croce, ii-8-58: poiché tutte le cose che ci attorniano in ogni istante sono occasioni
perfetta vacuità di quel concetto di suggestione, che dovrebbe assegnare il fine all'opera della
palazzeschi, 1-48: mi piace dirti che il sonno mi ha dato stanotte il perfetto
: il fuoco non fa dolor altrimenti che attenuando e solvendo il continuo. per che
che attenuando e solvendo il continuo. per che se l'opera sua finale è ridurre
opera sua finale è ridurre in cenere, che è soluzione perfetta, le altre ancora
micologia, fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi
trinci, 1-420: l'aquileia e aquilina che altri chiamarono 'perfetto amore'ha le
giustizia, e que'della beneficenza (che quegli autori chiamavano giustizia attributrice) denominarli
genti stabilita una regola uniforme e costante che tolga, almen per un tempo,
almen per un tempo, le querele che nascono naturalmente dalla collisione di due diritti
di congiungerlo col naturale, in maniera che per mezzo di questa congiunzione si possa
mezzo di questa congiunzione si possa dire che l'obligo sia perfetto ed eseguibile. filangieri
ii-460: la legge non può prescrivere che l'adempimento di quei doveri che si
prescrivere che l'adempimento di quei doveri che si chiamano d''obbligazione perfetta'.
perfetto). -in partic.: che possiede tutti i requisiti di forma richiesti
quando il contratto sia perfetto, sì che non sia impugnabile per qualche defetto naturale
donna mia, se non se dopo che l'atto principale fu consolidato e perfetto.
e responsabilità (un atto di volontà che sta alla base di un atto o
da incapacità naturale o legale del soggetto che lo ha posto in essere né da
, in relazione con gli atti giuridici che egli compie, in quanto egli non
due presopposti, uno cioè della podestà che abbia il disponente di testare...
testare... e l'altro che vi sia la volontà perfetta e già ridotta
ij. econ. impresa perfetta: quella che produce per il mercato non su ordinazione
piena libertà e mobilità e dal fatto che il richiedente e l'offerente hanno uguali
gas perfetto: fluido ipotetico non viscoso che obbedisce esattamente alle leggi di boyle-mariotte e
gigli, 2-20: la m, che ha in sé qualche suono del mugito
quando sta con vocali e consonanti che non la cuoprono. 16.
indoeuropee nella loro fase più antica, che esprime uno stato presente conseguente a un'
, con preterito plusquam perfetto o più che perfetto o con trapassato perfetto il trapassato
curioso grocino lo chiamò presente perfetto: che bene vi accozziamo noi ancora l'uno e
presente e imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro. castelvetro, 10-xi-365:
tempi, cadendo dal tempo presente, che gli è, al passato imperfetto, al
numero de'più, in quel preterito che si chiama perfetto. atti del primo vocabolario
un altro verbo o se stesso, il che s'usa in tutti gli attivi,
nel perfetto dell'indicativo e del soggiuntivo che da esso nascono. monti, xii-6-287
. e doveva averli studiati coi preti, che i perfetti e gli aoristi li stampavano
17. matem. con riferimento a numeri che si formano con leggi matematiche particolari,
con leggi matematiche particolari, quale quella che definisce numero perfetto quello uguale alla somma
divisori escluso se stesso o a numeri che sono per lo più ritenuti dotati di
.). -insieme perfetto: quello che coincide con il proprio derivato. -quadrato
derivato. -quadrato perfetto: numero intero che sia la seconda potenza di un altro
numero di sette è numero perfetto, che significa tutto il tempo, come sono
sono i sette dì della settimana, sì che ogni tempo, cioè ogni dì,
2-26: dicono... i matematici che quel numero è perfetto le parti aliquote
quaterdia pason dia pente e tuono, che compivano appunto il numero 36, numero
perfette l'una dopo l'altra; tal che il medesimo sentimento dell'audito nostro l'
spesso ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia aspera ed intollerabile
aspera ed intollerabile: e ciò procede che quel continuare nelle perfette genera sazietà e
dimostra una troppo affettata armonia; il che mescolando le imperfette si fugge. bontempi
. bontempi, 1-2-95: vuole il zarlino che,... essendo il cantore
trombone, il violino e simili, che si possono alterare, preduca gl'intervalli del
gl'intervalli del sintono riformato da tolomeo che chiama perfetti. gianelli, iii-44:
aggiunta alla voce accordo, significa un accordo che comprende tutte le consonanze senza alcuna dissonanza
aggiunta alla voce cadenza, esprime quella che porta la nota sensibile, e la
. franco, 4-190: veggo i musici che, con le prelazioni perfette e imperfette
di voci grosse e di voci picciole che m'è forza stopparmi gli
, sicome per lo più è vero che l'accadenze voglion terze maggiori, contempi,
* affrica', suo poema piuttosto cominciato che perfetto, nel quale sono eroicamente cantate
/ ch'ella è perfetta o che fallita è l'opra. -completo in
perfetto in qualche leggendario / troverò quel che in parte inteso avete, / al narrato
non essere ancora di tanto tempo gravida che perfetta potesse essere la creatura. zanobi
sergardi, in: a'putti, che non han virtù perfetta / a capirti,
parte è più nota negli non nati che negli perfecti. -tessuto, confezionato
i-101: dice aristotile nel libro 'de anima'che, come l'anima è in corpo
presto, ma non può perfetto, / che pria toccossi l'una e l'altra
. 22. sm. ciò che è compiuto in tutte le sue parti
aver posto a caso il perfetto prima che l'imperfetto, e così l'incorrottibile
imperfetto, e così l'incorrottibile prima che 'l corrottibile, e non dipoi.
, se è perfetto, non è cosa che si possa aggiongere: però la volontà
ordine'e il 'perfetto'sono due concetti che si riferiscono alla stessa cosa, ma
perfetto si definisce: 'l'uno che risulta dai più'. g. ferrari,
arte, si mostra quello in figura che non possono quanti profundi prospettivi sono.
ammiro melanconico / quella splendida grazia / che si accosta al perfetto. vittorini,
3-136: lui vuole riparare ogni cosa che si sia rotta nella nostra abitazione; ed
. 23. persona virtuosa, che segue integralmente gli insegnamenti evangelici. -anche
converso e più s'estima, / che di novantanove altri perfetti. guglielmo di saint-
-stor. aderente alla setta catara che dopo un periodo di prova riceveva timposizione
: ecco la voce del fratei mio che picchia e dice: « aprimi, sorella
una notte la famiglia del perfetto, che venia a prenderlo, fuggì. detto d'
se 'l truovi perfetto, / più ricco che 'l perfetto / sarai di sua compagna
, ciii-138: ancora me fo decto che el figliolo de cola deve rompere col
deve rompere col perfecto, perciò vi prego che vi sia recommandato e provigate in quisto
). ant. e letter. che perfeziona; atto a perfezionare. genovesi
1-1-322: quella critica [antiquaria] che sola distriga questioni disparatissime e fisiche e
e di storia e di leggi non è che un'arte perfettrice di ogni dottrina,
cui uffizio sta nel ponderare le congetture che guidano a due diverse opinioni.
due diverse opinioni. 2. che opera o presiede al perfezionamento, allo
. perfectuóso), agg. ant. che rivela grande magnanimità e benevolenza; assolutamente
: non recepe graziosamente quello dono perfettuoso che allo bisogno li è proferto.
difettoso. perfezionàbile, agg. che può essere perfezionato o migliorato; che
che può essere perfezionato o migliorato; che può giungere a un grado maggiore di
perfezionabilità dell'uomo era riposta nella certezza che il nostro sapere è perfettamente congruente a
è perfettamente congruente a tutti i fini che siamo destinati ad attuare. =
. perfezionale, agg. ant. che conduce a perfetto compimento un ente o
si può e si dee sicuramente conchiudere che neu'animali e nell'uomo, quanto è
mano... mostreranno col fatto che il perfezionamento del linguaggio è il passo
, 15-192: il romanzo, visto che il suo uomo tardava a comparire, si
, intenti al loro perfezionamento morale, che è inseparabile dal perfezionamento dell'umanità.
: non dobbiamo... pensare che il perfezionamento del territorio si faccia a
e si sentì giovine e più felice che mai. panzini, iii-262: oltre
bianche, ecc., strumenti tutti che hanno subito perfezionamenti sensibili, altre armi
che non può essere distolto dal fine che gli è proprio (un proposito)
gli è proprio (un proposito); che ispira o determina comportamenti tenaci, costanti
., 3-5-8: usanza è degli uomini che piccioli cominciamenti spesso proseguitano in pertinaci
o pertinace e isvergognato amore, a che non costringi tu li appetiti de'mortali
santi può essere tanto pertinace... che quello malvagio aguatatore non lo inganni qualche
.. gran meraviglia... che in sì picciolo corpicello sia tanta voce e
fu tanta benigna mansuetudine nei nostri avversari che a biagio volevano porgere l'ottimo rimedio
botta, 6-1-158: quelle leggi, che il governo inglese si era persuaso avessero
leopardi, iii-127: per le disgrazie che potranno accadere a me... mi
ferocia. denina, viii-48: certo è che la duchessa di savoia, per appagare
corte di francia. 4. che mantiene un atteggiamento o un'opinione con
prove, evidenza, opportunità contrarie; che permane volontariamente nella condizione di peccato,
fu e morì pertinace eretico, corno che se demostra chiarissimamente in quattro statuti che
che se demostra chiarissimamente in quattro statuti che esso fece, ne li quali scripse
tua anima e della tua pace e che tu ti levi dalla impresa della scisma,
il comune e 'l consiglio di lucca quello che landò avea adoperato, doppo le molte
. machiavelli, 12-228: concludesi pertanto che non c'è lingua che si possa
concludesi pertanto che non c'è lingua che si possa chiamare o comune d'italia o
italia o curiale, perché tutte quelle che si potessino chiamare così hanno il fondamento
fonte e fondamento loro, è necessario che ricorrino; e non volendo essere veri
tasso, n-iii-ioio: pertinaci son quelli che non possono se non malagevolmente esser rimossi
nel foro toscano,... men che mediocre, ma pertinace verseggiatore a tempo
li pertinaci si porta l'esperienza doppia che prova che la moneta di tutta l'italia
si porta l'esperienza doppia che prova che la moneta di tutta l'italia vale meno
l'italia vale meno negli stati propri che in regno. loredano, 2-ii-170: il
remissivo. marsilio ficino, 5-90: che colui [cristo] fusse iddio, lo
prescelto per offender il nemico il dir che sia efficace senza crudeltà. conviene inoltre
sia efficace senza crudeltà. conviene inoltre che sia tale che direttamente si rivolga contro ai
crudeltà. conviene inoltre che sia tale che direttamente si rivolga contro ai resistenti ed
malgrado di evidenza e opportunità contrarie; che deriva da una disposizione peccaminosa. -anche
da una disposizione peccaminosa. -anche: che perdura irriducibile, inconciliabile (l'inimicizia
(l'inimicizia, l'odio); che non si attenua, che non si
); che non si attenua, che non si lascia mitigare; che non viene
, che non si lascia mitigare; che non viene a composizione o a pacificazione
viene a composizione o a pacificazione, che si protrae accanitamente fra i contendenti,
: maledetto lo furore loro, perciò che l'è pertinace e la indignazione loro è
pertinace usanza sua et il suo acostamento che a pena che la natura la possa da
et il suo acostamento che a pena che la natura la possa da sé cacciare
. ciro di pers, i-398: tu che a tanti rubelli / depor facesti il
ogni dì incavalcare nuovi tumulti e dissensioni che in tre anni non v'ebbe arte né
fede di una resistenza non meno pertinace che nell'opinione incontra il governo. pascoli
immenso, / ignota forza oscura, / che pertinace vanità di senso / crede luce
di lui. 6. che continua nel tempo, che non smette né
6. che continua nel tempo, che non smette né s'interrompe (un
s'interrompe (un fenomeno naturale); che ha manifestazioni ricorrenti e sgradevoli, che
che ha manifestazioni ricorrenti e sgradevoli, che determinano disturbo e disagio. -anche:
determinano disturbo e disagio. -anche: che non migliora o si risolve con le
con le cure e i medicamenti, che continua ad affliggere il malato, senza diminuire
alle cure (una malattia); che determina ricorrenti accessi, disturbi cronici o
, 19-51: la tempesta crudel, che pertinace / fu sin allora, non andò
nembi e turbi / così rabbiosi, che sommersi in parte / e dispersi n'ha
dolorosa e pertinace infiammazione di quella tunica che nell'occhio si chiama adnata o congiuntiva
d'un terremoto speciale, piuttosto pertinace che violento, ma pertinace al punto di
fogazzaro, 2-9: non si udì più che... lo scrosciar della grossa
suo ticchettìo pertinace, / la teglia che brontola chiusa. -per simil.
-per simil. e al figur. che non cessa la propria azione dannosa o
la propria azione dannosa o letale; che non muta, che si ripropone sempre
dannosa o letale; che non muta, che si ripropone sempre infaustamente uguale (il
vi farò veder un gruppo di cantaridi che infamano questa corte e vi nudriscono col
, iv-179: prendea piacer l'oste, che sorrideane, d'osservarmi attaccato e con
osso è il mio [arco], che pertinace / spezzar prima si può che
che pertinace / spezzar prima si può che piegar mai. -che non appassisce
mai. -che non appassisce, che non ingiallisce. carducci, 1069:
: / e con fremito leggero / par che passi un'anima.
(l'oscurità, l'ombra); che non può essere spento facilmente, che
che non può essere spento facilmente, che arde impetuoso (il fuoco).
. pertinacemente confortoe e ottenne in senato che cartagine fosse destrutta. guicciardini, i-48:
de'medici,... persuadendosi che questo moto s'avesse a risolvere più
avesse a risolvere più tosto in romori che in effetti..., deliberò
voluto pertinacemente abbrusciar se stessi, acciò che ne restasse arso egli ancora. dovila
): l'abate apollo disse a quello che lo pregava così pertinacemente: « or
il bozzolo] alla scatola così pertinacemente che senza violenza grandissima non potè strapparsi.
quando eglino si contrappongono pertinacemente, quello che dico così si può mostrare. ariosto,
ariosto, 1-iv-247: come mostrarai tu che costui non sia erostrato, essendoci la
presunzione in contrario? e come, che tu sia filogono di catania, quando quest'
testimonio del simulato erostrato lo nieghi, e che sia quello esso pertinacissimamente contenda? p
altra così pertinacemente ch'il minor pensiero che fosse in chi combatteva era quel della
marini, ii-19: riscaldati essi più che mai nella pugna, pertinacemente la proseguivano.
l'avversario pertinacemente si difendesse, dicendo che bene vogliono questa transmutazione potersi fare quando
(21): umermenti confessò quelo che inprima pertinazeménti negava. boccaccio, viii-3-23
boccaccio, viii-3-23: 'eresi', secondo che dice papia, son quegli li quali
marsilio ficino, 6-133: agli uomini che volano con lo appetito innanzi alla considerazione
considerazione della ragione, sempre questo seguita: che eglino, male disposti e posposto il
, 575: aveva occultato le lettere che sopra questa comunicazione con nemici del re
: sembra... legge inevitabile che l'uomo debba ingegnarsi pertinacemente a distruggere
: se tu cerchi pertinacia, troverai che, sei volte rotta la pace, per
. alfieri, iii-1-58: quella fede che così ostinatamente cieca si osserva verso il
la furia cieca e infrenabile d'amilcare che slanciata una volta non poteva più indietreggiare,
, né l'instancabile pertinacia di lucilio che respinto da una strada ne cercava un'
, i-607: e incredibile la pertinacia che la gente che non fa nulla mette nello
e incredibile la pertinacia che la gente che non fa nulla mette nello spronare altri
mia,... saper dèi / che come suol tornar da la radice /
suol tornar da la radice / arbor che tronchi e quattro volte e sei,
così la pertinacia mia infelice, / ben che sia tronca dai successi rei, /
quale [milano] dai posteri si leggerà che, essendo stata scudo dell'esercito dell'
. castiglione, 3-i-1-478: le cingane che vanno indovinando la bona ventura dicono il
vero, perché el fu già una che, guardandomi sulla mano, mi disse ch'
il principe né leganés, come inflessibili più che mai nella costanza delle loro pertinacie,
nella costanza delle loro pertinacie, lasciarono che non solo i francesi si accostassero senz'
senz'alcun disturbo alla cittadella, ma che con ogni quiete si accampassero intorno ad
fanatici, ed in alcuni la simplicità. che poi non si sveglino lo causa la
peccato, nella negazione della fede, che porta all'eresia. bartolomeo da s
, 9-6-10: noi, i quali cerchiamo che possa essere lo vero, siamo apparecchiati
non si possono acconsentire eziandio le cose che apertamente si veggiono,... per
: n'è maggior la disgrazia / che 'l stare in pertinazia; è mal riparo
, 2-40 (ii-39): non sai che non è pertinacia né ostinazione al mondo
il cuore tanto indurato nella vostra pertinacia che siete per divino giudicio quasi desperati della
da questa condotta inaspettata sembra potersi arguire che la persecuzione usata a martino fosse più
persecuzione usata a martino fosse più personale che altro e nata piuttosto da sospetti tirannici
altro e nata piuttosto da sospetti tirannici che da pertinacia dogmatica. monti, 22-135
dogmatica. monti, 22-135: or che la mia / pertinacia fatai tutti li
giov. cavalcanti, 55: conciossia cosa che il fiore della città hanno disaminato le
città hanno disaminato le ingorde e disoneste poste che a questa ultima gravezza sono a voi
per questa così pubblica pertinacia si comprende che la odievole volontà rompe e contamina il
per spegnimento d'ogni cagione o vista che potesse mutarsi in vizio o potesse dare
e d'ogni vano onore e curioso, che neuno di questa compagnia debbia portare vestimenti
de'lunghi contrasti, delle ardue pertinacie che mi hanno tenuto tanti giorni agitato.
4-23: la pertinacia delle mosche è tale che, ove più vede mandarsi via,
quel primo spirito ordinatore del 'vocabolario', che, costantemente diretto a fermare nel popolo
tirannide della favella, allontanò fi più che potea tutte le voci che nessun dio
allontanò fi più che potea tutte le voci che nessun dio può fare che sieno fiorentine
le voci che nessun dio può fare che sieno fiorentine. 5. resistenza
ricondursi alle spine; ma le sovvenne che l'autorità de'maggiori, con espresso
, disse rimbrottando: io ti dico che tu non potrai vincere d'agguagliarti al
la gara de'militi e la pertenacità che sofferivano ogni difficultà per non parere di
difficultà per non parere di minore virtù che gli avversari. 2. resistenza
plur. ant. anche -é). che riguarda, che concerne direttamente qualcosa o
. anche -é). che riguarda, che concerne direttamente qualcosa o qualcuno, che
che concerne direttamente qualcosa o qualcuno, che vi attiene strettamente; concernente, attinente
; concernente, attinente, spettante; che allude con proprietà a qualcosa, che
che allude con proprietà a qualcosa, che vi è coerente o congruente, che ben
che vi è coerente o congruente, che ben vi si addice o, anche
vi si addice o, anche, che ne consegue logicamente. - anche:
ne consegue logicamente. - anche: che appartiene a un ambito concettuale ben preciso
a un ambito concettuale ben preciso, che ne costituisce riferimento diretto e opportuno;
ne costituisce riferimento diretto e opportuno; che è strumento o schema intellettuale proprio di
determinata disciplina. -in partic.: che costituisce concreta espressione di un particolare momento
in opera pertenente a parte, poi che in esilio fu, troppo più che alla
poi che in esilio fu, troppo più che alla sua sufficienzia non appartenea e ch'
non appartenea e ch'egli non volea che di lui per altrui si credesse.
lo sacro legame del madrimonio ti prego che, nelle cose pertinenti al nostro onore,
/ sapete indovinar per santitate / ciò che vi si dimanda, e però vuole
, la qual l'autore fa, che al vicario di cristo tutti li cristiani
, iii-32-373: c'è uomo al mondo che possa pensare davvero una cosa 'esterna'allo
estranea? -che giunge a proposito, che ben si addice a una situazione;
, consono, confacente, adatto; che è richiesto dalle circostanze, che risponde
adatto; che è richiesto dalle circostanze, che risponde a precise esigenze, giustificato,
ma mi pare bene pertinente el ricordargli che, se questi andamenti sono da temerne
se questi andamenti sono da temerne, che le provisione che si avessino a fare non
sono da temerne, che le provisione che si avessino a fare non si differischino
avessino a fare non si differischino tanto che siano tardi. sarpi, i-1-191: lasciamo
fuori luogo, inopportuno, infondato; che non coglie l'essenza di un problema.
in parole poco pertinenti: per il che farò fine di scriverle, ma non di
in somma, meno pertinente, di quella che vostra signoria mi mandò.
congionti. -con metonimia: che sa esprimere a tempo giudizi appropriati,
una battuta. 2. che ricade sotto la sovranità, il dominio,
signore feudale (una località); che ha una determinata collocazione geografico-politica (individuata
signoria. collenuccio, 92: intendendo che alessio, imperatore greco, molestava le
principato di antiochia e maltrattava li cristiani che per il suo territorio passavano, deliberò
fernando e poi fece intendere a'veneziani che non dovessero più oltre travagliare ferrara come
, pertinente a guglielmo di nassao, che di essa portava il titolo di principe
entrata, specialmente pubblica o feudale); che fa parte di un determinato patrimonio pubblico
sanudo, lui-171: l'anderà parte che niun rettor o camerlendo possi tocar ditti
[zibaldone], 5-117: vuole che di tutti gli altri libri pertinenti al
si faccia quello, e non altro, che piacerà e parrà a monsignore lenzi,
schermirsi da giusto ripigliamento, come quella che lasciava troppo potere in mano della
dio, cittadini e compagni delli angioli santi che stanno nella beata vita, sì vestirannosi
vita, sì vestirannosi di corpi spirituali che non peccheranno più né morranno. che
che non peccheranno più né morranno. che serve allo svolgimento di una precisa attività
rispetto al conseguimento di un risultato; che si accompagna al prodursi di un evento
di un evento o di un fenomeno; che serve in previsione di un evento;
cose pertinenti a quella essercitandosi, avvenne che un giorno... entrò in un
della città, in questo parleremo di quelle che il popolo romano fece pertinenti allo augumento
persona. serdonati, 9-420: ordinò che apparecchiasse... tutte le cose
con parte di quegli agi ed opportunità che al vivere civile sono pertinenti. sbarbaro
e parlante uom molto e ogni cosa che far volle e a gentile uom pertenente seppe
e a gentile uom pertenente seppe meglio che altro uom fare. ottimo, iii-359:
quali è commessa l'esecuzione delle cose che si trattano nel consiglio di stato,.
.. e da lui dipendono cinque che operano cose pertinenti a'segretari, ma
ad altri dei. 4. che tratta un determinato oggetto, che costituisce
4. che tratta un determinato oggetto, che costituisce descrizione di qualcosa o considerazione
studio, elaborazione scientifica o critica; che contiene la dottrina di una particolare materia
particolare materia (un libro); che ha per oggetto lo studio di un
studio di un soggetto. -anche: che costituisce documentazione, attestazione, prova;
costituisce documentazione, attestazione, prova; che rappresenta la sistemazione contrattuale di qualcosa;
la sistemazione contrattuale di qualcosa; che contiene particolari accordi. bandello, 3-45
tutto si estinguesse ogni memoria o pretensione che avessero detti luoghi rovinati, furono dopo
pubbliche pertinenti alle entrate e facoltà mie che saranno in mani sue. muratori,
ling. tratto pertinente: caratteristica fonetica che di per sé permette di distinguere un'unità
opportunamente. bocchelli, 2-xxiii-165: conviene che mi stia, pertinentemente, al motivo
landolfi, 8-75: osservando infine pertinentemente che tra questi infermi se ne posson dare
3-43: hanno cura [i vescovi] che gli offici divini sieno pertinentemente amministrati.
ristretto le pertinenzie s'intendino solo quelle che riguardono l'uso e l'abitazione della casa
pertinenze'. gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono
monistero di san salvatore, nel luogo che si dice gallano, ove si dice
in perpetuo a noi ugo e agli abati che per li tempi saranno. sercambi,
caricarsi la conscienza del pentimento de'compratori che crederanno di portarsi a casa il libro
vuole se la scriva ». -territorio che fa capo a una determinata città o
venne alla devozione nostra, ci richiese che, finita la guerra, gli dovessimo dare
264: omne persona... che immectesse o facesse immectere bino in la
acconciamente illustrate pubblicare... tutto ciò che concerne ravenna e le pertinenze del suo
suo arcivescovato. -per estens. territorio che circonda o è vicino a una città
gò a queste genti quei fanti e cavalli che da'baroni si tenevano alloggiati in quelle
57: in una piccola grotta, che sta in un gran podere detto il
, della pertinenza della torre della nunziata, che un'ampia e terribile mofeta quasi tutto
furono spediti ordini al generale galasso, che si teneva dentro cromau fra le pertinenze della
-per simil. e al figur. ciò che attiene ideologicamente, logicamente o naturalmente a
patrizi, 1-iii-52: più sicuro sarà che ricorriamo a'nostri fonti topici degli otto
senza poterne render ragione o prova alcuna che vaglia. milizia, ix-16: ecco
potrà parere diversa dalla trattata fin qui ma che in fine si scoprirà altro non essere
in fine si scoprirà altro non essere che un lato diverso di essa o almeno
sua vicinissima pertinenza. -figura fantastica che risiede abitualmente in un particolare luogo.
riprendea, / sì si crucciò e disse che volea / ch'andasser fuor della sua
da parecchie generazioni in qua non pare che rimanesse vestigio -da quel codice in fuori
vestigio -da quel codice in fuori -'che serba fama d'antica patriarcal pertinenza'.
terreno paludoso e fecondo di nuli'altro che di giunchi e canne... era
tarchetti, 6-ii-215: voi non pensate che essa appartenne a me, che fu parte
pensate che essa appartenne a me, che fu parte di me per ventitré anni
anni [la gamba amputata], che io ho coscienza di questa pertinenza.
vitangelo. -di pubblica pertinenza: che è di proprietà dello stato; di
serviva ad alimentar le flotte ed i soldati che stavano in presidio nelle isole di loro
. carducci, ii-18-238: ecco ciò che penso o avviso o ricordo. ma la
autorità e a non presentarmi altri quesiti che non sono di mia pertinenza. vittorini,
proprio ruolo è pertinenza dei santi, che / sono, appunto, spietati.
: parlerò ora delle pertinenze ed intelligenze che ha con gli altri prìncipi vicini. farini
. con sette anni di galera coloro che, scienti o sospettanti l'esistenza d'una
delatori. 5. ciò che attiene direttamente a qualcuno o a qualcosa
, rispondeva con ogni pertinenza prima ancora che la domanda fosse chiusa.
volta con una di quelle enfasi mistiche che si credevano di tutta pertinenza alle beatrici
. pertinenziale, agg. dir. che è proprio, che si riferisce
agg. dir. che è proprio, che si riferisce alla pertinenza. -vincolo
alla pertinenza. -vincolo pertinenziale: quello che sussiste fra il bene principale e una
-unità pertinenziale: l'insieme degli oggetti che costituiscono le pertinenze della cosa principale.
dell'acido pertitanico con metallo monovalente, che si forma dai sali di titanio trattati
, fornito delle proprietà dei perossidi, che si ottiene da una soluzione solforica di
savonarola, 8-ii-143: alcuni altri ci sono che, intesa questa santa verità, stanno
infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, che può colpire individui di tutte le età
terminanti con un'inspirazione prolungata e rumorosa che ricorda l'ululato del cane o il
di durata equivalente, un periodo accessionale che dura da tre a sei settimane e
dura da tre a sei settimane e che, nei bambini più piccoli, può
anonimo fiorentino, iii-233: quelle cose che si hanno per infinita distanzia è inconveniente
elle si possano mai congiungere, imperò che lo infinito non è pertransibile.
e grazioso d'iddio illumina l'anime che sono in paradiso; e cotante quante
quella luce e gloria. e nota che dice 'infinito'nome pertransibile, siccome dice il
dante, conv., iv-xix-i: poi che ne la precedente parte sono pertrattate certe
diffinire si possa questa buona cosa di che si parla, procedere si conviene a la
si conviene a la seguente parte, che comincia: 'e gentilezza dovunqu'è vertute'.
tua etica pertratta / le tre disposizion che 'l ciel non vole, / incontinenza
? maestro alberto, 181: ciò che hai detto con la mente pertratto, e
con la mente pertratto, e ciò che tu di'così esser consento. bibbia volgar
. carducci, iii-21-89: di bologna, che fu nudrice alla parte divina del pesarese
o rare e a discutere quel molto che fin da'primi tempi operò nella musica;
, 244: questo fanno gli scrittori che cercano l'occasione di dire nelle cose
pertrattato della settima bolgia e delli ladroni che in essa sono puniti. -per
cose presenti pertrattante l'awenimento di quelle che sono future. 2. perorare
e concordia pertratti le tue ragioni sì che tu non domandi altrui cosa con battaglia
mercede, / non cupido di più che gli bisogni; / ma soperchio tener
/ anzi pertratta sì futili cose / che quelle ben non cal ch'alcun vi
riferimento al filare della parca lachesis, che simboleggiava lo svolgimento della vita umana)
'pertrazióne'o vero 'sorte', percioché quello che cloto ha composto e chiamato fuori in
iacopo da leona, 109-a: adivene che pertroppo savere / tolle savere, ed
190: si han da pigliar le noci che sien grosse e tenere e si han
di sisto, il papa ordinò a bramante che facesse il ponte. egli..
. campanella, 5-74: contendono tutti che tosso non abbia senso, perché, quando
, 4-1-92: una ve ne fu che, per uscire celatamente dal padre e dalla
una stradicciuola poco usata da niuno, che per quivi incognita si trafugò. siri,
, 9-29-1-81: tenerissimo come un bambino che latta, ha forza [il seme]
, avvegnaché ricalcata e dura, fin che ne spunti. -figur. tormentare,
mi ha pertugiato di sorte il cuore che pare un crivello di semola. g.
. gozzi, i-28-178: il sospetto che voi siate acceso / il cor con cento
un giorno il trivello del tarlo, che pertugia i cervelli insofferenti del vago,
). boccaccio, 1-i-238: pareagli che il fiore in niuna maniera potesse più
e guasto. obizzo, 8-22: oimè che tua, se ti pertugi il petto
pertugiarono il muro in due parti per modo che vi poteano mettere il cavallo. leggenda
quelle galee, sìe in tal modo che le galee afondarono. bisaccioni, 3-61
in cella né stanza sotteranea o cantina che non fosse pertugiata e tentata. d.
miglia e quivi, benedicendoli il popolo che tutto è sul lito a vederli, pertugiano
buchi). ma girano tanto i monelli che riescon a pertugiarla in tutte le maniere
la bella sposa nel potere del marito che le aveva pertuggiata la più gran parte
, ella le volle dimostrare un prigionieri che teneva nascosto in un luogo. e per
al corpo, e esso, credendo che fossero travi, cominciò a far l'
. aleandro, 2-96: è vero che sbucare in toscano vale uscir di buca
, infino ad imo / scendea del lago che da borea fiede. / ogni contegno
si pertugiano mille finestre con duemila occhi che guardano giù. = da un
in estensione orizzontale). -anche: che non presenta una superficie integra, intatta
o perdite (un recipiente); che si presenta naturalmente bucato, scavato,
. bibbia volgar., viii-312: colui che radunò le mercedi e guadagni sì le
bozzoli] la seta con acqua calda prima che fossero pertugiati, come facevano gl'indiani
egli è pertugiato e gocciolante, significa che la sposa si è ritrovata manca e
quale era nel fondo pertugiato in maniera che una cannella di ferro
il mestiere de'crivellali e di quelli che fanno i vagli, derivato, secondo alcuni
: gli uomini... dai venti che, entrando nelle canne pertugiate, cagionavano
paiuolo / col bucato ramaiuolo, / che terrai pronto da canto. / quest'ordigno
. campanella, 5-45: questi, che il volgo sentimenti appella, sono parti
morte, strettamente pregando i duoi fratelli che fusser contenti con giusta lor possa non
, 2-iv-253: dietro queste mura, che in più luoghi erano pertugiate, stavano
stavano scorpioni tesi a cogliere i nimici che per isfuggire dai lanciamenti lontani si avvicinavano
, 9-334: sopra la valle nuda che pende dal monte tre pizzi, s'erge
si può godere la vista della luce che l'attraversa e vi ride; l'altra
fa più trasgression quel suo cervello / che i trascorrenti punti della luna, / e
trascorrenti punti della luna, / e più che in arbor foglia ognor vacuila. /
raguna, / perch'è più pertusgiato che un crivello. -essere come un
come un cofano pertugiato, nel quale prima che io [pluto] versi tutto di
un doglio pertugiato: / versavi quel che vuoi, tutto è sprecato.
al pertugio / de la sampogna vento che penetra. livio volgar., 6-212:
, le quali essi chiamano salisse, acciò che dal detto vaso costrignessero li nimici di
il coperchio della cassa segnata c, che si vede star dentro l'acqua e c'
grande inaffiatoio di terra, di quelli che sono pieni di piccioli pertugi, con cui
vi diede immantinenti una beccatuzza delle sue. che in nella tela ne risultò un buco
straparola, ii-128: la donna, che le prestava intera fede, così nuda
signoria d'un tal zitello, / che si pasce di lacrime e suspiri, /
di lacrime e suspiri, / e più che 'l servo, più crescon martiri.
rimiri, / colpir noi posso, che gli è troppo snello. -l'
collari ebbe più sottile ingegno di colui che fece il pertugio all'ago.
ch'i'vidi de le cose belle / che porta 'l ciel, per un pertugio
tepidezza in ben far messo, / questi che vive, e certo i'non vi
bugio, / vuole andar sù, pur che 'l sol ne riluca; / però
ovvero sepolcro, e per un pertugio che v'era ricevea le cose necessarie da vivere
serpente] ha digiunato un termine tanto che la pelle gli si è avizzata, ed
e cerca uno cigulo pertugio e stretto che solamente la sua testa vi possa passare
diurna in tutto casso, / ben che l'entrata non ne dava molta; /
ne venia assai da una finestra / che sporgea in un pertugio da man destra
coltello un pertugio in una certa fessura che di dentro era riturata con la carta,
riturata con la carta, s'accorse che la savia giovane aveva trovato il vero modo
orecchia ad un pertugio e sentì un dimenamento che facevano. becelli, 1-274: con
imbandìa. algarotti, 8-81: basta che in una stanza per altro oscura vi sia
vi sia un foro, un pertugio che non ecceda una certa grandezza, perché sulla
sul pavimento si veggano dipinti gli oggetti che son dirimpetto al foro. [sostituito da
. malaparte, 7-366: da un pertugio che si apriva al livello della strada scendeva
, la porta non si poteva aprire che a pertugio. -discontinuità nella compattezza
armadura della volta, in quel modo che si vuole, con buonissimi puntelli [bisognai
ristoro, 6-7: l'acqua, che passa entro per li pertugi della terra
, 1-14-150: orgonte sol, vie più che mai feroce, / passa ove l'
, i-161: troverem qualche piccolo pertugio / che potrà offrirci un semplice rifugio. arici
2-78: il vecchio a l'or, che star più tacito / non poteva,
/ e sdraiarsi sulle piume / fin che l'alba porti 'l lume.
, 1-699: il cannone del calandrelli ecco che arriva a levare via lo inganno delle
aprono un pertugio sanguinoso nella colonna stipata che si avanza. 3. per
parti. palazzeschi, 1-44: sembra che l'ultima spira del loro [delle
: diavolini gialli e celesti in calzabraga che sbucano da tutti i pertugi per andare
, 1-61: questi pertugi sono i pori che sono per tutte le parti del corpo
per tutte le parti del corpo, che n'è tutta minuta la carne, i
carne, i quali sono forellini sottilissimi che non si veggiono, per li quali
esce il sudore. boccaccio, v-242: che ti dirò... più avanti
grandissimi e quando senza, non altrimenti che di mongibello, spira un fumo sulfureo
un fumo sulfureo sì fetido e sì spiacevole che tutta la contrada attorno appuzzola? s
hanno gli orecchi, in quel pertugio che manda dentro la voce, quella certa
spirito una reticella di nerviciolli sottili più che seta, la quale è tonda, et
, et in mezzo ha un pertùggio che si dice pupilla. taglini, 2-293:
certe papillette del primo paio de'nervi che derivan dal celabro, i quali, passando
la faccia trasparente di sangue a bollore che si sarebbe detto spruzzargli dai capelli selvaggi
parte all'altra, e alcuni vi sono che l'hanno forate
ambedue, e per il pertugio che vi fanno portano una canna attraversata,
un palo. -figur. esperienza che lascia tracce dolorose. betocchi, 7-13
: il pertugio di questo titolo fu che a'patti si aggiunse che tutti gli aderenti
titolo fu che a'patti si aggiunse che tutti gli aderenti e parenti e seguaci
fagiuoli, xv-104: dite ad un assassin che fra ritorte / in oscura prigion posa
parta -dissi guardando in viso a lei che mi pareva andasse cercando di farmi nel cuore
la donna con voce sommessa da un pertugetto che v'era il chiamò. bandello,
ii-179): guardando per un pertugetto che nel tapeto era, vedeva tutto ciò che
che nel tapeto era, vedeva tutto ciò che ne la guardacamera si faceva. patrizi
v'è in essi un menomo pertugetto che non abbia il suo proprio che fare.
pertugetto che non abbia il suo proprio che fare. grossi, ii-427: stava
stava egli in una camera soletto, / che attigua giace all'oratorio, ed have
all'oratorio, ed have / due pertugetti che a distanza pare / rispondono ai due
, ili: pegio è petra pertondere che monte arr agi rare. = voce
e caricaturale, costumi e messe in iscena che vogliono essere il 'non plus ultra'del
. di perturbare), agg. che agita o turba profondamente l'animo; che
che agita o turba profondamente l'animo; che provoca angoscia o rimorso; sconvolgente.
maravigliosa e perturbante [la favola], che indi in poi fé vergognare gli uomini
, 11-8: fianchi larghi, maturi, che davano una perturbante impressione di donna piena
volgar., ix-688: abbiamo udito che alcuni di noi vennero a voi, li
geloso] e perturba ognora quella persona che dice amare più che le pupille degli
ognora quella persona che dice amare più che le pupille degli occhi suoi. scarpelli,
re catolico, per mezzo de'suoi seguaci che sempre stavano a lato del re,
4-21: la donna, quando è ciò che debb'essere, è per me una
spesso furono non meno dannosi a li amici che a'nemici; e quest'è che
che a'nemici; e quest'è che li capitani de li eserciti, credendo
1-2-14: niuno perturbi e interrompa colui che dice. nannini [ammiano], 228
[ammiano], 228: senza che alcuno lo perturbasse, seguì li suo ragionamento
[guevara], ii-221: perturbate quelli che son battezati e sete cagion che gli
quelli che son battezati e sete cagion che gli altri non si battezano.
spagnoli a perturbarmi il cervello, domandando che le tragedie e comedie loro fossero degne dell'
demetrio, ma l'ultimo di quelli che traevano origine da seleuco, nuovamente gli fu
1-247: quinzio diceva... che la repubblica avea bisogno di dittatore,
perturbare il buono stato della città sappia che la dittatura è senza appellazione. s.
penai servitù è ordinata per quella legge che comanda che sia conservato l'ordine naturale
è ordinata per quella legge che comanda che sia conservato l'ordine naturale e vieta
sia conservato l'ordine naturale e vieta che sia perturbato. sanudo, li-481: comanda
maestà a tutti suoi subditi e vassalli che integramente osservano e guardano la ditta pace
, adottata quella di fucilare il primo che si permetterà di perturbare la quiete e
e tirando la favola in lungo più che non si può, spesse fiate [i
. nardi, i-373: i disegni che fatti aveva quella maestà di passare in italia
turba / de'marinari o d'altri che l'aprica / terra cercando il mio piacer
accadute alla memoria nostra in italia, dappoi che l'armi de'franzesi, chiamate da'
chiesa, perturbò tanto lo stato del papa che quelli franzesi, ch'erano venuti al
re in modo alcuno piede in italia che gli desse sempre più facile occasione di
40: allontanare dalle provincie sospette coloro che, unitisi con i prìncipi del sangue,
fatti di antipatro intorno a quelle cose che lo perturbavano. savonarola, 7-i-12: nessuna
le tenebre ancora / l'angoscioso pensier che mi preme tanto? / fuggi, molesta
tanto? / fuggi, molesta cura, che mi perturbi. straparola, 1-4:
perturbi. straparola, 1-4: il timore che non raggiungesse e uccidesse forte la perturbava
], diceva egli, è quello che perturba l'inteletto, che contamina la
, è quello che perturba l'inteletto, che contamina la ragione, che tiranneggia la
inteletto, che contamina la ragione, che tiranneggia la volontà e che fa l'uomo
la ragione, che tiranneggia la volontà e che fa l'uomo diverso da se medesimo
dalla pietà e dal cordoglio in guisa che egli ne sia perturbato, che cada a
guisa che egli ne sia perturbato, che cada a terra, che ceda e che
sia perturbato, che cada a terra, che ceda e che venga meno come vile
che cada a terra, che ceda e che venga meno come vile. ungaretti,
il piacere, ma un piacere dorato, che non vada fino a perturbare l'animo
piegarlo..., è ciò argomento che in ciascun affetto certo estremo si ritrovi
, i-51: ci spediremo da quei particolari che, giocondissimi all'occhio, perturbano l'
ascensione de'vapori al cerebro del cibo che si cuoce, quali causano le varie
fussi ammalato davvero, / perché le passion che affliggon l'animo, / stringono il
cognizione de le cose intelligibili di quel che sogliano i vapori che da la terra si
intelligibili di quel che sogliano i vapori che da la terra si sollevano ne l'
la solitudine mirabilmente la eccitano, dove che i tumultuosi moti, gli strepiti ed i
e varie malattie, dolori e disagi che possono perturbare la buona armonia de'corpi
regolari e per la conoscenza dei mali che queste condizioni perturbano. -provocare un
galia e ritornò al suo stato, rispetto che 'l mare la perturbava molto per esser
: l'adversaria mia [la voluttà] che 'l ben perturba / tosto la spegne
delli maggiori nostri removar tutte quelle cose che hanno cognosuto perturbar li opprimi instituti della
: non avrebbe mai acconsentito a cosa che perturbasse la pace. forteguerri, 11-48
e. cecchi, 5-239: una burrasca che perturba il flusso delle acque motrici sulla
si perturba per nullo accidente né fortuna che awegna. passavanti, 43: santo
io ho fatto uno grande peccato, che ne sarà? turberassene la coscienza mia
non se ne perturberà. dove vuole dire che se ne turberà per contrizione, ma
, i-149: io ti vo'credere che vi astegnate più da'piaceri e vi perturbiate
quel viluppo fu maggiore per i nostri che come di cosa non aspettata maggiormente si
: la timidità nelle donne, awegna che dimostri qualche imperfezione, nasce però da
, nasce però da laudabil causa, che è la sottilità e prontezza dei spiriti,
lontano da perturbarsi per cotal vista inconsueta che, non movendosi punto di sedia, fece
dei spagnuoli ammazzare alcuni dei suoi soldati che fuggirono da cotal nuovo spettacolo impauriti.
dovere di obbedire alla chiesa in ciò che le viste contradice del governo, molto
per la vanità de le proprie parole che se vedessero disprezzata l'autorità de le
g. del papa, 5-75: accade che il mare col suo perturbarsi sia presagio
perturbataménte, aw. in modo che denota forte emozione; con grande foga
, 9-112: sempre interviene in simili casi che gli uditori hanno compassione insieme con l'
uditori hanno compassione insieme con l'oratore che parli perturbatamente, se bene e'non
perturbativo, agg. letter. che agita l'animo, che turba profondamente
letter. che agita l'animo, che turba profondamente, angoscioso. fr
sempre mai perturbativo. 2. che ha la proprietà o la conseguenza di
, 7-1-52: guarda... quelli che non credano: tu gli vedrai tutti
se essi [amanti] possono fruir quello che essi amano, poi che il non
fruir quello che essi amano, poi che il non poter fruire è solo quello che
che il non poter fruire è solo quello che c'impassiona, non veggo io che
che c'impassiona, non veggo io che ne segua quella conchiusione che tu ne
veggo io che ne segua quella conchiusione che tu ne traevi, che amore tenga
quella conchiusione che tu ne traevi, che amore tenga l'animo degli uomini sollecito e
spavento de la morte e de l'infelicità che precede. tortora, ii-296: rimase
di lione e notabilmente perturbato degli eccessi che a tolosa furono commessi. vico,
con mente pura. alfieri, 1-1168: che fia? tu giri / intorno intorno
, perturbato dal suo intendimento, vedendo che se la cosa procedeva, n'aveva da
da nascere tumulto, dicendo ai circostanti che tacessero, chiamò a sé marco claudio
carducci, iii-6-449: la qualità della poesia che aveva tra mano condusse l'ingegno e
non perturbati da pregiudizi, a far versi che a me paiono bellissimi.
con dolcissime parole... tanto fece che addolcì la ostinata voglia della donna.
non lasciano al perturbato animo consultare quel che sia più sicuro. 2.
xvt-17 (199): conciò sia cosa che la ostinata commozione della perturbata mente contro
della mente perturbata ed uscita di sé che si crede che li iddìi si plachino in
ed uscita di sé che si crede che li iddìi si plachino in quello modo
cordoglio e timor. 3. che manifesta o esprime turbamento, timore o
monti, x-2-213: quale è colui che si prepara / caso acerbo a narrar,
perturbati affetti. 4. che denota ira, corruccio o rancore personale.
: più fa prode l'amichevole gastigamento che l'accusare perturbato. canteo, 27:
tanto tenere, per non dire fastidiose, che per ogni picciolo accidente sono perturbate e
: queste armoniche vie de'pianeti, che se più vicini rotassero o più lontani
galileo, 3-4-516: due eserciti, che in un perturbatissimo e tumultuosissimo conflitto sieno
cattiva fontana è quella di tutti coloro che, lassando nella costituzione de'loro poemi
.., tutte espressioni incerte, che lasciano solo intrawedere che nelle cose le
espressioni incerte, che lasciano solo intrawedere che nelle cose le idee appariscono perturbate,
funzioni (una facoltà fisica); che dà segni di grave irregolarità fisiologica.
propria volontà traditrice e rubella è quella che ci porta il giudicio offuscato, il cuore
in attesa, fissando la grande costellazione che pareva alla mia vista perturbata avvicinarsi.
sm. (femm. -tricé). che attenta alla sicurezza generale, alla pace
stati o all'ordine pubblico; che trama per provocare disordini civili o scatenare
disordini civili o scatenare la guerra; che porta lo scompiglio in uno stato,
raggiri. alberti, ii-249: però che dal successo delle cose quelli sono conosciuti
concordia civile. sassetti, 234: pregava che fussero gastigati come rubelli perturbatori della pace
società biasimati ed anche severamente puniti coloro che contro alla religione si ardirono di alzare
il re di rimando lo dichiarava nientemeno che scismatico, eretico ostinato, perturbatore della
, come elementi perturbatori della morale più che dell'ordine pubblico. -sobillatore,
campiglia, 1-86: quanto a quello che mi volete far credere con vostre belle
mercé per loro e per noi tutti, che vogliamo viver e morire in essa.
per creare scissioni. 2. che infrange, che non rispetta un ordine o
. 2. che infrange, che non rispetta un ordine o una norma
governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare ampollosomente l'impotenza de'loro
principalmente d'aggiunger molte vessazioni a quelle che i pacifici e i deboli già soffrivano
questi. montano, 1-237: colui che si accosta a una donna senza il preciso
mal volentieri un'azione di tal genere, che mira a turbarla; e vi reagisce
come può, senza impacciarsi dei fini che possono inspirare la nostra perturbatrice, i
violatrice del dogma. 3. che rovina, fa cessare o compromette una
compromette una situazione piacevole o favorevole; che è causa di danno per il bene
altrui bene perturbatrice, troppo ti pareva che in tanto piacere fussi stato! n
e della società. 4. che sconvolge una condizione normale di vita o
della vostra coscienza un elemento perturbatore, che è risalito dagli abissi dell'incosciente.
12-27: in questi casi la passione che ti domina è l'impazienza di cancellare gli
: ora io non sono ai loro occhi che un estraneo, l'intruso vagante come
abbandonata. 5. fis. che determina una perturbazione nel moto (una
forza). -funzione perturbatrice: quella che esprime analiticamente la forza suddetta. =
provocata da stimoli interni o esterni, che alterano l'equilibrio e la normalità della
delle perturbazioni e hanno questa potenzia: che muover l'uomo possan di luogo,
peripatetici sono contrari alli stoici, dicendo che la perturbazione cade bene nella mente dell'
sottoposta. boccaccio, vtii-2-271: seguita che i mansueti vogliono essere senza alcuna perturbazione
alcuna passione, ma quello solamente fare che la ragione ordinerà. s. agostino volgar
volgar., 1-5-184: sì credono che l'anime sieno tanto affette alle membra terrene
affette alle membra terrene e mortali, che per questo nascano in loro li morbi
o tiranneggiando la fa serva in modo che chi ben ama, come fo io
d'ogni passione, senza quegli affetti che possano apportare le perturbazioni all'animo,
avea dotato... di una immaginativa che, trasportando l'anima a un avvenimento
facea conoscere e sentire quelle perturbazioni medesime che dovettero avere i personaggi di quella storia
bellezza d'un velo nero; e che se talvolta ritorno a guardarla, rifuggo tristo
da una perturbazione insomma ch'io sento e che non posso descrivere. montano, 1-207
non posso descrivere. montano, 1-207: che i cuori esperti, frusti, induriti
d'annunzio, iv-1-919: l'imagine che si forma nel mio cervello m'è
sogno ha forse per causa la perturbazione che incomincia nei suoi organi e che aumenterà sino
perturbazione che incomincia nei suoi organi e che aumenterà sino all'eccesso. montano,
, come è questa di borbone, che non dà perturbazione a parlarne. morando,
e da edoardo fu quella nuova ascoltata, che nell'interno fu loro estremamente gradita.
. tasso, n-iii-801: le lettere, che sogliono esser scritte con animo quieto e
accese di tanto sdegno il pontefice, che subito ordinò a filomarino di non moversi
egli era in tanta perturbazione d'animo che, se l'onestà lo patisse, egli
: de'piaceri del mondo, passati che sono, non resta altro se non perturbazione
anzi con sembiante sempre uguale e sereno, che non dava segno d'alcuna interna perturbazione
quali siam suggerii, non altronde nascono che dalla ripugnanza e abbonimento che abbiamo a
altronde nascono che dalla ripugnanza e abbonimento che abbiamo a qualche cosa che noi non
e abbonimento che abbiamo a qualche cosa che noi non vorremmo, e pur fa
ragazza è in tale perturbazione di spirito che io non posso rispondere di nulla.
più..., non fa che piangere e delirare. albertazzi, 321:
cosa può avvenire ad un animo costante che mala sia: tutte le perturbazioni piglia per
asciutto figura l'intatto e netto camino che fanno gli uomini virtuosi per mezo il
racconto o scena di un'opera drammatica che ha lo scopo di suscitare nei lettori
146: ho compreso come e'vi pare che io rivegga massimamente la parte delle perturbazioni
noi altra cosa è la virtù razionale che ci regge, altra la virtù animale
ci regge, altra la virtù animale che è retta, se noi non ricorriamo al
michelstaedter, 751: anche l'uomo che vale, se per un'eccezionale perturbazione è
egli più tosto volea un giovine malanconico che allegro et amator di perturbazioni.
115: in questo mezzo... che 'l regno sotto il governo del locotenente
: di male nascono mille altri mali, che causano sedizioni e gravissime perturbazioni nelle città
, 1-292: nacque una cosa disavvedutamente che fu cagione di perturbazione di pace e di
gozzi, i-10-187: così pensano tutti coloro che non conoscono né legge né vizio né
eversiva. pallavicino, ii-770: ammonivali che la riformazione fosse moderata, accioché non
non trapassasse o in perturbazione più tosto che in medicamento del cristianesimo o in abbattimento
cristianesimo o in abbattimento, più tosto che in assetto, della corte romana.
di leucippo con quel poco di chiarezza che abbiamo potuto, e quel poco è
si avvolge in tale incoererenza e perturbazione che tommaso bumet lo disprezzò come un narratore
vomito spontaneo, se si purga quello che purgar si deve, conferisce e facilmente
modificazione temporanea e di intensità limitata che riguarda i valori delle sue grandezze ed è
iperbolico se si tratta di comete) che secondo le leggi di keplero esso dovrebbe
(e si distinguono le perturbazioni periodiche che riprendono lo stesso valore in periodi di
e anche nella meccanica quantistica, metodo che mira a risolvere, con approssimazioni successive
con esattezza (e la teoria matematica che ne studia le condizioni di validità si dice
: in astronomia diconsi 'perturbazioni'le deviazioni che alterano il movimento ellittico dei pianeti.
. calvino, 8-45: non vedo che perturbazioni nell'ordine degli atomi.
e in apparenza acci dentali che quest'ago prova tutti i giorni all'e
meridiano magnetico. -attrazione magnetica che può alterare il funzionamento della bussola.
27-1-1984], 8: la perturbazione che ieri ha raggiunto il nord questa mattina la
giamboni, 8-1-198: glave è uno pesce che ha il becco come una spada,
il becco come una spada, con che egli pertusa le navi e falle perire
essendo pertusata con la virtù della pietra che si noma sinai e portata al collo,
sinai e portata al collo, dicesi che vale contra le illusioni fantastiche nasciute da
moriam e non savean quando, / che li quareli pertusavam! cavalca, ii-194
ii-194 [var.]: più pare che dio abbia per male chi divide il
chi divide il corpo mistico della chiesa che non ebbe che 'l corpo suo fusse
corpo mistico della chiesa che non ebbe che 'l corpo suo fusse pertusato e guasto
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1831). pertusato
lunghezza o dello spessore, perforato, che presenta uno o più fori.
io sono netta e casta, fa'che io possa portare in questo tempio con
: mostiolli da l'altra parte un uomo che traeva acqua d'un lago e mettevala
i-138: un vaso di rame o piombo che sia sottilissimamente pertusato. lauro, 2-88
serà so seguior / cum desmesurao calor / che tem l'enfernal foxina.
, e falli de petit pertus, che l'ausel possa mectere le deta e l'
. e cominciò più presto potea, che alla scala dove zanobio montava fé uno
suo marcifaccio e quine orinava, intanto che tutte le pelli bagnava. fatti di
acqua, sia bossolo o tazza o che vi piace; fatele nel fondo un
: posto l'occhio per un pertuso che nel solaro stava, con insupportabile dolore
stava, con insupportabile dolore aspettava a che devesse il gioco reuscire. fr. martini
sette dell'istromento si lascia un pertuso che ha da servire di traguardo. quaglino,
la casa o in una grande cava fin che la verruga si secchi...
escono umori..., è segnio che 'l membro sia corrotto. -occhio
. cavalca, 6-2-226: si dice che 'l serpente si rinnovella entrando per un
pietra. fazio, v-2-42: sappi che significa quaggiuso / velen, paura, crudeltà
trattato delle mascalcie, 1-254: il cavallo che ha la coda più da un lato
ha la coda più da un lato che dall'altro è vizio,...
ruscelli, xxvi-2-84: volean le donne che in tutti i pertusi, / ch'elle
per estens. cavità o ambiente esiguo, che può contenere a stento una persona;
voglia d'uscir fuor di quel pertuso / che non trovava luogo. guiniforto, 556
lì con l'occhio aperto, / insin che uscimmo fuor per un pertuso. bresciani
ogni pertuso è porto: per indicare che nel bisogno ogni aiuto, anche minimo
baci non fanno pertuso: per indicare che tali manifestazioni affettuose non compromettono la verginità
diceva tra sé, alla napoletana, che « spizzichi e baci non fanno pertuso »
: queste voci e questi rumori, che per tutto si udivano, avevano finalmente
ardendo d'ira contro a que'cittadini che sì poco in firenze l'avevano stimato
è per tutto e... che si può tanto ben pregare nella propria casa
metti la biacca 'n un tegame, che vi sia grossa una corda per tutto
fanciullo un'asticciuola frale, / ma che trafige ogni più duro seno. manzoni
e deserto, / ma quella solitudine che vede, / gioconda è sì ch'altro
, i-n: sotto la luna poi vogliono che seguiti la revoluzione de'cieli alla ottava
giamo e tocchiamo con mano che la sudetta fortuna, risoluta levarlo
già / ch'egli non mangia più / che cinque volte il dì, /
, potrete lasciargli un perù, che il tutto andrà, e dietro la roba
, xxx-6-175: e una ragazza / che vai proprio un perù, savia e modesta
dire d'aver trovato un maestro di casa che valeva un perù, perché contentavasi dell'
aver visto esposito a braccetto con una donnina che valeva un perù. -essere
, 2-80: si sono provvisti di carabine che valgono un perù. =
esploratori. peruano, agg. che si riferisce, che è proprio o
peruano, agg. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del perù;
è proprio o caratteristico del perù; che vi è nato o vi risiede.
se nell'america settentrionale quelle nazioni, che ne piace di chiamare col nome di barbare
lo sono nell'america meridionale i peruani, che noi riputiamo degni al più di fornir
. bot. region. pero che cresce spontaneo allo stato selvatico e può
., 2-26: le verghe ovvero arbuscelli che [il campo] produce fieno dolci
ringraziato sia la croce di corsignano, che aveva il manico di perùggine. vettori,
: parlando adesso de'perugini salvatichi, che si trovano ne'boschi. lastri,
(plur. m. -chi). che si riferisce, che è proprio del
-chi). che si riferisce, che è proprio del pittore pietro vannucci detto
ben diversa e più aspra fu la via che raffaello percorse dal tempo della pala di
. 2. per estens. che ricorda la grazia delle figure dipinte da
peruscino, pirugino), agg. che è nato o è originario della città di
è originario della città di perugia; che vi risiede abitualmente, che vi abita.
perugia; che vi risiede abitualmente, che vi abita. -anche sostant.
eglino aveano messo in ordine tutto ciò che a guerra bisognava, per accogliere tutte loro
città non si fa escontio, per ciò che no 'l fanno a'senesi. g
di lui avuta da tutti i perugini che per vaghezza che egli n'avesse,
avuta da tutti i perugini che per vaghezza che egli n'avesse, prese moglie.
alli dì passati... uno che se chiamava grillo. era peruscino et
perugino. carducci, iii-3-111: le madonne che vide il perugino / scender ne'puri
avvicendano nelle sale. 2. che si riferisce, che è proprio o caratteristico
2. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di perugia,
in umbria anche allo stato semibrado, che ha grossa mole e mantello nero o grigio
o grigio scuro. 3. che si parla a perugia; scritto o tradotto
ditti ostaggi abbino ad essere liberati subito che 'l ditto signore malatesta con le gente siano
bianca grossa e dolce; il vino che ne viene prodotto. tanaglia, 1-849
conto e'parmi [il trebbiano] che alban sia, / e 'l perugin fa
spargete di bravo perugino, se volete che il terreno frutti. viani, 10-246
modificata, spesso squamosa e coriacea, che si trova alla base del germoglio e
mirbel, è l'inviluppo scaglioso che involge le gemme, e secondo richard,
... fu admonito dall'angelo che, se perusini non ritornavano a penitenzia,
verso la zona perusta, e secondo che recita lucano, egli ebbono di grandi awersitadi
'bruciare'. peruviano, agg. che si riferisce o è proprio del perù
riferisce o è proprio del perù, che ne è originario o proviene da esso;
è originario o proviene da esso; che vi è nato o vi abita.
lessona, 1116: 'peruvina': prodotto che si ottiene scaldando la cinnamina al contatto
peruviano. lubrano, 3-51: che bel genio d'un verme! in grembo
me mi condussi a tanto di fame che le peruzze e le nespole m'ebbero
mescola tra le peruzze: per indicare che un'opera buona può risultare vana se
la conclusione (con allusione alla frutta che chiude il pranzo). s.
circa al principio e circa al mezzo che ti farà avere la buona voluntà e
pres. di pervadere), agg. che si diffonde ampiamente in un'opera,
si diffonde ampiamente in un'opera, che la pervade (un sentimento).
pure non perturbante. 2. che denota acume e perspicacia; penetrante.
della guerra come marea di popoli, che empie e percorre due volte 'guerra e pace'
, da austerlitz a mosca, e che la pervade. -condizionare, ispirare.
carducci, ii-9-257: oggi è il naturalismo che pervade tutto, oggi è l'umanesimo
pervade tutto, oggi è l'umanesimo che deve trionfare, oggi è l'ellenismo
deve trionfare, oggi è l'ellenismo che ha da risorgere. = voce
pervagaré), agg. ant. che si estende in uno spazio anche in modo
): qual cosa è più sozza che la femmina imbriaca? la quale in qua
relazione quali sono digni di fede e che hano pervagato molte parte dii mundo.
, fruiva quella dolcezza e quel giubilo che sente l'anima che si deifica e s'
e quel giubilo che sente l'anima che si deifica e s'imparadisa alla fine.
vedendo che lei non se pervaliva, la fé portare
sì cara, / e l'alta voce che dal pecto usìa / per lo sfrenato
(ant. pervenènte). che giunge o arriva in un luogo.
acciocché riceva li pervenienti. 2. che penetra nell'animo. cassiano volgar.
: è un altro modo ottimamente pervenente che si tagli la vite, che dee innestarsi
pervenente che si tagli la vite, che dee innestarsi, tortamente infìno alla midolla
109-17: si botaro [alcuni mercanti] che s'elli scampassero e pervenissero a porto
s'elli scampassero e pervenissero a porto che elli offerrebboro delle loro cose a quello
offerrebboro delle loro cose a quello deo che là fosse. cavalca, 20-45:
., ii-291: essendo, mentre che lui caminava, pervenuto a ierosolima, cominciò
per la cieca via, / ma che tu mai la sua faccia non veggi /
mai la sua faccia non veggi / fin che tra 'vivi pervenuta sia. bandello
. alvaro, 17-23: superata la roccia che sbarrava la spiaggia, pervenimmo all'insenatura
tommaso volgar., 5dci-797: la nave che po'esser menada per forza de diversi
modo di armare deve essere tanto alzato che li pedi de lo espugnante avanzi le gambe
rucellai, 3-30: la lettera benignissima, che da vostra signoria illustrissima mi viene scritta
tuoi vigili custodi, / questa carta che vedi, ed a zaira / andar dovea
, 27 (463): trattandosi che il plico era indirizzato a un convento,
di colossale articolo di fondo. un articolo che non fu scritto invano.
., 9-52: la vena maestra che infìno a quel luogo perviene e si stende
oceano. boterò, 9-6: si stima che anticamente ella fosse da terra ferma dieci
perché le lagune insino a quel luogo pervenivano che si dice oriago, posto su la
della casa, ii-45: le procelle che, ora dell'asia ed ora dell'
quasi fiamma dal cielo si attende, prima che a poco a poco allargandosi pervenga a
buonarroti il giovane, i-516: quelle strade che sono dirittamente tagliate e battute, sogliono
esalazione del letame] più agli uomini che alle femmine per la rarità del corpo
giovamento di essa [ugola] è che ritenga ne la bocca per alquanto di
betussi, xliv-36: questa prima imagine che s'offerisce non si comprende con altro
s'offerisce non si comprende con altro che con gli occhi corporei. indi,
una zaffata a sua eccellenza, / che fu per farlo quasi che svenire.
eccellenza, / che fu per farlo quasi che svenire. magalotti, 23-274: potete
potete voi mai dir altro se non che l'anima agisce secondo i fantasmi che le
che l'anima agisce secondo i fantasmi che le pervengono dagli organi de'sensi esterni
. cocchi, 4-2-44: si crede che la vera ed unica cura di questo male
i-12-88: già il puzzo del delfino, che quivi gittate imputridiva, al naso gli
era la gioia e il pianto / che al monastero pervenia, dal mondo. pratolini
spedizion della bisogna e sopra tutto questo, che all'amico non pervenga né per cui
non pervenga né per cui si cerca né che si cerca. castelvetro, 8-1-31:
alcuna notizia, ne favella in guisa che egli ne paia essere stato il trovatore
novità ad enrico in germania e giudicando che senza suo disonore non passassero, si mosse
degli albanzani, 137: lasciò a quegli che seguissero integra testimonianza e famosa e perpetua
due tragedie è pervenuta, per quello che si sa, a'nostri dì. vico
, si fanno ragionevoli le tradizioni volgari che ci son pervenute dell'umanità de'tempi oscuro
sublime, o per meglio dire nella parte che di esso ci è pervenuta, pindaro
prima parte, cioè di pratica, che pervegna a dire della gloriosa rettorica.
1-iv-796): calandrino cominciò a dire che egli voleva comperare un podere, e.
sopra la materia del poema di dante che tuttavia a ricercar mi rimane, parmi
ricercar mi rimane, parmi dover pronosticare che questa terza cantica debba portarmi alquanto più
portarmi alquanto più innanzi nelle mie osservazioni che le due prime non hanno fatto.
per la regione de'septe pianeti, che è quasi primo cielo e quasi vagabondo,
vagabondo, e perverrai all'octava sfera che è ordinatissimo fermamente delle stelle e chiamera'
, 1-90: e necessario... che finalmente ad un motor si pervenga.
cominciatore. boccaccio, 9-142: intendo che de'detti miei beni i predecti miei
alienare o impegnare alcuno insino ad tanto che alla età d'anni trenta compiuti pervenuti
barbaro], xxxi-131: or dopo che i figliuoli saranno alla debita età di potere
de'popoli nell'indie orientali ed occidentali che uccidon i lor genitori, pervenuti che
che uccidon i lor genitori, pervenuti che sieno a certa età. g. gozzi
là dell'età di 80 anni non pervennero che 135 uomini. -di animali
fama del nuovo istituto, in guisa che il numero de'monaci tosto pervenne a cento
trovato essere più diritto quando era suddito che poi quando fu pervenuto a regno.
. ammirato, 1-i-140: altri dicono che i cardinali nobili e di gran parentado
falli aspramente gli bastonano in maniera tale che bisogna loro gran sufferenza per arrivare alla
, 6-ii-90: la istruzione non era impartita che come un mezzo per pervenire; e
. croce, iii-26-327: quelli, che erano presi dall'ansia del pervenire,
ciò stesso si sono confusi con gli innumerevoli che similmente attualizzano. 11.
, iv-xi-10: più volte a li malvagi che a li buoni pervegnono a punto li
li buoni mai non pervegnono, però che li rifiutano. m. villani,
io lascio diredati li miei figliuoli e che il mio pervenga alla tale religione.
madonna dell'impruneta, 1-29: ordiniamo che nostra compagnia abbia sempre...
, ricevitori d'ogni moneta e beni che perverrae e che pervenire dee o debba a
ogni moneta e beni che perverrae e che pervenire dee o debba a nostra compagnia
dice essere a noi pervenuto in quanto che la volontà d'adam era in noi
, 1-i-77: questo è l'utile che ne perviene così a'prìncipi come ai privati
è di nicistà... provedere che, s'io mancassi, che quello che
provedere che, s'io mancassi, che quello che pervenissi a voi di mio,
che, s'io mancassi, che quello che pervenissi a voi di mio, non
salviati, 20-109: io vi ridico che ghibellin caravela è in genova da otto
ripatriato di nuovo e rientrato nel patrimonio che gli perviene. zuccolo, 358: francesco
l'arme e l'oppresse. dicono che a lui pervenivano le ragioni di quel
cosa alcuna del proprio mentre anche quello che a loro perveniva per via di successione
dalla fortuna un maggior premio di quel che a loro si pervenisse. pascoli,
codice dei beccai ferraresi, 243: che la mità de le pene sovra diete
ognuno, sì per le molte confìscazioni che per diverse cause pervengono continuamente alla corona
molti beni di feudi e di forestieri che muoiono nel regno senza privilegio di testare
con quella awertenzia, virtù e pulitezza che si perviene e che si usa in
, virtù e pulitezza che si perviene e che si usa in fra e valentuomini.
. francesco da barberino, ii-248: vo'che tu sappi / ch'alcun non è
alcun non è di tanto grosso ingegno / che per lectura non pervegna al segno.
., i-1-6: pochi rimangono quelli che a l'abito da tutti desiderato possano
ricevelo volentieri ed abbraccialo e fa ciò che dèe per rivocarlo al primo stato. pulci
però son diverse queste scale: / basta che in porto salvo si pervegni, /
ma dovere anche ciascuno pazientemente tollerare quello che la sorte sua gli ha dato.
2-157: fu per una pubblica grida significato che la prima donzella, la quale a
loro; ed a quella grandezza perverrebbero che immortai gloria procaccia ai mortali. padula
: dobbiamo tenerci alle virtudi, acciò che non perdiamo quella visione mirabile e non pervegnamo
quale si è in eterno: tutti quelli che la osserveranno sì perverranno a vita,
osserveranno sì perverranno a vita, ma quelli che non la osserveranno perverranno alla morte.
l'uomo non potrebbe pervenire a quello che gli è stabilito da dio, senza la
milior parliere, sicché per lo grande senno che i. llui regnava e per lo
molto di lavorìi e di fatiche, acciò che alli doni dimandati possi pervenire. livio
2-409: sono lieto de'giovani uomini che si studiano di essere graditi e di
giovani in suo potere, quello a che non potette di loro consentimento pervenire volle
, i-112: egli è ben vero che costoro, movendosi instabilmente a questa ed
milizia, ii-178: michelangelo non pervenne che al disegno: il disegno non è che
che al disegno: il disegno non è che un mezzo; lo scopo è il
. giordani, iv-112: egli non patì che senza premio rimanesse la diligenza e la
: pervenne alle ghette color tortora, che portava con la disinvoltura di un orango,
latini, rettor., 30-6: poi che 'folli arditi impronti pervennero ad avere
loro fine, seguendo i tre capi che essi nominano finali: utile, onesto
, 1-vi-71: ella sa, mylord, che con tutta la loro grande abilità non
a fabbricar di coteste nostre ingegnose macchinette che imprigionano il tempo. mazzini, 29-27
nella quale l'uditore non è certo a che la cosa debbia pervenire o a che
che la cosa debbia pervenire o a che sentenzia alla fine tomi. testi fiorentini,
e fa'la cosa pervenire tostamente a ciò che dee! boccaccio, dee.,
, con l'intromissione di un satiro che cerca per inganni goder quelle ninfe e n'
andamenti vostri e per molte lettere intercette che voi, pasciuti da speranze vane,
grande di liberarvi dallo assedio, giudicò che il mandare qui in
presto a farvi crescere le opinioni false che a fare frutto alcuno. 16
: era la cosa pervenuta a tanto che non altramenti si curava degli uomini che
tanto che non altramenti si curava degli uomini che morivano che ora si curerebbe di capire
altramenti si curava degli uomini che morivano che ora si curerebbe di capire. crescenzi volgar
quando avranno compiuti i fiori e innanzi che pervengano a cadimento delle lor foglie e dei
delle lor foglie e dei fiori e che si secchino. s. bernardino da siena
tu la vedi atomiata da tutte le virtù che si possono nominare, e stannole da
stannole da tomo, più alta l'una che l'altra, ciascuna sicondo il grado
peccati delle dieci tribù a tanta enormità che finalmente deliberò iddio di totalmente levar loro
iddio di totalmente levar loro la terra che abitavano. boccalini, i-17: la
era pervenuta a tal colmo di empietà che fino si era ritrovato chi più volontieri
da'carnefici, per acquistar la mala che la buona fama. loredano, 2-1-157
, 2-1-157: c'insegna la natura che le cose cominciano a decadere, pervenute
le cose cominciano a decadere, pervenute che sono al sommo. pallavicino, 10-i-177
questa sua fede venne poi tanto crescendo che pervenne in fine a quella fiducia che ottiene
crescendo che pervenne in fine a quella fiducia che ottiene tutte le cose da dio.
seconda parte nella quale dimostra de'beni che sono pervenuti per eloquenzia. seneca volgar
., 3-398: senza fallo noi diciamo che bene e onestade son due cose,
e del medio evo pervennero dalla libertà che separò il papato dall'impero e che
che separò il papato dall'impero e che aprì l'adito alla più spaventevole anarchia.
allora meglio perviene nella terra mezzanamente cretosa che nella terra molto soluta. 19
donna. ser giovanni, 3-39: di che il giovinetto apparava di grandissimo vantaggio e
avvenire. cavalca, 20-195: conoscendo che ciò gli era pervenuto per lo consiglio
è, insin nel secul nostro, / che tante volte il cuor di prometeo /
..., ma eziamdio ci perverrà che noi li abbiamo in abominazione di uno
con tutto questo niuno fu sì sventurato che non pervenisse a capo di qualche sua voglia
acciocché io faccia parola di tutto quello che a mia cognizione è pervenuto, dirò come
xcv-45: ch'è forsi per ventura che bosia, / ch'el no è vero
all'una parte e all'altra, ovvero che così fossero collocati avvisatamente o così stessero
settentrione. cantari, 325: mentre che andava così lacrimando, / arrivò per ventura
: sempre troverai più superbia ne'poveri che ne'ricchi e più avarizia ne'ricchi
ne'ricchi e più avarizia ne'ricchi che ne'poveri, conciossia cosa che le ricchezze
ricchi che ne'poveri, conciossia cosa che le ricchezze s'acquistano per ventura,
d'inimici, o verrà nuova certa che ci debbano venire,... il
dipinge alcuna cosa per ventura. colui che gittò la spongia ne la tavola per disdegno
. frachetta, 12: li prencipi che si eleggono sono per ordinario migliori di
eleggono sono per ordinario migliori di quelli che succedono naturalmente e per eredità: percioché
, xix-316: per ventura un amico che fra un mese se ne va in lombardia
, se per ventura elli addivene / che tu dinanzi da persone vadi / che non
/ che tu dinanzi da persone vadi / che non ti paian d'essa bene accorte
bene accorte, / allor ti priego che ti riconforte, / dicendo lor,
varchi, 22-28: se tu perventura stimi che l'aver dietro gran codazzo di famigliari
-mi pare di vedere schiere d'armati che vengono verso noi. - a me
per ventura saranno l'ombre de'monti che ti faranno travedere e ti paranno esserciti
sicilia, comandò la corte di spagna che la flotta olandese, già pervenuta a
giovedì da corfù giungono le buone notizie che alla giannina sia cessata la pestilenza affatto
l'aggrava e il raffredda, sì che ne accresce la crudità.
cose di quelle più simili alle fabule che al vero. 4. tramandato
leggenda aurea volgar., 376: voi che mi conoscete pervenuto a l'ordine di
m'amate, or piagnete, però che io piango sanza rimanermene e priegovi che
che io piango sanza rimanermene e priegovi che voi preghiate dio per me. falier,
il vecchio. -sm. persona che, dopo essersi arricchita rapidamente o aver
] perdono le battaglie: dopo di che incolpano i generali avversari, dai quali
improvvisatori e dilettanti volgari. 7. che è giunto a una situazione o a un
, pervenuto a questo punto, ecco che non può più bastare. 8.
non può più bastare. 8. che ha raggiunto una certa età. carducci
chiesa di dio nuoce più di quello che colui fa, il quale, perversamente vivendo
.], 12-43: iddio permette che egli prosperi nella sua iniqua operazione,
furono... sì perversamente ammirate che gli scrittori per natura eloquenti si fecero
ultimo fine iddio, amando le creature, che sono al fine, come s'elle
dimostrano tre pessime condizioni degli eretici, che se prima non dispreggiassino iddio, già di
sante, più degne, più reverende che quelle della divina scrittura? e sì
scrittura? e sì sono egli stati assai che, quelle perversamente intendendo, sé e
: non fate come il vulgo imprudente che perversamente prima attende al corpo e di poi
alla fillitide, non può se non confessare che sia ella quella pianta chiamata volgarmente lingua
lei parole giugnevano alle orecchie del vecchio che, iracondo d'indole, entrava sulle
, indiavola e fa guerra, / che alfin convien per forza te l'acocchi.
tanto scostati l'uno da l'altro che nel muoversi non si offendano; se
, tutto dì le perversava in modo che quella casa era diventata uno inferno.
., non è da porre in dubbio che questa non fosse assai più spietata e
e di immaturità e instabilità affettiva, che in presenza di difficoltà di adattamento può
perversióne, sf. allontanamento dalle norme che regolano la vita morale; comportamento,
perversione? stimar tanto i vantaggi propri che avessero da promuoversi fino a costo della tranquillità
perché la perversione è molto più facile che non è la conversione. b. croce
moto della storia moderna considerava nient'altro che orribile perversione. -disposizione intima
seduttore della sorella, non s'immaginava che poi sarebbe giunto di prova in prova
delle convenienze usuali appare dall'immenso baccano che si fa intorno a uno scrittore solitario,
di un pensiero o di un comportamento che di per sé sarebbero normali; mancanza
croce, i-2-55: l'intera dottrina che abbiamo svolta della distinzione e definizione dei
contorni, quando si osservi l'alterazione (che non diremo né inversione né perversione)
maestre d'ogni squisitezza e perversione, che non avevano nulla da fare fuorché stringere
, di trasfigurazioni, di perversioni, che ferve presso al termine del secolo come
. bemari, 3-45: non dimentichi che sono un libraio, e conosco le
esecrata perversione sadica è in ciascun uomo che ama e che desidera? panzini,
è in ciascun uomo che ama e che desidera? panzini, ii-337: era come
di prova decisivo per la morale fourieriana che si rifiuta di vedere il 'male'in una
, sf. allontanamento dalle norme che regolano la vita morale (e la
vita morale (e la disposizione interiore che lo determina); malizia, malvagità
uno micidio potrà peccare più assai l'uno che l'altro; e questo non è
. ottimo, i-207: è manifesto che incontinenza è solamente la corruzione della parte
machine di errori ed edifìci di perversitade che impediscono la strada ed occupano il camino
camino. vico, 4-i-861: finalmente che perversità di desideri! gli uomini, in
: la perversità, la depravazione non sono che uno slancio forsennato nell'illusione di ritrovare
], 5-18: quegli seminano dolori che adoperano cose perverse, e quegli gli
, ma degli errori e perversità in che stanno implicati. bellori, ii-82:
450: queste anime ipocrite, che sacrificano la vita intiera per afforzare e
per salvare le deboli, sono le sole che difendano ornai la fede e i buoni
de'ricchi infermi, non sento altro che paure e sospiri in quelle febbri,
dunque? o profanati chiostri, / che foste già di santità il sacrario, /
mollezze, dalle perversità raffinate: nulla che non fosse l'amore naturale gli piaceva
i-iv-576): or non sapete voi che, per la perversità di questa stagione,
sua sa vincere perversitadi d'altra importanza che questa. cellini, 1-1 (27
): essendo con manco di esse perversità che io sia mai stato insino a questa
d'animo e di sanità di corpo che io sia mai stato per lo addietro.
e perversità, non sono meno inesorabili che costanti. botta, 6-ii-401: dal canto
di mortalità, tanto più attive, che operavano sopra corpi ammalati, s'aggiunga
. (superi, perversissimo). che ha un'inclinazione profonda e costante verso
, maligno. -con valore attenuato: che si trova fuori dalla retta via; traviato
o generazione infedele e perversa, mentre che io sarò con voi mi converrà sostenere
pianga pistoia, e i citadin perversi / che perduto hanno sì dolce vicino; /
le carezze e l'amore, dopo che egli l'ebbe goduta...,
figlioli egoisti sì, disubbidienti, ma che però ascoltan le prediche; perversi,
, 20-137: la perversa / quel che far lieto lo potria gli tace, /
, / e sol gli dice quel che gli dispiace. baldi, xxxvl-379: ceda
. speranza, lx-2-47: perverso, che farai di chi t'odia, se chi
il luogo mio, il luogo mio, che vaca / ne la presenza del figliuol
e della puzza; onde 'l perverso / che cadde di qua sù, là giù
pioggia al cader folto e spesso / che giù nel mare un altro mar si versi
una moglie / più perversa e ritrosa che un diavolo. -perfido, ingannatore.