fra taltre che io ammazzavo, avevano il ventriglio pieno
, 4-2-116: le minutissime stille della rugiada che si vede talvolta sopra le foglie o
o attaccata a quei fili di ragni che si traversano tra le stoppie e pruni,
insetti neurotteri della famiglia dei planipenni e che forma coi nemuri la tribù dei perlidi
, perla, a cagion degli occhi che paion perle. = voce dotta
origine bolognese. perlàceo, agg. che è proprio, che si riferisce alla
perlàceo, agg. che è proprio, che si riferisce alla perla o alla madreperla
o alla madreperla. -per simil.: che ha un colore sfumato e cangiante,
nell'alba perlacea di quella fredda giornata invernale che a napoli era, invece, una
il primo / temporale d'autunno / che spara sul perlaceo lago / le ultime rondini
i-208: la luna così perlacea e oscillante che pare appuntata nel cielo con uno spillo
.. soffusa di quel perlaceo pallore che annunziava la sensibilità dell'animo. govoni
teneva le palpebre chiuse, ma così trasparenti che rivelavano il tondo e il colore perlaceo
e tondeggianti, facili a staccarsi, che appaiono sulle foglie di alcune piante (
perlaceo: ciascuna delle piccole protuberanze spinose che si riscontrano sul corpo e soprattutto sulla
. tisi perlacea: tubercolosi delle sierose che si verifica in certi animali, in partic
e appena visibili a occhio nudo, che continuano senza interruzione a salire dal fondo
un azzurro, dirò in lontananza, che piuttosto che vedervisi vi si sospetta o
, dirò in lontananza, che piuttosto che vedervisi vi si sospetta o vi s'
vermiglio d'aurora, onde risulta quel che gli spagnuoli, credo per quest'
anche alla madreperla e ad alcuni corpi minerali che producono un simil giuoco di luce.
. -per simil. riflesso cangiante che si osserva su una superficie lucida.
, 4-114: ricamatrice e perlaia / che mano la mano sveglia. / corre sul
l. bellini, 5-1-177: bisognerà che gl'istrumenti sospenditeli abbiano tutte le forze
abbiano tutte le forze di tempo in tempo che son necessarie... per tener
posizioni possibili,... secondo che dal voler nostro gli è precisamente comandato
b. davanzati, i-299: il che riseppe poi tanto per l'appunto che
che riseppe poi tanto per l'appunto che gli scrittori di que'tempi contano che [
appunto che gli scrittori di que'tempi contano che [il veleno] gli fu dato
e per l'appunto in quella città che fu chiamata l'atene delle romagne.
era la moltitudine inestimabile,... che infermavano, niuno altro subsidio rimase che
che infermavano, niuno altro subsidio rimase che o la carità degli amici..
scherno un prendere la vergogna, che noi facciamo altrui, a diletto, senza
dal d. e. i. (che l'attesta nel xvi secolo).
fermiamoci al perlaro, a questa pianta che qualche crociato trasportò di soria; fermiamoci
citolini, 209: poi il perlaro, che fa frutti come ciliegie. mattioli [
ritrovano i loti in italia, non penso che fallarebbe chi dicesse che fusse il vero
, non penso che fallarebbe chi dicesse che fusse il vero loto, e massimamente quello
cui intesero dioscoride e plinio, quello che in su 'l trentino si chiama bagolaro
perla 'bacca'(v. bagolaro), che è a sua volta dal lat.
perle. 2. per simil. che ha il colore, i riflessi, la
, 4-ii-51: un grappolo di nidi che io feci cadere con una canna dalla
] a passare lo smalto. -di che colore? -naturale. -un pochino,
, me lo lasci mettere: vedrà che le sta bene. 3.
lievemente periata di sudore. 4. che si ode distintamente, che ha un timbro
4. che si ode distintamente, che ha un timbro chiaro, senza asprezze
alla fine, chi te l'ha detto che non è permesso comporre? e vedi
incantesimo d'un miracolo della grazia vittrice che si rinnova a ogni capoverso, a ogni
destra a sinistra sotto al filo verticale che ne risulta, così da formare un
periati: piccoli granuli di colore grigioperla che compaiono, con varie forme e dimensioni
sulla superficie dei sarcoceli cistici, e che si vedono trasparire attraverso l'invoglio fibroso
maglia periata: tipo di maglia operata che si presenta con una serie di bottoncini o
]: 'orzo periato': quello che fu spogliato de'suoi involucri e ridotto
una serie di minuscole perline o semisfere che orna l'orlo di un oggetto.
, frutti, baccellature e perlature, che al primo istante essi ripugnano al
perìeremerrante, agg. letter. che vaga per i deserti, per i
: piglisi la lingua con quelle animelle che ha d'intorno e privisi del canaluccio,
più acque e facciasi perlessare; e perlessata che sarà, cavisi e spoglisi di quella
, cavisi e spoglisi di quella pelle che ha d'intorno. = dal lat
ed elixàre (v. lessare), che ha continuatori nell'abr. (perlessà
: 'perfidi': tribù d'insetti neurotteri, che comprende poche specie di mezzana grossezza,
perlìfero, agg. zool. che produce, che racchiude perle; che
, agg. zool. che produce, che racchiude perle; che seceme sostanza madreperlacea
che produce, che racchiude perle; che seceme sostanza madreperlacea (un mollusco,
con grande abbondanza di perlifere vescichette, che mi diedero ansa di cercare in gran
socchiusa / è da me più lontana / che la perlìfera conca / in fondo all'
dalla loro presenza o dalle attività umane che si sviluppano intorno a esse (un
, tra banchi malfidi, non conosciuti che dai pescatori indigeni. -vivaio perlifero
false. 2. figur. che racchiude una chiostra di denti simili a
d'annunzio, iv-1-206: sorride dalla bocca che si schiude come un fiore perlifero.
queste perle, nel grande oceano perlifero che è la divina comedia, diremo la campana
. -ci). letter. ant. che produce perle; perlifero.
, ii-104: ogn 'india perlifica assicura / che mai ne partorì di tal fazione [
su tirando per tutta la costa, / che ha negopatan assai vicino / e'1
manar poco fondo e piccolino, / che non molto dall'isola si scosta, /
sa che la luce isola l'uomo, che dove la luce è più grande l'
latini, rettor., 12-2: intendo che eloquenzia congiunta
: la terra è il più vile alimento che neuno degli altri; e nel ventre
ninfemo per la sua viltade, secondo che è in quello luogo che dalla gloria
viltade, secondo che è in quello luogo che dalla gloria del paradiso è più di
gloria del paradiso è più di lunge che niuno altro. panfilo volgar.,
per molto tempo, a ^ ò che tu vencedor plui tosto posse usar lo
/ quivi vid'io socrate e platone / che 'nnanzi a li altri più presso li
andasse o tornasse da un suo luogo che alquanto più suso era, tenesse mente
morire. firenzuola, 413: di che natura ella fusse, voi l'intenderete
un dito né più qua né più là che voi medesima vi voliate. tasso,
aminta, 1913: quivi, prima che urtasse in altro luogo, / a cader
/ tosto gli rispondea: sire, in che loco? / più qua...
gli uomini impiegano un'ora a dir quello che esigerebbe cinque minuti; quando non possono
dante, inf., 14-25: quella che giva 'ntomo era più molta, /
più molta, / e quella men che giacea al tormento. catzelu [guevara
, u-11: molto più sono quelle cose che un uomo fa, delle quali si
fa, delle quali si può pentire, che non son quelle di che potrebbe avantarsi
può pentire, che non son quelle di che potrebbe avantarsi. foscolo, xiii-2-87:
lei far piùe / per allegrezza nova che s'accrebbe, / quando parlai, a
està selva selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura! /
rinova la paura! / tant'è amara che poco è più morte. idem,
ed esser mi parea troppo più lieve / che per lo pian non mi parea davanti
119-1: una donna più bella assai che 'l sole / e più lucente, e
.. allora... erano non che alla loro età ma a troppo più
piccolomini, 10-334: e manifesto ancora che la lingua latina sia più copiosa di
latina sia più copiosa di parole sinonime che non è la nostra;...
. maffei, £3: ne'ragionamenti che nelle ore della sera accade d'avere
d'avere insieme, cominciai ad avvedermi che troppo più felice ch'io non avrei
sicilie », sono assai più importanti che non si crede. -più presto
marco foscarini, lxxx-4-696: i negozi che vi si potrebbono accumulare sono di natura
di natura più presto da recar fastidio che non vantaggio all'imperadore, o risguardino
oppure l'italia. -indica iperbolicamente che in una serie omogenea di elementi ciascuno
., 24-14: la mia sorella, che tra bella e buona / non so
38 (669): credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro e
, 74-5: ahimè lasso dolente, che faraggio, / madonna, poi la mia
d'uniforme grossezza si dimostrerà più sottile che fìa veduta in campo più luminoso.
74: né mi par regula quella che dicon molti, che la lingua vulgar tanto
par regula quella che dicon molti, che la lingua vulgar tanto è più bella
gente, o più o meno peccatori che si fosser di lui, dice che
peccatori che si fosser di lui, dice che con loro esser non dee. guicciardini
più parenti e migliore fortuna, non fa che siano cittadini più che siamo noi.
, non fa che siano cittadini più che siamo noi. patrizi, 2-47: lasciatosi
senza niuna pena o rammarico tagliare le più che fila di finissimo oro biondissime trecce,
vi s'era meno incaponito di me e che era più uomo di me all'occorrenza
cento. fra giordano, 3-49: quello che è dato in maggiore guadagno, quello
: io non fo punto di dubbio che i toscani ricerchino più maggior tempo e più
, assol. o di un agg. che denota perfezione, assolutezza, ecc.
quattro pieni anni: uomo assai più pessimo che neuno che anzi se fosse. angiolieri
: uomo assai più pessimo che neuno che anzi se fosse. angiolieri, vi-i-299 (
164: giugurta uomo sopra tutti quegli che la terra sostiene più sceleratissimo. crescenzi
, 6-21: i cedriuoli sono piggiori che i cocomeri, ed in ciascuno è la
tasso, n-ii-240: ditemi dunque: che può esser meglio conosciuto, quel ch'
più sommamente utile nella vita, cioè che nulla cosa facciamo troppo. cavalca,
si mostra questa sua larga remunerazione in ciò che perché li suoi santi per poco servizio
terra fa loro fare singolari onori in ciò che gli fa visitar spesse volte dalli suoi
. manzini, i-2-257: il tordo che vorrete allevare fate sia grande e coperto di
penne, imperoché, se lo toglierete grande che cominci a mutare e mangiare da sé
, l'inadeguatezza di tutte le gradazioni che vi si possono applicare, fino al
al totale superamento di essa (più che bello: bellissimo e oltre ancora; più
bello: bellissimo e oltre ancora; più che abbastanza: del tutto esaurientemente e oltre
: tu, violetta, in forma più che umana / foco mettesti dentro in la
troppo adirato e troppo superbo e più che superbo il quale fiede il non colpevole.
colpevole. ariosto, 41-14: più che certi son gire al profondo. tansillo,
: ogni villa ha il suo patrasso / che col badile in man sputa sentenze /
bellini, 5-2-247: ahi menti grandi che mi ascoltate piucché capaci d'ogni più
mi ascoltate piucché capaci d'ogni più che gran reflessione. chiari, 6-24: altre
non saprei ritrovare tra noi, che quelle de'canadesi benché al giorno d'oggi
carducci, iii-13-278: l'ode più che probabilmente fu scritta nell'estate di quell'
iv-15: ella vestiva un abito più che semplice e modesto, che dava alla sua
abito più che semplice e modesto, che dava alla sua svelta persona una iinea
, purg., 10-136: vero è che più e meno eran contratti / secondo
secondo il meno o più di commercio che le diverse provincie hanno fra loro.
più o meno esiguo o abbondante, che si è scelto e meritato, a seconda
o meno il ribollio dell'acque / che s'ingorgano / accanto a lunghe secche
. l. salviati, 9-32: che nomandosi il petrarca, senza altra aggiunta
in due, son cose più manifeste, che richieggan dimostramento. 7. preceduto
10-39: questa donna è la ricca reina che neuna che si truovi nel mondo,
donna è la ricca reina che neuna che si truovi nel mondo, e quella c'
divenne in grande coitessa colla reina / che avea nome olimpiade / ed era la
la più onesta e la più valorosa che altro signore che oggi corona porti.
onesta e la più valorosa che altro signore che oggi corona porti. buti, 2-502
, 2-502: nel mezzo al più su che possa montare il vapore acqueo. marsilio
inanzi dottore di questa chiesa, acciò che per tale essenpro niuno delli altri rifusassero
più proprio ed il più potente rimedio che si potesse applicare alle travagliose infermità della
, una dottrina lombarda. e dimenticate che siete schiavi, schiavi fra tutti i
era sempre così artificiosa... che egli ricorreva per abitudine alla preparazione anche
del mondo. montale, 1-62: compresi che tutto, intorno, s'inteneriva /
dipendente da un pron. dimostrativo (ciò che, quanto vi è di più.
., 2-10 (1-iv-222): prima che a monaco giugnessero, e il giudice
re vergante, / più crudele uom che forse al mondo sia. p.
.. è... d'avvertire che da erbosi stagni, paludi o altre
landolfi, 2-195: al giovane pareva che fra ogni smorto riflesso degli occhi e
/ de'duo i più belli occhi che mai furo, / mirandol di dolor
turbato e scuro, / mosse vertù che fé 'l mio infermo e bruno!
tuo grido farà come vento, / che le più alte cime più percuote. leonardo
volle di quella poetica natura scorgere altro che la più inferior parte. -concorre a
, anche, di un agg. che implica una connotazione di superi, assol
di questa opera è doppio: uno che fue marco tulio cicero, il più sapientissimo
li più pessimi li più iniqui uomini che si truovino. sanudo, 3-27: in
stare in piedi l'obice più principale che si attraversi alla comune concordia. buzzati,
: ella non ha madre, dicoti che la debbano amaestrare le donne le più
forma di secondo termine di paragone, che ha per lo più connotazione iperb.
torsi... dove furono morti più che dugento milia di loro. pigafetta,
ottenessi un vescovato / io so ben che vi sarebbe / più e più d'un
io più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa. carducci,
. numerale (o vocabolo analogo) che lo accompagna (e può avere connotazione
vertute mia è consumata / in doppio più che non fu già tormento. porcacchi,
, con l'aggiunta 'd'oro', affine che la somma venga maggiore dieci o dodici
: mi rammento io d'un avaraccio, che andò a finir male male: la
. -con litote. non più che: soltanto. g. f.
. morosini, lii-14-280: non aveva più che 28 anni quando incominciò a regnare,
, è non più. molti credettero che fossero più iddii. idem, 3-272:
dice ch'è uno, acciocché non pensi che sieno più, o ch'egli sia
: nel governo degli ottimati è questo bene che, essendo più, non possono così
, 8-1-478: rù veggono più persone che una. marchetti, 5-113: or se
latini, rettor., 122-17: poi che tullio à detto della causa simpla,
simpla, sì dice della congiunta, dicendo che quella causa è congiunta nella quale àe
crescenzi volgar., 4-10: quelle viti che lasciate sono, in tal maniera si
sono, in tal maniera si cavino che agevolmente coricar si possano e sì
coricar si possano e sì sotterrate che in due ovvero in più parti secondo
distribuisca. romoli, 189: del zuccaro che avanzerà ai piatti ne ungerete i bericocoli
volte il dì o più secondo che il sole sarà potente. bontempi, 1-2-107
vedute / per vista rie credute / che son poi misurate / composte et insegnate
far corona, / più dolci in voce che in vista lucenti. g.
dire così: 3 1 / 5 che parte è di 8? puoi fare in
l'ho più volte (or chi fia che m'il creda?) / ne
tempo per fare chiacchiere ed essendo accaduto che molte volte si sono fatte cose piacevoli
dispetto. casti, i-1-248: cammin, che reso poi familiare, / più e
più volte fu costretta a ripetere tutto ciò che poteva dire intorno a quella lettera.
più, perocché in lui trova tutto ciò che vuole, ogne bene ed ogne perfezione
., 27-63: s'i'credesse che mia risposta fosse / a persona che mai
credesse che mia risposta fosse / a persona che mai tornasse al mondo, / questa
scosse. cavalca, 20-231: pregasse iddio che gli salvasse un suo figliuolo (ché
(1-iv-164): alle sue femine, che più che tre rimase non le ne
): alle sue femine, che più che tre rimase non le ne erano,
rimase non le ne erano, comandò che a alcuna persona mai manifestassero chi fossero
giosafatte, 51: io non sofferrei che tu la menassi a casa del tuo padre
, ch'io non ho più figliuola che lei. sacchetti, 78-66: ugolotto
tasso, iii-153: se trovaste modo che fosser ristampati tutti i quattro libri con
desiderarci cosa più. 11. che è in numero maggiore, più numeroso.
latini, rettor., 12-8: poi che tulio àe divisati li mali che sono
poi che tulio àe divisati li mali che sono per eloquenzia, sì divisa in questa
li beni, e conta più beni che mali perciò che più intende alle lode.
e conta più beni che mali perciò che più intende alle lode. giamboni,
e cresciuta (la fede cristiana] che son più che non sogliono ben mille cotanti
la fede cristiana] che son più che non sogliono ben mille cotanti. dante,
avolto. castelvetro, 8-2-109: conviene che sia una [la favola], la
120: lesse (aristotele] più libri che non ebbe giorni, composene più che
che non ebbe giorni, composene più che non ebbe anni. manzoni, pr
come chi ha più cose da pensare che da dire. giuliani, i-401:
vocativo alla napoletana. ora non dimentico che ho più anni di lei. -con
: se debbono combattere insieme non veggio che le virtudi da'vizi si possan difendere,
, relativo: il più numeroso (quello che si ripete più volte; quello che
che si ripete più volte; quello che si compone di più parti, che
che si compone di più parti, che conta più elementi). guittone,
avaro rendendo tanto o meno de quel che prende e le più fiate è tardo
tanto ne mostrai in poco di tempo che lo mio secreto fue creduto sapere da
fue creduto sapere da le più persone che di me ragionavano. petrarca, v-1-83
. petrarca, v-1-83: non aspettate che la morte scocchi, / come fa la
'nvidia né da sdegno / come sai che si fa per la più gente, /
più volte più lenti a pigliare quello che possono avere che non sono a desiderare
lenti a pigliare quello che possono avere che non sono a desiderare quello a che
che non sono a desiderare quello a che non possono giungere. foscolo, vi-273:
usano le più de'tempi nostri, che in luogo di menarle [le fanciulle]
lamento aggio fatto plùi, / dico che sol non fui / omo che di vanitate
/ dico che sol non fui / omo che di vanitate s'adiri. giamboni,
è una sollicitudine d'avere più onore che non si conviene. chiaro davanzati,
non gonne contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona
non cintura / che fosse a veder più che la persona. petrarca, iv-2-110:
milanesi, iii-442: non restaremo però che non faciamo ancora ogni prova possibile de
campeggiare le terre forse con più virtù che non feciono e franzesi. d.
loro ottomani sono di questa natura, che chi gli dona più tesoro o, come
amico. tasso, 2-42: mira che l'una tace e l'altro geme,
con quelle la più e meno velocità che doveva da'cantori osservarsi nelle cantilene,
lei mi tratta da più di quel che sono. il predicatore in casa! non
predicatore in casa! non l'hanno che i prìncipi. giuliani, i-29: caro
fare in foglio bianco con rigo nero, che è di minor spesa: o
o in foglio nero con rigo inargentato, che è di più spesa? bonsanti,
con più onestade e con più cortesia che fare si puote. g. villani,
per la gentilità de'suoi governatori, che nulla altra d'italia. firenzuola,
e tenere preparate quel più numero di galee che si possono. genovesi, 4-162:
più offerente. alfieri, 1-445: che posso io dirti, o re? qual
più altezza di montamiata. 13. che si protrae alquanto a lungo (un periodo
stato / e sarà sempre, fin che miglior fato / l'arà col suo
14. sm. invar. ciò che supera una determinata quantità o limite;
più e 'l men de la virtute / che si distende per tutte lor parti.
riso mi fa più di bene / che ss'io passasse oltre la cors di
per non lasciarti senza / una conclusion che a te fia grata / forse d'udir
1-iv-947): egli m'ha comandato che io prenda questa vostra figliuola e ch'
, iv-136: ben vediamo per pruova che egli [dio] ci dà più che
che egli [dio] ci dà più che noi non sappiamo addimandare e quello che
che noi non sappiamo addimandare e quello che non è addimandato per noi. venuti
per noi. venuti, lxxxviii-ii-728: colui che nacque tra l'asino e 'l bu
e 'l bu / tòi per essemplo, che 'l mondo avilì, / e pover
parendogli avere meritato assai, vuole più che non se gli conviene. caro,
e autorità: con questo di più, che la regina dovesse governar la persona del
anno meno del re e quel di più che è dai 26 di giugno sino ai
mentre rende a dio più di gloria che non gli dà tutto il paradiso. metastasio
forestieri alla moda, non vi narrava che un po'più del vero. manzoni
ad ognuno di comprar pane per più che il bisogno di due giorni. rosmini
xxi-79: e... l'intelligenza che pesa e misura i diversi gradi del
misura i diversi gradi del bene e che in conseguenza di ciò ordina a se
. tommaseo, 15-279: a me pareva che il meno avess'a essere più facile
feriti e di assistenti maschi e femmine che passa un'acqua la quale ha più
acqua la quale ha più della laguna che del fiume. bocchelli, 1-ii-115:
e farsi buon nome coi lontani; che tutti sperino da lui più di quello che
che tutti sperino da lui più di quello che ne ricevono. montale, 13-63:
dicevano di più. -ciò che maggiormente conta, rileva, importa.
. iv: io non vo'già dire che tutta la nostra lingua s'aduni e
conservi in toscana, ma egli è certissimo che ve n'ha il più ed il
i-233: il più e il meglio che possa fare un animoso combattente in prò'
ideale umano è di ridurre se stesso più che può simile a quello ch'egli afferma
numero de'morti in parigi, quelli che dicono il più, lo fanno ascendere a
f. badoer, lxxx-3-100: ora che tutte l'entrate ordinarie sono impegnate,
sentono lamentare assai li particolari, vedendo che vien posto il più sopra il capitale.
, l'assai / doni al villano che non ha che il sole; / tu
/ doni al villano che non ha che il sole; / tu solo il chicco
/ alla sua prole. -ciò che è superfluo, di troppo. -anche:
, di troppo. -anche: ciò che non è strettamente richiesto, facoltativo.
.. alcuno esser virtù / quella che, il meno e 'l più / da
due volte e tre contro l'uscio, che ogni parola sarebbe stata un di più
. vittorini, 5-152: accade spesso che grandi libri siano così: pieni dentro d'
: pieni dentro d'una virtù straordinaria che li rende simili a beni della natura,
. da uno qualunque. -ciò che non trova posto in un luogo, che
che non trova posto in un luogo, che non vi può essere contenuto.
poterne versare il di più nel primo essere che ci avviene d'incontrare.
così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare
cavalli, lii-3-112: vivono tanto profusamente che ogni giorno vendono delli loro capitali, e
alcuni di loro hanno tanto seguito questa strada che non resta loro più da vendere.
: guardate roba! come se fra quelli che hanno i medesimi impieghi et esercitan le
concordato con il genere del sost. che indica il gruppo di cui si considera
sue cose messe in abandono: di che le più delle case erano divenute comuni
diletta aver vini di diversi colori e sapori che non malagevolmente può farsi. tolomei,
farsi. tolomei, 2-174: non già che i ricchi non si possano salvare,
così virtuose si trovassero. maso rispose che le più si trovavano in berlinzone. a
suoi discorsi vacuità e buio, senza che i più degli uditori se ne accorgessero
. alfieri, 1-542: ai più, che son gli stolti, / di lor
tutta quella gran parte dell'uomo, che è la sola a cui guardino i più
più. montale, 1-128: penso che per i più non sia salvezza, /
loro è meglio ed ottimo, è conseguente che il governo d'un solo, fra
la bella scuola dei guelfi grandi, che poi divennero, i più, bianchi
. rosmini, ix-400: l'uno che la mente contempla ne'più, quando
bellezza, è sempre un'essenza semplicissima che appartiene alle essenze specifiche astratte, la
e i più sono tutte quelle perfezioni che si contenevano virtualmente nell'essenza semplicissima astratta
contenevano virtualmente nell'essenza semplicissima astratta e che si vedono eseguite e spiegate nell'ente
si vedono eseguite e spiegate nell'ente che eseguisce quella essenza. mamiani, 10-ii-439:
/ insite in quell'arcaica parola / che, creati i suoi mondi, ora vi
penetrarsi / d'angeliche entità spirituali / che includono ciascuna tutto il cielo.
voce... come e per che via ella essere possa più vaga o nel
il primo verbo nella grammatica del lascari che è di tutti i numeri e di tutte
condizioni si truovan compiutamente in quegli addiettivi che al capo generalissimo della qualità si riducono.
segno del più). -il segno che indica che un numero relativo è positivo
più). -il segno che indica che un numero relativo è positivo.
29): rapporta al tuo re che al più domani ci partiremo della sua terra
già non ci starò al più al più che due sole notti. nievo, 432
, ii-10-155: sai, cara amica, che scrivo un poema? un poema,
con tutti in foglio e alla più presto che si potrà. cesari, 1-2-9:
cesari, 1-2-9: le scorte, intanto che ne menavano paolo, dato volta,
: di dove, con l'ordine che sila e timoteo al più presto dovessero colà
temporale estremo entro il quale si presume che qualcosa avvenga, fino al quale si
avvenga, fino al quale si pensa che qualcosa duri (cfr. anche lunga,
., 37 (653): seppero che l'uno e l'altra erano andati
sanguinacci, xxxix-i-298: li nostri marinar che sanno l'arte / van nella pulglia
anni tra tutte quelle donne del casamento che figliavano a più non posso e nicola
a più non posso e nicola petix che a più non posso odiava questa sporca
sul modo come burlarsi di tre bambine che ridevano a più non posso. pasolini
-che niente o nulla più; che più non si può o potrebbe-,
più non si può o potrebbe-, che non si può dir più: in grado
fatto servidore / sì di bon core che più non porta. giacomo soranzo,
... è tanto savia e cattolica che più non potrebbe essere. g.
: religiosissima non manco del marito, che non si può dir più. panigarola,
: volete voi vedere, ascoltatori, che questa opinione di ecolampadio e di zuinglio
.. sia tanto vana e tanto infame che nulla più? d. carli,
poi la messa solenne con tante incensazioni che più non si può dire. p.
ho tenute sempre in tanta poca stima che niente più. leoni, 225: il
era venuto tanto in odio a tutti che nulla più. -che più?
più. -che più?, che più si può dire?: domanda
dire?: domanda retorica per indicare che non occorre aggiungere altro.
., i-intr. (1-iv-18): che più si può dire,..
dire,... se non che tanta e tal fu la crudeltà del cielo
forse in parte quella degli uomini, che... oltre a centomilia creature
, 3-6 (1-iv-284): ma che più? venuta la nona, catella prese
vi 483: -mi par che costui sia molto avido / di guadagnare
-son del medesimo / parere anc'hio. che più? guarini, 58: che
che più? guarini, 58: che più? così mi stimola il desio /
più? così mi stimola il desio / che, se potessi, allor l'adorerei
l'adorerei. galileo, 3-1-287: ma che più? ditemi, signor simplicio,
, signor simplicio, tra chi credete voi che quest'autore mettesse maggior diversità, tra
lo sole inguarmenti, per ^ ò che sì li scada pu e che men.
^ ò che sì li scada pu e che men. -ciò che è più,
scada pu e che men. -ciò che è più, c'è di più:
machiavelli, 65: di più vi è che, possedendo molto, possono con maggiore
. ed ancora vi è di più, che gli loro scorretti e ambiziosi portamenti accendano
, fare tutte queste cose in modo che non vi apparisse ombra di premeditazione e
meno': di cose poco importanti, che non fanno al caso; come chi
facea basso / quel sangue, sì che cocea pur li piedi. atti del primo
. siri, 113: e la necessità che ha l'italia... d'
.. d'impedire a tutto suo potere che questo vasto corpo di stato composto di
1-iv-226): ancor vi dico più, che quando costui mi lascerà...
corsini, 2-58: vi prometto di me che non mi fa paura la conquista di
; e vi dico di più, che me lo promette il cuore.
. -ed è più: ciò che è peggio. cavalca, 20-418:
fuoco né pentolino, ed è più che non aveva né pane né vino.
opera, et ultimato scrivere è questo che mando alle illustrissime signorie vostre. g
o sei teste, e non più, che così si sarebbe confuso l'ordine predetto
val camonica e pennino / de l'acqua che nel detto laco stagna. g.
ho con orlando a far niente, / che nel malanno ti metta gesùe: /
lii-15-78: si ritrova... che fossero ammazzate 765. 000 persone e più
città. tommaseo, 3-i-153: credete voi che a settanta e più milioni d'uomini
possa parlare a un tratto in maniera che tutti intendano e sentano? nievo,
cogli occhi lucentissimi ad onta dell'età che sembrava di cinquant'anni e più,
, purg., 21-68: io, che son giaciuto a questa doglia / cinquecent'
si dice / tua cognazione, e che cent'anni e piùe / girato ha 'l
-e poi più: indica iperbolicamente che non vi è nulla di più bello
è tomo in casa un mi'figliuolo, che volse andare a servire: glielo dicevo
2-87: era... un uomo che al mondo c'è per di più
casa per un più. -essere più che sé: sentire esaltate le proprie facoltà
: come espressione deploratoria, alla notizia che un'altra persona ancora si dedica alla
presentire don abbondio: perché d'uomo che cominciava a dare suoi scritti alla luce
206): renzo guardò attentamente e vide che quel gran corpo era la sottana che
che quel gran corpo era la sottana che la donna teneva per il lembo, con
avere avuto el primo dì la sentenzia contro che conseguirla doppo tanto dispendio e tanti travagli
in questo primo tono questo è quello che mi è piaciuto il più. carducci,
condizioni i francesi. -il più che posso, puoi, ecc.: il
posso, ma le son fanciulle / che non penson più là e sono avvezze /
non mi abbandonate e stendetevi il più che potete. carducci, ii-8-101: io son
io son buono e gentile il più che posso; ma l'altro giorno, per
]: e da computare in più anzi che in meno. -mai più:
venire? mai più! vi par egli che così stia la cosa? mai più!
729: non si immaginava mai più che nugent gli sarebbe piombato addosso con tutto
, né più né meno, / che 'l gusto suo d'oppenion sia pieno.
un ingorgo; era né più né meno che un ascesso: crebbe, crebbe,
., 4-6 (1-iv-400): ma che vuol questo per ciò dire? de'
. - non essere più che: essere soltanto. segneri, 2-3-483
sua qualche colpa, non è ella più che qualche colpa veniale. -
-non parlo più: per indicare che ci si dichiara vinti dalle ragioni altrui
., 7-8 (1-iv-637): ancora che ella alcuna volta dicesse « oimè,
.]: 'non più': quasi comando che si finisca. carducci, iii-3-8:
d'italia, ornai tropp'anni / che la vergogna dura: or via, non
, non più! -non più che: null'altro, proprio soltanto quello
mondo non m'è rimasa più consolazione che la sua. boccaccio, iv-35: io
iv-35: io allora non sapeva più che per vista chi tu ti fossi. mazzini
, 40-263: non v'è più che l'azione che mi seduca. pascoli,
non v'è più che l'azione che mi seduca. pascoli, 321:
all'alpe, dove più non sono / che greggi erranti, e dove non si
dove non si sente, / fuor che di foglie al vento, altro frastuono
. -non più, di più che tanto: non molto, non gran
tanto: non molto, non gran che; solo poco, quel poco; il
. caro, 9-2-294: io conosco che queste cose non vi bastano, ed
, ed io non m'affido di più che tanto. donini, lii-14-180: di
è lussuriosissimo, ma non può più che tanto, così per la grandezza del corpo
modestia e riverenza al capitano: legami che non tengono più che tanto chi brama
capitano: legami che non tengono più che tanto chi brama garbugli e ha mandato
sanità; né, per allora, pare che ci si badasse più che tanto.
, pare che ci si badasse più che tanto. bacchelli, 12-316: zalda,
, non ci stette a pensare più che tanto. - non più
né dire più innanzi o dietro che concedesse quella cotale stella, la quale.
, per modo di burla con certa carta che si chiama 'placard'.
il pensar prima alla ragione della cosa che a sapere se sia la cosa,
pratica piena di salutare provvidenza, e che ha la sua giustificazione dall'esempio.
servata, mossi non meno da tema che la corruzione de'morti non gli offendesse,
la corruzione de'morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a'trapassati
con nomi degli uffizi e dei carichi che tengono. g. averani, i-217:
. g. averani, i-217: avvenne che i romani alcuna volta si contentassero di
quegli stromenti, e toccatili, mi accorsi che tutti rendeano tuoni affatto diversi. immaginandomi
tutti rendeano tuoni affatto diversi. immaginandomi che mi volessero regalare con un concerto di
co'loro latrati il sensorio, prevedea che un pieno concerto accompagnato dal rumore di
pensava, altro uso indovinar non potea che l'annunciato dissopra. bisteghi, xcii-ii-345:
mio, « siam con quel greco / che le muse lattar più ch'altri mai
mai ». - più che altro: soprattutto; quasi totalmente.
uomo bonario e sentenzioso, preoccupato più che altro della buona tavola. -
buona tavola. - più che nulla: soprattutto. i. neri
, / e poi gli raccomanda più che nulla / il non cader per man d'
d'una fanciulla. - più che più: sommamente, massimamente. fra
perde gli onori e le ricchezze, più che più, perché sono maggior beni,
medesimo sinigaglia; simile ancona; più che più, fermo; il simigliante le grotte
la voce: allora io l'alzai più che più. -più di così:
1-19: la sua moglie, ancora che taciesse, incuminciò lui a castigare, e
la quiete e la pace e i prìncipi che saran amici d'essa, spronandolo a
entro già sviluppati i germi della teoria che più sempre l'autore perfezionò. rosmini,
perfezionò. rosmini, xxvii-122: sentiamo che [il pensiero di dio] è.
] è... cibo dell'anima che la sazia, la compiace a segno
la sazia, la compiace a segno, che non le resta che desiderare se non
compiace a segno, che non le resta che desiderare se non il più e più
, 12-i-194: de la prima diligenza che dite aver fatta di scrivermi più fa,
segno alcuno. sassetti, 146: avrei che dirle molte cose per rispondere particolarmente a
più fa. -più, il più che si può, si possa, puoi,
: quando ti è proposto qualche cosa che ti dispiace, cerca differire il più che
che ti dispiace, cerca differire il più che puoi. g. f. morosini
lontani [gli ebrei levantini] più che si può da questa scala. soderini
bene spartiti l'un dall'altro più che si possi. - più
possi. - più là che: molto più o meno.
allegri, 128: un poeta più là che dozzinale. baldovini, 2-1-7: tu
: tu puoi chiamarti / veramente più là che fortunato. -più là, più
. m. cecchi, 1-i-401: piacemi che tu mi dica ora ch'io so
perché, buon prò ci faccia, e che tu mi tocchi la mano e che
che tu mi tocchi la mano e che tu mi abbracci e baci, che è
e che tu mi abbracci e baci, che è più là. -più oltre:
., 1-3: la gloria di colui che tutto move / per l'universo penetra
e meno altrove. / nel ciel che più de la sua luce prende / fu'
fatta maniera più e men dormire colui che la prendeva. giovanni darezzo, lxxxviii-ii-720
perché molto variamente se ne tratta, che ha valuto qualche anno la rendita ducati
mila, e così più o meno secondo che più o meno si è portato di
là per le navigazioni oro ed altro, che paga alla corona il quinto. manzoni
16 (282): fate conto che tanto a un luogo come all'altro,
o meno, il numero è questo che dico'. più chiaro quando si dice:
v. piuttosto. -più una cosa che un'altra: qualcosa, alcunché.
]: 'qual più qual meno': dice che tutti gli oggetti di cui si parla
potè il più cortesemente, adempiè quello che santo franceso gli avea comandato. cristoforo
di lei andava indagando. -quel che è più: ciò che maggiormente importa
-quel che è più: ciò che maggiormente importa (e costituisce prop.
. zannoni, 5-37: par che [gli asini] nascano apposta per
montezuma] il tasto della religione, veduto che non si sarebbe fatto altro che esasperarlo
veduto che non si sarebbe fatto altro che esasperarlo e indurirlo quel più. magalotti
ragione] non gli serve ad altro che a fargli quel più conoscere la sua miseria
aveva egli due figliole senza più, che di sua moglie, che morta era,
senza più, che di sua moglie, che morta era, gli erano rimaste.
di dante pochissimi credo io essere stati che a leggerlo si lasciasser condurre, salvo il
.]. carducci, ii-n-165: quel che ti piacerebbe, spero, è la
ragazzo un calpestio nella macchia, credette che fosse una fiera ed accennò al padrone
fosse una fiera ed accennò al padrone che era tempo di saettare. egli senza
senza più rivolgo a voi quel discorso che a molti allor dirigevasi con la medesima
medesima introduzione allo studio di storia, che a'giovani si conviene. tommaseo [
sulle ginocchia e vi si assesta meglio che può. -sopra più, di
andando / e tanto più servando / che quando avrai li rei passi cercati / toma
, lii-12-171: da alcuni fu giudicato che... l'ostinazione e prontezza nel
, si squaglia: / tanto più che troppo trotta / il convoglio alleggerito.
: 'dovrebbero esser modesti, tanto più che si credono forti'. o più ellitticamente,
'tanto più! 'sottintendendo 'per quel che voi dite'e 'per quel che ho
quel che voi dite'e 'per quel che ho detto io, tanta più ragione ho
familiare 'un po'più! 'per esprimere che di quella cosa o qualità ce n'
. -uno più dell'altro, che l'altro; e l'altro più:
, n-37: il proverbio è pur vero che i più vincono. proverbi toscani,
spende. carducci, iii-5-194: raccolta che è, o dovrebbe essere, conosciutissima
conosciutissima a qualunque filologo principiante, non che al filologo singolare, come chiamasi per antonomasia
piucchemmài, piucché mai, più che mai, pu che mai), aw
, più che mai, pu che mai), aw. moltissimo, soprattutto
fallasse; / diceste: « cresceràne più che mai ». petrarca, 277-11:
è nel cielo, / onde più che mai chiara al cor traluce. s.
^ à e fu devegnuo pu mansueto che mai fusse. boccaccio, dee.,
1-iv-180): senza fallo più cara che mai vi renderò al vostro padre e appresso
gli parlò a faccia a faccia più che mai facesse a veruno uomo. machiavelli
secche fien le lor radici / e che benigni i ciel si mostreranno, / tomeran
si mostreranno, / tomeran tempi più che mai felici. ariosto, 24-107: la
. ariosto, 24-107: la pugna più che mai ribolle ardente, / e l'
talvolta qualcuna delle sue ragioni è sì invecchiata che è quasi in oblivione, tornano poi
fresco il suo diritto e più potente che mai. g. michiel, lii-4-368
non può far né dire più di quello che gli vien prescritto da quelli; onde
è più legato e più in prigione che mai. baruffaldi, 1-285: cangiasti clima
piucché mai impossibile quella scelta di prosatori che ebbi già in animo. foscolo,
vi-19: non amano [i demagoghi] che se stessi e non tendono che al
] che se stessi e non tendono che al proprio ingrandimento. si moltiplicano piucché
sprona gustavo e tutti. importa più che mai. giuliani, l-pref. ili
, l-pref. ili: oggi più che mai si sente fra noi il bisogno di
i serbatoi dell'arcadia patriottica risuonano più che mai fosse di belati e muggiti in
dal fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai, / proteso a un'avventura
un'avventura più lontana / l'intento viso che assembra / l'arciera diana.
. = comp. da più, che * e mai (v.).
.). piuccheperfètto (più che perfètto), agg. gramm.
indicativo e al trapassato congiuntivo), che indica azione compiuta rispetto a un'altra
presente e imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro. carducci, iii-8-192:
di un condizionale soggiuntivo derivato dal più che perfetto indicativo latino, della qual forma
forma di condizionale oggi non è rimasto che il 'fora'(sarebbe) della lingua poetica
voce dotta, comp. da più, che * e perfetto (v.),
= comp. da più, che * e tanto (v.).
sul cuore di tuo marito l'impero che hai già acquistato,... affidati
.. alla religione sincera, profonda che ci mantiene piucchetutto quella pace serena,
pace serena, quella sincera contentezza dell'anima che piace poi ed innamora tanto.
= comp. da più, che * e tutto (v.).
poco maturare / dentro di me, ben che non biondeggiare / si veda ancora,
= comp. da più, che * e umano (v.).
e la tiara non più riccamente ornata che di gioie da murano, se ne sta
dalla croce, ii-74: se aviene che con questi ingegni non
gli spazi ed i nocumenti: il che parimente si raccoglie dal ponervi dentro vino
qualche decotto, massime con quell'istromento che gli cirurgi sogliono appellare siringa, clistere
piumi). ciascuna delle formazioni cornee che, sviluppandosi sul tegumento degli uccelli a
20-585: fratelli miei, lodate iddio che vi creò e hawi vestiti di penne
di costumi / sì svariati da que'che s'usan ora, / quanto è un
crescenti volgar., 9-86: colui che perfette galline vuole avere dee elegger le
vuole avere dee elegger le feconde, che spesse volte son quelle di rossa piuma
castiglione, 535: i teneri augelli che cominciano a vestirsi di piume...
vestire di penne e piume, affine che, volando, si possano con brevità
.. hanno gran quantità di pollini che d'ogni stagione dimorano tra le loro
più triste di quelle esili piume morte che qua e là, trattenute dalla creta
carena, 2-194: 'piuma matta', che anche dicono... peluria,
, rada, fine, mollissima, che addosso agli uccelli, anche adulti, è
testi, i-58: orgoglioso pavone a che ti vante / del ricco onor de le
piuma, cioè di quelle fila o barboline che partono dai due lati opposti della
fece pensiero di fargli un sì fatto giuoco che per sempre di lei si ricordasse.
agli altri e perfino a se stesso che prima di quell'orribile guerra egli
oto, ciò è alloco, è minore che il bubone, ciò è gufo,
bubone, ciò è gufo, e maggiore che le civette e ha gli orecchi di
la quale vola tanto inverso il sole che, nelle vecchie penne gl'incendenti razzi
trasse vicino a la sua fiamma / che m'accese ad un vampo e gli occhi
ancora il nume / non fé, che crea, ma che distrugge gli anni,
non fé, che crea, ma che distrugge gli anni, / pur lievemente
a chi dal fango il guarda, / che piuma sembran tutte l'altre some.
35-2-5: quale cosa è più lieve che la piuma? la polvere. e
? la polvere. e quale più che la polvere? il vento. e quale
polvere? il vento. e quale più che 'l vento? la femmina. e
vento? la femmina. e quale più che la femmina? nulla. alamanni,
un fiore, / tu qual piuma leggier che 'l vento porta. giuglaris, 372
porta. giuglaris, 372: a che predicarci sodezza, se siamo d'ogni
d'ogni vetro più fragili? a che gravità, se ci troviamo più d'
: la parola è un potere violento / che mi strappa una parte di me stessa
bartolini, 15-45: come linda (che pesa almeno sessanta chili) fosse una
. cassola, 1-138: non hai idea che piacere fa rimettersi in borghese. ci
: la signora raccolse mucchi di 'fiches'che lasciò cadere dentro la borsa rossa, e
si muove su una trama armonica, che i suoi piedi di piuma toccano e lasciano
si cala a logro falso di piuma che al vero di carne, perché per
carne, perché per un solo volo che diede il popolo romano perdé la libertà
diede il popolo romano perdé la libertà che avea, non istinguendo la fame con che
che avea, non istinguendo la fame con che era rabbioso, e sopra tutto le
. della porta, 5-125: vi ringrazio che, avendo ricevuto da me un piacer
: la natura dei grandi è tale che, se fai loro qualche servizio, te
, xxx-10-97: perché nulla a quel che intende e vuole / diffidi fu già mai
, 1-148: come augello / di paradiso che a la prole insegni / il remigar
: in un battibaleno, in men che non si dica. buonarroti il
giove / di tal sentenza, subito che scocchi, / volerò al cielo in
e ben senti'mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosia l'orezza.
della notte, l'aria soave al tragitto che fece su le piume de'cherubini l'
, 36: se mai l'amor, che a desiar m'invoglia, / di
. idalie piume: le ali dei cigni che trainavano il cocchio di afrodite.
mio ardir l'aspra memoria, / più che il presente danno, oggi m'attrista
folengo, 56: la fresca aurora più che mai legiadra / da l'orizzonte ornai
, di retro a quel condotto / che speranza mi dava e facea lume. idem
. chiabrera, 1-iii-146: son color che al cielo / volano sulle piume del
pascoli, i-949: il ritmo è ciò che soffiando nel nostro cuore solleva a un
le nostre braccia dando loro non so che piume per remeggiare nell'aria d'accordo con
natura e 'l ciel ti mostra / che la tua fama porta eterne piume. di
che su la piuma delle sue parole / li
-proleg.: io niuna cosa più abbonisco che il sollevarmi col volo dell'altrui piume
gli altrui sudori. 3. piumino che si ricava dalla periodica spennatura di volatili
e m'arrabbio del maledetto sacco di piuma che qui usa -barbari! -anche l'estate
. pavese, 5-19: -stai attento che ti vende anche il letto. / di
12-4-330: non richiede essa altra coltura che raccoglierne i semi, troncargli la piuma
raccoglierne i semi, troncargli la piuma che hanno. 4. come materiale
struzzo, molle, flessibile e morbida, che fu molto apprezzata nel sec. xix
: pon mente a quel cimier, che con tre cime / di bianca piuma si
algarotti, 1-ix-247: né sarà pur, che tua durezza ispetre / l'arte sovrana
ispetre / l'arte sovrana di colui che intesse / di murano i tesori a
i tesori a regio peplo / e che tremola piuma e piuma incarca / sui
cappelli all'italiana con piuma alla calabrese, che la polizia subito vietò. verga,
le piume di struzzo, nere, che scendono sulle loro spalle. guglielminetti, 3-135
mi piace molto ù suo copricapo. che magnifica piuma di struzzo! stuparich,
doversi espogno, / o re, che pria d'ogni virtù si vesta, /
inf., 24-47: « ornai convien che tu così ti spoltre », /
non è sì gran guerra sdegni o coruze che in su le piume non retomeno in
: in tanto aspro travaglio gli soccorre / che nel medesmo letto in che giaceva,
soccorre / che nel medesmo letto in che giaceva, / l'ingrata donna venutasi a
celeste intorno grida, / e quei che de la gola e de le piume /
/ di questa solitaria orrida piaggia, / che tu premesti a mezzanotte uscendo / dall'
la piuma, / è il caffè che caldo spuma; / è la cocoma che
che caldo spuma; / è la cocoma che spande / le sonnifughe bevande. goldoni
goldoni, x-684: dal genitore, / che langue in sulle piume / presso al
carducci, iii-2-282: al sol così che asperge / lieto la stanza d'improvviso
e l'altro aver presume, / sin che spiegasti al ciel della maturità virile
maturità virile); lanugine, prima peluria che compare sul volto degli adolescenti (anche
., 1-42: « chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete
: / chi sì, chi no direbbe che l'avesse. tasso, 1-60:
tasso, 1-60: tre anni son che è in guerra, e intempestiva /
non lo conoscevo! non è quel giovine che va insegnando di qua e di là
gota invida piuma, / pur ella più che pria m'arde e consuma / col
la morte sotto gli alti muri / che senza gloria o pregio il crin d'
d'argento. marchetti, 5-177: ciascun che saettato / sia dallo strai di venere
coverto poi di bianche piume / allor che folminato e morto giacque / il mio
e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. battista, vi-4-71
.. /... prato alcun che le sue erbose piume / col tristo
di pioppi in fila sotto il cielo che già si imporpora in basso. montale,
.. /... nelle ramaglie che stentano a metter piume.
piume di struzzo, a momenti, più che un minaccioso vulcano sembra un monte che
che un minaccioso vulcano sembra un monte che anch'esso abbia voluto adomarsi, per
pegolotti, i-370: allume di castiglione, che si dice in firenze allume di piuma
, 2-150: alume... pare che sia coagulato da una certa virtù,
sia coagulato da una certa virtù, che in vero non è di solfo, ma
salamandra. lauro, 2-77: abeston, che è di ferreo colore,..
metta in ira / questa crudel, che la mia donna ancide, / e per
/ d'ogni più grazioso alto costume / che spargeva per gli occhi un chiaro lume
fece il fuoco di neron più lume / che quel mi fé che s'accese in
più lume / che quel mi fé che s'accese in quell'anno, / né
cavalier precorse. fiacchi, 40: allor che il fiore / menava tore / piene
vicino, con una piuma di brezza che mi accarezzava la pelle, di prima
banca. borgese, 1-285: ora che 'la mamma'era in casa, egli
14. sport. peso piuma: categoria che comprende i pugili che pesano da kg
piuma: categoria che comprende i pugili che pesano da kg 53, 525 a 57
a 58 se dilettante), i pesisti che pesano da kg 56 a 60,
kg 56 a 60, i lottatori che pesano da kg 57 a 62. -anche
, della malignità, del pettegolezzo, che prosperavano invece tra i pesi medi e
insolito martiro, / giusti numi, che cos'è? poerio, 3-448: nel
baldi, 93: io quel poco dirò che già n'appresi, / né più
d francese eustachio... fece sì che goduino... fosse posto co'
fui sui sedici anni sonati e conobbi che mio fratello, sebben più giovine, era
. bibbiena, 2-30: amore, che suole inviscare solo i cori gentili,
, s'è in calandro pecora posto sì che da lui non si parte: che
che da lui non si parte: che ben monstra cupido aver poca faccenda, poi
ben monstra cupido aver poca faccenda, poi che entra in sì egregio babuasso. ma
l'asino tra le scimie; e forse che non l'ha messo in bone mane
non vuoi / esser fraudata, non lasciar che alcuno / di lor [i servi
le piume. marino, 4-99: innanzi che del sol l'aurato lume / spandesse
da questa rodope falsa inveschiato di modo che vi lasciai tutta la mia piuma.
del continuo maneggiata dal marchese spinola, che dalla piuma passò immediatamente alla spada.
, ili-102: risulta dagli antichi capitolari che i vescovi erano i capi delle commissioni nominate
tagliate e il petto arruffato e gonfio / che, caldo sotto le piumicine, pulsa
tribune più penne pennacchi piume e piumoline che nel cóm di sandaleh o nella garzaia
pollastri, de'colombi e de'paperi, che, cavando fra tutti questi le teste
tutti questi le teste de'conigli, pareva che uscissero de'vivai. = adattamento
maffei, 5-5-213: sopra torlo del muro che ricingea la piazza era un poggiuolo il
con un canovaccio et impuntarlo et incatramare, che all'occasione poi o di cannonate o
commodità per rombare forte detta falla, che conficandoli intorno bene con stopparoli basta,
giusta in un rallino di bronzo incavato che lo riceve e nel quale può agiatamente girare
9-369: affogò il padre con un piumaccio che gli pose in su la bocca quando
; / da bere vin gergon, che sia ben nero; / letta di schianze
la speranza / farsi minor per lo duol che l'avanza. cavalca, 20-566:
avanza. cavalca, 20-566: per dolore che avea una notte 'l beato francesco nel
l'ebbe sotto 'l capo, conobbe che v'era dentro il demonio. libro
4-19 (ii-756): li sovenne che si aveva dimenticate alcune sante reliquie.
anice] sopra il piumàcio, in modo che quegli che dormono gli fiutino, levano
sopra il piumàcio, in modo che quegli che dormono gli fiutino, levano i sogni
ordinò l'ammiraglio che se le celebrassero solenni esequie nel duomo
insorse il cardinal filomarino arcivescovo e pretese che si dovesse dare il piumaccio a tutti
dare il piumaccio a tutti i vescovi che vi doveano intervenire. ma i ministri
. dalla sostanza della sua rocca, che testa s'appella,... di
,... di quella membrana che la testa dentro come una tappezaria di
e sì duro / provato ho 'l letto che pur grato e dolce / dovea invescarne
il corvo orrendo impaccio, / fin che fu morto dal famoso marco, / che
che fu morto dal famoso marco, / che mai non fu di ben far stanco
la coltrice e 'l piumaccio / che il cavallo e guastar l'uccello in braccio
/ avaccio / è da pigliare più che 'l rotto. 6. dimin
naturali o artificiali, munito di manico, che serve a spolverare. oriani
volgar., vii-415: guai a quelle che conciano li pimacciuoli sotto ogni gomito della
in commettere / et aggiustare i busti sì che scoprano / le mammelle fin quasi presso
margine, / con piumaccioli sotto, che le tengono / sode. lustri, ii-144
] ad un palo diritto e proporzionato, che gli ferma accanto con piumaccioli di paglia
mise le polpe delle gambe dietro, che dovevano star dinanzi per piumacciuoli degli stinchi
'l piumacciuòlo. -figur. ciò che offre, anche illusoriamente, conforto e
sagomato e costituito da più strati, che si applicava sulle piaghe. bencivenni
di panno di lino o di cotone che sogliono i cerusichi soprapporre ai loro tagli
distese parallelamente le une accanto alle altre, che si dispongono in strati più o meno
4. archit. capitello che sostiene una trave. buti, 2-242
superbi pone una similitudine de le imagini che si scolpisceno nei capitelli de le colonne
o ne'piumacciuoli de le travi, che si scolpisceno alcuna volta omini co le ginocchia
volta omini co le ginocchia al petto che paiano sostenere tutto quel carico, sicché
lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche trave
scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche trave. 5
bene, avanti dieci o quindici dì che abbino a correre [i cavalli],
sera fargli lentamente passeggiare nel corso in che hanno a correre con il ragazzo addosso,
con il ragazzo addosso, e quelli che non portano, con la bastina sola o
ciascuna di quelle corolle o cuscinetti morbidi che sostengono o chiudono intorno i pezzi giranti
: altresì quegli incastri levigati e sodi che sostentano tasse dell'elice, resistono alla
. egli si facci il suo dato che lo fermi bene, ma che si possa
suo dato che lo fermi bene, ma che si possa (bisognando) scomponere.
carena, 2-173: 'sedili': vocabolo che... indica quel doppio sostegno
quali posano le estremità delle due travi che formano i sedili, perché esse stiano
perché esse stiano sollevate da terra all'altezza che bisogna. 9. locuz
s. v.]: si dice che il cavallo fa piumacciuoli o n'
tiene la bocca aperta per causa del dolore che risente alle barre e che è prodotto
del dolore che risente alle barre e che è prodotto dal morso non abbastanza sostenuto
della famiglia graminacee con foglie persistenti, che produce pannocchie piumose usate a scopo ornamentale
, sm. l'insieme delle piume che ricoprono il corpo di un uccello,
es bel e blanc e non voles che cambie la color de plumage. baiardi
sforzino da carcano, i-2-30: quelli che vengono di sardegna [astori] e che
che vengono di sardegna [astori] e che per ciò sono chiamati sardi sono di
di bronzo o di marmi mischi, che somiglino il lor piumaggio. e.
le spalle non è un piumaggio angelico che s'apre, ma due ali di pipistrello
s'apre, ma due ali di pipistrello che oscurano 11 cielo, gli occhi impassibili
amore... messaggera imperiosa'(che per me sarebbe il centro della poesia
elevazione di tono) ci sono elementi che per me, soggettivamente, erano vitalissimi e
suscettibili di interpretazione neoclassica: la frangia che tu hai già visto nella fotografia di
12-344: la musica è un piumaggio sonoro che il maschio riveste per attirare piacevolmente l'
con pietre e con bastoni: quelle che muoiono in questa zuffa sono stimate
nome di vergine; quella d'essi che più valorosamente si diporta armano alla greca,
con il piumaggio in capo alla guisa che portano quegli
di loro venivano carichi delle cose che ci avevan date, che eran nelle loro
delle cose che ci avevan date, che eran nelle loro reti per dormire e
benzoni, 1-107: il governatore, che allora stava, alla banda dove gl'inimici
facendo le sue necessità, fu il primo che fosse ammazzato,... passati
ricami sulle bandoliere, il vario piumaggio che orna le maschere. arbasino, 9-43
gioco. fenoglio, 2-227: dopo che aveva perso tutto quello che s'era
2-227: dopo che aveva perso tutto quello che s'era portato dietro diceva sempre di
tanto non sono miei, sono di quelli che ho piumato lungo questa settimana.
). piumàrio, agg. che spruzza all'intorno finemente e largamente.
fortezza di animo e di corpo, che il toscano studiante istendesse il piede,
toscano studiante istendesse il piede, e che ruzzolando con esso, trovasse una certa cosa
con allegrezza simile a quella di colui che spunta al sommo del pelago con un pesce
sf. venat. pallottola di piume che si faceva inghiottire ai rapaci da caccia
collo della gaiina è buono, in però che 'l collo ingrassa le budelle per la
collo ingrassa le budelle per la medolla che ne escie e la coscia tiene largo
il budello e disecca la umidità soperchia che non può uscire con la digestione sua.
.]: 'piumata': pallottola di piume che si mette nel gozzo ad alcuni ucelli
la gorga ben purgata / a voler che l'uccel faccia il dovere: / se
-veter. pallottola di stoffa o di piume che s'introduce va nelle narici del cavallo
per i veterinari è ima pallottola simile che si ficca nelle narici del cavallo,
2. piccolo ammasso di piume e peli che i rapaci emettono dalla bocca in seguito
, 78: ad fare curare unu ociello che avesse retenuta soa piumata, falcone o
, tromba... un omo vede che in sulla strada si puone a votarsi
sercambi, 2-i-193: così, prima che la mattina si levasseno, ii volte
troiani mangiavano, d'una montagna, che aveano sopra lo capo, scieseno arpie
aveano sopra lo capo, scieseno arpie che sono uccelli con volti verginei con lo corpo
crescenzi volgar., 9-90: coloro che sogliono ingrassare i colombi, quegli che
coloro che sogliono ingrassare i colombi, quegli che vender vogliono quando son piumati, cibano
, 2-44: apparve un altro ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena
, o voi del secolo eroine, / che tanta in rincrespar ponete cura / il
prillando, il piumato richiamo delle spere che girano. 3. che porta
spere che girano. 3. che porta ornamento di piume (per lo più
: da tutti questi esempi si vede che fuor del ricamo ancora l'opere fabricate
calabrese, all'italiana e le piumette che si usavano. moretti, ii-272: se
piante fanerogame, gemma apicale dell'embrione che darà luogo al fusto della pianta;
sostegno ha origine il rimanente della pianta che sta sopratterra, e che ha il
della pianta che sta sopratterra, e che ha il suo principio dalla piumétta, la
o continovando ad allungarsi produce un angolo che si solleva fuori della terra. vocabolario di
: 'piumétta': quella parte dell'embrione che tende ad inalzarsi sopra terra e crescendo forma
in un paese lontan lontano una donna che era indemoniata, che aveva un diavolo in
lontano una donna che era indemoniata, che aveva un diavolo in corpo. l'
satisfarmi, né più essermi grata di quello che ella è... e certo
fini, morbide, che stanno sotto le penne degli uccelli (
due de quelle coltrette de piumino, che in effetto la foggia riesce. carena
folta e fine la piuma, sì che punto non apparisca la costola; tale per
, piuma mollissima di ima sgarza affricana, che è cicogna alata dei moderni ornitologi.
, 2-52: piumino è anche il nome che si dà ad un grosso guanciale ripieno
! de marchi, i-131: vidi che il letto era ancora sfatto, colle coltri
non è capace d'avvertire il disgusto che deve provare un magnifico divano di panciuta
un fiocco di cotone a vivaci colori che serve a rendere più precisa la traiettoria
tarassachi detti anche 'soffioni'. e pamela vide che aveva no perduto i piumini
ovate coperte da morbidi peli biancastri (che le rendono un po'simili a piume)
materiale sintetico, infilata in una fodera che sostituisce il lenzuolo. -anche: giaccone
, vaporosità. vasari, 4-i-188: che dirò io della piumosità de'capegli e
loro, sì vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano?
vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano? = deriv.
leonardo, 2-384: nasce per causa che li piccoli uccelli, essendo sanza piume
vari volatili curiosissima. dal pavone, che fa la ruota superbo, 'il pavoneggiarsi'
superbo, 'il pavoneggiarsi'; dal gallo che il piumoso collo e il crostoso capo
erano... una nube piumosa che inseguiva il battello, una dissolvenza di
una piumosa folgoraggine rimaneva, non altramente che a'cignali tosati le prime setole facci.
, rompendo l'incanto silenzioso, sembra che abbiano a far precipitare... i
, i pendìi d'erba secca e dorata che nell'autunno ospita il cardo e il
bartolini, 19-84: prese a dirmi che un unico mezzo c'era,
poliziot to. dopo di che egb mi avrebbe indicato il modo itifalb
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1829).
. monte, 1-107-16: ma dico che ricor, de l'uommo, è
alternativi (ed è accompagnata dalla congiunzione che seguita da un complemento di paragone o
eh'alcuno li tolga più tosto rettorica che no. bi concedesse filosofìa. dante
dante, conv., iv-xviii-3: dice che però conviene [la virtù e la
ambe da un terzo; e soggiunge che più tosto è da presummere l'una
presummere l'una venire da l'altra che ambe da terzo. cavalca, ii-io
: lo spirito santo piuttosto venne in bngua che in altro membro e questo elesse per
quanto la morte tua mi cuoce, che più tosto vorre'i'morire che tu!
cuoce, che più tosto vorre'i'morire che tu! s. bernardino da siena
siena, 847: voi avete tanta robba che voi non sapete che fame; e
avete tanta robba che voi non sapete che fame; e più tosto la volete lassare
e più tosto la volete lassare infracidare che darla a quebi bisognosi. ca'da mosto
ad ogni pericolo piuttosto si lasciano ammazzare che, potendo, vogliano fuggire. lorenzo
le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagb occhi. ariosto, i-44:
formata, di color più tosto bianco che altrimenti. guarini, 189: oggi
ho più tosto / pietà di lei che gelosia di lui. galileo, 3-4-162
più tosto d'animo inasprito e adirato che di scienza. algarotti, 1-x-124: per
ci vuol piuttosto un grosso buon senso che grande raffinatezza d'ingegno. comoldi caminer
tenerezza questo discorso pieno di sensibibtà, che un padre piuttosto che un re indirizza ai
di sensibibtà, che un padre piuttosto che un re indirizza ai suoi figb.
di dimostrazione e un'eloquente opera pobtica che non una storia vera, esatta,
: i mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in quebe pentole
beltramelli, ii-711: io non sono che una povera cosa ma mi piace di
... michele rassomighava piuttosto ai preti che agli uomini comuni. 2
.. chiamare l'impresa loro assedio che oppugnazione. sacchetti, 15-26: potre'
posso dire orfana, venendomi tu meno, che altro ricorso non ho? b.
, vagheggiando b casto viso, / che fra duo spere alberga un sole in mezzo
la memoria. caro, i-98: che ne dite, spirito petrarchevole,
terra sopra tappeti, dove piuttosto coricati che seduti mangiammo alcuna cosa. g.
più tosto aria del viso è queba che da la beltà è ibustrata a differenza
: e chiamo beltà quel raggio interiore che traluce per gb occhi ne'sembianti.
luogo o piuttosto neba piena deb'idee che sempre è seguita daba piena debe parole e
... era cosa piuttosto inaudita che rara. tommaseo, i5'3®3:
. cavalca, vii-37: anzi voglio che piuttosto pensi che in ogni lato sia
, vii-37: anzi voglio che piuttosto pensi che in ogni lato sia più sereno che
che in ogni lato sia più sereno che appo te e peggio pensi di te
appo te e peggio pensi di te che d'altrui. lorenzo de'medici, ii-211
nel vero fu cosa maravigliosa il veder che la stessa monarchia di spagna..
non la seconda volta, di maniera che chi sa fare il mestiere pare che
che chi sa fare il mestiere pare che più tosto sia tenuto per uomo sagace e
di questi dubbiosi appoggi la santa religione che professiamo, anzi a lei ne può
foscolo, xiv-212: voglio prima sapere a che termini sei col tuo cecco, perché
te e non avere per altra ricompensa che una tua lagrima. manzoni, pr
vi dirò piuttosto, come non pensate che se in codesto ministero, comunque vi
fuoco. imbriani, 1-128: di che parlarono? ah, dio benedetto! mi
mi si chiegga, piuttosto, di che non parlassero, quale argomento non toccassero
ugurgieri, 149: quella nave, piuttosto che 'l vento e che la veloce saetta
nave, piuttosto che 'l vento e che la veloce saetta, fuggie alla terra e
., 5-1: l'erbe grandi, che con le radici sue si stendono molto
e tenere e migliori e più rade che non hanno gli arbori e imperò piuttosto
superbi orni il tuo letto, / che s'in veste plebea le membra involgi.
vita: cioè mi mandi il libro che la contiene il piuttosto che potrà.
il libro che la contiene il piuttosto che potrà. = comp. da
(piuttostocché), cong. invece che. m. leopardi, 3-6
contenti [i liberali] e credono sempre che il mondo anderebbe meglio se andasse a
. = comp. da piuttosto e che * (v.).
, 2-146: con ciò sia cosa che... si richeggiano per li messi
, in persone overo alle case, che si vengano a fare scrivere nella matricola
la pubblicazione di questo statuto, cioè quelli che sono nella città o distretto di firenze
mento a sei mesi quelli che fossono fuori della città e distretto di
. garzo, xxxv-ii-303: iudice che iudica / dè guardar che piuvica.
: iudice che iudica / dè guardar che piuvica. testi fiorentini, 133: il
a lor mantenne il fiato, / sì che tu può'bandir e piuvicare / ch'
pronunziando una legge del campo de'galli che si dividesse per testa, invito e
e però è elli a. ddire che. ggià sia ciò che a. ttale
a. ddire che. ggià sia ciò che a. ttale giudicamento piuvicare sia richesto
udito piuvicare al prete nostro e comandarci che noi festeggiare dobbiamo la festa di santo
. ottimo, ii-442: voi, che dovete vivere per legge romane avrete bisogno
, sm. dial. ant. colui che pubblica, che notifica; banditore.
. ant. colui che pubblica, che notifica; banditore. commento all'«
lana di siena, 338: a ciò che le scripture e le carte piuvice dell'
: quintiliano... fue il primaio che tenne piuvica scuola in roma. leggenda
cagione non ti mancherà se tu, sempre che averai cagione, vorrai uscire fuori.
ho messo al libro, in modo che morendo ora l'are te piuvicò.
265: item diedi a ser tedaldo, che. cci diede piuvica, la tenuta
fare nulla, e tutte le carte che di ciò si faranno sì ci areca piùvichi
, ma la noia è talmente grande che io mi ricordo in simili casi aver
cornamusa, zampogna (ma nei testi che fanno riferimento alla storia o alla mitologia
lamentante, diceva: « partitevi, imperò che la fanciulla non è morta, ma
degli albanzani, 56: ancora credono che ella trovasse prima la trombetta, owero
farà saltare li omini: cioè la piva che fa ballare. sannazaro, iv-67:
galilei, 1-145: ha del verisimile che l'aulon e la tibia non ricercassero
quale ebbe origine la piva o cornamusa che se la dichino oggi. chiabrera,
pastor, tomi soldato: / altro che cetra e boschereccia piva / la spada che
che cetra e boschereccia piva / la spada che ti pende al manco lato! marino
/ la mia piva diletta, / che spicca in eccellenza / il passacaglio e
le natiche, e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva saltò
3-46 (ii-481): u contaàno, che aveva de l'accorto, s'accorse
aveva de l'accorto, s'accorse che la donna voleva sonare, e disse:
, questa è la mia piva, con che io faccio ballare le nostre femine in
, / forse più con le schiene che col fiato / il mio sonar di piva
aretino, 20-74: intanto eccoti uno che, toccatole il fischio
e la piva, parendogli che fussero stalla dei lumaconi sanza guscio,
. xvi derivarono varie composizioni per liuto che mantennero questo stesso nome. beolco
tute le feste de pavana; / che 'l n'iera mé stemana / che in
/ che 'l n'iera mé stemana / che in bagi e in pive, /
lessona, 1150: 'piva': apparato vibratorio che si pone nel foro di uno strumento
accettandovi, vi domandiamo perdono di quel che simplicimente abbiamo fatto a buon fine. -così
magalotti, 23-88: così voi, dopo che mi fosse riuscito accordarvi queste pive che
che mi fosse riuscito accordarvi queste pive che vi paiono discordanti, mi direste che
che vi paiono discordanti, mi direste che 'l sistema di mosè potrebbe considerarsi come
beffe (con probabile riferimento al fatto che i sonatori girovaghi, quando avevano raccolto
questo è vero (disse beatrice) bisogna che glisomiro sia stato a fare la serenata
serenata all'uscio di qualche dama, che l'ha rimandato indietro con le pive nel
un buon cervello innanzi ad un altro che non era così buono; e con
di sé e persuaso della capacità sua che toccò all'altro di mettere le pive nel
confessando ch'egli avea il torto e che era una bestia. guerrazzi, 2-568
ogn'om mi schiva / e non par che mi cognosca om del mondo; /
om del mondo; / a dir che canti o che soni la piva, /
mondo; / a dir che canti o che soni la piva, / niente mi
pive prese, / di voi pariamo tanto che dovria / cornarvi almen l'orecchia per
la piva oggi mi desta / un ciucco che vuol far tutto a suo posta.
, dormendo, in tuon così soave / che di meco dormir ciascun ricusa.
, come i predicatori, quando non hanno che dire, gonfìan la piva e vogliono
dire, gonfìan la piva e vogliono che il suono tenga luogo di cose.
della medicina, né si imitino quei ghiotti che, appena usciti dalla paglia, cominciano
sì ben nudrite / quaglie infelici, che arrostir voi feste? / da quali mani
tradite, / o caro peppe mio, che mai diceste? manzoni, v-2-71:
sua stanzetta di via delle stinche, che condivideva con un altro pigionale, pivello
magari non è neanche vero no è meglio che non te lo dica. luzi,
se la faceva più con loro due che coi pivelli dell'età sua, ossia
un avvocato pivello non aveva altri argomenti che quelli giusti, i soli che non contano
altri argomenti che quelli giusti, i soli che non contano. 2. sport
, 3-176: era un pivelletto poco più che quindicenne, con una cocca che gli
più che quindicenne, con una cocca che gli palpitava sulla fronte come fosse viva
cognosca / la vita oscura e fosca che lui passa, / che respirar noi
oscura e fosca che lui passa, / che respirar noi lassa in nessun'ora,
manda alcun pivetto per ricordo, / che 'l suo voler ingordo a tal lo aduce
voler ingordo a tal lo aduce, / che senza la sua luce altro non cura
luce altro non cura; / a ciò che, per ventura se 'l brusciate,
/ imaginar possate, quando fuma, / che così se consuma l'alma stanca.
diceva, al quale onoravano più che a tutti gli altri con profumi molto
ambra grigia a tonnellate: / quel che staccia al tago in riva / la vestale
. cattaneo, i-50: volete voi che in que'miseri tempi i vescovi, i
i sacerdoti colle loro ereditarie impolitiche massime che da ogni loro individuo in un colla
imbacuccati nei loro piviali ricamati d'oro che mandavano riflessi abbaglianti secondo che si movevano
d'oro che mandavano riflessi abbaglianti secondo che si movevano. lucini, 4-282: un
. redi, 1-24: il piviere, che è un piccolo uccelletto minore d'un
con la cera gialla inganna il piviere che porta già l'abito di nozze.
in essi populi e piviere sono o che saranno manifestamente divulgati poveri di faultade corporale
: ongni dì con quelli di pisa che erano in castelvecchio scaramucciavano, intanto che
che erano in castelvecchio scaramucciavano, intanto che non erano arditi distendersi verso luca né per
. rondinelli, 1-50: fu ordinato che ogni piviere intorno a 12 miglia eleggesse
ciuco, attaccato al barroccino di corda che serviva a strascicare il priore in giro per
differisce di poco dai pivieri, salvo che per le zampe (munite di un
lxxxviii-ii-451: a macca de'lorben convien che goda / la gola, e'dadi,
, con berete verde e pene bianche che sonavano in quela nostra intrata. aretino,
trovo in conclavi col tuo pivo. -mal che dio gli dia! vignali, 54
volsi lor mai insegnare certi colpi segreti, che per pratica ho imparati ne l'arte
: appena i frutti paradisi fùr visti, che le mani di queste e di quelli
mani di queste e di quelli, che già cominciavano a ragionare con le cosce
; / ché, ad altro suon che di cembalo o pivi, / ti farò
(e la posizione occupata in campo) che svolge al centro delle due aree la
, per esempio, fra i valori operai che hanno il loro santuario e 'pivot'e
: ci sono poi... quelli che suonano le gnacchere, tamburi, trombette
trombette, pivotte e quelli altri istrumenti che sono di numero incredibile. = dimin
pixidale, agg. ant. che ha forma di scatoletta. cesariano
nell'antica grecia, sacerdotessa di apollo che, in una caverna dei monti intorno
pizie (così si chiamavano quelle profetesse che di tempo in tempo in quello ministerio
: indicò la sacerdotessa di apollo, che rendeva oracoli. monelli, 2-231: a
dell'antipapismo e dell'anticattolicismo senza sapere che papa e chiesa, non fosse altro
. montale, 9-109: io dico / che immortali invisibili / agli altri e forse
, dal nome del genere -pythium, che è dal gr. xu$co 'faccio imputridire'.
volgar., 4-395: i legati che il dono avevano portato a delfo rapportavano
il dono avevano portato a delfo rapportavano che sacrificanti essi ad apolline pitto tutte le
, o ne'« misiani » colui che mutolo da tegea in misia viene.
, fu ragionato di levar via quelle che di nuovo erano state aggiunte, perché
state aggiunte, perché oltre le tre che anticamente furono ordinate del trombetta pitico,
le porte aperte, non poterono vietare che a squadra a squadra non ci entrasse
e certi / di quei ch'è fama che dal sacro lauro / di febo e
ancora j risuscitare tra noi quei valorosi che figuravano tanto nei giuochi nemei, negli
negli istimii e nei pittii, e che si disponevano così a combattere i tiranni
. v.]: 'pitto': inno che eseguivasi ne'giuochi pitici da'suonatori di
lico, prosciutto, ecc. che ne determinano numerose varianti spesso dotate di
un capone cotto. sonetto di cose che si vendon per roma, 12: crespini
con mostacciuoli. romoli, 185: fatta che sia questa pasta, convien lasciarla elevare
piada... quella cara pizza che i napoletani si meraviglierebbero molto se sapessero
i napoletani si meraviglierebbero molto se sapessero che i nostri contadini la mangiano a desinare e
, due sartine aspettavano, chiaccherando, che passasse il venditore di pizza, la
charpentier non è forse quell'immortale capolavoro che qualcuno pretende,... ma
2. cinema. scatola piatta che contiene un rotolo di pellicola (pronta
della pelle e anche la malattia stessa che si manifesta con questo sintomo; eczema
vennegli una sì fatta rabbia di pizza che si sentiva morire. guarini, 1-i-12:
: generalmente appresso gli medici quei mali che alterano solamente la superficie della pelle e
sulla pelle di una morsicatura d'insetto che provoca prurito. rosmini, lxxix-i-358:
, tute carne, tute rizza, / che a chi se sia le fa vegnir