barbareschi. masuccio, 202: iacomo che esser gli parea dadovero ne l'inferno
dentro 'l casalino, diede in gambe, che non lo avrebbono iunto gli barbarischi che
che non lo avrebbono iunto gli barbarischi che vencono il palio. lorenzo de'medici
7-19: io te rengrazio prima, che più fresco / sia sempre il tuo desir
, circondata dalle logge a colonne avvolte che avevano udito il ringhio dei barbareschi.
, / e gittò via la lancia che portava. = deriv. da
vino piemontese, rosso, aromatico, che si ricava dall'uva del vitigno
nare e abbrusciare tutti que'luoghi, che pigliare poteva, barbaricamente, in ogni
-ci). di popolo barbaro; che ha l'inciviltà e l'incultura dei barbari
crudelmente istintivo. petrarca, 128-22: che fan qui tante pellegrine spade? /
duolsi anch'ella / del barbarico amor che 'l suo l'ha tolto. boccaccio,
,... veduto il crudo scempio che artifilo faceva del barbarico popolo con la
barbarico popol d'oriente, / allor che sì repente / col solito furor la turca
le pompe. idem, n-iii-910: che diremo de le colonne, che del
: che diremo de le colonne, che del laberinto de'medesimi o di quello di
0 de l'altro di porsenna, che volse imitar la barbarica vanità? foscolo
pria, guerrier sommesso, a duce / che barbarico fasto e d'assoluto / signore
dio gli aneliti di solinghe anime / che in lui si ricongiungono. d'annunzio,
è uno spettacolo barbarico, disgustoso, che distrugge la civiltà della croce. b
abolita la guerra, non la guerra che è intrinseca e necessaria al vivere stesso
al vivere stesso, ma la guerra che continua il costume barbarico del sangue,
meschine precisioni ah'immagine confusa e barbarica che si era fatta dapprima di quei luoghi
la significazione de'quali non è attestata che da un esempio, ma attestata con
e pronto a generose imprese, ch'altro che si sia veduto giamai. galileo,
di barbarie, un voler tirannico, che, reputando tutti gli altri come pecore
gli altri come pecore stolide, volesse che i suoi decreti fussero anteposti a i
signora. algarotti, 3-426: fatto è che dopo la comune barbarie di europa gl'
i loro bisogni... i passi che faremo verso la coltura non faranno che
che faremo verso la coltura non faranno che renderci servi degli stranieri, ed una
ciò conferma quello ch'io soglio dire che la ragione spesso è fonte di barbarie (
finalmente non è barbaro se non ciò che è contro natura, sicché natura e barbarie
la sostanza della nostra civiltà: tutto che riman fuori è barbarie. nievo, 617
io imprecai furiosamente alla barbarie di coloro che davano così bella parte d'italia in
: io stimo un segno di barbarie che un uomo non possa strozzare, senza andare
patibolo o in galera, una donna che l'ha ingannato quando egli l'amava
escono poi le società ingentilite e civili che a quei domini formano contrasto, e
, medioevo, cosacchi -erano le parole che venivano con insistenza al varco della dentiera
barbarie ha da guadagnare. anzi più che mai dagli scontri con la barbarie.
, ma in quelle d'immaginazione, che si dicono di barbarie: così omero nella
la risibile pompa meschina delle poche case che pretendono a palazzi. tommaseo, i-246:
in tutto il circondario per le attrazioni che offriva, fra cui prima la corsa
5-643: il massimo della barbarie è credere che basti salvare i monumenti celebri.
varchi, 18-1-412: da chi nacquero e che volevano significare quelle voci...
quest'erano veramente ben altre scene, che le slavature, le bassezze e le barbarie
255): però, son contento che non si sia fatto sangue: oibò;
quindi arrabbiati da una barbarie estrema nelle prove che precedettero. verga, 1-217: se
: l'ufficiale si mise ad urlare che, se facevo un solo passo di più
vittima [lo scarafaggio marino]. che volevamo adesso? provare il limite di
fanno questo in centinaia d'anni; di che altri non s'accorge se non poi
altri non s'accorge se non poi che è rovinata in una estrema barbaria.
fu astretta a mutarsi tutta nella nuova che al presente si scrive. tesauro, xxiv-68
anno, senza pigliar meco altri libri che alcuni viaggi d'italia, e questi
più stempra nel sermon straniero / onde più che di tua divisa veste / sia 'l
mancanza di qualsivoglia pregio, né quello che contraddice all'uso corrente, ma quello
all'uso corrente, ma quello solo che contraddice all'indole sua primitiva. tommaseo
. bartoli, 40-i-478: vero è che per tutte rompervi e naufragare, se punto
nave alla cerulea prora / canape, che partìa da un gran pilastro, / gittò
torre a tale altezza intorno, / che le ancelle, per cui git- tarlo
tommaseo, ii-240: altra volta una barca che non cedeva alla forza di parecchi uomini
le navi dei duplici canapi prima / che per tre volte ciascuno chiamasse i compagni
il giuoco, con tale passione, che del cane si erano dimenticati, quando
tasso, 11-iii-581: a forte canape bisogna che sia legata quella nave che non sia
canape bisogna che sia legata quella nave che non sia commossa da gli argomenti.
. petrarca, i-3-172: so di che poco canape s'allaccia / un'anima
core] in così stretti nodi, / che più saldi un tenace / canape mai
folta affluenza di mondo più meritevoli, che non son io, di cotesto canape,
dove stava appiccato un canapétto sottile, che... veniva in terra.
della canapa, detti canapuli, dopo che son spogliati della scorza con la macerazione
in quel punto, quasi mi pareva che la sua fantastica persona stesse prigioniera là
/ e camminava sì leggiadramente, / che parea ch'ei ballasse una canaria.
è una pazzia dove tutta la pretensione che ho si rissolve in attaccarmi un bastone
quelle grandi case dei primi del secolo che t'infondono, solo a vederle, un
117: io stava come l'uom, che pensa, e guata / quel
quel ch'egli ha fatto, e quel che far conviene / poiché gli è stata
di riconoscere tra le molte ragazze quella che più lo attraeva o perché più bella
: vogliono piuttosto alimentare la canatteria, che far limosine a'poveri. carena, 2-188
', nome collettivo di molti cani, che un principe o altro gran signore tenga
'l primo ch'esca fuori, / acciò che i piè de'cavalli stamani / non
paio. aretino, ii-101: tosto che il capo si scema del cervello,
va in extasis quando gli confermi ciò che dice, ed un simile non degnerebbe con
'canattiere', custode della canatterìa, colui che ne governa i cani. carducci, i-874
i cani. carducci, i-874: che si ripromettono da que'due giovani per sé
corrono, aprono, appare un uomo che agita il collare e il guinzaglio di
rigutini-cappuccini, 179: cancan, voce francese che, se non possiamo evitare quando indica
liguria. cancellàbile, agg. che può essere cancellato. = voce
. segneri, i-588: se non che, a mirar giustamente, sotto la
non intende qui il salmista quelle disposizioni che il penitente mette alla grazia santificante, con
fregando con una gomma (in modo che non si legga o decifri più nulla
, par., 18-130: ma tu che sol per cancellare scrivi. leonardo,
e rifare e distornare il fatto senza che niuno del suo difetto s'accorga. c
: io m'indurrei più tosto a correggere che a cancellare. magalotti, 7-52:
più da grand'uomo il saper cancellare che scrivere, il tacere ch'il favellare.
veniva alla sua stanza, gli domandava che gli paresse del quadro che avea sul
, gli domandava che gli paresse del quadro che avea sul cavalletto: e se il
farne due o tre in un giorno che sieno discreti, e che, novantanove
in un giorno che sieno discreti, e che, novantanove per cento, vengono cancellati
festanti; parlano le mani tutto ciò che la lingua sa dire e l'arte sa
era così ben colorita quella menzogna, che per quanto vi facesse correre addosso la
d'un frego di penna le pagine che non ci gustano, e, peggio
villani, 3-60: quelle [dichiaragioni] che si feciono, e che si mossono
dichiaragioni] che si feciono, e che si mossono a fare in diversi e lunghi
riducevano a essere fatte nel primo dì che gli cominciarono a dichiarare, commettendo in
, e facendo fare le carte false, che furono più di trecento quelle che si
, che furono più di trecento quelle che si recarono a cancellare. a. pucci
: corona beata, / vo'conoscete più che non fo io: / o vaglia
. castiglione, 80: si vede chiaramente che l'uso più che la ragione ha
si vede chiaramente che l'uso più che la ragione ha forza d'introdur cose nove
manco biasimo, continuando in esso, che non fanno quegli che da principio l'
continuando in esso, che non fanno quegli che da principio l'hanno fondata; e
tutto e per tutto le grande ingiurie che mi aveva fatte pompeo; e missomi
marini, xxiv-795: una lagrimetta sola che gli occhi miei, prima che chiudersi
lagrimetta sola che gli occhi miei, prima che chiudersi eternamente, sdrucciolar vedessero da'vostri
amara. menzini, iii-346: assicurandola che mai non sarò per cancellare dalla memoria
. parini, xvi- 57: leggi che fin da gli anni / prischi non tolse
munito il capo d'una bella parrucca, che mi cancella vent'anni sul viso.
e il danno di quegli scurissimi tempi sarà che di silenzio si coprano, se non
dubbio cancellò dall'anima mia l'odio che il suo primo aspetto m'aveva impresso
falso, priverebbe lui del diletto straordinario che ne ritrae. nievo, 1-78: poverina
strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio.
dell'espression primitiva, cancellar qualunque traccia che a lui potesse parere l'indizio d'un
ungaretti, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume
per domani; pur con l'oscura coscienza che domani potrebbe addirittura cancellare ogni nostra fatica
collettive sono mosse da esigenze di interessi che si travestono di miti razziali e nazionali
sopra tetto serri e cancelli, sì che i colombi entrar possano e uscire, ma
uscire, ma non gli uccelli rapaci che sempre entrano con l'alie aperte.
marino, 14-184: ferri spietati, che que'lumi belli /
, 104: ferillo sopra lo scudo di che cotta si copriva, sì gran colpo
si copriva, sì gran colpo, che 'l ponte cancellò tutto. livio volgar
ha il pennello creatore di un saint-simon che con pochi tocchi luminosi e sicuri tratteggia
luminosi e sicuri tratteggia figure e scene che non si cancellano. pratolini, 9-258
pavese, 6-22: non si capacitava che proprio barbetta, quel vecchio papalotto grasso
, i-512: a mano a mano che un de'mille si spegneva egli cassava un
: altro il suo cimitero / non è che un prato: questo né custode /
cancellata dell'altare stanno impassibili i monaci che ritirano i ceri accesi e distribuiscono le
le alte cancellate di ferro battuto, che stringono in seno le brevi e ripide
e perseo. e fu grande stupore che essendo sino a tre volte avvampata da'
meno d'un tallero al sacco, con che rimarrebbe cancellato il necessario margine di speculazione
2-109: 4 porta cancellata ', quella che si chiude con cancello.
5. arald. scudo cancellato: che presenta traverse intrecciate in modo che attraverso
: che presenta traverse intrecciate in modo che attraverso a esse lo smalto del campo
in su veruna scritta dove abbi cancellati che non si manifesti il perché, e
parola, sullo scritto, sul disegno che si vuol far scomparire. -per estens
i-114: sarebbe gran vergogna la mia, che fossero visti [gli ultimi tre canti
cancellature. tommaseo, ii-457: operate che, se mai si ristampano, sien
da me. pascoli, i-863: notiamo che qui come altrove i versi incompiuti sono
creazione è un continuo formare pagine nuove che l'uomo scarabocchia di sé. e quante
. 2. stor. tassa che veniva pagata per far annullare un atto
. ch'io operassi... che alcuno danaio detto andrea non avesse a pagare
, 738: innanzi... che si fussero accordati i birri, i notai
(plur. m. -chi). che si riferisce, che è pro
. -chi). che si riferisce, che è pro prio del cancelliere
, le capitali quadrate di villa adriana, che salto! cancellerìa (ant. cancellarla
cancelliere; l'edificio, il locale che lo ospita. -in età medievale,
. -nella germania moderna e fino a che la capitale fu a berlino, il palazzo
il compito di spedire le bolle pontificie che si riferiscono agli affari concistoriali. -cancelleria
di un ufficio consolare, il reparto che ne esercita le funzioni. -palazzo della
cancelleria, il signor giovanni mi comandò che io avvertissi che il bergamasco non mettesse
signor giovanni mi comandò che io avvertissi che il bergamasco non mettesse le mani su le
il passo di parma del fiume, che gli rendeva da secento scudi, che
che gli rendeva da secento scudi, che lo perdé nella morte del duca pier luigi
di rimini di manco valore, di che non mostrò curarsi. garzoni, 1-13 7
a posta tua, / vigliacco, e che t'aspetta. va 'n palazzo,
] descritti in gran numero di volumi che si portano alla cancelleria, o al collegio
leonino, e si scrive a milano che per tre volte richiesto dalla cancelleria cantonale
sono questi grilli? -mi chiese il capitano che se ne immischiava un poco nelle inquisizioni
non appena ha cessato di essere quella che nel gergo antiquato delle cancellerie si chiama
palladio, 2-7: io ne dirò quel che ne credo, aggiungendovi anco la disposizione
tinelli, bagni et altri luoghi in modo che nel seguente disegno si averanno tutte le
3. il complesso degli oggetti che occorrono per scrivere. cattaneo,
avarie. svevo, 3-777: il solo che c'inviò delle merci fu un cartolaio
oggetti di cancelleria furono venduti da luciano che pian pianino arrivò a sapere quanta commissione
vorrebbe un po'qualche dottore, / che col cui guadagnò un cancellierato, / a
era difficile, la più difficile forse che gli fosse ancora capitata, in tant'anni
] metteva la sua speranza nel giovane che fu poi guglielmo ii, il quale
grida ci mandomo al cancelliere: io che borbottando sempre dicevo « ceffata fu e
ceffata fu e non pugno * in modo che ridendo gli otto si rimasono. varchi
rimasono. varchi, 18-2-398: a fine che co tali versi così interlineati si dovessero
... non v'era alcuno che mi convenisse, se non quello di cancellier
. nievo, 34: un cancelliere che con tre sgorbi di penna poteva a suo
, 2-7: fu pregato il cancelliere suo che pregasse il signore suo che non venisse
cancelliere suo che pregasse il signore suo che non venisse il dì d'ognissanti,
venisse il dì d'ognissanti, però che il popolo minuto in tal dì facea festa
io son di rana il vescovo turpino / che cantai messa e celebrai il signore.
non ve lo trovò; aspettollo infino che tornassi. tornato ismontò da cavallo e
cavallo e appoggiossi in sur una chiaverina che aveva; e presa la lettera in
in mano, la dette a uno cancelliere che la leggessi, e istettela a udire
: è venuto el fracassa et è più che mai tuo; et scriveti et manda
la cura ad un suo cancegliero, che era molto pratico ed essercitato nel piatire
agiati gentiluomini,... alcun giovane che nelle opportunità cittadinesche possa servirli, a'
governatore don gonzalo fernandez di cordova, che comandava l'assedio di casale del monferrato
cancelliere hohenlohe, scriveva nel suo diario che, quando egli sedeva tra le « eccellenze
la redazione degli atti e delle convenzioni che i nazionali fanno in forma autentica; custode
improntar un capo in cui la verità, che del cuor è la cancelliera, tiene
dal basso latino cancellàrius 'usciere '(che stava oltre il * cancello 'che
che stava oltre il * cancello 'che separava il signore o il giudice dalla
cancellino, sm. cuscinetto imbottito, che serve a cancellare gli scritti sulla
: ed ella [la giovenca], che i ruggiti ode al cancello / di
tutto chiuso da un fittissimo cancello / che gli serve di cornice. / sulla
firenzuola, 881: la onnipotente essenzia, che prescrisse / tra corti termin già 'l
: sì bella è la tua bocca che cancello / par di perle e rubini.
e mi feci a la finestra senza cancelli che guarda sul porto militare, come io
cancello o andito o atrio o androne che si dica, s'addomanda il cortile con
porte d'etruria,... par che accenni, se non questa, una
pallavicino, 1-195: l'altra gran fiaccola che ne accende il vostro ragionamento, è
chi li ciberà lautamente, l'umano che s'occuperà di loro e delle loro covate
di foglie cadute e d'alberi dormenti che paiono stare a quel modo da trenta secoli
cancelletti chiusi sulle acque, cogli alberi che si spogliano della porpora autunnale.
di noleggio di una nave mercantile, che si presenti nel porto di caricamento in
li cancelli sono piccioli animali di colore che nel giallo rosseggia, simili a i granchi
cancerigno, agg. medie. che si riferisce al cancro. cancerizzazióne
cancerògeno, agg. medie. che favorisce lo sviluppo del cancro. -sostanze
del cancro. -sostanze cancerogene: quelle che hanno la proprietà di determinare l'insorgenza
'e dal gr. -yevfo * che genera '. cancerologìa, sf.
, agg. e sm. medie. che ha natura di cancro; malato di
, 148: io non oserei d'affermare che non riuscisse benefico [l'argento vivo
gottosi, negli ipocondriaci, in coloro che hanno tumori cancerosi esulcerati. a. cocchi
, 8-135: liberarci dal falso vantaggio che la singolarità di essere noi dà al
al nostro io; sgominare la cancerosa importanza che assume ogni nostro umore davanti all'occhio
tutti que'ch'hanno sale in zucca, che quattro sien le cagioni per le quali
biasimare, e riprendere alcuna cosa, che veramente merita lode; o grossolana ignoranza
', sono ulce- rette maligne, che corrodono e mangiano le carni. queste
invasioni, ma a molti ripari ancora che chiedono ogn'anno le fabbriche, spezialmente
disse, curando una gamba ad uno che aveva paura, che il canchero non
una gamba ad uno che aveva paura, che il canchero non gliela mangiasse, io
chiami erba cancri per l'effetto mirabile che fa ne'cancheri e in tutte l'
tumore o ulcere di pessima condizione, che ha colore ordinariamente livido e assai duole
, schifosa. caro, 12-i-271: che pensate voi, cavalier, di fare,
quando il mondo va sotto sopra, e che non è persona che non abbia i
sopra, e che non è persona che non abbia i suoi cancheri? p.
chiamare agrippa e le due giulie, che tre sue fistole o suoi cancheri. boccalini
più appropriato medicamento si potea curare, che con l'unguento corrosivo della molta severità
., 24 (408): quelli che fanno il bene, lo fanno all'in-
grosso...; ma coloro che hanno quel gusto di fare il male
mai requie, perché hanno quel canchero che li rode. guerrazzi, ii-192: quando
potrò adoperare così con lo amore, che mi si è fatto canchero nel cuore?
suo pio fomento / lo smisurato canchero che pute / tra mar ionio e propontide
sopra i capelli a que'due giovinastri che potevano perdere un'ora di rancide querele,
di salute cagionevole. -anche: cosa che funziona male, macchina che si guasta
: cosa che funziona male, macchina che si guasta facilmente. giusti, ii-81
male. bibbiena, xxv-1-5: oh che tranquillo sonno e che piacevol sogno m'
, xxv-1-5: oh che tranquillo sonno e che piacevol sogno m'ha rotto ser giuliano
con quella suo'voce da camera, che gli venga il canchero! bandello,
i nostri vicini bergamaschi quando sentono alcuno che maledicendo il compagno gli dice: « ti
dir tante cose, ma io vorrei che tu fussi morto ». aretino, 1-201
occhi, cominciaro in maniera a sentirlo che i cancari e l'anguinaie volavano per
le venga il canchero alla poltrona! che diavol di pensiero è 'l suo? berni
possa un cancaro nel cuore, / che ti porti di peso a i regni bui
cellini, 1-76 (180): disse che l'era una asinità, mandandoci cancheri
cose. bruno, 55: io credo che, si non tutti, la maggior
intanto *. goldoni, vii-1069: -e che male m'ho da far venire?
ho da far venire? -il cancaro che vi mangi. -non andate in collera
etti, 1-69: alcuno mi dirà forse che il conte mazzuchelli è un uomo altrettanto
di modestia. rajberti, 2-133: che strane litanie di maledizioni e augurii di
contagi e cancheri e fulmini su quei malandrini che, avidi solo di pigliar le mancie
e cancher venga al nemico di dio / che pria la rima n'arrecò in parnaso
: « venisse a voialtri, col canchero che dio vi mandi! * borbottava dietro
aggiungevo una ventina di santi, senza curarmi che alcuno dei compagni si contorceva, e
io me ne andrò a casa mia, che sarà un disio, non mi trovando
un unguento da cancheri! -e l'altre che son elleno? sì ch'è gentile
ir a bottega ècci garzone, / che per tarda levata / debba temer di can-
egli [cesare augusto] lagrimando dire che era meglio non aver mai avuti figliuoli
moglie? né altramente nomava la figliuola che un pezzo di carne cancherosa e piena
erba cancri, per l'effetto mirabile che fa ne'cancheri e in tutte l'
: lasciarono a glaucia cirugico antico, che tenga la mano a suo piacere tra
de'cadaveri,... al fioravanti che metta i cerotti di dietro e davanti
, a maestro guglielmo da ravenna, che s'onga fino al mo- stacio nella
caro, 12- i-222: certamente, che è qualche cosa, ma mescolata con
, ma mescolata con tanto fastidio, che non gli si può saper grado d'un
: dovevano aver bevuto parecchio, dato che venivano avanti cioccando con le voci cancherose
venivano avanti cioccando con le voci cancherose che hanno gli ubbriachi. = deriv
un sergozzone: va'... che canciola te nasca! cancorrènte, sm
mortale, e il martirio del coltello chirurgico che lo ha scarnificato, il povero vecchio
al ponte dell'ammiraglio; si diceva che l'avremmo visto ancora a cavallo dinanzi
annunzio, v-1-248: ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là
detto un medico dell'ospedale da campo che i casi di cancrena sono molti, e
i casi di cancrena sono molti, e che non c'è altro rimedio che amputare
e che non c'è altro rimedio che amputare. 2. bot.
piante provocata per lo più da funghi che determinano prima la carie, poi la
insanabile vizio intellettuale o morale; corruzione che minaccia di guastare irrimediabilmente gli animi,
occhi vostri quelle cancrene sì verminose, che voi coprite ora con tali invemicature, e
de'spaventaceli dell'infima letteratura, sembra che a grandi passi vada liberandosi la nostra
tagliare nel vivo le vostre cancrene tanto che possiate angosciosamente risentirvene, adempierò, spero
principale, ed è: il persuadervi che non vi resta partito, o italiani,
diviene così sparso dappertutto e così ordinario che se ne ride, è cancrena e
cancrena! panzini, ii-457: io sento che dalla mia casa sale sino quassù un
te, anche te, filosofo vile, che stai sopra la terra per mostrare le
. montale, 52: si direbbe che la vita non possa accen- dervisi che
che la vita non possa accen- dervisi che a lampi e si pasca solo di quanto
padroni di amputare il membro ammalato, che potrebbe corrompere il resto del corpo?
i travagli, e quale il cangiamento che andiam portando in questi cancrenati e disgustati
agg. e sm. medie. che si riferisce, che è proprio della cancrena
. medie. che si riferisce, che è proprio della cancrena; malato di
, o da un canchero ulcerato, che grondi dall'utero, del quale ippocrate
cancrenoso e immorale, nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale. negri
trasfigurate. cancrifórme, agg. che ha la forma del granchio.
. f. frugoni, xxiv-927: cancro che mangia il petto più forte; seppia
mangia il petto più forte; seppia che intorbida l'umor più chiaro. 2
il circolo minore dell'emisfero boreale, che separa la zona torrida dalla temperata.
esse un lume si schiarì / sì che se 'l cancro avesse un tal cristallo
. boiardo, 23- 31: dico che gionta adesso è la mia morte: /
come prima facevamo principio da capricorno, che è il solstizio iemale, quando i
così ora faremo principio da cancro, che è il solstizio vernale, quando i giorni
e capricorno, in quella guisa istessa che racchiudendosi iddio tra'confini della carne,
e radicata, e pure morbida / cesena che sorvoli alta le fredde / banchine del
nella mammella d'una laida infermità, che si chiama cancro. garzoni, 1-115
: sicché non abbiamo fatto altro, che di un cancro non ulcerato, farlo
, scirri, cancri, e altri che dalla sembianza della materia contenuta dentro al
rinfermità e la carne, non chiese che le sofferenze gli fossero attutite ma soltanto
le sofferenze gli fossero attutite ma soltanto che con essa gli fosse accresciuta la forza
vuota parola. e fu questa idolatria che perdette l'italia. anche oggi è questo
italia. anche oggi è questo il cancro che rode la razza latina nel pieno fiore
assistito [dagli spiriti] è un cancro che rode le famiglie borghesi, un convulsionario
le famiglie borghesi, un convulsionario pallido che mangia molto, che finge di avere
un convulsionario pallido che mangia molto, che finge di avere o ha delle allucinazioni,
finge di avere o ha delle allucinazioni, che non lavora, che parla per enigmi
delle allucinazioni, che non lavora, che parla per enigmi, che fa credere a
non lavora, che parla per enigmi, che fa credere a delle macerazioni crudeli e
fa credere a delle macerazioni crudeli e che vive alle spalle di coloro che lo
crudeli e che vive alle spalle di coloro che lo venerano. bacchelli, 1-iii-127:
il cancro dell'avarizia, ma sapeva che quei contadini a denari erano scarsi, poco
: tutti gli uomini hanno un cancro che li rode, un escremento giornaliero, un
d'annunzio, v-2-47: ora credo che si perpetui una qualche virtù medica in questo
candéggio, sm. tess. operazione che ha lo scopo di allontanare dalle fibre
xxvi denari in una libra di candela che si benedisse per sante marie candelorio,
mostacci, ii-i77: così com candela, che si rischiara / prendendo foco dà ad
follia / di fantin veramenti, / che... /... stringere
. bonagiunta, ii-321: candela, che s'aprende senza foco, / arde e
è a modo del lume della candela, che non fa lume, se non un
, purg., 30-90: pur che la terra che perde ombra spiri, /
, 30-90: pur che la terra che perde ombra spiri, / sì che par
terra che perde ombra spiri, / sì che par foco fonder la candela. m
bisognava a riducere costui alla via diritta, che suono di campane o fummo di candele
noia m'è che ne'luoghi sacrati / si comperi candele più
, 9-5 (370): fa che tu mi rechi un poco di carta non
più grosso della cera verde, dicendo che alli servi suoi volea che toccasse poi
verde, dicendo che alli servi suoi volea che toccasse poi il sottile e non a
, quivi appresso al letto erano libri che voleva leggere; accennava a coloro che erano
libri che voleva leggere; accennava a coloro che erano alla guardia, e rizzavasi a
il fumo tiri / d'una candela che pur ora è spenta. leone ebreo,
in effetto conviene agli uomini molto eccellenti che, cercando acquistare l'ultima felicità,
de le volte essere causa di vizi più che di virtù. guicciardini, 9:
avere fiutate tutte le chiese, spierei che 'l messere non fosse in casa, e
piano, ed impetrando udienza, prima che io venissi al quia, le conterei
delle mani, ed il vasari, che più volte vide la celata, considerò
più volte vide la celata, considerò che non adoperava cera, ma candele di sego
candele di sego di capra schietto, che sono eccellenti, e gliene mandò quattro
, e gliene mandò quattro mazzi, che erano quaranta libbre. lorenzino,
lorenzino, 123: ho bisogno che mi aiutiate in assai cose. pigliate
più ritta. oh! non voglio che mi ardiate la barba, per questo.
] procedono quelle belle candele e torzi che si comprano in venezia. cadetti,
candela in mano, facendo lume a quelli che vi mangiavano, con un certo avvedimento
. f. frugoni, xxiv-1038: contavasi che nella sua lunga malatia era divenuto così
così trasparente il di lui corpo, che a lume di candela opposto gli si vedean
già strofinata e calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta,
; vedrete la fiamma volare a quella che fuma, e riaccenderla. goldoni, vii-
. goldoni, vii- 1013: fate che vi sia il bisogno di carte da giuoco
bisogno di carte da giuoco con quel che può occorrere per sei o sette tavolini,
sei o sette tavolini, e soprattutto che non manchino candele di cera. monti,
questa sera (con ciò sia cosa qualmente che scrivo a lume di candela sulle quattro
) tutta questa sera non ho fatto che piangere per aver sentita la meditazione sulla
loro lucerne, o provvedere tante candele che ardano tutto 10 spazio del giorno,
la cornamusa, e cantavano la litania che era una festa per ogni dove.
in uno specchio assume un'aria memore che vorrei sforzarmi a definire meglio. è
una fiamma spirituale, è un'anima che brucia in un regno, quello degli specchi
al figur. fava, v-60-10: che la candela facta de la manu de
berni, 120: raccontate l'abisso che s'aperse / poi che fùmo levate
raccontate l'abisso che s'aperse / poi che fùmo levate le candele. oriani,
quai candele / ti stenebraron, sì che tu drizzasti / poscia di retro al
comici, con un impeto d'incandescenza che pare debba logorare la pietra. cicognani
l'organo dove si formano le scintille che determinano l'accensione nei cilindri.
porosa, chiuso a un'estremità, che, applicato alla bocca di un rubinetto
un rubinetto, serve a filtrare l'acqua che da esso sgorga. 8.
impiastrata, e ridotta in cilindro solido, che s'introduce nel canale della verga,
una composizione a base di magnesio, che dà luce brillante di vari colori.
/ romane, a san giovanni, che sbiancavano lente / l'orizzonte. levi,
. bot. ramo verticale di un albero che abbia forma simile a un candelabro.
morti al buio non andassero; tale che io mi partii ben tosto, cacciato
, cacciato più dal timore del cielo che del morbo. g. m. cecchi
/ di libbre; e ti so dir che se vai tanto / la messa piano
la messa piano quanto la cantando, / che e'piglia il perdono. -accendere
è possibile cristo di dio, pensavo, che veramente questa donna s'interessi a me
prima la parola? con quel fidanzato che dovrebbe accendergli candele davanti, notte e giorno
gran mal umore: non faceva altro che sospirare e si struggeva a vista, come
casa, c'era un va e vieni che pareva la casa del morto.
angiolieri, 19-3: l'amor, che m'è guerrero ed ene- mico,
di qui abbiamo il dettato: chi ha che dir dica, la candela è al
, la candela è al verde; che significa sbrighiamoci, che il tempo fugge
è al verde; che significa sbrighiamoci, che il tempo fugge. -farla
vedere ad alcuno in candela: dimostrargli che ha torto. -anche: sopraffarlo, riuscire
1-2-261: tu te la pigli con uno che te la saprà far vedere in candela
candela: di sfuggita, in modo che l'oggetto appaia migliore di quanto non
o un palmo di tela, / fo che 'l mio marruffino / al lume di
è ripetersi, fino al bourrage, che questa passione è una scicchezza, che
che questa passione è una scicchezza, che non vale la candela [ecc.]
alle case, / non udir creditor, che si querela, / e le possession
: sono tre candeline di breve durata che si accendono per uso antico ad un'
antico ad un'asta di quei beni, che ancora si chiamano stabili. sinché le
di companatico, e granata, / che vi scopi a bastanza, e candelette.
apparentemente più irregolari e a capriccio, che si osservano nelle quasi invisibili fila del fumo
, fino e con tanta grazia lavorato, che pare impossibile a dire che con sottilissime
lavorato, che pare impossibile a dire che con sottilissime candeluzze si possa fare così
, 8-139: vide la luce, che ora si moveva dall'alto in basso e
candelùccia di cera come portata da uno che camminasse, e spariva e tornava;
, e spariva e tornava; fin che non tornò più. cicognani, 1-8
125: il candelabraio era di quelli artefici che facevano i candelabri d'oro, d'
,... fece in guisa che presto il vorace elemento si sparse e
un di quei sette [angeli] che in argentea lista / mirò fra i sette
ambulante in processione: sette candelabri, che a distanza parevano sette alberi d'oro
, e dietro gente vestita di bianco che canta « osanna ». nievo, 201
e nude erano intorno a un bracere che dava fumi rossastri. le fiamme pallide
foglie nuove, simili a candelabri difformi che attendessero i ceri votivi per illuminare la
gli alberi da frutto, in modo che i rami di essi crescano in posizione
candelaio, ma non molto può capir che voglia dir orefice. - locuz
. preparato farmaceutico di forma cilindrica, che si introduce nell'uretra o nella vagina
pasolini, 3-237: l'arietta fredda che ogni tanto soffiava in tutto quel grigiore
, par., 11-15: poi che ciascuno fu tornato ne lo / punto
ne lo / punto del cerchio in che avanti s'era, / fermossi, come
192: né appena finite le parole che le gatte non poterono più istare e in
presono quelli topi e missono sottosopra ciò che era in tavola e versorono quanti boccali
lume, e non ne poteva avere tanto che potesse istudiare; e la sera quando
dov'egli stava, ragunava certo sego, che v'avanzava, e'pezzuoli di candele
ultimo finimento questa opera una cornice varia, che risaltava, come disotto, per tutto
servendo di candelieri, non meno pregiati che se fossero d'argento. f.
, e pregatelo per parte mia, che mi favorisca prestarmi due coltelliere, quattro sottocoppe
. algarotti, 2-50: la candela che è piantata nel piattello del candelliere, vi
candelotti con più candelieri / v'erano che in assisi pel perdono. alfieri,
, i-128: balzato in piedi più ratto che folgore, di una man rovescio con
del letto, e di tutto quello che vi esisteva al momento del vostro ingresso.
casa trao, e don luca il sagrestano che andava e veniva, coi candelieri e
. figur. guida morale, spirituale, che mette in luce, in valore,
: questo lume verace è cristo, che sta in sul candelliere della croce, per
puoi far senza me, fa anco che nelle grandi io ti sia candellieri,
ch'ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa. diatessaron volgar.,
, ma in sul candeliere, acciò che luca a tutti coloro che sono in casa
candeliere, acciò che luca a tutti coloro che sono in casa. pavese, 7-81
presso le batterie di cannoni, telaio che serviva di protezione agli artiglieri. montecuccoli
artiglieri. montecuccoli, 1-118: oltre che non potendo essi [i cannoni corti
bocca oltre i gabbioni e i candelieri che coprono la batteria, li spiantano, li
. asta verticale, generalmente metallica, che forma la ringhiera, sostiene le tende e
mare color piombo, e ognuno diceva che quelli di padron 'ntoni andavano a
condott'al verde, ciampolino, / che già del candellier hai ars'un poco.
di seguitare il gran mondo, una volta che non si possa, si attirano gli
dotti, dei letterati, delle persone che stanno sul candeliere. -mettere qualcuno
serata, quando nessuno ci sperava più, che la riscattava e la rimetteva sul candeliere
l'amante tradito, / esser quello che regge il candeliere. tommaseo, i-371:
credigli, non gli credere; fa quel che dio t'ispira: io non vo'
verga, 3-95: tu dovresti dirglielo, che a me non mi piace di tenere
candeliere. come se non si vedesse che sta qui per compare alfio, e poi
, e poi la zuppidda va spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare
, par., 11-15: poi che ciascuno fu tornato ne lo / punto del
ne lo / punto del cerchio in che avanti s'era, / fermossi, come
invelate di nero, offrono candeli, che tengono affasciati sul petto. -per
par., 30-54: sempre l'amor che queta questo cielo / accoglie in sé
zucchero candi impalpabilmente saputo la grande novità, che anche lei era diventata una difilato.
scrittrice, una candidata alla gloria, e che sorridesse di nieri, 181: c'
anchianino di una quarantacinquina d'anni, che morì senza confessarsi e senz'olio santo
xxvi denari in una libra di candela che si benedisse per sante marie candelorio, per
candelotti con più candelieri / v'erano che in assisi pel perdono. alfieri,
1-86: era il freddo sì eccessivo, che in un calesse stiva- tissimo coi cristalli
tissimo coi cristalli, ed inoltre un candelotto che ci tenevamo acceso, ci si agghiacciò
accese un candelotto di cera vergine, che le aveva portato carmela; e mentre
, di asciugarsi il candelotto di sangue che gli scende dal naso sul labbro.
ciòli ': quei pezzi di ghiaccio che a forma di pioletti si formano dove
: cilindro contenente una sostanza nebbiogena, che, lanciato, produce fumo o nebbia
fece subito e candente / alli occhi miei che, vinti, non soffrirò! buti
3-421: subito e candente: imperò che subito occorseno quelli beati spiriti risplendenti.
veggo uscire da quella nuvola candente, che dal spirto d'austro risospinta corre verso
come il fumo di un casale / che veleggi / la faccia candente del cielo.
candidamente espor la sola e verissima cagione, che m'avea indotto a prostituire così il
iii- 60: le confesserò candidamente che non so se non i titoli e
giusti, i-560: nonostante queste osservazioni che io le fo candidamente, ma che
che io le fo candidamente, ma che la prego a non prendere per articoli di
per articoli di fede, ho piacere che questi scritti siano stati pubblicati. carducci,
bacchetti, i-282: natura, che colorò le penne dell'uccello del paradiso
le penne dell'uccello del paradiso, che invermigliò la rosa, candidò il giglio
fratello s'è rinnovellato come un virgulto che fiorisca o fogli; s'è candidato
numerosi e venerabili candidati e baccalaurei, che, cinte le tempie d'alloro (
riconosciuti dagli altri pretender possano, senza che un formale giu- dicio di quei del
intervenga sopra di alcun lor lavorio, che poi dal candidato... infra le
è tra'candidati del senato; né credo che lo stipendio di professore valga a persuaderlo
, senza lasciarla freddare, ad onta che gli si parassero davanti gli amici,
tu come si possa spiattellare all'uno che il suo quadro è sbagliato, all'altro
il suo quadro è sbagliato, all'altro che è mediocre. serao, i-940:
chi si dà da fare per ottenere ciò che desidera (e anche, per antifrasi
si mischiava ima vaga paura: paura che antonino avesse lei, con quel
avevi ad annoverare tra i candidati, che cercavano il magistrato, o vero
candidàtus * vestito di bianco '(che indossa la toga bianca 'candida ',
. guerrazzi, iv-292: accadde che mentr'essi cesellavano il prezioso liquore,
preoccupazione. carducci, 1-795: dopo che non pochi uomini egregi di tutte le
rappresentante al parlamento della nazione, dopo che io l'ebbi accettata, io né a
;... per constatare de visu che intenzioni avessero gli amici circa la sua
, già centro di un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature radicali.
. panzini, iii-697: sarebbe desiderabile che il popolo d'italia ponesse la sua
, tirando una somma di vantaggi minori che talvolta i più ricchi non sono in
bandello, 2-24 (i-892): che da amore tutti i beni procedino, tutte
tutti i buon costumi s'informino, e che sia nel vero il dolcissimo condimento de
ciglia. vasari, ii-46: quel che più grazia donava alla venere, era
, era un'acqua chiarissima e limpida, che correva fra alcuni sassi e bagnava i
, 18-19: destre candide sì, che l'alabastro / in candidezza mai,
, 189: mostrava due bellissime spalle che meglio spiccavano per la loro candidezza dal bruno
12-iii-118: come cristiani avemo a credere che una bontà e una candidezza, com'era
non il bianco, e perciò si dinota che la candidezza de'costumi non è imitata
interpretavano quella candidezza in sinistro, dicendo che era una solita arte di confessar
. f. frugoni, xxiv-948: che dirò delle perle, che son lacrime dell'
xxiv-948: che dirò delle perle, che son lacrime dell'aurora? questa piange
cireni e le veneri. vergogna, che il candore di esse venga interposto a
cornelia scrivendo, [cicerone] dice che i di lei figliuoli (che ben sapete
dice che i di lei figliuoli (che ben sapete di quanta eloquenzia fussero tenuti
era innamorato della leggiadrissima lingua latina, che con grandissima sua gloria parlava e scriveva
220: il colore delle sue armi, che era candidissimo in prima, s'offuscoe
un vestimento in dosso tanto sottile, che quasi niente delle candide carni nascondea. idem
da siena, 46: però che sono venute le nozze dell'agnello, e
ti parrà appresso de quelli non altramente che la negra macchia in mezzo del candido
fanciulla; e così avrai i piaceri che tu desideri, e sarai ubbidiente alle
d'ór sì riccamente era adomata, / che rendea lume nel prato fiorito. lorenzo
, fresche e purpuree viole, / che quella candidissima man colse, / qual
produr vòlse / tanto più vaghi fior che far non suole? leonardo, 5-143:
non suole? leonardo, 5-143: dico che il bianco che termina con l'oscuro
, 5-143: dico che il bianco che termina con l'oscuro fa che in essi
il bianco che termina con l'oscuro fa che in essi termini l'oscuro pare più
: trovativi i vivi fonti sì chiari, che di purissimo cristallo pareano, cominciarono con
17-110: tolle il destrier più candido che latte. firenzuola, 540: candida
, 540: candida è quella cosa che insieme colla bianchezza ha un certo splendore
è l'avorio; e bianca è quella che non risplende, come la neve.
dipoi entrò con modestissimi ragionamenti, mostrandomi che arebbe auto desiderio che io lo ritraessi
ragionamenti, mostrandomi che arebbe auto desiderio che io lo ritraessi; ed io che non
desiderio che io lo ritraessi; ed io che non desideravo altro al mondo, fattomi
colore, / e la bocca, che spira un dolce odore, / fra perle
sì chiara in essi l'effigie sua, che potè scorgervi come in terso specchio i
occhi suoi, già due vive stelle che a'riguardanti promettean dolce vita, or fatte
raggi senz'alcun riguardo aveale esposte, che dalle cocenti fiamme che le ardean nel petto
aveale esposte, che dalle cocenti fiamme che le ardean nel petto. d. bartoli
vischioso, come pur l'era quel che mi dava tutto il gambo della stessa pianta
: lieve indi fiocconne / candida polve che a posar poi venne / su le
[filosofia] veramente, come colui che a negare la femminile avvenenza, deformasse
incessanti esplosioni, unita, terribile, che cresceva lentamente. quasimodo, 2-49: la
diletta, non nascondermi il dolore / che ti tormenta: tu sai che ti sono
dolore / che ti tormenta: tu sai che ti sono fedele ». 2
nuove, /... / che sfavillar sotto due neri cigli / sovente insieme
suo colore in ogni dove, / senza che arte alcuna s'assotigli. ovidio volgar
: certo cotale notte fia più candida che lo mezzo die. ariosto, 4-68:
mezzo die. ariosto, 4-68: poi che la luce candida e vermiglia / de
di questa a me riluce, / che guida pur l'alme di gloria ancelle.
ima e nell'altra esperienza voi trovaste che la terra si mostra più candida che
trovaste che la terra si mostra più candida che la luna incandita. marino, 287
appari candida e vermiglia / nel cielo che di te si rinnoveha: / (e
mezzo al bosco. 3. che dà un'impressione generale di bianchezza intensa
intensa, di limpidità, di chiarore; che indossa abiti bianchissimi; che ha i
chiarore; che indossa abiti bianchissimi; che ha i capelli bianchi. tornielli,
bianchi. tornielli, 476: prima che l'alma con candido volo / scendesse
berretti e argentee mazze / candida gioventù che al corso agogna / i moti espor de
riso fug- giam la luce, / che a sohtari palpiti / le fantasie conduce.
mio consorte, perché la fede maritale che quando egb mi sposò io gli promisi,
, intendo candida e pura conservare fin che starò in vita. anguillara,
'bbretto da me stesso, / già che purgato l'ho da molti errori. tasso
offese / vendetta, o de la man che 'l latte oscura / emulo e di
riconosce ben tosto il più compiuto tesoro che ab'anima nostra abbia dato in questa
, pel sanguinante / crin, pria che d'una lacrima tu possa / contaminar
dogma principale l'orrore aba bugia, e che la verità fosse da professarsi a qualunque
, 37: i lirici metri, che apprese / a me la dupbce musa di
, i-194: uomo candidissimo e timido che fino aba morte conservò un'ingenua..
bontà provinciale. cardarelli, 1-76: so che non foco, ma ghiaccio eravate,
pure. galileo, 1080: non vorrei che anco questa nota, benché piccola,
. arino, vii-96: chi è che vegga b cinabro deba rosa, il
, l'azurro del lin fiorito, e che non ammiri la sapienza e lo stile
rapida poi le candidette mani, / che balenan fra l'ombre albor di neve,
come di neve candidetta falda, / che dabe rupi sdrucciolar del rona / talor
., 1-9-34: del fuoco splendiente, che, secondo il suo splendore, candifica
corfiotto, e tutti quei più volgati che passano oggidì per le lingue di ciascuno.
circa il candire la luna, non veggo che in modo alcuno possa satisfare a quello
in modo alcuno possa satisfare a quello che al senso ci apparisce. montale,
apparisce. montale, 9: il lampo che candisce / alberi e muri e li
tutto come quelle in dolce, eccetto che si fan ricuocere più e più volte nello
. monti, iv-286: quando considero che i canditi da voi mandatimi, sono
giù per la bocca sento una dolcezza che mi va per la vita, e tutto
bagnate di vino, depose il candito che mangiava e scappò via. d'annunzio,
breve spazio si dovrebbe distendere il lume che dallo etere ambiente le perviene. montale
unghiata alla gola m'avvertì / che mi avresti rapito. canditura, sf
, 14-53: ma sì come carbon che fianma rende, / e per vivo candor
vivo candor quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così
difende; / così questo fulgor, che già ne cerchia / fia vinto in apparenza
fia vinto in apparenza dalla carne / che tutto dì la terra ricoperchia. bianco da
molesta / per corrompar suo vesta / che piena è d'odore. ariosto, 11-68
il bel volto in un colore / che non è pallidezza, ma candore.
dal cibo, aveva una freschezza rosea che il candore dei capelli sembrava rendere anche
623: non muore il canto che tra il tintinno / della pèctide apre
/ illumina la tolda della nave / che reca i morti alle materne tombe. panzini
pirandello, 5-198: guardò la mesta sposina che gli parve più bella nello splendido candore
tate de tanta magiorìa, / cosa nulla che sia pò variar tuo stato; /
pò variar tuo stato; / però che è collocato en luce de fer- meza
con una simplicità di quel candore, che fa parer che la natura istessa parli,
di quel candore, che fa parer che la natura istessa parli, [sappia]
. sarpi, ii-28: non credevano che la loro presenza fosse necessaria in altro.
la loro presenza fosse necessaria in altro. che se vi è mancamento, il candor
dove sono ora quelle vergini stolte, che... per trovarsi uno sposo,
la ingenuità ch'e * mostra, che se gli perdonano agevolmente i suoi difetti.
i-iii: a quella dama bolognese, che mi ha mandato il primo atto della
il primo atto della sua tragedia e che mi chiede se la giudico degna della
si deggia / la cara figlia preservar, che torna / doman da i chiostri.
con quella semplicità e con quel candore che conservano gli uomini solitari, non abituati
posse- gono la grazia del candore / che da ogni guasto sana, se rinnova
: doveva aver creduto, quella donna, che tutto fosse assai vicino al suo paese
queste medesime cose appunto dicevan quef latini che seguitarono dopo al secol d'augusto,
. 4. figur. luce che rischiara la mente. bembo, 1-156
bembo, 1-156: quale sodisfaccimento pensi tu che riceverebbe il tuo animo, se egli
passando, le grandi opere del signore, che là su regge, mirasse e rimirasse
: andiam dunque a pregar, or che caduta / da mezzo 'l ciel, la
chiarezza [della luna] è tanta, che ci offusca e toglie la vista delle
grande spazio son lontane dalla luna; tal che molto meno ci deve restar cospicuo il
usciva, / come candor di luna / che dalle nubi tremula trapeli. sbarbaro,
, di rosso cupo, d'ardesia che sono i monti lontani: interrotti da
), e il cane domestico, che di tutti gli animali è il più fedele
al cacciatore di colpirlo; da giungere: che raggiunge la preda; da presa:
raggiunge la preda; da presa: che afferra coi denti l'animale.
gna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo
. g. quirini, ix-12: colui che perse la figura umana / e venne
fue / dai proprii cani, però che diana / vide bagnar cun le compagne sue
, desiderando di saturarsi delle minute particelle che cadevano dalla mensa del ricco; al
cani, mastini grandi come asini, che sono buoni da pigliare bestie salvatiche.
cibo e alla lepre tirato da la fantasia che non può fare altro, perché ha
udirà e riuscirà a punto quell'asino, che ad imitazion del cane volea scherzar col
mondo più domestico del cane, né che abbia tante diverse i spezie nella sua
nella sua generazione. e però vediamo che gli uomini, le donne et i
conversano più domesticamente co i cani, che con qualsivoglia altro animale, che per
cani, che con qualsivoglia altro animale, che per domestico si tenga nelle nostre case
mare, perché no havemo tanto nomi, che possiamo darne ad ognuno il suo.
tornansi mesti ed anelanti i cani / che la fera perduta abbian di traccia. bruno
sorte d'animali, infino a'cani, che fra di loro è tenuta per carne
la perfetta carestia d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare non solo le crude
carni de'pollami e de'mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi, ma sino
di quei cani d'alta sfera / che si chiaman cittadini, / ma era un
292): altre voci non sentiva, che un mugolìo di cani, che veniva
, che un mugolìo di cani, che veniva da qualche cascina isolata, vagando
danno per tipo inevitabile il cane, che da secoli innumerevoli è il pensierino arcadico
: eccotelo là su 'l fico, che tempesta di ficuzzi acerbi il vecchio cane
tollerante, bonario, quasi paterno, che i vecchi cani hanno per i ragazzi.
musi bassi, / davanti il capocaccia che gli allena / per mezz'ottobre ai lunghi
molto tempo, con quella festosità continua che fa pena anche in un cane,
se esso avesse la capacità di umiliarsi che è propria dell'uomo. era un cane
per prenderli, e abbaiava alla luna che gli pareva la polenta. -cane
polenta. -cane da pagliaio: che fa la guardia alle case di contadini
.: persona più audace a parole che a fatti. fiacchi, 73:
riesci ora un can da pagliaio, che ha cuore appena d'avventurarsi alle gambe
sono mandato se non alle pecore, che sono perite, della casa d'israel.
, anche i catolini mangiano de'minuzzoli che cadono dalla mensa del signore. s
giardino è così ben fornito, voglio che alla guardia poniate il cane della coscienzia
della fornicazione, è assimigliato a colui che combatte col leone. boiardo, 1-6-63
cane, / e i sassi addenta che non può scagliare, / e specialmente le
! panzini, iii-784: noi pochi, che rimanemmo italiani, eravamo cani rognosi e
. cassola, 2-24: sarà meglio che io vada, -disse cavaciocchi. e se
vin ebbro e d'orgoglio, a che più regni? nievo, 1-134: giulianetto
occhi di cane carezzevoli e pazienti, che si ostinavano a farsi voler bene, come
fieno, come se non avesse più che quelli, -sono gli occhi di un cane
cane, -pensavo, -di un cane che ha preso dei calci. domani lo mettono
chiesi un fiasco di raspeo, / che n'ha ben cento cogna 'l can giudeo
/ in verità, vicin m'ebbe che morto. cavalca, 16-3-62: o speranza
e conforto mio, tu sai bene che io non potrei sofferire di vederti morire
vederti morire pure di morte naturale, non che essere morto per le mani de'cani
cani giudei. petrarca, iv-2-144: che 'l sepolcro di cristo è in man di
: e questo nome deriva dal dire, che noi siamo cani. anonimo, ix-815
'na gallina mi mandi avvelenata, / che biancifiore ne sia incolpata. -i
la morte, e molto era loro meglio che essere venute alle mani de'cani saraini
non vi fu cristian tanto arrogante / che non temesse di quel can felone: /
, 1-52 (i-607): subito che il soldano lo vide, in vista fuor
più tosto di tua mano, / che via mi porti questo can villano.
mansueto in tutti li fragelli e vitupèri che quelli cani li facevono. sassetti,
animata. segneri, iii-1-243: ogni volta che quella povera vedova si abbatte in costui
poi a questa biscazza, è aperta che è un pezzo. hanno fatto nottata.
il muftì, come quel cane di cristiano che essendo, sotto il regno dello strozzato
uomo così sozzo così spregevole e schifoso che lontano da ogni soccorso e caduto infermo
4-166: « il fatto è questo che sono ricchi, ricchissimi, e non
e non sanno dove mettere il denaro che hanno. e questo sai perché?
dante, inf., 8-42: per che 'l maestro accorto lo sospinse / dicendo
, un uom pretto animale, / che non ha caritade, e amor non
sei, di quelli [gl'incettatori] che, per voce pubblica, sono conosciuti
. nieri, 219: avaro cane, che per un centesimo porco si sarebbe fatto
: avevano molti cani, cioè ispioni, che sempre erano per firenze o per pigliare
cani / alle poste; ora a far che questa fiera sbuchi. 6.
giovinetti dati in mano dei cani, che te gli stroppiano sotto colore d'educarli
. cane grosso: personaggio importante, che occupa una posizione autorevole. nievo,
ricurvo, a forma di martelletto, che scatta e percuote le capsule per lo
armi da fuoco antiche, il ferro che conteneva la pietra focaia. buonarroti il
il giovane, 9-401: c'è alcun che aspira a questo bel moschetto? /
lui si pone / l'empio sasso, che il fuoco ha in sé racchiuso.
crich » di sei cani da fucile che alzarono al punto di poter far fuoco.
pistola. ojetti, i-296: pistole che hanno... putti ninfe scimmie.
salvini, v-510: cane, ferro che col suo morso mette a leva il dente
persone. 10. strumento che serve a tener saldi i cerchi,
strumento per tener forte i cerchi, mentre che si pongono alle botti.
'l subbiello, a mano a mano che si procede nella tessitura. 12
ad imo dei fori della scaletta, che è una fila di buchi quadri nel
13. robusta lama d'acciaio, che costituisce l'organo tagliente negli allargatori dei
potaremo dire, secondo questa via, che questa sia la cascione per che lo cane
via, che questa sia la cascione per che lo cane è ubediente e fedele al'
è ubediente e fedele al'omo più che nullo animale. alamanni, 5-2-496:
animale. alamanni, 5-2-496: e che 'l celeste / can rabbioso e crudo
la rabbia / del can celeste allor che latra e morde, / come ardeva
una d'esse [stelle] con quella che è in un remo della nave detta
cielo, e segue un cane, / che non l'aggiunge mai, né si
. marino, 5-39: s'avien che colà ne le superne / piagge i bei
lungi folgorar, siccome / l'astro che cane d'orion s'appella, / e
'costellazione ', fondandosi sul fatto che anche del cane celeste i poeti di
celeste i poeti di una volta dicevano che « latra e morde », quando
la coda, tanto lo aggirò, che lo ritornò in gangheri. 17
poi si sa a distesa, / che dir bisogna, quand'un è sgraziato:
1076: bravo bravissimo. va via che sarai fortunato come il cane in chiesa.
cane in chiesa. m'avvedo bene che la porta del tuo cervelluccio è più stretta
smorfiosa. -cosa da cani, che nemmeno un cane vorrebbe: scadentissima,
, / nero, duro, azemo, che non ròsera 'l cane! / non
dio vi dica come stata sono, che de la vita che mi ha fatto
come stata sono, che de la vita che mi ha fatto fare ne verrebbe pietà
come un pan di miglio, / che avrebbe fatto stomacare i cani. note al
l'atto più crudele, più spregiatore che si possa commettere nei confronti del prossimo
compagni, 2-12: e io li risposi che innanzi io facessi tanto tradimento, dare'
essere morso co'denti di tal buffone che era stato peggio verso lui che un
buffone che era stato peggio verso lui che un cane arrabbiato. garzoni, 1-580:
. è riputato da loro più tolerabile, che esercitarsi in un'arte o fare un
pavese, 4-198: io voglio soltanto che dino abbia un buon posto nella vita,
dino abbia un buon posto nella vita, che non gli tocchi lavorare come un cane
, non trovai né can né gatta che me ne sapesse dir parola. grazzini,
: compose... un capitolo, che non n'avrebbero mangiato i cani.
, non vi fu più un cane che si degnasse di guardarla, o chi la
è di dire: non ha cane che lo guardi in viso. non ha cane
lo guardi in viso. non ha cane che gli voglia bene. non ha cane
gli voglia bene. non ha cane che lo soccorra o l'aiuti. e
settembre, non c'è un can che mi seguiti, nessuno vuol venire con me
celibe per aver rifiutati tutti i partiti che le si erano offerti, come diceva
o per non aver mai trovato un cane che la volesse, come dicevan le sue
al rovescio, non trovando un cane che li voglia, per quanto s'arronzino,
dirotto per una via di campagna, che non c'era un cane a passare.
come cani trattati da'ghibellini con le imposte che il conte guido facea loro. nievo
di credere ch'io le avessi dimostrato che non bisognava di lei e mi piantò
un cherubino con un serafino, dice che insieme starete felici e stretti come due
/... dei quai io vo che sia usufrut- tuaria. /..
umani). aretino, 8-181: che averebbo detto alcune ignoran- tuzze, alcune
stronzi, se io avessi publicato in che modo la maestra de le novizie si avvede
la comparazione de'cani dietro alla cagna che va a cane? -aver lo
lo avere / il peccadiglio, e sentir che 'l bargello / ti cerchi, è
g. bassani, 1-175: forse che non è ancora, lei, nonostante queste
, 5-57: i'son sempre quel che do al cane. lippi, 10-49:
aveva telefovarchi, v-57: d'uno che favella favella, e favellando tratta le bestie
, si dice: 'e'-a cane che abbaia, 0 pane 0 bastone: levarsi
-destare, svegliare, stuzzicare il can che dorme'. stuzzicare, molestare chi se
se ne sta tranquillo; provocare guai che si sarebbero potuti evitare. varchi,
. egli desta o sveglia il can che dorme. buonarroti il giovane, 9-460
/ non istate a svegliare il can che dorme. giusti, i-479: è la
marmaglia dei vagabondi e dei giornalisti quella che stuzzica il cane che dorme.
dei giornalisti quella che stuzzica il cane che dorme. -dio ne guardi i
come il can del babbonero, / che leccava le lampade dipinte. -essere
i cani. baldovini, 2-61: che se la vecchia / con quegli occhi
cesariano, poi d'augusto; sicché voglio che noi facciamo come il cane di botrione
dell'ortolano: non potere ottenere qualcosa che si desidera, e impedire per invidia
e s'intende dare in budella, che esprime discorrere assai e conchiuder poco;
conchiuder poco; ed è lo stesso che dare in trippa, in cenci.
anche far come il can d'esopo che lasciò la carne che aveva in
il can d'esopo che lasciò la carne che aveva in bocca, per pigliar
quale vedeva lo sbattimento nell'acqua, che gli pareva maggiore. fare delle parole
, 11-3-8: ringrazio voi... che con tanto amore / e pazienza avete
. machiavelli, i-1118: io credo che si confidi assai che il giuoco abbia
i-1118: io credo che si confidi assai che il giuoco abbia a durar poco,
l'aia, per servire / l'amico che possiede. lippi, 6-94: mentre
il can per l'aia, ecco quello che oggi vi voglio dire della sua prima
duca francesco umilmente pregandolo... che volesse aver qualche cura de l'anima
cura de l'anima, a ciò che egli come un cane non morisse senza
. cecchi, 25-28: ma immaginatevi / che e'non mi morse mai cane,
e'non mi morse mai cane, che io / non volessi del suo pelo.
, 6-6: perché non fu mai can che la mordesse, / che del suo
mai can che la mordesse, / che del suo pelo un tratto non volesse.
. -non trovare né cane né gatto che abbai per qualcuno: non trovare alcuno
abbai per qualcuno: non trovare alcuno che se ne dia pensiero. machiavelli
machiavelli, i-iooo: e questo è, che chi non ha lo stato in questa
, de'nostri pari, non truova cane che gli abbai. firenzuola, 737:
se a un povero uomo di questi che si vivono delle braccia, gli accade per
, e'non trova né can né gatta che abbai per lui. -ove can
letti e simili frascariuole, e vedrai che vi sarà ben qualch'uno che ti rimetterà
e vedrai che vi sarà ben qualch'uno che ti rimetterà nel banco dinanzi, gli
consacrar parnaso. ei non rammenta / che forte impresa è drizzar l'anca ai
. bellini, 5-151: questo è altro che lavare il capo all'asino, e
poi, declamava contro que'suoi confratelli che, a loro rischio, prendevan le parti
epodo; e la più propria imagine che ne si affacci è d'un cane abbaiante
, 27: quanto a giustizia io credo che la cosa stesse fra gatti e cani
stesse fra gatti e cani, cioè che nessuno la pigliasse sul serio, eccettuati
serio, eccettuati i pochi timorati di dio che anco erano soggetti a pigliar di gran
ha in sé; laddove il cane vivace che troppo scorrazza, male serve il cacciatore
m. cecchi, 10-3-5: a cane che abbaia, o pane o bastone.
pane o bastone. -a can che lecchi cenere non gli fidar farina:
avrebbono ben tolto altro; perché cane che lecchi cenere, non gli fidar farina.
non gli fidar farina, / al can che lecca cenere, direte: / tu
a vizio ver declina: / al can che lecca cenere, / non gli fidar
tigna: a ciascuno toccano le disgrazie che si merita. pataffio, 1:
la zanna del cane. -can che abbaia non morde: chi fa molto
, 5-21: però dice il vero, che can che assai abbaia, poco morde
: però dice il vero, che can che assai abbaia, poco morde. lippi
il can ch'abbaia, rado awien che morda. manzoni, pr. sp.
se questi cani dovessero mordere tutte le volte che abbaiano! -cane che molto abbaia
le volte che abbaiano! -cane che molto abbaia prende poche lepri: chi
poco. selva, 2-19: cane che molto abbaia, prende poche lepri.
del vostro: anzi hanno perduto coloro che erano creditori de'vostri soldi; co'
più freschi e più forti; conciossia cosa che chi ha del pane, mai non
-il cane s'alletta più con le carezze che con la catena: si ottiene di
ottiene di più con le buone maniere che con le cattive. ariosto, sai
i cani / le lusinghe fan tuoi che la catena. -i cani portano
; ché la luna non stima i cani che abbaiano. -mentre il can bada
tempo, e tempo aspetta, / che mentre piscia il can, la lepre sbietta
io te la farò diventare più umile che un canino. grazzini, 3-260:
. grazzini, 3-260: so dir che voi avete una canina, / lutozzo mio
avete una canina, / lutozzo mio, che si può dirle voi, / che
che si può dirle voi, / che scarpe e libri e pollastri assassina, /
pollastri assassina, / menando i denti che paion rasoi. idem, 3-2-302: cani
... se v'è versificatorello che abbia un po'di straccio di cicisbea
. soffici, 1-23: un canùccio nero che dormicchiava tra'covoni d'un pagliaio marimesso
a danzare tutta di traverso a foscolo che alzava le gambette ballerine anche lui.
canini. giusti, ii-9: questi canucciacci che s'avventano ai calcagni d'ogni galantuomo
che sia bene toglierli dalla loro oscurità. collodi
fratelli un canucciaccio mezzo spelacchiato, dicendo che gli era parso... grazioso.
canettaccio bastardo, spelacchiato e rattrappito, che dopo ogni trenta metri s'arresta per
di racquistare gerusalem, perch'ebbe novelle che manzo cane imperadore suo fratello era morto
8): quando li due frategli videro che papa no'si facea, mossersi per
imperadore, e fu chiamato cane, che in lor linguaggio significa imperadore. ariosto
e la sera giugnemo a imo cane, che si dice che una donna fiorentina il
giugnemo a imo cane, che si dice che una donna fiorentina il fece murare.
canèa, sf. muta di cani che insegue la sel vaggina;
ne la reggia soletta / come ansante canea che, preso il cervo, /
d'annunzio, iii-1-1030: colui che rinnegasti e lapi dasti /
, di proteste contro idee, affermazioni che provocano scandalo, e le persone che
che provocano scandalo, e le persone che le sostengono. viani, 10-194:
do di stomaco, e dei rerererere che pareva recessero delle raganelle. bocchelli,
figurarsi la canea dei mangiapreti! il meno che potessero dire, era vedersi in un
canèforo, sm.). fanciulla che, in atene, portava canestri di spighe
sono cariatidi, ma giovinotti e ragazze che portano in testa canestri contenenti cose spettante
il sacerdozio, eran immagine di ciò che faceasi in argo. d'annunzio,
canènte, agg. ant. letter. che canta, canoro. -anche al
il colpo de l'alta faretra / che a torto piango e con disio soffersi,
. canapaio. canescènte, agg. che tende al bianco, biancheggiante.
la melodìa /... / che fan tra i vinchi / che fan tra
/ che fan tra i vinchi / che fan tra i giunchi / delle ripe
sì lunghi / indugi su quelle parole / che ritornano sempre. piovene, 5-471:
(dial. canestraro), sm. che intesse 0 vende canestri. garzoni
erano i canestrari, contro i portici, che rotolavano i bidoni dell'immondezza e
iacopone, 55-16: aio un canestraio appiso che dai surci non sia offiso: /
altre di più di cento ragioni erbe, che mi si presentano in alcune panerette e
con l'impiombatura dei due capi, che serve come stroppo. 3. nome
per lo più con un solo manico che forma arco sulla bocca; quanto può
altra traccia non v'era della notturna invasione che un canestro semipieno d'albicocche. pascoli
vedea in oriente venir manco: / che votando di fior tutto il canestro, /
canestrino di velo nero, coi lustrini che avevano finito di lustrare, e tutto intriso
le commende a canestri a dosso la gente che passa per la strada.
146-21: gli dà il canestruzzo della biada che lo metta dall'altra parte, ed
egli pianamente con ingegni tanto fece, che il detto porco passò rubicone. libro
gole la mattina. berni, 19: che eredi all'oste un canestruol di zacchere
. m. -ci). chim. che contiene canfano, che proviene dal canfano
. chim. che contiene canfano, che proviene dal canfano. -acido canfanico:
sm. chim. terpene non saturo, che si presenta come un solido cristallino,
ad un fumoso lucignolo trovo maggior poesia che nel convegno delle eleganti dove l'odore del
, composto di carbonio e d'idrogeno, che è uguale per composizione all'essenza di
). -olio di canfora: liquido che si ottiene durante la distillazione del legno
e dai rami del dryobalanops aromatica, che cresce nell'isola di borneo, si
, e hawi molti boschi e molti albori che fanno la canfora. crescenzi volgar.
uno albero d'india tanto grande, che possono sotto la sua ombra stare le
cinabro, canfora e la porcellana, che è grandissima mercanzia. serdonati, 7-158:
legno aloè, e la cafura, che suda fuori d'un albero a guisa
di ragia, la quale, da que'che non intendono la lingua arabica, è
iniezione di canfora a un vecchio signore che non vuole ancora dare ai suoi eredi la
ancora dare ai suoi eredi la consolazione che aspettano da sette o otto anni, ma
della canfora non fuga / le tarme che sfarinano nei libri. 2.
libri. 2. l'albero che fornisce la canfora. alvaro, 9-67
erba giulia, detta volgarmente santonico, che si tiene ch'ella sia l'agerato di
canforato, agg. chim. che contiene canfora. -alcool, spirito
strofina le spalle. 2. che ha odore di canfora (in quanto preparato
(in quanto preparato antitarmico), che ne è cosparso (un capo di
s. v.]: l'acido che si prepara dalla canfora dicesi '
), albero della famiglia lauracee che fornisce la canfora, alto 15 m,
fatta passare la testa del condannato (che così non poteva né riposare né
, 6-4-48: ma voi chi sete, che in cangevol core / sì ben
, iii-27-366: il motivo spirituale che ha spinto i migliori di costoro
.. è stato non altro che il bisogno, nel tumulto delle idee e
fallace cristallo ha due visiere, / che l'occhio illude e 'l buon giudicio
giacolor la spoglia ha mista, / che l'apparenze ognor muta a la vista
. bruno, 3-327: tutto quello che fa diversità di geni, di specie
di specie, differenze, proprietadi, tutto che consiste nella generazione, corrozione, alterazione
, sì fattamente sbigottironsi i marinari, che ancor essi da una confidente serenità d'
redi, 16-v- 384: quello che si crede tintura di oro, sarà cangiamento
: non posso dirvi altro se non che questo cangiamento inaspettato della nostra scena tragico-politica
scena tragico-politica fu un colpo di fulmine che mi sbalordì. monti, x-3-301: senza
, può produrre nel regno quella felicità che si sperò invano dal primo. foscolo
, agg. e sm. che muta, che si trasforma allo sguardo:
e sm. che muta, che si trasforma allo sguardo: e
si riferisce soprattutto ai colori iridescenti che appaiono diversi secondo l'angolo dal quale
va'lavorando sopra l'oro di che colore ad olio tu vuoi, pur che
che colore ad olio tu vuoi, pur che svarii dal campo. lorenzo de'
vesta / e vestesi di luce che l'indora; / di negro quel che
che l'indora; / di negro quel che sanza febo resta. caro,
/ e camminava sì leggiadramente, / che parea ch'ei ballasse ima canaria.
] le han brune e granite, altri che sembrano rugginose: al contrario certi come
d'un non so qual elettro cangiante, che ad ogni lor volgersi muta colore.
i gran coloristi impiegano colori cangianti, che ne'primi chiari s'accostano al tono
sera mandiamo come in sogno il piede che non sente terreno e il corpo che
che non sente terreno e il corpo che abbandona come potesse nuotare nel verde cangiante
ospitale, e beati ci stendiamo nel fieno che bucherebbe, se fosse avvertito. onofri
tua cintura volontaria, / la parola che gli àlluci ti muove, / sciogliendo
tinta, ma è veramente un cangiante che è grazioso agli occhi. speroni,
fila di più colori; onde avegna che posto essendo in diversi siti, cangia lo
; il mio lavoro, ebbi a riconoscere che le mie creazioni, aggiunte al preso
e di là, non facevano altro che accrescere lo screziato, tappezzato, il
non dava alle diverse specie i nomi che ora io so, a volta a volta
nostro amor falsi e cangi / ancor che mostri tua voglia. bonagiunta, ii-320:
prato ha sì fresca verdura, / che gli suoi fiori non cangino istato;
nessun foco mai cangia calore, / o che faccia languire o tormentare, / per
fa il foco d'amore, / che 'l naturai ti fa poco durare. angiolieri
ne son da lei così cangiato, / che 'n una ched e'giungo 'n sua
sì è barbato ne la dura petra / che parla e sente come fosse donna.
., 2-38: e qual è quei che disvuoi ciò che volle / e per
e qual è quei che disvuoi ciò che volle / e per novi pensier cangia proposta
novi pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal
e dibattieno i denti, / ratto che 'nteser le parole crude. idem, inf
, ix-47: io vergognando non so che dica; / ma per donzella e per
a un fior la nostra etate, / che stato cangia da matina a sera,
: lasso! ch'io mi credeva / che altra età e le diverse cure /
'l petto tanto erro- nico, / che t'ha fatto cangiar volto e costume?
cangiar volto e costume? / dimel che con altrui mai noi commonico. machiavelli,
disegna nello esercizio del soldo prevalersi, che subito non solamente cangia abito, ma
quegli altri, e più da quelle nazioni che posseduta l'hanno più lungamente, la
tosco? michelangelo, 48-26: or che 'l tempo la scorza cangia e muda,
destin crudo e fero, / ché tosto che da me vi dipartite, /
appunto / far degli amanti quel che delle vesti: / molti averne
per dir meglio, parolucce, che io leverei o cangerei, si possono molto
algarotti, 3-372: ho un appartamento che noi cangerei col palagio pitti,
dee principalmente applicarsi alle grandi catastrofi che hanno cangiato la faccia degl'imperi. pa
traslocarne sil laba, certo che tu mi sapresti grado. leopardi, 22-27
le case più potenti, riconosciuto il vantaggio che possono trarre in mille modi dall'
modi dall'immenso deposito di capitali che colerà al monte e sarà sempre a disposizione
/ genia di brenno, / che infuria e prodiga / la vita e il
/ la vita e il senno, / che le repubbliche / distrugge e crea
sana era fatta ornai tale che potenza d'uomo non bastava a
, per vincere la depressione nervosa che tanti anni di chiusa, monotona esistenza
senese in tal modo ha cangiato, / che tutta l'onta e 'l danno,
tutta l'onta e 'l danno, che dato / li ha sempre, come sa
3-52: matto fora tenuto uomo, che sedesse a banco, e cangiasse molto
., 32-138: « o tu che mostri per sì bestiai segno / odio sovra
sì bestiai segno / odio sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l perché
io « per tal convegno, / che se tu a ragion di lui ti piangi
cangiar voglio i palagi, / altro tesor che povertà non bramo. foscolo, xiv-195
se stesso, ed il tempo farà che possiate non dirò venderlo ma cangiarlo con
, ii-433: ma per lo folle tempo che m'ha giunto, / mi cangio
inf., 20-42: vedi tiresia, che mutò sembiante / quando di maschio femmina
/ ma meglio è morte qua, che vita altrove. sannazaro, 12-208: or
, aratri e capoli, / pria che mai sì bel volto in te si specoli
altri costumi e maniere del vivere, come che sia. ariosto, 3-61: parve
grave ed immu- tabil tanto, / che si cangia in altrui mente e natura,
altrui mente e natura, / pria che si cangi in me sorte sì dura?
cosa in cui si cange, atteso che lui sia ogni cosa. galileo, 931
ch'usa la giurisprudenza dentro il corso che fanno le nazioni, vanno di sèguito
a tre sorte d'autorità de'senati, che si cangiano dentro il medesimo corso.
è il costante sistema di vita, che questa dama vive cinque dì d'ogni settimana
cinque dì d'ogni settimana, e che non si cangia mai se non per viva
d'alcuno di que'comuni accidenti, che accadono a tutte le dame di alto
. alfieri, i-252: risposi: che io ritornava in toscana per ivi proseguire
, 4-523: ei d'ogni belva che la terra pasce, / vestirà le sembianze
tutto cangia quaggiù! e verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te,
deprimendosi. nievo, 72: conobbi che la vita umana è un ministero di
di essa, e la storia un'espiatrice che ne registra i sagrifici a vantaggio dell'
registra i sagrifici a vantaggio dell'umanità che sempre cangia e sempre vive. d'
critica », e... ciò che in questo lavorìo si viene cangiando per
affinarsi, non è la poesia, che è « definitiva », ma la formazione
, ma la formazione delle caratterizzazioni, che è sempre « indefinitiva ». montale,
repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta! moravia, viii-200
accademia]: il vecchio montanaro, / che ancor mostrava sulla fronte / profondo un
un suo gran pensier tanto penetra, / che par cangiato in insensibil pietra. bandello
(i-348): come ella conobbe che era lettera di don diego, di subito
disse: -io gli ho pur fatto intendere che non voglio sue lettere né ambasciate.
solea. bruno, 58: veggo ben che sete percosso, vi veggio cangiato di
crudel nimi- cizia, sommamente li doleva che il sigonio ad un suo pari in
il mio [core] non già, che, al balenar di tanti / lampi
null'altro più ritien del primo stato / che laceri vestigi ancor fumanti. vico,
[alla romana repubblica] due ordinamenti, che si contengono negli altri due capi della
vibrante, con gesti così insoliti, che molti avventori si voltarono a guardarlo dai
redi, 16-iii-257: quelle buccine marine che dai pescatori livornesi son chiamate cangigli.
e tortuose lamine e falde di talco argentino che fanno un bel cangio, come nel
mettersi a saltare. una bestia che vedrei volentieri qui. è il suo paesaggio
di cotone o di seta), che era prodotta in india. sassetti
tela d'india, detta canichino, che mi pare che le donne costà la chiamino
, detta canichino, che mi pare che le donne costà la chiamino bisso.
corri- spondenzia, tante telerie di bambagia che chiamano canichini, boffettani, semiane et
...) quel seme, che diventa arido e abbronzato per lo levar della
levar della detta canicula, è segno che la ricolta di quel co tal seme fia
, 2-23: fassi ancora, secondo che dice varrò, questo innestamento acconciamente nell'
.. e i poeti greci fingono che questa è la cagna la qual fu data
ho trovato anco del freddo, tanto che per questo anno ne indormiva la canicola
tutti i seminati e danneggia tutte le cose che verdeggiano. buonarroti il giovane, 9-510
d'agosto, non essendo vero quello che il volgo pensa, che dopo il sol-
essendo vero quello che il volgo pensa, che dopo il sol- lione ne venga la
venga la canicola, ma bensì deve dirsi che ne'sopraddetti giorni ci sieno gli influssi
ai legni pieni d'infelici arrestati, che morivano sotto i suoi occhi per la
fontane e di pergolati di verzura, che riparavano dai bollori della canicola. carducci
i giorni, avvicinandosi san lorenzo, che la canicola sfogava l'estrema sua forza
sole ver- berava la terra affocata, che prona sotto quel fermo furore cuoceva senza
xxiv-958: sotto queste piante amene, che sono dell'esperidi più preziose poiché nelle lor
dì canicolari rassembrano più tosto laghi infernali che acque terrene. bruno, 39: a
, 39: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste, in questi più
cuocenti giorni ed ore più lambiccanti, che dicon caniculari, mi han fatto piovere