e si presenta come una poltiglia densa che, purificata e seccata, diventa una
in acqua e insolubile in alcool, che fonde a 2io°; è usato in
.]: 'mucico ': aggiunto che unito al nome generico acido, giova
c. battoli, 1-383: pensano che i pesci si nutrischino e si paschino
vino] di una mucidità prelibata, che sente graspo e vinaccia. =
mùcido (mùccido), agg. che ha odore o sapore di muffa;
ha odore o sapore di muffa; che ha perso la freschezza originaria, soprattutto
in un luogo umido e chiuso; che è in procinto di decomporsi; stantio
boccaccio, v-240: chi non sa, che per lo rimenare la pasta, che
che per lo rimenare la pasta, che è cosa insensibile, non che le carni
pasta, che è cosa insensibile, non che le carni vive, gonfia: e
, 8-362: le carni soprattutto bisogna che siano di animali sani, fresche,
c. battoli, 1-383: alcuni pensano che se si toglie un vaso nuovo di
nella citerna, prestissimo risanerà una acqua che sia mucida. bacchelli, ii-257: la
: è proprio vino fra i licori che diventi mucido e che si faccia aceto.
fra i licori che diventi mucido e che si faccia aceto. -appassito,
niccolò da correggio, 1-352: forsi che, essendo a le delizie dedito,
mucidi tempi eh? 3. che esala da sostanze marcescenti o imputridite,
l'aria e mescolati colla pioggia fan che poi nell'acqua nascano quelle minime ed
acqua nascano quelle minime ed impercettibili piante che fanno l'odore ed il sapore mucido
.. per estens. che ha aspetto malsano; torbido, acquoso
plebee. 5. figur. che ha perso validità, attualità, interesse
tempi, desueto, fuori moda; che appartiene al passato, antiquato. metastasio
della casa, 5-iii-325: vorrebbono che la conversazione si spendesse tutta in ciò
[in ciance], siccome quelli che non sanno più avanti, e che sotto
che non sanno più avanti, e che sotto quel poco di pulita buccia niuno
cecchi, i-i-iio: oh messer sì, che questa anderà al palio! / non
volere uno ed esser tanto debole / che la dica di sì. dappoco, mucida
9-388: garzon milensi... / che si muoion di freddo a mezzo agosto
di freddo a mezzo agosto, / che non si veggon mai / se non
lungo le mura scioperati, / come quei che son mucidi per tanfo / della lor
ricuoca come fabra. / non sai tu che fuor de mi ben non abra,
mucidi i padroni / in casa e scoloriti che e'bisogna / che egli abbiano veduta
in casa e scoloriti che e'bisogna / che egli abbiano veduta qualche cosa / stupenda
sm. sostanza prossima alla putrefazione, che esala un odore caratteristico di stantio e di
una cesta e con piedi le pestano tanto che levino la buccia: altrimenti un certo
480: non c'era altr'aria / che quell'odore di mucido. pirandello,
come disfatto in un tanfo di mucido che pareva spirasse dallo stesso squallore della prima
fatte sballare..., vide che l'umido dell'acqua e 'l mucido del
mare aveva intenerito in modo la colla che nell'aprire gl'incerati quasi tutti i
aprire gl'incerati quasi tutti i pezzi che erano alle casse appiccati caddero in terra
soderini, i-250: tutte quelle cose che patiscono di mucido, delle tignuole, perdimento
/ era d'un nero lucido / più che moro affrican, / e d'un
guarire e tornare sani. chi è che ci vuol condannare a respirare il tanfo
quel mùccido dei boschi era proprio quello che io attendevo. 8. figur.
povere miserabili, figliuole d'un fallito, che se non aveste avuto me, sareste
c. battoli, 1-383: quella acqua che arà cominciato a puzzare, agitata assai
commossa, lascerà il puzzo: il che è chiaro ancora che avviene al vino
il puzzo: il che è chiaro ancora che avviene al vino che tiene di mucido
è chiaro ancora che avviene al vino che tiene di mucido. tommaseo [s.
versi a certi fiori della retorica politica che oggimai rendono odore di mucido. papini
non pigliarsi sul serio: è bene che paghi il noviziato. appena ha trent'anni
. mucìfero, agg. istol. che secerne muco, muciparo. = voce
. mucifórme, agg. medie. che ha l'aspetto o la consistenza del
. mucìgeno, agg. istol. che secerne muco, muciparo.
sm. sostanza secreta dalle membrane mucose che può essere convertita in mucina. =
niccolò da correggio, 1-351: forsi che le tue stalle hanno mucigine, /
tue stalle hanno mucigine, / e che non eri fra'pastori idonio, / e
. m. -ghi). medie. che provoca o stimola la secrezione di muco
chimica analoga a quella delle gomme, che in acqua producono soluzioni vischiose e si
: a quello [profluvio] che da troppa scorrevolezza di sangue pro
dell'opunzia] in mucillaggine filamentosa, che lega ed imprigiona la rena. pratolini,
2. per estens. secrezione fluida che ricopre le mucose di un organismo animale
le mucose di un organismo animale o che si raccoglie nel suo interno.
orina, del fiele, della mucilaggine che veste le membrane? redi, 16-ix-219
di sanità, i-175: tutto quello che può irritare con forza gl'intestini, escoriarne
escoriarne le membrane, levare le mucilagini che li cuo- prono, stabilisce le cagioni
squagliate dalla putredine, non poteva scorgere che un confuso formicolio... facea
formazione di agglomerati gelatinosi di micodermi che lo trasformano in aceto. franci [
buzzati, 4-310: egli non vide che nubi indifferenti, dall'espressione idiota,
vesciche di vapore, mucillagini di nebbia che si disperdevano in brandelli. 6
essendo personale non v'è da stupirsi che si presti alla parodia, come, per
mucilaginóso, mucillagginóso), agg. che contiene mucillagini in abbondanza (e si
e vischioso, talvolta trasparente); che è costituito da mucillagine (una sostanza
, 122: teofrasto... dice che '1 pa- liuro ha più specie
liuro ha più specie e tutte fruttifere e che produce il seme suo in follicoli,
psillio con acqua fresca di fontana fino che si faccia mucillaginosa. redi, 16-ix-217
mucilagi- nosi. 2. che è costituito da una secrezione densa e
da una secrezione densa e vischiosa, che ne è rivestito; che contiene tracce
vischiosa, che ne è rivestito; che contiene tracce abbondanti di muco (un
crescenzi volgar., 6-92: a quelli che hanno flemma mucilaginosa nelle budella utilmente [
, 9-1-249: chi l'avrebbe mai detto che un uomo così grande e di genio
spallanzani, v -80: è indubitato che la sostanza muccil- laginosa attorniante il girino
serve a lui di nutrimento quando noi diciamo che è nato. de pisis, 3-116
redi, 16-ix-218: è ben facile che il liquido mucilagi- noso, reso sempre
ingombramento del nominato acido forestiero, e che viziata finalmente la struttura organica della glandola
crivelli. morgagni, 287: è credibile che, raccoltasi nel sangue gran copia di
queste introdotte per mezzo delle glandule mucilaginose che sono e intorno ai tendini del cossendice,
. cedevole al tatto, molliccio; che ha consistenza o aspetto di mucillagine,
; ma ne odora quella erbetta mucilaginosa che si trova in loro attaccata. spallanzani
, protesa sulla corrente vitrea e mucillaginosa che tra un istante l'affogherà tingendo di verde
: la scena centrale del povero mollusco che si dibatteva dall'intemo e dall'esterno
, appartenente alla classe delle glicoproteine, che si trova nella maggior parte delle secrezioni
proprietà di dare soluzioni filanti e viscose che non coagulano con il riscaldamento e sono
e da questo trae le proprietà speciali che gli appartengono. = voce dotta
. c. gozzi, 1-1017: che diavol ha di buon quella mucina,
ha di buon quella mucina, / che tu le pianti tanto d'occhi addosso /
le fitte del maccaio: / adagio pur che cova la mucina. =
biochim. fermento esistente nella mucosa intestinale che determina la coagulazione dei glicoproteidi (mucina
deriv. da mucina1, con suff. che indica enzimi. mucinemìa
bracciolini, 5-2-41: una candida gatta che 'l pan unto / per dolor lascia et
et assaggiar'noi vuole, / per che un mucino suo ben disgiunto / dal latte
casa... toglievagli ogni speranza che si mutasse un giorno per lui il
i mucini orbi, dicesi di uno che tardi assai a fare alcuna cosa la
. varchi, v-49: a coloro che sono bari... si suol dire
.. si suol dire, per mostrare che le trappole... e mariolerie
. e mariolerie loro sono conosciute e che non avemo paura di lor tranegli:
il giovane, i-159: non vo'che voi pensiate / che non abbiano aperti
i-159: non vo'che voi pensiate / che non abbiano aperti / gli occhi i
fagiuoli, i-3_i50: che credon ch'i'sia da gello e ch'
gli occhi. corticelli, 3-i-219: che se la novità de'loro sentimenti,
-tanto va il mucino ai lardo che vi lascerà la zampa: presto o
26: tanto anderà il mucino al lardo che vi lascierà la zampa.
1-114: un cagnuolo / ti giova allor che tu abbia con teco, / un
. biochim. composto di natura glicoproteica che mediante imbibizione di acqua forma la mucina
. mucinòide, agg. biochim. che ha aspetto simile alla mucina.
trova nel tessuto connettivo o nelle cellule che hanno subito una degenerazione).
. m. -ci). farmac. che può sciogliere o distruggere la mucina (
m. cecchi, ii-360: -e creda che sia vero / che il gattaccio fiero
ii-360: -e creda che sia vero / che il gattaccio fiero / il furto abbi
. mucìparo, agg. istol. che produce, che secerne muco (una
, agg. istol. che produce, che secerne muco (una ghiandola);
secerne muco (una ghiandola); che costituisce una membrana mucosa (una singola
). 2. bot. che secerne mucillagine. = voce dotta,
da muco e dal lat. -pàrus 'che produce '(da parere 'generare
deriv. da muco, con suff. che indica processi infiammatori. muco (
comportamento, il portamento, il linguaggio che rivelano elevatezza morale o intellettuale o signorilità
bilezza dell'anima molto più bella che '1 sole, che la luna
anima molto più bella che '1 sole, che la luna, che le stelle
sole, che la luna, che le stelle, che i cieli e che
luna, che le stelle, che i cieli e che niuna cosa creata da
che le stelle, che i cieli e che niuna cosa creata da dio in
giù. caro, i-343: desiderava ciascuno che si trovasse la schiatta delle donzelle
nobile. nobiliare, agg. che è proprio, che si riferisce,
nobiliare, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda i
proprio, che si riferisce, che riguarda i nobili, le loro prerogative,
discepolo appartenente a una famiglia nobile, che godeva di un trattamento privilegiato.
pinelli genovese, ma nato a napoli, che sta qua ad uso di nobilista,
sono tenuti in maggior considerazione di quel che siano i privati scolari, da i
signori e fanno del nobilista tanto all'aperta che tutta la città non ha altro che
che tutta la città non ha altro che dire se non di loro.
. di nobilitare), agg. che nobilita, che promuove a un più elevato
), agg. che nobilita, che promuove a un più elevato grado di
. 2. per estens. che eleva spiritualmente, che ispira sentimenti elevati
. per estens. che eleva spiritualmente, che ispira sentimenti elevati. svevo,
. dante, 1-291: quelli che dal padre o da alcuno suo maggiore
degno d'ogni dispetto e vituperio più che altro villano. boccaccio, dee.
, egli nobilita e innalza la donna che prende a la grandezza di sé, ancor
vii plebe pigliata, ed i figliuoli che nasceranno tutti saranno nobili a par del padre
cavaliere e senatore e fu il primo che nobilitasse la sua famiglia e li desse
carracci con l'impresa del carro celeste, che sono le sette stelle dell'orsa,
sua famiglia. de luca, 1-2-231: che un ignobile e diventi nobile..
dal principe, del quale si ha che alle volte nobilita il suo barbiero overo il
antico e avito, ma, per quel che concerne gli altri effetti, resta nuovo
, famiglia nobilissima per molti singulari uomini che ha avuti e per messer palla che
che ha avuti e per messer palla che la nobilitò per le sua singulari virtù
acconsentire a'loro capricci e si vantano che son nate loro serve a che quando
si vantano che son nate loro serve a che quando le opprimono avviliscono se medesimi per
frugoni, 1-13: non è la patria che renda gli uomini chiari: questi sì
renda gli uomini chiari: questi sì che, con le loro prodezze nobilitandola,
le ferie, nelle quali vacando i soggetti che gli nobilitano, prendono in altri studi
poi virginità altre figlie di regi, che assai lo nobilitarono. 3.
imitazione di così sconcie e scandalose azioni che i lettori, in vece di nobilitare
delle possibilità all'incontro o sia, che è il medesimo, dell'essenza delle
questo non puoi, spogliata delle funeste doti che mi nobilitano, fammi conforme al più
al più stupido e insensato spirito umano che tu producessi in alcun tempo. tenca,
, 1-201: egli narra le virtù che nobilitarono quel gran cuore. de sanctis
iv-199: tu adesso patirai, tu, che ti studi / nobilitare un stolto giovanetto
figlio, / umile ed alta più che creatura, / termine fisso d'etterno
etterno consiglio, / tu se'colei che l'umana natura / nobilitasti sì che
che l'umana natura / nobilitasti sì che 'l suo fattore / non disdegnò di farsi
non mai ne fu niuna più nobilitata che fu lei [maria]: tanta possanza
giusto de'conti, i-40: quel che tanto ha sopra ogni altro stato /
schiavitù ad un servigio cordiale non sforzato che l'uomo faccia a dio ed a gesù
fermo volto, / prendo speranza alora che 'l mio fallo / da te nobilitato sarà
te nobilitato sarà sempre / per fin che luceran del sole i raggi / e nel
albaregale. pinamonti, 263: considerate che la croce di gesù cristo non solo
ragione] nobilitata e dinudata da materia che la divina luce, come in angelo,
viscere, disfece anzi tempo la persona, che rara forza e maestosa bellezza nobilitarono.
sullo stoino sollevando a strappo gli zampini che, guantati di bianco, nobilitavano il mantello
altri attribuendole un epiteto o una definizione che ne nascondano la volgarità o la bassezza.
attenzione del signor n. n. che, dovendo parlare dell'amico suo in un
col nome di certe figure scolastiche, che potrebbero chiamarsi i palliativi dei solecismi degli
domandare il permesso; « è colei che mi ha educato », nobilitando così,
condizione, a fargli amare le classi che gli stanno sopra, a nobilitarlo ai
greco omero / e onorò più il suo che 'l suo altrui. castiglione, 74
e manchi e dar loro tanta grazia che, così mutilati, ognun possa usarli per
cercavano di nobilitare la lingua loro, che e'non istimavano manco l'arrecare in
l'arrecare in quella qualche bella opera che sottoporre a l'imperio loro qualche città
. castelvetro, 4-271: se concederemo che per nobilitare la favella si possa tramutare
ordine usitato delle parole è da temere che non pervegniamo in isconvenevolezza. c. dati
. parini, 588: coloro pertanto che procurano di nobilitare una lingua, che
che procurano di nobilitare una lingua, che prendono a sostenerla e a difenderla,
prendono a sostenerla e a difenderla, che oltre a ciò vi compongono in prosa o
nobilitata da grandi scrittori se non dopo che il dialetto siciliano fu innestato nel dialetto
la lingua non tanto coll'accattare locuzioni che da altri furono nobilmente usa ce,
tempo nobilitata fu dagl'ingegni, intanto che una seconda natura la fecero, dall'
1-2-180: l'onore lo ricevon costoro che nobiliteranno le lor basse rime con sì
di praxitele in guido e tutte l'altre che nobilitano alcun luogo. falier, lii-3-13
: l'intiera sicilia, le diverse città che la nobilitano. e. cecchi,
condizione e facoltà d'illuminar gli oggetti che per esso rimiriamo, non meno che
che per esso rimiriamo, non meno che ei ce gl'ingrandisca. 8
cicerone volgar., 2-12: or che fanno i poeti? or non vogliono
caro, 2-3-410: quando mi parrà che sia capace [la casa] almen
s. giorgio nella sua chiesa, che sola basterebbe a nobilitare un pittore.
con escludere anche il prezzo delle preghiere che ov'ella, non potendo antiveder gli
abbellire dee in quanto puote, acciò che più celebre e più prezioso da lui
. bibbia volgar., viii-558: facevasi che anco essi re e prìncipi conducessono il
disegno di raffaello veduto in quelle carte che ora nobilitano i gabinetti e, scevre
gli effetti, per nobilitarla maggiormente aggiugne che li princìpi si conoscono o per induzzione
moltitudine di autori, non mi par che fortifichi punto la sua conchiu- sione,
punto la sua conchiu- sione, anzi che nobiliti la causa del sig. mario e
686: quell'andamento disinvolto ed uguale, che i voli lirici non affetta co'troncamenti
. soffici, v-1-283: vi dirà che la realtà di tutti i giorni è
tutti i giorni è senza interesse, che l'artista deve nobilitare e ingigantire l'
predestinazione stiracchiata, ma tanto più dimostrava che l'ambizioso deluso aveva un'inconfessata coscienza
e della sua ambigua condizione; e che cercava di nobilitarla cogli arcani del trascendentale.
mio ammaestramento circa a questi due officiali che abbiamo detto, resta a dire che
che abbiamo detto, resta a dire che vi convien di avere un sollecito e
avere un sollecito e prattico credenziere, che questo officiale nobiliterà molto il vostro officio
lauro, 2-6: intendi... che cosa egli [lo spirito] può fare
la sua constrizione nelle altre materie, poi che senza fuoco nobilita l'argento vivo,
senza fuoco nobilita l'argento vivo, che è sostanzia comune e rozza, passandoci
una voce popolarmente sparsa e creduta, che il re di francia medesimo si trovasse
principio a quel duro e indefesso combattimento che nobilitò per tutte le parti dell'oriente
è cosa valida, perché si sa che noi siamo antichi cittadini fiorentini. varchi
e di nobilitarsi ha impazzito talmente alcuni che da'commodi e felici ch'erano nello
privato cascarono in tali fallimenti e povertà che si sono morti di fame. c.
il borghese gentiluomo:... che dimentica le sue origini mercantili o servili:
dimentica le sue origini mercantili o servili: che aspetta soltanto il giorno in cui sarà
più elevato. pirandello, 7-1080: che non s'arrischi a presumere di non
iii-7-335: il petrarca sentì... che la vita ha il suo ideale,
la vita ha il suo ideale, che l'anima si nobilita da sé idealizzando se
; adoprerò a nobilitarmi quella stessa forza che mi darà la memoria del nostro passato
, levar i sambeniti dalle chiese (che sono le insegne di quelli che sono
chiese (che sono le insegne di quelli che sono stati castigati dall'officio dell'inquisizione
quali restano per eterna infamia di quelli che discendono da loro) e dar modo
e dar modo di potersi nobilitare a quelli che da loro discendono. 17.
plinio], 35-12: quei vasi, che vengono di samo, sono molto stimati
aiuto delle altrui lingue, non altrimenti che si facciano le eccellenti opere di natura.
, 2-n: né dé parervi gran maraviglia che l'accidente sia più pregiato della sustanza
, posciaché l'arte risguardante quel comodo che l'uso umano ne prende si nobilita
far o legno o marmo di tanto pregio che di molto maggiore noi faccia l'arte
giusti, 4-i-144: un mercatino / che il paese ha messo a rubba,
sincerità e generosità sua ho conosciuto anco che differenza sia da i signori nobili a i
220: erano come il cialtrone nobilitato che abborre lo spago e la lesina perché gli
molta nobilitata, non meno dalla repubblica che dalle loro opere virtudiose e similemente perché
farsi parenti i nobilitati dal valor proprio che da quello degli avoli. dottori, 50
: firenzuola, posta a piè delle alpi che sono tra firenze e bologna, è
. giambullari, 56: questa città che a tolomeo e borbetomagum, capo già de'
è molto nobilitata da'travagli e dalle rovine che o da'forestieri o da'suoi medesimi
paese non meno da rara fertilità nobilitato che da innumerabili opere di eccellenti artefici.
de roberto, 10-278: l'amore che io stesso avevo ucciso risplendeva nella mia
. carducci, ii-3-378: e inutile che io avverta aver compreso sotto il nome
compreso sotto il nome di satana tutto ciò che di nobile e bello e grande hanno
notte, -osò dire il lustrino michele, che si era ficcato complice in quella congiura
ficcato complice in quella congiura di signori e che area nobilitato da tanta compagnia. borgese
: ra più grande di filippo, che si sentiva quella sera nobilitato da lei
sociale o dal possesso di un bene che mettesse conto esporre ai conoscenti. 7
: il treno corre così vicino al mare che il modestissimo accelerato ne esce, nel
magalotti, 23-302: io veggo poche piante che, lasciate in istato, dirò,
natura pura, producano di quei parti che elle s'abilitano poi a produrre, nobilitate
, agg. e sm. ant. che nobilita, che procura onori, fama
sm. ant. che nobilita, che procura onori, fama, prestigio.
sua imagine effigiata; mostrando in ciò che, non ostante che il padre di
; mostrando in ciò che, non ostante che il padre di lui fosse lutifigolo,
meno antico quella affermazione dell'io, che, dinanzi alla feudalità e alla teologia
iii-8-32: questa accettazione, questa nobilitazione che il cristianesimo fece della poesia ritmica,
: conosco qual è il meccanismo psicologico che ti fa desiderare, con autentica passione,
in cui socialmente e fisicamente vivi: che fa scattare in te la 'nobilitazione
nobilitazione 'di quel mondo di sentimenti che a te pare volgare, che cova
sentimenti che a te pare volgare, che cova in te, l'antico, irremovibile
. nobilitante, agg. letter. che serve a far apparire più nobile ed
più importante un concetto o un fatto che non sono tali o sono comuni,
: l'incessante spettacolo di quella bocca che si apriva soltanto per depositare le solite
paradiso, 118: 'quando costoro che stavano nel monasterio, mi tabulavano d'
'... esso veracemente era quello che per la obedienzia e per la pazienzia
col tasso sì nobilmente, non ostante che tra molti si contendesse la primieranza del
reina naturale antica, / lagnarsi non potria che altri il si tegna, / sì
. mazzini, 35-265: è tempo che quei che m'amano si sollevino al
mazzini, 35-265: è tempo che quei che m'amano si sollevino al vero amore
sollevino al vero amore, a quello che insegna il dovere... è
il dovere... è tempo che impariamo ad amarci nobilmente, religiosamente.
pure a'nostri giorni di questi birbanti che nobilmente van raccogliendo limosine.
tasso, 14-610: il vulgo misero che cole / or dèi bugiardi, e
più altamente e più virtuosamente nell'anima che nel cuore. -con manifestazione di
selvaggio è sopratutto avverso alla fatica manuale, che nobilmente considera come una ignominia e un
coltello, eleggendo di morire più nobilmente che esser fatto suddito alli peccatori. livio
manca, si cada nobilmente, piuttosto che prendere quelle vie per cui, quando si
, la quale nobilemente si difese infino che ebbe armi. periodici popolari, 1-688
/ sì nobilmente vestita e parata / che tutto 'l mondo già di lei parlando.
f. m. zanotti, 1-6-249: che achille poi non altro che per virtù
1-6-249: che achille poi non altro che per virtù fosse fiero contro ettore, assai
, assai per questo si dimostra, che, avendol morto, ne concede il
quello e 'l suo tesoro e arnesi, che n'era fornito nobile- mente. s
n. franco, 3-42: vi dico che gran parte de'filosofi furono, e
filosofi furono, e massimamente platonici, che posero le stelle animate, benché più
materia era confusa e con sozzura, sì che la virtù celeste quasi è sommersa in
l'opere della rettorica, come quella che con cari colori d'eloquenza il persuadere
in molte parti d'italia le scuole e che fiorivano in alcuna assai nobilmente.
e di picciolo animo! non ti sovviene che tu sei entiluomo nato nobilissimamente? da
fagiuoli, xiii-103: mostrarsi di quei / che credon farla allor più nobilmente, /
la terza verità della croce si è che ti esalta e pone sopra tutte le creature
a dire: 'ascende ', che si può intendere in altro modo, ma
superius 'è detto perfetto, ché dice che salga. tolomei, 3-146: aggiungesi
stilo e parole e figure proprie, che ci mostrano apertamente la lor differenza e pur
in ciascuno. patrizi, 2-43: in che fu variamente e con considerazione di diversi
eruditamente non meno le dottrine d'aristotele che le difficoltà del tèsto greco. s.
/ col ridir sì nobilmente / ciò che vide ne l'eliso. muratori,
pregio singolare, eccetto forse alcuni versi che, considerati in se stessi, sono
e. cecchi, 8-207: finisce che una specie di vaghezza e pallidezza di
di segno induce in questa versione un che di generico, assai nobilmente generico,
e porti, di tempio o della città che fossero, di legno, ma nobilissimamente
, egli ne ha raccolto tanto numero che già ne possiede sedici libri legati nobilmente
fra giordano, 165: poni mente qui che la virtù del fiore passa nel frutto
onde più nobile- mente è nel frutto che nel fiore. palladio volgar., 2-14
':... per quello che noi diciamo perfettamente o troppo bene.
già tutti fatti, e v'assicuro che sono fatti a posta per adornare nobilmente
siate soferente / del mio partire, che voi l'obriate. giamboni, 8-ii-209
: nobiltà non è altro se non quello che adorna il cuore in buono amore.
dunque in colui non è nulla nobiltade che usa vita disonesta. chiaro davanzati,
nobiltà ver'la mia cera, / che. n ci è alcuna fera. neri
/ e amorosa e alta, / che in gioi mi 'nalta -fam 'aiegro stare.
amore] di sì gentil natura / che questa nobiltate / che avven qua giuso e
gentil natura / che questa nobiltate / che avven qua giuso e tutt'altra bontate
l'una con l'altra s'ama, che nobilitate sempre la dimanda e filosofia non
più degna la nobilitate / dell'alma che in virtute si diletta / rappresentando in
: donna, mercé dimando / a voi che di beltade / fiore, di nobeltade
voglio ve ne renda ammaestrate, acciò che, come per nobiltà d'animo dall'
di prendere amante di nobiltà ai costumi che cercare amante di generazione alto e di
, 1-70: la nobiltà non è altro che un splendore che da la propria virtù
nobiltà non è altro che un splendore che da la propria virtù nasce, e però
la nobiltà è quasi una chiara lampa che manifesta e fa veder l'opere bone
, tendermonda con le sue pertinenze, che prima era incorporata co 'l ducato di bra-
: quella è vera nobiltà non già che sfoggia in abiti, livree e carrozze
, livree e carrozze, non già che va superba di titoli, ricchezze e
titoli, ricchezze e domini, ma che supera gli altri nello studio della beneficenza
saggi e di virtù ripieni, / sì che il cor vostro nobiltade acquisti. puoti
ovvero chiarità di stirpe, e dice che della prima noi possiamo e dobbiamo gloriarci
noi possiamo e dobbiamo gloriarci, e che la seconda è da aver poco in
non è stupido o tristo è persuaso che la vera nobiltà dell'uomo è riposta
uomo è riposta nella virtù, e che questa sola può dar qualche pregio agli
e guerriero, come tutti gli altri che o non desiderano o non possono sfuggire
uno pelago tanto grande e tanto maraviglioso che sarà cosa da stupire pure a pensarlo
, cono., i-ix-2: avarizia che da ogni nobilitade d'animo li rimuove.
ver, d'una vera amicizia, / che senza sicurtà prestin denari. d'annunzio
, in coorte / sorgete da l'angoscia che vi prostra! / l'ultima nobiltà
di un'azione, di uno scopo che rivela generosità, magnanimità, coraggio,
magnanimità, coraggio, sensibilità (e che ne è suscitato o ispirato).
. dante, xx-74: quella virtù che ha più nobilitate, / mirando nel
mirando nel piacere, / s'accorse ben che '1 suo male era nato. giacomini
questa [lezione] fìa l'ultima, che risponderà alle obiezioni nella prima addotte,
tura..., certa cosa è che egli avvilì la nobiltà del fatto con
estens. gesto, portamento o espressione che rivela dignità, elevatezza morale o intellettuale,
e tenerezza, assai maggiore di quella che alle loro gli altri di sua patria fino
qualità personali o per la posizione sociale che occupa. - anche: successo.
più possenti e di più nobili sangue che allora si trovasse o aire si potesse:
nono in tanta nobiltà questi lamberti per innanzi che fue lor conceduto che si sotterravano a
lamberti per innanzi che fue lor conceduto che si sotterravano a cavallo in su'cavalli
. leopardi, iii-245: per quello che appartiene allo stampare il mio nome insieme
con tutto questo non posso negar cosa che piaccia a v. s. di domandarmi
, mi informò. era di quella gente che sta bene, che non fa parlare
era di quella gente che sta bene, che non fa parlare di sé, con
sé, con quel riserbo e quel prestigio che somigliano a una specie di nobiltà nei
montanari. landolp, 8-20: insomma che si voleva da me ora? che
che si voleva da me ora? che... mettessi il polverino sui miei
il polverino sui miei diversi fallimenti? che persino rinunciassi a ogni speranza di nobiltà,
, 20-27: azzurro, mite e puro che i cieli dischiudi; / veste degli
umili stelle dei fiordalisi. -ciò che costituisce motivo di vanto, di pregio
quei tempi sei nobiltà: la prima che era libera...; la seconda
era libera...; la seconda che aveva quell'altare viareccio...
altare viareccio...; la terza che aveva una giovane... la
7. giamboni, 8-ii-208: quello che si diletta in nobiltà di grande lignaggio
quel vanto li torna più a vitupero che ad onore. dante, conv.,
se l'avversario... dicesse che la nobiltade comincerà in quel tempo che
che la nobiltade comincerà in quel tempo che si dimenticherà lo basso stato de li antecessori
basso stato de li antecessori, rispondo che ciò fia contra loro medesimi, che pur
rispondo che ciò fia contra loro medesimi, che pur di necessitade quivi sarà trasmutazione di
gloriai. testi fiorentini, 80: quelli che non à savere poco li giova nobilità
cresciuta, lunghissimo tempo si è quello che la consuma. gherardi, 1-ii-418: raguarda
245: lui, essendo povero, estimava che altri lo averebbono possuto biasemare, che
che altri lo averebbono possuto biasemare, che per vilità de animo o per vaghezza
nobilitate. guicciardini, i-287: per sospetto che la compassione dell'età e della nobiltà
segni, 4-115: nobiltà non è altro che ricchezza o virtù negli antichi. giacomo
quali non s'ammettono se non quelli che provano la loro nobiltà così per parte
granucci, 2-41: diremo... che la nobiltà sia una certa orrevolezza,
certa orrevolezza, un certo privilegio, che dona e lascia a'posteri un uomo virtuoso
522: la nobiltà altro non è che la chiarezza de'maggiori che sono stati
non è che la chiarezza de'maggiori che sono stati illustri per virtù e per ricchezze
egli è bello, / ma questa noboltà che se ne fae? t. contarini
grande ma non insolito de'cavalieri francesi, che naturalmente hanno per compagna indivisibile della
sorpassa. genovesi, 3-294: quella che si chiama nobiltà dee la sua origine
suo luogo questo in ombra, che si propagava per generazioni col possesso di
maritarla in paese lontano, credo che non faranno difficoltà nessuna; e parimenti non
acostumate e reverente; / e dicon che foien principalmente / voglion per lor,
lor, ché sì dolce le sprona / che madonna lucrezia n'acagiona / se vostra
in rezasco, 684]: ti comandiamo che all'auta della presente sia colla nobiltà
ambra, 40: noi altri, che la favola / vi recitiamo, addomandiam di
di grazia, / alle nobiltà vostre che quell'abbiano / per iscusato questo nostro
, 1-369: abbiamo ricevuto le lettere che la vostra nobiltà ci ha mandate.
società storicamente conosciute e costituito da persone che godono nei confronti dei comuni cittadini (
per lo più) ereditariamente trasmissibile, che comporta l'attribuzione di particolari vantaggi giuridico-
e dei bisogni della collettività), così che, almeno quando tale sistema è nel
. pucci, 6-254: la madre, che sapea per veritade / la sua tornata
da una quantità grande di gentiluomini poveri che li tiranneggiano e vogliono vivere, vestire
iii-1-58: havvi una classe di gente che fa prova e vanto di essere da
; e si dee, non meno che la classe di sacerdoti, riguardare come uno
i. itende a libertà deve, anzi che spegnere, nodrire la divisione che la
anzi che spegnere, nodrire la divisione che la natura ha posto tra la nobiltà e
sociale quella parte d'autorità e di potenza che loro si conviene, al fin comune
sotto il grigio diluvio democratico odierno, che molte belle cose e rare sommerge miseramente,
, * quorum iamdiu saucia cura ', che per nobilità non hann'altro che la
, che per nobilità non hann'altro che la spada ai fianchi, che in guerra
hann'altro che la spada ai fianchi, che in guerra li fa insolenti e in
fregi di bassi rilievi e d'intagli che al certo chi pensa d'ornar bene
nel basso è molto più comunemente gradita che il mendicar nobiltà dalle tenebre. algarotti
detto il correggio per la morbidezza a che seppe ridurre e rammollire il marmo. parini
, la maestà dello stile sono qualità che non differiscono essenzialmente tra loro. chiamasi
nello scegliere le accessorie noi sceglieremo quelle che non sapranno suggerirci che idee non comuni
noi sceglieremo quelle che non sapranno suggerirci che idee non comuni né popolari. g.
la naturalezza. soffici, v-1-447: con che nobiltà e penetrazione suarès ha investigato e
pensatori. -carattere di una lingua che, rappresentando lo spirito e la cultura
per l'alto valore della tradizione artistica che si è espressa per mezzo di essa
latino e non volgar fosse stato, poi che le canzoni sono volgari. ché,
2-3: io non mi so imaginare che cosa sia questa così fatta nobiltà ne
fatta nobiltà ne le lingue, né che cosa importi. f. m. zanotti
giamboni, 8-i-201: queste sono quelle che l'uomo chiama perle, le quali
lauro, 2-118: alchimistica è scienzia che attribuisce a'metalli inferiori la nobilità de'superiori
: genuinità. boterò, 9-14: che diremo dell'amenità del lago di garda
cedri, della riviera di salò, che non cede di un punto né a quella
ben grande come firenze, innanzi più che meno, contando i borghi di fuori
fortezza con tutte le nobiltà e fortezze che seppono divisare. l. dati,
delle casuccie e qualche vecchia terra, che faranno vie maggiormente risaltare la nobiltà della
va tutta la nobiltà delle statue di che oggi è così ricco il campidoglio.
zi. carattere e condizione intrinseca che un'istituzione, una scienza, un'
natura e ai propri fini in ciò che hanno di elevato e di esemplare (talvolta
latini, rettor., 41-13: anzi che. llo sponitore vada più innanzi,
llo sponitore vada più innanzi, pensando che. lla scienza delle cittadi è parte
cittadi è parte d'un altro generale che muove di filosofia, sì vuole elli
, sì vuole elli dire un poco che è filosofia, per provare la nobilitade e
creatura spirituale di tanta nobiltà ed eccellenzia che in questa vita per sermone umano non
: di qui potrebbe nascere un'dubbio, che la politica in nobiltà avanzasse l'etica
nobiltà dell'acqua, oltre molte essaltazioni che le dà, dice ch'ella ha potenza
hanno materia opera meglio e peggio secondo che migliore o peggior forma eli'ha sortita
dell'uomo se gli aumenta dall'osservare che minime sono le cose conosciute dagli altri
e di minor numero rispetto a quelle che conosciamo noi, anzi che queste avanzano
a quelle che conosciamo noi, anzi che queste avanzano quelle non solo in numero
più o men perfette, ma credo che tutte siano antiche e nobili a un modo
. rosmini, xxvii-258: l'essere che, in quanto è veduto naturalmente dall'
angeli] sono così incomprensibili da noi che i nostri occhi non ci possono aggiungere
or m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, / qui
-grandiosità. borgese, 1-44: quello che era accaduto e accadeva in casa berti
chi le patisce costringendolo a un pianto che, guardato dagli estranei, è brutto come
. dir. lettera di nobiltà: lettera che comunicava la concessione di un titolo nobiliare
sociale. rovani, 57: pare che il confessore del principe...
. si mormorava di quel nobilume borioso che, secondo le sue abitudini, formava
ne uscii segretario d'un governo democratico che non aveva nulla da governare; coi
lunghi, e stivali e tacchi così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo
capo all'altro deue procuratie. -figuratevi che salto dagli scarpini morbidetti e scivolanti dei
un tempo, appartenevano a quella classe che a venezia si fregiava con tanto di
. con lo stesso tipo di pipistrello che la mia generazione ha veduto indosso all'
. genere di batteri dell'ordine actinomiceti che comprende circa 50 specie terrestri o acquatiche
io sono spacciato: quanto sarebbe meglio che tu morissi tu che io, perché
: quanto sarebbe meglio che tu morissi tu che io, perché dopo la morte mia
cui risaltavano le nocca, rivestiva una carezza che gli occhi neri e grandi facevano alle
occhi neri e grandi facevano alle cose che guardava. savinio, 152: la
le nocche della schiena evidenti sulla levita che ancora non ha smessa. -cazzotti
, dandosi delle pugna nel petto: il che mostra che le nocca sieno in lite
pugna nel petto: il che mostra che le nocca sieno in lite col petto,
importantissima articolazione delle membra dei quadrupedi, che sta tra lo stinco ed il pastorale,
5. meccan. cerniera snodata che collega due elementi meccanici. guglielmotti
il finimento alquanto ingrossato del fusto e che corrisponde alla culatta della canna, presso
: quivi si vede una progenie ardita / che si confida nelle sante nocca. g
certo passetto da misurare, di quelli che si aprono e serrano e hanno la
fagiuoli, 1-3-278: -state cheto, che vo'n'avete occasione. -eh lasciatemi andare
aspri e luoghi asciutti; e quello che in simil luoghi ecavato è riputato migliore,
). nocchièra, sf. donna che guida, che governa, che dirige
nocchièra, sf. donna che guida, che governa, che dirige una nave.
donna che guida, che governa, che dirige una nave. l.
in genere femminile appò gli scrittori non fa che non si possa usare. -con
nocchiero: durante le migrazioni, quella che guida lo stormo (e ha valore di
. 2. figur. ciò che costituisce la causa che determina o influisce
. figur. ciò che costituisce la causa che determina o influisce sul comportamento di una
: tale termine in passato indicava coloro che, sia nella marina mercantile sia nella
sottufficiali odierni; in seguito indicò coloro che erano preposti a mansioni unicamente esecutive,
detto anche primo nostromo), che era l'uomo di fiducia del comandante
influenza sull'equipaggio; attualmente indica coloro che ricoprono un grado di sottufficiale, con
, con diverse posizioni gerarchiche, e che svolgono servizi marinareschi o, anche,
tonde el mar tant'à gonfiato / che 'l veder m'à impedito. garzo,
chiaro davanzati, 110-7: come '1 nochier che smarisce la stella / navica con temenza
operazione nel proprio fine, così è uno che tutti questi fini considera e ordina quelli
cavalca, 20-325: il nocchiere disse che voleva esser pagato da eustachio e dalla
grand'agonia, / tè più chiar segno che nova albasia / vegian in l'altre
a tutti gli altri marinari, secondo che gli pare di bisogno, e chiamasi
3: 'ave ', diana stella, che conduci / a la toa scorta nel
. b. pitti, 1-72: aspettando che '1 mare e il vento fosse buono
terra era il nocchieri col padrone / che per andare non avean buon vento. pulci
usando essa con uno... nochiero che praticava ad argo e sentendosi gravida,
smorto, / non trova altro conforto / che di voltarsi a dio con umil pianto
tolto. tasso, 2-79: qual nocchier che da i marini inganni / ridutti ha
maffei, 46: pazzo è 'l nocchier che non seconda il vento. g.
gr., ii-350: i mari allor che ondeggiano al tranquillo / spirto del vento
in varie categorie: in bassi ufficiali che hanno nome di timonieri e di nocchieri
, flegiàs, l'angelo), che svolgono la funzione di traghettatori. dante
stava il celestial nocchiero, / tal che parea beato per iscripto; / e più
nocchier della fatai palude / con altro varchi che con l'ombre ignude. lippi,
il nocchier caronte, / da poi che tratto ognuno ebbe da riva: / sta'
grida a lei con torva fronte) / che qua non passa mai anima viva.
: giunge il nocchier funereo, / che guata fiso con pupilla spenta; / giunge
dell'anima, l'altro di quella che conduce alla vita eterna: della morte
questo vendicatore [fle- giàs], che s'armò d'una fiaccola, è divenuto
una fiaccola, è divenuto il nocchiere che traghetterà il maestro e l'alunno alle case
sentire qual fusse lo stato de la nave che senza nocchiero e governatore si trovava.
io volgo il pensiero / a te che 'l volgo sol devria nomare, / di
instabil mare, / dico a me: che fo io qui, lasso, e
, lasso, e spero? / che 'l legno è fral se ben pronto è
a considerare qual potesse essere il nocchiero che da tanta tempesta ai guerra potesse salvarla e
sperto ei nocchier [diceo senatore] che già solcò più mari. salvini,
e vie più miseri degli altri coloro che soprastanno e che governano perché doppo ch'
più miseri degli altri coloro che soprastanno e che governano perché doppo ch'hanno pensato e
umana prudenza, veggono nascere cose inopinate che non furono vedute mai dallo occhio del
la confusione degli animi, il timore che in quell'urto improvviso la nave intera
intera sommergesse, si aggiungeva la nuova che anche il suo gran nocchiero, cavour,
sommo giove per noi crucifisso, / che chiudesti la porta onde si varca /
attribuito a petrarca, xlvii-117: poi che a la nave mia l'empio nocchiero
d'amore il fren si stretto / che intenta ad asciugar le guance e 'l petto
arriva in porto / saggio nocchier, che, dal tuo lume scorto, /
desiri / la vela e remi, che la caccian tanto. / la tramontana mia
. agostini, 82: la retorica, che fu trovata per efficacemente persuadere gl'idioti
venuto agli anni di tale discrezione, che possa e sappia e possa volere,
condotta di così nobile vasello, in che dio l'ha allogato e messo. fra
: o sciocchi nocchieri, sapete pure che il mare del mondo è come quel
assestamento: niente più zero, circeo che sorge, treviso che mi ospita, forse
zero, circeo che sorge, treviso che mi ospita, forse transitoria, giornalismo
mi ospita, forse transitoria, giornalismo che non sento più, che sento solo per
, giornalismo che non sento più, che sento solo per il denaro, altre
solo per il denaro, altre possibilità che non sorgono, ma non sono inquieto
nocchieri: tassa sull'esportazione delle merci che veniva pagata dagli stranieri a trieste.
. letter. caratteristica di ciò che è ricoperto da protuberanze (con
calvino, 3-125: una distesa che si contrae e raggruma in forme e
in varie sfumature di colori, ma che può pur tuttavia figurarsi spalmata su di
o pennutezza o nocchierutaggine alle volte pare che si muova. = deriv.
e letter. nocchioluto'j, agg. che presenta molti nocchi, indurimenti, protuberanze
un pezzo il più rosso e nocchieruto che vi fusse, egli non restò mai di
, 111-5-103: operando de la sorte che operano, a far loro il dovere e'
a nodo a nodo di santa ragione: che con li matti adoperasi così, o
un bosco di carpini foschi non è che una bassa sterpaglia, quasi a strisciar terra
, vi pesi quat- tr'once e che limandone via, non del nocchioruto né
radice, ma della parte più rara e che per se stessa è men grave in
la mole, può esser, dico, che il rimanente pesi più che prima nel
dico, che il rimanente pesi più che prima nel medesimo mezzo. 2
. 2. per simil. che presenta molte protuberanze dovute talvolta all'eccessiva
i soldati scozzesi con le gonnelle pieghettate che scoprono i ginocchi nocchieruti. -di
daltallenamento. -in partic.: che presenta con particolare evidenza le nocche delle
bitorzoluto. 3. figur. che rivela ostinazione, caparbietà. faldella,
... dai vigneti e nocchieti che s'adagiano fiorenti sulle prime pendici della monta
prete né buono, fu anche certo maestro che, a forza di nocchini, ci
. nòcchio1, sm. ingrossamento che si forma sul tronco o sui rami
alcuna petra, / ch'està crudel che mia morte perpetra / non vi mettesse amor
ei riposi all'ombra di quei sorbi / che gli grattan la rogna co'lor nocchi
], iii-2-314: mi batteva ancora che io corressi, e non con una
su le nove braccia nodose e rugose che si protendevano dal tronco integro. i
.. era cresciuto in larghezza più che in altezza: ed era agevole montarci,
per via di certi nocchi sporgenti, che facevano da scalini. -in partic.
del massic cio della canna che si chiaman nodi o nocchi. b.
tolosani, 1-1-51: col baston, che par di pino un nocchio, /
allusione oscena. machiavelli, 12-335: che direte voi che dal pin cola /
machiavelli, 12-335: che direte voi che dal pin cola / un licor ch'
impassir la fai; / e dice un che v'ha l'occhio / che tu
un che v'ha l'occhio / che tu appiatti spesso qualche nocchio. 3
. g. gozzi, i-2-205: che altro si potea a vedere occhi incavati
e occhiaie livide intorno intorno, un viso che parea di legno intagliato due mani lunghe
. bresciani, 6-ii-210: figùrati poi che nerbolini, che fibrette, che muscoletti
6-ii-210: figùrati poi che nerbolini, che fibrette, che muscoletti doveano dar movimento
figùrati poi che nerbolini, che fibrette, che muscoletti doveano dar movimento a quelle rotelle
quel tutto nocchi, quell'irsuto / che ha la stizza su '1 naso,
di vario colore. -indurimento che si riscontra nella polpa di alcuni frutti
nocchi si dicono ancora certi quasi osserelli che si generano nelle frutte e che le
osserelli che si generano nelle frutte e che le rendono in quella parte più dure e
bologna, i-51: tal frutto è buono che di quello il nocchio, / che
che di quello il nocchio, / che l'asapora, molt'amaror larga, /
e beilo manifesta vostra farga, / che l'erba buona è tal come il
inferiore della terza falange del cavallo, che si manifesta per lo più in piedi
col detto pennello di vaio alla parte che rilievi dànne una volta o due,
nocchiòlo di querce e il primo che ragiona un po'storto, pettinagli il cervello
. nocchióso, agg. che ha molti nodi (un tronco
; nodoso, nocchiuto. - anche: che presenta nocchi, escrescenze (un frutto
], 16-39: nell'abete la parte che è di verso terra non ha nodi
iii-36: in generale tutte quelle piante che producono i lor frutti secchi et asciutti amano
essere esposte ai venti, e così quelle che sono nocchiose, come la mortella et
pieno, spesso di muscoli, cioè che sia nocchioso. caro, 11-129: se
farei gonfaloniere a vita un cittadino fiorentino che, sentendo certi disputar sopra le fiche e
cotali, disse loro: 6 bestie che voi siete, che non sapete che cosa
: 6 bestie che voi siete, che non sapete che cosa siano fiche. abba
che voi siete, che non sapete che cosa siano fiche. abba, 1-145
nocchio1. nocchiuto, agg. che presenta molti nodi (una pianta,
stesso ei non adopra / altr'armi che un baston nocchiuto e grosso. bergantini,
1-308: 'nocchiuta': piena di nocchi, che sono quei piccoli rilevati come bolle,
di pruno, di sorbo, ec. che gli rendono ruvidi: e gli chiamano
arbusto. 2. per simil. che presenta indurimenti, ingrossamenti o protuberanze dovute
, 1-31: l'arredo delle tempie che s'aguzza / sulla nocchiuta fronte del marito
seno e di anche piatti, con un che di perentorio e virile in tutti i
movimenti. -in partic.: che presenta con particolare evidenza o mostra le
dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva incontro; e via di
* demi-monde ', non c'è guanti che bastino a mascherare e rifare le mani
cominciata a picchiare con le mani nocchiute che facevano male. c. e.
unicizzava il nocchiuto in quella augusta preminenza che gli è propria. 3. figur
troppo nella realtà, ma il disegno che [civinini] ne trae è le
.. cominciò a gittar le lagrime che parevan nocciuole sì eran grosse. benuccio
, / lupini, lumie e pine, che son care, / nocciuole, melarance
di nizzole senza gussa, ben fregate poi che seran brustellate. bandello, 3-30 (
molte volte nell'orinare petruzzole poco meno che nicciole grosse. domenichi [plinio],
colto nelle canne, candido come gomma, che si rompe con i denti; il
nocciuole, per dargli un non so che di grazia. carducci, iii-23-336:
giocare alle nocciole con tegònia, che diventa più bella da un giorno
il pevere longo è come quelle gattelle che fanno le nizzole quando è l'inverno.
frutto maturo del nocciòlo, con sfumature che vanno dal giallastro al marrone chiaro,
. térésah, 2-64: dimandi a me che sia quella parola / guardandomi con gli
così, accanto ai miei, due occhi che il grande piacere dell'accoglienza faceva sembrare
avevano poco o niente della paina pretensiosità che tradisce l'uomo civilizzato appena aa ieri.
color nocciola, così dolci ridenti umani che, a ripensarli, benedico e maledico il
ripensarli, benedico e maledico il destino che me li ha mostrati una volta sola e
si avvertiva il possibile moto nelle fossette che tra la bocca e la peluria erano scavate
. 5. seme dell'arachide (che si consuma per lo più torrefatto:
insetti e per lo più di nocciole che inghiotte, dopo averle liberate dal guscio,
su i tronchi degli alberi cercando le larve che vivono al di sotto della scorza,
. i. nocciolaio, agg. che contiene nocciole o pasta di nocciole;
cioccolato, contenente pasta di nocciole aromatizzata che sostituisce in tutto o in parte la
soffici, ii-304: visitavo le fiere popolari che durante l'estate si tenevano fuori
si togliesse il midollo e scrivessi entro quello che ti piacesse. crescenzi volgar.,
póllo qui a siena, e vedrai che faranno pesche che parranno fusa- roli.
siena, e vedrai che faranno pesche che parranno fusa- roli. vettori, 74
, 2-505: il core è i'nocciolo che genera l'albero delle vene, le
letame, cioè le vene miseraiche, che van a disporre lo acquistato sangue nel
si nutricano. giusti, 4-i-290: che ti resta, che ti resta /
giusti, 4-i-290: che ti resta, che ti resta / d'uno sgobbo inconcludente
della mente? giocosa, 166: parole che sotto l'involucro delle nuove desinenze,
di bianco dentro il mio nòcciolo, / che in terra si perde, / ma
di irriducibile in me, qualche cosa che non si dà; che resta sempre mio
, qualche cosa che non si dà; che resta sempre mio, una specie di
mio, una specie di nòcciolo duro che nessuno potrà mai succhiare. valeri,
il mondo è un dolce frutto / che si dora al suo ramo appeso: /
1-163: comincia di buona ora, sì che piccinini giocando alle noce e noccioli o
, 1-iii-258: quale sarebbe mai quello sciocco che conducesse in palco un sacerdote, un
, ovvero a operar sì fatte meschinità che proprie sono de'pecorai? lippi,
è il furba, nobile stradiere, / che non giuoca alla buona e meno a'
e dice (forse al grande olmo che ascolta?): / e poi si
): / e poi si dica che non ha fortuna! 3.
.]: 'nocciolo ': pianta che ha lo stelo fruticoso, legnoso,
e smerigli e senza que'nodi e noccioli che il più delle volte sogliono esser nella
vortice separato dal nocciolo e dall'anima che gli dava vita. mossotti, cono
mamiani, 10-ii-358: non è vero che, osservando i noccioli delle nebulose e il
dal ordinariamente disciolte nell'organismo, che caravaggio -e dai suoi partigiani -per
, 14-2-1-224: queste sono poi le ostruzioni che diventano noccioli e scrirri col tempo
trovare un inganno. spesso giravo la maglia che il nocciolo è medievale. nievo, 146
: popolo intendo non la personificazione deciarino che disciplina il movimento del cane;
del comune a consiglio: del comune, che è 5. modello, per
sorretto da un'armatura di ferro, che viene pocroce, ii-11-278: il nòcciolo
dà grossolanamente l'attitudine e i contorni che debbe avere la figura. tramater [
una palla di terra grossa quanto il vano che si vuol lasciarvi internamente.
, 9-17: non è [carlomagno] che l'unità no la rigatura
vari tipi di armi. gruppaci i cavalieri che ne sono il nocciolo, la so
fogazzaro, 1-160: i miei personaggi, che hanno spranga di ferro rivestita d'
un nocciolo vero, e il mio ambiente che è sempre d'una pasta di cenere
sempre d'una pasta di cenere, che lascisi asciugare; ponasi nella veduto
direzione dell'asse di un cannone che si deve gittare, per fantasia
fuso e raffreddato, non resta se non che aggiungere ed impinguare. svevo, levasi
il 'nocciolo fondamentale 'è quello che va dal pian terreno all'ultimo piano
; il * nocciolo sospeso 'è quello che è spezzato al disotto dei ritti e
sottile, per lo più traforato, che deve ricevere un altro pezzo, acconcio
. allegri, 22: forse che gli adulteri sfacciatelli non si son impadroniti
, nelle mele e in tanti altri che non hanno fine? cantoni, 368:
368: è la scorza delle cose che mi fa paura, non il nocciolo.
di nietzsche] è una delle molte vernici che si sono successivamente depositate sulla sua superficie
, il nocciolo ideale dei luoghi comuni che turati vien ripetendo da trent'anni?
nel primo. io. ciò che costituisce il principio, la struttura,
la struttura, la motivazione originaria, che dà vita ed energia a un ente
frequentatissimo là quello studio della giurisprudenza, che fu il nocciolo di quella prima università
, 2-xxii-120: il governo può darsi che protegga la sua casta, ma con chiara
coscienza di fare il bene della classe che dà i governanti allo stato e che
che dà i governanti allo stato e che ne è il nocciolo rappresentativo.
poesie delle quali sono abbastanza contento e che saranno il primo nòcciolo di 'pane
interessi, ideali comuni. rale (che per lo più serve per ottenere legheparticolarmente tenaci
, esmazzini, 14-50: chi e che ci è stato nemico accanito nella svizzera
nella svizzera? quel nocciolo di gente che ha fatte le rivoluzioni del '30 e
: di quella forza di simulazione, che aveva in sé, si era meravigliata lei
segreto della sua anima come una cosa che non conosceva. -l'aspetto caratterizzante
leggere e varie senti il nocciolo morale che non manca mai alla personalità dello slataper
, come anche da questi ricordi, che ora m'investono qui e che sono
, che ora m'investono qui e che sono il nòcciolo doloroso della mia esistenza,
mettere scandolo tra la gente dell'arme e che niccolò non potrebbe fare cosa che non
e che niccolò non potrebbe fare cosa che non ne rimanessi nimico dell'una delle
1-616: c'è in vero da sperare che abbia provveduto. non si tratta,
fis. parte centrale del reattore nucleare che contiene il materiale fissile, destinato a produrre
una superficie piana convessa, la figura che ha per contorno il luogo degli antipoli
superficie, delle tangenti alla superficie stessa che non la tagliano. -edil. in
il centro di sollecitazione in modo tale che le tensioni in tutti i punti della
cecchi, 17-71: quando si vuol dire che una cosa è fatta o che ella
dire che una cosa è fatta o che ella riuscirà a perfezione, si dice:
.: è quel di co'nòccioli che lo lasciai! -fare, giocare a
fiorini di oro, ne trassero argomento che si giocasse di noccioli, imperciocché dov'
sospettato si facesse davvero sarìa morto piuttosto che cavare fuora così grossa moneta. bandi
questi [i prussiani] vi assicuro che non fanno di noccioli e che tirano diritto
assicuro che non fanno di noccioli e che tirano diritto e che son duri come
di noccioli e che tirano diritto e che son duri come montagne. p. petrocchi
): chi avrebbe saputo, altri che io, far così tosto innamorare una così
far questi giovani di tromba marina, che tutto il di vanno in giù e
gli spippolo, e snocciolo, / cosa che a dire il ver me ne strasecolo
miei dì di molti etterati pazzi e che non sono valuti due man di noccioli,
dei noccioli: rifiutarsi di averci a che fare, non volerne sapere.
. m. cecchi, 1-i-44: io che ne posso fare, / se la se
dalla corteccia: separare, distinguere ciò che è essenziale da ciò che è esteriore
distinguere ciò che è essenziale da ciò che è esteriore, insignificante.
dalla corteccia; se pur non è vero che al mondo niente è l'uno o
io sono / un buon compagno, che per salvar l'anima / do quanto
: e'si dice per proverbio / che, a volere che si salvi l'anima
dice per proverbio / che, a volere che si salvi l'anima / e'ci
e nasce un pesco: a indicare che ci si accorge di colpo di un evento
di coltellino a modo d'una mella, che rada bene; e va'cercando per
v. borghini, iv-242: certi noccioleti che chiamano bullette rigonfiano da loro medesimi,
'...: giuoco dei fanciulli che si fa come il nocino,
fa come il nocino, salvo che invece di noci, si fanno le castelline
. b. pitti, 1-208: ricordo che questo dì xxiiii d'aprile anoverai tutti
xxiiii d'aprile anoverai tutti gli alberi che fanno frutto nel nostro giardino e vigne
, ailcor non vennon quei nocciuoli / che tu dicesti ch'ei sarebbon rossi. g
si pone i rimessiticci o veramente vermene che fanno a'piedi, cavati con le barbe
[dioscoride], 89: nel modo che fanno i nociuoli salvatichi. soderim,
aere, sito e luogo, come quello che non rifugge i più aspri siti dell'
ancor via minor quella [midolla] che tengono / e la quercia ed il
. ghislanzoni, 16-124: spero bene che voi mi spiegherete come mai,.
redi, 16-iii-359: quel pesce che da'pescatori livornesi e provenziali è chiamato
'nocciolo '...: pesce che da'fiorentini è detto palombo. viani
in coperta quantità di pesce, tanto che la ciurma ne fece un incugnatella:
. nocciolóso, agg. ant. che ha natura di nòcciolo: duro,
. noccioluto, agg. che contiene il nòcciolo (unfrutto a drupa)
raro il 1 cratego torminale 'che dai paesani è chiamato 'chiavardello
. buonarroti il giovane, 10-939: che donna bassa e ignobile tu ami,
ch'io ti tocco; / ma che d'averla per tua sposa brami, /
disfidato / a corpo a corpo (che qui giace nocco). bersezio, 1-251
. bandi, 2-iii-163: tutt'altri che egidio non si sarebbe avvisto della ritrosìa
dello stupore del piovano; ma egli, che ben sapeva dove giacesse il nocco,
dove giacesse il nocco, capì per aria che la sua presenza doveva aver fatto al
difficoltà è il 'principio ': che altro brama arlecchino, quando vuol porre
tre o quattro musi, e posto che alla fine non ti spacchino il tuo,
a quei tempi, non m'insegnò che un po'di latino e un po'd'
d'aritmetica, ribadendoli nella memoria quello che m'insegnava, col solito metodo,
colla noccola o colle noccole. più forte che nocchino, e anche diverso: batté
noccolo '...: minchione. che noc- colo! = deriv.
metaforica. noccoluto, agg. che ha nocche grosse, sporgenti, vistose
afflitto e stanco, / quando avien che riposi el lasso fianco / sotto i frigidi
argento, / settenni è sì, che no te sento ». montale, 2-87
ritmico scandire di piroghe / nel vespero che cola / tra le chiome dei noci.
. -noce di benevento: pianta che, secondo le leggende popolari, costituiva
. carducci, ii-9-325: le streghe che andavano alla notte di walpurgis o al
, affermavano, nelle loro deposizioni, che il dolce signore satanasso, quando faceva
nigra', ma pur questo noce, che è una specie particolare,...
monoici. 2. il legno che si ricava da tale pianta, venato,
sua à scritto allo amannato: e dice che quando tale scala fusse d'uno bello
: preso uno scanno di noce che era ivi appresso e, coman
: i tanti banchi di noce che così bene allineati erano una dura
al legno di tale pianta con sfumature che vanno dal bruno chiaro al bruno scuro
. 3. ant. olio che si ricava dal frutto di tale albero
, dedicata al celebre botanico adanson, dicesi che sia il più grand'albero conosciuto del
noce persico o persico noce è quello che con la regola detta di sopra si fa
è come il noce 's'intende che quel tale ha bisogno d'essere bastonato o
sul noce e lo batterò in modo che ella se ne cominciò a contentare.
significato stare in sul noce, il che è proprio di coloro che, temendo di
noce, il che è proprio di coloro che, temendo di non esser presi per
pertica sul noce. -meglio essere moro che noce: v. moro2, n.
de dare j fiorino d'oro, che. lli li mandai per donna berta quando
il quale gran mercatante io trovai là, che schiacciava noci e vendeva gusci a ritaglio
savonarola, 1-73: de la nuoce diremo che anco la pregnante di quella uxar può
le noci sono fasciate da una bucciolina che ritiene della natura del mallo, se
noci: si han da pigliar le noci che sien grosse e tenere e si han
noci e farvele bollire sino a tanto che divengano tene- relle. bollite che saranno
tanto che divengano tene- relle. bollite che saranno, convien cavarle e metterle in
un giorno... ma prima che si mettano a bollire in detto zuccaro così
, col embiule così carico di noci che lo reggeva a fatica. c.
sulla bombatura smaltata, si vide subito che non doveva essere un capodimonte, e nemmeno
. -con riferimento a tutto ciò che ha forma tondeggiante, simile a tale
in su l'elmetto, / sì che la noce divise col mallo. buzzi,
una bruna noce / dentro un cielo che odora e brilla. -olio di
], 316: e nomi greci dimostrano che ancora queste [le noci] furono
questi furono e primi nomi. accordatisi che sia chiamata carina dalla gravezza...
noci baravantane rugose e scarse di gariglio che si vuotano così bene con un ferro rovente
: è una noce a guscio fragile, che si schiaccia colla sola compressione fatta colle
colle mani. -noce malescia: che ha il guscio o i tramezzi particolarmente
suture, ha una specie di spigolo che dalla punta della noce va a perdersi verso
nel lancio di una noce verso altre che fungono da bersaglio (e vi sono
renghiera / e per simel modo disse / che se metesse mano e le burse,
a le noci. comanini, l-m-356: che sia costume de'fanciulletti giocare a pari
xvii-402: io leggeva come un ragazzo che vorrebbe andare a giuocare alle noci.
metastasio, 1-iv-610: io vi dirò che le mie 'nugae canore 'non
mie 'nugae canore 'non meritano che... discendiate perciò dall'autorevole
3. ant. e letter. pianta che produce tale frutto (anche nell'espressione
sannazaro, iv-94: pastor, la noce che con l'ombre frigide / noce a
aretino, 20-337: gli feci credere che una strega mi aveva menata non solo
: streghe tutte siam noi, / che veloci correndo come vento / alla noce
, 9: cerfuglio 'l più che puot'ogn'arte e 'ngegno / usa per
3-19: più diventano fruttifere l'arbori che nascon di semi e di lor noci che
che nascon di semi e di lor noci che quelle che si pognon di piante o
di semi e di lor noci che quelle che si pognon di piante o di rami
: fa [lo xilon] una noce che quando la s'apre dà fuori quella
diti, acciocché le mosche e pulci, che quivi star sogliono, non gli offendano
di cocco. -anche: la pianta che produce tale frutto. balducci pegolotti,
aeriti di ferro, ma cucite con filo che si fa della buccia delle noce
dell'etiopia l'albero della palma, che fa il frutto che essi chiamano cocco e
della palma, che fa il frutto che essi chiamano cocco e qui in italia
.. cocchi o noci d'india, che quando sono acerbi si chiamano 'lagne
..: sono circa venticinque anni che comparvero in commercio i frutti acerbi di
: seme della pianta myristica fragrans, che cresce spontanea nelle filippine e in altre
nella preparazione di svariati cibi, oltre che in medicina per le proprietà stimolanti ed
con ovi. dominici, 2-15: sai che dallo oriente vengano gherofani, cannella,
vogio andar a trovar una nosa muschia che sia mascolo, per una mia amiga
[castagnetta], ii-139: il frutto che rendono questi arbori è la nuce che
che rendono questi arbori è la nuce che noi chiamiamo muscata, che nasce come
la nuce che noi chiamiamo muscata, che nasce come un pesco e nella grandezza e
colore gli è molto simile, e poi che ella è matura, la colgono e
si va aprendo e getta fuori alcune fogliette che sono il massiz. baldi, 66
66: saper, dunque, tu dèi che a questi regni / di garofoli,
s. cavalli, lii-5-167: le navi che hanno da ritornare caricano le cannelle,
semi di papavero, e la carovana che ha appena scaricato sacchi di noce moscata
all'improvviso sopra una brigata di bushmen che... stavano chini a terra
chini a terra intenti a scavare certe radici che l'autore alquanto vagamente va chiamando noci
al damaschino et alla noce tasia, che altro non è che '1 mandorlo.
alla noce tasia, che altro non è che '1 mandorlo. -noce violetta'
, la brucina, la curarina, che hanno larghe applicazioni terapeutiche in qualità di
d'india). -anche: la pianta che produce tali frutti. balducci pegolotti
de i medici tengano, ingannandosi, che le vere noci vomiche sieno le vere metelle
vere noci vomiche sieno le vere metelle e che le metelle sieno le vomiche. c
fin a i nostri tempi, se non che ella [la noce vomica] ammazza
qualsiasi cosa o valore minimo, presso che nullo. a. pucci, cent
del fuso impiegato nella filatura meccanica, che ruota assai velocemente per mezzo di una
). rea, 6-19: menomale che ci sono questi medici primari all'americana
sono questi medici primari all'americana, che non si accontentano di toccare, ma
in pace. 10. percossa che provoca bernoccoli, gonfiori, tumefazioni;
: -e tu, -si volge a orbino che sta lì penoso e impacciato, -non
? noci, in dialetto, significavano quel che i toscani chiamano nocchini, ossia secche
un carro su per una ruota, / che, mossasi, mi sbatta e
di chiodi usano maniglie di ferro, che conficcano nel legno afferrando i polsi del
processo asciutto dal lato interno, gobbo e che rialza vicm al piede, e chiamasi
vicm al piede, e chiamasi malleolo interno che noi dichiamo noce, siccome il processo
noce esterna dello stinco ed il tendine, che mi tenne a letto più di quindici
del processo spinoso della settima vertebra, che sporge nella parte inferiore della nuca (
collo... di cui l'osso che v'è in mezzo è detto noce
con un dito la noce del collo che risponde come un saltaleone.
un massiccio di legno o un rinforzo che si lascia o si fa alla cima
carena, 2-368: 'noce': nome che si dà alla testa dell'
fegato a noce moscata: aspetto macroscopico che assume la superficie di taglio del fegato
, di osso o di legno duro, che, posta nel temere, serviva a
, iii-291: mancaci noci da balestro, che non c'è una, né maestro
non c'è una, né maestro che sappia fare una corda. benivieni,
noce. marino, 349: più lievi che saette / qualor fuor de la noce
. borsi, 1-6: l'arco che tenderò, con la saetta / d'oro
: così tosto non fugge uno strale / che si diparta da corda di noce /
acciarino, costituita da una rotella dentata che blocca il cane all'altezza delle tacche
a fucile, o del percussore fulminante, che mediante la pressa del mollone ed il
stor. guerra delle noci: conflitto che si originò nel trentino (1579-1580)
1579-1580) a opera dei contadini, che, essendo soliti riunirsi in un noceto
, munito di vite o di leva che si fa scorrere... quando si
gentili. sono nicchi bivalvi ritondastri, che hanno qualche similitudine con le noci.
un ambiente ristretto, familiare, fra persone che si conoscono. pratolini,
il mobilio. come vedi, quelli che siamo rimasti siamo sempre tutti dentro una
m. cecchi, 1-1-7: -vadine quel che vuole: che domin sarà mai?
, 1-1-7: -vadine quel che vuole: che domin sarà mai? io vuo'che
che domin sarà mai? io vuo'che tu conosca chi è il frappa,
persiche pure. -essere più voci che noci', trattarsi più di chiacchiere che
che noci', trattarsi più di chiacchiere che di fatti. pontano, 1-28:
1-28: voi seti savi: fate imperò che non siano più le voci che le
imperò che non siano più le voci che le nuce. -essere quattro noci in
quali non si vorrebbe assolutamente avere a che fare. p. petrocchi [s
.]: farsi servir da certa gente che non ci piglierei una noce con sette
: subire prepotenze senza reagire; permettere che ci sia arrecata offesa. -mangiare
noci! varchi, v-56: di coloro che hanno cattiva lingua e dicon male volentieri
male. baretti, 6-82: gente che... non ebbe mai tanta lena
le noci iuglandi, ciò è quelle che propriamente chiamiamo noci, sono compagne de'
contento ornai sparger le noce, / che insieme è nato col tuo gaudio il
fa rumore in un sacco: proverbio che vale che un solo non può condurre a
in un sacco: proverbio che vale che un solo non può condurre a fine
non può condurre a fine quel fatto che ha bisogno di molti. lustri, 1-5-233
nave così pogo intendenti come landone, che v'aveano condutti di moltissimi agli e
nocella '... è lo stesso che nocciuola, chiamata così in alcuni luoghi
serpetro, 191: dice il quercetano che [l'argento vivo], intromesso
in quei paesi in grande abondanza, che bastano a paesani e a forastieri.
. -parte della tomaia di una scarpa che ricopre la noce del piede.
geodetici, costituita da una sfera concava, che ruota su un'altra piena in cui
infìssi sostegni, e da una vite che regola il piano degli strumenti stessi.
contiene in sé un'altra simil palla che facilmente si muove e mediante una vite si
abbassare, alzare e fermare le tavolette che s'adoprano per levar di pianta.
quell'incavo a rilievo e a semicerchio che si fa nei regoli delle porte e delle
nei loro telai maestri, quando si vuole che chiudano ermeticamente. 8.
munito di vite o di leva, che si fa scorrere sull'asta angolare di ferro
asta angolare di ferro o d'acciaio che forma il compositoio quando si deve prendere
. nucellare), agg. bot. che è proprio, che riguarda,
bot. che è proprio, che riguarda, che si riferisce alla no
è proprio, che riguarda, che si riferisce alla no cella
nocellatura, sf. disus. operazione che si compie per montare la nocella di
. nocellóso, agg. disus. che è, o pare, cosparso di
: 'nocelloso ': dicesi di cosa che paia sparsa come di tante nocelle.
nocentìssimo). ant. e letter. che opera il male, che è mosso
letter. che opera il male, che è mosso dalla volontà di nuocere agli altri
con tutti que'vezzi e quelle dolcezze che permetteano i disagi d'una foresta. tommaseo
divieterà li 'nocenti ', però che nulla nuocere non è giustizia, ma
268: voi sete stati i primi che contra i nocenti avete mosso l'armi
: odi, loia, odi quei che... /... /
a'nocenti. 2. che provoca o può o è atto a provocare
malattie; nocivo, pernicioso. -anche: che esercita un'influenza nefasta o sfavorevole.
): non si poterono elli difendere che troilo, il quale era veramente il
, i-5 (5): tutto quello che ci ritrae da essa [dalla vita
canicula la chiame aspra e cocente, / che è la più vaga stella e più
la più vaga stella e più nocente / che sia ne l'ampio ciel fra l'
di zolfo, vetriuolo o altro, che volandovi, non ch'altro, sopra gli
nocente e ria / succo sparger in lui che l'avelene, / ma schiva poi
, altri il seconda, / sperando che in passar l'onda nocente / qualche
, / o bella genitrice, / che 'l tuo parto nascente / nel venirsene al
e ha detto mille volte, / che, perdonando i falli / agli animali i
di mostri e di nocenti belve / che di forti animali. africa mandi / il
3-i-262: o luminoso arciero, / che quadrella di rai dal cielo aventi / contro
nocenti. -in senso generico: che provoca un effetto negativo. tommaseo
all'innato candore dello stile, son pregi che voler tutti nella traduzione trasporre, stoltissima
3. contrario alla legge morale; che induce al male, al peccato o
induce al male, al peccato o che ne deriva. bembo, 1-130:
è l'andare di que'diletti cercando che... sono in se stessi e
. murtola, 10-83: dio, che le sciagure empie e nocenti / non
. -che fa soffrire interiormente; che provoca affanno, molestia, turbamento,
non nocenti ad alcuno, non vuole che ogni vigliacco si faccia riparo dell'anonimo ad
dell'anonimo ad oltraggiare laidamente un galantuomo che firma. 4. che è
galantuomo che firma. 4. che è in colpa o è riconosciuto colpevole;
è in colpa o è riconosciuto colpevole; che è autore di un atto che costituisce
; che è autore di un atto che costituisce una colpa (con partic.
i-iv-189): il conte, dolente che l'innocente fuggendo s'era fatto nocente,
1-536: valerio rispuose con altresì chiara voce che no li facea a lui nulla se
marsilio ficino, 5-120: non è giusto che 'l messia innocente per gli altri nocenti
con grandissimo gaudio di tutto il popolo che lo riputava nocente. straparola, ii-155
figliuol mio, ma liberatelo, perciò che egli è innocentissimo ed io nocente. anguillara
senza gran dolor la legge approva / che condanna la vergine nocente. nannini [
petrarca], 323: spesse volte coloro che sono nocentissimi stimano d'essere innocenti.
adirata sopra quelle teste nocenti e contumaci che ricusavano soggettarsi alla legge scritta da dio
nocenti,... cominciollo a pregare che gli dovesse piacere di non correr furiosamente
, 1-ii-229: non v'è nocente che non pretenda con verità d'essergli alcuna
ariosto, 5-63: sappi, signor, che di levar la mente / al mio
/ a crudo cavalier fui maritata, / che poi, pentito ch'io gli fossi
il marito esser nocente / di quel che fatto error la moglie avea.
autore] mostrare e dire di coloro che sono in paradiso i quali no. ll'
me non par egli essere altrimenti / che sia tra'pettirossi la civetta, / o
chiude e tuttavia mulina, / tanto che il capo eli'ha come un cestone
adopera ogni maniera di supplicio contra coloro che nocentemente da'tribunali alla giustizia raccomandati sono
giamboni, 8-ii-162: molte cose saranno che tu dovresti cessare nei tuoi occhi,
ch'ell'è una partita di nocenza, che gli occhi mostrano a uno l'adulterio
gli occhi mostrano a uno l'adulterio che fa disfare le magioni e le cittadi.
persico o persico noce è quello che con la regola detta disopra si fa
, 9-37'-così farà i germogli che saranno di natura participevoli d'una e
il melopersico e nocepersico ed averà colore che rappresentarà l'uno e l'altro. trinci
(ant. nucerino), agg. che è proprio, che si riferisce
agg. che è proprio, che si riferisce a nocera, che proviene da
che si riferisce a nocera, che proviene da nocera (e in
di salerno; nocera superiore, che con la precedente forma pressoché un
signora botte nucerina. 2. che è nato, che abita a nocera.
2. che è nato, che abita a nocera. -anche sostant.
dire nocisarche o in grana e pane che fussero. = comp. probabilmente da
], 15-13: ècci una noce inestata che ritiene la forma sua e il sapor
rampino over nocetta possi intrare nell'anello che si vede nella posteriore parte dell'istromento
qui è nato un proverbio fra, volgari che, quando vogliono dimostrar che alcuno sia
, volgari che, quando vogliono dimostrar che alcuno sia in estrema miseria caduto,
il tale esser giunto alla nocetta, il che è tratto per metafora dalla balestra,
ridotta alla cocca, ove si ferma insino che scòcchino le saette, non può ragionevolmente
(superi, nocevolìssimo). letter. che 31 — battaglia, xi.
e disagi psicolo gici; che costituisce un ostacolo al raggiungi
di un'impresa. -con valore attenuato: che provoca sensazioni di fastidio, di
. villani, 12-114: se avvenisse che, per l'avversità de'detti soldati
colombini, 122: me conforto con voi che voi e noi tutti ci destiamo da
nocevole ferro e l'oro più nocevole che 'l ferro. marsilio da padova volgar.
per questa ragione non so io vedere che egli [l'amore] così nocevolis-
pari- menti nocevoli e perniziosi, quando che per aprirsi la via al principato sono
fine più nuocevole a chi la dice che a colui contro del quale è detta.
, ii-200: di libertà non toglie / che il nocevole, il troppo.
giordani, iv-57: quando anche fosse nocevole che la città in una somma uguaglianza si
giunga. -in partic.: che corrompe, induce in tentazione, al
, al peccato, al male; che allontana dall'osservanza della legge divina,
allontana dall'osservanza della legge divina, che favorisce il vizio. fra giordano,
s. c., 14-2-6: ciò che tra'servidori di dio si fa da
superbo, e però è da giudicare che sia nocevole. bibbia volgar.,
bibbia volgar., x-321: quelli che vogliono diventare ricchi caggiono in tentazione e
furono il ladrone bestemmiatore d'un dio che moriva per sé, matteo spogliatore degli
, i-190: la terra salvatica, che dà triboli, che dà spine, che
terra salvatica, che dà triboli, che dà spine, che dà sterpi, che
che dà triboli, che dà spine, che dà sterpi, che dà virgulti nocevoli
che dà spine, che dà sterpi, che dà virgulti nocevoli. -nocivo
alla salute, all'integrità fisica; che è fonte o causa di malattie, di
omore mi succia tutto quanto, sì che il vivere sì m'è pena e la
è malo movimento della vertude motiva, che disidera di cacciare cose nocevoli. crescenzi
], iii-103: tutto 'l nudrimento che si doverebbe distribuire in aumentazione e cresci-
eccessivamente e dopo disinare e dopo cena che è molto nocevole al corpo. boterò
. boterò, 182: alcuni, temendo che quella [l'acqua] non gli
: sono ancora stranamente nocevoli certe piogge che sentono del velenoso: di sì maligne qualità
: di sì maligne qualità sono infette che le carni vive, tocche da esse,
terra molte nocevoli e pestifere esalazioni, che chiamasi 'mofete '. lambruschini,
nelle quali noi siamo, troppo più che nelle parole, nocevoli. 5. agostino
l'essere nocivo; carattere di ciò che è atto a recare danno, a nuocere
cuore. tommaseo, 21-119: quello che il machiavelli insegnava, del ritirare le