v.]: 'orcoflògosi lo stesso che orchitide. = voce dotta,
orcomènio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce,
agg. letter. che è proprio, che si riferisce, che riguarda orcomeno,
è proprio, che si riferisce, che riguarda orcomeno, l'antica città greca
nel lago copaide. -in partic.: che cresce nei dintorni di tale città (
copia delle talpe. 2. che è originario, che vive, che abita
2. che è originario, che vive, che abita in tale città
. che è originario, che vive, che abita in tale città. - anche
: ruini la [vite] morgentina, che viene di sicilia, è ottima laquale
turco-tatare, originarie dell'asia centrale, che storicamente diedero vita a formazioni statali
orda d'oro: formazione statale tatara che sotto l'omonima dinastia comprendeva le popolazioni
considerate barbare e non civilizzate, che, non essendo per lo più organizzata gerarchicamente
valle, 1-ii-131: ordù è quella parola che i nostri autori, parlando di tartari
portatili dei nomadi, composte di tende che si schierano in giro. orde chiamansi
5-243: un telegramma da londra annunziava che sir roberto napier, debellate e fugate
vantava di prendere a scudisciate gli abissini che si venivano avanzando, gli aveva detto
avanzando, gli aveva detto: -bada che tu parli come un bambino! monelli
condurre a civiltà democratica un'orda selvaggia che non abbia altre idee che di selve
un'orda selvaggia che non abbia altre idee che di selve, fiumi, caccia e
fiumi, caccia e montagne, di quello che ridurre al giusto regime di pensare un
, esercito, formazione paramilitare, banda che agisce in modo violento, con particolare
base d'operazione dell'orde di masnadieri che infestano le terre napoletane. carducci,
di non chiamare orde i suoi bravi che sciabolavano gl'inermi per le vie di
candele / romane, a san giovanni, che sbiancavano lente / l'orizzonte, ed
bel pensiero sarebbe, se una sera che io aspettassi a veglia nel mio gabinetto un'
rovesciò in prato, tosto si seppe che doveva giungere il prode generale cialdini.
stazione di massa:... dopo che l'orda dei viaggiatori che aspettavano sul
. dopo che l'orda dei viaggiatori che aspettavano sul marciapiede accampati sulle valige e
pochi tra orde d'uomini-capre. -gruppo che professa determinate idee politiche con particolare veemenza
veemenza o, anche, movimento culturale che pretende di essere l'unico valido e
nietzsche e circondato da tutto il nicceismo che intanto aveva saturato il mondo, bisognò
aveva saturato il mondo, bisognò aspettare che l'orda romantica, wagneriana e titanesca
orda di rumori dissonanti e controversi, che formano il vero inno della gioia.
di dio, richiesto in vertenze giuridiche che non potevano essere regolate diversamente, a
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'ordalia.
è proprio, che si riferisce, che riguarda l'ordalia. arbasino, 9-243
(disus. ordàceo), agg. che è proprio, che si riferisce,
, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguaraa l'orzo;
è proprio, che si riferisce, che riguaraa l'orzo; che e simile
si riferisce, che riguaraa l'orzo; che e simile all'orzo, che ne
; che e simile all'orzo, che ne ha l'aspetto, la forma.
forma. -in par- tic.: che contiene in infusione una determinata quantità di
lastri, 1-3-143: bisogna ben supporre che il pane ordeaceo, in ragion d'
. pera ordeacea: varietà di pera che matura contemporaneamente all'orzo. landino [
or dearia: varietà di tale frutto che jnatura contemporaneamente all'orzo. landino
polverulenta qual segatura di legno, cosa che cagiona l'inferiorità e la durezza del
, un po'rozza al tatto, che si scoprì nell'orzo. =
per se medesimo l'ordigno del legname che regge le pietre che stringono l'uve,
ordigno del legname che regge le pietre che stringono l'uve, le pietre gli
diverse generazioni d'ordigni e diversi artifici che si chiamano montoni. andrea da barberino
disegni di mulini, gualchiere ed ordigni che potessero andare per forza d'acqua.
di qua alla destra mano non altro che ordinghi e macchine da adoprar fuoco.
. baretti, 6-360: un ordigno che serve a separare la farina dalla crusca.
i-348: la spagna, secondo quel che ce ne dice il celebre don gironimo
tro- varon davanti a un ordigno metallico che, attraversato nell'interno da luci violette
: a questi princìpi si riduce tutto ciò che si parla, ciò che si scrive
tutto ciò che si parla, ciò che si scrive, non altrimenti che pitagora ne
, ciò che si scrive, non altrimenti che pitagora ne suoi primi dieci princìpi resolvesse
, 1-81: volli cercare il male / che tarla il mondo, la piccola stortura
, la piccola stortura / d'una leva che arresta / l'ordegno universale.
, lxxxviii-11-732: io non ingiurio / altro che pesci, uccelli, lepri; e
roso in tre luoghi da un sorcio che, a gli enormi squarci che v'
un sorcio che, a gli enormi squarci che v'avea fatti, mostrava dover essere
egli avea ordigno né sapea lavorare ingegni con che prenderlo al laccio. baldinucci, 9-v-166
perché egli fu inventore di quell'ordigno che noi diciamo trappola di legno con cui
grossa fune ordire un laccio; / ma che l'arte l'occulti / e in
/ e in guisa tal lo tenda / che, dove l'orso il mele appena
, / e solo mi dispiace / che perduti gli ordigni ho del pescare. passe
, l'uomo umano, l'uomo che è il sale e il pepe di ogni
metri da un'autostrada, eppure un uomo che viaggiava con quell'ordegno le pareva probabilmente
compatta della trebbia scopersi un altro ordigno che la mia ignoranza di uomo di lettere non
, in ferro grigio (seppi poi che i contadini lo chiamano 'testa d'asino
moretti, i-169: egli sa bene che quelle piccole manovre per scegliere fra i
prima volta e non si credeva ancora che fosse cosa vera, che si potesse
si credeva ancora che fosse cosa vera, che si potesse, cioè, parlare a
a riposar l'oste maligno, / che 'l nostro bene e la virtù dirama.
tennero in veduta d'un meschino colpevole che si straziava a'tormenti; e ve
. d'annunzio, i-im: ordiniamo che con nuovo ordegno / di tortura i
, aveva tutto: la ruota criminale che nel suo frullone conteneva la pena di
8-1-432: manifesta cosa... è che le soluzioni delle favole cleono avenire per
l'ordigno è da usare nelle cose che sono fuori della rappresentazione o in quelle
sono fuori della rappresentazione o in quelle che sono passate, le quali non è possibile
sono passate, le quali non è possibile che uomo sappia o in quelle che sono
possibile che uomo sappia o in quelle che sono a venire, le quali hanno bisogno
generalmente dell'apparizioni di tutte quelle cose che miracolosamente per ordigno sono fatte di subito
carro. piccolomini, 10-223: è manifesto che li discioglimenti delle favole dalle viscere della
viscere della stessa favola fa di mestier che naschino e che gli accaschino, e non
favola fa di mestier che naschino e che gli accaschino, e non come nella
non sono soluzioni per ordigno tutte quelle che non sono interne, ma estrinseche;
; ma de le estrinseche quelle solamente che sono fatte da persone che vengono per
quelle solamente che sono fatte da persone che vengono per machine. ingegneri, 1-iii-526
, la quale è l'illuminazione, che vuole esser bella e chiara e situata in
con gusto l'animo di carlo, che di somiglianti cose era sopramodo vago:
somiglianti cose era sopramodo vago: atteso che spesse volte, dopo il desinare,
oggidì, non tiriamo nelle tragedie cose che per sé erano lontanissime e strane.
maladetto, o abominoso ordigno, / che fabricato nel tartareo fondo / fosti per
entrare di una finestra, per modo che, dal terrore in fuori, non fece
milioni di nani mutoli, mezzo sotterrati, che sgraffiavano la terra con le unghie e
. -in senso generico: qualsiasi oggetto che serve per svolgere determinate operazioni o per
le viscere / più profonde i tesori che per essere / adentro non si son potuti
timon non si tocca a proposito da un che l'intenda. castelletti, 50:
fo prestare i panni e gli ordegni che i velettai sogliono portare. ciro di pers
di bianco stame intorno avvolto, / che d'ampio cerchio in picciol
: aguardate a esto mercato, / che deo paté ci à envistito; / angeli
, ii-43: se pur mangian di quei che acerbi cogliono, / tanto acri son
del rosso, 1-125-3: lo dolge guardo che per gi ogli varga / nel cor
. m. -ci). patol. che si riferisce, che è proprio dell'
. patol. che si riferisce, che è proprio dell'otalgia; che interessa
, che è proprio dell'otalgia; che interessa l'orecchio o la zona auricolare
un dolore). - anche: che serve a curare o a sedare l'otalgia
orecchie o l'occhio convertesi nel male che si chiama otalgico o vero oftalmico. tramater
astore. targioni tozzetti, 6-143: animali che ci vengono solamente di radissimo e per
testa, subdepresso alla base, con apertura che giunge fin sotto gli occhi, mascella
fornicata sulla cima, narici bislunghe, che guardano lateralmente ed in alto, penne
ed in alto, penne delle gote che si estendono fino al di sopra delle
. oustarde: v. ostardo), che continua il lat. avis tarda
, caratterizzata da una criniera bruno giallastra che ricopre il collo dei maschi, stanziata
di mammiferi della famiglia dei pinnipedi, che si distinguono dalle foche per ciò che
che si distinguono dalle foche per ciò che hanno un rudimento di padiglione all'orecchio.
. m. -chi). letter. che richiama gli aspetti peculiari del personaggio
otelliano, agg. letter. che è proprio, che si riferisce alla
agg. letter. che è proprio, che si riferisce alla vicenda e ai caratteri
orecchio. - anche: la sostanza che viene iniettata. tramater [s
. m. -ci). anat. che è proprio, che si riferisce all'
. anat. che è proprio, che si riferisce all'organo dell'udito. -capsula
udito. -capsula otica: capsula cartilaginea che, nei vertebrati, si forma intorno
cava epiblastica, ricoperta da epitelio, che, nei vertebrati, si sviluppa al livello
2. agg. medie. che serve a curare le affezioni dell'orecchio
1051: 'otico': dicesi dei medicamenti che si adoperano nelle malattie dell'orecchio.
], 208: dopo queste sono quegli che la spagna chiama uccelli tardi e la
dalle appendici a forma di padiglione auricolare che si trovano alla base delle antenne
genere di molluschi caratterizzati da un pallio che nella parte terminale si suddivide in due
, con decorso acuto o cronico, che può essere causato da agenti patogeni di
. m. -ci). medie. che si riferisce, che è inerente all'
. medie. che si riferisce, che è inerente all'otite. -ascesso cerebrale
otitide, sf. patol. infiammazione che può interessare sia l'orecchio esterno sia
esterna infiammazione dell'orecchio, lo stesso che otoflogosi. = voce dotta, lat
oto, ciò è alloco, è minore che il bubone, ciò è gufo,
bubone, ciò è gufo, e maggiore che le civette, e gli orecchi di
dell'omo agghiacciato per il freddo, che suol esclamare: hù hù.
otocefalia, sf. patol. malformazione che si presenta nello sviluppo embrionale dei vertebrati
. m. -ci). patol. che è proprio, che si riferisce alla
. patol. che è proprio, che si riferisce alla otocefalia. =
ectodermica posta ai lati del placoide acustico che, nei vertebrati, costituisce il primo
da concrezioni di carbonato di calcio, che si trova nell'endolinfa, per lo più
dato da breschet alla sostanza bianca polverulenta che si trova nell'orecchio interno. nei
carbonato di calce presentante la forma romboedrica che gli è propria, ma questi cristalli non
non sono tuttavia perfettamente regolari, particolarità che s'incontra frequentemente nei cristalli che si
particolarità che s'incontra frequentemente nei cristalli che si formano nell'organismo o nei liquidi
si formano nell'organismo o nei liquidi che si traggono da questo. =
. otofanngèo, agg. anat. che è proprio, che si riferisce all'
agg. anat. che è proprio, che si riferisce all'orecchio e alla faringe
otògeno, agg. medie. che deriva, che si origina dall'orecchio
, agg. medie. che deriva, che si origina dall'orecchio (un processo
sf. medie. ramo della medicina che si occupa delle affezioni dell'orecchio.
: 'otoiatria': quella parte della medicina che si occupa delle malattie dell'orecchio.
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce all'
. medie. che è proprio, che si riferisce all'otoiatria. =
acosta], 136: si deve sapere che [gli indiani] non avevano per
piede. otoio chiamano essi le scarpe che là usano, che sono come i
chiamano essi le scarpe che là usano, che sono come i zoccoli aperti dei frati
. m. -ci). anat. che si riferisce, che concerne gli otoliti
. anat. che si riferisce, che concerne gli otoliti. -macule otolitiche:
, sf. medie. parte dell'anatomia che studia l'organo dell'udito. -anche
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce all'
. medie. che è proprio, che si riferisce all'otologia. =
', per il colore del piumaggio che ricopre le orecchie. otomeningite, sf
'otomys '). l'otomide, che è proprio del capo di buona speranza
a corimbi, comprendente circa 80 specie che crescono nelle zone equatoriali e tropicali dell'
il sugo estratto da tale pianta (che nelle antiche farmacopee veniva utilizzato per le
cicatrici e le nu- becule e ciò che obsta. citolini, 203: la otonna
dioscoride], 349: sono alcuni che dicono che l'otonna è succo di chelidonia
, 349: sono alcuni che dicono che l'otonna è succo di chelidonia maggiore
cornuto... sono ancora altri che si credono ch'ella sia il succo
la qual si chiama otonna, e che ella nasca in quella parte d'arabia
350: l'otonna è una pietra, che nasce in tebaide d'egitto, bianca
. branca della medi cina che si occupa delle malattie del naso, del
]: 'otorragia ': lo stesso che otorrea, ma più comunemente scolo
di secrezione purulenta dall'orecchio, che per lo più accompagna diverse forme
]: 'otirrea ': lo stesso che otorrea. ibi dem [
purulento del condotto uditivo esterno, che dipende dalla in fiammazione cronica
di corpi estranei viventi o no che sono rimasti un certo tempo nell'
. m. -ci). medie. che si riferisce all'otorrea; che
che si riferisce all'otorrea; che è affetto da otorrea (una
questi arbori di due specie, uno che lo riserbano per il frutto, l'altro
l'altro per farne la sura, che è il vino mosto. questa sura,
: mando un messo a'magistrati di casilino che pigliassero certi dogli ovvero otri pieni di
quello fece gettare dentro a un utre che di sangue umano avea prima ripieno.
m. cecchi, ii-46: vedete che bell'otro là da vino? / oh
bell'otro là da vino? / oh che trip- paccia! galileo, 4-3-80:
, 4-3-80: l'otro gonfiato pesa più che sgonfiato. magalotti, 23-202: assapora
vuotavo un otre di quel vino ardente che subito si tramuta in calor di sangue.
. pindemonte, 10-29: ei, non che dissentir, del mio viaggio / pensier
di bue novenne appresentommi un otre / che imprigionava i tempestosi venti. pascoli,
venti. -con riferimento all'uso che veniva fatto di tali recipienti, riempiti
porterai cinto un otro lungo, acciò che nel cadere tu non annegassi. ramusio
], cii-n-524: tutto l'incenso, che nasce nel paese, nella predetta città
portato con cameli e con zattere di cuoio che quivi usano, cioè fatte di otri
temerari nuotatori, i quali, anzi che mai sieno entrati alla fiata in acqua,
l'oxo, quantunque molti pedoni, che non puotero nelle scafe capire, nuotarono sopra
per lo peccato e per lo popolo che gli gridava dietro « rovere, sasso
ii-101: il corpo mio è come mosto che bolle senza spiraglio e come gli otri
la città di compostella fue uno uomo che avea nome benedetto, il quale avea
v. galilei, 1-99: quelli che cantavano alla tibia non potevano già nel
se già non avessero avuto alcun otro che, pieno prima d'aria, inspirasse
a poco a poco dentro la tibia mentre che essi cantavano. baretti, 6-58:
per via d'un mantachetto o soffietto che egli va gremendo col braccio destro mentre
traeva suoni gravi e solenni come quelli che talvolta s'odono echeggiare sotto le volte
ove è rinchiuso a stento / un fiato che vi sembra aura d'onore, /
dedita alle gozzoviglie, alle crapule, che indulge eccessivamente al mangiare e al bere
trovasse a vendere, non dubito punto che da matino a sera alcuni di questi otri
sui palchi delle cerimonie. -persona che assume atteggiamenti di tronfia arroganza.
: anche lui era un povero otre che lo sdrucio della mulattiera aveva liso.
. bot. foglia di alcune piante carnivore che, per catturare gli insetti, si
le grosse onde lunghe del mare, che non si rompono e non biancheggiano.
con gli estremi aperti, ripiegata in modo che un estremo penetri nel cilindro saldandosi con
è una vigliaccheria bella e buona, che voialtri soffiate di nascosto in quell'otre
scemo gabigge, per fargli cantare quello che non avete coraggio di dir forte.
canning minacciò gli stati d'europa dicendo che 'l'inghilterra teneva l'otre dei
grembo la farina, / non mancherà fin che la pioggia arrivi. g. averani
buonarroti il giovane, 9-336: ve'che orciacci fasciati, unti e bisunti
, / bugnole infarinate, otracci pregni / che paion eglin! =
rato con varie sostanze, che veniva usato nelle antiche farmacopee in
loda l'anguille di chiana, / che 'l cap'è meglio ch'otriaca fina.
corzo di corzan m'ha sì trafitto / che non mi vai cecèrbita pigliare, /
medicine né amare, / né otriaca che vegna d'egitto. libri di commercio
famigla dal fondaco nostro e per otriaca che gli facemmo venire di vinegia. crescenzi
e piglia qualche cosa secondo lo stomaco che hai: o un poco di pane
da siena, ì-51: non sai tu che quando se'morso da serpente o da
da scarpione o da cosa velenosa, che subitamente corri all'otriaca e gli altri rimedi
varchi, v-81: la teriaca, che noi chiamiamo 'utriaca '. 2
suo veleno / e a quello di ciascuno che si mosse / per seguitar il suo
fassi cosi. il magliuol della vite che si dee porre si vuol fendere in
è l'ordine diverso / da quel che ai cannellin forma il disegno, / perché
per isciloppo e per due otri- cielli che si feciero a baldovino. g. barbaro
4. per simil. organo anatomico che contiene o nel quale transita un fluido
di otricelli o vescichette piene d'aria che la rendono galleggiante. olivi, 259:
ti potessi..., poscia che tu avevi ammazzato i nimici, abbracciar
. formato, composto di otricoli; che presenta elementi vescicolari (un organo vegetale
spallanzani, ii-343: voi sapete che i vasi delle piante, oltre agli
altri linfatici ed altri otricolari in quanto che sono composti di otri- coletti o vescichette
tubulare. 2. anat. che si riferisce all'otricolo dell'orecchio.
dell'orecchio. -nervo otricolare: quello che si diparte dalla macula acustica delfotricolo dell'
a fiato formato da un tubo sonoro che prende aria da un sacco di pelle
i-729: noi... diremmo che totalmente né all'aria né alla luce
verde, ma bensì ad un particolar sugo che, composto di parti luminose e terree
intreccio di otricoli elegante, / tal che son l'ossa analoghe a le piante
il succhio o l'accagliato liquore, che sano, intiero e fecondo, ma pigro
pigro esisteva nel suo centro, che è quanto dire negli utricoli o valvole,
il farfilio, quasi un agnolotto raffreddato che assistesse a una laparatomia, reggeva l'u-
, monospermo, coperto da una membrana che facilmente si lacera, e che dentro la
membrana che facilmente si lacera, e che dentro la propria cavità rinchiude il funicolo
21-112: ier, più oltre cinqu'ore che quest'otta, / mille dugento con
dugento con sessanta sei / anni compiè che qui la via fu rotta. bibbia volgar
: non avere paura di loro, impercio che domani a questa otta io darò nelle
quetamente se levò per vedere chi era che a quella otta pichiasse. caro, 12-i-80
cervino, a certe otte però, che non sia con sua santità né col reverendissimo
diceva: « mira fastidioso vecchio a che otta egli è venuto a desinare ».
io ho in questo mezzo tempo, che passò da ieri a quest'otta fin
biascicato e succiato que'sa- poretti, che voi m'avete messo fra 'denti,
voi m'avete messo fra 'denti, che io ne sono tutto insaporato.
-con valore di inter. a che otta suona nona!: per indicare
cecchi, 17-84: o vedi, a che otta suona nona in questo paese!
mi avete voi oramai tanto pratico, che voi sappiate chi io sono? 2
con un compì., indica ciò che avviene o si fa, abitualmente o
del mangiare, mandò per lo cognato che venisse a desinare. boccaccio, dee
2-89: fammi dare ora da desinare che n'è otta, e io ho fame
ma s'tu ti infardi * / anzi che tu ti sfardi / fia altr'otta
12-32: torniamo a dir del pastor che s'affanna / tanto che gli dà il
del pastor che s'affanna / tanto che gli dà il resto in men d'
molte volte grandemente, a tal otta che a pena ne ricorda a chi l'ha
2: aprendo la finestra e mirando che otta fusse e vedendo che era per tempo
e mirando che otta fusse e vedendo che era per tempo, sì la riprese
. b. pitti, 1-47: che va'tu faciendo a questa otta e così
burchiello, 2-29: quasi in sull'otta che 'l celeste raggio / il vago giorno
un pié in sul mio, / sì che impolverò la cotta; / poi mi
, alla qual otta aveva inteso la vigilia che la vergine s. ma era stata
mia figliuola s'appressa già l'otta / che morir dèe sanza peccato o merto.
cantar di certi giovani il valore / che giocan raramente alla pillotta. 6.
il giovane, i-330: a ajone parve che fuss'otta, / senza impedir l'
fra giordano, 2-105: già fu otta che 'l mare la coperse tutta [la
ii-107: a bell'otta siete venuti! che ecco le nove son valiche di buoni
levato inanzi di e ditto l'uficio, che lo diceva a bonis- sima otta.
. bernardino da siena, i-54: conviene che l'uomo cominci a buon'otta a
e lasciare la cattiva. -a che otta: quando mai. boccaccio,
oh me lassa, me misera, a che otta / la riavrò io?
mia, e chiama queste mie suore che ti aiutino... e domattina n'
fra giordano, 5-2: bene è vero che le istelle alcuna otta si celano per
pur amar e non essere amato, / che, come sasso, duro son tornato
. cecchi, ii-43: oh, vedi che no * fummo a otta! ché
la conficcai nel suo proposito di sorte che, se io ne l'avessi voluta cavare
: la splendida temide egli prese, / che l'ore partorio eunomia, e dice
dice, / e la fiorita irene, che i lavori / a otta ne stagionano
si deve. bronzino, 1-430: che 'mporterebbe... /...
: colà per l'appunto dove nessun'altri che loro, sfiduciati, segretamente ed a
... / per te saria, che mai non fosse notte. -a quest'
occorre altro circa questo particolare, credendo che v. s. ne abbia a questa
mascherati augusti / indegni di quel manto che gli copre / si spaccian per atlanti
e son procusti, / e voglion poi che òmer la penna adopre / a dir
penna adopre / a dir di lor, che sono a tutte l'otte / achilli
nascerà dalla parte oppostagli, in modo che la si vegga a un'otta,
subito. lancia, 3-74: incontanente che la donzella vide la palla, si
degli arienti, 2-420: grande otta è che presso lei son stato e datoli grandissima
: voi vi pensate... / che sia buon'otta e si faccia ora
i-481: discorrevano alcuni fuor d'otta che bella cosa era la libertà. -in
ascendere / in pergamo per me, che io 'n quell'otta / potrò per l'
fiori di filosaf, 141: diceva iscipio che neuna otta era meno ozioso che quando
iscipio che neuna otta era meno ozioso che quando elli era ozioso e neuna otta
ozioso e neuna otta era meno solo che quando elli era solo. -ogni
ch'è dovere, / se non che '1 tuo bocchin morderò ogn'otta.
catotta di belle carezocce, in modo che 'l domine saltava d'allegreza. allegri,
118: accuserete la foga de'capricci che voglion venire otta catotta agli uomini sfaccendati
ora ', cioè qualche volta, che gli antichi nostri dicevano otta per vicenda.
esso renunziare al suo venditore e dire che riceva il suo porco, imperciò che
che riceva il suo porco, imperciò che egli è granelloso: et intendasi granelloso
otta alcuno sì mala openione di sé che si vorrà disperare, e non crede che
che si vorrà disperare, e non crede che iddio li perdoni. ritmo nenciale,
il class, quota bora est? 'che ora è? ', con aferesi
sistema tetracordale consiste specialmente in ciò, che è conforme alla natura, più compiuto
saturo di formula c ^ h ^, che costituisce uno dei componenti del petrolio;
deriv. da ottadecano, col suff. che indica la presenza di un ossidrile alcolico
. ottaedrale, agg. geom. che si riferisce all'ottaedro. -gruppo ottaedrale
m. -ci). geom. che ha forma di ottaedro. g
dato da werner al titano anastasio, che si distingue dal titano rutile per la
, 2-183: il diametro della sfera che comprende l'ottaedro, cioè quel corpo
l'ottaedro, cioè quel corpo regolare che ha otto faccie tutte triangoli equilateri, è
2. cristall. una delle forme elementari che possono assumere i cristalli delle sostanze che
che possono assumere i cristalli delle sostanze che cristallizzano nel sistema monometrico, nelle
21-147: i diamanti gruppiti, cioè quelli che son lavorati in sulla loro naturai figura
terminato da otto facce triangolari, e che può considerarsi come l'unione di due piramidi
ottaèdrico. accolti, 1-64: sendo che l'angolo solido del su detto corpo
, 39: queste pietre gli autori che trattano delle cose naturali le chiamano piriti
ottaedri di sostanza ferrea [magnetite] che paiono di acciaio brunito con otto facce
ciascheduna di triangoli quasi equilateri perfettissimi, che formano due piramidi di quattro facce l'
ottagèsimo '...: lo stesso che ottantesimo. = voce dotta, lat
ottagonale, agg. geom. che ha forma di ottagono, che ha
. che ha forma di ottagono, che ha otto lati e otto angoli. -anche
lati e otto angoli. -anche: che ha una o entrambe le basi di tale
tale forma (un solido); che ha una pianta di otto lati (un
sua propria ombra glauca il tempio ottagonato che baldassarre longhena trasse dal sogno di polifilo
un tavolino presso uno dei grandi cristalli che dànno sull'ottagono. 3. enigm
gioco formato da parole crescenti e decrescenti che, poste le une sotto le altre,
agg. ottagonale. -in partic.: che ha una o entrambe le basi ottagonali
le basi ottagonali (un solido); che ha pianta ottagonale (una struttura architettonica
e ch'i'aggio audito dire / che rallegr'e rischiara la veduta, / e
occhio di lupo... alcuni stimano che ella sia il medesimo che è ottalio
alcuni stimano che ella sia il medesimo che è ottalio. lomazzi, 4-i-230:
aloro e lo otalmo fa a lungo colui che lo porta adosso quasi invisibile e leva
ottana, sf. ant. febbre intermittente che insorge ogni otto giorni. campanella
]: 'ottandria ': nome che dà linneo alla ottava classe del suo
, la quale comprende tutte le piante che in fiore ermafrodito portano otto stami liberi e
ottava classe del sistema di linneo, che comprende i vegetali a fiori ermafroditi con
. ottandro, agg. bot. che presenta otto stami (un fiore)
. geom. ottagonale. -anche: che ha una o entrambe le basi di
di tale forma (un solido); che ha pianta ottagonale (una struttura architettonica
... dalla figura pentagona, che fanno quelle quattro vie, alla figura
. ottagonale, ottangolare. -anche: che ha pianta ottagonale (una struttura architettonica
mondo, però eh'alcuni filosofi provavano che 'l mondo è tondo, altri dicono
negli angoli vi sono le stanze ottangule che riescono bene sì per la forma loro come
maffei, 5-5-113: due torrioni ottangoli che mostravano il modo delle antiche difese.
vi sia fatto uno spazio in ottàngolo che risguardi gli otto viali. giuseppe di santa
in una bellissima pianura quattro pozzi, che si chiamano d'acque vive, i quali
sotterrati e poi ripieni in quel pari che faccino spartimento in ottàngolo, con mandorlati
. m. -ci). chim. che si riferisce all'ottano e, in
, di ottanizzare), agg. che presenta un numero aumentato di ottani (
a tutta la grecia questo compartimento poi che l'ottan- nalità riscontrava con due olimpiadi
, 1-30-57: or vidisci male ottanno / che fa tutta la famiglia! / ciascheun
serie paraffinica con formula cgh ^, che presenta numerosi isomeri, fra i quali
-numero o indice di ottano: indice che costituisce la misura del potere antidetonante di
eptano, con numero di ottano o, che, provata con metodo unificato sul medesimo
. numer. invar. numero cardinale che equivale a otto decine di unità, otto
villa di panzano e di gazzo, che furono ottanta case. m. adriani
ricondusse arato gli sbandeggiati da nicocle, che furono ottanta. g. f. morosini
s. m. star peggio di quello che sta, perché in effetto non ha
sta, perché in effetto non ha altri che abbia condotto esercito salvo che il duca
ha altri che abbia condotto esercito salvo che il duca d'alva, vecchio già d'
iv-xxiv-6: avemo di platone... che esso vivette ottantuno anno. cavalca,
boccaccio, viii-2-86: esso, poi che finiti ebbe anni ottantasette, finìo la vita
: non opera d'ottanzette anni, che pier vettori è vivuto, ma d'ottanzette
dico di nuovo, poliziani o agellì che ottanzette anni vivuti fossero ciascun di loro,
eccellenza pigliava gusto a esaminare il ragazzo che rispondeva spropositi dell'ottanta.
4. sm. il numero che indica la grandezza di otto decine.
: padova si ricuperò quel dì stesso che primieramente si prese nell'anno novecento ottanta
per fine la reazione contro i princìpi che trionfarono gloriosamente nell'ottantanove. misasi,
vivo. / di cento venti (che turpin sottrasse / il conto), ottanta
molti ragionamenti quivi fatti, di ottantadue che furono proposti, il partito solo di
ciò questi tali cittadini della balìa, che si chiamavano gli ottanta, feciono certe
gli ottanta, feciono certe altre leggi che in tutto annullarono e guastarono le leggi
gran pratica di cittadini, si attendeva che... si conducesse il reverendissimo
riducere in sulle spalle di uno consiglio che i romani chiamavano senato, i viniziani
formato di membri eletti a vita, che governava a corinto in età classica.
monelli, 5-57: 'ottantotto': cannone inglese che ha pressappoco questo calibro, a tiro
rapido, con granata molto fragorosa ma che ha una rosa di scoppio angusta.
. carducci, iii-20-340: mi spiace che il signor rovani abbia sparato un pezzo
de amicis, xii-49: continuò, dicendo che la più straordinaria era la fioraia,
. numer. invar. numero cardinale che equivale a ottanta migliaia. -anche in
mila ducati il mese, sarebbe impossibile che la reggessi. tiepolo, lii-1-53:
gioberti, 9-ii-287: leggesi che il fondatore dei sassa- nidi convocasse una
astronomia nautica, simile al sestante ma che, essendo sopra un più piccolo settore
un più piccolo settore, non misura più che l'ottava parte del circolo, cioè
. 2. astron. costellazione australe che contiene il sud celeste (anche ottante
degli angoli al primo ottante: operazione che consente di calcolare le funzioni trigonometriche di
semipiani uscenti da una stessa retta e che formano fra loro un angolo di 450
superficie sferica delimitata da un triangolo sferico che ha per lati tre archi del cerchio
redi, 16-vii-62: le prometto bene che, avanti finisca la sua ottantèna,
di quarantena. ottantènne, agg. che ha ottant'anni di età. leoni
iii-26-358: la contessa martel, oramai più che ottantenne, scrive questi suoi ricordi dei
di tocco dei tanti altri suoi volumi che hanno per più decenni divertito i lettori
tarchetti, 6-i-256: quel magnifico valzer che rapisce e che farebbe ballare un'ottantenne
: quel magnifico valzer che rapisce e che farebbe ballare un'ottantenne. montale, 3-58
ottantènnio, sm. periodo di tempo che com prende ottant'anni.
agg. numerale ordinale di ottanta, che occupa in una progressione o in una
e ottantesimo, nel porto di tide, che è luogo nel più intimo seno di
acqua pura la sua vita resse, / che valida e robusta e senza affanno /
, 5-154: tratti i 700 anni che voi dite dai duemi- laquattrocentotrent'otto,
duemi- laquattrocentotrent'otto, resteranno 1738, che è l'anno seicento ottantaduesimo della vita
età, fé conoscere [il papa] che da un animo severo niuna fervidezza d'
ordinali. ottantìgrado, agg. che è diviso in ottanta gradi.
i-47: è un fior d'uomo, che non ce n'ha più segno;
): modo verbale di alcune lingue che esprime desiderio e possibilità o potenzialità (
di verbo... in quel preterito che si chiama perfetto, la terza dico
la terza del medesimo numero ne'modi che ottativi e su- biuntivi da'latini grammatici
forma in * mi 'sì attiva che passiva, e inoltre il modo ottativo.
cecchi, 13-19: dice il dossi che ciò che si può dire in poesia,
13-19: dice il dossi che ciò che si può dire in poesia, in
poetico è l'ottativo. 2. che esprime, che manifesta un desiderio (
ottativo. 2. che esprime, che manifesta un desiderio (un'espressione,
pene all'infinito mi tenete / ben che di voi sia sempre all'ottativo / senza
grande è l'opta- tivo, / che senza l'infinito non sa stare.
optare (v. optare), che traduce il gr. eùxxixtj [eyxxicti <
si piantano i soprannominati fichi dalla state che maturano presto, e alcuni settembrini o
presto, e alcuni settembrini o autunnali che maturano più anticipatamente degli altri, come
il ritorno del mondo a dio) che segue o, talvolta, precede una determinata
. - anche: l'ottavo giorno che segue una particolare solennità religiosa.
34: questi capitani debbiano procurare sì che si faccia uno ciero buono e orrevole,
: la festa è per durar più che l'ottava / se qualche caso non vi
pratesi, 1-397: v'avete a figurare che una domenica, era l'ottava di
, ai festeggiamenti, alle pratiche devote che si svolgono negli otto giorni che seguono
devote che si svolgono negli otto giorni che seguono o precedono una determinata ricorrenza liturgica
quest'ottava per far conoscere ai figliuoli che gli si vuol bene.
. -il primo degli otto giorni che precedono una determinata ricorrenza liturgica.
chiamasi... ottava quel tempo che seguita per lo mutamento dello stato di questo
stato di questo secolo e per mostrare che nella futura vita fia rinnovel- lamento d'
costui [iosafat] diciotto anni, che significa per dieci la obser- vazione delli
, 2-iii-21: ho inteso, giovanetta, che tu l'abbi; / e vengo
, 16-32: il [ferito] pregan che si fermi / nel porto almen per
almen per tutta quella ottava, / acciò che ben conforti i membri infermi.
otto versi a rima alternata; l'uso che ne fece il boccaccio ne consacrò la
giovane, 9-824: la 'n- tersecazion che fan l'ottave /... /
. maggior reca a'poemi / dignità che i ternari far non ponno. salvini,
v-518: l''ottava 'dicono che fosse trovato e invenzion del boccaccio,
fosse trovato e invenzion del boccaccio, che l'usò nel ninfale fiesolano,..
così chiaramente scoprono l'artifizio del poeta che io non so se in vece di usar
a ciascun verso quella misura di sillabe che gli si richiede, e poi lasciargli tutti
stesso lungo, freddo, stemperato, che forza le idee più libere a un certo
ottava!: per indicare una novità che procura stupore, meraviglia, incredulità.
-all'ottava: indicazione della prassi musicale che prescrive l'esecuzione, di un brano
persone di diversa età e sesso, che non possono cantare all'unisono, come
prima regola o norma o canone è che ogni cantilena si debba cominciare o in
contralto 'o 'mezzo soprano ', che i 'bassi accompagnino o suonino'la
-scala, strisciato a, di ottava: che si esegue sonando la nota fondamentale e
. lo stesso può dirsi della musica che abbandona la scala tradizionale, la scala
, indicazione dell'altezza assoluta dei suoni che consiste nell'apporre cifre o apici al
apici al nome della nota o alla lettera che la contraddistingue (e il sistema grafico
didattico, talvolta impiegato anche attualmente, che consiste nell'associare a ognuno dei gradi
io ricordandomi dell'altro indiano, feci che mostrò all'indiano l'opio, e
, e nel mostrarglielo, disse egli che quello dimandava e ne comprò un'ottava
assoluto avrebbero fatto la metà del male che ha prodotto la sovranità immaginaria del popolo
di pratiche devote, di preghiere extraliturgiche che si prolungano per gli otto giorni susseguenti
più noto è l'ottavario dell'epifania che si svolge dal 18 al 25 gennaio
intende così bene i passi degli scrittori che cita, potrebbe venire a star meco per
-rito funebre a suffragio di un defunto che si celebrava otto giorni dopo la morte
.). cerracchini, 1-2-266: che poi... vi sieno gli ottavari
, ni: l'avrebbe capito un tonto che in quell'ottavario d'orzaroli si annidava
ottavàrio2, sm. ant. persona che è preposta ufficialmente alla verifica degli strumenti
guevara], iii-99: comandi il consiglio che non manchino in feriale gli ottavi e
era di otto misure, e quel che ora chiamano misuratore chiamavano essi ottavari.
. ottaviante, agg. mus. che emette un suono di un'ottava o
ciascuno dei quali si chiude con parole-rime che vengono riprese nelle stanze successive secondo la
la risatina squillante della signora capitana, che faceva da ottavino. bechi, 2-215:
2-215: le voci dei soldati che rispondono in tutti i toni, dall'ottavino
con tale strumento (o il suono che ne viene emesso). tronconi,
. pirandello, ii-2-340: no. che tromba! l'ottavino. sono della
giordani, ii-2-177: caro professore, che faremo di questa generazione di sonettisti,
, ottavisti, sestinisti, terzinisti, che ci spingete fuor di collegio?
agg. numerale ordinale di otto, che occupa in una progressione o in una
a punto era l'ottavo mese / che con lei ritrovandosi a camino / (se
del corpo con quella dell'animo, che rende stupore non che meraviglia ad ognuno.
dell'animo, che rende stupore non che meraviglia ad ognuno. de luca,
ii-111-3: aristotile credette... che fossero pure otto cieli, de li quali
de li quali lo estremo, e che contenesse tutto, fosse quello dove le stelle
insieme il corso del cielo stellato, che è l'ottavo secondo quella opinione. carducci
: mentre i pratesi si saranno aspettati che il giorno ottavo di settembre del 1429 la
inferno dantesco, quello riservato a coloro che agiscono con frode verso persone che non
coloro che agiscono con frode verso persone che non hanno fiducia nei loro confronti (
/ sì com'io m'accorsi / tosto che fui là 've 'l fondo parea
pascoli, ii-44: la bestia malvagia che è a guardia dell'ottavo cerchio sembra non
sembra non più sozza imagine di froda che d'invidia. -ottava meraviglia:
quando io sapessi la metà di quello che il morino si presume di sapere.
di dante io pongo in alto, / che non l'ottave rime / di chicchessia
non l'ottave rime / di chicchessia che a nominar non giova. b.
poeti hanno creato universal e stabilissima legge che il poema eroico si debba comporre in ottava
di giuliano apostata, non comprendeva altro che l'isola di mezzo, che non
altro che l'isola di mezzo, che non è per l'ottava parte, ma
, 2-i-182: dalle loro provincie, che non producono che l'ottava parte del grano
dalle loro provincie, che non producono che l'ottava parte del grano che vi
non producono che l'ottava parte del grano che vi si consuma, v'è facoltà
puossi fare in questo modo passato, cioè che il il2 e il 1 / 4
1 / 2 quanti ottavi sono, che sono 44 ottavi. p. f.
. f. giambullari, 8-41: sempre che la prima e maggiore traversa sia divisa
di tutto poi cavato una ottava, ciò che rimane sarà la traversa del primo cerchio
in mare. redi, 16-iv-13: passato che fu lo spazio di un ottavo d'
. disus. otto (in un'espressione che indica un valore percentuale).
avere l'ottavo per cento de'negozi che vi si fanno. 6. dir
fanno. 6. dir. persona che funge da testimone di vantaggio a favore
partic., per cecità) di verificare che tale atto venga redatto esattamente secondo le
, 266: si richiede... che [un cieco] non possa far
da esso testatore,... e che di più v'intervenga il giudice,
giudice, overo un testimonio di vantaggio che si dice l'ottavo. 7
guevara], iii-99: comandi il consiglio che non manchino in feriale gli ottavi e
, 2-xiv-91: la più proporzionata monetazione che possa farsi in milano e quella degli
finale: turno eliminatorio di una gara che consente l'accesso ai quarti di finale
dalla gabella detta il buon danaro, che per altro nome si chiama i cinque
', ma io non voglio per niente che questa opera per ora sia in ottavo
porgendo la tazza a san giovanni, che beve, e dietro vi è
. mamiani, i-170: l'articolo che v'ho promesso... non può
1-17: pensava anche... che la guerra poteva rimandare di qualche mese
muzio, 1-51: dal primo tratratello, che non è ben qua- tordici cartelle in
provo un senso di rabbia ogni volta che vedo quegli immensi tomi in folio..
immensi tomi in folio... e che tanto volentieri cambierei con tanti tomettini in
: rimasero d'accordo... che si sarebbero stampate mille copie del primo
, in ottavo. -agg. che ha le dimensioni analoghe a quelle deltomonimo
figure solide de i matematici, giudicando che la terra nacque dal cubo, il
agg. (ant. obtemperante). che obbedisce abitualmente agli ordini, alle esortazioni
esortazioni ricevute. -in partic.: che agisce secondo un comando imposto dall'uomo
su, a differenza delle altre gocce che cascano perpendicolarmente, in ottemperanza alla legge
neol. giudizio di ottemperanza: giudizio che si svolge davanti al giudice amministrativo e
si svolge davanti al giudice amministrativo e che ha lo scopo di ottenere che la
e che ha lo scopo di ottenere che la pubblica amministrazione si conformi, per
riguarda un determinato caso, agli obblighi che le derivano da un precedente giudicato civile
con la propria decisione il provvedimento amministrativo che la pubblica amministrazione avrebbe dovuto emettere
somma industria obtemperato, non creda alcuno che la sola forza della natura l'avessi ad
governo, a causa di un'ernia che i medici rifiutavano d'operargli.
ottemperando a tanto volere, errando scrivere che in alcun modo a'tuoi ossequi,
: non fece lei come molte fano che, postergandose l'onestate et il timore divino
non posso ottemperar il debil senso / che qual rivo non bagni el viso e 'l
italiane nel ticino, uno ve n'ha che, avendo apparenza d'essere particolarmente ottemperato
atomi di carbonio), col suff. che indica gli idrocarburi con almeno un doppio
- anche: l'effetto d'oscurità che ne deriva. g. averani
inclinava al giorno, livida e caliginosa, che dava l'impressione d'un ottenebramento più
all'uomo nulla è sopravvenuto di male che punto l'abbia abbassato dalla nobiltà di sua
, paradossalmente cresciuto, incida sulla facoltà che l'adopera; e se invece di coadiuvarla
. di ottenebrare), agg. che determina oscurità, ottenebramento. f
, raffoscato? 2. figur. che sconvolge, che obnubila, che rende
2. figur. che sconvolge, che obnubila, che rende incapaci di agire
figur. che sconvolge, che obnubila, che rende incapaci di agire, di ragionare
. panzini, iii-688: è supponibile che il grande stato maggiore tedesco abbia stabilito
concitò tucte le nube più dense / che il cielo asconde, il mondo obtenebiando.
numero e la qualità de vaselli spagnuoli che in alto mare solcavano. -intr
ci cagiona mai veruna sollecitudine o dubbietà che, per isciagura, quel pianeta.
. ha questa pietra: l'uno che, per esser, come dicono gli scalpellini
luci le si ottenebrarono in tal modo che non sentiva più il terreno sotto i
ultimi dodici mesi, durante le crisi che gli ottenebravano gli occhi.
aveva fissata la porta (stefano capì poi che il riverbero del sole la ottenebrava)
questa nuvola suole non solamente oppressare quelli che sono fuori della nostra fede, ma
essere sì ottenebrato dal principe delle tenebre che già perdeva ogni fede e amore.
la solitudine mirabilmente la eccitano, dove che i tumultuosi moti, gli strepiti ed
opera, poiché nascono da un pazzo che vi ha talmente ottenebrato che non sapete
un pazzo che vi ha talmente ottenebrato che non sapete voi stesso quel che vi dite
ottenebrato che non sapete voi stesso quel che vi dite. albertazzi, 219:
del giovane; e il velo, che fino a quella sera gli aveva ottenebrata
e al ministero della istruzione cercando lavori che mi ottenebrassero per togliermi alla visione del
gadda, 6-75: a don ciccio pareva che ogni forma del mondo si ottenebrasse,
carducci, iii-12-312: quelle trattazioni scolastiche che più d'una volta impediscono il movimento della
movimento della poesia, quel misticismo che l'adombra, queu'allegorismo che
che l'adombra, queu'allegorismo che la involge e un cotal poco l'ottenebra
iii-17: eccoci alla più nera vicenda che possa ottenebrar la vita degli uomini.
deledda, iii-963: un lutto più che mortale ottenebrò la famiglia del signor antonio
. e marchi, ii-58: senza che l'ombra di un pensiero cattivo passasse
sul fregio dei sifni si posarono sguardi che winckelmann o thorwaldsen non erano riusciti a
della curiosità si ottenebrava in una foschìa che non era terrore e pietà, ma
. rimase oppresso dalla monarchia de'macedoni che, con la fortunata temerità d'alessandro
.. [lamentava] la republica che 'l livore suo [del papa] fosse
e trionfi per la sede apostolica, che con immemorabile prescrizione di tempo era stato
, all'arme / contra di te che ottenebrare osasti / l'alto splendor de'suoi
, qual virtù fu mai volta altrove che ad accrescere e ad esaltare il culto
ottenebrativo, agg. ant. che provoca l'offuscamento della ragione.
ugurgieri, lxxviii-11-90: iracundi obscurati più che talpe * / si purgano in quell'
o ritrarre qualche cosa o fare altro atto che ricerchi chiara luce, certo seria non
in una negra nube di gelida nebbia che piombava ad accrescere il lutto dell'aere
. guerrazzi, 3-189: non iscorge che flutti sommossi e cielo ottenebrato. valeri,
possono tramandare a'nostri occhi raggio alcuno che ce li faccia discernere. -oscuro
discernere. -oscuro, buio; che si trova nella penombra, nella semioscurità
stava / l'immagine di clori, allor che diva, / l'ottenebrata della morte
obtenebrata, or non t'acorgi / che tu hai forma d'umana semenza?
intenebri- sce, quanto diventeranno ottenebrati quelli che conversano secondo il mondo? bisticci,
, 3-136: alluminò tutto il mondo che in questo tempo era acciecato e ottenebrato
da longiano, iv-163: il favorito, che ha il giudicio ottenebrato da passioni e
dei suoi morti,... così che, ottenebrata ogni memoria nei loro superstiti
non è il mondo cattolico sì ottenebrato che qualche barlume di bontà... non
di capire e comprendere, ottuso; che ha una mentalità retriva, gretto.
visconti, 1-17: il vulgo obtenebrato, che non scorge / de mille dragme l'
abandonato e solo / da l'alma che sei tu, dal cor che resta,
l'alma che sei tu, dal cor che resta, / lugubre, obtenebrato e
galileo, 3-3-472: l'altro argomento che apelle produce, tolto dall'ottenebrazione della
vigore. salvini, 39-i-59: dice che questo prodigio era stato registrato negli atti pubblici
onde vogliono inferire da questo luogo alcuni che l'ottenebrazione fosse universale.
a conseguire o a possedere ciò che si desidera, si vuole, si
chi lo convince e lassa> / però che 'mprimamente / amor prender l'otene.
vò lassar ch'io non ti dica / che s'egli à tal potere / ch'ai
esser non dene, / allor convene / che non t'appigli a questa parte mica
, ogni suo amore discoperse, pregandolo che a dovere il suo disidero ottenere gli fosse
dell'arte dei vinattieri, 1-61: quello che per loro consoli, consiglieri e agiunti
87): noi tegnamo per certo che se il re iscrive di buon animo,
se il re iscrive di buon animo, che tu otterrai per suo mezzo la grazia
94: avete sempre ottenuto ciò che voi avete addoman- dato. groto,
. barbaro, lii-15-396: è possibile che la signoria, volendo la pace, proceda
, 3: ottennero finalmente da'medici che lasciassero fare nel palazzo della signoria una
tiepolo, lii-5-200: pensai ad altro che io stimai più importante, procurando e
stimai più importante, procurando e ottenendo che quel re mandasse suo ambasciatore in persia
cesarotti, i-x- 1-294: apollo, che aveva servito appresso di lui in qualità
, ne divenne il protettore per modo che ottenne di scamparlo da morte. manzoni
ottiene di mettervi nelle sue mani, e che lei v'accetti, vi posso dire
lei v'accetti, vi posso dire che sarete sicure come sull'altare. borgese,
prorogasse la partenza al giorno dopo e che profittasse per lasciar la casa di un
per lasciar la casa di un momento che i ragazzi fossero fuori. -a
retta alla prima, ricorrere ancora; che a forza di ricorrere s'ottiene. de
, 155: benché io sia un vermicciuol che nulla vale, / non mi spregiar
, / perché, al gran pregio che 'l mio volo ottenne, / io son
): gettò nella brigata una voce, che agnese e lucia s'eran messe in
quello elesse a quello officio. però che, con ciò sia cosa che a quello
però che, con ciò sia cosa che a quello ottenere non sanza grandissima vertude
si richiedesse, questo era quello popolo che a ciò più era disposto. b
di costanzo, 1-328: il caldora che, estinto sforza, si confidava di
. sarpi, i-2-70: io non dubito che li padri gesuiti non ottengano la cattedra
. m. zanotti, 1-4-86: colui che fa ottenere la dignità ad un'altro
più per effettuarle [le nozze] che l'esito favorevole di una mia domanda
: orti, censi e ville, che da me hai, son sottoposti a mille
quantunque gran doni paiano, molti, che non vagliono quel che tu, ne
paiano, molti, che non vagliono quel che tu, ne hanno ottenuti de'maggiori
e negar la tua grazia a colui che l'ha ottenuta da dio?
iv-349: contenne la capitulazione... che cesare promettesse madama elionora sua sorella per
al re cristianissimo, della quale, subito che fusse ottenuta dal pontefice la dispensa,
serragli, scrissi a vostra eccellenza supplicandola che si degnasse permettere che elle fussero eseguite.
vostra eccellenza supplicandola che si degnasse permettere che elle fussero eseguite. chiari, 2-ii-116
merti alza e sublima, / sì che parli di lui roma e micene, /
, 6-i-367: i materialisti, come coloro che sfuggono in parte a questa aspirazione [
lui [virgilio], più tosto che alcun altro, percioché egli tra 'latini
riveder più non mi lice / quella che di bellezza optenne il regno. aretino,
: ella viene a conseguir quella lode che otterrebbe un artefice il quale da un
scalvini, 1-170: parlami della fama che ottennero i grandi intelletti.
dati, 4-183: forse vi credete che giove per ottenerla in sposa si convertisse
isposa. carducci, iii-14-316: divenuto che fu re di svezia germondo fece ogni
matrimonio. fortis, xxiii-468: colui che ha chiesto la giovane come procuratore,
chiesto la giovane come procuratore, ottenuta che l'abbia, va pello sposo e
di lasciar costei, con speme pure che pregando, servendo, amando e perseverando
di giulia render molle, parendogli impossibile che a lungo andare egli non la devesse
, 8-50: l'altezza ordinaria dell'acqua che si ottiene nel detto tempo di ore
mezza è sufficiente e comoda per quei che si bagnano sedendo sul pavimento del bagno
1. riccati, 3-326: per ottenere che il globo vuoto escavasse parimente la propria
nera dell'omicida, la sinistra, che già le adunghiava il volto e le
in onor di giove olimpico i giuochi che si chiamavano agonali, [il termine pente-
allo 'mperadore e al popolo di roma, che con la lor forza la città antica
giov. cavalcanti, 310: molti cittadini che stavano occulti per vedere chi otteneva la
e tanto più gloriosa quanto era la prima che avessero ottenuta gli ugonotti nella rivoluzione di
: ora le loro fave è tal numero che le vostre non ottengono.
a'cittadini: dove trovò tanta difficultà che non arai di far forza di ottenerla.
2-297: fu messo a partito quel che il conte carmagnola proponeva e fu ottenuto
1-xxi-379: questi, questi sono i meriti che v'otterranno un vero ed incontrastabile primato
l'affetto concupiscibile potersi dire il guerriero che ottiene al peccato tutte le vittorie.
, per ottener il medesimo da quel regno che s'era ottenuto dal tirolo.
de luca, 1-9-3-16: tutto quello che ottengano i fratelli e le sorelle va
diede la colazione, e gl'impose che ne andasse a pescarenico. 5
latitudine, in certezza del luogo puntuale che ella ottiene sopra il globo terrestre.
temporale. rajberti, 5-36: che si fa tutto il resto della giornata?
a mostralli le vostre ragioni, acciò che non avenga che, per nolle sapere
le vostre ragioni, acciò che non avenga che, per nolle sapere difendere, elli
sue azioni, né mai si dice che pigliasse cause contro ad alcuno, né volle
la terza e ultima [sentenza] che cotal querela si sospendesse da'signori otto
precede il mutamento di sostanzia, cioè che la virtù dell'elemento nel tutto ottiene,
trasmutato si figurano in quello, prima che si tramuti la sostanzia. 8
di qualcosa: essere scambiato per ciò che non è. soff redi del grazia
i-163: tal veritade dei dire così che ti sia creduta, altramente serebbe reputata per
, 1-ix-98: certo si è almeno che nulla tentando, nulla si ottiene.
ottiene. proverbi toscani, 272: quel che non si conviene, da dio mai
'). ottenìbile, agg. che può essere ottenuto; conseguibile, raggiungibile
magalotti, 23-118: è tanto lontano che la fede sia un abito naturale,
volontà o sia dell'immaginazione degli uomini, che anzi non può riconoscersi per altro che
che anzi non può riconoscersi per altro che per un dono gratuito di quello spirito
circa diciotto soldi al giorno, ciò che è il massimo guadagno ottenibile in quell'
empirismo..., nell'atto che asserisce una filosofia empirica, chiede qualcosa
asserisce una filosofia empirica, chiede qualcosa che esso confessa non ottenibile dalle scienze empiriche
sincero e più durevole di quell'altro che nasce dall'ottenimento del bene assolutamente a
vantaggio. brignetti, 3-87: sapeva che nulla si ottiene senza dare..
senza dare... ecco invece che qui c'era un ottenimento per tutti
(femm. -trice). ant. che ottiene, consegue, raggiunge qualcosa.
i-29: vincendo siamo ottenitori di quello che noi vogliamo. g. fabrini e f
l'altre cose degli amuleti; e che scolpite in diaspro fossero credute render chi
chi le portava amabile e ottenitore di ciò che domandasse. = nome d'agente da
ottenere. ottènne, agg. che ha otto anni. -anche sm.
rinaldo degli albizzi, i-9: innanzi che usciamo d'ufficio, provederemo quanto ci
ufficio, provederemo quanto ci sarà possibile che abbino loro ottento, offerendoci presti a'
plur. m. -ci). che concerne, che è proprio degli ottentotti.
. -ci). che concerne, che è proprio degli ottentotti. baretti
femm. -a). etnol. che appartiene a una popolazione del
popolazione del l'africa sudoccidentale che costituisce una razza a sé stante,
capanna, guarda i campi di sabbia che la circondano, e s'addormenta.
vista, credo ottentotti. -agg. che concerne, riguarda, è proprio di
, è proprio di tale popolazione; che ne rispecchia l'aspetto fisico, i
credeva di scrivere fra gli ottentoti quello che s'avvisa di dire. cesari,
. romagnosi, 18-122: convengo agevolmente che prima che un pubblico di uroni o di
, 18-122: convengo agevolmente che prima che un pubblico di uroni o di ottentotti
africa meridionale, così detta dagli ottentoti che l'abitano. panzini, iii-28:
mie speranze, avrebbe certo disanimato tutt'altri che me. mazzini, 52-62: sono
me. mazzini, 52-62: sono convinto che... una sola prima vittoria
giuliani, i-461: io non fo altro che mettere in ordine le risposte ottenute.
dell'occhio attraverso la quale si credeva che passasse la virtù visiva. lomazzi
òptica), sf. parte della fisica che studia i fenomeni luminosi; studio delle
radiazioni elettro- magnetiche. -ottica geometrica: che considera la radiazione luminosa come formata da
la radiazione luminosa come formata da raggi che si propagano in linea retta quando attraversano
rifrazione). -ottica fisica o ondulatoria: che si basa sul concetto di onda come
- ottica atmosferica', parte dell'ottica che studia i fenomeni luminosi nell'atmosfera.
. cassola, 186: tempo verrà che l'inventrice affini / ottica i vetri e
parlava d'un compasso negli occhi, credo che l'equilibrio debba rispettare anche le leggi
sinisgalli, 6-137: l'ottica ci insegna che il volume di una camera è funzione
, degli specchi e degli altri elementi che costituiscono la parte funzionale di un apparecchio
otticaménte, avv. per quel che concerne i fenomeni ottici; limitatamente a
fenomeni. -anche: per quel che riguarda la prospettiva; prospetticamente.
sintattica dell'arte fiorentina poteva far sì che, almeno come appannaggio tecnico, anche
2. chim. otticamente attivo: che devia un fascio di luce polarizzata (
otticismo, sm. disus. scienza che studia i fenomeni ottici; ottica.
ottica. baretti, 6-78: bisogna che il poeta... sia versato nel-
. -i). disus. artigiano che lavora nel campo degli strumenti ottici;
cosa colla concavità... però che, se l'occhio fosse di figura piana
piana, la specie della cosa maggiore che non è l'occhio non potrebbe pendere
. relativo alla funzione della vista; che riguarda i fenomeni visivi; visuale,
1-265: questa inegualità..., che nel sistema di copernico è meramente ottica
, ix-52: il mezzo più generale che noi abbiamo per giudicare della distanza e
, formato da'raggi ottici o visuali che dalle estremità d'un oggetto vengono al
6-ii-79: provava lo stesso fenomeno ottico che si ottiene convergendo tutte e due le pupille
: per uno strano effetto ottico, dato che i fiocchi piccolissimi vanno verso terra,
ottico: l'insieme dei raggi luminosi che congiungono l'occhio di un osservatore con
gli era stato indicato lo specchietto, che brillava, trasmettendo. 2. che
che brillava, trasmettendo. 2. che serve a studi e a esperimenti nel
a esperimenti nel campo dell'ottica; che funziona in base ai principi dell'ottica
[ingegno] fu quello dell'ollandese che, pur a'nostri giorni, con
ottica', sottile filamento di materiale trasparente che ha la proprietà di guidare al suo
, n. 9. 3. che concerne le radiazioni luminose e, per
un fenomeno, una legge fisica); che ne ri guarda lo studio
guarda lo studio, la trattazione; che fa parte dell'ottica o se ne
una tecnica, un procedimento); che costituisce un fenomeno dovuto alle radiazioni luminose
luminose. galileo, 3-4-201: che poi la piramide ottica si renda più
. 20. 4. anat. che fa parte dell'occhio, che è contenuto
anat. che fa parte dell'occhio, che è contenuto nell'occhio; che serve
, che è contenuto nell'occhio; che serve alla funzione visiva. -nervo ottico'
ottico', nervo cranico formato da fibre che partono dalla retina e, incrociandosi parzialmente
, 55: s'aggiunga quel poco che si può di tono e di resistenza a'
può di tono e di resistenza a'vasi che scorrono pe'nervi ottici e per amendue
nervo ottico. 5. che produce particolari effetti di prospettiva (una
ottone magno] in un quadro optico che per un verso ci mostri un demone e
angelo. 6. figur. che si ferma al livello della percezione visiva
per essi una specie di spettacolo ottico che soddisfa per poco tempo la vista,
e in nessun caso potrà ospitare figure che abbiano un carattere precostituito. 7
. sm. scienziato, studioso, ricercatore che opera nel campo dell'ottica.
dall'altra parte sarebbe troppo ampia quella che dànno alcuni ottici di gradi novanta.
cadante di offrire occhiali a tutti, e che infatti molte persone, di me più
deriv. da ottile, col suff. che indica la presenza di un doppio
. m. -ci). chim. che contiene un radicale ottile. -alcool ottilico
. ottilustre, agg. letter. che ha otto lustri d'età; quarantenne
). ottimale, agg. che produce il risultato più profìcuo, l'
profìcuo, l'effetto più soddisfacente; che presenta le condizioni più vantaggiose per ottenere
[s. v.]: 'ottimale che si riferisce all''optimum ', che
che si riferisce all''optimum ', che produce 1''optimum c. chiavegato [
[di formula 1] e le proprie che non arrivare a un livello ottimale.
: di qui vengono tutte le cose che serveno optimamente da vivere. bandello,
ottimamente sapeva. patrizi, 2-40: viene che ella possega ottimamente tutti e'tre generi
leopardi, iii-151: ella conosce ottimamente che in un libricciuolo così breve anche i piccoli
. ungaretti, xi-166: il cerchio che ci si stende davanti dopo battipaglia, e
battipaglia, e il colore di zolfo che dà luce all'erba, e l'estrema
tocci, 2-5: non è egli vero che sarebbe ancora ottimissimamente detto che gli bisognasse
egli vero che sarebbe ancora ottimissimamente detto che gli bisognasse albergar fuori di prato per
., viii-558: conciosiacosa... che la santa città si abitasse in ogni
di lansac ottimamente informato di tutto quello che si è fatto. galileo, 1-1-58
molto bene agiata bara, sì come color che ottimamente fare il sapevano. sentenze morali
: « non dicendo se non quello che tu perfettamente saprai ». boterò,
9-no: alcamene spartano, dimandato in che guisa alcuno potesse ottimamente conservarsi il re
. non m'esser occorso trattar negozio che io non l'abbia ottimamente finito.
degli sciocchi. leopardi, i-n: quello che omero diceva ottimamente per natura noi pensata-
1-iv-22): io giudicherei ottimamente fatto che noi... di questa terra uscissimo
consiliato sopprimendo la pubblicazione di una stampa che poteva singolarmente pregiudicare a chi si voleva
lat. hic manebimus optime, frase che un centurione romano avrebbe pronunciato dopo l'
fermarsi nei pressi della curia, e che, udita dai senatori, fu interpretata
d'annunzio, v-1-1046: la parola romana che fu gridata dagli occupatori della città sia
a vicenda han le testure / tai che 'l cavo dell'uno al pien dell'
-ottimamente! esclamò nell'entrare -ho piacere che il nostro degno coadiutore sia qui,
ottimamente! » esclamò il dottore, che calcolava quasi il numero delle lagrime scorrenti
sm. persona autorevole e altolocata, che, in una città, in una comunità
l'altra il governo dei boni, che chiamavano gli antichi ottimati; l'altra
nel governo degli ottimati è questo bene che, essendo più, non possono così
governano con più intelletto e con più prudenza che non farebbe una moltitudine. f.
quello degli ottimati, cioè di coloro che son portati agli onori dalla nobiltà de'
nobiltà de'natali e dall'opinion di virtù che trag- gon seco, presumendosi ch'ella
5-189: quivi ancora gli ottimati, o che amassero la libertà o che avessero gelosia
, o che amassero la libertà o che avessero gelosia contro i patrizi veneti o
avessero gelosia contro i patrizi veneti o che solamente si fossero lasciati stravolgere dalla vertigine
, senza eccezione, come un ottimate che rappresentava molto bene le tradizioni non solo
ma anche umanistiche della città che custodisce le ossa di dante.
oligarchia. machiavelli, 60: alcuni che hanno scritto delle republiche dicono essere in
sotto l'ottimate sta bene quel popolo che per natura sia atto a sopportare d'
signoreggiato d'imperio da liberi da quei che sopravanzino gli altri di virtù per dominar
: ottimamente ha detto il segretario fiorentino che il principato facilmente diventa tirannico, gli
della fine del sec. xv, che difendeva l'idea di un governo aristocratico
ottimo). ottimatìzio, agg. che concerne, riguarda gli ottimati; aristocratico
12-34: vigente è qui una legge / che in qualunque sovrana arte d'ingegno /
(ottomèstre), agg. ant. che dura otto mesi. ruscelli,
parto ottimestre, perché non aspettavate voi che nel ventre della madre finisse il nono
nel libro del parto ottimestre leg- gesi che il più corto periodo [dei mestrui]
precisione, munito di indice ottico, che permette di rilevare differenze di lunghezza dell'
, 602: 'ottimetro '. strumento che misura la forza della visione nei miopi
. filos. insieme delle concezioni filosofiche che pongono a fondamento della realtà un principio
fondamento della realtà un principio razionale e che, conseguentemente, giungano alla conclusione che
che, conseguentemente, giungano alla conclusione che tutto ciò che esiste, in quanto
giungano alla conclusione che tutto ciò che esiste, in quanto esiste, è bene
stato poi esteso a indicare qualsiasi filosofia che presenti tali caratteristiche).
altra): possiede tutto il bene che è bene per lui, perché il resto
bene assoluto. tutto ciò tanto nel fisico che nel morale. questo io credo che
che nel morale. questo io credo che sia il sistema (leibniziano se non
amo la folla qui domenicale, / che in se stessa rigurgita, e se
, poiché tanto c'è vita fino a che c'è desiderio di qualche cosa,
è desiderio di qualche cosa, fino a che qualche cosa ha valore ancora per questa
(plur. m. -i). che tende a considerare la vita esclusivamente o
o prevalentemente sotto l'aspetto positivo; che è propenso a prevedere, nei casi
la soluzione migliore o più favorevole; che ha disposizione a nutrire sentimenti di fiducia
lucia, 210: chi avesse detto che quello [il sentimento dell'inevita- bilità
ottimista del bartoli. 2. che denota, rivela, manifesta ottimismo;
denota, rivela, manifesta ottimismo; che ne deriva, ne consegue; ottimistico.
. e. cecchi, 2-120: che i ragazzi rompano il loro giocattolo con
con la deliberazione sperimentale di 'veder che cosa c'è dentro ', è
base di * sete di conoscenza ', che hanno fatto il loro tempo. buzzati
, propugnatore o elaboratore di concezioni filosofiche che si richiamano ai princìpi dell'ottimismo.
schopenhauer, si chiamano ottimisti, credono che il mondo abbia il suo scopo in
suo scopo in se stesso, e che noi navighiamo diritto verso la felicità.
una finalità e nell'universo una regola che a questo scopo sia conforme è ottimista;
eroi col mandare al patibolo la gente che impediva al bene di 'attuarsi '.
(plur. m. -ci). che rivela, manifesta, denota ottimismo
, manifesta, denota ottimismo; che ne deriva. b. croce
, sf. filos. condizione di ciò che è per natura ottimo; perfezione
4-2-454: l'ottimità è la sola cosa che possa spiegare l'origine del male.
(ant. òptimo), agg. che è, appare o si considera
eccezionalmente buono, superiore, perfetto; che rappresenta la manifestazione migliore della propria essenza
la manifestazione migliore della propria essenza; che contiene nel massimo grado le qualità positive
la contemplativa: la quale, avvegna che per l'attiva si pervegna...
marta, ma maria ha preso miglior via che non hai presa tu. tu l'
ottima. venuti, lxxxviii-11-751: ringrazia dio che te ritruovi sano, / che oggi
dio che te ritruovi sano, / che oggi è l'ottima cosa che bisogna.
, / che oggi è l'ottima cosa che bisogna. b. segni, 11-30
. segni, 11-30: si conchiude che la felicità sia cosa ottima, bellissima
riccati, 2-259: a me pare, che questa idea... sia la
massimo. carducci, iii-5-46: ecco che i tempi ne conducono a roma, alla
., 322: in quelle cose, che sono molto ottime alla repubblica, sono
più ottimo medico e 'l più dolce che mai fosse in questo mondo. valerio massimo
massimo volgar., i-329: ordinò che la più ottima casa a roma fosse
l'ubbidienza è la più ottima parte che sia rimasta nell'arte militare.
è più ottima al fare ire innanzi che l'orazione. -con litote.
di non ottimo gusto, alcuni scrissero che la fine del torrismondo non corrisponde al
qualità positive e di doti morali; che è o appare molto onesto, virtuoso,
, virtuoso, retto, giusto; che tende col massimo impegno al bene,
maestro ama più la sua opera ottima che l'altre, così dio ama più
dio ama più la persona umana ottima che tutte l'altre. cavalca, vii-8
hanno voluto più tosto patirè pena e morte che rinegare la cristiana religione sono stati optimi
: solamente i più savi e quelli che ottimi si giudicavano erano a così nobile e
: non è... verisimile che con uomo pessimo s'imparentassero persone ottime,
pessimo s'imparentassero persone ottime, né che dessero o ricevessero da lui i maggior beni
dessero o ricevessero da lui i maggior beni che si tengono più cari. pallavicino,
. è un ottimo galantuomo, ma temo che non sappia far bene i suoi affari
non d''ottimati ', derivativo che si allontana tanto da suo radicale o
tanto da suo radicale o voce primitiva che ne cangiò spesso il senso in totalità
vasta esperienza; molto dotto o sapiente; che ha grandi capacità creative e le dimostra
e solo a quello arriva / la man che ubbidisce all'intelletto. firenzuola, 2-55
v-402: neppur un ottimo principe può fare che un popolo imputridito nella schiavitù possa operare
a voi, ottimi amba- sciadori, che interamente al vostro signore rapportiate, come
. castiglione, 451: certo è che l'animo di colui che pensa di far
certo è che l'animo di colui che pensa di far che il suo principe
l'animo di colui che pensa di far che il suo principe non sia d'alcuno
del suo allievo indicava in modo luminoso che un di sarebbe stato un uomo d'
le sue fortune. 6. che denota perfetta salute; che non presenta
6. che denota perfetta salute; che non presenta alcun difetto o sintomo di
di macigno sono sparse di popolazioni, che vi sussistono sanissime, robuste, con
. leopardi, iii-433: posso dir che la mia salute è non solamente buona
l'uno con la sua bellezza, che se non è immagine del mio libro,
: l'ottima storia del cicognara mostrò che, se la italia fu muta,
buono da seguire. 8. che è di qualità molto buona, molto pregiata
molto utile a un determinato scopo; che ha nella massima misura i requisiti necessari
ginetto / in don da lei vuol che partendo toglia. b. davanzati,
miglio nostro volgare, tanto il bianco che il giallo, prodotto da una pianta
melata è loro optima bevanda, migliore che 'l vino. crescenzi volgar., 9-66
e digestibile molto e ottima a coloro che dimorano in riposo. fasciculo di medicina
applicava impiastro di ^ cinque farine, che si trovò cosa ottima, perché manteneva il
. con suoni e con quegli piaceri che aver poteano si dimoravano. crescenzi volgar
. pigafetta, 107: seguitano pesci che volano, chiamati colondrini, longhi un
: lascio di parlare delle virtù medicinali che hanno le parti dell'asino...
parti dell'asino... aggiugnerò solo che la sua carne è ottima a mangiarsi
. ariosto, 33-123: conchiude tra sé che questa via / per discacciare i mostri
sentire... gli ottimi uffici che v. s. illustrissima e reverendissima ha
sede. tasso, 6-6: spesso avien che ne'maggior perigli / sono i più
da'vecchi / aveva dire inteso, / che contra dell'amor la lontananza / era
a personaggi di ben più alto affare che don abbondio, di trovarsi in frangenti
, in tanta incertezza di partiti, che parve loro un ottimo ripiego mettersi à
qui restare. 12. che poggia su motivazioni molto valide; molto
per forza di natura, noi troveremo che sia nato d'onestissime cagioni e che
che sia nato d'onestissime cagioni e che. ssia mosso d'ottima ragione. sacchetti
, 329: è di necessità e che 'l prencipe abbia buona ragion di stato et
uomo di mondo, non abbia pensato che la sua sentenza, buona, ottima,
governo come il vostro parrebbe il medesimo che quello di vinegia, perché non vi è
poi a quell'altro suo particolare negozio che ella mi ha imposto, io gliel'ho
molto spirito e di molto ingegno, che promette per questo ottima riuscita.
ottima riuscita. 15. che reca un annuncio molto lieto, molto
). ariosto, vi-122: -or che novelle mi apporti? - buone.
creta. 18. meteor. che è caratterizzato dalla massima limpidezza dell'aria
ottimo, sm.): denominazione (che implica un'indicazione di merito e di
, composto da un anonimo fiorentino, che essi giudicarono superiore a tutti gli altri
carducci, iii-10-323: questa chiosa, che leggesi in tutti i codici del commento di
. 22. sm. ciò che è buono nel massimo grado; ciò
è buono nel massimo grado; ciò che è superiore, perfetto, sublime; ciò
è superiore, perfetto, sublime; ciò che costituisce la manifestazione migliore di una
, 723: io non dico che niuno lassasse il bene principiato per far
per far questo; ma bene vi ricordo che voi teniate a mente la regola ch'
la regola ch'io v'ho predicata, che sempre si preponga il meglio al bene
mezo, e considerata secondo l'ottimo, che ella ha in se stessa, essere
meglio, l'ottimo verrà, quando che sia; per ora tutto quello che si
quando che sia; per ora tutto quello che si può fare di parziale, tutto
può fare di parziale, tutto ciò che è ad evidenza, difettoso e intollerabile
58 povere donzelle napoletane di civil condizione che a sorte si debbono scegliere dalle 29
atomi di carbonio), col suff. che indica triplo legame; è registr.
ottino2, sm. numism. nome che fu dato al soldo di milano quando
ottipede, agg. zool. ant. che ha otto zampe (un animale)
voce dotta, lat. octipes -pèdis, che traduce il gr. óx- tatrósy ^
, ricavato per riduzione degli ottosi, che si presenta in diverse forme stereoisomere,
. numer. invar. numero cardinale che nella serie naturale occupa il posto fra
, iii-365: altri son certe volte / che in octo
octo giorni a la donna diranno / che merito vorranno. dante, inf.
ne do ». / « i'vo'che me ne diate otto a quatrino »
, 15-43: un orribil gigante / che d'otto piedi ogni statura avanza.
9-1-118: qui son oggi otto giorni che le strade sono invetriate e condite di neve
, rettor., 69-2: alcuni dicono che '1 sole è otto tanti che.
dicono che '1 sole è otto tanti che. lla terra, altri più et altri
questa otto o nove isole, che sono in un gruppo tutte possesse da questo
. ariosto, 17-104: gli otto che dianzi avean col mondo impresa / e non
. sm. il numero, la cifra che indica tale grandezza. -pezza da otto
. -reali da otto: moneta spagnola che era l'ottava parte della piastra forte
filosofi scolastici, per esprimere più là che il superlativo, dicono 'ut octo '
(o una figura o un tracciato che gli assomigli). de amicis,
moscone], in una vibrazione metallica di che raggiungeva gli acuti con certe virate o
di coppe '. -voto scolastico che indica un profitto buono o molto
, iii-27-247: i licenziati... che... avesser conseguito la segnalazione
equipaggio è formato da otto vogatori, che azionano un remo ciascuno, e da
-nel pattinaggio artistico, esercizio obbligato che consiste nel descrivere un tracciato simile a
. -aeron. evoluzione di un velivolo che compie un percorso simile a tale cifra
-equit. ant. evoluzione di un cavallo che compie un percorso simile a tale cifra
sono, come li due torni attaccati, che da professori vien chiamato un otto.
: fase del taglio di un diamante che permette di ottenere nella corona e nel padiglione
[corpo] ': carattere tipografico che ha il corpo - o spessore - fuso
articolazioni od a tenere fermi i rimedi topici che vi si applicano. -gioc
allora alla mano la composizione dell'inferno che dovè esser terminato a punto nell'otto
m. adriani, i-13: credesi che arrivasse in atene agli otto del mese
. carducci, ii-21-38: di'a gnaccarini che verso l'otto se potesse venire l'
mattino, diodato entrò nella stanza di giorgio che ancora sonnecchiava nei tepori delle coltri.
ore otto e mezzo precise; falso che io la incominci alle nove fuori che una
falso che io la incominci alle nove fuori che una volta unica e sola. soldati
lo dissono agli otto della guerra, che vi mandassono gente a difenderlo. rinaldo
sono a pisa: a loro scriviamo che ogni volta che essi aranno vostre lettere
: a loro scriviamo che ogni volta che essi aranno vostre lettere e di messer
lettere e di messer cristofano, faccino che voi abbiate le genti ordinate. g
: none facendo nulla la signoria, che detti mafattori ricaggino nelle mani degli otto
: sono nella città nostra molti magistrati che hanno potestà sopra le cose criminali:
ammirato, 492: parendo alla signoria che gli otto si fossero in tutte le cose
(sei nobili e due popolani) che durante la reggenza (1386-1394) di margherita
: vogliate dire a david... che la riunione non ha luogo domenica,
mostrarti come quattro e quattro fa otto che mi è stato impossibile scriverti prima.
di aver provato quattro e quattr'otto che la germania sarebbe rimasta soccombente.
quattro e d'otto ': sebbene pare che voglia dire * giuocare invitando di quattro
iv-833: quei frigidi vecchini e vecchiotti che custodiscono lo staccio e il buratto son passati
« contro quattro barbari di abissini, che saranno liquidati in quattro e quattr'otto »
. proprio del mese di ottobre; che vi accade. marrone, 54:
ottobre. ottobrata, sf. scampagnata che si fa nel mese di ottobre (
e giuliano, di trentuno giorni, che nell'antico calendario romano iniziante con marzo
testi sangimignanesi, 129: ordiniamo che niuno tes sitore né tessitrice
il diluvio e crebbono tutti i fiumi più che mai. dante, purg.
eh'a mezzo novembre / non ghigne quel che tu d'ottobre fili. folgore
buono stallo / e'pregovi, figliuol', che voi v'andiate; / traetevi
capo di novembre, / ne la stagion che la frondosa vesta / vede levarsi
membre / trepida pianta, fin che nuda resta, / e van gli augelli
derò dieci napoleoni, onde paghiate i debiti che senza dubbio vi saranno occorsi nella
annunzio, iv- 1-240: pareva che dopo la pioggia si fosse diffusa su
ottobre in qua, ha speso meglio che sessantamila ducati. bembo, ii-157: state
. stor. rivoluzione d'ottobre', rivoluzione che permise, in russia, alla frazione
ottobre 1917, secondo il calendario giuliano che era allora in vigore nel mondo ortodosso
ottobrino, agg. letter. che è proprio, si riferisce all'ottobre
di ottobre. -per estens.: che ricorda l'ottobre, autunnale.