, a perpetua pena, e quegli, che nella grazia di dio trapassano, essere
una e l'altra vena, / che piovesti d'amor sì largo fiume. savonarola
: alla giustizia appartiene fare male a'cattivi che non vogliono convertirsi al bene, fargli
partisce ad ognun, come conviene, / che maraviglia è, s'a me diede
acquistare una temporale quiete in questo mondo che del tutto con puoco ci renda satolli,
gloria. bruno, 3-34: conoscemo che non è ch'un cielo, un'eterea
della sua chiesa, mai non permise che alcun di essi si sottraesse agli occhi
per notizia della qual virtù debbiam sapere che la natura umana è stata dal grande iddio
natura angelica e la ferina, in guisa che l'uomo consiste nell'orizonte del caduco
non patisce mutamento sostanziale e trasformazioni, che rimane sempre uguale a se stesso o
della quale dicono i libri della legge che giustizia è perpetua e ferma volontade
perpetua e ferma volontade d'animo che dàe a ciascuno sua ragione. dante
così la filosofìa è vera e perfetta che è generata per onestade solamente, sanza
quale è una perpetua norma nelle cose che si hanno a fare. galileo,
lascinsi tali movimenti [retti] alle parti che sole si alterano e corrompono, e
luogo. filicaia, 2-2-116: o tu che 'l mondo reggi / e la cui
e la cui voglia è fato, / che solo imperi ed a cui solo è
più saggio, più inventore di quel che possano essere tutte le creature sue ragionevoli
nuove in questo teatro del mondo col fare che l'innumerabile stuolo delle creature vegetali e
ragionevoli si vada col perpetuo ordine, che agl'ignoranti sembra disordine, cangiando.
abbrustolirviti la perpetua. 2. che dura da lungo tempo o è destinato a
l'umanità, ecc.); che non si cancellerà mai per tutto il tempo
mai per tutto il tempo futuro; che non verrà mai meno (la fama,
buono aprendimento e per lo bel dire che farà secondo lo 'nsegnamento dell'arte, il
trafiggesse, prego vi riduciate alla mente che teseo, le cui opere furon maravigliose e
1-5-35: dice apuleio... che li uomini sono ciascuno per sé mortali,
abbiamo a sperare o almanco a desiderare che sia perpetua. guidiccioni, 5-108: eleggerete
. più tosto una acerba e misera servitù che una soave e perpetua libertà? di
: non mancarono i capitani, subito che intesero la cattura dell'orsini, di
di andare unitamente al re a pregarlo che non volesse macchiare tutti d'una nota
passa con quiete, la qual dio voglia che sii perpetua. sonetti sull'assedio di
, 292: ciascun di lasciar dopo che è morto / di sé perpetua fama ha
sperando in ciò di ritrovar conforto / quando che di sua vita è spento il lume
nazioni gentili, comincia una pruova perpetua che si conduce per tutto il tempo che
perpetua che si conduce per tutto il tempo che furono dello 'ntutto fondate le nazioni.
, non badando se non a quello che conviene al vero e perpetuo interesse dell'inghilterra
sarebbe bastato poco perché terrore di calcolo che tanti avevano compiuto sotto la pressione di
-quel semplice, umano errore di calcolo che i comunisti tendevano ora a trasformare in
infamia -diventasse insieme col resto niente altro che un brutto sogno, un incubo orrendo
averàe / e perpetuo staràe / infin che fiaro le cose terene / e che
che fiaro le cose terene / e che sarà lo novissimo die. -che
uguale, con la stessa funzione; che opera costantemente sempre nello stesso modo nella
vita. foscolo, ix-1 -371: che s'ei persisteva in disperatissima pertinacia,
scritti dalla mia nascita in poi, che il mio esecrando destino ha improntato di
del tempo senza deteriorarsi o guastarsi; che si preserva a lungo in buone condizioni
p. cattaneo, 2-7: il liquore che in essi [pino e cipresso]
] rimarrà, diventerà talmente amaro, che da tarli o altri nocivi vermi non
scaturigini / alle moli stabilissime, / che sarian perpetuissime, / di rovina sono origini
. tavola o calendario perpetuo: prospetto che permette di calcolare rapidamente la corrispondenza fra
cagion di questo essendo la perpetua successione che v'ha nelle cose. baldi,
, nel quale si sforza di provare che l'equinozio debba restituirsi al ventesimo quarto
di 30 in 30 anni con ordinare che dentro il corso di ciascuno di questi cicli
di giorni 355. 3. che è destinato o è stabilito o si vuole
è destinato o è stabilito o si vuole che debba durare o servire o essere usato
o, anche, molto a lungo o che è effettivamente durato per tutto il tempo
volgar., 66: di quelle cose che piacciono a colui, il quale ella
de'medici, i-26: in quelli che prima non la conoscevano nasceva un dolore
non aver conosciuto sì bella cosa prima che ne fussino al tutto privati ed allora conosciutala
io vidi il suo celeste lume / che nel cor mi lassò perpetua fiamma. aretino
fornita e la donna sua più bella che mai, dovendo ridursi a rappattumarsi seco
careri, 1-iii-187: quelle miserabili donne che ricusano di bruciarsi, denno radersi la
sana e vegeta, e prego il cielo che tutta la facoltà medica s'accordi a
mortenana..., e coloro che prima v'entrarono furono fatti franchi perpetuo
onore, / ma più felice quel che 'n casto amore / ti dèe fruir,
, ma perché la giustizia non pativa che tanti delitti impuniti rimanessero, determinò di
non lascierò di dire... che la maestà sua non sia per aver
aceto per non respirare l'aria infuocata, che soffocherebbe all'istante o produrrebbe un asma
. -che è destinato o è stabilito che, illimitatamente, senza scadenza prestabilita,
.. disse loro, per la fede che portava a dio e per l'abito
dio e per l'abito di cavaliere che aveva, che prometteva loro pace perpetua
per l'abito di cavaliere che aveva, che prometteva loro pace perpetua con il re
spagna. aretino, v-1-611: supplicato che ebbe a la messa de lo spirito santo
sempre perpetua quella usanza nella repubblica veneziana che non avesse ogni magistrato auttorità nelle cause
: sia questa legge perpetua in sempiterno e che la prima figlia del re pigli marito
19: fabricò un ospitale per questo, che si vede oggidì ancora, per nodrire
io detto, non intendo di asserire che fosse ignoto agli antichi secoli l'ordinar messe
parve... all'imperatore adriano che non piccolo vantaggio sarebbe stato, se
nel caso di partiti perpetui, sta bene che succedano i momenti, le vicende dei
era lasciato andare a credersi filosofo, che sfiorò il grottesco al congresso di ginevra
comune hanno un cancelliere ed un portiere che si eleggono nell'assemblea della comunità,
corsica. cuoco, 1-247: non fate che tutt'i poteri si ottenghino e si
legge. -stor. dir. che si riferisce a rapporti giuridici (e
: stanziare), diliberaro e reformarono che messer andrea, rectore del decto spedale,
sia licito e possa, con quelli frati che a lui piacerà, vendere de le
: e troppo... necessario che la concessione sia perpetua perché possano indursi
sono scritte le perpetue e gli obblighi che il rettore debba far fare l'anno.
landino, 380: perché è scorretto parlare che a un sol si dica voi come
come se fussino più di uno, dice che el principio di dire voi a uno
, ma vicario generale dell'imperio, che all'ora vacava. torricelli, ii-3-290:
e vigilante in val di chiana, che quando vedesse tacque avvicinarsi per mezzo palmo
, pronunziasse subito una sentenza determinativa, che non piova più. gemelli careri,
cielo favorevole, o da altra cagione che si fosse tratto, in quella divenne
io certo sento infinito contento del favore che io ricevo da lei e di doverle essere
tornare in italia impresso di qualche carattere che mi facesse conoscere per attuale perpetuo servitore
. sansovino, 2-11: quel carlo che per la grandezza de'
, iv-7: i chirurgici moderni vogliono che vi si sparga sopra acqua salsa o che
che vi si sparga sopra acqua salsa o che s'unga il membro di unguento bianco
foglie e dalla corteccia del pioppo, che per idrolisi dà acido benzoico e salicina
v.]: 'populina': princìpio immediato che si estrae dalla scorza e dalle foglie
delle foglie e della corteccia del pioppo, che accompagna la salicina. è bianca,
sec. xix fra gli intellettuali russi che propugnavano l'emancipazione delle classi diseredate,
e di sensibilità per i problemi sociali, che non determina un impegno attivo; umanitarismo
levi, 2-75: si poteva pensare che le esperienze sociali, il populismo, l'
tavolo una questione viva e vera, e che, secondo me, il pci non
idonee a incidere efficacemente sui complessi problemi che pone la società moderna) e non
più a ripristinare forme storiche già superate che a introdurre moderne riforme strutturali: e
da populisti v. populista), che traduce il russo narodnicestvo; per il n
come movimento politico-culturale). -anche: che assume un atteggiamento (politico-ideologico o letterario-culturale
definire un concreto movimento storico (quello che vedeva la rivoluzione come un prodotto delle
'populista'. sarei un imbecille se pensassi che la rivoluzione si può fare a melissa,
se salinari usa il termine populista nel senso che ormai la parola ha preso correntemente,
, cioè nel senso di 'marxista che ama il popolo di un amore preesistente al
legame garantito e perpetuo con la loro gleba che sarà invece poi una conquista irrinunciabile del
più avanzato. 2. che si riferisce, che è proprio o deriva
2. che si riferisce, che è proprio o deriva dal populismo;
: si potrebbe 'scoprire'una di quelle che vico chiama 'astuzie della natura', cioè
verista, ma anche 'populista'nel senso che i personaggi minori non sono i meno
populus: v. popolo1), che traduce il russo narodniki. populìstico,
(plur. m. -ci). che si riferisce o e tipico del populismo
dei populisti. -in partic.: che manifesta condiscendenza ai desideri del popolo o
buglima, ch'avanza, / senza che giem 'carendene de fora. =
all'usanza d'un odoroso per modo che la luce nel passarvi vi si formasse
essa [cenere] riturando certi poratelli che fa cimatura et anco qualche volta l'abruciamento
. verucci, 15: dimmelo puro che se abbesognasse accidere 'no millione de
nemmico toio; dimme solamente la nome che non ce accasca a far autro.
macchine. -porca a costa: quella che ha la superficie inclinata. palladio
volgar., 6-23: molti sono che le seminano [le cipolle] di dicembre
di febbraio e di marzo, allora che dopo il verno primieramente seminar si possono
po'larghetto, e loro non più larghe che aprendo uno quanto può le gambe possi
marretto tagliente, tutte l'erbe cattive che nascono e i semi tutti. allegri,
: geva, se alla brinata, / che fu l'altra mattina, / qualche
: 'prace': quello spazio di terra che è tra due solchi, da'fiorentini dicesi
fiorentini è nata dal latino 'porca', che così fu chiamata a porriciendo, se vogliam
ad un vecchio ed un giovinetto, che con molta cura lavoravano una porca in
c. dati, xxvii-6-88: certo è che elle [le fave] sono così
[le fave] sono così antiche che non si trova chi fusse il primo che
che non si trova chi fusse il primo che insegnasse piantar le fave, né meno
qui, ma porche più piane di quelle che si sogliono praticare tra noi, ho
, andarono tanto innanzi e 'ndietro che compirono di lavorare e di seminare una
. brusoni, 5-15: voi sapete che in capo del nostro orto sono alcune
turco, ormai cresciuto a tanta altezza che pò facilmente ricoprire i furti amorosi.
a porcone (praci grandi), lavoro che vien detto 'rompere'. =
fece la notte uno agnello: avvenne che una porca malvagia che v'era uccise il
agnello: avvenne che una porca malvagia che v'era uccise il detto agnello.
palladio volgar., 3-37: più che otto non ne dee la porca nutricare,
ne dee la porca nutricare, secondo che dice columella. codice dei beccai ferraresi,
, 222: le porche diventano sì fiere che lacerano gli uomini, massimamente se sono
: donna dissoluta e sessualmente sfrenata o che esercita la prostituzione. -anche come ingiuria.
. bernardino da siena, 451: sai che permette idio talvolta per non saperti regolare
idio talvolta per non saperti regolare? che con tutto che sia tuo figliuolo,
per non saperti regolare? che con tutto che sia tuo figliuolo, e tu sia
una porca, là dove si conviene che 'l fanciullo pigli di quelli costumi che ha
conviene che 'l fanciullo pigli di quelli costumi che ha chi il notrica. bellincioni,
inanzi e dire a quella vezzosa porca che in ordine sia e me aspetti. ariosto
, porche. piccolomini, 8-185: che vuol dire che la mia casa è chiusa
piccolomini, 8-185: che vuol dire che la mia casa è chiusa? dove sarà
servi d'amore / mercenaria sentina, / che perpetuo disnore / sei del femmineo sesso
6-188: « ma se mi ha detto che fa l'università ». « sì
con mio fratello si parla di queste che conosciamo: la r. è una vaccona
ribella. lalli, 7-84: tosto, che quella porca [la furia aletto]
conosco uomo sotto la cappa del sole che sia da più di me, quando
non dice niente e allora si pensa subito che sia stato con qualche porcona.
l'utile col diletto: come colui che si tiene una amica, la quale il
la lussuria, ècci più amicizia. che se ella fusse una porcaccia, ch'ella
franco, 6-108: ladra natura, che sia ammazzato il nome che t'è
ladra natura, che sia ammazzato il nome che t'è restato! dovevi, porcaccia
delle sette o otto coste interne di rinforzo che sono costituite da madieri incastrati sul paramezzale
tutto lo scafo. diconsi 'acculatte'le porche che si mettono verso la estremità della carlinga
ginocchi. diconsi 'porche di fondo'le porche che si piantano verso il mezzo del paramezzale
è di certo, quel porcazo / che di losenghe e cianze è sì abondante.
porcile. folengo, i-145: porcazzo che tu sei, c'hai quattro volti /
di carne il moto, / tu che di castitade hai fatto voto? aretino,
l. strozzi, 1-172: non voglio che questo porcàccio / di pachirotto, che
che questo porcàccio / di pachirotto, che ne vien in qua, / mi conoscili
: essendo egli persona anzi mal agiata che no, volentieri mangiava a casa d'altri
insaziabilità del quale molte cose si dicevano che avevano dell'incredibile e del favoloso.
, 12-148: la sola persona nel 'furioso'che prima di medoro riesca a baciare angelica
! da due giorni e due notti che quel porcaccione è stato per le ville a
n-ii-203: e da sorridere questo, che il terribile miscredente, comunista, materialista
miscredente, comunista, materialista e porcaccione che sono, sia stato finora recensito e
2. in senso concreto: atto che denota volgarità e mancanza di educazione.
: a me piace... pensare che la metafora schernitrice usata e abusata dalla
[plinio], 175: è intravenuto che, udita la voce del porcaio,
p. fortini, i-477: quando che il porcaio non andava a trovar lei,
or va così paflagonico in quella maniera che vedete. gigli, 2-228: travagliavano
targioni tozzetti, 12-3-470: mi fu narrato che pochi anni avanti ci passò un porcaro
ci passò un porcaro, con trenta porci che guidava. baretti, 6-319: avvolto
con una berretta in capo tanto sudicia che un porcaio non l'avrebbe voluta in
. da porcaio arrivò ad essere quello che fu. papini, 27-157: ero
, bifolco e porcaro e ora, invece che bovi e maiali, erano a me
sottoposti i più sapienti e potenti popoli che fossero al mondo ai miei dì. jovine
don matteo passando per il tratture, che in quel momento era attraversato da porcari
in quel momento era attraversato da porcari che si dirigevano verso la puglia. -con
fra i lavoratori degli allevamenti suini, che inizia con febbre e sintomatologia pseudotifoidea e
diede a lagrimare tutto solo, di modo che, scoperto da un padre di sant'
scoperto da un padre di sant'agostino che si scontrò di passare a caso per
nostro lagrimante, gli chiese: « di che piangi, tu, porcaretto, che
che piangi, tu, porcaretto, che cosa ti è stato fatto? ».
scampo dalla affettuosa immaginazione del porcarétto checco che dà nome di rosignolo al suo maiale
, 1-103: leva di lì! guarda che porcaio fai! arbasino, 3-208:
no, a niun'altra cosa attendeva che a far i porci grassi.
e un figurin da gogna, / che porcamente mi serviva a mensa, / eran
siano tanti diversi stanzini o stallette di legname che si chiamano arelle, ove ciascuna troia
se dentro vi s'amazza il parto che se avesse partorito. quella si chiama
dentro vi se ammazza il parto, che s'ella avesse figliato. quella si
volendo buona questa sommata arrosta, conviene che sia di una porcastra piena di latte.
; battetele con coltelli minutamente nel modo che si minuta la salciccia. oddi, 2-22
. oddi, 2-22: sono otto giorni che io nettai e scarnai bene le budella
trogolo, affogava lo sciacquìo dei porcastri che poppavano affollati sotto di lei.
porcata, sf. azione indegna che denota bassezza morale e mancanza di scrupoli
. sbarbaro, 1-100: nello che, nulla apprendendogli la parola 'plagio',
aver fatto smettere quella 'porcata'; ma, che, avendo a fare con 'lavativi',
, 2-v-616: le ingiustizie e le porcate che si vedono a questo mondo non le
240: era soltanto una porcata che vendicava un'altra porcata. pavese,
8-117: l'arte di vivere, dato che per vivere bisogna straziare altri..
pratica lussuriosa. arbasino, 1-482: che cosa mi importa se una moglie di
pavese, 11-i-548: quanto alla lingua, che mi sia scappata qualche porcata di troppo
abbracciati alla madre e alle due zie che ci stanno. 3. opera
spettacolo del tutto privo di valore, che provoca disgusto e offende il senso estetico.
d'un maccari o cassioli ed altrettali che almeno mostrano fede, molta fede soccorsa
niccolò del rosso, 1-195-14: però cului che del so amor è vinto, piangendo
sf. maiale giovane di sesso femminile che non ha ancora figliato. -anche, in
. anonimo toscano, lxvi-1-52: il grasso che cola del paparo, mettilo nel savore
porci e le porcelle. questi, che, insieme ai ghiri, sono i soli
. 3. donna scostumata, che si dà a una frenetica o morbosa
delle voltine laterizie impostate su muretti paralleli che in alcune costruzioni sostengono il pavimento a
egli spendono per moneta porcellane bianche che. ssi truovano nel mare. olivi,
d'una porcellana, si scopre che è formato di due o più strati esterno
più strati esterno ed interno; che lo strato interno è trasparente, colorato e
del gr. xotptvr,, che è a sua volta da xpipos 'porco'e
e ridotti in polvere fine, che, impastati con acqua e essiccati e
contenente una maggior percentuale di fondente, che cuoce a circa 1250 °c, ha
ad alto fuoco o dura: quella che richiede temperature di circa 1400 °c per la
per la seconda cottura, in modo che la vetrina penetri in profondità nella pasta
: quella usata per apparecchi sanitari, che subisce una sola cottura a circa
in poco tempo vasi di porcellana, che hanno tutta la perfezione che i più antichi
porcellana, che hanno tutta la perfezione che i più antichi e perfetti. m
m. membré, 40: la aqua che el beve, la tiene in sua
pur è la nostra della porcellana, che viene anch'ella da quelle parti.
soggetti per le statuine di porcellana, che debbono formare il dessert dell'augusta sua
. galanti, 1-ii-173: la porcellana, che è una delle più belle opere dell'
1176: 'porcellana cinese', quella che si fabbrica nella cina fin da tempi
'porcellana di piemonte': varietà di porcellana che si fabbrica in piemonte con silice,
d'un intonaco fusibile e vetrificabile, che si dice 'coperta'o 'smalto'.
si riuscì ad ottenere una pasta ceramica che, sebbene priva dei costituenti essenziali di una
nome le fu dato da luigi xv che ne trasportò nel 1756 la fabbrica nel
: non è la bambola perduta / che fa piangere tanto la bambina: /
più occhi, d'ora in poi, che per quel suo marito in marsina,
vestito da principe e con certe golettone che pareva portasse in giro la propria testa sopra
-miscela, ricca di feldspato, che serve per produrre isolatori elettrici.
di réaumur': vetro divetrificato, cioè che ha perdute le sue qualità, senza aver
e porcellane e di tutti quei lavori che vengono in alessandria per via dell'india
ulloa [castagneda], ii-40: doppo che fernando perez fu in cantan, intese
fernando perez fu in cantan, intese che, passata la città di cantan,
seguiva una terra molto grande al sueste, che si chiama lequia: terra molto ricca
non solamente porcellane preziose giapponesi e vernici che ne disgradano il chiavaccio e gli specchi
-tazza (e la quantità di liquido che vi è contenuto). redi
). redi, 16-iv-368: loderei che ogni mattina quando si sveglia bevesse una
, i-183: non erano quattro mesi che detto capitano era giunto in goa, venuto
1-vt-66: attivo si può risolutamente affermare che sia il traffico tanto del norie quanto del
una bimba alla vista dei fiorami azzurri che ornavano la porcellana bianca e fine.
5. con uso appositivo: che ha la lucentezza del materiale suddetto o
: a me piace più di certa poesia che mi pare dell'arte giapponese, imbozzacchita
. panzini, hi-17: ogni volta che tocco il mio bechstein, 'brr'
! vedo la maestrina con tutte le signorine che volano per il soffitto e mi guardano
: c'è un cielo fattosi orizzontale, che simula il mare, un incredibile cielo
. zool. genere di crostacei decapodi che hanno capotorace ovale, chele molto sviluppate
susine nere, longe e muce, che tirano al dolce e lesse ne l'acqua
piaciono assai a questi rusticani, / che d'ogni cosa mangion come cani / e
volgare, 20: li darai cose che mediocramente rifrescano e umectano, cioè lactuche
, 1-60: susanna melina fu la prima che mangiasse porcelana, persuasa di rafreddar per
erica brama di concorrervi, / e che diremo? se la porcellana / anche
11-1-122: ad ogni giardiniere è noto che in un medesimo vaso nasce la porcellana
un medesimo vaso nasce la porcellana, che non sa di nulla, il bassilico e
tenga magro: per noi altri fa'/ che la sia porcellana. -fare, stare
mette per la via / con dirle che quest'orrida befana, / che già d'
con dirle che quest'orrida befana, / che già d'un tozzo aveva carestia /
salvini, v-4-1-11: si dice d'uno che non sia promosso né alzato a nulla
e. gadda, 22-148: superfluo dire che l'ambiente è porcellanato in azzurro o
pavimento al soffitto. 2. che ha il colore, la levigatezza, la
di fantasia. 3. figur. che ha la pelle levigata, liscia.
(plur. m. -ci). che ha l'aspetto e in partic.
. v.]: 'porcellanico': aggiunto che si dà a certi corpi e materie
si dà a certi corpi e materie che per l'aspetto bianco, latteo e
eleantraciferi bruciati, ne'terreni di sedimento che sono a contatto col basalto e con altre
altre rocce piroidi, e in quelli che sono bruciati da fuochi naturali.
sostant. magalotti, 7-60: che ha detto quel marchese a quella fantasia
sodo e levigato come la porcellana; che ne ha l'aspetto o il colore.
cecchi, 5-414: nessuna traccia della pazzia che lo travolse, nella effige di swift
mi trascinai bene o male fino al letto che mi fu assegnato e dormii tanto porcellescamente
mi fu assegnato e dormii tanto porcellescamente che mi sentiva russare. =
(plur. m. -chi). che ha le caratteristiche di un porcello
, ingannati dalla simiglianza del nome credendo che fossero [le stelle iadi] così
così chiamate da questo nome 'his', che significa porco, le chiamarono sucole,
sacchetti, 156-75: in questo tornò salisino che era andato a pescare e avea arrecato
un sturione piccolo, cioè di quelle che costoro dicono porcellette. v lancellotti,
posto innanzi in tavola una porcelletta, che così si chiama un pesce simile al storione
legioni di barbi e di porcellette, che principiano ad imboccare nei fiumi. 3
uxeno ispender porzelete bianche, de queste pizole che credo che de nui a venexia capitano
bianche, de queste pizole che credo che de nui a venexia capitano de levante.
, 1-104: abbiate quante porcellette marine che vorrete, e mettetele in una scuteua
, e mettetele tanta acqua ai sopradetti che tutto diventi acqua. montanari, ii-249:
, ii-249: io ho gran paura che le porcellane, ch'ei [marco polo
dice, non siano vasi di terra che nella cina ed altri regni d'asia
fanno, ma quelle conchiglie picciole e bianche che in italia porcellette sogliono chiamarsi.
onisco. cestoni, 195: spero che il dì primo di novembre arrivasse costì
custodirli; e di più sogliono mangiar ragni che fanno la tela, porcellette idest millepedes
la tela, porcellette idest millepedes, che quando si toccano diventano palline tonde.
1-i-311: il porcelletto,... che ai piedi del grande abate egiziano testimonia
porcelletto di madama caramella mi fa sovvenire che esistono anche le pesche della medesima.
nostrane, de'porcelletti d'india, che non mi paiono che una spezie di
porcelletti d'india, che non mi paiono che una spezie di topi.
porcellino1, sm. maialetto appena nato o che ha poche settimane di vita.
lastri, vi-242: due settimane dopo che i porcellini sono nati si comincia a
/ qualcosina da mangiare. / quello che capita: un pollo; / quattro salsiccie
avevano lasciato poco più su soltanto una ragazzina che con un frusto badava a tre porcellini
dei cinghiali. redi, 16-vi-189: trovarono che la fierissima troia era pregna e che
che la fierissima troia era pregna e che quattro erano i porcellini che nell'utero
era pregna e che quattro erano i porcellini che nell'utero suo racchiudeva. g.
romana conservato nella galleria degli uffizi, che è posta su un lato della loggia
e sotto le logge del porcellino, che eran tutte illuminate co'fanali meglio che di
che eran tutte illuminate co'fanali meglio che di giorno? pratolini, 2-199:
ii-92: avevate un bambin sì pulitino / che non faceva mai la piscia a letto
porcellino come allora era io, son sicuro che nelle due prime lezioni gli caverei le
. io invece non ebbi altro incommodo che quello di riportarle a casa alcun poco
i'son, dama, el porcellino / che dimena pur la coda / tutto 'l
ma tu sarai l'asinino, / che la coda par conosca. 4
v-6-209: una di quelle stufette di ferro che si chiamano 'porcellini', mezza sepolta in
derini, iv-91: i porcellini che sono stati trasportati nei nostri paesi delltndie
suo gregge di porcellini d'india, che aveva lasciati scorrer liberi u giorno, in
6. specie di crostacei isopodi oniscidi che vivono nei luoghi umidi e bui e
bencivenni, 7-80: item vermini, che sono chiamati porcellini. montigiano, 71
ne'luoghi umidi et acquosi e sotto vasi che tengono acqua e son chiamati da'latini
son chiamati da'latini pe'molti piedi che gli hanno moltipedi. redi, 16-iii-175:
stessi e farsi palline scagliose per poco che con un dito si fosse toccati.
di porcello. porcellino2, agg. che si riferisce, che è proprio o
porcellino2, agg. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del porco;
suino, porcino. - anche: che ne ricorda l'aspetto. bandello,
danari si conperoe uno porcello serbatoio, che 'l tene per l'ano che venia
serbatoio, che 'l tene per l'ano che venia. guido da pisa, 1-242
la bocca del cavallo, a ciò che il sangue suo discorra nella bocca del
el qual cero si faccia de'denari che. ssi faranno del porcello. erbolario
la spiengia, perché è cosa provata che, dandoloa a bevere al porcello per
per profittar di queste spighe e granella che si trovano nelle stoppe utilissimo sarà il
ii-43: la vecchia dice del suo porcello che « ha più giudizio di un cristiano
grassa, senza contare il verro, che era tanto bravo colle sue troie!
/ notturna al sobbalzare della macchina / che guada. landolfi, 2-168: porcelli
ottanta martorelli, / unti e bisunti, che parean porcelli. moneti, 348:
. moneti, 348: la sultana che del gran martello / di gelosia i
i colpi al cor sentiva / come troia che perso abbia un porcello / contro di
/ con cencinquanta scrocchi affumicati, / che vaglion per combatter con le rene /
. caro, 12-i-96: io intendo che tu ti faccia de la nostra professione
nostra professione a ogni modo, e che tu diventi porcello del nostro guattero,
nostro guattero, in un altro modo che noi non siamo di cristo; e
e ci arai quella stipa e quelle ghiande che ti si convengono. cassiano da macerata
fu difficile da superare le repugnianza che provavo nel mangiare la carne cotta
pasquinate romane, 813: temea che stando dentro mez zo mese
. -uomo vizioso e dissoluto, o che usa espressioni maliziose, salaci, oscene
pavese, 11-i-542: vedo anzitutto con piacere che diventiamo porcelli. cosa sono questi seni
, queste dolci lingue... che infiorano la tua prosa? 3
a rubaconte..., poi che tiene per insegna un così grasso e
persona torpida e lenta nei movimenti o che vive nell'ozio. pirandello, 7-67
costumi corrotti e di gusti depravati, che pratica il libertinaggio, abbandonandosi alla lascivia
brutto viziaccio? porcellone! ma sia quel che si voglia, ho giurato di appagarti
appagarti di quanto posso. come vuoi che mi metta? ». baldini, 7-71
è dentro di tutto. d bimbo che va in bicicletta e aggiusta la gomma.
e aggiusta la gomma. phyllis calvert che fa una matrigna secca e ragionevole. il
caratteristico di persona dissoluta e lasciva; che denota sfrenatezza o depravazione.
aretino, vi-228: non han che brigare gli ignatoni con noi altri,
gli ignatoni con noi altri, conciosia che il porcheggiare de la lor gola mescolato
pavese, i-96: -di'la verità, che le invidi la carriera. -lo
. f. -ce). ant. che si riferisce, che è proprio del
. ant. che si riferisce, che è proprio del bestiame suino. - in
contile, 2-2-17: mana prurilia, che fate così avviluppata? dietro mostrate non
così avviluppata? dietro mostrate non so che porcaria. bizoni, 145: il
cieco non lo volse mai provare, dubitando che non se li strappasse qualche dente o
non se li strappasse qualche dente o che non se li mettesse qualche porcaria in
o il sangue d'un bue rifinito che sta per morire; e dopo queste porcherie
a certe porcherie, / parlo di quelle che per l'ordinario / son qua e
aria pesante, zaffate di puzzo più forte che uscivan dalle case; la gente,
i piedi per via delle tante porcherie che ci avevano fatto le galline e gli altri
sporcizia. pirandello, 7-1081: dice che le bambine, piangano o non piangano
, con la polvere e la porcheria che s'attacca alla testa. arbasino,
ha neanche l'idea di tutte le porcherie che riescono a penetrare sotto i cosiddetti apparecchi
contagio fino agli occhi. e vero che mi son mutato tutto da capo a
a piedi; ma l'è una porcheria che s'attacca alle volte come un malefizio
, nate 'n un colle / che non abbi vicin qualche pantano, / se
, / come mill'altre porcherie, che noi / in bocca tutto 'l giorno
voce rauca... -scusi tanto che quella non è porcheria. son fave
trattamento di famiglia, si capisce. che può esserci di meglio che la famiglia
si capisce. che può esserci di meglio che la famiglia? starai come a casa
la comprate nei negozi e vi rifilano chissà che porcherie. bemari, 4-79: mara
porcherie. bemari, 4-79: mara aspettò che egli avesse terminato, poi disse:
avesse terminato, poi disse: -credi che a lui piacciano quelle porcherie che cucini
-credi che a lui piacciano quelle porcherie che cucini tu? -bevanda schifosa,
, intruglio. rajberti, 5-180: che razza di vini sono cotesti da sorbire
: bassanelli dichiarò ruvidamente... che intendeva ritorna re all'albergo
notaio per bere un'assoluta porcheria qualsiasi che gli facesse digerire la metafisica. c.
i-26-88: quante foglie ed erbe ci sono che potrebbero fare così bene e meglio che
che potrebbero fare così bene e meglio che possano le sue porcherie e ^ '
la solita ricetta, le solite porcherie che non giovavano a nulla. pirandello, 8-462
. gozzano, i-1035: -è l'industria che ci rovina -dice il giovane -i chimici
, dal sale, dal catrame, da che so io e vendono le loro porcherie
di pranzare, assolutamente è una porcheria che non istà bene quel caminaccio così nero
anche a roba non più in fiore e che ha perduto la forma, il colore
ecc. esempio: guardate quel guanciale, che innamorava a vederlo, è diventato proprio
. moravia, xi-270: tanto fece che ottenne da quella donna selvaggia che almeno
fece che ottenne da quella donna selvaggia che almeno ripulisse un poco la baracca dalle
un poco la baracca dalle tante porcherie che ci stavano ammucchiate. cancogni,
5-8: quella porcheria de'guardanfanti, / che di portar le donne han per costume
trombe e il prato fiorito! -eh, che porcherie fratesche nominate voi? periodici popolari
porcheria liberale e scacciati di chiesa coloro che la portano. pascarella, 1-93: alla
caro, i-128: io vorrei pure che voi mi diceste una volta quali son
diceste una volta quali son queste cose che voi sapete? queste ch'avete scritto
: ma ripeto non vi posso mandare che porcherie, perché la canagliaccia dominante non
far altro. manzoni, v-3-393: ecco che [il giusti], dopo alcuni
scappò detto, a voce spiegata: oh che porcheria! rajberti, 2-246: né
in tutto questo chiasso inverosimile per cosa che, anche a non volerla considerare come
di questi libri, voi con sdegno dicevate che erano porcherie, condannate dalla chiesa non
. -stampato indegno di considerazione o che propugna idee dannose (come espressione polemica
trinité. fogazzaro, iv-261: guarda che bestia gentile dev'essere stato lo scultore
... guardando i banali acquerelli che pendevano dalle pareti... «
nuova commedia, ma è tale porcherìa che è meglio non parlarne nemmeno. moravia.
deve vergognare; azione bassa e vile che denota disonestà; canagliata, birbonata;
non son atte, ricorrono ai giudei che per un grosso gli insegnano e gli dànno
5-234: ho saputo da luogo buono che molte porcherie son seguite in tale genere
quella gente modenese. chiaro si vede che la congiura contro di me si è più
congiura contro di me si è più che mai riaccesa. manzoni, fermo e lucia
toscani, 385: un onest'uomo che vuol pagare, piuttosto che fare una
onest'uomo che vuol pagare, piuttosto che fare una porcheria come certuni, confessa di
gli amministratori... i responsabili, che quelle porcherie le facevan per nulla:
facevan per nulla: più esosi in ciò che i padroni di fabbrica, i quali
è so-socialista. sissignore, è vero che è miope, ma gli occhiali li ha
le porcherie dei signori e degli imboscati che tutti s'ingrassano col sangue dei poveri
cameriere della trattoria, anche al creditore che gli ha fatto la porcheria di richiedergli
p. fortini, i-365: sapiate che io voglio distiacciarvi el capo e con
non veggano e non sentano le porcherie che vi si fanno e vi si dicono di
suggetto mi era imaginato e ingannato certo che un par vostro ragionasse di sì gran porcherie
: in questo mentre i proci, che bevuto / gagliardamente avean, nelle pazzie
donne e per il sacco di porcherie che, secondo dicono, ogni studente che
che, secondo dicono, ogni studente che si rispetti si crede in dovere di compiervi
portata in letto e non ti dico che porcherie le ha fatto.
uom sì fatta porcheria / piaccia, che lo deturpa e il fa malato / e
: in campagna succedono le stesse porcherie che in città, e in montagna peggio ancora
ancora. 7. espressione oscena, che allude senza pudore agli organi e ai
mi cresi mi volesse per conto mio che mi volesse dire qualche porcaria, come solgon
, 6-180: qual è quel dabben padre che possa in coscienza lasciar in balìa di
sfegatati 'veristi'cadde mai in mente che la parola d'ordine dell'arte nuova
sostenere una battaglia pel verismo senza sapere che cosa sia questo benedetto verismo, facendolo
brutte parole. mi spiega. -oh, che porcherie! pavese, 7-58: -non
proprio non hai altro per la testa che le cose sudice. -opera oscena o
del d'annunzio, il vero è che è roba porca, come esecuzione e
-insulto triviale e pesante; esclamazione che contiene parole oscene. ghislanzoni,
facce di donne e d'altre cose che non dico: le solite porcherie che dipingono
cose che non dico: le solite porcherie che dipingono i soldati sopra i muri.
ne ho molte, sai, ora che mia madre non c'è più e non
. garzoni, 7-461: io penso che d'ognora bisognerebbe attuffarsi in po come
piazza tutte le porcherie dell'aiòsi, che se vi mandava a regalare per miracolo
simili porcherie: -io sono strabiliata! che gente! che gentaglia, padre e
: -io sono strabiliata! che gente! che gentaglia, padre e figlio! soldati
sola differenza è nei biglietti da mille. che porcheria! bemari, 3-379: «
schifo dei fasci sti.. ma che c'entra, il cuore ce l'ho
era tanto fuori di me dalla consolazione che questi maltrattamenti mi fecero l'effetto di carezze
l'effetto di carezze: non fu che dopo, al tornarci sopra, che m'
fu che dopo, al tornarci sopra, che m'accorsi della porcheria commessa nell'accomiatarmi
quel modo. capuana, 12-134: che confusione, signor gerace! non si ha
un torcicollo e un torcicuore con laura che mi parlerà tutto il tempo di..
mio -mi ha risposto ridendo -sono quelle che li fanno vendere. =
. porcheróso, agg. scherz. che denota sfrenatezza sessuale, dissolutezza o perversione
(plur. m. -chi). che ha la rozzezza, l'ignavia,
inghiottirsi come spiritoso e gentile un discorsacelo che tratta con tanto porchesco vilipendio quella dolce
ammiano], 44: non volse mai che si comperassero né fagiani né porchette né
essendo contento di quel basso cibo di che poteva vivere un onorato capitano. vallisneri
. montale, 3-192: da una busta che pareva vuota uscirono due pezzetti di carta
bestia dall'occhio sperduto, una meraviglia che sembrava oscillare fra il becuington-terrier e il tasso
], 15: un reclutatore, che arava il terreno delle misere disposte a saltare
picciole e grasse sono molto bone quando che le sono ripiene di bone cose e cotte
egli arrostì de'moricin la notte, / che gl'infilzava in quel suo bastonaccio,
, 2-92: m'ha detto antonello che mi fareste impalare come una porchetta s'
, alla riserva del porchettame, che, dopo spoppato e mettendosi a
fase di allattamento o svezzato da poco o che ha pochi mesi d'età.
, 55-24: tanto pane enante affetto, che ne stèt tera un porchétto
non posso per li sorchi / che fanno maggior gridi che 'porchetti. tansillo
sorchi / che fanno maggior gridi che 'porchetti. tansillo, 7-206:
ai porcellini, quali e di che segnale sien nati, affinché niuno d'essi
, 1-54: è possibile. che coteste vostre labra di zuccaro cremesino, d'
pirandello, 7-775: tanti conigli che, rasenti ai muri, spiavano raccolti e
carne, oltre tutto quello che si potesse imaginare di domestico e di
, servivano di piccioli porchetti selvatici, che chiamano 'marcassins', tenuti in grandissima stima
senso morale e sociale, di giovane che fa cose non convenienti al decoro di
allor allor dal fuoco tolto, / che il pelò tutto come un porchettone, /
spadone. podiani, 63: ho paura che abbiano mangiato il procuratore infilzato e cotto
padula, 402: ad agosto, imporcato che si è il terreno, sopra ima
sulla faccia opposta la invidia o scariola che voglia dirsi. = dimin.
, sf. ant. scherz. donna che ostenta religiosità e devozione; ipocrita.
ingannati, xxv-i-364: -vi dico più oltre che la si levò dugento volte, ima
graffiasanti ch'io conosco. -come 'pòrchita'? che vuo'tu dire? -pòrchita sì;
, ali piuttosto corte e tondeggianti, che raccolte non giungono alla punta della coda,
gioco anco lo schioppo, risponderei, che la fatta è di pèccola o, a
legno, spesso con tetto di paglia, che può essere trasportata e che funge da
paglia, che può essere trasportata e che funge da ricovero per una scrofa con
con la nidiata o per un capo adulto che vive all'aperto. -anche in espressioni
e stantissimo è questo mondo tutto più che no è uno porcile, ver'ch'
in due ombre smorte e nude / che mordendo correvan di quel modo / che
che mordendo correvan di quel modo / che 'l porco quando del porcil si schiude.
andare a imbolare un porco di notte che chetamente elfi e uno compagno lo trassono
del porcile avendo uno catinetto di non so che biada e una cordella con che legarlo
so che biada e una cordella con che legarlo. crescenzi volgar., 9-77:
registrati e copiati da un dottor barbagianni che, essendo una farfalla a far nozze
rapide calarsi / molte stridenti gru, che d'un porcile / venivano a le secchie
gittarsi fuori ragghiando e assannando ogni cosa che trova, dice: niente si può immaginarsi
. idem, 18-199: so io quello che ho dato di me per fare 'porcile'
porcile, dove trovai circa 20 miserabilissime donne che soffrono disagio di tutto. palazzeschi,
gente così sporca. -edifìcio fatiscente, che cade in rovina, o basso e
menomare le cose altrui, ma fate conto che elle sieno sotto terra un pochetti)
sieno sotto terra un pochetti) e che dentro non vi si possa per un
non sieno comparabili al più al più che a'tuoi somieri, pure quando la
uno d'essi, bisogna... che se n'esca all'occorrenza sino d'
porcile, e la casa de'monaci celestini che sembra l'abitazione di un principe.
porcile, la rompemmo loro; però che uno giovanni da sasso... imbolò
, 57-18: bastarne pur la scrittura / che me sia ditto: « absolveto »
/ ché 'l tuo ditto m'è decreto che me tra'for del porcile. faldella
tenermi a vile. / ma tu, che par'cresciuta nel porcile, / rustica
cresciuta nel porcile, / rustica più che non è il calabrone, / com'ha'
, / com'ha'tu tanto ardir che diligione / tu fa'di me, facciendoti
, 1-iii-235: quando avessero l'avviso che qui si levano le corde col cattivo
corde col cattivo tempo, vorrebbe dire che a smarazzacucco gtiel'hai confidato tu,
= lat. volg. * porcile (che sostituisce il class, suite),
porcili. 2. figur. che denota dissolutezza, corruzione di costumi,
magalotti, 23-408: vedete la risposta che fecero a caio quei poveri ambasciatori degli
: de'domestici [porci] poi vien che n'abbonde / la campagna non sol
. grasso, 34: chi dubita che 'l non sia me fatto che di
chi dubita che 'l non sia me fatto che di menare quella porcinagtia, quella sbiraglia
degli stoici, i quali folleggiando sofisticano che niente sia sconvenevole a dire che sia
sofisticano che niente sia sconvenevole a dire che sia naturale a fare. = deriv
s. bernardino da siena, i-419: che è una casa che non vi sia
siena, i-419: che è una casa che non vi sia donna? e casa
porcino. porcino, agg. che si riferisce, che è proprio o
porcino, agg. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del porco
: comandò [antioco]... che si edificasse altari e templi e idoli
edificasse altari e templi e idoli e che si offerissono carni porcine e comunali animali
, 208: convengono tutti gli antichi che la carne porcina sia la più umida di
la più umida di tutte le carni che si mangiano. erbolario volgare, i-m:
per elisabetta un amore superiore a quello che il guardiacaccia nutre di solito per il proprio
dare di spiriti! 2. che appartiene alla sottofamiglia dei suini (un
ordini di monte castello, 58: che le bestie porcine così grande come piccole
, dal mese d'agosto mcccclxviiii prossimo che viene, per alcuno modo pascere né
: il bestiame porcino va al verro da che comincia il vento favonio fino all'equinozio
bene, 2-38: la sete, che nella state a tutti i quadrupedi è
domestici dei vari paesi, e che sono svariatissime. le razze italiane sono
svariato colore per l'incrociamento coi cinghiali che abbondano in quell'isola. le razze 'lombarde'
di garlasco, pezzata, voluminosa, e che si alleva estesamente per la grande quantità
estesamente per la grande quantità di carne che produce e la sua buona qualità.
agronomi. carducci, iii-26-65: certi possidenti che seggono nelle magistrature comunali e che pur
possidenti che seggono nelle magistrature comunali e che pur s'affaccendano intorno al miglioramento delle
, come sono ancora i tassi. il che si conosce al grugno loro, essendo
pietade / e del tonno porcino, che desia / esser vestito dalla tua bontade
. 3. per simil. che ricorda una corrispondente caratteristica fisica, per
muso porcino sempre affocato dalle gran sbornie che prendeva. soffici, v-5-252: portava
occhio porcino. pirandello, 7-640: che sguardo rivolse la generalessa a quel savio
rivolse la generalessa a quel savio uomo che dal tondo faccione, dagli occhietti porcini spirava
iv-118: i piccoli [occhi] che s'addomandano porcini son disprovati [nel cavallo
fonne fallo di questa man porcina, / che non mi fece ancor motto né totto
come d'animo virile... quei che si lordano nel pantano delle lascivie o
, ignorante, porcino, o pur quei che si sollevano dalle bassezze del senso agli
stendere la mano sovr'essi; ed egli che ha detto: non gittate a'porci
del genere boleto { boletus edulis) che dapprima ha cappello emisferico e biancastro e
il profumo e la gustosità delle carni che sono consumate fresche o anche essiccate (
, 560: stimansi... quelli che si chiamano porcini [funghi],
porcini e uovoli in copia e delicati, che sono ottimi per insalare. redi,
cotogno. cicognani, 2-177: un giorno che fece una scorpacciata di funghi porcini giovani
di sotto ai castagni -ma si vede che eran nati vicino a qualche porcheria -avvelenato
i principali nomi delle pere d'italia che sono i seguenti: la pera moscadella
iii-277: io chiamerei salvatichi quelli susini che non sono annestati e gli annestati domestichi,
brigata di bushmen, che... stavano chini a terra intenti
a terra intenti a scavare certe radici che l'autore alquanto vagamente va chiamando noci
, 15-195: il bel piano tondeggiante, che stava nel secondo podere,..
: o cecità di così fatti uomini che veggono el loro figliuolo caduto nel pozzo de'
dimostri più amore verso el tuo cavallo che inverso il tuo figliuolo. =
, io chiamarò pur ora / satan, che venga a trarmi di porcinto.
per stabilire pene a carico del magistrato che facesse eseguire la pena di morte o
tirannica: onde finalmente bisognò la legge porzia che allontanasse le verghe dalle spalle romane
porcivile, agg. scherz. che affetta istruzione, modi raffinati ed
essi i denti, ché non è onesto che la sua porcizia vada in mano
in prima xxxvn soldi per uno porco che véne da monte grosoli. iacopone, 55-48
. compagni, iv-317: il pane che mangiavano i buoni cittadini, i porci
: mordendo correvan di quel modo / che 'l porco quando del porcil si schiude
, 21-42: il porco e il vitello che uomo dee uccidere lascia ben pascere:
di porgo. sacchetti, 41-73: dicea che de'santi si facea come del porco
[lo frate] grasso e gruosso più che uno terribile puorco. s. bernardino
fiume si lava con tutte le vestimenta che adosso si ritrova. castelvetro, 8-1-460:
e quasi tutto arse; 11 restante che avanzò la mattina seguente fu a'porci dato
. romoli, 201: tutti quelli animali che hanno i piedi di gran spaccatura e
è per lui aspro veleno / quel che col grato odor sembra che l'uomo
veleno / quel che col grato odor sembra che l'uomo / talor ricrei. pindemonte
8 (132): il cane, che scorta una mandra di porci, corre
, corre or qua or là a quei che si sbandano; ne addenta uno per
: o domestichi o salvatichi o domestichi che a questi si assomigliano, come in
terrestre, o sia dimestico o salvaggina, che la cina non ne abbondi in assai
angiolieri, xxxv-ii-392: son sì fatto, che no. mmi vien puzzo, /
vien puzzo, / ma più aboccato che porco a le ghiande. dante,
si tengon or là sù gran regi / che qui staranno come porci in brago,
si credono [i frati] più che gli altri in ogni cosa valere e sapere
sono da molto meno, sì come quegli che, per viltà d'animo..
tenuto, detto l'orco, / che godeva la notte, il rubaldone, /
una scarpata nel muro all'indirizzo di uno che dieci brande più in là russava che
che dieci brande più in là russava che pareva un porco. -come segno
di prenderlo vivo per fargli quegli strazi che meritava, lo ammazzarono nel mezzo della
porco sant'antonio, / e altri assai che sono ancor più porci, / pagando
. buti, 3-776: 'son peggio che porci', cioè sono più lussuriosi che
che porci', cioè sono più lussuriosi che non è il porco. cavalca, vii-137
, il porco sarebbe assai più nobile che non è l'uomo. boccaccio, viii-1-173
uomo. boccaccio, viii-1-173: colui che nel vizio della lussuria si lascia cadere,
. caro, 12-i-96: seguitò: che [i frati] non erano buoni a
] non erano buoni a nulla, che nulla facevano, che nulla sapevano fare,
a nulla, che nulla facevano, che nulla sapevano fare,... che
che nulla sapevano fare,... che erano i porci di cristo ma che
che erano i porci di cristo ma che si pascevano d'altro che di ghiande
di cristo ma che si pascevano d'altro che di ghiande. vico, 4-i-889:
a'lidi del mare le circi, che co'piaceri de'sensi cangiano gli uomini in
merto ha il porco nel letame / che può senza talento / senza gloria né stento
sant'antonio, / e altri assai che sono ancor più porci. sacchetti, 110-9
sacchetti, 110-9: avvenne per caso che due porci di santo antonio, bellissimi,
de'frati di s. antonio, che perché niuno li toccasse li dicevano sacri a
sanità, 1-3: cibi... che più tosto si smaltiscono, che l'
. che più tosto si smaltiscono, che l'umana natura si conforta, sono questi
abbruciavano, come si fa ai porci che si hanno a pelare. bandello, 3-27
3-27 (ii-401): io voglio che voi facciate de le carbonate del porco
bianco. soderini, iv-81: questo che s'è detto è il vero modo di
finestre un porco cotto, / ordinando che 'l dì de la vittoria / così si
animali pure interi, collocati in modo che gli ultimi erano i più piccoli, sino
un romor sorpresi, / similemente a colui che venire / sente 'l porco e la
tra le gambe al cavallo in su che era e feeelne cadere, e poco appresso
cani furono alla foresta, e tanto ciercàro che levàro lo porco, il quale cominciò
, iii-17-25: i'dico un porco, che guastava l'erba, / le bestie
551: àvence de cane de ppresa, che vòle dire cazzia de puorce? oh
la nostra mallea porco silvestre, / che col petto, col grifo e con le
più dura e delicata a mangiare, che quella dei domestici è umida troppo. anonimo
un orco, / o pur porco selvatico che parla? -porco cinghiale: v.
., iii-4 (4): parea che... sivorase corno serpente e
te [maria] offende e grava / che non t'onora e ver'ti non
azioni o pensieri disonesti e riprovevoli o che suscita disgusto per costumi depravati e volgari
brutti porci, più degni di galle / che d'altro cibo fatto in uman uso
questo porco disoluto e unto, / che l'aier piange di cotanto fìeto.
, 122: andai a vedere el fracasso che hano dati queli maladeti turchi e cani
v borghini, 4-ii-98: parmi bene che voi vogliate vituperare quel vostro libro,
maligno asinone fa un catalogo delle mie ignoranze che vengono in conseguenza di una sola ignorata
duca, brutto porco maledetto, / che facendo morire a me il marito, /
, vi-36: mi consola l'udire che la mia lite col porco merli proceda felicemente
: perché se quel nobilissimo quadrupede, che annunziò ad enea la futura fondazione di
cui orazio si paragonò, potesse immaginarsi che mi fossi servito del suo nome per
per omonimo del mario, egli sì che manderebbe a me i suoi padrini.
. fogazzaro, 5-412: « scommetto che quei porci là ci fanno la guardia
giudizi di dio, i vincitori credevano che i vinti fossero abbandonati da dio e li
abbandonati da dio e li tenevano nientemeno che bestie (così i cristiani chiamano 'cani'i
, 1-iii-79: badava sì a dire che la tassa non l'aveva messa lui
». bonsanti, 3-ii-396: scommetto che si tratta di un pasticcio di quel porco
. burchiello, lxxxviii-ii-452: el vin che tu tracanni, / porco da broda
-vili-125: sétolati cotesti panni, acciò che clizia non ti abbia a rifiutare per porco
. luna, pref.: so che ci serà un porco sporco che con pallido
so che ci serà un porco sporco che con pallido viso, magro e asciutto
tanta è la sporcizia, il sudiciume, che li ricopre. dir che son brutti
sudiciume, che li ricopre. dir che son brutti, che son porci è poco
ricopre. dir che son brutti, che son porci è poco. -uomo
; e dormo troppo. sono divenuto quel che si chiama, schiettamente parlando, un
critica etica, diremo... che il vico è un grande filosofo e l'
. banti, 11-96: non voglio che mia figlia bazzichi coi preti...
intendersela alla sua età con delle ragazze che potrebbero essergli figlie. pavese, 8-76:
1-226: ora il senatore mordini, che ci garantiva da ulteriori molestie, evidentemente
. de roberto, 66: quando seppe che quel 'porco'gli faceva la concorrenza e
onesta, ma bestia seivana, / che maladetto sia la tua natura: e chi
fa stare di buona voglia e credere che voi la caccierete [la febbre]
come una puttanaccia miccia, porca, sfacciata che la è. ariosto, vt-376:
, vt-376: son molti e molti giorni che avedutami / era che questi gioveni s'
e molti giorni che avedutami / era che questi gioveni s'amavano, / e pel
carlo un certo suo scudiere, / che a parole era un ercole, un
sì gran vigliacco e sì poltrone / che per timor fuggiva a più potere:
e. gadda, 6-102: quello che je premeva, a ingravallo, era più
santo. fenoglio, 3-124: basta dirti che prima dei vent'anni [la sarta
fame rumore ed a dire: « che porca cosa, che ribalderia è questa,
dire: « che porca cosa, che ribalderia è questa, che si grida per
porca cosa, che ribalderia è questa, che si grida per la nostra città così
2-202: da un pezzo / so che il fine è più santo quant'è
quello: 'che merda fa di quel che si trangugia'. foscolo, xviii-315: tomo
foscolo, xviii-315: tomo a dirle che le amarezze le quali io sono forzato a
frase non avesse del porco, direi che le mi vanno per secesso. soffici
addirittura realismo per trivialismo, ed opina che tutta l'arte così definita non ha
l'arte così definita non ha altro scopo che... di accusare al massimo
] leccardo polito e non porco, che con quella ghiotta politezza venirà a comprare
a stento trangugio la fetta di lesso che costituisce il nucleo fosfopeptonico del nostro pasto
re confessava essere la più brutta opera che lui mai avessi vista; e così avendola
, avendo dato ad intendere a il re che quello era tutto quello che si poteva
il re che quello era tutto quello che si poteva fare in argento e nondimeno
te non darò se non gotate; / che se'tu tratto del cervio a l'
del porco secolo, quando ti dirò che invano ho cercato sottoscrizioni al monumento.
: non so... in che consistono le sue manovre...:
consistono le sue manovre...: che siano pericolose attive efficaci porche, purtroppo
dovette esser duro come fosse stato quello che cantò a san pietro. -disgraziato
giorgio, » biascicò sceriffo. « che porca ultima notte si è passato. chissà
stenderti per terra accanto a quel puledro che valeva assai più di te, con
te, con tutto il battesimo porco che ti diede quel prete ladro!
quel prete ladro! -minimo, che non vale o conta nulla. carducci
certe opere io nella mia porca bicoccaccia che non si sono potute trovare in tutta la
. giusti, 3-234: vedasi in che mani porche era caduta la toscana.
.. o mangiasego, gli dico, che guardi? « stare foi porca taliana
« ve'porco di bulgaro nero / che tutt'oggi dietro ci tenne / pel tozzo
è, -disse a linda. -la rivista che diamo stavolta l'ha scritta il più
jahier, 143: cara porca italia, che coi piedi in molle vuoi farci morire
cava dalle forme la più porca cosa che si possa vedere. -arduo, difficile
-ed ecco non avea finito quel dire, che
vien piantato lui in quella fanga di sorte che non possea ritrame fuora le gambe.
. alfieri, 7-184: ho gusto che le sia piaciuto il sonetto della crusca
palazzeschi, i-419: siediti cara, di che hai paura, sciogliti, mettiti in
! non ci è altro di buono che l'amicizia, la quale invecchiando non
andaron fuori, per un altr'uscio che metteva nell'orto. verga, iv-241:
iv-241: tonino... sbraitava che voleva fare uno sproposito, porca l'oca
fece « maledetti porci » così forte che gli altri zittirono. dossi, iii-249:
porca vita! -sbuffò lodovico. -senti che caldo? io crepo! idem, 8-804
e con gli occhi fulminanti una giovinetta che gli grida « vecchio porco! » riparandosi
!., e un mendicante / che brontola.. sta'attenta.. -
italia! bacchetti, 1-ii-553: vorremmo che veniste a lavorare anche voialtri, perché
fa lei esasperata « me lo immaginavo sai che avresti piantato questa grana ». quarantotti
8-1-198: porco è d'una ragione pesce che cava la terra di sotto l'acqua
re dell'egitto, fu il primo che mangiasse grancelli, arcelle e il pesce
raro: la sua carne si dice che è durissima e molto viscosa; si
nome portughese. egli è un quadrupedo anfibio che ha il corpo di porco e la
porco marino. marinetti, i-232: so che la pesca è stata magra..
per ira o per altro, quello che il suo avversario, aspettando il porco
al malmantile, 4-52: i contadini, che per carnovale si portano al mercato delle
tempo...: di qui è che, fatta la compra, se ne
cent., 68-38: a me pare che noi ingrassiamo il porco. -orecchio
impugnato di stoffa o di un abito che imita la forma dell'orecchio del maiale
s. v.]: 'son qui che paio il porco': dice così una
235: e meglio puzzar di porco che di povero. ibidem, 342: il
sogna ghiande': ognuno parla di quel che desidera. vocabolario di agricoltura [s.
patì le pene del cane: per indicare che le conseguenze o le pene di un'
a minerva: per indicare l'ignorante che vuole insegnare a chi ne sa più
dal latino 'sus minervam'. dicesi di coloro che vogliono insegnare a chi ne sa più
per indicare scherzosamente il disinteresse per ciò che si lascerà dopo la morte.
-primo porco, ultimo cane: per indicare che del maiale sono migliori i primi piccoli
6-179: « non c'è barbagiove, che tenga, porcodio! » machelizzava il
, io come in chiesa, che tu fossi gentile, ora mi si scoperchia
di questi uomini come te, / che far sogliono gli arroganti, / che
/ che far sogliono gli arroganti, / che pretendono spaventar. / ma se a
. giovio, ii-82: noi sentimo che le picche del signor duca d'alva
20-198: quelli avaroni, miseroni, porconi che fin col chiavare stanno in sugli avanzetti
porcone. s. spaventa, 2-168: che gusto trovarsi in mezzo a gente che
che gusto trovarsi in mezzo a gente che ti darebbe sul viso, come a
zozza. pratolini, 9-886: ma di che ci fai carico? chi abbiamo levato
dentista e si ridacchiava sull'avvocato che tampinava i bersaglieri al cinema.
'porconcello': di sudiceria esteriore, più che morale e sociale, sempre a giovane.
a un villano rustico, insolente, che gli puzzano fin i piedi. tommaseo [
uno istrice, cioè un porco spino, che si scuote e sparge le spine.
totalmente simile, eccettuati li denti, che sono più piccioli e più multiplicati.
imbatterci in qualche porcospino ispido e minaccioso che si cercava di catturare e talvolta con fortuna
la mia veglia al tuo profondo / sonno che li riceve, i porcospini / s'
mammifero roditore (. echinoprocta rufescens) che vive sulle montagne della colombia.
spessa di quella di un cinghiale, che ha mandato in america una mezza dozzina
. l'istrice o porcospino, che sono più linee del battaglione col vóto
chiamano peplion, non molto più efficace che quella che si semina. di questa
peplion, non molto più efficace che quella che si semina. di questa pongono meravigliose
porcellaca. porculènto, agg. che ricorda una corrispondente caratteristica fisica, per
col suo rosso occhio di sangue sulla greggia che miagolava...; un brutale
comunque riprovevole. alfieri, 6-18: che porcume è codesto? scimunito, / son
. medie. encefalopatia fetale o infantile che si manifesta con la presenza di aplasie
), sf. medie. encefalite che si sovrappone a una condizione di porencefalia
: or quale è grazia, donne, che li manchi? / conoscon sua virtute
lattiginosa con tronco ramoso, fistoloso, che si mangia ancora in insalata.
: mora, mora 'sta judia, / che mi auzzide con proffia! rime napoletane
, lxiv-113: guardate quale impresa e che porfia / aio pigliata contra la natura
testi fiorentini, 92: poi che furono ad porta porfica, il papa
porfìdeo, agg. petrogr. ant. che si riferisce al porfido o alle sue
una torre o colonna o piramide salomonica che ha da sostentare il mostruoso colosso di
di porfido della loro imagine integrale, che da loro è sentita come iperfallo integrale
di roccia eruttiva filoniana o effusiva paleovulcanica che si distingue per una struttura precisa- mente
degli edifici e nella pavimentazione stradale e che aveva già trovato vasta applicazione nell'antichità
9-101: lo terzo [gradino], che di sopra s'ammassiccia, / porfido
parea sì fiammeggiante, / come sangue che fuor di vena spiccia. boccaccio, vhi-2
di ciascuna sorte di quelle [pietre] che maneggiano i nostri artefici. e primieramente
soderini, 1-196: il porfido istesso che, oltre alla numidia, nasce in
io vi voglio donare la più bella antichità che sappiate desiderare », ed inclinando la
: 'porfido': non differisce dal granito che nel colore... ve ne sono
di lapislazzuli, sentì due voci angeliche che cantavano. gessi, 168: le
gessi, 168: le prime montagne che s'incontrano sono molto elevate, forse
porfido che fiancheggiano la porta media della chiesa di
bulloni di biglie di cubetti di porfido che filtravano fra le volute grigie dei lacrimogeni.
pregiavasi in esprimer le statue dell'uno che ha il petto del porfido e del
fissarono le punte aguzze della catena lontana che fiammeggiavano... venezia era oscurata
trovato una materia nericcia e tanto impalpabile che si potrebbe rassomigliare a quelle terre de'
potrebbe rassomigliare a quelle terre de'pittori che nel porfido co'loro macinelli sono state
, 3-39: rosso è un color naturale che si chiama sinopia o ver porfido.
. strozzi il vecchio, 2-111: a che pur dunque lasso io piango e spero
carducci, iii-20-385: io non lessi ciò che di me o contro di me scrissero
insensibile. sacchetti, 189-45: che diavol è questo? io credo che
: che diavol è questo? io credo che l'uno di costoro sia di porfido
cuore di porfido, e poco mancò che non rinfacciasse al padre la cagione della
e di pietà... più eletto che cuore di marmo. -fermo,
di acciaio e di porfido, non che quelle di carne. zucchetti,
ant. con uso appositivo o aggetti: che è composto di tale roccia.
, 149: né fo come fan certi che vorrieno, / tosto che gli hanno
fan certi che vorrieno, / tosto che gli hanno auto un benefizio, / che
che gli hanno auto un benefizio, / che chi l'ha fatto lor cascasse morto
cambio: / né anco come certi che, se gli hanno / mai fatto
chi può mai trattar con un uomo che non perdona? con uno che scrive
uomo che non perdona? con uno che scrive in porfido ogni leggiera ingiuria da lui
profilo. sanudo, lviii-98: che nessuna guarnizione se possa far in saio
, così denominate dal color di porpora che vi domina. = voce dotta
'porfirarmina': sostanza di un bel roseo che si preparava col mezzo degli agenti di ossidazione
). pe- trogr. disus. che si riferisce al porfido o alle sue
]: 'porfirìtico': aggiunto di'sugo', che produce il porfido, il granito,
). porfiriano, agg. che è proprio o che è opera del
porfiriano, agg. che è proprio o che è opera del pensatore neoplatonico porfirio (
d. c.); che si riferisce al suo pensiero o ai suoi
meraviglia da cui resto compreso nell'osservare che fra tanti scrittori... il
dal d. e. i., che l'attesta, dal lat. tardo porphyriani
breve spazio si trovano ravvicinati molti terreni che altrove stanno separati da grandi distanze
si aggiungano anche terreni di eruzione, che a diverse riprese passarono attraverso alla corteccia
, imperoché di tale natura essere affirmasi che non solamente nella fornace non si coque
v.]: 'porfirico': lo stesso che afanite. = deriv. da
. m. -ci). medie. che si riferisce alla porfirìa.
gli uccelli beono succiando, ma quelli che hanno il collo lungo non pigliano a un
porfìrio commendo, / un certo uccel che non teme di gotte: / ché ciò
non teme di gotte: / ché ciò che piglia, lo mangia bevendo, /
, lo mangia bevendo, / sì che e'vuol presso la madia e la botte
porphyrio. caro, 12-iii-240: alcuni dicono che questo uccello [u pellicano] è
ma hanno il ventre vicino, quei che hanno il collo lungo e stretto, come
quale altresì largamente favella ateneo, uccello che faceva nell'isole baleari, grande al pari
dolce, 6-51: 'leucostito': il medesimo che porfirite. domenichi [plinio],
granello di gragnuola et è più dura che porferito. landino [plinio],
della gattina, 4-382: quella donna, che si spacciava per porfirizzata negl'intrighi di
: 'porfirizzazione':... lo stesso che levigazione. carena, 1-53: 'levigazione'
non se'sicuro / se 'l sasso più che porfir fussi duro. fr. colonna
ne 'l vaso di porfiro, / che dieci ninfe e dieci satiretti / reggean,
porfiro o diaspro o altra petra, / che non s'aprissi e mutassi sembiante?
palmo e da la testa in fuori, che ha candidissima, è tutto purpurino:
m. -ci). petrogr. che si riferisce ai porfiroblasti e al loro sviluppo
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1867).
sia quella porpora nella quale ogn'anima, che venga raccolta all'uscir nel nulla,
de'giapponesi creda pure la signora marchesa che non riconoscerebbe questo per suo fratello bastardo
porfiroide1, agg. petrogr. che ha una struttura o un aspetto simili
: 'porfiroide': nome dato alle rocce che cominciano a prendere la modificazione e l'apparenza
modificazione e l'apparenza del porfido, che passano, per esempio, dal granito
. lessona, 1177: 'porfiroide': nome che si dà in mineralogia ai graniti e
i quali, oltre gli elementi principali che li costituiscono, contengono sparsi cristalli di
cristalli di feldspato più o meno voluminosi, che spesso appartengono au'albite.
scistosa, derivata da porfidi quarziferi e che ne conserva i fenocri- stalli.
porfiroide2, agg. ant. che è ricco di conchiglie fossili simili a
265: la [pietra] porfiroide, che è a guisa di quel conchiglio onde
. porpora) (con riferimento al mollusco che la produce) e -oeisr; <
d. e. i. (che l'attesta nel 1865). porfiropsina
(porfiròsporo), agg. bot. che ha spore di colore purpureo (un
. v.]: 'porfirossina': alcaloide che fu trovato nell'oppio di smime.
la figura della città di firenze, che 'l porgesse a roma. testi pratesi,
quasi di niuna altra cosa servieno, che di porgere alcune cose dagl'infermi adomandate
fuori dell'uscio, per insino a tanto che egli [lo sposo], avendo
, ii-205: d tedesco, poscia che ebbe cenato, prese il vaso con tutte
prese il vaso con tutte le vivande che erano in quello e porselo al servo suo
e porselo al servo suo, dicendo che cenasse. p. fortini, ii-580:
stender la mano per pigliar la lettera che gli porgea saladino. buonafede, 3-96:
/ per te i lini odorati / che a citerea porgeano / quando profano spino /
con meraviglia ch'ella non era vestita che di una lunga e rada camicia, la
assai più che se le avesse cinto col braccio la vita
avesse cinto col braccio la vita, più che se le avesse baciato appassionatamente le mani
porgendo man mano la legna sottile al marito che bada a nutrire la fiamma.
lo signore... sì li multiplicò che ciascuno a sua volontà mangiò..
or non ci fu la donna, acciò che di quelli pani volontieri ne desse e
sì glie la porse in dono, dicendo che la guardasse cara. r. bertini
casaregi, 27: or tu, che se'per sangue a lei simile / e
degno / renda materna mano il don, che è vile. tommaseo, sinon.
tristano... muore come un infermo che si rigira gli stuelli dentro alla cancrena
, 1-137: rammento l'acre filtro che porgeste / allo smarrito adolescente, o
porgendo lui come per saldissimo scudo: che noi abbiam la giustizia dal lato nostro
salir v'è fatto invito, / che poscia ardito de la gloria al deio
e sì le arreca / cotesta spada, che all'amato ose arre / porgala allor
all'amato ose arre / porgala allor che al suo vigor sia giunta / la
innanzi all'aureo soglio eterno, / che il sommo firmamento ha per scabello /
: usanza è sempre di gentil baroni / che que'che son caduti al primo intoppo
sempre di gentil baroni / che que'che son caduti al primo intoppo / porghino il
di necessità prender la tromba prima, che potrebbe esser porta alla bocca da un
, 6-148: corrompendo con pecunia il servo che gli porgea il calice a mensa,
porgere da scrivere, mi disse che io scrivessi di mia mano. bellori,
2-437: vi è appresso un altro che parla ad una donna ed intanto porge
una verga d'isopo, convien dire che non fosse molto alta la croce.
la mano il lebbroso, siccome persona che addomandava limosina, ed egli gli diede
ch'avea lo 'ncantatore scorto, / acciò che le parole sue non oda, /
: portogli la mano, faceva forza che elli si rizzasse. caro, 2-501:
per strada e un dietro ti cammina / che porge u dito e dice al sozio
simone... un coro d'angeli che cantano e suonano tanto vivamente che in
angeli che cantano e suonano tanto vivamente che in loro si conoscono tutti que'vari
loro si conoscono tutti que'vari effetti che i musici cantando o suonando fare sogliono:
nel costante morire del nome sempronio, che nel vivere aveva macchiato. giorgio dati
bocca ingombrano de la caverna, / che tenebrosa, vasta, ne tumido /
/ o qualcuno? non so. so che indiscreto / fui d'appressarmi e porgerti
, ii-31: la mano le luceva che mi porse, / che di quanto m'
le luceva che mi porse, / che di quanto m'avanzo s'allontana.
commune, ella istessa veramente ti ammonisce che non procuri i tuoi commodi con l'
27: sopra un bel lito, che l'arena d'oro / per ampia
la sua gota rosa / alla man che carezza e che raccoglie. gozzano, ii-217
rosa / alla man che carezza e che raccoglie. gozzano, ii-217: meglio sostare
a mezzo del cammino, / or che il mondo alla mia musa maldestra.
musa maldestra. / quasi a mima che canta il suo mattino, / soccorrevole
bemari, 5-127: -e vieni qua che te lo dico -disse la cafettèra porgendo
. petrarca, 163-3: amor, che vedi ogni penserò aperto / e i
e della mente / porga a quel che per noi vi si dimostra. aretino,
dante, inf., 20-107: quel che da la gota / porge la barba
insieme attorti, / diventaron lo membro che l'uom cela, / e 'l
dante, conv., i-i-9: acciò che misericordia è madre di beneficio, sempre
madre di beneficio, sempre liberamente coloro che sanno porgono de la loro buona ricchezza
me tanto di quella [acqua] / che lavi il nimbo che turba la vista
[acqua] / che lavi il nimbo che turba la vista, / sì che
che turba la vista, / sì che scorga il fregio che voi lista. boccaccio
vista, / sì che scorga il fregio che voi lista. boccaccio, dee.,
1-iv-188): consiglio e aiuto in quello che io vi dimanderò mi porgiate. alberti
mi porgiate. alberti, i-252: ciò che tu loro [ai potenti] dài
cugini il petto caldo, / l'aiuto che potea tutto le porse. guicciardini,
poteva co'denari suoi e con quegli che continuamente gli erano per conto della guerra
di sé uscito, morì miserabilmente, senza che se gli potesse porgere in modo alcuno
le porge. bruni, 106: colei che, altera, i miei sospir non
non cura / mi porge un don che m'è rapina al core. pallavicino
battoli, 1-1-112: porgo quel sowenimento che per me si può alle comuni necessità
ni, iii-907: ma che? avrei cuor di soffrirlo vicino, colla
importuno sarebbe volergli ora porgere altro ristoro che accompagnarsi al suo grave dolore e pianger
come... cosa singolare, che in questa libreria... i libri
respinto sempre e respinge la tentazione tremenda che i nostri padroni ci porgono. tarchetti,
fui il frutto di una virtù venduta più che di un amore colpevole; forse mia
, porgendone all'umana specie quei doni che da virgilio furon chiamati celesti. varano
4-114: un dolore mi cruccia, che sarò scorno a la maestà vostra: che
che sarò scorno a la maestà vostra: che io in dare e in porgere superi
e in porgere superi un nume terreno e che vinca con le carte quel re che
che vinca con le carte quel re che vince tutti co la sua gloria. viani
confuso viatore invano / del cammin lungo che avanzar si sente / meta o ragione.
gli officiali potranno agevolmente fare tutto ciò che gli piace... così chi pagherà
questi sarà per lo più il povero, che non potrà porgere e su di cui
in parte, chi niente, secondo che più o meno saprà maneggiarsi e porgere il
esultate, ché 'l tempo s'approssima che la primavera ci porgerà i fiori odoriferi
la luna l'umido radicale, però che col caldo si vive e con l'
: quivi [sulla torre], da che il suo lume il sol ne porge
il sol ne porge / in sin che poi la notte il mondo oscura, /
veggiamo quel suo [della luna] lume che porge a quei che sono nella luna
luna] lume che porge a quei che sono nella luna, il quale forse è
il quale forse è maggior di quello che lei ne rende per i raggi del sole
dolcezza, o setteforme, / sì che io dispregi ciò che 'l mondo porge
setteforme, / sì che io dispregi ciò che 'l mondo porge. alberti, i-198
delle piogge e l'umidità della rugiada che li cade la notte di sopra, e
cercherei pieno ed ebro / di quel che grave sorte / or mi contende e vieta
più pregiata, così ancora è quella che porge i vocaboli e fa che la
è quella che porge i vocaboli e fa che la cosa in questo o in quel
si chiami. gelli, 17-162: che ha bisogno... quell'ostrica del
, se ella ha quivi tutto quel che le bisogna? e similmente dello odorare
dello odorare, porgendole la natura di che cibarsi, senza avere a ricercare qual
e il vino, liquori perfettissimi, che ricreano i membri e le forze,
sono porti tanti e sì diversi sapori che grandemente ne onorano le nozze e i
virtù porge per sé più lume / che di titon la lucida consorte.
versi vari di anonimi, xxxvi-270: che del regno suo fortuna niente ti porga
assai più caro pascolo le tragedie dolorose che le commedie ridicolose. brusoni, 547:
allora di sostener se medesima, non che bastante a porgere altrui sostegno. zorzi,
2-1-152: i saporosi detti, / che al sempre pieno e non mai sazio
è questo uno degli spettacoli più graditi che porga quella nobil città. cesari, ii-23
cesari, ii-23: beate quelle lingue che alla immaginazion poetica porgono vocaboli e forme
noi, se pia la terra / che lo raccolse infante e lo nutriva, /
già fatto, in seno alla società che ci porge i natali. capuana,
egli [lo scienziato] non saprebbe che farsene se non sapesse anche di potere
martini, i-22: ho altresì bisogno che un guadagno, fisso, costante, indubitabile
indubitabile, sicuro, porga le garanzie che non porge il lavoro dipendente dalla bizzarria
riferimento a oggetti astratti e in espressioni che indicano la possibilità o la necessità di
un evento o si riferiscono all'occasione che si offre, all'intenzione che si
all'occasione che si offre, all'intenzione che si manifesta, all'argomento che si
intenzione che si manifesta, all'argomento che si presenta, alla giustificazione che viene
argomento che si presenta, alla giustificazione che viene opportuna, ecc. iacopone,
desponsata, / si se porge ovescuvata che ne faccia amunzascione. dante, purg
quale allora fèmmi, / salsi colei che la cagion mi porse. tolomei, 2-181
, 2-181: aspetterò... che il tempo mi porga occasione di poter mostrare
, gli parve di dover considerare le spoglie che egli dicea, se d'illustre e
dal bosco, 116: è parimente falso che il lasciar impunite le parole porga materia
: sol vi si scorge / lume, che porge / segno del grande ardor ch'
, le tue cose mirabili e quello che hai operato in me. dovila, 585
me. dovila, 585: parendogli che lo essere stato ingannato, col rivelare il
fede or questo or quello, secondo che gli rappresentava il bisogno. g. bentivoglio
gli altri fini mirato a... che per l'avvenire si dovesse porgere ogni
gozzi, i-25-145: è gran tempo che io attendeva con ardente desiderio che mi
tempo che io attendeva con ardente desiderio che mi si porgesse qualche favorevole congiuntura.
: priegoti per tutti i sacramenti / che è vivo dio e consecrato / che porgi
/ che è vivo dio e consecrato / che porgi fine a'miei gravi tormenti.
deh, passa, temp'amaro / che la mie vita sprona! / l'
. carducci, iii-n-45: all'imprigionamento che da'suoi francesi comandati dal nogaret fece
e d'altra parte non era ammissibile che facessero insieme quel che facevano: che
non era ammissibile che facessero insieme quel che facevano: che mattina e sera,
ammissibile che facessero insieme quel che facevano: che mattina e sera, uno per mano
la fame ne ha uccisi molti più che il ferro né a questi pochi, che
che il ferro né a questi pochi, che restano, può porgere più da vivere
quella città non aveva poi paese intorno che li porgesse da mangiare. segneri,
dico per tutti i capi fu convenevolissimo che il signore ci guidasse per via di fede
e convenevolissimo in riguardo ancor delle cose che porge a credere. -sostanti
il dono quanto il ben porgere con che s'acquista l'altrui benivolenza.
quel cavallo i calci porse, / tale che cade in su la terra dura.
tasso, 9-88: quasi mastin, che 'l sasso, ond'a lui porto /
corno serpe tosicosa porze / de foco fiama che m'aceca e struze.
ci ha fatto segno delle piaghe / che porgeremo a quelle vecchie rie; / adunque
. masuccio, 15: queste ferite che amore porge niuno le receve con antiveduto
, per tua cortesia / a quillo che t'à porto / tucto so core e