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vol. XII Pag.41 - Da ORDINATO a ORDINATO (55 risultati)

ordinatissimo c'hae ordinato la sapienza sua che, ove si truova il tosco, vi

male ordinati, sono manco nocivi [che le signorie di pochi], e

ordini, sono migliori... che qualunque altro. -non morigerato,

molto gran corso / tra quella gente che, mal ordinata, / la cosa

/ la cosa comperata / e quella che non pesa ne ritrae. -irritato

ho veduto tanto mal ordinato e disposto, che voi abbiate comportato di non essere con

egidio romano volgar., i-4-4: quellino che sono nel mezzano tempo, giassiacosaché natura

politica, civile, militare o ecclesiastica che ha competenza per una determinata materia o

estrinseche apparenze, poiché pochissimi sono quelli che ommettono le loro ordinarie orazioni, e

dalle leggi. agostini, 1-29: che le leggi civili principiassero avanti l'avvenimento

, i-7-3-9: oggidì sta fermamente ricevuto che la sola solennità dell'assenso apostolico ordinata

la fede a quel ricapito o instrumento che non è fatto secondo le forme o

ordinata sotto gl'imperatori di bisanzio, che la propagavano proteggendo il moto parlamentario dei

-sostant. passavanti, 120: che si faccia [la confessione] a fedele

: la fortuna... non vuole che noi viviamo in perpetua allegrezza e però

allegrezza e però non si può fuggire quello che di sopra è ordinato.

(392): aveva inpegniato quasi ciò che gli aveva al mondo, lasciandosi mangiare

solo per non toccare di quelli dinari che non erano ordinati per lui. a

i-631: li colonnelli già spediti, che con qualche difficoltà si trovavano aver assembrate

quale gira l'isola dalla gora al fiume che si chiama la sardigna, ordinata di

. o. rucellai, 3-50: so che vostra eminenza avrà gran cagione di credermi

eminenza avrà gran cagione di credermi un uomo che ciarli assai e concluda poco, avendole

ordinate per servire alla sua presenza, che allora non si fecero per la troppa sollecita

ii-169: le cose... che si preparavano a niccolò, oltre i due

: proseguì poscia il discorso sulle arti che erano abbattute, perché niuno faceva lavorare

di perugia et a pietro nosetto, che li facessero compagnia all'ordinato desinare.

ed onoratamente, ed una sola botta che ancor facesse li dava il gioco vinto,

ordine sacro o di uno degli ordini che consentono agli iniziati di giungere al sacerdozio

10-35: la credenza dell'ordinare si è che, per virtù di questo sacramento,

podestà e balìa di fare certe cose, che li altri non hanno. cavalca,

, o prete o diacono, secondamente che l'ordine è più grande. boccaccio,

può fare, se non quel sacerdote che dirittamente è ordinato secondo gli ordini della

anch'egli prete, ma giovane tanto che non diceva ancor messa, solo era ordinato

in rito latino con la condizione però che gli ordinati restassero nel rito etiopico.

vescovo di efeso, gli prescrive la regola che colle vedove egli dovesse tenere.

quali puote venire sì lo loro intelletto, che quando parlano elle siano intese. idem

., iv-ix-5: e da sapere che la nostra ragione a quattro maniere d'operazioni

. m. villani, 8-1: pare che l'eloquenza ordinata al bene più giovi

l'eloquenza ordinata al bene più giovi che l'armi e indotta al male più nuoce

armi e indotta al male più nuoce che altra cosa. egidio romano volgar.,

natura nulla fanno di ozioso, ma ciò che producono in essere è a qualche operazione

730: alzando poi le mani, diceva che dio in esse aveva ristretto gran cose

desgodetz distingue nella sua pianta le scale che ascendono e quelle che discendono, quasi

pianta le scale che ascendono e quelle che discendono, quasi non fossero tutte primamente

conv., i-v-11: dicemo uomo virtuoso che vive in vita contemplativa o attiva,

l'altrui servigio dee avere quelle disposizioni che sono a quello fine ordinate, sì

6-344: h vescovo disse a quelli che al battezzare erano ordinati: battezzaste voi

naturalmente corporeo, come potrà egli dirsi che sia naturalmente ordinato alla società? ardigò

1-16 (52): in mentre che io stavo ragionando, un di loro

io stavo ragionando, un di loro che si domanda gherardo guasconti, lor cugino,

ordinato forse da costoro insieme, apostò che passassi una soma. -inquadrato

latini, rettor., no-16: avenne che 'l debitore, portando la moneta,

il fiume di rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare né essere al termine

non poteo passare né essere al termine che era ordinato. capitoli della compagnia della s

croce di prato, 8: anco, che qual persona di questa compagnia non avesse

vol. XII Pag.42 - Da ORDINATOGRAFO a ORDINATORE (53 risultati)

lii-4-331: a quell'i- stesso tempo che così era ordinato, dieder fuora le sollevazioni

quando li signori di lombardia seppono che gli amba- sciadori e 'l sindico de'

molta cura di andar sontuosamente vestita men che onesta, ebbe potere, fatti prieghi

tevere sino al luoco ordinato, cosa che far non puotero molti giovani con quantità di

firenzuola, 642: non sarebbe gran fatto che questa fusse una girandola ordinata da lui

: gli anziani... gl'imposero che dicessero quel tanto che privatamente gli avevano

. gl'imposero che dicessero quel tanto che privatamente gli avevano insegnato del trattato ordinato

. arald. delle figure di uno scudo che hanno una determinata posizione nello scudo

cinta. -delle figure di uno scudo che hanno una determinata disposizione numerica espressa

3-6: i quadrati ao, ae, che toccano i termini della retta eho,

elezione delle serie aritmetiche si può osservare che per lo più sarà la più comoda

lo più sarà la più comoda quella che formano gli esponenti cominciando dal massimo della

: 'ordinato ': in algebra dicesi che un poiino mo è ordinato per rapporto

i termini vi sono disposti per modo che gli esponenti di questa lettera vi vanno

: quella caratterizzata da una struttura cristallina che abbia un dato grado d'ordine.

(femm. -trice). che governa, che guida, che

femm. -trice). che governa, che guida, che presiede, che

). che governa, che guida, che presiede, che dirige uno stato

che guida, che presiede, che dirige uno stato, un'istituzione,

pubblica, religiosa o militare; che organizza, che dispone, che prepara una

o militare; che organizza, che dispone, che prepara una manifestazione

che organizza, che dispone, che prepara una manifestazione, un'impresa

da michele al vittoriosissimo duca fu detto che resiedea il re, capitale nimico di loro

: speditezza e sicurezza sono le condizioni che formarono sempre il voto di tutti gli ordinatori

di persone, di una comunità; che presiede e coordina l'attività di un'

. ficino, 6-91: noi veggiamo che ne'collegi, non solo l'ordine

cifarelli. -marin. ufficiale amministrativo che si occupa della contabilità, delle spese

contabilità e delle finanze di marina, che ordina i lavori, le operazioni, le

di marina. 2. che dà o ha dato inizio a un'istituzione

, economica, religiosa, culturale; che ne è il principale artefice; iniziatore,

gran bacone, uomo del pari universale che eloquente. giordani, i-30: noi

., tenendo la mente al savio proposito che l'antichità ordinatrice de'teatri ebbe di

di ammaestrare il popolo dilettando, crediamo che sia da severamente sbandire tutto ciò di

sia da severamente sbandire tutto ciò di che l'attenzione si turba. foscolo,

eccellentissimo ordinatore d'ogni cosa fece anco che voi a tempo tornaste da me. giordani

paragonando la sua dipartita a un viaggio che da supremo ordinatore... per

i pensanti lo hanno accettato, anche coloro che mostrano di rifiutarlo quale ordinatore o disordinatore

tutte le cose prodotte dal caos e quella che pacifica i contrari e gli accorda insieme

, 2-ii-12: è stato scritto che anasagora apprendesse ad introdurre una divina mente

trovar le cose insensibili duraste più fatica che in trovar l'altre, perché io

di questi scritti a riempirne, quando che sia e nel modo che crederà meglio

riempirne, quando che sia e nel modo che crederà meglio le lacune, mostrando così

n. 3). 5. che indirizza verso un fine; che suscita o

5. che indirizza verso un fine; che suscita o provoca un determinato effetto;

suscita o provoca un determinato effetto; che costituisce una forza ispiratrice, un punto

armonizzò. mazzini, 38-9: sappiamo che l'ordinamento politico d'una nazione è

una nazione è un solenne atto religioso e che, nella parola ordinatrice, la religione

il concetto di nazione e di patria, che diventa l'elemento ordinatore.

cose nostre in giappone. 6. che organizza razionalmente, in modo logico,

donna ed ordinatrice, sì come quella che per forza di ragione divisa le cose

viii-1-236: di queste nostre operazioni conviene che sia dimostratrice e ordinatrice la ragione.

1-35: queste così fatte arti, che hanno altre arti men degne sotto di sé

superiori, principali e ordinatrici di quelle che son lor sotto. salvini, 39-i-14:

vol. XII Pag.465 - Da PANDERMITE a PANDISPAGNA (25 risultati)

salva in eterno, non a quel che vi solletica a tempo, agli evangeli

verri, 1-ii-169: avemmo un medico che compose le pandette della medicina dedicate al

ciascuno dei vari tipi di repertori alfabetici che servivano a registrare l'attività svolta da

poezano pigliare... excepto quello che è ordinato... per la dieta

a lu intellectu de la dieta pandecta, che lu magnifico viceré la aia ad declarare

a. briganti, 118: trovasi che n'è fatta menzione [del cardamomo

2. disus. funzionario di banca che, sulla base dei documenti di credito

elenco dei creditori, ordinava i pagamenti che la banca doveva fare a chi ne

vorrebbe esser minore il numero de'notai che possono autenticare; accioché, potendone esser

dir. movimento culturale e scuola giuridica che ebbe il centro in germania dalla fine

durante il sec. xix, e che tendeva a elaborare un sistema generale scientifico

. -ci). stor. dir. che si riferisce, che è proprio della

. dir. che si riferisce, che è proprio della scuola 'pandettistica '

, in partic. degli arti, che accompagnano lo sbadiglio. - anche:

distendimento, protendimento delle membra: azione che consiste nel portar in alto le membra

la testa ed il tronco nello stesso tempo che si protendono le membra inferiori. questa

, sf. plur. stor. feste che nell'antica atene si celebravano successivamente alle

]: 'pandie ': feste ateniesi, che cele- bravansi dopo le dionisiache: credonsi

. m. -ci). filos. che riconosce la natura come luogo privilegiato di

, e di recente è stato sostenuto che l'estetica di lui non derivi già da

ingrossando in germania fino allo herder, che concepì una natura tutta animata. =

forza di una macchina motrice, e che surroga vantaggiosamente il freno di prony,

di ramerino ': sorta di pane che si mangia per lo più in quaresima,

una pasta soffice di gusto delicato, che può essere consumata come tale, ma

s. manetti, 1-125: ciò che si dice pan di spagna è una

vol. XII Pag.466 - Da PANDISTRUZIONE a PANE (32 risultati)

(plur. m. -i). che fa della distruzione totale della società costituita

), sm. titolo di distinzione che in india è attribuito a chi, appartenendo

dire ad un bramino letterato, pregandolo che gl'indicasse il più famoso de'loro

, lippa; il gioco fanciullesco che si fa percuotendolo a un'estre

ascetico ella non aveva tentazioni altre a temere che quella di prendere tre pandoli nel caffè

3. marin. la parte dell'albero che sta presso il buco attraverso il quale

porzione d'un albero di barca, che si trova sopra il buco per il

umana vita, e quindi de'mali che pullulano da frutti abusati. -figur

cecchi, 20-23: -o basta, / che e'pizzicano, e ben, di

3), gr. ilavstópa 'colei che dona tutto 'o 'che

che dona tutto 'o 'che ha tutti i doni ', da tcòcv

donna della stessa pasta di marzapane, che teneva una pandora in mano, in atto

: come ornamento sono quelli [strumenti] che scherzando e contrapontegiando rendono più aggradevole e

assiri con tre corde; vi è che lo fa simile alla mandola. =

siringa e il pan- dorio, sinonimi che l'istesso strumento esprimono, vogliono sia

a una distanza tale da esso nodo che ne risultino tanti tubi, aperti di

, di lunghezza proporzionata a'tuoni di che si vuol comporre la scala. le

forma di stella con otto punte, che ne determinano l'aspetto caratteristico; è

di ori gine orientale, che diede in seguito origine alla mandola

patrizi, i-7: si leggie che fra gli assiri fu sonato uno stormento

fra gli assiri fu sonato uno stormento che si chiamò pandura. v. galilei,

abbiamo per il testimonio di giulio polluce che gli arabi ritrovarono da quella differente il

col nome di tricordo. pitagora vuole che la pandura fosse invenzione dei trogloditi.

pandurato, agg. bot. che ha forma oblunga e alquanto ristretta

.]: 'pandurio tetracorde ': nome che il doni, latinamente parlando,

reggimenti di fanteria dell'esercito asburgico che, nei secoli xvii e xviii, erano

erano così denominati i servi armati che costituivano la guardia del corpo dei

]: 'panduro ': milizia che prese il nome forse da un paese

abitanti. era sul primo una milizia che si sceglieva il suo capo, e

dalmazia per indicare le guardie campestri, che servono anche alla pubblica sicurezza. carducci,

zotico, si chiama un panduro. che panduro! pare un panduro.

2-365: 'panduri 'sono manovre ferme che s'incappellano alle testate degli alberi o

vol. XII Pag.467 - Da PANE a PANE (52 risultati)

pane / e 'l legno e 'l vetro che le gemme e l'oro. s

(18): quelo tanto pam che li soperiava e che lo se poea de

quelo tanto pam che li soperiava e che lo se poea de la soa parte

forno, e nollo mangerai il dì che è cotto; mangialo che sia cotto

mangerai il dì che è cotto; mangialo che sia cotto di un dì, perché

, 1-67: incomenzando dal pane, che vole essere di fior di farina di

farina, buona acqua per impastarlo: che sia chiara, di buone fonti e che

che sia chiara, di buone fonti e che non sappia né di fango né d'

odore, mettendovi tanta porzione di lievito che non abbia poscia il pane a diventare

pane a diventare acetoso; e, come che noi in toscana non vi mettiamo sale

, dalle botteghe de'fornai i garzoni che, con una gerla carica di pane,

in prigione -ritorna in prigione / ogni volta che morde in un pezzo di pane.

'pane! ': grido d'affamati o che temon la fame o che fingono di

affamati o che temon la fame o che fingono di temerla: e questi gridan più

espressione tipica dei marinai liguri per indicare che il duro lavoro e la disciplina di

1-337: 'pan buffetto ': quello che è di farina sopraffine.

pan buffetto: / direnvi il modo che n'abbiam diletto. nardi, 6-52

perché con l'acqua si distende in forma che rimane sottile e spugnoso.

. -pane alluminato, cogli occhi: che presenta nella mollica grosse bolle di lievitazione

1-337: 'pan caldo ': quello che di poco cavato dal forno, ne

caldo (con valore aggett.): che si esaurisce presto (uno stato d'

allegrezza di pan caldo: d'allegrezza che dura poco. -pane comune:

senza condimento e in pezzature medio-grandi, che può essere sottoposto a calmiere.

a 25 % di glutine fresco, che venne impiegato a fare un pane senza

a fare un pane senza farina, che si applicò principalmente alla alimentazione dei diabetici

fatti avverantisi nella panificazione ordinaria, cioè che separando la crusca dalla farina, si

diminuisce il potere nutritivo del frumento, che nella fermentazione vi è perdita di princìpi

fermentazione vi è perdita di princìpi azotati e che il moderno procedimento è dannoso, propose

d'acido carbonico, mentre i materiali che egli suggerisce d'introdurre in essa si opporrebbero

.. allo ammuffimento del pane, che riuscirebbe economico, saporito, di facile

male o dormir peggio. badavo a dire che mi piacevano il pan duro e il

, 1-337: 'pan raffermo ': quello che non è più fresco, e non

un iona... ed un elia che col vaso d'acqua e col pane

i-195: un conforto..., che nel diserto ebbe elia,..

carena, 1-337: 'pane stantio': quello che, fatto da troppo lungo tempo o

pani da munizione presentano una alterazione che consiste in una polvere rossa di

una polvere rossa di odore sgradevole, che ricopre una parte della mollica.

o penicillium sitophyllum. gli sporuli che riproducono questa muffa resistono alla temperatura

tela o, anche, la tovaglietta che serve a coprire il pane mentre lievita

i forti, i deboli? però che ha cura di tutti; ché, se

: ordinarono, sotto gravissime pene, che nessuno fornaio potesse spianar pane, se non

-pane di biscotto: la galletta che un tempo era ordinariamente distribuita all'equipaggio

], iii-158: è privilegio di galea che tutti quelli che v'entreranno abbino da

è privilegio di galea che tutti quelli che v'entreranno abbino da mangiar il pane

. bollettino, cartella del pane: polizza che anticamente (in partic. a napoli

per bollettini ': farina o pane che in certi luoghi poteva avere il presentatore

per elemosina imposta loro dal governo, che assegnava uno o più poveri per cittadino

del pane a rotolo: antica imposizione che in lombardia, in piemonte e nel

. dalla gabella del pane a rotolo, che è la licenza che dà la città

a rotolo, che è la licenza che dà la città ad uno o più fornari

gabella e si suggellava il pane per dimostrare che si era pagata; talvolta pel pane

si era pagata; talvolta pel pane che si doveva fare suggellare prima di portarlo

vol. XII Pag.468 - Da PANE a PANE (46 risultati)

del governo italiano (e la medaglia che toccava ai panettieri più abili recava un'

. -pane di piazza: quello che anticamente era preparato e venduto a cura

. broggia, 151: è certo che la gente consumerebbe anzi il pan di

gente consumerebbe anzi il pan di piazza che il pan di casa. -alimento

di panico o de melega, te rispondo che questi tal pane suon pur grave da

paoletti, 2-13: tutti quei contadini, che sono ben molti e nelle pianure e

iii-7-380: apparì come un ghiotto, che, divorato un lauto pranzo, risentisse

. boccaccio, ii-279: pan, che di castagne allor facieno, / che

che di castagne allor facieno, / che grano ancor le genti non avieno. roseo

esse. -pane di cruschello: che contiene la crusca di seconda stiacciatura.

caro, 9-2-15: dice... che del pane non si dà più che 6

. che del pane non si dà più che 6 picciole pagnotte per soldato, e

hanno a mangiare di quel di legume che s'è fatto per la plebe.

frutto delle opere di quella benemerita classe che non riceve per i lunghi sudori che pochi

che non riceve per i lunghi sudori che pochi tozzi di nero pane e disprezzo

un insulto alla donna del popolo, che sparuta e dimessa va ricercando lavoro per

perché mostrasse ai suoi 'amichetti 'che cosa si mangia in città.

io starò qua col signor marchese tanto che ci starà sua eccellenzia. anderò a dir

con maggior lena sul remo di quello che essa, china su di un paiuolo che

che essa, china su di un paiuolo che pareva uno staio, non rimenasse infaticabilmente

, mandò per lo suo siniscalco e comandolli che facesse fare due grandi pani molti bianchi

., 1-7 (1-iv-73): acciò che di mangiare non patisse disagio, seco

, v-206: tanto sarà appiccato colui che avrà forzata una femmina come colui che

che avrà forzata una femmina come colui che non avrà fatto altro che robbar un pane

come colui che non avrà fatto altro che robbar un pane. ercole beniivoglio,

. ercole beniivoglio, i-13: confessovi che sei panni e due libre / di

regno, si ridussero a segno le cose che convenne al senato dispensare con polizze un

non sia men bello: / meglio che un bratto pan di fiore approvo /

v-3-4-4: il cantuccio di pane, inzuppato che egli è, casca e rovina.

di parallelepipedo, con o senza coperchio, che ne determinano l'aspetto caratteristico, è

: nel convivio dantesco, l'esposizione che illustra e sviluppa la materia di ciascuna

e coltello, / fatti abbiam becchi che paion d'acegge / e a pena tegnàn

avea in uso di non mangiare altro che pane e acqua. fiori di filosaf,

con tutta tua compagnia ritorna in prigione; che tutto 'l tempo di tua vita

, condizione di vita alquanto misera, che soddisfa unicamente i bisogni minimi (anche

giordano, 1-302: se l'usurieri udisse che in fran cia si facesse

volentieri egli mangieria pane e cipolla che cavar un giulio della borsa.

e una radice, ma viver contento, che tanto lusso e tanta infelicità.

star piuttosto a pane e cipolla che viver con lui '. -pane

v-1-4-9: noi, per disegnar la natura che di poco è contenta e che liberi

natura che di poco è contenta e che liberi ci fece ed eguali, siam soliti

'. il pane necessarissimo alimento e che mai non viene a noia; la cipolla

savinio, 1-29: il rito mortuario vuole che, morendo un ferrarese, vengano posti

e un 'pan di cedro ', che faciliteran l'ingresso del morto nei regni

condito e impastato con frutta secca, che si mangia nella ricorrenza dei santi.

e contenente noci e uva secca, che suol mangiarsi nella ricorrenza della commemorazione di

vol. XII Pag.469 - Da PANE a PANE (66 risultati)

ii-222: aviamo il pan santo, che altrimenti si dice pan dorato, il quale

). -con connotazione equivoca: uomo che si fa mantenere dalle donne.

savinio, 1-29: il rito mortuario vuole che, morendo un ferrarese, vengano posti

e un 'pan di cedro ', che faciliteran l'ingresso del morto nei regni

del morto nei regni sotterranei. colui che morde quei dolci fatalissimi assapora l'eternità

pane te vedimo, / e certi simo che verasimente / se'cristo omnipotente et deo

credenza del 'corpus domini 'si è che '1 pane e 'l vino che

che '1 pane e 'l vino che piglia 'l prete nell'altare a la messa

giudei: io sono pane vivo, che sono disceso di cielo. rinaldeschi, 1-104

: non si conviene all'uomo, che onora iddio vivo e mangia pane di

di vita e beve calice d'incorruzione, che baci donne alienigena e strana della sua

non credono al libero arbitrio, né che vi sia il purgatorio, e però credono

vi sia il purgatorio, e però credono che le buone opere non giovino cosa alcuna

si chiama, perché pane era allora che si convertì in corpo di cristo. cesari

san paolo per lo sprezzamento del pane che vale il sagrifizio della messa. manzoni

quasi queste propie, le quali da che un pedagogo me le insegnò ho sempre tenute

], ii-154: vi era la mensa che chiamavano santa e li dodici pani santi

e pigliar i pani della proposizione, che erano posti dinanzi il signore.

per il 'grano ', ma sappiate che questi uomini della villa adoperano il vocabolo

, 2-36: accogli ancor la voce che s'innalza / dall'u- mil gente

u- mil gente faticosa e scalza / che alle mense dei ricchi il pan matura

in spagna chiamavano pan feriale il formento che si comprava nel mercato.

. - in partic.: ciò che è destinato al mantenimento di qualcuno;

destinato al mantenimento di qualcuno; ciò che si dà o riceve in elemosina,

per carità. -anche: il salario che si ricava da un lavoro, in

rapporto di dedizione personale; i proventi che derivano da una determinata attività (ed

ed è accompagnato da attributi e specificazioni che indicano la misura di tali mezzi,

). giamboni, 10-17: vo'che del sudore del volto vostro vi sia

vostro, e per via di fatica vo'che abbiate tutte r altre cose che bisogno

vo'che abbiate tutte r altre cose che bisogno vi fanno a la vita.

di pane, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di dio. giovanni

dell'uva, 186: o tutti voi che scarso avete il pane, / venite

. segneri, i-494: vero è che sotto il nome di pane non s'intende

il pan solo, ma tutto ciò che, giusta la frase ebrea, si pigli

, non importa, deve reggervisi il tribunale che si meritava quando era popolata, perché

. alfieri, iii-1-124: un principe che trascuri le lettere corre rischio oggidì che

che trascuri le lettere corre rischio oggidì che un qualche suo suddito letterato e negletto

in casa d'altro principe, del che a lui sarò per tornarne grand'onta.

gli insegna a dispregiare il pane amarissimo che viene dai governi. manzoni, pr.

7-315: diffuso il tristo, esiziale concetto che in un paese povero i soldi dati

], 8: dopo il referendum che ha bocciato una legge più umana per i

. bacchelli, i-183: si sa che... pane del governo è quello

arlotto, 84: quella sera, andato che se ne furono a letto e ispento

crusca si misse li istivali, sanza accorgersi che drento vi fussi pan patito. aretino

patito. aretino, 20-78: ella, che parea un caratello da tonnina per essere

caratello da tonnina per essere più larga che lunga, postogli un guanciale in su

, xlix-80: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano; / maladetto

maladetto lo tuo perduto pane, / che non si perde al cane. ricchi,

perde al cane. ricchi, xxv-1-243: che vorresti, poi, / pan perduto

perso, figuratamente si dice d'uomo che non sia buono a nulla.

]: 'il pane quotidiano ', che nel proverbio vale il necessario alla vita

. onde nell'orazione domenicale, quel che un vangelo dice 'quotidiano', un altro

parola... lo intendono anche umanamente che il vitto materiale alla vera vita non

lite non finirà mai fino a tanto che non venga chi insegni che la fatica è

a tanto che non venga chi insegni che la fatica è il pane quotidiano del

se si risolve nell'indomanìa, è probabile che lo scrittore di queste linee, pel

lo fa diventare veleno; più pianti che bocconi ai pane. -un pezzo

campare alla meglio vale non solo quello che si guadagna, ma quel che si

quello che si guadagna, ma quel che si ha da sue rendite. p.

. -in partic.: il mantenimento che un tempo gli eserciti traevano dai territori

vitto giornaliero del marinaio; la paga che vi corrisponde. m. cavalli,

accetta e di marra non di altro campano che di polente e di acqua o,

dolce pan di legno. -combustibile che serve ad azionare un motore, una

, lxxv-251: pane oscuro di macchine, che sbocchi / dalla gola delle miniere.

. -pane della scienza: la conoscenza che ne deriva. giamboni, 10-7:

togliendo or qui or quivi / lo pan che '1 pio padre a nessun serra.

vol. XII Pag.470 - Da PANE a PANE (34 risultati)

da'a noi, o poeta, che abbastanza, credo io, sei stato battuto

., i-1-7: oh beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane

, par., 2-11: voialtri pochi che drizzaste il collo / per tempo al

decine d'anni, e di coloro che solevano ascoltarlo a bocca spalancata i più

il collo. 5. ciò che costituisce esperienza attuata o subita, condizione

come pane di pianto; e quelli che lo mangeranno saranno contaminati. zanobi da

63-1 (v-157): volse dio che da mille strazi e stenti, / da

domo [l'uomo], / e che 'l pan del dolore il qual mangiasse

questa considerazione è quasi un lievito acetoso che preserva dal cor- rompimento il soave pane

: modo biblico per indicare il diletto che hanno i bugiardi nel negare il vero

si dice quando uno rifà agli altri quello che hanno fatto a lui. d'annunzio

, 1-88: l'entusiasmo era pane che si spezza alla cena. alvaro, 7-93

è il pane dell'uomo, quella che gli condisce ogni cibo. pratolini,

partic. riferimento ai lingotti di metallo che si ottengono in seguito a fusione o

malleabili (cera, cioccolato) o che si presentano in forma granulare, dispersa

forte e bianco; e così fa'tanto che n'abbi tratto un pane. trattati

un poco di verderame del più bello che si possa avere dal suo vergine pane.

fo disiare il pane della vinaccia, che torno a spremere di nuovo. pratesi

piccoline, negre, in tanta moltitudine che mangiano e rodono tuttociò che trovano,

tanta moltitudine che mangiano e rodono tuttociò che trovano, né si può difendere li zuccheri

pane e zoccolo di terra, e che le radici non sieno lor noiate col

terra. trinci, 1-112: io dico che si lascino in vivaio [gli ulivi

ulivi] per sei o sette anni, che tanto basta perché vengano più grossi di

tritata (fegato, cacciagione), che si serve freddo, accomodato in forme

, 279: meglio sarebbe in questo caso che il pan di lepre fosse coperto da

': tra i rifreddi, questo che vi descrivo, è uno dei migliori ed

. bot. nelle graminacee, la guaina che avvolge lo stelo. giuliani,

pane) e si rimette al sole che la prosciughi. 11. bot

e delle molucche. la sostanza farinacea, che si conserva nel suo frutto, il

. pane di ferro: armatura metallica che circonda l'asse delle pulegge; dado.

metallica intorno all'asse delle pulegge, che dicesi pur dado. 13.

per coppia ': più di quello che non era sperabile. -aver mangiato il

e carne. -con più furia che non si dà il pane allo spedale:

aretino, 20-37: voltandola con più furia che non si dà il pane allo spedale

vol. XII Pag.471 - Da PANE a PANE (57 risultati)

e fargli del male; fare in maniera che il beneficio sia di disgusto a chi

potergli insegnare. 'è un professore che dà pan per cena a tutti '.

come ella sta o almeno come altri pensa che ella stia, liberamente. l.

idea di qualche città in sui libri fa che delle cinque volte le sei ci troviamo

, perché veramente è una grand'empietà che si voglia che tu dica sempre sole

è una grand'empietà che si voglia che tu dica sempre sole al sole e

'sassi 'i sassi (o quel che a me par pane e sassi).

pane. pratolini, 2-270: mario, che dice pane al pane, rimprovera a

la carducciana approvazione, quel di verona che cominciava già a dire pane al pane in

distinguere il bene dal male, ciò che è vantaggioso da ciò che è nocivo

, ciò che è vantaggioso da ciò che è nocivo. lippi, 2-21:

nocivo. lippi, 2-21: arrivati che furono ambeduoi / a conoscere ornai il

amante più impetuoso con le altre donne che con la propria moglie. aretino,

miseria. boccaccio, 9-84: credo che sia miglior consiglio ad uscio ad uscio

ad uscio ad uscio addomandare il pane che tornare al tuo mecenate. leopardi,

leopardi, 978: -né anche sarà nuovo che i vostri libri, come ogni cosa

si usa in campagna per indicare persone che stanno bene in salute. per esempio:

e faustino era negato a tutto ciò che fosse esercizio fisico. -essere condotto

o altri in umile uffizio, che l'ha perduto e non ha campa

: « del resto, non bisogna credere che pensasse domà e gòdere », affermò

è il mio pane / è su me che le autorità ripongono le loro certezze.

le loro certezze. -essere migliore che il pane', essere di ottimo carattere

tutti grandissimamente, e molto mi spiace che quel povero vecchio, che mi par

molto mi spiace che quel povero vecchio, che mi par tanto da bene..

da bene... -egli e me'che 'l pane, che si lascia mangiare

. -egli e me'che 'l pane, che si lascia mangiare. g. m

ma poi del resto / gli è me'che 'l pane. pratesi, -90:

mai di prender parte ai fur- tarelli che ogni tanto organizzavano ai danni del padrone

a quel muro. io non vo'dire che sien tutti un zuppa e un pan

un zuppa e un pan molle; bisogna che si sien perdute le lettere. periodici

lettere. periodici popolari, i-351: che maniera di parlare! quasiché il governo

riccardi di lantosca, 2-111: posto che la pubblica sicurezza sicura / non è

pubblica paura, / è facile capire che l'ordine e la legge / reggono solo

dico: il diavolo, o dio, che è zuppa e pan bagnato. pratesi

r. borghini, 3-19: - vedi che bisogna godere mentre che si può e

: - vedi che bisogna godere mentre che si può e cuocere il pane mentre che

che si può e cuocere il pane mentre che il forno è caldo, erché egli

meno desidero di fare il pane che tu di cuocerlo. - orsù, se

. -fare più cose in un giorno che in un anno non van pani al

: nel venereo piacer tanto trabocca / che sbucceria più anguille in men d'un giorno

più anguille in men d'un giorno / che non van pani in capo all'anno

. -far vivere il pane: fare che ce ne sia in abbondanza. manzoni

nemico?... bastava che mi lasciassi intendere; avrebbe finito presto

tale ritardo sull'improrogabile appetito del ricorrente che giunge pane alla mascella sdentata, soccorso

', per mangiar molto, non lasciar che il pane diventi duro in casa.

disse agli impiegati: stupisco di voi, che mangiate il pane dell'imperatore! verga

don michele o qualcun altro di quelli che mangiavano il pane del re. p

a mangiar pane del re. si sa che 'pane del re 'era quello

. vasari, 4ti-815: io, che mangio il loro pane, sono forzato

i-143: stupivano come una giovane, che con quella somma in abissinia avrebbe potuto

guardia... era un galantuomo che mangiava a malincuore il pane austriaco per

. un canto popolare greco: 'ricordati che si mangiò il pane e il sale insieme

: coi peccatori, coi miseri / che la lebbra hanno del male, / egli

. tommaseo, 2-i-379: quella zitella che prese marito / mangiò ben presto il

, 1-7-8: la meschina, / che lo vuol per marito, / mangia senz'

, ii-316]: gio- vanettina, che pigli marito, / se tu lo pigli

pan pentito ': locuzione nostra popolare che significa

vol. XII Pag.472 - Da PANE a PANE (41 risultati)

o condito dalle lagrime del pentimento, che sanno di sale e di amaritudine più

x: sopra tutto io ti priego che lo tuo pane lo mangi co'poveri affamati

aretino, vi-444: -i più grandi inimici che abbino i padri bene istanti, sono

non fare caso a qualcosa di sgradevole che si debba subire; sopportare sfacciatamente,

: son sì frolle le ganasce umane / che lor si debba masticare il pane?

carducci, iii-10-267: gli misurarono il pane che sapeva di sale, e questo talor

e la mano, mordere la mano che dà il pane: ricambiare un beneficio con

pan dall'asse ': di cosa che non pericola. a chi ha fretta.

asse '. -non cercare miglior pane che di grano: accontentarsi del bene che

che di grano: accontentarsi del bene che si ha. monosini, 241:

fortunis acquiescendum: 'non cercar miglior pane che di grano. -non distinguere il

dente lasciò andar di botto / in quel che trovò prima, o crudo o cotto

': e di discorso o lettura che non si possa intendere né gustare,

aprir mai bocca sulle arti belle, che non sono pane pe'suoi denti. cinelli

minchione. -pane di sette croste: che si guadagna a prezzo di durissima fatica

a maturar le ossa al mio focolare che tutta la sua città e 'l suo palazzo

aretino, 20-252: il pane-e-uva, tosto che si avvide di avere i grandi per

al pan muffito. -parere che ogni pelo chieda un pane: avere

messer argifilo galante, se non pare che ogni pelo gli chiegga un pane!

s. v.]: 'paese che ogni pelo chiagga un pane ':

poco di peste- rella, stentata sì che pare proprio che ogni pelo gli chiegga

rella, stentata sì che pare proprio che ogni pelo gli chiegga un pane.

di perder la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane ti compera

qualche furbo..., quando sa che l'altro ha bisogno di vendere,

. fagiuoli, 1-2-285: non voglio che tu perda il pane. -piangere

garzoni, 7-417: si può dir parimente che siano a guisa de'piffari o trombetti

(come narra eschio) suonando par che piangano il pane, con- ciosia che

che piangano il pane, con- ciosia che s'attristino infinitamente che un letterato abbia

, con- ciosia che s'attristino infinitamente che un letterato abbia una scutella di zabarone

di darci spesso di scerpelloni siffatti: che noi saremo bene acconci, sì, a

-rimbrontolare il pane: rinfacciare a qualcuno che lo si mantiene. tommaseo [s

'rimbrontolare il pane': raffac- ciare quel che si dà altrui per vitto.

. -rinfacciare a qualcuno il pane che mangia: rimproverargli di farsi mantenere senza

1-i-17: il padre gli rinfacciava il pane che mangiava. -riuscire pan di

meco... uno... che vi faccia la cicalata in cambio mio

cambio mio. -riuscir meglio a pane che a farina: v. farina,

ii-15: rompi lo pane tuo a colui che ha fame. cassiano volgar.,

destra e una pretesa sinistra ministeriale, che una volta si mordevano accanita- mente,

e bandi, 1-66: ciascuno di quelli che stanno nella medesima casa de'camarlinghi a

sassata dice qui il servolessere. e che più sconcia cosa si può vedere d'

pane e una sassata ': lo stesso che

vol. XII Pag.473 - Da PANE a PANE (28 risultati)

giovio, 1-217: certo è che quella vittima si riseva a quel signore

bibbia volgar., ix-310: è scritto che l'uomo non vive di solo pane

, / cacio senz'occhi, / vin che ti salti a gli occhi '.

a pasqua, mezzo vino '. significa che il contadino deve procurare d'avere in

e duoli '. male stanno i genitori che vivono a spese dei figli. ibidem

fa il pane asciutto a casa sua che l'arrosto a casa d'altri. ibidem

, 235: è meglio il pan nero che dura che il bianco che si finisce

è meglio il pan nero che dura che il bianco che si finisce. ibidem,

pan nero che dura che il bianco che si finisce. ibidem, 245: 'i

chi ha pane e vino, sta me'che il suo vicino. ibidem, 305

appetito. ibidem, 313: vin che salti, pan che canti, formaggio che

313: vin che salti, pan che canti, formaggio che pianga. ibidem,

che salti, pan che canti, formaggio che pianga. ibidem, 320: 'pane

un fiasco di vino, e tanto pane che turi un fiasco '. i briaconi

i-5: chi vuol pane, bisogna che se lo procuri. capuana, 14-75:

14-75: abbiate giudizio. se vedrete che le cose si mettono male, tornate

, 8-231: meglio nero pane, che nera fame. 1sacchetti, 1-ii-115:

-è più dolce pan secco da padrone che marzapane in servitù -. -al

. -al pan si guarda prima che s'inforni: v. infornare,

pane: da buone premesse non possono che derivare buone conseguenze. monosini, 268

stoltezza di voler rimediare a un danno che si è provocato o permesso.

spesso è più necessaria la carità spirituale che quella materiale. giuliani, ii-205:

-non dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda: non bisogna accondiscendere

dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda. -non c'

s. v.]: de'montagnuoli che campano di castagne e bevono acqua,

pane, vino non si sa manco che sapore abbia: io men degli altri

. detto del magnifico lorenzo de'medici, che molto bene se ne intendeva..

quasi non sia degno neppur del pane che mangia. maestri voi di libertà!

vol. XII Pag.474 - Da PANE a PANEGIRICO (42 risultati)

n. 4. -tal piange pane che troppo n'ha di cotto:

30: suolsi dir un bel motto, che tal piagne pane che troppo n'ha

bel motto, che tal piagne pane che troppo n'ha di cotto.

in proverbio, ed è la sperimentazione che lo insegna. -tutte le carità

. f. doni, 5-78: guardate che panoni miracolosi! -spreg. panàccio.

fame, ributtò un poco di panaccio lordo che gli fu portato innanzi. -vezzegg

: le viti perpetue di molti ritegni, che si chiamano pani, sono tardissime nel

o viticcio o rialzo di varie forme che costituisce propriamente la vite. le viti

attico nrpotz, di origine incerta, che ha continuatori dial., nel signif.

la 'nguadiata d'un pizzicaiuolo / che dà frittate croge e gelaria? ricchi

questa [coscienza grossa] è quella che gli induce a non tener conto delle

(si può meglio ridurre a pastume) che il nostro marzuolo.

.. si forniscono di tutte le robbe che giu dicano devranno essere vendibili

stor. nella grecia antica, magistrato che presiedeva alle adunanze o panègiri.

.]: 'panegiriarchi ': magistrati che >resedevano alle panègiri de'greci,

genere letterario presso gli antichi greci, che lo ascrivevano all'eloquenza epidittica o dimostrativa

2-159: signor fedele valoroso, adiuvatemi che potete, non lasciate che colui che vi

, adiuvatemi che potete, non lasciate che colui che vi è stato precettore e

che potete, non lasciate che colui che vi è stato precettore e che v'

colui che vi è stato precettore e che v'ha imbuito di buone lettere sia affecto

nel secondo panegirico in lode di stilicone che bellona va avanti il carro di marte

infatti i popoli servi non hanno altra storia che i panegirici del loro signore. b

lui operate, l'inalzò di maniera che giunse a dire ch'egli era morto quasi

avesse avuto il gusto della lettura credo che non avrebbe cercato altro che necrologi e

lettura credo che non avrebbe cercato altro che necrologi e panegirici di morti illustri.

nel 380 a. c.) che rivendica le glorie politiche, culturali e

la bassezza de'soggetti ed ogni artificio che vi possa esser usato. cesarotti,

a noi questa voce. -discorso che plinio il giovane lesse nel senato romano

nel suo panegirico, mostrò di credere che sia infallibile argomento di veracità, nella

panegirico di ruremondo, e tutte le qualità che ella descrisse in quell'infelice soggetto

di quella vicinanza, massime dopo il panegirico che n'ha udito a varese. manzoni

3. eccles. discorso pubblico ai fedeli che ha lo scopo di esaltare un santo

onor suo. pallavicino, 10-i-163: approvo che v. r. prepari alla

in lode di cristo e de'santi, che si recitano nelle loro solennità.

5. con valore di agg.: che ha lo scopo di esaltare solennemente,

ha lo scopo di esaltare solennemente, che vale come encomio (per lo più

panegirica). delminio, ii-82: che abbia orazion panegirica appresso noi prestezza ha

rovesci. -che si riferisce, che è proprio o tipico dell'encomio lettarario

3-635: dimmi, isagora, istimi tu che la celebrazione de'giochi panegirici sia cosa

. monti, i-123: come persuadervi che platone ha tessuto il panegirico della poesia

ritratto vien dietro un mordace panegirichetto, che manifesta quelle poverine che la poca somiglianza

mordace panegirichetto, che manifesta quelle poverine che la poca somiglianza del ritratto aveva salvate

vol. XII Pag.475 - Da PANEGIRISTA a PANELLO (41 risultati)

: scrittore (storico o poeta) che nella sua opera inserisce elogi o anche

da esser non men attento a lodarlo che '1 sarto di quello a vestirlo.

segneri, ii-356: non vi è persona che si comperasse frequentemente da'prìncipi a maggior

, gli storiografi aulici non sono ormai che spettri accusanti. -chi pronuncia un elogio

volgari. 2. oratore sacro che esalta la figura di un santo.

mi burlo dei panegiristi, dei rettorici che non sanno qualificare un qualunque sia personaggio

-quando si dirà finalmente nel tutto parigi che la nostra madama celestina s'è scelto

... panegiriste tutte le lingue che, non dalla passione alterate ma dalla veritade

. di materiali i panegiristi dell'asino che saranno più fortunati dei quaresimalisti.

carducci, iii-24-414: sta a vedere che per paura di non parere io alle

per premio la gloria. -ciò che vale come dimostrazione o prova. lubrano

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio o

-ci). che si riferisce, che è proprio o caratteristico del panegirico;

è proprio o caratteristico del panegirico; che ne ha il tono elogiativo, talora acritico

leggere i suoi scritti panegiri- stici parrebbe che napoli avesse allora una nobiltà splendida di

(panegirizante), agg. ant. che compone o declama un panegirico; che

che compone o declama un panegirico; che elogia con uno stile enfatico.

. di giacomo, ii-795: il carcerato che puliva la fontana e spazzava i cameroni

panelle e sonne tanto di qualità ordinaria che fine e sopraffine. 2

bernari, 7-99: figuratevi se potevano ammettere che il coraggio diventava paura davanti ad una

. sorta di stoppaccio o di cencio che, imbevuto di olio, era usato un

. m. -ci). letter. che si riferisce, che è proprio,

. letter. che si riferisce, che è proprio, che appartiene alla grecia

si riferisce, che è proprio, che appartiene alla grecia antica nel suo complesso

sec. xix, movimento patriottico greco che propugnava l'idea di formare uno stato

panellenismo. 2. agg. che si riferisce, che è proprio, che

2. agg. che si riferisce, che è proprio, che si ispira a

che si riferisce, che è proprio, che si ispira a tale movimento politico.

., ii-19 (28): posero che la refezione del solo pane era sopra

sopra tutti questi [cibi] e fermarono che in due panellini stava lo egualissimo modo

. bibbiena, 130: iiii panellini (che sono per due de'nostri) valevono

cacchiatelle, ancora de'* panellini 'che vulgarmente si chiamano 'benedetti ', per

panellino nel mezzo e li altri attorno, che vengono a fare un giro o vero

tanaglia, 2-281: a polver compor fa'che sien tolte / calcina viva e di

mescolata con spezie o fatto in panellini che messi nell'acqua subito si disfanno. d

bartoli, 2-1-93: né l'inchiostro che adoprano è già liquido e corrente,

, noci, mandorle, ecc.) che contiene la parte solida dei semi stessi

soderini, iv-212: è da sapere che quanto più si dia loro [alle

': gli agricoltori concordano nel dire che questo panello ha la facoltà di distruggere gl'

di faggiola ': frutto dell'edera che cresce sulle alpi, sul giura,

grasso o di altro combustibile liquido, che un tempo veniva acceso, di notte

vol. XII Pag.476 - Da PANELLO a PANETTIERE (43 risultati)

lanterne e altri splendori da farmi lume che io sono al buio. salvini, 23-

culo un panello, / e tratterotti peggio che '1 ruscello. = dal fr.

cui il mondo esiste in dio, che lo comprende come la più alta unità

per ingiuria, dicesi di 'uomo che non è buono a nulla ',

dir perso, cioè perduto, quel pane che si dà a uomini così fatti.

ancora qui essere aggettivo, significante 'che tira al nero ': ora siccome

nero ': ora siccome 'un pane che tira al nero 'è veramente '

le naiadi dell'olona non gli presentavano che 'panerà '... e la

, quanto vitello,... e che catasta di mascarponi, e che lago

e che catasta di mascarponi, e che lago di fior di latte densissimo (

fa per le solenni scorpacciate di panerà che ci andavano a fare i nostri nonni al

giorgio. 2. agg. che ha colore bianco giallino o panna.

e panerà della lomellina: sono risaie che maturano il riso. = voce di

'. il panereccio è una postema che nasce nelle dita delle mani e delli

. aretino, 20-204: -vo'sapere che male mi farà il tormi de la

] è buona a guarire certe pellicole che si sfogliano attorno all'unghie delle dita e

sanità, ii-227: 'panericcio': tumore stemmonoso che viene all'estremità delle dita o alla

sforzo di scriverla ad onta di un panariccio che m'impedisce il dito pollice. serao

2. per estens. malattia suppurativa che attacca l'unghia di alcuni animali domestici

... consiste in una vescichetta che apparisce nel mezzo dell'unghia [della

dell'unghia [della pecora] e che presto s'apre mandando un umore putente

a ferragosto dalle cantine della martesana, che gli lasciava due millimetri d'una polta

. paneropolitano, agg. scherz. che è nato o che abita nella città

. scherz. che è nato o che abita nella città di paneropoli (cioè a

di mal umore quel popolo paneropolitano, che non ha nervi, né fibbre.

, né fibbre. 2. che si riferisce, che è proprio di milano

2. che si riferisce, che è proprio di milano. lucini,

m. -chi). ant. che è proprio, che riguarda il pane.

. ant. che è proprio, che riguarda il pane. -in par- tic

, sm. filos. sistema filosofico che assegna la preminenza all'estetica ovvero all'

all'arte e alla teoria della bellezza e che in essa risolve tutta la filosofia.

, sm. filos. atteggiamento filosofico che privilegia l'etica rispetto agli altri valori

. m. -ci). stor. che si riferisce, che è proprio di

. stor. che si riferisce, che è proprio di tutti gli etoli dell'antica

dell'antica grecia, o della lega che li riuniva (detta lega etolica)

industria casea ria, macchina che confeziona il burro in panetti di

parechie nocte ascoso a vedere gli furti che si faceano da la co- cina,

, i-157: volle... che li dicessimo quanto pane poteva essere in

ai militari. questa voce significa più che 'forno ': ed è necessaria per distinguere

pale e macchine mosse dal vapore, tanto che, entrato da una porta il grano

. -in partic.: artigiano panificatore che provvede a preparare i lieviti e la

longiano, iv-88: era fatto divieto che molinaio, sarto, panattiere e beccaio

folla... cominciò a credere che estrema fosse la necessità. segneri, iii-1-194

vol. XII Pag.477 - Da PANETTO a PANFITO (42 risultati)

panettari, piscatori, tavernari e salsicciari che mi donano da mangiare.

da mangiare. 2. domestico che un tempo curava la preparazione del pane

3-301: tacerò de'panattieri e degli altri che ministrano. messisburgo, lxvi-1-274:

aiutanti. sansovino, 2-16: a coloro che portano le vivande s'è posto

ii-119: né mi poteva medicar con altro che con l'acqua della fiumana e con

con qualche panetto più presto di semolelli che d'altro. mattio fr arnesi, xxvi-3-91

omaccin... /... che abbi mangiato il suo panetto / e del

bevuto, / ch'altra requie maggior che star nel letto? m. ricci,

, 1-i-81: il fornaio voleva garantirsi che nessuno allungasse le mani ai panetti senza pagare

porzione modesta di una sostanza compatta, che si presenta in forma tondeggiante, ovale

per ottener un buon effetto è necessario che il lievito 'madre ', volgarmente detto

è noto anco ai rozzi agricoltori, che avvertono di rilanciar un piccolo panetto ogni

.. come sono i zuccheri raffinati che si dicono 'di panetto '.

. biringuccio, 2-54: li panetti che avete fatti del piombo. m.

fuoco, e tanto si cuoce la vena che nel fondo si posi e fermi il

hai tant'ingegno, poveretto, / che cavassi in tre dì di piazza un figlio

. strozzi, 1-148: diavol è che ella [la professione di medico] è

(con valore di agg.): che ha la sommità tondeggiante. buzzati

meschinità. scale e scalette e scaloni che non conducono a nulla, colonne che

che non conducono a nulla, colonne che non sostengono niente, panettoni che la

colonne che non sostengono niente, panettoni che la pretendono a pantheon. ojetti, iii-250

.. -il notaio baltresca sa quel che deve fare.. dimin. panettoncino

professioni. paneuropèo, agg. che si riferisce, che è proprio dell'

paneuropèo, agg. che si riferisce, che è proprio dell'europa nel suo complesso

suo complesso o di tutti i popoli che vi abitano; che attiene o che mira

tutti i popoli che vi abitano; che attiene o che mira all'unificazione

popoli che vi abitano; che attiene o che mira all'unificazione politica dell'europa

a. franceschi, io: -che vuo'che ti dica? / -costui si chiama

dica? / -costui si chiama amo che panficato. 2. figur. persona

par cosa tanto sciocca e vergognosa che la lascierò a qual che

che la lascierò a qual che altro panficato. = comp.

panfìl, giuoco di cui non so altro che il nome, come di tutti gli

panfìl ': nome d'un giuoco che fossi in più persone alle quali si

, eh'è la carta predominante e che per finzione rappresenta ogni seme e ogni

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio

). che si riferisce, che è proprio dell'antica regione della panfilia;

dell'antica regione della panfilia; che vi abita, che ne è originario.

panfilia; che vi abita, che ne è originario. = cfr

gambini, 4-14: gli sarebbe piaciuto che una di quelle imbarcazioni bianche e agili

, sm. letter. prospettiva critica che assegna alla civiltà e all'arte fiorentina

persona inetta, timida e piagnucolosa, che non sa superare le difficoltà e ha

disorientate, prive di qualsiasi iniziativa, che di tutto si sgomentano e sanno solo

vol. XII Pag.478 - Da PANFLETARIO a PANGRATTATO (43 risultati)

equivalenza 'libello 'e, piuttosto che 'panflettista '...,

gramsci, 12-215: la letteratura panflettistica che precedette e accompagnò la rivoluzione francese

anonima e stampata su fogli volanti, che satireggia mordacemente ideologie e avversari politici,

giuliani, i-128: nencio è tanto che mi secca, ch'io ti dica se

. m. -ci). bot. che si orienta in modo da evitare l'

sm. chim. composto organico azotato che contiene un anello furanico e uno triazinico

di molti inni sacri medievali in latino che celebrano santi, reliquie, simboli e festività

corpus domini; le due strofe finali, che iniziano con le parole tantum ergo,

biol. ciascuna delle particelle materiali che secondo la teoria di de vries

organismo si stacche rebbero gemmule che si accumulerebbero nelle cellule sessuali portandovi

teoria del de vries (1898) che ritiene ogni carattere ereditario legato a particelle

. pangèo, agg. letter. che si riferisce, che è proprio della

agg. letter. che si riferisce, che è proprio della regione del monte pangeo

proprio della regione del monte pangeo; che costituisce tale complesso montuoso. -per

. loba- cevskij nel 1855, che ha come fondamenti la ne

(plur. m. -ci). che tende all'unificazione politica di tutte le

tedesca e al loro dominio egemonico; che propugna l'attuazione di tale programma.

attuazione di tale programma. -anche: che si riferisce, che è proprio del

programma. -anche: che si riferisce, che è proprio del pangermanismo.

ambizioni pangermaniche. thovez, 1-120: che cosa direbbe [goethe] del trionfo pangermanico

da germanico (v.), che traduce il ted. alldeutsch. pangermanismo

genti di stirpe e lingua tedesca, che si diffuse nel sec. xix col

dal nazismo. -anche: regime politico che cerca di attuare concretamente tale aspirazione.

ogni sogno di ulteriore conquista. il giorno che voi avrete una politica, v'intenderete

sono da vedere le tendenze razziste, che hanno culminato nel gobineau e quindi nel

'tutto 'e da germanismo, che traduce il ted. alldeutschtum. pangermanista

e i preparatori di guerra ci furono uomini che raccomandavano una più seria politica. arbasino

pangermanista sfrenato. 2. agg. che si riferisce, che è proprio del

2. agg. che si riferisce, che è proprio del pangermanismo; che si

, che è proprio del pangermanismo; che si ispira alle teorie e ai programmi

fusinato. thovez, 1-105: quella che il kaiser chiama la divina missione

kaiser chiama la divina missione e che noi diciamo la follia pangermanista non tramonterà

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del pangermanesimo; che ne

, che è proprio del pangermanesimo; che ne deriva. b. croce

tabanidi, comprendente circa 50 generi, che hanno le zampe posteriori fornite di tibie

], 808: pancono è più lungo che un dito e, per avere più

e, per avere più angoli, fa che non è cristallo. dolce, 6-59

289: or dunque le gemme bianche che tralucono sono il cristallo, il pangonio

cuocendo nel brodo pane finemente sbriciolato, che ha consistenza di pappa e risulta adatta

saltad un umor in tei crinel, che m'ha fat scordar de la spinosa,

g. gozzi, i-4-231: quella teletta che fa il pangrattato posto a bollire.

rosa, 175: altro camin non ho che la finestra, / dove al foco

vol. XII Pag.479 - Da PANIA a PANIACCIO (50 risultati)

. martini, i-420: tutti questi signori che a gran voce domandano la istruzione religiosa

o dalla corteccia dell'agrifoglio), che un tempo era molto usata per catturare uccelli

un niente, senza quella / cosa che ancor mi fa giocondo e gaio. soderini

, detto pania: lodatissima è quella che si fa dal cerro, leccio e castagno

da quegli arbori certe granelle e coccole che si fanno bollire nell'acqua fintanto che

che si fanno bollire nell'acqua fintanto che le si sfracellino. galileo, 3-2-319:

di una pietra la viscosità della pania che quella del miele. giulio strozzi,

boglienti pane '...: cioè che cerchino la pegola. -con

frutici o ghiandiferi o da taglio o che servono ad altri usi economici e tecnici

, e l'ellera sono piante parasite che crescono sul tronco e sui rami degli alberi

. 2. ciascuno dei bastoncelli che, impaniati e collocati in posizione opportuna

419: sotto la seconda divisione, che è de l'uccellar con vischio,

volessi qui spacciar de'sogni, direi che 'pania 'viene da 'pan '

insidia ingannar tenta, / tendendo, acciò che preso e'vi rimagna, / pania

de notari, 125: contro le panie che le son tese del ragno, capitalissimo

, e calcala sì colla mestola / che passi fuor. / così la mandorla /

toscana, 14-2-1-224: bisognerà per necessità che tutti i canali restino pieni di panie

/ liquidi pania infiammatrice aggiunsi, / che in lor confin gli arteriosi cavi /

... una certa pania bianca che parea bava di lumache. 4

panie s'invescò [il re] che quasi a altro pensar non poteva.

amorose pane / la mia vita cognosco che si strugge. ariosto, 34-81: vide

, presa a la ania di che amore imbrattò la presenzia e la maniera

f. frugoni, 3-ii-41: un esempio che sarà do cumento alle dame

invesca, / e giunto è a tal che, ancor potendo, insania /

: stupi vano fra loro che, colla saggezza in addietro mostrata,

procurare un marito alle sue tose che non segni... una spesa di

una gravissima offesa. -ciò che seduce e alletta l'animo o i sensi

, attrazione. -anche: condizione gradevole che si desidera raggiungere o a cui non

gli animi a costumare a gusto altrui che lo stimolo dell'interesse. gl'ingegni

ti scopro, o ser mettizizzania, f che contasti a bernier quella fandonia, /

ti piglio a la tenace pania / che tendo ai corbi su la falda aonia,

aonia, / vedrai, vedrai di che funesta insania / tocco è nel cor chi

dalle passioni; come sgombrarli dalla pania che li vela? 7. mar

in. ciascuno dei galleggianti di sughero che sostengono il margine superiore delle reti menaidi

: galleggiante, generalmente di sughero, che nei palangresi o palamiti regge alla superficie

pulci, 18-149: spesso alcun, che non se n'accorgea, / se

son rimasi. bibbiena, 2-30: amore che suole inviscare solo i cori gentili,

, s'è in calandro pecora posto sì che da lui non si parte;.

69: grazie a dio rendere doviamo, che gli è restato alla pania. lanci

. lanci, 3-34: ecco un uccelletto che ha messo nuovamente il piè in su

s'è invi- scata di tal maniera che dio l'aiuti. marino, vii-286:

e far delle sampognette per uccellare coloro che troppo semplicemente ed ingordamente corrono a dar

... pigliavansi piacere delle varie smorfie che facevano coloro che rimanevan alla pania.

piacere delle varie smorfie che facevano coloro che rimanevan alla pania. -disporre,

mai uccellatore più di me fortunato, che avendo oggi tese le panie a dui magri

le panie a dui magri uccelli, che tutto el dì mi cantavano intorno, a

certo mercadante più alla perdita / disposto che al guadagno. chiari, 3-i-215:

trame para agli altri, badisi / che gli altri lui non prendano alla pania.

brama, /... / basta che mi ten- ghiate / la pania voi

tante volte s'aggira intorno alla pania che vi s'invesca. -gioco dolce

vol. XII Pag.480 - Da PANIACCIUOLO a PANICO (37 risultati)

-oh, serpina, t'ho pur detto che non ti fare'torto. -dare

1. nelli, 2-iv-232: dal discorso che dianzi ella mi ha fatto conosco ch'

in tanto le scappano di bocca certe cose che si vede benissimo che le vengono dal

bocca certe cose che si vede benissimo che le vengono dal cuore. -essere rinvolto

stesso pericolo. cesari, 7-674: che ho io aspettarmi? io mi trovo nel

braccio, pieno di rena, alla guisa che nel paniacciolo veggiamo stare i paniuzi.

prezzolini, 1-336: non già che il re salvi da tutto e sia

, 2-59: quando viene arando, / che le paglie a'suoi buoi varie sien

61: aiogai a burcio l'altro podere che tenea chele: dene dare l'anno

e denari 1 per saldamente di veccie che vendeo per venti serque di mio panicale

nella bandiera ha dipinto un coniglio / che sta mangiando dentro un panicale. nieri,

eretici montanisti del vi sec., che usavano come materia dei loro sacrifici il

graminacee, simili al panico, che producono pannocchie di semi per lo più

sono le sue panicole rosseggianti e ruvide, che s'attaccano fortemente alle vestimenta..

con miglio, panico, pabulo, che è panicastrèllo, e con tormento,

quando è affetto d'una tal malattia che gli fa diventare il grasso tutto pieno

in molt'acqua o brodo, sì che rimanga alquanto liquida. -per estens

rame si freddassi nella fornace, fa'che subito, quando tu te n'avvedi,

, di tagliarlo co'frugatoi, mentre che li è in paniccia. -composto

pietra con pestone di sorbo, tal che diventano una paniccia viscosa che s'attacca.

, tal che diventano una paniccia viscosa che s'attacca. viani, 19-635:

. non è pane principalmente pei gesuiti che sono tutti sdentati e han bisogno di

e cimenta- vasi con pezzi d'uomini che se ci si fossero messi n'avrebbero

acuminati e neri come denti titanici, che avrebbero fatto paniccia della sua [dell'

d. bartoli, 7-3-37: per carestia che trovò per su l'alpi, panicci

, panicci di crusca e sì duri che i cani penerebbono a roderli. 2

e andai là, e levandola trovai che sotto era paniccio cotto. 3.

., 4-45: prendi del miglior aceto che troverai e distempera ovvero intridi con quella

ovvero intridi con quella polvere, sì che facci panicci ben secchi. 4

nomi d'erba sono una cosa, che tutta ène erba gualda. =

sacchetti, 106-21: io son certo che qualche buona pa nichina t'

, dal gr. toxwóxic *; 'che veglia per tutta la notte '(

. m. -ci). letter. che si riferisce, che è proprio di

. letter. che si riferisce, che è proprio di pan, dio pastorale e

pan, dio pastorale e boschereccio, che nella mitologia greca era considerato patrono degli

universale potenza e sacralità. -anche: che ricorda aspetti e caratteristiche di tale dio

per estens., sacrale, numinoso, che lascia intuire la maestosa sacralità della natura

vol. XII Pag.481 - Da PANICO a PANICOLO (38 risultati)

soffici, iv-80: debbo dir tuttavia che il ricordo di quella immensa luce,

reale o anche oscuro e immaginario, che turba profondamente l'animo impedendo ogni reazione

. -anche: psicosi collettiva di allarme che si diffonde nel pubblico o in una categoria

irrazionali o per cattive notizie, e che determina comportamenti incontrollabili e impulsivi.

] nascevano quei rumori e spaventi sùbiti che non avevan cagione alcuna; onde li

fiate si spaventano subitamente per qualche rumore che esce dalle grotte o da qualche luogo cavernoso

e accompagnato da terrore d'un pericolo che non è; si chiama terror panico,

6-65: il terror panico delle malattie che si annidava continuamente nell'animo di don

scarfoglio, 1-131: nelle lande sconfinate che solcano grandi fiumi sonnolenti e infinite teorie

. 2. per estens. che deriva dall'abbandonarsi liberamente alle forze della

vecchia educazione cristiana. 3. che concepisce la vita della natura e dell'universo

: passiamo pur sopra all'interpretazione pànica che occorre dar di carducci. serra, ii-390

totale del mondo. 4. che attribuisce poeticamente alla natura una forza creatrice

potè suggerirgli certe pagine di autentica poesia che vi sono ne 'il mio carso '

), la cui apparizione si credeva che suscitasse paura; cfr. fr. panique

è questo ch'io ti dico, / che fece arar la piazza di cremona /

panico desidera la medesima terra e aere che '1 miglio. giovan matteo di

agogna. domenichi, 2-159: rispose che dalla più pazza alla più savia donna

era un granello di pannico, e che egli non voleva comperare questo granello trecento

nome ti direi de le persone / che v'hanno posto su; ma del panico

: dice la benvegnuda: -oimè, che vuol dir questo? -dice il tosco

sempre il medesimo, cioè non mai altro che pane e acqua: e quanto al

, in verità: ti dico / che meglio al bosco un vermicciòl gli [all'

gli [all'uccellino] aggrada / che in gabbia un alberello di panico.

4-43: verdi radicchi, altri uccelli / che nutre involontario, il suo panico,

. cennini, 3-142: istampe minute che brillino come panico. boiardo, 3-2-57

, / e più minuto il tagli che il panico, / non lo potrai veder

vivo. cellini, 519: farai che e'[il niello] sia grosso come

. giuliani, ii-303: vi pensate che abbia [la bimba] fame?

in bocca, ma è un cuculo che non si cheta mai. 4

panico e canapuccia, per pascere gli uccelli che aspetto oggi in gabbia. 5

'panico sodo e noci maliziose ', che altro vuol dire, se non un

: 'panico ': malattia del maiale che si manifesta come tanti chicchi di panico

, la folla variopinta era così fitta che un chicco di panico non sarebbe cascato in

, 1-3-4: conosco più d'ognun, che l'assiuolo [un certo dottore]

. bot. disposto a pannocchia; che presenta l'aspetto di una pannocchia.

delle molte spezie [di amaranto] che n'abbiamo e che in oggidì sono presso

di amaranto] che n'abbiamo e che in oggidì sono presso a quaranta,

vol. XII Pag.482 - Da PANICOLO a PANIERE (41 risultati)

de'fiori d'una pianta in guisa che i peduncoli suddivisi più volte ed

galvanoplastica immaginato dal francese gillot, e che ha per scopo di trasformare qualsiasi

o colla matita in un cliché tipografico, che può stamparsi come l'incisione sul

. -a). disus. fornaio che cuoce il pane per conto di terzi

1-324: * panicuocolo ': colui che cuoce il pane per fuori, cioè

. m. -i). filos. che sostiene la capacità della percezione di cogliere

filosofi pa- nideisti, i quali pretendono che l'uomo nella sua prima intellezione debba

sua prima intellezione debba percepire tutto ciò che poscia trova colla riflessione.

agg. petrogr. composto da minerali che hanno tutti una tendenza all'i- diomorfismo

si presentano in granuli di uguali dimensioni che, in sezione sottile, hanno l'aspetto

della biancheria. -la quantità di cose che può essere contenuta in tale cesto.

sottintende, anonima, anonimissima. circostanza che avrebbe dovuto essere una ottima questione pregiudiziale

, 117: erano giovinette con la paniera che correvano per recare un abito nuovo ed

, ii-193: i capi più rigogliosi, che si trovan dentro alla paniera (dell'

ulivi] de'contorni di firenze, che tenuti, come gli agrumi, vuoti in

], 147: vi sono delle paniere che mandano in su de'sassi che al

paniere che mandano in su de'sassi che al cadere fanno de'gravicolpi.

sacchetti, 161: a'primi di'che chi va quanci o lanci / mal

canestrelli sì ben tessuti co i giunchi che è forza ne l'accettar de la mescolanza

. martini, 1-i-91: lo schimper che credevo partito è sempre qui e viene a

, toi vili libre de sonza de porco che sia bona e mitila a lessare.

(femm. -a). artigiano che intreccia e costruisce panieri di vimini,

, 1-264: 'panieraio ': artefice che fa panieri, canestri, ceste, corbelli

. 2. ant. venditore ambulante che trasporta la sua merce in panieri,

per la città e stacciai per la città che vanno vendendo addosso per le strade.

panierata, sf. quantità di merce che può es sere contenuta in

, vii-467: guar date che panierata è la mia! =

capo, il detto paniere cadde, del che le ciriege s'andarono spargendo per

uno paniere d'uova e cacio che lo portassi a vendere in mercato

delli, 3-14: affermava... che questa maniera di sacrifici era di

gran lunga più accetta a gli dei immortali che non era un'ecatombe, ciò

, ciò è sacrificio di cento buoi e che 'l coltello nel panieri.

bulbi. -la quantità di cose che può essere contenuta in tale cesto.

si gli darebbono della lancia o procurerebbono che ne fosse condennato e pericolato. benuccio

-con sineddoche: la gabbia di stecche che sostiene tale gonna. di breme,

quella comparsa infilzate in quello sterminato paniere che s'assomiglia a una feluca, di

maestro. alvaro, 9-129: il vestito che s'era provato era un costume del

s'era provato era un costume del 1830 che aveva combinato in quei giorni, col

'panieri 'certe graticcio di vimini che si aggiungono ai fascinoni, ai gabbioni,

vimini, giunchi o listelli di legno, che viene posta sopra le piante più delicate

gelo, oppure sulle giovani piante prima che siano messe a dimora. 6.

vol. XII Pag.483 - Da PANIERINA a PANIFICABILE (39 risultati)

di vetrice': piccolo paniere portatile, che serve a imbarcare e sbarcare la zavorra

. malatesti, 78: ti prometto che nessun ci scuopra, / sebben l'

zuppa nel paniere si dice di quelli che fanno fanno e non approdano cosa alcuna,

2-104: noi d'un vaso o altro che versi il rinchiuso umore da tutte le

nel paniere: chi s'impegna in lavori che non sono di sua competenza ottiene risultati

. bellincioni, i-218: non sai che chi vuol far l'altrui mestiere,

, / dice un proverbio e sai che questo è bello, / ch'egli

. -non v'è si cattivo paniere che non s'adopri alla vendemmia', tutto

no: non è sì trista spazzatura, che non s'adopri una volta tanno;

volta tanno; né si cattivo paniere, che non s'adopri alla vendemmia.

i'ho veduto il bisesto mortale, / che ci sarà gran carestia di sale.

panerello e tiratolo dentro, guardai quello che v'era, trovai sotto un sottile fa-

più favoriti d'un panieretto di fiori che d'un gioiello di diamanti. bresciani

ammirata della bellissima panierina o cestella dolce che ella le regalò la vigilia di natale

con la mano aperta sopra il tavolino sì che ne sobbalzano nella panierina da lavoro i

tavolino. 2. formaggio fresco che si presenta in piccole forme piatte.

vi mando un panierino di marroni, che almanco ne togliate quattro per sera.

al braccio. -la quantità di cose che può essere contenuta in tale cestino.

di un bambino o di un ragazzo che si reca a scuola. giuliani,

, i-313: andava a scuola tanto volentieri che, se io non la metteva in

voi mandate il vostro figlioletto a scuola, che cosa fate? avanti di uscir di

asilo col mio panierino (voi sapete che cos'è a quell'età un panierino

capo le trecce de'capelli per forma che prendono aspetto come di un piccolo canestro

e paste e anche fiaschi e bottiglie, che si ripongono in certi scompartimenti quadrati;

/ e perché un'altra cosa ho che non puzza, / mi prestan volentier

da lisciare. sermini, 3: colui che una sua insalatella vuole a uno suo

panieruzzo con entrovi forse venti cedrati, che sono i più belli che il mio giar-

venti cedrati, che sono i più belli che il mio giar- din quest'anno abbia

abbia fatti. -la quantità di cose che può essere contenuta in un cestino.

bando: il quale, come uomo che non voglio errare, vi avviso che

uomo che non voglio errare, vi avviso che in casa non ho altre armi se

i paneruzzol ch'egli ha fatti, / che traboccan di rose e di viole.

confetti. -la quantità di cose che può essere contenuta in un cestino.

da siena, i-383: fu uno lavoratore che al tempo delle ciriege ne recò a

sottile filo. 2. gioco che si fa nell'acqua raggomitolandosi e stringendo

, sbuffato elisegli ebbe, come quello che era buonissimo nuotatore, prese a fare in

il paneruzzolo, fece tutti i giuochi che si fanno in su l'acqua. gioberti

1-iv-536: sentenziarono per reo il fanciullo che avea guadato un rigagnolo coll'acqua a

coll'acqua a mezzo stinco, quasi che avesse valicato l'ellesponto...

vol. XII Pag.484 - Da PANIFICABILITÀ a PANIVENDOLO (45 risultati)

... eucaristia i cattolici vogliono che il corpo di cristo si transustanzi; i

dicesi per lo più di materie farinacee che siano capaci delle condizioni del panificio.

migliorini, 644: 'panificio ', che nel '700 significava * panificazione,

a. cocchi, 4-2-219: credo che questo grano possa fare innocente e buon

. carena, i-334: 'panificio': che più comunemente dicono fabbrica di pane,

spagn. (cfr. paniego 'che mangia molto pane'); meno verosimile la

corsini, 1-42: eran quivi due casse che sul prato / avea condotte carlo pateracchi

grosseto mi venne fame, e mangiai quel che i toscani chiamano un panin gravido.

/ et a più intrico o rischio / che l'augellino al vischio.

erano tutte nude e discalze, se non che intorno alle parte vergognose avevano uno

strumenti da caccia più complessi, che com prendono anche esche,

: quasi vi rassomiglio alla civetta, / che per tirar gli uccelli su i panioni

gli uccelli su i panioni / par proprio che si cavi la berretta. manzoni,

di ramo in ramo senza pure immaginarsi che in quella macchia vi sia dei panioni e

e nascosto dietro a quella il cacciatore che gli ha disposti. pancrazi, 2-92

1-327: questo vergello ovver panione / che si mette qui drento / sia tal che

che si mette qui drento / sia tal che non si perda nel cannone / né

pasto... del camaleonte, che pur non si ciba d ^ altro che

che pur non si ciba d ^ altro che mosche, ma mosche che egli piglia

^ altro che mosche, ma mosche che egli piglia per aria col suo panione?

civetta e lui il tordo / e che tu sia, per pigliarlo, al panione

, o eureta, è l'esca che sparge cupido sopra i panioni amorosi. g

ad una finestra una femminetta di quelle che tendono i panioni e il vischio a chi

1-75: mormorava fra 'denti: « che bel pettirosso che mi è calato sul

'denti: « che bel pettirosso che mi è calato sul panione -no, gli

, 734: a questa volta mi pare che 'l pettirosso se ne porti la civetta

per l'interesse panioso, tutto ciò che gli s'attaccava mai più gli si potea

patol. deficit funzio nale che riguarda l'ipofisi, sia per intero sia

, sm. ant. fiera o mercato che aveva luogo nei giorni festivi ed

loro massarie, debiano ensire avanti che lo sole ensa. = var

nità maschile del corteggio di pan, che si rite neva popolasse i

(plur. m. -ci). che concerne, riguarda tutti i popoli dell'

riguarda tutti i popoli dell'islam; che tende all'unione della totalità dei popoli

totalità dei popoli musulmani. -anche: che riguarda il panislamismo; che ne è

-anche: che riguarda il panislamismo; che ne è fautore o sostenitore.

più ampiamente culturale ed etico-religioso, che tende in varie forme ad attuare un legame

o sentimento della vita e della natura che privilegia come esperienza fondamentale dell'uomo il

. panitaliano, agg. polit. che riguarda tutta l'italia nel suo insieme

capo b. croce e giustino fortunato, che cerca di imporre la quistione meridionale come

. m. -ci). letter. che deriva dall'italia nel suo insieme;

. soderini, iv-384: i frusoni più che ad altro restan presi alle paniuzze dell'

sanguine o d'una specie di scopa che si chiama meschina. panara, 102:

pa- niuzzi / e con divertimento più che matto / vedean calare a fuscellini aguzzi

, 6-ii-467: egli si è il popolo che si vuol pigliare non co'paniuzzi,

s. vj: 'panivéndolo ': colui che fa spaccio del pane. voce d'

vol. XII Pag.485 - Da PANIVORO a PANNA (50 risultati)

panìvoro, agg. letter. che si nutre di molto pane; ghiotto

, xxxv-1-794: ota è stabilito / che [il villano] deza aver per vieto

paniccia. panizzàbile, agg. che può essere trasformato in pane (un

, ii-351: si pretende da molti che la comune maniera di macinare i grani non

di macinare i grani non sia quella che dia maggior prodotto di farina panizza- bile

o si mescolano senza riflessione con farine che nel panizzare non rasciugano.

, ii-451: ieri uscì un editto che proibisce ai panizzatori particolari di vendere il

beccaria, ii-122: la panizzazióne, che è una parte così essenziale della pubblica

. periodici popolari, ii-103: a che, messer tesoro, ficcate mai il naso

1-77: del rizo può uxare, avenga che sia uno poco abstersivo e somegliante dii

è ben pensoo, / viy-vu bene che no sonto enfentì9o: / sovenfe volte

. m. -ci). filos. che si riferisce al panlogismo; panlogistico.

hegel] nel... senso che volle trattare tutti i problemi filosofici come problemi

caratteristica essenziale della filosofia di hegel, che consiste nell'affermazione della razionalità assoluta del

assoluta del reale, sintetizzata nella sentenza che tutto ciò che è reale è razionale

, sintetizzata nella sentenza che tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che

che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale: di conseguenza

storia sono la razionalità dell'idea, che si attua in un processo dialettico culminante

b. croce, iii-10-59: temo che il concetto stesso dello spirito, o

stesso dello spirito, o del pensiero che si dica, venga infine compromesso dall'

e ammodernata, del panlogismo hegeliano, che era in fondo teologismo). rapini

confessare, ad onta del suo panlogismo, che nella natura c'è un elemento illogico

b. croce, ii-3-131: che tale sua [di hegel] metafisica e

. m. -ci). filos. che presenta le caratteristiche del panlogismo.

croce, i-2-144: si soddisfà l'esigenza che è nella formola della sintesi come unità

. m. -ci). filos. che si basa su una concezione secondo

una concezione secondo la quale tutto ciò che è reale è riconducibile a formule razionali

a cuocer nulla né a mangiar altro / che pan mescol muffato e vin cercone.

. comune 'saggina '... che si semina presso di noi,.

. carena, 2-279: 'panméscolo': quello che è fatto con farina di frumento mescolata

. d'annunzio, v-1-419: quel fante che non ha potuto ancóra ingoiare quel boccone

, sf. patol. sindrome ematologica che presenta forte riduzione delle cellule ematiche

. m. -ci). biol. che si riferisce alla panmissi. panna1

sf. strato denso, biancogiallognolo, che si forma sulla superficie del latte lasciato

pana del latte, secondo la quantità che vorrai fare. soderini, iv-227: di

soderini, iv-227: di quello appannamento che fa da per sé il latte in cima

il latte in cima, o panna che vogliamo dire, oltre a che si può

panna che vogliamo dire, oltre a che si può dire che sia capo di

dire, oltre a che si può dire che sia capo di latte naturale, se

breve riposo quel fiore grasso o panna che si trova galleggiante alla superficie e batterlo

piacere. piovene, 7-429: esigeva che ottuagenario, malato di uremia ed obeso,

fiamma. -per estens. patina che si forma sulla superficie di un liquido

2-274: 'panna montata ': quella che dibattuta in una catinella colla frusta o

all'ombra del faggio, titiro, che soffia nelle rustiche avene, ha in

erano un paio d'occhiali a stanghetta che il console si metteva quando leggeva e

. da panno1, con allusione al velo che si forma alla superficie del latte;

disponendola in maniera opportuna per far si che una parte delle vele sia orientata in

riceverlo sulla faccia prodiera, onde ottenere che gli effetti delle due azioni contrarie si

, 308: il 'franklin ', che pochi momenti prima s'era messo in panna

verga, 5-420: il vascello, che recava la bandiera ammiraglia, era in