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vol. XI Pag.1 - Da MOTO a MOTO (52 risultati)

in dipendenza delle cause esterne o interne che lo determinano, e secondo le modalità

modalità, la direzione e la velocità che ne costituiscono e ne definiscono le caratteristiche

l'elemento a cui viene applicato o che lo imprime, l'intensità e la

cui avviene (e tale concetto, che appartiene più alla scienza della natura che

che appartiene più alla scienza della natura che alla filosofia, soprattutto nell'antichità assunse

(112): con ciò sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile

lo filosofo, sia solamente corpo, appare che io ponga amore essere corpo. idem

essere corpo. idem, xlv-50: vertù che se'prima che tempo, / prima

, xlv-50: vertù che se'prima che tempo, / prima che moto o che

se'prima che tempo, / prima che moto o che sensibil luce, /

che tempo, / prima che moto o che sensibil luce, / increscati di me

, quando piove / da quel confine che più va remoto. cecco d'ascoli

savonarola, i-5: le cose corporali che sono mosse da luogo a luogo e che

che sono mosse da luogo a luogo e che non hanno moto da sé, questo

, questo è 'per accidens ', che siano o non siano mosse da altri

. gelli, i-74: quel moto che la fa [la pietra] andar verso

aristotile si è contentato di definire eccellentemente che cosa sia il moto in universale e

mostrare i principali attributi, cioè, che altro è naturale, altro violento, che

che altro è naturale, altro violento, che altro è semplice, altro è composto

altro è semplice, altro è composto, che altro è equabile, altro accelerato.

: moto è un'azzione delle cose che s'indrizzano all'acquisto di qualch'essere e

all'acquisto di qualch'essere e perfezzione che in sé non hanno. michelini, 379

hanno. michelini, 379: suppongo che vi sieno due sorti di moto, uno

due sorti di moto, uno è quello che si fa trasportandosi il mobile attualmente da

il moto non intendiamo essere altra cosa che il transito da un luogo ad un

si sforza sempre di produrlo e prodotto che ella lo ha si sforza di mantenerlo.

, 1-iv-288: le leggi di moto che osservano i corpi nello urtarsi tra loro

i corpi nello urtarsi tra loro e che vennero nel medesimo tempo discoperte dal wallis

delle ricerche del cartesio, come quelle che sono uno de'principali fondamenti della scienza

moto. mamiani, 10-ii-91: è sicuro che il moto libero degli atomi si compirà

identica con se stessa per diventare ciò che essa non è, un'altra natura.

inerte e quindi non divisa ancora, che col moto impresso si divide in quadrelli

ogni inerte essere traendolo alla vita, che è moto e pel moto passaggio dal

all'essere. -parte della meccanica che studia gli spostamenti dei corpi nello spazio

sistema di riferimento e indipendentemente dalle cause che li hanno prodotti (e ciascun punto

. lamentavasi l'acqua della macchina, che violentemente la levasse del sito in cui

la macchina: -lamentati di te medesima, che a tuo danno mi dài il moto

bene il sonno al colonnello... che non aveva posto piede sulla predella che

che non aveva posto piede sulla predella che era già addormentato. calvino, 1-206:

del moto: complesso di tre equazioni che permettono di determinare le coordinate cartesiane del

mobile rispetto a un punto di riferimento che si suppone fisso. galileo, 3-1-463

. galileo, 3-1-463: è forza che nell'accoppiar questo moto diurno con l'

amici e nemici, giacersi come cadavere che fu scosso da moti galvanici, senza scintilla

è soggetto unsistema i cui punti subiscano urti che provocano brusche e brevissime variazioni di velocità

-moto istantaneo: quello di un mobile che teoricamente percorre uno spazio senza impiegare

istesso tempo non può aver luogo fuor che nel moto instantaneo. g. del papa

: il moto libero è un moto che si pensa accadere senza ostacoli di sorta:

o composto', combinazione di due movimenti che avvengono simultaneamente (come, per es.

per es., il moto elicoidale, che risulta da un moto rotatorio e da

2-360: il moto composto è detto quello che participa dell'impeto del motore e dell'

, alternativo o di reciprocazione: quello che consiste in uno spostamento alternativo in due

'o 'vibratorio ': dicesi quello che ha luogo successivamente in due versi

vol. XI Pag.81 - Da MUNIFICAMENTE a MUNIRE (46 risultati)

2. bot. foglia muniente: che si abbassa per proteggere i fiori durante

: matteo avrebbe dovuto compensare più munificamente che poteva l'amante abbandonata.

: fortunatamente la cara pazza pittrice, che ogni giorno butta via munificamente un pezzetto

agg. ant. nella légione romana, che era addetto ai servizi più umili (

servigi de'giudici e tribuni e di coloro che erano dell'oste principali, a portare

voce dotta, lat. munìfex -icis 'che compie il proprio dovere '.

). ant. e letter. che dona e benefica con larghezza e magnificenza

in pesaro presso quelli munificentissimi prìncipi, che mi hanno accolto con mille carezze e cortesie

giusti, iii-135: la lieta novella che le signorie vostre chiarissime e munificentissime abbiano

corpo della fiorentina accademia. 2. che denota o nasce da liberalità, generosità,

è poi quel benefico e munificente miracolo che dicono i teologi. bocchelli, 13-20:

imperatore] tra le città marittime una che per antichità era quasi disfatta, chiamata

tutti provede anche qualche cosa a quegli che hanno. s. degli arienti, 1-401

.., chiamato un pover uomo che quivi a caso si trovò, a lui

a lui la diede, a ciò che l'usata munificenza e liberalità in così vile

la liberalità e la magnificenza verso coloro che hanno ben servito alla guerra e verso

ben servito alla guerra e verso quelli che sono morti combattendo, onorandoli con lodi

aiutato, riuscì scultore di tal perfezione che fu ed è l'onore d'italia e

te dunque -soggiunsi io -non restano ora che due grame lirette al giorno concesseti

cattivi usufruttuari de'vostri doni! da che voi sì liberalmente ci regalate o di ingegno

luce, calda come d'oriente, che il sole dona con speciale munificenza a

livio volgar., 3-177: quelli che si fuggirono a canusio furono aiutati e

gli mise in mano una monetina bianca che fece sgranare tanto d'occhi al soldato

colonna, 2-115: io allora in acto che parlare non audeva né non sapea ad

2-12-3-120: non ci è modo né officio che rapisca più i cuori de'vassalli,

nessun compenso pecuniario: prenderebbe quelle copie che al munifico sor felice piacesse dargli.

, 13-219: io vi so dir questo che ho notato. che dai ricchi nascono

so dir questo che ho notato. che dai ricchi nascono dei munifici, e dai

la munifica mano. 2. che denota o nasce da grande liberalità,

, quel prestipendio,... che vengono largiti sotto forme di munifica assistenza

, iii-570: il nudo non era ammesso che nelle statue greche, e gabriele d'

per estens. ricco di risorse naturali; che produce abbondanti frutti (una stagione)

il munifico autunno è un giovinetto / che non la fronte, come dionigi,

4. stor. soldato munifico: quello che prestava effettivamente servizio nella legione romana.

munifico ': aggiunto del soldato legionario che militava per dovere ed esercitava di fatto

testi giuridici, di munificus come 'che presta servizio ', deriv. da mùnus

sm. ant. e letter. ciò che costituisce un mezzo di difesa o di

saver far saggio, / com'orno che del suo sentì tormento, / d'

: insieme di elementi naturali o geografici che rendono sicuro e imprendibile un luogo,

diversità apparve la virtù degli uomini più che i naturali munimenti esser la difesa delle

e irregolarità de'siti loro mostrano ad evidenza che esse non furono fatte per forti e

la formazione dei magazzini e tutto quello che riguardava il muniménto dell'esercito...

esperienza di tommaso soderini e del gran nome che aveva questi in città e fuori.

ancor la sua città munita, / che contra tutto il mondo star sicura /

guerra verso l'aquilon le mura, / che d'altezza accresciute e sode e grosse

, 1-ii-3: munir bene i forti che ci sono, sì: costruirne altri sarebbe

vol. XI Pag.82 - Da MUNISTERIO a MUNITO (45 risultati)

parte delle pendici, e il castello, che carlo v munì poi delle due torri

. porzio, 3-51: i baroni che non erano nella congiura dai congiurati si

meglio e la munirono di tanta gente che bastasse alla guardia di essa e a

. firenzuola, 554: a cagion che fussero [gli occhi] muniti e

loro sommità veniva soprafatta da quella eminenza che la soperchiava; ed era ancora stato

stato inalzato con tanta fretta quel lavoro che in molti luoghi e la linea e il

luoghi e la linea e il fosso che la muniva si vedeva dall'altezza del terreno

farà prova di schifare l'autorità delle leggi che lo degradano. 3. rendere

, v-1-821: né anco par da credere che aviate patito nel cercare, peroché la

vi monirono in modo dei loro presidi che, benché il corpo stesse rinchiuso,

si lasciò per un poco fendere, non che in tutto spezzare. soderini, ii-339

pallavicino, 1-43: fra le cognizioni che giovano per un tal fine quelle senza

tal fine quelle senza dubbio son le migliori che o attinte da'semplici fonti della filosofia

ingiuriatore si ammalò sino a morte: che però dovendo munirsi co'sacramenti, fe'

g. capponi, 1-i-83: parmi che rotari volesse legittimare con l'antichità quel

od ommettere, affinché ogni cosa, che nella nereidologia si ragiona, illuminato fosse,

si munivan contro le ivisioni e scismi che avesser mai potuto insorgere. niccolini

1-iv-675: non sono ancor due anni che ha cessato di vivere in v ienna

di vivere in v ienna un libraio che serviva di precone agl'incanti dei libri,

precone agl'incanti dei libri, e che col merito di alcuni versacci latini, che

che col merito di alcuni versacci latini, che andava di quando in quando schiccherando,

, né trascurava mai di munire tutto ciò che stampava col titolo di poeta laureato.

un rapidissimo presentimento e d'uno sguardo che penetra nelle tenebre del cuore umano.

iii-847: la natura... pensò che un sì bel dono [la donna

, provvedere, procurare, somministrare ciò che è necessario o utile a uno scopo

determinato. caro, 1-900: quel che vi domandiamo è spiaggia, è selva

210: in queste 'memorie'non tacqui che non solo il pontefice, il senato e

facoltativa. foscolo, xv-498: temendo che tu non sia fuor di brescia nelle tue

e vostro, ecco; vuol dire dunque che vi munirò un poco secondo le mie

-rifl. procurarsi e prendere con sé ciò che si prevede possa servire; provvedersi,

. leggi di toscana, 10-200: che tutti i pescatori che vanno in alto

toscana, 10-200: che tutti i pescatori che vanno in alto mare a pescare debbano

cognomi di essi e numero delle persone che hanno a bordo. pananti, i-52:

aciotto, 3-444: la torbida, che porta reno quando vien grosso, con

piedi per miglio, come si disse che egli ha quando ariva in po, si

un assedio, fortificato. -anche: che è imprendibile o inespugnabile per la posizione

città presa tutta, salvo la rocca che era forte e munita per natura, dentro

vedendo ogni dì più crescere la moltitudine che lo seguitava, credette essere inespugnabile se

, da san leo in fuora, che per il sito munitissimo con piccolo presidio si

italia è congiunta ora, meglio d'amore che di sito, l'allemagna;.

di difese e di ostacoli, ecco che noi sappiamo violarlo. bacchelli, 1-iii-767

guicciardini, iii-287: giudicando piuttosto impossibile che difficile lo sforzare padova per le fortificazioni

, i-2-172: il duca di nivers che si ritrovava in viaggio per roma, uditi

qual è anco tanto munita di gente che le forze del duca di savoia non

spirava intorno a lui questa aura favorevole che le ultime difese della bella

vol. XI Pag.875 - Da OLIO a OLIO (28 risultati)

: 'olio minerale'chiamano un bitume liquido che trovasi naturalmente in alcuni terreni, come

medicinali ell'olio di sasso, che scaturisce alle falde del monte zibio

, il quale converte i vapori, che esalano, in umore. g. del

. arrighi, 2-37: si potrebbe sapere che cos'è quell'olio?..

chiesi sottovoce. -è olio di vitriolo, che ha la proprietà di abbruciare in poco

procedimento già noto fin dall'antichità, che rispondeva alla necessità, sentita soprattutto dai

in italia un po'tardi), e che era caratterizzato da una brillantezza e da

. pino, l-1-120: io tengo che lo dipignere a oglio sia la più

il trovare il colorito a olio, di che fu primo inventore in fiandra giovanni da

,... dopo molte esperienze ritrovò che il temperare i colori coll'olio di

messina, persona di bello spirito e che nel dipignere valeva assai,...

trovare maestri a suo modo in italia che sapessino colorire in tavole ad olio, mandò

simili. abriani, 1-209: vero è che ad oglio ben pinger non posso.

i quali sogliamo dipingere, l'uno che chiamano dipingere a fresco, l'altro

lomazzi, 2-79: ora leonardo fu quello che lasciato l'uso della tempera passò all'

con i lambicchi, onde è causato che quasi tutte le opere sue si sono

viene ancora di v inegia... che eziandio serve per a olio. baldinucci

pratici pittori un color maligno... che nelle mestiche non fa buon lavoro e

non mi meraviglierei da letterato schizoide / che comparisse tale e quale in un olio del

. 7. figur. ciò che mantiene o procura vitalità, fervore intellettuale

intellettuale, vigore morale; forza interiore che alimenta una virtù, passione che accresce

interiore che alimenta una virtù, passione che accresce e rafforza un sentimento (anche

penitenza. di questo olio sono unti quelli che dio ha fatti re e signori del

l'altrui lampe, / a ciò che possa il sagrificio farse / al sacro aitar

delle vergini stolte (e al significato che in essa assume di disponibilità di doti,

cinque vergini stolte la loro virginità, che, none avendo l'olio de la

nostro digiunare levar dalla coscienza le macchie che ci sono, e metter sopra il

e della misericordia divina. -ciò che è motivo di consolazione, di conforto.

vol. XI Pag.876 - Da OLIOGRAFIA a OLIOSANTO (54 risultati)

lettori dello studio, mi son sovraggiunte occupazioni che non mi concedono né meno un quarto

molto 'olio 'e badare che mai il suo diffidente animo di ricca si

. -condizione o stato d'animo che si mantiene costante, monotono,

è per mancanza di un'occasione che si conservano immobili, funghi umani

, prenderanno un poco d'olio degli ulivi che noi abbiamo piantato per loro e ne

loro e ne governeranno la lampada, che arda sul nostro sepolcro. 10

. 10. evento o circostanza che concorre a risolvere difficoltà, a superare

olio: fenomeno o evento o conquista che si diffonde estesamente e in modo progressivo

, 741: non si credendo li politici che chi ha la natura dell'oglio sia

contentarsi di stare al disotto, né che chi si vede col giuoco franco in mano

10-313: « dovrebbe interessarti il cammino che ho coperto per arrivarci, studiando sui libri

, studiando sui libri, avendo a che fare con le persone ». « s'

« s'intende, è precisamente quello che ti chiedo ». come un topo nellolio

è alto. -consumare più olio che vino o più vino che olio:

-consumare più olio che vino o più vino che olio: prediligere l'attività intellettuale ai

mauro, xxvi-1-228: consumate più olio che vino, / come prudenti,

nella sua vita consumato più olio che vino, volendo mostrare quante erano

la venuta ae'nostri capitani: risposono che erano presti a muoversi come i danari

come i danari venissino e... che io potevo dire olio, se prima

o all'olio santo o abbia male che 'l prete ne goda. r. berlini

aretino, 20-128: si sparse per tutto che io ero al pollo pesto et a

. croce, iii-25-195: come dimostrare che l'acqua della poesia e l'olio

teologia si combinano in un terzo liquido, che non è né l'uno né l'

a. casotti, 1-3-77: rispondono che il vino avea girato / e,

forteguerri, 2-68: hanno un odor che ti farian guarire / un'ora dopo

posso tacere. / e'si par ben che non c'è più rinaldo: /

firenzuola, 27: possiamo arditamente conchiudere che questo sia stato... un

ch'io vi scuopra / un grosso granchio che pigliate in fatto / e fa che

che pigliate in fatto / e fa che voi perdiate l'olio e l'opra.

mette oglio nella fiamma del fuoco, che ne cresce e diviene maggiore. boccaccio

boccaccio, v-224: ogni cosa, che intorno a ciò facea, non era

a ciò facea, non era altro che aggiugnere legne al fuoco o olio gittare sopra

, perché amava il barbiero, temeva che la compagna, che era di lei assai

barbiero, temeva che la compagna, che era di lei assai più bella,

, della carità, perché si può dire che abbiate messo l'olio nella lucerna.

messo l'olio nella lucerna. - che ne hai pochi de'quattrini eh?

lucerna: non aver sprecato le ore che sono state dedicate allo studio. giovio

ho consumato 61 anno. e spero che li posteri diranno che non ho gettato il

. e spero che li posteri diranno che non ho gettato il tempo né loglio

). aretino, 20-209: fingi che ti sia venuto capriccio di andare a

né olio, polisciti con una arte che paia a vanvara. varchi, 24-36:

24-36: egli mi trattò in modo che gli sono obbligata e sarò sempre:

. groto, 363: sapea purtroppo che la vostra animosità non ci porrebbe né oglio

olio. lippi, 3-28: egli, che aveva in casa il coltellini / già

sai né olio '. fu un tale che, tornato la sera a casa, disse

sono aspettato e non voglio mangiare altro che quella: fa'presto, dico »

goffaggine del servitore viene il presente detto che significa fare una cosa subito e senza

sbruffalo col vino. / e quegli, che un boccale / già ne teneva in

bacchelli, 1-i-412: -cerchiamo -spiegò -quello che paga l'olio. -puzzare

due versi si può osservar per passaggio che arnaldo volendo esaltare la diligenza del lungo

volendo esaltare la diligenza del lungo studio che poneva nelle sue poesie, dice che puzzan

studio che poneva nelle sue poesie, dice che puzzan d'olio. -rimanere

e lucia, 489: vi so dire che tutti quelli che ieri e questa mattina

: vi so dire che tutti quelli che ieri e questa mattina hanno mangiato pane fresco

vol. XI Pag.877 - Da OLIOSO a OLIVA (64 risultati)

ritenere le informazioni della vecchia signora straniera che aveva preso una scuffia ad oliosanto per

per l'alimentazione degli belgiovì, che facevano olere la casa grandemente. luigini,

moderni ad un tanto eccessivamente d'odori soavi che di qualunque genere di piante esotiche-unilobee

olyra), tribù delle panicee, che contiene una dozzina di specie proprie dell'

specie proprie dell'america tropicale, e che hanno molta analogia coll'orzo.

261: credesi quasi marcello ver- gerio che sia l'olira la commune segala usata molto

[plinio], 387: turanio stima che oriza e oliria sia quel medesimo.

sercambi, 38: donna, il moscato che hai desiderato lungo tempo, ora hai

ora hai avuto, quanto a me pare che la mercanzia di che hai li fiorini

a me pare che la mercanzia di che hai li fiorini trecento guadagnati olirava come

trecento guadagnati olirava come fa questo moscato che hai comprato. = deriv.

olismo, sm. teoria biologica che attribuisce ger. ì. ant.

anche in relazione con un compì, che ne indica la citolismo: e

merzé de l'alta potenza divina, / che m'ha cavato di cuor quella spina

ha cavato di cuor quella spina / che punge com'uliscono le viuole. dante

campagna lento lento / su per lo suol che d'ogne parte oliva. cecco d'

[l'agata] nel foco senza che si smacchie. boccaccio, dee.,

grande odore per lo giardin rendevano, che, mescolato insieme con quello di molte

insieme con quello di molte altre cose che per lo giardino olivano, pareva loro

pareva loro essere tra tutta la spezieria che mai nacque in oriente. g.

loredano, 13-10: no so ancora da che sapore olisca il vostro desco. monti

, 1149: la pura aura marina, che spira fresca ed ole / con profumo

venni forte ristrignendo / verso del fior che sì forte m'ulio, / e per

i-294: 0 musa, i fior, che a nembo / lasci cader dal grembo,

drupa ai forma ovoidale o, indumenti che indossa. talvolta, sferico, il cui

cuticola, è di un tipico colore verde che all'inizio della sua persona che ancora

verde che all'inizio della sua persona che ancora le sue robe erano piene

si vuole né putire né olire, acciò che il il mesocarpo è ricco di

mordace come quello d'una femminaccia da partito che olisce più viva che morta e contamina

femminaccia da partito che olisce più viva che morta e contamina con la puzza enorme

e tutti tornavano in uno composto odore che non si potea cognoscere distintamente di che

che non si potea cognoscere distintamente di che fusse. bandello, ii-885: a

: a la madre un miraeoi par che sia / che senza p * na quella

la madre un miraeoi par che sia / che senza p * na quella ha partorirò

partorirò, / e de l'odor che sì soave olia / dice che simil mai

l'odor che sì soave olia / dice che simil mai sbucano,

indistinta di novelle piante / soavità, che intorno al tempio oliva. 2

le carni sue sì grande odore / escia che tutta la contrada v'entrava i

pulita cella e bene illuminata, / che di fragranze peregrine olia. 3

. moscheta, xxi-n-688: mo cri'che quel che me soleaolire, me puza.

moscheta, xxi-n-688: mo cri'che quel che me soleaolire, me puza.

. parevano... a demade che olissero di lucerna. 5.

, e molto più oliva di contado che di città. ammirato, 5-7-151: lasciate

m'olite d'un odore paterno che mi fa venir meno il cuore di tenerezza

]: * olismo ': il fatto che una formazione complessa non è una somma

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'

. -ci). che è proprio, che si riferisce all'olismo. migliorini

il mercato delle verdure, degli ortaggi, che era situato in una zona centrale della

di sei mesi gridò nel mercato olitorio che voleva il trionfo. boccalini, i-162

, bili nelle diverse località, che lo rendono di gusto più gradevole e

la raccolta di quello da olio, che avviene in genere fra la fine dell'

tu cogli le olive / guarda quelle che son cative. testi fiorentini, 186

puliva del mese di novembre, allora che comincerà ad esser vaia e si coglie

caggian de li ulivi e dànnoci l'olio che fa lume. bandello, 4-23 (

convenevoli grazie del vostro magnifico dono, che mandato mi avete, de le olive

succhio di limoni e di tanta grossessa che io le maggiori non vidi già mai

uliva, ancor bianca o verde che noi la vogliam chiamare, s'acconcia e

mese di novembre, seguitano fino a tanto che non siano terminate di cogliersi o di

terminate di cogliersi o di scuotersi, che è quanto dire fino a tutto il

e tarda e pingue. / da poi che gemuto ha sotto la mola, /

pone una parabola e similitudine e dicesi che l'arbore uliva rifiutò la signoria dell'

la quale proferta le era, dicendo che non volea perdere né lassare la sua

. ciro di pers, 3-237: lascia che riposi / doppo tanti travagli / a

ed è rivolta altrove / l'acqua che di parnaso si deriva. -il

vol. XI Pag.878 - Da OLIVACEO a OLIVASTRO (40 risultati)

pulci, 25-14: scrisse al re marsilio che veniva / imbasciatore il signor di maganza

/ imbasciatore il signor di maganza, / che porterà la palma con puliva. renieri

-domenica dell'oliva o delle olive: quella che precede la domenica di pasqua (v

il dì tuo; ma tempo verrà che tu piangerai ». della casa, iv-350

andammo il giorno seguente delli otto, che fu la domenica delle olive, a messa

. vasari, 4-ii-750: io spererò che al cominciar de'caldi questa sala de

questa sala de re sarà finita, da che dio come cosa di casa sua la

tal nome a piccoli oggetti o arnesi che per la loro forma abbiano somiglianza con

-a oliva (con valore aggettivale): che termina in forma tondeggiante. biringuccio

è la miglior perché assai più leva che se gli è con la ponta a

per questo servigio molto a proposito quelli che hanno la punta o cima fatta a

o cima fatta a oliva, cioè che un poco tondeggino e gli angoli del

d'oliva (con valore aggettivale): che è di forma allungata, lanceolata.

. l: uliva: sorta di briglia che si mette a'cavalli per la terza

figura attaccata a un ramoscello d'olivo che rappresenta la fama. 7. archit

. archit. ciascuno degli elementi oblunghi che per lo più si alternano a elementi minori

dicesi 'colore oliva 'qualche tinta verde che somiglia a quella naturale del frutto dell'

: v'avvenne appunto come a quello che / andava a cor l'ulive che cadevono

che / andava a cor l'ulive che cadevono / e gli entravan (scotendo

paniere:... vale lo stesso che cascare il cacio su'maccheroni.

165: giudicavano adunque [i contadini] che, quando nasce e vien su questa

olio. idem, 166: ècci ancora che quasi accenna quello stesso [che le

ancora che quasi accenna quello stesso [che le olive siano da cogliere in dicembre

proverbio ne'medesimi [contadini], che dicono, biasimando quelli che sono troppo solleciti

], che dicono, biasimando quelli che sono troppo solleciti e mostrando loro quanto

assai olio e non assai ulive: il che interverrebbe quando eglino le cogliessero non ben

; e poi dice il nostro proverbio che le cause sono, al potestà e a'

a'notai, come l'ulive, che quanto più pendono, tanto più rendono

n'escono [dalla manica] / che più accrescono / tra palesi e tra segreti

alla forma. olivàceo, agg. che è di colore verde oliva; che

che è di colore verde oliva; che ha tonalità simili a tale colore; olivastro

.]: 'olivagno ': pianta che ha il fusto alto dodici a quattordici

]: 'olivàgnolo ': lo stesso che oleastro. tommaseo [s

oli vale (ulivale), agg. che ha forma ellitticapiù o meno allungata, simile

(oliviare, idivare), agg. che ha formaellittica più o meno allungata, simile

sternuta - mentaria, è una pianta che ha molti ritondi e sottili fusti,

tozzetti, 12-3-185: un'altra riprova che si dieno de'coaguli di bitume puro

un ammasso di corpi globosi ed olivari che si stiacciano e stivano l'uno l'altro

corpi olivari': due piccole protuberanze, che scorgonsi sopra la faccia anteriore della midolla

. -per estens. il legno che si ricava da talepianta. p.

vol. XI Pag.879 - Da OLIVASTRO a OLIVETO (37 risultati)

campanella, 5-225: non si trova nazione che non si vanti venire da abraham:

trinci, 1-112: gli ulivastrelli salvatici, che si vo gliono mettere in

olivastro2 (ulivastro), agg. che è di colore verdognolo con sfumature

i chini..., secondo che abitano più verso tramontana o verso mezzodì,

nel viso, par più vecchia di quello che è per età. calvino, 70

seminuda e tatuata. -sm. persona che ha la carnagione di tale colore.

lli-3-435: dal color livido e olivastro che ha, con esser pienissima di carne

(i-406): narrando di molte cose che aveva inteso, venne a dire d'

così uomini come femine, e che tra loro ci sono di bellissimi uomini e

cassettone era uno specchietto a bilico, che a guardarvici dentro, vi stirava la

a desinare a uno borgo di case che si chiama bolene discosto da perpignano leghe

in circa. paoletti, 1-1-355: bisognerebbe che d'un palco di tavole ben connesse

estesissimi e gittano una rendita così squarciata che i signori di quei luoghi sono i soli

di quei luoghi sono i soli in calabria che menino davvero una vita signorile. cinelli

fiera del bestiame ha luogo nei campi olivati che salgono in dolce pendio le prime pendici

). gherardi, ii-169: detto che ebbe così la giocondissima citarea,

oliato '. 2. che è di colore verdognolo, con sfumature e

ma non fissati) in una campanella che, immersi in un buco a coda

non mancava cosa nessuna, e poi che io l'ebbi collata forse cinquanta braccia

braccia, si ruppe uno anello dell'ulivella che era alla colonna, e la colonna

in sottosquadra, trovò esser quel ferro che è da noi chiamato la ulivèlla, con

è da noi chiamato la ulivèlla, con che si tira su le pietre; ed

una campanella. carducci, iii-22-103: che se i massi fossero men logici o

fòri dell'ulivella (per dir così) che in essi pezzi riscontransi, la forma

: laureola: questa è una erba che fa le foglie simile allo alloro: e

s. v.]: gramigna olivèlla che nasce nelle fosse. = dimin

, ii-77: trovoro in sala la padrona che, per 10 affannevol tempo dello insopportabil

con struttura rombica e di colore verde, che si ricava per lo più come

altre parti d'italia si può dire che vi sono delle foreste d'olivi, poiché

l'ulivete. tozzi, vi-809: decisero che 11 più svelto e il più malizioso

olivetano, agg. eccles. che appartiene alla famiglia del grande ordine

e approvata dalla santa sede, che attende con la preghiera, con

'istoria 'rimasta in monte oliveto da che don secondo mandoccela. redi, 16-viii-308

l'eccezione], a patto però che la congregazione si dichiarasse un semplice ramo

, trappisti. 2. che è proprio, che si riferisce a tale

2. che è proprio, che si riferisce a tale congregazione. magalotti

una viva, fresca e chiara fontana che fuor d'un sasso ivi vicino sorgeva.

vol. XI Pag.880 - Da OLIVETTA a OLIVO (36 risultati)

tace. verga, i-312: gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia.

l'oliveto, grigio-argento, una nuvola che sbiocca a mezza costa. -come

storia evangelica... al monte che chiamasi dell'oliveto. quindi monte oliveto

, con le ulivette nere e gonfie che luccicavano, quasi più lustre e grasse

/ lavorata è l'ampia toga, / che attrabacca / e imbaracca / e d'

/ un bell'ordin si proròga, / che distinguesi a'due lati.

. olivettiano, agg. letter. che ricorda o allude ai risultati tecnici della

centinismo di visconti. 2. che si riferisce alle idee e alle iniziative

. olivare. olivìcolo, agg. che è proprio, che si riferisce alla

olivìcolo, agg. che è proprio, che si riferisce alla coltivazione degli olivi.

pistoni benissimo o con mulino da ulivièra che la schiacci, e dipoi si lava

olivifero, agg. letter. che produce olive (un luogo);

olivifórme (ulivifórme), agg. che è di forma ovale, simile a

vegghiam fungo maligno, / qualor avvien che crudo altri lo parta, / di

d'ulivigno manico. 2. che è proprio, che si riferisce, che

2. che è proprio, che si riferisce, che riguarda gli olivi

che è proprio, che si riferisce, che riguarda gli olivi o un olivo.

solubile nell'acqua e non si scioglie che a caldo nell'alcool. =

sm. e f. chim. resina che si estrae dall'olivo, dall'oleastro

. -anche: sostanza ridotta in polvere che si ricava da tale resina.

magnesio), di struttura rombica, che si presenta in grani di colore verde

.]: 'olivina ': sostanza verde che deriva dalla salicina per l'azione a

, coltivata principalmente per l'olio alimentare che si ottiene dai frutti, è yolea

dai frutti, è yolea europaea, che probabilmente deriva con altre (fra cui

coppie opposte; ha gemme a fiore, che producono infiorescenze, a legno, che

che producono infiorescenze, a legno, che daranno luogo a un germoglio, e

distinguono il pedale e il tronco, che collega il pedale alle branche; in

branche; in italia esistono numerose cultivar che si distinguono in tre sottoregioni, a seconda

distinguono in tre sottoregioni, a seconda che prosperi senza ripari e senza pericolo di

pericolo di brinate ma con la possibilità che soffra di siccità, che prosperi pur

la possibilità che soffra di siccità, che prosperi pur potendo soffrire di brinate e

brinate e di deficienza di temperatura o che prosperi solo nelle buone esposizioni; può

soprattutto nell'italia meridionale, degli oleastri che subiscono l'innesto dopo uno o due

subiscono l'innesto dopo uno o due anni che sono stati posti in vivaio e che

che sono stati posti in vivaio e che, dopo uno sviluppo conveniente, sono

di produzione); il legno, che presenta alburno giallastro e durame, non

vol. XI Pag.881 - Da OLIVO a OLLA (62 risultati)

lastri, iv-io: quello... che deve far maraviglia si è che.

. che deve far maraviglia si è che... pierantonio micheli notasse nel territorio

ulivi... tutti i pratici confessano che la più sicura e men fallace pianta

sicura e men fallace pianta è quella che noi chiamiamo 'infrantoio '..

sera / ti sien come la pioggia che bruiva / tepida e fuggitiva, /

gli olivi, su i fratelli olivi / che fan di santità pallidi i clivi /

ulivi. -in relazione con le indicazioni che ne specificano le varietà. -olivo correggiola

: i nomi... degli ulivi che sono in uso qua son questi:

, perché le loro ulive, più grasse che quelle degli altri, fanno di molta

riconoscersi dal suo folto e verde fogliame, che ben ricorda l'olivastro al quale molto

a. martini, ii-2-210: arrivato che fu vicino a retfage e a befania

quando tu cogli li olivi / guarda quelle che sono cative. -il legno di

martini, i-322: quelli [legni] che non si putrefanno in acqua overo sotto

. bartoli, 1-45: alle travi dicono che è disutile la rovere e lo ulivo

e lo ulivo, per esser gravi e che si piegano sotto il peso e quasi

loro si torcono... dicono ancora che lo ulivo dura eternamente...

ulivo salva- tico per la medesima cagione che lo arcipresso, che ei non intarla

per la medesima cagione che lo arcipresso, che ei non intarla mai. magi,

una altra sorte di gomma d'olivo che nasce... intorno al mare

gomma d'olivo 'chiamasi una resina che fluisce dal tronco dell'ulivo ne'paesi caldi

rossastro, ed arde con odore piacevole che si avvicina a quello della vaniglia.

la macchia era folta di corbezzoli, che col verde brillante delle foglie mettevano uno

di gesù in gerusalemme accolto dalla popolazione che agitava ramoscelli; un tempo simboleggiava anche

purg., 2-70: come a messagger che porta ulivo / tragge la gente per

: qui pone l'autore una similitudine che, come al messo che viene co

autore una similitudine che, come al messo che viene co l'ulivo ogniuno si li

dice: 'e come a messaggier che porta ulivo ': come è usanza,

ii-123: di cristo ancora si legge che, poiché fu ricevuto venendo da befania

, 1-351: a distinzione di quelli che, per non aver pagato tutto il debito

mano..., i prigioni, che si liberano in firenze per le due

processione coll'ulivo, sono debitori del fisco che in quelle solennità ricevono la grazia della

i. frugoni, 1-io-123: voi che il potete, o dee, le gesta

tant'altri traete fuor d'oblio, / che d'ulivo si cinsero le chiome.

occhio da lauro e mirto, a significare che vittoria e verità l'offendono. fantoni

. io gli ho predicato del lume che bisogna avere, cioè del lume sopra

cioè del lume sopra naturale e di quello che e'fa; che le lascino le

naturale e di quello che e'fa; che le lascino le zachere e rete e

le zachere e rete e reticelle e ulivi che fanno d'oro e d'argento e

. -festa dell'olivo', la domenica che precede la pasqua. pascoli,

/ può sanza dubbio creder veramente / che qual più se gli proferra, più mente

el signor nostro dio / vuole oggimai che tu sì ti riposi / nel paradiso.

. 5. arald. figura che simboleggia la gloria, la pace,

. da questo ramo d'ulivo, che in tal congiuntura denota pagamento intero,

tal congiuntura denota pagamento intero, credo che sia nato il dettato 'la tal

tal cosa è coll'ulivo ', che significa 'cosa grande '... 'fare

'fare una cosa coll'ulivo ', che vuol dire farla solenne, grandissima,

colle molle e simili, non credo che venga da questo fatto de'prigioni liberati

questo fatto de'prigioni liberati, ma che piuttosto sia originato da altre solen

lxxxviii-1-691: fa'questo concetto: / che ancora mi risponde il genitivo / più olio

ancora mi risponde il genitivo / più olio che qual hai miglior ulivo. proverbi toscani

innestando l'ulivo ligure su non so che pianta messicana, arrivare a produrre olivucci

franco, 7-26: fuggi con questo più che tu possa il mostrarti tutto vago dei

tutto olivo con soavissimi unguenti, in che quasi s'affatica ogni amante.

. dondi, 264: la ola, che per poco foco spuma, / tosto

. ariosto, 4-38: vasi vi son che chiamano olle, / che fuman sempre

vasi vi son che chiamano olle, / che fuman sempre, e dentro han foco

piso od altro tal legume, / che 'l fervente calor fa che s'estolla /

legume, / che 'l fervente calor fa che s'estolla / o che s'immerga

calor fa che s'estolla / o che s'immerga nel cocente fiume. bottari,

a far provvista d'acqua ogni tanto, che teneva in un'olla di terra porosa

... è eliseo profeta, che fa diventar dolce con la farina l'amarissima

senza manico, munito di coperchio, che veniva usato per cuocere e conservare vivande

vol. XI Pag.882 - Da OLLA a OLOBASIDIO (41 risultati)

dicevansi 'olle estari 'le pignatte che servivano per far cuocere le interiora delle

ad audiofrequenza, costituito da due elementi che si uniscono (come un coperchio e

tutti i gentili dell'india, spezialmente quelli che gia- ciono fra quei celebrati fiumi indo

celebrati fiumi indo e gange, le cose che vogliono raccomandarle alla memoria per scrittura le

le notano in alcune foglie di palma che essi chiamano olla, di larghezza due

larghezza due dita e longhe secondo la cosa che vogliono trattare. sassetti, 7-395:

sopra le foglie di palma salvatica, che sono lisce e dure...

..., chiamate 'olle ', che forse è corrotto da l'antico

le quali moltiplicate li rendono così sicuri che, se non è per gran pioggia

, i-100: la giunta dell'arcidiacono, che non costava che di suoi fautori,

giunta dell'arcidiacono, che non costava che di suoi fautori, mi mandò un'olla

bossi, 204: laveggio: nome che porta in italia l'ollare,.

valle. 2. disus. che è proprio, che si riferisce alle

2. disus. che è proprio, che si riferisce alle olle. tramater

. oliano, agg. ant. che viene lavorato, cucinato o conservato in

], 34-9: la tempera, che si chiama ollaria..., piglia

. santi, ii-132: si sa che nelle pareti dei colombari eran distribuite varie

pareti dei colombari eran distribuite varie nicchiette che diceansi loculi o oliar i.

, molto diffusa nei luoghi umidi, che giunge fino a 2 m di

intorno a calendi di marzo, innanzi che l'olmo si vesta di foglie: di

verso il castello, seguendo l'olmata che vi conduce. ojetti, iii-428: la

iii-428: la scalinata della chiesa, che s'apriva a ventaglio sul gran prato

. genere di piante della famiglia olmacee che comprende diverse specie alquanto importanti e diffuse

o d'un fronzuto faggio / godermi sin che si temprasse il cielo. tasso,

chiostra / all'aria s'alza e par che tetto ei faccia, / all'erbe

nido alle ghiandaie, / gettarci l'urlo che lungi si perde / dentro il meridiano

è [nella casa del sonno] che 'n fronde sogni piove / da ciascun

piove / da ciascun canto, e che confusamente / di vero e di menzogna altrui

opaco e grande, ove si dice / che s'annidano i sogni. arici,

chiabrera, 3-6-27: così bell'olmo, che crescea superba / in su le piaggie

: questi altri [legni] sono che resistono sopra all'acqua al coperto, cioè

reciso in sua stagion, la parte / che con picciol poter lei grande affrena.

mettendosi certamente a leccargli i piedi, che chissà quante bugie gli stava a raccontare

non dar a uno parte di quello che ad altri si dà...,

se ne dà ad uno della compagnia, che tal volta è colui che nel gioco

compagnia, che tal volta è colui che nel gioco ha perduto. 5

. pellico, 2-43: ti rammenterò che la contrada de'piatti ha in fondo

belli, 183: una signora, che veniva con me a visitare l'ipogèo

seditoio ed ha le gambe tanto lunghe che giungono sino a terra, che gli serve

tanto lunghe che giungono sino a terra, che gli serve per scabello. a cui

olobasìdio, sm. bot. basidio che non subisce alcuna segmentazione prima della

vol. XI Pag.883 - Da OLOBASIDIOMICETI a OLOCAUSTO (40 risultati)

, agg. biol. in embriologia, che si segmenta totalmente e uniforrpemente (

ag giunto di quegli ovuli che non hanno giallo di nutri

olocaìna, sf. chim. sostanza organica che si ottiene per condensazione fra la fenacetina

. m. -ci). bot. che presenta olocarpia (un vegetale).

bue, un agnello e altri animali che non avessero superato l'anno) era

avessero superato l'anno) era presso che interamente bruciata: se ne conservava tutt'

ma nessuna parte commestibile; si suppone che nel mondo greco sia stato introdotto dalle

x e xi dell'odissea: nel rituale che precede 1'evocazione dei morti, ulisse

bruciate su un basso tumulo di terra che successivamente veniva spianato), si celebrava

olocausti. olocausto è tutto il sacrificio che si fa. savonarola, ii-245: olocausti

: olocausti erono quelli [sacrifici] che tutti ardevono e li sacrifici pacifici erono

ardevono e li sacrifici pacifici erono quelli che andavono parte a dio, parte al sacerdote

parte al sacerdote e parte a colui che sacrificava. bandello, 2-24 (i-900

[sacrificio] era il chiamato olocausto, che tutto si abbruciava in onor di dio

. muratori, 16-162: l'animale che ne gli antichi sacrifizi si offeriva a dio

in cui solo m'affido / e che me a l'ombra de la immensa vostra

. verri, ìi-39: per confermare che la giustizia era nome vano, il pretore

. landino, 342: lui feci voto che se tornava vincitor offerirebbe a dio in

offerirebbe a dio in olocausto el primo che di casa sua gli venisse incontro.

ariosto, 8-59: oh misere donzelle che trasporte / fortuna ingiuriosa al lito infausto!

de le straniere empio olocausto, / che, come più di fuor ne sono morte

olocausto accetta e questo sangue / prendi che per placarti a terra io spargo. prati

, 9-413: lì mi sono ricordato che i festosi e guerrieri e sacerdotali e attivi

vita, dei propri beni o di ciò che si ha di più caro, a

..: così vuole dire l'autore che fece orazione a dio, rendendoli grazie

magno volgar.], 1-35: che è offerire a dio olocausto, se

... io, come la cerva che posta fu in luogo di ifigenia,

sciocca / non far ch'io corra e che saver mi basti / che tu 'l

corra e che saver mi basti / che tu 'l volesti: e sien veri olocausti

230: allora il coro apostolico, che tacque a'misfatti della femmina scandalosa,

il massimo, anzi pur l'unico olocausto che dalla mia debolezza possa offerirsi ai meriti

quella di dio, è il maggiore olocausto che uom possa fargli. foscolo, iv-433

santo olocausto la morte di un padre che si uccide per salvare l'onore dei

tuttavia a fin d'anno se vedremo che gl'impegni carra- riani urgono, faremo

guasti, iv-297: vedi qui i satelliti che lo feriscono nell'atto che offre all'

i satelliti che lo feriscono nell'atto che offre all'altare il divino olocausto.

, 104: quel fumo [di napoli che brucia] che al ciel gir non

quel fumo [di napoli che brucia] che al ciel gir non s'attenta /

i quali, non avendo altro negozio che l'qzio, vittime della crapula,

nutriscono d'una morte perpetua. -persona che si offre, col suicidio, alla dannazione

vol. XI Pag.884 - Da OLOCCO a OLOGRAFO (31 risultati)

6. agg. letter. che è vittima di assalti, di distruzioni

in seguito all'assalto delle truppe italiane, che ne segnarono la fine come capitale della

o olocchi o per l'aere augelli / che non voglion vederli. 2

, sm. medie. malformazione fetale che presenta tuttavia uno sviluppo della testa conforme

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio,

-ci). che si riferisce, che è proprio, caratteristico dell'olocene.

della disgregazione della zona apicale delle cellule che la costituiscono (e si contrappone alla

. m. -ci). medie. che si riferisce a una diastole completa,

. m. -ci). cristall. che presenta oloedria; che si riferisce all'

. cristall. che presenta oloedria; che si riferisce all'oloedria. 2

sottordine nudibranchi, caratterizzati da un epatopancreas che può formare un'unica massa ghiandolare o

organismo vegetale). 2. che presenta tutti i caratteri propri di un

olofonìa, sf. patol. voce che presenta alterazioni causate da difetti agli organi

. m. -ci). ling. che da solo corrisponde, nell'uso,

parole equivalenti a una intera frase e che perciò non possono classificarsi in nessuna delle

'sì 'e 'no ', che comprendono il più delle volte tutta una

più delle volte tutta una risposta, che è implicita in esse, sono parole

ólogamia, sf. biol. gametogamia che interessa gameti aventi stesse dimensioni e struttura

. m. -ci). bot. che si riferisce all'ologamia; che

che si riferisce all'ologamia; che presenta ologamia (una pianta)

ologastroschisi, sf. patol. gastroschisi che interessa tutta la parete addominale del

lata da d. rosa (1857-1944) che, escludendo l'in fluenza

, secondo un processo di differenziazione che avviene nel- l'idioplasma a causa

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce

). che è proprio, che si riferisce, che riguarda l'ologenesi e

proprio, che si riferisce, che riguarda l'ologenesi e l'olo-

ologenismo, sm. antrop. teoria che fa risa lire a un'

. gabor (1900 -viv.), che consente la produzione di immagini tridimensionali

laser e riflesse con uno specchio, che, intersecandosi su di una lastra o

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'

-ci). che è proprio, che si riferisce all'olografia; ottenuto mediante

vol. XI Pag.885 - Da OLOGRAMMA a OLORE (25 risultati)

i procedimenti della tecnica dell'olografia, che dànno origine, con un'opportuna illuminazione,

ololeucòcrate), agg. petrogr. che consta in massima parte di minerali sialici

orate), agg. petrogr. che consta in massima parte di minerali fènici

sm. filos. fautore della teoria che sostiene la presenza dell'anima nella totalità

costituita da fibrocellule muscolari numerose e ravvicinate che formano uno strato compatto al di sotto

. m. -ci). biol. che si riferisce all'olomorfosi; che presenta

. che si riferisce all'olomorfosi; che presenta un processo di olomorfosi (un

funzione di una o più variabili complesse, che sia definita, continua e derivabile.

nostri marinari sin dal cinquecento. parrilli dice che il nome le venne dalla città di

). olonènse, agg. che è proprio, che si riferisce al

olonènse, agg. che è proprio, che si riferisce al fiume olona o alla

-i). bot. vegetale parassita che ricava dall'ospite tutte le sostanze

generale. 2. teoria medica che interpreta come espressione sintomatica di uno stato

d'azeglio, 1-133: noi ragazzi che ci avvedevamo benissimo delle loro balordaggini,

. m. -ci). biol. che svolge tutto il corso del proprio ciclo

. m. -ci). entom. che si riferisce a insetti caratterizzati da un

aloe e ambra, e del fumo che n'uscia doravano le camere loro.

una determinata sostanza, l'effluvio profumato che ne promana; olezzo, profumo.

: poco dorè ne dovea venire, sì che molti lo schifavano [il cavallo scorticato

: quello è lo moscado, di che viene grande olore. libro de'dodici

del quale sepolcro usciva aulentissimo olore, che a tutta gente parea pieno e abbondevole

e sermollini e ser- bastrella, / che piantati parien da diva mano / con più

da diva mano / con più olor che spezi di cannella. -sostanza profumata.

4-196: menati i leofanti tra le schiere che si combattieno, crudeli per la forma

, 7-67: ecco il grande male, che già sono

vol. XI Pag.886 - Da OLORE a OLOTONICO (35 risultati)

e al frittume eternale del ninfemo, che. mmai non avrà fine quel frittume e

20-437: era sì grande l'olore che usciva della sua carità e della sua umiltà

usciva della sua carità e della sua umiltà che le dimonia si fuggivano da lungi come

. m. -ci). ant. che esala un profumo gradevole; che emana

. che esala un profumo gradevole; che emana una squisita fragranza (un cibo

el quale non si può ubitare che non fusse fatto per mano d'angelo.

ginepri. 2. figur. che dà indizio di perfezione spirituale. giamboni

. proprio o caratteristico del cigno; che è del colore del cigno, bianco

olorino, derivandolo pur dal cigno, che olor parimente è chiamato da'latini,

proposta dal signore leali padovano e parmi che egli sia in grandissimo errore, poiché

osissimo). letter. ant. che emana un odore piacevole, gradito all'olfatto

odore piacevole, gradito all'olfatto; che spande un aroma caratteristico (un legno

san brandano, 209: le erbe che erano in quel luogo erano tanto belle e

e si dilettevole a vedere e olorose che pari di quele non si potrebbe trovare

del cedro vivace. 2. che ha un odore particolarmente intenso e stuzzicante

clorosissimo. 4. figur. che è di grande perfezione spirituale.

(213): fu giustissima cosa che da quella radice del multiplicamento umano..

olosapròfita, sf. bot. pianta che si nutre esclusivamente di sostanze organiche morte

. m. -ci). medie. che si riferisce a una sistole completa,

detti anche ganoidi ossei o osteoganoidi, che ora compongono gli ordini amioidei e lepisosteiformi

citolini, 203: vedrete quell'erbe che da gli antichi scrittori si trovano nominate:

505: lo olestio è breve erbetta che non cresce più alta da terra di tre

biloculare bivalve, così denominate dalla proprietà che loro si attribuiva di consolidare ogni cosa

'olosteo ': in anatomia, ciò che è tutto 2. sm.

di placche ossee tubercolate a forma poligonale che costituiscono una sorta di scudo esteso su

costituisce un genere nell'ordine de'plectroguanti, che invece di scaglie hanno degli scompartimenti ossosi

a guisa di una specie di corazza inflessibile che gli riveste il capo in modo che

che gli riveste il capo in modo che la sola coda, le natatoie e

con la denominazione di osteocolla), che si origina intorno a organi di piante

. m. -ci). anat. che presenta olostilia; che si riferisce all'

. anat. che presenta olostilia; che si riferisce all'olostilia. olòstio,

. medie. contrazione di natura tetanica che colpisce tutto il corpo. = voce

. stato di eccitazione della tonalità affettiva che determina alterazioni dell'ideazione, censurando i

197: molte hanno la medesima natura che quegli che paiono sterpi come sono olotiri,

molte hanno la medesima natura che quegli che paiono sterpi come sono olotiri, polmoni

vol. XI Pag.887 - Da OLOTOPIA a OLTRACOTANZA (37 risultati)

che costituisce una manifestazione del tetano generale)

'olòtrichi sottordine di protozoi infusori, che comprende forme dal capo coperto per tutta

dall'ano il proprio apparato digerente, che poi rigenerano; alcune specie, disseccate

, come certe specie di oloturie, che presi semplice- mente tra mano revocano l'

revocano l'acqua in forma di zampillo che avevano inghiottita. bossi, 292: petrificazioni

. papini, 27-408: infame oloturia che vomita anche gl'intestini. moravia,

mio libro di zoologia, una descrizione che mi aveva colpito. diceva: « l'

mai più; tornerai ad essere ciò che eri prima di me: un pezzo di

il complesso di apoenzima e coenzima, che partecipa al processo di fermentazione alcolica del

eterotrofo. 2. che presenta tutti i caratteri propri di un

, bocca circolare o trilobata e corpo che tende ad allargarsi verso la base;

munite di un unico flagello posteriore, che penetrano nella cellula dell'organismo ospitante

ver90, co'tu sis. struolego che montis / urir aqua cum verigola ad olto

veggendosi ne chiamare né richiedere a cosa che a suo mestier partenesse e oltre a ciò

alla comune regola di così fatte voci che par che servano per una sola e

comune regola di così fatte voci che par che servano per una sola e che basti

par che servano per una sola e che basti loro un'accento. la prima serve

. tasso, ii-126: voglio oltreciò che sappia vostra signoria reverendissima che in questa

oltreciò che sappia vostra signoria reverendissima che in questa prigione tanto ho perduto de la

tanto ho perduto de la mia sanità che non sarei atto ad affaticarmi com'era prima

con molto contento e con poco meno che opinione di felicità. nievo, 1-190:

una ragion sufficiente di accettarlo, qual che sia. = comp. da oltre

oltracotante, agg. letter. che ha un atteggia mento di

superiorità sprezzante, di arrogante superbia; che si abbandona a un'aspra e intollerante

con un còrso degli opposti al sebastiani che mi dà dimolte notizie su questa razza

ha avuto la temeraria faccia di strillare che io ero d'accordo coi giudici di campo

dire oltracotante nella iattanza della buona opinione che avevo di me stessa, s'era

, presuntuosa (un atteggiamento); che rivela un modo d'essere prepotente, intollerante

, 9-21: è probabile... che l'equipaggio, il quale alzava l'

, straordinario. guerrini, 2-573: che gli giovò l'altracotante possa / del

impudente e arrogante, sfrontata superbia, che può manifestarsi in un atteggiamento di sfida

errante amore abbacinò i nostri spiriti più che l'arroganza e l'oltracotanza. 2

-in senso concreto: atto, gesto che rivela un tale modo d'essere, di

di un tanto trasgredimento morale, per esemplificar che un tanto eccesso debba esser altrui approbabile

tanto eccesso debba esser altrui approbabile, fa che demea eziandio s'accordi a seguir la

figliuoli. cesarotti, xxvii-75: veggo anche che molti, benché da lui [midia

oltrecotanza e all'improntitudine e alle ricchezze che rendono questo abbominevole uomo così gagìiardo

vol. XI Pag.888 - Da OLTRACOTATO a OLTRAGGIARE (54 risultati)

bembo, 10-x-152: coto è quello che è 'pensamento 'e 'trascotanza

'ed 'oltracotanza 'quella poca cura che trapassa e tralascia le cose che sono

cura che trapassa e tralascia le cose che sono da curare. = dal

letter. sconsideratamente presuntuoso e superbo; che nutre una smodata e sprezzante fiducia in

e sprezzante fiducia in se stesso, che reputa di possedere un potere o una

a quella reale o riconosciuta al posto che occupa nel mondo o nella società o

occupa nel mondo o nella società o che gli compete per le funzioni che esercita

o che gli compete per le funzioni che esercita (una persona, un gruppo

par., 16-115: l'oltracotata schiatta che s'in- draca / dietro a chi

due s'interza / oltracotato un sognator, che giostra / di libertà con giove e

razza oltracotata, gigantesca, titanica, che tentò il cielo, e ne venne sfolgorata

o dispersa. 2. che ha un atteggiamento, che tiene un

2. che ha un atteggiamento, che tiene un comportamento prepotente, impudentemente

per vostra fé, qual credete voi che sia il più svergognato, il più

. 3. per estens. che esprime presuntuosa improntitudine (l'espressione del

tracotanza e superbia (un comportamento); che nasce da un animo superbo e presuntuoso

volere e non gli gastigare con quella severità che meritava una tale oltracotata disamoraggine. l

.). oltragallicano, agg. che si ispira o che sostiene un gallicanismo

oltragallicano, agg. che si ispira o che sostiene un gallicanismo intransigente.

. apparecchiare il lettore alle massime oltragallicane che spiegherete in proposito dell'abolizione?

, sf. ant. azione, parola che reca offesa, affronto o, anche

. di oltraggiare), agg. che arreca affronto, che offende; infamante,

, agg. che arreca affronto, che offende; infamante, vergognoso (un

scherno del calpestare questo divino dono, che costa al nostro redentore rivi di sudore

, 281: tra gli abusi oltraggiaci che sono ammessi dagli inglesi in questo commercio,

nimici, e mai non fu oltraggiato che non si fussi vendicato. nardi, ii-238

di fabrizio, il quale, poscia che egli l'ebbe svillaneggiato e oltraggiato con parole

, xliv-136: tanto fu l'odio che marco antonio portava a cicerone che, così

odio che marco antonio portava a cicerone che, così morto com'era, si

avrebbe guardato in faccia la vigliacca gente che nel giorno della festa selvaggia l'aveva

piccolomini, 1-1: li medesimi quel che pur ora han compro, quasi pentiti

le quali [operazioni], se aviene che pur ci faccino per fama vivere un

poco orrevolmente, come intervenne a quello che accese il tempio efesio, e a'

e a'dì nostri è intervenuto a colui che si ha cerco con una novella invenzione

nome perpetuo nelli futuri tempi. lo che eziandio con l'oltraggiare la religiosissima toscana

diss'ella, indegnamente / la terra che a lui porse alti natali. cesarotti,

vita. botta, 5-212: ciò che non aveva fatto il senato senz'animo e

volto sottosopra spesso / senno più saldo che non ha costui, / et ha condotto

/ di smentir quel labbro audace / che sì ingiusto e sì mordace / oltraggiarti

sgridai contro l'esecranda pazzia, rimproverandoli che, invece di ricorrere al vero aispensatore delle

iii-1-332: mi ride l'anima quando ripenso che io mossi la mia poesia da dio

mia poesia da dio, da quel dio che mi ha dato questa anima sensibile e

lo ringrazio sempre, da quel dio che io doveva poi dimenticare ed anche oltraggiare

, nello spirito degli abitanti della calabria che vendono i loro fanciulli come vendono i prodotti

del loro suolo. è in italia che deve farsi il maggior sforzo per sopprimere

il maggior sforzo per sopprimere una industria che la oltraggia. carducci, iii-9-69:

ben egli tener lontana dalle insidie colei che gli oltraggia ambedue. -essere

: non risento / gelosia d'un amor che non m'oltraggia. 4

mascardi, 2-211: le più insensate doglianze che s'odano fra 'mortali sono quelle

s'odano fra 'mortali sono quelle che oltraggiano la fortuna. -ant

giovanni, 3-546: avenne... che 'l prenze figliuolo del re carlo era

. ceffi, 1-39: a ciò che si possa appellare all'uno di loro

, quando per vizio dell'altro si sofferisse che le leggi fossero oltraggiate. chiabrera,

, senza oltraggiar la povera quaresima, che suol esser calunniata ed esiliata per tutti

vol. XI Pag.889 - Da OLTRAGGIATO a OLTRAGGIATORE (53 risultati)

in italia la parola ed il verso, che è vero, quanto più raro,

più raro, il piacere di trovare alcuno che gli onori. pascoli, i-153:

m. villani, 5-13: avvenne che certi popolani furono da alquanti de'grandi

, il governatore fa intendere al senato che debba eleggere alcuni prudenti cittadini e di

prudenti cittadini e di grande autorità, che debbino aver cura che li detti peregrini

di grande autorità, che debbino aver cura che li detti peregrini non sieno oltraggiati nel

parole del nassau e l'aver commandato che non si oltraggiasse niun della terra chetò

della terra chetò per allora ogni risentimento che alcuno avesse potuto far contra sì poche

la virtù dei pagani esser stata tale che vietavano alle lor genti ciò che si

tale che vietavano alle lor genti ciò che si fa da noi cristiani in mangiarci e

è ben degno di tutta la riflessione che quelli fra i popoli dell'universo che han

che quelli fra i popoli dell'universo che han più oltraggiata la loro specie,

han più oltraggiata la loro specie, che le han fatta la più cruda guerra

, le violenzie e li 'nganni che fanno i signori e 'maggiori a'loro

/ v 'oltraggiàro, non ella, che cortese / arti dievvi e scienze,

tansillo, 2-282: quand'ebro dell'odor che da voi rape / zefiro dorme e

raggi, / perché il foco, che versan, non oltraggi / ai fiori de

il core alpestre / l'iniquo stuol che t'oltraggiò cotanto, / proto- martire

: ohimè, non credi ancora / che state siam da lui con modi indegni

, 5-96: o chiunque tu sia che qui fra l'arme / m'insegui,

e- gii sia, quel desso / che d'un tanto furor produce i germi.

i germi. pirandello, 8-841: che? -gli gridò la moglie, avventandogli

, cent., 4-40: firenze, che batteva ov'è oggi piaggia, /

di montepulciano / contro al sanese, che ancor l'oltraggia. ceffi, xxviii-9-51:

. ceffi, xxviii-9-51: a ciò che, essendo unita nostra potenza insieme con la

passo a'nostri nemici, dicendo essere contenti che della nostre genti andassero in su i

in su i loro terreni a difendere che il nimichevole esercito non ci oltraggiasse, e

di esser gagliarda- mente soccorso, poi che, rifiutata ogni condizion di amicizia co'

are. lamberti, 56: quel tanto che [i colchi] tagliano da gli

, acciò non venghino dagli animali, che trascorrono per le campagne, i loro seminati

adimari, 1-39: la mano irata, che, percotendola [la cetra],

, comandò a'venti e al mare che oltraggiavano e soprastavano la piccioletta navicella.

, sotto le zolle ignote, / che la bufera oltraggia e il sol percote,

, / né dei vivi ascoltare altro che il pianto. 12. crucciare,

onde non resta altro a fare se non che ci sforziamo sì che riescano tutti gli

fare se non che ci sforziamo sì che riescano tutti gli scorni in ignominia di

gli scorni in ignominia di quella sorte che ha pensato d'oltraggiar noi. de mori

: lasso! qualch'altra sciagura saia questa che m'a- verà apparecchiata la fortuna,

fantoni, iii-51: fonte di veritade, che l'impostura oltraggia, / di quanto

ecco uscir dell'onda / una fanciulla che il suo viso oltraggia / ed iscarmiglia

, irriguardoso; disprezzato, schernito; che ha subito un affronto (una persona,

, non macchiato, seguendo que'saggi che gli ornaron la vita, facesse un

iii-1-207: non sapevano bene... che l'oltraggiato potea, per zelo di

affetto verso il pubblico bene, volere lecitamente che si punisse l'oltraggiatore come reo?

si riconosce oltraggiata in tutti quegli oltraggi che vengono a questa fatti senza riguardo.

vergine, intendo: la donna, che non ha mai fatto quel che da natura

, che non ha mai fatto quel che da natura dee fare, porta in

a questi gran rumori / né consentite che sia distraciato. -sostant. luchini

monti, x-2-142: un ai que'pochi che passar fur visti / su generose antenne

sm. (femm. -trice). che reca offesa o affronto con atti e

, protervo, privo di rispetto; che vilipende l'onore, la dignità,

dignità, il valore di qualcuno; che tratta con aperto disprezzo; che denigra

; che tratta con aperto disprezzo; che denigra, scredita, schernisce in modo

vol. XI Pag.890 - Da OLTRAGGIO a OLTRAGGIO (51 risultati)

a morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva? oliva

gozzi, i-10-49: vedendo l'oltraggiatore che la sua stoccata al sofferente animo non

al sofferente animo non pervenne, peggio che prima si rode. cesarotti, 1-xxvii-319

migliore del suo! carducci, ii-1-158: che sa egli di stile poetico, di

barbaramente la prosa? 2. che ingiuria la divinità, che pecca contro

2. che ingiuria la divinità, che pecca contro dio con atti e parole

e, in generale, peccatore); che viola un luogo sacro, profanatore.

l'empio non tardò a pagarla più che quattro mesi, quando, convinto reo di

le aita della sacrilega mano, con che avea percossa quella del salvatore, gli

, uomini e dei, chiamasti / allor che fede alla mia fé giurasti, /

del popolo d'israele. 3. che sottopone a ingiusti e arbitrari mal- trattamenti

trattamenti, a persecuzioni, ad angherie; che infligge umilianti violenze. cesarotti,

cesarotti, 1-xxxvii-156: se un omicida, che sia uscito di paese e di cui

; violentatore. -con valore attenuato: che ne compromette gravemente l'onore con un

per timor della giustizia o della vendetta che mettono in armi il parentado per obbligar

. salvini, 13-31: con costei dicon che in amor mischiassesi, / fanciulla di

struggon. 5. disus. che supera, che vince di molto le

5. disus. che supera, che vince di molto le limitate capacità delle

la consorte / reina io chiamo, che figliò le muse / sacrosante, di vaga

un particolare codice dell'onore), che lede o compromette, per lo più in

ch'è nel mondo sovente, / che piu volte l'orno, per grand

sapere / chi sa sofrire ultra9o che li è fato. boccaccio,

: il mio signore mi fa più onore che io non vaglio, io non

, dispe rata della vendetta che sperava si facesse dell'oltragio ricevuto

ho detto a costui / l'oltraggio che da te ho ricevuto. della casa,

.. non si permette per le leggi che il ricco possa gran fatto andare più

possa gran fatto andare più splendidamente vestito che il povero: perciò che a'poveri

splendidamente vestito che il povero: perciò che a'poveri pare di ricevere oltraggio,

: troppo grave è stato l'oltraggio che tu hai fatto alla regina. c

: si tratta d'una macchia vergognosa che altri vorrebbe imprimere nella fronte d'uomini

oltraggi: scherno par l'ultimo / appello che rapido suona. piovene, 3-134:

sopra labbro stranier vero l'oltraggio / che potenza hanno pochi in questa terra / e

a un >nagistrato in udienza: reati che offendono l'onore o il prestigio della

pubblica amministrazione mediante offesa arrecata al soggetto che esercita pubbliche mansioni, in occasione o

il sentimento, l'azione, la situazione che ne è causa. g.

e si strugge: / ma la beltà che star non sa negletta / fa de

pio spavento l'alma / ti tocchi che patroclo alle troiane / cagne abbia a

vergognosa, mi viai ad un nuovo cimento che mi faceva il sangue di ghiaccio e

. tasso, 5-25: il reo demon che la sua lingua move /

e forma ogni suo detto, / fa che gl'ingiusti oltraggi ognor rinove, /

. i. frugoni, 1-9-94: so che dopo un breve oltraggio / iù piccante

tommaseo, 15-296: giova... che non si perda il tempo in questioni

siena, 808: o genti indiavolate, che avete tolte le cose sagrate a dio

. cesari, 1-1-211: verrà tempo che cristo farà la vendetta di tanto oltraggio

acqua in una viva fonte, / che sempre getta e giammai non addiaccia,

colpa del mio fier destino, / che fin ora velommi il tuo bel raggio.

egli a creder mi diede, / che senza grave oltraggio / d'ogni vera

abuso, franco dispregiatore d'ogni autorità che facesse oltraggio alla ragione. carducci,

palazzeschi, 3-18: certe dovizie naturali che le donne dovrebbero, se non celare

è fatto oltraggio, / se quei che leva quando e cui li piace, /

a raccontare tutti i tradimenti ed oltraggi che il suo fratello gli aveva fatto.

vol. XI Pag.891 - Da OLTRAGGIO a OLTRAGGIO (65 risultati)

, v-1-730: ancora, o signore, che il mio por mano nei versi e

sia tanto di oltraggio a le muse che lo sopportano [ecc.]. carmini

carmini, lx-1-224: non ardisco dire che le grazie perfezionassero queste condizioni, perché

sarebbe non senza oltraggio di quella bellezza che non amò mai cosa dipendente da venere.

ignominiosa, di vergognosa abiezione; avvilimento che è causa di amarezza, di frustrazione

soperchio del peso / del grave oltraggio che sostien m induce. mazzini, 86-130

. mazzini, 86-130: una nazione che accetta senza risentirsi l'oltraggio della dominazione

oltraggio della dominazione straniera, una nazione che dichiara altamente e unanime di volere, e

nazione perduta. landolfi, 8-133: che cosa c'era di comune...

compagni, 1-11: fecesi leggi, che si chiamarono ordini della giustizia, contro

ordini della giustizia, contro a'potenti che facessono oltraggi a'popolani. g.

, ii-182: questi erano gli oltraggi che sopportavano dalli satelliti quelli di più bassa

l'oltraggio a carlo, / sperando che non sia per tolerarlo. ghirardacci,

o degli oltraggi inferiti o delle levate che tuttavia si facevano di soldatesca nella città

, iii-1-95: quell'uomo, dunque, che capace si reputa di ordire e spingere

odiar tu dunque / la patria mia, che tua divien; ché nullo / fece

de'cristiani raconta lo oltraggio, / che fuggito è ranaldo, quel giot- tone

uomini riputati... debbon sapere che l'obbedienza e la decente sopportazione,

obbedienza e la decente sopportazione, meglio che le violenze e gli oltraggi, possono

d'arma, azione ostile e violenta che procura nocumento o lesioni fìsiche,

ferita e, in genere, il danno che ne risulta. a. pucci

6-19: venga in prova pur, che d'ogn'oltraggio / gli offero campo

non lasciò già mai tanto dall'ira trasportarsi che facesse o pensasse di farvi stranezza od

, lx-2- 179: stimando leonida che quegli fosse '1 feritore, quale non

cioè per ricordarmi un certo oltraggio / che mi fu fatto a'dì otto maggio

belle contrade [d'italia], che sembrano create dalla natura ad una pace

a fare grande oltraggio, / però che fortemente era affamata. ariosto, 2-6

dolersi con la dea teti per timor che le mosche (dirollo, benché non

leggiero. forteguerri, 4-31: è fama che a bella fanciulla / il liofante non

pigna, 41: la fascia, che schifar può il grave oltraggio, /

-con valore attenuato: comportamento, atto che arreca offesa al pudore, al riserbo

quale di baldanza e di disonestà più che niun altro giovane della città, ed

oltraggio fu di tanta forza nel fratello che lui, con le sue terre, crebbe

. moravia, ix-363: fu allora che rosetta cambio veramente nel carattere,.

, per la forza stessa dell'oltraggio che aveva subito, in una persona diversa

, in una persona diversa da quella che era stata sinora. 12. letter

al temerario ardir di serse, / che fece per calcare i nostri liti / di

le perdite di uomini e di materiale che ne derivano. a. pucci

del mio regno, / colonna a mantenerlo che non caggi / coll'aver, con

ed un incomodo si lungo, operò che, componendosi a comune utilità un benefico

di nizza / il marinaro / biondo che dal gianicolo sparava / contro l'oltraggio

alto mare tanto trascorrere... che..., o per soperchio del

. fazio, 1-6-88: quelle cose, che non fanno oltraggio / e che posson

, che non fanno oltraggio / e che posson giovare, da usar sono. ariosto

chi fosse il negromante, et a che effetto / edificasse in quel luogo selvaggio

de'cocchi oltraggio, / come nave che 'n porto si consola / dopo fatto

3-75: l'un l'altro essorta che le piante atterri / e faccia al bosco

chiabrera, 1-ii-303: d'ogni nube, che in ciel fosse raccolta, / seppi

poerio, 3-360: il caro tetto, che nel verno esclude / gli oltraggi,

, massime se riferisconsi alla storia, sì che non vengan meno per oltraggio del tempo

: le poste non fanno oltraggio fuor che ai dispacci che vanno di qua.

non fanno oltraggio fuor che ai dispacci che vanno di qua. 15.

dell'uva, 68: misero me, che volli? un marmo duro / tento

tento far molle, un rigido metallo / che d'ogni oltraggio uman vive securo,

battista, vi-4-147: nitroso ardor, che per l'aerie strade / veggiamo seminar

cade. 16. la pressione che un corpo esercita su un altro;

, 1-ii-406: tanto m'aguzzò la vista che io nel sole rimirava con sommo sanza

occupanti diverse parti del corpo, di modo che ne sentano i loro oltraggi ed il

, / dove si paga il boia che ci frusti / e sempre se ne cava

, quasi del verno in onta, / che forse a te potria, silvestre diva

genere, i danni fisici e morali che produce lo scorrere del tempo nelle persone

padre è caro / questo in altri che in voi non visto essempio / e vuol

in voi non visto essempio / e vuol che viva eternamente chiaro / il nome vostro

. ercole bentivoglio, 1-348: mentre che il sol con l'infiammato raggio / porterà

: queste [opere] più salde che metallo o marmi, / senza temer giammai

vol. XI Pag.892 - Da OLTRAGGIOSAMENTE a OLTRAGGIOSO (56 risultati)

, 2-2-254: alla luce divina, / che in me percuote, non è forse

, la nera dea, / la dea che fece a la mia madre oltraggio.

. aretino, v-1-33: degli oltraggi che vi fa la sorte io più che altro

oltraggi che vi fa la sorte io più che altro perdo, perché, se ciò

perché, se ciò non fusse. omero che cominciaste a translatare ne la nostra lingua

, i-v-ii: non è l'altro che uno degli usati giuochi della fortuna, dalla

atto di ripulsa, di indifferenza, che causa tali sentimenti. giacomo da lentini

zo à natura l'amore veramente / che in un guardar conquide lo coragio /

say, / alumagli lo cor, che si adurni / cum l'amoroso ra9o,

e de'sospiri. tebaldeo, lvi-70: che 'l ciel dia viver tant'anni /

donna per cui piango e sospiro, / che d'annoiarmi sol par che s'ingegni

, / che d'annoiarmi sol par che s'ingegni, / di mille oltraggi e

727: ben veggio, donna, ornai che più non sono / sdegni amorosi quei

, 44: al volgo in guisa tal che poco saggio / schernisce ciò che non

tal che poco saggio / schernisce ciò che non intende, ascondo / quel che l'

ciò che non intende, ascondo / quel che l'alma sopporta acerbo oltraggio. c

ciò più doppiamente aggio doglienza, / che senza pene mi fu conceduta / per

io non posso quetar lo suo folaggio / che mise il core e me in vostro

sanza oltraggio: cioè a intendere secondamente che la persona richiede; ché ciò ch'è

ché più si conviene a una reina che a una popolare o a una semprice

usare buone ispezie in sue vivande, perciò che questo è il tenpo più sano,

di un concetto, di una visione che sorpassa le capacità umane. dante

innanzi il mio veder fu maggio / che 'l parlar mostra, ch'a tal vista

l'intelletto nella contemplazione e cognizione divina che la memoria non vi poteva aver luogo

. alighieri, 150: dèi considerare / che sopra quel ch'apare / per ogni

ogni una [stella], migliaia / che qua giù non appaia, / per

, 201: s'elli avesse abominazione che 'l convenisse vomire, non è per ciò

berni, 65-26 (v-210): infin che quella / fiera d'egisto a lui

bruni, 206: lebiscie < ror, che fanno a l'oro oltraggio / e

di febo e qual sia il vel che '1 volto illustre / de la sorella

al mare et a'contrari venti, / che navicar ci viene in tanto oltraggio.

davanzati, 74-3: ahimè lasso dolente, che faraggio, / madonna, poi la

, indegno, offensivo, ingiurioso, che arreca onta, infamia; insolentemente,

m. adriani, iv-395: ben pare che il popolo oltraggiosamente più contra 'cittadini

or come puote l'uomo ragionevolmente sperare che dio gli conceda il tempo, eh'è

a venire, graziosamente, conciossiacosaché quello che gli ha dato l'abbia usato viziosamente

, anche, in maniera dolorosa, che genera afflizione. pianto della vergine,

di tutte l'altre femmine, perciò che oltraggiosamente m'è tolto il mio figliuolo

nome, dell'a- mor proprio; che mira a vilipendere, a screditare,

ogni acerbità di parole, ne tolleri che ne'suoi fogli si leggano voci oltraggiose

, 15-220: il tempo ci ha insegnato che una facezia oltraggiosa...,

sacro sentire, mi inasprì a tal segno che decisi di ritirarmi in una solitudine contemplativa

mura. -che arreca volontariamente affronto; che ingiuria, insulta (una persona)

ottimo, 1-215: questi non sofferano che oltraggio sia fatto, però ch'elli

moglie onorata e disamata e trascurata, che s'avvedeva l'avrebbe amato adesso, non

oscurarla. -in partic.: che critica aspramente, che fustiga (un'

-in partic.: che critica aspramente, che fustiga (un'opera, uno scritto

e le persone viziose. 2. che costituisce motivo di infamia, di disonore,

tornare. praga, 4-135: mostrategli che siete un uomo col respingere i suoi oltraggiosi

, con un'assiduità ostinata e geniale che supera le più ardite espettazioni.

più ardite espettazioni. 3. che esprime disprezzo, sdegno; che muove

3. che esprime disprezzo, sdegno; che muove da insolente arroganza, da beffarda

bellori, ii-73: vi è un soldato che, reggendo il freno de'cavalli,

da essa crudelmente disertato non fossero colpe che andassero senza gastigs. moravia, iv-156

amante con una grinta così dura e oltraggiosa che alla disgraziata ne mancò il respiro.

[luciano], iii-2-146: credete voi che un

vol. XI Pag.893 - Da OLTRAGIO a OLTRANZISTA (43 risultati)

bene di popolo. 5. che viola gli ordinamenti divini, che impreca

5. che viola gli ordinamenti divini, che impreca contro la divinità; empio,

de're grandissimi. 8. che è causa di danneggiamenti, di devastazioni,

far la meno oltraggiosa e sanguinosa guerra che potrà e la più brieve.

la più brieve. 9. che affligge l'animo; penoso da sopportare

ant. eccessivo, soverchio, smodato; che eccede la giusta misura, esagerato.

: vita di povero uomo e povera, che elli non domanda, né chiede preziose

volgar. [tommaseo]: cesio, che tanto soleva esser giusto, era invanito

, era invanito per la oltraggiosa gloria che 'l popolo gli aveva data.

, agg. ant. letter. che affligge, tormenta profondamente l'animo,

pannuccio del bagno, 21-36: che sembrav'a me bene era noia,

alpino; in una zona, nelle regioni che si trovano al di là dei monti

iii-8-43: l'ingrossare della rivoluzione comunale, che già a questo tempo spande i suoi

tempo spande i suoi raggi oltre alpe e che di certo sarà splendore di sole che

che di certo sarà splendore di sole che illumina europa. d'annunzio, iv-2-434

d'oltralpe (con valore aggettivale ^: che è originario, che vive, che

aggettivale ^: che è originario, che vive, che abita o opera in territori

che è originario, che vive, che abita o opera in territori, regioni

1-69: sono tre secoli e più che lettori e autori, considerati tutti insieme come

hanno dato segno di vita, di maniera che l'italia sarebbe potuta passare per un

, ii-885: ai poeti, veramente, che non fossero napoletani, primo di giacomo

popolazioni al di là delle alpi; che ne proviene (e può anche assumere

abitudine dei boschi è più d'oltralpe che nostra. 3. sm.

tutti in eredità quell'ineffabile patema d'animo che è la nostra letteratura, attualmente insidiata

letteratura, attualmente insidiata dagli oscuri esempi che vengono d'oltralpe. pirandello, 7-733:

e pietra falsa e vile tutto ciò che si produce da noi. bacchelli,

oltrammiràbile, agg. letter. ant. che suscita somma ammirazione. b

destreza, per fargli specificativi di quel che allor si ragiona. = comp.

vi recitano a piena gola le parole che 'l bartoli metteva in bocca a'suoi

sole giunse all'isola di mombazza, che giace vicina a terra ferma. idem [

: non i lenti corridori, ma quei che volano ed oltravanno e gli altri trapassano

oltana. oltrante, agg. che può apparire scandaloso o eccessivamente esplicito

francesca di dante non c'impressioni più che tanto. = dal fr. outrant

veramente, e troppo / spettacol fier che duo re così grandi / venissero a

il sale della nostra guerra. sono quelli che sempre combattono a oltranza, comunque armati

i sovrani di parigi e sabaudo, che se non fossero ambi svisceratissimi per la

, il loro proprio interesse li farà cauti che devono combattere la rivoluzione a tutt'oltranza

guerra proprio a oltranza contro tutto ciò che pretendesse valer meglio d'una serenità assoluta

. betteioni, iv-425: gli è però che io vorrei davvero aver te alleato a

punto, chiarito ad oltranza per gli avvenimenti che si descriveranno. -in misura

oltre il limite ', da outre, che continua il lat. ultra 'oltre

, dove le parole volano anche più che da noi. = deriv.

con un suo terribile problema, quasi che in quel punto il mondo l'avesse

vol. XI Pag.894 - Da OLTRANZISTICO a OLTRE (5 risultati)

(plur. m. -ci). che si riferi sce, che

che si riferi sce, che è proprio dell'oltranzismo. oltranzóso

oltranzóso, agg. letter. che si comporta in modo audace e

tore. 2. che esprime lo scherno e l'insolenza; che

che esprime lo scherno e l'insolenza; che contiene espressioni sarcastiche e offensive;