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vol. II Pag.9 - Da BALESTRATA a BALESTRONE (65 risultati)

350: avvenga che non senza grandissima compassione la manera de

vetta era iguale colla fonte, acciò che a pari balestrare e lanciare si potesse.

con] uno balestro in mano, teso che par che vogli balestrare a le cornachie

balestro in mano, teso che par che vogli balestrare a le cornachie. burchiello,

, 3-553: né creda... che io, o per sé o

chi la guarda, / e 'l più che può te, ne vad'accroccando.

, 320: non èssare sì pazzo che tu ti ponga a balestrare le femine,

la predica; imperò ch'io non voglio che voi mi facciate ruffiano. s.

aviso, figliuoli miei,... che il primo che io in chiesa vedrò

miei,... che il primo che io in chiesa vedrò con gli occhi

. straparola, 1-5: s'awide che polissena con la coda dell'occhio lo

già mai non fu franco, / sì che consiglio invan vi si balestra. boccaccio

io mi sento troppo minore l'animo che la doglia, e però invano ci si

, 6-19: qual affammato nibbio, che fa guerra / con un par di

/ e quando è più vicino, e che gli afferra / tocca una balestrata nella

due balestrate, e tanto gli strinsero che non vi potea entrare né uscire persona

non vi potea entrare né uscire persona che non fosse o preso o morto. anonimo

quella si parte uno muro assai forte, che camminando per spazio d'una balestrata si

sbalestrato. masuccio, 351: ancora che de multe vertù fusse accompagnato, nondemeno

di re. giusti, iii-150: penso che gli esuli strappati dal loro paese siano

alberi divelti e balestrati via dal terreno che gli nutrì. cagna, iii-186:

dalle raffiche di aria calda e polverosa che mandano le sottane balestrate delle ballerine.

viene il dire balestrato, d'uno che sia avvilito e che abbia perduto gli spiriti

, d'uno che sia avvilito e che abbia perduto gli spiriti, da alcun

, se balestrata dalla sventura più alto che non era il tuo posto, scendesti in

posto, scendesti in luogo più basso che alla bontà dell'indole tua non si convenisse

crescenzi volgar., 10-28: il balestratóre che vuol l'oche 0 altri uccelli grandi

cioè una piccola balestriera o buco, che avesse la detta torre. s. bernardino

da siena, 854: non ridete, che voi avete da piagnere. egli mi

pare vedere ne'capi vostri tanta vanità, che mi pare un orrore: chi 'l

stabilite fessure, da le quali, mentre che il nimico si cuopre con lo scudo

nimico si cuopre con lo scudo delle offensioni che gli vengono di sopra, possa esser

esser ferito per fianco da quella parte che li resta scoperta. varchi, 18-2-55:

sono merlate... e nell'intervallo che è tra un merlo e l'altro

54: allora rivolto a filippo, che lo guardava da una balestriera, gli rimproverò

, e la sua perfidia, e giurò che presto si farebbe desiderare da chi non

vecchio cannone da quella balestriera come parea che ammiccasse! pascoli, 1520: il

balestrieri per costa poneva, non istimando che l'acqua negava loro il tendere le

, 805: io li ho pregati che mandino il loro bargello per qualche giorno

qualche giorno..., acciò che insieme con li nostri balestrieri possiamo o

nobile, con quaranta balestrieri a cavallo che militavano sotto lui, si fuggirono di

romani, e non è molto tempo che s'usava nelle guerre d'italia,

. galileo, 1-1-252: dico che non è più difficile che l'uso

1-1-252: dico che non è più difficile che l'uso della carta e del

purg., 31-16]: e mostra che fosse a similitudine del balestro quando scocca

similitudine del balestro quando scocca, e che da troppa tesa rompe l'arco e la

con manco fuga e più lentamente, che fatto no avrebbe se non si fosse rotto

] picchiata, non suona più lievemente che suoni... lo balestro quando percuote

. lo balestro quando percuote le rocche che si debbono disfare. sacchetti, 36-33:

arco è assai manifesto a tutti quelli che saettano. s. bernardino da siena

da siena, 211: sónno molti che non aranno prima udito, che ellino

molti che non aranno prima udito, che ellino aranno teso il balestro. burchiello,

, 142: però ti prego, che mi mandi un cane, / che paia

, che mi mandi un cane, / che paia ghier, che di balestro scocca

cane, / che paia ghier, che di balestro scocca. giov. cavalcanti,

l'origine di tutti i combattenti e che, se gli altri il seguissero,

fu sì grande questo mostaccione, / che morto cadde il gigante boccone. lorenzo

imperfezion si tenga. / onde convien che cerchi, e mai non pose, /

quel ch'ai fin desia, / che lei per segno al suo balestro pose.

. sui balestri; andare sui balestri: che poggia su sostegni alquanto sottili; avere

galileo, 296: io mi contento che, non con un semplice arco a

un balestróne caricato con martinelli e leve, che a piegarlo a mano non basterebbe la

. idem, 529: credo che prova assai accomodata sarebbe il pigliare una

e balestroni a canto a gli argini / che scopano del fiume i nudi margini.

medesima esperienza con un balestróne di quei che si caricano

vol. II Pag.127 - Da BAVAGLIA a BAVARO (37 risultati)

gettato, detta anche sbavatura, e che è d'uopo nettare. in questo senso

14-227: già, questa mia madre, che dio l'abbia in gloria, a

gloria, a cagione di certa bavarella, che mi colava dalla bocca quand'ebbi a

un bavagliolo di vela da bastimento, che mi arrivava fino ai piedi.

da ponente. « è una bavicciuòla che ci fa piuttosto bene ». ojetti,

sul molo... non si parla che del vento, anzi di quel poco

e per lo più tagliato in tondo, che si adatta al collo del bambino,

, sotto il mento, per evitare che la bava possa insudiciare il vestito; tovagliolo

gli si dà la pappa, o che comincia a mangiarla da sé; addoppiato

fascia candida simile a quella dei ragazzi che passano a cresima, ed intorno al

sul petto voluminoso qualcos'altro bianco increspato che aveva insieme del soggolo e del bavaglino.

sm. pezzuola, fazzoletto, cencio che si applica alla bocca per impedire di parlare

fra giordano, 3-220: gli scherani, che veggiono, che per due modi potrebbono

3-220: gli scherani, che veggiono, che per due modi potrebbono perdere l'uomo

.. incontanente gli mettono il bavaglio, che non può né gridare, né favellare

negri, 1-574: e tu, che sulle storte gambe reggi / ligneo torso

leva?... e tu, che corda di bavaglio / tessevi un dì

... presero questa bella musa che cantava la libertà la natura la ragione

loretta, come finalmente liberatasi da un bavaglio che la trattenesse, ed era la mano

mano di mafalda premuta sulla sua bocca che la tratteneva, gridò: -mi hanno portata

fra giordano [crusca): come fanciullo che abbia il bavaglio bianco al collo.

bavaglio, salvietta o tovagliolino da bambini, che si lega al collo con due cordelline

nastri: detto così dalla bava, che sopra vi casca dalla bocca de'bambini.

la bocca piena d'una bava liquida che gli colava pel mento sul bavaglio trapunto

tonaca e 'l bavaglio, daremigliene: che sarà mai! ma se ella non si

monastica, non le sento miglior rimedio che star bene con ruberto suo fratello.

14-227: già, questa mia madre, che dio l'abbia in gloria,

gloria, a cagione di certa bavarella, che mi colava dalla bocca quand'ebbi a

un bavagliolo di vela da bastimento, che mi arrivava fino ai piedi.

4-1136: voi sapete, nobile re, che 'l vostro padre, re piramonte,

paese per lo veleno o vero bavalisco che sia, e lasciòvi la porta da entrare

con la presenza di bava (la traccia che lascia il serpente). bavante (

pres. di bavare), agg. che fa bava. c.

collana, e pensare, palpandola, che valeva certo una buona trentina di

nello stesso tempo la falsa novella che l'esercito di radetzki, per ausi-

lait; e grand d'aussy dice che fu così nominata perché i principi reali di

tommaseo-rigutini, 3279: bavarina, quella che alle donne cade rovesciata indietro sul collo

vol. II Pag.128 - Da BAVAROLA a BAZAR (46 risultati)

e il mangiar carne ogni giorno, protestando che altri- mente non pagarebbono gravezze né contribuzioni

...: un omaccione sui cinquanta che si metteva la bavaròla e recitava la

. 2. bioccolo di peluria che avvolge il bozzolo. anguillara, 6-346

ditto capitolo si intenda a ogni seta che per maestre si fanno, incannano,

collarino un orlo di sudor indurito talmente che pareva d'osso. firenzuola, 533:

al fondaco de'drappi e de'panni, che vi si spaccia sino al romagnuolo ed

e poi va in mano al bavellaro, che con i pettini la pettina e coi

punto fiamma, opera di vecchi telai che non cantavano più e risalivano al tempo in

. mantelletta assai corta, rotonda, che scende dal collo fino a coprire le spalle

infatti visto un gatto cieco e tignoso che girava senza posa intorno a se stesso

orlo le maniche e il bavero, che scende giù sino alle reni. manzoni

. soffici, ii-63: quando non sapevamo che altro fare contro costoro, tempestavamo di

i riccioli morbidi, lunghi, inanellati che cascan giù sul bavero della marinara.

alzato il bavero del suo pastranuccio sbiadito che gli giungeva sopra i ginocchi. c

accolgo nel vecchio bavero / il fiato che ogni anno si fa più debole.

di polvere, e i grossi occhi marroni che fissavano invetriti. -ant.

, 12-34: zimarra, abito, che già usavano portare le donne fiorentine sopra

intorno al collo un colare grande, che chiamano bavero, fatto di tela incollata

freddo. savarese, 219: sembra che la terra alzi il bavero prima di

barilli, 2-107: per un agnello che vale una piastra i grossi negozianti stan

pendeva sino sopra il gomito, sì che lasciava le braccia speditissime. -acer.

si netta, levando certe bavette che fa il gesso all'intorno. idem

bavétta2, sf. collettino da donna (che ricade un po'sul petto: a

, 16-30: il grand'elmo alla fin che doppia tiene / del reai viso in

baviera. mattio franzcsi, ii-147: che senza pur cavarsi la baviera, / in

, quella parte [dell'armatura] che para il naso e le altre parti dall'

e sotto al volantino, ovvero vista, che para la fronte. d'annunzio,

, col suo profilo aquilino di franco che ha abbassato la fràmea, parato la bocca

bavóne, agg. e sm. che fa bava. c. e

bavoso mento / l'omero tinse, che poi sostenere / doveva il cielo,

e sporco. guarini, no: che vuoi tu ch'ami in te?.

, 6-3: il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla

vomitava contro lo scoglio ondate tutte bavose, che mugghiando si rompevano contro le sue pareti

raggrinza il germe. 2. che fa bava (come i bambini e i

cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano. dolce, xxv-2-248:

, xxv-1-329: io la strozzerei prima che voler ch'ella fusse data a questo vieto

798: usa ciascuno / quell'armi che gli ha date la natura / per sua

i-187: alla fine faceva una risata che non finiva più; una risata bavosa,

non finiva più; una risata bavosa, che gli bagnava il pizzo. e.

tenere al dente più di quel dolce che si chiama bocca da dama.

. e niuno cittadino, per ricco che sia, non cuoce in sua casa

anzi mandano a comperare a questi bazari, che così li chiamano. glossario medievale del

62: bazar: voce araba, che si usa comunemente a significare quell'edi-

. alcuni vorrebbero sbandirla sostituendo emporio, che non è cattivo. ma ormai quella è

nuocere alla purezza della lingua, salvo che si dovrebbe finirla italianamente, cioè bazzarre

voce, come ognun sa, araba, che l'uso ha accettato anche in italia

vol. II Pag.129 - Da BAZAR a BAZZERANA (59 risultati)

manzini, 11-23: subito ci accorgemmo che il colore stanco d'una vasca,

su a provare e scegliere tutto quello che ti pare, senza farmi questo bazar qua

dei greci - (« non mi pare che stia per una sposina, passare da

preoccupazioni estetiche, e quel grande bazar che esso fu, di costumi, di

non vi risposi a proposito ad ima domanda che voi mi faceste di alcune pietre bazari

), sm. piccolo rivenditore che fa commercio comprando merci di poco

è venuto un così fatto tipo che domanda: « sta qui l'avvocato serafino

. mento molto prominente e aguzzo, che dà al viso un che di sproporzionato.

aguzzo, che dà al viso un che di sproporzionato. tommaseo, i-278:

tarbes, come la sua bazza diceva; che dopo vent'anni di lavoro s'era

dugentomila. cantoni, 360: basta che un naso tiri un po'troppo in

dossi, 149: poverina! ella, che ora, tutta naso e bazza,

* diceva luigi rizzo toccandosi la bazza che è come ima bietta aguzzata a guisa

. jahier, 30: la donnina che ispeziona, curvandosi sempre dalla parte dell'occhio

per tre, col naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'

coll'occhietto ammammolato, un sorrisetto malizioso che gli errava fra le rughe della bazza

. dossi, 561: « è lui che l'uccise, lui! » strillò

era un ragazzo scemo, con la saliva che gli bagnava anche la bazza.

colpo un mento sgradevole in una bazzina che piace. palazzeschi, i-608: storse non

, e si è ricollegata a una terminologia che indica insieme il *

baz'ula 4 catino, ciotola ', che possono derivare dal lat. baiala 4

possono derivare dal lat. baiala 4 che porta l'acqua '. bazza2

guadagno, vantaggio. -nelle espressioni: che bazza!: che fortuna!;

-nelle espressioni: che bazza!: che fortuna!; è una bazza:

once, per un soldo *. « che bazza! *. giusti, 2-39

. si stropicciava le mani dall'allegria che gli fosse capitata la bazza di carrucolarne

: così anche avveniva delle lettere, che il porto di una di esse nei confini

cosa di mezzo tra la percossa, che era proibita, e gli epiteti forti,

era proibita, e gli epiteti forti, che non gli bastavano: il pizzicotto;

il pizzicotto; ma non quello semplice, che sarebbe stato una bazza: una specie

panzini, ii-730: e poi la gente che diceva: « avete avuta la bazza

*. « sì, ma le tasse che adesso dobbiamo pagare? * rispondeva mia

a cattiva luna! è proprio vero che la fortuna è cieca! bocchelli, 1-i-243

fare a lazzaro: partite di grano, che poi si scopriva róso dalla tignola,

... terre da comprare a prezzi che sarebbero stati una bazza, quando

quando non vi fossero state le ipoteche che nell'entusiasmo non s'era curato di cercare

di dio, fremeva: -che bazza! che pacchia! per un pezzo, addio

) 4 buon affare, guadagno ', che però deriva dall'ital.; gli

italiano ant. e dial., che indicava una 4 moneta'(con etimo

4 fodera (di pelle) ', che nell'uso volgare assumeva la forma batdna

gran caso, ne fe'riconoscere alcuni che, bazarrati da'mercatanti, in questi

forse alla nostra favella è venuto quel che diciamo bazzarrare. f. corsini,

scriviamo questa voce italianamente, bazzarro, che vale baratto, cambio, significando il

ugna a lui dier tal bazzarro, / che se non era la buona armadura,

potrebbe considerarsi il deverbale, a meno che non si voglia pensare il contrario,

spesso in senso ironico (per dire che si tratta di cosa di molto valore

far parlare prolissamente sopra ogni bazzecola che t'è scritta da cotesti tuoi anonimi corrispondenti

del l'uomo maturo, che non cura bazzecole e cerca l'utile

trattenerne il signore zio: il serio è che il frate s'è messo a

più benemeriti forse della storia, che i sommi storici, e scrittori delle massime

bazzecola, / ogni bisbiglio, / che bolle in pentola / del gran

ii-486: nella mia mente di uomo che attraverso i secoli è giunto al

sotto la terra! sono bazzecole che possono interessare chi studia la storia, come

leticare? sbarbaro, 1-241: le parole che quello butta, lui le mastica

vederlo tanto contento per una bazzecola che a me costa tanto poco, credete,

poco, credete, è cosa che riempie di tenerezza e fa quasi piangere.

sgalli, 7-38: ma è possibile che l'illustre cancelliere creda, sul

cancelliere creda, sul serio, che a qualcuno possa venire in mente, allorquando

e per quello si suol dire che la coscienza va e viene come la

vol. II Pag.130 - Da BAZZESCO a BDELLATOMIA (65 risultati)

. panciatichi, 56: io vegg'un che giuoca a bazzica, / e

capitargli a tiro nel punto più propizio che a lui fosse piaciuto di rientrare in

b. davanzati, i-197: convennero che laziare, bazica di sabino, fosse

della paglia ch'è qui dallato, che è il miglior luogo che ci sia,

qui dallato, che è il miglior luogo che ci sia, per ciò che non

luogo che ci sia, per ciò che non vi bazzica mai persona. g.

non ti fidare, se non il meno che puoi, di niuna altra femina o

865: quando tu vedi un chierico negoziatore che s'impaccia di molte cose,.

di molte cose,... credemi che egli è da toccare col fuscello,

da toccare col fuscello, e dico che egli è un grande pericolo a bazzicare

bella figliuola abbi; e ti toleri / che da matina a sera tu gli bazichi

, la letizia e la taciturnità, che lo promovono negli eventi occulti, placidi

, sono le azioni sue, mentre pare che si turbi, si rallegri, e

rallegri, e si racqueti in quel tanto che gli bazzichiamo tra le mani. firenzuola

.. e donde non bazzica molta gente che ci possa far danno? varchi,

, 23-75: quelle [cose], che mai non si guardano, ma si

: la bontà di quei medesimi giovani che vi bazzicano per la casa. alfieri,

alla larga! bazzicate tanto co'ladri, che avete un poco imparato il mestiere.

di donna saggia frequentano uomini saggi: che senza accorgersene, possono perdere un poco

; nella casa di donna più gentile che severa ci bàzzica certa gente, che

gentile che severa ci bàzzica certa gente, che non si sa se ci facciano gl'

se diremo: bazzicare una casa (che però sarà meglio in una),

/ un di que'rivenduglioli ambulanti, / che fan commercio a denari ripresi, /

un certo martino,... che bazzicava sempre per cucina, come un

. verga, 3-92: vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da

iii-75: fra le dame e le fanciulle che bazzicavano nel palazzo di mio padre

palazzo di mio padre ce n'erano alcune che passavano per bellissime. nieri,

77: l'uom per bravo che sia, bennato ed ottimo / cuore,

/ cuore, con questa gente che ci bazzica, / e'non gli giova

: non t'arrischiare da quella parte, che ci bazzicano gli spiriti. sbarbaro,

. sbarbaro, 1-105: anche un reverendo che lì bazzicava in forza d'un asterisco

lì bazzicava in forza d'un asterisco che nelle guide raccomandava l'albergo agli ecclesiastici

ah? è tutta qui la saggezza che hai raccolto col bazzicare per le sacrestie

? pavese, 4-45: volevo avvertirvi che, nella casa dove serve, ci bazzica

, ci bazzica don giannino catalano, che non è uomo da spartire una donna.

io non la trovo quella indiavolata cosa che io aveva sentito dime, e d'

voi sì bravo e dotto, / che in oggi è più cattivo di tre assi

. collodi, no: il solo difetto che avesse era quello di bazzicare troppi compagni

, 42: burrasca, un cane che gianni cerri diceva che neanche 'n

burrasca, un cane che gianni cerri diceva che neanche 'n palazzo pitti di quelle

eh sì! posso garantirglielo io, che, per via del mestiere, bazzico le

vecchio amico antiquario, ebreo veneziano, che so bazzicare venezia di frequente per il

[la tarantola] non può vivere che in una piccolissima parte del suo territorio

arrivato. il padrone si avvide che la bazzicavo e non mise tempo

, aggeggio; ogni piccola cosa che fa parte deh'ornamento femminile;

e ghirello vedutala, ricordandosi di quello che ser naddo avea la sera detto, disse

-duccina, o non sai tu quello che mi fu detto dianzi al canto di

acque, erbe, pietre e tante bazzicature che è forza che ci vada tempo.

pietre e tante bazzicature che è forza che ci vada tempo. firenzuola, 270:

tutte le sue bazzicature, a cagione che noi via ne le portassimo. vasari,

di vetro ed altre simili bazzicature, che gli facevano spendere più in un giorno

facevano spendere più in un giorno, che non guadagnava a lavorare una settimana.

forte cosa! non ci è meglio che stare reinchiusa e non avere bazico d'uomini

a una femmina grassa e contegnosa, che pare che bolla e abbia dimolto fumo,

femmina grassa e contegnosa, che pare che bolla e abbia dimolto fumo, le si

per intendere uno soverchiamente grasso, e che mangi molte minestre. 2.

bazzoffia. siccome io non ho schiena che mi comporti la fatica del copiare, e

attraverso le forme dial. settentrionali (che verrebbero anche a giustificare l'oscillazione del

dell'uovo cotto col guscio, che non diventa del tutto sodo;

tutto sodo; rimasto a metà cottura, che si sente al dente (verdura

tu dunque la maniera / in cui vorresti che ti fosser cotte; / in tegame

bazzotte. 2. figur. che sta in una condizione incerta, intermedia

, a radi goccioloni, a rèfoli che facèvano bazzucare i frutti sugli àlberi,

battere. bazzuto, agg. che ha bazza prominente. 2.

beppe. bdellatomìa, sf. taglio che un tempo si operava sulle sanguisughe per

vol. II Pag.131 - Da BDELLEPITECO a BEATIFICANTE (58 risultati)

d'uno albero saracinesco. lodasi quello che al gusto è amaro, e cosi

nero, grande quanto lo ulivo, che ha le foglie del rovere, e

malaca e altri maldaco; ma poi che è nera, e ridotta in massa,

. cfr. isidoro, 17-8-6 (che in gran parte deriva da plinio):

quali i merluzzi e gli storioni, che alla fine riducono alla sola pelle e al

bè (anche bee). verso che fanno la pecora, la capra,

, il latte, l'agnello e ciò che ha; così voi date volentieri al

prossimo del vostro. = si noti che anche il gr. conosceva la stessa voce

iacopone, 27-49: turbarne 'l naso, che voi odorato, / la bocca assaiato

per dar conforto; / e lo peiore che per me sia stato, / lo

mario, tu non mi domandi quello che sia seguito della moglie? frocchia,

: lei mi disse: « ma che mi guardi? ». e io dissi

2-8: tanto lei [la donna] che mia madre insistettero per sapere se avevo

avevo bisogno di nulla... risposi che avevo mangiato, che non mi occorreva

.. risposi che avevo mangiato, che non mi occorreva nulla. -be',

espressione per indicare il sillabare dei bimbi che imparano l'alfabeto, l'abbicì.

, sf. dial. roggia o canale che trasporta acqua per forza motrice o per

agg. ant. e letter. che dà felicità, beatitudine. parini,

beante2, agg. aperto, spalancato; che presenta una larga apertura: in medicina

petrarca, 341-9: beata s'è che pò beare altrui / co la sua

donna amata e bella, / di che prender maggior dovrebbe cura, / che di

che prender maggior dovrebbe cura, / che di bear la sua cara sorella?

: e tu volgimi gli occhi, / che altrui l'anima beano. tassoni,

s'interna e bea / tanto, che pargli il del toccar col dito. campanella

i-225: musa latina, è forza che prendi la barbara lingua: / quando

ai tuoi pallori / quel non so che, quel che mi strugge e bea.

/ quel non so che, quel che mi strugge e bea. fontanella,

contenti / co'finti detti tuoi / a che bearmi 'l seno? segneri, iii-1-192

tutte in dio per mezzo di una carità che non avrà mai fine. lemene,

. lemene, 456: o filli, che sei / vivace, modesta, /

sorgi. fuori è lo sposo, / che numera i momenti; / e gli

re divino, ei disse, / o che di licia o che di troia or

disse, / o che di licia o che di troia or bèi / tua presenza

forse tu l'innocente / secol beasti che dall'oro ha nome, / or

la bocca da cui colavano le invenzioni che lo beavano. d'annunzio, ii-61

al tuo declino, il raggio / che primo la beò: un amico. è

: un amico. è il bene / che mi fu dato. bocchelli, 10-47

: era giovanissima; e vuol dire che quell'immensità d'amore la aveva pervasa,

; onde s'aiuta / contra 'i morir che 'l muta; / ma vorria

ed io, gentile amica, / io che fauno non sono, in pace stavo

, eccolo a bearsi in piccole scoperte che appartenevano a un diverso giro mentale,

beatamente. panzini, ii-75: compresi che la vista di quella gente che mangiava

compresi che la vista di quella gente che mangiava così beatamente gli faceva male e

più di dio simigliante, manifesto è che questa vita è da dio più amata

trovatorico-provenzale. beatificatole, agg. che può esser beatificato; che ha i

agg. che può esser beatificato; che ha i titoli per avere la consacrazione tra

oggetto né poca satisfazione nella potenza; ma che la potenza sia compresa da l'oggetto

. di beatificare), agg. che beatifica, che ha la facoltà o la

), agg. che beatifica, che ha la facoltà o la grazia di

, di concedere la salvezza eterna; che dispensa o comunica felicità. maestro

maestro alberto, 95: perciò che, benché largamente gli umani imperi si

regi non signoreggi. per quella parte che la podestà beatificante manca, entra la impotenza

podestà beatificante manca, entra la impotenza che fa miseri. boccaccio, viii-1-180: beatrice

miseri. boccaccio, viii-1-180: beatrice, che quivi la grazia salificante o vogliam dire

nostro povero mondo umano; o qualcosa che sia spirituale e beatificante, ma non

ma non già espressivo; dobbiamo rispondere che, plaudendo al concetto di ima bellezza

ima bellezza, pura di tutto ciò che non sia la forma spirituale dell'espressione,

questa e, meno ancora, tale che sia depurata perfino della espressione, ossia

vol. II Pag.132 - Da BEATIFICARE a BEATITUDINE (69 risultati)

offende chi contro a coloro opera, che dopo la loro morte sono beatificati.

beato. cavalca, ii-128: quelli che beatificano altrui, sono preci- pi tatori

sono preci- pi tatori; e quelli che sono beatificati e lodati, sono precipitati.

il profeta: popolo mio, quelli che ti beatificano, sono quelli che t'ingannano

quelli che ti beatificano, sono quelli che t'ingannano. machiavelli, 141:

più gli uomini umili e contemplativi, che gli attivi. ojetti, ii-633: allora

ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo marito. boccaccio

sì forse, se quella è beatitudine, che essa col suo amante, te schernendo

, te schernendo, di terminava; perciò che già così n'ha assai beatificati;

la luce t'è tornata dello intelletto, che tu quella beatitudine estimi, ma tormento

ii-101: hanno le rime un'agilità che, recitate, non toccano la lingua;

: fu per lo appunto il giorno che quegli sciocchi di là sopra, dopo

cari e sempre cari quei divini concenti che beatificano le anime senza incommodare il rozzo

, i-1-177: la dottrina mistica, che considera l'arte come un modo speciale di

nomina beatrice, cioè beatificatrice; imperò che tale grazia ha a beatificare l'omo.

il martirio, i miracoli della persona che s'intende beatificare; glorificazione celeste.

, i-2-98: le più importanti nuove che abbiamo, sono le feste che fanno li

nuove che abbiamo, sono le feste che fanno li padri gesuiti per tutto,

. de roberto, 365: dicevano che [la beata] si conservasse così fresca

(plur. m. -ci). che rende beato, felice; che dà

. che rende beato, felice; che dà la beatitudine del paradiso. -visione

: e questo beatifico bene alcuni dissono che era dal corpo, alcuni dall'animo.

: cossi come per essenza è in dio che è la sua vita, similmente per

di spirito,... ne segue che tutte le membra di quel corpo beatifico

per questa di mandarle tanto bambagino, che le chiamano qua beatiglie, che non le

bambagino, che le chiamano qua beatiglie, che non le manchino mai né bende,

, né soggoli, né di quei cenciucci che elle portano in capo.

deriv. da beata (il titolo che si dava alle monache): la voce

condizione spirituale di perfetta felicità (quella che le anime elette godono in paradiso,

-beatitudini evangeliche: le virtù di coloro che soffrono nella vita, le cui privazioni

, iii-xv-2: e qui si conviene sapere che li occhi de la sapienza sono le

paradiso. cavalca, 9-67: quelli, che sono perfetti in carità, sono già

bibbia volgar., x-27: secondo che dice david, che nell'uomo sia beatitudine

x-27: secondo che dice david, che nell'uomo sia beatitudine, al quale

questa beatitudine non è solamente in coloro che sono circoncisi, ma eziandio in coloro che

che sono circoncisi, ma eziandio in coloro che non ricevet- tono circoncisione. idem,

bene posso rendere testimonianza di voi, che se potesse essere fatto, e fosse fatto

, l'accomodò sopratutto a questo, che gli uomini da quella fossero condotti alla

divino] a quel fonte inesausto di contentezza che sempre diletta e mai non sazia,

, la somma beatitudine consiste nell'unità che complica il tutto. galileo, 949:

essenza della terra o del fuoco, che della luna o del sole; e questa

sole; e questa è quella cognizione che ci vien riservata da intendersi nello stato

7-375: questo lavoro è per quelli che... veramente non credono nelle

. veramente non credono nelle beatitudini, che dicono a cristo: « signore, signore

signore, signore! » ma pensano che sarebbe troppo duro di fare tutta la sua

né l'altra sono la beatitudine perfetta, che è di là della vita, oltre

non siete sicura di giungere infine alla beatitudine che ricompensa la rinunzia totale? papini,

spesso sillabate anche oggi da quelli stessi che ne hanno perduto il senso, sono

, mi salutoe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini

: onde, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura non

, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura non pur

essere amore, altra cosa essere il fine che lo muove, perché l'amore desidera

desidera ed è mosso da un fine che si chiama « felicità » e « beatitudine

quale consiste nel congiugnersi con quella bellezza che l'amore appetisce, e con essa

vera sua beatitudine, / prometeo, che troppo saper vòlse: / dal saper

inquietudine. castiglione, 97: penso che nelle amorevoli dimostrazioni [alcuni uomini]

] debban sentir quella beatitudine estrema, che noi in vano in questo mondo cerchiamo

et ultimo concluderemo la beatitudine di quelli che non l'hanno [la moglie]

, i-50: chi può arrivar a sapere che non si sa, è puro e

rimorso. carducci, ii-1-191: quello che per me ragazzo erano certe idee che mi

che per me ragazzo erano certe idee che mi formavo della felicità anzi beatitudine ch'

in altro canto, con una passione che parea dare a sé beatitudine. b.

ii-9-268: si accompagna il lamento che nella vita finita rimanga inattingibile l'infinita

. negri, 1-502: sai tu bene che sia la solitudine / lapidaria che sta

bene che sia la solitudine / lapidaria che sta fra terra e cielo / senza speranza

è... la biondina. beatitudine che può dare un po'di stoppa e

indicare grande contentezza a ragione o no che sia. così diciamo: vivere senza

beatitudine dell'amor proprio, senza cosa che turbi la contentezza ch'egli ha di se

tribù, ce n'era dunque una che soffriva e piangeva, la vittima inevitabile

vol. II Pag.133 - Da BEATO a BEATO (90 risultati)

., 18-112: l'altra beatitudo, che contenta / pareva prima d'ingigliarsi all'

-ùdinis (da beatus, beare), che nella terminologia cristiana e scolastica trovò singolare

sm. (superi, beatissimo). che gode la visione di dio (perciò

); eletto, assunto in paradiso; che si riferisce alla beatitudine celeste, che

che si riferisce alla beatitudine celeste, che concerne il paradiso, gli spiriti beati

conv., ii-vn-5: dico adunque che vita del mio core, cioè del

..., questo pensiero, che se ne già spesse volte a'piedi del

è iddio: ciò è a dire, che io pensando contemplava lo regno de'beati

., 1-120: e vederai color che son contenti / nel foco, perché speran

, perché speran di venire / quando che sia alle beate genti. idem, inf

se mi ti presti, / tanto che l'ombra del beato regno / segnata nel

si fonda / tesser beato nell'atto che vede, / non in quel ch'ama

, / non in quel ch'ama, che poscia seconda. cavalca, 9-188:

-beati li poveri per spirito; imperò che di loro è il regno del cielo.

cielo. beati 11 miti; imperò che possederanno la terra. beati coloro che

che possederanno la terra. beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati. beati

. beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati. beati coloro che hanno

imperò che saranno consolati. beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò

hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati. beati i misericordiosi;

saziati. beati i misericordiosi; imperò che troveranno misericordia. beati coloro che.

imperò che troveranno misericordia. beati coloro che.. sono mondi di cuore;

. sono mondi di cuore; imperò che vederanno iddio. beati li pacifici; imperò

iddio. beati li pacifici; imperò che saranno chiamati figliuoli di dio. beati coloro

saranno chiamati figliuoli di dio. beati coloro che patiscono persecuzione per la giustizia; imperò

patiscono persecuzione per la giustizia; imperò che di loro è il reame del cielo

cittadine del cielo, il primo giorno / che madonna passò le fur intorno / piene

e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito scenda, ma dalla

mossa e da'prieghi di coloro impetrata che, sì come noi siamo, furon mortali

buono, beato, e iddio: il che a socrate e diotima non piace.

alma del defunto dio pregando, / che gli donasse requie tra beati. flaminio

tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non circondi la

porse, / e per la via, che ne la corte usciva, / menollo

: è ricevuto anche appresso di noi che le menti beate nel rimirar la divina

le verità geometriche, eziandio quelle cose che a'viventi sono o totalmente nascoste o

condotto da quella melodia degli spiriti beati che abbagliarono dante. ojetti, 70:

3-4 (297): tu dèi sapere che i santi dottori tengono che a chi

dèi sapere che i santi dottori tengono che a chi vuol divenir beato si convien

divenir beato si convien fare la penitenzia che tu udirai. idem, dee.,

son rallegrata assai del contento vostro spirituale, che avete avuto nel leggere la vita dei

. sarpi, viii-40: è notissima cosa che anticamente il nome di santo e santissimo

san giovan gualberto barone (secondo quel che dice mio padre) mio antenato,

, v-1-83: non ci fu un beato che soleva ripiegare la propria carne come si

santi e i beati, come quelli che vedranno un giorno il signore ».

: « beatissimo padre, da poi che fu il sacco in qua, io non

fortunatissimo. -detto anche di cose: che hanno o comunicano felicità, spensieratezza,

io sono a lasciare / lo mal che mi stringia. bartolomeo da s.

. c., 4-2-11: quelli, che tengono lo mezzo, sono li beati

alcuno forte dubitare come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato

cose mostrare; con ciò sia cosa che 'l naturale desiderio sia a l'uomo

tanto posta in croce / pur da color che le dovrìen dar lode, / dandole

si gode. petrarca, 56-14: che 'nanzi al dì dell'ultima partita / uom

idem, 309-14: beati gli occhi che la vider viva! boccaccio, dee.

siena, iv-61: beato è colui che sostiene la tentazione. capeilano volgar.

per isperienza manifesta mi sono accorto, che chi a servitudine d'amore è legato,

beata se non qual possa piacere a quella che ama. storie pistoiesi, 347:

tutto a minuzzoli... e voglio che sappiate che qual persona poteva avere delle

minuzzoli... e voglio che sappiate che qual persona poteva avere delle loro carni

marsilio ficino, 2-60: e però quello che è in tutto buono e bello,

cognosco, al parer mio, / che un par de amici al mondo tanto certo

/ e dicevo fra me: « or che fia il vero, / se 'l

può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le altrui grandezze, con

ruggiero abbraccia la sua donna bella, / che più che rosa ne divien vermiglia;

sua donna bella, / che più che rosa ne divien vermiglia; / e poi

sì grande uomo ne la nostra corte, che non si tenesse beato, avendola.

conversa in quella / beata bianca via che a dio conduce. flaminio, 79:

. doni, i-39: oh glorioso principe che avesti sì alto cuore!..

cuore!... oh lingua benedetta che comandasti sì beati comandamenti! guarini,

! guarini, 53: vorrei, prima che passi a far beato / de le

oh con quant'arte, / e per che ignote strade egli [amore] conduce

i-33: colli beati e placidi, / che il vago eupili mio / cingete.

solo è dolce il muggito de'buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino /

altro mondo, e facevo quei castelli che si fanno in quella beata età di quattordici

questa corrente di sogni e di pensieri che mi respingeva carezzevolmente alle beate memorie dell'

quanto a me non facevo tutto il giorno che affrettare col desiderio quell'ora beata in

gozzano, 295: beata l'anima che abbandona la carne. saba, 14:

e ora ebbre: non ci mancava niente che potessero sapere, e ne gioivano senza

con grandi locali; tutti avevano quello che desideravano: begli appartamenti, begli alberi

voi! beati loro!: a dire che si ha sorte felice, fortunata ventura

purg., 26-73: beato te, che delle nostre marche, /..

, vi- 86: beatissima lei che morte occise. savonarola, iii-35:

castiglione, 296: beato tu, che non hai che fare col cardinale di pavia

: beato tu, che non hai che fare col cardinale di pavia! aretino,

! aretino, ii-26: beati coloro che non darebbeno un bagaro de l'onore del

di vita, e pe'lavacri / che da'suoi gioghi a te versa appennino.

pegno del perdono di dio! far che possiate diventare strumento di salvezza a chi volevate

, 3222: è singolare a notarsi che l'aggettivo beato soffre, più che

notarsi che l'aggettivo beato soffre, più che l'astratto beatitudine, d'essere applicato

applicato alle contentezze terrene; ond'è che, quasi senza iperbole, diciamo: vita

lì c'è chi fa vita beata senza che possa chiamarsi felice; e qui beato

potea abbandonarsi serenamente alla contemplazione, senza che il grido profano

vol. II Pag.134 - Da BEATORE a BECCACCINO (41 risultati)

e di qui ad allora ti giuro che non farò più nulla che ti dispiaccia.

allora ti giuro che non farò più nulla che ti dispiaccia. se vuoi che non

nulla che ti dispiaccia. se vuoi che non ti veda più,...

, ii-211: ma e io? io che qui, beato sul letto, leggo

? borgese, 1-132: si vedeva che era beato nel debole dondolio della barella.

d'ambra, 20: pur beato, che messer guicciardo mi donò oltra le pezze

1-103 (239): pur beato che io non son carcerato per qualche deboi cosa

, come il più delle volte par che avenga ai giovani. b. davanzali,

davanzali, ii-273: pur beato, che noi abbiamo dato in un giudice,

beatrice, agg. e sf. che dà beatitudine; dispensatrice di felicità spirituale

certo lo cor de'sospiri mi dice / che lagrimando n'uscirete pui. / ell'

vita, ove 'l piacer s'accende / che dolcemente mi consuma e strugge. idem

del mio penser ora beatrice, / che vince ogni alta speme, ogni desio.

: vergine gloriosa, / donna del re che nostri lacci ha sciolti / e fatto

. bembo, i-197: colei, che guerra a'miei pensieri indice, / et

, e lei sì bella veggio, / che piacer d'altra vista non m'allice

e panciotto repubblicano di seta rossa, che aspettavano davanti alla cattedrale l'uscita delle

4-1 io: egli crede gioietta più che una donna. egli spera di poter

cercando l'arte beatrice / di giotto che gli spiriti disegna. idem, iii-1-465:

di ghiaccio a forma di lamelle, che si producono d'inverno nel basso corso

bebé, un pulcino bagnato, uno che non era capace di dire due parole.

di fratellino -chiama « babbino » il copista che certe volte protesta ed urla: '

: bébé... voce francese che racchiude nella felicità di quelle due sillabe

e i pezzi di giornale, un bebé che, estatico, suc- ciavasi il dito

, si vuota. scendono le dame che incantano il poeta povero, gli uomini dal

capelli tagliati all'altezza delle orecchie, che ora (1927) usano le donne

guiana, della nectandra rodioei), che fornisce ottimo legname per costruzioni, e

, 449: o forma voce / che sia più saggia che un bebù d'armento

forma voce / che sia più saggia che un bebù d'armento. menzini,

e stor. sciarpa di seta, che una volta portavano a tracolla gli ecclesiastici,

: il primo è messer marsilio ficino che ha una veste da canonico, il secondo

beca voce antica e vale lo stesso che tracolla o banda, cioè una striscia di

. 3. nastro di seta che un tempo serviva a legare le calze

marte si giuocò gli arnesi, / che gli ne vinse il magnolino a becca.

becca. beccàbile, agg. che può essere beccato. -anche al

da alcuni gallinaccia) è uno uccello che assomiglia alla pernice, eccettuato il becco

beccacce, di merli e di tordi che trangugiano i mangiapani ai desinari illustrissimi sono

questi crostini in tavola accompagnati dalle beccacce che avrete cotto arrosto con qualche ciocchettina di

tarso 4 e mezzo), con tinte che risaltano per il loro contrasto di nero

da cui il fr. becasse), che ha sostituito il termine lat. acceja

tarso 3): caratterizzato dai colori che si alternano a fasce longitudinali (nere

vol. II Pag.135 - Da BECCACCINO a BECCAMENTO (65 risultati)

più per soddisfazione alla curiosità dei viandanti che per ostile minaccia ai beccaccini o alle pernici

iii-2- 1145: talora il beccaccino sembra che imiti il mugolar del capretto. beltramelli

sf. scorpacciata di beccafichi; banchetto che tenevano gli accademici della crusca quando si

, 16-vii-207: accetto il cortese invito, che ella mi fa di venire alla beccafìcata

, et assaltare, con quelle ragne che noi sogliamo, que'beccafichi di petto rico

sogliamo, que'beccafichi di petto rico, che siamo i maestri tu et io.

, 758: sta a vedere che vorrà sapere s'io mangio i beccafichi

1-103: io sono certissimo... che le galline e i porci neri hanno

neri hanno la pelle bianca; e che i beccafichi grassi e gialli di pelle

lato / lo strillo e 'l raperin che sale al dito. olino, i-264:

eran fra lor ne'tempi antichi, / che agli orsi avean moltiplicato i denti,

colletta, i-131: volle il re che si alzasse altra villa sul colle vicino

, detto capodimonte; sol dal sentire che in quel luogo abbondano nell'agosto i piccoli

tommaseo, i-506: persuadete all'avaro che un sorriso di dorma amata vai più

suo giallo coniato: persuadete al ghiottone che un piatto di beccafichi è men prezioso di

carico, e non ha a far altro che star a vedere se il soldato vuol

sono i più impazienti e i più che vanno intorno ai frutti e alle granaglie

disperse. borgese, 1-250: aspetti che i beccafichi volino belì'e arrostiti e

, 6-41: « sentiamo allora di che non ti fidi » disse il bandito con

dar più coraggio. « e sì che ora la vorreste lunga, signor capitano.

; delle balestre cariche; del cane che non abbaia; della bassa marea;

facile far passare per essa tutto ciò che le somiglia. berni, 136:

.. non andrebbe cercando miglior pan che di grano;... i beccafichi

tempo, comprò un porco grassissimo, che pesava libbre quattrocento. s. bernardino

talvolta vuole la lasagna bene grassa. che fa egli? se ne va al becaio

e comprala. pulci, vi-100: vorrei che tu fussi qui sabato, che si

vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni..

aporrassi invero, ché la beccheria ride più che maggio, et se non è caso

vitella. machiavelli, 885: mangiato che ho, ritorno nell'osteria; quivi è

tutti li beccai e impicchinsi, / che nessun ben come la lena scortica. guicciardini

da lui gli animi della plebe, che nella piazza del macello ammazzò di sua mano

ammazzò di sua mano alcuni beccai, che con la temerità degli altri plebei, ricusando

non vi fu alcuno tanto ardito, che pur con un dito toccasse la giacente bestia

dito toccasse la giacente bestia. se non che pure alla fine un certo beccaio,

un certo beccaio, un poco più animoso che gli altri,... la

: io dissi a dua manovali, che andassino al dirimpetto, in casa 'l capretta

stimata un'arte ed esercizio più vile che non è tesser boia...

ed arte non meno ignobile e vile che tesser beccaio. garzoni, 1-152:

idem, 1-153: io per me giudico che questo nome di beccaro non sia stato

due o tre oncie di più, che tu non te n'avvedi. sarpi,

, viii-206: se commettono al beccaro che non venda carne la quaresima, egli è

senza questo a non la vendere, sì che il commandamento è un ammonir del proprio

tremolando senza timore sotto la mano del pastore che la palpa e la strascina mollemente,

leccar quella mano; e non sa che, fuori della stalla, l'aspetta il

1827 (344): e non sa che fuori del pecorile sta in aspetto il

stalla, lui aveva il beccaio pronto che di notte l'andava a prendere.

rimontato lesto / a cassetta, ogni donna che s'affacci / manda saluti. pancrazi

, 101: ha sprangato il beccaio che infiorava / di bacche il muso dei

; squartatore. alberti, 277: che recreamento arà colui al quale ogni sera

? boiardo, 1-8-41: la carne che feci io, poi posi al foco:

, il manigoldo ed il crudel assassino che tanto fieramente e te e lei ho offesi

croce,... ti supplico che de la commessa da me sceleraggine tu

nostro re, ecco le micidiali donne che mai d'un buon viso non gli furono

, ti parrebbe ora vederlo un barbieri che raffila il rasoio per radere, ed ora

per radere, ed ora un beccaio che arruota il coltello per iscorticare. f.

la forca divenne macello, e 'l carnefice che ne fe'quarti, anche fe'da

simile alla mosca cieca (al bambino che ha gli occhi bendati, i compagni

bendati, i compagni chiedono: 'che sei tu venuto a fare in piazza

. né vi è altra differenza, che dove in quello si dà con un panno

piacevolmente una sola volta da colui, che bendò gli occhi a quel che sta

colui, che bendò gli occhi a quel che sta sotto... si dice

da fare il giuoco; e colui che lo bendò, e che quivi l'ha

; e colui che lo bendò, e che quivi l'ha condotto, gli dice

quivi l'ha condotto, gli dice che sei tu venuto a fare in piazza?

bandello, 2-3 (i-678): bramosa che l'augello contino- vasse il dolce gioco

vol. II Pag.136 - Da BECCAMORO a BECCARE (82 risultati)

di beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale

frettolosi passi, non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto, ma

del mantellaccio, 12: è pur vero che la fortuna gli raccozzi...

non si può dire, se non che sia vilissimo,... salvo che

che sia vilissimo,... salvo che è molto pio e religioso, quando

studio per le strade, raccolti da quelli che non pensavano l'inganno,..

siano apportati i cadaveri, per vedere che i beccamorti non apportino robe rubate.

. marino, ii-71: i poeti che dettano rime senza vivezze fabricano cadaveri,

titolo di « beccamorti di parnaso » che di « cigni d'ippo- crene »

del passato s'abbracciavano ad un'arte che spariva, ci erano altri, spiriti tranquilli

erano altri, spiriti tranquilli e sereni, che facevano arte e seguivano gl'impulsi del

un asinelio, somigliava più un beccamorti che un medico. panzini, ii-705: c'

quei monti neri, lì attorno, che parevano beccamorti che stavano ad aspettarci,

neri, lì attorno, che parevano beccamorti che stavano ad aspettarci, per seppellirci.

c'è... il caso che per via etnea scenda il federale con tutti

scenda il federale con tutti quei beccamorti che gli leccano i piedi e che, a

quei beccamorti che gli leccano i piedi e che, a vederli, mi fanno il

dial. nome di vari uccelli acquatici che si nutrono di pesci, tra cui vairone

bartolini, 1-159: disse che questa sorta d'animali [gli aironi

a settembre, in ottobre, e che si chiamano: « beccapesci ».

baretti, 1-103: quel letterato che l'ha scritta per quello stampatore [

saputo allontanarsi da que'miseri luoghi comuni che tutti i nostri dedicanti beccapiedi sogliono tutti

, o simile cosa, / fa che quel batta in luogo di vendetta. boccaccio

! se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colà su

., 10-28: anche si dice, che gli uccelli che becchino grano ovvero miglio

anche si dice, che gli uccelli che becchino grano ovvero miglio, che macerandolo

uccelli che becchino grano ovvero miglio, che macerandolo in feccia di buon vino e

dèi l'ordine a tutte quelle cose che erano di bisogno a loro, per insino

dié dare becare alle galline, si che infine a ognuno insegnai il loro bisogno

la giornata con il nimico, ei volevano che i pullarii facessono i loro auspicii:

2-2 (i-676): a tutti quelli che immersi nei peccati sono...

il grifone] sì fieramente gli occhi che tutti... resteranno cechi. b

l'uccello venuto dal mare, / che tra il ciliegio salta, e non

un'altra volta a beccare chi sa che tra le commettiture delle pietre. govoni,

sogliono questi ingordi beccarsi via ogni chicco che il colono ha lasciato di calcinare.

): pareva pur santa verdiana, che dà beccare alle serpi. sacchetti, 112-100

se'di cattiva razza; quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri;

prima che'lumi sieno spenti, / che tu traessi ancora un po'di vino;

idem, 455: de le tre stame che in piè avete, ditemi, /

con certi intingoletti, con certi manicaretti, che ne beccherebbero i morti. della casa

pari or saggio, / ché quel che non puoi vender, vuoi don fame.

rapidi, secchi, durante le quali pareva che, terribilmente stizzito contro se stesso,

pronominale: beccarsi. -anche per cose che si vorrebbero trimenti detto rondine di

questo advenne, credo io, per che di poco innanzi avevosabbioso, in prossimità dell'

è gregario in quella bottega sparlato, innanzi che no, delle ravizze, (a

: meglio è giuocar tutto dì, che dormire una ora, perché il sol

vi potria far beccar suso una terzana, che vi rovinerebbe. idem, ii-158:

fai cristiano, in prima il dì che ti battezzi tu beccherai un pien bacino di

, 4-58: sappiatene grado a me, che voi ve la beccavate su. -e

questo mentre si beccava su quei presenti che gli si davano. g. c.

- bèccati su quest'altea, quasi che voglia dire che siamo mezzo uomini e

su quest'altea, quasi che voglia dire che siamo mezzo uomini e tutto il resto

la legittimità delle rime, un pensiere che non sia affatto ridicolo bastano per far

sia affatto ridicolo bastano per far sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni

bastano per far sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che

sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che becca un marito,

che si seppellisce, che ogni moglie che becca un marito, che ogni bue che

ogni moglie che becca un marito, che ogni bue che prenda la laurea,

che becca un marito, che ogni bue che prenda la laurea, ricorrano a voi

a voi. foscolo, v-143: e che innamorata hai tu potuto beccarti in sì

capi guasti. idem, iv-52: che spanciate di vocaboli e di modi che

: che spanciate di vocaboli e di modi che s'avrebbero a fare! spanciate,

quando fu abbastanza lontano da non temere che l'udisse don silvestro il segretario,

, ma se lo beccò il maschietto, che l'intascò e se la diede a

palazzeschi, 3-167: non potrei dire che fossero pizzicotti veri e propri, ma celiatine

una dozzina, sei per parte, che mi arrivavano al cuore. baldini, i-480

baldini, i-480: quel mezzo milioncino che ti beccasti per l'autèntica di un

l'autèntica di un cesto di frutta che io non mi sono mai sognato di dipingere

mi sono mai sognato di dipingere, che prò ti fece, pataccaro d'un mattacchione

di più rischiare un decimo di quello che hai rischiato da partigiano... ma

garzoni, 3-635: si vedrà talora che in un letto pieno di cimici tutti

, e fuggiranno da un altro più che dal morbo e dalla peste. pananti,

vipera ha beccato il ciarlatano '. che dio benedica costoro, e loro dia

comprendonio! beccare è proprio degli animali che sono fomiti di quell'escrescenza cornea, più

cornea, più o men dura, che dicesi becco, d'onde si fa beccare

; sicché la proprietà del linguaggio vuole che non possa adoperarsi beccare per gli animali

non possa adoperarsi beccare per gli animali che hanno altrimenti formata la bocca, o

stoccata. due te ne doveva dare. che importa a me se egli ti becca

biscia becca il ciarlatano: a indicare che il danno viene da dove ci si attende

da lei saprete il vero. credo che per scoprirla studiato abbia l'arcano.

manzoni, 924: non erano due italiani che discutessero sulla lingua; era un bergamasco

; era un bergamasco e un fiorentino, che facevano a beccarsi. palazzeschi, 6-414

vol. II Pag.137 - Da BECCARELLISTA a BECCHEGGIARE (61 risultati)

da alcuni contadini per beccarvi alcune grosse faine che erano il flagello di tutti i pollai

, 323: invece trovai il cancelliere che aveva una carta di gran premura da

rispose: -vanne, compare falso, che per la passion di dio non ce ne

passati adunque i dui anni, o che ella gli venisse a noia, 0

ella gli venisse a noia, 0 che egli fosse de la persona mal disposto,

fosse de la persona mal disposto, o che si trovasse così tratto il bambagio del

trovasse così tratto il bambagio del farsetto che, pien di freddo, d'ova

ova fresche e di malvagia avesse più bisogno che di dar beccar a l'oca,

beccar a l'oca, cominciò, che che se ne fosse cagione, a porre

beccar a l'oca, cominciò, che che se ne fosse cagione, a porre

questo gentiluomo, e beccalo / meglio che frate mai facesse vedova. della casa,

. della casa, 707: so che sapete del ladro sottile, / che

che sapete del ladro sottile, / che a giove fe'la barba già di

beccarvi il cervello a voler indivinare ciò che faranno questo anno il turco e il

. varchi, v-61: d'uno che fa castellucci in aria, egli si

legislatore, perché dovereste esser pur chiaro che non volemo leggi da voi. dolce,

alto mar di quella liquida bua, che col suo lento flusso andava del profondo

1 disperati non vi baderanno. / ciò che ti fa beccar ben le cervella /

, 16-2 (ii-51): e forse che non par ch'ognun s'ammazzi?

in un altro. caro, 15-iii-127: che la lapida qual morto lo copra /

-beccarsi i geti: affaticarsi per cosa che non può riuscire, adoperarsi invano (

come i falconi e gli astori, che tentavano di rodere col becco i legacci di

legacci di cuoio, i geti, che stringevano le loro zampe). g

sparvieri e non vi pigliate un piacer che sia, e pensate che quella che

pigliate un piacer che sia, e pensate che quella che amate faccia così, e

piacer che sia, e pensate che quella che amate faccia così, e grossamente,

beccarti i getti con questa fanciulla, che tanto è garzona che mai non ne

con questa fanciulla, che tanto è garzona che mai non ne verrai a capo.

/ di galline,... che le sieno / da far uova, acciocché

proverbi toscani, 1-121: la gallina che resta in casa sempre becca. idem

sempre becca. idem, 1-158: quei che secca gli è quei che becca.

1-158: quei che secca gli è quei che becca. (pel solito i meno

meritevoli ma i più importuni son quelli che più si buscano servigi e favori).

. m. -i). ant. che si occupa di argomenti pastorali, poeta

i sassi, per sterrare: e sembra che vada beccando il terreno).

beccastrini. nomi, 12-19: senza che beccastrino, o bomber grave / s'

, sf. colpo di becco; atto che si fa mangiando col becco; quantità

di gufi, e d'alocchi, / che le prime beccate dan negli occhi.

ci incresce di te, considerando il freddo che è. -dice giovanni: -io il

il sento bene, e ho ben paura che non mi dia qualche beccata, che

che non mi dia qualche beccata, che io triemo tutto. 6. in

in su con grandissimo piacer di lei, che mai più simili beccate provato non aveva

simili beccate provato non aveva, perciò che le giaciture di messer lo dottore non

. e stor. boccone di carne che si lanciava in aria al falcone. -stare

di fatti a beccatene lo tenete: tanto che mezo me l'avete guasto. grazzini

beccatelle, / e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi.

e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi. 2

, v-81: sappiate,... che chi volesse stare in su queste beccatelle

beccatelle, e andar dietro a tutto quello che dire si potrebbe, non finirebbe mai

i-660: riarmò la torre del campanile, che era crepata per il peso di quella

era crepata per il peso di quella parte che posa in falso, cioè sopra i

mènsole, mùtili, beccatelli, vocaboli che presso gli scrittori suonano a un di

di un attaccapanni; caviglia di legno che funziona da presa; peduccio.

frusta, la fece vedere a toppa, che, capita l'antifona, corse di

salvini, 30-1-512: quella dolce fmtta, che, beccata, gli autunnali uccelletti quasi

m. franco, 1-112: che fe sì bel beccatoio da colombi.

i piedi, né imbrattare le cose che tu vi dai loro; fa che questi

cose che tu vi dai loro; fa che questi abbino alcune cannelle da lato di

pei quali passa la testa dell'uccello che becca nella sottoposta cassetta. = deriv

. beccata; segno lasciato col becco che colpisce. 2. puntura d'

. di beccheggiare), agg. che beccheggia. bocchelli, i-178: il

vol. II Pag.138 - Da BECCHEGGIARE a BECCHINO (64 risultati)

ritto in bilico sulla prua esile, che beccheggiava sul rigurgito della scia, tenendosi

, dietro il volo d'un aquilone che prendeva vento beccheggiando. barilli, 6-23:

, in una sfolgorante gabbia di cristallo, che sembrava beccheggiare e inoltrarsi pericolosamente fra la

di fulmini. cardarelli, 3-115: vie che sprofondano a gradinate e non mancano,

i lati, per aggrapparvisi nel caso che la città dovesse oscillare o beccheggiare da un

becco1 (per la somiglianza del movimento che fa l'uccello mentre becca). la

. boito [accademia]: le chioccie che venivano a beccheggiare i minuzzoli di polenta

sminuirne i danni risultati dal beccheggio, che possono tornar funesti alla nave ed al

per l'alberatura e per gli uomini che in essa servono. panzini, iv-64

suo viaggio sulle più rotte strade, che possa rendere una qualche idea dei rischi

possa rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. bacchelli, 1-iii-254

prevedere, ma in quel momento sembrò che il più penoso fosse il travaglio di

: « beccheggio, quella viziosa abitudine che ha il cavallo di alzare ed abbassare la

sacchetti, 82-48: il genovese salta, che parea un bec- cherello. palladio volgar

porco o altra bestia, tolgono le 'nteriora che si gittano e mangiatile con l'aglio

, -98-22: quella medesima mattina, che era sabato, andando, com'è d'

becarìa. pulci, vi-100: vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa

: vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni.

invero, ché la beccheria ride più che maggio, et se non è caso

come uomini con le armi in mano che come vitegli essere alla beccheria condotti.

ii-440: voleva occupare tutto lo spazio che è fra il canale delle beccherie di

i beccari... over macellarii, che viene a derivar, secondo donato,

secondo donato, dall'ammazzar degli animali che si fa in beccaria, son poco

mostra di essere una delle gran pecore che vadano in beccaria. buonarroti il giovane,

. quale egli stimava la maggior fortuna che avesse avuta, rispose: passar dalle

macellari sparse per la città, anco che vendano l'agnello, chiamansi macellerie,

una scimia, / tra l'altre carni che vi si vedevano. de roberto,

. villani, 9-86: i franceschi, che conosceano che essendo vinti vituperavano il nome

, 9-86: i franceschi, che conosceano che essendo vinti vituperavano il nome loro ed

di niso. varchi, 18-1-147: pensando che egli, il quale era chi egli

, circa a cento quaranta mila uomini, che fu una beccheria pur troppo grande.

. sassetti, 297: mandocci dicendo che non poteva venir quel giorno, perché

'(di etimo celtico), che si è diffusa nei dialetti meridionali buccèri

cicognani, 1-290: dunque, naturale che dopo due anni non le restasse briciola

tre, col naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'facevano

il continuo e fitto becchettare; rumore che fanno gli uccelli nel becchettare. pascoli

non c'era, / sui monti, che cinque stelline d'oro. / e

, 6-81: uccelli piccoli come beccafichi, che hanno certi becchetti sottili, che a

, che hanno certi becchetti sottili, che a pena foran lor la pelle. de

dire: « fatti in là / che mangio io ». 2.

, quel ferro [del tornitore] che verso la parte tagliente è ripiegato a

parti laterali e superiori della scarpa (che la chiudono sul piede), fornita

2. ant. striscia di panno che cadeva sulla spalla (più o meno

meno lunga); benda del cappuccio che scendeva in giù (anche davanti) oppure

iscede / a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio

uccel nel becchetto s'annida, / che, se 'l vulgo il vedesse, vederebbe

: « ditemi il nome vostro; però che avete il becchetto intagliato »; la

; la buona donna piglia questo becchetto che è appiccato al cappuccio con uno spillo

becchetto corto da lato, e largo che vi serebbe entrato mezzo staio di grano

un nodo per aver a mente, / che le granate stanno pe'cantucci. varchi

una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra, e si

avvolge al collo, e da coloro che vogliono essere più destri e più spediti

. 3. ant. oggetto che termina a punta. salvini, v-389

. becchime1, sm. cibo che si dà ai volatili domestici; mangime

carena, i-312: becchime, ogni mangime che si dà a beccare ai polli,

giusti, 2-330: uno... che non ambisca a poeta di stia,

, 2-123: ella un giorno pensò che se avesse raddoppiato il becchime, la gallina

] consumano l'eterno banchetto di castità che quasi li dispensa di vivere, condannandoli

casa, fu per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste

per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse tutto il giorno

novero... e ne compera tante che sieno una balla si à la corda

una balla si à la corda con che sono legate per niente. becchina

: più tosto hanno viso di becchini che di dottor di medicina. vasari, i-830

pia di quella fraternità con alcuni becchini che tornano da sotterrar morti. segneri,

vol. II Pag.139 - Da BECCHIONI a BECCO (55 risultati)

... or di becchini, che loro disponeano la sepoltura. parini,

sepoltura. parini, 451: che due buon giorni diede a que'c'han

ii-227: poi incontri un becchino, che fa epigrammi scavando una fossa, e

giacevano ancora alcuni chiodi avanzati al becchino che lo avea rinchiuso nella cassa. r

anche il becchino, / poverino, / che lassù nel cimitero / raspa raspa il

necessari. gozzano, 69: forse che becchini e preti / non ci sono a

, i-177: c'era soltanto il becchino che li aiutò a collocare il cadavere dentro

becchini in tuba e abito da sera che a londra salgono nelle case a sgomberarsi in

sbarbaro, 1-153: è il tempo che si onorano i defunti; e sotto i

è per lo più il becchino generale che tutti i vecchi sotterra. casti, 22-78

raccostata per il puzzo fetido e nauseabondo che emana dal suo nido). béccia

e ricoperti da un rivestimento corneo, che alla base superiore è molle e prepara

truova così fatti gli occhi, non credendo che sieno lor figliuoli, sì cava loro

32-43: beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno

, par., 20-44: dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, /

fan cerchio per ciglio, / colui che più al becco [dell'aquila] mi

, venne visibilmente dal cielo una colomba che in becco l'addusse al beato

strania fenice] 168: -costui chi è che ne vien colla frotta, / che un

è che ne vien colla frotta, / che un legno / volse in se

piena. machiavelli, 802: e mentre che tagliente / becco ricerca, adiungendoli

, ii-23: i galli assaliscono l'uno che venisse / a portarvi la manna del deserto

le 421: questi san tutte le cose che occorrono / di fuor; creste

per lo pizzicare co'becchi, ma quelle che lor più attertengono, / che fan le

ma quelle che lor più attertengono, / che fan le mogli, isforzandosi con

corpo. burchiello, 70: e i che fan l'altre femine / di casa,

becco in molle, e poi sonerò ciò che vorrete. 1-153: arruota il

anch'io 1089: lo struzzo che nel becco ha il ferro, con questo

matteo, 9-295: tirinto dico, / che sempre ha paglia in becco,

becco, nobile cavaliero romano, che fece vendetta d'ingiuria uova o pippioni.

dir bevve; pigliandosi la voce becco, che parti di qualche arbore, donde

per la bocca dell'uomo. che soglino far lor viaggi le formicole. note

2-688: pigliandosi la voce becco, che vuol dire il rostro becco. tommaseo-rigutini,

. figuratamente: ciarlare a sproposito di cosa che non casti, 20-66: l'

mai tra il lusco e il brusco parso che quella sera girasse per i corridoi con un

e indietro / li ho visti concupiscevole, che gli destava dei sospetti. nieri,

alla punta dei capelli, anitraccoli che starnazzano nella pozzanghera: bordegficcanaso, entrante

starnazzano nella pozzanghera: bordegficcanaso, entrante che in tutto voleva mettere il becco.

« pianete » della ventura che le piccole zingare fanno mente il becco,

becco, e la piera, più sovente che non avrebbe ambigua. col becco

pavese, 5-99: sarà... che lui nelle gare del dentro il

non ci metteva mai becco, fatto sta che lo lascia tazioni, /

avesse « ecco / la gente che perdé ierusalemme, / quando maria

padre stradinosi fa beffe di coloro, che danno di becco a ogni cosetta.

il e la diedi a quello che stava a capotavola; uno grasso,

parlare, né giudicare, né far cosa che s'ap -fare il becco

pressi a termine alcuno di bontà, non che di perfezione, compimento, terminarla

fatta, riuvi mettete dietro a quelli che sanno qualche cosa o che scita

dietro a quelli che sanno qualche cosa o che scita. - fare il becco

conseguire un i lor componimenti delle mani, che voi vi date su di becco,

a. f. doni, i-161: che dirò io di traiano? che non sarebbe

i-161: che dirò io di traiano? che non sarebbe stato nulla, se l'

or là tanto del becco in terra, che il becco all'oca. -e

. ricchi, xxv-1-249: -voglio che noi ridiam, se mi prometti /

guardatevi da questo becco di freddo, che mi ha ormai stamat bere

14 (255): e ferrer, che è il meglio di tutti, è

vol. II Pag.140 - Da BECCO a BECCO (58 risultati)

non può più andare avanti colle ciabatte che à in piedi e non à un becco

a guardare le fotografie di quel furfante che con tanta disinvoltura 1 le aveva ridotte

callo a forma di cuscinetto allungato, che si produce sui rami e nei tronchi in

nei tronchi in seguito a uno spacco che si cicatrizza. 12. chim

un tubo di vetro o di metallo che ha l'apertura a taglio ellittico (

becco di coletta: canaletto di scolo che dalla bocca della colata convoglia il materiale

: leontofono è poco cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso; /

mie note. cassola, 2-460: quello che ci hai guadagnato è che ora vai

: quello che ci hai guadagnato è che ora vai vestito come uno straccione e,

ii-65): una trave ho vist'io che ne fa lame / o piastre,

punte o baffi chiamano le due punte che formano il becco; spacco, fesso

, fesso della penna dicesi il taglio che divide in due il becco della penna

fascia verticale; becco in fondo, che s'introduce nella bottiglia o fiasco,

o fiasco, per attignere il vino che zampilla dalla cannella della botte o dal

, 1-131: non so se voi sappiate che il sangue vien fuori ora a becco

in su, per accomodargli i becchi che fossero pari. ma poi dopo, lei

cravatte di raso nero a bollicine bianche, che si passa sotto e poi si passa

a becchi. moravia, v-19: ricordo che quello unito [vestito] faceva un

, con quel suo fazzoletto tutto nuovo che le faceva un becco sul naso.

, dondolandosi mollemente nell'acqua verde, che le colettava attorno ai fianchi.

esperienze l'instabilità nel verso dell'asse, che a ogni più lieve causa drizza lo

formazione anatomica (normale o patologica) che assume aspetto sporgente e appuntito e ricurvo

. casotti, 1-279: ma la fascia che serve di zoccolo, e quello che

che serve di zoccolo, e quello che chiamano, con voce propria dell'arte,

arte, il becco di civetta, che ricorrendo intorno al piano della mensa la

a foggia di becco d'uccello) che si trova in alcuni organi (specie

la tavola ri tonda: cioè tutti quei che non sono 16. industr. apparecchio

carena, i-498: becco di luce, che anche. dicesi sempli cemente

d'ottone, variamente ornato, che ha in cima uno o più minutissimi

solo becco a gas, fra tutti quelli che escivano, vide, ferme in

lumi di ottone, a tre becchi, che si vedono ancora nelle province e

la lucemina ad un solo becco che stava sopra un tavolinetto. palazzeschi, 3-145

(nelle armi da fuoco), che urta la capsula della cartuccia determinando la

a fiato (specie nel passato), che erano verticali e avevano un bocchino all'

mostrato alla sua vecchia, singhiozzando! che baci su quel capino, su quel

/ in piacer, quel beccacelo, che nascososi / non so dov'era, saltò

lat. bèccus, di origine celtica, che ha sostituito il termine classico róstrum;

dante, conv., i-vi-6: quelli che conosce alcuna cosa in genere, non

., 9-76: anche si dee guardare che 'l becco abbia simiglianti tettole sotto 'l

di lunghi calzoni di pelle di becco, che coprono il piede, la gamba e

d'u- scirne. intanto un becco che si era avvicinato il pozzo per dissetarsi

becco l'erba: espressione dantesca, che sembra ripetere un antico proverbio (l'

fortuna tanto onor ti serba, / che l'una parte e l'altra avranno fame

di te », cioè desiderio, poi che cacciato t'avranno; « ma lungi

elli verrà in sì fatto grado, che ciascuna parte di firenze nera e bianca il

; ma non se ne sazieranno, però che non si conviene a loro; e

becco l'erba », quasi dica che non fruiranno i tuoi cittadini, a

l'effetto dal desiderio, volendo inferire che in vano lo desidereranno. cino,

speranza, te n'andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'

erba. / ecco, la profezia che ciò sentenza / or è compiuta, fiorenza

= probabilmente da un plur. becci, che potrebbe risalire al lat. ibex-icis (

. marito ingannato dalla moglie; uomo che porta le corna del tradimento coniugale;

ingiuria sanguinosa. - becco cornuto (che meglio documenta il valore dell'espressione)

pappataci: detto del marito tradito, che non se ne dà pensiero (ed

). - becco e bastonato: che oltre al danno ha le beffe.

pulci, 14-9: non pensi tu che in ciel sia più giustizia, /

. idem, 2-26-38: trista la musa che scusa non trova! / se giuramento

-fare dormire subito con lei un altro che tiri, standosi seco una notte, a

vol. II Pag.141 - Da BECCO A CUCCHIAIO a BECERO (40 risultati)

., 4-47: dice e giura / che quello e questo è becco, e

pelo né a tua moglie né a colui che è seco, io ti farò impiccare

allegri, 9: vedendo in fatto che non era così vergogna tesser pazzo spacciato

becco pel capo al legnaiolo, / che coma disuguali al palco ha fatte. g

chi si può salvare si salvi; che il burchiello ha detto: ognun si movi

si movi, e tristo a quel che rimanesse il sezzo; e che i ragazzi

quel che rimanesse il sezzo; e che i ragazzi della nostra plebe dicono:

, / la faccia ha calda più che al sol di giugno, / e gli

. verga, ii-34: mangialerba più che mai sotto i piedi della sua donnaccia,

: manca nel femminile; documento filologico che il ridicolo colpisce soltanto l'uomo nel

, e fatto becco da un ragazzino che ha quasi i denti di latte.

vanvera. rispondo a quel becco fottuto che ha parlato poco fa e ora non

ecco un'altra bizzarria: la festa, che ricorre a san martino, dei becchi

traditi per condurli in piazza. mi dicono che i più precedono la chiamata e accorrono

in piacer, quel beccaccio, che nascososi / non so dov'era, saltò

co chlearius cochlearius), che si distingue per il becco a

loro lunghezza, lasciano un vano che sembra fatto apposta per tenere le

largo, rigonfio, ricurvo all'estremità) che somi glia a uno zoccolo

di punte cornee simili a una dentatura (che adopera per la cattura dei pesci

: i miei gerani / più non hanno che i becchi di gru. = voce

, caratterizzato da un ciuffo erigibile (che gli dà un'aria bizzarra ed esotica)

dei corvi e delle gazze), che gli conferisce l'aspetto del predatore (e

n'avide, egli mangiò tanto zafferano che fece buono stomaco. 3.

era un pappatore, un becconàccio, che ogni cosa si cacciava giù per la gola

beccuccio aperto. salvini, 39-vi-152: vaso che versa avanti l'acqua dal suo corpo

carena, i-214: beccuccio, tubo che, saldato dall'un de capi alla

, 7-107: immaginiamo... che poi il chierico lavasse le dita dell'of-

beccuto, agg. fornito di becco; che ha il becco lungo. beccuzzare

, 2-22: non è difficile dire in che consiste la be- ceraggine, poiché è

. -chi). da becero, che ha la volgarità del becero; grossolano,

una giornata carnevalesca e di una baruffa che tre miei compagni dell'accademia ed io

io dovemmo sostenere con un codazzo di giovinastri che approfittavano di quell'allegra gazzarra per dare

uomo volgare, grossolano, triviale: che proviene da infima condizione sociale, e

giusti, ii-49: quando corre voce che taluno sia per vestire l'abito di

e se non fosse presunzione, ripeterei quello che sento dire, cioè che taluni se

ripeterei quello che sento dire, cioè che taluni se ne astengono per non sentirsi

panzini, iv-65: becero: parola fiorentina che i dizionari in omaggio a quel massimo

una partita fra due o quattro beceri scamiciati che si rimandavano a pugno chiuso una palla

1-6: questa gente di sanfrediano, che rappresenta la parte più becera e più

mio cameriere favorito, un becerotto biondo che si divertiva, tra un vassoio e

vol. II Pag.142 - Da BECERUME a BEFANA (45 risultati)

e quelli del popolino schizzinoso e pretenziosetto, che ama vivere compostamente e non ne

: pillola bachicca è lo stesso che pillola bechica, cioè pallottola da tossa,

il salvatico: dove e'nasce, tengono che vi sia sotto l'acqua;

; e questo segno hanno quegli che cercano l'acqua. ha cinque

cinque o sette foglie alquanto maggiori che l'ellera, bian chiccio

e in ghiottito, dicesi che guarisce la tosse vecchia. =

alberi, tetti! / non hanno che beccar, queste mattine: né

goffi e rustici. -anche la maschera che a firenze rappresentava il villano.

sassetti, 292: più volte che io mi sono provato, trovo che

che io mi sono provato, trovo che io posso portare un sacco pieno di grano

avvolta su una puleggia per praticare incavi che consentano di unire tra loro le traverse

= deriv. dal fr. bédàne che indica la fresa usata per questa lavorazione

1-25: o forti, / ecco dio che divide e che confonde / questi bedani

forti, / ecco dio che divide e che confonde / questi bedani; udite i

questi bedani; udite i lor consorti / che sono del panàro anco a le sponde

cagionata dalla mosca di bedeguàr), che un tempo si adoperava come astringente nelle

. f. negri, 100: finito che ha di nutrirsi di latte il

e sognante, come una beduina che pur dal limite della sua tenda intra

, l'aveva certo anche prima che io la rubassi ai beduini predoni, che

che io la rubassi ai beduini predoni, che volevano derubare me. e.

.. un genere di guerra che richiedeva appena cento o cento

. 2. figur. persona che sembra incivile, che ha l'apparenza

. figur. persona che sembra incivile, che ha l'apparenza incolta e strana (

cuore. 3. agg. che si riferisce al costume dei beduini.

7-115: e sono sempre le donne, che mi portano sui precipizi..

sui precipizi... era una beduinetta che pareva una santina. la ricordo

come se l'avessi veduta ieri. sapete che le be duine non portano

cui cavano quell'olio di ben, che mai non si rancidisce nè diventa vieto.

mi ha risposto gentilmente, e mi dice che la sua voce è maschia, sempre

dei re magi (e della loro adorazione che manifestò ai gentili la divinità di cristo

le pecore la notte di befana, che tutte favellano. gli ingannati, xxv-i-314:

favola è nuova e non altronde cavata che della loro industriosa zucca onde si cavomo

moravia, vii-iii: forse ai tempi che berta filava, natale, capodanno e

2. personificazione dell'epifania: che i bambini si raffigurano come vecchia cadente

recando un grosso sacco di regali, che distribuisce ai bimbi buoni (dolci,

befana, per intendere una di quelle larve che nuocono a'bambini, come il bau

il bau ecc., e gli persuadono che ci sia la befana cattiva e la

la befana cattiva e la buona, e che venga nelle case per la via del

, 32: allora io stava duro duro che neppur la befana m'avrebbe fatto muovere

in questo ganellon conosciuto hanno, / che faceva le mummie, anzi befana; /

3. strenna: i regali che si fanno ai bambini in occasione dell'

. fantoccio di stoppa e di cenci (che si faceva un tempo per la notte

fare ancor eglino come i fanciulli, che non hanno più paura delle befane di

v-137: sono equivoche, non altramente che un uomo di carne e d'ossa,

lo più magra e stecchita); vecchia che incute paura e ribrezzo; megera,