quale di poi crebbe sì maravigliosamente che sotto uella fu il governamento de'
4: questa è l'origine del tempio che primo di tutti fu consegrato in roma
5-9-148: l'origine della prima guerra, che fu mossa poi tra gli austriaci e
e i polacchi, fu per lo scisma che nacque nella creazione del re di polonia
della pittura, di cui soviemmi aver letto che l'inventore fu amore. alfieri,
[giove] a mercurio... che mostrasse agli uomini il canto e quelle
uomini il canto e quelle altre arti, che sì per la natura e sì per
. de sanctis, 9-179: ogni volta che apro una qualsiasi storia della letteratura e
apro una qualsiasi storia della letteratura e che m'intoppo nella famosa quistione dell'origine
è quello / del mio pensiero, che tu risospingi / alle origini, a tutto
tutto il forte e il bello / che in te ammiravo. -atto costitutivo,
in te ammiravo. -atto costitutivo, che produce effetti legali. f. galiani
foscolo, xiv-307: sappimi dire che ti ha detto il cavalierino circa le
estrazione. silone, 8-37: accadeva che le lettere pastorali dei vescovi ai fedeli
, 1-47 (i-554): ancora che io stimi esser bellissima cosa, secondo
. manzini, i-2-241: dicono i savi che ualunche vuole trattare d'alcuna cosa
16-ix-195: mi sono indotto a credere che questi umori non sieno grossi, tenaci
il poeta antichissimo e sempre fiorente, che sparge le salse lacrime e dice le
cesarotti, 1-xvii-107: all'autorità di strabone che nega assolutamente 1'esistenza all'elettridi,
l'autorità di altri scrittori più antichi, che ne individuano con precisione osservabile l'origine
mio, pistoia vecchia> / sì antica che l'origin non si trova, / perch'
per mutare la opinione de'greci, che la origine e il processo di que'superbi
artistica, musicale, ecc., che, in un determinato ambito nazionale, racchiude
si mescolarono, credette falsamente la grecia che essa italia da loro avesse principio.
origini, o sia sul riconoscimento del popolo che si mostrò il primo degno di storia
da castiglionchio, 16: è vero che solo la progenie e origine non e nobiltà
[papa martino] al cardinal gherardo che predicasse contro re pietro e siciliani scomunicati
vita andava ad alimentare il rancore sociale che in lui era nato fin dal tempo in
inferiore ad ogni altro sapeva solo trovare che dire a tutti. -per estens
, ond'è l'origin vostra, / che meco già da i più felici regni
stessa parola solenne di 'originale 'che si dà al peccato adamitico mostra la
erano. e questa origine, per mostrare che è la origine generativa del figlio al
baldelli, 3-448: vidi medesimamente da lui che i gnudi erano savissimi e sopra tutti
e sopra tutti gli altr'uomini e che gli etiopi, lavoratori de gl'indiani,
indiani, ritenevano la disciplina paterna e che avevano risguardo all'antica loro origine.
altri cento anni, insino a tanto che venne di asia maggiore malicsach, imperadore
... s'accordano gli scrittori che essi sieno stati prima schiavoni, popoli della
prima occupata ed abitata da'popoli orientali, che, perdutasi la memoria di loro origine
fa pure gran chiasso della pretesa simpatia che unisce ai russi tutti i popoli di origine
la vita. moravia, 16-21: -gradirei che il camerata comandante mi dicesse che differenza
-gradirei che il camerata comandante mi dicesse che differenza passa tra antichità e origine [
-se tu guardi ai segni, l'oro che ho intorno mi potria far tenere di
stirpe di re; ma il mal è che si sa l'origine d'ambedue.
a noi tutti sulla fronte un segno che ci dice fratelli? d'annunzio, v-1-
istinto oscuro come il richiamo delle origini che, con la brama del mare, piglia
santa teologia: / primo nell'acqua che lava i delitti / (l'origine coll'
nostra rivolgeremo, illustrissimi signori nostri, che cosa sia poeta e quanto vetusta la
7. fondamento logico o ideologico che dà ragione di una situazione, di
legge hai da venire, avrei caro che tu mi dicessi l'origine di tutte le
dicessi l'origine di tutte le leggi che forono avanti mosè, così come delle altre
forono avanti mosè, così come delle altre che per tempo seguitarono infino ad oggi.
da sua origine. -procedimento intellettivo che concerne la rappresentazione degli enti concreti,
, 18-58: egli è pur vero che nello spingere successivamente i princìpi logici verso
: tale è la difficoltà brevemente esposta che si presenta a chi si accinge di
può anche essere di natura psicologica) che provoca una conseguenza; forza o elemento
conseguenza; forza o elemento o evento che determina un fenomeno fìsico, ma più
e tanto più da stimare quelle sue carte che rinchiudono sì dolci ardori. panigarola,
xx-45: da lontana origine, / che occultamente nóce, / anco la molle
, 6-265: facevano due discorsi paralleli che non si incontravano mai, benché l'
l'origine dello scontento non fosse la vita che vivevano, ma la rivalità con guglielmo
di sangue fatta avanti al parossismo vero che alle volte lo fa essere men doloroso,
intrinseca del male, ben si comprende che questo rimedio non può essere molto attivo
attivo. algarotti, 1-viii-5: quello che si sa della notomia è troppo picciola cosa
per niente non conosciamo la struttura e che isfuggono a tutta la isquisitezza dei microscopi.
, 1-1 (i-9): a ciò che con alcuno essempio io dimostri quanto nocivo
ribrezzo di pubblicare quella stessa canzone, che fu l'origine fortunata della nostra conoscenza
come più vicina alla doppia origine, che dicemmo, de'fallici e de iambi
era l'origine di tutti i combattenti e che, se gli altri
virtuosi. sarpi, i-1-106: sono certo che l'opera tutta viene da'gesuiti,
opera tutta viene da'gesuiti, o almeno che loro sono il principio ed origine del
, è egli però 11 vero, che tu con le tue vilissime adulazioni inducesti
enea venne di troia in italia, che fu origine de la cittade romana. g
le de- gnità del cognome lo splendore che esce da le soprane virtù. b
. romoli, 356: galeno dice che la paura riporta alle parti di dentro
] esser lontano dalla fonte, perciò che dal lungo corso meglio s'assottiglia e
del lago derivante da due fontane, che traggono la loro nascita da acque impaludate
da acque impaludate in catini e affossamenti che giaciono quasi alla cima del monte.
essere un vocabolo composto da una particella che indica un modo d'azione che parte
particella che indica un modo d'azione che parte da noi, e da un'altra
noi, e da un'altra parola che indica l'azione medesima. moretti, ii-638
con un foglio in mano per avvertirmi che la tal parola gli pareva d'origine sospetta
, come si fa le lettere, che tanto vale la copia quanto l'origine.
ambito delle correnti pittoriche non figurative, che operò a roma fra il 1949 e
.]: origine delle merci: quella che dicono non bene 'provenienza '.
punto comune ai due assi cartesiani, che ha zero come coordinate. -centro di
relazione con i rispettivi intorni. -semiretta che costituisce il primo lato di una serie
solitamente introdotto dalla prep. da, che indica la discendenza da una famiglia,
: è [la proprietà artistica] tunica che possa essere anche immune dal peccato di
le faccende private chiamo al presente quelle che nascono tra private persone per conto di
odio mortale fra quelle due nazioni, che non finirà mai. e. cecchi,
con la bocca dalle mammelle di quella persona che lo dà, e ha origine detto
donna, e è della sua sustanzia che tiene in sé nascosta. -cominciare a
ma ingiuria alla fame. -argomento che è o appare fuori luogo, futile,
v-2-140: m'ha detto... che la prova d'una di riccardi era
anche rivedere stampe. quanta noia e che perditempo! bacchelli, 19-143: simone
deplorare il perditempo. -ciò che comporta una perdita di tempo: noia
. bacchelli, 2-xxiii-574: ho letto che il particolare... dei molti automobilisti
il particolare... dei molti automobilisti che avrebbero tirato di lungo mentre l'infortunata
l'indignazione umanitaria: anche di quelli che a scanso di fastidi e perditempo,
, alla peggio, alla bestiale a che so io? uno scioperato dunque, un
, uno straccamuriccioli, uno come quell'uomo che vivea per non saper morire, fa
croce, iii-9-212: ci sono perditempo, che fanno collezione di francobolli? è una
5. agg. invar. che impiega futilmente il proprio tempo o non
lettori miei, in tanto svagamento leggero che pareva roba a buon mercato o inutile
piaceva di roma proprio quel fare perditempo che si sente nell'aria. -frivolo
. guarini, 2-25: parti egli che cotesto sia dubbio da farci sopra tanti
perditempóne, sm. scherz. persona che sciupa il proprio tempo in attività frivole
sm. invar. confusione frenetica che stordisce. c. arrighi,
sm. (femm. -trice). che soccombe alla superiorità del nemico in un
: o quanto è gloriosa questa battaglia! che, essendo vinto, vince, e
aspettare il giorno, mostrando per ragione che, s'eglino aspettavano il giorno,
signore. / or chi fia quel che contastar potrae / contra di te che non
quel che contastar potrae / contra di te che non sia perditore? dolce, xx-vi-43
perditore? dolce, xx-vi-43: s'avverrà che perditor ne sii, / con qual
a sesto pompeo fu divulgato un epigramma che diceva: poi che due volte è
divulgato un epigramma che diceva: poi che due volte è stato perditore delle sue navi
incontri, rimaso sempre perditore, bisognò che alla perfine zuendebaldo... in germania
ben munito ha di soldati il loco / che nulla or ponno i fidi nostri:
tote guidata dal principe di philipstadt, che, forte di numero ed impetuosa per
perdente al gioco o in una scommessa; che deve sottostare al pagamento del pegno o
m'aven com'al giu- catore / che più si mette, ca li fa mesterò
/ quando per legge di colui che regna / di bella ninfa perditrice il
ninfa perditrice il viso, / che 'n foco avampa, col carbon si segna
6-71: quello... di noi che prima resterà vincitore di tre inviti
, per pagare la picciola discrezione che dovea, immagino di far espri
e feconde si trovano molto peggio alloggiate che le sterili e limitate, e che.
alloggiate che le sterili e limitate, e che... espone il più canoro
d'una cicala. 3. che è o appare meno convincente in una
in un dibattito, in una disputa; che non riesce a far prevalere la propria
si combattè... vedendo la signora che ipolito de la sua battaglia era restato
gniando si voltò a la cianciosa adriana e che ella dicesse le comandò. castelvetro,
261: se altri parla nella maniera che vuole l'avversario quando si disputa, sarà
si disputa, sarà perditore? il che niego io, se le ragioni manifestate per
. marino, xii-170: né voglio che ella mi abbia per così vetriuolo ch'io
si rimase / alle prove più assai che alla sentenza, / e d'esser perditor
, ix- 114: si sa che gli assenti, non potendo nelle liti e
, 61: tra l'altre cose singolari che vi osservasse furono alcuni piedi e d'
d'intorni di gambe così ben dissegnati che il vero ne può restare per così dire
negli animi umani. 5. che ha subito un danno grave o la privazione
et a la fiata persona alcuna / che di momento serà en onore.
non ha ottenuto un vantaggio sperato, che se lo è lasciato sfuggire. cacce
: vane son mei argumente / puoi che lei [la cerva] s'è già
6. ant. e letter. che provoca la rovina morale o la dannazione
ad onta nostra eterna / di far che 'l vinto vincitor rimanga / e trionfi perdendo
lat. perditor -óris 'distruttore; che conduce in perdizione ', per il n
perditorio, agg. ant. che può essere perso facilmente; vano e
indovino..., dire incominciò che querra non si incominciasse, però che
che querra non si incominciasse, però che la loro sorte non era grata agli dei
loro sorte non era grata agli dei, che questo non volevano; e ogni pruova
questo non volevano; e ogni pruova che se ne prenderà, alla fine sarà
più tollerabile male sarebbe un bene perditorio che un bene perditore, cioè che perde
perditorio che un bene perditore, cioè che perde chi lo rauna. =
vi venne di denari molto leggiero, / che gli ha giucati a perdi e vinco
, sf. rovina irreparabile e totale che colpisce una o più persone; situazione
non ti diletti nelle nostre perdizioni, imperciò che dopo la tempesta tu fai tranquillitade e
altri suoi pessimi fatti questo aggiunge, che coloro i quali erano stati e dal padre
nel casto petto accese, a ciò che io, a voi e me, perdizione
caro, 5-129: non hanno misericordia coloro che sono in estrema perdizione. loredano,
. loredano, 3-85: pazzo adamo, che mendicava sicurezza da un arbore che era
, che mendicava sicurezza da un arbore che era stato l'i- strumento della sua
[alla madre], troverete una sposa che potrà sostener degnamente il luogo di lisaura
vi protesto, mio dolce signore, che cascherete nello abisso di qualche perdizione.
perdizione. foscolo, v-183: avviene che a volere scampare dalla perdizione qualche persona
necessità a rivelare alle volte il secreto che m'ha confidato. verga, 4-90:
m'ha confidato. verga, 4-90: che volete lasciarvi anche la pelle?.
francia] trasse non la finale perdizione che di lei si temeva...,
..., ma l'esperienza che la mise sulla via giusta.
persone contra il prencipe o altro capo che governi, dirizzate o semplicemente alla perdizione
mio marito nel paese di caux e pensai che, stando in una casa particolare e
cristiana, pena ultra- terrena del peccato che consiste nella privazione della beatitudine; dannazione
entra per la angusta porta, imperò che la porta è larga, e spaziosa è
larga, e spaziosa è la via che conduce alla perdizione. savonarola, iii-14:
, iii-14: el mio dolore, che già io solevo avere della perdizione delle
mio..., dàmmi questa grazia che tu m'hai mostrata così grande e
, 346: qual è la strada che tira diritto alla perdizione? il far il
ragioni della religione cattolica, per convincerli che debbono rifugiarsi in seno d'essa chiesa
xxvi-319: pene assai minori di quelle che son destinate a chi offende iddio conosciuto come
soprannaturale, a cui propriamente spetta ciò che si chiama nel linguaggio delle scritture la
e incomincia a gridare senza tanti preamboli che la causa della loro perdizione era 'nu
per alcun modo, ché mestieri è che vegna in prima il partimento e sia manifestato
miei frati, / se non colui che tradir mi dovia, / cioè il figliuolo
, non seguendo il fier disio / che è di vostra perdizion indizio. g.
del frate lo... pregava che da questa perniciosa eresia si partisse.
..., dovremmo anche concludere che l'inferno della perdizione si trova nel
1-579: posso in certa qual maniera assicurarvi che essi [gli amici] non mi
. -un tempo erano generalmente le donne che salvavano dalla perdizione gli uomini.
-luogo di perdizione: luogo o ambiente che offre occasione di vita dissipata e di
teatro]? ». fu così che un luogo di perdizione ingoiò anche noi tre
una brava massaia e questo povero cesarino che pagò, come sempre, le poltroncine.
perdizione d'alcuna cosa laborata e fatigata che non d'una cosa che non è
e fatigata che non d'una cosa che non è laborata. c. betti,
le genti e le corruzioni, prima che si possano essere ricordate della mutazione di
chiabrera, 5-94: sono assai giorni che io scrissi a vostra signoria, ma
signoria, ma sono similmente giorni assai che da vostra signoria non ho lettere niune
parenti il malarrivato mio chierico. ma badate che non cada dal pericolo alla perdizione:
, li discepoli indignoronsi e dicevano: che perdizione è questa? potevasi questo unguento
era in vena, tanto in vena che, nonostante il perpetuo gargarismo della gola
patrizi, 2-122: né è meraviglia che il simile conserva il suo simile,
simile conserva il suo simile, poi che essi sono di pari forza. et in
603: vorrei possedere il respiro ciclonico / che trascina a funesta perdizione / il cosmo
sul tetto, la perdizione dei cavedi che si inabissano. 7. annullamento
non concepibile dal pensiero dell'uomo, che a lui si congiunge solo nella mistica
è e resta poesia, nata da ciò che un tempo si diceva entusiasmo o mania
doniamo loro il nostro sangue, sì che tutti li prodi uomini vadano a perdizione.
giuglaris, 221: europa, europa, che battuta da così straordinari flagelli, te
1-iv-49): gl'incominciò forte ad increscere che l'anima d'un cosi valente e
gli ingannati, xxv-1-393: io credo che questa sia certamente volontà di dio che
che questa sia certamente volontà di dio che abbia avuto pietà di questa virtuosa giovane
. desideri, lxii-2-vii-154: l'anime che per i loro errori e per la
riprensione / -potrebbe om dire -, o che color dirai? / vorrei ciascuno andasse
tua sia teco in perdizione, poi che il dono di dio pensi che si
, poi che il dono di dio pensi che si posseda o che si possa comperare
di dio pensi che si posseda o che si possa comperare per pecunia. g.
innanzi, spiriti infernali e bestie malvagie che voi siete. -essere sconfitto o sbaragliato
non è onesto pigliar consiglio di quello che debbo far io, quando vanno i siracusani
era andata in perdizione per le annate che si erano susseguite piova- sche e tristi
vedere tombolare il cavallo, il quale pareva che andassi al sicuro in perdizione.
iv-2-287: era [il denaro] più che bastevole a cominciare trionfalmente un'operazione vantaggiosa
operazione vantaggiosa, sicura e tranquilla, che di questa maniera, oltre a un
perché pensava ai duemila ettari di pini che possedeva il fidanzato. -andare a
provedere con modo estraordinario alla salute pubblica che lasciarla ire in perdizione. bruno,
interpreti di pardi, ma di que'che profondano ne'sentimenti. pea, 8-107
padre. ma soffriva, e capiva che alla morte del nonno sarebbe finito con
in rame per diletto de'virtuosi, prima che per colpa de'naturali finiscano di andare
leopardi, 992: la terra non giudicherà che le sia più espediente di andarsene a
sia più espediente di andarsene a perdizione che avere a travagliarsi tanto?
i-364: ciò tanto più avviene alle viti che trasandate si conducono a perdizione per la
diece volte più grande di lui, che sta in perdizione, senza vignarolo, non
senza vignarolo, non avete un pelo che vi pensi per provederci. -non
non pur seguitar lo van talento / che tutte cose mena a perdizione. boccaccio
1-iv-961): sono egli stati assai che, quelle [parole] perversamente intendendo,
i-i- 598: la cagione per che qui dimoriamo è acciò che passare possiamo
la cagione per che qui dimoriamo è acciò che passare possiamo questo fiumicello e di sopra
quel terreno cacciare in perdizione la gente che vi vedete, la quale nuovamente venuta
qui, un poggio simile al nostro, che nostra iurisdizione era, s'hanno preso
dessi te in perdizione e ancora quelli che abitano in quella. vangeli volgar.
i-4: il ladro non viene per altro che per imbolare e per iscannare e per
perdizione. alamanni, 6-21-60: infin che non han messa a perdigione, / a
croce, iii-25-260: i romani, che avevano succhiato il latte della lupa, perirono
entrate per la porta stretta, imperciò che lata è la porta e spaziosa la via
lata è la porta e spaziosa la via che mena a perdizione, e molti sono
a perdizione, e molti sono quelli che vanno per essa. cavalca, ii-63
cavalca, ii-63: dice la scrittura che la nequissima repromissione, cioè per la
bibbia volgar., x-321: quelli che vogliono diventare ricchi cag- giono in tentazione
, 3-880: la ignoranza più tosto che la scienza ne conduce a dio, e
dio, e la scienza iù tosto che l'ignoranza ne mette in perdizione. casini
, vii-66: dalla via retrogrado / che s * era messo a prendere,
correre / per l'oblique viottole / che a perdizion conducono. -rovinare economicamente
gemelli careri, 1-iv-299: però quello che gli mena a perdizione è la '
o caffo de'monticelli di monete, in che consumano gli averi tutti.
. zeno, li-7-175: tocca con mano che le strane rivolte del regno, che
che le strane rivolte del regno, che l'hanno avuto a mandare in perdizione,
perdizione, provengono dall'intero umore peccante che è l'inquietudine. -in perdizione
per questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta. -ridotto
d'annunzio, v-1-436: quella sera che sul campo di san nicolò non erano
libertà lasciati sgorgare dal petto quelli affetti che più volte le hanno posto e la
moretti, i-963: « la sciagurata che porta a perdizione il professore » don
. (superi, perdonabilissimo). che può essere facilmente scusato, compreso,
o sono errori perdonabili al quindicesimo secolo, che fu negligente nello studio della lingua italiana
. leopardi, v-594: si dirà che questo difetto è perdonabile: ma convenia
perdonabile: ma convenia fare in guisa che alla prima stanza del poema non abbisognassero
... mi sono accorto che essi obbedivano ad alcune idee madri,
avevo distrutta, risuscitando in lei commozioni che senza di me difficilmente vi si sarebbero mai
primitivo e fatale. 2. che merita il perdono, la comprensione,
i falli, i peccati commessi; che li ottiene facilmente, in considerazione della
qualche lagrima alle sue: certo è che in quel momento noi eravamo i più
. pascoli, ii-339: ogni uomo, che ebbe col battesimo il lume del discernimento
, 8-ii-230: l'uomo dee molto temere che, per isperanza che dio promette di
dee molto temere che, per isperanza che dio promette di non perdonamento, egli
. di perdonare), agg. che perdona facilmente, che è incline al perdono
, agg. che perdona facilmente, che è incline al perdono; indulgente,
primo amore o prima parola è perdonante che disse: « padre mio, perdona a
« padre mio, perdona a costoro che non sanno quello che si fanno ».
perdona a costoro che non sanno quello che si fanno ». carducci, iii-4-243
chi si dimostra incline al perdono; che induce a tale atteggiamento. tommaseo [
, generosità perdonante. 2. che esprime una volontà di perdono e riconciliazione
perdonante sorriso di tenero scherzo, soggiungeva che allora marta aveva finito di convincersi del
segnore, / s'eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir
mi par vana speranza / voler la cosa che non t'apertene, / ché chi
, 1-viii-212: comandò a san piero che perdonassi settanta volte sette il dì all'uomo
perdonassi settanta volte sette il dì all'uomo che perdonanza gli domandasse. lamenti di volterra
misericordia, lo mosse tanto a compassione che e'graziosamente gli perdonò le passate ingiurie
, 2-2-119: gli artificiati tremori, che sogliono usar comparendo innanzi a'grandi,
per la colpa d'una falsa amatrice che mi fece inganni e tradimenti; ma
già non mi distolsi da lei sin che m'ebbe ucciso. papini, 27-1085
te domando perdonanza, mogi ere; che 'l diavolo è sutile. perdonanza!
troppo isparlo, / non son eo che parlo: / amor è, che tacente
eo che parlo: / amor è, che tacente fa tornare / lo ben parlante
si porria contare, / per zo che la mia donna à perdonanza. bibbia volgar
., se non tossono puniti, che questa perdonanza fosse cagione di distruggere in
laudare / e per regnare avanza / segnor che perdonanza / usa nel tempo che si
segnor che perdonanza / usa nel tempo che si può vengiare. g. villani,
, scusando l'errore di sua gente che egli si tossono ribellati contro il popolo di
roma..., dove, poi che fu pervenuto, avendo il pontefice sospese
e per mia colpa non posso sperare che nemanco l'italiano abbia la sua perdonanza
! nel becchetto s'annida, / che se 'l vulgo il vedesse, vede-
albertano volgar., 105: sappi che degni sono di perdonanza coloro che fanno scusa
sappi che degni sono di perdonanza coloro che fanno scusa del peccato e non rifinano
, 387: si udì una voce che gli venne da dio e disse così:
aretino, 20-268: va'per ciò che tu vuoi senza denari e tornarai senza:
restituisce mentre egli può stima più la roba che dio, onde non è disposto a
inesauribile / sator di perdonanza, / che fra tempeste illumini / l'arco della
/ l'arco della speranza, / che pia salute edifichi / sugli infernali danni
edifichi / sugli infernali danni, / che spremi dagli affanni / di santa gioia
di questi pusilli penuriosi d'intelletto, che abbacina il tuo spen- dore e s'
i detti capitani tra. llor medesimo che utile cosa è per la compangnia di procurare
procurare co messer lo vesscovo di firenze che ci cresca il brivilegio nostro, eh'
escono tutte le perdonanze e tutte le indulgenzie che tutto dì vedete e udite. g
per quindici dì l'altra universale gente che non tossono romani, a tutti fece [
, per la gran moltitudine della giente che v'era per torre la perdonanza,
porterà ora el sancto uomo, acciò che li vostri campi siano sempre fertili e
machiavelli, 1-vili-146: non sai tu che si dà le perdonanze a chi si
nostri si sa fida relazione e dricta che a coloro che vanno ad l'onorevole
sa fida relazione e dricta che a coloro che vanno ad l'onorevole basilica, cioè
... /... che va per usan? a / ad ogni
, iv-15: costoro... credono che 'l lare bene consista nello andare alle
e alle perdonanze, e non intendono che cosa è adorare in ispirato. giovio
dolgasi più tosto de la benignità, che incitovvi al dire di perdonargli, che
che incitovvi al dire di perdonargli, che de la presunzione che non mi spinse al
di perdonargli, che de la presunzione che non mi spinse al chiedervelo in perdonanza
colui, il quale arà lungo tempo aspettato che l'uomo si converta, darà allora
no è ben suo segnore; / per che s'io fallo, il mio perdoni
sì come vi pare, / sì volglio che perdonar lo mi deggiate. chiaro davanzati
, altro non domando, se non che con benigna fronte ognuna di voi si
di voi si degni perdonarmi i molti errori che io temo d'aver commessi. fausto
voi, ma per abondanza d'amor che ad altra donna portasse. casalicchio,
mazzini, 75-278: dimenticano... che un popolo perdona ogni cosa a un
ghislanzoni, 16-278: è ben vero che alla moglie di un imbecille il mondo
accoglierò, / per ringraziar l'artefice / che la cassa inchiodò, / e alla
prete! saba, 129: però che tutto io ti perdono quanto / soffersi,
un comportamento, a un detto che pare offensivo, urtante, poco opportuno o
se a sorta vi ho detto cosa che abbia potuto tarmivi giustamente apprendere per punto
: per prima cosa la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle il
.... per temperare una proposizione che può parere non ben misurata o una
sia facile il giungervi, e, giunto che l'uom v'è, sia più
l'uom v'è, sia più che altro, mi si perdoni il termine,
rumile paragone... del lume che brilla, in una sera di temporale,
adorno in parte / d'altri diletti, che de'tuoi, le carte. navagero
grande; / ma perdona, e vedrai che in mezzo ai malij un'altra gioia
difficilmente perdona uomo della ferita della lingua che 'l vitupera che quella del coltello.
uomo della ferita della lingua che 'l vitupera che quella del coltello. o. rinuccini
castelvetro, 8-1-160: parendo a platone che la tragedia con l'essem- pio delle
, codardi e compassionevoli, non vuole che ella si rappresenti nel suo commune,
di molto valore fare e dire cose che fanno e dicono i compassionevoli, gli spaventati
punito con severità di quella sua deficienza che non sapeva perdonarsi. -in relazione con
mia importunità nata per tuo servigio anzi che per sollievo di mio fratello. muratori
se mi metterò a dir male di ciò che solamente è buono. metastasio, 1-ii-1291
metastasio, 1-ii-1291: perdonarci all'amore che lorenzo valla avea per la purità latina la
. carducci, ii-1-128: credo poi che ella, signor pietro stimatissimo, vorrà
perdonare e alla penna e alla fretta che ho questo modo di scrivere.
, iii-8-54: le sculture d'anselmo che adornano la porta romana di milano rifabbricata
fan perdonare la loro rozzezza col consacrare che fanno ai posteri i sacrifizi e gli
quali esse cag- giono, non comportano che esse si perdonino e che le persone
, non comportano che esse si perdonino e che le persone divengano tra loro amiche.
amiche. -per estens. concedere che un fatto abbia un esito contrario alla
: perche amor mal volentier perdona / che e'non sia alfin sempre amato chi ama
36: dalle condizioni e dalle tendenze, che qui si sono rapidamente ricordate, tanto
co. llo. rio portare, / che, per non perdonare / l'un
lontani, / anna, e tu credi che non sia sincero / il mio vóto
. chiaro davanzati, xviii-63: dille che mi perdoni / s'al cantar mi
del paradiso, 23: però vi priego che mi perdoniate s'io non vi dichiaro
a cui molto debbo per la vaghezza che egli ha delle mie novelle, di
allargherò forse di soverchio a provar loro che parmi d'aver fatto bene a seguire
« perdonatemi, voi non fate quello che voi dite ». oddi, 1-34:
dicestel voi per modo del dialetto nostro che vi venne alla lingua o anzi in vero
perdoni ». pratesi, 5-257: e che cosa volete raccappezzare?...
, i-1324: nella lettera di lei, che già conoscevo per opera e per fama
compiacimento di vedermi segnalato da un artista che sapevo eletto e nobilissimo, ma credevo
del vino, ma eie di colui che 'l be'. -intr.
, / e del tuo servo ciò che vuoi ragiona; / e s'ella per
tuo prego li perdona, / fa che li annunzi un bel sembiante pace. bibbia
, ii-305ì noi dobbiamo perdonare a coloro che ci offendono. laude dei bianchi toscani
xcvi-76: ma e'[gesù] vuol che unitade / sia tra. lloro e
parer commune / perdonano alle mogli, che san bene / che tanto non potean
perdonano alle mogli, che san bene / che tanto non potean viver digiune. tasso
/ tu ancora, al corpo no, che nulla pavé, / a l'alma
casalicchio, 487: maledetta avarizia, che talmente svolti il cervello di quel tale
quel tale di cui possiedi il cuore, che non gli fai perdonare né a figli
cavalca, 21-22: perdona al prossimo tuo che t'offende, e allora dio ti
i vostri prieghi non ci si adoperano, che egli mi debba mai da dio esser
si conosce in quanto errore siano quelli che per alcuni peccati gravi si diffidano della be-
umana generazione, del quale gode ognuno che crede all'evangelio. muratori, 10-i-68
rendei, / piangendo, a quei che volontier perdona. dominici, 1-34:
617): guarda chi è colui che gastiga! colui che giudica, e non
chi è colui che gastiga! colui che giudica, e non è giudicato! colui
, e non è giudicato! colui che flagella e che perdona! -assolvere
è giudicato! colui che flagella e che perdona! -assolvere un peccatore dalle
: prega [san pietro] il signor che più non ci contrasti, / da
più non ci contrasti, / da che ti perdonoe poi che '1 negasti.
contrasti, / da che ti perdonoe poi che '1 negasti. panigarola, 2-167:
. panigarola, 2-167: però non che conforme a'molti miei peccati mi giudichi
miei peccati mi giudichi ti chieggo, ma che conforme alla tua gran pietà tu mi
: allora [la fede] s'avide che per semplicità v'eran caduti e per
del mondo: però perdonò a coloro che di buon core voller tornare. novellino
potèo, perdonando a'suoi offenditori, fare che niuno uomo perdoni! dante, purg
sire, in tanta guerra, / che perdonasse a'suoi persecutori, / con
suoi persecutori, / con quello aspetto che pietà diserra. boccaccio, dee.
perdona a loro. padre, imperò che non sanno che si faccino. cariteo
loro. padre, imperò che non sanno che si faccino. cariteo, 361:
, iii-119: ladio perdoni a coloro che vogliono turbarmi co 'l falso ancora, quasi
quasi le cose vere non sian tante che possano apportarmi dolore. s. maria
ii-314: e1 padre eterno, che era il capo di jesu, s'inclinò
mostrando di essere reconciliato con lei e che gli aveva perdonato. pascoli, 6:
: un padre, o dio, che muore ucciso, ascolta: /..
... / perdona all'uomo, che non so; perdona: / se
: fa'... di costui quello che tu hai fatto nuovamente del nobilissimo e
govi per amore e per reverenza di dio che voi mi perdoniate ». cronica riminese
, 929: furono perdonati tutti quelli che avevano fallato contra i prefati signori.
vendramin, lii-4-462: gli spagnuoli dicono che sua maestà combatte come un diavolo e perdona
. bembo, 5-132: deliberarono i padri che i proveditori uno editto proponessero, che
che i proveditori uno editto proponessero, che se i cittadini di vicenza stati nelle
avevano i suoi nimici per la clemenza che egli aveva usata in perdonare ai pompeiani
egli aveva usata in perdonare ai pompeiani che per aver ammazzato l'istesso pompeo. tortora
. documenti maravigliosi della severità di tanti che né ad amici né a persone attinenti loro
349: dicono gli spagnuoli in proverbio che il re ogni cinque anni perdona a
esso facilmente gli errori e rimettendo quelli che vogliono ritornare. monti, iv-176:
aver servito al nostro governo è delitto che non si perdona. -ant.
, lxvii fiorini d'oro: ponemo che dè dare innan$9i quatro cartte. àcci
i detti consoli cogli officiali della mercatanzia che le cinque maggiori arti facciano fare sindachi
perdonare ogni merito overo dono dato o che si desse, ciascuno anno intra gli uomini
volse perdonare li cento danai a colui che gli aveva perdonati dieci mila bizanti.
si dice nello evangelio di quello signore che perdonò i mille talenti al suo servo
cento al suo conservo e però bisognò poi che lui rendessi ragione di mille che di
poi che lui rendessi ragione di mille che di già prima gli erano stati perdonati.
la sua professione) pezzente, l'obolo che dovea pagarmi allo sbarco.
prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m'
questa battaglia, perch'io sono certo che tu fai impresa per poco senno.
. guarini, lxv-142: amiam, che i fidi cor non abbandona / amor,
parlare col p. matteo, ma voleva che il padre lo fosse a visitare a
a sua casa, perdonandogli la cortesia che tutti gli facevano, anco mandarini gravi,
tutti gli facevano, anco mandarini gravi, che era porse inginochioni avanti a lui.
spiantando le chiese... fuor che solamente lo spedale, a cui perdonarono
(per lo più in espressioni negative che indicano una violenza indiscriminata, una furia
crudeltà del tagliare i nasi alle donne che usciano della terra per fame (e
non perdonarono alla bellezza della città, che come villa disfatta rimase. guido da
pisa, 1-145: love fu tanto lascivo che non perdonò né a sangue né a
, 1-72: lode e grazie ti rendono che narrare non si può della sopra smisurata
tempi e alla vita di tutti coloro che in quegli s'erano rifuggiti. p.
mangiarono prima i cuoi di quegli animali che avanti avevano mangiati, non perdonando anco
anco alle scarpe cotte né a'cuoi che avevano sopra le targhe. buonarroti il
molto meno perdonerà all'innocenza di coloro che non vogliono macchiarsi nell'impudicizie. f
: ti so dire io... che non perdonavano a tonache né a sottane
. g. visconti, ii-3-4: che mi tocchi uom non vo'che si
ii-3-4: che mi tocchi uom non vo'che si ritrova / se non colui del
piacer comanda tutto il resto, / voglio che mi perdoni sol di questo. leoni
... non la perdona alle foglie che cadono né agli insetti cauti e slacciati
, io 1-2: lasso, ben so che dolorose prede / di noi fa quella
vizio; questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti nuoce
perdona e a tutti nuoce, perciò che non è core, pure che d'uomo
, perciò che non è core, pure che d'uomo sia, che o tardi
core, pure che d'uomo sia, che o tardi o per tempo a le
tesauro, 5-153: perché credi tu che l'aure infette / perdonino a me solo
tal sorte inclemente, nocivo e maligno che a niuno la perdona, là dove di
la perdona, là dove di cinque che vi andammo, a due partorì la morte
lorenzi, 2-23: sol piaccia a dio che intempestiva brina / perdoni almeno a quella
le infermità mi hanno perdonato; con tutto che io fossi, come sono ancora,
: andate via di qua, cecilia, che in questa casa c'è il male
alle volanti navi. a'quali poi che i remi perdonarono, al mare fuorno date
di riposarsi o di ritemprarsi; lasciare che rimanga in una condizione privilegiata di agio
. c., 20-1-3: io voglio che finalmente perdoni a te medesimo, perocché
suore la pregò molto strettamente e benignamente che si dovesse perdonare un poco e riposarsi
o delle tante temerarie o insussistenti sentenze che hanno profferito e pubblicato alcuni teologi.
qua'vorrei / più tosto esser compagno che salire / a far maggiore il numero
, 5-105: sarò certo il meglio che io,... perdonando e alla
, pregovi, perdonate almeno alle ricchezze che tanto amate, e non le spendete in
pregavo, dimenticando la legge della guerra, che voi perdonassi alli vostri santi luoghi e
frequenza (in relazione con un compì, che indica lo strumento stesso).
). simintendi, 1-58: priegoti che perdoni alli sproni e più fortemente usa
. morelli, 228: fa'pure che ne'tuoi libri sia iscritto ciò che tu
pure che ne'tuoi libri sia iscritto ciò che tu fai distesamente e non perdonare mai
alla penna. venuti, lxxxviii-n-728: che fai? che pensi? a che tanto
venuti, lxxxviii-n-728: che fai? che pensi? a che tanto a l'
: che fai? che pensi? a che tanto a l'inchiostro / carta e
, in partic. da un'azione che richieda un impegno gravoso e talora difficile
sforzo e una difficoltà non comuni o che appaia moralmente riprovevole (per lo più
e perdonando a ogni onestà, poi che tanta perfidia e tenacità in loro regna
perdonerebbe a spesa o fatica, infino che 'l romano imperio fosse tolto via e
non perdonò a sorte niuna di vilanie che non me dicesse. idem, 1-226:
il bestiame, né a cosa alcuna che fare contro a'nimici si suole o
, di questi tempi, i viaggi che fa in parti tanto lontane e sospette.
, vuole egli [ippo- crate] che non si perdoni nemmeno alle più fiere adustioni
per far pago un desiderio al quale parea che non potesse bastare la sua fortuna.
bencivenni, 4-86: tu dèi sapere che in due maniere è l'orazione in
in peccato...: o perciò che l'uomo non cessa di male fare
non cessa di male fare o perciò che l'uomo non si vuole perdonare suo
, iddio glielo perdoni, è stato causa che il concetto dell'eloquenza restasse in italia
tanto latino lusinghiero e tanto volgare pedantesco che dio gli perdoni, alfine questo bizzarro
: >. v.]: ma che iddio vi perdoni, perché mettervi a
maritai la lapa mia filiuola e filiola che fue de la lena mia molie a che
che fue de la lena mia molie a che dio perdoni. tommaseo [s.
! ', per attenuare un'espressione che appare un po ^ blasfema o irriverente
de li cavalli e de li asini; che, perdonimi aristotile, asini ben si
aristotile, asini ben si possono dire coloro che così pensano. muratori, 8-1-181:
pythion ormai invaso di sterpi e alberi che scalzano le pietre superstiti. 13
: ah, compare! non ti ricordi che cristo perdona e san giovanni no?
. 12. -come papa sisto, che non la perdonò neanche a cristo:
1585 al 1590, represse il brigantaggio che infestava i suoi stati). p
. v.]: come papa sisto che non la perdonò neanche a cristo.
47), da gesù alla peccatrice che gli lavava i piedi nella casa di si-
sono perdo nati, imperò che ha molto amato: e colui che meno
imperò che ha molto amato: e colui che meno ama, meno gli è
principali [dell'accordo]... che si intendessino perdonate a ciascuno tutte le
amici e servitori. 2. che ha ottenuto perdono per il proprio comportamento
perdono per il proprio comportamento colpevole; che ha trovato indulgenza e comprensione in chi
imputazione. monti, 3-532: or che vinto / il suo rivai, me d'
bacchetti, 2 -xxv-45: è ben capace che egli [manzoni] trovasse..
strenua milizia spirituale dell'ateo pessimista, che nell'indulgenza perdonata dell'ottimista praticante.
sm. (femm. -trice). che perdona le offese ricevute; solitamente incline
: largo perdonatore è stato a ciascuno che bene gli abbia fatto, e in odio
] pietoso e misericordioso perdonatore a quelli che aveano giurato d'ucciderlo. mannelli,
: son non meno riconoscitore dei benefici che perdonator de le ingiurie. pascoli, ii-1655
papini, 42- 197: pare che non si ricordi di colui che, vissuto
: pare che non si ricordi di colui che, vissuto prima di cristo, fu
starà immobile tonnipotente iddio, e quello che noi volle conoscere perdonatore, sì lo
: bello mio figliuolo dolce, adora ciò che li tuoi antecessori hanno adorato e odi
nostro re, padre superno, / che rivolga tal quaderno / e. ssia a
non vo'cercar altro, / pur che inver me e'sia perdonatore.
quel lodare e ringraziare dio, -colui che s'incarnò come perdonatore -di avergli concesso
-spreg. che dimostra eccessiva indulgenza nei confronti di tendenze
del proprio o dell'altrui comportamento; che segue passivamente i propri istinti.
alle corpora loro. 2. che condona ad altri un debito in denaro.
, 1-1-103: leggiamo per 10 vangelo che quello simon fariseo, essendo dimandato da
perdonato un debito, non avendo ellino che rendere, più amasse quello cotale perdonatore:
cotale perdonatore: rispondendo elli: parmi che più ami a cui fu più donato,
degli arnesi e della vita a coloro che poco prima lui nello stato e nella persona
messer lo perdoneme trasse '1 maggior grido che mai si sentisse. = voce
e denno essere misericordiosi e perdonevoli più che crudeli, siccome impuose cristo al detto
. imbriani, 6-188: ma che gioverebbe abolir gli asili, quando dal
piche misere sentirò / lo colpo tal, che disperar perdono. petrarca, 1-8:
amore / spero trovar pietà, non che perdono. storia di stefano, 6-7:
: lo mio marito è sì buono / che del zerto e'so ch'el me
piangendo l'abbracciò e chiesele mille perdoni che mai di lei avesse avuto sospetto.
. più meritaron perdono per loro ignoranza che grazie per lo sapere. tasso, n-ii-511
volontario dispogliamento di quella satisfazione e piacere che potrebbe pigliarsi l'offeso per la pena
l'offeso per la pena e gastigo che meriterebbe di sostener l'offensore. casti
cosce baciandole e i ginocchi / (che però dal guarnel coperti sono), /
11 fratello dell'ucciso e il parentado, che s'erano aspettati d'assaporare in quel
223: ti raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di
piovene, 14-100: niente è più dolce che sedere alla mensa dell'uomo che abbiamo
dolce che sedere alla mensa dell'uomo che abbiamo oltraggiato, e condividere il suo
senso attenuato: scusa, venia, licenza che si è soliti chiedere a una persona
. redi, 16-ix-139: io so che parlo troppo libero, e...
? veramente ne arrossisco e non so che mi dire, e contuttociò gliene domando perdono
spero trovar perdono, poiché qui meno che altrove il lettore potrà o vorrà dire
il lettore potrà o vorrà dire: che me ne importa del dolor tuo?
. ghislanzoni, 18-138: -dio! che ho fatto! mi scusi tanto..
ma non è la 'scusa 'che uno adduce per aver commesso cosa poco
intanto i nostri infrancesati ad ogni minimo che li senti a cinguettare 'perdono ',
/ e disse a quel molto discretamente / che vuol >artir dalla sua riverenzia / e
, 112-8: tullio... dice che allotta è questione di preghiera quando l'
preghiera quando l'accusato confessa e dice che fece quel peccato che gli è aposto e
confessa e dice che fece quel peccato che gli è aposto e ricognosce eh.
è seguire e mettere in opera quello che le leggi dicono, e ciò massimamente
si conviene a lo giovane, però che lo adolescente, come detto è,
masuccio, 23: il re, che clementissimo signore era e disideroso intender il
nel regno nostro è legge manifesta / che chiunque porta scudo o ver cimerò /
istesso giorno ne'contorni della torre bandire che, ove l'oraffo alla sua presenza
questa lettera si portarono dal duca, che li condusse dal vicelegato, a cui chiesero
ribellati, e con memorando esempio sconfitti che gli ebbe, senza che potessero trovar
esempio sconfitti che gli ebbe, senza che potessero trovar perdono, privò di vita tre
di dante]... a quelli che volevano facesse ammenda onorevole e ritornasse in
sommo pontefice e un altro del re, che portavano seco l'abolizione de'misfatti che
che portavano seco l'abolizione de'misfatti che s'erano commessi in fiandra contro l'
pen. perdono giudiziale: beneficio giudiziale che può essere concesso per una sola volta
concesso per una sola volta all'imputato che venga riconosciuto colpevole di avere commesso,
, tenuto conto delle circostanze, presume che il colpevole si asterrà dal commettere altri
circostanze indicate nell'art. 133, presume che il colpevole si asterrà dal commettere ulteriori
, / ed eo a colui la dono che del suo peccato dole. fra giordano
non se'confesso e pentuto, or che ti vale andare a roma? dante
, alquanto del color consperso / che fa l'uom di perdon talvolta degno.
226: poi quando a dio parrà che '1 mio fin sia, / perdon
sia, / perdon ti cheggio e che per mia vittoria / sempre la faccia tua
mi stia. ariosto, 14-72: so che i meriti nostri atti non sono /
, 135: quanto all'essere possibile che il peccator recuperi la grazia di dio
giustissime / sono pene e mercedi / che in ciel descritte sono; / ed
, 1-1-127: non v'è peccatore che, dolendosi del mal fatto e tornando a
l'aiuto, pregava con una preghiera che saliva al cielo come una fiamma. c
vie del bene, le sole che possono riconciliarci nella vita e nella morte
cent., 52-31: ad ogni cristian che 'n sua presenza / ode il nome
in compagnia di cert'altre gentildonne, che tornavano tutte insieme da pigliare il perdono
[guevara], iii-169: avanti che y1 buon cristiano si metta in mare,
e il purgatorio con ogni altra opinione che tiene la chiesa santa in queste materie.
per pigliare 'l perdono della plenaria indulgenzia che ha concessa papa gregorio xiii alla nostra
far buon viso / a quest'ospite pio che vien da'frati. / viene da'
2-i-94: costoro sono li nostri buon preti che sono tornati di ierusalem da'perdoni.
piccola elemosina d'un quattrino o simile che altri lascia sull'altare nel dì del perdono
niuno o piccol pregio. -ciò che si compra e si vende nel corso di
: se tu vai per perdono di danari che tu abbi a restituire ad altrui,
a restituire ad altrui, a volere ben che ti vaglia, conviene che tu gli
volere ben che ti vaglia, conviene che tu gli porti i denari e mettilo nella
e mettilo nella possessione, perocché conviene che quello tale sia libero; e se
: procurino i consoli, con quelli frati che parrà loro, che perdono si faccia
con quelli frati che parrà loro, che perdono si faccia e come fare si possa
chiamata il 'gran perdono ', che si celebra il io del mese di
ricevute: si è in questa festa che seguiva presso gli ebrei la cerimonia del
qualcosa: voler toccare o prendere ciò che sarebbe proibito. giuliani, ii-360:
: è stato primaticcio quel ciliegio, che non gliene salvo mai una (delle ciliegie
oramai l'hanno imparato (lo conoscono che le matura presto), e tutti
le matura presto), e tutti che passan di qui ci pigliano il perdono (
lo insegnerà ogni corti- gianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro
è vanità, non ve ne essendo che un solo: atterrire senza perdono.
serumido, molti baci e pochi quattrini; che vale molte carezze e poca sostanza,
è avvenuto, avviene o si prevede che avvenga un determinato fatto (nella locuz
o come accusano di perduellione me, che rimasi incredulo non avvisato? lessona,
mano reggendo quella parte del diritto penale che è la politica. la differenza fra questa
quella di 'lesa maestà 'si è che la perduellione significa nella nostra lingua i
/ il perduellion rito efferato / quel che devria dissuader con pena / a qualunche
supplicio a'per- duelli e a'parricidi che negar loro la terra? filangieri,
(superi, perdurabilissimo). ant. che ha lunga durata nel tempo; assai
figliuole di babbillonia, cioè di confusione, che lor gloria si tornerà loro in confusione
, i-4-3: veggiamo... che vivere e ben vivere affiede e. ssi
convenire a uomo in doppia maniera, che. 11'uno vivere e ben vivere
], iv-187: eternamente ha ordinato che riceva la eredità perdurabile della gloria.
volgar., v-639: tutto ciò che opera il prode uomo e il savio alla
i prìncipi sono buoni e fanno ciò che questa scienza insegna, elli avranno dio
io porto testimonanza a verità, vero che mena 1 umano lingnag- gio alla vita
solo, siccome disse san pagolo, che elli solo è perdurabilmente, sanza fine
guerra di correzione per ischifare la pena che uccide perdurabilmente, cioè la morte di
, cioè la morte di ninferno, che morire non puote. storia dei santi
la menano ne'maggiori peccati criminali di che l'uomo muore perdurabilmente. marsilio da
. [crusca]: perch'egli avviene che la follia ci tiene sì perdurabilmente e
. di perdurare), agg. che si protrae, che continua a sussistere;
, agg. che si protrae, che continua a sussistere; che permane nelle
si protrae, che continua a sussistere; che permane nelle medesime condizioni; che si
; che permane nelle medesime condizioni; che si ripete con caratteristiche analoghe (un
, debbono esser più vigorose ed attive che tratte di lor proprio stato e natura
dalle rispettive discipline quella perdurante fermezza che li fa indenni dai sobbalzi della cronaca.
già la diligenza della natura, acciò che tutte le cose con semi moltiplicati siano
ma non s'avea forte, ordinata aristocrazia che potesse partecipare al proprio la virtù propria
alla scuola delle avversità. gli sforzi che esso fa per uscire da una difficile
infelice esempio di magnanimità e perduranza, che, mal compreso e retribuito dalla sua
iv-12-334: nell'opera degli studi, che a suo modo è una lotta, l'
esperienza gli ha appreso anche questo: che è necessaria la perduranza e la pazienza
la perduranza e la pazienza, e che la verità finisce sempre con tessere riconosciuta
122: in contrario, quella cosa per che la diuturnità delle cose mortali perdura,
tarchetti, 6-i-421: non è l'amante che divinizzi la donna, è la madre
prima ha dei bagliori profondi ha degli sprazzi che inebbriano, ma è luce della terra
vespro, un incendio di anime, che dura, che perdura, che non può
incendio di anime, che dura, che perdura, che non può estinguersi.
anime, che dura, che perdura, che non può estinguersi. deledda, ii-530
, ma laggiù lungo il fiume pareva che il suo splendore perdurasse ancora. corazzini
. pavese, 10-91: la compagna, che indugia, / pare ancora che morda
, che indugia, / pare ancora che morda quel grappolo d'uva / tanto ha
un plasma aereo, moto della forma che si trae dietro l'aria grommosa,
trae dietro l'aria grommosa, forma che, di sotto, perdura eterna.
2. perseverare in un'azione che si è intrapresa, in un comportamento
minore cosa è le cose lodevoli cominciare che nel buono proponimento perdurare. frachetta,
deputazione non significare il timor suo, che, pèrdurando a servirsi dell'edificio a
a trovarsi in una determinata condizione (che è generalmente indicata da un compì,
agevole perdu rare nel sonno che incominciarlo. imbriani, 3-227:
forza, della medesima efficacia; degli articoli che principiano calmi, anche dopo che l'
articoli che principiano calmi, anche dopo che l'autore ha manifestata l'intenzione di
rimarrà pure uno dei tipi più notevoli che abbian perdurato nelle cose della nuova italia
, 11-86: le due cittadi, di che fa men zione nel testo
: per questa così facta fiducia dicevano che non era da maravigliarsi se, per
1-i-1-8: botticelli: la ventata perdurevole che ferma nella corsa il lembo fin nella piega
col ferro e perdura materia più liberamente che la molle ceder dicono, perché in
si fanno note dall'aquila, stella che in determinati giorni dà fuor della terra
fatta lega insieme; et è cosa chiara che le vergilie la perducono come lor parte
s. c., 26-2-10: pognamo che... la ventura...
di dilicanze e di ricchezze ti perduca che tu nasconda la terra sotto preziosi marmi.
[cose] dobbiamo cercare e desiderare che ci perducono al cielo. guido da pisa
da pisa, 1-2: altri sono che desiderano di sapere solamente per sapere: e
essere reputata cosa divinamente inspirata più presto che umàna invenzione, con ciò sia cosa
umàna invenzione, con ciò sia cosa che la vita spirituale sia molto difficile,
sopranaturale, sì etiam rispecto a'mezzi che ad epso fine perducono, che sono difficili
mezzi che ad epso fine perducono, che sono difficili et aspri. j
... / or te invoco: che m'acade ad opo / gli alti
. agostino volgar., 1-4-243: questi che credono che alcuna mala natura sia nata
volgar., 1-4-243: questi che credono che alcuna mala natura sia nata e generata
e proprio suo principio non vogliono accettare che questa sia la cagione della creazione delle
sia la cagione della creazione delle cose, che '1 buono iddio facesse le cose buone
le cose buone, credendo più tosto che fosse perdutto a creare queste cose corporali per
o regola le cose di sotto, che sono effetti delli moti de'corpi celestiali
., 5-1 (1-iv-451): per che co'parenti di cassandrea rincominciò le parole
magnifica opera, non forse, secondo che molti estime- rebbono, senza più interromperla
, anzi più volte, secondo che la gravita de'casi soprav- vegnenti richiedea
delle nature e creatore delle creature, che mi dia buono intendimento e aiuto a comporre
pensier m'offende e lede, / che non perdussi al fin la bella impresa.
la pigrizia scacciando gli riposi, acciò che gli tuoi fatti si perducano ad effetto.
/ c'or sono in gran perduta / che m'ave abando- nato, / e
'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale. = femm. sostant
una intrinseca parte di loro, quella che, nel perdutamente amarla, nel sollecitamente servirla
perdutamente / aspirò il divino fiato / che venia dagli immensi / deserti dell'agro fiorente
i capelli e ne restò preso per modo che le fu sempre innamorato perdutamente. chiari
senza aver la menoma conoscenza della persona che lo teneva sì perdutamente invaghito, il
: madama cicognara... m'assicurò che due di que'fratelli sono perdutamente perduti
fanciulla. borgese, 6-62: una voce che suona / da pallide lontananze, perdutamente
mano alzata, inebriato perdutamente dai gelsomini che odoravano sulla siepe che mi passava rasente
perdutamente dai gelsomini che odoravano sulla siepe che mi passava rasente. 2
; con atti, comportamenti o parole che esprimono disperazione, sconforto, angoscia.
gozzano, i-151: « e vero che tu sei una cocotte? » /
/ con l'aria d'un uomo che vada perdutamente d'attorno. -a
caduta una valanca nell'alveo del brembo che quivi passa vicino, ne sospese la
inondar la detta casa, in guisa che il paroco dovette fuggirsene perdutamente ed a
. agostino volgar., 1-6-120: quelli che si gloriano d'esser chiamati cristiani e
denaro). -in partic.: che non si riesce più a trovare, smarrito
, 92: una guarnacca fatta che s'accattò per la detta donna e
dé ', per darne a sentire che le cose perdute non si ri-
dino, 20: intendi in toscano che smarita se chiama quella cosa la
non si truovi, nientedimeno quando che sia si debbe ritrovare, e perduta è
ritrovare, e perduta è quella che non si ritruova né si ritruoverrà. ulloa
felicità ritrovate voi in quell'oro che, posseduto, v'inquieta e, perduto
in cospetto loro contaminate quelle vite che con tanta cura nodrite avevano illibate
caste; ed il minor dolore che si avessero erano le perdute sostanze. carducci
8-211: a me è la prima volta che tante lettere vadan s s
] raccomandati: n'è ragione che molti di essi sono in questa
sura, appena qui; mi rincrescerebbe quindi che andas sero perduti.
denari perduti racquistare. 2. che non è più in proprio possesso o sotto
nemico. boccaccig, vii-214: chiunque che ami tanto questa donna [roma]
è suo ver cittadino, / colui che è uno e trino, / umilemente preghi
a pistoia come la terra era perduta e che la rocca si tenea. giov.
, 2-1-331: milano è perduto, che si poteva confortare e non lasciare perire
e con poca gloria a'capitani pontifici che un dopo l'altro benedicevano quelle masnade
55-68: i trenta mila soldati dell'austria che avean preso rifugio in verona, in
roseo, v-5: egli gionse così opportunamente che i luoghi che eran ridotti all'estremo
egli gionse così opportunamente che i luoghi che eran ridotti all'estremo si conservarono e
da cavallo in scozia per difender quello che restava non reso dagl'inglesi e per
. cavalli, ii-12-278: si crede che, alla morte del presente re tamos
né similmente tener la battaglia per perduta che per il mancar dei principali vi son
posti in battaglia con sì buon ordine che la perdita dei particolari non è molto
piccolomini, 1-417: l'uno amico conoscerà che sia cosa impossibile di aver più diletto
più diletto dall'altro amico, il che per perduta bellezza o per infermità o per
è perduto? « io ho quel che ho donato ». -con riferimento a
sensi, una grazia, un dono che la presenza dell'anima ci ini
meglio, lxxxviii-n-79: mi rivedrai più che colui beato, / cui grande stato
luca, 80: quando il caso dia che scampi da mano di nemici e ritorni
della perduta e ricuperata liberta, in modo che si finga come se il framezo tempo
, un vagar faticoso dietro a desideri che non sarebbero mai soddisfatti, tali erano
speranza di vederti, special- mente dopo che io n'era quasi certa avendoti tanto vicino
, così struggenti; perdute al ragazzo che fu, perdute dall'uomo d'oggi
allungando, si truova consumato il capitale che aveva, perduto il credito, stracchi
fausto da longiano, iv-265: dimmi che si cava di questi piaceri se non il
ulloa [guevara], ii-176: il che facendo,... voi la
boterò, 8-50: quindi si conosce che chi per passione fa qualche cosa che
che chi per passione fa qualche cosa che stia male non può ricuperare né la quiete
il fatto. 8. che non è stato tramandato; dimenticato,
. piccolomini, 1-28: debbiam credere che quelli uomini che dopo un diluvio comincian
1-28: debbiam credere che quelli uomini che dopo un diluvio comincian di nuovo a
nuovo a nascere abbian tanto di providenzia che, per riaver le arti e le scienzie
perdute, sappiano andar lontano a quelle provincie che simili infortuni non han patito. vasari
era quel modo di fare piuttosto perduto che smarrito. baldi, 6-43: la cognizione
oggimai affatto è trascurata e poco meno che perduta. martello, 249: ecco.
2-1-75: pretende il p. kircher che gli egizi, dopo il diluvio universale,
la più celebre delle tre nuove lingue e che sin dal secolo x era stata la
le scuole dei retori si aprono allora che l'eloquenza è perduta. cattaneo,
, 2-i-367: già è perduto quello che delle cose d'etiopia scrisse diodoro di
, incominciando dalla perduta 'philologia 'che il petrarca giovine scrisse per sollazzare il
del perduto tanto caro marito, intanto che mangiare né bere vuole, ma con
viso e gli occhi muti, / che non rivegga in lui la cara traccia /
: noi ufficiali stessi non volevamo dirlo che partivano soli: a sostituire i perduti
viltà de'capitani. 10. che non è più presente, che non è
10. che non è più presente, che non è più vicino (e la
anzi ella tiene te incatenato, e che non sai partirti di siena e dal
siena e dal suo seno, e che li parenti tuoi ed amici t'hanno per
ne'quali soleva per il passato più che in ogni altra persona confidare.,
, nudrite ed espresse fino dal 1835, che la francia era per molti anni perduta
francia era per molti anni perduta e che l'iniziativa del moto europeo era da
. loredano, 3-127: io so che meritava: reso odioso all'aria,
convenientemente. pulci, 27-276: sai che si dice cinque acque perdute: /
dice cinque acque perdute: / con che si lava all'asino la testa; /
testa; / l'altra, una cosa che infine pur pute; / la terza
pur pute; / la terza è quella che in mar piove e resta; /
è tutto pieno di pieghe e sì grinzoso che non so se si potrà distendere:
questi riguardi deve essere un pozzo perduto che riceve l'acqua, quando si vuole
. boccaccio, 1-i-258: prie- govi che me, che più di sospirare che di
1-i-258: prie- govi che me, che più di sospirare che di parlare con voi
govi che me, che più di sospirare che di parlare con voi ora mi diletto
qui solo lasciate, e andatevene, però che ciò che mi dite è tutto perduto
, e andatevene, però che ciò che mi dite è tutto perduto. antonio da
: non potendosi con altro cacciare amore che con lo sdegno..., è
sdegno..., è di necessità che s'accompagni con l'odio, il
questo ragionamento udito un certo astutac- cio che mettea ogni suo pensiero nel fare dell'altrui
133): ora non c'è altro che tener costei a bada, più che
altro che tener costei a bada, più che posso: alla peggio, sarà
da tutti era chiamato cimone, il che nella lor lingua sonava quanto nella nostra
, / dissi lui, « trova che 'l tempo non passi / perduto ».
ore perdute! » sospirò paolo, che alfine comprendeva la cagione per cui la
guardando le tante stupide e gentili cose che ricordano i giorni perduti per sempre,
, 7-262: nei castelli francesi, più che l'architettura, domina il gusto della
celato. gozzano, i-106: poi che nel tuo bacio ultimo spensi / l'
e l'ultimo sussulto, / non udii che queirarido singulto / di te, perduta
mi andavano perdute. 17. che non si trova più, che si è
17. che non si trova più, che si è smarrito (la strada percorsa
per lo solingo piano / com'om che torna a la perduta strada, / che
che torna a la perduta strada, / che 'nfino ad essa li pare ire in
lxxxviii-1-633: tu vaneggi / com'uom che finge la perduta istrada. g
iv-2-47: non si udiva nel frastuono che il latrato rabbioso di vespa perduta là,
. piovene, 3-196: « ma che fai! » -gli dicevo. mi rispondeva
d'intendersi nella rete serrata delle sue occupazioni che non gli davano respiro. era infatti
propria vita. 19. che costituisce un'esigua minoranza all'interno di
fra altri maggiori. 20. che si è smarrito, che ha perso l'
20. che si è smarrito, che ha perso l'orientamento in una regione
uno si trova perduto in questo vuoto che non ha limiti; nello spazio vede
, 1-45: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro
mazzei, i-136: sareste perduto più che l'isole perdute. -con riferimento
riferimento a un suono o a un grido che si disperde in uno spazio molto ampio
gran cappotto, dal quale non escono che gli sproni. frateili, 1-140:
riuscite inutili l'istanze, li disse che, s'era lecito ad un figlio il
. poerio, 3-112: impossibil parea che così bella / creatura, e degli
per potergli far vivere accanto una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da lui.
gli occhi perduti dietro a raimondo, che era scomparso nell'atrio del palazzo coi
zioni d'astrea, non ha voci che non riescano noiose. 23.
). boccaccio, 1-ii-417: in che modo e abito ciascuno / e di
vecchio agusto, di lei sì perduto che nell'isola della pianosa cacciò agrippa po
/ procacciossi ben tosto una fanciulla / che suona ai chitarra, e se n'accese
se n'accese / per modo tal che andavane perduto. g. gozzi, 75
egli credette perdute del fatto suo femmine che l'aveano in odio come il fistolo
egli fosse verso la sua famiglia: il che veggo riuscirmi difficile, altrimenti che rifacendomi
il che veggo riuscirmi difficile, altrimenti che rifacendomi (ciò che non debbo)
difficile, altrimenti che rifacendomi (ciò che non debbo) a dimostrare lo sviscerato
sviscerato amore e la tenerissima passione con che i cinesi van perduti del loro proprio
serra, iii-13: di'con nino che alla virtus ho visto fare delle bellissime
visto fare delle bellissime cose, ma che però io non ho imparato niente perché
regola e metodo. 24. che non ha più prospettive e speranze;
anonimo, i-464: perduta non vo'che sia, / né di questo secol
secol gita; / ma l'uom che l'à in balìa / da tutta gioe
amore ogni uom perduto, / di che che stato el si fosse suto. scala
ogni uom perduto, / di che che stato el si fosse suto. scala del
cieco è reprobo saettatore, così il discepolo che contradice e litiga sarà perduto. lod
: guardati da'disagi sopratutto, imperò che l'arte tua, quando ti infermassi
, 2-1-93: lo stato de'medici che era esoso allo universale della città, volendo
amici artigiani, cioè d'uomini che da uno canto cavassino eneficio assai
modo gelosi delle donne loro e dicono che, quando una donna è vista, è
esser buono ed un movimento della grazia che dio non nega anche a'più rotti e
. ghislanzoni, 16-176: entriamo! che niuno ci vegga parlare insieme, disse la
. quello è un uomo perduto, che non riesce a campare la famiglia.
da triulzi e al conte di pitigliano che non mettessino senza grande occasione in potestà
della fortuna il regno di napoli, che era perduto se quell'esercito si perdeva.
vennero anche a dar sulle mani a quelli che diroccavano ancora, a cacciarli indietro,
del sangue era perduta: il grido che predominava era: prigione, giustizia, ferrer
esuli. non è dai suoi ranghi che caverete l'azione.
quadro, figuratavi la città di anversa che si lagna della quasi perduta navigazione e
,... come non piagni tanto che ti scoppi il cuore per dolore?
ciò s'aggiunge il veder certe terribilità che [sua santità] usa in alcune
minuzie, atte piuttosto a disperar i buoni che opportune a ricuperar nel grembo della chiesa
chiesa i perduti, ai quali bisogneria che più pensasse. goldoni, xiii-465: ode
sacri sermoni e li ripete / ai giovanetti che gli stanno intorno, / e con
vita contemplativa volgar., 34: poi che per la nostra colpa fumo perduti,
sopraffatta da un empito d'incontenibile ambascia che s'esprimerà prima in alcuni gemiti soffocati
capo di considerazione: di modo tale che, sebbene il luogo era forte e
ad arimandono, egli, dopo il concorrer che vide di tanta moltitudine di fedeli allo
ancora, / perché l'obbligazion, che vi professo, / vuol ch'io
. buonafede, 2-iii-225: troviamo scritto che alla mensa di tolommeo sotere egli [
fu da stilpone inviluppato con sifatta sottigliezza che rimase perduto. -non eletto in
non conservarsi alcuna memoria di quelli che nello scrutinio segreto fossero perduti.
niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a consiglio dell'arte una
arte una volta, o vinta o perduta che fosse, si possa
; destinato a una morte prossima o che la lascia supporre per le condizioni di
dove la donna era, e'marinari, che più volte per perduti si tennero.
ho veduto nuotare; così è profonda che ardire non ebbi di seguirlo. mannelli
, battevano e faticavano sì la nave che i marinari più volte per perduti si
, di gravissimo pericolo (un'imbarcazione che sta per affondare o che si ritiene
un'imbarcazione che sta per affondare o che si ritiene già affondata). pigafetta
baia, videro una apertura sulla costa che sembrava una piccola gola e senza speranza
'presidente', il più grande vapore inglese che faceva i viaggi tra qui e l'america
21-128: sempre fu infermo e perduto, che nulla poteva lavorare. g. villani
(1-iv-96): né sarebbe stato alcuno che veduto l'avesse, che non avesse
stato alcuno che veduto l'avesse, che non avesse detto lui veramente esser tutto
lor fato, ma lo prevengono prima che siert presi da debolezza o perduti in alcun
o perduti in alcun membro, così che altri col papavero, altri con la cicuta
finezza del lavoro è veduta da tutti che non siano perduti della vista o affetti
(in relazione con un compì, che specifica la malattia). sacchetti,
il quale era tanto perduto di gotte che quasi mai di gran tempo non era possuto
sì perdute / d'o- gni argomento che di fredde vivande / vivean, come
, e sol di tanto offesi, / che sanza speme vivemo in disio. idem
, 30-138: tanto giù cadde, che tutti argomenti / a la salute sua eran
sua eran già corti, / fuor che mostrarli le perdute genti. buti, 2-749
'le perdute genti': cioè l'infernali che sono perduti. foscolo, ii-288:
i quali erano giuochi e bestemmie più che a qualunche perduto uomo non si
più dilicatamente e con voce più debole che non si conveniva rigava tutta volta gli
le voglie di quella gente perduta, che intronava loro gli orecchi di schiamazzi, di
: taccio della lascivia, mostruosa piuttosto che infame, di messalina, che conduce pubbliche
piuttosto che infame, di messalina, che conduce pubbliche nozze, vivo claudio l'
una volta, ma una ragazza perduta, che non meritava più la stima di nessuno
lamentava, dover pulire le scarpe di una che non si sapeva di dove veniva,
sapeva di dove veniva, di una perduta che l'avevano raccattata per le strade,
avevano raccattata per le strade, lei che era onesta, povera sì, ma
. buonafede, 2-i-212: lilaokiun, che alcuni dissero essere il roosi filosofo giaponese
anni nel ventre di sua madre, che è nel vero una incomoda gravidanza,
delitto proprio. -che discende, che deriva o è improntato a dissolutezza e
. massaia, x-163: temeva fortemente che vi si frammischiassero donne di perduta vita
petrarca volgar., ii-57: apertamente mostrava che liberio era eretico perduto. ariosto,
sansovino, xliv-177: noi fuggiremo coloro che si dilettano de'cibi molto delicati..
cibi molto delicati..., che stanno sommersi e perduti nell'ozio, che
che stanno sommersi e perduti nell'ozio, che son lievi e volubili come le foglie
. altre cagioni fìsiche, dalle quali proceda che si sovente prevagliono i fantasmi delle cose
loro nazione. 31. fis. che costituisce la differenza fra una grandezza fisica
, ovvero è quella porzione di velocità che è di tanto in tanto levata all'acqua
impedimenti. -potenza perduta: quella che, in una macchina o in un
: metodo per fondere in metallo, che si usa soprattutto nell'ambito artistico e
due bandi per i fanti perduti (che così chiamerò quei che dovranno dar principio
fanti perduti (che così chiamerò quei che dovranno dar principio alla battaglia).
: alcune picciole schiere di fanti, che chiamavano perduti per attaccar le prime scaramuccie
le stagioni e'venti mutati in modo che, oltre al correre per perduti perdutissimi,
per mia disaventura un detto usato / che molti savi già l'hanno aprovato:
savi già l'hanno aprovato: / che già perduto mai non fu servire. tommaseo
francia: 'tutto perduto, fuor che l'onore! '. altri re dicono
34: faccia chi può, prima che il tempo mute; che tutte le
può, prima che il tempo mute; che tutte le lasciate son perdute. ibidem
superi, pereccellentìssimo). ant. che raggiunge il grado sommo dell'eccellenza.
la manna della dolce esortazione e conversazione che inverso d'eloquenti e massimamente pereccellenti dee
., 1-93: acciò... che tu dispregi gli onori quanto si conviene
, agg. ant. e letter. che va errando, che viaggia per diletto
e letter. che va errando, che viaggia per diletto in luoghi lontani dalla
pratica devozionale propria di tutte le religioni che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a
detti miracoli e meriti di nostra donna che di tutta toscana vi venia la gente
bolla, e leggere / le facultadi mie che sono amplissime, / e come,
amplissime, / e come, senza che pigliate, bartolo, / questo peregrinàggio
'lo novo peregrin ': cioè colui che novamente è indutto in pere- grinaggio.
mia sorella. bruno, 3-25: dubito che forse non vi lamentiate di me al
l'animo a credere quello antiquo proverbio, che vivere in peregrinàggio sia bene, ma
, 7-2: perocché qualunque è quello che conosce la grazia del nostro redentore ovvero
conosce la grazia del nostro redentore ovvero che desidera di ritornare a quella eterna patria
obbligato a fare un peregrinàggio sì perfetto che alla sua perfezione non si può aggiognere
voglia di esprimersi peregrinamente, son cose che hanno ben più luogo quando si scrive
hanno ben più luogo quando si scrive che quando si parla. 3.
peregrinare), agg. letter. che ha la tendenza o che e costretto a
letter. che ha la tendenza o che e costretto a spostarsi continuamente; che
che e costretto a spostarsi continuamente; che conduce una vita errabonda.
: ma ve n'hanno di quei che stanno i mesi / peregrinanti per vari paesi
per trasportamento ciò è tolto da'peregrinanti che ritornano alle lor case. b. fioretti
per fine la pace. 2. che compie un viaggio. -in partic.:
compie un viaggio. -in partic.: che si allontana da una località per raggiungerne
tuoi studiati autori / fieno e mill'altri che guidàro in francia / a novellar con
.. ma presto così frequente di alunni che a favore di essi, peregrinanti per
, osservando i caratteristici spettacoli di vita che si svolgevano innanzi a lui, peregrinante
. 3. per simil. che si muove nello spazio (un pianeta
questo gli chiamarono i sette pianeti, che altro non significa questo nome che peregrinanti,
pianeti, che altro non significa questo nome che peregrinanti, overo errabondi.
ruscelletti peregrinanti. 4. figur. che vive resperienza terrena (l'uomo)
dura la peregrinante città di dio, che si genera per la fede della risurressione
caro, 5-24: è cosa chiara che l'andare attorno peregrinando è di profitto
, deliberarono di fermarsi in que'monti che, per esser inospiti e poco frequentati
fuor de la patria ne la età che altro non brama che riposar- cisi.
patria ne la età che altro non brama che riposar- cisi. -emigrare.
: tante felici interpretazioni mostrano ad evidenza che i fenici peregrinarono e si stabilirono in
sostant. tartara, 251: diciamo che il viaggiare e peregrinar degli uccelli è
rimanersi deserto nella sua casa, fé voto che, se dio non si toglieva anche
ella nacque, non ci sarà uomo pensante che non creda dover suo peregrinare, una
petrarca, 53-2: spirto gentil, che quelle membra reggi / dentro a le
: isparto è quel gentil musico sono / che fé già tanti ingegni alti e leggiadri
fama sempiterna e bella, / salvo che or per duo felici padri, / che
che or per duo felici padri, / che n questa età peregrinando sono,
aretino, 9-253: padre nostro, che sei in cielo, patria di noi,
sei in cielo, patria di noi, che peregriniamo in questi corpi fino che l'
, che peregriniamo in questi corpi fino che l'ora, che ci prescivi, ci
in questi corpi fino che l'ora, che ci prescivi, ci trae di questa
questo secolo maggiormente non consiste in altro che nel dispensare queste poche ore di vita
dispensare queste poche ore di vita, che peregriniamo, lontani dalle conversazioni volgari,
terrene, come meglio poteva abbattermi io che in voi? tasso, 13-i-368:
e vede a sé sembianti / mille che già peregrinaro al mondo. cesarotti,
di fosco affetti e voglie. / or che il più bel de'cori a lui
contra omne mina; / ly cictadin che 9'abita so'cristian sagaci / ke 'l
vostra è tanto amica di novità, che come quella mi dimanda sempre istorie peregrine
, 21-82]: lelia è lo spirito che fra tante varietà vaga intorno peregrinando:
la donna faust, la donna del mondo che noi abbiamo non ha guari descritto.
. periodici popolari, i-718: conviene che le strade ferrate riuniscano i due mari
cattaneo, ii-1-153: i passeggeri innumerevoli che vengono a peregrinare la terra d'italia
mito: ma è il vero che giovine di vent'anni andò, primo degli
liani, a costantinopoli... e che più anni peregrinò la grecia per acquisto
amor ch'io ve la mando, e che se conviene ad cotal devota lectione,
, peregrinata da me, alcuni sovrani che scendean dalla regia alla stalla per giucar
benché degenere, abbiglio. 4. che assume anche il significato che ha in
4. che assume anche il significato che ha in un'altra lingua (un
sono quelle le quali ricevono il significato che usa un'altra lingua in simili parole
altra lingua in simili parole, sì che hanno il significato commune a significare quello
hanno il significato commune a significare quello che è della lingua loro e quello che è
quello che è della lingua loro e quello che è della lingua strana.
strana. 5. figur. che vive l'esistenza terrena. rime adespote
cio vi si pratica più per acqua che per terra, se dob- biam
venuto lo dì della vostra peregrinazione, cioè che voi vi dovete partire di qua e
molti casi avversi, come fanno a'più che vanno peregrinando per lo mondo. g
costanza di così leggiadra pastorella, più che molto si diffuse nelle lodi ch'ella
i colli, i monti, tutte cose che pregio assai assai, mi sarebbero di
appena lontane; ora lo sono peggio che mai. ferd. martini, i-43
landino, 74: parrà forse a molti che, avendo da principio dimostrato el poeta
, avendo da principio dimostrato el poeta che in tutta questa sua peregrinazione è guidato
triplice significò per tre donne, sia superfluo che dipoi sotto vari velami in molti luoghi
le cedé graziosamente l'amico professor teza che nelle sue peregrinazioni scientifiche non lascia inesplorata
paradiso, 55: niuno fu che in opera tanto si desse alla peregrinazione,
. moravia, xiv-115: la peregrinazione che mi aveva portato quel giorno dall'edicola
guarini, 1-220: quella lettera, che v. eccellenza mi disse qui d'
ieri, con tanta indignità dell umano commerzio che, s'ella avesse potuto cosi far
ch'era sua carica, credo certo che si sarebbe doluta della sua tanto lunga
cadavere a putrefarsi insepolto, si credeva che l'anima dovesse intraprendere una miserabile peregrinazione
: chi so'io, miserabile, che tu, sommo ed etterno padre, hai
lo 'n- ganno del proprio sentimento, che io e gli altri potiamo ricevere in
ricevere in questa vita della perregrinazione acciò che io non sia ingannata né dal dimonio
i-21-1: è cosa molto da maravigliarsi che l'uomo, il quale considera la
di questa vita, non ci presenta che alcuni tratti dell'armonia sua. pascoli
. peregrinière, agg. ant. che ha la mansione di accogliere e ricoverare
siena, 26: statuimo e volemo che uno de li frati del detto ospitale benigno
da essere messi a'lecti, secondo che lo rectore o vero lo detto frate
o vero lo detto frate peregrinieri crederà che sia degno per cagione de infermità e
la peregrinità di dire, e insomma giudica che queste poesie siano parto d'ingegno.
bel lavoro artistico, e mira più che altro alla peregrinità delle frasi, alla
. cardarelli, 1034: al rimprovero che il gobetti mi muove di non aver messo
delle * operette morali ', rispondo che la decenza gli avrebbe dovuto impedire di
un argomento simile, dandosi non so che aria di peregrinità e di accorgimento personale,