a chi era data / in un'ora che mee / a sé fece venire,
846: l'asino era pure indebilito che non andava molto ratto. mieffé, costui
vi-717: mefé, io ho più facende che un mercato, più lettere a portare
un mercato, più lettere a portare che 'l procaccio e a fare più ambasciate
'l procaccio e a fare più ambasciate che l'ambascerie. p. fortini, ii-551
giovanni, non si può dire quello, che voi cercate? egloga rusticale di salvestra
rusticale di salvestra, 3: mieffé, che dici tu viso d'arlotto, /
dirà; / dico ben'or, che tu debbi esser cotto. = comp
io non ho scialacquato, il tempo che io son vissa, meffe no, che
che io son vissa, meffe no, che io non l'ho scialacquato, or
. aretino, vi-403: certo che non era in roma, non
non era in roma, non che nel mondo, una così aventurata fanciulla,
e dico il vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di
vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di sì bel giovanetto
maritava una donna, non ne seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della
tutela della medesima; ma necessario era che lo comperasse, per così dire,
parente d'essa, mediante il prezzo che si accordava fra loro. questo prezzo si
nelle leggi d'essi longobardi, voce che i chiosatori interpretano col chiamarla 'donationem
giovinezza e la sua collaborazione nelle esperienze che faust compie, ma finisce sconfitto quando
a. boito). -anche: attore che interpreta la parte di questo personaggio.
tristo maligno, un tentatore non potente che al male. * mefistofele è
. mefistofele salutò lo scarso pubblico, che non gli badava, e scese adagio adagio
la scaletta col mantelletto ad ali di pipistrello che gli sventolava dietro. papini, ii-325
vanità e a beneficio della mefistofelesca superbia che tutto mi brucia e mi avvampa.
(plur. m. -ci). che ricorda la figura di mefistofele (i
anche da * affossatore effettivo ') che non doveva rallegrare nei primi giorni la
, mosca e baffi impeciati; il che gli dava un'aria tra il mefistofelico e
fate largo a questo nuovo vocabolo, che han coniato dopo sentito il 'fausto
la lingua può sbagliare e chi sa che cosa vi esce di bocca! o il
, o 'tra pelle e pelle 'che s'hanno a buttare nella spazzatura?
tratto la frisi. anna trasalisce vedendo che egli è infatti là fuori e la
un gran brutto momento: i machiavellici personaggi che li decorano dei loro smoking mefistofelici,
fare. 3. per estens. che ha l'animo perverso; che ha
estens. che ha l'animo perverso; che ha la tendenza a compiere il male
il male o se ne compiace; che gode nell'ingannare subdolamente; perfido,
il pane per consiglio del mefistofelico marito che pigliò solamente le ciliege. panzini,
, 'macro ', mefistofelico, che disorienta la donna come una coppa di
una coppa di * champagne ', che la fa capitolare, che le fa dire
champagne ', che la fa capitolare, che le fa dire: « vigliacco,
chi conosce facchinetti, e la debolezza che è sotto la sua bontà, immagina
facilmente il suo imbarazzo davanti al dittatore che non mostrava la faccia feroce, ma anzi
un ex-repubblicano tendenziale. 4. che è proprio, che deriva, che rivela
. 4. che è proprio, che deriva, che rivela cinica superbia,
. che è proprio, che deriva, che rivela cinica superbia, diabolico orgoglio.
abbagliato da quell'apparenze di sublimità mefistofelica che in fin dei conti non servono ad altro
fin dei conti non servono ad altro che a nascondere un'assoluta impotenza di comprendere
: qual è in sostanza il mal mendo che il concionatore ravvisa negl'instituti filantropici?
degno di culta vena e peregrina, / che scio per me, sua dignitate offendo
per me, sua dignitate offendo, / che non lo agguagliarla lingua latina. /
/ di molti di quei mendi, che n'arreca / seco l'età; io
son però / ancor sì rimbambito, che io sia / tornato interamente un fanciullo
, i quali conmpaiono più nella faccia che in altra parte del corpo, sono
ci far tal mendo / di voler che tua vita qui se spaccia. niccolò da
fin ch'e'pena sostegna / tanto che mendo vegna - al meo fallire.
pile, i detti iij, anzi che sopra a ciò unde el dubbio aparesse alcuno
durò, se ben comprendo, / che chi il viso mostrò, fu morto a
sue robe vecchie e altre sue cose che gli furono rubate in su una galera
rubate in su una galera di viniziani che venia di fiandra. cieco, 28-90:
questo trovar qualche mendo / al danno che più volte mi sospinse / fuor di me
, per li savi ai ordeni, che la nave tiepola è a squero, voi
imperatori romani, 46: algun à dito che costantin in l'ultimo tempo de
. mattioli [dioscoride], 150: che il rhu, il quale mendosamente in
rhos syriacus ', fusse la manna che si ci porta di soria.
. castiglione, iii-312: certo è che l'animo che ad amare queste [
, iii-312: certo è che l'animo che ad amare queste [le cose terrene
una falsa opinione; onde el piacere che ne segue possedendole, esso ancor necessariamente
. giovio, ii-118: metteteli cura che la stampa non riesca mendosa, che sarebbe
cura che la stampa non riesca mendosa, che sarebbe cosa di farvi disperare. mattioli
dioscoride], 62: tiene egli che questo testo sia corrotto e mendoso. garzoni
. musso, iii-14: iddio voglia che ci troviamo per grazia sua oltre ogni
notando a cosa per cosa tutto quello che in quest'opera è di mendoso. gioberti
sopraviene talora per accidente un certo appetito che voi medici chiamate mendoso, al quale vietate
e cinque mendose: le vere sono quele che sono contenute con le ossa del torace
extremità è quela la quale è dieta acciò che el pecto si possa meglio allargare e
. aretino, vi-307: il colui che andò in menaus per le mendragole
menaus per le mendragole, secondo che s'intende in casa, voi porre in
, secondo ragione, / a quel che tom rinunzia poi redire. / o dunque
gran torto, ché più v'amo che mene. cavalca, 12-452: per nulla
. lamenti storici, i-270: parmi che ciascuno alla mia vista / abbi giurato morte
/ tu sai, amor beato, / che ciò non è da mene, /
è da mene, / ma sai che vien da tene, -per tua pia-
questo già certo per mene, / che 'n nessun tempo l'ho saputo fare,
quanto credo si faria per mene / che antropos rompessi il fil dell'oro /
cacce d'ignoti, lxvii-78: quella, che sapeva / il fatto utto bene,
ne frega?; fregare ». difetto che trova apologisti. sinonimo « menimpipismo,
. m. -i). persona che ostenta il proprio atteggiamento di rifiuto o
pensò don ciccio, « sia l'uno che l'altro ». per un menefreghista
, indolente e menefreghista. 2. che rivela un carattere protervamente arrogante, provocantemente
della vita militare, aveva acquistato un'aria che in caserma chiamavano « menefreghista ».
fregare, n. 11), che fu pure il motto scelto da d'annunzio
frego è scritto nel centro del gagliardetto azzurro che l'altra notte consegnai ai serventi delle
al combattimento, l'accettazione dei rischi che esso comporta; è un nuovo stile
dapprima il servo arguto e mordace, che si trasformò in portavoce del malcontento popolare
ai padroni, servizievole, virtuoso, che fa il suo dovere, dà consigli di
sm. (femm. -a). che è nato e vive a milano,
detto dal maggi per milanese, il che proverebbe che il * meneghin 'in
maggi per milanese, il che proverebbe che il * meneghin 'in primo luogo
: usando cotale locuzione il bembo, che fu sì mondo e schifo poeta, non
latino e quasi interamente monde del teutone che in quel tempo prevaleva nei dialetti romanzi
uno di costoro, ma subito bisogna che si vadino a lavare e restano mondi
gli uccelli con tutte le altre cose che al sagrifizio si appartenevano. -animali
: i pesci mondi erano tutti quegli che non avieno scaglie, siccome sono muggine.
ed ogni cosa nell'arca: però che in verità ti vidi uomo giusto innanzi a
mondi (cioè a dire tutti gli animali che non ru- migano) due maschio e
savonarola, 7-ii-279: bisogna, a volere che l'animale sia mondo, che gli
volere che l'animale sia mondo, che gli abbia tutte a due queste proprietà,
a due queste proprietà, ciò è che rumini ed abbia la unghia fessa. diodati
agli uccelli ed ad ogni animai vivente che guizza nel- l'acque ed ad ogni
nel- l'acque ed ad ogni animale che serpe sopra la terra. per discernere
'l mondo: e fra gli animali che si posson mangiare e quelli che non si
animali che si posson mangiare e quelli che non si deono mangiare. oliva,
roba 'kascer', tutta roba « monda » che un ebreo avrebbe potuto tranquillamente mangiare.
ismera, xi-2-428: gran maraviglia è che 'l cuor non mi scoppia, /
: o forche sventurate, / ecco che boccon ghiotto, o pesca monda! /
poco aspettate. grazzini, 29: poi che '1 vostro sapere alto e profondo
de 'l suo onore tanto caro ritenea che altra cosa che egli ordinasse e volesse non
onore tanto caro ritenea che altra cosa che egli ordinasse e volesse non si facea
può riferirsi anche solo ai fenomeni fisici che sono oggetto dell'esperienza umana e dell'
posta. guittone, xxxii-146: o che mert'ho, bel sire, / che
che mert'ho, bel sire, / che, pria che '1 mondo for- mossi
, bel sire, / che, pria che '1 mondo for- mossi, m'amasti
idem, inf., 4-136: democrito che 'l mondo a caso pone. idem
., 21-26: dentro al cristallo che '1 vocabol porta, / cerchiando il mondo
, / di color d'oro in che raggio traluce / vid'io uno scaleo
scaleo eretto in suso / tanto, che noi seguiva la mia luce. petrarca
petrarca, 70-41: tutte le cose di che '1 mondo è adorno / uscir buone
. noi, per il meraviglioso ornamento che in lei veggiamo, mondo domandiamo.
piena ed adorna di tutte quelle cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno
cose che si possono desiderare, conobbe che aveva bisogno d'un superiore che la
conobbe che aveva bisogno d'un superiore che la possedesse. domenichi [plinio]
[plinio], 2-4: quello che i greci chiamaron cosmo con nome d'
. chiamano mondo tutta questa gran machina che è composta da dieci cieli e da
del mondo. galileo, 3-1-42: che tal circonferenza sia poi quella del mondo,
, o concentrica a quella, sì che il muoversi verso questa sia un muoversi
può affermare se prima non si suppone che 'l centro della terra...
della terra... sia il medesimo che 'l centro del mondo. d
: i valenti filosofi di nulla men che tanto disvariano in fra loro, facendo nascere
tentai di mirare l'universo. questo, che da'sapienti mondo si chiama, mi
, viii-128: tutti gli enti reali che furono, sono e saranno, ordinatissimamente
! silenzio! sol degno / è che parli inanzi alla notte / chi sforza il
croce, i-4-296: lo spirito, che è il mondo, è lo spirito che
che è il mondo, è lo spirito che si svolge, e perciò uno e
e la sua autocoscienza è la filosofia che è la sua storia, o la sua
la sua storia, o la sua storia che è la sua filosofia, sostanzialmente identiche
.. uno stupore arresta / il cuore che ai vaganti incubi cede, / messaggeri
del vespero: e non crede / che gli uomini affamati hanno una festa. pavese
le strade / e nessuno s'accorge che guarda e ci pensa, / lui
e ci pensa, / lui, che un tempo era giovane, com'è giovane
da essa contano i loro anni, che diconsi * anni del mondo '.
105-42: i'mi fido in colui che t mondo regge / e che'seguaci suoi
seguaci suoi nel bosco alberga, / che con pietosa verga / mi meni a passo
gregge. savonarola, 13-3: se non che pur è vero e così credo,
così credo, / rettor del mondo, che infinita sia / toa prowidenzia. tasso
, 19: non vede il sol, che tutto 'l mondo gira, / cosa
tanto gentil, quanto in quell'ora / che luce ne la parte ove dimora /
da indi si dirama / l'oblico cerchio che i pianeti porta, / per sodisfare
porta, / per sodisfare al mondo che li chiama. pe trarca
, 28-46: una parte del mondo è che si giace / mai sempre in ghiaccio
come è fatto il mondo, / che, per aver la forma circulare, /
la forma circulare, / voglion dir che non ha né fin né fondo. tasso
non sono a gran pezza cotanto grandi che possa la loro caduta cagionare sen- sibil
: il mondo è fatto così leggero che questo mantello che porto per custodirmi dalla
è fatto così leggero che questo mantello che porto per custodirmi dalla neve, mi
per lo più con un agg. che lo determina). -in partic. mondo
, spaciosissimo continente de innumerabili mobili, che non gli mondi, che son chiamati astri
mobili, che non gli mondi, che son chiamati astri da altri e da
dan laude mille mondi e mille / che van pei mari della luce a nuoto
più di esser primo in questo mondo nostro che secondo nell'universo. giusti, 4-i-55
tutto questo, dinanzi alla via lattea, che distende nel cielo le sue liste piene
liste piene di mondi, è assai meno che innanzi al mio pensiero questi grilli cantanti
rena / ogni cui grano è mondo che sfavilla / nella sua solitudine serena. beltramelli
cotanto affetto e discernesi '1 bene / per che t mondo di sù quel di giù
non si trovò neun uomo nel mondo che fosse mendico, lacopone, 12-23:
, lacopone, 12-23: tutta puza che nel mondo fusse, ense- mora adunata
! /... / ecco colei che tutto '1 mondo appuzza! idem,
l'italia] la più nobile patria che sia nel mondo. petrarca, 128-56:
9-27: ho qui meco un maestro / che in tutto il mondo
in una settimana / più con galera che 'n un anno tutto / non vedrei cavalcando
, 5-23: queste son cose, che intervengono ad ognuno e in ogn'altra professione
altra professione e in ogn'altro affare che si abbia a trattare con gli uomini
in una parte di questo mondo, che, per degni rispetti, non nomino
unitevi '. pavese, 5-12: adesso che il mondo l'ho visto davvero e
mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi,
e tanto bello attrista, / tanto che agli occhi è soverchio, e non dura
simintendi, 2-130: io non sofferrò che l'isola di creti, ove giove
selve e per montagne, / tal che nessun sapea 'n qual mondo fosse. boccaccio
e... alquanto delle cose che per l'altro mondo avvenute son,
1-26 (i-319): quanto saria bene che alcune consuetudini che sono in quei mondi
: quanto saria bene che alcune consuetudini che sono in quei mondi nuovi, che tutto
consuetudini che sono in quei mondi nuovi, che tutto il dì si dice che gli
, che tutto il dì si dice che gli spagnuoli e i portoghesi trovano,
b. davanzati, i-141: ma che comincierò io prima a vietare?..
salutifera. tasso, 6-67: terre che parte il mar dal nostro mondo. marino
versarono sul mondo romano al tempo stesso che i longobardi nostri. carducci, iii-3-89
avanti alla scoperta delle indie sì orientali che occidentali, il mondo vecchio aveva poco
: noi degni ancor di quel nome che scorse luminoso tutto l'antico mondo?
terra tutta quanto quella parte di essa che era nota prima della scoperta dell'america.
1-11: non sappiamo noi... che sotto lo equinozziale... vi
osservate le cose del mondo nuovo, che si sono trovati per lunghissimo spazio di
le regioni del nuovo mondo compensando ciò che a lui era scemato dall'ampiezza dell'
se non per divina relazione, ciò che in quei giorni passasse nel mondo. tasso
alvaro, 17-372: non sapevo più che cosa accadesse nel mondo: una sera
una sera, parlando con uno, seppi che ancora la vita era difficile, come
compiuta donzella, xxxv-1-434: a la stagion che 'l mondo -foglia e fiora /
passato hanno lor termine le fronde / che trasse fuor la vertù d'ariete / per
poggio si riposa, / nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia
riposa, / nel tempo che colui che 'l mondo schiara / la faccia sua a
né la notte appresso, / infin che l'altro sol nel mondo uscio. petrarca
petrarca, 9-4: quando t pianeta che distingue l'ore / ad albergar col
/ cade vertù da rinfiammate corna / che veste il mondo di novel colore. boccaccio
a i caldi giorni il tuono / che speranza di pioggia al mondo apporte.
uomo piccolo mondo chiamaro per uno vocabolo che quello importa, cioè microcosimo, parendo
berni, 46-1 (iv-96): colui che pose nome piccol mondo / a l'
ragione debb'essere domandato un piccol mondo che non questa terra che abitiamo quando la
un piccol mondo che non questa terra che abitiamo quando la si avvisi in disparte
la si avvisi in disparte dalla vita che alberga ma non produce. -il
n. 1. -gruppo di persone che riflette le caratteristiche dell'organismo più vasto
un piccolo, rude mondo guerresco che va. seduto sul bordo guardo intorno a
lui. c'è gente, dentro, che ha dor mito, ha
filosofo, scienziato, ecc.) che si presenta come l'incarnazione dei valori
umano (comprendente anche le generazioni che si sono succedute sulla terra durante i secoli
se nne dole / de lo mal che n'è scuntrato! dante, xxxvii-10:
,... / da te conven che ciascun ben si mova / per lo
, iv-xxvii-3: si legge di catone, che non a sé, ma alla patria
ecco l'agnello di dio, ecco quello che toglie li peccati del mondo. petrarca
trarrebbe del capo tutto il mondo, che per altro che per male vi si
capo tutto il mondo, che per altro che per male vi si venisse. macinghi
non daria un lupino), / pur che qua fosse quel baron iocondo, /
qua fosse quel baron iocondo, / che più vai sol che tutto l'altro mondo
iocondo, / che più vai sol che tutto l'altro mondo. rime anonime
, già tue compagne al trono? / che mai dirà la persia? / il
dirà la persia? / il mondo che dirà? a. martini, i-
(662): « si figuri che, solamente nella mia curia, domenica passata
impossibilità. machiavelli, 1-viii-76: presa che l'ha cotesta pozione, muore infra
creatura vivente, da l'intero / mondo che respirava, sorse allora il mistero /
purg., 16-106: soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due
mondo feo, / due soli aver, che l'una e l'altra strada /
alessandro, prese una città ricchissima e potente che da molti suoi baroni era desiderata d'
dà colore e tole, / secondo che richiede e vuol lo mondo. dante,
mondo hanno tralasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice.
creder lo mondo in suo periclo / che la bella ciprigna il folle amore /
petrarca, 1-1-76: questo è colui che '1 mondo chiama amore: / amaro
mondo presente, e argomento assai evidente che le virtù, di qua giù dipartitesi,
poliziano, st., 1-13: costui che 'l vulgo errante chiama amore, /
il mondo. tasso, 1-3: sai che là corre il mondo ove più versi
sue dolcezze il lusinghier parnaso / e che '1 vero, condito in molli versi,
mondo è svogliato e non si può dire che ciò venga da cattiva disposizione. alfieri
ciel consenta. giusti, 4-i-109: crede che tocchi / ai preti aprir gli occhi
è tanto maligno! esso non ammette che un uomo ed una donna possano, senza
istruire il prefetto in presenza dell'altro che lo avrebbe poi raccontato al. mondo.
pulci, 26-11: marsilio è qua che t'arreca il tributo / con l'
tanto già seguace mondo un solo / che potesse a pompeo chiuder le ciglia.
signori, vi guarda e sae / che '1 male e 'l ben restae / di
tutto lo mondo canti / (po'che lo tempo vene). dante,
.. / e sieti reo, che tutto il mondo sallo. petrarca, 50-24
suoi tre lumi a tanta perfezione che tutto 'l mondo s'è volto
e siatemi pietosa. / vorrei che il mondo tutto si scordasse / e che
che il mondo tutto si scordasse / e che di me nessun più ragionasse.
strida... per sì fatto modo che parea l'inferno; e tutto il
40-65: ode da tutto t mondo che la parte / del re agramante fu,
la parte / del re agramante fu, che roppe prima. castiglione, iii-57:
parigi;... si dice che, essendo andato una sera ai boulevards,
. baldini, 6-118: e dire che l'avevo addestrato così bene a pestare
è di ciascun vizio assembro, / per che amistà nel mondo si confonde. idem
quasi nocchiero,... che, considerando le diverse condizioni del mondo
a. manetti, 32: io vo'che tu intenda, che queste non sono
: io vo'che tu intenda, che queste non sono cose nuove,..
: -voi vedete, maestro, in che trescate / noi siamo per amor di
s'ha a far? le son cose che dà 'l mondo. rosa, 3
): il signor curato è un uomo che sa il viver del mondo. leopardi
pagani la generalità degli uomini civili, che noi chiamiamo società o mondo, non
, con il suo inizio scandoloso, che aveva deluso e sorpreso la maggioranza dei miei
con la duchessa, tutte le volte che la incontrava nel mondo. ghislanzoni,
10 ripeteva ad alfredo: « il tempo che noi sacrifichiamo al mondo, è sottratto
, per cui eravamo noi i soli che andassimo a tener loro compagnia. cantoni,
trovò guarita di quelle due dolcissime malattie che sono la timidezza e il poco uso
di mondo (con uso attributivo): che ha una profonda esperienza della vita e
vita e delle convenzioni della società; che si comporta e si atteggia in modo
modo disinvolto, sicuro, spigliato; che sa trattare con misura e discrezione e si
sue condizioni sociali). -anche: che conduce o ama condurre una vita brillante
164: dagli uomini di mondo domanda che lo credano uomo amabile. manzoni,
. tarchetti, 6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo;
6. 12. insieme delle persone che costituiscono l'ambiente in cui si vive
mondo, per non far lieta colei che del suo male era cagione di vederlo
la fortuna dànno noia solamente a coloro che non sanno guidare la vita loro. tasso
: ho perduto molto più di quello che il mondo può immaginarsi. pananti, ii-
già, vuol sempre criticare: / quel che ci torna d'ora in poi facciamo
apprezza se non se per queste vanità che mi pongono in certo commercio d'opinione
., io (179): lasciar che il mondo formi un tristo concetto della
piccolo mondo, per verità molto più antico che moderno! marchesa colombi, 2-56:
della signora a e del signor b, che sono belli e giovani ed appartengono al
difficile, lontano / oggi da noi, che lo lambisce appena, / come un'
delle condizioni sociali, culturali, morali che improntano la vita di una persona.
, 10-ii-532: abbiamo avvisato più volte che l'assimilazione è uno sforzo perpetuo della virtù
nel giardino meraviglioso del nostro aulente ritiro che rappresenta tutto il loro mondo e dal
tempo per essere cattive. -in che mondo vivi o vivete?: come domanda
come domanda retorica per esprimere lo stupore che provocano l'ignoranza, l'inesperienza,
3-338: « ma come? non sapete che oggi è san pietro? e in
oggi è san pietro? e in che mondo vivete? questa è festa grande
cane da rete. però vi prego che, se in quel mondo ve ne fosse
quel mondo ve ne fosse alcuno buono che aver si potesse, me lo compriate e
lo compriate e mandiate, costi ciò che si voglia. caro, 12-i-216: questa
voi né di cotesto mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi
. 13. categoria di persone che si distinguono per caratteristiche professionali, sociali
mondo de'letterati, vaghissimo e presso che non dissi perduto dello studiare. segneri,
sostenersi per se medesima e far in guisa che, senza nuove repliche, tutto il
, avvisa un dotto medico dei poveri che bazzica ogni giorno per quelle altre regioni
usciere in pensione. ma il fatto stesso che parlassero romanesco metteva maggiorelli a disagio.
galante: l'ambiente frequentato dalle persone che appartengono alle classi socialmente elevate e abbienti
alle classi socialmente elevate e abbienti, che conducono una vita brillante e agiata,
conducono una vita brillante e agiata, che si distinguono per gusti, per consuetudini
i. nelli, iii-264: l'usanza che avete voi altri, signori italiani,
legate, timide ed inesperte sul principio che entrano nel gran mondo. pananti, ii-43
. -anche: l'insieme delle persone che rappresentano o esprimono una cultura,
2 2 122: che avrebber eglin detto que'famosi saggi del
oriani, x-13-15: l'oriente sapeva che uno solo era libero, il mondo
era libero, il mondo greco-romano sapeva che alcuni erano liberi, il mondo moderno
erano liberi, il mondo moderno sa che tutti sono liberi. jahier, 2-60
(in numero enorme, superiore a quello che noi crediamo) è un problema del
e terrena, corrotta dal peccato, che si contrappone all'eterna realtà soprannaturale,
modello di umanità rigenerata da cristo e che è considerata transitoria, ingannevole, vana
guittone, 1-8: or da voi, che del fiore / del piacer d'esto
5. bernardino da siena, 737: che cosa è la luna? è il
è il mondo: tu vedi la luna che è bella: ella è chiara,
, ma ella ha un'altra cosa, che ella è fredda. simile è la
, 14-550: qual saturo augel, che non si cali / ove il cibo mostrando
frigidità del peccato e facendosi a credere che questo a lui basti, non si sollecita
tre bestie si possano meglio adattare, che sia quello il che è a tutti
possano meglio adattare, che sia quello il che è a tutti comune, che alli
il che è a tutti comune, che alli tre nostri principali nemici, cioè
s. maria maddalena, xxxiv-199: che ci è più ch'avere il cor
diletti de'piaceri del mondo, / mentre che ciascun vive in giovinezza? lorenzo de'
spirito di mondo, ma con spirito che sia da dio. giuglaris, 101:
.. dedotte dalla filosofia del mondo, che vuol far la maestra fin nelle cose
cristo. segneri, iii-3-298: sapete che tre nemici abbiamo terribilissimi, e sono
alle lusinghe infide, / pace, che il mondo irride, / ma che rapir
, che il mondo irride, / ma che rapir non può. gioberti, 11
dante, par., 3-115: poi che pur al mondo fu rivolta / contra
: li rimane a questo fratello la dote che li lasciava il padre se andava al
185): le veniva in mente che molte di loro eran destinate a vivere in
/ un'armonia di cantici argentini, / che innanzi sera modulavan quelle / paurose del
luisa bevilacqua. moretti, i-388: che cosa intendeva, che cosa dunque voleva
moretti, i-388: che cosa intendeva, che cosa dunque voleva il buon vescovo?
visitò la santa donna. con tutto che fusse del mondo, molto devotamente la
quella tua chiarissima e santissima voce, che assai se'oggimai vivuto e alla natura
si vede / maraviglia ne l'atto che procede / d'un'anima che 'nfìn qua
l'atto che procede / d'un'anima che 'nfìn qua su risplende. idem,
idem, inf., 5-90: noi che tignemmo il mondo sanguigno, / se
inf, 27-62: s'io credesse che mia risposta fosse / a persona che mai
che mia risposta fosse / a persona che mai tornasse al mondo, / questa
non è di questo mondo, imperò che se fosse di questo mondo, gli
mondo / sua ventura ha ciascun dal dì che nasce. boccaccio, dee.,
il giovane rispose: -messer, niuna cosa che sia in questo mondo. buti,
: si chiama la congregazione de'cristiani che sono nel mondo la chiesa militante.
, ove molti ha de'folli mercatanti che comperano vetri per zaffiri, metallo per
farsa / e ciba molti d'altro che di zuppa. savonarola, i-73:
... sazia l'appetito dell'omo che non cerca altro in questo mundo e
delle cose di questo brigoso mundo, che, se voi, signore, pien di
disnare, come falliti e rotti più che ludovico dal pallaggio. tasso, 3-68:
.. col tuo lume fa una volta che conosciamo in qual forma e per quali
finalmente! ». tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più
sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. carducci, iii-3-111: noi
situazioni, nelle circostanze, nelle condizioni che la regolano e la improntano, nelle
improntano, nelle occasioni e nelle possibilità che offre, nei suoi problemi, nelle
, per bisognare uomo... che s'intendessi più del mondo di me.
conosciuto il mondo quanto me, vedrai che non son cose da farsene maraviglia.
di essere o di comportarsi determinato, che rivela il carattere di una persona.
arrigo baldonasco, 398: rason è che voi degiate patire / li gran traicutamenti
tempo aconsentire, / a cominciar quel che voi senten- zati. / né siete
zati. / né siete in mondo che piaccia a la gente, / e
a la gente, / e par che 'n vostro ditto ne mostrate.
. — insieme di attività che si esercitano in determinati ambienti e in
essersi per divino giudizio osservata quella, che noi diciamo ragion di mondo, che
che noi diciamo ragion di mondo, che chi prima nacque, premuoia.
18. ciascuna delle tre sedi che secondo la tradizione cristiana sono assegnate alle
sapienza, quanta è l'arte / che mostri in cielo, in terra e nel
idem, inf, 30-59: o voi che sanz'alcuna pena siete, / e
, e io farò per quella pace / che dietro a'piedi di sì fatta guida
virgilio congiunto / su per lo monte che l'anime cura / e discendendo nel
torna; / ma tolga il mondo tristo che '1 sostene. poliziano, orfeo,
di favola comica, per moltissime contradizioni che noi consentono. — altro
defunti secondo le dottrine filosofiche e religiose che affermano la sopravvivenza e l'immortalità
maggiore flagello assai sopra di voi, che non ha fatto sopra li passati,
vino, accioché mangiano e bevano fra tanto che giungono all'altro mondo. galileo,
irrazionali da loro investigate, e predicavano che quello che le avesse manifestate era tormentato
loro investigate, e predicavano che quello che le avesse manifestate era tormentato nell'altro
scrittore è qualche cosa di serio, che gli move il core e gli scalda
un mondo di bugie, al meglio che ho saputo. garzoni, 7-397: anticamente
testa un mondo di capelli, secondo che gli andavano crescendo in capo. galileo,
india sono una mole di sì gran corpo che vi cape dentro un popolo d'uomini
secoli presenti gli atlanti, non finti, che portano mondi intieri di notizie cosmografiche.
mi preparo a scrivere un mondo di cose che vedrò e che sentirò. a.
un mondo di cose che vedrò e che sentirò. a. verri, 2-ii-340:
abbiamo avuto un mondo di abati francesi che ci hanno annoiato. monti, iv-45
erano molto ben a cavalo e su cavali che vagliono un mondo. guicciardini, 13-ix-252
mondo, né s'ha ancora certeza che abbia a venire presto. caro, 4-115
tiberio,... gli dico che gli doverebbe dar moglie. ei mi replica
gli doverebbe dar moglie. ei mi replica che bisogna considerare molto bene che, a
mi replica che bisogna considerare molto bene che, a questi tempi, mettersi una
riprendevole questo abuso dell'ariosto, quanto che, in persona sua poetica siccome in altra
: tu vuoi sempre qualche acconciatura / che costa un mondo, di quel nastro
pezzo chiaramente tutti i giochetti dello spirito che, non potendo uscire fuori di sé
: troppo la gran cosa è quella che domandate e, s'io la dicessi,
questi affaracci di puntiglio, per poco che vadano in lungo, s'estendono, si
la vela, a forza di vento che la perquota, d'una gagliardia sì vigorosa
una gagliardia sì vigorosa e sì forte che ella prende a scherno le correnti più rapide
tutte pesanti ne'ventri di quelle navi che sono vere mezze città -gran parte del
fede e un ardire di gigante per ciò che riguarda la guerra coll'austria e con
il luogo ideale in cui si ritiene che abbiano la loro sede dio e gli
conforme a tutte le leggi morali, che ha solo significato pratico, come guida
degli uomini e tutte le azioni egregie che si fanno in questo mondo inferiore.
da'teologi detto angelico; celeste, che è da quello sino a la luna
. idem, 18-103: tutto ciò che avviene nel mondo razionale ha le sue leggi
4-iii-137: il sistema intero dei corjfi, che riempiono l'universo e di cui noi
l'universo e di cui noi non conosciamo che una piccolissima parte, può chiamarsi il
sino alla più debole delle creature, che si trova dotata di sensibilità in un
dotata di sensibilità in un grado quale che siasi, può chiamarsi il 'mondo intellettuale
spazio e dal tempo e costituisce quello che io chiamo il mondo metafisico. gioberti,
invisibile, una nota dell'accordo divino che l'intero universo è chiamato ad esprimere
sedia,... ed ecco che il magnetismo si è collocato come interprete,
deve continua- mente ampliarsi. lo scienziato che è pure un cattivo soggetto è una
potersi trattare e trattarsi in essa da chi che sia il giro e 'l mondo
, la sua idea, minima che ella sia, sarà un piccolo mondo
, una delle facce del mondo che giri lentamente intorno a se stesso
tutto il mondo muto delle cose / che accompagna il mio viver sulla terra,
viver sulla terra, / io penso che morrei di solitudine. -percezione della
-percezione della realtà, dell'ambiente esterno che circonda l'uomo. petrarca, 323-30
vari augelli e tant'altro diletto; / che dal mondo m'avean tutto diviso.
del re, il percosse sì forte che cadde e stette per buono spazio alienato
atteggiamenti, dei principi, dei valori che costituiscono l'assunto fonda- mentale di un'
le so, io le so le parole che rivelano la vita a chi langue e
b. croce, ii-5-140: e evidente che due opere d'arte o di poesia
mondi, ciascuno in sé compiuto, che non soffrono comparazione e misure. gentile
ancorché oscura, questa idea dell'artista che crea un mondo suo è fitta profondamente in
è fitta profondamente in ogni uomo, che si accosti all'opera d'arte e senta
fosse impresa ormai disperata farmi parlare e che sarei rimasto sempre in un mondo inespresso
: quei monti azzurri /... che varcare un giorno / io mi pensava
al viver mio! idem, 26-100: che mondo mai, che nova / immensità
, 26-100: che mondo mai, che nova / immensità, che paradiso è quello
mai, che nova / immensità, che paradiso è quello / là love spesso
la luna. allegri, 207: bisogna che, quasi fattosi barbero imbriaco, e'
dalla figura impressavi la loro maggioranza, che è in quest'ordine: stella, luna
, sole, mondo e trombe, che è la maggiore e sarebbe il numero 40
piazza il mondo nuovo dei birbanti, / che con quel ferro, che da un
, / che con quel ferro, che da un canto girano, / fan veder
v-480: qui tratta di quelli bagattellieri che mostrano il mondo nuovo. 24
: avendo... assai, che avrebbono potuto logorare in abbigliamenti e gale
4-7: può far il mondo! e che diavol hai questa sera, o lucerna
hai questa sera, o lucerna, che, né per accrescerti l'oglio né
, 16-v- 154: corpo del mondo che io non so se me lo saprò
del mondo! il bel lavoro, che fanno nelle nostre budella quelle decozio- nacce
su, sangue del mondo! par che stiate facendo la barba alla vigna! -
dei festoni di carta rossa lucida, che l'emilia mi disse guai al mondo se
. bartolini, 20-250: delle stelle che m'importa, / mondo cane,
, perisca il mondo!: a indicare che si vuol ottenere qualcosa a qualsiasi costo
impassibilità. tasso, 20-69: pur che costei si salvi, il mondo péra.
persona orgogliosa; / bontà non è che sua memoria fregi. idem, inf
'1 pentersi, e '1 conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è breve sogno
bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa, / che fu sì altiera al mondo e sì
mondo, pur troppo! altro figlio che me. leopardi, 20-7: qualunque
del libro di cui discorro - colui che soleva ripetere che la vita dev'essere «
cui discorro - colui che soleva ripetere che la vita dev'essere « courte et
, 8-5 (49): guastando ciò che al mondo è da laudare / in
candido leggiadretto e caro guanto, / che copri a netto avorio e fresche rose,
miseria ogni altro misero e avaro, che al mondo fosse, soperchiava oltre misura.
: tutti nascemo con peccato / e ciò che nasce al mondo, nasce cieco.
a me non venne neppure in mente che la ci fosse al mondo.
al mondo. -con agg. che esprimono esclusione (solo, unico,
3-72: chi è quell'uomo al mondo che tenga occulti gli altrui secreti?
al mondo nonn-è pena sì cocente / che non torni pia- gente. fra giordano
quale è sì tenace e sì forte che per nulla maniera di mondo si può partire
, 239-28: nulla al mondo è che non possano i versi, / e
ei non troverebbe forse uomo al mondo che gnele sapessi fare. v. borghini
chi abbia ripreso il gran poeta romano che dicesse 'ricerca i porti velini '
ricerca i porti velini ', come che e'fosse mandare a cercar cosa che
che e'fosse mandare a cercar cosa che non era al mondo. annotazioni sul decameron
miglior mondo passa / alma gentile, che di questo è lassa. monti,
: essendosi sparsa in palermo la voce che io era passato all'altro mondo, tre
. bernari, 4-117: è minutolo che se ne sta andando all'altro mondo.
. tasso, n-iv-293: io giudico che né pelopida né epaminonda né temistocle né
caro. guadagnoli, 1-i-23: s'awien che dal mondo anch'io men vada.
, verosimilmente. sacchetti, 64-92: che potrestù fare, che a ragione di
sacchetti, 64-92: che potrestù fare, che a ragione di mondo non pesi dieci
2-32 (359): voi sapete che l'opera era prima mia, e che
che l'opera era prima mia, e che, a ragion di mondo, gli
mondo, gli era passato il tempo che nessuno non ne doveva più parlare.
4-133: ella si starà così tanto che muoia suo padre o giovangualberto, ché,
di mondo, ci sono stati assai più che la parte loro. l. salviati
pietta si era lusingata... ragazze che non hanno mondo... testoline
mostra impacciato, ec. si dice che 'è un uomo che ancora non ha
si dice che 'è un uomo che ancora non ha mondo '. es.
sebbene sia su'trenta, pure si vede che ancora non ha mondo. ruggero per
: signora, voi avete qualche cosa che vi disturba... eh signora mia
i confini di queste ville, teme che gli caschi il mondo addosso in sentir
e fra l'altre una dove dice che l'uomo giusto non si muove se
bella; / seco è '1 pastor che male il suo bel volto / mirò sì
altro, n. 12. -da che mondo è mondo, da poi che il
-da che mondo è mondo, da poi che il mondo è mondo: da tempo
. grazzini, 4-98: io voglio che voi intendiate la maggior disavventura e il
disavventura e il più strano e nuovo caso che, dappoi che '1 mondo è mondo
strano e nuovo caso che, dappoi che '1 mondo è mondo, s'udisse mai
rola, 55: tutti quelli che si sono salvati, da che il
tutti quelli che si sono salvati, da che il mondo è mondo, non si
mondo. gozzano, i-1085: da che mondo è mondo, l'uomo è
sonora sampogna, figliuol mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato
, figliuol mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato al mondo
sdegno perch'ell'ami / molto colui che la produsse al mondo; / ma
al mondo; / ma dèi pensar che quel medesmo amore / ti porterà,
tempo si acquistò l'animo di colei che avea posto al mondo il suo padrone.
leopardi, 847: saria di ragione che tu [natura] provvedessi in modo
tu [natura] provvedessi in modo che eglino [gli uomini] fossero felici per
... non vorrebbe far altro che cavar fuori creature vive da qualunque materia
. per il nostro tempo, quello che furono gli innovatori del medioevo, idoli
innovatori del medioevo, idoli suoi, che recavano nel volgare, pur mentre lo
altro mondo (con uso attributivo): che è o appare fuori della norma,
; assurdo, privo di logica; che suscita stupore e curiosità o disapprovazione e
. c. arrighi, 3-134: cose che paiono contraddizioni dell'altro mondo, ma
paiono contraddizioni dell'altro mondo, ma che stanno invece nella logica e nella morale
: dove passa lascia il segno: gente che sputa i denti o dura una pena
rimettersi seduta. bacchelli, 1-i-48: che idee strampalate! proprio dell'altro mondo
gente... deh'altro mondo, che tirava via pei fatti suoi e a'
relativo. latini, 3-45: ecco che voi venivate in affrica, la quale
dolore vinto, de pigliar le brace, che avia poste al capo del letto,
un pezzo di figliuola grande e rotonda che è l'ammirazione del vicinato. d'annunzio
cibo. carducci, ii-5-91: amerei che... mi si spedisse il resto
per amore aveva ricevuto, / pensando che iddio m'avea donato / di ben
mondo. varchi, 24-10: io credo che me n'arebbe servito, perché.
guardandomi fissi, parevano quelli animali, che vengono di là dal mondo, che si
, che vengono di là dal mondo, che si pascono di aria.
luigi marsili, 26: però ti priego che mi lasci dormire al mondo e non
leopardi, ii-136: l'amicizia, non che la piena ed intima confidenza tra'fratelli
, rade volte si conserva all'entrar che questi fanno nel mondo, ancorché siano
miei primi anni quando entrai nel mondo, che mi parve tanto bello ed allegro.
398: gli riduca a memoria che siamo al mondo. manzoni, pr
. con quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo
quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per sua
sapere nulla o non curarsi di ciò che accade. alfieri, 7-22: s'
del mondo 'dicesi figuratamente di persona che non si cura delle faccende o delle meschinità
piovene, 5-108: si crede di lontano che questo sia un angolo fuori dal mondo
; quel [bevitore] del signore, che era nell'altro mondo, appena gli
messer lorenzo e messer benedetto, ancora che molti mesi non sieno corse tra noi
più profondo / scolpito avrò per fin che 'l mondo è mondo. guadagnoli,
. gozzi, 3-3-501: non bastava forse che la natura avesse fatto una faccia così
: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie
mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che t vento fa menare
per lo mondo vanno, che le foglie che t vento fa menare, li fa
. idem, infi, 20-60: poscia che '1 padre suo [di manto]
di due lire... -roba che gira il mondo? me ne rido.
, 15 (260): tangheri, che volete girare il mondo, senza saper
girare il mondo, senza saper da che parte si levi il sole; per imbrogliar
... sopravvengono a qualche meschino che gira pel mondo, nessuno può figurarsene
mamiani, i-151: ma io rispondo che il male è fatto, 1 versi
dipartirmi d'ogni vanitate, / però che veggio crescere e salire / mattezza e villania
di donarmi una nobile grazia, cioè che un torneo feggia, là ove s'armi
hanno voluto alcuni..., che, se si riceve questo nome [di
principe galeotto apposto al decamerone], che e'chiamano titolo, si contraviene alla
rivalità d'amore, fino all'ultimo che aveva fatto scannare per servire alla vendetta
, 20 (347): io so che, quando ho voluto mandare all'altro
altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c'è voluto altro.
, per morire al mondo, / che di sua legge, al ciel sempre rubella
commissari o colli torti, / dirò: che serve incrudelir co'morti?
sassetti, 210: io giudico che quando voi corressi 100 ducati per nove
in sua proprietà, di risico, che 'l mondo non finirebbe. -non
non finirebbe. -non sapere in che mondo (o di che mondo) si
-non sapere in che mondo (o di che mondo) si sia: essere fuori
: don abbondio non sapeva più in che mondo si fosse. piovene, 253:
onori, scusate, non so proprio di che mondo sono. -segnalarsi per ottusa
vituperio estremo si proverbiano tuttodì le persone che di quelle [scienze]
ti sei od e'non sà in che mondo e'si sia. -parere di
per la muraglia, con un rumore che parea la fine del mondo. -parere
. dante, xxxi-1: parole mie che per lo mondo siete, / voi
per lo mondo siete, / voi che nasceste poi ch'io cominciai / a dir
cui errai. mazzini, 40-51: importa che vene zia viva: importa
vene zia viva: importa che non si dica pel mondo: l'italia
l'italia del '49 ebbe una città che diede sola, quando tutti cadevano,
della costanza, e l'italia lasciò che morisse di fame. -da qualche
c. arrighi, 3-49: -via! che egli potesse avere, per caso,
stato sempre uomo di buon tempo e che mi piglio il mondo come e'viene
: chi vuol vivere in quiete più che sia possibile, bisogna che pigli il
in quiete più che sia possibile, bisogna che pigli il mondo come viene. pananti
1-i-38: quanto a me, vo'sperar che vada bene; / se no,
pasto alle belve, a quelle belve che sono, quando ci sono, i
tasso, 8-29: verace corpo è quel che 'n noi si vede: / servi
: / servi siam di giesù, che 'l lusinghiero / mondo e 'l suo
calcio al mondo. -sapere che cosa è il mondo o il suo mondo
un po'più attempatela / e sa che cosa è 'l mondo. s. maffei
non per la pitoccheria di trenta scudi che non mi tengono al mondo.
responde tu, om seppellito, / che cusì ratto d'esto monno èi 'scito.
160: a poco a poco vo conghietturando che non mi gioverà anche l'uscire del
sì servito ambruo gio, che uscirebbe del mondo, s'io gliel dicesse
per il mondo, li quali non confessano che cristo venisse in carne.
è della sua bontade, / e vorrei che valesse mille mondi. -venire,
ala natura, / eh'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene
dante, xx-57: lo giorno che costei nel mondo venne, / secondo
costei nel mondo venne, / secondo che si trova / nel libro de la mente
si trova / nel libro de la mente che vien meno. boccaccio, dee.
dee., 5-10 (91): che maladetta sia l'ora che ella nel
): che maladetta sia l'ora che ella nel mondo venne. ariosto, 36-59
. sacchetti, 63-52: deh, che non ti vergogni! comincia prima
prima a venire al mondo, che tu ragioni d'arma, come
conte vittorio fossombroni, matematico ed economista che fu ministro del granduca di toscana dopo
or mi diletta e piace / quel che più mi dispiacque, or veggio e sento
dispiacque, or veggio e sento / che per aver salute ebbi tormento, / e
eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. così va spesso
, / il mondo esser di quel che se lo piglia, / vi ponean su
scende / e v'è subito l'altro che le sale. guadagnali, 1-i-94:
al rovescio come quei dannati di dante che avevano il culo dinanzi e il petto
sarebbe più ridicolo il volerlo raddrizzare, che il contentarsi di stare a guardarlo e
magalotti, 23-110: si trova da ultimo che tutto il mondo è paese, essendo
il mondo è paese; ma dico che l'ambiente cola è più morale,
costante. bacchetti, 2-xxiv-855: credete che esista non so dove un essere continuamente
donne cattive e tutti i perversi uomini che popolano e spopolano le quattro parti del
ama. giovio, i-304: io dico che mastro papa paulo non è nochier di
paulo non è nochier di aqua dolce e che mon- strarà al sospettoso mundaccio che se
e che mon- strarà al sospettoso mundaccio che se intende della calamita e carta sì
della calamita e carta sì profundamente, che non arà paura di eolo e di
a me, credilo a me, che questo è un mondàccio. firenzuola, 109
tutti, ma solo per quelli / che non son paghi dello stato loro. giusti
dritto, mondoboia, - fa pin che si strugge dalla curiosità. =
mondosagrato, inter. esclamazione intercalare che esprime impazienza, rabbia, disappunto.
al fin gridò: -mondosagrato! / che vi credete d'essere in mercato?
mondovita, agg. letter. che si riferisce, che è proprio della
. letter. che si riferisce, che è proprio della città piemontese di mon-
dovì (in provincia di cuneo); che ne è originario, vi è nato
perpetua a cui erano sottoposte le donne e che quindi adempiva ai doveri sociali di protezione
con senso qualunque atto giuridico che la donna compisse) che tale potere
atto giuridico che la donna compisse) che tale potere comportava (e tale soggetto
(e tale soggetto, a seconda che la donna fosse nubile o sposata,
. villani, 2-9: feciono la legge che ancora si chiama longobarda, e tengono
... abbino la medesima autorità che già avevono li mundualdi. cettini,
legnaiuolo. cantini, 1-10- 177: che in l'avvenire il magistrato de'soprastanti
... le medesime facultà, che hanno gli magistrati per legge fatta sino sotto
del sovrano) nominava alla donna, che fosse priva di un rappresentante giuridico familiare
altezza reale, volendo provvedere alli inconvenienti che possono derivare dalla facoltà che compete a
alli inconvenienti che possono derivare dalla facoltà che compete a più magistrati e tribunali d'interporre
... or ina che tutti i magistrati e tribunali a i quali
mondualdi, tanto per le donne maritate che per le vedove e fanciulle, siano obbligati
supremo un riscontro circostanziato dei mondualdi che avranno interposto. tommaseo [s. v
me. pulci, vi-170: quel che colma mone. idem, vi-172:
idem, vi-172: carnefice di mone che non giuntasti. = voce gerg.
mone, / picolo fantino, che in cuna stava, / e la sua
.]: * monèdula ': uccello che comunemente chiamasi 'gazzera, putta '
perocché la monèdula è uno uccello nerissimo che denota tradimento. 3. taccola
con livrea gialla screziata di bruno, che vivono nelle regioniamericane. = voce dotta
(plur. m. -chi). che è proprio, si riferisce o appartiene
o appartiene al principato di monaco; che ne è originario, vi è nato,
il bricconcel, mi pare / veder che addosso già ti si strofina: / e
finalmente! -l'avete sentita questa monella che salta dall'estate alla primavera, e che
che salta dall'estate alla primavera, e che vi fa sparire sotto gli occhi nove
molto simpatica la moglie, una monella che mi disse graziosamente di chiamarla clelia.
monella mal dipinta, e mi dice che son padre e figlia: io gli
e solo / di lei punire, / che al suo di monellùccia corpicciolo / può
... una monellùccia di dodici anni che si mettesse in capo di scimmiottare il
, 1-ii-90: puoi dire al sagan che il suo messaggio pervenendoti da uno spez-
4. opera, scritto, composizione che rivela pungente ironia, allegra impertinenza.
sono trovai sulla sua tavola un albo che è addirittura una monellata. lo chiama
le sciocchezze, 'bètises ', che sfuggono ai suoi conoscenti. =
cambio del bambino perduto, del bambino che folleggiava e monelleggiava per la casa,
. moravia, ii-152: pareva che la madre, donna grande e piena di
le convenisse sostituire non si capiva che maldestra monelleria. pavese, 9-81:
contegnosa, ratte nuta, che pure a volte le divincolava tutto il corpo
da non badare alle nostre monellerie, che avrebbero fatto dannare un santo. de
ogni monelleria nostra veniva sgridato anche lui che non sapeva sorvegliarci. -figur.
come nel canto 'via ': che dolcezza! 3. il mondo
4. ant. moina infantile che ha lo scopo di attirare la simpatia
dice per lo più d'un ragazzo che con briosa semplicità fa mille attucci giocosi
guadagnarsi l'altrui affetto ed ottenere quel che e'desidera. = deriv.
(plur. m. -chi). che è proprio, tipico, caratteristico dei
della poesia. sa bene catullo il castigo che quello sciagurato merita e lo dipinge in
vi-238: un vispo monellino, / che ti somiglia in volto, / sul romper
gli orfani di un istituto di beneficenza, che sogliono andar fuori in brigata e a
vi-59: io ho lettere da bartolomeo, che è libero alla bolla della s.
20-135: usava il gergo per mezzano tosto che veniva a me qualche bue: e
me qualche bue: e non intendendo ciò che si volesse dire 'monello, balchi
40: non passeranno mai diece lustri che alle spese di svisci monello si vuol
per 10 più di ceto popolare, che, abbandonato a se stesso e privo
chiama monello anche un pic- col fanciullo che nelle scherzose parole e ne'fatti piacevoli
, 934: rosetta nella dolce ombra che cresce / con quel ronzìo canoro, /
di gente e di monelli, / che s'allontana, più non le riesce /
di scappellotti ai monelli più molesti, che attorniavano i carretti come un nugolo ostinato
e la prontezza istintive di spirito caustico che l'ànno fatto celebre. slataper, 2-84
veggo un ufficiale de'gendarmi. - che c'è? - c'è che lor
- che c'è? - c'è che lor signori faranno 11 piacere di venir
, monelli. fucini, 95: o che cosa fate quassù soli soli, monelli
cosa fate quassù soli soli, monelli che non siete altro, rimpiattati nei ciuffi
i-115: mio cuore, monello giocondo che rido pur anco nel pianto, / mio
pianto, / mio cuore, bambino che è tanto felice d'esistere al mondo.
fuggite certe ostentazioni strane, / più che un monel non fugge la quarquonia.
valletto] martedì a s. lazzaro, che è un luogo come quello de'nostri
una specie di bricconi e vagabondi, che vanno buscando danari con invenzioni..
per 'monelli 'intendiamo quei poveri che si fingono stroppiati, malati, impiagati
diciamo 'fare il monello 'quel ragazzo che, avendo toccate leggermente delle busse dal
qui la gatta di masino, / che riprendeva il vizio ed il peccato,
'. così chiamiamo quei 'guidoni, che per firenze battono marina '..
e di quei fini; / disse che per consorte l'avea presa, /
35: bella razza di dei bamboloni, che, quando gli erano adirati, non
coteste donne stavano rinchiusi i monelli, che per fresca età non poteano essere condannati
fresca età non poteano essere condannati e che la giustizia umana già dichiarava incorreggibili.
arriva a cervello, / corre più che di trotto. marrini, 1-124: '
. forteguerri, 11-53: guidone, che pure era un monello, / la
in brianza, e il ladro consumo che da lui e dal mo
suo antinoo si è fatto di tutto ciò che è bisogno domestico. 4
ragazzo dell'anfora a chiedere se voleva che andasse a prendergli l'acqua. doveva aver
con vostri salmi e vostre trenodie / che d'eretico sanno e di monello.
ghislanzoni, 18-170: nulla di straordinario che un monellùccio mal educato commetta su un
verga, i-187: 'malpelo un monellàccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti e che
che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti e che tutti schivavano come un can rognoso.
= voce di origine gerg., che indicava il soggetto di un'azione furfantesca
409: quando costoro hanno visto che gli animali superiori discendevano da quelli inferiori
a questi da una monera primitiva e che questa era simile a quella delle piante
), dal gr. pov-qp-fe 'che ha un solo ordine di remi (una
, / donna valente pone / amor, che deggia monendo pregare / del buon perseverare
, sm. teol. dottrina teologica che attribuisce la salvezza dell'uomo alla sola
), sf. mezzo di pagamento che ha un valore riconosciuto e che serve come
pagamento che ha un valore riconosciuto e che serve come unità di misura del prezzo
manufatti (presso le civiltà primitive che praticano il baratto) o, più
o da biglietti cartacei garantiti dall'autorità che li emette; rappresenta un mezzo per
misura con qualche cosa del suo genere, che sia come regola e misura di tutte
la moneta. granucci, 2-25: che rileva a noi sapere quando fusse introdutta la
dite, per dio? e tanto più che il ricercare questo fatto sarebbe un solcare
per tale effetto si fece la prammatica che corressero gli scudi d'argento di genova
di essa ben discorrere e risolvere in modo che se ne possa veder questo regno più
2-ii-47: la moneta altro non è che una certa misura di quelle cose che
che una certa misura di quelle cose che sono commutabili o venali, inventata affine
la moneta... altro non è che un valore o sia misura generale di
e finezza, d'un dato nome che ha un dato valore numerario, con pubblico
peso e d'una data purezza, che diciamo 'monete 'o 'unità
liinaudi, 1-294: con una moneta che balla, si disinveste e non si investe
bianciardi, 4-148: ci sono certi che il lavoro lo pagano metà subito e
metà subito e metà alla pubblicazione, che può essere anche due, tre anni
, n. 2. -moneta-chiave: che riveste una particolare importanza negli scambi e
corso legale. -moneta debole: quella che non è convertibile in oro o in
varietà de'prezzi, si è stabilito che il denaro si ricevesse secondo quella quantità
conto, immaginaria, politica: quella che non è disponibile praticamente e serve,
la moneta imaginaria... è quella che realmente non ha valore intrinseco, ma
fu... immaginato un compenso, che divise nei tempi successivi la moneta immaginaria
, iv-12-70: si pensi alfillimitato accrescimento che l'armistizio ha permesso della moneta di
ha permesso della moneta di occupazione, che conduce diritto al fallimento. -moneta di
banco. -moneta ideale: che serve a sostituire quella effettiva, reale
a sostituire quella effettiva, reale; che ha valore convenzionale (v. anche
. muratori, 7-ii-333: nasce sospetto che anche anticamente vi fossero monete ideali,
è in inghilterra la lira sterlina, che ne'secoli precedenti fu specie di effettiva
n. 5. -moneta interna: che è ottenuta dal settore privato mediante l'
mediante l'indebitamento presso le banche; che entra in circolazione per mezzo dell'attività
di moneta internazionale. -moneta-lavoro: che ha potere d'acquisto pari a una
(per lo più metallo prezioso) che può essere adibito a usi diversi da
quello monetario. -moneta-misura: quella che, per il contenuto stabile di fino
e promesse certe di pagamento, subito che le angustie dell'assedio si fos
sero sgombrate. -moneta-pegno: che ha valore pari al pregio intrinseco.
bene ai tedeschi, anche voi, che siete uomo colla testa a posto..
testa a posto... e che conosce il bene, il bene che ci
che conosce il bene, il bene che ci hanno fatto col rimettere l'ordine
la moneta sana. -moneta-segno; che ha valore dipendente dall'arbitrio dell'autorità
del pubblico. -moneta simbolica: che ha un valore nominale superiore a quello
buoni del tesoro a breve scadenza, che possono essere usati come denaro.
, 6-146: quante volte, del tempo che rimembre, / legge, moneta,
chiamata tare, et altre de oro che ne vanno xx al pardao e chiamasi fanon
anco hanno altra moneta chiamata cas, che ne vanno xvi per un tare d'
buona cognizione di tutte le sorti di monete che si spendono in diversi paesi, percioché
diversi paesi, percioché vi sono monete che portandole da una provincia in un'altra si
, 5-41: è da sapersi la moneta che si zecca e spende in sicilia esser
]. p. verri, iii-271: che ne dite del disordine delle nostre monete
avete moneta cecoslovacca? mostratemi le lire che avete! ». 3.
di forma per lo più circolare, che ha lega, titolo, peso e valore
facciale o estrinseco stabilito dall'autorità che la emette (e, per contro,
, 19-119: lì si vedrà il duol che sovra senna / induce, falseggiando la
induce, falseggiando la moneta, / quel che morrà di colpo di cotenna. guido
pisa, 1-138: a perpetua memoria che saturno era capitato in italia con la
bibbia volgar., viii-533: permetto che nella vostra regione si faccia moneta al
, lxxxviii-11-218: io non fui quel che fabricò il cavallo / per consumar la
in punire,... conciosia cosa che ad un banchiere, il quale cambiava
ad un banchiere, il quale cambiava monete che non erano a lega, gli tagliasse
scivolate da una mano all'altra, che già maddalena si era gettata sulla porta.
, 4-1: otto primo privilegiò i lucchesi che) otessero battere moneta d'oro e
, 1-23: fumo e lidiani e primi che si sappiano avere battuta moneta d'oro
gioco aurea moneta, / non men che al cavalier, suole a la dama /
si chiamava allora quella moneta d'oro che rimanendo sempre dello stesso peso e titolo
ecco a te dieci monete, / che son quanto mi ha mandato / il
pisano magistrato. -moneta anepigrafa: che non presenta alcuna iscrizione. -moneta
rezasco], 273: non credo anche che troppi si arrisicassero a partir di qua
o di maggior valuta sono sempre quelli che si pagavano in moneta d'argento a
di popolino, e più deboli quelli che si pagavano in bolzonaglia o moneta nera.
, prima, scelta, schietta: che ha lega e peso conformi alle prescrizioni
... tanto il fece peggiorare che tornò quasi a metade e simile la
moneta prima e così quella dell'oro, che di ventitré e mezzo carati le recò
: conoscendo il grave pregiudizio... che sia estratta la moneta leale e di
a'forestieri. -moneta calante', che ha peso inferiore al giusto (v
e piuttosto le sue qualità più apparenti che vere, le sue promesse, i
: la moneta di rame è meglio che pecchi di esser debole che forte. bandi
è meglio che pecchi di esser debole che forte. bandi toscani [rezasco]
. 2. -moneta contromarcata: che presenta, sulla primitiva impressione, un
parte. -moneta di grida: che ha un valore o un cambio ufficiale
son già tristissime, sì come quelle che, qual moneta di spaccio, son
pezzo metallico coniato, avente il valore che rappresenta (e si contrappone a quella
valore dell'argento non si può prefinire che o paragonandolo con l'oro o col rame
o denominandolo con la moneta immaginaria, che serve in ogni paese di misura della
, 3-69: la moneta reale stimo che si debba definire così: « moneta
quandoché sia, un equivalente a quello che fu dato per aver questi pezzi di metallo
reale è un pezzo determinato di metallo che, in proporzione del suo peso e
nera o erosa intendo tutte quelle specie che contenevano minor quantità d'argento e maggior
tariffe nostre hanno mancato di verità, che tale è l'epoca della introduzione della
, 5-228: principal cagione del caro che si pruovava era il disavanzo dei biglietti
/ inargentata fero i fiorentini, / che fu tenuto da'savi gran fallo.
: in una casa sono una brigata che fanno moneta falsa. poliziano, 1-699
: quand'io vo'certe tre lire / che più volte mi ha promesso, /
, / di contar non può finire / che non facci uno interesso: / quand'
. gioia, 1-ii-4: un principe che fabbrica monete false, il cui valore intrinseco
falsa o meno iniqua la moneta vera che la falsa? e domani, a
domani, a guerra dichiarata, certo che non avrei scrupolo a inondare il mercato
-moneta fuori corso, bandita, sbandita: che non ha più valore legale e non
monete bandite. -figur. ciò che disusato, desueto. mamiani, 9-224
corso. -moneta gobbina: che ha un contorno irregolare 0, anche
metallo diverso. -moneta incusa: quella che è incisa o intagliata (v.
anche incuso). -moneta larga: che contiene una quantità di fino maggiore dell'
panciatichi, 23: chiedendogli centocinquanta scudi che aveva a avere, gli rispose il buon
serra, 1-147: con tutto ciò che venezia ha dimesso di far la moneta
celli ed altre simili, non perciò biasimo che per le monete piccole, ed in
monete piccole, ed in quella quantità che sono bastanti per cambiare secondo la grandezza
nozioni, insieme di dati o di elementi che costituisce un livello più ristretto, più
, quando ci occorra, la moneta spicciola che adoperiamo nell'ordinaria conversazione.
rasa, stronza, tosata, tosa: che è stata sottoposta a una limatura fraudolenta
f. galiani, 3-179: vedendo che il ricusarsi le monete mozze incariva i
nobile: quella pregiata e stabile, che può fungere da valore di riserva.
greche0 romane). -moneta traboccante: che ha peso abbondante. segneri, 11-42
e ad altre monete, quando vogliamo dire che sieno di bonissimo peso.
il fiume di rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare. folgore da san gimignano
michelangelo, 174: tremila ducati, che portai a vinegia tra oro e moneta
tua mona laldomine a riportarmi cert'accia che ell'ha di mio, io la possa
della moneta: sovrintendenti della zecca, che vigilavano sull'emissione e sulla circolazione monetaria
ha moneta / per forza è necessario che si ficchi / uno spiedo per lo
/ uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi. dante, conv.,
filosofo, teologo o poeta, / che sua virtù non vai senza moneta. vita
fiorentini stessi, gelosi più della moneta che della libertà, non si fossero..
sì fattamente il nome di conte palatino che lo troviamo ridotto ad un misera- bil
ii-114: da rangoni sentirai la moneta che costa al nostro direttorio questa pazza missione
vendita de'tuoi libri; mi disse che non se ne troverebbe che un'indegnissima
; mi disse che non se ne troverebbe che un'indegnissima moneta. c. e
non tema forse /... / che vaghezza di moneta / corrotto abbia anche
/ cangio in moneta. / oh che delizia / tesser poeta! gozzano, i-138
]: « non piaccia a dio che l'anima di così valente uomo stea in
per moneta », - e comandò che fossero pagati. -prezzo di una
soldi trentatré il fiorino d'oro, che, computando la moneta e la misura fu
al teatro, ai caffè gli spassi che non poteva godere un principe.
villani, 7-114: condannò in moneta coloro che avevano cominciato il romore e impedita la
5. caterina da siena, v-34: che debbe fare e farà, se vorrà
la sentenzia contro se medesima. e che sentenzia debbe dare? non di moneta,
console, condannò in moneta alquante matrone che furono accusate dinanti al popolo di adulterio
venuto l'ultimo giorno del termine, che se in quel dì carlo non pagava la
la moneta statuita da la signoria, che il seguente giorno fosse su la piazza
mamiani, 9-356: reputo in ultimo che, dovendosi cavar moneta da qualche sorta
rivedessono le ragioni del comune di coloro che aveano avuto gli ufici e la moneta
, di attitudini, di opportunità, che rivestono valore e importanza decisiva in vista
la moneta fatai in mercanzia, / che felice e colui che ben l'intende,
mercanzia, / che felice e colui che ben l'intende, / oh quanti
mezzo proferitemegli per tutta quella poca moneta che io vaglio. tansillo, 1-147: sforzar
fascio: / né son sì poverello che a la meta f di giungere troppo tosto
. tasso, ii-195: a me pare che ciascuno il quale mi dimanda sonetti e
ch'io possa dare; e pare che me la voglia vendere a suo modo
modo: perché questa sola è quella moneta che mi rimane da spendere. segneri,
. segneri, i-208: quei patimenti, che tu sopporti per dio, sono,
lettura tutta quanta la più preziosa moneta che io mi abbia, cioè a dire
190: non mi regalate nul- taltro che amore che vi regalo anch'io, che
non mi regalate nul- taltro che amore che vi regalo anch'io, che costa più
che amore che vi regalo anch'io, che costa più di tutto e solo l'
tutto e solo l'amore è la moneta che lo può valere. moretti, ii-463
il nome letterario, il nome retorico che ti svela, definisce e risolve, questo
virtù par non si trova / moneta che la paghi, a tal che spesso /
/ moneta che la paghi, a tal che spesso / il poeta affamato si ritrova
del povero, perché dà tal moneta che va fino all'anima. -per antifrasi
], sanza riposo, / poi che morì; cotal moneta rende / a
oso. straparola, ii-72: sappi che tutti quelli che mangiano il mio e non
, ii-72: sappi che tutti quelli che mangiano il mio e non fanno a
abbia pur i tesori di mida, che sarà sempre un mendico. fr.
v. s. parte del desiderio che io tento di gradirle. muratori,
tanto alla moda, o certo moneta che non cava la fame ad alcuno. filangieri
i non savi e disavveduti. però che mostrano d'essere monete del verace
osservandosi l'ammaestramento di platone, « che i ragionamenti devono paragonarsi insieme, non
ragionamenti devono paragonarsi insieme, non altramente che la porpora e toro ». nel
toro ». nel qual paragone io credo che non parrà di buona lega quello che
che non parrà di buona lega quello che hanno voluto spendere, né la moneta
bembo, 10-v-104: pregherò il cielo che mi doni occasione di poternele esser grato
di poternele esser grato, e lei che si degni comandarmi e per sua fedel
minuto ». -territorio o nazione che funge da merce di scambio nell'ambito
di un'opera teatrale e drammatica, che, immaginato in base a modelli stereotipi
addosso ai barbari [autori], che fanno dei loro personaggi monete battute ad
... quello della moneta, che battendosi in roma sotto il tempio di giunone
divenuto tanto suo proprio col tempo, che molti si credono che questa voce di
col tempo, che molti si credono che questa voce di natura sua importi quel che
che questa voce di natura sua importi quel che un'altra dicevano pecunia, ancorché non
la pubblica autorità arrivò a tanta altezza che non solo i metalli onde formavasi furono
avessi preso per giusta moneta tutto quello che ho scritto, tu hai fatto male.
b. croce, iii-26-16: immaginarsi che egli prende per buona moneta, per una
!) sui peccati e la penitenza, che va tra gli scritti minori del machiavelli
caro, 2-1-171: io non posso credere che la camera in quel tempo sborsasse a
quel tempo sborsasse a moneta, tanto più che '1 calculo della spesa che si ha
tanto più che '1 calculo della spesa che si ha da fare è fondato sui
: hanno i ministri assicurata sua maestà che il sig. duca abbia due milioni
padovano verso la metà del secolo, ma che subito batte moneta propria. -cambiare
non siam frati di chiostro, / che ti saprem cambiare le monete.
avrebbe finito col raddrizzare le storte idee che vi correvano per buona moneta.
-di moneta (con valore aggettivale): che si identifica con un determinato valore monetario
determinato valore monetario o vi corrisponde; che è suddiviso o presentato in pezzi metallici
g. sangalletti, 4-ii-624: vedo che avevi fermo la stima della casa di via
per il dott. lorenzo fabbrini, che andava in arezzo a monacare una sua
. moretti, ii-521: immagino che il vecchietto parli spesso di sigari,
le parole sono la moneta più corrente che s'adoperi dalla rettorica, perché non
più fatto di cultura,... che in altri paesi è moneta corrente,
... facendole correre per più assai che non valeano. -fare moneta falsa
, 6: quelli sono bene sciocchi che di buono metallo fanno falsa moneta,
iv-4-218: quando penso al bastone austriaco che scende sui nostri prigionieri di mantova,
-pagare, ripagare, ricambiare della moneta che si merita, della stessa moneta, di
., 6-5 (117): il che messer forese udendo, il suo error
. sacchetti, 174-83: per certo che io non gitterò fiorini cinquanta, come
veduto per monti e coli, / che li fidi loro di quela propria moneta
, 10-vii-304: vi direi... che io v'amo come se mi foste
,... se non fosse che potrebbe parere che io vi volessi ricambiar
.. se non fosse che potrebbe parere che io vi volessi ricambiar di quella medesima
vi volessi ricambiar di quella medesima moneta che a me avete donata. idem,
niuno altro guiderdone delle sue fatiche riceve che amaritudine, niuno altro prezzo merca,
niuno altro prezzo merca, niuno appagamento che 1 dolore, perciò che
che 1 dolore, perciò che egli [amore] di quella moneta paga
di quella moneta paga i suoi seguaci che egli ha. firenzuola, 746: mi
non rimane altro prezzo per potere sdebitarsi che amare il benefattore, né ha scusa chi
il mazzarino] di proseguire l'impresa che, condotta a fine, dava modo di
dava modo di pagar ogfiuno della moneta che meritava. lippi, ii-23: ma
gl'inglesi, nell'istesso conio, che in buon italiano si dice: pagarvi nell'
istessa moneta, togliete questa anacreontica, che spippolai due mesi sono su ristesso suggetto
monti, xii-6-120: lo senti di che moneta questo crudele paga la mia tenerezza
ora egli ti ripaga di quella moneta che solo può spendere. baldini, i-292:
: dio ti paghi di quella moneta che tu meriti. -pagare di mala moneta
, 31: alla croce di dio, che io pagherò di mala moneta queste puttane
di mala moneta queste puttane fanti, che tutta questa mane mi han fatto gir
sant'antonio, / e altri assai che sono ancor più porci, / pagando
non do noia a nessuno, ma colui che si arrischierà a darmene, pagherò di
da poi vincenzio acciaiuoli giungeva a dire che avrebbe pagato di buon animo qualunque moneta
per monete correnti nel banco d'apollo, che mai non fallisce. — per
montale, 4-68: buona è la politica che riesce, cattiva quella che fa cilecca
la politica che riesce, cattiva quella che fa cilecca... facile è osservare
fa cilecca... facile è osservare che il machiavelli e le sue idee non
sulla moneta fiduciaria, di carta, che si passano di mano in mano,
moneta: per indicare la somma importanza che ha, sia per l'individuo sia per
più il privarsi di quelle due monetine che alla ricchezza de gli altri il privarsi
monètùccia. caro, i-61: o che monetuzza di scorze di lupini è questa
monetuzza di scorze di lupini è questa che mi mettete innanzi, di nulla impronta e
: non ho più tra le dita che una monetuzza d'oro d'un centimetro e
appunto come 'cysiceni stateres ', che hanno grand'apparenza, giusto come certe
asia, e poi non contengono sol che lega inferiosissima. -spreg. monetàccia.
goldoni, iii-914: -sono tre mesi che non tiro il salario. - certo
non tiro il salario. - certo che la mia padrona non ne ha bisogno.
. affé di mio, ha monetacce che spaventano. targioni tozzetti, 9-262:
caratteristiche, alla coniazione di monete; che può essere monetato (un metallo)
pagandosi in tal guisa dalle zecche, che danno regola agli orefici ed a tutti gli
contrattanti, le paste monetabili, ognuno vede che niuno vorrebbe in contrattazione privata a minor
contrattazione privata a minor prezzo una pasta che la zecca pagherebbe a un prezzo maggiore
, come materia monetatale, significa, che ciascuno si libera delle sue obbligazioni mediante
costo complessivo delle operazioni ai zecca, che può essere assorbito dalla moneta stessa con
davanzati, ii-455: ad altri par onesto che la stessa moneta paghi suo monetaggio,
alle spese del monetaggio, è giusto che restino a carico della nazione, ma non
più autorevoli non muovono ornai più dubbio che la zecca abbia a rimborsarsi del monetaggio
. si è potuto domandare... che anche il diritto di monetaggio fosse abolito
anche il diritto di monetaggio fosse abolito o che in altri termini la coniazione fosse completamente
. monetale, agg. che è proprio, che si riferisce o
monetale, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta
o è caratteristico della moneta coniata; che concerne o serve alla produzione e alla coniazione
nell'antica roma, i tre magistrati che dirigevano la zecca ed emettevano, talora
nel titolo de'signori della moneta, che e'chiamavano * triumviri monetali '.
zeno, v-230: circa le note che sono nell'esergo [della moneta di
fonditor d'argento ed aguriste, / che 'n prima munetò o fondeo metallo. scaniffi
dell'argento lire 6 imperiali, così quello che nel tassar le monete già fatte vi
vi si troverà essere, come quello che sarà posto in zeca per monetarlo. b
, ii-454: quello stremar l'altrui metallo che viene a monetarsi scandaleza. d.
colà istituito in non monetare l'argento che per ovviare, quanto il più far si
, 1-vi-57: locke fonda la massima che per base di un regolamento fisso in
in materia di monete non debba prendersi altro che l'argento, e che l'oro
prendersi altro che l'argento, e che l'oro debba monetarsi e tariffarsi so
del valore di tre o due grani, che hanno da una parte il fascio colla
.]: 'monetare la carta': fare che corra per moneta. 2
appunto [quegli uomini] come le doppie che si monetavano in atene: un pezzo
, i-319: arrossisco primieramente del debito che ho con lei per la stampa dell "
napoli, raccoglitore di monete vecchie, che almeno ne fruissero la monetaria, i francobolli
monetario1. monetàrio1, agg. che è proprio, che si riferisce o
monetàrio1, agg. che è proprio, che si riferisce o è caratteristico della moneta
della moneta o di determinate monete; che concerne o è in relazione con la
questo paese e la causa del corso che si dice abusivo. targioni tozzetti,
: ho gran sospetto, cittadini, che nella intrecciata complicazione dei lavori della zecca
opera e nell'estesa dei rami tutti che compongono la riduzione monetaria, sienvi de'
annuo della moneta può corrispondere alla quantità che sarebbe necessaria all'uso monetario di due
monetaria noi non entriamo, pur sapendo che il cerniscili è un economista di gran
: numismatica. -autorità monetaria: quelle che stabiliscono le variazioni nell'emissione di denaro
carte monetarie e ad ogni valor circolante che vi porti la menoma somiglianza.
. 12. -clausola monetaria: quella che in un contratto stabilisce la valuta in
. -indice, parametro monetario: indice che misura oggettivamente le variazioni del livello
boccardo, 2-335: supporremo per ora che il mercato monetario sia lasciato in balia
f. buonarroti, 1-326: crederei piuttosto che queste fossero un segno dell'officine monetarie
riminese,... sostenendo vivamente che le città italiche avessero officina monetaria e
gruppo di economisti e di uomini d'affari che riteneva la limitazione del denaro circolante
per conservare questa supremazia si credeva essenziale che il sistema monetario inglese avesse per base
peso e d'una data purezza, che diciamo monete o unità monetarie. b.
i-3- 253: né è concepibile che, circolando una certa moneta inconvertibile,
monetario: quello attribuito nominalmente al metallo che costituisce una moneta (e si distingue