dica i membri del partito ultra-protestante che nell'irlanda del nord sostiene l'
, 7-90: quando anche ci si dimostrasse che tutta quanta la civiltà e gloria britannica
noi permarremo saldi nel nostro principio che gli orangisti ed esso guglielmo lor capitano non
siamo dilaniati invece di costruire uno stato che li attraesse e assorbisse? 2
, iii-346: è un po'duro sentir che dall'orango / originiamo: / ma
, su tanto di cartello. non già che, in quel viluppo fulvo e colossale
fulvo e colossale, si riconosca qualcosa che abbia a vedere con la vignetta dell'
di zoologia o con l'idea che, in un modo o nell'altro,
gente. c. arrighi, 242: che hai, vita mia dolce, che
che hai, vita mia dolce, che te ne stai lì malinconico e sopra pensieri
degli orangotani, mi confidava in tutta segretezza che, una sera, in teatro,
enorme e con certe gran poppe pelose che pareva un orangutàn. soffici, i-175
. ^ oraniano, agg. che si riferisce, che è proprio della
oraniano, agg. che si riferisce, che è proprio della città algerina di orano
proprio della città algerina di orano; che ne è originario o vi abita.
abita. 2. paletn. che si riferisce a una cultura preistorica estesa
pres. di orare1), agg. che rivolge preghiere, suppliche o invocazioni
suppliche o invocazioni alla divinità, che eleva la mente a dio con l'orazione
la mente a dio con l'orazione; che recita le preghiere e le formule
bocca apersi, consentendo a'detti suoi, che io nel tempio orante dinanzi mi vidi
addormentato nella virtù o inletarghito negli ozi che non si desti o scuota all'armonia d'
mi giudicò degno del compito troppo grande che aveva affidato alle mie mani di fanciullo
uno de'garisendi. 2. che parla (anche per ammonire: con riferimento
stessi. 3. per estens. che ha valore di preghiera, di supplica
moisè, venne un vento d'occidente che levò tutta quella moltitudine di quelli grilli
, i-93: o quando credi tu che sia più grato a dio, o che
che sia più grato a dio, o che tu perdoni a chi t'à offeso
perdoni a chi t'à offeso o che tu ori per colui che ti perseguita
à offeso o che tu ori per colui che ti perseguita o che tu faccia bene
ori per colui che ti perseguita o che tu faccia bene a chi ti fa male
, ordinò [maometto] nella sua legge che orassero al meriggio. beicari,
stilite nel monte ammirabile, pregando che orasse per lui e cac
; / per ogni cuore oriam che piange ed ama. d'annunzio, i-586
la tua mente, come farà quelli che sa poco e che copre il suo
, come farà quelli che sa poco e che copre il suo difetto e come risponderà
benedizione? ché egli non sa quello che tu dici? pallavicino, 6-1-267:
più a dio l'orare della mente che della bocca. boccaccio, dee.,
, 7-3 (1-iv-601): credonsi che altri non conosca, oltra la sottil
più la lingua mia, / però che 'l breve orar penetra al cielo. p
sire, in tanta guerra, / che perdonasse a'suoi persecutori. bibbia volgar
alle suore del monte parnaso * / che fanno legno ritto gir veloce. ariosto
876: sono da scusare i superstiziosi che avanti ai coricarsi solevano orare e far
-o dii paterni / e o dee che avete la cittade in cura, / deh
dante, purg., 13-50: poi che fummo un poco più avanti * /
vi è il rimedio delle concioni, che surga qualche uomo da bene che,
, che surga qualche uomo da bene che, orando, dimostri loro come ei s'
aveva lodovico sforza... consigliato che tutti gli imbasciadori de'collegati entrassino in uno
medesimo insieme in roma... e che uno di essi orasse in nome comune
consiglio credete voi lo conducesse il saper che da un cesare, da un pompeo
con tanta veemenza e portò ragioni tali che venne con sua lode iscolpato. zeno
. zeno, ii-184: il vedere che un tal oratore, qual fu il
di lui finisce di levare ogni scrupolo che vivo fosse arso il palmieri. botta,
e a'cieli chiese solamente la favilla, che al fango organizzato desse vitale movimento.
, ii-44: ben fo infelice il ventre che, constrecto / a. ppartorir un
, 169: l'infondere dell'anima, che fa iddio ne i corpi, possi
un figliuolo con l'organizarlo, meritare che dio gl'infonda l'anima ragionevole?
? segneri, iv-504: saranno altro che sconciature que'parti che vengono organizzati in
: saranno altro che sconciature que'parti che vengono organizzati in sì poco d'ora
, iii-65: la natura organizza il fulmine che va a colpire l'uomo nella sua
9-29-1-63: provedimento di dio fu quello che men propriamente suol darsi alla natura, d'
, poco da noi intesa, maniera che... a lei la proporzione e
da carico a vela: la materia che la compone, la forma che la dispone
materia che la compone, la forma che la dispone, le parti che l'
forma che la dispone, le parti che l'organizzano. -trasformare i composti chimici
15-i-109: stando la posizione di dante, che l'anime si organizzino in quel corpo
alla realizzazione di un'idea di prosa che non lasciò affatto insensibile il carducci e
l'incolpar di ciò la natura, che ha sapientissimamente organizzato quest'universo, dando
sue parti quell'ordine e quel luogo che loro è giustamente dovuto. crusca,
ci confessiamo obbligati, come a colui che più acconciamente alla nostra opera e con
espressione dell'incosciente, ossia di quello che la coscienza ancora non ha organizzato.
. e. gadda, 18-24: ciò che con moderna parola dicesi 'organizzare '
mettere ordine e correlazione fra le parti che costituiscono un complesso. -in partic.:
d. bartoli, 2-1-147: da che nella cina si fa professione di lettere
organizzare una sempre durevole macchina di governo che, movendo le cose d'un così vasto
poiché è il patriziato inevitabile, volevano che per leggi fondamentali si organizzasse, e
leggi fondamentali si organizzasse, e non che si lasciasse sorgere ed operare a caso
ora a consoli ora a tribuni, pur che la rivoluzione fosse la condizion normale dell'
. leoni, 561: garibaldi, che percorre trionfante le città lombarde per istituirvi
verdinois, 53: il fatto è che l'esultanza era vera, profonda,
era vera, profonda, spontanea, che non c'era bisogno di organizzare una dimostrazione
queste note sono un po'scucite, penso che ti potranno essere utili lo stesso.
, la tua forza: la lega che dagl'italiani si organizzò contro brenno e contro
di cui ridevano a denti stretti: che volesse organizzare i contadini per dividere le
squadre e crocchi: / per provar che non siam sciocchi / vi faremo oggi
di tè », etc. credo che l'espressione sia sorta dall'osservazione che facevano
che l'espressione sia sorta dall'osservazione che facevano i soldati, che uno dei
dall'osservazione che facevano i soldati, che uno dei più evidenti effetti della celebrata
vegetabile può organizzarsi senza essa, a che volere il filosofo nell'animale, in
quanto è tal vegetabile, un'anima che l'organizzi? maipighi, 1-187: costumarono
e le loro minime mutazioni, allora che, fomentate dal calore, cominciano ad organi-
quella bella machina dell'universo? or che dici della sodezza con cui vi è stabilita
.. sapesse estrarre, sia da che si vuole, un licore di così
, un licore di così strana virtù che, gittandone una stilla sopra un pizzico
si potesse indurre a crederlo, altro che a'suoi propri occhi? 9
esterno. slataper, 2-261: quello che m'è di grande piacere è che
quello che m'è di grande piacere è che comincio a imparar a scrivere. perciò
a imparar a scrivere. perciò ciò significa che il mio pensiero s'organizza.
organizzativo. organizzativo, agg. che è proprio, che riguarda l'organizzazione
organizzativo, agg. che è proprio, che riguarda l'organizzazione, l'attività di
cecchi, 7-82: non c'è dubbio che anche nei riguardi organizzativi i portoghesi stanno
organizzativa potè essere esercitata nelle dimensioni che egli aveva sempre svisceratamente prediletto: quelle
di un kibbutz. -che tende, che ha per fine o che viene svolto
-che tende, che ha per fine o che viene svolto per organizzare. gramsci
ma in generale tutto lo strato sociale che esercita funzioni organizzative in senso lato,
quello politico amministrativo. 2. che è proprio di chi sa organizzare.
incline a occuparsi di aspetti pratici, che riguardano l'organizzazione. pasolini, 10-112
, 17-88: molte sono le cose che hanno bisogno d'essere considerate e regolate
altro animale e più organizato, acciò che, mediante la moltitudine de gli organi
creature, onde ha bisogno di più cose che alcuno altro. a. cattaneo,
. muratori, 6-35: il commerzio che passa tra questa nostra creta organizzata dalla
artefice. rosmini, x-150: l'anima che dà al corpo la vita ha bisogno
martelli, 101: l'occhio felicemente organizzato che vede bene. tarchetti, 6-i-302:
. panziera, 1-56: desiderando dio che questo suo figliuolo, per grazia di
/... / non v'accorgete che com'un baleno / el vostro viver
e lo spendete in pianti! / che valse al ciel compor vostra mistura, /
. firenzuola, 539: ogni volta che le membra particolari... saranno in
corpo. grisone, 1-9: non pensiate che il cavallo, benché sia bene organizzato
meglio organizzati, li maritavano con giovani che loro rassomigliavano nella corporatura, acciò queste
mani, non è certamente da dubitare che ella, da lui di così fatta
. di significato positivo). -anche: che sostiene posizioni ritenute rette; che ragiona
: che sostiene posizioni ritenute rette; che ragiona in modo ortodosso. galileo
la testa bene organizzata son più idonei che altrove al maneggio degli affari sociali. carducci
certe notti non perdo la testa, è che il mio cervello è troppo sanamente e
, si puote antiporre ad ogni vaghezza che con i sensi si gusti. buonarroti
i-495: non significa altro l'armonia che il componimento de i nostri strumenti interni
tedeschi] si meravi gliavano che la propaganda di guerra (come si diceva
perché quella ruota o altre machine faccino che con minor forza e con maggior prestezza
si trasporti il medesimo peso di quello che, senza tali instrumenti, eguale ma
termine, hegel passa al termine opposto che lo nega, vi passa fatalmente, la
l'impunità era organizzata e aveva radici che le gride non toccavano o non potevano
appartengo a quella plebe organizzata bene, che ha pur fatto, col puro buon
mondo e della convivenza civile meglio organizzata che esista. gobetti, 1-i-788: l'
pugilato: anche quello dilettantistico. più che uno sport, lo considero una specie
la difesa dei propri interessi); che ricopre una determinata parte, che assolve
; che ricopre una determinata parte, che assolve a una determinata funzione in sintonia
. ghislanzoni, 5-11: gli studenti che avranno osservazioni o richiami da sottoporre al
da sottoporre al rettore non potranno farlo che per mezzo di * iscrizioni sulle muraglie,
, iv-1173: per i tedeschi e giusto che i popoli più deboli siano assaliti e
7. medie. trombo organizzato: quello che ha subito il processo di organizzazione.
. -trice). in biologia, che è atto, che concorre alla formazione,
in biologia, che è atto, che concorre alla formazione, allo sviluppo,
): zona o parte dell'embrione che, durante la fase di sviluppo, esercita
composti animati. 2. che organizza, che coordina, che unifica
. 2. che organizza, che coordina, che unifica vari elementi in
sogno tanti / e. llo pazziar che fai, / che fastidio a li santi
e. llo pazziar che fai, / che fastidio a li santi / ne verria
mai donna; l'altro mezzo pazziccio, che ne son nati certi arfasatti. d'
. (superi, pazzissimo). che è malato di mente, che ha perduto
. che è malato di mente, che ha perduto la ragione; folle,
spacciato, sfelpato, stroppiato del cervello: che è folle in forma gravissima e irrecuperabile
passo e non molto tempo steo così che un giorno di uno portico si gittò.
della porta di san pietro, di maniera che come fuggitivo fu dalle guardie ritenuto,
capo, a gridare e scuotersi, che pareva un pazzo pazzissimo. bruno,
bruno, 3-1155: ho notato un luogo che dice esser stolti e azzi tutti quelli
dice esser stolti e azzi tutti quelli che hanno senso fuor ed estravagante al senso
goldoni, x-68: ben si vede / che sei pazzo da legar. crusca,
sufficientemente...: è ben chiaro che l'ente sciagurato a cui fosse toccato
balordo. leopardi, iii-215: so che sarò stimato pazzo, come so ancora
sarò stimato pazzo, come so ancora che tutti gli uomini grandi hanno avuto questo
chiamato pazzo il poeta, fino a che l'hanno fatto divenir pazzo davvero.
del finto * genio ', di colui che si dà per pazzo per apparire ossesso
di salute; e tanto lo disse che quasi finì per crederci. non poteva
quasi finì per crederci. non poteva che esser pazza. -sostant.
quando una pazza sdrucciola / per modo tal che percuote la cottola. castiglione, 262
al cortegiano, né ancor di quel modo che fanno i pazzi e gli imbriachi e
2-2-103: non s'aveva a dubitare che alcuno de'medici, se non fussi
messer pazzino de'pazzi v'era una pazza che lavava le pezze: venne messer pazzino
razza de'pazzi cosa più insopportabile di quelli che pazzi furibondi e bestiali dimandiamo. idem
frenetici e deliranti presso a noi sono quelli che... non stanno in cervello
punto come morti in tutte le operazioni che derivano da loro. idem, 7-303:
la bizarria è una specie di materia che procede da gli umori fantastici che hanno
materia che procede da gli umori fantastici che hanno in capo coloro i quali com-
tanto stavano attorno alla povera pazza, che ancora badava a gridare, tenendosi avvinghiata
pazzo gezza, che dal giorno 11 di questo giugno al giorno
infermi, solo i pazzi dicono tutto quello che pensano, tutto quello che sentono:
tutto quello che pensano, tutto quello che sentono: libri aperti, anime spalancate
amore. -pazzo lucido: quello che, nella sua follia, ragiona con
-pazzo lunatico, a tempo: quello che è colto dalla follia solo di tanto
pazzi lunatici overo a tempo [quelli che] per non essere del continuo agitati
assurdi. garzoni, 7-319: quei che sono simili a i predetti...
così le chiamano perché pazzi sieno quegli che gli hanno a star dentro, quasi
: è nelle pazze (nello spedale che le rinchiude per curarle, e talvolta
. -festa dei pazzi: quella che nel medioevo, nonostante l'opposizione delle
malinconico sarà portato per amare una francese che gli sembri pazza e spiritata.
pazza e spiritata. 2. che ha una visione alterata e travisata della
concepire pensieri assurdi, idee dissennate; che si comporta come se avesse perduto la
9orno. cavalca, ii-207: quelli che si vantano e reputano migliori che gli
: quelli che si vantano e reputano migliori che gli altri sono pazzissimi. matteo correggiato
non son del tutto pazo, / dico che insieme tutti 'sti diletti / non dàn
aspettò di vedere se sì fossero pazzi che essi il facessero. 5. bernardo
/ per rifriggervi dentro la mascella / con che sansone uccise il popol pazzo. bisticci
ché veramente si possono chiamare pazzi quelli che perdono il conoscere iddio, per diviarsi
veggono cristiani a farlo, e dicono che sono pazzi a camminar senza necessità. guarini
loredano, 3-84: pazzo adamo, che mendicava sicurezza da un arbore che era
, che mendicava sicurezza da un arbore che era stato l'istrumento della sua perdizione.
, ché, se sono tutte bugie quelle che ci dice, non se gli può
1-6-74: mira il pazzo caffettiere / di che orecchie armato sta, / come cerca
sta, / come cerca un parrucchiero / che lo copra per pietà. g.
ella avea un monte di oro e che l'era pazza a non cominciar ad
ma come te ragazza / e innamorata, che sempre cercavi, / che senza pace
innamorata, che sempre cercavi, / che senza pace qua e là t'aggiravi,
pace qua e là t'aggiravi, / che tutti dicevano: « è pazza »
uno voi montare / coven per forfa che para da pa ^ o. bibbiena,
mettono le cose più presto in disputa che in resoluzione. berni, 9-49 (i-247
quanta stima fa questo pazzo di re (che pur dirò così) di questo cavallaccio
sentite, padron mio garbato, / quel che la pazza m'è venuta a dire
colpa sopra le donne moderne e i pazzi che creano le mode. -con
, essendo composta di individui macchiati quasi che tutti, facinorosi e pezzenti.
communemente chiamati boacci... sono quelli che noi, col nome di pazzi tondi
o balordo, o pazzo, o mentecatto che sei! perché non ti soffocai io
non ti soffocai io nelle fasce subito dopo che fosti nato? c. i.
/ forse, frugoni, ignori / che mettersi in un mazzo / non debbon
pazzo. parini, 247: oh pazzi che noi siamo! / perdemmo la fanciulla
non trovi fra gli uomini quella virtù che forse, ahi! forse non è
forse, ahi! forse non è che voto nome. ghislanzoni, 2-121: devi
ghislanzoni, 2-121: devi sapere / che mio cugino, / nella giornata / del
il volgo: / sta'contento a pochini che ti leggano / e rileggano. pazzo
rileggano. pazzo! ami piuttosto / che il pedante li porti alla scoletta,
. vittorini, 5-240: stolti coloro che rimproverano alle rivoluzioni di avere un effetto
repressivo sulle arti. e pazzi quegli altri che, militando in una rivoluzione, vorrebbero
una rivoluzione, vorrebbero opere d'arte che fossero 'grandi 'e politiche insieme.
gli altri. -per estens. che si comporta in modo bizzarro, originale
bernardino da siena, ii-451: uno fanciullo che non gli è dato busse dal padre
preda di cieche e violente passioni; che è stoltamente feroce, crudele (la folla
giov. cavalcanti, 178: non ostante che la moltitudine sia, per lungo consueto
v'era una parte di cittadini che meritavano pregio ed onore. c. e
dè lor mandar contra quegli avvisati, / che non men di lor furo arditi e
furo arditi e pazzi. 3. che è dominato ossessivamente da uno stato d'
durò l'innesto della costituzione di cadice che l'esercito austriaco fu ricevuto con ogni
ogni sorta di plausi da un popolo che pareva pazzo per la gioia di trovarsi men
grande pazzo di poesia e d'amore che si chiama dante piange. d'annunzio
incatenar con auree collane i poeti, che dal più dolce furore fiammeggiante pazzi sono
del cervello, aprendo loro il male, che è segno di modo che van pazze
male, che è segno di modo che van pazze, inserrate e balorde. e
paura. 5. figur. che denota o che ha origine da un
5. figur. che denota o che ha origine da un grave turbamento deltanimo
turbamento deltanimo o delle facoltà mentali; che nasce da stoltezza, irragionevolezza, sconsideratezza
: sono già dieci dì ch'altro asino che te solo non ho io visto né
sciocchi pensieri. tasso, 5-23: ciò che di riprensibile e d'indegno / crede
, 2-ii-121: sono pazzi quei capricci che non hanno altro fondamento che rimaginazione.
quei capricci che non hanno altro fondamento che rimaginazione. s. maffei, 5-4-32:
città... dalle pazze operazioni che vi soglion fare i muratori, quando metton
fiaccarcisi il collo migliaia di volte non che una. leopardi, i-843: è pazzo
i-843: è pazzo il privilegio esclusivo che si arrogano i toscani sulla lingua comune.
: niuna cosa ci ha meno stabilita che la popolesca grazia; niuna più pazza speranza
pazza speranza, niuno più folle consiglio che quello che a crederle conforta nessuno.
, niuno più folle consiglio che quello che a crederle conforta nessuno. i.
, viii-78: o noi sì, che provammo il ciel nemico, / siam
non avrebbe certamente tentato nulla di ciò che fece. -ossessivo, tormentoso (un
, piviali ed altri segni o titoli, che a'presbiteriani fan paura, son sottordinati
francese], impaurita dei pazzi sistemi che assalivano la proprietà, tremava d'un
pazza cosa non si vide mai / che 'l viso di quel re, ch'ha
29: in questo mezzo tempo priapo, che aveva udito questi nomi pazzi, fece
l'invenzione d'omero nell'odissea, che introduce due porte, per le quali esce
, i-25: i romantici, non che facciano la poesia ragionevole, vanno in
mille superstizioni e delle più pazze cose che si possano mai pensare. carducci, iii-8-133
ungaretti, xi-194: il campanile, che fra nuvolo ha qui tirato su, è
. s'alza con quell'equilibrio borrominiano che tiene in piedi per miracolo tre case una
ridicolo (una teoria, le conseguenze che ne derivano, una situazione);
. sarpi, i-1-29: vero è che dio rende pazza la sapienza mondana, ma
aristoteliche, pazze in sé, perciò appunto che sono savie assai troppo, pur giovano
, a dispetto dei nostri dottrinari, che si ostinano nelle loro pazze teorie.
: ci scagliò sull'umida / gleba che c'incatena, / poi dal suo ciel
ed arcana velata di così pazze figure che al solo vederle i savi le evitarono.
, 2-35: il marito, più dolente che consigliato, preso dal nuovo caso un
360: ah pazze passioni nostre, che ci acciecate in maniera che con ugual
passioni nostre, che ci acciecate in maniera che con ugual ostinazione vogliamo il peggio e
cesari, 1-1-125: chi avrebbe creduto che il libro degli atti degli apostoli,
si slancia / nel pazzo furore / che torce, che spunta / dell'ago
/ nel pazzo furore / che torce, che spunta / dell'ago la punta.
voglia pazza di comprare tutto quello che ti piaceva; e poi non potevi
respirava affannato e tentava di barbugliare qualcosa che pietro non riusciva a comprendere; gli occhi
rami e verzure sta nascosto un satiro che, contemplando la bellezza di venere e
, lo prencipe de'sacerdoti e quegli che seguitavano massimamente gli saducei, puosono le
i rei rampolli a germinare anche prima che costantino abbracciasse la religione cristiana, per
: fu durante un pazzo carnevale che il mio triste destino mi fece scontrare
rintronò tutta d'una schioppetteria nutrita, che pareva una battaglia, o meglio
. panzini, i-319: era giusto che... si risarcisse di quella
uccisione del re. 9. che si sposta con moto rapido e irregolare,
: tornò la farfalla dentro il nicchio / che chiudeva la lampada, discese / sui
, pregustando già una pazza cavalcata notturna che lo conducesse verso la donna.
.. dàgli una percossa così pazza / che lo disgamba in men d'un batter
, 5-17: avendosi egli un giorno che non era anco solenne messo una robba
averti e parte come fratello lo confortò che si dovesse rimanere da così pazze spese.
, metafore pazze. 14. che provoca effetti luminosi e cromatici strani,
piovene, 8-65: tiro antica, che sorge presso la città moderna, è quasi
è quasi un'isola; le rovine che ho visto erano belle, circondate di
benivieni, in: - io vo bene che tu consideri ora che pazza cosa sarebbe
- io vo bene che tu consideri ora che pazza cosa sarebbe stata questa a scriverla
, 3-87: come un uomo celibe / che... in ozio / vagando
città il cui clima sia più pazzo che a mosca. g. raimondi, 6-139
tardi pomeriggi. -che presenta fenomeni che riempiono di orrore e meraviglia (un
volte serpi bianche. 17. che non dà frutti o fruttifica in modo irregolare
pazzo ': così dicesi volgarmente un arboscello che fa ne'luoghi umidi e non produce
, / di me vecchierella. / che almeno una scodella / mi desser d'
centone. sassetti, 7-173: quello che s'avvera, lo prova aristotele dalla
[s. v.]: pròsa che è pura e sémplice acqua pazza.
compagni da taola e da giuoco / che tutto il dì la tengano in so-
polo pazzo spirituale, più ben vestito che un savio. 20. pazzia (
varthema, 64: li primi tre giorni che io finsi el pazo, mai me
al cardinale santa fiore, il qual disse che, se vi metteva le mani lui
se vi metteva le mani lui, che gli caverebbe il pazzo dal capo. g
. cecchi, 1-ii-109: io credo, che questa abbia a essere una ottima medicina
quelli c'hanno tanto amore e divozione che vanno tanto arditamente che 'l predicherebbe no
amore e divozione che vanno tanto arditamente che 'l predicherebbe no in pergamo il peccato
cercare, seguire qualcuno come o più che la pazza al figliuolo: senza mai
per lo verace corpo di cristo, che io le farò giuoco che ella mi
di cristo, che io le farò giuoco che ella mi verrà dietro come va la
at- tienti al mio consiglio, / che cerco se'più che la pazza il
mio consiglio, / che cerco se'più che la pazza il
tra l'uscio e il muro e che io le ponga il branchino addosso,
io vorrò ch'ella mi corra più dietro che la pazza al figliuolo. allegri,
e spediscila, se vuoi, / che io ti segua dipoi, / come pazza
re sì spesso 'l veniva a vedere / che di mirarlo ne pa- rea pazzo /
la milizia parea di quei briganti, / che menò giuda all'orto di cedrone,
il nostro cicerone con dispetto, io che vado pazzo per i cavalli. soldati
soldati, v-286: « mi pare che sia unfentusiasta di questi posti, no
son sì pazzo della tua persona / che tutta notte io vo traendo guai. benivieni
solazzo / più giocondo né maggiore / che per zelo e per amore / ai iesù
. silvagni, lx-132: il marito, che per sposarla avea piantato la gaggiotti a
van pazze di lui. di nobiltà che presumeva trarre le origini da costantino magno
, 1-4-55: v'avresti del pazzo: che fortuna! -come pazzo, come
quello giovane d'amore inverso di lui che quasi arrabbiando si levava di capo ogni cosa
, 229: addivenne ivi a pochi dì che morì un suo figliuolo, ond'egli
. m. ricci, ii-171: dappoi che intese che disside- ravo stare in quella
. ricci, ii-171: dappoi che intese che disside- ravo stare in quella città,
paura e a suspirare come pazzo, dicendo che non avevo fatto bene a venire a
prodigalità smodata. arbasino, 213: che non spenda come una pazza. -da
, 5-110: anzi sovente accade / che, mentre il nostro corpo infermo lan-
figlia di un negoziante di terraglie, che ha fatto cose da pazzi per farsi sposare
e si erano fatti attorno a lui che faceva dei gesti da pazzo e stralunava
quale [filosofo] non volle intendere che così la retorica con quelle due facoltà abbia
dissi bene, -soggiunse madama, - che il fatto andava da pazzo a sciocco.
(con scherz. gioco di parole che fa riferimento al palazzo fiorentino della famiglia
giovane, 9-43: quanti ce n'han che, sé stimando savi, / pigliansi
palio / ormai della pazzia; mentre che quelli, / correndo, ancor non
mezza via? -essere più pazzo che un can da rete: essere estremamente
s. v.]: 'più pazzo che un can da rete ': proverbio
un can da rete ': proverbio che si usa quando si vuol dire che uno
che si usa quando si vuol dire che uno non abbia punto di fermezza né
-essere più pazzo della fior ina che sonava il cembalo ai grilli perché ballassero
]: è più pazzo della fiorina, che andava la notte su i prati a
volessi, j prima di lui direi che tu venissi. g. m. cecchi
, 19: vedete chi ell'è, che mona nobile, / che fu moglie
è, che mona nobile, / che fu moglie di landò, or fa tre
gli lasciò seicento / ducati di limosina, che fece / far a landò occhi pazzi
-pazzo chi lo crede: per indicare che si ritiene incredibile una cosa narrata da
. varchi, v-60: a uno che racconti alcuna cosa e colui a chi
sa meglio il pazzo i fatti suoi che '1 savio quelli d'altri. buonarroti
capo. magalotti, 1-33: suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che
che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio. fagiuoli
il savio. fagiuoli, 1-2-361: che non lo sai che la fortuna de'
fagiuoli, 1-2-361: che non lo sai che la fortuna de'pazzi ha cura?
radere. ibidem, 296: bisogna che il savio porti il pazzo in ispalla.
pazzi e i fanciulli posson dire quello che vogliono. pazzi e buffoni hanno pari libertà
pazzo getta una pietra nel pozzo, che poi ci voglion cento savi a cavarla fuori
sa più il pazzo a casa sua, che il savio in casa d'altri:
grazzini, 140: io vi priego che questa mia canzone non vi curiate troppo
nello spedale. grazzini, 140: che la non venga [la canzone]
. pazzàccio. firenzuola, 766: che vedi tu, pazzaccio? costui sogna,
fagiuoli, 1-2-327: pazzacci! guarda quel che diavolo e'vogliono adesso far della moglie
della vita ogni faccenda al rovescio, credono che i sogni sieno la vera norma del
). pazzoide, agg. che si esprime, si comporta, agisce
, 1-448: l'uomo... che si fermi a osservare attentamente una facciata
: quest'uomo è almeno un pazzoide che il caldo ha messo in effervescenza sotto forma
bambagia, un vezzo di cristallo; / che, ben eh'e'sia infilato a
riferimento all'intenso profumo dei fiori, che produce stordimento (cfr. il sinonimo
sentiva il pciac pciac delle loro bocche che masticavano lente e pazienti. = voce
pduppino, agg. polit. che si riferisce, che è proprio del
agg. polit. che si riferisce, che è proprio del partito democratico di unità
alfabeto latino) e del segno che la rappresenta. castelvetro, 8-1-545
fare o giocare a pe ', il che fanno ponendo una piccola moneta per
faccia. detto così dal suono che fa quello sbuffamento. 2.
/ non ritrovando chi me dia ristoro / che faccia riposar gli stanchi pei. cieco
ci sta sempre di guardia una fregata danese che riscuote il peaggio; e questo monta
in deio et in licia da coloro che li facevano sacrificio. lomazzi, 4-ii-109
peana per apolline, perché molti credono che e'greci chiamassino peana gli imni fatti in
patrizi, i-162: dicono... che il peane ebbe la prima origine,
prima origine, insieme col primo verso che fatto fosse quando apollo combattendo col serpente
3-56: di tinnico calcidense si riferisce che, non avendo per avanti dato opera alla
peane. idem, ii-1034: dante sa che il peana è canto di trionfo,
peana è canto di trionfo, e che è rivolto ad apollo. d'annunzio
irreprensibile di tèseo, / fuorché del solo che non ami i doni / né l'
vengono attribuite le peani; alcuni dissero che senodamo non compose le peani, ma quelle
senodamo non compose le peani, ma quelle che si adoperavano ne'balli. idem,
1-2-145: la maniera quieta è quella che riduce l'animo alla tranquillità e allo stato
invoca gli stessi sfragelli, se non che 'abhorrent a sanguine ', come ben
questo peane cruna terza specie tra quelli che si son detti, e attaccato con
terminativo 'a rovescio di quello, che ha tre brevi nel principio e nel fine
. m. -ci). letter. che si riferisce, che è proprio del
. letter. che si riferisce, che è proprio del peana; che ne ha
, che è proprio del peana; che ne ha il carattere solenne.
nome e il canto del peanismo, che era l'atto del cantare il peana
, sf. ant. pietra preziosa che secondo gli antichi aveva la proprietà di
da alcuni sono chiamate gravide (secondo che si dice), impregnano e partoriscono
, detti vibranti o di cornalia, che si osservano nella pebrina non sono elementi anatomici
. = dal fr. pébrine, che è dal provenz. pebrino, deriv.
e in partic. del canada, che si ciba anche di pesci e di
martora ('martes canadensis '), che si trova nell'america settentrionale.
), originaria dell'america settentrionale, che produce noci di forma allungata e con
coda rudimentale e di una ghiandola dorsale che secerne un liquido di odore penetrante; si
con pelame scuro e labbra bianche, che ha abitudini prevalentemente notturne, è diffuso
in gruppi e talora in mandrie numerose che si spostano continuamente nei boschi alla
dell'america, distinti specialmente per ciò che i loro piedi posteriori non hanno
i loro piedi posteriori non hanno che tre dita, e la loro coda è
colore generale è un bruno nericcio che passa al bruno gialliccio sui fianchi,
, e da questo parte una fascia gialla che si dirige all'innanzi, e
quido d'odore penetrante, che pare essere molto gradito al suo
d'ogni sorta di alberi e le radici che scavano nella terra coi loro grugni
coi crini scemi / per ignoranza, che di questa pecca [la prodigalità] /
, 402: fortemente pecca / que'che d'orgoglio ha pecca. bembo,
pecca. bembo, 10-vi-239: dico che io sono indiscretissimo, né mi pento
stessa. aretino, iv-3-290: da che l'amica si va emendando d'alcuni di
va emendando d'alcuni di quei diffetti che sapete, mi delibero perdonarle, e tanto
mi delibero perdonarle, e tanto più che ella non seguita d'esser trista con le
molte / pecche, una cosa v'è che mi consola, / ed è che
che mi consola, / ed è che non ho * 1 vizio della gola.
buon prete. non aveva altra pecca che d'andare un po'troppo spesso a pranzo
troppo spesso a pranzo da certi ricconi che l'ottobre venivano a villeggiare in que'
quella del far professione di sapere quel che non sanno. monti, xii-6-65:
xii-6-65: sarei pazzo se non confessasi che come uomo e come poeta ebbi le
se tu nel tordaio avrai quel tordo / che ha la pecca di dare acuti strilli
casa, xxvi-1-142: poi quei dì, che non si mangia l'unto, /
... / il parrocchian non vuol che n'assaggiate [del cacio],
franco, 37: se l'arte che imparasti fu la stecca / e sfoderare al
se c'è tac cone che aggia pecca / e se il cuoio sia
: principal pecca dei conviti popolari è che non si rispetta la gran massima 'ne
carducci, ii-19-34: ho segnato quelle che a me paiono pècche di ridondanza.
; e certamente la frase 'ciò che non è in lei ', in quanto
. giamboni, 10-25: ti priego che in su questi fatti mi debbi consigliare,
'l perdesse a mia pecca o per provedimento che far si potesse, io ne sarei
inf., 32-137: « o tu che mostri per sì bestiai segno / odio
per sì bestiai segno / odio sovra colui che tu ti mangi, / dimmi 'l
, « per tal convegno, / che se tu a ragion di lui ti piangi
cangi ». calderoni, lxxxviii-1-355: che parte ha'tu che ti dia tanto
, lxxxviii-1-355: che parte ha'tu che ti dia tanto ardire, / essendo il
pecca di voi particolare e comun danno sarebbe che cotesto vostro fiorito e fertile ingegno,
giovenili e nondimeno cari e dolci frutti che egli ci ha per addietro abbondevolmente dati
, inf., 34-115: l'uom che nacque e visse sanza pecca. la
lungamente nelle diversità di simili giudizi stimo che sia pecca d'ingegno ambiziosamente curioso.
diede alla parola anima tutti i significati che le dà il grammatico dell'orsa.
agg. (superi, peccabilissimo). che è soggetto a peccare, incline al
elegger camin novi / peccabile è perfin che 'n ciel si trovi. fiamma, 1-27
anco per levare le querele del diavolo, che, s'egli avesse fatto l'uomo
fatte con virtù ed onestamente, convenne che la creatura fosse peccabile. a. cattaneo
moralmente peccare. 2. che deriva dal peccato. niccolò cieco,
usar questa voce spagnuola) non toglie che l'ariosto non fosse quel perfetto poeta
: lo avere il peccadiglio, e sentir che il bargello / ti cerchi, è
tant'uomo il peccadiglio, / creder che tutta in lui sia la scienza. cesarotti
.., non sono di quelle che recano infamia all'individuo. imbriani, 4-17
individuo. imbriani, 4-17: vuol che guardiate attraverso una lente magnificativa tutte le
... tepidi amorazzi, peccadigli che non son delitti. bocchelli, 17-20:
uso iron. colpa o responsabilità grave che si cerca di minimizzare. -peccadiglio di
peccadiglio / di spagna gli dànno anco, che non creda / in unità del spirto
... ritornò al confessore a dire che s'era dimenticato d'uno peccadiglio,
più leve, et era più grave che tutti gli altri insieme. guazzo, 1-61
guazzo, 1-61: mi pare impossibile che pieghi più al bene che al male colui
pare impossibile che pieghi più al bene che al male colui che ha uno di
più al bene che al male colui che ha uno di questi difetti, perché un
siano in lui, e si può dire che questi sono simili al peccadiglio dello spagnuolo
di disciplina,... quanti credete che ne tocchereb- bono agli omeri del vostro
peccaminosaménte, avv. in un modo che costituisce un peccato o una colpa grave
landolfi, 8-150: dico che quest'unico, verace suo [dell'inferno
peccaminoso. peccaminóso, agg. che costituisce un peccato o una grave
il secondo de'due mali gravissimi, che io notai nelle ommissioni peccaminose. s
. borghini, 1-158: quei fatti, che si rigettano come peccaminosi, non si
del bello, anch'esso abbiam detto che è proprio della natura dell'uomo e
verace, non diritta; la via che fu per una notte dentro una selva,
caro signor canonico, del delicato presciutto che in perfettissimo stato ho ricevuto, e
induce al peccato o al male, o che ne è sede. nievo,
: qui vi sono anche le monache, che mettono nel mondo la punta di un
1-199: non so se prima del di che varcai / questa candida soglia..
più sportivo, in certo senso, che peccaminoso. -incline o esposto o
frugoni, vii-344: si viae all'ora che 'l vizioso tal comparisce a tutti qual
tal comparisce a tutti qual è, fuori che a se medesimo, perché l'occhio
; licenzioso, impudico. -anche: che eccita il desiderio sensuale, lascivo,
perché a lei non viene in mente che ci possa mai esser contatto peccaminoso fra
, iv-243: il boccaccio vero e che ancora regna e quello dei quaranta [
226: egli si rivoltava contro quei pensieri che lo assalivano, simili ai pensieri peccaminosi
lo assalivano, simili ai pensieri peccaminosi che un tempo lo avevano inquietato nel collegio
le sue gambe acquistavano un moto peccaminoso che spaventava la fanciulla. -sostant.
del bene, e, nelle torture che essa porta, l'assoluzione del peccaminoso
per questo rapimento e abbandono momentaneo, che sento peccaminoso e illecito nella tragedia dell'
sono altro, per verità, che ligamenti agl'ingegni e quasi che dissi evi
verità, che ligamenti agl'ingegni e quasi che dissi evi dentissime durezze e
pres. di peccare), agg. che pecca o è in stato di
pecca o è in stato di peccato; che trasgredisce la legge morale o religiosa
., vi-137: le pene di coloro che sono peccanti vanno sempre in prevaricazione de'
da lui. alamanni, 6-10-12: che mandiate a vostro gran vantaggio / molte
. bibbia volgar., x-471: quelli che sa che il suo fratello pecca peccato
., x-471: quelli che sa che il suo fratello pecca peccato non a morte
. beicari, xxxiv-114: o voi, che siete posti all'esercizio / d'empiere
. scarlatti, lxxxviii-n-554: anime sante che sono a abitare / dentro da'cor,
virtù tanta. -per estens. che serve come attrattiva al peccato.
chioma già peccante. 2. che commette uno sbaglio, che viola le
2. che commette uno sbaglio, che viola le leggi della convenienza o dell'
parte, di sconvenevolezza, certo poeta che attribuisce ad ulisse costumi non convenienti ad
molte parti peccante. 3. che contiene manchevolezze o difetti di una certa
peccante nella seconda condizione della sentenza, che e la 'concordia ', e per
in maniera l'eccesso del suo ardore che di nuovo non ripigliasse la penna in
degli umori, fluido o liquido fisiologico che risulta eccessivo o dannoso, provoca malattie
, 9-51: in quel modo / che varissimi son gli umor peccanti. campanella
libero da indisposizioni moleste, è da sperarsi che, se non sopragiongono alterazioni travagliose per
e venuto alle mani con gli umori peccanti che stavano nascosti. chiari, 23:
biasime vole, spiacevole o che danneggia gravemente; difetto, debolezza
zeno, li-7-175: tocca con mano che le strane rivolte del regno,
le strane rivolte del regno, che l'hanno avuto a mandare in perdizione,
, provengono dall'intero umore peccante che è l'inquie tudine.
cante et il cervello piccante di lei, che detestava ad ogni momento quel talamo
dice per solito scherzo non pullular che papaveri sonniferi senza frutti. a.
corpo, è praticata da molti che fanno il medico delle anime e correggono l'
dei giovani. -fantasia peccante: che si abbandona a fantasticherie vane, illecite
uno... de'più importanti usi che noi dovremmo fare della nostra ragione avrebbe
, con le conseguenze di ordine spirituale che ne derivano; commettere un peccato gravandone
147: l'inferno fu fatto incontanente che i dimoni peccorono, non per loro correzione
, inf., 4-34: or vo'che sappi, innanzi che più andi,
: or vo'che sappi, innanzi che più andi, / ch'ei non peccaro
pecchiamo disubbidendo alla legge di dio (che non è altro peccare, come dice
peccare, come dice santo ambruogio, che trapassare la legge di dio e disubbidire
disubbidire a'suoi comandamenti), seguita che giustamente noi meritiamo tormento e pena.
bernardino da siena, 41: si dice che, prima che adamo peccasse, aveva
41: si dice che, prima che adamo peccasse, aveva più notizia di dio
di dio per chiarità evidente a lui che non ha uno servo di dio per
entrò la morte dal tempo in qua che peccarono. bandello, 1-6 (1-88
tausilio, 1-316: peccan meno i corrier che gli eremiti, / perché il più
in moto / e non hanno ozio che a peccar gl'inviti. g. c
io non avrò peccato. convien dunque che io operando intenda di esprimere il falso
miei fratelli, / contro te pecco, che perdoni, o santo! bernari,
, ma non lascia il talento / che divina giustizia, contra voglia, /
, oh troppo / imperfetta natura / che repugni a la legge; / oh
legge; / oh troppo dura legge / che la natura offendi! -con la specificazione
essa. giamboni, 10-37: credi che si perda chi mortalmente pecca, se
: io peccava a presumer tanto di me che io giudicassi le mie per opre sì
giudicassi le mie per opre sì degne che si potessino intitolare a dio. sarpi
proprio. bisaccioni, 1-238: l'uomo che vive nell'ozio pecca contro il primo
opinione sopra la quale io ebbi contesa fu che non si possa peccare né pur venialmente
dio. govoni, 91: non sai che pecchi di desiderio? sinisgalli, 6-80
agli ultimi limiti del possibile? in che peccaste mai, per dovere udire i
: gli angioli operaro la virtù di dio che tutti costoro che volevano peccare con questi
la virtù di dio che tutti costoro che volevano peccare con questi angioli diventaro quasi
più facile al cadere in questi difetti che non è l'uomo. forteguerri, 8-80
una giovane di forse venticinque anni, che, essendo maritata, peccò con altro
giamboni, 10-51: pecca di questo vizio che s'apella tristizia chi il ben che
che s'apella tristizia chi il ben che potrebbe fare non incomincia. guicciardini,
quale rarissime volte causa ingratitudine in altro che in remunerare,... poco
stato sempre più tenace e misero / che uom ch'i conoscessi mai) è fatto
mai) è fatto / così sparnazzatore che e'pecca in prodigo. f. badoer
eziandio forte i siciliani in avarizia, che con vergogna e strettezza fanno le spese
2-ii-155: perfido, non t'avedi che pecchi d'ingratitudine contro la patria,
e tratto un cappuccino di nazione córso che è uomo di santa ed esemplarissima vita
, 'n un ragionare, / che vostro padre ha cominciato da / non
peccar 'n uno / umor sì fatto che quando gli ha in animo / di avere
motto a uno, ancora / che egli non l'abbia fatto, pur gli
, e di molti s'infingeva, sapendo che gli uomini s'inchinano a peccare
uomini s'inchinano a peccare e che la natura e la usanza non si
., 1-248: voi, che dovete dare ad altri esempio, fallate e
eccate per l'esempio di altri più presto che altri faccia ene per lo vostro
, 2-1-213: egli viene spesso che i cittadini, nell'amministrare le
, tenendo minor numero di soldati che non denno, sono gastigati solamente in
egli avrebbe peccato contro una legge che qui abbiamo, ch'egli non ci sia
alle lance e agli stocchi del tempo più che quat- trocent'anni. giordani,
, quando son delinquenti di marca, che peccarono, inutile avvertirlo, con carte
, 185: devo... ricordare che la zia non mi picchiò mai,
iv-vi-13: agguardando più sottilmente e veggendo che ne le nostre operazioni si potea peccare
nel troppo e nel poco, dissero che la nostra operazione sanza soperchio e sanza
. / ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò sol
altrui conven che vada / l'anima che peccò sol una volta. g. morelli
i'lo piglierò piuttosto contro a me che contro al tempo, peccando prima nel meno
contro al tempo, peccando prima nel meno che nel più. machiavelli, 1-i-198:
. machiavelli, 1-i-198: fa uno errore che non ha scusa, anzi si tira
eterna. pure si truova molti prìncipi che ci peccono. nardi, 176: flaminio
la negligenza e temerità usata nelle ceremonie che per l'ignoranza e poca maestrìa di
... di tradimento in coloro che avevano in cura di guardargli. ma egli
di guardargli. ma egli è certo che peccaron meglio di negligenza che di mal
è certo che peccaron meglio di negligenza che di mal animo. foscolo, vili-177
rei e peccare più di troppa fiducia che di scambievole diffidenza. mazzini, 30-150
, come libri di parecchi altri recenti scrittori che stimo ed amo, ma che credo
scrittori che stimo ed amo, ma che credo peccar d'utopia. silone,
argomento peccava nella forma, perché quello che è predicato nella conclusione non e la
giacomo da lentini, 642: voi che trovate novo ditto e canto,
sieme, quando si dicano in tale modo che non si pecchi in latino.
sì degna, / chi dice che le rime son discorde, / chi dice
uccìdonosi ', 'ferìsconosi ': il che perciò che di cendo non
, 'ferìsconosi ': il che perciò che di cendo non si pecca
non si pecca, ha voluto l'usanza che non si pecchi ancora no 'l
come brieve quella sil laba che nel vero è brieve quando la voce è
intera. castelvetro, 8-2-321: concludevano che omero aveva peccato non facendo che
che omero aveva peccato non facendo che icario e telemaco si vedessono in
della buona divisione per le quali si vieta che l'un de'membri sia inchiuso
il dialetto de'sanesi. -da quello che voi dite mi pare che i fiorentini pecchino
-da quello che voi dite mi pare che i fiorentini pecchino er essere un poco
per soverchia intralciatura di stile, il che lo fa dare alcuna volta in qualche
, i-227: peccherebbe grandemente quel romanziere che fingesse dei brutti sventurati. tommaseo,
, ingrandisce straordinariamente una parvenza, proclamano che quell'altro vero poeta pecca di secentismo
gl'inglesi con una smorfia di schifo pensano che molti irlandesi pecchino [per libertà di
giovanni] raccomandato a una signora parigina che peccava alquanto di lettere. 6
i'pecai, / lo core è messo che sempre v'adora, / cherendovi perdon
: sì pietosamente e misericordiosamente lo trattò che uno degli abitatori della città alcuna volta
disse: niuna cosa essere più utile che in alessandro peccare. guicciardini, 2-1-194
2-1-194: il duca di ferrara, che fa mercatan- zia, non solo fa
, ma è tiranno, facendo quello che è officio de'privati e non suo;
populi verso lui, intromettendosi in quello che è officio solum del principe. dolce
, / col narrarti la guerra / che fero al legno i furibondi flutti. g
tanto ancora son lungi dal risparmiare il più che si può questa ultima fatica al debolissimo
. avere in sé una caratteristica negativa che sminuisce il valore, il pregio o la
armi, non mai più degne di lode che quando peccano di oziosità. manzoni,
di facilità a ricever l'inutile, che di ritrosia a ricevere il bisognevole.
carducci, ii-4-304: sento del molto daffare che ti dà il berti: mi spiace
di dio, anzi di satana, fate che non cominci a peccare d'irregolarità.
. groto, 367: vi replico che non dissi mai che 'l madriale del signor
: vi replico che non dissi mai che 'l madriale del signor molino fosse sconcio
più illustri, può anzi trasmodare nel gonfio che avvilirsi nel mediocre. c. i
più ti mando il gran sonetto / che vedrai da me corretto: / ei peccava
pecca. foscolo, xv-241: badate che le prove da voi mandate sono cariche d'
e grave feudalità; più si medita che non si senta. b. croce,
. latini, lxv-246: 'umor che pecca, le postème e i mali /
, le postème e i mali / tutti che spesso dar soglion la morte, /
purghe per evacuare e dànno certi medicamenti che per propria virtù spengono la mala qualità
virtù spengono la mala qualità nell'umore che pecca. dalla croce, iii-18:
. dalla croce, iii-18: nell'ulcera che serpe, pecca un umor adusto e
, pecca un umor adusto e fervido che, per conseguenza, offende anco le
in quantità, non v'ha dubbio che converrebbe tornare a cavarne. -riuscire difettoso
ordinario, essendovi i freddi piuttosto lunghi che aspri e molto più soliti a peccare nell'
molto più soliti a peccare nell'umido che nell'intenso. 9. tr.
non perdonare le peccata chi si ricorda che inverso dio o inverso il prossimo spesso
bibbia volgar., x-471: quelli che sa che suo fratello pecca peccato non
volgar., x-471: quelli che sa che suo fratello pecca peccato non a morte
vive come vero cristiano, usando quel che t'è licito e lassando quel che
che t'è licito e lassando quel che sai che pecchi. beicari, 6-53:
è licito e lassando quel che sai che pecchi. beicari, 6-53: cominciò con
se medesimo e dirsi misero per quelle cose che avea peccato. io.
all'ora il corio delle natiche più purpureo che una mela punica. 11
santo. -peccare più nel maccherone che nel fegatello: v. maccherone,
non merita scusa [per quella ostinatezza che mal s'imputa agli asini. tommaseo
il giusto vi pecca: per indicare che l'occasione favorevole può indurre al furto
siena, 452: ha 'lo udito che a arca uperta il giusto peca.
e in partic. nei comandamenti, che è imputabile a chi la commette se vi
: la credenza della penitenza si è che si rimettan le peccata a colui che si
è che si rimettan le peccata a colui che si confessa e si pente. cione
infinita ha sì gran braccia, / che prende ciò che si rivolge a lei
sì gran braccia, / che prende ciò che si rivolge a lei. s.
a mi dever la porta, e quelo che cum peccao t'afani de levar e'
né la virtù sarebbe virtù, però che l'anima non riceverebbe colpa, né dall'
servi di ferrara, 218: no pensare che cristo sia pure criatura, 9oè a
tal ada peccadi: et impelò che cristo si è sen9a peccai...
.. no è raxone né convignevele che tu tei mini per boca. bisticci
vi è mangiare carne el mercoledì, che è un peccato che se ne va con
el mercoledì, che è un peccato che se ne va con l'acqua benedetta.
2-1-129: ciascuno reputa brutti e peccati che lui non fa, leggieri quegli che fa
che lui non fa, leggieri quegli che fa. ochino, 244: s'el
: se considerate il peccato con quello che lo fa, non è dubbio che 'l
quello che lo fa, non è dubbio che 'l peccato è qualche cosa, è
, parole, pensieri e desideri cattivi che sono contrari alla legge di dio e ci
dir delle parole inutili, delle parole che mi farebbero male, delle parole che
che mi farebbero male, delle parole che sarebbero forse peccati, sareste contento? gioberti
i delitti, cioè quelle tali trasgressioni che ostano direttamente alla sicurezza e felicità sociale
contro il 'peccato '. -peccati che gridano vendetta: le quattro colpe caratterizzate
. periodici popolari, i-178: colui che sparge il sangue altrui e colui che
che sparge il sangue altrui e colui che defrauda il mercenario del frutto de'suoi
fratelli. è questo infatti un peccato che grida al cielo vendetta. -peccati
natura ragionevole e alla retta ragione, che tuttavia non sarebbe un'offesa a dio
, le cui conseguenze ricadono, oltre che sugli autori, su tutti i loro
cui nascono tutti gli esseri umani e che è causata dalla predetta azione peccaminosa dei
10-35: la credenza del battesmo si è che si rimetta il peccato originale a colui
si rimetta il peccato originale a colui che si battezza. iacopone, 2-8:
non è attuale, ma il primo attuale che fanno non può essere veniale, ma
non può essere veniale, ma conviene che sia mortale. passavanti, 130
per uno uomo, cioè per adamo, che fu principio della umana natura, la
729: con la sua sacrilega penna scrisse che per 10 peccato di èva iddio aveva
10 peccato di èva iddio aveva decretato che s'incarnasse lo spirito santo. leopardi
x-13-208: il mito del peccato originale, che fa della vita una pena, è
corrotto, e soggetto a quello stato che i teologi chiamavano di peccato originale.
del tipo di colpa o del vizio che la provoca. boccaccio, dee.
fare amazzare il marito dell'adultera, che era uria eteo. leopardi, i-338
e non altro fu il peccato di superbia che gli scrittori sacri rimproverano ai nostri primi
/ e dir al frare / el mal che tu me fai. tommaseo [s
peccato arriva alle mani è quasi impossibile che non pervenga alla bocca. -peccatore
dannato. ottimo, i-531: anzi che discenda nelle fortezze dove cotali peccati sono
nisce quella carcere d'uomini superbissimi, che contro a dio alzarono le ciglia,
lo pecato este / voler tal donna che sposa no gli ène. dante,
quando partinci, il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge
ella [la meretrice], credendo che per quel modo la invitasse a peccato,
): se io seco fui meno che onestamente, secondo la oppinion de'meccanici,
: io mi pento di cor, che scorso sono / nel peccato carnai.
, 1-23: credi tu in verità che tra ottavio e oranta fin a quest'
di una frate questuante rinnegato, / che un orso conducea, cui bravamente / a
/ e così guadagnava onestamente / quello che poi spendeva nel peccato. giusti,
mi sgomenterei a mettere insieme un peccato che valesse la pena. verga, 2-213
pena. verga, 2-213: volete che vostra figlia non si mariti? volete
probabilità matematiche, non era assurdo immaginare che marco berti fosse venuto a parigi,
al vangelo, non c'è una riga che minacci l'inferno per i peccati della
cristo annuncia l'inferno solo a quelli che mancano di carità verso il prossimo.
* intermezzo di rime 'del 1883, che rappresenta con toni sensuali e panici una
, a fianco di una fanciulla che progressivamente cede agli allettamenti amorosi.
poliziano non fece in quelle ottave altro che seguitare la tradizione di tutta l'antichità
comunicare segretamente con un'altra persona che siede allo stesso tavolo, toccandole il piede
peccati. -con metonimia: persona che attrae e seduce. pratolini,
: in vero a me non parve mai che in te fosse questo peccato. g
dal non conversare la petulanza, peccato che spesse volte suol regnare nei giovani.
a te né a me di quello a che naturai peccato mi tirava, in quanto
, 10-148: lussuria è il settimo peccato che nasce dalla mala volontà. d'annunzio
volontà. d'annunzio, 8-137: fate che dal connubio dei sette peccati capitali con
boine, per il * peccato '(che leggerò con desiderio). -peccati in
177-2: colpe sono appellati que'peccati che sono apposti altrui apertamente davanti al viso
c'hai troppo onorato boia, / che troppo lieve e facil morte fai; /
troppo lieve e facil morte fai; / che mani e pene io non so sì
pene io non so sì nefande, / che fosson pari al tuo peccato grande.
donna. roseo, v-202: colui che sarà trovato in questa colpa...
3-140: quelli..., dopo che fu formato un ampio e gravissimo processo
da capestro il tuo peccato: / vo'che di dietro un pai ti sia ficcato
. anonimo, i-609: credo ben che lo dio d'amor lo vole / di
, e tutti piuttosto lasceriano la vita che romper questo sacramento, parendogli non poter
trovare i novizzi: e se vi pare che io debba rimaner senza premio, ne
gloriosa... venezia non era più che una città e voleva essere un popolo
ascriverebbero a peccato se tutti i giorni che il sole porta in terra non lo
-reca in sé questa norma: ciò che si vuole e non si può esprimere e
mi ha fatto riconoscere il mio errore, che ho ardito di scriver sopra il medesimo
quale mio peccato avete colpa anche voi che me lo diceste. cesarotti, 1-xxxix-79
questa volta confesso con vergogna e rimorso che ho ecceduto tutti i termini. monti,
il marchese. « lo sappiamo tutti che il figlio non ce l'hai mai
iii-8-91: resta... più che provato che almeno il frate elia da cortona
resta... più che provato che almeno il frate elia da cortona morto
a questi peccati di gioventù, lieti che finalmente fosse raggiunto l'equilibrio stabile.
nobili, e non cittadini, vorrei che unicamente alle lettere si consecras- sero.
bel giovine, e la bellezza è cosa che si sconta quasi altrettanto come la bontà
buoni e belli! guai a coloro che vengono al mondo colla macchia di questo
male e il vero peccato originale, che non ha redenzione per sangue che si
originale, che non ha redenzione per sangue che si
ignora, / lo scaltro vecchio, che la vita è un male, / che
che la vita è un male, / che la vita è il peccato originale.
i'sono innamorato, / darebbevi più che rusca non vale: / a questo m'
della fortuna, confessato quello esser vero che diceva fineo, prestamente il fé ritornare
: né ti sia duro mirar versi che tengono la loro armonia sol dalla patria
favella: sono d'un poeta esule, che, gran peccato della fortuna, non
. fiamma, 135: disse aristotele che i mostri sono peccati della natura.
mostro, il quale non è altro che peccato della natura per difetto della materia.
). bronzino, 1-386: giudicherei che i medici e 'barbieri /.
anche i cristeri / da quell'uccel che 'l becco fra i peccati / si ficca
7. figur. elemento o aspetto negativo che guasta un'opera letteraria o artistica o
, 5-145: tutte le buone arti, che anticamente si solieno fare, tutte son
di cose d'arte, ii-398: priegovi che no vogliate acattare pecato de'fatti miei
idoli piccioli non si riconoscono i vizi che vi sono, sì come si fanno nelle
caro fa, vi fa talora certe giunte che ingrandendolo lo infievoliscono, e talora devia
men dal genio dell'autore, il che per avventura è non men grave peccato
elegantissimo e di gusto simile a que'nasi che si risentono anche alla troppa fragranza delle
in roma, vien voglia di dolersi che lo stato non possa e non debba
: le 'fantasie marine ', che furono il mio maggior peccato di fretta
fretta. rebora, 3-i-170: io credo che, aspettando la 'gratuità ',
fioretti, 1-99: torreste voi a sostenere che nella impressione del discorso vostro non si
si potessero trovar peccati molto più gravi che fra i trascorsi dello stampare non siano
orazione o alcun'altra cosa simile, che doveva esser nel foglio che egli si trovava
simile, che doveva esser nel foglio che egli si trovava davanti. foscolo,
anonimo, i-506: presiline peccato / che m'era fatto oltragio. anonimo,
/ non hai peccato / del meschin che more? sermini, xv-727: ahi
! bene m'è peccato di te che sento che tuo marito molto male di te
m'è peccato di te che sento che tuo marito molto male di te si porta
dicemmo tutti col bicchiere alla mano, che questa così erudita farfalla si trovi intagliata
bellezza ha già perduta quella vereconda ingenuità che sola diffonde le grazie e l'amore
): l'altro è un contadino che ha nome tonio: buon camerata, allegro
: buon camerata, allegro: peccato che n'abbia pochi; che gli spenderebbe tutti
: peccato che n'abbia pochi; che gli spenderebbe tutti qui. carducci,
qui. carducci, iii-5-237: peccato che ora la moda di sacrificare i bovi
: dunque non ci vedremo qui? che peccato! tozzi, vi-854: esultò che
che peccato! tozzi, vi-854: esultò che la moglie lo sapesse così subito capire
quasi. poi le disse: -peccato che ne tu né io sappiamo suonare il
il pianoforte. pavese, 9-104: peccato che gi- netta e luisella non siano venute
: come usano di fare alcuni maestri che hanno poco peccato nel disegno. salvini,
. salvini, 46-3-209: vedendo uno che il trar d'arco non avea gran
essere colto. -brutto come o più che il peccato: bruttissimo, ripugnante.
innamorati? egli non v'è altri che mogliama, vecchia oggimai, con due
oggimai, con due serve più brutte che 'l peccato. salvini, v-2-2-8: volendo
peccato (con valore aggett.): che è incentivo a commettere colpe morali.
: così accesi e infiammati di pietà che i torpidi eccitavano ed entrando nelle case
: comandò [pannunzio alla meretrice] che tutte le robe e ogni arnese ch'avea
s'appensarono li servi e dissero intrambodue che ne parea loro grande peccato, e
5-97: memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di
è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su sé. -essere aisdicevole
e non recassi in ciò esempli tanto sovrani che non che altro il dubitarne fora peccato
in ciò esempli tanto sovrani che non che altro il dubitarne fora peccato. c.
delle sue genti d'arme di modo che dubito che quella sua compagnia si dissolverà
sue genti d'arme di modo che dubito che quella sua compagnia si dissolverà: il
quella sua compagnia si dissolverà: il che è un peccato grandissimo e poco servizio
astolfo, dice: egli è peccato / che costui sia sì pazzo e sia sì
vino inacquato. redi, 16-i-24: che sarìa / gran follia / e bruttissimo peccato
bozzati, 6-184: gli dispiace pensare che laide non faccia più la ballerina,
4-55: qui ci sono tanti abiti che il padrone non usa più, è un
): voi bevete tanto la sera che poscia sognate la notte e andate in qua
far maraviglie: egli è gran peccato che voi non vi fiaccate il collo!
, 5-280: sapete il proverbio adesso che siate bene accomodato e ricco, non ci
: la credenza del matrimonio si è che si possa congiugnere l'uomo colla femina carnalmente
medici... è uno de quelli che vorrebe che quella ormai cominciasse a chiavare
. è uno de quelli che vorrebe che quella ormai cominciasse a chiavare senza peccato
lo vinceva un'improvvisa dolcezza al pensiero che adesso egli poteva amarla senza peccato.
si potesse dire senza peccato, più che angelico. -senza peccato (con
: chi può senza cieca presunzione asserire che la sua vita è proba, proclamarsi
proba, proclamarsi senza peccato in una umanità che ne è tutta colma? -tenere
, 83: chi è in peccato crede che tutti dicano male di lui.
i debiti son sempre più di quelli che si crede. -chi è senza
scagli la prima pietra: per indicare che solo chi è esente da colpe o difetti
deriva dalla risposta di gesù ai farisei che intendevano lapidare l'adultera, nell'episodio
agostino volgar., 4-113: attendete che disse cristo a coloro che accusarono l'
4-113: attendete che disse cristo a coloro che accusarono l'adultera: qualunque è sanza
confessato è mezzo perdonato: per indicare che la confessione del proprio torto predispone all'
vecchio, penitenza nuova: per indicare che un nuovo modo di penitenza è necessario
baldini, 7-75: melafumo è un imbroglione che mette subito alla finestra i peccatini piccini
peccatuzzo veniale, quantunque sia piccolo, che di questa non torca e non tragga
cose potevano essere perdonate a quell'uomo che, per la scienza, s'era ridotto
ci rinunzio e proposito qui faccio / che no '1 farò mai più quel peccataccio
prossimo a quel peccataccio turco e scomunicato che è la vendetta! verga, 3-38
! verga, 3-38: dio sa che peccatacci fa fare ai giovanotti. baldini
a me, lasciateli campare: solo studiatevi che non diventino peccatacci. =
. anche peccaói, peccauri). che commette o ha commesso uno o più
per lo più di una certa gravità; che pecca abitualmente contro la legge divina o
legge divina o contro la morale; che vive nel peccato. -anche: che
che vive nel peccato. -anche: che è macchiato di un vizio, che asseconda
che è macchiato di un vizio, che asseconda le proprie tendenze al male.
, 10-103: cristo nel vangelio disse che molto è allegro quando un peccatore si
animali, xxviii-300: infin a tanto che '1 peccatore dimora indei peccato, tutte
., 1-1 (1-iv-44): che io, se vivuto son come peccatore,
... de quello sancto sangue sanctissimo che vui avi pagao per nui peccauri su
, viatore per ancora, co'sensi che non lasciano ben distinguere. bandello, ii-1055
è morto come un santo, ben che in libertà vivesse come buon peccadóre.
905: coi peccatori, coi miseri / che la lebbra hanno del male, /
interdetti, i concubi- nari, quelli che esercitano professioni immorali), vi persevera
iii-381: io ti ho detto molte volte che se le meretrice andassino alla predica e
alla predica e questi publici peccatori, che se ne convertiria più che non fanno di
peccatori, che se ne convertiria più che non fanno di questi altri. sarpi
'peccatore pubblico ': chiamasi quello che notoriamente persevera nel peccato ed incorre perciò
incorre perciò nella censura della chiesa, che può allontanarlo dalla santa comunione. tali sono
enno dannati i peccator carnali, / che la ragion som- mettono al talento.
paolo e s. barnaba], che vegniamo a predicare che vi partiate dalla
. barnaba], che vegniamo a predicare che vi partiate dalla idolatria e adoriate solo
: vieni a me, peccatore, / che a braccia aperte aspetto: / versa
: molta fama è là su, che come tarlo / il tempo al lungo andar
infiniti prieghi e voti stanno, / che da noi peccatori a dio si fanno.
. vasari, 4-ii-325: io, che son peccatore, con tutto il core non
, di riudir quelle armoniche lingue, che solo a massimo si proscioglievano. g.
. g. gozzi, i-13-19: che dovrò dirti io infelice peccatore che scrissi
i-13-19: che dovrò dirti io infelice peccatore che scrissi quegli argomenti senza tua saputa,
piglia! / - ahi, ahi, che mi sfondate la viuola, / mi
, 10-152: favellando salamone de'peccatori che sono in inferno, disse: « con
pascoli, i-399: ricordate la schiava che piange sull'odiato da tutti, ricordate
da tutti, ricordate il vecchio peccatore che distrugge, senza aprirla, la lettera
. 3. per estens. che è colpevole di un delitto, di
pena, e non più né meno che la giustizia comanda, al peccatore. busone
): coloro non portin le pene che non hanno il peccato commesso e i peccatori
accioché con una mano sostenti i buoni che non caggiano, e con l'altra
20-367: la maddalena... pensomi che chetamente diceva nel suo cuore: «
] dell'abate le mutande / per che la monacella peccatore / disse: « madonna
giorno prima, con la viva speranza che ti possa capitare nei medesimi giorni qualche
, ii-235: vi diss'io da principio che non inten- dea di predicar questa volta
vizi, impenitenti, indurati, sembra che facciano a bello studio ogni sforzo affin di
), agg. e sf. che commette o ha commesso peccati, colpevole
la legge divina o la morale; che vive in stato di peccato, incline
, iv-104: io, più peccatrice che altra, dolente per li miei disonesti
per li miei disonesti amori, però che quelli velo sotto oneste parole, sono reputata
spoglia e peccatrice, conoscer perfettamente quello che ha la sedia sua, non solo
cherubini? tasso, 1-14-4: quel che a l'alma peccatrice apparve, / è
inutili a'discendenti della peccatrice èva, che avvertita da dio volle mangiarsi il pomo
, 27- 686: quel dio che in terra perdonò la peccatrice prosternata e
giovanni verga, pubblicato nel 1866, che narra in tono romantico la storia appassionata
di amore, 'una peccatrice ', che molti lessero... che storia
, che molti lessero... che storia! bruciava di passione, come il
, / vergine; ma ti prego / che '1 tuo nemico del mio mal non
77: io mi mortifico quando penso che lei, così di continuo occupata in tante
si metta a scrivere a me, che sono una vile feminuccia ed una miserabile peccatrice
peccatrice. oddi, 2-52: ecco che, mentre che tu te ne vai a
oddi, 2-52: ecco che, mentre che tu te ne vai a così gran
a buttare in orazione per te, che per peccatrice ch'io sia, sarà però
di cuore e tanto calde queste lagrime che ti faranno qualche giovamento. tommaseo [
per umiltà e per coscienza di quel che le manca alla perfezione desiderata, dice:
quale del bulicame esce ruscello / che parton poi tra lor le peccatrici, /
le peccatrici ', cioè le meretrici che stanno in quel meretricio. possavanti,
son peccatrice, con te si può dire che io sia onesta e da bene,
danari, non robba, ma solo che tu me ami. carducci, iii-12-36:
androne buio e malsicuro, di quelli che spesseggiavano nel quartiere abitato dalle peccatrici e
. 3. per estens. che induce al peccato, peccaminoso. cavalca
meglio è avere santa rusticità e giustizia che scienza ed eloquenza peccatrice. f. visdomini
al tempo estivo / s'erge vapor, che denso le stelle annebbia e gli animali
terra alzavasi corrotta e peccatrice odor, che grave / offendea chi sedendo quanto buono
è geloso di te come sbuffa un che trova la moglie in peccavisti. cartaio,
vostra figliuola, / non è dover che la sia gastigata? = formula
sia inpos- sibole e'si mostra però che. cciò sarebbe natura pecche- ressa o
del vitigno / sì benigno, / che fiammeggia in sansavino. 5. maffei,
col fregamento vien accostato alle foglie, che son dentro un peccherò. tommaseo, 2-iv-267
bee. carducci, iii-23-279: si direbbe che il littré volesse quasi propiziare al lungo
. goldoni, vi-398: bevo quel che bisogna: / quattro bottiglie al giorno
abbia ingoiata, e mi ricordo solo che di due in due ore me ne
co lonna su diritta pareva che n'uscisse una grande mol
boccaccio, viii-3-212: quel rombo che l'arnie fanno, cioè gli
, il quale è un suon confuso, che simigliare non si può ad alcun
/ cento udirne per uno, e che ti punga / più che punger non
uno, e che ti punga / più che punger non suol vespe né pecchia.
sorti d'uomini... passeggiare, che propriamente paiono pecchie, o, come
o, come qui si dice, api che a torno a torno ai vaghi fiori
, un cicalio, per quel convento che paion uno sciame di pecchie quando ei
dell'armi e de'soldati, / che d'ognintorno son più delle pecchie. c
acqua e di pecchia ', e che sta posta la pecchia per metonimia, che
che sta posta la pecchia per metonimia, che fa il mele per la cosa fatta
vogliamo dire la parte della cera grossa che si cava delle casse delle pecchie. nannini
/ stuzzica la cassetta delle pecchie, j che subito arrabbiate scappan fuore, / e
: come si appicca presto 1 o ve'che pecchia! -ubriacone (anche
, 3-185: queste pecchie delle corti, che dolci cominciando finiscono amare, sono l'
aver anzi irritata una dolcissima pecchia, che m'ha punto e addolcito in un
i vostri caracci e voi medesimo, che d'ogni cosa avete saputo cogliere il
lui rispose: -cavalier villano, / che di'tu, re di farfalle o
c. gozzi, 4-52: volete voi che il duca si rimova? / e'
è una ballerina, volpe vecchia, / che dispone del duca ad ogni prova.
. ibidem, 57: pon mente che datogli il gallone per la sua qualità di
... intendendo... che non ponghino più di dette tre rasce o
. -in partic.: sottile membrana che si trova sotto la buccia della castagna
3-142: 'pecchia ': pelle che è sopra la polpa della castagna levato
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1831).
che si nutre di api e vespe (pernis
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1886).
pancrazi, 2-44: quando le api che erano state a pecchiare tornarono e lo
pecchièro, sm. stor. plebeo che nella spagna dei secoli xvi e xvii
di danari sarebbe l'ammettere l'istanza che fanno i pecchieri. = adattamento dello
. da pecho 'tributo ', che è dal lat. pactum (v.
corti e privi di pungolo. credesi che formino solo la trentesima parte di un
le guardie dell'arnia; altri vogliono che esercitino le funzioni di maschio; e
avvertenza / di lasciar sempre e'fai che son più interi / e pien di mèle
riuscito) di salvare qualcosa dalle bombe che stormi di ronzanti pecchioni lasciavano cadere sulla
con una immagine quasi violentemente fisica ciò che rende sgradevoli questi pecchioni [elicotteri]
la festa della libertà non sarà solennizzata che dalle corporazioni di arti e mestieri.
: così chiama la plebe fiorentina colui che pecchia volentieri, cioè che bee acconciamente.
fiorentina colui che pecchia volentieri, cioè che bee acconciamente. = acer
.. ha l'aria fredda, il che arguiscono le selve di peccia. o
. buonarroti il giovane, 9-543: che 'l tuo 'ngoiato, a strippar qui venuto
aver doman la irebbe / o ver che mi dolesse un po'la peccia. salvini
ella sia scorzone / d'altra peccia che la mia, s'a dosso / me
carico, ben parragli avere / altro che il suo maestro. -mettere a rischio
. picèus (da pix picis) 'che ha consistenza di pece ', con
/ ch'è terra fredda, steril più che sasso. = lat. picèus
. dominici, 4-207: bene che tutti i fichi non sieno d'un
troppo a fidanza e corre il rischio che gli mettano il curatore; ma fu sempre
gioco anco lo schioppo, risponderei, che la fatta è di pèccola o, a
iii-129: quell'arme a difesa / che più fanno a la impresa, / calcina
spessa [la valle] d'arbori che fanno la pece. guglielmo da saliceto
lo luogo infiato e priemi bene di fino che n'esca la sozzura che v'è
di fino che n'esca la sozzura che v'è entro e poni sopra il luogo
del pezzo. l'ottima è quella che risplende, è liscia e sincera. vale
cera abbruggiate e di pecci nefandissime, che fanno arricciare i capelli. balbi,
continuata pioggia di pece ed olio bollenti, che ca- dean dall'alto, fece raffreddare
di contrabasso suoneranno... avvertendo che l'ultima corda dell'istromento non sia
, né daranno mai pece all'arco che dal mezzo in su. algarotti, 1-v-266
nel chietino vi è una cava di pietra che dà una specie di pece. imbriani
in quaderno / con lettere più ferme che di pece. ariosto, 18-3: denigrò
18-3: denigrò sua fama egli più che pece. giraldi cinzio, 5-28: non
: non so, cara nodrice, che mi giovi / che la conscienzia mia sia
cara nodrice, che mi giovi / che la conscienzia mia sia netta e pura /
pura / e la mia fama più che pece nera. nannini [ovidio],
intorno / cinto di nubi e più che pece oscuro. f. pallavicino, 3-i-87
con tanta difficoltà mi sono poscia sviluppato che non senza ragione affermo esser quasi pece
, i-15- 103: se avvien che mai dirottamente piova / sotto un ciel
dirottamente piova / sotto un ciel più che pece oscuro e brutto, / l'ombrella
. -camicia di pece: camicia che un tempo veniva fatta indossare ai condannati
, così chino sulle dita e sul metallo che fa gola a tutti, pareva irradiare
'pece bianca ': è la trementina che si trova concretata sulle piante che la
trementina che si trova concretata sulle piante che la secernono... si adopera
di borgogna ': è lo stesso che la pece bianca. -pece bruzia
pece] e el secondo liquore, che esce dopo la prima, e raccolta in
-pece comune, minerale: quella che si ottiene come residuo della distillazione del
; è usata per impeciare le botti che si adoperano per la conservazione e il
, lucente, di frattura concoide, che si adopera per la preparazione di materiali
dioscoride], 92: è da sapere che quella che volgarmente si chiama pece di
, 92: è da sapere che quella che volgarmente si chiama pece di spagna,
colofonia nelle speziarie, non è altro che quella specie di cotta. libro di
cava anco il bitume denso nel colle che è sul contado di apollonia, come teo-
1-10: prendasi di pece liquida quella quantità che piacerà torre, e altrettanto di sugna
tasso], 58: la pece negra che lavora l'argento. auda,
prodotto della combustione dei filtri di paglia che hanno servito alla depurazione della trementina e
per cavi. -pece zopissa: quella che deriva dalla colofonia priva, però,
zopissa, la quale si faceva della ragia che si rastia delle navi e con la
alabastro] enno lustrati, arriva uno che gli piglia e mette al fuoco per imbiancarli
. r. roselli, lxxxviii-n-449: che vogli virtù aver per vece / d'
. masuccio, 453: altrui non creda che tutti sono d'una pece amacchiati.
, 4-10: gli era gran peccato che fra tanti e tanti rubaldi, ruffiani
ruffiani, traditori tu solo fossi quel servo che di cotal pece macchiato non fossi.
parimenti ecclesiastici e imbrattati della medesima pece che lui, ad essi si dolse della
concludere per ora sulle donne, è naturale che su questo punto, e a maggior
su quell'altra pece carnale dell'africa che era la sodomia dei ragazzi, i viaggiatori
in questa pece / e di far ciò che non lece / han per legge le
una medesima pece / le donne, che venian dal sol, macchiare, / tal
venian dal sol, macchiare, / tal che tre, quattro e sei furonvi e
, quattro e sei furonvi e diece / che si lasciaro a vanità piegare / e
espressione artistica o letteraria, di imperfezioni che ne sminuiscono il valore; pecca,
algarotti, 1-x-135: chi non dovria credere che i franzesi... esser non
? bettinelli, 3-433: infiniti poi furono che di tal pece imbrattaronsi per tre secoli
difficile trovar canzone [del testi] che non sia malamente e sporcamente e visibilmente
trenta fu tinto di quella pece, sì che i gallicismi si alternavano alle voci antiquate
critica [schumann]... quelli che parrebbero essere più vicini al suo sentimento
. montale, 5-64: l'uomo che predicava sul crescente / mi chiese «
scosse il capo. sparve / nel turbine che prese uomini e case / e li
colla pece ': di persona o cosa che non si stacca da un'altra.
difficile. verga, ii-99: ora che gennaroni aveva piantata la ragazza senza voce
bituminosa le piastre di un'opera artistica che devono essere successivamente cesellate. cellini
perché io consoli costei e facciali credere che egli l'ami e le mantenga fede
chi toccherà la pece, bisogno è che si inquini e imbratti. albertano volgar.
pice greca), sf. resina che residua nella distillazione della trementina per ricavarne