pubblico; disposizione, ordinanza, decreto che si proclama pubblicamente (affiggendosi con manifesti
latini, i-1642: ma sai che ti comando, / o pongo a
o pongo a breve bando? / che l'amico da bene / innori [=
(146): mandaro il bando, che tutti li poveri andassero alla riva ed
suoi esecutori fu ordinato per bando, che in ciascuno sesto, nelle maggiori chiese
bando; il quale, come uomo che non voglio errare, vi avviso che in
che non voglio errare, vi avviso che in casa non ho altre armi se
al maligno suo pensiero fece per bando publicare che tutto il popolo la mattina seguente fusse
questo bando sbigottì molto più i signori che prima non avevono fatto le parole.
del signore un bando venne, / che tosto il popular strepito rompe, / e
a chi dia aviso / chi stato sia che gli abbia il figlio ucciso. vasari
, dove si fanno i bandi publici, che si chiama il gobbo di rialto.
l'oste aduni; / ogni uom che nutre un corridor, lo salga. nievo
-ant. bando da siena: che non vale egualmente per tutti.
. sassetti, 152: e certo che se ne potrebbe sperare tosto la liberazione
a tempo della carestia si ha cura che la vettovaglia non vadia contro a bando.
piazza di palermo, e mandare bando, che qual donna volesse v'andasse a vederla
mare. e poi mandò il bando, che chi dovesse aver niente da questo ormanno
: subito un bando per tutto metteva / che, poi che piace alla donna famosa
per tutto metteva / che, poi che piace alla donna famosa, / ognun si
, 382: mandò un bando, che a tutti i servi che della città fuggivano
un bando, che a tutti i servi che della città fuggivano ed a sé venissero
vedete di aver mezzo con gl'otto che mandassino un bando, che chi gli ha
gl'otto che mandassino un bando, che chi gli ha avuti, [i
l'armata manda il bando, / che il dì seguente s'ha da dar di
chiamare a sé qualche nuova petti- natrice che le acconci le chiome in qualche nuova foggia
compiuto el bando, e costui, che era nel monimento, si lieva,
: mi fece l'espressissimo comando, / che in alcun tempo io non la dessi
-tener segreti i bandi: tener nascosto ciò che tutti sanno. firenzuola, 652
padrone. allegri, 24: sì che messa la briglia / pian piano alla
/ pascer mi fa grasso, e far che 'l bando / vadia colla mia
solenne; alto e autorevole annuncio (che bandisce cose della verità e della fede
a l'intelletto mio sterne / colui che mi dimostra il primo amore /..
ancora, incominciando / l'alto preconio, che grida l'arcano / di qui là
passa di gran via tutti gli altri che hanno scritto de la divinità di cristo.
par., 30-34: ma or convien che mio seguir desista / più dietro a
io la lascio a maggior bando / che quel della mia tuba, che deduce /
/ che quel della mia tuba, che deduce / l'ardua sua matera terminando
a maggior bando », ciò è quello che vorrà terminare sua bellezza, converrà avere
[par., 30-34]: bisogna che desista di narrarle [le bellezze]
narrarle [le bellezze], come conviene che ogni artefice desista e fermasi nella sua
non può; ma lasciale a maggior bando che non è quello della sua tromba,
di quel de la mia voce, che « deduce », la quale scema
fatto un bando per tutto il mondo, che secu- ramente tutti ritorniamo al regno suo
chiamata al giorno del giudizio universale (che è l'ultimo, cioè il più
sarà considerato meritevole di biasimo quanto colui che sarà vinto per incapacità: un bando
compagni, 2-17: per la porta, che noi gli demmo in guardia, dié
, dié l'entrata a gherarduccio buondelmonti, che avea bando, accompagnato con molti altri
è rubello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci? g.
. villani, 9-245: feciono decreto che ogni isbandito potesse uscire di bando pagando
o ti converrà fuggire e perdere ciò che tu hai ed essere in bando, o
ed essere in bando, o converrà che ti sia tagliata la testa, sì come
, sì come a micidial di me che tu veramente sarai stato. idem, iii-367
così ci fu detto... che questa licenza sicurava la persona e l'
sul loro terreno, ma non ti sicuravano che tu non cadessi in bando di rubello
non cadessi in bando di rubello; però che la legge dice che niuno confinato non
rubello; però che la legge dice che niuno confinato non ci possa venire se non
pulci, n-17: astolfo non volea che si sbandisse, / ma che gli
non volea che si sbandisse, / ma che gli fussi in tutto perdonato; /
incontro 'astolfo disse, / tanto che molto di ciò fu sdegnato; / e
fu sdegnato; / e carlo comandò che si seguisse / il bando, come namo
i-971): questi dì io fui avvertito che uno che ha bando da questa città
questi dì io fui avvertito che uno che ha bando da questa città era passato per
quale io per allora non volsi, dicendo che volevo andare a vedere mio padre in
in prima, e ricomperare il bando che io avevo di firenze. caro, 3-21
fuggiranno di preggione, diano quei bandi che alla conscienza loro parerà, sì come
paese. beccaria, 1-273: sembra che il bando dovrebbe esser dato a coloro,
stata una tentazione ben forte il pensare che lo spargersi di quella notizia avrebbe potuto
figur. caro, 15-i-109: aspetto che voi vegnate a rincontrare il mio personaggio
. f. doni, ii-12: oh che bella razza di ricchi poltroni ho io
gaglioffa vita. manzoni, 36: che parola si diffuse / tra i sopiti
lui te trasformando, / ama iesù che in sé pagò il tuo bando.
gente. 3. figur. ciò che è privo di vita, che si corrompe
. ciò che è privo di vita, che si corrompe, che va in rovina
di vita, che si corrompe, che va in rovina; avanzo, spoglia,
dire. e, finalmente, / che cosa ho io perduto? una bellezza /
/ un cadavero d'amore, / che doman sarà fra- cido e putente.
. boccalini, i-239: benissimo conoscevano che una signora senza l'anima della castità,
una signora senza l'anima della castità, che la rende odorifera al mondo, era
questo sì trasandato e sì magro, che a mala pena si trovava cocchiero che si
che a mala pena si trovava cocchiero che si conducesse a voler servire dell'arte
; il popolo snervato nell'ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al
soffilo creativo della filosofia; un cadavere che non voleva risuscitare, una stirpe di
o cinque secoli fa, pel fatto che dall'immenso cadavere latino non erano ancora nate
scelta e la formazione a gente, che non puzzasse di cadavere e non infettasse fino
fino dalla nascita questo nuovo corpo, che ha bisogno di buona levatrice, di
fagiuoli, 3-5-1 io: lasciam pur che caparbie / ancora queste [le vecchie]
pareggiare e opprimere / i solchi profondissimi / che 'l tempo, villan zotico,
scioglimenti cessarono, ma le prime materie che vennero fuori dopo quella batosta erano incamiciate
giorgi espresse un terrore così doloroso, che l'altro si voltò per non mostrare
foscolo, vii-205: sappiamo e vediamo che alla traduzione letterale e cadaverica non può
soggettarsi se non un grammatico, e che alla versione animata vuoisi un poeta.
luigi filippo, e nemmeno l'ordinato disordine che vagheggiano i cervelli arruffati. io sdegno
chim. sostanza organica (pentametilendiammina) che si forma nei cadaveri in putrefazione (
di quell'acqua torbida e cadaverosa, che bevuta. dal fuggente re dario,
figur. letter. malandato, logoro; che cade a pezzi. c.
, 71: o non succeda pur quel che si vide / già de'guerrieri lapiti
già de'guerrieri lapiti e centauri, / che fèro stanza di vinosa cena / cadaverosa
(ant. caggènte). che cade, che scende, che crolla,
caggènte). che cade, che scende, che crolla, che si
). che cade, che scende, che crolla, che si abbatte al suolo
cade, che scende, che crolla, che si abbatte al suolo. - anche
, e 'l ferro un lampo / che di folgor cadente annunzio apporte. fed
bracciolini, 1-17-48: immagina veder, che quando neva, / i larghi stracci e
. marino, 222: questa, che 'l busto in mille groppi a l'orno
, x-21-112: le poche voci, che sembravano tratto tratto voler prorompere da quella
scrosci e gli schianti dello zampillo centrale che frangeva contro le cervici dei tritoni i
stelle cadenti senza numero e grandi, intanto che dipoi d'esser arse rimane impresso il
312: il canuto ligustro, / che qual minuta stella / imbiancando de l'
non discerne alcuno. 2. che scorre verso valle. marino, 5-70
tramiti de'monti. 3. che tramonta (un astro). giacomini
raggio / della cadente luna; e tu che spunti / fra la tacita selva in
. tommaseo, i-142: un dì che al bosco, incontro al sol cadente /
il sol cadente. 4. che sta per cadere; che è sul punto
4. che sta per cadere; che è sul punto di crollare, di
famosi nomi, / parlano un suon che attenta europa ascolta. monti, x-3-174:
): le rade e piccole finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte
: le rade, e piccole finestre che guardavano nella via, chiuse da imposte
affanno, sedeva sopra una panchetta un vecchio che mostrava settant'anni. verga, 4-245
una vecchiaia fisica, di roba che si logora. 5.
la decrepita etade al braccio dello scudier che 'l fiancheggia? stuparich, 5-249:
da un fiato di giovinezza: sembra che la sua cadente carcassa si rizzi e
età cadente. metastasio, ii-349: che puoi tu farmi? / puoi togliermi
avanzo / d'una vita cadente, / che mi rese molesta / degli anni il
guardò i due vecchi: gli sembrò che avessero cento anni, cadenti di decrepitezza
poveretti [sembrano] dei vecchi cadenti che implorano di essere alleggeriti da tanto peso.
dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava le dalie in giardino era
solito. 7. figur. che è in decadenza, che è prossimo
. figur. che è in decadenza, che è prossimo a estinguersi (una stirpe
le cadenti famiglie con eleggere strani allievi che fussero generosi. foscolo, 1-75: te
. 8. figur. che diminuisce d'intensità, che si attenua
figur. che diminuisce d'intensità, che si attenua, si spegne (una
127: quel soave sguardo, / che mi scorse ad amare, / mi
xxiv-769: la duchessa mia signora, che di questo è vaga più d'ogn'altro
ogn'altro, per me v'invita che vi piaccia d'esserle ospite nel suo
d'esserle ospite nel suo castello massime che il dì cadente d'albergo in altro
forza delle voci per ascoltare quella unica che dalla grazia divina era stata riconcessa.
marino, 19-357: la coltra, che 'l ricopre è così grande / che
che 'l ricopre è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e
giù alquanto, aveva quella cadente grazia che è un segno d'aristocrazia fìsica divenuto
e de'sedici del cadente sono le lettere che mi comparvero tutte a un tratto di
iii-33: nella fattura n. 8 che ella ha avuto la bontà di trasmettermi
18 cadente. 14. disus. che si svolge, ha luogo. nievo
. nievo, 22: dopo stabilito che le citazioni in luogo diverso cadenti nell'
tesauro, xxiv-63: ordina egli pertanto che ciascuna clausuletta finisca con qualche piè numeroso
piè numeroso e ben cadente, acciò che tutte insieme con successivi 'ntervalli formino un
metri classici anch'essa, con questo che i metri cadenti in arsi le sono
. linee cadenti: in fotografia, linee che, pur essendo nella realtà parallele,
: in una corrente liquida, abbassamento che la quota piezometrica subisce, riferita all'
22. sm. ant. corpo che cade, grave. galileo, 381
galileo, 381: possiamo dunque concludere che se è vero che, secondo il
possiamo dunque concludere che se è vero che, secondo il corso ordinario di natura,
inclinati con maggiore e maggior tardità secondo che l'inclinazione sarà minore,...
... bisogna di necessità confessare che il cadente, partendosi dalla quiete,
tutti gl'infiniti gradi di tardità, e che, in conseguenza, per acquistar un
. cadènza, sf. modulazione che conclude una serie di suoni, prima
e provocato insieme / dal suon, che par ch'a sé l'inviti e chiami
musicalmente variato di alto e basso, che scorre come per più tasti nell'intrecciamento de'
primi sei versi sopra due rime, che si appoggia e si posa nell'unità
della coppia finale, con una cadenza che dà insieme lo slancio per il passaggio
cadenza speciale, come di uno scolaro che abbia imparato a pronunciare la propria lingua
discorsi ed i pensieri degli uomini tutti che non hanno vestito il sacco dell'anacoreta.
poiché ci siamo, diss'io, che ve ne pare, mylord, delle nostre
in breve spazio... di rematori che voghino alla medesima cadenza. f.
effetto erano più le cadenze del verso che della solfa e più le fughe del
solfa e più le fughe del cantato che del canto, poiché periva la memoria di
. e dietro, altri due tamburi che si inquadrano coi primi due. 11
: le cadenze lontane delle canzoni, che si sentono non si sentono, subito ti
si stancavano mai di cotesta canzone, che nella lenta cadenza della sua cantilena da
si scrivono le frasi più fatali e definitive che adoperi l'umanità; certo non ne
fragore del vento, e s'accorge poi che è già scritto, è un'aria
misurati la fune, in una cadenza che la molle sabbia rende ancora più armoniosa
... / stagione estrema, che cadi / prostrata in riposi enormi / dai
mettere a volte, / nell'ordine che procede / qualche cadenza dell'indugio eterno
tipi. e, insieme, oggetti che si ostinano a far parte del mio
in cinque gondole meglio adornate non vedevi che donne le più belle di quella città,
, seduta su un plinto di pietra che un tempo aveva forse sostenuto un'urna
non fosse stata la brevità della gonna che le mode imponevano. 8.
uscito con molto maggiore onore di quello che io m'ero promesso, fatto un
. in armonia, successione di accordi che conduce alla conclusione di una frase, sezione
doni, iii-51: cadenza non è altro che certa terminazione che fa la cantilena nell'
cadenza non è altro che certa terminazione che fa la cantilena nell'ultime note delle
sentimento, di tutt'altro colore, che non è l'aria. v. bellini
: è nei numeri del vecchio repertorio che troviamo qualche sollievo... lì
. cinem. il numero dei fotogrammi, che vengono proiettati o ripresi in un minuto
possiede blocchi di realtà, esperienze angolari che gli ritmano e cadenzano e ricamano il
ora a sinistra con un fare cadenzato che doveva essere molto persuasivo. pascoli,
la squadra una sua lunga nenia / che muore per i bruni campi arati /
banda nova »; e di noi, che avevamo un passo di marcia più
marcia più cadenzato e lento, si diceva che su questo punto non potevamo competere coi
non potevamo competere coi nostri rivali e che la nostra banda era buona per gli accompagnamenti
, nella cerchia dei tavoli. sentii che rosalba affannosa batteva il tempo col tacco
sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al coro delle domande d'un
del vulgo, a'piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade
di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade. idem, inf.
: s'udìa 'l rimbombo / dell'acqua che cadea nell'altro giro. idem,
, cavalliero, a quella chioma, / che nella mano hai volta, de ventura
iustar sì ben la soma, / che la non caggia per mala misura.
lorenzo de'medici, 106: pria che cavi a te stesso quella fossa,
; / guarda il celeste sol, che splende e raggia. savonarola, iii-338:
quello ricco e desiderava saziarsi delli minuzzoli che cadevano della mensa del ricco e nessuno
dal cantante giovene udito amaranta nominare, che aban- donando le mani e 'l seno
in mano, facendo lume a quelli che vi mangiavano, con un certo avvedimento
all'altra per non cuocersi, avanti che se la lassassero cadere, il che non
avanti che se la lassassero cadere, il che non fanno mai se non forzate da
bartoli, 33-113: il dire, che se un vaso di metallo cade in un
, se ne ode il suono della percossa che dà nel fondo, non trae seco
, non trae seco per conseguenza, che quel suono si riabbia dell'acqua,
suono si riabbia dell'acqua, piuttosto che dalla terra, che riceve il colpo,
dell'acqua, piuttosto che dalla terra, che riceve il colpo, e ne concepisce
colpo, e ne concepisce il tremore che porta il suono. g. gozzi,
glielo involge dentro dicendo: vedi bene che tu ne lo porti con diligenza,
tu ne lo porti con diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti.
aere cada / turgido, impetuoso, / che d'alta meraviglia / ti sospendea le
egli trema sì fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il rasoio gli
non erano ancora tornate al posto, che don abbondio, lasciando cader la carta,
[del fiume], delle voci che sembravano cadere dal cielo, delle grida
e s'imbevean le rose / nel sangue che fluì dal mirmillone. deledda, iii-241
mirmillone. deledda, iii-241: dalle quercie che spandevano la loro ombra nera sul verde
cadendo si lamenta appena, meno / che non la foglia al tocco della brezza
1-193: mi sono convinta... che un'elemosina è sempre un tentativo di
* fossati venne / di lei ciò che la terra non sofferse. idem, purg
, purg., 21-47: per che non pioggia, non grando, non neve
rugiada, non brina più su cade / che la scaletta di tre gradi breve.
i accogliean la rugiada fresca e pura / che cadeva dal volto de la luna;
forza il gelo / per le canute brine che in quell'ora / cadean più folte
la pioggia al cader folto e spesso / che giù nel mare un altro mar si
, xxiv-43: chiamo concomitanti quelle cose che accadono nel tempo medesimo che i prati
quelle cose che accadono nel tempo medesimo che i prati ridono. allora favonio spira,
1-88: cadde una pioggia tanto dirotta, che le più piccole fosse doventarono torrenti:
: e tuoni e lampi e saette che pareva la fine del mondo. verga,
solitaria / verdura / con un crepitìo che dura / e varia nell'aria /
lepre sempre teme, e le foglie che cagiano delle piante per l'altunno sempre
, e lasciati prima cadere un dente, che un detto laido. tasso, 11-48
muri. marino, 222: questa, che 'l busto in mille groppi a l'
secondo natura [fa] di mistieri che prima da'rami caggiano i fiori perché poi
fiore / de'miei poveri dì, che sì per tempo / cadeva. idem,
il qual d'una delle valli, che due di quelle montagnette dividea, cadeva
grande di chiara e fresca acqua, che del monte usciva cadendo. ariosto, 16-56
suon ch'a quel s'accorda / con che i vicin, cadendo, il nilo
duo fonti un gemino lavacro, / che fan, cadendo, un mormorio secreto.
onde l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affiena, / cade,
/ rompersi mormorando i ruscelletti, / che poi tra rive di fiorito smalto /
19-380: e versando ne'calici, che pieni / tengono in man, di bianchi
/ da gli otri il vin, che si diffonde e cade, / di dolci
dante, par., 8-104: per che quantunque quest'arco saetta, / disposto
segno diretta. ariosto, 36-55: ritien che 'l colpo suo non cada / di
, 4-51: qual uom ch'aspetti che su 'l collo ignudo / ad or ad
, 1-388: essendo predetto a eschilo che lui doveva morire di un colpo che da
che lui doveva morire di un colpo che da alto li doveva sopra il capo
i tetti delle case, un dì che alla campagna col capo scoperto si trovava,
cader sopra la testa una testugine, che di terra levata avea, e così morse
dante, conv., iv-xx-5: sì che non dica quelli de li uberti di
detto di sopra, sarà quasi impossibile che la elezione non caggia in uno di
elezione non caggia in uno di quegli che sia tenuto de'più valenti uomini
pensiero e dentro vi si fermò, che fosse da ordire una trama e machinare
ordire una trama e machinare il modo che la donna si facesse morire. guarini,
di logica cade sopra ticone ed altri che ànno commesso l'equivoco in quell'argomento
finalmente d'addosso i lacci e le catene che l'avean tenuto finora contro a sua
, è più morso da tal pensiero, che dalla frusta e dalla galea che l'
, che dalla frusta e dalla galea che l'attende, o da quanti altri
venne / repentino cadendo alto decreto, / che, quasi al vento foglie, /
quella degli scrittori cade piuttosto sullo stile che sulla lingua; di cui se altera i
perpetuità. alfieri, 1-43: fin che n'hai tempo, ah! lungi /
/ da me tu stessa involati; che a caso / gomez pietà non finge.
perfidi. cuoco, 1-154: voi, che avete il governo della nazione, sapete
poco, quando non sapete far sì che l'elezione cada sulle persone degne della vostra
, 163: quella [accusa] che s'è esaminata, cadeva sulla leggerezza
, i-821: se bene è vero, che, mentre la rivoluzione e il successivo
pesano inesorabili su quella parte di popolo che meno o nulla ebbe a godere dei rinnovamenti
, iv-1-38: ma queste massime volontarie, che per l'ambiguità loro potevano anche essere
di tanto in tanto, un silenzio che stringeva il cuore. oriani, x-21-29:
gentile conversazione una cameriera di celinda, che, capitata a quella casa sovra una
non veduto borgo montano: / suono che uguale, che blando cade, / come
montano: / suono che uguale, che blando cade, / come una voce che
che blando cade, / come una voce che persuade. valeri, 1-88: caddero
, 68: un'altra ora che cade: / aperta a stella una buccia
risposte inattese, di battute audaci, che lasciano interdetto chi le ascolta. -lasciar
. verga, 4-147: nel pubblico che assisteva all'asta corse un mormorio.
offerta, coll'aria addormentata di uno che non gliene importa nulla del denaro.
coi cenni del capo l'occhiata trionfante che il notaro tornava a volgere intorno,
13: diresse alla donna una parola che cadde nel silenzio del meriggio. c.
desio di veder fare due valenti uomini che stimolò la curiosità già irrequieta: « ora
stimolò la curiosità già irrequieta: « ora che siamo alle coltellate, e andando lor dietro
qual mal mai mi fec'io, / che in tal calamità cader dovessi? guarini
guarini, 287: la sperienza dimostra, che quanto -cadere la sera, la
, gannato con sua derisione, che di cadere in pericolo 39:
), la totale mancanza delle tue lettere che dee farmi creincorrere (in una condanna
, un castigo), venirsi dere? che tu sia caduto in mala salute? idem
tentazione, in pecmani di un capo che non è da tanto di poter mettervi
ricevere tutte le avarizia, / che, dove de', non spende, /
anz'ha paura forte, / ch'anzi che vegna quante verità siano state da lui,
freno. idem, i-2873: vedi che non è gioco / di cadere in per
, 1-499: egli era caduto in ammenda che discesero troppo spesso a giustificare l'ingiustizia
x. iacopone, 3-71: l'acqua che beio conosco che siete buono, e poiché
, 3-71: l'acqua che beio conosco che siete buono, e poiché sono caduto in
delicatezza compagni, 1-5: i cittadini che entravano in quell'uficio, di coscienza.
: vedo due signori così dove'savere che ornai cade in peccato s'ella fallasse a
a eleganti, così abbaglianti di candore estivo che il mio dio, e merito sed
era recato a studiare per addottorarsi in che tanto sono pudici, che non solamente là
addottorarsi in che tanto sono pudici, che non solamente là dove rilettere e filosofia
filosofia. ojetti, i-444: la teoria che formò chiesti o tentati sono di fallare
idem, inf., 27-109: da che tu mi lavi / di quel estraneo a
inferno cader dal paradiso. di'oggimai che la chiesa di roma, / per confondere
al danno; cadono nell'oblio, quello che ieri pareva un mondo fitto / ma
armi, delle conquiste, non è più che cadere in più affanno. g.
continuerà così, cadremo in è que'che cade a mie sentenze! sonetti e canzoni
omo, algarotti, 1-386: che se la rima non costringesse il
a adusare a'peccati veniali, che cade poi agevolmente slungar di soverchio
essa mattezza per dolor cadde, che andando per pisa, a non
renda in certo modo tiranna, per quello che si chiunque il salutava o d'
dire l'effetto della prosa egualmente che della poesia. alcuno [lacciuolo
. alcuno [lacciuolo], che in maggior pena e vergogna che
], che in maggior pena e vergogna che foscolo, viii-143: volendo purgare
giuro con parole vere / non romana rapporti che con ce gli stessi l'assoluto
tu hai facto una fica a coloro che facevano quesare, concernere, competere (
spesso, iddio, benigno creatore, zione che tutte le città sono edificate o da forestieri
secondo membro in tanto dolor, che si dispone / allora allora di voler cade
canti, 2-107: e fatta ornai per che non si potendo offendere ed ingiuriare più che
che non si potendo offendere ed ingiuriare più che in lunga età più saggia, /
allo non caggia / più negli error che avea passati, e danni. abate non
cornaro, 51: non nego però che nella cognizione e cura-gli altri sono diversi e
infinite, perché non poterono cadere sotto che non tengono vita ordinata, che non ci
sotto che non tengono vita ordinata, che non ci faccia bisogno alcuna regola. beccaria
questa classe cadono non solo la autorità che gli ha data la religione, sia stata
furti degli uomini plebei, ma quelli che italia non sia caduta in una monarchia.
strada di sora. 3-1: pensando che... ella fusse (sì come
averne qualche infirmità incurabile caduta, volse che dalle donne fatto il disegno, invitò ciascuna
8-17: mirando il cotal di quella parte che cadeva nel suo territorio. di breme,
vetro mi sentii tutta commovere, benché ciò che io vidi, conc., i-274:
caddi caso pratico e del tutto familiare, che cadesse sotto in tentazione. firenzuola,
denaro, sia o non sia un'azione che cada sotto un giudizio della moralità.
. leopardi, ii-17: le cose che cadono sotto la categoria del buon gusto
dal miglioramento complessivo delle dieci o dodici che cadono sotto la prossima azione delle strade
verso endecasillabo è quando l'accento, che cade naturalmente nella sesta, si urta
immediatamente in un altro accento, sì che la voce nell'atto di far pausa si
prato ha sì fresca verdura, / che gli suoi fiori non cangino istato; /
manca, / di sua nobiltà convien che caggia. idem, par., 17-63
par., 17-63: e quel che più ti graverà le spalle, / sarà
guai a te, mortale generazione, che sempre ti sforzi di montare ad alto
quell'oro, impoverisci i crini, / che paragon non ha; / e dell'
, dal trono / cader non debbe, che col trono istesso: / sotto l'
all'onore della sua amicizia un uomo che non ha mai cessato di perseguitarmi,
., 30-136: tanto giù cadde, che tutti argomenti / alla salute sua eran
salute sua eran già corti, / fuor che mostrarli le perdute genti. cavalca,
in parte alcuna / cosa non trovo che giovar mi possa, / e quanto più
cada / tanto in fondo costui, che il più tapino, / l'ultimo de'
regno... di currado, che cade intorno al 1140. d. battoli
. e quella volta vi cadde meno che mai, giacché ero tanto povero quanto
alvaro, 7-89: ed è notevole che questo periodo della moda venga a cadere
di nuova scienza della psicologia, quella che studia i traumi e le coibenze e
cadendo l'anniversario, ci fu qualcuno che riuscì a deporre un fascio di garofani
punti della corda ab, sola quella che cade nel punto di mezo gli è perpendicolare
utile. passavanti, 76: di che e come il confessore debbe domandare,
scrivere: ma toccherenne alcune, secondo che ci caderanno a pro posito
in dir le cose di modo, che paia che non si dicano a quel fine
le cose di modo, che paia che non si dicano a quel fine, ma
non si dicano a quel fine, ma che caggiano talmente a proposito, che non
ma che caggiano talmente a proposito, che non si possa restar di dirlo,
se cade ben o mal ciò che dicono. cellini, 1-42 (113)
in acconcio, scrivendo ai romani, gradirò che mi rendiate giustizia. foscolo, xv-472
a giovanni delle bande nere-, temo che nel secondo volume non mi cadrà in
ch'i't'ho feruto, / sì che convien che tu mi sie ubbidente.
t'ho feruto, / sì che convien che tu mi sie ubbidente. machiavelli,
spada in mano da'miei nemici anzi che cadere nelle loro mani, mi elessi
parte simile nell'effetto a quella, che il caso portò a cadere felicemente nelle mani
monti, iii-371: la mia assertiva farà che si proceda contro l'arrestato con qualche
qualche riguardo; ma voi ben sapete che, caduti una volta nelle mani della
incolpazione. manzoni, 77: allor che a voi d'inanzi / fummo chiamati,
già tutti l'hanno / ricovrata color che agli altri duci, / minor di voi
tutti gli altri di fare in modo che venisse a lui la loro cambiale nella divisione
d'un uomo esperto, accorto, che sappia profittare del momento giusto. piovene,
prima di scrivere a don scarpa una lettera che, se fosse caduta in mani più
mondana. galileo, noi: al che credere mi muove il vedere nell'eclisse
nell'eclisse totale della luna, doppo che ella si è immersa nell'ombra terrestre
restare quell'estrema parte del suo limbo che fu l'ultima a cadere nell'ombra,
raccogliere e a rigovernare quella poca roba che le aveva lasciata; fece venire un
essi [i contadini], il che sarebbe un farli cadere dalla padella nelle brage
cadutomi dunque pienamente dagli occhi quel velo che fino a quel punto me gli avea sì
con me stesso un solenne giuramento: che non risparmierei oramai né fatica né noia
nome / frutti il talamo adultero / tal che il ributti a calci da i lari
9-136: avvertì un distacco, quasi che i pochi metri che li dividevano,
distacco, quasi che i pochi metri che li dividevano, la lunghezza della chiesa,
cino, ii-530: da quel lucente raggio che battio / da * be'vostr'occhi
subito ferita / si partiva dal cor che mi cadio, / cui non rimase vita
non rimase vita / né lena tanta che dicesse omei. pavese, 4-252: è
mi sentii cadere il cuore. erano mesi che aspettavo quel momento, quel colpo.
: per affermare una decisione fermissima, che si vuole sostenere a qualunque costo.
felicità, prima cadrebbe il mondo, che alcuno di loro lasciasse di amarla e di
al luogo usato. il primo dì che vi fu, correvano le genti,.
, e « invocava il ritorno dell'uomo che non può dimenticare *. e tono
-caderci: lasciarsi trascinare inconsapevolmente a ciò che si è sempre voluto evitare.
. goldoni, vii-1124: io che mi rideva di quelle che spasimavano per
vii-1124: io che mi rideva di quelle che spasimavano per amore, ci son caduta
a piangere cocentemente, con grosse lacrime che, scendendole per le guance e pel naso
strade e detto « è linda *, che per un giorno non dovevo aver paura
ma guido cadde dalle nuvole e disse che non l'aveva mai saputo.
caderà de la mia mente 10 dono che mi fece giovanni. boccaccio, dee.
stavano uniti e di concordia tale, che tutti i mali umori nel vedere lui
? brusoni, xxiv-889: glisomiro, che la sera avanti aveva guardata la dama con
, ii-22: non cadavi dal pensiero che l'animo nostro è capace di forti
, o tradotte dal francese, che io volli pur leggere sperando d'impararvi
patecchio, v-141-63: la magior noia che mi dimena / è l'uora che
che mi dimena / è l'uora che mi manca la moneta, / et quando
grandi malievarie e le grandi credenze sono quelle che disertano le compagnie e gli uomini speziali
gli in pena di cotanti danari: sì che perdonami ch'io non posso servirti sanza
l'altra parte, credendosi da tutti che elle fossero due disonestissime femine. marino,
sire, altro periglio / in quel che chiedi a consigliarti io veggio. / se
superbi manti, / da quel dì che su nave a lunghi remi / lasciai
. m'erano in tanta noia caduti che non poteva vedergli più. -è
. -è meglio cader dal piè che dalla cima: fra due mali bisogna
dice, / meglio cader dal piè che dalla cima. -far cadere le lacrime
le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui mi sentiva.
avessi l'uso di quei tanti razzolatori che non lasciano cader foglia senza pigliarne appunto,
dante, inf., 5-142: mentre che l'uno spirto questo disse, /
disse, / l'altro piangea, sì che di pietade / io venni men così
. sannazaro, 1-56: oimè, che quando ella mi vide, in fretta /
, tacque; / e mi dispiacque, che per più mie'affanni / si scinse
sommerse ivi entro insino al cinto / tal che per vinto io caddi in terra smorto
fuggir la ebrietà si facesse un editto che niuno bevesse vino, o perché talor correndo
occhi / tosto gonfia commosso, / che il cubito o i ginocchi / me scorge
senza più toccare la mano di colei che amava più della vita e che sapeva di
di colei che amava più della vita e che sapeva di dover allora abbandonare per sempre
altra; ed eravi tale lo remore, che gli tuoni non si sarebbono uditi.
lasciò cadere, / più bianca e più che nieve fredda in volto. marino,
, 3-136: e caddi come l'uom che 'l sonno piglia. bandello, 1-40
non potendo costrutto alcuno cavar di quello che la notte era occorso, dubitando non
243: ora tempo è venuto, / che sotto il crin canuto / la vista
, / ed impeto non trova / che a virtude la mova. carducci,
, né cader di animo a segno che la modestia pigli sembiante di mal sicura coscienza
, di tra sì gran gioia, che in poca d'ora cadde morta. dante
, 23 (80): e pareami che li uceelli volando per l'aria cadessero
disordinatamente usò il diletto della sua bellezza, che cadendo malato, la natura infiebolita non
tendolo con sue saette molte volte, tanto che 'l lione cade morto. boccaccio,
di questi pali di ferro sopra la testa che noi ti farem cader morto. boiardo
a notte scura, / l'ultimo colpo che orlando li dona, / tutto lo
genitor. alfieri, vii-25: pria che a colui servir, cadrem noi tutti
chirurgo di cui vi scrissi mi disse che i legumi secchi e la mancanza di
i... i stagione estrema, che cadi / prostrata in riposi enormi.
messo venne al conte gano, / dicendo che grandonio era abbattuto. / lui creder
abbattuto. / lui creder non può mai che quel pagano / sia per astolfo alla
zuffa intra quegli di castruccio e quegli che erano passati fu aspra e terribile: e
genti. tasso, 20-77: quei che prima ritrova il turco atroce, /
più gloriosa incontrarla [la morte] che nel campo di ti- grinda, dove
cui nulla più si poteva fare che cedere. foscolo, 1-128: i figli
giovane, « meglio combattere in italia che sul mare o nel deserto. così almeno
mare o nel deserto. così almeno sappiamo che cadremo in casa nostra *.
gonfiate vele / caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, / tal cadde a
: quand'io senti', come cosa che cada, / tremar lo monte. g
fiume d'arno il ponte vecchio, che ancora fu segno di future avversitadi alla
ti conviene sollecitare questa opera in modo che, quando il muro caggia, il
/ cade l'olmo atto a riparar che l'ebre / viti non giaccian sempre a
t'incendi, / vite crudel, che la mia vita offendi? muratori, 7-ii-146
cadeo, / a frassino simìl, che su la cima / d'una montagna da
ma dall'altro canto vedo mio padre che ne sta sottosopra come se minacciasse di
erba; vede urbino cadere a pezzi quel che i cardinali le han lasciato del palazzo
udì uno schianto: la provvidenza, che prima si era curvata su di un fianco
, iv-2-688: la simpatia delle cose che si disgregano e cadono in rovina la
: i... i parmi che come un fior tuo'biltà caggia: /
; / delle concette speranze nessuna / che mi valga, al ricordo, anche una
. iacopone, 7-35: da puoi che èsse caduta, conscienzia è mordace:
fu il maladetto / superbir di colui che tu vedesti / da tutti i pesi del
. pass avanti, 174: quel che si dovrebbe levare in dio, levandosi
e le due figlie, venne fuori che le due ragazze portavano il
tosto sì come i fiori; per ciò che cosa simulata, voita di veritade,
spada /... / sin che la legge di macon non cada. vico
finalmente, per tener contenti i figliuoli che né eran soldati né letterati, introdussero il
non è anco stabile in modo, che ella non possa cadere. moretti,
e minacciare le due donne, dir che ogni loro ragione era caduta, caduta
inf., 6-67: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli,
caggia / infra tre soli, e che l'altra sormonti. guicciardini, 1-88
tommaseo, ii-441: il fatto si è che parecchie rivoluzioni, e le italiane segnatamente
settembrini, 1-180: il ministero, che non aveva saputo trovar modo di comporre
. di far resistenza, conoscevasi nondimeno che la piazza non potrebbe tardar lungamente a
, 5-174: c'erano le prove che la loro santa faceva la spia, che
che la loro santa faceva la spia, che i rastrellamenti di giugno li aveva diretti
di giugno li aveva diretti lei, che il comitato di nizza l'aveva fatto
el partito con tredici fave nere, che si trovorno a sedere quindici.
., 7-98: già ogni stella cade che saliva / quand'io mi mossi.
'l ciel per quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel
quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel da roma / tra sardi
già imbruna le contrade / il sol che cade e langue. d. bartoli,
né a pena cadde il sole, / che vaganti latrine / con spalancate gole /
ogni confine / de la città, che desta / beve l'aura molesta. alfieri
ti concedo / ai pensamenti il dì novel che sorge: - / la morte
1-51: ite: a priamo intimate che alla tregua / un dì rimane; e
alla tregua / un dì rimane; e che al cader del sole / sciolto son
il parte, / saluta il bronzo, che le turbe pie / invita ad onorarte
nell'aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, / dopo il
/ cadendo si dilegua, e par che dica / che la beata gioventù vien meno
dilegua, e par che dica / che la beata gioventù vien meno. nievo,
54: fischia un grecale gelido, che rade: / copre un tendone i monti
fermiamo a sentire la notte / nell'istante che il vento è più nudo: le
li fu l'orgoglio sì caduto, / che si lasciò cascar l'uncino a'piedi
l'imaginar mio cadde giuso / tosto che lume il volto mi percosse. petrarca
e morto giacque / il mio sperar che troppo alto montava; /...
guardatolo, subitamente riconobbe lui esser colui che benignamente l'avea ricevuto e familiarmente accompagnato
familiarmente accompagnato e fedelmente consigliato; per che di presente gli cadde il furore e
, / e da gli amanti più che mai si spera. tasso, 6-i-52:
, trasmigrazioni e sterilità de luoghi, che possiamo ricordarci di queste cose da principio
. serao, i-400: quando vide che essi partivano, quando comprese che sarebbe
vide che essi partivano, quando comprese che sarebbe rimasto solo,... tutta
finestre. ma l'angoscia no, che non cadde. la luce del giorno,
assaporava le parole / del saracin, che una non ne cade. monti,
le mie parole, per efficaci e calde che siano, cadranno senza effetto. foscolo
di passare in italia era più incerto che mai ma si lasciavano oltre a questo
, iv-31: intesi fino dai primi giorni che il vostro cuore gemeva profondamente. desiderando
firenze nominati per franceschino erano tali, che niuno sospetto ne cadde nel petto dell'
giova, bap- tista, pregare iddio che le cose a tutti gli altri facili a
castiglione, 216: io estimo che la conversazione, alla quale dee principalmente
studio per farla grata, sia quella che averà col suo prin cipe
di conversare importi una certa parità, che pare che non possa cader tra 'l signore
importi una certa parità, che pare che non possa cader tra 'l signore e
qualità ed in età giovane, che si può dire che sono forse
in età giovane, che si può dire che sono forse centinaia di anni che
che sono forse centinaia di anni che della patria nostra non uscì cittadino più
era andato quel dì a trivigi e che la commodità d'esser insieme era caduta a
colla sua facilità, più creduli quelli che, col sarsi, volessero diminuirmi quella
quella lode, qualunqu'ella si sia, che mi si perviene. marino, i-82
non pensi potere esser machinata da persona che commetta una volta tradimento tale, quale è
volta tradimento tale, quale è quello che costui ha commesso. d. battoli,
la solidità intrinseca, e la bellezza che apparisce al di fuori. quanto alla
alla solidità, non può cader dubbio che a pigliare unicamente non si abbia in
di queste partite il bilancio non cadrebbe che a nostro favore. tommaseo, i-235
e. cecchi, 1-102: nelle comunioni che parevano senza scelta, e invece implicavano
e delicati, non cadeva nulla di quel che spesso si attacca ad appesantire e guastare
scrutatori pazienti ed entusiasti di tutto ciò che non cade sotto ai sensi. rajberti,
: caddero in sul ragionare delle orazioni che gli uomini fanno a dio. firenzuola,
cadde alcuno ragionamento per cagione di quelli che sonavano sopra del liuto e della vivola
cose, e cadendo non so in che modo in su quello che si era il
non so in che modo in su quello che si era il dì fatto nella accademia
, massimamente sopra quell'onciate di carne che gl'usono di comprare... per
mano in mano a cadere su'libri che noi leggevamo. manzoni, pr.
.. delle cacce del toro, che lui poteva descriver benissimo, perché le aveva
e fac- cendo ciò non solamente che a gentili uomini s'appartiene,
s'appartiene, ma ancora quello che nello appetito loro giovenile cadeva di
da siena, i-172: adunque pare che voglia che noi li abbandoniamo.
siena, i-172: adunque pare che voglia che noi li abbandoniamo. questo non
li abbandoniamo. questo non pare che caggia nella mente nostra, di
machiavelli, 88: si troverà che rarissime volte accaggia che... uno
si troverà che rarissime volte accaggia che... uno reo, divenuto
principe, voglia operare bene, e che gli caggia mai nello animo di
nello animo di usare quella autorità bene, che gli ha male acquistata. bibbiena
mai caduto ne l'animo, lidio, che tu a questo venissi; che
che tu a questo venissi; che, drieto andando a vani innamoramenti,
ne l'animo a leon subito cade / che 'l cavallier di chi costei ragiona
chi costei ragiona, / sia quel che per trovar, fa le contrade
): cadde ne l'animo di artaserse che ariabarzane questo avesse fatto, non
desi derio di quelle cose che prima non li erano per cader
mi cadé in pensiero che fosse cosa superflua, poiché tutti li decreti
di tutti. galileo, 132: dico che troppo tardi mi par che il sarsi
: dico che troppo tardi mi par che il sarsi voglia persuaderci che il suo maestro
mi par che il sarsi voglia persuaderci che il suo maestro, non perché non
perché disprezzò come cosa vanissima il concetto che la cometa potes- s'essere un puro
s'essere un puro simulacro, e che in questi non milita l'argomento della
pensiero, se possa probabilmente sostenersi, che nelle piante si faccia, non senza
io ne accennerò qui solamente, che il salir d'esso è così indubitato,
ei non lo sappia, perché dicendogli che vi sarebbe un partito per sua figliuola
. idem, xiii-81: d'amor che parli? a tua libidin rea / tal
, i-129: non ho mai battuto nessuno che mi servisse se non se come avrei
foscolo, xiv-176: ora poiché sono rassicurato che tu non sei meco sdegnato, ti
chiata di sbieco, come a cosa spiacevole che cada per disavventura sotto lo sguardo.
: e come ti sentisti allora / che di baciar a te cadde la sorte?
o benignissimo, o mansuetissimo musico, che quando vedi la divina giustizia più crucciosa
dante, conv., iv-n-12: per che sapere si conviene che « rima *
iv-n-12: per che sapere si conviene che « rima * si può doppiamente considerare,
, s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far
, s'intende per tutto quel parlare che 'n numeri e tempo regolato in rimate consonanze
. salviati, ii-1-208: delle voci, che caggiono in una /, da il
al fianco ti adatta il bianco lino / che sciorinato poi cada, e difenda /
intorno al capo una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro; terminata in una
, 12-106: così s'allenta la ripa che cade / quivi ben ratta dall'altro
ariosto, 29-54: la balza, che due volte trenta / braccia cadea.
il verso giambico s'appressa tanto, che spesso inavvedutamente cadeva a'prosatori scrivendo.
natura divina; laddove gli altri vocaboli che vagliono tutti forte, eccelso, grande
di dio, e m'andava ridicendo che se dio esiste, una conseguenza necessaria
un'altra vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto.
e per sua prodezza e senno, che gli suoi fratelli gliela volevano tórre e gli
e gli suoi parenti; e sappiate che di ragione la signoria cadeva a costui.
cadesse il riprendervi, io so bene ciò che io ve ne direi. bandello,
bandello, 2-37 (i-1077): che ora siate d'amore divenuto prigioniero,
, tanto nuovo e così strano mi pare che io non so quello che me ne
mi pare che io non so quello che me ne dica. e se a me
il ripigliarvene, io vi direi cose che vi farebbero uscir di voi.
o dimandi consiglio / di certe cose che ben fa savere, / le qua *
più o meno; e tutto quello che se ne trae viene nel re, sotto
delle voci si dubita d'alcune, che da parole caggiono, che hanno l'uscita
d'alcune, che da parole caggiono, che hanno l'uscita in io, cioè
persino a dar l'esilio a vocaboli che, secondo il precetto oraziano, par ce
nel cor vostro non dimora / pietate che del mio martirio caggia. = lat
un giovine nobile de la contrada, che in francia « cadetti » si chiamano,
i primogeniti signori, gli altri che « cadetti » sono nomati hanno certa
da una parte,... il che è proprio contrassegno de'cadetti o minori
/ ti fia ceduto il trinciator coltello / che al cadetto guerrier serban le mense.
si cominciò a sciogliere i fedecommessi, che univano nelle famiglie la noncurante opulenza dei
telminore ', usato piuttosto in francia che fra noi. in senso assoluto indica
un editto di maria teresa, vuole che alla morte del padre il fondo passi
qualsiasi di cui dispone. l'essenziale è che il fondo non sia diviso.
-ant. membro di corpi militari scelti che, vigendo il diritto feudale, erano
e di cadetti / racconta il garbolin che fur seimila. colletta, i-200: fondò
1-51: è vero, però, che se i nostri signori entravano nell'esercito
. panzini, iv-97: la presentazione che cirano fa dei cadetti: « questi
i fanti meglio atti alla guerra, che alcuna altra parte di francia ».
nel rugby, ecc., atleta che fa parte della squadra nazionale b. -atleta
parte della squadra nazionale b. -atleta che appartiene a una squadra di divisione nazionale
articolai... mirano più a luccicare che a far lume; sono del ramo
dei commentatori, simboleggiati nella piattola, che un giorno si tuffò nel tramoggio e
poi saltò fuori tutta infarinata a sbraitare che era il mugnaio. de roberto, 61
quattro rami principali: e nei cadetti, che non si contano. = fr
- mogeniti delle famiglie nobili guasconi, che prestavano servizio come ufficiali alla corte di
. ant. instabile, malfermo, che sta per cadere. -al figur.:
durata, caduco, labile; declinante; che sta per toccare la propria fine.
cose cadevile e vane sono, fuor che sola la vertù dalla radice dell'altissimo radicata
simintendi, 2-245: quelli medesimi venti, che danno tutte le cose, scuotono quello
volgar., 5-12: è da sapere che in luogo magro e arido genera [
. varchi, 23-13: le cose, che noi posse- demo: che noi vedemo
cose, che noi posse- demo: che noi vedemo: dove noi tenemo appiccato tutto
. marino, vii-392: e vuol che dalla terra [il cielo] prenda la
e luminoso, l'acqua temperi il calore che col suo movimento produce, e che
che col suo movimento produce, e che perciò sia naturalmente cor- rottibile e cadevole
in sé e cotale fermezza, 'che morte solo fin ch'indi ne snodi '
lato. ariosto, 40-14: e poi che dal cadì fu benedetto, / prese
oltre il signorile signorili, e pareva che ogni cosa gli puzzasse, e parlava
modo sono gli cadimenti della mente, che prima avvegna che perda il bene, se
cadimenti della mente, che prima avvegna che perda il bene, se pur si possa
contrizione è figliuola del cadimento, però che l'uomo che cade, diventa contrito
figliuola del cadimento, però che l'uomo che cade, diventa contrito. pulci,
., 1-2 (3): quelli che sogliono intendere a'fatti delle mercatanzie,
= voce indiana, sanscr. kadhirdh (che è l'acacia catechu).
]: caditoia, quella piccola porticella che è nel pavimento, per dove si scende
si sale in altra stanza, e che chiude la cateratta; saracinesca.
caditóio, agg. ant. che è sul punto di ca
il fattore della eternità non vuole che gli sia addomandato nessuna cosa cadi
agg. letter. proprio di cadmo, che si riferisce a cadmo (il
giova la cadmia: né niego che questa non si facci ne le fornaci
non è da aguagliare con quella che si fa ne le cave del rame.
superflua, di cicatrizzare e saldare quelle ulcere che malagevolmente si consolidano. generasi la cadmia
dalle parti della fornace e su i ferri che ado- prano gli artefici. vallisneri,
. vallisneri, ii-285: la prima cosa che consideriamo si è la purissima terra,
anticamente significò quella specie di fuliggine metallica che si solleva e intonaca internamente le parti
tempo cadmia d'arsenico la polvere bianca che si vede sull'arsenico di commercio,
[yyj] ossido di zinco (che si estraeva presso la rocca di tebe
ricopre di un leggero strato di ossido che lo preserva da un'ulteriore alterazione.
entrata nell'uso anche del popolo; che dice spesso cadò, un bel cadò,
il cadùcèo e la bacchetta ne dimostravano che egli era mercurio. cellini, 595:
, e con l'ale agli omeri, che cosa è? -signore, questa
mercurio, mercurio a riscontro non ha con che contracambiare il dono d'apollo se non
, quando mercurio, il nume / che arma dell'aureo caduceo la destra, /
, i-659: ali piccolette e tozzette anzi che no come quelle del caduceo di mercurio
(anche sf., caducifoglia): che perde annualmente le foglie. =
caducità, sf. condizione di ciò che è destinato a perire; labilità;
presto l'uomo mancasse il verme, che si mentova in primo luogo; succederà la
cose umane essere la caducità; cosa che il signor simplicio ne l'avrebbe confermata
ridenti colori accresce la tetraggine, anzi che scemarla: perocché quelle sopravvesti van lacerandosi
lacerandosi, donde risulta uno spiacevole mosaico che eccita in mal punto idee di caducità e
: cieca e materiale credenza l'intendere che i piaceri temporali non sono veri beni;
... per quella instabilità e caducità che l'esperienza si sforza, per dir
materia, i quali si veggono in quelle che noi chiamiamo creature materiali, sono caduchi
nella materia universalmente, e però niun segno che ella sia cominciata, né che ad
segno che ella sia cominciata, né che ad essere le bisognasse o pur le
. cardarelli, 3-164: quell'elemento che più d'ogni altro ci dà il
: caducità, periodo della vita umana che si estende in generale dai 70 o 72
contraenti. montecuccoli, 2-114: oltre che moltissimi feudi di vassalli, obbligati
leopardi, iii-613: questa lettera che io vi scrivo sia di vostra proprietà
ne faccio un fidecommisso, e intendo che non si possa alienare, barattare
.]: la pena della caducità, che dicesi anche semplicemente caducità, riferibile
, riferibile ai livelli, vale che il livellario perde il diritto del godimento dello
(un fiore, un frutto); che dura assai poco (sull'albero,
boccaccio, ii-302: lasciamo star la bellezza che è fior caduco. b. tasso
. tasso, ix-92: o più lieve che vento, o più che fiera /
più lieve che vento, o più che fiera / fugace punta da colpo mortale,
uman, qual fior caduco e frale / che ride sul mattin, piagne la sera
la sera! berni, 160: io che son più caduco, ch'una pesca
fiori. chiabrera, 188: cetra, che fai? certo è soverchio osar /
: ch'altro non diede al vincitor, che nuda / e in breve tempo al
barba ch'io porto di peonia; / che questa è buona per il mal caduco
d'italia si chiama il mitrito. che cosa sia il mal caduco, egli è
mal caduco, egli è lo stesso che l'epilessia; quel benedetto v. s
6-80: il peggio erano visi che avevo dintorno, e che sorvegliavo con la
visi che avevo dintorno, e che sorvegliavo con la coda dell'occhio
tutti come i visi di quelli che hanno il mal caduco, o i
e quella nauseabonda op pressione che precede le apparizioni spettrali e demo
ti lodo, ma non in questo: che tu cieco piagni quella fortuna caduca esser
creature si sono cosa morta e caduca, che vengono meno. alberti, 223:
più vale la virtù costante e ferma che tutte le cose, quali sono sottoposte alla
, 1-146: dicono i savi nomini che, perciò che noi di corpo e d'
dicono i savi nomini che, perciò che noi di corpo e d'animo constiamo,
, il corpo, sì come quello che d'acqua e di fuoco e di terra
immortale e di ritornare a lui vago, che ce l'ha dato. castiglione,
così demesso, timido ed umile, che leggendo i fatti e le grandezze di cesare
morte, viver lo fa più chiaro assai che prima? bandello, 2-37 (i-1103
il core vi prego ed affettuosamente supplico che il mio onore tor non mi vogliate
questa caduca vita e frale, a ciò che se fin al presente vivuta da pari
, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non circondi la fronte
: già imbruna le contrade / il sol che cade e langue, / e seco
brusoni, xxiv- 842: qual maraviglia che si veda tanta confusione tra'popoli cristiani
veda tanta confusione tra'popoli cristiani, che, ricordevoli di quella professione che gli
, che, ricordevoli di quella professione che gli rende fratelli e coeredi d'un regno
per esperienza, la buona vecchia, che l'abitudine di quei dilicati sentimenti fanciulleschi
cime / eterne. / ma par che s'aduni / concilio di numi / grande
. scherz. di un organismo politico che perderà il potere. c. e
negli occhi,... quasi che temesse di perdere un appiglio...
. -ant. caduco dalla memoria: che sarà presto dimenticato. dante,
pascoli, 627: giunsi a un fonte che gemea solingo / sotto un gran leccio
sonora / conca di scabra pomice, che il pianto / già pianto urgea con grappoli
6. figur. vacillante, che minaccia di crollare. caro, 1-141
fin dall'imo / lo turbar si, che ne fèr valli e monti; /
di figli. 8. letter. che non lascia eredi. carducci, 1038
9. bot. di organo che cade periodicamente, deciduo (le foglie
e hanno da essere alberi caduchi, che diano il senso delle stagioni.
senso delle stagioni. -di organo che si stacca dal suo asse molto precocemente
. 10. zool. di organo che, a un certo punto di sviluppo
ecc.; foglie e parti organiche che si staccano naturalmente dalla loro sede)
caduta ne va col peggio la guida, che ha due percosse; dove il guidato
e di tanto l'amò iddio, che niuno male si fece nella caduta, quantunque
misera e cattivella per- dice, a che schifavi gli alti tetti, pensando al fiero
? tasso, n-iv-519: la caduta che percuote alcuno, si reca a la
mentr'egli da sé non può far altro che far cadute. muratori, 7-ii-145:
motivo di demolire o abbassar l'altre che restavano in piedi. alfieri, i-275:
, su l'anima! / io credo che solo, che eterno, / che
! / io credo che solo, che eterno, / che per tutto nel mondo
che solo, che eterno, / che per tutto nel mondo è novembre.
le foglie d'una grande rosa bianca che si disfaceva a poco a poco..
tremenda. cardarelli, 3-163: e che dire dei pericoli che s'accompagnano alla
3-163: e che dire dei pericoli che s'accompagnano alla pioggia e alla neve
prender colombo in su torre, però che spesse volte se ne guasta per la grande
volte se ne guasta per la grande caduta che egli fanno. -locuz.
deledda, iii-737: si capiva benissimo che duecento- cinquantamila lire, piovute in quella
mette freno alla tua bocca, e che la tua lingua non ti faccia cadere,
tua lingua non ti faccia cadere, e che la caduta non sia a morte senza
sì s'usa / con la temperanza che è vertute, / la sua alma non
è utile e necessaria solamente a quelli che hanno scosso il giogo della legge divina
i-13: osserviamo le cadute di molti che per certa libertà di pensare e di
costumi sensuali, molli, scapestrati fanno che l'animo non possa mai affidarsi di
sacchetti [crusca]: cosa non è che non abbia caduta, / e quella
la dignità]; acciocché il rovinarne che fece fosse precipizio, non solamente caduta
magazzini, 79: non è bene che chi sta ragionevolmente a lavoratori mutargli per
mutargli per cosa lieve;... che si fa, com'è per proverbio
,... sono tutte riflessioni che ragionevolmente possono far temere della caduta di
possono far temere della caduta di questa che chiamerò bastarda tragedia. pirandello, 7-242
i-77: aveva sentito dire... che la corte borbo nica rifugiata
amorosa. brusoni, xxiv-856: veduto che si fosse a questo punto fermata per
piacevolmente il volto con tanta sua consolazione che gliene baciò (principio di caduta) cento
al nostro lato, e lo spavento che di questo vuoto, di questo precipizio
ci avverte dell'istantanea lacerazione della rete che ci tiene vivi e salvi sopra l'abisso
l'abisso. 8. dislivello che un liquido supera cadendo. cellini,
guglielmini, 1-88: può essere adunque che vitruvio trovasse negli acquedotti di roma un
10. disus. massa d'acqua che defluisce, che cade; cascata.
disus. massa d'acqua che defluisce, che cade; cascata. caro,
alcuni tartari bianchi d'acqua congelata, che si trovano ne la caduta di tivoli
i quali vi sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi si
sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi si sia naturalmente ingrommata
, 133: pigliar quella [rena] che si trova sotto la caduta dell'acqua
cadute d'acqua fatte da natura, che, sboccando da'fianchi de'colli, si
due cadute la conca più grande; ciò che poi chiamossi conca accollata. 11
di energia potenziale a mano a mano che diminuisce la quota. -caduta di
: in elettrotecnica, differenza di potenziale che si ha fra due punti di un
zolfo, con tutti altri cibi di che il fuoco più presto alimenti, caduti e
/ e sia il lagno dell'uomo che muor. pascoli, 44: erano come
di foglie cadute e d'alberi dormenti che paiono stare a quel modo da trenta secoli
innocenza nella sua fresca età, / che per i fiori caduti fu in pena la
or direte dunque a quel caduto / che '1 suo nato è co'vivi ancor congiunto
aver perduto gran parte di quella benevolenza che nel principio acquistata si aveva. foscolo
cosa fosse quello spazio infinito d'azzurro, che mi pareva un pezzo di cielo caduto
deledda, iii-55: « forse si accorgono che sono un proprietario caduto in miseria!
ancora non si era arrivati a capire che alcuna conquista fatta con la forza,
forza, è valida e duratura, che solo un'idea può conquistare un'altra
, conv., iv-xi-9: e dico che più volte a li malvagi che a
dico che più volte a li malvagi che a li buoni pervegnono li retaggi, legati
: andiam dunque a pregar, or che caduta / da mezzo '1 ciel, la
già [al saverio] nel giappone quel che nell'indie; aver bisogno di chi
sole. 4. figur. che è venuto a trovarsi in una situazione
, 2-18: o buono re luigi, che tanto temesti iddio, ove è la
. aretino, iii-247: di qui vien che di tosco e d'esiglio, /
/ remunera la patria ispesse volte / quelli che la sublimano col sangue. monti,
amico / di caduto signor, quei che, ostinato / nella speranza, o
si consoli, sta ben. ciò che consola, / creder si vuol senza
degli antichi governi non meno efimere, che le repubblichette testé cadute. tommaseo,
poco. 5. figur. che non ha avuto successo (una rappresentazione
coscienza. 6. figur. che ha peccato, che è decaduto dallo
6. figur. che ha peccato, che è decaduto dallo stato di grazia.
uscire in cerca di que'pochi fedeli, che tutta via si tenean saldi, per
, iv-2-113: sorse anche la persuasione che il vecchio fosse un inviato dal cielo,
i-435: la corrispondenza arcana di affetti che lega i vivi alla memoria dei caduti
: foss'io / per te come colui che accorre al lagno / del caduto,
della tenda! pavese, 4-311: ora che ho visto cos'è guerra, cos'
, cos'è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse,
dovrebbero chiedersi: « e dei caduti che facciamo? perché sono morti? »
caèna, sf. marin. grossa trave che sorregge la nave posta alla banda
pur una volta verranno, e troveranno che non siano tutte le cose fuggite,
turberanno per paura, e la vivanda che andranno per l'altre città caendo, rinchiuse
[la torta]. non fu vero che mai il trovasse. d. frescobaldi
ii-503: e'mie'dolenti spiriti, che vanno / pietà caendo che per loro è
spiriti, che vanno / pietà caendo che per loro è morta, / fuor
meglio l'amistate / del re di francia che quella a colui / che va caendo
di francia che quella a colui / che va caendo per tuscia l'altrui, /
argivi re morti giaceano; / e ben che fosse a l'olfatto noioso / per
lor punto gravoso / cercar pe'morti che elle voleano, / in qua in là
44: giunsono a una terra, che si chiamava provino, e ivi trovarono
provino, e ivi trovarono ambasciadori, che andavano caendo 94 soldati quanti ne potessono
e per certo io ti darò quel che tu vai caendo. capellano volgar.
volgar., i-59: di ciò, che fai mercatanzie al tuo stato convenienti,
convenienti, non ti riprendo; ma riprendoti che facendo mercatanzia, amistà di nobili vai
alle cascine. -al figur.: persona che si intromette negli affari altrui, che
che si intromette negli affari altrui, che si occupa di cose che non lo
altrui, che si occupa di cose che non lo riguardano. a.
comunitativi erano a livorno anticamente... che non penso sì facilmente si trovino in
croce e altrove, a significare persona che, senza esser cercata, si intrude
. sacchetti, 124-44: e considerando che questa vivanda conveniva tutta andarne in cafarnau
missione: per la grande confusione di folla che vi fu richiamata dalla parola di gesù
molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo non poteva capire, etiam insino
: non è ragion né bene, / che * 1 mastro sia levato / de
ebreo, il quale avesse veramente notizia di che sorte sia la pianta che produce il
notizia di che sorte sia la pianta che produce il caffè, prego v. s
. vallisneri, iii-381: voglion dire che il caffè non sia altro che l'
dire che il caffè non sia altro che l'antico nepente d'elena, giacché ella
i turchi, ed è il medesimo che il cahovah o cahoveh degli arabi.
degli arabi. viene da un verbo che significa in arabo aver
caffè], 13: il caffè, che noi orientali comunemente chiamiamo cauhè e cahua
s'assomiglia agli aranci anche in ciò che nel tempo medesimo vi si vedono e fiori
, e son nodriti da un filamento che passa loro al lungo. nievo, 1-54
rotolo, e lungo tutta la spianata, che pareva la caccia alle quaglie. «
pareva la caccia alle quaglie. « altro che quaglie! * mormoravano i pescatori rizzandosi
son quaglie a due piedi, di quelle che portano lo zucchero e il caffè,
gozzano, 106: a quest'ora che fai? tosti il caffè, / e
conto di crescere ancora, disse all'emilia che mi trovasse una giacca per l'inverno
giacca per l'inverno. il primo lavoro che feci fu di rompere una fascina e
aromatica, di sapore fortemente amaro, che si ottiene per infuso dalla polvere di
16-i-7: bevérei prima il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'
il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'amaro e reo caffè
francese ho inteso, non è riuscito che una stomacosa bevanda, nemica al capo e
, iii-7: -è veramente una cosa che fa crepar di ridere, veder anche
caffè. -tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. una volta correva l'
non vede più quella tazza di caffè che gli è posta innanzi. pananti,
fra tutti uno solo non si dié / che mi offrisse una tazza di caffè.
. gozzi, 4-11: ho voluto che i miei paladini bevano il caffè, il
essa bottega primieramente si beve un caffè che merita il nome veramente di caffè;
e profumato col legno d'aloe, che chiunque lo prova, quand'anche fosse l'
uomo il più plombeo della terra bisogna che per necessità si risvegli, e almeno per
non è più d'un secolo da che vi è nota. la più antica memoria
è nota. la più antica memoria che sen abbia è del 1644, anno in
, ed è particolarmente utile alle persone che fanno poco moto, e che coltivano le
alle persone che fanno poco moto, e che coltivano le scienze... e
il sangue; ed è sicura cosa che questa bibita infonde nel sangue un sai
infonde nel sangue un sai volatile, che ne accelera il moto, e lo dirada
senza riserva. pellico, ii-151: udendo che, sebbene il medico riputasse a me
, undici, dall'otto dicembre, che il pover'uomo, levando il capo
; e un'altra chicchera per un omino che allora sopraggiunse e che doveva essere il
per un omino che allora sopraggiunse e che doveva essere il proprietario del locale.
« vado a fare il caffè. guarda che ascolto ». passò in cucina.
cognac. idem, 160: credo che ridevate tutte e due quando teresina scriveva che
che ridevate tutte e due quando teresina scriveva che ti piace coccolarti, che ti piacciono
teresina scriveva che ti piace coccolarti, che ti piacciono le cose buone, che
, che ti piacciono le cose buone, che hai appetito solo quando c'è del
buono da mangiare, ecc. adesso che al mattino prendi il caffè e latte invece
sapere se nel caffè ci metti l'orzo che è « rinfrescante ». c.
di caffè, posa di caffè: ciò che rimane della polvere del caffè dopo l'
la testa e quando la rialzai vidi che sul vaso delle dalie la farfalla non
parte, e dall'altra non si scorge che delle pretese mal sostenute, poche forze
vallisneri, iii-381: s'aggiungano gl'inganni che fanno nelle botteghe pubbliche i venditori del
abbronzarlo legumi ed altri guazzabugli facendo, che rintuzzano e guastano la forza dello stomacale fermento-
gente ch'era dentro al caffè, che v'impedisse di battervi? lami,
compagna di quella di iacopo martinengo, che voleva mettere all'inquisizione quegli che avevano
, che voleva mettere all'inquisizione quegli che avevano detto male di lui nel caffè dello
l'ultimo. baretti, 1-56: conchiusi che tutto quel disperato fracasso, di cui
timore nel sopraddetto caffè, non era altro che un effetto delle loro immaginazioni alquanto riscaldate
2-251: come l'aurora in ciel che i be'colori / largisce ad ogni
: girammo insieme e guardammo la gente che entrava e usciva nel caffè. i caffè
vino ma bibite. ascoltavamo i giovanotti che parlavano dei fatti loro, e dicevano
di gente, amica della signora, ma che egli, il padrone, non
, 1-87: era la prima volta che entravo in un caffè concerto. guardavo
guardavo la carne floscia e la gente che guardava. il direttore d'orchestra aveva
. fracchia, 29: « sai che cos'è un caffè concerto? » mi
divenne attore, e il grande attore che sapete. -anche: caffè notturno
volano, come sorridono ancora col sorriso che devono portare sulle labbra in iscena perché
comico. 5. agg. che ha il colore del caffè torrefatto:
punteggiata di nero. carducci, i-647: che afa e che umido insieme per quelle
carducci, i-647: che afa e che umido insieme per quelle sue lunghe colonne della
con gli occhi al piattino, vidi che sulla riva nera del lago di caffè avanzava
qualcuno di quei caffeucoli quasi sospetti, che, dalla mezzanotte in là, diventano il
di certi musi indefiniti e indefinibili, che di giorno non s'incontrano mai.
nella mia terra. / o sia che accanto / l'abbia in un canto /
o vada, / com'uom che fugge, per vie e piazze io vada
una parte e dall'altra, fra coloro che bevevano e giuo- cavano in quel losco
'. caffeàrio, agg. che si riferisce al caffè. caffèico
non saturo. -droghe caffeiche: che contengono caffeina. = deriv.
caffè. caffeìcolo, agg. che si riferisce alla coltiva zione
'). caffeifero, agg. che produce caffè. = comp. da
caffè. redi, 16-iv-410: bisogna che io sia diventato caffeista perfetto,
mettervi il zucchero, in quella guisa che ai perfetti bevitori del vino non piace
9-71: tutto qui gli appariva più gentile che al collegio, c'era un
collegio, c'era un odore che si sarebbe detto di dolci sfor
latte. 2. agg. che ha il colore del caffellatte: bruno
. chim. olio volatile bruno, che si sviluppa dal caffè durante le operazioni
paralumi. -per estens.: vestaglia femminile che ne imita le forme.
maniche, isabella godeva il vento serale che soffiava a traverso le pinete ancor tiepide
venditori ambulanti marocchini in caffettano e turbante che trascinano il pigro asino e le lercie ciabatte
tutto ciò (bevanda, pasticceria) che viene servito nei caffè. 2
io vi prometto, signori miei, che farò bere agli autori di quell'ottimo
, e anche di terra, più alto che largo, cilindrico, o leggermente conico
, il manico e la ghiera, che è quel piccolo bocciuolo, da inserirvi
. al figur. e scherz. locomotiva che va lentamente e a stento.
ridendo nei sedili. / il caffettier, che ha molte erudizioni, / le dice
il debituzzo e la lordura: / ma che non vince alfin disinvoltura. p.
a toledo, incontrò il caffettiere ambulante, che portava in giro il suo fomelletto,
risolta dal caffettiere, il quale dichiarò che innanzi di mutare il vecchio avito cinghiale,
(plur. m. -i). che si riferisce a un caffè, che
che si riferisce a un caffè, che è proprio di un caffè.
p. verri, i-136: que'galantuomini che si radunano nel mio caffè hanno più
un nuovo anno caffettista, di quello che non ne avessero al bel principio.
essere composto di cose caffo, imperciò che quella cosa non può conoscere, se
: di tutte le altre proporzioni, che si chiamano da'numeri caffi, il
. panciatichi, 28: il mestiero che tanto piaceva al berni, di starsene nel
fra giordano, 5-261: i medici che dànno le pillole in caffo, egli
non ha vertù nulla più in caffo che in pari. c. bartoli, 1-32
, iv-26: e perch'io so, che non dovevo in caffo / così in
742: cotesto non accadrà mai, che in casa mia non è che tórre,
mai, che in casa mia non è che tórre, ogni cosa vi è in
6-7-30: messer antonio da venafro, che è il cuore suo, ed è il
(pari o dispari) delle dita che i giocatori di volta in volta batteranno.
indovinare quando si giuoca alle coma, che l'apporsi quando si fa a pari o
, dicendo o pari o caffo, che dicendo quanti e'sieno. p. del
pari e caffo /... / che rimaner volea con brutto ceffo / il
ecci ognun tanto fatto ribaldo, / che il bugiardo più in caffo non si mette
o vogliam dire una compagnia di saraceni, che, venuti a traficare in egitto,
di cafìssi clx fa 1 botte. sì che caf- fissi xi 7 undecimi d'olio
un orciolino d'olio appeso dentro un recipiente che ne avrebbe contenuto venti cafisi; un
si è il cafisso colmo; salvo che le mandorle si danno a moggio colmo,
la minore d'età, per giurare che piuttosto di maritarsi « male »,
col condimento. pavese, 7-185: che cos'è che volevano gli altri italiani
pavese, 7-185: che cos'è che volevano gli altri italiani? farla finita
conosciuto anche voi qualcuno di questi catoncelli che vengono a scuola con la gazzetta letteraria
vengono a scuola con la gazzetta letteraria che spunta dalla tasca, si fanno correggere
campana, 290: non vi sembra che un cafonismo molto carducciano possa
appartenente al gruppo etnico di razza bantu che popola l'africa sud-orientale.
tali mazze avevano fra'diti, / che un vecchio pino talvolta, è più corto
alla razza bianca e giapetica... che a quella dei caffri, degli ottentotti
mutabile. se noi sa, che beata fortuna può essere con cechitade d'ignoranza
. s trapar ola, 1-1: acciò che 'l mio tacere a questa
disordine alcuno, con quella maniera di dire che mi sarà dal divino favore concessa
e la cogni zione, che era rinchiusa ne partissimo carcere de paria
perpetuo anco ne'buoni è possibile che si converta col tempo in tirannia,
nissima libertà di genova... disse che l'uso soverchio dei cambi ch'
irradiazione avventizia, simile a quel capillizio che ci par di vedere intorno alla fiammella di
, la qual è una reflessione attenta che t'imprime nella mente il concetto. d
, spegnersi tutte insieme le lucerne scoperte che su la piazza del collegio romano facevano
in occasione di festa: lo scotimento che quel medesimo impeto cagionava negli edificii,
impeto cagionava negli edificii, non avea che far nulla né collo spegnersi delle lucerne
nulla né collo spegnersi delle lucerne, che fu per soffio, né col traballar delle
soffio, né col traballar delle masserizie che consentivano al dibattersi delle case. redi,
i raggi del sole cocenti, ho dimostrato che pur essi cagionano moto in poca profondità
in poca profondità dell'acqua superiore, che da quelli rarefatta si alleggerisce di peso,
rarefazione per mezzo del sole causa il moto che piglia un corso di corrente verso di
corso di corrente verso di quella parte, che ritrova nella parte superiore dell'acqua qualche
rinnovare... quelli medesimi effetti che cagionava anticamente, perché accompagnata appunto e
ci accostiamo a quella vera e dolce urbanità che consiste semplicemente nel non cagionare dispiacere o
ingoiare senza sentirmi rinnovare lo stesso furore che la loro vista mi cagionava in quel
. leopardi, 927: il senso che provai, non fu molto dissimile dal
, non fu molto dissimile dal diletto che è cagionato agli uomini dal languore del
dal languore del sonno, nel tempo che si vengono addormentando. giusti, v-317
, v-317: della bambina avevo saputo che era stata un po'inquieta nelle notti passate
volte è la troppa salute delle balie che cagiona questi piccoli sconcerti. tutto è
andato bene fino a qui, e spero che anderà bene fino in fondo. nievo
la signora, « e ti giuro che se basta la mia vita, tutta io
spenderò per compensarlo di quei lunghissimi dolori che gli abbiamo cagionati!...
ritornando all'argomento, fece una domanda che cagionò ad emilio non poca angoscia.
sotto una rigida maschera impassibile lo strazio che la triste intimità di quella casa senza
falsa: era come una mano fredda che mi sfiorasse le palpebre. stavo disteso
cavalca, 16-2-298: priegoti per gesù cristo che non ti uccidi, che sai ch'
gesù cristo che non ti uccidi, che sai ch'io ne sarei cagionata, e
e con dolce disire / lui, che pecca 'n vèr me, poi ch'agradire
ferono dunque comparire... una più che impudente zambracca, la quale con isfacciataggine
gente or voglio cagionar de'mali / che lo stesso bevea calice d'ira, /
della guerra si ridono di lei, che aspiri all'imperio dell'universo senza voler
universo senza voler combattere mai, il che si cagiona perché questa potentissima reina,
la fluidità del sangue cagionarsi dal moto che incessantemente il circola, e 'l dibatte,
per gli umori di dentro del popolo, che tutto sollevato pareva che gridasse libertà,
del popolo, che tutto sollevato pareva che gridasse libertà, e minacciasse loro autori
dell'agente sonoro, come i circoli che fa nella superficie dell'acqua la percossa
la percossa, e l'impeto del sassolino che vi si gitta. torricelli, 152
opportune le congiunture per generare il vento, che dopo le piogge dai venti meridionali cagionate
): cosa strana! quell'uomo, che aveva disposto a sangue freddo di tante
disposto a sangue freddo di tante vite, che in tanti suoi fatti non aveva contato
ii-561: immagina (cosa lontanissima) che nasca qua un tumulto cagionato dal rincaro
dal rincaro o mascherato di quel pretesto; che vuoi che facciano undici carabinieri e cinque
o mascherato di quel pretesto; che vuoi che facciano undici carabinieri e cinque dragoni?
femm. -trice). ant. che è causa. buti [crusca]
del continuo combattuti da guerra intestina, che delle loro alterazioni cagionatrice, col tempo
ama male, / ni mette in che no ama operazione. rustico, vi-1-126 (
ha sì perduto il manicare, / che si suole sì atar per ficcazone. iacopone
fare: / hol voluto comportare, che tornasse a penetenza. lapo gianni,
più ch'i'non dovea: / che gran cagion di blasmar mi consente / tu'
17 (67): e però che la cagione de la nuova matera è dilettevole
depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro
e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli
., 30-71: la rigida giustizia che mi fruga, / tragge cagion del loco
, purg., 16-67: voi che vivete ogne cagion recate / pur suso al
castruccio, quando lucca fu tradita, / che de'miei lombi è la lussuria uscita
. quirini, ix-10: i bei raggi che pieni d'ardore / saetta il viso
d'inghilterra non potè dissimulare questa ingiuria, che senza cagione di guerra gli spagnuoli gli