in casa fornimmo ai francesi quelle munizioni che fulminavano annientandole, colpo per colpo,
opportunamente confezionati e di lunga conservazione, che servono al sostentamento dei soldati (cfr
, 13- xiii-90: non è possibile che li inimici non abbino cominciato a mangiare
sprecar denaro in confetti. si sa bene che quei cari giovinotti, per
-pane di munizione: razione giornaliera che un tempo era distribuita ai soldati sotto
del soldo il pane della monizione, che deve dal mastro di campo generale con
in ciò e fedeli essere veduto e che sia ben cotto. montecuccoli, i-461:
d'azeglio, 6-643: il re vuole che i suoi soldati facciano vita dura:
, 2-31: era anco grandissima la spesa che si facea nel popolo avendo i prìncipi
: essendo i lapi e formiche animali che sanza munigione per lo verno perirebbono, ha
solerzia del provedersi co. lle maniere che chiare si veggono. 4.
panziere... e tutto ciò che si contiene in una munizione. f.
altri ordini novamente facti, fo decretato che ogni contadino facto ciptadino per privilegio, pagasse
. cattaneo, 1-17: le munizioni che conservano i grani, le farine, le
e a tale aspetto del cielo accomodate che da quelle sieno con ogni bontà mantenute
. vasari, i-446: un fuoco che disavvedutamente s'apprese in quella chiesa,
di paglia da non discreti uomini, che se ne servirono per capanna e monizione di
capitan bassà regalati tanto quelli di malvasia che gli altri che l'avevano accompagnato di
tanto quelli di malvasia che gli altri che l'avevano accompagnato di fuori, e
e fece riporre nella monizione i migli che si avevano compartito. 5-per estens.
e gran provedimenti di tutte le cose che faceva di mestiero più a diuturnità et a
buono mae stro che ben sappi lavorare di ferro. questo sta
. questo sta a trovare a colui che è sopra la munizione. brasca, 74
dete a salamone tuto el tesauro e munizione che lui aveva apparechiato per fare el tempio
inedito di artisti, ii-53: facci che costì sia raunato una munizione grossa di
calcina, mattoni e rena, in modo che vi sia da fare per 40 maestri
in un piazzone contiguo alle fornaci, che si chiama la munizione. -provvista
liberalissimo e grandissimo datore di limosine, che ne dava a chi gliene domandava; non
quali erano con timoteo e bacchide, che conbatteano contra di loro, ne uccisero
aiuto costoro [i gladiatori ribelli] che di piccolo e vile ladroneccio pervenissono al
.. non sufficientemente muniti i passi che dal genovesato tendono al cuore d.
domina [a malta] il sirocco, che consuma alquanto le pietre nelle fortificazioni del
munizion naturale. -soldato di munizione: che presta servizio in un presidio o in
tosto si conobbe certo a lo effetto che i soldati di munizione non pareggiano que'di
qualche vedova denarosa? -e la vostra, che è qualche vedova ricca? -io non
savonarola, 5-i-48: [i] tiepidi che non vivono bene, hanno posto le
fatto pan celeste e salutare per coloro che non indegni lo ricevono. -appoggio
dal duca di leina riassonta la trattazione che un mese intiero era stata intermessa.
. bruno, 3-177: siete quello che medesimo si rende sicuro e tranquillo porto
intrigare. 9. ant. ciò che è causa o fonte di qualche cosa
venuti, lxxxviii-n-673: io so'sol quel che me medesmo inganno, / per sperare
, / per sperare in cosa, più che 'l vento / labile e vana e
loro cavalli, per risparmiare lo strame che hanno in munizione. machiavelli, 346
sassi] da cavare ancora; il che ci tiene alquanto indietro di murare,
fine tutto comparirà in un tratto avvenga che aremo in munizione tutti i sassi.
. benzoni, 1-68: tutte le navi che vanno attorno di spagna in questi paesi
questi paesi e al ritorno, salvo quelle che vengano dalla vera croce, porto della
in su questi gli innesti pruovano più che in su tutti gli altri.
caterina da gonzaga, a simili altre che d'ingegno sono un poco tondette,
scartabello fanno monizione, difendendo alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro
alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono conosciuti. -fare
questo corpic- ciuolo una buona munizione, che a me bisogna far come la capra
poi non se ne trova, rumar quel che s'è roso. -serbare per
, 346: le muglie, per belle che siano, se tengono per munizione de
per munizione de casa, ché, sempre che le vogliamo, stanno a nostro piacere
famiglia. vasari, 4-i-659: oltra che sendo povero, possa ancora con questo
aiuto dar la dote a due fanciulle, che si trova in monizione.
cura in terra di tutte le provisioni che per l'armata si fanno, doverà essere
scrisse al munizioniere maggiore approvando le diligenze che aveva fatte dopo la morte del mongardini
, vi-667: ho veduto un generale che punì palesemente le fraudi di un munizioniere
legumi e in generale delle altre provvisioni che servono alla sussistenza degli equipaggi. talora
14-33: quell'uno e due e tre che sempre vive / e regna sempre in
sacchetti, 245: piaccia a colui che sopra tutti e uno / e che di
colui che sopra tutti e uno / e che di nulla ogni cosa dispose, /
amore / ch'io portai sempre a quel che qui possiede, / venir or mi
: quell'è del quarto eugenio, che pareggio / dal buon silvestro in qua non
più tosto se'per grazia e muno / che per te chiese con divoti preci,
, e godiamo ogni uno / poi che seguito è quello felice [matrimonio].
/... / godo già che da jove ài cotal muno / et imeneo
cotal muno / et imeneo contemplo quel che dice. 2. ufficio,
latte munto del giorno avanti, avvertendo che non lo lasci inforzare. c.
quel loco ornai dove se'giunto / che tu vedrai le genti sanza sale / ch'
: leva dintorno / al ceppo quella terra che dal molto / produr sia stanca,
dal molto / produr sia stanca, e che sfruttata e munta / d'ogn'interna
elli eran munti ad ongni segno, / che questi furon più che li altri amari
segno, / che questi furon più che li altri amari. lettere e istruzioni de'
dieci di balia, 5-29: quello che non potesse la sua eccellenza debbe pensare
eccellenza debbe pensare per la prudenzia sua che molto meno possiamo fare noi stracchi e
impera- dore sarebbe sì munto di danari che e'non mancherebbe via a posarlo con
l'importunità di questo ghiotto, / che mi tien sempre munto. d. bartoli
è per povertà costui sì munto / che gli è fatica a me poterlo dire.
ii-239: la fecondità del suo ingegno, che non è mai munta, crea e
potesse un giorno lena, / e veggio che mia pena / fatta è perpetuale in
per l'osse, / a dir che un paladin del battesmo unto / sì le
: non era in casa de genevera alcuno che con munusculi da me non fusse devinto
, parte eretici e parte cattolici, che tuttavia son tolerati in quella città.
me di parte degli onori vostri. di che alla vostra virtù ne so grado ed
appresento, ritenendomene quel poco d'ombra che me ne può rimanere. n
, 17-61: esorta pur l'amico tuo che animosamente sprezzi questi che lo riprendono che
l'amico tuo che animosamente sprezzi questi che lo riprendono che, datosi all'ombra
che animosamente sprezzi questi che lo riprendono che, datosi all'ombra et all'ozio
all'onore et alla dignità sua e che abbia preferito la quiete a tutto quello che
che abbia preferito la quiete a tutto quello che averebbe potuto acquistar di più. f
ad ingiungere ai vostri pensieri, sì che non vi si presentino anche nell'ombre del
con pericoloso rimproccio, le oneste comodità che in abbandono lasciaste? idem, 1-205:
: era onorato un sole, ma che nascondevasi nell'ombre della modestia. campailla
deboli, i derelitti,... che cercavano rifugio e pace all'ombra dei
-all'ombra (con valore aggettivale): che può offrire tranquillità e sicurezza economica (
ombra (con valore aggettivale): che sta nascosto; che opera di nascosto,
aggettivale): che sta nascosto; che opera di nascosto, segreta- mente.
veleno. monelli, 2-429: mi raccontò che si era trovato con caligola i giorni
preparava lo sbarco in britannia: sbarco che non potè avvenire per un irritante concorso
di 12. 000 turchi, allora che scorrevano a depredar l'ungheria. e.
-nell'ombra (con valore aggettivale): che vive appartato, senza ambizioni, senza
tecchi, viii-73: ci sono creature che sembrano destinate a emergere solo in questi
cantoni, 90: vorrei vedere io che quest'uomo non ti sposasse. lo
, e beato lui se non gli toccano che sei mesi d'ombra.
. arrighi, 3-86: puoi star certo che non più tardi di sabato venturo la
sorta di penombra, dalla quale pare che non si sia curato di uscire. né
12. presenza ideale o memoria che un defunto lascia di sé nella mente
ha conosciuto, stimato, amato o che tramanda ai posteri di sé e delle
[del fratello defunto] nova / che 'l pianto allevia e de'sospir la guerra
so se più dall'ombra di paride che dal timore di se stessa, corre
le vedessi assise su le volte eccelse che sovrastano l'universo a dominare l'eternità.
: ombre dilette e melanconiche delle persone che amai, voi vivete ancora in me.
-fascino, potere, attrazione di ciò che costituisce o è considerato un modello esemplare
attratto dalla sacra ombra di roma, che al fratello enrico... aveva
paridi e al fratello giovanni tali ferite che lo traevano poi a morte.
. -autore o artista del passato che, con la sua grandezza, rimane
, 1-69: sono tre secoli e più che lettori e autori, considerati tutti insieme
dato segno di vita, di maniera che l'italia sarebbe potuta passare per un
parvenza o apparenza tenue, vaga, che non corrisponde alla realtà sostanziale o che
che non corrisponde alla realtà sostanziale o che vi corrisponde in minima parte (e
esteriore o formale, dato, elemento che costituisce un indizio, un accenno (
caratteristica, di un'opinione; immagine che impressiona la fantasia durante il sogno.
durante il sogno. -anche: ciò che è terreno, caduco, destinato a
conv., iv-xxi-8: s'elli avviene che, per la puritade de l'anima
20-43: questa vita è un'ombra che passa, ma quella è vera vita
passa, ma quella è vera vita che si guadagna per le tribolazioni di questa.
apparirae per lo fatto della nostra ambasciata, che sotto falsa ombra e con tacita veritade
nodo, / purgale di quell'ombra che le veste: / l'andare insegna
1-808: mesura el viver tuo. vedi che siamo / un'umbra che dispar,
. vedi che siamo / un'umbra che dispar, e 'l tempo vola / e
della casa, 575: di quello che l'uomo ha veduto nel sogno, pure
è sempre pallida ed è tanto maninconica che par il ritratto della malinconia, donde prima
simil pensiero. dell'uva, 12: che son le vostre pompe e questi beni
2-6: niuna cosa mai si finge che da un'altra realmente vera non prenda
il modello. onde si può quasi dire che la fizzione sia un'ombra del vero
, fumo, vii polvere, vapore che svanisce, cenere infruttuosa, ombra di
de'quali consiste in un cencio rosso che espongono in alcune poche occasioni, fuor
delle quali è assoluta- mente impossibile avvedersi che abbiano ombra non che vestigio di superstizione
mente impossibile avvedersi che abbiano ombra non che vestigio di superstizione. gemelli careri,
, 1-ii-24: oggidì non è rimasa che l'ombra del suo antico splendore.
splendore. metastasio, 1-9-27: questa che sì t'ingombra / idea di libertà
, credilo, amico, / non è che una sognata ombra di bene. algarotti
3-35: il timore e la compassione che si provano dal lettore o dallo spettatore
fenomeni prettamente fantastici, come gli eventi che li producono: gli uni e gli
... mai, se non da che conosco te. tarchetti, 6-i-423:
pietà è certamente dei bambini e giovinetti che per le strade invernali cercano di darsi
più spesso un'ombra di mestiere, che valga appena a dissimulare la questua.
si profilava una proda di fango rossastro che riverberava sul viottolo un'ombra di tramonto.
dal paese: - / non più che un'ombra pallida e lontana. pavese,
, occupando velocemente calcedona, seguitandolo alcuni che erano spinti a
, 4-283: a noia m'è che femmine con maschi / scherzin sott'ombre
ombra di far cene? / so quel che ne perviene. machiavelli, 1-i-236:
suoi debbe avere questo, di vegghiare che i suoi cittadini sotto ombra di bene
e ciò faceva la eccellentissima romana, acciò che sotto l'ombra de'figliuoli non l'
(133): sott'ombra di dire che era orefice, aocchiando quelle gioie disegnò
tu, perfido signor tu disleale, / che sotto ombra di ben copri il mal
(i-84): questo sozzo cane, che contra ogni devere cerca di tormi la
è entrato di me in sospetto, non che io gliene abbia mai data una minima
ma, per mio giudicio, perciò che egli non fa meco quegli uffici che
perciò che egli non fa meco quegli uffici che ragionevolmente deverìa fare. -enigma
doni, 1: a molti è parso che i gran secreti e alti misteri sieno
bardi (quella peruzzi ancora scialbata) che i restauratori puristi colmeranno ingannevolmente di figure
dante, xii-1: deh, violetta, che in ombra d'amore / ne gli
apparisti, / aggi pietà del cor che tu feristi. cavalca, vii-235: ciascuno
quanto può s'accosti, / pregandol che ci dia lume ed aiuti, /
ombra dell'àrti reputate più vili, acciò che di quelle alle necessità, traendole,
del s. mo sacramento, in che modo esso benignissimo signor si sia degnato voler
ombra di quella sacratissima ostia, sendo che appunto lei era comunicata insieme con le
* que dirà el conde duque ', che piglia ombra se una foglia fa più
30: paura del futuro, ombra che assalta / colei ch'è sola, se
stella in ciel tropp'alta. / ombra che il voi d'ogni baldanza arresta /
montale, 2-102: questa rissa cristiana che non ha / se non parole d'
parole d'ombra e di lamento / che ti porta di m eì tee chi,
de'suoi piedi orma, / come uom che tra via dorma, / gittaimi stanco
di belle e convenevoli dipinture, sentendo che lavinello avea a dire il dì seguente,
). comisso, vii-107: credo che ferrara sia la sola città d'europa
, 6-25: l'universo non è altro che una ombra di dio. v.
uso romano non abbiamo noi alcuno oggi che corrisponda..., e se
., e se cosa ci è che gli renda alquanto d'ombra, saranno le
al grande, al bello, al sublime che sono l'ombra di dio sulla terra
sulla terra. -carattere somatico che richiama altra persona. savarese, 25
ombra o conta- minamento da veruna cosa che sia. -difetto. dante,
aveano d'alcuna oscuritade ombra, sì che a molti loro bellezza più che loro bontade
sì che a molti loro bellezza più che loro bontade era in grado. scaramuccia
fìsico sgradevole. -anche: la sensazione che ne deriva. tingoli, iii-187:
rubini il braccio abbonda; / invece che lo sguardo i rai diffonda, /
cellini, 721: concludiamo alla fine che la pittura sia veramente l'ombra della
, il grado più basso; ciò che è strettamente indispensabile; il minimo (
l'ombra de la cortesia di voi, che sete sì piccol prete in arezzo,
in arezzo, fusse in alcuno di coloro che sono sì gran prelati in roma,
prelati in roma, io tengo per fermo che il piombo eli questa età diventarebbe oro
opera, notando fino ad alcune minuzie che non a se stesso, ma al più
ombra di colpa nei miei pensieri, non che nelle mie operazioni contro al vostro onore
incondite mie rime, / si può dar che ne caviate / alcun'ombra di diletto
non posso numerare quelli [giorni] che ho consumati senza pure un'ombra di
è dolore, non c'è infamia che ci risparmiamo l'un l'altro, per
straniero, la città, con questo cerchio che la strozza, di bastioni, di
di controguardie e con quella enorme cittadella che le rizza sopra la testa i suoi
di cibo, ma tant'acqua beve / che par le bruci nella gola il fuoco
aumenti nemmeno l'ombra. -ciò che è insignificante, trascurabile, privo di
bencivenni, 4-54: certo non è che ombra ciò che l'uomo può fare
4-54: certo non è che ombra ciò che l'uomo può fare di penitenzia in
1-1-41: non veggio, carissimo, che nullo di noi abbia perfetta cupidità de'
verità di tutto il cuore desiderassimo ciò che ci pare grave ed aspro nella via
anonimi, xxxvi-274: parvemi sì bella che per le mie luci la luce / rara
anche, trasandata, sciatta; persona che non è più o che è molto diversa
; persona che non è più o che è molto diversa da quella che è
o che è molto diversa da quella che è stata (anche nell'espressione ombra
son per affanni ombra sì oscura / che mirandomi al specchio di me tremo. varchi
regno sgombra, / altro non son che di me larva ed ombra. botta,
6-ii-543: uscivano i cattivi piuttosto ombre che uomini, miserabili avanzi di tanti valorosi
quasi nulla de'pregi e de'beni che aveva. capuana, 1-ii-55: quando la
: ah è proprio l'ombra di quella che fu. una vecchia magra, astratta
in sulle piazze paiono uomini eccellenti, che adoperati riescono ombre! pascoli, 293
gramsci, 6-271: augusto berta, che della probità ha fatto in tempi non lontani
un grande. 18. persona che accompagna o segue presso che continuamente e
. persona che accompagna o segue presso che continuamente e assiste fedelmente, con riguardo
pallacanestro, ecc.), giocatore che svolge un'azione di stretto marcamento nei
può, più che può, il copiatore di cristo, il
l'ombra di cristo. -persona che non si allontana più da un luogo
/ la vuota casa. -oggetto che una persona porta sempre con sé,
questa durindanissima balisarda? -ciò che è radicato nella natura o nella personalità
ombra aerodinamica: modificazione del campo aerodinamico che si forma dietro un'ala, un
lo più parallele o quasi parallele, che appaiono per pochi secondi poco prima o
culminante di un'eclisse di sole e che si spostano perpendicolarmente alla loro lunghezza con
ombre: nella geometria descrittiva, teoria che studia in modo sistematico la proiezione delle
24. medie. aspetto di un corpo che ha perduto gran parte delle qualità strutturali
e cromatiche. -ombre sanguigne: eritrociti che hanno perduto la sostanza colorante dopo aver
dipinto o in un disegno, tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio,
variazioni di chiaroscuro e di effetti cromatici che determina in un corpo la posizione delle
e così l'ombre e special- mente che le sue pitture delle tavole avessono eminenza.
certi riflessi, barlumi ed ombre, che dividendo in sul mezzo de'rilievi,
lumi a un tratto, in modo che il colorito di tutte l'opere sue fu
con olio né dar l'ombra alle cose che pingono, e così tutte le loro
intendono quel colore più e meno scuro che, degradando verso il chiaro, serve
guasti, iii-590: la falsa opinione che i pittori fiorentini difettassero nel colorito e
dispregio o dalla ignoranza di quelle opere che videro la luce nel miglior tempo.
ombra (con valore aggettivale): che è di colore o ha tonalità cupe,
d'ombre. idem, 13-117: ecco che sullo sfondo color ombra del salone appare
cotto solo... con quei colori che da per loro stessi prestamente seccano,
, 504: miseri e non favolosi tantali che, senza godere i riposi del sonno
: il componitor nostro per quegli animali che egli nomina... non si mette
dì l'altissima fortuna, / qual sia che a l'ombra tua virtute alcuna /
me. vasari, i-461: tutti quelli che, in cose onorate adoperandosi, con
sotto coperta e velata ombra, alle cose che fanno, talora lodando altrui con destrezza
/ affilando nell'ombra le spade / che or levate scintillano al sol. nievo,
tasso, 13-i-810: e 'l valor che non crebbe in piume o 'n ombra /
: io aveva capito così in ombra che a mio padre non garbavano questi progetti.
hanno il cuore tanto basso e vile che hanno paura dell'ombra. s. caterina
senza dar ombra di sé, intanto che li compagni affrettava. -disputare dell'
banchetti di notevole sontuosità; dopo di che la vita dei due sposi entrò un
dalla massa. razzi, 8-2: che fate in questo mondo altro che numero,
8-2: che fate in questo mondo altro che numero, ombra e litame? g
: un idiota. de'più grossi che facciano al mondo numero e ombra e non
sarà bene non lasciare indietro cosa alcuna che giustamente possi fare ombra. v.
6-iv-275: né faccia ombra ad alcuno che ella [la badia a settimo] sia
fate ombra, o datemi baldanza / che ne la luce sua mi specchi et
savinio, 2-176: quel tanto di fisico che è nell'amore di dante per beatrice
vi fate ombra e avete in orrore cosa che nulla tiene in sé di spaventoso.
sanctis, ii-11-287: gioberti, meno filosofo che oratore, fa come gli avvocati:
avvocati: piglia dell'idea quella faccia che giova all'argomento e gitta nell'ombra le
dianea, non potendo sofferire quelle parole che ponevano in ombra la sua lealtà, interrompendolo
. bozzati, 6-43: quei tipi che ciondolano nel sottopassaggio carminati lo sai che
che ciondolano nel sottopassaggio carminati lo sai che mancano dell'ombra? -manco,
ordine, la norma e l'arte che da filippo si tenne nel voltarla [la
monti, ii-62: non temere per ombra che io sia colpevole di alcuna cosa.
s'affacciava neppur per ombra alla mente che avrebbe potuto giocarci, con quella bambola
martini, 8: né maravigliar'vi dovete che di lui sia figliuola [la commedia
in testimonio il cielo e la terra che non ne so ombra. -passare
chiaro..., col nemico che apertamente confessa di non poter più reg
qual maggior onore può far l'amante che servir per ombra ai lumi delle bellezze di
11 bello non conosce i suoi pregi che nella disuguaglianza de i paragoni e *
* 1 bianco non sa campeggiare maggiormente che appresso il nero. -in modo
questa è la dimostrazione di quella proposizione che nel principio de'nostri ragionamenti dissi parermi
di cosa lontana, d'una fanciulla che colà entro spacciavasi per figliuola del conte
presto a fare da se stesso tuttociò che più gli piaceva. -per niente affatto
sostanza. scaruffi, 118: o che si vuole che ogniuno abbia realmente il
scaruffi, 118: o che si vuole che ogniuno abbia realmente il fatto suo nelli
proverbio antico si suol dire * che si dia o che si riceve l'ombra
suol dire * che si dia o che si riceve l'ombra per la carne
... poco riguarda più oltre che quanto si estende l'ombra del piede.
non cogliere mai nel segno, come uno che rincorra la propria ombra quando il sole
: per la bellezza d'un volto, che a paragone del tuo averebbe servito per
alearotti, 1-ix-274: ignobile città, che a poche leghe / stenda l'ombra
, 2-15: non è sì picciol pelo che non abbia l'ombra sua. proverbi
in fronte mostrando il segno della mattezza che hanno in sé; e sono ad essa
di quei berretti o cappelli a foggie ridicole che prima solevano portare i buffoni o i
dell'animale terrestre è migliore la parte che sta esposta al sole, come la schiena
la schiena; del pesce, quella che sta all'ombra, come la pancia)
cantando. calmo, 2-431: vegio che stanco voluntier s'asconde / ogni animale
, in quell'ombriccia odorosa di canfora che è di regola, in provincia, nelle
-ca cortamente / serà gaudente -l'amor che mi china. sercambi, 298: lo
d'ombra ': nome di terra bruna che serve a dare il colore scuro alle
». ombràbile, agg. che si adombra o si irrita facilmente;
, quando è vendemiata la vigna, che vi rimane solamente lo spara- vichio?
vigne: rimarrano come uno ombracolo, che per le guerre non si saranno potute
fila di tende aperte, cioè di quelle che chiamano saivan o, come più correttamente
dotti, saieban, quasi ombraculi, e che non cuoprono se non di sopra verso
rami colle sue frasche. è bensì vero che un 'frascato 'può rendere ombrato
luogo, ma non perciò può dirsi che * ombràculo 'sia identico a 'fra
. e. w., 2818 (che lo registra però nel signif. di
mill'altri / selvaggi briarei, / che coll'arboree braccia / (quand'a
piante sì spesse o l'ombraggio sì denso che raro è mai che sien colti.
ombraggio sì denso che raro è mai che sien colti. 2. figur
: non si può se non dire che... l'indifferenza acquisti ben spesso
. stor. ciascuno dei capi militari che nell'impero del gran mogol provvedevano ad
, l'autentiche della mia fede: che vive saule, ma vive per david,
sì grande apparato fu la cagione che niccolò non potè fingere la forse
, lasciando ogni e ciascuno ombramento che dal sospetto della plebe l'occultava
. (ant. umbrante). che ripara dalla luce solare, che fa
). che ripara dalla luce solare, che fa ombra. - anche: opaco
volti dei mortai l'umbrante terra / che non rinforzi al mio cor l'aspra guerra
occhi piano piano. 2. che predilige e pratica largamente la tecnica pittorica
e pini sì grandi e sì spaziosi che ognun per sé averebbe quasi bastato ad
: una magnolia altissima dalle foglie zincate che ombrava l'orto. -celare il viso
hotel, tornato appunto da'vespri, che col suo cappello sotto l'ascella mi
gli uccelli] in tanta moltitudine che tutto l'aere ombravano. tebaldeo, son
folta, / lasso, non credev'io che sì poggiasse / che per pietate al
non credev'io che sì poggiasse / che per pietate al sol la luce ombrasse.
: folta nebbia d'amoroso sdegno, / che mi s'oppose, il veder lei
67: quando l'hai ben campeggiato e che sia asciutto, tolli un poco d'
il nero per ombrare l'obietto azzurro, che sia simile al nero, ovvero ombra
simile al nero, ovvero ombra della parete che tu fingi che abbia a riverberare nel
ovvero ombra della parete che tu fingi che abbia a riverberare nel tuo obietto. vasari
, 4-ii-20: zeusi fu il primo che trovò la maniera d'ombrar le figure.
solo [michelangelo] a mostrare che cosa sia la perfezione dell'arte del disegno
lomazzi, 4-i-302: il colorare, che è la terza parte della pittura, si
i pittori dicesi ombrare per far quel lavoro che essi chiamano ombre, cioè colori più
... s'avvedrà... che i fiorentini non cedono nel colorire e
non cedono nel colorire e nell'ombrare che ai veneti. -colorire lievemente, sfumare
. vasari, ii-23: cercava neri che ombrassero e fussero più scuri degli altri
più scuri degli altri neri per fare che 'l chiaro, mediante quelli, fusse
terra gialla abbruciata fa colore giuggiolino, che a olio, a fresco ed a tempera
iii-2-166: vivi moti cui mal penna che narra / può ombrar coi color debili
orti, e questi fòro, / che raccontano i vecchi, ombrando il vero,
i vecchi, ombrando il vero, / che gli arbor carchi avean di poma d'
in quell'alto soggiorno / ritrar di quel che 'n terra ombrando fìnse.
io sarei spento già, se non che 'l core / si sforza ombrarla, ove
spinse, / ed al desio, che la ragione estinse, / vien che gioie
, che la ragione estinse, / vien che gioie non vere ombri e dipinga.
, 3-13: vane furon le parole / che ombrasti appena su le bianche carte.
, ii-1044: non vi lasciate, voi che detti amanti / esser volete, gli
la menda, peroché non puote negare che il sire cristianissimo non debba restarvene con
di secolo pravo insania folle, / che l'umano giudizio ombra ed appanna! onofri
li vostri dubbi ed esponetemi tutto ciò che vi ombra e non vi tiene tranquilli.
mio animo è ombrato da una mestizia che di continuo riscaturisce dalla letizia. savinio
3-iii-117: gli sovvenne di un innegabile disagio che già da tempo ombrava i loro rapporti
spaventare. conti, 483: serpe che, quale / dardo la strada / attraversando
ombrarmi la pensosa fronte, / più che non suol, melanconia vedrai. carducci,
le sembianze le ombrava una serena / melanconia che le facea più belle. moretti,
grave è il suo sonno, e par che un sogno nero / ombri la fronte
emiliani-giudici, ii-49: garbava a cosimo che i peccati de'suoi antichi..
bene] qualche prova cara e visibile, che ombrasse un poco in voi e in
uno di coloro rivolesse e domandasse quello che è suo, tu stesso, rimanendo
stesso, rimanendo nudo con quello poco che tu avessi fatto da te, non
. pascoli, 536: nella strada che già s'ombra, il busso / piechia
, 14-107: lunari e orologio, vero che l'abbiam lasciati in città: nullameno
più vivo del vento con l'angustioso: che ora sarà. bacchelli, ii-292:
fiate l'omo ingombra, / si che d'onorata impresa lo rivolve, / come
passando per ponte ltufrate, il cavallo che portava l'insegne consolari, senza cagione
portava l'insegne consolari, senza cagione che si vedesse, ombrò, diede a
fosti come i muli di tartesia, che soglion ombrarsi anco di lor medesimi.
un velo nero sul viso, che le giungeva fino al labbro superiore; e
1 cammin sia faticoso e stretto / che mena altrui ad esser immortale, / con
tortora, ii-58: condé, o che veramente ombrasse o che a lui bastasse il
condé, o che veramente ombrasse o che a lui bastasse il pretesto, perché
. casini, ii-65: quando vedi che uomini, che parevano più amici tra
ii-65: quando vedi che uomini, che parevano più amici tra loro che oreste
, che parevano più amici tra loro che oreste e pilade,... vengono
,... vengono in diffidenza, che cominciano a ombrare, che prorompono in
diffidenza, che cominciano a ombrare, che prorompono in dichiarate rotture...
, non istupire, non cercare altra cagione che questa perché erano amicizie fondate in terra
. landolfi, i-23: ogni volta che tale ricapitava per quella scaletta ombrava
quella voce 'sesto ', dico che è una vera poetica e elegantissima perifrasi
non intese il modo del parlare o pensò che una parola bastasse una volta sola,
cecchi, 1-1-108: io mi dubito / che non ombriate ne'cialdoni. =
notte si sparec chiano però che sono ben conze; e si tien cadauno
e sono tanto l'infinito numero di queste che ni ombrar si può, ni
ombrar si può, ni è niuno che 'l sapia. idem, 3-88: con
renza ombratica de que'uomini che dicemmo avanti. 2. che
che dicemmo avanti. 2. che imbizzarrisce senza motivo (un cavallo).
ne'veri pericoli. 3. che ha temperamento molto irritabile, focoso e
molto irritabile, focoso e suscettibile; che si indispettisce facilmente; diffidente, sospettoso
felice da massa marittima, xliii-293: che fu veder la nobile persona / andare
bestie selvatiche, / e l'amicizia che natura dona / lassar per abitar le selve
, agg. ant. e letter. che si riferisce, che è proprio dell'
e letter. che si riferisce, che è proprio dell'ombra o di un'immagine
è, ma l'ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve
dei colori e la verità delle sembianze che hanno le altre pitture. -per
tetrichezza rappresentatrice della morte. 2. che si svolge all'ombra (uno spettacolo)
bartoli, 1-297: il teatro massimamente bisogna che sia difeso dal sole e coperto del
dal sole e coperto del tutto, conciosia che il popolo cerca le dilicatezze de'poeti
». 4. figur. che non ha fondamento, inconsistente, vano
animo. bruno, 3-1041: la bellezza che si vede negli corpi è una cosa
orpellata sapien- zia del principe, risponderete che il principe ami e tema dio.
sarpi, ii-187: dopo queste ombratili obedienze che la sede romana acquistò, ne successe
successe una reale e molto importante, che ricompensò abbondantemente quanto in germania s'era
pallavicino, 1-555: questo mi rende credibile che né mosè né san paolo né altri
precipizio ad assai più infe- rior condizione che se costantino da imperador del mondo fosse
papini, x-i- 514: ora che tutto il mirabile edificio dell'universo è
d'ogni auttorità, fecero sparger voce che egli meditasse di correre armato la città per
per saccheggiarla. 5. che si svolge in un ambito separato, lontano
lontano dalla vita attiva. -anche: che richiede raccoglimento, riservatezza, isolamento dal
la preoccupazione invalsa negli uomini di faccende che il sapere sia cosa ritirata, ombratile,
questa e degnissimo strazio a una civiltà che viveva d'ombratile ozio e di materiali godimenti
delicato provinciale. 6. che conduce vita ritirata, poco avvicinabile;
umbratile. pavese, ii-ii-363: vedo che non conosci einaudi. è l'uomo più
considerando cotesta turpissima fuga, io giudico che veramente i napoletani spaurissero come gente ombratile
paura di bestie ombratili. 8. che non è palese a tutti, occulto.
poco per volta l'infinito dell'idea che sempre incombe al nostro intelletto.
ambrato). coperto d'ombra, che riceve ombra (in partic. dagli
ombrato e talmente ricoperto da miti alberi che il sole o non vi penetra quasi mai
sestini, 118: vieni al mio casolar che intorno è ornato / di lenti abeti
e sempre verdi lauri, / e che da bruna vite ha il tetto ombrato.
leggere, in tanto delibitai li spiriti visivi che le stelle mi pareano tutte d'alcuno
faccia del sol nascere ombrata, / sì che per temperanza di vapori / l'occhio
cui nessuno asside; / ma quasi raggio che turbato spunti, / la gemma de
e ombrati questi giorni della grande estate che incomincia. -incerto nei contorni,
al paralume / giunse e le conterie che l'avvolgevano / segnando i muri di riflessi
1-642: si accese quella luce ombrata, che pare renda ogni naturale parvenza vibratile.
tenebre. bellincioni, i-16: quella che nacque, o sol, con teco a
st., 1-60: la notte che le cose ci nasconde / tornava ombrata
debbono adoperare i colori con tanta unione che e'non si lasci uno scuro ed
un chiaro sì spiacevolmente ombrato e lumeggiato che e'si faccia una discordanza ed una
diremo... tutto quello essere disegno che s'esprime per simil vie, o
dei frescanti di lentate. -arald. che ha ombreggiature e sfumature di colore diverso
finissime paglie a fiorami tanto ingegnosamente intessute che superavano, con eccesso, gli umbrati
l'ombrato, fatto ciò a fine che servir possono d'ammaestramento a'principianti del
il ver solo si vede, / che le donne ivi al vivo effigiate / non
mai non sono state. 5. che presenta sfumature naturali o macchie di colore
o macchie di colore più scuro; che tende al nero. vasari, i-676
legni tinti ed ombrati, i tre profeti che veggiono. anguillara, 4-361: un
. anguillara, 4-361: un color, che lui [cadmo trasformato in serpente]
oscure e coperte d'un ombrato tetro, che riflettono, è un luogo proprio alla
donzelli, tutti i suoi servi erano giovanotti che rimanevano con lui sino a che avevano
giovanotti che rimanevano con lui sino a che avevano la faccia ombrata dalla prima lanugine
sannazaro, iv-94: se non fusse che '1 suo gregge affienalo / e tienlo
a forza ne l'ingrata patria, / che a morte desiar spesso rimenalo, /
: non permetta, di grazia, che resti ombrata una puntualità senza macchia.
: fu distratto [ippolito] da'cavalli che mostravano lo suo carro e menavano ombrati
e menavano ombrati per lo mostro marino che mandò egeo pregato dal figliuolo. pirandello
]. siri, xii-765: di che ombrato il comité de'ventiquattro li dirizzò una
lor pensier aiace. 10. che manifesta la propria tristezza con l'espressione
strana di colori? / e di che larve oscure ombrata è dori? nievo,
/ ver me si gira e par che mi conforte, / che le mie gioie
gira e par che mi conforte, / che le mie gioie ancide ombrate e corte
monarca / ecco, diss'ei, che la confusa mole, / già di
: ella così azzimata aveva perso quel che di ombrato, di piega -o piuttosto
, di piega -o piuttosto di ciò che in una piega si forma -, che
che in una piega si forma -, che pure le aveva portato, innanzi,
2-285: l'ombre, cioè l'ombrature che erano in quelle scolpiture.
ceneri di corallo e non è più che un'ombratura rosa sulla chiarità occidentale.
un bel palazzo di stile floreale, che ormai pare un pezzo di archeologia: il
fare, dandogli quelle ombrature e sbavature che sono soliti dare agli scogli.
. 2. appannamento, velo che s diminuisce la luminosità.
e l'altre parti sono serene, sì che il sole riceva
con la propria pertenere il viso fiso che se non vi fosse. umano affetto a
iii-33: [l'autore], poi che ha disfatte tutte le delfico, iii-128:
quale predette opinioni, procede a dichiarare che sono quelle nulla di paragonabile a quella d'
umbrazione dell'intelletto non t'impaccia, che procede alcuna volta da ira, alcuna volta
monte. redi, 16-vii-157: che bel vedere farebbe v. s. illu
sì nobilmente vestita e parata / che tutto 'l mondo già di lei parlando.
obumbratio vicissitudinis ': non è ombreggiamento che nasca, come nel sol materiale,
come nel sol materiale, dalle vicende che fa a cagion del suo corso.
, 1-3-336: ecco ancora di tutto quel che si è detto farsi un principio di
lei, ecco alcuni tratti di lettere che saranno pubblicate. -simbolo, allegoria
, iddio è una minerva verace, che anche si fa temere nell'ombreggiamento delle
ha fatto senza ombreggiamento di dubbio vedere che i lineamenti caratteristici dal levenoecchio riscontrati ne'
chiamansi diverse gradazioni de'piani e forti che si devono usare nelle cantilene per
di ombreggiare), agg. che produce ombra, che ripara dai raggi
agg. che produce ombra, che ripara dai raggi solari o dalla
infra gli ombreggianti albori, notava in che parte il sole in quello stesse
sime fronde? 2. che dà l'effetto del chiaroscuro, che serve
. che dà l'effetto del chiaroscuro, che serve a ombreggiare il disegno.
con linee d'ombreggiante inchiostro / quella che 'n bei colori, in vivi lumi,
esprimerlo illustre. 3. figur. che nuoce o danneggia. f. f
f. f. frugoni, ii-254: che direbbe il nostro milciade, se venisse
mano aridire dalla codarda vampa di quelli che, in vece d'innaffiarli coi lor
139: vide... il fico che ombreggiava la porta. carducci, iii-4-62
mare! pascoli, 518: l'ulivo che ombreggi d'un glauco / pallore la
: subito, da uno degli alberi fronzuti che ombreggiavano la panchina, volò a terra
: la bianca selva, amor, che sì verdeza / d'adorni gigli per toa
ladri sot'una ghianda / ridean sì dolcemente che mi tolse / al so desio come
lo verde color de quelle foie / che suopra '1 vago viso gli ombre- zava
magnate di allori sì carco, / che il serto quasi gli orecchioni ombreggia.
: l'irte chiome ricinte d'ellere / che il tondo ombreggiano salace viso. stuparich
: dei baffi biondi spioventi, meglio che nascondere, gli ombreggiano la bocca forte
saba, 374: gli ombreggiava non so che disdegno / il labbro.
soffici, v-2-103: la bionda, che stava tendendo un lenzuolo sul greto,
ii-9-19: ah, triste cattiva, con che feroce civetteria mi annunzi che tu sei
, con che feroce civetteria mi annunzi che tu sei bellina e che incoroni o
civetteria mi annunzi che tu sei bellina e che incoroni o inquadri od ombreggi con una
di ricciolini la bianca e tenue fronte che io tanto amo specialmente fra i ricciolini
con la penna o col pennello, che tu vuogli, e tu dolce dolce lo
, colorate, tenta ombreggiare i disegni che ha tracciato con dei pezzi di carbone
accolti, 1-50: dintornata... che sarà come sopra la proposta figura o
, lumeggiando ed ombreggiando in quella maniera che le parti richiedono. lanzi, i-167:
. marino, vii-93: fra coloro che ne'tempi più a noi vicini fiorirono
introdurranno un color fosco, terreste, che inchinerà all'ombreggiare. -in senso
lomazzi, 4-ii-203: di rincontro si vede che nel metallo non pulito una parte,
del nascere e del tramontare di quell'astro che lumeggia di vari splendori la terra e
uno spettacolo di un genere sì trascendente che tutti gli apelli e raffaelli non arrivano
d'ombreggiare a chiarori duna piazza, che poteva abbagliare le più convicine di suo
comporre. firenzuola, 539: quello che dice cicerone della scavità del colore mi
colore mi par superfluo, perciocché ogni volta che le membra perticolari... saranno
d'altra e proprie sue, / che 'n lei fur come stelle in cielo sparte
, forse ardirei d'ombreggiar quelle dolcezze che sentivano tutti gli occhi neu'affissarsi nel volto
reina. lupis, 222: un calamaio che mai si straccava di tingere meraviglie e
mi tengo all'idea del perfetto, che recine ha sì bene ombreggiata nell''atalia
, alle vedute lontane ed a ciò che ricercasi per ombreggiare il carattere d'un
, per ombreggiare meglio la figura, che codesto scrittore giovane e italiano sia anche
inutili; ma chiamo inutili solamente quelle che non servono a lumeggiare ed ombreggiare di
solamente. serdonati, 9-512: il che pare che il signore già ombreggiasse per
. serdonati, 9-512: il che pare che il signore già ombreggiasse per esaia,
, i-73: un sogno, non più che ombreggiale il vero, senza colpa dell'
/ paion a chi lor mira / cometa che dal ciel notturno piove. soderini,
. conti, 321: mi pare che nella traduzione non basta conservar il senso
si ombreggia nella copia un non so che di quello spirito che sostiene ed anima l'
un non so che di quello spirito che sostiene ed anima l'originale. -ricordare
eo sostegna / ni speri mai 90 che amor talor dona; / ma dolmi che
che amor talor dona; / ma dolmi che per altrui dir m'avegna / ch'
non so dir quale, ma, qual che sia, osservatissimo, per la poca
per la poca o molta virtù da beneficare che si varia al vario modo dell'ombreggiarsene
gualdo priorato, 8-113: potevano ombreggiarsi che, dietro questa, dovesse seguitar anche
piedi balzano, il resto nero, / che ombreggia, tira calci ed ha il
suoni più o meno di forza secondo che richiede il buon gusto ed il sentimento
gorani, / tu bene il sai, che a poche terre è dato / il bel
andrà, fra i rari / nomi, che il tuo primeggi, / e fronda
totalmente o parzialmente) d'ombra, che riceve ombra (in partic. dagli
interrotto alla vista dal corpo di aci, che s'incontra e soprasta al lume.
. de marchi, 1-139: quella linea che forma il bello- vardo significa la fortificazione
grata a la vista, confido ancor io che la virtù di lui, ne le
1-i-1-172: mi concederete... che da me si prenda esemplo dalla pittura
si prenda esemplo dalla pittura: e che... i pregi innumerabili e le
una dizione etnisca... e dice che da alcuni si crede ombreggiata nella voce
e. cecchi, 5-79: pareva che quelle sfumature e ombreggiature da niente [
da niente [sulle guance], che quelle lanugini d'appena ieri, fossero
arditi colori e con men profonde ombreggiature che il petrarca non soglia. -traccia
, ii-425: [i] giovani, che votano qualche anno della loro opera al
grande scrittore,... sanno che alla fine si potran dire beati se avran
5. tess. passaggio da un'armatura che dà l'effetto di trama a una
zucchelli, 108: tutte le persone che vivono con qualche commodità, quando vanno
i. frugoni, i-15-103: se avvien che mai dirottamente piova / sotto un ciel
dirottamente piova / sotto un ciel più che pece oscuro e brutto, / l'
diventate per miracolo silenziose, non badavano che ad ammainare le tende, a chiudere
particolarmente sontuose e ornato di frange, che un tempo era riservato, come privilegio
. b. giambullari, iii-2: che aiavol fa costui? / che arme
iii-2: che aiavol fa costui? / che arme è quella / che tanta gente
? / che arme è quella / che tanta gente ad un colpo scapezza? /
alle canefore caminavano le figliuole degli stranieri che abitavano in atene e queste a guisa
segno del diretto dominio e della maggioranza che vi ha la chiesa. -ombrellino
vi ha la chiesa. -ombrellino che nel rituale romano sostituisce il baldacchino per
noi in tal grado colle ombrelle preziose che sopra gli si spiegano. 3.
arco / e altrui formare ombrella tal che il varco / chiude agli strali del temuto
11-32: ci adagiammo in luogo dove più che venti usignoli cantavano su per le vaste
hanno la medesima lunghezza, in modo che i fiori sono portati su una superficie
si suddividono in altri, secondari, che portano i fiori). ricettario fiorentino
(femm. -a). artigiano che fabbrica ombrelli o che è addetto alla
). artigiano che fabbrica ombrelli o che è addetto alla loro confezione; negoziante
è addetto alla loro confezione; negoziante che li vende. - in partic.
partic.: restauratore ambulante di ombrelli che si sposta con gli strumenti del mestiere in
ombrellate, agg. zool. che ha forma di ombrella (con riferimento
dovechessia. fucini, 29: domandò che ore erano, brontolò una buona sera a'
ombrello. ombrellato, agg. che ha la forma di un'ombrella o
un'ombrella o di una cupola; che presenta numerose diramazioni a un'estremità.
. nieri, 3-135: ombrellato: che è ripieno nel mezzo e spiovente dalle
bisogna dargli il curvino nel mezzo, che venga ombrellato; e qui invece mi
gravi [le foglie di palma] che un galantuomo non le può portar da sé
sé e ci vuol l'ombrelliere, che è un mestiero formato e che dà da
ombrelliere, che è un mestiero formato e che dà da vivere a un'infinità di
.]: 'ombrelliere ': colui che fa gli ombrelli. = deriv
. ombrellifero, agg. bot. che ha i fiori riuniti in ombrelle;
occhi appaiono / quei [semi] che... /.. je stirpi
piccoli e generalmente bianchi o gialli, che sono riuniti in ombrelle composte (di
di frange di seta o d'oro, che è tenuto aperto sul sacerdote nelle processioni
. v.]: 'ombrellino': quello che si porta nelle sacre cerimonie per servire
ombrellifere (tordylium apulum o officinale) che vive spontanea nei prati e produce una
stor. partecipante al tumulto di piazza che a milano il 20 aprile 1814 culminò
. foscolo, xviii-356: dicono che l'autore ebbe la carità e la
e costituito essenzialmente da un'asta verticale che sostiene una raggiera di stecche su cui
; questa è fornita di manico, che varia sensibilmente con la moda e può
io), sostenute da altrettante forcelle che sono imperniate sul collare, scorrevole lungo
fra le due parti del collare, che risulta compressa nella chiusura e distesa nell'
presero il cammino. galileo, 3-3-233: che tale evento si scorge nell'aria mi
evento si scorge nell'aria mi pare che l'uso dell'ombrello lo insegni a'
inutile e vano se l'aria, che altri crede esser riscaldata dal sole,
vien dentro con gli ombrelli grondanti, che posti a canto della mia sedia fanno
tessuto, oppurtunamente colorato e confezionato, che copre la struttura metallica a raggiera dell'
s'alza un ombrello, per segno che v'è presente il prencipe o re,
è presente il prencipe o re, con che si sospendono subito l'armi. massaia
uno schiavo. -liturg. ombrellino che nel rituale romano è tenuto aperto sul
rituale romano è tenuto aperto sul sacerdote che porta pubblicamente il ss. sacramento.
piccola spianata e un gruppo di castagni che coprono il tetto con un ombrello di rami
ombrello di trine una mimosa, / che fioria la mia casa ai dì d'estate
-strato di nuvole o di nebbia che copre la cima di un monte;
princìpi finiscono per costituire degli ombrelli magici che sottraggono la realtà ricoprendola, proteggendola,
6. milit. sistema di protezione che si avvale di forze aeree. -in
ombrello (con valore aggettivale): che ha forma di calotta sferica, che ha
: che ha forma di calotta sferica, che ha le fronde disposte orizzontalmente rispetto al
13-65: due alberetti sempreverdi ad ombrello che c'erano sullo spiazzo davanti alla casa
bar foli, 2-3-97: quelle due ali che spargono e fanno ombrello a gli orécchi
3-147: passava rapidi sguardi sugli inviti che l'ombrelloforo gli presentava uno per uno nel
ombrello di dimensioni superiori al normale o che appare sproporzionato rispetto a chi lo usa
degnò appena di un'occhiata l'automobile che gli passava rasente. borgese, 6-70:
-in partic.: grosso ombrello che, fissato con la lunga asta verticale
ad una raffica, alla prima, che sbatterà le tende lungo riva, chiuderà
strade, sotto l'ombrellone d'incerato verde che le copriva il barroccio.
ombrellone verdino orlato di striscie gialle e che ha attaccata una vaga maliosa frangia di fioc-
-eccles. insegna delle basiliche romane che ha la forma di un grande ombrello
ordine ciconiformi (scopus umbretta), che ha il becco diritto e aguzzo,
di liquido o di polvere adesiva, che si applica con un pennello, con un
pietra pregiata, simile alla ceraunia, che gli antichi credevano cadesse dal cielo durante
ombria è pietra la quale si dice che cade con le piove e con le saette
fresca delle fronde e della vegetazione, che è propria dei luoghi arborati e offre
era nato un sacro arbor d'alloro / che copria il fonte e poi con sua
la molle ombrìa, / su l'erba che fiorìa / endi- mion guardasti. serra
la donna mia: / non che neuna mi sembrasse donna, / ma
mi sembrasse donna, / ma son che somigliavan la sua ombria. intelligenza, 76
: i colombi fuggono più per loro che per alcuno altro sparviere; e cognoscolli
è il pianto / tuo come un velo che non pesa e induce / una chiara
questo dico senza umbria: / ver che tu non sei piatosa, / palma
e vi ha levato via / l'ombria che v'avea generato il diavolo. bacchelli
ombriano, agg. ant. che tiene abitualmente il capo basso, rivolto
. e perché forse ogniuno non intende che vuol dir cavallo ombriano, vi dichiaro
vuol dir cavallo ombriano, vi dichiaro che è quando egli va col viso chino e
(ant. umbrìfero), agg. che fa o proietta ombra su una superficie
, in partic. sul suolo; che intercetta la luce, che ripara dal
sul suolo; che intercetta la luce, che ripara dal sole, che ombreggia.
luce, che ripara dal sole, che ombreggia. gherardi, 2-i-118:
fillide / era a diporto, allor / che presso a siepe ombrifera / vide sbocciato
e piante ombrifere. -per estens. che porta le tenebre (la notte).
(un luogo). -anche: che è poco o niente affatto illuminato,
è poco o niente affatto illuminato, che appare oscuro e misterioso. fr.
. 3. per simil. che produce un'immagine priva di contorni netti
marea. 4. figur. che vale come adombramento o come prefigurazione allegorica
allegorica di una realtà so- vrasensibile; che la anticipa o rappresenta simbolicamente. dante
. m. -ghi). letter. che proietta una lunga ombra (come
brina o sciaena cirrhosa), che ha corpo oblungo, con lunghezza
vole essere apparecchiata e cotta a modo che lo storione, salvo che vole bollire
a modo che lo storione, salvo che vole bollire manco, perché se coce più
umbrina e la spigola gentile, / che tra 'pesci romani tien l'alloro.
poi non c'è fiumana o mare / che dar potesse umbrine e storicani. goldoni
14-41: i cori numeravano tutti quei pesci che svariano sul celeste e lo smeraldo.
'ombra ') per le strisce che gli ombreggiano i fianchi. ombrinale
bordo le acque piovane e le ondate che si riversano sui ponti di una nave;
di ferro è sostituito da un tubo interno che scende al di sotto di tale linea
nave, per dove si vuota l'acqua che si raccoglie sopra i ponti per le
583: 'ombrinale ': lo stesso che imbrinale, ma più comune, e
la * pioggia ed ogni altra acqua che venga sulla medesima coverta e sui ponti
'ombrinali della stiva': canali a biscia che raccolgono l'acqua interna, cui per bassezza
getti d'acqua, come ai tempi che i colpi del mare correvan sul ponte a
secchi saranno sempre le rose più odorate che negli altri et al sole più che all'
odorate che negli altri et al sole più che all'ombrìo. roccatagliata ceccardi, 117
; / quel canto or dei pioppi che in fila dilungan coi tremulo ombrìo /
ombrióso, agg. ant. che si adombra e imbiz zarrisce
. m. -ghi). bot. che si sviluppa meglio all'ombra,
si sviluppa meglio all'ombra, che preferisce una posizione ombreggiata (una
pagani: / tanti n'uccide che pareva un ombro; / per tutto i
ombròfìlo, agg. bot. che prospera in un clima caratterizzato da forti
ombròfobo, agg. bot. che teme la pioggia o ne riceve danno
superficie o dispone i fiori in modo che non si bagnino: una pianta)
tanto volentieri da. mme quantto so che. ttu medesimo te lo stimi.
alberi... così dilettevole si dimostra che sembra un terrestre paradiso.
2. per simil. colorazione che tende ai toni scuri, ombreggiatura.
3. figur. qualità di una persona che appare sospettosa, diffidente, permalosa,
-in senso concreto: atto o espressione che denota diffidenza e sospetto. r
con questi librai, co'quali so che hanno qualche ombrosità. 4.
l'abbondanza della vegetazione e degli alberi che stendono le loro fronde; ombreggiato dall'intrico
mano in un vaso pieno d'acqua che per lungo tempo sia stato in una
ei sentirà l'acqua molto più fredda che l'aria della medesima stanza. campailla,
questo è niente, percioché esser può che tal neve sia nella faccia che guarda
esser può che tal neve sia nella faccia che guarda il settentrione in qualche parte ombrosa
certe il solatìo. -per estens. che si ripara con un copricapo (in
privo di luce, oscuro, cupo; che presenta una luminosità smorzata. -anche:
presenta una luminosità smorzata. -anche: che non brilla di luce propria, opaco
, 3-52: così credo della luna che quine u'è chiara e densa e quine
u'è ombrosa e rara: imperò che la luna né li altri pianeti, se
me tanto adversario / sei, che d'acerbi lutti / fai parte e d'
acqua] piglia le sue qualità, che sono ombroso overo sodo e secco.
treccie sciolte in bruna vesta / prega che dafni suo sani e rischiari / le sue
. ruscelli, 2-486: non è dubbio che le mutazioni portano quasi sempre non so
le mutazioni portano quasi sempre non so che di strano, e gli occhi usati
lungamente una cosa in un modo pare che per alcuni giorni ne stieno come ombrosi.
in vista. -per estens. che ha toni variati, profondi (un
mozze dalla fatica. 4. che intercetta la luce solare creando una gradevole
creando una gradevole zona d'ombra; che ripara dai raggi cocenti con le fronde
dai raggi cocenti con le fronde, che fa ombra (la vegetazione, una
de'medici, i-152: l'arbor che a febo già cotanto piacque /.
scòrta. lemene, i-23: rossina, che fai ta, nto la schifosa /
fai ta, nto la schifosa / che, se nomino il pan, tu dici
, tu dici oibò, / io so che un dì dietro una siepe ombrosa /
. leonardo, 2-77: l'occhio che si troverà in mezzo fra l'ombre
in essi corpi le maggiore ombre che in essi sieno riscontarsi con seco infra
et intende. 5. che si riferisce, che è proprio dell'ombra
5. che si riferisce, che è proprio dell'ombra proiettata da un
velo il giorno oscuri. 6. che ama l'ombra, l'oscurità della notte
: anco aristolochia ombrosa partasi, / che di periclimeno l'ederacee / foglie porta ed
in violaceo. 7. che teme l'ombra o pericoli inesistenti; che
che teme l'ombra o pericoli inesistenti; che si spaventa facilmente, anche senza motivo
e far loro odorare e conoscere ciò che temevano. n. e l
. santa paulina, iii-2: può intervenirvi che il cavallo si adombri di qualche cosa
il cavallo si adombri di qualche cosa che sia avanti e dalla parte contraria del
è di tirar torecchie verso la cosa che li fa paura e dar indietro verso
mulu ciuc- cigno 'è, più che il mulo non sia, scarico di collo
. papini, 28-157: una vaccaia che si tirava dietro due manzette ombrose ci
]. 8. figur. che diffida di tutto e di tutti, temendo
e pericoli reali o anche immaginari; che sta sempre all'erta, sospettoso. -anche
all'erta, sospettoso. -anche: che si irrita facilmente per futili motivi,
, 1-vi-102: li rispose il principe che i veniziani erano una razza di gente speculativa
una razza di gente speculativa et ombrosa che spacciava le sue visioni et imagi- nazioni
noncuranza ma volli prima credermi un ombroso che costoro scortesi. -con riferimento
suo viso esprimeva un'agitazione concentrata, che all'occhio ombroso di don abbondio poteva
: io invidia, quando alcuno isguardo / che s'allegri, divengo umbrosa e trista
sospetto, a timore anche ingiustificato; che manifesta apprensione, che denota suscettibilità eccessiva
anche ingiustificato; che manifesta apprensione, che denota suscettibilità eccessiva o che ne è
, che denota suscettibilità eccessiva o che ne è provocato (un'azione, un
eh'a seguir le liti ombrose / che vano vi verrebbe ogni altro effetto? g
espansione, anzi traboccamento de'cuori, che fu un de'primi e più bei caratteri
ombroso / come suol nube un balenar che vola. manzoni, pr. sp.
chi era, con un viso ombroso che par che dica: monatti? vagabondi?
, con un viso ombroso che par che dica: monatti? vagabondi? commissari
piacevole incontro è quasi un lume / che l'uom ne rasserena / da un abisso
un abisso ombroso. 10. che usa espressioni astruse e incomprensibili; volutamente
leone ebreo, 330: intendo a che modo l'anima nostra conosce spiritualmente le
. alvaro, 18-85: tutto quello che era fatto dagli uomini era ombroso e
. curva ombrotermica: grafico dei valori che in una zona determinata assumono le precipitazioni
dell'uruguay e delle pampas argentine, che ha portamento arboreo e grandi dimensioni,
indiretto nar rativo), che esprime condizioni dolorose di na
credo compiér corno m'avinse, / che quando cominciai tanto mi vinse,
cominciai tanto mi vinse, / che, pur tempo aspetando, dico: «
ohmè! chi fu quel primo che li pesi de l'oro coperto e le
pesi de l'oro coperto e le pietre che si voleano ascondere, preziosi pericoli
è stato assai su l'ali, / che sanza veder logoro o uccello /
ritmo nenciale, 212: omè che. mmi consuma quel ceffino, / che
che. mmi consuma quel ceffino, / che. lle voglio me'ch'a
: sì lo punson gli amorosi sproni / che - oh me, oh me -per
. -in unione con un agg. che indica infelicità, afflizione, miseria.
or sonvi tanto a noia, / che mi sdegnate sì come nemico. lamenti
dovea a me tatto iniquo e strano / che mi fé quel dal piano, /
mi fé quel dal piano, / che bagnò pisa del mio gentil sangue.
fatti i don degli alti iddei, / che, per un dolce, porgon mille
omei. calogrosso, 30: costei, che sola al mondo è un raggio,
alma abrusa cum sì dolci omei / che ardendo mi suspinge a dir di lei.
, / vie più fabro d'amor che di trofei. f. f. frugoni
il signor dottore... sentenziò gravemente che quella gamba doveva dolere, perché la
averà sentiti gli smiaci e gli omei che v'avevate fitto dentro. 3.
l. bellini, 6-115: d'allor che mi sortìe / venir nel mondo,
/ venir nel mondo, altro non ho che omei. salvini, 6-59: la
al giorno, / perché non credo che mondani omei / potesson far d'oscuro tanto
. arrighi, 271: ormai, ciò che è, è: gli omèi sono
i verdi rami, / né par che ornai del barbaro / marito si richiami:
in voi facesse quell'effetto stesso / che in me fa sempre il volto di
alamanni, 7-i-87: felice te, che vai dicendo omei / per cosa pur
vai dicendo omei / per cosa pur che in altra parte sia. -gridare
per me posson gridare omei!, / che aràn perso 1 ardire e l'aroganza
dire omei', non saper dire altro che omei: non riuscire che a gemere,
dire altro che omei: non riuscire che a gemere, a lamentarsi; essere
subito ferita / si partiva dal cor che mi cadlo, / cui non rimase vita
non rimase vita / né lena tanta che dicesse omei. antonio da ferrara, 83
rei / ch'altro non so parlar che dire ohmei! -piangere gli omei
compassione. broccardo, io: fa'che costei che la mia vita serra /
broccardo, io: fa'che costei che la mia vita serra / pianga con
far, senza omei, / ciò che tu vuoli, e d'uomini e di
tutti sceve e iebussi, certi omicroni che non sanno un iota né un omega
30-2-198: il dottissimo trissino, sapendo che simonide poeta aveva aggiunto all'alfabeto eco
dire grande, e l'età, che volgarmente dicono ita..., volle
/ alfe, omeghe ed ogni altro che dicesti. guasti, iii-94: cia3
capi loro, / e più misura, che non han costoro. 2
elettrico. 3. ling. lettera che gian giorgio trissino (1478-1550) propose
i-x: le lettere..., che io primieramente aggiunsi a l'alfabeto,
, ovvero più grave e più ottusetta che l'altra, com'è a dir 'veglio
,... io mi stimai che s'io non ti scrivevo con quelle sue
quelle sue nuove lettere, egli avverrebbe che poco grato ti sarebbe il mio scrivere
, 26: sarà ben forse vero che ne la di lui particolar lingua potran mostrare
sbiadite, più fioche, le epigrafi che tante volte avevano rilette. 5
, 26-17 [cruscà \ \ lo ben che fa contenta questa corte, / alfa
suo segno / e sparse come folgor che '1 ciel fende, / mentr'io l'
omega, principio e fine, / colui che è, che era, e che
e fine, / colui che è, che era, e che è per venire
che è, che era, e che è per venire. montale, 4-224:
: teilhard de chardin ci ha detto che gli individui, o almeno la loro parte
con la snellezza del solido, tale che, rispetto al carico così aumentato, il
duplicatura della pelle di forma caratteristica, che segna la fronte nella regione interciliare,
caso dall'alfa all'omega, / provò che per uscir dell'imbarazzo / avea dato
. homoei (contrapposto agli anomoei, che sostenevano la diversità della natura del padre
m. -i). relig. che è proprio, che si riferisce all'omeismo
. relig. che è proprio, che si riferisce all'omeismo; seguace dell'
= adattamento del fr. omelette, che è probabile alter, di lamelle (
anti chissima nella chiesa (che si fa risalire al com
nella sinagoga); predica; il testo che ne costi tuisce la redazione
anche: il genere oratorio o letterario che di tali discorsi o composizioni è
. cavalca, 19-290: quello che di tarsilla mia zia... ti
gregorio primo essendo papa, conoscendo che a lui e a ciascun che nella
, conoscendo che a lui e a ciascun che nella sedia di san piero siede
fu creduto bene, anzi necessario che si trasportassero in lingua tedesca professata
dell'antichità, nelle loro omilie che sovente estempora neamente recitavano al
. jovine, 258: tommasino che, poco discosto, senza averne l'aria
lei più stringenti allora. oh dèi, che tono di omelia! 2
. parla di dio, del bene che bisogna fare per acquistarsi il paradiso alternando
anche, alla pedissequa osservanza di direttive che vengono dall'alto. guerrazzi, 4-35
: non so quali invettive e omelie, che nell'anno 1820 correvano sotto il mio
civile, per mandare innanzi quelle idee che noi crediamo di libertà, di progresso,
lunghe omelìe ambigue di quel salvatore obeso che ha ridotta la patria un 'corpo vile
! oh quante / anime via peggior che mascherate! / ma verrà l'atto
1-2-4: a guisa d'un fornaio allor che sforna / cava fuori una mezza librerìa
foscolo, xvii-395: io vorrei pure che si leggessero con religione, ma non
cervello scemo: / l'andar dicendo che le muse mie, / quando sferzan
e tutti gli mandava a'benefici che egli aveva tenuti sotto il suo
larga di soto: il perché quelle che suono strecte omenite, zioè cuome è
ominone. omentale, agg. che è proprio, che si riferisce all'
omentale, agg. che è proprio, che si riferisce all'omento; che si
, che si riferisce all'omento; che si determina a carico dell'omento;
si determina a carico dell'omento; che si pratica sull'omento o su una determinata
omento, forma le appendici epiploiche, che s'impiantano nell'intestino crasso. -grembiule
-grembiule omentale: la parte dell'omento che copre la massa intestinale.
processo infiammatorio, acuto o cronico, che si determina a carico dell'omento in
dai due foglietti della membrana sierosa viscerale che aderiscono intimamente. - grande omento:
depositi soggettivamente variabili di tessuto adiposo, che scende dalla grande curvatura gastrica alla parte
gastro-colico. -piccolo omento', plica peritoneale che si origina dall'ilo del fegato
intestini superiori; il mesenterio, membrana che tiene il suo luogo in mezo
fre mente di voluttà, che sporcizia d'umori, d'omento, d'
, d'in setti innumerabili che lì nascono e muoiono! pratesi,
mi son riuscite molto grasse in quella parte che si chiama la rete e da'medici
secondo omento, grassissimo ed amplissimo, che probabilmente supplisce alla mancanza di cibo,
-anche: il recipiente, il sacco che se ne ricava. d'annunzio,
l'omento, / la grassa rete che le interiora / degli animali include, ben
-gastron. rete, reticella (che, estratta in partic. da bovini
: pezzetto di fegato di maiale, che suol cuocersi arrosto rinvoltato in pezzo di
. m. -ci). disus. che è simile alla vita, che
che è simile alla vita, che ha affinità con essa. lessona,
: 'omeobiotico 'dicesi di tutto ciò che è simile alla vita. =
. omeoclamide, agg. bot. che ha perianzio costituito da antofilli non distinti
. omeògeno, agg. petrogr. che deriva dallo stesso magma che ha formato
petrogr. che deriva dallo stesso magma che ha formato la roccia in cui è
riprodurre litograficamente antiche stampe riprodotte da originale che più non esiste. 2
dis. apparecchio affine al pantografo, che serve a riprodurre ingrandito un disegno originale
.]: 'omeografo ': apparecchio che serve, come il pantografo, a
della simiglianza delle particelle elementari al tutto che da esse è costituito (secondo la teoria
omeomeria, la qual parola dice lucrezio che la povertà della lingua latina non poteva
: pens'egli [anassagora] adunque che 1 principio primo, / che da lui
adunque che 1 principio primo, / che da lui vien chiamato omeomeria, /
d'ogni corpo, / in guisa tal che il generar le cose / solamente consista
bellini, i-152: una man, che par viva, d'anassagora, / che
che par viva, d'anassagora, / che tien due pezzi d'omiomeria. cuoco
o semi, infinitamente divisibili e aggregabili che, originariamente in mescolanza caotica, costituiscono
1-iv-269: rendete imagine di un fisico che si dilettasse di atomi, di corpicini,
, sf. studio delle parti corrispondenti che costituiscono un corpo vivente. lessona,
: trattato delle parti similari o sistemi che entrano nella costituzione ai un corpo vivente
aspetto morfologico dei caratteri sessuali secondari che non consente la differenziazione dei due
di due sostanze (e ne deriva che i valori ango lari delle
omeomorfo. omeomòrfo, agg. che è caratterizzato da forma o da
forma o da struttura simile; che presenta omeo- morfismo; che corrisponde
; che presenta omeo- morfismo; che corrisponde a un'altra entità se
anatomici della stessa specie di quelli che costituiscono i tessuti normali (un tessuto
e tessuti morbosi omeomorfi 'quelli che sono costituiti dagli ele menti
della stessa specie) a quelli che si trovano nei tessuti e negli umori normali
plur. m. -i). medico che pratica l'omeopatia; medico omeopatico;
, sf. medie. indirizzo terapeutico che si prefigge di curare le malattie sviluppando
senza commistione di qualità, di medicamenti che assunti da persone sane inducono stati sintomatologici
sane inducono stati sintomatologici simili a quelli che si intendono curare; fu elaborato,
c. hahnemann (1755-1843), che lo enunciò nel 1796, e contribuì
'omeopatia '... non è termine che ben rappresenti l'essenza di questa falsa
consiste nelle dosi imponderabili delle sustanze medicatrici che i seguaci di essa prescrivono. borri
si parlò finalmente dei protestanti. disse che erano sabbia senza cemento; che il
disse che erano sabbia senza cemento; che il protestantismo somiglia alla omeopatia. pongono
, dal quale cavano una conseguenza, che è distruggitrice del principio stesso. mamiani,
millesimi di grano possono farne converrà dire che in medicina non si dà come nel
, ii-8-274: dall'abbondanza dei farmachi, che rovinano l'organismo, si passa talvolta
devoti al trono e all'altare: il che potrebbe solo esser vero, quando negli
dio medica sproposito con sproposito: omeopatia che non falla. dossi, i-237:
: né era certo in villa 'con lei'che leopoldo doveva trovare riposo. l'omiopatia
io centesimi, e si noti bene che le bibite non si amministrano omeopaticamente come
cura spirituale o politica; per quel che è possibile fare per venire incontro a
plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'omeopatia
-ci). che è proprio, che si riferisce all'omeopatia; che deriva
proprio, che si riferisce all'omeopatia; che deriva dai principi di essa o è
è contrapposto ad allopatico) ', che costituisce medicamento nell'ambito dell'omeopatia,
costituisce medicamento nell'ambito dell'omeopatia, che è preparato per trovare impiego in omeopatia
(una sostanza). -anche; che comprende o contiene le sostanze per la
con parole greche e composte, e credo che né hahnemann né altri ci potrebbero dare
.]: diconsi medicamenti omeopatici quelli che si preparano conforme alle dottrine di hahnemann
1020: eccettuato i mutamenti di regime che prescrive, la medicazione omeopatica si può
. verga, 1-399: si diceva che fosse cosi malandata da essere costretta a
. mazzini, 32-225: la strategia che mi proponete... può condurre
di libertà a ciascuno dei molti stati in che siamo divisi, non già a riunirli
vorrete togliere quella omeopatica porzione di affetto che son riuscito a guadagnarmi, il cielo sa
capponi, 1-ii-456: né io mi dolgo che abbia [cicerone] così fatto,
chioma di franca, di un nero che poteva sfiorare l'azzurro. 'poteva '
minime, omeopatiche, in quel tanto che può restare in un tenue bioccolo,
un ciuffetto? -con valore aggettivale: che è dato o preso in misura alquanto
in dosi omeopatiche secondo il carattere veneto che elude finché può le scelte e non vuole
nel quale si pratica l'omeopatia, che è attrezzato per tale terapia (un
costantemente infelice delle cliniche omiopati che che si dovettero chiudere dappertutto.
infelice delle cliniche omiopati che che si dovettero chiudere dappertutto. 2
dovettero chiudere dappertutto. 2. che propugna i princìpi teorici dell'omeopatia e
. v.]: 'medico omeopatico. che professa quella dottrina. faldella, i-5-266
col sistema omeopatico, niente di meglio che un dottore omeopatico. arbasino, 9-191
perché, dovendo agire contro una malattia che, dicesi, è cagionata da una
dosi sono proprio di quella giusta misura che non fa né bene né male. mazzini
scientifici. 3. per estens. che ha dimensioni alquanto ridotte, che serve
. che ha dimensioni alquanto ridotte, che serve a contenere piccolissime quantità di sostanza
me! 4. figur. che agisce per affinità, curando le afflizioni
chiedere ai fatti organizzati quella dose omeopatica che conducesse senza scosse alla pausa del desinare
alla pausa del desinare. 5. che agisce in modo quasi insensibile; che
. che agisce in modo quasi insensibile; che non produce alcun effetto, che non
; che non produce alcun effetto, che non serve a nulla; che non
, che non serve a nulla; che non ha alcuna rilevanza pratica, concreta
ha alcuna rilevanza pratica, concreta; che ha conseguenze trascurabili. tommaseo [s
titolo di rimedi omeopatici a quei provvedimenti che si suppone non facciano effetto, perché
proteggeva l'italia in modo tanto insensibile che né l'italia ne l'inghilterra né
cavour, vi-454: una parte dell'entrata che si conseguirebbe dal pagamento di questi 59
di qui quella turba di viziosi illustri che aspirano manifestamente alla celebrità del libertinaggio e
danaro accumulato dalle classi povere: esseri che sembrano voler uscire illibati dalla sozzura.
delle famiglie. 6. che opera o avviene lentamente, attraverso piccole
, con qualche riformuc- cia omiopatica, che il suo popolo si colleghi al moto
suo popolo si colleghi al moto nazionale che agita confusamente l'italia del centro.
nel tempo, dei cambiamenti politici; che ne ostacola l'immediata attuazione, il sollecito
a dosi infinitesimali. 7. che trascorre monotonamente e lentamente (la vita
partic., in posizione finale) senza che necessariamente si determini omeoteleuto.
desinens ', la quale altro non è che un certo ritmo od accordo di vocaboli
tempi; ossia periodo composto di membri che hanno una consimile terminazione; p. e
'omeosi '...: lo stesso che 'similitudine '. figura usata così da'
faccia abuso, e sianvi negli oggetti che si confrontano punti luminosi di analogia.
. m. -ci). zool. che è caratterizzato da concentrazione salina interna
-razze omeosome: razze di polli allevati che, a differenza delle razze eterosome (
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'
-ci). che è proprio, che si riferisce all'omeostasi; che la determina
, che si riferisce all'omeostasi; che la determina, che la regola.
all'omeostasi; che la determina, che la regola. -biol. dispositivi omeostatici:
. -biol. dispositivi omeostatici: quelli che servono all'omeostasi degli organismi viventi
comparatore (atto a confrontare la grandezza che caratterizza il sistema con una grandezza omogenea
la quale è quella figura e ornamento che i greci chiamano, con una parola sola
5-38: 'omioteleuti 'son quelli che terminano o ne'medesimi nómi, come stanno
isocolo. gli omiote- lefti son quelli che finiscono in cosa che si somiglia, cioè
lefti son quelli che finiscono in cosa che si somiglia, cioè o nella
; dell'omioteletto, per la desinenza che ha per tutto nella medesima parola '
rischio di pensare, come molti, che codesto parlare cadenzato e sonoro non sia
). omeotermale, agg. che ha temperatura misurata alla sorgente compresa fra
biol. stabilità della temperatura corporea, che si mantiene, con limitate oscillazioni,
. omeotèrmo, agg. biol. che è caratterizzato da omeotermia e da sangue
. m. -ci). mus. che è caratterizzato da suono, da tonalità
associazione e saldatura di organi omologhi, che si determina costantemente nella produzione di
], 1-69: quest'è il pane che '1 signore vi dà per mangiare.
vi dà per mangiare. quest'è quello che '1 signore ha comandato, raccoglietene ciascuno
: 'omer ': spezie di misura che conteneva la decima parte d'un efa
omerale [umerale), agg. che è proprio, che si riferisce all'
), agg. che è proprio, che si riferisce all'omero; che è
, che si riferisce all'omero; che è connesso con l'omero; brachiale
omerale: continuazione dell'arteria ascellare, che irrora i muscoli e la cute del
mediale dell'estremità inferiore dell'omero, che si articola con l'ulna e ha
è duplice, raccoglie il sangue che proviene dall'arto superiore e confluisce nella
omerale ': in anatomia tutto ciò che appartiene all'omero; così...
, sm.): velo o drappo che, nella liturgia cattolica, è posto
e si avvolgono le mani del sacerdote che porta le specie eucaristiche. cerracchini [
suddiacono il calice colla patena ed ostia, che egli già avrà portato coperto coll'umerale
o drappo, ornato di trapunti, che gli ecclesiastici pon- gonsi su le spalle
: appresso lo cinse col cintolo avanti che gli mettesse la tonaca talare, e questa
stola. lo vestì dell'umerale, che è un ornamento delle spalle fatto co
lavoro, di disegno. sienvi due omerali che s'accoppino insieme da due capi d'
possa dubbitare, vedendo un tanto ingegno, che costui non fusse stato bastante per se
galera le andava cangiando sino dal dì che partì per la russia. bocchelli,
, sf. letter. carattere di ciò che è ispirato ai poemi omerici o è
-ci', superi, omerichìssimo). che è proprio, che si riferisce a omero
omerichìssimo). che è proprio, che si riferisce a omero; che concerne
, che si riferisce a omero; che concerne i poemi iliade e odissea [poemi
alla leggendaria personalità poetica di omero; che in tali opere si trova, che
che in tali opere si trova, che vi è narrato, rappresentato, descritto
è narrato, rappresentato, descritto; che di tali opere è proprio e caratteristico,
tali opere è proprio e caratteristico, che vi si riferisce; che si collega alla
caratteristico, che vi si riferisce; che si collega alla tradizione culturale e poetica
si collega alla tradizione culturale e poetica che esprimono e che da esse trae origine
tradizione culturale e poetica che esprimono e che da esse trae origine; che le imita
e che da esse trae origine; che le imita. delminio, i-89
l'antro omerico, a differenza di quello che platone descrive nella sua repubblica. omero
tesson tele purpuree, e finge api che escono e tornano a fabri- care i
più degna d'essere ascoltata da'prìncipi che l'omerica finzione. bruno, 3-958:
: - sono certi regolisti de poesia che a gran pena passano per poeta omero
. -sappi certo, fratei mio, che questi son vere bestie, perché non
fu omero, e non per instituir altri che potrebbero essere, con altre vene,
de diversi geni. vico, 560: che i pisistratidi, tiranni d'atene,
cose, quando è infinita la differenza che si può osservar degli stili dell'uno
qualità ed eccellenza dello stile omerichissimo, che in questo componimento [la batracomiomachia]
, ii-1163: io per me sono persuaso che questo sia il vero e solo modo
ragione delle irregola] rità di misura che malgrado tutte le regole e sopraregolé ed
linguaggi. foscolo, xiv-239: spero che mi avrai scritto, e mi farai
omerica 'con le frasi; non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersite,
: concezione complessiva e razionale del mondo che, soprattutto in ambito storico, si
dei poemi omerici. -paragone omerico: che ricorda le similitudini di carattere naturalistico e
a riabbatterle venne un paragone della specie che i retorici chiamano omerica: - « comme
-questione omerica: l'insieme dei problemi che vertono sull'esistenza storica di un poeta di
in partic., dai separatisti, che iniziarono l'attribuzione dei due poemi a
, iii-34-31: è il caso di dire che nell " iliade '...
struttura e poesia sussiste realmente per modo che da ciò è venuto uno dei più forti
'. -rapsodi omerici: gli aedi che, secondo le teorie di g.
. vico, 561: esiodo, che lasciò opere di sé scritte, poiché
sé scritte, poiché non abbiamo autorità che da'rapsodi fusse stato, com'omero
omerici, tali furono i poeti ciclici, che conservarono tutta la storia favolosa de'greci