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vol. XI Pag.27 - Da MOVIMENTO a MOVIMENTO (50 risultati)

sulle circolari del comando, sui discorsi che facevano i repubblichini. -ordine di

, 95: sia di tal movimento / che si trasferimento di un'unità militare.

a napoli: l'ordine di movimento dice che il mio / convienti esser lui tale /

/ convienti esser lui tale / e vo'che tu 'l comporti / se battaglione partirà

/ li movimenti suoi / a tutto ciò che -per estens. viaggio o partenza

i-471: non m'aven d'allegranza / che io degia cantare: / vienmi da

1'elegante frase). per dio, che non mi mandino in sardegna o a

patria. per questa patria italiana. che così, -a un tratto -ti dice;

-per estens. quantità di veicoli che entrano postutto vana voce lo giudico.

nuovo errore tra'cristiani, per movimento che fece uno grande maestro in divinità de'

grande maestro in divinità de'frati minori, che predicava in proenza. machiavelli, 1-iii-673

, 1-iii-673: le signorie vostre sanno che io avevo el campo largo ad iustificare

voi. straparola, ii-13: prima che si faccia movimento alcuno, cercate diligentemente

gli urbinati, per tema delle spie che osservavano ogni movimento, aste- nevansi,

se medesimi, da tutte quelle cose che potevano scemare loro la grazia o eccitarsi

latini, i-371: ben dico veramente / che dio onnipotente, / quello eh'è

a prendere particolari iniziagravate pel solo fatto che questo non seguita colla con

di gnatone, di cui è movimento che venga a metellino, per operarlo ne'

e pensare a molte cose; ma conchiudo che questo movimento venga da pesaro. siri

. siri, xii-222: verdeggiava più che mai ne'plenipotenziari imperiali la speranza che

che mai ne'plenipotenziari imperiali la speranza che gli stati cattolici fornirebbono loro pretesti a

oltravano o arretravano secondo il vario movimento che ricevevano da gli spagnuoli.

ogni cosa, secondo lo stato suo, che avesse veduto fare all'imperadore, ha

garantirmi una certa indipendenza, sia economica che di movimento. -origine, causa

[ricevono] il loro movimento da altro che dall'alterazione di poche e leggeri cerimonie

-anche: gruppo, categoria di persone che faccettano, la professano o vi aderiscono

chiese, molto più i romani, che in lor prò convertirono quel gran movimento

quali ricevono nudri- mento le classi consumatrici che formano l'incantesimo del gran movimento civile

letteratura originale, nazionale; una letteratura che non sia un suono di musica fuggitivo,

non sia un suono di musica fuggitivo, che ti molce l'orecchio e trapassa,

. de sanctis, i-217: ora che l'ingegno italiano per le turbazioni politiche

è quasi nullo: manca un gabinetto che sia, non dico da confrontare al vieusseux

altre categorie di di benevolenza. persone che abbiano in comune qualche caratsueta intensità.

3-155: frammenti lirici dei 'doni della terra'che, sotto la suggestione del movimento vociano

di rilevante durata e importanza storica, che si ispira a un patrimonio comune (

valori, ideologie e obiettivi, e che coinvolge (o tende a

ogni sogno di ulteriore conquista. il giorno che voi avrete una politica, v'intenderete

solo metodo positivo le leggi sociali, che avrebbero dovuto togliere fondamento e stimolo al

: la storia del movimento operaio dimostra che i socialisti non hanno sprezzato questa 'tradizione'

di decidere se quello straordinario movimento popolare che si chiamava la resistenza avrebbe avuto uno

struttura del paese. -processo politico-sociale che coinvolge in misura più o meno impegnativa

strati sociali più o meno ampi, e che viene suscitato, promosso e guidato da

. -anche: l'organizzazione politica stessa che promuove un tale processo e che (

stessa che promuove un tale processo e che (almeno inizialmente) è caratterizzata da

della pace, le masse di manovra che si denominarono 'fascisti 'e..

potere, e nel gesto del re, che rifiutò di proclamare lo stato d'assedio

caratteri e particolarità più di movimento anarchico che di movimento socialista. volponi, 2-49:

-organizzazione politica di natura prettamente partitica ma che, per ragioni ideologiche (di polemica

nel parlamento a cominciare dal 1948) che propugna idee di interclassismo corporativistico, di

insieme dei piccoli gruppi e organizzazioni politiche che negli ultimi anni, in italia e

vol. XI Pag.28 - Da MOVIMENTO a MOVIMENTO (49 risultati)

. partito del movimento: raggruppamento politico che, nella francia degli inizi della monarchia

borghesia e favoriva il mantenimento delle libertà che erano state proclamate dalla rivoluzione del luglio

sentimento, volizione o atto e comportamento che costituisce uno stimolo o una sollecitazione ad

con gran disio pensando lungamente / amor che cosa sia / e donde e come prende

, rettor., 92-12: vero fue che la madre d'orestres uccise agamenon suo

di dolore, fece matricidio, cioè che uccise la madre. terino, xvii-190-1

movimento / amor mi fa cantare / che temo di fallare, / tanta abondanza d'

muove l'uomo a voler quello onore che non li si conviene. bartolomeo da

e facea [sempronia] acconciamente, che sono movimento a lussuria. dante,

: se forse più bellezza in lui che in me ti move, certo questo è

vano movimento, con ciò sia cosa che egli non sia bellissimo né io sia

sia bellissimo né io sia laido, che per quello dovessi essere lasciato da te

te. cicerone volgar., 1-143: che differenza sarà, togliendo il movimento dell'

uomo e la cura e la sollecitudine che v'è entro, non vo'dire tra

l'anima a peccato mortale, però che questi movimenti non so'in nostra libertà di

mascardi, i-in: sono gli affetti, che con altro nome passioni s'appellano,

movimenti nell'animo non mi destò quella lettera che mi afflisse ad un tempo medesimo,

mi tenne confusa e mi rallegrò senza che io sapessi la causa dell'allegrezza mia

, fu un buon movimento dell'animo che m'induceva a rappezzare i torti commessi

fiori di filosofi, i-189: - che è fiele? - e1 fiele è

ragione è un movimento dell'anima, che assottiglia la veduta dello intendimento e sceglie

con la mente su, senza niuno mezzo che aiuti levare, per ardore d'amore

i suoi movimenti ed operazioni distinguere quelle che, potendosi chiamare proprietà della specie,

di gertrude quel movimento, quel brulichìo che produrrebbe un gran paniere di fiori appena

croce, ii-1-250: ogni poeta sa che l'ispirazione gli si presenta, per

varchi, 22-27: qual cosa che manchi del movimento dell'anima e della

tasso, n-iii-893: suole alcuna volta avenire che l'arte pare un intrinseco principio di

1-182: qual maraviglia sia... che alla ricordanza del sacrilego scempio resti in

stilistico (o, anche, metrico) che caratterizza una composizione poetica, uno

un'altra spezie di movimenti accenneremo, che più è in uso e ancor più facile

i versi del poeta innamorato: con che pienezza di movimenti lirici incomincia questa volta

. vittorini, 5-38: taluni credono che un soggetto movimentato e ricco di fatti

altro difetto de'beni del mondo, che eziandio se non ti facessero tedio, ancora

non la puoi avere per lo movimento, che se oggi se'sano, domani sarai

si trovano: due nella quantità, che sono il crescimento e la diminuzione [

di un conto in seguito alle variazioni che indicano le operazioni di versamento o di

prelievo. -movimento stagionale: fluttuazione che si verifica in un mercato o in

'ad 'o 'in 'che accennino movimento ad alcun termine.

tono, d'accento, di intensità che si opera nell'esecuzione di un brano

non desidera... l'udito che dolcemente pascersi della diversità degli accordi loro

accompagnati da convenienti e proporzionati movimenti di che copiosi sono. g. b.

lunga s'ingannano quelli i quali credono che questo genere consista nelli strascini della voce

l'acuto o 'l grave, che in greco si dicono ini-vaaie; ed

.; ma questi tali non debbono sapere che questa sorte di movimenti di voce è

, si è procurato supplirvi con ciò che i musici dicono 'andamento ', ovvero

musica non piace niente affatto, dicono che non v'è canto, che non

dicono che non v'è canto, che non vi sono mottivi nuovi, che è

, che non vi sono mottivi nuovi, che è piena di movimenti scolastici, che

che è piena di movimenti scolastici, che finalmente qualche frase sof- fribile è rubata

vol. XI Pag.334 - Da NEGROMANSIA a NEGROMANZIA (16 risultati)

nell'arte di nigromanzia e aprese tanto che più non se ne potea sapere

chiamano palese [il demonio], che si dànno a fare le male arti vietate

la donna poco savia, senza pensare che se lo scolare saputo avesse nigromanzia per

. ariosto, 2-14: il frate, che sapea negromanzia, / non cessa la

, / non cessa la donzella confortare / che presto la trarrà d'ogni periglio.

cose di negromanzia e mediante quella intendo che fece di strane paure ai suoi garzoni e

ch'è la naturale, e reprobata, che si sottodivide in negromanzia e teurgia.

v-565-146: natanabo monstrò alla reina quello che non era, / e per arte di

arte di negromansia le fece vedere / che 'l re filippo debbe con lei giacere.

a questi incanti e a questi indovinatori, che ogni cosa fanno per arte diabolica e

ma mandò a ioanni servo di dio che stava nell'eremo d'egitto. ramusio

viani, 14-265: lungo la via che da firenze sale all'impru- neta dai

. de marchi, i-372: dicono che sia andato a roma a portare l'

4. figur. capacità o tecnica, che sembra prodigiosa, di capire le cose

oscure o difficili, di decifrare ciò che appare incomprensibile (e ha connotazione scherz

ragionamento] ci tocca più da vivo che nonhanno fatto l'altre favole sue [

vol. XI Pag.335 - Da NEGRONATO a NEMATODI (26 risultati)

in qua non fu uomo né donna che avesse più vera negromanzia di questa; e

specialmente in lombardia una specie di tifo, che muta il sangue del baco di acido

da negro, per il colore bruno nerastro che il baco assume nell'ultima fase della

, sm. zootecn. bozzolo di seta che si presenta macchiato perché prodotto da un

succhio dentro casa mia davanti al mobile bar che sembra un edificio dell'ina, qualche

= = dal nome del marchese negroni, che ideò tale aperitivo intorno agli anni

poco quelli cigli vestuti di negrore, che dànno più bellezza tanto alla fronte,

materia; grandi, di un negrore pensieroso che li faceva gemelli degli occhi.

f. frugoni, 3-iii-133: al caminar che faceva per l'opaco negrore di quell'

sottrarsi agli ignominiosi atti d'ossequio che la marmaglia pretendeva per le sue sinistre insegne

el se vede el sole, non però che per spacio de meza ora el

erano chiamati 'echan cornos ', che vuol dir 'gettano corni, pronunziano

: albero simile al frassine, e che può essere piantato per ornamento...

communemente è chiamato negus e agacen, che nella nostra vuol dire re o imperatore

durativo derivante dalla stessa radice di negus che è participio passato; cfr. l'abissino

. m. -i). stor. che è proprio, che si riferisce

stor. che è proprio, che si riferisce al negus, all'istituzione

, all'istituzione monarchica etiopica; che è fondato sull'ordina mento

. e bot. reazione morfoge- netica che consiste nella produzione di forme vegetative nuove

fiori multipetali, rosei, intensamente profumati che producono frutti a forma di capsule

aracnidi appartenenti all'ordine opilionidi, che allignano nelle località umide e nel sottobo

. m. -ci). fis. che è intermedi fra lo stato liquido

. -ci). petrogr. che caratterizza alcuni tipi di rocce metamorfi

alcuni tipi di rocce metamorfi che costituite da minerali fibrosi distribuiti in

gr. [ìxa « mxó ^ 'che favorisce lo sviluppo '. nematoblasto,

attinie, fisalie e altri celenterati) che ne è provvisto. —:

vol. XI Pag.336 - Da NEMATOMORFO a NEMBO (52 risultati)

. nembìfero, agg. letter. che apporta nembi. varano, 1-21:

. nembisonante, agg. letter. che romba, che tuona nel cielo.

, agg. letter. che romba, che tuona nel cielo. sestini,

. piovasco improvviso e di breve durata che si abbatte con violenza su un territorio

all'improvviso sorse un crudelissimo nembo, che scoppiò in lampi, tuoni e pioggia

scoppiò in lampi, tuoni e pioggia che si versava largamente. parini, xviii-194

parini, xviii-194: il cultor, che sovra il grembo / de'lavorati campi

o nembi, insino a tanto / che il sole ad altre torre il dì rinnova

; / e ne la gran sala che lui arivava, / dove che '1 fanzulino

gran sala che lui arivava, / dove che '1 fanzulino in cuna stava.

, di lotta, oppure grave catastrofe che travaglia una collettività, una nazione,

istituzione o un determinato periodo storico o che mette a repentaglio un determinato equilibrio civile

.. è di dovere... che rischiari i nembi delle passate turbolenze.

monti, x-4-573: il nembo, / che di tuoni fremea grave e di

: quando imperversano gli uragani, sappiamo che dissiperà quei nembi il sole; al di

nembi politici v'è un'altra forza possente che all'ire umane impone freno e silenzio

i-583: rivado col pensiero al nembo che di lì a poco si doveva rovesciare

sul mondo e al nuvolo di preoccupazioni che come cavallette avrebbero fatto sparire dal mondo

tommaseo, n-73: ove se'tu che polveroso nembo / alzi d'orgoglio incontro

mazzini, 31-12: in quel moto che il vostro esempio solleciterebbe, cova il

nembo: / deh lo sgombrate anzi che piombi, o numi! bechi,

intemerata e la minaccia oscura di un nembo che gli stava sul capo. montale,

se forse / tu stessa ignori il giuoco che si svolge / sul quadrato e ora

presto. esser potrebbe / questo, che ci minaccia, / un nembo passeggier

, 2-27: ecco placati i nembi che atterrirono la nostra povera famiglia. -letter

affetto, ricordo, pensiero, emozione che rende l'animo inquieto, tormentato,

i foschi asserenando affetti rei, / che son nube a la mente e nembo

lembo / i ti darò un leon che preso ha da arte / e del suo

a tutte le sue voglie / un nembo che dagli occhi al sen le piove.

di nubi tempestose (ed è termine che sopravvive nella meteorologia moderna nei composti cumulo-nembo

tempesta. baldi, 72: o tu che movi, / quando l'egida scoti

medici, i-260: un amoroso nembo par che fiocchi / sopra lei fior fragranti un

e letteraria di origine classica, nuvola che spesso precede, vela, sostiene o

angeli, santi, creature celesti, che accompagna o preannuncia eventi miracolosi, oppure

accompagna o preannuncia eventi miracolosi, oppure che rappresenta la divinità stessa; nimbo.

in aire, un nembo, / che certo vien per voi di paradiso, /

fumo, di polveri o di particelle leggere che è sospeso, fluttua o ricade lentamente

ravvolse in un nuvolo di polvere, che volava lontano. [ediz. 1827 (

si ravvolse in un nembo di polvere, che volava lontano]. bettini, 1-232

un nembo di faville sale dalla catasta che fu così ben protetta. montale, 1-113

montale, 1-113: discendi all'orizzonte che sovrasta / una tromba di piombo,

-emanazione intensa e passeggera di un odore che si diffonde nell'aria; effluvio.

perdete in un nembo di profumi celesti che vi ristorano. parini, giorno, ii-602

e anche alla rappresentazione della radiazione luminosa che aureola personaggi o circonda emblemi della divinità

chiabrera, 1-iv-303: cefalo, sorgi, che dal cielo un nume [l'amore

di capelli. achillini, 1-137: che se vaga sei tu d'altro tesoro,

china la ricca e preziosa testa, / che pioveran le chiome i nembi d'oro

immagine poetica della pioggia prodigiosa di corolle che irrora l'oggetto d'amore, di

di ammirazione, di rapimento estatico o che si diffonde dalla persona che rappresenta la

estatico o che si diffonde dalla persona che rappresenta la bellezza sublime, la grazia

e intorno ai vincitori cade, / che da verroni e da finestre amene /

contro il suo cilindro da alcuni mascherotti che passavano in carrozza. gnoli, 1-96:

vol. XI Pag.337 - Da NEMBOSO a NEMEO (59 risultati)

alto della spianata della contrascarpa non ostante che un nembo di palle... versasse

: lo destò il nembo d'artiglieria che innanzi giorno, la mattina del 29,

. aleardi, 1-199: le rondinelle che sfilano a nembi / riedono a le lor

offende gielo. tasso, 1-3-11: par che 'angeli ancor lucido nembo /

muratori, 7-iii-94: si dee credere che un gran nembo di gente straniera venisse

queste contrade. luini, xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di

luini, xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di parasiti,

xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di parasiti, di affamati,

parasiti, di affamati, di gente che altro non hanno al mondo fuori dello

un altro di que'nembi di genti che precipitaron di là per tanti altri secoli

giorno cavalieri a nembi / sovra destrier che non conob- ber mai / le corse

azioni, di sensazioni, di pensieri che accadono, sono prodotti o sono percepiti

: abbiamo poi un nembo di altre poesie che né dramatiche sono, né narrative.

nembi di guai / sorger vedransi, or che colui si giace / che vincer solo

, or che colui si giace / che vincer solo il reo destin potea! c

un nembo e una furia di pensieri che vi vorrei dire: li serbo per

al nembo di rimproveri e d'accuse che si rovesciò d'ogni lato su me

e. gadda, 18-66: un'idea che sempre m'è parsa satura di falsità

chiaramente i rai della vostra divina republica che presso lei tutte l'altre finora apparse

acqua rimasta sul bicchiere dopo la lavatura che, se non viene asciugata, lascia

]: 'nembo': la gocciola d'acqua che remane al bicchieri quando si lava e

, ricordato da plinio il vecchio, che si fondava sull'autorità di aristotele, del

di aristotele, del quale si favoleggiava che attirasse le nubi invece di respingerle)

non ti doler della fortuna ria, / che del tuo nembo sei stato cecia.

in un ampio cortile, poco mancò che non dessimo del capo nelle muraglie:

muraglie: tanto era divenuta grassa quella nebbia che, dalle vicine valli sollevandosi, intorno

. nembóso, agg. letter. che provoca, che scatena la tempesta (

, agg. letter. che provoca, che scatena la tempesta (una nube,

nube, un ammasso nuvoloso); che sospinge, che trascina nubi tempestose (

ammasso nuvoloso); che sospinge, che trascina nubi tempestose (il vento)

sotto la stella / navighi il legno che colei sen porta, / che di fé

il legno che colei sen porta, / che di fé vota e a l'amor

all'ondante su gli omeri / peplo che l'erettèe nuore sudàr.

: son come 11 nocchiero, / che in nemboso emisfero / domanda un fil

divinità: nelle rappresentazioni mitologi che, nelle raffigurazioni artistiche, nelle descrizioni

. 3. per simil. che si solleva, che fluttua a nembi

. per simil. che si solleva, che fluttua a nembi, a nuvole (

, il vapore). -anche: che produce polvere; polveroso. peri,

, ogn'ordinanza / col nemboso sabbion che intorno aggira, / fé sì che

sabbion che intorno aggira, / fé sì che sbaragliato in ogni banda / l'esercito

, minaccioso (una persona); che manifesta corruccio, minaccia, irritazione (

erasmo da valvasone, 2-1-57: allor sì che di nemboso velo / avrai cagion di

ciel de la fronte / non sia che tenebriate: / tornate, ohimè, tornate

la retorica della guerra, la vittoria che si abbatte sulle schiere nemiche come una

. d'annunzio, ii-1020: quelli che schiantò l'ala nembosa della vittoria crosciando

assalto. 6. figur. che rivela una personalità contraddittoria, incerta,

una donna, un'anima nembosa, che più ci leggi meno vi capisci.

. -che confonde la mente, che annichilisce la volontà (il terrore)

, / accompagnato dal nemboso orrore / che lui coprendo in un gli agghiaccia il

l'ultima volta, / presso, che a lui suscitò ne'nembosi ginocchi la

r. longhi, 147: dubito che la prospettiva con cui l'artista si

pericolante e fuori squadro dell'amico filarete che lo designa infatti nel suo trattato come

nemèo, agg. letter. che è proprio, che si riferisce,

agg. letter. che è proprio, che si riferisce, che è originario del

è proprio, che si riferisce, che è originario del villaggio di ne- mea

tempio ai zeus (zeus nemeó) che vi era particolarmente venerato. -leone nemeo

venerato. -leone nemeo: fiera leggendaria che viveva nella foresta di nemea e che

che viveva nella foresta di nemea e che fu uccisa da ercole in una delle

nel 573 a. c., che si celebravano, con varie manifestazioni sportive

vol. XI Pag.338 - Da NEMEOBIO a NEMICA (48 risultati)

appio. cremonini, lvi-299: colui che far vuole a noi dispregio / col vestir

là del leon la spoglia, / che la selva nemea distrusse ed arse, /

ancora a risuscitare tra noi quei valorosi che figuravano tanto nei giuochi nemei, negli

negli istimii e nei pittii, e che si disponevano così a combattere i tiranni

. d'annunzio, ih-1-1078: l'eacide che pargolo ebbe per fasce la fresca pelle

di insetti lepidotteri della sottofamiglia amerini che vi vono nei boschi e

di insetti ime notteri, che distruggono le larve dei lepidotteri (

appartiene la nemerites canescens, presso che cosmopolita, diffusissima nei magazzini di

dotati di forte potere rigenerativo, che vivono fra le alghe lungo i

. personificazione della giustizia distributiva, che punisce ineluttabilmente tutto ciò che eccede

, che punisce ineluttabilmente tutto ciò che eccede la giusta misura o trasgredisce la

di un oltraggio rimasto impunito, che può colpire anche i di

mendo il carattere di un'espiazione che, pur r>tendo essere più o

(e può riferirsi an che a eventi politici e storici, in partic

taluni dicono... 'la nemesi che lo persegue'. nievo, 857:

lo persegue'. nievo, 857: che io potessi sorgere nemesi implacabile a cantar

ghiacciata dalla comparizione della nemesi storica, che all'aristocrazia romana gittante i servi alle

fame. oriani, x-23-65: pare che una nemesi implacata ed arcana urga il

belva, balzava la nemesi arcana / che le vigea nel petto furente irruente.

2. periodo, situazione, fatto negativo che segue a momenti particolarmente fortunati e prosperi

ria compensazione di essi, o che si configura come elemento fatalmente vendicatore di

sdegno, di riprovazione per un bene che qualcuno gode senza esserne degno o senza

piacere ed il dolore generato per le cose che accaggiono al tuo prossimo, perché chi

della notte, e della giustizia, che osservava quanto accadeva sulla terra, invigilava

.]: 'nemesia ': nome mitologico che dà ventenat ad un genere formato con

(v.), riferendosi alla divisione che si trova nei suoi semi (da

migalo- morfi della famiglia ctenicidi, che vivono anche in europa.

nemesite, sf. ant. pietra preziosa che si credeva ricavata dall'altare della

. m. -ci). ant. che prova sdegno per un bene o

o un onore goduto da qualcuno che non ne è degno o non l'ha

, con pelliccia folta e nerastra, che vivono nelle isole dell'indocina e della

entom. superfa- miglia di insetti ditteri che comprende le famiglie nemestrinidi e acroceridi.

del bene, 2-274: aggiungi le conce che sieno fluide o resinose, cioè:

ant. nimica), sf. donna che nutre sentimenti di odio, di astio

malevolenza nei confronti di qualcuno, e che, per lo più, cerca di

danni e malanni. -anche: donna che è oggetto di tali sentimenti e di

tali sentimenti e di tali atteggiamenti, che di solito ricambia dando luogo a un

vuol, signor, qual cortesia, / che mi trattiate peggio che nemica? tasso

cortesia, / che mi trattiate peggio che nemica? tasso, n-ii-356: ove credeva

il marito] d'aver tolta compagna che l'aiutasse a far più leggiero quel'

l'aiutasse a far più leggiero quel'che di grave porta seco la nostra umanità,

tradizione petrarchesca, la donna amata, che non ricambia il sentimento d'amore.

date la colpa alla nimica mia, / che mi fa star ch'io non potrei

3. per estens. donna che è avversa, ostile a determinati sentimenti

sentimento di carattere doloroso e negativo, che procura danno, afflizione, angoscia.

[amore] ha una nemica, / che convien pur ch'io 'l dica,

pur ch'io 'l dica, / che crudeltate è detta. dominici, 4-78

/ importuna e spietata gelosia, / che cerca quanto può di vita trarmi. poerio

vol. XI Pag.339 - Da NEMICA a NEMICHEVOLE (64 risultati)

michelstaedter, 325: per l'uomo che ha mezzi polmoni consunti, la buona

quando lui dette un nome alla nemica che lo assaliva a colpi di tosse.

): madonna, e'mi pare che voi siate delle nemiche della fortuna come sono

, vii-34 (95): avvegnadio che le vostre proposte piglino in tal modo tutto

del riposo della notte ai nostri sguardi che nemmica sentiamo quando l'aurora del dì

: fe'saltar meridiana in groppa, / che si gittò di terra come un gatto

ammiano], 321: per lo che essendosi inveleniti i barbari aspramente, vedendo

essendosi inveleniti i barbari aspramente, vedendo che nimicamente erano rubati, assaltando una frotta

(nimicante). ant. che è nemico, che nutre senti

). ant. che è nemico, che nutre senti menti di ostilità

senti menti di ostilità, che costituisce un avversario politico e militare

compagni, 3-10: il baschiera sentì che quelli che lo dovean favoreggiare lo nimicavano

, 3-10: il baschiera sentì che quelli che lo dovean favoreggiare lo nimicavano. g

12-16: i grandi e'possenti popolani che prima aveano retta la terra, ch'

, * 58-94: la parte, che n'era stata malcontenta, alcuna volta

come vi lassate tanto tollare il sentimento che voi nemichiate le vostre proprie carni? e1

xlv-42: pensi bene una donna inanzi che la si tolga a nimicar alcuno.

: quell'immagine la tormentava, pensando che non sarebbe piaciuta a suo padre, il

di nimicarsi più colla spada in mano che colle fave, come si fa al dì

cupidigia, ma chiamati da'vostri maggiori che si nimicavano a morte. m. adriani

si ridussero ad abbracciamenti di pace alcuni che fino in portogallo si nimicavano mortalmente.

gleba, non v'ha classi né ordini che si nimicano. -attaccare con le

comune, cominciò a cavalcare in quel luogo che più credesse i nostri nimici nimicare.

pistoia, 1-25: per l'uso, che l'opra notrica, / il vizio

, iii-120: a me mi duole molto che la fortuna t'abbia condotto a servire

nostra... nimica la religione che dio innestò nel cuore dell'uomo.

e le chiane li nemica, / sì che li fa idropi- chi e rinfusi.

angue e d'ogni lor veleno, / che le nimica [le pecore] e

iv-197: dimandoti, cornelio mio, che cosa fa a'prencipi... torre

prestito, mettere tributi, trovar dar che dire a gl'istrani, nemicarsi coi

buon cuore e cercano per le altre quello che hanno perduto con la giovinezza fuggitiva.

per gli ambiziosi, in nulla lasciare che essi facessero, ed a questo modo

facessero, ed a questo modo anzi che aiutarsene, scontentargli e nemicargli. guerrazzi

.. così ancora quelle qualità, che come instrumento dispor doveano questa materia,

d. bartoli, 43-4-464: nel portarsi che faceva dall'un collegio all'altro,

[l'ira] gli uomini peggio che irrazionali, nemicandogli alla ragione. salvini,

dolente, quanto d'uno solo, / che il sonno mi nimica ed il mangiare

portarei pericolo di nimicarmi con alcune persone che si credano che non si sappia come

nimicarmi con alcune persone che si credano che non si sappia come assassinarono gli amici

così coll'altre due nazioni si nimicano, che sempre è tra loro diffidenza e discordia

era poco a mordere i fiorentini dire che si nimicheranno con dante, uomo della

; ma con velenosa amplificazione v'aggiunge che questo gli daranno per suo ben far

tutti li contrari [princìpi], che nemicandosi insieme non può la natura dell'

). ant. e letter. che nutre sentimenti ostili, di avversione,

villani, 8-67: il proposto con quelli che lui seguivano nel malvagio proponimento e consiglio

casa reale, pensarono con esso, avanti che giù ponessono l'arme, a maggiori

non di condurre a termine la città che ella, nemicata ragionevolmente

altri confederati e non favorita, non che aiutata, dall'imperadore, venisse più necessariamente

). ant. e letter. che è proprio, che si riferisce,

. e letter. che è proprio, che si riferisce, che concerne il nemico

è proprio, che si riferisce, che concerne il nemico; compiuto, attuato

compiuto, attuato da un nemico; che è proprio o relativo a chi nutre

nutre sentimenti di odio e di ostilità; che nasce o è causato da ostilità,

giamboni, 7-96: non è scaltrimento talotta che il campo dell'oste stea senza alcuno

il suo romeo per la nemichevol gara che era tra le due famiglie. porzio,

avevano messo gravi sospetti ne'ministri inglesi che 1'imperatore alessandro fosse disposto a secondare

fu ridotto lo esercito in tanta miseria che, circondati intorno intorno dalli nimici,

più nemichevol battaglia. 2. che nutre sentimenti ostili, di odio; che

che nutre sentimenti ostili, di odio; che è animato da intenzioni o tiene atteggiamenti

d'animo nemichevole..., consigliavano che, se ciò pur si doveva fare

ambascieria sopra sedere. 3. che reca danno, che nuoce; infesto,

3. che reca danno, che nuoce; infesto, nefasto; nocivo

] tutti i loro isforzamenti, a ciò che... abbiano in orrore lo

ma tanto gli era la fortuna nemichevole che nulla prendeva.

vol. XI Pag.340 - Da NEMICHEVOLMENTE a NEMICO (79 risultati)

tutti i nimichevoli appetiti delle cose presenti che v'infestano l'anima e vi rubano la

armato. tommaseo, 12-65: credo che le opere compartite conferiscano all'agevolezza e

: a incominciar l'opera s'aspettasse che i popoli fossero... più mollificati

p. giustiniani, 176: avvenne che in un medesimo tempo scorrevano nemichevolmente e

botta, 6-i-329: aveva il re ordinato che le sue navi trattassero nimichevolmente quei luoghi

le sue navi trattassero nimichevolmente quei luoghi che resistessero all'autorità sua. tommaseo,

, 13-iv-128: a chiari segni appariva che, dopo scacciato lo straniero, i prìncipi

, i prìncipi italiani, ancor più che i popoli, si sarebbero portati nemichevolmente

tu hai trovato il più valente campione che in firenza sia e quello che più

campione che in firenza sia e quello che più nimichevolmente firenza disfarà. andrea da

all'altro, si percotevano tanto nimichevolmente che chiunche gli vedeva pregava iddio per loro

si vede / orfeo, orfeo, che chiama / bestiamusico, e sassico / le

; ant. anche nimichìssimo). che nutre sentimenti di odio, di avversione

danneggiarlo, di nuocergli. -anche: che è oggetto di tali sentimenti e di tali

., 25-6: se mai continga che '1 poema sacro / al quale ha posto

e cielo e terra, / sì che m'ha fatto per più anni macro,

anni macro, / vinca la crudeltà che fuor mi serra / del bello ovile ov'

dormi'agnello, / nimico ai lupi che li dànno guerra [ecc.]

1-126 (287): questo, che m'era nimicissimo..., era

.., era istato lui quello che m'aveva portato quel diamante pesto. varchi

, 23- 203: vuoi tu che si creda, te aver fatto benefizio a

a colui al quale eri (mentre che ciò facevi! nemicissimo? segneri,

nemicissimo? segneri, i-151: considera che quei che ti sono nimici tutti ti

segneri, i-151: considera che quei che ti sono nimici tutti ti odiano,

nimici tutti ti odiano, ma quei che ti odiano non ti son tutti nimici:

tutti nimici: nimici propriamente son quei che ti odiano apertamente. forteguerri, iv-535

, iv-535: tanta è la trista fama che sien tutte / le suocere nemiche delle

, dalle mondane genti essere allevate, che poi, riconoscendo le verdure de'boschi e

: come senti nemici / gli spiriti che la convulsa terra / sorvolano a sciami

orione morì punto da uno scorpione, che fu assunto in cielo con il mitico

, avvegnaché le rane volentier mangino, che son nimiche de'pesci. g. rucellai

105: dimmi: è favola o no che la murena /... /

-nel linguaggio amoroso della tradizione petrarchesca, che non ricambia il sentimento d'amore.

michelangelo, i-46: però non vai che più sproni mie fuga, / doppiando

-che agisce contro la volontà divina, che tenta di contrastarla; che avversa la

divina, che tenta di contrastarla; che avversa la religione, i precetti morali

avversa la religione, i precetti morali che le sono propri, gli insegna- menti

savonarola, 13-3: quivi se estima che è de dio nemico. tasso,

la nimica podestà. -figur. che soffia in direzione contraria rispetto a un

venti, / libeccio e borea, che soffiando insieme, / l'uno dall'ampio

e nodo! 2. che è avverso, contrario, ostile, o

, culturale, ecc.); che contrasta, si oppone o non mette

a'peccati; a tutte quelle cose che nuocono sie nimico. petrarca, 28-50

bonaventura volgar., 1-51: colui che mai non fece peccato, anzi è nimico

: un non conosciuto animale e uno che è nimicissimo della luce. della casa,

età. razzi, 75: quelli che... fanno ogni dì leggi a

dì leggi a lor senno non per altro che per distruggere i loro avversari, adonestano

io m'indurrei più tosto a correggere che a cancellare, benché io sia molto nemico

trovo affogato; e vorrei piuttosto partorire che dover scrivere lettere in punta di forchetta

piedi, non parea ad altro intesa che ad accrescer sue grasce. -che

dell'oglie putride. 3. che nutre sentimenti di ostilità politica, di

di avversione ideologica, etnica, razziale; che costituisce un avversario, un oppositore politico

oppositore politico o ideologico. -anche: che è partigiano di una fazione ostile,

è partigiano di una fazione ostile, che è schierato in opposto campo politico.

1-iii-956: per non si fare nimico paese che a lui pare avere benivolo. busini

, né forse mai più sentito, che due eserciti di nazioni così nemiche in

, mi farà in inghilterra più assai bene che male. pascoli, 1-815: più

male. pascoli, 1-815: più che di scipione ancora egli [naevio]

nemici', formula usata nello stipulare alleanze che comportavano sia l'obbligo difensivo sia quello

furono richiesti [gli ambasciatori fiorentini] che la città si dichiarasse amica degli amici e

dei nimici del re. 4. che appartiene, in qualità di militare o di

militare con cui si è in guerra; che si trova coinvolto in una guerra o

simintendi, 2-127: io mi doglio che minos sia nimico a me che l'

doglio che minos sia nimico a me che l'amo: ma se le battaglie non

gridi tuttavia, / e la nimica voce che minaccia. bisaccioni, 3-67: gli

delli 23 fecero una sortita con tanta rissoluzione che confusero la fanteria nimica. dottori,

pancrazio, il ferreo legionario dell'assedio, che tiene abbrancato alla strozza il capitano nemico

teme offesa. -che è proprio, che si riferisce, che appartiene allo stato

-che è proprio, che si riferisce, che appartiene allo stato, al popolo,

al muro di parigi l'appresenta / sì che 'l campo nimico non lo senta.

. tasso, 1-74: il capitan, che da'nemici aguati / le schiere sue

, onde nemica / nave non sia, che saltellare ardisca / sull'onde d'inistòr

, / la guerra di crimea, egli che seppe / la tristezza ai confini delle

ai confini delle steppe / e tassedio nemico che s'attarda. jahier, 123:

ali spiegate. 5. che manifesta, denuncia o nasce da avversione,

passi, ripensando / a quel parlar che mi parea nemico. nannini [ovidio

.. preparato del resto a sentire che taluno, o fran- tendendo qualche parola

, e il corrugar dei sopraccigli, che lo rendeva nemico. moretti, vii-909:

non... le par strano che l'uomo torni mutato da quella casa

vol. XI Pag.341 - Da NEMICO a NEMICO (48 risultati)

un volto nemico. 6. che si oppone, è sfavorevole, contrasta con

, l'espressione, lo svolgimento; che non si accorda o contrasta con altri

270: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché

i-182: s'io prego questa donna che pietate / non sia nemica del su'

sventura / del luogo o per mal uso che li fruga. petrarca, 128-118:

tempo... è nimicissimo di quelli che fanno azioni precipitose. mascardi, 2-65

ghislanzoni, 16-7: non si può dire che la fortuna ti sia stata nemica.

governa / è nemica la lanterna / che portò diogene. bernari, 3-339:

l'aspetto fìsico, biologico, naturale; che può provocare danni, distruzioni, alterazioni

è nimico alle viti, e dicesi che se vi si pianta presso, per

2-intr.: è cosa notabilissima ancora che, per essere in frassino tanto nimico

presto si metterà a passar per il fuoco che per il cerchio. lomazzi, 3-193

è nemico ai tutti colori, salvo che del gesso, o ocrea, azzurri,

smalti. testi, 3-109: addesso che la stagione s'inasprisce sento notabilissimo pregiudicio

oro ed in odio all'argento / che maledetto sia il mio destin rio.

avversario. - anche: la persona che è oggetto di tali sentimenti e di

tali sentimenti e di tali atteggiamenti, che di solito ricambia dando luogo a un

giacomo da lentini, 20: quelli che vanno a lor nemici. pier della

se non c'a lo nemico / che m'ha tolta madonna placeria. giamboni

amata entrano ne la persona amante, sì che l'amore de l'una si comunica

desiderio e ogni altra passione. per che li amici de l'uno sono da

, 36: avete udito dire che si diceva per gli antichi: amate

vostri inimici, e fate bene a coloro che v'hanno in odio. antonio degli

1-61: o gloriosa italia, a che vii fine / veggio l'opre divine de'

(366): immaginava i discorsi che se ne sarebber fatti lì, d'intorno

pippo bixio, un nemico d'infanzia che talvolta mi picchiava, derubandomi dei sigari

, 10-172: come buoni nemici / che non s'odiano più / noi abbiamo una

. moretti, i-617: sghignazzava più che mai quando sentiva lì intorno parlare del

di cui è portatrice, gli insegnamenti che le sono propri; peccatore. -anche

3-63: incontanente intesi e certo fui / che questa era la setta de'cattivi /

., 3-3 (1-iv-260): credo che ella porti grandissime pene di vedermi in

fra cherubino, 3-102: contèssati di ciò che ti ricordi, ché per questa confessione

con- scienzia il tuo signor iddio; che altrimenti, se non cacci li peccati

cacci li peccati dell'anima tua, che sono li nimici di dio, esso

. compagni, 3-28: il nimico, che mai non dorme, ma sempre semina

al mondo, in sé combatte / sì che il nemico finalmente abbatte. cavalca,

suo bellezza e ancora della suo fortezza però che per questo mezzo ha abbellito l'anime

avendo visto il nemico della nostra salute che mediante questa nobilissima arte della pittura,

continuo riceve il popul cristiano, par che s'abbi pigliato per impresa...

cugino... -che hai? che temi? -temo dii mal nemico.

[la bontà] è tanto amabile che... li suoi nimici l'amano

ricchi quanto pe'poveri, non essendovi che gli scioperati ed i nemici della fatica

naturale nemico delle opere d'arte belle che sono negli edilizi sacri. -nemico

nemico. bonghi, 1-116: se non che queste dimande semplicissime costringono a pensare;

e la colpa sopra catellina, perciò che 'l dovea fare come di suo nemico

mano, / e fe'sì lor, che ciascun se ne loda. brusoni, 389

. l'aurora, ii-390: dicono che corrispondete coi nemici della repubblica per cospirare

si chiamano tutti cittadini, sono borghesi che vegliano spietatamente alla difesa della proprietà e

vol. XI Pag.342 - Da NEMICU a NEMMENO (50 risultati)

della sua voce e gli procurava, più che ammiratori, nemici. 4

, di condizione civile o militare, che appartiene a uno stato, a un esercito

'1 vescovo un suo frate / che no diede delle spade; / fece si

., 78-15: [ii] parliere che vuole somuo- vere il populo a guerra

così vid'io già temer li fanti / che uscivan patteggiati di caprona, / veggendo

leopardi, 1-57: oh misero colui che in guerra è spento, / non

in quei momenti si ha altro da fare che contare i nemici, ma saranno stati

persone, delle forze, delle formazioni che li compongono. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-37

suo signore. machiavelli, 362: quello che giova al nimico nuoce a te,

nimico nuoce a te, e quel che giova a te nuoce al nimico.

sgominava. borgese, 1-248: questa sì che era la bella battaglia, mai vista

suscitare cieco terrore. 5. ciò che costituisce un danno, un impedimento,

realtà negativa. -in partic.: ciò che si oppone all'elevazione spirituale, al

piccoli anzi gli utili nimici sono quegli che ci offendono: li grandi e pericolosi sono

della coscienzia... abbaia subito che sente venire li nimici delle molte e

. romei, 3-502: si avidero che il po di venezia s'allargava verso

per quando il tuo corpo, e ciò che a lui appartiene, sarà manomesso e

più il poeta è padrone del suo mondo che egli si crea, ecco risorgere

ibidem, 135: il nemico pensa che può diventarti amico. -a nemico

può diventarti amico. -a nemico che fugge ponti d'oro o d'argento:

forze de'nimici, secondo quella opinione che al nimico, quando se ne va,

2-2-265: è antico e approvato proverbio che al nemico che fugge debba farsi il ponte

antico e approvato proverbio che al nemico che fugge debba farsi il ponte di oro

gente disperata e mettere in pericolo ciò che la fortuna e l'arte gli avevano

avevano posti in mano, usando dire che al nemico che fuggiva doveva farsi il

in mano, usando dire che al nemico che fuggiva doveva farsi il ponte d'oro

doveva farsi il ponte d'oro, non che di legno. crusca [s.

. v.]: 'a nemico che fugge, ponte o ponti d'oro '

d'argento 'e simili: proverbio che significa come sia sempre utile, anche

guarda i nemici li grida più di quelli che sono: un'eccessiva considerazione degli avversari

nemici, li grida più di quelli che sono. -dagli amici mi guardi

. -dagli amici mi guardi iddio che dai nemici mi guardo io: v

la storia mando a te, che memini / tu concupir, da me composta

vittima / del suo figliuol, che mai fé torto a nemini.

così lungo l'amate rive andai, / che volendo parlar, cantava sempre / mercé

risonar seppi gli amorosi guai, / che 'l cor s'umiliasse aspro e feroce

/ né manco vo narrarvi di didone / che si donò la morte per enea.

iii-68: per fine di regnare, non che della pietà né manco della giustizia si

/... / né manco sembra che possibil sia / che lo stato dell'

né manco sembra che possibil sia / che lo stato dell'uom vero e perfetto /

fui mai, né manco fra quelli che stavano sedendo a vedere. 2.

il congiunt.): neppure nell'ipotesi che. c. arrighi, 2-70:

, del resto, a fasse scoprì che è lei, che scuce.

a fasse scoprì che è lei, che scuce. 4. in relazione

cantù, 2-63: non occorre nemmanco soggiungere che i liberalastri disapprovarono amarissimamente quel libro.

« ha detto dunque quel cane, che non vuole, perché non vuole? »

voce gli s'era affiocata pel gridare che aveva fatto. borgese, 1-151: era

uno solo dei concetti e delle leggi che la scienza economica pone e fa accettare

potenze nemiche questa vicendevole protezione della giustizia che è il nerbo della loro autorità. foscolo

9-119: gli aveva rivolto delle domande che nemmeno gli pareva avere udito.

vol. XI Pag.343 - Da NEMMICA a NENCIO (42 risultati)

, tamburi, cannoni formavano tale armonia che nemmeno all'inferno. sereni, 3-43:

/ una luce mai vista. / fiori che in agosto nemmeno te li sogni.

non sdegna: / né men vorrà che si resti negletto / quel corpo in

di questo genere, perché sono tali che non mostrano intiera giustizia nelli pontefici che

che non mostrano intiera giustizia nelli pontefici che hanno usato questi modi, ne meno

loro dissegni. tanara, 201: vogliono che la rondinella non abbia alcun nemico,

, 1-7: i terremoti non si sa che cosa siano, né meno se siano

. locuz. nemmeno a dirlo', indica che un fatto, un evento, una

una conseguenza si verifica proprio nel modo che si prevedeva o si temeva (e

montale, 8-15: teodora (supponiamo che mia moglie si chiami così) si

piedi. nemmeno a dirlo, propone che andiamo ad attendere l'arrivo del tranvai

dimensioni, con appendici spiniformi molto lunghe che partono dalle tibie posteriori. =

totteri della famiglia grillidi, comprendente specie che prosperano negli ambienti umidi o, anche

della pentandria monoginia di linneo; che ha per tipo la 'nemophila phacelioides

le piante erba cee annuali che amano l'ombra e l'umidità (ed

coleotteri della famiglia meloidi, comprendente specie che vivono come parassite degli imenotteri apidi,

: specie di romice o lapazio, che cresce ne'boschi. = voce dotta

: nome dato ad erborizzazioni pietrose, che rappresentano foreste e boschi. = voce

plur. stor. i cinque giorni che gli aztechi aggiungevano al termine del loro

nemorale. 2. bot. che cresce in luoghi boscosi e selvosi (

, sf. plur. stor. feste che venivano celebrate in onore di diana

v.]: 'nemorali ': feste che celebravansi nella foresta d'aricia in

me ritrovai. baruffaldi, i-145: vorrà che rammemore / i pregi che un

vorrà che rammemore / i pregi che un dì avea nell'oriente / a

oriente / a lisia indosso, che l'usava al nemore. c. i

due specie diffuse nell'asia centrale che hanno aspetto simile a quello del

, in quanto venerata nel tempio che si trovava nel bosco di aricia

'. nemorènse2, agg. che è proprio, che si rife

nemorènse2, agg. che è proprio, che si rife risce alla città

, in provincia di roma; che risiede, è nato, è originario di

, con corpo allungato e filiforme, che vivono sulle piante di fico nutrendosi delle

della famiglia ostomatidi, comprendente alcune specie che vivono anche in italia.

cu h8 o2, altamente insaturo, che allo stato solido è fortemente instabile e

di insetti neurotteri della famiglia nemotteridi, che vivono in zone paludose e le cui

della tribù de'panorpati di latreille, che si denominano così dalle loro ali inferiori

o nastriformi, comprendente anche alcune specie che vivono nell'europa meridionale. =

. leandreide, lxxviii-n-444: fuorse che non seran mie voci lorde /

e li toleva la roba e danari che aveano, minazandole di amazar. g.

va sempre tonto- nando per casa, che saranno poi due con maestre, con

busini, 1-165: la regina, che è ora, era nelle murate e

messe tant'arte e confusione fra quelle nencioline che il monastero era confuso e diviso.

ento 'l mezzo del mento, / che rabbellisce tutta sua figura ».

vol. XI Pag.344 - Da NENFRO a NENUFARO (54 risultati)

di poesia composto per tale occasione (che non divenne mai un genere poetico vero

, ne mandano via le tibicine / che fan le nenie a'morti! p.

... giudicarono... che i figliuoli de'più nobili, cosi maschi

come femine, cantassero quel canto flebile che si chiama nenia. nannini [ammiano

i treni, de'quali è fama che lino, maestro di ercole, fosse l'

i-102: dite al sig. martini che l'abate zorzi avrà sicuramente, o

o tardi, le mie nenie, e che i suoi inviti contribuiranno non poco a

poesia storico-popolare anche le 'nenie 'che coll'accompagnamento delle tibie si cantavano nei

vedo un pellegrinaggio -e un morto, che passa portato, su un letto, da

su un letto, da quattro uomini che gridano una nenia e corrono. deledda,

sempre cantare monotoni e indifferenti quella nenia che aveva tuttavia una dolcezza grave, e

questa è una nenia,... che noi perciò dichiamo con onomatopea la '

altro figlio bambino. gli cantava una nenia che diceva: nanna oh! nanna oh

ritmo lento, cadenzato e monotono, che si svolge a lungo, spesso ripetendosi.

perenne? cantoni, 409: sono ballerine che sanno cantare, e principiarono con certe

ed orientale, molto somiglianti a quelle che si costumano ancora nelle sinagoghe dove si

alza la squadra una sua lunga nenia / che muore per i bruni campi arati /

nenie venute dai negri delle piantagioni americane che invece che per ballare sembra siano state messe

dai negri delle piantagioni americane che invece che per ballare sembra siano state messe insieme

rosario, interrotte dal chiocciare delle galline che sbucavano d'ogni parte dalle siepi degli orti

lo sguardo su questo immenso bivacco, che incomincia a piè del monte fra le

quella nenia propria calabrese, i loro figli che andavano a morire e a soffrire.

), / de lo stridolo suon, che fean... /...

di breme, 43: io crederò sempre che quella nenia lamentosa, quel ponderato grido

in una nenia indecisa e pesante, che induceva al sonno. quaglino, 3-58

un direbbe / questa è la prima volta che [massimo e antea] si veggono

prolisso e tedioso. 'fa certe nenie che non finiscono mai'. mazzini, 37-185

. mazzini, 37-185: non odo che le solite evirate vocine d'arcadi parlamentari

le solite evirate vocine d'arcadi parlamentari che ricantano alla culla d'una nazione le

la stessa nenia: l'abbiezione umana che si vanta. -per estens. componimento

di originalità, noioso e lamentoso o che celebra in modo monotono e piagnucoloso un

con giusto orrore; l'equità vuole che si lodino quelli in numero assai maggiore che

che si lodino quelli in numero assai maggiore che nutrivano, proteggevano, difendevano i loro

, difendevano i loro vassalli. quelli che si circondavano di sgherri o di bravi,

, erano un'eccezione fra i molti che come padri di famiglia riscuotevano l'affetto

in un corso di chimica v'è di che scaldare l'imaginazione dieci volte più che

che scaldare l'imaginazione dieci volte più che in tutte le nenie poetiche del secolo

e della non meno moribonda poesia rimbombante che aveva preso il posto delle pastorellerie prime

ungaretti, xi-276: c'è una strada che ha spaccato le dune. le case

. conchiuse alla dea nenia, che si canta nel reputare e lamentare che si

, che si canta nel reputare e lamentare che si fa nella morte delli vecchi »

nenniano, agg. polit. che si raccoglie e organizza intorno all'uomo

(con partic. riferimento alla corrente che si formò all'interno del partito socialista

nei primi anni del secondo dopoguerra e che sosteneva il patto di unità di azione

azione con il partito comunista); che appartiene a tale corrente o si riconosce

politico socialista pietro nenni; movimento che manifesta tale tendenza. g.

, curato da quell'innamorato di nenni che è domenico zucaro: sa tutto, è

1-131: remo interruppe la discussione intellettuale che aveva con neno. « scusateme a sor

, » fece, « fateme sentì che vole sto stronzetto ». =

stare, / sì gran donna / che nentr'esso la porto laonque i'vone?

. nenufarino, agg. ant. che si ricava dai nenufari. crescenzi

dei giardini (e anticamente si credeva che il fusto contenesse una sostanza dotata di

quale ha le sue foglie late e che si trova in luoghi acquidosi ed enne

acquidosi ed enne di due maniere: una che ha i fiori purpurini, la quale

vol. XI Pag.345 - Da NENUFERO a NEOAVANGUARDISTA (58 risultati)

lo abbeveravano con acqua di nenufaro, che calma l'ardore dei sensi.

: imparate, imparate, donne, che dir non si può di no fra '1

non è sì gran guerra sdegni o coruze che in su le piume non retorneno in

si tratti certamente di un'anomalia germinativa che si manifesta nel corso dello sviluppo;

sono nei ipoplastici e nei iperplastici, che hanno maggiore interesse clinico, si presentano

il signor roderico il cambiar del colore che il romito fece e più diligentemente riguardandolo

riguardandolo, s'avide d'un neo che di sei o sette peluzzi più biondi

di sei o sette peluzzi più biondi che oro brunito egli sul collo aveva.

. salviati, 4-28: non sapete voi che un picciol neo in un bel viso

608: caro amoroso neo, / che sì illustri un bel volto / col

gozzi, 1-408: egli è vero che le donne hanno qualche difettuc- cio;

. leopardi, i-1474: i nèi che altro sono se non difetti e false produzioni

]: 'neo ': nome che indica le macchie di varie specie che

nome che indica le macchie di varie specie che si osservano in sulla pelle de'fanciulli

in sulla pelle de'fanciulli neonati, e che non iscompaiono più. il volgo le

come noi veggiam quelle del sole, che ci paiono sottili nei, e in

. cassola, 53: spesso addivien che la purpurea chioma / pur ei scolori,

belle. fagiuoli, 1-3-49: questo neo che da questa parte mi son posta sul

son posta sul naso, come vi pare che torni bene? conti, 70:

/ una rosa non vaglion palliduzza, / che sul viso a costei dipinge amore.

nero artificioso dei nèi, una bocca che ride, una mano che agita un ventaglio

, una bocca che ride, una mano che agita un ventaglio. e. cecchi

vizio [la vanagloria] pochi ne sono che oggimai ne manchino; e quello è

quello è ottimo el quale, quasi che nel bel corpo, è risperso di rada

, 21-1: né dagli antiqui par che si dipinga / la santa fé vestita in

la santa fé vestita in altro modo / che d'un vel bianco che la cuopra

modo / che d'un vel bianco che la cuopra tutta: / eh'un sol

: non mi soffrirebbe mai l'animo che la bellezza del vostro libro fosse macchiata

materie adopera talvolta alcuna voce popolare, che altro queste sono... che

che altro queste sono... che piccioli nei i quali offuscar punto non ponno

gelosi custodi della lor fama, sotto colore che ogni qualunque neo di essa..

di essa... pregiudichi al servigio che posson rendere a dio nel coltivamento dell'

scarpa, e colui chiama il servitore che la pulisca; non si può comportare un

in tanta festevolezza, unico rammarico era che non si trattasse d'altro..

si trattasse d'altro... che di una prova generale.

. neoalessandrino, agg. stor. che si riferisce all'ultima fase della civiltà

all'ultima fase della civiltà alessandrina; che ne riprende le teorie e i princìpi

. m. -ci). relig. che è proprio, che si riferisce,

. relig. che è proprio, che si riferisce, che si ricollega o che

è proprio, che si riferisce, che si ricollega o che appartiene alla setta

che si riferisce, che si ricollega o che appartiene alla setta protestante con tendenze

. poeta, letterato o artista, che vive fuori della realtà, riproponendo nelle

m. -ci). letter. che intende restaurare nell'azione politica o nell'

si atteggia a neoaristocratico, un'arte che celebri la lotta, il trionfo, la

neoassiro, agg. stor. che si riferisce, che ri

agg. stor. che si riferisce, che ri guarda il periodo assiro

ri guarda il periodo assiro che va dal xiv allviii secolo a.

(plur. m. -ci). che è proprio, nulla. -non

un neo in una parte del corpo che non si possa vedere è particolarmente

proverbio scherzevole, originato dal pregiudizio volgare che persona, e specialmente fanciulla, che

che persona, e specialmente fanciulla, che abbia qualche neo in parte del corpo da

. m. -ci). filos. che che si riferisce all'ultimo periodo

-ci). filos. che che si riferisce all'ultimo periodo dell'ellenismo,

e arcaicizzante. -per estens.: che riprende temi e tendenze (soprattutto in

, sf. movimento artistico e letterario che, iniziatosi sulla rivista 4 ii verri '

1963, si propose appartiene, che si riferisce o che è seguace della

appartiene, che si riferisce o che è seguace della vece accettare i

. - anche: il gruppo intellettuale che ha elaborato e sostenuto tali posizioni.

vol. XI Pag.346 - Da NEOAVANGUARDISTICO a NEOCENTRISMO (57 risultati)

(plur. m. -ci). che concerne, che riguarda un movimento di

. -ci). che concerne, che riguarda un movimento di neoavanguardia.

neobabilonése, agg. stor. che si riferisce al periodo della storia della

(539 a. c.); che appartiene alla dinastia dei caldei, che

che appartiene alla dinastia dei caldei, che estese il proprio dominio nella bassa mesopotamia

zool. genere di mammiferi cetacei balenidi che comprende una sola specie, la neobalena

-chi). stile o tendenza artistica che riprende (nel tardo xvii secolo e

r. longhi, 957: crediamo che a nessuno verrà in mente di ritrovare

2. sm. e f. artista che si ispira a forme e stili dell'

. neobattezzato, agg. letter. che ha appena aderito a una dottrina,

croce, iv-12-298: leggo... che i neo-battezzati liberali di sinistra sono i

mie dottrine politiche; e questo non credo che sia esatto. = voce dotta,

. -i). relig. che appartiene alla setta protestante, detta

uniti d'a merica, che pratica il battesimo per immer

, col suff. -ismo, che indica una scuola, una scienza.

tina; tipo di notazione neumatica bizantina che fu impiegata dall'inizio del secolo

miner. processo mineralo gico che dà origine a un neoblasto.

degli anellidi, di origine mesodermica, che rappresenta una riserva utilizzata dall'adulto nei

germoglio '. neoborghése, agg. che concerne, che si riferisce o che

neoborghése, agg. che concerne, che si riferisce o che propone, rivaluta

che concerne, che si riferisce o che propone, rivaluta, rinnova o esprime

del contenuto. 2. che è entrato di recente a far parte della

a far parte della classe borghese; che ne esprime e rivela le idee, i

fiori, c'è il arlottio che arriva dagli interni invisibili perché tende

). neocalédone, agg. che proviene, è originario della nuova caledonia

, è originario della nuova caledonia; che vi risiede o vi è nato.

del consumismo individuale, basata sul principio che solo aumentando i bisogni, anche fittizi

direi meglio, del neofeudalesimo industriale, che differenza c'è ancora tra borghese e proletario

prendono in francia un aspetto visivo diverso che da noi. bianciardi, 3-47: sono

del neocapitalismo, l'ideologia... che noi stiamo combattendo. pasolini, 10-20

(plur. m. -i). che presenta, descrive, esprime le caratteristiche

, a scelta. 2. che appartiene all'alta borghesia industriale protagonista dello

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del neocapitalismo; che si

riferisce, che è proprio del neocapitalismo; che si riferisce all'alta borghesia industriale protagonista

industriale protagonista dello sviluppo del neocapitalismo; che ne rivela la mentalità (e può

per una sua libidine neocapitalistica, brama che gli si dia torto. pasolini,

difficile a questo punto avanzare l'ipotesi che si tratti del momento ideale in cui la

m. -chi). letter. che riprende, rinnova, ricorda lo stile e

; una naturalezza di rigore neocaravaggesco e che perciò arieggia lo spirito moderno.

sottoclasse di artropodi della classe crostacei, che comprende tutte le specie di tale classe

. croce, iii-22-325: per la fortuna che ebbe la formula del neocattolicesimo tedesco,

. m. -ci). stor. che aderisce alle correnti ai rinnovamento del cattolicesimo

col sentimento religioso, di dimostrare anzi che quello è appunto il programma del cristianesimo

iii-11-40: a temperare cotesto ardore, che i critici neocattolici chiamerebber pagano, giovavan

in queste parole di uno scrittore (che di giunta è neocattolico): « écrire

, égale transpirer ». 3. che si è convertito di recente alla fede

convertito di recente alla fede cattolica o che ha aderito da poco a un movimento

. gobetti, 1-i-853: è naturale che questo tipo di italiano poco indulgente alla

anarchico, neo-cattolico. 4. che è proprio, che si riferisce o che

4. che è proprio, che si riferisce o che esprime o rivela

che è proprio, che si riferisce o che esprime o rivela la ripresa di interesse

cecchi, 6-125: da qualcuno fu notato che questa neo-cattolica evasione della anarchia contemporanea

fusione dell'essere in un tutto, che s'è manifestato nel mistico nazionalismo dell'

non poteva contare, se contava, che in ragione di sfumatura. bianciardi,

. m. -ci). ling. che appartiene alla famiglia celtica (una

partiti governativi su posizioni di centro che si manifestò in italia all'interno

vol. XI Pag.347 - Da NEOCERATIDI a NEOCREPUSCOLARISMO (42 risultati)

dalla presenza ai un polmone sviluppato, che gli permette la respirazione atmosferica, oltre

. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce

medie. che è proprio, che si riferisce ai meccanismi nervosi che presiedono

, che si riferisce ai meccanismi nervosi che presiedono ai movimenti volontari (ed è in

deriv. da neocito, con suff. che indica una condizione patologica. neocittadinanza

presenza * e lo snobismo della neocittadinanza che im- ediscono all'americano...

americano... di riflettere sull'idea che egli a di sé. =

neoclassi eh eggiante, agg. che rivela tendenze neoclassiche, che si ispira

agg. che rivela tendenze neoclassiche, che si ispira al neoclassicismo.

canova, è il fenomeno del neo-classicismo, che si può dire abbia inizio nel 1755

(per lo più per imitazione esteriore anzi che per sostanziale rielaborazione). carducci

quasi più traccia dell'ellenismo eppoi neoclassicismo che improntarono il linguaggio plastico di roma dal

scarlatti, pergolesi, ecc., che si definì come opposizione al romanticismo e

plur. m. -i). che si ispira, che è seguace, fautore

-i). che si ispira, che è seguace, fautore del neoclassicismo.

(plur. m. -ci). che presenta gli aspetti e le caratteristiche æl

(plur. m. -ci). che si ispira alle concezioni, alle teorie

criteri del neoclassicismo o ne risente; che ne presenta le forme o le caratteristiche

alzata oramai a tal grado di perfezione che molto difficile pareva ed era non dico

. croce, ii-2-202: gli errori, che si scorgevano in omero al lume dell'

da ballo, infermeria, reggia; che cosa non è stato per me questo

assai più spoglia d'alberi di quella che vediamo adesso. ma non è meno

econ. scuola neoclassica: scuola economica che sviluppa le teorie e il pensiero della scuola

, senza includere nell'analisi alcun elemento che non sia strettamente economico (e si

neocoloniale, agg. polit. che sostiene o rappresenta il neocolonialismo; che

che sostiene o rappresenta il neocolonialismo; che è proprio, che si riferisce al

il neocolonialismo; che è proprio, che si riferisce al neocolonialismo; neocolonialista.

neocolonialismo ': quel tanto di supremazia che le antiche potenze colonizzatrici tentano di mantenere

plur. m. - *). che sostiene o pratica o rappresenta il neocolonialismo

o pratica o rappresenta il neocolonialismo; che si riferisce, che è proprio del neocolonialismo

il neocolonialismo; che si riferisce, che è proprio del neocolonialismo. - anche

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del neocolonialismo. 2

. 2. per estens. che si riferisce all'azione socialmente e culturalmente

, sm. polit. posizione politica che si richiama al comunismo, cercando,

neocomunismo su diverse basi) non può essere che provvisoria. = voce dotta

periodo sung (960- 1279), che elaborarono una sintesi e una conciliazione di

... contiene né più né meno che un invito alla coerenza e alla lealtà

neoconvertiti, il cui acquisto non par che sia da invidiare alla chiesa cattolica.

. v.]: 'neocoro': nome che si diede primieramente a'custodi de'tempii

si estese eziandio alle città e provincie che fecero erger tempii in onore di roma

porzione situata caudalmente al nervo vago, che si è venuta evolutivamente aggiungendo al paleo-

vol. XI Pag.348 - Da NEOCRISTIANESIMO a NEOESPRESSIONISTA (45 risultati)

quaranta. montale, 12-330: che non si tratti di un semplice neo-crepuscolarismo

1890 da alcuni scrittori francesi e svizzeri che, ispirandosi alle opere di tolstoj e

in costoro il sincero sentimento del cristianesimo che rappresentò lo spostamento dell'ideale umano da

filos. movimento filo sofico che ebbe origine in germania verso la metà

dello spirito, alle strutture del soggetto che la renderebbero possibile; neokantismo.

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del neocriticismo. neocrìtico,

: il filosofo neocritico... risponde che la filosofia deve vivere 'bene affiatata

al sentimento. 2. agg. che si riferisce, che è proprio del

2. agg. che si riferisce, che è proprio del neocriticismo; che propugna

, che è proprio del neocriticismo; che propugna il neocriticismo. b. croce

neocubismo, sm. corrente artistica che riprende e ripropone 1 modi propri del

corrente artistica d'a vanguardia che riprende i modi propri del lin

: 'neodamode ': liberto o schiavo che, per qualche segnalata azione divenuto libero

neodarwiniano (neodarviniano), agg. che si riferisce, che è proprio del

, agg. che si riferisce, che è proprio del neodarwinismo. neodarwinismo

affermatasi nei primi decenni del secolo, che, riprendendo i punti fondamentali delle teorie

inglese charles darwin (1809-1882), che affermò l'evoluzione degli esseri viventi.

. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del neo-

. -ci). che si riferisce, che è proprio del neo- darwinismo.

delle nuove forme di vita, rileva che vi sono quesiti ai quali la teoria

non risponde. neodecaaènte, agg. che ripropone temi e modi dell'arte decadente

(plur. m. -ci). che da poco si è convertito a idee

elemento chimico me tallico, che appartiene alle terre rare, con sim

(plur. m. -ci). che si riferi sce, che

che si riferi sce, che è proprio della lingua ebraica dopo il

dello stato di israele); che è scritto in tale lingua. -sm.

capitalismo. pasolini, 10-47: che cosa ha a che fare con la reli

pasolini, 10-47: che cosa ha a che fare con la reli gione

). neoegiziano, agg. che si riferisce, che è proprio

neoegiziano, agg. che si riferisce, che è proprio della lingua egiziana dalla

secolo a. c.); che è scritto in tale lingua. -sm.

sue dalla spiacevole * camaraderie 'ostentata che accoglie i neoeletti col 'tu '. silone

in città per la formazione del corteo che dovrà condurlo all'aquila. = voce

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della

-ci). che si riferisce, che è proprio della lingua o della letteratura

della grecia moderna. 2. che si ispira all'arte della grecia classica;

ispira all'arte della grecia classica; che ne ripropone i modelli. e.

di lezione 'paleocristiana 'si vuole significare che quei nostri grandi du- gentisti non avevano

e. cecchi, 13-161: coltura rivoluzionaria che prima si pone romanticamente, medievalmente (

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del neoellenismo. neoempirismo

. anat. parte dell'encefalo che si riscontra solo nei vertebrati superiori (ed

specie o genere animale o vegetale che si trova esclusivamente su un determinato

). neoesistenziale, agg. che ripropone modi e temi tipici della

vol. XI Pag.349 - Da NEOESTETIZZANTE a NEOFITO (57 risultati)

). neoestetizzante, agg. che tende a riproporre atteggiamenti e forme dell'

filos. teoria sulle origini della religione che si ricollega alla dottrina dell'evemerismo (

m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio del neoevemerismo

. filos. che si riferisce, che è proprio del neoevemerismo.

ii-2-66: né sembra accettabile l'opinione che aggrega il vico all'indirizzo neoevemeristico, da

formazione. gobetti, 1-i-420: pare che ai costumi e alla moralità dei cattolici

: per intanto i giovani sapevano quel che, nell'atto che viviamo, è bastevole

giovani sapevano quel che, nell'atto che viviamo, è bastevole alla loro azione

è bastevole alla loro azione: cioè che essi debbono, con tutta l'anima,

le loro forze, in tutti i modi che riescono a escogitare, combattere contro l'

neofascismo. 3. le posizioni ideologiche che, dopo il 1945 e la definitiva

quella rozza, ridicola, feroce destra che è il fascismo. in tal senso il

sinistra, rivoluzionari o conservatori o reazionari che siano o pretendano di essere. pasolini

neo-fascista. 2. agg. che si ispira, è informato ai princìpi

princìpi e alle tesi del neofascismo; che ha per scopo la propaganda delle idee

(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del

-ci). che si riferisce, che è proprio del neofascismo o dei neofascisti

di fatto... se è possibile che gente cerchi e trovi argomenti di fede

neofetale, agg. medie. che è proprio, che riguarda il neofeto

agg. medie. che è proprio, che riguarda il neofeto. =

ver- ticistica, burocratica, totalitaria, che induce atteggiamenti fideistici, remissivi, servili

direi meglio, del neofeudalesimo industriale, che differenza c'è ancora tra borghese e proletario

da 'monarchia illuminata '... che rimane la sola attraverso cui il comunismo

tedesco alla fine del xix secolo, che riprese la dottrina di johann gottlieb fichte

croce, ii-5-114: pochi si sono avveduti che ciò che nel pensiero europeo, negli

ii-5-114: pochi si sono avveduti che ciò che nel pensiero europeo, negli ultimi decenni

l'idea di una nuova filosofìa, che malamente si considera come neoidealismo, neokantismo

neokantismo, neofìchtismo, neohegelismo, e che è, in realtà, una filosofia

nel linguaggio della critica d'arte, che è caratterizzato da un rinnovato interesse e

. pasolini, 9-329: ciò che specialmente ci trova simpatizzanti, e ciò

specialmente ci trova simpatizzanti, e ciò che più importa, è il rapporto che il

ciò che più importa, è il rapporto che il romanò istituisce, con gusto critico

il romanò istituisce, con gusto critico che si potrebbe chiamare neo-positivistico o neo-filologico,

. neofiorentino, agg. letter. che si parla o si scrive

in una poesia del leopardi quelle finezze che parranno affettazioni a un lettore che per

quelle finezze che parranno affettazioni a un lettore che per tendenze e per educazione inclini alla

. -a). relig. persona che ha ricevuto il battesimo da poco tempo

attende a tagliare vepri e virgulti, che, uscitogli subitamente il ferro dal manico,

: perché il fortunato neofito, prima che finisse l'anno, fini la vita,

anno, fini la vita, pio volle che, a spese della camera apostolica,

lo stato deplorabile del re tiranno, che in un subbito si era fatto persecutore dei

coltura antica, fu effetto de'miracoli che persuasero i neofiti. ojetti, 1-615:

ojetti, 1-615: i carmelitani scalzi che evangelizzano la mesopotamia, presentano addirittura in

martini, ii-5-118: fa dunque di mestieri che il vescovo sia irreprensibile,..

misteri di nostra fede in tutti quei giorni che ivi dimorarono, con pensiero che in

giorni che ivi dimorarono, con pensiero che in genova poi al loro arrivo fossero

buon neofito scozzese. -persona che, in seguito a una veemente vocazione

scifi in attesa æl verbo e della benedizione che doveva consacrare tutta la vita di lei

... ella oppose l'altare che la rendeva immune ed inviolabile e la

rendeva immune ed inviolabile e la tonsura che l'aveva ordinata suora. -nell'

. -nell'impero bizantino, laico che veniva elevato direttamente ai gradi più alti

. 2. per estens. persona che ha aderito da breve tempo a un'

io avessi qualche grazia presso di loro o che la setta fosse tanto immiserita che non

o che la setta fosse tanto immiserita che non si badasse più a fatica ed

e i retorici, tra i gallicizzanti che fanno 'de l'esprit 'a sproposito

a sproposito e i neofiti della germania che ruminano le loro indigestioni, la critica

8-674: aveva bastante intelligenza per comprendere che la sua non era una critica musicale

vol. XI Pag.350 - Da NEOFOBIA a NEOGOTICO (40 risultati)

a fausto che senz'altro si sarebbe impegnato lui a diffondere

guarda? 3. agg. che sta facendo le prime esperienze, che

che sta facendo le prime esperienze, che è da poco dedito a un'attività o

all'occasione d'informare un re neofito che l'ordinario da molti adulasi e da

al piccolo vivaio... non che dello spianato opposto, * rendez-vous 'di

neofite... non parlerò più che di quel viale solitario, parallelo al

neofita, si.): quella che, pur non essendo autoctona, si

oceano indiano (neophocaena phocaenoides), che si differenzia dalla focena per l'assenza

(plur. m. -ci). che ripropone il primato dei valori formali in

). neoformativo, agg. che è proprio, si riferi

finirebbero con l'esercitare uno speciale fascino che potrebbe essere come un reagente sulla psicologia

per imporre rivendicazioni proprie e le conseguenze che tali tentativi hanno nel determinare processi di

de'predatori, stabilito da savigny, che ha per tipo il * vultur perenopterus

, sm. medie. latte materno che viene secreto subito dopo la nascita del feto

. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce

medie. che è proprio, che si riferisce alla neogenesi. neogènico1

. m. -ci). geol. che si riferisce, che è proprio

geol. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico del

riferisce, che è proprio, che è caratteristico del neogene.

rale e movimento d'opinione che, durante il risorgimento italiano,

e il giannone (e tale movimento, che faceva capo a personalità per molti

partic. nel trecento, dopo che le sorti di tale fazione erano

g. ferrari, 55: quelle città che non progredivano, come firenze o bologna

ai guelfi e ai neoguelfi, e che al contrario trovavansi ordinate per modo che

che al contrario trovavansi ordinate per modo che guelfa era l'aristocrazia e ghibellina la demo

chiamerei neo-ghibellini siffatti sognatori; se non che né essi, né i neo-guelfi, né

neoghibellini. 3. agg. che è proprio, si riferisce, si richiama

, 3-27: non è probabile né possibile che riesca il sogno neo-ghibellino, ora che

che riesca il sogno neo-ghibellino, ora che ha ed avrà contra sé tutti i

(plur. m. chi). che si riferisce, che è proprio del

chi). che si riferisce, che è proprio del neogiottismo. r

281: v * è da precisare quella che certamente fu l'azione di masaccio,

(plur. m. -ci). che appartiene a questo periodo. =

. neoglaciale, agg. geol. che è proprio, che si riferisce al

agg. geol. che è proprio, che si riferisce al periodo più recente delfespansione

tica a rivalutare il medioevo, che si attuò parti colarmente nell'

un aperto riaccostamento allo stile gotico che vantava una secolare continuità nei paesi

liberty. ungaretti, xi-275: che c'entra il neogotico in questo

(plur. m. -ci). che è tipico, che è improntato a

. -ci). che è tipico, che è improntato a tale maniera, a

vol. XI Pag.351 - Da NEOGRAFIA a NEOINGEGNERE (45 risultati)

. v.]: 'neografia lo stesso che neografismo. = voce dotta, comp

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,

-ci). che è proprio, che si riferisce, che riguarda innovazioni ortografiche.

è proprio, che si riferisce, che riguarda innovazioni ortografiche. tommaseo

neògrafo, sm. letter. che crea, introduce o adopera innovazioni grafiche

]: 'neografo'...: colui che studievol- mente ortografizza in modo inusitato.

dell'analogia come causa di ordine psicologico che presiede al mutamento; ispirò la propria

ispirò la propria attività al principio che ogni spiegazione linguistica è anche storica (

m. -ci). ling. che è proprio, si riferisce, concerne la

. i. ascoli, x-71: questi che si sogliono chiamare i * neogrammatici '

l'opera analitica e ricostruttiva di coloro che li avevano preceduti o li venivano accompagnando

qualche buona massima con insolito vigore, che ne ha di molto giovata la diffusione e

'si adattano assai bene alla caratteristica che distingue le due scuole...

due scuole... i neogrammatici credono che tra le creazioni o innovazioni * grammaticali

non vuol dir nulla, dipingere meno che mai. scuola classica -scuola romantica -

-naturalismo e neo-grecismo. ecco le parole che valgon le cose e le cose che valgon

parole che valgon le cose e le cose che valgon parole. = voce dotta,

(plur. m. -ci). che è proprio, riguarda, si riferisce

riguarda, si riferisce alla grecia moderna; che le è tipico, peculiare.

xix nell'ambito del risorgimento italiano, che trovò la propria formulazione teorica soprattutto nel

risultato di conciliazione necessario per un popolo che trovava nella diplomazia tutti i suoi vizi

balbo, 3-28: se fosse possibile che si restaurassero mai arti simili in italia

si restaurassero mai arti simili in italia che i nomi di neo-guelfi e neo-ghi- ellini

ghibellini: i * moderati ', che avevano dissertato a provare la sola via di

colla 'spada ', dissertarono a provare che la * spada ', d'italia

partito liberale detto neo-eguelfo o neo-cattolico, che ripone nel cattolicesimo riformato la pietra angolare

nel 1815, della gloria e forza che all'italia venne e può venire dal ponteficato

. bocchelli, 1-iii-63: si diceva che il cosiddetto basso clero, per molte ragioni

fu irrobustita attraverso l'hegelismo ei moderati che dopo il '48 continuarono la corrente neoguelfa

delirio neoguelfo, tra le pazienze dottrinarie che riponevano le speranze d'italia nella caduta

g. ferrari, 55: quelle città che non progredivano, come firenze o bologna

[neoegeliano], agg. filos. che si riferisce, che è proprio del

. filos. che si riferisce, che è proprio del neohegelismo; seguace di

verso la hne del sec. xix, che si richiamano in varia misura all'idealismo

. corrente di pensiero o atteggiamento spirituale che si richiama all'esperienza dell'idealismo.

interpretazione e riforma della filosofia hegeliana, che avrebbe messo capo al cosidetto neohegelismo o

è il lievito torbido, orientale-giudeo-islamico e che rende feroci le razze europee e le

b. croce, iii-io-141: io auguro che i giovani scrittori del 'leonardo '

. m. -ci). filos. che è proprio, si riferisce, è

croce, iii-25-73: quel volumetto non ha che vedere con l'estetica idealistica o neoidealistica

annoda al modo di trattare la storia che fu dell'oriani. = voce dotta

(plur. m. -ci). che si ispira, si ricollega,

nel 1886. neoindonesiano, agg. che appartiene, che corrisponde al più

neoindonesiano, agg. che appartiene, che corrisponde al più recente dei due

ingegnere laureato da poco tempo, che è agli inizi della carriera,

vol. XI Pag.352 - Da NEOINTIMISTA a NEOLINGUISTA (19 risultati)

(plur. m. -i). che esprime o si ispira nuovamente al

(plur. m. -i). che è proprio o si riferisce alla civiltà

, o dal neo-kantismo all'alunno sciocchino che sgobba per l'esame e s'infischia della

sm. biol. dottrina dell'evoluzione che alla fine del secolo xix, in opposizione

neolatino (nèo latino), agg. che è parlato nella romània e trae la

: dicesi... delle lingue che derivano dalla latina. g. i.

riflesso diverso della vocale classica, secondo che questa vocale fosse lunga o breve.

di tali lingue o il loro complesso; che è scritto in una di tali lingue

storici e i critici delle letterature neolatine che riconoscessero la importanza dell'elemento popolare.

-che parla una di tali lingue; che si riconosce culturalmente, linguisticamente, ecc

: dicesi delle schiatte... che derivano dalla latina. nievo, 1048:

ampia e popoli più affini di quella che potrebbe stringersi fra queste tre nazioni tutte

reggimenti di linea. 2. che è proprio, che si riferisce al latino

. 2. che è proprio, che si riferisce al latino medievale, umanistico

fatto di tante parole del latino arcaico che rassomigliano a tante altre del neolatino più che

che rassomigliano a tante altre del neolatino più che ad altrettante del classico. basti '

altrettante del classico. basti 'dedro 'che è più vicino a 'diero

'diero 'e 'diedero ', che a 'dederant '; e 'filo

'dederant '; e 'filo 'che è più 'figlio 'che