350: avvenga che non senza grandissima compassione la manera de
vetta era iguale colla fonte, acciò che a pari balestrare e lanciare si potesse.
con] uno balestro in mano, teso che par che vogli balestrare a le cornachie
balestro in mano, teso che par che vogli balestrare a le cornachie. burchiello,
, 3-553: né creda... che io, o per sé o
chi la guarda, / e 'l più che può te, ne vad'accroccando.
, 320: non èssare sì pazzo che tu ti ponga a balestrare le femine,
la predica; imperò ch'io non voglio che voi mi facciate ruffiano. s.
aviso, figliuoli miei,... che il primo che io in chiesa vedrò
miei,... che il primo che io in chiesa vedrò con gli occhi
. straparola, 1-5: s'awide che polissena con la coda dell'occhio lo
già mai non fu franco, / sì che consiglio invan vi si balestra. boccaccio
io mi sento troppo minore l'animo che la doglia, e però invano ci si
, 6-19: qual affammato nibbio, che fa guerra / con un par di
/ e quando è più vicino, e che gli afferra / tocca una balestrata nella
due balestrate, e tanto gli strinsero che non vi potea entrare né uscire persona
non vi potea entrare né uscire persona che non fosse o preso o morto. anonimo
quella si parte uno muro assai forte, che camminando per spazio d'una balestrata si
sbalestrato. masuccio, 351: ancora che de multe vertù fusse accompagnato, nondemeno
di re. giusti, iii-150: penso che gli esuli strappati dal loro paese siano
alberi divelti e balestrati via dal terreno che gli nutrì. cagna, iii-186:
dalle raffiche di aria calda e polverosa che mandano le sottane balestrate delle ballerine.
viene il dire balestrato, d'uno che sia avvilito e che abbia perduto gli spiriti
, d'uno che sia avvilito e che abbia perduto gli spiriti, da alcun
, se balestrata dalla sventura più alto che non era il tuo posto, scendesti in
posto, scendesti in luogo più basso che alla bontà dell'indole tua non si convenisse
crescenzi volgar., 10-28: il balestratóre che vuol l'oche 0 altri uccelli grandi
cioè una piccola balestriera o buco, che avesse la detta torre. s. bernardino
da siena, 854: non ridete, che voi avete da piagnere. egli mi
pare vedere ne'capi vostri tanta vanità, che mi pare un orrore: chi 'l
stabilite fessure, da le quali, mentre che il nimico si cuopre con lo scudo
nimico si cuopre con lo scudo delle offensioni che gli vengono di sopra, possa esser
esser ferito per fianco da quella parte che li resta scoperta. varchi, 18-2-55:
sono merlate... e nell'intervallo che è tra un merlo e l'altro
54: allora rivolto a filippo, che lo guardava da una balestriera, gli rimproverò
, e la sua perfidia, e giurò che presto si farebbe desiderare da chi non
vecchio cannone da quella balestriera come parea che ammiccasse! pascoli, 1520: il
balestrieri per costa poneva, non istimando che l'acqua negava loro il tendere le
, 805: io li ho pregati che mandino il loro bargello per qualche giorno
qualche giorno..., acciò che insieme con li nostri balestrieri possiamo o
nobile, con quaranta balestrieri a cavallo che militavano sotto lui, si fuggirono di
romani, e non è molto tempo che s'usava nelle guerre d'italia,
. galileo, 1-1-252: dico che non è più difficile che l'uso
1-1-252: dico che non è più difficile che l'uso della carta e del
purg., 31-16]: e mostra che fosse a similitudine del balestro quando scocca
similitudine del balestro quando scocca, e che da troppa tesa rompe l'arco e la
con manco fuga e più lentamente, che fatto no avrebbe se non si fosse rotto
] picchiata, non suona più lievemente che suoni... lo balestro quando percuote
. lo balestro quando percuote le rocche che si debbono disfare. sacchetti, 36-33:
arco è assai manifesto a tutti quelli che saettano. s. bernardino da siena
da siena, 211: sónno molti che non aranno prima udito, che ellino
molti che non aranno prima udito, che ellino aranno teso il balestro. burchiello,
, 142: però ti prego, che mi mandi un cane, / che paia
, che mi mandi un cane, / che paia ghier, che di balestro scocca
cane, / che paia ghier, che di balestro scocca. giov. cavalcanti,
l'origine di tutti i combattenti e che, se gli altri il seguissero,
fu sì grande questo mostaccione, / che morto cadde il gigante boccone. lorenzo
imperfezion si tenga. / onde convien che cerchi, e mai non pose, /
quel ch'ai fin desia, / che lei per segno al suo balestro pose.
. sui balestri; andare sui balestri: che poggia su sostegni alquanto sottili; avere
galileo, 296: io mi contento che, non con un semplice arco a
un balestróne caricato con martinelli e leve, che a piegarlo a mano non basterebbe la
. idem, 529: credo che prova assai accomodata sarebbe il pigliare una
e balestroni a canto a gli argini / che scopano del fiume i nudi margini.
medesima esperienza con un balestróne di quei che si caricano
gettato, detta anche sbavatura, e che è d'uopo nettare. in questo senso
14-227: già, questa mia madre, che dio l'abbia in gloria, a
gloria, a cagione di certa bavarella, che mi colava dalla bocca quand'ebbi a
un bavagliolo di vela da bastimento, che mi arrivava fino ai piedi.
da ponente. « è una bavicciuòla che ci fa piuttosto bene ». ojetti,
sul molo... non si parla che del vento, anzi di quel poco
e per lo più tagliato in tondo, che si adatta al collo del bambino,
, sotto il mento, per evitare che la bava possa insudiciare il vestito; tovagliolo
gli si dà la pappa, o che comincia a mangiarla da sé; addoppiato
fascia candida simile a quella dei ragazzi che passano a cresima, ed intorno al
sul petto voluminoso qualcos'altro bianco increspato che aveva insieme del soggolo e del bavaglino.
sm. pezzuola, fazzoletto, cencio che si applica alla bocca per impedire di parlare
fra giordano, 3-220: gli scherani, che veggiono, che per due modi potrebbono
3-220: gli scherani, che veggiono, che per due modi potrebbono perdere l'uomo
.. incontanente gli mettono il bavaglio, che non può né gridare, né favellare
negri, 1-574: e tu, che sulle storte gambe reggi / ligneo torso
leva?... e tu, che corda di bavaglio / tessevi un dì
... presero questa bella musa che cantava la libertà la natura la ragione
loretta, come finalmente liberatasi da un bavaglio che la trattenesse, ed era la mano
mano di mafalda premuta sulla sua bocca che la tratteneva, gridò: -mi hanno portata
fra giordano [crusca): come fanciullo che abbia il bavaglio bianco al collo.
bavaglio, salvietta o tovagliolino da bambini, che si lega al collo con due cordelline
nastri: detto così dalla bava, che sopra vi casca dalla bocca de'bambini.
la bocca piena d'una bava liquida che gli colava pel mento sul bavaglio trapunto
tonaca e 'l bavaglio, daremigliene: che sarà mai! ma se ella non si
monastica, non le sento miglior rimedio che star bene con ruberto suo fratello.
14-227: già, questa mia madre, che dio l'abbia in gloria,
gloria, a cagione di certa bavarella, che mi colava dalla bocca quand'ebbi a
un bavagliolo di vela da bastimento, che mi arrivava fino ai piedi.
4-1136: voi sapete, nobile re, che 'l vostro padre, re piramonte,
paese per lo veleno o vero bavalisco che sia, e lasciòvi la porta da entrare
con la presenza di bava (la traccia che lascia il serpente). bavante (
pres. di bavare), agg. che fa bava. c.
collana, e pensare, palpandola, che valeva certo una buona trentina di
nello stesso tempo la falsa novella che l'esercito di radetzki, per ausi-
lait; e grand d'aussy dice che fu così nominata perché i principi reali di
tommaseo-rigutini, 3279: bavarina, quella che alle donne cade rovesciata indietro sul collo
e il mangiar carne ogni giorno, protestando che altri- mente non pagarebbono gravezze né contribuzioni
...: un omaccione sui cinquanta che si metteva la bavaròla e recitava la
. 2. bioccolo di peluria che avvolge il bozzolo. anguillara, 6-346
ditto capitolo si intenda a ogni seta che per maestre si fanno, incannano,
collarino un orlo di sudor indurito talmente che pareva d'osso. firenzuola, 533:
al fondaco de'drappi e de'panni, che vi si spaccia sino al romagnuolo ed
e poi va in mano al bavellaro, che con i pettini la pettina e coi
punto fiamma, opera di vecchi telai che non cantavano più e risalivano al tempo in
. mantelletta assai corta, rotonda, che scende dal collo fino a coprire le spalle
infatti visto un gatto cieco e tignoso che girava senza posa intorno a se stesso
orlo le maniche e il bavero, che scende giù sino alle reni. manzoni
. soffici, ii-63: quando non sapevamo che altro fare contro costoro, tempestavamo di
i riccioli morbidi, lunghi, inanellati che cascan giù sul bavero della marinara.
alzato il bavero del suo pastranuccio sbiadito che gli giungeva sopra i ginocchi. c
accolgo nel vecchio bavero / il fiato che ogni anno si fa più debole.
di polvere, e i grossi occhi marroni che fissavano invetriti. -ant.
, 12-34: zimarra, abito, che già usavano portare le donne fiorentine sopra
intorno al collo un colare grande, che chiamano bavero, fatto di tela incollata
freddo. savarese, 219: sembra che la terra alzi il bavero prima di
barilli, 2-107: per un agnello che vale una piastra i grossi negozianti stan
pendeva sino sopra il gomito, sì che lasciava le braccia speditissime. -acer.
si netta, levando certe bavette che fa il gesso all'intorno. idem
bavétta2, sf. collettino da donna (che ricade un po'sul petto: a
, 16-30: il grand'elmo alla fin che doppia tiene / del reai viso in
baviera. mattio franzcsi, ii-147: che senza pur cavarsi la baviera, / in
, quella parte [dell'armatura] che para il naso e le altre parti dall'
e sotto al volantino, ovvero vista, che para la fronte. d'annunzio,
, col suo profilo aquilino di franco che ha abbassato la fràmea, parato la bocca
bavóne, agg. e sm. che fa bava. c. e
bavoso mento / l'omero tinse, che poi sostenere / doveva il cielo,
e sporco. guarini, no: che vuoi tu ch'ami in te?.
, 6-3: il vaporuccio postale che mi accoglie si dimena, legato alla
vomitava contro lo scoglio ondate tutte bavose, che mugghiando si rompevano contro le sue pareti
raggrinza il germe. 2. che fa bava (come i bambini e i
cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano. dolce, xxv-2-248:
, xxv-1-329: io la strozzerei prima che voler ch'ella fusse data a questo vieto
798: usa ciascuno / quell'armi che gli ha date la natura / per sua
i-187: alla fine faceva una risata che non finiva più; una risata bavosa,
non finiva più; una risata bavosa, che gli bagnava il pizzo. e.
tenere al dente più di quel dolce che si chiama bocca da dama.
. e niuno cittadino, per ricco che sia, non cuoce in sua casa
anzi mandano a comperare a questi bazari, che così li chiamano. glossario medievale del
62: bazar: voce araba, che si usa comunemente a significare quell'edi-
. alcuni vorrebbero sbandirla sostituendo emporio, che non è cattivo. ma ormai quella è
nuocere alla purezza della lingua, salvo che si dovrebbe finirla italianamente, cioè bazzarre
voce, come ognun sa, araba, che l'uso ha accettato anche in italia
manzini, 11-23: subito ci accorgemmo che il colore stanco d'una vasca,
su a provare e scegliere tutto quello che ti pare, senza farmi questo bazar qua
dei greci - (« non mi pare che stia per una sposina, passare da
preoccupazioni estetiche, e quel grande bazar che esso fu, di costumi, di
non vi risposi a proposito ad ima domanda che voi mi faceste di alcune pietre bazari
), sm. piccolo rivenditore che fa commercio comprando merci di poco
è venuto un così fatto tipo che domanda: « sta qui l'avvocato serafino
. mento molto prominente e aguzzo, che dà al viso un che di sproporzionato.
aguzzo, che dà al viso un che di sproporzionato. tommaseo, i-278:
tarbes, come la sua bazza diceva; che dopo vent'anni di lavoro s'era
dugentomila. cantoni, 360: basta che un naso tiri un po'troppo in
dossi, 149: poverina! ella, che ora, tutta naso e bazza,
* diceva luigi rizzo toccandosi la bazza che è come ima bietta aguzzata a guisa
. jahier, 30: la donnina che ispeziona, curvandosi sempre dalla parte dell'occhio
per tre, col naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'
coll'occhietto ammammolato, un sorrisetto malizioso che gli errava fra le rughe della bazza
. dossi, 561: « è lui che l'uccise, lui! » strillò
era un ragazzo scemo, con la saliva che gli bagnava anche la bazza.
colpo un mento sgradevole in una bazzina che piace. palazzeschi, i-608: storse non
, e si è ricollegata a una terminologia che indica insieme il *
baz'ula 4 catino, ciotola ', che possono derivare dal lat. baiala 4
possono derivare dal lat. baiala 4 che porta l'acqua '. bazza2
guadagno, vantaggio. -nelle espressioni: che bazza!: che fortuna!;
-nelle espressioni: che bazza!: che fortuna!; è una bazza:
once, per un soldo *. « che bazza! *. giusti, 2-39
. si stropicciava le mani dall'allegria che gli fosse capitata la bazza di carrucolarne
: così anche avveniva delle lettere, che il porto di una di esse nei confini
cosa di mezzo tra la percossa, che era proibita, e gli epiteti forti,
era proibita, e gli epiteti forti, che non gli bastavano: il pizzicotto;
il pizzicotto; ma non quello semplice, che sarebbe stato una bazza: una specie
panzini, ii-730: e poi la gente che diceva: « avete avuta la bazza
*. « sì, ma le tasse che adesso dobbiamo pagare? * rispondeva mia
a cattiva luna! è proprio vero che la fortuna è cieca! bocchelli, 1-i-243
fare a lazzaro: partite di grano, che poi si scopriva róso dalla tignola,
... terre da comprare a prezzi che sarebbero stati una bazza, quando
quando non vi fossero state le ipoteche che nell'entusiasmo non s'era curato di cercare
di dio, fremeva: -che bazza! che pacchia! per un pezzo, addio
) 4 buon affare, guadagno ', che però deriva dall'ital.; gli
italiano ant. e dial., che indicava una 4 moneta'(con etimo
4 fodera (di pelle) ', che nell'uso volgare assumeva la forma batdna
gran caso, ne fe'riconoscere alcuni che, bazarrati da'mercatanti, in questi
forse alla nostra favella è venuto quel che diciamo bazzarrare. f. corsini,
scriviamo questa voce italianamente, bazzarro, che vale baratto, cambio, significando il
ugna a lui dier tal bazzarro, / che se non era la buona armadura,
potrebbe considerarsi il deverbale, a meno che non si voglia pensare il contrario,
spesso in senso ironico (per dire che si tratta di cosa di molto valore
far parlare prolissamente sopra ogni bazzecola che t'è scritta da cotesti tuoi anonimi corrispondenti
del l'uomo maturo, che non cura bazzecole e cerca l'utile
trattenerne il signore zio: il serio è che il frate s'è messo a
più benemeriti forse della storia, che i sommi storici, e scrittori delle massime
bazzecola, / ogni bisbiglio, / che bolle in pentola / del gran
ii-486: nella mia mente di uomo che attraverso i secoli è giunto al
sotto la terra! sono bazzecole che possono interessare chi studia la storia, come
leticare? sbarbaro, 1-241: le parole che quello butta, lui le mastica
vederlo tanto contento per una bazzecola che a me costa tanto poco, credete,
poco, credete, è cosa che riempie di tenerezza e fa quasi piangere.
sgalli, 7-38: ma è possibile che l'illustre cancelliere creda, sul
cancelliere creda, sul serio, che a qualcuno possa venire in mente, allorquando
e per quello si suol dire che la coscienza va e viene come la
. panciatichi, 56: io vegg'un che giuoca a bazzica, / e
capitargli a tiro nel punto più propizio che a lui fosse piaciuto di rientrare in
b. davanzati, i-197: convennero che laziare, bazica di sabino, fosse
della paglia ch'è qui dallato, che è il miglior luogo che ci sia,
qui dallato, che è il miglior luogo che ci sia, per ciò che non
luogo che ci sia, per ciò che non vi bazzica mai persona. g.
non ti fidare, se non il meno che puoi, di niuna altra femina o
865: quando tu vedi un chierico negoziatore che s'impaccia di molte cose,.
di molte cose,... credemi che egli è da toccare col fuscello,
da toccare col fuscello, e dico che egli è un grande pericolo a bazzicare
bella figliuola abbi; e ti toleri / che da matina a sera tu gli bazichi
, la letizia e la taciturnità, che lo promovono negli eventi occulti, placidi
, sono le azioni sue, mentre pare che si turbi, si rallegri, e
rallegri, e si racqueti in quel tanto che gli bazzichiamo tra le mani. firenzuola
.. e donde non bazzica molta gente che ci possa far danno? varchi,
, 23-75: quelle [cose], che mai non si guardano, ma si
: la bontà di quei medesimi giovani che vi bazzicano per la casa. alfieri,
alla larga! bazzicate tanto co'ladri, che avete un poco imparato il mestiere.
di donna saggia frequentano uomini saggi: che senza accorgersene, possono perdere un poco
; nella casa di donna più gentile che severa ci bàzzica certa gente, che
gentile che severa ci bàzzica certa gente, che non si sa se ci facciano gl'
se diremo: bazzicare una casa (che però sarà meglio in una),
/ un di que'rivenduglioli ambulanti, / che fan commercio a denari ripresi, /
un certo martino,... che bazzicava sempre per cucina, come un
. verga, 3-92: vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da
iii-75: fra le dame e le fanciulle che bazzicavano nel palazzo di mio padre
palazzo di mio padre ce n'erano alcune che passavano per bellissime. nieri,
77: l'uom per bravo che sia, bennato ed ottimo / cuore,
/ cuore, con questa gente che ci bazzica, / e'non gli giova
: non t'arrischiare da quella parte, che ci bazzicano gli spiriti. sbarbaro,
. sbarbaro, 1-105: anche un reverendo che lì bazzicava in forza d'un asterisco
lì bazzicava in forza d'un asterisco che nelle guide raccomandava l'albergo agli ecclesiastici
ah? è tutta qui la saggezza che hai raccolto col bazzicare per le sacrestie
? pavese, 4-45: volevo avvertirvi che, nella casa dove serve, ci bazzica
, ci bazzica don giannino catalano, che non è uomo da spartire una donna.
io non la trovo quella indiavolata cosa che io aveva sentito dime, e d'
voi sì bravo e dotto, / che in oggi è più cattivo di tre assi
. collodi, no: il solo difetto che avesse era quello di bazzicare troppi compagni
, 42: burrasca, un cane che gianni cerri diceva che neanche 'n
burrasca, un cane che gianni cerri diceva che neanche 'n palazzo pitti di quelle
eh sì! posso garantirglielo io, che, per via del mestiere, bazzico le
vecchio amico antiquario, ebreo veneziano, che so bazzicare venezia di frequente per il
[la tarantola] non può vivere che in una piccolissima parte del suo territorio
arrivato. il padrone si avvide che la bazzicavo e non mise tempo
, aggeggio; ogni piccola cosa che fa parte deh'ornamento femminile;
e ghirello vedutala, ricordandosi di quello che ser naddo avea la sera detto, disse
-duccina, o non sai tu quello che mi fu detto dianzi al canto di
acque, erbe, pietre e tante bazzicature che è forza che ci vada tempo.
pietre e tante bazzicature che è forza che ci vada tempo. firenzuola, 270:
tutte le sue bazzicature, a cagione che noi via ne le portassimo. vasari,
di vetro ed altre simili bazzicature, che gli facevano spendere più in un giorno
facevano spendere più in un giorno, che non guadagnava a lavorare una settimana.
forte cosa! non ci è meglio che stare reinchiusa e non avere bazico d'uomini
a una femmina grassa e contegnosa, che pare che bolla e abbia dimolto fumo,
femmina grassa e contegnosa, che pare che bolla e abbia dimolto fumo, le si
per intendere uno soverchiamente grasso, e che mangi molte minestre. 2.
bazzoffia. siccome io non ho schiena che mi comporti la fatica del copiare, e
attraverso le forme dial. settentrionali (che verrebbero anche a giustificare l'oscillazione del
dell'uovo cotto col guscio, che non diventa del tutto sodo;
tutto sodo; rimasto a metà cottura, che si sente al dente (verdura
tu dunque la maniera / in cui vorresti che ti fosser cotte; / in tegame
bazzotte. 2. figur. che sta in una condizione incerta, intermedia
, a radi goccioloni, a rèfoli che facèvano bazzucare i frutti sugli àlberi,
battere. bazzuto, agg. che ha bazza prominente. 2.
beppe. bdellatomìa, sf. taglio che un tempo si operava sulle sanguisughe per
d'uno albero saracinesco. lodasi quello che al gusto è amaro, e cosi
nero, grande quanto lo ulivo, che ha le foglie del rovere, e
malaca e altri maldaco; ma poi che è nera, e ridotta in massa,
. cfr. isidoro, 17-8-6 (che in gran parte deriva da plinio):
quali i merluzzi e gli storioni, che alla fine riducono alla sola pelle e al
bè (anche bee). verso che fanno la pecora, la capra,
, il latte, l'agnello e ciò che ha; così voi date volentieri al
prossimo del vostro. = si noti che anche il gr. conosceva la stessa voce
iacopone, 27-49: turbarne 'l naso, che voi odorato, / la bocca assaiato
per dar conforto; / e lo peiore che per me sia stato, / lo
mario, tu non mi domandi quello che sia seguito della moglie? frocchia,
: lei mi disse: « ma che mi guardi? ». e io dissi
2-8: tanto lei [la donna] che mia madre insistettero per sapere se avevo
avevo bisogno di nulla... risposi che avevo mangiato, che non mi occorreva
.. risposi che avevo mangiato, che non mi occorreva nulla. -be',
espressione per indicare il sillabare dei bimbi che imparano l'alfabeto, l'abbicì.
, sf. dial. roggia o canale che trasporta acqua per forza motrice o per
agg. ant. e letter. che dà felicità, beatitudine. parini,
beante2, agg. aperto, spalancato; che presenta una larga apertura: in medicina
petrarca, 341-9: beata s'è che pò beare altrui / co la sua
donna amata e bella, / di che prender maggior dovrebbe cura, / che di
che prender maggior dovrebbe cura, / che di bear la sua cara sorella?
: e tu volgimi gli occhi, / che altrui l'anima beano. tassoni,
s'interna e bea / tanto, che pargli il del toccar col dito. campanella
i-225: musa latina, è forza che prendi la barbara lingua: / quando
ai tuoi pallori / quel non so che, quel che mi strugge e bea.
/ quel non so che, quel che mi strugge e bea. fontanella,
contenti / co'finti detti tuoi / a che bearmi 'l seno? segneri, iii-1-192
tutte in dio per mezzo di una carità che non avrà mai fine. lemene,
. lemene, 456: o filli, che sei / vivace, modesta, /
sorgi. fuori è lo sposo, / che numera i momenti; / e gli
re divino, ei disse, / o che di licia o che di troia or
disse, / o che di licia o che di troia or bèi / tua presenza
forse tu l'innocente / secol beasti che dall'oro ha nome, / or
la bocca da cui colavano le invenzioni che lo beavano. d'annunzio, ii-61
al tuo declino, il raggio / che primo la beò: un amico. è
: un amico. è il bene / che mi fu dato. bocchelli, 10-47
: era giovanissima; e vuol dire che quell'immensità d'amore la aveva pervasa,
; onde s'aiuta / contra 'i morir che 'l muta; / ma vorria
ed io, gentile amica, / io che fauno non sono, in pace stavo
, eccolo a bearsi in piccole scoperte che appartenevano a un diverso giro mentale,
beatamente. panzini, ii-75: compresi che la vista di quella gente che mangiava
compresi che la vista di quella gente che mangiava così beatamente gli faceva male e
più di dio simigliante, manifesto è che questa vita è da dio più amata
trovatorico-provenzale. beatificatole, agg. che può esser beatificato; che ha i
agg. che può esser beatificato; che ha i titoli per avere la consacrazione tra
oggetto né poca satisfazione nella potenza; ma che la potenza sia compresa da l'oggetto
. di beatificare), agg. che beatifica, che ha la facoltà o la
), agg. che beatifica, che ha la facoltà o la grazia di
, di concedere la salvezza eterna; che dispensa o comunica felicità. maestro
maestro alberto, 95: perciò che, benché largamente gli umani imperi si
regi non signoreggi. per quella parte che la podestà beatificante manca, entra la impotenza
podestà beatificante manca, entra la impotenza che fa miseri. boccaccio, viii-1-180: beatrice
miseri. boccaccio, viii-1-180: beatrice, che quivi la grazia salificante o vogliam dire
nostro povero mondo umano; o qualcosa che sia spirituale e beatificante, ma non
ma non già espressivo; dobbiamo rispondere che, plaudendo al concetto di ima bellezza
ima bellezza, pura di tutto ciò che non sia la forma spirituale dell'espressione,
questa e, meno ancora, tale che sia depurata perfino della espressione, ossia
offende chi contro a coloro opera, che dopo la loro morte sono beatificati.
beato. cavalca, ii-128: quelli che beatificano altrui, sono preci- pi tatori
sono preci- pi tatori; e quelli che sono beatificati e lodati, sono precipitati.
il profeta: popolo mio, quelli che ti beatificano, sono quelli che t'ingannano
quelli che ti beatificano, sono quelli che t'ingannano. machiavelli, 141:
più gli uomini umili e contemplativi, che gli attivi. ojetti, ii-633: allora
ginocchia dinervate, si è la femina che non beatifica il suo marito. boccaccio
sì forse, se quella è beatitudine, che essa col suo amante, te schernendo
, te schernendo, di terminava; perciò che già così n'ha assai beatificati;
la luce t'è tornata dello intelletto, che tu quella beatitudine estimi, ma tormento
ii-101: hanno le rime un'agilità che, recitate, non toccano la lingua;
: fu per lo appunto il giorno che quegli sciocchi di là sopra, dopo
cari e sempre cari quei divini concenti che beatificano le anime senza incommodare il rozzo
, i-1-177: la dottrina mistica, che considera l'arte come un modo speciale di
nomina beatrice, cioè beatificatrice; imperò che tale grazia ha a beatificare l'omo.
il martirio, i miracoli della persona che s'intende beatificare; glorificazione celeste.
, i-2-98: le più importanti nuove che abbiamo, sono le feste che fanno li
nuove che abbiamo, sono le feste che fanno li padri gesuiti per tutto,
. de roberto, 365: dicevano che [la beata] si conservasse così fresca
(plur. m. -ci). che rende beato, felice; che dà
. che rende beato, felice; che dà la beatitudine del paradiso. -visione
: e questo beatifico bene alcuni dissono che era dal corpo, alcuni dall'animo.
: cossi come per essenza è in dio che è la sua vita, similmente per
di spirito,... ne segue che tutte le membra di quel corpo beatifico
per questa di mandarle tanto bambagino, che le chiamano qua beatiglie, che non le
bambagino, che le chiamano qua beatiglie, che non le manchino mai né bende,
, né soggoli, né di quei cenciucci che elle portano in capo.
deriv. da beata (il titolo che si dava alle monache): la voce
condizione spirituale di perfetta felicità (quella che le anime elette godono in paradiso,
-beatitudini evangeliche: le virtù di coloro che soffrono nella vita, le cui privazioni
, iii-xv-2: e qui si conviene sapere che li occhi de la sapienza sono le
paradiso. cavalca, 9-67: quelli, che sono perfetti in carità, sono già
bibbia volgar., x-27: secondo che dice david, che nell'uomo sia beatitudine
x-27: secondo che dice david, che nell'uomo sia beatitudine, al quale
questa beatitudine non è solamente in coloro che sono circoncisi, ma eziandio in coloro che
che sono circoncisi, ma eziandio in coloro che non ricevet- tono circoncisione. idem,
bene posso rendere testimonianza di voi, che se potesse essere fatto, e fosse fatto
, l'accomodò sopratutto a questo, che gli uomini da quella fossero condotti alla
divino] a quel fonte inesausto di contentezza che sempre diletta e mai non sazia,
, la somma beatitudine consiste nell'unità che complica il tutto. galileo, 949:
essenza della terra o del fuoco, che della luna o del sole; e questa
sole; e questa è quella cognizione che ci vien riservata da intendersi nello stato
7-375: questo lavoro è per quelli che... veramente non credono nelle
. veramente non credono nelle beatitudini, che dicono a cristo: « signore, signore
signore, signore! » ma pensano che sarebbe troppo duro di fare tutta la sua
né l'altra sono la beatitudine perfetta, che è di là della vita, oltre
non siete sicura di giungere infine alla beatitudine che ricompensa la rinunzia totale? papini,
spesso sillabate anche oggi da quelli stessi che ne hanno perduto il senso, sono
, mi salutoe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini
: onde, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura non
, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura non pur
essere amore, altra cosa essere il fine che lo muove, perché l'amore desidera
desidera ed è mosso da un fine che si chiama « felicità » e « beatitudine
quale consiste nel congiugnersi con quella bellezza che l'amore appetisce, e con essa
vera sua beatitudine, / prometeo, che troppo saper vòlse: / dal saper
inquietudine. castiglione, 97: penso che nelle amorevoli dimostrazioni [alcuni uomini]
] debban sentir quella beatitudine estrema, che noi in vano in questo mondo cerchiamo
et ultimo concluderemo la beatitudine di quelli che non l'hanno [la moglie]
, i-50: chi può arrivar a sapere che non si sa, è puro e
rimorso. carducci, ii-1-191: quello che per me ragazzo erano certe idee che mi
che per me ragazzo erano certe idee che mi formavo della felicità anzi beatitudine ch'
in altro canto, con una passione che parea dare a sé beatitudine. b.
ii-9-268: si accompagna il lamento che nella vita finita rimanga inattingibile l'infinita
. negri, 1-502: sai tu bene che sia la solitudine / lapidaria che sta
bene che sia la solitudine / lapidaria che sta fra terra e cielo / senza speranza
è... la biondina. beatitudine che può dare un po'di stoppa e
indicare grande contentezza a ragione o no che sia. così diciamo: vivere senza
beatitudine dell'amor proprio, senza cosa che turbi la contentezza ch'egli ha di se
tribù, ce n'era dunque una che soffriva e piangeva, la vittima inevitabile
., 18-112: l'altra beatitudo, che contenta / pareva prima d'ingigliarsi all'
-ùdinis (da beatus, beare), che nella terminologia cristiana e scolastica trovò singolare
sm. (superi, beatissimo). che gode la visione di dio (perciò
); eletto, assunto in paradiso; che si riferisce alla beatitudine celeste, che
che si riferisce alla beatitudine celeste, che concerne il paradiso, gli spiriti beati
conv., ii-vn-5: dico adunque che vita del mio core, cioè del
..., questo pensiero, che se ne già spesse volte a'piedi del
è iddio: ciò è a dire, che io pensando contemplava lo regno de'beati
., 1-120: e vederai color che son contenti / nel foco, perché speran
, perché speran di venire / quando che sia alle beate genti. idem, inf
se mi ti presti, / tanto che l'ombra del beato regno / segnata nel
si fonda / tesser beato nell'atto che vede, / non in quel ch'ama
, / non in quel ch'ama, che poscia seconda. cavalca, 9-188:
-beati li poveri per spirito; imperò che di loro è il regno del cielo.
cielo. beati 11 miti; imperò che possederanno la terra. beati coloro che
che possederanno la terra. beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati. beati
. beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati. beati coloro che hanno
imperò che saranno consolati. beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò
hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati. beati i misericordiosi;
saziati. beati i misericordiosi; imperò che troveranno misericordia. beati coloro che.
imperò che troveranno misericordia. beati coloro che.. sono mondi di cuore;
. sono mondi di cuore; imperò che vederanno iddio. beati li pacifici; imperò
iddio. beati li pacifici; imperò che saranno chiamati figliuoli di dio. beati coloro
saranno chiamati figliuoli di dio. beati coloro che patiscono persecuzione per la giustizia; imperò
patiscono persecuzione per la giustizia; imperò che di loro è il reame del cielo
cittadine del cielo, il primo giorno / che madonna passò le fur intorno / piene
e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito scenda, ma dalla
mossa e da'prieghi di coloro impetrata che, sì come noi siamo, furon mortali
buono, beato, e iddio: il che a socrate e diotima non piace.
alma del defunto dio pregando, / che gli donasse requie tra beati. flaminio
tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori / non circondi la
porse, / e per la via, che ne la corte usciva, / menollo
: è ricevuto anche appresso di noi che le menti beate nel rimirar la divina
le verità geometriche, eziandio quelle cose che a'viventi sono o totalmente nascoste o
condotto da quella melodia degli spiriti beati che abbagliarono dante. ojetti, 70:
3-4 (297): tu dèi sapere che i santi dottori tengono che a chi
dèi sapere che i santi dottori tengono che a chi vuol divenir beato si convien
divenir beato si convien fare la penitenzia che tu udirai. idem, dee.,
son rallegrata assai del contento vostro spirituale, che avete avuto nel leggere la vita dei
. sarpi, viii-40: è notissima cosa che anticamente il nome di santo e santissimo
san giovan gualberto barone (secondo quel che dice mio padre) mio antenato,
, v-1-83: non ci fu un beato che soleva ripiegare la propria carne come si
santi e i beati, come quelli che vedranno un giorno il signore ».
: « beatissimo padre, da poi che fu il sacco in qua, io non
fortunatissimo. -detto anche di cose: che hanno o comunicano felicità, spensieratezza,
io sono a lasciare / lo mal che mi stringia. bartolomeo da s.
. c., 4-2-11: quelli, che tengono lo mezzo, sono li beati
alcuno forte dubitare come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato
cose mostrare; con ciò sia cosa che 'l naturale desiderio sia a l'uomo
tanto posta in croce / pur da color che le dovrìen dar lode, / dandole
si gode. petrarca, 56-14: che 'nanzi al dì dell'ultima partita / uom
idem, 309-14: beati gli occhi che la vider viva! boccaccio, dee.
siena, iv-61: beato è colui che sostiene la tentazione. capeilano volgar.
per isperienza manifesta mi sono accorto, che chi a servitudine d'amore è legato,
beata se non qual possa piacere a quella che ama. storie pistoiesi, 347:
tutto a minuzzoli... e voglio che sappiate che qual persona poteva avere delle
minuzzoli... e voglio che sappiate che qual persona poteva avere delle loro carni
marsilio ficino, 2-60: e però quello che è in tutto buono e bello,
cognosco, al parer mio, / che un par de amici al mondo tanto certo
/ e dicevo fra me: « or che fia il vero, / se 'l
può con più verità chiamar beato, che senza invidia de le altrui grandezze, con
ruggiero abbraccia la sua donna bella, / che più che rosa ne divien vermiglia;
sua donna bella, / che più che rosa ne divien vermiglia; / e poi
sì grande uomo ne la nostra corte, che non si tenesse beato, avendola.
conversa in quella / beata bianca via che a dio conduce. flaminio, 79:
. doni, i-39: oh glorioso principe che avesti sì alto cuore!..
cuore!... oh lingua benedetta che comandasti sì beati comandamenti! guarini,
! guarini, 53: vorrei, prima che passi a far beato / de le
oh con quant'arte, / e per che ignote strade egli [amore] conduce
i-33: colli beati e placidi, / che il vago eupili mio / cingete.
solo è dolce il muggito de'buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino /
altro mondo, e facevo quei castelli che si fanno in quella beata età di quattordici
questa corrente di sogni e di pensieri che mi respingeva carezzevolmente alle beate memorie dell'
quanto a me non facevo tutto il giorno che affrettare col desiderio quell'ora beata in
gozzano, 295: beata l'anima che abbandona la carne. saba, 14:
e ora ebbre: non ci mancava niente che potessero sapere, e ne gioivano senza
con grandi locali; tutti avevano quello che desideravano: begli appartamenti, begli alberi
voi! beati loro!: a dire che si ha sorte felice, fortunata ventura
purg., 26-73: beato te, che delle nostre marche, /..
, vi- 86: beatissima lei che morte occise. savonarola, iii-35:
castiglione, 296: beato tu, che non hai che fare col cardinale di pavia
: beato tu, che non hai che fare col cardinale di pavia! aretino,
! aretino, ii-26: beati coloro che non darebbeno un bagaro de l'onore del
di vita, e pe'lavacri / che da'suoi gioghi a te versa appennino.
pegno del perdono di dio! far che possiate diventare strumento di salvezza a chi volevate
, 3222: è singolare a notarsi che l'aggettivo beato soffre, più che
notarsi che l'aggettivo beato soffre, più che l'astratto beatitudine, d'essere applicato
applicato alle contentezze terrene; ond'è che, quasi senza iperbole, diciamo: vita
lì c'è chi fa vita beata senza che possa chiamarsi felice; e qui beato
potea abbandonarsi serenamente alla contemplazione, senza che il grido profano
e di qui ad allora ti giuro che non farò più nulla che ti dispiaccia.
allora ti giuro che non farò più nulla che ti dispiaccia. se vuoi che non
nulla che ti dispiaccia. se vuoi che non ti veda più,...
, ii-211: ma e io? io che qui, beato sul letto, leggo
? borgese, 1-132: si vedeva che era beato nel debole dondolio della barella.
d'ambra, 20: pur beato, che messer guicciardo mi donò oltra le pezze
1-103 (239): pur beato che io non son carcerato per qualche deboi cosa
, come il più delle volte par che avenga ai giovani. b. davanzali,
davanzali, ii-273: pur beato, che noi abbiamo dato in un giudice,
beatrice, agg. e sf. che dà beatitudine; dispensatrice di felicità spirituale
certo lo cor de'sospiri mi dice / che lagrimando n'uscirete pui. / ell'
vita, ove 'l piacer s'accende / che dolcemente mi consuma e strugge. idem
del mio penser ora beatrice, / che vince ogni alta speme, ogni desio.
: vergine gloriosa, / donna del re che nostri lacci ha sciolti / e fatto
. bembo, i-197: colei, che guerra a'miei pensieri indice, / et
, e lei sì bella veggio, / che piacer d'altra vista non m'allice
e panciotto repubblicano di seta rossa, che aspettavano davanti alla cattedrale l'uscita delle
4-1 io: egli crede gioietta più che una donna. egli spera di poter
cercando l'arte beatrice / di giotto che gli spiriti disegna. idem, iii-1-465:
di ghiaccio a forma di lamelle, che si producono d'inverno nel basso corso
bebé, un pulcino bagnato, uno che non era capace di dire due parole.
di fratellino -chiama « babbino » il copista che certe volte protesta ed urla: '
: bébé... voce francese che racchiude nella felicità di quelle due sillabe
e i pezzi di giornale, un bebé che, estatico, suc- ciavasi il dito
, si vuota. scendono le dame che incantano il poeta povero, gli uomini dal
capelli tagliati all'altezza delle orecchie, che ora (1927) usano le donne
guiana, della nectandra rodioei), che fornisce ottimo legname per costruzioni, e
, 449: o forma voce / che sia più saggia che un bebù d'armento
forma voce / che sia più saggia che un bebù d'armento. menzini,
e stor. sciarpa di seta, che una volta portavano a tracolla gli ecclesiastici,
: il primo è messer marsilio ficino che ha una veste da canonico, il secondo
beca voce antica e vale lo stesso che tracolla o banda, cioè una striscia di
. 3. nastro di seta che un tempo serviva a legare le calze
marte si giuocò gli arnesi, / che gli ne vinse il magnolino a becca.
becca. beccàbile, agg. che può essere beccato. -anche al
da alcuni gallinaccia) è uno uccello che assomiglia alla pernice, eccettuato il becco
beccacce, di merli e di tordi che trangugiano i mangiapani ai desinari illustrissimi sono
questi crostini in tavola accompagnati dalle beccacce che avrete cotto arrosto con qualche ciocchettina di
tarso 4 e mezzo), con tinte che risaltano per il loro contrasto di nero
da cui il fr. becasse), che ha sostituito il termine lat. acceja
tarso 3): caratterizzato dai colori che si alternano a fasce longitudinali (nere
più per soddisfazione alla curiosità dei viandanti che per ostile minaccia ai beccaccini o alle pernici
iii-2- 1145: talora il beccaccino sembra che imiti il mugolar del capretto. beltramelli
sf. scorpacciata di beccafichi; banchetto che tenevano gli accademici della crusca quando si
, 16-vii-207: accetto il cortese invito, che ella mi fa di venire alla beccafìcata
, et assaltare, con quelle ragne che noi sogliamo, que'beccafichi di petto rico
sogliamo, que'beccafichi di petto rico, che siamo i maestri tu et io.
, 758: sta a vedere che vorrà sapere s'io mangio i beccafichi
1-103: io sono certissimo... che le galline e i porci neri hanno
neri hanno la pelle bianca; e che i beccafichi grassi e gialli di pelle
lato / lo strillo e 'l raperin che sale al dito. olino, i-264:
eran fra lor ne'tempi antichi, / che agli orsi avean moltiplicato i denti,
colletta, i-131: volle il re che si alzasse altra villa sul colle vicino
, detto capodimonte; sol dal sentire che in quel luogo abbondano nell'agosto i piccoli
tommaseo, i-506: persuadete all'avaro che un sorriso di dorma amata vai più
suo giallo coniato: persuadete al ghiottone che un piatto di beccafichi è men prezioso di
carico, e non ha a far altro che star a vedere se il soldato vuol
sono i più impazienti e i più che vanno intorno ai frutti e alle granaglie
disperse. borgese, 1-250: aspetti che i beccafichi volino belì'e arrostiti e
, 6-41: « sentiamo allora di che non ti fidi » disse il bandito con
dar più coraggio. « e sì che ora la vorreste lunga, signor capitano.
; delle balestre cariche; del cane che non abbaia; della bassa marea;
facile far passare per essa tutto ciò che le somiglia. berni, 136:
.. non andrebbe cercando miglior pan che di grano;... i beccafichi
tempo, comprò un porco grassissimo, che pesava libbre quattrocento. s. bernardino
talvolta vuole la lasagna bene grassa. che fa egli? se ne va al becaio
e comprala. pulci, vi-100: vorrei che tu fussi qui sabato, che si
vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni..
aporrassi invero, ché la beccheria ride più che maggio, et se non è caso
vitella. machiavelli, 885: mangiato che ho, ritorno nell'osteria; quivi è
tutti li beccai e impicchinsi, / che nessun ben come la lena scortica. guicciardini
da lui gli animi della plebe, che nella piazza del macello ammazzò di sua mano
ammazzò di sua mano alcuni beccai, che con la temerità degli altri plebei, ricusando
non vi fu alcuno tanto ardito, che pur con un dito toccasse la giacente bestia
dito toccasse la giacente bestia. se non che pure alla fine un certo beccaio,
un certo beccaio, un poco più animoso che gli altri,... la
: io dissi a dua manovali, che andassino al dirimpetto, in casa 'l capretta
stimata un'arte ed esercizio più vile che non è tesser boia...
ed arte non meno ignobile e vile che tesser beccaio. garzoni, 1-152:
idem, 1-153: io per me giudico che questo nome di beccaro non sia stato
due o tre oncie di più, che tu non te n'avvedi. sarpi,
, viii-206: se commettono al beccaro che non venda carne la quaresima, egli è
senza questo a non la vendere, sì che il commandamento è un ammonir del proprio
tremolando senza timore sotto la mano del pastore che la palpa e la strascina mollemente,
leccar quella mano; e non sa che, fuori della stalla, l'aspetta il
1827 (344): e non sa che fuori del pecorile sta in aspetto il
stalla, lui aveva il beccaio pronto che di notte l'andava a prendere.
rimontato lesto / a cassetta, ogni donna che s'affacci / manda saluti. pancrazi
, 101: ha sprangato il beccaio che infiorava / di bacche il muso dei
; squartatore. alberti, 277: che recreamento arà colui al quale ogni sera
? boiardo, 1-8-41: la carne che feci io, poi posi al foco:
, il manigoldo ed il crudel assassino che tanto fieramente e te e lei ho offesi
croce,... ti supplico che de la commessa da me sceleraggine tu
nostro re, ecco le micidiali donne che mai d'un buon viso non gli furono
, ti parrebbe ora vederlo un barbieri che raffila il rasoio per radere, ed ora
per radere, ed ora un beccaio che arruota il coltello per iscorticare. f.
la forca divenne macello, e 'l carnefice che ne fe'quarti, anche fe'da
simile alla mosca cieca (al bambino che ha gli occhi bendati, i compagni
bendati, i compagni chiedono: 'che sei tu venuto a fare in piazza
. né vi è altra differenza, che dove in quello si dà con un panno
piacevolmente una sola volta da colui, che bendò gli occhi a quel che sta
colui, che bendò gli occhi a quel che sta sotto... si dice
da fare il giuoco; e colui che lo bendò, e che quivi l'ha
; e colui che lo bendò, e che quivi l'ha condotto, gli dice
quivi l'ha condotto, gli dice che sei tu venuto a fare in piazza?
bandello, 2-3 (i-678): bramosa che l'augello contino- vasse il dolce gioco
di beccamorti sopravvenuti di minuta gente, che chiamar si facevan becchini, la quale
frettolosi passi, non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto, ma
del mantellaccio, 12: è pur vero che la fortuna gli raccozzi...
non si può dire, se non che sia vilissimo,... salvo che
che sia vilissimo,... salvo che è molto pio e religioso, quando
studio per le strade, raccolti da quelli che non pensavano l'inganno,..
siano apportati i cadaveri, per vedere che i beccamorti non apportino robe rubate.
. marino, ii-71: i poeti che dettano rime senza vivezze fabricano cadaveri,
titolo di « beccamorti di parnaso » che di « cigni d'ippo- crene »
del passato s'abbracciavano ad un'arte che spariva, ci erano altri, spiriti tranquilli
erano altri, spiriti tranquilli e sereni, che facevano arte e seguivano gl'impulsi del
un asinelio, somigliava più un beccamorti che un medico. panzini, ii-705: c'
quei monti neri, lì attorno, che parevano beccamorti che stavano ad aspettarci,
neri, lì attorno, che parevano beccamorti che stavano ad aspettarci, per seppellirci.
c'è... il caso che per via etnea scenda il federale con tutti
scenda il federale con tutti quei beccamorti che gli leccano i piedi e che, a
quei beccamorti che gli leccano i piedi e che, a vederli, mi fanno il
dial. nome di vari uccelli acquatici che si nutrono di pesci, tra cui vairone
bartolini, 1-159: disse che questa sorta d'animali [gli aironi
a settembre, in ottobre, e che si chiamano: « beccapesci ».
baretti, 1-103: quel letterato che l'ha scritta per quello stampatore [
saputo allontanarsi da que'miseri luoghi comuni che tutti i nostri dedicanti beccapiedi sogliono tutti
, o simile cosa, / fa che quel batta in luogo di vendetta. boccaccio
! se vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colà su
., 10-28: anche si dice, che gli uccelli che becchino grano ovvero miglio
anche si dice, che gli uccelli che becchino grano ovvero miglio, che macerandolo
uccelli che becchino grano ovvero miglio, che macerandolo in feccia di buon vino e
dèi l'ordine a tutte quelle cose che erano di bisogno a loro, per insino
dié dare becare alle galline, si che infine a ognuno insegnai il loro bisogno
la giornata con il nimico, ei volevano che i pullarii facessono i loro auspicii:
2-2 (i-676): a tutti quelli che immersi nei peccati sono...
il grifone] sì fieramente gli occhi che tutti... resteranno cechi. b
l'uccello venuto dal mare, / che tra il ciliegio salta, e non
un'altra volta a beccare chi sa che tra le commettiture delle pietre. govoni,
sogliono questi ingordi beccarsi via ogni chicco che il colono ha lasciato di calcinare.
): pareva pur santa verdiana, che dà beccare alle serpi. sacchetti, 112-100
se'di cattiva razza; quando io credo che tu ingrassi, e tu dimagheri;
prima che'lumi sieno spenti, / che tu traessi ancora un po'di vino;
idem, 455: de le tre stame che in piè avete, ditemi, /
con certi intingoletti, con certi manicaretti, che ne beccherebbero i morti. della casa
pari or saggio, / ché quel che non puoi vender, vuoi don fame.
rapidi, secchi, durante le quali pareva che, terribilmente stizzito contro se stesso,
pronominale: beccarsi. -anche per cose che si vorrebbero trimenti detto rondine di
questo advenne, credo io, per che di poco innanzi avevosabbioso, in prossimità dell'
è gregario in quella bottega sparlato, innanzi che no, delle ravizze, (a
: meglio è giuocar tutto dì, che dormire una ora, perché il sol
vi potria far beccar suso una terzana, che vi rovinerebbe. idem, ii-158:
fai cristiano, in prima il dì che ti battezzi tu beccherai un pien bacino di
, 4-58: sappiatene grado a me, che voi ve la beccavate su. -e
questo mentre si beccava su quei presenti che gli si davano. g. c.
- bèccati su quest'altea, quasi che voglia dire che siamo mezzo uomini e
su quest'altea, quasi che voglia dire che siamo mezzo uomini e tutto il resto
la legittimità delle rime, un pensiere che non sia affatto ridicolo bastano per far
sia affatto ridicolo bastano per far sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni
bastano per far sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che
sì che ogni monaca che si seppellisce, che ogni moglie che becca un marito,
che si seppellisce, che ogni moglie che becca un marito, che ogni bue che
ogni moglie che becca un marito, che ogni bue che prenda la laurea,
che becca un marito, che ogni bue che prenda la laurea, ricorrano a voi
a voi. foscolo, v-143: e che innamorata hai tu potuto beccarti in sì
capi guasti. idem, iv-52: che spanciate di vocaboli e di modi che
: che spanciate di vocaboli e di modi che s'avrebbero a fare! spanciate,
quando fu abbastanza lontano da non temere che l'udisse don silvestro il segretario,
, ma se lo beccò il maschietto, che l'intascò e se la diede a
palazzeschi, 3-167: non potrei dire che fossero pizzicotti veri e propri, ma celiatine
una dozzina, sei per parte, che mi arrivavano al cuore. baldini, i-480
baldini, i-480: quel mezzo milioncino che ti beccasti per l'autèntica di un
l'autèntica di un cesto di frutta che io non mi sono mai sognato di dipingere
mi sono mai sognato di dipingere, che prò ti fece, pataccaro d'un mattacchione
di più rischiare un decimo di quello che hai rischiato da partigiano... ma
garzoni, 3-635: si vedrà talora che in un letto pieno di cimici tutti
, e fuggiranno da un altro più che dal morbo e dalla peste. pananti,
vipera ha beccato il ciarlatano '. che dio benedica costoro, e loro dia
comprendonio! beccare è proprio degli animali che sono fomiti di quell'escrescenza cornea, più
cornea, più o men dura, che dicesi becco, d'onde si fa beccare
; sicché la proprietà del linguaggio vuole che non possa adoperarsi beccare per gli animali
non possa adoperarsi beccare per gli animali che hanno altrimenti formata la bocca, o
stoccata. due te ne doveva dare. che importa a me se egli ti becca
biscia becca il ciarlatano: a indicare che il danno viene da dove ci si attende
da lei saprete il vero. credo che per scoprirla studiato abbia l'arcano.
manzoni, 924: non erano due italiani che discutessero sulla lingua; era un bergamasco
; era un bergamasco e un fiorentino, che facevano a beccarsi. palazzeschi, 6-414
da alcuni contadini per beccarvi alcune grosse faine che erano il flagello di tutti i pollai
, 323: invece trovai il cancelliere che aveva una carta di gran premura da
rispose: -vanne, compare falso, che per la passion di dio non ce ne
passati adunque i dui anni, o che ella gli venisse a noia, 0
ella gli venisse a noia, 0 che egli fosse de la persona mal disposto,
fosse de la persona mal disposto, o che si trovasse così tratto il bambagio del
trovasse così tratto il bambagio del farsetto che, pien di freddo, d'ova
ova fresche e di malvagia avesse più bisogno che di dar beccar a l'oca,
beccar a l'oca, cominciò, che che se ne fosse cagione, a porre
beccar a l'oca, cominciò, che che se ne fosse cagione, a porre
questo gentiluomo, e beccalo / meglio che frate mai facesse vedova. della casa,
. della casa, 707: so che sapete del ladro sottile, / che
che sapete del ladro sottile, / che a giove fe'la barba già di
beccarvi il cervello a voler indivinare ciò che faranno questo anno il turco e il
. varchi, v-61: d'uno che fa castellucci in aria, egli si
legislatore, perché dovereste esser pur chiaro che non volemo leggi da voi. dolce,
alto mar di quella liquida bua, che col suo lento flusso andava del profondo
1 disperati non vi baderanno. / ciò che ti fa beccar ben le cervella /
, 16-2 (ii-51): e forse che non par ch'ognun s'ammazzi?
in un altro. caro, 15-iii-127: che la lapida qual morto lo copra /
-beccarsi i geti: affaticarsi per cosa che non può riuscire, adoperarsi invano (
come i falconi e gli astori, che tentavano di rodere col becco i legacci di
legacci di cuoio, i geti, che stringevano le loro zampe). g
sparvieri e non vi pigliate un piacer che sia, e pensate che quella che
pigliate un piacer che sia, e pensate che quella che amate faccia così, e
piacer che sia, e pensate che quella che amate faccia così, e grossamente,
beccarti i getti con questa fanciulla, che tanto è garzona che mai non ne
con questa fanciulla, che tanto è garzona che mai non ne verrai a capo.
/ di galline,... che le sieno / da far uova, acciocché
proverbi toscani, 1-121: la gallina che resta in casa sempre becca. idem
sempre becca. idem, 1-158: quei che secca gli è quei che becca.
1-158: quei che secca gli è quei che becca. (pel solito i meno
meritevoli ma i più importuni son quelli che più si buscano servigi e favori).
. m. -i). ant. che si occupa di argomenti pastorali, poeta
i sassi, per sterrare: e sembra che vada beccando il terreno).
beccastrini. nomi, 12-19: senza che beccastrino, o bomber grave / s'
, sf. colpo di becco; atto che si fa mangiando col becco; quantità
di gufi, e d'alocchi, / che le prime beccate dan negli occhi.
ci incresce di te, considerando il freddo che è. -dice giovanni: -io il
il sento bene, e ho ben paura che non mi dia qualche beccata, che
che non mi dia qualche beccata, che io triemo tutto. 6. in
in su con grandissimo piacer di lei, che mai più simili beccate provato non aveva
simili beccate provato non aveva, perciò che le giaciture di messer lo dottore non
. e stor. boccone di carne che si lanciava in aria al falcone. -stare
di fatti a beccatene lo tenete: tanto che mezo me l'avete guasto. grazzini
beccatelle, / e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi.
e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi. 2
, v-81: sappiate,... che chi volesse stare in su queste beccatelle
beccatelle, e andar dietro a tutto quello che dire si potrebbe, non finirebbe mai
i-660: riarmò la torre del campanile, che era crepata per il peso di quella
era crepata per il peso di quella parte che posa in falso, cioè sopra i
mènsole, mùtili, beccatelli, vocaboli che presso gli scrittori suonano a un di
di un attaccapanni; caviglia di legno che funziona da presa; peduccio.
frusta, la fece vedere a toppa, che, capita l'antifona, corse di
salvini, 30-1-512: quella dolce fmtta, che, beccata, gli autunnali uccelletti quasi
m. franco, 1-112: che fe sì bel beccatoio da colombi.
i piedi, né imbrattare le cose che tu vi dai loro; fa che questi
cose che tu vi dai loro; fa che questi abbino alcune cannelle da lato di
pei quali passa la testa dell'uccello che becca nella sottoposta cassetta. = deriv
. beccata; segno lasciato col becco che colpisce. 2. puntura d'
. di beccheggiare), agg. che beccheggia. bocchelli, i-178: il
ritto in bilico sulla prua esile, che beccheggiava sul rigurgito della scia, tenendosi
, dietro il volo d'un aquilone che prendeva vento beccheggiando. barilli, 6-23:
, in una sfolgorante gabbia di cristallo, che sembrava beccheggiare e inoltrarsi pericolosamente fra la
di fulmini. cardarelli, 3-115: vie che sprofondano a gradinate e non mancano,
i lati, per aggrapparvisi nel caso che la città dovesse oscillare o beccheggiare da un
becco1 (per la somiglianza del movimento che fa l'uccello mentre becca). la
. boito [accademia]: le chioccie che venivano a beccheggiare i minuzzoli di polenta
sminuirne i danni risultati dal beccheggio, che possono tornar funesti alla nave ed al
per l'alberatura e per gli uomini che in essa servono. panzini, iv-64
suo viaggio sulle più rotte strade, che possa rendere una qualche idea dei rischi
possa rendere una qualche idea dei rischi che ci si corrono. bacchelli, 1-iii-254
prevedere, ma in quel momento sembrò che il più penoso fosse il travaglio di
: « beccheggio, quella viziosa abitudine che ha il cavallo di alzare ed abbassare la
sacchetti, 82-48: il genovese salta, che parea un bec- cherello. palladio volgar
porco o altra bestia, tolgono le 'nteriora che si gittano e mangiatile con l'aglio
, -98-22: quella medesima mattina, che era sabato, andando, com'è d'
becarìa. pulci, vi-100: vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa
: vorrei che tu fussi qui sabato, che si fa la caccia degli stroni.
invero, ché la beccheria ride più che maggio, et se non è caso
come uomini con le armi in mano che come vitegli essere alla beccheria condotti.
ii-440: voleva occupare tutto lo spazio che è fra il canale delle beccherie di
i beccari... over macellarii, che viene a derivar, secondo donato,
secondo donato, dall'ammazzar degli animali che si fa in beccaria, son poco
mostra di essere una delle gran pecore che vadano in beccaria. buonarroti il giovane,
. quale egli stimava la maggior fortuna che avesse avuta, rispose: passar dalle
macellari sparse per la città, anco che vendano l'agnello, chiamansi macellerie,
una scimia, / tra l'altre carni che vi si vedevano. de roberto,
. villani, 9-86: i franceschi, che conosceano che essendo vinti vituperavano il nome
, 9-86: i franceschi, che conosceano che essendo vinti vituperavano il nome loro ed
di niso. varchi, 18-1-147: pensando che egli, il quale era chi egli
, circa a cento quaranta mila uomini, che fu una beccheria pur troppo grande.
. sassetti, 297: mandocci dicendo che non poteva venir quel giorno, perché
'(di etimo celtico), che si è diffusa nei dialetti meridionali buccèri
cicognani, 1-290: dunque, naturale che dopo due anni non le restasse briciola
tre, col naso e la bazza che un po'si becchettavano e un po'facevano
il continuo e fitto becchettare; rumore che fanno gli uccelli nel becchettare. pascoli
non c'era, / sui monti, che cinque stelline d'oro. / e
, 6-81: uccelli piccoli come beccafichi, che hanno certi becchetti sottili, che a
, che hanno certi becchetti sottili, che a pena foran lor la pelle. de
dire: « fatti in là / che mangio io ». 2.
, quel ferro [del tornitore] che verso la parte tagliente è ripiegato a
parti laterali e superiori della scarpa (che la chiudono sul piede), fornita
2. ant. striscia di panno che cadeva sulla spalla (più o meno
meno lunga); benda del cappuccio che scendeva in giù (anche davanti) oppure
iscede / a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio
uccel nel becchetto s'annida, / che, se 'l vulgo il vedesse, vederebbe
: « ditemi il nome vostro; però che avete il becchetto intagliato »; la
; la buona donna piglia questo becchetto che è appiccato al cappuccio con uno spillo
becchetto corto da lato, e largo che vi serebbe entrato mezzo staio di grano
un nodo per aver a mente, / che le granate stanno pe'cantucci. varchi
una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra, e si
avvolge al collo, e da coloro che vogliono essere più destri e più spediti
. 3. ant. oggetto che termina a punta. salvini, v-389
. becchime1, sm. cibo che si dà ai volatili domestici; mangime
carena, i-312: becchime, ogni mangime che si dà a beccare ai polli,
giusti, 2-330: uno... che non ambisca a poeta di stia,
, 2-123: ella un giorno pensò che se avesse raddoppiato il becchime, la gallina
] consumano l'eterno banchetto di castità che quasi li dispensa di vivere, condannandoli
casa, fu per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste
per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse tutto il giorno
novero... e ne compera tante che sieno una balla si à la corda
una balla si à la corda con che sono legate per niente. becchina
: più tosto hanno viso di becchini che di dottor di medicina. vasari, i-830
pia di quella fraternità con alcuni becchini che tornano da sotterrar morti. segneri,
... or di becchini, che loro disponeano la sepoltura. parini,
sepoltura. parini, 451: che due buon giorni diede a que'c'han
ii-227: poi incontri un becchino, che fa epigrammi scavando una fossa, e
giacevano ancora alcuni chiodi avanzati al becchino che lo avea rinchiuso nella cassa. r
anche il becchino, / poverino, / che lassù nel cimitero / raspa raspa il
necessari. gozzano, 69: forse che becchini e preti / non ci sono a
, i-177: c'era soltanto il becchino che li aiutò a collocare il cadavere dentro
becchini in tuba e abito da sera che a londra salgono nelle case a sgomberarsi in
sbarbaro, 1-153: è il tempo che si onorano i defunti; e sotto i
è per lo più il becchino generale che tutti i vecchi sotterra. casti, 22-78
raccostata per il puzzo fetido e nauseabondo che emana dal suo nido). béccia
e ricoperti da un rivestimento corneo, che alla base superiore è molle e prepara
truova così fatti gli occhi, non credendo che sieno lor figliuoli, sì cava loro
32-43: beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno
, par., 20-44: dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, /
fan cerchio per ciglio, / colui che più al becco [dell'aquila] mi
, venne visibilmente dal cielo una colomba che in becco l'addusse al beato
strania fenice] 168: -costui chi è che ne vien colla frotta, / che un
è che ne vien colla frotta, / che un legno / volse in se
piena. machiavelli, 802: e mentre che tagliente / becco ricerca, adiungendoli
, ii-23: i galli assaliscono l'uno che venisse / a portarvi la manna del deserto
le 421: questi san tutte le cose che occorrono / di fuor; creste
per lo pizzicare co'becchi, ma quelle che lor più attertengono, / che fan le
ma quelle che lor più attertengono, / che fan le mogli, isforzandosi con
corpo. burchiello, 70: e i che fan l'altre femine / di casa,
becco in molle, e poi sonerò ciò che vorrete. 1-153: arruota il
anch'io 1089: lo struzzo che nel becco ha il ferro, con questo
matteo, 9-295: tirinto dico, / che sempre ha paglia in becco,
becco, nobile cavaliero romano, che fece vendetta d'ingiuria uova o pippioni.
dir bevve; pigliandosi la voce becco, che parti di qualche arbore, donde
per la bocca dell'uomo. che soglino far lor viaggi le formicole. note
2-688: pigliandosi la voce becco, che vuol dire il rostro becco. tommaseo-rigutini,
. figuratamente: ciarlare a sproposito di cosa che non casti, 20-66: l'
mai tra il lusco e il brusco parso che quella sera girasse per i corridoi con un
e indietro / li ho visti concupiscevole, che gli destava dei sospetti. nieri,
alla punta dei capelli, anitraccoli che starnazzano nella pozzanghera: bordegficcanaso, entrante
starnazzano nella pozzanghera: bordegficcanaso, entrante che in tutto voleva mettere il becco.
« pianete » della ventura che le piccole zingare fanno mente il becco,
becco, e la piera, più sovente che non avrebbe ambigua. col becco
pavese, 5-99: sarà... che lui nelle gare del dentro il
non ci metteva mai becco, fatto sta che lo lascia tazioni, /
avesse « ecco / la gente che perdé ierusalemme, / quando maria
padre stradinosi fa beffe di coloro, che danno di becco a ogni cosetta.
il e la diedi a quello che stava a capotavola; uno grasso,
parlare, né giudicare, né far cosa che s'ap -fare il becco
pressi a termine alcuno di bontà, non che di perfezione, compimento, terminarla
fatta, riuvi mettete dietro a quelli che sanno qualche cosa o che scita
dietro a quelli che sanno qualche cosa o che scita. - fare il becco
conseguire un i lor componimenti delle mani, che voi vi date su di becco,
a. f. doni, i-161: che dirò io di traiano? che non sarebbe
i-161: che dirò io di traiano? che non sarebbe stato nulla, se l'
or là tanto del becco in terra, che il becco all'oca. -e
. ricchi, xxv-1-249: -voglio che noi ridiam, se mi prometti /
guardatevi da questo becco di freddo, che mi ha ormai stamat bere
14 (255): e ferrer, che è il meglio di tutti, è
non può più andare avanti colle ciabatte che à in piedi e non à un becco
a guardare le fotografie di quel furfante che con tanta disinvoltura 1 le aveva ridotte
callo a forma di cuscinetto allungato, che si produce sui rami e nei tronchi in
nei tronchi in seguito a uno spacco che si cicatrizza. 12. chim
un tubo di vetro o di metallo che ha l'apertura a taglio ellittico (
becco di coletta: canaletto di scolo che dalla bocca della colata convoglia il materiale
: leontofono è poco cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso; /
mie note. cassola, 2-460: quello che ci hai guadagnato è che ora vai
: quello che ci hai guadagnato è che ora vai vestito come uno straccione e,
ii-65): una trave ho vist'io che ne fa lame / o piastre,
punte o baffi chiamano le due punte che formano il becco; spacco, fesso
, fesso della penna dicesi il taglio che divide in due il becco della penna
fascia verticale; becco in fondo, che s'introduce nella bottiglia o fiasco,
o fiasco, per attignere il vino che zampilla dalla cannella della botte o dal
, 1-131: non so se voi sappiate che il sangue vien fuori ora a becco
in su, per accomodargli i becchi che fossero pari. ma poi dopo, lei
cravatte di raso nero a bollicine bianche, che si passa sotto e poi si passa
a becchi. moravia, v-19: ricordo che quello unito [vestito] faceva un
, con quel suo fazzoletto tutto nuovo che le faceva un becco sul naso.
, dondolandosi mollemente nell'acqua verde, che le colettava attorno ai fianchi.
esperienze l'instabilità nel verso dell'asse, che a ogni più lieve causa drizza lo
formazione anatomica (normale o patologica) che assume aspetto sporgente e appuntito e ricurvo
. casotti, 1-279: ma la fascia che serve di zoccolo, e quello che
che serve di zoccolo, e quello che chiamano, con voce propria dell'arte,
arte, il becco di civetta, che ricorrendo intorno al piano della mensa la
a foggia di becco d'uccello) che si trova in alcuni organi (specie
la tavola ri tonda: cioè tutti quei che non sono 16. industr. apparecchio
carena, i-498: becco di luce, che anche. dicesi sempli cemente
d'ottone, variamente ornato, che ha in cima uno o più minutissimi
solo becco a gas, fra tutti quelli che escivano, vide, ferme in
lumi di ottone, a tre becchi, che si vedono ancora nelle province e
la lucemina ad un solo becco che stava sopra un tavolinetto. palazzeschi, 3-145
(nelle armi da fuoco), che urta la capsula della cartuccia determinando la
a fiato (specie nel passato), che erano verticali e avevano un bocchino all'
mostrato alla sua vecchia, singhiozzando! che baci su quel capino, su quel
/ in piacer, quel beccacelo, che nascososi / non so dov'era, saltò
lat. bèccus, di origine celtica, che ha sostituito il termine classico róstrum;
dante, conv., i-vi-6: quelli che conosce alcuna cosa in genere, non
., 9-76: anche si dee guardare che 'l becco abbia simiglianti tettole sotto 'l
di lunghi calzoni di pelle di becco, che coprono il piede, la gamba e
d'u- scirne. intanto un becco che si era avvicinato il pozzo per dissetarsi
becco l'erba: espressione dantesca, che sembra ripetere un antico proverbio (l'
fortuna tanto onor ti serba, / che l'una parte e l'altra avranno fame
di te », cioè desiderio, poi che cacciato t'avranno; « ma lungi
elli verrà in sì fatto grado, che ciascuna parte di firenze nera e bianca il
; ma non se ne sazieranno, però che non si conviene a loro; e
becco l'erba », quasi dica che non fruiranno i tuoi cittadini, a
l'effetto dal desiderio, volendo inferire che in vano lo desidereranno. cino,
speranza, te n'andrai. / di'che ben può trar guai, / ch'
erba. / ecco, la profezia che ciò sentenza / or è compiuta, fiorenza
= probabilmente da un plur. becci, che potrebbe risalire al lat. ibex-icis (
. marito ingannato dalla moglie; uomo che porta le corna del tradimento coniugale;
ingiuria sanguinosa. - becco cornuto (che meglio documenta il valore dell'espressione)
pappataci: detto del marito tradito, che non se ne dà pensiero (ed
). - becco e bastonato: che oltre al danno ha le beffe.
pulci, 14-9: non pensi tu che in ciel sia più giustizia, /
. idem, 2-26-38: trista la musa che scusa non trova! / se giuramento
-fare dormire subito con lei un altro che tiri, standosi seco una notte, a
., 4-47: dice e giura / che quello e questo è becco, e
pelo né a tua moglie né a colui che è seco, io ti farò impiccare
allegri, 9: vedendo in fatto che non era così vergogna tesser pazzo spacciato
becco pel capo al legnaiolo, / che coma disuguali al palco ha fatte. g
chi si può salvare si salvi; che il burchiello ha detto: ognun si movi
si movi, e tristo a quel che rimanesse il sezzo; e che i ragazzi
quel che rimanesse il sezzo; e che i ragazzi della nostra plebe dicono:
, / la faccia ha calda più che al sol di giugno, / e gli
. verga, ii-34: mangialerba più che mai sotto i piedi della sua donnaccia,
: manca nel femminile; documento filologico che il ridicolo colpisce soltanto l'uomo nel
, e fatto becco da un ragazzino che ha quasi i denti di latte.
vanvera. rispondo a quel becco fottuto che ha parlato poco fa e ora non
ecco un'altra bizzarria: la festa, che ricorre a san martino, dei becchi
traditi per condurli in piazza. mi dicono che i più precedono la chiamata e accorrono
in piacer, quel beccaccio, che nascososi / non so dov'era, saltò
co chlearius cochlearius), che si distingue per il becco a
loro lunghezza, lasciano un vano che sembra fatto apposta per tenere le
largo, rigonfio, ricurvo all'estremità) che somi glia a uno zoccolo
di punte cornee simili a una dentatura (che adopera per la cattura dei pesci
: i miei gerani / più non hanno che i becchi di gru. = voce
, caratterizzato da un ciuffo erigibile (che gli dà un'aria bizzarra ed esotica)
dei corvi e delle gazze), che gli conferisce l'aspetto del predatore (e
n'avide, egli mangiò tanto zafferano che fece buono stomaco. 3.
era un pappatore, un becconàccio, che ogni cosa si cacciava giù per la gola
beccuccio aperto. salvini, 39-vi-152: vaso che versa avanti l'acqua dal suo corpo
carena, i-214: beccuccio, tubo che, saldato dall'un de capi alla
, 7-107: immaginiamo... che poi il chierico lavasse le dita dell'of-
beccuto, agg. fornito di becco; che ha il becco lungo. beccuzzare
, 2-22: non è difficile dire in che consiste la be- ceraggine, poiché è
. -chi). da becero, che ha la volgarità del becero; grossolano,
una giornata carnevalesca e di una baruffa che tre miei compagni dell'accademia ed io
io dovemmo sostenere con un codazzo di giovinastri che approfittavano di quell'allegra gazzarra per dare
uomo volgare, grossolano, triviale: che proviene da infima condizione sociale, e
giusti, ii-49: quando corre voce che taluno sia per vestire l'abito di
e se non fosse presunzione, ripeterei quello che sento dire, cioè che taluni se
ripeterei quello che sento dire, cioè che taluni se ne astengono per non sentirsi
panzini, iv-65: becero: parola fiorentina che i dizionari in omaggio a quel massimo
una partita fra due o quattro beceri scamiciati che si rimandavano a pugno chiuso una palla
1-6: questa gente di sanfrediano, che rappresenta la parte più becera e più
mio cameriere favorito, un becerotto biondo che si divertiva, tra un vassoio e
e quelli del popolino schizzinoso e pretenziosetto, che ama vivere compostamente e non ne
: pillola bachicca è lo stesso che pillola bechica, cioè pallottola da tossa,
il salvatico: dove e'nasce, tengono che vi sia sotto l'acqua;
; e questo segno hanno quegli che cercano l'acqua. ha cinque
cinque o sette foglie alquanto maggiori che l'ellera, bian chiccio
e in ghiottito, dicesi che guarisce la tosse vecchia. =
alberi, tetti! / non hanno che beccar, queste mattine: né
goffi e rustici. -anche la maschera che a firenze rappresentava il villano.
sassetti, 292: più volte che io mi sono provato, trovo che
che io mi sono provato, trovo che io posso portare un sacco pieno di grano
avvolta su una puleggia per praticare incavi che consentano di unire tra loro le traverse
= deriv. dal fr. bédàne che indica la fresa usata per questa lavorazione
1-25: o forti, / ecco dio che divide e che confonde / questi bedani
forti, / ecco dio che divide e che confonde / questi bedani; udite i
questi bedani; udite i lor consorti / che sono del panàro anco a le sponde
cagionata dalla mosca di bedeguàr), che un tempo si adoperava come astringente nelle
. f. negri, 100: finito che ha di nutrirsi di latte il
e sognante, come una beduina che pur dal limite della sua tenda intra
, l'aveva certo anche prima che io la rubassi ai beduini predoni, che
che io la rubassi ai beduini predoni, che volevano derubare me. e.
.. un genere di guerra che richiedeva appena cento o cento
. 2. figur. persona che sembra incivile, che ha l'apparenza
. figur. persona che sembra incivile, che ha l'apparenza incolta e strana (
cuore. 3. agg. che si riferisce al costume dei beduini.
7-115: e sono sempre le donne, che mi portano sui precipizi..
sui precipizi... era una beduinetta che pareva una santina. la ricordo
come se l'avessi veduta ieri. sapete che le be duine non portano
cui cavano quell'olio di ben, che mai non si rancidisce nè diventa vieto.
mi ha risposto gentilmente, e mi dice che la sua voce è maschia, sempre
dei re magi (e della loro adorazione che manifestò ai gentili la divinità di cristo
le pecore la notte di befana, che tutte favellano. gli ingannati, xxv-i-314:
favola è nuova e non altronde cavata che della loro industriosa zucca onde si cavomo
moravia, vii-iii: forse ai tempi che berta filava, natale, capodanno e
2. personificazione dell'epifania: che i bambini si raffigurano come vecchia cadente
recando un grosso sacco di regali, che distribuisce ai bimbi buoni (dolci,
befana, per intendere una di quelle larve che nuocono a'bambini, come il bau
il bau ecc., e gli persuadono che ci sia la befana cattiva e la
la befana cattiva e la buona, e che venga nelle case per la via del
, 32: allora io stava duro duro che neppur la befana m'avrebbe fatto muovere
in questo ganellon conosciuto hanno, / che faceva le mummie, anzi befana; /
3. strenna: i regali che si fanno ai bambini in occasione dell'
. fantoccio di stoppa e di cenci (che si faceva un tempo per la notte
fare ancor eglino come i fanciulli, che non hanno più paura delle befane di
v-137: sono equivoche, non altramente che un uomo di carne e d'ossa,
lo più magra e stecchita); vecchia che incute paura e ribrezzo; megera,