una cosa così inaspettata, così sconcertante che egli si sentiva uscito di pernio.
fortuna il perno / alla sua ruota in che i mortali aggira. caraccio, 29-76
caraccio, 29-76: attendasi... che volga il perno / de la sua
445: nella taglia sono due rotelle, che ne'loro pemuzzi si volgono. scamozzi
ne. -anche: la somma che si deve pagare per pernottare in un
. levi, 5-233: si vedeva che eravamo gente per bene, tant'è vero
eravamo gente per bene, tant'è vero che avevamo pagato il pernottamento in anticipo.
. di pernottare), agg. che trascorre la notte in partic. in un
alfin tomi pur ser candido: / che 'ndugio è stato il tuo? /
annuvolavasi burrascosa e indusse il mio vetturale che vedeva l'indugio, a pernottare, cinque
leoni, 737: altro non restava che pernottare in un fienile o passeggiare pe'
, purg., 27-83: d mandrian che fori alberga / lungo il pecugfio suo
turno di pernottare nell'ufficio, per tuttociò che di urgente possa occorrere.
ad un la tua figliuola in moglie / che amante fosse d'una meretrice / e
casa. cesarotti, 1-xxi-195: che altro può credersi d'un giovinastro vispo
d'un giovinastro vispo, avvenente, che, lasciata la casa patema, pernotta
patema, pernotta appresso un dissoluto, che vive fra gli stravizzi? =
più bassa. cardarelli, 88: che dio ci salvi dalla morte in una
antichi padroni... a tal segno che quando ne sia seguita la pemottazione in
in mano de'nemici, in maniera che la recuperazione non segua immediatamente [ecc.
per unire le lamiere di un'imbarcazione che rimane fissato da un lato con la
: in marina, grossi chiodi cilindrici che possono venire ribaditi su d'una rosetta o
o fresata a paro e con la punta che viene ribadita sulla faccia opposta del pezzo
delle quali è il pirus communis, che può raggiun gere i 18
coltivato intensamente per i frutti commestibili (che sono in realtà falsi frutti) dalla caratteristica
(1-iv-654): ora veramente confesso io che, come voi (fidavate davanti,
, come voi (fidavate davanti, che io falsamente vedessi mentre fui sopra il
siena, 398: com'uno se rullo che tu dài al pero, subbito caggiono
ruvidetta, il tronco pieno di rami che rinvestono tutto all'intorno e s'ergono ad
avrà ordine di tenervi lontani, più che un ragazzo da un pero che ha
più che un ragazzo da un pero che ha le frutta mature. carducci, ii-14-277
. -in relazione con un agg. che ne specifica la varietà. citolini
il verno si fondi sul pero spino, che ne fa molte. e. cecchi
: questa gente sempre masticano imo frutto che chiamano 'areca': è come uno pero.
del 12 e con essa li dua peri che mi satisfanno pur assai, e son
di chi va arzigogolando cose più ingegnose che vere.... professori che
che vere.... professori che per parer dotti vanno su'peri.
. aretino, 20-60: io, che le era nella anima, non pure nel
si negozia strettamente la tregua, sì che siamo pure al piè del pero.
parabosco, 2-13: così dio faccia che il manigoldo faccia presto l'officio quando
, 257: 'pero': d'un bambino che cada e batta il culo in terra
il culo in terra si suol dire che egli ha piantato un pero. e
senza essere sorretto. -non sapere che sia buon pero: non essere in
non essere in grado di riconoscere ciò che è davvero apprezzabile. belo, 17
belo, 17: tu non sai che sia buono pero. -tirare a
portar polastri, ve li portarei più tosto che per altri per aura mia padroncina,
per altri per aura mia padroncina, che pur more per voi. 5
/ è venuta una bella pollastrona / che finor dette al mondo erba trastulla.
viso pieno, colorito, lucente sì che pareva [la marchesa] una pollastrona ingrassata
sedici anni, bianca e rossa, che arriva lemme lemme col caffè.
comprese come lui più a far fatti che parole attenderebbe, ma come pollastróne non
, 2-no: fece di quelli scherzi che le volontarose giovani fanno bene spesso a
giovani fanno bene spesso a questi pollastroni che son cresciuti manzi al tempo. l
travaglio volentier con questi / pollastron giovinastri, che ci metton / po''n favole e
il detto maestro in casa un garzone che apprendeva l'arte del dipingere, che
che apprendeva l'arte del dipingere, che non aveva compiuto i venti anni: un
senno. oddi, 2-46: credi che quel povero vecchio sia voltato qua subito
quel povero vecchio sia voltato qua subito che ha inteso che questo pollastróne di flamminio
sia voltato qua subito che ha inteso che questo pollastróne di flamminio la voleva con
cavalcanti, 128: un pollastróne, che pigli per esempio uno scrocchio di roba
pigli per esempio uno scrocchio di roba che si valuti 100 ducati, resta debitore
/ vuol dalla tua grand'arte / che sol tragga ristoro 'l mio dolore.
tarmi. diceva frate mariano, secondo che un bel pollastróne di xx anni tutto sua
anni tutto sua cosa mi raccontava, che mai vidde pazzi più paffuti né più ben
ogni età questo incendio e questa pena / che così vita e libertà vi spoglia,
un pollastron di venti / anni, che l'abbia dritta e soda e piena.
tant'oro questa pittura di giovane pollastróne che non ha ancora rotto le cavezzine e di
si pigliava gusto di burlare certi pollastrotti che uscivano del maestro. salvini, v-4-4-9
si fa il collo a'poveri giovani, che perciò si dicono pollastrotti. r.
della lingua toscana, si riportano alle lodi che vengono date a cotali manoscritti dagli autori
n. villani, 1-223: ricordomi che, essendo io ancor pollastrotto, fui
sostanza scoperta da john nel polline e che è un di mezzo tra il glutine e
acqua, coll'alcool e la potassa, che fu considerata come un principio immediato dei
realmente polline. sono prodotti molto diversi che furono analizzati collo stesso nome, in mancanza
di cognizioni anatomiche in rapporto collo scopo che si voleva. = voce dotta
-or ci disvolle! / da poi che più non polle / la chiara lampa,
d'uccellami. casti, 293: so che cristo colla sferza in mano / cacciò
dal tempio a forza di frustate / color che vi facevano il baccano, / vendendo
o poiletto? - verrebbe a significare che colui s'ingannasse del suo pensiero o
facilità dell'estro poetico e della fiamma che preparò questo poiletto saporito non è degno
non è degno della vostra fiorente bellezza che l'italia mise al mondo senza sforzo
, col testone galleggiante tra i poiletti che correvano in mucchio dietro la palla.
voi non mi lasciate stare, però che questa donna dello spedale mi voleva testé
spesso, padron, qualche pollezzoia / che toma in capo a chi crede a lor
altrui ficcando va questa pollezzoia, / che toro è fango: né da sé lo
tal fervor lo palpa e razzola / che si fa rosso più d'una corbezzola
: come farà il negromante, tosto che intenderà il caso, ché son certo che
che intenderà il caso, ché son certo che non vorrà aspettare questa polezzola al forame
e al gran numero di muscoli attivatori che rendono possibile una salda presa a tenaglia
'idaeus dactylus', di color ferrigna, / che di pollice umano mostra forma. landino
, xcii-ii-82: l'arrampicare non è altro che nuotare a guisa dei cani coll'azione
d'ambe le braccia, avvertendo soltanto che le braccia devono... avanzarsi
pollice, quasi per pesar le parole che stava per dire, sillabò: -petella ha
schiena piegata; / e allora sì che bene scandivo i miei versi! moravia
i-546: due gambe agili, muscolose, che l'esercizio ha fatto un po'maschili
alla tecnica di scultori e vasai, che plasmano la creta molle con il polpastrello
e chiusa a pugno, nel gesto che presso i romani antichi indicava disapprovazione,
riprovazione. montale, 12-145: prima che l'analisi intervenga ci sarà sempre posto
può quindi essere accompagnata da una specificazione che la individua), oscillando fra i
questi saranno pochi in confronto de'rigoli che dovranno farsi pochi pollici larghi e profondi
: la vita di gagliano, per quello che riguarda i ferri dei mestieri, è
contadini, di pollici e di libbre piuttosto che di centimetri e di chilogrammi.
. mazzini, 47-170: col dispotismo che guadagna terreno pollice a pollice, giorno
a pollice, giorno per giorno, credo che sia dovere delltnghilterra di fare qualche cosa
sia dovere delltnghilterra di fare qualche cosa che somigli ad una protesta per la libertà
. zanon, 2-xix-281: osserva egli che tutta l'inghilterra è coltivata e che
che tutta l'inghilterra è coltivata e che non si ritrova colà un pollice, per
trascurato. mamiani, 10-ii-604: ciò fa che non s'incontri un police d'aria
fra l'autorità degli amici pedanti e quelli che gridano contro gli amici pedanti corre differenza
: l'ho molto meravigliato, dicendogli che non avrei ceduto nemmeno un pollice di terreno
un giorno di maggio non vi giurai che per ogni tratto mantenuto, per ogni pollice
pollici-verdi. 5. tecn. arpone che consente la rotazione del battente di una
manette. pratesi, 5-276: -e che sono? -domandarono... -le
vi daranno... tanto grano che non fora appena bastante a spesare una covata
con l'ale acute e coda bifurcata, che sarà il nebbio. bresciani, 6-xiii-245
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1749).
, 366: accadeva... che una almeno di queste zie o nonne o
, 2-326: tarentini, il polliere dice che gli auspici sono prosperi; oltra questo
doglia sciatica. tanaglia, 1-1032: color che migliorar lor gran sovente, / quando
tutto fa più operazione alle novelle viti che alle vecchie e fatte. magazzini,
si governa con colombina o pollina, che lo fa resistere a'diacci. lastri,
de'polli ammontato dentro al pollaio e che si fa servire a uso di
inurbati non lo sapevamo, né sapevamo che, sempre per via dell'azoto,
faranno il lor servigio del trinciare ancora che sia poco, che smembreranno o trincieranno
del trinciare ancora che sia poco, che smembreranno o trincieranno qualche grande o grossa
. cuppari, 2-i-129: i concimi che i pollinai fabbricano in pisa, sono specie
in pisa, sono specie di composti che ottengono mescolando le spazzature di case e
e di strade ed avanzi di vegetabili che si procurano dove possono ad escrementi di
. bot. complesso di granuli pollinici che si forma nell'antera delle orchidacee.
interna, e tesina, esterna), che vengono trasportati da vari agenti impollinatori sullo
respiro / caldo, lungo, dolce, che porta / su l'alito il polline
là dagli alti gigli tanto ricchi di polline che n'eran lordi. quaglino, 2-100
nuove. cardarelli, 868: tutto ciò che di più anti-italiano, anti-cattolico, nacque
condannò e disperse, fu il polline che andò a fecondare e a rinnovare l'europa
térésah, 1-219: già negli occhi che un polline sommerso / stria vagamente di
, ché così chiamano nel grano quello che nella filigine chiamano fiore.
scioglie, a modo di pagliole, che finalmente si scioglie in polline.
. m. -ci). bot. che è proprio, che si riferisce
bot. che è proprio, che si riferisce al polline. -sacco pollinico
. -sacco pollinico: parte dell'antera che contiene il polline. oriani, x-6-39
due nuclei generativi e uno vegetativo, che fuoriesce dai granuli di polline quando essi
c. ridolfi, ii-187: da che i minutissimi granellini di questa polvere fecondatrice
(plur. m. -gi). che si nutre del polline dei fiori (
. pollinìfero, agg. bot. che contiene o che porta polline.
, agg. bot. che contiene o che porta polline. = voce dotta
-t). bot. disus. che è proprio, che si riferisce al pollinismo
. disus. che è proprio, che si riferisce al pollinismo; fautore del
pollinizzare. pollino1, agg. che è proprio, che si riferisce ai
pollino1, agg. che è proprio, che si riferisce ai polli. trattato
una dice: -i miei pulcini / par che sien tutti indozzati: / e'si
, 16-iii-176: 1 tuffoli, che sono i colimbi de'greci, e tutti
de'greci, e tutti gli altri uccelli che si tuffano e predano sott'acqua e
stagni, hanno gran quantità di pollini che d'ogni stagione dimorano tra loro piume
esapodi, cioè a sei piedi, e che vivono sul corpo dei polli. viani
scientifico. redi, 2-29: ricordo che i sei pollini tirati da becuccio gli
, 2-i-188: non di rado segue che delle grandi estensioni di simili prati fortemente
delle molto estese, e son queste che diconsi pollini. e. cecchi, 3-107
parlar di quelle terre frigide naturali che sotto diversi nomi di lazze,
] frigidi ed i pollini, che ne sono [della liquerizia] i migliori
radice. fucini, 16: il giorno che gli ripresi il su'figliolo minore
gli ripresi il su'figliolo minore che era cascato nel pollino, cominciò
a piangere e mi baciò e mi disse che sare'morto in casa sua.
= dal nome del monte pollino, che si erge fra basilicata e calabria
. organo sessuale maschile degli ascomiceti, che si unisce con l'organo femminile,
aveva preso invece l'ex pollivendola, che, ilare, tutti nervi, non poteva
della gallina, allevati per ricavarne la carne che è molto pregiata. -anche: l'
anche di quelle nascono i polli, che quando son d'età tenera, sono in
, se si castrano, fien capponi, che meglio ch'altri polli ingrassano e sono
. della casa, iv-329: or che ha male ha mangiato del pollo e
io vivo come al secol d'oro / che sol de'frutti l'uomo era satollo
l'uom pigliar da'polli, / che l'un di loro al più vale un
di grano o granturco, allora sì che crescono a occhiate (a vista d'
occhiate (a vista d'occhio) che bisogna vederli. carducci, iii-8-237: vogliono
vederli. carducci, iii-8-237: vogliono che e'facesse cuocere i polli arrosto a bracia
di faccia all'altra, sembra quasi che ballino il minuetto, con le loro piccole
... dicesi anche di pollo che abbia la calza, cioè quella strisciolina
calza, cioè quella strisciolina di panno che le donne cuciono intorno alle zampe de'
conte dall'acerra, per certa malivolglenza che. lli portava sacretamente, ed apuoseli
fece arostire. pulci, 4-15: poi che molto ha bussato rinaldo / e cognoscea
molto ha bussato rinaldo / e cognoscea che questo crudel vermo / l'offendea troppo
collo, / e spiccò il capo, che parve d'un pollo. aretino,
: lo fece venire in tanta collera che la prese per il collo e gliene storceva
venir da levante al sole ardente, / che come pollo m'ha di mezzo arrosto
. tassoni, 9-22: al guerrier che contra lui veniva / s'aventò dispettoso,
e dormire al medesimo pollaio, senza che uno beccasse gli altri. monti,
dottor frullone, la grazia di dirmi che significa la bella voce 'arzagogo'? e se
pollo. persona un po'gonza, che si fa cavar di mano molti danari e
incriminato. piovene, 14-200: pensava che mentissi quando dicevo che non mi restava
, 14-200: pensava che mentissi quando dicevo che non mi restava più niente. mi
contava di prendersi quello; o almeno che fossi un buon pollo, da tenere in
carne di pofio cotta e sminuzzata, che costituiva un tipico cibo per ammalati.
pena le morice, / onde convien che mangi il pollo pesto. rappresentazione della
alquanto il caldo / della terribil febre che l'affanna; / date qua il libro
, 20-128: si sparse per tutto che io era al pollo pesto e allo olio
d'una cosa, tratto dagli ammalati che quando non possono mangiare si fa loro
, 2-265: vo ad una signora che è ridotta a pollo pesto per amor mio
4-56: le altre femine ponno vantarsi che gli amanti loro stiano a pollo pesto per
detto infermiere... deve procurare che sieno distribuiti i pollipesti, l'orzate
bell'uccello tanto celebrato dagli antichi, che il credettero degno d'abitare i luoghi
verdone. il loro nutrimento è più vegetale che animale. -disus. pollo d'
e polli da quelli degli altri animali che si multiplicano in villa, come anitre,
pavoni, polli d'ìndia e simili, che si stanno meglio di per sé che
che si stanno meglio di per sé che insieme. lastri, i-62: quanto alle
adesso a ritrovar l'origine di molti che ne possegghiamo, tra 'quali è il
quali è il pollo d'india, che era una volta animai di gran prezzo,
un'altra... vogliono alcuni che... quella pietra giovi a vivificare
gli scalda e cova più facilmente che le altre uccelle, e subito che i
facilmente che le altre uccelle, e subito che i pemigotti son nati, seguitano la
baccalà, cibo nazionale dei portoghesi e che sanno cucinare ottimamente in tantissime maniere,
il mattutino in su la mezza notte, che l'uomo è a punto in sul
buon del dormire, benché a loro che ne vanno a letto come i polli dà
bell'e trovato, / però che il sommo bene e il sommo male /
. gadda, 11-130: concludo col ripetere che è lavoro degno proprio d'un cervello
come i polli legati in mazzo, che si beccano fra loro: anche noi siamo
par di sentire qualche sopracciò, di quelli che non mancano mai: che questi sono
di quelli che non mancano mai: che questi sono i polli di renzo. la
conosceva i polli del convento forse meglio che la badessa. grazzini, 4-332: non
. allegri, 210: veggo ben'io che a certi bari secchi, / conoscend'
calza, / bisogna men l'aceto che gli stecchi. lippi, 3-74: sapeva
a rifletter molto per escogitar una teorica che abbacinerebbe gli onorevoli colleghi in guisa da
poterli condurre a far le sue voglie senza che pure se ne accorgessero. papini,
il mio pollo, e so quello che dico -: lui, vedi, più
dico -: lui, vedi, più che venire qui, desiderava esserci invitato.
alcuni altri sciocchi e san za sale, che non sanno quello si dicono, ma
, non l'ho mai saputo, precisa che ti sei sbagliato, altrimenti stasera è
, subito... -non ti sembra che facciamo ridere i polli?
: -de li tuoi scotti / fa che 'l tuo fante comprator ti sia; /
: s'accordarono adunque a questo: che la prima festa che venisse, la balia
a questo: che la prima festa che venisse, la balia starebbe con le
fosse l'innamorata di gerardo, a ciò che a tempo e luogo in favor di
sua vicina, la più brutta ribalda che portasse mai polli. mattio franzesi,
d'aver portati mai polli per altra persona che per voi. c. arrighi,
, quando a fagioli: a indicare che a periodi di benessere si alternano periodi di
. farfalla]: 'farfalla': la pillola che giuocacon la luce, col foco e
pres. di pollonare), agg. che produce facilmente polloni (un albero)
pollóne1, sm. ramo giovane che nasce sulle piante legnose da una gemma
2-471: addiviene come dell'arbaro tristo che non può mai fare buono frutto, ma
crescenzi volgar., 2-22: gli arbori che non fanno frutto alcuno hanno per necessità
abbia chiamato talli que'polloni e rimessiticci che nascono in sulle barbe degli ulivi, se
trinci, 1-140: non si permetta mai che al piè degli ulivi giovani né sopra
e caduchi castagni sorgono polloni o virgulti che, allevati e ripuliti con cura, subentrano
senza innesti, coi polloni sparpagliati, che si succhian la vita l'un l'
vita l'un l'altra e par che chiedano aiuto da tutte le parti.
. figur. istituzione o scienza o ideologia che deriva da una precedente, sia come
sia come rinascita e riformulazione dopo che quella originaria è stata abbandonata o è
di cavalieri ch'e'ci portarono, che crescono per le prata, come la malva
costoro ce ne rimettono dio sa di che sorta polloni. carducci, iii-21-87:
romano, e crescevano in vigorosa pianta che ben presto raccolse all'ombra la nuova famiglia
la società nuova. pascoli, i-796: che polloni della stessa sementa, la quale
me par probabile; certo è peraltro che molte pianticelle già adulte vi furono trapiantate
per l'arte, per la pittura italiana che quell'innesto di polloni nuovi sul suo
, o pollone de la mista razza / che dee la terra cristiana aduggiare. papini
grand'uomo è come una bella quercia che non può impedire di crescere ai suoi
4-vi-419: non mi sono neppure accorto che i vermicelli moltiplichino la spezie per polloni o
-polloncino. spallanzani, iii-421: sapete che il polipo a braccio ('hydra viridis'
'hydra viridis') moltiplica spontaneamente per polloncini che spuntano dalla pelle e per mezzo del taglio
epulone. fagiuoli, 1-2-245: che importa a mene, che fuss'anche
, 1-2-245: che importa a mene, che fuss'anche il ricco pollone?
corruzione di epulone (v.), che designa per antonomasia uno dei due protagonisti
da servirsene più per uso di selve che per fame polloneti. lastri, 1-2-111
si appiattò in un polloneto di castagni che conservavano ancora tanto delle lor foglie da nascondere
caso di continuare lungo la forra, che appariva sempre più impraticabile. al di
scuro della macchia. non gli restava che prendere attraverso il polloneto. per lo meno
. pollonìfero, agg. bot. che porta polloni, ricco di polloni (
., 3-50: nel tempo che si dicono i salmi e che esso óra
tempo che si dicono i salmi e che esso óra e in tutti gli
voglia egli o no, avegna che combatta con esse: dalle quali fantasìe.
. boine, ii-164: questi piccoli uomini che gli passavano accanto, che sbadigliavano
uomini che gli passavano accanto, che sbadigliavano al sole, polluen
di se stessa e vergognosa / che un uom di sagrestia l'abbia
infetti, / apri, signor, sì che la bocca mia / tua laude canti
non perdé il giusto titolo di re ancora che dello adulterio fosse polluto e macchiato.
magri, 44: e ben vero che, celebrandosi in una chiesa polluta, resta
contaminato. quaglino, 2-94: signor, che sei nei cieli...,
, lxxxiv-14: la bella stella, che sua fiamma tene / accesa sempre ne la
emissione spontanea e involontaria di sperma, che avviene nel sonno, di solito provocata
più rar. indica un'emissione spermatica che segue a volontaria eccitazione erotica.
cavalca, 20-72: dioscoro, che era prete e abate d'un monastero
., avea somma cura e diligenzia che nullo suo monaco s'andasse a comunicare
di peccato; ed eziando gli ammoniva che, quando avessono avuto la notte precedente alcuna
. scala del paradiso, 232: pogniamo che per alcuno tempo riceva polluzioni dormendo,
polluzione. savonarola, 5-i-233: guarda che, se si sparge un poco di
della umidità spermatica e vale alla polluzion che si fa dormendo. garzoni, 7-107
fa dormendo. garzoni, 7-107: che diremo d'alchida rodiano, ch'entrò
polluzioni notturne, perché io conosco uomini che dall'età di sedici anni fino a
moravia, 18-138: finalmente succede quello che temevo. nello stesso momento mi sveglio
stesso momento mi sveglio e mi accorgo che ho avuto una polluzione notturna.
c. campana, iii-225: voi vedete che, sotto scusa di qualunque religione che
che, sotto scusa di qualunque religione che vi si voglia introdurre o difendere per
f. casini, i-41: ciò che sopra i terrori dell'accorato profeta a
labbra, ma è molto più la particella che siegue: 'et in medio populi polluta
fissegli: comanda ai figliuoli d'israel che caccino delli loggiamenti ogni leproso; e
il morto, o uomo o femina che sia, cacciategli via, acciò che
che sia, cacciategli via, acciò che non s'appicchi agli altri.
fiori de'suddetti peri egli è subito che si vedono sbocciati e ben fioriti,
vedono sbocciati e ben fioriti, prima che annodino il frutto, tagliandoli tutti con
bartolomeo del corazza, 240: memorie che il palio di san vittorio si fece
. niccolò del rosso, 1-292-9: di che l'angossa? à mai no me
mai no me libba, / però che ò tormento stando seposito; / poi,
polmo / per la forga del dardo che se vibra: / und'eo mi
ii-180: ahi! non mi toccate: che mi volete rinnovar le piaghe? mi
? mi ci si è fatta una polmonaia che non ci posso sentir né men la
animale, poche ore doppo il cibo, che nella vena cava e destro ventricolo del
ventricolo o la vena pulmonare e mostrassi che il sangue colà portato è un corpo tutto
per quanto mostra il senso, a quello che stilla dall'arterie delle braccia o piedi
piedi, con tutto ciò son certo che queste cose 'moverent nauseam'. a. cocchi
cocchi, 4-1-169: si può conietturare che la natura ed essenza di questo male
e nella persona. si sapeva infatti che, per una malattia polmonare, era stato
febbre..., la 'spagnola', che per gusto d'interrorirsi anche con le
attaglia pienamente al personaggio. -ant. che serve per curare le affezioni dei polmoni
quei depositi, nutrì quella rigogliosa vegetazione che produsse i letti di carbon fossile, nello
di carbon fossile, nello stesso tempo che non permetteva lo sviluppo degli animali polmonari
grazie alla quale il sangue venoso, che attraverso le vene cave affluisce all'atrio
. citolini, 188: l'erbe che nascono sopra altre erbe o sopra arbori
macchiata d'alcuni punti, di modo che si rassembra a un polmone umano: e
soderini, iv-174: a molti più che assai mali dei cavalli e dei buoi porge
più galee, volgarmente chiamate pulmonare, che abbiano a servir per ospitali. vocabolario
.]: pulmonara è la galea che serve per infermaria,... e
: 'polmonaria': quella nave o galea che, vecchia, di scarto e non più
vita nostra, padre mio semplice, che libro è questo cavato dall'eredità del
cavato dall'eredità del medesimo policiano, che v'hanno detto mi doveva essere portato
o i miracoli d'anticristo o polmonate che sien date a chi le merita?
cui la chiocciola e la lumaca) che respirano l'aria atmosferica mediante il sacco
sacco polmonare (il quale non è altro che la cavità del mantello priva di branchia
calvino, 7-87: i primi vertebrati che nel carbonifero lasciarono la vita aquatica per
polmonato2, agg. ant. scherz. che respira a fatica, bolso per la
lo scambio gassoso fra l'aria (che cede ossigeno) e il sangue (che
che cede ossigeno) e il sangue (che cede anidride carbonica e vapore acqueo)
uno membro interiore del corpo umano, che sempre batte e fa vento al cuore
volta [morgante] menava frugoni, / che si sentien le corazze sfondare, /
, come l'uomo e tutti quelli che hanno il polmone. bruno, 3-112:
, 1-193: ne'cadaveri di quei che hanno corrotti o laceri i polmoni s'
gialliccia et ora tinta di rosso, che per lo più riempie la
è porzione della linfa e chilo, che di continuo, mediante il destro ventricolo
esattamente in quelle minime reti de'vasi che circondano li lobetti del polmone, mediante
. targioni tozzetti, 5-85: crederei che vi fosse una grande adesione del polmone
scende / quest'etere vivace, / che gli egri spirti accende. g. visconti
stentatamente i polmoni sfibrati, per pur persuadersi che la morte gli stava ancora da lunge
carducci, iii-3-42: ne la tabe che da gli avi nacque / e strugge a
polmon / vive la colpa d'una rea che piacque / adultera latina al biondo otton
voce. boccaccio, vili-1-136: il che avviene [tesser fioco]..
, iii-152: si trovano certi polmoni che, fecciosi spumeggiando, son così ventosi che
che, fecciosi spumeggiando, son così ventosi che in vece di portar respiro al cuore
, il corpo membranoso, il muscolo che serve ad inghiottire e tante altre parti
algarotti, 5-vili: ho schivato più che ho potuto quegl'intralciati e lunghi periodi
del rosso, 191-10: plance lo cor che 'l risico conosse / e lo polmone
, accusa or gli sleali / laudator che il serrato chiavistello / ed il pavoneggiante
un'antica ed errata opinione medica, che attribuiva al polmone la funzione di digerire
poco pratico nella notomia, insegnò nel timeo che i polmoni sono il ricettacolo delle bevande
: supposto organo respiratorio degli insetti (che in realtà respirano attraverso una rete di
puzza di polmone di vacca bollito che c'era nell'osteria di verduno,
4. figur. tutto ciò che consente uno sfogo, un recupero,
la via todluc-maiteb è l'unico polmone che rimanga alla eritrea per respirare commercialmente.
regione s'imbeve tutta d'un fuoco che dirama e serpeggia attraverso un immenso sistema
. pulmonara]: pulmonara è la galea che serve per infermaria,...
la mia mala ventura ha così voluto che io spendessi i miei danari in un polmone
polmone d'acciaio: respiratore automatico esterno che accoglie tutto il corpo del paziente (
variabile, atto a contenere un fluido che può immagazzinare o distribuire nel circuito a
rigide, sia per mezzo di pareti elastiche che, deformandosi, variano il volume fra
, 197: molte hanno la medesima natura che quegli che paiono sterpi, come sono
molte hanno la medesima natura che quegli che paiono sterpi, come sono olotiri, polmoni
, tanto fecero a forza di polmone che vi accesero il fuoco. -a pieni
ragione, il 'mal del secolo', che era neltaria. pratesi, 1-63:
di sommo scontento, per gl'impacci che accompagnano la pregnezza, quantunque poi dall'
anatema del signore / tempo è ormai che qui risuoni. -dare riposo ai
rise il duca a tal dir, si che i polmoni / parea ch'egli volesse
di regola per quel rimasuglio di vita che possono promettergli i suoi polmoncelli.
[la sua morte] di polmonea, che l'ha spedito in pochi dì.
cantù, 3-312: son appena 40 anni che le febbri si troncano col chinino.
troncano col chinino. e minor tempo che si sa garantire le mandre dalla polmonea
poltroneggianti, è un morbo così generico che si specifica in ogni condizione di viventi
rosse; l'origine di queste è che sono innestate in sul moro. dominichi
. malpighi, 1-236: il dire che in molti si fa prima la pleuritide
un voler far lo astrologo, essendo che questi confusi e quasi communi hanno li
il dì 9 dello scorso dicembre dalla influenza che corre ora in napoli e..
corre ora in napoli e... che pareva volesse degenerare in pulmonia. settembrini
: 'polmonia': male del polmone, che per ordinario si prende per la tisi,
poltroneggianti, è un morbo così generico che si specifica in ogni condizione di viventi
terapie efficacissime); l'infiammazione polmonare che caratterizza la polmonite è causata per lo
producendo così una riduzione della funzionalità respiratoria che, se troppo grave ed estesa,
dallo pneumococco { polmonite primitiva pneumococcica, che è una delle forme più comuni) o
eccoli qua, ignudi! ignudi! che barbarie, con questo freddo! far
sbiaditi, / i sudici panciotti / che v'ammassate addosso / per la paura delle
con l'asiatica e la polmonite doppia, che per poco non andavo all'altro mondo
i poli della sfera sono i due punti che finiscono l'asse delta, sopra i
i quai punti si muove la sfera senza che essi punto si muovino. bruno,
d'un punto polare de la terra, che, per il dritto di qualche meridiano
toma in mente ora un lontano giuoco che si faceva da ragazzi con un cerchio
., ii-iii-13: è da sapere che ciascuno cielo di sotto al cristallino ha due
uno cerchio equalmente distante da quelli, che massimamente giri. di questi due poli
tra 'poh del mondo / galassia sì che fa dubbiar ben saggi. cecco d'
nome chiamata 'polo'o 'poli', per ciò che sono due. tolosani, 1-1-15:
cerchi entro si pone / uno axis che nel cielo è immaginario: / duo termin
termin tien per opposizione, / e che passi pel centro è necessario. /
lucidissima, tanto vicina al brumale polo che non asconde di sopra aha cognicione d'
.. sono tutte le variazioni de'giorni che possono aha mità deha terra occorrere,
la calamita, procederà in quehe caiamite che sono cavate dalle miniere che sono dah'equinozziale
quehe caiamite che sono cavate dalle miniere che sono dah'equinozziale verso il polo artico
antartico averanno più virtù nehe parti australi che non nehe settentrionali. galileo, 3-3-21
quali uno appare a noi sempre, che è verso tramontana e domandasi polo settentrionale
dov'è segnato l'equinozziale d'un moto che s'appeha trepidazione, perché nessun calore
già... dah'haheio, che co'poh di quel suo terrestre nocciolo
deha calamità come deha emissione di quel vapore che forma le aurore boreali. g.
chi non sa, presso al polo, che la steha / d'arturo in picciol
, 8-i-446: il signore è queho che ha fatto l'arturo, cioè quel punto
[oviedo], cii-v-405: la steha che noi vediamo è mobile e non fissa
è mobile e non fissa, cioè che d'intorno al vero polo si move
si move: poiché stando le stehe che chiamano le guardie (deh'istessa tramontana
/ zoofite animossi, anco la pietra / che volge l'ago al polo. guerrazzi
ma... a mano a mano che la vibrazione va cessando ritorna dove la
non copre e scolora / quel vessillo che piantaste e che là solo, / aha
scolora / quel vessillo che piantaste e che là solo, / aha deriva, forse
, la città più vicina al polo che ci sia al mondo. -per
verno / co'i venti tanto adversi che dal poi soffiano / navigar cerchi?
vicino al polo /... avien che 'l verno fiumi agghiacci e indure.
freddi del polo. orioni, x-14-48: che cosa vi era al polo? dei
due zone dell'involucro di un pallone che formano la sua calotta superiore e queha
la persona o il concetto o l'idea che 10 incarna); obiettivo, meta
il vecchio, i-7-2: lume, che 'n questo tenebroso orrore / fosti scorta
lasso, come rimango? e di che vivo? / chi ne guida qua giù
minore, ma il polo artico è queho che sempre apparisce nel nostro emispero, e
: avverto... quei bravi giovani che si tratterrebbe di perseguirmi non a roma
notte e 'l nostro tanto basso, / che non surgea fuor del marin suolo.
e 'l duca mio: « figliuol, che là sù guarde? ». / e
: « a quehe tre facehe / di che 'l polo di qua tutto quanto arde
boccaccio, 1-ii-376: sentendo cantar filomena / che si fa lieta del morto tereo,
giove d'ogni grazia piena, / che lavoro sì beho e grande feo.
il tuo simulacro [o fortuna], che in capo avea il polo e nell'
: di naviganti audace stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e
polo. alamanni, 7-i-107: una beltà che ogni beltade eccede, /..
ogni beltade eccede, /... che questo incende e l'altro polo.
altro polo. guarini, 456: che brami, ardita musa? / se di
e l'altro. tomielli, 480: che nome è questo, che infiamma e
480: che nome è questo, che infiamma e innamora / l'un polo e
orationem meam', / per quella carità che 'l tuo figliuolo / mandar te mosse
ad più levato stuolo / dell'alme che si purgan per salire / ad le
disciolto / per man celeste, sì che 'l divin polo, / che va
, sì che 'l divin polo, / che va sopra le stelle altero e solo
. marino, 5-32: oso di dir che più felice sei / di quel che
che più felice sei / di quel che piacque al gran rettor del polo.
: l'alto voler di dio, prima che tali / spiegasse il tempo a infaticabil
tanto onor mi concedesse il polo / che d'esseme il trombetta avessi il vanto
tu, spirito eterno, e tu che emunte / le antiche visioni e vedi e
una forza così stupenda e finora, che si sappia, così inaudita che leva un
finora, che si sappia, così inaudita che leva un peso di ferro di settanta
iii-3-296: opposta s'incontra la corrente / che da'due poli move. g.
, il polo negativo: per indicare che una persona o un gruppo o un'ideologia
7-548: polo significa appresso i greci quello che appresso i latini 'vertex', e noi
. 11. figur. ciò che si pone come aspetto o momento contrastante
due poli, l'uno inesteso, che è il principio; l'altro esteso,
è il principio; l'altro esteso, che è il termine. d \ azeglio
4-2-413: ogni facoltà non è altro che un polo, cioè un opposto nato
: qui ci è dato riattaccare un filo che avevamo lasciato cadere nel trattare del sentimento
, nonché del rincrescimento, per ciò che era capitato. 12. principio
sono per brevemente mostrarvi... che saranno due poli su'quali sarà fondato il
granduca a vienna e in maremma, che erano i due poli della sua politica
persona di spicco in un insieme (che può diventare, pertanto, un punto di
, / sono albergo di doe stelle / che del mondo saran poli, / perché
poli, / perché portan dui figlioli / che d'italia fien salute. groto,
del figliuolo / son l'almo umor che fertile ti rende, / e tu
1-157: mi fermarò ne'due poeti che sono i poli della poesia eroica toscana,
da'colpi del portogallo e della catalogna, che come poli di questa macchina minacciavano volerla
il mal della virtù sta nel cervello / che per troppo girare ha guasto i poli
gran piastrello: / io temo assai che tutto non si scoli. magalotti, 23-157
anima... può tanto nel corpo che a lei appartiene il governo di tutte
momento. tarchetti, 6-ii-399: forse che se noi rimanessimo qui, seduti a questa
intermedi questi due grandi poli del piacere che sono il pranzo e la cena, non
per questo un rappresentante del popolo, che possa solo proporre e negare una legge
proporre e negare una legge, secondo che trova o non il vantaggio di quello
il terzo moto si prende da quel che par che l'ottava sfera, secondo l'
moto si prende da quel che par che l'ottava sfera, secondo l'ordine de'
poh del zodiaco si muove sì tardi che in duecento anni non si muove più
larghezza della regione, per una stella che non tramonti mai in tal punto.
: latitudine... non è altro che l'arco del meridiano intrapreso tra il
bartoli, 2-2-199: questa, qual che ne sia la cagione, è proprietà
qual modo il polo politico, ciò che i latini chiamavan l''imperium'e i
forze. 22. matem. punto che gode di particolari proprietà in relazione con
mandi a pregar quella vecchia sua ospita che si contenti d'introdurmi simili e semel
capo scemo / il più ardito garzon che di sua etade / fosse da un polo
più picciolo, il più corto / che nacque mai da l'uno a l'altro
questi sassi e queste zolle, / che fien lodate e chiare eternamente / dall'uno
7-23: sono ormai più di quarantanni che questo giuoco di luci dura, s'allarga
.. da quella fantasia passionalmente arguta che sbalza da un polo all'altro dei
chiaro per lei saresti stato allora / che del serto fulgea, di ch'ella è
è fatai. passò stagione; / che nullo di tal madre oggi s'ono
. carducci, ii-9-175: mi pareva che le stazioni fossero distanti l'una dall'
bruno, 3-162: non è raggione che ne faccia dir più tosto trepidar il
sua voce, e l'asse, / che sostien la gran machina, si torse.
assediata da un giovane giocatore di 'polo'che le faceva montare i suoi cavalli deliziosi
corse ippiche e dalle gare di polo, che sono l'ultima parola dell'eleganza.
. = dall'ingl. polo, che è dal tibetano pulu 'palla'; il
. xix da alcuni ufficiali inglesi, che lo avevano appreso nel punjab.
d. e. i. (che l'attesta nel 1931). polodia
. insieme dei caratteri e degli aspetti che qualificano e contraddistinguono chi è polacco,
la mentalità, il temperamento o ciò che è tipico della polonia, delle sue
witold gombrowicz fu uno di quei polacchi che, trapiantatosi lontano dalla patria, nutrì
patria, nutrì la propria polonesità di stimoli che ribadirono, insieme, il suo essere
polonia, patria di m. curie, che lo scoprì nel 1898. polemizzare
274: le parole, prima che giungessero all'altra riva...,
vi restavano ghiacciate e prese di modo che quei poloni, che sapeano il costume,
prese di modo che quei poloni, che sapeano il costume, presero per partito
guicciardini, iv-45: si risolveva essere necessario che... cesare, accompagnato dalla
femmine / ridinne i canti amari, / che di lor vene tingono / i supplicati
, lii-14-346: oltre le proprie forze, che unite sariano molto considerabili,..
l'aria assai nel corpo vagli / che penetrabil sia lieve e poioso, / assai
vero nocciolo del lavoro è nell'atto che si svolge nel campo dei polovesi, l'
attribuito a petrarca, xlvii-202: ben che cener già sian le polpe e tosse /
occhi miei. boccaccio, iv-121: priego che... gli agognanti cani.
agognanti cani..., poi che consumate avranno le molli polpe, delle
or chi potrebbe racontare i colpi / che si davan pel campo e riceviensi,
[oviedo], cii-v-817: dicevano che... toglievano le polpe delle braccie
non lo aveva così prima; e dicemi che questo medico gliel'ha cavato d'una
anni diventata sì estremamente magra e macilenta che non avea polpe nelle membra ma le
signora presentava una tal superficie di polpe che a trarla fuori dalla carrozza ci volevano delle
ci volevano delle braccia ben altrimenti vigorose che non fossero quelle del suo attillato cavaliere
, i-796: per una bella donna che vediamo tutta e che tu e io,
per una bella donna che vediamo tutta e che tu e io, ognuno come può
consumato sì tossa e la polpa / che morte al petto m'ha posto la
da ferrara, 151: quella cruda, che traverse e fosse / dinanzi ai mie'
tanto al presente me batte e disdegna / che me son rotte polpe, nervi e
con le polpe / a la legge sommisi che m'aitasse / con costumi d'agnello
: 'abscide a servo voluntatem ream', / che per forza mi mena / in tormenti
giurò al sommo sir farlo pentire / e che ne senta fin tossa e la polpa
le medole e polpe, / tal che di me non resta parte intera. r
ma iddio. e però doverestì credere quello che io ti dico. b. pino
alla condizione umana (con tutto ciò che di imperfetto, corrotto, caduco essa
fui d'ossa e di polpe / che la madre mi diè, l'opere mie
pagliaresi, xliii-67: d primier omo che sia polpa / peccò e tutto ruppe e
vena. beccuti, i-253: altro che nervi e polpe esso non diede / a
42: io non sono però uomo che non abbia ossa, polpe e sangue,
polpe ed ossa / (assai più ossa che polpe), / commisi anch'io
grossa. pascoli, ii-369: fin che si è forma d'ossa e di
può, volendo, varcare; ma poi che si è ombra e putredine, quest'
, in polpa / d'uomo, che pur ti prega, / ama più la
sua colpa /... / che il sol della tua morte. landolfi,
] loro della prima colpa, / che c'infettò lo spirito e la polpa.
. carducci, iii-18-345: cianciatorelli fiorentineschi che ci han fracido seccato e stufato tutti
espressione di valore aggett. in polpe, che designa chi indossa la calza, di
scoperta dal pantalone corto al ginocchio, che è accessorio caratteristico della livrea).
fiaschi, xcii-i-237: il modo poi che dee tenir il cavaliero in aiutar il
melosio, 1-336: queste polpe, che se ne stanno sempre oziose dietro le
le gambe, perché non metterle davanti, che almeno ci difenderebbono dalle stincate? c
il corpo suo era dei più ben fatti che si vedessero mai: diritto in sulla
con certe polpe di gamba nerborute e che verso alla caviglia si assottigliavano, ma
le stiravano sulle gambiere, di guisa che facean gli stinchi ben affusati e le polpe
amicis, xi-203: la prima cosa che mi diede nell'occhio furon le polpe colossali
furon le polpe colossali di certi preti che passavan tra la folla. bacchelli,
maggiordomi in polpe. -parte dello stivale che copre il polpaccio. carena, 2-17
deve essere scantonata e tonda in foggia che sta la polpa di un dito. campania
dito. campania, 6-67: talor che il pollice accostai / de tesausta siringa
foro stretto, / sì forte si attaccò che invan tentai / ritrar dal foro il
nervoso. cesarotti, 1-xvii-195: il che suppone egli potersi attribuire all'attività d'
attività d'un sottilissimo e fugacissimo veleno che spiccatosi dalla ferita s'inalzi per la cellulosa
esso veleno ha una simpatia del paro funesta che inesplicabile. o. con
1-34 (i-426): temeva sempre gandino che zanina non si morisse di fame e
, 1-13-50: le polpe del biscion che nel mar rosso / guarda la preziosa margherita
.. particolarmente d'ostriche così grandi che ve ne ha taluna con mezza libra di
amalgamarsi al fresco per tre giorni, e che comprende i seguenti ingredienti: prosciutto,
. leopardi, 209: qual nume ordinò che presedesse / all'equilibrio generai de'mondi
larghi o se più tondi / fosser che non dovean topi o ranocchi / per
266: in quella parte del nuovo mondo che si chiama continente, vi sono alcune
alcune pernici con due polpe così riguardevoli che facilmente si discemono dagli altri e tanto
si discemono dagli altri e tanto grandi che un buon mangiatore non può devorame una
fatta dalla natura, acciocché 'l seme, che cade in terra, sia letaminato da
: trovarono altresì zucche e certe frutta che parean pigne verdi come le nostre, benché
d'annunzio, iv-1-206: sorride dalla bocca che si schiude come un fiore perlifero;
: il suo viso era davvero più colore che linea, con troppe ondulazioni di piani
è utile a chi avesse bevuto quel veleno che si dimanda efemera. erbolario volgare,
possibilmente di quello venuto dal sudan, che è maturo e nero e facendolo bollire
i-155: la polpa negli arbori è quello che negli animali il muscolo e chi l'
s'erano mutate in un calcare color carnicino che luccicava di sottili aghi di quarzo.
guardarsi intorno, per aspirare il penetrante odore che dà la polpa del legno.
: la terra qui sì grassa / che le grandi ossa sue curve e sì dure
ii-323: gli altri [ulivi], che avevan patito di troppo il ghiaccio,
il podere più bello della contrada, che aveva la luce e l'acqua in
l'acqua in casa, il podere che era una polpa di terra, buona
mezzanotte, 129: sareste dieci savi animosi che rimettereste il cervello a questa popolazione senza
di due idee alquanto diverse, secondo che si alluda a chi s'ingegni a
trovare in una data sostanza qualche elemento che le sia affatto estraneo (un pelo
lingua. verdinois, 19: trovò che i miei personaggi erano imprecisi, nebulosi
vi son dei burattini. -ciò che funge da parte complementare e addirittura integrante
integrante alla completezza di un'esposizione (che potrebbe altrimenti apparire troppo concisa e sommaria
: quanti mostra pietosi un finto zelo / che sotto ovina pelle han cuor di volpe
: il mio vasto cuore affamato / che un tempo abbaiava alla luna / come un
della sua generazione riguardo ai figlioli era che essi nascessero per esser la consolazione dei
e così penetrata nella polpa della vita che oramai qualunque artificio tornava spontaneo. r
non resta in lui [appiani] che la polpa, la sostanza delle cose,
allappa / polpa e suco della vita che conduco. -compagine. serdini
. bigiaretti, 8-228: del film che aveva veduto... andrea mordeva
parole della loro polpa e non lascia che la buccia. volponi, 4-116:
un suono, un'immagine, un pensiero che provoca una sensazione di dolcezza voluttuosa.
/ e neroverde il dorso dei monti che inciela, / azzurra la cresta di roccia
inciela, / azzurra la cresta di roccia che addenta le polpe serene / e bianca
le polpe serene / e bianca l'onda che inaffia le anime sulla via ferrata.
stasera il mondo è un dolce frutto / che si dora al suo ramo appeso:
18. abbondante, ricco materiale che serve di base a ulteriori elaborazioni.
mescolò per tal guisa alla natia polpa gallese che ne vennero frutti di strano e gradito
un domenicano o un socialista è bene che ci sia nella nazione e dà un certo
lettera, ma uno spirito grosso, che aggiunge pienezza e quasi polpa alla lettera che
che aggiunge pienezza e quasi polpa alla lettera che ella accompagna. 21.
e'lo'viene a le mani uno che abbi un pocolino di polpa, elli non
pocolino di polpa, elli non vorrebbero che morisseno per nulla: anco gli fanno buonissima
avere le polpe: contentarsi di ciò che resta, non potendo avere il meglio
letterato è reo di minor colpe / che non son gli altri, perché si contenta
carne e in polpa, com'io, che la maladetta [invidia] fusse così
buzzi, 60: lo sguardo obliquo lungo che ne resta / vibra in polpa al
con le gravi colpe, / secondo che lo cielo mi dimostra, / conducerawi nelle
ch'era gano; / e disse che di corte era sbandito, / e dava
a rinaldo le colpe, / e che pel mondo alcun tempo era gito / per
quegli [mercanti] vi sono stati che la mercatantia e 'l navuio e le
). rosa, 154: piuttosto che seguir sì rei consigli, / per la
scoperte. marmitta, 152: ecco che poco dianzi il tuo sì caro / e
, ben ch'io seria degno / che non me remanesse osso né polpa.
non men per te, antino, che per te, lucilla, sì che,
, che per te, lucilla, sì che, ossa de le mie ossa e
polpa e nervo / sprezzar, pur che di te faccia la voglia / contra chi
, canz., 80: nel foco che t'arde ora vedo un giacio,
arde ora vedo un giacio, / che te farà tremar tosse e la polpa,
si dolevano del fatto suo e si querelavano che le erano uscite fuori delle polpe,
le erano uscite fuori delle polpe, mentre che tu avevi predetto loro la vicina salute
. sestini, 189: non fia che il sapiente unqua m'incolpe / perché
adorai l'autor della natura, / colui che mi vestì d'ossa e di polpe
l'asfalto guerriero, polpone e cicce che bisognava chiamarle 'maschie'e mavortine anche loro
fibre vitali dalla linfa e dal polpaccio che le riempie. = lat.
polpe, razze, pescecane e altri che sono cibi per galeotti. =
buti, 1-493: aggiugne [dante] che amendu'le piante ch'erano di fuori
vestito del più lungo giubbone di peluzzo che abbia mai combattuto coi polpacci d'un
bucate. pirandello, 8-472: notò che la pelle di quel polpaccio era d'un
polpaccio era d'un bianco smorto e che su quella pelle s'arricciolava qua e là
105: io pensavo alcibiade monello, / che in altro tempo e più gentil contrada
sciami, trionfano le giovani americane, che portano il gonnellino corto mostrando solidi polpacci
fascie erano buone a procurar congelamenti più che a tener caldi i polpacci. stuparich
, fino ai polpacci: per indicare che l'estremità di un vestito 0 di
.. una marsina a tagliere, che gli arrivava con le falde ai polpacci.
dito grosso della mano corrispondente al dente che duole. d'annunzio, iv-2-895: in
carte concernenti un affare si dice familiarmente che è un bel polpacciuolo. =
promette di dargli tutti e quattro, che saran polpaccioni di otto o novecento pagine
articolo da esportare. ce ne sono che traboccano, polpacciute e nude dalle calzettine
, / polpacciuto: / ipogastro, che il nativo / sangue trae da nobil rivo
: né 'l polpacciuto barbaro tocai, / che tinge 'l labbro e non disseta mai
. fase della preparazione della nitrocellulosa, che viene ridotta in fibre minutissime per mezzo
dei piedi, ricca di terminazioni nervose che le conferiscono notevole sensibilità tattile, e
e mostrando di acconciare il bolognino, che gli era messo innanzi, lo toccava
uno paramento ora l'altro, infino che rimase in una cioppa ch'avea: e
. galileo, 3-4-335: quella sensazione che noi diciamo tatto..., sebben
occupa tutto il corpo, tuttavia pare che principalmente risegga nelle palme delle mani,
7-136: l'altra [essenza], che è più gialla e più chiara e
ha per appunto quell'istesso stessissimo odore che rimane su * polpastrelli delle dita confricate
parea di essere liberato da una macina che mi stesse in sul capo. pratesi,
la vecchia maestra di scuola, quella che m'insegnò l'abbaco e il sillabario e
ed un'ala? ci sono tanti che aspettano! 3. locuz.
croce, ii-5-243: un oggetto tangibile, che sia incoloro e inodoro, che si
, che sia incoloro e inodoro, che si tocchi ad occhi chiusi e a nari
turate, l'oggetto di un uomo che si faccia tutto polpastrelli...
sua notazione cronometrica del passo saltarellato, che artisticamente polpato formerebbe poi un magnifico fregio
montale, 7-80: il mercante aleppino pensava che una polpéssa (non un polpo maschio
, potesse persuadere l'uomo della legge che la grande cucina classica sapeva infischiarsi dei
domenica cenai in casa daniello con bronzino che fu alle polpette. citolini, 504:
: mangiar mi voglio una di quelle polpette che dentro la tascoccia riposi. landò,
montino da cesenna picicaiuolo fu il primo che mangiasse polpette nel schidone, entroponendovi lardo
avventori. foscolo, ii-427: accorrete, che annego, / parenti cavalieri, /
, vi prego / per le polpette che mangiaste ieri. manzoni, pr. sp
vi porterò un piatto di polpette, che le simili non le avete mai mangiate
costolette dall'osso appiccicato, il burro che serve tre volte, gli avanzi di
tre volte, gli avanzi di carne che formano l'infarcitura del timballo, il
timballo, il lesso di quattro giorni che diventa polpetta in umido. saba,
, 3-72: le polpette al pomodoro, che né tu né io assaggeremo più a
. ungaretti, xi-95: nelle strade che hanno meglio conservato il loro carattere,
piene di botteghe, con le insegne che pendono da un'asta orizzontale sulla testa
polpette d'aglio, menta e fave, che friggono. pratolini, 3-9: sulle
di legno. cibo ghiottissimo ed indigestissimo, che si prepara dai marinai stessi.
2. pezzo di cibo avvelenato che si getta ai cani o ad animali
. sciascia, 8-14: tu sai di che cosa sono capaci certuni: la polpetta
e tira e tira, tra i preti che volevan la polpetta grossa e il sor
la polpetta grossa e il sor tognino che odia i preti, fu quasi una
: un signore di mia conoscenza, che ha sempre la 'ramanzina'in bocca,
già intoscanito fino alle midolle, sapevo che in toscana una sgridata forte, un gran
e polpettone. ridevo senza paura pensando che il paedagogus paedagogorum avea voluto dare a
dare a me una polpetta, e che ora io gliela mettevo calda tra nappa
. sebastiano dovette lasciarsi ammirare da colui che dava in grandi e soffocate risate.
: cosa o persona di più, che, a levarla, non guasta.
tocchino una sorella, mi tocchino, che li riduco in polpette per dar da
, 5-206: -ricordati del proverbio: cane che va dietro a più d'un padrone
e far la strada a dieci polpettine che danno buon bere. tanara, 76:
frugava in dispensa per scovare qualche cosetta che potesse servire a stuzzicare i denti nell'
e tartufali, formandone più polpettini, che il pasticcio venghi pieno. -acer.
. nell'industria dell'abbigliamento, operaio che manipola e appallottola il pelo, che,
che manipola e appallottola il pelo, che, tagliato dalle pelli di vari animali
delle ricette, con ingredienti diversi, che si serve calda o fredda,
rammento con strana precisione, tuttavia, che cosa mangiammo quella sera:..
già intoscanito fino alle midolle, sapevo che in toscana una sgridata forte, un gran
stata estratta, enfiata in carte più che imbottita pagnottella in salumi: un portafogli marcio
senza pinne e conchiglia, di colore che passa dal grigio al bruno, al
colore diritto per paura secondo la tinta che l'è più presso. e questo medesimo
-. i pesci immondi son quelli che non hanno scaglie, come il pesce
o altri pesci simili al polpo, che si chiamano moscatelli. maestro martino, lxvi1-
sorte di vettovaglia se non pesce polpi che vi trovammo. domenichi [plinio],
aristotele e ateneo,... che non abbia l'inchiostro negro come la seppia
rosso in un fiore quasi pappavero, che si nutrisca de la carne de le
in scoglio / il polpo sforzo, che con cento braccia / avviticchiato sua difesa
cornee; è munito d'otto braccia che possono essere diverse di forma, poste sopra
. caproni, 190: sul mare che pullulava / di polpi teneri, urlava
, 2-155: quest'uomo era briaco polpo che a mala pena si teneva ritto.
] genovesi, così come ancora quelli che si ci portano di puglia,..
mangiarne... son buone quelle che son polpose, di sottile scorza e di
di linfe (un ramo); che ha petali carnosi (un fiore).
... mandavano un profumo così acuto che si spandeva ovunque. gli dissero che
che si spandeva ovunque. gli dissero che si chiamavano magnolie. -fertile
fertilità quasi inesauribile. 2. che ha membra carnose e ben tornite; formoso
vestir tossa di carne polposa e tenera che iscorticarle. ghislanzoni, 18
un corpo spaventosamente fuori di moda, che mi dà un certo disgusto. appare solido
detto all'orecchio, le schiette passioni che mi prendevano quando sgattaiolavo a dar tormento
., alla polposa leggiadria delle ragazze che ci oltrepassavano con la gerla sulle spalle.
ora un ragno o un dentice polposo che si dibatteva a gran colpi di coda nelle
coda nelle maglie. 3. che risulta (o sembra) consistente, morbido
2-68: s'era in quel punto, che l'aria pare più ricca e brillante
, con una analisi accurata, ciò che vi è nelle sue opere di superficiale,
, di accessorio... e ciò che vi è di polposo e sostanzioso.
prodotto questa grandezza (chiara e polposa) che si chiama palazzeschi. 5
la randagia gaiezza del poeta di teatro, che seguita una compagnia comica, e il
pievano di verzaia. 6. che esprime la concretezza materiale degli oggetti (
. rovani, 3-ii-206: né troviamo che... manchi a questa figura
ideologia e la prassi del regime marxista-leninista che si impose in cambogia nel corso degli
sente ne'dossi delle mani e delli piedi che in altra parte molle o polputa.
segneri, i-38: hai tu notato che mal sia la putredine? e mal che
che mal sia la putredine? e mal che nasce dal buono che non è spo
? e mal che nasce dal buono che non è spo. anzi le parti più
più polpute, più pingui son quelle che la producono maggiormente. a. cattaneo
in questo paleare, il bel carnovale che faranno i vermi! chiari, 1-ii-105
in quella parte del corpo più polputa che ognuno intende senza più. imbriani, 6-151
deggionsi comprar buoi novelli, quadrati, che abbiano grandi membra, coma lunghe,
.. torcendo un poco il labbro superiore che aveva grasso e polputo.
, 255: pigliavo solamente li petti, che erano molto polputi e grandi.
polputi e grandi. 2. che ha membra assai carnose, ben tornite,
le zite: / gli è ver che rosso e bianco / ei solleva il sembiante
capo al piè polputa, / giove, che n'è marito, giammai non l'
l'ha veduta. goldoni, ix-837: che vai donna polputa, qualora non vi
stava la polputa e rubiconda sua perpetua che egli accarezzava amorosamente. nievo, 1-681
grandemente stimati... io credo che ciò addivenisse perché, sboccando nel tevere
. altomare, lxxv-62: tempiario distruttore / che aizza le polpute cavalle / in foia
i nostri olivi di varie specie, che ci dànno un frutto più o meno grande
una foglia, un petalo); che ha petali carnosi (un fiore);
adolfo astergi... così profumate che davano alla bocca l'illusione d'un fiore
polputi i bellissimi quattro e sei petali che costituiscono il fiore bianco latte. bonsanti
.. più certe vallate di costa che i piani, o vero certe colline rilevate
.. per la sfoggiata grandezza dei frutti che avanzano in ciò ogni altro rotondo o
pianta d'agrume, fuor dei cedri che sono più grossi di loro: e
intende nei luoghi di terreno grasso e polputo che si dichi loro. tecchi, 15-195
, 15-195: il bel piano tondeggiante, che stava nel secondo podere,..
denso e polputo. 4. che ha grado alcolico elevato e corpo pieno
e bontà, prima vuole essere odorifero e che non sia carico di colore, ma
carico di colore, ma scarico e che sia polputo e pastoso, non dolce
: vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova, volendo
cosa non è il comprendere ond'awenga che ne'luoghi sassosi, asciutti e signoreggianti
: tale era il parlar de l'amico che concluse
m. cecchi, 392: ella, che è bella, giovane / e manierosa
in pippionotti ben polputi e teneri / che l'han cavata da filare e tessere /
come disciplinati dall'ordinanza del pettine sargente che né men un peluzzo fantaccino esce di
un peluzzo fantaccino esce di fila, tanto che sembrano due compagnie di soldati che marcino
tanto che sembrano due compagnie di soldati che marcino a meza luna. -bene imbottito
e giudizi sparsi sui nostri antichi scrittori che fanno intravedere quale polputa e ben colorita
e prosatori italiani. 8. che ha grande valore economico; prezioso.
oh sì ch'io sono, oh sì che tu se'scaltro! / l'abbiam
vago, polputèllo e caro pomo, / che co'be'raggi di vermiglio e d'
. frezzi, i-12-124: parve che cupido mi ferisse / di piombo
; e con quelle due polse / fece che allora non mi dipartisse. s.
tu ài dato la significatone a quegli che ti temeno acciò che fugia dalla faccia
la significatone a quegli che ti temeno acciò che fugia dalla faccia dell'arco. qual
faccia dell'arco. qual è l'arco che nella saetta? e la giusticia che
che nella saetta? e la giusticia che trae le polse. 2.
paolo dell'abbaco, 2-109: diciamo che. lla corda di quello che.
diciamo che. lla corda di quello che. ttu vedi sia io braccia e.
, 2-111: dicie [la regola] che. ttu dèi pigliare la metade dello
metade dello suo arco, cioè di 16 che è 8; ora sì dèi multipricare
e ora serba 58; e dicie che. ttu debbi ora trarre la porxa dello
saetta dello sciemo di 7 1 / 4 che è la metà del diamitro, rimane
del piede, quale esso si sia che loro serve di misura. questa voce,
: battuta di polso, quella battuta che si risente in alcune parti del corpo dal
dossi, 3-133: il lontano rumore, che nel principio dell'amoroso colloquio pareva quello
. v.]: 'polsétto': maniglia che le donne portano a'polsi.
. m. -ci). letter. che produce forza vitale. campailla,
'polsini, solini': due liste di tela che fanno finimento a ciascuna manica della camicia
2-43: anche i ciechi s'erano accorti che lavorava con una batteria di schedari,
col ferro, ora ripassava il polsino, che diventava teso, quasi brillante. staccò
diretto al polso della mano dell'avversario che regge l'arma. = deriv.
1-5: fo tanto greve lor caduta che non si sentiano né mutavano né polzo
nel cuore l'amoroso ardore, per che il polso più forte cominciò a battergli
il polso più forte cominciò a battergli che l'usato. sacchetti, v-72: il
è la prima parte creata, l'ultima che muore: vedilo chiaro, che quando
ultima che muore: vedilo chiaro, che quando l'uomo muore perde il polso
uno apostema venenoso el quale disperde quello che opera attorno li polsi del cuore.
il polso batte nell'istesso modo ne'dormienti che nei vegghianti. d. bartoli,
. bartoli, 1-8-150: presentatosi al re che tutto bogliente e affannato si dibatteva,
male... vedutolo in più pericolo che speranza..., diè a
serve a determinare le più minute variazioni che succedono nel corpo dell'ammalato e a
la solita ricetta, le solite porcherie che non giovavano a nulla. d'annunzio,
le orecchie, pensavo con un'angoscia che mi pareva sempre dovesse esser l'ultima
un agg. o con un'espressione attributiva che ne specifica il luogo di rilevamento (
il suo polso acuto e interpolato, cioè che batta un puoco e si ferma un
si ferma un altro poco, è segno che morirà presto. dalla croce, i-27
medici fatto giudicio dal suo polso vermicolante che corresse pericolo di morire da un'ora all'
sincopi e veementissimi altri sintomi son certo che la causa era uno sconcerto e fissazione
poteste metter l'orecchio a sentir ciò che dice il loro cuore, lo udireste batter
addominale o inferiore, il polso critico che annuncia le evacuazioni per mezzo degli organi
diaframma; agitato o frequente, quello che batte più spesso del solito in un
in un dato tempo; ardente, quello che pare si alzi qual punta per colpire
un intervallo di riposo; breve, quello che non si sente che per una piccola
breve, quello che non si sente che per una piccola estensione; capitale o
estensione; capitale o nasale, quello che indica la fine d'un'irritazione delle
escrezione mucose pel naso; caprizzante quello che pare saltelli; celere, quello nel quale
un po'dure; convulsivo, quello che è irregolarmente frequente, inegualmente duro,
muscolare in convulsione; critico, quello che, dati i segni del polso d'infiammazione
prossimità del sudore; debole, quello che debolmente batte contro le dita; decrescente,
profondo e debole; deficiente, quello che ad ogni istante sembra s'estingua; dicroto
; elevato, quello nel quale sembra che l'arteria si alzi al momento che batte
sembra che l'arteria si alzi al momento che batte; emorroidale, quello che annunzia
momento che batte; emorroidale, quello che annunzia l'apparizione del flusso emorroidale;
del flusso emorroidale; epatico, quello che annunzia l'itterizia; febbrile, quello
frequentissimo e celerissimo; filiforme, quello che desta l'idea di un filo leggiero e
filo leggiero e debolmente vibrante, sì che i suoi movimenti sono appena percettibili;
sono appena percettibili; formicante, quello che, piccolo ed appena sensibile, imita
di una formica; forte, quello che colpisce fortemente contro le dita; grande,
, pieno ed elevato; gutturale, quello che annunzia escrezioni della gola, ossia la
specie di titubanza, d'oppressione, che riesce come dire incompiuto; ossia ch'
ad intervalli ineguali; insensibile, quello che si sente appena; incidente, quello in
qualche pulsazione superflua; intestinale, quello che indica le egestioni alvine, la diarrea
è lento e debole; largo, quello che colpisce il dito per molta estensione in
in larghezza, e nel quale pare che l'arteria sia di maggior calibro che nello
che l'arteria sia di maggior calibro che nello stato naturale; lento, quello
nello stato naturale; lento, quello che ritorna lentamente a farsi sentire al sito
al sito stesso; libero, quello che ha frequenza e celerità normali; lungo
e celerità normali; lungo, quello che batte contro il dito per grande estensione
estensione in lunghezza; molle, quello che cade sotto il dito; nervoso,
movimento delle onde; organico, quello che indica l'organo affetto, o l'organo
strette e deboli; quasi lo stesso che vuoto, ma con questo divario,
vuoto, ma con questo divario, che nel polso vuoto pare che l'arteria non
divario, che nel polso vuoto pare che l'arteria non posseda abbastanza sangue,
minor diametro del consueto; pieno, quello che fa nascere l'idea di pienezza dell'
vivo e frequente; profondo, quello che non si sente che con pena,
; profondo, quello che non si sente che con pena, calcando fortemente u dito
calcando fortemente u dito; raro, quello che batte meno del solito in un
ed un po'duro; serrino, quello che batte ora fortemente, ora debolmente,
il polso piccolo e duro, cioè quello che il dito risente per piccola estensione in
estremità; vacuo o vuoto, quello che fa nascere l'idea della vacuità dell'arteria
vacuità dell'arteria; vermicolare, quello che imita i movimenti d'un verme; vibrante
, quello nel quale l'arteria sembra che vibri come la corda d'uno strumento
da tutti i veleni tolti per bocca che non sieno corrosivi. de mori, 168
e le polsora, e tanto fecero che aulimento fue risentito. storia d'una donna
loco più alto delle parti del fronte che termina coi capelli. monti, 20-482
. studio analitico delle pulsazioni sanguigne, che costituiva un'importante branca della medicina antica
e di opera, verranno tutte le poesie che di medicina si sono fatte e di
sono fatte e di certe specie sue, che sono antidoti, teriaca, alessifarmaca,
lo core cominciò a tremare sì fortemente che apparia ne li menimi polsi orribilmente.
cor mi si comincia uno tremoto, / che fa de'polsi l'anima partire.
quanto di quella lupa sia impaurito, dicendo che li fa tremar le vene, per
il sangue, e li polsi, che sono luogo nel corpo umano dove si comprende
poi per tal modo ferito senz'arme / che sbigotì ciascun mio polso e vena.
polso e niuna vena in tutta me, che non vi renda mille grazie di sì
grazie di sì chiaro segno datomi dell'amore che mi portate. ariosto, 42-28:
se miglior vita mena / il fratei suo che non ha polso o nerbo,
o nerbo, / osso o medolla che non senta caldo / de le fiamme
parabosco, 3-32: -misere noi! mo che sventura è questa? / -egli non
niuno di sì rozzo animo o sì freddo che non si senta commuovere e riscaldare tutte
i polsi, empire l'anima sifattamente che le paia di certo di stare tra gli
nel ricordare! cantoni, 163: ora che il fermo proposito ha aggiunto un po'
coraggio al mio cuore, ora sei tu che mi tormenti, tu che mi vuoi
sei tu che mi tormenti, tu che mi vuoi bene! faldella, i-5-300:
giamboni, 8-i-245: si vogliono iscegfiere buoi che sieno giovani e che abbiano tutte le
vogliono iscegfiere buoi che sieno giovani e che abbiano tutte le membra belle,..
, corte., ii-102: credete che almeno qualche momento di quando in quando
? giraud, 2-475: è da ridere che, mentre la signora adelaide calcola a
adelaide calcola a battute di polso il tempo che il marito è lontano, guardi il
l'alto dolore /... / che, perdendo nel viso ogni colore /
/ e dicendo: ah fortuna a che mi mena! / cadde, com'uom
mi mena! / cadde, com'uom che in un momento more, / su
. carlo da sezze, ii-448: risposero che la signora stava morendo e che già
risposero che la signora stava morendo e che già era spedita e senza polzo.
mendozza,... combattendo più che animosamente, fu ferito nella testa d'un
. 2. parte dell'avambraccio che costituisce l'articolazione della mano, formata
con qualche timore ad incontrarlo e par che gli tremi la spada su 'l polso.
. bellini, 5-1-162: quella parte che noi chiamiamo polso della mano si chiama
mano si chiama carpo; l'altra che seguita fino al cominciar delle dita si
affannato dal sole ed incalzato dal sonno che non mi regge più né la testa
in una cordicella lunga un po'più che il giro d'un polso ordinario, la
le braccia tirandoti su e giù fin che ti reggono i polsi. pratesi, 5-336
le afferrava i polsi tra la paura che davvero ella si facesse male e la dolcezza
larve. montale, 2-26: penso / che se tu muovi la lancetta al piccolo
tu muovi la lancetta al piccolo / orologio che rechi al polso, tutto / arretrerà
sale e olio commune, se colui che ha la febre se ungerà fi polsi delfi
.. il fermo polso dei prodi che mirano all'inerme petto del loro camerata.
madonna bianda percosse per sì gran forsa che del cavallo la fé cadere.
fr. serafini, 181: mercadanti che adulterate le mercanzie, che guastate i
: mercadanti che adulterate le mercanzie, che guastate i polsi alle bilance, pari ne'
sacchetti, 50: ragù arda ancora che viaggio fanno / que'del paese,
se', toscano; / cerca un poco che polso ha la mano / per parte
membra / una divina vigoria diffuse / che tutta alleggerendo la persona, / alle man
un polso di voce avea, gagliarda, che li dico si sentiva lontano un miglio
xcii-ii-233: sopramani, roversci e stoccate che gli sono a tutto polso tirate,.
,... tagliariano ferrate non che braccia e sbusciariano corsaletti non che umani
non che braccia e sbusciariano corsaletti non che umani petti. giuliani, i-413:
bei brocchetti si mette nelle bruscole, che son legate come quelle dell'olio buono
buono: e si stringe la vite insin che può andare, poi a tutto polso
-da polso, a polso: che si porta assicurato intorno a tale parte
. estremità della manica di un abito, che fa tutt'uno con essa o le
venditti, 1-174: sotto la stelletta / che ti sigilla il polso grigio-verde / l'
. sarpi, vii-25: possiamo dir che il suono sia in potenza del corpo
, come i colori nei corpi colorati; che attuato venga dal polso, come eglino
si traevano la sete / di un vin che non avea polso. j
manca to! / vidi lo confessore che è venuto! / non vide foglio
manni, 2-16: egli non ha dubbio che il sostenimento ed il polso di questa
imperitura e al culto dell'eterna gioia che è il polso della vita universa.
. algarotti, 1-vi-141: basta dire che da carlo xii in qua grossissime somme
mantiene tuttavia il credito dei fondi pubblici, che, per dirla all'inglese, è
principalmente sopra il lavoro della zecca, che il cav. roberto cotton chiama il
della repubblica, si è creduto nel 1786 che l'effettivo in oro e argento non
longobardi e da tutti gli altri barbari che padroneggiarono in diversi tempi l'italia,
li nobili particolari di gravelina eran quelli che, con le loro continuate beneficenze,
. n'avea morti e cacciati tanti che pochi n'avea lasciati che avessono polso o
cacciati tanti che pochi n'avea lasciati che avessono polso o forma d'uomo.
. guicciardini, 13-v-40: non è dubio che se io partissi ora da parma mi
mi verrebbono drieto quanti cictadini ci sono che abbino polso. aretino, 20-294: la
e benché io sia una di quelle che hanno polso, leggi la soprascritta de l'
, li-4-451: orléans non ha polso che sia sufficiente se non ricevesse impulso dal
. manzini, 17-243: valéry ha detto che non occorre mai tanto polso come quando
indefessa. algarotti, 1-vti-123: peccato che la più parte di così belle cose
papini, ii-982: libri -lasciate che mi sfoghi una volta ogni tanto!
asprezza di questa lotta... pare che faccia quasi monde e vergini anche le
forza e vigore ch'aveano le parti che governavano l'isola di cicilia, loro
. frugoni, iii-113: all'or che i re vennero dichiarati senatori da licurgo
oligargico, ancorché fossero di tal polzo che domavano le forze superiori, non perciò
i-intr. (1-iv-22): mi pare che niuna persona, la quale abbia alcun
noi abbiamo, ci sia rim asa altri che noi. s. cavalli, lii-4-315
s. cavalli, lii-4-315: quelli che pur hanno qualche polso sono borghesi,
mercanti, bottegai e quella sorte di gente che chiamano di robba lunga. a.
i-221: l'imperadore tiberio era desiderosissimo che le case nobili in roma si mantenessero
hanno sì buon polso i pubblici spedali che in tempi determinati dell'anno accolgono tutti
voi polso o valore, / poi che pur morir deggio, / udite quel ch'
12. complesso di uomini e mezzi che costituiscono una forza militare. caro
sollevata e son molto desiderosi d'intendere con che polso viene. bisaccioni, 3-38:
verso lansperga il re, ma inteso che vi era di comando il conte graz
conte graz, valoroso soldato, e che la piazza era meglio munita di quel
la piazza era meglio munita di quel che si era creduto, deliberò di prender magior
, i-2-32: poscia il regio squadron, che 'l primo fiore / e 'l maggior
mandò prestamente il conte di san polo, che bene conosceva i luoghi per avervi fatto
qualche polso di francesi sì a piè che a cavallo. cattaneo, iii-4-267: i
ma chi potrebbe dipinger quell'anima, che, avendo naturalmente polsi così gagliardi,
, 1-35: lo guarda il triste artiere che al lavoro si reca / e già
. fazio, iii-7-65: vero è che sempre stette in gran baratta
[firenze] / in fin che fiesol poteo batter polsi; / ma poscia
): veggendo l'abate e 'monaci che per tutto questo egli non si risentiva
.., con consentimento del re, che tutte le donne di corte ad una
ben basso langue, / pur vede ancor che in lui 10 spirto è accolto.
ad ogni visita e per lavare i danari che erano loro dati in mercede e che
che erano loro dati in mercede e che molti con crudele avarizia imponevano esorbitante,
, toccò mille volte il polso agli autori che maneggiaron la penna, scrivendoli. a
scrivendoli. a. cattaneo, i-165: che infermità fu mai questa? uditela e
d'altre cose, forse troveremmo più apparenza che sostanza in quell'àpollo, che all'
apparenza che sostanza in quell'àpollo, che all'improvviso capita in iscena e si
mazzini, 1-668: il nucleo d'arditi che intimò la battaglia credette aver toccato il
e, calcolato una somma di vita che l'iniziativa avrebbe chiamato in azione,
duca a toccare il polso a molti che smoderatamente si sono impinguati. -criticare
. filicaia, 2-1-103: chi fia che gli egri miei confusi affetti / purghi
(con valore aggett.): che ha scarsa energia e capacità. g
combattuti né sovr'altri di minor polso che gli accompagnano. -di polso,
: bene al paragon mostrato avete / che gran gente di polso che vo'siete.
avete / che gran gente di polso che vo'siete. manzoni, pr.
, 1 (24): tutti dicono che il nostro arcivescovo è un sant'uomo
sant'uomo e un uomo di polso e che non ha paura di nessuno. giuliani
giuliani, ii-168: lavora di genio, che è un gusto a vederlo: sotto
ubbidisce, e come! dà più che non puole. e un lavoratore di voglia
uomini 'di polso': noi occupiamo ciò che suol chiamarsi 'una posizione sociale'. cicognani,
, in prefettura, era tutt'altro che ignoto: un industriale di polso, là
polso, gli aveva detto: « e che resti a fare lì dunque? vientene
a fare lì dunque? vientene via che soffochi lì, fra queste beghe di sciocchi
verginesi... videro arrivare quella che conoscevano donna di polso e di gran
tutti li cittadini da qualche cosa, che poterò, si fuggirò e uscirò chi qua
corpo / e di polso maggior, che fanno bene / il fatto lor nelle
, 17-34: la lidia era una fanciulla che sapeva il suo conto, e con
di polso oggidì consentono esservi molti concetti che non provengono dal senso. amari,
nievo, 825: io non voglio dire che non restassero studiosi di polso che avean
dire che non restassero studiosi di polso che avean tempo a tutto; ma la gioventù
prometteva più sorprese e novità di quelle che nelle nazioni ben ordinate concedono ai sudditi
avanti! e non lo dissi io che era di maggior polso? ora che si
io che era di maggior polso? ora che si tiene allo steccato, non si
spaventa, 1-302: correnti mi ha detto che desidererebbe tanto di vederti, e mi
un giornale di gran polso e danari che si vuol fondar qui. -valido artisticamente
). galileo, 3-1-270: credo che sentirete cose di maggior polso. muratori
una venustà non tenue ed è più che mezzanamente bello. verga, 2-292: mio
sta scrivendo un trattato di polso, che farà rumore. calandra, 1-47:
volume la incornicio in un viaggio dantesco che farò. poi seguono tutte le ricerche in
divina è misericordia di polso, nientemeno buona che giusta per non metter baldanza nei peccatori
iii-236: io vorrei... che al cassettino provisionale sostituiste qualche custodia
con una di quelle bussole di chiavi che si comperano fatte, ma con una
una lancia amazò uno degli inimici, che non batté polso. -non sentire
: il dì avanti, la notte in che morì, gli si diede uno sfinimento
, gli si diede uno sfinimento tal che perdé il polso, e pareva a
.. mettendole tal paura e sbigottimento che tutta tremava, perdeva il polso, tanto
tutta tremava, perdeva il polso, tanto che né muoversi potea, né gridare.
inf., 13-63: io son colui che tenni ambo le chiavi / del cor
/ del cor di federigo, e che le volsi, / serrando e diserrando,