posteriori, la centralizzazione del regime, che fa capo a un superiore supremo con pieni
un frate mendicante delle loro regole, disse che la sua professione era più perfetta,
: 'sacca'chiamano anche in oggi quella che portano sopra le spalle i frati mendicanti.
de'mendicanti... non permettino che alcuno predichi senza licenzia de l'arziepiscopo
de luca, 1-14-1-25: ne segue che in questo genere di mendicanti entra l'
distinzione tra li mendicanti per verità, che son quelli li quali, non possedendo entrate
riferimento a membri di altre comunità religiose che vivono della carità pubblica. gioberti,
. ottimo, ii-379: gli mali che seguitano la prodigalitade sono povertade infino a
coperto,... ma quelli che è di bontà dotato. segneri,
rettor., 26-9: distrutti sono coloro che soleano essere in alto stato e in
ricchezza e poi divennero in tanta miseria che vanno mendicando. dante, conv.,
mia voglia la piaga de la fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere
: fu sì grande la necessità, che le più delle famiglie de'contadini abbandonavano
la fame l'uno all'altro ciò che trovavano e molti ne vennono mendicando in
porta della chiesa, intra gli altri poveri che mendicavano, un uomo infermo di lebbra
uomo infermo di lebbra e mezzo nudo, che dal capo ai piedi era coperto di
è sforzato. pallavicino, 1-357: volle che l'uomo s'avvezzasse a vitto plebeo
2-197: voi pur sapete il bando / che qui si legge affisso a una colonna
/ d'ordin del presidente: / che né uomo, né donna / mendicar si
rici provvede iddio abbiano salaro ordinato, acciò che ministrino i sacramenti suoi e atti spirituali
utilé ciascuno possa quegli onesti riposi godere che la qualità delle persone e del tempo
segnalati in restauro delle pubbliche accademie, che spesso ne han bisogno, ma caveralli
per gran colpa dei signori avari, / che lascian mendicare i sacri ingegni. porzio
lui conveniva più tosto nell'armi morir principe che, per desiderio di vita, in
e poi mai non uscirò di recanati altro che mendicando, prima della morte di mio
dava. berni, 284: lasciamo stare che fusse cieco [omero] il tempo
ciascuno [la gattuccia] mendica ciò che la sua gola appetisce. jahier, 2-51
., i-i77: antica usanza ne dimostra che in quella parte si dee domandare giustizia
più tosto prendere da piena fontana quello che bisogna, che mendicarlo da piccioli rivi
da piena fontana quello che bisogna, che mendicarlo da piccioli rivi. pazzi de'
non dovessi mendicar novi ospizi, / che la patria tua antiqua in piè fosse.
, lx-2-194: or avvenne un giorno che, nell'uscire ch'ella fece dal tempio
voi ancora argomenti maggiori della sviscerata affezione che porto alla vostra persona. p.
si trovava, avrebbe avuto di grazia che le facessero qualche dimostrazione d'affetto, come
vindici del destino, / come pirati che a preda gissero; / ed a te
: per aver cognizione delle cose, bisogna che [l'anima] vada mendicandone il
acqua non dissipar così a babboccio; / che s'or da te si strazia,
averne a mendicar dopo una gocciola / che dalle gronde o dalle docce sgocciola.
ritrovo obbligato a mendicarle notizie dell'approvazione che ella ne ha universalmente esatta da persone
ella ne ha universalmente esatta da persone che la conoscono appena: e di confessar
negletto. marinetti, 2-i-479: vele pezzenti che mendicavano il vento. -cercare affannosamente
, e va cercando e mendicando persone che la sottoscrivano. loredano, 2-104:
reina, al papa mandò a dire / che gli piacesse mendicar sì quello / che
che gli piacesse mendicar sì quello / che non potessi le'impedimentire. 5.
implorazioni insistenti e umilianti, qualche cosa che si desidera ardentemente e che non è
qualche cosa che si desidera ardentemente e che non è facile ottenere (come onori
l'ho mendicato. ariosto, 37-2: che per se medesime [le donne]
. non essendo mendicati, ognun presume che nascano da vera virtù. caro * 12-i-248
quanto mi siate ora voi, dubito che non si creda che per ambizione io
ora voi, dubito che non si creda che per ambizione io abbia mendicato da lui
40: altri, più lieve / che lieve fronda, mendicando l'aura / e
di tanto obbrobrio, quanto sia quello che giustamente a lui tocca se egli riceve
lui? angiolini, xxiii-290: una nazione che non ha bisogno di mendicare affari con
cavour... era il diplomatico che sapeva parlare alle folle e, pur senza
avrebbe mai arrestato o attenuato la forza che proviene dall'entusiasmo di un popolo. cassola
cassola, 2- 197: sentiva che era male quello che aveva fatto, di
197: sentiva che era male quello che aveva fatto, di andare a mendicare
cognomi, prenomi e agnomi loro, che si hanno mendicati dalli antichi per parer
del cristianesimo. loredano, 1-25: a che vo mendicando auttorità profane, se l'
bandito dalla repubblica di platone, salvo allor che i poeti,... abbandonate
è facchino, perché non fa altro che affasciar notizie straniere. è povero,
e d'un semplice segno d'onorevolezza, che non mendicasse il suo lustro dalla preziosità
fu in inghilterra quel prodigio del sandersono, che, colpa il vaiuolo, rimaso privo
idee o argomenti, pretesti o scuse, che non è facile trovare. n
in confessione, ma di belli ingegni, che, quando egli hanno a render conto
nuovo carico di maestrato o altro, che questa istimerei io che fosse a questo
maestrato o altro, che questa istimerei io che fosse a questo effetto mendicata, e
donne... vogliono in ciò che dicono palesare come più sappiano di quel che
che dicono palesare come più sappiano di quel che sanno e, mendicando vocaboli impertinenti a'
un cagnotto, fuor stava aspettando / che la lor signoria fosse satolla. /
ciò con pace di color sia detto / che le comparazion van mendicando) / siccome
a mendicarsi la risposta della felicita, che aveva tanto ubbidiente l'ingegno quanto imperatoria
/ così la colpa tua. reo che, convinto, / va mendicando scusa
papini, x-2-325: il vicario di colui che chiamò omicida anche chi desidera la morte
ama e chiede contraccambio è un ricco che mendica da un povero. 5
vita: chiedere, elemosinando, ciò che occorre per sostentarsi; vivere di carità.
: si stava l'infelice, / che doveva succedere all'imperio, / in bando
diede le forze e l'ale / che presentivano le sorgenti / dei fiumi solitari.
mendicati pretesti. dell'ornamento, che chi v'entra, senta un diletto non
tasso, 12-370: questa tal chiarezza, che si ha da gli argomenti e da
nella nostra patria, di quei figliuoli che coprirono co i pericoli della propria vita
illusorio. gelli, 7-307: il che ha operato in essa [la lingua]
chi la considera, lo stesso effetto che il liscio e gli accidentali e mendicati
accidentali e mendicati ornamenti in una donna che naturalmente sia bella per se medesima.
. bisaccioni, 1-294: tutti quelli che votarono furono gli stessi interessati nell'unione,
furono gli stessi interessati nell'unione, che mendicavano l'occasione di venir a rottura co
g. bentivoglio, 5-ii-186: si conosceva che la cattura di quel mastro di casa
fussero inviate qua a qualche personaggio particolare che le presentasse, accioché, presentandole io
. mi consiglia, ringraziandogli della memoria che si degnano tenere di me, se
mi rattenesse... il dubitare che, non essendo la occasione più necessaria che
che, non essendo la occasione più necessaria che tanto, essa potrà parere mendicata.
: sotto mendicate occasioni e pretesti comandò che dal regno uscissero tutti i suoi congionti
tutto / e, perché non le par che la mia absenza / valida sola sia
ascoltar sue ragioni, essendo come certo che fossero mendicate e di niun valore. boccalini
. aresi, 312: un ben che si possiede per natura è maggiore di quello
possiede per natura è maggiore di quello che si possedè per arte, come la bellezza
possedè per arte, come la bellezza naturale che quella che s'acquista con mendicati colori
, come la bellezza naturale che quella che s'acquista con mendicati colori. siri,
predestinazione stiracchiata, ma tanto più dimostrava che l'ambizioso deluso aveva un'inconfessata coscienza
proprio palazzo. 2. figur. che invoca supplichevolmente grazie0 favori. tassoni,
. mendicatòrio, agg. disus. che si riferisce, che è proprio o
. disus. che si riferisce, che è proprio o deriva dalla mendicità.
altre voci, con quelle voci, che una volta prese si sono per noi
mendichezza. ibidem, 45: ecco che ti sopravviene addosso la mendichezza, siccome
edizione delle sue rime, sapendo che vi troverò moltissimo da imparare.
: quando io abbia da voi quel molto che or vi domando, sulla mia
prometto di mantenervi quel poco pochissimo che v'ho sincera mente promesso
è il molto, è il buon quel che fa pre gio. mazzini
fin da oggi, per quel che ho potuto, ho fatto molto, mol
tissimo, molto più di quello che voi, con il vostro amore
stato, / molto sarà di mal, che non sarebbe. g. villani,
(316): ricciardo, pensando, che, se andar ne la lasciasse con
ferme e rinchiuse, perdono assai più che molto della bontà loro. tasso,
, n-iii-602: son negri quelli [colorii che contengono molto d'umore e azzurri gli
molto d'umore e azzurri gli altri che n'hanno minor parte, come aviene
sacchetti, 197-172: potrebbe molto ben essere che, innanzi che fosse molto, tu
potrebbe molto ben essere che, innanzi che fosse molto, tu te ne troveresti dugento
ch'io '1 ti chieggio, / che sai che qui per molto non riseggio.
'1 ti chieggio, / che sai che qui per molto non riseggio. fra
vanitadi incontanente, non possono molto istare che sono morti. dante, purg.
io non molto dopo ancoi, / che tragge un altro carlo fuor di francia,
e * non passerà molto, / che parleranno d'un altro linguaggio. ariosto,
, 24-42: né molto potrà andar che non sia morto. g. m.
e placato, non andò però molto che, di nuovo agitato da interne furie,
ma come ho detto, l'uno che è molti uni. per esprimere ciò più
sull'atto dell'empirizzarci e moltiplicarci, che è la radice della molteplicità temporale.
temporale. -plur. i diversi elementi che concorrono a formare la molteplicità (in
mancarono e alcuni più in una riuscirono che in altra parte. fiacchi, 121:
talora dall'art. determinativo (i molti che), con riferimento a un determinato
dante, convu i-xi-ii: molti sono che amano più d'essere tenuti maestri che
che amano più d'essere tenuti maestri che d'essere. idem, par.,
, ai quali sarà grato un omo che parli assai. mazzini, 20-167: lo
. mazzini, 20-167: lo scritto che m'ha occupato nell'ultimo mese è una
consigli e d'acerbe verità sui molti che pretendono farsene educatori, al dì d'
ubriaco] non ride / e non vuole che sia l'ubriaco, ma i molti
sia l'ubriaco, ma i molti che inciampano / per seguirlo con gli occhi,
antiqua, la funesta ebbrezza, / che i molti fa dei pochi e iniqui preda
molte in una conclusione, noi diciamo che, non potendo esercitarsi le
(32): veggendosi molti meno che gli assalitori, cominciarono a fuggire, e
gelli, 1-6: non pensi tu che faccia ancor questo medesimo la natura?
medesimo la natura? o quella intelligenzia che la guida? e con molta più
, 28 (487): tutti quelli che giacevano infermi per le strade e per
... ma molti più furon quelli che re- staron fuori. svevo, 5-22
il signor aghios] e parve anche che il fanciullo intendesse perché rispose con molte
destruggere una generazione de iudei, che erano tenuti molti boni. cavalca, 16-2-128
-da molto (con valore attributivo): che ha notevoli virtù, doti, attitudini
31-81: il vescovo, come uomo che era da molto, si levò e andò
ginepro volgar., 3-282: colui che li dicea queste parole parea una persona
volte si muta et il medesimo / che la matina fu, non è da vespero
discorrendo... del bel cielo che li innamorava e del bellissimo tramonto che
che li innamorava e del bellissimo tramonto che li fece restare lunga pezza estatici a contemplarlo
ad avvilupparla della solita indecorosa suspicione di che costoro... le molte volte
parabosco, 4-15: si suol dire che molti pochi fanno uno assai. tommaseo
: molti hanno la coscienza sì larga che avanza una nave di chiesa.
, / per ciò ch'io so che 'n gioia / non vi sia mia pesanza
, lnf, 3-65: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano
le ginocchia e la mente, / che gli anni tuoi riserva a tanto bene.
2-168: leggesi 'molto'e 'assai', che quello stesso vagliono: ciascuna delle quali si
simon mago,... sentito che nerone era di stregoneria molto vago,
dover essere terren da'suoi ferri e che, alla corte di questo principe riparandosi,
annunzio, iv-1-283: -e della parola che mi diceste? -soggiunse il giovine..
cosa ed inoiusa / chi vede ciò che più li agrata, / e via d'
mala mente / del parto del vente, che fo molto amaro. chiaro davanzati,
lonza leggiera e presta molto, / che di pel maculato era coverta. idem
giardino. petrarca, 43-8: poi che cercando stanco non seppe ove / s'
noi qual uom per doglia insano, / che molto amata cosa non ri trave.
alto sangue e molto esperto, / che d'età vince e non cede di merto
spettatore molto per la quale). ma che
figli, tutti abili al lavoro e che andavano tutti a messa e a confessarsi
a crescer anche di titolo, assumendo quello che ancor oggidì usa con loro il re
. una favilla, padre molto reverendo, che poteva destare un grand'incendio.
tardi mi pento, / e dico che follia / me n'à fatto alungare.
] ricominciò con tanta importunità a vagheggiarla che lei non possea a finestra farsi. guicciardini
. carducci, ii-1-167: a me pare che quel courier scriva moltissimo bene. calandra
, 84-20: sacrilegio è molto peggiore che furto. iacopone, 1-26-2: multo peio
. dante, xix-11: io so che a voi ogni torto dispiace: / però
torto dispiace: / però la morte, che non ho servita, / molto più
maggiore numero esser le creature sopra dette, che non sono li effetti che da li
dette, che non sono li effetti che da li uomini si possono intendere.
): elle sono molto men forti che gli uomini a sostenere. ariosto, 375
quale stimate più perfetto piacere, quello che fa perfette l'operazioni de l'intelletto
l'operazioni de l'intelletto o pur quello che rende perfette l'operazioni del senso?
e palpabili, non altrimenti di quello che la natura le fa. foscolo, xi-1-21
molto amplissima e recipiente a più genti che quella non era. guicciardini, i-147
. ho un bruolo molto grande, che d'ogni maniera d'erbaggio è
particella 'molto'appiccata al superlativo e sappia che questa è una delle finezze della lingua toscana
: ella è perciò molto probabilissima cosa che qualche insigne vizio e stemperamento di questo
io sarò al mio fratello, / che molto e molto è più di lor prudente
: antonio ferrer... rispondeva che i fornai s'erano avvantaggiati molto e
passato. nievo, 57: adesso che il signore ci sembra molto molto lontano,
né lupo né can par rimaso, / che non si pasca quivi o molto o
l'altra mattina toccò molto della stima che egli faceva de'miei studi e delle
orecchi: e tu non sai / che dobbiamo udir assai? / -e ancor
ma non ho veduto quel libro. so che dice ira di dio de'gesuiti.
dante, inf, 14-125: tu sai che 'l loco è tondo; / e
loco è tondo; / e tutto che sie venuto molto, / pur a sinistra
ariosto, 23-115: non molto va, che da le vie supreme / dei tetti
il quarra, un capo, uno che molto / girò, portando santi e
troppo alta matera quanto a me, sì che non amia di cominciare. idem,
volger quelle ruote, /... che ti fia chiaro / ciò che 'l mio
.. che ti fia chiaro / ciò che 'l mio dir più dichiarar non puote
voi; ma celasi in alcuna / che dura molto, e le vite son corte
passeggiamo per la loggia molto, / che con diletto si misero a cena.
lasciato da l'uso in gramatica, che significa tanto quanto 'legare parole', cioè
sempre più donna, con quel non so che di languido e di soddisfatto che,
so che di languido e di soddisfatto che, appunto, hanno le donne quando
volentieri quella cosa, con un uomo che gli piace. -ripetutamente, più volte
: allora mi confortai molto, assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato
molti peccati gli sono perdonati, imperò che ha molto amato. bianco di siena
5-8: perché egli mostrò amarmi più che molto, / io ad amar lui
il nostro melampo: esser non puote / che comparir non veggia od uomo o fera
ver molto dispiace / de'vostri morti, che dio gli abbia in pace. d
qualche segno dell'amore e della riverenza che ti porto. carducci, 502:
tua pia fontana, / poi che un crudele bacio m'addolora, questa
crudele bacio m'addolora, questa bocca che molto t'anelava. saba, 146:
molto / corno possa campare, / che non perisca in mare. ariosto,
latini, rettor., 22-27: avegna che 'l suo testo sia recato in sie
testo sia recato in sie piane parole che molto fae da intendere tutti, ma
: erano alcuni, li quali avvisavano che il vivere moderatamente e il guardarsi da
dee molto guardare, quando s'accorge che gli animi siano commossi a pietà,
insistenza. dante, xlix-m: poi che [vertù] girato l'ha chiamando
; e dopo lungo mirare gli parea che fosse la sua biancifiore. 7
, 660: molto si è rimutato, che sino a iersera non n'ha mai
? questa non è però tua usanza: che ti senti forse male? idem,
di niccolò. -molto molto che (seguito da un verbo al congiunt
al congiunt.): ancora poco che, se appena (per indicare un'
toccano delle busse; e molto molto che io andassi oltre imparando, 10 potrei
potrei poi servire in cambio di quel vecchio che va nel carruccio col motto: ancora
: ancora imparo. -molto più che: tanto più che, a maggior
-molto più che: tanto più che, a maggior ragione (e introduce
xix-270: ottenni da lui... che le procac * - ciasse una serva
. darle una compagnia; molto più che la locanda dove stava, era, special-
11 conserva. -per molto che: per quanto, sebbene, quantunque
cavalli da la posta e, per molto che s'affrettassimo, era già serrata.
trovava un paio di sì gran tempiali che, facendo alle pugna con chiunque si
egli si schermisse, né per lontano che l'avversario li tirasse, si poteva mai
tirasse, si poteva mai tanto riparare che ogni pugno non lo investisse ne le tempie
gemelli caren, 2-i-98: per molto che n'avessi richiesto, non seppe persona
firenzuola, 760: e dove volete voi che vadia? e'sa molto dove e'
andare allo speziale a ordinare quelle cose che sono nella sua cura. grazzini,
grazzini, 4-137: -la balia vuole che voi comperiate da fare della gelatina;
voi comperiate da fare della gelatina; che vi van drento piedi, orecchi, grifi
24-6: gli è ancora un cucciolo / che sa molto che cosa si sia moglie
ancora un cucciolo / che sa molto che cosa si sia moglie. [sostituito da
. leopardi, iii-15: l'assicuro che non ho ancora appreso ad adulare;
, quando, minacciando, si vuol dire che tosto ne verrà il tempo di vendicarsi
moltóso, agg. ant. che ha un contegno altezzoso, sprezzante;
ha un contegno altezzoso, sprezzante; che si mostra pieno di boria, superbioso
): infra le altre, non istante che questa testa fusse bellissima, la natura
moltòspito, agg. letter. ant. che è molto ospitale, che accoglie molti
ant. che è molto ospitale, che accoglie molti ospiti. salvini, 13-172
v.]: 'moltunguli': mammiferi (che han molte unghie) dell'ordine dei
bot. genere della famiglia labiate, che comprende piante erbacee annuali, con due
la seconda principal sorte di pesce, che ci si insala, è il cabigliò,
'asellus maior', a differenza del merluzzo che si dice 'asellus minor'. ramusio, iii-417
, 1-1-56: lodovico guic- ciardino, che con grande accortezza ha descritto tutte queste
ha descritto tutte queste provincie, scrive che le molve, che si salano,
queste provincie, scrive che le molve, che si salano, importano cinquanta mila scudi
credersi più atta ed inclinata all'imitazione che le altre scimie, danno i francesi
, pure non andava esente da fastidi che momentaneamente conturbavano il suo delicato spirito.
forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti
equilibrio... e mi par che il cuore si alleggerisca come dopo una
due figli degni di voi ed ora che sono momentaneamente fuori di combattimento, prendete
, iii-20-409: la 'provincialità'della novella che è il nòcciolo dei 'promessi sposi'e la
permesso dir così) del problema psicologico che ne è lo spirito impedirono al romanzo
al romanzo del manzoni di diventare quello che in fatti non è, un'opera
vita quotidiana, legata ormai non altro che al temporale, al transitorio, al
mommentano, mumentano), agg. che si svolge o accade in poco tempo
svolge o accade in poco tempo, che dura brevemente, temporaneo; che ha
, che dura brevemente, temporaneo; che ha una durata, effettiva o prevista,
3-50: lo pregava,... che conoscesse questa misera ed infelice vita essere
vita essere momentanea e caduca, e che presto viene meno. giovi cavalcanti, 4
cavalcanti, 4: s'io conoscessi che le virtù ne gli uomini fossero immutabili e
vita, io avrei ardire di dire che [cosimo de'medici] fosse più
medici] fosse più tosto uomo divino che mortale. galileo, 3-4- 333
: delle prime [materie combustibili] vuol che si facciano gli abbruciamenti momentanei, delle
poter espugnare mulano con il soccorso momentaneo che gli restava il re. sagredo,
tanto vai sua fida scorta, / che alla soglia del ciel l'alma conduce.
quali nascevano da questi momentani matrimoni, che ne facevano esse se aveano la disgrazia
ne facevano esse se aveano la disgrazia che fossero maschi? foscolo, xv-435:
? foscolo, xv-435: ti avverto che la mia dimora non può essere che
che la mia dimora non può essere che momentanea. manzoni, pr. sp.
a restare, il libro non è oggetto che possa interessare l'uomo economico: il
esultate delle difficoltà, mancamenti e necessità che ne apporta la povertà religiosa, poiché
più a gli alloggiamenti da starvi assai, che a quelli che si fanno momentanei.
da starvi assai, che a quelli che si fanno momentanei. milizia, i-119:
uno stabile di pietra. 2. che dura un attimo, istantaneo (un fenomeno
è 'l pensiero della futura: sì che ogni spasimo sarebbe lieve, se da
appoco appoco istinguerlo con minor lor danno che se lo ricevessero con materia più dura
, imbarcazioni a vela grandi e piccole che facevano presso a poco la nostra rotta
. -che opera all'istante, che ha effetto immediato. solino volgar.
al buccicaldo, dié. 3. che riguarda, che si riferisce o è limitato
dié. 3. che riguarda, che si riferisce o è limitato al momento
. fogazzaro, 1-568: le dica che, se il suo silenzio non avesse avuto
mai ammesso... nessun discorso che non si riferisse ai bisogni momentanei della
vita. 4. figur. che svanisce rapidamente dalla memoria o dall'animo
rapidamente dalla memoria o dall'animo; che passa senza lasciare traccia; fugace,
accidenti ordinati o inevitabilmente permessi dalla provvidenza che ne governa richieg- gano per condursi all'
acciocché si umilii la saviezza del mondo che negli affari di maggior peso apparisce mancante
vano parto / della mente agitata / ciò che veder mi parve: ah non fur
: un sentimento..., che può essere così momentaneo e portare dietro a
effetti così funesti, non è quello che può convenire a due cuori che per
quello che può convenire a due cuori che per la loro felicità devono amarsi fino
circostanza, a cui non aveva prestato che un'attenzione momentanea ora pigliava rilievo.
di pers, 108: l'uom, che sì poche de la vita ha l'
onda: /... / aura che scuote una caduca fronda; / onda
scuote una caduca fronda; / onda che irriga un momentaneo fiore. r.
: momentanea beltà d'oro caduco, / che splendi nel seren di fronte eburna,
seren di fronte eburna, / ohimè, che ti sovrasta un sasso d'urna.
leopardi, iii-360: io dubito assai che, valendo molto il quadro..
freddezza per tutto quello... che non s'incontra quasi per azzardo coi loro
fatti suoi, salutando con una giovialità che non ebbe quasi risposta di filippo,
fosse sicuro di amare il momentaneo compagno che l'aveva assistito nel battesimo del fuoco
continue). 7. ling. che si riferisce o che si attua in un
7. ling. che si riferisce o che si attua in un tempo istantaneo,
si attua in un tempo istantaneo, che non dura nel tempo (un'azione,
nel tempo (un'azione, il verbo che la esprime). 8. relig
hanno notato... la forma falsa che vi prende [nell'idealismo attuale]
.), col suff. -ismo, che indica dottrine, tendenze, ecc.
s'elli vivesse mille anni, non sarebbero che un solo momento al riguardo dell'altra
momento al riguardo dell'altra vita, che tutto giorno dura sanza fine, o
: usava dire [giannozzo manetti] che del tempo che noi abiaino in questa
[giannozzo manetti] che del tempo che noi abiaino in questa vita ce ne
, o attimo o momento, / che tutto il mio pensier non truovi intento /
: se ai begli occhi e più che il sol lucenti / amiche stelle vorran
avere tutto il bene o il male futuro che 'l solo presente. l. bellini
, 5-1-41: qual è de'nostri sensi che possa distinguere gl'istanti ed i momenti
. calvino, 8-70: un fuori che m'appariva come un vuoto che avrei potuto
fuori che m'appariva come un vuoto che avrei potuto occupare io in un altro
[gli oriuoli a ruota] sul momento che corre, regola infallibile dànno gli oriuoli
inganno, / ma forza assai maggior che d'arti maghe. boccaccio, iii-i:
fossero le pronte sollecitudini... che... in ogni picciolo momento
mai provate mi spronano, io credo che così contemplando, quasi gli ultimi termini
momento breve / verso quest'altro, che mai non riceve / né termine né fin
accentuazione enfatica connessa alla particolare importanza che la tradizione e la pratica cristiana annettono
, vi-101: mi è stupendo con che forte cuore e lieto questa donna (
lieto questa donna (siccome narrano quelli che intervennero a'suoi momenti estremi) abbracciò
, 1-566: io confido tanto tanto che in quegli ultimi momenti...
anno, sotto un velo di freddo che la rende distante. è il momento
/ al cor prende su'osterò / secondo che natura li consente. cavalca, iv-2
rara; / che avesse quel contento, / ch'ebb'io
caro, in quel momento, / che per non far ritorno / venne il
questa unione e mossa negli ultimi momenti che a ni- mega si conchiudeva tra i
chiari, 1-i-83: confesso però ingenuamente che al gran momento d'appiccare il foco
, i-158: cessi 'l cielo pero, che in quel momento / che la scelta
pero, che in quel momento / che la scelta bevanda a sorbir prendi, /
vuole accompagnarmi in una sua automobile bianca che sullo stradone di velo, profilata sul
, i-42: conosco una città / che ogni giorno s'empie di sole / e
coraggio, e fu grata alla serva, che colla sua parlantina allontanava il momento di
sua forza nella varietà delle narrazioni, che avvengono successivamente con moti e tempi diversi
momento di civiltà. ma son momenti che presto passano. idem, iii-24-313:
passano. idem, iii-24-313: uello che il signor alberti chiama tendenza del poeta è
poeta è fenomeno storico del momento sociale che si rivela riell'opera sua, perché
» non è per me... che il motto stòrico d'un momento storico
. c.), fu sempre considerato che avesse la sua originaria caratterizzazione nella poesia
corrente della moda, diviene un abito che va ogni giorno prendendo forza e vigore
io (167): questi momenti, che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido
con timido rispetto, son quelli appunto che l'astuzia interessata spia attentamente e coglie
coglie di volo, per legare una volontà che non si guarda. carducci, ii-6-323
prostrazione, stranissimi, ne'quali pareva che qualche cosa le cadesse dal volto e che
che qualche cosa le cadesse dal volto e che nella sua figura sfrontata e oscena entrasse
l'allighieri in un di quei momenti che tutti i grandi poeti hanno, come
l'espressione... della dolcezza ostentata che spia il momento propizio per un furterello
vii-31: approfittavo di un momento, che forse non si sarebbe più ripetuto durante la
particolari peculiaritàe rigorosamente definito nel tempo, che si può isolare nella carriera di un
il guinicelli avea ingegno di poeta più che ogni altro di cotesta scuola: vi fu
questo momento di lirica, le parole che egli non scrive, ma che si
parole che egli non scrive, ma che si rivelano sotto alla trama dell'ode.
taluni aspetti e momenti del mondo storico che l'osservazione ingenua di certi luoghi e
il suo momento speculativo e religioso, che coincide col periodo di completa egemonia del
periodo di completa egemonia del gruppo sociale che esprime e forse coincide proprio col momento
capace di cogliere, nelle idee, che il momento sentimentale o appassionato.
o dell'arte, movimento artistico, che segna una tappa significativa e ben definita
tappa significativa e ben definita nell'ambito che gli è proprio. b. spaventa
v. riccati, 172: spero che molto più chiari riusciranno i miei sentimenti
dopo aver esaminati i momenti delle ragioni che sopra alla forza della gravità si sono per
: due momenti favorirono lo sforzo intenso che fecero i cechi per mettersi al corrente con
duchi. nardi, 252: spesso avviene che da piccoli princìpi nascon cose di grandissimo
. castiglione, 116: estimo ancora che sia di momento assai [per il
ci fossero errori di momento, desidero che la mi favorisca avvertirmene. loredano,
ingegnasse con ogni possibil modo di fare che... la integrità dei territori in
gemma. amari, i-i-xvii: a misura che si approfondivano le vicende dell'incivili mento
il negromante vista la ferita, / che non era però di gran momento, /
4-80: il medico di radirobane diceva che il mio male non era d'alcun
nel volto, lo ferì nel fianco, che, infuriato, fece una piaga di
vostra, poiché riesce difficile per quelli che ci sono presenti. qui...
una notomia de'servitori di momento prima che gli piglino. f. soranzo, ii-1-47
connessi con la capacità e col valore che a una persona vengono attribuiti e riconosciuti
attribuiti e riconosciuti o con l'autorità che detiene per la ragguardevolezza della posizione o
boiardo, 1-55: come egli adviene che uomo di grande momento per nobiltà o
grave storico ch'egli era: scrittore prezzolato che andava taglieggiando le corti de'prìncipi.
ogn'altra cosa era figmento, / che comparir facea pel rosso il giallo; /
donna non fu di momento, / che per l'annel non può vedere in
nizza della paglia, per la comunicazione che apriva col tratto del mare considerata di
non sono di gran momento li stati che le medesime posse- dono nella germania,
autorità del ger- sone in quelle materie che concernono la potestà papale non è di
argomenti... da lei lascerò che siano esaminati, e ponderato qual momento
farle credere di non aver veduto quello che più di una volta ha visto. pindemonte
pensiero di dante, di ben altro momento che le parole, merita al fine di
ch'ella faccia lor conoscere in parte di che momento sia la mia servitù appresso di
querele e minaccie al pontefice, sperando che elle dovessero essere di gran momento appresso
spagna. magalotti, 23-247: discorso che fu di così gran momento appresso il des-
così gran momento appresso il des- cartes che, per uscir dalle strette, si gettò
balia, 4-78: aremo caro intendere che momento abbi fatto costì questa sua venuta
sì grave e pernicioso momento al reame che lo riempié d'innumerabili calamità.
quale momento era allo stato suo, che la parte guelfa mantenesse lo stato d:
3-1-180: mi rallegro... che ella vi sia amata e riverita universalmente
universalmente da tutta la città, persuadendomi che ciò sia di grandissimo momento alla satisfazione
giorno in giorno ad accrescere il concetto che essi aveano della santità del superiore:
suoi sudditi. loredano, 3-157: che approfittano le lagrime, sempre di poco
pregevole e di momento alla religione cristiana che di stabilir meglio la credenza dell'immortalità
di sì poco momento, mi fa credere che poco mi stimiate. chiabrera,
chiabrera, 602: io non voglio negare che, sentendomi debile per operazione di maggior
ve rità. e colui che non ha al volere giunta la possa,
piccolomini, 3-12: né si dee pensare che, se bene per la capacità di
per il gran numero d'esse adivenga che, dove mancano con le singolari grandezze
ove si raccoglie l'acqua piovana, che mi è avviso che dia momento alle
l'acqua piovana, che mi è avviso che dia momento alle fontane.
sero il bagaglio a rubba, che non era di picciol momento, per
gesto. guittone, i-10-29: che noie in ver isponso, e che vi
: che noie in ver isponso, e che vi vole acciò ché vero amore merti
tifeo, e dal momento / che fanno i monti per li suoi dolori
, tese sott'acqua, grosse reti che rompessero il momento degli ostili navigli.
vittorini, 5-29: il poeta non tende che a liberarsi... lo vediamo
varie grandezze, scalari o vettoriali, che hanno in comune la proprietà di poter
un punto o a un asse fìsso, che provoca la rotazione di un corpo.
, 10-ix-361: la bilancia è un bilancion che per la grandezza non si move per
poca differenzia; però pigliatene un'altra che sia come quella che già mi mandaste
però pigliatene un'altra che sia come quella che già mi mandaste, anzi più tosto
mi mandaste, anzi più tosto vorrei che fosse ancora assai più picciola che quella
vorrei che fosse ancora assai più picciola che quella. che così sentono bene ogni
ancora assai più picciola che quella. che così sentono bene ogni variazione e momento
denota quella potenza e quella abilità 'naturale che hanno i mobili a esser mossi,
, trovando il solo ostacolo del fondo, che impedisce il suo naturai moto, eserciterà
intenda quel premere libero e non impedito che fa il grave o la forza all'ingiù
5-1: momento chiamasi quella forza relativa che acquistasi da una potenza in ordine al
momenti elle potenze non altro sono che quell'azioni le quali devono essere necessariamente
, 218: adoprarono macchine di tal possanza che i sassi, in luogo di far
ad aprire la breccia... a che richiedendosi assai maggior momento di proiezione che
che richiedendosi assai maggior momento di proiezione che nelle baliste ordinarie, fu giocoforza d'
de'meccanici. nome generico di quantità che si riferiscono principalmente alle forze e il
o sono sorretti; ovvero quella pressione che fanno sui corpi sui quali posano o
fanno sui corpi sui quali posano o che li sostengono; lo stesso che peso.
posano o che li sostengono; lo stesso che peso... dicesi anche di
momento della discrezione) e della unità che li congiunge e abbraccia e ne fa
e un momento nella creazione della realtà che la compie. serra, ii-274:
. coefficiente di momento: coeffi- cente che definisce la posizione della risultante aerodinamica su
breve di ciascuna delle note o pause che, prese insieme, costituiscono un tempo
note o pause di minimo valore, che, prese insieme, costituiscono un tempo
ogni nota o pausa di minor valore che lo compone, rappresenterà la durata di un
. statist. ciascuno dei determinati parametri che caratterizzano una distribuzione di dati statistici quantitativi
ho ringraziata impedito dall'in- gionta composizione che non ha voluto lasciarmi libero né anche
. pavese, 1-120: vinverra visto che facciamo domenica, traversa un momento il
a servire una giovine di campagna, che ha nome lucia? ». «
nessuno? un momento, a quelli che vengono dietro. pavese, 4-94: -quando
ancora dal tribunale. sarà la questura che farà la denuncia. arbasino, n-102
: il castigo intimato subito non fu che d'esser rinchiusa in quella camera,
camera, sotto la guardia della donna che aveva fatta la scoperta. [ediz
il castigo intimato al momento non fu che un rinchiudimento in quella stanza]
-all'ultimo momento: poco prima che qualcosa abbia compimento. moravia,
cittadini son venuti a riva, / sicuri che a momenti il rege arriva. chiari
c. arrighi, 2-56: questo sangue che a momenti gronderà dal mio corpo io
suo battaglione in faccia al nemico, che andava crescendo a momenti, ordinò..
a momenti, ordinò... che s'avanzasse per il bosco con cento soldati
altre fortezze, si crucciava nell'animo che andasse tanto a lungo l'assedio di
casti, 220: iò lo so che nel tuo core / per me, o
ridice sempre a me in tante guise che a momenti perdo la pazienza. arbasino,
modo finito concorre a formare un'espressione che vale poco ci manca che..
un'espressione che vale poco ci manca che... carducci, ii-8-21
oggi fra tante dolcezze mi scrivi anche che tu ami tuo marito e che egli
scrivi anche che tu ami tuo marito e che egli ama te e a momenti mi
la destra sulla fronte: « e che faccia! ch'a momenti svengo!
5-1-89: non importa... njolto che quel che si disfà continuamente continuamente si
non importa... njolto che quel che si disfà continuamente continuamente si rifaccia,
continuamente continuamente si rifaccia, ma basta che sia rifatto al termine delle medesime ore
giorno si rifaccia. -dal momento che: poiché, in quanto. moravia
lei non aveva alcun timore dal momento che lui non ne aveva. arbasino, 11-78
se mancano tante cose, dal momento che la casa è rimasta chiusa dal mese
-e al tuo marcello chi hai detto che sono io? -mio zio. -uno zio
, 8-xv-32: voglio credere... che all'arrivo di questa mia a roma
uscito dalla fossa e aspettava e temeva che di momento in momento entrassero i becchini
in questo momento non hawi per noi che una dozzina di lire e domani,
, sola, a piè della sfinge, che mi aspetta. -in un
bersezio, 359: lo dicevo momenti sono che alla terra ci si mette amore.
xxiii-548: questo miele mi fece sovvenire che prima d'allontanarmi d'atene doveva salire
[della signora tarquinia], gioiosi che l'ali loro abbrucino e rinascano ben
tante volte disperarmi quante sono le occasioni che mi nascono ad ogni momento, per mio
]. boterò, 143: soleva dire che conveniva vivere come se ad ogni momento
brusoni, 1-79: bastiti... che già corro per me stesso alla morte
centuplicata. metastasio, 1-i-347: a che mi giova / più questa vita,
burrasca, [alcune barche] si diceva che pericolassero ogni momento. pascoli, 349
fede, ti prende per un dilettante che può ad ogni momento tornar a mutare,
stampo. ogni momento a seccàrle, che così non potevano stare, e si
le onde. moravia, i-57: sapeva che la sua famiglia non l'aveva mandato
quel sanatorio, e con quella intensità che gli dava la febbre gli pareva di
vedere, momento per momento, quel che sarebbe successo. -per il momento
cor non apparente / vizio e difetto tal che con giustezza / scorger non puossi a
attendeva per momenti qualche corriere con annunzi che scuotessero da lui ogn'inquietudine.
116: tutta ansiosa stava attendendo scaltrino che per momento tornasse. -secondo i
renzo! per carità badate a quel che fate; pensate all'anima vostra »
all'anima vostra ». « penso che lo voglio sapere subito, sul momento
locuz. -affare di un momento: cosa che richiede pochissimo tempo, facile e di
. spallanzani, 4-v-231: lo scoprire che i pipistrelli acciecati operano non altrimenti che
che i pipistrelli acciecati operano non altrimenti che se continuassero ad aver gli occhi si
favorevole. mazzini, 25-305: bisogna che, salvo i proclami speciali, lo
effìmera. giamboni, 34: quello che ne diletta nel mondo è cosa di
mondo è cosa di momento e quello che ne tormenta nell'altro dura mai sempre
-del momento (con valore aggettivale): che appartiene, per lo più in forma
si parla; attuale, contemporaneo; che è di moda. giusti
, 545: mi diedi a credere che il trattato di campoformio fosse una necessità
guerrazzi, 2-556: sentivi scemare l'affetto che ti aveva vinto da prima, non
momento (con valore aggettivale): che si manifesta in modo inatteso ed effimero,
rimasta aperta per caso quella notte il che poteva aver conferito all'ingresso inopinato della
... la gloria mondana, che dura ad uno momento e punto di ora
uno momento e punto di ora, che te, nostro salvatore. -fare
né », vi trovereste dentro quella forza che disgiunge l'uno di questi termini dall'
altro. e in simili casi bisognerebbe che consideraste le minuzie delle cose, dove
. giacomini, xxvii-1 51: quel che fa gran momento alle sue lodi è
fa gran momento alle sue lodi è che, mentre il furore di mortifera conta-
perché si fa momento di quel comodo che ha colui il quale prima prende a
prende a cambio e del scomodo di colui che gli diede il suo danaro prima per
. carducci, ii-10-132: ogni volta che avrai troppo pensato, avrai peccato:
pensato, avrai peccato: ogni volta che avrai goduto il momento, avrai amato
. dati, 7-i-4-196: di pochi addiviene che tutti i tempi attentamente rimirino, vivendo
cosa gli paia la 'grazia', e che è quello che è 'serio'per lui.
la 'grazia', e che è quello che è 'serio'per lui. 34
si connettono per intimo legame a quello che siam venuti svolgendo: i problemi,
l'intera esistenza? 2. che ha interesse e contenuto d'attualità.
non voglio referir tutti gli ridicoli propositi che passare tra quello e colei, la quale
la quale non meno momezzava di momo che di essa seppe momez- zar colui.
. m » po <;), che nella mitologia greca personificava il biasimo e
a cavallo e far caroselli e badalucchi che tor- neamenti mortali. =
bali e momarie e tante representazione, che mai si compiteno fin a zorno. idem
del serenissimo vene una mumaria de vertuosi che baiavano ben con alcuni martelli.
mumme), sm. region. ciò che si beve, bevanda (ed è
1-5-108: si sa... / che il mommo in mal- manti 1 sol
quanto son stato io, ma debbo credere che il mommo buono piacerà anco a te
o qualche cosa di molto simile e che fa ridere e cantare. pratolini, 9-1088
da moti vari; qui dal gorgogliare che fa nelle fauci il liquore ».
. nella mitologia greca, divinità minore che, considerata nella teogonia di esiodo figlia
bruno, 2-149: -ho udito dire che un certo censore dell'opre di giove
certo censore dell'opre di giove, che si chiama momo... -costui non
dei del ciel<3: perché questi, che han più corte le braccia, per l'
: momo... biasimò il dio che fece il toro e non gli pose
cosa per mia fè di tanti momi che si trovano oggidì... che?
momi che si trovano oggidì... che? persone, poi, che non
. che? persone, poi, che non fecero giamai quattro sonetti o
sonetti o quattro righe di prosa che si vedesse alla sua vita! come
xii-146: momo, sta cheto, che se vien la mazza, / fatto sarai
a mormorare avvezza / è la cagion che il gobbo poi si spazza.
prov. è più facile fare il momo che il mimo: v. mimo1,
. caracciolo, 37: son tre sponsalizi che in bon'ora / son fatti,
aparati / questa sera si fa, che presto è l'ora, / suoni,
specie, diffuse nelle zone tropicali, oltre che nelle zone temperate dove sono usate.
a bacca di colore rosso vivo, che vengono consumati cotti. fr
.. alcune di momordica, di che ciascuno era variato. citolini,
gambini, 4-135: vacca era, altro che vedova, anche se oggi fa la
chi, quando ha pescato quel mona che l'ha sposata. 3.
e si distingue dalla religiosa o suora che pronuncia solo i voti semplici). -in
le vostre simonie quando accettate le monache che venghino a star ne'vostri monasteri, lasciate
luterani, quali fanno el pe- gio che ponno; e li frati e le moniche
investì nello 'utriu- sque'del giovanetto, che sguizzò come una anguilla nel ricevere il
una monaca come l'altre. non è che sia la badessa, né la priora
la badessa, né la priora; che anzi, a quel che dicono, è
la priora; che anzi, a quel che dicono, è una delle più giovani
. pirandello, 6-730: mi disse che la padroncina era su alla badìa, della
): tra l'altre donne monache che v'erano, v'era una giovane di
: non mancarono anche monache claustrali, che si lasciavano trasportare dalla concupiscenza ad eccessi
: donna legata da voti privati, che vive nel mondo. -in senso generico:
mondo. -in senso generico: donna che conduce una vita esemplarmentepia e ritirata.
2. per simil. vergine che, nel mondo antico, era consacrata
. recipiente di terracotta o di metallo che, riempito di brace accesa, veniva
quel vaso di terra con brace accesa che si mette sotto il prete per iscaldare il
atto già compiuto; fare dopo quello che andrebbe fatto prima. g.
usò in proverbio per far dòpo ciò che anderebbe fatto prima, perché si diceva
anderebbe fatto prima, perché si diceva che le dette monache chiedevano licenza di uscire
(269): sì sono stolti, che credono troppo bene che, come ad
sono stolti, che credono troppo bene che, come ad una giovane è sopra il
posta la benda bianca,... che ella più non sia femina né più
dire: così sia impiccato il padre che la maritò a un vecchio? o che
che la maritò a un vecchio? o che la puose monaca per forza?
cenciata'e 'dare una cenciata sudicia': il che è tratto da costume dei ragazzi fiorentini
tratto da costume dei ragazzi fiorentini, che il dì di mezza quaresima, quando
'tordere'sono indicate le femmine dei bovini che, o per ermafrodismo incompleto o per
altra femmina. hanno desse una conformazione che assai più si assomiglia a quella dei
si assomiglia a quella dei maschi, che non a quelle delle altre vacche.
categorie sociali o a determinate famiglie e che intendessero entrare in convento, la somma
de luca, 1-6-15: tutto quel che si dia al monastero per il sostentamento
per il sostentamento della monaca e anche quel che bisogna darli per altre spese del monacaggio
monacaci d'alcune sue figliuole col denaro che dovea ri trarsi da questi
monacàio, agg. ant. che frequenta assiduamente i conventi femminili per cercarvi
quale era sordomuto quale monacaio, tanto che veruno c'era fusse buono a suo
monaca1. monacale, agg. che è proprio, che si riferisce ai
monacale, agg. che è proprio, che si riferisce ai monaci o alle monache
riferisce ai monaci o alle monache; che riguarda lo stato e la condizione
e lo desiderio della religione monacale, che è significata per lo velo. ottimo
ottimo, iii-62: dice [piccarda] che bene che fosse tolto l'abito monacale
iii-62: dice [piccarda] che bene che fosse tolto l'abito monacale, di
/ [carlo v] gode prima che morto esser sepolto. palazzeschi, 1-246
tempi quando non erano, qua, che conventi. -proprio o tipico dell'
-proprio o tipico dell'abito monastico; che è parte dell? abbigliamento di un
venditti, lxxvi-198: quella ciocca / che si ribella ai lini monacali.
nera, tutta irta di punte, che chiude il coro monacale. -che
ordine religioso. chiari, 2-ii-162: che poca convenienza è mai questa, di
dei capelli cui si sottopone il postulante che intraprende la vita monastica. tecchi
orecchi seminascosti sotto pochi capelli crespi, che eran ricresciuti dopo la tonsura monacale.
una pratica, una virtù); che si addice ai monaci o alle monache.
50: più facile rissoluzione non veggo che d'occidermi, overo con animo monacale
assiderò l'anima. 3. che è opera di un monaco o di monaci
all'opera o al pensiero dei monaci; che si riferisce al patrimonio culturale dei-monaci;
, iii-7-46: ella è una mummia che mostra i lineamenti disfatti dell'arte d'
nievo, 727: aveva un bel che fare ad accordarsi colla monacale rigidezza della
monacale rigidezza della clara, un bel dirmi che facevano vita santa insieme, io la
e quasi monacale riservatezza, si sa che per un buon reporter ogni uscio ha
tronco... è un velo bianco che ricade leggero ma rigido sulle gote e
nell'altra di « socialismo », che lo temperava, gli toglieva l'astrattezza
alla luce della libertà? 6. che ha aspetto, espressione del volto,
e balla certe danze ieratiche sussultatone, che fanno rabbrividire. barilli, i-38: eccoli
monacale. -con uso aggettivale: che possiede le caratteristiche tipiche dell'abbigliamento di
biondo, xlv-100: né crederai perciò che la pompa della mia donna è quel
carbone, 14: vedendo uno scolaro, che solea esser molto dissoluto, aversi fatto
tra le persone no bili che la dote delle monacande sia molto minore di
monacande sia molto minore di quel che sia per le maritande. bianchini [in
la monacanda al suo convento, senza che si possa fare accompagnamenti detti comunemente
soldani, 1-104: la figlia monacanda, che s'addestra / al chiostro, al
molte specie litoranee di mari tropicali, che si nutrono di alghe e di sostanze
più del padre o del tutore, che in tempi passati fornivano alle monacande la
chiesa, lo appro- piò e volle che ei servisse a le figliuole vergini de'
figliuole vergini de'primi gentiluomini della città che volessero monacarsi. pallavicino, iii-617:
storia di una povera monaca... che disperata essendosi monacata per forza, si
i-542: quanti anni erano trascorsi da che suor teresa di gesù si era monacata
. (ant. munacato). che si è votato alla vita monastica.
rime anonime, xxxvii-201: savi che fa'l zeloso a la mia amata
zeloso a la mia amata? / che 'l me la tene in chamara serata,
quello affamato, ensaziebel lupo, / che s'è, non è gran tempo,
nel monacato e nel matrimonio, eziandio che lo 'nganno dia causa al contratto,
causa al contratto, nondimeno tiene e nota che chi allega lo 'nganno dee lo 'nganno
moti austriaci, fu da molti sospettato che potesse essere una secreta intelligenza tra fratelli
qualche altro. dopo, fu creduto che dovesse terminare in un monacato dell'imperatore
torsi d'attorno la seccaggine di coloro che, per ogni paio di nozze, per
paesi..., è da credere che vi sieno stati molti più santi.
stati molti più santi... che in queste nostre parti occidentali e settentrionali
il monacato: questi sono i fondamenti che mantengono la chiesa romana. botta,
4-577: lasciò e legò e dispose che, oltre all'elemosina da pagarsi..
ultima facciata si mostrava la santa, che nell'atto della sua monacazione prende per
1-1084: nelle raccolte di poesie, che si accostumano a venezia per i matrimoni
assoluta e perpetua, parendomi troppo manifesto che non sieno morali e quindi religiosi davvero
i diritti di signora? ma io direi che ne esce piuttosto. va a rinchiudersi
non palese: questa sottomissione ad un impegno che è tanto più rigoroso quanto meno precisato
vedendosi, in quel medesimo appetito cadde che cadute erano le sue mo- nacelle.
/ un monaster di buone monacelle / che dell'ordine nostro è sotto posto. del
rezzonico, xxiii-243: un rocchetto, che di minute pieghe sia corrugato dalle divote
orecchini costituito da un filo d'oro che si infila nel lobo dell'orecchio e
: alle sette monacelle, tirale su che le son bèlle. 5.
'monacèlla': specie di funghi mangiabili, che hanno lo stipite bianco ed il cappello
, venite a tagliare questi miei, che mi faccio mo- nacella! =
poda- grosi e i frati / che parea cosa misera ed orrenda.
, 5-131: vide [paolo veronese] che certe mona chelle barattarono con
nostri / cantar d'ogni zittella che si veste / da mona
tava la croce una giovane monachella che aveva pro fessato l'anno
, bianche e nere, / che andavano con ampie gerle da spesa, alle
virtuosa, timida, molto modesta (o che si finge tale). ghislanzoni
è una monachella spaurita... che non caccerebbe un calabrone...
. cagna, iii-201: occhietti vispi che già intravedono l'amore attraverso le sforacchiature
cappellini a pamela, occhi di monachella che dicono assai più di quanto ne sanno
, il ventre e parte della coda che sono bianchi; la monachella del deserto
m. -chi). letter. che si riferisce, che è proprio, che
. letter. che si riferisce, che è proprio, che è fatto da
che si riferisce, che è proprio, che è fatto da un monaco o da
monaco1. monachése, agg. che è proprio, che si riferisce o
monachése, agg. che è proprio, che si riferisce o riguarda monaco di baviera
di baviera o ai suoi abitanti; che è nato, vive, risiede a monaco
di gran parte delle maggiori religioni, che consiste nella ri nuncia,
cristianesimo, fenomeno di esperienza religiosa che, dopo le forme ebraiche ed esseniche,
in forme diverse secondo le varie regole che si diedero gli ordini monastici; nel mondo
« pregovi almeno », disse, « che in vece della persona mia tenghiate alcuni
quanto alla parola la quale dice demetrio che a tempo suo era cosi plebeo,
sommo il monachismo, in se stesso che in persona de'missionari. giannone,
ne sursero due [nuove religioni] che fecero maggiormente conoscere che il monachismo non
nuove religioni] che fecero maggiormente conoscere che il monachismo non può a verun patto scompagnarsi
a pensare! gioberti, 1-109: che cos'è il monachismo, se non una
una speciale 'unione e intesa di uomini che, mediante le idee e le pratiche
di antichissimo monachismo d'origine orientale, che derivava ed al tempo stesso cresceva prestigio
con ogni umiltà e. caldeza, che liberi le nostre anime di tanto pericolo
maffei, 176: parti... che questo sia monachismo, voler essere antiposto
sempre e noti e chiari, / ma che a me sol? al monachismo,
carlo borromeo poteva contribuire ad altri studi che di religione e di cristiana pietà ii
alvaro, 7-111: il primo pensiero che mi viene a mente è che anzi
pensiero che mi viene a mente è che anzi l'esercizio d'una simile forma d'
. -èsimo (o -ismo), che indica dottrine, ideologie, movimenti;
20-31: 5: un di questi che si dilettano col malanno, di por
monachetti e i loro abbati: / quei che le donne tentano son tanti, /
le donne tentano son tanti, / che seriano a fatica noverati.
'monachetto': strumento triangolare di ferro, che si pone agli usci, ad effetto che
che si pone agli usci, ad effetto che sopra di esso vi salga il saliscendo
. v.]: 'monachetto': nome che si dà a que'legni che servono
nome che si dà a que'legni che servono a calzare i puntoni del cavalletto,
a calzare i puntoni del cavalletto, che anche dicesi 'monachino'. 4.
quel pilastrino o colonnino isolato e solitario che serve a dar volta ai canapi,
scalmo arrotondata, sporgente e solitaria, che si affaccia da alcun portellino o sorge
spirito di un bambino morto senza battesimo che si aggirerebbe sulla terra trasformato in un
agg. ant. e letter. che si riferisce, che è proprio o caratteristico
e letter. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di un monaco
di un monaco o di una monaca; che appartiene ai costumi, agli usi,
nel principio della mia gioventude e pregandolo che mi ammaestrasse nella vita monacile...
.., nel quale si dicea che dovea... entrare la reina in
per poter risalire a quel giardino / che l'alme spente vi si fanno accese
messa benedetti i miei panni monachili, che erano in su l'altare, il prete
erano in su l'altare, il prete che avea detto la pistola e quello che
che avea detto la pistola e quello che avea detto il vangelo mi levarono suso
vivere de le donne cinesi poco men che a solitudine di clausura monachile. gioberti,
e vietata quella assoluta inattività 2. che comprende monaci o monache o ne è
si avvide di una monachina tutta grazia che... venne ad accoccolarsi sulle ginocchia
, 5-39: c'erano i comunisti che macchiavano apposta le schede delle suore, per
2. per estens. giovane donna che ostenta falsa innocenza, ingenuità, compunzione
5. plur. scintille o faville che si levano da carta e legna accese
vanno a letto, con allusione alle monache che sul far della sera con i lumi
tornerà bene il fame una baldoria; / che le daranno almen qualche diletto / le
, 1-9: per 'monachine'intende quello che intendono i nostri fanciulli, cioè quelle
nostri fanciulli, cioè quelle piccole scintille che, nell'incenerirsi la carta, appoco
e facendo un certo moto, pare che si dileguino, sembrando tante monache, le
: il cielo formicolava di stelle, che parevano le monachine quando corrono sul fondo
. tèrésah, 2-30: il camino che manda a letto / le monachine sul tetto
mi vede, o non ci crede / che sono sola per via. 6
gracile, umile e modesto; ragazzo che s'avvia a diventare monaco (e
., 3-1 (276): come che esso [masetto] assai monachin generasse
, pur sì discretamente procedette la cosa che niente se ne sentì se non dopo la
acquistò molti monachini e così steo fine che la badessa morì. masuccio, 18:
maestro, fu il più contento omo che fusse giamai. massaia, ix-104: la
v.]: 'monachini': due legnottoli che s'aggiungono al cavalletto dei tetti,
di- pingea sul muro / un monachino che tenea nell'occhio / dalla mattina.
palude'è nome di un uccello, che è l " emberiza palustris'dei naturalisti.
zool., al colore delle penne, che ricorda quello dell'abito monastico).
monachino2, agg. ant. che ha un colore bruno o marrone ritolto
fosse in gonnella monachina, però che la carne sua aveano quel colore.
. xv. pulci, 27-54: par che neve monachina fiocche. b. machiavelli
, 1-164: 'monachino': colore scuro che tende al rosso, quasi tanè.
alamanni, 79: dissemi il confessor che mi confessa, / che 'l vestir monachino
il confessor che mi confessa, / che 'l vestir monachino è gran peccato.
i ciambellotti, i rasi ed i velluti che ci si consumano da chi ha qualche
monachino con trine finissime da collo, che era un desio a vederle!
desio a vederle! 2. che è proprio o caratteristico dei monaci o
, 1-5: avete una dozzina di divote che v'impinzano come salciccia, ora presentandovi
, membro di un ordine monastico, che vive in un monastero e professa i
occhi, fatte de la taglia / che in clugnì per li monaci fassi. idem
di dio, quanto quel frutto / che fa il cor de'monaci sì folle
quali in nostra lingua sono detti monaci che vivono a comune. i secondi si
., 1-58: monaco è colui che siede fuori del secolo e sempre prega iddio
non lo farete volentieri, verrà tempo che lo farete per forza. ariosto,
accordano infin tutti i pensieri, / che de'frati e de'monachi rinchiusi /
chierici, ma secolari, e nelli monasteri che avevano fuori delle città vivevano delle loro
7-i-95: quel monaco maledetto, che è poi un prete il quale ha tanti
ha trovati di numero e di bontà che bastano allo effetto che lei desidera.
e di bontà che bastano allo effetto che lei desidera. vasari, i-298:
desidera. vasari, i-298: secondo che mi dice il reverendo don silvano razzi
viii-25: fa conto l'abate tritemio che li monasteri de'monachi benedettini erano sino
laico: membro di una comunità monastica che non riceve gli ordini sacri e si
regola. -monaco oblato: monaco converso che, dopo essere stato accolto nel monastero
monastero. -monaco oblato secolare: laico che un tempo, pur restando nel secolo
al centro della capriata di legno, che collega al vertice dell'incavallatura le testate
... l'asticciuola del cavallo, che è lunga braccia trentotto da muro a
: la travetta corta di mezzo, che, passando fra gli detti puntoni, piomba
... sono due corti legni che puntano nel monaco e ne'puntoni. memorie
le belle arti, 2-142: lo che non si potrebbe fare che in piccioli
2-142: lo che non si potrebbe fare che in piccioli tetti, ove non vi
542: 'lo stoppino': miccio lavorato che pende alla estremità della salsiccia, al quale
calderino, / e '1 monaco, che è tutto rosso e nero. citolini,
.]: 'entrar monaco': è più che 'entrare nel monastero'; è 'farsi monaco'
.. e allora, sentiamo, che avrebbe dovuto fare?... allontanarsi
non fa le sue prove, nel modo che dice cassi ano di quei che chiedevano
modo che dice cassi ano di quei che chiedevano d'esser vestiti monaci. tommaseo
una più nuova fantasia mi par questa che non fu quella del padre arduino di
fu quella del padre arduino di pretendere che la splendida opera dell'e- neide non
: vi converrà dunque provare... che più abbia potuto contro la verità un
potuto contro la verità un debole monacello, che non in favore di essa tutti i
quale non pareva avesse altra voglia che tener discorsi e fare atti per
la magia di un monacello più che la scienza dello storico doveva agire
savonarola, 7-i-266: questi son certi monacacci che stanno in qua e in là seminati
un bestiai prete o monacone, / che la sua regola ha disordinata.
color bruno e da un ciuffo di peli che dal capo ricade sul muso.
, sf. letter. componimentoburlesco o satirico che aveva per oggetto la parodia, talvolta
monachina. redi, 16-vii-155: ma che! v. s. illustrissima lo pigli
grande scrittore e di gran cittadino più che regii e papali. p. petrocchi [
, iv-96: alzate l'orinale, / che questa mona- cuccia fie 'nfreddata: /
di monacùccia secca e bene legata, che chiamano 'balsas', che sono zatere. idem
bene legata, che chiamano 'balsas', che sono zatere. idem [g.
, 134: de'gionchi overo monacùccia, che nasce nella laguna, che essi [
monacùccia, che nasce nella laguna, che essi [indi] chiamano tortora, fanno
centro generatore e propulsore di energia, che si identifica col primo principio costitutivo di
mutamenti se non per la forza attiva che gli è intrinseca e che, insieme
forza attiva che gli è intrinseca e che, insieme con la capacità di percezione
, ne mena non con altra dottrina che con la vera e somma e santa fede
tutte specie, de tutte raggioni, che è la monade, vera essenza de
absoluta luce, la vede nella sua genitura che gli è simile, che è la
sua genitura che gli è simile, che è la sua imagine: perché dalla monade
è la sua imagine: perché dalla monade che è la divinitade procede questa monade che
che è la divinitade procede questa monade che è la natura, l'universo,
a caccia: / monadi detti son, che pregio molto / senza tal nome acheo
tessuti son da indivisibil parti, / che fur monadi dette un tempo, or punti
. galluppi, 4-iii-258: la dottrina che insegna la semplicità e l'attività dei
. questi filosofi insegnano... che i princìpi della materia, da loro
1-191: quanto... a quello che dice simplicio ed altri, che empedocle
quello che dice simplicio ed altri, che empedocle riduca i suoi elementi a due e
, poiché l'essere in universale, che è l'uno, è anche il principio
impone la condizione per la quale ciò che è, è ente. cattaneo,
mondo composto di tante particelle o unità che chiamò con voce greca monadi. gioberti
la monade leibniziana è una forza sostanziale che, successivamente esplicandosi, dà origine alle due
è proprio il contrario dell'individualità storica, che è
di vita e morte e nuova vita, che è il corso della storia. c
. e. gadda, 18-277: avviene che una ragione o aggruppamento conoscitivo specializzato
vivere immerso in una più vasta ragione che le sembra esterna, come il bambino
insieme o sistema conchiuso e compiuto, che ha caratteristiche ben definite e precise.
: s'introdusse poi una cattiva filosofia che costruì il concetto dell " esprit des peu-
la storia di ciascuna di queste monadi, che lungo i secoli svolgevano o piuttosto conservavano
in altre opere, e il lettore che passa da una poesia ad un'altra -fosse
triestino di giotti in toscana non poteva che assumere subito il tipico atteggiamento conservativo dell'
persona con caratteristiche, qualità, facoltà che la distinguono da ogni altra. panzini
: 'monade': per estensione, individuo che sta a sé, che costituisce tipo,
, individuo che sta a sé, che costituisce tipo, un solitario.
monade, quel punto originale e comune che è uguale per tutti. 3.
rosmini, xxv-204: 'a priori'non pare che si possa dimostrare ripugnante che le monadi
non pare che si possa dimostrare ripugnante che le monadi, a ragion d'esempio
osservati col microscopio sembrano tanti piccoli punti che muovonsi con somma celerità e sono sprovveduti
comprende tutte le piante a fiori ermafroditi, che portano gli stami uniti mediante i filamenti
monadèlfo, agg. bot. che ha gli stami saldati fra loro per
fiore o, anche, una pianta che ha fiori di tale tipo).
escono da un corpo solo; quelli che ne fanno due diconsi 'diadelfi', e 'poliadelfi'
ne hanno più. aggiunto di pianta che ha i filamenti degli stami uniti in
. m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio,
. filos. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico delle
si riferisce, che è proprio, che è caratteristico delle monadi; che costituisce
, che è caratteristico delle monadi; che costituisce una monade, un principio unitario
, 18-277: è un'idea monadica, che può essere ammessa: come esistono regioni
2. inforni. operazione monadica: quella che richiede un solo dato o operando.
. -attributo, predicato monadico: quello che può essere riferito a singoli individui.
xó ^ 'semplice, unico; che si riferisce all'unità'. monadi
fonda sul concetto dell'unità monadica e che interpreta la realtà come co
l'individualità degli atti con la sostanzialità che è del soggetto universale, entifica gli atti
dell'astratto spiritualismo,... che è un vero compromesso tra le ragioni dello
più ristretta a un solo argomento o che si manifesta con la predilezione per studi
mai mi hanno seccato col monadismo, che sarebbe della mia concezione di storia letteraria
da monade1, col suff. -ismo, che indica una teoria filosofica, una dottrina
1-24: atomisti e monadisti han creduto che si possa concepire il composto, e
. m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio,
. filos. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico del
si riferisce, che è proprio, che è caratteristico del monadismo; che si
, che è caratteristico del monadismo; che si ispira, che è improntato o
del monadismo; che si ispira, che è improntato o che deriva da tale
si ispira, che è improntato o che deriva da tale teoria. -anche: individualistico
.. ma anche quello monadistico, che nega del tutto la materia, ma pone
e. gadda, 18-266: quella unità che è il thesaurus e la base della
una figurazione storica, una differenziazione morfologica che, pur rivestendo caratteri di spinoziana in-
. formazione rocciosa o sperone isolato che per la sua maggiore durezza si
monadnock di resistenza), oppure che rappresenta un residuo dell'erosione re
filos. sistema, teoria filosofica, che interpreta la realtà come costituita da una
pluralità di monadi o entità individuali e che si richiama al monadismo. - in
b. croce, ii-2-146: concluse che, se quella dottrina non si voleva ricevere
m. -ci). filos. che si riferisce, che è proprio, che
. filos. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico della
che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico della monadologia.
dato vedere nella triste « immortalità » che essa promette, a contrasto con l'immortalità
con l'immortalità vera e radiosa, che va oltre l'individuo. mònago,
in questo conseio del 1504 et 1518, che 'l fosse levà via le roste,
dal suo canto, per modo che dal mio vien pochissima acqua. straparola
monamizzato, agg. letter. che rivela profonda amicizia, che è ammantato
letter. che rivela profonda amicizia, che è ammantato di intimità.
fa entrare le piante a fiori ermafroditi che portano un solo stame ed è divisa
monandro, agg. bot. che ha un solo stame (un fiore
stame (un fiore, la pianta che ha i fiori di tale tipo).
]: 'monandro': aggiunto di pianta che ha un solo stame per ciascun fiore,
ciascun fiore, oppure aggiunto di fiore che ha un solo stame.
. monantèro, agg. bot. che reca una sola antera (uno stame
un impero plurinazionale, o, anche, che ha aspirazioni universalistiche (con partic.
il maggiore segnore e 'l maggiore imperadore che fosse al mondo unquanche. questi fu
. ben si legge d'alessandro, che fue anche monarca; ma avvegnaché fosse signore
.. questa fu la maggiore cosa che mai s'udisse, regnare monarca tanto tempo
monarca. tasso, n-ii-422: quelli stessi che fur detti gran re si chiamarono monarchi
, e '1 nome di monarchia, che s'era conceduto a un solo, s'
, s'attribuì solamente a quella signoria che si distende per molti iaesi e
fi-fippo, il gran monarca ispano, / che i regni ambì de tonde e il
] e vederlo domesticamente, mi affermavano che, se gli narri qualche cosa, il
fautori del monarca 'predestinato'sono convinti oggimai che alle sue mosse deve precedere, come
furore di popolo dalla rivoluzione del 1848 che lo rimandò in esilio. -con
principale monarca ubidire solo in quelle cose che all'anima appartengono. nardi, 6-72
monarca, /... à che chiudesti la porta onde si varca / per
— 763 — eterno / che di somma dolceza el cor gli accende.
tanto è accepta a quel sommo monarca / che cielo e terra plasmò di niente.
lxxxviii-n-326: o tu [amore], che hai l'universal governo, / monarca
... / pietà ti stringa, che ti fé passibile / colonna e guida
riferimento all'uomo, per la perfezione che lo distingue fra tutte le creature terrestri
le creature terrestri e per il potere che esercita sulla natura. rosmini, xxi-176
. rosmini, xxi-176: era impossibile che un essere, intelligente e morale per
senso corporeo; cioè, egli era impossibile che si potesse dare ad intendere all'uomo
si potesse dare ad intendere all'uomo che la prigione, in cui si voleva
o meno quando si tratta di un pezzo che loro piace. -di monarca (
estens. città o potenza dominatrice o che ha mire conquistatrici, aspirazioni imperialistiche.
certificato, per molte buone relazioni, che li spagnoli pensano diligentemente a quel disegno
milano. aretino, 10-30: tosto che vede uno senza veste, senza crianza,
un conte ed un alfieri, / che son dua masnadieri / che s'un de'
, / che son dua masnadieri / che s'un de'ghiotti è re,
vuol tanto a camonarcato pire che io ora, agli occhi miei, sono
? -padrone, proprietario, imprenditore che per lo più esercita un potere autoritario
non voglio, / e ben m'accorgo che 'l dever si varca, / onde
michelangelo, i-134: l'affettuosa fantasia / che l'arte mi fece idol e monarca
, agg. ant. e letter. che si riferisce, che è proprio,
e letter. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico della
si riferisce, che è proprio, che è caratteristico della monarchia o di una
. botta, 4-98: a volere che la monarchia del papa fosse ben difesa
monarcale, perché composta di principi, che avrebbero la sovranità e il comando,
una monarchia. mamiani, 3-370: che lo spirito monarcale di quella provincia non
persuasione del suo diritto monarcale sugli esseri che lo corteggiano. = deriv.
monarcato, sm. forma di governo che concentra il potere nelle mani di un
... il monarcato perseverò più che altrove conforme alla patriarchia primitiva. mazzini
, iv-1346: ildebrando di soana è colui che nei 'dictatus papae'ha per il primo
tenne... /... che virtute stia / in chi la vita
.. in cercar di farla / non che vittrice d'un sol principato, /
). letter. disus. che si riferisce, che è proprio, che
disus. che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico di
che si riferisce, che è proprio, che è caratteristico di un monarca (e
ei si cinse. 2. che ha le maniere altezzose, la tracotanza,
/ cucinato han repubblica sì pia, / che i bei di giuni,
monarchéssa, sf. ant. colei che esercita il supremo potere, in un
, in un regime monarchico, o che è consorte di un monarca; regina,
. figur. donna presuntuosa e superba, che assume atteggiamenti altezzosi e autoritari.
, una città, ecc.), che occupa un posto di eccellenza e di
di render serva ora la tracia infida / che nutrisce nel sen mostri sì indegni.
persona sola (monarca o sovrano), che lo consegue generalmente per via ereditaria,
stato, è limitato dal fatto stesso che lo stato non è l'unica istituzione
, come comuni e corporazioni) che limitano e controbilanciano il potere dello stato
monarchia consultiva (o consultativa), che, tentata nell'età della restaurazione,
e in monarchia parlamentare, a seconda che il potere esecutivo sia esercitato dal monarca
in modo effettivo (attraverso un governo che, da lui liberamente nominato e revocato
esclusivamente di fronte a lui) o che, viceversa, sia da lui esercitato
modo nominale, cioè attraverso un governo che deve avere la fiducia del parlamento e
deve avere la fiducia del parlamento e che risponde del proprio operato solo di fronte
, si distingue la monarchia ereditaria, che è la forma più diffusa e nella
ma non a opera del popolo) che il monarca stesso persegue; la monarchia
delle strutture socio-istituzionali e delle forze politiche che fondano e sorreggono il suo potere,
volgar., i-viii-3: diremo primieramente che ila 'monarcia'reale si è singnoreg- giamento
si distinguono in tre. primo regale, che si domanda monarchia, quando regge uno
grandi. e1 terzio è populare, che si chiama civile e politico. b
n-iv-487: non è... inconveniente che nella forma della monarchia sia necessaria
per tutto quanto il regno ciò che gli pare. davila, 9:
convenevoli e più proporzionate a coloro che aspirano a dilatazione di dominio e
: la monarchia sarà monarchia fin che il monarca vorrà osservare quelle leggi
non vorrà più osservarle, se è vero che lo possa, sarà despota.
e governo-di un solo, o che ereditaria ella sia o pur elettiva. alfieri
ancora quel carattere di monarchia aristocratica militare che era comune a tutte le monarchie del medio
il quale adempie moralmente lo stesso ufficio che nei governi rappresentativi viene esercitato politicamente dai
circondata di instituzioni liberali o, ciò che noi crediamo lo stesso, lo statuto con
buon senso. la monarchia è quella che ci unisce, la repubblica ci dividerebbe
derivazione politica dell'età del mercantilismo, che annunzia i tempi nuovi, la civiltà
nazionale. idem, 12-6: oltre che dal modello esemplare delle grandi monarchie assolute
, fu dedito e nodrito in quegli studi che non hanno altro per scopo se non
leti, 1-17: fra tutte le monarchie che, dalla creazione del mondo in qua
romano si può dire per evidenti ragioni che sorpassa tutte le altre, o che sono
che sorpassa tutte le altre, o che sono svanite tra le nuvole della gentilità
tra le nuvole della gentilità, o che sono stimate gloriose nel meriggio della cristianità
tanto vigor di mente e di parole / che de la monarchia la soma grave /
ubbidendo al cenno invisibile del solo despota che impera nella unica babilonia. 2
., 35: quella notizia, che abbiamo dell'istorie, ci porta che
che abbiamo dell'istorie, ci porta che la prima monarchia fusse quella degli assiri
questi clivi ruinava / la monarchia, / che filiberto dirizzò. ferd. martini,
regnante, dinastia, spesso con un aggiunto che la determina. -stor.
questa legge ogni odio e sdegno, / che la nova città commune sia / agli
: aggiungevano gli spagnuoli... che il duca di parma, italiano
vaste monarchie sono simili a'grandi fiumi che si conservano per il moto. chi
: a) degli onorari e delle pensioni che ottengono gl'impiegati; b) della
per tutta la monarchia, giacché ciò che si riconosce così apertamente utile e ono
crollo nel 1918 e caratterizzato dal fatto che due stati distinti e con larga autonomia
mondo. cottenuccio, 39: dappoi che cesare augusto ebbe la monarchia del mondo
vinegia, in firenze ed altrove, che colle medesime facuità al tempo della monarchia
il più saggio imperatore e giusto / che sia stato o sarà mai dopo augusto.
. guicciardini, iv-292: sono imprese che hanno bisogno di uno principe sì grande
hanno bisogno di uno principe sì grande che dia la regola agli altri...
altri... per questo credo che dio vi mandi [o carlo vi tante
vi tante vittorie, per questo credo che dio vi apra la via alla monarchia,
rezasco], io: non è maraviglia che [l'italia] sia stata da
ii-ii-422: il nome di monarchia, che s'era conceduto a un solo,
solo, s'attribuì solamente a quella signoria che si distende per molti paesi e per
e de'loro professori, essendo le migliori che si siano mai ordinate dagli uomini del
potente e più savia repubblica e monarchia che mai sia stata. a. cocchi,
luigi xiv. questi due prìncipi ambiziosi che più volte posero l'europa in tema
l'europa in tema e in sospetto che volessero aspirare alla monarchia universale, dieder
uno degli occhi di grecia, allora che in quella era la monarchia del mondo
ch'egli acquistò la monarchia, consentì che serse il filiuolo crescesse in soverchie delicatezze
tipo speciale, soggetti non ad altri che a dio, imperanti in nome di spaventose
aretino, v-1-316: dicesi... che gittate scomuniche molto bestialmente e me ne
molto bestialmente e me ne rallegro, poi che riducete il clero sotto nuova monarchia,
e poi di- cia: / -questo che or vediamo, è un bel lavoro,
vediamo, è un bel lavoro, / che fece la divina monarchia. matraini,
matraini, 97: anima bella, che vivendo essempio / fosti d'alta onestade e
. /... / le degnità che ad questo son proposte, / prìncipi
li popolar capi. e la ragion è che '1 popolo è quivi monarchia, il
da una passione, da un desiderio, che condiziona profondamente o occupa totalmente l'
d'italia per isbandire quei pensieri ingegnosi che non han per fondamento il vero,
all'idea quel primo e supremo grado che di ragion le appartiene nel civile consorzio
o gruppo di artisti o di intellettuali che tendono a imporsi e a dominare la
formata una chiesuola, piccola monarchia, che fa la guerra alla monarchia'più grande
istituto. pascoli, 1-208: avete visto che belle cose fa dire alla francesca e