, basata sul potere di santificazione, che ha al suo vertice l'ordine episcopale,
, né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri.
può fare, se non quel sacerdote che dirittamente è ordinato secondo gli ordini della
ecclesiastica (concepita anche come una progressione che ciascun chierico era destinato a percorrere per
dello stato permanente di diaconato e precisato che episcopato, presbiterato e diaconato sono i
di cui l'episcopato costituisce, meglio che il grado supremo, la pienezza e
gradi. cavalca, 19-128: vedendo che tutti li chierici suoi maggiori erano passati
vedendosi innanzi porre negli ordini sacri quegli che solevano esser suoi minori,..
, o prete o diacono, secondamente che l'ordine è più grande. s.
: cum 90 sea cossa, equitio, che tu non abi or- dem sagro ni
[i ministri] distribuiti per modo che i segnati con la tonsura chericale ascendessero
dottrina cattolica tradizionale, ha insegnato che solo i riti di consacrazione per l'episcopato
essa si articola e ai singoli membri che ne fanno parte). giamboni
in questo modo: « io ti domando che mi dichi quanti sono i nostri sacramenti
bonaventura, volgar., 112: voi che una volta per la professione dell'ordine
piccolomini, lxi-113: partinsi quelli / che al sacerdozio ancor ordin non hanno.
preti e i vescovi, a fine che in tal guisa ciascuno di grado in grado
o cariche pubbliche elettive, di modo che non si poteva accedere a una di
ricoperte quelle di grado inferiore (il che configurava la carriera politica ufficiale o cursus
sono nominalmente preposti e in forza di che essi sono appunto cardinali (ma tale
di papa giovanni xxiii tutti i cardinali, che già tali non siano, devono essere
'osanna 'sberna / con tre melode che suonano in tree / ordini di letizia
più perfettamente riceve la influenza da dio che gli ordini dei cherubini, i quali
: come... direte voi più che le stelle minori della terza magnitudine non
operino, sendosi ultimamente da me scoperto che le nebulose... sono una
ordine, è uno di quei paradossi che provoca il riso anche negli eracliti. muratori
dicano come uno stato di terzo ordine, che per iperbole chiamasi il regno, possa
. alvaro, 15-90: le donne che arrivavano erano ospitate in locande di ultim'
platonico fi- cino... dice che la bellezza è una certa grazia la quale
. vasari, iii-756: le cose che non hanno fra loro ordine e proporzione
ch'abbino il luogo proprio, in tanto che, se bene elle sono differenti di
il compartimento dello edificio: di maniera che ancor che esse si tramutassero, però non
dello edificio: di maniera che ancor che esse si tramutassero, però non si
varie forze o tendenze o fenomeni tale che non si verifichi alcuna prevalenza; equilibrio
, può dunque ristabilirsi solo con dogane che raffrenino l'illimitato afflusso delle manifatture inglesi
, alla sincerità del 'yankee 'che aveva osato dir male della cupola di
conseguente alla perfetta rispondenza degli elementi che costituiscono l'universo stesso, ciascuno con
quelle furon cima / nel mondo in che puro atto fu produtto. boccaccio,
, il quale è sempre molesto a queglino che in pace vivono, dalli non pensati
, 6-73: miracolo è quella cosa che per divino volere avviene fuori dell'ordine
7: l'ordine delle cose è che, subito che uno forestiere potente entra
l'ordine delle cose è che, subito che uno forestiere potente entra in una provincia
potente entra in una provincia, tutti quelli che sono in essa meno potenti gli aderiscano
potrebbe render la cagione di molti effetti che si vedono e il progresso e l'
. leopardi, i-85: io credo che nell'ordine naturale l'uomo possa, anche
a meno di ammirare il misterioso ordine che regola il mondo in tutte le sue parti
giorno; / e un ordine discende che districa / dai confini / le cose che
che districa / dai confini / le cose che non chiedono / ormai che di durare
le cose che non chiedono / ormai che di durare, di persistere / contente
ordine similmente ne gli aquiloni e ne'zefiri che producono le rose e negli altri similmente
non certo è costante come si presuppone che sia il fato. metastasio, 1-ii-941
non è legge, onde è solo impropriamente che filosofi naturali dànno tal nome agli
g. gozzi, i-23-11: tu che de'mondi per lo vano immenso /
, 10-ii-195: la sapienza infinita decretando che dentro il caos nascesse l'ordine,
.: relazione o sistema di relazioni che determina l'organicità, l'armonia,
loro, e questo è forma / che l'universo a dio fa simigliante. b
anima, dinuovo è ben dire dell'ordine che hanno le dette potenze l'una con
1-124: non sarà fuor di proposito che in questo luogo si dicano dell'ordine
alcune cose, rispetto a noi, che imparar le debbiamo. gioberti, 4-1-312
. pindemonte, ii-188: tu, che questo di cose ordine antico / rovesci
iii-7-75: dante esule sentì... che le antiche famiglie, le quali obliando
nell'attuale ordine di cose quell'armonia che era destinata dal cielo a governarle?
tagliar la testa con quella medesima scure che già ti sofferse l'animo di vedere
universale m'appello. a quella stessa che sola persuase il signor di merian dell'ordin
il signor di merian dell'ordin contrario che tengono queste due facoltà: talché decadere
collegiale ch'essi vanno invocando sarebbe quello che diede alle nostre lettere il * seicento
exit fa- din. e ora dire che non ci sei più è dire solo che
che non ci sei più è dire solo che sei entrato in un ordine diverso.
, 606: egli è anco in parte che vi si tiene questo maladetto ordine ch'
maladetto ordine ch'io vi dirò, che la sera di notte si ragunano tutti
machiavelli, 1-ii-342: quanto alle provvisioni che si riserbano a me e agli altri capi
e agli altri capi, vi dico che questo medesimamente è uno ordine corrottissimo.
quanto sia paradosso, è pur vero che, tanto nell'ordine della natura, quanto
uniforme all'archetipo, o sia all'ordine che servir deve di norma alla regola fissata
interna e necessaria dell'essere assoluto (che costituisce il modello per ogni altra forma
nell'essere assoluto... le entità che cospirano nell'ente assoluto, uno e
primitivo è così essenziale all'ente assoluto che questo non si può pensare senza esso.
: ove si può trovare maggiore ardimento che quello di colui che tutta la settimana intende
trovare maggiore ardimento che quello di colui che tutta la settimana intende con tutta la
: martino lutero ha persuaso a molti che la libertà cristiana consiste in aver la
ordine morale più o men perfetto, secondo che meno o più la violenza v'ha
più la violenza v'ha parte, secondo che più o meno v'è libera la
norme morali e di modi di comportamento che si ritengono innati nell'uomo in quanto
del sistema di relazioni generali e costanti che regola tesistente fisico. romagnosi, 3-38
beni e dei mali; la legge poi che appellammo conseguente si potrebbe denominare ordine dei
. rosmini, xxvi-378: quegli scrittori che dubitano se la promulgazione sia di essenza alla
gli ordini delle leggi punire il mio figliuolo che ucciderlo di mia mano. sarpi,
vii-73: si dice d'un santo padre che, essendogli detto che un giovane era
un santo padre che, essendogli detto che un giovane era uscito dell'ordine, cominciò
quando alcuno ha due carte tra le scoperte che siano distanti un punto l'una dall'
1-36: 'pappolone'significa per appunto uno che mangia assai. 2. figur
si trascuri quel pappone di bombi adamo, che... e mangia e beve
era [catone] più ghiotto de'libri che non eri poc'anzi voi de'beccanchi
de'libri. 3. persona che trae profitti illeciti a spese di altri
una truppa di ignoranti e di papponi che avevano ridotto questo povero paese uno scheletro
dioniso, rappresentato con una folta barba che gli oc cludeva la bocca
pappo• *. pappóso2, agg. che ha la consistenza della pappa: molle
a cucirsi con le pa- puzze, che noi diremo scarpini di marrocchino giallo, le
, 1-i-357: le 'papuccie 'che sono spezie di pianelle le quali si cavano
eccessivamente forte. -anche: la salsa che se ne prepara nelle varietà dolce e
prepara nelle varietà dolce e piccante e che viene utilizzata come condimento di vari cibi
serbo-croato paprika, deriv. da papar (che è dal lat. piper 'pepe
(pàpua), agg. invar. che è proprio, che si riferisce,
agg. invar. che è proprio, che si riferisce, che riguarda un gruppo
è proprio, che si riferisce, che riguarda un gruppo di popolazioni deiróceania stanziato
, statura bassa e capelli crespi, che vive di caccia, di pesca e
un tempo dedito al cannibalismo rituale; che appartiene a tale gruppo etnico. -
e sm. e f. etnol. che appartiene al ramo australoide localizzato nella sua
processi prolifera tivi o degenerativi che interessano l'epidermide e / o il
, 188: le papule overo essantemate che vogliate dire. dalla croce, iii-54
celtico,... come pare che accennino certe papule ed efflorescienze cutanee sparse
superficie del corpo di alcuni echinodermi, che svolge funzioni respiratorie ed escretrici.
. papularc, agg. medie. che è proprio, che si riferisce alla
agg. medie. che è proprio, che si riferisce alla papula. papulifórme
papuloide, agg. medie. che presenta aspetti simili a quelli della papula
. papuloso, agg. medie. che è proprio, che si riferisce,
agg. medie. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la papula
è proprio, che si riferisce, che riguarda la papula; caratterizzato dalla presenza
v.]: 'papuloso ': che ha i caratteri delle papule; onde
= dal turco para, che è dal persiano para, pàrè '
ulloa [castagneda], ii-54: succedé che v'era un parà tra alcuni caimali
re di calicut sopra una certa differenza che tra loro avevano. la qual voce
'fermare; difendere; confrontare '), che è dal lat. paràre (v
, agg. nel linguaggio giornalistico, che è proprio, che si riferisce, che
linguaggio giornalistico, che è proprio, che si riferisce, che riguarda le operazioni
che è proprio, che si riferisce, che riguarda le operazioni finanziarie, economiche,
acido parabanico: ureide dell'acido ossalico che si presenta come una polvere cristallina,
doni, iii-1-12: è ben vero che la commedia greca... pare
la commedia greca... pare che in qualche parte si cantasse, eziandio fuori
croce, ii-1-95: lo schema, che risale a cratino, della commedia ari-
'. parabattèrio, sm. batterio che presenta caratteristiche immunologiche modificate per sviluppo
pistola borchardt-lueer parabellum modello 1900, che fu adottata dagli ufficiali e dai sottufficiali
paràbile, agg. sport. che può essere parato (un tiro)
sm. biol. ognuno degli elementi che vivono in parabiosi. = voce dotta
eterogenea: quella caratterizzata da un antagonismo che porta al deperimento e alla morte di
). 3. bot. simbiosi che si realizza fra marza e soggetto in
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla parabiosi. =
. biol. parte del mesoblasto che dà origine alle strutture vascolari.
. disus. insieme di malattie interne che provocano mutamenti anatomici nei tessuti. lessona
in patologia dicesi di quelle malattie interne che s'accompagnano di mutamenti anatomici nei tessuti
, frutto di invenzione ma verosimile, che tende a chiarire un argomento difficile accostandolo
didattico e racchiude sempre un significato morale che si ricava dall'insieme della narrazione e
insieme della narrazione e mai dai particolari che sono del tutto accessori (e in
in tale senso si oppone all'allegoria che riposa su una metafora o un complesso
cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. passavanti, 145
cum altro septe parabole da la matrigna, che afrodisia era chiamata, e instava che
che afrodisia era chiamata, e instava che a le forche sia menato. savonarola,
ii-238: ricorditi tu di quella parabola che altra volta ti dissi, che era
parabola che altra volta ti dissi, che era una città che aveva così ma
volta ti dissi, che era una città che aveva così ma gni cittadini
gni cittadini e così belle donne e che e'venne uno re con lo exercito
quante parabole bolse,... che ci stanno solamente per riempitura, non si
si possono analizzare aspetti della produzione dannunziana che... a volta a volta
: qua si è levato una parobola che mio patrone era morto. nievo, 1-314
morto. nievo, 1-314: col violino che sapeva grattare così alla matta e colle
sapeva grattare così alla matta e colle parabole che gli scappavano di bocca ogni momento,
, ii-162: 10 non ho detto che ho trovata la sposa, ma che voglio
detto che ho trovata la sposa, ma che voglio trovarla. -è una parabola si
agli angeli di dio sopra uno peccatore che torni a penitenzia. e così mostra per
, 9-156: fu grande la grazia che sparse cristo sopra la innata semplicità degli
del redentore. giannone, ii-230: que'che s'inghiottirono per una storia vera la
vera la parabola del ricco, credettero che fossero nel seno di àbramo, dove volò
uguale alla sua, data a quelli che avevano lavorato meno. d'annunzio, iv-1-239
modo una parabola a mostrare 11 pendio che ha l'uomo e lo incurvarsi ch'ei
78: prezzo le tuo paratole / meno che d'uno zitello. aretino, 20-182
, lo ricolgano con le più galanti paratole che s'udisser mai. d'annunzio,
bibbia volgar., ix-76: ogni uomo che ode la paratola di dio e non
, viene lo iniquo e piglia quello che è seminato nel cuore suo.
retta fìssa, detta direttrice della parabola, che costituiscono una curva piana, ascrivibile alla
conica aperta costituita da un solo ramo che si prolunga all'infinito, rappresentato in
barbaro, 400: quello [taglio] che taglia il cono con un taglio egualmente
nel- l'apritura sua una linea piegata che è detta parabole. m.
piano all'orizonte et anco in ogni muro che vo- lessino... con le
rette. galileo, 4-2-510: nomi che loro imposero a tre delle sezioni coniche
.]: la paratola definita è quella che i geometri dicono 'di secondo grado
di curve di grado superiore al secondo che diconsi pure parabole per la forma delle
, 5-201: la simmetria delle parabole che si intravedono, misteriose e limpide,
inclinati parabole d'ampiezza competente alla velocità che si converrebbe ad un corpo cadente da
acqua nel vaso, sono tanti argomenti che provano la legge della velocità dell'acqua
una cannonata tremenda di s. elmo che ha scossa la casa ove scrivo, ch'
camusa, provvista di un naso monumentale che vi produceva una paratola. savinio,
. savinio, 1-47: sulla nuca, che s'archeggiava un poco come un bel
antico e segnava la dolce paratola bovina che caratterizza simpaticamente le donne piene di forme
filosofica, artistica, letteraria, politica che si svolge o si suppone svolgersi dapprima
è segnato dalla parabola di un'idea, che l'incendia e tramonta. savinio,
letto d'ospedale,... sembrò che la 'iella 'avesse chiuso la
maturare, morire. -ciò che l'organismo e l'individuo compiono dal
dee vergognare l'uomo verboso e parabolano, che per modo d'ipocresia pare quello che
che per modo d'ipocresia pare quello che non è e mostra quello che non
quello che non è e mostra quello che non sa. m. palmieri, 1-180
tanto più de ipso per essere guelfo, che comunemente sono parabolani e lo facto loro
106: egli aveva più superbia che quei giganti che tu fulminasti: e
: egli aveva più superbia che quei giganti che tu fulminasti: e sopra tutto era
favellare succinto (tranne gli avvocati, che formano classe a parte, e parabolani li
2-88: essendo spenta indrieto e dettoli che se andasse cum dio (essendo creduto
peregrina), fra sé diceva: -or che cosa è questa? grazzini, 98
: ognun sa dire / e biasimar, che è proprio un vitupero / mille parabolani
bisaccioni, 1-235: sono certi parabolani che non cogliono se non gli uccelli, i
hanno sempre ammesso [gli economisti] che il principio del 'lasciar fare e
vi-140: ecco là parabolano. oh, che cera! par uno che ha fame
oh, che cera! par uno che ha fame e si vergogna di mangiare in
ii-136: nella 'cortigiana'messer maco, che vuol divenire cardinale, e parabolano,
vuol divenire cardinale, e parabolano, che in grazia delle sue ricchezze crede di avere
fatui e vani. 2. che esprime, manifesta, deriva o è caratterizzato
della nostra fede o morta o moribonda che tiene per libri falliti gli evangeli, per
-qui dentro, eccellenza, è chiaro che io ci vedo un gran buio -,
, agg. e sm. ant. che cura le malattie contagiose. -in partic
di providenza ed effetto di prudenza, eccetto che tu sofia, mentre vi conduci sette
: giustiniano imperatore fece costruire sulla via che conduceva al tempio di gerusalemme un ospizio
(plur. m. -ci). che esprime, rappresenta, descrive, raffigura
; fondato su parabole, allegorico; che fa riferimento, in base a un
tutte, la parabolica. 2. che si esprime con parabole, con esempi,
« quel chiasso di quei signori, che roba era? ». d. non
. m. -ci). geom. che è proprio, che si riferisce
geom. che è proprio, che si riferisce alla parabola o, per
secondo grado di radici coincidenti; che ne ha la forma, l'anda
, 4-3-45: io son venuto in opinione che, quando lo specchio fusse grandissimo
benché venga rade volte il caso che gli spazi in cui si deve fab
, sf.): quella che ha la forma di una parabola (
linea parabolica. idem, 4-3-140: che l'altro, secondo la parabolica,
. ha avvertito ed insegnato a noi che i proietti camminano tutti per una linea parabolica
parabolica. -moto parabolico: quello che si svolge descrivendo un arco di parabola
tanti e così complessi sono i fattori che condizionano il moto parabolico sia delle frecce
f h r. 2. che ha la superficie di almeno una faccia
quel punto. 6. bot. che ha la forma ovale, arrotondata alla
astron. caratteristica di alcuni corpi celesti che seguono traiettorie paraboliche. carducci
paratoli dalla voce greca 7capàpoxcx;, che significa precipitoso ed audace contro li pericoli
quello ellittico, generato da una parabola che ruota intorno al proprio asse.
v.]: 'paraboloide ': nome che si dà talvolta a quella paratola che
che si dà talvolta a quella paratola che è più sublime della paratola conica.
: 'paraboloide': superficie curva così fatta che ogni sua sezione piana passante per una
giacente nel suo piano, la superficie che ne nasce è una paraboloide di rivoluzione
come generata dal movimento di una retta che si conservi costantemente parallela ad un piano
su un'antenna telefonica o radiofonica, che consente la trasmissione di onde elettromagnetiche.
. m. -ci). geom. che è proprio, che si riferisce al
. geom. che è proprio, che si riferisce al paraboloide; che ne
proprio, che si riferisce al paraboloide; che ne ha la forma, le proprietà
, 1-136: penseremo... che il 'mirabolano 'dei farmacisti sia andato
a far l'induzzione di tutti coloro che furono da me provocati a i tradimenti.
quello di legno o di altro materiale che viene disposto lungo la banchina del porto
'parabordi ':... difese che si fanno per di fuori al corpo
, onde non venga danneggiato dagli urti che riceve dall'accostarsi di altre navi.
: 'parabórdo': ciascuno di quei ripari che si mettono al difuori dei bastimenti per garantirli
l'istruzione era tecnica sul serio sì che il lavoro poteva ben chiamarsi 'di
parabòtte, agg. invar. che serve a riparare dalle botte vibrate con
2. sm. invar. persona che assume su di sé determinate responsabilità,
cassa centrale al suo amico bellazzi, che ne divenne, secondo l'arrighi,
infrangibile, piana o curva, che protegge il pilota e i passeggeri di
esternamente di un tergicristallo per rimuovere ciò che vi si depositi e, internamente, di
e, internamente, di un dispositivo che ne eviti l'appannamento). -parabrezza
appannamento). -parabrezza avvolgente: quello che si estende anche lateralmente, consentendo una
il corpo... di colui che era alla guida. banti, 9-229:
. anat. ciascuna delle ramificazioni bronchiali che si distaccano dalle pareti laterali del bronco
. paracadde giù da'nuvoli e implorava che no, che non è vero un corno
da'nuvoli e implorava che no, che non è vero un corno. =
). paracadutale, agg. che è proprio, che si riferisce al
paracadutale, agg. che è proprio, che si riferisce al paracadute.
, n-152: si vedono tipi in giro che pare li abbiano per l'occasione prelevati
), sm. invar. dispositivo che ha lo scopo di iimitare la velocità di
sec. xiv, fu ideato da leonardo che ne disegnò uno, nel 1514,
quello munito di ugelli di eiezione dell'aria che si accumula sotto la calotta e utilizzato
con calotta munita di aperture o ugelli che il paracadutista manovra per ottenere azione di
il paracadute è una specie di ombrello che sta attaccato al pallone e al navicello
e al navicello ove siede l'areostato, che a piacere questo lo stacca dal pallone
un pallon volante; ché quando colui che ne è portato, stufo e inquieto d'
un passo dopo l'altro il cammino che la mirabile macchina gli aveva fatto trasvolare
4-147: passa... un aeroplano che sparge manifestini e piccoli paracadute 'reclame
da taluni animali, anche preistorici, che ne consente il volo planato.
piazzetta giganti. 3. ciò che serve per attutire gli effetti di una
provvedersi il paracadute, non aveva atteso che le cose arrivassero a tali estremi. faldella
ella per una nuova caduta? -io credo che hanno bisogno del paracadute quelli che ne
credo che hanno bisogno del paracadute quelli che ne giudicano male. arbasino, 19-180
paracarri, paracadute. -persona che si presta a portare o può costituire
reali non si possono appuntare come quelli che ne rigettano la colpa sopra ministri,
?... -ella deve convincersi che la signorina maldi sa pararsi da sé.
v.]: 'paracadute pezzo d'acciaio che fa molla ed impedisce che l'asta
d'acciaio che fa molla ed impedisce che l'asta del tempo di un orologio
'. -pensare più al paracadute che al pallone: preoccuparsi maggiormente di prevenire
preoccuparsi maggiormente di prevenire eventuali effetti negativi che di conseguire risultati favorevoli in un'attività
volare, ma pensa più al paracadute che al pallone. = comp. dall'
iv-487: 'paracadutista ': il volatore che si lascia cadere a terra mediante il
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al
-ci). che è proprio, che si riferisce al paracadute, al paracadutismo
, sm. invar. dischetto di feltro che serve a proteggere un callo dall'attrito
letter. persona, circostanza o espediente che evita o limita le conseguenze di un'
leopardi, 835: onde nella guisa che per virtù di esse macchine siamo già
borghesi del sec. xix, cortinaggio che rivestiva il caminetto, in forma di
arnese di cartone, legno o altro che serve per chiudere la bocca del camminetto
arnese di cartone, legno o altro che serve per chiudere la bocca del cammi
pronuncia del fonema c [k] che viene sostituito da t. —
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce alla
. medie. che è proprio, che si riferisce alla regione anatomica situata intorno
. m. -ci). bot. che ha i carpelli concresciuti soltanto lungo i
paracàrpide, sf. bot. sporgenza filiforme che in alcune piante separa i fiori maschili
all'ovario abortito od all'organo che gli succede ne'fiori maschi per
in botanica all'ovario abortito e a ciò che nei fiori maschi per aborto tien
e da una parte di forma tronco-conica che sporge sopra il piano viabile; veniva
a file di paracarri di pietra, che dividevano lo spiazzo in scomparti per i
far ridere i paracarri: per indicare che un fatto, una circostanza presenta aspetti
. m. -ci). medie. che è affetto da paracefalia. -
paracellulosa ': varietà di cellulosa che non si scioglie nel 'reattivo di schroeitzer
talvolta decorato con motivi geometrici, che si colloca davanti alla fiamma per impe
alla fiamma per impe dire che la cenere si sparga sul pavimento.
ferro o d'ottone, talora ornata, che si mette per coltello attraverso la soglia
del camminetto affinché tenga raccolta la cenere che non si spanda sul pavimento della stanza
le cavità naturali dell'organismo dei liquidi che per cause patologiche le riempiono. -paracentesi
paracentrico: quello proprio di un pianeta che si accosta e si allontana dal centro
un termine usato per dinotare quel tanto che un pianeta rivolgentesi s'accosta più vicino
veter. paracheratòsi dei suini: malattia che colpisce i maiali giovani, caratterizzata dalla
; colpisce per lo più i capi che fanno vita di stalla. =
(plur. m. -ci). che si esplica nel settore della chimica applicata
è una polvere gialla, senza sapore, che arrossa la laccamuffa e dà sali
. prodotto della polimerizzazione del cianogeno, che si ottiene riscaldando il cianuro di
azotata, isomera col cianogeno, e che si forma nei recipienti ove si
. chim. denominazione generica dei composti che il paracianògeno costituisce con i metalli.
: 'paracianuro': nome generico dei composti che il paracianògeno forma coi metalli. =
su un'unica specie vegetale di un insetto che, nel ciclo riproduttivo normale, migra
]: * paracielo ': tutto ciò che serve di riparo e di coperta guardando
, sm. anat. insieme dei tessuti che circondano la vescica urinaria. =
'consolatorio ', perché tutto ciò che contiene tende ordinariamente a consolare ed esortare
mi da'pace ed abito, / ciò che ti sia placito, / al tuo
a voi ch'io vada, imperò che se io non vo il paraclito non verrà
. spirito para- cleto... che per noi combatti e noi difendi. mamiani
beata e bella. borgese, 1-341: che cos'è lo spirito santo!.
!... è il fiato che spira dove vuole, il paraclèto, il
giuglaris, 1-396: li più gloriosi titoli che porta dio li prende da'soccorsi che
che porta dio li prende da'soccorsi che porge alle umane miserie; salvatore perché
ne la sua virtù / con più che sette doni a i perugini / in bombe
/ aspettando l'avvento del paraclito, che verrà se verrà, / problematica e fosca
. prodotto incolore, non idrosolubile, che si ricava per polimerizzazione del cloralio.
, finestre, ecc., per evitare che vengano danneggiati da eventuali urti contro la
paracòlpo, sm. anat. tessuto connettivo che circonda la vagina. =
(plur. m. -ci). che si riferisce o che è proprio dei
-ci). che si riferisce o che è proprio dei paracomunisti. bacchetti
con ammoniaca; è un liquido incolore che ha pro prietà simili a
5-293: il marito... credo che lei gli rispondesse per le rime,
e in quella specie di esperanto paraconiugale che sono, in certe occasioni e per
agg. in anatomia comparata, che si trova presso la corda dorsale o ai
tratto iniziale della corda dorsale, che si estendono fra questa e le due
: 'paracoregge ': giacchetta corta che non copre le natiche. nitri, 3-139
in alcune province chiamanlo an che 'parapioggia 'o 'paracqua ',
fa servire a quest'uso anzi che a quello di parare il sole. camerana
. microrganismo, produttore di pigmento, che trattiene nell'interno del proprio soma parte
sm. disus. errore di cronologia che consiste nel collocare un avvenimento, un
degli schiavi romani alle spalle del padrone che non guarda. = deriv
pasolini, 1-159: non vedeva l'ora che venisse il momento d'andarsene, al
: sono lallo, l'allegro paraculètto che sorride sempre: devo accendermi la sigaretta
adagiato sulla culla per proteggere il bambino che vi giace. gozzano, i-406
del maiale). -an che scherz. riferito a persona.
, 1-13: ti par... che il sobrio del digiuno e il desto
nel paracòre con la sottigliezza del freddo che gli congela i mocchi che gli escon
del freddo che gli congela i mocchi che gli escon dal naso, come i
il porco sarà stato morto, tanto che il sangue sia corso al cuore e
3-139]: s'intenda però ordinato che quelli che strinano i porci non possino
: s'intenda però ordinato che quelli che strinano i porci non possino sparare li
riscaldato il cuore e il paracuòre, spero che abbia da cedere questa così perversa malattia
racuore ». -con metonimia: corazza che ricopre la zona corrispondente a tale parte
, xxv-1-288: non restò già da me che noi dicessi / che così potea armare
già da me che noi dicessi / che così potea armare un paracuòre.
pidinzuolo, 233: potta del ciel! che cosa sarà questa? / or so
sarà questa? / or so quel che vuol dire! gli è l'amore,
! gli è l'amore, / che cor un dardo m'ha transforamato / la
. ritmo nenciale, 1-138: allor che tu t'affacci a la finestra, j
4-6-35: lascia qua questa ronca tu, che per le budella d'iddio gli vo'
: t'ho donato il core: e che vorresti? / vorresti ti donassi l'
nel paracuraro; è una sostanza amorfa che allo stato grezzo ha colore rosso-bruno.
medie. altera zione uditiva che interessa la qualità del suono (paracusia
si sentono rumori immaginari o almeno rumori che non esistono che nell'interno delle orecchie.
immaginari o almeno rumori che non esistono che nell'interno delle orecchie... è
pure una anomalia nella percezione dei suoni che può essere effetto di una impressione discorde
, sf. medie. alogosi dei tessuti che circondano una ghiandola.
complesso di forma zioni anatomiche che fissano il dente nella sua sede
. sezione cellulare del sacco vitellino che, sviluppandosi, farà parte dell'
paradiàstole, sf. retor. figura retorica che, con funzione di inasprimento, consiste
: 'paradiastole ': figura rettorica, che consiste nel discernere tra le più proprie
una e diversa. cambia sostanzialmente ognora che passa, direbbe platone, da tal
idea, nel tipo, nel paradigma che la rappresenta.
a me un giovanetto in quell'età che ercole aveva quando, secondo la favola di
società e di umanità... che per secoli, e ancora ai tempi del
cuore e dell'animo. -persona che per le virtù morali e intellettuali,
. 3. autore o opera che costituisce un archetipo per la forma,
pare sia il saggio di storia etico-politica che deve diventare il paradigma della storiografia crociana
paradigma 'di rigore assoluto, di esigenza che non accetta nessun compromesso senza mai farsi
: mi giunse... la lettera che attendevo: ma non era..
di una corrente, di una scuola che si impone come punto di riferimento nei
dei casi d'amore. -schema teorico che esprime un ente fìsico o un fenomeno
l'elementare paradigma d'una nuova fisica che avrebbe scardinato il mondo. -a paradigma
, 1074: 'paradigma ': voce grammaticale che indica gli esempi delle declinazioni e delle
gli esempi delle declinazioni e delle coniugazioni che possono servir di modello pei vocaboli analoghi di
si potrebbero moltiplicare gli esempi per mostrare che i paradigmi di tutti i versi nostri
nella linguistica moderna, insieme delle unità che contraggono fra loro una relazione virtuale di
8. retor. figura retorica che consiste nel mettere a confronto con il
v.]: 'paradigma ': figura che consiste nell'esposizione d'un detto o
d'un detto o d'un fatto altrui che torni al proposito nostro.
(plur. m. -ci). che serve di paradigma; che costituisce il
). che serve di paradigma; che costituisce il modello a cui occorre rifarsi
il modello a cui occorre rifarsi; che può essere preso come esempio.
s. v.]: 'paradigmatico': che esemplifica, che ha per fine il
]: 'paradigmatico': che esemplifica, che ha per fine il dimostrar con esempio.
quest'arte [la pittura], che diremo paradigmatica, è il realismo. pasolini
una paradigmatica riproduzione del presente di qualcosa che accade. -simbolico, emblematico.
ling. rapporti paradigmatici: quelli virtuali che esistono fra le varie unità della lingua
due grandi ciuffi di lunghe piume giallodorate che partono dall'ascella delle ali e pendono
uccelli cantatori della famiglia dei corvini, che variano di mole fra quella di una
di questi, e si dileguarono gli errori che correvano intorno ad essi. uno fra
di questi errori si è tessersi creduto che fossero senza piedi, onde il nome
fossero senza piedi, onde il nome che linneo, a ricordare questo errore,
quali zampilla un'aigrette o una paradisea che farebbe la delizia delle nostre più raffinate
ornit. famiglia di uccelli passeriformi, che comprende vari generi diffusi in nuova guinea
di un piumaggio variopinto e smagliante (che, in passato, fu impiegato a
tutti fossero come voi e me, che vita carina si farebbe! eh che para-
, che vita carina si farebbe! eh che para- disetto, che piccolo elisuccio la
farebbe! eh che para- disetto, che piccolo elisuccio la nostra sulzena eh! che
che piccolo elisuccio la nostra sulzena eh! che ne dite? bacchetti, 10-264:
bianchi macchiati di verde e campanulati, che comprende due sole specie, la
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del
-ci). che si riferisce, che è proprio del paradiso e della beatitudine
e anche del paradiso terrestre); che si trova o che ha sede nel
paradiso terrestre); che si trova o che ha sede nel paradiso.
. croce, ii-14-136: resto stupito che si vada in cerca ancora di una
vada in cerca ancora di una filosofia che dia la sua garanzia a un ideale che
che dia la sua garanzia a un ideale che sarà paradisiaco -di un paradiso, in
in cielo o in terra, -ma che non si riesce a pensare e neppure a
3. con valore iperb.: che colpisce intensamente i sensi con una piacevole
usano per modo enfatico, nel senso che dicesi 'di paradiso 'a cosa
5-517: è un'ombra esile e malata che m'apparisce seduta a una aperta finestra
, 4-ii-60: ella era così luminante che il giorno paradisiaco, benché tanto fulgido
marinetti, 2-iii-45: quella lieve peluria olivastra che tenta ombreggiare la linea delicata della vostra
, 134: gli azzurri di zaffiro che gremiscono la predella di prato sono ancora
della miniatura francese. 4. che procura un sottile e intimo godimento dei
della pronunzia e guardava torvo il facchino che gli rispondeva invece con un accento paradisiaco.
, del sesso. 6. che rivela purezza d'animo, castità, soavità
, soavità, perfezione fisica e morale che trascendono le possibilità umane e sembrano piuttosto
pura freddezza paradisiaca. 7. che esalta in termini iperbolici le bellezze di
e in tre grandi 'horti 'che dànno il titolo all'intera raccolta (
pensiero poetico viscido e rattrappito, che procede sbavando al cune secrezioni
inten- dea, il prendea più che nulla altra dolcezza paradisiale er lui
albergo o caffè in luogo ameno o che si dà per ameno. fogazzaro,
vedrà, se la fortuna mi aiuta, che paradisino! de pisis, 1-483:
tu; vieni anche tu, dicendomi che soffri e stai tanto e poi tanto male
e stai tanto e poi tanto male, che soffri anche moralmente, in modo atroce
anche moralmente, in modo atroce, che non sai più né pure se mi
più né pure se mi ami, che hai fastidio di tutto. =
dio per l'azione della sua grazia che li rende così degni del premio del
-anche: la condizione di beatitudine, che nella dottrina cattolica s'identifica specificamente con
: con amor non conservo, / che fé fallir daviso, / lo profeta piacente
, / lo profeta piacente, / pogo che nd'è piangente / fora di paraviso
metterovvi nelle sante sediora di quelli angeli che caddero dal cielo, acciò che voi
quelli angeli che caddero dal cielo, acciò che voi siate partecipi co li angeli buoni
. sydrac otrantino, v-587-71: di che cosa è lo paradiso celestiale? paradisu
da dio, per ogni fuscello di paglia che vi si volge tra 'iedi
la beatitudine celestiale, ma gli spiriti che ne fruiscono, anche quando si rappresentano
a due, lungo quella via di stelle che i mortali chiamano via lattea. cassola
egli assentiva senza convinzione... che la sua povera moglie era certamente in paradiso
se non l'aveva meritato lei, che era tanto buona, che non aveva
lei, che era tanto buona, che non aveva fatto male a nessuno, chi
la gio'del dolce viso, / a che niente par lo paradiso. cavalca,
cuore per le molte benedizioni e dolcezze che vi porge e fa sentire. boccaccio,
1-iv-500): tanta fu la sua letizia che d'inferno gli parve saltare in paradiso
reali aule tanto varie e richissimamente ornate che isfavillare paria il paradiso scintillando, dounque
. giuglaris, 165: abitavano palazzi che rassembravano paradisi. palazzeschi, 3-101:
paradisi. palazzeschi, 3-101: parve che mi si schiudesse la porta del paradiso
del paradiso al varcar quella soglia misteriosa che tante volte avevo spiato passando.
anco in prosa: 'il paradiso che si mostra, che scende verso di
: 'il paradiso che si mostra, che scende verso di noi '.
di noi '. -in esclamazioni che esprimono un dolore accorato, un disappunto
): non è però da crè che tuti li parvoli, chi pum 9à parlà'
lessona, 1074: i cattolici credono che le porte del paradiso sono aperte al
beatitudine ultraterrena. -luogo dell'oltretomba che s'immagina riservato alle anime di una
guerrini, 2-297: sia benedetto satana / che... /... /
/... / d'uom che pur dianzi ardiva mirar fiso, / com'
come un'anima felice. era la scala che conduceva in paradiso. montale, 14-149
: sono muto a dire al soffio che si leva / che paradiso è scandito dal
dire al soffio che si leva / che paradiso è scandito dal tempo intorno alle
paradiso di plutone, allor sian diavoli che son in dodici olle, a uso di
e reso piacevole da godimenti materiali, che è riservato ai giusti dopo la morte
lii-12-452: le donne volgarmente si dice che non entrino mai in moschea, come
entrino mai in moschea, come quelle che non hanno da entrar in paradiso,
opinione del muftì, tengono per certo che morendo andranno subito in paradiso. gioberti
per ricevervi la ricompensa o il castigo che avranno meritato... gl'indiani
: 'paradiso di maometto ': quello che nel corano è promesso ai buoni.
verginità... e un paradiso che fa onore alla conoscenza degli uomini da
. / li fiumi principali, / che son quatro, li quali, / secondo
quelle sole sono state la cagione per che hanno perduto paradiso. dante, par.
cavalca, ii-250: ricordati, frate, che la femmina cacciò l'uomo del paradiso
: era quello luogo lo più dilettevole che fosse al mondo, salvo lo paradiso
paradiso terrestre un coltello di fuoco subito che adam et èva peccarono, acciò non
peccarono, acciò non vi fosse alcuno che avesse ardire d'andar a mangiare dell'
ella è la penitenza del primo fallo, che fece l'uomo nel paradiso terrestre,
dio. leopardi, i-340: la descrizione che fa mosè del paradiso terrestre prova che
che fa mosè del paradiso terrestre prova che i piaceri destinati all'uomo naturale in
luce è spenta / e non vedo che i miei pensieri, / un'èva mi
. firenzuola, 2-98: le campagne che vi son dattorno, i giardini,
villaggi... non vi parranno altro che paradisi. p. cattaneo,
delle bellezze di quel piccolo paradiso sconosciuto che è l'isola di potikoros. marinetti,
vista di eccezionale bellezza (e ciò che li produce). giacomo da lentini
vedere quell'è para- viso, / che no è altro se non deo devisare;
non dico, perché non so lingua umana che ne potesse pur una minima parte,
/ de le sue foglie, allor che 'l sol diviso / da l'oriente
150: col paradiso / di gioia che nel volto / avete fuori dolcemente avvolto
altri mirar intento e fiso / quel che fuor non si mostra, un paradiso /
tutte le virtù! 6. luogo che appare ideale per un determinato tipo di
per un determinato tipo di esistenza o che si presta in modo particolare a soddisfare
benessere, di divertimento, di appagamento che offre (e può avere valore iron
nuziale da imperatore e cuori tanto fatti che ti desiderano. fogazzaro, 1-684:
[vienna] non si trova più che ombra e quiete. saba, i-iio
italia? non hanno occhi per vedere che l'italia... è il *
/ freccia d'amore in terra / che solo i nostri botri o i disseccati /
società, stato, sistema politico ideale, che garantisce il benessere e l'uguaglianza.
ideologi promettono... quello che se la signora lupacchioli non lo vietasse
di uguaglianza, benessere e pace sociale che si sarebbe attuata nell'unione sovietica (
cristianesimo, e del progresso a termine, che si conclude... con l'
alveo felice e di evadere dalla realtà che fa soffrire. 9. condizione
de'medici, ii-207: non so che altro paradiso sia, / quando amor fussi
il cielo da cui ha favore consente che il mondo gli sia paradiso, i
, i-165: trovo per mio conto che quei che son ben maritati hanno il
i-165: trovo per mio conto che quei che son ben maritati hanno il paradiso di
hanno il paradiso di qua, e quei che non indovinano bene hanno fatto loro casa
arelida, scordatasi affatto di quelle mestizie che dovevano a forza obligarla al pianto,
ch'è il paradiso di quei cuori che sanno goderla. leopardi, iii-
mie miserie / nascere la luce bella / che conduce qui sulla terra / un po'
de'medici, 7-105: l'altro, che drieto vien con dolce viso, /
, 1-69: -quanto vuoi tu che io t'aspetti? / -tanto che l'
tu che io t'aspetti? / -tanto che l'ora del desinar sia. /
ricevesse beneficio nel farlo: quando vedeva che tutti da sé consolati partivano, all'
tre- pudiava. loredano, 1-58: che la bellezza d'un volto, stimata
fu mai tal paradiso; / moriria, che m'è l'aviso, / de
era il paradiso, / tutto il ben che per noi mortai si spera. guarini
. pona, 4-262: il soldano, che il suo paradiso aveva in costei.
e anche i suoi attributi fisici) che risveglia tali sentimenti o sensazioni; persona
pelli / di questa, che m'è in terra un paradiso, /
1860). -con metonimia: droga che procura tale stato. panzini, iv-488
. pirandello, ii-2-837: pare impossibile che ci siano sciagurati che han bisogno di
: pare impossibile che ci siano sciagurati che han bisogno di vino o di droghe
raimondi, 3-351: pensate a quello che furono, per leopardi la cosidetta teoria
particolarmente influenzati da tali immagini romanzesche, che sono come il loro * oppio ',
reale immediata. 12. ciò che assicura l'immortalità. -anche: compenso
: le bestie non hanno altro paradiso che quello di questo mondo e non è dato
e non è dato loro altro diletto che quello delle carne. papini, ii-864:
da allora, nell'unico paradiso reale che esista, che per una madre penso sia
nell'unico paradiso reale che esista, che per una madre penso sia il cuore
chiusuri, dove dipinse una tavolta a tempera che oggi è posta nel paradiso sotto la
regno di napoli ed altrove alcune, che è un cotal portico, e come dire
alle porte principali [delle chiese], che chiamano paradiso, per l'ordinario propria
, lievito e scorza di limone, che dopo la cottura viene cosparso di zucchero
e scrittura della terza et ultima cantica, che comunemente da'vulgari si chiama paradiso.
ix-1-459: mi credo... che moltissimi tratti e più veramente i dottrinati
primi pensati e composti più tempo innanzi che il poeta s'insignorisse della lingua e
il paradiso sarebbe veramente perduto, da che io reputo che, ove egli attenda *
veramente perduto, da che io reputo che, ove egli attenda * totis viri-
medio evo quelle camere nobili e deliziose che erano alla poppa delle navi maggiori:
alle molucche... non altrimenti che morto e col becco fitto in terra
1-148: come augello / di paradiso che a la prole insegni / il remigar de
inesperte piume. moretti, vii-449 mancherebbe che una semplice assistente ci portasse in convitto
indicandomi una vecchietta magra carica di paradisi che ripeteva ogni tre parole « a milano non
parole « a milano non ci siamo che io e renata de fontana ».
in seguito al decreto del 1257, che iniziava con le parole 'pa- radisum voluptatis
risplenderà e fia siccome fonte d'acqua che non viene meno e siccome paradiso fiorito
vuole diffinire, non vuol dir altro che un giardino amenissimo, abbondante di tutte le
ea in effetto di tutte le amenità che può pensare il cuore dell'uomo.
gherardi, 2-iii-167: piacesse a dio che io avessi tanta grazia che qualche dì
a dio che io avessi tanta grazia che qualche dì voi fossi al paradiso, imperò
dì voi fossi al paradiso, imperò che quivi più in agio istaremo che dentra alla
imperò che quivi più in agio istaremo che dentra alla cittade. -il
nigi di doccio, vi-84: credo che tu sappi come la nostra reverendissima e carissima
v.]: segnatamente di bambini che muoiono: 'è andato in paradiso '
ghita, la stupida ragazza goethiana, che si fa ingravidare al primo che capita,
, che si fa ingravidare al primo che capita, e poi strangola il neonato
parecchie [pasticche di sonnifero], più che sufficienti per farmi fare il lungo viaggio
paradiso dei gatti », volendo dire che non ci andrà. -angelo del
solamente 'gli angeli del paradiso 'e che un bambino morto è 'un angelo del
accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. -aprire,
voglio dire; c'era bensì de'diavoli che avrebbero dato fuoco anche al paradiso.
, allora l'amor nuovo e attuale che doveva darmi il paradiso mi repugnava.
cose appariscon ne lo suo aspetto / che mostran de'piacer di paradiso, /
un giardino di paradiso ove non nascono che fiori immortali. -dolcissimo all'udito
canti, io non potrei sodisfarlo più che tanto. a sentire giovanni da prato
4-214: 'una bellezza è tal che se in un'ora / la descrivessi,
. fogazzaro, 5-280: il professore che aveva ottenuto il perdono della capricciosetta,
settimane però il fuggitivo dichiarò chiaro e tondo che era stanco di quella vitaccia da talpa
delle gazzette]... stimando che, per farli comprare io, sieno
lampeggiar de l'angelico riso, / che solean fare in terra un paradiso,
paradiso, / poca polvere son, che nulla sente. poesie musicali del trecento
due lumi le fia- melle, / che fanno in terra un nuovo paradiso / con
2-35: tal bene è amore / che la terra trasforma in paradiso.
o quasi tutti non credono altra vita che questa, in questa procurano di fare
non è mai entrata altra immagine dominatrice che laura, sedate le passioni, si
dai più: ma, a differenza che nel purgatorio cattolico, non è detto che
che nel purgatorio cattolico, non è detto che poi finiscano in paradiso.
città ci deono essere di molti servi che deono godere il paradiso con le patrone loro
1-17: dite al soldano di lucerà che io non voglio né pace né tregua con
né pace né tregua con lui e che presto o io mandarò lui all'inferno od
felice, qualcun di questi frati traditori che par che non abbino altre facende mai
qualcun di questi frati traditori che par che non abbino altre facende mai che comandar
par che non abbino altre facende mai che comandar digiuni, con un sol calcio lo
finalmente in se stesso è d'avviso / che un velen l'abbia spinta in paradiso
paradiso! pananti, i-96: fintanto che uno è ricco e denaroso, /
donna, amar di puro amore, / che mai no spero 'n altro paradiso.
suo viso, /... / che d'altro paradiso / non saria mai
, 4-368: non credendo altro paradiso che quello degli amplessi amorosi, altro non cercava
degli amplessi amorosi, altro non cercava che soggettarsi le dame più riguardevoli.
sera cominciai dal mangiar de'tordi, che parean di paradiso. -passare il
: essere nel suo sguardo una limpidezza che esprime innocenza e bontà. saba
143: un'infinita attonita dolcezza, / che quasi mi sgomenta, il gracil viso
ringrazio, amore /... poi che m'hai fatto degno / d'un
degno / d'un sì beato riso / che 'n paradiso n'ha portato il core
sa, ogni cosa è guasto, che rovinerebbe il paradiso. -stare in
denaro, la vita eterna (o cose che non si possiedono). masuccio,
sanza licenza del padrone di quelle, e che mai non furon loro né in lor
. guadagnoli, 1-ii-181: piuttosto che vedersi fare / un saluto di spalla
o arcigno viso; / ossia, piuttosto che volere entrare / a dispetto de'santi
, / meglio è volgersi ad un che trapassò. borgese, 1-121: tanto girò
: tanto girò fra amici e conoscenti che potè farsi mettere immediatamente in nota come
landolf, 2-53: quel tanto di scorrettezza che poteva esserci nell'andare spiando così i
baldi, 413: null'altro vedendo che nebbia, dissero: - non è
: - non è paradiso ogni loco che luce. soldani, 1-32: non
i gatti '; e intendono dire che è fatto per i cristiani, e che
che è fatto per i cristiani, e che chi parla spera salvarsi. altri modi
, agg. ant. e letter. che è proprio, che si riferisce
letter. che è proprio, che si riferisce al paradiso o alla sua raffigura
con valore iperbo lico: che presenta affinità con ciò che è pro
lico: che presenta affinità con ciò che è pro prio del paradiso
, e avere della luce quest'emozione che ora m'inonda, diluviante, paradisa.
: appena i frutti paradisi fur visti, che le mani di queste e di quelli
si avventaro ai detti frutti nella guisa che si avventa la gente alle candele che
che si avventa la gente alle candele che si gittano giusto dalla loggia il dì della
mela paradisa il frutto fragrante e saporito che ne nasce). messisburgo, 18
, sì come sono le carnose di spagna che in italia si dicono paradise, sono
iii-471: le mele rose e le teste che in francia sono dette cappendue, del
gialla, brizzolata di color ruggine, e che sa di fior d'arancio,.
: varietà di uva e di vitigno che prospera in modo particolare nella provincia di
a. bonciani, lxxxviii-1-307: la via che va dalla porta al pratello / d'
: noi abbiamo cert'uva detta paradisa che basta bene un anno, si fa
m. -ci). patol. che provoca la paradissenterìa (un batterio).
polit. regime politico con tendenze autoritarie che lo rendono simile a una dittatura.
). paradivino, agg. che ha caratteri o connotati assimilabili a quelli
del coefficiente mistico del piacere estetico che la sua opera produce. =
. ramo dell'odon toiatria che prende in esame i tessuti dentari e
di origine infettiva, tossica o degenerativa che investe i tessuti dentari (e
dentite e paradentosi a seconda che abbia, ri spettivamente,
proporzione distri buirsi, sì che quattro volte maggiore dell'apertura della
perché cicerone ne le paradoxe non vuole che si parli in volgare del sacrosanto matrimonio
chiamar quei suoi discorsi paradosse, / che a corteggiar invitan le persone. bizzarri
l'oppenione degli uomini, a dire che 'l male sia bene. 2
paradossalo, sm. letter. persona che ostenta un linguaggio spregiudicato, ricco di
allusioni alle mie 'abitudini mentali ', che sarebbero... quelle di voler
paradosso1. paradossale, agg. che non è guidato da una rigorosa logica
. pellico, 2-428: gli errori che imbestialiscono i mortali derivano meno dallo spirito
i mortali derivano meno dallo spirito paradossale che è in loro che dallo spirito di
dallo spirito paradossale che è in loro che dallo spirito di pigrizia in loro ingenito
portogallo e colonie, non è raro che celebrino i fuochi d'artifizio in pieno
iii-861: strano destino di quest'opera, che conferma i paradossali rapporti di michelangelo con
. -che è in contrasto, che si ribella a una naturale o prevedibile
neutro. giovio, ii-222: ancor che paia paradossale che francesi ardiscano entrare nelle
giovio, ii-222: ancor che paia paradossale che francesi ardiscano entrare nelle viscere di germania
degli uomini tutto l'opposto di quel che avevo sognato e voluto. -che appare
per chiarire con un esempio paradossale) che il secolare brigantaggio nell'italia meridionale fu
triviali e brutti. 2. che è volutamente in contrasto con l'opinione
verità o affermazioni contrarie a essa; che dà luogo a paradossi o è di per
francesi, e n'è seguito, ciò che pare paradossale a prima giunta, che
che pare paradossale a prima giunta, che noi non ostante il regime costituzionale non
il poeta è... nient'altro che la sua poesia, affermazione non paradossale
, affermazione non paradossale se si considera che anche il filosofo non è altro che
che anche il filosofo non è altro che la sua filosofia. -sostant.
54: io vedo bene... che le mie riflessioni sentono, per qualche
, in un colore paradossale, non fu che un saggio d'interpretazione della nostra storia
invaghito del paradossale, come di cosa che ha proporzioni superiori alle ordinarie.
don chisciotte '. 3. che sostiene opinioni o proposte apparentemente assurde e
contrarie al senso comune. -anche: che si compiace di affermazioni o battute bizzarre
di quelle opinioni speciose e vacillanti, che da una parte hanno l'aria d'
acconciato in modo stravagante o inconsueto, che vuole colpire l'attenzione. giov.
paradossale, per mezzo di espressioni che sembrano contrarie alla verosimiglianza o all'opinione
nell'altro detto del medesimo novalis, che i re tanto più sono re quanto più
.. badare al pensiero serio, che si esprime in quei modi strani.
, paradossalmente, diventa veggente come tiresia che è veggente appunto perché è cieco.
, con premesse o altri fattori concomitanti che indurrebbero a immaginare effetti, conseguenze o
moravia, 22-292: paradossalmente, ciò che rende indiretto e mediato il rapporto con
paradossalmente cresciuto, incida sulla facoltà che l'adopera. 3. in maniera
speroni, 1-1-298: di quei due altri che paradossano per le donne, vuol monsignor
donne, vuol monsignor da s. bonifacio che la donna, per sua natura signora
molto più esalta il sacramento del matrimonio che monsignor non lo biasimava. g. bargagli
donna ben parlante già d'età e che si avesse qualche autorità acquistata, in tal
non n'ho cavato altro... che voi non sappiate niente di buono,
non sappiate niente di buono, ma che, per parer di sapere assai,
paradossastiche... diate loro ad intendere che voi siate un gran savio. mamiani
gran savio. mamiani, 51: sentenziare che dio ha debito di sciegliere l'
questa una delle cagioni principali del diletto che si prova a legger platone, e
procede quella opinione paradossastica di socrate, che chi conosce il bene non può non
all'aborrito pedagogismo. 2. che dà luogo a una contraddizione di termini,
luogo a una contraddizione di termini, che rappresenta un assurdo logico. mamiani,
10-i-50: non badò egli [leibniz] che la virtù rappresentativa di cui ha fornito
monadi è al tutto paradossastica, ognora che il rappresentato non manifesti in alcuna maniera
inconsiderazione paradosseggia. lancellotti, 1-99: che diremo... a grisostomo, il
.. a grisostomo, il quale pare che poco o nulla si discosti da seneca
nulla si discosti da seneca e giuvenale e che anch'egli (per così dire)
poeta, affermando e provando a lungo che nissuno è offeso se non da se
. stellati, i-365: dirò una cosa che sarà riputata strana e paradossica, cioè
sarà riputata strana e paradossica, cioè che 'l semplice e naturai contatto di quei
atto a cagionar cotal adesione e ligamento che qualsivoglia veemente e violenta compressione. torricelli
ii-3-287: ma egli medesimo si ricorderà che io di più li rivocavo anche in
anco nel fosso medesimo per una ragione che a lui potrebbe giugner nuova, certo
lui potrebbe giugner nuova, certo e che essendo paradossica non resta però d'esser
veramente fu molto miserabile cosa a vedersi che quest'uomo intruse il suo genio paradossico
a non trapassarla. 2. che ama o ricerca i paradossi. b
). ant. e letter. che ama, ricerca, sostiene paradossi. -
da paradosso1. paradòsso1, agg. che contrasta con la comune opinione, immaginazione
di prima gradita e protetta, sospettai che a questa sua paradossa risoluzione avesse contribuito
sua paradossa risoluzione avesse contribuito il trattato che allora vi era di sua promozione al
in certe corti di tempo fa, che le cose più ripetute presso l'universale
: quei determinati gradi di calore, che cagionarono una tanto orribile e paradossa putrefazione
del volere paradosso: del volere cioè che è irresistibile, anche quando sia accompagnato
. disfagia paradossa: forma di disfagia che ostacola la deglutizione dei liquidi senza tuttavia
in sierologia, esito di una sieroagglutinazione che si presenti tendenzialmente negativo o nettamente positivo
nettamente positivo a seconda, rispettivamente, che la diluizione degli specifici anticorpi avvenga in
compressione dell'aorta ad opera di aderenze che la collegano più o meno direttamente con
meno direttamente con la parete toracica e che vengono a tendersi nell'atto inspiratori©,
di un discorso etico o dottrinale, che contrasta con l'opinione diffusa e generalmente
fa riferimento o con principi o conoscenze che sono o si dànno per acquisiti (
maraviglia e da non essere creduta, che quegli che non hanno accettato i benifizì ben
da non essere creduta, che quegli che non hanno accettato i benifizì ben volentieri
galileo, 3-1-144: cominciai a credere che uno, che lascia un'opinione imbevuta
3-1-144: cominciai a credere che uno, che lascia un'opinione imbevuta col latte e
e negata da tutte le scuole e che veramente sembra un paradosso grandissimo, bisognasse
un paradosso grandissimo, bisognasse per necessità che fusse mosso, per non dir forzato
ordine, è uno di quei paradossi che provoca il riso anche negli eracliti. muratori
eccessi l'appetito del vero: il che a tutta prima può parere un paradosso,
.. ha convinto tutto il mondo che fra le sue mani si è resa eseguibile
mani si è resa eseguibile un'impresa che sembrava paradosso quando fu prima proposta.
nella sorgente, e non resti dubbio che mai l'amore del paradosso, il
il paradosso propriamente detto è una affermazione che ferisce il ragionamento e il senso comune
questo nome ad una verità morale o scientifica che a primo aspetto fa impressione perché è
ii-376: la storia della scienza ci dimostra che le verità scientifiche positive sono precisamente dei
dei paradossi ossia il contrario di ciò che prima appariva vero a tutti. capuana
tutti. capuana, 1-ii-316: sai tu che significa paradosso? verità che ha l'
sai tu che significa paradosso? verità che ha l'apparenza di non esser tale.
, 1-251: questi passi di filosofia, che si appellano 'paradossi ', scrissi
di provare attraverso una serie di esempi che non c'è affermazione che non possa
di esempi che non c'è affermazione che non possa essere, con uguale rigore
fuori del comun parere. -persona che si compiace di pronunciare paradossi.
di esposizione o confronto dialettico, che si risolve in affermazioni audaci e contrarie
tutto salvo una leggera punta di paradosso che tu gli hai aggiunto, o che,
che tu gli hai aggiunto, o che, per dir meglio, a te
r. borghini, 3-23: oimè, che gran paradosso è questo, che voi
, che gran paradosso è questo, che voi fate. b. fioretti, 2-4-3
2-4-3: questo è un paradosso, che gli accidenti abbiano retto dominio sopra le nominazioni
nominazioni, benché più tosto a capriccio che a ragione talora si faccia il contrario
paradosso a chi si sia a primo aspetto che nel discorrere e palesarsi gli effetti della
con ciò si spiega l'apparente paradosso che s'incontra in alcune legislazioni, col quale
: paradosso poetico e inverisimile inaudito pare che un uomo della nostra carnagione s'innamori
insieme e terrore, non aveva nulla a che fare con la meditazione sulle paurose antinomie
con la meditazione sulle paurose antinomie interne che offre la vita umana.
non si mostravano... troppo persuasi che il grattacielo rappresentasse un'effettiva conquista spirituale
, secondo il quale si stabilisce: che un dato liquido contenuto in un vaso
8. log. proposizione autocontraddittoria, che, pur essendo costruita in apparente conformità
di formazione degli enunciati, è tale che è impossibile asserirne la verità senza dimostrarne
berry, di russell, ecc., che sconfinano in larga misura nella matematica)
). 9. matem. proposizione che, per quanto dedotta attraverso procedimenti apparentemente
ipotesi non sempre fondate o sulla dimostrazione che un principio universalmente vero non ha validità
in modo da creare l'illusione ottica che un corpo sferico o biconico vi salga
esser necessario il verisimile in poesia altrettanto che il vero in istoria: altrimenti quella
altrimenti quella e questa non saranno altro che favole d'esopo e paradossi.
(plur. m. -ci). che concerne, che è riconducibile alla paradossografia
. -ci). che concerne, che è riconducibile alla paradossografia. paradossografo,
de'carnivori nella famiglia delle fiere, e che ha per tipo una specie di gatto
m. -ci). elettrotecn. che presenta una polarizzazione elettrica proporzionale all'intensità
. chim. stato atomico delrelio, che presenta i due elettroni orbitanti intorno al
paraematina, sf. chim. composto che deriva dalla reazione del ferro trivalente dell'
cristall. fenomeno particolare di emiedria, che dà luogo a forme derivate simmetriche rispetto
(plur. m. -ci). che è derivato da una forma affine attraverso
. patol. emocito- blasto atipico, che caratterizza forme di leucemia acuta.
a deficit congenito di fattore v, che consiste in una diatesi emorragica le cui
di natura cristallina, dell'emoglobina, che si riscontrano nei tessuti in condizioni di
più raramente, la solfoemoglobina, che dànno origine rispettivamente alla metemoglobinemia e alla
di fibromi dell'utero, ecc.) che, una volta stabilite, continuerebbero indipendentemente
rative del nucleo e del citoplasma, che si riscontrano in forme di atremia acuta
ernia paraesofagea: tipo di ernia diaframmatica che si manifesta in prossimità dell'esofago.
paraeuropèo, agg. letter. che presenta caratteri analoghi a ciò che è
. che presenta caratteri analoghi a ciò che è europeo; che si ispira a
analoghi a ciò che è europeo; che si ispira a modelli europei.
: ho fornito un esempio della forma che prende oggi in america quella letteratura che noi
che prende oggi in america quella letteratura che noi chiamiamo disfattista; ispirata dal socialismo
, paratasche': pezzo dello stesso panno che l'abito e che è cucito internamente
dello stesso panno che l'abito e che è cucito internamente contro le falde,
di cuoio o gomma o diverso materiale che copriva la parte frontale di una carrozza
per qualche via sulla pedana, intanto che la carrozza trotta. marchesa colombi,
. nella carrozzeria degli autoveicoli, lamiera che avvolge parzialmente le ruote per evitare la
traino, sagoma metallica o di plastica che svolge analoghe funzioni. ojetti, i-515
. 3. figur. ciò che protegge da situazioni spiacevoli o disonorevoli.
5. disus. tipo di fermaglio che si fissava al tacco della scarpa,
... sorta di piccolo sprone che si invita nel tacco della scarpa per tener
internazionale). - anche: curare che documenti redatti in più lingue siano identici
'parapher '. si dice dei plenipotenziari che firmano provvisoriamente un accordo, in attesa
. m. -i). polit. che è alleato del fascismo, che lo
. che è alleato del fascismo, che lo difende o comunque mantiene posizioni ideologiche
, poco disposto alle aperture verso quelli che durante la campagna elettorale ha chiamato gruppi
è giunto alle sue conclusioni estreme, che mi dànno... del parafascista.
. del parafascista. 2. che presenta aspetti analoghi alle leggi, alle
. patol. disturbo del linguaggio, che consiste nell'uso di parole storpiate dall'introduzione
o di termini del tutto diversi da quelli che si vorrebbero usare [parafasia verbale)
... parafermo sono quelle cose che son donate a la sposa da diverse
dalle celle, 4-1-65: parafèrna è ciò che la moglie ha fuor della dote.
2. figur. qualità positiva che si scopre in una donna in aggiunta
. tesauro, 3-342: questa, che giuditta chiamavasi, alla ricercata dote della
parafernale, agg. stor. dir. che appartiene in esclusiva proprietà e libera amministrazione
(come patrimonio familiare o comunione) che comporti per legge la loro amministrazione da
e l'istituto dei beni parafernali, che era un riflesso della tradizionale posizione di
ai dotali. serao, i-iooo: che deve fare la marchesa, che possiamo
i-iooo: che deve fare la marchesa, che possiamo fare? il contino non ne
nostre ristrettezze; il marchese ogni volta che gli si dice qualche cosa, butta
e padrona, sì per la parte che rappresenta la mia dote in essa investita
paraffo]: 'paraffa ': il ghirigoro che soggiungesi alla sottoscrizione, acciocché sia men
è francese, contratto dal verbo greco che vale scrivere. 2.
in tale atto e motivata dal fatto che i negoziatori non hanno i pieni poteri
varia da 40 a 65 °c a seconda che si tratti di paraffina molle, media
latino 'parum affinis ', e che si dà ad un idrocarburo solido,
torba, di certi schisti bituminosi e che si riscontra eziandio, come prodotto naturale
, combustibile con belle fiamme, tanto che se ne fanno candele e si usa
. ciascuno degli idrocarburi alitatici saturi, che contengono soltanto legami carbonio-idrogeno e legami semplici
. paraffinatóre, sm. operaio che ha il compito di rendere impermeabili all'
petrolio greggio ricco di tali idrocarburi, che fornisce carburanti a basso numero d'ottano
artiglierie al fine di smorzare la fiammata che fuoriesce all'atto dello sparo e di
telecom. ognuna delle piccole aste verticali che, nell'installazione di linee telegrafiche e
parte dell'anello stenotico del prepuzio, che provoca una tumefazione e uno strozzamento assai
cui il prepuzio è rovesciato e cosi gonfio che non si può più coprire colla pelle
. parafìsàrio, agg. biol. che riguarda la parafisi. parafìscale, agg
parafìscale, agg. neol. econ. che è proprio, che si riferisce al
. econ. che è proprio, che si riferisce al fenomeno della paranscalità.
non territoriali, cioè di quegli enti che si occupano (erogando spese e prestando
di imenio, ciascuna delle ife sterili che stanno intramezzate agli aschi o ai basidi
elemento clavato o filamentoso, sterile, che si trova frammisto agli anteridi o agli archegoni
v.]: 'parafisi ': nome che danno hedwig o wildenow a quelle
quelle specie di fili sugosi ed articolati che esistono ne'fiori de'due sessi de'muschi
certi tubi membranosi, spesso articolati, che nei muschi sono frammisti sia cogli organi
, sia cogli organi femminei, e che nei funghi sono misti alle teche che
e che nei funghi sono misti alle teche che contengono i semi. 2.
telencefalo di quasi tutti i vertebrati, che rappresenta un plesso corioideo extraventricolare e si
sillocismi, tanti argumenti, tante questioni che era un fluxo ed una copia abundan-
debba pascere / del suo favor, che talora, e rarissimo, / e con
pàrafo. f. vettori, 1-41: che diremo de'iureconsulti di tanti comenti,
cose tutte contra il decreto di iustiniano che fece mettere le legge insieme e proibì
. franco, 6-85: veggo i leggisti che, con le bude dei parafi,
contiensi ancora nel quinto parafo del privilegio che, quando il vecchio passa sessanta anni
anni, gli possano esser contati i bocconi che mangia, ma non però le
. 3. svolazzo o ghirigoro che si aggiunge a una firma, spesso
, schematica e per lo più illeggibile che un'autorità civile o militare, un
paraphe o parafe (nel 1390), che è dal lat. mediev. paraphus
nome ad una certa specie di consonanza che risulta da due medesimi suoni.
parafonia della pubertà il cambiamento della voce che si riscontra nei maschi in età puberale
. m. -ci). medie. che presenta imperfezioni acustiche, senza con ciò
. nel rituale bizantino, voce solista che dava espressione al canto liturgico.
gianelli, iii-22: parafonista: voce greca che significa esclamatore, perché nella chiesa cantava
paràfono, agg. mus. che è costituito da due suoni distanti fra
intervallo, una consonanza). -anche: che forma, in unione con un altro
, vasta e profonda area di discontinuità che interessa l'intero spessore della crosta terrestre
una determinata opera letteraria o dottrinale, che si traduce o commenta o che si
, che si traduce o commenta o che si cita come testo di riferimento,
parafrasando o imitando di quelle odi epicuree che più consonavano alla leggerezza de'suoi studi
questo scrittore, parafrasando il doni, che anche quando faceva poco o nulla non
faceva poco o nulla non scuffiò pagnotta che non fosse sudata dal suo cervello.
affermò, molto prima di me, che le arti vanno all'indietro come i gamberi
i gamberi. anzi io non feci che parafrasare lui. -alterare fortemente i connotati
[della poetica di aristotele] in guisa che chi lo cerca nel tèsto greco non
. tradotto con una certa libertà, che può sconfinare nell'arbitrio (un testo)
almeno, un regalo al pubblico, che da lungo tempo desidera di vedere tradotto
a mostrarsi più tosto spositori o parafrizatori che traduttori. 2. per estens
2. per estens. autore che, con poca inventiva, sfrutta spunti
, anziché quei parafrasatori, quei manieristi che sono stati costretti a diventare.
, aggiunte o digressioni esplicative, circonlocuzioni che ne amplificano e nel contempo semplificano la
semplificano la struttura espositiva e altri espedienti che hanno lo scopo di rendere più accessibile
fresco. firenzuola, 531: subito che mandi fuori una traduzione della 'poetica
: motti arguti di laconismo son quegli che spiegar non si possono se non con parafrasi
se non con parafrasi assai più lunga che non è il motto. pallavicino, 10-ii-96
creonte e promettoti di mandarlo all'autore che avrà grande occasione di tenersele. ancor
grande occasione di tenersele. ancor io concorro che la sua meriti più tosto il nome
sua meriti più tosto il nome di parafrasi che di traduzione; e sappi che il
parafrasi che di traduzione; e sappi che il mio parere era che si dicesse nel
e sappi che il mio parere era che si dicesse nel titolo 'parafrasi '
è messo 'traduzione'. foscolo, ix-1-380: che il vecchio... cadesse a
nomina il demonio, una breve parafrasi che ne spiegasse il significato. moretti,
, i-827: scrittore è anche colui che... è un sacco vuoto,
ultima fatica è stata sempre così notevole che non rimane in lui nemmeno quel po'
indica i racconti di cui non faceva altro che la parafrasi, e le favole di
cicognani, vi-37: il roscoe scopre che dei cinque inni sacri [del magnifico
f f -esercizio scolastico che consiste nella versione in prosa di un
e né meno la parafrasi in prosa, che il professore fa scrivere, della poesia
artificiosa delle parole ha sedotto molti lettori che di essa contenti accettarono una parafrasi per
. 2. per estens. discorso che spiega e riprende, più diffusamente,
. il distico o il gruppo di distici che concludono il rispetto e lo strambotto.
all'esecuzione su strumenti a tastiera, che rielabora liberamente, in forma rapsodica e
meno un male del nostro tempo, che una 'necessità 'del nostro tempo
30-2-241: ama meglio d'essere fido interpetre che parafraste leggiadro. perticari, ii-525:
da parafraste, e con quella libertà che a poeta si addice, e con
frastagliare le idee, sminuzzarle con particolarità che possonsi sottintendere, con ima- gini che
che possonsi sottintendere, con ima- gini che dicono il medesimo e fanno il poeta simile
2. figur. autore o pensatore che riduce il proprio contributo alla semplice riesposizione
1-217: voi avete preso per cosa certa che quel 'trahit auras 'volesse dire
proprio, caratteristico di una parafrasi; che costituisce una parafrasi, che è in
parafrasi; che costituisce una parafrasi, che è in forma di parafrasi. -
forma di parafrasi. - anche: che è a sua volta interpretazione, commento
frugoni, iv-21: chiedette... che significar volesse il termine 'tronfo '
più anche tronfo divenne. 2. che parafrasa un testo, che lo spiega in
2. che parafrasa un testo, che lo spiega in forma di parafrasi (
frugoni, vii-556: i commentatori parafrastici che leggono e aggiungono coerentemente allo scopo prefisso
volte a una sorta di delirio che si credeva dipendesse dall'infiammazione del
di forme cliniche stabilito da kraepelin, che vi comprendeva i casi di indementimento paranoidale
vi comprendeva i casi di indementimento paranoidale che stanno fra la demenza precoce e la
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della
-ci). che si riferisce, che è proprio della parafrenia. 2
. volponi, 1-260: l'avvocato che mi era stato assegnato disse: «
processo è nella personalità di questo individuo che si comporta come un parafrenico ».
. patol. flogosi del tessuto cellulare che circonda il diaframma. 2
. invar. letter. immaginario congegno che permette di difendersi dagli inganni.
leopardi, 835: nella guisa che per virtù di esse macchine siamo già
]: * parafronia ': lo stesso che parafrosine. = voce dotta, gr
scavo di una galleria, per evitare che eventuali frane ne ostruiscano il vano.
parafrosine calentura quella sorta di delirio che s'impadronisce spesso di chi naviga nella
osservato dai naviganti nella zona torrida, che li spingeva a gettarsi in mare,
una malattia distinta, ma è stato dimostrato che i documenti, i quali servirono
, sm. elettrotecn. dispositivo che protegge gli edifici dalle scari
protegge gli edifici dalle scari che elettriche dell'atmosfera, disperdendo queste
compone principalmente di un'asta meccanica aguzza che sorge nell'aria, e di un conduttore
nell'aria, e di un conduttore che scende dall'estremità inferiore della verga fino al
? -le gridava il marito. -temi che dio, perché io bestemmio, come
... parafulmini. -affermazione che vale a calmare la collera o il
più garlandi. 3. persona che, con le sue doti di equilibrio e
3-391: ne so qualche cosa io, che sto in un giornale e ogni giorno
della polizia soltanto perché si rendeva conto che tutto l'odioso del suo governo, se
. schermo di tela cerata o lamiera che nelle navi di un tempo si applicava
lamiera, di tela, e simili, che spontanei volgonsi al vento. dizionario di
della cucina delle navi, per impedire che questo affumichi l'albero di trinchetto.
di intaglio, arazzi, ecc., che nei salotti eleganti dei secoli scorsi veniva
in foggia d'un paragatto o parafuoco che stia sopra un perno diritto. baretti
. baretti, 1-220: tutto quello che egli dice di cicerone, di virgilio
legno, in metallo, in pittura, che si apponga al cammino o su o
1075: un altro parafuoco è uello che si tiene in mano e dicesi pure '
di fronte ai caminetti accesi per impedire che i bambini vi si possano avvicinare troppo
guerniti di filo di ferro intrecciato, che pongonsi dinanzi ai focolari per impedire che
che pongonsi dinanzi ai focolari per impedire che i fanciulli si accostino di troppo al fuoco
in forma di un quarto di sfera, che si sovrappone al fuoco quando è ammonticchiato
nome speciale di quei portelli del cenerario che si aprono o si chiudono più o
sport. nel tiro al piattello, lamiera che protegge chi aziona la macchina di lancio
erbe o foglie secche, per evitare che eventuali scintille, carboni o mozziconi accesi
12-11-1981], 3: è convinzione che gli incendi boschivi di questi giorni, dal
sono causati in alta percentuale dai fumatori che sbadatamente lanciano dall'automobile in corsa quella
dall'automobile in corsa quella cfcca accesa che cadendo ai margini della strada, dove
. 7. figur. ciò che ripara e protegge da una situazione pericolosa
, sm. invar. schermo di tela che si dispone lungo le ringhiere delle navi
alcuni motocicli, piccolo scudo di lamiera che si salda alla parte anteriore del telaio
cromaffini (e a seconda delle forme che può assumere e dei luoghi in cui
paragangliòma ipertensivo o feocromocitoma) o nervose che si manifesta principalmente nelle ghiandole surrenali,
paragelatósa, sf. chim. sostanza che si ottiene dalla gelatina dopo ripetute ebollizioni
. m. -ci). geol. che è proprio della paragenesi. parageosinclinale
sf. geol. fascia di subsidenza che ha origine in un oratone continentale e
. 2. fascia di subsidenza che si sviluppa nel tratto compreso fra il
ramusio, iii-187: vidde gran fiume che uscia di terra nel mare, e
, vi prese dui zambucchi di mori che andavano dall'altra costa. anonimo [
, cioè in quel tratto di mare che resta determinato dai confini e posizione della
a un dato punto di riferimento, che può essere un luogo preciso, una
anco di luogo fuor di mano, e che uno non è solito frequentare. '
uno non è solito frequentare. 'che fate voi in questi paraggi? 'come
avesse coraggiosamente trattenuti e fermati un giovinotto che andava ciondolando per quei paraggi. fucini
grado, noi dovemo mandarne tali parole che. ssiano accordanti alle persone et allo
vi-1-115: vedrassi quel poco di paraggio / che vi fa ir superbi, e oro
tal maniera, / e puoi me diti che sum menzonera! 5. bernardino da
, 408: quale tu vuoi che sia la moglie, tal sia tu.
tal sia tu... a voler che vada bene, si conviene a te
18-12: e 'l foco alora, che è di gran parazo, / ardeva
mano]. 2. elemento che contraddistingue in senso favorevole il singolo individuo
ine non avevano luogo d'alto paraggio che la possanza dell'arme e de'difenditori.
sdegnasti il gran paraggio, / non che inchinarti umile a un nume in carne
feudale, la quota dei beni ereditari che il primogenito, titolare esclusivo dell'eredità
del feudo. -anche: la consuetudine che regolava tale concessione. lessona, app
. -in partic.: dote che il genitore o, in caso di
galanti, xviii-5-1042: io difendeva una donna che domandava il paraggio di sua madre.
solamente 'paraggio ', diceasi quella dote che il genitore o il fratello era in
n. villani, 44: interpretazione che appresso di me è tanto mellona e
di me è tanto mellona e padagogica che non posso finir di meravigliarmi che sia
padagogica che non posso finir di meravigliarmi che sia in mente caduta di valentissimi uomini
: del vostro onor mi pesa, / che tanto este abassato, / ch'eri
? ente, / de dui compagni che se amavane lialemente, / e fon de
: tutte le donne o pulcelle, che fossino eziandio o no di gran paraggio,
paraggio, fossino condotte ad ogni torneamento che si facesse presso a lor case ad
gradita la buona volontà del duca, che stimava principe di gran cuore, di
paraggio (con valore aggett.): che ha umili origini, meschino.
non può dir, né saver quel che simiglia, / se non chi sta nel
ne può già core astioso, / che non à invidia quel ch'è maraviglia,
rispose, il saggio: / « tu che sognasti, tò'gli ché son tuoi
tò'gli ché son tuoi; / colui che gli pagò, dé'aver vantaggio:
grado di prevalere. -anche: ciò che determina tale equilibrio. siri, 1-iii-277
qualche paraggio nel disarmamento propose il nunzio che l'armata di savoia si rimettesse alla
. idem, vi-150: ridisse gremonville che li parea che, in un tempo
, vi-150: ridisse gremonville che li parea che, in un tempo che la santità
li parea che, in un tempo che la santità sua sollevava al folgore della
, 22: darli debito di quel tanto che ha pagato in paraggio di conti sua
sua. -per estens. persona che presenta pari caratteristiche, doti, virtù
deliri io mi risveglio, / penso che altrove almen, se non paraggio / trovar
lei sembianza io potrei meglio, / che dentro a un sasso o nel troncon
valorosa e prode è la guerriera / che con sì gran campion dura al paraggio.
non sarà re se non quel solo / che da la dea fu scelto e dal