-ma son tutta bagnata disse la vocina che, appena sgridata, si faceva permalosa
, diffidenza, gelosia (o anche che ne deriva, ne è conseguenza:
319): costui protegge, dirige, che so io? una contadinotta di là
? bocchelli, 2-xxiii-18: ho osservato che i primi, noi, leggiamo cotesti libri
la moralità del padrone non è permalosa che per negare il lavoro alla ragazza la quale
dote squisitissima, rara e permalosa, che sfugge la nostra diretta conoscenza.
. (ant. permagnènte). che permane, si protrae, continua a
, perdurante, continuo. -anche: che esiste, agisce, si manifesta per
passione, anzi è abito, però che per la passione né per la potenza
abiendo questo segno: il signore conosce coloro che son suoi. s. giovanni crisostomo
crisostomo volgar., 1-2-25: ricorditi che noi non abbiamo qui città permanente e stabile
e stabile, ma cerchiamo pur quella che dè venire. imitazione di cristo,
la materia] è sì fattamente permanente che giamai cangia o varia tesser suo,
io mi diletto di poesia, estimo che l'utile derivante da questa agli animi
questa agli animi, quando non fosse che il sollievo, sia più permanente di
sollievo, sia più permanente di quello che vien dalla musica e più penetrante di
dalla musica e più penetrante di quello che viene dalla pittura. cacherano di bricherasio
delfico, iii-541: quelli straordinari movimenti che si chiamano passioni e che sono una
straordinari movimenti che si chiamano passioni e che sono una reazione del cervello su quegli
v-3-256: noi abbiamo l'invincibile coscienza che sotto ai fenomeni variabili vi sia una
un semplice aiuto, un semplice lume che dio concede all'intelletto dei vescovi radunati
intelletto dei vescovi radunati, aiuto e lume che dura quanto il tempo e la causa
eccitare, e noi con essi, che tali fossimo amatori della vita permanente,
, come sono i mondani della vita che fugge. -con riferimento all'esistenza
forma del servo. 2. che continua a verificarsi, ad avere effetto;
a verificarsi, ad avere effetto; che ha ripercussioni di lunga durata; che avviene
che ha ripercussioni di lunga durata; che avviene con un processo costante e ininterrotto
il pericolo qua [nei libri] che nelle prediche, quanto che la predica è
nei libri] che nelle prediche, quanto che la predica è un libro transitorio et
490: accennò alcuno de'miracoli permanenti che a'nostri giorni ancora son manifesti alla vista
il sangue di s. gennuario martire, che, in napoli congelato et indurito entro
romagna e il moto di rimini attestavano che qui la rivoluzione era permanente. sbarbaro
. dalla febbre lenta forse ancora permanente che il male presente deve considerarsi per una
affezione morbosa e dai segni di recidiva che dalla prima invasione erano stati permanenti.
galileo, 3-3-387: ora il provar che elle [le macchie solari] siano
di compiacenza secreta e di nobiltà, che quantunque sia forse la passione più feconda
. -che ha efficacia determinante; che produce risultati incancellabili, definitivi (un
l'ultima operazione e la più permanente che abbia la scultura. lastri, i-151:
i-151: per ottener tali cose conviene che i possidenti paghino una mercede ai contadini
ai contadini i quali a ragione non intendono che questi lavori come di miglioramento permanente siano
-che ha valore e importanza assoluti; che suscita interesse al di là del suo
filosofico. gramsci, 1-110: è certo che occorre ristudiare sorel per cogliere, al
da ammiratori dilettanti e intellettuali, ciò che in esso è più essenziale e permanente.
altra follìa ancor permanente di credere che chi non succhia il purissimo latte delle
cesarotti, 1-i-226: questi sono gli studi che possono far l'occupazione permanente e successiva
struttura sociale o politica). -anche: che ha costante applicazione, che non è
-anche: che ha costante applicazione, che non è soggetto a scadenze, revisioni
si creassero in ciascuna provincia ordini tali che avessero la sembianza di una costituzione permanente
vivere non più la coppia degli sposi, che è fatto transitorio, ma la famiglia
è fatto transitorio, ma la famiglia che è fatto permanente, destinato a perpetuarsi
di sosta). 4. che continua a esplicare le sue funzioni, a
religiose e mezzo civili, né quelle che fannosi permanenti e si convertono in perpetuità
do il nome d'ordinamento a ciò che rende possibile il tradurre, in un dato
permanente, e ora mi si avvisa che « la commissione artistica non ha creduto di
non possiamo ammirare quelli uomini di stato che si aspettano la rigenerazione dei popoli dell'
tutti germi i quali producono la piaga che si chiama miseria. tarchetti,
). pratolini, 3-203: dopo che quest'autunno al marito di argia prese
durata: ed è contrario di passeggierò, che si fa solo per bisogno momentaneo.
fia permanente. 8. che non è modificato dall'azione della natura
è modificato dall'azione della natura; che mantiene per un lungo spazio di tempo
non cangian di figura, per molto che le acque vi crescano o scemino.
operativi, in partic. le alte temperature che comportava). panzini, iii-403
adesso c'è l'ondulazione permanente che dura anche sei mesi. e.
una cara persona: mi ricordavo che proprio in quei giorni s'era rifatta la
s'era rifatta la permanente e che l'avevano un po'troppo sfoltita nei riccioli
odore arso. io. che non subisce cambiamenti di stato, che
. che non subisce cambiamenti di stato, che non si altera o deteriora nel
finalmente si congiungono di tale indissolubile unione che si fanno fisse e permanenti e quasi del
permanenza]: è permanente l'idrogeno che non si può liquefare per forza di pressione
: 'permanente': dicesi di un gas che conserva allo stato aeriforme tutte le temperature
tutte le pressioni. 11. che non subisce oscillazioni di valore nel tempo
lanzi, 1-4-84: piacque in oltre che le vocali che in oriente si supplivano
1-4-84: piacque in oltre che le vocali che in oriente si supplivano con la pratica
foscolo, xi-1-156: ben è vero che niun dialetto può mai convertirsi in lingua
quello. 14. bot. che ha raggiunto lo stadio definitivo del proprio
persona) consistente in una condotta volontaria che non si esaurisce in un tempo breve
-disus. delitto di fatto permanente: quello che produce effetti o conseguenze durature (in
quali si dicono di fatto permanente e che lasciano il vestigio, come per essempio sono
il complesso dei pesi o delle forze che una costruzione o una parte di essa
, di solito artificialmente magnetizzato, che possiede, per effetto dell'isteresi, una
tolto dall'azione del campo magnetico esterno che lo ha magnetizzato, e riesce a mantenerla
). -onda permanente: onda che si mantiene inalterata per tutta la sua
o 'fuochi permanenti': quei fanali costieri che, per essere situati in luoghi non
permanente': quel numero di navigli militari che si tengono armati e presti ad ogni
una rete, in cui le condizioni che ne caratterizzano il funzionamento hanno nel tempo
(e ad es. si dice che un motore è a regime permanente quando
24. teatr. ant. che rimane sulla scena per tutta la durata
piaciuto mai l'uso antico e però stimo che i moderni dramatici l'abbiano meglio intesa
(per lo più di tipo arboreo) che non presenta avvicendamenti sullo stesso terreno per
vanno soggette ad avvicendamenti; ma notate che queste culture sono culture
: dalle brevi divagazioni tornavamo sull'argomento che quell'istessa gita ci rammentava e suggeriva
plaudire al verdi, tutti animati, più che dal trepido augurio, dal sicuro presagio
. foscolo, 1-284: il professor che teme / dalla cattedra plaude, e
un abatino pedagogo, è quasi naturale che il conte non fosse il primo a
e plaudire al tuo leggiadro libretto snello che ha per la dedica qualcosa della fragranza
, tutte, ai nodi alteri / che tesse amor, le glauche vie profonde
/ la parola uscì dei re, / che narrò composta in pace / tutta italia
, 85: vidde, nel punto stesso che l'aquile del celio gli plaudì ano
zanotti, 1-8-15: qual nobile augel, che a'rai lucenti / del sol pur
: finita l'orazione, non altramente che falcone uscito di cappello, plaudendomi,
cantilene in recitando le lor poesie, che la fiacchezza del merito, la timidezza,
? -'omni procul dubio'. -a che termine vorreste che fusse la comedia?
procul dubio'. -a che termine vorreste che fusse la comedia? -'in calce'
mento di chi rivede un amico che lasciò ignorato e che ritrova piaudito
chi rivede un amico che lasciò ignorato e che ritrova piaudito e illustre.
. papini, x-2-314: quelli che sarebbero stati fra i plauditori sono,
ventura rosetti, i-28: bisogna che si svegli li sonnolenti, che non
bisogna che si svegli li sonnolenti, che non hanno maggior considerazione se non nodrirsi
gno di plauso da parte del pubblico; che ne suscita l'entusiasmo (una rappresentazione
... vorrete valervi della libertà che si dona così a rilascio per lascivire col
rilascio per lascivire col contraeme una macchia che vi toglie la gloria di trionfare del
ricorrere all'arte di quell'industre pittore che, in piccola tela qualche storia ristringere
: io compatisco pure alla frenesia plausibile che tirò il grande alessandro fuor del suo
di portarsi a piedigrotta alla prima escita che fanno dalle case dei loro mariti.
: licurgo, or dove sei, tu che di lodi / e d'elogi sol
d'elogi sol quei festi plausibili, / che furon per la patria arditi e prodi
? 3. bene accetto, che può essere condiviso o gradito da tutti
mentre cercano di scuoter il giogo regio che innanzi sostenevano, non vedono a quanto
favolosi racconti per farle plausibili al vulgo che s'addormenta leggendo, se la maraviglia non
.. contraddizioni e opposizioni non pare che mi si rappresentino scusabilmente e da esser
e facile a persuadere, il romor che alcuni, anche di poi, sono iti
età, di natali e di genio che rende veramente lieto e plausibile lo stato
e plausibile. casti, 9-9: che studi il servo del padrone in vece
ragione, non so quanto plausibile, che i quadri così dipinti non anneriscono facilmente.
, eleggeva col consiglio dei pritani, che presiedevano in quel giorno, i nomoteti.
l'avessi creduta molto plausibile e tale che anche a molti italiani sarebbe potuta occorrere
aveva voluta, sotto il pretesto plausibilissimo che i letti li occupavano i soldati,
un pomeriggio d'estate, a padova, che gasparo, senza plausibile motivo, si
plausibilissima. borsi, 240: vedrai che non c'è contro la fede cattolica un
felici, vale a dire di quei casi che restarono perfettamente guariti; centottantasette fanno la
incerto. 5. credibile, che ha apparenza o sostanza di vero;
assarino, 2-ii-147: di qui fu che, per rendere al mondo più plausibile
plausibile la causa de'prìncipi e per far che que'ch'eran divoti di madama,
disseminar con voci assai ricevute... che, per istabilire questi suoi fini,
comparire una finta lettera scritta da un galeotto che gli dava avviso della morte del padre
allora assai numeroso, ed oltre al danno che ne riceveva il pubblico ed il poco
ne riceveva il pubblico ed il poco decoro che ne ridondava all'arcispedale, si porgeva
anime purganti ed altri luoghi pii, che in ogni stagione scorrono per le pievi
mazzini, 41-301: ho informazione plausibile che si trovi in certi sotterranei del convento
: utopie sono anche tanti altri sogni che... s'intrecciano alla vita ordinaria
tu abbia giudicato 'non plausibili'le ragioni che io t'adduceva. -opportuno.
non fosse fatto a esso il medesimo, che per un timore simigliante era stato fatto
, e lo tomo a dire, che quando ho parlato della plausibilità di questa teorica
o tardi finiscono col manifestarsi per quello che sono: le verità proprie ed esclusive
, o spettatori, intendere / che non vi sia spiaciuto questa favola.
ii-455: tu sai, roma, che in ciascuno atto s'introducono i cori
fecero quelli plauso e tumulto, pensando che le bramate donne venissero a'piaceri loro
de'soldati e la patema / gioia, che in volto di saule apparve, /
, non 'i plausi'. quindi è che 'plauso'ha non so che più d'indeterminato
. quindi è che 'plauso'ha non so che più d'indeterminato. pascoli, 850
3-81: l'impressione non può essere che di un brusio interrotto da vociferazioni varie
un'onda di grida e di plausi che sembrano insulti. -con riferimento agli atti
grida fé plauso a diego garcia, che tornò a sedersi fra 'suoi.
, e portato a braccio da coloro che accorsero per aiutarlo, tutto piovendo sangue
alle grida festanti, ai suoni di plauso che rivelavano l'ebbrezza della vittoria nel popolo
ch'è nuovo e pellegrino onde fa sì che attira il comun plauso. algarotti,
difficoltà. graf, 5-498: pensa che il plauso della turba sciocca / altro
della turba sciocca / altro non è che voto e instabil suono, / che
è che voto e instabil suono, / che giunge e passa. pascoli, 429
, 10-i-266: per altro confesso anch'io che, se non c'è legge imperante
alla sua eredità più tosto i parenti che la chiesa, i poveri od altre
veduto quel giovane tanto ingegnoso? da che si è dato al suo senso ha finito
metalli e con quello si convocano: il che fa manifesto che hanno il senso dell'
si convocano: il che fa manifesto che hanno il senso dell'audito. groto,
. groto, 2-55: orsù, che pensi? che dici? che essamini?
2-55: orsù, che pensi? che dici? che essamini? / o quel
orsù, che pensi? che dici? che essamini? / o quel grattarsi così
al plauso: nella posizione delle mani che battono (ed è trad. del lat
plau$óre, agg. e sm. che applaude, che approva con gesti e
agg. e sm. che applaude, che approva con gesti e voci adatte.
senza risalire ai carmi saliari ed ai giovani che orazio impromette cantanti a venere nel delubro
). plau$òrio, agg. che costituisce una manifestazione di plauso.
munito di un'armatura per le tele che dovevano coprire il carico; era destinato
i-25: è naturale, s'intende, che virgilio scrivendo di proposito sull'agricoltura,
, parlasse a ogni momento, oltre che dei plaustri e dei bovi, di quello
, di quello strumento precipuo della coltivazione che erano gli schiavi. d'annunzio,
da sei duri buoi lombardi per la strada che conduce al contado di vergilio.
eri sotto il montan claustro: / adesso che trovate son le chiavi, / zefiro
e austro, / e mostrar vuoi che allora ti sognavi, / ma troppo ben
slenano misvenuti i torelli al forzeggiare, che fanno, in vano stimolati. spolverini,
de'teucri, eccetto un attempato araldo / che d'un plaustro mular segga al governo
/ a squadrarli, chi ha cura che il pesante / carco ai plaustri s'imponga
. bartolini, 5-168: v'era uno che si chiamava scappa e faceva il dipintore
/ come guardia lasciata lì del plaustro / che legar vidi alla biforme fera. boccaccio
e plaustro / del biforme grifon, che la divina / città lasciò per farsi
nel virginal claustro, / del mal che già commise il protoplaustro / disubbidendo in
. -nella religione induista, carro che trasporta il simulacro del dio jagannàth (
: comprendeva i deliri degli indiani, che si fanno schiacciare dal plaustro dell'idolo.
nullo alabastro. anguillara, i-33: poi che verso boote e verso l'austro /
lasciando fuore il carro e quelle luci / che a condurle qua giù lor furon duci
furon duci. mazza, i-92: più che adamante qui, più
che piropo, / splendor del fasto che vaneggia
che piropo, / splendor del fasto che vaneggia in plaustro, / splendon le
anguillara, 4-183: la spera allor, che vien dal solar plaustro, / la
i rai languenti / d'un sol che tosto in mare i plaustri asconde. f
sue carrozze di corpo e di rispetto che sembravano troni rotanti e pareggiavano il plaustro
, se pur poteasi conoscere la sommiglianza che consistea nell'abbigliamento. baruffaldi, i-126
a tanta magnificenza quella sorta di poesia che l'altro giorno non era altro che
che l'altro giorno non era altro che una semplice cantilena, intonata da persone
e quella età fosse stata tanto leggiera che per sì fatte parole si fosse indotta a
se la tragedia di sofocle ha cosa che rassomigli quella di tespi. battista,
ii-251: inventor della tragedia vuol orazio che sia tespi, il quale, tingendosi le
il freddo plaustro ed anco / l'altro che sotto a voi la terra asconde.
marino, x-185: s'alcun v'ha che sotto il plaustro algente / il meotico
ciel cavalca arturo. filicaia, 2-1-114: che giovò, lasso, tra l'idaspe
tardo tramontar e la grande orsa / che altri chiamano plaustro, e che si
/ che altri chiamano plaustro, e che si volge / quindi rimpetto ad orion,
gallica). plautiano, agg. che imita, che riecheggia plauto. -
plautiano, agg. che imita, che riecheggia plauto. - anche sostant.
plautino. plautino, agg. che è proprio, che si riferisce all'
plautino, agg. che è proprio, che si riferisce all'autore comico latino tito
, 6-143: già per me sa ciò che virgilio scrive, / terenzio, ovidio
foglio di carta al bromuro d'argento, che viene poi esposto con il dorso alla
comprendente la specie plea leachì che vive in primavera nelle pozzanghere e negli
uomini gravi e prudenti pensa e duolsi che oggidì sia sfrenata quanto sia stata e
cencioso, nato dalla più sordida piebaia che vanti bassezze nella città di napoli, dopo
accesi, oltre tant'altri segni d'ossequio che gli vennero fatti da ogni sorte di
, potè veramente chiamarsi il più pomposo che giammai si facesse ad alcun pontefice,
confonde. c. gozzi, 1-1183: che sa di poesia, di libri sani
? cesarotti, 1-xvii-385: quindi è che gli elogi del popolo, il quale
e altre tali sguaiate cantafere: brodaia che i letterati o scribacchiatoli della città credevano
mano se non perché conosceva gli umori che serpeggiavano nella plebaglia e sapeva che l'
umori che serpeggiavano nella plebaglia e sapeva che l'azione gli avrebbe guadagnato il favor
baretti, 2-309: né è da dire che coloro, dai quali un così grosso
delle regole de'doveri: profanazione, che fino ai più virtuosi del paganesimo avrebbe
sprovvede [l'amore] del predominio che avevano per confonderli alla plebaglia degli altri
finché dura la plebaglia di quei libri che, scritti ne'secoli d'ignoranza, non
scritti ne'secoli d'ignoranza, non altrimenti che una volta i barbari del settentrione,
plur. m. -et). che è proprio, che si riferisce
. che è proprio, che si riferisce alla plebe. -in partic.
rotolanti, poich'era attratto di modo che avea perduto, con l'uso de nervi
. con un testonaccio imperatorio pesava più che con tutto il corpo plebàico. plebaiuòlo
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1749).
plebano1, agg. ant. che regge o è titolare di una pieve
... non conosceva regola fuori che quella impartita dal parroco plebano.
legge, accompagnatevi col plebano di mediana che ogni domenica mette e leva via regi
salvatore restò plebana, antica preminenza sua che tuttora essa conserva. idem, 1-i-173
. plebano2, sm. che appartiene alla classe più bassa della popolazione
d'un uom plebano, / però che aperto a me venir dovea, / ch'
repubblica), l'insieme della popolazione che non apparteneva alle famiglie patrizie, cioè
era estranea alla classe socialmente dominante che aveva il monopolio delle cariche pubbliche (e
e ambasciatore de'padri alla plebe e che rimenò quella in roma, non si
e cammillo furono fatti esuli per ingiuria che l'uno e l'altro avea fatto alla
i tribuni erano più spaventosi in dimostrazione che in effetti. p. del rosso,
unitamente ed in un subito si accordarono che e'fusse chiamato padre della patria;
gramaglie. loredano, 2-i-138: ecco quello che riverivano i senatori, che adorava la
ecco quello che riverivano i senatori, che adorava la plebe, che idolatrava cesare.
senatori, che adorava la plebe, che idolatrava cesare. vico, 4-i-861:
4-i-861: molto dopo vengono i gracchi, che vogliono ricca la plebe con la legge
gracco] parlar la farò. lion che dorme / è la plebe romana, e
ch'egli favorisce in ogni modo e che lo vuol redivivo dopo la sua morte.
ecco la chiesa. e surse ella che ignoti / servi morian tra la romana plebe
morian tra la romana plebe / quei che fùr poscia i polentani e dante / fecegli
, lasciando li nomi particolarmente di coloro che erano curati e non dicono questo e quello
le rive e frati di cupido, / che solo uson ferir la plebe ignota,
, quasi napoli non possa produr cosa che non sia piena di gentilezza. davila,
: tanto montò la costoro mattìa, che vi fu giorno nel quale, non sapendo
nel quale, non sapendo proprio più che cosa inventare, fecero friggere i fiorini,
nostri tempi, nessuna cosa gioverebbe meglio che il raccogliere in una sola galleria i
plebi rustiche, possono ancora, assai più che non si creda, le differenze della
roberto, 590: chi può dire che cosa uscirà dalle urne a cui hanno
. bandini, 2-i-227: eppure quei che sono più felici tra nostri contadini debbono
debbono campare colla sola metà del frutto che si ritrae dalle loro fatiche, hanno infiniti
dalle loro fatiche, hanno infiniti dazi che la plebe non sente, hanno il pericolo
la plebe non sente, hanno il pericolo che una grandine, un diluvio, un
ore le fatiche di tutto l'anno, che è un gravissimo rischio, a cui
, furono concordi l'opinioni degli ecclesiastici che si facesse instanza al re di proibire ogni
di proibire ogni esercizio d'altra religione che della cattolica romana e che tutti i
altra religione che della cattolica romana e che tutti i popoli sottoposti al dominio della corona
e ad aristocrazia o ad altri termini che designano le classi sociopolitiche più elevate)
. ariosto, 20-91: se udite dir che d'ardimento priva / la vii plebe
gentiluomo, nessuno della minima plebe rimase che non andasse a vedere così fatto miracolo
la plebe alterata e i padroni delle ville che si doleano di non poter uscire a
rubati: solamente l'infima plebe, che non ha alcuno inferiore a sé con
sottoposti alla giustizia del regno niente meno che il più abietto e più basso uomo
sotto àlarcon passar si vede, / che la vita famelica ne terme / piaggie gran
perché il gran costo dei vini fa che solo i ricchi ne possano avere valendo
agamennone e d'enea / per dimostrar che egli ha qualche dottrina. g. bentivoglio
però è la sua nobiltà così netta, che non sia intorbidata la chiarezza del sangue
e impudicamente allevata, non d'altro conoscitrice che del gioco della vita. oliva,
142: or questa è la distinzione che separa, non dico da plebe meccanica,
ma dico da quelle grandi anime, che, vivendo senza macchie e servendo a
; ma un giorno è fama / che fùr gli uomini eguali; e ignoti nomi
delle plebi o di giovanna d'arco che arriva dopo i ciompi, i senza braghe
e giù, seco portando tutto ciò che le veniva alle mani della molta roba
e han da venire nei mutamenti ideali non che sociali le attività nuove del pensiero.
. capuana, 15-178: il concetto che agita la mente di claudio cantelmo, non
creare o rifare quell'aristocrazia dell'intelligenza che operi e pensi per conto delle plebi
martini, 1-ii-57: il pilota ci racconta che la plebe di napoli s'è ammutinata
plebe di napoli s'è ammutinata chiedendo che i bastimenti provenienti dall'india facciano la
le concezioni ideali, nella plebe, che è quasi tutto il popolo, la
... ma per quella naturai renitenza che mostrano i fanciulli della plebe davanti a
piaceri: una plebe, insomma, che è immortale perché termine correlativo all'aristocrazia,
immortale perché termine correlativo all'aristocrazia, che è immortale. bocchelli, 1-ii-417: se
fùr questi / i dànai duci, che il troiano uccise: / dopo lor,
etterati di biasimare e presuntuosamente giudicare quello che non conosce. romagnosi, conc.
: la mia pazzia non è quella che si trova ne'manicomi. i rinchiusi son
plebe. redi, 16-iii-39: soggiugne che la plebe delle pecchie nasce dalle carni
: oh sovra tutte mal creata plebe / che stai nel luogo onde parlare è duro
società attuale le traccie giganti di quegli uomini che ci hanno preceduti: noi vi troviamo
hai mai virgilio o dante, / che ha far una persona vertuosa? vasari
e gettata per terra dalla plebaccia, che oggi quelli stessi perseguita fieramente che ieri
, che oggi quelli stessi perseguita fieramente che ieri aveva posti in cielo. c.
poi il cuore della sua donna, dicendo che ad un nobil core ella era cosa
simili iniquità, ordinò... che si dovesse metter freno all'insolenza della
una debolezza, ma è una debolezza che sa di maleducazione e di plebeàggine.
delle persone ha parlato più plebeiamente che a grave scritto non si conviene. grazzini
, 4-466: nella fine faranno tanto che delle commedie avverrà come del prowiso che
che delle commedie avverrà come del prowiso che si è condotto sì plebeamente e in
condotto sì plebeamente e in tanta sciaurataggine che gli uomini dabbene e virtuosi si vergognano
caro, i-41: voi siete quello che plebeamente e sconsideratamente parlate, e non
. castelvetro, 3-50: né vero è che, poeticamente parlando, s'usi la
parini, giorno, i-168: ahimè, che fatto / quel salutar licore agro e
ghislanzoni, 13-108: aveva io dimenticato che la più parte de'suoi personaggi [
plebeiamente per ogni piccolo guasto o errore che si verificasse nel lavoro degli altri e
petrarca], 412: se tu desideravi che il tuo nome fusse (come dice
, 2-4-192: perocché in questa lingua, che di sua natura stenta assai a pervenire
dire, e tanto più in versi che in prosa. salvini, v-2-2-8: 'sozzopra'
le parole utili e le frasi eleganti che appartenevano tanto alle lingue romanze di francia
. alfieri, 6-97: e certo che diofane / mi comincia a cascar di
mamiani, 3-240: in francia, sino che la plebe rimarrà sveglia e manterrà suo
. plebèio, prebèó), agg. che appartiene alla plebe di roma antica o
probazione alcuna per la quale si potesse mostrare che gli antichi romani avessero avuto nelle loro
famiglie queste arme, cioè insegne, che comunemente avemo tutti, tanto nobili quanto
nardi, 35: allora lettorio comandò che alcuno d'essi fusse preso: e appio
: e appio consolo cominciò a negare che i tribuni avessero auttorità contro ad alcuno
: appio claudio, uno de dieci che era rimasto a governo della città,
, 3-206: scrivono le antiche istorie che un certo tito considio romano, uomo
] erano pure assai lontani da quella libertà che sola si costituisce sui sentimenti umani.
molto maggiore aumentandosi, non essendo possibile che tutti prìncipi fossero i valorosi, restando alli
tra i plebei e senatori insieme capitularono che a qualunque uomo o donna che per
capitularono che a qualunque uomo o donna che per forza si accostasse alla sua persona [
, i-130: 1 plebei volevano che le leggi si facessero dal popolo legittimamente
gente, una sorella di cesare; ma che s'era incanagliata, chissà per quali
balbus. -che si riferisce, che è proprio della plebe dell'antica roma
poerio, 3-57: il romano guerrier che da fortuna / titol s'aggiunge d'
ogni scettro, pose / giù nella polve che stampò di sangue.
virtù di bruto. 2. che appartiene al ceto popolare, alla classe
più arretrata e disagiata della popolazione; che ne trae le proprie origini (e
. bandello, 4-24 (ii-779): che dirò io di que'spagnuoli plebei che
che dirò io di que'spagnuoli plebei che chiamano 'bisogni', che vengono in italia
que'spagnuoli plebei che chiamano 'bisogni', che vengono in italia con le scarpe di corda
corda? aretino, 20-266: ognun che spende da contentarsene dee montar suso,
paleario, 60: altro non è che follia... che qualsivoglia, o
non è che follia... che qualsivoglia, o nobile o plebeio che sia
. che qualsivoglia, o nobile o plebeio che sia, pigli donna, il quale
plebea tutto il parentato risponde per la ingiuria che ad un solo si fa, e
in preda / a femmine plebee, che di sé fanno / larga copia a ciascun
sé fanno / larga copia a ciascun che le richieda. d. bartoli, 1-3-23
..., di qui è che molti di primo sangue, che, se
è che molti di primo sangue, che, se rimanessero al mondo, viverebbono
se rimanessero al mondo, viverebbono men che secondo lor grado perché il paese è
zanon, 2-xviii-253: sono molti anni che si desidera in questa città dominante d'
, in cui raccogliere tanta gioventù plebea che va giorno e notte vagando senza alcun
amabil voce, e taciturno aspetta / sia che a l'un piaccia rovesciar dal carro
giordani, iv-58: la natura, che di tutte le umane stoltizie invincibilmente si
. non è venuto loro in mente che nella lingua ci potesse essere una necessità
ci badare né punto né poco, fuori che ne'luoghi dove mette le parole in
: e volgari sono tutti oramai quelli che si chiamano gentili. betteioni, iii-446:
, 117: i plebei addimandavano sicurtà che, se le meccaniche persone hanno infuscato
le meccaniche persone hanno infuscato cento, che le potenti non abbiano infuscato mille. cantari
cantari cavallereschi. 131: non aspettate che la morte scocchi, / che doglia
aspettate che la morte scocchi, / che doglia occupi, miserere mei: / fuggite
e d'ogni sorta gente. venite tutti che 'l signore vi chiama, che vuol
tutti che 'l signore vi chiama, che vuol chiudere l'arca. ariosto,
popolo comprende gli uomini di lettere, che si sogliono chiamare di robba lunga,
plebei. aretino, v-1-208: certo che la fortuna può fare un plebeio
. p. fortini, iii-544: avenne che per non essere questi due stolti et
. dolce, xxv-2-255: pare a me che non si conoscano molto i gentiluomini dai
sarpi, i-1-55: le aggiornerò solamente che il libro, del resto, non è
, del resto, non è altro che una raccolta di tutte le ingiurie e maledicenze
una raccolta di tutte le ingiurie e maledicenze che si possono pronunciare, dette contro nitachero
in mente ancora ha tal proposizione: / che del plebeo il nobile diviso / abbi
da un nobile è più grave assai che commesso da un plebeo, a motivo
, anna e cristina, nel pregiudizio che due sieno le varietà della specie umana
, /... / acciò che con maggiore e più gran furia, /
machiavelli, 1-vi-368: donato non vuole che si pensi a questo né che si
vuole che si pensi a questo né che si guardi a nulla, purché gli esca
gozzano, i-1170: la folla plebea che stipa il cinema non è sottratta ai teatri
e fu plebeo. 3. che rivela con il proprio comportamento bassezza morale
infamatori, invidiosi, plebei, / che del dir mal d'altrui mai son satolli
tanto plebeo di vita e di costumi che sia additato per porco o per scimunito e
con le labbra strette pensando fra sé che la mamma è ancor troppo plebea per
: benedecte le lacryme e repulse / che desti degnamente a quei plebei, / nel
i plebei e tristi uomini sono quelli che non solo credono e dicono il male
non solo credono e dicono il male che veggiono o odono, ma bene spesso non
a saulle nome di re, e che fece? gli mutò il cuore plebeo e
a petto delle aquile. 4. che denota e manifesta rozzezza e volgarità,
/ beltà vile e plebea, / che sola alletti i sensi. magalotti, 4-103
cosa è più contraria de la rasone che la fortuna, imperoché la tela la quale
: la qual cosa piacesse a dio che avesse bisogno de probazione, né impertanto
de li omini seria con tante lamentezze che bonamente pare che niuna altra cosa pianga
seria con tante lamentezze che bonamente pare che niuna altra cosa pianga. savinio,
stimò vile e plebea / cacciar gente che fugga e 'l campo ceda.
è il suo merito. 6. che presenta meschinità o carattere popolaresco e rudemente
, pudica, onesta / laudar, non che al mio verso plebeo. bemi,
veduto in un orciuolo, è facile che voglia dire dipinto, e ciò dice
ottingero raccolser gran copia di questi componimenti che in buona parte sono plebei e talvolta ridicoli
serba nell'animo tuo la credenza fermissima che le grandi e profonde passioni di qualunque secolo
assai più bello e nobile soggetto drammatico che non le caricature buffonesche e plebee della
dice della mia maniera di scrivere, che è piena di dignità; chi, che
che è piena di dignità; chi, che è bellissima; chi, invece,
è bellissima; chi, invece, che è geometrica, pallida e senza colorito
ridicoli ed elefanteschi... possiamo giudicare che un'altra volta d'annunzio si è
doni, 3-255: non è molto tempo che io la [fortuna] viddi dipinta
viddi dipinta alla plebea in una cassa, che la volgeva una ruota, dove s'
giacomo, ii-634: nel quartier vicaria, che è precisamente plebeo, il vasto potrebbe
stessa casa plebea e in quello stesso tempo che forse conobbe l'amore per il popolo
dalle bandiere bianche dei cenci lavati e che vomitano sul lastrico la pallida umanità che
che vomitano sul lastrico la pallida umanità che cerca fuor delle case un po'di pane
rinascimentali e barocche. 7. che presenta povertà lessicale, trivialità, grossolanità
). boccaccio, vili-1-37: vollono che, di lungi da ogni plebeio o
tasso, ii-n: istimando non convenirsi che la gloria e grandezza di tanta maestà
comuni si cantassero, commisero a'sacerdoti che una nuova maniera e un vago ordine
e un vago ordine di parole, che al merito di tanta divinità fosse conforme
io scrivo così correndo per le occupazioni che io ho, rispondi tu in istilo
varchi, 8-1-242: pare a me che egli con queste parole ci dimostri marsia
marsia come in una pittura scorticato a guisa che si veggono molte volte i ranocchi,
e famigliare; e quel parlare, che s'usa in casa con la famiglia
domenichi, 2-107: viottolo, a uno che, non si ricordando di non so
, non si ricordando di non so che, si metteva il dito in bocca
, basire', dicami v. s. che bel suono farebbon queste voci in una
battezza mirabilmente persone e cose, tanto che niuna cosa è più celebre in roma
fiorentini e di tutti quelli stolti pedanti che gittano giù dal trono la matronale lingua
ancor viatori in vita è concedibile soltanto quel che si dice odor di santità, così
santità, così ai poeti spetta non più che odore di poeticità, fino a che
che odore di poeticità, fino a che non siamo andati, come dice l'
e il plebeo. 8. che è proprio, che si riferisce al popolo
8. che è proprio, che si riferisce al popolo, agli strati
agli strati più bassi della popolazione; che ne è tipico, manifestandone o la
in giorno, solamente per rubbare tutto quello che si poteva avere, e volendo scavare
muri, tanta era l'avidità plebea che, cadendo le mura dell'edificio, a
stringe tra limiti puerili e plebei, di che io son certo che niuno vorrà consentire
plebei, di che io son certo che niuno vorrà consentire, sia perché le
amplissimo di sapienza, sia perché una nazione che nell'antichità più rimota edificava mentì e
edifìzi simili ai monti con una meccanica che noi stessi nella luce della nostra presunzione
. bassani, 5-83: anche gemma, che pur dominava col grosso mazzo delle chiavi
mai a spezzare il cerchio di riserbo che difendeva elia da qualunque intrusione indiscreta?
spelazzata e plebea, / un che non sa dir pappa / e che non
un che non sa dir pappa / e che non vai né lui né 'l suo tre
a spasso i figliuol di coloro / che nobiltà di sangue hanno e tesoro.
superbi orni il tuo letto, / che s'in veste plebea le membra involgi
, 952: vero rimedio secondo dio è che tutto il clero, rosso o bianco
l'altro [sacrificio] era plebeo, che si faceva per rendere a dio grazie
e delle ginestre plebei. 11. che non ha nessun pregio, che è di
11. che non ha nessun pregio, che è di qualità scadente (un materiale
algarotti, 1-ix-125: la carta, che è fosforo nobilissimo se si tenga esposta
plebeo se a un più forte, senza che in niente ne venga mutato il colore
leti, 5-v-720: quelle case di musica che si veggono in amsterdamo, delle quali
quali tanto si parla per il mondo e che vengono chiamati bordelli...,
. fortini, iii-395: sareste mai altro che un prebeuzo e un noto pizicagniolo?
prebeuzo e un noto pizicagniolo? so che non sete punto più di me.
, 2-162: la quale avvertenza si vede che hanno prudentissimamente avuta i suoi autori e
suoi autori e debbono avere tutti coloro che vogliono scrivere da dotti, giudiciosi e
era, e per roma, / che tu ben stessi a concionare in lesbo /
nostri nimici. e'sono tutta gente che, per la loro bontà, non trovano
la loro bontà, non trovano altro che plebesco soldo: e'sono gente ragunata di
), agg. letter. ant. che ha origine plebea. antonio da
11-30: jessie, con quel timbro magico che l'utenza della 'risacca'plebiscitariamente le riconosce
plebiscitàrio, agg. stor. che si riferisce o è proprio del plebiscito
un'istituzione); fondato sul plebiscito, che nasce da un plebiscito (un diritto
di senno civile compiersi dalla monarchia quello che parve sogno della repubblica e l'italia riassisa
unica base nazionale legittima: i plebisciti, che hanno decretata l'italia una ed indivisibile
? il nemico era un impero, che i diritti plebiscitari misconosceva e misconosce,
sua ragione soltanto su trattati, chi che li avesse stretti e quando che sia.
, chi che li avesse stretti e quando che sia. 2. che ha
quando che sia. 2. che ha natura o carattere di plebiscito (come
caso patologico di hitler, e ricordare che cotesto mostro e dottore di un fanatismo
, e allora c'è la possibilità che un candidato venga ammesso [al circolo]
, 4-i-863: con tal legge fu ordinato che i plebisciti non si potessero annullare con
monti, x-4-349: credi / che indifferente [la plebe] ne vedrà
, 3-271: applaudite a tutti i governi che si succedono, a tutti i re
si succedono, a tutti i re che passano, a tutti i plebisciti che
re che passano, a tutti i plebisciti che vi ciurmano. mazzini, 66-279:
senza venalità, senza prefetti o birri che violentassero la libera votazione delle genti,
sanctis, ii-15-248: so, signori, che la vera forza conservativa in uno stato
della nazione volle una forma di governo che non era la invocata e voluta dalla dottrina
i-4-67: nel 1867 guidò i volontari che varcarono la frontiera ad isoletta, e
d'annunzio, v-1-859: non basta che l'assemblea dichiari la sua fiducia nel
sua fiducia nel governo. e necessario che segni i termini dell'annessione, accogliendo
napoleone i e di napoleone iii, dimostra che le consultazioni popolari a cui è stato
assenso da parte del popolo, senza che questo, diversamente che nel caso di
del popolo, senza che questo, diversamente che nel caso di referendum, sia effettivamente
: l'esperienza politica francese aveva dimostrato che il suffragio universale e il plebiscito a
si unisca a questo il plebiscito dei putei che hanno il nome di vittorio e di
i-95: se vedesse le cartoline le lettere che ricevo ora al rinnovarsi dell'associazione!
. ordine di insetti comprendente poche specie che allo stato immaginale sono di media e
-i). bot. falso tessuto che si trova nei funghi e nei licheni,
. bot. sottoclasse dei funghi ascomiceti che comprende specie prive di apoteci e periteci
pled, cappelloni di donna e sottane che sgocciolavano sui marciapiedi. p. petrocchi [
= adattamento dell'ingl. plaid, che è dallo scozzese plaide, di etimo
dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix)
. omit. famiglia di uccelli cicogniformi che comprende i generi plegade, spatola,
; sono immerse in una massa nebulosa che occupa la regione nella quale si trovano
da'savi pliade son dette / e che i volgari chiaman gallinelle. crescenzi volgar
nel tempo della canicola, né mai innanzi che naschino le vergilie o vero pleiade che
che naschino le vergilie o vero pleiade che sono nel segno del tauro. sannazaro
.., tutte le stelle di che il cielo si adorna, pliadi, iadi
vini. crescenzio, 2-3-287: doppo che le pleiade tramontano e l'arturo si
e l'arturo si vede, sin che i capretti e le virgilie si scoprono
sinché l'ultima di esse si nasconde, che è dalli 20 di maggio fin alli
fin alli 24 di settembre, dice vegezio che 'l mare si spiana e si rende
storico cantù. zena, 2-157: dopo che una pleiade di critici, d'artisti
versi e su tutti toni, non saprei che ripetere le lodi degli altri senza aggiungere
ai neoveneziani] una pleiade d'artisti che si unisce al movimento: che ci dà
d'artisti che si unisce al movimento: che ci dà le prime opere di castiglione
di scrittori o di uomini in genere che non meritano di essere citati per nome,
non nascondeva il disgusto e disprezzo, che sentiva verso quella pleiade di principotti, di
, di degiaci, ecc., che tenevano diviso l'antico impero, governavano
squisitezza. bartolini, ii-237: egli che sapeva tutto. ché, se io
della pleiade alessandrina sòsiteo non sappiam bene che fosse. 4. movimento
quali riunirono intorno a sé gli amici che condividevano le stesse idee e crearono un
idee e crearono un gruppo detto brigade che dagli avversari ugonotti di ronsard fu chiamato
di ronsard fu chiamato plèiade, appellativo che si diffuse rapidamente; la prima manifestazione
elbenne', precisò e approfondì la poetica che per circa due secoli era destinata a
, ecc.), specialmente quella che può verificarsi nel complesso primario dell'infezione
merope; secondo una versione del mito che fa capo a eschilo, esse furono
beotica ed evocata da pindaro, narra che esse, accompagnate da artemide, vennero
]: 'pleinairisme': scuola pittorica francese che esalta la pittura all'aria libera ('plein-air'
. pavolini ne ha fatto un 'pleinairismo'che non piacerà a molti.
molto grandi con nucleo molto segmentato, che si riscontrano nell'anemia perniciosa.
. m. -ci). patol. che si riferisce alla pleiocromia, che manifesta
. che si riferisce alla pleiocromia, che manifesta pleiocromia. pleiofillìa, sf.
. m. -ci). genet. che si riferisce alla pleiotropia, che manifesta
. che si riferisce alla pleiotropia, che manifesta pleiotropia. pleiotròpo,
petti villosi degli avi i fonismi di che s'accompagnò l'inizio della biologia umana
m. -ci). geol. che è proprio, che si riferisce al pleistocene
. geol. che è proprio, che si riferisce al pleistocene.
cristo è il mio dio. sono alcuni che si hanno fatto un altro dio:
potere avere ogni cosa plenariamente, credono che sieno in queste causalmente. sanudo,
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1749).
fede / a questo tuo parlar, che non m'inganni? romagnosi, 19-596:
di effettuare il recupero plenario di ciò che vi dobbiamo. govoni, 9-113: le
d'una grazia una e plenaria / che ci univa in un solo paradiso /
univa in un solo paradiso / prima che discendessimo a precaria / forma, che
che discendessimo a precaria / forma, che in suo sopore / nasce obliosa e muore
bevagna. 2. relig. che si riferisce, che si estende alla
2. relig. che si riferisce, che si estende alla totalità dei peccati commessi
da una comunità), alla colpa che essi costituiscono (assoluzione, remissione plenaria
, remissione plenaria), alla pena che per essi si dovrebbe espiare (indulgenza
a tutti quanti / con quella autorità che m'è concessa / dal mio signore
173: patre mio, vui senterite che avendo in questi dì prossimi avuta a
io fusse restituito in la prestina innocenzia che fui quando recevetti l'acqua del santo
sceleragine mi fu dato per aggiunta penitenzia che dovesse andare a san iacomo de compostella
. ariosto, 1-iv-359: aria sperato che il pontefice / liberal le averebbe l'indulgenzia
. vasari, i-808: il papa che dice messa in san marco e..
, diede la benedizzione al popolo, che stavasi nella piazza e la indulgenza plenaria
a tutta la compagnia un giubileo plenario che fu receuto con molta divozione da tutti,
molta divozione da tutti, con intenzione che pregassero tutti il signore per la nova
pazzi, i-255: la mattina medesima mentre che mi comunicai viddi la vergine maria tutta
gaetano, scioccamente tra se medesimo persuaso che una volontaria confessione, con aggravar i
, non pure non ottenne il fine che si avea proposto, ma, venendo la
visto quell'angiol per aria, / che ne recava indulgenza plenaria. manzoni,
casella... dopo tre mesi che il giubileo era stato bandito.
giuridica). - amnistia plenaria: che copre incondizionatamente tutti i reati a cui
principio a credere questa proposizione, cioè che la plenaria disposizione di tutti li benefici
doniamo potere e libertà assoluta et irrevocabile che di sua autorità privata, senza altra
2-xiv-266: si è... stabilito che, oltre la plenaria liberazione dalle tasse
confabular meco. cesarotti, 1-xl-288: vorrei che foste carico di colpe più che giobbe
vorrei che foste carico di colpe più che giobbe di lebbra per potervi mandare un'
870: quando uno sdrucciola costì, par che vi sia l'indulgenza plenaria a dargli
l'indulgenza plenaria a dargli tanti urti che bastino per farlo rovinare. rajberti,
contratti, ecc.) in modo che essi vincolino direttamente il proponente senza necessità
, non controllabile né contestabile da coloro che vi sono sottoposti, in quanto viene
forse, infra tanti papi, trovatosene uno che arebbe avuta tanta pietà naturale, se
tanta pietà naturale, se non carità, che, avendo in questa plenaria potestà,
tutto il purgatorio, imo e serratolo, che nessuno v'avesse a entrar più.
1-iii-104: stabilisce [l'editto] che nella città di milano risieda un governatore
un governatore suo luogotenente... che abbia la plenaria podestà sulle città,
al consiglio di stato per decidere cause che presentino questioni giuridiche che abbiano già dato
per decidere cause che presentino questioni giuridiche che abbiano già dato luogo a contrasti di
di giurisprudenza fra le varie sezioni o che siano comunque di particolare importanza (ed
plenario e di giunta permanente, non che di cattivo vino, dimani alle 2
in seduta plenaria all'on. bonomi, che, in queste condizioni, il partito
con le quali parole poteva anche intendere che, data la votazione della seduta plenaria
cui è stato rimesso il ricorso, riconoscono che il punto di diritto sottoposto al loro
quattro consiglieri per ciascuna sezione giurisdizionale, che dovranno costituire, insieme col presidente del
di assistervi. -per estens. che vede presenti tutti i frequentatori abituali di
e scritto quella orazion visibile, / che tra li bianchi è così sensibile.
, la resistenza dei tessuti al dito che percuote. = voce dotta,
al plur.). zool. che ha le coma piene, formate da una
comu 'corno'. plenilunare, agg. che si riferisce, che è proprio del
plenilunare, agg. che si riferisce, che è proprio del plenilunio, che avviene
, che è proprio del plenilunio, che avviene durante il plenilunio, che lo
, che avviene durante il plenilunio, che lo accompagna o ne è tipica manifestazione
. 2. per estens. che si riferisce, che è proprio della
. per estens. che si riferisce, che è proprio della luna piena.
trivia ride tra le ninfe etteme / che dipingon lo ciel per tutti i seni
i'sopra migliaia di lucerne / un sol che tutte quante l'accendea, / come
luna è opposita al sole, sì che ella tutta n'appare. boiardo, 1-48
di piantar ogn'uno nel plenilunio, che è quando la lima è piena.
. piccolomini, 7-55: sarà necessario che, s'egli accaderà che la luna
: sarà necessario che, s'egli accaderà che la luna nel suo plenilunio si truovi
agl'inglesi come nel plenilunio, sì che, essendo ora passata l'alta marea,
era più in poter loro né di chi che fosse di soccorrere la roccella. g
del sughero abbandonato / alla corrente / che stempra attorno i ponti rovesciati / e
non aveva peso, saturata da un fosforo che la consumava dentro. 2
tradirà. / quel paffuto plenilunio / che il color del vino imporpora / troverebbe
scrivo ancora al reverentissimo remense, acciò che mi mollifichi il prelibato vescovo de tul,
vescovo de tul, restio pagatore; che quella sarà la consolazione mia, perché
commissari con pienipotente facoltà di concludere ciò che fosse stimato opportuno per l'aggiustamento.
. 2. scherz. che è nel pieno possesso delle proprie facoltà
/ gli è tabacco spartigiacco, / che dà l'attacco / al plenipotentissimo cervello
politici e diplomatici); il documento che lo contiene e lo attesta.
sarpi, ix-193: volevano gl'imperiali che l'arciduca comunicasse la plenipotenza all'imperatore
oblivione a tutti quei e a ciascheduno che nella nominata maniera si sono riconciliati tutte
con lui trattar si possa delle cose necessarie che occorreranno. alvise contarini, lxxx-3-971:
la prima instanza doppo tappertura del congresso che fecero li mediatori fu per il cambio
re, e gli presentò la plenipotenza che teneva della medesima di trattar seco.
conto dell'uso da me fatto della plenipotenza che vi è piaciuto conferirmi per la commessa
era avvenuto..., le pretese che aveva meco il di lui nipote,
cardinale con tanta plenipotenza diresse le cose che, nel breve pontificato del zio procurando
fortune alla casa, a poco altro attese che ad accumulare opulenze. 2.
da plenipotenza. plenipotenziàrio, agg. che è investito di un mandato con
pure tutti i prìncipi interessati nella guerra che sconvolgeva l'europa accettato la mediazione della
, rimase, a sentirsi tranquillamente rispondere che né anche se n'era spacciata la
era spacciata la prima edizione, egli che dello scrivere guadagnava di che viaggiare signorilmente
, egli che dello scrivere guadagnava di che viaggiare signorilmente. 2. diplom
: egli avrebbe desiderato qualcosa di più che le patenti, desiderio che se non
di più che le patenti, desiderio che se non oggi dovrà essere appagato in seguito
di seconda classe, m'ha narrato che grandi ricevette altimprowiso una lettera: «
zelica ed alcouz, due cari amanti / che in breve saran sposi, a voi
l'apparecchio per misurare la pressione, che traboccavano dalla borsa a soffietto.
, investito dal sovrano e dallo stato che lo invia dei pieni poteri per trattare
10-vi-87: voi sapete... che i plenipotenziari non si allargarono tanto quanto
, iv-189: questa è la dichiarazione che tanto i sovrani quanto i plenipotenziari rispettivi
proponeva un congresso di plenipotenziari, parola che nella sua troppa lunghezza e larghezza non
. d'annunzio, v-1-880: dicono che i plenipotenziari tedeschi fossero pallidi. non
plenipotenziari tedeschi fossero pallidi. non credo che fossero raggianti gli impositori. b.
, e dare a vedere, infine, che l'accettava « con riluttanza ».
la preghiera mia non è superba, che qui veramente ci sta a pennello. baretti
mio libro contiene così poche cose politiche che in nessun luogo del mondo mi sarà
non errare in qualche termine, lascio che voi medesima ne siate l'interprete, e
. ragione quando dicevo... che i veri padroni d'italia non sono
non sono a roma ma a milano e che non si chiamano salandra, sonnino o
pallavicino, ii-81: il buon governo richiede che ogni re comunichi facoltà amplissime a'suoi
condizione fisica di un corpo pieno, che non ha vuoti percepibili all'interno della propria
del vasello. savonarola, 7-ii-293: dicono che dal cielo in giù non si truova
truova buca né luogo alcuno vacuo e che non sia pieno o d'aria o di
aria o di qualche altra cosa; e che questa plenitudine appartiene all'ordine dello universo
. -in senso concreto: quantità che riempie completamente un recipiente. aretino
recipiente. aretino, vl-224: vorrei che la gaglioffaria degli adulatori si soffogasse ne
sazietà, anche eccessiva e fastidiosa, che ne deriva. fra giordano [crusca
., plenitudine perché, notate bene che la medina, la quale, trovando
dalla croce, v-9: la prima cosa che considerar si deve neu'aprir la vena
imperoché... tutti i mali, che nascono dalla pienezza, con l'evacuazione
volgar., 7-17: ogni bene che tu desideri, ogni plenitudine che cerchi
bene che tu desideri, ogni plenitudine che cerchi ogni cosa dolce e dilettevole che tu
che cerchi ogni cosa dolce e dilettevole che tu domandi, tutto troverai in lui
altrove è scritto: infino a tanto che la plenitudine delle genti sia entrata dentro
cose si fanno in questo mondo o che partitamente sono possedute dagli uomini, ma
è riputata grande, noi la tegnamo che sia sottoposta a vanità e che tosto dovrà
tegnamo che sia sottoposta a vanità e che tosto dovrà passare. -compiutezza
alla plenitudine d'una. -tutto ciò che contiene la terra. cavalca, 18-194
, il circuito delle terre e tutti che àbitano in quello. savonarola, i-248
... per questa offerta voi credendo che sia da benedire abondevolmente la pienitudine de'
e beni sono da grazia, sì che... della plenitudine sua tutti riceviamo
ii-95: or questa è la dottrina che noi doviamo pigliare, ed ogni creatura che
che noi doviamo pigliare, ed ogni creatura che ha in sé ragione, cioè rinchiudersi
de'nostri tempi, non vi par che sia felice il tempo nostro, nel
michele fu la plenitudine della grazia con che iddio gli entrò la prima volta nell'
anima. 4. moltitudine degli angeli che nell'empireo dantesco occupano lo spazio fra
. 6. perfezione di dio che possiede la totalità dell'essere e ogni
maestro alberto, 204: con ciò sia che tutta la plenitudine della sua [di
possa possedere..., quello che esprimere ed empiere non puote in alcun
cristo] niuno perverrà altrimenti nel tempo che dee venire, se non chi l'
lei il corpo de l'umanitade, acciò che potesse dio patire. benci, 1-44
. cavalca, iii-13: si conviene che iddio si reconcili e perdoni all'uomo
secondo la ordinazione di dio, volle che l'uomo fosse restituito. s.
patriarca iacob. marsilio ficino, 6-55: che allora la umana generazione fosse felice,
., xxi-5 (257): quelli che sono piccoli e non possono compiere la
di questa accontanza e di questa dimestichezza che ha la santa anima comincia ella ad
avere di dio un santo orgoglio, che, quando ella è rapita infino al
piace, quantunche questo avviene a coloro che con moltissimo ingengnio di natura e con
della grazia di maria e le virtù santissime che furono in lei erono state la cagione
però con totale plenitudine della sua bellezza che in intelletto particolare non cape, se
volgar.], i-15: ecco che la scrittura quello che avea prima universalmente
i-15: ecco che la scrittura quello che avea prima universalmente significato sotto il nome
appresso distintamente sotto nomi d'animali. che altro vuole essa esprimere per le settemila
quanto dell'opre tue la moltitudine, / che delle muse han somma plenitudine, /
mirandola, 31: abbiamo a dire che tutto quello che communica celio a saturno,
: abbiamo a dire che tutto quello che communica celio a saturno, cioè quella
divine si è l'amore della cosa che noi dovemo usare e della cosa la
mano ne le possessioni dei sudditi, avenga che lo astenersi di ciò è clarità d'
libera chiesa in libero stato. che se roma lo nega e respinge,
roma lo nega e respinge, basterà che lo accetti come necessità salda e ineluttabile
la verità e la plenitudine delle franchigie che le si promettono. 9
interiore. -anche: la ricchezza interiore che deriva dalla forza, dalla vivacità dei
cambio, la gente minuta a coloro che l'adularono, annunziandole in questa vita
delle necessità comuni e delle infiammate apparizioni che gli si facevano incontro di repente allo
fondatore della chiesa, mi fece comandamento che io predicassi al mondo l'eteme verità
dio e colla plenitudine di questa potestà che ho sopra la terra e sopra il
sopra il cielo, vi comando espressamente che predichiate a'vostri popoli l'evangelio.
: con tutta la plenitudine della potestà che noi abbiamo sopra le buone lettere, a
desiderio vie più arde dentro, imperò che, avvenga che si diano a plenitudine,
arde dentro, imperò che, avvenga che si diano a plenitudine, a sazietà
savonarola, iv-554: lo insufflò per dimostrare che è spirito e non corpo. ma
spirito e non corpo. ma nota che il spirito santo non fu dato in
sufficienzia, cioè quanto bastava alla potestà che allora il salvator dette a'discepoli.
sì fa sua firita dura, / che a l'alma tolte deo e corrumpei so
. m. -ci). bot. che è in grado di generare ogni anno
. m. -ci). bot. che fiorisce più volte; policarpico.
. m. -ci). ott. che presenta pleocroismo. -anche: che attiene
. che presenta pleocroismo. -anche: che attiene o che si riferisce a pleocroismo
pleocroismo. -anche: che attiene o che si riferisce a pleocroismo. =
. proprietà caratteristica di alcuni cristalli, che, a causa del diverso assorbimento luminoso
d. e. i. (che l'attesta nel 1880).
organismi e dei parassiti animali o vegetali che si nutrono di più sostanze o che
che si nutrono di più sostanze o che vivono a spese di più specie animali
). biol. e medie. che presenta o che vive in condizione di pleofagia
. e medie. che presenta o che vive in condizione di pleofagia (e
carattere del verticillo fiorale con più componenti che i vicini. = voce dotta,
(pleiòmero), agg. bot. che presenta pleomerìa. pleomorfì§mo,
, sm. bot. vegetazione macroscopica che vive sospesa nell'acqua. = voce
ingl. pleon (nel 1855), che è adattamento arbitrario del er -r>é
. -a). vizio dell'espressione, che si presenta sovrabbondante e ripetitiva per la
appare... il pleonasmos, che non è altro che uno aggiongimento di parola
il pleonasmos, che non è altro che uno aggiongimento di parola superflua, come
: piglia errore il lombardi nell'opinare che 'porti e descriva'siano pleonasma. altro
zaiotti, lxxxix-ii-8: chi non vede che l'ultimo verso è un pleonasmo vizioso
ultimo verso è un pleonasmo vizioso, che diverte l'attenzione dal pargoletto, che
che diverte l'attenzione dal pargoletto, che debb'esser la terza figura del mirabile
quadro, per portarla sulla strania donna che in braccio lo reca? tommaseo,
a sinonimie, pleonasmi, perifrasi, che ne'sommi latini e ne'greci non
sguaiata, d'una parafrasi più indecente che rettorica. 2. retor.
. retor. figura di ornamento del discorso che consiste in un'espressione ridondante, arricchita
. sannazaro, iv-379: mi parea che fusse pleonasmos, cosa a virgilio et
tasso, 12-481: l'abbondanza, che pleonasmo fu chiamata ne l'altre lingue
ne l'altre lingue, a me par che mostri molta magnificenza ne'molti aggiunti.
soprabbonda. non è però da credere che sia del tutto ozioso ed inutile,
maggior forza un tal dettato di quel che egli di per sé non avrebbe,
o parlari soverchi..., che ancora si usano nella poesia italiana,.
226: cinque sono le figure grammaticali che sono più in uso, cioè la 'ellissi'
cui si mette nell'orazione alcuna parola che potrebbe dirsi superflua [ecc.].
regularis'... nel dire ripetutamente quel che per la chiara espressione basta dire una
o nel dire in un luogo quello che l'altra dice in un altro (inversione
baldacchini [degli altari] sono pleonasmi che interrompono la vista e impiccioliscono la lunghezza
mai parità di trattamento: fummo poco più che degli ospiti, quasi un pleonasma decorativo
raccomandano ai valorosi alpini di vigilare sanno che questo è un pleonasmo per i valorosi
pleonasmo per i valorosi alpini, ma che lo fanno per far piacere al corpo
spento. ecco la città morta, che è pur viva di inutilità, ecco l'
: la storia è questo scaltro superstite che vede / a scorcio del suo piede la
. da 7txeovà£a> 'eccedo, sovrabbondo', che è a sua volta denom. da 7txéu>v
(plur. m. -ci). che costitui sce un pleonasmo grammaticale
era un modo di dire toscano, che oggi forse sopravvive appena nel contado:
matto (o matta) della fiorina, che suonava il cembalo ai grilli ».
. o con maggiore esattezza: « che la suonava il cembalo ai grilli ».
2. per estens.: che sussiste o che è compiuto senza necessità
. per estens.: che sussiste o che è compiuto senza necessità e bisogno,
/ neanche da veder! uh, che miseria! borgese, 1-363: voialtri interventisti
stesso in cui proclamavate... che la volontà della storia portava ineluttabilmente alla
fare gli ostetrici dell'ineluttabile? confessa che l'operazione era pleonastica. bocchelli,
bocchelli, 2-v-634: sentì gallico sentenziare che il marito è una necessità per cominciar
. minerale del gruppo degli spinelli, che si presenta sotto forma di cristalli di
base di magnesia, zinco o ferro, che si presenta in forma di una sostanza
. affezione sistemica ed ereditaria dello scheletro che si manifesta con nanismo, accorciamento e
sm. zool. ciascuna delle appendici che si dipartono dal pleon dei crostacei; arti
. pleòsporo, agg. bot. che presenta diversi tipi di spore e conidl
, sf. patol. malattia parassitaria che colpisce cani, gatti, suini e anche
pesci, o carni di animali che si sono nutriti di queste ultime,
dei cestodi (diphillobotrium latum), che, giunte nell'intestino ospite, progrediscono
i greci la divinità suprema de'fenici, che era la ricapitolazione dei trenta eoni parziali
da 7txr (pr; s 'pieno', che è da 7: i|xtcxr (p
parte centrale del meristema dell'apice vegetativo che dà origine alla stele.
.]: 'pierotico': aggiunto di rimedi che ingrassano, detti anche sarcotici od incarnativi
dal d. e. i., che l'attesta nel dizionario universale delle arti
risalente al pleistocene o al pliocene e che presenta diverse caratteristiche umanoidi.
'plesio': ordinanza quadrangolare de'greci, che aveva lunghezza doppia della sua larghezza.
cristallografia, dicesi di una stretta rassomiglianza che esiste fra varie sostanze cristallizzate.
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1865).
plesiosauro..., fu detto che la temperatura del globo, la fecondità della
plesiosauri bene si ravvisò il segreto della natura che tenta salir più alto dei pesci e
e un insieme di organi i più curiosi che si siano incontrati fra gli avanzi organici
. plessifórme, agg. medie. che presenta una struttura simile a quella di
. medie. disus. strumento diagnostico che si fonda sul principio della diversa riflessione
quella sulla quale si percuote, o meglio che si tocca appena, perché basta il
ove il suono muta, muove la matita che esce dallo strumento e segna un punto
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1865).
. m. -ci). medie. che si avvale del plessimetro o che viene
. che si avvale del plessimetro o che viene eseguito usando il plessimetro (una
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1865).
piastrina metallica o di altro materiale, che veniva applicata sulla superficie del corpo e
circolare di 9 millimetri di spessezza, che si applica successivamente sui vari punti del
successivamente sui vari punti del torace, che si vuole esplorare, e sulla quale
uso appositivo. dito plessimetro; quello che esegue la percussione diretta o digitale.
, plesso gastrico, stomachico: quelli che innervano le facce anteriore e posteriore e
. delfico, i-11: non ignoro che de'moderni filosofi dànno il nome di
il nome di fibre intellettuali a quelle che sono ministre delle nostre idee e de'
aver voluto trovare fin un senso particolare che appartenesse al sentimento e dei plessi o
proposta dal signor leali padovano e parmi che egli sia in grandissimo errore, poiché sino
lunghissimo plesso di radiche grosso in modo che pareva un cavo di nave. paoletti
sicilia ne dà settantatré. questo è ciò che si chiama plesso robusto. il plesso
sarebbe dunque dieciotto volte più robusto ed efficace che il comune lombardo? petruccelli della gattina
mazzini, i-611: tu sei più che un viaggiatore del partito: costituisci un plesso
1560). plessuóso, agg. che costituisce un plesso. - anche,
- anche, per estens.: che concorre a formare un complesso; centrale
il pletismografo. -pletismografia fotoelettrica: quella che registra le variazioni dell'intensità luminosa,
o rilevato per mezzo del pletismografo; che si riferisce alla pletismografia. =
pleti§mògrafo, sm. medie. apparecchio che serve a misurare le variazioni di volume
della università di torino, nel 1875, che serve a studiare la circolazione del sangue
malpighi, 1-232: tutti quei corpi che si contengono nel sangue vengono compresi sotto
compresi sotto nome di sangue, e che per evacuarli, smuoverli e scomporli s'
è forse simile a quella dell'individuo che combatte le infezioni e le pletore mediante
troppo spesso è malata. può dirsi che il primo popolo del mondo, per la
. carducci, iii-19-60: una società che per trovarle una tinta d'eleganza o
a. cocchi, 4-1-129: par che sia necessario il diminuire la pletora o
. cocchi, 4-2-69: il peggioramento dopo che cessò la pletora periodica menstruale e dopo
straordinaria evacuazione emorroidale conferma questa supposizione, che non altro che debolezza e mancanza della
conferma questa supposizione, che non altro che debolezza e mancanza della debita elasticità sia
. bicchierai, 225: e notabile che nel tempo di tal sospensione coerentemente all'
, 1-288: l'amore non muore che di pletora e di sazietà. ghislanzoni,
: il fabbriciere, con una voce gutturale che accusava una pletora di lubrici appetiti:
continua pletora di idee nuove e ardite che si affollavano nel suo cervello rivoluzionario,
. -ci). medie. che è determinato da uno stato di pletora (
un abito di un corpo carnoso e che da'medici con vocabolo greco vien chiamato
cocchi, 4-1-67: si crede primieramente che potrebbe contribuire la diminuzione della pienezza e
era nel suo volto arrossato, qualche cosa che non era salute bensì gonfiezza malsana di
muratori, 9-86: né si può negare che in alcuni casi chiaramente essi preservano l'
l'uomo da morte... e che allegeriscono il sangue nell'insulti patiti dai
cavate di sangue, non ci parve che veruno di loro fosse così pletorico da
averne bisogno. -per estens. che presenta una complessione
altro genere d'infermità... che con l'origine comune alle affezioni uterine.
. convien procurare di rendergli, emendato che siasi il vizio del sangue che, se
emendato che siasi il vizio del sangue che, se non altro, deve in
pasta, 2-9: le donne, che sono pletoriche, cioè a dire abbondanti
provincia erano personaggi adiposi, pletorici, che sapevano prestare il proprio illuminato giudizio per
. dalla croce, ii-12: avegna che le ferite non siano egritudini materiali.
sanguigno. serao, i-267: sapeva che colaneri, nella notte, aveva delle
notte, aveva delle rivelazioni, cosa che a lui, uomo pletorico, eretico e
letteratura dantesca è così pletorica e prolissa che l'unica giustificazione a scrivere qualcosa in
delle voci. moravia, 15-93: so che in cina, per non aumentare la
martini, i-279: gran parte dei mali che ci travagliano sono il frutto di una
vasta, ingombrante costruzione pletorica e passatista che si chiama lo stato maggiore. gobetti
: i sindacati erano diventati così pletorici che erano sfuggiti al controllo della massa:
bocchelli, 2-xxii-61: sarebbe ora di riconoscere che l'austria non è spinta verso i
et vetera; / cose da seminar che diconsi a rettorica / per far venire
a esser piedi dugento per faccia, che son quattro pletri cioè 40. 000
pesci ossei, con il corpo breve che può essere coperto di placche ossee o
: primo ordine di pesci ossei, che comprende tutti quelli ne'quali l'osso mascellare
riunito sopra i lati degl'intermascellari, che formano soli la mascella, mentre che la
che formano soli la mascella, mentre che la loro arcata palatina s'ingrana colle
: 'plettognati': ordine di pesci ossei che... è caratterizzato dalla saldatura della
della mascella superiore al cranio, il che la rende immobile. = voce
dalla croce, i-27: se aviene che il corpo sia plettorio, cioè pieno
specie per lo più tropicali e subtropicali, che presentano fiori tubolari spezzati alla base.
plètro), sm. mus. arnese che serve per pizzicare le corde di uno
, 4-224: tu odirai un pastor che quando mena / il plettro su per le
diva. marino, 7-94: angel che mova il plettro o ciel che giri /
angel che mova il plettro o ciel che giri / non di tanta dolcezza innebria
a plettri: quelli composti di strumenti che si suonano con tale arnese, per
archetto. straparola, ii-6: finita che fu la vaga e dilettevole canzonetta,
messa giù la viola e il plettro che aveva in mano, alla sua favola
: quel ferro di mezzo, quel plettro che noi diciamo battaglio. -in
-in espressioni comparative, per indicare ciò che provoca un suono, un'armonia.
piegamento e circunflessione, essere a modo che un plettro il quale formi lo spirito
onde io ben tocco le corde / che legano i lacerti dell'anima mia / alle
. riccoboni, 40: dicon che i primi di quel tempo addietro / in
forse? di quell'ebumeo plettro, che quella benedetta euterpe del signor frugoni ha
reduce dall'obblio / rapisce il plettro che negletto giacque. quaglino, 3-75: se
dolore immenso / e la sua donna che non rivedrà. -sonatore di cetra.
, orfeo, 300: i'son contento che a sì dolce plettro / s'inchini
: composto / fu 'l nobil re che, per diversa strada, / onorò
il figlio, l'immortale orfeo, / che in mezzo a tanti eroi sedendo in
più felice scettro / la bella terra che siede sul fiume, / dove chiamò
sciocco ch'io non pongo mente / che già la cetra mia dolce e sonora /
d'amore. lubrano, 3-69: ciò che pensi / sposando a lazie muse i
armonioso e dolce: / nobil plettro che molce / il duro sasso dell'umana mente
fo lecito di avvertire il signor guerzoni che io non ho fatto mai il
così diversa natura; ma scelga altro letto che il plettro. far consumare un matrimonio
/ di certi ordin secreti scellerati, / che ammorzan quasi il plettro nel mio seno
a cantar con quel famoso alceo, / che 'l plettro d'oro sare'dato a
le muse, e di vergini caste che sono, qualor non si stuprano da un
pananti, i-273: v'è timor che si secchi, s'appassisca / fra le
.. /... di quel che sul plettro immacolato / cantò per me
: né raro il caso si è che in coro delle / ausonie muse i recitanti
per ora a miglior plettro / l'onor che degli onori ottien lo scettro. bracciolini
arbasino, 7-376: arrivo a napoli che è un trionfo d'italianità a plettro
plèura, sf. anat. membrana sierosa che avvolge interamente il polmone e ne facilita
: ed è questo pannicolo tanto grande che copre tutte le coste interiori..
.. il giovamento suo non è altro che i... membri del petto
però è colegato con tucti li membri che sono ne la concavità del pecto.
ii-71: tutte le ferite del torace, che penetrano nella sua cavità, necessariamente offendono
, necessariamente offendono la succingente membrana, che interiormente avolge tutto quello, detta pleura
. targioni tozzetti, 5-85: credei che vi fosse una grande adesione del
pleura costale la porzione delle due pleure che riveste le pareti del petto, e pleura
del petto, e pleura polmonica quella che circonda il polmone. pirandello, 8-443
il male era alla plèura. ma di che natura? il vecchio medico, con
le lane; / la stessa ventata / che decise l'età della rama, bussa
antico sotto il cavo delle palme / sì che n'abbiamo fuori i diti nudi /
sotto la plèura con drizzate l'unghie / che rado falla. 2. zool.
pleurale, agg. anat. che è formato dalla pleura o che fa
. che è formato dalla pleura o che fa parte della pleura; pleurico.
pleurico. 2. zool. che costituisce la pleura. = cfr.
cesariano, 1-173: dice [vitruvio] che queste regule sono nominate pleuretides: cioè
; quia pleura significa latus, per che avanzono fora da uno lado del organo.
lado del organo... dice che queste regole pleuretide hano attacati certi ferri
. m. -ci). medie. che è proprio della pleura, che interessa
. che è proprio della pleura, che interessa o che è formato dalla pleura
proprio della pleura, che interessa o che è formato dalla pleura. -aderenza pleurica
pleurico: liquido, essudato o trasudato, che si forma nella cavità pleurica in seguito
di petto e dolor di coste, che pleurisi è chiamato. dalla croce,
pellicola s'infiamma, tutti li segni che appaiono nella pleuresi si dimostrano, sì come
parte delle malattie invernali provengono da cammini che tirano troppo, vi si scotta davanti
pindemonte, iii-135: una pleurisia, che gli altri medici... credeano infiammatoria
è una infiammazione della pleura, membrana che involge i polmoni, nella quale spesso si
me ne andai pregando tutti gli dei che mandassero una febbre ostinata, una pleurisia
i-25: l'acqua cruda e diacciata che gli è forza di bere per dissetarsi
presenza di fibrina sulle superfici pleuriche, che induce lo sfregamento delle stesse e una
per gli ghiacci patito gran freddo in modo che... se gli generò una
al valore di costui soccombe, / non che la scabbia e la schifosa tigna.
.]: 'pleurite': lo stesso che pleurisia. c. arrighi, 45:
.., e dovè ringraziare la pleurite che gli venne nell'autunno se il servizio
m. -ci). medie. che è provocato dalla pleurite o che è
medie. che è provocato dalla pleurite o che è proprio della pleurite.
. bencivenni, 7-103: nocumenti che fanno cadere nello sputo del sangue sono
avere relazione colla pleuritide e della febbre che n'è l'effetto. 2
. malpighi, 1-235: e osservazione certa che nel sangue de'pleuritici si ritrovi una
scrivono, che alcuni adesso fanno... fino sopra
soltanto pleuritici non gli ficcava per niente che della gente che non ne masticava, che
gli ficcava per niente che della gente che non ne masticava, che non aveva
che della gente che non ne masticava, che non aveva pratica, venisse a lavorare
, con porzioni di pleura le superfici che ne hanno subito rinterruzione di continuità.
pleuroàmnio, sm. embriol. amnio che si forma da pieghe dell'area embrionale
pleurocarpo, agg. bot. che porta gli sporogeni all'apice di brevi
pleurocecìdio, sm. bot. cecidio che si forma sui fusti e sulle foglie
, 1156: 'pleurocele': ernia che si produce da un lato: per esempio
alla magnesia fosfata, sostanza minerale, che facilmente si rompe ai lati.
tronchi degli alberi e sui muri umidi che ricoprono di una patina verde.
indipendentemente dalla infiammazione della pleura, e che credesi effetto d'un reumatismo o dell'infiammazione
.]: 'pleurodine': lo stesso che pleurodinia. lessona, 1156: 'pleurodinia':
, 1156: 'pleurodinia': dolore reumatico che ha sede nei muscoli intercostali, e
ha sede nei muscoli intercostali, e che talora fu scambiato con una pleuritide.
, m. -ci). medie. che si riferisce, che è proprio della
. medie. che si riferisce, che è proprio della pleurodinia. tramater
s. v.]: 'pleurodinico': che dipende della pleurodinia. pleurodiri
comprendente specie sia fossili sia viventi, che hanno la facoltà di ritirare lateralmente il
più o meno trilobata. non vi sono che alcuni generi che hanno i denti seghettati
. non vi sono che alcuni generi che hanno i denti seghettati ai margini; quasi
lati, dietro a un membro normale che non ha azione sopra di essi e riunite
della cima dell'osso, per modo che il loro doppio omoplata sia in contatto
quale comprende i pesci volgarmente detti 'piatti', che costituiscono il genere pleuronette. lessona,
: famiglia di pesci teleostei anacantini, che nello stato adulto mancano di simmetria bilaterale
dorsale né l'anale sono decomposte in più che una pinna: sono pesci marini,
m. -ci). medie. che interessa la pleura e il pericardio.
. cavità pleuroperitoneale: parte del celoma che racchiude i polmoni e gli altri visceri
peritoneo; più comune in istato cronico che in acuto; complicazione terribilissima.
v.]: 'pleuropneumonia': lo stesso che 'pleuroperipneumonia'. 2. veter
pie uropodi ale, agg. zool. che costituisce o che interessa il pleuropodio.
agg. zool. che costituisce o che interessa il pleuropodio. pleuropòdio, sm
pleuropolmonare, agg. medie. che interessa la pleura e il polmone.
2. veter. malattia infettiva contagiosa che colpisce bovini, equini e capre;
1156: 'pleurortopnea': dolore al fianco che non lascia respirare l'ammalato che in una
fianco che non lascia respirare l'ammalato che in una posizione verticale.
lessona, 1156: 'pleurosomi': mostri che presentano uno sventramento laterale che occupa principalmente
: mostri che presentano uno sventramento laterale che occupa principalmente la parte superiore dell'addome
m. -ci). bot. che presenta una placentazione parietale (un ovario
muscoli in un lato del tronco, che induce una curvatura del corpo sul fianco
bot. genere di funghi basidio- miceti che si sviluppano sui tronchi e sul legname,
quali vengono distinti da una conchiglia fusiforme che presso alla sua punta all'orlo diritto ha
: genere di molluschi... che hanno una fenditura o taglio profondo sul margine
forte seno o una larga spaccatura, che parte dal margine del labbro, e
questa fessura si oblitera a mano a mano che cresce la conchiglia d lascia sulla spira
lascia sulla spira una fascia sporgente, il che serve a distinguerla da quella dei trochi
fossili e viventi, caratterizzate dalla conchiglia che presenta un'ampiaintagliatura. = voce
pleustòfìta, sf. bot. organismo vegetale che fa parte del pleuston.
quasi umana / -seguita me -latrando par che [il bracchetto] dica: /
seguitarlo non penso fatica, / sperando che la plica / me scioglia de quel
3. per estens. tavoletta ripiegabile che fa parte di un dittico o di
quella dei dittici antichi, se non che, in cambio di due tavolette o
in embriologia, margine ripiegato deh'amnio che si solleva a circondare l'embrione,
solleva a circondare l'embrione, e che in certi animali conduce alla formazione del
uccelli. -al plur., quelle che sporgono dalla parete interna del colon dei
stravasamento della parte più sottile del sangue che nella rarefazione della cute del capo imbocca
cute del capo imbocca il vano de'capelli che come vani se ne riempiono. bergantini
stravasamento della parte più sottile del sangue, che nella rarefazione della cute del capo,
lessona, 1156: 'plica polonica': malattia che si osserva particolarmente in polonia, e
si osserva particolarmente in polonia, e che è caratterizzata da agglomeramento e sviluppo anormale
appiccaticcio e fetente esce da tutta la testa che seccandosi produce croste. del resto questa
-plica cutanea: porzione della cute che viene meccanicamente sollevata per misurarne lo spessore
[s. v.]: sembra che la 'plica'degli antichi sia stata una
improvvisi..., alcune plicabili che addoppiandosi si scortavano, allungandosi nello spiegarsi
plicato. 2. geol. che si riferisce alle pieghe o ai ripiegamenti
alle pieghe o ai ripiegamenti tettonici; che deriva da un ripiegamento successivo (una
. (plecato). anat. che presenta pieghe o pliche; pieghettato.
2. bot. prefogliazione plicata: quella che presenta il ripetuto ripiegamento della foglia a
sf.): quella ripiegata sul davanti che si usa in quaresima e in avvento
plicato2, agg. mus. che ha aggiunta la plica (una nota
. leandreide, lxxvtii-ii-283: puoy che ebbe iscricta cotesta [lettera].
a v. e. per l'ordine che mi ha dato monsignor reverendissimo de'medici
. sarpi, i-2-101: nel tempo che m'arrivò il plico, si trovò qui
una palla di foco artificiata in guisa che, al taglio de lo spago che
guisa che, al taglio de lo spago che circonda le lettere, si sbarra e
la regina... è quella che apre tutti li plichi di lettere indirizzate
. tarchetti, 6-ii-47: era, meglio che un involto, un grosso plico quadrato
d'annunzio, iv-1-702: ippolita, che cercava qualche oggetto in una sua valigia,
e carta, con una rete di spaghi che deve resistere al lungo viaggio di terra
da quell'edificio di bugiarderie e finzioni che si noma il plico lobbia.
con i costumi nobili di quella bontà placida che fawi in modo caro al mondo.
cagione di mio figliuolo e mia, che tanti plichi e involucri si siano risoluti e
, lii-3-42: essendo non mediocre sospetto che l'ambasciatore di francia avesse intelligenza coi