetuoso, che ha una grande forza d'urto e
sotto il sasso per pigliar e pesci che sotto a quello entravano, venne la piena
danno ai seminati; son le piogge rovinose che li abbattono. bacchelli, 1-ii-61:
destruzione di tale cittade dessi alle genti, che venire doveano, lunga materia di ragionare
fante era bisogno, volendosene andare, che scendesse, della quale molto dubitava di
signore iddio: io vivo, però che quelli che abitano nelli luoghi rovinosi cadranno
: io vivo, però che quelli che abitano nelli luoghi rovinosi cadranno per lo
lo coltello;... e quelli che sono nelle fortezze e nelle spelonghe
porcacchi, i-325: i barbari, che seguivano scompigliati, entrarono in gran paura
, 6-290: non e poca vergogna che non si faccia cosa alcuna per rendere
bacchelli, 2-61: col viottolo rovinoso che c'era allora, anche la settimana prima
così sono ruvinosi. 3. che scorre precipitoso, trascinando detriti o erodendo
] entrano dentro parecchi fossati rovinosi, che menano di gran sassi e ghiaia grossa.
, profondandosi fino a aspro alveo biancastro che pur nella sua aridità minacciava le rovinose
mio ardir l'aspra memoria, / più che il presente danno, oggi m'attrista
. algarotti, 1-ix-340: fiume talor che per romita vena / fra sassi e
dell'alto cielo abitatrici eterne, / che fendon rovinose i spazi immensi / compiendo
facciate di palazzi. -figur. che provoca danni e disgrazie. sergardi,
, 1-89: come se il cielo, che tien chiusi i lumi / ai nostri
di corte e vanaglorioso ch'a uomo che 'ntende d'insegnare la verità a coloro
vi sono cadute più rovinose di quelle che fanno gli dei. cesari, 1-2-305:
.. a simone la virtù diabolica che l'avea levato e tenuto fin colà su
progetta un rovinoso crollo. y che è sul punto di crollare, cadente (
di abbandonarci a quel bistolfo cencioso, che, ostentando due pezzi di cannone di
ch'egli era, non con altra guarnigione che della sudiciotta moglieria pretendea saluti dalle nostre
e pomici e arse materie chiaramente par che il dimostrino. temanza, 17: quindi
passali, i di cui fornici, che reggevano la già descritta piramide, erano sostenuti
aperto. leopardi, 887: ponghiamo caso che uno m'invitasse spontaneamente a una sua
, 7-167: nel gran chiesone rovinoso che « una domenica 0 l'altra » diceva
schiaccia tutti come topi » non c'erano che i due malati e la loro compagnia
capellatura coperte di cenere potete ben accorgervi che qui fu troia. -figur. mortale
sì, anima mia: ancor dopo che sarò polvere, tornerai ad abitare questa non
tant'oltre può giugnere un tale sconcerto che l'anima stessa sia costretta ad abbandonare
fortemente e rovinosa, con seguirne qualla che morte chiamiamo. 6. adirato
. m. zanotti, 1-8-11: certo che allor che il rovinoso achille, /
. zanotti, 1-8-11: certo che allor che il rovinoso achille, / troia,
duca rammollito. 7. che corre il rischio di dannarsi, di perdere
buti, 3-803: spesse volte addiviene che li fanciulli rovinosi, quando la balia
co la mano. 8. che preannuncia o provoca conseguenze dannose, funeste
quali apparecchiano li ciechi agguati alli uomini che sono posti nella sovrana felicitade, per
rovinare dall'altezza del sommo stato, mostrano che siano molto da piacere quelle cose le
il giovane, i-197: i cavalier, che fur qui dianzi / in contrasto fra
appena sul trono e non altro respirando che guerra, [il re di svezia
in certi scandali di qualche corte, che seco traevano effetti rovinosissimi, ad infrenare la
animo uguale al pericolo, diè a vedere che maggior virtù risplende in chi serba costanza
a difender se stesso nell'avversità, che in chi assalta altrui con impeto nella
] imporre con la forza una civiltà che ha vizi ben più rovinosi della barbarie
di sviare con una spavalderia i sospetti, che temeva rovinosi, sulla sua sanità e
frusoni, 4-i-275: quando si pensava che eglino dovessero con l'awantaggio del vento
. mazzini, 32-131: v'ho detto che in un giornale tedesco hanno messo fuori
in un giornale tedesco hanno messo fuori che quel de boni, stabilito a losanna
, è spia dell'austria? e che scrive per spingere gl'italiani a moti
imprudenti e rovinosi? 9. che comporta una forte perdita economica. navagero
a baratto, lo fanno in modo che è rovinoso per chi ha che fare con
in modo che è rovinoso per chi ha che fare con loro. frachetta, 202
trascinano innanzi con imprestiti rovinosi e provvedimenti che nuocciono all'avvenire senza invigorire il presente
seguita dall'italia nei riguardi della francia che importava bestiame dalla sardegna prima dell'87
prima dell'87, non ci stupiremo che l'economia agraria dell'isola abbia avuto un
edizione illustrata dei 'promessi sposi'del 'qo che gli costò una perdita ingente e l'incendio
donna sola. 10. che è sul punto di dissolversi, d'andare
le cose dette... noi proveremo che tutte appoggiate sono a troppo deboli e
morte. pellico, 4-113: confidava che la mia debolezza di polmoni fosse già
altro dì non avendo io più considerazione che si bisognasse, menando meco a spasso
sole de'più caldi e de'più rovinosi che siano stati questo anno...
risoluti si sbandarono: ciò vuol dire che ponendo innanzi all'arte delle preoccupazioni che
che ponendo innanzi all'arte delle preoccupazioni che le sono estranee essa si intorbida e i
evidenza i pensieri. quest'arte, che fu sempre stimata una delle più singolari
« a volere uarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci en rovire
en rovire un vergonello di ferro e che sia tondo, di grossezza d'una
. (arovito 'arroventato'), che continua il lat. rubere 'rosseggiare, di-
disordinata, confusa e affannosa di oggetti che implica un loro spostamento casuale.
in tanto rovistaménto di scaffali trovare qualcuno che le storie dei suoi soggetti preferisce inventarsele
ascoso; nulla può tanto essere occulto, che questi ivi non pongano gli occhi e
o magazzino o buco o ripostiglio / che voi non rovistiate e non guardiate.
, sbalorditi, travolti in mezzo alla folla che rovistava in ogni cantuccio la miseria della
misi a rovistare alcuni fogli polverosi e giallognoli che vi si contenevano. faldella, i-5-85
egli rovista i libri dei conti, scopre che potrebbe con metà spesa vivere altrettanto bene
le biglie di vetro, si disse che oggi non sarebbe andato a giocarle.
. svevo, 8-724: nello stesso modo che l'ira del joyce cittadino mi ricordò
quante volte mi hanno aperto uno forziero che ho meco in nave e quella valigia,
, e rovistato e voltomi sozzopra ciò che io vi ho dentro. siri, x-942
attentamente. pavese, 4-309: accadde che l'io, quell'io che mi vede
: accadde che l'io, quell'io che mi vede rovistare con cautela i visi
. giudici, 9-16: gli occhi / che mi rovistano sotto i vestiti e la
le loro piccole zappe il ciglio d'erba che rimane tra un solco e l'altro
la matassa degli stoppini, non omesso quello che aveva mezzo consumato, un mozzicone di
, chi sa quanta roba può trovare, che nuovamente sia ai gusti delle mode presenti
mode presenti e possa servire all'ufficio che si vuole, senza rattopparla e rimondarla?
l'antico tozzo di gioia, malinconico scavatore che rovista nelle macerie della sua casa.
senza neanche chiedere con permesso, più che da padroni. alvaro, 5-106: monsignor
18-19: e'non ha altra / faccenda che andare a rovistiare / nella volta di
benzina? ma chi ha mai detto che ci vuole la benzina per far camminare
fermarsi su un piede nudo e sporco che immediatamente si ritrasse, come vellicato.
rovistare, così ardente il distruggere, che taluni libri scomparirono affatto, come il
se tu darai una rovistata a tutto ciò che finora s'è vagliato, certamente non
s'è vagliato, certamente non troverai altro che novità. = deriv. da rovistare
arbasino, 7-53: rincresce... che il coro canti, e tantissimo,
rovistatóre, agg. e sm. che fruga instancabilmente; che cerca in modo
e sm. che fruga instancabilmente; che cerca in modo disordinato o casuale.
siepe grossa intorno al detto orto, che gira braccia 400, d'allori, fichi
ridurre uguale. magazzini, 4-33: arbusti che fanno fiori pe'iardini, come agnocasto
salvini, v-5-intr. -i: or che non si sente più sulle tavole il
comisso, v-315: il ballatoio, che mi era stato tanto caro per prendere
le vene ine respondenti, in forma che gli umori mai più trarre non vi possino
: 'rovito': rovente. 2. che scotta. - anche al figur.
mandato a sua maestà cattolica, aveva scritto che bisognava gustare questo calice amaro e ingollare
rubus (rubus fmticosus e caesius) che ha fusti aculeati, foglie alterne picciolate
rovo, quando elleno sónno giovanelle, che non possono pogniare. landino [plinio]
. boiardo, cvi-514: dite, che seti voi gente lunatica, / che
che seti voi gente lunatica, / che andati intorno me facendo rotoli / per questi
sfondando forteti irti di marruche e di rovi che gli strappavano brandelli di tonaca e di
rovi e degli arbusti era così folto che il sole stesso pareva giungerci in brandelli
la guida si diresse verso un rovo che pareva impenetrabile, e v'entrò,
di rovi. -con riferimento al cespuglio che mosè vide bruciare senza consumarsi, secondo
fu quando il rovo ovvero il spino che moises vide ardere, e non peggiorava nulla
ardesse. diatessaron volgar., 302: che morti resurgano, non avete voi letto
126: il rovo canino è uno sterpo che cresce in albero assai maggiore del rovo
. carena, 2-289: il rovo che produce i lamponi è coltivato in luoghi
v.]: 'bacchette di rovo': che si raschiano per fame graticci da seccare
ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni che si erano assopiti nella cenere, e
2. figur. difficoltà, dura prova che l'uomo affronta nel corso della vita
vita e scenderemo all'inferno perfettamente convinti che gli italiani sono un popolo vecchio.
.: « fra gli aggrovigliati rovi fa'che il tuo sangue spilli per la gioia
il piacere, corona vermiglia del sole che mai non si ferma ».
quando poso il capo sur un guanciale che credo d'aver trovato, ecco di
altro c'è a fare! e poi che guanciale è cotesto? non vedi che
che guanciale è cotesto? non vedi che è imbottito di rovi? ».
falconeria volgar., i-1-101: alli porri che abia [il falcone] nelli piedi
viene dal greco, cioè da trochos che significa rota... per che in
trochos che significa rota... per che in questo instrumento sono le rote quale
. soderini, ii-287: la robbia, che i lombardi rozza addomandano, ama terren
, 27: se vostre signorie desiderano che el paese allo intorno non sia scorso da
modo: e la maggior parte delle bestie che si prestano a vettura son restìe,
p. fortini, 1-29: avedendosi che il cavalcatore non aveva speroni, cominciò
sfasciato e tirato da certe rozze spallate che avea pigliate a vettura. marino, xii-544
turino con una rozza sotto di non so che razza, guercia d'un occhio e
a tutto lo squadrone della sua cavalleria che cacciassero tosto i nostri quattro muli d'
i nostri quattro muli d'una stalla, che ne avrebbe capiti otto, per alloggiarvi
7-331: oh! la bella mula che avete, fra giuseppe! la vai meglio
meglio di quelle quattro rozze magre, che non hanno nulla da trebbiare né da
». jovine, 2-235: sentiva che la bestia rallentava l'impeto del galoppo
troie, rozze e belle trane, / che fanno della chiesa piazza e scuola.
pensava egli alzandosi... « che il rignor conte mi sbarazzi della sua
sbarazzi della sua rozza di moglie, che piglia il morso e mettemi fuor di
ronzini attaccati al tramway della letteratura periodica che ha da trasportare il popolo per bene alle
, 342: non c'è buon cavallo che non doventi una rozza.
birocci certe rozzelline maghere e strutte, che penano a cavarli di quelle male fitte
bresciani, i-i-xiii: il corriere gridava che quel cavallo era una rozzaccia poltra.
-. cavarono la statua di marte, che era un uomo a cavallo, di
la ferita. agostini, 76: come che se colle mie mani mi avessi a
uso e magistero delle mecaniche tutte, che, se bene il tutto rozzamente adempisco
della lira (benché creder si debba che lo strumento fusse rozzissimamente fabbricato e più
autore degli 'anedoctes des beaux arts'racconta che nella grecia è in molta venerazione la
venerazione la memoria di un luca eremita che avea rozzamente dipinti alcuni ritratti di nostra
, ben connesse e durissime, tuttavia sembrava che dovesse cedere al contatto delle dita,
seguito si prende la feccia rimasta, che si fa riscaldare, vi si aggiungono due
si aggiungono due once di vitriuolo romano che vi si unisce bene, e se ne
: friulani,... lasciate che io vi chiami rozzamente furlani come nel vecchio
rozzamente furlani come nel vecchio dialetto veneto che qui vige. -in modo approssimato
pur in dui lochi mostrò l'effetto che potea far in noi la bellezza che veggiamo
effetto che potea far in noi la bellezza che veggiamo ne'cieli. paleotti, l-ii-225
ne'cieli. paleotti, l-ii-225: dichiarati che li siano almeno rozzamente gli articoli della
, intendere l'evangelista san luca, che chiama augurio di felicità sì gran cumulo
passioni prepotenti, sbozza rozzamente qualcosa che diventerà il contenuto dell'arte di un
perché ogni relazione dell'indugio è quello che non è, e non più o meno
paese sì barbaro né così rozzamente educato che non mi debbano esser venuti a notizia
e cominciò sì rozzamente... che villani, con le facce tinte di fecce
mascardi, 2-378: s'io narrerò che la vergine penitente rozzamente vestisse,..
periodica milanese, i-182: non è vestito che da un panno rozzamente cinto alle reni
tolto via da i preti, con dire che quella figura non aveva decoro né aspetto
popolo. 4. in modo che manifesta la rozzezza dell'animo, del
domenichi, 2-72: domandava dante un contadino che ora fusse, il quale rozzamente rispondendogli
ora fusse, il quale rozzamente rispondendogli che era ora d'andare a dar bere
bestie, gli disse: « tu, che fai? ». brusoni, 1-211
. giuliani, ii-212: gliel dico io che l'è una screanzata, e quando
un hegel, lo stesso brutale controsenso che fra i cristiani del secolo xviii e la
nievo, 427: già è qualche tempo che sulle bandiere di francia la gloria ha
preso il posto della libertà! « e che volete farci? » sciamò rozzamente lo
ruzamente, come sore, te esortano che te debi pietosa degnare per tuo fedelissimo servo
, inafia co'liquidi zampilli l'erbe che rozzamente l'ingemano. = comp
fiera del mondo, trovar certi mercatanti che lusingano quando comprano e rozzeggiano quando vendono
, a giudizio vostro, 'contraccambio', che forse è molto più proprio di quello
pubblico abbastanza speciale, roz- zetto anzi che no, ma vivace e numeroso.
. cmi, 207: non odi tu che questo poveraccio, / poi che gli
tu che questo poveraccio, / poi che gli è stato fatto star da quella /
tancina a sessanta / scudi in una catena che la gli ha / tratto di mano
spinto fuori / in giubberei, fingendo che 'l marito / fusse tornato inaspettatamente / a
, o per la rozzezza della pietra che diressimo mazzinio assai grossolano o per il
mazzinio assai grossolano o per il poco che dice, fu trascurata. delfico, ii-405
sua forma, sia per la eccessiva semplicità che lo privava fin del cassetto. moravia
motivi ricusò le morbidezze di quelle piume che le aveva appressate alma- rico e si
e si sodisfece della rozzezza di quelle fiondi che povere di vigore erano solo scherzo dei
rozzezza e ignobilità di quell'umore copioso che viene dalla pianta selvatica, che non
umore copioso che viene dalla pianta selvatica, che non si può sfogare e trasfondere altrove
. leone ebreo, 329: interviene che l'anima di uno conosce facilmente le
la quale non lascia lucidare la tenebrosità che lei causa ne l'anima.
citolini, 2-3: e'seguirebbe ancora che de la lingua latina medesima quella antichissima
fusse più nobile e conseguentemente piu da seguire che quella del secol buono, tutta piena
mio dono, umile per se stesso, che non può asconder la sua rozzezza.
... di goder quel privilegio che a scrittore di cose rustiche si concede
questa mia lettera, dalla quale conosceranno che ho scritto più occupato che ozioso.
quale conosceranno che ho scritto più occupato che ozioso. bettinelli, i-145: il
con rozza e volgare semplicità certe cose che richieggono volgarismo e rozzezza. lanzi, 1-1-117
la dettatura aell'epitarao scuopre una lingua che incomincia a uscire dalla rozzezza. foscolo
gran cuore, e quando dipinge demostene che muore spregiando le minacce e le promesse dei
questa. savinio, 22-343: quello che pensiamo dei dialetti lo abbiamo detto più
pubblicare ancor una di quelle lettere volgari che, tolta l'esteriore loro deformità e
non mancano... di grandi ingegni che, affascinati dalla perpetua e non mai
interpretandola manchezza di scelta e rozzezza anzi che no. muratori, 7-ii-11: pertanto è
muratori, 7-ii-11: pertanto è da dire che per inganno e per altro abuso cominciarono
i nostri maggiori a chiamar 'gotico'tutto che avea colore di barbarie e rozzezza,
riserbato a francesco petrarca con ispezieltà, che con altri valorosi spiriti nel decimo quarto
rozzo sì, ma di quella rozzezza che cominciò a prevalere sul fine del '300,
, occorre appena rilevarlo, di scultura che, nel proprio arcaismo, serba anche qualche
anche qualche cosa di rustico, senza che con ciò voglia alludersi a spiacevole goffaggine
vuoi sempre mutare n nome a tutto? che vergogna! che insino alle femmine,
nome a tutto? che vergogna! che insino alle femmine, in iscambio di dir
, signor esopo, dategli ad intendere che queste cose s'usan fuor di questa
di fissar con un qualche nome gli oggetti che lo interessano e di farli conoscere agli
nella sua rozzezza aiutarsi con altri mezzi che con quei due di cui la natura
questa superba avidità mi insegnava artifici tali che non che i baci e le lascivie premeditava
avidità mi insegnava artifici tali che non che i baci e le lascivie premeditava, ma
istoriate a quadroni di gure naturali, che esprimevano le battaglie alle quali dovevo accingermi
volume pertinente alla umana oblivione (quale che essa si sia), co'suoi
col sudor non compri / offriva all'uom che in semplice rozzezza / vivea securo.
gusto a quella vernice di falsa gentilezza che la civilizzazione ha dato agli altri popoli.
uomini tra il volgo e tra quelli che nella rozezza dell'intelletto sono cresciuti,
sulla indifferenza culturale del vasto strato di popolo che ancora se ne pasce.
abitudine di una certa sbrigativa rozzezza, che corre come verso la stazione e la banca
è tanto suaviloqua e prestante, / che può ad ogn'inscio la rozezza pellere
ove apparir dovea più vota, / che da rozzezza e povertate involti 7 nulla
involti 7 nulla appreser da quei che dopo acerbi / studi e lungo vegliar divenner
tu, non d'altri fregi adorno / che di tua propria e naturai bellezza,
e rispondono con poco amore a coloro che non vogliono esaudire. vico, 4-i-274
ignoranza ed è propietà di natura umana che chi non sa sempre dubita. muratori
bruta degli istinti (e il comportamento che ne deriva). s. agostino
a questo primo carattere opponsi la rozzezza che fa primeggiare l'atto sulla poesia dell'
'mars', dio degli agricoltori, prima che accompagnasse il carro del capitano vittorioso;
dei canti trionfali è causa, più che altro, questa origine. -approccio
moretti, iii-584: non si poteva pretendere che un artista facesse all'amore al solito
alla rozezza e dapochezza di quei primi che a caso senz'alcun'arte vivevano e alla
e alla sapienza e accortezza di quei che successero, dotati di molte arti e scien-
sistema mondano fu tramandato ad omero: che 'l cielo si sostenesse sopra sì fatte colonne
m. zanotti, 1-9-171: quello che tra noi si dice della rozzezza e della
, credetemi, una frottola sparsa da quelli che misurano la gentilezza d'un paese dalle
, è così contraria al commercio civile che malagevolmente un one- st'uomo, educato
1-87: così non lo è pure che il gusto dominante si diparta mai da questa
attenzioni, certe cautele, certe consuetudini che possono parere superstizioni, superfluità, rozzezze,
ai semplici e severi costumi dei provinciali, che chiamò 'rozzezze'. settembrini [luciano
[luciano], iii-1-237: sai quel che penso per issione? non punirlo affatto
agg. (superi, roggìssimo). che presenta una superficie scabra, rugosa,
porosa o, anche, bitorzoluta; che non è stato sottoposto a rifinitura e
, i remi / diventarono i rami che dal bosco / si portavano allor frondosi e
e lavoravano delle pietre quelle faccie solamente che andavano una sopra l'altra, lassando
.. mi parvero assai più belle che buone,... con una scorza
rozza colonna col petto tutto sparso di sangue che gli era uscito dal gorgozzule piagato.
, tanto gentili, morbide e delicate che appena le miniature più fine possono fare altrettanto
; irto di punte (i ciottoli che lo ricoprono). ramusio [godoy
precipizi e dall'altra il sasso tanto rozzo che non potevano 1 cavalli fermarvi i
le macchie. -bugna rozza: che ha la superficie scalpellata. citolini,
gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si dice asprone, specie
macerata con l'arena e col marmo che si pon sovra alle rozze mura o col
troppo rozze, troppo strette, / che chi v'entra mal discerne, / se
fortini, iii-494: non altra pelle intendo che più dura sia perché, essendo l'
di stoppa e simigìiante un altro panno che teneva al collo. felice da massa
il dicitore in toga roza a bardosso che in cotta lasciva da meretrice. tasso,
ruvido velo. girolamo leopardi, 2-48: che importa quivi se 'l mantel ti
e quasi caricate su i cameli, che a pena ebbi un panno rozzo da stendergli
10-ii-81: la maggior parte di quei che volevano uscire sortirono travestiti, facendosi strada
dei poveri, si sa, bisognava che presto imparassero a sentire le durezze della vita
, mi conferivano un'aria di povertà che avviliva non poco il mio scontroso orgoglio.
i convitati stiano più allegri, ancor che le vivande siano roze e semplici.
nostri passati, troppi più si troveranno coloro che dagli aspri e rozzi nutricamenti sono in
nutricamenti sono in gloriosa fama venuti, che quelli che nelle morbidezze sono stati allevati.
in gloriosa fama venuti, che quelli che nelle morbidezze sono stati allevati. beicari
, lxxxviii-i-239: se 'pensier tuoi, che son di grazia grassi, / e
pane, / quest'è l'umiltà tua che sì t'abbassi. -imbandito in
e di sì vivi intagli chiare / che tutte altre opre sarian roze e morte
rozze case tomàr cantando, sicuri / che seguino effetti degni de'preghi loro.
loro. allegri, 158: donde è che sì mi quadri / il sol del
rozzo, semplice e sottile, / che a me par sì gentile / ch'i'
pisa? oliva, 147: può dubitarsi che non avvenga un giorno a noi ciò
non avvenga un giorno a noi ciò che seguì ne'princìpi della pittura, alle
queste sì rozze e sì scon- cie che, prive degli ultimi lineamenti, esponevano agli
tosto massa dì ombre e di linee che figura o d'animale o di uomo.
grande, tanto rozza e mal formata che sembrava la barca di caronte. fagiuoli
essere ringiovanito. lanzi, i-4: ciò che si fece in quegl'infelici secoli non
1-i-1328: li precedeva un ragazzo, che trainava un rozzo slittino. -rustico,
natali. goldoni, ix-460: rammenta che chi nacque in rozza cuna / esser
grato non sa. 10. che si presenta informe, caotico, privo di
: l'attività economica sarebbe la materia che cerca nella politica la sua forma: fenomeno
sua forma: fenomeno rozzo e sfuggente che si tenta di conoscere attraverso leggi di approssimazioni
mi, rozzi ugualmente, e che ne l'uno dal sansovino s'intagli
e ne l'altro non conosceremo tantosto che la bellezza di venere non si fa da
si fa da quel marmo, vedendosi che l'altro suo pari non è sì bello
lo scarpello fuorché rimuovere alcune scaglie importune che parzialmente gliela nascondevano. e. cecchi
più i rozzi cammei tutti d'un pezzo che gli eleganti mosaici. 12
, 441: vittore grubicy mi raccontò che allora segantini, quasi analfabeta, rovinava
i quadri con una rozza firma, tanto che si decise, davanti al notaio di
bu- meliana. 14. che si produce spontaneamente, senza intervento dell'
spontaneamente, senza intervento dell'uomo; che nasce e cresce senza essere coltivato (
centurione, xxx-10-271: felice il prato che il suo volto vede: / convien
il suo volto vede: / convien che il rozzo manto in tutto spoglie / e
drappel veggion raccolto / coro di donne che, ballando, preme / col piè
imbriani, 2-222: languido smorto fior che, in questo rozzo / clima,
b. tasso, ii-244: basta che questo fiume, / questo ciel,
sergardi, 1-119: più degna saria che nel diamante / scritta fusse la barba di
rullo ci disse in guise tante, / che i rozzi peli intrigano fra i stecchi
da quelli agricoli (le mani); che ha gesti brutali, tocco greve.
pare forse di tanto dono, / che s'ella da rozze mani, se 'n
della polve di rustica fatica / pria che tu spregi, lascia ch'io ti dica
tutto il corpo sì bene proporzionato, che tra l'altre mostrava dignità sanza alcuna cosa
quaglia? 19. non civilizzato; che ha cultura primitiva e rudimentale, ignara
latini, xxviii-142: vogliendo tulio dimostrare che eloquenzia nasce e muove per cagione e
a siena... al tempo che la città era ancora rozza. p.
con la più onorata e solenne pompa che la veneranda semplicità di que'rozzi tempi
ascose / e quelle rozze genti, che disperse / eran per questi monti,
da chiarissimi uomini o veramente da coloro che la rozza antichità nella prima gioventù del
nacquero tutti liberi, ed è verisimile che, ancorché rozzi, procurassero di conservarsi
vulgo, sembra degna d'esame l'opinione che meglio si provederebbe alla pubblica sicurezza,
giordani, viii-9: non ci piacerà che anche fra noi si deponga dal volgo
e primitivo (la vita); che deriva dalla semplicità e dalla primitività della
ancora la rozza onestà degli antichi, non che veduti avessero pappagalli ma di gran lunga
. secchi, prol.: dapoi che gli uomini, nobilissimi spettatori, cominciarono a
la famiglia è ricca, / ed essa che di mondo un po'n'ha visto
pellico, 2-195: restano i titoli superbi che cola si dava: donali parte al
rozzo dei tempi e parte alla calunnia che li ha esagerati. balbo, i-91:
san pietro e quella di san paolo che durò fino agli anni nostri. e la
magnificenza dell'ultima basterebbe sola a provare che, se son sognate le donazioni di
e. cecchi, 8-117: un genere che attira 1 preziosi, i raffinati,
apparve / e rozza sì la santità che parve t dalle fiere apprendesse ad esser
soltanto in quanto primi. 21. che, essendo dedito a vita rustica, pastorale
estraneo alla cultura da essa espressa; che ha mentalità semplice, ingenua, improntata
e salva- tico s'inurba, / che ciascun'ombra fece in sua parata. boccaccio
boccaccio, i-199: chi sarebbe colui che prima non volesse una reina discesa del
reina discesa del sangue degl'immortali iddii che una rozza femina usata ne'boschi?
del vago rossegiar de l'oriente, / che a poco a poco su nel ciel
mio lettor preclaro, / se advien che 'l verno monsenise cali / giù per la
concedere [alle fanciulle]... che sonino il cembalo, che cantino colle
.. che sonino il cembalo, che cantino colle rozze foresi, che menino
cembalo, che cantino colle rozze foresi, che menino colle semplici villanelle la ridda e
: sul campo il più rozzo villano che bada alle sue faticose mansioni è puro ed
codardo ed il più rozzo / satir che ne l'arcadia ora si trovi. dottori
alti stupori, / né già fuor che d'un tronco avean sembianza.
. / e con la man, che guardò rozzi armenti, / par ch'i
di sampogna umile. 22. che è di origine umile, di condizione sociale
subordinata. boccaccio, 1-i-118: certo che tu appena o bruto, riformatore della
ringraziò iddio e tutti li santi del cielo che ad una persona bassa e rozza come
della gente minuta e rozza fu facile che si passasse al culto. sacchi, 1-16-20
mamiani, 3-31: più cose, che notammo qui sopra intorno all'attività e
allora 'signorina'e 'delica- tina', e che s'era sprecata a sposare un mugnaio,
per le mani, sì come colui che mi vivo all'antica e lascio correr
., i-g- 133: incredibile è che cristo risuscitasse in carne e con la
in cielo;... incredibile è che li uomini vili, bassi e pochissimi
: ho presa alquanta calamità, condolendome che nostra impromesa totalmente deliberasse che dal mio
, condolendome che nostra impromesa totalmente deliberasse che dal mio infimo e razzo inzegno reu-
anni mi rendei, / sanza te che sarei? / inculto, rozo, misero
nondimeno da frate girolamo savonarola fu persuaso che parlava con dio. delminio, 11-86:
, 11-86: chi è sì rozzo che, leggendo alcuna composizione, non cerchi
, 3-26: non dobbiam già pensare che aristotele fusse sì poco astrologo, anzi
astrologo, anzi di giudicio sì rozzo che stimasse il corpo lunar non esser alto
lunar non esser alto da terra per più che per dieci, anzi per nove semidiametri
la gente rozza e alle novità pronta e che, essendosi sottratta alla ubbidienza del vescovo
altrui. cesarotti, 1-xix-92: donna che ognora al ben popputo seno / abbeverava 1
trovato provvisto piu d'una certa esperienziola che serve alle spese minute della vita.
quelle sue maniere semplici paesane e strepitava che la era una rozza provinciale e che
strepitava che la era una rozza provinciale e che non capiva la moda. calandra,
: le disse tutte quelle amorevoli parole che il suo rozzo, ma buon cuore le
rozza trova frasi stupefacenti, ed è questo che il più delle volte inganna gli uomini
scuola. rosmini, xxvi-263: conviene che il confessore istruisca il rozzo e dell'
l'offesa atrocemente. 24. che ha un'intima, innata grossolanità, volgarità
(una persona, l'animo); che nutre ed esprime unicamente sentimenti elementari,
più nobili. -per estens.: che non conosce la buona creanza e si
buona creanza e si comporta villanamente; che ha modi brutali; arrogante, violento
essere non di casa nobile, che gli dava tanto più invidia, ed alla
invidia, ed alla sua natura rozza, che era, da chi aveva a
e il più rozo / uomo che si manezzi. i. pitti, 2-133
, con non manco soddisfazione popolare che dispiacere loro. m. zane, lii-14-416
rato, 10-iv-120: fu cosa meravigliosa che pichot, benché tanto rozzo et
conosceva l'abbon dante materia che per un eloquente offizio aveva una rozza
lingua. goldoni, x-3: credete voi che amar io possa / un uomo
come lui, rozzo, sgarbato, / che non ha diritto né rovescio?
e generalmente il volgo non si può tenere che in simili circostanze non gridi al
contile, 2-4-21: co 'l diavolo che ti porti, rozza carogna.
donne, 1-6: sono aliquante femmine che per la grandezza dello instramento suo all'operazione
m. zanotti, 1-9-116: io temerei che, dove voi avete mandato a me
volgarità, scarsa sensibilità estetica (o che ne deriva, costituendone la manifestazione esteriore
questo perfido e ingrato col darli quel castigo che meritato hanno i rozi suoi portamenti.
va imputata così gran parte del rozzo costume che suole intercedere fra gli abitatori delle campagne
e aspra pazienza è quella di alcuni che, mostrando ad altri i parti de lo
ti sembri io villana, / pur che l'onore e l'onestà gradita / io
di quella bontà pronta e quasi rozza che hanno i caratteri semplici. -lontano dalle
gentili altra sorte di giuoco non s'usa che quello degli scacchi al costume degli antichi
281: abbiamo noi guerra insieme? oh che rozza carità sarebbe la nostra. salvini
un re tutto rozzo e tutto fiero, che non parlasse né trattasse mai che di
, che non parlasse né trattasse mai che di arme e di combattere. martello
martello, 6-ii-468: buon per me che, rozzo nato, educato altarmi,
di hamadan dirò a v. s. che è città grande assai e popolata,
iv-104: seguitò biasimando la presunzione di coloro che siccome tutte le ricchezze così tutte le
io non vorrei. 31. che ha un aspetto ferino (una persona)
ai libertade espresso. 33. che è alle prime armi in un'attività,
, non ne padroneggia tutte le risorse; che ne ha conoscenza e pratica elementare;
rozzo nelle cose del comune... che non conosca che nella tua vita e
comune... che non conosca che nella tua vita e nella tua guardia si
provati o vero pedoni, con coloro che sono rozzi o vero di più bassa
secondo la forma di sancto paolo, che dice ch'egli faccia del corpo suo
porto, 1-32: non so come vogliano che di gente rozza e inesperta e la
detti non giannizzeri ma azamogliani, che vuol dire giovane nuovo e rozzo.
all'autorità d'uomini cotali quella riverenza che dèe rozzo discepolo a gran maestro.
materno zelo / la vigil donna, che la rozza prole / addestra e all'aspro
veduti in una luce troppo siderale, che mi abbaglia. e invano ricerco il rozzo
malatesti, 1-173: piacciavi a me, che so'rozo e ignorante / respecto a
vede, o si crede di vedere, che virgilio da sé fosse sì rozzo della
fosse sì rozzo della sua arte poetica che egli credere non si potesse altrimenti poetare
credere non si potesse altrimenti poetare, che facesse omero. del bene, 63:
dal peloponneso, tenea più con l'autorità che con 1 imperio di quei luoghi il
men di questo spero d'esser lodato, che il meglio ch'io posso ho provisto
posso ho provisto, con la parte che ora si pubblica, alla fama del
. beni, 84: di qui è che il petrarca, tuttoché nascesse in quell'
così gradatamente più esteso sino a colui che abbia la più fina sensibilità dell'udito
: diss'ei: « convien però ben che tu la- scie / li rozzi rimator
di cavalli,... avendo inteso che a napoli era buon mercato di cavalli
di niuno potendosi accordare, per mostrare che per comperar fosse, sì come rozzo e
trasse fuori questa sua borsa de'fiorini che aveva. finiguerri, 97: egli
pedate ». erizzo, 3-11: uno che sia in giovanile età malagevolmente potrà essere
. porcacchi, i-292: alessandro commandò che si facesse la tagliata d'alberi e
educato non può piacere se non quello che si conforma precisamente colla sua abitudine attuale
rozzo e poco pratico amatore, / che molto meglio a combatter scassetta / ch'
. sansovino, xliv-160: caso poi che la tua donna fusse rozza negli amorosi
rozza negli amorosi piaceri, tu amante, che le sei dato per suo cultore,
mezzi indirizzarla a quella bella strada che l'altre calpestano che hanno in così fatte
bella strada che l'altre calpestano che hanno in così fatte cose giudicio.
i-86: 0 non men falso nel cuore che negli argomenti, pensate voi forse che
che negli argomenti, pensate voi forse che, bench'io -sia roza e 'nesperta,
1-i-17: supponi, arbace, / che scelga a suo talento il caro oggetto /
suo talento il caro oggetto / un cor che s'innamora? / nella scuola d'
la più bestiai o trista damigella / che mai servisse dentro ad osterìa. buzzati,
de mia materna lingua te dispiace, che non il fiore del mio inculto e
i-778): al mio proposito dico che ogni istoria, ancor che scritta fosse ne
proposito dico che ogni istoria, ancor che scritta fosse ne la più rozza e
ne la più rozza e zotica lingua che si sia, sempre diletterà il suo
di se stessa, percioché la conoscenza che ha il lettore delle altre lingue gli
, lassando tanti altri davanti al petrarca che di tempo in tempo e nuove ed esterne
esterne voci portandoci e riformando di quelle che ci erano già portate, di rozzissima
2: se in somma sia egli vero che solamente la lingua del boccacci e suo
plebe? bonghi, 1-166: una lingua che non potesse prestarsi a stili diversi.
36. privo di pregio stilistico; che non si eleva al livello alto,
mia come se'rozza! / credo che tei conoscili: / rimanti in questi boschi
a chi ti legge: / di'che d'amor la legge / così fa sempre
ascoltanti alberi et a quei pochi pastori che vi saranno, racontare le rozze ecloghe,
vena uscite. pasquinate romane, 344: che debbo far? consigliami, o pastore
non sia profittevole, via più quelli che dàn precetti della lingua. b. davanzati
sanno dell'antico, e niuno credo che sia sì all'antica che lodi celio dove
e niuno credo che sia sì all'antica che lodi celio dove egli è antico.
antico. tasso, 7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente / umil
zuccolo, 1- ded.: so che questi rozzi e mal tessuti 'discorsi'dono
principio rozissimo, e si trova scritto che maometto si servisse per stenderlo d'un
ignorantissimo. parini, 291: voi, che sparsi ascoltate in rozzi accenti / i
1-8: par... da congetturare che ancor questi si volgesse alla imitazione degli
norma dai musaici di men reo gusto che in più chiese di roma durano ancora
, mosse meno forzate, composizione regolata che non eb- bono i greci ornatori di
manzoni, v-3-18: eccole il libro che mi si fa l'onore di desiderare,
fa l'onore di desiderare, e che la prego di gradire, rozzo com'è
. gozzano, i-253: imaginate con che rime rozze, / con che nefandità
imaginate con che rime rozze, / con che nefandità da melodramma / il poveretto cingerà
poveretto cingerà di fiamma / la sposa che morì priva di nozze! -che
mia, rozza ma fedel compagna, / che coglionando altri meco ridesti / e cui
pescara favellò con tanta gravità e veemenza che fabrizio e prospero colonnesi, i quali dianzi
avevano parlato per gli aragonesi, parve che avessero eloquenza militare e rozza. giraldo
così gentil forma di dire né così vaga che non divenga ella rozza e schifevole,
algarotti, 1-iii-267: sino a tanto che le arti sono rozze per ancora,
pur troppo rozza, era una poesia che cantavasi nel tempo della vendemmia in lode
vocale, / il cui fischiar, che fu dall'aure sciolto, / diede alle
206: sono fuori strada quei registi che credono di poter scoprire nel rozzo e
'politica'discorrendo della musica teatrale, giudicò che si dovesse anche per gli idioti provveder
rozzi loro et imperiti ingegni conforme e che conforme recar potesse loro il diletto.
pallavicino, 1-455: l'esperienza c'insegna che dalla virtù e dall'influenze del fuoco
della fantasia e animata da quel foco che inspirano le passioni non compresse dalla riflessione
luogo già decaduto da quella gran fortuna che a'tempi di porsena fece tremare il
, non funzionale rispetto all'uso dimostrativo che si intende fare (un argomento);
fiera selvaggia, io vi risponder- rei che i nostri rozzi concetti avran più tosto bisogno
concetti avran più tosto bisogno dell'orsa che dia loro forma che dell'allevatrice che dia
bisogno dell'orsa che dia loro forma che dell'allevatrice che dia lor mano.
che dia loro forma che dell'allevatrice che dia lor mano. tasso, i-70
facendo perfette e quasi colorando quelle cose che nel mio disegno erano rozze e abbozzate.
tanto senton di plebe, io credo che si possa di qualche modo conoscere il
un errore di fatto: suppone falsamente che le società si corrompano, attribuisce ad
filosofo erano già reperibili tutte le osservazioni che egli doveva laboriosamente tentar di comporre,
d'umane le fregiarono, come quelle che i naturali talenti dell'uomo perfezionano e il
. orsi, cxiv-32-69: son persuaso che, se prima o doppo del noto
allora camminasse ordinatamente il discorso, senza che il discorso medesimo potesse imputarsi sottigliezza eccedente
sottigliezza eccedente quella logica naturale e rozza che hanno ancora i nostri villani.
egli [namurzio] era ben di parere che la capitanata e la basilicata, le
giustissima ragione più tosto appartenessero a lui che a coloro i quali, per rozza o
novellino, xxviii-808: tanto fu la contesa che per la nova quistione e rozza,
z). fireìizuola, 16: che queste nuove lettere tolghino al nostro alfabeto
possete manifestamente vedere in sullo 'e', che dove semplicemente pronunziandolo possiamo esprimere quello affetto
dell'altre nostre zete, cioè dell'aspra che in 'zolfo'si profferisce, della sottile
in 'letizia', e della rozza che in 'zaffiro5 pronunziamo. queste..
t e di s, dico della s che si chiama propria e fischiante; la
; le rozza del d e della lettera che da alcuni non propria s e da
. firenzuola, 19: o quelli che leggeranno saranno intelligenti o eglino saranno ignoranti
ignoranti: gli intelligenti ci sapranno dir che lor non hanno bisogno né di nostre figure
né di nostri segni, come quelli che sanno molto bene 'torre'quando egli
di palme eroi di marte, / che con ruvida clava il rozzo alcide /
, 8-177: quegli 'strambotti dei rozzi * che il benvoglienti riconobbe subito come apocrifi.
farsene alle persone distinte ed alle libbrerie che le competono, questo scenderà a la
daltaltro in un rozzo come gli stornelli che facessero am, em, im, am
e dilettevole. 45. peluria che rimane sul taglio di un libro rasato
. v.]: 'rozzo': peluggine che copre il taglio del libro stato limato
grossolanità. aretino, iv-3-304: certo che le malattie son le nimiche dei villani
son le nimiche dei villani, conciosia che il rozo de la lor prospera natura
v.]: 'rozzotto': più dispregiativo che diminutivo di rozzo. più di persona
. più di persona e delle maniere sue che di cosa. soffici, v-5-252:
mica come queste rozzacce di quassù, che hanno le mani così callose che non le
quassù, che hanno le mani così callose che non le possono né meno stender bene
seti. rozzóne, agg. che è oltremodo rozzo e ignorante. -
voi sendo literato / et io rozzon, che non v'intendo e voi / me
voi / me non capite, e non che bevuto abbia. c. gozzi
egli trattando quel senatore con degli epiteti che al tempo dyesopo un rozzone sboccato averebbe
« è impegnatissimo... a volere che la commedia si riproduca ».
si riproduca ». 2. che ha modi brutali, privi di delicatezza.
arbasino, 14-62: qui si dimostra proprio che michele, malgrado quelle sue arie di
asino tardo, / quel bon destrier che va con tanta fretta, / ch'a
venuto, / con un vecchio rozon, che fu veduto
come è questo rozon tanto legiero / che grave al par serebbe una farfalla. ariosto