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vol. X Pag.1 - Da MÈE E MÈI a MEFISTOFELICO (46 risultati)

a chi era data / in un'ora che mee / a sé fece venire,

846: l'asino era pure indebilito che non andava molto ratto. mieffé, costui

vi-717: mefé, io ho più facende che un mercato, più lettere a portare

un mercato, più lettere a portare che 'l procaccio e a fare più ambasciate

'l procaccio e a fare più ambasciate che l'ambascerie. p. fortini, ii-551

giovanni, non si può dire quello, che voi cercate? egloga rusticale di salvestra

rusticale di salvestra, 3: mieffé, che dici tu viso d'arlotto, /

dirà; / dico ben'or, che tu debbi esser cotto. = comp

io non ho scialacquato, il tempo che io son vissa, meffe no, che

che io son vissa, meffe no, che io non l'ho scialacquato, or

. aretino, vi-403: certo che non era in roma, non

non era in roma, non che nel mondo, una così aventurata fanciulla,

e dico il vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di

vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di sì bel giovanetto

maritava una donna, non ne seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della

tutela della medesima; ma necessario era che lo comperasse, per così dire,

parente d'essa, mediante il prezzo che si accordava fra loro. questo prezzo si

nelle leggi d'essi longobardi, voce che i chiosatori interpretano col chiamarla 'donationem

giovinezza e la sua collaborazione nelle esperienze che faust compie, ma finisce sconfitto quando

a. boito). -anche: attore che interpreta la parte di questo personaggio.

tristo maligno, un tentatore non potente che al male. * mefistofele è

. mefistofele salutò lo scarso pubblico, che non gli badava, e scese adagio adagio

la scaletta col mantelletto ad ali di pipistrello che gli sventolava dietro. papini, ii-325

vanità e a beneficio della mefistofelesca superbia che tutto mi brucia e mi avvampa.

(plur. m. -ci). che ricorda la figura di mefistofele (i

anche da * affossatore effettivo ') che non doveva rallegrare nei primi giorni la

, mosca e baffi impeciati; il che gli dava un'aria tra il mefistofelico e

fate largo a questo nuovo vocabolo, che han coniato dopo sentito il 'fausto

la lingua può sbagliare e chi sa che cosa vi esce di bocca! o il

, o 'tra pelle e pelle 'che s'hanno a buttare nella spazzatura?

tratto la frisi. anna trasalisce vedendo che egli è infatti là fuori e la

un gran brutto momento: i machiavellici personaggi che li decorano dei loro smoking mefistofelici,

fare. 3. per estens. che ha l'animo perverso; che ha

estens. che ha l'animo perverso; che ha la tendenza a compiere il male

il male o se ne compiace; che gode nell'ingannare subdolamente; perfido,

il pane per consiglio del mefistofelico marito che pigliò solamente le ciliege. panzini,

, 'macro ', mefistofelico, che disorienta la donna come una coppa di

una coppa di * champagne ', che la fa capitolare, che le fa dire

champagne ', che la fa capitolare, che le fa dire: « vigliacco,

chi conosce facchinetti, e la debolezza che è sotto la sua bontà, immagina

facilmente il suo imbarazzo davanti al dittatore che non mostrava la faccia feroce, ma anzi

un ex-repubblicano tendenziale. 4. che è proprio, che deriva, che rivela

. 4. che è proprio, che deriva, che rivela cinica superbia,

. che è proprio, che deriva, che rivela cinica superbia, diabolico orgoglio.

abbagliato da quell'apparenze di sublimità mefistofelica che in fin dei conti non servono ad altro

fin dei conti non servono ad altro che a nascondere un'assoluta impotenza di comprendere

vol. X Pag.73 - Da MENDO a MENEGHINO (49 risultati)

: qual è in sostanza il mal mendo che il concionatore ravvisa negl'instituti filantropici?

degno di culta vena e peregrina, / che scio per me, sua dignitate offendo

per me, sua dignitate offendo, / che non lo agguagliarla lingua latina. /

/ di molti di quei mendi, che n'arreca / seco l'età; io

son però / ancor sì rimbambito, che io sia / tornato interamente un fanciullo

, i quali conmpaiono più nella faccia che in altra parte del corpo, sono

ci far tal mendo / di voler che tua vita qui se spaccia. niccolò da

fin ch'e'pena sostegna / tanto che mendo vegna - al meo fallire.

pile, i detti iij, anzi che sopra a ciò unde el dubbio aparesse alcuno

durò, se ben comprendo, / che chi il viso mostrò, fu morto a

sue robe vecchie e altre sue cose che gli furono rubate in su una galera

rubate in su una galera di viniziani che venia di fiandra. cieco, 28-90:

questo trovar qualche mendo / al danno che più volte mi sospinse / fuor di me

, per li savi ai ordeni, che la nave tiepola è a squero, voi

imperatori romani, 46: algun à dito che costantin in l'ultimo tempo de

. mattioli [dioscoride], 150: che il rhu, il quale mendosamente in

rhos syriacus ', fusse la manna che si ci porta di soria.

. castiglione, iii-312: certo è che l'animo che ad amare queste [

, iii-312: certo è che l'animo che ad amare queste [le cose terrene

una falsa opinione; onde el piacere che ne segue possedendole, esso ancor necessariamente

. giovio, ii-118: metteteli cura che la stampa non riesca mendosa, che sarebbe

cura che la stampa non riesca mendosa, che sarebbe cosa di farvi disperare. mattioli

dioscoride], 62: tiene egli che questo testo sia corrotto e mendoso. garzoni

. musso, iii-14: iddio voglia che ci troviamo per grazia sua oltre ogni

notando a cosa per cosa tutto quello che in quest'opera è di mendoso. gioberti

sopraviene talora per accidente un certo appetito che voi medici chiamate mendoso, al quale vietate

e cinque mendose: le vere sono quele che sono contenute con le ossa del torace

extremità è quela la quale è dieta acciò che el pecto si possa meglio allargare e

. aretino, vi-307: il colui che andò in menaus per le mendragole

menaus per le mendragole, secondo che s'intende in casa, voi porre in

, secondo ragione, / a quel che tom rinunzia poi redire. / o dunque

gran torto, ché più v'amo che mene. cavalca, 12-452: per nulla

. lamenti storici, i-270: parmi che ciascuno alla mia vista / abbi giurato morte

/ tu sai, amor beato, / che ciò non è da mene, /

è da mene, / ma sai che vien da tene, -per tua pia-

questo già certo per mene, / che 'n nessun tempo l'ho saputo fare,

quanto credo si faria per mene / che antropos rompessi il fil dell'oro /

cacce d'ignoti, lxvii-78: quella, che sapeva / il fatto utto bene,

ne frega?; fregare ». difetto che trova apologisti. sinonimo « menimpipismo,

. m. -i). persona che ostenta il proprio atteggiamento di rifiuto o

pensò don ciccio, « sia l'uno che l'altro ». per un menefreghista

, indolente e menefreghista. 2. che rivela un carattere protervamente arrogante, provocantemente

della vita militare, aveva acquistato un'aria che in caserma chiamavano « menefreghista ».

fregare, n. 11), che fu pure il motto scelto da d'annunzio

frego è scritto nel centro del gagliardetto azzurro che l'altra notte consegnai ai serventi delle

al combattimento, l'accettazione dei rischi che esso comporta; è un nuovo stile

dapprima il servo arguto e mordace, che si trasformò in portavoce del malcontento popolare

ai padroni, servizievole, virtuoso, che fa il suo dovere, dà consigli di

sm. (femm. -a). che è nato e vive a milano,

vol. X Pag.74 - Da MENELAIZZARE a MENFITICO (2 risultati)

detto dal maggi per milanese, il che proverebbe che il * meneghin 'in

maggi per milanese, il che proverebbe che il * meneghin 'in primo luogo

vol. X Pag.785 - Da MONDO a MONDO (16 risultati)

: usando cotale locuzione il bembo, che fu sì mondo e schifo poeta, non

latino e quasi interamente monde del teutone che in quel tempo prevaleva nei dialetti romanzi

uno di costoro, ma subito bisogna che si vadino a lavare e restano mondi

gli uccelli con tutte le altre cose che al sagrifizio si appartenevano. -animali

: i pesci mondi erano tutti quegli che non avieno scaglie, siccome sono muggine.

ed ogni cosa nell'arca: però che in verità ti vidi uomo giusto innanzi a

mondi (cioè a dire tutti gli animali che non ru- migano) due maschio e

savonarola, 7-ii-279: bisogna, a volere che l'animale sia mondo, che gli

volere che l'animale sia mondo, che gli abbia tutte a due queste proprietà,

a due queste proprietà, ciò è che rumini ed abbia la unghia fessa. diodati

agli uccelli ed ad ogni animai vivente che guizza nel- l'acque ed ad ogni

nel- l'acque ed ad ogni animale che serpe sopra la terra. per discernere

'l mondo: e fra gli animali che si posson mangiare e quelli che non si

animali che si posson mangiare e quelli che non si deono mangiare. oliva,

roba 'kascer', tutta roba « monda » che un ebreo avrebbe potuto tranquillamente mangiare.

ismera, xi-2-428: gran maraviglia è che 'l cuor non mi scoppia, /

vol. X Pag.786 - Da MONDO a MONDO (64 risultati)

: o forche sventurate, / ecco che boccon ghiotto, o pesca monda! /

poco aspettate. grazzini, 29: poi che '1 vostro sapere alto e profondo

de 'l suo onore tanto caro ritenea che altra cosa che egli ordinasse e volesse non

onore tanto caro ritenea che altra cosa che egli ordinasse e volesse non si facea

può riferirsi anche solo ai fenomeni fisici che sono oggetto dell'esperienza umana e dell'

posta. guittone, xxxii-146: o che mert'ho, bel sire, / che

che mert'ho, bel sire, / che, pria che '1 mondo for- mossi

, bel sire, / che, pria che '1 mondo for- mossi, m'amasti

idem, inf., 4-136: democrito che 'l mondo a caso pone. idem

., 21-26: dentro al cristallo che '1 vocabol porta, / cerchiando il mondo

, / di color d'oro in che raggio traluce / vid'io uno scaleo

scaleo eretto in suso / tanto, che noi seguiva la mia luce. petrarca

petrarca, 70-41: tutte le cose di che '1 mondo è adorno / uscir buone

. noi, per il meraviglioso ornamento che in lei veggiamo, mondo domandiamo.

piena ed adorna di tutte quelle cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno

cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno d'un superiore che la

conobbe che aveva bisogno d'un superiore che la possedesse. domenichi [plinio]

[plinio], 2-4: quello che i greci chiamaron cosmo con nome d'

. chiamano mondo tutta questa gran machina che è composta da dieci cieli e da

del mondo. galileo, 3-1-42: che tal circonferenza sia poi quella del mondo,

, o concentrica a quella, sì che il muoversi verso questa sia un muoversi

può affermare se prima non si suppone che 'l centro della terra...

della terra... sia il medesimo che 'l centro del mondo. d

: i valenti filosofi di nulla men che tanto disvariano in fra loro, facendo nascere

tentai di mirare l'universo. questo, che da'sapienti mondo si chiama, mi

, viii-128: tutti gli enti reali che furono, sono e saranno, ordinatissimamente

! silenzio! sol degno / è che parli inanzi alla notte / chi sforza il

croce, i-4-296: lo spirito, che è il mondo, è lo spirito che

che è il mondo, è lo spirito che si svolge, e perciò uno e

e la sua autocoscienza è la filosofia che è la sua storia, o la sua

la sua storia, o la sua storia che è la sua filosofia, sostanzialmente identiche

.. uno stupore arresta / il cuore che ai vaganti incubi cede, / messaggeri

del vespero: e non crede / che gli uomini affamati hanno una festa. pavese

le strade / e nessuno s'accorge che guarda e ci pensa, / lui

e ci pensa, / lui, che un tempo era giovane, com'è giovane

da essa contano i loro anni, che diconsi * anni del mondo '.

105-42: i'mi fido in colui che t mondo regge / e che'seguaci suoi

seguaci suoi nel bosco alberga, / che con pietosa verga / mi meni a passo

gregge. savonarola, 13-3: se non che pur è vero e così credo,

così credo, / rettor del mondo, che infinita sia / toa prowidenzia. tasso

, 19: non vede il sol, che tutto 'l mondo gira, / cosa

tanto gentil, quanto in quell'ora / che luce ne la parte ove dimora /

da indi si dirama / l'oblico cerchio che i pianeti porta, / per sodisfare

porta, / per sodisfare al mondo che li chiama. pe trarca

, 28-46: una parte del mondo è che si giace / mai sempre in ghiaccio

come è fatto il mondo, / che, per aver la forma circulare, /

la forma circulare, / voglion dir che non ha né fin né fondo. tasso

non sono a gran pezza cotanto grandi che possa la loro caduta cagionare sen- sibil

: il mondo è fatto così leggero che questo mantello che porto per custodirmi dalla

è fatto così leggero che questo mantello che porto per custodirmi dalla neve, mi

per lo più con un agg. che lo determina). -in partic. mondo

, spaciosissimo continente de innumerabili mobili, che non gli mondi, che son chiamati astri

mobili, che non gli mondi, che son chiamati astri da altri e da

dan laude mille mondi e mille / che van pei mari della luce a nuoto

più di esser primo in questo mondo nostro che secondo nell'universo. giusti, 4-i-55

tutto questo, dinanzi alla via lattea, che distende nel cielo le sue liste piene

liste piene di mondi, è assai meno che innanzi al mio pensiero questi grilli cantanti

rena / ogni cui grano è mondo che sfavilla / nella sua solitudine serena. beltramelli

cotanto affetto e discernesi '1 bene / per che t mondo di sù quel di giù

non si trovò neun uomo nel mondo che fosse mendico, lacopone, 12-23:

, lacopone, 12-23: tutta puza che nel mondo fusse, ense- mora adunata

! /... / ecco colei che tutto '1 mondo appuzza! idem,

l'italia] la più nobile patria che sia nel mondo. petrarca, 128-56:

9-27: ho qui meco un maestro / che in tutto il mondo

vol. X Pag.787 - Da MONDO a MONDO (58 risultati)

in una settimana / più con galera che 'n un anno tutto / non vedrei cavalcando

, 5-23: queste son cose, che intervengono ad ognuno e in ogn'altra professione

altra professione e in ogn'altro affare che si abbia a trattare con gli uomini

in una parte di questo mondo, che, per degni rispetti, non nomino

unitevi '. pavese, 5-12: adesso che il mondo l'ho visto davvero e

mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi,

e tanto bello attrista, / tanto che agli occhi è soverchio, e non dura

simintendi, 2-130: io non sofferrò che l'isola di creti, ove giove

selve e per montagne, / tal che nessun sapea 'n qual mondo fosse. boccaccio

e... alquanto delle cose che per l'altro mondo avvenute son,

1-26 (i-319): quanto saria bene che alcune consuetudini che sono in quei mondi

: quanto saria bene che alcune consuetudini che sono in quei mondi nuovi, che tutto

consuetudini che sono in quei mondi nuovi, che tutto il dì si dice che gli

, che tutto il dì si dice che gli spagnuoli e i portoghesi trovano,

b. davanzati, i-141: ma che comincierò io prima a vietare?..

salutifera. tasso, 6-67: terre che parte il mar dal nostro mondo. marino

versarono sul mondo romano al tempo stesso che i longobardi nostri. carducci, iii-3-89

avanti alla scoperta delle indie sì orientali che occidentali, il mondo vecchio aveva poco

: noi degni ancor di quel nome che scorse luminoso tutto l'antico mondo?

terra tutta quanto quella parte di essa che era nota prima della scoperta dell'america.

1-11: non sappiamo noi... che sotto lo equinozziale... vi

osservate le cose del mondo nuovo, che si sono trovati per lunghissimo spazio di

le regioni del nuovo mondo compensando ciò che a lui era scemato dall'ampiezza dell'

se non per divina relazione, ciò che in quei giorni passasse nel mondo. tasso

alvaro, 17-372: non sapevo più che cosa accadesse nel mondo: una sera

una sera, parlando con uno, seppi che ancora la vita era difficile, come

compiuta donzella, xxxv-1-434: a la stagion che 'l mondo -foglia e fiora /

passato hanno lor termine le fronde / che trasse fuor la vertù d'ariete / per

poggio si riposa, / nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia

riposa, / nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia sua a

né la notte appresso, / infin che l'altro sol nel mondo uscio. petrarca

petrarca, 9-4: quando t pianeta che distingue l'ore / ad albergar col

/ cade vertù da rinfiammate corna / che veste il mondo di novel colore. boccaccio

a i caldi giorni il tuono / che speranza di pioggia al mondo apporte.

uomo piccolo mondo chiamaro per uno vocabolo che quello importa, cioè microcosimo, parendo

berni, 46-1 (iv-96): colui che pose nome piccol mondo / a l'

ragione debb'essere domandato un piccol mondo che non questa terra che abitiamo quando la

un piccol mondo che non questa terra che abitiamo quando la si avvisi in disparte

la si avvisi in disparte dalla vita che alberga ma non produce. -il

n. 1. -gruppo di persone che riflette le caratteristiche dell'organismo più vasto

un piccolo, rude mondo guerresco che va. seduto sul bordo guardo intorno a

lui. c'è gente, dentro, che ha dor mito, ha

filosofo, scienziato, ecc.) che si presenta come l'incarnazione dei valori

umano (comprendente anche le generazioni che si sono succedute sulla terra durante i secoli

se nne dole / de lo mal che n'è scuntrato! dante, xxxvii-10:

,... / da te conven che ciascun ben si mova / per lo

, iv-xxvii-3: si legge di catone, che non a sé, ma alla patria

ecco l'agnello di dio, ecco quello che toglie li peccati del mondo. petrarca

trarrebbe del capo tutto il mondo, che per altro che per male vi si

capo tutto il mondo, che per altro che per male vi si venisse. macinghi

non daria un lupino), / pur che qua fosse quel baron iocondo, /

qua fosse quel baron iocondo, / che più vai sol che tutto l'altro mondo

iocondo, / che più vai sol che tutto l'altro mondo. rime anonime

, già tue compagne al trono? / che mai dirà la persia? / il

dirà la persia? / il mondo che dirà? a. martini, i-

(662): « si figuri che, solamente nella mia curia, domenica passata

impossibilità. machiavelli, 1-viii-76: presa che l'ha cotesta pozione, muore infra

creatura vivente, da l'intero / mondo che respirava, sorse allora il mistero /

vol. X Pag.788 - Da MONDO a MONDO (60 risultati)

purg., 16-106: soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due

mondo feo, / due soli aver, che l'una e l'altra strada /

alessandro, prese una città ricchissima e potente che da molti suoi baroni era desiderata d'

dà colore e tole, / secondo che richiede e vuol lo mondo. dante,

mondo hanno tralasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice.

creder lo mondo in suo periclo / che la bella ciprigna il folle amore /

petrarca, 1-1-76: questo è colui che '1 mondo chiama amore: / amaro

mondo presente, e argomento assai evidente che le virtù, di qua giù dipartitesi,

poliziano, st., 1-13: costui che 'l vulgo errante chiama amore, /

il mondo. tasso, 1-3: sai che là corre il mondo ove più versi

sue dolcezze il lusinghier parnaso / e che '1 vero, condito in molli versi,

mondo è svogliato e non si può dire che ciò venga da cattiva disposizione. alfieri

ciel consenta. giusti, 4-i-109: crede che tocchi / ai preti aprir gli occhi

è tanto maligno! esso non ammette che un uomo ed una donna possano, senza

istruire il prefetto in presenza dell'altro che lo avrebbe poi raccontato al. mondo.

pulci, 26-11: marsilio è qua che t'arreca il tributo / con l'

tanto già seguace mondo un solo / che potesse a pompeo chiuder le ciglia.

signori, vi guarda e sae / che '1 male e 'l ben restae / di

tutto lo mondo canti / (po'che lo tempo vene). dante,

.. / e sieti reo, che tutto il mondo sallo. petrarca, 50-24

suoi tre lumi a tanta perfezione che tutto 'l mondo s'è volto

e siatemi pietosa. / vorrei che il mondo tutto si scordasse / e che

che il mondo tutto si scordasse / e che di me nessun più ragionasse.

strida... per sì fatto modo che parea l'inferno; e tutto il

40-65: ode da tutto t mondo che la parte / del re agramante fu,

la parte / del re agramante fu, che roppe prima. castiglione, iii-57:

parigi;... si dice che, essendo andato una sera ai boulevards,

. baldini, 6-118: e dire che l'avevo addestrato così bene a pestare

è di ciascun vizio assembro, / per che amistà nel mondo si confonde. idem

quasi nocchiero,... che, considerando le diverse condizioni del mondo

a. manetti, 32: io vo'che tu intenda, che queste non sono

: io vo'che tu intenda, che queste non sono cose nuove,..

: -voi vedete, maestro, in che trescate / noi siamo per amor di

s'ha a far? le son cose che dà 'l mondo. rosa, 3

): il signor curato è un uomo che sa il viver del mondo. leopardi

pagani la generalità degli uomini civili, che noi chiamiamo società o mondo, non

, con il suo inizio scandoloso, che aveva deluso e sorpreso la maggioranza dei miei

con la duchessa, tutte le volte che la incontrava nel mondo. ghislanzoni,

10 ripeteva ad alfredo: « il tempo che noi sacrifichiamo al mondo, è sottratto

, per cui eravamo noi i soli che andassimo a tener loro compagnia. cantoni,

trovò guarita di quelle due dolcissime malattie che sono la timidezza e il poco uso

di mondo (con uso attributivo): che ha una profonda esperienza della vita e

vita e delle convenzioni della società; che si comporta e si atteggia in modo

modo disinvolto, sicuro, spigliato; che sa trattare con misura e discrezione e si

sue condizioni sociali). -anche: che conduce o ama condurre una vita brillante

164: dagli uomini di mondo domanda che lo credano uomo amabile. manzoni,

. tarchetti, 6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo;

6. 12. insieme delle persone che costituiscono l'ambiente in cui si vive

mondo, per non far lieta colei che del suo male era cagione di vederlo

la fortuna dànno noia solamente a coloro che non sanno guidare la vita loro. tasso

: ho perduto molto più di quello che il mondo può immaginarsi. pananti, ii-

già, vuol sempre criticare: / quel che ci torna d'ora in poi facciamo

apprezza se non se per queste vanità che mi pongono in certo commercio d'opinione

., io (179): lasciar che il mondo formi un tristo concetto della

piccolo mondo, per verità molto più antico che moderno! marchesa colombi, 2-56:

della signora a e del signor b, che sono belli e giovani ed appartengono al

difficile, lontano / oggi da noi, che lo lambisce appena, / come un'

delle condizioni sociali, culturali, morali che improntano la vita di una persona.

, 10-ii-532: abbiamo avvisato più volte che l'assimilazione è uno sforzo perpetuo della virtù

nel giardino meraviglioso del nostro aulente ritiro che rappresenta tutto il loro mondo e dal

vol. X Pag.789 - Da MONDO a MONDO (49 risultati)

tempo per essere cattive. -in che mondo vivi o vivete?: come domanda

come domanda retorica per esprimere lo stupore che provocano l'ignoranza, l'inesperienza,

3-338: « ma come? non sapete che oggi è san pietro? e in

oggi è san pietro? e in che mondo vivete? questa è festa grande

cane da rete. però vi prego che, se in quel mondo ve ne fosse

quel mondo ve ne fosse alcuno buono che aver si potesse, me lo compriate e

lo compriate e mandiate, costi ciò che si voglia. caro, 12-i-216: questa

voi né di cotesto mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi

. 13. categoria di persone che si distinguono per caratteristiche professionali, sociali

mondo de'letterati, vaghissimo e presso che non dissi perduto dello studiare. segneri,

sostenersi per se medesima e far in guisa che, senza nuove repliche, tutto il

, avvisa un dotto medico dei poveri che bazzica ogni giorno per quelle altre regioni

usciere in pensione. ma il fatto stesso che parlassero romanesco metteva maggiorelli a disagio.

galante: l'ambiente frequentato dalle persone che appartengono alle classi socialmente elevate e abbienti

alle classi socialmente elevate e abbienti, che conducono una vita brillante e agiata,

conducono una vita brillante e agiata, che si distinguono per gusti, per consuetudini

i. nelli, iii-264: l'usanza che avete voi altri, signori italiani,

legate, timide ed inesperte sul principio che entrano nel gran mondo. pananti, ii-43

. -anche: l'insieme delle persone che rappresentano o esprimono una cultura,

2 2 122: che avrebber eglin detto que'famosi saggi del

oriani, x-13-15: l'oriente sapeva che uno solo era libero, il mondo

era libero, il mondo greco-romano sapeva che alcuni erano liberi, il mondo moderno

erano liberi, il mondo moderno sa che tutti sono liberi. jahier, 2-60

(in numero enorme, superiore a quello che noi crediamo) è un problema del

e terrena, corrotta dal peccato, che si contrappone all'eterna realtà soprannaturale,

modello di umanità rigenerata da cristo e che è considerata transitoria, ingannevole, vana

guittone, 1-8: or da voi, che del fiore / del piacer d'esto

5. bernardino da siena, 737: che cosa è la luna? è il

è il mondo: tu vedi la luna che è bella: ella è chiara,

, ma ella ha un'altra cosa, che ella è fredda. simile è la

, 14-550: qual saturo augel, che non si cali / ove il cibo mostrando

frigidità del peccato e facendosi a credere che questo a lui basti, non si sollecita

tre bestie si possano meglio adattare, che sia quello il che è a tutti

possano meglio adattare, che sia quello il che è a tutti comune, che alli

il che è a tutti comune, che alli tre nostri principali nemici, cioè

s. maria maddalena, xxxiv-199: che ci è più ch'avere il cor

diletti de'piaceri del mondo, / mentre che ciascun vive in giovinezza? lorenzo de'

spirito di mondo, ma con spirito che sia da dio. giuglaris, 101:

.. dedotte dalla filosofia del mondo, che vuol far la maestra fin nelle cose

cristo. segneri, iii-3-298: sapete che tre nemici abbiamo terribilissimi, e sono

alle lusinghe infide, / pace, che il mondo irride, / ma che rapir

, che il mondo irride, / ma che rapir non può. gioberti, 11

dante, par., 3-115: poi che pur al mondo fu rivolta / contra

: li rimane a questo fratello la dote che li lasciava il padre se andava al

185): le veniva in mente che molte di loro eran destinate a vivere in

/ un'armonia di cantici argentini, / che innanzi sera modulavan quelle / paurose del

luisa bevilacqua. moretti, i-388: che cosa intendeva, che cosa dunque voleva

moretti, i-388: che cosa intendeva, che cosa dunque voleva il buon vescovo?

visitò la santa donna. con tutto che fusse del mondo, molto devotamente la

vol. X Pag.790 - Da MONDO a MONDO (64 risultati)

quella tua chiarissima e santissima voce, che assai se'oggimai vivuto e alla natura

si vede / maraviglia ne l'atto che procede / d'un'anima che 'nfìn qua

l'atto che procede / d'un'anima che 'nfìn qua su risplende. idem,

idem, inf., 5-90: noi che tignemmo il mondo sanguigno, / se

inf, 27-62: s'io credesse che mia risposta fosse / a persona che mai

che mia risposta fosse / a persona che mai tornasse al mondo, / questa

non è di questo mondo, imperò che se fosse di questo mondo, gli

mondo / sua ventura ha ciascun dal dì che nasce. boccaccio, dee.,

il giovane rispose: -messer, niuna cosa che sia in questo mondo. buti,

: si chiama la congregazione de'cristiani che sono nel mondo la chiesa militante.

, ove molti ha de'folli mercatanti che comperano vetri per zaffiri, metallo per

farsa / e ciba molti d'altro che di zuppa. savonarola, i-73:

... sazia l'appetito dell'omo che non cerca altro in questo mundo e

delle cose di questo brigoso mundo, che, se voi, signore, pien di

disnare, come falliti e rotti più che ludovico dal pallaggio. tasso, 3-68:

.. col tuo lume fa una volta che conosciamo in qual forma e per quali

finalmente! ». tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più

sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. carducci, iii-3-111: noi

situazioni, nelle circostanze, nelle condizioni che la regolano e la improntano, nelle

improntano, nelle occasioni e nelle possibilità che offre, nei suoi problemi, nelle

, per bisognare uomo... che s'intendessi più del mondo di me.

conosciuto il mondo quanto me, vedrai che non son cose da farsene maraviglia.

di essere o di comportarsi determinato, che rivela il carattere di una persona.

arrigo baldonasco, 398: rason è che voi degiate patire / li gran traicutamenti

tempo aconsentire, / a cominciar quel che voi senten- zati. / né siete

zati. / né siete in mondo che piaccia a la gente, / e

a la gente, / e par che 'n vostro ditto ne mostrate.

. — insieme di attività che si esercitano in determinati ambienti e in

essersi per divino giudizio osservata quella, che noi diciamo ragion di mondo, che

che noi diciamo ragion di mondo, che chi prima nacque, premuoia.

18. ciascuna delle tre sedi che secondo la tradizione cristiana sono assegnate alle

sapienza, quanta è l'arte / che mostri in cielo, in terra e nel

idem, inf, 30-59: o voi che sanz'alcuna pena siete, / e

, e io farò per quella pace / che dietro a'piedi di sì fatta guida

virgilio congiunto / su per lo monte che l'anime cura / e discendendo nel

torna; / ma tolga il mondo tristo che '1 sostene. poliziano, orfeo,

di favola comica, per moltissime contradizioni che noi consentono. — altro

defunti secondo le dottrine filosofiche e religiose che affermano la sopravvivenza e l'immortalità

maggiore flagello assai sopra di voi, che non ha fatto sopra li passati,

vino, accioché mangiano e bevano fra tanto che giungono all'altro mondo. galileo,

irrazionali da loro investigate, e predicavano che quello che le avesse manifestate era tormentato

loro investigate, e predicavano che quello che le avesse manifestate era tormentato nell'altro

scrittore è qualche cosa di serio, che gli move il core e gli scalda

un mondo di bugie, al meglio che ho saputo. garzoni, 7-397: anticamente

testa un mondo di capelli, secondo che gli andavano crescendo in capo. galileo,

india sono una mole di sì gran corpo che vi cape dentro un popolo d'uomini

secoli presenti gli atlanti, non finti, che portano mondi intieri di notizie cosmografiche.

mi preparo a scrivere un mondo di cose che vedrò e che sentirò. a.

un mondo di cose che vedrò e che sentirò. a. verri, 2-ii-340:

abbiamo avuto un mondo di abati francesi che ci hanno annoiato. monti, iv-45

erano molto ben a cavalo e su cavali che vagliono un mondo. guicciardini, 13-ix-252

mondo, né s'ha ancora certeza che abbia a venire presto. caro, 4-115

tiberio,... gli dico che gli doverebbe dar moglie. ei mi replica

gli doverebbe dar moglie. ei mi replica che bisogna considerare molto bene che, a

mi replica che bisogna considerare molto bene che, a questi tempi, mettersi una

riprendevole questo abuso dell'ariosto, quanto che, in persona sua poetica siccome in altra

: tu vuoi sempre qualche acconciatura / che costa un mondo, di quel nastro

pezzo chiaramente tutti i giochetti dello spirito che, non potendo uscire fuori di sé

: troppo la gran cosa è quella che domandate e, s'io la dicessi,

questi affaracci di puntiglio, per poco che vadano in lungo, s'estendono, si

la vela, a forza di vento che la perquota, d'una gagliardia sì vigorosa

una gagliardia sì vigorosa e sì forte che ella prende a scherno le correnti più rapide

tutte pesanti ne'ventri di quelle navi che sono vere mezze città -gran parte del

fede e un ardire di gigante per ciò che riguarda la guerra coll'austria e con

vol. X Pag.791 - Da MONDO a MONDO (47 risultati)

il luogo ideale in cui si ritiene che abbiano la loro sede dio e gli

conforme a tutte le leggi morali, che ha solo significato pratico, come guida

degli uomini e tutte le azioni egregie che si fanno in questo mondo inferiore.

da'teologi detto angelico; celeste, che è da quello sino a la luna

. idem, 18-103: tutto ciò che avviene nel mondo razionale ha le sue leggi

4-iii-137: il sistema intero dei corjfi, che riempiono l'universo e di cui noi

l'universo e di cui noi non conosciamo che una piccolissima parte, può chiamarsi il

sino alla più debole delle creature, che si trova dotata di sensibilità in un

dotata di sensibilità in un grado quale che siasi, può chiamarsi il 'mondo intellettuale

spazio e dal tempo e costituisce quello che io chiamo il mondo metafisico. gioberti,

invisibile, una nota dell'accordo divino che l'intero universo è chiamato ad esprimere

sedia,... ed ecco che il magnetismo si è collocato come interprete,

deve continua- mente ampliarsi. lo scienziato che è pure un cattivo soggetto è una

potersi trattare e trattarsi in essa da chi che sia il giro e 'l mondo

, la sua idea, minima che ella sia, sarà un piccolo mondo

, una delle facce del mondo che giri lentamente intorno a se stesso

tutto il mondo muto delle cose / che accompagna il mio viver sulla terra,

viver sulla terra, / io penso che morrei di solitudine. -percezione della

-percezione della realtà, dell'ambiente esterno che circonda l'uomo. petrarca, 323-30

vari augelli e tant'altro diletto; / che dal mondo m'avean tutto diviso.

del re, il percosse sì forte che cadde e stette per buono spazio alienato

atteggiamenti, dei principi, dei valori che costituiscono l'assunto fonda- mentale di un'

le so, io le so le parole che rivelano la vita a chi langue e

b. croce, ii-5-140: e evidente che due opere d'arte o di poesia

mondi, ciascuno in sé compiuto, che non soffrono comparazione e misure. gentile

ancorché oscura, questa idea dell'artista che crea un mondo suo è fitta profondamente in

è fitta profondamente in ogni uomo, che si accosti all'opera d'arte e senta

fosse impresa ormai disperata farmi parlare e che sarei rimasto sempre in un mondo inespresso

: quei monti azzurri /... che varcare un giorno / io mi pensava

al viver mio! idem, 26-100: che mondo mai, che nova / immensità

, 26-100: che mondo mai, che nova / immensità, che paradiso è quello

mai, che nova / immensità, che paradiso è quello / là love spesso

la luna. allegri, 207: bisogna che, quasi fattosi barbero imbriaco, e'

dalla figura impressavi la loro maggioranza, che è in quest'ordine: stella, luna

, sole, mondo e trombe, che è la maggiore e sarebbe il numero 40

piazza il mondo nuovo dei birbanti, / che con quel ferro, che da un

, / che con quel ferro, che da un canto girano, / fan veder

v-480: qui tratta di quelli bagattellieri che mostrano il mondo nuovo. 24

: avendo... assai, che avrebbono potuto logorare in abbigliamenti e gale

4-7: può far il mondo! e che diavol hai questa sera, o lucerna

hai questa sera, o lucerna, che, né per accrescerti l'oglio né

, 16-v- 154: corpo del mondo che io non so se me lo saprò

del mondo! il bel lavoro, che fanno nelle nostre budella quelle decozio- nacce

su, sangue del mondo! par che stiate facendo la barba alla vigna! -

dei festoni di carta rossa lucida, che l'emilia mi disse guai al mondo se

. bartolini, 20-250: delle stelle che m'importa, / mondo cane,

, perisca il mondo!: a indicare che si vuol ottenere qualcosa a qualsiasi costo

vol. X Pag.792 - Da MONDO a MONDO (69 risultati)

impassibilità. tasso, 20-69: pur che costei si salvi, il mondo péra.

persona orgogliosa; / bontà non è che sua memoria fregi. idem, inf

'1 pentersi, e '1 conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è breve sogno

bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa, / che fu sì altiera al mondo e sì

mondo, pur troppo! altro figlio che me. leopardi, 20-7: qualunque

del libro di cui discorro - colui che soleva ripetere che la vita dev'essere «

cui discorro - colui che soleva ripetere che la vita dev'essere « courte et

, 8-5 (49): guastando ciò che al mondo è da laudare / in

candido leggiadretto e caro guanto, / che copri a netto avorio e fresche rose,

miseria ogni altro misero e avaro, che al mondo fosse, soperchiava oltre misura.

: tutti nascemo con peccato / e ciò che nasce al mondo, nasce cieco.

a me non venne neppure in mente che la ci fosse al mondo.

al mondo. -con agg. che esprimono esclusione (solo, unico,

3-72: chi è quell'uomo al mondo che tenga occulti gli altrui secreti?

al mondo nonn-è pena sì cocente / che non torni pia- gente. fra giordano

quale è sì tenace e sì forte che per nulla maniera di mondo si può partire

, 239-28: nulla al mondo è che non possano i versi, / e

ei non troverebbe forse uomo al mondo che gnele sapessi fare. v. borghini

chi abbia ripreso il gran poeta romano che dicesse 'ricerca i porti velini '

ricerca i porti velini ', come che e'fosse mandare a cercar cosa che

che e'fosse mandare a cercar cosa che non era al mondo. annotazioni sul decameron

miglior mondo passa / alma gentile, che di questo è lassa. monti,

: essendosi sparsa in palermo la voce che io era passato all'altro mondo, tre

. bernari, 4-117: è minutolo che se ne sta andando all'altro mondo.

. tasso, n-iv-293: io giudico che né pelopida né epaminonda né temistocle né

caro. guadagnoli, 1-i-23: s'awien che dal mondo anch'io men vada.

, verosimilmente. sacchetti, 64-92: che potrestù fare, che a ragione di

sacchetti, 64-92: che potrestù fare, che a ragione di mondo non pesi dieci

2-32 (359): voi sapete che l'opera era prima mia, e che

che l'opera era prima mia, e che, a ragion di mondo, gli

mondo, gli era passato il tempo che nessuno non ne doveva più parlare.

4-133: ella si starà così tanto che muoia suo padre o giovangualberto, ché,

di mondo, ci sono stati assai più che la parte loro. l. salviati

pietta si era lusingata... ragazze che non hanno mondo... testoline

mostra impacciato, ec. si dice che 'è un uomo che ancora non ha

si dice che 'è un uomo che ancora non ha mondo '. es.

sebbene sia su'trenta, pure si vede che ancora non ha mondo. ruggero per

: signora, voi avete qualche cosa che vi disturba... eh signora mia

i confini di queste ville, teme che gli caschi il mondo addosso in sentir

e fra l'altre una dove dice che l'uomo giusto non si muove se

bella; / seco è '1 pastor che male il suo bel volto / mirò sì

altro, n. 12. -da che mondo è mondo, da poi che il

-da che mondo è mondo, da poi che il mondo è mondo: da tempo

. grazzini, 4-98: io voglio che voi intendiate la maggior disavventura e il

disavventura e il più strano e nuovo caso che, dappoi che '1 mondo è mondo

strano e nuovo caso che, dappoi che '1 mondo è mondo, s'udisse mai

rola, 55: tutti quelli che si sono salvati, da che il

tutti quelli che si sono salvati, da che il mondo è mondo, non si

mondo. gozzano, i-1085: da che mondo è mondo, l'uomo è

sonora sampogna, figliuol mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato

, figliuol mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato al mondo

sdegno perch'ell'ami / molto colui che la produsse al mondo; / ma

al mondo; / ma dèi pensar che quel medesmo amore / ti porterà,

tempo si acquistò l'animo di colei che avea posto al mondo il suo padrone.

leopardi, 847: saria di ragione che tu [natura] provvedessi in modo

tu [natura] provvedessi in modo che eglino [gli uomini] fossero felici per

... non vorrebbe far altro che cavar fuori creature vive da qualunque materia

. per il nostro tempo, quello che furono gli innovatori del medioevo, idoli

innovatori del medioevo, idoli suoi, che recavano nel volgare, pur mentre lo

altro mondo (con uso attributivo): che è o appare fuori della norma,

; assurdo, privo di logica; che suscita stupore e curiosità o disapprovazione e

. c. arrighi, 3-134: cose che paiono contraddizioni dell'altro mondo, ma

paiono contraddizioni dell'altro mondo, ma che stanno invece nella logica e nella morale

: dove passa lascia il segno: gente che sputa i denti o dura una pena

rimettersi seduta. bacchelli, 1-i-48: che idee strampalate! proprio dell'altro mondo

gente... deh'altro mondo, che tirava via pei fatti suoi e a'

relativo. latini, 3-45: ecco che voi venivate in affrica, la quale

dolore vinto, de pigliar le brace, che avia poste al capo del letto,

un pezzo di figliuola grande e rotonda che è l'ammirazione del vicinato. d'annunzio

vol. X Pag.793 - Da MONDO a MONDO (44 risultati)

cibo. carducci, ii-5-91: amerei che... mi si spedisse il resto

per amore aveva ricevuto, / pensando che iddio m'avea donato / di ben

mondo. varchi, 24-10: io credo che me n'arebbe servito, perché.

guardandomi fissi, parevano quelli animali, che vengono di là dal mondo, che si

, che vengono di là dal mondo, che si pascono di aria.

luigi marsili, 26: però ti priego che mi lasci dormire al mondo e non

leopardi, ii-136: l'amicizia, non che la piena ed intima confidenza tra'fratelli

, rade volte si conserva all'entrar che questi fanno nel mondo, ancorché siano

miei primi anni quando entrai nel mondo, che mi parve tanto bello ed allegro.

398: gli riduca a memoria che siamo al mondo. manzoni, pr

. con quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo

quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per sua

sapere nulla o non curarsi di ciò che accade. alfieri, 7-22: s'

del mondo 'dicesi figuratamente di persona che non si cura delle faccende o delle meschinità

piovene, 5-108: si crede di lontano che questo sia un angolo fuori dal mondo

; quel [bevitore] del signore, che era nell'altro mondo, appena gli

messer lorenzo e messer benedetto, ancora che molti mesi non sieno corse tra noi

più profondo / scolpito avrò per fin che 'l mondo è mondo. guadagnoli,

. gozzi, 3-3-501: non bastava forse che la natura avesse fatto una faccia così

: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie

mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che t vento fa menare

per lo mondo vanno, che le foglie che t vento fa menare, li fa

. idem, infi, 20-60: poscia che '1 padre suo [di manto]

di due lire... -roba che gira il mondo? me ne rido.

, 15 (260): tangheri, che volete girare il mondo, senza saper

girare il mondo, senza saper da che parte si levi il sole; per imbrogliar

... sopravvengono a qualche meschino che gira pel mondo, nessuno può figurarsene

mamiani, i-151: ma io rispondo che il male è fatto, 1 versi

dipartirmi d'ogni vanitate, / però che veggio crescere e salire / mattezza e villania

di donarmi una nobile grazia, cioè che un torneo feggia, là ove s'armi

hanno voluto alcuni..., che, se si riceve questo nome [di

principe galeotto apposto al decamerone], che e'chiamano titolo, si contraviene alla

rivalità d'amore, fino all'ultimo che aveva fatto scannare per servire alla vendetta

, 20 (347): io so che, quando ho voluto mandare all'altro

altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c'è voluto altro.

, per morire al mondo, / che di sua legge, al ciel sempre rubella

commissari o colli torti, / dirò: che serve incrudelir co'morti?

sassetti, 210: io giudico che quando voi corressi 100 ducati per nove

in sua proprietà, di risico, che 'l mondo non finirebbe. -non

non finirebbe. -non sapere in che mondo (o di che mondo) si

-non sapere in che mondo (o di che mondo) si sia: essere fuori

: don abbondio non sapeva più in che mondo si fosse. piovene, 253:

onori, scusate, non so proprio di che mondo sono. -segnalarsi per ottusa

vituperio estremo si proverbiano tuttodì le persone che di quelle [scienze]

vol. X Pag.794 - Da MONDO a MONDO (41 risultati)

ti sei od e'non sà in che mondo e'si sia. -parere di

per la muraglia, con un rumore che parea la fine del mondo. -parere

. dante, xxxi-1: parole mie che per lo mondo siete, / voi

per lo mondo siete, / voi che nasceste poi ch'io cominciai / a dir

cui errai. mazzini, 40-51: importa che vene zia viva: importa

vene zia viva: importa che non si dica pel mondo: l'italia

l'italia del '49 ebbe una città che diede sola, quando tutti cadevano,

della costanza, e l'italia lasciò che morisse di fame. -da qualche

c. arrighi, 3-49: -via! che egli potesse avere, per caso,

stato sempre uomo di buon tempo e che mi piglio il mondo come e'viene

: chi vuol vivere in quiete più che sia possibile, bisogna che pigli il

in quiete più che sia possibile, bisogna che pigli il mondo come viene. pananti

1-i-38: quanto a me, vo'sperar che vada bene; / se no,

pasto alle belve, a quelle belve che sono, quando ci sono, i

tasso, 8-29: verace corpo è quel che 'n noi si vede: / servi

: / servi siam di giesù, che 'l lusinghiero / mondo e 'l suo

calcio al mondo. -sapere che cosa è il mondo o il suo mondo

un po'più attempatela / e sa che cosa è 'l mondo. s. maffei

non per la pitoccheria di trenta scudi che non mi tengono al mondo.

responde tu, om seppellito, / che cusì ratto d'esto monno èi 'scito.

160: a poco a poco vo conghietturando che non mi gioverà anche l'uscire del

sì servito ambruo gio, che uscirebbe del mondo, s'io gliel dicesse

per il mondo, li quali non confessano che cristo venisse in carne.

è della sua bontade, / e vorrei che valesse mille mondi. -venire,

ala natura, / eh'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene

dante, xx-57: lo giorno che costei nel mondo venne, / secondo

costei nel mondo venne, / secondo che si trova / nel libro de la mente

si trova / nel libro de la mente che vien meno. boccaccio, dee.

dee., 5-10 (91): che maladetta sia l'ora che ella nel

): che maladetta sia l'ora che ella nel mondo venne. ariosto, 36-59

. sacchetti, 63-52: deh, che non ti vergogni! comincia prima

prima a venire al mondo, che tu ragioni d'arma, come

conte vittorio fossombroni, matematico ed economista che fu ministro del granduca di toscana dopo

or mi diletta e piace / quel che più mi dispiacque, or veggio e sento

dispiacque, or veggio e sento / che per aver salute ebbi tormento, / e

eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. così va spesso

, / il mondo esser di quel che se lo piglia, / vi ponean su

scende / e v'è subito l'altro che le sale. guadagnali, 1-i-94:

al rovescio come quei dannati di dante che avevano il culo dinanzi e il petto

sarebbe più ridicolo il volerlo raddrizzare, che il contentarsi di stare a guardarlo e

magalotti, 23-110: si trova da ultimo che tutto il mondo è paese, essendo

vol. X Pag.795 - Da MONDOBOIA a MONELLEGGIARE (49 risultati)

il mondo è paese; ma dico che l'ambiente cola è più morale,

costante. bacchetti, 2-xxiv-855: credete che esista non so dove un essere continuamente

donne cattive e tutti i perversi uomini che popolano e spopolano le quattro parti del

ama. giovio, i-304: io dico che mastro papa paulo non è nochier di

paulo non è nochier di aqua dolce e che mon- strarà al sospettoso mundaccio che se

e che mon- strarà al sospettoso mundaccio che se intende della calamita e carta sì

della calamita e carta sì profundamente, che non arà paura di eolo e di

a me, credilo a me, che questo è un mondàccio. firenzuola, 109

tutti, ma solo per quelli / che non son paghi dello stato loro. giusti

dritto, mondoboia, - fa pin che si strugge dalla curiosità. =

mondosagrato, inter. esclamazione intercalare che esprime impazienza, rabbia, disappunto.

al fin gridò: -mondosagrato! / che vi credete d'essere in mercato?

mondovita, agg. letter. che si riferisce, che è proprio della

. letter. che si riferisce, che è proprio della città piemontese di mon-

dovì (in provincia di cuneo); che ne è originario, vi è nato

perpetua a cui erano sottoposte le donne e che quindi adempiva ai doveri sociali di protezione

con senso qualunque atto giuridico che la donna compisse) che tale potere

atto giuridico che la donna compisse) che tale potere comportava (e tale soggetto

(e tale soggetto, a seconda che la donna fosse nubile o sposata,

. villani, 2-9: feciono la legge che ancora si chiama longobarda, e tengono

... abbino la medesima autorità che già avevono li mundualdi. cettini,

legnaiuolo. cantini, 1-10- 177: che in l'avvenire il magistrato de'soprastanti

... le medesime facultà, che hanno gli magistrati per legge fatta sino sotto

del sovrano) nominava alla donna, che fosse priva di un rappresentante giuridico familiare

altezza reale, volendo provvedere alli inconvenienti che possono derivare dalla facoltà che compete a

alli inconvenienti che possono derivare dalla facoltà che compete a più magistrati e tribunali d'interporre

... or ina che tutti i magistrati e tribunali a i quali

mondualdi, tanto per le donne maritate che per le vedove e fanciulle, siano obbligati

supremo un riscontro circostanziato dei mondualdi che avranno interposto. tommaseo [s. v

me. pulci, vi-170: quel che colma mone. idem, vi-172:

idem, vi-172: carnefice di mone che non giuntasti. = voce gerg.

mone, / picolo fantino, che in cuna stava, / e la sua

.]: * monèdula ': uccello che comunemente chiamasi 'gazzera, putta '

perocché la monèdula è uno uccello nerissimo che denota tradimento. 3. taccola

con livrea gialla screziata di bruno, che vivono nelle regioniamericane. = voce dotta

(plur. m. -chi). che è proprio, si riferisce o appartiene

o appartiene al principato di monaco; che ne è originario, vi è nato,

il bricconcel, mi pare / veder che addosso già ti si strofina: / e

finalmente! -l'avete sentita questa monella che salta dall'estate alla primavera, e che

che salta dall'estate alla primavera, e che vi fa sparire sotto gli occhi nove

molto simpatica la moglie, una monella che mi disse graziosamente di chiamarla clelia.

monella mal dipinta, e mi dice che son padre e figlia: io gli

e solo / di lei punire, / che al suo di monellùccia corpicciolo / può

... una monellùccia di dodici anni che si mettesse in capo di scimmiottare il

, 1-ii-90: puoi dire al sagan che il suo messaggio pervenendoti da uno spez-

4. opera, scritto, composizione che rivela pungente ironia, allegra impertinenza.

sono trovai sulla sua tavola un albo che è addirittura una monellata. lo chiama

le sciocchezze, 'bètises ', che sfuggono ai suoi conoscenti. =

cambio del bambino perduto, del bambino che folleggiava e monelleggiava per la casa,

vol. X Pag.796 - Da MONELLERIA a MONELLO (45 risultati)

. moravia, ii-152: pareva che la madre, donna grande e piena di

le convenisse sostituire non si capiva che maldestra monelleria. pavese, 9-81:

contegnosa, ratte nuta, che pure a volte le divincolava tutto il corpo

da non badare alle nostre monellerie, che avrebbero fatto dannare un santo. de

ogni monelleria nostra veniva sgridato anche lui che non sapeva sorvegliarci. -figur.

come nel canto 'via ': che dolcezza! 3. il mondo

4. ant. moina infantile che ha lo scopo di attirare la simpatia

dice per lo più d'un ragazzo che con briosa semplicità fa mille attucci giocosi

guadagnarsi l'altrui affetto ed ottenere quel che e'desidera. = deriv.

(plur. m. -chi). che è proprio, tipico, caratteristico dei

della poesia. sa bene catullo il castigo che quello sciagurato merita e lo dipinge in

vi-238: un vispo monellino, / che ti somiglia in volto, / sul romper

gli orfani di un istituto di beneficenza, che sogliono andar fuori in brigata e a

vi-59: io ho lettere da bartolomeo, che è libero alla bolla della s.

20-135: usava il gergo per mezzano tosto che veniva a me qualche bue: e

me qualche bue: e non intendendo ciò che si volesse dire 'monello, balchi

40: non passeranno mai diece lustri che alle spese di svisci monello si vuol

per 10 più di ceto popolare, che, abbandonato a se stesso e privo

chiama monello anche un pic- col fanciullo che nelle scherzose parole e ne'fatti piacevoli

, 934: rosetta nella dolce ombra che cresce / con quel ronzìo canoro, /

di gente e di monelli, / che s'allontana, più non le riesce /

di scappellotti ai monelli più molesti, che attorniavano i carretti come un nugolo ostinato

e la prontezza istintive di spirito caustico che l'ànno fatto celebre. slataper, 2-84

veggo un ufficiale de'gendarmi. - che c'è? - c'è che lor

- che c'è? - c'è che lor signori faranno 11 piacere di venir

, monelli. fucini, 95: o che cosa fate quassù soli soli, monelli

cosa fate quassù soli soli, monelli che non siete altro, rimpiattati nei ciuffi

i-115: mio cuore, monello giocondo che rido pur anco nel pianto, / mio

pianto, / mio cuore, bambino che è tanto felice d'esistere al mondo.

fuggite certe ostentazioni strane, / più che un monel non fugge la quarquonia.

valletto] martedì a s. lazzaro, che è un luogo come quello de'nostri

una specie di bricconi e vagabondi, che vanno buscando danari con invenzioni..

per 'monelli 'intendiamo quei poveri che si fingono stroppiati, malati, impiagati

diciamo 'fare il monello 'quel ragazzo che, avendo toccate leggermente delle busse dal

qui la gatta di masino, / che riprendeva il vizio ed il peccato,

'. così chiamiamo quei 'guidoni, che per firenze battono marina '..

e di quei fini; / disse che per consorte l'avea presa, /

35: bella razza di dei bamboloni, che, quando gli erano adirati, non

coteste donne stavano rinchiusi i monelli, che per fresca età non poteano essere condannati

fresca età non poteano essere condannati e che la giustizia umana già dichiarava incorreggibili.

arriva a cervello, / corre più che di trotto. marrini, 1-124: '

. forteguerri, 11-53: guidone, che pure era un monello, / la

in brianza, e il ladro consumo che da lui e dal mo

suo antinoo si è fatto di tutto ciò che è bisogno domestico. 4

ragazzo dell'anfora a chiedere se voleva che andasse a prendergli l'acqua. doveva aver

vol. X Pag.797 - Da MONEMA a MONETA (35 risultati)

con vostri salmi e vostre trenodie / che d'eretico sanno e di monello.

ghislanzoni, 18-170: nulla di straordinario che un monellùccio mal educato commetta su un

verga, i-187: 'malpelo un monellàccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti e che

che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti e che tutti schivavano come un can rognoso.

= voce di origine gerg., che indicava il soggetto di un'azione furfantesca

409: quando costoro hanno visto che gli animali superiori discendevano da quelli inferiori

a questi da una monera primitiva e che questa era simile a quella delle piante

), dal gr. pov-qp-fe 'che ha un solo ordine di remi (una

, / donna valente pone / amor, che deggia monendo pregare / del buon perseverare

, sm. teol. dottrina teologica che attribuisce la salvezza dell'uomo alla sola

), sf. mezzo di pagamento che ha un valore riconosciuto e che serve come

pagamento che ha un valore riconosciuto e che serve come unità di misura del prezzo

manufatti (presso le civiltà primitive che praticano il baratto) o, più

o da biglietti cartacei garantiti dall'autorità che li emette; rappresenta un mezzo per

misura con qualche cosa del suo genere, che sia come regola e misura di tutte

la moneta. granucci, 2-25: che rileva a noi sapere quando fusse introdutta la

dite, per dio? e tanto più che il ricercare questo fatto sarebbe un solcare

per tale effetto si fece la prammatica che corressero gli scudi d'argento di genova

di essa ben discorrere e risolvere in modo che se ne possa veder questo regno più

2-ii-47: la moneta altro non è che una certa misura di quelle cose che

che una certa misura di quelle cose che sono commutabili o venali, inventata affine

la moneta... altro non è che un valore o sia misura generale di

e finezza, d'un dato nome che ha un dato valore numerario, con pubblico

peso e d'una data purezza, che diciamo 'monete 'o 'unità

liinaudi, 1-294: con una moneta che balla, si disinveste e non si investe

bianciardi, 4-148: ci sono certi che il lavoro lo pagano metà subito e

metà subito e metà alla pubblicazione, che può essere anche due, tre anni

, n. 2. -moneta-chiave: che riveste una particolare importanza negli scambi e

corso legale. -moneta debole: quella che non è convertibile in oro o in

varietà de'prezzi, si è stabilito che il denaro si ricevesse secondo quella quantità

conto, immaginaria, politica: quella che non è disponibile praticamente e serve,

la moneta imaginaria... è quella che realmente non ha valore intrinseco, ma

fu... immaginato un compenso, che divise nei tempi successivi la moneta immaginaria

, iv-12-70: si pensi alfillimitato accrescimento che l'armistizio ha permesso della moneta di

ha permesso della moneta di occupazione, che conduce diritto al fallimento. -moneta di

vol. X Pag.798 - Da MONETA a MONETA (49 risultati)

banco. -moneta ideale: che serve a sostituire quella effettiva, reale

a sostituire quella effettiva, reale; che ha valore convenzionale (v. anche

. muratori, 7-ii-333: nasce sospetto che anche anticamente vi fossero monete ideali,

è in inghilterra la lira sterlina, che ne'secoli precedenti fu specie di effettiva

n. 5. -moneta interna: che è ottenuta dal settore privato mediante l'

mediante l'indebitamento presso le banche; che entra in circolazione per mezzo dell'attività

di moneta internazionale. -moneta-lavoro: che ha potere d'acquisto pari a una

(per lo più metallo prezioso) che può essere adibito a usi diversi da

quello monetario. -moneta-misura: quella che, per il contenuto stabile di fino

e promesse certe di pagamento, subito che le angustie dell'assedio si fos

sero sgombrate. -moneta-pegno: che ha valore pari al pregio intrinseco.

bene ai tedeschi, anche voi, che siete uomo colla testa a posto..

testa a posto... e che conosce il bene, il bene che ci

che conosce il bene, il bene che ci hanno fatto col rimettere l'ordine

la moneta sana. -moneta-segno; che ha valore dipendente dall'arbitrio dell'autorità

del pubblico. -moneta simbolica: che ha un valore nominale superiore a quello

buoni del tesoro a breve scadenza, che possono essere usati come denaro.

, 6-146: quante volte, del tempo che rimembre, / legge, moneta,

chiamata tare, et altre de oro che ne vanno xx al pardao e chiamasi fanon

anco hanno altra moneta chiamata cas, che ne vanno xvi per un tare d'

buona cognizione di tutte le sorti di monete che si spendono in diversi paesi, percioché

diversi paesi, percioché vi sono monete che portandole da una provincia in un'altra si

, 5-41: è da sapersi la moneta che si zecca e spende in sicilia esser

]. p. verri, iii-271: che ne dite del disordine delle nostre monete

avete moneta cecoslovacca? mostratemi le lire che avete! ». 3.

di forma per lo più circolare, che ha lega, titolo, peso e valore

facciale o estrinseco stabilito dall'autorità che la emette (e, per contro,

, 19-119: lì si vedrà il duol che sovra senna / induce, falseggiando la

induce, falseggiando la moneta, / quel che morrà di colpo di cotenna. guido

pisa, 1-138: a perpetua memoria che saturno era capitato in italia con la

bibbia volgar., viii-533: permetto che nella vostra regione si faccia moneta al

, lxxxviii-11-218: io non fui quel che fabricò il cavallo / per consumar la

in punire,... conciosia cosa che ad un banchiere, il quale cambiava

ad un banchiere, il quale cambiava monete che non erano a lega, gli tagliasse

scivolate da una mano all'altra, che già maddalena si era gettata sulla porta.

, 4-1: otto primo privilegiò i lucchesi che) otessero battere moneta d'oro e

, 1-23: fumo e lidiani e primi che si sappiano avere battuta moneta d'oro

gioco aurea moneta, / non men che al cavalier, suole a la dama /

si chiamava allora quella moneta d'oro che rimanendo sempre dello stesso peso e titolo

ecco a te dieci monete, / che son quanto mi ha mandato / il

pisano magistrato. -moneta anepigrafa: che non presenta alcuna iscrizione. -moneta

rezasco], 273: non credo anche che troppi si arrisicassero a partir di qua

o di maggior valuta sono sempre quelli che si pagavano in moneta d'argento a

di popolino, e più deboli quelli che si pagavano in bolzonaglia o moneta nera.

, prima, scelta, schietta: che ha lega e peso conformi alle prescrizioni

... tanto il fece peggiorare che tornò quasi a metade e simile la

moneta prima e così quella dell'oro, che di ventitré e mezzo carati le recò

: conoscendo il grave pregiudizio... che sia estratta la moneta leale e di

a'forestieri. -moneta calante', che ha peso inferiore al giusto (v

vol. X Pag.799 - Da MONETA a MONETA (42 risultati)

e piuttosto le sue qualità più apparenti che vere, le sue promesse, i

: la moneta di rame è meglio che pecchi di esser debole che forte. bandi

è meglio che pecchi di esser debole che forte. bandi toscani [rezasco]

. 2. -moneta contromarcata: che presenta, sulla primitiva impressione, un

parte. -moneta di grida: che ha un valore o un cambio ufficiale

son già tristissime, sì come quelle che, qual moneta di spaccio, son

pezzo metallico coniato, avente il valore che rappresenta (e si contrappone a quella

valore dell'argento non si può prefinire che o paragonandolo con l'oro o col rame

o denominandolo con la moneta immaginaria, che serve in ogni paese di misura della

, 3-69: la moneta reale stimo che si debba definire così: « moneta

quandoché sia, un equivalente a quello che fu dato per aver questi pezzi di metallo

reale è un pezzo determinato di metallo che, in proporzione del suo peso e

nera o erosa intendo tutte quelle specie che contenevano minor quantità d'argento e maggior

tariffe nostre hanno mancato di verità, che tale è l'epoca della introduzione della

, 5-228: principal cagione del caro che si pruovava era il disavanzo dei biglietti

/ inargentata fero i fiorentini, / che fu tenuto da'savi gran fallo.

: in una casa sono una brigata che fanno moneta falsa. poliziano, 1-699

: quand'io vo'certe tre lire / che più volte mi ha promesso, /

, / di contar non può finire / che non facci uno interesso: / quand'

. gioia, 1-ii-4: un principe che fabbrica monete false, il cui valore intrinseco

falsa o meno iniqua la moneta vera che la falsa? e domani, a

domani, a guerra dichiarata, certo che non avrei scrupolo a inondare il mercato

-moneta fuori corso, bandita, sbandita: che non ha più valore legale e non

monete bandite. -figur. ciò che disusato, desueto. mamiani, 9-224

corso. -moneta gobbina: che ha un contorno irregolare 0, anche

metallo diverso. -moneta incusa: quella che è incisa o intagliata (v.

anche incuso). -moneta larga: che contiene una quantità di fino maggiore dell'

panciatichi, 23: chiedendogli centocinquanta scudi che aveva a avere, gli rispose il buon

serra, 1-147: con tutto ciò che venezia ha dimesso di far la moneta

celli ed altre simili, non perciò biasimo che per le monete piccole, ed in

monete piccole, ed in quella quantità che sono bastanti per cambiare secondo la grandezza

nozioni, insieme di dati o di elementi che costituisce un livello più ristretto, più

, quando ci occorra, la moneta spicciola che adoperiamo nell'ordinaria conversazione.

rasa, stronza, tosata, tosa: che è stata sottoposta a una limatura fraudolenta

f. galiani, 3-179: vedendo che il ricusarsi le monete mozze incariva i

nobile: quella pregiata e stabile, che può fungere da valore di riserva.

greche0 romane). -moneta traboccante: che ha peso abbondante. segneri, 11-42

e ad altre monete, quando vogliamo dire che sieno di bonissimo peso.

il fiume di rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare. folgore da san gimignano

michelangelo, 174: tremila ducati, che portai a vinegia tra oro e moneta

tua mona laldomine a riportarmi cert'accia che ell'ha di mio, io la possa

della moneta: sovrintendenti della zecca, che vigilavano sull'emissione e sulla circolazione monetaria

vol. X Pag.800 - Da MONETA a MONETA (64 risultati)

ha moneta / per forza è necessario che si ficchi / uno spiedo per lo

/ uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi. dante, conv.,

filosofo, teologo o poeta, / che sua virtù non vai senza moneta. vita

fiorentini stessi, gelosi più della moneta che della libertà, non si fossero..

sì fattamente il nome di conte palatino che lo troviamo ridotto ad un misera- bil

ii-114: da rangoni sentirai la moneta che costa al nostro direttorio questa pazza missione

vendita de'tuoi libri; mi disse che non se ne troverebbe che un'indegnissima

; mi disse che non se ne troverebbe che un'indegnissima moneta. c. e

non tema forse /... / che vaghezza di moneta / corrotto abbia anche

/ cangio in moneta. / oh che delizia / tesser poeta! gozzano, i-138

]: « non piaccia a dio che l'anima di così valente uomo stea in

per moneta », - e comandò che fossero pagati. -prezzo di una

soldi trentatré il fiorino d'oro, che, computando la moneta e la misura fu

al teatro, ai caffè gli spassi che non poteva godere un principe.

villani, 7-114: condannò in moneta coloro che avevano cominciato il romore e impedita la

5. caterina da siena, v-34: che debbe fare e farà, se vorrà

la sentenzia contro se medesima. e che sentenzia debbe dare? non di moneta,

console, condannò in moneta alquante matrone che furono accusate dinanti al popolo di adulterio

venuto l'ultimo giorno del termine, che se in quel dì carlo non pagava la

la moneta statuita da la signoria, che il seguente giorno fosse su la piazza

mamiani, 9-356: reputo in ultimo che, dovendosi cavar moneta da qualche sorta

rivedessono le ragioni del comune di coloro che aveano avuto gli ufici e la moneta

, di attitudini, di opportunità, che rivestono valore e importanza decisiva in vista

la moneta fatai in mercanzia, / che felice e colui che ben l'intende,

mercanzia, / che felice e colui che ben l'intende, / oh quanti

mezzo proferitemegli per tutta quella poca moneta che io vaglio. tansillo, 1-147: sforzar

fascio: / né son sì poverello che a la meta f di giungere troppo tosto

. tasso, ii-195: a me pare che ciascuno il quale mi dimanda sonetti e

ch'io possa dare; e pare che me la voglia vendere a suo modo

modo: perché questa sola è quella moneta che mi rimane da spendere. segneri,

. segneri, i-208: quei patimenti, che tu sopporti per dio, sono,

lettura tutta quanta la più preziosa moneta che io mi abbia, cioè a dire

190: non mi regalate nul- taltro che amore che vi regalo anch'io, che

non mi regalate nul- taltro che amore che vi regalo anch'io, che costa più

che amore che vi regalo anch'io, che costa più di tutto e solo l'

tutto e solo l'amore è la moneta che lo può valere. moretti, ii-463

il nome letterario, il nome retorico che ti svela, definisce e risolve, questo

virtù par non si trova / moneta che la paghi, a tal che spesso /

/ moneta che la paghi, a tal che spesso / il poeta affamato si ritrova

del povero, perché dà tal moneta che va fino all'anima. -per antifrasi

], sanza riposo, / poi che morì; cotal moneta rende / a

oso. straparola, ii-72: sappi che tutti quelli che mangiano il mio e non

, ii-72: sappi che tutti quelli che mangiano il mio e non fanno a

abbia pur i tesori di mida, che sarà sempre un mendico. fr.

v. s. parte del desiderio che io tento di gradirle. muratori,

tanto alla moda, o certo moneta che non cava la fame ad alcuno. filangieri

i non savi e disavveduti. però che mostrano d'essere monete del verace

osservandosi l'ammaestramento di platone, « che i ragionamenti devono paragonarsi insieme, non

ragionamenti devono paragonarsi insieme, non altramente che la porpora e toro ». nel

toro ». nel qual paragone io credo che non parrà di buona lega quello che

che non parrà di buona lega quello che hanno voluto spendere, né la moneta

bembo, 10-v-104: pregherò il cielo che mi doni occasione di poternele esser grato

di poternele esser grato, e lei che si degni comandarmi e per sua fedel

minuto ». -territorio o nazione che funge da merce di scambio nell'ambito

di un'opera teatrale e drammatica, che, immaginato in base a modelli stereotipi

addosso ai barbari [autori], che fanno dei loro personaggi monete battute ad

... quello della moneta, che battendosi in roma sotto il tempio di giunone

divenuto tanto suo proprio col tempo, che molti si credono che questa voce di

col tempo, che molti si credono che questa voce di natura sua importi quel che

che questa voce di natura sua importi quel che un'altra dicevano pecunia, ancorché non

la pubblica autorità arrivò a tanta altezza che non solo i metalli onde formavasi furono

avessi preso per giusta moneta tutto quello che ho scritto, tu hai fatto male.

b. croce, iii-26-16: immaginarsi che egli prende per buona moneta, per una

!) sui peccati e la penitenza, che va tra gli scritti minori del machiavelli

vol. X Pag.801 - Da MONETA a MONETA (51 risultati)

caro, 2-1-171: io non posso credere che la camera in quel tempo sborsasse a

quel tempo sborsasse a moneta, tanto più che '1 calculo della spesa che si ha

tanto più che '1 calculo della spesa che si ha da fare è fondato sui

: hanno i ministri assicurata sua maestà che il sig. duca abbia due milioni

padovano verso la metà del secolo, ma che subito batte moneta propria. -cambiare

non siam frati di chiostro, / che ti saprem cambiare le monete.

avrebbe finito col raddrizzare le storte idee che vi correvano per buona moneta.

-di moneta (con valore aggettivale): che si identifica con un determinato valore monetario

determinato valore monetario o vi corrisponde; che è suddiviso o presentato in pezzi metallici

g. sangalletti, 4-ii-624: vedo che avevi fermo la stima della casa di via

per il dott. lorenzo fabbrini, che andava in arezzo a monacare una sua

. moretti, ii-521: immagino che il vecchietto parli spesso di sigari,

le parole sono la moneta più corrente che s'adoperi dalla rettorica, perché non

più fatto di cultura,... che in altri paesi è moneta corrente,

... facendole correre per più assai che non valeano. -fare moneta falsa

, 6: quelli sono bene sciocchi che di buono metallo fanno falsa moneta,

iv-4-218: quando penso al bastone austriaco che scende sui nostri prigionieri di mantova,

-pagare, ripagare, ricambiare della moneta che si merita, della stessa moneta, di

., 6-5 (117): il che messer forese udendo, il suo error

. sacchetti, 174-83: per certo che io non gitterò fiorini cinquanta, come

veduto per monti e coli, / che li fidi loro di quela propria moneta

, 10-vii-304: vi direi... che io v'amo come se mi foste

,... se non fosse che potrebbe parere che io vi volessi ricambiar

.. se non fosse che potrebbe parere che io vi volessi ricambiar di quella medesima

vi volessi ricambiar di quella medesima moneta che a me avete donata. idem,

niuno altro guiderdone delle sue fatiche riceve che amaritudine, niuno altro prezzo merca,

niuno altro prezzo merca, niuno appagamento che 1 dolore, perciò che

che 1 dolore, perciò che egli [amore] di quella moneta paga

di quella moneta paga i suoi seguaci che egli ha. firenzuola, 746: mi

non rimane altro prezzo per potere sdebitarsi che amare il benefattore, né ha scusa chi

il mazzarino] di proseguire l'impresa che, condotta a fine, dava modo di

dava modo di pagar ogfiuno della moneta che meritava. lippi, ii-23: ma

gl'inglesi, nell'istesso conio, che in buon italiano si dice: pagarvi nell'

istessa moneta, togliete questa anacreontica, che spippolai due mesi sono su ristesso suggetto

monti, xii-6-120: lo senti di che moneta questo crudele paga la mia tenerezza

ora egli ti ripaga di quella moneta che solo può spendere. baldini, i-292:

: dio ti paghi di quella moneta che tu meriti. -pagare di mala moneta

, 31: alla croce di dio, che io pagherò di mala moneta queste puttane

di mala moneta queste puttane fanti, che tutta questa mane mi han fatto gir

sant'antonio, / e altri assai che sono ancor più porci, / pagando

non do noia a nessuno, ma colui che si arrischierà a darmene, pagherò di

da poi vincenzio acciaiuoli giungeva a dire che avrebbe pagato di buon animo qualunque moneta

per monete correnti nel banco d'apollo, che mai non fallisce. — per

montale, 4-68: buona è la politica che riesce, cattiva quella che fa cilecca

la politica che riesce, cattiva quella che fa cilecca... facile è osservare

fa cilecca... facile è osservare che il machiavelli e le sue idee non

sulla moneta fiduciaria, di carta, che si passano di mano in mano,

moneta: per indicare la somma importanza che ha, sia per l'individuo sia per

più il privarsi di quelle due monetine che alla ricchezza de gli altri il privarsi

monètùccia. caro, i-61: o che monetuzza di scorze di lupini è questa

monetuzza di scorze di lupini è questa che mi mettete innanzi, di nulla impronta e

vol. X Pag.802 - Da MONETABILE a MONETARIO (56 risultati)

: non ho più tra le dita che una monetuzza d'oro d'un centimetro e

appunto come 'cysiceni stateres ', che hanno grand'apparenza, giusto come certe

asia, e poi non contengono sol che lega inferiosissima. -spreg. monetàccia.

goldoni, iii-914: -sono tre mesi che non tiro il salario. - certo

non tiro il salario. - certo che la mia padrona non ne ha bisogno.

. affé di mio, ha monetacce che spaventano. targioni tozzetti, 9-262:

caratteristiche, alla coniazione di monete; che può essere monetato (un metallo)

pagandosi in tal guisa dalle zecche, che danno regola agli orefici ed a tutti gli

contrattanti, le paste monetabili, ognuno vede che niuno vorrebbe in contrattazione privata a minor

contrattazione privata a minor prezzo una pasta che la zecca pagherebbe a un prezzo maggiore

, come materia monetatale, significa, che ciascuno si libera delle sue obbligazioni mediante

costo complessivo delle operazioni ai zecca, che può essere assorbito dalla moneta stessa con

davanzati, ii-455: ad altri par onesto che la stessa moneta paghi suo monetaggio,

alle spese del monetaggio, è giusto che restino a carico della nazione, ma non

più autorevoli non muovono ornai più dubbio che la zecca abbia a rimborsarsi del monetaggio

. si è potuto domandare... che anche il diritto di monetaggio fosse abolito

anche il diritto di monetaggio fosse abolito o che in altri termini la coniazione fosse completamente

. monetale, agg. che è proprio, che si riferisce o

monetale, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta

o è caratteristico della moneta coniata; che concerne o serve alla produzione e alla coniazione

nell'antica roma, i tre magistrati che dirigevano la zecca ed emettevano, talora

nel titolo de'signori della moneta, che e'chiamavano * triumviri monetali '.

zeno, v-230: circa le note che sono nell'esergo [della moneta di

fonditor d'argento ed aguriste, / che 'n prima munetò o fondeo metallo. scaniffi

dell'argento lire 6 imperiali, così quello che nel tassar le monete già fatte vi

vi si troverà essere, come quello che sarà posto in zeca per monetarlo. b

, ii-454: quello stremar l'altrui metallo che viene a monetarsi scandaleza. d.

colà istituito in non monetare l'argento che per ovviare, quanto il più far si

, 1-vi-57: locke fonda la massima che per base di un regolamento fisso in

in materia di monete non debba prendersi altro che l'argento, e che l'oro

prendersi altro che l'argento, e che l'oro debba monetarsi e tariffarsi so

del valore di tre o due grani, che hanno da una parte il fascio colla

.]: 'monetare la carta': fare che corra per moneta. 2

appunto [quegli uomini] come le doppie che si monetavano in atene: un pezzo

, i-319: arrossisco primieramente del debito che ho con lei per la stampa dell "

napoli, raccoglitore di monete vecchie, che almeno ne fruissero la monetaria, i francobolli

monetario1. monetàrio1, agg. che è proprio, che si riferisce o

monetàrio1, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta

della moneta o di determinate monete; che concerne o è in relazione con la

questo paese e la causa del corso che si dice abusivo. targioni tozzetti,

: ho gran sospetto, cittadini, che nella intrecciata complicazione dei lavori della zecca

opera e nell'estesa dei rami tutti che compongono la riduzione monetaria, sienvi de'

annuo della moneta può corrispondere alla quantità che sarebbe necessaria all'uso monetario di due

monetaria noi non entriamo, pur sapendo che il cerniscili è un economista di gran

: numismatica. -autorità monetaria: quelle che stabiliscono le variazioni nell'emissione di denaro

carte monetarie e ad ogni valor circolante che vi porti la menoma somiglianza.

. 12. -clausola monetaria: quella che in un contratto stabilisce la valuta in

. -indice, parametro monetario: indice che misura oggettivamente le variazioni del livello

boccardo, 2-335: supporremo per ora che il mercato monetario sia lasciato in balia

f. buonarroti, 1-326: crederei piuttosto che queste fossero un segno dell'officine monetarie

riminese,... sostenendo vivamente che le città italiche avessero officina monetaria e

gruppo di economisti e di uomini d'affari che riteneva la limitazione del denaro circolante

per conservare questa supremazia si credeva essenziale che il sistema monetario inglese avesse per base

peso e d'una data purezza, che diciamo monete o unità monetarie. b.

i-3- 253: né è concepibile che, circolando una certa moneta inconvertibile,

monetario: quello attribuito nominalmente al metallo che costituisce una moneta (e si distingue