tutto che i maschi vadano a studiare le scienze,
), sm. servo o salariato che veniva adibito un tempo alle faccende domestiche
, con berrecte stranie, in modo che fo comensato ad levare un crido fra
levare un crido fra pucti e quella multitudine che era convenuta per vedere et un dellegiare
) / dirò -fate, per dio, che monsignore / reverendissimo oda una parola.
luoghi, presso certi mozzi di stalla che si erano assisi, come il più degli
mozzo di camera: servo di corte, che fa in camera le faccende più vili
20-168: non vi fu mai verso che il diamante volesse tirare, quando tirava
nascondiglio il cardinale, e chiamato un tale che si chiamava 'bista di spaurito '
piano e piglia / ai mano al mozzo che dormia la briglia. foscolo, v-305
marittimi, soprattutto nella categoria nocchieri, che compie il periodo di istruzione per conseguire
crescenzio, 1-84: per ogni cento carra che la nave averà di portata, se
la terza parte saranno garzoni o mozzi che dicono. xjlloa [castagneda], i-368
faceva protesti a diego fernàndez ai beia che tornasse indietro, e perché non volle
tirò allora un tiro in alto, con che gli batté la virga grande, e
gli fece tirar un altro, con che gli ammazzò due mozzi di nave.
[tommaseo]: mozzi sono quelli che servono alle camere della galera ed agli officiali
garzonetto, già scritto sui ruoli, che apprende ed esercita a bordo il mestiere
cresciuto... un mozzo, che i parenti avevano messo in marina per
nelle antiche galere a remi, forzato che in cambio di alcuni privilegi collaborava con
ciurma. -capo dei mozzi', marinaio che aveva il compito d'organizzare la pulizia
: galeotto capace di leggere e scrivere che coadiuvava lo scrivano di bordo; marinaio
:... ciascun di coloro che nelle galere aiutavano l'aguzzino a guardare e
... galeotto scelto tra quelli che sapevano scrivere e tenere un conto, incaricato
dei mozzi ': uomo dell'equipaggio che ha l'incombenza di far scopare il bastimento
« sei armato? » mi chiede uno che ha le stellette ai polsi della camicia
3-289: sì come io te avea commesso che gravasti quilli omini a fare moza cento
de calcina per fabricare, sono contento che non ne faciano se non moze cinquanta
non moze cinquanta: cusì te commetto che tu non li debbe gravare se non
carrozza aveva infilato una stradina tanto stretta che i mozzi delle ruote toccavan quasi i
(dell'elica): congegno meccanico che fissa l'elica al suo asse di rotazione
incendiata una ruota del tender. l'olio che c'è nel mozzo ha preso fuoco
cui è incastrato il manico della campana e che la tiene sospesa mediante i bilichi.
mozzo delle scale a vortice, trasudava infetto che da studio a studio scendeva a grumare
. 2. blocco di legno che costituisce la parte terminale anteriore di un
portacanna, è quel toppo di legno che termina la estremità anteriore del mantice ed
. 3. ant. cavità che accoglie la base dell'albero di una
zolla di terra pesante e compatta che si forma arando o vangando quando il
certi grandi zolloni e mozzi tanto duri che non si disferanno mai più in tutto
: i quali [prugnoli] si dice che in due modi si propaghino. il
mozzoli della terra, da dove si avvedono che nascer vogliono i detti prugnuoli..
sgri- gliolìo secco. e i mòzzoli che cadono giù. 2. dimin.
biringuccio, 1-88: alcuni altri sono che sopra a un legno tondo..
del tempio di ercole] in piedi che due mozzoni di colonne. tecchi, 13-25
, 13-25: per controllare fino a che punto i due mozzoni di corda resistevano,
.. col mozzone incollato sul labbro che col fumo gli bruciava. gli occhi
: 'mozzone': quella parte della frusta che sta in cima al cordone e che è
che sta in cima al cordone e che è fatta per lo più di fili
'mozzoni della frusta': funicelle con nodi, che però paiono mozzate e che formano l'
nodi, che però paiono mozzate e che formano l'estremità della frusta. crusca
cordicella di seta fasciata di refe, che s'ammaglia in fondo alla frusta e
serve per farla schioccare; ed è più che altro usato nelle fruste signorili.
mandarono a far correrie certi mozzoni, che così chiamano i guastadori, i quali
i quali andarono ad ammazzar alcune vacche che pascolavano. = calco spagnolo (
. e questo perché quei malfattori, che per la tenera età sono esenti dalla
di calca della similitudine de'cani, che, quando hanno mozzato gli orecchi, mancano
gli altri. così questi uomini, che chiappano e non si lasciano chiappare, sono
avvocatucolo. -per estens.: persona che cela la scarsa preparazione con sofismi e
, aggiratori /... / che son ludibrio e disonor de'fòri. sergardi
qua lungi, o protervi / mozzorecchi, che un vii guadagno affoga, / di
quale non vi condurrà finalmente ad altro che ad accrescere di uno il numero di quei
, 2-60: tutte quelle ciancie poi, che voi fate intorno alle trasposizioni ammesse dall'
. ipp. disus. cavallo che ha gli orecchi e la coda mozzati:
'mu '...) che egli stava in quegli anni studiando e in
'muco ', con suff. che indica le sostenze proteiche; voce registr
muc [icd \, con suff. che indica i sali degli acidi ossigenati a
toscana si chiamino mucche, e credo che siano una sorta di vacche più mansuete
2. figur. persona o istituzione che si lascia indebitamente sfruttare senza reagire (
mucche / tutto vien munto il sangue non che il latte. 3
danno il latte bianco: per indicare che le qualità positive sono apprezzabili anche sotto
, i-658: basta avere un po'a che fare con una mucchina per trovar
un badalucco, / si strinser sì che se 'l parer non erra / ciascun
mucco / dirò: lima / lima / che non bima / l'altru'bima.
per li nostri mercatanti uno mucaro, che vuol dire, in nostro idioma, guida
careri, 1-i-153: voleva il muccaro che io gli dassi qualche altra mercede apparte
dengnio. ottonelli, 112: mi pare che in questi luoghi burbanza dichiari il significato
dichiari il significato di mucceria, e che si voglia prendere per vanità pomposa o diciamo
mucchera si è il migliore zucchero che sia, perocch'è più cotto
è più bianca, e più fissa, che nuli'altro zucchero, ed è
ne viene verso il ponente, che quasi tutto si ritiene per la bocca e
vagliare e mondare l'abbondanza delle granaglie che in grandi mucchie gli uomini versavano nei
o comunque più estesa alla base che alla sommità, per effetto della
, inf., 27-44: la terra che fe'già la lunga prova /
estranie pietre e gabinetti molti / che di vezzi di perle e di rubini
guarda egli stesso e vede... che cosa? un bel mucchio di
dell'ampia sua fornace) / un che marte il terribile si chiama, / mascalzone
tuo cardellin sulla sua rama, / che pratico non è, non è nidiace,
non è, non è nidiace, / che potrà far sì tenerello e nuovo?
cella. 2. per estens. che è tale fin dalla nascita, per
un bugiardo nidiace, ma io so che ha detti a costei e'segreti nostri.
morale. 3. figur. che si riferisce alla cerchia familiare, che
che si riferisce alla cerchia familiare, che le è proprio. onofri, 3-51
o lampada piccola: luce soave / che serenamente ne spandi / l'intimo amor
sagace. 4. letter. che è proprio, che si riferisce al
4. letter. che è proprio, che si riferisce al nido, alla sua
di nido. nidiàceo, agg. che non esce ancora dal nido ed è
spallanzani, v-47: non debbo pretermettere che ambedue questi volatili dopo l'accecamento rimasero
nidiàngolo), agg. tose. che è appena nato, che non esce dal
tose. che è appena nato, che non esce dal nido, che non
, che non esce dal nido, che non sa ancora volare o, anche,
non sa ancora volare o, anche, che è stato catturato quando stava ancora nel
nido. -per estens. il pulcino che è nato per ultimo in una covata
uovo di marmo, di legno o vero che si lascia nel nido per indurre le
dell'ovo, vero o falso, che si lascia nel nido delle galline per segno
delle galline per segno dove si vuole che facciano il loro. crusca [s.
: comunemente dicesi quell'uovo vero o falso che le massaie pongono nel pollaio nel punto
pongono nel pollaio nel punto dove vogliono che la gallina vada a far l'uovo.
. v.]: è il tempo che nidiano. = voce di area pist
quantità di nidiate di rondinini, più che mai di state io ne vedessi qui in
se le erano portati frutti: « che bella razza: i maturi son trangugiati,
siccome appunto gli augelletti fanno / quando che se ne allieva una nidiata / che
che se ne allieva una nidiata / che tutti a gara a bocca aperta stanno.
strinta al petto una nidiata di merli che uno della comitiva mi aveva regalata lungo
i topi fuor dalle corèizze, / che nidiate avevan fatte drento, / tanto
nidiate avevan fatte drento, / tanto che a'paladin mettean spavento. e.
d'ingordi maialini. -le uova che un uccello depone e cova in una
, dentro li ritrovassimo un'intera nidata che quella notte medesima, senza romperne pur
quella invidiabile nidiata di tanti illustri discepoli che poi per quasi un secolo rese essa
, /... / aspettatevi pur che fl verno tocchi! garzoni, 7-271
vedete quel pedante sconquassato, / e che nidiata di ragazzi intorno, / rabbaruffati
era su una nidiata barcollante di villanelle che cantavano una lor villetta con voce resa
erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano per moneta contante la vecchia superstizione
pigliavano per moneta contante la vecchia superstizione che firenze fosse la cuccagna delle arti belle
ho qui sul tavolino una nidiata di poeti che varrebbero da disgradarne, in numero almeno
natura ha dato insegnamento a questi ugelli che, dalla prima nidiata innanzi, alluogano
agg. ant. ricco di nidi; che è particolarmente apprezzato dagli uccelli per la
nidìcolo, agg. ornit. che esce dall'uovo nudo e incapace
. di nidificare), agg. che fa, che sta facendo il nido;
), agg. che fa, che sta facendo il nido; intento a costruire
; e nidificante lo trovano, oltre che sui monti del piemonte, della lombardia,
... dalla qualità degli uccelli che in esso bosco nidificano. ottimo, ii-343
dove in loro assenza i figliuolini, che non avevano fatte ancor le penne,
avevano nidificato. gozzano, i-979: poi che i due cardellini non avevano meta
unico salice. venditti, 1-217: gufi che in mezzo agli sterpi / avevano nidificato
. assarino, 3-39: ben vidi che a ragione egli [guido reni]
perché ove si vedeano nidificar tanti raggi che animavan l'ombre della pittura, non
ombre della pittura, non era diritto che si scorgesse altro che albori.
non era diritto che si scorgesse altro che albori. -insediarsi, svilupparsi,
pelo e interamente patinato di nicotina, capì che dentro il polso di enrico una berna
suo umile nido insieme a un compagno che aveva nidificato negli stessi paraggi. moretti,
; è la natura; è quel che si vuole; ci si sposa, si
si tratta di un investimento, oltre che affettivo, anche economico, per tutt'e
scuri di pelle e storti di amba che arrivano qui come al mercato. vengono fuori
della spiaggia libera, dove si sa che nidifica di tutto. -stanziarsi stabilmente in
). delfico, ii-421: par che rimanga dimostrato che se i tirreni vennero
delfico, ii-421: par che rimanga dimostrato che se i tirreni vennero a nidificare sulle
marotta, 1-207: non tutti ritennero che questa versione dello smacco di don gennaro
maggiore affezione si partirono da quelle anime che con loro erano nidificate. nidificatóre,
sm. (femm. -trice). che costruisce il nido (un uccello)
costruzione del nido a opera di animali che cercano un ricovero e un luogo
apuleio). nidifórme, agg. che ha forma simile a quella di un
. nidìfugo, agg. ornit. che esce dall'uovo in condizioni molto avanzate
da un tronchetto di legno scavato, che viene appeso a un albero o a
cestello di rete metallica o di plastica che si pone nelle gabbie per permettere agli
bonagiunta, xxxv-1-280: sentenza dia l'aucel che fece il nido / quando la
purg., 25-12: quale il cicognin che leva l'ala / per voglia
g. villani, 5-29: si dice che per gufi che nelle bocche di
, 5-29: si dice che per gufi che nelle bocche di quelle trombe feciono
stopparono i detti artifici per modo che rimase il detto suono. dominici,
suo ovo e si mangia quelli che ci trova e così nasce per la fatica
fiacchi, 242: non sai che quando il nido face / da lui
: volendo ancora demostrare un'altra signora che amava sommamente il suo marito, se fe'
de amore perfetto con una tortora dentro che portava nel petto la prima lettera del nome
figliuoli, lasciano i nidi a'paesani, che in poco spazio n'empiono e ne
e ne riportan le barche piene, conciosia che ogni scoglio abbia di quegli uccelletti a
brutti, quando, dopo tanto fracasso che han fatto per averci insegnato a mangiare
il suo compagno come attraverso una parete che diceva: « questa è la famosa
-per estens. qualsiasi ricovero di animale che presenta un certo grado di elaborazione e di
. riferimento a determinate specie di pesci che vi depongono le uova, di mammiferi
m. fiorio, 524: quasi che nel mezzo de la caverna fa [
zufolare nelle vigne... che giova a disradicare le gramigne e cattive barbe
636: il ronzio della farfalla notturna che aleggia intorno alla sua compagna nel suo
simboli religiosi -non so -forse non sono che i nidi delle termiti. saba, 68
alla coniglia]? chi il pelo / che si strappa di dosso, / per
suon fin alla selva ardenna / sì che lasciàr tutte le fiere il nido.
ritornata al nido, veg- gendo, che i piccioli figliuoli le sono stati rubati,
circolare, che contiene o può contenere una determinata cosa
- in partic.: l'incavo che la testa forma nel cuscino; la
... non ci sia fungo che voglia nascere. jovine, 248: i
grano; lo seppellivano col sarchio, attendevano che il sole, comparendo, intiepidisse un
cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano; certissime infra poco tempo
infra poco tempo di rimanere vedove e che costui nel nido non dee loro soddisfare
, fo statuito per conseglio di savii che le done portassero le mamelle tutte o
799: ha colmo il sen tornatile / che neve par non tocca: / ridente
. rucellai, 9-6: né rondinella che con destri giri, / di sangue ancora
vorace e ingordo / l'api, che son di cera e di mel carche,
mascardi, 2-346: beati uccelli, che a'vostri dolci nidi procacciate esca abbondevole.
. metastasio, 1-i-512: tortora, che sorprende / chi le rapisce il nido
, / di quell'ardir s'accende / che mai non ebbe in sen. carducci
, pistoia vecchia, / sì antica che l'origin non si trova. lorenzo de'
in mezzo a questa siede / del cor che, come suo, consuma e rode
aspetto di gran vele abete alato / che mi porti del mar per tonde insane
viziosi ancora è sì pesante il giogo che, in vece di amarsi dagli uomini
originario. leopardi, a-i: poi che del patrio nido / i silenzi lasciando.
del caro mio nido amato pegno, / che già più non ti guido e non
: in italia è più conosciuto il nome che l'autorità dell'imperatore; in germania
f autorità e il nome suo in quanto che restano intiere e ferme le costituzioni imperiali
del manto al nido torna, / sì che s'altro accidente no 'l distorna,
avete ancor posto tanto amore alla casa che avete qui comperata del conte bernardino che
che avete qui comperata del conte bernardino che non possiate ad altrui cederla senza vostro
senza vostro dispiacere, io vi fo intendere che sono due anni che io avea diliberato
vi fo intendere che sono due anni che io avea diliberato comperarla e rassettatami per
dalla perpetua nemica dei filosofi odiosa povertà, che ora par che vada cercando sua sede
filosofi odiosa povertà, che ora par che vada cercando sua sede anco in questo
è troppo per tempo: non vedi che il paese è pieno di gente? lasciamoli
vano! tarchetti, 6-i-395: compresi che una separazione era impossibile; essa mi
camerino di una prima donna famosa! oh che strano profumo in quel piccolo nido!
ariosto, sat., 5-250: tolto che moglie avrai, lascia li nidi /
degli altri, e sta'sul tuo, che qualche augello, / trovandol senza te
, esci dal nidio: / e dicendo che in ciò gli sta il dovere /
chiama 'nidio 'per la similitudine che ha nelle materasse quel luogo dove s'è
. luogo, località, regione o edificio che costituisce il covo, il rifugio,
rifugio, il ricetto abituale di persone che vivono fuori dalla legge o, comunque,
, munita e fornita di guarnigione, che si trova inserita in territorio nemico;
né parse pigliare el distretto, ancora che in quello si possa introdurre milizia ad
imperatore romano sì piccolo nidio in italia che non sia con grave pericolo degli altri
caldo, e, nello scendere e salire che facemmo per alte e strabocchevoli montagne (
scola, xl-395: le città, che sotto il feudale governo erano nidi di
di mortella. montale, 7-187: ciò che resta è il guscio di una cittadella
nel 1632 per ordine di luigi xii che voleva colpire in quelle balze un nido
a un gruppo. -anche: le persone che abitano o frequentano tali luoghi.
garibaldi, 3-341: nel nido di vipere che avvelenavan roma da tanti secoli, era
, il vescovo ai losanna e friburgo che non ha affatto paura di questo nido di
mente nido): istituto pubblico o privato che accoglie i bambini di era. inferiore
- anche: l'insieme dei bambini che frequentano un istituto di questo tipo.
et apto più a essere nidio di libertà che di prìncipi grandi, bisognò che tucto
libertà che di prìncipi grandi, bisognò che tucto di fussi cavalcata e rubata da
, 20: questa è vercelli, che già fu l'albergo / e 'l nido
, 1-iii-33: non si potrà mai tanto che basti esaltare fiorenza, nido primiero ne'
di bellezza il nido di quella democrazia che ralluminò il mondo. -città o edifìcio
riviva la sementa santa / di que'roman che vi rimaser quando / fu fatto il
, iii-2-77: la terra prendete / che cagion fu di morte a'vostri regi
regi, / e sì ne fate ciò che voi volete, / come di nido
infame nido. reina, ii-26: tempi che erano nidi d'im- pietà e di
come si dicono ora, oltre all'orrore che rendono, sono un nidio di perniciose
tutte prove! 11. persona che racchiude in sé determinate caratteristiche morali (
racchiude in sé determinate caratteristiche morali (che possono essere sia positive sia negative)
scarlatti, lxxxviii-n-534: lievamiti dinanzi, che ti muoia! / vatt'anegar colla tuo
di tradimenti e d'avarizia, / però che tu mi se'venuta a noia!
ahi, donna ingrata, com'è possibile che 'l più bel petto che mai facesse
è possibile che 'l più bel petto che mai facesse amore sia fatto letto di velenosi
era fatta la stanza de 10 amore che egli portava a i suoi fedeli? contatemi
a i suoi fedeli? contatemi in che maniera stava il nido nel quale egli ricettava
n. franco, 4-159: è impossibile che amore e odio covino in un
muratori, 9-1: chi non sa che la perdita della libertà, le calunnie,
esse sì fattamente il cuore dell'uomo che lo fan divenire un nido almeno di
/ o d'ogni mio desir, che a te sol geme, / cara meta
14. organo anatomico o tessuto che produce una determinata sostanza. targioni
di piante. fazio, v-23-91: che farei io di qua [in etiopia]
fiere, se non fosse / costui che mi consiglia e che mi fida? targioni
fosse / costui che mi consiglia e che mi fida? targioni tozzetti, 6-141:
: mi lusingo di poter far vedere che i fondi a noi accessibili del mar
quantità e varietà mirabile di piante, che devono con tutta ragione restituirsi alla classe
, par., 27-98: la virtù che lo sguardo m'indulse, / del
arene del mare o le stelle di che il nido di leda s'adorna.
di trinceramento edificato su una breccia, che costituiva la base più avanzata dalla quale
ricamo utilizzato per fissare piccole arricciature, che si esegue prendendo due crespe, fermandole
i detti miei vedran quegli anni / che chiameranno antico il secol nostro, / vivici
nido i vanni. -attendere che dio porti la manna al nido:
la manna al nido: attendere passivamente che un problema si risolva, che si
passivamente che un problema si risolva, che si verifichi un avvenimento. francesco da
ii-191: non ti dormir a fidanza che dio / ti porti al nido per cibo
al nido per cibo la manna / che tal pensiero inganna / molti che poi negligenza
/ che tal pensiero inganna / molti che poi negligenza disface. -avere
volte l'accortissimo filippo ii, informato che le spie più dannose ne'più appartati gabinetti
, un poliziano quasi tutto nuovo e che caccia di nido tutte le edizioni che fin
e che caccia di nido tutte le edizioni che fin qui han portato il vanto.
un aquilon, non riede, / che la covò nel nido el diavol, che
che la covò nel nido el diavol, che / rimutò oh in dire: omè
nido (con valore aggettivale): che non esce ancora dal nido, appena nato
. segneri, iii-1-130: quei rusignoli che sono allevati di nido nelle gabbie, non
cantano mai sì perfettamente come cantano quei che sono allevati alla foresta. sbarbaro,
(in relazione con un agg. che indica l'indole, le caratteristiche)
20-105: ammaestrato un facchino cattivo-di- nido che non era punto conosciuto, lo fo battere
dagli uccelli cavati dal nidio ed allevati, che per l'uccellatura son sempre migliori che
che per l'uccellatura son sempre migliori che i presicci. c. dati,
è di nido! è stato il cielo che mi ha fatto passar di qui.
potrà nascondere e farci nidio nell'anima umile che non maggiormente sia gittato fuori del cuore
tu sola moverai l'ingegno mio / che dentro a me puoi più che non posso
mio / che dentro a me puoi più che non posso io. aretino, 14-114
di colui non possiamo già lodare, che abbia così messo mano nelle fatiche d'
: dicon ch'io gli sfido, / che fo loro sul tetto una finestra
tetto una finestra, / e che vado a por l'uova nel lor nido
i lion fanno il nido, / che fanno di paura alcun tremare. c.
scoteo sì forte deio, / pria che latona in lei facesse 'l nido, /
ne'su'occhi nido / quel giorno che nel tempio gli mirai, / che furon
giorno che nel tempio gli mirai, / che furon cagion d'infiniti mie guai,
: andare ad abitare nella prima casa che si trova disponibile, senza badare eccessivamente
firenzuola, 616: quando voi intendeste che una sem plice palombina,
plice palombina, il dì medesimo che l'usciva del nidio, avesse preso
uccello canta meglio nel suo nido che in quello degli altri. ogni uccello fa
v.]: 'nidiino': forma toscana che qui conviene serbare, giacché 'nidino
nidiuzzo]: 'nidiuzzo': lo stesso che 'niduzzo *. tommaseo [s. v
sm. ant. e letter. odore che per lo più si sprigiona dalla carne
marchetti, 5-277: il lume / che di fresco sia spento, allor che
che di fresco sia spento, allor che offese / ha col grave nidor l'acute
= voce dotta, lat. nidoròsus 'che odora di bruciaticcio '. niduccino
nidulabóndo, agg. letter. ant. che si sta insediando nell'animo (
pres. di nidulare), agg. che costruisce il nido, che ha l'
agg. che costruisce il nido, che ha l'abitudine di costruirlo (un
.]: 'nidulanti': di semi, che diconsi anche 'nicchiati ', '
'riposti nella polpa ', quelli che senza alcun ordine stanno sparsi nella polpa
ordine stanno sparsi nella polpa del pericarpio che li rinchiude, e che con essa
polpa del pericarpio che li rinchiude, e che con essa sono in contatto immediato
). ceresa, 1-334: quella che, come più li par, me spende
quindicina di specie tropicali e sub- tropicali che crescono come saprofite soprattutto su rami di
famiglia di funghi eubasidiomiceti di piccole dimensioni che vivono per lo più su rami morti
dei peridioli nel ricettacolo aperto a coppa, che ricorda quella delle uova in un nido
bot. ordine di funghi basidiomiceti, che comprende la famiglia nidulariacee, caratterizzato da
famiglia aspergillacee (aspergillus nidulans), che impedisce lo sviluppo di numerosi funghi e
: io ti prego / senza nego / che n'agie pietanza. sacchetti, 43
sacchetti, 43: la luce mia, che 'n lei stava pur ferva, /
non fosse niego / d'andar a quella che presso giacea. seneca volgar.,
di quella questione fosse niego, cioè che l'una delle parti negasse, allora
riandò il papa... che il primo disgusto palesato da'barberini della
vini, 1-95: povero giovani che pensi, mia lucia? / suo
novelli or vuoi / il niego ascriver che convien ch'ei faccia. monti, 9-550
nega [la costituzione], non significa che aggredisce. crede il niego un bene
difficoltà. boccaccio, iv-20: ciò che tra 'l freddo arturo e 'l rovente
ten priego / e ri- priego, che '1 priego vaglia mille, / che non
, che '1 priego vaglia mille, / che non mi facci de l'attender niego
della tua faccia niego / nella tribulazione che io sostegna. b. accolti,
poerio, 3-117: esser non può che al ver che t'affatica / il
3-117: esser non può che al ver che t'affatica / il profondo del cor
. cavalcanti, no: tutti gli artisti che vivevano di mercede si recarono a non
sì ch'eo persi / quel flore che mette la donna al nego / per argus
la donna al nego / per argus, che l'aiguaito discopersi. -rispondergli
delle stampe, et intagliò tanto bene che nessuno, poi l'ha aggiunto a un
. cinture ed altre molte cose niellate, che furono bellissime. lanzi, i-98:
si adoperò in certi scrigni di ebano che a luogo a luogo si ornavano di
con custodia per ritrattino o per capelli, che allora erano già andati giù di moda
come il segno d'una dominazione nuova che s'affermava sulla villa dei pini.
-sostant. cellini, 518: volendo che il niellato venga senza bucolini et unito
bollire in nell'acqua con molta cenere che sia nettissima, e sia cenere di
, 1-58: quel furóre non gl'impedì che, nel brandire il pugnale, ne
un bacio sul nome di maria, che v'era niellato. -ant.
v'era niellato. -ant. che ha il colore grigio metallico del niello
ogni cosa insieme molto bene e più che saranno pesti veniranno più belli [i
di più ponetele delle terra rossa tanta che siano lionati. 2. figur
. variegato da linee di colore diverso che sembrano formare un disegno o un reticolo.
un reticolo. marinetti, lxxv-334: che festa, o mare, che festa
lxxv-334: che festa, o mare, che festa radiosa / l'averti tutto in
niellatóre, agg. e sm. che pratica l'arte del niello, esperto
disegno e con tale universalità di princìpi che facilmente passava d'una in altr'arte:
. hanno cercato nell'evangelo le donne che odoravano di peccato e parevan assomigliare di
e niellista: di un'arte cioè che si cimenta su un materiale di speciale
stilo e incisa con un bulino, che viene successivamente cosparsa di una miscela polverizzata
niello, il quale non è altro che un disegno tratteggiato e dipinto su lo
: niello...: lavoro che è come un disegno tratteggiato, che si
che è come un disegno tratteggiato, che si fa sopra oro, argento o
argento o altro metallo, in quella forma che si disegna o tratteggia con la penna
da'moderni, il quale diede occasione che si ritrovasse, ne'secoli trascorsi, l'
. 2. arte decorativa che si avvale della tecnica suddetta (e
lanzi, i-97: u vasari, che scrisse la storia de'professori toscani piuttosto
scrisse la storia de'professori toscani piuttosto che quella della pittura e delle arti,
, di nome ercole de'fedeli, che fece lavori di niello e di cesello incomparabili
argento, piombo, zolfo e borace che, fusa, serve a riempire i
di piombo quanto più purgato e netto che sia possibile di averlo; di poi si
siccome negli argenti s'improntava, anzi che fussero ripieni di niello, di terra
mistura di argento e di piombo, che nella nerezza fu dagli antichi detta 'nigellum
i primi uomini] come cose vili che sovrabbondano, le parole pur mo nate
ora io disdegno quel che un dì bramai / lavoro di niello
leggenda dei poemi cavallereschi, segno vermiglio che i reali di francia, discendenti da
ritta, ch'egli ha il neello che hanno e'reali di francia e quello di
. filarete, 65: un altro che intagliava a niello bellissimo il quale ebbe
bisogno a parlare et al dittare, che sanza loro sarebbe neente. francesco da
: niente sia gittato ne'canali, e che ogni barca sia tenuta a portare fori
): così si risolve finalmente / che la minor pazzia ch'un possa fare /
, / niente in somma v'è che vada male. genovesi, 1-16:
: io il dico da vero e si che niente tengo per più fermo: io
fermo: io ne son sì persuaso come che io esisto. manzoni, pr.
ai feste, di nient'altro / che di spassi e di feste. moravia,
, ix-24: davvero avrei potuto pensare che niente era successo. -in
loro la bulletta. lippi, 6-33: che vada pure il mondo in carbonata,
male io? sono una povera creatura che non v'ha fatto niente. pascoli,
non v'è al mondo niente / che mi divaghi. -niente affatto: v
fosse mozzo delle altre membra, avvegnadio che sia debile, pure è possibile di
, pure è possibile di sopravvivere quanto che sia, ma senza il capo non
pistoiesi, 1-357: costoro, vedendo che non si poteano appressare al palazzo de'
: quella sottilissima falce [della luna] che si comincia a vedere il secondo e
, e una felice indole d'allegria che gli invidio assai. leopardi, iii-215
, e quindi non ha mai creduto che noi fossimo nati a niente ai grande
resero tristamente grazie al barcaiolo. « di che cosa? » rispose quello: «
. de amicis, i-30: che fu? che è accaduto? -niente,
, i-30: che fu? che è accaduto? -niente, niente! è
. 14. -meno, poco più che niente o di niente: cosa trascurabile
mica per essere stato tradotto da me, che sono poco più che niente, ma
da me, che sono poco più che niente, ma ben per essere stato tradotto
e., la quale è poco meno che ogni cosa. d. bartoli,
2-339: il fare un libro è meno che niente, / se il libro fatto
assoluta. carducci, iii-25-332: uno che in argomento come questo sbaglia la '
'non ha diritto a esser creduto che intenda niente, non de'discorsi miei
niente, non de'discorsi miei, che sarebbe poco male, ma niente di
. -filos. niente è nell'intelletto che prima non sia stato nel senso:
: assioma della filosofia scolastica per affermare che le idee hanno origine da percezioni sensoriali
, come diceva la vecchia scuola, che innanzi non sia stato ne'sensi,
sensi, l'idea del giusto, che è un'idea complessa, dipenderà necessariamente
sensazioni. rosmini, 2-2-67: consegue che il detto scolastico « niente v'è nell'
scolastico « niente v'è nell'intelletto che prima non sia stato nel senso » è
» è inteso assai male da quelli che s'avvisano che con quella sentenza si
assai male da quelli che s'avvisano che con quella sentenza si volesse dichiarare il
): dieron per consiglio a calandrino che a firenze se n'andasse e più non
e più non vi tornasse, acciò che filippo, se niente di questa cosa sentisse
2-1-54: quando accaderà niente, pensate che non si dormirà, e darovvene subito
fiorio, 2-198: niente è voce che alle volte significa quello che in latino
niente è voce che alle volte significa quello che in latino si dice * aliquid '
minimo vestigio, onde si possa arguire che il sig. grazia abbia capito niente
suo naso additando alla fanciulla, / che gli chiedea: vi siete fatto niente?
tutto, e ò penserò, / che s'altri n'à neente, che mi
/ che s'altri n'à neente, che mi 'l fura. chiaro davanzali,
io son ricco in sì dolze pensato / che passo gli s s
365): se niente di quello amore che già mi portasti ancora in te vive
te vive, per ultima don mi concedi che, poi a ado non ti fu
, poi a ado non ti fu che io tacitamente e di nascoso con uiscardo
e di nascoso con uiscardo vivessi, che 'l mio corpo col suo...
di cervello..., son sicuro che non posso esser condannato come eretico.
] quasi di continuo le vien detto che, se niente d'autorità dà al re
brochure 'di tanto in tanto, che faccia rumore. moravia, ix-26: la
ti vede e ti sente e non permetterà che ti succeda niente di male.
della filosofia di derivazione parmenidea, ciò che non è o che rappresenta la negazione
parmenidea, ciò che non è o che rappresenta la negazione dell'essere come realtà
come realtà unica e assoluta; ciò che non esiste, il nulla (e nel
neente / una grossa matera, / che non avea manera, / né figura,
medesimo. leonardo, 2-607: quello che è detto niente si ritrova sol nel
, perché, da cristiano parlando, prima che dio cominciasse a crear cosa alcuna,
la scrittura chiama vacuo e niente lo spazio che abbraccia e circonda la terra e che
che abbraccia e circonda la terra e che noi sappiamo non esser vuoto ma ripieno
, 1-429: si verifica insieme e che l'uomo non ha di che gloriarsi
e che l'uomo non ha di che gloriarsi per l'altrui conversione, in cui
in cui gli toccò sì minima parte che a fatica supera il niente; e che
che a fatica supera il niente; e che non ha scusa di star neghittoso,
in niuna serie di piccolezze, quali che esse sieno. rosmini, xxvii-249: le
, in quanto è pensabile, non è che la negazione dell'ente per mezzo dell'
, 4-i-264: -o del presente / che avete in mente? / -un tutto e
giorgi, 5: quel niente, che alcuni hanno detto trovarsi di là dal cielo
l'istesso vacuo: quale è non so che semplicissimo, incorporeo, non comprensibile dal
incorporeo, non comprensibile dal senso, che non ha né può ricevere figura.
infinito tal parte n'è il molto che '1 poco e che il niente, perché
n'è il molto che '1 poco e che il niente, perché per arrivar,
. rosmini, 2-1-239: è pur necessario che siamo alcun poco affetti dal movimento d'
movimento d'una tal onda, e che noi abbiamo qualche percezion di ciascuno di
5. per estens. condizione di ciò che non esiste o non si manifesta;
le loro ombre [delle statue], che s'allungavano a poco a poco su
ombre del passato irrevocabile, di ciò che non ama più, che non ride
di ciò che non ama più, che non ride più, che non piange più
più, che non ride più, che non piange più, che non rivivrà
ride più, che non piange più, che non rivivrà) iù mai, che
che non rivivrà) iù mai, che non ritornerà più mai. e la muta
e loro labbra di pietra era quella medesima che diceva l'immobile sorriso su le labbra
farsene uno schermo al * niente 'che ti stringe. -ambiente privo di
, iii-233: sono così stordito dal niente che mi circonda che non so come abbia
così stordito dal niente che mi circonda che non so come abbia forza di prendere la
trapassa da questa sorta di verde-cantina, che io guardo, al grigio, al
un mare color di niente, tanto che pareva di volare. 6.
, entità o fatto assolutamente trascurabile, che non merita di essere preso in considerazione
io so c'ad amare pertene, / che prendere e donar vuol giustamente. chiaro
dà governo, / appetto a quella che mi dà vaghezza / di dirne in rima
da siena, i-95: non sarà veruno che cognosca se medesimo, ch'egli offenda
de'populi satisfà più lo avere giustizia che non dispiace questo peso, massime che
che non dispiace questo peso, massime che ne tocca tanto poco per uno che si
che ne tocca tanto poco per uno che si può dire uno niente. s
non ne aver sua maestà d'entrata che seimila franchi dalla savoia, novemila dal
parpagliole, per dire come disse lui, che volle inferir niente. artale, i-453
di città in qualche distanza fanno non so che di vago; ma questo niente è
se guardi il sole, occhio, che vedi? un vóto / vortice, un
3-93: l'ospite non è tipo che si smonti per aver sentito giudicare un
pindemonte, iii-511: l'intelletto, / che non perché tu il dì l'empia
, rispose la consorte: / sono una che ho le lagrime per niente. emiliani-giudici
emiliani-giudici, ii-416: non si creda che codesti, che io ho chiamati 'ninnoli
: non si creda che codesti, che io ho chiamati 'ninnoli 'del
mille rimembranze, da certi minimi nienti, che non hanno alcun valore per tutto il
hanno alcun valore per tutto il mondo e che sono inestimabili per chi ama. carducci
gazzetta urbana veneta, xl-612: voi, che presentate alla mia ammirazione quelle perle e
diamanti..., riflettete voi che un numero infinito de'nostri simili sono
simili sono stati sacrificati al lusso fastoso che, ad onta di mille pericoli,
preziosi? 7. valore nullo che deriva dall'incapacità intrinseca o dalla pochezza
, / i'ne ringrazio amor, che, sua mercede, / faccendo cortesia,
faccendo cortesia, m'onora tanto / che dentro dal mio core alberga e siede
la umilità e vuole iddio questo da noi che cognosciamo che siamo niente e lui fa
vuole iddio questo da noi che cognosciamo che siamo niente e lui fa in noi ogni
doni così da restarne amaramente sconsolato fino che mi riesce di sciogliere questa amarezza in disprezzo
col suo niente / il buon uomo che si sente / di non poter fare il
m'aluma d'amoroso foco, / che mi dispera e fammi pauroso, /
voi avete posto mente / a quel che disse già del mal francioso, / che
che disse già del mal francioso, / che cicerone mi pareva un niente.
regna in me sì vertudiosamente / amore che 'n tal loco lo coragio / mi face
loco lo coragio / mi face stare, che certo non sagio / seria se stesse
visibile il poco, anzi il niente progresso che le manifatture di seta hanno avuto da
modo. -per estens. che non è affatto considerato o stimato (
piccolo e alcuna volta niente, secondo che alle lingue degli uomini piace di lodare
essere rimettendolo, con ciò sia cosa che il saramento niente fosse.
tene [amore] -innamorato, / che da lei nente amato -son. abbracciavacca,
i-35-14: nente ragione lo vole, che lo 'ntelletto posi ned aggia affetto,
, i- 149: e'mi duol che ti convien morire / per questa fera
morire / per questa fera donna, che neente / par che pietate di te voglia
fera donna, che neente / par che pietate di te voglia udire. petrarca
petrarca, 127-55: caldo desio / che quando sospirando ella sorride / m'infiamma
sospirando ella sorride / m'infiamma sì che oblio / niente apprezza, ma diventa
della sella si fu mosso, / tanto che ognun del suo caso s'accorse.
pur'è qualcuno tra voi sì disumanato che senta poco quella prima ferita ch'egli
cielo d'alcamo, 232: per zo che dici, carama, neiente non mi
non prendersi per voi a quello di che ciascuna di voi meritamente teme alcun compenso.
voi mi vorrete poi dare ad intendere che la notte vi sarete sognata di me
lii-11-12: non falla niente un proverbio che è in quelle parti, il qual
tamburini ». magalotti, 1-177: perduto che ha [il barro] quella freschezza
non t'astringe / e saggio e quel che pinge / a quel per che v'
quel che pinge / a quel per che v'è tutta sua intenzione. boccaccio,
gli altri dissono non volere al tutto che la loro usanza si rompesse. e
. pasqualieo, 46: ohimè misera, che pur troppo è vero quello che aisse
, che pur troppo è vero quello che aisse il bembo, che ad un'assetato
è vero quello che aisse il bembo, che ad un'assetato era men male il
, alla vergine et a tutti i santi che niente più. m. zane,
esser un animo tanto pio e religioso che niente più, è dotata di tanta virtù
è dotata di tanta virtù e prudenza che la rende degnissima di regnare. mazzini,
11-124: qui il freddo è tale che niente più. -come risposta
avuto un soldo! non ho fatto altro che pagare. ecco! 11. in
panziera, 1-30: io credo certamente che desiderate la vostra vita, se è
: la quale [lucia] avenga che malvolentieri consentisse che me le discostassi niente
[lucia] avenga che malvolentieri consentisse che me le discostassi niente, pure assai
pongasi nella luna medesima un gran sasso che debba venire in terra ed unirsi con
trasecolare. leopardi, 954: vorrei che tu mi dichiarassi precisamente...
relazione con una prop. introdotta da che). galileo, 8-xv-210: non
galileo, 8-xv-210: non ha altra pretensione che l'utile e benefizio di vincenzio,
bonificare ed accrescere la casa grande, che pur gli pare angusta, niente niente
pur gli pare angusta, niente niente che vincenzo cresca in famiglia. magalotti,
23-23: siccome il senso è quello che impone questo silenzio alla fede e non
fede e non la ragione, niente niente che il senso allenti, la fede rià
cercava soddisfazione col dir male d'ognuno che niente niente accennasse a sollevarsi dal branco
caso. pirandello, ii-1-930: -e che niente niente vorrebbe farci entrare anche me
dimostrarvi quanto sovente vengano a niente quelli che erano stati più temuti ed ammirati.
. anonimo genovese, xxxv-1-748: fin che tempo ài, / fa'quanto ben
tant'ho voglia d'assai proferere / che l'abondanza mi torna a neiente. cavalca
già divenuti. ramusio, ii-63: subito che sarete divisi, le vostre signorie si
6: diciamo di tutte le cose create che, sì come da dio hanno l'
beati in eterno, non è vero che la fede e la speranza tornino al niente
vile et a neente, se noi diremo che sono uomini nesci sanza arte e sanza
sanza senno. giamboni, 10-86: avegna che del detto suo facesse gran beffi e
con sì feri sembianti mi disdegna / che par che '1 mondo e me aggi'a
feri sembianti mi disdegna / che par che '1 mondo e me aggi'a neente
. albertano volgar., 1-22: consiliaro che la vendecta si facesse immantenente e la
melata visione e parlare fue così confortato che per niente aveva li tormenti.
l'uom chiama colui / omo gentil che può dicere: 'io fui / nepote
1-iii-192: nessuno è così da niente che un giorno o l'altro non possa venir
. -che non riveste nessuna importanza, che non presenta difficoltà; irrilevante, insignificante
lo mio poresti avere, / ché ciò che tu talenti contraria / a me,
: ti priego, non per l'amore che tu mi porti, al quale tu
catotta di belle carezzocce, in modo che 'l domine saltava d'allegrezza.
torna in fervore di virtù: cioè che prima pareva in lui infermo e di
esserci rivoluzione in spagna, ma prima che avessi il tempo di muovermi era già
., 6-10 (1-iv-569): dove che elle [le morbidezze] poco conosciute
in un periodo di tempo brevissimo o che trascorre veloce; rapidamente. pavese,
bibbia, 48: poi venne una pietra che uscì d'uno monte sanza essere da
di viti in tal maniera sì alidisce che il loro frutto a niente al tutto
2-iii-16: opponendo questa autorità, videro che i moltiplici inganni di aristotele nel raccontare
: essere meno importante rispetto a quello che si vuole aggiungere. magalotti, 10-307
ma questo non è niente: egli è che nell'arterie infonde un certo liquore dell'
donna amar non sono accorto, / che tanto si'amorosa né piacente; / non
compagni, 1-24: fu loro risposto che di quella rau- nata niente più si
propria gli stati uniti non saprebbero decidersi che con pachidermica lentezza; e, arrivati al
per introdurre un'affermazione o una domanda che può apparire avventata o indiscreta.
momento era come invitare il maligno, che spia tutti i momenti e specialmente quelli in
overo s'e'la volesse lasciare a quei che l'hanno allevata, pigliandosi il prezzo
e trenta centesimi per me ogni copia che riuscivo ad appioppare a qualcheduno. ma
magi, 68: in altezza voglio che a dieci piedi vi sia fatta la
2-3 (1-iv-109): appena s'avvidero che quasi al niente venuti furono e aperse
volgar., 1-114: venne poi tempo che il detto giovanni ebbe poi distribuiti tutti
): ogni studio ponevano in far che dal fuoco la ninetta dovesse campare..
ma tutto pareva niente, per ciò che il duca pur fermo a volerne far
ha niente! ibidem, 302: cavai che suda, uomo che giura e donna
302: cavai che suda, uomo che giura e donna piangente, non gli creder
. -niente per niente: per indicare che ogni servizio esige una ricompensa.
niente per niente: è un proverbio che lo sa anche gervaso. -o
. chiara, 81: in mentre che chiara visse, già certo era assorta in
manco mi parea ragionevole in modo veruno che mi potessero mai nascer le ale.
: nientedimeno l'uomo dice comunemente, che quel vento... non sia di
: nientodimeno el giera molto signori menori che abitavano apreso el fiume. castiglione,
149: parmi... ricordare che cicerone in un loco introduca marc'antonio dir
loco introduca marc'antonio dir a sulpizio che molti sono i quali non imitano alcuno e
portoghese, entrò ne la nave e dissene che, sebbene li figliuoli del re di
di spagna. manso, 1-37: come che dell'amate cose godessero, nientedimeno l'
, proprio dinanzi a quel suo palagio che era tanto forte, e che fu nientedimeno
suo palagio che era tanto forte, e che fu nientedimeno scombussolato e bruttamente guasto dal
sarebbero nientedimeno state potenti a dimostrare, che la teoria non reggeva alla pratica mai
, me ne andai dal mio padrigno che era una bestia, sant'anima,
tono iron., nell'espressione nientedimeno che o di). f. corsini
piloto alaminos per uscire d'un pericolo che poneva in contingenza tutti i progressi della
non ci è voluto niente di meno che quel sodo di religione naturale. carducci
la dama eletta da sordello era nientedimeno che beatrice, la quarta figliuola di raimondo
7-253: a questo unto sopravviene nientedimeno che la preoccupazione ella possibile fine del mondo
ricevuto da un vecchietto modesto e zoppicante che è, nientedimeno, il comandante del
e. gadda, 9-64: quello che colmò la misura della costernazione pubblica,
'nientedimeno! ': esclamazione di maraviglia che vale quanto nientemeno! 3
paganino bonafè, xxxvii-99: lo terren tufo che se vede bianco / e fredo e
terren tuto ama questo grano, / che è cesarino o ceci- liano. bernardo
, ii-230: sebbene io non abbia che da pochi mesi incominciata la mia carriera
letteraria, ho però stabilito niente manco che di segnalarmi in tutti quanti sono i
la gente / come noi siam, che non fa danno altrui. = comp
alte e gravi materie dà bastevolmente voci che le spongono, niente meno che si
voci che le spongono, niente meno che si dia la latina, e alle basse
nientemeno da lei meritata consolazione di quello che sia meritevole la cagione che la consola
di quello che sia meritevole la cagione che la consola. manso, 1-90: questa
cavalieri nelle arme valorosissimi e oggidì nientemeno che mai. d. bartoli, 9-28-1-16
, il numero senza numero delle stelle che qui ci sembravano appena scintille, e
colà son mondi di luce e niente meno che altrettanti soli. g. gozzi,
un giuocatore, un borioso, uno che invidia il bene altrui, e finalmente un
finalmente un innamorato, non ti pare che abbiano molti strani capricci.
io (178): era ben naturale che s'interessasse per quella cara gertrude,
o stupore di fronte a un'affermazione che appare eccessiva o incredibile o ne mette
, cosicché talvolta minacciarono di chiamare nientemeno che l'armi ottomane a proteggere la temporale
- domandò il cardinale. -niente meno che il signor..., -
, il quale pretende aver trovato niente meno che la direzione dei globi aereostatici, ossia
me, è l'uomo più straordinario che viva di questi tempi in europa.
pomeriggi ebbi una visita di guido nientemeno che in casa. -con valore di
esclamazione. deledda, iii-45: dice che suo padre possiede molte miniere, niente
natura gl'insegna a mangiare lo sugo che '1 guarisce delle sue malattie. francesco
ch'onestà nel disiante / sia più che per vergogna: / neente men vergogna
iv-144: meglio era, fratelli, che mi aveste creduto e fossimo rimasti in
e eteocle, nelli quali, bene che vi fosse la materia perché l'odio nacque
era tornato due mesi or sono nientemente che dau'oklahoma dove gli era stato attribuito
iv-76: quantunque il benigno padre paia che costringa e tragga li uomini a salute.
genovesi, 1-i-212: la teologia non è che l'arte di render gli uomini miti
montale, 9-91: bisogna fingere / che movimento e stasi / abbiano il senso
/ del nonsenso / per comprendere / che il punto fermo è un tutto / nientificato
posizione ideologica priva di realismo politico, che si manifesta in un'azione inconcludente e
responsabilità: ne ha altrettanta il papa, che lavora anche lui per mazzini e per
tedesco friedrich wilhelm nietzsche (1844-1900) che, opponendosi radicalmente alle principali correnti
con le convenzioni e con le remore che la società gli impone. b
b. croce, ii-14-158: le filosofie che ebbero presa sugli animi furono, non
di potenza, e il marxismo, che, spregiando l'indugiarsi a conoscere il mondo
suff. -esimo (o -ismo), che indica corrente di pensiero; le var
[niééànol), agg. letter. che si riferisce o che è tipico del
. letter. che si riferisce o che è tipico del filosofo tedesco friedrich wilhelm
v. nietzschianesimo). -anche: che si ispira o che è derivato dal
. -anche: che si ispira o che è derivato dal pensiero di nietzsche e
offre un'idea nietzschiana, una donna che pretende dominare la vita, nel concetto e
gioia e il dolore, ma so che il loro aspetto bistolfiano s'intonerebbe meglio
morte e trasfigurazione 'di strauss, che non con le canzonette a una voce
, un superuomo, e il discorso che egli fa a rastignac nel 'papà
thovez, 1-78: voi volete sapere che cosa io ne pensi e con me
con me, i nietzschiani d'italia, che voi sapete quanto siano numerosi, e
superstiti, dei quali non esistono più che due o tre esemplari in tutto il mondo
il mondo. -per estens. che sembra precorrere tali teorie per la spregiudicatezza
, e circondato da tutto il nicceismo che intanto aveva saturato il mondo, bisognò
aveva saturato il mondo, bisognò aspettare che l'orda romantica, wagneriana e titanesca
ciancia. pulci, 23-12: odo che se'di casa di chiarmonte; /.
ii-124: guardate, signor mio, quel che debbo fare con un boccone d'aloe
davi gli occhi a caso in quel nievolo che i'ho qui dopo l'orecchia.
di nichel, ferro e loro composti che costituirebbe il nucleo interno del pianeta.
grugno. -anche: espressione del viso che denota disprezzo, scherno o provocazione;
tra la gatta e il topo, che quando riceve una buona niffata, non
; da noi i contadini si può dire che non si servono d'altra parola:
scoiattolo. documenti lucchesi, 94: che niuna donna... possa sopra
da muso, cioè viso o volto, che si dice ancora ceffo, grifo,
. soderini, iv-75: i porci che si scegliono per ingrassare abbino la fattezza
assai bene, come un piccolo elefante che si serve del niffolo o proboscide come
calabrone / come un angelo nero / che si pulisce brontolando il niffolo / tutto
peloso, conferivano ai gallinacei non so che aspetto buffonesco e sacrilego di madonne ingioiellate
sepp'ei tuffarcisi / tanto d'attorno che se n'unse il niffolo, /
, della bocca o del naso, che denota sdegno, disgusto, malumore;
caro, 8-25: quanto alla corrispondenza che tiene [il naso] con gli
sue froge. bersezio, 1-40: oh che cosa volete ora significare con quel niffolo
r. sacchetti, 1-435: donna che vuol comandare di giorno bisogna che sappia
donna che vuol comandare di giorno bisogna che sappia la notte obbedire... -sicuro
ai preti. pascoli, i-29: vedi che procuro quanto posso che tu non torca
i-29: vedi che procuro quanto posso che tu non torca il niffolo.
o vero melanzio, è una erbetta che fa e'sua festuchi sottili, lunghi dua
palmi o più, le foglie piccole, che si rassembrano alquanto al senazione, cioè
far dormire un'alma insonne, / che nella coltre involta sia d'amore. guarino
di nigella e di melanzio e giotone che nasce fra il frumento. ginanni, 1-222
il seme, per l'odore di cedrato che ha ed è venduto óol nome di
una spezia di melanzio è quel seme che è tenuto per el cardamomo minore, e
da funghi parassiti del genere uredo, che riducono le cariossidi in una polvere nera
. ginanni, 1-32: sembra che avessero questa [fuliggine] 1 franzesi
. alla parola 'niellé 'aggiunse che il grano nigellato è tutto corrotto e
. da nielle 'malattia dei cereali che riduce la spiga in polvere nerastra ',
deriv. da nigella, con suff. che indica gli alcaloidi. niger
. nigeriano1, agg. ling. che è parlato nella regione africana del fiume
di lingue. nigeriano2, agg. che si riferisce, che è proprio o
nigeriano2, agg. che si riferisce, che è proprio o caratteristico dello stato africano
2. agg. e sm. che è nato, che risiede, che abita
. e sm. che è nato, che risiede, che abita nella nigeria.
. che è nato, che risiede, che abita nella nigeria. nigenno,
: amico vero, io te richeggio / che tu ce mandi alcuna frottoletta, /
. nigrescènte, agg. letter. che diventa nero, che si scurisce;
. letter. che diventa nero, che si scurisce; che tende al nero.
diventa nero, che si scurisce; che tende al nero. -anche; nereggiante
forma di masse amorfe i colore verde che anneriscono rapidamente a contatto con l'aria
nigricapo, agg. letter. ant. che scaturisce nell'africa nera (la sorgente
. nigricrinito, agg. letter. che ha la chioma nera, i capelli
. m. -ci). antropol. che è proprio, che si riferisce,
. antropol. che è proprio, che si riferisce, che è peculiare delle
è proprio, che si riferisce, che è peculiare delle popolazioni negre africane e
della nigrizia: congregazione di missionarie comboniane che operano nell'africa centrale. sergardi
al vostro tribunal gridan giustizia, / che si trovano affatto assassinate: / quei
significare un oggetto incantato, divino, che rende oracoli. beltramelli, iii-661: addio
nigrìzio, agg. disus. che è proprio dei negri africani e in
chim. ciascuna delle polveri nero grigiastre che producono varie gradazioni di azzurro.
viva e picciolis- sima, di modo che è minor che il più piccolo pulice che
sima, di modo che è minor che il più piccolo pulice che si vegga
che è minor che il più piccolo pulice che si vegga. cravaliz [gómara]
nigua è come una police piccolina, che salta. = voce caraibica passata
obstat quominus imprimatur 'nulla osta a che si stampi 'apposta in principio o alla
proprio, caratteristico del fiume nilo; che si estende lungo il corso di tale
un territorio, una regione); che si trova, che si è formato
una regione); che si trova, che si è formato lungo il suo corso
è formato lungo il suo corso, che è determinato dalla sua presenza (un
geologico, un carattere geografico); che abita, che vive nelle regioni bagnate
carattere geografico); che abita, che vive nelle regioni bagnate dal nilo,
vive nelle regioni bagnate dal nilo, che è originario o tipico di tali terre
]... ottimi vasai, tanto che la loro ceramica è la più bella
guardi fallace... iuba scrive che nasce in etiopia e nelle rive del fiume
. nilo-camiti'. l'insieme dei popoli che rappresentano tale famiglia etnica.
nilometro o misura dell'escrescenza del nilo, che si custodiva nel suo tempio [di
ramusio, i-286: per il travaglio che suol apportar seco una tanta inondazione fu
poteva vedere a tutte l'ore ciò che faceva il nilo, e fu chiamato
sono ignoti a varie tribù, ciò che pure contrasta con l'area dei niloti.
voce dotta, gr. ncixcìttjc; 'che abita sul nilo '. nilòtico
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al
-ci). che è proprio, che si riferisce al fiume nilo; che vive
che si riferisce al fiume nilo; che vive, che alligna o che si
riferisce al fiume nilo; che vive, che alligna o che si determina nelle acque
; che vive, che alligna o che si determina nelle acque del nilo oppure
regioni prossime al nilo, delle popolazioni che vi abitano o che ne sono originarie
, delle popolazioni che vi abitano o che ne sono originarie, della loro cultura
sono originarie, della loro cultura; che proviene o è prodotto da tali popolazioni.
si dice di certe qualità di pesci che sono nel nilo; e così dicesi degli
nel nilo; e così dicesi degli uccelli che frequentano quelle rive. r. longhi
dolce. 2. antrop. che costituisce una delle principali partizioni del ceppo
dell'africa centro-orientale e individuata, oltre che dai caratteri fisici comuni al ramo negroide
scuro (la razza); nilotide; che è tipico di tale razza, di
un elemento somatico o culturale); che appartiene a tale razza (un individuo
nilotici: l'insieme dei gruppi etnici che configurano tale partizione razziale. r
spirito razionale greco sorsero le sette eraiche che sono l'ultimo passo verso il cristianesimo
comp. dal gr. ncixwtte -ou * che abita sul nilo 'e da camita
di un'algebra diverso dall'elemento nullo che tuttavia produce tale elemento qualora venga elevato
rotondetta, con certi capelli biondi ricciuti che le nimbavano la fronte. montale, 2-22
dati, cioè vestiti d'una lor vesta che non era i pantaloni- giacca degli uomini
raggera o cerchio di lingue di fuoco che circonda la testa della divinità, delle
. buonarroti, 2-60: è molto verisimile che questo costume di adornare le teste degli
pietra con le figure di due corpi che hanno nimbo dietro il capo, abito monastico
vederla di quel nimbo mozza / pensai che forse nella sua carrozza / l'avea
-nube luminosa o infocata o intenso splendore che, nelle raffigurazioni dell'arte sacra o
. - anche: vapore, nebbia che cela la divinità, l'essere soprannaturale
divinità, l'essere soprannaturale; cortina che lo rende invisibile. pulci, 27-155
, 27-155: poi si sentì un tuon che par che cada / il ciel.
: poi si sentì un tuon che par che cada / il ciel...
ciel... / e come nuvoletta che in su vada, / 'in exitu
sentito fu dagli angeli solenne, / che si cognobbe al tremolar le penne. /
/ tanti lumi scoprì, tante fiammelle / che tutta l'aria pareva di foco.
2. per simil. alone che circonda una fonte di luce intensa (
rifrazione dei raggi nel vapore atmosferico o che appare intorno a una figura in controluce
romantica luna fra un nimbo leggero, che baci le chiome / dei pioppi arcata
. 3. chioma, capigliatura che incornicia ed evidenzia i tratti del volto
, quel capo, nel nimbo, che l'avvolgeva, dei capelli, fili tuttavia
della carità. -velo o benda che le donne romane adoperavano per cingere la
quel candido nimbo di uomo tutto spirituale che avrebbe dovuto irraggiare il suo capo sempre
artisti, ai tempi nostri risplende più che mai d'una irresistibile luce infernale.
lorenzo de'medici, i-221: oimè, che belle lacrime fur quelle / che '1
, che belle lacrime fur quelle / che '1 nimbo di desio stillando mosse, /
mosse, / quando il giusto dolor che il cor percosse / salì poi su nelle
, 1-129: oimè, genevera, dubito che 'l nimbo non se resolva sopra di
gli era apparsa circondata da un nimbo che non vi lasciava penetrare delle passioni umane
non vi lasciava penetrare delle passioni umane che la superbia e la vanità.
giacomo de'falconieri, xlvii-104: di che porgete a me tanto di quella [
me tanto di quella [acqua] / che lavi il nimbo che turba la vista
[acqua] / che lavi il nimbo che turba la vista, / sì che
che turba la vista, / sì che scorga il fregio che voi lista.
vista, / sì che scorga il fregio che voi lista. 7. massa
dolori. alvaro, 9-87: i gabbiani che ci seguivano da più giorni facevano a
5-79: perché l'opera tua (che della sua / è una forma)
quel nimbo di vischi e pugnitopi / che il tuo cuore conduce / nella notte
. angioletti, 14: avrei voluto che il morto disteso nella cassa potesse udire,
gozzano, i-244: la sala da pranzo che sogna nel meriggiar sonnolento / tra un
-a nimbo (con valore aggettivale): che funge da alone luminoso. soffici
bruno, 3-1160: come aviene a colui che vede per mezzo de le acqui più
fra le bufole e i ranocchi / che per gran sete mi pizzican gli occhi.
): un giovane in roma, che aveva padre molto ricco ed era unigenito,
d'una figliuola d'un altro cittadino romano che era di fazione contraria a la sua
amici casualmente si toccassero il piede, stimano che dee fra di loro seguir nemicizia.
questo pretesto l'odio coprivano e la nemicizia che contra la famiglia giustiniani nudrivano. guerrazzi
. guerrazzi, 7-325: la nimicizia che si portavano grandissima le famiglie dei bardi
pirandello, 8-64: si malignava sotto sotto che la nimicizia tra i due era soltanto
son mica certo un di coloro / che mangin erba e bevan acqua schietta /
ordine, benché si affaticassero molto quelli che comandavano, che non vi morissero anco
si affaticassero molto quelli che comandavano, che non vi morissero anco molti de'cattolici
volte mi avrai udito parlare di una nimicizia che regnava fra la mia famiglia e quella
non credere, o amico mio, che io ho voluto dirle per male che
che io ho voluto dirle per male che io voglia allo stoa o per qualche privata
discordia. piccolomini, 1-16: la nimicizia che tien la natura con l'ocio.
cosa ha più nimicizia il mare turbato che con l'olio? galileo, 4-2-107
cose inanimate, né meno a nimicizie che abbia l'umido col secco, perché non
16iv- 63: bisogna... che queste pietre abbiano una certa non so
i romagnuoli e i nostri contadini, che quasi di prede erano spogliate ciascune parti
. davanzati, i-208: trione, che come litigante pigliava nimicizie per poco,
pecorina, e le ginocchia le tremavano sì che stava tuttavia per cadere,..
per cadere,... ti dico che le unghie delle sue mani erano lunghe
delle sue mani erano lunghe come quella che avea il roffiano nel dito picciolo,
fedeli fu leticia nìmia, / da che l'ensegne reali propinque / meteno a
ensegne reali propinque / meteno a morte che ver'lor delinque. beicari, 4-160:
, 41: né paia a alcun che 'l mio parlar sia nimio.
gianni, xxxv-11-586: odi la nimistà mortai che regna / tra lo suo cor e
, 135-6: vo'sete ben certan che l'uon non vede / che '1 valletto
certan che l'uon non vede / che '1 valletto vi porti nimistate. boccaccio
, per meglio dire, l'aperta nimistà che passa tra i portoghesi ed i casigliani
la guardò nelle pupille, sentendo quel che v'era d'oscuramente ostile nel mondo
cieco, 13-5: qua non abbiamo altro che nemistade / e quella del mal popol
non debbo ancora narrarvi delle molte battaglie che pel viaggio vidi farsi da molti animali,
là onde m'accorsi delle mortali nemistà che fra gli animi irragionevoli sono. pallavicino
sono. pallavicino, 10-i-80: si dice che i cigni abbiano nimistà con le aquile
ha statuite in ciò più rigide ordinazioni che ristri- gner talora il vitto e a
della casa, ii-244: può essere che tu abbi tanta nimistà con le cose
abbi tanta nimistà con le cose laudabili che tu fugga e ricusi ciò che ha
cose laudabili che tu fugga e ricusi ciò che ha in sé pur un poco di
trovato l'origine de la singoiar nemistà che ebbe ella sempre col peccato mortale.
andò sotto l'arme per le nimistà che v'erano. da porto, 1-301:
, le discordie e le mortali nimistà che erano tra i nobili fiorentini. amari,
, / la qual tu hai con dio che ti raguarda; / e se'caduto
la sua nemistade / e del giudizio che a venir non tarda. -convertirsi a
prese nimistate / allor contra pietate, che s'accorse / ch'era apparita / nella
se tu hai fatto offesa / altrui, che sia ripresa / in grave nimistanza,
più. rinaldino da montalbano, 921: che maladette sieno le nimistanze de'nostri antichi
i'mi vedrei oltre quel braccio / che fie chiamato il braccio di saufì per tutta
nimo ci passi », / per ciò che di qua mai non torna chi di
nel vicio, né ti plaze nimo / che l'opre scunze ti ardisca reprènere.
informato, disse: « messere, sapete che a casa dovete essere aspettato e non
». sassetti, 7-484: mi pare che si possa replicare quel detto, per
481: han la tiglia soda / più che nimo altri che di mattinata / porti
la tiglia soda / più che nimo altri che di mattinata / porti in monte il
di barili di vino, ma tanto lontana che non fu avvistata da nimo. ungaretti
a montignoso, e tante altre parole che solo qui e nei nostri monti, non
, sf. vezzegg. region. appellativo che rivela affetto, dolcezza, tenera consuetudine
emiliani-giudici, 176: -parla, nina, che vuoi dirmi? bianciardi, 4-219:
, purg., 29-4: come ninfe che si givan sole / per le selvatiche
trova generale nome di tutte le iddie che abitavano in terra,... de
le quali erano diverse specie, imperò che altre abitavano a le fonti,..
quanto chieder saprai, perché son ninfa / che vivo dentro a questa chiara linfa »
tasso, 18-26: quercia gli appar che per se stessa incisa / apre feconda il
., ii-650: or quelle ninfe, che fra noi di tempe / co'loro
come ninfe del pussino. -attrice che interpreta tale personaggio inun'azione scenica di argomento
2. per simil. giovane donna che si distingueper la leggiadria e per la grazia
boccaccio, vii-236: disposto son, fin che l'ontosa morte / verrà per me
, xxxviii-43: quando sta dea nympha che me vieta / tener più l'ama
vieta / tener più l'ama vorrà che se schianti? giusto de'conti,
sì bella e si gentile, / ma che dissi una ninfa? anzi una dea
d'europa. mascheroni, 8-57: che se ami più de l'eritrea marina
tornite conchiglie, inclita ninfa, / di che vivi color, di quante forme /
eridanina / di sembianza pellegrina, / che palesa quanto belle / sian del po
di venchieredo, e la leggiadra ninfa che vi bagnava l'un piede increspando coll'
ninfegeria. - iron.: donna che esercita un potere assoluto sulla personalità e
gli uomini del risorgimento ce n'erano che si stimavano felici di poter chiudere gli
occhi prima di assistere all'orrenda catastrofe, che si preparava in europa, a fronte
: donna di bellezza non più fiorente che si atteggia a giovinettavezzosa; ragazza procace,
rimescolata con un rifrusto di pugna, che il nostro bighino trotti diede a certa
cronache giornalistiche èchiamata ninfa dei boschi la prostituta che esercita lungo il ciglio delle strade di
. ti addita... una ninfa che dal balconcino contiguo alla 'casa del
di giocatori..., ciò che non gl'impediva di capitare improvvisamente in
essere il beniamino delle signore che, lo stesso giorno, l'avevano
aveva fatta vede a le du donne che avevano patito lo sgraffio, tre giorni prima
4. ant. iron. giovanotto azzimato che ostenta atteggiamenti e abbigliamenti effeminati; damerino
acerba / è la vita di quel che in sua vecchiaia / a far la
, 188: perché / gli è genovese che comunemente / vogliono il lor per loro
di fano a un mascherino pulgese, che con sue ninfe e tante inanel- lature
della divina commedia, ognuna delle stelle che formano il corteo della luna (rappresentazione
trivia ride tra le ninfe etterne / che dipingon lo ciel per tutti i seni
vidi sopra migliaia di lucerne / un sol che tutte quante l'accendea, / come
ciel siamo stelle: / pria che beatrice discendesse al mondo, / fummo
questo segno, di molli e tenere che erano, diventarono di guscio duro e
duro e frangibile, onde si potrebbe dire che abbiano qualche somiglianza con quelle crisalidi o
quelle crisalidi o aurelie o ninfe che le si chiamino. vallisneri, i-70:
ii-563: ninfe si chiamavano le farfalle che sono ancora nell'inviluppo. spettacolo della
gli da il nome di ninfa, che vale a dire novella sposa, perciocché
. filangieri, ii-563: noi sapiamo che in uno dei due sessi, due parti
uno dei due sessi, due parti, che la natura a nascosto sotto due
.]: 'ninfe ': alette carnose che formano le piccole labbra della vulva e
ro- berch [nacque] un fanciullo che intorno al collo aveva un ornamento di
aveva un ornamento di carne come quello che sogliono portare i giovani e le giovani
giovani e le giovani de'nostri tempi, che chiamano lattuche o ninfe.
sposa '. ninfale, agg. che è proprio, che si riferisce alle
ninfale, agg. che è proprio, che si riferisce alle mitiche ninfe, alle
netto. vesta / cangiata che ninfal vestia colore. tramater [
, 12-iii-135: la vesta, chi vuol che sia lunga fino fatto, una vicenda
vedevano 2. per simil. che evoca la leggiadria, la grazia le
affettato. - anche rifl. che suggerisce all'immaginazione l'innocenzagarzoni, 1-531:
e fu tumulto nella dura / oscurità che rompe / qualche foro d'azzurro finché lenta
lenta / appaia la ninfale / entella che sommessa / rifluisce dai cieli dell'infanzia
oltre il futuro. 3. che ha come argomento vicende di ambiente mitologico
con la pariglia e il servitore a cassetta che alle curve sonava la tromba richiamante all'
; 1344 e il 1346, che narra la vicenda, ambientata italia
ed è anche colfanciulla del contado toscano che novelleggi non sai se tivata per ornamento;
accorta o sprovveduta,... che volgasi a quando a quando ninfea lotus,
agevole... esulta la che possono raggiungere i 25 cm di diametro;
tenso; la ninfea zanzibariensis, con fiori che rag stiche fisiche e fisiologiche
; la 5. bot. che si riferisce a una delle forme ninfea
fiorentino, ii-6: quelle [erbe] che nascono 6. sm. ornamento
tradizione iconografica. da fiumi, eccetto quelle che nascono solo in simili luoghi b.
de'rossi, 1-20: le tritone, che furon quattro, i come la ninfea,
: sono de'stagni [l'erbe] che sono la ninfea e d'ariento brunito
nelle paludi e ne gli stagni con frondi che si teo, l'erma di una
di canne ad 4-i-208: quelli che gustano la radice dilla erba detta
ninfea, così. da una ninfa, che il corpo legò ad ercole, stra,
1-13: chi è quel ninfato d'apollo che porta le lattughe crespe al collo,
è assicurato da un parenchima aerifero, che si riscontra pure nel picciolo e che
che si riscontra pure nel picciolo e che ha anche la funzione di condurre l'
frutto è una sorta di bacca, che matura sott'acqua e che contiene i
di bacca, che matura sott'acqua e che contiene i semi immersi in in
addietro, e troppo spensierato per temere che il canale si profondasse più che non
per temere che il canale si profondasse più che non avrei desiderato. mi rotolai su
le mani nelle ninfee e nelle giunchiglie che lo asserragliavano. pascoli, 706: qua
l'acqua: / bruna acqua, acqua che fiori apre di gialle / rose palustri
], 25-7: l'erba ninfea dicono che nacque da una ninfa morta per gelosia
et alcuni ropalo dalla radice sua, che somiglia la mazza. -sciroppo di
quaglino, 3-77: ridono al colle, che dentato sfolgora, / come ninfee dal
), sf. letter. donna che pretende di essere la guida, la consigliera
bonsanti, 4-155: a meno che la ninfa egeria per antonomasia non l'
, 194: non ci sembrava probabile che i suoi rapporti col socialismo si limitassero
ninfa e egeria, nome della ninfa che numa pompilio finse essere la sua ispiratrice
terra a terra; / in fin che si ridusse in capo al piano / dove
ben formati per lui non son coloro che ninfeggian vezzosi, che s'impiruccano galanti
lui non son coloro che ninfeggian vezzosi, che s'impiruccano galanti, che son narcisi
vezzosi, che s'impiruccano galanti, che son narcisi ogn'ora al fonte dello
. spallanzani, 4-vi-431: si sa che [i vermi] sendo prossimi al
serviva alla celebrazione delle nozze di coloro che nelle loro case non ne avevano comodità
, 35-12: questa [statua] dicono che fu conservata in ninfeo, finché mummio
sbarcai a padanta- ria nel piccolo porto che sembrava fatto solo per navi di piacere
104: il ninfèrno è un luogo strettissimo che non tiene più che il ventre
luogo strettissimo che non tiene più che il ventre della terra. fra giordano,
, 1-56: ch'è a pensare che, poiché tu hai fatto il peccato,
poiché tu hai fatto il peccato, che se'degno di pena eternale, ch'egli
una volta mi confessai; per ciò che, quando io gli dissi l'amore il
io a costui portava e la dimestichezza che io aveva seco, mi fece un
, mi fece un romore in capo che ancor mi spaventa, dicendomi che,
in capo che ancor mi spaventa, dicendomi che, se io non me ne rimanessi
urli e canti in maniera oscura, / che nel ninfèrno non si fece mai /
cate di quella roba, che fu cotta col fuoco del ninfèrno e
stava nascoso, / un serpente maladetto / che dal ninfèrno fu messo. simintendi,
del ninfèrno, madre de le cose che nascono e balia di quelle che vivono
cose che nascono e balia di quelle che vivono, divoratrice de tutti, celliere de
ci dà il consentimento degli uomini, che temono gl'iddii del ninfèrno e coltivano
rispose: « o padre mio, poscia che io ho il ninfèrno, sia pure
me il mio ninfèrno non lascia stare: che per tu farai bene che tu col
stare: che per tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti a attutare la
, or vi di- ch'io bene che io non posso più sofferire: ma per
non posso più sofferire: ma per ciò che l'altr'ieri io vi promisi di
ieri io vi promisi di niuna cosa farne che io prima noi vi dicessi, son
iscusarmivi. e acciò cne voi crediate che io abbia ragione e di piagnere e di
carmi, io vi voglio dire ciò che il vostro amico, anzi diavolo del
cuore è... come l'uccello che vuole volare a sua volontade, ma
uccellatore di ninfèrno, cioè del diavolo che non guarda altro che di prendere tale
cioè del diavolo che non guarda altro che di prendere tale uccello. =
orto del capitano. bel tempo che debbe egli avere a diportarsi per esso
deriv. da ninfa, con suff. che indica infiammazione. nìnfolo, sm
il fucecchiese s'ebbe nel ninfolo una pedata che gli insanguinò le gengive. =
per dissimilazione. ninfomane, agg. che è affetta da ninfomania (una donna
, tutti e due drogati: ma che ti salta in mente? -sostant
perché era una donnaccia ». « ma che faceva? ». « tutti gli
. morbosamente curioso dei fatti sessuali; che non si occupa d'altro che di sesso
; che non si occupa d'altro che di sesso. govoni, 1185:
entom. l'insieme dei processi che portano, negli insetti, alla formazione della
al serchio, / è sepidezza a presente che ningua. = dal
è attaccato alle sue gambe il nini che fa tante bizze. ma l'ha
nazioni li babi- loni e li niniviti che aveano questa statua, la quale in
le istorie prestaremo fede, son monizioni che dio ci manda; e piacciali che
che dio ci manda; e piacciali che possamo rimediarci, come li ninivite a le
nel giudiccio universal dannati, / però che son d'ingegno renitente / al viver giusto
un vecchio sacerdote ninivita, di quelli che si vedono sui bassorilievi colla barba stilizzata
inventarle, piranesiane e sbalorditive, niniviti- che, greche, romane, bizantine, barocche
pataffio, 4: fe ninna ninnarella che m'appella. aretino, 20-162:
: grattandogli ogni bruscolino e ogni rughetta che gli trovi a dosso, digli * ninna
ooh! 2. la nenia che si canta ai bambini per farli dormire
mill'altri gingillini, balocchi e ninne che avean sempre a mano le gentildonnea quel tempo
fideresti dei zingani, perché son peggio che i carboni, che o cuocano o
perché son peggio che i carboni, che o cuocano o tingano: gran gracchiare che
che o cuocano o tingano: gran gracchiare che fanno con lo aspettar de le paghe
e chi vuole esser pagata del calare che vogliano che faccia il re e de le
vuole esser pagata del calare che vogliano che faccia il re e de le vincite che
che faccia il re e de le vincite che farà la madre chiesa, dìegli da
sciocco. aretino, 20-62: accortami che il nostro maestro è un fa-la-ninna,
uno cerca pure di volerci persuadere quello che non volemo credere, per levarloci dinanzi
ha chiusi gli occhiolini: / con che quiete dorme il mio omaccetto! note
questa è una nenia... che noi perciò dichiamo con onomatopea 'la
dal mio letto caldo come una ninna nanna che si allontanò sempre più da me,
, anima. ti ricordi della ninna-nanna che t'ho scritta quel giorno? ricantatela
se tu non dormi, bada / che l'orco non ti crocchi. tèrèsah,
: racconterà di un'altra mamma / che voleva far contenta / la sua bimba
i dispregi de'ben parlanti ateniesi, che contenti della lingua imparata col ninna nanna
col ninna nanna deridono i malparlanti lesbiani, che procacciano d'impararla a forza di studio
2. mus. breve componimento musicale che ripete i modi delle nenie infantili,
a bruno, pallida e sofferente, che vi stava accosto, cantava una ninna-nanna
melodia le cose più soavi e più tenere che orecchio umano avesse mai udite. bacchelli
erano rispetti e stornelli e romanelle, che lei cantava dolcemente su arie di ninnananna
per il bimbo. -componimento poetico che ripete i modi e le forme musicalmente
di forme, in una ninna nanna, che addormentava l'italia nel suo dolce far
lascia trascinare in balia dell'onda d'armonia che gli sgorga dalla penna, e nel
splendide per la forma insuperabile, ma che col dramma ci hanno proprio poco o
ci hanno proprio poco o punto a che fare. baldini, 9-183: come
, i-161: non le so dire che ninna nanna è stato per un cervello
nanna 'da quel 'dimenare che si fa della culla de'bambini
bambini ', quando dalle balie si procura che dormano; che si dice '
balie si procura che dormano; che si dice 'ninnare 'perché per lo
pagnare tal moto con una lor cantilena che dice: 'ninna nanna il mio