arte veterinaria (con riferimento alla disciplina che presso gli antichi romani si occupava in
e nella molsa per tre dì imprima che si pogna. crescenzi volgar., 5-2
crescenzi volgar., 5-2: innanzi che le pogniamo [le mandorle], si
era citatissima la mulsa o idromele, che nell'una e nell'altra maniera s'
dossi, 3-81: dunque... che serpeggiava nelle vene di ghioldi? mulsa
tanaglia, 2-102: avvenir potrebbe / che le ginocchie gli [al bue]
acqua mulsa. lauro, 2-88: dicesi che bevuta [la calamita] con acqua
.. per la plebe non è altro che l'acqua mulsa. targioni tozzetti,
letter. vino mescolato con miele, che gli antichi romani usavano bere al mattino
, 2-462: fece voto a giove vincitore che s'egli cacciava le nemiche legioni gli
diverso assai da quel ch'era, essendo che molte cose che già non solevano assaggiarsi
ch'era, essendo che molte cose che già non solevano assaggiarsi, non che
cose che già non solevano assaggiarsi, non che mangiarsi, ora per delicatissime sono tenute
di molto vin puro, che ivi nasce dolcissimo e non ci è il
amministrativa -della sanzione stessa e anzi senza che sia per lo più possibile stabilire l'
arte dei vinattieri, 1-132: acciò che. lle condannagioni e multe, le quali
arte [dei vinattieri] presenti e che saranno, si riscuotano con effetto, statuto
con effetto, statuto e ordinato è che messer podestà, capitano et executore degli
minaccie, e da dolermi ogni ora / che qui la forza alla ragione insulta.
: i trasgressori non si punivano altrimenti che con pena spirituale... rinnovossi
atene, la città di tebe, che a pindaro aveva dato i natali, e
funzione di risarcimento del danno anche patrimoniale che una tale sanzione aveva (insieme con
18-693: contesa / era insorta fra due che d'un ucciso / piativano la multa
i codici suddetti per lo più vogliono che il soddisfacimento sia uguale alla metà della multa
a titolo di sanzione; la connessione che (specie nell'età intermedia) un
, quindi, credo io, nacque che questo fondo si dicesse 'finanze '
indiretto un sussidio dello stato in quanto che esso è stabilimento d'interesse generale. e
un delitto o comunque un reato) che una tale sanzione può assumere. pagano
e se li trova, guai! che fra carcere e multe tu sei rovinato.
richiesta della licenza di locazione... che se la dividevano a metà, la
. -la natura specificamente amministrativa che una tale sanzione può assumere.
pagare la multa postale, vi avvisa che aspetta il vostro giudizio. moretti,
di lavoro a un proprio dipendente, che una tale sanzione può assumere.
, da chi abbia commesso un'infrazione che ammetta un tale trattamento (e specie
le multe. montale, 9-73: che cosa resta incrostato / nel cavo della
di denaro (o altro corrispettivo) che, in un contratto per il quale
pervertono i doni, certo almen'è che la disonorano in sommo. c. bini
: mi è venuto fatto di osservare che le opinioni... possono cadere
moravia, xi-427: poi, forse pensando che la multa si dovesse pagare soltanto per
ma io non ho parlato ». « che c'entra: ho detto che la
. « che c'entra: ho detto che la multa si paga per ogni sguaiataggine
(in contrapposizione all " ammenda 'che è la pena pecuniaria per la categoria
un mostruoso oblio di tutti i sacri riguardi che mi dovete. galdi, ii-324:
a starvi inquieta per me e per dirvi che ho ricevuta la vostra dei 15.
15. era rimasta presso ig negoziante che le riceve, per un obblio d'un
, ben altro mi sovverrà alla mente che qui venne omesso per oblio. moretti,
n'erano anche di truccate [comparse] che oziavano nei viali o traboccavano sulle soglie
la vera strada al parer mio / che tira l'uomo a la seconda vita
del dio: / me quella aspetta che gl'imbelli e i prodi / del par
fosse! cicognani, v-1-472: pareva che dal convento delle sepolte vive una pace di
penser ch'io faccio, / ogn'altro che sollaccio -agio 'n obrio. chiaro davanzati
/ possiamo ringraziare un ser costui / che 'nd'ha partiti, sapete da cui?
femmina amore è poco amico / pruova che l'à subito in obblio.
non ha più speme né disio / che di vedermi tranat'ad un fosso; /
ha di le'fatto sì grosso, / che metter già non la posso 'n
10-90: l'altrui bene / a te che fia, se 'l tuo metti in
.. /... / che fu sola a'suoi dì cosa perfetta /
cominciai a mirar con tal desio / che me stesso e 'l mio mal posi in
: o pietà, dono di dio / che scenda a voi dal tuo eterno seno
fa'di te ciascun pieno, / sì che i pover non sien messi in obbrio
tempie con sì dolce latte di papavero che di subito cominciai in oblio mandare cadauno
: di me stessa, dicea, fia che mi scordi / pria che gli ordini
, fia che mi scordi / pria che gli ordini tuoi ponga in oblio.
iv-82: non era scorso bene un secolo che la povertà, raccomandata da francesco ai
. inghilfredi, 384: 'ciò che di gioia mi donava aiuto / m'
sei sì immensa e tanto vali / che sempre a li toi preghi el magno dio
terror pone in oblio / del peccatore ancor che sia ben grande. erizzo, 267
sì poco estima la mia essenza / che non si cura ch'io vada in oblio
'l duolo eterno e rio, / che (tua mercé) pur giva in lungo
. chiabrera, 2-1-1: musa, che a'rai di belle fiamme accese / disgombri
feminile, se tu di modo ti snervi che a poco a poco il tuo valore
se ti prese oblio / delle virtù che amasti, in me rispetta / teresa contarmi
ferita. palazzeschi, 1-527: il sole che sorge limpido dopo una notte di tempesta
nudi... nell'acqua blanda che lambiva la ghiaia. e in quella duplice
. obblióso), agg. letter. che ha o mostra di avere smarrito la
avere smarrito la memoria di qualcosa; che non tiene a mente, che non ricorda
; che non tiene a mente, che non ricorda; dimentico, immemore.
ammaestramenti, 16: molto è obblioso quegli che solo per lettera si rimembra dell'amico
, poeti e versi ricordandoci, di che per aventura la vaghezza de'vostri ragionamenti,
abbominato ti rimiri a fronte, / che l'obbliosa napoli minaccia. pascoli, 682
, 50: ti chiesi dei libri vedendo che tu non pensavi a nulla, obliosa
tu non pensavi a nulla, obliosa che i giorni scorrevano velocissimi. -ignaro.
/ giorno obliose. 2. che non si cura di qualcosa o mostra di
, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato
un godimento immediato. 3. che ha perduto la cognizione del tempo e
.. avvisa gli obbliosi amanti / che più indugiar con securtà non ponno.
obliosa, non dorme / la voce che mormora: un attimo fu. saba,
alla realtà circostante, a tutto ciò che è o accade intorno; che induce
ciò che è o accade intorno; che induce uno stato d'animo di quieto
indistruttibile. valeri, 3-108: mi parve che in ogni letto, / sotto quel
: anche noi fummo dunque sì grandi che iddio ci chiamasse a scontare l'incanto
quasi un ristagno del sangue, quasi che tutto, nel buio, fosse accaduto
i balconi aperti. 4. che dà, che procura oblio; che induce
. 4. che dà, che procura oblio; che induce alla dimenticanza
. che dà, che procura oblio; che induce alla dimenticanza (o la favorisce
dimenticanza (o la favorisce); che dà un senso di abbandonata pace,
insensibil china / entra sotterra un fiume che lento mi trascina / sull'obbliose spume
fanzini, i-104: le piante, che lo avevano visto fanciullo, seguitavano la
, 4-67: ora è vergogna dire che l'incanto / su tutti tenne la sua
suo stesso riposo. 5. che non conserva il ricordo del passato,
non conserva il ricordo del passato, che cancella fama e rinomanza. mazza,
venti ancora, i quali alcuni vogliono che sia movimento de l'aria o flusso,
aria o flusso,... altri che sian vapori che si muovano obliquamente intorno
... altri che sian vapori che si muovano obliquamente intorno a la terra
appartener doveva alla strada militare romana, che obbliquamente intersecava la nostra provincia. cassola
al suo alloggiamento, vicino al lovero, che è il palazzo regio, gli fu
regio, gli fu da una finestra, che un poco obliquamente imboccava quella strada,
7-336: guardava obliquamente don giulio, che s'era seduto di nuovo su la poltrona
, obliquamente, con lo sguardo valutativo che può avere un cuoco traendo dal forno una
in ciascuna parte in un modo, sì che ogni granello di terra obliquamente scalda la
me ne avvidi dagli ultimi raggi, che colorivano obbliquamente le grandi foglie degli ontani
inclinato obliquamente, presti questo offizio, che, nell'urtare la setoletta nel lato
b dal suo centro, a cagione che non si deve alzare a perpendicolo, ma
, 1-iii-79: né già quei legni, che vanno obbliquamente a sostener l'architrave,
1-76: montante: ciascuna delle aste rigide che nei biplani sono disposte verticalmente od obliquamente
obliquamente contra un muro non vi farà che una leggieri impressione. 3
marsilio ficino [tommaseo]: secondo coloro che vogliono obbliquamente politizzare. -subdolamente
e coperta inganna altrui, chi può dubitare che non derivi da 'baria ',
prole nata di quello legittima; il che obliquamente fu un restituir il primato
1-298: mostra così obliquamente lo stigliani che questa descrizzione del nascimento di venere gli
iaciuta. pallavicino, i-271: narra che cesare pigliò dal ontefice la corona
, perché a questo non parea conveniente che comparissero in roma coloro i quali due
rusticale e della pastorale toscana: questa che proviene obliquamente dal mescolamento della ecloga arcadica
ecloga arcadica alla rappresentazione drammatica in ciò che ha più di lirico [ecc.]
casti, i-2-29: per altro non vorrei che si credesse / che obbliquamente voi,
altro non vorrei che si credesse / che obbliquamente voi, donne garbate, / il
mente due intervalli di tuono: il che è dire obliquamente che vi se ne
tuono: il che è dire obliquamente che vi se ne può porre uno.
la vita del machiavelli e il carattere che si desume da questa vita contrasta evidentemente
con le massime del 'principe'; il che mostra ch'egli intendeva di scriverle obliquamente
] chiaramente non aver fatto altro studio che nella sfera obliqua, nella quale
obliquamente anco discorre, non sapendo che a gli abitatori della sfera retta, come
sfera retta, come a uelli che sono fra li tropici e equinozziale, accade
agg. geom. di- sus. che ha gli angoli maggiori o minori di un
questa sorta di pescaia si verifica parimente che nello spazio anteriore l'acqua viene impedita
e cade come in una fossa, che non lascia correre dirittamente, e forma uno
zodiaco obliquando qua e la, salvo che il sole, che sempre va per
e la, salvo che il sole, che sempre va per lo diritto mezzo per
3-63: ben conosciam la strada / che a man sinistra obliqua. serao,
tanto da allontanarsi nuovamente da quella mèta che non aveva nessuna fretta di raggiungere.
579: 'obliquare': seguire la direzione che non sia diritta ai punti cardinali, e
le altre, da tutte le navi che obliquano in un'accostata sapiente. pancrazi
sapiente. pancrazi, 1-172: ecco che la sardegna si scopre: dapprima è
20 miglia, è capace di vele che assorbirebbero la circonferenza de'venti.
barculla scappa nella forma della tenebra densa che si obliqua su ai lui.
tutto bistorto, con piegature ad ogni nodo che per ogni verso l'obliquino, come
obliquerà, tanto maggiormente si nasconderà quasi che 'l pergameno s'appropinquerà al diametro,
: la refrazione dunque non è altro che una deviazione dal loro retto cammino di quelle
cammino di quelle specie lucide o luminose che, per linee radiose partite da corpi
quali, mutandosi la composizione del fluido che concorre alla parte per l'augmento, ne
augmento, ne succede evidentemente un moto che, obliquando li vasi...,
rotondo. 8. prendere una strada che non conduce alla meta. prezzi
aperte, / come padre il figliuol che si desvia, / che poi l'abbraccia
il figliuol che si desvia, / che poi l'abbraccia, quando a lui
obbliquato). deviato dalla verticale; che non è a piombo, che pende
; che non è a piombo, che pende; che va gradatamente abbassandosi,
è a piombo, che pende; che va gradatamente abbassandosi, declinante.
(virate a spirali) di modo che il 'timone di direzione ',
verticale. 2. geom. che giace su un piano inclinato. guarino
. e sm. anat. disus. che serve a far inclinare, a far
. 2. retor. figura retorica che consiste nell'uso di casi obliqui in
antipalage... ed altrove dice che i casi obliqui fanno più grave l'
chiaramente si raccoglie da ermogene, quel che sia distorcimento di parlare: la qual
casi obliqui e s'oppone la rettitudine che si fa co 'l retto.
obliquo; caratteristica, qualità di ciò che è obliquo; posizione o direzione non
la linia della incidenzia, cioè la linia che porta la voce dalla sua cagione al
cambiarsi colla rotazione di marte, ciò che non avviene: la differenza che si osserva
ciò che non avviene: la differenza che si osserva è soltanto quella dovuta al
l. bellini, 5-3-70: la stagion che la quarta obliquità del sole ne governa
. gioia, 2-i-131: il calore che investe tutta la natura, dipendendo dall'
si moltiplica il senso della lontananza, che pare infinita. -andamento tortuoso, non
guglielmini, 151: è necessario dire che l'obbliquità del corso dei fiumi sia
circostanze e dalle azioni delle cause parziali che concorrono alla generazione, per così dire
occhio vitreo, spento, spettrale, che ti perseguita, ti spia, ti uccide
. è il più brutto fenomeno di strabismo che io abbia mai veduto.
paralleli sono universalmente generati in quelli edifizi che si edificano i'lochi montuosi, li
, e mai terminano il moto insin che discendano al fondo della valle, portando con
uso di barca, quella parte dello edilìzio che per loro si separa dal suo detto
magno], 175: né per grande che sia l'impeto della moltitudine né per
impeto della moltitudine né per cosa grave che lor sia gittata sopra per la obliquità
la obliquità possono esser fracassate, anzi che non possono anco esser abruciate da'fuochi
disuguali in gagliardezza quante sono le obliquità che si trovano dal piombo del braccio,
, 105: nella frana avvertita, che nella sua lunghezza, presa sull'obliquità della
dei garisendi... era la torre che da loro tiene il nome in una
tana, / ove sto nella triste obliquità che pensa. 4. figur.
obliquità nell'affetto da sinistra ersuasione che la ragione inganna. landolf, i-366:
assarono due o tre notti prima che le donne, le quali vegliavano a
6. espressione corrucciata, bieca, che denota viltà, frode (e anche
il mio viso... -pareva / che avesse un marchio d'onta. /
avesse un marchio d'onta. / oh che pietà di te, padre! ma
ma tutto / dire debbo. pareva / che già lo difformasse / l'obliquità che
che già lo difformasse / l'obliquità che poi ho riveduta / mille volte. baldini
d'idea in idea, in guisa che non possono risalire alla prima se non
. - obliquità dell'eclittica: angolo che il piano dell'eclittica forma coll'equatore
zodiaco, del cerchio obliquo: angolo che tale fascia, che circonda il cielo
obliquo: angolo che tale fascia, che circonda il cielo e al centro della
dello zodiaco] è si a sesta che se fosse più o meno obliquo, nelli
], 4: scrivono gli antichi che anassimandro milesio fu il primo nella ottava e
minore obliquità di essa, cioè secondo che l'uno de i poli è più o
equatore. leonardi, v-801: sostenne che la terra è rotonda, e creaesi che
che la terra è rotonda, e creaesi che egli scoprisse l'obliquità dell'eclittica,
scoprisse l'obliquità dell'eclittica, scoperta che vien da alcuni attribuita a talete.
. (superi, obliquassimo). che ha un andamento, uno sviluppo non rettilineo
virgilio domanda scorta e in questo mostra che non sappia li cammini d'inferno, li
corso avea mosso il cavallo / e che per calle o per sentiero oblico /
il vel fosco dell'umida sera, / che incerti fea, perché di lume scemi
: sono le proiezioni della fantasia / che il sole elettrico / suscita, incalza
terrestre, / dai fiumi obliqui / che interrogano l'algebra celeste. -con
vialetto secondario, un po'in discesa, che andava obliquo. -che si
, cadute piante. 2. che procede con una traiettoria e, in par-
173: come smisurato / serpe, che obliquo si rigira e stende, / i
quelle parti oblique del paese, commandò che tutti gli alberi fosser svelti dalle radici
5-213: fors'anche puote / esser che da traverso un'aria scorra / dall'alterne
il quale,... facendo creder che andasse per mare in fiandra,.
piu grosso di quello s'aveva supposto che per obliqui sentieri scortava certa quantità di
... fece avvertire al baglione che senz'impegnarsi andasse così trattenuto ch'egli
gigli, 95: vuole monsignor falconieri che la costituzione della fabbrica de extirpanda conferisca
ed obblique. 4. che colpisce la superfìcie terrestre con una certa
sole, una sorgente luminosa); che spira lateralmente (il vento: e
del suo emisferio illuminato dal sole, che sono verso l'estremità, riceverebbero minor
l'estremità, riceverebbero minor lume assaissimo che le parti di mezzo, cadendo sopra
di ciò è cagione il caldo del sole che sempre v'è perpendicolare o obliquo non
v'è perpendicolare o obliquo non mai più che quanto i tropici si dilungano dall'equinoziale
non riscalda la spera del foco, / che non riscalda in giù tanto da cesso
dicono * piovere a vento 'per significare che la pioggia, spinta dal vento cade
fiamma obliqua di gaz. 5. che fissa in tralice, di sottecchio, torcendo
l'anima trista, / oi che per gli occhi senti''l dolce raggio /
il nemico intingolo e te vede / che... / con obliqui lo spii
mento ardito, / occhio obliquo, che tutta manifesta / l'anima falsa,
con quelle sue labbra sottili e violette che si stiravano nel discorrere, con quelle occhiate
soddisfazione. pirandello, 8-338: quelli che s'attardarono a spiare dall'ombra passando
sguardo obliquo, di sotto le palpebre, che non le aveva mai visto finora.
, quella testa pesante dagli occhi obliqui che rotolava per la piazza del paese e
stato esternamente freddo e intimamente frenetico, che pareva riflettersi in un che di stravolto
frenetico, che pareva riflettersi in un che di stravolto, quasi di obliquo, degli
vergin madre, intatta et alma, / che serbi l'aragonio nome antiquo / per
barbaro vendetta, / non ti dispiaccia che quest'alma eletta / emende tanti error
medesimo. guerrini, 2-542: fate che torni e nella destra rechi / una
contro questi ladroni obliqui e biechi / che l'han vituperata. graf, 5-381:
dell'asilo notturno, per la compagnia che vi trova, e a cui ha preso
d'un osceno e ingiurioso nomignolo, che avrebbe dovuto inibirci di recare alle libere
quel nome antico / de'iuli, che nel mio grembo tenni, / ai quali
molto oblico / e talor dritto come strai che 'mpenni. g. visconti,
può, crudeli influxi iniqui, / che contra ogni mio ben siate si obliqui?
cui il cielo altra più vasta lode / che seguir morte e l'alta idea donasse
frutto senil nel fior di gioventute, / che non privasse l'uom d'etade antiqua
aminta, 1841: la legge con che amore / il suo imperio governa eternamente
èe la pompa de colui obliqua / che cum busie mena sua vita iniqua.
qualche offesa, / né mai lasciar che '1 mal si faccia antiquo. ariosto
antiquo. ariosto, 21-19: ben che duro gli fosse, era più onesto,
fosse, era più onesto, / che satisfare a quella voglia obliqua. d.
mostruosamente la dirittura della verità per far che si adatti all'obliqua nostra cupidità?
nella chiesa di cristo quelle funestissime scene che si videro alzate nel consiglio di sion
operazione: dipende in gran parte da voi che la sua linea segua una direzione obliqua
, d'una così necessaria ascensione, che non potevano aver nascita da una radice
non risponde ai princìpi della giustizia; che non è dettato dalla giustizia (una legge
col delitto s'adoperava a conseguire quello che gli era negato dalla giustizia obliqua o
albergati, 174: republiche rette saranno quelle che al commodo de'sudditi si troveranno principalmente
un colpo obliquo e coperto di quelli che non volevano dar materia di contestazione a'
sempre massima di sostenere con argomenti obliqui che la republica per le cose corse.
cattiva fontana è quella di tutti coloro che, lassando nella costituzione de'loro poemi
in fra i latin si noma / che tanto fosse a sua favella iniquo?
d'anima tra queste due donne, che così manifesti recavano i segni d'una razza
serve sponde. 8. che conduce alla perdizione, alla perversione;
conduce alla perdizione, alla perversione; che induce a compiere azioni malvage e immorali
ed il fervor dei detti, / sì che valse a ritrar dal calle oblico /
f. frugoni, ii-6: l'uom che s'invoglia di crapulare s'indirizza a
imene, / poiché la madre lor temea che il cieco, / incauto nume perigliando
piede / ritraetegli voi. 9. che non tende direttamente al proprio scopo,
(un'azione, un discorso); che usa mezzi indiretti, per interposta persona
). collenuccio, 1-178: comprendo che anch'io 'ndarno m'affatico / di
di discacciare da molte terre i presidi che vi teneva il duca d'epernone.
, degl'intrighi e delle vie obblique che nella giustizia della nostra causa. tarchetti
il più elevato non ha altro fine che quello che ha l'amore il più
più elevato non ha altro fine che quello che ha l'amore il più ignobile,
amore il più ignobile, se non che questo vuol andarvi diretta- mente, quello
: non trovandosi suddito arciducale così semplice che volesse pagare una stessa misura di sale
nostri et un'obliqua interruzzione di quel comercio che pur doveva esser libero. nievo,
fortuna. 11. ant. che persegue scopi, che ha intenti diversi
11. ant. che persegue scopi, che ha intenti diversi; divergente (ed
è in relazione con un compì, che indica ciò da cui ci si discosta)
la causa o far scusa migliore, / che attribuirlo all'ordine che, obliquo /
migliore, / che attribuirlo all'ordine che, obliquo / da tutti gli umani
ogni virtute obliqui. 12. che si riferisce a qualcosa in modo non
un discorso, un'idea); che opera indirettamente, con argomenti indiretti (
le sue parti sparso, per quelle vie che per avanti essere fonti del mirabile dimostrammo
superate dalla cristiana in tutte quelle fattezze che formano sembianza di verità. salvini,
altre memorie o tradizioni contemporanee e sicure che qualche rara e sparsa per lo più
obliqui sentieri, dite alla bella prima che risoluto avete di darmi per moglie al
alquanto o se nel volto / paga più che non suole, accòr fu vista /
non obliquo ha da esser il diletto che reca la tragedia. basadonna, li-2-
.., ancorché siano stelle tanto oblique che poco considerabile si rende la loro influenza
eminentissimo legato di ferrara per quelle provvidenze che il caso può meritare. mamiani,
ogni fenomeno. -letter. che parla in modo velato, criptico,
e ne incolpava il marito geloso, che l'aveva oppressa con la più sospettosa
qualsiasi interpretazione più obliqua di due fatti che male si spiegavano altrimenti. -di significato
-di significato volutamente equivoco, ambiguo; che può essere interpretato in modi diversi.
: fu tale forse non nemico mio che, stimando la 'nfinita persona del grammaticuccio
interpretazione obliqua. 13. che appartiene al discorso indiretto; che si
13. che appartiene al discorso indiretto; che si avvale di esso; espresso in
ora in obliqua, or in quella che porta ammirazione, or in quella che
che porta ammirazione, or in quella che dimanda. castelvetro, 8-1-77: il modo
il più delle volte non racconta quel che fu detto nel senato o negli eserciti
senato o negli eserciti, ma quel che è verisimile che fosse detto; e,
negli eserciti, ma quel che è verisimile che fosse detto; e, fra l'
convenienti a l'istorico sono l'oblique che le rette, come parve a trogo pompeio
contento di questo modo d'insegnare obliquo che richiede in gran parte la saga- cità
storici di dubbia fede, laddove quelli che reputati sono i più veridici pongono le
obliqui. 14. geom. che forma un angolo non retto, incontrando
incontrando un piano o una retta; che non è perpendicolare o parallelo rispetto a
il piano fosse obliquo, tu troverai che, quanto l'una estremità è più alta
, quanto l'una estremità è più alta che il centro della sua base più che
che il centro della sua base più che l'equigiacente, tanto più peso acquista
(benché oscuramente) appresso di alcuni autori che nelle linee... la dritta
inclinato al cono luminoso dei raggi solari che escono del telescopio, perché, quando
si osservano altre bolle forse più grandi, che si muovono per spazi obbliqui. grandi
ficcati, 37: esamineremo quegli argomenti che sonosi dedotti dalla comunicazione del movimento tanto
massaia, xi-no: spuntava l'aurora, che in quei paesi precede appena di un
verissima la sentenza dei matematici quando dicono che il retto giudica se medesimo e l'obliquo
il curvo grembo / d'incendio piene, che, le vie negate / del ciel
fine al moto obliquo o sia alla curva che fa il sasso nell'uscire dall'acqua
sofferta dal sasso nell'acqua nulla avervi che fare, ma ciò nascere unicamente dalla gravità
-piramide obliqua: quella in cui la retta che congiunge il vertice con il centro della
prismi, cilindri) obliqui: quelli che hanno le basi parallele ma in cui
2-138: dee avvertirsi anche de'parallelogrammi che comprendono i prismi qualora questi sono obbliqui
non perpendicolare. marchetti, 5-56: che mai non ponno per se stessi i
zoppo l'archipenzolo, / mestiero è che mal fatto e sconcio in vista,
e vaglia. -che segna, che descrive una linea non parallela o non
come il quarzo. 16. che ha una posizione non parallela rispetto a
. ungaretti, xi-365: piazza ovale che non finisce più, d'una strana potenza
della tritogenia: era specie di ballo che si chiama enoplio (armato),.
, 7-133: un gatto, che strisciava lungo il muro, s'arrestò,
. saba, 511: dall'erta solitaria che nel mare / precipita -che verde oggi
tebaldeo, son., 164-1: arbor che in su la ripa obliqua e torta
ciel crescendo porta / questo bel nome che in te scritto lasso. arici,
piccoli botri acquitrinosi obliqui / la melma che sghignazza. -adagiato su un pendio
oblique ciglia... oimè, di che ragiono? -sporgente (il mento
co'baffi tirati e a punta, che sporgevan dalle guance, col mento obliquo
quasimodo, 20: là dura un vento che ricordo acceso / nelle criniere dei cavalli
slancio al collo. 19. che ha la rima palpebrale disposta non orizzontalmente
. pavese, 3-52: la vidi che mi guardava, con quegli occhi un
degli zigomi e per gli occhi obliqui che, fissando la luce, s'allungavano a
, grigi 20. che genera una sezione non perpendicolare rispetto a
se la midolla non si difende facendo che le tagliature sieno oblique e non diritte,
altro non è (dice euclide) che un triangolo di due eguali angoli che formano
che un triangolo di due eguali angoli che formano un angolo retto. sarpi,
. sarpi, i-1-6: piacque a dio che tutte le ferite andassero oblique, si
tutte le ferite andassero oblique, si che camminassero per cosi gran spazio poco discosto
: tagliasi il tronco del picciolo albero che si vuole annestare vicino alla terra o
del bene, 1-216: le piaghe, che la vite riceve nel duro legno,
via all'inesorabile spacco obliquo della mannaia che sottrae il taglio croccante a uno dei fratelli
leccare. 21. astron. che ha l'asse di rotazione non perpendicolare
all'orizzonte (una sfera); che è inclinato, rispetto all'asse di rotazione
, la fascia dello zodiaco); che viene descritto sulla sfera che ha tale asse
); che viene descritto sulla sfera che ha tale asse (il moto di
landino, 361: se el zodiaco, che è strada de'pianeti, non fussi
/ retrogradando per l'obliqua sfera / poi che la bella e mansueta fera / mi
la parte del zodiaco di quel segno che nasce o muore è maggiore di quella
è maggiore di quella parte dell'equinoziale che vien su o va sotto insieme con
orizzonte... è un cerchio che divide la mezza sfera inferiore dalla superiore.
depresso sotto detto orizzonte. a quelli che hanno l'orizzonte e la sfera obliqua,
ascendono e discendono i segni più obliquamente, che a quelli che hanno la sfera e
segni più obliquamente, che a quelli che hanno la sfera e l'orizzonte retto.
l'orizzonte obliquo è diverso, secondo che è differente l'abitazione de gli uomini
obliqua ovvero orizzonte obliquo si dice quello che, non passando per i poli della
spera, e con molta ragione, che quanto la salita del zodiaco è più oblica
quel segno si domanda nascer retto / che d'equinoziale ha maggior parte: / il
farebbe l'effetto / de la varietà, che vuol lo stato / di questa buffa
è lunge, / e mai non torna che non abbia i rai / gravidi d'
rai / gravidi d'ogni bello / che possa esser prodotto. ciro di pers
condurne quel di febo s'affretta / che la gran destra eletta / sia de'
cristani a vendicar l'oltraggio, / che 'l sepolcro ritolga al turco rio /
rio / de l'umanato dio / e che rinnalzi 1'abbattuta croce. c.
serra. 23. anat. che si sviluppa in direzione non parallela rispetto
over sfilacci, ma principalmente degli obliqui che ritengono, acciocché continuamente non esca l'
situata sulla faccia anteriore del femore, che unisce l'angolo superiore anteriore del grande
. 24. bot. disus. che cresce, che si sviluppa in direzione
. bot. disus. che cresce, che si sviluppa in direzione non perpendicolare rispetto
'foglia obliqua ', si dice quella che ha la base orizzontale ed il disco per
un lato; 'foglia obliqua ', quella che con la base guarda il cielo e
verso l'orizzonte, per cui sembra che abbia un poco di storcimento; ed i
con partic. riferimento alle disposizioni testamentarie che, vincolando il diretto beneficiario con un
di queste disposizioni oblique e successive dappoi che la robba è passata in più mani.
debbono essere preferiti a i nipoti che sono nati di fratelli maggiori..
.., della diritta parlando, dico che li stati s'aspettano sempre al maggiore
faglia obliqua: in tettonica, quella che ha un andamento non parallelo e non perpendicolare
, ma tuttavia molto di rado, che si truova 'chi 'posto negli
in ogni caso, retto od obliquo che si ritrovi. p. segni, 1-48
molti luoghi ancora i casi obliqui, più che i retti, danno aggrandimento al parlare
partizione in nostra lingua non faremo giammai che col distinguerlo in retto ed in obliquo
ed in obliquo, per cagion del variar che vi fanno i pronomi. foscolo,
sapere e d'ingegno anco in italia, che la lingua francese sia più logica,
come si può osservare negli irati e dispettosi che proferiscono i casi retto e obliquo e
-con uso improprio: ognuno dei casi che esprimono rapporti sintattici secondari in relazione
. monti, xii-7-50: ognuno sa che in buon latino il verbo 'intro
. costruito in caso obliquo non trovasi che in valerio fiacco, silio italico e
falsa l'opinion di coloro i quali vogliono che 'chi 'e 'cui '
'cui 'formino un solo pronome che faccia 'chi 'nel retto e
lingue più note, e più della latina che della greca. -declinato in tali
cioè torta. -per estens. che è caratterizzato, che abbonda di tali
-per estens. che è caratterizzato, che abbonda di tali casi (una proposizione
può acconciamente servirsi così de le testure che son fatte con ordine diretto, come
con ordine diretto, come di quelle che son composte con l'obliquo, le
nella critica letteraria, qualsiasi operazione critica che si prefigga di fornire una spiegazione basata
cui la sostituzione di due termini, che si riferiscono allo stesso oggetto ma hanno
rotta obliqua: quella di un'imbarcazione che navighi con deriva. lessona, 1004
obliquo: quello in cui l'angolo, che misura l'inclinazione con la quale un
]. -resistenza obliqua: quella che il liquido esercita sulla carena di un'
liquido esercita sulla carena di un'imbarcazione che derivi o si sposti avanti o indietro
moto delle navi, la componente orizzontale che ne risulta. dizionario di marina
poppavia del centro di gravità a seconda che le forze esterne imprimono alla nave un
ritirata. -vento obliquo', quello che soffia in direzione non perpendicolare e non
ed è detto vento obliquo stretto quello che spira tra la prua e il traverso,
traverso, e vento obliquo largo quello che soffia tra la poppa e il traverso
. gugliemotti, 579: 'vento obliquo che non soffia né perpendicolare né parallelo alla
: 'stretto ', quell'obliquo che spira tra la perpendicolare e la prua
prua; 'largo ', quell'obliquo che spira tra la perpendicolare e la poppa
-per estens. ciascuno dei venti che soffiano in direzione non parallela ai meridiani
diconsi 'obliqui 'tutti i venti che non spirano in direzione dei meridiani o
: nella navigazione a vela, direzione che un'imbarcazione segue a causa della deriva
'via obliqua ': direzione del cammino che segue una nave a vela per effetto della
con la direzione della chiglia, direzione che seguirebbe se i pennoni fossero bracciati in
milit. nelle antiche fortificazioni militari, che ha un perimetro difensivo disposto secondo linee
sostant. castriotto, 55: ancora che l'opere siano disegnate in molti modi
caduta dopo la rivoluzione francese, che combatteva come governava, la venerazione
di federico e all'ordine obliquo che reggeva le sue battaglie, è in
devono ritenere fra loro una tale simmetria che [ecc.]. dizionario militare
...: quella parte della cortina che può difendere la faccia del bastione opposto
-marcia obliqua: ordinato trasferimento di truppe che nel mutare direzione si muovono per linee
, 1-iii-180: chiamasi passo obbliquo quello che si fa dal soldato camminando di sghembo
. 33. zoot. obliquo giuntato'che manifesta un'eccessiva inclinazione del pastorale (
cavallo: e il difetto d'appiombo che ne deriva a causa del logoramento precoce
; peccare. ariosto, 17-3: che d'atila dirò? che de l'iniquo
, 17-3: che d'atila dirò? che de l'iniquo / ezellin da roman
l'iniquo / ezellin da roman? che d'altri cento? / che dopo un
roman? che d'altri cento? / che dopo un lungo andar sempre in obliquo
aggiugnere così: « vuoisi dimostrare acciò che, per consuetudine di deviarsi, ancora
obbliquo, risparmiatela. e quando udite alcuni che distaccano tutti i santi dal cielo per
per obliquo, debbia pagare per ciascuna volta che contra facesse xx soldi ai denari.
da nuocere a'tuoi nemici, e quello che per diritto non puoi, conviene che
che per diritto non puoi, conviene che per obliquo fornischi. -per mezzo
io dico il buon pallante, / che venia a tutti i suoi guerrier da-
cosmos 'dantesco non è finora rappresentato che per obliquo: noi ne vediamo questo o
, sicché obliro la forma della battaglia che li era ordinata dalli maestri della guerra.
nel calare / quel vero obli convien che in ciel si coglia. -sostant.
pres. di obliterare), agg. che fa dimenticare; che offusca la
agg. che fa dimenticare; che offusca la memoria (o, anche,
la memoria (o, anche, che dimentica). 2. psicanal
considerate dannose. 3. medie. che produce l'occlusione di un canale,
lo più riscontrabile negli arti inferiori) che ha come conseguenza la formazione di un
dell'arteriosclerosi. -pleurite obliterante'. quella che è in grado di condurre in breve
sua obliterata la memoria e il rispetto che s'aveva a lei medesima. carducci
, 383: malgrado la vastità s'intende che anche londra avrebbe potuto essere distrutta coi
canto a ordire / cum tal dolcezza che ogni mente oblitera / e la sirena
forza (o, anche, abolire presso che completamente). -anche: impedire la
soffici, v-1-301: non han capito che il gran riverbero della ribalta doveva obliterare gli
l'aspetto di una superficie quasi piana che all'artista conveniva riprodurre, per arrivare
a un 'monoteismo 'o un altro che mortifica e oblitera i nostri vecchi sensi
'invece di farsene il punto focale che li coordini e li potenzii, li
. moravia, 15-33: perche diciamo che la situazione oblitera il paese fisico?
culturale ha la consistenza di una realtà che prim'ancora che alla mente si offre
la consistenza di una realtà che prim'ancora che alla mente si offre e si impone
capuana, 15-198: il verga, che come artista sa il fatto suo,
sa il fatto suo, capisce benissimo che un romanziere ha l'obbligo di dimenticare
erano obliterate dalle parole di giocosa tenerezza che lui le mormorava all'orecchio.
mal passato come troppo vecchio e che meritasse esser obliterato. soffici, i-30
cattaneo, iii-2-85: in generale sembra che nel corso delle generazioni questo intarsiamento di
soffici, v-1-708: il linguaggio ordinario, che ha cominciato, si sa, con
. gentile, 3-248: quel contenuto che dal punto di vista dell'arte è
. guglielmini, 2-162: l'impedimento che fa il fondo dello sbocco dell'alveo
alveo al corso dell'acqua cagiona bensì che la velocità del fondo, 'ex natura
maffei, 5-1-79: la lingua latina par che molto presto ci si adottasse, poiché
quei pochi pensieri e documenti di religione che le erano stati dati confusamente nella infanzia
. rosmini, 2-1-165: io osservo che v'ha una scienza nell'uomo obliterata
popoli], quanto più volte hanno provato che molti di essi, per sfogare lo
dei bandi obliterati e degli editti che per l'uso contrario hanno perduta la
. cattaneo, iii-1-180: fu allora che gli oppressi e obliterati popoli si trovarono
pisano, ma talmente oblitterata e guasta che poche lettere vi si ravvisano. idem
4. bot. disus. che ha una forma, un aspetto non
..: aggiunto di alcune parti che hanno figure abbozzate e difficili a riconoscersi.
. -trice). bu- rocr. che annulla, che invalida. -macchina obliteratrice
. bu- rocr. che annulla, che invalida. -macchina obliteratrice (anche semplicemente
, sf.): dispositivo automatico che annulla francobolli, marche, tessere e
tessere e, in partic., biglietti che consentono l'utilizzazione di mezzi di trasporto
. tardo oblitteràtor -dris 'colui che fa dimenticare '. obliterazióne, sf
con la rottura e la terribilità dei tratti che con la scomposizione delle tinte e l'
nello stesso hegelismo. 3. deterioramento che rende illeggibile un'epigrafe, un'iscrizione
., 23-50: io era come quei che si risente / di visione oblita e
si risente / di visione oblita e che s'ingegna / indarno di ridurlasi a la
tuo fidelissimo masuccio se ricomanda e supplica che per te non sia posto al numero de
non sian le prime piaghe, sciai che un fiume, / trandone rivi assai,
fa piu mite. 2. che ha poca memoria; dimentico (ed è
, introdotto dalla prep. di, che indica l'oggetto della dimenticanza).
. lorenzo de'medici, i-238: tanto che alla tri- st'alma alcun non torna
quanto fia degna de perpetua laude! che li piaceri e morbideza del rico stato
nemici tui, con ciò sia cosa che tu possi avere molti altri compagni,
possi avere molti altri compagni, perciò che quelle cose ree che tu farai,
altri compagni, perciò che quelle cose ree che tu farai, tutte le terranno a
di quelli, -con ciò sia cosa che l'oblivione sia corruzione di memoria.
essere da'denti degl'invidiosi cittadini morso che la provata verità per li suoi effetti e
ci legano e tengon sì stretti, che, quasi convertite in natura, per
quasi convertite in natura, per romore che fatto ci sia in capo, destare non
: rinovella ogni giorno la promessa acciò che. lla oblivione, madre d'ingratitudine,
pensieri empi e maligni / del vecchio, che donar li vorria [i nomi scritti
correre nelle opere mie le medesime colpe che ho biasimate in altrui, prevedo ed
* timeo 'parla anche dei diluvi che poterono cagionare l'oblivione degli uomini e
palmieri, 3-24-7: come passa par che non vedesse / quel vero in ciel
non vedesse / quel vero in ciel che certo ella vi vide / prima che in
ciel che certo ella vi vide / prima che in lete oblivion beesse. boiardo,
patire li tuoi sdegni, fin a tanto che caronte mi passi il nume de l'
v-1-51: io delibero bere al nappo che io terrò per ricordanza sua l'acqua de
ciascuno altro, vantandosi la vertù mia che ne la punta de la spada vostra
, in relazione con un altro sostantivo che ne accentua il valore negativo, evocando
smarrimento di fronte all'opera del tempo che annulla la memoria della vita e delle
di conservare la fama di tutto ciò che di nobile accade o, anche, alla
questi... / di cieca oblivion che 'scuri abissi! / volgerà il
1-7 (i-107): il male è che ai nostri tempi non v'è chi
è chi si diletti di scriver ciò che a la giornata avviene, onde perdiamo
iii-71: io non vorrei... che il caldo de'buoni giudizi..
gemelli careri, 2-ii-198: ei sembra che, nell'aver l'onore di riverirvi di
presenza e di considerare quelle tante virtudi che, con larga mano, volle il
e la punizione di un dio corrucciato, che giunge in taluno alla cecità dell'intelletto
viii-3-37: ultimamente [fulgenzio] dice che medusa significa * oblivione ', la qual
oscurità. bufi, 1-257: perseo, che significa virtù, aiutato da pallade,
, vince medusa, cioè oblivione, che è una spezie di terrore. landino
. landino, 73: molti vogliono che medusa significhi oblivione e ignoranzia: e
2. azione o comportamento o situazione che è conseguenza dell'oblio, oggettivamente verifica-
la gentilezza o ver la nobilitale, che per una cosa intendo, si generasse per
quanto li uomini fossero più smemorati, che tanto più tosto ogni oblivione verrebbe.
iocondo ancor duo miglia ito non era / che gli venne la croce raccordata, /
andreini, 107: l'ingratitudine, che voi m'usate, è la peste,
oblivione è prova piuttosto di decrepitezza smemorata che di valida giovanezza: e chi vuole
di non tenere nel debito interesse ciò che, invece, sarebbe necessario considerare e
la eccellenza tua, virtuosissima marchesana, che per alcuna oblivione abia preter- misso quello
abia preter- misso quello debito del scrivere che a la mia servitute se conviene.
ad quella satisfare, acciò nesciuno sia che presuma, essi over de negligenzia, over
quale tanto ha da essere in colui che serve, quanto è l'ingratitudine nella donna
opinione nasce dall'obblivione di quel principio che la moneta non ha il solo uffizio di
è il primo dono della tua amicizia, che una tua spronata vinca le oblivioni e
il dottore dice, seguendo aristotile, che 'tutti i motivi d'ira si riducono
né questo molle cielo alma nodrica / che a'suoi padri o con sé mai
boiardo, 2-55: fece una legge che niuno non potesse essere accusato per le
. guicciardini, 13-vii-74: sono certo che chi ha ottenuto questo non cesserà di importunare
questo non cesserà di importunare sua santità che si proceda più oltre, non avendo altro
più oltre, non avendo altro obietto che volere che di tutte le cose passate si
, non avendo altro obietto che volere che di tutte le cose passate si faccia
18-1-181: si pensavano... che, fattasi, come già in atene si
nel proporre antonio, planco e cicerone che si condennassero a perpetua oblivione li fatti
: potè parere in certa maniera, che la riconciliazione della prima portasse con sé
.. aspetto l'altre pilole, che faranno forse maggiore effetto. a. cocchi
i-225: oltre la singoiar potenza [che hanno i liquori] d'offendere sì
l'avversario pertinacemente si difendesse, dicendo che bene vogliono questa trasmutazione potersi fare quando
, se nobile fu, è sì invecchiata che quasi è venuta in oblivione. beicari
beicari, 5-93: tanto cibo parea che prendesse / l'anima e 'l corpo in
l'ira va in oblivione, / che '1 pagano al partir da le fresche acque
gli abusi e i disordini occorsi e che si sogliono usare intorno al fatto delle
. loredano, 1-81: non volle che nel suo sepolcro vi fosse scolpito il
fosse scolpito il suo nome, acciò che, perdendosi nell'oblivione, non dasse
oblivione, non dasse occasione ad alcuno che lo dovesse amare. g. b
c. gozzi, i-13: io so che scrivete contro quell'esecrabile del gratarol.
cadano a lamentar la morte di quelli che ti offerivano gloria e n'ebbero scorno
: è quella tassa di mesi fa, che ad alcun de'più tassati fu fatta
, 2-427: niuna matrona ivi sacrificava che non fosse netta e buona donna e che
che non fosse netta e buona donna e che non avesse avuto più d'un marito
a quella [a sua beatitudine] che ogni suo consiglio è gratissimo ed accettissimo a
teniamo dalla sua magnificenzia sì interamente satisfatti che mai per alcuno tempo siamo da dovere dare
non avendo mandat'a ablivione / ciò che la fata del suo amor gli disse,
anzi essere stato spesse volte di bisogno che 'l senato veneto rimediasse a'disordini nati
in potere della oblivione cosa alcuna degna che a mia notizia giunga. fausto da
il conte di tenda fra noi, che perdonò a un capitano che prese dentro
fra noi, che perdonò a un capitano che prese dentro una sua terra in piemonte
il qual dopo trattò sempre sì umanamente che la memoria di tanta
clemente sesto, pontefice, tutto quello che leggeva una sola volta riteneva così stabile
sola volta riteneva così stabile nella memoria che mai più in oblivione poteva recarlo.
antico e proprio valore e quella prudenza che con il tempo s'era quasi posta in
dall'animo le minute radici della diffidenza che poi vengono pullulando in piante uggiose e
: platone, divin filosofo, ha voluto che l'a- nime siano infuse ne li
nuove divisioni avevano talmente messa in oblivione che molti discesi di ghibellini i primi magistrati
materia di non lasciare in oblivione quello che seguita. f. vettori, 1-183
francesco re di francia. et acciò che tutto quello che era successo tra loro per
francia. et acciò che tutto quello che era successo tra loro per il passato si
si mettesse in oblivione, fece praticare che lorenzo togliesse moglie in francia. tasso
in oblivione il signor battista guarino, che la prudenza civile ha accoppiata con tanto
me un aborimento tale delle cose del mondo che le ponevo come in oblivione. c
buonarroti il giovane, 9-202: mi disser che le donne fiorentine /...
la conclusione di un nuovo trattato, così che non sussisterà più quello di passarovitz,
intera oblivione insieme con tutti que'libri che l'han prodotta? -perdonare.
anche il conte di montorio, pregandolo che, posta in oblivione la presente offesa
baruffaldi, i-142: qui in ver ciò che altrove s'amplifica / si modifica /
/ a tenor della varia struttura, / che misura / ciò che il mantice del
struttura, / che misura / ciò che il mantice del petto / or fa largo
pone / in modesta oblivione / ciò che abbonda e ciò che manca.
oblivione / ciò che abbonda e ciò che manca. -levare, togliere,
(i-553): noi portiamo ferma credenza che le sue purgate scritture ne leveriano fuor
leveriano fuor de la oblivione appo quelli che dopo noi verranno, quando morte avesse questo
volando per l'allegra / aura soave che dal sol s'irraggia. baldinucci,
il togliere all'oblivione le poche notizie che eran rimaste al suo tempo di tale
esservi ancora molti mal intenzionati, dicevano che non era da fidarsi del popolo,
non era da fidarsi del popolo, che, sempre incostante, si lascia da ogni
toscana, istorico, filosofo e colui finalmente che porse a gli studi migliori la mano
remedio nelle figliuole, di modo che essi con la terra furono coperti e
, 1-364: cor mio, non fate che, lontana dagli occhi, resti sepolta
. leopardi, iii-8: non altri che il suo buon cuore potè farle dar
dar qualche prezzo alle mie tenui fatiche, che non poteano attendere se non di esser
altre barbare nazioni proibite, in maniera che furono sepolte sotto una total oblivione per
(superi, obliviosìssimo). letter. che dimentica o che ha dimenticato qualcosa (
). letter. che dimentica o che ha dimenticato qualcosa (o anche vive
del passato, ecc.); che è solito dimenticare. -anche per sineddoche
, per mostrare l'effetto della paura che fa l'uomo oblivioso e dimentichevole.
. guiniforto, 23: io credo che dante, il quale finge qui virgilio parlare
, non come oblivioso, ma come quello che ben si ricorda di ciò che scrisse
quello che ben si ricorda di ciò che scrisse nella quarta egloga della bucolica sua
de'benefizi in me collati, quello che sia per tua salute e conservazione del tuo
poiché sempre ho domandato di lui e desiderato che avesse i miei saluti. de sanctis
non vi credo già oblivioso della difficoltà che prima avevate in congiungere l'aspi- rativa
'col dattivo 'mihi ', nel che facesti tale prattica che quasi ad ogni
', nel che facesti tale prattica che quasi ad ogni ora sentiva ripetersi quel
i. frugoni, i-8-49: io, che in ossa / e in fibre uom
spesso le lor dotte carte / scorgo che quante ne'miei scritti accolgo / persone egregie
sonno del secolo oblivioso a chi più che altra cosa non piacque essere scosso pel
di una certa sorte. 2. che non è presente a se stesso; assente
i-242: sei sono i pericoli in che cade o fa cadere el ricco avaro.
del nome obbrivioso. 4. che dà, che procura oblio (o anche
obbrivioso. 4. che dà, che procura oblio (o anche indifferenza,
3-i-373: non siamo immemori di quel che ci costano le discordie passate, non ci
monelli, 3-44: i governi, che per fredde teorie umanitarie inibiscono o misurano
di lui per l'astio de'contemporanei che egli spregio ed offese e per l'obbliviosa
-che astrae dalla realtà circostante, che induce assenza. poerio, 3-349
pozzi, 2-45: gli è ver che tonda obbliviosa orfeo / varcò, ma
berrem l'obliviosa onda di lete / sì che più niuno sovvenir ne prema.
botola si richiude. dagli oblò non vedo che l'acqua verde e il fianco dell'
di rètina: con quell'occhio laterale che cianno i polli che pare una trovata
con quell'occhio laterale che cianno i polli che pare una trovata di picasso, un
indovinanti, in particolare fa di mestieri che s'apparecchi e si faccia forte un
sm. letter. indolenza, neghittosità che costituiva una caratteristica peculiare della nobiltà terriera
bov, cto takoe oblomovuina ('che cosa è l'oblomovi smo
: nominatamente sopra gli obloni, che sono ingredienti per fare le birre. siri
e nominatamente sopra gli obloni, che sono ingredienti per le birre.
. m. -ghi). che ha forma allungata, bislungo (con riferi
. cellini, 4-528: ancora mi comandò che io facessi un modello per quei
facessi un modello per quei quadri oblunghi che sono intorno a detto coro.
quella [immagina zione] che pone apelle del mostrarsi saturno ora oblongo
creda pur v. s. che è stata imperfezione dello strumento o dell òcchio
carducci, iii-21-201: gli storici attestano che i galli non facevano mai senza i lor
6-187: era una ragazza svelta, peccato che avesse una faccia troppo oblunga, il
o, anche, a fogli singoli, che, diversamente dalla consuetudine, abbiano le
consuetudine, abbiano le pagine più larghe che alte (anche nell'espressione ottavo oblungo
cartac. in ottavo oblungo di sessanta fogli che numerato xliv conservasi nel pluteo xl della
quadrato oblungo, scritte, salvo una che è bianca, da tutte due le
le mani, svogliatamente -una sera d'inverno che era rimasta in casa -certi fogli oblunghi
larghissime. 2. bot. che ha forma ellissoidale particolarmente allungata, affusolata
sione dèi tuo volto a sé che eziandio quasi obmutesce e non ardisce
memoria..., ciò che avvenne dopo che la nostra partenza
..., ciò che avvenne dopo che la nostra partenza fu realmente stabilita
d'atre tempeste, / ma non faran che non si manifeste / il dì,
savonarola, 7-ii-252: el non è cosa che privi più lo uomo del lume dello
più lo uomo del lume dello intelletto che fa la libidine: ella ha sempre
e. cecchi, 9-91: parrebbe quasi che, dal momento che il manierismo cominciò
: parrebbe quasi che, dal momento che il manierismo cominciò ad esser di moda,
bacchelli, 1-ii-322: dico e sostengo che in presenza di gravissimi fatti, d'
di malversazioni e prevaricazioni come quelle che vostra eccelenza mi svela e denuncia e che
che vostra eccelenza mi svela e denuncia e che obnubilano di sdegno e quasi di terrore
volto falcata riso pianto tutto / ciò che conviene al calco più perfetto / di
19-125: forse si deve al sentimento ostile che mi intossica e mi obnubila, se
comincia a lasciar l'orazione donde interviene che manca poi l'influsso e la grazia.
di qualche fantasia e desiderar qualche cosa che non è lecita. -aggrottarsi,
tanto si son ravvolti nella sensualità torbidosa che non lo sentono più. bacchelli,
ma obnubilata; le farò dunque notare che l'idea,... ha assunto
nella propria opera? si tratta della coscienza che nasce dopo una momentanea obnubilazione:
compiuto nell'occasione delle nozze; che riguarda, che si riferisce all'atto
delle nozze; che riguarda, che si riferisce all'atto matrimoniale (
'all'obo, albero indiano che distilla acqua in tempo di siccità '.
, 67: è detto oboè l'istrumento che segue, il di cui suono,
lingua composta di due parti di canna che insieme si riguardano; il tubo è bucato
buco ve n'è un altro laterale che si apre e serra con il dito auricolare
gozzi, 4-141: un rumor, che fé tremare i venti, / feciono i
queruli e sommessi / d'un oboè che nel silenzio trilla. e. cecchi,
oboe, col fare d'un quattordicenne che stringa la prima volta tra labbri la
con tale strumento (o il suono che ne viene emesso). c.
, lì presso, oboe e violini che s'accordano. moretti, ii-143: mia
, ii-143: mia madre era lieta che l'oboe e l'arpa si volessero bene
, dirigevano l'orchestra della scala, che contava fra i suoi migliori istromentisti l'
. v.]: 'obolaria': nome che si dà alla 'linnea borealis '
'obólus ', mollusco brachiopodo, che vi si rinviene. = voce
obuli. varchi, 8-2-246: bisognava che ciascuno pagasse due oboli. m.
in sei parti a similitudine del cubito, che si compone di sei palmi: imperocché
2. metrol. unità ponderale che nel sistema atticoeuboico corrispondeva a gr 0
., i-405: questo darà ciascheduno, che passa al nome, di mezzo siclo
stateri d'oro a 180 oboli, che prima si cambiavano per 210, sembra
mezz'obolo, signori: / o che scarsa carità! targioni tozzetti, 9-279
l'olio, il quale fu tanto che il venderono a un obolo la libbra.
in questo momento non havvi per noi che una dozzina di lire, e domani,
e quindi corrispondente al valore degli oggetti che si desideravano. 4. per
iniziativa del montalambert (1810-1870), che intendeva ricollegarsi all'istituto dell'età intermedia
i partiti secolari, / come color che tengon da'più forti / per l'amor
, 1-77: non v'è nessuno che trapassi da questo pellegrinaggio ai riposi della
la spoglia del noto pezzente / nonagenario che l'unica mano / tendeva sempre su quel
, come compenso e riconoscimento degli spropositi che ho detto. -risparmio esiguo,
guadagno da questa spedizione, l'obolo che tutti avrebbero dato a vederla, e
acheronte. baldelli, 2-1-77: dicono che al portinaro si dà un obolo,
al portinaro si dà un obolo, che da'paesani è per suo nome detto caronte
urna rugginosa, dove riponeva gli oboli che dai tragittati scuodea, come soglion i
come soglion i gondolieri mariuoli d'anfibia che sono più scaltri che i tre assi
mariuoli d'anfibia che sono più scaltri che i tre assi della bassica. pascoli,
ideale abbia la moneta di dieci centesimi che tu gli dài ogni sera in guisa
'. -obolo di mare: contributo che le città francesi di mare, e
. mazzini, 56-217: un popolo che ha, dovunque ha tentato, trionfato
, trionfato otto anni addietro, e che si rassegna in oggi a far la
sete di tenerezza, ma non ebbi che l'obolo diaccio d'una compassata venerazione.
da pagare questo contorcermi / agli scossoni che a intervalli regolari, / come mestruazioni
l'usura più vituperata, siccome quella che soldi e mezzi soldi esiggeva da'poveri
obovale, agg. bot. che ha profilo ovale, con la
s. v.]: 'obovale': che ha la forma d'un uovo,
]: 'obovato ovato a rovescio; che ha la forma d'un uovo con
di insetti coleotteri della famiglia cerambicidi, che vivono sugli alberi, in partic.
oro, e con simil colore rosseggia che fa il fuoco, e si chiama
d'oro [era] il medesimo che il nostro fiorino, cioè una dramma o
se in questa legge nulla è scritto che per altre leggi... non si
essendo però men vivo quanto allo spirito (che in quel tempo è 'obruto '
ec., hanno allora più del materiale che all'ordinario)...,
pace con loro,... dimandando che gli obsidi stessero a fregelle e che
che gli obsidi stessero a fregelle e che i prigioni fossero resi. giovio,
obsignatóre, sm. letter. testimone che firma 0 controfirma un documento; sottoscrittore
v.]: 'obsignatóre ': nome che davasi ai testimoni chiamati per sottoscrivere e
efficienza e derivato dalle innovazioni tecnologiche più che dal normale logorio. -obsolescenza programmata:
obsoleto. obsolèto, agg. che è o appare proprio dell'uso antico
in favore di quelle parole e figure che alcuni chiamano obsolete. baretti, 1-86
poetici. compagnoni, lv-481: convenite meco che questo [clisciano] è un termine
ragione obsoleto. esso è tanto obsoleto che ne autore, né dizionario ci diranno
resa già antiquata ed obsoleta; ma che pur meriterebbe di revivere. m. piazza
opportune. 2. figur. che professa idee retrograde nell'ambito politico;
arcaismi 'politici. 3. che risulta superato e invecchiato per effetto del
del mare. 4. bot. che appare non completamente sviluppato o formato;
.]: 'obsoleto ': epiteto che viene appli cato ad alcune
è appellata fornica zione, che si commette tra li obsoluti.
]: 'obsonatore ': quello schiavo che provvedeva i viveri; lo spenditore
. mettile in le nariglie obsoviogaro, che non sia molto salito, poi pasilo di
, sf. ant. condizione di ciò che è impedito o ostacolato.
città, trovò in essa tanto tesoro che, vedendolo, obstupefece. 2
i denti dei nepoti e pronepoti loro che nemmeno poteano masticar il brodo.
si di gaudio colmo e pieno / che, obstupefacto, indarno parlar tento.
fr. colonna, 2-9: intanto che l'aqua austa intra la clausura dell'
3-23: obtalmia è una postema calda che nasce ne la congiuntiva. libro della
cura delle malattie, 1-9: dico che obstalmìa è apostema caldo, nato nel bianco
47: io credo e voglio esser certo che la vergene gloriosa possi obtegnire dal suo
trovare se potrebbe, ad comparazione di quello che in me veracemente se trova, talento
pirandello, 7-507: il fatto è che il suocero, cedendo * obtorto collo
. soffici, v-6-427: a me, che ho sempre scritto * obtorto collo '
di quel cibo sminuzzato e oltremodo parco che si ammannisce nel libro del catechismo.
ottretta- tore, perfido, fallace, che volerlo altrove suo diffamatore. boiardo,
nostro fiorentino poeta, appresso di quelli che hanno provato che cosa è amore: «
, appresso di quelli che hanno provato che cosa è amore: « spero trovar
: « spero trovar pietà, non che perdono ». equicola 266: di qui
nasce quel timore, invidia et odio che crisippo diffinisce perturbazione, da'greci detta
fr. colonna, 2-35: quantunque che la perfezione dilla dignissima arte non devia
ti farà obumbràcolo di protezione; però che così come la gallina sotto l'ale
maddalena de'pazzi, iv-114: questa luce che si contiene in esso verbo è dio
in esso verbo è dio non è altro che una grandezza sua e una bellezza di
obumbràre), agg. ant. che opera in una persona pervadendone tutte le
, ix-619: per la grande devozione che avevano a pietro ponevano gli infermi per
vie onde elli doveva passare, acciò che, passando elli, almeno l'ombra sua
in tanta multitudine [gli uccelli] che l'aere obumbravano. sanudo, xi-650:
obumbravano. sanudo, xi-650: credo che le magnificenzie vostre pono aver inteso e forsi
vostre pono aver inteso e forsi visto che non è ancor 28 anni che in lombardia
visto che non è ancor 28 anni che in lombardia ne fu grandissima multitudine [
grandissima multitudine [di locuste], dico che obumbra- veno el sole, e feceno
quando questa gentilissima salute salutava, non che amore fosse tal mezzo che potesse obumbràre
salutava, non che amore fosse tal mezzo che potesse obumbràre a me la intollerabile beatitudine
elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale che il mio corpo... molte
vorrete conservarvi el lume de l'intellecto che io v'ho dato con la pupilla
con la pupilla della sanctissima fede, che voi non vel lassiate obumbràre dal dimonio
mosse il pensiero di dolersi la passione che accieca la mente ed obumbra l'intelletto
amore, a quello spirito d'amore, che nella vita nova obumbra all'amatore l'
risolvere... le 'difficoltà 'che le opere d'arte offrono all'intelligenza
all'intelligenza per effetto di pregiudizi o errori che di continuo le obumbrano e, come
, richie dono la luce che le rischiari. -obnubilare una persona
né mai dal ver prudenzia fu divisa / che forte per imfamia ella è colisa,
sendo con certa astuzia scarcerato, / che gli apparì sì gran confusione / di
apparì sì gran confusione / di nebbia che l'avea tutto obumbrato, / e ritor-
la divina bontà mi diè sé più che io non addimandavo, perocché...
, vi-181: opera d'amore è quella che fai dello spirito tuo, obumbrando noi
de galilea / l'angelo stette, che resplendea: / tua fede 'l erette
maria, virgo beata, / poi che de cristo fuisti obumbrata / et in betelem
dell'altissimo obombrerà te; e colui che nascerà di te, sarà santo e sarà
di fuor santamente, / perocché quel che di te nascerà / santo figliuol di
, le cui opere hanno tanta di chiarezza che ogni reale stirpe obumbrano, e me
pistoia, 1-54: così la donna che il pensier disgombra / da me più surge
o castagno a contemplar le nuvolette bianche che viaggiavano il cielo azzurrino, il colore
fra giordano, 3-125: dicono i savi che la valle riceve più la luce del
del cielo, per lo ripiegamento della luce che siede ne'monti e ripiegasi in più
. savonarola, iii-272: [colui] che ha la fede informe e ha obumbrato
lussuria o simile, è simile a quello che ha le cataratte in su li occhi
vena di luce inondarono, nella maniera che fa il sole. -offuscato, macchiato
purità... mi pareva intendere che tutte l'avessimo, ma in alcune era
non era egli obumbrato ogni cosa innanzi che venissino queste tribulazioni? 5.
i-92: la quale anima, da poi che è tra tali spalle obumbrata et aiutata
pervenuto. idem, 281: sono alcuni che, quivi veggendosi essere pervenuti, e
per le scene, / e vedrà poi che io faccio e faccio bene. =
]: 'obvallato ': di quei fiori che vengono attorniati e difesi da brattee per
suo obve lato figlio, che elio licentemente reassumi le sue amorose
: di 'fogliazione', lo stesso che 'avvolta '. = voce
di lingua d'oco, dicendo che è più bello e migliore quello
è più bello e migliore quello che questo. varchi, 3-335: seguiterebbe una
3-335: seguiterebbe una larghissima divisione che si fa delle lingue nominandole da quella
palmate, becco arancione o giallo che si re stringe all'apice
anche grigio in alcune varietà, che ricopre uno strato di piumino molto
nutre in prevalenza di verdura, che si procura in gran parte col pascolo,
spiumatura in prossimità della muta, che trova impiego nella confezione di imbottiture
più dimestiche. oche o anatre, che sono toccate o nere, sono nate di
sterco. sercambi, 1-i-56: divenne che uno macellaio nomato figliuccio si mosse da
.. suspiziosissimi e amorevoli, acciò che l'uno destando l'altro e chiamando la
. romoli, 217: non è uccello che più senta l'odor dell'uomo che
che più senta l'odor dell'uomo che l'oca e che sia più vigilante;
l'odor dell'uomo che l'oca e che sia più vigilante; nel covar l'
va cercando e rimirando; è animale che, dove sta, o mangia tutto o
sporchi e d'inesplebile voracità, come che eli'abbino per entro la vita il
il budello diritto con una estrema calidità, che non prima inghiottito hanno smaltito, piombinando
/... /... che da lungi / possan l'oche sentir l'
roca. montale, 2-33: la sera che si protende / sull'umida conca non
non porta / col palpito dei motori / che gemiti d'oche. -in
e càscali 1 mantello; / ben par che sia fattor de'rusticacci. giovio,
parte de gli ignoranti è questa: che per picciola cosa s'attaccano con altri
spietatamente... con tali squaquerate che paiono una turma d'ocche spennacchiate.
/ ch'io volen- tier direi / che un'oca avea giudizio più di lei.
marchi, ii-434: sapete almeno quel che vi costa l'acquavite che bevete in
sapete almeno quel che vi costa l'acquavite che bevete in un giorno e che vi
acquavite che bevete in un giorno e che vi rende stordito come un'oca?
le oche. bacchelli, 1-i-498: so che voi potreste essere in condizione di ridervi
e invece siete come un'oca, che non ha di suo nemmeno la piuma
non ha di suo nemmeno la piuma che la veste, perché gliela caveranno per far
assalto notturno dalle oche sacre a giunone che erano allevate nella rocca capitolina (anche
con tanto silenzio al sommo dell'altezza che non solamente ingannarono le guardie, ma
, iii-37: l'oca affettuosa, che vegliava, / cavò ben ella il sonno
per gli orecchi / alla gente latina che russava. guadagnali, 1-ii-302: se
, iii-3-85: zitte, zitte! che è questo frastuono / al lume de la
: quando poi lasciassi capire al sottoprefetto che una guerra di scandali non sarebbe gradita
-penna d'oca: penna dell'ala che, appuntita e forbita, era un
uno, / più non fan penne che bastino l'oche. carducci, iii-24-181:
: non hanno adoperato mai altre armi che la penna d'oca e il calamaio.
letterarie. lucini, 6-15: che pazzia è mai questa del dossi..
rossa, / mostrando un'oca bianca più che burro. -per simil. figura
, becco giallo e zampe rosse, che nidifica nell'europa centrale e sverna nelle
(anser fabalis o segetum), che ha zampe gialle; l'oca cigno
-pelle d'oca: aspetto alterato della cute che nere. -oca gazza: uccello australiano
ser cambi, 1-i-57: figliuccio, che fine alla brachi s'a- vea
., i-1-92: li maestri che vogliono uccellare non uccellino molto ad
uccellino molto ad oche, salvo che per necessitade. pulci, 14-55: quivi
: quivi è l'oca marina che '1 mar passa. romoli, 27:
io intendo quell'uc cello che dagli scrittori di storia naturale è chiamato
dell'affrica, di dove si assicura che ogni anno ne passino in grecia e sul
d'uccello da cui si trae quella lanugine che da'francesi è detta 'edredon '
). sacchetti, 185-46: o che li fosse stata donata o che avesse
: o che li fosse stata donata o che avesse comprata una grassissima oca pelata.
insiemi col gatto e raccogli la grassezza che da esse distillerà e servala. ghirardacci
servala. ghirardacci, 3-341: ordinò che la carne di manzo si vendesse danari
la ragione è questa:... che que'signori son loro che mangian l'
.. che que'signori son loro che mangian l'oche, e si trovan lì
lì tante penne, tante penne, che qualcosa bisogna che ne facciano. carducci
penne, tante penne, che qualcosa bisogna che ne facciano. carducci, iii-26-329:
spavento di un'oca? potremmo forse dire che l'oca ha la pelle di oca
oca? pascarella, 2-317: non sapendo che dirgli mi taccio ed egli allora mi
taccio ed egli allora mi dà una notizia che mi fa venir la pelle d'oca
anch'io m'ero lagnato qualche volta che la carne era troppo dura, e
un pochino così'alla sfuggita, sì, che doveva essere... vacca.
essere... vacca... che orrore! è una cosa che fa
.. che orrore! è una cosa che fa rabbrividire, che fa venire la
è una cosa che fa rabbrividire, che fa venire la pelle d'oca. bonsanti
di piccole rughe disposte a raggera e che si dipartono dall'angolo esterno dell'occhio
sartorio, semitendi- noso e gracile e che si inserisce sulla tuberosità interna della tibia
tibia. 5. figur. persona che ha scarse qualità intellettuali, ottusa,
, stupida, grulla, tonta, che si può ingannare facilmente (anche nelle
un'oca). -in partic.: che si comporta in modo sciocco, leggero
sesso femminile, per rilevare la fatuità che accompagna la bellezza fisica, talora con
. varchi, v-147: a fine che egli, o altri per lui, non
, / dicendo ch'ei non vuol che il vin lo cuoca, / ma che
che il vin lo cuoca, / ma che chi lo trovò non era un'oca
quell'oca di berthier (è napoleone che così lo chiama) non voleva parlar dell'
non voleva parlar dell'italia in modo che il francese si adombrasse. visconti venosta,
, sodato, preconizzato su tutti i toni che il maestro non è morto..
non è morto..., spero che le oche manzoniane si saranno messe un
ferd. martini, 1-i-149: non dirò che sia colta, ma è più istruita
istruita e meno oca di tutte le italiane che allietano delle loro facce incipriate le regioni
gioco popolare, di famiglia e infantile, che si avvale di due dadi e di
a forma di circolo o di spirale, che recano varie figure, fra cui quella
delle caselle contrassegnate con tale animale, che consentono di raddoppiare l'avanzamento.
mondo, ed ella è così ambiziosa che gode di averlo in mano se ben
/ con due dadi, sapete, che si giuoca: / e quegli che fa
, che si giuoca: / e quegli che fa nove, a un'oca arriva
nievo, 63: il capitano, che diceva di aver sempre contraria la fortuna,
arte vera e sublime, / la sola che commuova! / i tavolini zeppi /
7. una delle diciassette contrade di siena che partecipano al palio. piovene,
stor. oche selvagge: i nobili irlandesi che dalla metà del seicento all'inizio dell'
l'oca: espressione di origine eufemistica che indica ira o disappunto. migliorini
un forestier / in sta venezia e che l'osserva el corso, / el resta
, v-154: professore, mi scusi, che testa, sono andata in oca,
andata in oca, con questa confusione che mi fanno, ò dato via tutti
, perché e'sarà com'un aspettar che nasca l'erba o il covar dell'oca
varchi, v -49: a coloro che sono bari, barattieri,...
. si suol dire, per mostrare che le trappole e gherminelle, anzi tristizie
5-12: riditi del volgo ammiratore, / che crede oche reali gli anitroccoli.
caro, 12-i-102: io ho una vostra che mi pare scritta dal polifilo in quella
. borghini, 2-16: -e questo a che ti servirà per util mio? -servirammi
ti servirà per util mio? -servirammi che egli mi ascolterà, e forse darà
darà credenza alle mie parole; il che se adiviene egli è l'oca.
sarà, diceva, assai faccenda / un che ferrava l'oche in ormignacca. pulci
pur molto -, / disse colui che non ferrava i buoi / ma l'oche
l'oche, dico l'oche non che i cavalli, e lasciare zazzeare per le
ancor da far tanto! » disse colui che ferrava l'oche. g.
fortuna gioca, / e sappi pur che vi è da far per tutto, /
da far per tutto, / disse colui che già serrava l'oca. allegri,
agio a'ma'passi, disse quel che ferrava l'oche. crusca, i impress
proverbio...: come disse colui che ferrava l'oche: e'ci sarà
ferrava l'oche: e'ci sarà che fare, perciocché l'oche, alzando il
i paperi alle oche: per indicare che gli inesperti o gli ignoranti talora pretendono
insegnare a chi più sa, o che anche l'esperienza può restare ingannata.
. i. nelli, ii-128: che avete messo l'oche in pastura a
a significare la poca utilità o lode che si acquisterebbe in una data faccenda.
a bada. lippi, 5-35: che tu non pensi, avendoti promesso /
l'oche in pastura, / come quel che ci vada ritenuto. note al malmantile
'trattenere con vane chiacchere ', che abbiamo dato nella st. antecedente a
in pastura 'suol dirsi di colui che, pregato di fare una cosa, cerca
molta via sassosa ancora. / vedi che non se'oca e beccheresti. /
gridare: portare viaocarinàio, sm. artigiano che fabbrica ocadenari e beni ad altri con
proverbio tener l'oche in pastura, che vale fare il ruffiano, e si dice
il ruffiano, e si dice di colui che tien femmine e prestale altrui a prezzo
un'oca: detto proverbiale e mostra che le cose hanno bisogno di tempo a
proverbi toscani, 67: cent'o- che ammazzano un lupo. ibidem, 87:
: tanto va l'oca al torso che ci lascia il becco. ibidem, 101
iii-2-993: in fondo sono più ocherella che rondine. lo confesso. e poi tu
uccello ', di origine indeuropea), che sostituì il class. anser -éris,
), originaria del perù, che ha fusto erbaceo, foglie composte, fiori
esperienza stibile di tale pianta, che con la cottura acqui per
utile, ma la ve ne sono tante che non ge potrei raccontare. quelle ch'
vengono in mente, oltra le pape che sono le principali, sono oche e sanoche
; fautore deltoccamismo. dato, che dimostra scarsità di doti intellettuali;
dossi, iii-205: gli importava assai poco che gli occhi della sposina facèssero le lor
soggiungeva, assai più triste, convinta che paolo spada si vantasse della sua ocaggine
il loro atteggiamento una passività inalterata, che poteva essere tanto effetto di un eccessivo
da imboccatura e con 8 o io fori che = deriv. da occaso *.
e alla formazione dei occasionale, agg. che deriva o procede da suoni; questi
: alzano i bimbi / le flebili ocarine che salutano / il tuo viaggio ed i
. = deriv. da oco1 (che in alcuni dialetti significa 'membro virile
15 franchi l'oca: ve ne ha che si vende da'60 sino a 75
questo è unicamente destinato per i cammellini che servono per il serraglio del gran signore.
cose reali; da scetticismo teologico, che ritiene impossibile dimostrare o razionalizzare le verità
. m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio o
. filos. che si riferisce, che è proprio o caratteristico deltoccamismo o degli
palladio volgar., 6-4: delle vigne che si vogliono oc- care...
. m. -ci). astron. che si riferisce al tramonto del sole.
rocco, 167: la contrarietà, che accenna tra il raro e denso,
virtù principale della forma operante, non che per se stessa basti né serva alla
così dire, occasionale meditazione del sole che nasce. a. f. bertini,
, 7-45: voi credeste a principio che il male di quel padre fosse una
iii-647: questo è un ostacolo occasionale e che può passare. ijindolfi, 16-20:
', cioè una lirica d'augurio, che i più quotati critici hanno giudicata insignificante
: noi arriviamo... al momento che il puro naturalismo nella sua forma dommatica
combattuto il cartesio ed al quale parea che avesse ceduto il posto negli occasionalisti ed
m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio o caratteristico
. filos. che si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'occasionalismo
. occasionalità, sf. condizione di ciò che è o moretti, ii-1105:
tutti i luoghi in cui l'infelice scrittore che ogni proposizione filosofica porta con sé e in
. savinio, 2-14: nivasio dolcemare ha che quella proposizione sia come lampo che rischiara la
dolcemare ha che quella proposizione sia come lampo che rischiara la tratto un salutare complesso di
, ii-79: si è voluto far credere che le sue idee sulla storia fossero'un
di successivi ragionamenti, mentre non furono che un pensiero occasionale. cattaneo, v-1-478
ed inalterabile ap 3. che si trova per caso o per un complesso
già sentiva il isogno degli amici occasionali che non attentano alla propria libertà. barilli
di mia madre. 4. che dà occasione o motivo a una conseguenza
la quale l'accadimento antecedente non che potrebbe occasionar lo scandolo d'una tal bestemè
. casini, i-307: quei ferali accidenti che soglionocessario, ma è solo l'occasione dell'
quevera e unica causa di tutto ciò che accade, cioè sta perdita...
perso lità e la convinzione che non si possa garantire naggio occasionò
giunge a conclusioni scettiche) in quanto lafatto che l'ha occasionata e che è il mio
in quanto lafatto che l'ha occasionata e che è il mio ritiro dall'onore volontà
osservati (e spunti di contrario che sempre la cortesia comanda. tale
, vii-95: rispose este... che la sua famiglia, fin zione
stordisce: il vino cagiona poreo, che nega all'uomo ogni effettivo poteresonno e la
dio e i cui rappre che fanno, non che altro, inorridire chi
rappre che fanno, non che altro, inorridire chi legge. bocchelli,
fa conl'infuori di dio e sostiene che la conoscenza fronti. umana non può
mamiani, 10-ii-33: quello... che è accettabile nella teorica del malebranche,
malebranche, chiamata occasionalismo, si è che noi vediamo tra esseri, i quali giudicheremmo
il farsi da se naturale delle cose che il finalismo si differenzia = deriv
equivoci, come verificabili anche in persone che facciano dimora in un luogo occasionalmente.
razze d'animali, le quali pare che [il poeta] venga dopo a nominare
12-282: si ha la netta impressione che il govoni occasionalmente mari- nettiano, il
più importante d'ogni altro il timore che non occasionasse questa bolla alcun scisma.
... vediamo come si possa dire che l'idea precorre alla sensazione, quando
avventura non valevoli le instanze della republica che... occasionare alla di lei
giordani, ii-2-109: caro iesi, bisogna che ora io perdoni alla lettera del conte
ora io perdoni alla lettera del conte che mi ha occasionato tanto bene.
vendita e permutazione e tutte le predette cose che di sopra si leggono sempre ferme ed
altrui ci faccia nascer opinione e sospetto che simil male possa accascar in noi e
, iii-238: né so come possiate dire che la natura non intenda produrre le donne
si può, della qual cosa più che d'ogni altra è desiderosa essa natura.
qual causa l'uno sia più occasionato che l'altro. bandello, 3-57 (ii-535
gelli, 7-69: altri hanno detto che la femmina è un maschio occasionato:
femmina è un maschio occasionato: il che non vuol dire altro che una cosa fatta
: il che non vuol dire altro che una cosa fatta da la natura fuori
lo più fortuita e di breve durata, che si presenta anche in modo impensato o