aretino, 22-110: circa la perminenzia che ci offerisce il primo grado doppo la
... son sforzata a dire che, s'io avessi curato le grandezze false
al mondo, mi era di più onore che tesser seconda a donna maggiore. idem
sacre. granucci, 1-34: voi vorreste che chi degenerasse dalli avi fosse bandito dal
di essere co 'l nostro luigi anchino più che unico nella perminenza del fare.
: si mette in tavola questo gran teglione che l'occupava tutta « permìo! questa
l'arca di noè. -chiamiamo gente che ci aiuti a finirla. -guarda guarda,
era quella sana, schietta, popolare che dice 'ioboia', ma quella a modino,
a ricciolo, di voce scivolosa, che dice 'permìo', l'italia, insomma,
va a fondo: argomento infallibile, che nell'atto del congelarsi, attesa tutta la
del congelarsi, attesa tutta la mole che s'agghiaccia, se le arroge leggerezza,
credere effetti necessari e forzati dalla convenienza che hanno le loro membra a muoversi a
delle convulsioni o vogliamo dir delle strappate che producono in esse di mano in mano
i bollori, le rarefazioni degli uomini che piglian fuoco. = nome d'
superiore, e soffrire con pazienza quello che non si può sfuggire. =
il piacevole e l'utile per modo che si trasformino insieme. spallanzani, 4-ii-109:
] dei più brillanti colori. quelli che più spiccano sono il giallo d'oro e
idee diverse, talvolta discrepantissime, sono quelle che risplendono distintamente e spiccatamente al nostro intelletto
tu, dio ha messo in cuore che tu per alcuno tempo piuttosto volessi pace
tu per alcuno tempo piuttosto volessi pace che guerra, acciocché non, te ottimo col
epicuro, i cui sentimenti ne insegnano che la materia sia il vacuo infinito e
d. bartoli, 2-1-257: posture che sembrano a capriccio di punti e linee
. permissìbile, agg. disus. che può essere permesso, consentito, tollerato
. p. neri, 1-iv-230: stimerei che l'aggio spontaneo sopra il prezzo legale
riputarsi una infrazione della legge, ma che fosse permissibile. = voce dotta,
permissionàrio, sm. dir. soggetto che fruisce di un'autorizzazione della pubblica amministrazione
politica o giuridica per farlo), che si compia una determinata azione, che accada
che si compia una determinata azione, che accada un dato evento, che si
, che accada un dato evento, che si verifichi una certa situazione. -in
azione, l'evento, la situazione che viene consentita, permessa, tollerata.
falla essere contenta di tutte quelle cose che si fanno intorno a essa e intorno a
): noi crediamo... che d'arbore non caschi foglia senza il
senza il volere e permission di colui che di nulla il tutto creò. segneri
è la pena più proporzionata di queste menti che superbe scuotono il giogo di quella fede
suicidio... fìngon certe divine permissioni che sanno essi soli. bocchelli, 2-xxii-79
autorizzazione. aretino, v-1-634: avenga che ad altri si permetta il vendergliene [
vendergliene [del pane] per tutto e che a essi [i poveri] sia
re. guarini, 1-ii-2-144: le robe che si sbarcano pagan dazio e, per
diritto di permissione è uguale per quello che esercita nel concentrico della città e per quello
nel concentrico della città e per quello che esercita in un borgo isolato.
in seguito all'azione di una volontà che permette o tollera un comportamento che,
volontà che permette o tollera un comportamento che, in sé, sarebbe disdicevole e
in altra maniera, cioè permessivamente, che non ci sia male alcuno nella città
dio, dalla quale permessivamente potete pensare che venga. siri, x-424: il
del re, non concorso all'impresa che permissivamente con lasciarlo [il guisa]
. galluppi, 4-ii-345: nulla accade che non sia o positivamente o permissivamente voluto
. maestro alberto [tommaseo]: che dio, ch'è summamente iusto,
concezione morale (e il comportamento che ne deriva) largamente tollerante nei confronti
nei confronti di azioni o di atteggiamenti che tradizionalmente sono considerati sconvenienti o riprovevoli,
niente, infatti, è più dannoso che alternare capricciosamente severità e permissivismo. =
consumi, della permissività concessa daltalto, che è la vera, la peggiore,
(ant. permessivó), agg. che permette all'uomo di scegliere liberamente le
all'uomo di scegliere liberamente le azioni che vuole compiere; che concede piena libertà di
liberamente le azioni che vuole compiere; che concede piena libertà di determinarsi positivamente o
. piccolomini, 1-363: si concede che per equità si corregga la legge permissiva della
una azzione mala non può avere causa che permissiva nel sommo bene. f. casini
di dio permissiva unì al maggior sacrilegio che fosse mai commesso nel mondo il maggior sacrificio
mai commesso nel mondo il maggior sacrificio che fosse mai fatto a dio. romagnosi,
, 3-36: l'ordine legale, che importa necessariamente la necessità di fare o
permissive. 2. filos. che non reca danno morale; che può
filos. che non reca danno morale; che può essere moralmente tollerato. b
3. norma permissiva: quella che né vieta né impone un certo comportamento
padre, sbaglia: autoritari o permissivi che siano, ai genitori nessuno dirà mai
dirà mai grazie. 6. che consente notevole libertà di comportamento, in
ristoro, ii-117: elli fo mestieri che la terra abetabele avesse permestióne de tacque
co gnizioni, siccome quelle che. ssono fatte per la contrarietà delgli
congregazione de essi,... seguita che più presto e più leziermente si causa
mescolati insieme (un colore); che presenta una colorazione cangiante. ristoro,
, aveva scelto la pietra fra cinque che le erano state mostrate...:
= comp. da per, modo e che * (v.).
mormorio de lo turbato populazzo, se lege che egli vi scese per similitudine de religione
), agg. ant. che determina un movimento o un'azione o
, quando si riferisce a quelle cose che dio muove per questo modo e dispone
iii-2-4: non può l'uomo dire che 'l re sia di leggiero permosso ad
partic. dir. civ.: contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della
viveasi la brigata tutta beta, / sapendo che con semplice permuta / l'un l'
: s'interpose un altro impedimento, che fu la diffìcultà nata in svizzeri tra il
, smisurate coma di cervi e ciò che altro dà il monte, non a fame
provenuta dalla necessità delle permute, stante che né l'umana società potea reggersi senza questa
: permuta è il dare una cosa che sia d'uso nella vita civile per
nella vita civile per averne un'altra che sia d'uso. così il cambiar una
da permutarsi sono determinati, laonde tosto che sia fatto il contratto la proprietà de'
durò mille anni...: il che non procedé da altro che dalle permute
: il che non procedé da altro che dalle permute che facevano da luogo a
non procedé da altro che dalle permute che facevano da luogo a luogo ogni anno
come prigioni di guerra, e perché sapeva che in cadice avevano similmente incontrata la stessa
da permutare. permutàbile, agg. che può essere permutato, scambiato, barattato
divengono altrettanti termini di una proporzione, che sempre si forma nel determinare il pregio
alfieri, iii-1-192: questi onori, che mi paiono essere i soli veraci, sono
tale persona e sì grande... che venga stimato un onore appo gli uomini
guise. 2. matem. che può essere invertito di posizione; che
che può essere invertito di posizione; che può subire una permutazione. = voce
poste nel commercio umano non è altro che la loro attitudine ad essere permutate,
addo mandato fu a'consoli che essi domandassero consiglio al senato di permutare
ven no permutati nelle pensioni che si dànno alle scrofe. g.
tutti poeti. ricci, 3-98: che altro è il poeta che un vendibubbole,
3-98: che altro è il poeta che un vendibubbole, un parabolano, un
. baretti, 1-194: sarebbe ornai tempo che certi scrittori di letteratura amena cessassero un
a molti de'rimatori toscani antichi e che non insegnassero più agli inesperti giovani a
a far quel caso di que'rimatori che si dee far de'poeti, poiché rimatore
poeta. leopardi, iii-62: mi pare che l'arte non debba affogare la natura
essere buon prosatore e poi poeta mi par che sia contro la natura la quale anzi
il poeta è un grande artiere, / che al mestiere / fece i muscoli d'
poesia oggimai è cosa affatto inutile; che se anche mancasse del tutto, verun
ne andrebbe men bene: per lo che, penso ancora, il poeta non
si direbbe, esigenze del tempo. che se la cetera dell'anima sua, anzi
la cetera dell'anima sua, anzi che agitarsi sotto l'ala della psiche fugace e
procedenti, si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle signore e dai
, più schietto, più risoluto che può: il resto non è affar suo
sì ch'opera è di te ciò che l'uom sente / tra l'ombre vane
? / no certo. / non scrive che una parola, ben strana, /
sono un poeta. / io non sono che un piccolo fanciullo che piange. /
/ io non sono che un piccolo fanciullo che piange. / vedi: non ho
piange. / vedi: non ho che le lagrime da offrire al silenzio.
, un poeta: / io so che per esser detto: poeta, conviene /
/ io non so, dio mio, che morire. / amen. -poeta
1. -poeta in prosa: scrittore che, pur esprimendosi attraverso la prosa,
delminio, i-315: b boccaccio, che fu spesso poeta in prosa, non
poete, / ch'egli eran molti che credeano allora / che l'alma, uscita
ch'egli eran molti che credeano allora / che l'alma, uscita fuor de la
poetesse, sarebbe stata ventura per loro che della loro vita e opere avesse discorso
2. per estens. artista che manifesta neue proprie opere intensità di sentimento
de sanctis, ii-121: chiamo poeta colui che sente confusamente agitarsi dentro di sé tutto
, 16-157: le dame milanesi, che pure hanno tanta prosa nel cervello e nel
. pascoli, i-22: b pastore che, parando le pecore, sogna una bottega
avviare nel borgo vicino, e e borghesuccio che fantastica d'un palazzo in città grande
, per questi portatori di una ricchezza che è riconosciuta solo quand'essi, sul
questa baggianata del povero renzo, bisogna sapere che, presso il volgo di milano,
un cervello bizzarro e un po'balzano, che, ne'discorsi e ne'fatti,
abbia più dell'arguto e del singolare che del ragionevole. tanto quel guastamestieri del volgo
vi domando io, cosa ci ha che fare poeta con cervello balzano? bigiaretti
viaggio a fuliscia e alle cose straordinarie che vi ho viste e alla singolarità delle persone
vi ho viste e alla singolarità delle persone che vi abitano, dico come mio padre
sono dei poeti ». se dicessi che sono strambi o matti del tutto sarei
da poeti'possono nominarsi gli ateniesi, che sovente deliberavano con isventataggine intorno alle cose
la deessa, / ed un poeta che gran duol dimena. simintendi, 3-160:
manca un verso': proverbio per dire che tutti si sbaglia o si può mancare.
: noi abbiam sempre qualche poetino / che voglia ha d'imparare. grazzini, 484
f. frugoni, 2-449: decretiamo che tutti i poetini sieno obbligati a cantar
. l. strozzi, 1-143: che gran presunzione è dei figliuoli / che
che gran presunzione è dei figliuoli / che riprendono i padri! ben sa e tuo
in prezo sono oggi e legisti / che questi poetuzi. p. nelli, ii-2
culo e e capo gratta, / prima che scritti quattro versi egli abbia. b
gli altri due terzetti poi non dicon nuea che ogni tisico poetuzzo non abbia saputo dire
frate, / gente la più disute che vi sia. pananti, ii-71: vi
vi son certi poeti o poetucci / che fanno un cinguettio tutta la strada. s
per lo meno cento volte ripetersi, che l'italia è stata la maestra deue
guadagnali, 1-i-59: qualunque poetùcolo, che sa / quattro versi infilzar meglio che
che sa / quattro versi infilzar meglio che può, / al primo libro che
meglio che può, / al primo libro che stampando va / cita un amico che
che stampando va / cita un amico che glielo rubò. de sanctis, ii-11-44
-poetónzolo. redi, 16-ii-92: so che dispetto n'averà grandissimo / e salvestrini
salvestrini e gli altri poetonzoli, / che negli orti febei sono e carissimo /
. baretti, 2-163: non vorrei che alle nostre tante migliaia di poetonzoli arcadici
ne han rimbrottato i dolcissimi poetonzoli italiani che voglion per la parte loro rimanere eroicamente
poetoni / tanto su vi sudarono / che gl'ineroicarono, / e feron la
doni, 395: o poetacci bestie, che sempre dite l'un dell'altro male
farvi e più sfoggiato miracolon del mondo, che io abbia sputato... e
f. frugoni, 2-449: decretiamo che tutti i poetini sieno obbligati a cantar
: si risentono dentro quel gran roveuo che ebbono co'poetacci mentre furono a '
democrazia italiana, la quale non altro essendo che una vera e misera academia, ha
. guarini, 1-ii-2-235: voi, che presumete di saper più di quanti abbiano
poetastro. tassoni, 309: oh, che coglione / è questo poetastro! oh
/ è questo poetastro! oh, che ciarlone! b. fioretti, 1-3-351:
questi poetastri di lussureggiare in queue cose che si dànno condizionate al filosofo in trattarne
2-183: a ragion pasquin si ride / che per quattro baiocchi i poetastri 7
bacco l'apouo, cantanti versacci a migliaia che non vagliono un soldo. muratori,
. muratori, 8-i-20: non è dicevole che tanti o novizi o poetastri o cervelli
talora due e quattro e sei, che ne sminuzzino tutte le sfondolate beuezze,
ha di molto ridotto i non grassi compensi che dava almeno ad alcuni due anni or
poetàbile, agg. letter. che può essere trattato in poesia (
i tentativi dei vecchi critici ed estetici che si sforzavano a distinguere tra materie artistiche
3-119: assurdo ogni tentativo che si faccia -e se ne son fatti
fontana un bel piè di fico, che [febo] si riserbava per la sua
valore. giusti, ii-309: peccato che le tante buone qualità dell'uomo siano
! poetale, agg. ant. che riguarda, concerne, appartiene a un
fama sua mortale / con quel sepolcro che già ragiona / che dee coprir lo
con quel sepolcro che già ragiona / che dee coprir lo corpo poetale.
per poetana per tutto. ella poeteggia più che mai e dice di voi gran cose
: molti de'nostri poetanti avrai osservati, che nuli'altro sanno fare, col loro
, iii-17-145: ecco lo scolastico poetante che ricama i versi latini di locuzioni grecaniche.
poetante sputacchiato. 2. agg. che produce opere poetiche; che fa poesia
. agg. che produce opere poetiche; che fa poesia (un autore, un
b. croce, ii-2-198: se invece che a uno o due poeti singoli si
a un popolo intero poetante; invece che a due opere di getto, a una
gabriele, sentivo la verità dell'assioma che diceva fossero in quelle pagine armonie poetiche
fossero in quelle pagine armonie poetiche più che in mille poemi di quei tempi tutti
la compiacenza affettuosa per il successo medesimo che l'opera ha incontrato sono motivi di
.. è molto dubbio.. che forma, costituisce un'entità poetica.
agio coricati que'tanti poetantelli e poetantuzzi che formicolano ne'ducati di parma, di piacenza
ardor fuor seme le faville, / che mi scaldar, de la divina fiamma
, par., 30-32: or convien che mio seguir desista / più dietro a
, 24-4: se 1'onorata fronde che prescrive / l'ira del ciel, quando
non m'avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando scrive, /
, aìli quali è tanto ingegno prestato che 'ntendano, il possono vedere. ottimo
: poeterà e sermonerà molto meglio colui che avrà l'arte perfetta che non farà
molto meglio colui che avrà l'arte perfetta che non farà colui che avrà la natura
l'arte perfetta che non farà colui che avrà la natura perfetta. a. f
chiabrera, 5-31: uomo pensoso io stimo che sia acconcio a poetare; il melanconico
carducci, ii-12-75: di lambertino buvarello, che poetò in provenzale, sono quasi sicuro
poetò in provenzale, sono quasi sicuro che nulla è stato scritto. imbriani,
e forse anche per 'odio'alla 'poesia'che ho poetato. landolfi, 2-62: provò
non potendo ella prima esser abituata, che nascere, non si potea per questo
. chiabrera, 1-ii-419: non sapev'ei che poetando egli era / degno di colpa
né potrà mai così bene esser flagellata che dalla mano di quel vivacissimo bartoli. a
poetare di lei [saffo], che sembrò veramente non del tutto umano.
, non poetò di tutte le cose che a lui avennero. tasso, 11-ii-142
d'aglio]., un capo più che un frammento., erano ancora tra
, glauco un pover fue / pescatore che, presi pesci in mare, / scosse
. patrizi, 1-ii-118: si troverà che... senza favola molte spezie
poetar qualche cosa per la sacra festa che mi accennate mi onora e ve ne ringrazio
, 4-137: mirabile fu la capacità che acquistammo di poetare lunghe produzioni a memoria
: in altro genere di cose veduto avea che verità s'era poetata: da lino
carducci, iii-18-245: s'argomentò di provare che dante sotto il velo dell'allegoria e
. o bestiuola, non t'avedi che tra le poetarie hai totalmente perduto il
se si potesse dare in parole quello che c'è di più profondo in un'opera
.. l'awenirsi in una poesia che mostri sgorgare dall'intimo petto piena di convinzione
i miei propri nemici e tutti quelli che aspiravano al poetato de'teatri imperiali che
che aspiravano al poetato de'teatri imperiali che gridavano 'plagas'contra me. idem,
. di poeteggiare), agg. che fa poesia; poetante. f
carducci, ii-9-75: sei più poeta tu che non tutte le donne e moltissimi uomini
aver inteso. 2. che tende alla poesia (un atteggiamento della
su certi 'foglietti', così mi pare che li chiamasse, lampeggiamenti di pensiero, oscurità
, da lui più presto distrutto, che superato. poeteggiare (ant. poetezare
, 127: o ser agresto mio, che poeteggi / e che tanto ben suoni
agresto mio, che poeteggi / e che tanto ben suoni il dabbuddà. cambini,
372: o infilici antichi, che iscritto / poetezando avete tante carte,
poetare da innamorato, mezzano il bembo che la imitava, è or sì cara alli
imitava, è or sì cara alli successori che per buffone è additato chi poeteggia altrimenti
nelle cantine e per li granai, cose che dànno cagione a qualche sonetto; ma
.. poeteggia in lingua comune italiana che non è la lingua della sua donna.
poeta dante, poetezando del greve pondo che macera la superbia. pasini, 27-636
della sua compagnia non è uno spirituale che poeteggi e trasmodi per esprimere i sensi
. croce, ii-i 1-236: non vedo che cosa ci sia da ammirare e da
da ammirare e da stupire nel fatto che la realtà e il pensiero sono la
sono la realtà e il pensiero, che la poesia poeteggia e che la vita
il pensiero, che la poesia poeteggia e che la vita è la vita.
plur. m. -chi). che riguarda la poesia o i poeti (
. sacchetti, 290: ben che fosson fuori de'mondan fregi, /
/ lesse il tuo dante, antonin che aperti / avea i passi al fonte
ultimi anni mi piace dire... che un'autentica vocazione poetica è fondabile in
. per estendere la proposizione e credo che una vocazione letteraria che si rispetti oggi
la proposizione e credo che una vocazione letteraria che si rispetti oggi non può che essere
letteraria che si rispetti oggi non può che essere impostata come una lotta contro u
naturalmente / e senz'alcuna sovrumaneria / che quest'antipodevole / mia cosa poetevole /
errico, ii-2-1: sotto gravissime pene comandi che catena boce, senza molti pugnazzi e
, abbia 1 tesaggio da tutti coloro che poetevolmente curano imsemprar lor nominanza.
, sf. teoria del fatto poetico, che comprende sia la definizione della natura
l'indicazione dei princìpi e delle norme che riguardano i generi poetici, l'uso delle
visconti, 2-117: un depentor fu già che non sapea / desegnare altra cosa che
che non sapea / desegnare altra cosa che un cupresso, / per quel che orazio
cosa che un cupresso, / per quel che orazio nei suoi versi ha messo /
il poema e la poetica l'arte che a bene e regolatamente essa materia,
galileo, 3-1-41: ci son molti che sanno per lo senno a mente tetta
la dottrina da me spiegata, come che contraria al torrente degli espositori della poetica
degli espositori della poetica, è più che vera. zannoni, 5-28: ammorbano
sue lezioni di poetica... che quand'era quell'ora, sebbene avesse
una volta, si rimette a quello che è stato detto da lui ne'libri della
paleotti, l-ii-210: disse aristotele nella 'poetica'che, di due pitture, quella che
che, di due pitture, quella che serà piena di bei colori, ma non
assomiglierà, serà stimata inferiore a quella che serà formata di semplici linee et assomiglierà
croce, ii-5-317: le poetiche, che continuano a venire fuori di tanto in tanto
o filosofiche di un'arte speciale, che sarebbe la poesia. 2. l'
, 1-201: d signor berchet non vuole che si facciano poetiche e grida, 'che
, giacché la storia letteraria gl'insegna che le poetiche hanno spesso affogato la poesia
e le ispirazioni del dramma sociale religioso che l'epoca innoltrando otterrà bonghi, 1-102:
hanno per fondamento del loro scrivere quello che l'uno de'due mi ha detto
amebeo non è puramente una disseccazione pedantesca che muffisca nelle vecchie poetiche. bocchelli,
in questo volume ho messo insieme scritti che contengono dichiarazioni di poetica, tracciati di
campanella, i-376: è già manifesto che la poetica sia imitazione della natura stessa
della natura stessa più al vivo peculiarmente che l'altre arti parlatrici. f. f
buti, 1-120: puossi scusare l'autore che il dice poeticamente. ottimo, iii-13
poeticamente. ottimo, iii-13: ora che 'l mio dovere tende a teologia,
eccellente, dove è coltivato apollo, acciò che poeticamente e divinamente io possa entrare nell'
materia. giannotti, 1-46: io credo che dante distingua tetta la notte in tre
castelvetro, 8-1-211: non possiamo credere che sia differenza tra l'ordine di narrare istericamente
. caro, i-54: non considerate che, poeticamente parlando, l'adorazione degl'idoli
vuol dir altro, in questi casi, che avere in venerazione le cose mortali come
cose mortali come se dii fossero e non che per dii veramente si tengano? patrizi
ruvide lane. carducci, ii-1-143: quello che bramerei tu facessi prima di metterti a
, iii-27-141: tre capitoli o canti questi che mi paiono mirabili anche di verità storica
poeticamente espresso, il 'voi di spirti'che il nostro narra come venuto a cingere la
, 2-63: io... osservai che quegli ultimi due mariti, non da
per vie largamente convergenti, una civiltà che, poeticamente, ha appesantito la concretezza epica
, 12-282: si ha la netta impressione che il govoni occasionalmente marinetti ano, il
grillo, 392: vostra signoria mi scrive che non è poeta, ma così poeticamente
si deve defraudare il tasso della lode che gli viene per aver più poeticamente detto
viene per aver più poeticamente detto quello che l'arioste disse altramente. muratori [
come poeticamente dipinto! e, quello che è più, espresso con una risentita
espresso con una risentita pennellata a traverso che 'l fa, senza esprimerlo, intendere
, intendere e vedere da tal lato che il lettore non se l'aspetta.
esprimere questo medesimo concetto più poeticamente che si può, è dipinta la liberazione d'
commentare poeticamente alla sposa il paesaggio, che si ammonticchiava in flaccido bruciore a destra
l'autore! fuori dalla porta! » che raggiunse persino il diapason di un «
quella d'un razzo, giusto nella maniera che scrive virgilio
della freccia di aceste, che segnò il suo cammino colle fiamme;
forma di sollazzo, notate: il che vorrebbe dire 'poeticamente', per cortesia.
di lui altro non sappiamo se non che fu notaio ed amò poeticamente una monna lagia
in un sirventese (ora perduto) che fece intorno alle 60 più belle donne di
questo medesimo canto [dante] poetica che dio lo inluminò a sua verace fede più
verace fede più di mille anni prima che cristo venisse nella vergine maria. =
salvini, 30-209: non è per questo che sia totalmente privo il sonetto di poeticheria
era un ordito così fitto di poeticherie che non si sarebbe potuto rilevarle tutte senza
, 13-10: ancora più strano fu che, uomo di ragione, ben sensato,
poeticherie, si opponesse a un consiglio che dalla ragione e dalla scienza era dettato
mi manca il vitto, / tu vedi che io son fritto, / e tu
. letter. carattere intrinseco di poesia che un'opera o un argomento possiede.
cercando nella materia della poesia quella poeticità che non è, e non può non
e. cecchi, 13-420: quel che una volta dicevo, per difendere la
per difendere la 'poeticità'del matrimonio: che per ragionare con una donna, stabilire
poeticissimo, disus. poetichìssimó). che concerne, riguarda, è proprio della
riguarda, è proprio della poesia; che contiene, costituisce, rivela o manifesta
costituisce, rivela o manifesta poesia; che ne deriva, ne discende, ne è
ne discende, ne è prodotto; che è riconducibile in qualche modo al genere
. più laudabile, più glorioso e divino che il poetico mio essercizio? marsilio ficino
ficino, 5-no: quelle cose, che appresso i giudei in semplice storia si contengono
, 5-1-29: di tutte l'arte, che dall'eccellenza dell'ingegno umano procedono,
quale conosco altri potersi gagliardamente non meno che accuratamente opporre. castelli, i-1-142: un
di quelle piaghe stesse diventava così pestifero che, toccando qual si sia corpo vivente,
, l'avvelenava con violenza cotanto spaventevole che le carni se gli disfacevano addosso.
iii-62: l'arte poetica è tanto profonda che come più vi si va innanzi più
vi si va innanzi più si conosce che la perfezione sta in un luogo al
, suonerebbe forse meglio di 'poetichissimo', che pare abbia del familiare e di celia.
: v. volo. 2. che raggiunge il puro valore estetico. b
opere belle e poetiche. 3. che è proprio, specifico, peculiare della
versi eroici sopraposti alla materia poetica opereranno che omero sarà poeta, ma sopraposti alla
non poetica d'empedocle non opereranno miga che empedocle sia poeta. l. salviati,
ornamenti poetici? loredano, 2-296: so che i miei versi sono languidi, senza
senza frase poetica e senza quegli ornamenti che rendono ammirabile la poesia. magalotti,
dell'impallidire per la sua cagione, che è il compatimento de'mortali affanni de'peccatori
dentro alle poetiche leggi, una gloria che, quantunque vana e caduca, il
. corticelli, 40: si noti che 'medesmo'è voce poetica, da non usarsi
: sembra... assai ragionevole che il metro poetico, di cui non fu
suono. goldoni, xiii-239: sento che apollo nel mio seno ispira / il
certe perle simili a gocce pendenti, che con poetica e pur troppo vera antonomasia
egli è ragione, disse il polito, che voi poetico favelliate, poscia che avete
, che voi poetico favelliate, poscia che avete entro spirito di musa.
a lui, come a poeta, che, quanto alla situazione, seguisse l'openioni
sopradette e, quanto al garbo, che i monti, i promontori, i liti
il giro delle città e delle selve, che fanno i confini alla francia, le
, n. 1. 4. che costituisce la componente di poesia presente in
evidenza e la personalità di quelle apparizioni che si credono reali ed i costumi,
sacramento'... è nel respiro che vi alita dentro insieme largo e poetico.
rilevare... è l'elemento poetico che si ritrova nei suoi dipinti meglio riusciti
mondano il soggetto isterico, diremmo noi che abbellisca lo spirituale ne le cose sacre
bello. giordani, vii-21: dubito che abbia potuto travasarsi nella lingua tedesca tutto
nella lingua tedesca tutto intero quel poetico che le regole non insegnano e gli studi
della lingua non è quasi il medesimo che il pellegrino? 5. che
che il pellegrino? 5. che produce o costituisce la particolare condizione mentale
spirituale necessaria al nascere della poesia; che suscita, ispira poesia (in partic
15: egli è pioetico furore, / che fa gli uomini insani alcuna volta.
sia descrizione comprendo... le ragioni che nelle scuole sono dette 'a priori'e
muse tre volte tre. 6. che è frutto della fantasia creatrice di un
poeta (e si contrappone a ciò che ha fondamenti reali, storici o dottrinali
). landino, 208: quello che el poeta scrive delle ferite di manfredi
come dispregiatore delle vanità pioetice, vorrebbe che essercitasse le muse in tradure in verso
o cadevano subito nell'inferno, a che il giudizio universale? non riducevasi forse
punto, poiché egli non è così punto che non sia veramente un circoletto.
veramente un circoletto. 7. che è fonte di ispirazione per i poeti;
è fonte di ispirazione per i poeti; che costituisce un argomento adatto a essere trattato
agl'infedeli il sepolcro di cristo: che è fine grandissimo, e se non è
, i-29: era la sua poesia che aboliva la servitù, perché la servitù
poetica, e il divino fanciullo, che non vede se non ciò che è poetico
fanciullo, che non vede se non ciò che è poetico, non la vedeva.
può essere oggetto di rappresentazioni letterarie; che è o può essere personaggio di poesia
rappresentano idealmente il genio del popolo, che è poetichissimo. idem, iii-30:
). vico, 4-i-901: avviene che nella lingua ebrea, benché sia tutta
franca, poetica. 9. che si nutre di elementi lirici e fantastici
il paesaggio poetico. 10. che contiene elementi di poesia. b.
b. croce, iv-2-136: si sa che il matematico, che non si appaga
iv-2-136: si sa che il matematico, che non si appaga della matematica e tuttavia
filosofìa poetica. -non rigorosamente concettuale; che contiene elementi fantastici o irrazionali.
ciò prova la verità della nostra dottrina che deriva le idee astratte da un lavoro della
filosofie più poetiche. 11. che rappresenta, della vita o delle vicende,
più poetica, cioè più liturgica, che in francia. cattaneo, v-1-242: quante
è poetica, perché dà valore alla vita che si dilegua; l'addio è poetico
perché rinfresca nella memoria tutto un passato che fugge. nievo, 430: fra tanta
ferd. martini, 4-23: avvenne che una bella mattina... entrata in
il cui sorriso ha qualchecosa di mesto che risponde bene alla stagione. serao,
e nella procreazione. 12. che è composto da poeti (un gruppo,
suon d'arringo il decreto, cosa che veramente commosse tutto il poetico popolo.
sopra le cose sue ne viene in conseguenza che non si sappia né il greco,
, operai tutti, associazione poetico-musicale, che ha, sola, tra il xtv e
libro, superficialmente. 13. che si concede a un poeta; degno di
non sapete ch'egli ambiva, più che non fanno li cortigiani la grazia dei
questa corona poetica? 14. che ha tendenza, disposizione, propensione alla
, disposizione, propensione alla poesia; che ha il carattere o il talento del
rimanga nel poetico intelletto / ornai quel che per me non si diragna: / voi
per me non si diragna: / voi che portate amor dall'alte muse / sarete
modi del favellare, e ritrovare vocaboli che tuttavia vestano la passione con nobiltà e
alcuni effetti di luce e di neve che sarebbero sfuggiti ad una mente né poetica né
l'anima umana è poetica o musicale che si chiami e sente il potere dell'
il dominio e togliere e modificare ciò che, con la sua presenza, la impedisce
poeta. castelvetro, 214: ancora che socrate fosse stato poeta e poetico,
e poetico, non sarebbe stato verisimile che sprovvedutamente avesse trasmutati versi d'omero d'
questo, è più tosto uffizio del grammatico che del poetico il diterminare. buonarroti il
poetici sono alla tragedia / e voglion che l'aiace flagellifero / e l'èrcole
. dossi, iv-269: siamo certi che il pubblico inglese ringrazierà, come noi
15. per estens. che tende a vivere e a interpretare la
esser ormai risanato, è un gran pezzo che io dovea esserlo. ghislanzoni, 4-116
congiurato parlamentare e deu'avventuriero politico, che cresce nella gioventù meschina e faccendiera dei
l'ipotetico e poetico 'flàneur'di spiagge, che un mattino di bel tempo al soffio
bordo del suo 'cutter'sul filo d'orizzonte che congiunge la punta monesteroli al capo del
mai il saporito sugo delle frasi vituperose, che anche là sta in fondo ai parlari
. arrighi, 3-48: e poi, che ti dirò? non ha riguardi,
xx settembre, ebbi la graziosa cesta che ha messo l'allegria nel cuor di mariù
bimbi. è stato un successo colossale, che dura ancora e durerà chi sa per
nelle sue distribuzioni. 16. che rivela fantasia, creatività, vivacità intellettuale
non dubitò di superarla con una invenzione che sarebbe degna di voi, amico mio,
] è passato nelle mani di un uomo che ha pochi amici; gli vengono riconosciuti
alla grande politica. 17. che è frutto di fantasie o fantasticherie alquanto
o fantasticherie alquanto ardite e vaghe; che costituisce un vaneggiamento, una fola,
vantatore è l'odir le gran bugie scomonicate che dice. mi scanna con queste sue
scanna con queste sue ciancie poetiche e stupende che mi conta, ma bisogna (per
bisogna (per dar piacer al dente) che l'orecchia sia paciente. p.
riassume questo giudizio in un breve motto che io spesso ho udito dalla gente anche volgare
era illegale il voto stesso del consiglio che aveva deliberata la sua inchiesta. 18
deliberata la sua inchiesta. 18. che rivela o denota una spiccata tendenza a
: la donna così detta 'spirituale', che ha sofferta una lunga astinenza, è
iii-io-115: il dio e l'immortalità, che sogliamo incontrare nei libri dei neocritici o
, a dir vero, idee o immagini che riscaldino l'anima o le diano un
pupille. io. letter. che vede il prevalere della spontaneità e dell'
rimasti in quello stato poetico o barbaro che caratterizza i primi passi sociali. foscolo,
tempo s'è frapposto sempre di tanto che l'una rimase oscurissima all'altra.
: carattere romano stretto e allungato, che fu usato in francia per far entrare
. m. -ci). ant. che favorisce il nascere della poesia; che
che favorisce il nascere della poesia; che produce poesia. cinzio pieno, 1-94
sviluppatasi dopo il 1920 in cecoslovacchia, che propugnava la purezza dell'arte e della
purezza dell'arte e della poesia, che dovevano essere considerate in sé e per
] fanno monizione, difendendo alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro
alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono conosciuti. g. f
fatta mescolanza [di versi e prosa] che qualunque li sa ben fare..
. mille versi spiffera / più presto che una frombola. = deriv. da
pasolini, 13-274: vuol dire che c'è qualcosa nella vita moderna che
che c'è qualcosa nella vita moderna che non è più poetizzabile? o che è
moderna che non è più poetizzabile? o che è solo poetìzzabile una volta per tutte
in fatto della cosidetta poesia francescana, che ogni nostro estetizzante e sentimentalistico poetizzamento mena
. (ant. poetizanté). che ha intonazione poetica; che ha valore
poetizanté). che ha intonazione poetica; che ha valore di poesia.
popini, iii-31: i poetizzanti moderni, che tanto più nobili cose vanno immaginando quanto
imitazione farà il poeta almeno più perfetto che non farà il poetizante senza imitare,
la satìrica sarà di più valore e preminenza che la eroica. poeti??
d'alcuni filosofi e poeti, vuole che 'l mondo si passi per etadi.
: seguita una opposizione contra l'autore, che ingiustamente poetìzza ulisse e diomede in cotale
. zena, 2-205: i tipi che ci presenta in origine possono essere veri
guido da pisa, 1-140: dante dice che 'l mondo fu casto nel tempo che
che 'l mondo fu casto nel tempo che saturno regnava, così poetizando nel quartodecimo
pudico coro, / dove virtù più che quaggiù si stima. tolomei, 2-10:
darebbet'egli il cuore, / tu che se'spiritoso e poetizzi, / formarci una
della nostra brigata / e far cosa che frizzi? b. fioretti, 2-5-195:
nievo, 1-vi-36: un giovane lontano che poetìzza spesso, poiché questo è il suo
di cuore? faldella, 13-44: oh che grosso buco ha fatto quel vecchio profondando
per riempirlo! bravo a milano, che scrive e stampa e poetìzza. bocchelli,
dissolti in quell'eccesso di azzurro e bianco che è il paesaggio lagunare, poetizzato con
il riprendano, e l'uno è colui che fece la poetria novella: 'tamen
: soggiunge l'autore a sua persuasione che, siccome alla piccola favilla del fuoco seguita
a lui picciolo poeta succederanno degli altri che diverranno eccellenti in poetria. gherardi,
, lxxviii-ii-410: il primo è quel che a papa e cardinali / iscrisse la novella
quando dice: « molti vocabuli rinasceranno che già caddero ». trattatello di colori
pratesi, 5-90: non vi fidate? che sarà mai? pof! se è oro
in alto, è un'ampia cappa che porta fuori dell'officina il fumo e
lomb. e milan. fopa, che è dal lat. fovea 'fossa'.
. gozzi, 1-422: poffar bacco, che mai si poteva vedere di più?
poffarbacco, benedico questo tempo del diavolo che mi ha conciato sì bene, e che
che mi ha conciato sì bene, e che mi ha procurato il piacere di rivedervi
: poffar di bacco! non dico che non abbiate ragione! -in relazione con
carducci, iii-27-229: poffar bacco, che i più bravi degli istituti privati sieno
bravi degli istituti privati sieno rimandati e che quelli che furono lodati e premiati in
istituti privati sieno rimandati e che quelli che furono lodati e premiati in pubblici saggi
e. gadda, 15-9: si direbbe che la coscienza collettiva, e la singula
poffardia, sbaiaffoni, giuroni, ma che si menano attorno con un pezzetto di zucchero
, / disse: poffare dio! che cosa è questa? c. i.
. frugoni, i-14-92: si dirà che sempre in guerra / col mio sangue io
queste mie ciarle, / guari non è che le vid'io stampate: / stamparle
fatta? carducci, iii-17-169: è vulgato che leggendo il 'mattino'carlo innocenzio frugoni uscì
, andava borbottando: « avete sentito che poffardio? è uno spaccalegne che fa lo
sentito che poffardio? è uno spaccalegne che fa lo spaccamonti.. 10 gli
lippi, 2-38: poffar, dicea, che bella creatura! redi, 16-vi-193:
poffar di me, è egli celio quel che fa il diavolo scatenato? c.
nel mio trecento, no davvero, che non si scriveva d'altra guisa. verga
5-118: oh, è il povero turco che domanda il permesso alla nobile compagnia di
fuoco. poffare! è un favore che gli concedi sì spesso! dessi, 1
redi, viii-60: poffà del mondo che i ghiri hanno un piccolo ossicino sulla
capello. foscolo, xvii-148: avrei desiderato che lo scultore si fosse contentato della sua
fermo e lucia, 76: poffare che quell'uomo dovesse giungere a questo segno
da fare1, attraverso l'espressione può fare che, nel signif. impers. 'è
sul principio nel cielo empireo è una cosa che stomaca. = comp. da poffare
1-i-49: poiché con gli occhiali rimirò / che in tutto era un sol naso e
, 393: poffarmio, camerata! so che tu burli. = comp.
diffusi nel gabon e nel camerum, che forniscono un legno duro e resistente. -
sole, / pur conviengli al soffiar, che maggior poggia, / contraria al suo
assai larga, la cui punta par che venga in mezo della banda dell'orza
in mezo della banda dell'orza e che penda tanto che faccia più d'un passo
banda dell'orza e che penda tanto che faccia più d'un passo di strascino
invece di poggia, ch'è quella corda che si lega all'antenna a man destra
buti, 2-794: poggia è una fune che tiene l'uno capo de l'antenna
tiene l'uno capo de l'antenna che tiene la vela pendente; e per
precauzione la rotta indicata, per evitare che l'imbarcazione devii sotto vento.
poggia! ': comando per indicare che il timone si deve mettere alla poggia
00 ^ 7io<$ó <; 'piede') che indicava i due angoli più bassi della
.]: 'poggiacapo': velo, ricamo che si mette alla poltrona dove si appoggia
ruspa e con coltro e quanto altro par che dovesse servir di modello ai poggiaioli valdamotti
ojetti, i-541: la vecchia cartella che gli fa, come dicono negli uffici
poggiare1), agg. arald. che è accostato al fianco di uno scudo (
pres. di poggiare2), agg. che si eleva, si innalza.
uno stelo di biada piegato dal vento che si radrizzava coi suoi chicchi sospesi a
immensa superiorità i poggiapiano del club, che dopo lunghe incertezze avevan deciso di
, la persona) a un'altra che le faccia da sostegno; posare sopra,
franca, -se davanti vede: / che 'l validore vale se no stanca / nel
libera, come l'ha un uomo che agiatamente poggia il fianco e si riposa sopra
3-66: aggiunse: « i versi che più mi piacciono sono questi ».
acqua il vento poggia, / talor che s'empion le paludi e altrove.
... / guardate dal pastor, che 'n su la verga / poggiato s'
reggersi. vasari, ii-58: mentre che e * boicottava, o gli cadeva la
mazza da poggiare o veramente i pennelli, che era una compassione. carducci, iii-4-212
il passaggio avveniva sotto l'arco, che poggiava là sull'aspromonte, qua sul
respirano certa aria densa, affumicata, che al mio arrivo ho veduto poggiare sulla città
'n nel vallo, / tanto che trovi loco meno reo, / e chi
lene, più pericolo di sconcio quelle che, assai poggiando verso il cielo, quasi
chiocciola l'acqua poggiava assai più in alto che con gli avisi di vitruvio. tasso
: non tutta la brigata poggiò, che solo sopra un picco di monte a guisa
sì altamente / in ogne benananza / che tutta la sembianza / d'alessandro tenete
stella si correda / d'i buoni spirti che son stati attivi / perché onore e
quivi, / sì disviando, pur convien che i raggi / del vero amore in
speme dato ardire / il grazioso pegno che amor diemmi / allor che 'l mio
grazioso pegno che amor diemmi / allor che 'l mio pensier poggiava altiero. gonzaga
paradiso. martello, 6-ii-698: so ben che alle stelle non pioggia uom scellerato.
conserve / si spicca e poggia a libertà che il chiama. gioberti, 7-428:
tutta in fervide preghiere, in meditazioni che, sollevate sulle ali d'un abbandono crescente
per lui quella inesprimibile apparenza di vita che acquistano, ad esempio, gli arnesi
...! spegne l'alto desio che sempre poggia. v colon
. dante, xliii-23: amor, che sue ragne / ritira in alto pel
ragne / ritira in alto pel vento che poggia, / non m'abbandona. boccaccio
vento potentissimo poggiava in contrario, intanto che... gli sospinse alla terra.
.. / pur conviengli al soffiar, che maggior poggia, / contraria al suo
: desto dal suon d'alcuno uccello / che con suoi dolci canti il sol ne
il camino era aspro fra quelle collinette che bisognava poggiare. 6. figur
a cui se'in guisa appresso, / che non ti può più 'l calle esser
garzo mudo, navigando, che ditta na, che mi era drieto
, navigando, che ditta na, che mi era drieto, sbarò una bombarda e
dubitando io de qualche suo sinistro e vedendo che la zena era più soto vento da
soccorrer, pozai a quella e trovai che 'l timon li era venuto a manco.
regge accorto / (sperto ei nocchier che già solcò più mari) / avvertirne
il dalmatino. verga, 5-424: sembra che avessero il sottovento e che si sforzassero
: sembra che avessero il sottovento e che si sforzassero di superarlo orzando e poggiando
, dar fondo senza prendere pratica tanto che cessi il temporale. -poggia!
la nave e si sublima, / che par l'antenne sue tocchin le stelle.
, un animale, anche la strada che si percorre). e. cecchi
lo zoccolo d'un cavallo e i palafrenieri che dicevano: poggia, poggia, e
non mi ci volle molto per accorgermi che il sentiero, invece di poggiare a destra
stimato /... / pessimo quello che nel dì sereno / l'opere del
/ disian novanta femine vendetta, / sì che se meco ad albergar non poggi,
, l'imbroglio della ralinga di caduta che passava in una puleggia vicina al punto
di mezzo tra orza e poggia, che supplisce immediate all'una o all'altra
penna... cavetto minore, che nei piccoli bastimenti serve al bisogno così
così di poggia come di orza, secondo che si attrezza sopra o sotto vento.
sulle poggiate) la roba frutta più che non al basso, dove l'acqua rimuore
della poggiata venivano voci di gente allegra che si avvicinava. pirandello, 8-59:
: rotazione sull'asse verticale del bastimento che allontana la faccia dal vento e gli
cagionato da avarie o dal forte vento che costringe a poggiare. dizionario di marina
tèsta), sf. qualsiasi elemento che, aggiunto a un sedile (di un'
), agg. accostato a qualcosa che serve da sostegno; posato sopra,
.. / guardate dal pastor, che 'n su la verga / poggiato s'è
del fresco mattino rivola / l'inno che a te su l'aste disser poggiati
pian piano al suo bastone, / che nella mano libera ha un fagotto.
gurù, poggiata più su un piede che sull'altro. -letter. che
che sull'altro. -letter. che pare incombere dall'alto. e.
, col viso in giù sopra un coscino che tiene abbracciato con ambe le braccia.
. mazzini, iv-5-70: può darsi che non riesca ad esprimere i miei pensieri
i miei pensieri, ma sono convinto che sono poggiati sulla verità. massaia,
. massaia, iv-117: poggiato sulle notizie che da varie parti aveva ricevuto rispetto alla
è quasi sempre poggiato su basi materiali che presto crollano. poggiato2 (part
poggiare3. poggibotiziano, agg. che è proprio, che è tipico ai
poggibotiziano, agg. che è proprio, che è tipico ai poggibonsi (ant.
questa grana vellicante / è superba più che argante! / ella è mistura / poggibonziana
poggièro, agg. marin. che tende a poggia, pur tenendo in
veliero). -panna poggierà: quella che, in conseguenza dell'assetto velico scelto
.]: 'poggierò'dicesi di un bastimento che colla barra del timone in mezzo non
664: 'poggièro': aggiunto di bastimento che soverchiamente tende a poggia. si conosce
sottovento. 2. aeron. che tende ad allontanarsi dalla direzione da cui
uno drappello di ccc cavalieri, tantosto che. lla battalglia fosse coninciata, dovea fedire
: la strada a piè del pogio che va a la pieve a greti. dante
neve i poggi / l'aura amorosa che rinova il tempo. /...
siano tenuti e debbano, de'denari che si ricogliaranno del decto pelo e carniccio
. / dove son gli occhi bei, che qui non trovo? boiardo, 2-15-11
schiera sopra al poggio appare, / che scende con gran cridi alla pianura, /
tanti comi e tamburini e trombe / che par che 'l mare e il cel
comi e tamburini e trombe / che par che 'l mare e il cel tutto rimbombe
bembo, 5-4: quelli passi e poggi che a'grigioni et al lago di como
poggi e colli è bene alle viti, che son piantate, lasciare dalla parte di
piantate, lasciare dalla parte di sopra che guardano all'insù le fosse aperte,
si ritirò con la preda agli alloggiamenti che gli aveva all'imperiale, poggio amenissimo,
prezzo de'vini, per lo spaccio che aveva nell'inghilterra quello della provincia del
v'era poggio sì alpestre o sassoso che o col ferro o col fuoco non
: i monti più bassi di tutti e che si sollevano poco sopra delle colline si
. leopardi, 24-20: ecco il sol che ritorna, ecco sorride / per li
poggio erboso ha un'inflessione tanto soave che sembra esprimere non so qual tenerezza della
di piani, col mare in fondo, che s'accendeva tutto agli ultimi fuochi del
, quale il nome del proprietario, che individua una determinata località, anche fantastica
per la molta acquazione il poggio, che si dice de'magnoli, di sotto a
storie pistoiesi, 1-167: ora avvenne che m. piero con molta gente cavalcò
malevolti. magalotti, 19-5: né fia che ardito io lodi o ingiusto biasmi /
seppellito nel poggio della città di roma che per lo suo nome fu poi chiamato aventino
son le grandezze né gli sfoggi / che si vedono altrove, né le pompe /
piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn'atto dismaga, /
dismaga, / la mente mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò
diedi 'l viso mio incontr'al poggio / che 'nverso * 1 del più
ammira li rai rilucenti / del sol che quivi da sinistra il fiede. pascoli
cioè quanto il poggio è alto; che egli dice: « non so altro se
dice: « non so altro se non che, quando il tuo andare ti sarà
palladio volgar., 3-31: altri sono che le piantano [i cotogni] su
quali sono come sfogatoi di quelle cave che il nemico vi può ordinar contro.
. -con metonimia: le persone che vi abitano. simone litta, lxxiv-185
, / s'adomomo d'armatura / che 'l pozio e la pianura / sì
gli alveari s'alluoghino, in modo che l'acqua piovere non vi possa,
industria del marmo, il piano rialzato che costituisce il posto di carico del materiale
quanto è quel sentiero erto e spinoso / che ci scorge d'onore al poggio vero
virtuosa considerata nelle difficoltà e nelle asprezze che comporta. tommaseo, 15-462: dai
d'essi un vago e dolce seno / che adombra l'uno e l'altro bel
, 6-194: la sconfitta fu tale che amorato con certi giannizzeri e con altri
e sopra il petto / s'unisce sì che non sai come o dove, /
pendio d'un poggétto l'amico suo che sdraiato su l'erba contempla il tramontare
macca, mi gridava: -chiàmati il cane che se ne va e vieni colle mie
, sm. archit. disus. basamento che circonda un edificio; podio, rialzo
il sasso crudo, di otto scalini che si montano, i quali montati si entra
in una casa molto buona e grande che ha, con un poggio che la
e grande che ha, con un poggio che la circonda tutta d'intorno dalla parte
palladio, 1-19: è da sapere che 'l poggio è il medesimo che 'l
sapere che 'l poggio è il medesimo che 'l piedestilo, il quale è per il
. e altre cose pertinenti a quello che si vede di fuori, come sono gradi
v-455: le sopraddette colonne con piedestallo, che forma poggio, sono piantate sopra d'
le verdure de'giardini e tante altre cose che apportano diletto e piacere, laonde se
col riempire e contentar l'occhio di coloro che, venendo ad urbino dalla parte di
, 131: or da que'legni / che tu schierar bramasti / l'ira temendo
. si farà almeno una cornice, che ordinariamente è di pietra, la quale
. cesariano, 1-175: vitruvio vole che la catapulta abia dui brazi e valturio
abia dui brazi e valturio non pone che uno, ritraete per forza de una
spagn. poyo e portogh. poio, che è dal lat. podtum (v
collegio femminile della ss. annunziata, che ha sede dal 1864 a poggio imperiale
... un'altra uscita, che per un poggiolo della corte interiore prestava
si dilettano i veneziani d'alcuni poggiuoli che sportano in fuori delle finestre, li
delle acque dei canali ed il fresco che di continuo si sente in quelle.
la quale è un corritore o poggiuolo che porta dalla parte dinanzi a quella di
di dietro. sansovino, 6-432: dicono che la città di canto a uso di
è in quel modo edificata col mare che le va d'intorno, talché gli edifici
palazzo della cancelleria e andò sul poggiuolo che v'è sopra e di là scorse
poggiuolo, loggetta, ringhiera o galleria che sporgeva in mora. algarotti, 1-vii-79
po'più giù, da coli, che ha un bel poggiolo donde si scopre tutta
dei vasi di fiori sui poggioli di legno che guardano in corte, e l'immensa
barbigli mentonieri; sono diffusi perché aveva capito che era intollerabile, per un uomo,
plur. m. -$). persona che -ballatoio. bersezio,
: nell'interno del cortile il poggiolo, che ad ogni piano girava tutt'attomo,
. alvaro, 2-186: un viaggiatore che tirava nella tempesta una mula, apparve
po'chesto viso d'usciolo, / che magre scuse, salir ti bisogna: /
dimentica de'lontani, e non par che dovrebbe. p. petrocchi [s.
poggióne, sm. dial. pianoro che si estende dall'argine costiero di
belle passeggiate sul mare, verso il pastore che pasceva le pecore sui poggioni di levante
roseo, v-93: e forza che questo sia in paese poggioso pieno di
greci chiamano pogonie quelle [stelle] che hanno i crini di sotto a guisa di
tipo o classe di animali marini bentonici che vivono entro tubi da loro stessi secreti
p. levi, 6-90: che cosa deve e può fare l'ebreo che
che cosa deve e può fare l'ebreo che vorrebbe essere russo, se il russo
poh, el no gh'è cuore che a'no diesse che a'fossé un omo
gh'è cuore che a'no diesse che a'fossé un omo, a verve de
le spale. buommattei, iv-213: quel che non si penetra, a difetto si
penetra, a difetto si attribuisce: che perciò sentii una volta poh! levare
levare e'pezzi de'frati de'servi, che e'non corressero a dar di gesso
xl-98: 'frusta letteraria'? poh! che arroganza! io mi sto a vedere che
che arroganza! io mi sto a vedere che la repubblica de'letterati sia diventata una
un tratto di tal sentimento di consanguinità che mi fu forza di volgermi a considerarla in
della testa e sul petto penne gialle che i maori usavano per ornare i mantelli
sul capo. non avvertite la minaccia che grava su di noi? le autorità romene
erano sfuggiti ai pogrom dei saccheggiatori lituani che uccidevano un ebreo per avere un lenzuolo
omosessuale del 'libro bianco'di cocteau, che si è tolto la vita falsano
esprimere disgusto. graf, 5-890: che vino è questo? assaggia! / poh
depòi), aw. indica ciò che segue nel tempo sia rispetto al passato
, vt-i-163 (28-12): quelli, che dipo par, non si ricrede.
10-16: e po'disse: -poscia che dio ebbe adamo ed èva, per
ragion, né si difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira /
sì inanzi tira / o mano o lingua che gli amici offende; / se ben
sospira, / non è per questo che l'error s'emende. p. f
vino dicevano: « bevi questo in commemorazione che il sangue di cristo fu sparso per
compagnia dell'alba / innanzi al sol che di poi grande appare / su l'estremo
colà a disegno raccolte e in modo disposte che, leggermente intonacate al di fuori,
lo spirito santo ancor nel segno / che fé i romani al mondo reverendi, /
diceva essere richiesto di fare prima quel che era conveniente fare dipoi. marino, 1-4
anni, / prendendo a dir del foco che t'accese / i pria sì grati
. beccaria, ii-282: il piano che ora si è proposto per la valsassina
. ariosto, 43-78: disse il villan che dentro a quel macchione / veduto avea
avea una serpe molto antica, / di che più lunga e grossa a'giorni suoi
abbiamo qualche speranza più di poterci aiutare che non sarà poi. annotazioni sopra il decameron
allora più le cose facili e ordinarie che le eleganti e proprie, non essendo
inf., 6-67: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli.
da udire tanto e poi tanto, che io rimasi spaventato per tutti i miei
quel galantuomo della barca, una parola che non mi aspettato tanto. ohia! e
aspettato tanto. ohia! e il mulino che poi più. bonsanti, 4-155:
poi più. bonsanti, 4-155: preferisco che faccia con lei, piuttosto che con
preferisco che faccia con lei, piuttosto che con qualcun altro, il suo noviziato sentimentale
vedesi enea chiaro fra noi, / che morte o 'l tempo il nome non
il tra'di sepoltura / e vuol che viva mille etati e poi. bemi,
; / o quella ancora del santo / che disse al diavolo: intanto, /
: -ecco, -disse cupris, -devo confessarvi che posseggo un bastone animato...
: volete finirla poi? finiamola poi! che volete da me poi? ma poi
» chiese lei. « e poi, che vuoi con questo 'e poi? '
, strappando dei fili d'erba vellutata che mi solleticavano la nuca. -come
, alle pentole; e poi doletevi che non vuole andare alla caccia! manzoni
lucia, innamorato come.. ragazzacci, che, per non saper che fare,
ragazzacci, che, per non saper che fare, s'innamorano, voglion maritarsi e
.]: e poi si dice che le donne son perfide! (modo di
partite in ordine: non c'era di che ridire. landolfi, 2-139: ma
. chiaro davanzati, 119-13: dice che verà di qua da po, / ed
dispò: / per forza frange sì che carlo po'/ del campo poco tener per
9-466: essendo cavate le tue voglie, che più tosto disordinati appetiti di lussuria che
che più tosto disordinati appetiti di lussuria che fermi stabilimenti di legittima amicizia chiamare si
tansillo, 1-65: avventuroso stimasi colui / che ne'bisogni miei più si travaglia,
della madre o della curiosa moglie, che l'assediava acciò le conferisse i segreti
non poteva avere di poi promesso cosa che fosse valida in pregiudizio del primo voto
albor e 'l vento siete veramente / che faite 'l fror; potetelo granare, /
lor parenti, compagni e amici, che poi la sera vegnente appresso nell'altro
ii-217: tu mi mandi una imbasciata / che mi tiene un pezzo lieto; /
chi conducesse e po'non acceptasse quillo che avesse conducto a suo servitio. tolomei
latino, il quale ne le sue encletiche che sono come affìsse fa inchinare l'accento
una sillaba a l'altra, perciò che dice 'patrem'e dipoi dirà 'patrémque', tirando
il mondo è tanto pieno di perfide lingue che truovan e cantano spesse volte cose che
che truovan e cantano spesse volte cose che paian verissime più che 'l vangelo,
spesse volte cose che paian verissime più che 'l vangelo, e dipoi si conoscano vane
, discende poi tutta al basso senza che quelli che primi la ricevono ne abbiano
poi tutta al basso senza che quelli che primi la ricevono ne abbiano benefizio alcuno
me'ch'io caschi / dalle finestre prima che dal tetto. l. bellini,
poi, se ve ne adirerete, che nascerà? manzoni, pr. sp.
ma se, per disgrazia, per disgrazia che dio non voglia., allora,
voglia., allora, non so quel che farò. idem, pr. sp.
poi non dar cosa alcuna sarebbe più che crudeltà, sarebbe ironia crudele. fanfani
3-129: tienti il tuo 'bréloque', che po'poi non lo potrei mettere lo
rileggere di quella vecchia e minuta critica che non ha po'poi a vergognarsi troppo a
tanto il mare., eh, più che a voi! pavese, 10-80: tanti
testa / a pensarci, e sa bene che poi la chiniamo. -alla fine
non vuole altro dire, se non che forte fu l'ora che la prima
, se non che forte fu l'ora che la prima demonstrazione di questa donna entrò
: successivamente, dipoi, ti monstrai che quando el comandamento era contrario alla carità
el comandamento era contrario alla carità, che non si chiamava comandamento di dio ma
(i-16): ariabarzane, oltre che era di nobilissimo legnaggio e tanto ricco
era di nobilissimo legnaggio e tanto ricco che quasi nessuno uguale di ricchezze nel reame si
era poi il più cortese e liberal cavaliere che in quella corte praticasse. lorenzino,
obligata hai tu a esser a costui che t'ha liberata da sì fatto ruffo;
innata, cioè da quella del bello che si suppone ideale. carducci, ii-10-276:
èe peggio abitata, è africa minore che europa e per sito e per genti
8-i-26: ha voluto, dio, che in questa sua legge del testamento vecchio
vecchio e nuovo siano esempli di santi uomini che non
dipoi noè, esemplo della longanimità, che aspettò tanti anni quel che dio gli
longanimità, che aspettò tanti anni quel che dio gli aveva detto del diluvio. d
: per 10 'se * v'è che dire altresì. e prima, che così
è che dire altresì. e prima, che così si truova scritto moltissime volte nei
truova scritto moltissime volte nei medesimi libri che hanno il 'se'e il 'sei'
'se'e il 'sei'; poi, che i due testi di dante e del passavanti
priva. -con riferimento a ciò che è o verrà scritto o detto successivamente
iii-2-69: come ordinare i fatti, che misura dare a ciascun di essi,
narrarli ed unirli, ed altrettali cose che diremo dipoi. -più oltre,
lui per molti anni dipoi molto più che il nome. landolfì, 8-64: tentò
/ solo ched agia tal cominzamento / che, di po''l dire, non vegna
contra ciesare, dipo'le grandi vettorie che tu ài aute in asia e nel'altre
7-182: dipo'il nascimento delle pleiadi, che sono certe stelle ch'appariscono in mezzo
dì diciotto d'ottobre, si crede che il navicamento sia sicuro. iacopone,
cosa manifesta a molti, fu alcun che compuose quella canzone la quale ancora oggi
quattrocento, 43: vi commandano che infra termino di x dì, dipo
un ercole d'argento, della grandezza appunto che io avevo fatto il giove.
fiorio e di biancifiore era occulto, però che di lontane parti era, pochi giorni
6-1-112: essendo sopraggiunta la febbre, che non suol venire se non molte ore
essere perfetto, va'e vendi ogni cosa che tu hai e dàllo ai poveri e
-poi scritta: per indicare ciò che si aggiunge alla lettera dopo che è
ciò che si aggiunge alla lettera dopo che è stata terminata e firmata. alessandro
: do poi scritta, vi affermo che il giorno del tremendo iudizio voi et io
et io aremo altra faccenda e pensiero che a quello alludere che voi scrivete.
faccenda e pensiero che a quello alludere che voi scrivete. -per indicare subordinazione
per. fra giordano, 1-24: che la purità esalti così in vita eterna
per esemplo nella beata vergine maria, che perocch'ella fu più pura dipo 'l suo
temporale: quando, allorché; dopo che (anche nella locuz. poi in
parve quando l'aere fende, / voce che giunse di contra. cavalca, 20-367
di galatina, 257: omne persona che volesse recogliere scopature o ramate de le
137: aspettava l'ambasciadore turco, che poi comparito non forzò, ma umanamente
causale: perché, poiché, considerato che. giacomo da lentini, 45:
. idem, 54: lo cor, che no à ciò che brama, /
lo cor, che no à ciò che brama, / se mor ardendo ne la
tal donna amato, / com'eo, che se contare le volisse / le sue
, poi dietro ai sensi / vedi che la ragione ha corte l'ali. moscoli
non cheggio riparo, / poi non leggete che per me se scrive; / s'
, 2-3 (1-iv-112): pregollo, che poi verso toscana andava, gli piacesse
salutai da mia parte / poi dirgli che non parte / lo meo core da lui
niccolò del rosso, 356-13: oymè, che se 'l cor a pietà non can
-introduce una prop. consecutiva: tanto che, di modo che, di guisa
consecutiva: tanto che, di modo che, di guisa che. neri de'
, di modo che, di guisa che. neri de'visdomim, 246:
. 9. sm. ciò che viene dopo; il sèguito temporale,
trecento, lxxxiv-163: quel ben, che tu m'ha'dato, / amor,
ch'i'son privato / del dolce po'che s'è fatto sentire. proverbia pseudoiacoponici
superbo alli vicini toy: / vidi che 'l tempo mutase e guarda quel de
n-ii-295: questo fu il primo producimento che fece iddio fuor di se stesso,
4-i-264: -eroi, eroi, / che fate voi? / - ponziamo il poi
intendendo / lampeggiarono, troppo / è paura che amor freddo s'inganni / a confidarlo
... sempre lo studio di far che sembri un discorso confidenziale, in cui
e il poi non debba contare più che tanto, quello ch'è all'incontro lo
poi. 10. ant. ciò che è situato dietro. dante, par
i cerchi] girarsi per maniera / che l'uno andasse al primo e l'altro
familiare di saluto, quando si suppone che ci si incontrerà dopo poco tempo:
s. v. j: di due che partendo, l'uno o entrambi,
: v. dappoi. -da poi che: v. dappoiché. -da qualcuno
da qualcosa in poi: per indicare che ciò di cui si sta trattando deve essere
, di uno scopo da raggiungere; che quanto precede va escluso. ludovisi
: sono genti disordinate e confuse, che, da rubar oziosamente in poi, non
, da batista nelli in poi, che era allora un poco stizzoso. beccuti,
tesser la vostra una bellezza tale / che (da voi stessa in poi) astio
carne di porco e vino in poi, che in tutti i tempi è loro proibito
c. garzoni, lii-12-434: per diffidenza che ora è tra di loro per l'
10-46: da quel tempo in poi quelli che sono approvati propongono agli altri certi punti
del sole in poi, non fa che girare il suo occhio smorto sfarfallando su queste
i-183: il prodigo era l'istesso che poco poi fu chiamato anche villico.
o tre dilicate fogliuccie. -poi che: v. poiché.
.]: 'oprimaopoi': vale anche 'quando che sia, tosto o tardi'. d'
d'annunzio, iv-1-349: ero convinto che, prima o poi, sarebbe venuto il
). -poiana bianca: quella che ha le penne del sottocoda bianco-ceciate (
dalla coda bianca o codabianca: quella che ha la testa, il collo e la
f. giorgi, 1-2-14: delle traine che se gli fanno, sappi che le
traine che se gli fanno, sappi che le poi fare de oche, d'aeroni
a uso di aiacce di poana, che postosi il dito alla bocca, mi fece
è uccello utilissimo per la grande distruzione che fa dei piccoli mammiferi rosicanti nocevoli ai
tarsi piumati, meno il margine posteriore che è nudo. è proprio di regioni
. 2. figur. donna che ha una forte personalità e un grande
forse sono ingiusta; forse no. ciò che egli non ha avuto è il suo
tanta robba contra quel re delle puiane che, in picciol termine, lo cacciò
. gonzaga, ii-55: domine ita che non bene olet, imo egli è
da poi e dal fonosimbolo bò, che indica sorpresa, incredulità. poiché
poiché (ant. poche, po'che, pòa che, pòi che, pui
ant. poche, po'che, pòa che, pòi che, pui che,
, po'che, pòa che, pòi che, pui che, puòie che,
pòa che, pòi che, pui che, puòie che, puoiché; anche nella
pòi che, pui che, puòie che, puoiché; anche nella locuz. dipoiché
cong. introduce unaprop. causale, che precede la prop. reggente, con
giacché, siccome, per il fatto che. ritmo cassinese, xaxv-i-9:
faccia arditanza. iacopone, 3-75: puoie che l'acqua nòceme a la tua enfermetate
mia castitate. guittone, 4-3: poi che per amar m'odiate a morte /
de la vita contemplativa è più eccellente che quella de l'attiva,...
procedette per la via de le virtù intellettuali che de le morali? idem, inf
perverso. petrarca, 127-15: poi che la dispietata mia ventura / m'ha
): fu iusto iudicio de dee che, poa che [gli abitanti di sodoma
iusto iudicio de dee che, poa che [gli abitanti di sodoma] de inlicito
, 2-5 (1-iv-129): dicoti che, poi che idio m'ha fatta tanta
1-iv-129): dicoti che, poi che idio m'ha fatta tanta grazia che io
poi che idio m'ha fatta tanta grazia che io anzi la mia morte ho veduto
io non morrò a quella ora, che io consolata non muoia. zanobi da strata
vicinato. ariosto, 31-20: poi che 'l paragon ben gli ragguaglia, /
versi l'avete sentito; ma dipoi che la nostra signiora tal peso m'ha
poiché dal cibo e da quel vin che smaglia / si sente tutto quanto ingazzullito,
del corpo (poiché altra cosa non dan che corpo) col piacere dover regolare le
: lèvati: assai dicesti: e poi che grazia / e perdono io ti accordo
e perdono io ti accordo, a che mai giova / l'affannarti cotanto?
morte. carducci, iii-7-124: poi che la divina commedia non aveva lasciato effetti
divina commedia non aveva lasciato effetti, che cosa poteva ormai operare in italia il
poiché san tommaso moro è di quei santi che toccano le nostre speciali preferenze, così
27): piangete, amanti, poi che piange amore, / udendo qual cagion
nome... egli rispose: « che abbiam noi a far del nome,
noi a far del nome, poi che sappiamo la vertù? ». codice dei
lo septimo comandamento... sì è che tu no digi far furto..
io non ti voglia bene, / po'che 'l mie 'more a te tutto
vogliono essere creduti poeti, tanto sfacciati che ardiscono d'affermare che sia licito a
, tanto sfacciati che ardiscono d'affermare che sia licito a furare le cose trovate dagli
mio valor a prova, / poi che la cortesia sprezzar ti giova. sarpi,
, non ha da meravigliarsi vostra signoria che non vi sia vera relazione delle qualità
agli dèi, cotale io nacqui / che sempre e solo di quel mi compiacqui
e solo di quel mi compiacqui / che l'uomo fa nel giorno luminoso. montale
/ ch'ànno talora inciso / il simbolo che più turba / poiché il pianto ed
. cavalca, 20-173: poi dunque che per li uomini, ch'erano nimici
da siena, i-35: poi dunque che tanto è pericoloso l'amore proprio, col
. segni, 7-181: poi adunche che il senso del tatto è necessario per le
necessario per le ragion dette, conseguita che l'animale, che manca di questo
dette, conseguita che l'animale, che manca di questo senso, manchi ancor
purgato. ariosto, 41-2: mostra che dolce era a principio, poi / che
che dolce era a principio, poi / che si serva ancor dolce al fin de
scorta o consiglio. -con che pleonastico. cavalca, 21-238: poiché
. cavalca, 21-238: poiché dunque che la penitenza spegne ogni peccato..
. introduce una prop. temporale, che precede la prop. reggente, con il
anteriore a quella della reggente: dopo che (anche nelle locuz. a poi che
che (anche nelle locuz. a poi che, da poi che, per cui
locuz. a poi che, da poi che, per cui v. dappoiché)
/ molto mazore presio de'avire / che se 'l vedessen vesibelemente. stefano protonotaro
. stefano protonotaro, 137: poi che m'appe ligato, / isò gli odi
/ come lo badalisco / c'ancide che gli è dato. tommaso di sasso,
disia, vive 'n dolore; -e poi che tene, / credendos'aver bene,
pene. garzo, 20: poi che fui a questa foresta, / da nuli'
/ tal desidera la festa, / che la vita li è recusata. giamboni,
fa la nave per l'acqua tempestosa, che poi che è passata, no si
per l'acqua tempestosa, che poi che è passata, no si disceme la via
per la piaggia diserta, / sf che 'l piè fermo sempre era 'l più
ciglia, / vidi 'l maestro di color che sanno / seder tra filosofica famiglia.
se ne cura, e cossi devegne che poa ch'è così delungao no abbia in
no abbia in la memoria quello bem che imprima avea in overa. boccaccio,
era già il diceottesimo anno passato poi che il conte d'anguersa, fuggito di parigi
era partito. leandreide, lxxviii-ii-282: puoi che ebbe iscricta cotesta, leandro / fra
ricieve, / i'sarò lieto più che unqua allexandro. getti, i-3:
su per questo lito, e dipoi che tu avrai intesa la voglia loro,
vieni a me ed io farò quel che tu vorrai. guarirti, 124: poi
vorrai. guarirti, 124: poi che sarò morto, anima cruda, / avrai
d'annunzio, iv-1-158: ella, poi che fu libera, adunò tutti i vasi
di rose. montale, 2-92: poi che gli ultimi fili di tabacco / al
lenta sale / la spirale del fumo / che gli alfieri e i cavalli degli scacchi
altro viaggio » / rispose, poi che lagrimar mi vide. zanobi da strata [
ingenochiai denanti al gran sapiente / poi che vedeva il giorno venir meno. bibbiena,
meno. bibbiena, 2-19: sappi che a donna non si può credere, etiam
donna non si può credere, etiam poi che è morta. guicciardini, 2-1-230:
, 2-1-230: essendo prima questi periculi che quelli che succedono poi che il re de'
: essendo prima questi periculi che quelli che succedono poi che il re de'romani arà
questi periculi che quelli che succedono poi che il re de'romani arà fatto piede
piede in italia, non è da maravigliarsi che il re di francia vi pensi prima
avenne a telegono a riconoscere ulisse poi che l'ebbe fedito a morte. vallisneri
crede... il buon uomo che la femmina non sia sempre gravida nel giorno
annunzio, i-258: tacque, poi che su le pianure / a l'orizzonte il
, sembrano cose / da nulla, poi che tu nascevi e già / era il
va, sanza riposo, / poi che morì. boccaccio, dee., 1-6
buono uomo « io vel dirò. poi che io usai qui, ho io ogni
broda ». grazzini, 4-252: che t'è di male incontrato poi ch'io
città, ha tolto via un dazio che si chiamava il 'macalufo'. sarpi, vi-2-120
'macalufo'. sarpi, vi-2-120: dipoi che sono cessate le limosine, e convertite in
: ti somiglio / anch'oggi, poi che quel giorno lontano / troncò per sempre
stati vinti, e solo poi avevano vinto che coriolano fu loro capitano.
tal donna amato, / com'eo che se contare le volisse / le sue belleze
/ vegio tuttor salire, / po'che 'l martire - lontano stato sia.
forte in elio s'è acceso / che non discende ma tuttora sale. / e
sale. / e non allena poi che sia conteso / per acqua né per (
cale. simintendi, 2-7: poi che l'altre cose gli mancassero,
clemente, poiché fusse pagano, udiva che vincea l'openione de'cristiani et anche delli
et anche delli savi filosofi pagani, che l'anima non muore mai per nissuna
insegnatemi... poiché certa séte che essi non lo saperanno. 5
e poi s'ando via. morì poi che lambertuccio. -a eccezione di
, il padre del quale, poi che il signore, oltre alle ricchezze che erano
poi che il signore, oltre alle ricchezze che erano grandissime, era il primo uomo
sm. fisiol. ciascuno degli eritrociti che differiscono fra di loro per forma e
in se stessa, indipendentemente dalle intenzioni che possono accompagnarla. -con metonimia: l'
(plur. m. -ci). che è proprio, che riguarda la poiesi
. -ci). che è proprio, che riguarda la poiesi; produttivo, creativo
mostra generalmente chiaro: quantunque talvolta sembri che egli se ne dimentichi...
ammettendo scienze pratiche e attività poietiche (che si distinguono dalle pratiche, in quanto
, iv-228: per far l'agra, che ordinariamente s'adopra per fare che 'l
, che ordinariamente s'adopra per fare che 'l fiorito divenga poina o ricotta, s'
quale ogni dì si cava quell'agra che ne bisogna. inventario di alfonso li d'
puina. g. gozzi, 1-30: che intanto arrecasse loro di nascosto una ricotta
nascosto una ricotta o puina molle molle, che intendevano di fare una burla.
dolce, 8-46: non volete voi che quella barba tempestata di neve, quegli
rughe debba far spasimo a quella giovanetta, che ha il viso di rose, gli
canuto. ghirardi, 28: credo che costui abbia adosso tutte le puine del
piante della famiglia delle leguminose papiglionacee, che contiene specie delle regioni più calde dei due
un verde scuro, fiori odorosi, che formano un corimbo piramidale ove il rosso
ungaretti, xi-95: quell'albero, che d'estate diventa come un globo
, il poinciano pulcherrimo e il giacarandà che si copre di fiori del turchino più vago
poinnétto, agg. dial. che è proprio, che riguarda il comune
agg. dial. che è proprio, che riguarda il comune di poirino, in
e poi si allarga repentinamente nel corpo che è panciuto e leggermente rastremato verso il
di piante della famiglia delle combretacee, che comprende 5 specie, le quali sono
scarlatta (. poivrea cocctnea), che è un frutice sarmentoso, inerme;
3, ecc., in modo che la carta minima che resta nel mazzo
, in modo che la carta minima che resta nel mazzo corrisponda alla differenza fra
in base al quale vince il giocatore che ha quella più alta. - con
che si chiama il pòkero. idem, iv-526
poker in cui occorre dichiarare una combinazione che può coincidere con quella risultante dalle carte
, poker con i dadi: quello che si gioca con cinque dadi, sulle
spalle degli altri uomini, nel modo che in portogallo portano quelle che essi chiamano
nel modo che in portogallo portano quelle che essi chiamano 'pole'. = dal
veder perché omo s'appelli / colui che vive sol per pascer gola / che
colui che vive sol per pascer gola / che vie più fa la calandra e la
roteano, poi ciascuna prende quello viaggio che più le piace. daniello, 634
, delle cornacchie o simili uccelli, che nell'apparir del giorno si muovono l'
, v-256: pola è uno uccello che, quando vede invecchiare lo padre e
invecchiare lo padre e la madre sì che perdano il vedere in forma che non
madre sì che perdano il vedere in forma che non possano volare, fanno loro un
gli occhi e covangli infino a tanto che le penne sono loro rimesse e allora
bisbigliar de l'altra cova, / che va gracidando con'per aere pole, /
m'à sì percosso cum sua palda / che quel sangue che le membre riscalda /
percosso cum sua palda / che quel sangue che le membre riscalda / usir a parte
? fazio, iii-2-29: la novità che più quivi [a ravenna] s'impenna
ogni pola per san polinaro, / che può per lo paese muover penna,
uccelli diomedei, / al tempio suo, che fu già ricco e caro.
(plur. m. -ci). che è proprio, che riguarda i polabi
-ci). che è proprio, che riguarda i polabi, popolazioni slave insediatesi
e di là, con due ganci che le partivano dalla cintura, rialzata la sottana
la caduta della cadenza finale del motivo che cade sul tempo debole. nella musica
polacche (queste sono barche assai grandi che portano grani, vini et altre mercanzie
di livorno per la via di ferrara, che nell'acque vicine ad alessandria la polacca
, 4-ii-454: non saranno venti giorni che noi siamo stati spettatori della sommersione nel
amicizia con l'orina, / ancor che fosse un odoroso estratto / di moscado,
questa inguistara di fresco lattone, / che par proprio un canterone / od un bottaccio
1-i-47: ecco la moda delle polacchine, che sono una soprawesta manicata senza vita.
agg. (plur. -chi). che si riferisce, che è proprio della
. -chi). che si riferisce, che è proprio della polonia, sia in
in quanto stato, e del popolo che la abita, avendo in comune l'
, gli usi e i costumi; che appartiene alla polonia, che proviene dalla
costumi; che appartiene alla polonia, che proviene dalla polonia.
personaggi russi, l'autore mostra d'ignorare che questa desinenza, propria ai nomi polacchi
, n. 1. 2. che è nato o abita in polonia; che
che è nato o abita in polonia; che è cittadino della polonia; che ha
; che è cittadino della polonia; che ha la nazionalità di tale stato.
, s'tu irai al fonte / che sta in ovile presso a san francesco,
ovile presso a san francesco, fa'che non sia polacco né tedesco, / ma