maggiore che non è, sì menovi la gloria di
paulo e barnaba... mostrarono che sola la bontà de la grazia di dio
nel viso gli sprazza / velen, che v'è mischiato altra sozzura, /
, 320: cum ciò sia cosa che l'università dell'arte de la lana
/ e chi menoverà, / et altri che, le mie rime mutando, /
avaccio sopravverrà la vecchiezza, secondamente che nella terra de'neri avviene, ove in
sole scurossi a tutto e menovò sì che quello che se ne vedeva, non era
a tutto e menovò sì che quello che se ne vedeva, non era quanto
numero. novellino, vi-234: avenne che piggiorò della bellezza; e'donatori de'
ascensione e la pentecosta, veggendo piero che 'l numero de li apostoli era meno-
de li apostoli era meno- vato, che dovieno essere xii,... levossi
farina della scodella della povera femina, che tanta non ne potea cavare. idem
idem, 4-243: l'arme, che loro menovaro, trassero delle chiese.
bona ci de'dare s. x, che ili prestammo dies otto intrante maggio,
ili prestammo dies otto intrante maggio, che ili menovaro a la condanasscione, che
, che ili menovaro a la condanasscione, che pagò cinque livre. palladio volgar.
tiranni, de le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa
le vostre messioni, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati,
ponesse in su la mensa e non credesse che altri se n'accorgesse. idem,
purg., 25-39: sangue perfetto, che poi non si beve / da l'
, e si rimane / quasi alimento che di mensa leve. m. villani,
era de'viandanti chi gli togliesse, infìno che dell'ostel- liere venia chi gli togliesse
'n un prato è apparito / un padiglion che parea tutto d'oro, / ed
palmi e spaziosa in quadro, / che sopra un mal pulito e grosso piede,
mancar qui cento ministri e cento / che accorti e pronti a servir gli osti
. croce, 105: le mosche che volano su la testa ai tignosi, vanno
quale si siede per mangiar le vivande che vi si posano sopra. * tavola '
loro pranzo sotto gli sguardi delle persone che si spenzolavano dalle gallerie. de roberto,
ad un tripode ovvero mensa: si riconosce che è la guardia dell'infermo e dolente
]: 'mense fenerarie': quelle tavole che stavano intorno al foro e ne'portici
[ammiano], 25: fu comandato che africano e tutti di quella mensa fossero
, 5-4-883: or gli arbori incavar, che sian per mensa / del porco ingordo
3. per estens. tutto ciò che serve per l'alimentazione: cibo,
senza pagare e ciascun sì fornito / che parea quasi incantamento e arte. lorenzo
un pane: / santo pan, che pasce il tutto / alle mense cotidiane.
di poveri legumi è loro più cara che tutte le delicate vivande degli imperadori. tasso
a esser più lauta e sontuosa assai che quella del re vostro. pallavicino,
373): volle una mensa piuttosto povera che frugale. leopardi, 25-28: riede
-benedizione della mensa: la preghiera che, fin dai primi tempi del cristianesimo
prima mensa 'significa oggi il pasto che fanno i padroni e i loro convitati.
banchetto lauto e solenne (come quelli che s'imbandiscono in occasione di festeggiamenti,
i claustrali non son essi i soli / che abbiano in società mense onorate. gioberti
messer geri ad uno de'suoi famigliari che per un fiasco andasse del vin di
intendesi più comunemente oggidì quel secondo servito che nei lauti pranzi si mette in tavola
seconde mense 'taluni intendono anche quel che i latini dicevano 'bellaria ',
, quando si portavano le frutte; che oggi diciamo semplicemente 'le frutte '
dolcissimo / nettar dispensa / il garzon che il franco augel rapì. -sermone da
uomini agamennone, comanda alle tue genti che al primo spuntar dell'alba trasportino legna
le apprestino come conviensi ad un morto che va nelle scure tenebre. -scherz
13-415: egli è un sacerdote della mensa che per lui non è ima funzione fisiologica
un rito. 4. organizzazione che provvede, gratuitamente o a prezzi concordati
di un'azienda (e le aziende che non predispongono questo servizio corrispondono per lo
servizio assistenziale, gestito dal comune, che fornisce i pasti ai cittadini indigenti.
bonaventura volgar., 1-287: incontenente che messer gesù fu sparito da quegli due
re de gotti tanto rigida l'osservanza che si faceva ne l'esperienza de l'armi
si faceva ne l'esperienza de l'armi che i lor legittimi figliuoli non mangiavano co'
in italia collegi di canonici, di maniera che non ci fu col tempo cattedrale alcuna
non ci fu col tempo cattedrale alcuna che non ne fosse decorata, con aver
avvio a piedi a una mensa aziendale che dista circa quattrocento metri dalla ditta.
ditta. 5. figur. ciò che serve a soddisfare convenientemente le esigenze e
e le aspirazioni dello spirito; ciò che gli dona luce, energia, conforto;
., i-1-7: oh beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane
cortesi inviti. / la prima voce che passò, volando / 'vinum non
sedere un poco a mensa, / però che 'l cibo rigido ch'hai preso,
, il qual vi ciba / sì, che la vostra voglia è sempre piena,
di dio questi preliba / di quel che cade della vostra mensa, / prima che
che cade della vostra mensa, / prima che morte tempo li prescriba, / ponete
. buti, 3-650: 4 di quel che cade da la vostra mensa ':
[la] scrittura in modo che ogni uomo ci ritrova il suo stato
uomo ci ritrova il suo stato e che il semplice e il savio ha il suo
da siena, i-36: voi vedete bene che la divina bontà v'ha posto nel
da principio avez- zarle a quel pasto che l'uomo vuol mantenerle. perciò questa
vuol mantenerle. perciò questa mia, che è giovanetta né ha provato altr'uomo,
cavalca, iii-177: poi... che cotal mensa e cotale cibo [il
macchia di colpa scancellavano quelle lagrime, che, accostandoti alla sacrosanta mensa di dio
3-79: tutta la colpa è nostra, che non rechiamo alla sacra mensa le disposizioni
non rechiamo alla sacra mensa le disposizioni che si richieggono a renderla fruttuosa. salvini
fruttuosa. salvini, 40-124: noi che una così salutevole bevanda beviamo e alla
amistà, in corrispondenza del grande amore che il nostro signore ci portò, di
di legnaiuolo e di disegno perfette, che furono beseleel et ooliab, perché fossero
vasi e il candelabro e le cose che servono per esso e l'altare del
e così si chiamava pure la lastra che copriva il sepolcro di un martire,
del colle ornan l'altare, / che di gran cena al sacerdote è mensa.
1-222: le nozze dell'anima sua, che si sposava indissolubilmente al diletto eterno,
diletto eterno, non si dovevano solenneggiare che con l'agnello svenato; né d'altra
l'agnello svenato; né d'altra mensa che quella dell'altare poteva imbandirsi a chi
quale sono collocati i pani e il calice che servono per la santa cena.
co'paramenti di seta, sì nella mensa che nel muro sovra di essa.
beni mobili e immobili e delle rendite che costituiscono la dotazione di un arcivescovado,
monistero conferito alla mensa del cardinale, che fu vescovo di firenze, messer andrea da
puose l'interdetto in firenze per cagione che alcun cardinale aveva impetrata santa maria in
sotto la qual voce nondimeno si debbe credere che non solo le cose da mangiare si
comprendano, ma gli altri fornimenti ancora che a vita fatta insieme abbisognano. de
altri vescovadi di tre chiese cattedrali estinte che furono unite alla sua mensa, e
in danno della repubblica que'beni immensi, che si chiamano commende, prebende, benefici
: volle [il cardinal federigo] che si stimasse a quanto poteva ascendere il
quello della sua servitù; e dettogli che seicento scudi,... diede ordine
seicento scudi,... diede ordine che tanto se ne contasse ogni anno dalla
de'monumenti ravennati... domandavasi che si volgessero parte degli assegnamenti della mensa
, una civiltà, ecc.); che sta per cadere (un governo)
sta per cadere (un governo); che si avvia verso un irrimediabile declino per
un'aspettazione sommessa, ma impaziente, che non sempre i rigori polizieschi dei vari
. croce, iv-n-162: il male che conviene risanare ha natura storica, come storicamente
venezia, et amavano piui la citade veneta che la loro nativa patria.
. m. -chi). etnogr. che appartiene a una tribù slava stanziata dal
subì una profonda latinizzazione. -anche: che è proprio, che si riferisce a
. -anche: che è proprio, che si riferisce a tale gruppo etnico e
sanudo, xix-412: li morlachi, che si acorseno di questi turchi partiti dii
resto [delle bellezze della pisana], che ce n'era da far belle una
: vede in pensiero la sposa morlacca, che pascendo la vaccherella su '1 litorale adriatico
bembo, 10-vii-185: ho avuto piacere assai che m'abbiate trovato il cane morlacco,
grotta, in qualche gran dirupo, / che non gli giungan i morlacchi cani.
1-226: egli, senza rispetto, soggiunse che lo arrossare così facilmente, mangiando e
propriamente da valachia, parte di quella che ora è detta rumenia, ma vlachi
erano gli slavi, segnatamente pastori, che s'accasarono nella grecia del continente »
. buonarroti il giovane, 9-336: che visi di mummie, oh, che
che visi di mummie, oh, che mormèche. = etimo incerto, da
tutti gli atti e tutte le posture che nelle membra umane possan cadere. ma
ricoprirla con colorito sì mormido e dilicato che solo i buoni maestri e coloro che
che solo i buoni maestri e coloro che 'ntendono ben la forza del disegno la
di pesci della divisione de'brachiostegi, che trassero tal nome dal giallo azzurro-argenteo colore
con uso aggettivale). relig. che appartiene alla chiesa di gesù cristo dei
chiave gnostica e panteistica; la setta, che comprende un duplice sacerdozio (uno per
setta diede origine a violente persecuzioni, che culminarono nel linciaggiodello stesso fondatore e di suo
da 'mormone 'fervente cristiano, che fiorì dal 320 al 330 dopo c.
inghilterra. 2. agg. che è proprio, che si riferisce alla
2. agg. che è proprio, che si riferisce alla chiesa di gesù cristo
. arbasino, 3-483: è qui che hanno appena finito la prima chiesa mormona
= dal nome del profeta mormori, che sarebbe vissuto nel sec. iv d
gentili) que'geni e que'demoni cattivi che vanno errando per impaurire e per offendere
(plur. m. -ci). che si riferisce o appartiene ai mormoni,
da mormone1, col suff. -ismo, che indica movimento o dottrina. mormora
consisterà tutta la mia cicalata nel protestarmi che, senza la permissione di mormoracchiare un
): se non fosse stato altro che quel mormoracchiare della gente, forse, poiché
cerchio a un lupac- cio irsuto, che digrignava i denti... i lupi
mormoràio, sm. ant. persona che si lagna continuamente e fastidiosamente,
lagna continuamente e fastidiosamente, o che richiede con lamentosa e ostinata insistenza.
duca di beri fu tanto gaio / che pose oppenione a ogni gioia; / simile
[le persone sospette] riponevansi coloro che nelle assemblee del popolo affrenavano l'energia
: questi mormoramenti... cagionavano che l'avvento degli ecclesiastici francesi, prima sì
messer lancialotto in altro no'pensava che in amare ed in piacere alla reina ginevra
, 11-3: i mormoramenti degli credenti, che dicono che questi tempi sono peggiori che
i mormoramenti degli credenti, che dicono che questi tempi sono peggiori che gli antichi
che dicono che questi tempi sono peggiori che gli antichi tempi e che iddio ha
sono peggiori che gli antichi tempi e che iddio ha riserbato la indegnazione dell'ira
« perché ci volete tener sì stretti che alcuno piacere prendere possiamo? ». papi
. ottimo, iii-453: l'acqua che discende di monte a valle, trovando
. (ant. anche murmurante). che produce un rumore lieve, attenuato,
uno zampillo, ecc.); che produce un fruscio moderato, smorzato,
, smorzato, gradevole (le foglie che stormiscono al vento, l'aria,
dolce mormoranti / aure per queste rive / che per quei lidi santi: / tornate
au- gellin sui rami / versi cantiamo che ripeter ami / tenera ninfa. carducci
ninfa. carducci, iii-4-23: monte, che di foschi ondeggia / frassini al vento
va... / in un'aura che avvolge i nostri passi / fitta e
nario. 2. che bisbiglia, che mormora, che parla
. 2. che bisbiglia, che mormora, che parla sottovoce, che
2. che bisbiglia, che mormora, che parla sottovoce, che sussurra sommessamente.
che mormora, che parla sottovoce, che sussurra sommessamente. -anche: che critica
, che sussurra sommessamente. -anche: che critica, che biasima, per lo più
sommessamente. -anche: che critica, che biasima, per lo più malignamente,
più malignamente, con insinuazioni malevole; che si lamenta, che protesta con voce
insinuazioni malevole; che si lamenta, che protesta con voce sommessa e confusa
e dura agli animi carnali, che non han gusto delle cose di dio,
], per avarizia, spoglia colui che arricchì; per naturale incostanza distrugge le
... con aldo manuzio, che a lui mormorante del soverchio prezzo a che
che a lui mormorante del soverchio prezzo a che il tipografo umanista metteva i suoi libri
agitarsi una folla attonita, mormorante, che quasi m'impediva il passo. d'annunzio
pecca meno uditori di mormoranti e adulatori che facciano que'parlanti; se non fussino
nettare, e sì dolce mormorante / che non pasce altretanto / il mar sirene od
: è frustatori© il discorrere sopra l'utilità che dagli uccelli ha cavato la musica,
essa hanno gli uomini artificiosamente imitato quello che è naturale negli uccelli, come le
udito (proprio di masse d'acqua che scorrono, di fonti che zampillano,
d'acqua che scorrono, di fonti che zampillano, di onde che lambiscono la
di fonti che zampillano, di onde che lambiscono la riva); gorgogliare.
(41-4): dolce ruscello / che 'l mio duol, mormorando, disaffanna.
sasso medesimo una gran polla d'acqua che, per certe rotture cadendo e mormorando
rendeva suono, al cui numero sembrava che battendo s'accomodasse l'attitudine di ciascuna
, 7-5: non si destò fin che garrir gli augelli / non sentì lieti e
mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in pietra.
ne la felicità de la stagione, che m'inviterà co 'l dolce canto di
, 92: compagna quotidiana / goccia che mormora. moravia, ix-122: la pioggia
, ix-122: la pioggia non faceva che cadere, fitta e regolare, e io
il grave aulete / rompe tonda, che mormora e spumeggia. -sostant.
si stende, / ch'intorno più che i suoi vicini offende. -pulsare
10-71: non sa del vento la donna che dorme / e respira: il tepore
lei / è lo stesso del sangue che mormora in noi. 2.
petrarca, 196-2: l'aura serena che fra verdi fronde / mormorando a ferir
fa le foglie e tonde / garrir che variamente ella percote. chiabrera, i-ii-ioi:
124: i versi parlavano del vento che mormorava fra le canne e del fiume che
che mormorava fra le canne e del fiume che scorreva fra le rive erbose con una
tasso, 7-5: non si destò fin che garrir gli augelli / non sentì lieti
tuono, non iscop- piando lampo, che il collegio de gli aruspici e auguri.
arsa state il tuono s'ode / che di lontano mormorando viene. pananti,
: tu, passione mia, / sai che purpurea e già matura, / ogni
. i. frugoni, i-15-73: ma che prò? se intanto il teso /
castiglione, 275: le parole, che per spacio d'un'ora erano state
un cantar sotto voce; un'armonia / che mormora fra'denti tratto tratto. varano
denti tratto tratto. varano, 1-540: che fe', che disse ergasto,.
varano, 1-540: che fe', che disse ergasto,... / come
24-37: e1 mormorava; e non so che « gentucca » / sentiv'io là
sentia la piaga / de la giustizia che sì li pilucca. testi fiorentini, 212
, 212: e 'l popolo, che ascoltato l'avea, cominciò a fremire e
magno volgar.], 5-29: quello che mormora, ovvero sussurra, parla occultamente
: la desiosa turba intenta aspetta / che venga il conte e mormorando freme.
cose vere. petrarca, 286-11: io che 'ntendo / le sue caste lusinghe
l'un l'altro dice: « or che pur miri? ». tasso,
., mosso dalla lingua del peccator che parlava, prima che uscisse in iscolpite
lingua del peccator che parlava, prima che uscisse in iscolpite parole.
aura messaggiera erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora, /.
i-25-229: appena egli ebbe così detto che subitamente la frotta de'circostanti cominciò a
, bellissima / colomba via- trice / che lamentando mormori / da la natia pendice,
; diffondere notizie, vere o false, che rechino danno alla reputazione altrui; dir
loro vedere il suo difetto, acciò che poi non avesser cagione di mormorare contra di
bernardino da siena, 181: sai che di cristo fu mormorato e detratto,
del passare de'nemici, ed i fanti che aveano combattuto mormorando dell'imperizia de'capitani
combattuto mormorando dell'imperizia de'capitani che gli aveano lanciati senza munizioni, si ritiravano
a mormorare avvezza / è la cagion che il gobbo poi si spazza. bandini,
l'ingordigia di quella, senza riflettere che per lo più se secca il ramo
. gozzi, 1-351: tutte le volte che sento una vecchia pedante a mormorar de'
è? per non mormorare del prossimo dirò che la sua testa mi par 'niente'.
17-116: ella tollera i cento galanti che le fanno la corte, e non
fanno la corte, e non bada che il mondo ne mormori. de roberto,
mormorare sul mio conto. ormai quello che è stato è stato. -con uso
impers. giamboni, 50: coloro che sono poveri d'avere, di manicare
mormurava / fra queste tue vicine, / che nocte e zorni quenzi trappassava. vasari
ma ci son pur de gli uomini che han pochissima vergogna. g. gozzi,
cortile, ma alla polizia tutti d'accordo che, certo, la povera donna deve
cortona, 35: per lo mormorare che 'l popolo fece contra di dio,
1-356: troppo hanno offesa / quest'anima che in me s'alluminava / libera e
, ch'era più guelfo d'animo che ghibellino,... cominciarono a rinvigorire
, dogliendosi delle spese e incarichi disordinati che riceveano dal conte guido novello e dagli
dal conte guido novello e dagli altri che reggiano la terra. boccaccio, dee
, 10-10 (503): della figliuola che nata era tristissimi, altro che mormorar
figliuola che nata era tristissimi, altro che mormorar non facevano. leggende di santi
mai non mormorava, ma piuttosto pensando che ciò gli avvenisse per i suoi peccati
fioretti, 2-11 (33): di che il detto frate masseo andava mormorando per
medesimo, dicendo per la via: « che è quello, ch'ha fatto questo
uno fanciullo, e al vescovo, che l'ha tanto onorato non ha detto
fede, dove siamo noi? mi pare che noi siamo nel deserto, dove quel
, ritirandosi dentro a'navigli e dicendo che l'ammiraglio con la sua pazza fantasia
indiscrete lamentanze al p. rettore, che con tanta cortesia mi avea favorito. c
d'egitto, venne loro meno lo pane che aviano portato con loro, e cominciaron
ed a dire: or volesse dio che noi fussimo morti in egitto..
, 129: di poi fu commandato che le consulte si proponessero in lingua castigliana,
, non valendo il mormorare e gridare che facevano li portoghesi, vedendosi dispreggiati e
prima due voci a borbottar piano, che mormoravano non so che fra denti con
borbottar piano, che mormoravano non so che fra denti con dispetto. patini, xx-27
po'positiva, quell'accidente era ciò che imbrogliava tutta la storia. si mormorava
: essa non avea neanche avuto bisogno che altri venisse a mormorarle la calunnia.
nunzio del core un sospiretto, / che pian pian mormorava il nome amato.
antiche storie, oscuri canti / l'onda che senza fin pulsa e si frange.
e si frange. luzi, 1-30: che ti mormora il sangue negli orecchi e
tempie / quando è là di febbraio che nel bosco / ancora rinsecchito corre voce /
rinsecchito corre voce / d'una vita che ricomincia? -in relazione con una
tremore e spavento, e mormorossi / che degnamente avea laocoonte / di sua temerità
modo di mormorare rapidamente... che avevo scherzato. -introduce il discorso
mormorò «... non vorrei che si spaventasse ». di giacomo,
straniero! luzi, 2-21: « che luogo è questo? » mormora tra il
ammirato, 1-i-43: saul, sentendo che i figliuoli di be- lial mormoravano che
che i figliuoli di be- lial mormoravano che egli non era bastante a salvarli,
.. intesi murmurar dal barbiere e soldati che li veneziani sono scomunicati da vostra beatitudine
li veneziani sono scomunicati da vostra beatitudine che correno intrichi per questo. mazzini,
bocchelli, 1-i-502: il quartiere mormorava che la baldracca, la scandalosa, la femminaccia
sanudo, xxix-28: se murmura assai che, prima se partino de qua,
: si cominciò a mormorar contra di lei che per mal consiglio de'suoi, instigati
paese... e mormorandosi publicamente che fosse imprudenza l'ammetterlo, stante i
li soldati si mormora vano che voleano la paga. tortora, i-65:
i-65: i cattolici mormorarono gagliardamente che fosse stato levata da quella cura
la lasciava libera, senza tuttavia tacerle che preferiva d'esser atteso a milano, per
vecchio nome d'italia,... che, mormorato all'orecchio, avrà trapassato
di festa. 2. ant. che è oggetto di commenti malevoli, di
maniere di vivere, vi è gran dubbio che si abbia tirata quella fatalità.
-tóra). incline alla maldicenza; che sparla, che diffama con insinuazioni velate
incline alla maldicenza; che sparla, che diffama con insinuazioni velate o aperte accuse
ch'io sento già sollevati i murmuratori che non possono star più cheti. tassoni,
in questi giorni il più sicuro trattenimento che 'l ritirarsi dalla conversazione di questi vani
non avere l'abito alla moda di quello che sia essere piacevolmente mormoratore. foscolo,
cosa hanno il coraggio di insinuare? sa che cosa? che lei è un mormoratore
di insinuare? sa che cosa? che lei è un mormoratore, che lei sparla
cosa? che lei è un mormoratore, che lei sparla sistematicamente del nostro grande capo
dell'infami / lingue mormoratrici, / che, quasi furie ultrici, / con essi
, ix- 863: ah, che diran le oziose lingue mormoratrici? -mormoratore
corte: avvocato di valore modesto, che si perde in chiacchiere. petrarca,
, i-256: stima il garrulo vulgo che un togato / giudica ne le rote
mormorator di corti. 2. che esprime malcontento, insoddisfazione, dissenso (
per lo più non apertamente); che protesta; che rifiuta obbedienza; mugugnato
non apertamente); che protesta; che rifiuta obbedienza; mugugnato re.
, 7-170: gli inquieti sono quelli che fanno strepito con- tra il dovere:
giordani, ii-2-164: sarebbe pur bene che si potessero stampare le postille di papa
mondo e non può sì bene fare che non viva sempre con continuo timore delle
ciò si può vedere in cain, però che mormorava contra il fratello abel, e
abel, e poi fu tanto presuntuoso che l'uccise. savonarola, i-14: mi
prima di parlare delle femmine dabbene: che se io avessi voglia di mormorazioni,
sue mormorazioni furono così guardinghe e segrete che non mi obbligarono a nessun atto spiacevole
adulata, per quella certa molle tolleranza che è una delle più amabili qualità dell'
più amabili qualità dell'aristocrazia quirite e che le viene forse appunto dall'abuso della
mormorazione. borgese, 1-59: quando videro che filippo s'era ridotto all'ultimo giorno
iii-42: sono molti di sì stretto cuore che... non sanno ricevere né
frati del detto ospitale, volemo e statuimo che neuno frate, familiare, converso,
2-11 (34): a quelle cose che tu pensi ora t'attieni, però
dio ispirate; ma la prima mormorazione che tu facevi era cieca e vana e
scriver subito ed anche di mandargli non so che. boterò, i-156: il prencipe
il voto delli cardinali né permise loro che parlassero: cosa che passò con qualche
né permise loro che parlassero: cosa che passò con qualche mormorazione delli medesimi cardinali
finalmente il principe a concedere tutto quello che dalla corte di roma si pretende.
tadino; persuasi com'eran tutti, che fossero vessazioni senza motivo, e senza costrutto
lasciano correre la mormorazione perché non sanno che farsene; si stanno maturando giorni
in modo e in forma sì misurata che gli altri da te piglino edificazione e
. caterina da siena, 209: coloro che si pascono a la mensa della penitenzia
se non vanno con vera umiltà e che la penitenzia loro non sia posta per
con mormorazione e con tanta im- pazienzia che sono insopportabili a loro stessi e ad altri
questo conseio di x fo gran mormorazion che si sapeva ogni cossa secreta in sta
diversi ordini di medicare non riprovo quello che si fa magicamente per applicazion di
grandissima istanza a villerei... che venisse ad abboccarsi seco. tortora,
mormorazione... si era sparsa che il principe di lorena fosse per andare
, per dare a credere a i popoli che per sola necessità avessero i prencipi preso
gadda, 18-30: un abete ricrea più che un abete, quando la selva loro
, / ma odi un non so che roco e indistinto: / fremiti di
mormoreggiare), agg. letter. che produce un lieve, inin
mormoreggi ante e del bel rezzo, / che con l'opaco de'lor rami estesi
pianura s'arresta ad un rapido fiume che sgorga nel mare, vergendolo mormoreg- giante
allora rinculò diomede. 2. che giunge all'orecchio come un brusio indistinto
da lontano ancora / un non so che di non discaro accento, / che,
so che di non discaro accento, / che, in soave garrir mormoreggi ante,
, 104: il susurro spezzato del fonte che mormoreggia. maironi da ponte, 1-ii-77
esser servito, e, punto punto che qualche fornaio indugiasse, pressava e brontolava
. mormorévole, agg. letter. che diffonde un mormorio gradevole (con
in firenze, 57: faresti uno colore che trarrebbe al mormorino più che al bigio
uno colore che trarrebbe al mormorino più che al bigio. = var. di
, gradevolmente variato, prodotto da acque che scorrono, da onde che lambiscono la
prodotto da acque che scorrono, da onde che lambiscono la riva, da fonti che
che lambiscono la riva, da fonti che sgorgano; gorgoglio. albertano
, io sento il vostro mormorio / che sol della mia donna il nome dice.
grato mormorio del- l'onde, / che fan due freschi e lucidi ruscelli. sannazaro
, andando insieme, un'acqua fresca / che col suo mormorio facea talora / pastori
mi arrestai al mormorio di un rigagnolo che, cadendo dall'alto, entrava in
de'lauri a'mormorii de tacque, / che dal lago del cor non mi rampolli
oh come là nella corusca / distesa che s'inarca verso i colli, /
. pananti, i-330: io sì, che in mezzo alle burrasche fui, /
era poco quel mormorio d'un'acqua che dal monte si diroccia cascando e battendo
lorenzo de'medici, i-104: quello che faceva il sonno sopra tutti gli
udir si suole, / s'avien che tra le frondi il vento spiri. fantoni
posa, / è l'amor mio che... /... ti
26: ci avvedemmo... che noi avevamo preso in iscambio, a quel
con tono fievole e prolungato da uccelli che pigolano, da colombi che tubano,
da uccelli che pigolano, da colombi che tubano, ecc. venuti, lxxxviii-11-672
: vi sono medesimamente certe pernici piccole che, al giudicio mio, e quanto
e quanto alla penna e quanto al mormorio che fanno paiono tortore. cellini, 722
guardarle, dal mormorio alquanto più grosso che quello delle ordinarie. g.
spingendo entro il fiato, dal mormorio che subito rimanderanno potremo valutarne o la moltitudine
. brusio prodotto da una o più persone che parlano a fior di labbra o discorrono
sussurrìo. -in partic.: brusio che si leva dal pubblico o da una folla
sento un mormorio / d'una voce languir che par umana. pulci, 27-132:
son dolci, margarita, quei bisbigli che fanno insieme con bassa voce, quei mormorii
un s'allegra e duole, / fan che per l'aria un mormorio s'aggiri
le donne del suo servigio, ordinò loro che con varie fascie casuali e tumultuarie legassero
ma tenacemente annodati, awe- rebbeno desiderato che la terra si fosse aperta per se-
la tribuna si ripopolava rapidamente, già che il segnale della terza corsa era prossimo.
stanza vicina giunge il mormorio delle visitatoci che vi si fermano in preghiera. cassola,
piacere le uscì dalle labbra. - che bella giornata! -intenso vocio,
. gozzi, i-i9-140: strepito orrendo parve che i monti ora scuotesse / e che
che i monti ora scuotesse / e che precipitando tempia città cadesse. / poscia
e sferra / un mormorio di voci che s'alza dalla terra. 9.
fusse assalita da alcuno, un certo mormorio che si trovasse assediata con pericolo di perdersi
.. la segretezza es ^ er tale che degli occulti ragionamenti, della lunga conversazione
disapprovazione, per lo più diffusa, che manifesta biasimo e protesta, lagnanze,
. g. villani, 7-13: quelli che reggeano la città di firenze, a
il detto subuglio e mormorio e avendo paura che 'l popolo non si rubellasse contra
.. crescere il mormorio e il bollire che qua pe'cittadini si fa. beicari
sarpi, viii-75: le littere pontifìcie, che disponevano delli benefìci nelli modi suddetti,
., 13: all'intimazioni che gli venivan fatte, di sban-
moveva. mazzini, 62-383: ciò che inquieta l'austria è un sordo mormorio che
che inquieta l'austria è un sordo mormorio che le viene dall'est e dal sud
per fermo ch'el mormorio e bisbiglio che tra molti era cresciuto di questo amore
, fra il mormorio della natura che compie anche ella le opere dell'amore
: presto l'uomo trovò gli strumenti che imitassero le voci della natura, coi
a sua posta creare il meraviglioso mormorio che lo circondava. ungaretti, ii-31:
tende l'orecchio al mormorio de'secoli che verranno. 12. ant.
so se mai ho sentito un certo mormorio che io non vi scriva e un poco
con un mormorio nelle orecchie a segno tale che continuamente gli sembra essere o in vicinanza
, agg. letter. mormorevole; che produce un mormorio sordo e minaccioso.
]: 'mormorioso ': lo stesso che 'mormorevole'. bacchetti, 2-xxiv-76:
, più per suo mormòro / che per vista palese adorna e cara.
mormoróso, agg. letter. ant. che risuona lamentosamente, querulo (un gemito
roberti, vii-409: non sono rare suocere che usano a chiese ed uffici divini da
uffici divini da mane a sera, ma che, in casa difficili e mormorose,
guittone, i-39-66: dunqua di che pur piangi? di che ti
di che pur piangi? di che ti lamenti? di che mormuli? nulla
di che ti lamenti? di che mormuli? nulla ingiulia t'è
di primo lustro alla bolla, che magio e le maggese non facessino
221: tra gli altri famegli e servi che te- nea, era un moro de
ghezzi. collenuccio, 24: quelli che abitano l'africa, per rispetto de la
, 677: -chi è questa ghezza che mi chiama? questo non sapev'io,
chiama? questo non sapev'io, che in viterbo fusse more. -non mi conosci
io, se non ch'i'veggo che tu se'una mora nera. morando,
morando, 16: una mora, che si veda tra noi tutta oscura il
harem ', altra compagnia non hanno che de'loro mariti o padroni, delle more
more untuose coi labbroni a cui di gallina che fanno dei gesti laidi dietro a un
tornare doppo pranzo per finire l'opera che avevo cominciata, trovo che hanno colorito
l'opera che avevo cominciata, trovo che hanno colorito da sé una mora, che
che hanno colorito da sé una mora, che pareva di trentadiavoli vivo vivo; e
a gambe per le scale, da che avevano cominciato, arebbono dipinto ancora il
un moro, con non altro bianco / che gli occhi e i denti, era
d'ignobilità. segneri, iii-3-233: che ha da far la bruttezza di un
drammoni, intendevo, il moro padrone che sbandona i putei negli orfanotrofi, che
che sbandona i putei negli orfanotrofi, che fa rinchiudere i consanguinei nei manicomi,
fa rinchiudere i consanguinei nei manicomi, che ogni mattina telefona al mago per l'
tratto quella consistenza reale, micidiale, che ne fa, il 'mostro dagli occhi
figure virili munite di lunghi martelli, che battono le ore sulla campana della torre
. -le quattro teste di negri che la casa d'a- ragona assunse come
della difesa dalle invasioni saracene, e che, a partire dalla seconda metà del
suoi membri, molte anime negre, che saper non potei ciò che fussero in vita
negre, che saper non potei ciò che fussero in vita state. - dovevano
per qual cagione? -per questa, che si chiamano mori bianchi. - e
- e come puoi star questo, che uno moro sia bianco? - dicesi
perché in questo non si intende altro che gran diversità di uomo e di opere,
si spopperà, converrebbe avere una ischiavetta che lo guardassi tuttavia, o veramente uno
aquila incontrò il primo un moro, che fu tagliato a pezzi dai soldati per
aveva comprato un moro. con l'idea che quel colore fosse dovuto a negligenza del
, con partic. riferimento ai musulmani che dall'inizio del secolo vili sino alla fine
quanti mori, quanti infedeli sono in terra che non hanno cognizione della tua fede?
, l'audaci imprese io canto / che furo al tempo che passaro i mori
io canto / che furo al tempo che passaro i mori / d'africa il mare
. borghini, 6-iii-253: ben credo io che ciascheduno sappia queste figure che noi diciamo
credo io che ciascheduno sappia queste figure che noi diciamo abbaco essere da non gran
uscite da'mori, ovvero dagli arabi, che a me è tutto uno. tasso
3-394: aggiungasi la peste quasi continua che percorse l'italia dal 1492, che
che percorse l'italia dal 1492, che ve la recarono i mori detti «
al ro- signolo del paradiso: « che l'eterno degni invilupparla d'una nuvola
: i veneziani... shakespeare fece che si pigliassero per capitano generale un moro
faccio intendere alla meglio alla vecchia mora che sarei di ritorno fra breve. carducci,
parlò l'araba lingua, / come quei che ben la sa: / - moro
paese. 4. agg. che è nativo o proviene dall'africa settentrionale
nativo o proviene dall'africa settentrionale; che è di razza negra. -anche:
è di razza negra. -anche: che è di stirpe araba, di religione musulmana
tra l'altra gente mora, / che non fu visto né sentito ancora. tolomei
a quelli dai quattro sino ai sei che nascevano di padre cristiano avanzato in età
in età e di madre mora, e che questa partir dovesse e restarsene il padre
le donne bianche uscendo di casa (il che è di rado) sono portate in
de donne more, sue schiave, che le seguitano per maggior corteggio. redi,
donne turche. -che è proprio, che è caratteristico, che appartiene alla tradizione
-che è proprio, che è caratteristico, che appartiene alla tradizione e agli usi delle
in par- tic., saracene; che è di foggia moresca (unabito).
). ariosto, 26-10: poi che più lor fur fatti vicini, / e
lor fur fatti vicini, / e che meglio notàr l'abito moro, / conobbero
meglio notàr l'abito moro, / conobbero che gli eran saracini. tasso, 3-32
abito moro / l'adorna sì, che non gli piace meno. -maomettano
tradizionalmente al limite occidentale del mondo, che si credeva abitato da popolazioni negre)
al lido moro. 5. che ha carnagione o colorito alquanto scuro,
scuro, bruno, olivastro. -anche: che ha occhi e capelli neri.
, e son senza bellezza, / che, stando nelle case affumicate, / chi
91: è opinione d'al- cuni che i figli de'mori non nascono mori,
s. v.]: 'moro': che e di carne bruna. 'è
, grandi, grossi, e mori che paiono facchini; e stanno sempre al sole
, olii iù! 6. che è scuro e brillante (gli occhi)
, / sarà per me un tesoro / che più bramar non so. -bruno
more di sole. 7. che ha mantello o pelame scuro, pelliccia
pelliccia bruna (un animale); che ha elitre scure (un insetto)
, i-23: me ne ricordo ben che fu quel dì / quando la vacca mora
. cavezza di moro. 8. che tende allo scuro, al nero (un
per altro del color del caviale, / che non si può chiamare affatto moro,
, / se bene al negro è più che ad altro uguale. tramater [s
, papavero secco. 9. che è di colore rosso scuro, tendente al
12-2-458: del corallo appena si crederà che vi siano più di tre gradi di rosso
sm.): varietà pregiata, che si coltiva in sicilia e produce frutti
v.]: 'moracchiotto ': che è alquanto moro di carnagione; e
] arrostì de'moricin la notte, / che gl'infilzava in quel suo bastonaccio,
gelso: le varietà più diffuse, che prendono il nome dal colore dei frutti
paganino bonafè, xxxvii-133: del piantare che voglio di piri / o voi di
ha molti mori gensi e molti vermini che la fanno. boccaccio, vi-181: sbigottito
. boccaccio, vi-181: sbigottito parea che cadesse [piramo] à quivi sopra '1
amanti bagnò il frutto del moro, che infino a quel tempo era bianco,
italia] è di mori provvista / che dànno copia di lustrante seta. bernardo accolti
fuor de la porta un fonte par che sia / e di mor bianchi una gran
: la prima volta, o galatea, che '1 foco, / che chiuso un
galatea, che '1 foco, / che chiuso un tempo m'arse, / osai
del moro gli artificiosi vermicelli... che fanno la seta. documenti delle scienze
caffè], 53: è desiderabile che l'invenzione introdotta di cingere i campi di
un moro. d'annunzio, iv-2-28: che gioia di stornelli sotto i filari bassi
auriantiaca), originario della cina, che raggiunge circa i io m di altezza
, giappone, india) per la carta che si estrae dalla corteccia, in italia
ludovico maria sforza (1452-1508), che ebbe il soprannome, allusivo alla prudenza
: son quel duca de milano / che con pianto sto in dolore, / son
pianto sto in dolore, / son sugieto che era signore, / ora son fatto
son fatto ale mano. / io dicevo che un sol dio / era in ciel
, / sono un povero mendico / che per piani e per pendice / son
pareva sì duchesco, / poi sul primo che se deiura / tenir franza ne le
buona pace di ludovico il moro, che il gelso o moro tira il malocchio
a campà 2. il legno che si ricava da tale pianta, caratterizzato
... riuscendo legno non men vago che pulito, molto buono a far botti
mori son tanto mutati: / altro che bianchi non gli viddi mai / et
4. prov. meglio essere moro che noce: perché quest'ultimo è sottoposto
proverbi toscani, 331: meglio esser moro che noce. 5. acer.
, di natura benigna o maligna, che insorge nelle parti spugnose e ghiandolari del
detto da'medici 'morum celsi ', che è una mora di ciesa matura
vi-158 (25-5): è fermo più che '1 genovese moro / lo detto di
: specie di terra saponaria o smettite che serve al disgrassamento delle lane. =
rami più grossi e s'innalzano su più che non fanno quelle di spagna.
, ma alquanto minore di quello che producono le spine o morole di
. v. franco, 4-220: parmi che, levate la rustica semplicità e ogni
/ l'elemento più calido, / che con eterno fomite / nutre là sovra l'
non pervennero ancora a farsi tanto popolari che ogni dì non si oda dir piuttosto galletta
. bersezio, 362: mi pare che una parte del bosco... è
... è così bene esposto che credo non ci starebbe male nep- pur
qual è una sottoscorza colorita di taculla che si ricava dall'albero di morone, facendoglielo
o alla cintura, con fermo credito che, portando addosso quella materia di superstizione
morón. moróne3, sm. colore che sta fra il violaceo e il nero
se t tuo colore venisse per caso che fusse cieco, può venire che, la
per caso che fusse cieco, può venire che, la caldaia avendo troppo in corpo
. borghini, 6-iii-314: il molto tempo che vi tramezza... che il
tempo che vi tramezza... che il marmottino valeva alquanto manco del fiorin
fiorin di firenze, mi fa pur credere che fusse altro; e più presto mi
que'vandali e goti e altri mori che già occuparono la spagna e l'africa,
le lingue e'paesi, sia quello che i dottori spagnuoli chiamano moropetino, che
che i dottori spagnuoli chiamano moropetino, che col tempo si venne chiamando maravedino.
perciò al tutto protraendo e morosamente vogliam che si dica) non occorrerà, non
qualche ragazza di qualunque ambiente e che non abbia proprio tutti gli scrupoli
di grado meno rilevante dell'imbecillità, che induce nei soggetti colpiti un'età mentale
'morosi': malattia del cervello, che credesi d'ordinario conseguenza della epilessia,
col suff. medie. -osi, che indica malattia. morosità1, sf.
quella accompagnata da manovre fraudolente onde impedire che il fisco possa trovare beni del contribuente
2. statist. percentuale delle persone che incorrono in ritardi di adempimenti.
classico e il romantico... che gli era così bene riuscito nella 'gerusalemme
alberti, ii-141: ad uno che volea fuggire la patria a irne in
morosità dell'animo tuo, qual fa che dovunque tu sia abbi te non bene »
'. moróso1, agg. che è in mora, cioè in ritardo
d'una lettera non averà, subito che ha potuto, presentata la medesima,
mostrato debitore moroso, lo sapete voi che avete ricevuta una cambiale di 700 e
p. rivelossi dai registri di esazione che 75 operai erano morosi da più di
quelli più morosi, questi più sfacciati che mai. de roberto, 192: a
per ricordare all'inquilino moroso e vandalico che deve andarsene. -per estens
andarsene. -per estens. che non adempie quanto promette; inadempiente.
mente un debitore 'moroso ', che bisogna perseguitar di carta bollata per rendere
obbligo suo. borgese, 1-173: che s'aspettava di buono... da
fidanzato moroso? 2. che si sofferma su un particolare oggetto con
morosa: nel linguaggio teologico, piacere che deriva non già da un fatto o
e con quella rea qualità di dilettazione che si chiama morosa, dal tempo che
che si chiama morosa, dal tempo che la volontà vi dimora intorno. a
fa peccato quel giovane e quell'uomo che vede e si compiace in certi oggetti cattivi
cesarotti, 1-xl-147: fui alquanto sorpreso che il sig. coureil, parlando di me
: il folicaldi le accoglieva con un'avidità che aveva del morboso; ascoltava con dilettazione
. montale, 9-88: non credere che io porti la penitenza a un estremo /
morosa. 3. letter. che si protrae, che declina lentamente (
3. letter. che si protrae, che declina lentamente (una stagione).
le cose guardare o tutte le cose che gli fieron comandate osservare, allora sia
essere stretto alla legge della regola; che da quel dì inanzi non gli sia licito
= voce dotta, lat. moròsus 'che è differito a lungo ', da
'cum 'masculo de beleza più che non era paris né elena, ivi '
: madona... vuol un fio che se noma lulio forestier, co la
, 8-161: io ti giuro e stragiuro che io an- derei per lei nel fango
ginocchio e ancor peggio; ti dico che io sto male e creppo, al corpo
si riduce alla sacramentale astuzia della fidanzata che non deve dargliela al moroso, altrimenti
, figlia di un negoziante di terraglie, che ha fatto cose da pazzi per farsi
morosi: la coppia di giovani innamorati che comparivano come personaggi fissi negli scenari della
scuoprono. 2. ant. che fa innamorare, seducente (il viso
conta a la mi'amata / lo mal che patit'aggio / per sua cera morosa
ha... nel tacer virtù che puote / trasformar chi la mira in pietra
la mira in pietra dura, / che non può far con le morose note /
con le morose note / del bel dir che insegna arte e natura?
cassa da imballaggio del nostro canterino, che aveva il dono di farci obliare, e
tutt'e due mi presen per morosa / che parevan duo cani intorno al toro.
me questi andamenti non dispiacciono, sapendo che moroso geloso acquista sempre maggior odio e
ha degno liogo / un quadro, che xè tuto pulicia, / dove cerere e
e baco fuze via, / sì che resta agiazzà venere al fuogo. / ghe
al fuogo. / ghe vuol altro che far i moroseti / e tien per guida
: io di quelle non sono / che, invece d'insegnar a far calzette,
, quella luna, quella stella mattutina che conoscete. = da amoroso2 (v
, iv-173: non mancano anco di quegli che sono severi, giusti, buoni
severi, giusti, buoni e veramente presso che santi, ma perché non hanno punto
è manifesta, ma forse per altri, che possono essere più morosi e difficili.
morosi e difficili. 3. che è originato da risentimento, da insofferenza
lui [tanzi]... ciò che potea parere ed essere anche veramente moroso
, e particolarmente a quella varietà che è colorata in verde bruno o anche
morotèo, agg. neol. polit. che si raccoglie e organizza intorno all'uomo
aldo moro (una corrente politica); che appartiene a tale corrente o si riconosce
famiglia pedicutidae [phthirus pubis), che provoca la pediculosi del pube; piattola
portatori alle colonne / per bocca più che non hanno la mora. sabba da
tu sei, e così tu, che nel chiamare il numero hai indovinato, resti
, lvii-190: ecco 'l bel giocator che balza fuora / con la mestola in man
man leggiero e sciolto, / ecco che per mandar fan alla mora. frusoni
, 7-7: il furbo pappette nell'ora che si doveva la gondola mettere in viaggio
dita e colla voce, credendo alcuni che sia il 'micare digi- tis '
che lo richiede) e mescendosi, or l'
d azeglio, 6-19: non potevano impedire che lo strepitoso esercizio del giuocar a morra
la pietra (pugno chiuso), che spunta le forbici (indice e medio
e medio protesi e disgiunti), che tagliano la carta (mano distesa)
la carta (mano distesa), che, infine, avvolge la pietra.
come nel gioco detto della morra cinese, che si gioca con tre soli elementi:
incudine ai piedi, come tu sai che stette appesa giunone. -ella aveva a
io satollarotti di bastonate. -oste, che fai? non t'ho io pagato
, ohimè la testa! oste traditore, che fai? datemi aiuto, o vicini
alla morra al buio securamente, senza che essi c'ingannino sono uomini da bene
: « ho sempre inclinato a sospettare che gl'italiani abbiano imparato dai mori, o
... ma più probabile e che giocare alla mora, significhi giocare all'usanza
de'mori, non essendo inverisi mile che da mori, cioè dagli arabi, imparassero
. né fa forza in contrario il vedere che i francesi scrivono mourre, con la
r raddoppiata, confessando i francesi medesimi che da noi presero questa parola ».
atto a contenere fieno o biada, che si infilava al collo degli animali da
. m. -chi). schefe. che si riferisce, che è proprio del
. schefe. che si riferisce, che è proprio del gioco della morra.
grigli, 4-225: affermò lo stesso martelli che... andava ogni di gran
[crusca]: il flusso di sangue che viene dalle vene moroidali. dalla croce
g. del papa, 6-1-145: piuttosto che giudicarlo un dolore dei vasi morroidali interni
le viscere. -che scorre, che è contenuto nei vasi emorroidali. pasta
di velocità per lo salasso del piede che dal succhiamento fatto dalle sanguisughe del moroidal
ecc.]. 2. che proviene dai vasi emorroidali. vincenzo maria
fortemente incomodato da quella della moroidi, che, se prende buona strada, è
... si cerca di far credere che siano 'moroidi '. -morroidi
dell'ucello, el segnio di ciò è che li piedi dello ucello saranno infiati e
per aferesi. morronése, agg. che è membro della congregazione monastica degli eremiti
, col suff. chim. -ato, che indica i sali. morrùico, agg
col suff. chim. -ico, che indica gli acidi. morruìna (
col suff. chim. -ina, che indica sostanza di natura basica.
mòrsa, sf. ciascuna delle sporgenze che, alternate a rientranze, sono disposte
qua e di là [della cantonata] che sportino infuori, da l'uno ordine
dall'altro no, delle pietre, quasi che aiutamenti e appiccamene, a sostenere il
nelle mura, onde si possa fermamente dire che vi fossero ornamenti e tabernacoli. vasari
: conforme sogliono dimostrare alcuni segni, che si lasciano, denotanti la continuazione di
coppie di mezzane ritte per banda, che faccino la grossezza della muraglia; e
perché nel farla si toglievano le morse che non senza ragione vi aveva lasciato il
. cesari, 3-5-61: già udiste che io ho messo quasi le morse pel venturo
1-26: colei è la rivoluzione, che, astuta e sottile come una serpe,
istrignere fortissimamente metallo o altra qualsiasi cosa che si debba lavorare con lima. magalotti,
. l. bellini, 5-2-130: che dite voi che sian quegli strumenti che
bellini, 5-2-130: che dite voi che sian quegli strumenti che morse chiamansi?
: che dite voi che sian quegli strumenti che morse chiamansi? voi vedrete come quelle
adoperano, composte in due parti opposte che l'una all'altra si avvicina fin
una all'altra si avvicina fin tanto che il corpo posto fra esse resti al
in essa fermato dalle due forze opposte che la compongono e dalle parti opposte che
opposte che la compongono e dalle parti opposte che esso frapposto corpo sforzano e serrano.
da tubi: le vecchie morse, che non muoiono mai. -morsa universale:
muoiono mai. -morsa universale: quella che permette di orientare il pezzo in lavorazione
! 'e glielo strinse forte, che a lo sgranfia parve glielo stritolasse una
lente vedo, in oro, un uomo che lotta con un leone. l'uomo
il braccio nella morsa delle sue dita che spezzavano una moneta di rame da due
terra. 4. strumento che serve a stringere il muso o il
el noi castrasse senza legare; è vero che li metteva un paio di morse al
: renzo s'acquietò come un cavallo bizzarro che si sente il labbro stretto tra le
una corda della grossezza d'un dito, che è fatta passare nella bocca ed annodata
contrassegni, e forse più strani, che ho lasciati in prova. morse da cavagli
. pananti, i-58: la gente che incontravasi, che scorse / quei brutti
, i-58: la gente che incontravasi, che scorse / quei brutti ceffi e un
ciclisti. blocco, sostegno sagomato che serve a locare stabilmente su un piano
un miglio. 8. dispositivo che stringe la pietra focaia nel meccanismo d'
schioppo; ma il male si è che la morsa non stringe più, e
scoppio dovrebbe avvenire, m'accorgo invece che manca la pietra. 9.
e tenuti a contatto da viti, che era usata un tempo dai lanaiuoli per
chiamano, per somiglianza di ufficio più che di figura, due regoli di legno,
l'altro per mezzo di due viti che sono in capo della tavola. una
stretta e profonda costituita da pareti scoscese che si avvicinano verso la sommità.
e sospende ». non ha dubbio alcuno che meglio il marini avrebbe fatto se
segneri, iv-34: cui parimente forza è che si aggiungano [ai piccoli animali]
di man- taci grandi e quattro uomini che mi manegino praticamente una tal sorte di
d'animo o, anche, persona che costituisce motivo di angoscia, di tormento
non aveva trovato, in realtà, che una morsa di carne, un vampiro
di carne, un vampiro insaziabile, che lo dissanguava, e col sangue ne
c'era, dentro, tutta la paura che le aveva stretto in una morsa il
aveva come una morsa alla gola, che quasi non gli riusciva di respirare.
sacchetti, vi-130: invidia e avarizia vuol che pera / chi strigner si lasciò nelle
sue morse, / de la cosa che è certa ancor sospetta, / dubitando
è certa ancor sospetta, / dubitando che 'l ver non tomi in sogno. comisso
comisso, 12-62: noi si sapeva che doveva finire così, stretto come era
della normalità dei motivi, i futuristi che insorgono minacciando cazzotti e falò hanno ragione
invece di 'star quatti quatti 'che è proprio un'espressione da pitocco diceste '
17. situazione complessa e contraddittoria che impone di scegliere fra due o più alternative
avrebbe levato di testa... che io opponevami a fargli venire le armi
io opponevami a fargli venire le armi che desiderava... finalmente, prendendo parte
croce, iii-26-310: conoscevo questa risposta, che è del resto il solo tentativo per
alla morsa. ma non è detto che con ciò si riesca a sfuggirle e
con ciò si riesca a sfuggirle e che il tentativo non sia, com'è,
poggiano le imbarcazioni rientrate in nave, che si tengono sui ponti scoperti. sono sagomati
scorrevole. -morse galleggianti: cassoni pneumatici che si possono immergere e far emergere per
sollevare le estremità delle carene delle navi che necessitavano di riparazione). dizionario di
: io il voglio dare, a fine che tu abbi questo dispiacere e consideri un'
e consideri un'altra volta meglio quello che tu favelli, e quasi mi metterò.
vende morsi e, anche, i finimenti che servono alla guida del cavallo.
... e i suoi lavori, che sono freni, staffe e sproni,
: queste [arti] sono quelle che dànno i princìpi alraltre,..
. mi sono parsi di sì poca importanza che non volli quasi metterli nel numero degli
ho descritto. lasciando per questo al cavalliero che, se gli piaciono, gl'abbia
trattato delle mascalcie, 1-62: il cavallo che, quando va, porta la testa
senpre e con la testa percuote colui che vi è suso: lega una coregia di
morsale2, agg. anat. che prende parte alla masticazione (la superficie
di quercia, assicurato a incastro, che costituisce il para- mezzale o il corso
1075. morsatura, sf. staffa che tiene unita nella corretta disposizione le parti
in bocca n'ha parecchi, / che '1 palato se gl'invisca: / sempre
: rifiutar dovrebbe lo 'nvitato / non che, senza invitar, torre a mascella /
senza invitar, torre a mascella / quel che non v'è per lui apparecchiato.
morsellando l'erba, un cacciatore, che si era slungato all'ombra d'un
se ne convinse ben presto, che, toccando il mio per qualche irreperibile
e di poesia a me scusano troppo meglio che capponi e morsellati e pasticci ed ogni
le scale] ratto un altro cliente che aveva un vestitino fatto di una morzellata
un biscione di sfogliata a soprassuoli, che accartocciano un morsellato di pera e d'
. gioberti, 1-ii-616: tutto ciò che ci regalate si riduce a dei saggi
delicatine, atte più a solleticare il gusto che a spegnere l'appetito e a saturar
sm. piccola quantità di cibo, che si può mettere in bocca in una sola
la scorza e fanne polvere e fa'che con un morselletto di carne lo ingiottisca
e delle vivande, inghiottendo qualche morselletto che mi pareva arsenico. carrer, 2-92
arsenico. carrer, 2-92: spero che anche baldassarre potrà mangiarne, se non
.. / disse murgutte: - che bisogna dillo? / questo è un morselletto
dorati non ci essendo quel vituperio vituperoso che manda il lezzo in abisso non che in
che manda il lezzo in abisso non che in cielo. -mezzo gentile,
marsilio ficino, 4-109: sono alcuni che promettono di cavare del tutto fuora ogni
costanza ti dà de'morselletti, / che non gli piaccion queste mele a spicchi;
g. gozzi, 1-181: gli stomacuzzi che vivono a morselletti e ricevono le cose
allora san pietro, veg- gendo che lo menavano, si prese uno suo morsellieri
si prese uno suo morsellieri, che portava allato, cioè un coltellino, e
. e letter. quantità di cibo che si può mettere in bocca in una
in bocca in una sola volta o che si stacca con un solo morso;
confezionato o ridotto in piccole porzioni, che si possono introdurre in bocca senza spezzarle
. fiore, 62-3: ancor convien che tu sacci'alcun'arte / per governar
59: io voglio convitare il turco che venga a desinare domattina meco e io
a desinare domattina meco e io so che verrà volentieri, imperciò egli è molto vago
: risposi trangugiando un morsello di frittura che forse il giorno innanzi era un turacciolo
, 1-ii-594: vidi un povero diavolo che per companatico al proprio pan nero mangiava
imburrato il pane ma non ho bevuto che un sorso del primo e mangiato che
che un sorso del primo e mangiato che un morsello del secondo. 2
. -lacerto, brandello di cibo che un uccello può afferrare col becco e
la testa, el segno de ciò è che nel tempo di pascersi non può ingiotire
concluse di... pigliare morselli che aiutassero l'erezione della carne.
xxxv-ii-44: que'morselli savo- rosi / che dona cristo a que'c'han sua contezza
e diritti uomini... sanno quel che ciascuna cosa vale, egli veggono e
vale, egli veggono e conoscono bene che tutto questo mondo è un buon morsello
per cuore d'uomo satollare, e che molti ci ha de'mali e pochi beni
elli riguardano i pericoli e 'mali, che vi sono sovente. seneca volgar.
proverò, stando esitic- cio, / che 'l bianco e 'l ghibellin vo'per fratello
, 2-111: io starrò in cervello, che non mi farrò scappare questo morsello di
(con partic. riferimento al tipo che non richiede di essere fissato a un
o uncini di legno... che usansi nelle cartiere per sospendere cartoni di
cosa mi colpì: il tempo spropositato che giosuè borsi impiegava per leggere il sommario
. venat. palizzata di legno di faggio che serve alla costruzione del paretaio.
elettrotecn. insieme degli elementi accessori che servono a collegare i conduttori fra
piccolo attrezzo usato per serrare un oggetto che, per particolari caratteristiche di forma o
fresco incollati e tenerveli fermi, fino a che la colla abbia fatto presa.
non resterò a dire in questo proposito che simile sorte di marinai, legandosi al
di derivazione, di sospensione), che serve a collegare per pressione due conduttori
4. marin. apparecchio a vite che serve a fermare, mediante pressione,
. meccan. morsetto micrometrico: strumento che serve a misurare il diametro dei fili
altri morzetti, o di mangiare, / che a fè, donne mie care,
tutti insieme diran con buone ciere, / che le nostre cucine, o gl'apparecchi
duchessa di stabia, quell'elda, che con un altro cognome ma colla stessa mortezza
10 mi ricordai sempre di quel gatto che, essendo nella villa, gli morsicò
taglia quella parte offesa, senza aspettare che sia infettato tutto il corpo. brusoni
casalicchio, 355: ohimè, che sono stato morsicato da un cane malamente
un cane malamente, e non so che rimedio farmi per guarir presto. carducci
tuffavano di schianto, come aggressori. altro che sorveglianza. altro che occhialetto. e
aggressori. altro che sorveglianza. altro che occhialetto. e quello in frac che morsicava
altro che occhialetto. e quello in frac che morsicava il bocchino. ma che cosa
frac che morsicava il bocchino. ma che cosa vuoi sorvegliare? -staccare con un
, vii-74: quei pochi bocconi, volli che fosse essa stessa a darmeli, qualche
qualche pezzetto di pane e di carne che la supplicai di morsicare prima.
mordevano il battello, in tal modo che, dove aggiungevano co'denti, levavan
pungentemente... son segni espressi che 'l tempo farà variazione. moravia,
iacopone, 1-38-2: o anema fedele, che tte vóli slavare, / guàrdate da
, / guàrdate da li lupi, che vo per morcecare. idem, 1-38-26
essare predecata? / mustrànnomesse ainelli fin che m'ò securata, / da lor
d'oro luccicare addosso a tutti coloro che egli aveva fuggiti e morsicati per l'
guazzo, 1-36: io credo veramente che, quando i letterati pongono mano a
riescano più eccellenti nel mal dire di quel che facciano gli uomini volgari e idioti,
si tempera nel velenoso inchiostro una penna che morsica, taglia e punge oltra misura
essere come sollazzo delle viziose e meno che oneste persone morsicare l'altrui ottima fama
: come vezzo di una persona, che accompagna la riflessione. gualdo priorato,
molto solitario, molto comodo per una donna che avesse voluto delle avventure. maestro antoni
morsicò la lingua, come faceva ogni volta che si sorprendeva a giudicare temerariamente il prossimo
cosi grande sdegno contro di me, che mi sarei morsicato le mani.
la marca su la ferita, colla chiave che chiude le reliquie del santo, fatta
storia del mattiolo,... che due giovani feriti dalla vipera si morissero,
veduto que'miseri morsicati dal cane arrabbiato che tremano e gemono e raccapricciano all'aspetto
da un cane arrabbiato, pruova più che mai le smanie del suo veleno alla
moravia, i-542: con certe smorfie che io pensavo dovessero riuscirgli stomachevoli ",
morsicata dalle vespe. non faceva altro che leticare. 5. dissecato,
ricordo, non si vedeva più di che colore era, se blu o viola
increspano e maggiore si fa l'ondeggiamento che si propaga al nervo intercostale.
dalla corte. 8. che rivela una sensibilità esasperata. e.
. bot. disus. foglia morsicata: che termina con un contorno dentato.
]: 'foglia morsicata ': quella che non termina in punta, ma che
che non termina in punta, ma che nella sua sommità v. a a
finire con ineguali divisioni, per modo che apparisce come tagliata o mozzata co'denti
v.]: 'radice morsicata': quella che non va a terminare in punta.
morsicatura, sf. il morsicare; azione che consiste nell'afferrare qualcosa fra i denti
, d'avido lupo allora presa, che, stando giù posta, dimessa stassi
ansando, con ispettazione di morsicatura piggiore che prima. ramusio, i-101: né altro
chi è morso dalle dette [vipere] che a tagliar quella parte di membro dove
di membro dove è la morsicatura prima che il veleno discorra per le altre membra.
medesima, la regalano di tante morsicature che più volte le tolgono fino la vita
massaia, iv-91: i poveri arabi, che vanno raccogliendo erba per poi venderla,
queste dita / una morsicatura femminile / che dice i denti e che misura / la
femminile / che dice i denti e che misura / la felicità della bocca /
sua morsicatura senza comparazion fa maggior dolore che quella delle vespe di spagna. li
dalla morsicatura d'un certo piccolo animaluccio che l'aveva punto. g. gozzi,
ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna... non sia altro
la rogna... non sia altro che una morsicatura o rosicatura, e continua
71: nessuno... fu mai che senza morsicatura d'infelicità potesse in lungo
loro misere viscere con morsicature tanto penose che chiesero in conto di grazia la morte
calunnia. - anche: il danno che la calunnia produce a chi ne è vittima
alle morsicature di una lingua tagliente, che vi picca con un motto o che vi
che vi picca con un motto o che vi scarica addosso una piena d'ingiurie
io nello stato [di idrofobia] che ti narrava, dopo aver uno e un
fiera... non lambisce mai che non ispelli; non bacia mai che non
che non ispelli; non bacia mai che non morsecchi; non palpa mai che
che non morsecchi; non palpa mai che non graffi. carducci, iii-26-78: passava
tentava ancora di morsec- chiare la mano che gli sfiorava il viso. g. raimondi
raimondi, 5-257: quella del cagnolo che morsicchia e sciupa il cencio della propria
, per ischerzo, la mano sinistra, che aveva preso tra le sue, quasi
a costui sì buono e bello / che tutto il giorno l'unghia si morsecchia /
carrer, 2-250: vorreste saggiare alcun che?... mor- secchiare un
siena, iv-415: interviene de'predicatori, che vi si va chi per udire qualche
e intrinseca vita sua passò di maniera che ella fu più tosto morsecchiata dalla sottile
dalla sottile e curiosa esamina dei mormoratori che dalla malvagia licenza degli infamatori. l
e significa l'amor degli asini, che non grattano se non morsecchiano. eccoti '1
morsecchiano. eccoti '1 simbolo di coloro che non sanno far un piacere senz'accompagnarlo
noia m'è per costume villano / che '1 morsicchiato boccon colle dita / nella scodella
sempre bisogno di medicine, conci osi a che essi mediante la complessione sempre mai abbino
.]: 'morsicchiatura ': segno che lascia il morso, che più comunemente
: segno che lascia il morso, che più comunemente si dice 'morsicatura '.
2-49: così è il termine che gli demmo, e non abbiamo guardato ad
. f. frugoni, vi-343: io che non ne ho mai paventato il ragghio
do- vea temerne le morsicchiature, atteso che la mia pelle, indurita dalla pazienza
: venga pur pigliarti il barigello, / che da li denti tuoi mai fia segnato
spagna] un grave morsico, di che ella ha sentito quel disgusto che sentono
di che ella ha sentito quel disgusto che sentono quei che ricevono da uno quel male
ha sentito quel disgusto che sentono quei che ricevono da uno quel male che apparecchiano
sentono quei che ricevono da uno quel male che apparecchiano contro altri. 3
dimeniamo, come una ciurma di pitocchi che morsa sul suo grabato di colpa dalle
e dalle cimici si desse ad intendere che si agita vitalmente perché si dimena.
cicognani, v-1-455: l'idea soltanto che là c'era viva la bestia arrabbiata impedita
(con riferimento al sogno di esiodo che ebbe l'ispirazione poetica mangiando fronde d'
. da le morse fronde / par che poeta in ascra divenisse. salmi, lvi-474
pur ch'un sol canavaccio, / che par da'corbacchion beccato e morso.
, meser, asai di certo / che me creasti atto / a servirti; ma
.. correndo, seguitano quel segno che seco estimano dover vivendo aver seguito.
codèmo, 310: -gli è per questo che sei cosi? -esclamò alessandro, morso
dar felicità il tuo giuoco / pueril, che desio d'anima inqueta / morsa e
dai denti morsi de la morte avante / che fosser da l'umana colpa essenti.
moretti, i-812: il partente, che... taluno già conosceva avarissimo
più sarcastico. varchi, 3-314: che vuole significare altro questa metafora 'bagnato
sentii pochi giorni dopo morso dai giornali che invocavano appello e cassazione con pene infinite
e cassazione con pene infinite al poeta che si sperava silenziare. mòrso2 (region
pannuccio del bagno, 20-5: piggiore stimo che morso di capra, / ov'amor
artiglio ed dà di becco, / che quazi senbra lui albore secco, / quale
fiato uccidendo molta gente, comandò regolo che con fortissime balestra fosse saettato. monte
nascosa serpe, venente tra quelle, parve che sotto la sinistra mammella mi trafiggesse:
prima entrata degli acuti denti, parea che mi cocesse. crescenzi volgar.,
cavalcanti, 64: questo cittadino sognò che un leone gli mordeva la mano e di
nottole over pipistrelli in spagna, ancor che becchino, non ammazzano né sono venenosi
con tante pugna e con tanti morsi che di già aleria versava il sangue in più
: stava come un ragazzo pauroso, che veda uno accarezzar con sicurezza un suo
sprona e tempera col morso, / tanto che presso a quel drago l'ha porto
a quel drago l'ha porto, / che si studiava co'graffi e col morso
graffi e col morso, / tal che condotto ha il lione a mal porto
, 12-28: tu, celeste guerrier, che la donzella / togliesti del serpente a
/ tu per lei prega, sì che fida ancella / possa in ogni fortuna a
. chiabrera, 1-i-136: verso lei, che dolente era in catene, / apparecchiando
al dolor finestra ». -forza che un animale sviluppa nell'azzannare. landino
della forza suggestivadel male (nella tradizione iconografica che rappresenta il serpente schiacciato dalla vergine
riceveranno il premio nei di lei piedi, che col schiacciarti il capo ti leveranno la
gliele avessi. erette / le mammelle, che ben possono al morso / come ai
, nelle carni di donne ubertose, che gli faccia perdere la testa.
morso / fu da voi rotto sì, che più molesto / non l'ho sentito
la gran rabbia / del pizzicor, che non ha più soccorso. 2
più soccorso. 2. atto che si compie sbocconcellando una porzione di cibo
, diede un morso ad un'altra arancia che aveva cavato di tasca. cassola,
più l'anima prima / bramò colui che 'i morso in sé punio. buti,
: lo morso de la pianta che fece adam, quando prese e morse e
a porre... la proibizione che la leggenda biblica disse posta da dio
disse posta da dio. non vuole che l'uomo dia dei nuovi « morsi
. 3. parte di cibo che si può staccare mordendo una sola volta
'morso ': quella quantità di cibo che si spicca in una volta co'denti
. bini, 1-92: tre pietanze, che sem- bran tre morsi.
sì nne fusser providuti / li frate che so'venuti / en corte, per argir
en corte, per argir cornuti, / che n'a- vesser tal boccone! /
aspettami qui. corro dalla balia sebastiana che conosce tutte le erbe e mi faccio
tutte le erbe e mi faccio dare quella che guarisce i morsi dei ragni.
a quel bel dito per maniera / che diresti di certo / che vogliadargli morsi.
per maniera / che diresti di certo / che vogliadargli morsi. -rosicchiamento.
il morso delle manette... quel che sarei poi stato, quel che avrei
quel che sarei poi stato, quel che avrei poi fatto o detto o scritto,
tenaglia. -tenaglia da morso: quella che serve per afferrare un oggetto senza danneggiarlo
le code dei cagnoletti doppo quaranta dì che son nati si deono castrare di questa
di questa maniera; egli è un nervo che per i nodi della spina va secondando
morso delle tanaglie ': la parte che serve ad afferrare. idem [
.]: 'tanaglie da morso': tanaglie che afferrano, dette così per distinguerle da
dette così per distinguerle da quelle angolari, che tagliano, da quelle rotonde che servono
, che tagliano, da quelle rotonde che servono a torcere e simili. -per
pasta di vetro. 7. colpo che si arreca per tagliare, per incidere,
si vengono allargando e spargendo, conciossia che, dall'innonda- zione voltate, risplendono
sporcizie tutte; e ora si crede che dalle percosse e da'morsi del mare
morso / portò del salcio al piede, che in brev'ora / gli tolse il
sentir s'agghiaccia / per il duol che il soprafaccia. petruccelli della gattina,
ancor sentire il morso dell'inverno, che è fiero in gargano. montale,
9-12: meglio il morso del ghiaccio che il tuo torpore / di sonnambulo.
la sensazione o il brivido di freddo che ne deriva. capuana, 12-153:
... e questo fece per mostrare che chiunque ha ufficio di sanar le ferite
: questo è il nettare mio, che ad ogni sorso / soave sulla lingua imprime
.]: 'morso': quel piccante che ha il vino, che nel berlo par
quel piccante che ha il vino, che nel berlo par che dolcemente morda la
ha il vino, che nel berlo par che dolcemente morda la lingua.
hanno un morso di serpe, / che del verde fa tanto letame.
. 12. sensazione fisica dolorosa che si manifesta con violenza, all'improvviso
con violenza, all'improvviso, o che si ripete con intensità, periodicamente;
. -in partic.: sofferenza fisica che deriva dalla necessità del cibo e può
, iv-1-433: io ero come uno che, in mezzo al benessere d'una guarigione
ambientale, stato d'animo, sentimento che costituisce motivo di angoscia, di tormento
ringrazia dio delle punture e de'morsi che sentiva nel mal fare. matteo correggiaio
. matteo correggiaio, 16: colei che a te mi manda è ri- manuta
vegio lei sì pronta nel mio male / che '1 pianto e 'l scriver mio non
par la piaga e 'l morso / che mi dié amore e femmi al primo
m. salimbeni, xxxviii-361: crispo che un tempo ad amor volse opporsi, /
a darmi i loro aspri morsi tosto che la novità degli oggetti tro- vavasi ammorzata
non aver goduto appieno / pentimento, che l'anima ci grava, / e
ci grava, / e il piacer che passò cangia in veleno, / per li
dì mi stimolava / tuttora il sen: che la vergogna il duro / suo morso
il morso / secreto, il vento che nel cuore soffia. pecchi, 5-50:
morso acuto di disperazione,... che poche sere dopo l'avrebbe visto allontanarsi
sento il morso del rimprovero soltanto / che mi viene da quel dolore giovane, senza
... / dell'imparcabil dardo che ci aspetta. / non vai dir:
anima mia! » / ché pur convien che sia -l'ultimo morso, / sì
niun go verno v'ha che possa esentare dai morsi della povertà,
ariosto i ferraresi e il pistoia, che nel vituperare i magistrati e gli altolocati
., 26-55: tutti quei morsi / che posson far lo cor volgere a dio
con aspri morsi stimola l'appetito, che quando abastanza ha considerato una cosa,
al duro morso / della brama insanabile che invano / felicità richiede, esso,
, 2-95: ecco il sole / che chiude la sua corsa, che s'offusca
sole / che chiude la sua corsa, che s'offusca / ai margini del canto
alcun di passion non sente / fuor che del mal suo proprio e del suo
è la prima donna moderna, la prima che non porti in sé la propria passione
furia, / quel suo morso di fulmine che schianta. -fervore, vivacità (
l'aspra ruga verticale, la cicatrice che lascia nelle fronti gloriose il morso del
e incisivo. malpigli, xxxviii-24: che facciam nui che non li diam soccorso
malpigli, xxxviii-24: che facciam nui che non li diam soccorso? / ché
man porsi / per far voi certo che gli estremi morsi / di quella ch'
è tardi a rivoltar la rota / che vòle or terminare el viver nostro, /
gota / de mia madonna, in prima che nel chiostro / tu entri di ciascun
tolto dal morso / di morte ingorda che 'l mondo divora. -azione logorante del
piglian forza e vengono in prezzo fin che, dall'invidioso morso del tempo a
, 1-26: fare non si può che sanza morso degli invidiosi altri trapassi gli
morsi securo. pasqualigo, 477: spero che... vi dorrà fino al
commedia] dai morsi di que'maligni che, non sapendo d'altronde acquistar luce
in vero non acuti, ma spessi, che mi sono stati dati da vari giornalisti
fuori nella tua epistola molte cosette, che stimo doversi migliorare. e un capo
conto mio, senza curarmi delle osservazioni che potessero essermi trinciate addosso. cameroni,
romanzo di tutta quella lealtà e franchezza, che lo rendono tanto simpatico e temuto nel
/ saldezze devi / sprezzare i morsi / che tu ricevi. — risposta arguta,
religioso con un motto non meno da ridere che da commendare. tasso, u-iii-1005:
gente franzese sotto gli stendardi della lega che sotto quelli della chiesa. —
lacerarmi il dente aguzzo; / e che farai, mastin, s'io te '1
qualunque morso / almeno al ciel, che gl'innocenti spolpa. — atto
a dargli maggior graffi e maggior morsa / che mai non fe'leone a bestia parca
bene a quel capitano, giudicandolo io che non possa fuggire i morsi della ingratitudine
possa fuggire i morsi della ingratitudine, che facci una delle due cose. aretino
il cardinale nel suddetto oficio il morso che davano a'barberini col dubbio ostentato della
, 1-372: - mi accorsi subito che la bestia era molto pericolosa, e
la bestia era molto pericolosa, e che non avrebbe tardato a mordere: eccoci al
caro! ci è corso poco che non l'avete fatto imperatore.
vengono al coltello e alle esecuzioni forti, che non fa il populo.
). lecchi, 12-44: ma che vuoi rimaner sempre così e portar il
morsi uterini: dolori da contrazioni uterine che compaiono nei primi giorni del puerperio e
materiale plasticodai denti o dai processi alveolari, che, in odontoiatria, serve per modellare
lati del dorso di un libro, che si può ottenere con macchine per tondo
a mano per martellatura del dorso e che serve a rendere più facile l'apertura
di superiori e una di inferiori, che il puledro perde e rimette successivamente nel
o di secondo o di terzo morso: che ha già perduto i picozzi o i
cavalli... e li primi denti che essi mutano sono due di sopra e
di sopra e li due di sotto, che si chiamarono mezzani, cioè lo secondo
. carducci, iii-1-235: edace cura che rimesci in torbida / pugna dentro il
dentro il mio sen queruli affanni, / che a lenti morsi mi distruggi, livida
, iii-5-321: le scuole, più presto che ricongiungersi fra loro e raccogliere le forze
, tanto se la forbì colla lingua che campò da morte. manzoni, pr.
de'di fortuna dolere / colui che per diletto caccia l'orso, /
alcuna volta aggrada / e poi che quel piacer gli viene a noia
/ dargli di morso e al fin voler che muoia. ma galotti,
poco, si ridusse così arrabbiata, che, a dar di morso a
un gran pezzo uell'acido invelenito che si sentiva in quell'acqua. barbaro
stanca / quel caro nutrimento, in che di morso / dié chi 'l mondo
cinzio, iii-25-6: ei, che più volentier mai non fe'cosa /
furo'i spettacoli e le feste / che venner fatte allor dal duca borso:
denti e con le mani / conoscer che son veri graffignane -dare tre morsi
prendilo,... non ti curar che dii tre morsi ad un faggiuolo,
faggiuolo,... non ti curar che sii troppo attempato. -dare
per portargli via tutta la falsa retorica che hanno impiastricciata sul viso.
-provederò ancora al parentado del napolitano, che non segna. -che? è forse conchiuso
forse conchiuso? -signor sì, secondo che m'ha detto il cocozza suo servitore
/ fer poi; e poco par che s'attenesse. lamenti storici pisani,
egli erano amendue tanto accaniti, / che volentieri arebbon fatto a morsi. varchi,
vita contro a un morso di berlingozzo che non ha a far nulla seco.
mia vita contro un morso di berlingozzo che quanto io ho detto ne'passati fogli
rappresaglie. nomi, 10-47: quegli che non provar di lupo il morso /
, 240: non tutte le volte che si veggono i denti, s'ha
sm. ipp. parte della briglia che si applica nello spazio interdentario degliequini e
da una esterna (guardia), che reca le aste e gli anelli (detti
è più forte e più da ritenere che alcuno di quelli che detti sono di sopra
più da ritenere che alcuno di quelli che detti sono di sopra. pulci,
e tempera col morso, / tanto che presso a quel drago l'ha porto.
i morsi dolci giovano molto a cavallo che scrolli il capo, quando però è di
col quale sanno, per esperienza, che non si può vincerla, pure fanno,
tempo in tempo, qualche sgambetto, che scontan subito, con una buona tirata
con negli assi snodature / difficile; che m'ha battuto a freddo / un
carro del sole o ai cavalli marini che trainavano il cocchio di nettuno.
sineddoche: insieme dei finimenti di guida che si applicano al cavallo. ariosto,
d'immenso terren compone un morso, / che all'inimico fìer travolga il corso.