mendicicomio », parola per me nuova che ho appresa all'insegna dell'ospizio.
, sf. il mendicare; atto che consiste nel chiedere l'elemosina passando di
passanti; genere di vita di coloro che, costretti dalla necessità o indotti dall'
mendicitade, ammonisce santo paolo le genti che lavorino. fiore, 120-2: questo
lavorando, / s'i'non avea che mia vita passando / potesse, sanza
: 0 misera condizione di mendichitadi, che, se tu adimande, sì muori
povertà necessaria, c'hanno i poveri che son nati tali: la qual povertà,
tanto deplorande. siri, i-348: il che ha cagionato che li villani in molte
, i-348: il che ha cagionato che li villani in molte ragioni siano riddotti
non tollerabile quell'abuso per altro comune che ognun che voglia, corra ad arrotarsi
quell'abuso per altro comune che ognun che voglia, corra ad arrotarsi sotto le
cadavere vivente, una povera piccola donna che viveva di espedienti -non disonesti -e di
in progresso di tempo la sperienza insegnò che queste religioni e le altre de'mendicanti
studi così alti e sostenere le gran fatiche che portano le dispute e le prediche.
deposito, ricovero di mendicità'. istituto che, sostenuto finanziariamente dalla beneficenza sia pubblica
vo'parlare di quell'abborri- mento profondo che ogni pover uomo, malato per eccesso
ima esatta e adeguata idea degli stabilimenti che avevano in animo di creare. pirandello
in casa portavano legna. le vicine che ne trassero buoni auspici, non s'ingannarono
dell'altrui e convertianlo in male uso, che molti ne stavano in grande mendichitade.
già non studia d'essere in altro che in mendichità o in povertà. boterò
povertà. boterò, i-140: non permetta che le persone ecclesiastiche siano per la lor
, ii-31: privo di tutti quegli oggetti che possono dilettare il gusto e la vista
, dovrebbon parer pene convenevoli, senza che a tante sciagure s'aggiungesse l'infermità
voglio spenderci... tutto ciò che la mendicità del mio stato può somministrarmi
aurora, 11-477: volete farci credere che il popolo è sovrano e che non
farci credere che il popolo è sovrano e che non vi è altra autorità che la
e che non vi è altra autorità che la sua, nel tempo che il popolo
altra autorità che la sua, nel tempo che il popolo infelice giace nella più afflitta
, v-247: adirato [seleuco] ridomandò che gli restituisse [a demetrio] sidone
atto dimostrò mente tirannica e ingiuriosa, che, avendo a sua obbedienza tutte le
palesasse tanta povertà e mendicità nell'anima che cacciasse di due città il suocero balestrato
queste infelicissime mendicità, sappia (già che si vede che egli non ha molta pratica
, sappia (già che si vede che egli non ha molta pratica nell'uso
pratica nell'uso degli strumenti astronomici) che nei lati del sestante o quadrante
. mendicitàrio, agg. letter. che si riferisce alla mendicità, che concerne
. che si riferisce alla mendicità, che concerne l'accattonaggio. bontempelli, 19-41
. bontempelli, 19-41: il fatto che la enorme maggioranza dei mendicanti mantiene intatto
tale tipo cristiano-romantico, mi fa pensare che, per ora, l'audacia di quel
; superi, ant. mendichissimo). che per vivere è costretto a chiedere l'
o tendendo la mano ai passanti; che è mantenuto dalla beneficenza sia pubblica sia
51: abbia volontà di lavorare, acciò che e'guadagni e non sia mendico.
sia mendico. cavalca, 20-218: quelli che voi chiamate poveri e mendichi, quelli
e aiutatori, perocché eglino veracemente son quelli che ci possono atare a dare lo regno
, rifece se stesso signore di quelli che l'avevan cacciato. giuglaris, 141:
l'avevan cacciato. giuglaris, 141: che occhiata dolorosa fu per l'epulone dannato
. imbriani, 3-12: lasciami sperare che non vedremo più né apolli del belvedere
, / sono un povero mendico, / che su piani e per pendice / son
: el mendico spesse volte non ha quello che gli bisogna e paté grande necessità;
s'appresso il duca mi nutrico, / che andare a questo e a quel de
xv-316: domani saranno quaranta giorni appunto che non s'ebbero quattordici ore continue senza
sole; così osservò un vecchio mendico che siede fuori della mia porta, e
siede fuori della mia porta, e che quando passa poca gente mangia di magro
1-216: interrogata dal giudice una mendica che aveva stazione fissa alla porta della chiesa,
alla quale era accaduto il fatto, rispose che l'arcangelo gabriello era sceso dal cielo
a dire a questo omo acorto / che con lui menase lo mazor amico, /
amico, / ala sua presenzia, che l'abia, e lo più scorto,
e chi fatto mendico, / fan che di te non arei dato un fico.
f. loredano, 8-89: io, che son mendica, mi sottometterei più tosto
cento volte all'ora a cento pittocchi che una sola fiata a lui, se bene
: i venditori ricchi, potendo aspettare che il mercato si sfolli di venditori, si
scontare a'poveri, ai più mendichi che campano giorno per giorno. cattaneo, ii-
pane al padre ed ai fratelli / che il tuo maschio ridotti avea mendichi. pirandello
patria, mendichi alla porta di quello zio che finora ci aveva mantenuti nell'esilio.
sopra i mendici, sopra i salariati che appena hanno di che vivere. cattaneo
sopra i salariati che appena hanno di che vivere. cattaneo, iii-3-100: v'erano
petrarca, iii-1-81: ivi eran quei che fur detti felici, / pontefici, regnanti
una femina, quantunque povera e mendica che ella si fosse, che andasse con i
e mendica che ella si fosse, che andasse con i panni stracciati e schifi
sia, ad ogni modo gloriandosi dica (che dirà sempre il vero): dio
d'aggiungere i miei a quegli sproni che gli va pur troppo stringendo al fianco
al fianco la sua insidiosa talia, che vorrebbe ad ogni costo metterlo fra la
papini, 27-121: non si poteva pretendere che il sacerdote divenisse un mendico soggetto ai
mensa dei grandi. 4. che è, o si crede, sprovvisto di
, ma tardi, soa fraude, / che far no posso da lui partimento.
ch'eo ve dico / d'amore che me ten de zoi'mendico. dante
virtù mendico / per lo famoso suon che va volando / del valor, che seguite
che va volando / del valor, che seguite disiando, / di voi in
d'intendimento mendichissima, si dié ad intendere che il salvamento della sua anima sarebbe infallibile
natura siam maggiori amici / e par che in noi più sua virtù dispensi, /
ricca e più nobile di me, che sono (mercé di fortuna) povera di
ancora d'amici in cotesta città, che non m'affidi di poter mettere in
casa nemica, / dov'ero una mendica che tende tremando la mano! 5
e djite la colpa alla fortuna, che accompagnò con un animo ricchissimo un povero
fatica, / per la voglia mendica / che vorrebbe e non può. -povero
) vuol dire e dice tutto quello che vuole; e non ha però mai bisogno
a trovare le foglie gialle d'acacia che piovono ancora sui davanzali. -scarso
assai tornar mendice, / cadendo qual che dal ciel cadon fulgure. pasqualigo, 2-1
gli astuti ser vitori, che guai a noi se stessimo alle speranze del
iozzi benvenga, 131: e necessario che si ritorni per l'istesso uscio e
si ritorni per l'istesso uscio e che si ritorca indi a poco la-linea per l'
amato tesoro in terra trova, / che m'è nascosto, ond'io son sì
quella dolente e mendica regina di napoli che egli ha, secondo che i suoi difensori
di napoli che egli ha, secondo che i suoi difensori dicono, in cortese
di quella mendica povertà di lui, che dovea ritrarlo dalla conclusione di quel
da gli tuo'padri antichi, / che non furon mendichi / di regger la
grande. storia di stefano, 2-3: che zerto el cane de l'omo è
atenerne algun non sia mendico, / che per lui bene l'otignerà la raxone.
contenti e mai mendica / non diviensi, che fuor de l'uscio picchi. tasso
a casa d'amico dinanzi ad amore che tien signoria della sua mente.
onore di dio avere una casa sofficiente che due mendiche. f. malecarni, lxxx
lacrimando. lupis, 3-294: una cella che confina nella minuta di pochi palmi,
. frugoni, 1-471: vi sono alcuni che mostrano una ricca facciata e hanno poi
un di quei cani avari / che del povero fanno e del mendico, /
danari. -pendere piuttosto nel mendico che nel povero: essere più che povero
mendico che nel povero: essere più che povero. tocci, 1-88:
tocci, 1-88: pitagora era un filosofo che pendea piut tosto nel mendico
pendea piut tosto nel mendico che nel povero, da non poter mai far
è uno di quei proverbi disperati che gli uomini fanno quando il dolore gli irrita
= voce dotta, lat. mendicus 1 che ha difetti fisici '(passato
meglio a polissena morire alla patria sua, che di gire sparta o per lo
, 155-46: la donna, volenterosa che 'l marito uscisse di mendicume, dice
badea; pigliàtene partito il più tosto che potete. 2. spreg
e impossessate dei cervelli, la verità, che si presenta, riesce a questi un
: 'mendio': cosetto rifinito, patito, che regge l'anima co'denti. *
... un tal rimedio adoperò, che del tutto se ne distolse in poco
tutto se ne distolse in poco più che adoperarlo una volta. salvini, 41-373
, di cui non vi è memoria che sia stata conceduta ad alcun altro principe
sua monarchia e per cui s'è preteso che i successori del g. conte ruggiero
di smirne e prassea di cartagine, che insisteva sull'unità di dio e sul potere
e si distingueva il monarchianismo dinamico, che non riconosceva la divinità di cristo,
di cristo, dal monarchianismo modalista, che affermava non esservi nella trinità distinzione reale
monarchiano1, agg. relig. che si riferisce, che è proprio e
. relig. che si riferisce, che è proprio e caratteristico del monarchianismo;
è proprio e caratteristico del monarchianismo; che professa e sostiene tale concezione eterodossa in
un gran poeta epico in un ducato che era governato monarchicamente. mazzini, 20-170
monarchicamente. mazzini, 20-170: vorrei che questi signori del cattolicesimo liberale mi dicessero
signori del cattolicesimo liberale mi dicessero in che modo sperano rigenerare l'italia in nazione
(plur. ni. -ci). che si riferisce che riguarda, che è
. -ci). che si riferisce che riguarda, che è proprio e peculiare
. che si riferisce che riguarda, che è proprio e peculiare della monarchia,
della monarchia, di una monarchia; che ne deriva, che la simboleggia (
una monarchia; che ne deriva, che la simboleggia (e si contrappone a
repubblicano). -in partic.: che si fonda sulla presenza di un monarca
questo regno non si usò mai altro che di governo monarchico di un solo signore.
costoro fanno pure le loro faccende, o che gli avvocati sieno un po'più buoni
. e tutti le fanno pure, o che il governo sia repubblicano o sia monarchico
negli animi... il pregiudizio che nei fatti della capitale concentra i fatti
dei comuni, il secondo del piemonte che ha ogni sua forza dalla monarchia. tarchetti
essere ornata dello stemma monarchico, conobbi che [la barca] era destinata alla mia
tranquille ed ingenue suol toccare a coloro che nascono nell'umbilico e non negli orli
non negli orli dell'imperio monarchico e che però son più lontani e dal rischio
monarchia. garibaldi, 3-134: uomini che vengono su dalla melma...
foscolo, xiii-2-127: vi toccherà provare che non siete stati mai repubblicani, o
9-i-viii: gli uni mostrarono di desiderare che io facessi professione di monarchico e gli altri
maggior fede nelle forze ordinate delle monarchie che non nelle moltitudini incomposte. pascoli,
, vi-375: ci sono molti monarchici che cercano di mettere la cosa a favore della
del quirinale. ?. che ha come scopo istituzionale la difesa a
carducci, iii-7-457: io voglio che i partiti vivano, perché sono la
perché sono la ragione della libertà ma vorrei che i partiti, dal monarchico il quale
giu seppe garibaldi al socialista che da lui si credè iniziato o abilitato
iniziato o abilitato, intorno alla pira che fumerà su t mare gittassero non le
cose loro più care ma tutto quello che hanno più tristo. pascoli, i-195:
dunque il guerriero non aveva voluto ciò che il pensatore voleva? non fu dunque
: p. raffaelli... imagina che sia monarchica la congiura di f.
. (plur. -i). che è favorevole a una monarchia costituzionale.
e di risoluta volontà dalle associazioni, che coi nomi di liberali, costituzionali,
(plur. m. -t). che si fonda sulla presenza di un monarca
si fonda sulla presenza di un monarca che non abbia pieni poteri, ma sia
inviolabilità, e tutte quelle finzioni 'legali'che spettano all'essenza del governo monarchicó-misto.
. m. -i). che si fonda su una monarchia rappresentativa.
, 97: non si avvedono li statutomani che col papato costituzionale sono costretti a volere
col papato costituzionale sono costretti a volere che il papa calpesti o il principj.
, sm. polit. concezione ideologica che attribuisce alla monarchia la preminenza funzionale sulle
, 37-174: l'unico grave pericolo che ci rimanga è quello æl federalismo,
girolamo savonarola, posto per un'incidenza che non è tutta caso tra t chiudersi
iv-11-113: il nostro è bensì un liberalismo che si vanta del gran nome di camillo
gran nome di camillo di cavour, ma che non riconosce le degenerazioni che dipoi accaddero
, ma che non riconosce le degenerazioni che dipoi accaddero del partito liberale quando si
lucini, 7-453: è da tre mesi che mi snervate colla marcia reale, l'
... non conoscono altra virtù che la docilità, altro linguaggio, altro gesto
docilità, altro linguaggio, altro gesto che quello dei monarchisti, né possono dimenticarsi
ardite. 2. agg. che si ispira al monarchismo, che esprime
agg. che si ispira al monarchismo, che esprime idee monarchiche. carducci,
. m. -chi). bot. che ha un solo fascio legnoso e uno
imperio al corpo politico, non altrimenti che un magistrato al suo supremo giudice;
da monarcomaco, col suff. -ismo, che indica atteggiamento politico. monarcomaco, sm
secolo xvi, che si opposero alla trasformazione assolutistica dell'istituto
imperio al corpo politico, non altrimenti che un magistrato al suo supremo giudice. baretti
obbli- gazione morale giustamente dal lor contrario che sono la necessità e la forza.
e la forza. -agg. che si riferisce, che è proprio di tale
-agg. che si riferisce, che è proprio di tale corrente di pensiero
cent'anni fa ai repubblicani della penisola che fuori di ogni ipocrisia la logica era
&eó£ 'dio', col suff. -ismo, che indica credenza religiosa. monarda
di piante dicotiledoni della famiglia labiate, che comprende alcune specie erbacee perenni, originarie
aromatiche (timolo, carva- crolo) che contengono o a scopo ornamentale per le
labiata: labbro di sopra lineare e che nasconde gli stami. quattro semi nudi.
col suff. chim. -ina, che indica ammine e composti analoghi; voce re-
sentendo il fran- cexi la novela / che de san marco intrato era postelo /
. monarmònio, agg. ant. che è capace di un solo tono o
doni, iv-326: i monarmoni sono quelli che contengono una sola armonia o tuono;
assi normali sono equivalenti e omopolari; che ha simmetria raggiata (un organismo vivente
, agg. ant. e letter. che si riferisce, che è proprio di
e letter. che si riferisce, che è proprio di un monastero o di
nobili e ricche. 2. che vive in una comunità monastica. -
suo limite... la costa che va da sorrento a salerno, e ha
, monasteriale... si direbbe che il facile contrasto classicismo- romanticismo sia qui
sono anche annesse estensioni di terreno, che fanno parte del patrimonio complessivo di un
patrimonio complessivo di un ordine, e che risponde, secondo le regole dei singoli
suore. -anche: la comunità monastica che vi risiede stabilmente (e si distinguono
l'un piè dentro la fossa, / che tosto piangerà quel monastero, / e
voi signore sia un priete fero, / che da nessun peccato vi dislazzi; /
... allora dice lo cavaliere che la menerà a uno monistèrio di donne
1 -intr. (57): non che le solute persone, ma ancora le
di bona vita e dotto, intervenne che il padre, praticando nel monastèrio domesticamente
, degl'inganni, dei mali trattamenti che si usavano alle giovani educande per indurle.
una febbre vera e propria solo pensando che un uomo potesse vedere un pezzettino del
medievali dei benedettini conservarono testi letterari che si smarrivano. -comunità religiosa non
: la figliuola del detto numitore, che rea era chiamata, fece rinchiudere in munistèro
tramontana, del regno di fitachi, che andava per sua mala divozione visitando le
carli, xviii-3-476: le figlie, che non si maritavano co propri parenti,
: e1 munistèro è la rocca / che tien salvo ognun, se vuole:
ha i suoi monasteri, nei quali dicono che prenda colori di virtù celeste.
quanto ài cara l'anima tua, che mai metta niuna tua figliuola in munistero
fra gente di buona volontà, e che vivano a comune, in professione e in
. c. gozzi, 4-199: che in fresca età ne'monasteri / si
le sorelle /... / so che l'han caro anche le monacelle.
anni quattordici egli aveva detto fra sé che avendo figli non avrebbe permesso ad alcuno
. bacchelli, 13-564: la notizia che questa nomea era arrivata in tal modo
monache o di una comunità monastica; che ricorda il comportamento tipico dei monaci o
ebbero in governo gran numero di persone, che andavano a viver monasticamente sotto la loro
moneti, 11: né dirò già che [il missionario] fosse..
... di quei capi delicati / che monasticamente in adunanza / ritengono col nome
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce ai
-ci). che è proprio, che si riferisce ai monaci, alle monache,
a un ordine di voti solenni; che concerne il costume, le regole
si può... ragionevolmente credere che dalla religione degli elleni sia proceduto che
che dalla religione degli elleni sia proceduto che l'instituto della vita monastica sia tra
di qui pendono le tre maniere di vite che dicevamo esser considerate da'filosofi: cioè
.. si parerà con quella solennità maggiore che sia possibile,... servata
alle macerazioni monastiche. -formato da persone che, abitando in un monastero, tendono
luca, 1-14-1-94: circa le prerogative che godono questi prelati, overo superiori,
particolarmente per l'uso de'pontificali, che godono gli abbati o priori delle religioni
accarezzò costanza quel giorno come una tortorella che stia per prendere il volo, e
disse: - e ricordati, costanza, che non ci sono amiche. -di
'educazione monastica ': è quella che è data ai monaci per la loro professione
monaci per la loro professione e quella che i monaci dànno a sacerdoti e a laici
a sacerdoti e a laici, e quella che altri sacerdoti o laici dànno, simile
di femmine. -abito monastico: veste che, indossata dai monaci, costituisce la
altra pietra con le figure di due corpi che anno nimbo dietro il capo, abito
sua provincia monastica. 2. che è opera di monaci o di un monaco
alla polvere pirica, secondo la tradizione che ne attribuisce l'invenzione al monaco tedesco
dalla stessa polvere d'invenzione monastica, che ha reso marte più terribilmente rovinoso,
-istituito o diretto da monaci; che ha sede in un monastero (una
bacchelli, 1-i-3: è un fatto che il mulino « banale » del feudatario
una lavorazione con ferri a freddo, che si eseguiva nei monasteri e nei conventi
, 9-314: la storia intera c'insegna che mai i popoli non hanno avuto e
di legislazione sociale e di riformismo, che si rivela talvolta pochissimo più libero e
monastico dei riformatori. 4. che richiama lo stile semplice e disadorno,
raccoglimento, lo spirito di povertà evangelica che ordinariamente aleggia in un monastero.
5-34: i suoi vestiti erano più che modesti, quasi monastici, ma lindi e
due lumi restavano accesi. 5. che conduce una vita appartata e contemplativa (
ingegno fantastico. 6. che è proprio, che si riferisce all'esperienza
6. che è proprio, che si riferisce all'esperienza privata di ogni
esperienza privata di ogni singola persona; che si pratica individualmente (una virtù)
conviene... questo soccorso è quello che ci procacciamo per. le virtù dette
per. le virtù dette monastiche, cioè che non risguardano che noi soli. tommaseo
dette monastiche, cioè che non risguardano che noi soli. tommaseo [s. v
in partic., ai platonici, che con i legislatori convengono
al caso, e i secondi oppinando che muoiano l'anime coi corpi, i quali
abbracciare il monastico ad una giovane, che rinchiusa nel chiostro dall'infanzia non avesse
monatetòsi, sf. medie. atetosi che colpisce un solo arto 6 una sola
monatto, sm. inserviente pubblico che, du rante le epidemie
un campanello legato a un piede, che serviva per avvisare della sua presenza.
, o milano, con quelle funeste carette che si vedevano colme di morti, le
invadevano le case, trasportavano le cose che vi trovavano, violavano le figlie e
delle masserizie infette guidate da musi sinistri che per nulla la cedono ai monatti d'
ghetto di varsavia], in attesa che il carro dei « monatti » passasse a
: si contenta, padron mio, che un povero inonattuccio assaggi di quello della sua
« il nome, vuole il ripamonti che venga dal greco monos, gaspare bugatti
insieme dubita, con più ragione, che sia parola tedesca, per esser quegli uomini
potesse durare il bisogno, è probabile che gli accordi non fossero che di mese in
è probabile che gli accordi non fossero che di mese in mese »;
rivive il vocabolo per effetto della narrazione che il manzoni fa della peste nel cap
di antozoi esacoralli att ini ari, che comprende animali solitari con 8-12 setti mesenterici
flauto semplice a una canna sola, che ebbe particolare diffusione, in età ellenistica
quali fussero [le tibie] e di che fatte le gravi pla- gie e
e, per lo più, torio, che cristallizza nel sistema monoclino in cristalli
. m. -ci). miner. che contiene monazite (con partic. riferimento
monca': specie di braccio di ferro che serve a ricondurre sotto la macina la pasta
francesi... per le pretese che essa discacciasse dal suo servizio i ministri
. più l'uomo storpio e ricco che il mendico e sano... diogene
moncherin per l'aura fosca, / sì che 'l sangue facea la faccia sozza
ma perch'egli è di iù che buona razza, / si difendea così col
bianco piumato con un gracil moncherino che solo eragli avanzato. d'annunzio
, ii-374: guerci, idioti, mutilati che agitano i moncherini, insomma un
: scovò in un dormitorio un giovane che s'appoggiava a una gruccia perché aveva soltanto
già esistite non restavano qua e là che dei tratti di terreno coperti di piastrelle
[tommaseo]: un altro poi, che avea ambo le mani mozze, levando
]: * monchino ': l'uomo che da una o da due mani è
]: 'monchino': lo stesso che moncherino, specialmente soprannome d'uomo monco
. p. guanto di lana che lascia indipendente il solo dito pollice (
penna con le dita de'piedi, che vorrei trovar la via di scrivere in
: non sarebbe egli come se tu volessi che io mandassi la palla a un monco
degli schiavi, se non quando sa che il « monco » spagnolo è in buona
, 9-1310: quasi gli sembra vero che il monco sia stato amico del babbo
un corno, e l'asino / giura che, così monco, egli è un
3-199: ed ecco un incolpevole / bimbo che il capo ha tronco, / e
principessa di lamballe, da quel collo che, monco, le fu porto a
pugno chiuso e coi crin mozzi: il che s'accorda con le mani monche e
la fiacchezza generale della sirena, prima che lo sguardo altrui la vivifichi.
indomito animale e stranio mostro, / che altro non ha che il fiata e che
mostro, / che altro non ha che il fiata e che l'inchiostro. /
che altro non ha che il fiata e che l'inchiostro. / non ha piè
gli scogli. ad accanirmi, capii che mi sarebbe rimasto tra mano un campione
a casa ancor n'andai, che, già perduta / ed arsa, la
il simile avviene anche talora delle volte che si rimangon zoppe o monche: posano
stalattiti. 4. figur. che manca di parti, di elementi o,
emendar la vostra monca dimostrazione, dissi che vi manca il dato, cioè la determinazione
. salvini, 39-iv-171: gli sconcerti, che nascono e che nascer possono in quello
: gli sconcerti, che nascono e che nascer possono in quello, attribuir si deono
, attribuir si deono a que'virtuosi che sono tali per una parte, ma per
, ma per l'altra zoppicano e che hanno una monca, per così dire,
buonaparte. non restava di antico altro che roma monca ed avvilita, sicilia debole
un uomo ed una donna giovani, che vogliono violentare la natura amandosi di amicizia
natura amandosi di amicizia, non può esistere che un affetto monco, artificiale, violento
, spesso ridicolo, perché non conduce che ad un amore già nudo d'ogni
cionco e monco, / l'acéfalo mostro che il tronco / di ciuco e la
verro. serra, iii-12: a che perdermi in parole che possono essere solo un'
iii-12: a che perdermi in parole che possono essere solo un'immagine monca e
un'immagine monca e sbiadita di quello che sento così intensamente e caldamente? piovene
l. salviati, ii-1-42: maraviglia che chi dannò per monche le parole precedenti
per monche e trasformate e non dicesse che, dove è scritto, 'e
intero nel tutto o in quel tanto che richiedesi all'uopo. l'autore stesso,
i-1146: mi duole di non poter scegliere che pochi brani monchi, tra le lunghe
, tra le lunghe poderose undici strofe che compongono la bella canzone. -mancante
folla, io ho il dovere, più che il diritto, di narrare tutta la
, un discorso, ecc.); che risulta poco chiaro, poco comprensibile o
, ad una causa possente e ineluttabile che aveva determinato il suicidio. borgese,
da cui poteva indursi il fondato sospetto che la tragedia sul lago fosse stata un
reso più fondo dal suono delle campane che si riscuotevano, dall'alto, coi
, 224: se morrò in guerra, che cosa lascerò dietro a me? nulla
lascerò dietro a me? nulla più che un ricordo pallido, falso e monco
, interrotto (un lavoro); che non consegue lo scopo prefìsso e desiderato
si assume anche quella di darle ciò che le occorre e di impedire che cresca
ciò che le occorre e di impedire che cresca rachitica e monca? 6
, io tronco. giusti, ii-219: che vuoi tu che scriva così monco d'
giusti, ii-219: che vuoi tu che scriva così monco d'anima e di corpo
attuale le traccie giganti di quegli uomini che ci hanno preceduti; noi vi troviamo
1-244: troiano, come s'avvide che aveva tagliate le mani, gittò uno grande
san miniato a fiesole la conca / che ha '1 bel monte oliveto al manco lato
è spettacolo agli occhi tanto grato / che di un migliore ogni speranza ho monca
mi aveva perso il rispetto in modo che l'avrebbe cavate di mano a un
alquanto avaro o riluttante a pagare ciò che è dovuto. note al malmantile,
adoperare le mani intorno alla borsa ', che vuol dire: 'è pigro a
a me, / rispose cecco, quel che a man mi torna / a qualcun
dicesi familiarmente e in scherzo per significare che detta somma non sarà mai pagata.
plurale in genere meglio * moncherini 'che 'monconi '. tarchetti, 6-ii-214
sezione e l'articolazione immediatamente prossima, che è per lo più utilizzato come di
rivesti- rfienti cutanei e dei muscoli, che rendono possibile 1'impianto di protesi)
ma i quattro monconi, ogni volta che li trasportavo avanti, li sentivo dentro la
li sentivo dentro la carne e pareva che mordessero. -in odontoiatria, parte
. 2. per estens. parte che resta di un oggetto spezzato o deteriorato
, 4-57: gli aranci spaccati dal gelo che il contadino scotendo il capo potò con
, ributtano dai monconi con tanta veemenza che né anch'essi mancheranno all'appuntamento dell'
pezzi di carta, briciole e monconi che solo a me rappresentano qualche cosa.
volta abbandonata la pittura, io sentii che, senza accorgermene, mi ero trasformato in
moncugino e monsignore, / e converrà che raccogliate noi. = adattamento
pratica colturale, propria delle risaie, che si effettua nei mesi di giugno e
mondàbile, agg. disus. che può essere mondato, ripulito, nettato
mondàceo, agg. letter. che è proprio, che si riferisce al
agg. letter. che è proprio, che si riferisce al mondo, alla natura
tribù stan ammannendo il jem ascekel, che si celebra nelle adiacenze della pasqua.
, col suff. latineggi ante -aceo, che indica appartenenza. mondàglia,
mondale, agg. ant. che si riferisce al mondo, alla vita
ii-26: state in pace con dio che quella è la principale cosa. se perderete
scala del paradiso, 267: quegli che è da essa [avarizia]
, giammai non può mondamente orare, però che sempre penserà come possa acquistare.
, in partic., la prostituta che frequentava ambienti socialmente alquanto elevati).
ant. in senso generico: donna che conduce una vita brillante, dedita ai
palagio / del potestade per una mondana / che lasciò 11 lume, per dormire adagio
, 1-98: non sono di dio quelle che sostengono visitazion di vane e ben mondane
la svergognata disonestà della moda corrente, che è la divisa delle mondane sfacciate,
, con una bocca molle ed elastica che esagerava la forma delle parole e la
'mondaine 'dicesi di 'donna che ama la vita e i piaceri mondani '
valore. certo prevale quello francese, che ha mal senso. però non oserei
allo dio cupido: onde i piaceri che ci dona son più dolci che mille che
i piaceri che ci dona son più dolci che mille che ne dia alle mondane.
che ci dona son più dolci che mille che ne dia alle mondane. s.
[maria vergine] come le mondane, che si sdegnono che una persona infima li
come le mondane, che si sdegnono che una persona infima li vadi avanti.
solo sarà nostro in tutta l'eternità che offerimmo al crocifisso, e le infelice mondane
gozzi, 1-281: io non son uomo che vada alle mondane; e se io
laica e aliena da ogni trascendenza (che comporta per lo più un'accentuata tendenza
mai non mi ricorda d'aver letto che appo coloro li quali mondanamente vivono,
quali mondanamente vivono, alcuno, quello che la ragione vuole in questo atto, osservasse
vuole in questo atto, osservasse, che una femmina. giovio, i-162: il
io non amo altro oramai al mondo che i tuoi baci; e vorrei venir meno
mondanamente parli. bottari, 2-169: che cosa hanno òhe fare le azioni mondanamente
conterà meno di nulla, e meno che meno un eventuale supplizio, « essendo
dico, a rimuovere uno errore, che non credessi stoltamente, come adiviene mondanamente
stoltamente, come adiviene mondanamente, cioè che 'l padre per la vecchiezza hae meno
. cavalca, 9-181: veggiamo mondanamente che altro frutto richiede l'uomo dall'arbore
l'uomo dall'arbore piantato in buona terra che da quello che è posto nella selva
piantato in buona terra che da quello che è posto nella selva. 4
: una stella... si dice che mondanamente s'asconde over nasce, quando
asconde over nasce, quando, nel tempo che 'l sole vien fuori dell'orizzonte
o grigi macchiati di bianco, che sono i più comuni. =
bastano e vai più lo spasso che vi dà l'orto e la vigna vostra
vi dà l'orto e la vigna vostra che quanti piaceri godiamo noi. l
mondanità? per avvertire i fedeli che il serpente veniva tra l'erbe
cesari, 3-2-400: guai a coloro che... alla predica portano un
carducci, iii-7-379: i tre cardinali che nello scadere del cattolicesimo sfogarono la mondanità
il despotismo borbonico possono da certa politica che troppo perdona essere adulati di grandezza.
e ho imparato da la mia maestra, che vuole prima andar su l'asino che
che vuole prima andar su l'asino che nel bel carro,... perché
a eleganza estremamente ricercata e fatua che caratterizza la vita brillante degli ambienti socialmente
poco di cielo per richiamarvi a quella che è la vostra più vera realtà interiore.
eteroclita, proprio il contrario di quella che ci si sarebbe aspettato di trovare nell'anticamera
fogazzaro, 1-583: tutto fa credère che il potere dell'ingegno e della parola
della parola... e quell'onore che vale più dei cosiddetti onori, non
persone facoltose e di elevato rango sociale che compongono un determinato ambiente e si distinguono
società. pirandello, 5-511: più che a una qualche reputazione letteraria, [
, trouville, ca- bourg sono luoghi che appartennero all'alta mondanità e alla grande
secolare. aretino, 20-10: quello che disse la messa mi dette l'acqua
. (superi. mondanissimo). che è proprio, che riguarda le attività
mondanissimo). che è proprio, che riguarda le attività, i comportamenti,
carattere vano, illusorio e di transitorietà che, in partic. nella concezione cristiana
valori laici). — anche: che è proprio, che riguarda la natura
— anche: che è proprio, che riguarda la natura o l'esistenza
tendenze, le attività, le norme che ne regolano 1'esistenza; che è
norme che ne regolano 1'esistenza; che è connaturato o che deriva dalla condizione
1'esistenza; che è connaturato o che deriva dalla condizione dell'uomo, considerato
/ ordinò generai ministra e duce / che permutasse a tempo li ben vani /
divine cose esser di più reverenza degne che le mondane. zanobi da strata [
uomo ipocrito, imperocché per l'amore che esso ha a questa gloria mondana,
transeat ': la matina a modo che un'erba fresca e passa via.
un'erba fresca e passa via. che è la> matina? vedersi le ricchezze
nimichevoli forze,... prosumesi che la fortuna deliberò in alcuna cosa le
: ahi lasso, non sia alcun che mai si fide / in mondan stato,
zane, 143: felice voi, che 'n questa via si oscura / e di
avrete / non men bella e lucente, che secura: / talché, sprezzata ogni
. tasso, 1-25: non edifica quei che vuol gl'imperi / su fondamenti fabricar
1-532: l'onor-mofidano è un'ombra che ad ogni momento svanisce. f.
era per caso si fece poco men che giudeo per adulazione. gioberti, 17:
le distanze. montale, 9-12: penso che / sia ora di sospendere la tanto
sospensione / d'ogni inganno mondano; che sia tempo / di spiegare le vele
ci e l'orazioni, che non si suol dire parola mondana,
-che ha per oggetto argomenti profani; che è di soggetto profano. della
e queste passioni, io non so a che ci giovino né gli studi mondani né
sacre. -che si sconta o che è inflitto nella vita terrena (una
fu ripieno, per sentenza di dio, che scelse e volle per meno pena mondana
volle per meno pena mondana innanzi morire che in quel tormento di mente più vivere.
mondane aspre fortune, / sei certa che commune / l'hai da fruir meco
vicende e l'ordine segnato / da quel che scese a illuminar le carte.
religion fatta mondana. 2. che nasce dal possesso e dal godimento di
due diletti, divino e mondano, che ove è l'uno non è l'altro
. boccaccio, iv-155: non pare che si creda che senza grandissima doglia e
iv-155: non pare che si creda che senza grandissima doglia e dell'uno e
restò tanto fuor di sé medesimo, che mai più non si riebbe, scacciando via
: maggiore è la dignità de'sacerdoti che de'secolari, poiché le secolari ci
: l'essere amante d'un dio che resta sempre beato, lo sperare colla sua
di possederlo in eterno è una manna che può addolcir tutte l'amarezze e render
donque pon ben vedire, / quelli che mondan hanno intendimento, / che troppo ha
quelli che mondan hanno intendimento, / che troppo ha li 'n poder mala natura
egli è passato un anno, / che io non t'o vista andare / a
è... il maggior castigo che dio imponga in pena a chi si serve
gli anni / tra mondane follie, che son baleno. papi, 2-1-11:
l'amore, l'amore mondano, che mi ha fatto tanto male alla testa
-dettato da interessi terreni, temporali; che deriva da considerazioni esclusivamente materiali o venali
e impeciarla e conficarla, dando scusa che se l'era rotta una posta e
rotta una posta e però non volevano che si vedesse. storia di fra michele
non essersi udito sin allora altre ragioni che di stato,... il che
che di stato,... il che non entra bene in una vera conversione
per tanto necessario, eminentissimi signori, che, purificati affatto li loro voti da
. non siano mai di tal sorta che ostino alla venerazione dovuta al papa.
quanto sentiva del mondano, poco men che se fosse vissuta nell'eremo. 4
costumi. bufi, 1-510: innanzi che la chiesa fosse dotata da costantino,
, santi e buoni; e poi che fu dotata, fu di quelli che furono
poi che fu dotata, fu di quelli che furono carnali e mondani. sacchetti,
i tuo'mondan pastori, / però che le lor menti son venute / tal che
che le lor menti son venute / tal che non curan tua grazia o merzede.
ser giovanni, 3-315: con tutto che papa bonifazio fosse più mondano che non
con tutto che papa bonifazio fosse più mondano che non richiedeva la sua dignità beicari,
co- teste femminette, più presto mondane che del cielo,... per
cielo,... per far che i suoi zerbini pensino sempre a lei [
parlavano delle loro tresche amorose non altrimenti che si farebbe da giovinastri dissoluti e mondani
peccati il lume della grazia, fanno che la si spegne in loro affatto. segneri
. segneri, iii-51: mi direte che il far tanto di orazioni e di offerte
ad altro, non de'mondani, che vivono del continuo in mille disturbi.
le azioni de'mondani non fanno esempio che tragga con violenza alla loro imitazione.
. 6). -anche: donna che conduce una vita corrotta e dissoluta.
moglie di questo pastore fu femina mondana, che volentieri faceva servigio di sé a gli
. dominici, 4-133: tutto è senno che si fa nel divino onore e da'
tosto rispetto a far un savio mondano che un intendente delle cose della fede.
fede. -per estens.: che è alieno da slanci o entusiasmi ideali
alieno da slanci o entusiasmi ideali, che si ispira concretamente (e non senza
ai savi mondani. 5. che conduce una vita brillante, spensierata,
alle esigenze della moda. -anche: che si comporta e si atteggia in modo
modo disinvolto, sicuro, spigliato; che dimostra di trovarsi a proprioagio in tali ambienti
, mondana, non immaginaste neppure ciò che poteva essere una vostra parola o un
o un semplice gesto pel giovane selvaggio che arrivava da zanzibar già innamorato e pauroso
il poveruomo si mise subito in capo che quella giovinetta non gli fosse entrata in
non gli fosse entrata in casa per altro che per attraversare tutti i suoi disegni.
del futurismo, 26: bisogna pure che tutti i vostri letterati siano mondani,
poiché voi non potete concepire un romanzo che non si svolga nell'alta società moravia
dei suoi modi perfetti di buon mondano che di imporre una ammirazione immatura,.
e illuminati. -costituito dalle persone che appartengono agli ambienti più esclusivi delle classi
degli ambienti sociali elevati ed esclusivi; che ne descrive, ne rappresenta i caratteri
anche frivoli. -in partic.: che compone opere letterarie di argomento brillante,
di qualsiasi giudizio. 6. che è ispirato o si adegua a dettami o
iv-1-280: tutte le piccole e grandi viltà che accompagnano i dolci adulteri mondani, gli
alla cronaca dell'avvenimento mondano dobbiamo confessare che maria barrientos ci ha fatto trasalire più
di godimenti: an che al piacere delle vanità mondane. stuparich,
da una cerchia di persone facoltose, che hanno consuetudini e gusti raffinati ed eleganti
viziosi e mondani di gran lusso, che gli stimolano la sensualità montale, 3-55
servito in scatola. 7. che ha per soggetto argomenti frivoli e disimpegnati
per soggetto argomenti frivoli e disimpegnati, che riguardano la vita e gli ambienti dell'
, iv-966: si pensi alla letteratura che dominava in europa fino a tutto il secolo
monumentale... romanzo mondano, che è una novella tirata avanti per trecento
le consuetudini, le novità della moda che riguardano o interessano gli ambienti dell'alta
delle ragioni storiche,... che non sono affatto le convenzionali del formalismo
ispirato a una concezione della realtà terrena che prescinde da preoccupazioni e da considerazioni metafisiche
, in contrapposizione alla sapienza divina, che deriva dallo studio delle sacre scritture)
torre dovea cadere per lo primo tuono che veniva alla fine del mondo; e
fine del mondo; e caderàe innanzi che niuno altro edificio, a dimostrare che
che niuno altro edificio, a dimostrare che le cose fatte per arte e per mondano
verranno più tosto manche e meno, che le cose fatte per fede. 5
1-2-io: con tanto tesoro di mondana sapienza che li gonfiava, [gli areopagitf]
storia, la mistica cristiana o neoplatonica che sia. -che si attua nell'
dane; poiché anche qui ciò che è nello spirito, è tutto mondano
10. disus. che è cristiano e vive nel mondo,
onori e piaceri a'loro corruttibili sposi, che debbon fare adunque le spose del celestiale
2-315: è meio esser boni mondani / che andar religiosi e star da cani.
noi siam frati, a noi, che a tutte l'ore serviamo iddio,
serviamo iddio, perdona più tosto iddio che non fa a'mondani. p.
infami. -che è proprio, che si riferisce alla condizione laicale (in
pesi. -che è proprio, che riguarda o che si esercita nella società
-che è proprio, che riguarda o che si esercita nella società civile (un'
, xxviii-300: sono certi òmini meschini che intrano in certi offisii eccle- siastichi e
per involare e per rapire quelle cose che lo'conduceno in periculo di morte.
se non l'indipendenza e la venerabilità che ne viene al capo della chiesa, ella
famiglie vituperate. 11. che è proprio, che riguarda la natura,
11. che è proprio, che riguarda la natura, i suoi fenomeni
899: niuna cosa è maggiormente usata che il venir mancando nell'uomo, coll'
eloquenza e della poesia, non meno che dell'altre arti imitative e di ogni
gioberti, 12-iii-49: la sola cosa che ci venga insegnata dalla esperienza, è una
mondano e moderno. 12. che vive o è vissuto sulla terra (e
: stoltamente fa... quelli che lassa cristo e dassi a servir ad
uomo mondano, i detti suoi frati, che non se ne av- vidono, per
vuole, / non manco per servir che per regnare. da porto, 1-118:
. boccaccio, iii-2-44: noi, acciò che stato glorioso / intra'mondan potessimo acquistare
: volse socrate esser detto piuttosto mondano che ateniese. lancellotti, 1-133: come fu
: come fu aristippo e socrate, che riputavano e chiamavano la lor patria il
il mondo, e questi in particolare, che né ateniese né greco si nominava,
cittadino del mondo. 13. che fa parte della terra; che costituisce
13. che fa parte della terra; che costituisce la sede in cui si svolgono
bearsi nell'intelligenza delle cause naturali, che l'anima riempie qua- giù d'una
d'una parte di quella compita felicità, che fra l'oscurità di questa notte mondana
mondano al tempo istesso / attore io so che sono e spettatore. leopardi, 30-94
mi sarà grato, maggiormente essendo sicuro che l'anima mia è salva, e che
che l'anima mia è salva, e che io muoio a torto. g.
terra feconda. 14. che è proprio, che riguarda o che costituisce
14. che è proprio, che riguarda o che costituisce il globo terrestre
. che è proprio, che riguarda o che costituisce il globo terrestre. dante
lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con tre croci,
imprende la natura creata del mondo, che è fatta come cera a ricevere la influenzia
dante, par., 10-21: che se la strada lor [dei pianeti]
dell'ordine mondano ': cioè dell'ordine che iddio ha posto al mondo. campanella
alto con la lor sodezza drizzati secondo che cresceranno e vegeteranno. g. del
5-10: l'orizzonte altro non è » che un cerchio massimo segante l'orbe mondano
177: la donna con le tempie alate che sovrasta al globo mondano, o sia
nostro re] ebbero poderi sì ampi che co'loro termini terminarono gli emisperi,
se stesso. 15. che ha come campo d'azione la terra;
come campo d'azione la terra; che vi opera; che si svolge in questo
la terra; che vi opera; che si svolge in questo mondo (la
aver tu puoi / amici assai, che tuoi / porai tutti tenere, / lor
e del corso mondano / pigliar quel che potiano. boccaccio, 1-i-618: il mondo
e con le loro spose, però che erano giusti, nella salutifera arca,
paragrafo si palesa la condizione mondana, che fu in quelle anime in prima vita
., i-iv-3: veggi amo dunque che vivere e ben vivere affiede e. ssi
profezie di geremia, troverà., che a'reprobi non altri castighi eran minacciati
tutta l'umanità boccaccio, iii-3-25: che dich'io, poi ch'apollo, sentita
non seppe vedere / medela a sé che potesse valere? malpigli, xxxviii-70: posa
padre di tutte le mondane generazioni, che, ancora non consideratane l'utilità,
male. 16. ant. che è proprio, che riguarda, che
16. ant. che è proprio, che riguarda, che costituisce l'universo considerato
. che è proprio, che riguarda, che costituisce l'universo considerato come totalità
totalità delle cose create ed esistenti; che abbraccia, che comprende tutta la realtà
create ed esistenti; che abbraccia, che comprende tutta la realtà nella complessità dei
guicciardini, 2-1-143: la natura ha voluto che noi viviamo secondo che ricerca il corso
natura ha voluto che noi viviamo secondo che ricerca il corso o vero ordine di
: un'altra sorte d'anno s'imaginarono che si formasse col rivolgimento di tutti i
, col fine del quale credevano o che il mondo fusse per finirsi o per
bene ordinata nel reggimento de'mondani corpi che secondo i fisici sempre sceglie le disposizioni e
, per qual ragione cre- derem noi che nel regger gli uomini... debba
niun'ordine? -che riguarda, che si riferisce a un corpo celeste o
galileo, 3-1-401: chi vorrà dire che lo spazio, che costoro chiamano troppo
: chi vorrà dire che lo spazio, che costoro chiamano troppo vasto e inutile tra
l'opinione di coloro i quali stimano che non solamente intorno al globo terraqueo,
legamento, quell'ordine e quella proporzione che la natura in tutte le cose ha posto
cose ha posto. 17. che riguarda, che appartiene alla mitologia pagana
. 17. che riguarda, che appartiene alla mitologia pagana. tasso
interiore è cagione di questa melodia esteriore che ci lusinga gli orecchi con la varietà
... con diletto eziandio quegli che, per la condizione del lor vivere tutto
mondanétto. latini, i-2561: sai che sem tenuti / un poco mondanetti.
strofe un po'più mondanette e romantiche che non si convenisse alla congiunta dell'autore
del mondo in tal modo si dava, che da tutti era domandata peccatrice. s
: e1 mondanaccio brodoso no'è altro che carnaccia. = voce dotta,
ricordo un simbolo più nobile di quello che ne riporti la signora giubilante per un
caulo, e mondali bene, sì che de le frondi niente ci rimanga.
costo, 1-170: il contadino ogni frutta che mangiava la mondava prima, il che
che mangiava la mondava prima, il che facendo anche delle pera moscatelle, quei
sugose e con la buccia sottilissima, che a pena si possono mondare. magazzini
ben secchi [i marroni] e che non abbiano avuto il fuoco troppo, che
che non abbiano avuto il fuoco troppo, che sieno bianchi e non lividi, si
frutte lunghe un palmo e altre meno, che chiamano 'badanas ': grosse come
citriolo e da la buccia liscia, che si monda come quella del fico nostrale.
una sòrta di fico d'india], che si monda come si mondarebbe un fico
farei della mia storia come delle pere che hanno il baco: monderei il fradicio
moneti, 2-167: ecco la marcolfa che, avendoli cavati [i castagnacci] dal
tempo quanti anni gli pare di quegli che io debbo viverci e far che oggi
quegli che io debbo viverci e far che oggi sia domane? -anch'io, essendo
fanciullo, avrei voluto fare il partito che vorresti far tu, caso che il
partito che vorresti far tu, caso che il sabato che monda l'ova si fusse
far tu, caso che il sabato che monda l'ova si fusse trasformato ne
ova si fusse trasformato ne la pasqua che le benedisce. -per estens.
a misura di due dita, sì che dall'una parte sia la corteccia,
tagliati... ne ammoniscono che si debbino mondare, perché facilmente,
non potere essere al tutto il cinnamomo che la stessa pianta della quale nell'isola
avvolge / il pianton primaticcio, ancora che il debba / tutto mondar di sue
, davanti la tomba, non faceva che lavorare, pulire, disporre i fiori,
, o fa- rebbelo assapere al padre che la mondasse? cavalca, 20-318:
., ii- 355: voleva che li plebei delle città vicine mondas- sono
volgar., 278: una volta che uno villano... voleva andare
s'appiccò sì a la mano ritta che spiccare non poteva. caviceo, i-m:
/ crosciare / l'argentea pioggia / che monda. palazzeschi, 1-486: acqua
quali accorrono a svègliargli e mundargli ciò che superfluo era fra'denti suoi ri- maso
. vico, 511: tutto ciò che monda, pulisce e raffazzona una donna si
a. cocchi, 4-1-125: si crede che la migliore indicazione sia di mondare più
la migliore indicazione sia di mondare più che è possibile la parte colla sola lavanda
... è simile a colui che vuole mondarsi col voltarsi nel fango.
i piedi e gittavano ogni immundizia coloro che venivano a cena. questa pelve fece
l'ebbe in luogo publico, intese che qualunque avanti a quella passava chinandosi gli
anno e due. sanudo, xxxvii-136: che la terra possi affittar la pescaria di
terra possi affittar la pescaria di le fosse che circondano essa terra; il trato sia
ripugnanti (in partic. dalla lebbra che, per gli ebrei, era simbolo
savonarola, 8-i-122: costui, poi che fu mondato,... offerse
in nelle opere mirabile e grande, che fece in questo mondo di suscitare morti,
fioretti, 2-2 (71): mentre che '1 corpo si mondava di fuori
una misera gente affetta di lebbra quella che iterava il lagno stucchevole...
tartara, 147: fu da dio ordinato che per mondar la lepra, si offerissero
virtude [di una medicina] è che monda li lebrosi, lebra non naturale
oliva, io: non vorrei né donna che mi assistesse, né creta che mi
donna che mi assistesse, né creta che mi mondasse. -per estens.
, i-9-70: dopo il lavor colui che monda / l'erbe pur al tornar succide
i-1-417: non fu ciò... che tratenne l'accorto vecchio dal mondare i
la signora giuliana accovacciata in giardino e che, con noncuranza d'idiota, stava per
entrando dentro, trovarono dormire l'ostiaria che era diputata a mondare il grano.
mondare il grano, / geva, che bene stia. algarotti, 1-v-127: presentata
ad apollo una lista di non so che erroruzzi, da lui ripescati in una
delfico, iii-211: un altro uso che sente molto della barbarie,...
ma egli bruciarà le paglie col fuoco che non si potrà estinguere. bencivenni, 4-28
cavalca, vii-94: è meglio orare che leggere: perocché... per la
tuo. boccaccio, viii-2-147: mostrato che la ragione ha il supplicio, il quale
quanto sostiene l'umana condizione, acciò che, espurgato l'antico fermento di tutta
monda e apparecchia gli animi, acciò che portino frutto. 5. bernardino da
. cecchi, 1-1-573: quel culto / che tira l'uomo più verso lo spirito
quali vergogne... sono cresciute tanto che, se epime- nide cretense tornasse un'
, i-10-247: l'erudizione vera, che... è quella dello studio in
mondando insieme e rettificando il sentimento cristiano che le ambizioni dei prelati e le passioni
/ l'animo, qual ch'ei sia che li ricetta. d'annunzio, iii-2-145
sarà mai sovvertito / dai dèmoni colui che fu mondato / una volta nell'acqua
e mondare. aleardi, 1-34: allor che buia / sopra una terra più s'
, iddio le invia / il turbine che monda. d'annunzio, i-693:
/ io rivivrò. la lieve ostia che monda / io la riceverò da le tue
/ di piccola fallenza, / di che leggiermente non si monda. pulci, 3-1
il mio cor perfettamente, / sì che e'si mondi del peccato rio.
siamo abili a participar di quei godimenti che convengono agli angeli. giannone, i-382:
nitido. e. cecchi, 5-416: che qualcuno, magari sul più abietto pianoforte
, purg., 16-31: o creatura che ti mondi / per tornar bella a
mondi / per tornar bella a colui che ti fece, / maraviglia udirai, se
. buti, 2-370: 'o creatura che ti mondi ': cioè ti purghi
comprende sette cornici di anime... che si mondano per tornar belle.
questa esposizione... l'una è che parlare alcuno di se medesimo pare non
pare non licito; l'altra e che parlare in esponendo troppo a fondo pare non
donna] l'agnello allo sacrifìcio, che sia d'un anno... e
... e darallo al prete che lo offeri a dio e pregherà per lei
mondo... gréso, poi che legittimamente lo ebbe mondato, lo adimàndò chi
: fa beffe [cristo] dei farisei che si lavavano pur di fuora, e
è dentro. firenzuola, 789: anzi che ci accingiamo alla solenne oblazione del santo
pura, senz'altra cerimonia, suppongono che possi mondare ancora le macchie dell'anima
, ii-587: possiamo noi proprio dire che questi del purgatorio mondino peccati d'incontinenza
, 1-57-168: o mondo emmodo, / che de onne ben m'ài mondo!
formando la lingua a benefizio degli scrittori che doveano venire dipoi... ella
venuto a sua notizia [al grassi] che nella trivulziana esiste un prezioso codice del
sottile. aretino, vi-399: oh che lana da pettinar col fuoco che è
oh che lana da pettinar col fuoco che è quel branca! e anco il raspa
.), col suff. -ina, che indica mestiere; voce registr. dal
: operaio della cam pagna che attende alla mondatura del riso. c.
mondativo, agg. ant. che ha la proprietà di liberare il
niati, ond'è nata empia opinione che non ci siano demonii, ma
: pesta noci mondate quante ti parrà che bastino, e meschiavi un poco d'
tra il letame e l'insalata crocchiante che mettevamo sui nostri piatti? tra la
. piovene, 7-331: il riso che ho mangiato assomiglia al wild rice,
, al qual, non ab- stante che la città non fusse ben mondata da peste
aver guariti quei dieci lebbrosi, vide che un solo di essi ritornava a rendergli
ciò, diede un gran pugno al ministro che spargea, dicendo ch'elli era quindi
, dicendo ch'elli era quindi anzi macchiato che mondato. 7. privato
politica. mondatóio, sm. attrezzo che negli oleifìci serve a separare dalle foglie
sm. (femm. -trice). che compie operazioni di mondatura. — in
mondatura. — in partic.: che sceglie e seleziona un prodotto o un raccolto
parti non adatte e gli scarti; che vaglia il frumento; addetto alla monda
1-58: aveva pensato... che le mondatrici lo avrebbero riveduto [il
granaglie e i loro compagni la canzone che dava anche il tempo ai vagli, ai
pale. 2. figur. che purifica o che ha la proprietà di
2. figur. che purifica o che ha la proprietà di purificare, liberando
da impurità morali e da colpe; che cancella i peccati, che rimette la
da colpe; che cancella i peccati, che rimette la pena. 5.
. agostino volgar., 1-4-181: acciò che non si cercasse altra purgazione a quella
altra purgazione a quella parte dell'anima che porfirio chiama intellettuale ed altra a quella
porfirio chiama intellettuale ed altra a quella che chiama spirituale ed altra ad esso corpo
in partic. di un tessuto, che si esegueeliminando i residui di lavorazione.
. colonna, 2-288: pensai sinceramente che a queste [noci] la par-
del farro si semina fonda al tempo medesimo che 'l farro. -per estens
immensa quantità di questo metallo povero, che era separamento e mondature de i buoni
19-118: gli pareva [a giobbe] che la malattia e il dolore gli avessero
marchesa colombi, 1-38: è alla mondatura che si canta, ed anche alla mietitura
. 4. figur. ciò che è di infimo valore; rifiuto,
. ant. eliminazione di ciò che è superfluo, inutile, dannoso o
-anche: operazione o insieme delle operazioni che si compiono per pulire, riordinare e
. 2. guarigione della lebbra (che nella tradizione biblica era simbolo di impurità
[crusca]: offera il sacrificio, che comanda moisè a'sacerdoti, in testimonio
, in generale, di tutto ciò che vi e connesso. -anche: accuratezza,
, iii-1-217: non vedete voi ciò che fa una persona amante in estremo della
già mai piacere / non può, che sei al porco sì vicino / e siedi
. d'una specie di gentil faccendiera che andava e veniva e che, alla
gentil faccendiera che andava e veniva e che, alla schiettezza e discrezione d'ogni atto
di non ismettere un vestito, prima che fosse logoro affatto: unendo però.
abito di un gentiluomo campagnuolo inglese, che oltre la immancabile mondezza, ha la
vino e dell'acqua e di tutto ciò che s'appartiene al ministero e mondezza di
3. caratteristica di ciò che è puro, privo di sostanze eterogenee
. per estens. guarigione dalla lebbra (che era considerata malattia immonda).
, ii-54: la tua virginità, che passa / ogni altra purità, ogne
a farsi amare da dio, eccovi ciò che ci vuole: mondezza somma, mondezza
di parole, mondezza di opere, che da salomone fu compilata in un dir
scopriva le persone, contuttociò, sempre che vedeva alcun giudice inclinato a procedere contro
vita, lo pregava... che desistesse dalla pena del sangue.
riti [degli ebrei] non riguardavano che la mondezza de'loro corpi e la purità
per altro, se non perché temevano che, non purgandosi, non l'avvenissero
. si alzaràcon il mangano ogni volta che bisognerà purgare il porto dalla mondezza che
che bisognerà purgare il porto dalla mondezza che dai navigli in quello si getta e cade
scopare anco qui davanti alla porta: che vi è la mondezza alta un palmo,
]. hai adorato, con la fede che si deve a un dio, un
cattaneo, i-470: un papperò sciocchissimo, che andrà a finir in un mondezzaio.
, o prime / bestie di cirra, che v'avete eletto / fra stelle e
? verga, ii-36: quella donna che vendeva i fichidindia, vedendomi in ogni
tutta vituperi, mondezzaio di fracidumi, che consuma gli estinti senza disfarli, gli
mangiando in mezzo a quel mondezzaio ciò che sul desco paterno le tornava insipido.
certi giornali (e taluno tra que'che si dicono religiosi) mondezzai di calunnia.
la grande magagna del vocabolario è altro che difetto di parole o sbaglio di testi;
testi; come altro è il sapere che in mare è molta copia di pesci
buon fritto: del quale ai cani che ci latrano intorno... noi non
... noi non potremo dar che le reste, onde farli banchettare sul
allora scappò anche a bestemmiare: - che bestie!... han fatto un
titoli delle commedie a soggetto, che il goldoni fece a istanza di
arte. idem, iii-27-3: verrà giorno che la corruzione la quale ora lo
mondialata, sf. letter. spettacolo che ha pretese ingiustificate di universalità e
ha pretese ingiustificate di universalità e che, con eccessivo fasto e magnificenza,
vengono di preferenza a sedervisi tutti quelli che ci tengono a sentirsi per mezza giornata
(ant. mundiale), agg. che è proprio, che è caratteristico,
, agg. che è proprio, che è caratteristico, che riguarda il mondo
è proprio, che è caratteristico, che riguarda il mondo, la composizione e
mente organizzato e regolato, di tutto ciò che vi esiste o che vi appartiene,
di tutto ciò che vi esiste o che vi appartiene, che lo costituisce,
vi esiste o che vi appartiene, che lo costituisce, che si trova sulla
vi appartiene, che lo costituisce, che si trova sulla sua superficie (anche
mondo. masuccio, 291: parea che la macchina mundiale tutta insieme ne volesse
creato questa machina mundiale e le cose che in quella sono a uso e comodo
luoghi, sarebbe stato più il disfacimento che l'opra, più il disordine che l'
che l'opra, più il disordine che l'ordine. segneri, iv-14:
iv-14: è manifestissimo a tutti i saggi che la fabbrica mondiale è fatta unicamente in
non potevo cominciare a indebolirmi, ammettendo che qualcosa fosse integro e che integro dovesse
, ammettendo che qualcosa fosse integro e che integro dovesse restare: fosse pure la
determina i moti. 2. che è proprio, che riguarda tutti gli esseri
2. che è proprio, che riguarda tutti gli esseri viventi del globo
, 3-118: come il duolo è nota che interviene / e si contempra al mondi
è soltanto il povero figliuolo di monaldo che teme e insieme spera la morte.
in più intelligenze. 3. che riguarda, che si riferisce, che è
. 3. che riguarda, che si riferisce, che è proprio o
. che riguarda, che si riferisce, che è proprio o che e rivolto altumanità
si riferisce, che è proprio o che e rivolto altumanità intera, alla vita
ai problemi di tutti gli uomini; che deriva o che è prodotto da tutte
tutti gli uomini; che deriva o che è prodotto da tutte le civiltà.
vicende mondiali! magalotti, 3-9: che poi per la mossa intenda l'attuazione
canzoniere nella canzone: 'amor, che nella mente mi ragiona': dove,
donna, dice ch'ella fu l'idea che iddio si propose quando creò il mondo
più mondiale di tutti, uello che doveva davvero iniziare la grande epoca
-esteso a tutto il mondo; che si verifica, che avviene, che
il mondo; che si verifica, che avviene, che interessa tutti i paesi del
che si verifica, che avviene, che interessa tutti i paesi del globo terrestre
. ungaretti, xi-103: si dice che la rovina dell'industria cotoniera inglese sia
le collinette verso il bosco d'eucalitti che una volta difendeva dalla malaria l'abazia
di macerata ». 4. che esprime o che racchiude in sé un significato
. 4. che esprime o che racchiude in sé un significato assoluto o
o tempo ottenuto in una gara ufficiale che costituisce il limite assoluto di una specialità
, ottenuti in una determinata gara, che si avvicinano al limite assoluto di ogni
, e tanto in dio si trasformano che quasi è liuto di voi spirituali della
e urgenti dell'umanità, al fine che se ne prenda coscienza e si cerchi di
plur. m. - *). che è proprio, che riguarda il mondialismo
*). che è proprio, che riguarda il mondialismo; propugnatore, sostenitore
(plur. m. -ci). che è proprio, che riguarda il mondialismo
-ci). che è proprio, che riguarda il mondialismo. mondializzazióne,
la civiltà italiana ebbe mondialmente più efficacia che quella magnifica di roma nella repubblica e
non ci sarebbe la teleferica della naviera che in estate distribuisce alle città affocate deliziosi
), agg. ant. che elimina da un organo i sedimenti nocivi
seni per mezzo della sciringa, lodo che giornalmente si reiterino con li puri astergenti e
sostanza da impurità o da elementi eterogenei che vi siano mischiati; raffinare. -in par-
cina una sua propria gomma o vernice che chiamano cié, la quale o lagrima
da se stessa o scola giù dalle intaccature che si fanno nell'albero che la produce
dalle intaccature che si fanno nell'albero che la produce. cogliesi da mezza state in
, la pura sostanza loro da quello che v'è mischiato. -preservare dalla
: come gli corpi per lo nitro, che è cosa che mondifica, cosi l'
per lo nitro, che è cosa che mondifica, cosi l'anime per l'infermità
calda e mundificarla meglio da quelle fortori che non sono altro che parti saline che
meglio da quelle fortori che non sono altro che parti saline che la natura va espurgando
che non sono altro che parti saline che la natura va espurgando. -di
dalla croce, i-41: sempre adunque che tagliarai un dito per cagione di panarizzo
3-129: qui fo fine alla seconda cosa che mondifica l'anima. -rifl
porte del cuore e mondificatevi, acciò che siate illuminati. 5. purificare
mundificativo), agg. ant. che ha la proprietà o che ha per fine
ant. che ha la proprietà o che ha per fine di liberare l'organismo
: uccidonsi li lendini con tutte cose che sieno amare, mondificative e consuntive.
tommaseo]: canone trentesimo secondo, che ti avvisa quali siano le cose conglutinative
di diapalma. 2. figur. che elimina o ha la proprietà di eliminare
di medicina, 62: quando sarà certo che lo stomaco sarà mundificato e le parti
del ventre dorranno con ardore, bisogna che si faccia cristere di cose untuose.
quando è mondificata dal mestruo suo, che, trovendose cussi la matrice mundificata,
di bollire,... sì che il liquor suo chiarissimo, mondificato e
, sf. ant. operazione terapeutica che si compie per eliminare dall'organismo gli
gli elementi estranei, corrotti e nocivi che vi si possono produrre o accumulare.
sostanza sta quel meglio di prima, che gli può aver cagionato una gran mondificazione
e fradiciume. 2. operazione che si compie per separare le scorie e
si chiama 'mundificazione ', cioè che insegna e ammaestra di tenere la conscienza
è quando si monda; e ragiona che quanto la detta mondiglia ha più
, tanto è migliore; e ragiona che buona mondiglia di verzino vaglia il quarto
di verzino vaglia il quarto di ciò che vale il verzino buono. statuto della
siena, v-212: dicevano i sacerdoti che gl'idoli mangiavano come le persone.
le persone. ed erano sì bestie che ponevano il pane, il vino e
alcuno altro cibo più ingrassono e'porci che per le mondiglie di questo. machiavelli
lo ricoperse con cannuccie e altre mondiglie che per ardere aveva ragunate. f. f
, la quale si leva dalle cose che si mondano e purgano. bergantini,
, come da cosa nefanda, / che si mondi il caffè dalla moglieri, /
sono male biette, / e dicon che fu pieno di mondiglia / e ve
, ma niente poteva asportarsene, salvo che sabbia e mondiglie. -per estens
terriccio, pietruzze, ecc.) che si eliminano dai cereali trebbiati con la
daniello, 198: mondiglie è quello che, del grano, pepe o d'
grano, pepe o d'altra cosa che si crivelli, rimane nel crivello.
lasciare anzi marcir l'acqua nella colta che intraprendere a macinarlo. roberti, x-101
, 232: donque, misera, che fai che non assetti / i grussoli,
: donque, misera, che fai che non assetti / i grussoli, le
popoli in un giorno sentire la bastonata che arrigo dié loro, peggiorandola a poco a
, a ribatterla, peggiorata di tanto che quella che ricevette d'undici once di
ribatterla, peggiorata di tanto che quella che ricevette d'undici once di fine argento
al renderla, non ne tenea più che due, le altre dieci mondiglia.
si perviene pure a comporre una somma che a pochissimo oro equiva- glia. ma
glia. ma non però mai talmente che la più corta e spedita via del
non piaccia e non giovi assai più che quel noioso novero e peso di tanta
ritrovare la macia dell'uomo morto, che m'insegni a falsar la lega suggellata del
[i germani] pascano l'ambra, che chiamano glese, senza cercare né
un tempo stette tra le mondiglie che approdano, sino a che le nostre
le mondiglie che approdano, sino a che le nostre pompe la fecion conoscere
glia, / sperando pur che dalla sua mondiglia / qualche bel
glia. montale, 5-89: tempo che fu misurabile / fino a che
che fu misurabile / fino a che non s'aperse questo mare / infinito,
mondiglia. figur. tutto ciò che è di scarso valore o interesse (
argento in foco / sta la dottrina che dal ver si parte, / tal ch'
per le bugiarde voci della fama volgare che, quanto più lontana e rancida,
agli strani, non serbando per voi altro che la mondiglia e la posatura dell'oro
matte opinioni, io raccolsi alla fine che il materialismo attuale avvantaggiasi sul passato unicamente
luciano], iii-2-32: la verità, che si sente pura di ogni mondiglia,
mondiglia, parla schietta agli uomini, che però le vonno male. 6.
perché sieno in sommo perfette, non basta che non abbiano mescolamento di mondiglia d'alcuna
mondiglia d'alcuna leggiere imperfezione o difetto che le abbassi di lega e le scemi
sono questi buoni, così perfetti, che non abbiano mescolata con l'oro delle
f. casini, ii-17: fuoco che purifica l'oro delle virtù evangeliche dalla
nell'offerte de'sacrifici svapora più fumo che incenso. purgatemi, dio mio, le
panzini, iv-432: 'mondina': operaia che attende alla mondatura del riso. govoni
con cappelli di paglia dalle grandi tese, che alcune però, toltolo, se lo
di castagne con la buccia alquanto tenera che si possono sbucciare facilmente.
sm. tose. varietà di castagno che produce frutti con la buccia alquanto tenera.
cuocere sopra il fuoco fino a tanto che la pasta si stacchi dalla cazzarola e
un luogo, di un ambiente, che denota una cura assidua; aspetto decoroso
cosa cercano bellezza e mondizia, eccetto che nell'a- nima. gherardi, 2-i-310
a- nima. gherardi, 2-i-310: che diremo dello ismalto che ornava e puliva
gherardi, 2-i-310: che diremo dello ismalto che ornava e puliva tutta la citade in
diocleziano] maggiormente della sordidezza della terra che della mondizia del palazzo. d.
persona (e anche ciascuna delle operazioni che si compiono per la cura dell'igiene
girolamo volgar., xxi-496: tu dici che a te piace di lavare e stare
dal publico approvati non men per netti che per sufficienti; oltre che la competenza
per netti che per sufficienti; oltre che la competenza e la gara, che fra
oltre che la competenza e la gara, che fra le centinaia de lor pari si
tutti a filo di mondizia, senza che gli scrofolosi dubitassero della loro apparente schivezza
roberti, vii-76: qual hawi cosa che... si debba usare più
.. si debba usare più onestamente che la proprietà delle vesti e la mondizia
le antiche biografie [di virgilio] e che rende al sacro poeta in mezzo alla
ottenuta con la guarigione della lebbra (che era considerata una malattia immonda).
mondizia sol voler fa prova, / che, tutto libero a mutar convento,
più curare della mondizia dentro del core che dell'onestà di fore, nell'apparenza.
v-189: guarda la forza della lacrima che dà prima mundicia a sé. o,
gregorio magno volgar., 1-138: innanzi che il redentore nostro nascesse per carne,
i-33: allegando il profeta non convenire che david, avendo le mani per le
. condizione o caratteristica di una religione che non devia dalla dottrina originaria.
ii-707: essser l'intento del concilio che la dottrina della chiesa... si
discendenza e a quella serie di patriarchi che per semplicità e mondizie di lor religione
: ben si mostra... che in se medesimo sia mondo quegli che
che in se medesimo sia mondo quegli che pregando ottenne la mondizia per altrui. caviceo
del visibile in sé, e quelle che sono oscure, tanto sono vagante che
che sono oscure, tanto sono vagante che pervengono alla loro mondizia. -redenzione
ricercata dello stile, quasi più leggiadro che maestoso e non confacentesi alla gravità né conforme
benedetto volgar., 49: il frate che compie la settimana, il sabato faccia
p. cattaneo, 1-22: quelli che si giustiziavano uscivano a la porta decumana
purissima d'or la sepoltura f ha che richiede al tuo corpo secondo. musso
provincia... non si può dire che siano, per fabbriche di case,
venuto a basso senza avedermi della berretta che non è monda. agostini, 1-104
gonfi e candidi per le fodarette monde che spargean, a gara con le lenzuola
e si avverta di tenerli mondi più che sia possibile. manzoni, fermo e
, mondissima. leopardi, i-919: che cosa è il polito e il sozzo,
mondo?... sozzo è quello che dà noia ec. polito l'opposto.
de una seda incarnata era la cinta / che con nodo stringea la veste monda.
monda. equicola, 311: avertiamo che 'l nostro vestire sia mondo, non negletto
sia notata per alcuna varietà, acciò che la turba di coloro che passano non
varietà, acciò che la turba di coloro che passano non ti si fermi a riscontro
di ogni sporcizia. — anche: che mostra abitualmente grande cura nella pulizia e
., 78: con ciò sia cosa che tu sia re, non vuogli avere
nella fonte da battezzare, e parvemi che n'uscisse mondissima e bianchissima. de
quelle materie dove ama di ravvolgersi e che a noi fanno noia, a lui
sansovino, 6-17: quelli [turchi] che hanno volontà di fare orazione primieramente vanno
infettive o ripugnanti). -anche: che si trova in buone condizioni di salute
e lo capillo nero sarà, sappi che l'uomo è sanato, e sicuramente lo
. savonarola, 16: è da ricordare che i corpi mundi tenere se debbe,
i corpi mundi tenere se debbe, che ciò se fa cun li siropi e cun
certi sputi gialli, / certi sputacci che imbrattano il mondo. giannone, i-357
cocchi, 4-1-16: l'unica assistenza che possa prestare la chirurgia consiste nel tenere
palladio volgar., 2-17: marzial dice che ha sperimentato di tórre le noci verdi
mortar due mandol dolci e monde / che 'l mortaro ungano sotto e alle sponde.
valutare a circa 36 ettolitri il risone che si raccoglie e che si riduce a circa
ettolitri il risone che si raccoglie e che si riduce a circa 18 ettolitri di
. / un dio mandò quest'alito, che soffia / anc'oggi e ieri ventilò
cui cariossidi si liberano facilmente delle glume che le rivestono. redi, 16-vi-273:
ii- 152: queste varietà, che meriterebbero di esser coltivate a preferenza della
comune,... sono quella che dà una spiga a 6 canti,.
6 canti,... un'altra che fa spighe molto dilatate,..
lastri, ii-41: egli è necessario ancora che sia la semenza del grano ben monda
. -costituito dalle sole parti vegetali che contengono il principio attivo, con esclusione
osso). pagliaresi, xliii-38: che mi vai, perché i'sia di re
la carne era al tutto consunta, sì che ne potesser raccorre tossa monde. carducci
: entro i teschi aguzzi e mondi che parean d'avorio fino / luccicavano le
restar pelati in modo tale e cotti / che, se la musa il ver non
que dirà de esto su excelencia ', che ha già tanto la luna a rovescio
rovescio, per quel maledetto casale, che non vuole arrendersi? ». guerrazzi,
salvini, 39-v-32: certe zucche vi ha che, perché son belle e grosse e
, 23-135: quel ch'un uccellator, che s'apparecchi / il campo mondo,
balasci, ismeraldi, adamanti, / che non paresson ivi freschi e mondi
, 1-72: ogni altra cosa ben che excelsa e degna / proprio serebbe una spurcizia
munda la adopera. 7. che non contiene in sospensione impurità o sostanze
tutte maniere d'acqua si è quella che novellamente è colta di piova, se ella
purg., 28-28: tutte tacque che son di qua più monde, / parieno
sé mistura alcuna / verso di quella, che nulla nasconde. pavesaio, lxxviii-1-482:
gittar ne le bell'onde, / fin che da sommo ad imo sì turbolle,
sommo ad imo sì turbolle, / che non furo mai più chiare né monde
tasso, 13-59: il picciol siloè, che puro e mondo / offria cortese a
perenni fiumi passar l'onda, / che tu non preghi volto alla corrente / pura
/ né pur un vetro mondo: o che pietade! -sgombro da nuvole e
quanto mai mondi. -per estens. che ha un timbro chiaro, squillante,
belle. 8. figur. che non è contaminato moralmente; libero da
da preoccupazioni o da interessi terreni; che non ha inclinazione a compiere il male
di malizia, innocente. -anche: che si è purificato dai peccati e dalle pene
dante, conv.. iv-v-5: però che anche l'albergo [maria vergine]
de'loro atar lavar le note / che portar quinci, sì che mondi e lievi
note / che portar quinci, sì che mondi e lievi, / possano uscire
quando alcuna anima monda / sentesi, sì che surga o che si mova / per
/ sentesi, sì che surga o che si mova / per salir sù, e
tutte le cose son monde a coloro che son mondi e netti. boccaccio, v-218
monda e pieno di grazia... che... fu formata a dovere
e pura, con tutto ciò si volle che ella osservasse la legge della purificazione,
siena, v-86: ecco a quegli che vanno le grazie, a quegli che sono
quegli che vanno le grazie, a quegli che sono mondi. beicari, 1-117:
avere più bianche l'a- nime vostre che le gonnelle, tenendo i cuori mondi e
ricevendolo in peccato nel corpo loro, che dovrebbe esser un tempio mondissimo, che
che dovrebbe esser un tempio mondissimo, che non fanno i soldati mettendo i cavalli
e mondo, / come il pino che sorge senza brama, / dal suolo
ampio e profondo / col suo fusto che in verdi aghi dirama. -in relazione
lucia, 41: si ricordò la consolazione che aveva tante volte provata pensando di esser
schietta espressione a quelle cose dell'amore che di solito o si tacciono o si velano
lor doti a l'alma affisse / che da più chiaro e mondo / fonte scender
può ruscello immondo. 9. che rivela purezza, onestà e bontà d'animo
monda nel cospetto di dio e acciò che da essa riceva divozione e consolazione divina.
internamente come la neve, per dinotare che non doverebbono aver in capo che disegni
dinotare che non doverebbono aver in capo che disegni ben mondi ad abbattere de'diletti
tersa, si sono come allontanati nell'attesa che lei risenta in essi la vita monda
egli vedeva per le chiese, e che sendo la chiesa una cosa pura e
è sacrificare e immolare quell'ostia monda che, come predisse malachia, senza alcun
vi-3-215: se dio cosa non vuol che non sia monda, / io rendergli desio
, o non prima formata di suono che spenta, o prolungata in una vibrazione
quegli 'stentati 'insoffribili del pianista che * sente 'pulito dalla nauseante altalena fra
note. bartolini, 5-101: vi concedo che tale quadro sia brutto, quantunque contenga
. e non curando del nostro, che altrettanto voleva il debito che netto e
nostro, che altrettanto voleva il debito che netto e mondo da ogni macchia serbasse
ha imbrattati. 10. che scrive con grande cura della proprietà,
ma nondimeno tante volte usa da dante che non è maraviglia se questo così mondo