tue chiappe massicce e rilevate, / che sembran neve sulla vetta alpina, /
moravia, ix-151: hans, a misura che la gente gli faceva delle domande,
, x-1-1024: somigliavano a un fanciullo che... tornasse la sera alla sua
mmoscia. 2. figur. che manca di forza morale, di carattere,
, di carattere, di temperamento; che si trova in uno stato di prostrazione
gli ambiziosi tuoi clienti al fine in che terminarono? io li passo così cotti
io li passo così cotti e mosci che sembrano topi caduti nell'olio bollente o
al brando con quest'uomo, / tal che, già lonzo, moscio ed attutito
imbriani, 3-83: il nonno è ciò che sogliam dire 'moscio 'e quel
dire 'moscio 'e quel sovrapporre che fa senz'alzarsi la mano sinistra al
al polso destro, denota più ammirazione che compiacenza. ferd. martini, 4-237:
questi [il granduca leopoldo], che nella mattina avevano lasciato pensieroso ed afflitto
, moscia e fredda, falsa, che si vedeva lontano un miglio che faceva la
falsa, che si vedeva lontano un miglio che faceva la commedia. pavese, 7-146
anche dorina. carletto era moscio -sembrava che lui fosse uscito dal carcere.
: la bella ragazza rimaneva a colui che era rimasto ritto. la baia rimaneva a
rimasto ritto. la baia rimaneva a quello che, moscio, si contorceva per terra
parte e ci guardava, scuro, che sembrava un gallinaccio malato, quando stralunano
. frateili, 3-20: gli anni che seguirono fino all'inizio delle polemiche tra
erano stati mosci per le lettere romane che nel clima littorio vivacchiavano.
di tanti ne son riconoscente, prima che agli altri, a giosuè carducci.
moravia, 18-195: io ti dico che la donna senza qualità è un titolo
senza qualità è un titolo moscio, che non richiama. 5.
grandi [la natura] si è contentata che i pesci grossi mangino i piccioli,
e il cielo ha degli abitanti più nobili che gli uccelli ed i mosciolini. imbriani
, invol- vono solo i musciolini, che sono gli sventurati e i mendichi.
sarpi, ii-364: resta ancora nel pontificale che al- l'offertorio nelle ordinazioni viene dagli
cattiva come viene dipinta, né meritare che con infamia delli miseri vescovi si vogli acquistare
-al figur.: persona intrigante, che tende a ingannare, a defraudare.
sm. moscerino del genere drosofila, che vola in sciami intorno al mosto durante
da pisa, 1-38: di'a aaron che stenda la verga e percuota la polvere
polvere di terra e n'usciranno moscioni che copriranno la terra di tutto lo egitto.
è molte volte da riguardare e odorare che alcuna trasmutazion non si faccia intorno alla
non si faccia intorno alla feccia, che non generi moscioni ower fango bianco.
dormimmo 11, ma con tanti moscioni che credemmo non poter campare da loro.
trae vento, vi regnano moltissimo moscioni, che sono molto più grandi delli nostri e
tanta moltitudine di moscioni e cosi grandi che dubitavamo che ne amazzassero. daniello,
di moscioni e cosi grandi che dubitavamo che ne amazzassero. daniello, 168
la sera dà luogo alla zanzara, che è il moscione. galileo, 3-1-46
ed alcuni pochi moscioni di quegli stessi che intorno al vino ed all'aceto s'
. gozzi, 1-195: la donzella giurava che non potea sofferire quelle vocine di moscioni
ubriacone. sacchetti, 31-132: innanzi che si partissono, però che molti muscioni
: innanzi che si partissono, però che molti muscioni erano del paese tratti, il
vo'cercando in ogni lato, / più che non fa il moscione alla taverna.
g. m. cecchi, 30-48: che '1 vino in sé sia tormento,
mangiar e bere, ma più bere, che magnare. fui una dipsade de i
locuz. -a vere qualcuno più a vile che un moscione: tenerlo in scarsissimo conto
impiccar per la gola: / poi che... / madonna m'ha più
: accrescendo, calunniando e inventando quello che non fu mai,... d'
alle minuzie e non accorgersi di ciò che è veramente importante o pericoloso. bibbia
volgar. [tommaseoj: conduttori ciechi, che scolate il moscione e trangugiate il camello
anco i marroni quando sono appassiti, che altrimenti si dicono vecchioni.
molto grandi e sporgenti nei maschi, che hanno nell'inguine la ghiandola che secerne
, che hanno nell'inguine la ghiandola che secerne il muschio (v. muschio1)
e là dentro vi è il muschio, che, essendo fresco, puzza. parini
/ il macinato di quell'arbor frutto / che a rò- dope fu già vaga donzella
), il quale contiene alcune specie che vivono selvaggie nelle regioni centrali e montuose
moscoleato, agg. ant. che odora di muschio, muschiato.
ma rassodano la terra, accioché colla torre che si muove a'muri venga. machiavelli
[l'elefante] il combattitore, che contra sé venia, col moscolo non
del moscondoro, dei calabroni neri lucenti che gareggiavano con le libellule. 2.
'fare come il moscon d'oro, che ronza ronza, e poi si posa
in proverbio più special- mente di donna che, dopo avere non curato molti di
dopo avere non curato molti di coloro che la desideravano, preferisce altri di minor
3-119: si vede lontano un miglio che sei innamorata cotta... e
d'oro: te, sembrava chissà che pretese avessi, e ti sei contentata
., 3-66: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano ignudi
idillio di dante e beatrice, / che di tentazioni / le vie, d'acacie
ne lo muscone, / e conosi che pizole faville / fa molto foco,
o anelli in dito e, secondo che il moscone ti si raggira intorno per
ti si raggira intorno per la tentazione che gli dà l'odore de l'arosto
pensava, dice una dama scollata, che non vi ronzassero mosconi alle spalle.
lor giri e raggiri, dite pure che deve esservi almeno una grande freddura di
assai bene;... s'accorse che sì in firenze che in villa si
. s'accorse che sì in firenze che in villa si cominciavan a veder su cert'
-a milano, signora, mi figuro che sarà lo stesso. -eccome! si
lo stesso. -eccome! si figuri che, solamente nella mia cura, domenica
dei mosconi intorno alla sua do- retta che uno di più uno di meno non lo
pavese, 5-152: venne il giorno che il sor matteo piantò una sfuriata alla
alla moglie e alle figlie. gridò che era stufo di musi lunghi e di
la mattina, d'incontrare dei conoscenti che gli tiravano satire. -persona che bisbiglia
conoscenti che gli tiravano satire. -persona che bisbiglia, che parla concitatamente a bassa
tiravano satire. -persona che bisbiglia, che parla concitatamente a bassa voce.
niet- zche era certamente una grande anima che non meritava lo strazio che ne hanno
grande anima che non meritava lo strazio che ne hanno fatto gli elefantissimi universitari e
bassani, 4-145: dissi: « vuoi che facciamo un giro in moscone? »
. -ant. ornamento, guarnizione che veniva applicata a un copricapo.
. 7. operatore di borsa che effettua operazioni speculative mediante l'acquisto e
simo tempo. -anche: operazione di borsa che si effettua in un tempo brevissimo
di borsa; 'quelli 'che comprano titoli e vendono nel giro di po
vendono nel giro di po che ore. 8. omit.
fantasia di donna... imaginare che stranezza sia il mio cuore. già io
zanzare e di altri simili insetti, che, di quando in quando, si riscaldano
fluttuar del sangue e fanno un ronzio che mi dà noia. -essere della
carducci, ii-3-101: io non son buono che a recar noia: che vuoi?
son buono che a recar noia: che vuoi? la natura mi ha fatto di
scarmiglia col lione; / ma poi che molto si fu voltolato, / un tratto
gli menò sì gran punzone, / che '1 guanto tutto in man s'ha sgretolato
messomi un moscone / nel fiasco e quasi che entrar teco in bestia / con quello
questi rettori al ragnol affiguro, / che ne la buca stanno dentro al muro;
paura tace. valltsneri, 1-8: credeva che fosse [certa vescica] un particolar
= deriv. da moscovia, nome che indica sia la re gione
. m. -f). che abita, che è nato o che svolge
-f). che abita, che è nato o che svolge la pro
. che abita, che è nato o che svolge la pro pria attività
mezzo d'alcuni del paese ordinò che un giorno determinato certi mercatanti moscoviti
la qual cosa errano molto coloro che stimano e chiamano i moscoviti
: cominciò allora il moscovito, dicendo che egli aveva la guerra contro il turco
la verga è scetro. 2. che si parla in russia (una lingua)
il moscovito, ma scommetterei qualche bella cosa che 'czar 'vorrà poi dir signore
844: -sx>no già due o tre settimane che parla tale e quale di noi tutti
di spiegarsi meglio. 3. che è proprio, che è tipico, che
. 3. che è proprio, che è tipico, che si riferisce,
che è proprio, che è tipico, che si riferisce, che riguarda la città
è tipico, che si riferisce, che riguarda la città di mosca o, anche
ardo / di tornare in europa, che in tre giorni / son fuor del
, i nomi d'altri artefici italiani che furono a mosca su '1 finire del
= deriv. da moscovia, nome che indica sia la regione corrispondente all'antico
. questa fu senza dubbio la ragione che mi fé pur tanto dispregiare quei popoli
, 876: ad un pendolo, ancor che grave e posto in quiete, col
i soffi, ma sotto '1 tempo che è proprio quel delle sue vibrazione.
basati diversi tentativi di realizzare una macchina che, funzionando periodicamente (cioè effettuando un
funzionando periodicamente (cioè effettuando un ciclo che può essere ripetuto), esegua lavoro
o di realizzare una macchina termica che, eseguendo una trasformazione ciclica, esegua
r. borghini, iii-192: dicesi che egli [il buontalentf]...
]... ha trovato quel che infino a ora non si è veduto e
infino a ora non si è veduto e che molti non credono che trovar si possa
è veduto e che molti non credono che trovar si possa, cioè il moto perpetuo
elementi: il quale strumento, incontanente che è messo insieme, si muove per
, 4-3-229: quel moto anco, che nel piano orizzontale, rimossi tutti gli
moto perpetuo e avvenuto siccome a quelli che hanno ricercata la quadratura del circolo.
]: 'moto perpetuo ': moto che avrebbe luogo quando un corpo isolato sotto
o lontane, per opera delle forze che le collegano. bacchetti, 6-96: il
il moto perpetuo, la forza motrice che nasce gratuitamente da sé stessa, si
da sé stessa, si figura lei che cosa significherà. -figur. attività
1-ix-34: non om- mette quelle facezie che il vacuo si dà nella testa di un
8-38: ricordo gli indi del perù, che incontravo alle stesse ore, marcianti in
nell'altro. foscolo, xvii-121: poi che siamo d'uno stesso parere su l'
non ne parlerò più. piacemi anche che voi amiate d'essere mortale, e
voi amiate d'essere mortale, e che facciate consistere la vita nel moto perpetuo
carlo aveva dato freno al moto perpetuo che lo rodeva. -moto relativo:
. -moto uniforme o equabile: che ha velocità costante. leonardo
leonardo, 2-585: è necessario che tal moto di fiamma sia uniforme.
nel quale la velocità andasse crescendo secondo che cresce lo spazio che si va passando.
andasse crescendo secondo che cresce lo spazio che si va passando. sedeva
perché aquilone 0 noto / cessi, che tutto prima il volse e scosse, /
reciprochi flussi, e saprai l'ora / che de l'instabil mar lo stato alterna
la velocità del moto non tengo io che sia dell'essenza del fiume, perché
perché, se ciò fusse, ne seguirebbe che quel fiume che avesse il moto
, ne seguirebbe che quel fiume che avesse il moto tardo non fusse fiume:
il moto tardo non fusse fiume: cosa che è manifestamente falsa, perché molti fiumi
]: 'moto ondoso movimento che si va propagando come le onde sull'acqua
sospiro del giorno. -attrazione che gli astri più vicini alla terra (
'. -moto vincolato: movimento che si verifica in presenza di un elemento
si verifica in presenza di un elemento che lo ostacola (ed è contrapposto a
più per l'aiuto dell'aria rinchiusa che per lo primo moto che le dia il
aria rinchiusa che per lo primo moto che le dia il fuoco. cesarotti,
cause minor la turba errante, / che moto ha dalla prima. -velocità
delle più alte e delle più larghe che si trovino, pesantissima e di malagevole
il tamburo o base... che in tal forma mi penso che resterà
.. che in tal forma mi penso che resterà ancora meglio da chicchessia compreso avere
spignere lateralmente, ch'è quella forza che contribuita gli viene da medesimi.
peso norma fu; / ed allor che spento ei venne / ella il moto in
plastica). cono... che 'l proprio moto della nona spera, cioè
mion si dice essere stato il primo che osservasse il corso sopra il capo
ciclico, pefu detto esserne innamorato e che la notte si davano riodico o,
el moto della luna e per che la luna conpisce el suo moto in
rivoltasse ed una vertigine imprimesse a ciò che toccava; moto che fu il più pericoloso
imprimesse a ciò che toccava; moto che fu il più pericoloso di tutti,
il più pericoloso di tutti, e che atterrò molti edifizi che retto avevano ad
di tutti, e che atterrò molti edifizi che retto avevano ad altri moti..
. -plur. processo fisico di trasformazione che si compie continuamente nella natura.
i tuoi princìpi hai sì remoti / che del padre comun son fuor ai cura /
del sistema tolemaico e all'astrologia, che faceva dipendere le vicende terrene dai diversi
martello, / da'beati motor convien che spiri. idem, par., 7-141
bel giordano ameno / al mar, che non ha moto, ampio tributo, /
fede; dico a la giudiciaria, però che a quella de'moti e de gl'
de'moti e de gl'influssi mi pare che si debba credere necessariamente. patrizi,
, 3-20: la sfera stellata, che è sopra saturno, di proprio suo moto
da oriente in occidente in ore ventiquattro, che è un giorno naturale di un dì
un altro moto da occidente in oriente, che chiamano di trepidazione, con quale si
disperarsi ia fare. ancora che garibaldi si muovesse a cambiare risoluzione.
: così come fino amante, trovo / che surge il cecer di dolor cantare,
cervello, né pensò mai tanta sciagura che quelle si movessero ad affrontare le nostre legioni
mosso a molto diverso fine di quello che non avea dato ad intendere. tasso
, non ve n'ebbe pur uno che si movesse per aiutarlo. l. priuli
priuli, lii-10-308: è cosa certa che lui non vorrà essere il primo a muovere
essere il primo a muovere, e che avrà anco bisogno d'essere aiutato di qualche
giovanni, io ti presento, / che freme invan fra i ceppi. a gran
iii-247: dopo tutto non voglio dissimularvi che con grande ripugnanza mi sono indotto a
avrà il pane a buon mercato; che è quello per cui ci siam mossi.
del 1909. son quattro anni che si muove. storia, e
dante, conv., ii-xiv-5: credo che si mossero da la favola di fetonte
metamorfoseos. tortora, ii-107: avvenga che egli da vero zelo di religione si movesse
lieta; ma ogni figura d'uomo che vi apparisse, rattri stava
lieta; ma ogni figura d'uomo che vi si movesse, contristava lo sguardo
mi son mosso a pregar morte / che mi tolla di qui, per farme
ca * da mosto stato il primo che della nobilissima città di venezia mi sia
io penso alle fortune altrui, per eccelse che si siano, più tosto mi condolerò
ch'io mi muova d'invidia dei piaceri che si abbiano. m. adriani,
, con tal desiderio movendosi ad essi che non pensava a conservare quello che possedeva
essi che non pensava a conservare quello che possedeva. malvezzi, 8-76: si muo-
a narrare i fatti d'un principe che quelli de'cittadini. g. gozzi,
questa cagione innamorato tanto della vostra diligenza che mi mova a scrivere questa lettera. bandi
/ sì fero ver'me adosso / che non cura meo detto. compagni,
si levò un mormorio tra la moltitudine che a ciò variamente si moveva, acconsentendo parte
. testi, 2-522: io, che non ho voluto movermi a vento, ho
, per movere nella vita secondo la legge che dio gli ha messo in germe nel
falso. serra, ii-158: per uno che di latino sa pochissimo o poco credete
latino sa pochissimo o poco credete proprio che... si muova così a
, 4-217: anna mi ripete abbastanza spesso che ogni tanto dovrei muovermi, vedere gente
voi disio cosa alcona, / sento che savi bona / e che valor v'accresce
/ sento che savi bona / e che valor v'accresce in allegranza. / de
e da gli araldi o ministri pubblici, che gli presentarono scritto il decreto fattoli contro
, può la mia disgrazia far ciò che vogliono; io non mi moverò. dirassi
vogliono; io non mi moverò. dirassi che questa è insensaggine: noi nego e
, i-171: questa virtù d'amor che m'à disfatto / da vostr'occhi
, 26-7 (119): par che de la sua labbia si mova / un
spirito soave pien d'amore, / che va dicendo a l'anima: sospira.
., 30-38: lo spirito mio, che già cotanto / tempo era stato ch'
/... / per occulta virtù che da lei mosse, / d'antico
dicendo: « ma dimmi la cagion, che non ti guardi / dallo scender quaggiù
posso / cantar se non di quel che dentro il cuore / mi muoverà.
poi lasciamle pur praticare, in guisa che non si muova loro appetito degli uomini
... / ascoltando il sospir che mollemente / muove dal sol morente! vittorini
5-219: era una spinta alla teocrazia, che muoveva dal desiderio di una giustizia sociale
: si mosse la ragione a comandare che l'uomo avesse diligente riguardo ad entrare
ad entrare nel nuovo cammino, dicendo che * ne lo statuire le nuove cose
nuove cose evidente ragione dee essere quella che partire ne faccia da quello che lungamente
quella che partire ne faccia da quello che lungamente è usato '. passavanti,
diritta ragione, si muove a quelle cose che si convengono e sono proporzionate alla condizione
si muove a guisa di fiamma, che per la sua forma è atta a salire
cioè l'intelletto e la nostra ragione che si può dire non so che divino.
nostra ragione che si può dire non so che divino. f. m.
quale essa non muove, però che nulla scienza dimostra lo proprio subietto, ma
idem, conv., ii-xm-27: sì che tra 'l punto e lo cerchio
/ e vanne a la donzella, / che sta ne le difese. guittone,
cielo d'alcamo, 141: per zò che dici, carama, neiente non mi
ornate e composte, ma al fatto, che delle parole si dimostra. ovidio volgar
. ovidio volgar., 5-50: guarda che tu non ti muova per le lagrime
: qual petto è così di porfido che nel presentargli avanti questa lagrimosa istoria non
: belle speranze ne concepiva il popolo, che suol muoversi ad ogni apparenza. amari
dinanzi alle donne, si sarebbe detto che [carducci] si muoveva più profondamente
[carducci] si muoveva più profondamente che un tempo. 28. tendere a
volontà divina] quel rosmini, devono desiderare che altri per altre vie cermare al qual
si move / ciò ch'ella cria e che natura chino di muover le acque. b
. d'aragona, xliv-235: ciascuna cosa che si muove altre parti della legislazione e dell'
petrarca, iv-1-83: [eravi] quel che in mezzo del nemico stuolo / mosse
l'arse, / sì seco irato che non sentì il duolo. -muovere
ubbidiva a delle leggi interne della società che si muoveva, cambiava, si sviluppava.
lorenzo de'medici, 5-13: dice che vuol comperare j tutte bestie ch'abbin
: non si può macellare vitelli masti che abbino mosso * etiam 'una volta
ti domandano: « dove vai? in che modo vai? ». -far
f. giambullari, 5-76: tutto quello che dalla celeste virtù è mosso a essere
sotto freddi giorni onda marina, / che muova assalto contra immobil scogli. govoni
lui sconfitto, mossegli l'usata battaglia che suole dare a'giovani, cioè della carne
quello popolo è quasi invecchiato, salvo che sotto traiano imperadore mosse le mani.
volgar., iv-318: non muova niente che uno libro è fatto da noi.
campense, ii-129: nulla gli muove che belgrado sia stato espugnato; nulla gli
sia stato espugnato; nulla gli muove che 'l turco già ne stia sopra la testa
chiabrera, 1-iii-376: ora dell'anno, che si muove in giro, / ornai
con cinquecento sua tanto s'affolta / che gli span tucti si mossono in volta
caro, 12-i-55: ho bene inteso che ha detto di volerne parlare con monsignor
sé. davila, 115: vergognandosi che, mentre i prìncipi forestieri facevano istanza
qui a lì per la manutenzione d'uno che egli avesse impegno di garantire.
italianissimo proverbio. -non muove foglia che dio non voglia: v. foglia
grandi vele quadre di una nave, che permette di tirarle verso la prua in
(e si contrappone alla scotta, che serve a tirarle verso la poppa)
poppa). -mura della randa: legatura che fissa all'albero la bugna di una
pedaruola. -mura della controranda: cavo che lega la bugna alla murata da sopravvento
fiocchi e delle vele di straglio: legature che fissano le bugne a una draglia o
carena, 2-366: 'mura': cavo che serve a murare le vele, cioè
angolo di sopravvento della vela, in modo che la sua superficie interiore sia colpita dal
1118: 'mura ': quel cordame che lega e tira dal lato di sopravvento e
ad ognissanti; e passato il verno che verrà, penso di muracchiarvi per ridurla
de'medici, 4-ii-154: desiderando sonmamente che la muraglia del corridore sia finita in più
corridore sia finita in più breve tempo che sia possibile. baldi, 549: de'
di fuori sono arrotate e pulite di maniera che fanno parere la muraglia quasi tutta d'
biraeo, 475: le muraglie delle case che sporgevano in strada erano tutte fatte con
/ non osavi guardarle. lui stesso che ha mille occhi, / li distoglie da
minuscola. 2. figur. che osserva e controlla tutto e tutti anche
e tutti anche in modo vessatorio; che non si lascia sfuggire nulla.
menar a bevere questi piccoli negozianti del cantone che passano per onniveggenti, come i guerci
dalponniveggente maggiore zio. 3. che illumina tutto dall'alto (il sole)
echeggiò sol. -per estens. che illumina gli oggetti a grande distanza.
iv-2-1215: una di quelle luci onniveggenti che dalle torri della nave da guerra esplorano in
onnipotenza. papini, 27-39: se penso che s'avvicina l'istante in cui sarò
nella gran luce di dio mi sembra che ogni parola umana sia un'offesa alla
due figure, esistenti dell'esistenza superiore che dànno le memorie dei cari ai cari scomparsi
/ l'altre cui stampa onnivolere insano / che al volere dei più non fa pur
(omnìvoro), agg. biol. che può nutrirsi di alimenti di origine sia
di origine sia vegetale sia animale; che mangia qualsiasi cibo; che non presenta
animale; che mangia qualsiasi cibo; che non presenta una specializzazione alimentare (a
in modo acritico e senza sistematicità; che si applica con passione a ogni sorta
cosa è 'n terra creata / veio che vene per me accusare. = voce
onòbate, agg. letter. che cavalca un asino, esposto al ludibrio
: 'onobate ': aggettivo d'infamia che davano i cumei ad una donna convinta
tutta la città e agli imbarcaderi quelli che si chiamavano in gergo 'onobeli '
l: * onobri- chio': pianta che ha la radice suscettiva di un lungo
la diversità dei fiori e delle foglie che per la varia altezza degli steli, non
steli, non può interessare il coltivatore che quella che ha una vegetazione più pronta
non può interessare il coltivatore che quella che ha una vegetazione più pronta, conosciuta
. cinocèfalo, agg. letter. che ha la testa d'asino, raffigurato
7-28: per lo nome dell'onocentàuro che intenderemo noi se non gli uomini lussuriosi
la parte della bestia, vorranno credere che sieno onocen- tauri, di cui fa
10-ii-67: non si dee già dire che i sacri scrittori vere credessero le sirene
di asino, l'altro di uomo, che stava sopra del primo. = voce
erba il cui proprio nome è onicolo, che alcuni chiamano ancusa, altri arcebio,
vulnerarie ed astringenti. è pure certo che dà pascolo assai gradito agli asini.
cigni,... se non che questi hanno un altro ventre nella gola,
sotto. giovio, ii-208: si dice che in queste pioggie si debbe essere fatta
: noi sem', noi sem'que'che ragghiano da senno, / dissero gli
testimonio dell'aldrovando, è sì grande che dalla cima del becco a quella del
. gozzi, 1-246: i contrassegni che se ne dànno lo caratterizzano per un
. questo è un uccello di maremma, che ha piedi di oca ed è della
un dio rappresentato in forma di asino, che 1 romani attribuivano con intento schernevole
, risalente al sec. ili, che rappresenta un crocifisso con testa d'asino
, si. letter. arte divinatoria che intende preaire il destino di una persona
numerica del suo nome o delle lettere che lo compongono. citolini, 541
sf. ling. settore della linguistica che studia quali significanti o denominazioni indichino uno
. m. -ci). ling. che si riferisce, che è proprio dell'
. ling. che si riferisce, che è proprio dell'onomasiologia; che concerne
, che è proprio dell'onomasiologia; che concerne le diverse denominazioni dello stesso oggetto
letter. nell'antichità greca, feste che celebravano l'imposizione del nome al neonato
.): 'onomasterie ': feste particolari che facevano i greci quando imponevano il nome
. ling. ramo della linguistica storica che comprende lo studio dei nomi propri di
(plur. m. -ci). che si riferisce, che riguarda il nome
-ci). che si riferisce, che riguarda il nome proprio, in partic.
a una persona. - anche: che attiene all'onomastica. carducci,
aggiunti in appendice: uno per dimostrazione che de'nuovi studi onomastici non si è
festiva legata al nome di battesimo, che tradizionalmente è ricordata con l'invio di
pel giorno onomastico del babbo, direbbesi quasi che si studino a mantenere l'uomo perpetuamente
dì onomastico del re udimmo una voce che lo malediva. cinelli, 11-211: fra
per un'infinità di minuti servigi, che prenotano il palco a teatro, le
onomastico, sm.): dizionario che raccoglie in ordine alfabetico i nomi propri
a i semplici traduttori, avrebbe saputo che talvolta significa il giorno. baldinucci,
. ed è così comune fra noi che poteva il politi fra le voci sanesi darle
. 4. sm. indicazione che vale come nome proprio o pseudonimo.
onomatolalìa, sf. medie. ossessione che si manifesta nel bisogno irresistibile di pronun
della mente su un nome o una parola che sfugge alla memoria e viene ricercata angoscio
viene ricercata angoscio samente oppure che è sempre presente e viene ripetuta di
]: 'onomatomanzia ': lo stesso che onomanzia. = voce dotta, comp
ecc. mediante formazioni linguistiche o parole che li suggeriscono diretta- mente con il suono
-in senso concreto: espressione o parola che richiama in modo immediato uno dei suoni
castelvetro, 3-10: né posso comprendere che si voglia egli conchiudere dicendo che demetrio
comprendere che si voglia egli conchiudere dicendo che demetrio vuole che l'ono- matopea sia
voglia egli conchiudere dicendo che demetrio vuole che l'ono- matopea sia propria dei poeti
. caro, i-30: demetrio vuole che l'onomatopea sia propria de'poeti. b
idea di quel primo era questa: che i vocaboli, per lo più, non
, per lo più, non siano altro che tante piccole onomatopeie delle cose ch'e'
onomatopea, altro modo di espressione vocale, che fu l'origine delle voci e delle
conc., ili-149: abbiamo per incontrastabile che l'ono- matopea fu il più generico
bestiali!) per difendere i padroncini che mi dànno mangiare '. b. croce
imitativo, cioè la teoria dell'onomatopea, che i linguisti essi stessi deridono talvolta col
, dall'imitazione dell'abbaiar del cane, che dovrebbe aver dato il nome al cane
raffinate, in cui dalla sillaba, che dovrebbe valer come suono mero, scoppia
incomprensibile. savinio, 74: prima che il tempo venisse della parola, il
quei suoni inarticolati e quelle ono- matopee che emettono tutti i bambini e che sono lo
matopee che emettono tutti i bambini e che sono lo stato larvale del linguaggio.
musicista... del fenomeno naturale che l'na ispirato non riproduce con onomatopeie o
la mollezza disegnato nella sinuante onomatopeica, che ne riuscirebbe, se avesse scritto
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio delronomatopea
-ci). che si riferisce, che è proprio delronomatopea; che è formato
riferisce, che è proprio delronomatopea; che è formato con tale procedimento linguistico o
è formato con tale procedimento linguistico o che ne deriva. -in partic.
deriva. -in partic.: che intende rappresentare un fatto o un fenomeno
enniana in questo verso... che imita il suon della tromba con la compositura
1 " otototoi 'di cassandra, che magari significa poco, non essendo che
che magari significa poco, non essendo che la trascrizione onomatopeica d'un urlo di
: imitazione dell'abbaiar del cane, che dovrebbe aver dato il nome al cane,
ii-332: si è osservato già dai dotti che la onomotesia, o la prima imposizione
della famiglia papilionacee (ononis spinosa) che infesta i terreni aridi, con fusto
gli antichi] talmente riscaldar la fantasia che... vollero dal suo nome
landino [plinio], 593: dicesi che, se gli asini mangiano
, per mostrare la scienza loro più che per insegnare la via di dio. maestro
onorabili donne, reputar mi debbo, che il nostro re me a tanta cosa,
2. degno di riverenza e rispetto; che deve essere giustamente apprezzato o preferito.
[di padre e di madre], che dopo dio ci è onorabile sopra ogni
, essendo materiali. 3. che serve o è atto a conferire onore a
ciascuno dee mettere sua intenzione a cosa che li sia convenevole, e già sa ciò
li sia convenevole, e già sa ciò che le altre cose saranno migliori e più
, 21: tutte quelle cose sono onorabili che sono oneste. b. corsini,
: onorabilitade è una vir- tude per che omo onora li altri omini. onorabilità è
omo onora li altri omini. onorabilità è che noi dovemo fare e seguitare l'opera
fare e seguitare l'opera de'prod'omini che provano più di noi. de marchi
con le mani in faccia, gridandomi che mi fossi guardata bene dal metter in dubbio
sembra ormai definitivamente orientata verso quella potenza che si concreta nel possesso di capitali liquidi
forse anche effetto della 'seicento 'che incominciava a farlo salire su per la
): arditamente ordinò... che, abbandonato questo santo onoraménto del nome di
agg. (superi, onorandissimo). che è 0 appare degno di onore,
attendono il mio giudizio: di guisa che la mia vita è una continua maledizione.
di lettere e assai più onorandi di tanti che sono gonfi di sapere. carducci,
gonfi di sapere. carducci, iii-28-302: che importa a me se tra gli altri
avendomi vostra signoria e detto e scritto che io qualche volta le scriva, non
al certo. svevo, 8-814: che cosa ne dite della vita, vecchi onorandi
1 papari l'ortica. 2. che incute rispetto; che provoca l'ammirazione
. 2. che incute rispetto; che provoca l'ammirazione o il giusto apprezzamento
o il giusto apprezzamento di tutti, che si presenta come onesto. p
pure il suono delle grida vostre, non che gli onorandi e tremendi aspetti, vincitori
.. perde sovente di quell'esteriore decoro che gli converrebbe serbare...,
onoranda debbe tutta risentirsi nel vedere in che modo gli alberi ricominciano ad ingemmare i
è me'far più d'onor che poi pentere / del manco del dovere,
pentere / del manco del dovere, / che si riman l'onor ne l'
è collocato piuttosto nell'o- norante che nello onorato. comanini, l-ni-333:
comanini, l-ni-333: colui che vuole onorare scende a man manca e lascia
allora più degna parte la sinistra che la destra. pallavicino, 1-257:
: falsa chiamando quella brama d'onore che non ha per ragione e per base la
studenti: gli onoranti sono studenti: che c'entra la gerarchia?
servi suoi, non tanto per l'onoranze che vengono fatte da noi a coloro ch'
onorati, quanto per li vantaggi incomparabili che ne riportano gli onoranti. 2
agg. (superi, onorantìssimo). che è causa di onore, di ammirazione
manifestazione esteriore, segno visibile di onore che vale come ricompensa del merito o come
giamboni, 8-ii-140: seneca dice che le onoranze e le follie de'giovani
. dante, conv., iv-xxix-4: che fanno queste onoranze che rimangono da li
, iv-xxix-4: che fanno queste onoranze che rimangono da li antichi, se per colui
rimangono da li antichi, se per colui che di quelle si vuole ammantare male si
volgar., 93: ciascuno cercava che onoranza e che officio e che signoria
, 93: ciascuno cercava che onoranza e che officio e che signoria gli potesson dare
cercava che onoranza e che officio e che signoria gli potesson dare in ricompensazione delle
su- stanze umane e le onoranze secolari che, quasi giganti di statura, incurvano
casini, iii-539: guardatevi da'profeti che mangiano..., perché costoro
onore risiede nell'astratta nozione del pregio che si ascrive alle oneste azioni, ed
concreta nozione di riverenza e di testimonianza che si rende all'altrui merito. cattaneo,
. jahier, 3-160: temo soprattutto che la massa degli indecorati, che dovrebbe saper
soprattutto che la massa degli indecorati, che dovrebbe saper leggere prontamente nastrini e medaglie
meno al dovere delle onoranze ai decorati che è il fine supremo delle decorazioni medesime
sendo nel mezzo del pelago non altrimenti che '1 cuore si sia nel lago del
sì gran credito presso a'suoi laodiceni che, andati un giorno a trovarlo in
... costituirono, per coloro che in guerra avessero un cittadino salvato,
, si pavoneggiava un certo saio di pavonazo che per onoranza portava.
idem, 39-iii-196: la dulia, che similmente vale servitù, è un ossequio
similmente vale servitù, è un ossequio che si presta a'santi, l'onoranza
lorenzo e ora in questi dua catasti, che si diceva gli ponevano per fare l'
per fare l'onoranze a questi signori che s'aspettano ora per san giovanni. bisticci
filippo pandolfìni, e stette quivi tanto che si mettesse in punto l'onoranza sua
, soggiornando egli ancora in signa, mentre che s'apparecchiava la onoranza per riceverlo nella
m. adriani, v-267: seleuco comandò che un padiglione reale mettessero insieme e facessero
in occasione di una cerimonia di onoranze che si tenne nell'università di roma,
nell'università di roma, si udì spiegare che la sola differenza che correva tra i
si udì spiegare che la sola differenza che correva tra i due insegnanti che si voleva
differenza che correva tra i due insegnanti che si voleva onorare era che l'uno
due insegnanti che si voleva onorare era che l'uno immergeva interamente dio nella realtà
giovane, i-557: dove hai tu veduto che d'altra stagione tanti doni l'aria
aria e la terra insieme producono, che, vaghe di rinnovellare anch'elle l'onoranza
elle l'onoranza di ferragosto, par che si sforzino in partorirgli? 4
. lorenzo di m. niccola acciaiuoli, che morì a barletta e poi venne il
si facessero le spese del mortorio, sì che la sua onoranza fu fatta dal publico
mortorio onoratissima, deliberarono... che gli fosse fatto un sepolcro di marmo
intendea dicendosi senza altro fare onoranza, che era con certe pompe e cirimonie speziali
quelli censi, tutte quelle onoranze (che sono piccole cose) le quali sono obbligati
funzione pubblica. nardi, i-500: che a ciascuno degli dodici buoni uomini e
parma [in rezasco, 715]: che di tutte le tratte che si concederanno
]: che di tutte le tratte che si concederanno il detto capitano abbia per
, ii-243: ho esposto di sopra che la tassa camerale per la tratta varia moltissimo
..; ho esposto di più che questa tassa è cresciuta per la riunione
la riunione di onoranze e mercedi di scrittura che si sono a poco a poco introdotte
... a pagar tributi arbitrari, che si chiamano onoranze e regalie, spezie
era tenuto anche più per antica usanza che per contratto. -per estens.
gli insegnò colla parola e col fatto che la tradizione vuole, d'accordo col buon
vuole, d'accordo col buon gusto, che il panettone prelibato, lieve, sapido
una parola il vero panettone, quello che non si fa più, sia fattura
ch'io lassai / perché avea dottanza / che la sua onoranza -no spresiasse. latini
, rettor., 27-21: veggendo che alquanti erano in grande onoranza e montati in
. bruni, lxxxviii-1-330: e'fu alcuno che, vinto da li raggi / dello
vinto da li raggi / dello sprendor che l'onoranza stende, / per sua
meco in exilio, e si starà mentre che io non l'abandonerò. guiniforto,
la frode in tanto onor è venuta che più non par vizio, ma prudenza è
massimamente paiono grazia acquistare ed onoranza quelli che sanno mentire e simulare. ariosto, 15-33
infamia, non vedremo più tanti, che pur pretendono il nome di galantuomini,
galantuomini, ascriversi a quelle sette esecrabili che non inorridiscono in qualunque siasi scelleraggine.
, 16-29: forza me seria corressa, che non fora a questa oppressa; /
tengonsi ad onoranza, / se veggon che possanza / gli onori. = deriv
non ch'io con cura / promisi che verresti a sequitarlo, / eri poco onorato
misura. aretino, v-1-443: da che voi, re inclito, per simigliare
. a. martini, 1-8-174: che dee farsi ad un uomo, cui il
, 5-173: debbonsi lodare i vincitori che con ogni più cortese dimostrazione il vecchio,
. testi fiorentini, 40: ordiniamo che tutti quelli di questa compagnia, così
per pubblico decreto donato un pennone, che era una piccola bandiera bislunga e un
tempi. leti, 5-i-234: o che gli ambasciatori vadino per spiare o che
o che gli ambasciatori vadino per spiare o che vadino per onorare, deve esser reciproca
ed entrò all'indietro, a tal che, in cambio di far riverenza al re
: né può indursi a pensare ^, che un poeta di sì alto cuore non
de ^ suoi piedi in faccia all'ospite che per la narrazione memorabile del petrarca l'
di villanie. periodici popolari, i-444: che cosa è un contadino? mi vergogno
con quanto disprezzo siamo ricevuti da quelli che vivono nelle città. 'paesano '
è... tanto dissoluto e che sia uomo che abbia in sé così
. tanto dissoluto e che sia uomo che abbia in sé così grande audacia che
che abbia in sé così grande audacia che voglia o possa dubitare o pure vogliamo
pensamento intorno all'onorare l'imagini, e che in somma si scosti da quanto è
/... / saluta il bronzo che le turbe pie / invita ad onorarte
: san mena e un legionario martire che si trovò da sé il luogo dove voleva
figliuol di giove / lieto fa ciò che mira: apollo salva / che deio
fa ciò che mira: apollo salva / che deio onora. leopardi, 823:
. pascoli, 655: or tu fa che un torello / dal re mi venga
un agnello e un verro; / che qui ne onori quell'ignoto iddio.
domenica è troppo da onorare, però che in cosi tatto dì risuscitò da morte a
/ onorate il felice e fausto giorno / che fugò la tartarea notte, oscura.
. c. capilupi, 109: fate che vi rimembre / onorar sempre il primo
co le dette vir- tudi: non che per lor volontà non albergassero assai -e
levarono in piede ad onorare due altre, che quivi... liete venieno.
guido studiò in onorare li valenti uomini che passavano per lo cammino francesco, e
molti ne rimise in cavalli ed armi che di francia erano passati di qua. g
recata l'acqua alle mani; e poi che lavati ci fummo, a tavola ci
sedemmo, come piacque al buon vecchio, che volle me come forestiero onorare. testi
la prima figura di quel regno e che non accorda così facilmente una tal distinzione.
prìncipi romani recoe ad anibaie più gloria che la vittoria loro, perché l'ingannoe
, lii-15-181: fu onorato in fine che il suo core fosse collocato con quello
5-385: s'ag giunse che onorò [napoleone] con pietosi uffìzi pio
marito. caporali, ii-21: si legge che alessandro macedone / così tosar anch'ei
età con il rispetto e la deferenza che le sono dovuti; riconoscere la superiorità
andare sicuri; e per molti si disse che l'avea fatto per danari o per
par., 16-139: la casa di che nacque il vostro fleto /..
al continuar della nostra letizia, estimo che di necessità sia convenire esser tra noi
. ariosto, sat., 3-263: che caval- liero o conte o reverendo /
onoro, / se meglio in te che * 1 titol non comprendo. porcacchi
i-310: ha usato quella rabbia nel dire che lo spinse a voler amazzar me,
e pòrtati con loro in quella guisa / che tu vorresti ch'altri si portasse /
il luogo. cesarotti, 1-xxi-392: sento che mi si risponde che c'è forza
1-xxi-392: sento che mi si risponde che c'è forza di onorar successivamente chi
questo libro, perché opera è di tale che ambidue onoriamo ed amiamo singolarmente, come
-onora il padre e la madre: formula che esprime il quarto comandamento del decalogo
padre tuo e la madre tua, acciò che tu viva lungamente sopra la terra,
, a fine di poterlo onorare secondo che meritavano le sue virtù. b. segni
siri, 1-i-531: pareva al conte orso che la regina di francia poteva onorare maggiormente
in tanto onorar si deve in quanto che n'è di quella un domestico e famigliare
., i-rv-n: questo è quello per che ciascuno profeta è meno onorato ne la
, per rispetto dell'ordine, più che non parea a lui che portasse il
ordine, più che non parea a lui che portasse il merito suo. boccaccio,
ritroveranno de'cigni neri e de'corvi bianchi che a'nostri successori d'onorarne alcuna [
onorar lui d'ardente zelo, / che già con le sue spalle resse el
è un segno d'una oppinione avuta che quei tali sieno liberali e benefattori, e
, e con ragione sono onorati coloro che hanno fatto gran benefizi e quegli che
che hanno fatto gran benefizi e quegli che posson farne. bisaccioni, 1-299: devesi
la liberalità e la magnificenza verso coloro che hanno ben servito alla guerra e verso
ben servito alla guerra e verso quelli che sono morti combattendo, onorandoli con lodi
: oh, se molti di quelli che siedono al governo della repubblica l'intendessero
più sarebbero onorati e ben trattati coloro che professano e fregiano queste arti! cesari
arti! cesari, i-307: pareva che i primi e 'più caldi ad onorar
guerra, chi resterebbe per onorare quelli che vanno alla guerra? -in
. petrarca, 23-166: alzando lei che ne'miei detti onoro. boccaccio,
boccaccio, vii-166: quelle trecce d'or che m'hanno il core / legato e
la penna è cosa, perdonami, che non ha senso alcuno per me.
: o felicissimo / vate sublime, / che puoi dell'etera / toccar le cime
/ e bene m'onorao / di tanto che 'n altura / mise in me la
. fra giordano, 1-121: vedete che pur in questo mondo com'egli [dio
. di leo, 203: vedrai colei che questa schiera onora, / in cui
bel soggiorno: / giulia rocca gentil che i campi infiora / dov'ella volge
quel senato di gran pondo, / che tanto la mantien, orna et onora.
chiabrera, 1-i-444: la grande, che nel mar siede reina, / nel cui
laude e paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri
o desinare / o d'altri convenevol che da chiostri. boterò, i-139: faccia
? l. tadini, lvii-184: quel che fé stupor fu che la corte /
lvii-184: quel che fé stupor fu che la corte / del titolo di dama l'
i-386: questi cari e bravi giovani, che noi onoriamo oggi d'un premio augurale
d'un premio augurale nel nome del re che ci diede una patria. bacchelli,
, 12-iii-287: ora si strugge di desiderio che gli sia concesso di rincontrarla al suo
suocero. brusoni, 1-37: bastami che restiate servita d'o- norarmi del titolo
frequenti visite, ma più per irene che per lui. manzoni, pr. sp
prender congedo da quest'uomo incomparabile, che m'onora della sua amicizia, mi parlò
, iii-19-354: egli chiamato più tardi che me alla dignità di cui fu tanto più
ad alcuno degli dei o degli uomini che quelli che voi avete onorati di sedie
degli dei o degli uomini che quelli che voi avete onorati di sedie curuli,
quale s. m. è capo, che è onoratissimo e ricercatissimo da'prìncipi,
ii-12-15: se... avessi saputo che l'ordine civile di savoia imponeva un
l'onorevole cairoli, anche più fermamente che allora non facessi, a lasciare il pensiero
della via di dio onorava di ciò che potea. capellano volgar., i-35:
, i-35: comandamento è d'amore che, qual più ben fa, onorato
e di sì grande merito appo iddio che cristo benedetto nella vita e nella morte
15: tutti gli aderenti loro, che fussino gentili uomini, se li guadagnò.
l'autorità de'grandi è un mantello che cuopre ogni mancamento: non avendo eglino
mio valore, gli feci conoscer quel che 10 valeva. chiabrera, 1-iii-266: donna
sarà prova ad onorar tuo merto, / che oggi per te fuor di ragion si
cui ventre uscirà il seme fecondo / che onorar deve italia e tutto il mondo
, 170: signor (così dicea) che in grembo a l'ostro / onori
perdonarmi que'pochi buoni e valenti italiani che hanno onorato di loro scritture quel giornale
mese per quei giovani di specchiata condotta che con la scienza avessero onorato la patria
non fu staman da voi richiesta / che venisse onorare questo giorno? boccaccio,
? boccaccio, i-300: io mi ricordo che in quella città dov'io nacqui si
della vostra molta cortesia ringraziandovi, che avete con isconcio di voi il mio natale
castiglione, 203: non saria conveniente che un gentilom andasse ad onorare con la
, ma vergogna eziando, quando aviene che nell'occasione d'alcun oste, ch'onori
un battelletto alla frescura attendendo senza impazienza che qualche pesciolino onori l'amo della sua
: dicono non esser questa, di che si ragiona, propria lingua, né tale
si ragiona, propria lingua, né tale che da'pregiati ingegni si debbia per bella
bisogni, in continuo conflitto colli elementi che il solo progresso delle industrie può trasformare
tre compagne elette / già della dea che il terzo cielo onora. 12.
madonna dell'impruneta, 1-30: ordiniamo che ogni edificio o pintura di tavola o
, / giu- gurta il sa, che, di catene carco, / onorò i
/ di somma di savire, / che sovra l'altre [donne] vi nde
, purg., 21-85: col nome che più dura e più onora / ero
, 19: que'begli istituti, che ne'tempi felici della sventurata venezia onoravano
chiabrera, 1-ii-223: duo bei cristalli, che a ria sete ardente / usano ministrar
liquori, / donna mi diè, che più che argenti ed ori / semplice vetro
/ donna mi diè, che più che argenti ed ori / semplice vetro è d'
son fieri di appartenere ai battaglioni che portano i nomi delle valli e delle montagne
casa. non sanno star sull'attenti, che già disputano se onori più nappina sangue
cadi et avalli / per certi vizi che seguitan ora / che 1 primo mal onora
per certi vizi che seguitan ora / che 1 primo mal onora / lo vendicante
sono porti tanti e sì diversi sapori che grandemente ne onorano le nozze e i
chiabrera, 1-ii-373: sprezzo / neve che venga ad onorar le coppe / ove
mu- stacchione grigio di pochissime parole, che onorò la firma di mio padre e
servire di quelli [grandi] massime che sono di buono consiglio, perché nelle
, 5-58: passò stagione; / che nullo di tal madre oggi s'onora.
subordinata. marino, xxx-5-10: non che a scorno io mi rechi / soggiacer
gran caterina esser s'onora / più che donna reai divina ancella, / spirto divin
avere loro rispetto aveva liberato il re e che quello de'pericoli e delle spese loro
, 250: voglio... che 1 nostro cortegiano, se in qualche cosa
fuora i miei versi, dio sa che non ci ho pensato mai...
tutta la vita onora: per indicare che una morte gloriosa può riscattare un'esistenza
reale o di potere effettivo, tanto che non implica gli obblighi, i doveri
obblighi, i doveri, i diritti specifici che normalmente vi ineriscono; che fa parte
diritti specifici che normalmente vi ineriscono; che fa parte o che riceve il conferimento
normalmente vi ineriscono; che fa parte o che riceve il conferimento onorifico di partecipazione
, membro onorario). -anche: che ricopre volontariamente, a tempo parziale e
e senza retribuzione, un ufficio pubblico che normalmente viene conferito, a tempo pieno
capi onorari del popolo e padri di famiglia che veri ed assoluti sovrani. monti,
assoluti sovrani. monti, iii-255: che diro ora per l'altro onore,
diro ora per l'altro onore, che codesta illustre accademia mi compartisce nominandomi suo
onorario? mazzini, 35-225: sento che hanno fatto tra voi ramorino colonnello onorario
n: il conte aveva un fratello che non gli somigliava per nulla ed era
canonico più rotondo, liscio e mellifluo che fosse nella diocesi. carducci, ii-9-222
zanotti, 1-9-6: quella determinazione non fa che molte e molte letture onorarie non possano
piccozza onoraria in astuccio di cuoio, che voleva a ogni costo rinnovare.
nell'esercizio di un potere reale, che è privo di qualsiasi forza effettuale;
è privo di qualsiasi forza effettuale; che riveste un carattere puramente nominale. c
e de'suoi fautori altro non era che di ridurre tutte le provincie a stato
una specie di feudi onorari et ideali che si dicevano di camera o di cavena,
camera o di cavena, nella maniera che i beneficialisti dicono esser benefici di pertica
cittadinanza. 2. per estens. che non svolge o esercita solo in parte
contenere, non ti frenare. si vede che ti sforzi di non ridere. il
, fanno ridere. 3. che serve o è atto a rendere onore o
p. del rosso, 1-1-152: ordinò che trenta di o più che si consumavano
1-1-152: ordinò che trenta di o più che si consumavano ogni anno nelle feste che
che si consumavano ogni anno nelle feste che faceva il pretore, chiamati ludi onorari
dei romani non erano chiamati con questo nome che per la loro destinazione: essi eran
: essi eran diretti ad onorar coloro che avevano qualche importante servigio prestato alla patria
, fra tante, sia la porzione che il municipio possa ora assumere, per
, la baia dove fosse giunto naviglio che issava lo stendardo reale. 4.
. 4. stor. dir. che attiene alle cariche pubbliche elettive (dette
e nel primo impero) dai magistrati che esercitavano funzioni giurisdizionali (e specialmente dai
in realtà nuove norme di diritto sostanziale che modificavano o integravano il diritto di origine
etico-giuridica. garzoni, 7-203: che giova la legge di natura? che
: che giova la legge di natura? che l'antica scritta? che la nova
natura? che l'antica scritta? che la nova? che la civile, le
l'antica scritta? che la nova? che la civile, le papiriane, quelle
retribuzione per il loro lavoro, cosa che sarebbe stata incompatibile con il loro stato
clienti lo ricavono per onore della tutela che prendono di essi. bellori, iii-13
, pieno di mala voglia e quasi che affrontato, al romer rivolto, con ispiritosa
romer rivolto, con ispiritosa risoluzione dissegli che le sue opere onorario di maggior prezzo
con titolo d'onorario si riceve quel che dentro i limiti dell'usanza o di vantaggio
soldo sono pronti a combattere per chi che sia, così quelli per un onorario s'
per suo onorario il doppio di quello che averà auto ciascuno di essi giudici.
. magalotti, 7-117: bisognerà adesso che io pensi a qualche onorario per il
decente stabilimento ai suddetti individui, suggerì che potevano ricrescersi li onorari coll'ammensazione alla
poeta, e l'onorario / mi par che fosse cento cinque lire. nievo,
italiane al mese, e non obblighi altro che di far rime alle occasioni o quando
a dividere con lui i lauti onorari che ricaverò da questa pubblicazione.
4. disus. somma di denaro che, aggiunta all'ammontare di una multa
, veniva versata a favore delle guardie che avevano sorpreso e segnalato un reato.
ii-660: si può aggiungere alla multa, che è di ragione della camera, anche
ragione della camera, anche l'onorario, che potrebbe portarsi indistintamente a due scudi per
, 19: pregavalo fussi contento ordinare che da'firmani fussi ricevuto onoratamente. bandello
parlato più onoratamente dii duca di mantoa che non faceano prima. trissino, i-15
faceano prima. trissino, i-15: dico che non so di che vi possiate di
, i-15: dico che non so di che vi possiate di esso trissino dolere,
possiate di esso trissino dolere, poi che egli parla più onoratamente della lingua toscana
egli parla più onoratamente della lingua toscana che non fanno i nostri medesimi toscani.
turenne, disobligatosi onoratamente dall'impegno in che si trovava con gli spagnuoli, aveva liberamente
, lii-13-277: esorto tutti li soldati che, ponendo la mano alle proprie borse,
alle proprie borse, ognuno sborsasse tanto che... si sovvenisse alli bisogni comuni
sovvenisse alli bisogni comuni di quelli soldati che lo avevano con la loro virtù e con
svelando schietto tesser tuo e non lasciando che ti supponessero ricco. castelnuovo, 1-153
vittoria, così s'assicurava in questo, che onorata - e gloriosamente era per morire
del proprio prestigio sociale e della stimabilità che ne deriva; decorosamente, convenientemente,
, 3-37 (ii-437): nonostante che in milano sia di nobilissima ed antica
i-122: guardisi di non tentar impresa che sia sopra le sue forze e di non
entrar di negozio, non in affare, che non sia sicuro d'aveme a riuscire
onoratissimamente disse sé essere talvolta d'opinione che egli avesse confutato gli altri a volgarmente scrivere
dei vetri colorati e degli azzurri oltremarini che i gesuiti tennero lungamente e onorata- mente
monopoli... è un buon sito che si può difendere onoratamente. 6
egli [il re di francia], che, fatta la pace, non aveva
, lii-5-90: spende profusamente, tanto che non v'è alcun signore in corte
non v'è alcun signore in corte che viva onoratamente come in lui, facendo
tavola e splendidissima dei più delicati cibi che si possano trovare. -con proprietà
bisticci, 3-431: vestiva onoratamente, secondo che debbe fare uno cittadino della sua qualità
. galileo, 1-1-308: mi piace che vincenzo... spenda quello ch'
ella gli somministra onoratamente, avvertendo erò che si potrebbe spendere onoratamente molto più i
spendere onoratamente molto più i quello a che le mie forze si estendono.
fia o arte nobile o bella disciplina che dipinta co le parole di toscana non
la proprietà e l'efficacia di linguaggio che richiede la rappresentazione di un alto e
de'riguardanti mostrarsi, non io son tale che onoratamente ciò far possa, ma uopo
onoratamente ciò far possa, ma uopo fia che con le vostre dolcissime parole e bellissime
vii-393: ah fulgenzio, non sono io che vi do occasione di sospettare, ma
occasione di sospettare, ma la poca fede che avete di me fa inquietar voi ed
hanno voluta confessare ingenua- mente e dirmi che quella versificazione cagionava loro noia, ma
ma non ho mai neppur trovato un solo che, messo al punto, m'abbia
ghislanzoni, 17-109: ella non saprà mai che ho esposto la mia vita per difendere
: soltanto, il signor avvocato consentirà che noi riferiamo la sua risposta al nostro mandante
pasquali, ed egli non mi darà che quello che gli detterò la sua onoratezza
, ed egli non mi darà che quello che gli detterò la sua onoratezza. cattaneo
curò i romanzeschi attentati di un giovane che nutriva e coltivava in tempi moderni di
onorativo, agg. ant. che è atto a rendere omaggio; che
che è atto a rendere omaggio; che esprime rispetto, deferenza, omaggio verso
onorado; superi, onoratissimo). che gode o è giudicato degno di stima
o meno esplicito, dell'onore; che si comporta in modo corretto, probo
la modestia, l'illibatezza); che ha una buona reputazione, un'eccellente
lussurioso sia laido, non è mai peggiore che quando si mischia con persona onorata.
ragione della persona offesa, l'insulto che di suo genere fosse leggiero, fatto
. frugoni, i-15-9: sono un uomo che non mente / il suo interno,
tarchetti, 6-ii-650: non puoi credere che possa esistere tra una donna onorata e un
amicizia... non farmi temere che la tua anima sia più corrotta di
sorse quel d'eloquenza largo fiume, / che da'dotti onorati labbri vostri / con
metastasi, 1-i-185: ah, pria che muora, / si procuri arrestar l'
verga, i-177: massaro neri aveva detto che il suo ragazzo voleva che fosse onorato
aveva detto che il suo ragazzo voleva che fosse onorato come suo padre, e delle
corna in casa non ne voleva altre che quelle dei suoi buoi.
questo tributo di lagrime e di riconoscenza che devo sì giustamente alla memoria onorata di
avete mille ragioni e mille torti coloro che altrimenti ne dicono, ma il tempo
ma il tempo fa ragione a tutti che le opere degli eleganti scrittori mantien sempre
, v-1-918: la povertà del giudizio, che è tanto poco in me che non
, che è tanto poco in me che non sa ciò che io mi sia,
poco in me che non sa ciò che io mi sia, è suta cagione,
è suta cagione, onorato fratello, che il miracolo che porta in sé la vostra
, onorato fratello, che il miracolo che porta in sé la vostra nobile tragedia
ecc.]. -sm. persona che è fatta oggetto di onore, di
onore è collocato più tosto nell'onorante che nell'onorato. fiamma, 1-163:
nell'onorato. fiamma, 1-163: che alcuno si acquisti onore non è in
, falsa chiamando quella brama d'onore che non ha per ragione e per base la
di stato infame anche sente e crede che il diritto la legge l'avvenire è per
i banditi i calunniati d'oggi, che erano gli onorati di ieri, che saranno
che erano gli onorati di ieri, che saranno i gloriosi di domani.
gloriosi di domani. -ciò che è degno di onore, di considerazione.
. caro, 12-iii-71: vi dico primamente che io non v'ho mai avuto e
costoro vi nominano, per pazzo, che questo nome è troppo ingiurioso e troppo
foggia co'fatti loro, infino a tanto che qualche malvezzo de gli stessi..
stessi... non mi fa conoscer che in loro sia cosa la quale mi
sua, nella vita ingiuriosa e tirannica che nelle arti civili ed onorate. g
ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata via che
che invidia t'impedisca nell'onorata via che sempre corsero i nostri. -conforme
persuader a'soldati col suo bel dire che debban disprezzare ogni pericolo per far cosa
ii-308: dubbio veruno / sul partito che presi, in cor non sento,
), all'onore e all'omaggio che le è dovuto o al contegno che
che le è dovuto o al contegno che le è richiesto o che deve rispettare.
al contegno che le è richiesto o che deve rispettare. guicciardini, i-137:
sta tutto appoggiato sopra il braccio sinistro, che porge una tazza di vino alla reina
e spero di potervi trovare un ricovero più che sicuro, più che onorato, fin
un ricovero più che sicuro, più che onorato, fin che dio non v'abbia
sicuro, più che onorato, fin che dio non v'abbia provveduto in miglior
desiderano l'intervento francese; io penso che la vera causa italiana è già pericolata
vera causa italiana è già pericolata, che l'indipendenza non è piena né forse
guasti, iv-125: vuole il cittadino che la sua onorata dimora attesti delle ben
alle persone più notabili e illustri; che ospita una personalità nobile, ragguardevole (
cittadini universalmente questa boria in capo, che vogliono essere tenuti i primi de la
berretta, chi se gli inchina, che gli saluta, chi gli cede il luogo
adorno e reggio, / il dio che regna in la vicina riva. f.
m. zanotti, 1-8-18: com'è che ancor fra gli onorati seggi / siedi
confacente ai meriti di un defunto, che attesta un giusto tributo nei suoi confronti
: non è... meraviglia che ben presto faenza amasse e stimasse il
come cittadino antico e provato, e che quei che l'amavano gli facessero il funerale
antico e provato, e che quei che l'amavano gli facessero il funerale magnifico
preparino sepoltura onorata. 4. che non pregiudica l'onore, la fama,
, la fama, la dignità; che non arreca onta, che non costituisce
dignità; che non arreca onta, che non costituisce motivo di vergogna.
trattandogli da uomini vili e codardi, che per lo zelo dell'onor loro e della
villano. oddi, 1-101: oimè, che non solamente io non ci vedo strada
cittadini buoni lodavano piuttosto un'onorata pace che un'aspra e difficile guerra. b.
tuttavia lusingando di poter ritornare, quando che fosse con onorati termini, all'antica
unione colla gran brettagna. 5. che rispetta i propri impegni, gli obblighi
onorato. -degno di fede, che può essere creduto sulla parola.
quali egli potea rendere onorata testimonianza e che però dovesse temporeggiare, et intertenere la
, a nome di que'suoi compagni disse che tutti quei virtuosi che tali erano quali
suoi compagni disse che tutti quei virtuosi che tali erano quali sapeva il mondo, e
nardi, ii-200: pareva ad ognuno che fusse cresciuto l'animo al capitano e
città. guicciardini, i-12: considerasse che tollerando con pazienza le prime ingiurie,
: santa onorata dea del ciel, che la notte ti mostri / e co la
scherzi geniali 'più onorati del suo nome che dal mio studio. algarotti, 1-x-284
, 1-x-284: un ostinatissimo raffreddore, che mi ha obbligato parecchi giorni al letto,
parecchi giorni al letto, è cagione che io non abbia prima d'ora risposto alle
bacchetti, 18-i-645: -è un solerte funzionario che desiderava conoscere un'illustrazione della scienza come
odoriferissima pianta e albero consacrato (secondo che si credettero gli antichi) allo splendentissimo
pallavicino, 6-1-360: non meno allora che l'atto si fece volle che fosse
allora che l'atto si fece volle che fosse onorato col festivo sparamento di ben
flebile, delle lagrime e de'singulti che si udivano uscire in copia da una moltitudine
busto onorato di belle medaglie, conveniamo che a quel viso tondo, quasi paffuto,
stimandosi allora più degna parte la sinistra che la destra. carducci, iii-27-
signor, è questo l'onorato crine / che già rendea a'intorno assirio odore?
: sono pienamente di accordo gli eruditi che la religione lamica onorata nel tibet, in
c., 39-24: di nicistà è che sieno grandissime vertudi quelle che sono onoratissime
nicistà è che sieno grandissime vertudi quelle che sono onoratissime. -tenuto in gran
quale s. m. è capo, che è onoratissimo e ricercatissimo da'prìncipi,
pietà per le spoglie illustri o amate che contiene (un sepolcro). g
da un signor romagnolo morrai, tu che pure speravi riposare l'animo stanco e la
la tua gloria in firenze, tu che pensavi agli onorati sepolcri che biancheggiano intorno
, tu che pensavi agli onorati sepolcri che biancheggiano intorno al ben san giovanni.
con accese voglie. 8. che manifesta apprezzamento, considerazione; lusinghiero,
: vi ringrazio molto dell'onorata menzione che v'è piaciuto fare di me in quella
quale mi fece le più onorate carezze che mai si facessino a uomo del mondo.
5-iii-133: io mi sforzerò d'esser tale che la non abbia mai cagione di pentirsi
mai cagione di pentirsi dell'onorato giudicio che la si è degnata fare di me.
per la posizione o la carica sociale che ricopre, per la dignità e l'
l'autorità, la fama, l'influenza che possiede (una persona, un gruppo
persona, un gruppo di persone); che appartiene alla nobiltà, a un ceto
molto elevato, di alto lignaggio; che è di condizione particolarmente agiata, che
che è di condizione particolarmente agiata, che possiede un certo lustro; altolocato.
par., 16-139: la casa di che nacque il vostro fleto, / per
fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti / e puose fine
perché si trattasse per persona onorata e che quasi fusse la medesima che il re
onorata e che quasi fusse la medesima che il re, fu espedito in francia con
vi ringrazio sommamente de l'onorate amicizie che di continuo m'andate procacciando, e
qualche onorato prencipio alla casa mia, che se io fussi nato di gran ligniaggio,
italia. -che vanta insigni tradizioni, che ha nobili e famosi antenati (un
castello era suo. la nomea vuole che fosse il ganzo della marchesa di cetinale
fa un principe più onorato e più glorioso che la grandezza dell'imprese, accompagnate
petrarca, 102-2: cesare, poi che 1 traditor d'egitto / li
, 3-108: questa non è quella che noi cerchiamo né quella di che ragioniamo né
quella che noi cerchiamo né quella di che ragioniamo né quella di che a sì
quella di che ragioniamo né quella di che a sì onorata mensa disputar si conviene.
, della lealtà, del rispetto gerarchico che vigono, implicitamente, all'interno di
, 6-361: il capo della onorata società che entrando in scena fa scattare il ferro
spediti attorno tutti i membri di quella che il popolo chiamava * onorata famiglia '
memorabili, dalle imprese note e gloriose che vi si svolsero; degno di rispetto
illustri tradizioni, per i personaggi importanti che vi nacquero o vissero, per ciò che
che vi nacquero o vissero, per ciò che di prezioso e di significativo accoglie (
, caratterizzato da profondo fervore culturale; che ha una lunga ed eccelsa tradizione (
anche, per le proprie ricchezze; che gode di buona fama per l'onestà,
la diligenza, la rettitudine della vita che vi si conduce (un convento,
ricordo e di ossequiosa memoria per ciò che di considerevole e importante vi è accaduto
sì al cor l'imagine sua viva / che 'ngegno o stil, non fia mai
'ngegno o stil, non fia mai che 1 descriva / ma spesso a lui co
acerbo mi fia sempre / (poi che sì piacque a dio). g.
disciolto, vi ricoprite di quella veste che fu splendidissimo premio a'meriti vostri?
? 13. per estens. che si distingue, che eccelle per l'
. per estens. che si distingue, che eccelle per l'elevatezza e la nobiltà
io / muoio in questo career, che vii pegno / vi resti poi in sul
di far onorate sortite, travagliando più che mediocremente li nemici. tasso, 8-80
tasso, 8-80: ah non sia ver che tanta indigniate / la terra piena del
1-287: già nel cielo era scritto / che ciro dalle selve / s'ergesse d'
aiutaste a scaricare il bastimento. -o che ci ayete preso per camalli? -io
mettere in terra presto e bene un carico che preme molto al generale e alla patria
..., né potevano soffrire che il doria, unico autore e promotore
alamanni, 7-ii-1: fate pur voi che l'onorata aita, / ch'oggi
governo dello stato di milano per le accuse che da sì potenti avversari gli furon date
calcar essi questa via onorata, vorrebbero che tutti gl'imitassero. 14.
tutti gl'imitassero. 14. che esprime, che manifesta dignità, integrità,
. 14. che esprime, che manifesta dignità, integrità, sensibilità d'
, / e l'onorato bene, / che 'n voi convene -tutto in piacimento,
servir sì la mia 'ntensa, / che cura mai non tene, / né pur
: quel vivo ed onorato raggio / che splende fuor del vostro chiaro ingegno /
dolore vi farà questo vostro non voler che segua sì onorato e buon partito. salvini
un dolce e cortese pensiero e conto che si tenga della persona amata, che il
conto che si tenga della persona amata, che il rigore d'una sospettosa, credula
il dolore e per l'onorato sentimento che aveva dimostrato tirando la sua sassata al
questo santo e onorato furto così schietto che non s'ebbe un sospetto al mondo
mondo di noi. 15. che fa onore, che è motivo di vanto
15. che fa onore, che è motivo di vanto (con partic
(con partic. riferimento a ciò che costituisce un tradizionale riconoscimento onorifico, un'
petrarca, 24-1: se l'onorata fronde che prescrive / l'ira del ciel quando
palme: / ite ad godere il regno che vi spera. bellincioni, i-iio:
ausonio, o divo ingegno, / che d'elicona un ampio fiume versi, /
per l'effettivo valore o per ciò che rappresenta o ricorda o per il significato
, ii-157: fu sì fatta questa opera che meritò averne da quel re onoratissimo premio
, con un ago, que'pannicelli che s'ingenerano innanzi alle pupille degli occhi.
prima eleggerai vita travagliosa e morte onorata che mala morte et onorata vita. caro
trasea] della vii morte di coloro che, tacendosi, si lasciavano perire.
fiamma, 422: si può conoscere che quei che temono le fatiche onorate e
422: si può conoscere che quei che temono le fatiche onorate e fuggono i
fuggono i pericoli onesti sono più tosto effeminati che forti. cesarotti, 1-xxxii-165: o
forti. cesarotti, 1-xxxii-165: o libricciuol che al mio signor ten vai, /
idem, 21-721: lor si fece più che fratello nelle tenebre onorate e nella dura
un'antica e nobile famiglia toscana, che ha reso servigi recenti al paese, e
per aver la vittoria men sanguinosa, dato che non sia tanto onorata. dell'uva
. -usato in imprese illustri, che richiedono coraggio (un'arma).
. -riportato in imprese gloriose, che fa fede del valore di chi lo
ha conquistato (un trofeo); che costituisce il simbolo del valore, della forza
minor di quello, / forse, che diede achille al grande omero. por cacchi
. zanoiti, 1-8-47: santo re, che già nell'asia estrema / conducesti i
insegne / fuggir vorrei. 18. che procura notevole prestigio, importanza, fama
una determinata arte o attività); che rivela o determina un certo prestigio e
morelli, 272: la scienza fia quella che ti farà venire a'sommi e onorati
10-vi-234: rallegromi con voi del processo che io veggo da voi farsi nella poesia
poesia. seguite, ché io vi prometto che voi ghignerete ad onorata parte. p
grande, erano tanto amici fra loro che e s'avevano dato la fede di
impedirsi mai qual si voglia onorato grado che la fortuna gli appresen- tasse. caro
e la professione di boia tanto onorata che gli stessi zar non avevano a sdegno di
onoratissima e remuneratrice. -che arreca o che è segno di onore, di elezione
di elezione per chi lo riceve; che colloca in una posizione elevata, importante
signori veneziani. 19. che svolge il proprio incarico o la propria
onesto, con competenza e lealtà; che si segnala ed è apprezzato per la
molti onorati medici conchiudere... che a conseguire la salute del corpo è utile
oberwinter di quel destro e onorato barcaiuolo che lo stesso signor de lue raccomanda ai
signor de lue raccomanda ai viaggiatori e che servi a lui sì amorevolmente di guida.
, 5-119: questo barbiere, verbigrazia, che, ripassando sul palmo il rasoio,
il corteo, è sul rispuntare del pelo che, con la sua classe onorata,
e coscienziosa, con serietà professionale; che ottiene buoni risultati (un'attività,
delitti si deve scemare il già scarso pane che si dà a un de più d'
col nostro eruditissimo messer girolamo cittadino, che in casa con onorato salario appo voi
: soggiungerò qualcosa delle sue sostanze, che furono, più che altro, onorato
delle sue sostanze, che furono, più che altro, onorato frutto dell'industria e
21. elegante, curato; che si addice alla dignità di una persona
(42): oltra a l'aiuto che io davo al mio padre et alle
: usano li nobili, eccetto quelli che hanno maneggio in corte, di non abitare
sta magnificamente. 22. che ha un grande pregio artistico, esteticamente
grande pregio artistico, esteticamente riuscito; che si distingue per la bellezza (un'
] e molti trofei ed altri ornamenti che furono da lui fatti di carta pesta molto
monasterio e una chiesa alle monache scalze (che tal nome tengono in spagna le monache
mio piacer, lodate il giorno / che la serena luce mi riporta. guidi,
1-ii-68: nel qual luogo più leggiadramente che altrove esprime che l'ostracismo non era per
qual luogo più leggiadramente che altrove esprime che l'ostracismo non era per punire i
, a oggetti di profonda dottrina; che affina l'animo e l'intelletto (
. rime inedite, lxv-303: voi che spendete in gli onorati e santi /
lettere. mascardi, 57: supposto che tanto gli affari della guerra quanto le
di pace e non più le moderne che l'antiche faccende si possono dall'istorico
uomini come le donne, e ognora che fanno tali offici o feste, vanno
chiesa, ove portano ognuno quelle vivande che possono più onorate. allegri, 19:
baston pulito, morbido e sottile, / che per tuo mezzo aveva stagionate / queste
mazzini, 27-247: lady byron, che protegge la scuola, ma ch'io
ch'era per un giorno in città e che si terrebbe onorata d'una mia visita
1-146: la signora giselda gli disse che era onorata di vedere in casa sua
: l'imiragin rilevate degli eroi, / che son di gusto e boria / a
sm. (femm. -trice). che tri buta onore e omaggio
buta onore e omaggio; che manifesta, pubblica mente o
] onoratore della virtù. 2. che venera, che presta un devoto e fervente
virtù. 2. che venera, che presta un devoto e fervente culto alla
santissima. 3. che rende merito, che riconosce lealmente il
3. che rende merito, che riconosce lealmente il valore e le qualità
. 4. per estens. che fa oggetto della propria elezione; che
che fa oggetto della propria elezione; che ricompensa, che rimerita (con riferimento
della propria elezione; che ricompensa, che rimerita (con riferimento alla divinità)
è onoratore degli umili. 5. che è fedele a un patto, a un
patto, a un legame stabilito; che lo onora, lo rispetta. livio
per la quale essi, non altrimenti che se gerone vivesse unico onoratore della romana
salva? 6. letter. che permette di acquistare onore, di ben
è de'perfetti, e sono quelli che ànno fatto ogni bene, in esso
onorabilità come garanzia del mantenimento di ciò che si promette o della veridicità di ciò
si promette o della veridicità di ciò che si asserisce (anche nella espressione ellittica
sentimento di stima verso se stessi, che si fonda sulla salvaguardia di tale bene
, della fierezza, del mutuo soccorso che informano, al di fuori delle forme
di determinate organizzazioni clandestine o chiuse e che, soprattutto un tempo, informavano la
onore, cavaliere d'onore: che informa la propria condotta alle norme
gradi militari). -in partic.: che agisce secondo un codice morale e
se foste in prova del segnor valente / che segnoreggia il mondo de l'onore.
d'impiccarlo avuto in core / dopo che gli era stato l'annel tolto. /
promettete a sua maestà sopra l'onor mio che io ho tal seguito e tal intelligenza
e tal intelligenza, in abruzzo spezialmente, che io farò sua maestà in poco tempo
onore poi nasce dall'apparenza umana, che onora li potenti, li sapienti e li
: mi erano venute di quelle furiette che in tali congiunture sogliono risvegliarsi agii uomini
: soggetto della scienza è quell'onore che secondo essa per ingiurie si perde e si
: l'onore è un sentimento geloso che ha l'uomo di non essere sprezzato
ciascun cittadino, e le leggi di ciò che chiamasi onore, che a tutto fa
leggi di ciò che chiamasi onore, che a tutto fa preceder l'opinione. questa
questa parola onore è una di quelle che ha servito di base a lunghi e
al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io, e io
: quel codice d'onore è lo stesso che sopravvive in qualche parte d'italia.
popolazione, non una pratica clandestina e mafiosa che, urtandosi con la legge, diventa
core -innamorato. / lo primo, che. ccortese in ciascun lato / sia;
giuliani, ii-133: se a dio piace che io muoia sul campo d'onore,
-di istituzioni, per l'intrinseca dignità che è loro riconosciuta.
sèguite me. panigarola, 1-86: che darà il re a chi amazzera costui e
immaginava il padre di ritorno, / che riprendeva l'onore e il comando della
. -in partic.: dignità che è tenuto a perseguire e mantenere come
dovere, la lealtà verso la causa che si difende e verso le istituzioni,
e sono dati a tutte quelle cose che può fare l'uomo in femine..
1-i-603: nella qual nazione ai soldati che militano per prezzo, ogni scusa suol
bastare a cercar più la salvezza loro che l'onor proprio o il bene e
indispensabile diritto d'un soldato d'onore che mio padre ritrattasse pubblicamente nel luogo medesimo
esercito e costituisce quella forza di coesione che lo rende impenetrabile agli sforzi nemici.
un mucchio. era la batteria masotto che spariva in un vortice di strage. la
dir. intrinseco valore della persona umana che si riflette nella coscienza soggettiva della propria
nella reputazione da parte dei terzi e che è tutelato dal diritto, specialmente in
un insieme di strumenti civili e penali che, nel loro complesso, configurano il diritto
., onore familiare: a seconda che esso attiene direttamente all'individuo in quanto
o altra modificazione dell'opera stessa, che possa essere di pregiudizio al suo onore o
dall'importanza o dalla sacralità della carica che ricopre, dal compito o dalla missione
è investita, dalla solennità dell'istituzione che rappresenta, dall'elevatezza della condizione sociale
soccorrer lo servo quando '1 chiama, / che non pur lui, ma suo onor
se a lui maritata fossi, cosa che fosse contra le divine leggi e contra
proprio come per far cosa grata al pontefice che ne lo stimolava, e sì ancora
fieramente. segneri, iii-3-91: persone che per un puntiglio vano di onore attaccano
onore, / d'ira s'infiamman più che di vergogna. -per estens.
complesso di beni e di valori morali che tale condizione comporta; eccellenza, valore
conv., iii-v-7: l'amico conosce che vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo
da ben te tenga / ciascuno, e che tu sia. sarpi, vi-1-205:
sarpi, vi-1-205: vidde il pontifice che vi andava molto dell'onor suo se
1-31: la riputazione è quell'opinione che gli uomini hanno di alcuno che egli
opinione che gli uomini hanno di alcuno che egli sappia tenere convenevolmente il suo grado
grado e sia sempre pronto a far quello che se gli aspetta e però sia degno
, secondo i filosofi, altro non è che un esterno contrasegno della stima, la
ella macchia l'onore, caricando le persone che la ricevono di mal concetto. pananti
l'anima d'una nazione, ciò che il credito è per la sua vita economica
dell'oltreta- naro, da una gente che aveva per bandiera quello che i fenoglio
da una gente che aveva per bandiera quello che i fenoglio, secondo lei, si
. dante, vii-44: quelle cose che a voi onor sono / dimando e
alcuna volta assai vicino ad usare parole che poco onor di lei sarebbono state.
-di onore (con valore aggettivale): che conferisce prestigio, lustro, considerazione;
secchi, 2: non ebbi cosa mai che occulta ti fosse, se non una
occulta ti fosse, se non una che per vergogna ti ho celata finora e adesso
a dirtela, acciò mi consigli quello che stimerai essere di utile e di onor mio
: qui è necessario tutto l'amore, che portiamo alla verità, per farci proseguire
ingiuria e di diffamazione, e anche quelli che comunque offendono il decoro e il prestigio
om nonn. è richesto / quel don che non ha pare: / ché tomo