porre la strumentazione di bordo in modo che l'indicazione dei punti cardinali coincida con
effettiva; volgere le vele in modo che il vento possa esercitare la massima efficacia
velatura e così volgerla al vento, che il bastimento vada a suo cammino sopra
. si orientano le vele in guisa che il vento gonfi il grembo, non prenda
bisogna volgere tutto il cotone in modo che formi, colla direzione del vento,
cammino del bastimento, secondo la rotta che deve seguire, sempre pel concorso del
col vento contrario, si orientano il più che si può parallelamente alla chiglia. '
. 'orientar di bolina ', che si dice pure stretti al vento o al
bene ': disporre la vela in modo che pigli il vento, faccia grembo,
male ': disporre la vela in modo che non porti al segno, non faccia
di orientare acconciamente le vele: comandi che special- mente si fanno dopo il virar
verso un marmocchietto congestionato e tutto bocca che la madre s'adopera invano a chetare
attività. cantoni, 562: prosatori che affidano deliberatamente alle stampe dei volumi musicali
. cecchi, 5-370: lo spirito umanistico che pervade la pagina sempre la vivifica di
altro espediente » mi disse andrea « che mi dettero occasione di penetrare nella vita
gadda, 6-68: voi, site, che dovete orientare le nostre indagini. per
. einaudi, 1-169: non sembra che gli agricoltori possano essere facilmente persuasi che
che gli agricoltori possano essere facilmente persuasi che non essi, ma qualcheduno ad essi
. pascarella, 1-164: i sogni che funestarono il mio sonno furono orribili.
carte eografiche e le bussole che avevo indosso, cagionan omi
de marchi, ii-156: la carolina, che, sotto alla sua pacifica bontà,
dei ricoveri, o tetri proibitori. lasciate che storienti, che scelga le sue vie
tetri proibitori. lasciate che storienti, che scelga le sue vie, che le intraprenda
, che scelga le sue vie, che le intraprenda. b. croce, iii-9-
vedono [i bambini] i ragazzi grandi che si cominciano a orientare nel mondo,
a orientare nel mondo, niente altro che per prendere l'offensiva. -imparare
prendere l'offensiva. -imparare ciò che è necessario o utile allo svolgimento di
posizione critica. moretti, ii-658: che cosa poi amino trovare in questo unico
trovare in questo unico libro, di che si preoccupino, come s'orientino,
prima metà del secolo decimonono nella forma che esso prese allora in francia e in
pratolini, 3-74: è una fanciulla che sa di primavera... forse carlo
paiolo quando... m'accorsi che tutta la tavolata era orientata verso il
contorno). 2. figur. che segue un indirizzo filosofico, ideologico,
b. croce, i-2-20: colui che forma le finzioni concettuali è già logicamente
è già logicamente orientato: sa quel che fa e vi ragiona intorno.
politica di austerità e di economia orientata, che diminuisca le spese a favore degli investimenti
favore degli investimenti. 3. che sa districarsi abilmente in una situazione complessa
mondo degli affari, vedremo subito quel che valesse come esploratore.
sm. (femm. -trice). che dà l'orientamento, che serve a
). che dà l'orientamento, che serve a orientare secondo una direzione determinata
orientatóre ':... chi o che orienta. 2. tecn.
orienta. 2. tecn. che dispone in un modo determinato i pezzi
dispone in un modo determinato i pezzi che entrano in una macchina ad alimentazione continua
piccole dimensioni contenente un ago magnetico, che serve per orientare lo strumento secondo il
diserto, non era di quegli eloquenti che nel piacer del parlare perdono i sensi
figlio, dove guardi? aspetta almen che chiami la madre! ».
ha quella necessaria orientazione filosofica e storica che non si può negare che vi sia da
filosofica e storica che non si può negare che vi sia da parecchio tempo in italia
mio libro]... l'unità che vien data dall'ostinata orientazione della mia
influsso delle scoperte micenee dello schliemann, che, distogliendo dalla grecità tarda e accademica
volto apparve una bellezza infinitamente sottile complessa che emanava da una concordanza nuova delle forze
disciplina. labriola, iii-208: occorre che l'orientazione geografica sia così completa da
tutte le razze e di tutti i popoli che al presente abitano le diverse parti della
esilio, ma permutazione appellar dobbiamo quella che, costretti o volentieri, d'una terra
posto mente a'piaceri e agli utili che se ne ritraggono, convien ciò porre a
, a duri pensamenti e alle noie che ne reca mai sempre il menar sua
39-v-70: l'amante avaro, come che ha un vizio malinconico, cupo e
. tommaseo, 2-i-124: o tu che dormi e riposata stai / 'n testo bel
pochino, e sentirai / tuo servo che per te fa un gran lamento.
benedette pur sian le genti oneste / che hanno la lingua al pensamento eguale.
, / in tal guisa conquiso, / che 'n altra parte non ò pensamento.
, madonna, ritenere / la voglia che mi stringe e lo talento, / ch'
mostri alquanto in proferere, / avegna che tutora n'ho pavento / non dica
n'ho pavento / non dica cosa che vi sia spiacere: / di questo
io di vigor già scemo, / che per via crollo e tremo, f sparso
chiabrera, 3-201: non avendo di che ricordarmi d'altro che del mio debito
non avendo di che ricordarmi d'altro che del mio debito seco, sono entrato in
debito seco, sono entrato in pensamento che quelle parole non siano perciò.
. di pensare), agg. che pensa, che è in grado di
), agg. che pensa, che è in grado di pensare, di ragionare
ragionare o di esprimere il pensiero; che costituisce la fonte e la sede del
stessa attitudine intellettiva). -anche: che esercita il giudizio, il discernimento,
esercita il giudizio, il discernimento, che elabora un'opinione. -pensiero pensante:
un'opinione. -pensiero pensante: quello che attua la otenzialità del pensare. -soggetto
del pensare. -soggetto pensante: uomo che pensa, considerato distinto e contrapposto all
mi mena in questa fermissima sentenza, che sapienzia sanza eloquenzia sia poco utile a le
, 12-58: corporea esser non può cosa che pensa, / ne pensante già mai
11-216: questo essere pensante, questo spirito che chiamiamo anima umana, tuttoché sì fiacco
nelle scienze, a far tante fatture che servono di un mirabile ornamento e comodo
delle sue facultà...; il che appartiene alla 'psicologia '.
'psicologia '. ma premessa la supposizione che le facultà pensanti siano pur le medesime
la trascendenza... è ciò che trascende il pensiero: dunque, il
pensanti una lusinghiera e fallace opinione, che... niuna di esse [piante
di esse [piante] vi sia che anco fuori di se medesima non abbia occulte
, 154: i meglio pensanti veggono che la francia non vuole porsi in guerra con
porsi in guerra con l'italia e che noi dovremo acquietarci a una semi-indipendenza.
... /... a che non anco / die'natura ai pensanti
la mia presunzione pensante non ha nulla a che fare, appena bicchiere da riempirsi?
bicchiere da riempirsi? 2. che esercita metodicamente il giudizio, che esamina
. che esercita metodicamente il giudizio, che esamina criticamente \ a. realtà; che
che esamina criticamente \ a. realtà; che è intellettualmente attivo, che dispone di
realtà; che è intellettualmente attivo, che dispone di strumenti culturali; colto,
... per quel... che si appartiene alla teorica, ella non
ella non è stata giammai e non è che di coloro i quali si credono gran
le leggi ad un libero popolo d'uomini che il malmenare a capriccio un vile branco
3-228: ricordo l'odio all'austriaco che travaglia le popolazioni lombarde e la gioventù
il 29 novembre rattennero il popolo, che già prorompeva. 5. spaventa,
andatura... meno disforme da quello che si potrebbe dire il tipo letterario dell'
lungo creduto, o almen ripetuto, che noi avessimo idee soltanto mediante i sensi.
successione delle generazioni pensanti, in guisa che l'intervallo da una mutazione all'altra
. -con litote. non pensante: che non può o non vuole esprimere una
dubbiosi, i non pensanti è necessario che i partiti organizzati abbandonino una parte di
. 3. ben pensante: che pensa rettamente, secondo dignità, convenienza
in partic., sostant.): che si riconosce conformisticamente nei valori generalmente
'giornale del popolo 'per indicare quello che gli inglesi ben pensanti dovrebbero e potrebbero
cui poeti e filosofi pettinano il pelo che ha ripreso il lustro d'una volta?
pratesi, 1-158: si compiaceva assai che il dottore, in fatto di politica
o bizzarria di concetto o di forma, che rara manca in tali manifestazioni, s'
cioè mal pensante: fello è colui che pensa di mal fare ad altrui.
fredo pont'à, / e par che sia pesante / quell'omo, e più
, soggiunse, e impiccare; con che dir volle che il villano doveva esser trattato
e impiccare; con che dir volle che il villano doveva esser trattato con tutta
con tutta la giustizia ed umanità, ma che quando si sottraeva dalla dovuta subordinazione.
estranea e pensante di quel grosso inglese che leggeva. -dedito alla riflessione filosofica.
solo un'ura. / deo, che folle natura -elio m'aprese! / ch'
credenza -che null'amendare, / ciò che 'n voi fare, -potesse per sua scienza
, iii-iv-ii: è da sapere che più ampi sono li termini de lo
termini de lo 'ngegno a pensare che a parlare. idem, par.,
vita mirar ne lo speglio / in che, prima che pensi, il pensier pandi
lo speglio / in che, prima che pensi, il pensier pandi. petrarca,
viva, / in guisa d'uom che pensi e pianga e scriva. boccaccio,
naturalmente tutte siete pietose, tante conosco che la presente opera al vostro iudicio avrà
perché lui deve pensar prima bene innanzi che egli comandi; ma comandati voglino subito
senza il disagio d'una prolissa instruzione che ricevan dall'arte, arrivano a ben
le donne una testa e un cervello che pensa e medita, tutta la differenza sta
anni di altre idee diverse da quelle che hanno. romagnosi, 18-125: a svegliare
, 3 (43): vedrete che vi dirà, su due piedi, di
, su due piedi, di quelle cose che a noi non verrebbero in testa,
» afferma se stessa operante. in che modo si afferma? col pensiero, perocché
mazzini, 66-347: fra la nazione che pensa e la nazione che opera dev'
fra la nazione che pensa e la nazione che opera dev'essere continua armonia. carducci
, nella scuola normale, a colui che pensa! era meglio a lui il non
c'è il pensiero quando c'è fuomo che pensi: l'uomo, che non
fuomo che pensi: l'uomo, che non vuol dire una testa, ma un
la mia malinconia / di fanciullo invecchiato che non doveva pensare. -riflettere bene
chiaro davanzati, 87-11: tu, che guardando inamo- rasti, / prendesti il
, a intenderli in tutta la rilevanza che è loro propria o, anche, nella
vi lascio pensare, e simili) che lascia all'immaginazione del lettore (o
(47): amore è qui, che per vostra bieltate / lo face,
altra guardare / pensatel voi, da che non mutò 'l core. idem. inf
2-i-292: pensa ora, lettor e voi che udite, quanto senno fu quello di
aristotile a esser condutto a una cavestrella che anco li sapea la camicia di piscio,
nei loro seguaci falliti: or pensiti ciò che facciamo a i felicitati da noi.
vecchio. segneri, ii-3: e pur che vi fanno? si scuoton forse?
quale debba essere la carità di colui che m'infonde questa cosi imperfetta, ma così
lascio pensare! ': di cose che ci risparmiamo dire. 'vi lascio pensare come
. bacchetti, 2-279: pensati tu che avrà messo insieme più di mezzo quintale
. b. croce, ii-2-140: che questa tendenza fosse oggettiva, della scienza
/ sì fatta, ch'assai credo che lor nói. idem, purg.,
le facce intelligenti di questo popolo provato che pensano, come gioietta, mentre tu
: pensando, consumai la 'mpresa / che fu nel cominciar cotanto tosta. cavalca
cendo, o per negligenzia lo bene che dovea fare non fac- cendo. lamenti
trecento milla turchi nel campo avia / che ancor pensando mi metton paura. tommaseo
suo modo. mazzini, 37-9: ciascuno che pensi bene può trovare uomini amici nei
bene può trovare uomini amici nei corpi lombardi che pur bisogna disporre a un'azione immediata
siamo distratti dalla preoccupazione dell'effetto: che ne diranno? 2. tr
, con una prop. complementare) che esprime l'oggetto al quale si volge
parole, cioè per eloquenzia, ciò che trovavano e pensavano per sapienzia. dante
pregammo, signore iddio nostro, acciò che ci ritraessimo dalle iniquità nostre e pensassimo
pallavicino, 1-368: il volgo crede che niun altro abbia saputo pensare quel che
che niun altro abbia saputo pensare quel che niun altro ha voluto dire, e che
che niun altro ha voluto dire, e che sia singolarità di perspicacia quel ch'è
alfieri, ili-1-187: a me pare che il principato permette, nudrisce, intende
carte d'un mazzo, vi dice che ne pensiate una, e lui poi ve
ovvio e semplicissimo da cui parto è che l'uomo pensa l'essere in un modo
pensarti, eterno, / non ha che le bestemmie. fenoglio, 106: in
mi sovvenne quel detto della scrittura, che '1 signore pensa pensieri di pace.
bocalosi, ii-143: credo provato ancora che la base di questa falicità sia la
, 11-ii- 493: mi accorgo che non oso esser cattivo, offendere glialtri,
, i-120: la terza costumanza / che ti convien a tavola servare / porai così
. castelvetro, 8-1-275: turno, che voleva metter fuoco nelle navi de'troiani
amore / m'à tutto sì compreso / che tutto son donato a voi amare;
, parlando della carità di dio, dice che troppo è smisurata e grande, in
è smisurata e grande, in tanto che il cuore non lo può pensare.
il vostro ne lo esser pur vero ciò che di me vi era suto riferito,
e il mio nel vedervi creder cosa che non pensarò mai. -evocare;
già non ti duoli / pensando ciò che 'l mio cor s'annunziava. cavalca,
ciascheduno per se stesso lo può pensare, che abbia punto le forze d'amor provate
/... / allor m'accorsi che voi pensavate / la qualità de la
poco; / pensa la nova soma che tu hai. cavalca, ii-14: molto
pesare e pensare le nostre parole innanzi che le diciamo. s. gregorio magno
e di tobiolo, io: farai che tu sempre alla tua madre faccia onore
, 122-12: deh, messer giovanni, che v'ha mosso ad uccidere uno vile
?... solo l'affezione, che io porto alla vostra persona, pensando
porto alla vostra persona, pensando l'amore che mi portate. beicari, 5-89:
1-vii-237: io sarei uno di quegli che lo giudicherei partito da pensarlo, e
partito da pensarlo, e forse approverei che fusse da preporre una quieta povertà a
risentire per riceversi alla umana società. che è quello che 'l seldeno non pensò mai
alla umana società. che è quello che 'l seldeno non pensò mai, perché
cassola, 4-301: era talmente frastornata che non le riusciva pensare altro. -in
ben si dee pensare un buono intenditore che tuttodie ragionano le genti insieme di diverse
5-102: grande cosa è a pensare che 'l pane e 'l vino si faccia verace
di volerla torre per forza se avvenisse che per mare a marito n'andasse.
cesarotti, 1-xxxiv-41: quando si pensa che il persecutore fu massimino, si crederà
persecutore fu massimino, si crederà facilmente che il sonno di quel pontefice fosse preceduto
, 251: rimane, / dio, che tu lasci che il nemico muto /
rimane, / dio, che tu lasci che il nemico muto / pur mandi a
dì combattuto / dilegueranno, io penserò che, vere, / le avrei non meno
andava sparendo nel loculo buio, pensò che dentro quel legno c'era un uomo
banco, / dietro pensando a ciò che si preliba. amico di dante,
amor, ch'i'dorma, / che. cco. lo core i'penso a
/ mirandomi tuttora ne lo speglio / che 'nnanzi mi tenete e ne la forma
la forma. savonarola, 5-i-91: colui che ha imparato a sonare li organi,
lui volessi pensare a tutti e'movimenti che fa delle dita non potria sonar bene.
oblivione. castiglione, 126: eccovi che messer roberto nostro ha pur trovato chi lauderà
suo danzare, poiché tutti voi altri pare che non ne facciate caso; che se
pare che non ne facciate caso; che se questa eccellenzia consiste nella sprezzatura e
e pensar più ad ogni altra cosa che a quello che si fa, messer roberto
ad ogni altra cosa che a quello che si fa, messer roberto nel danzare
, i-191: sappi, imenio, che io ti volevo fare innamorare ma non
già come ha'fatto, ma solo volevo che tu amasse una donna guardandola penzanzo a
scrittori esquisiti meno sono attenti a quel che fanno, e non errano come gli
: penso all'arte di quel dio che, nel dì novissimo, rimodellerà i volti
, quelle sfumature color di madreperla: che ci aveva sotto gli occhi? gli
aveva sotto gli occhi? gli occhi che pensavano a lui, gli occhi che
che pensavano a lui, gli occhi che vedevano lui? p. petrocchi [s
dante, purg., 31-10: che pense? / rispondi a me; ché
, 2-70: se noi pensiamo la cagione che era allora, subito conosceremo la ragione
cristo, iii-53-5: presto io penso quello che mi diletta. montale, 1-92:
diletta. montale, 1-92: so che strade... /...
, / ch'ei stava pure aspettando che gli altri / due fratelli tornassero a
/ due fratelli tornassero a pensare / che son nati d'un corpo e sono un
! dante, xxi-29: pensando a quel che d'amore ho provato, / l'
(v -42): a quel pensando che colui gli ha detto, / si
secoli il più strano / fu quello inver che nelle età passate / offriron le famose
con riferimento a situazioni o eventi che suscitino emozione e turbamento anche soltanto a
la morte, al solo pensarle non che al vederle o provarle, empiono di
25-93: cominciossi un tal combattimento / che al sol pensarvi mi sento basire.
sento basire. -prefigurare qualcosa che deve ancora avvenire, precorrere col pensiero
predisporre mentalmente una materia, lo sviluppo che avrà, lo schema che s'intende
lo sviluppo che avrà, lo schema che s'intende imporle; aver ben chiaro
latini, i-1604: pensati davante / quello che dir vorrai. idem, rettor.
rettor., 74-10: consideri ancora che 'l buono difficiatore e maestro poi che
che 'l buono difficiatore e maestro poi che propone di fare una casa, primieramente
fare una casa, primieramente et anzi che metta le mani a farla, sì
piede, prima d'aver pensato quello che possa nascere. saba, 98: se
: non basta ai considerare solo quello che si vede coll'occhio; ma colui ch'
occhio; ma colui ch'è savio pensa che de la cosa può incontrare o che
che de la cosa può incontrare o che uscita la cosa può avere. cesari
è coraggio nelle cristiane. il pensare che saranno dal mondo beffate come divote e
venemene un disio tanto soave, / che mi tramuta lo color nel viso. idem
lunghesso mare ancora, / come gente che pensa a suo cammino, / che va
che pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora
cesare borgia... si querelava gravissimamente che, avendo pensato più d'una volta
in altri tempi a tutti gli accidenti che nella morte del padre gli potessero sopravenire
era mai caduto in mente poter avvenire che nel tempo medesimo avesse egli ad essere
duodo, lii-15-82: tre esser le nazioni che vivono con tre tempi: la spagnuola
erché essi non pensano più innanzi di quello che anno davanti agli occhi. galileo,
quando si pensa alla morte col terrore che con essa tutto finisca. -intr.
, i-4-16: i nobili ingegni, che tu cerchi d'imitare, pensarono prima
da tutti i canti con tanto impeto che non abbin tempo da pensare a qual santo
farinata] nel consiglio dei ghibellini ricordato che si pensasse con quai modi e industria
più volte meco medesimo onde sia avvenuto che la poesia chiamisi comunemente imitatrice e definiscasi
figura così bella e lucente, avegna che avesse dal cominciamento paura, m'asicurai
paura, m'asicurai tostamente, pensando che cosa ria non potea così chiara luce
bona spene mette il core e penza / che grave intenza - non dura e rincresce
la donna poco savia, senza pensare che se lo scolare saputa avesse nigromantia per
-ci penserò, ci penseremo: formula che indica la sospensione del giudizio o che
che indica la sospensione del giudizio o che costituisce reticenza per un rifiuto, per
sprovveduto. aretino, 20-184: tosto che alcun gentiluomo bussava la porta, ella
gridando con voce sommessa: « oimè che io son morta, oimè che io
oimè che io son morta, oimè che io sono spacciata »... il
piglia pel braccio con dire: « che cosa è? di che piagni tu?
dire: « che cosa è? di che piagni tu? ». -non
tu? ». -non pensare che a, se non a: preoccuparsi
, il qual era un uomo a caso che non pensava ad altro che a divozioni
a caso che non pensava ad altro che a divozioni. pascoli, 1-791:
pensare a sé è giusto; non pensare che a sé non è giusto. d'
'non ci pensiamo più ': di cose che vogliamo dimenticare. landolfi, 2-181:
levarono come se avessero ormai fatto quello che dovevano e si guardarono in cagnesco.
senza fremere, senza piangere. -ora che ci penso: per indicare quanto viene
mente. ghislanzoni, 16-230: ora che ci penso... converrà bene
ci penso... converrà bene che il signor padrone aurelio... e
. vi ritornino la porzione dei beni che vi spetta di diritto. -pensaci
, e noi pensiamo sopra il modo in che essi ne hanno parlato. tommaseo [
bonghi, 1-50: mi ricordo, che avendogli un giorno chiesto [a manzoni
nel giudizio, a mano a mano che si protrae la riflessione, ogni volta
si protrae la riflessione, ogni volta che si torna a considerare il problema.
più ci penso, e più mi persuado che [ecc.].
bargagli, 1-220: parendo in questo modo che si venga a narrare quella tal novella
si trovò a dire di sì senza che l'avesse nemmeno pensato. moravia, 22-v
su, trasportato dalla logica degli avvenimenti che, in quei tempi, era sinonimo
giamboni, 10-18: pensa d'abel, che fu il primaio giusto del mondo,
. petrarca, 71-90: convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto,
senza el cor non more, / sarà che vive sol di te pensando. savorgnan
te pensando. savorgnan, 4: sapiate che giorni e note altro che di voi
: sapiate che giorni e note altro che di voi non penso, ed in tal
mi consumo per trovar tempo e loco che parlar vi posi. straparola, i-45:
dalla reina non fu conosciuto, perciò che ella del padre più non si pensava.
ma e né men pensare di cose divine che non vengamo a detraergli più tosto che
che non vengamo a detraergli più tosto che aggiongergli di gloria. leopardi, 874
874: quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere la donna
muto, / fate i saper che '1 fei perché pensava / già ne l'
fei perché pensava / già ne l'error che m'avete soluto. cavalca, 20-246
: messer lancialotto in altro no'pensava che in amare ed in piacere alla reina
della sua figliuola e pensare nelli comandamenti, che a lor far volea con gran diliberagione
concludo con lo essortarvi a pensar meno che potete nei principi. 4
idiomatiche, quali chi avrebbe mai pensato che? ', quando meno si pensa
no lo mi pensai, / quelli che tanto m'amao / ed illu tanto
: amor à segnoria, / tal che ciascun no 'l penza, / di donar
77-5: io non dico, messer, che voi pechiate / per vostra donna amare
e riverire, / né v'amonisco che da voi partiate / lo vostro amor,
solo lo disire / del frutto, che più aver no lo pensate, / perch'
] e legato / si vituperosamente / che nel porria pensar la mente. sercambi
pietra dell'altare / fondato per colui che 'l sangue sparse, /..
buoni in tempi, luoghi e casi che tu non penseresti. fausto da longiano
fausto da longiano, iv-230: quello che con molto pensiero han raunato per il
molto pensiero han raunato per il figliuolo che più amano, con molto riposo si
molto riposo si lo godono altri eredi che non lo pensavano. a. f.
offeso, né mi posso pensare la cagione che ti abbi mosso. segneri, i-109
. segneri, i-109: cristo ti dice che verrà quando meno tu te lo pensi
avrebbe pensato? chi avrebbe mai pensato che [ecc.]. idem [s
cielo d'alcamo, 73: di ciò che dici, vitama, neiente non ti
. cavalcanti, i-151: io non pensava che lo cor giammai / avesse di sospir
cercando: ma chi avrebbe mai pensato che voi doveste essere stata qui? ariosto
, 38-39: chi pensato avria, fuor che dio solo, / a cui non
cui non è cosa futura ignota, / che dovesse venir con sì gran stuolo /
tepipo, e si vede un cantante che, non pensando, in quel momento,
non pensando, in quel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorre
dentro quando meno se lo pensano. che ti pensi? che ti pensi di farci
lo pensano. che ti pensi? che ti pensi di farci paura? che
? che ti pensi di farci paura? che si pensa che gli diano retta?
di farci paura? che si pensa che gli diano retta? d'annunzio, 8-171
muriella né il suo sfortunato complice pensavano che quel convegno sarebbe stato l'ultimo nell'
erano mai pensati, mi dicevano, che potesse venir guerra fra italia e inghilterra.
e inghilterra. -in formule che costituiscono secondo termine di paragone, indica
costituiscono secondo termine di paragone, indica che qualcosa avviene in misura superiore o inferiore
diedi a girare con le più belle volte che voi vi possiate pensare. s.
. maffei, 6-3: cominciai ad avvedermi che troppo più felice ch'io non avrei
, trovando della sua compassione maggior frutto che non avrebbe pensato, incominciò a parlargli
) pensare: indica la non dubitabilità che qualcosa avvenga o sia fatto o,
parabosco, 4-45: -ho fatto sì che lei ha consentito contentato di parlargli questa
supplizio e qual si possa pensar tormento che mai consentire a cosa disonesta.
giammai pensar possa dell'eroiche antichità, che finse didone fenicia. -ant.
no avea intra nui, / ma da che 'l mi ricordasti / l'amor mi
, conv., iv-v-14: chi dirà che fosse sanza divina inspirazione...
incendere, perché fallato avea lo colpo che per liberare roma pensato avea? idem
di muraglia dalla scarpa rivolta, sì che vi si possino appiccare le palle delle
proposti e scelti due o tre giuochi che di far si disegnava, acciò che ognuno
giuochi che di far si disegnava, acciò che ognuno potesse pensarvi sopra qualche bel capriccio
a'averlo spero. carducci, in-2-261: che dante pensasse all'unità d'italia,
il comportamento di altri, i motivi che lo determinano). -in partic.
una soluzione, per un'alternativa piuttosto che per un'altra; optare. s
, / per ciò ch'io so che 'n gioia / non vi sia mia pesanza
sfio in ciò non pensasse / cosa che m'acontasse / nullo saria congiero, /
possanza / ed aggio amato, e so che lo pensate, / e di questo
[s. v.]: 'che ti ensi tu di farmi paura?
badate di non ci cascare., che vi pensate? 'sottinteso ch'io sia
de li cavalli e de li asini; che, perdonimi aristotile, asini ben si
aristotile, asini ben si possono dire coloro che così pensano. mazzini, 59-54:
rettor., 29-9: io mi penso che raro altri uomini callidi e vezzati i
10-19: allora de'pensar l'uomo che dio l'ami, quando di tabulazioni
., 33-3-3: il fornicatore pensa che niuno sia casto. dante, lv-7
, / o d'altra cosa che d'amor non sente. idem, inf
queste tre [leggi] più l'una che l'altre lodare. leggenda di s
non sapendo il divino giudicio, pensorensi che silvano avesse fatto quello omicidio. lod
con bonissimo ordine, con sentinelle, talmente che pensiamo non ne uscirà né v'entrerà
si pensan gli spettatori, come imperiti, che, parimente essendo vere le persone,
vere le persone, siano vere le azzioni che s'attribuiscon loro. carletti, 174
se lo credono li cinesi, pensandosi che questa mole di tutto il mondo sia un
. m. zanotti, 1-5-174: credo che molto si ingannino, coloro i quali
molto si ingannino, coloro i quali pensano che l'ingegno di un giovane debba principalmente
tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso.
pensato, come i suoi tre figli, che tanto ci si può prendere cura di
una persona. mazzini, 26-169: che cosa lord aberdeen pensi di me,
probabilmente in fondo al core avrà pensato che, se mai m'occupo di riunire e
di pietro; e dirvi chiaramente quel che penso di voi, di lui e di
di costumi, opinioni, conforme a quelli che paiono a noi i migliori. '
non verificata). -anche in espressioni che costituiscono secondo termine di paragone di una
quale suo fallimento non me- zanamente pare che. ssia da riprendere, ma in breve
riprendere, ma in breve, perciò che. sse noi ci ne passiamo così tacendo
ci ne passiamo così tacendo fosse pensato che noi lo seguissimo senza cagione. pigafetta,
, 89: già se pensava che da qui se passasse al mare de
discoverto. cellini, 4-1-242: quello che più mi doleva... si era
più mi doleva... si era che talvolta il mondo non avesse pensato che
che talvolta il mondo non avesse pensato che io avessi fatto quella finzione di quel
medesimo tenore,... credendo che le mie lettere dovessero trovare in roma
in roma ambedue, come si pensava che fosse. romoli, 336: questa
avrebbe mai pensato di lui? ', che facesse tali azioni, che avesse a
', che facesse tali azioni, che avesse a riuscir così? -stor
mezzo della quale vi fossero lettere francesi che dicessero: 'honny soit qui mal
soit qui mal y pense ', che in italiano vuol dire: 'vituperato sia
'vituperato sia cc chi mal pensa il che da tutti i cavalieri si osserva inviolabilmente
convinto di fare una cosa (o che questa accada o che si determini in
cosa (o che questa accada o che si determini in un particolare modo),
feda / tremò sì ch'i'pensai che l'universo / sentisse amor, per
, sì forte me par l'aunire / che me mostrati de zò ch'e'solea
il cavalletto... saltò quello che è impossibile a credere. tansillo, 1-8
quel zappando ne la testa mia / che in elicona il pegaso col piede.
, 48: dal terrore orrendo, / che sì forte m'impresse e pur m'
d'impazzire. 8. proporsi che qualcosa avvenga o no o che si
. proporsi che qualcosa avvenga o no o che si determini in modo ben preciso;
crudelitate, sì fue al postutto convenevole che. lli suoi propii figliuoli ne le dessero
/ pensrà di rimandallo / ad ora che ti fia tolta tra via. dante
venir da lungi amore / allegro sì che appena il conoscia, / dicendo: «
anima è gentil e peregrina, / che per fraude o per forza fa più
: esopo in tanta altezza / credi che pensi a vivere con boria / fra
trouvé e da rivaud mi fecero accorto che si pensava al trafficare, non a liberare
si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene: e così si finirebbe
, 2-1-230: essendo prima questi periodi che quelli che succedono poi che il re de'
: essendo prima questi periodi che quelli che succedono poi che il re de'romani
questi periodi che quelli che succedono poi che il re de'romani arà fatto piede
piede in italia, non è da maravigliarsi che il re di francia vi pensi prima
né per altro fatigò, operò e spendò che per ingrandir il suo nome. mazzini
an ch'io avrei desiderato che la mia lettera ai ministri fosse ristampata
-e al resto pensi iddio: per indicare che quanto è in potere umano è stato
invece d'un moto locale romano; fa'che possiamo dirigerlo noi; e tutte le
iron., per far certo qualcuno che avverrà una cosa indesiderata. tommaseo [
da lentini, 25: vo pensando / che convenmi partire, / in altra parte
di darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo. fiore, 204-12: disson
i'avea troppo fallato, / po'che bellaccoglienza per su'onore / e lei
, 68: pensò junio... che tutti e servi, eh'erano grossi
questa lettera. domenichi, 2-429: che diavolo pensi tu di fare: vuo'tu
vico, 4-i-768: in tutto ciò di che grozio pensa riprendere i romani giureconsulti in
'nella mente, don abbondio, non che pensare a trasgredire una tal legge,
e sì sciagurato e di sì vilissimo cuore che, disi- derando di salire in cielo
[s. v.]: pare che questo tempo pensi di farsi brutto.
]: di cose: 'non dubitare che questa casa pensi a venir giù '
ma considera tutto il drappo insieme anzi che. llo cominci. dante, purg.
cucina non manco di somministrare quel poco che fa bisogno per la servitù, eccetto che
che fa bisogno per la servitù, eccetto che nel tempo che ci viene il signor
la servitù, eccetto che nel tempo che ci viene il signor rondinelli, ché allora
inabili a pagare,... che vivono per tal cagione e spese altrui,
d'avanti il vero, / or che le stelle son là sublimi, / conscie
conscie del nostro breve mistero; / che non ancora si pensa al pane, /
non ancora si pensa al pane, / che non ancora s'accende il fuoco.
fatto a modo mio, e lasciava che andassi e venissi e pensava lei al negozio
lui partecipe il pubblico, per dimostrargli che di quanto mi è avvenuto anche fuori
sempre a raccogliere materia per dargli di che leggere, e soddisfare all'obbligo mio
borse esauste a provveder di fucili popolazioni che do mani abbandoneranno.
della casa sua, cioè de'parenti che egli arà lasciati in questa vita. canti
: la fortuna mia non è tale che abbia a muovere né voi né altri
muratori, 7-iv-28: parerà ad alcuni che negli antichi secoli più si pensasse al
sussidio de'pellegrini e de'poveri ordinari che a quello de'poveri malati. g.
-va'a dire a tua sorella che si faccia coraggio -dissi al ragazzo,
faccia coraggio -dissi al ragazzo, -e che c'è qualcuno che le vuol bene davvero
al ragazzo, -e che c'è qualcuno che le vuol bene davvero, e che
che le vuol bene davvero, e che pensa per lei. gadda conti, 2-418
. locuz. -dare da pensare, di che pensare: causare preoccupazioni, travagli,
morelli, 129: con certe bastie dierono che pensare al comune. bisticci, 1-ii-580
tortora, iii-107: una scrittura, che andò attorno in questo tempo, fece fare
mi date più da pensare voi altri due che... tutti questi benedetti affari
, iii-10-301: non v'ha dubbio che il libro del vernani non fosse scritto
non fosse scritto proprio in quegli anni che il bavaro dava da pensare a'guelfi
ii-338: questo verso mi diede sempre di che pensare. -indurre a riflettere
diede da pensar assai più di quello che si era prima dato a credere a
e. cecchi, 5-127: sentenze che dovrebbero dar da pensare a quelli che
sentenze che dovrebbero dar da pensare a quelli che interpretano il 'tristano 'come una romantica
'come una romantica, abbondevole benedizione che manda tutti a letto soddisfatti. -con
temo forte / del viso d'una donna che vi mira. tommaseo, 15-383:
/ e scarso molto d'ubriare / quella che mi fa pensare / la notte e
la dia. -non avere pelo che pensi a qualcosa: v. pelo,
. mostrò di aver molto a caro che vostra serenità avesse dati così buoni ordini
in materia delli predetti uscocchi e promise che di quello che era passato fin qui
delli predetti uscocchi e promise che di quello che era passato fin qui con essi uscocchi
-non pensar più là: non preoccuparsi più che tanto. tommaseo [s.
pensar più là. -non sapere che cosa pensare: essere completamente disorientato,
s. v.]: non so che pensare di questo lungo silenzio.
ben, pensa e ripensa, / che barzelletta è questa: io non l'ho
pensando e ripensando, il meglio è che voi veniate. de sanctis, ii-7-45:
bene, / ché canto dalla rabbia che mi viene. -pensare a male
istando in tale maniera, ghedin, che di male pensare non cessa, cola damigella
disse: « tienti a cura di ciò che tristano fae ». bibbia volgar.
sorpresa in su le scale, / cosa che far potea pensare a male. tommaseo
o dell'altrui volontà o di sventura che temasi sia per seguire. 'la
vostro bendisposto giudicio pensaste meglio di me che non pensate, e anco con maggior affetto
prego, fate l'isperienza, acciò che messer liberale non mi avesse sospettata e
. cassola, 5-185: si ricordò che anche quel giorno aveva pensato male e
via li vostri colli. -pensare che, e pensare che: per richiamare
. -pensare che, e pensare che: per richiamare alla considerazione qualcosa che
che: per richiamare alla considerazione qualcosa che si avverte come contraddittorio, estraneo,
, da matematici, da coloro in genere che coltivano un antistorico razionalismo: -pensare che
che coltivano un antistorico razionalismo: -pensare che platone ha potuto affermare questa stravaganza.
e resa tremante dal pianto, « che ho fatto tanto per lei ».
. pavese, 5-118: e pensare che tutto si faceva per loro, per
b. croce, iii-10-15: è tempo che i nostri studiosi di filosofia escano dall'
. varchi, 3-55: ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio
la vuol fare o non, mostrando che egli la farebbe, se maggior prezzo dato
pirandello, 8-1093: -che matto! che matto! -biagio? che fa? -domandò
matto! che matto! -biagio? che fa? -domandò lo scossi. -mah
. bisogna pensare un pezzo a quello che s'ha a fare una volta sola.
'chi pensa è ripentito ': che si può intendere in bene e in
ripenso e dal pensare impazzo, più che ripenso e più divento pazzo '.
.. attenersi a quell'indegno proverbio che dice: chi pensa male pensa una volta
-tal pensa a salvarsi a pasqua, che è preso a mezza quaresima', v
al quale si volge o l'oggetto che si rappresenta. - anche: meditazione.
tre cose sono in una concordanza, / che tegnono lo corpo in lor podere,
si com'elli appare / subitamente cosa che disvia / per maraviglia tutto altro pensare,
altro pensare, / una donna soletta che si già / e cantando e scegliendo fior
i-106: il pensare non è altro che un tacito parlare. fr. andreini
genovesi, 1-150: tu vedrai non che ad ogni secolo, ma pure ad ogni
atto di vita e di volontà, che si chiama 'attenzione '. gramsci,
-in partic.: la riflessione che precede la parola o l'azione.
, xxxix-2: io dante a te, che m'hai così chiamato, / rispondo
iii-22-6: i'non ho 'l core; che volentieri il faria servitore / di voi
semo più spesso in paura per pensare che per opera. 2. concetto
assonnato, stupido e muto, sino a che non giunsi a conoscere i caratteri ed
i caratteri ed i pensari di coloro che formavano quelle adunanze. alfieri, iii-1-127:
per se stessa, e di quel pensare che nasce da un sentimento naturale e profondo
da vicino alla venerazione e al vilipendio che queste cose possono attirare da'diversi umori
. rosmini, lxxix-11-68: nulla di ciò che si può rispondere ha virtù di togliere
ha virtù di togliere la mala impressione che lascia nel più buon pubblico il sapersi che
che lascia nel più buon pubblico il sapersi che una persona scrive, per impresa,
di uno scopo. -an che: idea, trovata (e talora ha
scherz. o ironicamente antifrastica, che con serva generalmente nell'uso
ch'egli si guardi di tre vizi che tosto lo farebbero traboccare di suo ardimento
di gire a tal porto, / che venia in fallo e rimanea in tormento.
non fece mai piggior pensata e impresa che questa, con ciò sia cosa che
che questa, con ciò sia cosa che ora s'è egli bene mostrato traditore.
-sai quello ch'io penso ora? che noi facciamo zuffolar nell'orecchio a questo
facciamo zuffolar nell'orecchio a questo demetrio che la vedova è pregna. -ed è una
dell'arena a terra lungo la strada che deve fare. ciò è sembrato generalmente
n'è vero, signora contessa, che la pensata è buona? verga,
altro: « partiamo questo tesoro acciò che ciascuno riporti la sua parte a casa e
non mi par dovere, caro fratello, che la ventura sia commune e l'amicizia
de'maschi, ne ritraggono certe pensate che hanno del galante e del gentile.
, bizzarro. boiardo, 1-3-io: che qualche caso strano intervenuto / a quel
strade gelate) una mattina, senza che alcuno ne avesse avuto notizia. idem,
a ragion veduta, ben sapendo quel che si fa; oculatamente, avvedutamente.
ubertino d'arezzo, xvii-810-10: vo'che sia ormai ben tua speranza, /
: l'ufficio di quest'arte, secondo che dice tullio, è di parlare pensatamente
. guittone, i-24-26: o albore che fioriscie e frutta secco! el cui
divine e meravigliose potenze, a ciò che possiamo, sovra ciò che far intendiamo
, a ciò che possiamo, sovra ciò che far intendiamo, pensatamente e con il
ragione discorrere il bene e il male che da tale operazione potrà pervenire. firenzuola
parlare a'dotti, bensì a que'che tentassero nuova strada di studiare i classici.
de roberto, 6-177: l'america, che non aveva eserciti, che non ne
america, che non aveva eserciti, che non ne aveva voluti, che si era
eserciti, che non ne aveva voluti, che si era pensata- mente astenuta dalle contese
'colpa ', perché di quel che si fa e non si fa..
arcatori di parole; e pertanto è bene che ciascuno di noi ci vada pensatamente,
... ancora desiderare il combattere che si fa pensatamente e non da scherzo.
, iii-75: altro non è lo scrivere che parlare pensatamente. muzio, 1-29:
ma con elezione delle bocche di coloro che meglio favellavano, e pensatamente le hanno
seppono usare la libertà e la franchigia che loro avea non pensatamente renduto fortuna.
elli àe commesso quel peccato e confessa che. ll'àe fatto pensatamente, ma sì
ll'àe fatto pensatamente, ma sì domanda che. lli sia perdonato. guicciardini,
il populo romano d'a- verlo condannato che non fu d'averlo assoluto. varchi,
, 8-2-197: sanno infino i volgari che i primi impeti non sono in potestà
impeti non sono in potestà nostra e che è grandissima differenza dal fare una cosa
malignità con la quale pensatamente si vede che adoperano. foscolo, vi- 614
e mitezza evangelica, la chiesa vuole che il clero, condannando pensatamente l'errore
., i-23: quale è di voi che pensatamente possa aggiungere alla statura sua uno
, agg. ant. e letter. che è di carattere pensoso, di indole
carattere pensoso, di indole meditativa; che opera
con l'intelletto. -per estens.: che è proprio, che riguarda il
-per estens.: che è proprio, che riguarda il pensiero. -facoltà pensativa-
introdurvi de'pensieri grandi e forti più che noi furono mai i pensieri de'suoi poetici
pensativi e malinconici. 2. che è in atto di meditare, che ha
. che è in atto di meditare, che ha atteggiamento pensoso. -scherz. di
chiansì assai pensativo tutto il giorno di quello che aveva da fare, gli parve di
di vedere in sogno un uomo sconosciuto che in quei cammini gli disse: « e
. pensado] superi, pensatissimo). che e fatto oggetto o che è frutto
). che e fatto oggetto o che è frutto di pensiero, di ri
non descrivo in altra guisa amore / che faesser li saggi che tractaro / in
altra guisa amore / che faesser li saggi che tractaro / in dimostrar l'effetto suo
, / per ch'io non creda che qual fu el minore / di que'che
che qual fu el minore / di que'che si di sue ovre toccaro / traesse
più chiedere non si dee, a vedere che speziai nascimento e speziai processo, da
petrarca volgar., iii-47: innanti che tu movissi li piedi da casa,
, vive ed è in quel stato che era prima. fausto da longiano, iv-270
uomini illustri. mazza, i-98: so che accorta ondeggiasti e non fur sempre /
prima stesura, se bene pensatissimi, e che correggerò, a ogni modo, poco
pensata delle nostre ribellioni era quale un mulinello che ci portasse a fondo. -architettato
salvatico in campo marzo, e diceva che caderebbe fuoco dal cielo e finirebbe il mondo
rassecura il guerriero e riconsola, / sì che i pensati inganni al fine spiega /
pensati inganni al fine spiega / in suon che di dolcezza i sensi lega.
lega. -in partic.: che è oggetto o, anche, frutto dell'
non possiamo mai figurarci nella fantasia, che è potenza materiabile, l'abilità e forza
pensiero non è il pensiero pensato, che platone e tutta l'antica filosofia considerano
sé stante, presupposto del pensiero nostro che aspira ad adeguarvisi. per noi il pensiero
fondo, della maggior parte di quelli che depongono l'obolo, lo si potrebbe
sanctis, ii-158: hai da sapere che per schopenhauer i concetti hanno un valore
, ii-6-102: la fede non è altro che il risultato del pensiero, e solo
, natura, materia, tutto ciò che possiamo considerare come limite del pensiero;
come limite del pensiero; e ciò che limita il pensiero, è impensabile. il
o quel termine innanzi al quale sentiamo che il pensiero s'arresta, e la cui
, ix-1-459: mi credo... che moltissimi tratti e più veramente i dottrinati
primi pensati e composti più tempo innanzi che il poeta s'insignorisse della lingua e dell'
, ecc., costituisce una perifrasi che connota idiomaticamente l'immediatezza e la non
mi scappano pensate e dette certe cose che non si accordano a quella eguaglianza di
eguaglianza di stima e a quel consentimento che vorrei avere per lui. pecchi,
se da dio può machina formarsi / che sembri oprar pensato e nulla pensi, /
benché assai difficile a spiegarsi) / che siano i bruti automati conviensi, /
quanto più poteva, seguitava un cane che fuggendo gli portava via la carne che
che fuggendo gli portava via la carne che rubbata gli aveva... il cane
non abbozzato o steso per scritto; che non ha avuto una preventiva redazione scritta
bella quando ella fusse solubile: il che non può essere,...
essere,... per il che si può dir tal proposta essere insolubile
accompagnato da un solo paggio, il che fu cautela molto ben pensata. p.
. carducci, ii-4-337: una impresa che era pensata e avviata bene, ridurla
della sua esistenza... è cosa che fa rabbia. -premeditato (un
-premeditato (un delitto). -anche: che agisce con premeditazione. sanudo,
... si vuole... che altri si obbligassero da sé per denaro
... ora egli è certo che questi due ultimi generi erano di veri e
insegnativa seguirà una narrazione piena di ciò che accade settimanalmente tanto in italia che fuori,
ciò che accade settimanalmente tanto in italia che fuori, dando ad essa un ordine
sovente penosa, ma forte e raccolta, che ci diede i 'sepolcri 'del
questa voluttà di sensazioni par piuttosto pensata che veramente sentita. 3. previsto
, imprevisto; insperato, inimmaginato; che non si presenta immediatamente al pensiero,
non pensata; o vegnono da fortuna che è da ragione aiutata;...
: non ritenete nell'antica borsa / quel che misura vuol che pur si spenda,
antica borsa / quel che misura vuol che pur si spenda, / ché a poco
nascono infiniti e non pensati casi, che è forza avere bisogno di lui. romoli
, 8: è solito di intervenire che, mentre lo scalco serve, manca
doppie da pagarsi al muratori nel caso che i manoscritti non fossero stampati o non
d'aver mercé ormai / d'un fante che m'adura. 5. sm
sm. ant. e letter. ciò che è oggetto del pensiero; il pensiero
omo è tanto / gravoso riputato / che sostenere affanno e gran tortura / servendo
pur orgoglio. inghilfredi, 383: per che 'l meo cor sovente dè penare,
longa operazione. bonichi, 27: che sotto vel d'amore / tradisce altrui
son ricco in sì dolze pensato, / che passo gli altri c'han d'amor
sono un di quegl'io, / che mai non seppei avere / in me
come è folle el tuo pensato! / che s'ella alcuna volta t'è cortesse
degli uomini forma come un immenso corpo che va sempre crescendo, e tutto questo
saba, 89: gli eroi che tornavano da mète / lontane, dopo immortali
sua l'eterno, / sentono come me che non discerno / fra il pensato ed
il nuovo pensiero, tra il vecchio che non vuol morire e il nuovo che
che non vuol morire e il nuovo che vuol vivere. -progetto, proposito.
sentendo i fiorentin del suo trattato / che s'appressava per dar loro affanno, /
. gozzi, i-9-76: a me pare che questo supplizio dei golosi sia un pensato
[non si avventare a far cosa che non sia maturata. tommaseò].
ambra, 19: non sapete voi che, come un piglia moglie, egli entra
, sì per metter nel pensatoio quegli che vi volevono mettere altri. allegri, 5-17
un martìr sì vario, / affé che di timor quasi mi muoio. carena,
registrata nel vocabolario nel senso di cosa che dà da pensare o della mente occupata
partic. piccolo locale chiuso), che invita al raccoglimento e in cui ci
riflettere. carena, 2-127: parvemi che questa voce sarebbe opportunissima a riempire nelle
a riempire nelle nostra lingua una lacuna che non è nella francese, la quale ha
gala. montale, 3-79: ignoro che fine abbiano fatto, dopo la morte del
del musicista, le montagne di rulli che ingombravano il suo pensatoio.
e. cecchi, 6-43: tutti sanno che, agli inizi del « new deal
: professori, specialisti, stregoni, che ebbero l'incarico di meditare e riferire
sm. (femm. -trice). che pensa, medita, esercita la facoltà
, della riflessione, del giudizio; che è considerato nello svolgimento di tale attività
volgar., xxl-681: tre cose che generano i pensieri e fanno: la volontà
memoria costrigne l'intelletto a formare quello che si proffera, dando lo 'ntelletto alla
'ntelletto alla memoria, a ciò che quindi si formi; ma lo sguardo del
pensatore dà allo 'ntelletto a ciò che quindi nasca il pensiero. a
, 23: ciò non vuol già dire che l'i diotismo e l'
strumento caratteri stico delle nazioni che è lo stile. pirandello, 8-398:
avere in parlamento / di dire più che 'l cor sia pensatore. 2
cor sia pensatore. 2. che è particolarmente versato nel campo delle attività
versato nel campo delle attività intellettuali; che è fornito di solida organizzazione mentale e
partic., possiede un metodo intellettuale che lo pone in grado di affrontare svariate
materie e di ac- uistarne padronanza; che manifesta profan ità e organicità
ricerca la realtà profonda delle cose; che è uomo di scienza, di cultura
di cultura; intellettuale. -anche: che si dedica alla speculazione filosofica; filosofo
determinato finalmente i medici pensatori a credere che la cagione immediata di tali inegualità nei
quegli uomini, per altro ingegnosi, che trattarono gli ammaestramenti di pitagora col nome
follie. degli altri stolti pensatori, che gli hanno attribuito miracoli ed incantesimi,
dello scrivere del muratori induce a supporre che egli non fosse pensatore e che le riflessioni
a supporre che egli non fosse pensatore e che le riflessioni giuste ed originali che gli
e che le riflessioni giuste ed originali che gli escono dalla penna non appartengano a
spontaneamente e di necessità suggerite da'fatti che egli racconta. cattaneo, vi-1-330:
a quei tempi in inghilterra un pensatore che non aveva riguardo a contradire publica- mente
mente la sua nazione in tutto ciò che gli sembrasse uscir dalle vie della ragione
è mai un uomo felice: l'uomo che medita è l'uomo che soffre.
l'uomo che medita è l'uomo che soffre. b. croce, ii-10-80:
si suol osservare, in effetto, che un pensatore originale non è consapevole dell'
i grandi filosofi del passato. credo che sarei un grande pensatore. -stor.
da quei due creatori sublimi di poesia che sono il vostro albani e regolo mengoni
, la mente). -anche: che riguarda il pensiero, che lo determina
-anche: che riguarda il pensiero, che lo determina, che lo produce (una
il pensiero, che lo determina, che lo produce (una facoltà spirituale)
, a mio parere, il divario che corre tra lo sviluppo intero della facoltà
in tali circostanze, con quella sapienza che è degna di un popolo libero e pensatore
2-195: confalonieri non avea conosciuto la dignità che gli dava la sventura, e per
qual è il nostro vede le relazioni che que'nomi hanno con grandi oggetti.
con grandi oggetti. 4. che si occupa di altri, che pensa o
4. che si occupa di altri, che pensa o provvede a loro.
disiderio diritto alla policia e alle cose che. ssono neciessarie per la permanenza e
abiti fatti dell'umana penseia, però che in altri sugi etti di quelli taccienti
penseréccio, agg. iron. che dà da pensare, che richiede
. che dà da pensare, che richiede attento esame e riflessione.
agli pensierati cava i pensieri, non che a chi vive senz'essi. =
. region. piccolo cappio di nastro che le filatrici fissano alla parte sinistra del
petto per appoggiare l'estremità della rocca che non porta il pennecchio. tommaseo
era uno di quei pensieri muti muti, che lavorano i nascosto della volontà come sospettosi
primo. idem, 1-vi-443: bisogna proprio che prenda a tu per tu i miei
tu per tu i miei melanconici pensieretti e che m'intrattenga con loro.
e lungamente... non era che un esteso discorso famigliare, iano,
. testo scritto, breve ed elementare, che costituisce per gli scolari delle prime classi
composizioni. 3. idea piacevole, che si affaccia timidamente alla coscienza.
gesto gentile, tenero; piccolo dono che attesta affetto, benevolenza. pratesi,
pensieri, anzi quei 'pensierini 'che piacciono alle donne. 6.
pinsièro), sm. attività psichica che consente all'uomo di formare contenuti mentali
acquisire coscienza di sé e della realtà che i sensi gli propongono come estranea a
l'arma e tutto lo penzero, / che non son meo se non quanto volete
: om discono- sciente è mizerissimo tanto che pur far vole sé bestia e con
un spirito, in quel punto / che quella donna mi degnò guardare, / e
ragione, perché le bestie non pensano, che non l'hanno. idem, conv
ini., 1-57: qual è quei che volontieri acquista, / e ghigne 'l
acquista, / e ghigne 'l tempo che perder lo face, / che 'n tutti
'l tempo che perder lo face, / che 'n tutti suoi pensier piange e s'
averlo presto deposto di tanto grado che di avere prima esaltato uno uomo che,
grado che di avere prima esaltato uno uomo che, per la incapacità sua e
tasso, 13-i-229: ensier, che mentre di formarmi tenti / l'amato volto
-qual è la più veloce cosa, che sia? -il pensiero. astolfi, 1-47
incerto mio pensier / non ha di che temer, / di che sperar non ha
ha di che temer, / di che sperar non ha; / e pur temendo
... dovea sco- rire che una sola è la grammatica...
dei fenomeni fisici, esterni o interni, che agiscono sui relativi organi dei sensi.
un'omega. barilli, i-200: che cosa sono il pensiero, la ragione
, riferibile a qualsiasi attività spirituale (che cessa definitivamente con kant), fino
; a quello di pensiero discorsivo, che non s'identifica mai con il proprio oggetto
; e a quello, proprio deltidealismo, che ne afferma l'identità con l'oggetto
1-ii-454: è una recente filosofia quella che a dire 'pensiero 'intende una meditazione
noi sappiamo quali siano le eterne potenze che sono coefficienti della nostra natura: la
vero pensiero non è il pensiero pensato, che platone e tutta l'antica filosofia considerano
sé stante, presupposto del pensiero nostro che aspira ad adeguarvisi. per noi il
non il 'pensiero ', ma ciò che realmente si pensa unisce o differenzia gli
secol supertx) e sciocco, / che il calle insino allora / dal risorto
carducci, iii-24-91: satana è il pensiero che vola, satana è la scienza che
che vola, satana è la scienza che esperimenta. d'annunzio, 2-22:
ungaretti, xi-156: non potevi credere che il pensiero, nemmeno il pensiero eterno
di dio: dio come principio razionale che crea le cose nell'atto di pensarle
universo '. ciò è a dire che nel divino pensiero, ch'è esso
perché l'essere divino non è altro che intellezione compiuta. gioberti, 4-1-548:
unità sua. mazzini, 69-21: cerchiamo che dio regni sulla terra siccome nel cielo
terra siccome nel cielo, o meglio che la terra sia una preparazione al cielo
pensier la medicina accerva, / acciò che l'opra non riesca vana, / quand'
sì remota / da tutti i nostri sensi che la sola / mente vi giunge col
genere la sensazione e 'l pensiero, che non hanno alcun rapporto fra loro.
la mente grave / mi reca quella che m'ha 'l cor diviso. idem,
selva selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura! bruno,
ma non tanto quanto le cose presenti che in effetto ne tormentano, ma sempre
30: rosa della grammatica latina / che forse odori ancora in mio pensiero,
immagine del vero / alterata dal vetro che s'incrina. -immaginazione.
n'era / di quella gioia, che di gioia passa / ogn'altra bella
del suolo natal! gatto, 4-17: che diremo al bambino / se vede nella
il celeste pensiero / d'un mare che gli somiglia? 2. il
insieme degli strumenti, degli schemi intellettuali che un gruppo umano ha a disposizione,
la principale conquista ideale che esprime. - etnol. pensiero selvaggio
.]: 'il pensiero italiano quel che domina o par dominare gl'intelletti della nazione
per simboli del pensiero d'un'epoca, che si fa legislazione nella politica, ragione
b. spaventa, 1-14: fu tempo che il pensiero italiano era un momento essenziale
. carducci, iii-24-190: la letteratura che da due secoli ha dato e dà le
un'immensa enciclopedia del pensiero cattolico, che satollerà tutto il medio evo. pasolini,
vicenda compatibili. -il sistema teorico che organizza un determinato campo dell'esperienza umana
o perspicua); la struttura mentale che è richiesta per un determinato campo del
per un determinato campo del sapere o che in esso si acquisisce. mazzini,
alla quale si pensa, la persona che si fa presente all'animo (e ha
: d'uno fermo penserò, / che lo piacier mantene, / desianza mi vene
e questo pensiero li sa sì buono che non se ne sazia. fra giordano,
no? adunque non ti pare egli che sia nulla, ed egli è pure alcuna
è '1 lume d'uno spirto che 'n pensieri / gravi a morir li parve
pensieri, li quali non è nibile che sempre sieno allegri. beicari, 7-89:
: dimmi wrazie e'doni, / che dio t'ha conceduti, / e quanti
un suo gran pensier tanto penetra, / che par cangiato in insensibil pietra. tasso
tasso, 10-3: rivolgendo in sé quel che far deggia, / in gran tempesta
? segneri, iii-1-291: mi pare che il demonio, quando ci tenta di pensieri
delle schiatte empie in tale stato, che non avevano già innanzi udita mai voce
misterioso timore. leopardi, 21-28: che pensieri soavi, / che speranze,
21-28: che pensieri soavi, / che speranze, che cori, o silvia mia
pensieri soavi, / che speranze, che cori, o silvia mia! idem,
lessona, 1104: 'pensiero': vocabolo che ha due sensi, uno attivo, l'
la mente dal pensiero triste del tempo che fugge. d'annunzio, iv-1- 126
? / già mi pare di sì ora che il vento / scompiglia dolcemente i miei
: veloce come il pensiero. -ciò che la mente umana concepisce ed elabora intorno
io discioglierò 'l forte legame / in che ti stringon li pensier sottili. boccaccio,
, e bellissima la vedea: per che senza troppo lungo pensiero rispose che,
per che senza troppo lungo pensiero rispose che, se questo a lei piacea, a
loro relazione e discursi sonno de natura che meritamente satisfanno et inducono ad deverse avere
un suo gran pensier tanto penetra / che par cangiato in insensibil pietra. guicciardini
nell'osservarlo. mazzini, 60-353: vorrei che di tempo in tempo, dall'altezza
ampio cammina. -primo pensiero: quello che sorge improvviso, non preceduto da alcuna
intelligenza, 5: lo primo pensier che nel cor sona / non vi saria
, 38-8 (152): gentil penserò che parla di vui / sen vene a
atto e con simile faccia, / sì che d'intrambi un sol consiglio fei.
lingua mia non è di tanta facundia che dire potesse ciò che nel pensiero mio
di tanta facundia che dire potesse ciò che nel pensiero mio se ne ragiona.
uomini esser dienno / presso a color che non veggion pur l'ovra, /
par bello in prima vista, / che camminare è poi spinoso e fero. bandello
sa e non ha messo in opera ciò che sa da quello che oltra il sapere
messo in opera ciò che sa da quello che oltra il sapere ha più volte messe
insegnano del mal l'acerbe scole / che '1 pensiero del male un cor sgomenta /
del male un cor sgomenta / più che lo stesso male offender suole. parini,
tarchetti, 6-i-414: voleva parlare e parea che non potesse: la voce moriagli nel
l'anima mia fu sì smarrita / che sospirando dicea nel penserò: / -ben converrà
dicea nel penserò: / -ben converrà che la mia donna mora. idem, conv
par., 31-106: qual è colui che forse di croazia / viene a veder
viene a veder la veronica nostra, / che per l'antica fame non sen sazia
, / ma dice nel pensier, fin che si mostra: / 'segnor mio
maraviglia e in suo pensiere mi accusa che io, ragionando le magnanime imprese e i
in unione con un agg. qualificativo che la specifica);
ò d'una pantera, / l'augel che non vi passa v'è pigliato.
/ lo mio penser di fuor sì che si scopra, / ch'io non fo
morte. cino, iii-80-2: non credo che 'n madonna sia venuto / alcun penserò
io non vorria, magnifici signori mia, che infra di noi nascessino certi pensieri di
, nutriti da una certa passione velenosa che nulla non rilieva e poco resulta.
investi gare, de sorte che non possa mai gionger più alto che
sorte che non possa mai gionger più alto che alla cognizione della sua cecità ed ignoranza
, 6-18: guardate dai mal pensire, che la mente fo firire, / la
nel cuore, a'quali neuno può resistere che non vengano. rinaldeschi, 1-27:
, 1-27: coloro adoperano il peccato che acconsentono agli illiciti pensieri. leggenda aurea
. a voi, gloriosissimi veterani, che ci ringiovanite, insegnandoci su questa mensa
pensiero aduni: / la sconoscente vita che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza
bocca, sa il penserò, / ciò che di lui ciascun altro pensasse. alamanni
, 6-7-26: non sa parola dir che ne rimuova / dal van pensier, ove
ogni rimossa stanza mediante gli falsi pensieri che la stolta fede ed orba cre- dulitate
: falso è il mio pensiero / che più donne vi sieno fra di noi.
presentazione critica. piovene, 7-222: che per pubblicare in francia un libro su
, un pensiero, 10 sapevamo prima che lo dicessero gli editori francesi.
); scopo. -anche: mira che si ha su qualcosa, ambizione, anelito
om. mostacci, 151: om che si part'e alunga fa savere / da
servire, / penzer'ò far ciò che più vi si'a grato. compagnetto da
giamboni, 10-18: con ciò sia cosa che cristo abbia portata e sofferta molta pena
... / eo son ben certo che lo lor penzero, / e l'
conv., ii-11-3: convenne, prima che questo nuovo amore fosse perfetto, molta
lo pensiero del suo nutrimento e quello che li era contraro. idem, inf.
., 2-38: qual è quei che disvuoi ciò che volle / e per novi
: qual è quei che disvuoi ciò che volle / e per novi pensier cangia
novi pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, /
pensieri, / perché, con que'che portan d'oro il giglio, / di
, 2-7 (1-iv-165): estimando che ciò che di lei disiderava niuna cosa gliele
(1-iv-165): estimando che ciò che di lei disiderava niuna cosa gliele toglieva
gliele toglieva se non la solenne guardia che faceva di lei pe- ricone, cadde
macinghi strozzi, 1-200: mi stimo che a quelle parole non fussi tuo pensiero
si mosse ratto. guicciardini, 2-1-359: che ci maraviglieremo se uno pensiero simile nascerà
nascerà in cesare presente, quale veggiamo che per le pedate degli altri grandi tende
sostennero la battaglia, in modo però che il buon giovine andava tra sé vacillando
di rosmunda pensier; ma il vii che ardiva / eseguirla chi fu? astorri,
lx-30: gli furono tirate due schioppettate, che una gli passò il cappello, onde
ai casi suoi, sentì rinascere più che mai vivo e serio quel pensiero di
serio quel pensiero di farsi frate, che altre volte gli era passato per la mente
mi sovvenne quel detto della scrittura, che '1 signore pensa pensieri di pace
2-i-91: prete ronchetta di santo angelo che quine era capel- lano, vedendo la
g. stampa, 92: poi che disia cangiar pensiero e voglia / l'empio
spoglia, / io prego morte che di qua mi toglia. bonarelli, xxx-5-72
bonarelli, xxx-5-72: forza è pur che talora / l'amoroso pensiero / in questa
/ si spegnerà la vita anzi che 'l foco. -ragionevole aspettativa del
... vi so dire io che, per un galantuomo che ha bottega
so dire io che, per un galantuomo che ha bottega aperta, era un pensier
dover intermettere... quelli studi che furono e sono l'occupazione e il
, contenuto concettuale, invenzione o concezione che si concreta nella forma artistica; programma
un lavoro creativo; la facoltà creatrice che presiede a tale ideazione. - anche
un certo fascio de scritture solamente, che al fine, non avendo altro da
altro da ispedire, più per caso che per consiglio, ho volti gli occhi
ho volti gli occhi ad un cartaccio che avevo altre volte spreggiato. tesauro,
, il geroglifico se non corpo apparente che ha l'anima invisibile e concentrata nel
, per esprimere gran varietà di pensieri che simili cori sogliono contenere. bellori, iii-52
nuovo e pellegrino, onde fa sì che attira il comun plauso. menzini,
pindarica cetra; indi repente / par che si abbassi e che si adagi e
indi repente / par che si abbassi e che si adagi e posi. salvini,
salvini, 19-iv-2-293: il senator segni, che diede il pensiero al giordano per la
un pensiero tanto difficile quanto è quello che rappresenta un'unione di sei figure vestite
poesia dei popoli settentrionali pare a me che, generalmente parlando, consista più di
generalmente parlando, consista più di pensieri che d'immagini. tommaseo, 15-228:
/ del mio pensiero / la man che tenta riprodurre il vero! e. cecchi
pietro da cortona, suo creato, che fece un pensiero ornatissimo. cattaneo,
. dovremmo infine sospirare a qualche oggetto che interrompesse quegli intervalli reggimen- tati, quella
, 8-91: chiamo un pensier solo quello che si riduce ad un solo mezzo termine
, modulazioni e movimenti di bassi, che da'nostri virtuosi moderni si compongono.
i-intr. (1-iv-27): estimo che di necessità sia convenire esser tra noi
stato vostro quella sottile et esatta discussione che si ricercaria per ridurre istoricamente in un
ordine e in un corpo tutto quello che di esso regno si ritrova scritto.
aretino, 1-47: il minor pensiero che avesse la gioventù loro era lo studio
fausto da longiano, iv-230: quello che con molto pensiero han raunato per il figliuolo
con molto pensiero han raunato per il figliuolo che più amano, con molto riposo si
con molto riposo si lo godono altri eredi che non lo pensavano. minerbetti, lxi-180
'furioso '... fu tutt'altro che unico pensiero e lavoro dell'ariosto in
grave, ma una grande consolazione, che che se ne dica. jahier, 233
, ma una grande consolazione, che che se ne dica. jahier, 233:
. gozzi, 1-8-124: più volte fu che, discoprendo ella senza pensiero qualche parte
, le veaea intorno smaniglie più grosse che anguille. 10. angustia, affanno
angosciosa e pessimistica di qualcosa di spiacevole che si ritiene avverrà; sollecitudine preoccupata.
portava la mia fronte / come colui che l'ha di pensier carca. boccaccio,
): donne, il vostro senno più che il nostro avvedimento ci ha qui guidati
ha qui guidati; io non so quello che de'vostri pensieri voi v'intendete di
io dentro dalla porta della città allora che io con voi poco fa me ne
.. suole levarli tanto dai pensieri che restano più stupidi che allegri. lomazzi,
tanto dai pensieri che restano più stupidi che allegri. lomazzi, 4-ii- 177
lomazzi, 4-ii- 177: troviamo che i colori neri, lucidi, terrei,
qualità loro, la quale non è altro che tristezza, tardità, pensiero, melancolia
fare una impresa reale, dà però timore che, favorita da qualche occasione, non
federico... mi liberò dal pensiero che avevo, che se frattanto capitava una
mi liberò dal pensiero che avevo, che se frattanto capitava una marcia...
lo reo penserò sì forte m'attassa / che rider né giucare non mi lassa.
l'amistà; ma poi sopravengono cose che, se 'l senno non ci abonda
mal pensiero o per altre sciagure, che sono molte. -di pochi pensieri
, come gente di pocchi pensieri, che ragionaron di dargli moglie. -senza
giovani allegri siam senza pensieri, / che per cavarci alfin le nostre voglie, /
. tarchetti, 6-i-455: vi diranno che il soldato è un uomo senza pensieri,
il soldato è un uomo senza pensieri, che è ben nutrito e vestito.
dono, omaggio di non grande valore, che serve ad attestare sollecitudine e devozione
con lui? piace anche a me che ci stiate ». calvino, 7-34:
riflessioni e meditazioni; ciascuna delle considerazioni che la compongono. d. bartoli,
acconcio a spiegare la considerazione o contemplazione che fa l'intelletto sopra le cose,
, ecc. pascoli, i-3: quel che io senta intorno alla poetica e alla
e alla scuola... trasparisce più che non apparisca dagli scritti che raccolgo in
trasparisce più che non apparisca dagli scritti che raccolgo in questo volume. il qual
sua maggior parte la ripetizione di quello che col titolo 'miei pensieri di varia umanità
perdendo proporzionatamente in bellezza: se vedeste che 'pensieri'vi sono: larghi ridondanti di
'fiore del pensiero': oh eccolo! che vaghezza! -viola del pensiero:
', giornale genovese, il solo che parlasse di milano sino al giorno 7.
con tutto ciò, sei sì restia / che non ci vuoi adattare il pensiero.
-al, col solo pensiero: prima ancora che una cosa si avveri, al solo
egli l'occasione di dire al re che era così ringiovenito pel viaggio col solo
così ringiovenito pel viaggio col solo pensiere che veniva a servire un monarca così grande,
., 3-2 (1-iv-251): come che varie cose gli andasser per lo pensiero
dormire. cristoforo armeno, 1-295: che cosa ti va ora per lo pensiero
ti va ora per lo pensiero, che oltre il tuo costume sì malinconoso e
'ho fermo nel pensiero 'è immagine che denota la mente stessa e la volontà.
costui lidia s'innamorò forte, tanto che né dì né notte che in altra
forte, tanto che né dì né notte che in altra parte che con lui aver
dì né notte che in altra parte che con lui aver poteva il pensiere.
in pensiero... di mostrare che la sovranità non cadeva più in pochi,
meve tutto, e ò penserò / che s'altri n'à neente, che mi
/ che s'altri n'à neente, che mi 'l fura. boccaccio, dee.
forte e potrebbene l'uomo fare ciò che volesse: e oltre a questo non vi
questo non vi bisognerebbe d'aver pensiero che egli motteggiasse queste vostre giovani.
e seco stavvi un vecchio negromante, j che giorno e notte a sé la vuol
non avrei molto pensiero: / che a vincer questa sorte di persone /
anonimo, i-504: bella, poi che tallio / lo vostro gaio core,
cominci a aver pensiero del mal prima che egli ti venga. gelli, i-83:
egli ti venga. gelli, i-83: che infelicità è la vostra? a non
non aver solamente pensiero di quelle cose che vi bisognan giorno per giorno, che voi
che vi bisognan giorno per giorno, che voi l'avete ancora di quelle che
che voi l'avete ancora di quelle che vi bisogneranno di qui a un anno o
la cloe e più pensier ne tegnamo che tu medesimo. lancellotti, 3-23:
e fece legge particolare della puerizia, che parlassero con brevità estrema, che potessero
puerizia, che parlassero con brevità estrema, che potessero rubbare certe cose, pure che
che potessero rubbare certe cose, pure che non fossero scoperti. rezzonico, xxiii-260
paese, da me fin'ora veduto, che mostri aver pensiero della pubblica comodità.
il pensiero, ma la vera strada che a quella è indirizzata. -ipotizzare.
di messer cane era caduto ogni cosa che gli si donasse vie peggio esser perduta
gli si donasse vie peggio esser perduta che se nel fuoco fosse stata gittata. s
non ti cada / unqua in pensier che libertà non sia / nell'umano operare.
altro desiderio non cadeva nel suo pensiero che l'acquisto della virtù. g.
, di men valore, / e che passato aprii, cangia pensiero.
cicerone volgar., 1-440: dicesti che poco prezzavi il morire perch'io vivea
. allora si trovarono due cavalieri romani che dissero di traiti di quel pensiero e promi-
paretela e quine sposarono, dando pensieri che loro e'loro cavalli e famigli mangiassero
i-300: son genti alquante felle / che fingon sé d'infermità talora. / daranno
a. cocchi, iii-547: tumore, che dava a lei e a'suoi fedeli
giorgio non mi dà pensiero: sono sicura che si farà una buonissima posizione.
diamo un pensiero ai mille e mille che sono usciti di là. -darsi
1-54: ben ti prego, prima che altro ti riveli del mio stato,
] le sue cose volgari con maggior verità che non il petrarca,...
,... mai si diè pensiero che uscissero a stampa. bernari, 4-252
1-1v-714): dirai alla mia donna che di me niun pensier si dea infino a
me niun pensier si dea infino a tanto che ella possa con suo acconcio per me
farà ottima prova. e sarebbe bene che v'entrasse. i parenti paterni si
accrescimento di forze e per la lunga dimora che 'l re faceva in paese tanto alla
il giovane non avea dormito, di che, tra pel calore del cibo e dei
e dei vini e per la sicurtà che gli avea data il padrone gongolando tutto
tutto del piacere, ricordandosi di quello che la fante gli avea detto, entrò
diceva da sé a sé: « che debb'io fare s'io sono diventato matteo
? ». -essere di pensiero che: avere opinione che. g.
-essere di pensiero che: avere opinione che. g. del papa, 3-9
papa, 3-9: platone fu di pensiero che tali corpi sieno di figura piramidale.
, per quella specie di venerazione poetica che egli professava alla * donna de'suoi
del mio, / nella fiamma leggera che t'avvolge. -essere fuori di
di qualcosa: essere libero dalla preoccupazione che ne deriva. livio volgar.,
a fine la guerra de'sanniti prima che i padri romani ne fossero fuora di
continui pensieri come egli debba guardare quel che egli ha acquistato, allora la sua sazietà
dove è oggi vostra dimora stata, che veduto non v'abbiamo? certo noi
giovanni crisostomo volgar., 73: quelli che sono in grandi debiti a usura e
grandi debiti a usura e non hanno di che restituire ne sono in pensiere tanto che
che restituire ne sono in pensiere tanto che ne perdono quasi lo sonno e 'l
la vita a queste molestie a patto che il caro barbieri ricuperasse la sua salute minacciata
se di me vi cale, / che bon conforto sia in vostro pensiere. m
m. villani, 8-103: quanto che così suoni il grido, il vero è
il grido, il vero è stato che non contro a chiesa [si è operato
non è stato in pensiere a quelli che hanno fatto procaccio delle pre
fende e d'altre cose che dicemmo di sopra. -essere tutto
, 21-34: il cieco suo desir, che non assonna / del scelerato amor traer
d'uno in altro modo, / prima che fermi in alcun d'essi il chiodo
machiavelli, 12-106: io fo pensiero che tu la meni stasera in quella casa.
desiderio di vedere alice ai tuoi piedi che ti stimai capace di comprometterti a questo
se lo vuoi, non lo vedrò che quello che occorre per restare accanto ad
vuoi, non lo vedrò che quello che occorre per restare accanto ad alice.
. forteguerri, 30-2: tanto più che fermato ho nel pensiero / di tenerla
i-lv-94): intendo di raccontarvi quello che prima sventuratamente e poi, fuori di tutto
et a noi basterà aver fatto quello che conveniva. -lasciare a qualcuno il
: lasciar fare a lui, lasciare che se la sbrighi lui. g.
maga di circe. -io ti ricordo che non ti riuscirà così facile...
prescriveva il sergente fistola, -fate quel che vi dico; non vi curate d'altro
sia lasciato uscire dal pensiero di ponere che la città di roma in oriente e parigi
in virtù ai forze medianiche, ciò che ha in mente una persona senza che
che ha in mente una persona senza che questa lo esprima. -levare un pensiero
bottari, 1-65: sentendo dagli architetti che v'era d'uopo d'alcune dozzine
bonsanti, 5-55: mi ha fatto capire che le nozze di elena gli leveranno un
ch'io sofferei innanzi d'esser morto / che fare alla mia donna sì gran torto
n'ha molto isconfortata, e dice che 'niun modo non vi vada: e per
dispensa, i punti e 'luoghi che pareano impugnarla: massimamente il levitico a
attuarla, compierla (eliminando le preoccupazioni che comporta]. pirandello, 8-590:
! tutta la vita non era altro che questo: un pensiero, una sequela
6-38: me lo hai detto tu che sei andata da quella barbara, e
sei andata da quella barbara, e che ti sei levata il pensiero.
ho fatto convento colli miei occhi, che non mi mettano in pensiero di beltà
in cosa alcuna, se non in quelle che vanno per il corso ordinario, ma
in tutte vi mette pensiero e non lascia che alcuna ne passi senza l'intervento o
più dobbiamo meravigliarci, umanamente parlando, che le cose non siano in peggior stato
di dio con tutto il poco pensiero che vi è stato messo e che vi si
poco pensiero che vi è stato messo e che vi si mette, è sminuito il
andrà ben considerando e ruminando quelle parole che disse l'antica e nuova verità,
disse l'antica e nuova verità, che sarebbe con noi insino alla consumazione del
tante sono le pene de lo 'nferno che l'anime che vi sono dentro non si