, dal segreto / amor sospinti, che tra loro i corpi / lega e l'
significava « senza uccelli »: si diceva che per la mefite che ne esalava,
: si diceva che per la mefite che ne esalava, gli uccelli che vi passavano
la mefite che ne esalava, gli uccelli che vi passavano sopra a volo, cadevano
di idee ascetiche e incivili ed egoistiche, che han fatto nel mondo, del sano
così denominati dall'odore forte ed ingrato che tramandano. = voce dotta,
(plur. m. -ci). che è impre gnato di miasmi
impre gnato di miasmi; che è provocato dalle esalazioni malsane e fetide
men dannosa [acqua] esce, che sparsa / di sulfureo vapor, fumosa
fuoco prodotto col gaz ossigeno non è quello che fa nascere i vulcanici fuochi, e
nascere i vulcanici fuochi, e convien dire che la massima sua attività venga più o
] da quella specie d'aria mefitica che suol sorgere dalla corruttela e dal fradiciume
suol sorgere dalla corruttela e dal fradiciume che resta nelle terre lungamente impa
terre lungamente impa ludate e che non sono immediatamente disposte ad un rasciugamento
, 4-i- 140: com'uom che per mefitico miasma / anela e gronda
mefitica': così dicesi qualunque aria alterata che cagiona l'asfissia, genera parecchie malattie
, di una di quelle tante miserabili che vivono felici in quell'ambiente mefitico i
di delfo. c'è chi pretende che i vapori mefitici dell'« adyton »
1-259: è un fondo di palude che emette esalazioni mefitiche. -medie. apoplessia
. 2. in senso generico: che emana un puzzoinsopportabile, nauseabondo. bellegambi
, 2-171: quelle lunghe sere che si passano nell'aria mefitica delle stalle a
: col pretesto di cercare uno studente che non conoscevo, entrato nello spedale di santo
cortigianeria degli allievi sgobboni ed imbecilli, che, leccando quotidianamente la vanità di un professore
confidenza, il cenno obliquo o la smorfia che fra loro si scambiano, la barzelletta
. garelli, 90: pensi che potrei avere, dopo aver mosso i
binary digit * cifra binaria ', che rappresenta l'unità fisica elementare di informazione
sacerdoti erano eunuchi, da ciò provenne che talvolta siasi usata questa voce per indicare
molli come gli eunuchi. (sembra che sieno stati così detti alla maniera de'sacerdoti
m. -ci). medie. che è in rapporto con la comparsa nella
con nucleo voluminoso, polimorfo e che sembra frammen tato, e
la pentola? chi fu eh, / che si mangiò la testa della menda?
dell'anno. -anche: libro liturgico che contiene per esteso le vite dei santi.
] abate ramelli da clemente xi, che voleva intagliare in rame le figure del
'. menomàbile, agg. che si può menomare o intaccare. —
menomare o intaccare. — anche: che si può diminuire. galileo,
, e lui: « sono contento che tu sia felice ». rea, 6-204
alla figlia quando furono in cucina « che è migliorata di molto ». « sì
2. locuz. congiuntiva. menomale che: per fortuna che.
congiuntiva. menomale che: per fortuna che. bernari, 3-307: «
poi accarezzò la moglie. « menomale che il nostro bambino è fuori! »
fede e parola di re, che non solamente non aveva mai violato, neanche
sua gioia così gelosa,... che gertrude non osò proferire una parola
gertrude non osò proferire una parola che potesse turbarle menomamente. tommaseo, 3-i-xiii
. tommaseo, 3-i-xiii: le cose che avvengono a uno scrittore...
e quindi civile, del tempo, senza che però si risichi di dare a esso
domicilio la sapienza, con tale privilegio che il regnare dell'intelletto giammai non fosse
la storia non ispaventano menomamente la tradizione che vi s'accomoda. c. arrighi,
ristoro, 3-3: lo veleno, che uccide, impertanto è utile per più
sangue lo quinto dì del mese, sappi che apparirà lo menomamento del sangue e del
. galileo, 8-viii-75: or mentre che nella diminuzione de i due solidi si
la egualità, ben par conveniente il dire che gli altissimi ed ultimi termini di tali
zacchi, profondamente. e non pensate che questa lode di bontà sia menomamento della
crescenzi volgar., 5-48: a coloro che hanno febbre, dopo il menomamento si
. principe della cittade, acciò che, se la fortuna spirasse ruina contro
in sé carità al prossimo e non stimare che la gloria del prossimo sia sua menomanza
è atto d'amico, ma di sofista che procaccia gloria dalle menomanze altrui.
lo mi tegno in gran menomanza / che tu vuogli romper la nostra usanza.
/ e tutta dilectosa / a colui che la mira, / tanto che ne sospira
a colui che la mira, / tanto che ne sospira. trattati di virtù morali
sentenze, non si può mai giudicare che l'una o l'altra non sia ragionevole
dare menomanza alla prima, non trovando che veruna di quelle sia contraria alla
bologna, 1-84: è una sentenzia, che si appella di menomamento, la quale
, la quale ha luogo quando colui che favella loda sé o altra persona e menoma
. ant. e letter. che si trova in condizioni di deca
invidiata, e ne'presenti secoli più bella che mai, e di popolo ornatissimo
chi verso roma. 3. che provoca la decadenza e la degradazione di
una coda rossiccia, l'altra non so che turperiflesso su per il petto. menomanza
ricchezza riempia la loro povertà, acciò che l'abbondanza loro sia riempimento della vostra
: o magico poter della distanza / che menoma le cose, e le lontane
le lontane / fra loro aggruppa sì che paion uno. amari, 1-1-286:
regnava nell'armata un malor di flusso che di giorno in giorno menomava gran fatto
andare per li marosi del mare, che un'ora crescono e un'altra menomano
menoma, secondo la dilungazione del sole, che indebolisce lo calore nell'aere e nelle
quando nasce il cavallo... che abbia un'anca minor che l'altra,
... che abbia un'anca minor che l'altra, cioè più corta,
verzicanti frondi, fu comandato a francesco che toccasse un poco l'organetto per vedere
e quel diluvio d'oro della luce che per tanti secoli versa e spande e
mazza, 1-8: la base, in che hanno stanza il quattro e il dui
di mutamento e d'ombra, / che a l'insù menomando alfin si sgombra
, ii-36: le milizie napoletane, che tuttodì per fughe menomavano, accamparono,
accamparono, a segno di guerra, più che a difesa, nella opposta riva deè
conforto for un solamente: / morte, che spero che da ti mi tiri.
un solamente: / morte, che spero che da ti mi tiri. / i'
testi fiorentini, 51: questi capitoli che sono scripti dinanzi steano fermi, e
e menimare e di novo ordinare tutto quello che parrà a loro più utile per lo
a essere approvate o rriprovate, affine che, sse pare ad alquno de'cittadini
, sse pare ad alquno de'cittadini che alquno v'abbia ad arrogiere o menomare
1 -conci. (120): acciò che quello che a me par di fare
. (120): acciò che quello che a me par di fare conosciate,
/ nulla cosa aggiunghiendo o menomando / che mostrato m'avessi 1 casi avversi.
privare. algarotti, 1-v-321: vedremo che sarà daun dopo così grande impresa,
, 1-vi-95: questa presente guerra vogliono che in cinque anni abbia menomato l'imperio
bensì ottenne di essere ancor più re che non era dinanzi.
cioè di 16, menimati denari 4, che sono uncie 12. 4
dì e ne la notte, secondo che 'l dì e la notte cresce e menoma
infra gli ombreggianti albori, notava in che parte il sole in quello stesse,
iv-339: calerò il sipario; e lascierò che gli altri mortali s'affannino per accrescere
e menomare i dolori d'una vita che ad ogni minuto s'accorcia, e che
che ad ogni minuto s'accorcia, e che pure que'meschini se la vorrebbero persuadere
dei più forti di quella brillante schiera che... menomano alquanto le sue
). boccaccio, 1-i-585: ancora che la vendetta s'indugi, non menoma
conservare la sanità, 1-4: se avvenisse che tu mangiassi troppo, ricorri al vomito
affanni raddoppiata, i quali io credea che si dovessero menomare col tempo.
'mperadori. novellino, vi-178: pensossi che volgarizzare la scienzia si era menomare la
far lezione, un professore molto stimato che, a detta dei sullodati filologi filosofi esteti
roberto, 1-370: la confessione leale che si era creduta in dovere di fargli
virtù di menomarli e li menomi, così che i parvoletti sono appunto migliori degli adolescenti
pare avere menomato l'ammirazione di quegli che guardano. capellano volgar., i-5
santi barlaam e giosafatte, 8: che non li manifestassero né morte, né
né povertade, né nessun altra cosa che lo potesse corrucciare, né che li potesse
cosa che lo potesse corrucciare, né che li potesse menomare allegrezza. dalla casa
quantunque l'oscurità de'natali, come che figlia di vii ferraio, menomasse in
ceppo di quella semplicità antica recisi, che formati a foggia del secolo presente. i
. andreini, 1-267: ti prometto che la mia fede non sarà menomata da
anni. foscolo, viii-152: vero è che alle volte una magnanima confessione redime il
può menomare ne'potenti la naturale opinione che i deboli siano creati a obbedire.
perché dovrei menomare, con una dimostrazione che non mi conviene, un sentimento da me
se aiutò a sopportare i sette mesi che l'esperienza durò, ne ha menomato
rettor., 11-5: così pare manifestamente che quella amistade ch'è per utilitade e
nonn è verace, ma partesi da che 'l diletto e l'uttilitade menoma.
altra fa beffe e schernese di lui, che egli non ne sia dolente e che
che egli non ne sia dolente e che non si menomi l'amore tra lui
menomi l'amore tra lui e colui che fa beffe di lui. bembo, 1-116
de'luoghi e con vicine ritirate, sì che non giudicò prudente consiglio il riportato ne'
. andreini, 175: non voglio che voi crediate che punto sia menomata la
175: non voglio che voi crediate che punto sia menomata la mia volontà.
boccaccio, i-166: io non credo che per la morte di colui la malizia
profondo a causa dei primi capelli bianchi che striavano la sua chioma ancora magnificamente lussureggiante
chioma ancora magnificamente lussureggiante, pensò invece che quel segno del vicino tramonto avrebbe menomata
., iii-x-7: quando l'amico conosce che vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo
a lui possibile, ma in tal modo che la sua degnazione e umiltà in prendere
volgar., 3-110: il danno che incogliesse alla repubblica allora svigorita non doversi
, ma a ragione delle forze estenuate, che non potevano più sofferir cosa che punto
, che non potevano più sofferir cosa che punto le menomasse. marsilio da padova
d'un savio re chiamato teeponpe, che. llasciò di sua potenza e quello che
che. llasciò di sua potenza e quello che. ll'uomo gli avea conmesso menomò
: coloro... i quali pretendono che sia lecito costringere o in qualche parte
, iii-1050: ribelli come il bove che tragioga e si scaglia innanzi contro il
né avrebbero voluto sottostare ad alcuna legge che avesse menomato, ai loro occhi,
dolci del mondo si secassero, sì che niuna ne metesse in mare. donato
quali cose sapute da annibaie, allegro che l'audacia del matto capitano fosse cresciuta
audacia del matto capitano fosse cresciuta e che al savio fosse menomata la possanza, convertì
de * tribuni, sino a tanto che si estinse affatto. tarchetti, 6-i-383
e le informazioni avute circa il nemico, che ne menomavano la forza e il morale
, fo muovere te; avegna iddio che gli stormenti a un'otta percossi menimino le
, ii-555: gli alessandrini, conosciuto che niente gli era cresciuto per * la
al fine del presente lavoro, però che del dominio della chiesa, che a
, però che del dominio della chiesa, che a detta dei moderni dottori per istituzione
, i popoli sono fuori da quel servilismo che nel medioevo non permetteva ad un plebeo
santi barlaam e giosafatte, 79: que'che chiamano la luna iddio, sì diviano
sempre con questa vaga e morbida giovinetta che con quante vecchie si trovano. caro
trovano. caro, i-271: come è che le sue labbra siano più morbide che
che le sue labbra siano più morbide che le rose? la sua bocca più dolce
le rose? la sua bocca più dolce che 'l mèle? piccolomini, 8-157:
con la sua moglie [del padrone1, che, da tesser un poco ruvida dal
, 1-165: si trova in venezia persona che dispensa acque e belletti singolari e nobili
latte. svevo, 8-217: quegli stracci che tadornavano... ricavavano ogni loro
tratto, un soffocamento, un corpo che gli s'avviticchiava, una voce,
verso le donne bianche e morbide, che tacquero di colpo, paralizzate. -di
[delle capre] si dee guardare che sieno ferme, grandi e con corpo
è più morbido a toccare / ettor, che quando incendiò le navi.
leofante. -morbido di barba: che ha la barba soffice e ben curata
, 9-6: sono alcuni [cavalli] che sono molto dolci e morbidi, e
molto dolci e morbidi, e altri che son meno. trissino, 2-1-7:
, 2-99: le fumate / morbide che risalgono una valle / d'elfi e
bruma del mattino. 10. che fluisce in modo lento e carezzevole (
, 4-164: sento la morbid'onda / che mi viene a baciare, / come
profonda. 11. figur. che conduce vita agiata, raffinata, comoda
] erano più morbidi e meglio stanti che in nullo paese del mondo. boccaccio
giovane; della persona molto fresco, che parea tutto dì poppasse; molto morbido
quanto parea potersi promettere dalla morbida nazione che è la cinese. brusoni, 8-383:
specchiatevi in lui, morbide genti / che gli agi, il lusso e le
priamo mi facevano venire tutte le gale che il morbidissimo popolo dell'asia e le
, iii-7-214: l'eroismo greco favoleggiò che elena non fu mai in troia alle
: a questi nostri morbidi e dilicati che si lamentano, concedo loro che queste cose
dilicati che si lamentano, concedo loro che queste cose, che ora sentono,
lamentano, concedo loro che queste cose, che ora sentono, paiano loro più gravi
tutti i morbidi e vezzosi, gridando che questo è sciocca cosa e vituperosa.
un poco tu se ti par maraviglia che un uomo piccolo sia umile,..
18-i-1059: gesù cristo... soggiunge che i morbidi stanno ne'palazzi de're
noi membra morbide e lascive, / che nel peccare già fatto avemo i calli.
difficoltà i propri favori; compiacente; che ha una natura mite e un carattere
né per altra via sperar pace più ferma che per questa: avendo a trovare i
battaglia. dolce, 8-15: parmi che, come la città è bella,
il terreno assai morbido, di modo che il seme, che vi spargeremo, agevolmente
morbido, di modo che il seme, che vi spargeremo, agevolmente potrà appigliare e
: io quanto a me, come quegli che non sono così morbido, ma bene
serafini, 52: chi non sa che una gran bravura ostenta anche il demonio
gozzi, i-7- 157: parendo loro che il femminile terreno fosse più atto a
altro morbido ed arrendevole a quegli ammaestramenti che suonavano grati agli orecchi. settembrini,
aveva tentati e carezzati alcuni morbidi liberali che balordamente gli avevan creduto. bacchetti,
, 20-104: non è con questo che fossi morbido quand'occorreva esser duro.
occorreva esser duro. 12. che trascorre o si svolge fra gli agi,
così durar l'affanno, / come que'che sempre la fer sorbida. f.
investigatore diligente de'costumi, e quelli che per lascivia erano o labili o morbidi
o labili o morbidi con quello stile che potè migliore correggeva e riprendeva. nardi
della sua oziosa e morbida vita, che di travagliarsi delle cose degli stati.
fu la solenne e sontuosa cena, / che di tutto quel lusso, ond'è
: gli furono commessi alcuni piccoli rami che rappresentassero la vita di una cantatrice,
vivere morbido e tutto pieno di ciò che più è giocondo e dilettevole. g.
il lusso, le ricchezze); che favorisce la frivolezza, l'ozio,
desir? govom, 8-90: non è che l'anima abbia invasa / da un
3-ii-571: giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido
: la qual [buona pace] vorrei che avesse ogni laico o secolare, adoperando
cherici. marino, xii-451: avvenga che le sue mense sieno per ordinario laute,
dal suono e dal lavoro, / che 'mpieva l'occhio, l'orecchia e la
487: è in tempi addirittura morbidi che si può credere che la poesia e
tempi addirittura morbidi che si può credere che la poesia e il letto siano due cose
spettrale anima monacense. 13. che offre comodità e agi; confortevole,
lieti palagi e le morbide camere più volentieri che le povere capanne abiti, non è
capanne abiti, non è egli per ciò che alcuna volta esso fra'folti boschi.
canigiani, 1-124: deh! non voler che le belle casette, / e'gran
e un verrone sopra l'acqua, che tutto il luogo signoreggiava. tasso,
-accogliente, ospitale. -in partic.: che favorisce la vita oziosa, lasciva,
la vita oziosa, lasciva, dissoluta; che è sede di piaceri e di delizie
venezia, ove l'italia è più che altrove morbida e deliziosa, il lor vigore
vienna] una città affettuosa e morbida che ci viene incontro a braccia aperte come
un dipinto, il colore); che tende a ottenere tali effetti (uno
più i colori; né altro bisogna che diligenza ed amore, perché l'olio
era crudetta, tagliente e secca, tanto che non potè mai addolcirla, né farla
pittura, con forza e naturai vivezza che indarno si può sperare l'eguale.
ebbe colore così morbido e vivo che il maestro oltrapassò. algarotti, 1-vii-5:
i velamenti e quella patina tanto preziosa che lega insensibilmente le tinte, le rende più
antichi dare quel morbido e quelle tenerezze che diede loro dipoi il fiammingo col fargli
grossa la testa ed il ventre anzi che no. -caratterizzato da plasticità armonica
, un rilievo). -anche: che è frutto di un'arte plastica intesa
è vestita con tanta grazia ed onestà che non si può immaginare meglio, essendo
ombra quando è manco morbida, cioè che tiri al vecchio e ruvido. giuseppe da
, tanto gentili, morbide e delicate che appena le miniature più fine possono fare
alcune cose, e le so dire che le barbe e i capelli riescono così teneri
esser tanto di crudezza. ed ancora che si cannellassero le colonne e s'intagliassero
. è molto più scarno e morbido che non è il dorico.
volgar., 3-97: ricevetti il libro che tu m'avevi promesso e, volendolo
/ gaio, morbido e gentile / che solletica gli orecchi. linati, 17-112
ualche immagine di poeta morbido e manierato, che alla compiacenza del vago, dell'incerto
iv-10-12: non dubitar, diss'io, che sia sì or- bido / ch'io
altre parti possono le voci avere, che scemano loro grazia. perciò che e sciolte
avere, che scemano loro grazia. perciò che e sciolte e languide possono talora essere
, morbido e delicato, di maniera che bene si dimostra fratello carnale del b
span- desi / ne l'aria allor che lilia / scorre co'l'agili dita
: il barbaciuti... non parlava che un suo dialetto pieno e morbido,
morbidi del piumino lungo il corpo che non vedevano. -palatale (una
i suoni del c e del g, che morbidi si mandan fuori, de'popoli
del suonatore] la sua bontà ognora che e'serà morbido e soave e che,
ognora che e'serà morbido e soave e che, uscito su, non faccia strepito
tempo. canigiani, 1-45: que'che brama / piacere altrui con morbido parlare
ghieri è più morbido e più suave che l'olio, ma... le
le sue parole sono pegiori all'anima che saiecte avelenate. avvertimenti di maritaggio,
amo. dominici, 1-192: penso che tale mia risposta non sia sì morbida
tale mia risposta non sia sì morbida che possa essere sufficiente a refrigerare quella ali-
essere sufficiente a refrigerare quella ali- dezza che mostrate di sentire in voi. caro,
3-95: sappi addolcir l'atroce amaro che il cuore ti manda / e sorridergli
seneca volgar., 3-20: pompeo, che fu di dolce e di morbida maniera
special modo, v'era non so che di morbido e di gentile. molineri,
. fratelli, 1-15: ogni volta che posava il piede a terra pareva che
che posava il piede a terra pareva che ne ricevesse un morbido urto.
vidi inebriare il mio bel fiume, / che '1 più de'miei palagi trasse al
,... la ridusse a reggimento che tenesse più del nobile e del reale
reale. genovesi, 4-252: il credere che possano conciliarsi insieme una morbida educazione e
delicata e la severa virtù è non meno che darsi ad intendere una contraddizione economica.
medico spirituale sarà più benigno et agevole che non si conviene e vorrà curare le
diana casta. 20. che ha gusto vellutato, leggermenteamabile (un vino
. boccaccio, v-227: son certo che, s'io ti dicessi come ell'
al gusto. salvini, 39-vi-151: che il vino non dolce si chiami a
vini bianchi e trebbiani bonissimi generosi e che hanno il morbido e il cotognino insieme
. papi, 4-113: nemmeno allora / che di pungenti ghiacci il verno sparge /
vien. papini, 27-694: avrei voluto che quella mano si fermasse ad accarezzarmi,
col tepore morbido di quella palma pallida che sapeva d'incenso. alvaro, 8-263
sente mai dire di quei drammi sentimentali che scoppiano sovente nei climi morbidi.
morbide: / « mi sento il cuor che mi si rompe in gola ».
e diliziosa. boterò, 3-65: che diremo dunque della francia, dell'austria,
delle pannonie e d'altre provincie, che sono tutte piene, tutte grasse,
quell'amicizia così facile e così morbida, che non vi costa nulla ed incoraggia i
svevo, 3-632: mi sentii più infelice che mai, e, in quel morbido
compassione di me stesso, si capisce che io sia esposto a delle lesioni. govoni
9-123: la nostalgia per il mondo che è lì, intorno, prende forme
. gramsci, 223: mi pare che delio viva in una atmosfèra ideologica un
ideologica un po'morbida e bizantina, che non lo aiuta a esser energico,
-non fidarsi del morbido: diffidare di ciò che è troppo comodo e induce all'ozio
pecchi, 12-27: il vecchio, che stava su una panchina di pietra davanti
ecco, giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido.
volevano vestir morbido, ed essi erano che ammonivano gli uomini. 25.
robusti e le donne con quella delicatezza che convien loro. l. quirini,
ma arditi e morbidetti, / così che al par di cipria / brillano lascivetti
sì fresca, sì morbidotta e sì bella che, se io fossi un dottore,
non vorrei studiar mai in altro libro che in voi. f. f. frugoni
succhiosotto,... di quei che sulle piazze stan girovagando a bocca socchiusa
frutte] sono tanto morbidone e tanto calzanti che senza alcun ritegno t'entrano.
le differenze funzionali tra la fiamma maschile che divarica i corpi per possederli dall'interno
possederli dall'interno, la fiamma femminile che attacca le superfici avvolgendole nel morbidore,
morbìfero, agg. medie. disus. che provoca una malattia, che la diffonde
disus. che provoca una malattia, che la diffonde. redi, 16-ix-223:
dell'elefantiasi... più chiaramente che supponendo, come fece lucrezio, quei
per l'aere inimico. 2. che è connesso con uno stato morboso;
è connesso con uno stato morboso; che ne è sintomo. rosmini, 2-282
è sintomo. rosmini, 2-282: che certe emorragie, certe diarree, certe
sieno altrettanti sforzi della natura ammalata, che da se stessa va risanandosi per quei passi
stessa va risanandosi per quei passi stessi che sembrano morbiferi e sono salutiferi, è cosa
-ci). medie. disus. che è causa di malattia; morbifero.
134: non deve parere maraviglia ad alcuno che con esso solo [regime vegetariano]
la natura. rajberti, 2-67: che emulsione! fu d'una tale efficacia,
tutti i germi morbifici nell'amico, che nel dì susseguente non mi fu possibile trovarlo
nel dì susseguente non mi fu possibile trovarlo che in un'osteria dove mangiava da due
purghe epicratiche,... parendo che ciò nonostante la materia morbifica vada lentamente
3. che è proprio di una malattia o disponea essa
, iv-119: narrerò alcune mortificazioni giocose che '1 pizzicarono [il medico], per
d'un uomo o di una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi
: stato mor- bifico degli umori, che cagionano e accrescono la malattia. =
morbìgeno, agg. letter. che è causa di malattia, patogeno.
bocchelli, 2-v-535: quel sistema di repressioni che genera le malattie psichiche e allo stesso
intestini sconvolgimenti di umori accadono tuttodì, che sono mere alterazioni depuratone del sangue.
* morbiglione specie di malattia esantematica contagiosa che si manifesta con esantemi maculosi rossi acuti
. h. gadda, 13-116: spero che il mio sistema nervoso, viziato congenitamente
animo, l'orrore della guerra, che ancora e sempre... io credo
con incubazione media di undici giorni, che, dopo un esordio della durata
'gazoli 'un altro simile morbo che viene a'fanciulli. i latini gli
': sorta di malattia eruttiva, che viene ordinariamente ai bambini, affine alla
ma di qualche maggior gravità, e che come quella si diffonde in piccole pustole dalla
una mia sorella s'ammalò di non so che febbre contagiosa, rosolìa o morbillo.
qual medici sempre aveano ditto per inanzi che questa febbre era pestilenziale. fasciculo di
targioni tozzetti, 10-80: convien dire, che le febbri migliare, morbillosa e
certo caldo (di morbino dicon molti) che io ho nella pelle,..
? non merito io più tosto compassione che invidia? tommaseo [s. v.
. -sissignore. quando aveva più morbino che non abbia ora, poveretto. dossi
voce dei dialetti dell'alta italia, che significa la vivezza, la bizzarria rigogliosa
come una novizza, orgogliosa di quel che aveva fatto. bacchetti, 1-i-570: -un
corgersi per altro di fare un paragone che... gli dava dell'uzzolo
, / l'uso e quel fren che la bocca gli aggroppa. -riso continuo
v'ha vetturini od artista degl'infimi che non abbia 'l morbino verseggiatorio.
forse la boria, il morbino e che gli scudi della cassa fanno far queste
afflizion del mio mal della pietra, che non dànno mai luogo a leggerezze vili
magalotti, 1-39: considerazione... che avrebe a far uscire il morbino a
viani, 549: a me pare che la maniera di dire 'far uscire il
ad alcuno 'sia la stessa stessissima che 'cavare il ruzzo 'o
c. arrighi, 3-286: tenetela bene che scrivo l'ordine pel direttore del cellulare
cinque giorni ci starai quindici giorni, che ti faranno passare il morbino, cara
ridere (così detto dal riso involontario che si offre in alcuni morbi, e frequentemente
morbillóso, agg. region. che è dedito ai piaceri della vita;
è dedito ai piaceri della vita; che ama i divertimenti; che scherza e
vita; che ama i divertimenti; che scherza e ride volentieri; che fa vita
; che scherza e ride volentieri; che fa vita mondana; gaudente.
visitando un paese nuovo, non percorrete che i viali nell'ora festiva della passeggiata,
ora festiva della passeggiata, vorrete concludere che la città sia tutta di signori e di
mi è paruto osservarli morbinosi assai più che nel resto della turchia, usando certe daghe
l'umor morbinoso di certi cavalierotti sacciutelli che vorrebber coglier le rose senza pungersi.
f. frugoni, iv-22: que'morbinosetti che, a pena disvezzati dal petto della
e guazzano in quello della fortuna, che non tien poppe, d'ordinario, sol
non tien poppe, d'ordinario, sol che per l'indegni. -morbinosòtto
pronti ed i bolzoni lesti, per fare che sgombrasse dal mezo del gran canale ogni
e no lo sperna; / avanti che s'apiglia a lui, dicerna / sua
agg. ant. e letter. che ha una salute cagionevole; malaticcio.
si presentarono avanti alcuni morbi- sciatti, che ne diedero lingua e indirizzo per venir
siamo. 2. figur. che prova viva e quasi fanatica attrazione o
influsso de'cieli quel crudel morbo, che mal franzese si chiama, avea nella
è il morbo, over egritudine, che un affetto preternaturale, che per sé
egritudine, che un affetto preternaturale, che per sé e principalmente impedisce le operazioni
, 16-ix-194: il morbo, da che è originato questo sintoma, a mio giudizio
a mio giudizio, non è altro che un morbo in via, cioè a dire
133: né qui giaccion paludi, / che dall'impuro letto / mandino ai capi
batacchi, 2-35: il sozzo morbo, che da francia ha nome, / nasicida
/ nasicida, crudele e doloroso, / che tossa intacca e sperpera le chiome.
leopardi, 21-41: tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da
padre, forse già minacciato dal morbo che lo tormentò atrocemente e lo spense cinque
ma crudelmente predilette da tutti i morbi che l'oriente e l'occidente hanno saputo
. -morbo di burger: malattia arteriosa che colpisce per lo più soggetti giovani.
s'era trovato un povero esserino, che non si poteva dire un mostricciattolo perché
lebbra. caro, 14-98: quelli che sono infetti dal morbo esecrabile...
son consumati. dolce, 9-6: aggiungo che voi sete spaventevole / come la peste
croce, i-92: si veggono in quelli che patiscono il morbo indiano, detto gallico
acquoso nelle giunture e sotto ali pannicoli che cuoprono tossa o nelle membra naturalmente fredde
tossa o nelle membra naturalmente fredde, che si possono dimandar tumori acquosi. goldoni
scita':... tale malattia, che devirilizzava, aveva origine dalla pratica sodomitica
: questo morbo nero è quella cosa che i moderni chiamano neurastenia o psicastenia.
poco percosso da dio d'una infermitade che si chiamava morbo regio, la quale
delle dodici tavole, qualsiasi malattia grave che impedisce, colpendo il giudice o l'
autunno dell'anno 1529, nel tempo che tiranneggiava quelle parti una certa malattia che
che tiranneggiava quelle parti una certa malattia che si chiamava morbo sudante o male inglese
febbre maligna per lo più mortale, che nei libri di medicina è descritto sotto nome
una bocca tanto carnosa e tanto sanguigna che non si sapeva di dove prendesse tanto
. -anche: qualsiasi malattia contagiosa che si diffonde epidemicamente; pestilenza, epidemia
e acerba, /... / che in prima consumar le biade e l'
mar, gittar tal morbo, / che di sei tre e più di vita
non ci si ferma; e più sento che a camaore è ancne cominciata. gir
i dui amanti seppellire, dando voce che di peste erano morti. la cosa
la cosa fu facil da credere, perciò che alora in quella città era sospetto di
la mala influenza del mortifero morbo, che in quelli tempi e da quelli tali fu
soldatesche straniere quanto fosse pestilente l'aria che esalava dalle sue fosse e dalle risaie
contrassero così fiero morbo di febri contagiose che ne perirono insieme con gli ofi- ciali
istantaneo, penetrantissimo, eran parole più che bastanti a spiegar la violenza, e tutti
del morbo: a firenze, magistrato che era incaricato, in caso di pestilenza,
: richiese gli uficiali del morbo, che, se loro volevano, piglierebbe la cura
. veter. affezione morbosa anche epidemica che colpisce un animale. cecco d'ascoli
/ naturalmente porta nel suo ventre, / che vagliono ad amore, e son famose
orbi, / biascia la celidonia, sì che c'entre / il cano succo che
che c'entre / il cano succo che sana lor morbi. sannazaro, iv-20:
eh'è il più acuto telo / che passi il cuor, stizza si chiama
si chiama ancora / da un morbo che del cane infetta il pelo. giordani
: discorre le cagioni di quel morbo che può sui princìpi guarirsi, cercando migliore
[tommaseo]: dal morbo arido, che dissecca continuamente l'animale...
dissecca continuamente l'animale... credo che questa infermità sia al cavallo quella che
che questa infermità sia al cavallo quella che all'uomo chiamano tisico. trattato de'
imperciocché 'l fanno infermare d'una infertà che si chiama etica, ovvero morbo sottile
sottile. -morbo articolare: malattia che colpisce le articolazioni degli animali (e
[tommaseo]: del morbo articulare che viene nelle giunture.
del sangue appartenente alla classe mastigophora, che si diffonde soprattutto con l'accoppiamento ed
tommaseo]: morbo subtercutaneo dicesi quello che è tra la pelle e la carne.
4. bot. qualsiasi alterazione organica che si presenti in un vegetale (e
giallo, prodotto da pseudomonas hyacinthi, che provoca la putrefazione degli scapi e dei
, dovuto al fungo sclerotinia bulborum, che penetra nelle tuniche interne causando la formazione
da lio- nardo per il grande amore che portava all'arte. b. corsini,
magalotti, 20-75: fu il solo che potè assistere il conte di culagna,
culagna, perché non sentiva il morbo che gli usciva pe'calzoni. manzoni,
aiuto di chiavi; ad ogni passo che dànno nell'andito, senton crescere un
tanfo, un morbo, un veleno, che li butta indietro. pratesi, 1-382
. sanudo, lvii-228: poi è che per la fama di l'avada- gno
morbo: la sala è piena zeppa, che non ci entrerebbe uno sproposito. fagiuoli
uno sproposito. fagiuoli, 1-6-280: oh che figliuola d'oro! se tutte parlassero
: un morbo di capitoli ho composto / che vi saran mandati a mano a mano
più pestifera bestia né più velenoso morbo che una pessima lingua e uno familiare nimico
medesmo gli uncini prestolli, / con che pel mento orlando ivi attaccolli. guicciardini
2-10-157: io vi prego... che, udendo tante indegnità e tante iniquità
questo morbo: contentatevi... che sia gastigato da giudici. biondo,
giudici. biondo, xlv-158: comprendo che essa [la donna] è morbo
, percioché con esclamazione vi esorta tutti che, non credendo a lei, ciascuno
. p. fortini, ii-640: guarda che peccato che così bella fanciulla abbi così
fortini, ii-640: guarda che peccato che così bella fanciulla abbi così sozo vecchio
abbi così sozo vecchio per marito, che sarà una compassione a vedere quel mazo
comportamento disonesto e illecito; la colpevolezza che ne deriva. s. agostino
se secondo cristo, or chi dubiti che esso abbia fondamento cristo? ma se
morbo di concupiscenzia, come anche le genti che non conoscono iddio, eziandio questo concede
dolcezza di mia sorella e l'amor che mi porta tutta questa città mi han
dì più le catene dure della servitù che avevo della corte,... il
avarizia... è una calamità che attrae a sé tutti i vizi, un
invase / lui pure e il persuase / che re il volesse un popolo. pascoli
un sentimento al mondo... che sia tanto contrario all'ingenuità del poeta
del poeta quanto questa gola di gloriola, che si risolve in un desiderio di sopraffazione
esaltazione morbosa. -anche: le alterazioni che tale stato d'animo imprime alla fisonomia
fatto, evento o successione di eventi che lo determinano). campiglia, 1-198
e corruppe la bellezza della republica ateniese che l'ingiusto sban- deggiamento d'aristide,
, 501: gran cosa in vero che, non essendo cosa nel mondo più abborrita
abborrita, infermità più travagliosa e morbo che dia più fastidio e addolori maggiormente ognuno
... è il morbo civile che più inferma gli stati borbonici di europa.
morbo sociale; chi sovvertimenti, peggio che rimedio allopatico; chi una cosa,
. -con valore attenuato: ciò che è causa di noie, di fastidi
deum, ch'io non voglio più che me stanzi in casa, ché l'è
era del nostr'orto la tempesta, / che ci guastava il melo, il noce
47-8: son più contento del lavoro che si fa, e più si farebbe,
se non fosse il morbo degli amici che dio manda un po'troppo frequenti.
fosse cotesta razza schifosa di dei, che può dirsi propriamente il morbo incurabile
, 15-231: qual altro rimedio proporre che la probità ai morbi tanti che la
proporre che la probità ai morbi tanti che la nostra letteratura isteriliscono? 11
fede religiosa, moda o movimento culturale che esercita o è considerato portatore di un
: l'influsso corruttore, la contaminazione che ne deriva. tasso, n-ii-217:
tempo talmente spezzata e sparsa d'italicismi che il famoso arrigo stefano non si potè
non levarsi contro a quel morbo epidemico che, passate le alpi, s'era diffuso
tutto guardarla dai germi di quei morbi che ne assediano la culla e spesso la
atene non era di quelle città tentacolari che chiudono le porte alla campagna e spargono
l'inferma carne unito, / più che mai lieto del suo mortai morbo. bembo
da rabbiosa mania, ammaliata, / che morbo all'alma avrà bar etti, 6-53
di ciglia a tornar in letto, anzi che star lì sul ponte con tanto di
, i-183: il più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché.
direbbero privilegiati di una strana immunità, che è di maneggiare durante tutta la loro
strappare dal suo spirito quegli istinti primordiali che avevano diretto la sua attività adolescente alla
ma non poteva per- ere quelle che già possedeva. cardarelli, 816: lenin
fissa. papini, ii-1093: speriamo che il morbo spagnolo si fermi all'amor
14. con valore di inter. che il morbo spenga qualcuno! venga o
imprecazione. ariosto, 366: che venir possa il morbo a mastro la-
morbo a mastro la- zaro, / che mi arrecò alle man questa casipula! firenzuola
firenzuola, 763: or andate, che 'l morbo vi spenga tutti quanti.
: eh! ghiotto, ghiotto, / che venga il morbo a te e le
una minaccia. franchi, 4-2-47: che vorrà il fegatello adesso? che mi
4-2-47: che vorrà il fegatello adesso? che mi venga il morbo se non vuol
a costoro. salviani, 17: che mi venga il morbo se non te
questo fiasco e questa sporta, poltroncello che tu sei. 15. locuz
1-2 (i-40): quante volte avverrà che a caso sarà uno da te veduto
caso sarà uno da te veduto, che mai più non vedesti, e nondimeno
più non vedesti, e nondimeno subito che lo vedi ti dispiace come il morbo
-essere più a noia che il morbo: risultare insopportabilmente fastidioso.
e titoli vani sono più a noia che il morbo. 16. prov
frugoni, iii-56: non vi fu disonestà che non praticassi, tanto fu il mio
praticassi, tanto fu il mio morbino che divenne finalmente un morbone: or vedete
finalmente un morbone: or vedete ciò che appresi dalle corti, che sono scuole
vedete ciò che appresi dalle corti, che sono scuole dell'empietà e dell'ignominia.
vallisneri, iii-506: l'acido vizioso, che gli ascende qualche volta alla gola,
inacidita. 2. in modo che eccede la giusta misura, la normalità
: quella del fanciullo verso la vita che lo circonda e non conosce ancora,
sensibile a ogni insinuazione, le pareva che tutti si dovessero occupare di lei.
. gramsci, 12-30: è innegabile che il protezionismo, specialmente nei paesi a
. ghislanzoni, 18-196: ogni mortale che nasce di donna... porta seco
2. figur. condizione psicologica che costituisce l'espressione di una sensibilità,
sensualità, di un attaccamento eccessivo, che può raggiungere forme di fanatismo e di
generato dalla più fastidiosa delle morbosità morali che si sviluppino dall'amore e dal matrimonio
così dire, della morbosità poetica, che affligge la generazione odierna. morbosità la
quale si manifesta nella concentrazione di mughetteria che è l'essenza dell'arcadia rinnovata,
l'essenza dell'arcadia rinnovata, e che nei più nuovi distilla la sua preziosità
essere umano [s. caterina] che vinto da una morbosità orribile martirizzava la
quindi spinte a una certa attività, che appunto trovavano la loro espressione in questa
così a cadere quello stato di morbosità che aveva dominato i nostri rapporti.
comportamento o pensiero, scritto, discorso che rivela una condizione psicologica ai limiti del
/ e non il tedioso sentimento, / che fa le notti lunghe e i sonni
'. morbóso, agg. che riguarda una malattia (anche in rapporto
i sintomi, gli effetti); che ha carattere di malattia o che costituisce
; che ha carattere di malattia o che costituisce una malattia; che provoca l'
malattia o che costituisce una malattia; che provoca l'insorgere di una malattia o
: la cura de'mali... che si fa rimovendo la causa morbosa.
se con costui si praticasse l'avviso che dànno i medici per guarire un idropico,
i medici per guarire un idropico, che è aprirlo subito, sicché dia esito alla
autore della lettera... consiglia che nell'anatomia dei cadaveri si paragonino li
: mi consola il dottor col dir che mille / furon soggetti a malattia nervosa
soggetti a malattia nervosa, / ma che poi dallo stato d'imbecille, /
. cocchi, 4-1-3: pare si osservi che dopo l'uso di un tal rimedio
doveva essere piantata, e si comprese che la descritta mancanza di epiglottide era stata
supplicava il medico a liberarlo dello strettoio che lo premeva ai lati del capo. e
languiva in una quartana così morbosa, che la tenea prostrata di forze, benché
benché non d'animo. 2. che è causa di malattie, che produce effetti
2. che è causa di malattie, che produce effetti nocivi alla salute; malsano
alla salute; malsano, insalubre; che emana miasmi, esalazioni mefitiche. boterò
. boterò, 9-101: la parte che guarda il mar tirreno è d'aria
il respiro era come un'esalazione morbosa che attossicasse e decomponesse i pensieri. cavacchioli
: dice [s-agostino]... che il corpo trasse pel peccato originale una
corpo, un organo). -anche: che è di costituzione gracile, delicato;
è di costituzione gracile, delicato; che è soggetto ad ammalarsi facilmente.
[dei vizi] era più brutto che l'iracundia, essi [i latini]
, qual diferenza sostanziale si può dir che sia tra il re e qual sia
ii-406: si lasciava prendere dai consigli che gli venivano dal fegato morboso.
sacri zampilli tutti i morbosi accorsi, che in tazza di fede han bevuto, ricuperarono
grano morboso nella villa di campiano, che poi si ritrovò abbondantemente mescolato tra il
battuto. 6. figur. che si distingue per una sensibilità esasperata,
a persone o cose o idee; che si trova in uno stato di esaltazione,
croce, ii-5-279: pittorici 'versaiuoli 'che dipingono e scolpiscono per occasione e commissione
amava morbosamente. 'morboso ', parola che le dava un leggero brivido. g
ancora ogni mio pensiero, come bandiera che proceda contro vento, verso la torrida
contro vento, verso la torrida stagione che mi lasciavo indietro. -sostant.
e altri depravati, sono messi quelli che violano la natura ne'loro piaceri;
bue dante conosceva. 7. che è causa, effetto o manifestazione di
quel benedetto tigrè, ove è da prevedere che il suo diletto mangascià non tornerà a
6-ii-376: m'era pur fisso in capo che lo spavento incussomi da que * suoi
continua, il contatto, quel non so che di morboso che vi era in lei
, quel non so che di morboso che vi era in lei, avrebbero dovuto,
. molineri, 2-104: pareva anzi che più il tempo passava e più il
sul volto, gli si vedeva la tortura che subiva per quell'interrogatorio; ma,
un profondo turbamento a quella voce nuova che schermiva con sì aspri sarcasmi la debilità
381: per qual modo accadde che nello spirito europeo, e nella correlativa
, il morboso venisse prendendo un posto che non aveva avuto nei secoli precedenti?
i-138: non vedete voi, morbuzzo, che le persone v'hanno lasciato trascorrere per
sf. prodotto di scarto delle olive che si ricava dalla lavorazione dell'olio,
medicamentosa o antiparassitaria. -anche: feccia che si deposita nei recipienti che contengono oli
: feccia che si deposita nei recipienti che contengono oli vegetali lasciati per lungo tempo
non diventasse di sapore rancicoso per la morchia che fa residenza nel fondo. s.
la morca del pieno pasava du'tanto che quello in che era l'acqua.
del pieno pasava du'tanto che quello in che era l'acqua. crescenzi volgar.
vaso di rame di cipro in fin che si spessisca come mele, è costrettiva
amara, perché è la feccia grossolana che stringe i meati della lingua et aggrava lo
non fa quasi morcia, / tal che bisogno abbiam delle vostr'or- cia.
vostr'or- cia. -liquido che trasuda dalle olive appena colte e non
la morchia... non è altro che quell'acqua che fanno le olive colte
. non è altro che quell'acqua che fanno le olive colte nel monte dove si
colte nel monte dove si pongono prima che macinino. -per estens. deposito
b. davanzali, ii-497: poi che svinato è, non pigliar più la
sopra un buono acquerello, conciosia cosa che quel grasso e quella morchia che n'
cosa che quel grasso e quella morchia che n'esce fa fare al vino la state
morchia. 3. deposito catramoso che il tabacco bruciato lascia nel fornello della
fetida morchia dei piedi, il lordume che si raccoglie nelle unghie. viani, 4-86
mal vivo; / in lui, che per l'età di morchia è pieno,
librettucciacci dalla copertina provocante e ambrosiaca, che ci manda il 'boulevard 'di
fondo al coppo dell'olio. morchiaccia che esce dal mezzo delle ruote de'barrocci
(disus. morcàio), agg. che produce, che dà olio ricco di
), agg. che produce, che dà olio ricco di morchia, di feccia
: i nomi... degli ulivi che sono in uso qua, son questi
morchia. morchióso, agg. che contiene una notevole quantità di morchia o
vigna. targioni tozzetti, 12-6-70: chiarito che sia l'olio, per conservarlo sano
sia l'olio, per conservarlo sano e che non acquisti fetore, gioverà il porre
il signor zanon non ha ragione di dire che il vino assai nero e denso e
amenta, 2-84: - orsolina, che baia è questa? -landra vituperosa. -
. hai appena valicato il sonno dell'arco che già vagolano pei prati le brume che
che già vagolano pei prati le brume che faran di tue notti, morchiose geenne
. stru mento di tortura che, stretto alla lingua, impediva di
gli bassò il capo applaudendo a ciò che sua moglie diceva e operava. roberti,
stento dal boaro / per la mordécchia che gli serrava / le froge nelle sue
. 3. figur. ciò che rappresenta un ostacolo o impedisce di parlare
di que'politici e di quegli eretici che osano porre le scellerate lingue in cielo.
] l'avvocato... / che metta al vizio le mordacchie e il freno
vizio le mordacchie e il freno, / che non faccia parere il fallo vero.
, 3-365: quei due preti contenti, che passavano sotto i pennoni tricolori, radendo
e del progresso, erano uno spettacolo che imburrava le anime di gaudio patriottico.
. (superi. mordacissimo). che tende a mordere per natura; che
che tende a mordere per natura; che morde con facilità; pronto, atto,
gli animali mordaci e da tutti quelli che sono velenosi. a. pucci
, i-21: quanto dispiacere crediamo noi che sia ad un viandante vedersi traversar la
.. in tanto e tale spavento che già pareva a chiunque l'udiva aver dentro
inferno] sempre vi sono vermini mordaci che mai non se ne saziano. bandello
, in atto mordace e crudele, secondo che più a ciascun di loro conviene.
loro conviene. -per estens. che minaccia di mordere, che dà piccoli
-per estens. che minaccia di mordere, che dà piccoli e frequenti morsi (anche
(anche come gioco erotico): che è atto a mordere. tassoni,
or quello or questo / groppo, che s'attraversa adegua e spiana. melosio
. 2. per estens. che taglia, che si conficca agevolmente;
2. per estens. che taglia, che si conficca agevolmente; affilato, tagliente
, una falce, ecc.); che stringe, che afferra con forza (
, ecc.); che stringe, che afferra con forza (una tenaglia)
con forza (una tenaglia); che scalfisce, che incide, che intacca
una tenaglia); che scalfisce, che incide, che intacca (una lima)
; che scalfisce, che incide, che intacca (una lima); che fa
, che intacca (una lima); che fa presa saldamente sul fondo (un'
acciaio. d'annunzio, iii-2-62: or che ti dànno, o gràtico, /
passero, 3-8: porta corona il fior che quelle acute / spine mi mostra onde
l'aria infaticabilmente. 3. che ha la proprietà di corrodere, di cauterizzare
il fuoco sacro... umettava tanto che, allo scendere da cavallo,
aggressore una saliva tanto accesa e mordace che lo ac- cieca. redi, 16-v-68
le groppe ai centauri. — che esercita un'azione erosiva (un fiume)
a la riva. — che provoca sensazioni dolorose e fastidiose, bruciore
piene di succo mordace, congettura il lemnio che siano più lussuriose delle grasse e rubiconde
lussuriose delle grasse e rubiconde. — che provoca sensazioni fisiche dolorose, penose (
infermità tra le più universali pare a me che siano le diaree, mordaci, prolisse
dalla croce, ii-5: il primo accidente che appare è un dolor di testa pungitivo
saporito, sapido. - anche: che dà al palato una sensazione di pungente
. bencivenni, 5-3: la medicina che ha sapore mordace e acuto si infiamma
bianco, frangibile,... che non sia subito e in un tratto
un tratto al gusto molto mordace e che muova la sciliva. mattioli [dioscoride
ricca provincia messicana / una pianta è che fa notabil fiore; /...
.. / spira odor fragrantissimo, che piace / a molti e a molti par
come quello d'una femminaccia da partito che olisce più viva che morta.
femminaccia da partito che olisce più viva che morta. — intenso (il
e più durevole del carbone. — che provoca una sensazione di freddo pungente.
tue membra ancora / a esercizio maggior che la snervante / state non permettea.
permettea. 5. figur. che è portato, per naturale inclinazione o
danni nella reputazione o negli interessi; che si compiace di esercitare, su tutto
mordace. cammelli, 251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti
per essere forse stato più mordace che non si conveniva. bandello, 4-27
aveva la più mordace e velenosa lingua che si sentisse già mai. cellini,
brievi detti, i quali feriscono più che saette i cuori altrui. dovila,
alcuna non troppo buona, hanno detto che tutte sono malvaggie e pessime. d
e mordace, compensato da molte virtù che lo rendevano compatibile almeno, se non
incognite / lingue mordaci e garrule, / che l'altrui pace offendono, / come
socrate, / mai non avvenne più che alcun filosofo / divenisse argomento di commedia
piace più di catullo. vero è che l'ultimo ha più purità di lingua
lunga, mordace e sfrontata! ma che ne sai tu dell'amore? l'
sai tu dell'amore? l'idea che te ne fai, da come ne parli
, 13-49: disse e fece dire che boldroni e lane sucide non venivano di francia
in pena di ribattere tutti i colpi che verranno loro scagliati dalla mordace saccenteria degli
e finger del mordace: / cosa che tanto s'usa a'tempi nostri. buonafede
di lui vantata urbanità non altro spira che lo spiacente e l'amaro, e i
e i suoi sali altro non hanno che il piccante, l'acre e il mordace
e il mordace. 6. che è diretto a schernire, a biasimare,
, a insultare, a umiliare; che contiene espressioni sarcastiche, offensive, insolenti
: da raffrenare è la lingua, che non abbia denti o mordaci ammonimenti. boccaccio
5. antonino, 3-77: colui che dice ingiuria e con parole mordaci al
ch'egli abbia ad essere piuttosto quel ridicolo che nasce dalla struttura delle cose degne di
dei costumi di qualche vizioso... che per motti piacevoli e arguti o destramente
e del nome di letterati que'letterati che seguitavan la legge de'padri. fr
toccò ariovisto di tal maniera sul vivo che gli fece erdere la pazienza e il
pesso [le opere buffe] non erano che mordaci e godute parodie sulle opere serie
18-162: ogni esclamazione, ogni domanda che gli esce dal labbro, è.
e mordaci. pirandello, 8-62: ecco che, ancor vibrante della violenza commessa,
, i-5-162: sai, ser talpa, che sia stile, / stil festevole e
/ stil festevole e gentile, / e che poi sia stil mordace, / stil
poi sia stil mordace, / stil che aggrava e che dispiace? goldoni, xii-
mordace, / stil che aggrava e che dispiace? goldoni, xii- 137:
di criticare un sì compiace, / che non usi la satira mordace. bettinelli,
di nullo conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato
motti? pirandello, 7-1059: sentì che contro la sicura freddezza mordace di quell'
guaglion- cello. 7. che non demorde da uno scopo prefìsso,
giogo e freno / fu posto da color che ebbero denti / più mordaci e più
da burla, sciamavano tra di loro che se avessero potuto scegliere fra un invito
. in gran perplessità ci s'intende che i più mordaci di tutti erano quelli appunto
più mordaci di tutti erano quelli appunto che avevano meno voglia di lavorare degli altri.
mordaci ebrei, era l'insulto meno sanguinoso che gli venisse scagliato dai commilitoni.
nuovo assassinamento. 8. che affligge acerbamente, che arreca una grave
8. che affligge acerbamente, che arreca una grave sofferenza morale; che
che arreca una grave sofferenza morale; che provoca un senso di pena, di
lacopone, 1-34-35: da po'che ss'è caduta, coscien- zia mordace
l'avesse in viso l'averebbe giudicato che da mordace e penosa passione era il
. soranzo, 183: insino a quel che nati erano a pena / si desse
su gli orli amari di un calice che in sé racchiude le più mordaci amarezze
in sé racchiude le più mordaci amarezze che possa lambicar il cordoglio più sviscerante.
quando i vizzi han preso possesso e che si sono confermati e corroborati in un
mordaci e vessicanti cocenti e risvegliale fuoco che scuota dal mortifero letargo e faccia gli
tu... /... che io non sappia qual mordace cura /
, / quando non tende quel dir che ti libbia. b. cavalcanti, 2-51
/ de'nostri sensi umani, / che altro son che cani, / da noi
sensi umani, / che altro son che cani, / da noi stessi nutriti
, lxv-96: vuol ei [amore] che i baci suoi prima di fuore /
dai sapienti baci. o. che induce al male. niccolò cieco,
. proverbi toscani, 100: donna che ha molti amici ha molte lingue mordaci
. meccan. pezzo di metallo dolce che si usa collocare fra le ganasce della
ammonissi o riprendessi, addiverebbeti quello che salomon disse: chi gli altrui vizi mattamente
, quegli furono ripresi e ammoniti mordacemente che dopo tanti tormenti di perfidia finalmente cominciassero
tormenti di perfidia finalmente cominciassero a credere che dio fosse vendicatore de'peccati. liburnio
] una lettera di disfida, mostrando che le opere de'fiorentini l'avevano
primo congresso fu da lui mordacemente ripreso che, senza colpo di spada e senza
affetto verso di lui,... che la sua considerazione astronomica, nella quale
, li-7-281: arrivai in corte allora che mordacemente si agitava la controversia fra il
g. del rafia, 6-1-24: che la mordacità dell'orma, insieme coll'asprezza
3. proprietà o aspetto di ciò che è pungente, acuminato. landino
verde e secca, morde molto; il che non fa la radice del mechioacan,
divulgare notizie, vere o false, che possano recare disonore o danni materiali;
caro, 1-6: perché si risolvono che nessuno d'essi si possa assecurar della
. nannini, 1-9: ferdinando, che si sdegnò della domanda del padre,
per la loro mordacità contra degli uomini che per quella che manifestano contra gli dei.
mordacità contra degli uomini che per quella che manifestano contra gli dei. botta,
botta, 4-397: l'odio acerbo che fra paolo portava alla corte di roma
sua mordacità fece dichiarar empio quell'uomo che tutti i secoli hanno dichiarato sapiente.
ani, la mordacità e la penetrazione che giungeva attraverso il rancore fino alla superiorità
da esser medicato, non può essere che non li si noccia con la mordacità del
: seppe così dolcemente ferire la piaga che con poco taglio la purgò dalla putredine e
pel vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco s'imbizzisce e mordeggia.
. entom. genere di insetti coleotteri che possono compiere salti appoggiandosi sulla parte posteriore
. (superi, mordentissimo). che ha la possibilità o l'abitudine
dersi (un animale); che ferisce con morsi, az
.. sono molto più mordenti e pericolosi che queste bisce. boccaccio, 1-ii-400
so pra con lima infino che saranno sotili. ariosto, 2-5:
. -per estens. ant. che stringe o attanagliain una morsa. bande
, 1-21 (i-257): pareva talora che il core da due mordenti tanaglie stretto
e sterpato gli fosse, di maniera che perdeva quasi in tutto ogni sentimento.
.. strascinando il freno, più che mordente, roduto, al dibattimento delle
, al dibattimento delle zampe inquiete parea che sospirassero la vendetta innitrice del lor signore
lor signore. -che fa presa, che aderisce fissandosi solidamente. murtola, 2-110
. 2. per estens. che brucia o scotta in modo quasi insopportabile
quasi insopportabile; corrosivo, irritante; che provoca forte bruciore, intenso prurito;
provoca forte bruciore, intenso prurito; che fa lacrimare gli occhi; che procura
; che fa lacrimare gli occhi; che procura una viva sensazione dolorosa, un'
purgatorio] acque molte bugnente, / che sono piue mordente che fogo ardente.
molte bugnente, / che sono piue mordente che fogo ardente. bande ilo, 4-15
tempra / a prò dell'uom, che prega in su que'fonti / alla
il mordentissimo caldo. ant. che agisce provocando bruciore; energico (un
non istesse negli aiuti mordenti delle medicine che noi ano, non ci sarebbe cagione
noi ano, non ci sarebbe cagione che costrignesse in pianto il medicato. m
siri, xii-620: argomentavasi da molti che, dopo avere inutilmente provato i lenitivi
isole sono ancora costi corno rosa, che fano il fructo longo corno cani glie,
parti di questo animale [castoro], che vengono in uso della medicina, sono
. non potè più pensare ad altro che al moscerino e al modo di toglierselo
di toglierselo e a quelle nuove lacrime mordenti che avevano un tutt'altro sapore. pavese
venne il boccale: un vino marrone che pareva caffè. era freddo e mordente
fumosi e mordenti. 4. che provoca una sensazione di freddo pungente,
sferzante. castiglione, 544: parea che spirasse un'aura soave che, di
: parea che spirasse un'aura soave che, di mordente fresco empiendo l'aria,
mordente. 6. figur. che turba profondamente l'animo, suscitando un
sempre più mordente. 7. che critica con asprezza, riprende duramente,
riprende duramente, stigmatizza, censura; che biasima, deplora con discorsi o con
scritti ironici, beffardi o polemici; che insulta, offende, ferisce nell'orgoglio
, ferisce nell'orgoglio. -anche: che si esprime senza remore, con la
risposto con un protesto assai risentito, che fu stampato e andò a torno, con
mordenti contro ni mici e avversari par che sia atto di buon oratore. muratori
... in vedere non so che palazzo del sanfelice, disse che meritava questa
so che palazzo del sanfelice, disse che meritava questa iscrizione: 'scostati che
che meritava questa iscrizione: 'scostati che casca '. non so se il difetto
fatta ». così mordente fu il tono che troncò a mezzo alla signora isabella un
più mordente. serra, ii-305: con che acredine mordente, fisso, a testa
mordènte2, sm. tipo di vernice che, distesa su una superficie (legno
vii-710 (17-2): o tu, che pigni in due parete azzurro / e
e tutti e'cientoli, overo cordoni che sono in detto nome di jexu; e
o al sole, cotto per quel modo che indietro t'ho mostrato; e tria
lasciare seccare e tiene a ogni cosa che ti piace. ricettario fiorentino, 1-23:
: dorasi ancora in un'altra maniera che si chiama a mordente, il che
che si chiama a mordente, il che si adopera ad ogni sorte di cose,
come quel primo. questo mordente, che è la maestra che lo tiene, si
questo mordente, che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci
trovi, e dassi in sul legno che ha avuto prima due mani di colla
mordente è dato così, non mentre che egli è fresco ma mezzo secco, vi
55: si fa a quel lavoro, che non si può o non si vuol
in zondado. 2. sostanza che ha la funzione di combinarsi con il
il fine di tutto l'operoso magistero che l'umana industria ha saputo ritrovare per
'si dice d'ogni materia di che s'imbeve un corpo da tignere,
]: * mordenti ': sostanze corrosive che servono ad intaccare, a 'mordere
di lastre metalliche o di pietre litografiche che voglionsi intagliare. -figur.
l'indomani l'oltraggiosa parola rifioriva quasi che fosse stata scritta col mordente.
col mordente. 4. sostanza che ha la funzione di pulire e levigare
di pulire e levigare le superfici metalliche che devono essere saldate insieme con una lega
la sarà fatta, averete questo segno, che la toccarete con li due dita,
brava, ma dotati d'un mordente che poi la scena romana non ha più
si recitarono per la prima volta lavori che recavano al teatro nuove forme e nuovi
vanno insieme 'n nave, / che doce glien'è corsa di mordente; /
'l suo sì serra a chiave, / che '1 me- desmo, che 'n tórre
, / che '1 me- desmo, che 'n tórre è sì saccente, / non
tórre è sì saccente, / non credo che del suo potesse avere.
9. mus. abbellimento musicale che consiste in una rapida successione della nota
martini, 2-2-264: usando certi ornamenti, che i nostri cantori chiamano appoggiature, stràscini
'mordente': ornamento della melodia, che si fa esprimendo due suoni, come
]: 'mordente impertinente': quello che, in vece di due, è
note in forma di gruppetto, e che quindi può chiamarsi gruppetto. 10.
a limare gradualmente il materiale osseo, che erano usate soprattutto peroperazioni al cervello.
più lavorio co meno oro fine, che non fa a mettere a mordente. r
9-iv-59: esser egli stato il primo che incominciasse a lasciar l'antica e goffa
, perché tu se'sì unto / che '1 mio mordente non s'appicca punto
, di mordenzare), agg. che è stato sottoposto a mordenzatura; trattato
.: nell'industria tessile, operazione che consiste nell'applicare sulle fibre tessili sostanze
v. mordente2, n. 2) che hanno la capacità di fissare la tinta
fotografia e cinematografia a colori, operazione che consente il fissaggio dei colori delle diapositive
agogna, / e si racqueta poi che '1 pasto morde, / ché solo
coda al dosso duro; / e poi che per gran rabbia la si morse,
e sputolla in faccia di quella meretrice che lui impudicamente baciava. petrarca, 323-8:
fera gentil mordean sì forte, / che 'n poco tempo la menaro al passo /
l'africa crebbe tanta moltitudine di grilli che non solo consumoe l'erbe e le
. cavalcanti, 64: questo cittadino sognò che un leone gli mordeva la mano e
. vasari, i-459: un maestro che, fatto levare a cavallo un fanciullo
lo percuote con la sferza di maniera che il povero putto, per lo gran duolo
gran duolo menando le gambe, pare che, gridando, tenti mordere un orecchio
, tenti mordere un orecchio a colui che lo tiene. tasso, 20-38: il
3-198: te s'intercepe la lingua che viene ad esser morduta con il pane.
essere rapportato... della vipera che avea morduto uno di loro. foscolo
da pisa, lxxviii-i-424: or vò che sappi, a ciò che non ti morda
or vò che sappi, a ciò che non ti morda / l'ignoranzia col
l'ignoranzia col dente velenoso, / che quest'è froda c'ognun mal assorda
.. mordendo correvan di quel modo / che '1 porco quando del porcil si schiude
, 24: quei [serpenti] che, mordendo / e spremendo dal dente /
, a guisa di maciulla, / sì che tre ne facea così dolenti. /
era nulla / verso '1 graffiar, che tal volta la schiena / rimanea de
gli solea mille atti, / sconci così che un abile / buffon parea tra i
li cani stizziti vennono in tanta rabbia che si mordevano la lingua e sputavonla nella
dell'oratore]... guardese che no li morda né li strengua cum li
il suo cervel come un frullone / che il ritratto parea della pazzia, / onde
tormentato da dolore di denti così intollerabile che mordea le lenzuola. comisso, v-34
., 24-116: legno è più su che fu morso da èva, / e
p. del rosso, 145: mentre che e'si bagnava, voleva che essi
mentre che e'si bagnava, voleva che essi [fanciulli] gli sguizzassero tra
ti vezzeggerei, ti solli- ticarei, che non sapresti desiderare meglio. bruni,
i capelli. cavacchioli, 137: io che insonne mordo la tua bocca / m'
: alle trattorie suburbane muovono tutti coloro che hanno bisogno... di mordere sopra
entorno spavalde, / mordennone valde, che non ne do posa. dante,
e per pascersi mordono tanto il fiore suo che l'aprono. leonardo, 2-123:
leonardo, 2-123: dell'orso si dice che quando va alle case delle ave per
alla vendetta; e volendosi con tutte quelle che lo mordano vendicare, con nessuna si
morso stato son da una granchiessa / che ha figliato testé tra quella mota.
l'acciaio. chiari, 2-36: pria che restaste incinta, vi dieron qualche impaccio
monti, 17-719: impronta mosca / che, ognor cacciata, ognor ritorna e morde
coffani, in prieta, in ciò che vói, mettendo poi di mordente di sopra
poi vi si versa sopra dell'acquafòrte, che morde e intacca il rame ne'luoghi
e non avendo cosa nessuna superiore né che la possa mordere, però gli è
tanto si soffrega l'uno all'altro, che a questo modo facendo ei si mordono
si mordono, e dassi loro quella forma che al buon conciatore pare di poter fare
subito al passaggio della macchina sulla cute che mi mordeva i capelli sentii un sollievo.
sempre un poco più iscaldando, acciò che con dolcezza tu smuova detto cieco,
dolcezza tu smuova detto cieco, imperò che, volendolo fare a un tratto, tegliene
, e morderestilo più in uno luogo che in un altro, e anche ti rimarrebbe
sale morda e asciughi 'l fradiciume che impiaga il corpo umano. 4
finalmente un bagliore per la camera, che ricadde subito in una quasi oscurità,
porpora; la fibbia e l'oro, che mordea il vestire, diventò piuma.
tanaglia era cavata dalla lettera x, che con i rampi di sotto era volta
il suo libro da messa col fermaglio che non mordeva più. moravia, xiii-26
premette di nuovo il freno, ma sentì che non mordeva. la macchina andò a
. ti pare una processione di mostri che trascinino il male all'inferno. bocchelli,
dite voi di questi vini raspanti, che mordono, che pungono la bocca? mattioli
questi vini raspanti, che mordono, che pungono la bocca? mattioli [dioscoride
. di acutissimo sapore, di modo che, masticata, non manco valorosamente morde
la lingua. tasso, i-35: ciò che desidero nel vino è un non so
desidero nel vino è un non so che, che o lusinghi o morda la
nel vino è un non so che, che o lusinghi o morda la lingua e
. redi, 16-i-31: questo liquore, che sdrucciola al core, / o come
rosseggiava un vinello limpido, trasparente, che mordeva le labbra a guardarlo. gadda
2-114: l'odore dell'aceto, che nunziata aveva fatto annusare allo svenuto,
m. cecchi, 1-i-114: vin bianco che smaglia e poi del rosso / non
i-500: il vin dolce... che non lecchi, punga baci e morda
vien giù verso noi sibilando un'arietta che..., se ci bacia la
rabbioso, / guardano un cielo nero che promette la neve. boriili, 5-153:
, 5-153: guardati da quel sole che morde, percuote ed arrostisce. papini,
, antimonio, gesso e simili minerali, che rodono l'intestino e mandano al cerebro
. jahier, 141: le scarpe che la patria ha dato... son
prepotenti] dovessero mordere tutte le volte che abbaiano. bresciani, 2-viii-7:
mordono e raffiano con sì poca discrezione che io non mi posso promettere d'uscir di
suo tono professionale -abbandonate, abbandonate, che non vi mordo. -danneggiare,
[iddio] ama la giustizia tanto / che vuol che sempre il suo giudicio morda
] ama la giustizia tanto / che vuol che sempre il suo giudicio morda / ognun
vita. pindemonte, 19-178: non vo'che alcuna delle achee mi morda, /
mi morda, / se ad uom, che tanto avea d'arredi vivo, /
, 7-42: la pena... che la croce porse / s'a la
luminoso rinfrancava le sorelle e la velocità che mordeva la distanza le serrava dentro la
lì spunta suo corso; / per che l'armato cor da nulla è morso.
uomo cui altra cura stringa e morda / che quella di colui che li è davante
e morda / che quella di colui che li è davante. idem, purg.
/ come furò le spoglie, sì che l'ira / di iosuè qui par eh'
aggio a soffrir anco, / fin che mi sani '1 cor colei che t
/ fin che mi sani '1 cor colei che t morse. boccaccio, ii-226:
, questo pensier sì me mordea / che retrar non mi puotti dalla impresa. boninsegni
questo annunzio il lasciò solo in guisa / che quasi il gaudio ha la donzella uccisa
la donzella uccisa. caro, i-275: che fo io? baciola [cloe]
leopardi, 13-8: tu dormi, che t'accolse agevol sonno / nelle tue
, in fondo al cuore, il rimorso che saliva a morderlo. fogazzaro, 7-310
cotai note, / o ira o coscienza che t mordesse, / forte spingava con
, / non ha drento di sé stimol che t morda. p. fortini,
lingua pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia
: madonna isabetta, disperata della vendetta che sperava si facesse dell'oltraggio ricevuto,
morso da'miei di costà per lettere, che io non voglio tornare. machiavelli,
lutero] di mordere e riprendere, più che ei non doveva, l'azioni del
diligentemente considerato, e chi sia quello che si morde. gelli, 15-i-40: dettonsi
aristotele [ha] risposto a coloro che attorno mordevano omero. beccari, xxx-4-323
a compatire all'ostinato costume di coloro che mordono i miei componimenti. marini,
nell'antichità a cui non dispiacessero i motti che mordessero la religione. roberti, viii-2-124
una vipera chiunque osasse parlare di terra che si muove. -recipr. bibbia
mordete insieme e vi manicate, guardate che non vi consumiate così l'uno l'
l'altro, dicendo finalmente messer mellon che messer dolcibene avea viso di poltrona b
de'cortigiani. fiamma, 123: quel che giova or mordi or fuggi e quel
ch'egli hanno recuperata la libertà che poi che l'hanno conservata. sarpi,
hanno recuperata la libertà che poi che l'hanno conservata. sarpi, i-1-73:
, i-1-73: mi par gran cosa che il re non abbia potuto dare a
suo figlio un precettor di proprio gusto, che non abbino avuto che mordere questi che
proprio gusto, che non abbino avuto che mordere questi che dànno legge al mondo
che non abbino avuto che mordere questi che dànno legge al mondo. di giacomo
. bigiaretti, 11-118: non faceva che incitare nubili a farsi valere, lo rimproverava
steso ad un muro non suo, che i villani / lo rincorrono e vogliono
3-191: egli desiderava né più né meno che mordere la « polpa del mondo »
mordendo il gioco con meno accanimento, che già quasi se n'era stufato.
di meglio, lxxxviii-11-91: o tu, che tutto mordi, / a'lupi esser
mordere ancor essa a quello splendido frutto che le sta dinanzi. butti, 87
intorno, e vedo / altro ancor che strazio e lutto / sulla terra, dove
vestita di folle esultanza, la triste saggezza che per respingere il frutto non chiede di
.. -esclamò donna fifì col sorriso che mordeva. 21. essere irritato
: non ti so lodare della tanta lima che adoperi nella correzione del tuo scritto.
del tuo scritto... e bada che spesso la troppa lima morde sul vivo
morde sul vivo e fa più male che bene. pio vene, 7-552: il
dirà essere nella razza dei letterati tale che per morder di pasto si raccheta,
di pasto si raccheta, e tale che pur divorandolo abbaia; ma dalla viltà
egli mordette meravigliosamente a tutte le seduzioni che io, satana tentatore, dal ta-
discorso, ma questa volta era lui che non ci mordeva. 28.
-diceva giuseppe. -non c'è nessuno che ci metta sui giornali. -qualche
. -quando dicono il nome è qualcuno che non morde, si sa, -fece scarpa
mattina mi desta il filo di luce che trapela dalle stecche delle tapparelle, e sotto
e sotto il ringhio sordo della città che ha cominciato a mordere.
[tommaseo]: non sa'tu che l'uom ch'è sgraziato insin le
vado, resto a bologna a insegnare che la lingua italiana c'è. idem
non come 'l cane, perciò che, se come il cane mordesse il motto
mordere un poco, in quello però che ad amar appartenga, pur che il morso
quello però che ad amar appartenga, pur che il morso sia... di
scampare, rodono e mordono i ferri che le serrano. nievo, 8-55:
. 2. -mordere la mano che aiuta, che soccorre, che accarezza
-mordere la mano che aiuta, che soccorre, che accarezza, che dà
la mano che aiuta, che soccorre, che accarezza, che dà il pane:
, che soccorre, che accarezza, che dà il pane: ricambiare con ingratitudine
.]: 'mordere la mano che soccorre 'o 'che accarezza ';
la mano che soccorre 'o 'che accarezza '; corrispondere ingratamente. di
i-26: voi mordete anche la mano che vi accarezza. -mordere la terra
garopoli, 2-40: semivivo aladino awien che cada / e morda il suol del proprio
! ch'io non tei niego / che n'han ridotti in piego -e in
maledetto bisogno di credere e far credere che sei sballottata tra dio sa quali terribili
di agosto cadono le mosche; quella che rimane, morde come cane: gli
, morde come cane: gli insetti che sopravvivono ai primi freddi sono quelli che
che sopravvivono ai primi freddi sono quelli che pungono più dolorosamente. proverbi toscani,
d'agosto cadono le mosche; quella che rimane, morde come cane.
, morde come cane. -can che abbaia non morde: v. cane1,
cane1, n. 18. -can che morde non abbaia: le persone più
: le persone più pericolose sono quelle che offendono o danneggiano senza minacciare (e
(e si contrappone a: can che abbaia non morde). proverbi toscani
. proverbi toscani, 130: can che morde, non abbaia. -i granchi
. buoninsegni, 594: conoscerà il mondo che i granchi non hanno a mordare le
denti. -non è l'elefante che morde, ma la vipera: i
è l'elefante, ma la vipera che morde. -non si può mordere
-non mi morse mai cane, che io non volessi del suo pelo:
. mordicace, agg. ant. che dà una sensa zione intensa
spongiosità della sua carne e mordicace calore che per lui passa e addolcisce.
e novelle,... innanzi che le pogniamo, si deono macerar nella
. ant. corrosivo, acido; che dà una sensazione sgradevole di pizzicore,
una sana mente nulla è più soave che 'l dire e udir cose vere. d
d'una acuità e acerbezza si mordicante che, fino all'esserne dissipati, il tenevano
dolore nella regione de'reni, senza che per anco né il medico né l'
[discorso] fu un aceto mordicante che lo destò dal letargo dell'ira impostagli
. mordicano lo stomaco, se prima che si mangino non s'infondono in acqua
acuto, pungente e piccante sapore, che mor- dica la lingua e scalda con
di raddolcire l'urina, acciocché meno che sia possibile mordichi e punga quelle parti
: quella [terra]... che ha in sé una segnalata acrimonia molto
e mordica;... quella che ne ha così poca che a pena la
.. quella che ne ha così poca che a pena la può il sentimento apprendere
. mordicativo, agg. ant. che ha la proprietà di corrodere, d'
proprietà di corrodere, d'intaccare; che dà una sensazione di pizzicore, di
non molto acre e leggiermente mordicativo, che infetta solamente qualche parte della pelle ed
diffonde. 2. figur. che produce benefici effetti attraverso la sofferenza (
l'infinita abon- danza delle medecine celesti che ha composto questo protomedico per nostra salute
venni, 5-10: gli effetti che guastano la natura e'sono uesti
sapore, con una insensibile mordicazione, che par essere più dell'acqua salata che
che par essere più dell'acqua salata che da lei. dalla croce, i-64:
ostinarsi il tuo gioco ai miei polsi che tu denudi. gozzano, i-282:
: a michelangelo la barba non serviva che per tirarsela e mordicchiarla quando era arrabbiato.
] tende il collo verso l'uomo che suole nutrirlo e del quale ama mordicchiare
ciuchino mordicchiava il ventre della madre, che si scuoteva tutta per allontanarlo.
in partic. cobits taenia), che vive in acque dolci con fondo melmoso.
, 3-64: lo succo dell'erba, che si chiama mordigallina, con lo succo
tirare più spiriti in sé di quello che si faccia per lo succio, ma perché
faccia per lo succio, ma perché raccordatosi che egli arde per quella persona et è
un subbito desiderio di vendetta in quella che la possiede, adopra quelle armi che più
quella che la possiede, adopra quelle armi che più preste gli sono. f.
, 3-3 (293): costui, che già due volte conosciuto avea che montavano
, che già due volte conosciuto avea che montavano i mordimenti di questo frate,
iii-508: questo vostro giuoco mi pare che tutto in vostro scherno torni, perché
astutamente [orazio] narra i mordimenti che gli si davano perciocché origine avea da gente
, volendo egli biasimare il giudizio di color che alla vertù la nobiltà del sangue antiponevano
mia fama affettar deggio / un amor che abborrisco e del dolore / non palesar i
carletti, 207: il male, che nell'india propriamente si chiama 'mordiscin
... è una spezie di colica che viene con tanta veemenzia che in poche
di colica che viene con tanta veemenzia che in poche ore ammazza, se non
, se non si trova qualche remedio che faccia evacuare o per vomito o per
male hanno un'erba ad esso, che chiamano dell'istesso nome mordiscin. gemelli
gemelli careri, 1-iii-19: quel male che si chiama mor- dazin porta seco febbre
endemica a goa. consiste in vomiti che inaspettatamente assalgono la persona e non finiscono
assalgono la persona e non finiscono spesso che colla morte. p. petrocchi [
e corrisponde probabilmente al nome dell'erba che veniva usata per curarla).
). ant. e letter. che morde; che si difende o attacca con
. e letter. che morde; che si difende o attacca con morsi;
mordace, feroce. -per estens.: che punge, pizzica (un insetto)
intrattabile. 2. figur. che è pronto alla battuta ironica e pungente
pronto alla battuta ironica e pungente; che è solito schernire con allusioni mordaci e
mi conduca ma'nel vostro stato, / che 'l dì vi fate di mille colori
vi fate di mille colori / innanzi che 'l volaggio sia contato. boccaccio,