caporali, i-116: leggi quella elegia, che con gli opuscoli / ai virgilio si
, 28: d'ignorar dissimuli / che l'oro e che '1 dominio / è
d'ignorar dissimuli / che l'oro e che '1 dominio / è di fortuna un
fanno lecito il donar loro francamente ciò che al padrone del suolo appartiene..
piccoli munuscoli relativi al genio delle persone che costituiscono le rusticali famiglie. monti,
allor sorridere / degna al terren, che questo / ti manda iblèo munuscolo /
offeritor modesto. -omaggio in natura che i sudditi erano tenuti a offrire al
. amari, 1-iii-249: parmi verosimile che i novelli signori, portando seco in
a chi svolge un incarico particolare, che esorbita dalle mansioni normali; gratificazione.
voce morta in senso analogo a quello che ora dicesi più comunemente * incerto '
', cioè guadagno eventuale. i munuscoli che nei cleri e nelle confraternite toccano in
monti, iii-19: bisogna... che la signora ghita prepari qualche tipografico munuscoletto
/ ma pensa ch'averai morto cului / che piu ti ama che patre figliolo.
morto cului / che piu ti ama che patre figliolo. / però no mi corusso
per amore cum quelo muoio, / che lesero no mi parto da lui.
da mu, col suff. -one, che indica entità elementari.
padova volgar., i-x-3: il muorante che vuole fare una torre.
xerofila e pe renne, che vive sui ruderi, sui muri e sui
pianta grassa a forma di rosa, che cresce infatti sui tetti, e vecchi muri
muonssimo, agg. scherz. ant. che sta proprio morendo d'amore.
uomo da fingere? / con voi che siate astuto quant'un zingano? / io
astuto quant'un zingano? / io dico che la muore, la muor muorissima /
muore, la muor muorissima / (secondo che la dice). = forma scherz
medievale, di quello delle intelligenze celesti che determinano il movimento delle sfere celesti e
conv., ii-canzone, 1: voi che stendendo il terzo ciel movete, /
., 8-no: li stelletti / che muovonqueste stelle. idem, par.,
mente è mossa, / l'amor che move il sole e l'altre stelle.
paganino bonafè, xxxvii-153: tute l'ensede che tu farai / dico che quando tu
l'ensede che tu farai / dico che quando tu le cercarai / per parer che
che quando tu le cercarai / per parer che voiano secare / non le movere,
savonarola, i-5: le cose corporali che sono mosse da luogo a luogo e
sono mosse da luogo a luogo e che non hanno moto da sé, questo è
questo è 'per accidens ', che siano o non siano mosse da altri.
non conferisce in modo alcuno quella cosa che è mossa. pallavicino, 1-327: la
giovine e forte, / d'un dio che tutto move e tutto regge / l'
/ l'eterno irrevocabile decreto / più che il voler d'un adre a me
guida. cesari, 6-58: parve loro che con oca voce pregasse d'esser
, perché là non discerno / altro che l'inutile eterno / che muove tutte le
/ altro che l'inutile eterno / che muove tutte le cose. calvino,
.. / come piacque a colui che muove e regna. tasso, n-iii-595:
, n-iii-595: molti di coloro che vissero inanzi ad aristotele ebbero opinione che
che vissero inanzi ad aristotele ebbero opinione che l'animo fosse quello che muove prima
ebbero opinione che l'animo fosse quello che muove prima grandissimamente. -asserire
,... mo- vea subito che poteva e mandava innanzi il re.
bilicò [una campana] di maniera che due la potevano muovere. tasso,
soldato. carletti, 84: commandò che si muovesse il timone per indrizzare la nave
disordinato. petrarca, 127-81: pur che l'óra un poco / fior bianchi e
., 5-113: giunse quel mal voler che pur mal chiede / con lo 'ntelletto
e 'l vento / per la virtù che sua natura diede. donato degli albanzani,
tasso, n-iii-591: democrito porta opinione che la terra piena d'acqua ricevendo la
gemelli careri, 1-v-106: i molti vulcani che sono per risole... in
, i-21-75: il magnanimo dio, che massi e scogli / move col suo tridente
nobile e gentile / e non è uom che la muova di sella / e ciascun
il suo frutto: non si fa che spargerlo sui detti argini, senza muover
muscoli, muovi e rimescoli questa sporcizia che si chiama terra. -scavare in
, 361: ti è necessario, mentre che l'artiglieria batte, muovere un fosso
batte, muovere un fosso dentro al muro che è percosso. -maneggiare,
., 9-1 (1-iv-790): avvenne che la famiglia della signoria,..
signoria,... sentendo lo scalpiccio che rinuccio co'piè faceva, subitamente tratto
subitamente tratto fuori un lume per veder che si fare e dove andarsi e mossi i
è là? tasso, 6-63: sempre che la spada il pagan mosse, /
giubbon ch'ei porta indosso, / che '1 sudor fatto ha bigio, giallo e
mosso / da sedici anni in qua che se lo fece. 2.
... potiàn vedere / in quel che move le membra parlando. dante,
... /... che non move bocca a li altrui canti,
fu. petrarca, 53-16: non spero che già mai dal pigro sonno / mova
erano in terra, conci in guisa che poter non avevano di mover membro. ariosto
move spesso le mani, di sorte che pare di scrimire, direte essere ingannatore
. della valle, 280: quel che a me si convenga io '1 so primiero
si convenga io '1 so primiero / che tu movessi lingua, e 'n altre scuole
1-125: un flauto o un violino che suona un minuetto, fa ch'elle
bene: chi è costui, dicono, che osa muover la lingua alla nostra presenza
. frateili, 1-166: ogni volta che mosse le labbra per rispondere, le tremarono
penne tanto adorne avea duo ali / che cosi belle mai uccel non mosse.
. leonardo, 2-169: i muscoli che movano le gambe non fanno ancora l'
non fanno ancora l'ofizio loro sanza che tomo lo sapi. tasso, 12-63
co '1 sangue voto / quel vigor che le braccia a i colpi mosse.
questi incomodi sono più sensibili nei muscoli che muovono il capo sopra il collo.
e tanto li domanda di merzede, / che gli occhi di pietà verso te mova
a mirar voi, / la forma che nel cor m'impresse amore, / io
/... / vivi, che ancor movean gli occhi non chiusi.
o, anche, la causa oggettiva che induce a compiere o determina la volontà
12-26: come fi occhi ch'ai piacer che i move / convien insieme chiudere e
iddio venir mai pensier ne la mente che mi mova il piede fuor di queste acque
. dell'uva, 48: questa lingua che parla e queste labbia / certo son
tasso, 5-25: il reo demon che la sua lingua move / di spirto in
e forma ogni suo detto, / fa che gl'ingiusti oltraggi ognor rinove. mazzini
rinove. mazzini, 25-221: lo spirito che la move [la 'giovine italia
i fructi di quello [pero] che subito mosseno appetito al pastore di volerne
de'nostri sensi più perfetti, quello che ci muove il senso dell'udito e
i concetti e gli affetti altrui, che altro è che un poco di aria
e gli affetti altrui, che altro è che un poco di aria increspata sottilmente dal
della lingua e delle labbra di quel che parla? g. b. ricciardi,
cerco, e non veggio / lo spirto che la move e la governa. rosmini
la governa. rosmini, 5-2-320: senza che nessun stimolo esteriore atto a muovere materialmente
caro, 5-2 n: demosthene disse che '1 popolo avea somiglianza di coloro
5-336: per vedere se a quella purità che dico ridotto sei o no, prenderai
ti muove,... renditi certo che tu manchi d'ogni formento.
: a posta mangia la sera cose che ti movino il ventre. lippi, io-15
medici son chiamate diuretiche, cioè a dire che hanno facoltà di muovere l'orina.
muovere il ventre con qualunque farmaco fuori che con lavativi. -assol.
. sassetti, 142: si vede che ella [la pietra bazar] muove
volgar., 9-32: questa infermità, che volgarmente sculmato s'appella, muove e
e geme, non perché l'annoi / che piede o braccia s'abbi rotto o
me e la donna e 'l savio che ristette. g. stampa, 89:
mosse il mio dubbioso piede, / che deveste venir tosto a vedermi, /
. gadda, 13-33: gli uomini che noi comandiamo sono del 77 e dell'
.., non hanno altra regola che il giudicio dell'occhio. -inviare una
disio: / amor mi mosse, che mi fa parlare. idem, purg.
è mestier lusinghe: / bastisi ben che per lei mi richegge. idem,
padre di famiglia / siede lucia, che mosse la tua donna. tasso, 2-84
monti l'esercito maggiore e più fiorito che già grandissimo tempo fusse passato di francia
. erano cadute in grave pericolo prima che buonaparte avesse mosso un soldato per opporsi
di siena, 105: innanzi che le dette bestie o vero bestia si muova
: con tanto furor il corsier mosse / che 'l bosco folto sembrava ampia strada.
sì fier sembiante il destrier muove / che fin nel ciel marte ne teme e
campagna un franco e ardito cavaliere, che avea nome messer gian di celona,
messer gian di celona, potente più che leale, con alcune giuridizioni a lui
donna rinova: / « merzé, che non mi mova / la morte ch'
tanta briga tra noi e faraone che li viene puzza di noi. ugurgieri,
: quelle concordevoli anime ora e mentre che so oppresse nella notte, le quali
popolo fu venduto ad incanto, acciò che per quello esemplo fosse messo paura all'
cessole volgar., 1-17: bisogno fa che i prìncipi temano di muovere discordia nel
. pontano, 59: ipsi replicarono che, essendo quisto partito mosso da me
umori parver fuori a una prima scorreria che re filippo movea in segno d'animo
/ a debellar l'essercito cornuto, / che move a l'alma orribile tenzone.
, mosse la consuetudine de la gente, che fanno li primogeniti succedere solamente, sì
umile dio temendo alcun se trova / che non baratto mova, / misero,
g. stampa, 100: quasi fiamma che sia dentro mossa / e non possa
eccitabilità nervosa, cotesta mobilità fantastica, che travaglia da un pezzo non il popolo
b. croce, iv-12-139: nei tempi che corrono, c'è il mito delle
, 239-2: là ver l'aurora, che sì dolce l'aura / al tempo
, ci è qualche cosa di primitivo che insaziabilmente diletta. e. cecchi
sono molti gli scritti di filologia classica che possono... farci intendere aspetti de'
poliziano non aveva allora... che diciotto anni: come potea essere trascelto a
una azione teatrale?.. ma che? 1 " omerico giovinetto 'il
gli omerici talora, al primo detto che si odono opporre, si acquetano; tal
dileguano in amarissimi pianti. 2. che appartiene al gruppo di opere tradizionalmente note
le linee elementari. 3. che ha le caratteristiche poetiche e spirituali tradizionalmente
. borgese, 6-21: gli antichi che di poesia s'intendevano...
633: garibaldi... non vede che cogli occhi della sua omerica fantasia!
! ungaretti, xi-22: era naturale che alessandro non potesse concepire l'idea dell'ellenismo
potesse concepire l'idea dell'ellenismo, che pure l'animava, se non mediante una
fantasia omerica. 4. che è proprio di personaggi e situazioni dell'
situazioni dell'iliade e dell'odissea, che a essi è metaforicamente accostato (per
nelle stizze umane si togliesse tutto ciò che vi aggiungiamo di nostra fantasia, molte
e contro avversari forti e potenti; che comporta l'eroico sacrificio di molti combattenti
tres cruces... la legione, che in quel giorno stava di avanguardia ai
, fu saputo da amici e nemici che nel paese era una forza finallora sconosciuta.
prorompe manifesto, irrefrenabile e spontaneo; che risuona fragoroso e prolungato (il riso
sarebbe andata a ripescare quella timida risatina che io le avevo fatto rimandare in gola quel
pirandello, 7-12io: vi assicuro però che tutto il paese -naturalmente -da principio ruppe
poi vide bene e sto per dire che stimò anch'esso ragionevolissima la loro unione
rimbombano alle risate e al vociare omerico che si disfrena da questo consesso di facce
generosità. - in partic.: che comprende molti e copiosi cibi (un
-gagliardo, insaziabile (l'appetito); che ha grande capienza e attitudini digestive (
ubriaco: per una sola ragione, che io ho uno stomaco omerico, e so
tempo e per bene. 5. che pare incarnare, concretare, ripetere nella
risonante mare, degni d'ajace, che interrompono i digiuni laboriosi. 6
i digiuni laboriosi. 6. che s'ispira a ideali di lealtà e di
meridione ancora omerico. 9. che si svolge in un mondo arcaico, in
. (plur. -t). rapsodo che recitava i poemi omerici o li imitava
plur.: stirpe gentilizia di chio, che si vantava discendente da omero, nella
.. li rapsodi erano quelli che sapevano a mente il medesimo poema,
..: antica famiglia di chio che vantava discendere da omero e che forse per
chio che vantava discendere da omero e che forse per mera tradizione da prima conservarono
regie. -con riferimento a poeti moderni che si ispirano al mondo omerico e,
del goethe); ma bisogna rammentare che né òmero né sofocle né dante o
possono rinascere ai giorni nostri, e che solo il presente è fresco di vita
.. cecchi, 13-18: che cosa vien fuori, nei moderni più
, sm. (plur. -iy rapsodo che recitava parti dei poemi omerici (ed
'aristocle scrive nel libro de'cori che li rapsodi furo nomati omeristi. e
li rapsodi furo nomati omeristi. e che quelli ch'ora nomiamo omeristi furo condotti
.. ora egli è d'avertire che quelli omeristi li quali furo introdotti nel
da'rapsodi d'omero, per ciò che questi furo introdotti ne'spettacoli pubblici non
giannelli, iii-6: gioseppo ebreo asserisce che niuno scritto genuino si ritrova presso de'
genuino si ritrova presso de'greci più antico che le poesie d'omero, e che
che le poesie d'omero, e che i di lui poemi sieno pervenuti a
]: * omeristi ': cantori stipendiati che andavano per le strade, nelle case
non potettono discendere in agone, fino che, venuti i rapsodi omeristi, in
. fioretti, 2-2-30: dice uno omerista che minerva le inspirò [a penelope]
[a penelope] quel consiglio, e che essa arebbe vietato il riuscimento di quel
disgrazia io sono più omerista e dantista che oraziano. omeriti, sm.
della città di nagran (yemen) che nel 523 furono martirizzati per non aver
b. croce, ii-2-65: i filosofi che sorsero posteriormente, servendosi dei miti per
sm. anat. osso lungo pari che costituisce 10 scheletro del braccio ed è
'bianchi omeri intesa, / par che ricchi monili intorno spanda. firenzuola, 587
se non in tutto uguale, almeno che gli umeri non gonfino si che pendano
, almeno che gli umeri non gonfino si che pendano unto punto al gobbo. patrizi
, et èssi trovata in larghezza non più che due dita meno del tutto il traverso
parini, iv-15: i crin, che in rete accolti / lunga stagione foro
. carducci, ii-8-246: v'hanno cose che non si
chiome odorate, presso il tojnito omero che chiama i baci. pascoli, 210:
miei compagni! e te, sì, che abbandoni / su l'omero il pallor
nacque presso a firenze in un luogo che si chiama il galluzzo, a uno barbiere
, un fanciullo mostruoso e diminuto, che 1 viso era come di vitello con
sulla spalla all'omero lo prese, / che lo schiacciò come e'fussi una canna
in partic., a quelle mitiche che si supponeva sostenessero il mondo) o,
torno a i già tentati numeri, / che l'almo pan gode ne i faggi
ragionamenti sian là corti; / mentre che torni, parlerò con questa [gerione]
parlerò con questa [gerione], / che ne conceda i suoi omeri forti.
tra tutti più generosamente l'usano quelli che hanno i biondi crini lunghi sul collo
al fier cinghiale il dardo, / che dal braccio partì maestro e franco, /
le facoltà fisiche, spirituali o intellettuali che le sono generalmente o particolarmente proprie;
ponderoso tema / e l'omero mortai che se ne carca, / noi biasmerebbe se
farle onore / è d'altri omeri soma che da'tuoi. buonaccorso da montemagno il
per più e varie ragioni, quello che per benignità d'essa, e vostra,
. algarotti, 1-ii-251: voi sapete che una tal ricerca è d'altri omeri soma
una tal ricerca è d'altri omeri soma che de'nostri. guerrazzi, 182:
difficoltà dell'impresa, né la responsabilità che mi peserebbe sugli omeri: ma mi pare
sole in su l'omero destro, / che già, raggiando, tutto l'
. mazza, iv-144: micon, che l'ingegno have ne gli umeri,
e a ricevere ogni consiglio ed ogni conforto che sostegno vi possa dare alla fatica.
o marchese, e qui m'insegnano / che si dé dir, molto curvando l'
il servire il teatro è una fatica / che d'un atlante ci vorrebbe l'omero
iliade e dell'odissea; il libro che contiene tali poemi. leopardi
nell'ambito generale della conoscenza storica, che conduce, dissolta l'immagine personale del
le quali incomincian ad uscir i dubbi che ci pongono nella necessità per la ricerca
.. a tante difficultà si direbbe che omero fusse stato un poeta d'idea,
cotal forza d'affermarlo per la metà: che quest'omero sia egli stato un'idea
avendo divinato e altri eruditi provato poi che nei poemi d'omero ha parte l'
stessa. in questo senso può dirsi che il popolo avente una poesia storica è '
latino: riassunto latino dell'iliade, che, composto per uso probabilmente scolastico verso
2. per simil. poeta che si pone come fondamento di una tradizione
come fondamento di una tradizione linguistica o che esprime esemplarmente il patrimonio culturale di
quale provenne dante, il toscano omero, che pure non cantò altro che istorie -si
omero, che pure non cantò altro che istorie -si legge che cola di rienzo
non cantò altro che istorie -si legge che cola di rienzo...,
, 3-455: ecco quanto si manca, che questo buon omero, quando non
hanno cavati gli occhi; e di quei che o per sorte o per natura sono
. croce, ii-2-202: gli errori, che si scorgevano in omero al lume dell'
omeroradiale, agg. anat. che è proprio, che si riferisce all'
agg. anat. che è proprio, che si riferisce all'omero e al radio
. -antropol. indice omeroradiale', quello che esprime la lunghezza relativa del braccio e
regola fondamentale della malavita organizzata meridionale, che obbliga a te nere nascosto
di solidarietà spinto fino al delitto, che lega i membri di ogni associazione criminale
la formidabile omertà. il complice, che va in carcere e tace, rischia il
pena, spesso temporanea. per il complice che parla, la morte è sicura.
sentita da vero brigante, coll'odio che gli era ereditario, di sanfedista figlio
omertà e di * compa- rizio 'che rende quasi impossibile nel sud un sano
omertà in un delitto. -solidarietà che si stabilisce e mantiene fra i membri
-silenzio compiacente, intesa complice che si stabilisce occasionalmente a proposito di un
c'erano però sedute dirimpetto altre persone che potevano far scandalo di quel suo comportarsi non
un autore. un autore non può che essere un estraneo in una terra ostile.
denota l'idea di illiceità del comportamento che non è stato tenuto, o, rispettivamente
il termine fa parte di numerose espressioni che costituiscono la denominazione di numerosi atti
d'ottima dottrina, o leggendo quello che gli passati hanno scritto o scrivendo di
hanno scritto o scrivendo di nuovo ciò che loro pare o non tanto chiaro mostrato
per le cose nuove da lui ammesse che per certe delle antiche ommesse. codice
. 2. disus. che si rende colpevole di omissioni, che
che si rende colpevole di omissioni, che non adempie ai propri compiti, che trascura
che non adempie ai propri compiti, che trascura i propri doveri. - anche
rem. omésse). non fare qualcosa che, in base a una determinata regola
da omettre. boccaccio, viii-1-174: che esso sia vero sole, per molte
estrinseche apparenze, poiché pochissimi sono quelli che om- mettono le loro ordinarie orazioni.
più d'una volta osservato in pratica che, per essersi omesse le solite cavate
o gratuitamente vari1 tratti storici o favolosi che sembravano indivisibili dal suo soggetto. manzoni
, la quale fu trovata così ricreativa che promisero di non ommet- terla nelle stati
. foscolo, xiv-243: non persuadermi che tu non mi abbia compreso, tanto più
, 5: non voglio... che tal cosa ad escusazione mi vaglia a
brevemente special nota di qualche cosa ancora che al detto regno non spettasse, se alcuna
se alcuna ne la narrazione ne occorrerà che di osservazione e notizia sia degna.
gualdo priorato, 10-vii-41: non devesi ommettere che, doppo esser entrato il cardinal in
pardi, iii-266: è suo vecchio costume che, quando ha omesso una o due
croce, iii-32-86: la sola cosa che il doudan omette di dire, o che
che il doudan omette di dire, o che si nasconde al suo sguardo, è
si nasconde al suo sguardo, è che nell'anima del presente tutto il passato
a'romani trenta dì continovi, salvo che quello si omettesse si potesse con un
diploma l'epoca del regno longobardico, che in italia non si soleva ommettere.
, i-867: anche gli uomini fatti e che sanno ben parlare, ma non avvezzi
. pascoli, i-907: possiamo affermare che la lettura grammaticale esistesse vicina alla ritmica
grammaticale esistesse vicina alla ritmica, sempre; che i latini, insomma, leggessero in
lascia anche fuori, secondo gli are che torni meglio alla cosa. [ediz
, state sempre dietro al testo, che oltre tutto è più facile...
tende a saltare, a omettere parolette che invece vanno lasciate, perché hanno la
si sarebbe omesso il pericolo d'improvisa morte che ogni medico, anzi ogni uomo di
mettendo i preamboli soli delle mie lettere, che supposi non doversi mai vedere fuorché da
e di spirito riformatore del mondo, che non mi perdoneranno principalmente le donne.
tutta l'opera, cancellerò dall'esemplare che ne tengo ciascun esempio che, dopo
dall'esemplare che ne tengo ciascun esempio che, dopo un maturo esame, troverò che
che, dopo un maturo esame, troverò che si 3ssa omettere senza verun pregiudizio.
, in nome di cristo, a che non si facciano sbagli né si omettano
ai magnifici pittori, adolfo de carolis, che ha ornato così bene il libro,
del tenore petrarchesco nel resto, salvo che in una omise del tutto la
primi tempi, quantunque non possa omettersi che ivi, come nel rimanente d'italia,
si può vedere la successione di quelli che dopo cambise hanno posseduto quel regno fino
assai divulgati presso gli scrittori quei re che tolomeo ha ommessi per non esser giunti
grande e importante spettacolo d'un popolo che aspira a rivendicarsi l'unità, rindipendenza,
ignoi arli, si falsa il quadro che i nostri occhi vedono, omettendo ciò che
che i nostri occhi vedono, omettendo ciò che ne occupa, e con tanta ostentazione
. nievo, 324: gli bastava che certe cose non si vedessero e non
e non se ne parlasse, e che non dando così appiglio al raccapriccio degli
fisico. -anche in unione con aggettivi che indicano piccolezza o esiguità fisica, con
de la razza di rafaello dtirbino, che fa qualche cosa; e con tutto che
che fa qualche cosa; e con tutto che sia un ometto così fatto, le
ometto così fatto, le riuscirà meglio che di paruta. bresciani, 2-iii-103:
i-4-107: l'immaginoso popolino siciliano fantasticava che nicotera fosse un gigante; onde un contadino
: un ometto calvo, panciutello, che arrivava sì e no ad afferrarsi le manocce
dietro i soldati. -figura umana che appare piccola da un particolare punto di
vista o in rapporto con gli oggetti che la circondano. -anche: personaggio di
giù in cerca dell'ometto grigio, che ride il suo riso di folletto ubriaco
di modesta, svigorita personalità (e che, in partic., manifesta la
caro, 12-i-96: il frate, che di già avea compreso l'umor de
la bestia e forse era risoluto di quel che volea fare: « chi è »
è », disse, « questo ometto che ci e venuti a dir villania in
uno studietto di qualche ometto curioso, che si sia dilettato di adornarlo di cose che
che si sia dilettato di adornarlo di cose che abbiano per antichità o per altro del
antichità o per altro del pellegrino, ma che però sieno in effetto coselline. codemo
116: immaginatevi il povero ometto in che impiccio si trovasse, nel vedere le smanie
gatto? bocchelli, 2-xxiv-954: gli piacque che la sorte cadesse su capito, il
psicologico giusto è saltato fuori l'ometto che smercia sigarette alla mariagiovanna.
-con riferimento alla condizione di incommensurabile inferiorità che caratterizza l'uomo nei confronti della divinità
d'ogni cosa, ometti alteri, / che in rachitico sen date ricetto / a
tu sei un ometto di garbo, e che fa bene i suoi conti. tommaseo
è un ometto. 4. bambino che ha raggiunto l'età in cui comincia
soldati, iii-96: tu devi promettermi che d'ora innanzi, con i miei amici
come un bravo bambino... ma che bambino! ometto! perché ormai sei
-da ometto (con valore aggettivale): che, in dimensioni ridotte, ha foggia
o creatura, fa la nanna, / che mamma t'ha fatto il nido,
di lana bianca, / col lenzuolo che sa di spigo, / rimboccato di qua
rimboccato di qua e di là, / che se l'ometto s'avesse a scoprire
ometto così gentilesco e bel parlatore e infiorato che pare un altarino? 6
iv-112: e un monumento... che..., cominciato con una
-l'ometto vive ancora: frase che ciascuno dei partecipanti al giuoco del luminello
. carducci, iii-25-142: i ragazzi che fanno gli omettini e i cattivelli e saputelli
omettini e i cattivelli e saputelli, che bestemmiano, che fumano, che dicono parolacce
cattivelli e saputelli, che bestemmiano, che fumano, che dicono parolacce, che
, che bestemmiano, che fumano, che dicono parolacce, che seccano la gente
che fumano, che dicono parolacce, che seccano la gente grande mettendosi fra'piedi,
. comiso, v-279: da una porta che si era aperta sbucò come un topolino
f. doni, 3-244: l'opere che voi avete del mio avute nelle mani
con due panetti intorno a caso e che se ne vadi là risoluto. =
anche in unione con agg. o specificazioni che ne intensificano il significato spreg.
: gli dimostrò il bruttissimo omiciuolo / che la giumenta altrui sotto si tiene. bandello
sacchetti, v-124: sentendo pirro, che era grandissimo signore, essere signore di
bandello, ii-1043: vedrai quell'omiciuol che s'affatica / al ben amare,
: era nata opinione universale nel mondo che i frati minori fossero certamente omicciuoli di
ho deposta la maschera e ho lasciato che ciascuno mi vedesse in volto silvio pellico
i suoi difetti, andi e piccoli che siano, li rivela tutti al chiuso,
ci sono di questi sciocchi ignoran- toni che per un poco di patimento o d'incommodità
e quelle virtudi le quali io, che sono un omicciolo, abbo veduto [
): o povero omicciuolo, di che se'tu turbato? debbe l'uomo
gli altri animali infermissimi, se mai quando che sia riceviamo qualche calamità. speroni,
divino uomo! come ben tocca tre condizioni che grandi fanno ne'lor mestieri i mortali
non per tanto noi miserelli omicciuoli, che privi siamo di tuttatré, saremo arditi
è quale appunto il volo delle locuste che, appena alzate in aria, alla
casini, ii-125: contra un omicciuolo che oltraggia l'arca di dio e bestemmia la
mirando ch'era un uomo solo / che facea verso lui tanta baldoria, / gli
, ii-242: come mai dalle pagine che tanti nobili spiriti da qualche secolo hanno
tanto diverso e quasi contrario a quello che essi ne cavarono: essi tanto grandi,
? 4. letter. bambino che va facendosi adulto nell'aspetto e nel
, di risorse economiche alquanto modeste, che svolge lavori umili e pesanti o subordinati
uomo di aspetto anonimo e dimesso, che non presenta segno alcuno di distinzione sociale
sacchetti, 202-8: avvenne per caso che uno possente di quella città avea per
l'autore perché egli è un certo omicciatto che non è nissuno di voi. g
, ove sendo richiesto da un omicciatto che conosciuto quivi non era, gli venne
ma de'molto maggiori di loro, che sono tutto dì mandati per ambasciadori,
sono tutto dì mandati per ambasciadori, che, delle cose che avvengono, hanno a
per ambasciadori, che, delle cose che avvengono, hanno a fare quello che 'l
cose che avvengono, hanno a fare quello che 'l soldano in francia. firenzuola,
quale era un di quei buoni omiciatti che si raccomandano al crocifisso di san giovanni
... è divenuto tale con quelli che gli dànno alle mani che non lo
con quelli che gli dànno alle mani che non lo possono comportare. 3
lei fa motto: / libera, che ti par di questo ghiotto? / appena
/ di libera fu il nome pervenuto / che, rizzando ambo i fori de l'
fori de l'udito, / par bracco che scoperto ha quaglia al fiuto. parini
, colle gambe per tal modo incrocicchiate che il piede destro avea ceduto al manco la
papini, 27-868: forse egli rammenta che questo vecchio omiciatto si affaticò con amore
più alte e mirabili case del signore che mai siano state costruite sotto l'antico
riso, col corpo bistorto e debole, che fa una dicerìa in pubblico. nievo
un omiciattolo dieci o dodici volte milionario, che troneggiava dai quattro cuscini del suo *
ho io detto a voi... che voi lasciate star i poeti in tanto
pianelline..., e, quel che è peggio, e'vi mandan a
di male agli altri omiciattoli di creta che ne circondano. de sanctis, 9-32
farla da leone, e se'asinelio / che mai si vide il più pulito e
, i-113: siamo costretti a pensare che quel libro contiene la verità, sì,
verità, sì, ma una verità che cambia col tempo, che va interpretata secondo
una verità che cambia col tempo, che va interpretata secondo i progressi delle altre
progressi delle altre umane conoscenze: verità che era vera a un modo per dante,
a un altro per noi, omiciattoli che non siamo dante. gramsci, 1-20:
per il letterato mandarino del nord, che guardava con supremo disprezzo da illuminato e
non ha più misteri questi omiciattoli del sud che credevano coi loro movimenti irrequieti di formiche
ella mi conoscesse da vicino, vedrebbe che povero omicciàttolo mi son io e quanto
considerata nelle caratteristiche di limitatezza e fragilità che le sono proprie e, in partic
e, in partic., nella miseria che la oppone alla perfezione divina.
ad un feccioso omiciattolo quel gran dio che, se tocca i monti, eccogli inceneriti
confidare in me?... che dico in me, omiciattolo, fraticello?
dir, belli e guariti: sicuri che non vedranno i piccoli se- gnuzzi delle
sotterra a dar lume a'verminosi cadaveri che custodiscono, ma poi, scoverta appena
spesso vile ed effemminato, nel mentre che la natura ci vuole liberi. lucini
a cui trasuda sangue dal cranio fu che le coorti / mal suase e briache ci
annetta importava meno lo spettacolo sulla scena che quello in platea. diceva che le
sulla scena che quello in platea. diceva che le piaceva osservare i suoi simili più
le piaceva osservare i suoi simili più che gli omiciattoli fatture di altri omiciattoli.
altri omiciattoli. 5. bambino che assume stucchevoli atteggiamenti da adulto.
cesalpino... affermava... che l'uomo poteva nascere 'ex putrì':
sentimento simigliale a quello di paracelso, che pretese darci ad intendere quella non meno
darci ad intendere quella non meno empia che ridicola maniera di generare gli omiciattoli nelle
inf., 11-37: omicide e ciascun che mal fiere, / guastatori e predon
: era allora in prigione uno uomo che avea nome barabba, il quale era
259: con animosità assai più grande che a femena e giovene non se requiedeva
ancora una legge molto larga e licenziosa che vuole che se un omicida sia preso
una legge molto larga e licenziosa che vuole che se un omicida sia preso in termine
... un omicida in potenza che prescelse quell'arte per dar corso, senza
, 19-57: il padron narrò lui che quella riva / tutta tenean le femine
/ in perpetuo tien servo, o che l'uccide. saluzzo roero, 3-ii-115
infida / moglie or andate a dir che a lei conviene / esser, poi
a lei conviene / esser, poi che fu falsa, anche omicida. piovene,
anche omicida. piovene, 7-112: so che il convento ospita donne omicide, infanticide
sete pur di colui state omicide / che più ch'altrui fér'le virtuti amiche
. p. foglietta, ^ 6: che debbo dunque fare? lasciarmi morir di
di fame? dio me ne guardi, che ogn'altra cosa si può sopportare,
di città, marte omicida, / che sol nel sangue esulti. 4
. per simil. e al figur. che riduce in proprio potere l'amante,
: la creatura bella ed omicida / che si nutriva del mio cor possente /
/ un crudel omicida, un barratiero / che 'servi suoi pascea de pensier vani
5. per estens. cosa o persona che impedisce l'esistenza o la durata di
a. cattaneo, ii-273: ogni pensiero che ci nasce nella mente è omicida d'
egli chiamati omicidi del genere umano coloro che vi si dànno in preda, se il
omicidi. 6. agg. che serve per compiere un omicidio, che
che serve per compiere un omicidio, che può causare la morte (un oggetto,
: l'allegrezza l'uccidea non meno / che ne fusse il dolor dianzi omicida.
: la tremenda baciò destra omicida / che di tanti suoi figli orbo lo fece.
e carezzevoli. deledda, iv-305: sapeva che dietro la maschera nera c'era zia
maschera nera c'era zia martina dejas, che l'odio della vecchia aveva mosso la
le molteplici bellicose materie su certi quaderni che si venivano trasmettendo dinasticamente di corso in
di corso in corso... ricordo che il quaderno di una delle materie meno
tal segno / l'aspro martlr che n'è quasi omicida. letnene, ii-188
-dannoso o letale per la vita; che costituisce pericolo mortale. magalotti,
. -con valore iperb.: che riduce allo stremo delle forze, sfibrante
una bora omicida. 7. che induce a provocare la morte altrui;
induce a provocare la morte altrui; che spinge a uccidere; che trascina alla violenza
altrui; che spinge a uccidere; che trascina alla violenza sanguinaria. delfino
ecco piange betlemme: ecco si lagna / che 'l ferro i figli e 'l duol
in galera le andava cangiando sino dal dì che partì per la russia. manzoni,
, impulsi omicidi. 8. che esprime la determinazione di uccidere e,
incontrare occhi freddi e omicidi, occhi che non s'abbassino. 9.
non s'abbassino. 9. che consuma e distrugge le cose umane e,
ago del faro. 10. che determina la morte dell'anima, la
cristo ha l'ufficio. 11. che porta alla rovina, alla distruzione,
lo slancio, il fervore intellettuale; che si pone come ostacolo all'evol- versi
morte, quando vi è chi decide che non sono morte e le scaglia su quello
non sono morte e le scaglia su quello che stentatamente vive. 12.
. ant. e letter. che uccide o fa uccidere una persona
o fa uccidere una persona; che si macchia abitualmente di omi
vedendo queste cose, dolsesi di quello che fatto avea. bibbia volgar.,
volgar., ii-189: chi sarà colui che percoterà con ferro, sì che ne
colui che percoterà con ferro, sì che ne muoia il percosso, sarà omicidiale,
agnalo stava in tode con tutti li omicidiali che avevano admazato detto signor annibaie. castiglione
ed esaltano i mali, né comportano che nelle città siano amicizie, compagnie né intel-
con moti orribili e crudeli, in modo che si giudichi lui essere omicidiale et assassino
quella consuetudine e pacto... che li banniti di questa provincia per alcuno
, 15: dice messer ioanni evangelista che chi ha in odio il prossimo suo è
. girolamo volgar., 1-19: quegli che toglie niente al suo prossimo si è
unione con un compì, di specificazione che indica la persona contro la quale è rivolta
19-202: quegli quattro discepoli di eutichio che avevano ucciso torso... miseramente morirono
21-27: « non piaccia a dio che mi conduca a tale / il mio giusto
demerto, » / gli disse argeo « che mai sia omicidiale / di te ch'
], 135: ricordati pure che tu eri servo di mia madre,
mia madre, pensa all'affezion grande che ti portava mio padre, considera che
che ti portava mio padre, considera che tu m'hai cresciuta sopra coteste braccia:
del tuo sangue? 2. che causa la morte eterna, la dannazione.
diavolo fu omicidiale ad inizio in ciò che uccise di morte di colpa e sé ed
bene. ochino, 207: sono alcuni che fanno voto di non mangiare mai carne
sacrifizio a dio, 3. che riduce in condizioni incompatibili con la permanenza
in vita, con la sopravvivenza; che determina rovina, desolazione (anche di se
è la vita del povero: colui che il frauda è omicidiale. s.
. bernardo volpar., 9-11: che cosa è avarizia? è essere omicidiale
: da voi fie sbandita / quell'ambizion che v'ha tenuti oppressi / e fatti
dottrina del vivere volgar., xxi-820: che cosa è avarizia? è uno omicidiale
di se medesimo. 4. che suscita nell'amante un intenso, totale
una particolare caratteristica o qualità); che si comporta crudelmente in amore. -
« va'ne de qui, se non che tu se'morta, / falsa donna
/ mostra negli atti suoi, più che virile. malecarni, lxxxviii-n-28: cupido
posto al varco / di un viso che ma'fu el più bello in terra.
stato omicidiale cum l'anime da quilli che guardavano alle volte la donna sua,
piero! ma questo è grande peccato che commeteti, a volere privare gli occhi
commeteti, a volere privare gli occhi che non vedano le belle cose create da
omicidio [in inghilterra] bisogna dire che il delinquente ha ucciso il tale '
[li scribi e farisei] erano omicidiari che avevano fatto amazzare santo giovanni battista e
li omicidiari furono licenziati da coreggio subito che vi arrivarono. bandello, 3-4 (
per dirti la verità pura, acciò che, quella intesa, con la tua solita
qualsivoglia stato, grado o condizione, che ardisca o presuma in modo alcuno.
punire come omicidiari delle povere femine, che prima le uccidete, e poi le state
. -in unione con un compì, che indica le circostanze, le modalità,
. sanudo, xvi-668: voi rescriveti che un omicidiario di mar non dé comparir
stato ucciso un caporale della guardia nazionale che andava in pattuglia; gli fu detto
andava in pattuglia; gli fu detto che arrestasse un omicidiario di molti omicidi ed
caporale. 2. agg. che spinge, che induce a uccidere; che
2. agg. che spinge, che induce a uccidere; che si alimenta
che spinge, che induce a uccidere; che si alimenta del gusto, del desiderio
stridore, / sono della libidine omicidiaria che se ne va, patriottica, / e
se ne va, patriottica, / e che nessuna ghirlanda di gloria incorona. idem
solo per designare l'uccisione volontaria oltre che ingiustificata, e presenta una forte connotazione
umana e le diverse forme e gravità che il delitto presenta sono specificate mediante appositi
c'ò breve 'nco- menzate, / che 'n nasco l'omecidia, guastanse le casate
ix-272: era in prigione uno uomo, che avea nome barabba, il quale era
il quale era preso per traditore, imperò che con tradimento avea fatto omicidio nella città
19: allora si distende e dice: che li baroni di roma sono dirubatori di
e nascoselo nel sabione. dipoi sentendo che l'omiccidio era scoperto fugì per paura
fugì per paura dal conspecto di faraone che lo facea cercare. ariosto, 33-55
i rei di omicidio qualunque, dopo che hanno subita la pena, debbono uscire
sp., 17 (305): che bel gusto di comparire al tribunal di
volontà della propria azione e delle conseguenze che essa comporta (e una forma aggravata
sudetto e alla qualità delle persone, cioè che si usano da'pastori e che volgarmente
cioè che si usano da'pastori e che volgarmente si dicono ungini o sagìiocche e
volontario, commesso su un essere umano che acconsente ed eventualmente ha richiesto egli
solo se la vittima è un adulto che abbia prestato un consenso non viziato da
nello stato d'ira causato dall'offesa che ne deriva all'onore prorio o della
da tre a sette anni nel caso che l'uccisione sia volontaria e da due
e da due a cinque anni nel caso che l'uccisione sia preterintenzionale: v.
contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica
circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge,
tutto o in parte l'immagine positiva che altri ne ha (anche nell'espressione omicidio
, sì come è quando tu odi che alcuno è lodato d'alcuna virtude ovvero
sforzi di torre dal cuore di colui che il loda, ovvero di ciascuno l'ode
di un essere umano in circostanze tali che a qualificare tale fatto concorrono o possono
ma addirittura doveroso e meritorio, ma che fa a sua volta parte di una più
lavoro (e l'espressione connota l'idea che, pur se per la legge positiva
l'imprenditore deliberatamente ha omesso o tollerato che si omettessero cautele - specie quelle più
cautele - specie quelle più costose - che, se fossero state
mazzini, 8-78: pensate anche che il suicidio di chat- terton è
più pazzo e reo omicidio della società che mai sia stato sognato. 3
19: né prima furono posti a sedere che de'luoghi secreti di quella uscirono soldati
luoghi secreti di quella uscirono soldati, che ammazzorono giovanni e tutti gli altri.
e non invidio / a nissun cittadin che per avere / del buono anch'io
pensate..., signora buona, che gran cosa si sia cotesta bellezza.
omicidi e mille strazi fate di coloro che vaghi vedete dei volti vostri?
: sovr'un ronzino, / minore assai che non è un can di franza,
vede venire un picciolo omicino, / che più di scimia avea che d'uom sembianza
omicino, / che più di scimia avea che d'uom sembianza. -per estens.
. bresciani, 2-iv-116: si figuri che maraviglie a veder fatto provinciale questo omiccino
rosmini, xiv-47: quegli omicini di legno che hanno in fondo il piombo e stanno
. polisolfuro di rame e ferro, che si presenta in cristalli e masse compatte
colore giallo-bronzo e di lucentezza metallica e che, all'aria, si appanna in superficie
voce del nostro 'o 'chiuso, che col loro omicron segnano i greci sempre
trissino,... io mi stimai che, s'io non ti scrivevo con
quelle sue nuove lettere, egli avverrebbe che poco grato ti sarebbe il mio scrivere.
questi cotali, volendo leggere quello capitolo che fu fatto per la morte della illustriss
.. e volendolo rendere a quello che gne lo aveva venduto, e colui non
dalle parole agli fatti; in modo che lo povero uomo fu percosso malamente dal
tutti sceve e iebussi: certi omicroni che non sanno un'iota né un'omega.
. m. -ci). letter. che è atto alla fecondazione, generativo.
è cosa superflua ed ingiusta... che in una già impregnata e gravida donna
vegna ad essere sparso quell'omifico seme che potrebbe suscitar eroi e colmare le vacue
della vittoria accesero la fantasia d'ambrogio che da calmo omileta si trasformò in lirico
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alle
-ci). che è proprio, che si riferisce alle omelie (e, in
omelie (e, in partic., che ne ha lo stile piano, il
il tono accessibile e familiare); che contiene omelie, che è costituito da omelie
familiare); che contiene omelie, che è costituito da omelie. tommaseo
facondia, tono omiletico 'quello scrittore che, ragionando di cose morali, s'attiene
la vittuaglia venia mancando dentro, sì che l'omina del grano valea sette lire.
le donne alcuna volta fan loro quello onore che essi meritano. zeno, xxx-6-174:
ernici monti un po'd'aria pelasgica che ventolava i polmoni di quelli ominacci,
delle due parti. egli è probabile che o nel corso del progresso temporaneo o
antropol. l'insieme dei processi evolutivi che, iniziando nel terziario, hanno determinato
, i-155: la storia dell'ominazione sembra che si svolga a grado a grado attraverso
gli conviene più quel nome di vecchino, che vuol dire un vecchio giovane che comincia
, che vuol dire un vecchio giovane che comincia a svecchiare adesso; e egli
(plur. m. -chi). che è proprio, che si riferisce all
-chi). che è proprio, che si riferisce all uomo; che ne deriva
, che si riferisce all uomo; che ne deriva. brusoni, 7-267:
con sé s'era l'amore / che avea per la sua cara 'kamessa '
da due gruppi di forme: quelle che oggi sono compieta- mente scomparse e quelle
oggi sono compieta- mente scomparse e quelle che oggi ancora sono rappresentate dai viventi o
oggi ancora sono rappresentate dai viventi o che almeno con questi hanno evidenti e strette
compresi tutti quei tipi di primati sia estinti che viventi ai quali sono riconosciuti gli attributi
: molto mirava achille spesse volte, però che in sul mangiare con più voglia lo
persona spesse volte, onde el manto che portava adosso gli cadea. deidamia per
cenni lo riprendea e poneagli piede, però che egli più onesto stesse. ulisse il
. ulisse il vide e molto si perpende che colei ha gli atti ominili.
, hominiens secondo il nostro parere, che è conforme alle regole della nomenclatura zoologica
alle regole della nomenclatura zoologica (ma che sottoponiamo al giudizio dei linguisti),
soffici, v-5-32: quei biscotti goffi che i fornai foggiano per i ragazzi,
insigne famiglia, un omino di galbo, che, puta caso, quando era consigliere
, di condizione sociale inferiore, o che svolge mansioni subordinate, lavori umili.
per bene, buon padre di famiglia, che dà poca noia. palazzeschi, 4-94
di parigi. 3. bambino che si vuole indurre a un comportamento maturo
modi della migliore società. -fanciullo che manifesta personalità precocemente autonoma e caratterizzata.
inviati in collegio proprio per domare roberto che appena messo il naso fuori del nido
piccolo omino aveva trovato subito delle compagnie che non facevano per lui. gozzano,
troppo piccolino: / non sei quello che mi va ». 4.
, come in quell'altro omino dorato che vola sul banco della farmacia. 6
7. gioc. tipo di primiera che si determina con la combinazione di due
matteo correggiaio, 30: vollegli poco che pur fan ritorno / volando sempre sotto
via, caro don agabito, so che gentil voi siete /... /
brevibus gyaris... » con quel che segue, tutti dicono: che omenone
quel che segue, tutti dicono: che omenone. g. g. belli,
ricchezze. sbarbaro, 1-128: a mostrare che s'io era uomo di lettere non
, del chiaravalle ragionava; con dire che chi avea nelle stelle fitto gli occhi
3. plur. gli otto colossali telamoni che ornano la facciata della casa costruita per
del quale me spaventa, conciosia cosa che elio di quella mi abbi parte ominosamente
. ominóso, agg. letter. che è proprio, che si riferisce a
agg. letter. che è proprio, che si riferisce a un presagio; che
che si riferisce a un presagio; che costituisce presagio. -in partic.
presagio. -in partic.: che è di cattivo augurio, sfavorevole,
guicciardini, 11-278: può essere che e'fondatori di quella cictà,.
, la bellissima festosa metropoli, ma che mi restava triste e ominosa nella memoria
restava triste e ominosa nella memoria dopo che vi avevo veduto morire germanico.
esposizione del sacramento, pregando da colui, che dà energia alle menti e forza alle
omiòmero, agg. letter. che ha identica na tura in
tura in tutte le parti componenti; che non presenta differenze al proprio interno.
ruscelli, 2-40: dico... che delle cose create qui basso veggiamo esserne
le dicono, omogenee e omiomere, cioè che ciascuna lor parte sia medesima col tutto
legno. 2. scherz. che mantiene continuità e uniformità di stile,
vi pare, messer lodovico mio, che le vostre repliche e le vostre risposte si
. omissibilc, agg. che può essere omesso, tralasciato. =
domenichi, xcviii-1-143: l'uomo che era, come si devrebbe / esser
o nel mancato conseguimento di un risultato che, invece, deve essere compiuto o
partic. peccalo d'omissione: quello che si commette con il non fare qualcosa
è peccato d'omissione? -è quello che si commette tralasciando di adempire alcuna obbligazione
onnipotente e a voi, fratelli, / che ho molto peccato / in pensieri,
illecito consistente nel non tenere una condotta che si ha l'obbligo giuridico di tenere
-in partic.: genere di reato che si commette con il non tenere un
(reato di ommissione: nel caso che il non tenere il comportamento giuridicamente prescritto
omissione', nel caso, invece, che il non tenere un comportamento legalmente dovuto
dovuto determini il verificarsi di un evento che il comportamento prescritto è volto a evitare
i diritti, di riconoscere i privilegi che gli competono. codice penale,
di un pubblico servizio..., che indebitamente rifiuta, omette o ritarda un
la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto
soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una
3. per estens. atto o comportamento che consiste nel non compiere qualcosa che sarebbe
comportamento che consiste nel non compiere qualcosa che sarebbe necessario compiere perché richiesto da regole
orazione o alcu- n'altra cosa simile che doveva esser nel foglio che egli si
altra cosa simile che doveva esser nel foglio che egli si trovava davanti. manfredi,
fra i quali uno de'più gravi e che più mi rimorde è questo, di
; nel tempo stesso ho sicura notizia che in quella inviata a don scarpa vi
0.): espressione o sigla che si appone in calce a documenti contabili
sono da approvarsi la regola del vivere che s'accenna, l'omissione de'rimedi che
che s'accenna, l'omissione de'rimedi che si riprovano, l'uso già sperimentato
svevo, 1-85: a miceni doleva che alfonso non... avesse ricevuto
segni di omissione: i segni critici che nei manoscritti segnalano mancanza nel testo:
così piene di errori e di omissioni che è difficile in troppi luoghi cavarne il
'omesse le altre parti ') che, nella riproduzione di un testo e
uso legale, sta a indicare che si tralasciano parole o frasi che si
indicare che si tralasciano parole o frasi che si ritiene non utile o non opportuno
riguardano veri o presunti segreti di stato che non si devono divulgare).
], 40: ma, insomma, che cosa hanno fatto, in questi otto
.]. omissivo, agg. che consiste in un'omissione o ha natura
-dir. pen. reato omissivo: che si compie mediante un'omissione (v.
parliamo delle voci o prettamente latine o che ne mostrano aperta la derivazione, le
. zool. ciascuno dei componenti semplici che, raggruppati in numero variabile, costituiscono
da una corneola di origine cuticolare (che conferisce all'occhio il caratteristico aspetto superficiale
sfaccettato), da cellule corneagene, che possono diversificarsi in quattro o due segmenti
, dalle quali si dipartono le fibre che formano il nervo ottico; è circondato
delle braccia tentacolari (e le specie che vi appartengono sono dette volgarmente piovre)
la mescolanza ineliminabile di tutti gli elementi che, secondo la dottrina del filosofo anassagora
gioberti, 4-2-170: è vero che 'tutto è in tutto'secondo il detto
un radiofaro per la navigazione iperbolica, che consente il rilevamento direzionale di velivoli
lettera a tito 1, 15), che riferisce alla rettitudine e all'integrità della
tratto a fra fazio, e dimenticando che questo non intendeva il latino. b.
seguito, fino al 'duazarco ', che comanda ad un milione di falangi,
falangi, ed all'* omniarco ', che è l'imperatore del globo.
carrozza atta ad accogliere numerosi passeggeri, che nel secolo xix collegava regolarmente determinati punti
dove andrò, vi saranno gli omnibus che mi porteranno in città una o due
nell'anno 1864 -in viaggio -nell'omnibus che da monza conduce alla borgata di lecco
popolo c'è gli omnibussi, / che non si lanciano a precipizio, / ma
per far venire l'omnibus automobile, che doveva esser già di ritorno. jahier
momentino. -omnibus all'americana: che compie il proprio percorso su rotaie.
di omnibus all'americana, che scorrono sopra due rotaie di ferro.
, 2-54: per la strada non passava che qualche omnibus d'albergo e qualche fiacre
a cavalli dell'istituto vittorino da feltre che doveva condurmi a scuola con pochi altri
-con uso appositivo, per indicare che un mezzo di trasporto fa servizio regolare
cameroni, 250: il corso mazzini, che riunisce la piazza del duomo a monza
sontuosi palazzi e d'una folla elegante che lo percorre in ogni senso, a piedi
per accomodarla come ti ho detto pensa che io mi rassegno a viaggiare in un treno
. fogazzaro, 1-579: sì martedì che mercoledì potrei venire a verona con l'omnibus
di mezza statura, cioè un omnibus che porti a prender aria un gran numero
carducci, ii-6-56: vegga poi ella che non si rinnovino queste anarchie dispotiche di
(anche semplicemente omnibus): volume che raccoglie diverse opere (per lo più
benedetti, g. de robertis e che fu soppressa nel 1939 per il carattere
. -disus. rubrica di un giornale che contiene annunci vari. faldella,
: tratto di percorso comune a segnali che viaggiano da diverse sorgenti a diverse destinazioni
v. cartolina, n. 1) che, recando predisposte apposite diciture, modificabili
cartolina postale, a risparmio di tasse che, moltiplicate, diventano onerose, viene
così v'hanno cartoline 'omnibus 'che servono con diciture generiche, da modificarsi
tutti quelli, a esso complementari, che si rendono necessari onde permetterne l'applicazione
macinato. -con metonimia: il partito che propose tali provvedimenti, la corrente di
tali provvedimenti, la corrente di esso che li appoggiò più attivamente. petruccelli
a roma, avevamo la ferma convinzione che napoleone iii era amico sincero della penisola.
approvata -sulla bellissima relazione del saracco, che fece la storia della tassa, giustificò
calcoli e riflessioni agrodolci, rilevando pure che 1 omnibus 'dei provvedimenti diè ragione
in cui l'italia fu per provare che essa non bastava a pagare le spese
omnicàndido, agg. letter. che è perenne- mente candido, ricoperto di
. ommciarlante, agg. letter. che parla su ogni argomento, che pretende
. che parla su ogni argomento, che pretende di sentenziare su tutto. papini
omni parénte, agg. letter. che costituisce il principio generatore di ogni cosa
. bruno, 3-945: allor che sono nella prima condizione, son ridutti
, sm. particolare tipo di periscopio che riflette su uno schermo il campo dell'immagine
papini, x-2-80: pensando a quel che ho scritto sull'armonia e integralità delle
delle grandi epoche della civiltà europea vedo che si potrebbe creare una filosofia nuova (
(omnismo -meglio, forse, irenismo) che riunisse i resultati più sicuri della conoscenza
. invar. calcolatore numerico di processo che costituisce l'unità di calcolo di un
principalmente su un indicatore di mappa scorrevole che permette di visualizzare la posizione dell'aeromobile
omnituènte, agg. letter. che vede ogni cosa. fr.
omnìvago, agg. letter. che erra ovunque (la luna).
. iacopone, 1-45-51: so'molte che prò omene non fo nullo aconciato,
, né gioco / de loco -altro che quello / c'al cor piacesse e
sé proprio lo 'nganno: / in ciò che gli omin fanno / non vede alcun
» gridai a lui, / « qual che tu sii, od ombra od omo
suo maestro, fu il più contento omo che fusse giamai. ariosto, 284:
è da intendere secondo el mio parere che gli orni manchino in tre modi.
volgar., i-1-108: quando vedi che lo tuo uccello hae pidocchi, fa'li
! se il signorino l'avesse conosciuto, che pezzo d'omo ». -con
19-665: se è scritto nel gran libro che tu devi affogare affoghi anche a un
della specie umana (per la cultura che si collega più o meno direttamente alla
non generato da altra creatura, omo che non nacque; o, con riferimento
: per non soffrire a la virtù che vole / freno a suo prode, quel
/ freno a suo prode, quel om che non nacque, / dannando sé,
. questo è parlare da primo omo che sei, e non come hai parlato
-omo vecchio, omo novo: che è stato, o no, rinnovato
. j: 'figlioli degli omini ': che vivono nel peccato. 'figlioli di dio'
nel peccato. 'figlioli di dio': che vivono nella grazia. -memento
. v.]: 'omo salvatico': che fugge la compagnia altrui. giorgini-broglio [
, 34-9: l'omo salvatico, che odia il mondo per santa obbedienza al
mondo e dai suoi dragomanni e curiali, che siete voialtri, e vi chiamate,
': il gprilla, grosso scimmione che si regge su'piedi quasi come l'
sessuale, e anche nell'ambito delle attività che dove è così chiamato, dal
picche. gli sono proprie o che per tradizione storica gli -nel mazzo
donna vi cortea, / so ben che non à pregio là ove site, /
, / ma non si può tener che non vi vea; / le donne come
turba magna / di diversi animali / che non so ben dir quali, / ma
ordinato il camarlingo, dispuose il preposto che du'spenditori fusseno: l'uno al
altro: -pur la donna è da meno che non è l'uomo, però che
che non è l'uomo, però che ella è sottoposta a l'uomo per boca
dio; - e 10 ti dico che è da più che non è niuno omo
10 ti dico che è da più che non è niuno omo. petrarca volgar
animo come prossima in onne loco e che debia ad onne ora venire, questa
qualità virili, eufemistico: 'ragazza che ha conosciuto l'omo '. 'se
omini assetati di dottrine, vogliosi non altro che prosternarsi a un enunciatore di dottrine.
-da omo (con valore aggettivale): che è difoggia maschile, che è proprio dell'
aggettivale): che è difoggia maschile, che è proprio dell'abbigliamento maschile.
v.]: 'omo fatto ': che ha passata l'adolescenza, ma non
vecchio. 'omo maturo ': che è giunto alla virilità. -figlio
omo nero: l'inserviente vestito di nero che, in determinati luoghi o circostanze,
]: 'omo nero ': colui che, vestito di nero, è incaricato
patito del suo omo non le sia cosa che 'l padule d'orgia bisogni d'essere sanificato
nieri, 67: il mi'omo, che 10. primo omo: protagonista (di
neri: i servitori di famiglie signorili che, vestiti a lutto, seguono il feretro
. 9. persona considerata nella posizione che occupa altinterno della società o di una
dell'età repubblicana, membro della classe che si andava affermando socialmente ed economicamente al
.]: 'omini novi ': che sorgevano, venivano in alto per propri
quell'omo in maniche di camicia, che zappa senza smettere? ne sa più
6: persona di sesso maschile che ha raggiunto 11 pieno sviluppo fisico,
pieno e maturoquale è stretta di tal sorte che una galera con el palapossesso e nell'
entra; et è sì basso el fondo che una mento 7.
l'avversario d'ogne male / cortesebilità, che esprime con eccellenza le virtù della1 fu,
idem, inf., 24-129: dilli che non mucci, / e domanda che
dilli che non mucci, / e domanda che voluto metterti alla prova...
. sercambi, 1-i-422: infra gli altri che in firenza stima. 'quello è
omo di smisurato corpo che non si sarè sazio di un paiuolo
omo di scozia, almonio detto, / che mostrava a zerbin portar gran fede.
opere o bone o male, subito che s'intenda l'un esser nato genti-
ciascuno lo ignobile sarà molto meno estimato che il nobile. sbarbaro, 1-112: il
, e imbragacciato / di altri che non vogliono comparire. di sangue
sopportarla. 'omo d'affari ': che s'occupa di quelli. -omo da
un omo '. 'c'è un omo che vi cerca '... '
persona di cuinon si conosce il nome o che non si intende chiamare per nome (
omo! ': chiamando un omo che non si conosce. 'orni'omo! '
omo! ': rivolgendosi a uno che fa quel che non deve. 'o
: rivolgendosi a uno che fa quel che non deve. 'o mi'omo,
. piano / com'om che torna a la perduta strada, / che
che torna a la perduta strada, / che 'nfino ad essa li pare ire
u gravado da alcuno omo u persona sci che la vostra potentia defensando. giacomo da
lxxviii-5: ciascun om dé savere / che mal pittura sta senza vernice, / ché
similemente / amatorato, / io che. nd'ò sulo lo nomo / su'
., 34-4: invidia è aflizione che omo àe per altrui bene. dante,
fortuna ria / e sì consola altrui che forno oblia / danno e dolor e fatica
martire. castiglione, 152: grande argumento che l'om sappia una cosa è il
s. v.]: 'bisogna che tu sia più omo '. a
'l'uomo '): contrario che fare il burattino; mantener la parola.
non è più omo '. / che prende quello ch'ell'ave in disire.
cor d'amor è apreso, / che no 'l pò comportare. 17
forno addosso al fratei maggiore! donna che fa forno addosso al marito bàbbèo '
omo ': di giovane cresciuto e che ha messo persona. -incarnarsi (gesù
del testamento vecchio l'aspettavano e credevano che egli aveva a venire in terra ad
[s. v. l: lavoro che vuol vedere forno in viso. un
in viso. un dizionario è lavoro che vuol veder forno com'è fatto.
v.]: 'opera, lavoro che voi veder forno in viso ':
alla leggera. e anco si dice 'che vole, che richiede tutto forno '
e anco si dice 'che vole, che richiede tutto forno '.
(62-12): però non pensi donna che sia nata, / che fami ligio
non pensi donna che sia nata, / che fami ligio com'i'veggio molti,
s'aggiunge anche: 'perché sa che dopo il cattivo viene il buono '
. etere etilico dell'a- recaina, che si presenta sotto forma di liquido giallognolo
di liquido giallognolo (e il bromidrato che ne deriva, sostanza cristallina incolore,
. m. -ci). biol. che deriva dagli stessi germi embrionali.
differenza dell'eteroca rionte, che ha nuclei eterogenei). =
; si contrappone all 'etero cariosi, che in dica la compresenza di
attraverso l'ampio osculo superiore dopo che ha attraversato la camera flagellata che
che ha attraversato la camera flagellata che costituisce la cavità (e l'unica speeie
sf. condizione e proprietà di ciò che è omocentrico. lessona, 1020:
, 1020: 'omocentricità': stato di ciò che è omocentrico. le deviazioni dell'omocentricità
(plur. m. -ci). che, relativamente ad altre entità o corpi
sec. a. c.), che con un totale di 27 sfere rappresentava
':... de'corpi celesti che si muovono intorno al medesimo centro.
centro. 2. fis. che passa per uno stesso punto o centro
centro (l'insieme dei raggi luminosi che costituiscono un fascio o anche ciascun raggio
. m. -chi). zool. che presenta simmetria nella struttura della pinna
e della maggior parte dei teleostei, che appare costituita da due lobi uguali per
. m. -ci). chim. che contiene un anello formato da atomi dello
). anat. anastomosi omocladica: che si stabilisce fra i rami della stessa
omoclavicolare, agg. anat. che è proprio, che si riferisce alla
. anat. che è proprio, che si riferisce alla spalla e alla clavicola.
alla clavicola. -in partic.: che si riferisce all'apofisi coracoide della scapola
]: 'omoclavicolare':.. lo stesso che coracoclav icolar e. = voce
omocotile ':... cavità glenoidea che riceve la testa dell'omero, situata
. m. -ci). fis. che ha, rispetto ad altre radiazioni luminose
stesso colore, la stessa frequenza; che ha, rispetto ad altre radiazioni luminose
. 2. biol. che presenta omocromia (un organismo animale)
). chim. composti omocromici', che presentano colore uguale, ma hanno composizione
diversa. 2. bot. che presenta omocromia. = cfr. ingl
omocromo. omòcromo, agg. che ha lo stesso colore. - biol
lo stesso colore. - biol. che presenta il carattere dell'omocromià, il
. omocromoisòmero, agg. chim. che, rispetto ad altri composti chimici,
biol. geni omocromosomici: quelli che, contenuti nello stesso cromosoma, rimangono
. omòcrono, agg. antropol. che, in ciascuna delle generazioni che si
. che, in ciascuna delle generazioni che si succedono, si manifesta a un'
ret tili ofidiani che, nella classificazione dello zoologo a.
de'rettili ofidiani, proposto da duméril, che comprende i serpenti a pelle uniforme e
estensione del loro corpo. i generi che la compongono si riconoscono per la piccolezza
. m. -ci). miner. che ha legami atomici della stessa natura (
(plur. m. -ci). che connette formazioni simili del sistema nervoso centrale
). ling. articolazione omodiaframmatica: che, nei confronti di un'altra,
in fase), da un dispositivo che genera il battimento fra il segnale ricevuto
locale, nonché da un filtro passa-basso che elimina dal segnale di bassa frequenza i
omodinamìa, sf. biol. corrispondenza che la teoria delle omologie istituisce, nell'
omodìnamo, agg. biol. che presenta omodi- namia (un organo
(omodónto), agg. zool. che presenta denti tutti uguali (un animale
feri, nei cetacei), che risulta costituita da un -elevato numero di
omòdromo, agg. bot. che mantiene la stessa direzione (la
stessa direzione (la spirale generatrice che si avvolge lungo il canale);
. m. -ci). fis. che presenta entropia costante in tutta la massa
. 2. per estens. che subisce una trasformazione isoentropica (una corrente
. m. -ci). letter. che è proprio, che si riferisce ah'
. letter. che è proprio, che si riferisce ah'omoerotismo, all'omosessualità;
riferisce ah'omoerotismo, all'omosessualità; che vi è improntato o ispirato; omosessuale
non essere, fatalmente e naturalmente, che di carattere omoerotico, sia nell'odio
di carattere omoerotico, sia nell'odio che nella fraternità. = voce dotta,
.: festa di bacco omadio, che celebravasi a chio ed a tenedo: gli
posto a brani. ma arnobio vuole che, simulando furore, mangiavano le interiora delle
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'
-ci). che è proprio, che si riferisce all'omofagia; che è incentrato
, che si riferisce all'omofagia; che è incentrato sull'omofagia (un rito
(plur. m. -gi). che si ciba di carne cruda; che
che si ciba di carne cruda; che pratica ritualmente l'omofagia. tramater [
. omófilo, agg. biochim. che ha affinità o che reagisce con antigeni
agg. biochim. che ha affinità o che reagisce con antigeni specifici (un anticorpo
], 98: la sola cosa che si può affermare, continuano i due sessuo-
continuano i due sessuo- logi, è che non esiste alcuna differenza genetica tra omofili
. omofocale, agg. matem. che ha il fuoco in comune con un'
una scrittura musicale; la tecnica compositiva che ne è fondamento, la scrittura musicale
ne è fondamento, la scrittura musicale che ne risulta (ed è contrap
. m. -ci). mus. che è proprio, che si riferisce all'
. mus. che è proprio, che si riferisce all'omofonia, che è fondato
proprio, che si riferisce all'omofonia, che è fondato sull'omofonia, omofono.
1879). omòfono, agg. che ha suono uguale. -mus. mota
uguale. -mus. mota omofona: che, avendo la stessa frequenza fondamentale di
1). 2. ling. che presenta, rispetto a un'altra parola
significato differente. -per estens.: che esprime fonicamente la stessa lettera di un
suono, voce '), grecismo polisillabo che ha conservato l'accento originario in contrasto
di stoffa preziosa ornata di croci ricamate che i vescovi di rito greco, armeno e
, lasciandola ricadere sul petto in modo che le due estremità pendano ugualmente davanti e
: * omoforione '... mantelletto che usavano gli antichi vescovi di portare sugli
nell'antichità classica, capo di vestiario che avvolgeva il collo ricadendo sulle spalle e
: nome di una parte del vestimento che circondava il collo e copriva le spalle ed
petto. presso i greci era lo stesso che 1 " amiculum 'de'romani.
se ne trovi un solo, è sicuro che nel piccolo spazio di terreno ed intorno
di una medesima colonia o villaggio, che, legati da vincoli di consanguineità,
. m. -ci). biol. che produce una sola specie di gameti (
. tendenza all'accoppiamento fra gli individui che, nelle specie polimorfe, sono portatori
omògamo, agg. bot. che presenta la maturazione contemporanea degli stami e
. -anche sm.: miscuglio omogeneo che, ottenuto dalla triturazione di un tessuto
. mamiani, 10-i-197: quello che unifica in noi intrinsecamente e omogeneamente parecchie
ii-6-252: a me è sempre parato che coteste due correnti... si fondassero
omogeneità, sf. condizione di ciò che si presenta omogeneo, in assenza (
concettuale. -anche: carattere di ciò che ha la stessa natura o si origina e
. patrizi, 3-376: si concede che un fiume, quando è chiaro,
torbido, chi travederà mai... che sia corpo omogeneo, avendo in sé
. adunque falsi sono tutti i conseguenti che da questa omogeneità si tirano. c.
, e non vi ha di unitermine che la contraddizione. b. croce, i-4-166
è ingiustificabile escludere le teorie storiografiche, che sono la coscienza che la storia acquista di
teorie storiografiche, che sono la coscienza che la storia acquista di se medesima:
. -in unione con un compì, che indica l'ambito in cui tale caratteristica
quella integrità e omogeneità di lingua, che dà il mezzo ai dir tutto ciò che
che dà il mezzo ai dir tutto ciò che occorre, e tutti con gli stessi
, 10-ii-73: universale persuasione degli uomini che tra la facoltà e l'atto e
messo in relazione e combutta con altri che o non ebbero pari travaglio o non
in contrapposizione alla legge di eterogeneità, che giustifica tale attrazione fra opposti complementari)
questo torto di preferire al pubblico, che pure è sparso in città e campagne
chiusi in una stanza di accademia, che non avrebbe neppure l'omogeneità di un
omogeneità dei ceti prevalenti sia tra gli italiani che tra gli sloveni aiutava la coesistenza.
complesso di volontà collettiva, è chiaro che anche la teoria corrispondente e implicita sarà
.. alla compilazione filologica, il che conferiva al lavoro una sorta di omogeneità
quale tutti i termini di ogni polinomio che appare in una formula della tìsica devono
omogeneità: il numero reale fisso a che, come esponente di una variabile t
in ciascuna delle parti o degli elementi che lo costituiscono. emanuelli, 2-125:
anche per omogeneizzare il calore della serata, che raduna caratteri e temperamenti diversi.
, di acquei e di fungenti, che aerano. omogeneizzatòre, agg.
volta a rendere fisicamente omogeneo un sistema che non si presenta tale e, in
partic. una molla) che tende a chiudere la valvola stessa.
. coefficiente di omogeneizzazione: la relazione che intercorre fra l'incidenza che un mezzo
la relazione che intercorre fra l'incidenza che un mezzo qualsiasi esercita sulla capacità delle
omogèneo (omogènio), agg. che è composto totalmente di un unico elemento
corpo limpido (cioè trasparente e tale che, attraversato da un intenso fascio di
include corpi eterogenei uniformemente distribuiti); che non comprende componenti strutturalmente e funzionalmente diversi
', perché è corpo omogènio, cioè che la parte partecipa com'il tutto,
parte partecipa com'il tutto, cioè che così è una goccia d'acqua come
omogenea. guglielmini, in: i fiumi che corrono dentro alvei formati di materia omogenea
diverse terre semplici, tanto intimamente combinate che formano un tutto perfettamente omogeneo che si
combinate che formano un tutto perfettamente omogeneo che si crederebbe semplice, se i mezzi
) apprezzabili a un esame immediato; che ha aspetto liscio, levigato, compatto
ritrovandosi alcuna superfìcie cotanto uniforme e costante che un raggio solo rifletta. tommaseo [
]: 'luce omogenea 'eia luce che non può essere decomposta col prisma.
decomposta col prisma. il lume giallo che dà l'alcool salato mentre brucia è
'omogeneo'dicesi di un quadro dei colori che ben si accordano. tommaseo [s.
]: 'colori omogenei ': che s'accordano l'un coll'altro, per
coll'altro, per la naturale impressione che fa ciascuno sui sensi. 3
ciascuno sui sensi. 3. che non ha ancora subito processi di differenziazione
processi di differenziazione fìsica e chimica; che è allo stato caotico, magmatico.
un umor capricciosissimo già nelle gaule, che nomavasi rabeleio. egli, per burlarsi con
pascoli, i-204: è contro ciò che la scienza ha di più sicuro affermare che
che la scienza ha di più sicuro affermare che l'unità umana sia per ottenersi con
nel gas primigenio e omogeneo, sì che non ci sia più che una lingua
omogeneo, sì che non ci sia più che una lingua e un popolo. papini
ii-419: se... immaginiamo che tutto il mondo a poco a poco torni
coll'omogeneo di spencer solo nel fatto che la materia di una formazione, innanzi a
questa, non presenta la differenziazione delle parti che devono sortire dal suo seno. ma
e non contiene la ragione della differenziazione che deve sortire in seno al non differenziato
e non dimostrato. 4. che è o appare indifferenziato nella struttura morfologica
fine; ovvero un corpo omogeneo, che si riproduce scindendo se stesso.
scindendo se stesso. 5. che si presenta indifferenziato all'esame sociologico e
, per quanto riguarda il fondamento economico che ne determina il censo (lina classe
capitalisti separare gii 'speculatori 'da coloro che godono di una rendita fissa, i
, anche, concretamente politico degli individui che lo compongono (un corpo sociale,
..., non aveva altra via che quella della conquista e dell'assimilazione da
% per l'ideologia, ciò significa che esistono al 100 % le premesse per questo
le premesse per questo rovesciamento, cioè che il 'razionale 'è reale attuosamente e
'popolare 'debole ancora cogli elementi che lo circondano, ma provvisoria, a tempo
non omogenea. 6. che si sviluppa con logica e armoniosa coerenza
dimostrazione; e, con metonimia, che è capace di imprimere tale sviluppo al
tale sviluppo al proprio argomentare); che è compiutamente unificato, che non comporta
); che è compiutamente unificato, che non comporta contrasto e contraddizione fra gli
vi pare, messer lodovico mio, che le vostre repliche e le vostre risposte si
d'un sol getto, di quello che l'italiano sia. -fondato sull'
sull'armoniosa rispondenza delle parti costituenti; che ne deriva; improntato a coerenza rappresentativa
deriva; improntato a coerenza rappresentativa, che ne costituisce il risultato. g
provate davanti al vero. 7. che risponde a determinati princìpi e presupposti,
risponde a determinati princìpi e presupposti, che ne consegue rigorosamente e congruentemente se ne
rigorosamente e congruentemente se ne sviluppa; che li esprime in ogni aspetto o parte
ogni aspetto o parte costituente. -anche: che, al di là della parvenza molteplice
mamiani, 10-ii-74: nel finito bisogna che... quello che è omogeneo
nel finito bisogna che... quello che è omogeneo escluda una serie innumerevole di
sapere è appunto in codesta purità, che si mantiene anche nella più ricca complessità.
: e sono queste qualità intime della realtà che egli vuol rendere. -sm
vuol rendere. -sm. ciò che appare o si riconosce come indifferenziato,
. -filosofo dell omogeneo: che riconduce la realtà a uno o più
presenta secondo caratteristiche e modalità costanti; che ha una fenomenologia uniforme e prevedibile.
segnatamente nell'uomo. 8. che presenta affinità nelle caratteristiche discriminanti (in
altri caratteri di uno stesso oggetto; che non si differenzia sostanzialmente dagli altri elementi
si differenzia sostanzialmente dagli altri elementi distinti che costituiscono un tutto, che con essi
elementi distinti che costituiscono un tutto, che con essi è congruente e compatibile, che
che con essi è congruente e compatibile, che non istituisce con le proprie caratteristiche discontinuità
a l'altra né al tutto, però che le parti sue sono eguali e omogenie
secondo aristotile, il caldo essere una qualità che ha virtù d'unire insieme i corpi
stessa natura, e di separare quegli che sono composti di parti eterogenee. a.
, perché composta d'elementi più omogenei che la terra, ha maggiore virtù.
ha maggiore virtù. -mus. che ha uguale estensione temporale rispetto a un'
. socchi, 132-113: sarà utile che le composizioni a principio constino di note
constino di note omogenee, cioè a dire che importino ognuna egual tempo sia più sia
ferrari, i-50: la logica richiede che ogni cosa venga almeno da una cosa
venga almeno da una cosa omogenea, che la vita esca dalla vita, il
trascenderla. la potenza è insensibile a ciò che non le è omogeneo.
è omogeneo. -sm. ciò che si manifesta come non contraddittorio, che
che si manifesta come non contraddittorio, che si riconosce come affine, che è
, che si riconosce come affine, che è assimilato concettualmente. labriola,
, deve aversi dunque un intermedio, che rende possibile l'applicazione. e questo
intermedio sono i giudizi individuali empirici, che riducono l'eterogeneo all'omogeneo e preparano
corrispondenti pseudogiudizi. 9. che manifesta tendenza combinatoria nei confronti di altre
loro omogenei per le parti alcaliche saline che contengono si sciolgono e confondono così ben
è riconosciuto da aristotele per il primo che intendesse quella forza che oggidì chiamiamo '
per il primo che intendesse quella forza che oggidì chiamiamo 'affinità 'ed egli nominava
tempo dei corpi e loro ultime parti che mostrano tendenza a combinarsi. 10
tendenza a combinarsi. 10. che presenta affinità biochimiche, onde può essere
. si sceglie in terra umor tale / che sia omogeneo a sua sostanza innata.
figuratevi vecchio e padre: e vedrete che l'adozione di nuove idee ed una
.. * omogenei 'i lavori che si fanno al genio di taluno; e
di taluno; e cosi di persone che sono 'omogenee ', scambiando con *
... omogeneo anch'esso a quello che io chiamerei il suo
8-650: non abbiamo saputo far altro che creare una lega delle nazioni cui augurammo
parte vitale e omogenea di questo mondo che sa presto eliminare tutto quello che non
mondo che sa presto eliminare tutto quello che non gli si confà. -opportuno
men abile ma più omogenea a me, che ho bisogno di essere rallegrato e di
-che corrisponde adeguatamente alla causa che lo determina (un effetto); che
che lo determina (un effetto); che costituisce il logico sviluppo, la coerente
principio o di un sistema di idee; che non s'impone come struttura estranea o
evidenza i caratteri precipui di qualcosa; che si attua nel rispetto della natura di
alterazione d'animo, quantunque leggera, che non produca la sua omogenea ventilazione e
non produca la sua omogenea ventilazione e che, in quel punto medesimo ch'ella