una brigata di fanciulli, di quelli che servono a'banchieri, che là sono
, di quelli che servono a'banchieri, che là sono, con una trappola.
del die. ariosto, 315: che ora importuna è questa, patron mio,
contrada? non è banchièro in ferrara che non sia ito a bere ormai. castiglione
i-46: ella... tanto scrive che un banchieri non ha tante faccende con
d'uomini molto ricchi, e altri che per mantenere il banco loro aperto non hanno
alla moderna, banchiere, cioè, che aveva banco. cattaneo, ii-1-104: il
, i-309: banchieri chiamansi i commercianti che tengono casa di banca, facendovi il traffico
di biglietti al portatore ed a vista, che compete soltanto alle banche pubbliche di circolazione
cantoni, 119: la conclusione è che da sei mesi a questa parte ffio dovuto
da principio i miei banchieri non erano che degli amici meglio provveduti o più assestati
. a. costanzo, vi-863: so che ti avrebbe sciolto un banchiere / perle
faldella, iii-54: un sindaco di campagna che era solito pagare come un banchiere e
annunzio, v-1-865: ma noi sappiamo che dietro l'una e l'altra cartapesta si
grandi proprietari, banchieri e mercanti presbiteriani che avrebbero voluto concentrare nelle loro mani il
immoralissima, qual'è quella di colui che nel giuoco, ordinariamente di fortuna,
ordinariamente di fortuna, tiene banco, cioè che solo gioca contra tutti, e infin
; ma è meglio seguire l'uso comune che, personificandolo, chiama banco colui che
che, personificandolo, chiama banco colui che 'tiene il banco '. per
questo secolo / vano e banchiere / che più dell'essere / conta il parere,
parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi povero, /
banchiere. carducci, 359: quel che ne la pupilla / del figliuol tuo
del figliuol tuo gelò supremo pianto / che tu non rasciugasti, o madre trista
leggiadro e soave economista / a lei che ride con la rosea bocca / sentenze e
e l'usata strada. / nel futuro che s'apre le mattine / sono ancorate
barilli, 6-3: il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla
della nave, sopra uno spazio d'acqua che rassomiglia proprio al fossato che circonda le
d'acqua che rassomiglia proprio al fossato che circonda le mura delle antiche città,
mura delle antiche città, la gente che aspetta i parenti ci s'incanala disordinatamente
sulla banchina stava a guardare la nave che si ancorava. montale, 107:
radicata, e pure morbida / cesena che sorvola alta le fredde / banchine del tuo
. 5. spazio di piano che serve per assicurare maggiormente gli argini o
, 1-23: non altro vi si richiede che terra, coll'abbondanza della quale,
, 'si sfuggono tutti quei danni che dalla soprabbondanza dell'acque sogliono provenire.
genere interrotto in numerosi lastroni galleggianti, che a volte si ammassano per l'azione
rive, sperdendosi ogni volta in mille spruzzi che ricadendo gelavano e formavano un campo di
e desolata banchisa di fogli tagliuzzati, che ricuopriva e pareggiava ogni cosa, non
pareggiava ogni cosa, non avrei visto che le due manine in croce, come
. arila, 59: per coloro che un mezzo lecito di guadagno rivolgono a
rivolgono a mezzo illecito per truffare la gente che gli crede, la voce banchista potrebbe
banco, / dietro pensando a ciò che si preliba. idem, par.
, i-1-395: il povero epulone, che sarà padre di famiglia, qual ribrezzo
564: v'era anche lassù gente che mangiava, e accostati alle pareti pagliericci e
. svevo, 5-358: una vecchietta che stava seduta solitaria su un banco sotto a
soffici, ii-63: quando non sapevamo che altro fare contro costoro, tempestevamo di
alzando gli occhi verso l'insegnante, che per caso guardava me, mi sentii
correre tra i banchi con quella fretta che gli permetteva la veste bianca e rossa e
e rossa e scomparire nella scaletta coperta che portava all'organo. pavese, 5-51
organo. pavese, 5-51: basta che vada in piazza la domenica, sugli scalini
scalini della chiesa c'è sempre uno che chiede, zoppo come lui. e
sugli scalini del -piedestallo certe cose sparse, che certamente non eran ciottoli, e se
tal quale, chi voleva vederlo, che glielo aveva regalato compare mariano « cinghialenta
: nella collezione di fotografie napoletane, che gl'inglesi comprano, accanto alla monaca
gelidi, con la donna al banco che parlava il dialetto. moravia, vii-106:
, delle maglie e dei berretti, che facevano sudare solo a passargli davanti.
senza mai parole o musica. « che cosa succede di là? » chiedevano
e miserevoli... ma l'uomo che teneva il banco era spaventoso. palazzeschi
, gli venne un altro pensamento-: che la ricchezza passava di mano, che la
: che la ricchezza passava di mano, che la fortuna cedeva banco, che l'
, che la fortuna cedeva banco, che l'ordine sociale mutava. pavese,
mazzo di carte in mano a uno che teneva banco in piazza, e mi disse
teneva banco in piazza, e mi disse che aveva a casa un due di picche
due di picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto sullo stradone. cassola
i-1066: in questa strada dei mercanti, che è una delle principali del quartiere porto
di fuori, saluta un omettino calvo che là dentro, in quel punto,
troppa voglia, di litigare col primo che li guarda. e. cecchi, 2-175
caffè è rimasto, come qui, quello che si dice un caffè, perfino con
, si dilettava di lettere anonime, che la reggente il banco del lotto impostava
tavola piuttosto grande per i magistrati, che vi esplicano le loro mansioni (una volta
a giurare per le budella di dio che e'gli conveniva conoscere e saper se
all'una setta e all'altra, che la sera andassono al banco a lui,
sera andassono al banco a lui, e che piglierebbe lodo tale su'fatti del preso
lodo tale su'fatti del preso, che l'una parte e l'altra doverebbe
a me pare, signori miei, che voi vogliate che ognora io monti in
pare, signori miei, che voi vogliate che ognora io monti in banco e con
dette al notaio del banco, dicendogli che lo leggesse. varchi, 23-218:
varchi, 23-218: il giudice, che siede a banco tra il debitore, e
bianco. d'annunzio, v-1-674: che è oggi la vostra giustizia se non una
mosso anch'io alla volta di quello che dal cinquecento in poi è stato sempre
e '1 legno tutto, / l'anime che già dentro erano assise / con subito
: si usano certi vascelli a remo, che mi pare farne menzione se non altro
al tuo tetto, / ulisse a persuader che su le armate / di saldi banchi
8. tecn. tavolo assai robusto che s'impiega nelle officine (per lo
lima gli restituisce quasi tutto il calore che egli vi aveva lasciato la sera prima.
banco. fagiuoli, 1-4-65: pagate quel che ci va, e aggiustiamo questa cosa
doi luoghi compariscono gli corifei di color che montano in banco; ed ivi ti potrà
ser giovanni, 47: perché io dubito che non ci siano alcuni di questi ducati
non ci siano alcuni di questi ducati che siano falsi o leggieri, riponli in questo
guicciardini, iv-350: contenne la capitolazione che... al tempo della liberazione
seimila fanti per sei mesi, subito che arrivasse in italia. bandello, 2-34 (
quattro anni sessanta mila ducati, a ciò che mettesse casa e banco in londra e
colore scuro e sapore poco gradevole (che costituiva il cibo tradizionale degli spartiati,
tradizionale degli spartiati, a sparta, che lo consumavano al pranzo comune).
vanno ghiotte, le lucciole non conoscono che l'amore. 6. figur
: egli è anco in parte, che vi si tiene questo maladetto ordine ch'io
maladetto ordine ch'io vi dirò, che la sera di notte si ragunano tutti uomini
/ scatenato, e maledetto, / che se ben pare un bambino, /
consolo: / una e non più, che io me n'andrei in brodetto,
in confusione] la casa e quel che v'è. bracciolini, 1-15-24: di
consuma e sbratta / alla barba di lor che l'hanno fatta. r. m
le immense foglie di piante palustri, che non solamente vi si macerano, ma
bròdo, sm. cibo liquido, che si consuma puro o si utilizza nella
grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni
stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli, e cuocergli in
294: cominciò a sorbire quel brodo che gli era avanzato. aretino, 8-79:
, 8-79: con quella ingordezza, che va il frate al brodo, si gì
, ch'è molto rinfrescante, e che dolcifica il sangue non poco col prenderne
in guardia di un po'di brodo che stava bollendo. de marchi, i-718:
pentola di brodo lungo per quei di casa che volessero farsi una zuppa. panzini,
, c'era il brodo delle pentole che si perdeva in vapore o traboccava con
] si passano allo staccio in modo che tutto passi nel brodo eccetto le ossa.
sì. 2. ant. broda che si dà ai maiali. sassetti,
colore, a un branco di porci che si azzuffino per ficcar la testa nel
e brodi fetidi e fetenti, / che non si pòn passar senza stivali. campanella
stivali. campanella, i-174: in che modo / il nutrimento sodo / all'ossa
. leopardi, iii-65: bisogna sapere che qui tutto quello che non è brodo
iii-65: bisogna sapere che qui tutto quello che non è brodo o se è brodo
dantesco. giusti, ii-460: vedo che ella non mi passa le frasi torturate
non mi passa le frasi torturate e che sanno troppo di rabesco, solito scoglio
amico, le donne vanno in brodo soltanto che le tocchiamo con un dito.
propria; subire le conseguenze della condotta che si è voluta seguire a dispetto di tutti
2-745: quando alcuno fa qualche risoluzione che non è approvata e non piace agli altri
cuocerà nel suo brodo, cioè senza che altri vi mettano su nulla del suo
detto, all'uno e all'altro, che i frati bisogna lasciarli cuocere nel loro
e ignorante. pataffio, 5: che 'l brodo non si fa per gli asinelli
[la nostra contrada] sì trasandata che s'inghiotte come scelte vivande le sporche minestre
german. * brod * zuppa '(che era il piatto usuale delle popolazioni germaniche
bambino (e anche adulto) che mangiando si sbrodola. m.
m. franco, 1-53: che vo'tu dime infamia, brodolino =
manica. firenzuola, 582: che gofferia è egli a vedere un paio
doni scempi! non s'accorgono elleno, che quel fodero fa gonfiar quei manichini,
quei manichini, e che'brodoni spariscono, che 'l braccio par che rimanga storpiato
spariscono, che 'l braccio par che rimanga storpiato. a. f. doni
. v.]: brodone, ornamento che si cuce tra l'estremità del busto
a quattr'acque, a brodoni, cioè che è andato giù alle prode.
ornare '. brodóso, agg. che contiene molto brodo; adatto a fare
rimaner lì intatto, più a lungo che sia possibile. c. e. gadda
v.]: minestra brodosetta, anzi che no. -gli piacciono brodosine le minestre
, balordo. varchi, 8-2-95: che [diremo] di barbogio, brogio e
così i vizi dell'animo come i nomi che gli significano. = deriv.
mischiata di rosso, con un cangiante che dà nella fiamma. baldinucci, 2-6-202
, non so donde selo cavasse, che i borgiotti fossero di spagna, nutrice
3. figur. ant. troppo affezionato che prodiga eccessiva tenerezza. salvini,
tenerezza. salvini, 30-1-520: quegli che sono teneri d'alcuna lor cosa,
fondachi si nota ogni giorno tutto quello che volta per volta si vende, per poi
il negoziante fa nota temporanea delle operazioni che fa, delle commissioni che riceve, e
delle operazioni che fa, delle commissioni che riceve, e delle
altre cose diverse che gli cale tenere in ricordo sia per
bro glia, / sì che l'affetto convien che si paia / per
glia, / sì che l'affetto convien che si paia / per lo seguir
si paia / per lo seguir che face a lui la 'nvoglia. jacopo della
voglia, ch'avea l'alma, che gli era dentro, de compiasere
appetito del mangiare, e di simile affetto che la natura richiede. landino [
aplaude, coverto si, cioè tanto, che convien che si paia e dimostri
, cioè tanto, che convien che si paia e dimostri l'affetto. daniello
26-97]: brogliare propriamente credo che sia quello che i latini «
brogliare propriamente credo che sia quello che i latini « pertentare » dicono
. dolendosi d'una scesa, disse che gli brogliava una spalla, volendo dire
gli brogliava una spalla, volendo dire che vi sentiva un cotale formicamento, e quasi
e quasi solleticamento come d'un bruco che vi stuzzicasse. 3. figur.
s. v.]: parecchi erano che brogliavano per quell'uffizio. -broglia per
. così si chiama a firenze quello che i romani anticamente chiamavano ambito e i
croce, iii-22-105: l'elettorato, che doveva risanare tutto, aveva dato origine
bròio), sm. ant. assemblea che elegge i magistrati. galileo,
i-127): e almeno fo io tanto che le cose mie sono secrete, ove
sono favola del volgo, e non che in broletto se ne parli, ma non
., o fermarsi a un bel portale che incorniciava il verde di tranquillo aureolato broletto
sambuche, / sparate; e tu, che l'hai di piume broilo,
lo lisignolo. / piange lo fantino però che non trova / lu so osilino ne
è sì de la natura amica, / che tutta è buona da far prati e
. degli a rienti, 227: accadde che, avendo lui a certe sue possessione
di villa, dall'altro un giardino, che corrisponde a detto cortile, e nella
. cesarotti, ii-430: voglio sperar che il mio brolo non soggiaccia a rovine,
mio brolo non soggiaccia a rovine, e che l'acqua, che va ritirandosi assai
rovine, e che l'acqua, che va ritirandosi assai lentamente, contenta d'insolentire
.. pure ho saputo dagli zanichelli che ricevè la cesta una donna di casa.
mio cuore è un usignolo, / che non canta quando è solo; / disiava
da broga 'campo, terreno ', che lo scoliaste di giovenale dichiara termine celtico
bromato2, agg. chim. che contiene bromo. bromatologia, sf
, sf. scienza dell'alimentazione che stabilisce, valendosi prevalentemente di mezzi
(plur. m. -ci). che con cerne la bromatologia.
delle membra... i bromboli, che rimettono dapoi che si taglia,
i bromboli, che rimettono dapoi che si taglia, quantunque sieno più
con foglie generalmente rigide, accartocciate, che racchiudono spesso nelle loro guaine spazi pieni
sono parzialmente espulse attraverso la sudorazione sostanze che normalmente non dovrebbero esservi presenti.
obscurus), della famiglia crisomelidi, che rode le foglie della vite.
uso troppo prolungato di sostanze bromate, che si manifesta variamente (con eruzioni cutanee
. bot. genere di graminacee, che comprende numerose specie di erbe da foraggio
, 23-25: bromo è seme d'erba che fa spiga; nasce tra le biade
. né altro però è il bromo che l'avena, che si semina per
però è il bromo che l'avena, che si semina per li cavalli. domenichi
. farmac. liquido incolore, che si ottiene combinando bromo e alcali con
bromògrafo, sm. fotogr. apparecchio che serve a stampare per contatto le
per l'azione sedativa e deprimente che esercitano sul sistema nervoso centrale (
quasi piacevoli, personaggi d'un dramma che la luce sapientemente dosata e il bromuro
bronche, è da sapersi, che queste si fanno di legname di quercia e
cerro, 'segandosi grosse come i travicelli che servono per li solai delle case.
disotto abbronzata e con randelli di legno, che sia resistente alle acque, per adattarvi
, agg. anat. e medie. che è proprio dei bronchi, che si
. che è proprio dei bronchi, che si riferisce ai bronchi. -arterie
. -arterie, vene bronchiali: che irrorano i bronchi. -albero bronchiale:
bronchi e da tutte le minori ramificazioni che penetrano nei polmoni. -catarro bronchiale:
... lasciano tutt'e due che il sangue passi liberamente per i polmoni.
in qualche parte quella più mite polmonìa che chiamasi bronchiale. mascagni, ii-119:
medie. proprio della bronchiettasìa, che concerne la bronchiettasìa.
, bambini, e nelle persone che hanno respirato gas tossici (in
. ramificazione capillare dei bronchi, che connette agli alveoli polmonari. =
medie. infiammazione dei bronchi, che si manifesta (spesso in seguito a
: sono a letto con una bronchite che mi fracassa. de marchi, 436:
436: non ti ho predicato stamattina che avessi a metterti il giubboncino di lana?
.. tu non sarai contento fin che non avrai pigliato una bella bronchite.
io fui disturbato da una bronchite cronica che m'impediva il sonno. bocchelli,
bróncio1, sm. espressione del viso che rivela (con la piega disgustata della
vituperevole a dio e al mondo, / che ciaschedun gli dovre'portar broncio. buti
fargli sol quel broncio, / par che tutto pe 'l dosso mi riscuota. casti
nel culto del sapere, eziandio profano, che offenda il decoro clericale: anzi lo
. verga, 3-177: lo credereste che [padron 'ntoni] mi porta il broncio
morante, 2-30: per me, che non potevo attribuire, a lui, nessun
tale una luna da minacciare tutt'altro che un divertimento. = di etimo incerto
broncio al fuoco accanto / disse, che legger vuol tutta la notte. d'annunzio
anat. vie respira torie che risultano dalla divisione della trachea in
rami, sempre più sottili, che penetrano nei polmoni. sono costituiti
. redi, 16-iii-223: osservai che in tutti i loro bronchi,
mio giudizio, non è altro che un morbo in via, cioè a dire
dentro ai bronchi o rami dell'asperarteria, che sono 1 canali aerei. mascagni
divide in quei tronconi principali, che son detti i bronchi, dei
quali uno più lungo e più stretto, che si dirige al polmone sinistro,
l'altro più corto e più largo, che indirizzasi al destro. giusti,
visitare diligente mente e pare che vi sieno delle razzature ai bronchi, non
ppóyxia * bronchi '(i canali che conducono l'aria ai polmoni)
ch'ei credette ch'io credesse / che tante voci uscisser tra quei bronchi / da
voci uscisser tra quei bronchi / da gente che per noi si nascondesse. boccaccio,
capi della fune ad un forte bronco che nella bocca dello spiraglio era nato,
avidde in un deserto essere entrato, / che sfrata non fu mai cotanto ria,
fu mai cotanto ria, / però che era sassosa in ogni lato; / ora
alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì, ella in
brieve si riempierebbe e riturerebbe in maniera, che poi all'acqua che vi corre della
in maniera, che poi all'acqua che vi corre della fontana essa luogo dare non
così di spini e bronchi, / che fra i rami intricati e i folti tronchi
di tronco probabile incrocio di broccus * che ha il dente sporgente * (
egli teneva una pera bronca, più grande che si possa vedere e bellissima.
come i peri moscadelli o bronchi che s'innestano in sul pero cotogno, sotterrare
, sm. medie. ant. tumore che si forma all'interno della trachea e
un tumore... simile a quello che in savoia e in altre contrade dell'
nell'albero bronchiale dell'olio iodato, che facilita l'osservazione. — voce
calcareo misto a materia organica indurita, che si forma nei bronchi in seguito a
i miseri avien morti, / che li piangean divenuti bronconi. andrea da barberino
secchi e di rami di pino, che facevano bellissimo vedere. nieri, 171:
. nieri, 171: la gente che era nel vicinato corre a vedere che era
che era nel vicinato corre a vedere che era mai stato, e ti trovano
pendoloni, e gridava: « che fortuna! * si sentiron friggere dal ribrezzo
dal ribrezzo. « poveruomo! altro che fortuna! che disgrazia! avete a dire
« poveruomo! altro che fortuna! che disgrazia! avete a dire ».
a dire ». « io dico che fortuna a non essere forcelluto! (e
. 2. palo rozzamente sgrossato che si pone di sostegno alla vite.
fa'esperienza del vino del broncone, che sempre sarà più grasso e più debole.
, gusta quest'altro / vin robusto, che si vanta / d'esser nato in
sf. medie. paralisi bronchiale, che, ostacolando l'espettorazione, può provocare
broncopolmonare, agg. medie. che concerne bronchi e polmoni.
broncopolmonite, sf. medie. bronchite che, attraverso i piccoli bronchi e i
lobuli polmonari. si produce spesso oltre che nel corso di una bronchite acuta, in
di metallo forniti di illuminazione elettrica, che permettono di osservare, attraverso un sistema
toraciche di origine poco chiara, oltre che per l'estrazione di corpi estranei incidentalmente
metallico con lampadina elettrica sulla punta, che, introdotto nella laringe, consente di
della parte del polmone corrispondente al bronco che si è ristretto può provocare polmoniti lobulari
v-79-46: più bella mi parete / che isolda la bronda; / amorosa, gioconda
nel dare un boccon di pane a chi che sia, altri bronfia e fuma per
abbondio: serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'
fargli a tempo tollerar le proprie, che divenivan di giorno in giorno più frequenti.
, 4-155: quelle oscurità e brontolamenti che permangono nel cielo quando è passato il
. di brontolare), agg. che brontola. - al figur.: che
che brontola. - al figur.: che rumoreggia sordamente. bocchelli,
l'onda rompeva in uno di quelli che i marinai chiamano scazzaburelli. non di quelli
più bonariamente prolissi e brontolanti nel vento che si stende. brontolare, intr
ma sommesso e confuso, a guisa che in brontolando si costuma. redi, 16-iv-23
16-iv-23: s'accorse egli ben tosto che non solo non era prestato fede a
fede a quanto detto avea, ma che di più tacitamente ne veniva beffato;
, borbottando e brontolando un non so che fra'denti, con un certo naturai
x-2-43: inerme e dependente, / che far poteva autorità? -deporse, /
, 34 (596): eran pigionali che brontolavano, e dicevano di far presto
.. brontolando sempre contro i gatti che gli si impigliavano nelle gambe. verga,
e non oso disturbare le suore infermiere che brontolano, poverine, quando son svegliate spesso
amicis, i-990: come? chi è che brontola laggiù? chi è che alza
è che brontola laggiù? chi è che alza le spalle? avanti, se c'
requisizione aveva portato via tutto il fieno che avevano in casa, pagandolo, naturalmente
. comisso, 7-139 • quel giovane che soffriva per tutto il corpo di dolori
un tempo scuro qualche volta, / che brontolando intorno al ciel s'aggira, /
ii-369: la carrozza passò sul ponte, che brontolò cupamente. giocosa, 57:
desta / quel murmure ai vetri. / che brontoli, o bombo? deledda,
/... ora è laggiù che minaccioso brontola. sbarbaro, 1-90: irritato
, 1-90: irritato contro le scogliere che l'addentano, anche in bonaccia il
, i-93: domandai ad una vecchia che passò per la prima sul ponte: -ditemi
-ci guardò dispettosamente, brontolò non so che cosa, e tirò via senza rispondere.
senza rispondere. noi però ci accorgemmo che aveva temuto d'esser burlata. carducci
troppo, figlio mio! lo sai che non posso assolverti? ». moravia
carducci, 189: questa terra, che del nostro / sangue e pianto è molle
con gli occhi a terra: -oh che bestia! oh che bestia! oh che
terra: -oh che bestia! oh che bestia! oh che povera stupida bestia
che bestia! oh che bestia! oh che povera stupida bestia! =
e non quel brontolìo, / che fanno alcuni peggio de'mosconi. manzoni,
don abbondio: serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'
ossequio all'autorità, quell'umore governativo che si accompagna al brontolìo sul governo.
ode tanto da lontano urlare, / che s'assomiglia al brontolìo del mare. cesarotti
fiume, d'un torrente, o che so io, / che giù scrosciando d'
torrente, o che so io, / che giù scrosciando d'un alto dirupo /
orecchi il brontolio burrascoso del mare, che il vento porta seco l'inverno,
inverno, talvolta, sulle cime degli alberi che stanno abbada delle case. moretti,
ad ascoltare il brontolio rauco della róssola che russava accanto all'arola. baldini,
uno scoppio brusco e violento di tuono che fece tintinnare i vetri della finestra e pareva
sm. (femm. -a). che brontola sempre, che trova a ridire
-a). che brontola sempre, che trova a ridire su tutto.
, andava dicendo: -mi pare che il signor duca sia ridotto a cercare
: un vecchio ossuto e brontolone, che aveva già avuto che dire col secondo
ossuto e brontolone, che aveva già avuto che dire col secondo e con lo sguattero
, i malcontenti invidiosi, tutti quelli che volevano romperla coi soliti signori. svevo
in tutti i modi, lasciando intendere che la consideravano quale un peso nella famiglia
brontolare: / « se ti credi che mi cheti per te, / povero
fesso! * / e mi dice che anch'io / sono un bel brontolone.
, 7-76: tu dirai... che torna a mio gran merito di non
verso il mare, e vedere di che umore si addormentasse il vecchio brontolone,
. brontoscopia, sf. arte divinatoria che traeva auspici dai tuoni. =
avrà la sua quindicesima vittoria: quella che sarà la sua vittoria ideale e immortale,
sua vittoria ideale e immortale, quella che io vedo superare in bellezza marmorea la
. è tardi. 2. che pare scolpito nel bronzo. d'annunzio
bronzea mèsse nel falasco / entrò, che richiudeasi strepitoso. idem, iv-1-618: anna
sua scienza o nella sua arte, che si accorge appena della nostra esistenza.
nostra esistenza. il suo egoismo è quello che fu chiamato benissimo: l'egoismo bronzeo
bronzeo dell'ingegno. 3. che ha il colore del bronzo; abbronzato.
, delle natiche. 4. che risuona come il bronzo. pascoli,
. cecchi, 5-203: sentivo la locomotiva che pompava acqua, i fischi smozzicati ed
vero, io non l'ho conosciuto che in bronzo, nei tanti bronzi e bronzetti
in bronzo, nei tanti bronzi e bronzetti che lo rappresentano. piovene, 5-360:
il maggiore del mondo per quell'arte che entra nell'uso quotidiano, bronzetti,
panzini, iii-253: egli non capì che si era fusa una bronzina. e.
prurito di simpatìa per lui, tanto che quando si fu per lasciarsi (tossendo
. -al figur.: che pare scolpito nel bronzo, duro come
evidenti. 2. figur. che ha il colore del bronzo; scurito
buone parole il tumulto fermando, persuasero che saria bene intendere come il caso fosse
i prieghi e i carmi / che ti porgiamo, e tua bontà n'ascolti
tua bontà n'ascolti, / fin che di servitù liberi e sciolti / t'alziamo
: le cifre e i geroglifici, che noi / nelle guglie vediam presentemente, /
affrettavansi, portando / il bel, che onora l'uom, bronzo foggiato. giusti
, ii-14: un'altra cosa che ti fa ira sono i restauri fatti alle
hanno appiccicato certe braccia e certe gambe che paiono guanti e calze ripiene di semola.
/ pallida verdica in pace / quella che sorridea. savarese, 140: anche
, 140: anche i bronzi preziosi che ingemmavano le finiture dei legni, sono
bronzi e di terre colorate, i volti che scolpì il rossellino e benedetto da maiano
il parte, / saluta il bronzo, che le turbe pie / invita ad onorarte
8-52: ci parve a quel tempo che non suonassero più campane in città;
s'awi stato pacifico e tranquillo, / che ami placidi studi, innocue cure,
522: i gravi carri e i bronzi che per cento / bocche mandaron già morte
di quella pietra viva e bianca, che per lo suono che rende quando si
viva e bianca, che per lo suono che rende quando si lavora, è in
ppovr / joiov * bronzo ', che si farebbe risalire al lat. [aes
al persiano piring e poi biring, che si sarebbe introdotto tati, ii-248:
sole, io ammetto quel tenue splendore bronzino che in parte della luna si scorge.
bronzina quella degli uomini di campagna, che in un tempo stesso è rossa e bruna
azzurre e bronzine, bionde e nericanti che qui sono sparse, non han gradazione.
ii-152: e certo la noce bronzina / che nel cipressetto riluce f m'è cara
cicognani, 6-25: aveva davvero un che di fanciullo... nel puro
, ed un odor di vento, / che è corso di lontano e giunge grave
, xv-583: e diterminatosi dipoi [che le porticciuole si facessero] di bronzo
raguni tutto il concestoro, / e che si facci sùbito scultallo, / non di
con stagno, o piombo, o ottone che ancor esso è rame, ma colorito
vennero una volta, a miglior lume che mai per avanti, vedute a michelangelo
di firenze, nelle quali il men che sia di pregevole è il pregio della
3-181: nella facciata del palazzo grimani, che è a fiesso 3. medie.
è a fiesso 3. medie. che provoca un'anormale pigmentain sulla brenta,
argento, stavolta, invece del bronzino che t'han dato! 2.
gli lasciò solo il bronzino, / che avea maravigliato i botri / e le
. (plur. -i). artigiano che lavora il bronzo.
aera '. bottari, 5-42: osservate che anche nel dargliela [quell'impresa]
quantità di altri metalli: di colore che varia dal fulvo al giallo (sempre
crescere della quantità di stagno), che col tempo diviene bruno-verdastro. per la
monti tuta muraa d'entorno, / aciò che '1 peccaor giamai non sen retomo
: statue finte di bronzo, che per la verisimiglianza che hanno in sé
finte di bronzo, che per la verisimiglianza che hanno in sé, fanno un bellissimo
1-34: in questa luce abissale / che finge il bronzo, non ti svegliare
nostri vecchi rammentano... quel tempo che il cielo non era, come adesso
-faccia di bronzo: persona sfrontata, che si fa beffe dei rimproveri e del
foscolo, vii-226: malgrado le magnificenze che se ne cantano, potrebbesi estrarre quattro
xv-584: per purgarsi filippo pe'tempi che le porticciuole de'macigni che hanno per
pe'tempi che le porticciuole de'macigni che hanno per usci e bronzi, non fussino
4-13: e soffrirem... / che suoni
, agg. ant. cavolo bronzoluto: che ha le foglie arricciate.
un cavol cosse bronzoluto e tosto / che tiene il corpo lubrico e disposto.
. bronzosonante, agg. letter. che dà suono bronzeo, che risuona cupamente
letter. che dà suono bronzeo, che risuona cupamente. pascoli, 722:
.). bronzòtto, agg. che è di colorito bruno; brunetto,
. tozzi, i-38: io mangio quel che trovo: minestra magari come la broscia
2. residuo di mosto fermentato che rimane dopo la distillazione dell'alcool.
brosce, è la francese broche, che i nostri vecchi italianamente dicevano borchia;
: « broche, voce francese, che etimologicamente è la nostra umile brocca,
locale detto appunto brova, per evitare che il filo si arricci. bròzza
e dial. pustoletta, bollicina (che dà prurito). mattioli [dioscoride
nel plur.: bollicine pruriginose, che nascono in varie parti del corpo.
levino pizzicandoli coll'unghie tutti i rametti che sortiscono per lo dosso del fusto, affinché
brr, esclam. voce onomatopeica, che imita 10 sbattere dei denti di chi
con quel « brr * termometrico e ravvivante che dà per esempio lo schlivovitza (fortissima
prugne), o quel « brr * che fa l'aria locale nel punto d'incontro
la finestra: -brrr... che freddino, -disse dopo essere rimasta un
- e se non fusse l'amore che m'assassina, io non v'andrei a
pres. di brucare), agg. che bruca. bocchelli, 9-61:
la capitale estiva dei pastori... che da tanti secoli mena a migrar due
pascoli, 183: le mucche sole / che brucano il palèo sotto i castagni.
la vostr'anima a brucare / a voi che cose peregrine e rare / accarezzaste nelle
dalla voce bruco abbiamo il verbo brucare, che vuol dire levar le foglie agli alberi
o vermene... e da quelle che nel brucar la foglia si sieno rotte
brucar la foglia si sieno rotte o che incominciano a seccarsi. viani, 13-287
viani, 13-287: ha risposto un oprante che brucava le fronde di un olivo:
: e déttegli nel viso una guanciata / che gli brucò la carne insino all'osso
tirai poi drieto al tuo pagliaio, / che 'l vento mi brucava il capperone.
traluca / lo mio penser di fuor sì che si scopra, / ch'io non
io non fo de la morte, che ogni senso / co li denti d'amor
già mi manduca; / ciò è che 'l pensier bruca / la lor vertù
pensier bruca / la lor vertù sì che n'allenta l'opra. 6
quantunque già ve ne restassi poco, / che 'l volto e 'l capo era brucato
, comparissero de'fuscelletti secchi, subito che siano sfogliate le piante [dei gelsi
paoletti, 1-1-343: mal si appongono coloro che consigliano la brucatura dell'olive nel novembre
. idem, 1-1-348: i canali che si usano ne'nostri frantoi sono tanto
usano ne'nostri frantoi sono tanto grandi che vi capiscono fino a quaranta e sessanta
famiglia simarubacee (dell'africa tropicale) che conta sette specie, alcune delle quali
tetrandia, famiglia delle terebintacee, che comprende un arboscello dell'abissinia (
: brucente, di calore forte, anco che non venga da fiamma: *
colore bruno o grigio, spesso variegato, che vivono nei rami delle leguminose:
(provocata dalla mosca dell'olivo) che ne causa il disseccamento.
da bruciare. bruciàbile, agg. che può essere bruciato, infiammabile.
buoi, a cagione dell'insetto bupreste che vi si annida » (tommaseo,
luglio irrompeva lì dentro con una vampa che ardeva la carne e toglieva il respiro;
sotto l'uscio le fette di melanciane che si torcevano raggrinzendosi sul solaio.
, diventando così gialla e bruciacchiata, che partecipa del colore di ruggine, massime dalla
di cuoio, verduriere dei banchi, che anche loro prendevano grappini o il caffè
; scottatura, ustione; il segno che resta dove si è avuta una bruciatura
v.]: bruciacchiatura, il segno che resta nella cosa bruciacchiata. e.
se non erano una mia fantasia le bruciacchiature che mi pareva di scorgere sulla stoffa della
. gerg. liquore molto forte (che brucia la gola); acquavite.
di bruciamenti, e non era cosa che ritenesse gli arabi che non andassero in
e non era cosa che ritenesse gli arabi che non andassero in tal guisa predando.
pres. di bruciare), agg. che brucia, ardente; infuocato.
b. corsini, 20-63: fa che sopra a sé bruciante coli / la
acri di tenerezza e di un sentimento che non era propriamente odio, che non era
sentimento che non era propriamente odio, che non era propriamente collera, ma che
che non era propriamente collera, ma che aveva un amaro dell'uno e dell'
occhi vedevano carni brucianti dove non erano che povere nudità e scambiavano dei cencetti colorati
viso scialbo, bruciante di strisce rosse che il ballo e le inquietudini segrete gli avevano
, violento (un sentimento); che fa dolore come una piaga.
sì brucianti ancora / son della fiamma che l'amor vi pose) / se non
soffici, ii-57: le grosse lacrime che gli colavano dagli occhi lustri, infossati
anima bruciante, una di quelle anime che si consumano di febbre senza scoprirsi mai
trattenuta soltanto da questo bruciante enigma che lui rimane per me. idem, 10-93
intuizione bruciante di un linguaggio amoroso che sarà nostro soltanto. pavese, 8-216:
nostro soltanto. pavese, 8-216: ora che hai riac quistato il permesso
brancati, 4-293: « è scritto che dobbiamo per forza morire? * fece
so... lo sanno quei bruciapaglioni che ci volano sulla testa! sono dei
, cosa credi? ragazzacci come quelli che la notte fanno a spintoni per via
. v.]: bruciapelo, voce che si adopera nel modo avverbiale a bruciapelo
e in ispecie ne'duelli con pistole, che sparansi a grande prossimità. giusti,
me ne scaricò un colpo a bruciapelo che non mi portò via fortunatamente altro che la
che non mi portò via fortunatamente altro che la falange d'un dito. abba
: i tetti formicolavano di gente ardita che affrontava il fuoco a bruciapelo, e
emozione di una notizia così a bruciapelo che a lui aveva fatto gran colpo.
:... quand'io credevo che pensasse soltanto alla pentola e arrivavo tranquillo
bruciare; ma se io vi guerisco, che merito me ne seguirà? masuccio
saccheggiando il tutto, di modo che i luoghi marittimi cominciarono ad essere
280: in buona fe', che se tu non muti verso, io ti
i-2-33: il parer mio si è che [i turchi] scorreranno le riviere di
talmente gli brugiò la faccia, che, avendolo tutto deturpato, subito se ne
/ l'ossa d'un figlio che morì già sposo. colletta, ii-34:
. colletta, ii-34: sarà dunque vero che bruceranno il porto, gli arsenali
questi fogli; scorreteli; e quelli che possono nuocere all'altrui pace o alla fama
prezzo. giusti, iii-223: uno che tornasse a bruciare gli eretici, o
danno alcuno. serra, ii-213: ricordiamo che quest'uomo, avido come dicono di
a londra una raccolta di quaranta novelle che un critico di cui si fidava aveva trovato
, d'amori / appena cominciati, che l'idrogeno / in nome del diritto
fu voluto dal regno sardo, persuaso che l'isola dovesse dedicarsi solo a un'
al zolfanello / ed aspettar da canto che non brugi! parini, 408: anco
anco dionisio tu ci puoi vedere / che i peli si brucciò col moc- colino
de amicis, 1-8: un sole che brucia il cervello... una polvere
brucia il cervello... una polvere che leva il respiro... e
il respiro... e questa strada che non finisce mai. serao, i-281
batter dei denti, col respiro corto che parea le uscisse a stento dalla gola,
pure di potersene andare, non gli importava che la cioccolata gli bruciasse la lingua.
un gran freddo, con una borea che ogni cosa bruciava. targioni tozzetti,
: promisero di battezzarsi, tanto più che un'ostinatissima siccità stava bruciando in quei
1-99: o rabido ventare di scirocco / che l'arsiccio terreno gialloverde / bruci;
. pirandello, iv-144: tutto ciò che è misterioso e fuori di noi,
è misterioso e fuori di noi, che non è più umano, dove la vita
5-92: a violetta cauthier non resta poi che la fretta di vivere la vita ardentemente
sangue o fiamma è tutto fuoco / che brucia la viltà dentro le vene!
... / d'una speranza che bruciò più lenta di un duro ceppo
stremato, pareva bruciare le poche forze che gli restavano. sinisgalli, 6-215:
anche la più cara. si può dire che bruciava con voracità il tempo di un
2-130: fu tanta la mia viltà / che non mi buttai gridando sulla spada /
o padroni della terra, / prima che rulli ancora l'aria e il ferro /
in terra, e scupertala, vide che tutta se brusciava. diodati, 2-116:
bosco, e gli danno fuoco procurando che bruci più che sia possibile. quando
gli danno fuoco procurando che bruci più che sia possibile. quando è finito di
kutno / con le colline di cadaveri che bruciano / in nuvole di nafta, là
, gli rimase in bocca poco più che mezza sigaretta, impregnata per giunta del
bruno, 3-151: le comete dai corpi che bruggiano alle volte mandano la fiamma a'
[s. v.]: occhi che bruciano: naturalmente potenti per vivacità e
per vivacità e per bellezza; o che esprimono affetto o passione viva, e
, i-449: era una ragazza, che di poco aveva oltrepassato i venti anni,
fatica, dalle privazioni e dai dolori, che pareva averne dieci di più: e
volto giallo terroso, gli occhi neri che bruciano, mi fa quasi paura.
la curiosità dei giornalisti, proprio ora che la tua fama brucia, avrà fatto il
in quei prati là, guardate guardate che bruciare di rossi papaveri al sole!
la solitudine non è fatta per quelli che si bruciano e si consumano da loro stessi
una data cosa è modo comune, che significa 'ardere e smaniare 'per tormento
: la mia bocca è un serpente che riposa / ma il mio cuore mi
mio cuore mi brucia di mistero / che i fianchi lunghi e sinuosi torce.
, grido di vergogna / del mio cuore che brucia / da quando ti mirai e
hai guardata / e più non sono che un oggetto debole. montale, 104:
[il muto] sbigottisce e teme che / la larva di memoria in cui si
brusciata. masuccio, 338: inteso che amore con medesmo fuoco parimente le brusciava
cuore. de amicis, ii-649: che maraviglioso scrittore! per me egli è una
11 vero amore, il dolce veleno che dove s'apprende brucia e guasta,
ed empie l'animo di un tumulto che tutte le altre cose confonde è assente
toccato delle scottature all'amor proprio, che gli dovevano ancor bruciare fieramente, sotto
bruciare fieramente, sotto alla giovialità grossolana che ostentava. svevo, 5-409: quella
5-409: quella clausola mi bruciò tanto che non seppi rinunziare a cercare uno sfogo
lì per lì mi bruciò un poco che il signor arciprete applicasse anche su me
classi sociali. pirandello, 8-277: che c'è da ridere, scusi? a
! moravia, vii-66: ma quello che mi bruciò di più fu che, prima
ma quello che mi bruciò di più fu che, prima di andarsene, mi disse
guerra ti brucia. si aspetta sempre che ci bruci, per svegliarci. quarantotti
fonde. idem, 1-137: molti, che credono bollire il masso del ferro
settembrini, 1-428: gli ho detto che se mi svela prima che cessi il
ho detto che se mi svela prima che cessi il rimorchio, gli brucio le cervella
da fuoco alla testa; locuzione forte che ricorda il brùler la cervelle dei francesi.
volta non è soltanto la mia furia che m'incalza ma una necessità ancora più
e l'ora di quella mia vita che tu conosci s'è arrestata. panzini
bruciare i vascelli, locuz. figurata, che vuol dire 'togliersi spontaneamente la via
un argomento (o un nome) che comporta, a trattarlo, un grosso
sp., 19 (333): che il personaggio sia quel medesimo, l'
una bramosia di parlare, si capiva che una parola le bruciava le labbra e
-bruciare le labbra: di parole che, a pronunciarle, dànno timore,
oramai non basta per me, è quello che la fatalità mi ha voluto togliere ed
, i-25: lo stesso accade al discoletto che bruciò la scuola per andar coi compagni
avevo detto, per tirarlo su, che i marciapiedi di torino mi bruciavano le suole
di torino mi bruciavano le suole e che se scampavo dal tribunale c'era qualcuno in
dal tribunale c'era qualcuno in libertà che me l'aveva giurata. 16
e'si vedea cader tante cervella, / che le cornacchie faran taferugia; / chi
le bruciate la padella, / tanto che falsa sarà la minugia. aretino, 1-197
. aretino, 1-197: il cane che dormiva, teneva stesa la gamba destra.
..., e la scimia che vegghiava, sentite le brusciate all'odore,
cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di sopra, presa la
far le bruciate con un grem- bialone che pareva un motuproprio. papini, 8-9:
moretti, 29: oh quelle vecchie che avevano intorno / cesti di frutta e odori
, sotto l'ombrellone d'incerato verde che le copriva il barroccio e il fornello dalla
pratolini, 2-74: ti ricordi i diecini che ti davo? mi pigliava la bile
tre ore il venticel rovaio, / che ha spento il lanternone a un bruciataio
.. gridò alla serva: -o che in tanto tempo che pelate, non
alla serva: -o che in tanto tempo che pelate, non avete ancora imparato a
2-135: il cimitero invaso dai barbari che mangiavano bruciate - c'era davanti agli
di bruciaticcio: di cibi che sono stati troppo al fuoco e hanno
di bruciaticcio come quello di certi arnesi che gli operai tengono sempre al fuoco per
strano odore di bruciaticcio, acre e soffocante che mozzava il respiro. c. e
quel povero giovane sono già sette anni che disperato se n'andò a studio o dove
cura, anzi si fugge l'averci che fare o il sentirne parlare.
. giusti, i-459: la prima cosa che mi ferì fu un gran puzzo di
di carta bruciata e un fumo densissimo che ingombrava la camera. pirandello, 7-97:
de amicis, i-683: i soli che non sentissero nulla erano gli sposi,
non sentissero nulla erano gli sposi, che approfittando della distrazione dei parlatori, si
. quasimodo, 1-50: questo volto che gira gli occhi lenti, / questa mano
gli occhi lenti, / questa mano che segna il cielo dove / romba un tuono
e d'orbettini, / senza paura mai che fosse tardi / scorazzavo felice / per
vittorini, 5-30: se è vero che « la linfa del secco ramo »
, 1-82: gesso bruciato da dipentori, che sia suttile. 4. fortemente
pregare, e si capiva in quell'attrazione che ancora li aveva vinti, in quegli
aveva vinti, in quegli sguardi bruciati, che, passata la dolorosa cogitazione di quel
donne, il gioco: è quello che accade un po'per tutto, dopo ogni
bruciatóre, agg. e sm. che brucia, che arde, dissecca.
agg. e sm. che brucia, che arde, dissecca. targioni tozzetti
grani, sopraggiunse un vento bruciatore, che seccò le non peranche mature spighe,
2. sm. tecn. dispositivo che serve a immettere nel focolare il combustibile
bruciare; l'effetto, il segno che resta sulla cosa bruciata; scottatura, ustione
scuro, simile a una vera bruciatura che le piagasse la pelle. 2
: causata dal batterio pseudomonas tabaci, che provoca, sulle foglie del tabacco,
cui si sia sottoposto l'acciaio (che si sfalda e sbriciola facilmente, e
.]: brucina, uno degli alcaloidi che si estraggono dalla noce vomica.
adunque, scuri e pelosi, che si sono in tanta quantità veduti per
. / si fa questi bruci, che sono / nei bussoli e negli scopeti.
negli scopeti... / sapessi che fame!... sii buono!
, 3-219: non esiste tetro coleòttero che non s'accenda, allora, il corsaletto
ella figliuoli, ella debbe dubitare, che morto nicolozzo, il marito che sarà di
dubitare, che morto nicolozzo, il marito che sarà di questa che egli ha in
, il marito che sarà di questa che egli ha in casa non dicesse: bruci
, -interruppe burgio. -no! parole che scappano nel brucio, cognato. idem
. idem, 4-288: sfogati con me che capisco queste cose... un
... un brucio, una cosa che sembra di morire! tuo padre non
segno di desolazione e di guasto, che tanto le ulivete quanto i fichereti mancheranno
tutte le cimette degli olivi bruciolate, che fanno pietà. = deriv.
. brudolènte, agg. ant. che brucia, che dà una sensazione di
, agg. ant. che brucia, che dà una sensazione di bruciore.
li bastoni e altre bizzarrie, in che spendeva e consumava il tempo: -eh
certo per l'incerto: queste sono cose che non servono se non a questi che
che non servono se non a questi che fanno le tarsie; perciocché empiono i
buonarroti il giovane, 9-651: or di che sorte... / materia avreste
avreste voi, dite, creduto / che fusser le mie stringhe?...
. lippi, 2-54: il cacciator che quivi era in farsetto, / e
] si dicono cappelli di brùciolo quelli che son composti ed intessuti d'un'erba
ed intessuti d'un'erba nello modo che si fa colla paglia, alla
: i nomi... degli olivi che sono in uso qua son questi
, sente quell'affezzione grata o molesta, che noi poi abbiamo nominata * caldo
si misero tali bruciori e fortori allo stomaco che la presa del bicarbonato, dopo
semina, con quel brucior di viscere che non si capiva bene che cosa potesse
di viscere che non si capiva bene che cosa potesse portare. 2.
buonarroti il giovane, 10-928: cre'che sia meglio il brucior dell'amore,
meglio il brucior dell'amore, / che quel freddo ch'aggrezza un che si
, / che quel freddo ch'aggrezza un che si muore. manzoni, pr.
più interessato son io, lasciando stare che sono il più accorto. figliuol caro,
senti il bruciore addosso, non so che dire; ma io non voglio andarne
, v-1-627: dov'è un vinto che abbia tutto perduto fuorché il bruciore della
« non hai sentito...? che la terra ha da diventare di chi
pavese, 4-149: ma quando capii che non sarebbe tornata, il bruciore della mia
e io nemmeno, dolce milena, che era anche tua quella voce: lo sapeva
... non erano ormai così che nei momenti di gioia repressa. il bruciore
polpastrelli dell'indice e del pollice, che s'erano accaniti in quell'opera di
cornetto sul nono segmento, oltre che un organo retrattile che si erge ed
, oltre che un organo retrattile che si erge ed emana cattivo odore
alcuna volta nelle vigne entrano bruchi, che ogni verdezza rodono. burchiello, 11:
hanno in corpo questi bruchi, / che sempre cacan seta, e mangian foglie
. leonardo, 1-222: il bruco, che mediante l'esercitato studio di tessere con
mangiano tutti i cavoli e gli altri erbaggi che vi si seminano. domenichi [plinio
[plinio], i-1802: dicono ancora che un granchio di fiume appiccato nel mezzo
, iii-218: i bruchi son quelli che rodon le foglie, il fiore e il
il fiore e il frutto; e quelli che s'incartocciano nelle foglie, si spandono
numero, dalle quali nascon que'vermi che noi gli chiamiamo bruchi, e da'
: il bruco rispetto alla farfalla non è che una semplice orditura di parti, dirette
me dei bruchi / d'oro, che fanno, come uva, la pigna.
caro padre, la vanga è una penna che non mi va. quando avete ben
e i secreti di quella silenziosa vita che vi brulica di bruchi e di farfalle
lasche / e il mosto e ciò che la sera mangiomo. d'annunzio, iv-2-74
enormi, con i movimenti di un bruco che si snodi. linati, 30-23:
: ora è impossibile esprimerti l'effetto che tutto ciò dovea fare sulla squisita e mobilissima
5-77: ci demmo un compito ideale che risollevasse le nostre coscienze inzavorrate: portar
. pulci, 22-175: dunque convien che l'arpalista sbuchi: / venne coperto
poi di seta / la soprawesta, che par che riluchi / come 'l sol fra
seta / la soprawesta, che par che riluchi / come 'l sol fra le stelle
.. tratta la metafora dal villano che scuote l'albero per cacciarne i bruci,
salvini, vii-563: m'ha cera che questo casato [bruchi] come molti
/ senza un mestiere al mondo, / che noiato di starsene / lì bruco e
nudi bruchi, affamati, rifiniti, magri che tralucevano. stuparich, 5-341: siamo
, tremanti ancora per lo spavento che ci ha rovesciati insieme nella polvere.
m. franco, 1-137: brucolin, che 'l mugel tutto den- tecchi, /
i-9: certi brucolini, o vermicciuoli, che si rinchiudono e crescono nella sostanza laterale
] nutrica i suoi figliuoli di bruchetti che raccoglie sull'erbe. prati, i-290:
specialmente di chiesa. cotesto amesetto, che talora è irsuto, dai legatori toscani
grattandosi furiosamente tre brufoli della rabbia, che s'eran rotti e davan sangue,
* con l'agg. rùfulus 'che tende al rosso '. bruga
do mandò la lisa intanto che finiva di sgretolare l'ultimo zucchero
raschiata delle bruggie, cioè delle forme in che si fanno i pani. brughièra
o anche * sterpaio ', che è voce viva in toscana. cattaneo,
leggere correndo nel fumo azzurrigno, quasi che l'erbe secche della brughiera le ardessero sotto
sera inviluppato di parolacce come una calamita che passeggiasse in una brughiera di limature di
foglie mosse dal vento, la pioggia che cade). pascoli, 92:
la sera / ti sien come la pioggia che bruiva / tepida e fuggitiva. idem
zampilli. montale, 1-62: compresi che tutto, intorno, s'inteneriva / in
ora a rispondervi con un occhio, che l'altro mi trovo burlasco,
mi trovo burlasco, o brullasco che voi ve lo chiamate. 2.
m. franco, 1-34: guarii che sia, za za, piglia luigi,
simil.: folla di persone che si muovono confusamente. berni,
e la meraviglia vide questa nazione, che ella credeva una compagnia di cantanti,
credeva una compagnia di cantanti, questo che ella chiamava un popol di morti,
hanno la pelle più dura del pane che mangiano, quando ne mangiano..
, v-495: il brullicame del popolo, che bolle e tempesta. 3
: al brulicame, cioè al bulicame, che è acqua di polla che bolle,
bulicame, che è acqua di polla che bolle, onde ha il nome. carducci
i-347: nel quattrocento poi non veggono che densa barbarie e ricrudescenza di vecchiume,
. di brulicare), agg. che brulica; che si agita confusamente.
), agg. che brulica; che si agita confusamente. guerrazzi,
abbandonato alle donne, queste regine-uccelli, che regnano sulla turba brulicante dei figli.
e concepìo: / e il suol, che tutto già s'ingrossa e figlia,
ai tetti nel vento del mare, che da questo punto, nelle notti di luna
brulicanti di episodi e particolari d'incubo, che sembravano rilevati contro una soffocante cortina di
gru; antenne; quel non so che di ferrivecchi, quel falso e patetico abbandono
ferrivecchi, quel falso e patetico abbandono che copre una brulicante smania di rifare, quasi
monti, x-3-298: tra i cespi, che mi fean corona e letto, /
il picciol mondo a contemplar poneami / che tra gli steli brulica dell'erbe.
consideri come i vermi e gl'insetti che vediamo brulicare e moltiplicarsi senza sapere a
vediamo brulicare e moltiplicarsi senza sapere a che vivano? manzoni, pr. sp.
tanta festa, e per il fracasso che lo sbalordiva, e per il brulicar
brulicar della gente innanzi e indietro, che, come andava ripetendo, gli faceva
e i secreti di quella silenziosa vita che vi brulica di bruchi e di farfalle
dove brulicava una vita simile a quella che annerisce la maceria a smuoverne un sasso.
via, sempre la stessa gente / che brulica lontano o che rasenta chi passa
la stessa gente / che brulica lontano o che rasenta chi passa. -anche
l'infingarde; e tutte insieme / fan che tutta la via brulica e ferve.
7-346: le passeggiate della palizzata, che era una teoria di palazzi a corona del
di vita ancor timida e occulta, che poi scoppierà in lampi e tuoni di pensieri
5-218: e l'impazienza della vita che brulica nei nuovi germogli, va frenata dall'
esperienza e l'esperienza è degli uomini che hanno vissuto. 2. per
e levossi su, e fecesi grande maraviglia che si sentìo brulicare [lo scorpione]
scorpione] dentro dal corpo e non sapea che si fosse. pulci, xxx-11-8:
, xxx-11-8: beca, sa'tu quel che vallerà ha detto? / ch'io
. / e ch'io son quel che brulico in sul tetto / sempre la notte
131): spinge mollemente l'uscio che mette alla prima stanza; l'uscio
delli impieghi e delli strani pensieri, che tutto giorno mi brulicano nella zucca. manzoni
riportata all'altre, troncò le congetture che già cominciavano a brulicar ne'loro cervelli,
il racconto non gli pare altra cosa che una bella occasione per cacciar fuori tutto quello
bella occasione per cacciar fuori tutto quello che gli brulica nel cervello, per disfogar la
cervello. pascoli, 1313: la pioggia che già lì stagnante / specchiava il
baldini, i-472: si sa che il poeta durante l'ultima malattia si rammaricava
aver potuto condurre in porto tanti progetti che gli brulicavano nel cuore e nel cervello.
vengale il grattagranchio nell'orecchia, / che non la possa il capo brulicare.
fa una gran calca di quel bestiame che fa d'intorno e addosso a quella
addosso a quella povera lingua un brullichio che mai al mondo. l.
da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che rispondeva: « ora, ora ».
pesci d'ogni forma e grandezza, che scodinzolavano e si dibattevano come tant'anime
grandi armenti si avanzavano, e pareva che pullulassero dalla terra; su vasti spazi lontani
rustica la tribù dei poveri. prima che l'ora scocchi, nella platea s'agita
: i larghi setacci ribollono di anguille che fanno la schiuma come il mare;
alligatori, per ora, non si distingueva che un brulichìo di piastre nericce, in
allora ch'io discenda altro cammino / che ima via di città, / nell'aria
un denso brulichio di uomini e convogli che scendeva verso la fortezza. moravia, i-390
ch'i'non vo'sentir altro brulichio / che mi frughi pel ventre in su e
, 3-125: lombrichi molli e biondi, che si estollono pigramente a spirale dal brulichìo
brullichìo di quei concerti strani / par che nell'orto intorno all'uva ronzi / un
/ di suoni e di colori / che si può chiamar pace.
buonarroti il giovane, 10-923: pensa che s'io guardassi al brulichìo, /
pe 'l rovello, / ti mostrerrei che tu se'stato rio. l. bellini
, i-141: considerate pazzo brullichìo / che deon far nel suo capo tanti suoni!
mia intorpidita mente qualche brulichio, e forse che miei pensieri cesseranno dall'essere freddi e
di gertrude quel movimento, quel brulichìo che produrrebbe un gran paniere di fiori appena
brulla, ne caricano la barca tanto che a pena si può issare la vela rossa
, ii-116: non mi pare verisimile, che se fosse il gran cherico che voi
, che se fosse il gran cherico che voi dite, che fosse capitato in questo
il gran cherico che voi dite, che fosse capitato in questo paese così brullamente
ariosto, 11-54: viene a colei che su la pietra brulla / avea da
della carrozza s'affondavano nella via fangosa che i cavalli salivano a fatica. fucini
pascoli, 89: come tetra la sizza che combatte / gli alberi brulli e fa
raffiche dell'artiglieria... pareva che fossero condannati a non riprendere più le
era nulla / verso 'l graffiar, che tal volta la schiena / rimanea della
nudo e brullo / va meno ornato, che alla fossa cieca. aretino, v-1-381
sìmile a una feminaccia bene istante, che non istima il rimanersi brulla per trarsi
beato, che messer guicciardo mi donò, oltra le pezze
/ al turbine e alla piova, / che il povero fanciullo / or s iguarda
carducci, ii-10-134: a me pareva che [gli alberi] parlassero con me
ci rimpiange monotono quel grido / brullo che spinge già l'inverno, è solo /
inverno, è solo / l'uomo che porta la città lontano. calvino, 1-72
di etimo incerto: cfr. brollo, che è la forma di attestazione anteriore.
la vettura pubblica, e brumista colui che la guida. verga, i-465:
fece berenice stringendosi ai suoi cavalieri « che freddo! » e la mantella, che
che freddo! » e la mantella, che non era foderata di vaio, svolazzò
a. brougham (1779-1868), che fu un noto letterato, storico e uomo
ha detronizzato il brum. oh, che belle parole! ». bruma1,
i-278: trovo seduto un polacco, che sotto questo lieto cielo sospira alle brume natie
grige pesano le brume / su lutezia che il verno discolora. verga, 4-89:
bruma del cielo basso, qualcosa di nero che si muoveva. camerana, vi-935:
grandi occhi: nel piano, / che fugge, a un mare sempre più
d'annunzio, i-807: o voi che dentro l'urna sepolcrale / o ne
interminabile fila di comignoli e di tetti che si confondevano ne le brume de la
cappuccio di vapori grigi e rosa, che stagnano. le torri e le cupole della
: forse vedendo il bel fiore malvagio / che i fiori uccide e semina le brume
1-108: il mare era la pianura indistinta che si scorgeva lontano, fra un ondeggiamento
, come manchi in questa plaga / che ti presente e senza te consuma:
tragge indi un liquido sottile / foco che m'arde a la più algente bruma.
/ non tempra, onde verrà, che sperar possa / refrigerio al bollor, che
che sperar possa / refrigerio al bollor, che mi disossa, / né cal di
qual bruma è la più lunga notte che sia nell'anno et il più corto
avanti e sette doppo la bruma, che da loro furono detti alcionei. galileo,
979: circa il qual tempo potrebbe accadere che di nuovo per qualche mese facessero [
/ metter su torme mie; dille che i fiori, / che sul mio cener
mie; dille che i fiori, / che sul mio cener spande, io gli
; e tal ne tesso / serto, che sol non temerà né bruma, /
castigar la bruma, / sul grande ilio che fuma. pascoli, 217: ma
. pascoli, 217: ma quello che sempre, ai dì peggiori, / anche
, / anche ho veduto, sia che nella bruma / la pioggia scrosci e che
che nella bruma / la pioggia scrosci e che la neve sfiori, / è il
neve sfiori, / è il fiato che nell'aria fredda fuma / dalla lor casa
genere teredo (cfr. teredine), che scava gal lerie nel legname
e lunghi tarli o vermi di mare, che da'marinai son chiamati brume; in
chiamati brume; in quegli, dico, che si annidano in tutte quelle tavole delle
tarli maravigliosi, o vermi di mare, che annida in tutte quelle tavole delle navi
annida in tutte quelle tavole delle navi, che stanno sempre sott'acqua o in altri
tozzetti, 12-4-240: ematite nera crostacea, che a prima vista pare un pezzo di
bruma, sorta di vermi di mare, che rodono sotto acqua il fasciame delle navi
gl'inglesi idearono la fodera di rame che, fasciando tutta la carena della nave,
. bot. erba filamentosa e muscosa che si genera sott'acqua e resta attaccata agli
accademia]: sul poggio invece del sole che indora c'è l'acqua che casca
sole che indora c'è l'acqua che casca tra la brumaia crepuscolare.
data del colpo di stato napoleonico, che abbatté il governo del direttorio.
pioggia cascano le rade / ultime foglie che ingiallì brumaio. = fr. brumaire
dicembre innanzi. ariosto, 5-10: che solea mutar letto, or per fuggire /
ministro, ch'io non sono stato pagato che a tutto brumale scorso.
d'uve grosse e dure, che si chiaman pergole ovvero brumeste, delle
. dal gr. 3où|xaoto <; * che ha la forma di una mammella di
sm. disus. agric. vitigno che produce l'uva brumasta. 2
sm. miscuglio di avanzi di cibi che i pescatori gettano ai pesci per attirarli.
: « alla stazione ». alla domanda che gli faceva il brumista: « quale
« quale? » rispondeva: « quella che te voret ti ». ungaretti,
soffici, ii-99: le mattinate che passavamo così nella frescura delle albe
brunastro, agg. di colore che tende al bruno. serao,
brunazzo, agg. di colore bruno; che ha i capelli e la pelle bruna
: due folte ciocche di capelli, che gli scappavano fuor della papalina, due
(122): due folte ciocche che gli scappavano fuor del berretto, due
bruno; cfr. fr. brunelle che si alterna con prunelle. brunèllo,
deriv. da bruno (per il colore che tende a scuro): già nel
un'arietta gentil sovra i bimolli, / che fere e fugge e rapida diletta
donne quando si lisciano (quelle dico che son brunette), perciocché bene spesso quella
parte... fa una divisa che mostra male. ber ni, 27-62 (
o begli occhi, o pupillette, / che brunette / dentro un latte puro puro
parini, 905: i genii, che sostengono il velo bruno steso sopra il
il velo bruno steso sopra il sonno che dorme, saranno di color brunetto, con
colorito è insomma troppo diverso da quello che dovrebbe, esso non è mai grazia,
signorina brunetta, sottile, alta e che si può anche dire intelligente, benché
se ti scaccia, / tu procaccia che l'audace / ti dia pace; /
. fogazzaro, 7-io: carlino proseguì dicendo che non sapeva ancora come, ma che
che non sapeva ancora come, ma che insomma, in qualche modo, la
pallida, / lui un impiegatino / che spinge avanti la barca. manzini,
... mai più avrei supposto che quella brunettina fosse la sua figliuola.
liberata dal male de'veniali peccati, acciò che per la brunezza e tortezza, dal
per la brunezza e tortezza, dal lume che fa bella la sposa, non sia
bruniccio, agg. di colore che tende al bruno. d'annunzio
d'annunzio, v-1-314: sembra che nel fumo ritorni l'odore di
capitava in un di quei prati che sono tutto un farnetico di ranuncoli:
del mio amico si confondeva, che quasi lo perdevo di vista. ma no
, quanto alla piastra dorata, che quando ella sia piana e non molto grande
reflessi; e vedrassi più fiammeggiante che se fusse, verbi- grazia,
bambagina, ben netto, sopra quella che hai tinta; e con prieta da brunire
e vollete colassù da'tolomei, coloro che bruniscono tarme, che hanno un legno
tolomei, coloro che bruniscono tarme, che hanno un legno et anco hanno una spada
e brunisce, e tanto fa cosi, che la fa bella e pulita e chiara
e fallo bello col suo burino più che non era prima. cellini, 520:
si fa solamente per riturare certe spugnuzze che alcune volte vengono in nel niellare.
serviva anco assai d'una pietra dura che viene di fiandra e di francia,
viene di fiandra e di francia, che oggi si chiama lapis amotica, che è
che oggi si chiama lapis amotica, che è di colore rosso e serve molto
, / da re, da papi: che più? da brunire / denti e
, ripolito, / m'è quasi che sparito fra le mani. / intendetemi ben
co'labbri, baciandogli spesso, atto che si fa da'cristiani devoti per segno d'
alberti, 208: forse questo tempo, che già siamo presso al brunire della sera
piazza ecc. e del punto, pareva che si vedessi 'l proprio vero.
un palafren crinuto e bianco, / che ha tutto ad ór brunito il guar-
fianco. ariosto, 40-60: ciò che di ruginoso e di brunito / aver si
raro tesoro de l'umanità e cortesia, che in voi risplendono come finissimo rubino orientale
appresso al detto fuoco; e farai che verso il viso tuo sempre ti si
mostri il brunito, e quella parte che non è brunita, mostrala al fuoco
fuoco. vasari, iii-709: mi ricorda che... per far il brunito
proprio, io vi ebbi poco meno che a perdere il cervello. b. davanzati
. davanzati, i-193: la scrittura che si tiene in mano e si esamina sottilmente
questi signori filosofi si contentassero di conceder che la luna, venere e gli altri pianeti
3-31: la più parte dei cannoni che difendono cronstat, sono di ferro;
; ma così belli e ben bruniti, che sembran di acciaio. foscolo. xv-194
: la luce chiara e onesta del sole che entrava rubicondo per le sei grandi finestre
dei pettini, dissipò molti dei fantasmi che lo avevano assalito la notte. pascoli,
questa foresta era come una gran sala che aveva la volta di smeraldo, ed
ed era sostenuta da cento alte colonne, che parevano metallo brunito. linati, 8-128
sentiva il ronzìo di quelle [automobili] che arrivavano di volata sull'asfalto brunito come
brunitóre, agg. e sm. che brunisce; chi adopera il brunitoio.
1847), i-153: brunitore, artefice che nelle fabbriche delle armi portatili lavora alla
vole- van denari, senza contar quelli che gliene avevan da chiedere indietro: uno
[col mordente] quelle cose, che si voglion dorare senza brunitura o lustro.
ai vasi] a una foggia, che non solamente reggono alla seconda brunitura,
del brunire, e anche quel lustro che prende il metallo quando è brunito.
a porgerli... alla mano architettonica che innalza la scienza. 2
perossido di manganese), in modo che si formi sopra di esso una patina (
, iii-10-79: è l'uomo di guerra che ama la sua spada, e ne
di brunitura, riusciva inossidabile e meglio che nichelato. = deriv. da
rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che aspettano la brunitura del tempo, pieno
brunissimo). di colore scuro, che 'tende al nero. dante
* perché mi schiante? '/ da che fatto fu poi di sangue bruno /
lo papiro suso un color bruno, / che non è nero ancora e 'l bianco
medici, 156: ma la fortuna, che ha sempre piacere / di far diventar
3-135: in macedonia, quando vogliono che nascano loro le cose bianche le menano ad
le menano ad aliacmone, e quelli che le vogliono nere e brune, le menano
/ ma bianco era il destrier più che l'argento. marino, 219: notte
orlo le maniche e il bavero, che scende giù sino alle reni. parini,
porger dolci allo stomaco fomenti, / sì che con legge il naturai calore / v'
vegga ancor qual eri il giorno / che ne'vezzosi appartamenti accolta, /.
carducci, 13: poggi lieti / che digradano al mar da l'apen- nino
dalla larga bocca spinosa le castagne bruno-laccate, che poi si sparpagliano, con un guizzo
soffici, 1-24: quand'ella vide che lo sconosciuto le si avvicinava arrossì un
si coprì; ma non così bene che di fra le dita scostate non si potesse
, 2-85: com'è bella la vigna che d'inverno / sembra un quadrato nella
, i-58: perdetti tutte le forze che mi facevano ancora un soldato, appena
piovene, 5-636: una terra bruna che nasconde appena la roccia. -ripet.
donna straniera in veste bruna, / che s'affligge, e si duol della
: veste bruna, veste nera, che è contrassegno di scorruccio o di vedovanza.
, scuro, abbronzato. -di persona: che ha i capelli, gli occhi,
da barberino, 240: questo asciugare che tu fai, fa buona pelle e ferma
: allor mi disse: 'quel che dalla gota / porge la barba in su
, e più tosto un altro uomo pareva che il
ben sedenti, / e brun quant'altri che ne fosser mai. lorenzo de'medici
/ ma dimmi: un uom, che non sia brun, che vale? compagnia
un uom, che non sia brun, che vale? compagnia del mantellaccio, 45
idem, n-i-8: io non voglio negare che molti provenzali non possono esser bianchi come
ne le quali non è men grazioso che 'l bianco de'tedeschi e de'francesi
i-129: eccovi dunque, demetrio mio, che l'arlecchino e il brighella s'assomigliano
, / e il bruno sottilissimo / crine che sovra lor volando va. mascagni,
. mascagni, i-29: i contadini, che più degli altri stanno esposti alla luce
alla luce del sole, son quelli che costantemente si vedon più bruni, e questo
una tinta più forte di mano in mano che dall'invemo si passa alla primavera.
): due folte ciocche di capelli, che gli scappavano fuor della papalina, due
a scostare le gambe e le braccia che contrastavano, brune, con la bianchezza
o grigio, o bianco, che scende loro sino a mezzo il corpo.
l'aere bruno / toglieva li animai che sono in terra / dalle fatiche loro.
l'onda bruna, / e avanti che sien di là discese, / anche di
innanzi all'alba, / surger per via che poco le sta bruna. cecco d'
; / e per mio amor così vo'che si segua: / che venti dì
amor così vo'che si segua: / che venti dì facciate insieme triegua. idem
idem, 16-6: quel primo iddio che fece cielo e terra /...
, lo amirava; / ma poi che fu la notte oscura e bruna, /
18-87: al primo bicchiero, / che beve di cert'acqua bruna bruna,
questa è ben altra prova, che starsi all'aria bruna / a tollerar
luna. parini, 296: ecco che noi giacciam col sen disciolto / or che
che noi giacciam col sen disciolto / or che s'alza la notte umida e bruna
siccome onda di cupo / fonte che in brune polle si devolve. foscolo,
quando non vide più dinanzi a sè che il mare bruno ed immenso, su
, ii-360: uscimmo da quella casa che tramontava il sole, e la valle
notte nera, e il mare nero che batteva sinistramente contro la banchina. franchia,
strada bianca di fredda luce, gli alberi che si sporgevano al disopra delle siepi,
il velo, / non faran mai che il mio bel sol non mire.
, purg., 28-31: tutte tacque che son di qua più monde, /
mistura alcuna / verso di quella, che nulla nasconde, / awegna che si mova
quella, che nulla nasconde, / awegna che si mova bruna bruna / sotto l'
bruna / sotto l'ombra perpetua, che mai / raggiar non lascia sole ivi
: e tonda immensa guata, / che via lontan si perde bruna bruna /
inf., 7-54: la sconoscente vita che i fe'sozzi / ad ogni conoscenza
il cielo, / e 'l grande atlante che 'l sostenta e folce, / de'
brun / colà donde si nega / che ci ritorni alcun? leopardi, 6-117:
. idem, 40-21: ecco pria che la speme in porto arrive, / qual
cioè uno turbamento, cioè non viddi che di ciò si turbasseno perché fusseno nominati.
petrarca, 102-11: e così aven che l'animo ciascuna / sua passion sotto
e con aspetto bruno, / più che se al lito tristo d'acheronte /
più tristi li facea il parlare / che udieno a'circunstanti di sé fare. leopardi
effetti a'due tebani / mostrato ciò che può ne'ben mondani. boiardo, canz
/ ma meglio è morte qua, che vita altrove. tommaseo, i-147: d'
canigiani, 125: i'non vo'dir che le persone alcune / non sien ripiene
e nel- l'opere lor vie più che brune. 9. brunito.
altri le han brune e granite, altri che sembrano rugginose. monti, 11-44:
e lampeggia. 10. letter. che colora di scuro, che macchia di
. letter. che colora di scuro, che macchia di bruno. pindemonte,
bruno2, sm. il colore bruno, che tende al nero; macchia, segno
raro fosse di quel bruno / cagion che tu dimandi. ottimo, i-374: dicono
tu dimandi. ottimo, i-374: dicono che caino per lo peccato del fratricidio con
fu messo da dio nella luna, e che quello bruno che appare nella luna è
dio nella luna, e che quello bruno che appare nella luna è desso. tasso
ministro fatto de la regia moglie, / che bruna è sì, ma il bruno
d'una striscia quasi di fuoco, che di mano in mano si faceva più
colorito è insomma troppo diverso da quello che dovrebbe, esso non è mai grazia
come una zingarella, di quel bruno dorato che ricorda 10 splendore delle arabe, breve
misuravano a occhio il maggese della giornata che spiccava in bruno sulle stoppie giallastre. d'
2. oscurità, tenebre; ombra che scende nell'ora del crepuscolo. -far
al bruno dei crepuscoli, piuttosto grato che molesto. deledda, iii-618: il gregge
colombini, i-61: per certo mi pare che chiunque ama cristo si dovesse vestire a
retro. pulci, 19-104: poi che l'ebbe cercata [sua figlia] indarno
ed io ben vedo come vói fortuna / che africa tutta sia coperta a bruna.
la morte si leggea di floriano, / che, perché fu creduta da ognuno,
270: si discorreva in anticamera che i franzesi, con una moda totalmente
per un giorno a riveder nostro padre che era ammalato, e aveva intorno a
pregato anche i signori del paese, che sarebbe stata villania il recusare: invano
avanti il bruno: mi hanno detto basta che mi presenti e faccia un giro per
tuttavia « il bruno » bisognava bene che se lo facesse: le sarebbe sembrato,
34-159: sovente in queste rive, / che, desolate, a bruno / veste
/ veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte.
bruno riccio, di statura piuttosto piccola che mezzana, col viso tondo, un
di baffetti neri, e occhi scuri animati che esploravano all'intorno. 5
vii-540: da queste parole si conosce, che questa tancia era una brunozza, e
di bruna da farsi delle scarpe da state che siano morbide, perché io non le
faceva mostra d'una di quelle spazzole che ad altro non servono che alla madia:
quelle spazzole che ad altro non servono che alla madia: alcuni le dicon brusche
da un pezzo di striscia di pelle, che fa come ima specie di manale per
, la posta del mio maremmano morello che cercava di mordermi quando gli passavo la
i saponi e le spugne grandi e piccine che in lei, abituata a un sapone
bucato e a uno spazzolino da denti che giulia chiamava la brusca, avevan sempre
3. stoppia, ramoscello secco (che serve per far scope e come combustibile
si dà il fuoco, di maniera che consuma non solamente il sevo, ma
ch'io ho più pratica di questo mondo che non hai tu, e conosco oramai
iv-358: mi sono avveduto di un contadino che guardavami bruscamente: -che fate voi qui
, sarebbe il vederlo indosso a uno che ardisse di venire a farmi la spia in
ancor più bruscamente. verga, 1-28: che vuoi? -domandò pietro bruscamente, celando
al suo solito, la viva amicizia che nudriva pel suo compagno sotto quell'apparenza
: lo scrittore comincia con una pagina che si può trascrivere con un piacere poco comune
e chiudere con la pece, avvertendo che prima che siano calafatati siano ben bruscati o
con la pece, avvertendo che prima che siano calafatati siano ben bruscati o ricercati
polisce e netta e abbruscia la stoppa che non si è fermata nelle commissure.
semi di zucca, bruschiati, e che volavano per l'aria. bruscatura
la provincia esagera facendo diventare moda quello che è uno sgradevole portato dei tempi e
. -gioco delle bruschette: gioco fanciullesco che consiste nel tirare a caso fuscelli di
quanti modi si fa lo 'ndovinamento che si fa per sortesi... in
appunto il re sollecita e commette, / che pe'primi si tirin le bruschette.
note al malmantile, 1-180: credo che si chiamino bruschette e non buschette, o
o forse in ambedue i modi: che è un giuoco da fanciulli, e si
altra materia simile, quanti sono coloro che hanno a concorrere al premio proposto;
al premio proposto; e quel filo che tira il premio si fa o più lungo
assi o in mano, in modo che non si veda se non una delle due
cava fuori il suo; e quello che tira il più lungo o il più corto
che di vino. testi fiorentini, 194:
machiavelli, 3-329: l'arrosto più che il lesso / par che oggi ne diletti
arrosto più che il lesso / par che oggi ne diletti / con certi vin
1-450: la faccia sua avea un certo che di virile mescolato in una carnagione che
che di virile mescolato in una carnagione che parea di donna, e una guardatura
così soave e bruschettà ad un tempo, che penetrava nel cuore delle riguardanti fanciulle.
da cura di voi: 10 desideravo che voi andaste dove io credevo che la
10 desideravo che voi andaste dove io credevo che la vostra salute ne avrebbe avuto giovamento
sono più apparenza e illusione di forza che forza vera. alvaro, 4-135:
di linee e la bruschezza di movimenti che sono dei cuccioli. serra, ii-450:
tutta quella parte intima del sentire, che nell'uomo era stata quasi nascosta dalla