almeno abassa la potenza del fresco vento che ci pinge alla disiderata parte da costoro.
via agli orientali e agli austri, acciò che negli abandonati porti un'altra volta sieno
uno vento suffolano, cioè orientale, che mai non intermisse sino che condotti gli ebbe
orientale, che mai non intermisse sino che condotti gli ebbe a tarteso. soderini
alti e gli occidentali bassi, tuttavolta che si tirasse di punto in bianco.
c'è un treno, detto orientale, che va da parigi a costantinopoli ogni sette
giorni. -che si vede, che appare a oriente. galileo, 3-3-498
sì fiso / quanto l'ucel, che dritto allo splendore / del lume orientai
interno del gentil speco romito, / che di mille ridèa freschi fioretti. poerio
reina / luce. -astrol. che è proprio, che si riferisce ai segni
-astrol. che è proprio, che si riferisce ai segni zodiacali ascendenti.
case ascendenti. -pianeti orientali: pianeti che vengono a trovarsi nelle case ascendenti.
causa perche gli antichi dicono questo è che l'imagine è scolpita ad una triplicità
fuocosa. -orientale dal sole: che si leva all'orizzonte prima del sole
e si forzan sempre di pigliar tempo che mercurio e venere siano orientali dal sole in
dal sole in casa benigna, e che sian mirati da giove di buono aspetto e
saturno e marte. 4. che è nato o abita in territori situati in
abita in territori situati in oriente; che proviene, che è originario dell'oriente
situati in oriente; che proviene, che è originario dell'oriente (una persona
. collenuccio, 20: fu introdotto che li goti, i quali praticavano la
parte verso levante, si chiamassino ostrogoti, che in lor lingua sonava 'orientali goti '
tanto occidentali quanto orientali, hanno confessato che l'autorità ricevuta da cristo è passata
506: somigliavo quei soldati orientali che erano spinti alla battaglia a colpi di
vita di orientale, troppo sottile, che aggravata dall'opulenza del seno e
e statura medio-alta. 5. che si produce o si usa o si fabbrica
nut'è più preziosa / ancora che non sia cara / de l'altr'è
è nell'oriente, e questa è melliore che l'altra e non traluce. petrarca
odori, medicine e gioie orientali, che solevano andar già prima a caffa ed
breve tunica dei pastori di canaan, che non scende più del ginocchio ed è
/ sotto i piè d'un fanciul nudo che danza. bel trameni, ii-491:
i-459: il bettoliere, un piccolo paesano che pareva un ebreo della bibbia, col
altri ingredienti. 6. che proviene, che è informato dalla tradizione
. 6. che proviene, che è informato dalla tradizione dell'oriente asiatico
e artistici propri dell'oriente asiatico; che richiama i caratteri dell'architettura e dell'
1-440: narra un'antichissima leggenda orientale che di là a pochi anni, parendo ai
pochi anni, parendo ai nuovi uomini che il vivere nel mondo fosse uno stento,
i-262: non è vero... che attingesse da fonte orientale l'idea di
impassibile con quella maschera d'indifferenza orientale che è la dignità del contadino siciliano. faldella
, 5-213: noi batteremo alla prima porta che c'incontra e saremo sicuri di trovare
ricopre in un momento tutti i sassi che sono in esso, onde appena possono lunghissimi
. bettinelli, 3-401: lo stile che dicesi orientale in poesia non è,
i traslati son di tutte le genti che non conoscon grammatiche e retoriche. guerrazzi
circondano di pompa orientale il non molto che di veramente nuovo e forte è nei
geloso e quasi dispotico all'orientale, che, tenendo lontane da se le menti
, iii-83: l'italia dee rallegrarsi che la scuola orientale, fondata in roma
universitario orientale di napoli'. istituto universitario che trae origine dal collegio dei cinesi fondato
: l'istessa maestà sua imperiale volle che nel 1742, colle stampe di firenze,
anche punto romanico o punto rumeno, che si esegue nel senso della lunghezza,
dei franchi orientali', antico titolo carolingio che equivaleva a quello di duca di austrasia
sostanzia cniara, orientale, leggiera e che presto si scalda e presto si raffreddi
raffreddi. 12. ant. che proviene direttamente dalla fonte emittente (una
54: questa disposizione... significa che la luce forte orientale sopra del viso
giare), agg. che contiene, presenta, rivela caratteristiche tipiche
. m. -chi). letter. che contiene elementi e influssi tipici delle civiltà
colto a cui l'orientalismo convenisse meno che all'inghilterra. carducci, iii-5-433:
fasto, il castello somiglia alle ville che l'orientalismo romantico ha diffuso nell'occidente,
il raccogliere gli orientalismi di questo genere che sono sparsi per le tre cantiche.
storiche, linguistiche, filologiche, archeologiche che studiano le civiltà antiche e moderne dell'
. m. -i). alpinista che compie scalate soprattutto sulle alpi orientali e
, sf. l'insieme delle discipline che trattano scientificamente lo studio del mondo orientale
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'
-ci). che è proprio, che si riferisce all'orientalistica; che riguarda
, che si riferisce all'orientalistica; che riguarda tale complesso di discipline.
, i-4-170: scoperte egittologiche e orientalistiche che hanno aiutato a sfatare l'illusione europeocentrica.
sfatare l'illusione europeocentrica. 2. che si riferisce, che è proprio dell'orientalismo
. 2. che si riferisce, che è proprio dell'orientalismo nell'ambito delle
ambito delle arti figurative. 3. che ha un atteggiamento analogo a quello attribuito
e ad inspirare l'immaginativa, non credo che giovar possa alla elocuzione italiana.
b. croce, iii-26-270: è chiaro che se di queste soluzioni se ne avessero
codesta qualità era un'abitudine di eleganza che aveva recata nella sua vita orientalmente voluttuosa
di questa fila [di formiche] che si sposta da quel greppo e tende contro
sull'orbe, con esattezza d'orientamento che non ha riscontro nella maniera generica con
direzione. saba, 1-57: sia che non potesse interrompere il filo dei suoi
il filo dei suoi pensieri, sia che avesse, in qualche maldestra investigazione dell'
ora specchio i punti di mondo / che avevo compagni / e fiuto l'orientamento.
valore dei mobili al loro posto, che è un orientamento, come ritrovare un
un orientamento dell'intelligenza verso qualche cosa che sia in armonia con la vita e
premiare con eccedentissime votazioni precisamente senatori democratici che s'erano opposti alla riforma della corte
orizzontali o oblique bianche e nere, che preavvisa il macchinista della presenza di un
dielettrico o paramagnetico a disporsi in modo che il loro momento intrinseco risulti parallelo al
direzione del vento. l'angolo orizzontale che formano col piano diametrale longitudinale della nave
, riconosce se stesso e le persone che lo circondano; orientazione. = nome
fine stava a ditto luoco de penitenziaria che per innata cupidità, dove de celestial
questa buona persona parte alcuna di quello che la detta penitenzieria gli ha conceduto.
: mi costò vinticinque scudi la bolla che ebbi da la penetenziaria. della casa,
della penitenzieria per più commodità di coloro che vengono per espedizioni ventiquattro difensori de'supplicanti
in attesa dell'elezione del nuovo papa che rimetta in funzione la penitenzeria.
caviceo, 1-126: te prego che senza tempo alcuno me vogli servire de
tempo alcuno me vogli servire de quella che senza penitùdine è statuito ne la mente
, sf. ciascuna delle formazioni cornee che si sviluppano sul tegumento degli uccelli a
una parte basale (il calamo) che continua in un asse centrale (la
, ed è soggetto a mute periodiche che avvengono in modo più o meno graduale
maestro francesco, 652: gli auscielli che la sguardar [la cornacchia] molto
. cecco d'ascoli, 2237: poi che morte le penne ha palombino, /
585: fratelli miei, lodate iddio che vi creò e havvi vestiti di penne
crescenzi volgar., 9-86: colui che perfette galline vuole avere, dee elegger le
avere, dee elegger le feconde, che spesse volte son quelle di rossa piuma e
com'ella è avvezza, / tanto che 'l sol le penne gli abbruciava, /
uccello, ma è di sì gran corpo che le sue penne non son bastanti ad
bastanti ad elevarlo in aere, massimamente che le sue penne son così sottili come i
: levò da sé un leggio grande che era nel mezzo del coro, con una
, con una destrezza e una velocità che pareva fussi una penna, e lo pose
canzone caccia con li neri veltri, / che fuggir mi convenne, / ma far
b. martini, 2-2-40: vogliono che a persuasione di giunone le sirene col lor
, 8-30: no, non è ver che di veloci penne / si vesta ognor
e vibrano con un piacere così insolente che par mescolato di non so che felice
insolente che par mescolato di non so che felice irritazione. -nella raffigurazione tradizionale
aere con l'etterne penne, / che non si mutan come mortai pelo. boccaccio
: ti libero la fronte dai ghiaccioli / che raccogliesti traversando l'alte / nebulose;
profumi inebrianti delle indie, tutto ciò che desta la voluttà. e. cecchi,
guerra. -penna di gallo: pennacchio che costituisce l'ornamento del cappello dei bersaglieri
desiderata. cellini, 648: farai che la tua opera sia rasciutta con un
et imbratta la tua opera al modo che se tu colorissi col verderame l'oro
iii-39: in alcuni luoghi dovetti prescrivere che versando il vino nel calice si facesse
rinaldo immantinente volse / un suo destrier che parve aver le penne. g. romei
vola il pensier con sì veloci penne / che in van lo seguiria lampo o saetta
carducci, iii- 1-366: diva crudel che su la cuna mia / le foscheggianti
dolor mi nutricasti / per la breve che ho corso ispida via. -figur.
1-ii-47: vi son però de'falconi che si mettono tanto al pelo quanto alla penna
tenero capretto. -calzato dalla penna: che ha il piumaggio esteso fino all'attaccatura
f. scarlatti, lxxxviii-n-518: tutti que'che mi mettono in vosce / chiamar si
savonarola, 7-ii-70: tu, buono, che stai nelle scapule e sotto le penne
/ casa e tetto; e quel che di fuori / pace mi era e libertà
boccaccio, 9-139: lascio alla bruna figliuola che fu di cingo da monte magno.
come si fa qui fra noi, che non pare che si sappi dormire se il
qui fra noi, che non pare che si sappi dormire se il letto non è
a le penne o a le piume che vogliam dirle; e le bacio le mani
porzione di remigante opportunamente sagomata, che formano l'impennatura posta all'estremità posteriore
galileo, 3-4-139: è gran cosa che quelli arcieri antichi tirassero con più forza
quelli arcieri antichi tirassero con più forza che non fanno a'nostri tempi archi di
. baretti, 6-104: alcuni spiedi, che i toreadores lasciarono fitti nel corpo d'
, xcii-11-376: vinca quella [freccia] che sarà più vicina alla bulletta o di
freccia infìssa nel corpo d'un colosso che non muore. -per simil.
. l'estremità dell'ago della bussola che si oppone alla punta. c.
talmente bilanciato nel suo coppo di ottone che, posto sopra d'un perno, tanto
la punta quanto la penna, non altrimenti che se russe una giustissima bilancia.
.. né più né meno pugnente che le penne d'uno istrice. s.
151: io dico di quel riccio che si gitta sopra l'uva, il quale
il quale ha le penne così pontate che tanto s'involle sopra all'uva che
che tanto s'involle sopra all'uva che tutto se n (empie e così se
saettano e con quelle percuotono e cani che gli seguitano. pulci, 3-6: e'
, ma gettan discosto; / tanto che, quando dove è il conte venne,
inf., 20-45: vedi tiresia, che mutò sembiante / quando di maschio femmina
serpenti avvolti, con la verga, / che riavesse le maschili penne. idem,
idem, par., 32-80: poi che le prime etadi fuor compiute, /
vi-12-78: già era sì sene / che 'n bianco trasformate avea le penne.
. boccamazza, i-1-435: se aviene che passendo vada alcuna parte di pasto in
, lxvi-1-126: per fare pavoni vestiti che pareno vivi: in prima se vole amazare
così lucide dal ponte: / campana che mesce mezzogiorno sporgendosi dal campanile / scola
renaiolo / penna di vapore sul fischio che si sentirà. 8. figur
, e ride del pensier fallace / che mi sospinge dov'ognor più ardo:
dov'ognor più ardo: / per che temo che mai alle mia ali / non
più ardo: / per che temo che mai alle mia ali / non verran
alle mia ali / non verran penne che a tanta pace / levar mi possan dal
e pronte, / penne di carità che 1 cor t'accende, / volasti
penne onde alto levarsi a quei diletti che sempre piacciono e pascono e non sa-
bernardino da siena, 702: uno omicidio che tu non hai fatto, che non
omicidio che tu non hai fatto, che non l'hai voluto fare, non vale
ha tanti peli addosso un bu, / che tante lettre iscriverrei con penne: /
iscriverrei con penne: / 'nanzi che addivenisse quel ch'avvenne, / ad
disegnare in carta bambagina pur con penna che sia temperata sottile. cellini, 628
con lo inchiostro con tutta quella pulitezza che al bel disegnare si conviene. guizzalotti
più facile intelligenza piglieremo carta e penna che già veggio qui per simili occorrenze apparecchiate
notato espressamente, come cosa singolare, che in questa libreria, eretta da un privato
e calamaio, per prendere gli appunti che gli potessero bisognare. nievo, 835:
sento da lontano una voce di donna che canta, e degli uccelli che cinguettano
di donna che canta, e degli uccelli che cinguettano più vicini, e il rapido
, 1260: non s'ode intorno che lo scricchio della / penna veloce. di
, 14-9: eco ombra invisibile, che vivi / e deserta e selvaggia: e
e deserta e selvaggia: e quel che senti / con penna occulta dentro al senso
ch'avemo scritte dolorosamente / quelle parole che vo'avete udite.
miniatori. lucini, 4-39: credo che umberto notari si sia sbagliato, anche
bembo, 5-174: vero è che un filo di penna sopra tiratovi avea
avea casso quel capo, di maniera però che esso leggere si potea agevolmente. muratori
. v. borghini, 4-240: che e'non sia scorso di penna o
errore, ma a bella posta e quasi che e'porti seco la cagione del nome
praefluenti '. patrizi, 3-294: fa che tre e cinque fanno nove, e
né così bravo poi per certe economie che ripagavano dieci volte quel poco che,
economie che ripagavano dieci volte quel poco che, per un trascorso di penna, il
seco... non volendo patire che così bella istoria... rimanesse perpetuamente
scritta a penna, nella quale vide che la madre del re san luigi rimase
re san luigi rimase vedova col figliuolo che non aveva più di undici anni.
mestiere di chi scrive, l'impegno che è necessario porvi per giungere a risultati
la mano presta alla penna, ma consideri che savio mette alla bilancia le sue
alla bilancia le sue parole tutto avanti che. lle metta in dire né inn iscritta
al dittator sen vanno strette, / che de le nostre certo non avvenne. idem
con un canto tanto divo, / che la mia fantasia noi mi ridice. /
nostra a cotai pieghe, / non che 'l parlare, è troppo color vivo
: per quanto essi poterono, non patirono che la memoria de'secoli passati perisse,
conti, i-46: quale intelletto è che tanto alto vole / che spieghi cose mai
intelletto è che tanto alto vole / che spieghi cose mai più non vedute,
poliziano, 1-775: cesare, 'l dì che fu ai vita privo, / era
dalla bocca o dalla penna di coloro che come padri suoi la producono esce fuora,
giorno e notte, e si dice che quello che acquistò il padre con la
e notte, e si dice che quello che acquistò il padre con la spada egli
brienne. metastasio, 1-v-592: io, che so per prova quanto pesi all'età
giusto contraccambio di gratitudine alramor vostro, che vi spinge di tratto in tratto a
ch'egli abbia smesso la penna, che anzi s'è ingolfato in una lunga opera
/ progresso del topesco intendimento, / che aspettar sopra tutto dalle penne / ratte
laico. palazzeschi, ii-11: non scrive che una parola, ben strana, /
nello scegliere tra dieci quei due particolari che possono bastare anche per gli altri otto.
chiavi e quanto stava nell'oriuolo, che tutto fecero i padri, formando vari nomi
e con penna. -di penna: che riguarda la lingua scritta; compiuto con
lingua scritta; compiuto con scritti; che si traduce in scrittura. foscolo,
lingua perpetuò le guerre civili di penna che mai non vennero a tregua. carducci
attentamente e perdonami alcune scappate di penna che questa sera cancellerei volentieri.
al- l'obbligo strettissimo della rima, che mi ha sforzato tal volta a qualche
di penna: l'insieme di coloro che esercitano il mestiere di scrivere.
: 'uomo di penna ', vale che esercita professione in cui si richiede lo scrivere
dante, par., 6-63: quel che fé poi ch'elli uscì di ravenna
rubicon, fu di tal volo, j che noi seguitela lingua né penna. lapaccini
tasso, ii-67: qual penna sia che [la bellezza di giulia gonzaga] la
porgere, con quelle forme di dire che sa trovar l'accorto scrittore, che spesso
dire che sa trovar l'accorto scrittore, che spesso mutando penna mutan sembianza. marino
in questo secolo sollevate a volo eminente che non abbiano in questa corte avuto ricovero
ardite le penne degli ugonotti di quello che si fossero l'armi. lancellotti,
è lavoro di penna maestra per ciò che risguarda lo stile. botta, 5-246:
, e veramente pare di penna che accatti brighe. tommaseo, 15-286: scorrete
e ditemi se sia buona cosa che il ricco assoldi le penne. b.
. carducci, iii-19-188: le lettere che di là spediscono alle famiglie sono piene
di speranza inviati a una povera donna che aspetta con due bambini. -penna
delle consorterie. lucini, 6-15: che pazzia è mai questa del dossi.
? 13. ant. quel che fa la penna: guadagno (talvolta
penna: guadagno (talvolta illecito) che un ufficiale o un ministro ricava dall'
i sudditi e none come fanno molti che vanno fuora che domandano che fa la
none come fanno molti che vanno fuora che domandano che fa la penna e quanto
fanno molti che vanno fuora che domandano che fa la penna e quanto ella ha facto
, e per il più, / che farà poi la penna. a. casotti
sei giuli il mese, e quel che fa la penna. -figur. eccedenza
ci son sempre, e poi quel che fa la penna, portando sempre un libro
, costituito da un piccolo tubo appuntito che scorre sulla carta tracciando un diagramma.
. marin. estremità superiore delle antenne che reggono le vele latine; corno (cfr
1-47: la parte [dell'antenna] che sta verso la poppa è chiamata penna
, affinché meglio scoprisse da lontano ciò che si desiderava vedere sull'orizzonte per difesa
è il nome di una piccola vela che si issa quando fa bel tempo sulla penna
o dell'angolo della vela latina, che corrisponde alla penna dell'antenna. guglielmotti
: una piccola vela di bel tempo che si aggiugne alla sommità dell'antenna con
con essa si fa la penna, e che
di piumini o di stamigne volanti, che si mettono in alto per mostrare il
buti, 1-511: la capra è animale che volentieri va pascendo sopra la penna de'
casa. delfico, i-257: fu causa che la maggior parte dei luoghi prendessero de'
colli e corse da rivi pescosi, che sottostanno alle penne delle alpi.
lo scudo / del fiero conte, che nulla si mosse. soderini, iii-
di cuneo arrotondato e talvolta biforcato, che si oppone alla testa o bocca (
deve essere scantonata e tonda in foggia che sta la polpa di un dito. l
un certo martello gli scultori del porfido che ha il suo forte manico, ma
, tirandoli in prima colla penna, che e la parte più assottigliata del martello
: i carrari... son quelli che fanno i carri, con lor parti
, da penna: strumento a corda che si suona col plettro. citolini,
: gl'instromenti da penna sono quelli che hanno le corde di ferro e di rame
gratissima armonia. carena, 1-18: pare che non metta conto di separare dai predetti
, nei quali le corde, anzi che picchiate propriamente, sono piuttosto scosse con
di cosa sottile, cedevole, elastica, che chiamano la penna, sia essa veramente
! 23. parte del torchio che serve d'appoggio al timpano e alla
uffizio della penna supplisce la stessa mastiettatura che unisce il timpano alla fraschetta.
alla fraschetta. 24. scanalatura che corre lungo il bordo della campana.
sotto l'orlo qual si chiama penna che è la più bassa parte della campana
], assottigliato e quasi tagliente, che poi s'ingrossa nel battente.
. ant. ciascuna delle tuniche concentriche che formano il bulbo della cipolla. boccamazza
oglio sisamino e mettila su li carboni fin che si riscalda. 26.
, tra le molte e varie maniere che si praticano tre sole a mio giudizio
nel fegato, la penna di questo fegato che [ecc.]. 30.
2-87: pietra è [l'asbesto] che si può filare per la molta viscosità
monda e riluce: et è forse quella che chiamano penna di salamandra.
e dettimi alla busca e feci tanto / che, per valor dell'argentate penne,
. fazio, ii-12-68: s'ello avièn che già mai freghi / la penna,
, per trattar di questa tema, / che i nomi lor co'nominati leghi.
amici sono andare non potete, fate che le dita vi portino, e in luogo
adria. romei, 80: -so che di gran maraviglia vi farà questa lettera
... -in buona fé, che sa maneggiar la penna meglio che non credevo
fé, che sa maneggiar la penna meglio che non credevo. manzoni, pr.
, 14 (250): grande smania che hanno que'signori d'adoprar la penna
9: io mi dav'ad intender che la pazzia fosse come dire un solennissimo pa'
: tanto fu fiero e aspro in arme che. nne / piansono i fidenati alcuna
/ piansono i fidenati alcuna volta, / che contro a lui aperte avean le penne
e. cecchi, 5-119: noialtri che armeggiamo con la penna abbiamo un nuovo
. ne venne / il lor principio, che in italia poi, / sopra il
per servire ai comandi de gli altri che per compiacere al mio genio. segneri,
iv-345: quello... di che sopra tutto avrei voluto supplicar l'illustrissimo
l'illustrissimo impugnatore... si è che non lasciasse uscirsi mai dalla penna quel
temanza, 2: le tante cose che si leggono nell'accen- nato suo '
nato suo 'sogno 'sono così precise che non potevano cadere che dalla penna di
sono così precise che non potevano cadere che dalla penna di un uomo maturo e consumato
[da- vanzatf] perfino dei modi che, cascati di penna a qualche scrittore
carducci, iii-17-308: pochi bei versi che siano potuti scappar dalla penna a uomini
vita sociale nel secolo decimottavo non tolgono che quella società sì in italia sì in
ghirardi, 17: lo so anch'io che gli cavarai f e
. nelli, ii-163: oh, che pollastrotto tenero da pelarsi facilmente! non
non son carniccia, se, avanti che m (esca dalle mani, non gli
penna così a proposito i versi loro che scrive gl'intieri discorsi ne'quali non
ne'quali non v'è di suo altro che l'artificio della tessitura.
. muratori, 7-v-75: meglio sarebbe stato che quegl'insigni censori avessero dato di penna
improvviso ch'egli non aveva pronunziato e che credeva non aver sottinteso, il contadino
minuta per lusingarsi ai resistere ai lunghi voli che per l'ampio oceano intraprendono le nazioni
nascita loro furono prima dalla penna partorite che dalla mente generate. -far camminare
, 1-83: comprendo... ciò che tu volesti facendo camminare a quel modo
apparecchiato fia ciascun barone: / infin che far potro solo una penna, /
delle altrui ale, cioè con quelle che volò la fama del mio caro padre,
antonio da ferrara, 18: prima che 'ndurasse le so'penne, / più
le furie: sputa veleno contro colui che lo ingiuria; intinge la penna nel
vizio di lassallo in penna, / però che forte ispenna / ciascun di fama
e ora aggiungiamo del monferrato: che la fretta appunto ce l'aveva fatto
indietro a sue spese, per paura che non s'ammazzino, tutti gli spennacchiati
non s'ammazzino, tutti gli spennacchiati che le van lasciando troppe penne in mano
, 321-2: è questo 'l nido in che la mia fenice / mise l'aurate
in su la carta, / che da me pene e da lei dolor parta
l'opere d'alberto, / quella che tosto moverà la penna / per che 'l
quella che tosto moverà la penna / per che 'l regno di praga fia diserto.
: quella [opera]... che tosto moverà la penna, cioè a
.. con la penna in mano che a lei pesava più della scopa.
. cattaneo, i-32: traile avarizie ingiuste che sono detestate dal nostro ecclesiastico con formole
dal nostro ecclesiastico con formole pesantissime e che paiono scritte con penna di piombo, una
noi cose leggiadre e nove, / che arai forse d'error risposta scarca. campofregoso
più veri e naturali e semplici uomini che abbian tolto mai penna in mano.
. strinati, 116: non voglio che rimanga nella penna che quella notte furono
: non voglio che rimanga nella penna che quella notte furono lasciati ignudi i fanciulli.
. fazio, ii-5-22: non vo'che rimanga ne la penna / ch'erode ed
riaversi e rimettere le penne, ora che que'tracagnotti di figlioli gli cominciano a
ferreo rostro / s'avventa contro lei che lo sostenne, / e rinovando al
grave era il poggio a salir tanto che. nne / fece posar più e più
le gambe e riscaldàr le penne / che noi fossimo giunti in su la cima
ho ritratta la penna e lasciato quello che dir vi volea. -scrivere a
inesplicabile. io non ricordo più ciò che v'ho scritto coll'anima sulla penna
ho scritto, come fo sempre con quei che amo e che stimo, senza riguardi
fo sempre con quei che amo e che stimo, senza riguardi, senza calcolo e
fermo e lucia, 143: le parole che mi sento sulla punta della penna sono
3: non stare in penna muda: che se'crocchio? -strascinare la penna
i mali: / e tristo quel che non le sa tarpare / su'primi voli
vantaggio al parini, uscendo dalla penuria che pur troppo taglia le penne ad ogni
sotto la penna le suore, avverto che qui molte non han vincolo di clausura,
, 3-117: quella volta ho capito subito che era un amore impegnativo, uno di
un amore impegnativo, uno di quelli che se uno ne viene fuori con tutte
viene fuori con tutte le penne vuol dire che è stato fortunato. -vestire le penne
lo dico, novo canzonerò, / che ti vesti le penne del notaro / e
coraggio. da quegli uccellini gracili, che han forte il canto. giuliani,
traduzione] a mettere in pratica quello che avevano appreso, a spiegar le ali
nomi, 1-82: dice il proverbio che il serpe si cava / l'antica
a fare il vagabondo, / convien che muoia cittadin del mondo.
. -ne uccide più la penna che la spada: lo scrivere in modo
, 4-iii-497: il tempo della muta, che seguì in giugno, vesti [i
: la pennina, e il giornale che mi fa da cartella. -pennolina
1-70: mi aspetto,... che all'ombra del celebre scialle tabaccoso spuntino
al popolo fedele il mangiare quelli pesci che non hanno le pen- nuzze, perocché
le pen- nuzze, perocché i pesci che hanno le pennuzze delle scaglie sogliono eziandio
159: pareva a quello, mentre che e'lasciava il terren laberinto, un'
è perfettamente sviluppata... avanti che il feto sia liberato dai suoi invogli
prego voi con questa mia pennùcciola / che la mia rima non abbiate a male
nostri birri illustrissimi, come vuol ella che ritragga le nobili forme di una mente
ha tronco: e si può dire che tutta la pianta e l'alzata del suo
edifizio consistano in una bella pennacchiera di rami che, spuntando dal terreno, badano a
, s'adornò, fulgida spada, / che l'elsa aurata avea, si pose
i suoi [del pavone] colori che avevano tutto lo splendore dell'iride e le
pennacchietto rosa. pirandello, 8-809: erba che spunta sulle prode o a piè delle
muricce, lunghi fili d'avena impennacchiati che fa piacere brucare: tutti i pennacchietti
il pennacchietto di foglie pubescenti e dentate che filava filava senza far sperare gran che.
che filava filava senza far sperare gran che. 4. piccola falda di fumo
. algarotti, 1-vii-247: lo sguscio che è in luogo di gola diritta è
d. e. i. (che l'attesta nel 1825). pennacchino
200: un airon superbo, che vedeaj far di sue piume pennacchini ai
. -in partic.: ciuffo di piume che sta sul capo del pavone (sia
. v. l: 'pennacchini': pianta che ha gli steli numerosi, alti più
cimiero, / ed è ben ver che gli levoe il penacchio. sanudo, vii-344
et omeni con penachi grandi in testa, che picano zoso. ramusio, iii-117:
e tinte d'un color rosso più che di macra: e andavano con molti
marte sopra un cavallo era montato / che facea salti fuor del naturale; /
l'elmo d'oro in testa, / che avea quattro penacchi a la bizzarra.
fulgid'elmo ondeggia / l'aureo pennacchio che vulcan v'avea / sulla cima diffuso.
diffuso. nievo, 545: quello che raffigurai perfettamente fu a capo d'un
: le donne sono donne e vogliono altro che fioretti, pennacchi, divise, saluti
ancora a'miei giorni tassare i soldati che vanno alla guerra di troppa vanità nel
di troppa vanità nel vestire oggidì, che ci vuole altro che ennacchi e catene
nel vestire oggidì, che ci vuole altro che ennacchi e catene d'oro e ricami
, i tre squilli fatali, l'avviso che i pennacchi rossi intervenivano. manzini,
di penne o da un altro oggetto che ne richiami la forma. bandello
vagamente acconcio, con un pennacchio dietro che parte dei capelli le copriva. ramusio
veduto cinque o sei canoe d'indiani che passavano da una parte all'altra e
azeglio, 4-120: da un bellissimo zaffiro che serviva di fermaglio spuntava un bellissimo pennacchio
-ornamento della testiera di un cavallo che traina una vettura o un carro.
ricoperto da un moletto di lana, che si pone ai lati del carro nei
quei dì molti fagiani, di migliore spezie che i neri. eglino eran grandi
ombrello di trine una mimosa, / che fioria la mia casa ai dì d'estate
: una pioggia così dirotta e sonora che, se fosse caduta in giugno, tutti
degli ippocastani sono quest'anno così fitti che guardando una massa d'alberi in prospettiva
438: mezz'ora dopo l'unica nube che interrompeva l'intatta serenità della notte era
. linati, 18-93: dalla cameretta che avevano preparata per silvio si vedeva l'
più, questa fretta d'acqua: che schizza,... innaffia, improvvisa
amicis, xiii-410: ci sono proposizioni che fanno eco l'una all'altra,
eco l'una all'altra, frasi che si voltano indietro a guardare lo strascico
strascico della propria veste, concetti secondari che portano in capo un pennacchio troppo alto
8. bot. ciuffo di peli che circonda il seme di alcune piante;
o pennacchio o pappos... che m'avete mandata del bei- delzar.
e decorati a seconda degli stili, che, permettendo la sovrapposizione di arti architettoniche
fini marmi, e ne'mezzi pennacchi che rimangono tra gli archi e le colonne sono
lasciata oscillare, oppure da una girandola che regge sugheri nei quali sono infisse alcune
alto del quale è attaccato un filo che attraversa in distanze eguali alcuni tagliuoli di
. scarica a pennacchio: scarica elettrica che si forma fra due conduttori quando la
astron. pennacchio coronale: getto luminoso che si diparte dalla corona solare e si
certe donne le quali, non ostante che tocchino la fimbria alla quarantena de gli
: cadere oltre la testa del cavallo che ha inciampato (un fantino).
nella locuz. faire panache), che è a sua volta dall'ital. sett
sopra il vascello l'arborano, troviamo che egli ci resta per la quarta di
esempio: 'vidi in gabbia due polli che mi parvero del pennàggio medesimo '.
specie di uc celli] che... hanno dippiù una pennaggióne impenetrabile
femm. -a). disus. artigiano che lavora o vende penne a scopo ornamentale
'pennaiuolo ': colui, colei che acconcia o vende penne a uso di
scrivere. - anche: piccola scatola che conteneva il calamaio, l'inchiostro,
l'inchiostro, le penne, e che veniva portata alla cintola da giudici,
., 8-5 (1-iv-699): come che egli gli vedesse il vaio tutto affumicato
a cintola e più lumga la gonnella che la guarnacca e assai altre cose tutte
queste una, ch'è più notabile che alcuna dell'altre al parer suo,
carte e'penaiuoli / e'pretignuoli / che sì di leggero / secondo papa e
tare, sarebbe stata sì lunga manifattura che portava pericolo che apollo, il quale
stata sì lunga manifattura che portava pericolo che apollo, il quale ha un cervello balzano
la schiena. moleti, 61: avvertendo che, nel mettere la carta nelle forme
una alquanto di sopra,... che facci quel effetto che fanno i stucci
,... che facci quel effetto che fanno i stucci e i pennaruoli.
sette orvietani e nove pennaioli, / che ciascun ave'la mente burlazza, / mi-
, 2-149: pennaiuolo dicesi pure colui che vende le penne, anche quelle di
. imbriani, 6-94: io credo che principessa e parlamento piuttosto che qualunque di
io credo che principessa e parlamento piuttosto che qualunque di noi accetterebbero per marito e
d'abbatterlo i giuda politici, i pennaioli che si inspirano ai fondi segreti del ministero
era egoismo d'esteta o di pennaiuolo, che tira a sfruttare sulla carta gli incontri
commentare dai loro pennaioli. -persona che svolge un'attività impiegatizia e di scrivano
rispose: -ah poltron pennarolo, sì che tu mi bravi, ah!
bravi, ah! -agg. che ha soltanto pochi e rozzi rudimenti di
ruppe in questi boschi, un di che solo / trovollo, a ganimede il
alpino (con riferimento alla penna scura che ne decora il cappello).
i diti m'aiutano più. visto che pezzo di figliolo? ». «
stoppino di feltro o di altro materiale che assorbe l'inchiostro da una cartuccia posta
fanno con quella pennaruòla sempre a canto che somiglia alla tasta d'un cirugico.
farle emendare da non so chi, che vi dette su di gran pennate, e
varie finestre della torre, nel passaggio che fa da loro il cilindro, segnino
con una pennata d'inchiostro il luogo che occupa quivi la gocciola dell'argento.
2. quantità d'inchiostro che viene raccolta dal pennino immerso nel calamaio
zena, 1-440: stiamo a vedere che, per non urtare i nervi dei
di pennato, ma di maggior lunghezza che questo e senza cresta. se ne servono
pan di pennatate (dice la ragazza che teme rimanere in casa, morti i genitori
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1804).
pennati fòglio, agg. bot. che è proprio, che si riferisce a
agg. bot. che è proprio, che si riferisce a una pianta con foglie
stellato claustro / i pennati destrier, che sotto i piedi / vedean zefiro et
/ de'pennati si spenga / e che la pania tenga / che tesa è in
/ e che la pania tenga / che tesa è in mille siepi. ariosto,
meron drizzò 'l colpo mortale, / che gli venne a passar proprio alla bocca;
al cervel le pennate ale / sì ben che del destrier, lasso, trabocca.
: / - ecco a te quel che tu non aspetti. - / poi lascia
magno volgar., 3-290: i pesci che hanno le pennuzze delle scaglie sogliono eziandio
sogliono eziandio saltare sopra l'acque. che adunque significano i pesci pennati se non
.. pennato... quello che ha le sue foglie fatte a penna.
. moretti, ii-356: queste tamerici che non han vero fiore che non
tamerici che non han vero fiore che non dàn frutto, che non han nemmeno
fiore che non dàn frutto, che non han nemmeno foglie, ma po
avea uno segolo ovvero pennato, con che si potano le vigne. palladio volgar.
tullia, se voi aveste una marito che vi facesse provare il vomero e la
casa né anco del letto, forse che vi dimentichereste di tante faccende.
. 3. figur. ciò che procura dolore, sofferenza. cesareo,
anima, dolore! / acre pennato che l'umana scorza / incidi, e olenti
: io vi giuro per l'abito che io porto addosso che io vidi volare i
per l'abito che io porto addosso che io vidi volare i pennati, cosa
cose d'oggidì favellano, come al tempo che volavano i pennati? 5
borromeo per le mura, overo con che egli pota le pergole, quando non v'
pennatofésso, agg. bot. che è composto da elementi disposti parallelamente sui
dicèsi in botanica delle foglie o fogliole che sono disposte dai due lati di un picciuolo
. pennatolobato, agg. bot. che presenta il margine inciso in
. pennatopartito, agg. bot. che presenta incisioni che, partendo dal margine
agg. bot. che presenta incisioni che, partendo dal margine, raggiungono quasi
pennatosètto, agg. bot. che presenta inci sioni che raggiungono
. che presenta inci sioni che raggiungono la nervatura centrale (una
con una seghetta da far nesti, che ripulivo certi nesti di questo anno.
lino, canapa o altra fibra tessile che, acconciata in forma di cono, viene
giù lo lino o la stoppa tanto che fa lo filo, et a filo a
fama un suono / a'nostri tempi che filar sapesse / e co 'l sbrigarsi
rocca, e così brava la sconocchia / che in un momento un gran pennecchio spaccia
dispiccando il bioccolo / giù dal pennecchio fin che dura 11 moccolo. prati, ii-307
intenta, e ascolta / i ricordi che la ruota / le sussurra nell'orecchio.
, 4-427: ora... che cosa può aspettarsi la patria da donne condannate
: concorro con esso voi in ammettere che a posto sulla bilancia peserà più colla giunta
4. per estens. la peluria che ricopre il pube femminile (e ha
. sercambi, 2-ii-182: ricca, che paura ebbe che 'l fuoco non s'
, 2-ii-182: ricca, che paura ebbe che 'l fuoco non s'aprendesse al suo
ben lasciare stare: tu vai cercando che ti sia arso il pennecchio.
han ritratto un uom canuto, / che troppo avendo il crin (per esser vecchio
pennello o come facessi con la penna che si disegna, a modo si penneggiasse
benivieni, 80: quelli spazi ne'circuii che tu vedi così penneggiati. idem,
penneggiati. idem, 81: lo spazio che è fra l'una porta e l'
l'altra e la caverna deputata agli sciagurati che mai non fur vivi, e
non fur vivi, e quello picciolo tondo che è disegnato circa alla fine dell'ultima
nell'ultima circuizione è posto a denotare che sopra a quello luogo a perpendicolo è
pennellalo, agg. letter. che è proprio, che si riferisce
agg. letter. che è proprio, che si riferisce all'aspetto puramente tecnico
è il rinserrarsi nella manovalità della tecnica che gli turba [a fromentin] il
compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza pennellaia che lo trasporta. = deriv. da
la sa e può meglio pennelare di colui che l'abbia una volta provata, di
abbia una volta provata, di qui è che tutti stupiscono del mirabil ritratto che n'
è che tutti stupiscono del mirabil ritratto che n'ha fatto ovidio nel secondo delle
lavoro il canto mio, / conscio bensì che mala- gevol opra / è de la
e ne'piedi sono anzi pennellate di carne che tinta di maestro che faccia quell'arte
pennellate di carne che tinta di maestro che faccia quell'arte. v. borghini,
v. borghini, 4-ii-63: credo che vi bisognerà solo ritoccare un po'il san
ritoccare un po'il san giorgio, che ha di quella mano o aria che io
che ha di quella mano o aria che io voglia dire fiamminga di maestro giovanni
: avrà sotto il discepolo un ritratto che non somiglia: vien il maestro,
dipinse con tante e così diligenti pennellate che parve quasi volesse far numerabili i capelli.
essendomi capitata fra le mani una tavoletta che mi parve adattata per dipingervi, la
, la portai al fattori, chiedendogli che mi ci desse due pennellate. d'annunzio
1-505: mette sulla tela la pennellata che avviva d'un tratto inaspettatamente tutto il
annali né produrre inventari di ogni pennellata, che troppo in longo sarebbe andata la facenda
non credi anche tu... che finora ci siamo troppo disinteressati della pennellata
lucerna vi poneva una larga pennellata lucente che illuminava una pelle così rosea e così
una pelle così rosea e così tersa che si sarebbe detta di un fanciullo.
era cerulea. è quello un marmo che a vespro fa il turchino come il lapislazzuli
purpureo rostro e dalla lingua larga e che parte la voce, che son tutte pennellate
larga e che parte la voce, che son tutte pennellate da pittori di sgabelli
e creato, perché almeno il più che si poteva gli rendesse aria,
ariosto: però tratta i sonetti, che pur sono lavoro finissimo, a poche
ultima pennellata alla bellezza d'antea, dice che era tale « da fare spalancar sei
le pére goriot 'di balzac (che mi pare abbia una mano molto più forte
, squillarono l'allarme: nient'altro che una pennellata; e nella quiete di
, a tutte queste cose... che io t'ho dette l'arco v'
). segneri, 1-96: so che taluno in qualche opinione diretta può essere
essere forse stato meno circospetto di quello che si doveva, massimamente se tali opinioni si
. di pennelleggiare), agg. che dipinge, che esercita la professione di
), agg. che dipinge, che esercita la professione di pittore.
attitudini. 2. per estens. che fornisce una descrizione molto vivace e ricca
elli « più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese; / l'onore è
, ii-50: t'ammiro, conscio che m'inganni, e a'vivi / colori
carte. giuliani, i-3: davvero che il sarzana ha un pennelleggiare così risoluto
il largo pennelleggiare, tutte le volte che un baffo di giallolino buttato impudentemente sul
l'illustri imprese / cantar vogl'io che pennelleggia il manto, / cadran le fila
in questa riva / pennelleggiata ha sì che sembra viva. rovetti, iii-221: ecco
speroni, 1-2-321: ben vi priego che non parliate con così dure metafore dello
istoria come pur dianzi, quando vietaste che quei tre marmi eccellenti pennelleggiasse l'istorico
ci dipinse in terra / il caro volto che nel ciel s'adora. b.
o dell'animo mio nuova pittrice, / che pennel- leggi il cielo / co'sonori
, con parole pennelleggiarti lo incendio di che quella notte arsero le mie viscere! siri
lasciò un bell'esempio a gli altri prìncipi che aspirino alla vera gloria. algarotti,
colpe [del caro verso virgilio], che in maggior numero sono che non converrebbe
], che in maggior numero sono che non converrebbe e che pare più appartenersi
maggior numero sono che non converrebbe e che pare più appartenersi al poeta che duna
e che pare più appartenersi al poeta che duna in altra lingua traduce: come
l'anima ed il particolar carattere del poeta che
e un disegnar e contornar così aggiustato che ti mette davanti le cose com'elle sono
fu presto dipinta; ed assai prima che fossimo all'uscio della rimessa, la fantasia
sue, il quale rappresenta una tigre che ammazza un cavallo, e non contento alle
dalla mano ardita / del gran pittor che qui mi siede accanto. 2
, voi siete così nella sanità ricuperata che paiono le vostre guancie pennelleggiate dal fuoco
. c. gozzi, 4-325: sapendo che le verità innegabili de'miei ritratti e
con uno stile italiano colto, ma che pizzica dell'urbano satirico lepido, avrebbe avuto
si potevano mai lasciare ai venturi giovanetti che le imprese dei bruti, dei fabi
straordinaria providenza colpisce la fantasia non meno che la ragione,... perché
dal caricar le tinte, dispiacendoci meno che il quadro paia un poco languido e sbiadito
poco languido e sbiadito, anzi che sentirlo accusare del volgarissimo tra 'difetti,
pennelleggiato con que'falsi e smaglianti colori che innamorano da lungi gli occhi pazzi del
è, per accennarne una almeno, che l'individualità de'caratteri, così barbaramente negletta
/ pennelleggiata di color sì vaghi / che l'oggetto reai vin- con d'assai
. 9. figur. che mostra esteriormente i segni di una condizione
-trice). artista o artigiano che esegue lavori di decorazione. - anche
i doratori per distender l'oro sulle cose che vogliono dorare. pascarella, 1-31:
tolli setole di porco bianco, che sono miglior che le negre...
porco bianco, che sono miglior che le negre... e fanne un
avevano fatto comperare... degli unguenti che si spalmavano con un pennello. e
oltre ai liquori, tante altre cose che la tentavano e la respingevano:..
di pennello tirato facilmente, di modo che paia che la mano, senza esser guidata
tirato facilmente, di modo che paia che la mano, senza esser guidata da
artefice. tasso, 8-32: vegg'io che da la bella face, / anzi
dal sol notturno, un raggio scende / che dritto là dove il gran corpo giace
meglio con lo stilo e col pennello che con le parole. bronzino, 1-395:
le parole. bronzino, 1-395: basta che a fargli o dirietro o davanti,
arte più viva / di quella, in che si mescola il pennello, / ovunque
, 5-2-133: fu apollodoro ateniese il primo che apportò gloria al pennello. tasso,
lippi, 4-10: questo e un tale che si chiama / perlone, dipintor de'
dipintor de'miei stivali: / un uom che al mondo acquistasi gran fama / nel
baldinucci, 9-vii-179: delle prime opere che uscissero dal suo pennello una fu un
, i-64: vedendo il non ordinario profitto che egli intempestivamente faceva,...
intempestivamente faceva,... bramava che guadagnasse tanto almen col pennello che gli
bramava che guadagnasse tanto almen col pennello che gli bastasse per lo vitto e pel
riputazione e stima acquistata, fu cagione che molte case di nobili si videro adornate dal
michelangelo e dante non passerebbe altro divario che d'aver l'uno spiegato i suoi
pittore, forte ed armonioso colorista, che risuscitava liberamente col suo pennello le favole
in cuore i tuoi rosai / poi che ti seppe come niuno mai / ne la
pennelli. pavese, 9-48: doro, che aveva la malinconia di distrarsi coi pennelli
zaffiri. marini, i-m: parvegli che niun pennello, ancor che raro nell'
: parvegli che niun pennello, ancor che raro nell'arte, non potesse giugnere a
4. per simil. ciuffo di setole che si trova sul petto del tacchino.
e pennelli. de pisis, 1-33: che sole anche sul pratello con l'erba
-nell'uva, filamento di polpa che rimane attaccato al graspo dopo che se
polpa che rimane attaccato al graspo dopo che se mè staccato l'acino. soldati
], lo facea torcere ne la guisa che si torcono le donne per le doglie
. marino, xxx-5-9: veggio ornai che 'l sol, pittore eterno, /
il cielo; / ed ecco già che, intinto / il pennel de la luce
espressivo. firenzuola, 888: ancor che le mie mal vergate carte / posson
volo / del chiaro nome vostro, che risuona, j mercé del valor vostro,
cielo, / isabetta gentil non men che bella, / non di men presi
la narrazione, se la disgrazia vuole che giungiamo in portogallo senza neppur soffrire una
oggimai siamo all'antiporta del paradiso: che qui certo comincia un tratto di poesia
e avvivata dal maestro pennello di dante che per poco non si può altro credere
, dolci, e sante per me che non le ho contaminate mai: allora
metà, i colori vivaci e brillanti che in altri tempi avrei prestati alla effigie
del 'canto novo ', non che biasimarlo, batto le mani.
attribuir a pittori di maniere diverse ciò che poteva uscire e sembra realmente uscito da
sotto 'l tuo pennello, / però che vi sirìa gran disinore, / sed io
9. elettron. sottile fascio di elettroni che esce dal catodo di un tubo a
grandi, 231: quando ancora si provasse che il fiume anticamente avesse diverso corso,
suo vero letto, non dovendosi supporre che artifiziosamente sia stato fatto l'acquisto loro
ho osservato nella prima visita del 1758 che in tre siti il cavo primiero torce
mestieri con l'opera di qualche respingente, che chiamano 'pennello ', sostenere il
, 254: i cinque pennelli, che hanno formato la corrosione di parpanese sul
prendeva la pioggia e guardava annoiato ciò che veniva giù per il fiume, ma specialmente
12. marin. àncora di piccole dimensioni che viene unita, per mezzo di un
àncora da pennello 'una piccola ancora che si getta in mare davanti a una
'pennello ': quell'àncora piccola che, legata al braccio dell'ancora maggiore,
sport. tipo di tuffo eseguito in modo che i piedi tocchino per primi la superficie
per primi la superficie dell'acqua e che il corpo si mantenga rispetto a essa
il signor girondo fece meravigliosa festa parendogli che il suo dissegno gli riuscisse a pennello.
alcuna cosa in quel modo a punto che noi disideravamo, si chiama aver dipinto
. bartolini, ii-114: visto e considerato che la candidata rispondeva come suol dirsi a
più il suo bel piede, il giorno che se lo vide calzato, a pennello
e colla marsina di nostro padre, che mi va a pennello. -armoniosamente
pelle gialla ove sta a pennello quello che basta per il soggiorno di due o
a la finestra farsi, / pensi che contro a quella lancia in resta / tal
cinelli, 11-307: era un giovane che, se appena sapevi fare, te
attraente. moretti, iii-632: « che ne dite? » chiedeva compiaciuto lo
una lumaca l'avanzi nell'arte, che dipinge al buio, e giotto non saprebbe
mostrò veramente un sì fatto saggio di sé che fece conoscere ch'egli voleva, fra
conoscere ch'egli voleva, fra coloro che toccavano i pennelli, tenere il campo
quale artificiosissimo cartone ebbero luce tutti quegli che dipoi misero mano a pennello. de
questo quadro si può dire senza dubbio che luca superò se stesso per l'eccellente
, avendo uguagliati i più valenti maestri che sin allora avean maneggiato il pennello.
.. quei nobili e quelli artefici che seduti insieme nella chiesa di san giovanni
leggiadramente d'un ornato ostello, / che a lei, d'arno futura abitatrice
dove '1 labro sì bello, / che parea di pennello? gelsi, 56:
di setole di porco delle più sottili che sia possibile. baldinucci, 9-xi-130:
del rosso, 353-2: nel auro cor che per for9a s'umilia, / mi
-pennelli o tassa dei pennelli: la tassa che a verona dovevano versare al comune le
. banderuola, generalmente di taffetà, che veniva issata sugli alberi a bordo delle
vasselli si trovano, lasciano il pennello che fin là tenuta hanno alla volta
prar delle vele a far che 'l vento si raccolga in modo
'l vento si raccolga in modo che non se ne perda una minima particella,
minima particella, regolandosi col pennello che a questo effetto si porta nelle galee so
una picciola bandiera di tafetano, che si tiene sopra la frec
pennello o alla penna ', che significa vigilanza ad ogni mutazione di
venti. 4. figur. persona che è oggetto di una costante passione,
oggetto di una costante passione, o che costituisce un esempio, un modello di
, 79: amor mi sbatte e smena che no abento, / sì come vento
onda. / voi siete meo pennel che non affonda. cino, iii-153-2:
mente tua pennello e guida, / che tu scorra per me di stella 'n
arezzo, udendo il gran macello / che 'fiorentin facien con lor brigata, /
re ch'aveva nome balsimello, / che della barberia era natio, / con
spagna, 26-40: comandato gli fu che s'imboscasse / in un gran bosco e
accordarono... a questo: che la prima festa che venisse, la
a questo: che la prima festa che venisse, la balia starebbe con le
gerardo. federici, lxii-4-53: il giorno che si fa doana, bisogna avere l'
di don alcandro, non era però che non avesse l'occhio a pennello.
sì chiuso sotto il tuo mantello / che, se 'l poder al mio voler non
63: ha fatto il voto avanti che lui si accordasse, se è marinaro di
ragionando col contramastro il quale ha il carico che nelle nostre navi ha il penese.
officiali di proda, cioè il penese, che ha il vitto della ciurma;
ciurma; il parone o agozzino, che commanda i servizi della ciurma [
region. breve sonnellino pomeridiano, che segue il pasto di mezzogiorno.
bele da quel sonnetto di mezz'ora che romanamente si chiama 'pennichella'. bacchelli
. pennicillato, agg. ornit. che ha la forma appuntita di un pennello
del paleozoico e del mesozoico, che formano le sezioni occidentale e centrale
. m. -ci). geol. che si riferisce, che è proprio
geol. che si riferisce, che è proprio delle pennidi. pennièra
. ant. ciascuno dei grossi pennacchi che ornavano gli angoli di baldacchini, lettiere
, sm. marin. ant. marinaio che sta di vedetta sulla penna.
nocchiere e di marinai e del penniere che guardi i venti. = deriv.
. pennìfero, agg. ornit. che è proprio, che riguarda la produzione
agg. ornit. che è proprio, che riguarda la produzione e la crescita delle
papilla dalla quale è originata la produzione cornea che ciascuno di essi deve produrre.
. pennifórme, agg. anat. che ha la forma di una penna.
: in anatomia, dicesi di ciò che ha la forma di una piuma. dicesi
una piuma. dicesi delle fibre carnose che s'inseriscono dall'uno all'altro lato di
. penninèrvio, agg. bot. che ha una nervatura principale più robusta,
prolunga in una nervatura media o corta che emette a destra e a sinistra, in
generalmente d'acciaio e opportunamente sagomata, che viene innestata nel cannello della penna
meteorologico di pètkwo: una tettoia di lamiera che poggia su quattro pali di legno un
, coi loro rotoli di carta graduata che girano con un lento ticchettio d'orologeria
vena. bocchelli, 2-x1x-571: oggi che ho sulla cannetta un pennino che scrive
oggi che ho sulla cannetta un pennino che scrive nitido, vorrei condurre il lettore per
analogico e digressivo, secondo un ragionamento che egli ritroverà intiero solo in fondo.
dice, le parole; e dice che nel 'canto dell'italia che va in
e dice che nel 'canto dell'italia che va in campidoglio 'tiro il collo
verso; e più avanti ammira non so che 'pennino 'd'una mia dieresi
vengano da milano. marinella, 347: che diremo de'medaglioni che portano nelle berrette
, 347: che diremo de'medaglioni che portano nelle berrette, de'bottoni
di perle? de'pennoni e pennini, che chiamano argironi o aeroni, e delle
. nelli, ii-303: gran stordita che tu sei! ti dico che cotesto pennino
stordita che tu sei! ti dico che cotesto pennino deve stare un po'più
. pennino2, agg. ant. che ha una tenue pendenza, che è
. che ha una tenue pendenza, che è posto in leggero pendio. anonimo
anonimo [agricola], 36: che l'acqua generi molti monti si vede
a portarne via in giù la terra molle che essi bagnano; poi a portarne anco
luogo... quella eminenzia, che era scoscesa et erta, viene a
famiglia delle graminacee, tribù delle panicee, che contiene specie dal calamo semplice o ramoso
e a panicoli in forma di spiga, che abitano le regioni tropicali. il *
è stiptico, diremo per lo presente che una cura de peniti, anco di
penidium (v. penidio), che è dal persiano pànìolh, ar. fsniol
. -a). scrittore o giornalista che subordina a fini utilitaristici o venali la
di far propria l'idea fonda- mentale che sta a fondamento del successo, che solo
mentale che sta a fondamento del successo, che solo il venditore onesto di notizie vere
non potevo contare... sui pennivendoli che ponevano l'ingegno e il livore a
, ecc. pennìvoro, agg. che vive con i proventi della propria attività
beolco, 677: l'è vero che guano la strenze senza pé- nole.
più cinque pende o fibre, acciò che cinga lo stomaco. = voce
dritto, e la lingua fuori a pennoloni che strusciava sulla polvere. = var
ant. penocièllo), sm. drappo che veniva fissato all'asta delle lance,
, comandò a un de'suoi famigliari che ne 'l portasse. la spagna, 8-45
3-i-126: lo sventollare de'pennoncelli, che co'variati colori sopra le lancie,
attribuito il favor celeste d'un pennoncello crociato che gli ornasse la lancia. calandra,
sega nel mezzo, con un motto che diceva: « e savio al ben mi
al pennoncel volante, / al collar che circonda / la gola alabastrina, /
. lorenzo di m. niccola acciaiuoli, che morì a barletta, e poi venne
frasche e di fiori veri e finti che adornano carrabanchi e calessetti, diligenze e
e bigio o per opinioni da quegli nate che per la gloria o verità divina.
, ciascuna di quelle banderuole variopinte, che portano i bastimenti per far la pavesata
per cimiero una fiamma di fuoco, che usciva di un diamante sopra una stella d'
di dimensioni ridotte e di forma allungata che era propria delle compagnie del popolo.
, 196-117: tanto feciono co'signori che con li loro consigli ordinorono che 'l detto
signori che con li loro consigli ordinorono che 'l detto podestà avesse uno pennone e
, 821: -mostreme qualle è marsillio, che te scamparò la vita. dise lo
per pubblico decreto donato un pennone, che era una piccola bandiera bislunga. ghirardacci
cecchi, 2-176: anche i pomeriggi che parrebbe non ci fosse in aria il minimo
italiana, 1-7: se caso adiverrà che romore sia in della cità di pisa di
e anche del popolo di firenze, che v'andò uno pennone per gonfalone a cavallo
2. per simil. piccolo stendardo che veniva fissato all'asta della lancia;
fedì di sua lancia nel costato per modo che il passò con tutto suo pennone.
453: a sinistra, sul prato che discende al boite, tra quattro pennoni
fissa o scorrevole, detta trozza, che ne consente anche l'orientamento; ha
la corsa del bastimento verso i punti che mi sembravan meno pericolosi. graf, 5-839
nave. savinio, 10-55: spero che presto il signor venizelos penzolerà dal pennone
pennone, / come il par d'orecchini che un giorno detti a molly. /
gadda conti, 1-416: don alonso, che aveva assai cara la pelle, non
fiore, 93-10: queyche dice cosa che mi spiaccia / o vero a que'
mi spiaccia / o vero a que'che seguor mi'pennone, / e'convien che
che seguor mi'pennone, / e'convien che sia morto o messo in caccia.
i figli suoi e le persone, / che dieron sempre a lei alice stato,
alice stato, / io credo ogni animai che hai narrato / verebbe sotto al florido
: -io me rendo a questo pato, che io voglio esser sotto lo vostro penone
. cavalcanti, 159: venuto il tempo che gli parve abile a suo proposito,
per{n \ on (nel 1138), che nel signif. n. 4 è sicuramente
battuto da plozio pennoniere de'militi, però che era stato ardito di chiederlo d'avolterio
. sercambi, i-187: s'ordinò che in ciascuno terzieri avesse 1111° gonfalonieri,
gonfalonieri di compagnia e loro pennonieri (che così poi furono chiamati dalle loro bandiere
delle compagnie del popolo che, pigliate l'armi, stessero con
quartiere. nomi, 9-20: fu risoluto che il gonfaloniere /... /
della lega di san donato in poggio che avean gridato 'mora il popolo fiorentino'e 'vivano
guglielmotti, 638: 'pennoniere ': colui che si adopera o lavora sul pennone
, 3-125: una distesa... che può... figurarsi spalmata su
pennutezza o noc- chierutaggine alle volte pare che si muova. pennuto, agg
, per essere esse traforate, cioè che le lor penne son disunite e passate
parnaso! -in partic.: che è già fornito di penne (un
de gli uomini come de gli uccegli: che i giovani si pi- glian facilmente,
: la madre... ha fretta che tutta la covata / già pennuta e
onor della pennuta aerea gente, / che ragioni sovente / colla beltà sovrana. ciro
pennuto stuolo. -in espressioni metaforiche che alludono alle doti canore degli uccelli (
, per quel flautetto e organetto pennuto che è l'usignolo. 2.
[mercurio] avia pennuti a dimostrare che la parola vola. boccaccio, iv-100:
vola. boccaccio, iv-100: quello che più e meglio era a costoro era cupido
esser venuto. / e vidil con cappel che 'n terra stava, / con candida
famiglia / vede il pensiero di dio che fuor traluce / dal cenno sol de
porto nel fianco l'infocato strale / che già mi spinse quel pennuto arciero. g
. 3. munito di impennatura che ne stabilizza la traiettoria; impennato (
punte mena; / ma quella è più che con pennuti dardi / tempesta il fior
aura percosse e sì dritto fendella / che l'albero investì. tasso, 7-102:
traversò il petto dell'aquila, così che la cocca pennuta le restò davanti agli
bel sesso miniato, pennuto, / che il concilio rendea più vago e lieto.
pennuta. 6. figur. che attraversa velocemente l'aria. battista,
: de'pennuti poco fecondi sono quegli che hanno gli artigli, perché nessuna passa
cavalcanti, 207: la terra pareva che fusse mobile, l'aria abbandonata da tutti
pennuti ed ai notturni / augei, che sbucan tosto, il campo cede. graf
: tu sei tra i pennuti / quello che chiamano un corvo. gozzano, i-489
; e fatto lo esequio, parve che avesse ale pennute l'autorità di sì fatto
pennuti in ali; / ond'io, che son mortai, mi sento in questa
e li pesci e gl'altri animali che caminano femine non patiscono fluxo de mestrui
respondi, secondo aristotile e alberto, che negli animali che caminano el mestruo si
aristotile e alberto, che negli animali che caminano el mestruo si convertisce negli
una penola come un tramoggio riverso, che con una fibbia col catino trapassatovi un
- astron.: la debolissima luce che durante un'e- clissi è diffusa dalla
clissi è diffusa dalla parte dell'astro che rimane scoperta. -cono di penombra',
un'eclissi di luna, la zona che la luna attraversa prima e dopo il
il transito nel cono d'ombra, e che comporta una diminuzione e un aumento progressivi
e scosse. idem, 100: quella che si chiama 'penombra 'altro non
chiama 'penombra 'altro non è che uno squallore ossia pallidezza che appare negli
non è che uno squallore ossia pallidezza che appare negli ecclissi somigliante all'ombra,
poco si rischiara e fiammeggia nel seno che volge al centro del sole e appena
'penombra ': quella parte dell'ombra che è illuminata da una parte del corpo
'penombra ': quella parte dell'ombra, che è illuminata da una porzione del corpo
da una porzione del corpo luminoso e che forma intorno all'ombra una sfumatura,
attenuata, prossima all'oscurità, ma che consente la visione, ancorché indistinta,
pascoli, 642: l'aratro pio che cigola e lavora / nella penombra della nuova
chiaro e lo scuro; massa o oggetto che appare più scuro in confronto con ciò
appare più scuro in confronto con ciò che è intorno. arneudo [s.
: 'penombra ':... sfumatura che indica il passaggio, la transizione dall'
in grandi bagliori; v'erano masse che parevano sculte nel diaspro sanguigno; ad
italia comincia cinquant'anni sono. ciò che precede quell'anno, è la sua
delle cose lontane la carovana di commercianti che parlano di bellezze e di misteri.
baci e quel vostro calore d'affetto che lo fanno ricordare con tanta soavità nella
l'agglomerarsi tacito nella penombra, prima che uscissero in campo e al sole..
de maria, 82: è il male che governa nella bassa / e cieca anima
romano, 6-tit.: la penombra che abbiamo attraversato. calvino, 7-132:
di penombre. -espressione artistica che predilige l'analisi dei segreti dell'anima
più mirabili penombre e perplessità e nostalgie che si sian mai dette in musica.
. pasolini, 9-193: le traduzioni che se ne hanno sono riduzioni al tono
scherzoso-didascalico, quasi sempre incolore, quasi che le penombre, gli scorci, i contrasti
qualche riflesso, e lasciar supporre più che spiegare. o. penombre:
l'incluso cenno bibliografico. ti pare che io abbia troppo accarezzato il vollo,
s'accorge di te, nessuno ammette che tu abbia talento e attitudine. svevo
di penombra, dalla quale pare che non si sia curato di uscire.
. gioberti, 4-1-542: la cognizione che abbiamo quaggiù del vero è sempre difettuosa
de le ferie de la mente, per9ò che la voluptae trase in dolor; e
. pascoli, 1219: o tu, che or mo'fra queste piante erravi,
mo'fra queste piante erravi, / che polve or sei fra quattro assi d'abete
. si esercitava la voracità di coloro che avevano penosamente ammassato i piccoli risparmi fino
indi a poco a poco ci racconsolò che in egual misura fosse aumentato anche il
, « a cercare tutti i testimoni che m'affermano la conservazione dell'arte e
fra giordano [crusca]: più che penosissimamente lo flagellarono. carducci, iii-io-179
in celerità, raccogliendosi in una concentrazione che corrugava penosamente le loro fronti piene di
3. in modo stentato, faticoso, che rivela fastidio, sofferenza o ne è
, inopportuno, o, anche, che rivela incapacità, inettitudine. tronconi,
vi era per caso un siro tortorella che faceva il maestro di pianoforte. vuol
vuol dire, trattandosi di lui, che le sue dieci dita avevano imparato a
rinunce (al riposo, allo svago) che richiede per essere compiuto (e può
b. croce, ii-6-77: coloro che si sottraggono a tali richieste, che
che si sottraggono a tali richieste, che evitano i doveri e la penosità dei doveri
. (superi, penosissimo). che arreca pena e dolore fisico o spirituale,
pena e dolore fisico o spirituale, che comporta sofferenza, angustia, travaglio,
intenso. -in partic.: che impone gravi responsabilità, scelte difficili e
e angosciosa, / assai sei più che morte naturale, / al mio parire.
penose. cavalca, 21-86: ben veggiamo che ogni vizio è desiderio terreno e penoso
v-141: non rifiutin mai di far cosa che sia lor commandata per difficile o penosa
sia lor commandata per difficile o penosa che sia. g. bentivoglio, 4-1305
, iii-i- 127: tutto quello che ci avviene di prospero o di pen-
incertezza erano allora così penosi per lui che non desiderava altro che d'abbreviarli.
penosi per lui che non desiderava altro che d'abbreviarli. tarchetti, 6-ii-356: ella
.. lo salutò con una cordialità che parve costargli uno sforzo penoso. -con
. santo amore nell'altro fia bisogno che arda di penoso dolore. zanobi da
quelle fiamme penose, si può dire che egli sempre muoia. -dopo lunga
el morbo penoso. 2. che si svolge fra pene e travagli, così
, contrattempi (un viaggio); che richiede fatica e comporta pericolo per essere
questa penosa vita pazientemente, sperando pure che il marito devesse cangiar modi e costumi
tutta seco volentieri / questa vita penosa che m'avanza. marini, i-206:
di eseguirlo, resero non meno penose che eterne a leonilda le ore di quella
, xxiii-432: coll'esperienza mi avvidi che le due miglia e mezzo da farsi
a questa stagione convenientissimo della settimana, che precede quella che, gran settimana e
convenientissimo della settimana, che precede quella che, gran settimana e settimana penosa dagli
maddalena de'pazzi, ii-383: volse dire che essa vergine essercitò la carità verso di
di noi in conformar la suo volontà che esso suo dolcissimo e s. mo figliuolo
penosissima per noi. 3. che costituisce espiazione attraverso il dolore, preparazione
formano un così stretto e penoso sentiero che agguagliano agli orrori dell'eremo le delizie
strade penose / han spine sì, ma che pro- ducon rose. -che è
e stimolo (un luogo); che è il luogo in cui si assegnano
della bestia, rispose facetamente: 'voglio che paghi la pena del suo fallo '
un lavoro, un'attività); che costa fatica, che richiede impegno gravoso
un'attività); che costa fatica, che richiede impegno gravoso; stentato, difficoltoso
, fermi l'uno sopra l'altro, che io non so come non cadessero.
si regolava questo penoso ballo a misura che gli stromenti sonavano. salvini, 41-148:
s 314: l'esercizio dell'attenzione che appellasi studio riesce penoso. manzoni,
era quello di far sull'avvenire un disegno che gli potesse piacere. mazzini, 2-29
a capirsi (un libro); che deriva da un ispirazione concettualmente complessa.
sovente penosa, ma forte e raccolta, che ci diede i 'sepolcri 'del
argomento di discussione). -anche: che cade fra due interlocutori prolungandosi e provocando
m'è una cosa sì avvilente e penosa che vi vorrà lungo tempo pria che mi
penosa che vi vorrà lungo tempo pria che mi riesca cosa sopportabile. d'annunzio
diffidenza penosa. idem, vili-157: che cosa pensava fabrizio della madre? ecco
penoso delle altre. 6. che muove a compassione (un lamento, la
vista di cose o di persone); che determina un senso di smarrimento, di
cagion de'suoi penosi guai, / poi che le domandò, tutta gli esplose.
... tale fu lo spettacolo che riempì a un tratto la vista di renzo
banco veggo seduto un gran combattente, che ha trattato con mani sicure la materia
quale dio fa sentire a quell'anima che ne prega. beicari, 5-98: e1
di ben- tivogli il nostro semideo / che da passione i spirti avea penosi.
penosi. bembo, iii-339: né credevate che potesse essere che, mentre essi.
iii-339: né credevate che potesse essere che, mentre essi... sentono già
sul suo volto una particolare espressione penosa che rivelava in lei la continua insofferenza della
. prendere. pensàbile, agg. che si può pensare, che può essere
, agg. che si può pensare, che può essere indagato e ordinato dal pensiero
indagato e ordinato dal pensiero filosofico; che può essere sottoposto al ragionamento. -anche:
5-2-123: s'ei si potesse tagliare senza che la cosa tagliante penetrasse la cosa tagliata
: l'uomo dice « possibile tutto ciò che non involge contraddizione », onde «
ii-4-96: il pareto... ammette che il sistema comunistico, come sistema,
immaginabile una sua vita diversa da quella che conduceva. moravia, 16-16: tutte
la famiglia, anzi si potrebbe sostenere che la tragedia senza la famiglia, almeno
il possibile..., non essendo che il pensabile come pensabile, ha due
pensabile, ha due diversi rispetti secondo che si riferisce al pensiero increato o al pensiero
come ripensato dall'uomo colla riflessione, che è quanto dire il ripensamento umano e
, per quanto involuta e complicata, che gli sorgesse dai più reconditi strati del pensabile
tutto il pensabile tra quella parte dell'essere che si può dire sia lo stesso uomo
, in generale, e quella parte che costituisce il resto del pensabile, l'arte
reale e l'inconcepibilità di ogni limite che si ponga al pensiero, di ogni escogitazione
gioberti, caratteristica o condizione di ciò che è pensabile dal pensiero increato di dio
di dio (in contrapposizione a ciò che è pensabile dal pensiero creato dell'uomo
da dio; e questo possibile, che si contiene nell'idea,...
obbiettivo e non può esser colto più che l'idea stessa nella sua concretezza dalla
stesso; dove è prodotta dall'atto intuitivo che apprendel'idea. pensacchiante (part
. di pensacchiare), agg. che pensa superficialmente, senza serietà e concentrazione
tommaseo, lxxix-m-361: io credo che se questa tragedia avesse a lettori e
chianti e di mezzi scrivacchianti, meglio che piacere, commuoverebbe. 2
di un pensiero vago, superficiale; che ne è espressione, prodotto. tommaseo
tommaseo, 3-i-419: sentesi più vivamente che mai come... convenga per
per onor della specie trovare spe- dienti che cittadini... non diano spettacolo miserabile
pensacchiante, quasi di nudità più buffa che lubrica e più stomachevole che tentatrice.
più buffa che lubrica e più stomachevole che tentatrice. pensacchiare, intr. (
]: potrebbesi per celia certuni, che affettano il vanto di pensatori, chiamare
(in partic. pensiero amoroso) che porta per lo più con sé affanno
gire. bondie dietaiuti, xxxv-1-387: digli che 'n pensa- gione / mi tiene e
, manifestamente il ti mostro, perciò che, se sì sottilmente vo- lemo guardare
: gli occhi ardenti ha via più che leone: / de'suoi nemici assai mi
pensagióne / li venne sì falluta / che fu tutt'abattuta / sua folle sorcudanza.
lo mio bene / per nullo pensamento che mi vegna. tommaso di sasso,
latini, rettor., 9-16: poi che tulio nel suo cumincia- mento ebbe detto
avea pensato del bene e del male che fosse advenuto, immantenente dice del male
male per accordarsi a'pensamenti delli uomini che. ssi ricordano più d'uno nuovo male
. ssi ricordano più d'uno nuovo male che di molti beni antichi. giamboni,
beni antichi. giamboni, 10-39: colui che perfettamente è nella fede...
; e questo pensiero li sa sì buono che non se ne sazia, ma die
paolo zoppo, xvii-693-5: ciascun pemsamento che come sta, / nef core me
femina,... possiamo sapere che 'l fuoco della fornicazione non e ancora
: molto più ispedito è il vostro pensamento che non e la nostra lingua. daniello
... in esso dio, prima che pensi, manifesta l'uomo suo pensamento
e 'l pensamento a una penna senza che ti sovvenga lo scrivere. algarotti,
la divozione degl'italiani verso gli arcaismi che per far loro inghiottire pensamenti novelli ci
troppo isparlo, / non son eo che parlo: / amor è, che tacente
eo che parlo: / amor è, che tacente fa tornare / lo ben parlante
10-25: benedetto sia esù cristo che t'ha recato a buon pensamento e a
quello c'hanno li omini savi, che... rizzano il capo e guardano
/ ed è così agiechito, / che seguitore / non fidi ben suo core /
pur li venne un modo in pensamento che infra gli altri li parve migliore. guiniforto
: qual è colui di sì alti pensamenti che in amando riguardi ad altro che al
pensamenti che in amando riguardi ad altro che al godimento del corpo? siri,
buoni studi di storia né altri forti pensamenti che possono corroborare il suo modo di comporre
indagine intellettuale, la concatenazione di ragionamenti che vi è connessa, la concreta espressione
. -anche: disamina di una situazione che si compie prima di agirvi; tempo
guido delle colonne, 405: quella che pregio e belleze inavanza /...
rettor., 74-13: consideri ancora che 'l buono difficiatore e maestro poi che
che 'l buono difficiatore e maestro poi che propone di fare una casa, primieramente et
fare una casa, primieramente et anzi che metta le mani a farla, sì pensa
., 13-1-6: sentenza è di platone che tutta la vita de'savi è pensamento
d'uno in altro vaneggiai, / che li occhi per vaghezza ricopersi, / e
indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa che a fare la piccola dimoranza. guiniforto,
istorica... dee essere tale che possa essere compresa, senza profondo pensamento,
egli avea pensato più in quel negozio che nella guerra. martello, 228: rimane
una certa idea di perfezione per tutto ciò che conduceva a un pensamento speculativo. monti
luoghi dove per pensamento non era convenevole che avessero a capire. -senza altro
di andare al patrone, intravenga ciò che si voglia. 4. opinione
pensamento e la opinione di quella maestà che ha creato e regge le cose.
ma non avete pensamento o credenza alcuna che sieno. castelvetro, 8-1-172: sentenzia o
, manifestata con parole, si pruova che alcuna cosa sia o non sia
entrare nelle menti dei più colror- dine che diede a suoi pensamenti. spallanzani, 4-ii-48
pensamento del sig. do- lomieu, che le pomici provengano dal granito. miccolini,
.. succintamente addita i criteri intrinseci che sublimano le dottrine di vico su tutti gli
la divisione in tre province ordine antico che tornasse su, dopo qualche innovazione
caffè del monico professano una estetica delicata che deve costar loro una continua autovigilanza.
tenuità di pensamenti e di movimenti, che è il non plus ultra della 'sciccheria
, in partic. letteraria; teoria che vi e esposta, messaggio che attraverso essa
teoria che vi e esposta, messaggio che attraverso essa l'autore si propone di
comunicare. castelvetro, 8-1-197: appare che r \ siàvota, o 'sentenzia '
o 'sentenzia 'o * pensamento 'che ci piaccia di nominare questa parte,
zanotti, 1-6-328: né io dico già che non possa esser bello anche un sonetto
il pensamento più generale del libricciuolo, che è di educare noi stessi e il
la quale insegna a tutti di camminare, che per sottigliezza d'umano pensamento o d'
più nuova fantasia mi par questa, che non fu quella del padre harduino di pretendere
fu quella del padre harduino di pretendere che la splendida opera dell'* eneide 'non
di enea ha inteso rappresentar gesù cristo che colla morte di turno spe- gne il
e tenere in quel servizio quei barbassori che a forza d'astrusi raziocini voglion persuadere
un giornale francese intitolato 'il globo 'che vanno dissotterrando i morti pensamenti dello stich
: di nulla altra cosa ho pensamento / che lo tornare, quando sia quella ora
cola di rienzo, 63: vuole aristotele che... si muti l'aire
ne la mente de tutti, se non che quello fantino fusse conservato. la spagna
/ a volere a marsilio guerregiare, / che 'l pensamento suo tornerà vano. rime
quattrocento, lxiv-94: io ben m'avedo che tu vori- sti intrare: / leva
. metteteli in altri per meno tempo che potete perché nel tempo assai nascono mille
, xxi-352: nella sapienza non si legge che i mali uomini saranno puniti per le
vostri: / ma non c'è caso che vogliate ancora / crear qualcosa? bacchelli
bacchelli, 1-i-168: si sfogavano a predire che il mulino san michele se n'andrebbe
come un fuscello sulle onde, e che in grazia di quel sottile pensamento, di
279): gli è impossibile cosa che non si pecchi, o per ignoranza o
17-282: se bene voi fuggite una cosa che vi è nociva, non lo fate
vostra, ma guidati da lo appetito che vi tira senza pensamento alcuno a far
. castelvetro, 8-1-95: non è vero che la poesia sia stata trovata senza pensamento
di verificare quell'ingegnoso apologo del destriero che senza pensamento si vale dell'aiuto dell'
. castelvetro, 8-1-95: dice aristotele che da prima s'usasse il versificare senza
: 'omicidio a pensamento '(quel che ora 'premeditato '). ma può
reità æl misfatto volontario, senza quella che ora chiamasi 'premeditazione ': parola
ora chiamasi 'premeditazione ': parola che dà luogo a dubbi gravi in giudizi
: non mi pare fuora di proposito che io ricordi che, se per sorte
mi pare fuora di proposito che io ricordi che, se per sorte la electione del
la electione del papa andassi più lunga che non si disegna, essere necessario che
che non si disegna, essere necessario che qua sia modo a dare questa paga
;... né si faccia fondamento che la terra abbia a fare provisione,
perché saria vano... io spero che questo pensamento sia superfluo, perché facilmente
con le gente spagnole sariano in luogo che reste- reno assicurati. aretino, v-1-653
furore ne la generosità de le brigate che lo servono. roffia, 545:
, mai si rivoltorono o si fermorono che si ritrovorono sotto casoli, senza saputa
ingiuria; dicesi ancora delle cose inanimate che fuori d'ogni pensamento accascan agli uomini
latini, i-598: chi che neghi o dica, / tutta la gran
/ e l'angoscia e le pene / che la gente sostene / lo giorno e
da audire / le pene e li martir che per vu'sento / che lo me'
e li martir che per vu'sento / che lo me'coro 0 messo in du'
tuttavia, / ma la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochette