. lengueglia, 86: aveva inteso che la contessa, vaga d'intendere i moti
. riccati, 140: si è detto che la materia sottile accompagna la terra,
la materia sottile accompagna la terra, che muovesi col moto diurno. pindemonte,
nella intensità della gravità, a misura che si va verso l'equatore, corrisponde
: spostamento annuo effettivo di una stella che si calcola con strumenti astronomici come i
mezzo cerchio del moto superno, / che si chiama equatore in alcun'arte, /
chiama equatore in alcun'arte, / e che sempre riman tra '1 sole e '1
e '1 verno, / per la ragion che di', uinci si parte /
poli due. frezzi, ii-2-112: ciò che da influenzia piove, / o
da influenzia piove, / o che fa 'l tempo, cioè state o verno
; impulso, stimolo nervoso o fisiologico che permette o suscita l'attività motoria.
, conv., iv-ix-ii: cose sono che sono si pure arti, che la
sono che sono si pure arti, che la natura è instrumento de l'arte;
fa suo instrumento de la impulsione, che è naturale moto. beicari, lxxxviii-i-
228: sarà gran terremoto, sì che le bestie e gli uomini cadranno in
, 16-iii-141: nella paralisia accade talvolta che in qualche membro si perda il senso,
gli spirti / moto e struttura, che ad un tempo mille / penetrar puote
senso: quindi distinguiamo in esso ciò che si muove e ciò che sente,
in esso ciò che si muove e ciò che sente, corpo e spirito. ojetti
attestan gl'istorici e i poeti / che della chiesa compilàr gli annali, / fu
la terra. 5. l'azione che si compie per muoversi, per camminare
, gesto, cenno; attività motoria che si compie per mantenersi in buone condizioni
gli andari in cui si essercita chi serve che i danni avanzano i benefizi. caro
mostro una disposizione tanto buona verso voi che io non la saprei desiderar migliore,
,... considerando il moto che gli vidi fare, le parole che disse
che gli vidi fare, le parole che disse. tasso, 7-17: nel
prencipe. carletti, 224: un moto che fanno [queste donne] mentre camminano
. muratori, 7-v- 313: da che la donna sentiva il primo moto del feto
fare un po'di moto sul ponte, che è lungo trentadue de'miei passi.
c'è una razza di vecchi matti che per far del moto si sciupano i polmoni
bicicletta, e un esercito di giovani che non fanno più trecento passi al giorno coi
forza magica, e non è dubbio che sì. -con metonimia: rumore
scalano le mura, e pensiamo già che de'loro fanti ne sieno scesi dentro
moto ch'egli udiva, / sperando che fosse ella, il capo alzava. lippi
bonadies, lx-3-194: l'orecchio, che ad ogni moto leggiero era nuncio al suo
. segni, 9-207: puossi ancora dire che ogni moto [nella recitazione] non
, ca- priuoli ed altri sì fatti che parevano veri, particolarmente nel moto che
che parevano veri, particolarmente nel moto che e'facevano attorno alle piante.
dalla croce, ii-27: occorre alle volte che queste male qualità non appaiono esteriormente,
1-ii-47: tacete, ancora / parmi che viva; / un insensibil quasi / moto
batacchi, ii-37: serico vel, che negligente stava / al collo, fea veder
marchetti, 4-87: succede ancor che per minor percossa / puon del moto
le membra di febbre votate / al moto che si di un corpo provocato da cause
/ derelitte le fronde / dei vivi che si smarriscono / nel prisma del ripete
ripete / in circolo breve: sudore / che pulsa, sudore di morte.
a mantenere per lungo tempo quel moto che peristaltico od oscillatorio si chiama.
leonardo, 7-i-110: molte sono le volte che l'animale senza timor di mirar l'ora
che 'l fatto richiedeva. piccolomini, 8-127:
io era sur un murello ad aspettar che passasse per una strada. i. nelli
'vanno a sedere in due murelli, che sono uno per parte nel viale di
3. archit. elemento costruttivo orizzontale che funge da sostegno per colonne e pilastri;
un lungo murello; varia guisa di basamento che si riscontra anche in due edilìzi in
usa oggi tra la cavalleria romanesca, che stanno a tutte l'ore nella strada
il sangue presenta una tossicità altissima, che scompare con la cottura; le carni
richiamo; era inoltre diffusa la credenza che il principio vitale risiedesse nella coda)
di pesci di cui li pastori dicono che elle concepono di serpenti; e però
: dimmi: è favola o no che la murena / voli al fischio del
del serpe e l'accarezzi? / che sia nemica al congro, e che
/ che sia nemica al congro, e che talora / l'induri il sol la
/ l'induri il sol la pelle sì che indarno / tenti di darsi al nuoto
pescatori e buttano in mare gli uomini che stanno proni su gli orli delle barche
: dove sei, vedio pollione, che a'tempi miei... solevi uccidere
a strappar colle sue mani le murene che, come enormi sanguisughe, le si attaccarono
, lunghe un metro e più, che di continuo oscillano e boccheggiano distese sul
: agomoncelo... fu il primo che cuocesse e in tavola ponesse..
ella è simile all'ebreo, se non che in vece di 'piccole murene d'
. ma san girolamo tradusse nel modo che noi leggiamo, perché queste murene erano
, perché queste murene erano un ornamento che portavano le fanciulle nobili a'suoi tempi
461: con le murene delle virtù più che con quelle del fasto studia [ottone
di pesci teleostei dell'ordine apodi, che comprende una sola specie estremamente rara vivente
più file di denti robusti; hanno ghiandole che secernono un liquido velenoso e sangue contenente
mùreo, agg. letter. ant. che ha il colore del murice; purpureo
grossa catasta di fascine mantenuta immersa, che ha lo scopo di radunare il pesce
costituito da prismi bruno-rossi con riflessi verdastri che si sciolgono in acqua colorandola di rosso
sciolgono in acqua colorandola di rosso intenso che, per aggiunta di potassa, diventa
urico e dai composti del gruppo purinico che per ossidazione danno muresside, riconoscibile dal
ed è dotato di azione curaro- simile che ne ha reso ipotizzabile l'uso in terapia
l'acido amalico secco, che si presenta in prismi di colore rosso-cinabro
1-iv-134): salito sopra un muretto che quello chiassolino della strada chiudea e nella via
seminare] con un muretto da piè che rattenghi la terra, si potrà (avendo
casetta un piccolo cortile, dinanzi, che... era cinto da un murettino
in campania] la morgen- tina, che viene di sicilia, è ottima. dominichi
galanti, 1-ii-556: tali colline calcaree che da'naturali si chiamano 'murge '
, viii-i (95): lo cibo che si dice mu- ria..
la parte più grossa e corpulenta, che restava, colato e spremuto il sugo
12-3-249: nel prosciugare questi sali osservai che non prendevano tutti quanti la figura esattamente
4. chim. elemento ipotetico che nella teoria degli acidi di lavoisier (
: 'muria ': sostanza finora ignota, che combinata coll'ossigeno dà origine all'acido
proprio del cloro o dei suoi derivati; che contiene, che risulta costituito da cloro
dei suoi derivati; che contiene, che risulta costituito da cloro o da suoi
per rintuzzare il predominio de'sali muriatici che infestassero i fluidi, farà di mestieri
canfora prodotta negli oli volatili da quel che allora si chiamava acido muriatico. e
]: 'muriato ': nome generico che nella vecchia nomenclatura significa quei composti di
quei composti di cloro e di metallo che al presente si chiamano 'cloruri '.
]: 'muriato ossigenato ': nome che nella vecchia nomenclatura fu adoperato per denotare
nomenclatura fu adoperato per denotare quei composti che al presente si chiamano 'ipocloriti '.
corti tuberco- letti e di punte aguzze che rendono la superficie ruvida al tatto (
e sagrinato ('muricatus ') quello che è ricoperto di corte punte. tramater
fondamenta fece profondare le fosse, sin che ritrovò il fondo sodo. vi fece
. 2. muro a secco che delimita campi e proprietà, costeggia strade
sassi d'o- gn'intorno tanto alte che i cavalli non le potevano saltare.
; l'agricoltura però bene intesa, che riunisce le acque in canali artificiali e
ebbe avviso [cacherano di bricherasio] che il nemico si avvicinava... alla
avvicinava... alla volta dell'assietta che dal puy mandò gente a munirlo,
trincee o piuttosto dentro certe muricce di sassi che vi aveva fatto innalzare. pirandello,
del merda: (« è l'aratro che scava il solco! ma è la spada
ma è la spada... che non lo difende un fico secco »)
, ammassare o ammontar sassi intorno a che che sia. salvini, 22-337: della
ammassare o ammontar sassi intorno a che che sia. salvini, 22-337: della casa
del bene, 1-286: pria che tu ponga le pianticelle da frutto, con-
: apri... il primo romanzo che t'avvenga di trovare da un muricciuolàio
. muro basso e di costruzione rustica che costeggia o chiude strade e viottoli,
magalotti, 7-71: quasi dai muricciuoli che circondano questo prato s'affacciasse furtivamente zefiro
particolarmente fitta. aretino, 20-352: che bel muricciuolo di ramerino! patini,
o serie di gradini di notevole rilievo che corre lungo la facciata di una casa
'muricciuoli 'quel pezzo di muro che avanza sopr'a terra attorno alle case
, 32: io dico delle leggende che si vendono su'muricciuoli. i.
toscana, 6-172: a tutti quelli che vendono ferramenti d'ogni sorte..
, piazze, tanto in mercato vecchio che in ogni altro luogo della città.
di essi frequentemente si prevalgono alcuni rivenduglioli che vi metton in vendita certe minute robe
carrozze. 4. elemento architettonico continuo che, interposto fra le colonne e il
bartoli, 1-273: alcuna volta era accaduto che egli avevano usato di murare a dilungo
ed espediti, levati via que'muricciuoli che correvano da una colonna all'altra,
, lasciarono solamente quella parte del muricciuolo che bastava a reggere ed a sostenere le
piu alti de'muricciuoli o sedili, che le circondavano, fatti per i preti
in su 'n un muricciuolo di finestra che è in su quella sala.
cellebra missa. -scalino, rialzo che, in cantina, sostiene le botti
1-4-26: lo spirto io son di lui che sopra il suolo / miseramente insanguinato giace
simile al pallone a bracciale toscano, che utilizzava come muro d'appoggio lo zoccolo
giuochi son molti, et eccone parte che gli uomini universalmente gli usano, come sarebbe
brutte frasi, né v'è altri che il popolaccio... che ardisca dire
è altri che il popolaccio... che ardisca dire d aver pisciato su più
). sajvim, v-4io: 'che 'n un muro dà di cozzo '.
i-25: le frivole e le pazze cose che v'è parso di dire contra la
e 'l modo villano e dispettoso con che l'avete dette... farebbe dall'
, dall'altro stomacare i muricciuoli, non che le predelle. -salire sui
in su'muricciuoli. quanto sarebbe meglio che nicomaco l'affogassi in quel suo pozzo
séte salito su'muricciuoli e, da che avete gustato il trebbiano, voi séte
. zool. genere di molluschi gasteropodi che comprende numerose specie, diffuse sui fondi
di conche il pesce detto murice, che si dice conchilio ancora, del cui sangue
sangue si fa medesimamente quel color purpureo che si chiama ostro. marino, 16-143
bachi, non punto inferiore a quella che cavarono gli antichi dal sangue del murice,
pisani, 130: orientai murice / basta che a te [il cardinale casoni]
isvanite le murici di questi labri, che vi abbozzavan l'aurora. -murice di
pacci vermigli più per le murici di bromio che per gli ostri di tiro.
di ferro munita di quattro lunghe punte che, sparso o gettato in gran numero sul
una fortissima cit- tade, confortavano alquanti che intorno alle mura di quella spargesse murice
delli aguti di sopra, a ciò che li nimici per subito scorrimento fuori non
con canale allungato e quasi chiuso, che si nutrono di altri molluschi (e
murìcolo1, agg. bot. che vive, che cresce sui muri
, agg. bot. che vive, che cresce sui muri, sulle macerie
plicidentati topiformi della famiglia muridi, che comprende la sola specie muriculus imber bis
squamette; vi appartengono i murini (che comprendono i comuni topi e ratti),
ant. morèlla), sf. gioco che consiste nell'avvicinare o nel colpire un
giuochi son molti, e eccone parte che gli uomini universalmente gli usano, come
giuoco simile alle pallottole, se non che in vece di palle adoprano lastrucce ed un
piccoli ragazzuoli, i quali nel tempo che custodivano la loro greggia al bosco stavano
più ragione, per le molte busse che riceve quella pietra ritta. d'annunzio,
del cosci, il quale una volta che si giocava alle murielle, non potendo
e poi, o lettore, sappici dire che titolo merita colui che, mettendo da
, sappici dire che titolo merita colui che, mettendo da parte la voce 'muratore
: restava in piedi soltanto la gabbia, che i murifa- bri, sui ponti,
asessuata e pluricellulare di alcuni funghi, che si presenta divisa in senso trasversale e
vidi uno ascalabote o vero murilego, che era stato causa di tale mina.
e tostilo similmente e con quella grasseza che da esso distilla ti ungerai el luogo
murena. murino1, agg. che è proprio o caratteristico dei topi;
è proprio o caratteristico dei topi; che deriva o è trasmesso dai topi (una
. chim. disus. elemento ipotetico che, secondo le teorie scientifiche del sec.
italia dalla sola specie murmidius ovalis, che vive negli ammassi di foraggio, di
continuo e variato, prodotto dall'acqua che scorre o che zampilla o che lambisce la
, prodotto dall'acqua che scorre o che zampilla o che lambisce la riva.
acqua che scorre o che zampilla o che lambisce la riva. -in partic.
di una cascatella; picchiettio della pioggia che cade. ariosto, 42-80:
alabastro. arici, iii-709: loco che, dentro e dintorno / risonando dal
, 1-394: l'onda del po, che si fran- gea / a le pile
palma. -eco del mare, che secondo la credenza popolare si ode nelle
, 1017: sopra il lido del mare che fu vita / si sfarinano le ossa
, sordi flauti impiombati. -fruscio che nasce dallo stormire delle fronde e delle
campagna, e da quelle macchie scure che s'agitavano con un murmure sommesso veniva
tristemente vibra / nella gola al carraio che risale / il colle nitido di luna,
d'ogn'aura mi par voce / che un rimprovero suoni. negri, 1-467:
i semi / penetrar nell'orecchie allor che mugge / la tromba o 'l corno
, i-400: se amate più la notte che il giorno, potrete...
/ quel murmure ai vetri. / che brontoli, o bombo? panzini, ii-98
lecore, / ma d'asini salvatici che ragliano / e voleno che '1 valido
d'asini salvatici che ragliano / e voleno che '1 valido si specore.
mormorio prodotto da una o più persone che parlano a bassa voce o contemporaneamente;
opsina, sf. biochim. proteina che si lega con la vitamina a costituendo
emissione di urina più abbondante a digiuno che dopo i pasti o dopo l'ingestione
. m. -ci). biol. che è proprio, che si riferisce alle
. biol. che è proprio, che si riferisce alle opsonine o, anche,
resistenza dell'individuo alle malattie infettive, che si ottiene dividendo il valore dell'indice
. opsonòforo, agg. biol. che contiene opsonine, che è veicolo di
. biol. che contiene opsonine, che è veicolo di esse. 2
. opsonogeno, agg. biol. che ha la proprietà di provocare la formazione
vaccini volto ad aumentare le attività opsoni- che del sangue. = voce dotta
scegliere libe ramente fra possibilità che si escludono a vicenda; manifestare preferenza
oggetto (o per una persona) piuttosto che per un altro. pallavicino,
non può ne'lustri, / ottar sai che non puote fra candidati illustri. /
è libero di ottare tra le idee che ha; ma non può ottare fra le
; ma non può ottare fra le idee che non ha. oriani, x-2-279:
. oriani, x-2-279: non mi restavano che otto o nove soldi in tasca:
otto o nove soldi in tasca: che cosa avevo da vendere? nel baule
. sbarbaro, 4-12: l'anno che nel passaggio alla seconda liceo fu consentito
greco e la matematica, i compagni che optarono per questa lessero sulla loro lavagna
può essere candidati in entrambe. il candidato che sia roclamato eletto tanto per il
parlamento. in mancanza, s'intende che abbia optato per il senato.
cantini, 1-18-188: i cavalieri anziani, che vogliono ottare e cambiare le commende,
finalmente fu significato al signor cardinal brancaccio che poteva ottar la chiesa di sabina. c
s. stefano, 164: ogni volta che occorrerà alcuna vacanza di commende d'anzianità
lottare, cambiare o esser provvisto e che saranno in italia, debbano [ecc
delfico, iii-493: io porto fermissima opinione che le nazioni moderne in europa, se
scelto ed ottare agl'impieghi, è ciò che può ricondurre l'amministrazione della giustizia all'
veramente pratica quale sarebbe il rituale preciso che dovrei tenere se ottassi per il collegio
. carducci, ii-9-262: sai, che, rimasto vacante il collegio di rovigo,
in italia i francesi, era naturale che si dovesse accettare anche la loro grafia
e di speranza a quello optato portoj che a te ricorre e porta le man
mazza, xm: possedere quello optato bene che senza tempo si fruisce. lamenti storici
del concilio arcano / per pietà forsi che nel ciel portato / per lor fie
'l priego mio credo vorano: / sì che il vostro piacer e 'l vostro
i vasi al fuoco con quella digestione che si noma optesi. = voce
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
. -ci). che è proprio, che si riferisce alla cottura; che si
, che si riferisce alla cottura; che si determina in seguito a cottura.
vi si inserisce l'umido continuamente, che per caldo optético non si può cavare
dal loro profilo ellittico o parellittico, che offre, credo, un minimum di resistenza
, credo, un minimum di resistenza, che segna un optimum della forza natante.
campo visivo del segretario politico, ciò che influì negativa- mente sull'insieme della sfilata
. neol. l'insieme delle tecniche che si fondano sull'ottica e sull'elettronica
tecniche ottiche più avanzate e sofisticate, che operano secondo procedimenti propri dell'elettronica.
. m. -ci). neol. che è proprio, che si riferisce all'
. neol. che è proprio, che si riferisce all'optoelettronica; che è
proprio, che si riferisce all'optoelettronica; che è fondato sui procedimenti propri di essa
la conducibilità elettrica di tale materiale, che varia a seconda deh'illuminazione alla quale
fa variare l'intensità della corrente, che giunge poi a un apparecchio produttore di
, di ottenere la traduzione di libri che vuole conoscere in una serie di suoni,
questo ingegnosissimo apparecchio è basato sul principio che il selenio è un corpo trasmettente la
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce all'
-ci). che è proprio, che si riferisce all'optometria. migliorini [
prescrizione medica) e di suggerire trattamenti che non implichino l'uso di medicinali (
opulénti', superi, opulentissimo). che dispone di ingenti ricchezze, di cospicue
.: soverchiamente ricco. -anche: che, considerato nella propria consistenza geografica o
privata vi è grande e alquanto diffusa; che ha una rilevante potenza economica,
ha una rilevante potenza economica, che è nel momento di massimo splendore (
. zanon, 2-xvii-153: molti credono che non possano rendersi opulenti col commercio,
col commercio, se non le citta che hanno il vantaggio della navigazione del mare
opulente non posso render conto delle idee che avrebbe potuto risvegliare e degli effetti che
che avrebbe potuto risvegliare e degli effetti che avrebbe potuto cagionare la ricchezza sulla mia
-in unione con una specificazione: che ha grande disponibilità (di un determinato
(di un determinato bene); che lo produce in abbondanza. collenuccio,
fertile e opulento di tutte le cose che a la vita de li uomini sono necessarie
oggi è sì ricca [la chiesa] che muove invidia agli opulenti del secolo.
e spezialmente nella classe degli opulenti, che non s'occupano mai in alcuna cosa
alcuna cosa, perché non sanno proprio in che occuparsi. c. gozzi, 1-1102
, conc., ii-728: la distanza che essi trovano tra il possente e il
,... gl'induce a conchiudere che le privazioni degli ultimi sono vizi mostruosi
. c. bini, 1-81: con che titolo l'ozioso opulento verrà a filosofare
questa è la requie opulenta: quella che nasce da una ricchezza totale. salvini,
vedono delle case la cui costruzione attesta che furono fabbricate in tempi antichi, opulenti
: si stette contento al mediocre sacerdozio che tenne nella patria: sebbene oltre i lontani
i mobili corposi, sontuosi, opulenti che mobiliavano questo salotto. moravia, xii-38
impersonalità opulenta e noiosa propria ai mobili che sono stati scelti unicamente per il loro
v-1-506: non posso mai pensare a voi che subito non riveda l'opulenta bottega di
(un patrimonio, la posizione economico-sociale che ne deriva, la rendita che se
economico-sociale che ne deriva, la rendita che se ne trae); che comporta il
rendita che se ne trae); che comporta il godimento di pingui rendite o
pingui rendite o appannaggi. -anche: che è occasione di scambi e commerci intensi e
vantaggiosi; fiorente (il commercio); che produce un buon guadagno, lautamente remunerato
(un affare, una professione); che offre ricco bottino. livio volgar.
volgar., 3-63: tempo è ormai che voi facciate opulenti e ricchi stipendi e
del cavaliere si truova e tanto opulente che avvanza l'obbligo da lui fatto.
è la più luculenta e opulenta offerta che la poesia abbia fatto alla carità.
, ho dispregiato i doni più opulenti che il destino mi ha elargito.
animi degli abitatori? 6. che abbonda di frutti e di messi; fertile
allegagione una vigna, più tosto debile che opulenta. aleardi, 1-49: il più
, 2-151: mi sento come una pianta che racchiuda in sé i succhi più opulenti
famosa, veggiamo e tocchiamo con mano che la sudetta fortuna, risoluta levarlo
la santa inquisizione. 7. che ha forme fisiche armoniose ma alquanto abbondanti
capelli neri ricadevano sulle spalle opulente, che uscivano nude dalla veste slacciata.
complesso (una civiltà, la cultura che ne è espressione ^. gioberti,
e attestano l'opulenta coltura del popolo che le edificò. -ricercato,
. bacchelli, 9-18: si comprende che in queste chiese opulente di marmi.
aveva preso quella tinta calda e opulenta che ricorda certi fondi di ritratti veneziani.
attività produttive, di grande potenza economica che caratterizza uno stato, una regione. -
regione. - anche: tutto ciò che consegue alla ricchezza come manifestazione e,
si svolge, grandiosa magnificenza degli adempimenti che la scandiscono; lusso, fasto,
. alberti, ii-200: mentre che i minori suoi non ardiscono per età
vengono crescendo con troppa licenza e credono che sempre li secondino le cose prospere;
corone / apportano perdendole più noia / che non fan possedendole contento. boterò, 9-20
l'opulenza si trova in quel paese che maggiormente attende all'agricoltura, alla mercatura,
. crudeli, 1-162: quella femmina, che è educata nella opulenza e nella splendidezza
, 1-178: padroni... che all'opulenza associano tutti gli effetti d'una
degli uomini rari in qualunque tempo, che abbiano impiegato in ingegno egregio, tutti
vista della opulenza per una parte, che contempla intrepida ed impassibile la penuria e
fortune alla casa, a poco altro attese che ad accumulare opulenze. gir. soranzo
delle nostre vicende interne e domestiche, che a voi nulla rileva il sapere: e
5. ferrari, 594: quei che piantò la vite non la vide /
boschive. savarese, 146: senti che queste fratture non sono le naturali alternative
le brusche interruzioni di una forza cieca che crea gli eccessi della desolazione e dell'
spandendo la propria opulenza, la procace rotondità che le copriva le gambe fino alla caviglia
lingua, dei vocaboli e delle strutture che la costituiscono). p. segni
ricchi..., conciosia cosa che sia anch'egli segno di ricchezza e
intelletti fecondi e studiosi cagiona quella opulenza che la parsimonia ne'ricchi, era in
veramente stupenda. gioberti, 3-170: al che non avvertono coloro che antepongono, verbigrazia
3-170: al che non avvertono coloro che antepongono, verbigrazia, la strettezza e
opulenza dell'arte supplisce di maniera tale che il perito contemplatore confesserà sempre che le
tale che il perito contemplatore confesserà sempre che le fatture d'uno scultore mdustre o
la ricchezza di dio infinita in ciò che moises dice, che iddio creò il mondo
infinita in ciò che moises dice, che iddio creò il mondo, cioè che
che iddio creò il mondo, cioè che 'l fece di nonnulla; e questa è
la quarta cosa della grandezza di dio che proponemmo. noi abbiamo già detto della
bot. genere di piante cactacee, che comprende almeno 300 specie diffuse nelle americhe
o colorati e petali patenti, che costituiscono corolle vistose verdi, rosse o
dioscoride], 378: pianta, che chiama plinio opunzia, le cui frondi sono
larghe... e di tal natura che, spiccandone una foglia e piantandosi in
terra, non altrimenti germina facendo radice che se fusse piantata tutta la pianta intera
terminologia scient. opùnzio, agg. che è proprio, che si riferisce alla
opùnzio, agg. che è proprio, che si riferisce alla città greca di opunte
. ii a. c. (ma che presenta esempi risalenti al iii sec.
. xvii fra gli incisori olandesi, che si stampava silo- graficamente. arneudo
perloir '), inciso in incavo, che i cesellatori adoprano per fare ornamenti in
o, anche, non sistematica, che tratta argomenti settoriali o strettamente tecnici
- in senso concreto: il libretto che la contiene; estratto di un'opera
machiavelli, 1-vi-304: perché dante dice che non fa scienza senza lo ritenere lo
lo avere inteso io ho notato quello di che per la loro conversazione ho fatto capitale
, i-116: leggi quella elegia, che con gli opuscoli / di virgilio si
adoperarsi delle invenzioni ridicole simili a quelle che adopera luciano ne'suoi opuscoli per deridere
secondo opuscolo l'istesso giovanni gersone riferisce che un certo commissario apostolico in un suo
diversi popoli d'europa giustificano la proposta che fa il signor samengo, col suo
. pubblicazione pubblicitaria o turistica, o che contiene istruzioni sull'uso e sulla manutenzione
ojetti, 1-87: opuscoli di pubblicità che annegano sotto la carta le case dei
da opzionare. opzionale, agg. che è proprio, che si riferisce all'
opzionale, agg. che è proprio, che si riferisce all'opzione.
opzione. 2. neol. che è offerto alla libera scelta, che
. che è offerto alla libera scelta, che può essere accettato o usato o non
o non; aggiuntivo, facoltativo; che non è compreso nel prezzo del modello
. modellato sull'ingl. optional (senza che ce ne fosse bisogno). la
è la visibilità sull'autostrada? a che ora apre il museo etrusco? non
nuovo quiz televisivo, ma questioni pratiche che un giorno o l'altro ci potremmo
in cui si domanda e si offre quel che a ciascuno gradisce secondo i gusti suoi
segno era cominciato. -libera scelta, che però è necessario fare, fra due
fare, fra due o più possibilità che si escludono a vicenda (con partic
diritto pubblico e amministrativo, alla scelta che deve fare colui che, nelle elezioni
, alla scelta che deve fare colui che, nelle elezioni politiche, si sia presentato
stato eletto a entrambe le cariche o colui che, in un'elezione politica o amministrativa
in due o più di esse o colui che sia stato eletto a un'assemblea e
un diverso ufficio, carica o posizione che egli ricopra). - anche:
-filos. scelta libera dell'essere che determina l'autenticità dell'esistenza (ed
condizioni delle cose attuali, fu osservato che questa opinione s'era già manifestata nel
nei confronti di un altro soggetto e che gli consente di scegliere se stipulare o
: in diritto, dicesi la facoltà che si ha di scegliere fra due cose,
il mesto accento, il non so che di vacuo e falso, la pompa
. c'era, naturalmente, una clausola che prevedeva una opzione gratuita per un'esclusiva
: 'opzione'. quando le parti convengono che una di esse rimanga vincolata alla propria
) la sottoscrizione di nuovi titoli prima che essa sia liberamente offerta al mercato (
costituisce a sua volta un autonomo titolo che può essere dall'azionista staccato dall'azione
ci siamo riservati un'opzione sugli alloggi che si costruiranno ai piani superiori.
'...: nome e titolo che si dava nella milizia romana all'aiutante
soldato d'una coorte; poi beneficiario (che non retta- mente forse tradurrebbesi col mommsen
'collocata come esponente del numero progressivo che la indica nell'ordine di successione (
da una mezzanotte all'altra, ma che, secondo l'uso introdotto nei secc
ore, / ché agio tutto ciò che m'è a talento / da l'amorosa
sopra il nostro emispero mezo segno, che son quindici gradi. galileo, 3-1-113:
d'ogni bellezza parla del vostro corpo che dorme. -comitato internazionale dell'ora
coordinare ^ ja ^ tività degli osservatori che, studiando i passaggi delle stelle ai
presso l'osservatorio astronomico. -il pianeta che distingue l'ore: il sole.
petrarca, 9-1: quando 'l pianeta che distingue l'ore / ad albergar col
fra noi divisi / dal gran pianeta che distingue l'ore. -le otto
: è un'ora d'o- riuolo che l'aspetto. -ora e minuto
. segneri, i-164: la pazzia che commetti è per sé bastevole a tenerti
principio del dì par de la spera / che sempre a guisa di fanciullo scherza,
, contano 12 ore per fino che egli giunga alla parte superiore dello stesso
parte superiore dello stesso circolo, che è il punto del mezzogiorno, e queste
: nell'ora di nona i demoni, che sempre erano ivi presenti per atare la
d'annunzio, ii- 1117: egli che all'ora di nona gridò: « dio
simili. pavese, 5-152: gridò che era stufo di musi lunghi e di
. -si domanda con le formule che ora èì (e, disus.
èì (e, disus., che ora fai) ', che ore sono
., che ora fai) ', che ore sono?; quante ore abbiamo
. guerrazzi, 19-20: betta, che ora fa adesso? giusti, 4-i-258:
? giusti, 4-i-258: taddeo, che ore sono? -son le nove. /
[s. v.]: * che ora fate voi? ', sottinteso
o espresso: * al vostro orologio. che ora avete? '.
'. -ora astronomica: quella che in un luogo si computa da un
barbaro, 404: ore dette astronomiche, che cominciano dal mezo dì. manfredi,
se pure non si dee piuttosto dire che i circoli delle ore astronomiche divengano essi
i giorni della settimana e le feste che vi si celebrano); l'uso
a claramonte, nel quale s'ordinò che l'ore dell'uficio di sancta maria
20-576: odi i nostri fratelli uccelli che laudano il signore. andiamo noi in
): dormi, vita mia, che io vo'andar in coro, perciò che
che io vo'andar in coro, perciò che questa settimana tocca a me a dar
d. bartoli, 16-3-33: ordiniamo che i detti religiosi... siano
l'ora di terza, in tempo che salmeggiando col canto lodavano iddio. a
ore canoniche sono quei salmi e quelle preci che sono obbligati gli ecclesiastici a recitare o
a uso dei laici, contenente preghiere che permettono la partecipazione di essi alla liturgia
ore': libri istoriati di preghiere, che, manoscritti e riccamente miniati nel secolo
fece il maggior commercio di questi libri (che costituiscono vere preziosità bibliografiche), che
che costituiscono vere preziosità bibliografiche), che i libri d'ore sono designati,
denominazione francese (livre d'heures), che con denominazione italiana. i più antichi
prima delle quali dopo il frontespizio (che è la ripetizione della copertina),
nuovo testamento. non è inopportuno notare che ogni edizione di 'libro d'ore '
s. margherita maria ala- coque, che ne era stata richiesta da un'apparizione
]: 'ora civile ': quella che si conta, da zero a 24
e lo die le otto, secondo che cresce e menoma lo die e la notte
ne lo equinozio sempre queste e quelle che temporali si chiamano sono una cosa, però
conv., iii-vi-2: è da sapere che 'ora 'per due modi si
da li astrologò l'uno si è, che del die e de la notte fanno
e dodici de la notte, quanto che 'l die sia grande o picciolo;
dì e ne la notte, secondo che il dì e la notte cresce e menoma
un giorno all'altro: perché mentre che 1 sole dal tropico del capricorno al
giorno si facevano minori, in modo che quando era l'ora terza denotava la
ineguale]: 'ore ineguali ': che hanno diversa durata secondo le stagioni come
. -ora siderea o siderale: che ha durata costante di 59 minuti e
di gradi quindici per ciascuno, così che fosse facile ridurre le ore di ogni
, un aggettivo), indica ciò che avviene o si fa, abitualmente o
, 33-43: l'ora s'appressava / che '1 cibo ne solea essere addotto.
giunto / da'duo begli occhi, che legato m'hanno. boccaccio, dee.
loro amici vennero a casa aldobrandino, che gli attendeva. fioretti, 2-4 (
): considerò il dì e l'ora che l'angelo gli era apparito. lettere
g. m. cecchi, 1-i-253: che io lo aspetti su questa piazza,
abbia spedito un suo negozio, e che sia ora di magistrato. davila, 753
era già l'ora della predica, che per essere di quadragesima si faceva per
aleardi, 1-190: oggi nell'ora che ti dissi: 'addio, / spasimo
i fiori notturni, / nell'ora che penso a'miei cari. soffici, v-2-
... ritorna / ad ogni accordo che esprime / l'armonica guasta nell'ora
esprime / l'armonica guasta nell'ora / che abbuia, sempre più tardi. borgese
le bestiole, con un verso inarticolato che imitava incredibilmente il chioccolare dei polli.
pieno / sfolgora in due pupille di giovinetta che si sfila il grembio / per le
per le ore di libertà e l'uomo che le ha dato il cambio / indossa
-ora di punta: quella delle ventiquattro che costituiscono il giorno, nella quale si
di punta: il rapporto fra la portata che si verifica durante l'ora di punta
2-330: non gli piaceva il ritmo convulso che assumeva il lavoro nelle ore di punta
era più traffico e ingorgo di macchine che nelle ore di punta dentro roma.
, ora perduta: ciascuna di quelle che rimangono libere dalle occupazioni lavorative. carducci
: era questa una spezie di sotterraneo che egli aveva cavato nella sua casa di madrid
. v.]: per significare che a fare una tal cosa è passato il
libero. -ore rubate: quelle che avanzano dalle occupazioni abituali. sassetti
da un pezzo in qua sbalordito di maniera che nell'ore rubate non mi sono potuto
: * ore rubate ': il tempo che avanza o si sottrae alle consuete occupazioni
fretta. -ore sussecive: quelle che rimangono libere dai consueti impegni.
giovane, i-313: avvenne... che nel riposo de'frequenti piaceri villeschi,
ragnaie e altri sì fatti, nellx>re che forse un buon pedante direbbe sussecive,
un buon pedante direbbe sussecive, avvenne che l'alberti, dandosi al poetare in
. pratolini, 10-167: non fa che leggere giornali nelle ore vuote.
: la particolare condizione climatica o ambientale che si determina in certi momenti del giorno
l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggia innanzi. ariosto, 27-12: cavalca
tasso, 7-3: ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i
giorno, era risoluto di camminare fin che l'ora e la lena glielo permettessero:
poesia, sull'ora gioconda e soave che è nei villaggi la sera del sabato.
/ e '1 sole er'alto già più che due ore, / e 'l viso m'
., 8-1: era già l'ora che volge il disio / ai navicanti.
in cielo, vacua, / dal mare che s'ingrigia. -ora panica
sole. guerrazzi, 18-31: pare che non senza brivido ella veda avvicinarsi la
né ore. -il punto che le lancette segnano sul quadrante dell'orologio
quadrante dell'orologio, indicando il numero che vi è scritto. barilli,
ore. -si richiede altrui ciò che segna l'orologio con la formula:
segna l'orologio con la formula: che ora fai? o che ora fa il
la formula: che ora fai? o che ora fa il tuo orologio?
[s. v.]: 'che ora fate voi '(sul vostro oriuolo
sul vostro oriuolo, o credete che sia). plur. 'che ore
credete che sia). plur. 'che ore saranno? ', non 'che
che ore saranno? ', non 'che ore fate? ', perché la
.]: quasi personif. 'che ora fa il vostro oriuolo? '.
ore: negli orologi meccanici, quella che aziona il movimento sul quadrante della lancetta
. 5. il segnale acustico che, ripetuto un numero stabilito di volte
donde venne a firenze la campana, che è posta sul ballatoio del palagio de'priori
, / il mangio è quel cotal che suona l'ore, / che sopra una
quel cotal che suona l'ore, / che sopra una campana a due man mena
il putto dell'oriuolo di mercato nuovo, che ha le braccia schiodate in modo che
che ha le braccia schiodate in modo che, alzandole, suona l'ore con
, suona l'ore con un martello che tiene in mano. l. salviati,
vorrebbe [carlo v] veder due che sonassero sempre le ore a un medesimo
. alberti, 192: li messini che gridano non hanno né sentono orologi,
in: 'ora ': cronometro che misura una sola ora, tipo di orologio
tre mila; la seconda di 5000, che suona a l'ore; la terza
maometto dell'ora, a fine ognuno che volesse possa prepararsi per far e per far
un'ora. -anche: il segnale acustico che indica tale momento (per lo più
21-112: ier, più oltre cinqu'ore che quest'otta, / mille dugento con
dugento con sessanta sei / anni compiè che qui la via fu rotta. cavalca,
erano ancora quattro ore compiute, poi che cimone li rodiani aveva lasciati. s
roca si lagnarà di te, però che tu la lassarai stare du'ore in
sentenziati alla morte non dava spazio più che un'ora. duodo, lii-6-336: a
più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa, e non sapeva
questa donna mi ha dato alcune ore che nessuna altra persona o cosa al mondo mi
ghirardacci, 3-361: né era alcuno che con le mani supplichevoli non benedicesse mille
messo a rifare ad alta voce il conto che non tornava, d'ore e di
. 10. lasso di tempo che equivale approssimatamente a sessanta minuti.
non proprio precisato: è un'ora che aspetto; in un'ora vo e torno
11. con metonimia: estensione di spazio che si percorre in sessanta minuti (e
di specificazione, la precisazione del mezzo che consente tale percorso). tommaseo [
detenuto dal belga e. merckx (che lo consegui nel 1972 a città del
1972). -con riferimento al percorso che un mobile, che si sposta a
riferimento al percorso che un mobile, che si sposta a una determinata velocità, può
nero camion targato udine 389621 era lì davanti che ronfava i suoi sessanta all'ora nella
, / fallo con alcun dire / che sembli te non ischifar lor tiera. dante
fu conceduto piccolo spazio d'ora al discepolo che domandava d'andare a sepellire il padre
figliuoli offenda, / non alcun altro che sia qui con nui; / sì che
che sia qui con nui; / sì che in brevissima ora si comprenda / che
che in brevissima ora si comprenda / che sia il mancar de la promessa a
degli italiani non è conceduta ai predicatori che una scarsa ora. fantoni, i-46:
momento. carducci, iii-3-271: il cuor che t'obliò, dopo tant'ora /
è quell'ora della metà dell'anno / che il senza tetto strascica i suoi cenci
/ ritorno ben diverso / da quel che qui passando, ha poco d'ora,
svolgersi di essa considerato in ciascun momento che si succede (spesso al plur.,
asconde. parini, i-io: queste che ancor ne avanzano / ore fugaci e
. leopardi, 5-63: nostra vita a che vai? solo a spregiarla: /
solo a spregiarla: / beata allor che ne'perigli avvolta / se stessa obblia
, 11: libiam ne'lieti calici / che la bellezza infiora, / e la
chi ha solamente buona fede, poscia che l'opere non vi siano, può
non cale / de l'amorosa mente / che sanza lei non può passare un'ora
, 681: questa vita mortai, che 'n una o 'n due / brevi e
a capitolar la resa d'una piazza che si poteva prendere in due ore.
. giuliani, ii-354: da poi che è nato, non ha avuto un'ora
dalla croce, v-12: l'ora che nel salasso si loda...
il sonno, ma sì bene stato che sia l'infermo per un'ora almeno
forse, arsenio, / nell'ora che si scioglie, il cenno d'una /
: considerò il dì e l'ora che l'angelo gli era apparito.
luca chiude il libro de'fatti degli apostoli che v'ho spiegato fino a quest'ora
. -quella ora... che: qualora, se. alberto da
, / quella ora non seréno / che donaste sostegno / al meo core.
scappa. -con la specificazione aggettivale che indica la collocazione nell'arco della giornata
chiamare il siniscalco, al quale impose che ordinasse che nella piacevole valle alquanto a
siniscalco, al quale impose che ordinasse che nella piacevole valle alquanto a migliore ora che
che nella piacevole valle alquanto a migliore ora che l'usato si mettesser le tavole.
non si buzzicavano, il consolo comandò che l'assalto si desse. [sostituito da
prossimità alla morte, ma di tutto ciò che sta per finire presto. non vi
quando allo specchio cerca di intonacare le crepe che ha buttate la fabbrica. giorgini-broglio [
gridano alle guardie municipali di firenze, che hanno il cappello sulle ventiquattr'ore:
, 3-2 (12): l'ora che lo suo dolcissimo salutare mi giunse,
, 19: non vede il sol, che tutto 'l mondo gira, / cosa
tanto gentil, quanto in quell'ora / che luce ne la parte ove dimora /
, 6-35: cominciò da l'ora / che pallante morì per dargli regno. bibbia
dicendo così: « e'viene l'ora che il figliuolo dell'uomo sia clarificato »
cavalcanti, 100: ora veggo che è venuta l'ora che alla tua cederà
: ora veggo che è venuta l'ora che alla tua cederà ogni altra fama.
fama. della casa, 5-iii-299: quelli che arrecano i piattelli o porgono la coppa
consolazione mandatami sopra la mia terzana, che venne a ora tale che la febre mi
terzana, che venne a ora tale che la febre mi si partiva. tasso,
, 7-3: ma ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i
passione di gesù, solenne è fora che nel getsemani, dando da sé principio
è scandalo e appiglio a'tristi che alcuni fra i migliori si siano separati ed
l'ora della tortura e dei lamenti / che s'abbatté sul mondo /.
a cristo, ma non si va. che dirà cristo, santo padre, nell'
particolare della vita umana, delle vicende che la caratterizzano. fogazzaro, 1-659:
: giungeva anche per noi l'ora che indaga. -mal'ora: v.
ri- specto de la dona, dico che la ora conveniente di la dona è
è quando è mondificata dal mestruo suo, che trovendose cussi la matrice mundifìcata, il
crebbono insieme / senza riguardo, infin che venne l'ora / che '1 fior di
, infin che venne l'ora / che '1 fior di nostra età spunta col
l'ora dell'italia, non quella che proclamò il fascismo quando si accinse all'aggressione
640: bisogna aver il coraggio di affermare che questa è l'ora di marx.
si vien da questi effetti in chiaro / che d'amore la fame è più potente
fame è più potente: / ond'è che ognun di lui più questa ha caro
tempo. segneri, iv-598: quello che importa... di vantaggio si
.. e sarai sempre, infin che giunga / per levarti di terra l'ultima
del quattrocento, lxiv-21: io credo che in quell'ora / l'anima desconsolata
. ariosto, 18-139: fa la dea che tutte ardon d'amore, / giovani
cristo, i-23-2: beato è quei che sempre ha dinanzi agli occhi fora della sua
occhi fora della sua morte, e che ogni giorno si apparecchia a morire. tasso
ecco ornai l'ora fatale è giunta / che 'l viver di clorinda al suo fin
desiderio di andar lassù... ma che ti vale l'invaghirti tanto di ciò
, 324: o chiozza, è fora che par poco il tanto! baldini,
quando sentì venuta l'ora, prima che la poesia lasciasse lui, provvide lui [
: quando verrà fora del timore / che chiuderà questi miei occhi umani, /
oggi pel campo, ch'io pensai che t mondo / fussi caduto e giunto
al viaggio ultraterreno di dante: prima che sia avvenuta la morte d ^ l
e disse: « chi se'tu che vieni anzi ora? ». aprosio,
manifestargliele, acciocché non la contristi, infino che non viene la sua ora. giuliani
ora, bisogna star rassegnati, e quel che dio vuole, s'ha da voler
dietro in buono stato, poco meno che in una trista ora la vita mia non
, 31-140: tal parve anteo a me che stava a bada / di vederlo chinare
, 1-i-83: ad altro non badai che a mascherare l'animo mio ed ostentare
gli occhi, non c'è rispetto che tenga. poveri noi, se vien fora
un'ora di smarrimento e di decadenza che ci rattrista tutti. 24.
25. ant. volta. -ogni ora che: v. ognora, n. 2
saria già mille ore / non fosse che speranza mi difende. francesco da barberino,
1-i-386: ella caschere'morta quell'ora che la non gridasse. -più
. -qualunque ora: ogni volta che. dante, conv., i-xi-4
ora lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'
determinato stato (e tale anticipazione, che è vincolante per tutti e per ogni
quelle attività lavorative e sociali in genere che altrimenti, in base agli orari comunemente
. ojetti, 1-45: approfittando della luce che gli lasciava l'ora legale, il
quel modo convenzionale di contare le ore che è stabilito per legge. legge 24 dicembre
orologi... è la prima volta che il provvedimento copre un arco di tempo
di mandati giudiziari, ecc.) che comportano l'esercizio di un pubblico potere
un presente istantaneo, senza durata, che funge da limite mobile fra passato e
1859-1938), ciascun nuovo istante presente che, all'interno del vissuto, si caratterizza
, si caratterizza teoreticamente per la coscienza che in esso il soggetto attua della cessazione
. -equazione dell'ora inversa: quella che esprime la reattività in tale unità di
porto: l'intervallo di tempo variabile che, in un determinato luogo, intercorre
. -ora di bordo: l'ora vera che in un determinato istante si calcola nel
nautica, quell'ora in tempo vero che si conta nel luogo dove il bastimento si
poliziano, 1-317: le tre ore che 'n cima son bobolce / ascon d'
splendida temide egli [giove] prese / che l'ore partorio, eumomia e dice
. foscolo, 1-168: le ore che dianzi meste / ministre eran de'farmachi
entro le man sue reca più luce che non l'ora prima: / fatta ella
seco d'un mio fatto, sì che egli mi vi convien pure essere a
e la boria: e'salza prima che * di buon mattino ', quando la
. la distinzione è sottile, non credo che falsa. -in età tenera,
1-163: comincia di buona ora, sì che piccinini giucando alle noce e nòccioli,
il mio raro e divinissimo vecchio che coloro che cominciano a essere asini de'
raro e divinissimo vecchio che coloro che cominciano a essere asini de'prìncipi a
non poteva perseverare nella guerra, dico che ce lo doveva fare intendere a buon'
reprimono a buon'ora, vengono in termine che male si possono medicare. c.
vendemmie secondo le varietà delle regioni, che in paesi si fan tarde ed in
, verranno a essere sempre più mature che l'altre. magazzini, 1-68: è
: è meglio seminare a buon'ora che seminar tardi. -a che ora
ora che seminar tardi. -a che ora: quando mai, come potrebbe darsi
: quando mai, come potrebbe darsi che. boccaccio, dee., 6-5
6-5 (1-iv-552): giotto, a che ora venendo di qua alla 'ncontro di
di qua alla 'ncontro di noi un forestiere che mai veduto non t'avesse, credi
veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi il migliore
t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi il migliore dipintore del mondo
[s. v.]: 'a che ora? ': modo interrogativo,
ora? ': modo interrogativo, che si adopra quando vediamo che alcuno si
interrogativo, che si adopra quando vediamo che alcuno si gingilla nel fare una cosa
alcuno si gingilla nel fare una cosa che vorremmo fatta subito. -a che
che vorremmo fatta subito. -a che ora fa giorno: come stanno realmente le
, 19-146: tra poco ti accorgerai a che ora fa giorno. -a
/... / tale dal corno che 'n destro si stende / a piè di
, 5-iii-301: male fanno similmente coloro che ad ora ad ora si traggono una
e par vampa di face) / vento che move da l'arene maure, /
move da l'arene maure, / che, gravoso e spiacente, e seno e
(38): quel placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul volto
1827 (36): quel placido accoramento che si mostra ad ora ad ora sul
trepido romore / qual d'un gregge che beva. -a ogni compiersi di
borghini, i-24: un bello orivuolo, che d'ora in ora la misura del
. di tener le poste e li corrieri che dalli eserciti alle città e da una
in ora con le novità di quello che avviene. galileo, 8-xii-359: parmi
avviene. galileo, 8-xii-359: parmi che non solo non sia assolutamente necessario d'ora
d'ora in ora suol dirsi di cosa che segua o si faccia o a ciascun'
intervalli; intervalli più o men vicini che quelli a cui suol riferirsi di quando in
a pena vi cape. / la turba che vi vien per ogni via, /
crescendo di ora in ora gli avvisi che il suo esercito si aumentava, il duca
conca ospitale / della spiaggia / non erano che poche cose / di annosi mattoni,
...: quest'è il vivere che taglia le gambe, melete.
a ora io non mi potevo tenere che io non mi dolessi della sua morte
ora mi dicevano tutte le buone opere che faceva per me questo signor castellano.
. machiavelli, 1-iii-912: questo fu che io mi governassi dì per dì e
praticamente conoscere ad ora ad ora quello che più piace a dio nelle circostanze occorrenti
puossi in sì gran copia il cibo / che quant'è d'uopo somministri al corpo
ad ora spero / gli occhi veder che sempre il mio cor vede. ariosto
sostentare la vecchiezza di mia madre, che d'ora in ora rischia di mancare
giórno in giorno, con diversi accidenti che possono succedere. -così come
per ritornarsene a soccorrere la città, che vive di giorno in giorno e d'ora
ottanta e più giorni, e a che fare? a fare quello che faccio a
e a che fare? a fare quello che faccio a firenze, a vivere cioè
colonne, 80: eo v'amo tanto che mille fiate / in un'or mi
un'or mi s'arranca / lo spirito che manca. chiaro davanzati, xxxix-43:
, conv., ii-ix-4: avvegna che più cose ne l'occhio a un'ora
un'ora possano venire, veramente quella che viene per retta linea ne la punta
molte diverse mutazioni ebbe nella chiesa, che talora furono due papi a un'ora
: addivenìa spesse volte per divina operazione che a cui egli sanava il corpo,
tassoni, 6-54: deh non voler che cada insieme a un'ora / mia
: vengon vizi d'allato, / che semblan noi alcun'ora vertuti, / se
dunque, in buon'ora, poi che voi arete assediato la curia, occupato
: -è vivo; e credo che l'avrete qui / ben presto in poste
! f. corsini, 2-127: aggiugnevano che se egli aveva voglia di ritirarsi,
, scartatelo, e appigliatevi a flavio che vi adora. monti, ii-238:
vi adora. monti, ii-238: che spauracchi son questi? i miei nemici cercano
-l'orafo, / secondo me, che... /... ha
io non mi vendico. -all'ora che: quando, allorché. giacomo da
ora', nella prossimità immediata di qualcosa che deve accadere o si deve fare.
. -a ora... che: in un momento in cui.
ora si pentirebbe non avere fatto, che non sarebbe a tempo a fare.
maccario, gli domandò... che facesse pace con gottifredi. disse maccario
precariamente. fagiuoli, v-85: oh che vita arrabbiata è questa qui! /
possono pigliarcelo, cel pigliano certi padroni che non hanno punta carità; ci mangerebbero
ordine. -con valore aggettivale: che offre ospitalità breve ed episodica a coppie
, brutta, fredda e triste, tu che avevi una casa tanto bella.
, in partic., a ciò che si presume accada contemporaneamente a distanza di
guicciardini, 1-56: s'è vero che lo imperadore l'abbia di già mandato
molto scapitato, / ma son io che ho perduto, pover uomo! /
? ». -denota impazienza per ciò che tarda a verificarsi. carducci,
quest'ora avresti capito, sentito, che io ardo di te. giorgini-broglio [
.]: anche di tempo troppo lungo che duri un'azione: a quest'ora
-a tal ora... che: v. talora. -a tutte
anonimo, i-574: per lealtà convien che si mantegna / e per bel servi-
di fallimento -fin amore, / a ciò che là unde vene si ritegna / da
] tanto sottoposte alla potestà della fortuna che a ogni ora, per ogni minimo
, 16-iv-44: quel tabacco in polvere, che a tutte l'ore da infiniti uomini
l'avemaria, certe nenie strane e rivoltanti che nessu- n'altra conosceva e non si
te; perché oggi è un giorno che ho l'ore contante: tanto ho da
boccaccio, 1-i-276: egli non parea che alle sue parole né a'suoi prieghi
petrarca, 56-1: se col cieco desir che t cor distrugge / contando l'ore
momento. soldati, 2-376: « che è, » rise roberti indovinando,
, « devi telefonare alla lubini? che t'ha dato l'ora? hai
ha dato l'ora? hai paura che te scappi? ».
bandello, 3-68 (ii-605): basta che voi séte persona gentilissima ed uomo da
l'ore, e rassembrate al zucchero che mai non guasta vivanda veruna ove si
, ad azione o a modo d'essere che finisca. da un'ora all'altra
prima ora (con valore aggettivale): che ha manifestato sostegno a un'ideologia fin
è contrapposto a dell'ultima ora'. che si è aggregato tardi, per opportunismo.
ora (con connotazione scherz.): che non ha aderito fra i primi,
ultima ora (con valore aggettivale): che è giunto alla redazione di un giornale
barilli, 5-145: il primo giornale che mi capita sotto gli occhi mentre prendo
fiori] e alcuni più tardivi, che con questi che io ho raccontati se
alcuni più tardivi, che con questi che io ho raccontati se ne troverà di
a ridere,... veggendo che già la terza era di buona ora
, dubitando non s'appressasse l'ora che andare di necessità gli convenisse.
data alle mani, essi chieggono, che loro sia portato da scrivere o da
ben potete indugiare un poco sì: che fretta è questa stamane? ». e
dipinse nel volto a'circostanti il dispiacere che e'sentirono di sì fiero accidente,
una cosa comincia a infastidirci e voremmo che cessasse, suol dirsi... '
ora 'o 'mi parrebb'ora che tu smettessi '. pascoli, ii-1218:
ora di lasciare il canneto / stento che pare s'adaorma / e di guardare
di guardare le forme / della vita che si sgretola. de pisis,
pisis, 1-141: sarebbe ora che coloro che tengono a rappresentare l'élite
1-141: sarebbe ora che coloro che tengono a rappresentare l'élite della intellettualità
serio. -perdio, nano, che paroioni -mi rispose. -del resto,
ora: trascorrere il tratto di tempo che separa da quel particolare momento o evento
e sinonimi dicesi per similitudine consumare come che sia il tempo, infino all'ora
arrivarci. 'badate a forza di chiachiere che ora s'è fatto! '.
. anonimo, i-599: non fosse che pietate in voi discise, / credo
vatti con dio, ché tu odi che mia mogliere l'ha venduto sette [
, dove tu non me ne davi altro che cinque ». il buono uom disse
buon'ora. va'via, fa'quello che io t'ho detto. berni,
predetti puntelli segreti e tutte l'occulte forcine che lo sostentano in aria: e se
, non gli si poteva dire: che bisogno c'è di scegliere? l'uno
buona ora lasciamo stare ora costette parole che non montan cavelle; intendiamo a questo
e'non v'è nessun di loro che vi pensi al fatto vostro: i'lo
, 1-298: i'ti so dir che questo vecchio studia / d'acquistarsi la grazia
. fioravante, 48: io credo che voi siate fiovo... se sete
, 1-1 [var.]: chierannogli che faccia loro bene, ed egli dirà
; e non darà loro di quello che loro è mestieri. monosini, 161:
loro mantelli e ora io mi accorgo che io ho perduto il mio e non ardisco
sé. ariosto, 43-147: ben che rinaldo con pochi danari / fosse sovente
, pur n'avea sì alora, / che cotesia ne fece a'marinari, /
ne fece a'marinari, / prima che li lasciasse alla buon'ora. berni,
20-337: stiasi le belle ore inginocchioni, che se ben non si crede altro,
le lampade. -l'ora che: quando. patecchio, xxxv-1-587:
àme preso e de foco inflamato / che no me posso partir neson'ore.
viceré, non avendo ora sicura mentre che fosse vivo e avesse esercito. -non
, 304: -gli hai tu fatto intendere che io le voglio fare sopradote di duo
stato a quest'ora. -non sapere che sia un'ora del giorno: non
m'ha sì vinto e ricreduto / che ben non so che sia del giorno un'
e ricreduto / che ben non so che sia del giorno un'ora. -non
essere molto impaziente di fare qualcosa o che qualcosa si verifichi. bembo
, 10-vi-128: aspetterò il libro del fracastor che mi fate legare, né vedo l'
: li suoi liberti e partigiani, che non vedevan l'ora di farsi grandi
sp., 12 (220): che schiacciata di costole! non vedo l'
8-466: non mi pareva l'ora che tutti se n'andassero. -parere
il trascorrere del tempo (nell'attesa che si determini qualche fatto particolare).
più sicuro e parendole ancora ogni ora mille che con lui fosse [ecc.]
, e di quelle in modo acceso che una ora li parea un anno di esserne
, ii-72: se io aspettavo il sabato che dovean tornare, dio lo sa!
dio lo sa! quel sabato mi parea che non venisse mai. ogni ora parea
dove io credetti, ora fu, che voi noi vedeste vivo a vespro.
]: passar le ore: trovar modo che il tempo corra men lungo e men
l'ora in cosa per lo più che diverta o si pretende che debba divertire
per lo più che diverta o si pretende che debba divertire: vanno in quel crocchio
e rei disegni. -più disgraziato che le tredici ore: disgraziatissimo. allegri
allegri, 88: son più sgraziato che le tredici ore, o noi paiam
dei bianchi toscani, xcvi-70: quel pane che meco arecai / poco d'ora mel
alcuno, sempre ho detto: « va'che idio ti converta ».
cert'ora 'suol dirsi a significare che al bisogno non ci mancherebbe né coraggio
s. v.]: per significare che, venendo l'occasione di fare una
fosse una cert'ora, gli farei vedere che so anche da me stesso levarmi le
, 11-88: oh! quella sì, che il dolore se l'è fitto nell'
ora, un'altra. -sentire che ora fa: essere battuto duramente.
battuto duramente. -far sentire a qualcuno che ora fa: percuoterlo. fagiuoli,
badare se non tu, segrenna, che lo guardi e ridi, quando tu lo
ch'io ti ci colga, tu sentirai che ora farà. -spess'ora,
sogno si crede spesse ore / far zo che non fa fiore. -su
un agg. in funzione predicativa, che indica il modo in cui ciò avviene
fé? / -messé, non so per che; / deh va'in bona ora;
dirò l'orazione dell'agnol raffaello, che t'accompagni. andate in buon'ora e
quarti, sii squartato '; sebbene pare che voglia dire: 'va'in un quarto
desiderio di vedere il suo fratello libero che dubitava non fosse per arrivar mai quell'ora
signore, / ne l'etade in che siete, e preghiam dio / che al
in che siete, e preghiam dio / che al viver vostro volga in anni l'
tempo è troppo lungo: / color che 'l pruovon, molto ben lo sanno.
anche con connotazione spreg.: ciò che si compie in poco tempo vale poco
-quando è una cert'ora è più presto che a buon'ora: non si deve
è una cert'ora è più presto che a buon'ora 'nell'atto di prendere
e lavora si dice in proverbio a significare che il contadino può prepararsi al lavoro dei
il poggio fiorentino in quel suo bel distico che si fé nella sua morte. proverbi
asciuga un gran bucato ': proverbio che significa che un po'di tempo favorevole basta
gran bucato ': proverbio che significa che un po'di tempo favorevole basta ad
tolomei, 2-152: m'avviene quel che si scrive di teofasto che spesso dirottamente
avviene quel che si scrive di teofasto che spesso dirottamente piangeva il tempo perduto.
memoria retenanza. giamboni, 10-96: in che avete... speranza che de
in che avete... speranza che de le nostre mani possiate campare, che
che de le nostre mani possiate campare, che vi levate ora a richiederne di battaglia
indarno / a le piaghe mortali / che nel bel corpo tuo sì spesse veggio,
spesse veggio, / iacemi almen che 'miei sospir sian quali / spera 'l
: maladetta sia la crudeltà di colui che con gli occhi della fronte'or mi ti
xxxiv-477: or sai tu ben quel che ne'versi sta: / fa'a tuo
/ fa'a tuo modo or tu, che se'prudente. ariosto, 23-126:
lieto si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e consola.
: olà, ragazze,... che vi piglia, ora? litigherete in
il golfo: « ora non mi par che ci sia il freddo che era dianzi
mi par che ci sia il freddo che era dianzi ». dottori, 103:
dianzi ». dottori, 103: quel che davi dolente e a forza, or
rettor., 68-1: ora dice tulio che ermagoras appellava questione quella cosa sopra la
dante, conv., iv-xxiii-8: però che... aristotele s'accorse di
aristotele s'accorse di questo arco di che ora si dice, parve volere che
che ora si dice, parve volere che la nostra vita non fosse altro che uno
che la nostra vita non fosse altro che uno salire e uno scendere. idem
ti voglio dire il secondo inganno di coloro che tutto el loro diletto è posto in
ora passerò a parlare delle altre membra che formano e costituiscono la polizia di un
... più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese; / l'onore
96-13: ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò sol
altrui conven che vada / l'anima che peccò sol una volta. antonio di
ed utile ed apprezzata in quei tempi che gli uomini erano di molto maggior valore
gli uomini erano di molto maggior valore che ora non sono. l. priuli,
pratolini, 9-337: ora questi figlioli, che ti credi? o escono o vengono
rena d'etiopia / lo vento peregrin che l'aere turba, / per la spera
genovese, xxxv-1-730: quela profectia / che par che de'gi revelà / stagando
xxxv-1-730: quela profectia / che par che de'gi revelà / stagando in peyra
io ti richeggio /... / che tu mi meni là dov'or dicesti
fu nascosta / la imagine di quel che parlava ora. poliziano, 1-304: l'
ora. poliziano, 1-304: l'altra che 'n dolce foco ardea pur ora /
questa [la clava] per mostrare che l'era stata da lui vinta e che
che l'era stata da lui vinta e che ora in man sua era divenuta invincibile
(411): quella lontanzanza che fin allora le era stata così amara
con que'loro sconci crinolini mostruosi che ingombrano le vie. sinché eranvi i
quenzia..., or dicerà per che ragione, sanza la quale non potea
... a quel caduto / che '1 suo nato è co'vivi ancor congiunto
». cino, iii-53-37: altro già che tu, morte, al mio parvente
morte, al mio parvente / non credo che mi giovi: / adunque ora ti
movi, / deh vieni a me, che mi se'sì piacente. frottole d'
con finti e scarsi / colpi veder che mastri son del giuoco: / or li
fantoni, i-83: garrulo fonte, che fra l'erbe e i fiori / corri
, rettor., 127-5: or avvenne che una femina uccise il suo marito,
si è indotto a credere il bembo che, dovendosi profferere il futuro di 'volere
fece grazia di mostrarmi due liquori, che io sappia, non più venuti in queste
essendo venuto a caccia in questa montagna che limitava col suo feudo, si incontrò
uno solo dei concetti e delle leggi che la scienza economica pone e fa accettare.
10-5: or non ti ricorda di quello che disse boezio? chiaro davanzati, ii-35
davanzati, ii-35: io vi dimostro ciò che mi cherete: / or mio è
se'tu quel virgilio e quella fonte / che spandi di parlar sì largo fiume?
[caino]: « or che hai tu fatto? la voce del sangue
128-32: 0 diluvio raccolto / di che deserti strani / per inondar i nostri dolci
/ questo n'avene, or chi fia che ne scampi? antonio di meglio,
lxxxviii-11-106: o misero dolente, or che farai? ariosto, 2-6: a piedi
10-13: dimmi, tenero core, or che spavento, / che angoscia era la
core, or che spavento, / che angoscia era la tua fra quel pensiero /
qualche governo..., credi tu che quella di tal luogote- nentato dovesse dirsi
casti, i-1-273: or mira que'che vanno a gruppi e branchi / o assisi
in scranne insiem stansi adunati, / che con cuoia e cordon strin- gonsi i
udì ad un tratto la voce del duca che disse con un scroscio di risa:
giamboni, 10-96: or ecco bella gente che si trae innanzi a battaglia. dante
giuliano dati, 40: or poi che l'ebbe el re più volte udito /
molte intorno al nascimento di que'viventi che infino al dì d'oggi da tutte le
fé qualche smorfia e or poi / che c'è di mezzo il santo sacramento /
in questo modo spesso burla i cani che gli seguitano. -da ora,
, io ti priego per quell'amor che già ti cosse e per lo mio
quale io da ora offero a te, che tu benignamente la guidi a'luoghi a
ora, padre mio, di me ciò che volete, ché io sono disposta.
): chi son io pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che profitto
, che sappia dirvi fin d'ora che profitto possa ricavar da voi un tal
signore? -poiché, dal momento che (e introduce una prop. causale
(con valore di agg.): che si riferisce, che è proprio del
agg.): che si riferisce, che è proprio del tempo presente, attuale
(i quali offendono tutte le cose che non s'appartengono a diletta- mento di
: 'le spese di ora ': che si fanno al presente. pascoli,
1-580: per contentare i fiorentini bisognerebbe che il passaglia desse una mano di verderame
mirabili porte. i fiorentini non sanno che il vecchio d'ora fu nuovo una
questa [chiesa] d'ora non era che una cappella. la vera chiesa,
mondo già vuol sempre criticare: / quel che ci torna d'ora in poi facciamo
e d'ora in poi ho paura che non li potremo più contare. giuliani
giuliani, ii-188: a gustarlo, che tenerezza di latte è quello! d'
d'impazienza, per imporre ad altrui che smetta di dire o di fare cosa molesta
molesta. come dire: e ora che intedereste voi di fare d'aggiungere? e
voi di fare d'aggiungere? e: che seccatura, che impertinenza sarebbe cotesta?
aggiungere? e: che seccatura, che impertinenza sarebbe cotesta? o anco vedendo
o anco vedendo altri sospeso e eccitandolo che finisca di fare o dire: e
fare o dire: e ora? che ha egli a seguire, che facciamo noi
ora? che ha egli a seguire, che facciamo noi qui? crusca [s
ellittica d'impazienza per imporre ad altri che smetta di fare o dire alcuna cosa
: insin a ora v'ò io pregato che mi traeste di tante pene; di
è durata infino a ora e durerà infin che basterà l'umana generazione. dante,
, iv-xvi-i: malvagi e ingannati uomini che di nobilitade hanno infino a ora iniquamente
vostri baciamenti di mano e raccomandazioni, che sin'ora non ho potuto. metastasio,
del comune di firenze, e presente e che sarà per lo innanzi, che,
e che sarà per lo innanzi, che, per reverenzia del comune di firenze e
prometto e per infino ad ora concedo che la comunità ne disponga durante la mia
dilettissimi, imparate in ora a conoscere che cosa vuol dire offendere dio.
come, n. 14. -ora che: v. orché. -ora,
-ora, ora: come espressione o esclamazione che minaccia un castigo o una vendetta a
! ah furfantoni! è questo il pane che date alla povera gente? ahi!
da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che rispondeva: « ora, ora ».
, 72: or è compito l'anno che arrivammo qui in goto, dopo la
qui in goto, dopo la partita che facemmo da firando. foscolo, xvii-96
graziosa luna, io mi rammento / che, or volge l'anno, sovra questo
anni or sono ho piantato un melograno che dà già frutto. barilli, 5-248:
, dove siete dipinto fra certe maschere che vi mettono a cavallo in una bufala.
la ritirata sonerà or ora, pur che conosca il luogotenente che sia tempo. anguillara
ora, pur che conosca il luogotenente che sia tempo. anguillara, 14-294:
. anguillara, 14-294: a fin che te contenta io renda, / ha risoluto
lì a piangere atterrita per quell'uomo che e morto dopo aver passato l'oceano
morto dopo aver passato l'oceano, che anch'ella or ora dovrà passare.
ariosto, 13-48: è bisogno che tu monti in sella, / se
, / se brami averlo, e che mi segui or ora. aretino, vi-5
, a fé per questa croce, che io adesso adesso, mo mo, or
recare, ch'io vi farò vedere che grande è stato fino ad ora l'inganno
inganno vostro. menzini, 5-257: che fa il signor, che ornai non si
5-257: che fa il signor, che ornai non si dispiccia / da questa
si dispiccia / da questa turba, che udienza attende? / dentro è tonton,
udienza attende? / dentro è tonton, che i baffi or or gli arriccia.
per tutte. boccaccio, v-118: che tu sia mio, il pregarti non credo
: altro non addimando, se non ciò che ti dispiace in me, tu il
, bene per ora come un infermo che dorme e non sente i dolori.
3-36: -vorrei tre cavalli per milano, che fossero buoni, e pagarteli a tuo
dell'opera mia. per ora, che mi comandi tu? piccolomini, 10-215:
paura in tutto, dirò brevemente quello che per ora mi soviene e mi s'offerisce
, iii-167: per ora m'accade vedere che non dura a novembre ciò che il
vedere che non dura a novembre ciò che il filologo fila di ottobre.
diletto. petrarca, 127-80: pur che l'ora un poco / fior bianchi
le aspettava un lor legnetto / fin che la vela empiesse agevol ora. bandello
caldo grandissimo l'aria, né si vedeva che spirasse vento alcuno, o che pur
vedeva che spirasse vento alcuno, o che pur un poco d'ora movesse una minima
un ventolin fresco ed un'ora / che gli soffiò ai quella selva fuora.
si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e consola.
nido i figli non pennuti ancora, / che in miserabil canto afflitte e sole /
2. region. vento impetuoso che soffia sul lago di como, prima
...: vento impetuoso, che precede la tempesta, e soffia sul
oracolare2), agg. letter. che parla o scrive in tono sentenzioso,
, oscuro, ambiguo e involuto; che usa un linguaggio astruso e iniziatico.
'. oracolare1, agg. che si riferisce, che è proprio di
oracolare1, agg. che si riferisce, che è proprio di un oracolo; adibito
trovarono dinanzi e vuotarono dalle macerie quello che sarà o no stato il vero '
quella, fra tutte la inesauribile, che diceva: conosci te stesso. pavese,
la predizione oracolare non è altro che l'espressione immaginosa del destino.
. 2. per simil. che ha la concisione talora oscura dei responsi
oscura dei responsi di un oracolo; che è o appare lambiccato e astruso.
. cattaneo, ii-1-175: prego quelli che hanno qualche cosa a dire a non
qualche cosa a dire a non aspettare che il tempo passi per riassumere poi in
un pensatore oracolare, un profeta più che un dimostratore dei suoi princìpi e dei suoi
colonne delle gazzette, quanto a coloro che privatamente ho ammirato elucubranti sul grandioso,
'[luciano] dipinge un tristo che s'era messo in possesso d'oracoleggiare.
perché mette bocca in tutte le cose che non conosce, mette le mani in
di date, il quale oracoleggia imperterrito che michelangiolo e fidia eran dei bravi scultori
. bacchetti, 1-i-518: - bisognerebbe che s'avverasse il detto che domineddio apre
- bisognerebbe che s'avverasse il detto che domineddio apre ai bambini l'intendimento di
apre ai bambini l'intendimento di quel che nasconde ai sapienti. -detto venerabile, detto
-detto venerabile, detto da adorare, che più? parola divina: ma non s'
però prima di dirle 'oracolescamente 'che i versi mi sembrano in generale belli
nell'antichità classica, sacerdote o sacerdotessa che pronunciava i responsi di un oracolo,
, 2-1-72: amore più a compor versi che ad alcuno altro affetto dell'animo è
.. /... saturno, che in alto suso splende, / apparisca
(plur. m. -ci). che ha il tono di un responso oracolare
v.]: * oracolistico ': che ha, che prende un tono da
: * oracolistico ': che ha, che prende un tono da oracolo.
, io, con tutto il rispetto che ho al musagete germanico, osserverei che
rispetto che ho al musagete germanico, osserverei che forse di lirica italiana non poteva essere
italiana non poteva essere giudice inappellabile egli che i 'percossi valli 'del cinque maggio
genere estrema- mente concisi e oscuri, che si traevano da fonti sacre (come
su un tripode e invasata dai vapori che uscivano dal terreno), dal fuoco
adibito a tale funzione (e oltre che dalla religiosità popolare, erano consultati dagli
pisa, 1-134: saturno ebbe dalli oraculi che dovea avere uno figliuolo che lo caveria
dalli oraculi che dovea avere uno figliuolo che lo caveria del regno. ugurgieri,
risaldare la piaga, ebbe da l'oraculo che la risaldarebbe se achille con la medesima
de'celesti dei, non sapendo altro che farsi, se n'andò dall'antico oracolo
oracoli già disprezzati dagli antichi, gli edifici che già essi lasciavano cadere in rovina.
tra la mefite ch'esala e la fonte che suona l'antichissimo nume delle genti italiche
me, mi è piaciuto la vita che ho fatto. -in un'espressione comparativa
quasi come un oraculo previsto tante cose che poi seguirono,... non
gli orecchi a chi gli manifestò pratiche che andavano attorno di rimettere piero de'medici
po'monna cucurbita / come ragiona, che pare un oracolo. da ponte, 337
la rispettiva situazione dei rimasti o caduti che presentano i singoli scompartimenti dà il responso
per il popolo abisanga, annunciò a junker che avrebbe consultato l'oracolo del 'mapingo
'. -per simil. mago che predice il futuro, indovino.
quale dottissimo tra li filosofi, posto che acutissimo nimico delli cristiani, porfirio il
, eziandio per li oracoli di quelli che reputa idii. firenzuola, 300:
divinità sia proceduta, si e quella che si chiamò cresmi, che sono oracoli o
e quella che si chiamò cresmi, che sono oracoli o profezie. marino,
impresa forse più ardua di quante fingesi che giunone imponesse ad ercole. a.
dante sapeva..., egli che sapeva tutta quanta l'eneida, che
che sapeva tutta quanta l'eneida, che la sibilla dopo aver scritte su foglie l'
entrano nei cuori per la continua minaccia che, come gli oracoli gridati dalla sibilla
io desidero sommamente le vostre lettere e che appresso di me sono in luogo di oracoli
sono in luogo di oracoli, tal che per l'una e per l'altra cagione
, 1-vii-429: si è veduto ancora che quel tanto decantato consiglio di spagna,
chiaro. -per estens. visione profetica che avviene in sogno, presagio veritiero.
. firenzuola, 808: l'oracol che 'l compagno della morte / ti fece
, ne fu 'l tempo cagione, / che come i vii, vuol gli uomin
sotto il capo di chi dorme, fa che i sogni della notte riescono oracoli.
1-213: oraculo è quando dormendo pare che alcuno ci parli, e quello che
pare che alcuno ci parli, e quello che ci dice riesce vero. fiamma,
riesce vero. fiamma, 1-577: o che visione! non è sogno: è
la divina profezia, di dieci schiatte che furono menate in prigionia e di ciascuno
xliii-263: se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li profetati
. baldelli, 5-7-377: eglino dicono che cleto, scolare dell'apostolo pietro e
cleto, scolare dell'apostolo pietro e che fu terzo pontefice dopo lui, fu
da un nunzio celeste... e che egli fu in somma a quella apparizione
attitudine colla penna in mano inginocchione, che, rivolto a gesù sedente maestosamente tra
sarpi, 1-i-109: è da scusare ognuno che non sa interpretar oracoli. ghislanzoni,
/ l'inno si alterna, / che fa paura / alla questura.
. de luca, 1-14-2-43: atteso che quest'oracolo è frequente in bocca di
. 4. figur. persona che per la vastità delleproprie conoscenze è o si
: in tanta sublimità di scienza pervenne che egli [socrate], secondo che scrive
pervenne che egli [socrate], secondo che scrive valerio, fu reputato quasi un
bene, non vi avreste poi quello che principalmente si desidera in chi consiglia:
croce, 190: non ho dubbio che tu faccia scappate, perché fin ad ora
isvelare i più intrigati ed arabici ieroglifici che in quelle sieno stati delineati. g.
milano sbadiglia; e gli oracoli predicono che un altro giornale nascerà per seppellir quello
sempre il suo nume tutelare, l'oracolo che interrogava persino per sapere come dovesse comportarsi
componimenti drammatici o s'è da temer che anche quest'anno l'oracolo sia costretto a