a chiedersi quanti poveri italiani che avevano fatto il loro dovere fossero stati
, 2-188: è rarissimo... che in america si tentino truffe ai bar
un bruttissimo mobile composito, una radio che conteneva un bar, piegarsi in due tempi
4. dimin. barétto: bar che dispone di un piccolo locale, frequentato
il dramma vero dei « baretti », che hanno avuto la loro celebrazione dall'inchiesta
della provincia italiana, specie meridionale, che non ha niente da fare per i giovani
niente da fare per i giovani, che non ha un oggi e che dispera nel
, che non ha un oggi e che dispera nel domani. pasolini, 1-70
sbarra, barriera, divisione '(che separa gli avventori dal banco di vendita)
, pari alla « megabarìa », che è un multiplo della « barìa »
la povertà], / e comandò che l'amassero a fede; / e del
coloro, i corpi de'quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi
di beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale questi
con frettolosi passi, non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto,
(51): e infinite volte avvenne che, andando due preti con una croce
del detto santo corpo, a ciò che essi fussero santificati dal detto santo corpo.
morto giù l'atterra, / e bisognòe che trovassi la bara. ariosto, 43-176
; / purpurea seta la copria, che d'oro / e di gran perle avea
alla sepoltura. garzoni, 3-610: uno che era portato nella bara a seppellirsi,
intendersi il motto della madre spartana, che consegna lo scudo al figliuolo che va
, che consegna lo scudo al figliuolo che va alla guerra, dicendo: « aut
ospedale o di cataletto; e bare che si gettavano dalle finestre. carducci,
a piangere la cara, / prima che altri... la metta nella bara
in sostanza, faccio vedere di sperare che si parlerà di me e avanti e
tua età. iddio me la rese che era già nella bara. bartolini,
bartolini, 1-34: né è vero che gli uomini muoiano l'uno prima e
a reggersi in gamba; si tarda più che si può a mettere un piede nella
al castello dell'uovo per lo fanciullo che si diceva essere rimaso del re andreasso
buona compagnia di cameriere e di balie che 'l nutricavano e governavano, in una bara
tanacro riportarla / a casa non potè che s'una bara; / fece con
; / fece con diligenzia medicarla, / che perder non volea preda sì cara.
un santo con le sue reliquie; carro che rappresenta scene della passione (nelle processioni
impalcatura '(da cui varare), che ha confluito con bara; cfr.
cercare? volevano un salasso pel vino che avevano in corpo? -te lo darò io
. oggi è sostituito dal barabba, che puzza di correzionale e di vigliaccheria.
tacere. soldati, 11: gentiluomo che a notte alta, nella città deserta e
per lo giorno solenne della pasqua, che soleva la signoria donare al popolo uno
. era allora in prigione uno uomo che avea nome barabba, il quale era
era omicida e ladro. e radunati che furono li iudei, disse a loro
e li antiqui mandarono a dire al popolo che chiamassero barabba e uccidessero cristo ».
a vedere, dove si vendono; che sempre vi si vedrà una confusione,
è più di baruffa, in quanto che suppone maggior quantità di persone; dove
viani, 14-266: ognun sa che le fiere sono mercati, più solenni
palio] fu di panno sanguigno, che 'l corsono i fanti a piè; e
e l'altro di baraccarne bambagino, che lo corsono le meretrici dell'oste. balducci
cremonese, e quelle tante e varie che esistevano in milano quando la città oltrepassava
ma poi disse, il padrone, che il vento avrebbe portato via il panno
diedi due lire a una sudanese, che aveva, fuor dal baracano color isabella
i piedi e voleva la mena, che gliel'avevano promessa, come fa un
abitazione di un piano solo in quella che all'esterno pareva una baracca era priva di
mezzo inebetito, insaccato nella maglia sudicia che gli faceva le grinze giù per gli
e urli di saltimbanchi e di ciarlatani che imbonivan la folla pigiata tutt'intomo e allagante
intanto ora spera, ma non molto, che la prendano a dormire in una di
coperte con ritagli di latta arrugginita, che sono sul greto del tevere.
vittorini, 1-86: le baracche rosse che da bordo ci parevano nuove e parecchie
! abita in una baracca smontabile, che si sposta dietro i lavori della ditta
2. figur. di qualunque cosa che non funzioni o funzioni male; costruzione
famiglia, amministrazione, impresa disordinata, che vive nello stento, che è prossima
disordinata, che vive nello stento, che è prossima alla rovina, al fallimento
in traslato: ogni impresa o cosa che accennisi con dispregio o per celia
, e figurato di cosa malandata, che tende a cadere in rovina. borgese,
questo di buono, di giusto, che ha sconquassato tutte le baracche. palazzeschi,
non abbiamo certe possibilità, con quello che costa a tener su questa baracca.
5-23: angelica... adesso che ha l'anello e la giumenta riprende subito
; pende tutto un ciarpame mortuario; che serve per mandare più o meno bene
a me, signor alfio, il giorno che cascasse la baracca, vi faccio nominare
: piantar baracca e burattini: lasciar che tutto vada in malora, abbandonare all'incuria
). giusti, iii-248: ora che mi rammento, non sarebbe a caso
caso il posto d'accademico della crusca che m'avesse fatto voltar baracca e legar
a un gran baraccone pagno, che squilla nell'ombra degli alberi folti e bassi
stalla vidi infatti una bella giovane, che si rizzò lesta dal un cantoniere
frequentava le sale dei pochi ministri che tenevano società, bocchelli, ii-160
quel rozzo baraccone di legno baracchétta che non avevo osservato, minuscola, sbi
gana si vede il treno per londra che ci aspetta. viani, =
un etimo pre incerato, che avevano per ammattonato il suolo della
deposito, pea, 3-250: che cosa potevano valere, cessata la magazzini stipati
magazzini stipati /... / squadre che montano e smonguerra... gli
disus. disporre baracche in prato, dopo che la gente si era dispersa, e veniva
vado dalle donne, se voglio che non ci si vede a cento metri,
(barracellare), agg. dial. che ri collodi, 666:
era baraccato e corteggiato da tutte le mamme che ave cattaneo, iii-1-249:
mobili, baraccato, agg. che abita in baracche, siste-. non sommano
allora può lasciarle nella deserta campagna; che ora si preferisce fare in cemento armato.
2. ant. rivenditore, vivandiere (che tiene bacontro le quali l'esperienza dei
iv-58: baracelli: guardiani di terreni, che dipenbaracchino). dono da associazione cooperativa
da reati, specie l'abigeato racchina che vadano l'una nell'altra, con li
escursio nel 1536), che a sua volta discende dalla forma dell'ital
con due maniglie laterali, ferme. che doppo una grande battaglia vi è una grande
dimin. di baracca-, ma è probabile che la voce del chi si crede
(raja clavata: razza monica che indica un particolare tipo di sillo
tiene alla famiglia plagiostomi (cioè che hanno la affermative (indicate nella
da loro, e non era altro che grattarla / nelle calcagne, ove '
darei tale di questo ciotto nelle calcagna, che egli si ricorderebbe forse un mese di
a vegliantino; / e se non fussi che giunse al calcagno / quanto potè più
il calcagno e scuotere il piede, che subito esce. d. bartoli,
uomo d'orecchio tanto stranamente distemperato, che l'armonia delle ottave, e delle
fra'mostri di natura, non altrimenti che s'egli fosse nato con le orecchie appiccategli
inorriditi; e renzo non vide più che schiene di nemici, e calcagni che ballavano
più che schiene di nemici, e calcagni che ballavano rapidamente per aria, a guisa
. guerrazzi, ii-20: a modo che giacobbe usciva dal seno di rebecca,
3-50: vedendo luca lì davanti, che gli avevano messo il giubbone del babbo
col petto duro prominente, i piedi che pareva fossero in collera fra di loro e
ne butta in disparte i resti, che si torcono come fosser vivi. govoni
qualcuno. giusti, i-309: piuttosto che raddrizzare le gambe a'cani col precetto
a farlo coll'esempio, e lasciare che gli altri t'abbaino ai calcagni.
man diritto; / ma l'altro, che mostrate ha le calcagna, / fuggendo
anni in campagna / e fatto peggio che non fe'lo sciarra, / ch'
calcagna: avere il contrario di quello che ci si aspetta. pulci, 24-22
pulci, 24-22: e dissi pur che non credessi a namo / e molto
la spagna: / e'm'incresce che qua noi ne ridiamo, / e presto
2-48: le ossa dei cani, che azzannavano le calcagna dei vostri bisnonni,
for è escito / lo balsamo polito che t corpo ha penetrato. f. d'
anima a denti, perché io mi credo che il demonio entri in colui che intoppa
credo che il demonio entri in colui che intoppa nel suo rivale. -chiuder
sbattergli la porta dietro (per fargli capire che non è persona gradita).
impiccato. pulci, iv-102: tanto che un dì con devozione aspetto / la
, ma cinquanta: / sta su, che in terra i pari miei non danno
per la puntura della rimembranza, / che solo a'pii dà delle calcagne. buti
pugne lo cavallo co li sproni, che sono a le calcagna. -alle
giorni dell'avversità, quando l'iniquità che m'è alle calcagna m'intornierà.
da pentirmi sì poco degli impulsi, che per lo più mi fanno risolvere,
gli cammina dietro ai calcagni, più che a vincere il nemico, deve attendere a
ma avrei voluto vederti io, neirinverno che ci abbiamo alle calcagne! ». verga
di pelli grezze si trovava, senza che egli ne avesse merito o colpa, nella
stare... è un povero vecchio che ha perduto un bambino ». i
un bambino ». i monelli, che lo stringevano alle calcagna, non tardarono
l. salviati, 19-23: che noi siam quasi tutte quante un poco
, 302: maladice il serpente più che ogn'altro animale, e il fa andare
il serpente e sua progenie, talmente che l'uomo al serpente fracassasse la testa
spirito di ciechezza sono guidati quelli, che ardiscono di levare contro a noi il calcagno
boiardo, 1-2-20: come odi che fuggian verso ardena, / nulla rispose
suo baiardo. ariosto, 1-17: che quanto può menar de le calcagna /
aretino, 8-75: la poverina, che havea voglia di giostrare, con le lancie
tassoni, 1-39: que'valorosi, che facean gli eroi, / senza aspettar
2-2 (1-668): il prete anco che minor paura non aveva, smenticatosi il
cominciò a pagar di calcagna in modo che non sarebbe stato tenuto per infermo.
calcagna, oh povero / a me, che cosa è questa? ella fia certo
giusti, iii-265: facciamo in modo che la generazione che già ci pesta il
: facciamo in modo che la generazione che già ci pesta il calcagno, non abbia
la via più impe dita che mai. -piantare le calcagna:
tavole, coi suoi lupini al collo, che lo zio crocifisso glieli aveva dati a
parte posteriore delia calza o della scarpa che ricopre il calcagno del piede. bandello
lacerate, con un paio di pantofole che i veneziani chiamano zoccoli, sì triste
i veneziani chiamano zoccoli, sì triste che i diti dei piedi per la rottura
, 42: quali sono quelle cose che l'uomo le cerca, e non le
sono privi di calcagni: si conosce che le loro calzature, già lucide,
ed è in quella faccia della matrice che è opposta al carattere. serve il calcagno
ad incastro ed a maschio, e che termina abbasso obbliqua- mente o ad angolo
8-60: faceva bel vedere un calcagnetto, che gli scappava fuori della scarpa. chiabrera
scalpello con una tacca in mezzo, che serve agli scultori per lavorare il marmo,
, con una tacca in mezzo, che serve per lavorar il marmo, dopo averlo
. 3. marin. pezzo che forma l'estremità poppiera della chiglia (
esterna ed inferiore della ruota di poppa che fa una specie di tacca su cui
o su altre simili carte sciolte, che s'abbiano a mano sulla scrivania, affinché
, affinché restino meglio separate da altre che sian vicine, o una folata
5-2-71: si calca sì forte, che per tal calcaménto vengono a sforzarsi e sr
calcare1. calcaneare, agg. che appartiene al calcagno, che si
. che appartiene al calcagno, che si riferisce al calcagno. =
pres. di calcare), agg. che preme, fa pressione.
: incapace d'essere addentato nel trapassar che vi facesse sopra ogni calcante e ben pungente
rame idrato) di colore azzurro cupo, che forma per lo più piccoli agglomerati stalattitici
'calcara', sorta di forno calcinatone, che si usa in tutte le fornaci da vetro
guarda come passi; / va sì, che tu non calchi con le piante /
, / quant'io calcai, fin che chinato givi. petrarca, 281-13: or
né fiera alberga in valle, / che non conosca il suon de le mie rime
caverna è fra gli sassi, / che non rimbombe al mio continuo pianto;
il passo / al bel lavor, che 'l pavimento copre: / poiché tante
/ poiché tante ricchezze in terra vede che di carcarle si vergogna il piede.
così stretto incatenate, quante sono le parti che si adunano a comporlo, tutte di
, non operare in voi nel considerarle che fate, più che sollevarvi la mente
in voi nel considerarle che fate, più che sollevarvi la mente ad un atto di
. varano, 13: quel, che calcante armi e trofei t'accenno,
t'accenno, / è l'angiol che mutò nabucco in belva. g. gozzi
le sue membroline co'più bei passini che mai vedeste, e di tempo in tempo
parini, ii-83: ahi non bastò che [la città] intorno / putridi stagni
al pasto / d'ambiziose mute, / che poi con crudo fasto / calchin per
per l'ampie strade / il popolo che cade. monti, x-2-143: calcando /
itala polve, ti rammenta adunque / che tutta è sacri; che il tuo piè
rammenta adunque / che tutta è sacri; che il tuo piè calpesta / la tomba
uomini in riga contro un muro di mattone che ha il colore del sangue aggrumato.
. serra, ii-463: la ghiaia, che i piedi non hanno calcata, spicca
hanno calcata, spicca stranamente e pare che debba rotolar via. pavese, 42
pavese, 42: anche il passo che calca i ciottoli lento / sembra calchi
calchi le cose, pari al sorriso / che le ignora e le scorre come acqua
molto me so delongato / da la via che i santi ò calcato. dante,
13-149: e cheggioti, per quel che tu più brami, / se mai calchi
calchi la terra di toscana, / che a'miei propinqui tu ben mi rinfami.
5-93: alma beata e bella, / che da'legami sciolta / nuda salisti nei
. buonarroti il giovane, 9-599: che 'l medesimo aringo / calcar ne 'mpromettesti
aspre e funeste, / quasi prima che 'l sole, il ciel vedeste; /
; / giste a calcar, pria che 'l terren, le stelle. idem,
: ma per mia somma disgrazia, quali che si fossero quelle due tragedie, elle
per lo più tortuose ed oscure, che calcano gl'intriganti e gli scellerati. berchet
/ e sia il lagno dell'uomo che muor. giusti, ii-407: continuerò a
: continuerò a trascinarmi per questa via che sperava di poter calcare con passo spedito
dare mai segno di avere inteso quello che gli si dice. -calcare le scene
, gli rendevano l'eco; ciò che gli fece pensare di avere una gran bella
ci pensò e tanto s'illuse, che volle calcare le scene. ma appena
chente cotestui valesse? lo sai tu che questo messere fu il più copioso,
più dotto, il più maraviglioso scrittore che mai calcasse terra da qui sino agli
nella vigna, e colse quelli pochi grapptolini che vi trovò, e recogli al palmento
. crescenzi volgar., 9-55: che l'unghia non calchi, né s'accosti
: il piano [della stampa] che calca sopra e impronta era parte di pietra
] si calcasse tanto fortemente di sopra, che la resistenza di questa calcatura vantaggiasse quella
, 33 (566): gli parve che, per la calca, gli fosse
su, e fosse il pomo di quella che lo premesse in quel luogo. [
. 1827 (568): gli parve che, per la stretta, ella [
, e fosse il pome di essa che lo calcasse in quel luogo].
/ sente 11 respir dei morti, che il trapasso / sciolse in vene d'
temete ad ogni tratto... che quell'ostinato insolente vi tolga il cappello
insolente vi tolga il cappello all'italiana che talora calcate sopra il vostro berretto,
cappello fin sugli occhi, in modo che le sopracciglia toccarono la tesa. c
deltinfemo. brancati, 4-230: edoardo, che già s'era alzato, prese da
contorno; figure umili, mediocri, che egli tratta con una bravura indifferente.
di compassione e di falsità e di vigliaccheria che accompagna la miseria del vivere.
. cavalca, 4-146: quelli, che superbamente si levano con tra li co-
vostro valore da me sia estimato e che molto me sia caro il vostro amore
., 2-169: la maggior cura che sul cor gli calchi / è che fiammetta
cura che sul cor gli calchi / è che fiammetta stia lontana. a. f
. / il mio desir, tu che puoi solo, adempì. boccalini, i-322
calcato il rispetto dell'onore, può far che vuole, senza averne anche un minimo
; forse di tale ad onta, / che i dritti calca della patria sacri /
foscolo, 1-418: or tu fa che minerva oda un tuo cenno / d'ire
cenno / d'ire, e d'oprar che i troi, calcando i patti /
non calca ima vittima; -non calca che una massa di fango. de sanctis,
nauta ride i furori / d'euro che gl'ispidi flutti cavalca, / e con
non aveano calcato in altro, volendo che questa fosse la prima e quasi tunica opera
di poi s'erano avveduti a prova che le turbolenze di quel mare procedevano dal
egli traboccar sopra i lidi: e che però col ristrignerli non si tranquillerebbe;
né per lei, né da verun sospetto che avvilisca o il mio carattere o
. palazzeschi, 3-217: accadeva talvolta che un piccolo disturbo, una voce o
,... un segno d'impazienza che i grandi facevano finta di non sentire
recipr. bencivenni [cruscai: sì che l'uova degli uccelli che sono di
cruscai: sì che l'uova degli uccelli che sono di buona complessione, e che
che sono di buona complessione, e che non sien troppo magri, e che
che non sien troppo magri, e che i maschi le calchino, ciò sono le
una finestra, o a uno tetto che fosse, una passera calcare l'altra
', è quel dar opera, che fa il gallo, alla fecondazione degli
gallo, alla fecondazione degli uovicini, che ha in sé la gallina naturalmente. dicesi
così ne rimane segnata. per il che si leva via il cartone, e per
il cartone, e per que'segni che nel muro sono calcati si va con i
saper disegnare, trascrive una lingua straniera, che gli è insignificante. è impossibile che
che gli è insignificante. è impossibile che non vi commetta mille errori. ojetti
vi spolverava su il carbone, così forte che ancora si vedono e si toccano uno
., 2-72: e come a messagger che porta olivo / tragge la gente per
forza, né lo feciono tanto destramente che li inimici calcando loro a dosso, in
altro, si udiva un romore, che pareva, che tutte le campane del
si udiva un romore, che pareva, che tutte le campane del mondo, a
1-518: esule al par di te, che di calcina / t'imbratti a cementar
, generalmente di colore bianco, ma che può assumere le colorazioni più diverse per
rive de'fiumi, e in quei terreni che giacciono entro la loro convalle, e
7-97: tutti, infatti, dicevano che anche sotto la collina ci doveva esser lo
erano mutate in un calcare color carnicino che luccicava di sottili aghi di quarzo.
2. agg. letter. che ha l'aspetto del calcare, calcareo
(ant. calcano), agg. che è costituito da calcare, che
che è costituito da calcare, che contiene calcare. -terreno calcareo:
contiene calcare. -terreno calcareo: che contiene almeno il 2-3 % di sali di
milizia, ii-189: pietre calcarie son quelle che fanno effervescenza coll'acqua forte..
masse di due a tre metri, che dissepellite si riducono in calce. panzini,
è la cima più alta delle colline che fanno corona alla città. poco più
di alberi verdi e campi bene coltivati che lo rivestono in bella simmetria, ma
qualsiasi cura, e non vi crescono che le piante dei terreni pietrosi e della
calce '. calcarlfero, agg. che contiene calcare. = voce dotta,
l'estrazione dello zolfo dal minerale, che, raccolto in grandi mucchi, in
collina attraverso il vitreo fiato sulfureo che tremolava al sole vaporando dai «
battoli, 9-28-2-12: io per me vedendo che senza o caduta o inciampo mal si
.. ho nelle lettere il senso, che per altro avea quell'amico di seneca
percussione del grande pestìo di coloro che andavano, crepò e ruppesi il
palla, sopra la palla tanta stoppa che fosse bastante a coprirla, poscia sopra
... non avea altra possanza, che di fare una leg- gier ammaccatura.
il muto arriva / gemer del verme che calcato spira, / del nume al
al fianco / siede una diva, / che chiusa in negro ammanto / scrive i
300: su questa, o re, che a noi / sembra di qui lunga
di feltro bigio, calcato sui capelli lisci che si pareggiavano sul collo sottile, e
paoletti, 1-2-179: io son persuaso che noi non ci possiamo allontanare dalla
è grido atroce di calcata plebe / che sorge contro la ragion de'forti / e
... sì ben calcati, che ne fu mezzo storpio. 6.
ne fu mezzo storpio. 6. che fa ressa, accalcato. dante,
voluto ubbidire, dite un poco in che maniera avrebber potuto, spinti com'erano e
voluto obbedire, dite un po'in che modo avrebber potuto, spinti com'erano
appiccandosi su per le mura non altrimenti che le formiche si appiccano su per le
un corrente fiume, salire non altrimenti che se il fiume scendesse, e,
dar la battaglia ad una terra, che va guardando il più forte de muri
di legno duro, perfettamente piana, che si posa sulla forma tipografica e sulla
il calcatréppolo è nel numero di quell'erbe che sono spinose. pulci, iv-28:
togliendo per le radici dell'eringio, che volgarmente chiamano iringo, le radici di
quella spinosa, crespa e breve pianta, che chiamano in toscana cacatréppola. targioni tozzetti
, abruzzese calcatrippa, piemontese carcatepa (che potrebbe essere composto da calcare1 e dal
, anzi è serpente d'acqua, che ella uccide l'uomo, se 'l puote
bologna, x-137: assai son certo che sementa in lidi /... /
/... / qualunque crede che la calcatrice / prender si possa dentro
calcatura dell'uva, cuocono tanto, che si consumi la terza parte. biringuccio
le calcature si sgraffia la vernice tanto che si scopra il rame. =
in zolle, non ancora idratata, che a contatto dell'acqua sviluppa un forte
la pozzolana). -calce idraulica: che può far presa anche sott'acqua (
i-77: questa [semiramide] si dice che trovò l'uso della calce, signoreggiò
, e mescolata con la pozzolana, che è di color tanè, fa una mestica
: la pietra non è tutto quello che può essere, perché non è calci,
in modo le parti del discorso, che non stian quasi membra collocate in bel
: * calce spenta ', quella che, cotta, fu fatta lentamente lievitare in
masse di due a tre metri, che disseppellite si riducono in calce. carducci,
appalto!... e quella calce che se ne va in polvere, eh
all'ovile fatto / di schiette pietre che scelse di sua mano / e poi commesse
ragazzo calcinaio. palazzeschi, 1-426: che cosa ne fareste? -lo metterei
, i-64: calamità... fu che le tirannidi tutte si fondino con la
candido paese di calce viva nell'afa che ci brucia la gola, se parliamo.
lor celle i... i che dal calce più basso alla lor cima /
... aveva ali d'angelo, che abbracciavano il calce del bompresso, ma
, d'arte rozza e tutt'altro che inefficace, non era per niente angelica.
parte di una lancia ^ di un fucile che si appoggia alla spalla o al fianco
: dio vi rimeriti della pazienza con che avete ricopiate e collazionate le lettere originali del
calcedoniato, agg. miner. che contiene cal cedonio.
44 (51): v'ha fiume che mena diaspido e calcidonio, e portanlo
de'rubini] somiglia una certa pietra che si domanda calcidonio, la quale è
: pietra dura quanto il diaspro, che si trova a monte rufoli nel volterrano
: calcedonio orientale: pietra bianca durissima, che vale per lavori di commesso di gran
gocciole sonore da un piccolo congegno metallico che il giro d'una chiave faceva muovere
sf. medie. percentuale di calcio che è presente nel sangue (la sua diminuzione
area fabbricabile, -aveva detto quinto. al che la madre: - e bravo,
': per la forma del fiore, che ricorda quella di una scarpetta)
. estremità superiore degli alberi della nave che portano vele latine: a sezione quadrilatera
. ragionamento sopra l'utilità grandissima che apporterebbe al corseggiare delle nostre galere il
e in particulare per far angolo a'canapi che tirano i pesi. botta,
: 4 calcese ', nome che danno i marinari alla cima dell'albero,
bernardino da siena, 392: o tu che fai il calcestruzzo, quante cose v'
, quante cose v'aduópari, e che utile fa, e quanto tempo peni
mescoli colla calcina e con quelle cose che bisogna; tanto l'hai caro quanto e'
e'vale, e quanto è utile che tu ne cavarai. lorini, 180:
, 26: calcistruzzo: una materia che serve per lo più per murar condotti
d'acque; ed è un certo che di mezzo fra la calcina pura e
'o 4 calcestruzzo '. materia che serve per lo più per murare condotti d'
certe voci tariffarie, della dogana, che interessavano l'edilizia. sinisgalli, 6-128:
conglomerato. maggi, 86: vediamo che quella [la terra] ha dato per
iacopone, 27-49: turbarne 'l naso, che voi odorato, / la bocca assaiato
per dar conforto; / e lo peiore che per me sia stato, / lo
avere. garzoni, 1-649: quelli che furon inventori delle concie de'corami..
, 2-24: la figura d'un calciatore che regge in bi tempo dalle
sacchetti, 163-100: e di quello che tagliò da piede, fece calcetti e
guanti. pulci, 19-98: io credo che tu abbi argento vivo, / margutte
gli orecchi e le mani, / che spesse volte putan'a'cristiani, / come
.. sono scarpini di pannolino, che si portano in piedi in sulla carne sotto
senza suolo, ma colla sola piantella, che usano i ballerini, e che usavano
, che usano i ballerini, e che usavano già le donne di portar sopr'alla
tolto tutto; elle sono sì piccole che agevolmente verrebbe loro fatto, però ch'
; mettono in uno guanto più panno che in uno cappuccio. 2.
calcetti a qualcuno', farsi raccontare quello che non vorrebbe dire. buonarroti il giovane
ché assolutamente voi sentirete più di quello che voi non volete. -mettere
: or comparisce dorian da grilli, / che nella guerra è così buon soggetto,
guerra è così buon soggetto, / che metterebbe gli ettori e gli achilli,
o borzacchini di cuoio di caprio, che calzano come guanti, aperti fra li dua
piedi, quali usano portare tanto l'uomini che le donne insino a mezza gamba.
berci e gli sberleffi dei compagni, che d'alato ridoventavo pedestre per calciare.
sbavava, la calciava, fino a che, tutto strappato, sanguinante, motoso,
: è un cavallo di quindici anni che la frusta, il morso, le
. m. -ci). chim. che contiene calcio. —
. calcìcolo, agg. bot. che prospera in terreno calcareo (una pianta
calcidiche, con ogni maniera di cose che spirano la magnificenza e il gran gusto dell'
). calcìfero, agg. che contiene calcio. = voce dotta
calcimetro, sm. neol. apparecchio che permette di determinare la quantità di carbonato
, o alla fine nere, che sono peggiori. dante, xliv-18: che
che sono peggiori. dante, xliv-18: che m'ha ser rato tra
rato tra piccoli colli / più forte assai che la calcina pietra. g.
villani, 5-7: e la prima pietra che si mise a fondarlo, la calcina
, la calcina fu intrisa del sangue che si segnaro delle braccia i sindachi a
o calcina saria stata verace, / che quella mossa avesse condizione. boccaccio,
acqua, non arde; e quella che chiamavano calcina viva, chiamiamo calcina spenta
: sai come diventa morbida la pietra che era così dura, e per lo fuoco
per lo fuoco si fa tanto morbida che diventa per ardare calcina? bisticci,
3-237: per acconciarsi a guadagnare tanto che potesse vivere, per non logorare i
vivere, per non logorare i danari che aveva arrecati, non trovando altro avviamento
avviamento, s'acconciò con uno fornaciaio che coceva calcina e mattoni ed era il suo
nella fornace, ché stava sempre tinto che pareva un etiopo. leonardo, 1-307:
terra, perché non c'è più calcina che colleghi insieme queste pietre. ariosto,
trave e trave, / onde calcina parea che cadesse. vasari, iii-139: giovannantonio
tale, per infingardaggine e pigrizia, che non faceva né disegni né cartoni quando
disegnare col pennello sopra la calcina (che era cosa strana). ricettario fiorentino,
le miglior pietre da calcina poi son quelle che agevolmente si cuoceno, e cotte con
attribuita a democrito da gli alchimisti, che la calcina e lisciva -per la quale
: [la cocca] è una foglia che l'indiani usano sempre tenerne in bocca
con un poco di calcina spenta, che sempre portano a cintola in un cornetto
fan come le particelle del fuoco, che chiuse dentro alla calcina viva, vi
: il serlio si duole, egualmente che il buon vitruvio, come al tempo
con poca ragione operavano; come quelli che di niuna scienza fomiti, guidati erano
: maada in cerca del cavallo / che è ornai bestia vetturina; / son sett'
bestia vetturina; / son sett'anni che someggia / a vettura di calcina. carena
così totale e assoluto, come non credo che nell'antico messico sia stato più espresso
baldinucci, 2-12: calcina magherà, quella che è mescolata con troppa più rena del
del convenevole. calcina grassa, quella che è mescolata con manco rena del convenevole.
calcina, perché non faccia posatura prima che vi sian poste le pelli.
9-74: fornito il fatto, i giovani che gli erano cognati lì vennono il giorno
ed infastidita di queste sue profezie, che non contenevano altro che male, cominciava
sue profezie, che non contenevano altro che male, cominciava a muoversi contro di lui
ricchi, xxv-1-294: dissi ben io che ci saria che fare / che tu
xxv-1-294: dissi ben io che ci saria che fare / che tu voglia ora uscir
io che ci saria che fare / che tu voglia ora uscir de la calcina,
/ ch'altrui non par sentir mai che l'offenda / per fin che non l'
sentir mai che l'offenda / per fin che non l'ha roso in fine
). calcinàbile, agg. che si può calcinare, che si
, agg. che si può calcinare, che si può ridurre in calcina.
dì gli facea gittare fuora, mostrando che fossono del tagliamento del muro del castello
andava di portante furiosissimo, di modo che, essendosi el dì fatto un monte
poi allo scendere traboccò, in modo che fare un tombolo. vasari, ii-x29:
, fatti rimettere insieme in quel modo che si potette. garzoni, 1-605:
. manetti, 2-35: è vero che impunemente si vede far uso del gesso e
zoccolo della muraglia per procacciarsi lo smalto che loro occorre per fabbricare il guscio dell'
nulla: non trovi nulla, fuor che sassi, / polvere, ortiche, calcinacci
ai piedi delle finestre delle case intatte che ora si aprivano libere al sole,
redi, 16-ix-25: osservo parimente, che... la gotta produce altresì
ginocchia. giusti, iv-82: ora pare che [al duca] gli sia preso
] gli sia preso il calcinaccio e che abbassi l'ale. 3.
due e mezzo, e lunga più che altrettanto, la qual serve per mettere
si chiamano volgarmente colombini o calcinale, che si trovano in parecchi monti: e queste
que'di sidone e di tiro, acciò che portassero legnami di cedro dal libano.
preso a un tratto da non so che cattiveria tirannica, feci da padrone.
chiamai gli intrusi, comandai agli ottusi: che accorrevano da ogni parte, fabbri,
. di calcinare), agg. che calcina, che produce la calcinazione.
), agg. che calcina, che produce la calcinazione. l.
s'il sasso dur calcina, / che tacque poi il dissolvon 'n un momento,
di matton crudi, fatti di terra che non fonda né calcini per fuoco.
: volendo il capitello men gagliardo e che dia minore dolore, abbrucialo tanto che
che dia minore dolore, abbrucialo tanto che egli si calcini. garzoni, 1-541:
e parimenti il rame, e calcinati che sono, i maestri con le canne
a calcinare per quattro giorni continui, che verrà in polvere nera e attaccata insieme.
. d. bartoli, 34-192: ciò che... mai non si è veduto
al cristallo di rocca, più di quel che si faccia al porfido, e al
fare a'metalli nel fornello quel medesimo che si fa a'sassi nella fornace per farne
: calcinare, esprime l'operazione con che si riduce una pietra calcare, per
beltramelli, iii-194: un'antica donna che non sa più stagioni, che si è
donna che non sa più stagioni, che si è calcinata come un nido di
cielo qual sia la materia e di che sostanza calcinato si fusse da quel supremo
, agg. sottoposto a calcinazione, che ha subito la calcinazione. -per simil
la calcinazione. -per simil.: che ha assunto il colore e l'aspetto
.. ed in somma di ogni osso che sia stato in fornace, e benissimo
, secchi, e con più ascosi enigmi che trovar si possono. a. neri
se l'acqua non vi si aggiugne che l'intenerisca e il distempri. muratori,
, 2-240: per le pietre calcinate che vi si trovano alle falde, senza
alle falde, senza parlar della tradizione che corre nel paese, si vede manifestamente
/ tutti ingombri di sogni vellutati / che diventano sotto i passi / greti e
agg. e sm. conc. operaio che è addetto alle operazioni di calcinatura delle
calcinare. calcinatòrio, agg. che serve per la calcina zione
è una sorte di forno calcinatorio, che si usa in tutte le fornaci del vetro
disidratazione o la decomposizione degli elementi che la compongono. buti, 1-752
più stata, né sarà insino a che ella non si riduca a questa calcinazione universale
non si riduca a questa calcinazione universale che ell'è per ricevere dall'ultimo fuoco desolatore
in casi di necessità adoperare la creta che abbia molti sassetti, quali ne'mattoni
1 calcina ', per il colore bianco che assume il mollusco appena morto.
calcino, sm. agric. malattia che colpisce il baco da seta: dovuta
la malattia del baco da seta dalla calcificazione che si forma (scopritore agostino bassi,
: avverte [il birin- gucci] che dando troppo fuoco, si brucerebbe la pietra
calcinosité. calcinóso, agg. che contiene calcina; che ha l'aspetto
calcinóso, agg. che contiene calcina; che ha l'aspetto di calcina; calcareo
una certa qualità di terra serrata, che facilmente si sgrana, e si
ormai finita. il verde non era durato che una decina di giorni, come una
l'isola] un enorme blocco calcinoso che in questo chiarore violetto di zolfo pare
e disse il verso del salterò che dice: * super aspidem et basiliscum ambu-
, i-233: la miserabil fortuna, che abbassato per li vostri inganni mi vede
con continua sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della sua rota,
terra, alle cime de'monti, più che da costa o calcio loro, scaturiscono
sul quale si colloca il magliuolo, facendo che il calcio giunga al fine del sasso
. ariosto, 23-83: i cavallier che tornano coi pezzi / che son restati
i cavallier che tornano coi pezzi / che son restati appresso i calci interi. tassoni
interi. tassoni, 6-14: rolando che l'udì, si voltò ratto / e
1-165: in questo tempo li picchieri che hanno la picca in pugno fanno calcio
inferiore della cassa di legno del fucile che serve a dare appoggio contro la spalla
contras- segno si deduce della forza grande che nell'atto del pigliar fuoco si sente
e quivi pervenute alla porta, eccoti che un birro, veduta costei, le comincia
si scagliarono contro il cordone dei carabinieri che ci trattenevano sulla strada, e quelli
animo turbato dispregia le parole di colui che lo ammonisce. e ecci peggio,
lo ammonisce. e ecci peggio, che spesse volte manomette lo ammonitore. e
e tirommi una coppia di calci, che, se la coperta del letto non mi
sera da ungere, per un calcio che per mia buona ventura ho tòcco dal bono
mezzo de lo stinco... credo che con questo calcio abbia voluto dare la
a pena si sapea muovere, se non che constretto dalla dea necessitade, che
che constretto dalla dea necessitade, che gli dié de'calci, se rimosse
quale per dispregio li dette un calcio, che fra essi giapponesi è tenuto per
tenuto per uno dei maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico. marini
prigioni, si scosse con tanta furia, che gittò a terra i sei uomini e
vi si fermò con tanto vigore, che appena gli uomini che lo guidavano, poterono
tanto vigore, che appena gli uomini che lo guidavano, poterono più aprire.
la sua palla, con un calcio che le tirassi, io la farei schizzare di
11 talamo adultero / '''tal che il ributti a calci da i lari
, e abbaiava, abbaiava alla luna che gli pareva la polenta. allora il vaiino
spalanca la gorgia dei clamori, a fin che non lascie dire le raggioni contrarie.
e tutti pascendosi, senza altro lasciarvi che tossa, il divorarono e andàr via
a trarre e a tempestare sì diversamente, che dando tra le caviglie e tra'castroni
nell'aria, e mollò alquante rocchette, che fecero il leone stordire. bruno,
andar avanti con que'fieri pugni, che meglio sarrebe per te fussero tanti calci
punte de'piedi faceva spesso quella danza che si dice il « conto dell'orco
da cancari. algarotti, 1-144: che se con uomini a questi
, dice la novelletta antica del lupo che voleva leggere nei chiodi dell'unghia del
. bernardino da siena, 477: sappi che la vedova, se ella si sa
le prepotenze di certi altri. veda che bel mestiere! quasiché io avessi nel
iv-99: 'calcio dell'asino'. è quello che l'asino diede al leone morente per
.. ha di già confessato, che non intende la lingua né assiriana, né
repubblica delle lettere uno può essere quel che vuole, ma educato ha da essere:
... gli giurava fregandosi le mani che se arrivavano a mettere assieme un po'
avvenire un calcio in gola di sorte, che non ne ho a poter dire una
varchi, 18-2-427: dicevano molti, che carlo e ferdinando non giocavano di buono,
d'aver qualche regresso, / né che gli abbian a aver quel calcio in gola
abbian a aver quel calcio in gola / che un picciolo neanche v'abbia messo,
. tocci, 1-44: m'immagino ora che nel mio scrivere da qui avanti m'
e ogni cosa ch'io vi dirò che vi paia un po'pellegrina, voi mi
era passato. ariosto, ii-62: che non mi lasci pur tempo di avvolgermi
. fazio, ix-109: e vo'che certamente pensi e stimi / ch'è
/ e al ver tutte impronte / che molto tosto crebbi in gran piacere, /
quarto vogliono. io ti so dire che noi abbiamo le nostre: il mondo
ognuno. aretino, iii-42: crediam che talanta, che ha dato il calcio
aretino, iii-42: crediam che talanta, che ha dato il calcio a l'onestà
dare un calcio a tanta benevolenza; ma che ci fo io a quel posto?
una gran casata!... peccato che non sia più quella di prima!
sia più quella di prima! ora che avreste il mezzo di far risorgere il
... non esprimere una cosa che faccia a'calci con la pittura, essendo
pur troppo pescia e concordia sono due vocaboli che fanno ai calci, e muleschi.
davvero a calci con certi grigi che di botto s'impadroniscono del suo fondo
fra giordano, 2-266: asinelli ingrassati che non sono domati e levano di calci
verga, 4-118: « cosa volete che dica? » esclamò la zia.
siamo parenti... fo quel che posso anch'io per aiutarvi...
per voialtri... ed ora che vi si offre la fortuna, risponderle con
16: quel pegaso tanto feroce, che faceva scrollare le pietre quando sparava i
bella pu ledra ombrosa, che sparava calci per amore, per farsi
un detto, quasi per proverbio, che tanto dura a lungo il dolore del marito
io ho vedute alcune femmine, mentre che il marito tirava i calci, a
che difende la porta e può toccare la
), una palla sferica di cuoio (che con tiene una camera d'
) delimitato da due pali verticali che sostengono un palo orizzontale, e
e chiuso posteriormente da una rete che poggia su due sostegni metallici (
come ragazzi con una palla di carta che prendevano a pedate come a una partita
. pratolini, 9-321: tutte cose che tra una parola e l'altra, tra
calcio. aretino, 8-173: io vorrei che facendo quella faccenda, tu facessi di
faccenda, tu facessi di quelli azzicchetti, che fanno coloro che giuocano al calcio,
di quelli azzicchetti, che fanno coloro che giuocano al calcio, mentre hanno il pallone
calcio, su giovani assai, / or che le palle balzan più che mai.
/ or che le palle balzan più che mai. a. f. doni,
. g. de'bardi, 1-11: che cosa sia il calcio e la sostanza
giovani a piede e senza armi, che garreggiano piacevolmente di far passare di posta
, a guisa di battaglia ordinata, che si fa con una palla a vento,
: si gioca su un tavolo rettangolare che riproduce un campo di calcio, e sui
bacheca di vetro... si persuade che non è vero che ne ha voglia
. si persuade che non è vero che ne ha voglia, che proprio non ha
non è vero che ne ha voglia, che proprio non ha voglia di nulla,
guarda un momento il calcio-balilla per convincersi che vuole ingannare il tempo, non l'appetito
per quanto efficace, sta il fatto che il primo concime è sempre il buon letame
in giù. per similitudine della parte che posa sul terreno, e quasi la calca
ai piatti degli altri e alla zuppiera che aveva davanti. va, scopre..
fucili, moschetti e simili, che investe la parte inferiore del calcio. nella
, agg. e sm. scherz. che tira vigorosi calci. bruno,
calciprivo, agg. medie. che deriva da insuffi cienza di
. m. -ci). sport. che si riferisce al gioco del calcio,
si riferisce al gioco del calcio, che è proprio del gioco del calcio.
. rigutini-cappuccini, 179: e che dire del nuovo aggettivo calcistico? abbiamo
calcitrare), agg. disus. che calcitra (un animale). -anche al
rispetto a quegli altri... che io ho dovuto annoverare più fra i
i nemici della ragione e della verità che fra i miei, io non credo
indocili e calcitranti, ogniqualvolta mi parve che lo meritassero pe'loro brutti costumi.
[= pungolo], o stecco, che sei ficcherebbe nel piede, e chi
e chi desse del capo nel muro, che se lo romperebbe. ariosto, 42-51
romperebbe. ariosto, 42-51: ben che '1 destrier di calcitrar non reste.
la gioventù furor della natura, / che in tesser suo un cavai fiero sembra,
disciolto in un bel prato, / che in sé ritroso la giumenta vista /
s'arretra e calcitra e contende, / che vie più del guinzaglio e del capestro
l'orecchia l'investì nel collo, / che tossa fracassògli: uscìagli il rosso /
128: iddio nostro signore disse, che incontro a stimolo non vale calcitrare. boccaccio
là grandezza degli imperadori era tanta, che quando bene e'pontefici avessino voluto, non
corridore umano, / e 'l cavalier che l'ammaestra è dio, / che,
cavalier che l'ammaestra è dio, / che, se talvolta egli si fa restio
calcitróso, agg. ant. che calcitra, indocile, recalcitrante.
al corpo negar mai nulla di ciò che chiede, benché egli ag- guisa di
milizia, ii-191: 'calco'. quel delineamento che vien fatto sopra la carta, tela
. fra i pittori dicesi quella impressione che viene fatta per avere il rovescio di
carta bianca, e toccando in maniera che resti nella medesima carta impresso. carena
l'azione del calcare, il delineamento che se ne ritrae, e anche il foglio
pascoli e del cyrano italiano: ceccardo, che è sul mio tavolo, calco mortuario
cecchi, 6-336: non c'è dubbio che tali nudi di cera fossero ricavati da
non avrebbe potuto essere così perfettamente imitata che da un artista consumatissimo. sinisgalli,
ii-471: una serie d'immagini plastiche che va dal partenone e dai templi di scilla
col carbone... disegnava ciò che in mente aveva; dipoi tingeva il
ottone ower d'argento, di modo che vi rimaneva tutto ciò ch'era disegnato di
sopra sul primo foglio; dipoi, profilato che quello avea sottilmente d'inchiostro, li
, li levava torme del carbone, che vi erano rimase del calco con battervi suso
penna tratteggiando o di acquerello, secondo che più gli era a grado di fare;
pittori propriamente si dice calco quell'impressione che vien fatta per avere il rovescio d'
sopra carta bianca, zannando di maniera che resti nella medesima carta impresso. targioni
. impronta di una matrice di stampa che serve per ricavarne varie copie mediante procedimenti
, 1-94: 'calco', chiamano quei risalti che i caratteri metallici lasciano sul foglio che
che i caratteri metallici lasciano sul foglio che si stampa, e che poi si
lasciano sul foglio che si stampa, e che poi si appianano col cilindro o colla
ling. forma particolare di prestito linguistico che consiste nell'aggiunta di un significato a
indigena per influsso di una parola straniera che ha in comune con la prima un
di una parola composta con materiale indigeno che traduce alla lettera le parti di un
è riputato da loro più tolerabile, che esercitarsi in un'arte o fare un
. calcòfilo, agg. bot. che cresce bene in terreni calcarei.
. calcòfobo, agg. bot. che non attecchisce in terreno calcareo.
2. istituto statale, o privato, che promuove e cura l'incisione, la
(plur. m. -ci). che si riferisce alla calcografia, che è
. che si riferisce alla calcografia, che è proprio della calcografia.
esercita l'arte della calcografia; artista che incide su rame; artigiano, stampatore
incide su rame; artigiano, stampatore che esegue le riproduzioni calco- grafiche.
, 2-5-99: fra gli altri bellissimi modi che ei tenne,... si
i fili dell'ordito ogni volta che vi deve intrecciare quello della trama.
., 8-9 (309): or che menar dì calcole e di tirar le
l'uno or l'altro liccio, sì che i corrispondenti fili dell'ordito si aprono
prestezza. -menerò le calcole più affretta che posso. 2. locuz.
bandéllo, 2-11 (i-782): ancor che di lei non so che si bucinasse
): ancor che di lei non so che si bucinasse, ella a cui piaceva
io non vedo la più bella capra che te, io, che tu fai proprio
bella capra che te, io, che tu fai proprio le calcole come fa una
da calcare1. calcolàbile, agg. che può essere calcolato. targioni tozzetti,
calcolabile il consumamento d'acqua che si fa in un dato tempo per la
pres. di calcolare), agg. che calcola; raziocinante; calcolatore.
invidiosi e calcolanti non vogliono capire che la fortuna è una virtù, anzi una
è gioia, è grazia, è vitalità che si irradia. calcolare (
suoi conti e benissimo calculati, trovò che in inghilterra aveva crediti per più di quindici
passar quindi e veder di ricuperar più che gli fosse possibile. aretino, 2-99:
entrammo poi in una foresta tale, che ci smarrimmo; e tempo fu ch'io
gli abissi de'ca- trafossi, in che ci eravamo ridotti. galileo, 3-1-307:
dall'autore, ve ne sono di quelle che fussero in suo disfavore, cioè dalle
17: domandando de'prezzi, trovammo che non ci riusciva l'incetta di tanto
d. bartoli, 32-140: poniamo che un suono libero in aria aperta, e
cilindro (il diametro della cui base poniam che siano tre once, delle quali il
e calcolabile il consu- mamento d'acqua che si fa in un dato tempo per la
si cominciò a dar premio a coloro che trasportano a'forestieri i grani nati in
numero de'più capaci fra essi, e che fanno rispetto ai loro compagni l'ufficio
della sperata quaderna, incapace di calcolare che gli stava innanzi la probabilità di vincere
aveva appreso da sè a calcolare, più che altro a memoria. c. e
. guicciardini, 255: tutto quello che è stato per el passato,
coperte e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono,
; ma chi ha la vista acuta e che sa applicare e distinguere caso da caso
quali siano le diversità sustanziali e quali quelle che importano manco, facilmente lo ricognosce,
quando partono, e calcula il tempo che vi hanno a stare. tassoni, 4-58
. tassoni, 4-58: tutti lodàr che s'aspettasse il conte; / ma quando
poteva aver le genti pronte / prima che il nuovo sol fosse ito in bando,
rin- crespàr la fronte, / dicendo che volean morir pugnando. goldoni, vii-1043
baretti, 1-37: concedo anch'io che l'uomo non calcola con giustezza i suoi
suoi beni e i suoi mali; che nell'annoverare i beni che gode,
suoi mali; che nell'annoverare i beni che gode, ne lascia molti fuor della
ne lascia molti fuor della lista e che allunga il catalogo de'suoi mali con
catalogo de'suoi mali con de'mali che non sono sovente tali in effetto.
regola generale d'abolire tutte le leggi che non sono universalmente eseguite, si terrebbe
spirito o nel carattere, nelle forze che lo movono. e chi meglio sa calcolarle
granduca federico francesco di meclemburgo si calcola che abbia perduto in vita sua alla banca
partenza, egli pensava freddamente al metodo che avrebbe tenuto per vincere; e guardava
; e guardava i suoi tre competitori, che lo precedevano, calcolando la forza e
pellaccia? la vita ha prezzo per quello che ti dà... dico bene
dico bene? alvaro, 2-61: calcolo che verso i tren- taquattro anni sarai libero
bisticci, 3-260: fece cinque libri, che li chiamava apologetici, in defezione di
; ne'quali libri egli mostra quello che v'è aggiunto, e quello che è
quello che v'è aggiunto, e quello che è mutato; e non ve n'
e non ve n'è una iota, che egli non abbia calculata. rigutini-cappuccini,
: ogni mossa è calcolata così bene che sembra studiata da mesi. 4
baldini, i-276: della consistenza delle cose che asserisce si rende garante anche quella lieve
garante anche quella lieve affumicatura di romanesco che questo scrittore calcolatissimamente trasandato ha saputo dare
. davanzali, i-299: spesso dava voce che il principe migliorava, per tenere i
il quale ha già percorso l'arco economico che guida l'industria primieramente nell'acquisto di
parevano gonfiarsi sotto una mano invisibile, che glielo stringesse con calcolata lentezza. pavese
. pavese, 8-232: l'arte, che prima era ingenua scoperta di simboli di
. (femm. -trice). che fa i calcoli; che sa far
. che fa i calcoli; che sa far bene i calcoli. -al figur
i calcoli. -al figur.: che agisce in base a freddi ragionamenti, dopo
o nella fisica, ma nel calcolatore che non sa fare i conti giusti.
panni ella [la lingua] dire, che fate voi meco? lasciami in pace
gazzettier letterario, o meccanico ingegno qual che tu sia... non hai
, invece della mia cetera innocente, che non si misura, numera, e
compassi, e computi, e bilance che non le tue? baretti, 2-296:
952: di un calcolatore, che sopra qualunque cosa gli veniva udita o
76: calcolatore, non è altro che colui il quale calcola, o meglio
una di quelle nature rigogliose e bollenti che hanno in sé i germi di tutte le
calcolatore! emanuelli, 1-16: devo dire che nei miei molti anni d'avvocatura,
anni d'avvocatura, più volte ebbi a che fare con persone venute a visitarmi prima
vergognosi qualche volta nel confessare una colpa che non d'averla commessa; sovente freddi
non d'averla commessa; sovente freddi calcolatori che volevano misurare quanto loro servisse quel gesto
(ant. calculatòrio), agg. che si riferisce al calcolo.
vilipesa, onorata, preggiata, più verisimile che la contraria, e certissimamente più
agg. e sf. tecn. macchina che eseguisce automaticamente, mediante un sistema
cifre decimali al confronto della calcolatrice americana che arriva a ricordare soltanto duecento cifre.
cervello dolce e vuoto; la macchina calcolatrice che ci stava a pigione pel solito s'
evidenza di calculo agevolissimo a formarsi, che,, se la luce, per
princìpi dell'umanità, tanto era sperabile che gli altri popoli si rivoluzionassero, quanto sarebbe
popoli si rivoluzionassero, quanto sarebbe credibile che le nostre pitture di ruote di carozze si
, iii-215: non riconosce altra grandezza che quella che si misura coi calcoli, e
: non riconosce altra grandezza che quella che si misura coi calcoli, e colle
tua pratica abbominevole, nata dal calcolo che il centesimo di tutti i giorni fa le
natura dei miracoli e prodigi, ma quella che, come storia, ha immanenti le
era certo un filosofo o un matematico che inseguisse nella sua mente un sistema;
matematico a scoprire le onde elettromagnetiche prima che fossero costruiti gli strumenti? non è
per opera di un gran papa, che, nato in francia, ma animato
uomini hanno potuto credere per qualche tempo che con l'aiuto dell'una e dell'altro
calcoli, e perveniva sempre alla conclusione che non avrebbe dovuto guadagnarvi meno di settemila
e gliene porrebbe in mano, acciò che potesse l'ordine e disordine di quelle
cognoscere. guicciardini, 255: tutto quello che è stato per el passato, parte
coperte e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono
ma chi ha la vista acuta e che sa applicare e distinguere caso da caso
siano le diversità sustanziali e quali quelle che importano manco, facilmente lo ricognosce,
piovose diventeranno grassi alcuni [terreni], che sopra aviam distinti per magri, senza
brinate, i diacci,... che vi possono cagionare delle grandi alterazioni.
ogni essere, non è però quello che presiede ai giudizi dell'uomo. monti,
accidenti della campagna. ma io credo che gli accidenti debbano mettersi a calcolo e
gli accidenti debbano mettersi a calcolo e che la somma finale dell'esito dipenda meno
finale dell'esito dipenda meno dagli accidenti che dal piano generale. foscolo, vii-22
: ammettere la vita futura è riconoscere che... l'effetto più importante
luogo nel mondo presente; e quindi che è contradittorio un sistema, il quale
, e pesa, e misura quello che gli noccia o gli giovi. la vita
già fatto più di un calcolo, e che restava così in mano alla fanciulla,
vede... nella casistica, che era, tra l'altre cose, un'
dio. borgese, 1-37: sapeva che il suo amore per il popolo era imparato
era imparato e senza spontaneità, sentiva che non era esente di calcolo e di
meticoloso ossequio verso i superiori, e che era posticcia l'allegria con cui giocava
sulla riva del fiume, appariva più che altro un calcolo della paura, d'uno
un calcolo della paura, d'uno che aveva disperato dello scampo, e così la
(in base al valore dei piaceri che ne possono derivare) dell'azione che
che ne possono derivare) dell'azione che più vigorosamente può contribuire alla felicità individuale
di sali minerali o di acidi organici che si forma (per ragioni patologiche) nell'
ed altre innumerabili disposizioni ed abiti che rispondeno alle nebbie, piogge, nevi
. frugoni, xxiv-1030: l'autor, che morì appunto di mal di pietra,
mal di pietra, vendicò la parca pria che 'l seppellisse con quella stessa lapida che
che 'l seppellisse con quella stessa lapida che si fabbricò nelle viscere, perciò che
che si fabbricò nelle viscere, perciò che s'immortalò co'suoi calcoli. redi,
. illustrissima sentirebbe sempre infallibilmente ogni volta che si muove questo prurito e questo dolore
calcoli ', chiamano i medici quelle pietruzze che si generano nelle reni o in altre
stranguriati. 2. ant. che si riferisce ai calcoli, proprio dei
, iv-99: calcomania: figurine a colori che bagnate, si staccano dal loro cartoncino
usava il giergo per mezano, tosto che veniva a me qualche bue, e non
me qualche bue, e non intendendo ciò che si volesse dire monello, balchi,
caleòsi, sf. medie. affezione che colpisce l'occhio quando vi sia penetrata
organo, si decompone formando dei sali che causano vari disturbi, più o meno
. tipogr. processo di stampa calcografica che utilizza lastre di acciaio invece di lastre
camerino de la fante, dove fa che stia sempre la predella da fare i tuoi
et a posta mangia la sera cose, che ti movino il ventre, o
lamentandoti, e vanne da colui, che per aspettarti col pifero in mano farà
a una calda; trattenermi colla madre che mi si affà tanto, e chiarirmi
me se son vere tante le gran cose che si dicono della signora clarice.
, si affaticò (non avendo quegli aiuti che gli bisognavano) di maniera che,
aiuti che gli bisognavano) di maniera che, presa una calda, se ne morì
. nieri, 342: passata poi che gli fu la caldaccia, il raccontava
. viani, 14-239: ora alziamoci, che il sole sfiora i rami delle pioppete
apparecchiare acqua bollita per gittare sopra coloro che combattessono. passavanti, 12: scaldava
, 1-6 (104): poi che io usai qui, ho io ogni dì
, e bollì tanto nella pegola, che tutto si consumò e diventò a modo
1-214: un poco di foco, che in un piccolo carbone in fra la tiepida
, remaso era, del poco omore che in esso restava carestosa e poveramente se
cosse. aretino, ii-143: io voglio che lo mettiamo in una di quelle caldaie
mettiamo in una di quelle caldaie grandi che tengon l'acqua; ma gli farò
cesi in una gran caldaia d'acqua fino che delle tre parti due se ne consumino
/ mentre è tiepida ancor, mentre che palpita, / lunghi schidioni e gran
caldaia / il più schifo belletto, che a la prima / mi fe'voltar
caldare? garzoni, 1-525: basta che nell'arte si trovano il tintore, la
tempo si diceva da questi sua vassalli che aveva fatto friggere in caldaie con olio
olio quasi tutte le sue concubine, che erano in gran numero. paoletti, 1-2-272
[le uve], e subito prima che concepiscano la minima fermentazione, si mettano
tempo; e fu per una caldaia che piombandole di peso sulla mano la rese affatto
alessi era sempre acca- pigliato coi ragazzi che avrebbero voluto montare sulla barca, e
quelle de signori, non peraltro, che per essere messer satanasso suo compare.
all'orecchio un fremito somigliantissimo al gorgogliar che farebbe l'acqua, se quella cavità
del vesuvio ne fosse una caldaia, che bollisse al gran fuoco che ha sotto.
caldaia, che bollisse al gran fuoco che ha sotto. giusti, 2- 114
chiamata sala. collodi, 772: che vuol mai questa benedetta europa, che
che vuol mai questa benedetta europa, che bolle e brontola come una caldaia a
', applicata alle locomotive, quella che venne a trasformare un agente imperfettissimo in
quel prodigioso e docile strumento di locomozione che è destinato a cambiare la faccia del
mi veniva tracciando il diagramma del vapore che, generato nelle caldaie, muove le
più sveglio dei figli dell'adele, che non aveva dieci anni, e lo metto
e poi mescolata con acqua calda, che di continuo tengono sempre al fuoco per
bevono quotidianamente più per modo di medicina che per gusto. tommaseo [s. v
. -ci). della caldea, che si riferisce ai caldei, che è proprio
, che si riferisce ai caldei, che è proprio dei caldei; caldeo.
bruno, 3-799: non inferisca che la sufficienza della magia caldaica sia uscita
possuto fingere con qualche verisimi- litudine, che gli egizii abbiano preso qualche degno o
d'acqua appeso, e tanto bolla che la terza parte si consumi. caro,
di guerra: in quella guisa / che con alto bollor risuona e gonfia /
avere a pigliar noia ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì
torte, / e una misura, che tenea un caldaro, / di sughi d'
. d. bartoli, 34-222: fate che bolla e ondeggi quanto il più può
d'acqua; e mentre egli è più che mai in furore, ponete in esso
, dentrovi quella più o meno acqua che vi sarà in piacere. panzini, i-19
stupidamente colore e scattare come un pugno che si apre e si chiude con la
, quasi non vi sia altra legge che l'uomo; li riprendeva. poi
il caldaio in cui cuocevano le patate che dovevano essere aggiunte alla farina per rendere
d'ogni parte al povero acerbi, che molti han bisogno del purgatorio; e
più costanti. / musa, tu che migliacci e caldalesse / vendesti lor, déttami
i nomi e i vanti, / che fér dal piano a gli ultimi arconcelli /
in firenze: ballotta. è lo stesso che cald'allesso, ma dove, scritta
castagna cotta allesso colla sua buccia, che il popolo chiama caldalessa, tei dirò
, 33: i dieci risposono confortandolo che stesse fermo nel suo proposito; però
stesse fermo nel suo proposito; però che presto gli manderebbono aiuto tanto e sì fatto
aiuto tanto e sì fatto, non che eglino il cavassino del pericolo e dell'assedio
, 1-671 gl'infelici amanti, perciò che non hanno altro cibo di che si pascere
, perciò che non hanno altro cibo di che si pascere nè altra via da sfogar
inchiostri e quivi fanno quelli cotanti romori che si leggono, simili a questi di
, simili a questi di perottino, che egli così caldamente ci ha raccontati.
. guicciardini, 287: ma non vorrei che [il gonfaloniere] fussi obligato ordinariamente
el quale è sì grande, o che lui se ne tirerebbe adrieto e mancherebbe
odioso e con troppi inimici, il che non è a proposito della città,.
mai non gli scrive gismondo mai, che non gliele raccomandi di nuovo caldissimamente.
ogni cosa, ed egli mi commise che ne desse ordine con giovanni boni;
xxv-1-214: ove son le promesse / che così caldamente, tante volte, / a
marino, i-240: vi priego caldamente che vogliate cavare il costrutto di questa faccenda
cassa, nella quale sono alcune scritture che mi importano insieme con altre cose necessarie.
, e interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente tra i commensali.
leopardi, iii-40: la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle.
usate a me una volta e di quelle che vorrà, spero, usare a questo
, spero, usare a questo giovinetto che le raccomando caldissimamente. nievo, 1-78
vivido, caldamente colorato, spagnolettesco: che si libra a mezz'aria e a
giovane era balzato ritto -una caldana al viso che era diventato rosso fino alla radice dei
quaranta santi, a una fontana / che per freddezza non è punto sana, /
trasparente, era un sole di pianura che si spegneva nei vapori della caldana.
dove, affondati una volta, per pestar che si faccia si affonda sempre più.
ontale, 96: il dì dell'ira che più volte il gallo / annunciò agli
(di terracotta o di metallo) che si riempie di brace accesa per scaldarsi
3-3: ed era appunto l'ora che i crocchioli / si calano all'assedio de'
ima volta le furono buone mosse, che stramazzata briaca nel canto di una via
si rovesciarono addosso le braci del caldano che portava, onde arsero le vesti e le
accesa. cicognani, 6-125: quello che eran le case, quello che in massima
quello che eran le case, quello che in massima parte ancora sono le antiche
inverno, in firenze! gli affissi che lascian passare la sizza, i pavimenti
stanza all'altra: un atto presso che eroico. pratolini, 9-27: si avvicinava
si colmarono di lupini; le pentole che celavano le mele e le cotogne cotte
.. overo in caldano di fornaio, che è spezie di stufa secca. note
appellano i fornai quella stanza o volticciuola che hanno sopra il forno. 4
ii-63: qui al paretaio / non temi che grandini o che fiocchi; /.
paretaio / non temi che grandini o che fiocchi; /... / puoi
, 10-2-1: oh canchero! è altro che la carta in terra: ell'è
matasala, v-70-52: item vm soldi che si diero ne li osati di matasala
-caldanuzzo. cellini, 557: scelto che l'uomo abbia il migliore e più
prima va l'altrui fama in rovina / che restin mai que'caldanacci spenti.
. piccola caldaia a tubi d'acqua che si usa per muovere le dinamo e i
lana e il sot- tanone grigio, che arrostiva le castagne soffiando sui carboni di
, va detto bruciata; e bruciataio quello che le cuoce 0 le vende, non
disus. calda; quantità di ferro che si fonde durante la calda. carena
', tutta quella quantità di ferraccio che si fonde in una volta; e anche
gruppo, in sette od otto che coltivavano gli stessi studi e caldeggiavano le
testi fiorentini, 189: conviene che usino [le nutrici] buone vivande
procedeva verso la sinistra in quel modo che fanno gli ebrei e gli arabi e
1 caldei. bruno, 3-41: prima che fusse questa filosofia conforme al vostro cervello
ordine e diversità de tutte le cose che sono subsistenti infra unità absoluta, nelle
quali tutte sono ordinate le proprie intelligenze che, secondo certa similitudine analogale, dependono
in nove ordini per la perfezione del numero che domina nell'università de le cose ed
certe caldiere grandi, fin tanto che la robba sia disseccata: e questo si
ant. calderaro), sm. artigiano che fabbrica e ripara caldaie (o
, o fabri ramarii, son quelli che per forza di martello cavano dalla massa
. neri, 25: piglisi ramina, che è la scaglia che fanno i calderai
piglisi ramina, che è la scaglia che fanno i calderai, quando battono secchie,
1-202: * calderaio ', artefice che fa utensili di rame, come a dire
veduto un uomo vestito come un calderaio che beveva a una fontana. faldella,
lo stesso giorno dal calderaio ad ordinargli che gli confezionasse una penna indispensabile per la
quel praticello una famiglia di zingari, che percorrevano in qualità di calderai la nostra
, il ritmo dello squillante martello con che i calderai appesi al fianco d'una
di sirena. 3. operaio che cura la condotta di una caldaia.
calderate, affine di servirsi della liscia che ne uscirà. calderìgio, v.
qualche uccello per tenere in gabbia, che cantasse bene, e vorrei che fosse
gabbia, che cantasse bene, e vorrei che fosse qualche uccello nuovo, che non
vorrei che fosse qualche uccello nuovo, che non se ne trovassono molti per l'
: odo dappresso il calderin selvaggio / che saluta l'aurora e poi s'asconde.
et il frataccio le dice son contento, che vuoi tu? = deriv.
sempre fugge la luce del sole, che sempre è in moto: onde è che
che sempre è in moto: onde è che si stagionano continuamente e l'uve e
, sopra 'l quale era tanto untume, che avrebbe condito il calderon d'altopascio.
cani giovani a quello calderone e in mentre che e'béono, uno uomo è in
corno. cellini, 518: dopo che la tua opera sarà stata nel calderone
comici nimici del coralli bolliva. chi diceva che il coralli era stato licenziato a mia
licenziato a mia contemplazione per la pratica che teneva con la ricci; chi diceva ch'
ch'era stato licenziato per lo scandalo che dava alla compagnia con quella amicizia.
1-51: il fumo del catrame, che bolle nel caldaióne di ferro, si sparge
, e nasconde il gobbetto mezzo nudo che alimenta il fornello e fischia. c
visitando la fonderia era con tetra disperazione che diavoli nudi sino alla cintola rimescolavano dentro
l'inaudito incontro di popoli e civiltà che avvenne fra 1 due oceani, nel
erosione, provocata dall'azione di acque che cadono dall'alto e hanno poi moto
fiorentino, 2-107: rimenansi, dopo che son cotti, nel calderotto, acciocché
girevole nelle orecchie; fondo più largo che la bocca; questa senz'orlo,
orlo, e da potersi chiudere con coperchio che calza. manzoni, pr. sp
] in calderottino al fuoco; scaldato che è, si levi subito da fuoco.
, fanelli e ogni generazion d'uccelli che cantino. landino [plinio],
egli era un certo sparverugio / che somigliava un gheppio, tanto è
a'figlioli ingabbiati. prima morte che perdere libertà. caro, 16-89:
di more, / tirsi mio dolce, che più dolce mente / canti
piglia una calderuòla di rame, in che cappia libbre una d'acqua,
183: ancora lasso del sai, che vi s'usa, / con altre
indurar la pelle; / ma pur ricordo che 'l naso e la bocca / non
/ tant'è sottil la pelle con che nasce / e tant'è la caldezza c'
, e quella virtù e caldezza, che dentro a quello si nascondea, allora si
purgazione [delle donne] è secondo che più o meno abbonda in loro caldezza
ancora / sei di quelli all'antica che lo credono? / l'innamorarsi vien da
campanella, 1034: sant'ambrogio dice che sia eresia tórre il calore al sole,
ricevute. nardi, 2-7: imperò che egli [tulio ostilio] era stimolato
reine,... supplicandole umilmente che amendue in favore de la confermazione ch'egli
ricercava degnassero scrivere con quella più caldezza che fosse possibile. marino, i-42:
di ricordargli il negozio con quella caldezza che si richiede nelle cose di persona tanto
l'eroina poco ricca di quella virtù, che deve in lei torreggiare sopr'ogn'altro
affetto, per meritarle la bella sorte che deve poi ottenere nello sviluppo della commedia.
. leopardi, 920: io stimo che cotesta tua maravigliosa acutezza e forza d'
immaginativa, sieno di tutte le qualità che la sorte dispensa agli animi umani, le
. settembrini, 1-31: mi ricordo con che ansia allora s'aspettava e si leggeva
aspettava e si leggeva i giornali, con che caldezza si discuteva, con quali speranze
queste caldezze, si ragionò della via che il conte dovesse fare, acciò si potesse
cruciata fu raffrenata alquanto da una nuova che venne. v. borghini, 1-2-266
. d'annunzio, v-2-14: che strana sera! affannata dallo sforzo del
. (superi, caldissimo). che comunica calore, che dà la sensazione del
caldissimo). che comunica calore, che dà la sensazione del calore (e
calore (e si riferisce a oggetti che abbiano una temperatura superiore a quella normale
il verme nella pietra conobbi, però che le pietre naturalmente sono fredde, ed io
, 1-1: [dio] ordinòe che la natura del maschio fosse calda e
-questi non par clonico. - / forse che per fuggir la solitudine / or cerchi
16-53: parve più freddo ogni pagan che ghiaccio, / parve ogni scotto più
ghiaccio, / parve ogni scotto più che fiamma calda. a. f. doni
quercia. bruno, 3-107: vogliono che anco la luna ed altre stelle per
alcuni pianeti son chiamati freddi, vogliono che se intenda per certa comparazione e rispetto.
galileo, ino: certo mirabil cosa è che... i [raggi] reflessi
a mantenersi così lucidi e caldi, che trapassando per quella abbiano forza di riscaldare
noto essere il calore sensitivo assai, e che l'anima de'bruti non sia altro
l'anima de'bruti non sia altro che spirito caldo, mobile e passabile,
caldo, mobile e passabile, e che più sensitivi siano i più caldi animali.
la grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese. erompevano
palo sospinsi in quel punto, / fin che non fosse ben caldo, e i
compagni esortai con parole / tutti, che alcuno non desse, in un subito palpito
151 (206): vi dico che tutta la provincia di mabar non fa
e alla lunghezza del cammino, innanzi che partisse da firenze, parve che dubitassi
innanzi che partisse da firenze, parve che dubitassi di non aver più a tornare
non aver più a tornare, per quello che fece con gli amici e co'parenti
. ariosto, 8-67: né ciò che dall'atlante ai liti rubri / venenoso
come ai meridional tiepidi venti, / che spirano dal mare il fiato caldo, /
disciolveno e i torrenti / e il ghiaccio che pur dianzi era sì saldo. sassetti
: del piovere in guinea l'acqua che è come tiepida, non mi pare da
i caldi giorni il tuono, / che speranza di pioggia al mondo apporte.
in freddi. marino, 269: sai che l'anno è su 'l mezzo /
con tanta forza il sole, / che novello fetonte / rotar quasi parea / molto
i rosignoli, i quali mi ricordo che in nottolate calde e quiete si sentivano fino
due stavamo facendo l'esercizio alla prussiana, che il mio fratello m'insegnava. carducci
nonna aveva provveduto; e fu lei che portò via il bambino. gozzano, 170
fulgida, sterminata. -del terreno che si riscalda facilmente e asciuga sotto i
soderini, i-550: il cesenese è vitigno che fa gran copia d'uve e di
grassi. 3. di cibi che cuociono, o sono appena tolti dal
lo stropicciò e con acqua calda lavò che in lui ritornò lo smarrito calore e
forze. sacchetti, 41-108: ordinò che... quelle [lasagne] degli
sedentaria. nievo, 118: credo che tra le botte della testa, la
farsi radere anche lui, fra quelli che aspettavano la messa, e a scaldarsi al
aulente. negri, 2-758: nome che mi porta alle narici odor di pane
a commentare... non dico che a volte non facesse colpo. era
accidente. -che dà calore, che riscalda (un cibo, una bevanda
. cornaro, 50: chi crederebbe che il vino vecchio; passato che ha
crederebbe che il vino vecchio; passato che ha l'anno, nuocesse al mio stomaco
e gli giovasse il nuovo? e che il pepe, che è riputato spezie calda
il nuovo? e che il pepe, che è riputato spezie calda, non faccia
allori, salvia e simili cose calde, che infettano e spolpano. -per
. boccaccio, i-89: e temendo forte che la misera anima non avesse abbandonato il
: primo caldo dico è vivificante, che è quello il quale è caldo e
e vivo. va', toca colui che è morto: sempre il truovi più
: la quale più calda di vino che d'onestà temperata,... se
su la piazza co'lavoratori, però che tutti beono e sono caldi di vino
e voglioro favellare pure egliono, però che stanno tutta la semmana nel campo sanza
essendo caldi, non risparmiano persona per che sia loro maggiore. sacchetti, 49-45
dalle nozze e siamo caldi; quello che noi diciamo, diciamo per sollazzare ».
; * dice il cavaliere « e dite che sete caldi; altrimente vi ci farò
una bella dama, colle quali aveva ordinato che ciascuna facesse assai bere, e molto
atto tirannesco per tenere in paura più che in amore i loro terrazzani. petrarca,
sì alto salire / il feci, che tra'caldi ingegni ferve / il suo
iscrissegli una invettiva contro a quello passo che dice summum bonum, che voleva dire che
quello passo che dice summum bonum, che voleva dire che non istava bene.
che dice summum bonum, che voleva dire che non istava bene. pulci, 7-31
fa'come t'aggrada, / pur che si faccia piacere a rinaldo, / ché
suoi vedea ranaldo / e gli altri tutti che cotanto amava, / onde di doglia
ingiuria caldissimi. ariosto, 1-8: che ambi avean per la bellezza rara /
con le operazioni degne e rare; al che nelle persone da bene fa assai la
gode de la fervida volontà dei cori che de la gonfiata superbia dei doni, ciascuno
con il caldo volere: ne la guisa che, ne lo offerire al gran vostro
sostenere come dimostrata verissima una sentenza, che voi gli farete da lì a poco
un bel drappello eletto, / di lor che sordi furo al proprio danno, /
lungi volasti / dal petto mio, che fu sì caldo un giorno, / anzi
dalla novità o dal maraviglioso de'fenomeni che gli si affacciano, le immagini gli
letto. 6. figur. che accende i sensi, eccitante. -uomo
natura molto calda, dissonle gli medici che, se ella non si rimaritasse,
gli orsi amano siffattamente la vita isolata che si riuniscono soltanto nel periodo quando vanno
io. 7. figur. che nasce da un animo acceso di passione
atto ancor proterva / continuò come colui che dice / e 'l più caldo parlar
., 31-118: mille disiri più che fiamma caldi / strinsermi li occhi alli occhi
tanto affetto volse a lei, / che i miei di rimirar fe'più ardenti
sospirando ella sorride, / m'infiamma sì che oblio / niente, aprezza, ma
subitamente entrò in disidero caldissimo di sapere che cosa fosse l'andare in corso, e
, e con grande instanzia il pregò che gliel dicesse. giov. cavalcanti, 58
corbante un bando mandò molto caldo, / che nessuno più della terra partissi, /
più della terra partissi, / tanto che 'l popol comincia a star saldo.
, aggiungendogli mille caldissimi prieghi a fine che il giovine si disponesse ad amare chi
: con calde preghiere / aggiunse loro che quando avvenìa / di ritrovarlo, le fesser
le hanno vedute, sono d'avviso che, di tutte le mie poesie staccate,
a cui nulla più si poteva fare che cedere. giordani, ii-22: non cadavi
, ii-22: non cadavi dal pensiero che l'animo nostro è capace di forti o
affetti del mio cor t'apersi, / che non saria da gli occhi tuoi veduto
. pellico, ii-135: le riflessioni che mi fece sulla giustizia di dio,
non do il lasso all'immaginazione ora che è calda, quando lo farò?
, poi cucinerò; e non ignoro che mi mancano tuttavia molte droghe: perché io
perché io voglio essere piuttosto cuoco italiano che francese. settembrini, i-iio:
presenta gli oggetti così vivi e propri che vengon fuori di un getto, non
americani e la civile grandezza di washington che aveva sciolto dalla soggezione dei lordi tutto
lo udiva volentieri narrar casi e battaglie che volgevano sempre alla peggio degli inglesi,
un caldo entusiasmo per quel patto federale che avea loro tolto per sempre il possesso
come per una sacra reverenza del mistero che si è celebrato in lui, esita
e appunti, osservazioni, domande, che la indussero a spiegare, a discutere;
di poetare non è la calda ispirazione che crea l'idea felice, ma l'idea
l'idea felice, ma l'idea felice che crea il calore ispirato. piovene,
scala del paradiso, 147: mentre che la piaga è calda e recente,
migliori veneti, nota la diversità delle tinte che nel veronese son meno calde. serao
aveva preso quella tinta calda e opulenta che ricorda certi fondi di ritratti veneziani.
sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano in alto come una