dal lato manco, i quali erano ordinati che tossono gli principali menatori e feditori.
menatori e feditori. 4. che maneggia un attrezzo o un'arma; che
che maneggia un attrezzo o un'arma; che manovra un dispositivo meccanico, un congegno
degli spadari di siena, 16: niuno che sia mena- tore di ruota, el
: povertà è una menatrice nella via che va a cielo. -che favorisce
vento è menatore di quelle foglie di che quella parte di terra si veste al
tempo della primavera. 6. che combina, organizza, pone in opera.
gioberti, 1-ii-339: tal è l'arte che sogliono usare coloro che son maestri nell'
è l'arte che sogliono usare coloro che son maestri nell'iniquità; e tal è
voce dotta, lat. minàtor -óris 'che stimola il bestiame per farlo camminare '
manico, da quell'insigne mena- torrone che era. = dal milan. menatorón
v-70-53: item in soldi per dispesa, che demo, menatura de lo mulo.
suo partir prese la vesta, / che dal petto al ginocchio la copria,
intestinale. bencivenni, 1-19: acque che sono d'allume, di gesso,
. sono buone... a coloro che gittano il sangue di sotto, e
fame, fortuna, lo pegio che voi, / famme lo meglio e
famme lo meglio e lo pegio che sai: / non fazo stima de'menazi
menché, cong. ant. eccetto che, fuorché, a meno che
che, fuorché, a meno che. gigli, 2-118: di
.]: 'menchero': parola di spregio che accenna a goffaggine di mente e d'
abbia più affinità coll'idea del meno che con quella di menno pirandello, 8-212
, ne soffriva come d'una smania che gli si fosse messa allo stomaco.
epiteto ingiurioso. pirandello, ii-2-421: che mi dicevi tu, menchero, che
: che mi dicevi tu, menchero, che mi dicevi, se è vero che
che mi dicevi, se è vero che la giara s'è rotta da sé,
s'è rotta da sé, senza che nessuno l'abbia toccata? 2
. il d. e. i. che ipotizza la derivaz. dall'onomastico men
méncio, agg. tose. che ha una carnagione sfiorita, cascante,
, cascante, flaccida. - anche: che ha un aspetto patito, smunto,
. cinelli, 1-260: la vecchia che s'era alzata sul busto ricadde tutta
non ha la bruma altro osso veruno che questi soprammentovati delle sue due estremità. del
altre [parti del corpo], che non posson sostenersi sopra se stesse da sé
annunzio, iii-1-1120: come quei cani che s'abbiosciano sotto il castigo e nel pugno
di mezzo alla fronte terrea: e che collino mencio! soffici, v-2-660: con
corpo piallato e mencio, nulla aveva che potesse suscitare né ammira - zione né
, esponga invece al femminile ludibrio un che di mencio o barzotto. -di animali
15-12: le orecchie mencie come foglie che stanno per staccarsi - dormiva anche in
appassito, rinsecchito (un fiore); che non è giunto a completa maturazione o
non è giunto a completa maturazione o che si è guastato durante la maturazione;
] acerbamente il frutto, quello che sia venuto mencio o vizzo al dispregio
. dettò lentamente a don matteo, che aveva tirato fuori da una tasca profonda
si alzava lasciava diecimila lire di mancia che tirava fuori con grande stento da un porta-
leggero. 6. figur. che è di poco o di nessun valore,
certo mencio umanesimo decorativo. 7. che non eccelle, che vale poco, che
. 7. che non eccelle, che vale poco, che ha scarse attitudini
che non eccelle, che vale poco, che ha scarse attitudini e requisiti per emergere
di qualche « lupo del cielo », che la plebe mencia, consumatrice di «
v.]: 'mencióne': più peggiorativo che accrescitivo di * mencio ', segnatamente
vizio; mancanza, fallo; azione che offende la morale, i precetti religiosi
la morale, i precetti religiosi o che viola le leggi o le norme
-nel tristo mondo. tebaldeo, 1-19: che ti giova, crudel, dinante a
menda? ariosto, 37-63: la vedovella che marito prende, / deve, prima
franco, 7-27: tu sai che, se menda è in te, di
è anche comprensione delle mende e dei vizi che più spiccano nel sodale.
2. imperfezione, sostanziale o formale, che si riscontra in un oggetto, in
più presto bisognoso d'una universal litura che di mutazione o correzione alcuna. n.
l'alma s'accende, / sol è che dal poder del suo splendore / mercé
editti in questa città più volte publicati, che si debbano rivedere tutti i libri per
tutti i libri per espurgarli da ogni menda che vi fosse. buonarroti il giovane,
debbon riprendere le mende, quanto di quelle che mende non sono e posson parere,
, 1-ix-268: scrittore, o tu che d'ogni menda ischietto / i plausi
non avrà tuo debil canto, / che, nato appena, intisichisce e muore,
un mio incomodo di salute nel mentre che si tiravano i fogli, la trascuranza
molte mende per lo meno di dizione che bisognerebbe toglier via. tarchetti, 6-i-390:
. tarchetti, 6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo:.
rose e viole » per indicare i fiori che, di ritorno dalla campagna, la
3. imperfezione, malformazione o menomazione che altera la bellezza, l'integrità o,
. vagheggiandolo, si consumava a vedere che nessuna menda in nessuno de'suoi membri
è una persona di distinzione e non ha che un piccolo difetto, una menda di
. significano: in ogni cosa trovar che ridire. -dare, trovare,
noi viene il difetto de la menda che ciascun porge alle virtù d'ogniuno, ma
a cui alcun non può dar menda, che quella che è macchiata e si purga
alcun non può dar menda, che quella che è macchiata e si purga. groto
purga. groto, 222: so certo che, oltre molte altre, questa menda
le tempeste, / a l'aria che di nuvoli si veste / ed al foco
nuvoli si veste / ed al foco che fuma e che sfavilla. ang. contarmi
/ ed al foco che fuma e che sfavilla. ang. contarmi, li-7-272:
al pontificato alcuna cosa buona, eccetto che la vecchiaia. -senza menda o
, /... / contento son che 'l cor m'abbiate tolto. a
.. non passò ad altra intelligenza che alle lodi di michel agnolo, e
di michel agnolo, e volle dire che, per esser uomo sì divino, aveva
; e tutte in somma quelle mendarelle, che moltiplicate e spesseggianti fanno poi macchia.
deo, / per lo spiacente, che fei, fallo e reo, / und'
fallo e reo, / und'è ragion che mortai pene senta: / ché non
: per consentimento di tutti fu deliberato che la lega si facesse co'lucani e
e la menda d'uno asino, che gli guastò. documenti della milizia italiana
c. gozzi, 4-260: un grida che s'è sconcia una sua vacca /
villano. -in partic.: indennizzo che veniva rimborsato a un combattente che aveva
indennizzo che veniva rimborsato a un combattente che aveva avuto la cavalcatura uccisa, catturata
villani, 10-102: ebbono i soldati, che v'eran dentro, per menda di
le vostre lectere et intendemmo la domanda che si fa per li soldati de'quali siete
soldati de'quali siete capitano, cioè che, levando gli aversari nostri da campo per
alberto? sali a cavallo, però che noi siamo subito per combattere...
possino scrivere cavallo o vero ronzino, che sia di meno valuta d'otto fiorini;
dee essere, quando nel noioso secolo in che ti trovi si sperasse futura menda.
una fenice, talché, per onorate che si fussero l'altre, ella a paragon
. marino, vii-140: quelle opere che più sono in istima di perfette,
nobilissima città di vicenza tra l'altre dame che rapivano e gli occhi e 'l cuore
malo si singolarizava tra l'altre in maniera che non dava campo né alla menda né
questo tornare alla menda, mandarono colui che avea fatto l'offesa a chiedere perdonanza
doglio. machiavelli, 1-vii-547: se ancora che forzati avessero commesso alcuno fallo, erano
. non sincero, non veritiero; che dice bugie; simulatore, mentitore,
3-200: se tu credi agli uomini, che tutti sono mendaci, come dice la
beicari, 5-18: el nostro dio, che è infinito amore, /...
non è viro mendace né loquace, sì che ascoltalo, attendilo. giorgio dati,
, 2-1146: vantasi ora la gregia che teseo, acceso dell'amor di piritoo,
. vano e mendace è certamente colui che tali cose afferma e stolto chi le crede
, perché io voglio prima me morto che voi mendaci. genovesi, 1-17:
, ii- 205: or tu che fai della tua eloquenza, se non persuadi
suo nome col cuore perverso, di che fieno puniti nelle tenebre sempiterne; al
1-468: l'immensa quantità di coloro che, fievoli per natura, hanno tollerati strazi
mano per la verità di tal religione che, s'ella non fosse vera,
un nembo di baci. 2. che rende falsa testimonianza, che accusa a
2. che rende falsa testimonianza, che accusa a torto; calunniatore.
... ch'io sia mendace e che essa è buona femina. costo,
e testimoni mendaci. 3. che non ha fondato il proprio lavoro o le
(uno studioso, uno scrittore); che altera di proposito la realtà dei fatti
... scrivono non sol quel che sanno, ma tutto quello che senton
sol quel che sanno, ma tutto quello che senton dire dal vulgo sciocco, senza
fogli audaci. 4. che esprime menzogna, doppiezza, falsità;
esprime menzogna, doppiezza, falsità; che è dettato da animo insincero, da ambigue
animo insincero, da ambigue intenzioni; che cela inganni, insidie (un discorso,
. boccaccio, i-267: ricordandosi di ciò che di marmorina gli era stato contato e
, eh, figliol, quanto vorei / che le parole mie fusser mendace, /
le parole mie fusser mendace, / che serian manco li eiulati mei. leone ebreo
carena, 2-161: 'saccone elastico'(che più comunemente e forse men propriamente chiamato
spiralmente in forma di doppio cono, che si mette, insieme ad altri,
, xiii-240: sedette nella sola poltrona che c'era nello studio e,..
combacianti e scorrevoli su superfìci tronco-coniche, che trovano vasta applicazione come ammortizzatori).
ammortizzatori). -molla di gomma: che sfrutta la grande de- formabilità del materiale
torsione. -molla maestra: quella che, sistemata contro la parte inferiore della
cartella; fermatavi in una delle estremità che è libera e curvata in arco,
: 'molla maestra'e 'mollettone'è quella che comanda lo scatto delle batterie.
una filiera d'acciaio ravvolta ad elice, che, compressa e sprigionata, scatta e
: parte mobile di un relè, che, azionata dall'ancora, è collegata
di commettere o staccare da altri conduttori che fanno capo ad altre analoghe parti mobili
molle di contatto di un relè, che, strettamente riunite fra loro e alla
dielettrici. 2. stanghetta di ferro che, incastrandosi fra il tallone e la
dove essa ha il dente o risalto, che s'incastra fra il tallone e la
secchio (e sostituisce vantaggiosamente l'uncino che, in seguito a urti, potrebbe
pozzo. zabaglia, 1-18: molla che, legata al capo della fune della
della burbera, invece dell'uncino, assicura che il sec chio ad essa
corda del pozzo'dicesi quell'anello spezzato che per il taglio lascia entrare il manico
: 'molla del pozzo'dicesi quell'arnese che è fermato nell'estremità della corda con
la parte inferiore sormonta alla superiore, che, premuta, lascia entrare il manico
. 5. linguetta metallica vibrante che costituisce l'organo generatore di suono dello
addenta la 'rivergola'ch'è quello strumento che usano anche in versilia chiamandolo 'scacciapensieri'e
usano anche in versilia chiamandolo 'scacciapensieri'e che si suona facendo vibrare col pollice una
bocca. 6. leva snodata che serve a chiudere o a distendere il
in forma quasi di un's, che è da ciascun lato del mantice e
è da ciascun lato del mantice e che serve ad alzarlo od a buttarlo giù.
ricare le molle'vuol dire spiegarle in modo che restino tese a fine di tener fermo
sono pallette infilate in uno spago, che servono per tener conto delle ore,
mandandosi a basso una per volta sempre che si volta l'orologio da sabbia, come
pallottoline, infilate in uno spago, che si usavano per contar le ore,
parte una dopo l'altra, sempre che si voltasse l'orologio di sabbia.
-per estens. tocco di campana che segnava le mezze ore; la mezz'
: perché da qualcuno potea forse dubitarsi che quei moti [della testuggine decapitata]
moti di un vivente, quindi è che, per chiarir bene il fatto, tagliato
egli è d'una fattura così ammiranda che, se voi n'intendeste la cagione
: perché ancora si credea per alcuni che la forza di molla immaginata nell'aria
molla si libera dalla forza e compressione che la tiene avvolta e stretta, incontanente
: in un mese, sarà necessario che giochino tutte le molle per uno sforzo
le autorità francesi riconoscessero l'errore senza che noi avessimo l'aria di penitenti.
persone per attutire o comporre i contrasti che li contrappongono. panzini, ii-61
panzini, ii-61: siamo le molle che cercano di attutire gli urti fra il
nella lingua ha certa molla, / che sempre è tesa e mai non si riposa
. -anche: stimolo intellettuale o emotivo che determina e condiziona il comportamento; stimolo
5-234: vi sono in noi delle molle che si raggrizzano al solo apparire del volto
leopardi, i-198: molte volte accade che una leggerissima circostanza, quasi movendo una
, nel loro modo di procedere, che se una molla ne spingeva avanti il corpo
. -atto, azione, comportamento che ottiene una pronta reazione, un effetto
perché il conte rimaneva atterrito dallo scandalo che ne sarebbe successo. 14
.. non sono già all'oscuro che, ancorché in distanza l'uno dall'altro
provata da moltissime sperienze fatte ne'corpi che ne stanno d'attorno, ma si
nell'esame delle singole molle, senza che il tuo pensiero rimanga fiso al gran
freddi sarcasmi di voltaire e degli altri che disperano col riso alla bocca!
, 4-v-27: non è... che dissipatesi sieno del tutto le folte nebbie
dissipatesi sieno del tutto le folte nebbie che per sì lungo tempo non hanno lasciato
respirazione]. 15. ciò che, in una concezione sistematica della realtà
molla del divenire e del progresso, che procede per tesi, antitesi e nuova
è da ricordare insieme l'affermazione di engels che l'economia solo in 'ultima analisi'è
alfieri, iii-1-16: spero di provare che base e molla della tirannide ella e
ogni governo ha le sue molle particolari che lo fanno agire, ma quelle che
che lo fanno agire, ma quelle che lo fanno agire in un tempo, lo
, ii-73: contenti in comunicarci ciò che avvenne, [gli storici] non ci
è un tentativo per coordinare le molle che aiutano il moto progressivo d'un popolo
fantastiche o degli atteggiamenti intellettuali e ideologici che determinano nelle caratteristiche distintive un periodo
, l'algarotti e il conti, che svolgonsi e operano nella tradizione dell'antichità
alla novità, rappresentano tipicamente il contrasto che è la molla di tutta quasi la
emozione salita da uno stato d'animo che fa scattare la molla dell'arte.
dell'arte. 17. ciò che spinge, induce, condiziona a un
atteggiamento o comportamento individuale o collettivo o che lo suscita, lo indirizza e lo
stimolo, incentivo, movente, scopo che si pone all'origine dell'azione,
... è la sola molla che ci spinge a cambiar sito e stato.
a. grimaldi, xviii-5-551: dopo che ci siam persuasi che la prima molle
, xviii-5-551: dopo che ci siam persuasi che la prima molle di tutte le nostre
avessi avuto al fianco una qualche persona che avesse conosciuto il cuor dell'uomo in esteso
, xl-265: il nostro interesse, che è la mola che agisce colla maggior veemenza
nostro interesse, che è la mola che agisce colla maggior veemenza di tutte sopra
tutte sopra di noi esige... che lo abbandoniamo [un pregiudizio].
v.]: le molle segrete che muovono certi uomini ad opere apparentemente generose
5-370: egli [l'intellettuale] sapeva che il tiranno anche più rozzo e ingenuo
tere. -persona che, più o meno consapevolmente, è
costituì forse la molla involontaria, quella che dà il via al meccanismo.
i-343: alcuni altri, di presente che '1 saggio [dell'ariento] è affinato
: molle intendiamo quello strumento di ferro che serve per pigliar carboni ardenti. pindemonte,
occupato, in apparenza, in certe figure che faceva e disfaceva nella cenere con le
molle / il fuoco sotto, fin che stride invasa / dal calor mite, e
le braci. -per estens. pinze che servono ad afferrare oggetti senza doverli toccare
, con dentro acqua e aceto, dicendogli che buttasse lì i danari; e fatto
uno dopo l'altro, i due pani che renzo si mise uno per tasca.
torte. vasari, ii-591: un vulcano che mena con una mano i mantici e
mano i mantici e con l'altra, che ha un paio di molle, tiene
molle, tiene il ferro d'una freccia che fabrica. tommaseo [s. v
20. coppia di barrette metalliche che nei busti femminili erano collocate lungo i
una o piùmolle; fornito di molla; che consiste in una molla, costituito da
aveva un fucile a molla, di quelli che lanciano un bastoncino. calvino, 1-496
(un campanello a molla di quelli che si gira la chiavetta), già
tenuti fermi sul naso dalla lamina elastica che congiunge le montature delle lenti.
su certa poltrona bassa imbottita a molla che mi rimbalzò per aria. stuparich, 1-352
saccone a molla. -figur. che va soggetto a imprevedibili e bruschi mutamenti
soggetto a imprevedibili e bruschi mutamenti; che ha e manifesta aspetti alquanto diversi e
'a molla'posto avverbialmente e usato più che altro coi verbi 'aprirsi, chiudersi'e simili
[s. v.]: uomo che ha certi scatti di molla 'estri
di corpo, vivente o no, che si muove a un tratto e pronto.
e non è mica tutto il peggio che... potrebbe aspettarsi dall'autore
-da prendere o pigliare con le molle, che si prenderebbe con le molle (con
veramente / da pigliar colle molle! che un somaro / possa col cuore ingravidar
. 'molle'intendiamo quello strumento di ferro che serve per pigliar carboni ardenti. si
colle molle'perché si suppone che a prenderla colle mani si potrebbe incorrere
il fuoco. sicché questo proverbio significa che, nel sentirsi dire qualche sproposito massiccio
, ii-695: s'incomincia a temere che il re ne abbia combinata una da
facile all'ira, al risentimento; che deve essere trattato con circospezione.
scherzevole presa dal suono della parola 'molle', che, come adiettivo, verrebbe bagnato,
in modo prevedibile e scontato, presso che meccanico; avere una psicologia semplice,
molla', creda, non ne consegue che il lavoro dell'artista diventi 'facile ed ovvio'
resistenze doversi astrarre dalla flessibilità de'corpi che fanno molla, potendo questi alterare le
[s. v.]: 'uorho che fa tale o tal cosa a scatti
tal cosa a scatti di molla, che lavora a scatti di molla': non regolatamente
]; 'fare scattare la molla': fare che un atto altrui o nostro segua pronto
amor di fantasia /... / che più diletto sia / nello star con
man al fuoco /... che 'n giuoco, / ch'in osteria,
. gli pareva di essere un villano che mena alla fiera un vitello, o
diede la molla. « ora salta fin che vuoi » disse, tra sé.
presenza, da un mullà o scrivano, che aveva seco a questo effetto. gemelli
alla preghiera. i dottori della legge che denno esplicare ogni venerdì l'alcorano sono
moliàccio2, sm. fascia elastica che ferma la calza da uomo al polpaccio
le stiravano sulle gambiere, di guisa che facean gli stin chi ben
, 242: 'mollagra'. specie di veccia che creéce fra il grano.
morso stato son da una granchiessa / che ha figliato testé tra quella mota.
eran mollaie. 2. castagna che ha subito una cattiva essiccazione. nieri
da firenze [tommaseo]: quando accade che l'animale riceva alcune percosse nel mollame
]: 'mollame': parte carnosa che agevolmente cede al tatto. adesso questa
.. con panno molto aspro, tanto che s'arros sisca el luogo
. [alberigo] prese una daga, che jach lo brich avea a lato,
di sotto innel mollame per tal forza che molto lo innaverò. n. villani,
100: 'mollame': parte carnosa, che agevolmente cede al tatto; ed è
al tatto; ed è propriamente quella che è sopra il fianco. nomi,
al fier gotino / una zucca, che aveva per traverso / nel collo, gentilmente
altro non è [lo zucchero] che quel sale che trovasi dentro il mollame o
[lo zucchero] che quel sale che trovasi dentro il mollame o midollo di
il mollame o midollo di certa canna che nasce nell'indie orientali. =
(un cavo, le manovre che servono al governo di una nave,
servono al governo di una nave, che tengono ormeggiata un'imbarcazione, ecc.
metter... la vela a segno che pigli tutto il vento, si farà
, si farà mollar l'orza davanti fin che il carro d venghi in ponente e
portati ai bracci della sinistra, senza che nessuno si ricordasse di mollare quelli di
tesare, tendere, collare, caricare', che tutti attivamente fan capo al verbo tirare
scorrimento con la mano, in modo che non sfugga ah'improwiso; filare a
sciogliere e trarre a bordo i cavi che tengono ormeggiata la nave (e che
che tengono ormeggiata la nave (e che vengono per lo più sostituiti, in attesa
mollava un poco l'ormeggio e sembrava che volesse vederseli più da vicino.
dalla nave rimorchiante, sciogliendo i cavi che tengono unite le due imbarcazioni.
98: 'mollare in bando', cioè tanto che il canapo, la vela o la
senso figurato di 'mollare', per indicare che il servizio, lavoro, oggetto,
da ripartire ugualmente fra tutti lo sforzo che sopportano. dizionario di marina, 475
filare due o più cavi in forza che fanno la stessa via e adempiono allo
adempiono allo stesso scopo, in maniera che lo sforzo sia ripartito ugualmente su di
colla poppa al vento e poggi, tanto che la vela divenga normale alla chiglia.
, trattenuti dallo stroppo, in modo che vadano secondo la corrente; filare i
ritegno alla manovella del timone, tanto che il bastimento lasci di contrastare col vento
peritissimo nelle cose di mare, sospettò che i napoletani avessero mollata l'àncora di
napoletani avessero mollata l'àncora di sinistra che avean traversata sulla gruga in corvetta del
t'ancora ha mollato', nel senso che si e staccata dal fondo, ma è
la tensione, per ridurre la superficie che le vele offrono al vento. -
: io sono uno di quei navigatori che, per non udire le sirene del
-mollare le vele: sciogliere i legami che le trattengono e spiegarle al vento.
: sciogliere e abbandonare tutte le cime che tenevano piegata la vela, così che
che tenevano piegata la vela, così che il grembo medesimo di quelle, pel proprio
guerrazzi, 2-444: vi fu tale che, tratto fuori dalla passione, dimenticando
: [i ragazzi] mollarono la fune che rimase tesa all'argano col generale a
levano d'improvviso le tende. pare che il nemico abbia rotto più a valle
ma spine non c'è stato verso che glielo mollasse. -per simil. concedere
: cattive nuove per hawthorne; pare che il redattore della pbsl non voglia saperne
e cinquanta. dove lo trova quello che glielo molla? 5. lasciare
divano per venirmi ad abbracciare e dirmi che arrivavo in un momento buono.
terza, la più cospicua, prima che la vedano... c. li
li. gadda, 9-236: ricordò che il vecchio faceva sempre no, no,
». buzzati, 6-322: uno che aveva un'agenzia sai di quelle per
molla! e balla, comare, che fortuna suona! 7. assestare
.. e gliene molla una cinghiata che si sentì in tutta la stanza.
su montecitorio tutto il carico di bombe che risparmiai a schoenbrunn. monelli, i-29:
alla mattina... ecco i tedeschi che cominciano a mollar giù bombe.
calzi nell'aria e mollò alquante rocchette che fecero il leone stordire. marinetti,
stordire. marinetti, 2-iii-197: si ricorda che trattenne tutta la notte la voglia di
). viani, 10-220: guarda che qualcuno di noi non ti molli un'
mollavo, imparavi subito. è così che si comincia, buttandosi di colpo nell'
prigioniero fatto dal tenente fabbro ha detto che gli austriaci, prima di mollare il paese
non ti molla anche se si accorge che non ne hai voglia tu e hai
un'altra giornata a mentone e volevo che biancone m'accompagnasse a vedere i saccheggi.
mai? -m'ha domandato un vecchino che s'era fermato davanti alla gabbia della
morale, dell'affetto, del lavoro che può fornire; rinunciare a esercitare su
. arrighi, 3-141: sganzerla, ora che teneva la fanciulla in suo potere,
. idem, 7-62: ti dico che ho impegno. non posso mollarlo così.
amo, testone bello, lo capisci che ti amo? mannaggia a questo testone
ti amo? mannaggia a questo testone che se ne vuole sempre andare ». e
t'ammazzo. mica ti mollo io, che ti credi? ». -perdere di
mollavano un istante i due ragazzi, che s'erano finalmente distratti, dietro l'
osta e cassar la scotta quel tanto che s'erano mollati nel tirarsi verso loro la
l'effetto quanto alla staffa fu il medesimo che nell'altre, poiché da principio ristrignendosi
'l'ancora ha mollato', nel senso che si è staccata dal fondo, ma
allontanarsi. sanudo, viii-234: par che quelli custodi dii campo cridaseno: arme
dosegli il furore, ispaventato dio sa per che cosa, cac- ciavasi ne'capelli le
rivolta mollò, ma non parve sopita che nel 1693 dalla bolla d'innocenzo duodecimo.
giordano, 2-217: se fosse una torre che sempre fosse combàttuta con le stanghe e
dàlie, difficile cosa sarebbe e impossibile che questa torre non cadesse...
non cadesse... e così quegli che sta al mondo è combattuto continuamente sanza
mollano mai i demoni per ogni verso che n'è la persona attorneata come da
diverse maniere e di guerreggiare contra amulio che avea tolto il regno al suo avolo
à sì percosso cum sua zalda, / che quel sangue, che le membre riscalda
zalda, / che quel sangue, che le membre riscalda, / usir a parte
fu un figliuolo d'un prestatore, che cinque anni non mollò mai di pregare
non mollò mai di pregare el padre che rendesse l'usura, colle migliori parole
demonia a bullicare. -non mollare che: non desistere, non smettere fintanto
: non desistere, non smettere fintanto che. boccaccio, 8-9 (315)
8-9 (315): il medico, che oltre modo disi- derava d'andare in
d'andare in corso, non mollò mai che egli divenne amico di buffalmacco. d
. bartoli, 6-6-105: av- veggendomi che questa sua persecuzione non mollerebbe che io
veggendomi che questa sua persecuzione non mollerebbe che io sarei trovato e preso, mi consigliai
li rinchiudevano. siri, 1-v-394: stimavasi che nella valtellina i grigioni incontrando dura resistenza
mollare. faldella, 9-266: vedete che cosa ha guadagnato il nostro carlo x
. pavese, 4-155: un avventore che conoscevo... disse che in
avventore che conoscevo... disse che in fondo questa guerra era già vinta.
era già vinta. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per
. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per quattro case
) ', titolo del giornale antifascista che gaetano salvemini, carlo rosselli ed ernesto
per essere salvo. lo capii così bene che un giorno mollai. -subire
: i discorsi deviarono sul nuovo aspetto che l'avventura di poli assumeva, e ci
dei casi) nei nostri romanzi -a qualcosa che instauri una tensione in senso nuovo e
sangue da naso in tanta quantità, che non si poteva farlo stagnar.
libera. bettini, 1-99: suppongo che vediate i cittadini / seguir col «
. v.]: quando si vuole che cessino di tirare una corda, gridano
annunzio, iv-2-326: ferrante la selvi, che vedeva la barca pericolare, diede un
: ordine di allentare i grossi cavi che anticamente erano attaccati alle bugne delle grandi
della socialità e del parere o apparire: che quando te ti senti sicuro o sicura
primo me dé « foco », che zamai / no mi lasò ch'i'no
aire » m'à sconfiato, / che me dà bufi cum suspiri asai; /
aqua » 10 core molai, / che possa m'à di pianti consumato.
me l'inforna, il pane, che non è mai punto rilevato né lievito
è mai punto rilevato né lievito, che è poi uno stento a mangiarlo asciutto ed
asciutto ed una morte nella scodella, che non si molla mai. -per
sì duramente l'oppressava la piova, che li mollava troppo forte. carducci,
fi'aldobrandino, xxxv-ii-439: or vo'che sappi ch'ella m'ama molto, /
ha le braccia al collo, / sì che tutto mi mollo / del pianto ch'
, sia fatto artificialmente con quelle cose che hanno ad infreddare e mollare.
ostinato tuo rigore / la gran mercé che tu guadagni, or tolli: / in
oimè, come avete petti di ferro, che voi sprezzate li vostri parenti e rifiutate
: non si trova sì dura alma / che non si molli al frequentar de le
), agg. marin. che non è ben teso; lento, allentato
, lento. -per estens. che ha gli ormeggi allentati (un'imbarcazione
acqua, all'innocente insidia dell'amo che grida di gioia se un pesce v'
stampe; parte in una scomoda camera che avevo a dozzina, la sera, tutto
sm. nell'industria estrattiva, operaio che predispone e sorveglia lo svolgersi delle funi
quali è assicurato il blocco di marmo che scorre sulla lizza; lizzatore.
, vi-322: il mollatore è l'uomo che sta al piro per tenere il canapo
(femm. -trice). marin. che esegue l'operazione di mollare, di
guglielmotti, 549: 'mollatore': chi o che molla. = nome d'agente da
compatto, resistente). -anche: che non ha durezza, la compattezza,
parole. ristoro, 3-8: fu mistieri che tal parte del mondo fosse dura e
togliea la coda fessa la figura / che si perdeva, là, e la sua
maestro alberto, 120: ciascuna cosa che è mollissima, sì come la midolla,
arrighetto, 233: spesso quello che è solido la cosa molle suole spezzare
. caro, 5-256: a quel panattiero che domandò se si dovea far l'intriso
duro o molle, fu risposto: e che non si può intrider bene? morgagni
nella parte anteriore della tempia destra, pare che sia di que'cistici che contengono una
, pare che sia di que'cistici che contengono una materia più molle. c
preservarono per diletto del cardinal mai quello che le molli carte di oggidì non avrebbero
/ legandoli con tal proporzione, / che l'un dall'altro non disiunghi o spandi
]... d'una materia che tendesse al molle, ma non fusse languida
, ma non fusse languida, sì che al riposo non desse impaccio e fosse atta
. galileo, 3-4-335: quella sensazione che noi diciamo tatto,... sebben
occupa tutto il corpo, tuttavia pare che principalmente risegga... nei polpastrelli
aspro, liscio, molle e duro, che con altre parti del corpo non così
guazzo, 1-272: i medici a colui che per l'indisposizione dello stomaco o per
lo uovo molle e tenero più nutrisce che quello che si bee; e più del
molle e tenero più nutrisce che quello che si bee; e più del molle nutrisce
-che è privo di elasticità, che subisce deformazioni definitive (un oggetto,
, perdono ambidue il moto, rifletta che non per questo perdesi quel moto senza
, designando con tale appellativo quel corpo che non cede a sforzo e però al pari
corpi assolutamente duri. 2. che, per lo più rammollito e in parte
dando sempre luogo al carattere di quelli che suggellano, secondo quella cotale forma e
noi siamo come cera tenera e molle che piglia l'impronto d'ogni sigillo.
, e ti riprovi / contro lei, che s'arrende incrudelita, / senti che
che s'arrende incrudelita, / senti che in quella guisa è la mia vita
i-287: mirando poscia il suolo, che per l'umidità del luogo restava alquanto
le cose dell'arte, sa in che modo la creta si mantenga molle. m'
bagnava le tele. -liquefatto; che è allo stato fluido. tasso,
/ offre al merito vasto / toro che sudò prima al foco molle / con
3. fine, sottile; che ha consistenza soffice, vaporosa (un
. albertano volgar., 1-144: colui che uso di molli cose scusa di sofferire
di lascivia pieno, / che de sua man gli avea di sete e
... la dignità della chioma, che avenga che una donna sia ornata di
. la dignità della chioma, che avenga che una donna sia ornata di perle e
quelle di puglia e di taranto, che nell'italia meridionale erano stimate sopra l'
-che ha tessitura non fitta e composta; che si presenta privo di consistenza.
le maniere di filare, l'una che chiamasi a cor letta, l'altra col
il tiglio del lino e la scialiva che è glutinosa lo rinserra maggiormente.
non è stretto intorno alla persona; che è riccamente drappeggiato; che produceun'impressione di
persona; che è riccamente drappeggiato; che produceun'impressione di morbida ampiezza (un
un abito, il panneggio); che non è rigido, ma floscio e
, iii-2-72: porta una tunica molle che scende fino ai piedi calzati di porpora,
4. morbido, setoso; fine; che ricade con ampie ondulazioni, liscio (
molle. beccuti, i-95: più che di lunghe e bionde chiome e crespe,
tasso, 1-60: tre anni son che è in guerra, e intempestiva /
la ri mena. 5. che si piega o si incurva facilmente;
o si incurva facilmente; flessibile; che non ha consistenza legnosa: tenero,
consistenza legnosa: tenero, erbaceo; che si può agevolmente intrecciare (una pianta
i rami, i tralci); che si avvolge, che si attorce flessuosamente
tralci); che si avvolge, che si attorce flessuosamente (un'alga)
è cosa molle, cioè leggiere, che a ogni vento si volge e 'n ogni
: l'erbe e i camangiari, che hanno gli stipiti o vero gambi molli
, 4-124: rinverdiran quei salci / che dalla sponda a gara / lentano i molli
cara ai pellegrini / d'amor, che a coppie salgono fra il molle dei prati
d'argentine polle. 6. che non è duro e coriaceo, ma tenero
coriaceo, ma tenero e delicato; che ha superficie non ruvida e scabra,
e uniforme (una foglia); che ha petali morbidi, vellutati o anche
. / compagne a la gran dea che uscì dall'onde. scalvini, 1-374
ogni molle campanella / un insetto felice che sussurra. -per simil.,
. ferrari, 326: l'aspra bocca che getta un acre fiato / deh non
pestandolo mangiavano. 7. che può essere agevolmente mosso, flesso,
gli arti). -in parti.: che non presenta rigidità cadaverica. s
erano sì molli e sì attrattevoli a coloro che le toccavano ch'elle pareano tornate tenere
piè di smalto. 8. che non è sostenuto o rinforzato da ossa;
è sostenuto o rinforzato da ossa; che ha consistenza carnosa, adiposa o cartilaginosa
e ant. anche le sostanze liquide che si producono nel corpo umano).
, 812: lo spirito del padre, che nel sperma / sempre operando, le
ne'dossi delle mani e delli piedi che in altra parte molle o polputa.
o polputa. monachi, 104: che fe'a far dinanzi al viso un corno
viso un corno / de carne molle che se chiama naso / supra lo schifo et
natura ha... aperti nell'osso che chiamano sfenoide... due condotti
e molle con un suono flaccido, che fece fremere di raccapriccio. gatto, 2-149
ventre, si cade con un gemito senza che esca una goccia di sangue,
di fanciulli e di donne); che ha forma leggiadramente modellata e linea elegantemente
più secca e di color più fosco che quella de'francesi, perioché essi son
gentil de le sue chiome bionde, / che sul tergo cadea disperso e sciolto,
pomposo / va '1 tuo molle rubin, che i primi onori / toglie al rubin
cingea il molle fianco / forbito acciaro che l'estreme punte / illustravano a gara
e co'molli contorni / delle forme, che facile bisso seconda. leopardi, 4-76
di tutte le altre; con una gioia che le faceva luccicare gli occhi neri;
bocca molle. -non eccessivamente robusto; che non ha molta forza, dotato di
. /. frugoni, i-2-264: che nitida, che molle / lunghetta man tornita
frugoni, i-2-264: che nitida, che molle / lunghetta man tornita, /
molle / lunghetta man tornita, / che in sì gentil dita / va bianca a
foscolo, 1-290: questa è la pianta che le dié i beati / fior ch'
3-15: le tue mani molli / che toccare non volli. fracchia,
e molli,... tanto che dall'opposto di esse meglio si comprende
/ come conosci la fanciulla dea, / che il puro ne scolpisci anco dell'alma
molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. onufrio,
. -lieve, appena accennato; che non altera né deturpa i lineamenti,
: la voluttà ha sfiorato quei tratti che avevano la serenità fredda del marmo, e
ghiaccio più lucente e via più grata / che '1 sol d'inverno. c.
, i-67: vecchi rancidi e sparuti, che intorno a molli fanciulle fanno i cascanti
di vezzi, non son eglino scimie che s'affìbian la coda e s'allac-
carne abbian persona. 10. che ha perduto la floridezza, la sodezza,
sulle guance molli e fredde, avvertendo che il poveruomo pensava: « adesso sente
e si mette dalla parte di coloro che trovano naturale che io muoia ».
mette dalla parte di coloro che trovano naturale che io muoia ». moravia, i-427
pigafetta, 160: sempre sta dentro fin che diventa molle. arbasino, 11-97:
e rendelo molle. -letter. che è in via di corruzione; putrido.
putrido. cesarotti, 1-xiii-145: quei che primi violarono i giuramenti, gli avoltoi
in partic., di vertebre; che ha struttura interna cartilaginosa; che appartiene
; che ha struttura interna cartilaginosa; che appartiene al tipo dei molluschi (un
per lo più acquatico). -anche: che dall'aspetto o dai movimenti si riconosce
iii-i-ii: sono come quegli animali che i filosofi chiamano molli, i quali
rapidità sul pavimento. 12. che cede dolcemente al peso del corpo,
appoggiare, sedere, coricare comodamente; che impedisce il contatto diretto con una superficie
improvvisato come l'erba). -anche: che invita al riposo, che concilia il
-anche: che invita al riposo, che concilia il sonno, che induce all'
al riposo, che concilia il sonno, che induce all'abbandono, all'ozio (
caldo, e falli il letto mollissimo che dorma bene. -ben molleggiato,
il tuo molle tranquillo. 13. che non è sodo e compatto, che non
. che non è sodo e compatto, che non offre una base stabile, un
solido fondamento, un saldo appiglio; che cede sotto il peso di un corpo
cede sotto il peso di un corpo che vi affonda; costituito da materiale incoerente
'memma': quella terra molle che quando la calpesti ti affonda e non
imprimersi nella terra molle con un cavo che poteva anche essere il principio della mia
. doni, 4-26: il paragone, che conobbe che vi era bon pastaccio e
, 4-26: il paragone, che conobbe che vi era bon pastaccio e terren molle
l'amor grandissimo, disse lui, che io porto e ho portato sempre a
a compassione ». 14. che ha esiguo spessore; sottile, scarsamente
un muro, una parete); che ha scarsa consistenza e compattezza, ovvero
un'altra e si confonde; / che se ripara quinci che non cada,
si confonde; / che se ripara quinci che non cada, / quindi vede lassar
soderini, i-254: s'awerti- sca che il muro che viene davanti alla faccia del
: s'awerti- sca che il muro che viene davanti alla faccia del cavallo non
, anche pei cionchi / gnomi, che giù ne sfanno ossa e catrami.
partecipa a lui l'aria ambiente / che rende, cogli elastici suoi stami,
iri celeste. serra, iii-486: che bel cielo di marzo,...
alle molli / nubi si rende / che silenziose pendono sui colli. gadda conti,
nel cielo, ma solo una nebbia molle che s'intenerisce e s'innalza.
l'alto, contrastando le molli ombre che s'allungavano dal fondo. -galleggiante
un groviglio). -figur.: che è scarsamente avvincente, che ha andamento
.: che è scarsamente avvincente, che ha andamento fiacco (un intreccio narrativo
molli viluppi e membra istrane / voglio che facciano il mio strame.
che si è allentato, che non mantiene la
che si è allentato, che non mantiene la necessaria tensione (
] tanto lento o molle, che mentre si maneggia si venga a ristringere e
, iii-23-245: le poche volte che l'abate zanella toccò in versi il tasto
montale, 1-114: fuma il suolo che s'abbevera, / tutto d'accanto ti
, i-6-145: frutto [il fico] che tutto imbalsama il palato, / tenero
già si scolorano le olive pausee, prima che diventino molli, si colgono col picciuolo
nell'olio migliore. -figur. che ha raggiunto la pienezza dello sviluppo fisico
voglio sposare'. -con metonimia: che produce frutti dolci, saporiti (un
. bandello, ii-1155: vago ruscello che l'erbetta molle / con le chiar'
chiaro fonte acqua s'inlaga, / che l'erbe avvivi rugiadose e molli, /
più leggiadra vista o grato aspetto / che, per l'erbette molli d'un bel
. abbondanti d'erbaggio molle più tosto che alto. guerrazzi, 160: scornio
da essere l'alimento de'pesci prostesi che dei sassaiuoli, perciocché, essendo privi
madreperla de li calamari. 18. che si può agevolmente fendere, solcare,
, le onde del mare); che può essere percorso senza incontrare ostacoli,
una via); agevole, piano; che non ha eccessiva pendenza o ripidezza:
braccia dar puotea sì fiso, / allor che ile molti onde sanza numero / parvero
numero / parvero a lui più molli che de prima. ariosto, 26-66: aspra
dei bastioni. 19. che non ha consistenza corporea; che non
19. che non ha consistenza corporea; che non ha realtà fisica o fisicamente percepibile
; privo di un aspetto definito; che può assumere forme o aspetti diversi.
forme o aspetti diversi. -anche: che si può atteggiare variamente. tasso
n-iii-874: il bello è un non so che di molle, di liscio,
. - in partic.: che si profila su una superficie li
: alcuno di noi tirò un ciottolo / che ruppe la tesa lucente; / le
; resta un'espressione a mezz'aria, che non è né il colore realizzato nei
è una bestia feroce, ma un che, un qualcuno di sordido e molle che
che, un qualcuno di sordido e molle che s'insinua in noi, quando con
: pensavo io, al bambino che sarebbe venuto, e contemplavo lisaveta leggendo
parola, il discorso, il significato che esprime, il tono con cui è
con cui è pronunciato). -anche: che procura piacere, che suscita compiacimento,
. -anche: che procura piacere, che suscita compiacimento, che suona gradito.
procura piacere, che suscita compiacimento, che suona gradito. giamboni, 59:
, 116: anche dèi guardare se quel che tu vuoi dire è duro o molle
, cioè orgogliso o umile: perciò che le parole molli sono sempre da dire,
suavi i parlari delle donne alla gioventudine che non l'olio quando va giù così cheto
degli alati spirti / ministri all'uno che non mosso move. tommaseo [
.. quando non s'intende che del suono soave ad arte, questo signifi
lucidi, e la voce, che avrebbé voluto far rigida, le era uscita
le mani cascanti. 24. che ha suono gradevole (una parola);
vi pose 'grido, lido, nido', che, posto che l'ultime voci siano
lido, nido', che, posto che l'ultime voci siano più frequenti e fatte
italiana si temperano in una armonia ineffabile che annunzia la quiete. bacchetti, 1-ii-148:
beffarda: -paneperso, paron, che nome è? c. f. gadda
interesse, e con crescente meraviglia, che la povera bal- ducci rendeva erede il
più significanti, per la grande efficacia che portavano con esso loro, la quale efficacia
72: quel concento d'ardor, che in molle rima / sparsi, d'amor
quella forma molle e voluttuosa incarnare ciò che di santo e di puro ha quella concezione
accorata. -per metonimia: che contiene la narrazione di vicende sentimentali.
, / di tristi istorie, / che ingannano all'amore. -che manifesta
poema di dante il vario degli stili che egli dà a sua materia, permutando
sua materia, permutando soggetto, secondo che la natura di ciascuno dimanda: che
che la natura di ciascuno dimanda: che ora è fiorito, ora grave, ora
c'è] un genere di poesia che si può dire originale, avendo molte tinte
si può dire originale, avendo molte tinte che non si vedono in quello di dante
disinvolto e grazioso. 26. che produce suoni armoniosi, dolci, soavi
radduce ai limpidi ruscelli, / di che il molle susurro ancor mi suona / lieve
poerio, 3-320: il molle suono che mi vien da l'onda / sempre
la banda, / e fra color che appresso / ivi per meglio udir faceano
] à e spiranti molle odor, / che da gli abiti attillati / cercan merito
.. sembran così belle / le labbra che si porgono e così / molle l'
molle l'odor delle rose novelle, / che, tu, capriccio, suggerisci:
: sentivo la mollezza delle sue membra che faceva tutt'uno col suo molle profumo
aria sul 'boulevard'. 28. che ha gusto amabile, morbido, vellutato
, 73: antico borgo amato, / che marna bagna e cinge or piano or
sole di san silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo,
3-63: com'è triste il settembre che all'aprile, / al molle aprile non
il vaporoso e magico splendore della luna, che, se su la laguna è argentea
30. tenue, sfumato; che ha riflessi o tonalità morbide, pastose
(un'ombra). -anche: che ammorbidisce i contorni di cose e persone
i contorni di cose e persone, che ne rende l'immagine vaga e sfumata
82: la luce aveva non si sa che tinte serene e molli. papini,
capelli son biondi di quel molle biondo che par fatto con intriso d'oro e
so / se ti conosco; so che mai diviso / fui da te come
la pina dà mano a una patata che c'era in un sacco, e
. /... i colli / che vagheggia il tirren fertili e molli.
languida effeminata. 32. che offre riparo, gradevole ristoro, mite
ristoro, mite refrigerio al caldo; che concilia il riposo durante il calore del
tuoi sonni, come gli steli delle giunchiglie che fioriscono da canto a quegli antichi pedali
. dessi, 3-61: non voleva che alcuna cosa lo strappasse a quel molle
. -che induce al riposo, che suscita il sonno. betteioni, i-223
-che ispira pace, tranquillità, serenità; che suscita suggestioni di calma, di dolcezza
suscita suggestioni di calma, di dolcezza; che evoca ricordi piacevoli e amabili.
difesa, sia sentimentali per la nostalgia che s'insinuò nei cuori verso le placide e
degli animi vostri. 33. che spira lievemente, blandamente (il vento
sentirà molle vento, indizio prenda / che non sia lunge il lido. passero,
a me [l'eco] presso che spenti / un'aria molle ed una lingua
. -che sgorga con impeto moderato, che fluisce tranquillamente, producendo un rumore
corso d'acqua, la corrente); che si muove con moto lento e debole
rotte fra picciol'sassi piangon tonde / che dalle rose pomici zampillano. l. gualdo
; non aleggiava vento / sulla spiaggia che il flutto batteva molle e lento. pascoli
a bere al fonte, / al fonte che scivola molle e va. bacchelli,
crepuscolo l'acqua molle dell'alba / che s'imbeve di luce, rischiara il
acqua di lago. 34. che ha un movimento ampio e lento, un
e lento, un battito leggero; che sfiora lievemente, in modo presso che
che sfiora lievemente, in modo presso che inavvertibile (l'ala di un uccello)
. pascoli, 40: morte, che passi per il ciel profondo, /
molle della civetta. 35. che appare non troppo elevato ed erto;
appare non troppo elevato ed erto; che ha altezza moderata e profilo uniforme (
, 291: sogno la baia più molle che il sole / più caldo illustra;
nato. govoni, 3-36: dolci colline che portate solo ai fianchi / le molli
l'andatura). -per simil.: che si compie facilmente, senza causare dolore
. leopardi, 926: abbi per fermo che l'entrata e l'uscita dell'anima
facili e molli. 37. che si può manovrare, allentare o stringere
d'oro splendeano. 38. che si può agevolmente modulare, che può
38. che si può agevolmente modulare, che può facilmente variare di tono, di
volgere e riposare a senno di colui che favella, si ha solamente per usanza
). buti, 2-598: 'ciò che par duro'ad intendere, 'ti parrebbe
, n. 2. 41. che conduce vita comoda, lussuosa, raffinata;
, dissoluto. -in partic.: che accorda senza difficoltà i propri favori,
nulla. machiavelli, 1-i-31: bisognava che ciro trovassi... li medi molli
] è stato strenuo e valente, che nella pace poi non sia delicato, effeminato
. forteguerri, 30-48: era nella stagion che... /... i
: un popolo misero e molle, che si sostenta col tessere drappi d'oro
molte malattie provengono da quelle cure medesime che si usano per impedirle e si prepara
fame il molle / ed ozioso converrà che soffra. roberti, viii-2- 217:
corpo e colti dell'animo, dicendo che questo adivenne poscia che presero ad usare
animo, dicendo che questo adivenne poscia che presero ad usare le case i vestiri
: nato nella società molle ed intelligente che stampava a milano la rivista detta del
filantropico e pigro beccaria. 42. che è condotto, che trascorre, che si
. 42. che è condotto, che trascorre, che si svolge fra gli
. che è condotto, che trascorre, che si svolge fra gli agi, il
i piaceri amorosi). -anche: che non indirizza al rigore morale, all'
austerità, alla forza d'animo; che non tempra ai disagi, alle fatiche,
lasciva. ariosto, 7-40: ben sapea che stava in giuoco e in ballo /
strade ha corse / e 'n quella età che più vaneggia ed erra / dietro a'
e gli ebri e folli / dì che lo vider da la grave soma / scarco
a. verri, ii-150: tu narri che le molli corruttele dell'asia e la
, 73: io mi dorrò, da che le grazie affliggi. / per te
profumi inebrianti delle indie, tutto ciò che desta la voluttà. d'annunzio,
, 114: di tal sorte voglio io che sia lo aspetto del nostro cortegiano,
niìe come si sforzano d'aver molti, che non solamente si crespano i capegli e
ma si strisciano con tutti quei modi che si faccian le più lascive e disoneste
di animi e di negozi, sembrava che almeno lo studio non dovesse rimettersi ed
zanotti, 1-7-133: la poesia stessa, che par fra tutte [le arti]
parere? bocalosi, ii-34: vorremo che si conservi la nostra democrazia più per
per una legge continua di pubblica educazione, che per le arti molli e i talenti
d'un individuo. -ant. che esprime il concetto di mollezza, dissipazione
ozioso il servo di dio, avegna che, sanza essercizio corporale, feriato o
è da imponere. -per estens. che ha per scopo il puro divertimento;
e scorrevolezza). — anche: che si diletta di opere letterarie e poetiche
con questa scenica novità que'molli ingegni che nella commedia e nel teatro poser le
li avvezzerò io. 43. che è sede di piaceri e di delizie;
è sede di piaceri e di delizie; che accoglie e favorisce un tipo di vita
ignude / di marmi e di color che paion vive, / e con tante delizie
bagni d'acque tiepide e profumi / che 'l sol non vide mai cosa più molle
sentiano il freno tuo risole molli, / che l'ionio contorna ondoso cinto.
lor pian piano / un non so che di molle e di gentile / che infiacchiva
so che di molle e di gentile / che infiacchiva il lor animo virile. tarchetti
dura e implacabile. 44. che ispira sensualità, lussuria; che induce
44. che ispira sensualità, lussuria; che induce o invita ai piaceri amorosi;
induce o invita ai piaceri amorosi; che deriva da una sensualità accesa, eccitata
fianco tuo non mai si parte / quel che nacque con te genio sbarbato, /
nacque con te genio sbarbato, / che molli baci ognor prende e comparte,
colpevoli affetti. 45. che ha contenuto erotico (un'opera letteraria)
me n'adiro. 46. che ha carattere languido e sdolcinato; che
che ha carattere languido e sdolcinato; che stimola l'emotività e l'eccessivo sentimentalismo
stile lidio, sentimentale e seducente, che presso gli antichi greci era contrapposto a
. biasimevole e nociva, e quelli che si esercitano in questa ultima sono ripresi
. aleardi, 1-29: la melodia che da le molli scene / spande l'oblìo
gnoli, 1-239: e tu con che core gorgheggi nel tuo paradiso / le
. 47. alquanto lezioso; che manifesta cura minuziosa della perfezione dei particolari
un'opera d'arte). -anche: che non esprimecontenuti seri. giulianelli, 1-38
[la secchezza] è più scusabile che l'indecisione e un tocco troppo molle e
variata e consapevole dei suoi effetti, che conosciamo in altri poeti...
poeti... è una voce molle che passa dal pianto al riso, con
gl'italiani fanno un suono sì molle che nulla più. algarotti, 1-vi-239: io
/ la sonnolenta eredità di carmi / che i molli ne lasciare arcadi padri.
voi se ne può uscire altro concetto che molle. -lezioso, svenevole,
l'aborrite eh? domin se questa nausea che voi mostrate al dilettevole e al vago
, 8-122: questa confusione non era che una rinnovata difesa dei suoi sentimenti più
più inerti e fumosi, non era che molle pietà per sé medesimo.
non consumò, mostrarono indicio dell'illustrezza che loro s'apparecchiava. nievo, 9-86
delle ondulazioni così molli e così tortuose che avrebbe bastato a turbare i sonni d'
né tarde né rapide con quella andatura che mi era ben nota, molle e
ben nota, molle e sinuosa, che dà un moto alterno ai fianchi ed
il molle di cotesto atto, che amore illeggiadrì con le grazie pudiche, percosse
sesso. giamboni, 8-i-108: però che la fìegma, e fredda e umida
natura d'acqua e di verno, conviene che quel cotale uomo sia lento e molle
molle, pesante e dormiglioso, e che non si ricordi bene delle cose passate.
: è alcuna verità nella chiromanzia, però che uno di molle complessione ha molte lineazioni
fico, iv-37: bastò l'asserire che le femmine sono deboli, molli,
sessi, ed in particolare su quelli che interessano lo stato coniugale. leopardi,
profondi, sconosciuti, e molto / più che virili, in chi dell'uomo al
al tutto / da natura è minor. che se più molli / e più tenui
cotesti passerotti molli quando veggono e sentono che io bevo e come, rimangono sbalorditi
arrendevole, molle, quasi direi fluida che mi faceva pensare alla possibilità di assorbirla
lanzi, i-227: angioli di una beltà che troppo ha del molle e del donnesco
del donnesco. -per estens. che si addice a una donna. commedia
. giusti, 45: come quel che per la molle / età non conoscea
'l molle volto. 52. che denota debolezza, sfinimento (un atteggiamento
colse il momento per dirgli di nuovo che suo padre era in punto di morte.
. 53. compiuto in modo che denota stanchezza, sfinimento, impaccio,
non volle / ungersi come noi, che schivo n'ebbe, / o ch'avesse
andar più lento e molle, / che l'imitata bestia non avrebbe, /
114: c'è un fanciullo che incontro nelle mie / passeggiate, un
luna bacia il cipressetto fosco / che con un molle fremito risponde. cavacchioli,
deformi l'arte. -ant. che ha la punta rivolta verso terra (
incrudelì più molto / placida e molle che sdegnosa e fiera. -facilmente sopportabile
. frugoni, 1-232: internatevi nelle spine che lo trafissero, accioché vi sia molle
non potrà, col cener molle, / che ortiche e rovi e squallida verdura /
, or ritrosi. 58. che rifrange debolmente la luce; che emana
58. che rifrange debolmente la luce; che emana una luminosità iridescente e lattiginosa
: e certo esse sono più molli che quelle di galazia e di tracia e di
tien ben chiuso. 60. che ha debole gradazione alcoolica, poco corposo
di molti altri castelli, cioè capodimonte che non fa malo vino, ma,
al paese acquoso. 61. che cede facilmente alla volontà, alle imposizioni
, sottomesso, condiscendente, accomodante; che non sa resistere a stimoli, impulsi,
[cristiani] più molli e tiepidi che i soldati e amatori de'prìncipi del mondo
, sceglievano uomini disutili e molli, che stavano ristretti agli scamuzzoli di sotto le
mostrar d'aver un cuor così molle che sappia risolversi in acqua. siri,
di traunensdorf sbalordì in guisa li svetesi che ne divennero più molli e più trattabili
non è... degno di voi che, mostrandovi ora molli e indolenti e
si tolleravano animosamente da quegli uomini stessi che nel campo furono timidi e molli.
cadere nel gran vizio dei moderati, che è di essere molli nell'azione.
molli di sovrani duri e inetti pare che sieno le nostre piaghe più profonde.
con la costanza e l'esclusività, che solo potevano condurle a buon porto.
ai ber si mostrar molli, / per che no i volle gedeon compagni, /
fazio, ii-10-27: avar fu sì che mai veder non volle / povero alcuno
costanzo, 1-204: il papa, che, come era nell'altre cose severissimo,
nell'amore de'suoi mollissimo, rispose che non era tanto gran cosa, essendo il
serra, iì-236: si può dir che [sainte-beuve] non abbia stile,
e qualità dagli spiriti con cui ha che fare. -accessibile alle delazioni.
caimo, 22: si lamentava e doleva che fusse di soverchia libertà seguace, nel
fusse di soverchia libertà seguace, nel che niuna altra città della grecia la pareggiasse
l'ozio e le dissessioni provinciali, che ne'secoli scaduti c'interdissero gli studi
se non quando alle molli passioni, che le fomentavano, sottentreranno passioni più nobili
le fomentavano, sottentreranno passioni più nobili che interamente le sanino. b.
oceani della purità smagliante, meglio è che rimanga a rotolarsi sulla materassa della molle
certo il non infermare; ma poi che l'ammalarsi è proprietà de la nostra
molle domestica incaricata del servizio nelle ore che i dozzinanti non erano in casa.
età saria periglio. 63. che è troppo sensibile alle sollecitazioni (un
un animale). -molle di collo: che non mantiene il collo diritto, ma
, tenendo voi la briglia nel solito modo che gli appartiene, potreste pigliargli la redina
dito indicativo. 64. che è ancora aperto a tutte le esperienze;
a'propri figliuoli, conciò sia cosa che quella prima età, tenera e molle e
, lo fece a caterina così caro che, passata alle seconde nozze, il volle
, all'amore, alla passione; che si lascia facilmente commuovere; mite,
pensando, non divengono molli, credasi che graziosa virtù abitare in loro non possa
si sentì entrar per disusate porte, / che le fe'il duro cor tenero e
crede; e quel superbo ingrato, / che gli contrasta, lo raffredda e impetra
silvia ha minore /... / che fosse quella che pur feci io stesso
/... / che fosse quella che pur feci io stesso [amore]
: amorosissime / donne pietose, / che avete in pregio / gentili cose;
: disposto alle passioni d'amore, che le sente facilmente. -in
d'ozio molle ignudo. 66. che intenerisce l'animo; pieno di tenerezza,
un pensiero, un ricordo); che induce alla clemenza e alla compassione;
induce alla clemenza e alla compassione; che non è rigoroso e inflessibile; che
che non è rigoroso e inflessibile; che può essere addolcito, attenuato, mitigato
tasso, 2-37: un non so che d'inusitato e molle / par che
che d'inusitato e molle / par che nel duro petto al re trapasse. bruni
sovvenendo a leonilda l'amante suo, che per lei sen giva disperato, sentivasi tutta
rimproverando, tra sé dicea: e che, mio cuor lascivo? così ti
... /... fa che il grado di cublai ti rammenti; /
(158): un non so che di molle e d'affettuoso, che da
che di molle e d'affettuoso, che da prima v'era diffuso leggermente e
immacolata l'anima, quel non so che molle, puro, verecondo e delicato
molle, puro, verecondo e delicato che è il femminile, « tessere gentile e
cosa di sì voluttuoso e sì molle che rendeva impossibile qualunque sentimento che non fosse
sì molle che rendeva impossibile qualunque sentimento che non fosse stato calmo, affettuoso e
paradiso a sovvenire me, che era tutto molle e affamato. cantari
cantari, 18: ad una rocca, che era in mar, me- nolli;
gran foco in tutte le midolle! / che tremito gli scosse il cor nel petto
senza asciugarsi con la mano il sudore che gli pioveva dalla fronte per la fatica
tasso, 6-44: il fero argante, che se stesso mira / del proprio sangue
qualche fiata a cavallo di poste, / che stanco e molle a l'osteria ne
la neve cadutale sopra e distruttasele intorno che altro che 'l paziente de la sofferenza
cadutale sopra e distruttasele intorno che altro che 'l paziente de la sofferenza di lei
chiari ingegni far dolce dimora, / che qui... /...
fortini, i-35: in quel mentre che [la donna] si fermò ne lo
9-87: come vede il ferro ostil che molle / fuma del sangue ancor del
1- ii-41: -parmi quella la veste che teodora / diede a giustin pria che
che teodora / diede a giustin pria che da noi partisse. / -parmi; ma
-parmi; ma è così molle / che distinguer si puote a gran fatica. pascoli
, 244: ricordati, tu segantino, che ti alzi con la camicia ancor molle
con la camicia ancor molle di sudore, che fino al sudore di sangue non sei
e il segreto si è questo, che la vorrebbe essere mantenuta molle quattro mesi
polvere e con l'acqua che continuamente la tenga molle, finalmente pur lo
: in ciascuna cavatura da guardare è che non si faccia in quel tempo ch'è
: il mio fattore veniva da una gagnaia che è qui sotto il prato. l'
ma ripidissimo, e d'un terreno che, quand'è molle, l'uomo non
, ii-24: né qui giaccion paludi / che dall'impuro letto / mandino a i
6-ii-186: nel ritrarre la sua stampella che erasi affondata un poco nel terreno ancora
, ii-14: tutto il terreno, che nel giorno della battaglia era molle di
vado in esplorazione per i prati molli che si strizzano sotto le suole.
ritorneranno i fiumi a'colli / prima che questo legno molle e verde / s'infiammi
savonarola, i-298: el fuoco che vuole introdursi nel legno umido e molle
legno umido e molle combatte con tumido che gli è contrario, tanto che lo
con tumido che gli è contrario, tanto che lo discaccia. ramusio, iii-320:
tansillo, 7-71: io vo che '1 mio giardin stia sempre molle,
sudori. allegri, lvii-142: or che la terra è molle / per la pioggia
: la terra qui sì grassa / che le grandi ossa sue curve e sì dure
frugoni, i-12-270: quel picciol seme, che di molle terra / in sen gitta
, iii-123: è pur da natura che gli abitatori di più duro clima crescano più
mite e ferace suolo: e quelli che nacquero in più molle terreno vengano ammorbiditi
bagnato d'acqua, non però tanta che ristagni, e non per acquitrino.
e poi con gli occhi molli, / che prima furon folli, / salutò le
bene che 'l poter si fugge, / avegna che
che 'l poter si fugge, / avegna che non crolli, / gli occhi gravati
onde 'l bel lume nacque, / che tenne gli occhi mei mentr'al ciel
, lxxxiv-166: fu cor crudel, che tanto ben non volle, / de la
io piango il mio bene, / che in acquistarlo tanto tempo persi, /
aver di dolor molli / chi cagione è che 'l tuo bel nome pera, /
core a voi sacro fec'io, / che mille piaghe ha già per voi sofferto
filippino... -chi lo avrebbe detto che saremmo venuti a questo? bacchetti,
intensivo. petrarca, 53-105: un che non ti vide ancor da presso,
fama uom s'innamora, / dice che roma ogniora / con gli occhi di dolor
, o canto e o parole / che m'han sì facto el petto umido e
né foglie qui fra nui, / che del mio lagrimar non faccia molli, /
di pianto. -con metonimia: che bagna di lacrime (il pianto)
molle rugiada di pianto, di qui venne che, sradicate e esposte alle ingiurie delle
si seccarono, senza pur mostrar un segno che verdeggiassero. zeno, xxx-6-182: il
ferrari, 551: chi 'l crederebbe mai che le piumose / orecchie giovanili e il
umido. vasari, i-78: dicono che a questo lavoro [affrescare] è
è necessario avere un giudizio risoluto, che antivegga la fine nel molle, e
impressa / nel duro marmo, che, quando e'si strinse, / nel
sì come dipinse / natura, che di forma non ha sdegno. prezzi,
cela, / anzi el mio sol che può condurmi in porto. ariosto
ariosto, 6-27: come ceppo talor, che le medolle / rare e vote
e posto al foco sia, / poi che per gran calor uell'aria molle
risuona e con strepito bolle, / tanto che quel furor truovi la via,
291): ascolta, luca, or che ne viene il bello: / aver
11-133: le molli rugiade / dell'alba che vien / son lacrime ascose / che
che vien / son lacrime ascose / che perle si fanno. -sostant. clima
cavalcanti, i-303: dimmi se 'l frutto che la terra mena / nasce di secco
bardi, 1-10-27: altro uom, che non desia mai cosa lieta, /
la nebbia o '1 tramontano, / che ci rincari l'olio e 'l vino
inf., 30-66: li ruscelletti che d'i verdi colli / del casentin discendon
germogli nel terrestre seno, / o che s'induri in selce, o in
con legami contesti in foggia nuova, / che dal concavo suo l'uva gli manda
: ramificazioni nervose o parti di esse che agli antichi anatomi apparivano formate da tessuto
e '1 nome, ed è quello che intonaca dentro la chiocciola, e d'essa
dilicatissima impressione del moto e del tremore che rende il suono in passando per essa
l'altre parti solide poi non so che potrà rettamente assignar la natura di pituita
del cervello, quando altro non è che gl'istessi nervi un poco più molli
. 74. fis. che ha lunghezza d'onda alquanto grande;
. - in partic.: che ha lunghezza d'onda uguale o superiore
componente di una radiazione cosmica secondaria che è trattenuta da lastre di piombo dello
di 0, 015 m) - che richiede una differenza di potenziale non molto
più difficile lo scriver, bene italiano che latino.... in questo
quello si muta in 'z', senza che possa conoscersi differenza nella pronuncia d'una
latina e 'consolatione'del singolare italiana, che oggi alcuni scrivono con la 'z'invece
: la molle lettera t'domina quelle voci che denotano cose molli e lievi.
ha questa lettera [z], che posta sola fra due vocali ha un suono
, per aver ella due significati; che la prima dinota metà e la seconda,
. 77. marin. disus. che tende ad allontanare la prora dalla direzione
del riflusso. -vento molle', che ha scarsa forza, fiacco. guglielmotti
78. medie. polso molle: che fornisce una particolare sensazione di mollezza al
una particolare sensazione di mollezza al dito che palpa, in rapporto con lo stato
. 79. mus. ant. che è abbassato di un semitono (un
molle; bemolle. -chiave molle: che abbassa il valore di altezza delle note
farebbono i musici senza la chiave, che ora l'adoprano corta or lunga, or
franco, 4-190: veggo i musici che, con le prolazioni perfette e imperfette
di voci grosse e di voci piccole che m'è forza stopparmi gli orecchi e
medicine per metterle a molle, però che alcuna volta la cosa acquista certa disposizione
tornata dal filatoio, e torta o filata che sia, che s'abbia a cuocere
, e torta o filata che sia, che s'abbia a cuocere, e acconciala
in molle in una zucca d'acqua, che già cominciavano a nascere, e di
e con gran copia d'acqua, prima che tu la metta in opera,.
metta in opera,... accio che, se e'vi fusse alcuna zolla
, se e'vi fusse alcuna zolla che non fosse dal fuoco così cotta a bastanza
la camicia mia è stata in molle: che farò? spallanzani, 4-v-297: tra
spallanzani, 4-v-297: tra i vari modi che usar possiamo, acciocché i semi riposti
coltello, col fodero tutto fradicio, che pareva stato in molle. verga,
molle. verga, i-339: uno che campa delle rane e sta colle gambe
leonardo, 2-44: le noci, che stanno in molle nel ranno per ispazio di
e e 532: subito pesti che e'[gli smalti] sono, si
, si debbe scolare quell'acqua in che e'sono pesti, e subito si deono
uno ne l'acqua dolce, acciò che si dissalino e diventino morbidi. redi,
quello tenerle in molle fino a tanto che tutto il veleno rivomitato avessero nello stesso
un lanzo a due brachette, / che il molle insegna trar dalle mezzette. mote
, 1-177: forse il signor, fin che di molle cera / mi vegga il
castelletti, 14: non mi maraviglio che t facciano alcune donne che hanno i
non mi maraviglio che t facciano alcune donne che hanno i mariti e i padri di
mariti e i padri di pasta più molle che sottile: ma stupisco bene che 'l
molle che sottile: ma stupisco bene che 'l comporti m. berardo, che
bene che 'l comporti m. berardo, che fa tanto il savio. giuglaris,
: non è l'uomo un diamante che, battuto, non si risenta: egli
si risenta: egli è di creta, che a grave colpo s'arrende. non
colpo s'arrende. non è una salamandra che resiste alle fiamme; è cera molle
resiste alle fiamme; è cera molle che per ogni poco calore goccia e si
intendere ch'egli era caro alle femmine e che a tutte avea ritrovato il cuore di
molle. papi, 4-57: voi che siete di più molle creta / costrutti,
, o delicati, o voi / che in gonfio pallid'ozio i giorni vostri
mi seppe così bene unger le mani che la mia durezza diventò molle.
tenore di vita, con tutto quello che spendete, fate tre cause all'anno
ch'ell'era in molle in dormentorio, che s'asciugava. malatesti, 74:
in molle i tini, / sì che vendemmiar puossi a nostra posta. panzini,
fu impossibile, e allora m'accorsi che ero in molle. il trave m'
n'arse fin ne le medolle, / che sopra il padre morto lei dolente /
fansi / molle co 'l succo, che da'salci e olmi / e d'altre
qual si serra e stringe, / che minuto animai nuocer no 'l possa. g
posta fra valle e colle, / che del reno e de'bagni di mario il
., re degli altri fiumi / che fan molle d'italia il vago grembo.
, iii-131: un dì o due prima che seminino, pongono il mahiz che hanno
prima che seminino, pongono il mahiz che hanno a seminare a fare molle in
la mia mente piana, / dico che in van ti affanni, / se pensi
i prìncipi satolli, / dimmi, che truovi tu che sì la mente / ti
, / dimmi, che truovi tu che sì la mente / ti debbia avi-
luppar, sì tórre il senno, / che tu non creda come l'altra gente
ginare di lasciar costei, con speme pure che, pregando, servendo, amando e
di giulia render molle, parendogli impossibile che a lungo andare egli non la dovesse ottenere
. o. vecchi, lxv-177: che malvagie! che greco! che far
. vecchi, lxv-177: che malvagie! che greco! che far molli / gli
lxv-177: che malvagie! che greco! che far molli / gli animi ben robusti
, più s'indura e grida / che quella nobil'agna (oimè) s'
dal mormorio del popolo e dalla infamia che già correa di loro, si ristrinsono
e petulante); occuparsi di fatti che riguardano altri, di problemi dei quali
paia ch'i'n'abbia bisogno, che non vi muor la lingua in bocca
son io. magalotti, 26-152: molti che non avevano aperta mai bocca, quando
ii-40: o concedono [i prìncipi] che il supremo comandante non li consulti,
e allora... diranno cose che saranno come portare ghiande alle querce..
chi comincia a cicalare, e non sa che si sia restare, o di
o di chi ragiona di cose che nulla gli appartengono... metter
. metter bocca per dare incautamente giudizi che tornino in poco onore e utile al
una gran parte di quel tanto, che volete avelenar con la >arola. castelletti
fa lingua a molle, ché sentiresti cose che ti farebbono arricciar i capelli. genovesi
avete, canonico, una linguaccia, che dio vi perdoni: taglia e fora:
certo m'era stato un po'poco supposto che vo'v'eri sgranchiti, che vo'
supposto che vo'v'eri sgranchiti, che vo'non siete più bacchettoni, baciapile
bacchettoni, baciapile, graffia santi; che avete smesso... di tenere
ingannare. fogazzaro, 5-100: pasotti che li conosceva pronti ambedue a tender gli
e come fossero peli vani. vale che con le persone mansuete non occorre far
molle. (dicesi di due simili che bene s'intendono tra loro).
vettori, 152: sconforta dal farlo quel che si dice in nome della vite,
si dice in nome della vite, che sa ben ella il bisogno suo, da'
toccar quando son molle'. è la vite che parla, e... 'non
fine di ottobre, piovoso o secco che sia il clima, è opportuno che i
secco che sia il clima, è opportuno che i campi siano seminati. proverbi
stami rossi e frutti riuniti a grappolo, che producono un succo alcoolico; originario del
parimenti nella nova spagna, e migliori che nel perù. trinci, 1-409: il
, 1-409: il molle indiano, che da alcuni vien chiamato terebinto dalla foglia
là da'rami pendenti verso terra, che masticate han una certa mordacità come pepe
color candido con alcuni stametti di dentro che rosseggiano, e da'rami pendenti fanno
determinato di annoverarla piuttosto nella classe poligamia che nella diecia, come si trova nelle
e lasciati fermentare, danno un liquore che diviene vinoso e acetoso. =
.. appiccorno scaramuccia con gli imperiali che erano venuti a spalcar quelle case e
mòlle-allacciato, agg. letter. che è mollemente, teneramente, languidamente avvinto
mòlle-appoggiato, agg. letter. che sta appoggiato con atteggiamento languido,
gambari,... molec- che, schille, gambarelli di mare e d'
molleche. olivi, 53: nei momenti che precedono la muta, i nostri
, 12-11: -e qui ora che ci fai? -per via dei leucischi.
san marco effigiato, secondo una stilizzazione che lo rendeva simile al cancer moenas in
per la sua somiglianza con quel crostaceo che a venezia è detto 'moleca',
mòlle cedènte, agg. letter. che può facilmente subire fenomeni di compressione e
. mòlle-distéso, agg. letter. che è dolcemente, suggestivamente diffuso (una
plur. mòlli-frondósi). letter. che presenta un profilo dolcemente curvo ed è
, più o meno volutamente accentuato, che si determina camminando). guadagnoli
v-5-676: scantonano con occhiate e molleggiamenti che inviterebbero all'amore.
. -anche: insieme delle apparecchiature che permettono tale movimento; il funzionamento di
, questi molleggiamenti de lo scirocco, che paiono soffii di bocche innamorate, che
che paiono soffii di bocche innamorate, che paiono tocchi di mammelle appassite, che
che paiono tocchi di mammelle appassite, che paiono miaulamenti di bestie moribonde di fame,
. di molleggiare1), agg. che e predisposto in modo da poter compiere
compiere un'oscillazione in senso verticale; che può alzarsi e abbassarsi; che presenta
; che può alzarsi e abbassarsi; che presenta un'estremità flessibile che può cedere
abbassarsi; che presenta un'estremità flessibile che può cedere sotto l'azione di un
: 'pattino'- organo accessorio dell'apparecchio che sporge sotto la sua coda ed ha
gorgiare fiorentinescamente. 2. che oscilla per mezzo delle sospensioni (un
. 3. per estens. che si muove o cammina con movimenti ritmici
... fanciulle e garzoni, che reggevano sul capo mastelli colmi di uve
ieratiche e molleggianti, un non so che di. mimo ellenico. cicognani,
e i fianchi molleggianti e il seno che spiccava acerbo, era una gioia a vederla
, sorvegliandosi e latrando. 4. che ondeggia, che fluttua per il movimento
latrando. 4. che ondeggia, che fluttua per il movimento impresso dal passo
impresso dal passo (un abito); che si distende in pieghe morbide, ampie
pieghe morbide, ampie, vaporose; che oscilla largamente intorno alla persona. cicognani
. 5. figur. che presenta un susseguirsi armonioso di linee e
..; quale all'altra parte, che moleggierà, averà la presa q.
comincino a mettere alle viti in modo che... possano facilmente allontanarsi un poco
e molleggiare avanti e indietro, secondo che porta il bisogno. carena, 1-241
v.]: poltrona, canapè che, standovi a sedere, molleggiano.
cima alla piazza, il cristo risorto che molleggia, portato a spalla, sopra
fatalmente diretto verso i banchi di fango che molleggiavano nella rada. 4.
di nastri / e fatata berlina / che la neve incarminia molleggiando / tra petunie
strezza o di forza conviene che sappia a tempo e luogo molleggiarsi
con le mani in tasca, che si levava ad ogni momentp per gestico
e movendole così a leva, per modo che prima si stirassero fino a combaciare l'
diavolo è nella mollezza de'fianchi baldanzosi che guizzano nel moto e molleggiano come se
dimostrare la capacità di adeguarsi alle situazioni che si possono presentare, a nuove mentalità
2-ii-306: l'abate mi manda le lettere che indirizza al cavaliere con una semplice sopraccarta
, iii-i 1-322: sentì [boccaccio] che... per il poema delle
molleggiasse la fantasia del poeta artefice, che non cantava più né contemplava ma raccontava
2-137: essendo io lontano dall'impugnare che questo gruppo piramideggi e 'molleggi'bene, e