arboree, mentre le culture che sogliono avvicendarsi... sono culture
semper a rappresentare permanentemente quel gran mistero che... si contiene nel sagramento
se i triumviri possono far tutto senza che noi abbiamo da saper niente, è meglio
noi abbiamo da saper niente, è meglio che l'assemblea non segga più permanentemente.
fiamma, 1-256: imaginatevi una espressione che abbia verità, semplicità, permanenzia e
4-187: mi pare veder... che il primo architetto nel principio della successiva
successiva durazione o vicenda delle cose, che s'appella tempo, imagine della sempre
onde deriva, stese uno spazio presso che infinito per locar questa sua statua. f
, rispetto a lui, nuova causa che obblighi a mutarlo. rosmini, 1-47:
essendo l'atto primo di un ente ciò che costituisce la sua sostanza e gli atti
reina, ii-95: l'amore, che ci porta il nostro dio, l'ha
perfetta mistione, si fa così denso che non solo acquista una permanenza commune,
sul significato fisico; e dicesi di ciò che riesce inalterabile né muta il suo stato
leonardo, 7-i-39: rispondesi allo scultore, che dice che la sua scienza è più
7-i-39: rispondesi allo scultore, che dice che la sua scienza è più permanente che
che la sua scienza è più permanente che la pittura, che tal permanenza è
scienza è più permanente che la pittura, che tal permanenza è virtù della materia sculta
superbo anfiteatro poco fuori della città, che, rispettato per la magnificenza dal tempo
disiderio diritto alla policia e alle cose che. ssono necessarie per la permanenza e
2-295: ben si vede al sicuro che più ama il signore le stabili porte
, cioè la permanenza della chiesa, che i tabernacoli di giacobbe, cioè la breve
un esame di coscienza severo ci convincerebbe che la nostra politica economica fu sviata,
nostra politica economica fu sviata, prima che dalla mancanza di capitali mobili, dalla permanenza
costituirsi una specie di eternità di scrittura che rende le sue opere contemporanee già di un
permanenza fuori d'italia a me sembra che dessero qualche apertura ad alcune città d'
15-101: vedendo ei stesso apertamente / che far colà più lunga permanenza / non era
in tempo a imprimersi nella mente quello che vedeva. -presenza attuale in un
domandò dove abitava, senza pensar mai che fosse desso. -per estens. durata
saranno perfettamente liberi alle due nazioni senza che debba pagarsi alcun dritto di entrata o
reato: la protrazione nel tempo, che ancora sussista, di un comportamento penalmente
il reato permanente è flagrante fino a che sia cessata la permanenza. 8
. filos. principio di permanenza: quello che, nella metodologia scientifica, afferma l'
, formulato da hankel nel 1867, che regola l'estensibilità ai numeri razionali,
volta si sostengono, sono altre le cagioni che contribuiscono a mantenerla. carducci, ii-10-278
dinanzi al cancello per affumicare tutto ciò che veniva di fuori. giorgini-broglio [s.
, 26: già posti i veri fondamenti che con le debite perfezzioni mostrano comporre e
cavalca, 9-6: non operate cibo che perisce, ma quello che permane in
non operate cibo che perisce, ma quello che permane in vita eterna. bibbia volgar
sciolto da questi legami del corpo, che in questa terra... l'
posso... accordare... che l'idea assoluta del bene morale.
sussidiata dalla presente persuasione e ferma credenza che l'anima a cui si vuol procacciare il
/ e ciascun flutto è nostro, che s'infrange, / e la distesa è
, / e la distesa è sua, che permane. -sostant. gentile
, / cum tanto amor permanere, / che ciascun ha 'l suo volere, /
., 27-31: come donna onesta che permane / di sé sicura, e per
. benzoni, 1-134: pensate voi altri che la bontà di dio abbia da permettere
la bontà di dio abbia da permettere che tutta la vita abbiate a permanere vestiti
: lo essere verde non è altro che permanere e durare la cosa nel suo
deve sua donna pregare / di cosa che può lei danno tenere; / ma desioso
michelstaedter, 35: poiché quelle cose che il bisogno gli addita,...
se in soddoma tessono fatte le virtù che fatte sono in te, forse sarebbero
abraam, sicché da poi non mancasse che non si compiesse quella promessione di dio,
quella promessione di dio, se non che, quanto appartiene alla prosperità terrena, in
rosmini, 5-2-132: e da osservarsi che ogni sozio può sempre e in
festa, a essere utile, bisogna che per mezzo del sentimento faccia passare un'idea
nelle teste dei più con tanta efficacia che la vi permanga divenendo cognizione e concetto
. bartoli, 31-25: fino a tanto che l'accento non va oltre quelita',
l'accento non va oltre quelita', che è il sustanziale e costitutivo di tal
garibaldi, 2-74: qui sentimmo il difetto che sentiva generalmente l'esercito repubblicano, cioè
.) e manére 'restare, rimanere', che ha continuatori anche nel provenz. (
, agg. ant. e letter. che ha lunga durata o validità; non
permanente, durevole. - anche: che non viene mai meno nel tempo,
spirituali sono veraci beni e permanevoli, che posson lo cuor satollare ed empiere.
., 3-336: quando verrà il dì che partirà il tempo divino dall'umano,
bartoli, 2-2-307: altro non si poteva che rimetterne la spedizione a quel medesimo tribunale
forestieri ch'era ostinatissimo in non volere che lo star permanevole degli stranieri in corte
giamboni, 8-1-14: se alcuno dicesse che dio ordinò certo corso alla natura e
è egli permanevole, io li dirò che natura non ha che fare nelle cose che
io li dirò che natura non ha che fare nelle cose che dio si serbò
che natura non ha che fare nelle cose che dio si serbò in sua podestate.
. l'una per paura del male che ha a venire o per paura del male
a venire o per paura del male che è presente. l'altra per lo cuore
: 'permanganato': nome generico dei sali che forma l'acido permanganico combinandosi colle basi
1-12: questa è la macchina a vapore che manda avanti tutta la fabbrica; questa
permanganica: derivato ossigenato del manganese, che, sciolto in acqua, dà
. v.]: 'permanganico': aggiunto che unito al nome generico di 'acido'serve
natura feminarum, xxxv-1-540: dona che tien dui drui, lo bon perde perniano
voluptadi è molto transitoria, ma l'angoscia che dàe è molto permansiva e durativa.
vuole più tosto amare il mondo transitorio che idio permansorio, allotta è tutta piena
. (superi, permeabilissimo). che si lascia penetrare o attraversare da un corpo
le densate rugiadose stelle. -figur. che permette alla vista di spaziare senza ostacoli
veduta. 2. ant. che può essere attraversato o penetrato da un
... chiamarsi corpo liquido quello che, essendo considerato come un solo, è
da un altro corpo in modo però che il permeante sia sempre circondato dalle parti
. banti, 10-282: la voce che le rispose non era più ferma della
, impenetrabile: non quale spirito, che, come sappiamo, è assoluta permeabilità
campo magnetico e l'intensità del campo che la produce (ed è l'inverso della
del volume di un locale di una nave che in caso di allagamento può essere
pres. di permeare), agg. che penetra in una sostanza liquida o
... chiamarsi corpo liquido quello che, essendo considerato come un solo, è
da un altro corpo in modo però che il permeante sia sempre circondato dalle parti
stelle, ma inalterate da quella rifrazione che la luce soffre nel permeare i fluidi gassi
rassettarli dalle storture e rinettarli dalla scoria che han dovuto pigliare passando per i canali
, iii-32-262: non si avvedono del mondo che si muove intorno a loro e che
che si muove intorno a loro e che è tutto permeato dal pensiero dialettico.
imo degli scrittori più permeati di realtà che si conosca. bonsanti, 5-64:
sorpresa v'era stata, tale però che restava possibile commentarla con un 'ah'permeato
. carducci, ii-6-169: ora avvenne che... si rinvenisse una cista
, l'uomo dè allora catuno che à d'essere prenze prendere a princi
, sm. milit. disus. soldato che fruisce di un permesso.
castelvetro, 8-2-126: vogliono che omero abbia cantata la guerra troiana tutta
ii-194: ben ho detto a'medici che dentro a'cibi permessi mi prescrivano quel
dentro a'cibi permessi mi prescrivano quel che vogliono. muratori, io-ii-134: alcuni
mascardi, 3-58: è forza il dire che gli accidenti ordinati o inevitabilmente permessi dalla
accidenti ordinati o inevitabilmente permessi dalla provvidenza che ne governa richieggano per condursi all'effetto
acciocché si umili la saviezza del mondo che negli affari di maggior peso apparisce mancante
del delegato piombazzi (nome infausto) che fa sdegno tribuendo tutta la colpa ai
oltre i consueti e permessi oltraggi a tutto che vogliasi. -sostant. segneri
-sostant. segneri, iv-95: veggiamo che il tiene in briglia, sicché non
permesso. 2. ant. che ha facoltà o licenza di fare qualcosa.
, aggiungono l'operazione loro alle cose che sono prodotte nel mondo. 3
si può? era il vodone del cacciatore che accompagnava la baronessa mèndola. pirandello,
di volontà, compiuto da un soggetto che ne ha il potere legale o morale e
ha il potere legale o morale e che, rimuovendo un ostacolo rappresentato da un
, 283: ebbe permesso dalla guardia che ella entrasse in prigione, e essendo già
. -dir. civ. situazione giuridica che comporta, per il soggetto passivo,
passivo, soltanto l'obbligo di consentire che il soggetto attivo faccia qualcosa nella sfera
o autorizzazione), la situazione giuridica che crea; il documento scritto che porta
giuridica che crea; il documento scritto che porta 11 provvedimento. einaudi,
, una pensione vitalizia, tutti coloro che, nei ministeri, nelle prefetture e nelle
permesso scritto dell amministrazione di non so che istituto romano di credito, assordati dal
presente. -anche: il documento scritto che per lo più viene rilasciato per attestare
-in permesso (con valore aggetti): che è in licenza o in libera uscita
, ma oggi di scarsissima diffusione, che respingeva qualsiasi tipo di sacerdozio e di
fondatore della chiesa evangelica d'italia, che è dall'ingl. piymouthism (nel
mentre vuol far desiderio buon plinianista, che forse no 'l vide mai...
pliniano. pliniano, agg. che si riferisce, che è proprio
pliniano, agg. che si riferisce, che è proprio o che è opera
riferisce, che è proprio o che è opera dello scrittore enciclopedico latino plinio
precedente. cesariano, 1-121: per che questa lectione pertene con la supra scripta
et ivi alcune altre cose utile averai che penso ti piacerano. garzoni, 1-8
plinio) affermar col detto di catullo che le sue ciancie sian qualche cosa,
cosa, perché non è parola sì vana che non serva a qualche bene, se
eccomi a parlarvi... delle fasi che presenta un vulcano. esse sono quattro
rompendo d'un tratto il sonno, che forse dormiva da secoli, come fece
. plénièrement, comp. di plénier (che è dal lat. crist. plenarìus
. v.]: 'plinterie': feste che celebravansi in atene il dì 24 o
orologio appellata plintio o sia lacunare: che significa una forma de pietra cocta nominata quadrello
pietra cocta nominata quadrello, più longa che lata. 2. milit.
lastra o elemento in forma di parallelepipedo che è posto sotto la base della colonna
. cesariano, 1-57: e cosa scienda che il scapo de la columna sempre indica
superficie paralelle per ogni lato, men alta che larga, che si pone sotto le
ogni lato, men alta che larga, che si pone sotto le colonne. temanza
pùnti. -lastra di forma quadrangolare che è posta sopra l'echino del capitello
terrazzo, a canto a un plinto / che il simulacro dell'amor reggea, /
, monche o acefale, in attitudini che mi parevano eloquenti. e alcune giunchiglie
11-181: c'è anche una ragazza che esibisce l'ultimo ritrovato della praticità-scorrevolezza,
un'alta statua di minerva sul plinto, che fa da centro a quattro aiole simmetriche
pezzo negli scudi di figura quadrilunga, che talvolta è di metallo e talvolta di
(plur. m. -ci). che si riferisce, che risale al pliocene
-ci). che si riferisce, che risale al pliocene. lessona,
antico piano costiero affacciantesi al mare pliocenico che invadeva allora tutta la valle inferiore dell'
masticava piano, interrompendosi con profondi respiri che scuotevano tutte le plissé del suo abito
]: 'plistolochia': sorta d'erba, che, secondo plinio, è di grandissimo
indicare il rumore prodotto da ciò che cade, in partic. nell'acqua (
, diffuse in tutto il mondo, che presentano un tallo appiattito con ramificazioni pennate
, o di bue ec., che si mette fra la fodera o contrabbordo della
applicato per mezzo del catrame alle tavole che debbono servire a far la fodera di legno
asia e africa e caratterizzate dall'abilità che dimostrano nella tessitura di ampi nidi pendenti
del grano (piodia interpunctella), che attacca qualsiasi cereale, nonché le
per indicare il rumore prodotto da ciò che cade o che fuoriesce producendo un suono
rumore prodotto da ciò che cade o che fuoriesce producendo un suono sordo.
conformati a foggia di barchetta, e che vacillano e si bilanciano di continuo sugli
dal d. e. i. che l'attesta nel sec. xix.
di una cavità o da un oggetto che cade in un liquido. =
ant. e letter. piangente; che manifesta il proprio dolore o la
questa carne; / e sei tu che dài senso ai suoli, ai fiori,
immemori belve, e al mio pregarti / che assume fusto d'anime ploranti / nelle
del conte rotari. -implorante; che esprime un'umile richiesta. -anche sostant
, l'insistente, il fastidioso, che erano imputati o parenti o amici d'imputati
ploranti al cielo. 2. che emette un verso lamentoso e triste (un
chiari / argentini suoi ciu così ploranti / che ti feriscono l'anima. pianti /
ti feriscono l'anima. pianti / che vengono dal fondo della vita, /
o ispirato da tristezza e mestizia; che suona o che risuona lamentosamente e ripetutamente
tristezza e mestizia; che suona o che risuona lamentosamente e ripetutamente (un canto
ripide del vodice e del santo non so che distanza leggendaria, di paura.
se 'l mio cor sente, / ancor che se'presente, / pena del tuo
, / pena del tuo partir, che fia allora / che 'l volto tuo lucente
del tuo partir, che fia allora / che 'l volto tuo lucente / non vederan
/ non vederan sovente / gli occhi, che già del pensar ciascun plora? biffoli
mercatante, il quale ha nuova / che 'l ricco suo naviglio è in mar sommerso
dogliosi omèi, / qual madre pia che sopra il corpo esangue / del suo
sospira e plora: / forse avverrà che quel soave pianto, / che mosso
avverrà che quel soave pianto, / che mosso ha il ciel, pieghi ltnfemo ancora
l. cassola, 1-47: ma che? si desta il bambinel, vagiti /
niccolini, ii-479: bacio i fior che toccasti e prego e ploro.
possenti signor potrai vedere. / di'lor che italia chere / umil mercede, e
città, cui quell'inclito / badia vien che si toglia, / alto plori e
re, / e 'l malato sanare -sì che nom plora. petrarca, 227-6:
ond'amorose vespe / mi pungon sì che 'nfin qua il sento e ploro. storia
3-176: tropp'è misero l'uom che prega e plora / e porta invidia a
. perché chirurgo non si trova / che la gran piaga sua, che geme
trova / che la gran piaga sua, che geme ognora, / ricucia o che
che geme ognora, / ricucia o che da quella il duol rimova. foscolo,
provasti il pianto / né il dì verrà che l'oblianza il copra. /.
27): piangete, amanti, poi che piange amore, / udendo qual cagion
, lxxxviii-i-597: o alma mia, che sì bella eri e vaga, / ogni
virtù presaga / in te fulgea più che gemme e oro! / or plorando ti
): volendo far come coloro / che per vergogna celan lor mancanza, / di
per quel ched i'non trovo ploro / che per la vita naturai che fina.
ploro / che per la vita naturai che fina. -provare un senso di
cu'i'ploro, / perché temo che noi venga a furare / alcun cristian,
noi venga a furare / alcun cristian, che n'avrei gran martoro.
, 1-18-16: inanti a to corte ploro che me faccia rasone / de te [
te [amore], granne furone, che m'ài sottratto amore. petrarca,
è pompeo et ha cornelia seco, / che del vii tolomeo si lagna e plora
un pure, un pur non v'ha che il pianto / oggi, almeno quest'
vecchio, 2-18: vedova tortorella / che 'n bel verde pur plori e si distilli
iii-196: quel rosignuol gentile, / che dolce plora e in sì soave stile
il papagallo uscito è fuora, / che madonna chiamar solea sovente, / ond'ella
contrappesare / priamo dardanide, no, che nemmeno così la tua madre / porti
dante, par., 20-62: quel che vedi ne l'arco declivo, /
guiglielmo fu, cui quella terra plora / che piagne carlo e federigo vivo. refrigerio
.. / è carlo magno, che fu specchio e norma / d'ogni virtude
plora. padula, 1-95: morte, che mai ti vanti? nempia rompesti /
/ ma quel nido d'amor, che a noi togliesti, / plora mesta
19: ai, qual conforto ti darò che plori / con deo li tuoi fallori
, in aere luminoso, / pioggia, che cade in rose e in viole.
. ant. e letter. che piange o si lamenta. onofri,
ii-831: la melodìa di settembre, / che fanno i flauti campestri / ed accompagna
sf. disus. striscia di tela bianca che si portava sulle maniche in abbigliamento di
. plo§ivo, agg. fonet. che presenta, che è prodotto da una
, agg. fonet. che presenta, che è prodotto da una plosione (un'
plotiniano, agg. filos. che si riferisce, che è opera del
agg. filos. che si riferisce, che è opera del filosofo plotino (205-270
la figura più rappresentativa del neoplatonismo; che riguarda i concetti e le teorie della
le teorie della sua riflessione filosofica o che ne discende. -anche, per estens
massimamente platonica e plotiniana, pare a me che due [altre] cose.
del filosofo plotino o modo di pensiero che a quelle si riferisce; neoplatonismo plotiniano
. croce, ii-5-103: dopo avere riconosciuto che il bello è dello spirito e non
portano lunghissime dita: nelle loro ali che sono lunghe, ma brevemente acute,
è formata di dodici penne, forti, che si allargano in punta, sono pieghevolissime
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1836).
/ e pronunziato stretto 'par ploton '/ che vuol dir per manipolo, per truppa
per plotoni guidati dai sotto-ufficiali di maniera che a fatica i loro capi giunsero a persuaderli
e. cecchi, 5-457: par che la gente, in queste chiese, debba
ridesse sotto i baffi come se davvero pensasse che da questa modesta avventura potesse uscir qualcosa
.. tombe a plotoni, principesche, che sembrano servire a dissimulati giuocatori d'un'
plotoncino di confessori bisognava aggiungere il cappellano che ogni mattina veniva a celebrare la messa nella
. volponi, 3-30: -so che all'università, piu, piu,
né cavaliere o alqun altro di che che condizione, della fede cristiana pubicamente
cavaliere o alqun altro di che che condizione, della fede cristiana pubicamente
fu piubicato per tutta la cittade che 'l detto giano l'avea facto uccidere.
. possa pagare ogni quantità di pecunia che i detti consoli, infra i sei mesi
consoli, infra i sei mesi, poi che questo statuto serà piubicato, ordinassono per
ranieri sardo, 190: in quindici dì che lo arcivescovo o vescovo di quella terra
arà fatta plubicare la lettera della scumunicazione che ha fatto il papa contra dei fiorentini
fatto il papa contra dei fiorentini, che gli debbano accomiatare della ditta terra o
quali saranno per li tempi, procurino sì che cotale compagno... che contra
sì che cotale compagno... che contra la detta forma pigliasse moglie,
come in plubica disse predicassione el frate che 'l confessòe, nullo trovòe in lui
quali ora apertengono e per lo tempo che dìa venire aperterrano al detto ospitale, eleggano
zelo lo prencipe de'sacerdoti e quegli che seguivano massimamente gli saducei, puosono le
madalena et a santa maria egeziaca, che furono plubiche meratrice. = lat
). plùckeriano, agg. che si riferisce alle teorie algebriche e
pludiano, agg. paletn. che si riferisce all'in sediamento
prodotto da un oggetto o da un corpo che cade dentro l'acqua. -anche
pienamente i 'plufferi'tedeschi, come adesso che transita no nella schulerstrasse.
d. e. i. (che attesta le due accezioni nel 1839 e,
. plumàrio2, agg. ant. che si riferisce al ricamo o alla tecnica
: dalle parole di aldelmo sembra apparire che l'arte piumaria consistesse nell'omare coll'
delle loro penne. alcuni vogliono invece che i loro lavori fossero fatti con penne
fatti con penne d'uccelli: il che sembra forse anche più verisimile. p.
d. e. i. (che l'attesta, nella forma della seconda variante
. ant. impurità delle gemme, che consiste in una macchia del colore del piombo
più bianchetto; il capillamento poi, che è vizio del zaffiro principalmente;.
;... e plumbàgine, che è vizio de lo smaraldo. idem,
284: il cristallo ottimo è quello che ha candido il colore e che traluce
quello che ha candido il colore e che traluce a guisa d'una acqua limpida e
e chiara. sono molti i vizi che 'l travagliano, per che, quanto al
molti i vizi che 'l travagliano, per che, quanto al colore, il fanno
plumbàrio iplombàrio), agg. ant. che si riferisce all'estrazione e alla lavorazione
: sono molte... le arti che ancelle diconsi di questa facoltà [l'
l'arte plombaria. 2. che fabbrica oggetti di piombo, in partic.
, a. gg. letter. che è composto di piombo; costruito, fatto
con tale metallo. - anche: che contiene piombo. cesariano, 1-123
oro / rimisse, e 'l plumbeo trasse che amor caccia, / e punse il
antiquità tutti intarlati. -diplom. che porta un sigillo di piombo (un
e aureo. lomazzi, 4-ii-177: troviamo che i colori neri, lucidi, terrei
loro, la quale non è altro che tristezza, tardità, pensiero, melancolia
riflessi plumbei, a sinistra la strada che conduce allo stabilimento idroterapico. calandra,
calandra, 4-126: una gran nebbia che salendo sempre e pur dilatandosi finì col
dovunque un'ombra diffonde / di tristezza che a l'anima pesa.
freddo, o d'un plumbeo bluastro, che sono la più grande bellezza della metropoli
air'. 3. figur. che ha il colore del piombo: nuvoloso,
profondo, il mare ad ogni nube che si riflette s'avvalla in vista plumbeo e
come da lungi nel plumbeo mare / che si fonde col cielo vela bianca / non
vela bianca / non più in mare che in cielo navigare / sembra, così pur
più l'africa, è l'arabia che ci guarda così selvaggiamente, inospitale e
, cupo, violento e così spettacoloso che non credi ai tuoi occhi. e.
: muri di confine rovinati, canali che vanno colmandosi, scheletri di case. in
sbarbaro, 5-102: una plumbea pianta che albergasse tuttavia un nido. -emaciato
con il piè plumbeo, cum sit che alla toga s'aspetti, anzi sia suo
132: a un sonno / plumbeo più che i millenni, immenso muore / nel
. carducci, ii-9-331: può darsi che l'amor mio... abbia
del gusto. moretti, ii-771: tu che t'intendi di successi letterari vorresti ammettere
intendi di successi letterari vorresti ammettere ora che uno scrittore avesse la fortuna d'un
bacchelli, 2-xxii-44: ribalenerebbe l'entusiasmo che lo scosse fuori della sua plumbea affettazione
quello stato spaventoso di calma plumbea, che pesa su la
-che deprime ogni slancio vitale; che costringe a un'esistenza triste e tetra
e sempre inteso a celebrare vittorie inani che si smarriscono nel nulla. aleardi,
al plumbeo mondo. 7. che ha un carattere o un atteggiamento tetramente
nievo, 133: operoso e veemente che era nel suo fare, spostato da
plumbeotrasparènte, agg. letter. che è di colore grigio scuro e dà
veter. sorta di licomania dei volatili che consiste nell'uso di strapparsi reciprocamente le
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1827).
: famiglia di idromeduse idroidi campanularie, che comprende forme in colonie ramificate con idroteche
(superi, pluralìssimo). gramm. che indica la molteplicità di enti; che
che indica la molteplicità di enti; che si riferisce all'aspetto della categoria grammaticale
a singolare) e, nelle lingue che possiedono ulteriori articolazioni del numero, a
, rettor., 150-13: le parole che. ssi mettono inn. una lettera
e la terza, e l'altre cose che. ssi 'nsegnano in gramatica.
quando [zaccaria]... dice che vidde una lampana sopra 'l capo,
dimenticare le donne, né quelle ridanciane che imbrandivano le scope alzate, delle quali
, 'debitor', 'victoria'e simili, che solo in due casi entrano nell'esametro,
silentium ', 'somnium ', altri che hanno solo il plurale come 'induciae'
: non si creda... che il concetto di questa più profonda personalità,
questa più profonda personalità, della persona che non ha plurale, escluda ed annulli
in tale numero, nella forma grammaticale che indica molteplicità (e l'espressione al
. luna [s. v. che]: 'che': relativo, cioè il
essere in numero singolare; se più che una, in plurale. tommaseo [s
, ma carattere, quel solo carattere che gli è proprio. -scherz. per
perch'ancora ella parli in plurale, / che minor donna tal maniera tegna. manzoni
nella colpa, per essere nulla più che una loro pari. gherardini [s
il vocabolo 'cadentia'... è forza che sia, come nome, del nominativo
, come nome, del nominativo plurale, che deriva dal participio presente attivo, in
il-124: li nomi o sostantivi o adietivi che si sieno, che in 'e'finiscono
sostantivi o adietivi che si sieno, che in 'e'finiscono nel singulare numero, in
plurale disse: « la vostra fortuna è che di voi, un giorno o l'
torto.. / tuttavia è per essa che noi 'lottiamo'(si dice così!
. iacopone, 1-25-12: l'amor che e'ademanno sì è 'l primo,
, sta multo sullimo; / non par che 'l conoscate, corno estimo, /
'ntennanza. -che interessa o che si riferisce a una totalità; collettivo
de'quali essendo riuscita più di carico che di beneficio, fu ristretta in tomaso bel
far ivi più commodamente tutte quelle funzioni che dovevo fare generalmente nel numero plurale:
: ma l'altre cerimonie poi, che sogliono farsi a cadauno in singolare,
toga, con certi pluraloni di maestà che sembra proprio una statua del palazzo di giustizia
atteggiamento di pensiero o concezione della realtà che è considerata come costituita da una pluralità
con riferimento alle teorie cosmologiche antiche, che si ponevano in antitesi con i tentativi
e del più recente pragmatismo americano, che concepisce la realtà come pluralità irriducibile di
fanzini, iv-524: 'pluralismo': dottrina filosofica che considera l'universo come composto di una
... metafìsica [di herbart] che fu il suo principale lavoro, con
lavoro, con quel pluralismo di reali che non hanno vita e svolgimento..
: si chiama pluralismo cosmologico l'opinione che oltre alla terra altri corpi cosmici siano
. -pluralismo logico: insieme delle teorie che sostengono l'irriducibilità dei linguaggi logici e
locali, professionali, ecc.) che lo stato dovrebbe limitarsi a coordinare affinché
di una classe politica... che si limita a galleggiare fra i congressi e
dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix)
(plur. m. -i). che si ispira o si richiama alle teorie
è altra sostanza, per lui, che lo spirito ma pluralista è nel suo
secondo la concezione più rigidamente naturalistica, che è quella degli atomisti.
degli atomisti. 2. che presenta un'articolazione varia e complessa di
: un partito di maggioranza relativa, che governa m un paese pluralista e democratico
politico e classe sociale, tuttavia è innegabile che il pluralismo dei partiti ha senso soltanto
(plur. m. -ci). che si riferisce o che s'ispira al
-ci). che si riferisce o che s'ispira al pluralismo filosofico.
irrelativa e matematizzante. 2. che ha una struttura ispirata al pluralismo ideologico
prima di hitler. 3. che ammette o presenta un'articolazione ideologica non
volgar., 145: ancora in ciò che disse: « facciamo l'uomo a
d'atene perché vi era stato accusato che riprovasse la pluralità degli dei. botta,
stessa città o dipartimento è tanto necessaria che senza un copioso numero di essi invano si
: se il mio cuore e la stima che io faceva di te nei primi tempi
dobbiamo primieramente ricordare, come quelle ragioni che da noi furono nel primo libro assegnate
o dio, perché, essendo necessario che le sfere si toccano in punto,
sfere si toccano in punto, averrà che l'uno non si potrà muovere contra de
de l'altro e sarà cosa difficile che il mondo sia governato dagli dei per
bruciato in roma, essendogli stato imputato che insegnasse la pluralità de'mondi. chiari
mondi. chiari, 6-105: a lei che sola lo può, decidere io lascio
: l'universo... non è che un sol mondo, secondo essi,
de roberto, 6-83: nel punto che due amanti separati da tanto tempo -dalla
sarebbe qualche cosa di meglio da fare che discutere intorno alla pluralità dei mondi abitati
307: d clima caldo può bensì fare che gli uomini e le donne siano più
più inclinati al piacere, ma non che il fisico loro esigga la pluralità, che
che il fisico loro esigga la pluralità, che, anzi, abbiamo dimostrato che la
, che, anzi, abbiamo dimostrato che la poligamia non meno ivi che altrove è
dimostrato che la poligamia non meno ivi che altrove è contro natura. massaia,
.. la pluralità delle mogli, che tanti disordini arreca all'individuo, alla
, 22-93: or per rispondere a quel che parla la legge nostra del signore iddio
legge nostra del signore iddio, dico che il suo essere uno non esclude la
il comune non può esistere senza una mente che il pensi: perché nella mente sola
questa una relazione tra l'uno astratto che soltanto nella mente esiste e la realità
nella mente esiste e la realità, che, limitata dalla mente e non ancora
a un 'monoteismo'o un ajtro che mortifica e oblitera i nostri vecchi sensi di
'politeisti'invece di farsene il punto focale che li coordini e li potenzi, li
idee, di stati d'animo, che differenziano, all'interno, una comunità,
da padova volgar., i-xm-3: però che. lla pluralità de'cittadini nonn-è né
savonarola, 8-i-446: il carro, che sono sette stelle che girano attorno alla
: il carro, che sono sette stelle che girano attorno alla tramontana, significa prima
alla tramontana, significa prima le quattro principali che sono le ruote del carro, e
del carro, e poi tutte insieme, che sono sette, significa l'università della
significa l'università della chiesa de'fedeli, che per numero settenario mostra la diversità e
. beni, 1-222: io rispondo che la pluralità della favola o sarà con un
intelligenza, tanto più nell'ordinare pare che sia laudabile degli intelletti la pluralità. siri
siri, viii-259: occorre per ordinario che, quando una negoziazione è lunga,
la pluralità de'negoziatori nuoca molto più che non giovi, l'uno compiacendosi in contradire
manca però un numero innumerabile di quei che professano l'ateismo. g. averani
l'unità, perciocché non può esser che una l'egualità e conformità, dove
una l'egualità e conformità, dove che nel vizio si ritruova la pluralità e moltitudine
1-1162: le pluralità de'matrimoni, / che fanno andare in succhio i testimoni.
. milizia, v-419: non basta che un edifizio sia senza difetti, può essere
: deve esser bello e per esserlo bisogna che vi sia osservata un'esatta unione della
incertezza lo straziava, la pluralità delle soluzioni che gli si offrivano in qualunque circostanza lo
romanzo dei due illetterati è un libro che contiene in sé una pluralità di biblioteche
la storia notomizza la mente de'pochi che governano, il romanziere notomizza il cuore della
il romanziere notomizza il cuore della pluralità che serve. 4. disus.
decreto vinto con la pluralità de'suffragi che in avvenire niuno potesse avere né prendere
difesa di quella [la repubblica] o che amministreranno come magistrati le leggi fissate dal
leggi fissate dal popolo, non faranno che esercitare un'arte e una funzione utile a
ghigi, lx-58: pare si concluda che, secondo il sentimento della pluralità dei medici
, secondo il sentimento della pluralità dei medici che hanno assistito alle sezione anatomiche, il
si sa se dica bene la pluralità che le approva ovvero la minorità che le rigetta
pluralità che le approva ovvero la minorità che le rigetta. foscolo, xii-71:
.. a chi saprà trovare il grido che, ripetuto dai più e più forte
]: per restare electo è necessario che il soggetto abbia la pluralità assoluta delle
alembert e marmontel... temevano che il premio alla pluralità di voti non cadesse
rosmini, 5-2-90: vi sono affari che in tutte egualmente le società debbono esser
,... in altre bastando che sieno decisi a pluralità. 5
. aspetto della categoria grammaticale del numero che distingue una quantità superiore a uno,
più specialmente articoli, pure invariati, che servono a significare pluralità, come 'più'
dir 'gubemacula navis', dà un certo segno che il timone fusse doppio. a.
. b. croce, iii-26-109: quella che si chiama 'legge morale', al singolare
l'uomo se non dal principio, posto che appo loro [i filosofi] pluralmente
aleandro, 2-231: afferma lo stigliani che questi nomi significanti i cavalli medesimi s'
(plur. m. -ci). che sviluppa o si giova di analisi diversificate
. pluriangolare, agg. geom. che ha più angoli (una figurai
). pluriannuale, agg. che dura più anni; che ha un'
, agg. che dura più anni; che ha un'attività articolata in cicli della
anni. 2. bot. che ha un ciclo vegetativo di più anni o
): nell'insegnamento elementare, scuola che raggruppa più classi poco numerose, alle
s. v.]: 'pluriclasse': che ha più classi. 'scuola unica pluriclasse'
.). pluriconfessionale, agg. che ammette più confessioni religiose (un ordinamento
. pluricosciènte, agg. letter. che rappresenta o che unisce in sé
. letter. che rappresenta o che unisce in sé diversi atteggiamenti di coscienza.
ipotesi di obbiettività e di coscienza unitaria che è mosaico di tessere plurisoggettive, pluripersonali
. m. -ci). mus. che si riferisce ai tentativi o alle teorie
; 'dito'. pluridecennale, agg. che dura o che è durato per più
pluridecennale, agg. che dura o che è durato per più decenni.
e sharon... convinti come siamo che il dissidio pluridecennale non può aver soluzione
dissidio pluridecennale non può aver soluzione definitiva che non sia tutta politica. =
.). pluridecorato, agg. che è stato insignito di più decorazioni.
jahier, 3-160: vero è che i pluridecorati potrebbero portare sul davanti
s. v.]: 'pluridecorato': che ha avuto parecchie decora zioni
. pluridimensionale, agg. matem. che ha più dimensioni. -spazio pluridimensionale:
2. per estens. che si sviluppa in più di una direzione
sviluppa in più di una direzione, che interessa campi diversi. arbasino, 3-529
invece d'apparente dissoluzione della tradizione 'formale'che per far fronte alle deliranti proliferazioni pluridimensionali
diagnosi pluridimensionale: in psichiatria, quella che si vale di dati accertati in diversi
pluriaimensionalità, sf. qualità di ciò che è pluridimensionale. jpluridirezionale, agg
è pluridimensionale. jpluridirezionale, agg. che si muove o che si diffonde in
jpluridirezionale, agg. che si muove o che si diffonde in più direzioni; che
che si diffonde in più direzioni; che interessa diversi campi d'azione (e
categorizza i sistemi sodali in un supersistema che è la loro sodalità. cassieri, 114
e pluridirezionale e non se ne ricavava che una piccola verità: non sorge da nulla
.). pluridisciplinare, agg. che interessa più discipline scientifiche (un programma
come in strutture conoscitive d'ordine primario che formassero una pluri-specificità di discorso, un
.). pluriennale, agg. che dura più anni, che richiede più
, agg. che dura più anni, che richiede più anni per essere completato o
accomodato senza fatica all'idea non brillante che i problemi concreti siano quelli di breve
siano quelli di breve periodo e quelli che puntano ad un arco pluriennale costituiscano esercitazioni
pluriènne, agg. bot. pianta che raggiunge la maturità necessaria alla riproduzione dopo
2. finanz. imposta plurifase: quella che colpisce il bene durante le successive fasi
. plurifecóndo, agg. letter. che stimola vivacemente e intensamente. campana
ventura di quelle povere donne! e che soggezzione sarebbe la loro, quando que'
tempio, a visita, a veglia che non le costringano, con lo sboccare
plurigamma, agg. invar. telecom. che può trasmettere o ricevere su diverse gamme
. plurigemellare, agg. medie. che dà luogo alla nascita di più di
. plurighiandolare, agg. medie. che interessa più ghiandole (un processo patologico
s. v.]: 'plurilaterale': che ha più lati, che avviene in
: 'plurilaterale': che ha più lati, che avviene in più lati.
in più lati. 2. che comporta la presenza di diverse parti (
. plurilàtere, agg. letter. che presenta diversi e svariati aspetti
diversi e svariati aspetti; che può essere osservato da differenti punti di
plurilàtero, agg. marin. che è di forma trapezoidale o irregolare e
. plurilessicale, agg. letter. che usa voci tratte da differenti livelli o
di leo pestelli] è proprio quello che allontana da sé sia i fanatismi plurilessicédi
da sé sia i fanatismi plurilessicédi danteschi che i fanatismi selettivi petrarcheschi, opponendo a
. plurilineare, agg. matem. che ha variabili di primo grado o che
che ha variabili di primo grado o che sono il prodotto di più variabili;
sono il prodotto di più variabili; che ha più serie di variabili (un'equazione
plurilingue, agg. abitato da persone che parlano più lingue (un territorio,
di maestà per se stesso, dato che la rima con lui (napoleone) chiedeva
plurilinguismo, e in genere tutto ciò che fino a ieri sembrava irriducibile all'espressione
è presente. compagnone, 5-65: che ne pensa, lei, della soluzione
della soluzione dialettale? forse, lei che è stato negli states, pende dalla
si trova nella costante della letteratura italiana che il contini definisce plurilinguismo, in antitesi
e quasi astorica nella sua suprema purezza, che si è sempre posta come modulo della
oppone a monolinguistico). -anche: che conosce e usa più lingue (una
cioè lo « stile piccolo », che non faccia follie né per abbondanza (
pluriloculare, agg. bot. che ha più loculi (un frutto,
.]: 'pluriloculare': aggiunto di frutto che ha molte cellule distinte. lessona,
botanica, è l'ovario o frutto che ha parecchie logge in numero poco notevole
logge in numero poco notevole, ma che non si voglion contare. =
d. e. i. (che l'attesta nel 1828). plurilongheróne
. plurilongheróne, agg. aeron. che ha più longheroni (fa struttura delle
.). plurilustre, agg. che copre un periodo di tempo equivalente a
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1909). plurimiliardàrio
origini plurimillenarie, non è tanto strano che il mestiere di fare vernici trattenga nelle
pieghe (a dispetto delle innumerevoli sollecitazioni che modernamente riceve da altre tecniche affini)
. plùrimo, agg. letter. che è o che si presenta in
, agg. letter. che è o che si presenta in grande quantità,
ardite / già ploran l'arcano / demurgo che accoglie ne 'l giro sovrano /
ad ambiente, tante sottili sfumature, che in fondo finiscono per annullarsi a vicenda.
taddeo di bartolo. 3. che presenta una preziosa ricchezza interiore. faldella
plùrimo, un io t'amo, / che ancor non sa, di sé,
vita in coppia non avesse miglior conforto che la produzione di manoscritti. <.
la produzione di manoscritti. <. che interessa molti campi o direzioni. moravia
parti. calvino, 13-172: quello che la terminologia romantica chiamava genio o talento
o ispirazione o intuizione non è altro che il trovar la strada empiricamente, a naso
plurimo. 6. dir. che comporta una pluralità di facoltà o diritti
della stessa natura (una situazione giuridica che generalmente ne comporta uno solo). -
. plurimodale, agg. statist. che presenta più mode (una distribuzione di
plurimotóre, agg. meccan. che ha più motori (una macchina,
). -anche sostant.: aereo che ha più motori. marinetti,
s. v.]: 'plurimotore': che ha più motori. anche sostantivo
). plurinazionale, agg. che comprende più na zioni o
, 9-85: la realtà fondamentale era che l'austria esisteva come stato plurinazionale,
l'austria esisteva come stato plurinazionale, che ormai indietro non si poteva tornare.
. 2. per estens. che trascende i confini politici, universale.
: né c'era molto luogo a sperare che da quel plurinazionalismo venisse fuori, per
. plurinèrvio, agg. bot. che ha molte nervature (una foglia)
plurinominàle, agg. dir. pubbl. che ha come fine l'elezione di più
. plurinucleato, agg. citol. che è provvisto di più nuclei, multinucleato
plurioffensivo, agg. dir. pen. che offende (lede o mette in pericolo
pluriovulare, agg. embriol. che ha origine da più ovuli (e
. pluriovulato, agg. bot. che contiene più ovuli (un ovario)
i. plurìpare), agg. che ha partorito più volte, multiparo (
(plur. m. -ci). che si riferisce a più partiti. -anche
riferisce a più partiti. -anche: che è formato da esponenti di più partiti
, sm. polit. concezione politica che postula 1'esistenza di più partiti in gara
democratica. -anche il sistema politico che attua tale concezione. = voce
. pluripersonale, agg. letter. che rappresenta o che unisce in sé
. letter. che rappresenta o che unisce in sé diverse personalità; che supera
o che unisce in sé diverse personalità; che supera la soggettività per un esito generale
unitaria che è un mosaico di tessere plurisoggettive,
. atteggiamento di pensiero o pratica letteraria che hanno per scopo la generalità e l'
arbitraria e scatenata, in quanto natura che trascende le particolarità anche razionali della persona
particolarità anche razionali della persona, pluripersonalismo che si traduce (scendendo alla profondità di
. -anche sm. veicolo o aeromobile che ha più posti. = voce
pluripotènte, agg. embriol. che presenta pluripotenza (un tessuto embrionale)
plurireddittuàrio), agg. letter. che produce cospicui redditi. lucini, 6-16
.). plurisecolare, agg. che dura o che è durato per più
plurisecolare, agg. che dura o che è durato per più secoli.
tradizionali: 60 % trebbiano toscano, che qui preferiscono chiamare procanico; 20 %
. plurisènso, agg. letter. che può assumere vari significati o offrire suggestioni
bot. multiseriato. 2. che presenta più cellule nella sezione trasversale (
del linguaggio, consistente nel successivo acquisto che si venga attuando delle varie parti del discorso
delle tre stirpi in gran parte nomadi che vulgarmente si confondono sotto il nome commune
. plurisignificante, agg. letter. che può significare più cose. - anche
: mancava affatto l'oggetto silenzioso, che non trasmettesse alcun messaggio. tutti parlavano,
qualità, carattere o natura di ciò che è plurisoggettivo. plurisoggettivo, agg
plurisoggettivo, agg. letter. che risulta dalla combinazione di diverse soggettività;
risulta dalla combinazione di diverse soggettività; che supera le posizioni individuali per un esito
ipotesi di obbiettività e di coscienza unitaria che è un mosaico di tessere plurisoggettive,
2. dir. pen. che comporta necessariamente, in base allo schema
necessariamente, in base allo schema legale che lo prevede, la compartecipazione di più
come in strutture conoscitive d'ordine primario che formassero una plurispecificità di discorso.
.). pluristatale, agg. che si riferisce o interessa più stati.
pluristrale, agg. letter. che lancia più strali. cassieri,
. cassieri, 11-56: oltre che cornucopia di voluttà, a volte gli
plurisussistènte, agg. dir. pen. che viene realizzato mediante il compimento di più
, con riferimento alle modalità d'attuazione che esso può assumere nel caso concreto,
qualità, carattere o natura di ciò che è plurisussistènte. plurità, sf.
futurista. 2. scherz. che ha diverse gradazioni di suono. cassieri
. pluriù§o, agg. invar. che può essere adibito a più usi differenti
.). plurivalènte, agg. che ha più valori, che è passibile
, agg. che ha più valori, che è passibile di diverse interpretazioni.
della storia. 2. che può essere destinato a funzioni e a usi
di univira (e univiria) 'donna che ha avuto un solo marito'.
. m. -ci). matem. che ha più valori, polidromo (una
d'insetti dell'ordine de'lepidotteri, che hanno dodici zampe, forse così denominati
: genere d'insetti lepidotteri notturni, che contiene circa 30 specie diffuse per tutta
, / e 'l malato sanar sì che non plora. idem, lxi-69 [var
, rettor., 53-16: dicemo che quelle cose sopra le quali s'adopera questa
rettorica; le quali cose alcuni pensaro che fossero piusori e altri meno. guittone
contrar di voi mi dan fermezza / che già non v'obedisce uno tra nove.
po non infermi omo, adesso / che infermar sent'esso, / ch'ama quanto
stesso, / uno u plusori che siano, u ver migliaia? idem,
migliaia? idem, i-14-184: per che d'un sangue e d'una carne siete
te dirò de quele don ^ ele / che mostrane altrue piaxevole / e so condecion
dormire, se gie fa bene, anche che nuoce sa lo intelligente: e spesso
lo intelligente: e spesso sia guardato che non se profunde nel sonno, che
che non se profunde nel sonno, che cussi piusori morir ge soleno. =
pluisor, mod. plusieurs), che è da un lat. volg. *
bravi, o ferraguti di farnese, / che ciaschedun di voi fu intitolato / plusquamperfetto
e piacevoloni; e una d'esse, che credo sia la terza, manca poco
essere un plusquamperfetto di bellezza per quel che mi parve alla distanza di sei
altro verbo o se stesso, il che s'usa in tutti gli attivi, ne'
. m... viene ad ordinare che tutte le carte le quali non
plusvalenza di quelle [carte] che forse si esibiranno al valore del
molta fortuna una considerazione del sainte-beuve, che cioè nei capolavori del genio umano viva
pare un termine collettivo senza forma plurale, che non implica necessariamente una definizione numerica.
. pasolini, 13-88: è chiaro che tale gusto del pastiche, e del
del prodotto e la remunerazione della forza-lavoro che lo produce (e tale differenza,
lo produce (e tale differenza, che viene incamerata dal datore di lavoro,
le forze controperanti della legge tendenziale e che si riassumono nella produzione di sempre maggiore
. plutarchèo, agg. letter. che si riferisce o che è opera dello
agg. letter. che si riferisce o che è opera dello scrittore greco plutarco;
plutarchiano, agg. letter. che è proprio dello scrittore greco hutarco,
è proprio dello scrittore greco hutarco, che si riferisce al suo pensiero e alla
suonare la marcia reale d'italia sulla tastiera che metteva in moto il concerto delle trenta
: questi applausi non sarebbero in fine che il volgarizzamento dell'espressione 'bel colpo',
fatto bene, e degli elogi plutarchiani che i giornali dànno a chiunque renda un portafoglio
cosa nel mondo ebbe questa versione, che poi rimase autentica nella storia a dimostrare il
ignazio. faldella, i-3-12: questi cavalieri che ebbero per dama la patria e le
corrente di pen siero o pratica letteraria che considera i grandi personaggi dell'antichità come
. e. gadda, 18-114: più che a plutarco in sé mi riferisco al
plutarco (con valore aggett.): che dimostra grandi virtù, ispirato da ideali
s'è detto 'uomo di plutarco'che la comincia a diventare una canzonatura.
opere di plutarco. -anche: il volume che le contiene. tommaseo [s
le vite del greco tradotte. il libro che le contiene: 'un plutarco in quattro
pluteale, agg. archit. ant. che ha la funzione di un pluteo (
similitudine del carro, il quale coloro che entro vi sono menano al muro e
soldati]... in modo tale che commodamente potevano tagliarle o, percotendole con
individuale, costituito da una graticciata, che permetteva al soldato romano il lavoro di
columne de la quarta parte minore in altitudine che non sono le inferiore. barbaro,
... si ponevano alcuni parapetti che vitruvio chiama plutei, o di marmo
di legno, non più alti di quello che farebbe il poggio, s'egli ci
'pluteo': riparo, appoggio o balaustrata che si collocava avanti i portici degli edifizi
e decorata con bassorilievi o mosaici, che delimita il presbiterio o circonda l'altare
credo fossero essi [gli umanisti] che digrignassero i denti per dispetto e invidia
ma dà la risposta congrua alle domande che arrivano sino ad esso, da quelle
mendicanti straccioni. gozzano, i-614: che aveva fatto il tempo di lei?
. cecchi, 3-139: faceva specie che un comunista e nazionalista avesse accettato di
12-72: non è capriccio di stranco plutòcrata che si sia volto come ad uno 'sport'
..., o all'unica 'matinée'che dà la cléo de merode, di
(plur. m. -ci). che si riferisce, che appartiene alla plutocrazia
-ci). che si riferisce, che appartiene alla plutocrazia o ai plutocra
o ai plutocra ti, che è loro proprio o specifico; che ne
, che è loro proprio o specifico; che ne fa parte o che ne esprime
specifico; che ne fa parte o che ne esprime gli interessi o ne è espressione
annunzio e dalla invadente psicologia plutocratica, che ricerca le cose vistose, luccicanti e
particolari e dalla sua psicologia e dalle teorie che a lei si somministrano, a dare
mostra nella classe capitalistica e plutocratica, che si difende contro l'altra con armi della
le nazioni plutocratiche e capitalistiche, teoria che servì di ponte ai sindacalisti per passare al
3. scherz. amante delle ricchezze, che è schiavo del denaro. imbriani
governo dello stato, del ceto sociale che detiene le grandi ricchezze finanziarie e industriali
trapezarchia'. thovez, 1-195: e possibile che gente che parla di redimere tutti gli
thovez, 1-195: e possibile che gente che parla di redimere tutti gli oppressi,
prussiano, centomila volte più schiava di ciò che non la si voglia oggi sotto la
cartagine un ordine senatorio; ma pare che fosse elettivo fra i ricchi (plutocrazia)
). 2. gruppo sociale che si distingue per la grande ricchezza,
la preponderanza nella vita politica e pubblica che gliene deriva. castelnuovo, 1-52:
, v-1-955: separiamoci dall'occidente degenere che... è divenuto una immensa banca
, non possiamo star zitti noi, che miriamo solo all'interesse generale.
la sfrenata volontà di potenza di quella plutocrazia che egli si trovava ad osservare nei luoghi
. = dall'ingl. plutocracy, che è dal gr. ttxoutoxpatia, comp
pone qui l'autore per lo demonio che ha a tentare e punire dell'avarizia e
, nei nostri cor tal grazia / che d'onne tentazion portian vittoria, / vincendo
la terribil pertinazia / del maligno pluton, che transitoria / superbia accecò sì per sua
c. porta, lxxxix-ii-443: voi che nelle profonde ime latebre / orride sempre
giusto rettore del cielo ettemo, / che per noi redemir morir volesti, /
un uomo sciagurato allor vedralla, / che, sofferti assai mali, a pluto
serpente a caso il piede pose, / che stava in molti giri avolto e
lessona, 1157: 'plutoniani'diconsi quei geologi che attribuiscono all'azione del fuoco centrale la
nettuniani. 2. astron. che si riferisce al pianeta plutone. sm
metamorfica? 2. letter. che, per l'aspetto, richiama alla
fondo a trecento metri d'una fune, che per un nonnulla potrebbe incendiarsi. ma
in mezzo a cadute continue di pietre che il vento stacca dall'orlo e che
che il vento stacca dall'orlo e che potrebbero colpirlo, egli vada nell'irrespirabile
segreto, a raccogliere in ampolline i gas che sbuffano dalle orrende fontane.
claudiano. 4. figur. che rivela fantasia e ricchezza d'idee.
. plutònio1, agg. letter. che si riferisce al regno infernale di plutone
, 72: al lido novel che a poco a poco, / qual plutonia
pericolosi 'per circa ventimila anni') oltre che divenuto una serie infinita di monumenti funebri
dal d. e. i. che lo attesta nel sec. xix, cfr
geol. teoria della genesi della litosfera che attribuisce prevalente importanza ai fenomeni eruttivi,
nettunismo e il plutonismo sono talmente conciliati che... nessuno più nega l'
insieme dei fenomeni provocati dal magma e che conducono alla formazione dei plutoni. =
v.]: 'plutonista': lo stesso che plutoniano. = deriv. da plutonismo1
: venne una pluvia di tanto effetto che 'l fiume uscì dagli usati termini.
, iii-331: orion è una costellazione che... nella sua apparizione genera pluvie
estende il muso al cielo, dice che son segni di pluvia. 2
= voce dotta, lat. pluvia, che è da pluvius (v. pluvio)
leone ebreo, 81: il seme che la terra riceve dal cielo è la rugiada
è la rugiada e acqua pluviale, che, con li razi solari e lunari e
: el importa a cognoscere la necessità che pò avere da vicino a vicino a
tore e recevere le pluviale aque per che ora in li canali e rivuli ora
.. confondere l'economia delle acque pluviali che debbono correre alla superficie della terra con
debbono correre alla superficie della terra con quel che concerne le acque che, dopo aver
terra con quel che concerne le acque che, dopo aver filtrato nel suolo,
pleistocene caratterizzato da abbondanti precipitazioni piovose, che hanno causato la formazione di grossi fiumi
collocato internamente o esternamente alla muratura, che scarica a terra o nella rete fognaria
, di prelati corrotti e pomposi, che affettarono ripararsi dalla pioggia con pluviali d'
al plur., disus.: famiglia che comprende tale uccello. savi
più affini..., per lo che mi son trovato costretto a formare per
dal d. e. i. (che l'attesta prima del 1886).
, agg. ant. e letter. che è composto da pioggia; che porta
. che è composto da pioggia; che porta pioggia. ceccoli, vii-677
.. / e s'una volta awien che si disdegnino, / non fia mai
fia mai poi balen né tempo pluvio / che di tornar al ben pur non si
fu sì grande il pluvio, / che bestiai sacrifizio, incenso o mirra, /
sacrifizio, incenso o mirra, / valse che il mare e ciascun altro fluvio /
. baldinucci, 9-vii-104: abbiamo detto che il colosso fosse chiamato l'appennino,
nomato dagli antichi per quel particolare attributo che davagli loro falsa religione di mandar le
. m. -ci). meteor. che si riferisce al pluviografo; attrezzato con
, sm. meteor. pluviometro registratore che opera grazie a un cilindro rotante, sul
dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix)
m. -ci). meteor. che si riferisce al pluviometro o alla pluviometria;
. baldini, i-756: voglio dire che i cento o duecento milioni di metri
... e tutte l'altre cifre che ho inteso ricavare dai dati delle prese
un numero, una frazione dell'unità, che ci indica il colmo d'ombra di
8-418: per mostrare lì alla gente che viene a frastornarlo, a seccarlo,
osservatorio. -pluviometro totalizzatore: quello che serve a una misurazione protratta per un
cadutevi attraverso una fenditura, producono macchie che segnano l'inizio e la fine del fenomeno
iacopone, 1-58-135: ecco l'ovemo che vene plovioso. m. savonarola,
e più piuvioso. 2. che minaccia pioggia (il cielo nuvoloso);
. rossetti, vi-41: o sol, che del tuo corso al termin sei /
/ ride un suo vago riso lacrimevole / che, trepidando i rami nel lume,
, o primavera. 3. che apporta umidità e pioggia (un vento)
acquoso e piuvioso. 4. che annuncia la pioggia, che appare nel
4. che annuncia la pioggia, che appare nel cielo in un periodo di
, 30: perché abbiamo oramai provato che la torrida zona è molto pluviosa, resta
torrida zona è molto pluviosa, resta provato che nella medesima vi è cagione di temperare
mese dell'anno repubblicano in francia, che, secondo gli anni, cominciava il
lessona, 1158: 'pneometrìa': uso che si fa in patologia di uno strumento
, cioè la quantità d'aria, che ogni individuo introduce e respinge dai polmoni
scala fissa e di un indicatore mobile che segue i movimenti del recipiente d'aria
capacità polmonare sono minori nel decubito dorsale che non nella posizione verticale. =
pneugoniòmetro, sm. fis. apparecchio che serve a determinare la direzione di un
scuola medica di galeno, il principio che informa la vita corporea e che,
principio che informa la vita corporea e che, corrompendosi, genera la malattia.
malattia. cesariano, 1-159: cose che mediante il vento o sia spirito
vento o sia spirito, per che pneuma significa spirito, reddeno mirabil effecto
qualche autore moderno per indicare il principio che pneumatisti adottavano per spiegare i fenomeni organici
dal d. e. i., che l'attesta nel dizionario universale delle arti
adoperata la voce aerometria, aerimetria, che esprime l'arte di misurar l'aria
dato talora a quel ramo della fisica che ha per oggetto le proprietà dell'aria
fr. pneumati que, che è dal lat. tardo pneumatica [ratió
d. e. i.. che l'attesta nel dizionario universale delle arti e
. nel modo e con l'effetto che si ottiene mediante l'uso di macchine
sf. caratteristica o proprietà di ciò che può contenere aria. = deriv.
. m. -et). filos. che si riferisce allo spirito divino o
o alla vita interiore dell'uomo; che pratica una perfetta vita spirituale (un
riponeva l'essenza della virtù ed a'soli che la professassero con zelo fanatico (in
ma il pneumatico delli gnostici era colui che trascendeva nelle speculazioni sul domma: il
i laudatori della divina scienza pneumatica diranno che queste dolorose disavventure sono una conferma della
una conferma della dignità eroica di coloro che fanno professione di filosofia.
: non s'era visto mai / che un naufrago incapace di nuotare / delirasse di
presso qualche autore ecclesiastico vale confessore, che diciamo meglio padre spirituale. savinio,
anima. 2. medie. che si riferisce alla scuola medica fondata da
8-131: la scuola di quel celebre ateneo che dopo temisone molte cose aggiunse all'arte
setta anabattista del sec. xvi, che affermava la diretta unione con dio per
. v.]: 'pneumatici': eretici che, millantandosi di essere direttamente illuminati dallo
. ant. anche -ce). che si riferisce all'aria e ai suoi
qualificare ogni fenomeno o apparecchio o studio che riguardasse la fisica dei corpi aeriformi (
pneumatiche [arti], cioè spiritali, che hanno il fiato per anima, quai
pneumatica': taluni così chiamano la chimica che tratta dei gas. altri così chiamano
, perché i suoi progressi cominciarono da che si cominciò a studiare con diligenza i
diligenza i gas. -che aspira o che comprime l'aria in una cavità o
una cavità o in un recipiente o che è il risultato di tale operazione.
. succhiante. buzzati, 6-78: che bella bocca aveva, però, piccola,
pneumatica. 2. tecn. che usa l'aria o un altro corpo
movimento o per compiere un lavoro; che è dotato di un meccanismo per tale
: saprà dire [il vate] a che servan barometro / e baroscopo e igroscopo
igroscopo e termometro, / e a che l'antlia pneumatica; e de'fosfori /
. trasmissione. -per estens. che si serve di locomotive che usano tale
-per estens. che si serve di locomotive che usano tale sistema di trasmissione.
v.]: 'via ferrata pneumatica': che il movente è l'aria compressa.
pneumatica dei bonafous. -edil. che usa l'aria compressa per vincere le
di fondazione). -mus. che, nella tecnica organarla, si serve
fatica: come un sacco pneumatico inturgidito che, più vorrebbe scoppiar fuori l'anima
il ripieno, di tutto il ragù che wagner le aveva messo addosso, liberarla
21-240: non so se ti rendi conto che questo membro pneumatico il quale si gonfia
nella tua mano, secondo le cose che racconti, ha qualche cosa di comico
costituita da un involucro di tela gommata che viene gonfiato con aria compressa prima della
oro cupo. -scherz. che si riferisce ai mezzi dotati di pneumatici
'motocafoni', ma ci vuol altro che nomignoli satirici a reprimere un tal nefasto
. 6. medie. disus. che usa l'aria atmosferica, quando è
7. meteor. ant. che si riferisce ai movimenti dell'aria atmosferica
la natura dentro questa macchina terracquea, che basti a produrre un sì mirabile e ordinato
è costituito dalla camera d'aria, che può mancare in qualche tipo, e dalla
è riservata agli uomini intelligenti e coscenziosi che ci aiutano con tutte le loro forze
tutte le loro forze a far sì che il pneumatico michelin sia sempre il miglior
del motore e forature di pneumatici, che a quei tempi importavano... sudate
di alcuna meraviglia da parte del negoziante che ve lo vende e del meccanico che
che ve lo vende e del meccanico che ve lo monta. = dall'
) '[cerchione] pneumatico', che è dal lat. pneumaticus (v.
azione del pneuma o spirito aereo, che modificava i solidi e i liquidi. si
per conseguenza a quella dei dominatici, che pretendevano penetrare nella condizione stessa e nella
fenomeni vitali, ed ora opposta agli empirici che escludevano qualsiasi speculazione di questo genere.
?? ato, agg. zool. che contiene una cavità piena d'aria (
). 2. medie. che contiene aria (una cavità, un seno
le trine della suocera pneumatizzate dallo sbadiglio che, a un tratto, plaffete, lasciavano
d'aria negli organi di certi animali che comporta una diminuzione di peso, come
falsa ernia dello scroto prodotta da'flati che anche chiamasi ernia ventosa. tramater [
dal d. e. i., che l'attesta nel dizionario universale delle arti
dalle provvisorie chiusure degli organi di articolazione che contiene l'aria necessaria alla formazione e
v.]: 'pneumatochimica': lo stesso che chimica pneumatica. = voce dotta
la quale sono parecchi tagli longitudinali, che poi si riempie d'acqua sino a
, 1158: 'apparato pneumatochimico': quello che serve a raccogliere i gas, nelle
a raccogliere i gas, nelle operazioni che hanno per scopo la loro preparazione.
pneumatoforo, sm. bot. radice epigea che conduce attraverso canali aeriferi l'ossigeno alle
radici sommerse, sviluppata da talune piante che vivono in terreni paludosi e asfittici,
trasformato in vescica piena di gas e che serve da galleggiante del conno dei pneumatofori
. m. -et). geol. che si riferisce alla pneumatolisi; che è
. che si riferisce alla pneumatolisi; che è prodotto o modificato da questa (
ad ognuno quella parte di vulgare filosofia che riguardava la pneumatologia e la teogonia essere
gioberti, 4-2-194: l'idea concreta che la bibbia ci dà dei demoni e loro
valore approssimativo e pertiene ah'antropomorfismo, che è la pneumatologia simbolica. lessona,
dio, divisi in classi secondo le funzioni che compiono e capaci d'essere gli ausiliari
. 3. medie. disciplina che si occupa delle applicazioni terapeutiche dell'aria
'pneumatòmachi': eretici del iv secolo, che impugnavano la divinità dello spirito santo, facendone
v. pneumatologia]: oggidì la guerra che si fa, con poco spirito a
mista ne'fluidi, somigliante a quella che prova sovente la pelle negli enfisemi.
pneumoallergène, sm. medie. allergene che penetra attraverso le vie respiratorie. =
pneumoallergìa, sf. medie. allergia che si manifesta con sintomi riguardanti l'apparato
l'introduzione nel cavo articolare di gas che funga da mezzo di contrasto.
]: 'pneumobranchi': divisione di rettili che comprende tutti quelli i quali costantemente hanno
molle, circoscritto, rotondo, indolente, che cresce di volume nell'espirazione e diminuisce
ferro, la barite, ecc., che, depositandosi e accumulandosi nei polmoni,
dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix).
m. -ci). medie. che si riferisce alla pneumoconiosi; affetto da
famiglia di molluschi gastropodi pteropodi gimnosomi, che comprende forme dal corpo fusiforme, con
sottocu tanea di un gas che funga da mezzo di contrasto.
salmonella cholerae suis, pasteurella suiseptica) che si stabiliscono rispettivamente nell'intestino e nel
, agg. macchina pneumofora: quella che produce aria o gas compressi.
]: 'pneumonoftoe': lo stesso che pneumoftoe. = voce dotta, comp
al nervo vago, per i rami che somministra al polmone ed allo stomaco a
m. -ci). medie. che si riferisce alla pneumografìa; eseguito con
. pneumoidatògeno, agg. petrogr. che si riferisce al complesso dei fenomeni idrotermali
al complesso dei fenomeni idrotermali e pneumatolitici che si verificano durante il processo di consolidamento
sf. medie. branca della medicina che si occupa essenzialmente della fisiologia, della
. m. -ci). medie. che si riferisce alla pneumologia; attrezzato per
secondaria, causata da micromiceti patogeni, che colpisce l'apparato broncopolmonare dell'uomo e
e termina colla guarigione, colla gangrena, che è rarissima, o coll'induramento del
). anat. e medie. che si riferisce ai polmoni; polmonare.
polmonario. 2. fonet. che è prodotto dai polmoni (un'articolazione
. m. -ci). medie. che siriferisce alla pneumonia e alla sua cura
.]: 'pneumonite': lo stesso che pneumonia. ibidem [s. v
v.]: 'pneumonitide': lo stesso che pneumonia. c. arrighi, 4-1
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1865).
v.]: 'pneumopleurisia': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia. = voce
v.]: 'pneumopleuritide': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia. ibidem [s
.]: 'pneumonopleuritide': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia. =
, sf. medie. tecnica radiologica che si serve dell'introduzione di gas in
. j: 'pneumonorragià': lo stesso che pneumorragia. -emottisi. =
v.]: 'pneumonorrea': lo stesso che pneumorragia. lessona, 1159: 'pneumorrea'
: scolo e sputi abondanti di mucosità che vengono dal polmone e dai bronchi.
centro nervoso, situato nel mesocefalo, che sovraintende alla regolazione del respiro.
d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix).
: dicesi di quelle forme d'ileotifo che si associano con una pneumonite. =
lo più è formato dall'aria atmosferica, che dai bronchi è passata nella cavità delle
scongiurando la catastrofe con tutti i mezzi che la scienza ci offre. noi li
con la lingua, è così viscosa che, pendendo, vi s'attacca sopra.
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1258, a roncaglia)
: dice s. giovanni nella pocalissa che, avendo iddio comandato a quattro angeli di
angelo... e comandò loro che non nocessono alla terra. =
. buti, 2-228: solingo più che strade per diserti; e per questo dà
dà ad intendere la pogansa delli omini che si salvano. idem, 3-430:
: c'eran certi pocavoglia di far bene che andavano di paese in paese facendo gli
cantù, 3-157: se poi si prescrive che l'operaio lavori solo io ore,
o 8, mentre toperoso si lagnerà che l'impediate di guadagnar di più col
viene quel caro bistino, quel bighellonaccio, che l'ho conosciuto sempre per uno spensierato
pocce, / benedetto quel latte / che nutricò la vita. s. bernardino da
le vid'io intrambe due, / che come due vesciche eran gonfiate: / come
poco a la monina; e dato che le arà parecchi mostacciatine, verrà a maneggiarti
21: par aponto di queste belloccie / che van per siena e per piacer a'
in dosso. raineri, 4-2-30: forse che mi lasciava un poco di tempo ancora
una volta dalle poccie di queu'immonda, che
, 5-30: mi smungi / sì che a me d'umor due gocce / tu
anima a questo bambino: posso dire che l'ho rallevato io; meno che la
dire che l'ho rallevato io; meno che la poccia (poppa), vien
poppa), vien più dietro a me che alla su'mamma. imbriani, 8-50
se piangeva la bimba! una lattante che sente tutt'a un tratto mutarsi in onice
mutarsi in onice o sardonica la poccia che avea tra le labbra. e. cecchi
dagli occhi chiusi come un feto, che si tirava su coi pugnini per tenersi
. ritmo nenciale, 1-143: e che ti credi, poccia dell'amore,
'pastori la vita comune, volendo egli che ciascuno possa pocciare, quanto ha bisogno
delle donne quando non dànno latte o che ne hanno soverchia abbondanza. 2
v.]: 'pocciatoio': lo stesso che 'poppatoio'. è voce dell'uso
irsen aliando, / e'sarie buon che gli dessi la baia, / dicendo:
, / dicendo: « pocciator, che vai cercando? / s'tu ti vai
1-59: d'altre fortune ancora leggiamo che in roma avevano i lor tempi: la
pulci, vi-115: aveva pure assai che dire alla nostra madonna, che una
assai che dire alla nostra madonna, che una vesta ch'ella avea in dosso era
n'aveva una pocciosa e gonfiata, che v'era entrato 6 pezze di zetani chermisi
nostro, o ver del casentino / che vai tre soldi o due crazie pocciose)
/ nella piaga del vago giovinetto, / che lo guarì prestissimo in effetto. faldella
ancora messo nelle mani un istrumento, che non fa ancora una nota pocciosa e
non fa ancora una nota pocciosa e che gioisce alle spacconate musicali del fratello maggiore
'nvenie e ser gerì, non meno che la farina, ci toccano ogni dì più
la farina, ci toccano ogni dì più che l'altro. = deriv. da
andare in quel di siena. -o a che fare? -a godere la loro robba
godere la loro robba, le loro pocissioni che so'così belle. = var.
alte) per questo gioco... che se ne è fatto il grazioso diminutivo
2-v-38: tutte le volte... che volle tornar da vicino o da lontano
quelle idee, i colleghi gli mostravano che diventava noioso e che prefe
colleghi gli mostravano che diventava noioso e che prefe rivano assai il consueto
= dimin. di pocher, che è adattamento di poker. pocherìssimo
nel ramino, combinazione formata da carte che hanno tutte lo stesso valore.
persone, animali, oggetti o entità: che è in numero assai scarso (e
anche un po'ribelli, di quello che far frasi, udir frasi, respirar frasi
loco ond'io ne li cavai, / che sì pochetti allor ve ne lassai,
pochetti allor ve ne lassai, / che son già per le spese consumati.
boine, ii-109: c'erano i ragionieri che calcolavano ora... quanto gli
., 8-7 (1-iv-726): da che diavol, togliendo via cotesto tuo pochétto
guasteranno riempiendolo di crespe, se'tu più che qualunque altra dolorosetta fante?
e non potendo altrimenti trovarla, conchiusono che altro che qualche sua bizzarria, di che
potendo altrimenti trovarla, conchiusono che altro che qualche sua bizzarria, di che anche e'
che altro che qualche sua bizzarria, di che anche e'sentiva ualche pochétto, non
bandello, 1-15 -166): trovatolo che non dormiva, cominciarono quello, che
che non dormiva, cominciarono quello, che ancora un pochétto de lo stordito teneva,
capi. settembrini, vii-182: queste cose che in sicilia si dicevano e si scrivevano
... da quei placidissimi napolitani che volevano un pochetto di costituzione, un
tradussero, sa, o crede, che facessero bene. -periodo di tempo
di dante, xxxv-ii-776: la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochétto
alcun pochétto in ciò mi rassicura, / che senza fallo pena tanto dura / corno
dura / corno l'attender non credo che. ssia. boccaccio, dee.,
vedersi così in publico commendare di ciò che le donne sogliono esser più vaghe,
una cassa la distese, ove ben che ella mostrasse un pochétto far resistenza, quanto
stando il resto come sta, bisogna che la rima lo trasportasse un pochétto. g
tre parti della dottrina e della conclusione che appartiene a ben parlare, secondo la
vero la maniera un pochétto tagliente e che tira talvolta più alla pietra che alla
tagliente e che tira talvolta più alla pietra che alla carne viva. g. stampa
le risposi: odi grandissima dea, che mi chiama feccia di plebe. carducci
parvegli anco, guardandogli in faccia, che un pochétto gli occhi si aprissero. m
a quello si taglia un pochétto, il che fa che la cavicchia non può uscir
si taglia un pochétto, il che fa che la cavicchia non può uscir fuori de
, poi venne incontro al signor vincenzo che gli presentò la lettera di gioiosa.
vicine al segnato luogo, l'awertì che si fermasse un pochétto. serao, 247
amor de la comare, è cagione che roma perda una così fatta vecchia.
è, madonna, a gusto, / che turno campi qualche pochettino. nievo,
, con una vociaccia sonata pel naso che non parlava né veneziano né schiavone,
d'annunzio, iii-1-614: per quel che so, pareva solitario / e un
, nell'aria sempre un pochettino malcontenta che si lascia dietro il divertimento degli altri
era vergata d'uno scaccatuzzo, / e che n'andavi in sul tuo ronzinuzzo,
, 143: basilio si maravilliò molto che era da l'altra parte de la riva
modo ad mandare fanti per la pocheza che ne è qua. balbo, i-113:
longobardi] si manifesta da ciò, che non poterono, né nell'invasione né
è languido ed ottuso rispetto a quello che si genera rimescolando insieme i colori del
... ristringendomi in quella brevità che non meno è debita alla mia pocchézza che
che non meno è debita alla mia pocchézza che necessaria alle gravi e importanti occupazioni di
xiii-257: non ho bisogno di dirti che per quest'affare o per altro, nella
. faldella, 3-268: meno male che non si siano disturbati per le nostre
bello lanciasi al suo utile nel modo che il ragno si scaglia a lo animaletto dato
inanità di stare a discutere con gente che gli appariva tutta superstiziosa e d'un altro
in sé e più pochino della persona che natura noi fece. cantù, 3-120:
non ha quelle spallacce, quelle manacce che avete voi, da fare la talpa e
terra. giuliani, ii-276: vede che bimba!... e pochina (
persone, animali, oggetti o entità: che è in numero assai scarso, insufficiente
k. longhi, 1-i-1-245: con che resta dimostrato che nel barocco anche di
longhi, 1-i-1-245: con che resta dimostrato che nel barocco anche di decorazione v'è
v'è molte cose da scoprire e che con il solo correggio si spiega pochino.
, carducci e io per quel pochino che posso come vecchio che sono.
per quel pochino che posso come vecchio che sono. 5. con uso
di ristoro? nieri, 371: che sarebbe se sfacessi un po'poino di
eccoti la tua porzione d'un regaluccio che mi sono trovato in casa. l'
avuto per lui un pochino pochino della compassione che aveva per il cane.
bagna. svevo, 6-155: scommetto che tua moglie esagera un pochino le tue
l'azione diventavano più violente, sembrava che l'uomo sdrucciolasse o si rannicchiasse un pochino
landolfi, 8-189: una piccola schiava che sa amare anche qualsiasi capriccio del suo
anche qualsiasi capriccio del suo signore, che lo teme un pochino e la cui
ed entusiasta un pochino anche degli uomini che ha trovati. -premesso a
: -aspetta un tal pochino, / tanto che lievi la crosta su il riccio.
; e un curato suo vicino, che aveva un po'di libreria, gli prestava
libro dopo l'altro, il primo che gli veniva alle mani. nievo,
, resta zotica dal calore, indocile che non regge al lavoro.
, 1-129: mi maraviglio di coloro che in tre parte la terra divideno, asia
e biasimo fuggire, / non consentir che l'ira vinca il senno. guicciardini,
, viii-233: con tanta poca misura che el timore lo strigne a volersi più tosto
privare della vita e rimanere sanza senso che sentire e gustare quel male che si
senso che sentire e gustare quel male che si presuppone esservi drento. varchi,
distendendola quanto si convenisse all'epopea, che fosse come è il poco vino mischiato
doni, 4-40: queste parole mie so che faranno puoco frutto. davila, 337
fanno una piccola polizza al banchiero, che soddisfa il venditore; e questo serve
di pocco momento lo spogliarli della prottezione che godevano in corte. manzoni, pr
ora cammina, / guscio d'uovo che va tra la fanghiglia, / poca
altra ancora più reverenda della sana critica che drizza le gambe a tutti gli spropositi
vino perfectissimo. tebaldeo, 17-2: poi che cantata fu l'eterna requie / sopra
: io non ho trovato uomo qui che li sappia fare su carta come stanno,
con la penna ho fatto questo poco schizzo che qui mando. alamanni, 6-22-133:
buon romito afflitto e bianco, / che 'l poco albergo volentier gli presta.
poterono considerare il poco numero di coloro che gli eran dopo, onde tosto richiamaron
dopo, onde tosto richiamaron cofe, che gli aveva lasciati tutti sgomentati. martello
le donne mi davano sì poco salario che io non ne poteva appena pur pagare i
calzari. sercambi, 2-ii-214: di che, dandomi pogo salario e anco perché
e anco perché mi paiono tanto giovane che abino il diavole a dosso, e
diavole a dosso, e per la ricadia che mi davano, mi partì. casti
ii-12-107: quelle memorie ed altri manuscritti / che polo avea recati d'oriente / dopo
caso fùr da un suo parente, / che a poco prezzo le vendette a un
? pascoli, i-207: e anche fatale che ella [l'italia] non possa
non possa, come può la svizzera che tuttavia parla quattro lingue, armarsi e
poco stato fate doni sì magnanimi, che fareste voi signoreggiando quanto meritarebbe di signoreggiar
ha debole intensità (la luce): che illumina fiocamente (una lampada).
estinta e la lucerna dal molto olio che se gli metta. berchet, io:
da una poca lucerna son rotte / che già stride, vicina a mancar. ungaretti
sua loquela era molto sottile e poca che appena s'udiva. -delicato,
inseguendo per il vuoto / il cappel che ha sempre avanti, / e, siccome
, inf., 20-115: quell'altro che ne'fianchi è così poco, /
poco, / michele scotto fu, che veramente / de le magiche frode seppe
, topolino poco e vano nano, che mi farai? -malferma (la
, iv-122 (2-14): amor, che ne la mente mi favella, /
: tu se'di sì poca vita che ogni minimo nocimento ti ammazza. -che
dante, purg., 7-85: prima che 'l poco sole ornai s'annidi,
iii-1149: a le bandiere da piedi, che sono 8, tufi sono greci e
e tanto pochissimo [l'olio] che non che possa ungere la bocca e 'l
pochissimo [l'olio] che non che possa ungere la bocca e 'l gorgozzule
il mio guadagno e perdomi / quel che quasi ogni giorno può cavarsene. b
nel vescovado di untinton per iscambio poietto, che, essendogli poca una moglie, ne
immenso è il loro potere sui mediocri, che hanno l'istinto canino dell'adesività e