uguale alla somma degli intervalli di tempo che intercorrono tra le due commutazioni);
. multìvoco, agg. letter. che deriva o che contiene una pluralità di
, agg. letter. che deriva o che contiene una pluralità di corrispondenze, di
pluralità di corrispondenze, di significati; che presenta molte possibilità di interpretazione.
montale, 4-98: il libro che ad essi [lettori di massa]
ed equivoco, anzi multivoco, prodotto che si chiama il * condensato idem,
negli ultimi anni sono apparse composizioni musicali che permettono, anzi esigono dall'esecutore una
di un tempo -dato e non concesso che l'arte classica fosse univoca - viene
cfr. lat. tardo multivòcus 'che ha molte denominazioni '. multìvolo (
. capriccioso, volubile, incontentabile; che ha un carattere incostante, irriflessivo.
. multivolume, agg. inforni. che occupa numerosi volumi o unità di supporto
di notevole interesse per il corredo funerario che l'accompagna e per gli scritti e i
i simboli riportati sulla fasciatura, oltre che per i dati antropologici ricavabili dall'osservazione
ricettario fiorentino, 1-49: la mummia, che ci si porta con carne, ossa
condotta intera e sì ben dentrovi conservata che esplicava ancora i tendini, l'arterie
2-489: 'mummie': sono cadaveri d'uomini che hanno la carne appiccata in sull'ossa
ed aromati, come son quei corpi, che si trovano sotterrati ne'sabbioni dell'egitto
persone principali. gioberti, 4-214: il che vien significato altresì dalle mummie; le
imagine della crisalide, per cui l'insetto che striscia in aligero e volante si
/ papiri sontuosi, / mummia che sul sudario / porti l'apoteòsi, /
i nepoti, / iù colti che devoti, / ti dànno in sepoltura /
di un dignitario, prefetto, o che altro sia stato. montale, 5-72:
; una figura / più di mummia che d'uomo. ruspoli, 1-146: nell'
poi son tutti vostri, / sconfitti sì che paion mummie e mostri, / quasi
eccoti di repente comparire nel teatro donna che altro non avea di figura umana che la
donna che altro non avea di figura umana che la compagine dell'ossa, coverta di
coverta di pelle così secca e arrida che laveresti giurata od una spirante mumia o poco
un vecchio, il quale più sembrava mostro che persona vestita di fattezze umane. non
. non ricopriva lo scheletro più carne che se fusse stato una mumia. pananti,
, ii-281: una signora parigina, che pareva una mummia, aveva due amanti
: quella mummia d'animale può essere che sia stata una cagna favorita dal padrone.
letizia con lo zelo di una balia che voglia segnalarsi... quando l'
del mar venute della rena, / che intorno intorno in varie positure / in
: e questi son corpi d'uomini che dal vento sono stati sotterrati vivi nella
pesci alla foggia delle rigide mummie, che nelle sabbie si trovano, imbalsamati e
altri, circa queste famose mummie, che in linguaggio scientifico si direbbero preparazioni anatomiche
scienza alla conservazione della mummia di lenin che cominciava a sfaldarsi. levi, 3-86
ottomila mummie complete, oltre ai morti che stanno sepolti e a quelli che si
morti che stanno sepolti e a quelli che si sono perduti. -spoglia rinsecchita
inerti / nel duro baldacchino / mummia che si disfa / stando a braccia conserte
. 3. figur. persona che ha un aspetto sciupato, sfiorito,
gli stenti o per l'età avanzata, che ha il viso scavato dalle rughe,
scrittura. caro, i-78: or che direste voi, maestro mummia secca, se
più licenziosamente del caro nel suo, che voi riprendete? g. m. cecchi
un uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a
moto. seriman, i-494: fu allora che mi fu svelato il mistero delle amazoni
perché le paragono a queste mummie slave che ammorbano la lombardia. ghislanzoni, 16-245
pizzi, queste mummie intonacate di cosmetico che si chiamano le donne del gran mondo!
di pietra,... temendo che quella mummia messicana di zia flaminia scendesse
debbo accompagnare la mamma all'opera. che noia: cartapesta sulla scena e mummie in
superba. capuana, 4-319: voleva che sposassi per forza quella mummia di sua
vedere gli altri svagarsi?... che vuoi fare, la dottoressa? ».
! g. bassani, 4-13: possibile che le donne, per andare avanti negli
, a giudicare dall'odore di stantio che mandavano!). 4.
. persona, per lo più anziana, che mostra di avere una mentalità retriva,
madre; io invece me ne consolava vedendo che soltanto a ragione di lei si piegava
i giorni con quelle mummie, e che non ne avrebbe mai imparato le sucide
leggete la più sfortunata qualità di uomo che possa premere sopra la terra, l'uomo
possa premere sopra la terra, l'uomo che ride per piangere, che piange per
l'uomo che ride per piangere, che piange per ridere, che non sa mai
per piangere, che piange per ridere, che non sa mai nemmeno lui se sia
leggo in un giornale di cari amici che il partito liberale vuol ridare l'italia
di pappagalli imbalsamati. -persona che è o appare ignava, insensibile,
sanctis, ii-9-500: sono mummie più che uomini, preda facile de'birboni che
che uomini, preda facile de'birboni che ci vivono intorno. palazzeschi, 6-33
essere una mummia di fronte alla vita che irrompe. pratolini, 9-786: armida è
. con una inorpellatura di novità, che può realmente dirsi mumia travestita. carducci
del romanzo della rosa] è una mummia che mostra i lineamenti disfatti dell'arte d'
un capitale morto. ora niuno dirà che una dottrina vive quando è ridotta allo stato
i-xxi: mi parea strano... che certe regole fossero mummie imbalsamate dalle mani
: i suoi stracci erano di quel colore che in pittura si chiama ocra d'oro
ocra d'oro, un giallo poco meno che arancio, di bellissimo effetto sopra le
[le rocce] quell'ocra luminoso che si rivela se sono spaccate o squadrate
origine indeuropea. ocràceo, agg. che contiene ocra, che è costituito da
ocràceo, agg. che contiene ocra, che è costituito da ocra. -anche:
è costituito da ocra. -anche: che ha aspetto o colore simile a quello
: dia- sprina si chiama l'agata che, mista di molecole argillose e ferrigne
il prospetto dei poggi brulli ed ocracei che s'innalzano intorno al suo paese.
ocrato, agg. letter. che ha il colore giallo bruno o giallo
bruno o giallo ruggine proprio delle ocre; che ha assunto tale colore.
: li schinieri si dissero anche ocree, che è come a dire stivali e tibiali
propria di quasi tutte le poligonacee, che avvolge per un tratto variabile l'internodio
nico all'appendice membranosa di colore pallido che involge il fusto, situata alla
essa metteva certa cosa minerale, che si dice ocro, per darle colore e
ne sono [di piante] che si coltivano o se ne tiene conto solamente
una pigmentazione dal bruno ocraceo al nerastro che interessa soprattutto le cartilagini, i tendini
le sclere e la cute, ma che può essere dimostrata nell'intima dei vasi
(ocròsporo), agg. bot. che ha corpo fruttifero con spore di colore
sulla testimonianza di gemino astronomo, avverte che questo errore fu emendato, o fu
a tutte, ma alternatamente, il che componeva come un nuovo ciclo di 16
un nuovo ciclo di 16 anni, che egli chiama exedecaeteride. tramater [s.
vigore fino alla riforma di mentone, che introdusse il ciclo di diciannove anni.
classe del sistema sessuale di linneo, che comprende le fanerogame con fiori monoclini con
), agg. ar- chit. che ha otto colonne sulla fronte (un edificio
facciata. idem, iv-30: vitruvio dice che la sua figura fu un diptero octàstilo
v.]: 'ottàstilo': lo stesso che octostilo. p. petrocchi [
mesenterici con muscoli longi tudinali che sporgono dalla stessa parte. =
. famiglia di tre- matodi monogenei che possiedono un apparec chio adesivo
(disus. occulare), agg. che è proprio, si riferisce, concerne
, gli occhi, la vista; che si ottiene mediante l'organo della vista.
casi di lesioni infiammatorie dell'occhio, che consiste nel recare a contatto del globo
distribuita nel proprio occhio e ne l'oggetto che si vede e nella distanza che è
oggetto che si vede e nella distanza che è fra l'uno e l'altro,
e messi al confronto, con far che provino sul paragone del sole del lor
perseguita un'ostinatissima debolezza de'nervi oculari che m'impedisce non solamente ogni lettura,
, iii-174: ho qualche dubbio ancora che sieno scritti in lingua volgare: di che
che sieno scritti in lingua volgare: di che potrebbe assicurarvi l'inspezione oculare di qualche
assicurarvi l'inspezione oculare di qualche senatore che a quell'archivio abbia accesso. fr.
. fr. morelli, 347: che certezza oculare avete voi che il mondo sia
347: che certezza oculare avete voi che il mondo sia eterno? foscolo,
. frugoni, iii-479: il testimon oculare che ben oculato favella con proprietà e sicurezza
1-5: stravaganti concetti si formerebbe uno che da testimonio oculare così udisse narrarsi.
vittima e le sue calze non occupavano che un posto subordinato. 3.
uno strumento provvisto di oculare, immagine che questo fornisce della ghiera, che limita
immagine che questo fornisce della ghiera, che limita l'obiettivo. redi, 16-iv-297
zanotti, 1-9-25: ringraziovi di ciò che mi dite del cannocchial newtoniano di costi e
osservare l'immagine di un oggetto, che risulta virtuale e ingrandita, fornita dall'
dice l'oculare, perché è quello che si tiene all'occhio. tommaseo [s
quella combinazione di specchi o di lenti che negli stromenti destinati alla osservazione degli oggetti
toscana, 14-1-371: ho inteso dire che in essa galleria vi erano anche i
: per constatare poi, nonostante tutto, che la polizia dell'arrondimiento oculava nella tenebra
di cui si canta dalla poetica mittologia che... 'habet durissima regna '
non si vedrebbero i minori fiumi e torrenti che vi mettono [in arno] ridursi
vedesi ancor nelle nostre lamine ocularmente ciò che in paolo giurisconsulto si legge decretato intorno
nicola, 256: mi si dice che il castello dell'ovo sia così aperto e
dell'ovo sia così aperto e malmenato che non era possibile potesse fare più lunga resistenza
, ma v'è persona degna di fede che ocularmente mi assicura averlo veduto.
: volli più volte vedere oculatamente ciò che su le carni de'tonni s'ingenerava
del mio stato, tanto oculatamente vivo che ad alcuno non è lecito di prevaricare.
. c. mei, 147: pur che sieno con estrema oculatezza adattati [i
galiani, 3-168: questo ha fatto che io consigliassi tanta oculatezza nel porre la
pratolini, 1-33: è un impiegato che per la sua disinvoltura e oculatezza ha saputo
alla precazzione di ascondersi a qualunque sospetto che la potesse accusare all'oc- culatezza di
rasori, 64: il fidarsi a ciò che dice brera nel suo estratto gli è
. (superi, oculatissimo). che agisce, opera, procede con prudenza e
lui non avere avuto riguardo alle parti che nelle commedie si contengono, ma al
1-56: qual occulato iurisconsulto prima iudica che procieda? v. borghini, 4-ii-411
cogli amici, massimamente con un uomo che quanto sa essere splendido e generoso,
: il padre cristoforo,... che mi ha posto nelle mani questo affare
in mezzo all'esattezza delle parole, un che ai arcano. -con uso
ma è a bastanza oculato da conoscere che l'abolir le credenze non è mai
sta sempre oculato... a quello che bisogna per tenere in punto il serraglio
punto il serraglio di tutte le cose che alla giornata patiscono. siri, 1-vi-125:
, seriamente l'ammonì a stare oculato che '1 nuovo atto di ratificazione da consegnarsi
fagiuoli, 1-6-53: ha a far quel che dee e star ben oculato in quel
fa. targioni pozzetti, 5-147: bisogna che in questo i medici stieno oculatissimi,
, 5-2-79: degli altri stolti pensatori, che gli hanno attribuito miracoli ed incantesimi,
in questo oculatissimo secolo. 2. che nasce, ha origine, si fonda,
bandello, 1-1 (i-7): che dirò io del giudicioso vostro giudicio,
? assarino, 2-ii-566: considerazioni tutte che, sì come venivano dettate dall'occulata
f. frugoni, v-143: tosto che la critica intese il calpestio della carovana,
3. che si fonda, nasce, proviene da un
fede, pur a la vita di coloro che dietro a esse vanno. g.
trovammo in quegli tempi nel paese, che con oculata fede vedemmo e sapemmo la
nelle mie peregrinazioni occulate alcuni debitori falliti che facean vita solitaria. zambeccari, 1-5
io so per certa ed oculata esperienza che pochi, anzi pochissimi, sono quei cani
pochi, anzi pochissimi, sono quei cani che per così fatta operazione periscono.
fatta operazione periscono. 4. che riferisce, testimonia, attesta fatti,
. ramusio, iii-44: poi quel che egli stesso vidde come oculato testimonio aggiunse
anche oggidì con molta solennità, e io che ne fui più volte oculato testimonio posso
felicità. 5. ant. che ha gli occhi, che è fornito di
. ant. che ha gli occhi, che è fornito di occhi. laude
-che è fornito del senso della vista, che vede bene, che discerne distintamente.
della vista, che vede bene, che discerne distintamente. -anche al figur.
., straordinariamente sdegnato, pubblicamente esclamò che anco in parnaso da'suoi ministri,
parnaso da'suoi ministri, più maligni che ignoranti, si introduceva l'abuso scelerato
, 2-5-157: il cieco andatore, che porta lo illuminato, è la natura,
alla perfezione delle discipline: l'oculato, che al viaggio è impotente essendo storpiato de'
, i-xviii-227: il risultato si fu che i volatili acciecati provarono bensì la pena
senso, ma non del danno, che niun uomo non avvertito veggendoli volare non
arco di tasso. 6. che presenta macchie naturali o screziature in forma
. oculifórme, agg. zool. che ha forma d'occhio (con riferimento
. nelli, iii-163: un cert'oculista che, come quest'ope- rator di denti
le promette un oculista / di far sì che a veder torni, / come prima
carducci, ii-8-232: mi ha avvertito che quell'oculista tedesco per darsi aria è
e dell'estero e tutti le avevano detto che era afflitto d'un glaucoma, irrimediabile
oculistica, sf. settore della medicina che studia la patologia connessa con l'organo
'oculistica ': ramo della scienza chirurgica che ha per sog getto le
': quella parte della scienza medica che si riferisce agli occhi.
(plur. m. -ci). che è proprio, si riferisce, concerne
della vista e le relative terapie; che è connesso, attinente agli oculisti e
ed è poi esposta in modo che il polverio della strada e il riverbero della
rincrudisce il male ai poveri e pochi infermi che vi possono essere accolti.
oculi / mei, portarla via, che parve un nibbio / che rapisse un
portarla via, che parve un nibbio / che rapisse un pulcino a una chioccia.
. m. -ci). medie. che è in rapporto, che interessa l'
medie. che è in rapporto, che interessa l'occhio e il cuore. -
i. oculocompressóre, sm. apparecchio che serve a esercitare una pressione di intensità
.). oculogiro, agg. che fa girare gli occhi (un muscolo
un muscolo, un nervo); che è proprio, si riferisce, è
pochi minuti, di natura extrapiramidale, che consiste nella deviazione tonica dei globi oculari
. i. oculomotóre, agg. che è relativo, inerente a organo,
, connesso con la motilità oculare; che fa muovere gli occhi. -
: terzo paio di nervi cranici, che costituisce il più importante e voluminoso dei
e si distingue in oculomozione estrinseca, che riguarda il bulbo oculare nel suo complesso
orbita, e in oculomozione intrinseca, che interessa la muscolatura dell'iride).
. oculopalpebrale, agg. anat. che è comune o interessa nel contempo il
ciliospinale di budge o delle vie nervose che prendono origine da esso, che comporta
nervose che prendono origine da esso, che comporta lesioni di natura irritativa (
sm. tropismo proprio di alcuni germi che tendono a localizzarsi negli organi o nei
[gli icogliani] in due camere, che diconsi 'odà ', notandosi il
patria, ed anche lo stipendio quotidiano che a ciascuno vien dato dal gran signore
in custodia dell'* odà-bascì ', che vuol dire capo della camera del gran
uffizio per questa causa il suo oda-bascì, che è capo delli suoi camerieri secreti,
, lii-13-301: è il più favorito agà che abbia sua maestà, presso la quale
banda dritta il 'caznadar-bascì ', che è il gran tesoriere, e alla
alla sinistra 1 " odà-bascì ', che ha ufizio di star sempre con venti
il loro capo è l'oda-bascì, che è come cameriere maggiore. gemelli careri
* cameriera '. propriamente quelle che servono alle femmine del sultano. ma
ma intendesi, per estens., donna che, secondo gli usi d'oriente,
condannate a perpetua solitudine; ovvero, ciò che è peggio, a vivere fra noi
religiose. govoni, 127: odalische che ignude e voluttuose / prendono il bagno
gentile creatura si abbandonava alle mollezze più che orientali del divano: i due seni
.: è una spezie di cisto, che cresce in arbuscello simile al cisto,
odassismo, sm. medie. prurito gengivale che precede lo spuntare dei denti. -anche
v. l: 'odassismo': prurito doloroso che annuncia vicina la uscita de'denti.
. oddio, inter. esclamazione che esprime disappunto, dispiacere, rammarico o
sempre di tono elevato o aulico }, che, proprio della poesia greca (nell'
in persona prima, cioè in persona che s'induca a parlare. redi, 16-viii-20
pezzi, non ha solamente un'ode che si possa lodare per ogni parte.
quel tempo egli inseguiva le odi che chiamò barbare e che sono supremamente
le odi che chiamò barbare e che sono supremamente classiche, egli tentava
mutate in perle non tolgono a questa odicina che la non sia passo innanzi nell'ardua
destinate a produrre effetti duraturi son quelle che si riassumono nel concetto della didattica.
eccles. famosa icona della vergine, che si favoleggiava dipinta da san luca,
ai tempi dell'imperador michele paleologo che se la fece portare dinanzi, quando,
. galiani, 1-199: l'odeo, che s'incontra a sinistra nell'uscire dal
': luogo destinato a provare la musica che doveva poi farsi in teatro. presso
. m. -ci). letter. che è proprio, si riferisce,
, si riferisce, concerne un viaggio; che descrive fatti, avvenimenti, esperienze
esperienze avvenuti durante un viaggio o che a esso si riferiscono; che
che a esso si riferiscono; che ha lo scopo di raccogliere informazioni, di
anche odepòricon). scritto o relazione che contiene la descrizione di un viaggio, fornisce
mai potè varie specie di piante, che nascono sì nella città che nell'adiacente
di piante, che nascono sì nella città che nell'adiacente campagna, e ne registrò
il tuo odeporicon germanico; ma penso che farai bene a raccogliere le tue *
un suono dolcissimo e armoniosissimo, come che non odevole agli orecchi nostri. =
dell'* ombè 'e più sanese che non è il 'mangia 'è il
come se si dicesse 'odite, che dimanda mi fa! '...
, per dosamento. o pure (che più mi piace) troncamento dell "
odiddio '. ma la sostanza è che presto 'odi 'ci fa ridicoli ai
le quali passano pel monte tauro, che per non avere occasione di gracchiare in
odiàbile, agg. letter. che è degno di odio, che merita
. che è degno di odio, che merita di essere odiato; che si può
, che merita di essere odiato; che si può e si deve odiare,
. cavalca, 20-537: colui che piglia moglie si è in dubbio se
aspetto per se stessi costoro son tanto che io, senza stuaio né sforzo nessuno
assoluto ad un tempo da qual ribrezzo che porta con sé questa idea dell'inse-
idea dell'inse- gnare ad odiare chi che sia. massaia, vii-104: fu l'
questa potenza ed il giogo di ferro che imponeva ai popoli conquistati che rese odiabili ed
di ferro che imponeva ai popoli conquistati che rese odiabili ed esecrati in oriente la
turpitudine, contraria a cotal bellezza, che fa l'aspetto indecoro e dispregievole o
fra tutti i saggi. chi dilà dunque che odiabile, dileggiabile, derisibile siasi l'
odiale, agg. ant. che ha in odio, che odia;
. ant. che ha in odio, che odia; odiatore. ottimo,
i maggiori e più odiali del re che avesse l'isola. = deriv.
più odialmente noi abbiamo in abominazione quello che noi siamo costretti di vomicare per la
pres. di odiare), agg. che odia, che nutre sentimento di astio
), agg. che odia, che nutre sentimento di astio, di avversione,
voi. castelvetro, 8-1-137: l'odio che si porta ragionevolmente ad alcuna cosa non
, i-497: assai donne mariti ànno / che da lor son forte odiati; /
amoroso. guittone, 4-3: poi che per amar m'odiate a morte, /
temine è molte volte d'odiare coloro che i loro mariti amano. dante,
dante, conv., iv-1-2: per che li amici de l'uno sono da
amati, e li nemici odiati; per che in greco proverbio è detto: «
al presente amo, riguardando a ciò che egli ha ora verso te operato.
posso niente. ariosto, 1-77: più che sua vita l'ama egli e desira
; / l'odia e fugge ella più che gru falcone. / già fu ch'
/ già fu ch'esso odiò lei più che la morte; / ella amò lui
ester, [aman] persuase al re che facesse occider tutti gli ebrei che negoziavano
re che facesse occider tutti gli ebrei che negoziavano nel suo reame. tasso,
or non meno / v'amo, che voi m'odiate e sete ria. vendramin
altiera e superba, ma vile e che non si cura di essere odiata, purché
sia temuta, usando un certo decoro che chiamano sussiego e compostura, sendo ripiena
simulazione. segneri, ii-41: tu che dirai, mentre al tuo nemico vorresti co'
di essere solo a odiarlo, vuoi che teco si unisca ogni tuo parente,
. foscolo, iv-324: ti pare che se odiassi gli uomini, mi dorrei
l'uomo ch'io odiavo cordialmente, che odiavo da gran tempo, io l'
22-33: né mi diceva il cor che l'età verde / sarei dannato a consumare
/... /... che m'odia e fugge. carducci, ii-7-147
: io non odio nessuno; ma desidero che venga fatta giustizia. -a
, lii-5-268: quei cittadini si odiano più che mai, né alcun altro rispetto li
borgese, 1-202: era chiaro ora che il maschio ci teneva a non sentirsi
non sentirsi addosso la ragazza, e che un poco s'odiavano. pavese,
pavese, 10-172: come buoni nemici / che non s'odiano più / noi abbiamo
odio e invidio tale altare, / che con lei non posso stare, / né
odiate la parte sensitiva, legge perversa che sempre vuole ribellare a dio. castiglione
più delle volte la moltitudine, ancor che perfettamente non conosca, sente però per
. boterò, 9-58: la virtù, che nelle corti dei prìncipi è per l'
67: risorse dianea odiando le piume che la notte passata gli avevano apportato più incomodo
notte passata gli avevano apportato più incomodo che riposo. segneri, iii-1-41: conviene odiare
chi le ha commesse, basta sapere che sono state. leopardi, i-5: l'
le mie prigioni 'di quel silvio che infradiciò i nostri occhi di bambinetti elementari.
. caterina da siena, iii-150: colui che odia la verità è quello che giace
colui che odia la verità è quello che giace nella tenebra del peccato mortale.
notte, come sono lupi e gli uccelli che odian la luce. guarini, 71
assai: queste son l'arti / che fan sì crudo e sì perverso amore.
, 1-18: questa bella creanza ha introdotto che tutti amano soverchiamente la lode ed odiano
. buonafede, 3-13: tutti sanno che questi filosofi indiani furon detti con greco
ginnosofisti, poiché, vivendo, secondo che essi estimavano, concordemente alla natura,
bronzino, 1-1: guarda capriccio stran che m'è venuto /...
è venuto /... / che d'esser aiutato odio e rifiuto.
agg. invar. letter. ant. che odia il sole, che rifugge dalla
ant. che odia il sole, che rifugge dalla luce. p.
, lucivago, odiasole '. quel che nel magnifico è freddezza, nell'ornato è
. (superi. odiatìssimo). che è preso in odio, che è oggetto
). che è preso in odio, che è oggetto di un sentimento vivissimo di
aborrito. -con signif. attenuato: che è oggetto di inimicizia, antipatia, astio
: contra un pren- cipe odiato basta che alcuno cominci a sollevarsi perché tutti gli
soli, a capo basso, con visi che parevano offrire e chieder pace. quasimodo
. quasimodo, 2-13: o tu che passi, spinto da altri morti, /
fermati un minuto a salutare / quella che non si dolse mai dell'uomo / che
che non si dolse mai dell'uomo / che qui rimane, odiato, coi suoi
, 5-115: la ragione è questa, che l'uno vuole che colui con chi
è questa, che l'uno vuole che colui con chi s'adira patisca a riscontro
patire a lui. e l'altro vorrebbe che l'odiato non fusse al mondo.
fusse al mondo. 2. che è oggetto di esecrazione, di abominio,
da s. c., 38-5-15: che cosa è povertà? è odiato bene
l'odio finalmente, infino a tanto che non vede la cosa odiata spenta del
quella fiera si getta più volentieri nel fuoco che tra le frondi dell'odiato albero.
sm. (femm. -trice). che ha in odio qualcuno, che prova
. che ha in odio qualcuno, che prova sentimenti vivissimi di avversione, di
di abominazione nei confronti di qualcuno; che prova fierissima antipatia, astio, malevolenza
, malevolenza, disistima. -anche: che ha in orrore qualcosa, che la esecra
: che ha in orrore qualcosa, che la esecra, la abomina; che
che la esecra, la abomina; che nutre sentimenti di vivissima ripugnanza, di
totale avversione, di radicale aborrimento; che non può soffrire, tollerare qualcosa;
non può soffrire, tollerare qualcosa; che non tiene in alcun conto, in alcun
alcun conto, in alcun pregio; che considera con noia, disprezzo, fastidio.
invidia alcuno e chi l'odia, che amendue veramente si attristano del ben d'
attrista diretta- mente a cagione del male che vuole al detto avversario. muratori,
alvaro, 14-119: tra la gente che sgombrava il comizio, si riconoscevano i
per la violenza, caratteristici del fascismo. che non sono i disperati proletari dei comizi
par ini, xvii-4: queste, che il fero allobrogo / note piene d'
odiazióne, sf. ant. atteggiamento che comporta odio, abominio, aborrimento;
., iv-xxii-7: dico... che dal principio se stesso ama, avvegna
dal principio se stesso ama, avvegna che indistintamente; poi viene distinguendo quelle cose
indistintamente; poi viene distinguendo quelle cose che a lui sono più amabili e meno
più odibili. cavalca, 20-299: sappi che è odibile cosa appo dio dimandare
questa bolla debba dirsi più tosto favorevole che odiosa, o all'incontro più
, o all'incontro più odiosa che favorevole. poiché dovendosi ogni cosa.
preponderanza, ancorché non si possa negare che vi sia dell'odibilità, per il
sia dell'odibilità, per il pregiudizio che, contro le regole della legge civile,
si fa alli successori, tuttavia pare che possa dirsi maggiore il favore che ne
pare che possa dirsi maggiore il favore che ne risulta alla republica et al publico commercio
. la narrativa altra è organica, che si eseguisce dagli organi naturali o dagli strumenti
. odica: musica, anche cantata, che serve essenzialmente per accompagnare il ballo.
odica ': specie ai musica pratica, che riguarda il ballo ed i vari movimenti
ode. òdicristo, inter. esclamazione che denota stupore, meraviglia, ammirazione.
odiddio, inter. tose. esclamazione che denota stupore, meraviglia, ammirazione.
, odiernissimo). di oggi; che avviene, si compie, si verifica (
cui si parla o si scrive; che si festeggia, si celebra nel giorno
una solennità, una ricorrenza); che esce il giorno in cui si parla
o si scrive (un giornale!; che si legge o si spiega il giorno
boccaccio, i-162: piu la tua potenza che il mio valore adoperò nella odierna battaglia
me felice! segncri, ii-128: che n'è di presente? andate, e
quelli cioè dell'odierno incarco, / che non è lieve pel mio deboi dosso
francucci da imola, con tre poesie che, da lui dipinte a fresco nel 'casino
v. l: uffizio odierno: che oggi si canta. -foglio odierno: di
canta. -foglio odierno: di giornale che oggi è uscito o uscirà. leoni,
odierna. carducci, iii-19-373: luigi lodi che rinfaccia la retorica? oh bella -si
l'odierno. 2. che è proprio, tipico, si riferisce,
fede, conobbe dover promettere cotal bene che tutti avesser carissimo; ed era l'
secolo in cui si vive, bisogna che le opere di spirito d'oggidì sieno travagliate
d'oggidì sieno travagliate sopra dei tipi che le odierne cognizioni e il gusto regnante han
qui si trucchi. 3. che vive, opera, agisce, lavora nel
, ecc.). -anche: che vuole apparire particolarmente moderno, avanzato,
1-iv-297): vogliono gli odierni frati che voi facciate quello che dicono. gabiani,
gli odierni frati che voi facciate quello che dicono. gabiani, 9: questo
odierni francesi ed avesse per cosa sconvenevole che nelle sale de'grandi, dove per ordinario
/ i grandi odierni, ah! che s'inganna molto. garibaldi, 3-52:
melodia e castità voluttuosa di rappresentazione (che, sia detto fra parentesi, i
e gli stessi concetti. e allora, che cosa sarebbe l'arte degli odiernissimi?
odiévole, agg. ant. che è degno di odio, che merita
ant. che è degno di odio, che merita odio, abominazione, detestazione;
: colui provoca iddio in suo odio che co'fatti odievoli si fa avere in odio
, 1-465: sarebbe follìa il pensare che la vita e l'altre doti inferiori e
della commedia, è un giovane mercante che ha una moglie giovane...
, e senza veruno di que'difetti che rendono le mogli incresciose e odievoli ai
a lagnarsi internamente della sua rea sorte che il costringea, malgrado il suo genio
da fuggire. 2. che denota odio, che esprime o è motivato
2. che denota odio, che esprime o è motivato da malanimo,
per questa così pubblica pertinacia si comprende che la odievole volontà rompe e contamina il
3-i-142: vi sono delle imputazioni vere che portano odievolezza a quelli cui vengono applicate
dionisia, cara pietra e bella, / che rende il loco molto odif eroso.
le quali sono predatrici di altri insetti che accumulano come cibo per le larve nel
sono note le specie odynerus spinipes, che costruisce il nido nel suolo, e
nel suolo, e vodynerus laevipes, che colloca il nido negli steli secchi del
, desumendo il nome dal dolore acutissimo che reca la puntura del loro pungolo.
. m. -ci). letter. che è proprio, si riferisce, si
temi, ai caratteri, alle figure che le sono peculiari. carducci,
corteo degli spiriti nemici al cristianesimo o che non ebbero inspirazione o sentimento di cristiani
[plinio], 681: alcuni dicono che, conservandolo [il pesce remora]
o dentro, il pesce detto echeni, che da molti è chiamato diversamente per nome
nome remora et odinolionte, fa sì che la ritiene e gli proibisce il gire
avversità si prova piacere; analogo sentimento che si suscita negli altri e ci si
: atteggiamento, comportamento, manifestazione che si origina, è dettata o si impronta
sentimento; effetto o conseguenza immediata che ne deriva. latini, rettor
, iv-xiii-13: quanto odio è quello che ciascuno al possessore de la ricchezza porta,
, 1-60: odio o mala voglienza che porti nel core... fae dimenticare
populi e guadagnarseli in tutto, volle mostrare che [ecc.]. idem,
una delle parti, con desiderio estremo che quella resti vincente e l'altra perda.
fazioni. panigarola, 1-105: quelli che hanno passione e odi anche del mele
: il continuo possesso dell'amata cagiona che l'amante, con maravi- gliosa metamorfosi
quale ella si scosta / per volontà che mal lo stima e ingrato, / la
proprio amor lo prende a schivo / che incongruo il vede ed al suo ben nocivo
corsi un odio mortale contro i genovesi, che divenne una seconda natura. gioia,
l'odio differisce dallo sprezzo in ciò che il primo nasce dalla vista delle altrui
3-61: io non ho rimorso di quello che ho fatto: ho ucciso chi aveva
quanto se incateni: / è la pietà che l'uomo all'uom più deve;
espressione del viso, atteggiamento, atto che lo rivela. dante, inf
, inf., 32-134: o tu che mostri per sì bestiai segno / odio
sì bestiai segno / odio sovra colui che tu ti mangi, / dimmi '1
malizia..., si vedeva che voleva chiamar gente. misasi, 7-ii-88:
alla nobiltà più per amor ai rapina che per odio alla classe; ma quando
confronti di uno stato o di una nazione che si ritiene, a torto o a
non è però fatta la sospensione dell'odio che questi signori imperiali ci portano, né
ci portano, né della mala volontà che hanno ai renderci il cambio ingiustamente di
ai renderci il cambio ingiustamente di quello che noi abbiamo fatto loro giustamente. g.
pur sempre, né altro potendo essere che il necessario frutto dei danni vicendevolmente ricevuti
di sventura... fermentavano più che mai freddi e atroci, fino a divenire
ha potuto più l'odio del bene altrui che non il zelo del proprio.
, del male, di tutto ciò che è contrario alla virtù e all'onestà (
peccatori; la condanna, il castigo che ne può conseguire. giamboni, 10-123
.. ha tanto amato la giustizia, che è dio, e tanto ha avuto
i popoli, all'opposto de'romani che nulla distinsero nelle loro conquiste, hanno
, / quale era mai persona / che al santo inaccessibile / potesse dir: perdona
per mareggiare intra seso e abido, / che quel da me perch'allor non s'
: anche l'amore della maraviglia par che si debba ridurre all'amore dello straordinario
: nell'idealismo si ha l'affermazione che la filosofìa è la scienza democratica per
la materia di questa bolla, pare che il favore sia maggiore dell'odio.
oggetto, elemento odioso, abominevole, che costituisce una vergogna o un'infamia,
: compiacere le cose nocevoli a quegli che ti priegano è uno odio dolce e piacevole
destino). leopardi, 15-50: che cosa è questa / che morte s'addimanda
, 15-50: che cosa è questa / che morte s'addimanda? oggi per prova
): ella l'aveva più in odio che il mal del capo. guido delle
animo mio ch'io ami quella e desideri che m'hae in odio capitale? manzoni
,... io posso far testimonianza che questa mia figlia aveva in odio quel
boccaccio, i-90: gl'iddii manifestano bene che ora di me sono invidiosi e che
che ora di me sono invidiosi e che m'hanno in odio. forteguerri,
volentieri quando è gastigato; e colui che gli ha in odio, si fa
giustizia, parendo loro... che il loro dominio non fosse perfetto ne
inf., 13-8: quelle fiere selvagge che 'n odio hanno / tra cecina e
di maddaloni, v-475-71: omne fratre che sente che arcuno de li soi fratelli
maddaloni, v-475-71: omne fratre che sente che arcuno de li soi fratelli avesse odio
di bella pittura, a mostrare l'odio che hanno i diavoli contra gli uomini.
universale vuole essere in questo modo: che si deponga ogni odio e rancore e
: siamo cristiani: e con tutto che ci paia avere ragione, come voi
odio e fantasia. lippi 9-47: vuol che (gli odi ornai posti da canto
uomini per lo nome mio: ma colui che persevererà insino alla fine sarà salvo.
cavallier si specchia / in quella faccia che sì in odio gli era. guicciardini,
grande il nome suo per molte esazioni che aveva fatte, [lodovico sforza] lo
o almeno bernardo ne sospetta), che lo mettono male presso la sua donna,
malevoli suoi segreti nimici, per odio che gli avevano e per invidia al re,
giungesse a conseguir la palma del martirio che tanto ardentemente desiderò. alfieri, 4-142
, ordinò, decretò, volle a forza che si ammettesse la informazione, più per
informazione, più per odio dei nobili che per amore della repubblica. tommaseo [s
. libro condannato non per cose ree che contenga, ma in odio dell'autore.
parlare, sì come compare, in ciò che egli potrà la mi metterà in odio
metterà in odio, e così mai cosa che mi piaccia di lei io non avrò
alcina a ruggier pose, / in che soglionsi aver l'orribil cose. segneri
mettevo in odio con me stessa, che, piena di sentimenti affettuosi e di
, siate in ogni estremità tanto stremate che con poco favor crescete in molta superbia
meo, / il farà vivar più che botadeo, / e di ciò già buon
. varchi, 18-2-436: per 10 che postogli maggior odio, lo tenne sempre in
[i colombi] schifiltosi per modo che spesso, prendendo in odio le proprie
del male, volergliene fare, sopra che vita tu volevi far da padrone.
odio il farà venire, se dirà che sia superbo o malizioso o crudele caro,
quella sacerdotessa..., non volendo che 'l figliuolo si travagliasse di far parlamento
. leopardi, 932: e forza che così venga in odio qualunque libro,
loschi, lxxxviii-n-463: il fuoco t'arda che arse araam; / in odio venga
cadde eloquenzia in tanto odio et invidia che gli uomini d'altissimo ingegno, quasi
, 21-67: abbiam mostrato, secondo che proponemmo, come e quanto è reo
immantinente in tant'odio gli casca / che... /... /
; e le sue spoglie e 'l dì che l'ebbe / in odio gli cadranno
lasciar tossa nel mio paese; ma ora che tu non ci puoi stare,.
, 164: odio ricominciato, è peggio che prima. ibidem, 300: la
odiosamato, agg. letter. che è odiato e amato nel contempo
non intendere, tu lettore, che l'autore dica queste parole però
: ogni tanto le accennava un sorriso che lo rendeva odiosamente sicuro di sé.
vede o sé non avere conseguitato quello che altri, o altri quello medesimo che
che altri, o altri quello medesimo che sé. = comp. di
s. maffei, 5-2-379: volle fatalità che quella medesima cittadinanza romana, per la
tanto persuasi della odiosità dei vantaggi individuali che ne credevano invidiosi gli stessi dei.
arbitrio nelle tassazioni, il piccolo incasso che ne verrebbe allo stato o l'enorme
9-132: preferisce ritornare all'ignominia piuttosto che continuare a vivere con chi l'ha
l'odiosità di quella gran linea retta che va dalla pianta al ginocchio.
savi lettori preparare sicuro giudicio di colui che si narra... la quale
azione, atteggiamento, comportamento, discorso che suscita odio, antipatia, impopolarità o
., 12 (213): o che, anche conoscendo dagli affetti l'impossibilità
;... il fatto sta che rimase fermo su ciò che aveva stabilito.
fatto sta che rimase fermo su ciò che aveva stabilito. lambruschini, 492:
m'arreca. chiari, 3-ii-82: che non ho fatto per quell'ingrata, e
non ho fatto per quell'ingrata, e che non era pronto
fare per lei ad onta dell'odiosità inestinguibile che terrà sempre divise le nostre famiglie?
in abissinia; ma non otteneva altro che odiosità e dispiaceri. bacchetti, 1-iii-658
bacchetti, 1-iii-658: ci vorrebbe un fatto che mettesse dell'odiosità contro i padroni e
essere odiato, avversato, disprezzato; che si attira o suscita odio, malevolenza,
). -in par- tic.: che si trova in stato di disgrazia, che
che si trova in stato di disgrazia, che è odiato per determinate cause o ragioni
16-5-4: odiosa generaziqne d'uomini è che rimproverano i servigi, de'quali ricordare si
, ma non gli dee contare colui che gli ha fatti. dante, cono.
ii-306: annibaie, per sedici anni che in italia militò, sempre più odioso
: ti sei data al laido uomo che ti ha fatto divenire non dirò schifevole,
ma odiosa ad ognuno, non meno che ti sia divenuta a me. i
pretensioni, non si contenta proibire i libri che aveva fatti su quella materia, ma
passa sovente a proibire tutte quelle opere che non contengono cosa alcuna di male.
. la fisiognomia, 47: quegli che si crucciano volontieri debbono avere lo viso
non quegli acerbi. 2. che suscita o ispira indignazione, riprovazione,
eo parlo dottoso / e sì come om che vive in grande erranza, / poi
nuovo suo sì odioso acquisto, / che de la donna che perduta avea.
odioso acquisto, / che de la donna che perduta avea. della casa,
quanto obbligo tu gli debbi avere più che non si ha ordinariamente agli altri padri
agli altri padri, e sii certo che il disubbidirlo ti sarà sempre imputato a
essergli tant'odioso il nome di lodovico che non ardirono solamente di mentovarlo. b
ultimo favore ch'io le domando è che, se mai le si desterà la ricordanza
si desterà la ricordanza di questo figlio che l'ha sempre venerata ed amata, non
del male. -per estens. che costituisce oggetto di odio, di esecrazione
grande allegrezza a roma, che dopo l'assedio di dieci anni fosse
margarita, 171: filippo ii, che è di odiosa memoria a tutti i perturbatori
agli occhi infermi è odiosa la luce che ai puri e sani è tanto amabile.
più allegra né più graziosa ai romani che ai gallici quasi tutti, ai quali la
castiglione, 90: a me pare che gli animi nostri, sì come nel resto
giudicio diversi, e perciò spesso interviene che quello che all'uno è gratissimo,
, e perciò spesso interviene che quello che all'uno è gratissimo, all'altro
in su 'l viso, bue: / che cosa ci ha più odiosa oggi del
: vengono in bologna le odiose novelle che il turco aveva preso otranto di puglia
barbari. giannone, 1-i-351: alcuni credettero che, avendo egli scelleratissimamente ammazzato teodosio
pastor odiosa, al ladro cara / più che la notte. manzoni, pr.
): lo stesso scroscio delle foglie secche che calpestava o moveva camminando, aveva per
per il suo orecchio un non so che d'odioso. carducci, ii-7-306:
odioso. carducci, ii-7-306: prima che l'inverno ricominci, prima che ritorni l'
prima che l'inverno ricominci, prima che ritorni l'odioso novembre, ti voglio
odioso. del cielo non rimane in me che il deserto di cenere. pirandello,
/ le di lui ciglia, ancor che da discreto / ei s'ingegnasse ascondere
interesse odioso ed usurario è propriamente quello che riguarda l'abuso verso la debolezza o
/ ne le gravi et odiose, / che son pericolose, / tuo studio persevera
dell'orefice, e chi ha provato che cosa è lo scrivere e massimamente dove si
dove si hanno a fare comparazioni, che sono di loro natura odiose, o
. chiabrera, 1-ii-287: fu ver che ambrosio salinero a torto / si pose
promessa del tassi una narrazione del mendozza che durò lo spazio di due ore, tutta
non si è fatto altro in sostanza che manifestare quanto si aveva lo spirito occupato
giraldi cinzio, i-67: di qui è che oltre il verisimile è da considerare in
più odiosa e nella più dispettosa maniera che fosse possibile. piccolomini, 10-329:
: nel colorare si ha d'avvertire che non si veggano quelle mischie tanto apparenti
tragici greci son cosa non meno puerile che odiosa. ferd. martini, 1-ii-173:
.. con una insufficienza di quelle che sono le qualità più materiali e ordinarie
betussi, xliv-136: tanto fu l'odio che marco antonio portava a cicerone che,
odio che marco antonio portava a cicerone che, così morto com'era, si fece
putrefazzione e fetore. 6. che rivela, manifesta, palesa o nasce,
nota a tutto il mondo, non che ai viniziani. davila, 695: furono
, 695: furono trovati molti scritti che insinuavano questa dottrina e laudavano l'uccisione
inghilterra troverà la sua punizione nell'influenza che alla corte del negus prenderà il rappresentante
maligno, maldicente, maledico, perfido; che rivela, è caratterizzato o nasce da
non è lecito, messer francesco, che d'un ragionamento morale, quale è
conseguenza. 9. ant. che nutre sentimenti di odio, di ostilità,
, di ostilità, di malevolenza; che ha in odio, che è ostile,
di malevolenza; che ha in odio, che è ostile, avverso, nemico.
noiosi, / li falsi incaunoscenti / che viven odiosi / di que'che son
incaunoscenti / che viven odiosi / di que'che son piacenti. cavalca, 21-32:
/ com'al leon selvaggio, / che tutto tempo vive poderoso / e odioso -
11. dir. disus. che porta una restrizione alla libertà del suo
ci è cosa fatta a favor d'uno che non riesca a disfavor d'un altro
overo di tutti e due, atteso che questo contratto di sua natura non è
odioso, il quale consiste negli emolumenti che risultano dalle pene e dalle confiscazioni.
molti, e la temperanza pare odiosetta anzi che no. salvini, 39-v-96: questa
ad essere odiosetti e rincre- scevoli anzi che no. = voce dotta,
viii-vii sec. a. c.) che narra il lungo e avventuroso ritorno di
medesimo omero dell odissea 'sua, che contiene il viaggio o ritorno dulisse da
1-ii-136: la favola dell odissea 'che altro è ella che due viaggi di
favola dell odissea 'che altro è ella che due viaggi di due ben piccioli signoretti
rappresenta [omero] le fanciulle, che accompagnavano la reai donzella nausi- caa,
fosse quest'omero, io congetturo e credo che l'iliade e l'odissea non sieno
. pascoli, 1-813: è innegabile che, traducendo l'odyssea per il popolo
il popolo, egli soddisfaceva a un desiderio che era nel popolo. b. croce
pellegrinaggio, pieno di più strane avventure che non fu il mantovano itinere di fidenzio.
: comincia così l'odissea di pulcinella, che, non meno stregato di ulisse,
. carducci, iii-17-403: l'impressione che il bicetti, novello trionfatore dell'epidemia
fare sul parini si può indovinare da quella che fece sul vecchio suo conoscente, il
ed è nell'astuzia dell'intelletto che va giudicato il mio odisseismo, e rico
per fetta del battello ebbro che corre, balla, si dondola e
motivi previsti per l'allontanamento del parroco che ne sia oggetto).
di mam miferi carnivori pinnipedi che comprende il solo genere odobeno.
zool. genere di mammiferi carnivori odobènidi che comprende una sola specie (odobaenus rosmarus
sf.): in sismologia, quella che rappresenta i tempi di arrivo ai un'
impera- dore e si chiamano oddeglandari, che significa in nostra lingua garzoni di camera
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al
-ci). che è proprio, che si riferisce al moto odograio. -metodo odografico
vettore equivalente alla velocità di un punto che si muove con moto curvilineo (e
curvilineo (e il moto di un punto che descrive tale curva con velocità a ogni
. anat. settore dell'anatomia umana che ha come oggetto di studio specifico i
nei modelli attualmente in uso, come quelli che costituiscono parte integrante dei contachilo
un oriuolo segna i passi fatti, il che fa conoscere le miglia percorse:
una rotellina con il margine leggermente rugoso che, fatta scorrere con lo strumento perpendicolare
a un indice girevole su un quadrante che per lo più ha diverse gradazioni, in
, con cui fanno guerra a quelli che ne sono sprovveduti. — voce
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'
-ci). che è proprio, che si riferisce all'odonomastica. odontalgìa
forza della infiammazione e secondo le parti che ne sono offese. gioberti, 1-i-129
. gioberti, 1-i-129: ecco quello che io scriveva a un amico..
..., parlandogli di una indisposizione che mi aveva afflitto nel corso del mio
odontalgia ': così chiamasi quel dolore che suole manifestarsi ne'denti, la cui sede
come avviene più spesso. sembra probabile che tale affezione sia sempre ai natura infiammatoria
stessi, sebbene alcuni abbiano asserito che talvolta essa risiede ne'soli nervi, onde
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce,
. medie. che è proprio, che si riferisce, che è relativo all'odontalgia
è proprio, che si riferisce, che è relativo all'odontalgia.
all'odontalgia. 2. che attenua o neutralizza il dolore di orif'ne
indicare le sostanze antiodontalgiche, cioè quelle che si suppongono dotate della proprietà di far
]: 'odontico ': lo stesso che 'odontalgico = voce dotta, gr.
parti [degli agoni pitici], che son cinque, e le paragona con le
. genere di piante della famiglia scrofulariacee che comprende una trentina di specie semiparassite,
ha picciole foglie: ma più lunghe che il poligono. tramater [s. v
lychnis flos lueceli lin. pianta erbacea che si coltiva per l'eleganza de'suoi
dente ', con suff. che indica uno stato infiammatorio. odontìtide
, sm. citol. cellula embrionale che provvede alla formazione e al trofismo della
dente, sono dotate di filamenti protoplastici che terminano nella dentina e si ritiene trasmettano
deriv. da odontoblasto, col suff. che indica affezioni tumorali. odontocèti,
. sottordine di ce tacei che comprende le numerose specie, per lo
. anat. cappuccio di tessuto gengivale che ricopre un dente in eruzione.
. -i). citol. cellula che contribuisce al riassorbimento dei denti da latte
), detti anche pernici arboree, che rappresentano in quel continente le nostre pernici
e lunghe dita; nell'ala, che è di mediocre lunghezza ed assai arrotondata,
zool. gruppo di molluschi gasteropodi prosobranchi che presentano una radula fornita di dentini alquanto
'odontografia ': parte dell'anatomia che tratta della descrizione de'denti. =
. montale, 3-69: il viale che metteva al mare, a destra,
sf. medie. branca della medicina che studia la patologia dei denti, dei tessuti
odontòide, agg. anat. che ha la forma di un dente.
: aggiunto dell'apofisi conica, che guarnisce la parte superiore del corpo della
anatomia, è quell'apofisi o prominenza conica che trovasi sul corpo della seconda '
2. sf. meccan. curva che rappresenta graficamente un ingranaggio dentato (ed
odontoide. 2. disus. che è proprio, che si riferisce all'a-
2. disus. che è proprio, che si riferisce all'a- pofisi odontoide (
con partic. riferimento ai due legamenti che la collegano alla parte interna dei condili
]: 'odontolitiasi ': lo stesso che 'odontolite \ = voce
di nozioni di carattere biologico e medico che riguardano i denti. - anche:
: 'odontologia': quella parte della notomia che tratta de'denti. 2.
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce all'
. medie. che è proprio, che si riferisce all'odontologia. odontòma,
). medie. tumore dentale benigno che deriva aa germi dentari o da denti
strato più o meno fitto di smalto che si produce generalmente sul lato di un
dentali ', irregolari, rugose, che distendono i mascellari e sporgono dall'osso
'dente ', col suff. che indica affezioni tumorali. odontòmaco,
corrispondenti ai diversi tipi di dentellatura, che si sovrappone al francobollo preso in esame
. anat. l'insieme dei tessuti che formano il dente e il paradenzio.
'dente ', con suff. che indica unità anatomiche funzionali. odontopatìa,
sm. plur. paleont. raggruppamento che comprende tutti gli uccelli fossili muniti di
gr. -<5vtoc;, con suff. che indica una condizione fisiologica; è
dei denti, la pratica delle operazioni che convengono loro e la protesi dentale.
odontotècnica, sf. ramo dell'odontoiatria che si occupa della costruzione delle protesi dentarie
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alfodontotecnica
-ci). che è proprio, che si riferisce alfodontotecnica. 2.
il sig. humboldt inclina a credere che il grifone e 1 " odontotiranno 'degli
, agg. ant. e letter. che può essere odorato; percepibile col senso
quali... non sono altro che vapori che escono delle cose odorabili e mesco-
.. non sono altro che vapori che escono delle cose odorabili e mesco- lonsi
aria e dall'acqua. 2. che è proprio, che si riferisce al senso
. 2. che è proprio, che si riferisce al senso dell'olfatto.
quale va tosto al sentimento odorabile, che sta nella pellicola del cerebro, per
2-287: tra odorabonde oluscule e floride che simiglianti in cytero monte macedonico non se
leggende di santi [cruscài: certamente che questo dolcissimo odore avanza tutti gli odoramenti
o fiume vivo del delettamento, / che lavi ogni fetore e dài conforto.
agg. ant. e letter. che emana un odore intenso e per lo più
ne sono di due sorte: una che ha gran foglie, lunghe...
, lunghe...; un'altra che le ha piccole...;
, v. maleodorante. 2. che costituisce l'organo dell'olfatto. boccaccio
l'odorante naso. 3. che annusa, che odora, che ricerca con
. 3. che annusa, che odora, che ricerca con l'olfatto
3. che annusa, che odora, che ricerca con l'olfatto. - anche
gli odoranti cani / il noto odor che gli tradisce e perde. odorare
ruppe le dolci ragioni / un alber che trovammo in mezza strada, / con pomi
1-51: l'oppio è il sugo che si cava de'capi e delle foglie
. de'quali quello è il migliore che è denso, grave, amaro e che
che è denso, grave, amaro e che a odorarlo fa venire sonno. romoli
. entrano le cose di fuori, o che si veggono o che si odono o
fuori, o che si veggono o che si odono o che si odorano o che
si veggono o che si odono o che si odorano o che dànno gusto o
che si odono o che si odorano o che dànno gusto o disgusto al palato o
dànno gusto o disgusto al palato o che toccate si discernono l'una dall'altra
la fiera, fa come pratico guerriero che invia secretamente le spie per riconoscere i
aretino, 20-74: intanto eccoti uno che, toccatole il fischio e la piva
il fischio e la piva, parendogli che fussero stalla dei lumaconi sanza guscio,
rosa è odorata anche da altri, che importa? io l'ho odorata alla mia
caro, 2-1-157: se pur vi pare che ne mandi qualcuna
vostre mani, lo farò: con questo che in favor de'poeti, quanto valer doveva
, se prima non arete odorato di quel che poema di dante, il cui soggetto era
di dante, il cui soggetto era tale che, non che sanno. parto di
il cui soggetto era tale che, non che sanno. parto di volgare intelletto dovesse
segneri, ii-506: chi ama, basta che odori l'animo dell'amato e,
/ per mio proprio interesse, non che io / mi fussi tolto questo principato.
si condusse co'ragionamenti seco tanto innanzi che vennero in parole di tagliare a pezzi
b. adriani, 1-i-499: dubitandosi che... non andasse [l'armata
tradimenti. campanella, 8-xiv-367: desidero che v. s. metta presto a luce
de'movimenti, perché odoro da quel che qui dice grande utilità al filosofare.
. siri, x-599: il duca, che odorò il credito che questo uomo godeva
il duca, che odorò il credito che questo uomo godeva fra '1 popolo meglio
forteguerri, iv-23: non è dubbio che u figlio non vuol moglie / pel
figlio non vuol moglie / pel timore che in davo io vidi nascere, / quando
. bresciani, 6-xi-104: ti fo sapere che mia madre, non so come,
questi due nomi per giungere al discorso che voleva intavolare con lei, ma ella
un grano di gelosia, e credo che me ne seppe buon grado. verga,
. verga, 2-275: egli rispondeva che era in trattative con brancato, il vicino
, niccolò e domenico avendo segretamente odorato che per uberto si cercava rivoltura di stato
, ché, se il papa potesse odorare che ne abbiate voglia, si guasterebbe la
: gli achei, per paura di tradimento che odoravano trattarsi in corinto e sic ione
città. sagredo, 1-427: odorò che i turchi, per le incursioni amareggiati,
, / se non da te, che il senso interno odori. nomi, 1-89
non segreta sì la fuga piglio / che il padre non l'odori e, tosto
, non punga / tanto il destrier che tosto mi raggiunga. fr. serafini,
non cognovit. e però, subito che n'odorò la venuta, si pose ad
. entrano le cose di fuori, o che si veggono o che si odono o
di fuori, o che si veggono o che si odono o che si odorano.
si veggono o che si odono o che si odorano. scenza; conoscere
tatto ancora è l'uomo più perfetto che tutti gli animali bruti, anzi in questo
grossi, ii-218: come leena, che de'figli al nido / stormendo approssimarse
. segni, 100: è certo che non tutti gli animali similmente odorano
odorano, anzi odora l'uomo, mentre che egli respira l'aria. giannone,
, v-1-381: entra l'aria. indovino che legato. conosce la prima falce della
questo rispetto valeva in genere spigo / che ben possa odorar gli eletti lini / della
, a me fior donando, / che odorando poi el molto auliva. tansillo,
l'aglio ha puzza? / miratei prima che si mangia e poi, / ché
, 11-iii-1105: teofrasto... scrisse che le cose odorifere, piantate appresso l'
vermiglio gentile / e così dolce odorano / che zefiro innamorano. roberti, ix-20:
intanto messicana cioccolata / altri bea, che già fuma occhiuta e odora. arici,
moravia, ii-46: nella stanza buia che odorava di granaio sebastiano aveva adagiato fausta
aretino, 1-8: le mani, che toccano il moscato, ne odorano subito
odorano subito. chiabrera, 1-i-232: gioventù che di gemme orni le dita, /
di gemme orni le dita, / che increspi il crine e che di nardo
dita, / che increspi il crine e che di nardo odori. saba, 456
sogni / alla tua spalla nuda / che di miele odora. pratolini, 3-44:
. pirandello, ii-2-1236: l'onestà che troppo odora, / tàstati sulla fronte
/ tàstati sulla fronte, / senti che corna t'ha fatto spuntare!
odora. roccatagliata ceccardi, 5: che nome? / - ancora / m'odora
. cecchi, 5-91: quel freddo umbro-toscano che spacca le pietre e odora lontanamente di
di fieni imbalsamati. marrone, 13: che odorare di verdi margini, / e
odorare di verdi margini, / e che sereno cantar di driadi. -tr
, a propositi, ecc., che inducono o suggeriscono giudizi intuitivi, per
avvertibile di un carattere concettuale o stilistico che desta determinate impressioni o suggestioni sia positive
di pindaro. galileo, 4-2-369: su che occasione dunque convocate voi, signor colombo
vederlo cedere, a vederlo arrenare? termini che odorano più del vecchio che del nuovo
? termini che odorano più del vecchio che del nuovo mercato. gualdo priorato,
. gualdo priorato, 10-ii-94: il che se bene era falso, odorando nondimeno
siri, viii-376: questi proietti, che odoravano di chimerico, non sareb- bono
i-iii- 761: i quattro versi che ci rimangono della kasida odorano di apologia
: ideale [della scuola puristica] che anch'esso si riflette tutto neua cura onde
neua cura onde si evita ogni forma che 'odora 'di modernità. 10
sullo stesso sostegno, due bellezze foreste che odoravano di avventura. -apparire
. foscolo, xiii-2-124: un abate che odorava d'emigrato ebbe da fare altre
, ii-320: noi posso credere: che volete? 'non mi c'entra '
. m odora 'troppo di volpe, che non mi fido alle sue parole.
marcire nella miseria, con una moglie che comincia ad odorarmi oggimai di stantìo?
cavalca, 20-567: beato francesco ammaestrava che l'uno non solamente dovesse mortificare i
odorativo, agg. ant. che è proprio, che si riferisce all'
agg. ant. che è proprio, che si riferisce all'azione dell'odorare o
all'odore e al secco, non altrimenti che il visivo è in potenza a'colori
dell'anima sensitiva, è da sapere che elle sono di tre sorti: conoscitive,
odoratissimo). ant. e letter. che emana odore gradevole, che ha
. che emana odore gradevole, che ha la proprietà di esalare effluvi;
sacri thesauri et odorati incensi, / che muffereste con pietose menti. bembo,
(i-533): egli era la stagione che i fiori e le rose cominciavano a
. salvini, 24-348: mazziere, che pascete per la selva / odorate donzelle
occhi e bruni ha i capelli, che lievemente odorati parte le cadevano sulla manca
. carducci, ii-8-246: v'hanno cose che non si possono scrivere: bisogna farle
chiome odorate, presso il tornito omero che chiama i baci. pascoli, 48:
i. frugoni, i-4-260: ebe, che infiora il crin, quando ella siede
versa acque odorate. -ant. che emana un odore particolarmente intenso e penetrante
bosco. beccuti, i-230: amor, che voli ai bei pensieri in cima /
ti vegga ancor qual eri il giorno / che ne'vezzosi appartamenti accolta, / tutti
, iii-25: disse apollo a quei francesi che la natura sempre contracambiava i difetti altrui
difetti altrui con qualche rara virtù e che però il dono di far i guanti molto
rifiorito da tanto fiore di sentimento estetico che si cambia in una apoteosi aulente e
risplendente della bellezza. 4. che produce profumi ed essenze; rinomato,
serrarsi vedeva, egli certamente poteva dire che aveva veduto aperto un museo inestimabile,
le più ricche e le più belle che mai l'odorato oriente a noi mandasse
sul libano odorato, / quasi cedro che innalzi al ciel le cime, / torreggiale
da'signori fiamminghi e da tutti coloro che si sentivan punto la coscienza macchiata,
si sentivan punto la coscienza macchiata, che non eran pochi, si sgomentarono fuor
scala del paradiso, 377: gli uomini che hanno il buono odorato sentono le cose
il buono odorato sentono le cose odorifere che altri porta secretamente. leonardo, 2-77
/ quando, fiutando sol, par che più faccia, / ch'altri non fa
20-81: negli uomini l'organo, che serve all'odorato, è il più imperfetto
. leopardi, i-175: il piacere che ci dà il suono non va sotto la
ritrae dalla madre è in lui così accentuata che quasi sembra una mostruosità e lo fa
] vede l'orma dell'uomo prima che l'uomo, ha paura d'essere
birago, i-2-488: fra tutti gli animali che hanno odorato par che la natura si
tutti gli animali che hanno odorato par che la natura si sia compiacciuta più di
compiacciuta più di ciò operar nel cane che in alcun altro animale. campanella,
de sanctis, 12-49: digli che, poiché mi consiglia di prender moglie
prender moglie, me la trovi lui, che ha avuto un odorato sì fino.
odoratòrio, agg. letter. che è proprio, che siriferisce all'odorato,
agg. letter. che è proprio, che siriferisce all'odorato, all'olfatto.
va in visibilio. 2. che racchiude una sostanza aromatica destinata a essere
di state rendon le cose maggiore odor che di verno. fasciculo di medicina volgare
cose è da intendere secondo el mio parere che gli orni manchino in tre modi:
una determinata sostanza o, anche, che le è proprio, caratteristico.
, purg., 23-34: chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì
tanta è l'abominazione di questo peccato che molti spirituali uomini, pur all'odore
gru e veggendola, pregò caramente chichibio che ne le desse una coscia. leonardo,
coscia. leonardo, 2-164: o che diranno costoro dei moscado, il quale sempre
gli odori... non sono che evaporazioni che escono delle cose. lippi
odori... non sono che evaporazioni che escono delle cose. lippi, 8-19
nel sentire un certo odor di broda / che tutto lo conforta e lo ravviva,
di punta, perché s'indovina / che quella sia senz'altro la cucina. a
4-2-193: l'odore tanto nella fiasca aperta che nel bicchiere fu come di cosa stantia
aggettivale che indica se la sensazione olfattiva è
. novellino, vi-182: elli disse che '1 fummo de l'aloè e dell'ambra
loro perduto il buono odore naturale: che la femina non vale neente se di
: con soavi odori / giunge l'orezzo che per l'aer spira. leggenda aurea
quale, tanto odore di soavitade vi rimase che poco meno er sette dì era sentito
er sette dì era sentito da coloro che entravano ne oratorio. firenzuola,
pratello, sotto a certi melaranci che porgevano uno odore maraviglioso, lieta
il vin dell'ambra! / oh che robusto, oh che vitale odore!
ambra! / oh che robusto, oh che vitale odore! f. casini
f. casini, ii-16: spente che siano [le lucerne], oltre a
, oltre a lasciare l'albergo, che illuminavano, tutto involto fra tenebre lo
tra gli albatrelli densi un branco scalpicciante che si rivela al grave e improvviso odore.
10-36: respiro l'odore di freddo che ha il sole al mattino.
i poeti oratori simili a'medici, che, volendo che sia presa la medicina
oratori simili a'medici, che, volendo che sia presa la medicina, ungono di
mele i labri del vaso, e dopo che la medicina è stata presa, porgono
così dirle, sapore e odore una che l'altra. alvaro, 18-147: dall'
riguardai -per veder l'albore, / che fé tal fiore. dante, conv
iv -xxvii-7: sì come la rosa, che non pur a quelli che va a
rosa, che non pur a quelli che va a lei per lo suo odore rende
brandano, 45: non conoscete voi che pe. ll 'odore delle nostre vestimenta
quali veniva sì grande odor di rose che ciò che v'era pareva rose; e
sì grande odor di rose che ciò che v'era pareva rose; e l'una
non fo rosa né altro fiore, / che jettasse tale odore / quale jetta,
mille d'intorno a lui volano odori / che a le varie manteche ama rapire /
colori, / e i bianchi vel che spirano / d'intorno assiri odori. govoni
: piove sull'odore stellato dei gelsomini / che fioriscono contro il muro rosastro d'un
. laude cortonesi, xxxv-11-44: odore che trapassi ogn'aulimento, / iesù,
, vi-130: poi dice a telda, che con molti fiori / quel corpo celi
molti fiori / quel corpo celi sì che fia coverto, / la quale andò
fiumicello] fiorita / dei più soavi odor che siano al mondo. -in
nel ventre inferiore ed appresso l'ombelico che gli intestini siano feriti, o n'esce
10-53: o possanza del ciel, che cosa è questa? / disse un barbier
maggiore. bicchierai, 5: riferiscono che nei tempi nuvolosi si sentiva sulla sommità
nella sua stanza, ella si accorse che un odore mi aveva ferito.
il baretti puzza. e il gozzi che odore! in somma, caro mio,
lo dèi pur avere veduto quel giovano che m'era a dosso; io ti prego
prego, odore del mio sedere, che tu mel dichi, però che io vorrei
sedere, che tu mel dichi, però che io vorrei morire senza penetenza.
perpetui fiori / de l'etterna letizia, che pur uno / parer mi fate tutti
giallo de la rosa sempiterna, / che si digrada e dilata e redole /
redole / odor di lode al sol che sempre verna, /... /
: non sarà santo in vita eterna che non gitti uno odore singulare per tutto
delli vestimenti fu l'odore delle virtù che jesu operò nella sua umanità s. ma
. batacchi, 2-196: tu sai che grande odor di santitade / ei spira,
: mi affidò ad un monaco, che, a dire il vero, non dava
lagrime de'penitenti sono vino degli angnoli! che cosa è in quelle? certamente ivi
tuo cospetto. firenzuola, 56: avenga che questo cotale amore sia della perfezione.
/ de la miseria il cane par che senta, / e latra e mi s'
. caro, 5-9: son di parere che la maggior parte de la prova (
mal odore di sé quando innalzasse uno che ex professo si mostra nemico della sede
de lor colpe a un monasterio / che dava di sé odor di buoni esempi
di dovizia in così buon odore / che ogni ebreo di quattrini mi provvede. bocchelli
viatori in vita è concedibile soltanto quel che si dice odor di santità, così
, così ai poeti spetta non più che odore di poeticità. -di cattivo
-di cattivo, di mal odore', che conduce una vita riprovevole e immorale;
gozzi, 1-690: egli, oltre quello che s'è mangiato a tutte l'ore
santità (con valore aggettivale): che, secondo la voce popolare, è destinato
santità ed ebbe grazie e lumi tali che il cardinal federico preparò i documenti per un
sagrista e mezzo scrivano del cancelliere, che era nel castello in odore di spia.
mi apposto dietro un usciuolo del giardino che s'apriva sulla riva deserta del fiume e
s'apriva sulla riva deserta del fiume e che m'aveva odore di peccato. papini
ec. dappertutto un odore di ladri che spaventa. bigiaretti, 11-93: « smettila
fa conoscer per padre, et avanti che io vi riconoscessi, già come padre
vi amava. 8. informazione che discende da intuizioni e percezioni vaghe e
: onde son venuti questi odori di che tu sai, vecchio impazzato? guicciardini,
qua insino a ora non abbiamo odore che e'franzesi disegnino venire. siri, vii-395
divozione francese non avevan potuto tanto celarsi che non ne andasse fuori qualche odore.
il presidio del castello, preso odore che i signori di musinese e di bourges,
. amari, i-eu-iii: sembra anco che i normanni allor fossero corsi a mezzogiorno
guerra civile e per trame di fazioni che portarono alla chiamata di aiub. baldini
la giovinezza è attraversata da qualche melanconia che spaventa; quasi dall'odore della morte.
per conforme alle altre ed alla uottrina che dimostrate di voler seguitare, nella quale
x: si fanno beffe delle scritture che non hanno l'odore d'antichità.
dir così, ne'suoi versi, che ne rendono ancora un così grato odore.
diffusione storicamente delimitata, sia dall'uso che ne è abitualmente fatto) o di
iii-86: non si può errare a aire che, essendo la romana lingua e quelle
e dall'una e dall'altra ritenesse, che questa volgare è, che ora usiamo
ritenesse, che questa volgare è, che ora usiamo. castiglione, iii-45: grazia
se non finale per l'odore latino che si sente in lei. -l'
lei. -l'insieme delle caratteristiche che rendono tipica e inconfondibile una varietà linguistica
linguistica. lenzoni, 14: il che tra noi è tenuto... pronuncia
. sercambi, 1-i-52: se caso fusse che a contanti spacciar non li potesse,
le mercanzie] a baratto, salvo che non barattasse le mercanzie a cose che
che non barattasse le mercanzie a cose che putessero. ugolino udendo disse: « io
l'innanellate chiome / de'più suavi odor che sieno in prezzo. bandello, 1-3
, 1-3 (i-53): pompeio, che già aveva fatto corcar in quel letto
ritrar le cortine, comandando a la donna che non facesse movimento alcuno per cosa che
che non facesse movimento alcuno per cosa che ella udisse. 52 — battaglia
odori, medicine e gioie orientali, che solevano andar già prima a caffa ed altri
, basilico, lauro, ecc.) che, sia legate in odoraccio.
sfrenati contro i francesi e contro coloro che avevano o che parevano aver odore di
francesi e contro coloro che avevano o che parevano aver odore di essi, si
odore dell'odera e non si sente che passino. -essere o vivere in
chiamai [il lacchè] per ordinargli che facesse un po'd'odore.
desiderata. aretino, 20-332: altro che carte e versi bisogna a chi non
. alamanni, 6-20-10: fa'dunque che '1 guardian chieg- gia la fede /
/ da lui di non uscir, mentre che quello / tragga il morto gigante fuor
ti va di sorte a pelo / che tu ti senti tutto confortare. pananti,
via s'an- nunziò / un odorino che non ci tradì. petruccelli della gattina
l'aria, il sole così chiaro / che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
lenzuola] un odorino di roba fresca che mi rassicurò. sbarbaro, 1-38:
casa, 626: né perciò stimo io che alla tua età si disdichino. alcuni
un blando odoruccio prettamente provinciale e piazzarolo che non è becerismo toscano e neppure l'
altri odoroni sono tra gli odori quello che, tra i colori, il rosso e
. v.]: puzzo non dirò che sia codesto: è un serpentello
fuora di quel solito liquor seminale che ha un certo odorettucciàccio grave e
, 1-2io: di qui è che gli sgravi del parto, coi quali i
de'medici, 7-114: chi è colui che 'n mano ha quella pesca / e
odorévole, agg. letter. ant. che si può per cepire col
. (superi, odoriferissimo). che emana odore gradevole; adoperato per conferire
odore o della sostanza o del corpo che lo emette. -pomo odorifero: v.
91: ambrosio è detto da ambra, che è una spezia molto odorifera e preziosa
più tempo, anzi quasi teneva per certo che il laserpizio altro non fusse che il
certo che il laserpizio altro non fusse che il belgioino, odoratissima gomma..
. di cui si fa quello olio odoriferissimo che volgarmente si chiama belgioino. brusoni,
cavalliere per una collanetta di pasta odorifera che portava su la camicia, ma per
testa d'eufemia, s'avvide benissimo che l'uno e l'altra di loro fosse
onori d'odorifer'onda / colmo cristal, che alla tua vita in forse / rechi
: l'olio 'ambrosio 'con che giunone si fa bella per allettar giove
: il latte eletto e buono convien che abbia in sé quattro qualità: colore
qualità: colore bianchissimo e chiaro, che non abbia né colore che tiri al
chiaro, che non abbia né colore che tiri al citrino né al rosso né la
di odore gradevole o aromatico; che esala, che emette tale odore
odore gradevole o aromatico; che esala, che emette tale odore o aroma (
). -in partic.: che si distingue da una specie o da un
della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v'era, di
purissimi raggi cacciava dall'oriente l'alba che l'avea nudrito con dolce latte
bella, così regia e tanto sovrana che ha le sue radici nel cielo.
-formato, costituito da alberi o piante che effondono aromi o profumi; che ospita
piante che effondono aromi o profumi; che ospita piante aromatiche o profumate (un
: nascono d'ogn'intorno freschissime fontane che, discorrendo per diversi rivi verso il detto
-ricoperto da vegetazione ricca di piante che esalano effluvi gradevoli (un terreno, un
aromatiche o profumate (la vegetazione); che annovera nella sua flora tipica molte varietà
, cominciarono a sentire un odore gratissimo che nasceva da quella terra odorifera. bracciól'
/ priva dell'odorifera pastura, / che allatta i corvi, i caprioli e l'
-prodotto da alberi, da fronde che emanano profumo (l'ombra, la
tutto andare. -che trasporta, che diffonde effluvi, profumi, olezzi;
diffonde effluvi, profumi, olezzi; che ne è impregnato (il vento, l'
romori percuotono l'odorifero aere; per che i due amanti stupefatti si svegliano.
una torcia, ecc.); che diffonde un'emanazione odorosa (la fiamma)
un albero detto onica: e che perciò posta nel fuoco è odorifera. salandri
, 8-9 (1-iv-748): sappiate che quelle camere paiono un paradiso a vedere,
son belle; e sono non meno odorifere che sieno i bossoli dalle spezie della bottega
se il tuo sedere fusse più odorifero che moscato, non mi t'apresserò mai
: v'ha eziandio sandalo così bianco che rosso, eh'è un albero che
che rosso, eh'è un albero che non produce alcuna frutta. gli indiani
: le farebbono il fiato tanto odorifero che altri non averebbe per male esserle appresso
ecc.). -in partic.: che emana una traccia olfattiva, un'usta
: tu fa'quello medesimo, acciò che tu noi sia odorifero bruttamente, eziandio
cercan la traccia. 5. che emana un odore stimolante per l'appetito,
un odore stimolante per l'appetito, che suscita golosità; fragrante (un frutto,
un frutto, un cibo); che sprigiona un piacevole profumo caratteristico (il
: il vino, o bianco o rosso che sia, vuole essere chiaro, soave
leopardi, 933: quelle cose odorifere che sono buone a mangiare o a gustare
6. in senso generico: che stimola il senso dell'olfatto (una
galileo, 3-4-313: può molto bene essere che la materia, che attenuata produce il
molto bene essere che la materia, che attenuata produce il caldo, sia ancora assai
più sottile della sostanza odorifera, atteso che questa si racchiude in vetri e metalli
ma non. già quella del calore, che trapassa per tutti i corpi. rosmini
2-2-349: a me non par verisimile che la sensazione de'sapori e degli odori si
, puzzolente. arducei, ii-21-11: che il giubileo ebraico riportasse, presso a
, lo sapevo. ma non sapevo che c'entrassero i corni dei becchi. essi
dicevano dunque di rendere in comune quel che ho raccolto ne'miei libretti? gli
sono ubbiditi. 8. che suscita letizia, piacere, sentimenti d'amore
vostri odoriferi occhi e la vostra marmorea fronte che stilla melliflua manna mi ancide.
rivelate da un miracoloso effluvio profumato che promana da chi le pratica nelle forme della
1-72-8: o castetate, flore / che te sostene amore! / o fior
, il quale è detto fiore odorifero che ci mena sempre per via fiorita e
, 23-4: per la fama odorifera che andava / volando delle sue opere sante
, i quali sono i fioretti odoriferi che fan vaga e graziosa la mescolanza?
d'oro pieni di materie odorifere, che sono le orazioni de'santi.
. carducci, ii-4-50: vero è che noi bolognesi abbiamo già di quel catalogo
noi diciamo esser l'olfato, / che per obietto riceve odor vario; / a
i cinque sensi, come cause instromentali che sono delle apprensioni, come...
. -in senso generico: ciò che è odoroso e stimola l'olfatto.
l'olfatto. sarfii, vii-26: che l'odorato senta per ispecie, come
e non per cose reali o corpuscoli che dall'odorifero si partano, prova ne dà
dà il sentire in tanta distanza, che quando avesse a uscir fumo o altro
doni, 6-34: o s'io credessi che voi mi rispondeste, io farei sguizzarvi
sì gentilesca e di sì alto animo che sì ornata e odorificamente gli apparecchiava la
siena, 55: o infinito odore / che tanto m'odorifichi, / tanta soavità
. m. -chi). ant. che emana odore, odorifero; profumato;
odorìssimo, agg. letter. ant. che emana un profumo molto intenso.
(plur. m. -ci). che concerne l'odore, il profumo;
concerne l'odore, il profumo; che tende a evocare sensazioni olfattive (una
[de pisis]? alla consistenza formale che è oltre la loro vitalità odoristica non
femm. -trice). fisiol. che stimola l'apparato olfattivo (una sostanza)
l'odorizzazione (una sostanza); che consente di praticare l'odorizzazione (un
presenza anomala in un ambiente, prima che questa raggiunga una concentrazione tossica o esplosiva
agg. (superi, odorosissimo). che emana un odore percepito per lo più
(una sostanza); composto da sostanze che esalano profumi, aromi (un miscuglio
; preparato con tali sostanze; che esala da sostanze profumate o aromatiche (
, il fumo, un vapore); che libera effluvi, fumi o vapori profumati
la fiamma). -con metonimia: che racchiude preparazioni profumate, aromi, balsami
per lo più di origine tropicale, che emanano un profumo particolarmente intenso e gradevole