di piante della famiglia labiate, che comprende una trentina di specie diffuse nelle
volgare), appartenente a tale genere, che ha fusto alto sino a 70 cm
ha odore aromatico per gli oli essenziali che contiene ed è usato in gastronomia per
- anche: parte di tale pianta che si usa allo stato naturale o seccata
niccolao da costantinopoli, 1-180: a coloro che di subito perdono la paraula, che
che di subito perdono la paraula, che non possono favellare, lo succhio de
discoride], 387: ho sempre stimato che l'origano nostrano sia una spezie di
è suave in su que'pesci / che con lingua di sale intuonan: mesci
acute, diritte e poco ricurve, che vivono a branchi o isolate nelle radure
volgar., ii-274: un altro animale che si chiama origen, cioè tasso.
10-73: in africa nasce un animale che si chiama orige, il quale ha
: in egitto è l'origo, animale che gli sta di contro e par tadorne
, quando spunta, fissamente, il che stimano che facci per l'antipatia che
spunta, fissamente, il che stimano che facci per l'antipatia che ha seco
il che stimano che facci per l'antipatia che ha seco, perché si vede scavare
quali tanto si fidano di se stessi che si addormentano dentro le medesime reti de'
oriente e oggi ridotta a sparuti nuclei che assommano complessivamente a meno di duecento individui
origemmante, agg. letter. che rifulge di bagliori dorati; luccicante.
: bucalosso afferrò il suo cappelluc- cio che aveva passato con bel garbo proprio sulla cima
, spirituale, trascendente e incomprensibile, che si identifica con dio padre e,
(plur. m. -i). che sostiene o che è favorevole alle dottrine
. -i). che sostiene o che è favorevole alle dottrine teologiche di origene
magalotti, 23- 268: chi dicesse che iddio, siccome creò da principio una
fu vaneggiamento ne'primi eresiarchi dell'antichità che non fosse usurpato da'moderni...
. genovesi, 370: non vorrei che monsignor king, o qualche origenista che
che monsignor king, o qualche origenista che ci credono in inferno, si burlasse del
. (superi, originalissimo). che si riferisce, che è proprio o
, originalissimo). che si riferisce, che è proprio o che deriva dall'origine
si riferisce, che è proprio o che deriva dall'origine o dalla costituzione e
cui tutti i seguenti sono derivati); che non se ne discosta, che non
; che non se ne discosta, che non è modificato da interventi successivi;
: è vie maggiore dilettarsi in colui che creò tutti gli altri [diletti] e
originale cagione... si fu che, al partire che '1 re fece
. si fu che, al partire che '1 re fece di fiandra, gli
artefici e popolo minuto gli domandarono grazia che tossono alleggiati delle importabili gravezze. passavanti
vacuo, secondo tesser del modello originale che avete. bruno, 3-327: una originale
originali provenienti da legittima cagione erano quelli che vantarono nel tempo successivo i vescovi,
originale, la turpe ferita sempre aperta 'che sanguina e che pute '. corazzini
ferita sempre aperta 'che sanguina e che pute '. corazzini, 4-132: chiudi
/ all'alba originale, / fino che un immortale / stella segni il cammino,
altro, nel suo originai valore, che il potere del popolo. -insito fin
2. teol. nella teologia cristiana: che è proprio, attiene o si riferisce
) e alle vicende di tali progenitori che cambiarono lo stato dell'umanità (peccato
v. peccato). 3. che produce un effetto, che vale come
3. che produce un effetto, che vale come causa. -anche: che
che vale come causa. -anche: che segna l'inizio o il principio di
o mio benigno male, / che il titol ti vuo'dar d'originale,
vuo'dar d'originale, / già che sei del mio ben l'origin vera.
viaggio non fa l'anima co'suoi pensieri che scorrere per le cellette del proprio cervello
usavano il loro maestrato... che non faceano gli antichi e originali cittadini
li loro processi poi si vidde chiaramente che niuno di loro era di famiglia, né
chiamavano o si credevano, originali, che arrebber voluto esser pochi alla parte, non
da poco tempo in qua, onde che sia, trapassata in italia.
trapassata in italia. 5. che ha dato i natali a una persona o
quale si governa indipendentemente dal generale, che per ordinario risiede nel monasterio originale di
di cisterzio. 6. che proviene direttamente dalla mano dell'autore;
proviene direttamente dalla mano dell'autore; che costituisce il diretto e primitivo risultato dell'
ture. bembo, 10-ix-67: vorrei che vedeste di trovare agli auditori novi
agli auditori novi la originale di questa lettera che io vi mando, e forse
io vi mando, e forse che trovata quella lettera originale, si
ii-340: rispose cle mente che bisognava vederne l'originale dispensa. 5.
, 4-intr. (1-iv-351): quegli che queste cose così non essere state
state dicono, avrei molto caro che essi recassero gli originali. bisticci, 3-88
di s. stefano, 133: ordiniamo che li originali autentichi di tutti gli
della famiglia medici, si ricava altresì che eleonora di toledo, sua consorte, faceva
;... piacciavi rimandare l'originali che saranno in questa e se vi piace
ho voluto mandarle l'originale, non ostante che vi sieno alcuni scherzi quali non vorrei
vi sieno alcuni scherzi quali non vorrei che fussero veduti da altri. marcello,
non si farà alcuno dei miei spartiti che non sia copiato dall'originale. b
[la convenzione]... che fossero concesse, a scopo di studio,
s. maffei, 4-46: de'membretti che vengono appresso nel testaménto di s.
, confesserà il pentateuco, nella forma che ora abbiamo, essere un'opera più
fagiuoli, viii-171: io bene dirò / che voi siete un amico originale: /
originale, 'philargyria ', che vuol dire cupidità di da
5. maffei, 5-5-75: eusebio, che nell'istoria eccle siastica tanti
lo deve a lei, alla signora che tutti sfuggono. -sostant.
, 1-iii-265: l'originale portoghese, che appresso di me si conserva, è degno
ix-1-257: il 'nuovo testamento 'pare che fosse dettato innanzi tratto in latino e
tratto in latino e tradotto nel greco che fu sempre riputato l'originale. giusti
i-105: ma voi forse non v'accorgete che io mi studio di dare nel bernesco
libro è stato scritto da boris vian che finge di averlo tradotto; quello annunciato
-sostant. caro, 12-iii-207: vorrei che mi mandaste qualcuna di quelle medaglie de
qua gli impronti, perché di quelle che faceste m'è bisognato rendere gli originali
così appunto e in tutte le cose che i suoi ritratti non si conoscevano dagli originali
fatti già in fiorenza / da quel che gli vendea sotto gli ufizi: / ed
originale di lisippo. 9. che non imita né segue alcun modello precedente
dà forma sì ingegnosa al suo ragionamento che, svolgendo idee già emesse dal machiavelli,
più originali. -in partic.: che è l'autore effettivo, non il
esser posto fra gli originali ben più che fra i traduttori. nuovo giornale letterario
e comici, in appresso degli altri che dirò 'originali 'per distinguerli dai
una testa originale. io. che è completamente nuovo e diverso in un
in un ambito determinato di attività, che rappresenta un'innovazione; che denota capacità
attività, che rappresenta un'innovazione; che denota capacità individuale, forte personalità e
sistema di studi e di vita, che si era in esso lui convertito in
iii-22-146: gli stessi studi di economia, che erano coltivati alacremente e con dottrina,
van der goes, il solo fiammingo che abbia gusti e tormenti spirituali di primitivo e
abbia gusti e tormenti spirituali di primitivo e che sogni il cielo, artista dalle deformazioni
pazzo. -in partic.: che è ideato dall'autore, che non
.: che è ideato dall'autore, che non è una traduzione. carducci
, 8-1-505: biasimo bene quelle traslazioni che ci sono porte non come traslazioni, ma
, 6-ii-162: io non potrei dire che cosa fosse quella musica, quale la sua
dire il gusto di caricare su quel che vi ha di originale nella propria nazione
dimenticò di botto la cosa tanto importante che era venuta per sapere.
bacchetti, 2-51: la prima pesca originale che otterrò nel frutteto la battezzerò antonia.
originale, traducono. 11. che mostra bizzarria nel comportamento, nell'aspetto
, i-i- 1 io: guardate voi che capi originali! leopardi, v-58:
! leopardi, v-58: quegli uomini che i francesi chiamano originali non solamente non
non sono rari, ma sono tanto comuni che sto per dire che la cosa più
sono tanto comuni che sto per dire che la cosa più rara nella società è di
nella società è di trovare un uomo che veramente non sia, come si dice,
originale come sei, è difficile supporre che tu possa diventare più stravagante di adesso
sempre piuttosto disposto a sopportare la penuria che la manifestazione brusca di un rancore continuo
estreme penurie, fa patire estremamente colui che precipita nelle miserie di lei.
magnificenza gli occhi de'mortali, ricordati che quanto ella possiede in paragone della celeste
ancora la gran quantità del miglio, che per l'abbondanza dell'acque vi era,
dell'acque vi era, come grano che resiste... e in penuria d'
, la guerra s'abbia, / che penuria giammai non fu di risse. cesarotti
, pure può dirsi in generale che da galieno sino a diocleziano la chiesa godesse
. botta, 7-112: di matti letterari che abbian voluto... gettare ogni
. di penuriare), agg. che scarseggia ai cose indispensabili, o almeno
alla città penuriante. 2. che soffre di carestia. beccaria, ii-289
beccaria, ii-289: in tal modo accaderà che lo stato enuriante trovi il proprio
provisto l'esercito con abbondanza di ciò che negli anni decorsi sempre penuriava. zucchelli,
ritrovare quel carico che pretendevano. g. m. casaregi,
non poteva non esser caro a persone che da qualche tempo addietro penuriavano d'ogni
pagnini, ii-168: è impossibile allora che i mercanti cerchino di estrarre i grani
. romagnosi, 4-828: nel- atto che siamo ricchi di calcoli, penuriamo enormemente
penuriava di argomenti per provare al padrone che la colpa doveva ricadere tutta sopra lui.
, ii-569: il piacere e l'utilità che abbiamo ritratto da questo libro ci ha
questo libro ci ha fatto riflettere con rammarico che la nostra letteratura penuria soverchiamente d'opere
gl'italiani ritornare la lingua muta, che noi dimostrammo delle prime nazioni gentili.
da ben 180. 000 uomini, che mai tanti n'ebbe a'suoi stipendi nessun
penuriamo? bravi davvero! lasciamo stare che tutto quel poco che si sa fuori d'
! lasciamo stare che tutto quel poco che si sa fuori d'italia è tutto
i ganeoni e penuriano i filosofi e quei che da filosofi vivono. goldoni, vi-445
alfonso d'este] meritava le laudi che prodigo troppo gli sbraciava; il mondo
altra. genovesi, 4-317: saran cagione che in un bel paese, in un
vi sia d'assai meno di quel che finterne forze potrebbero sostenere, ed anzi
, vi-269: miseria a'uomo scervellato, che penuria in vita ed in morte,
4-537: chi ha molte ricchezze ha di che saziare il corpo; e chi non
e chi non ha buona fama ha di che far penar e penuriare l'anima.
(superi. penuriosìssimo). che ha scarsità o insufficienza di determinati
deserto dai paesani atterriti. 2. che si trova in una condizione di grande
sacri beni. segneri, ii-196: quello che vi fa riputar sempre di essere penuriosi
d'onde vien dunque, dimanderete, che sì affettuoso di cuore, sì prodigo di
. frugoni, vi-310: or narra ciò che disse petronio, quando vide tantalo penurioso
numero limitato di persone adatte allo scopo che si prefigge. roberti, iv-237:
tempo medesimo bencostumanti. 3. che ha o manifesta scarse doti o attitudini
di questi pusilli penuriosi d'intelletto, che abbacina il tuo splendore e s'avvicinano tremebondi
. galileo, 3-1-403: il vedere che egli in queste poche parole si
s. chiara, 1-87: a ciò che lo dì della penuriosa refezione e lo
parola. -per estens. che presenta una quantità limitata di oggetti (
considerabili spese,... mi persuado che basti ad essere entrati senza impegnarsi ostinatamente
una impresa penuriosa. 6. che manca quasi completamente delle condizioni favorevoli agli
buonarroti 11 giovane, 9-511: io che la razza mia / traggo dalla sicilia
debbono essi vender tanto della lor mercanzia che basti allo spacciamento o sia spedizione della
e più miglia, con quel dispendio che si può imaginare in anni così penuriosi
buona parte ai luoghi della diocesi, che n'eran più scarsi. [e-
penuriosa bisogna vivere in quel solo alimento che dà la fede, giacché egli è
8. afflitto da povertà e ristrettezze; che trascorre o è trascorso in miseria e
1-i-203: non voglio restar di dire che ogni modesta e giusta provvisione in questo
, penuriosa, penosa ch'egli menava prima che la desse in riscatto all'uman genere
penurioso. 9. filos. che patisce privazioni (l'essere finito).
altre ore. 11. che provoca scarsità di vettovaglie. c.
, e assai di quelli pengiglianti, che aveano la lagrima, si mettea in
, 1-49°: penzigliante, fiorentino: che penzola. ottonelli, 44: una gatta
: le tappezzerie erano po che, affumicate, rotte e penziglianti. bresciani
. bresciani, 6-x-86: i pettirossi che batton le siepi,... veduto
pres. di penzolare), agg. che gravita verso il basso, pendente
padrone, tirandosi sulle spalle la giacca che teneva appesa addosso, con le maniche
penzolanti a rifascio dalla finestra del malato che s'alza a mezzogiorno. ungaretti,
- con ipallage: provvisto di prominenze che scendono dall'alto verso il basso.
/ quattro dita della mano destra, che però restano attaccate / e non sanguinano,
. misasi, 7-i-159: dalle vie che sboccavano dalla piazza ove i soldati ubbriache
le gambe penzolanti con le code dei buoi che tiravano il carro. 3
, 169: degli doni degli iddìi, che penzolavano ivi, discese una corona nella
. del bene, 1-207: ciò che pensola giù dal giogo [della vite]
filato si fa correre attorno al fuso che penzola libero. misasi, 42:
: gli uccelli beccano gli àcini dell'uva che penzola dai tralci. moravia,
sull'uscio, sorridente, con la sigaretta che gli penzolava dal labbro.
16-iii-98: egli vide un giorno due ragni che, attaccati al loro filato, penzolavano
suo viso aveva assunto quell'espressione tipica che deriva dal lasciar penzolare la mascella e
il suo solito, con la giacchetta aperta che gli penzolava sui fianchi.
col cuore, proprio, fermo e sospeso che penzolava attaccato a un filo.
uno degli scolari più negligenti e pigri che lo ascoltava con le mani in tasca
agg. proteso verso l'esterno: che si spenzola in fuori. r
e d'invidia. 2. che è o appare sospeso in aria.
pensola pelle a lui tagliata, / che sempre si dimena e mai non cade
dovea fare quattro penzole.. che pende dal capestro (un impiccato).
... venivano dileggiati dalla folla che passava sotto in una specie di corteo
delle sorbe e del trebbiano / e quel che più le par di mano in mano
sopra [al ramo] il bucciuolo che vi ponti forte, sì come per tutto
argento in sen si pone, / che non ha pan da far una stiacciata.
della gioventù, uno ve n'ha che altalena vien nominato, detto in vari
sparato a trescar; su'sciagura, / che fece penzol per romper le stradi.
1-2-529: duo ribaldelli! so dir che bel penzolo! a. casotti, 1-5-81
.. ad altro non miravano che a formare penzoli alle forche.
]: 'penzoli ': lo stesso che brazzetti... 'penzolo': una manovra
. 'penzolo': una manovra dormiente, che s'incappella alla testa di un albero o
di gancio o di altra redancia, che si usa frequentemente in lavori di attrezzatura
dormiente che si usava nei bastimenti mercantili a vela
vela, per imbarcare colli pesanti, e che consisteva in un gherlino, fissato per
ritenuta del timone. -posizione che assume la gru di un'àncora quando
questa, priva di ogni legatura tranne che della piccaressa, sta per essere mollata.
sciolta ogni legatura, meno la piccaressa, che la tiene per la cicala, e
dal d. e. i., che propone invece un incrocio con pensxlis '
penzoloni (penzolóne), agg. che pende, che sta sospeso in quanto
penzolóne), agg. che pende, che sta sospeso in quanto è attaccato a
san marco stati, / al tempo che 'l parer più eh'esser buoni / vi
v-57: quella vostra patente preziosa, / che fa noto ch'io sono al vostro
a pena mi vidono approssimare alla mangiatoia che, rizzando le orecchie che prima erano
alla mangiatoia che, rizzando le orecchie che prima erano languide e penzoloni, mi
: paion que'bei bargiglioni, / che anche chiamansi bargigli / e che cascangli
/ che anche chiamansi bargigli / e che cascangli vermigli / sotto il mento penzoloni,
le gambe nella totale inazione, conviene che queste non sieno penzoloni nell'acqua così
l'una sopra dell'altra, in guisa che con esse si formasse un solo volume
sbarbaro, 6-112: fossi la marionetta che s'affloscia / al muro, l'occhio
, i fuscelli, i fili di paglia che si trovava fra i piedi, il
1-246: i mastini, i cani lupo che,... al menomo scalpiccio
coscritto giovanino con le pezze da piedi che ricascavano fuori delle scarpe basse e con
tremare le plance. 2. che ondeggia con abbandono, che si abbandona
2. che ondeggia con abbandono, che si abbandona nel torpore o nel sonno
ii-32: appena le mani erano appoggiate che si lasciavano calar giù da sé, e
spalle. rosmini, xxv-268: nell'uomo che dalla veglia vien passando a stato di
vien passando a stato di sonno i muscoli che tenevano diritto il collo s'allentano e
un certo uomo cognominato arlotto, nome che gli si conviene per lo corpo suo
fra le sarte / un corpo penzolone che tentenna / sospeso sulla cima d'un
quattro braccia di cavezza, / penzoloni che sono una bellezza. 4
una bellezza. 4. che si sporge nel vuoto. -anche con uso
recando fra gli altri pescatori un ragazzo che, penzoloni a poppa, d'una
. g. gozzi, 457: che vuoi far tu sempre penzoloni sopra que'
, e tre brievi secondo i siti che la lunga prende, formane quattro peoni,
la testura magnifica è quella... che si fa di peoni. g
villa pirobutirro) gli venne a dire che il figlio della padrona, con suo
avrebbe desiderato per una visita. « che cos'ha? », gli chiese.
estens. persona di aspetto trascurato, che è o appare in misere condizioni.
, militante o deputato di un partito che, all'interno di esso, non ha
l'attuale vardar) in macedonia, che omero, nell''iliade ', annovera
.. / tutto il piano occupàr, che al mare inchina. =
boschi dalla zona submontana alla subalpina, che un tempo era usata per preparare un
lapidario estense, 138: ancora savemo che. lla peonia sì e bona alla empilexia
peonia e di verbena, con duoi cinocefali che mettevano in mezzo il nome melpomene.
un sacco intiero d'elleboro non stimo che sia bastante. garzoni, 1-143: i
, 3-59: ammira le peonie / che sembran delle rose in guardifante.
peonia (con valore aggett.): che ha un colore rosso intenso.
. m. -ci). metr. che è costituito o composto di peoni (
p. segni, 1-22: bisogna considerare che, se il peone non si può
chim. glicoside contenuto nella peonia, che cristallizza in aghi di colore rosso bruno
: 'peonina ': sostanza colorante artificiale che si produce da una particolare trasformazione dell'
derivati dell'acido fenico), e che tinge di un roseo, simile a quello
lessona, 1105: 'peonina': sostanza colorante che viene dall'acido rosolico. si forma
peònio2, agg. letter. che ha proprietà medicamentose, benefiche, salutari
salutari. vittorelli, i-139: or che galen dischiude / l'acque peonie a
due, tre e più barche insieme che sono dell'andare delle nostre peotte e
, atte a cavalcar il mare) che lo aspettasse al lido e preparata una gondola
aspettasse al lido e preparata una gondola che lo conducesse là con li sicari suoi,
padrone di peote può far nolo sino che non è partito il corriere. testi,
noleggiare una peotta, la rimandai senza che arnalte ed euristo ne sapessero cosa alcuna
assembravano i battelli pieni di donne languide che si piegavano verso la musica con attitudini d'
rottami inutili li caricava su larghe peote che andavano a rovesciarli nel mare aperto,
venezia, costituire una comitiva di donne che, dopo avere noleggiato tale imbarcazione,
491: 'far peota': diciamo all'unirsi che fanno in brigata molte donne, per
naviglio con poca vettovaglia, disse il peotta che per il suo sol eravamo a fronte
peota1. peotéssa, sf. donna che pilota una peota. -al figur.
286: 'pepa ': bambina pettegola che vuol mettere il becco in tutto.
. dial. lava spugnosa e leggerissima che si trova nei dintorni di radicofani, in
schiuma vulcanica, pietra spugnosa e leggerissima che si trova intorno a kadi- cofani.
moglier col cartoccin disciolto, / fingendo che sia pepe; e a un tempo
: mio padre da buon conformista riteneva che questo fosse un sepolcreto bellissimo e colse
spirito (forse lo stecchetti?) che in versi burleschi l'aveva paragonato a.
altro giorno nel 'ravennate 'saprai che dante stesso se ne dichiara poco contento
questa pepaiuòla '. -organo fonatorio che emette un cigolio simile a quello del
a cui viene fatto aderire lo zolfo che si fa successivamente cadere a intervalli regolari
. me l'ha detto dopo un po'che aveva capito tutto delle trame di simon
capito tutto delle trame di simon e che le pepava molto proprio questo. idem
la storia piace molto, è chiaro che gli pepa. = denom.
e... hanno un odore pepato che vi dà il capogiro e vi deprime
ritorna nel muretto. -irritante; che accende gli animi. carducci, iii-25-252
, io non so... che cosa altri potesse escogitare di più 'pepato
propria dell'isola, di cavallucci piccoletti, che non potrei dirvi quanto sien gai,
tua. 3. figur. che nasce da arguzia, spirito malizioso,
giacosa, i-169: sono ritratti pepati che vado raccogliendo... a profitto.
. capuana, 15-83: si vede che il grosso del pubblico vi cercava tutt'
grosso del pubblico vi cercava tutt'altro che la sincera evidenza della realtà, e
pepato di odio. 5. che ha prezzo elevato, caro. -con uso
commercio in grani o in polvere, che si ricava dalle drupe di tale pianta,
india si è il monte caucaso, che montando in sulla cima può uomo vedere
c., 5-1-5: ogni cosa, che è rada, è di più desiderata
appo quelli d'india è più caro che 'l pepe. statuto della gabella di siena
di amomo e d'altri aròmati, che tutti / come nocivi il medico mi
più fresco e migliore. dice dioscoride che in quei luoghi che si possono questi
. dice dioscoride che in quei luoghi che si possono questi grani raccogliere nel suo
raccogliere nel suo naturai essere, i sarraceni che gli abitano, gli cuocono in un
alle quali sono le granella poco minori che di pepe commune, le quali però
però sono così fortemente attaccate alle silique che malagevolmente se ne spiccano. auda,
nutrice / di pura civiltà, sempre che spinga / contrarie in campo le fraterne schiere
ortolano elemosiniere, xxxiv- 524: quel che mi pare da fare per stasera / recipe
1-316: una certa urbanità e grazia che punge come i granellini del pepe.
pepe. -pepe lungo: droga che si ricava dalle spighe fruttifere del piper
.. è frutto d'un arbuscello che nasce in india, il quale produce in
mi fecero prigione in malabar a tempo che io sperava di andar a vederla a
nasce... appresso all'acque che stanno ferme overo a quelle che lentamente
all'acque che stanno ferme overo a quelle che lentamente discorrono. tramater [s.
'erba pepe 'una pianta annua che si trova in molti luoghi acquosi.
n'ho veduta alcuna in questa città che agguagliava alcuni arbori. fa la foglia
somiglianza del basilico e larga come quella che nella spagna chiamano caranfoli. soderini,
cibi, perché è di miglior gusto che il pepe commune, e per farlo più
dei monaci ': alberetto... che fa de'semi simili al pepe già
mal caduco e contro a quella cecità che da'greci fu detta àuaùptoaic; e
, recando pepe di guinea in panieri, che per esser più acuto e piccante di
: 'pepe garofanato cipressino ': pianta che ha i peduncoli trifi- domultifidi, le
a rovescio, e produce un frutto che ci viene in rotoli grossi un pollice,
bonsanti, 3-i-152: è una ragazza che ha del pepe addosso. -con
. -compiacimento, piacere per ciò che è proibito, per il rischio che
che è proibito, per il rischio che se ne corre o per la situazione
ne corre o per la situazione piccante che viene a determinarsi. monelli, 2-452
toglieva un po'di pepe a certe scappate che facevo ogni tanto, portandomi a capri
della 'reclame '. -ciò che eccita curiosità e interesse. a.
doti quel po'di grottesco che è come il grano di pepe dell'
dell'eleganza. cantoni, 658: dicono che occorre un poco di pepe letterario.
fama dell'altro, perché sì l'uno che l'altro sono due brave persone,
dico arrivabene. giuliani, i-483: che ne dici, gigi? vedi,
con sulla gota a sinistra un neo che pareva un cespuglio. palazzeschi, 4-138
parte le tentazioni, è gente questa che deve avere il pepe nel sangue, per
scrupolosamente. firenzuola, 2-306: quel che e'si prometteva a quei crocifissi,
lo dici cosa voleva da te, che eri una bella ragazza, una cavallina
pirandello, 7-280: le confesso tuttavia che in quella settimana gongolai nel sentir ripetere
io veggio ognuno ridere, egli è forza che tu mi dia il pepe, la
per andare a scovare delle nidiate di merli che guardavano sbalorditi coi loro occhietti di pepe
i polpastrelli... (il che si chiama fiorentinamente 'far pepe r
le sommità delle dita della mano: che malamente si può far da molti nel freddo
vostro avermi scritto malgrado quel tanto freddo che vi fa far pepe delle dita.
la capigliatura). -con metonimia: che ha i capelli brizzolati. d'annunzio
, 9-38: dimostrava più anni di quelli che aveva, così piccola e secca,
mezzo alla testa, coperti dal fazzoletto verdastro che un tempo era stato nero.
tutto pepe, con mosse di mano che rammentavano gli illusionisti. tecchi, io-11
gl'intervenne come dice 'l proverbio, che per mala via venne 'l pepe e
vuole idio, e puonvi mente, che quello che tu hai robato in robarie
idio, e puonvi mente, che quello che tu hai robato in robarie, dìe
pepètto. pasolini, 3-192: « che parli d'amore? » gli disse un
: masuccio mio, si per una nave che paté naufragio nel viaggio de alessandria
]: 'peperella ': sorta di pianta che rende un sapore acutissimo come di pepe
. biringuccio, 2-49: pietra che resisti al fuoco assai... è
di colonne grosse scannellate di peperino, che potean formar la fronte ad un tempio del
. micheli, iii-1-364: per quello che mi dissero alcuni paesani, tutta la montagna
baretti, ii-76: vanno tanto gli uni che gli altri [peperoni] seminati in
sarà d'uopo traspiantarli. abbine cura che col tempo mangerai cose squisite nel loro
. denominazione di alcune varietà di peperone che dànno frutti piccoli, molto piccanti
pan-pepato, una mostar- dina di senape che montava il naso, un peperoncino da
era il berberè -specie di peperoncino -di che eran coperti. pedone, 139: di
peperone cinese). -anche: il frutto che tali piante producono, diffuso in commercio
dolci, di forma squadrata o tondeggiante, che vengono consumate fresche o conservate in salamoia
, 1-122: tra il fumo, che stringeva la gola, ondeggiavano effluvi di
bragia. d'annunzio, iv-2-13: che rosseggiare lussurioso di peperoni e di pomodori
, 13-43: don tempesta sacerdote, / che, sua mercede, ebbe il battesmo
: mi burlate! avea un viso che a ragione / l'avreste preso per un
naso fatto a guisa di peperone, che, a forza di immergersi nelle scodellette del
vi si mette in tale straordinaria quantità che l'europeo, mangiato un boccone, resta
mistura di peperoni abissinesi piccolissimi e rossi che brucia gli occhi a guardarla. levi
con un peperone spagnolo, di quelli che bruciano, un diavolesco. 3
qua e là. il fattore, che zappava anche lui, vedendo da lontano il
acconcio come i peperoni: lo stesso che essere acconcio per il dì delle feste.
idem, 1-122: bella figliuola, e che occhietti... doveva essere un
, un accidente in salsa bianca, che non si lasciava mangiare neanche dal diavolo
). sanudo, liv-471: che caxe 9, sono a pepian, si
, mister asquith, nella pepiniera eroica che fu la forza e la gloria dell'inghilterra
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1839).
persona segnatamente giovane di vivacità impertinente che non sa rattenersi. 'è
sup posto due ore prima che quella bella genovese fosse an
quella bella genovese fosse an che un pepino simile! de amicis, xiii-203
dita delle mani così aggranchiate dal freddo che non posso far pepino. de amicis,
, con polpa gialla acidula e aromatica, che viene mangiato crudo o cotto con zucchero
acosta], 77: quelli parimenti, che chiamano pepini, non sono arbori,
non sono arbori, ma cose di orto che in un anno fa il suo corso
fu come nelle altre cose qualche similitudine che vi trovarono, come chiamarono i susini
i citrioli cose così differenti da quelle che sono di questa sorte in castiglia.
. dall'antico pepón 'melone ', che è a sua volta dal lat. pepo
altana era coperto di muffa e di polvere che aveva il colore della pepina.
d. e. i. (che l'attesta nel 1830). pepita1
in vari sulfuri metallici e massime nei filoni che attraversano montagne di antibola orniblenda. lessona
masse d'oro e di platino nativi, che si rinvengono nei terreni di alluvione.
10-79: sognava boschi di melegranate mature che spaccano la scorza, zebù rosolati allo
spiedo e gocciolanti lardo, vene metallifere che sgorgano in frane di pepite luccicanti.
, tra pepite di foglie morenti, che nessun sole potrà mai più maturare.
raro tra i nostri autori di teatro che, alla prima pepita che brilla fra tanto
di teatro che, alla prima pepita che brilla fra tanto grigiore, noi per
la contentezza provata quando si era accorto che nella bellezza e nel carattare di concetta
= dallo spagn. pepita 'seme che corrisponde al fr. pépin (
, non eduli e astringenti, che tuttavia, in alcuni paesi, sono raccolte
rami e circondati da un involucro che le danno una somi glianza
famiglia delle litrariacee (peplis), che contiene erbe dalle foglie opposte,
da delille e così denominate dalla somiglianza che hanno colla peplis portula linnea: hanno
chiamano peplion, non molto più efficace che quella che si semina. mattioli [
peplion, non molto più efficace che quella che si semina. mattioli [dioscoride]
chiama peplio, non molto più possente che quella che si semina, della quale si
, non molto più possente che quella che si semina, della quale si contano notabili
poi in due parti uguali verticali che, attaccate alle spalle con fìbule,
-per estens.: abito o sopravveste che riproduce più o meno fedelmente la foggia
1-ix-247: l'arte sovrana di colui che intesse / di murano i tesori a
era lanciata nella nave per la gioia che le inondava il petto. un candido e
bel cielo pagano. / intorno a quella che rideva illusa / nel ricco peplo e
rideva illusa / nel ricco peplo e che morì di fame, / v'era
montale, 3-204: il ponte di barche che portava ai primi posti, in faccia
gli ossequi di un gruppo di piròfori che diradavano il buio con torce fumose e
. carducci, iii-2-45: l'umor che gli astri piangono / per la notte
sottile radice con foglie poco più larghe che di ruta e con seme tondo sotto
garzoni, 7-254: né men credo che sia sgarbato quel- l'altro umore che
che sia sgarbato quel- l'altro umore che venne in testa a bertazzuolo da nu-
peponàceo, agg. ant. che ha la forma, l'a
, questo vecchio nostro vicino, che il passato anno tolse queste peponaie
, ii-64: noi ci ricordiamo de'pesci che mangiammo in egitto in grande copia
l-m-261: mira 'l pepone estivo, / che, quando il can celeste /
popone, da una radice indeuropea che significa 'cuocere '; v. anche
carnoso, ad una sola loggia, che contiene un gran numero di semi attaccati
di semi attaccati a tre trofospermi spessi, che ora riempiono tutta la cavità interna del
. pepolino. pepóso, agg. che ha il colore del pepe. pirandello
del pepe. pirandello, 6-626: che risatine si faceva sotto i baffoni peposi
': principio azotato del sugo gastrico che si coagula verso i ioo° gradi. l'
ebollizione le fa perdere l'azione dissolvente che aveva prima sul chiaro d'uovo cotto,
fu studiata da deschamps e payen, che hanno voluto darle il nome di '
'pessina': principio azotato del sugo gastrico che è usato in medicina come efficace alle digestioni
: è una materia azotata speciale, che si ricava dallo stomaco dei vertebrati,
di fermento (secreto dallo stomaco), che serve a trasformare e sciogliere le materie
2. per estens. proprietà o sostanza che facilita la digestione. panzini,
vino nei loro stomachi, senza di che non sarebbe digeribile la grassa anguilla.
sf. biochim. sottogruppo delle proteinasi che comprende i sistemi fermentativi attivi, quali
. enzima proteolitico abnorme del succo gastrico che può manifestarsi nelle neoplasie dello stomaco,
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al
-ci). che è proprio, che si riferisce al processo digestivo; atto
processo digestivo; atto a digerire; che favorisce la digestione. - ulcera
.]: 'peptico ': nome che si dà agli argomenti farmacologici creduti validi
, iv-504: 'peptico ': che serve per la digestione. c. e
18- 218: il preparato peptico che deglutisco arriva al sangue * prima '
costituiti da due o più individui simili che nella loro azione presentano un notevole sinergismo
. m. -ci). chim. che è proprio, che riguarda i peptidi
. chim. che è proprio, che riguarda i peptidi. -legame peptidico:
peptizzàbile, agg. chim. che si peptizza al contatto di un
), agg. chim. che impedisce la flocculazione. -sm.
la flocculazione. -sm. sostanza che, catalizzando l'ossidazione di un
, agg. e sm. chim. che provoca la peptizzazione.
. m. -ci). medie. che secerne succo gastrico con prevalenza di
(peptògene), agg. medie. che è in grado di aumentare la
': dicesi di quelle sostanze che, ingerite nello stomaco, hanno la proprietà
peptonato, sm. chim. composto che risulta dall'azione di un sale
sm. biochim. polipeptide naturale che si forma durante i processi ai demolizione
caffè in una cuccuma di non si sa che rame o che stagno..
non si sa che rame o che stagno..., lo zucchero in
gramsci, 179: impiego l'estratto peptonizzato che è utile anche col riso.
anat. dutto pequeziano: quello che nel basso ventre raccoglie il fluido
: aggiunto dato a quel dutto che spetta al chilo. tramater [s.
: aggiunto dato a quel dutto che nel basso ventre racco glie
., 263: era per bisogno che gesù passasse per samaria. dante,
vestite già de'raggi del pianeta / che mena dritto altrui per ogne calle.
staccoli, xxxix-n-209: l'amaro piancto, che per gli ochi stilla / e giorno
a vogare, passando per molte abitazioni che erano sovra lo fiume. p.
terie, vasi concavi alquanto grossi, che distribuiscono per tutto il corpo lo spirito
39-i-6: la sperienza a noi mostra che lo stesso elleboro, ridotto in polvere
, qualora ella non ha dopo sé voce che da lei si regga: 'e
... della regina era deciso che non dovesse essere per dentro la città.
: è [dio] via sicura, che non teme de'nemici e non teme
teme dimonia né uomini, ma quelli che vanno per essa sono fermi. ulloa [
stizza, le quali non vorria poi che le fussero passate per 11 pensiero.
occhi al cor passarsi un foco / che d'un dolce desio l'alma conquise.
, 7-iii-155: m'era passato per pensiero che dal greco reuxà ^ to 'denso
, i-230: la virtù è un mare che conduce la navicella dell'umano ingegno,
quale si sparge e scorre sì pigramente che appena si può discernere dove elio abbia
cubiti per lo dosso, per modo che un orcetto di vino portano in uno
luminare / dispare -per lo gran sprendor che rende / e per li razzi che manda
sprendor che rende / e per li razzi che manda per l'àre. dante,
parlar pronte. tansillo, 1-132: che dolcezza è per quelle puntate / d'
in sassonia è stato nuovamente un dottore che ha predicato che cristo non ha pigliato
stato nuovamente un dottore che ha predicato che cristo non ha pigliato carne umana ma
cristo non ha pigliato carne umana ma che è passato per il corpo della beata
farsi notte di colpo e sentirono che faceva un freddo crudo. -a
« o frati », dissi, « che per cento milia / perigli siete giunti
gente ». lancia, i-172: poi che m'ebbe gittata per molte fatiche
luogo. giamboni, 8-1-180: quella che corre per pietre è migliore acqua per
migliore acqua per lo percuotere delle pietre che la fan più delicata. monte,
monte, 1-viii-84: come 'l molino è che ne va per arno: / volgliono
per arno: / volgliono i più pur che dèa ne la pila. dante,
per l'aura fosca, / sì che 'l sangue facea la faccia sozza, /
l'una d'este chiavi falla, / che non si volga dritta per la toppa
71-35: la paura un poco, / che 'l sangue vago per le vene agghiaccia
nimico. aretino, v-1-291: a che fine, onorando fratello, fuggire amore
amore per le ville? non sapete voi che bisogna mutare animo e non cambiar luogo
la luna il raggio / verso un romor che di lontano udiva, / insin che
che di lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'egli usciva.
il marchese caraccioli mi disse a londra che voleva viaggiare per gli svizzeri, ma
240): era come quella nuvolaglia che talvolta rimane sparsa, e gira per l'
l'onda bruna, / e avanti che sien di là discese, / anche di
270: preso con quell'altra mano, che gli era restata, il suo coltello
della sete del desiderio di saziarsi di dio che si paragonò con un cervo in corsa
dolori delle piaghe corrette per lo corso che mena allo cielo. b. pulci,
io son sì sconosciuto e sì secreto / che non curo d'alcune sua malizie;
quiete. cristoforo armeno, i-295: che cosa ti va ora per lo pensiero che
che cosa ti va ora per lo pensiero che oltre il tuo costume sì malinconoso e
: egli è assai tempo, madonna, che la fama che 10 portava per il
assai tempo, madonna, che la fama che 10 portava per il mondo mi mostrò
la città. mazzini, 26-234: ciò che importa ora è spargere 11 mio proclama
quelle due nazioni della navigazione, cioè che una nazione potesse navigar per levante e
(688): non si pensò più che a fare i fagotti e a mettersi
milano. leoni, 588: cialdini (che aveva varcato il po in tre punti
varcato il po in tre punti e che tosto retrocesse) dovea marciar per padova
, rompendo de la scorza, / non che d'i fiori e de le foglie
., 7-5: l'albero è utile che ingrossi nel pedale per le tavole,
: non è terra per cristianitade / che non abbia qua dentro cittadini: / sì
abbia qua dentro cittadini: / sì che, vincendo, avete da tenere f che
che, vincendo, avete da tenere f che più che francia v'abbia obligo avere
vincendo, avete da tenere f che più che francia v'abbia obligo avere. mattioli
. questa [ruta] salvatica, che e simile alla domestica, quasi per
al vedere la gran calca delle genti che si trovavano per le vie, io gli
, 2-51: per locamo si disse che nello studio del dottor chiesa...
della bibbia e per quelle degli assiriani che nembrot il gigante fu il primo re
... a giovancarlo di scoprire che un corpo femminile in generale potesse indifferentemente
., 25-137: questo modo credo che lor basti / per tutto il tempo che
che lor basti / per tutto il tempo che '1 foco li abbruscia. idem,
volgar., 3-92: tutte le gente che sono incontrate per quello viaggio dove si
ser giovanni, 3-83: ti comando che tu i lasci venire in camera
ariosto, 357: mi fé intendere / che non me gli dava egli, ma
: ricuperandosi genova vi avesse quella superiorità che vi soleva avere per il passato.
quale esser suole il gaudio di coloro / che per la vita son messi in prigione
, 2-1154: vedendo [fabio massimo] che 11 senato, a cui toccava a
il figliuolo a vendere un sol podere che egli si trovava e col prezzo di esso
amante che per quel giorno la fu contenta. batacchi
. carducci, ii-15-223: ti avverto che per tutto agosto non mi muoverò di
, iv-1-277: giulio musellaro, vedendo che l'elegia del vedovo andava un po'
, 306: l'arti mormoravano e voleano che più innanzi si facesse inverso molti altri
nascostamente sono nel tuo campo, comanda che catuno torni per die nel suo padiglione
ogni speme mia dal suo ritorno, / che, per momenti, in questo luogo
il fresco e un bel cantare, / che le ragazze ragionan d'amore. mazzini
tago con una bella di sedici anni che non finiva burlarsi delle sue tenerezze.
cognoscerete / per la mia ciera ciò che lo cor sente. guittone, i-3-336:
quanto la tomba si distende, / che non per vista, ma per suono è
suono è noto / d'un ruscelletto che quivi discende. idem, purg.,
morire. petrarca, 128-16: ivi fa che 'l tuo vero, / qual io
ix-472: in verità, ti dico che chi non rinascerà per acqua e spirito
per una bambina pollo e buon vino che sottraeva alla mensa del padrone. montale,
2-78: per te intendo / ciò che osa la cicogna quando alzato /
prepos. giamboni, 10-8: poscia che per via di ragionamenti la filosofia mi
di messer lorenzo vi ho già detto che più giorni sono è spedita, e
grande sia la felicità e la gloria che gli eletti godono nel paradiso, non si
paradiso, non si può meglio esprimere che nel modo che l'hanno espressa alcuni
si può meglio esprimere che nel modo che l'hanno espressa alcuni demoni per bocca
, vii- 143: gli uomini che la natura creò alla lettere non possono
bassanza, / per cui sto mondo par che sia avanzato. anonimo, i-502:
latini, rettor., 27-16: poi che tulio avea detto davanti i beni che
che tulio avea detto davanti i beni che sono advenuti per eloquenzia, in questa
, in questa parte dice i mali che sono advenuti per lei sola sanza sapienzia
la crudeltà del tagliare i nasi alle donne che usciano della terra per fame (e
, non perdonarono alla bellezza della città, che come villa disfatta rimase. dante,
ch'ei credette ch'io credesse / che tante voci uscisser tra quei bronchi / da
voci uscisser tra quei bronchi / da gente che er noi si nascondesse. idem,
rosso, tingere in rosso tutte quelle nubole che pigliano lume da esso sole. poliziano
né per lacrime, gemiti o lamenti / che facesse brunel, lo volse sciorre.
per lo levarsi ognun in piedi, parve che il sonno, il quale ornai occupava
quanto m'ami / per questa sonatrice che ti ho dato? g. gozzi,
non potendo uscir di casa per timore che ci cadesse un buon riverso di pioggia addosso
buon riverso di pioggia addosso né sapendo che farci, cominciammo a mente ad ordinare
gr., ii-200: i pregi che dal cielo, / per pietà della
imita. codemo, 56: bisogna dire che daniele, allevato male nella sua miserabile
veglie. gozzano, i-228: un tal che si trapassa il core / per una
, 54-7: in questa parte dice tulio che materia di rettorica è quella cosa per
... s'adopera la scienza che. ltuomo apprende per quelli co- mandamenti
degli albanzani, i-285: alcuni dissono che, benché questo fosse stato lecito per ragione
e pigliare diletto con gli occhi più che non decesse agli uomini forti e modesti
4-5: tutti quegli antichi popoli, che uso ebbero di caratteri e che la sozietà
, che uso ebbero di caratteri e che la sozietà vincolarono con leggi scritte,
ogni legittima disposizione e non men ne'pubblici che ne'privati contratti l'osservanza assicurata rimanesse
trattenutosi nella scuola ai giuseppe cammarano, che insegnava disegno di figura, v'era
la maggiore delle femmine, sidora, che per via del marito si chiamava adesso
per aiuto / e gittande l'angoscia che dentr'ae. chiaro davanzati, 9-12
... o voi mi licenziate, che io per li miei pensier mi ritorni
. guicciardini, v-19: detto solamente che per rispetto del pontefice godessino tutte le
ho lasciato in cantina del duca, che mangia lì e mi manda per i suoi
voi ritorno. fortis, xxiii-468: colui che ha chiesto la giovane come procuratore,
ha chiesto la giovane come procuratore, ottenuta che l'abbia, va pello sposo e
forte, per augurio, non pensando che anche giannetto rutòlo stava fra i contenditori
ma tu sei pablo e tutti dicono che sei nato per questo. -in
signo, e per lue farie quello che per la mia persona. anonimo, i-500
esicuranza. giamboni, 10-69: cristo, che sempre pugna per noi, non sofferrà
sempre pugna per noi, non sofferrà che contra noi abbian di- fensa. dante
per noi si dice, / di qua che dire e far per lor si puote
: io farei per currado ogni cosa, che io potessi, che gli piacesse.
ogni cosa, che io potessi, che gli piacesse. luca pulci, i-6-96:
poi tante e tante risse, / che fu per molti al fin pestifero oppio
vero è picciol cosa / questa, che mi commetti, / a fornir per
per voi, filandro carissimo, è che mia nipote sia fanciulla, e peggio poi
la custodia di una madre saggia, che sa farsi ubbidire e amare da lei
: chi vuol gente abile, bisogna che la paghi; si guadagna da vivere
pel violino. saba, 28: che strazio sofferto fu, e per quanto /
/ tempo dagli avi tuoi, prima che una / sorgesse, tra le belve,
le belve, una capanna; / che il suono divenisse ninna nanna / per il
compì, di modo o maniera (che spesso costituisce una locuz. avverb.)
fosse bene attesa, / dovria donare che è 'mpromettitore. ritmo di s. alessio
uando ha sì in disdegno gli altrui fatti che non soffera i fare la cosa come
14): con ciò fusse cosa che io avesse già veduto per me medesimo
« spirto », diss'io, « che per salir ti dome, / se
e'raccontarono per ordine la mala volontà che i fiorentini aveano verso di loro e
fiorentini aveano verso di loro e tingiurie che altro tempo inimichevolmente aveano loro fatte.
: non fia in voi scoglio ornai che per costume / d'arder co la mia
rinaldo degli albizzi, i-242: vogliamo che, come giungono costì in siena, voi
, tu lo goderai per sorte, considera che tu non piacerai a lui. tausilio
, / donne mie belle, / che fedelissimo / son per la pelle.
poesia. ctcognani, 3-270: un notaro che andava per la maggiore. borgese,
la parte di qualcuno o di qualcosa che si tocca, si afferra, si colpisce
per la mano, perché s'accorse che io dubitava e non era d'animo
scuote e con tanto empito lo smuove che, voglia o no, danain incontinente
prendere pegli orecchi, quasi da tanaglie che voltino e rivoltino rovente ferro sopra l'
un farabolano, un gabbamondo / permetter che pel naso vi conduca. manzoni, pr
per le mani in tutto il tempo che feci dimora in vienna. g.
, 273: a leggere gli antichi libri che corrono per le mani degli uomini,
tempi una malignità e una magra invidia che rose gli uomini contro le femmine.
kant e ci studio sopra il più che posso. pavese, 7-23: lei aveva
19-2 (69): allora dico che la mia lingua parlò quasi come per se
{ { 104: poi che fu a terra sì distrutto, / la
/ dinanzi a li occhi, tal che per te stesso / non usciresti: pria
per sé ed a pregar a quella bandiera che più lor piace. galileo, 4-2-424
piace. galileo, 4-2-424: crederò che voi abbiate detto che il caldo per
, 4-2-424: crederò che voi abbiate detto che il caldo per sé ammollisce e indura
prima vi abbatteste a vedergli liquefare la cera che indurire le uova. marchetti, 5-53
più d'una macchina si è veduta che giocava agli scacchi per se medesima.
benedicti. giamboni, 7-45: voglio che tu sappi che una legione dieci
giamboni, 7-45: voglio che tu sappi che una legione dieci schiere dee avere
grazia... si guardi, dove che egli vada, onde che egli torni
guardi, dove che egli vada, onde che egli torni. burchiello, 2-23:
: uno spilorcio avea a lato / che diceami all'orecchio: « in cortesia
a dar per parte mia; / che sì che avrò a sborsar più di un
per parte mia; / che sì che avrò a sborsar più di un ducato?
cose il destin talor combina, / che persone fra lor sì differenti / per
oltre di questo, possedeva renzo un poveretto che faceva lavorare e lavorava egli stesso,
il filatoio stava fermo; di modo che, per la sua condizione, poteva
mangiare, mangia, rispose gaudenzio, che era sempre pronto a parlare della sua
io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi / fossi dove in
. levi, 3-60: devo dire che per grigia era grigia. s'era levato
. buti, 2-359: lega è misura che è per 4 millia. bibbia volgar
giamboni, 4-222: non come vermine, che non ha scoglio, che va pignendo
vermine, che non ha scoglio, che va pignendo innanzi per partite le parti del
quale [manna] chi prendea più che iddio avesse ordinato che si ne prendesse
chi prendea più che iddio avesse ordinato che si ne prendesse per testa, non
delle limosine ch'egli accattava per gli usci che dell'altre. boccaccio, dee.
a dì per dì impersonarsi, tanto che si può credere, se avrà vita,
si può credere, se avrà vita, che sarà di bel corpo ed ottima abitudine
palla] tagliarla per traverso in modo che e'buchi dell'asse o de'poli restino
mutorono, accetto il dazio del pesce, che pagava soldi 12 per cesta, che
che pagava soldi 12 per cesta, che fu posto a soldi io. g.
non potendosi andare in volta... che non si spenda per il manco due
: posto fra due o tre numeri che indicano le misure di una superficie o
ecc.) e il secondo (che può essere un numero ordinale) come
sedicesimi de le parti, arai 37 che è tuo partitore equale a 160 numero;
160 numero; partilo per le cose che sono 37 ne vene 4i2 tanto vale la
la dette onze 101 per 12, che tante miglia e il viaggio che fa
12, che tante miglia e il viaggio che fa questo ramo del po.
è ita innanzi la mia malizia, che m'hanno lasciato li medici per disperato e
lasciato li medici per disperato e dicono che non posso campare. novellino, 35 (
di lagrimar sofferta pena, / sì che per vinti son remasi ornai. idem,
, par., 20-37: colui che luce in mezzo per pupilla / fu il
il cantor dello spirito santo, / che l'arca traslatò di villa in villa
testi fiorentini, 456: la bella che fue con noi per fanciella dè avere da
per dare testimonianza della luce, accio che tutti credessero per lui. miracoli della
di lui, gli diedero tante battiture che lo lasciarono per morto. sermini, xv-756
xv-756: la brigata dattorno, salvo che bartolomeo e'sei giovani senesi, tutti
commodi, tanti piaceri, tanti benefici, che io me ne tengo per sodisfatto.
12-i-211: questo che vi dico non vi sia per legge,
si può credere, e furono cagione che gli posono tanto odio. morone, 164
. morone, 164: come fu, che '1 comun nostro amico / non potè
, e vicino a lui, persone che egli conosceva ben bene per incapaci di far
crescente desiderio di possesso la bella donna che oramai considerava per sua. gozzano,
, accompagnandosi col suo violino, pareva che l'amata non se ne desse per
. faba, xxviii-14: per quello che no sono sufficiente a grazia rendere per
dilec- tione, a cului men torno che debia responder per me. anonimo,
padre mio e sentirà, io temo che non pensi ch'io l'abbia voluto
sì, secondo il loro potere, che non sia loro una cosa per un'altra
. pulci, 7-70: cercato ho quel che cercar suol chi ama: / trovato
vasari, i-583: per tommaso (che era il suo nome) fu da
, poiché così sta la cosa, che tu l'hai anche temperata, lasciando
i nostri e i non nostri: che nessuno fra gl'individui ciarlanti oggi d'
a me o ad altri per me che s'inviassero ufficiali nostri di spagna o
: perduto per perduto, tanto valeva che facessi loro riprovare l'antico spavento.
vio / ch'agia tanta adorneze / che, per la vostra alteze, / non
i. lli via più di povertà che di ricchessa; e per uno che 'l
che di ricchessa; e per uno che 'l pregi, biasmanlo ciento, e
buona sì è renduto uno corpo glorificato che fie lucente per sette fiate lo sole.
dell'inferno, nobile per rispetto di quelli che l'abitavano. guicciardini
. fagiuoli, vi-125: voi, che siete un uom saggio per tre, /
di sassonia. ma ben potete credere che i sogni di un tal uomo vagliono per
di crudeltà mostruosa, è l'abitudine che si ha di giustiziare i delinquenti al mattino
parladori savi e guer- niti di senno che per loro si reggeano le cittadi e le
per li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce, /
mi fu una robba più bianca, che persa / la neve vi parie che l'
, che persa / la neve vi parie che l'aere versa. boccaccio, dee
1-iv-909): credesi per molti filosofanti che ciò che s'adopera da'mortali sia degli
: credesi per molti filosofanti che ciò che s'adopera da'mortali sia degli iddii
questo vogliono alcuni essere di necessità ciò che ci si fa o farà mai.
6: per messer antonio si comprendeva che... non saria possibile tal popolo
2-24: non mancherò rendervene quelle grazie che per me si possino le maggiori.
: per alcun non si creda / che 'l mio cantar sopra l'inachia cetra /
nocumento de'comuni insegnamenti crederassi per alcuni che possa far compenso il trattar che fanno
alcuni che possa far compenso il trattar che fanno del pacificare. botta, 5-133
[saliceti] annunziando [in corsica] che la generosa francia perdonava; che mandato
] che la generosa francia perdonava; che mandato per lei espressamente recava a'suoi
. v. l: l'unica forma che negli scritti, non nel parlare,
parlare, abbia vita è: 'feci quello che per me si poteva '. panzini
morte; e fu la cavallina storna che lo portò morto a casa, ché era
la compagnia dei puntali di cristallo orientale che io... vi mando per rosello
seguitato, acclamato e trionfante più assai che nessun principe il fosse mai stato.
a sapere, o fiorentini, / che il libro de'pedanti è uscito fuore:
, inf., 1-126: quello imperador che là su regna, / perch'i'
a la sua legge, / non vuol che 'n
, purg., 22-85: mentre che di là per me si stette, /
parlato più onoratamente dii duca di mantoa che non faceano prima. liburnio, 5
nia non sia, nondimeno ercolano ha voluto che a vostre politissime lettere per me si
, ci sia lecito recare le istruzioni che... dettammo. -introduce
camonica e pennino / de l'acqua che nel detto laco stagna. idem,
, 173: la machina del mondo, che noi veg- giamo coll'ampio cielo di
vaghi fiori ornata, dir si pò che una nobile e gran pittura sia, per
da bologna, lxv3- 44: credo che per sofrir l'om sia vin? ente
vin? ente / de tuto zò che per sofrir pro5ede. cecco d'ascoli,
di dio a dire alla maestà vostra che si dia di buona voglia, ché di
onoratamente ragionano di voi, e ora che sanno che io vi scrivo, m'impongono
di voi, e ora che sanno che io vi scrivo, m'impongono che
sanno che io vi scrivo, m'impongono che io vi saluti diligentemente per nome loro
ridolfo, / se mala segnoria, che sempre accora / li popoli suggetti,
ii-405): un giorno... che era tutta firenze a la predica e
a discorrere per la varietà dei tormenti che i turchi dànno a'cristiani. panigarola
, 120: la ringrazio delle notizie che mi dà per rispetto all'agricoltura.
divina ed eterna e placida natura, che mi direbbe il perché di tante cose.
, / giurolti per mia leanza / che non è cosa per ch'eo / lasciasse
io ti richeggio / per quello dio che tu non conoscesti, / a ciò
io fugga questo male e peggio, / che tu mi meni là dov'or dicesti
d'e- sto legno / vi giuro che già mai non ruppi fede / al mio
ruppi fede / al mio segnor, che fu d'onor sì degno. idem,
e io farò per quella pace / che dietro a'piedi di sì fatta guida
purg., 13-148: cheggioti per quel che tu più brami, / se mai
mai calchi la terra di toscana, / che a'miei propinqui tu ben mi rinfami
., x-521: l'angelo, che vidi stare sopra il mare e sopra la
per la tua bontade, / poi che il tuo iddio mio sempre ornai sarà,
223: disse in presenza de tutti che giurava, per allà e per lo
, per allà e per lo alcorano che aveva in mano, sempre volere essere
quella amicizia ch'è tra noi, che facciate per modo ch'io non abbi
in mal concetto di quelli uomini onorati che egli si nomina. achillini, i-49:
fermo e lucia, 76: quello che più importa sarebbe di far succedere subito
bocca l'acquolina - / per dio, che fior di roba e sapienti / curve
di roba e sapienti / curve, che tette! oh pelle incarnatina! d'annunzio
ti falliragio / per lo lusingatore, / che parla di falla - gio. /
/ come il buon marinaro, / che corre tempo amaro / e per affanno già
genti: f sta come torre ferma, che non crolla / già mai la cima
fosse, per tutto ciò sempre altro che modestamente non parlava. 24.
luogo e per traversa / sede sì che non versa j bontà di carlo con sua
. ristoro, ii-67: non è rascione che tomo tenga revolti li piei in una
baldanzosamente guata e per minuto, poi che egli infino dentro al seno, il
ci mira: me non vorrei già che egli guatasse così per sottile. nardi,
starò a raccontarvi per minuto le carezze che si fecero e quante fiate a la
s'ingegna di rubarne tutte quelle contentezze che sono altrui per ordinario agevolmente concedute.
leggiero acquistarvi una felicità pari alla felicità che dio gode, dovreste francamente rinun- ziarla
gozzi, i-26-34: dice il medesimo filosofo che per essere buona la cera, cioè
: « signori » cominciò « credete voi che il mondo cammini bene e che tutto
voi che il mondo cammini bene e che tutto vada per lo meglio e che
e che tutto vada per lo meglio e che questo sia il miglior de'mondi possibile
era dannato. passavanti, 8: colui che ha vera penitenzia, come si dee
l'opere o bone o male, subito che s'intenda l'un esser nato gentilomo
ciascuno 10 ignobile sarà molto meno estimato che il nobile. straparola, i-186:
: bastivi per adesso aver inteso / che correndo era giunta in su quell'erba /
1-59: per al presente mi compiaccio che l'amicizia mia ti giovi, ma per
la vita t'è cara, men che tu puoi presentati al mio cospetto.
or l'una, or l'altra secondo che dal voler nostro gli è precisamente comandato
intorno m'impaura / e la certezza che sarà per sempre. g. raimondi
è 'n tanta pena miso, / che vide ca nde more / per bene
., 4-17: tulio non dimostrò che sia rettorica né quale è 'l suo artefice
cupido sì per avanzar li orsatti, / che su l'avere, e qui me
son nata per doglie / soffrir, mentre che spire tra gli umani! ariosto,
e il suo regno felice, / che '1 nome di grandezza agli altri tolle,
tutto il dì veggiamo per prova avvenire che tutti quei fanciulli, che sono dai
prova avvenire che tutti quei fanciulli, che sono dai parenti loro mandati a le scole
nievo, 339: erano sette mesi che la poverina non usciva di casa che per
che la poverina non usciva di casa che per andare a messa a san zaccaria
non volle concedere giamai a niuno de'suoi che pure un poco per conto di combattere
virgilio dice nel quarto de lo eneida che la fama vive per essere mobile e acquista
più l'anima prima / bramò colui che 'l morso in sé punio. idem,
sanza dubio costoro collo spendere, il che a lui, per essere ricchissimo,
64): sarebbe stato lo stesso che... attirarsi il biasimo di tutti
8-409: per lettera, chi dichiarò che, secondo lo statuto sociale, si riteneva
flore de parlare, xxviii-22: per quelo che, quanto a l'efecto, no
sen? a pratica e'convene considrare che modo se dè tignire praticando l'arte
, 1-6: ogni uomo, per ragione che è uomo, dee intendere il suo
uc cisero, per cagione che i messagieri del re, mandati a
, mandati a quelli del castello affine che si rendessero, erano stati male dalloro
tenere quella fortezza per lui, aspettando che li fossero mandate le colpe del padre,
vero? - una realtà. -per che: v. perché. -per ciò
: v. perché. -per ciò che: v. perciocché. -per il
: v. perciocché. -per il che: v. perilché. -per lo
: v. perilché. -per lo che: v. perloché. -per sì
. ariosto, 245: non connoscerò egli che la etade e condizion tua non è
, 3-3-312: in questo punto intendo che 'l conte giorgio manzuola sta male per
sturbar queste nozze, e, ben che questo / dicessi sol per suo conforto
]: siete troppo avveduto per non intendere che... diventa...
di lampedusa, 93: mi sembra che siano [le pesche] proprio mature
le pesche] proprio mature. peccato che siano troppo poche per servirle stasera.
nullo par di me novo, / che tal porto lo cargo / in dritto amor
altro dicima. compagni, 3-8: acciò che di tal malificio si sappi il
malificio si sappi il vero e per che cagione fu fatto detto fuoco e dove
ognissanti: e era composto per modo che, quando ne cadea in terra,
5-102: traggonsi i pesci a ciò che vien di fori / per modo che lo
ciò che vien di fori / per modo che lo stimin lor pastura. boccaccio,
(1-iv-122): niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea e una cassa la
non quella cassa forse il percotesse per modo che gli noiasse. sacchetti, 106-5:
ed ebbe lunga malattia, per tale che il marito alcuna volta s'era infardato
: vedendo essere ingrossato olio per forma che nui non possemo guazarlo da alcuno loco
de'casi tuoi e fatto per modo che, se non hai il cervello di sasso
a compendiare le notizie ordinate per modo che dall'esposizione stessa esca il giudizio spontaneo
: si accostò alla riva per modo che le piccole onde bianche venivano a lambirgli
faceva corsettine avanti ai camerati, per modo che, se da dietro si sparava un
e profonda era e nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
, e poco eravam iti, / che '1 suon de l'acqua n'era sì
l'acqua n'era sì vicino, / che er parlar saremmo a pena uditi.
ripieno / di venenosi sterpi, sì che tardi / per coltivare ornai verrebber meno.
; / e per saperlo pur quel che n'avenne / fora avenuto. boccaccio,
forte dintorno allor gl'involse, / che per scoter colui non se ne scinse,
. tommaseo, 11-15: pochi versi che, per fatti a quattordici anni, potrebbero
onoranza. pavese, 3-173: -credevo che voi donne mortali piangeste soltanto quando qualcuno
esplicita. chiaro davanzali, xxii-79: che crediate ch'ancora / lo core mio
fa per pene, / non mi rimembro che di ben savesse, / per allegrar
per allegrar ch'avesse / mio cor, che gioia paresse. cavalca, 20-566:
. cavalca, 20-566: per tutto ciò che in casa facesse così grande penitenza
tavola ritonda, 1-3: per parole che gurone dica, la donzella non prende nullo
cosa, per minima ch'ella sia, che possa loro esser carico. aretino,
, 1-5-49: il re a forza volle che il p. gaspare sedesse sopra la
cheta e sicura / o, per molto che tuoni, uom non si desta.
e le venti navi, per poco che la tempesta reggesse, sarebbero scomparse nell'
. pavese, 3-109: per empio che fosse, per delitti che avesse commesso,
per empio che fosse, per delitti che avesse commesso, guadagnò che non ebbe
per delitti che avesse commesso, guadagnò che non ebbe più le mani rosse, sfuggì
piero della francesca, 102: sono doi che voglamo calumare, et il primo è
/ non sarà la mia vita altro che doglia. serafino aquilano, xxx-io-15: sarò
destro, ché non vi accada cosa che mi faccia scontenta per fin ch'io viva
inf., 4-25: quivi, secondo che per ascoltare, / non aveva pianto
ascoltare, / non aveva pianto mai che di sospiri, / che l'aura et-
aveva pianto mai che di sospiri, / che l'aura et- terna facevan tremare.
sette savi, xxviii-513: i'so bene che vo'siete per terra perdere. petrarca
volgar., iii-23: quelle cose che tu medesimo in contanti con li occhi
per imitarlo già non sono, / che lasci tanto ben che m'è concesso /
sono, / che lasci tanto ben che m'è concesso / e ch'a doler
1-553: noi abbiam scelto un mestiere / che non è mai per mancare. castelvetro
publicarsi. tassoni, 2-21: il dì che venne, il cambio fu approvato le
venne, il cambio fu approvato le disser che la secchia eran per darla. marchetti
. marchetti, 5-57: tutto quello / che fin qui s'è prodotto, è
la sua commozione gentile: -io so che quando ci rivedremo, voi non mi
polpa succosa, saporita, profumata, che viene consumato crudo o cotto con o senza
frutto derivato dall'ingrossamento del ricettacolo fiorale che racchiude l'ovario, con cinque logge
logge cartilaginee contenenti ciascuna due semi bruni che possono talvolta mancare, di forma rotondeggiante-oblunga
da siena, 398: com'uno scrullo che tu dai al pero, subbito caggiono
le mie vendette di quella treccola rancia, che mi vendeva le pere fradice, dandomi
vendeva le pere fradice, dandomi ad intendere che l'e- ron mezze. oliva,
con ellissi della prep.): che ha la forma di tale frutto; allungato
di zoccoli, non mostrando del viso che il naso a pera e i baffi
della materia che vi è nel fondo, lumachelle, sabbia
lumachelle, sabbia o fango, fuor che sassi. bernari, 6-130: luigino si
, 9-358: ora venendone le frutte, che furono pere sementine, uve sancolombane.
nomi assai. trinci, 1-167: piante che facciano le pera tenere, delicate e
spettacolo della natura, 1-iv-5: quelle, che vengono a buon'ora e non durano
chiaman pere dalla state; e quelle che vengono tardi e durano assai si chiamano
, le pollaie, le gurmandine, che sono un mele a gustarle. tommaseo
fa parte della geografia immaginaria degli uomini che nacquero, anche con poco margine,
scritto questa deliberazione da bartoluccio a lorenzo che in pesaro lavorava, confortandolo a tornare
a dar saggio di sé: e che questa era una occasione da farsi conoscere
e da mostrare l'ingegno suo: oltra che e'ne trarrebbe sì fatto utile,
e'ne trarrebbe sì fatto utile, che né l'uno né l'altro arebbono
colmo dei colmi, uno scatolone monumentale che, scoperchiato, rivelò subito alla questura
di pallone elastico di cuoio o di gomma che, appeso per mezzo di un giunto
, e una figura umana in caricatura, che aveva scritto sopra il capo: '
: menzogna, fandonia: 'quel che vo'dite son tutte pere '.
? le pere guaste? -aspettare che le pere si guastino: lasciarsi sfuggire
favorevoli. pauli, 91-167: 'aspettare che le pere si guastino': figuratamente,
giambullari, iii-600: la perdita sia più che 'l guadagno / e sempre non arà
. zannoni, 5-11: i'spero che i posteri... mi assomiglieranno
.. mi assomiglieranno ad eschine, che, avute le pere, il tabacco del
, insiem colla propria orazione, quella che l'avversario avea scritta contro di lui
s. v.]: d'altro che d'amore: 'c'è cascato come
pera / a ser minchion, che va cercando cera / intorno all'orlo d'
machiavelli, 1-viii-147: mi pare esser certo che il vecchio non abbia a corre questa
v.]: dice delle pere. che pera!... vender pere
: desiderare intensa mente qualcosa che piace o si ama molto.
0 vuoi delle pere: per indicare che non esistono possibilità ai scelta. crusca
o vuo'delle pere ': proverbio che vale: se tu non vuo'questo,
onorato, / rimondar questa pera or che avem spia / che il vincitor,
questa pera or che avem spia / che il vincitor, senza temer d'agguato
la sete ': di qualsiasi rinfranco che serbasi per un bisogno. -rispondere
per le pere: per minacciare qualcuno che alla prima occasione male gliene incoglierà.
che non lo avevano caro, andavan gridando:
: oltre all'ut il ne cavo, che mi torna / assai più che non
, che mi torna / assai più che non fanno duoi salari, / anche ne
ne caverai qualche piacere: / per che cascon di buone pere spesso / in
, xxv-1-393: flamminio, sapete bene che porco pigro non mangia mai pera marce
pera coll'orso, ne ha sempre men che parte. ibidem, 143: lavoro
ve', mi direi, un pero che si vanta di far pere.
pera è matura, conviene, bisogna che caschi, che erodi o cada; le
, conviene, bisogna che caschi, che erodi o cada; le pere mèzze a
ventata sono a terra: per indicare che una situazione è andata evolvendosi verso il
caschi '. fagiuoli, 1-5-132: o che la pensav'egli da ultimo, di
? quando la pera è matura bisogna che la caschi. manzoni, pr.
quando la pera è matura, convien che caschi. giuliani, ii-423: che voglia
che caschi. giuliani, ii-423: che voglia durarla a lungo, non credo
non credo: le pere mézze (quelle che son ormai quasi che sfatte) a
mézze (quelle che son ormai quasi che sfatte) a una ventata sono in terra
: la pera quand'è matura bisogna che erodi. -tal pera mangia il
. -tal pera mangia il padre che al figliuolo allega i denti: v
dolci ': specie di pere piccole che vengono per prime. oriani, x-5-311:
pera: / en pecunia posto c'era che non sia dai miei toccato. confraternita
splendienti / lo suo viso rosato / più che 'l sole che rispenda.
suo viso rosato / più che 'l sole che rispenda. = comp.
liquido incolore, con odore penetrante, che solidifica a circa o °c in cristalli
chim. in chimica inorganica, ossiacido che contiene due atomi di ossigeno fra loro
2. in chimica organica, acido che contiene il radicale -coooh. =
': dicesi a firenze di colui che va attorno vendendo le pere cotte in
forno. porena, lx-276: il concetto che in quelle ore le persone normali non
peracuto, agg. medie. ant. che si manifesta in modo molto grave
: con una catena ne correa, / che solea portar cinta a simil uso;
non men legar colei credea, / che per adietro altri legare era uso. bandello
1-49 (i-582): la maggior cortesia che forse in questa città per adietro sia
di padova, con dupplicato stipendio di quello che avevo per addietro. =
dato da moench alle espansioni o appendici che si osservano sopra le foglie componenti il
(ant. peregante). letter. che si sposta o viaggia da un luogo
campo e desiderando de chiuder un sentiero che va per el campo gli pone delle
del sentiero vecchio. 2. che ha un percorso tortuoso, che si addentra
2. che ha un percorso tortuoso, che si addentra in un luogo poco frequentato
2-119: quella falange di alessandro magno che aveva peragrato l'asia e vinto la
istorie antique trovo scritto / d'alcun che peragrato ha varia gente / sol per avere
. lasciate tutte l'altre parti di europa che egli aveva peragrate...,
ah miseri e 'nfelici uman'ignari / che peragrate per la mortai vita. =
. campofregoso, i-64: quel che già peragro per molti regni /
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1802).
da quegli scarafaggi grandi e neri morati che in cima al capo hanno due corna
da péra. perale, agg. che è simile alla pera; che ne ha
agg. che è simile alla pera; che ne ha la forma. piccolomini
peralìcolo, agg. bot. che sopporta forti concentrazioni di sali nella soluzione
. peralòide, agg. chim. che ha una soluzione circolante con un ph
invar. nell'industria tessile, dispositivo che, collocato sulle carde per lana, ha
due cilindri, a pressione regolabile, che frantumano le lappole o le paglie lasciando
un valore leggermente avversativo rispetto a ciò che è stato detto in precedenza, correggendone
dormiente, onde io mi rizzai prima che veruno della famiglia fosse peranche uscito dalla
5-2-245: dalla poca eccellenza dell'arte che in esse opinioni si scorge e dalla
si scorge e dalla peraltro grande reputazione che... egli ebbe ai suoi
di stipendio. ecco, io vorrei che non se ne parlasse e non se ne
cesariano, 1-151: quella [formica] che lo extremo circuito de la rota perambulara
potestà alcuna... satan, che vorrebbe avere ognuno, parla superbamente e
genere e famiglia di mammiferi marsupiali, che hanno le gambe posteriori notevolmente allungate,
esterno dei cinque diti anteriori tanto rudimentali che appaiono come tubercoli rivolti all'indietro,
conoscono di questo genere nove specie, che vivono tutte nella nuova olanda, e
nasuto ('perameles nasuta '), che ha somiglianza a un dipresso allo stesso
il suo nome ad alcune striscie oscure che delimitano fasce più chiare, le quali
. zool. famiglia di mammiferi marsupiali che comprende fra gli altri il genere peramele
lentini, 2-b: non mi portta -amor che portta / e tira ad ongne freno
ongne freno; / e non corre -sì che scorre / peramore fino. finfo del
cominciai internamente a sentire una certa tranquillità che pel corso della mia vita non aveva peranche
infinità di parole ma soprattutto di modi che nessuno ha peranche adoperati. tommaseo,
seriman, i-95: io mi rizzai prima che veruno della famiglia fosse peranche uscito dalla
io mi crebbi d'onor: ma che ragiono? / no che il cielo peranco
: ma che ragiono? / no che il cielo peranco io non lasciai: /
un palpito sempre nuovo e spontaneo, che mi parla di felicità e di speranza,
tiresia, se qualche consiglio / desse che faccia ne giungere ad itaca, l'
il er governo / fia mai, che posi il combattuto fianco? 3
perancor non erano presi, ma pensasi che ve ne siano ancor degli altri.
morto nel 1642), per indicare che la via della gloria è irta di
per nessun verso ed attaccarsi a dire che questa voce non sia perappunto perappuntissimo al
viaggio giacché perappunto riguardano quelle produzioni stesse che narro di aver trovate nei diversi luoghi
narro di aver trovate nei diversi luoghi che ho visitato. 2. sm
senatori] ad alcuni mercanti l'assegnazioni che avevano loro fatte, rimettendogli ai sussidi
avevano loro fatte, rimettendogli ai sussidi che sperano ottenere da uno de'due partiti
se dispogliato / sei per l'inverno che ogni nor nasconde, / a te ritorneranno
, ii-139: vi sono molti arbori che rendono nuce e massiz e nascono per le
capitoli della bagliva di galatina, 264: che nulla persona ausa tagliare termiti berdi.
. lat. espressione usata per indicare che la strada della virtù e della gloria
di volpe sul pomo della mazza di perastro che poi mi regalò. jovine, 2-155
': genere di piccoli marsupiali fossili che avevano molta analogia colle sarighe, e
avevano molta analogia colle sarighe, e che vissero in europa durante l'epoca terziaria.
alcuni chiamano paraticon quello [bdellio] che viene di media. mattioli [diosco-
: chiamano alcuni peràtico quello [bdellio] che si porta di media, il quale
di ardigò, la parte della filosofia che ha per oggetto ciò che è al
della filosofia che ha per oggetto ciò che è al di là dei singoli campi della
per mezzo dell'osservazione degli eventi straordinari che appaiono nel cielo. tramater [
per mezzo dell'ispezione delle cose straordinarie che apparivano nell'aria. = voce
[da rotterdam] il quale più che venticinqu'anni peravanti fu da me conosciuto
s egli av viene peravventura che alcuno de'nostri compagni, che
che alcuno de'nostri compagni, che sono nelle terre intorno a noi, sì
e usianlo per benedizione di coloro che per dio il dànno. seneca volgar.
hanno tanto diletto in parlare aspramente che, se peravventura al cuna
nelle mani un cittadino, non fa altro che formar il processo e metter in
..., e bisogna che si vada al consiglio, il quale o
occasione, si adope rarono che il re di bel nuovo si fosse portato
acciocché peravventura avesse riguardato quel quadro che già era stato presso quello del bassano collo
4-vi-360: ne taluno peravventura pensasse che il microscopio composto, da me usato,
non fosse del valore di quello che praticò il buffon. -senza un
, 5-iii-314: si potrebbe peravventura dire che giotto non meritasse quelle commendazioni che alcun
dire che giotto non meritasse quelle commendazioni che alcun crede. castelvetro, 10-x-184:
sarà peravjentura buono adirarsi contra i malvagi che ci toccano nell'onore e contro i
ci toccano nell'onore e contro i rapaci che ci tolgono la robba? rispondo che
che ci tolgono la robba? rispondo che no. groto, 1-38: lasciando queste
considerazioni a gli aritmetici e agli astrologò che dirò io di te, o vinegia?
del papa, 6-1-140: credo certo che il massimo aiuto, e peravventura anco
volgar., 561: una femmina, che avea nome verona di beregno,
. perbacco, inter. esclamazione che esprime stupore, sorpresa, meraviglia,