dal d. e. i. (che l'attesta nel xx sec.
tal perlona, come avete inteso, / che tutte quante l'altre eccede e avanza
schiettezza di quel gran perlone, / fa che stimata ell'è senza misura / e
e di questi be'coram vobis! o che perloni profumati, che si pascono peggio
vobis! o che perloni profumati, che si pascono peggio che il cavai del ciolle
perloni profumati, che si pascono peggio che il cavai del ciolle! g
cecchi, 1-ii-412: questi be'perlon, che fanno il giorgio / e son l'
coppe. landi, 19: pensa che anche noi siam di carne e vorremmo
perloni profumati. cini, 185: che temi / tu? ch'ognun dice che
che temi / tu? ch'ognun dice che saresti altro uomo / da saper rivedere
/ il pelo e ad altra barba che non ha / questo perlon. -con
/ falsi e d'archimia! sì che nulla vagliono. = acer, masch
chiamano [i poeti] lachesis, che viene a dire perlongamento d'essere in
e farlo poi subito e tosto, che quanto più tosto, meno starete in queste
. giov. cavalcanti, 1-97: acciò che. lla tanta obrobiosa fine si perlunga
, ii-430: don aluyse arcimboldo risposte che, se li franzosi facesseno el suo mayo
lo perlongasseno in altro giorno, quanto che non sarebe pericolo che non facesseno qualche
giorno, quanto che non sarebe pericolo che non facesseno qualche novitate.
sanudo, xxxii-273: vene la nova che 'l cardinal di livrea savogin era stà
da'spagnoli a pavia, per il che il colegio di cardinali l'ave molto a
a mal, et hanno expedito letere che subito sia relaxato; però hanno perlongato
= dal provenz. perlongar, perlonjar, che è dal lat. tardo prolongàre (
di questa generazione i rossi, secondo che per lo più si dice. bembo,
gl'imperadori la romana città, sta disposto che le leggi si concepiscano di quelle cose
le leggi si concepiscano di quelle cose che avvengono per lo più, lasciando alla
più, lasciando alla prudenza de'maestrati quelle che accadono assai di rado. seriman,
di rado. seriman, i-108: mostravamo che il medico perloppiù è un nemico più
smeriglio. 2. che emana un'intensa lucentezza; luccicante.
ma allegando sue ragioni perlucidamente, lascia che altri si sodisfaccia nella maniera ardente o
. varchi, 8-1-478: devemo sapere che diafano in greco non vuol dire altro in
in greco non vuol dire altro in latino che perlucido, cioè trasparente. dalla croce
croce, 4: né altro sono che sostanze tenuissime aeree e perlucide generate dalla
altra superfluità. 2. che spicca con un effetto di forte contrasto
, 1-71: le scripture de li precepti che largamente vano vaganti, si non se
. poter dire. 4. che denota estrema lucidità intellettuale. bocchelli,
nella perfezione logica e sistematica, che ci lasciava come respinti all'oscuro fermento
sparati colpi di fucile sugli ascari che la perlustravano. tozzi, vii-619: perlustrava
sul campo di battaglia quando s'accorse che un apparec chio austriaco era
di cannoni le orme delle pattuglie che perlustravano la città. -assol.
timore. le monture vistose di quelle che perlustrano gli dànno un certo senso
passare tutte le truppe, sono quelle che veramente agguerriscono il soldato e dànno il
quale da tre giorni non ho fatto che perlustrar tutte roma dall'alba alla mezzanotte
dimenticate, in occasione della visite del curato che portava l'acqua benedetta. -assol
sbucò dalla macchia con una bestiuola ammazzata che portava per i quattro zampetti. luzi
scritto. cattaneo, iii-2-182: desideriamo che il lettore, solo dopo aver perlustrato
... a cercare i giornali vecchi che ho l'abitudine di conservare, ho
avaro, accovacciato all'orizzonte non fa che lesinare i suoi raggi obliqui e oscillanti
riflessa la sua potenza nelle lucide regioni che ha perlustrato. = voce dotta,
latona, / che con sua ricca zona / perlustra il mondo
fare è l'altro telone più vasto che perlustra il detto « sine baccho et
perlustrativi), agg. letter. che scruta attentamente; indagatore.
, di perlustrarer), agg. che è stato àmbito di ricerche accurate; esplorato
sm. (femm. -trice). che, per incarico di un'autorità militare
luoghi e persone sospette. -in partic: che fa parte di un'unità speciale dell'
. v. perlustrazione): le persone che fanno la perlustrazione, o per uffizio
di cacciatore, un giovane di bolzano, che da poco tempo era ufficiale perlustratóre.
ghislanzoni, 14-107: i tenibili perlustratoti che con una indecenza poco francese avean eseguito
poi tanto. -per estens. che percorre un luogo in lungo e in
breme, xvi-96: fosse pur vero che invece dei giornalisti senza missione toccasse a
giornalisti senza missione toccasse a quelle persone che formano il meglio di milano, di
ecc., di raccontare l'impressione che hanno lasciata di sé qua e colà
1-iii-3: se v. s. crede che la presenza di nostre truppe al di
adi abo, non soltanto autorizzo ma ordino che si varchi con prudenti perlustrazioni il confine
moravia. ix-117: in seguito mi spiegarono che questi aeroplani si chiamavano cicogne e andavano
sua vanità nella perlustrazione del palazzo elettorale che sui rampali. dizionario militare italiano,
ii-62: dicesi anche perlustrazione il giro che fanno gli inspettori da una guarnigione all'
persone o cose di proprio interesse o che, semplicemente, si desidera conoscere in tutti
/ leccatori incaloriti testa a coda / che si esercitano a montare. -per
, ^ -3-365: ora della perlustrazione che abbiamo fatta intorno alli opifìci di como
... con quella segreta gioia che ormai mettevano nelle 'perlustrazioni in comune',
e più lordo delle nostre barchette, che si usa a costantinopoli per i piccoli
tose. fatto, azione, discorso che divide gli animi, irrita, offende;
. fagiuoli, 1-2-402: -vedendo che ciò fusse di vostro piacere, l'
da dozzina, quel ticchio permalosamente goffo che è pure la caratteristica di tanti bei giovani
anima umana non fosse d'altro suscettiva che del male. b. croce,
continuo cancellarmi dagli occhi quella certa permalosità che di sfuggita tante volte nei loro occhi
i cani. permalóso, agg. che ha facile tendenza a indispettirsi, irritarsi
, v-i-i-i: 'permalosa'...: che ha ogni cosa per male. segneri
permaloso. carducci, ii-1-54: sai che per natura mia io son permaloso.
mantellina di velluto, raccontare non so che storia di una carrozza e di mirafiori
. bocchelli, 1-iii-428: -io dico che la fortuna si è messa a guardarci
scherzosa e spaventata, -non lo dite; che non ci senta quella permalosa! marotta
permalosa! marotta, 5-52: essa riteneva che notizie simili... inaugurino delicati
vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco s'imbizzisce e mordeggia. bocchelli
di casa. -per simil. che provoca sensazioni fastidiose o dolorose al solo
pungente / spino. 2. che esprime o palesa un carattere o un
sguardi freddi e permalosi del frollo fidanzato che erravano dal volto della pisana al mio
di stoffe placide. 17. che si attua, si evolve, trascorre,
invenie del botta e del balbo, che la rivoluzione francese calò tra noi a
. b. croce, iii-27-298: pareva che si potesse aspettare [in italia]
dal corso placido delle cose, dagli atti che si compivano. gozzano, i-32:
antiche con flusso placido e continuato, così che il passato non lo perseguita e non
quando ancora si limitassero a quel molto che abbiamo i desideri nostri, bastar dovrebbe ad
intorbidire la nostra felicità il solo riflesso che le felicità terrene non sono mai lungamente
tempesta. 18. ant. che ha la proprietà di rappacificare con gli
è pietra di color purpureo overo rosato che fiammeggia e da alcuni è detto placido.
ha nella destra e dal sembiante, / che tende, più che al placido,
sembiante, / che tende, più che al placido, al severo, / dal
lvti-409: siano obligati essi avogadori sempre che si placherà tali robatori del denaro pubblico far
. sanudo, lv-316: possino obstar che li avogadori nostri extraordinari non possino andar
fu dichiarato e prexo nel mazor conseglio che a li predicti corectori sopra le querelle del
duce defuncto fusse concesso libertade e auctoritade che, facte le loro sentenzie e prexe
tortura et altro cum quella medema auctoritade che hanno li advocatori di comun. sanudo,
sanudo, xxii-334: l'anderà parte che 'de caetero', quando i cataveri non
: placito [il papa] diversi cardinali che con troppo d'inconsiderazione e di servii
l'ambasciator di spagna congratularono quell'acquisto che minacciava la servitù d'italia e li
per rimediar al corso di tali voci che placidavano le azioni dell'armi loro,
arlia, 417: dal 'placet', che anticamente la suprema autorità poneva sulle domande
consentire, permettere, concedere; e che ora è rimasta solamente per il permesso
ora è rimasta solamente per il permesso che il governo dà alle bolle pontificie pe'
gli riuscisse di tanto maggiore contento quanto che indubitatamente sperava di conseguire con tal mezo
chiamata plachite et è più tosto crosta che pomice et è più utile alla rogna e
ancor essa dall'argomento più tosto crosta che pomice, dentro varia, molto utile
..: quello è più sottile che chiamano scissile, e dopo questo il ritondo
il liquido, il placite e quello ancora che chiamano plintite. = voce
: xaxr: i$ -t&x;, che è da xxaxów 'incrosto', denom. da
sercambi, i-276: sia licito a quelli che cassati fussero potere stare a bene placito
, 34: il terzo verso, che è di quattro sillabe, cioè 'biondi crini'
grave l'ultima. mamiani, 6-100: che le idee sieno dai sensi o
.. entrare per tutte quelle vie che giudicano essere necessarie, seguendo i piàciti suoi
/ pensar ti veggio? oimè, che mal si lassano / le pecorelle andare
, 3-150: aristotile... diceva che i nomi non erano dalla natura,
, cioè dall'arbitrio degli uomini e che non voleva che i nomi né altra cosa
arbitrio degli uomini e che non voleva che i nomi né altra cosa alcuna, eccetto
135: io coi dotti osservar soglio / che le voci han varie tempre; /
e moralmente considerata, è il segno che gli uomini hanno destinato, di comune
... da ogni uomo non quello che è antico, ma quello che è
quello che è antico, ma quello che è buono. ed è ragionevol cosa che
che è buono. ed è ragionevol cosa che quei primi fussino ignoranti...
ai loro placiti. galileo, 3-2-304: che cosa vi muove a volere per sì
tra gli altri placiti di colui trascrisse che l'unità è l'essenza di tutte le
è l'essenza di tutte le cose, che l'universo è infinito e che la
, che l'universo è infinito e che la natura è dio. rosmini, 5-1-8
umana di cui tutti partecipiamo, e che è opera di dio stesso, che
che è opera di dio stesso, che non siano i placiti de'filosofi. b
. croce, ii-2-27: per quel che concerne poi l'esortazione a far conto come
filologi, essa non importa altro se non che bisogni spogliarsi di ogni pregiudizio, di
formule dunque d'azione e quei processi che appartengono a quel banco si chiamano i
7-ii-443: giusto è poscia il credere che a que'placiti generali fosse invitato il
da un tribunale. -anche: documento che ne riporta il testo (e fra questi
, proveniente dall'archivio di montecassino, che nel latino notarile inserisce la formula testimoniale
da lui quel tributo solito... che ogni anno si sborsava al sopraddetto re
re della galilea, secondo il placito che egli ne teneva di roma, che fece
placito che egli ne teneva di roma, che fece cristo? muratori, 7-ii-451:
.. debbe essere mantenuta fra ciò che comanda la chiesa e le leggi civili
di obbligazione è desiderabile... che informi l'una o l'altra autorità
, lat. placitum, propr. 'ciò che piace', poi 'parere, precetto
mi da'pace ed abito, / ciò che ti sia placito, / al tuo
ha dato nel cuore di loro acciò che facciano quel eh'è placito a lei.
lei... insino a tanto che si compiesse la parola di dio. giroldi
l'occhio gorgoneo. 2. che dà tranquillità, placido. benivieni,
collocati generalmente fra i pesci, ma che il prof. owen crede dover meglio
. dall'esame dei denti riesce evidente che quegli animali erano destinati a stritolare sostanze
cranio, sono i denti molari più grossi che esistono in tutto il regno animale,
di dentina e ricoperto di smalto, che possono essere piccole e distribuite su tutta
le trine della suocera pneumatizzate dallo sbadiglio che, a un tratto, plaffete,
rumore. 2. teatr. telaio che chiude la parte superiore della scena parapettata
con lampadine o con un tubo fluorescente che è applicata al soffitto o a una
è munita di un diffusore di vetro che ha anche funzione decorativa. -in partic
per lo più in forma di calotta, che non lascia uscire che una luce attenuata
di calotta, che non lascia uscire che una luce attenuata verso il basso.
barbari, venendo da tal plaga / che ciascun giorno d'elice si cuopra, /
stigliani, 2-500: non son io quel che dalle plaghe caspe / eiacula il suo
uomo. leopardi, v-758: osservarono che l'inondazione del nilo era preceduta da un
vento etesio, cioè vento annuale, che cacciava i vapori verso la plaga meridionale
plaga meridionale e causava le abbondanti pioggie che, ingrossando il nilo, producevano l'
. montale, 2-85: nella plaga che brucia, dove sei / scomparsa al primo
campane, solo / rimane l'acre tizzo che già fu / 'bank holiday'. piovene
: la california centrale e settentrionale, che ha san francisco come centro, è una
divenne così una colonia di piccoli borghesi che nelle sere di luna e nelle domeniche
1-387: mi capita il conte mozzi, che mi aveva pregato di scrivergli privatamente il
libro... e pur vedeva che quel parere era steso in termini non istampabili
villani, i-4-25: nel fruttifero pian, che si dislaga / ritondo et ampio inver
ancora mai tanto robusto, proprio adesso che tirava a portarlo nella plaga dove infittivano
comprovano la sentenza antichissima del saggio ippocrate che preferisce per le abitazioni il levante,
come ferma rupe -, / quindici stelle che 'n diverse plage / lo cielo awivan
/ lo cielo awivan di tanto sereno / che soperchia de l'aere ogne compage.
costoro sotto la plaga aquilonare si dice che abitano gli ab!. d. bartoli
la plaga settentrionale del cielo, stimando che i vigneti a lei sottoposti divengano feracissimi
nomato,... chiaro conobbi che quivi la mirabil fucina del zoppo vulcano
fischio il vento sopra il mare infido / che va muggendo e porta in su la
mondo. gatto, 4-91: dalla nube che nel cielo varia / alla luce spiovente
una riviera stesa in linea retta senza che vi sia né rada né porto né alcun
frasi o la pioggia lapidea di concetti che sogliono portare con sé le meteore dell'
forme di numi e d'eroi, / che volete da noi? l. gualdo
9-31: egli non avrebbe saputo dire da che misteriosa plaga dell'essere gli uscivano questi
questi paesaggi esotici, queste figure fantasiose che si trovava nello sguardo come le errabonde
. serra, ii-558: così accadde che ferrerò si imbarcasse un bel mattino per
betteioni, i-192: cifra interrogativa, / che in color tetro sulla rosea plaga /
anch'essa la plaga / dell'infanzia che esplora / un segnato cortile come un
guardava pensoso il fratello, / questo che or giace lungi su 'l poggio d'
poggio d'arno fiorito, / quella che dorme presso ne l'erma solenne certosa
dallo spagn. e portogh. plaga, che è dal lat. plaga (v.
quattro modi corrispondenti ai numeri pari, che hanno la stessa tonica dei modi detti
d. bartoli, 10-197: tuoni che chiamano autentici dell'armonica e piagali dell'
. dispose questi quattro modi in maniera che ciascuno ottenne un altro modo compagno l'
indulgente: -pure... non vogliamo che tutto vada a rotoli; il maestro
, ma da tutti si vede / che il mal che ognun ne dice, nessuno
tutti si vede / che il mal che ognun ne dice, nessuno poi lo
3-30: a sua giustificazione va ricordato che sia lui che i camerati erano ignari di
sua giustificazione va ricordato che sia lui che i camerati erano ignari di plagiare in
ciambelle all'uva sultanina (le 'freselle') che i marinai di serranova plagiarono in grecia
, bensì piagato non meno dall'invidia che dalla rappresaglia di certi eunuchi spadoni che
che dalla rappresaglia di certi eunuchi spadoni che mi svaligiarono imprudenti e di alcuni corsari
svaligiarono imprudenti e di alcuni corsari grifagni che mi spogliarono artigliosi. salvini, ii-356
commedie, e ha contrastato con mezzo mondo che lo volea far credere un impostore,
possa dire fondatamente plagiario, non basta che si faccia comparire un terzo il quale
l'autore della scoperta pubblicata da quello che si vuole far passare da plagiario. de
, 659: dice un signore tedesco che il carducci non ha fatto altro che tradurre
tedesco che il carducci non ha fatto altro che tradurre gli autori greci ed i latini
mettere bocca, ma viva il plagiario che sa scrivere la « commedia »!
»! pascoli, 1-149: ionnon voglio che i plagiari, che tirano sulle lepri
: ionnon voglio che i plagiari, che tirano sulle lepri scovate dagli altri, sappiano
dagli altri, sappiano nulla di ciò che sto facendo. b. croce, ii-1-68
lanzi, iii-219: rara è quell'opera che non presenti qualche prospettiva o qualche figura
forse, come dovrebbe, il lavoro che si è eseguito o è già bene
bene avviato per la poesia, e che urge promuovere per la pittura e per
dei meccanici combinatori. -agg. che copia l'opera di altri, privo di
dev'essere, quanto può, più che può, il copiatore di cristo, il
e luca, 1-306: per quello che spetta a'giudizi pubblici, fra'quali
pass, di plagiare), agg. che è, o è stato, oggetto
nei cosidetti plagi, ma è anche noto che, anche per alcuni 'plagi'e anzi
anzi riproduzioni letterali, non è escluso che si possa sostenere una originalità per l'opera
algarotti, 1-x-135: chi non dovria credere che i franzesi, che vanno facendo ad
non dovria credere che i franzesi, che vanno facendo ad altrui il processo di plagiato
p. verri, 3-iv-15: spero che questa mia facilità non ridonderà mai in
non ridonderà mai in mio danno e che nessuno mi avrà
ortodossa non daran maraviglia, se si considera che il lalita vistara non può essere anteriore
, inventato da'libii; diverso dal frigio che era diritto. = voce
plagigèrulo, agg. letter. ant. che riceve castighi e punizioni corporali o ne
soggezione (tale figura di reato, che diede luogo ad alcune cause celebri e
, tale appropriazione può consistere, oltre che nella riproduzione testuale dell'opera altrui,
a seconda del tipo di opera, che concorrono a determinarne la specifica individualità)
muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schiverebbono la pedanteria, l'
nuovo libro non debbono servir per prova che un misero mortale sia un buono ed
e dello scopo, riconobbi dalle lagrime che io versava leggendolo che non avrei più
riconobbi dalle lagrime che io versava leggendolo che non avrei più trovate vergini le anime
plagio è stata fatta sempre agli scrittori che hanno detto il più di cose nuove.
pur bestia, lettore, d'informarti, che la novelletta, che io pubblico ora
d'informarti, che la novelletta, che io pubblico ora, è un plagio bell'
2-159: con tutto ciò io nego che nell'opera [pittorica] del vetri
plagio quella informazione, quel dato esatto che si attinge da un'opera specialista, da
nei cosidetti plagi, ma è anche noto che, anche per alcuni 'plagi'e anzi
anzi riproduzioni letterali, non è escluso che si possa sostenere una originalità per l'opera
scolastico. carducci, iii-28-96: rallegriamoci che le frodi e i plagi sieno nelle
altri più calamitosi anni... e che nella sede di savona meriti lode anche
, iii-7-227: e da notare sopratutto che tra gli odierni dodici modi i plagi sono
sf. medie. deformità del cranio che si presenta di forma obliqua ovalare con
di briofite epatiche con tallo ramificato, che vivono sugli alberi, in partic.
bianco, spesso modificato da intrusioni, che si presentano in forma di cristalli triclini con
. plagioeliòtropo, agg. bot. che presenta plagioeliotropismo (un organo vegetale)
plagiogeò tropo, agg. bot. che presenta plagiogeotropismo (un organo vegetale)
. solfuro di piombo e di antimonio che cristallizza in prismi rombici obliqui, di
indica un ordine della classe dei pesci, che ha per caratteri principali uno scheletro cartilaginoso
: d'onde il nome di placoidi che vien pure loro dato. i 'plagiostomi'di
. plagiòtropo, agg. bot. che presenta plagiotropismo (una pianta, un
troppo piagoso. -di grazia, parlatemi che v'intenda. -che troppo adoperassi la
altre cose tessute, con tutte quelle cose che a magnifica supellettile appartenieno, sì come
figur. iacopone, 19-38: penso che voi venite a quell'ore, / che
che voi venite a quell'ore, / che provarite che so le mei plaie.
a quell'ore, / che provarite che so le mei plaie. idem, 27-33
d'altra non curai, / poi che l'ebbi adonata. = part.
: hae vertute [lo zaffiro], che, chi l'àe cum sì, e
pres. di planare1), agg. che plana (un velivolo).
. moravia, 23-155: non vediamo che cicogne... plananti oblique,
rover, in un breve volo riflessivo che finisce poco più in là fra le erbe
assoluto. 3. marin. che è in grado di planare sulla superficie
norma astratta quasi planante sul paese, che sono chiamati ad assumere washington e la
aeroplano a motore fermo oppure talmente rallentato che l'elica esercita poca o nessuna trazione
saetta bianca e nera d'un uccello che riconobbi subito per la sua elegantissima pizzarda
. bemari, 4-215: -a meno che, -fece cerrasi, -non vogliate aiutarmi
cerrasi, -non vogliate aiutarmi in ciò che mi occorre. roba da poco, -aggiunse
tempo, né la luce verde spettrale che avvolgeva i canali biforcuti, i ponticelli,
. planare2, agg. elettron. che ha struttura piatta o piana. -transistore
elmint. denominazione di vermi platelminti turbellari che hanno corpo depresso, molle e facile
: genere di vermi intestinali parenchimatosi, che a primo aspetto sembrano poco dissimili dalle
de'vasi ramificati, e degli organi che hanno l'aspetto di ovario di canali
1151: 'planaria': genere di elminti che si era dapprima allogato fra i trematodi e
si era dapprima allogato fra i trematodi e che oggi si riunisce colle nemerte in un
planàrie », agg. dir. che si riferisce, che è proprio di
agg. dir. che si riferisce, che è proprio di una procedura, semplificata
. m. -ci). fis. che presenta l'aberrazione di sfericità (
di un velivolo o di un uccello che plana (il volo).
a quell'ora non ci sono più che ombre sui ponti, vedette sulla plancia,
raffreddore ebbe una distorsione ad un piede che l'obbligò a stare a letto qualche
era stato capace, il re, che di fuggire a bari con badoglio..
in genere provvista di ripari laterali, che collega una nave ormeggiata con la banchina
con candelieri metallici e con cavetti guardacorpo, che si pone tra la poppa o il
la mamma della piccola. e prima che potesse ritrarsi dalla plancia e mettersi in
coscritto giovanino con le pezze da piedi che ricascavano fuori delle scarpe basse e con
poggiata e avvitata su modiglioni di ferro, che corre lungo le pareti delle camerate,
i legatori] una piastra di metallo che ha, in incavo oppure in rilievo,
. = dal fr. planche, che è dal lat. planca 'tavola, asse
vegetale che galleggia nell'acqua costituendo il plancton.
(plur. m. -gi). che si nutre di plancton.
vegetale, in partic. alga unicellulare, che concorre alla formazione del plancton.
, sf. settore delle scienze biologiche che studia il plancton e la sua composizione.
complesso di organismi animali e vegetali minutissimi che vivono sospesi nelle acque dolci o marine
capace di movimento, sia al bentos che si trova sul fondo).
= dal fr. plancton, che è dal ted. plankton (proposto nel
. m. -ci). biol. che si riferisce, che è proprio del
. biol. che si riferisce, che è proprio del plancton, che ne è
riferisce, che è proprio del plancton, che ne è un elemento costitutivo.
planctòvoro, agg. biol. che si nutre di plancton.
tetrandria diginia e della famiglia delle amentacee che hanno i fiori incompleti poligami col
pianera crenata desf., è un albero che alligna in riva al mar caspio
deriv. planetare, agg. che si riferisce, che è proprio di
planetare, agg. che si riferisce, che è proprio di un pianeta o dei
d suo sole non è come questo, che (come comunemente si crede) circuisce
planetario. planetàrio, agg. che si riferisce, che è proprio di
planetàrio, agg. che si riferisce, che è proprio di un pianeta o dei
pianeti, in partic. di quelli che formano il sistema solare; che riguarda
quelli che formano il sistema solare; che riguarda i loro movimenti di rotazione e
egli [zefiro] passare alle stelle fisse che per la regione planetaria, egli tosto
] nel grembo della venere celeste, che qui può prendersi per il pianeta di
/ e ancora ancora, sull'orbita / che corrono gli sciami di galassie. sinisgalli
. sinisgalli, 6-145: il tempo che passa non avrebbe nessun significato, spezzato nei
intervalli, se la memoria non ci avvertisse che il progredire è incessante, quella febbre
1). -orologio planetario: che segna le ore suddette.
. per simil. e al figur. che fa parte, sia in senso geografico
un sistema di attività o di vita che fa capo a un centro. carducci
5-100: maddalena era una creatura indipendente che si muoveva nella propria orbita. e
. cono, un paese piccino piccino che adesso... è quasi una
una delle stie-satelliti di palermo, ma che un secolo fa apparteneva, per così
foscolo, vi-424: il conti crede che la venere nel cui grembo casto zefiro
idee degli antichi. 4. che è proprio del nostro pianeta; terrestre.
. cecchi, 5-309: dagli infiniti 'puzzles'che ogni settimana vengono seminati, par di
v.]: 'planetario': che si estende a tutto il (nostro)
reale situazione critico-culturale. 5. che riproduce schematicamente e in scala i movimenti
v.]: dicesi macchina planetaria quella che rappresenta i movimenti periodici di pianeti,
). 7. sm. meccanismo che riproduce per uso didattico il moto dei
lessona, 1151: 'planetario': macchina che rappresenta i movimenti dei pianeti. i
celebri sono quelli di huyghens e quello che lord orrery fece costrurre in inghilterra nell'
-impianto di proiezione ideato nel 1924, che riproduce con buona precisione i principali fenomeni
consentire allo spettatore la visione di movimenti che si compiono in un lungo volgere di tempo
elettrici). - anche: edificio che ospita l'apparecchiatura suddetta e gli spettatori
ospita l'apparecchiatura suddetta e gli spettatori che assistono alle proiezioni. soffici, v-5-541
ancora inventato... un planetario che faccia parere antiquato il cielo. e.
sera seguente assistiamo a un'altra rappresentazione che ha luogo nel giardino dell'albergo excelsior
. planetifórme, agg. che ha l'aspetto o le caratteristiche di
corrente di tenui sostanze planetiformi, che circoli attraverso alle orbite dei pianeti
. in. -ci). che riguarda la collocazione di un punto
planetologo ». « no no, che astrologo e planetologo! mi sta sulle
piangere), agg. ant. che versa lacrime, piangente. - anche sostant
se mostra fello e sdravio, / che sempremai li soi destrusse e pugna.
parvenza sono amici, / ma saccio che la fanno per vengianza / tant'accordanza
panfilo volgar., 35: quelui che era povro e soleva piangere, sì se
lava 'l volto: / « tesauro che mi se'tolto, / gemma preziosissima
francesco da barberino, i-156: l'uom che tutti i segni / passa vantando e
e sol di sé parlando / è colui che cantando / va quando tutta l'altra
. lamenti storici, ii-134: ora convien che viegna a malaria / mal incurable,
. planifòglio, agg. bot. che ha foglie piatte. = voce dotta
). planiglòbio, agg. che rappresenta il globo terrestre in proiezione prospettica
planimetrìa, sf. parte della geometria che riguarda le figure piane e la misurazione
in egitto per le piene del nilo, che levò li termini delle terre; e
termini delle terre; e dividesi in planimetria che misura in piano e altimetria che misura
planimetria che misura in piano e altimetria che misura in alto. e. danti,
misure, la prima detta altimetria, che misura l'altezza, la seconda detta
l'altezza, la seconda detta planimetria che misura la longhezza e larghezza, la terza
larghezza, la terza detta stereometria, che misura il lungo, il largo e il
. 2. sezione della topografia che ha per oggetto di rilevare le proiezioni
terreno su un piano di riferimento, che di solito è quello tangente alla superficie
: apposite planimetrie ingrandite al centomila mostravano che avrebbero avuto collocazione [le autorimesse]
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della
-ci). che si riferisce, che è proprio della planimetria; che raffigura
, che è proprio della planimetria; che raffigura in scala la proiezione orizzontale di
, ecc. -rilevamento planimetrico: rilevamento che serve alla stesura di una pianta o
si capisce poi come proprio il malaguzzi che dice così male di solito dell'amadeo.
in relazione col brunelleschi. e vero che la relazione è soltanto pianimetrica. planìmetro1
un'estremità porta una punta detta polo che si fissa sul disegno, l'altra una
e quello combinato con un pantografo, che serve per la misurazione di aree piccole
planìpede, agg. letter. che si recita senza calzature, scalzo (
cotanta la bassezza e viltà de'mimi che per rappresentare un mimo talora questi planipedi
. lami, i-i-ioi: non è maraviglia che in molte urne etnische si veggano impressi
mimo. groto, 1-22: attendono che da questa nova fucina di lettere
'planipènni': famiglia d'insetti neurotteri, che è caratterizzata per avere le ali ripiegate orizzontalmente
dorso. si divide in quattro tribù, che sono i planoibi, i mirmelconidi,
, secondo una proiezione stereografica equatoriale, che può essere fornito di un cerchio graduato
è istrumento notissimo fra gli astronomi matematici che lo chiamano ancor planisfèrio, e ne
trovati libri dell'astrologo san martin, che andava con fernando magellanes e morì nel
di argento con una massa di metallo che gli avea dato a questo effetto il re
, v'è uno di questi splendido, che ho chiamato gran croce. -figur
: dove sono gl'ignazi, igniti, che tutti esalanti un amor eterno, indefessi
. papini, 28-40: possibil mai che tutti gli arcipelaghi siano reperiti? un alessandro
miniscalchi di verona è il primo italiano che ci dà un esattissimo planisfèrio delle più
modo che quasi erano assaliti a la planizie del monte
rette linee di quella longhezza e larghezza che lo sito e loco richiede, ponendo
: il medio sia excavato, aciò che li gradi siano in lo descenso sesquipedali
esse pareti, ma solo alle cose che di là da tal parete si hanno a
, vii-3: non mancano altri scalpelli che s'usavano presso gli antichi...
. planiziàrio, agg. bot. che cresce e si sviluppa nei terreni di
. cellula riproduttiva di talune alghe cianofite che si stacca dalla colonia e può muoversi
bot. organismo vegetale non radicato, che vive sospeso in ambiente acquatico. =
. m. -ci). tipogr. che si avvale di matrici piane o del
bot. insieme degli organismi vegetali che vivono sospesi nelle ac que
forma discoidale per l'appiattimento della spira, che tuttavia piega un po'obliquamente a destra
. bot. zigoto provvisto di ciglia che dopo un periodo di accrescimento si trasforma
plantagenèto, agg. stor. che si riferisce, che è proprio della
agg. stor. che si riferisce, che è proprio della dinastia inglese dei plantageneti
quelle delle muse d'alessandria d'egitto, che qui chiamano platani. gaiucci [g
, 66: e opinione de'portoghesi che questi frutti siano il vero platano dell'indie
. plàtano (ant. piantano), che è dal lat. platànus (v
1555). plantare1, agg. che si riferisce, che è proprio della
plantare1, agg. che si riferisce, che è proprio della pianta del piede,
triangolare; archi plantari, le curvature che l'arteria plantare esterna descrive alla sua
ed esterna; legamenti plantari, quelli che uniscono le ossa del tarso e del metatarso
femore e sul tendine di achille, che ha funzione di ausiliare del muscolo soleo
, il di cui corpo carnoso non ha che due pollici di lunghezza sopra uno di
. 3. sm. soletta ortopedica che si interpone fra la pianta del piede
(plur. m. -chi). che ricorda la pesantezza e la lentezza dei
grado. plantìgrado, agg. che cammina appoggiando sul suolo finterà pianta del
suolo tutta la pianta del piede, che è sprovvista di peli (orsi, tassi
di digitigradi. -scherz. persona che ha i piedi piatti. jahier,
. 2. per estens. che si muove strisciando per terra.
nominata nel 'morgante'del pulci, « che va col capo in terra e colla bocca
una buca nel mollicchio grufolando e m'insegna che quella è la divina profondità a me
1795). plantiniano, agg. che si riferisce, che è proprio dello
plantiniano, agg. che si riferisce, che è proprio dello stampatore di anversa christophe
rosetti, i-28: la divina grazia, che mi fece razionale plasma.
stola unica, nera, sottile, che seconda tutti i finimenti del plasma muliebre
2. anat. liquido giallognolo che costituisce il sangue nella misura di circa
.]: 'plasma': è la parte che trovasi liquida nel sangue vivo, circolante
anatomici. dopo la coagulazione della fibrina che ne fa parte e trascina i globuli
globuli del sangue, non rimane più che un'acqua carica d'albumina, di
croce, ii-3-173: ribadisco la mia convinzione che il problema della critica sia di giungere
superficiale all'hegel profondo, il solo che sia un plasma vitale e non uno
al dissolvimento. -plasma muscolare: liquido che, derivato dalla spremitura dei muscoli,
negativi e particelle neutre, con proprietà che lo diversificano nettamente dai comuni stati fisici
è perciò detto il quarto stato, che è tipico della materia stellare ed è
insieme dell'argilla e degli elementi solubili che concorrono alla formazione del terreno (e
iii-24-71: brevissimo piegamento di voce, che si sente perlopiù nelle ultime desinenze delle sillabe
da esse a poco a poco, che non è altro che quel plasma degli antichi
poco a poco, che non è altro che quel plasma degli antichi, ripreso negli
detti da alcuni e da altri 'grazie', che, quando accrescono una sola nota,
. prasma. plasmàbile, agg. che può essere plasmato o modellato nella forma
fresco, coperta dei panni o stracci che i pittori stendono bagnati per conservare alla
conservare alla creta la sua plasmabilità, e che quando si tolgono fanno apparire la pura
4 e cellula (v.), che traduce il ted. plasmazell, coniato
plasmacellulare, agg. biol. che si riferisce, che è proprio del
. biol. che si riferisce, che è proprio del plasmocito. 2
, sf. medie. fattore plasmatico che partecipa alla formazione della tromboplastina ematica,
e la separazione della sua parte corpuscolare che, sciolta nella soluzione suddetta, viene
. geofis. zona dello spazio circumterrestre che separa la plasmasfera dalla magnetosfera propriamente detta
latini, i-636: a ciò che t'ho contato / che l'omo fu
: a ciò che t'ho contato / che l'omo fu plasmato / posci'ognd
ponessi cura, / vedrai palesemente / che dio omnipotente / volse tutto labore /
prima femmina èva, la quale, ben che da mano di dio fosse plasmata,
la tua madre antica: / però che iddio adam plasmòe di questa. aretino,
esser compresa da la vista di coloro che io ho plasmati del fango? »
/ lo sole ti donò quelo splendore / che di conoscimento dà caxone. machiavelli,
[le orecchie] d'una materia che tendesse al molle, ma non fusse languida
, ma non fusse languida, sì che al riposo non desse impaccio, e fosse
umana gente, dio e uomo, tu che me hai plasmato e fatto a la
de ritornare alcuna volta / al redemptor che tutti ci ha plasmati / e chieder
e chieder remission di quei peccati / che vaneggiando fé la mente stolta. confraternita
, 19: quel sommo monarca / che cielo e terra plasmò di niente.
quelle ninfe un po'moderne e 'coquettes'che plasmava nel secolo xviii la stecca rapida e
statue, erano venute fuori dalle mani che plasmavano e che dipingevano. b. croce
venute fuori dalle mani che plasmavano e che dipingevano. b. croce, ii-9-44
a tutt'altro badavano, procreando, che a plasmare il prossimo imperatore dei francesi
lo ripeto, iddio non l'ha data che alle madri. imbriani, 7-152:
cittadini:... è giusto quindi che possa formarseli e plasmarseli secondo ch'egli
stuparich, 5-72: provai allora quella felicità che così raramente era data a noi mortali
. carducci, iii-5-277: sappiamo ancora che nessuna delle tre scuole [letterarie]
un'opera degna... sappiamo che la prima immiserisce le mentì e plasma i
soffici, v-5-270: la magnanimità di coloro che agirono la storia e plasmarono le società
diverrai fantasma luminoso / sotto la forza che ti plasma o crea. b. croce
non plasma / dentro a la mente che la bella idea / de la sua
plasmò quella miracolosa versione della bibbia, che ruppe l'unità della fede e creò
della vita. soffici, v-1-215: or che differenza c'è egli fra questo modello
della mente'a cui tutto deve adattarsi, che sta come uno stampo, come una
? e. cecchi, 13-73: che cos'è fare lo scrittore, se non
contatto? savinio, 22-42: pasquale, che vede in sogno dante alighieri e da
morte, in sé sarebbe nient'altro che uno scherzo onirocritico, ove questo scherzo
ma forse un sogno plasma / queste che paion membra. 7. fingere
/ a smascherare un impostor fantasma / che neroneggia in socratesca scorza. / da
dover, dal freddo gallo, / che niun affetto sente e affetti plasma.
nostra. e bene, vuoi tu che non indugi più?.. regina è
plur. m. -ci). che si riferisce al plasma sanguigno.
divien simile a una parte normale che procede pure dal sangue. 2
lessona, 1152: 'piasmatico': tutto ciò che ha relazione col plasma. 'cellule piasmatiche'
: noccioli regolari o poco irregolari, che si trovano nel tessuto connettivo trattato coll'
noccioli dei corpi fibroplastici fusiformi e stellati che durano tutta la vita ove v'hanno
plur. m. -ci). che ha la funzione di modellare le figure
longhi, 421: si domandi ad ognuno che sia del colore della cappella brancacci e
signor, non obligato, / poi che pure era di tua man plasmato. musso
d'iddio, il figliuolo d'iddio, che l'eterno padre s'è degnato porgere
, dico, lo veggono quelli occhi che sono trasformati in te, e la creatura
], per non fargli percepire altro che l'impressione drammatica che emana dalla cera
fargli percepire altro che l'impressione drammatica che emana dalla cera, dal bronzo o dal
lo inalza. soffici, v-1-78: ecco che questo amico si presentava improvvisamente e in
plasmato da noi, educato da noi, che non ha nulla in comune con gli
la « tentation », mi sembra che dal lato del concetto, dell'erudizione e
enciclopedie, metà orpello e metà vernice, che destano il facile applauso dei più.
forma più genuina di quella 'naturalezza'che è in noi e ci sfugge.
dalla croce, ii-102: e necessario che 'l membro lungamente plasmato e l'osso
in su gli occhi del cieco. nota che sputò el salvatore in terra, prima
salvatore in terra, prima per volere mostrare che lui era el plasmatore de l'uomo
porte, dell'antico barisano da trani, che trattò il bronzo di questa con tal
di sbalzi e rilievi da far dire che nel bronzo ha plasmata e come incorporata
cristianesimo. -forza naturale determinante, che influisce sull'uomo. stuparich,
montale, 7-177: 1 critici dicono che nella coppia (ideale) picasso-braque sia
però di una metafora per dire velatamente che braque è meno audace ma miglior pittore.
miglior pittore.. agg. che descrive con evidenza plastica. ucint,
mamiani, 9-172: quindi può farsi che, giusta la formologia o, più
biochim. fibrinolisina del plasma sanguigno, che agisce sulla fibrina dissolvendo il coagulo.
una soluzione di solfato di soda che impedisce il suo coagularsi. =
, sm. biol. cellula immatura che precede il proplasmocito nella serie plasmocitica.
m. -ci). biol. che si riferisce, che è proprio del
biol. che si riferisce, che è proprio del plasmocito. -serie plasmocitica
. cellula rotondeggiante, ovalare o piriforme che ha nucleo costituito da basicromatina e protoplasma
-i). patol. neoplasia maligna che si localizza per lo più nel midollo
osseo o anche nel circolo sanguigno, che si verifica in partic. nel plasmocitoma
). bot. filamento piasmatico sottile che mette in comunicazione i protoplasmi di cellule
di protozoi sporozoi dell'ordine emosporidi, che comprende alcune specie (come plasmodium vìvax
rossi dell'uomo e di alcuni animali, che vengono inoculate da zanzare (anofeli e
dello sporoplasma e contenente numerosi nuclei, che può riprodursi per scissione. 3
in questi ultimi da incistimento della massa che si segmenta per formare corpi riproduttori (
4. istol. cellula polinucleata che proviene da una sola cellula mononucleata in
funghi archimiceti, parassiti di vegetali, che hanno planoconidi fomiti di due flagelli;
dell'ospite, si accrescono formando plasmodi che a loro volta si dividono in planoconidi
flagellati, dei rizopodi e degli sporozoi, che hanno un solo nucleo.
citoplasmi di due o più individui, che lascia indipendenti i nuclei in modo che
che lascia indipendenti i nuclei in modo che in seguito possono separarsi (e di solito
. m. -ci). bot. che si riferisce, che è proprio della
. bot. che si riferisce, che è proprio della plasmolisi; che si
riferisce, che è proprio della plasmolisi; che si avvale di tale fenomeno per rilevare
di funghi ficomiceti della famiglia peronosporacee, che comprende una ventina di specie fra cui
plasmociti da elementi indifferenziati del reticoloendotelio che, per uno stimolo antigenico, assumono
plasmodi vegetali immersi in una soluzione ipertonica che sottrae acqua. = voce dotta,
convenientemente nella plastice, perché fu prima che la statuaria. vasari, i-73:
levare e porre non è manco de'pittori che d'altri, e fu chiamata 'plastice'
del getto e del cesello, cosa che fa la scultura veramente nipote alla pittura
alcuni, mirando la materia di che si fanno e l'artificio con che
di che si fanno e l'artificio con che sono composte, hanno di qui preso
nome, e del fatto sia quest'altro che, sì come la cera o il
fare di terra, da cui pare che il far di pietra e di marmo sia
con punzoni e bullini, e quelli che lavorano di tarsie e rimessi di legnami e
giunse ad una eccellenza da non cederla che al solo bonarroti. lanzi, ii-155:
primo prodotto della imitazione, certo è che, quando queste arti giunsero a qualche
conservarne le opere, e fu l'architettura che le accolse nel suo seno. a
artisti una specie di libro del genesi che può servire e rifare l'intero cammino
. soffici, v-i-565: non importa che il quadro del pittore manchi di plastica
volte [soffici] è il pittore felice che ti crea, con due o tre
troppo ingenue distrazioni dei dilettanti di plastica che abbondano in quelle occasioni. franzoj,
seminude, cariche di otri d'acqua e che non avevano avuto il tempo di evitarmi
as faccia con me. dio, che occhi e che plastica! zena, 3-71
con me. dio, che occhi e che plastica! zena, 3-71: e lei
fra cento sette, quella / forse che amato avrei, /... /
, tutto prepara la morte dello stomaco che agonizza contento. -conformazione del suolo
esteriore ed interiore dei continenti, son cose che devono esser tutte esposte partitamente ed a
sul teatro di guerra del trentino, che non è propriamente una carta delle solite
. rovani, 3-i-12: per ciò che spetta alla forma ed alla plastica dell'
plastica: le loro parole non sono che ultimi tocchi a un ritratto in sé
, totale sviluppo, come monumenti, che parlano come protagonisti drammatici. serra,
, ingegno forte certamente ma più positivo che letterario. pasolini, 9-309: nelle ultimissime
ricostruzione. viani, 13-125: quel che fa ribollire mariù è la cronaca minuta
pascoli. brancati, 3-206: permettete che io ricostruisca con la mia plastica verbale
con la mia plastica verbale il giudizio che ho formulato su di voi?
8. azione progressiva, opera continua che modifica lentamente una situazione. g
dell'armonia sociale e pittore del ritmo che anima l'umanità, divien [il poeta
senza seguire la plastica misteriosa dell'ordine che spegne progressivamente coi beni il male,
plastica dell'ec cellente uomo che si chiama il podestà di sinigaglia, il
si adagia bene sulle poltrone di plasticaccia che i dehors espongono nella piazza di kolonaki
di forme, anche pittori che. tommaseo [s. v
si affà meglio l'arte de'colori che quella de'rilievi. e. cecchi,
non mai a busti. e in che modo, plasticamente, si giungevano ed armonizzavano
. alla maniera di una materia malleabile, che può essere modellata con le mani.
terra è così umanamente e plasticamente docile che certe volte si penserebbe che arieggi il
plasticamente docile che certe volte si penserebbe che arieggi il paesaggio inglese.
3. in modo concreto e tangibile, che si impone fisicamente in modo energico e
liricamente plasticamente nella vita di una donna che mi voleva per la sua vita. gramsci
razionale s'impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e 'antropomorficamente'il simbolo della
poi di queste forme, è da notare che il disegno mirabile per finitezza degli episodi
gobetti, 1-119: il nuovo stato, che non sorge più in nome degli astratti
generazione spontanea. vallisneri, ii-202: che cosa è la virtù plastica? che cosa
: che cosa è la virtù plastica? che cosa è il contenere plasticamente i numeri
è il contenere plasticamente i numeri armonici? che cosa è diffondere plasticamente la vita alle
iii-1-221: anche i nostri fanciulli, che imparano a plasticare, quando pigliano in
di plasticare delle statue o dei gruppi che debbono campeggiare in mezzo a grandi spazi
artista deve modellare la statua in modo che renda il vero quando sia veduta in
in un nodo scrosciante, è cosa che supera la mia capacità espressiva.
sdutto, il panciuto, e perché colui che è rubicondo deve essere argomento di riso
col nome greco insomma volle farci palese che i suoi conterranei possedevano diritto, abilità
il vostro prò a plasticarvi alla maniera che fate; altri non ce lo trovano:
creta. viani, 13-381: alcuni che parevano di sua confidenza parlavano con il
). lomazzi, 4-ii-19: avanti che fosse generato l'uomo, il primo
i latini lo pigliano anche per colui che fa vasi di terra. = voce
, a parte anche questo chiarimento superiore che si fonda sulla ragione totale dell'opera
accanto al lirismo puro è nato quello che si potrebbe chiamare il plasticismo puro [del
ma non c'è a questo mondo che il salvini che possa artisticamente incarnarla.
c'è a questo mondo che il salvini che possa artisticamente incarnarla. =
, sf. caratteristica di una materia che può essere variamente foggiata, in partic.
traccia. -agric. attitudine, che l'argilla conferisce al terreno bagnato,
dallo stato plastico a quello semisolido, che è dato sperimentalmente dalla percentuale di acqua
di acqua contenuta in cilindretti di terra che cominciano a screpolarsi). -metall
e dell'indole di una persona, che può talora giungere fino all'incoerenza e
questo carattere della sua dottrina è quello che conserva più d'ogni altro la plasticità alla
della plasticità delle conoscenze e delle cose, che rinfrescano ora la pietrosa e spinosa filosofìa
. cecchi, 6-294: ho detto che quei miti americani vivono in una sostanza
una sostanza immediata, non trasposta. che non esclude molta varietà di gradi,
piovene, 10-479: molto più che il benessere collettivo mi ha impressionato nel
9-114: sorgeva un movimento [pittorico] che combatteva la geometria e l'intellettualismo degli
, un po'di crema grassa, che, come i lucidi nelle sculture, metteva
, iii-15-79: delle odi si può dire che non escono del modulo pariniano a cui
so quanti in italia possano fare quello che riesce a te: unire tanta vigoria e
senso è la attitudine più o meno grande che possiede un principio immediato, un alimento
anatomici e, quindi, dei tessuti; che possiede un blastema per dare origine ad
una traccia durevole degli stimoli ripetuti, che è alla base in partic. della
(plur. m. -ci). che plasma; dotato di virtù generativa e
intendendo per ciò di quel commune spirito che i medici fanno sorgere dagli umori e
, 10-ii-484: il germe compito è ciò che risulta dal primo svegliarsi ed operare delle
ed è un primo dispiegamento della virtù che domanderemo plastica e del poter loro sulla
supreme, / da nascerne in beltà che si dilata / poi sulla zolla trita:
greco e da tutti gli altri e che si ritrova dopo tanti rimescolìi ne'monumenti
schiatte primarie. 2. che modella figure, statue, rilievi.
me lo stupor religioso di quello statuario che, avendo trasportato la sera nel tempio
di cui fu auttore lisistrato... che primo di tutti con la cera e
gesso formò la imagine dell'uomo, il che tutto è detto arte plastica, ne
.., resterebbe da desiderar quello che non si potrà ottenere mai; e ciò
, ii-14-238: non voglio tralasciare l'accenno che le opere 'letterarie'non s'incontrano solo
arti plastiche, gl'idoli del poeta, che non abbiano, come gli dei della
, sulle dottrine estetiche, nel periodo che va dal direttorio alla restaurazione? moravia
nelle arti plastiche. 3. che viene plasmato o che è atto a essere
3. che viene plasmato o che è atto a essere modellato; malleabile
comisso, 17-115: ò l'impressione che anche il corpo umano più bello sia
tra i popoli e i secoli a seconda che in essi sorgano più numerosi, via
un miraggio / di grazia infinita / che in te si fa vita. 4
fa vita. 4. figur. che accoglie con buona disposizione le impressioni esteriori
le cause del raro fenomeno, oltre che nella natura plastica del giovine e nella sua
, del precipizio. y che, presentando un precipuo interesse per i
tattili, plastici, spaziali, o che so io. g. raimondi, 3-294
cui l'arte affida alla memoria di quelli che verranno dopo la figura umana nella sua
quale rappresentazione grafica o plastica è possibile che sia l'espressione dei tempi nostri,
corpo umano, un volto); che nasce da un corpo ben modellato (un'
lontana dalla semplicità e dalla sincerità, che egli ricorreva per abitudine alla preparazione anche
una certa affettazione: una posa); che vuole evocare con movimenti ampi e circolari
). gentile, 3-33: fantasmi che prendon corpo e si raffigurano con parole
[il fumo]!.. / che raffinato.. / ora si volatilizza.
una bellezza soltanto plastica egli non sapeva che fame. carducci, ii-9-108: il cristianesimo
. nencioni, 1-83: l'amante che inconscio uccide la donna amata, e
, la battezza con quella stessa mano che l'ha uccisa, è una delle scene
, è una delle scene più drammatiche che sia venuta in mente a un poeta.
bemari, 8-44: non precisò sotto che cosa avrei dovuto mettere anch'io l'ordigno
dal concatenamento di quelle infinite provocazioni, che egli sapeva graduare con plastica evidenza dialettale
. de sanctis, ii-6-112: quello che in dante è sentimento, in petrarca
: l'allegoria qui altro non è che la personificazione dei concetti astratti: personificazione
pratiche attitudini e di capacità teoretica, che non è certamente espressa dalla caratteristica troppo
importante fabbrica della zona: una ditta che stampava materiali plastici, ricavandone oggetti vari
oggetti. moravia, 15-163: scopriamo che il secondo piano è stato diviso in
sm.): pasta esplosiva plasmabile, che può essere foggiata a piacere grazie al
carico. 11. medie. che concorre alla formazione o alla ricostruzione dei
refrigerare i liquidi generalmente in quelle forme che vengono permesse dalle circostanze presenti, introducendo
presenti, introducendo, nel miglior modo che si può, dei liquori plastici e
-chirurgia plastica: branca della chirurgia che ha per scopo la ricostruzione, funzionale o
iii-556: vidi il plastico della nuova stazione che benni mandava a nuova york. savinio
soldati, xi-82: non si capiva che rapporto potesse esistere tra il plastico della diga
della diga e il grande biancotti, che era stato un giurista, uno studioso.
parte delle arti del plastico o fingitore che 'l diciate. tesauro, 6-225:
... i bigoli o cretari che diciamo, e i plastici che sono quelli
o cretari che diciamo, e i plastici che sono quelli che l'usano a fame
, e i plastici che sono quelli che l'usano a fame statuette o altre simili
, 143: non è però meraviglia che gio maria sapesse dirigere le opere a
prevenire il lettore di una prerogativa, che questo tratto di paese, e modena
: le corbusier... osserva che il partenone riuscì quello che è,
.. osserva che il partenone riuscì quello che è, perché opera di scultura non
è, perché opera di scultura non meno che d'architettonica; perché, anche all'
plasticolineare, agg. letter. che si riferisce a una concezione e a
longhi, 1-i-1-44: una nuova visione artistica che non è più la plasticolineare dei fiorentini
plasticoluminóso, agg. letter. che si riferisce a una concezione e a
longhi, 1-i-1-44: una nuova visione artistica che non è più la plasticolineare dei fiorentini
m. -ci). letter. che si riferisce a una concezione e a una
plastidiale, agg. citol. che si riferisce al plastìdio. plastìdio
plastificare), agg. industr. che aumenta la plasticità di un materiale
. v.]: 'plastificante': sostanza che, mescolata con altre, conferisce loro
de pisis, 1-482: un pappagallo che ride, un cuore anatomico di plastilina
, sm. bot. spazio di tempo che intercorre tra la formazione di due successive
sf. tipogr. procedimento di stampa che si serve di lastre stereotipe di materiale
2. ampia cravatta con nodo fatto, che copre lo sparato (anche cravatta a
minuscoli canapè e trafitte da una spilla che imitava uno scudiscio da fantino unito a un
discoprimento d'una mina d'argento, che dicono che il minerale tien la *
d'una mina d'argento, che dicono che il minerale tien la * * *
: aggiungevasi al mal governo l'infortunio che questo anno s'era perduta la flotta
casotti, 1-6-15: replica celidora: e che ti manca? / -la piata,
-la piata, dice il cuoco; -e che vuoi fame? / - del macellaro
piata (e portogh. prato), che è dal provenz. piata (deriv
saccenteria. cattaneo, iv-3-332: oh che vergogna alla mia età e con la
cherubini, 1-ii-55: « 'platon'(che anche dicesi 'piata'): sersaccente,
): sersaccente, salamistro, soprannome che si dà a colui che fa il saputo
salamistro, soprannome che si dà a colui che fa il saputo, a un presontuosello
fa il saputo, a un presontuosello che gli par di sapere ».
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1831). platàlea
così alto come lungo, più largo che alto in tutto il resto della sua
boiardo, 1-229: questa era colui che a dario... avea donata
da un'unica specie (platanista gangetica) che vive nei fiumi dell'india settentrionale.
foglie palminervie e lobate e dalla corteccia che si stacca a placche; le specie
il melo s'innesta in ogni generazione in che s'innesta il pero...
, 260: chi non si meraviglierà che per avere solamente l'ombra di sì
e bionde; / ma l'alber, che già tanto ad ercol piacque, /
di rami amplissimamente... quelli che sono stati portati in italia, per
frutto hanno virtù più disseccativa, di modo che quella s'adopera cotta nell'aceto per
alle ulcere del fuoco. sono alcuni che, bruciando la scorza, fanno un medicamento
sordide. e da guardarsi dalla polvere che nasce nelle sue fiondi, percioché tirata
salce e tomo / scaccian febo, che il crin talor v'asconde. soderini
soderini, iii-568: il platano è arbore che, trovando terreno fresco, grasso e
1-10: qui sedutomi, non istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del
d platano... è più secco che l'olmo, frassino, moro,
uccello el quale va a quegli uccelli che si tuffano, e tanto morde loro el
, e tanto morde loro el capo che gli toglie quello che hanno preso. luna
loro el capo che gli toglie quello che hanno preso. luna [s. v
crudeli, 12: amor, che non si ferma / nella bassa platea
l'ossatura di tante maraviglie e il cordame che le move e i visi impiastricciati degli
in piedi sulle panche della piccionaia, che si tenevano alle travi del soffitto per
guardar giù in platea; dei ragazzi che si spenzolavano quasi fuor della ringhiera,
le donne ridano e i fanciulli / che affollano la povera platea. alvaro,
/ risplendono i colori di una diva / che seminuda scende giù in platea, /
mostrare quella parte del corridoio del teatro che conduce ai palchi di platea, alle poltrone
una concava platea di terre nude e sassose che mi fermò là quasi impietrito su l'
sì perfetto con questo suo pavimento, che non ha quasi termine per verso alcuno
, e con questi suoi tanti gradini che il cingono e il chiudono d'ogni intorno
da carriere di caroselli e di cocchi che da un ristretto di galleria? algarotti
algarotti, 1-vii-68: sopra i gradini che circondano intorno la platea o l'arena
ed i ballerini; ma presso romani, che portarono i balli su la scena,
l'altre persone di maggior conto, che nella platea sedevano. milizia, i-121
v'era una piazza ch'è quella che noi chiamiamo platea o partere, e
noi chiamiamo platea o partere, e che i greci denominavano orchestra, che vuol
, e che i greci denominavano orchestra, che vuol dire saltare, perché quello era
2. con metonimia: gli spettatori che prendono posto in questo settore della sala
e la sciocca platea, / a ciò che di lor vede, ella s'attiene.
prestare in nulla, conoscendo benissimo quel che siano finora ed i nostri attori e
, 8-374: vi prego di credere che la nostra voce è ancora divinamente bella
. thovez, 1-181: non nego che l'evoluzione abbia assunto una brutalità che
che l'evoluzione abbia assunto una brutalità che ha l'inverosimiglianza delle cinematografie accelerate per
seminuda cantava la canzone della primavera nuova che portava le viole; la si sentiva attraverso
sentivano gli applausi fragorosi e il grido che a un certo punto saliva dalla platea
ma come uffizio di cittadino, sperando che altri cento di me più valenti,
. martini, 1-iv-310: egli, che è l'avidità personificata, ma che
che è l'avidità personificata, ma che ha innanzi a sé la platea, quasi
lo dà ad uno dei servi con gesto che pare significhi: toglietemi dall'occhio questi
, a muro o a palafitta, che ha la funzione di ripartire i carichi
dare saldo fondamento e bastevole agli arbori che hanno gran corpo. 4. geol
*: quella secca di pietra viva che ha superficie spianata e di grande estensione,
della muraglia, con le sole fabbriche che ad esso per tutto il suo dintorno
città e lo spazio ch'egli comprende e che nell'ordinarie e misurate città chiameriasi prato
signori del paese sopra le cose belle che avea veduto nella patria loro, domandai
chiesa del rosario. -atrio che, nel teatro classico, separa il
li franchi, con ordinanza così aggiustata che non se ne sfilava pur uno, perché
, sf. stor. documento pubblico, che porta l'elenco dei nomi dei contadini
sono abbattuto pur in qualche taverna antica che l'elenco fatto pubblicare dal marchese
platèaco, agg. letter. ant. che si riferisce alla città greca di
. plateale, agg. che riguarda o che avviene in piazza,
plateale, agg. che riguarda o che avviene in piazza, pubblico (e
di attore e di tribuno nella conoscenza che ha, perfetta, dei costumi italiani
in arcadia del duca di sudermann merita che le si badi, per notare come il
: ma veggano i borsaioli plateali, che più abbaiano al plagio contro i forti
'triviale'... so anch'io che va di bocca in bocca, e segnatamente
. brente, 61: venduto poi che lo ebbero, melzi prostrato che fu
poi che lo ebbero, melzi prostrato che fu e subito deriso dai pingui gracchi e
sanctis, ii-296: né reca maraviglia che quelli i quali per manco di cultura
di scherma, a queste finezze e ipocrisie che si chiamano abilità, corrano all'altro
accordo coi parigini è a considerarsi più che tutto il credito plateale che ne verrà
considerarsi più che tutto il credito plateale che ne verrà all'impresa, in un
ma poco meno. si vedeva chiaro che la impazienza dell'uditorio stava per prorompere
xii-3-146: poi non s'ha a dire che il 'vocabolario'della crusca è tutto sordido
crusca è tutto sordido di plateali idiotismi e che il vocabolario della nazione è ancora nel
: ha creduto [d'annunzio] che... le grandi e ricche parole
, è vocabolo troppo cattedratico o plateale, che è lo stesso.., adoro
gli insoliti ritmi glinkiani con una efficacia che ha destato l'amniirazione generale. gobetti
-sport. fallo plateale: quello che appare particolarmente clamoroso per l'evidenza (
stanchezza) con cui è compiuto più che per la gravità.. econ.
i prezzi plateali non rappresentano il sacrifizio che fa ciascun compratore particolare, giacché i
prezzi sono gli stessi sì pel povero che pel ricco. -moneta plateale:
. voi vi lagnate delle monete plateali che inondano la provincia, e avete ragione
: 'plateale':... aggiunto che dàssi al valore che le monete hanno in
... aggiunto che dàssi al valore che le monete hanno in piazza, cioè
del gregge rivomitate dalle'bocche dei furbi che squattrinano sulla credulità dell'ignoranza.
o di un argine e dei pennelli che li proteggono, per meglio difenderli dalla
letto del fiume... più lontano che si può dalle dette punte..
. plateare2, agg. disus. che si svolge nelle vie e nelle piazze
sistema regolamentario richiede proibizioni... che cadono tutte in danno di quelle classi
in danno di quelle classi povere che si occupano del piccolo mercimonio plateare.
dell'orchestra, a quelli spuntoni di ferro che vi eran conficcati sopra per impedire che
che vi eran conficcati sopra per impedire che in occasion di tumulto i plateali non
dazi e gabelle e mille altre gravezze che si distinguevano col nome di multe,
plateatico. galanti, 1-i-305: ciò che in generale componeva allora il patrimonio reale
da una costituzione di guglielmo ii, che ci parla di dogane di terra e di
platèa1). plateése, agg. che si riferisce alla città greca di platea
riferisce alla città greca di platea; che proviene da platea. -anche sostant.
. piadena. platènse1, agg. che è proprio, che si riferisce alla
platènse1, agg. che è proprio, che si riferisce alla città greca di platea
riferisce alla città greca di platea; che proviene da platea. -anche sostant
. platènse2, agg. geogr. che si riferisce alla regione sudamericana che corrisponde
. che si riferisce alla regione sudamericana che corrisponde al bacino del rio de la
sm. (femm. -a). che si riferisce alla città greca di platea
(plur. m. -chi). che è proprio dello stile architettonico spagnolo sorto
e da un linguaggio complesso e ricercato che mette insieme elementi rinascimentali italiani, tardo-gotici
furente, ma, con una singolarità che sembra decisiva, irretito nella maglia d'
. plateresco, deriv. daplatero 'orafo', che è da piata (v. piata1
platia§mo, sm. difetto di pronunzia, che consiste nel parlare aprendo eccessivamente la
7txat£t࣠o> 'parlo a bocca larga', che è da 7: xatu <; targo
. plur. -ci). medie. che presenta platibasia. platicàpno,
. platicèfalo, agg. medie. che presenta platicefalia. platicèrco, sm.
, così denominate dalla loro fronda, che è compressa e divisa in forma di coma
famiglia delle felci..., che contiene specie esotiche, di cui una,
platiceróte), agg. ant. che ha coma larghe e piatte. -anche sm
.: tipo di cervo o daino che presenta questa caratteristica. landino
coma in molti modi, ma quelle che veramente si possono chiamare coma sono quelle
'platìcero': specie di cervo o daino che ha coma assai compresse e larghe.
più pianeti si congiungono insieme, il che non può farsi per più di dodici
geconidi, diffusi nell'area mediterranea, che presentano cuscinetti adesivi sulla parte inferiore delle
una divisione di rettili del genere 'gecko'che presentano i diti allargati ed appianati.
platifìllo, agg. bot. che ha foglie ampie e larghe.
ruzzini, li-2-589: prezzi delle robe che vagliano nel messico... platìglia
famiglia delle leguminose..., che contiene eleganti arbusti d'australia, con
tipogr. piano del torchio a mano che preme sul foglio di carta disteso sopra
): macchina tipografica a pressione piana che lavora per combaciamento di un piano portafoglio
e sopporta la pressione del piano portafoglio che si sposta con movimento a cerniera o
telaio e della macchina per maglieria, che lavora in accordo con gli aghi.
sul fondo della macchina detta olandese, che lavorano in accordo col cilindro. 4
4-117]: non più si dubita che la platina sia malleabile. opuscoli scelti
. 2. per estens. che ha il colore proprio del platino;
una capigliatura femminile). -anche: che ha i capelli di tale colore (
bizantino? savinio, 22-88: dubitammo che il palcoscenico, la poltrona sulla quale
le terga, le donne platinate e odorose che ci circondavano, fossero un gioco brillante
gabriela lasciando scorrere lo sguardo sulle teste che aveva dinanzi a sé, sulle teste
platinato2, agg. letter. ant. che ha la forma di un piatto,
platinatura, sf. industr. operazione che consiste nel rivestire di uno strato di
platìneo, agg. letter. ant. che ha la forma di un piatto o
quel cibo cum una platinéta, a ciò che cosa alcuna altronde non cadesse.
). platinìfero, agg. che contiene platino o è ricco di platino
può farsi un'idea di una temperatura che superi di più che 198000 gradi il
di una temperatura che superi di più che 198000 gradi il punto di fusione del
staffa. deledda, v-856: mi annunziò che mi avrebbe dato uno dei suoi anelli
« spero », gli dissi, « che almeno mi darai quello di platino,
fotografica trattata con sale di platino, che presenta particolari vantaggi di fedeltà e contrasto
-spugna di platino: massa spugnosa squamosa che si ottiene calcinando un acido o un sale
di platino] i gas più energicamente che non tutti i corpi porosi, e anche
: solo due sgombri di platino verdastro che il pescatore più vecchio... sgozzò
, melenso (un'opera, ciò che suggerisce). savinio, 12-233:
più generi: c'è una dolcezza che colma l'animo come una benedizione e c'
qualità, saccarinosa, al platino, che stomaca, offusca la vista, dà le
lega a base di altri metalli, che a quella può essere sostituita.
d. e. i. (che l'attesta nel 1942).
. m. -ci). fotogr. che riguarda la platinotipia. -per estens.
sf. medie. carattere delle unghie che si presentano eccessivamente larghe e piatte.
sf. etnol. carattere della faccia che si presenta appiattita con proiezione in avanti
m. -ci). etnol. che presenta platiopia. platipellia, sf.
, sf. anat. carattere del bacino che si presenta eccessivamente largo. =
. m. -ci). anat. che presenta platipellia. plàtipo, sm
due specie italiane, il platypus cylindrus che si sviluppa
castagni, e il platypus oxyurus, che si sviluppa sull'abete. = voce
e delle scimie platirine o catarine, che non potrò ottenere di vedere in un
, sf. anat. aspetto del naso che si presenta largo e depresso.
platirrino, agg. anat. che ha un naso largo e depresso;
medie. malformazione congenita delle vertebre, che si presentano appiattite e concave o divise
anat. particolare conformazione dell'ulna, che presenta un notevole appiattimento trasversale dell'estremità
v.]: 'platometrìa': lo stesso che planimetria... arte che insegna
stesso che planimetria... arte che insegna misurar la lunghezza e larghezza delle
idea, concetto, modo di pensare che riprende, assai volgarizzandola, la dottrina
platoncino, sm. scherz. persona che affetta opinioni o atteggiamenti di tipo platonico
qualche bel visino, / ah! che dite? / come andrà? / tutto
umanità circa le pratiche della giustizia, che neppure negli umanissimi tempi della grecia l'
dal razionalismo... un libro che contraddice gli aristotili e i platoni che in
libro che contraddice gli aristotili e i platoni che in ogni via s'incontrano non sarà
ogni via s'incontrano non sarà, prima che letto, condannato? soffici, v-2-56
soffici, v-2-56: si sarebbe detto che per i nuovissimi platoni l'enigma tormentoso
essere, il problema capitale, quello che nessuna filosofia non ha mai saputo risolvere
di mio padre, vorrei tacere ciò che io ne senta: ancorché se debbo
. di platoneggiare), agg. che si ispira ai concetti della filosofia platonica
, per indicare un atteggiamento di pensiero che si ispira a un generico idealismo o
. speroni, 1-2-244: è possibile che a filone, che platoneggia in scrivendo
1-2-244: è possibile che a filone, che platoneggia in scrivendo, esca di bocca
e nel poema 'sul bello armonico', che poi vecchio raffazzonò (1811) sotto nome
villani, 3-54: io non nego però che molti non abbiano castissimamente poetato d'amore
e tra i primi francesco petrarca, che molto... platoneggiò. 2
settembrini, 2-73: -non vi dimenticate che questa nuova conoscenza di diletto l'avete
con le platonerie e astrologie e bisognò che tirasse il naso adietro. bergantini [
) - platoniano, agg. che si riferisce al pensiero e alle opere
pensiero e alle opere di platone, che ne è tipico (anche come elemento
io non intendo per questo... che la ritondità periodica platoniana e tuliana per
avversari sono d'accordo con platone, che primo bandì i poeti dalla repubblica. ma
mostrò [porfirio] essere falso quello che virgilio platonicamente pare che dicesse. fausto
essere falso quello che virgilio platonicamente pare che dicesse. fausto da longiano, 42
longiano, 42: alcuni hanno forse creduto che l'oppenione d'aristotele non sia questa
platonicamente e cristianamente tratta del vero amore che è il ragionevole e divino. erizzo,
[petrarca] inalza la materia amorosa che egli tratta, e quella illustra con alti
io possa, platonicamente argomentando, dirvi che l'amato è gran parte dell'amante
. praga, 4-39: era evidente che il curato amava i suoi fiori platonicamente
o anche concetto, idea, che si richiamano in modo approssimativo o erroneo
sm. corrente o scuola di pensiero che si ispira alla filosofia platonica; platonismo
l'opinione del finir del mondo, che i millenari aveano tratta dal grand'anno
10-i-i: volli ritrarre il più nettamente che io seppi le effigie del platonicismo italiano
quel volto una certa espressione di sensualità che avrebbe messo, in un baleno, fuor
platone e della sua dottrina filosofica; che si riferisce al suo pensiero e alle sue
ancora significare quella oppinione antica e platonica che le stelle e pianeti sien fatti di
11-ii-535: se voglio impugnar questa definizione che pare uscita da le scuole peripatetiche,
valuto di questo concetto platonico, mostrando che l'anime che si trovano in carità
concetto platonico, mostrando che l'anime che si trovano in carità nell'altra vita
platonica filosofia. malpighi, 1-171: so che in un principale studio d'italia tempo
mi son valuto della circumpulsione platonica piuttosto che del vacuo di epicuro. sacchi, 21-21
de'grandi concittadini di bruto) confessa che noi non abbiamo se non se l'
è... una scienza primaria, che si collega con tutte le altre e
'ile'(selva) è parola platonica che significa la materia prima: dici bene
significa la materia prima: dici bene che andrebbe levata. faldella, i-5-231:
poetica si riconosce all'appellativo 'satyrus', che la scienza diede alla belva [l'
lo più al plur.: gli scritti che raccolgono le riflessioni di platone.
l'acqua del mare all'onorato e più che platonico simposio di v. s.
far colazione platonica in uno dei boschetti che si offrivano ombrati e solitari sul finir
portici e loggiati neoclassici. 2. che è seguace della dottrina filosofica di platone
seguace della dottrina filosofica di platone; che si ispira al pensiero di platone (un
secondo la dolcissima eloquenzia di platone, che lo iddio suo comandato gli avea; lo
gli avea; lo quale, secondo che vuole il platonico apuleio, s'intende per
: questi filosofi platonici ogni uomo, che abbia pure uno poco letto, sa
abbia pure uno poco letto, sa che sono chiamati platonici per lo vocabolo derivato
può stimare più nobile di saturno, che che se ne dica plotino o
stimare più nobile di saturno, che che se ne dica plotino o altro
: io internamente non son più democritico che platonico o peripatetico o stoico o di
settembrini, 2-73: non vi dimenticate che questa nuova conoscenza di diletto l'avete
, ii-176: ci sono alcuni uomini, che dirò 'platonici'per fare onore al più
famoso, così entusiasmati dei mondi ideali che ritengono ch'essi abbiano generato il mondo
volgar., 1-4-171: ecco uno platonico che in meglio si discorda da platone.
savonarola, 5-i-173: dicevono li platonici che el cielo era animato e ciascuna delle
anima. castiglione, 671: sappiamo che il costume dei platonici era sempre il
non vi farà. 3. che si limita all'ambito dei puri sentimenti;
fr. andreini, 40: mentre che voi anderete trovando la verità di queste
verità di queste vostre platoniche openioni, che io parimente anderò pensando se debbo amarvi
bonini, 1-i-11: niuno si trova che o d'affetto platonico o di sangue
alla quale (se non fu più che femmina) tanto ardore, sebbene platonico,
muove dinanzi nel paragone delle formiche, che un bel giorno d'estate vanno,
, i-231: lodati, o padri, che per le madonne / amate nel platonico
, 5-118: lui [tommaso moro] che, facendosi costrurre il sepolcro, dove
, n. 2. 4. che è legato da un rapporto amoroso che
. che è legato da un rapporto amoroso che esclude ogni contatto carnale (o teorizza
platonici, i di cui consigli supponeva che potrebbero rendere più giusta e ragionevole la
foscolo, ix-1-693: pare a me che dante riunisse in sé la mania d'un
giudicandogli i megliori e più ingeniosi, oltre che la bellezza ancora gli alletta. nievo
soggetto a varie distrazioni. vuol dire che non l'amava meno, ma in modo
la seconda lontananza con molto miglior animo che la prima. carducci, ii-9-21:
. -casto e ascetico. -anche: che scrive di argomenti puri ed elevati.
. carducci, iii-25-378: il medici, che nelle ballate è qualche volta più e
ballate è qualche volta più e peggio che indecente, nelle canzoni e nei sonetti
-con litote. non platonico: che ama carnalmente. foscolo, xvt-228:
volto platonico. 7. che è privo o che prescinde da qualsiasi
7. che è privo o che prescinde da qualsiasi osservazione o analisi della
mazza, iii-72: innumerabil turba, / che nuda di vigor, vota di genio
da far loro di berretta, e che disgraziatamente hanno alla scienza l'amore troppo
quand'anche non si avesse a comandare che a quattro gatti. né provo alcuna vergogna
le sue parole] dal suo patriottismo, che non si è limitato a platoniche aspirazioni
9-141: e chiaro e addirittura sottinteso che da questa schiavitù del gioco vorrei francarmi;
gioco vorrei francarmi; ma altrettanto chiaro che il mio desiderio è e non può essere
mio desiderio è e non può essere che platonico. -soltanto intenzionale, puramente dimostrativo
soddisfa [il mercato] quelle domande che non rimangono nella sfera platonica dei desideri,
soluzione dei nuovi problemi in altri modi che non siano la violenza, non si
la violenza, non si potrebbe dire che il sangue tuo e dei tuoi compagni.
più le differenze di classe e di cultura che, nella mia immaginazione platonica, io
è... un provvedimento pratico che può condurre a realizzare quella aspirazione che
che può condurre a realizzare quella aspirazione che abbiamo visto restare platonica nei più,
di avere solo trenta posti a disposizione, che coprono poi il sessanta per cento dei
, 14-17: l'innamorato d'alembert, che da otto anni viveva senza avvedersene accanto
7-502: v'era il contorno di quelli che non partecipavano al gioco, composto in
appassionati platonici. un genere di pubblico che a parigi non manca mai.
/ freschi votando gl'innovati calici / che la riviera del suo vino imporpora.
sm. scuola o corrente di pensiero che si ispira alla filosofia platonica; orientamento
; orientamento filosofico o visione del mondo che discende dalla dottrina di platone, di
dalla concezione dell'amore come termine spirituale che, superando la sfera del sensibile,
di tutte esse, ma comprova ancora che non possono aver altro valore che quello
ancora che non possono aver altro valore che quello delle ricchezze, perciocché quelle medesime
quello delle ricchezze, perciocché quelle medesime che ne professano il disprezzo non possono a
di non tirarle a sé al tempo che regnano, come fecero il platonismo, le
non può differire... da quella che platone fece del socratismo, aristotele del
bertola, 1-66: un altro potrebbe rispondere che que'parecchi non guardarono poi mai quel
fra il platonismo poiché lor fu detto che il libro è vecchio assai. de sanctis
né pure il petrarca, conobbero altro che di nome le opere metafisiche di platone:
: giunto a michelangiolo, thode dimostra che il suo platonismo di tendenza plastica (
tendenza plastica (curioso! quel platonismo che aveva tante stigmate di misticismo da sconfinare
suoi discorsi vacuità e buio, senza che i più degli uditori se ne accorgessero.
3-xiv: non sincero il caldeo, che nel suo apostolato contro la 'decadenza latina'
cerimoniare colle turpitudini, sacrilegamente. -concezione che fissa, per un fenomeno culturale,
petrarca. 3. atteggiamento amoroso che separa nettamente l'esperienza del sentimento dalla
... assai sono i presenti tragici che non hanno da rintracciare né da esprimere
da rintracciare né da esprimere altro carattere che quello di amante,...
un luogo de'suoi versi dimostra evidentissimamente che il suo amore era come quello di
. di platonizzare), agg. che si ispira alla filosofia platonica o neoplatonica.
prima di questo tempo, fino a tanto che durò qualche parte dell'antica coltura e
b. croce, ii-2-65: i filosofi che sorsero posteriormente, servendosi dei miti per
.. nulla di peggio, allora, che assalirla di fronte:...
antichi [tramater]: il depositario, che risiede al fisco, s'intenda esser
plaudite), agg. letter. che batte le mani, che applaude. -anche
letter. che batte le mani, che applaude. -anche: che acclama o
mani, che applaude. -anche: che acclama o che festeggia con gesti e con
applaude. -anche: che acclama o che festeggia con gesti e con voci.
ridente natura, fu il più bello che in vita mia avessi corso. leoni
la frase. -per estens. che esprime gioia, allegria o anche meraviglia
. 2. per estens. che loda calorosamente, che manifesta piena ed
. per estens. che loda calorosamente, che manifesta piena ed entusiastica approvazione.
/ o taciti o plaudenti eran coloro / che 'l desir di seguirla avea condurti.
alfieri e lo stesso parini non sarebbero che seguaci plaudenti della 'enciclopedia'. carducci,
/ consegna quel ridevole sonetto, / che plàudere fé i satiri, ma fece /
faci e di cristalli, / allor che augusta in peregrine fogge / tessea leggiadri ed
facciam ch'ei non capisca / quello che noi cantìam. ferd. martini, 5-229