novamente lucubrata cantilena eroica, e animadvertissi che è tutta farina petrarchistica. —
a un uomo e a una donna che si intrattengono in un rapporto carnale.
molino e l'altra la tremogia tanto che la farina macinata fu. —
... e se si dicesse che di qua si mena la mano leggiera,
o fune al collo, in tal fretta che... i piedi inciampavano per
2-11 (323): l'uomo disse che, da poi che io non volevo
: l'uomo disse che, da poi che io non volevo andare amorevolmente, aveva
. gemelli careri, 1-i-151: volle che promettessi di pagargli una piastra in rama,
: esce da vaghe labra aurea catena / che prese a suo voler l'alme ne
ne mena. baldi, 133: ora che il loco e la stagion n'esorta
, i-1-74: vedi, o mercurio, che, anche ammutoliti dalla forza della tua
troppo credete a ogni uomo e sperate che ciascuno vi faccia quello che c'impromette;
e sperate che ciascuno vi faccia quello che c'impromette; errate, e troppo
altra il tavernaio, e altra colui che spende il mal danaio. -menare
io te ho lasciata una porta indrieto che avevo pensata, e questo è che comanderò
indrieto che avevo pensata, e questo è che comanderò al mio oratore che non la
questo è che comanderò al mio oratore che non la mostri se non quando il
ludovico se alterassi e mostrassi la cagione essere che non fussi stato tenuto secreto quello discorso
io glie l'ho menato vero) che ti vidi in parma. -menare
.. trovò la nutrice ed il balio che amaramente piangevano, dai quali intese come
va d'oggi in domani, tanto che si trova una certa femina...
, le maraviglie e strida e lamentazioni che nella nostra nave dovevano essere nel vedere
aretino, 20-107: la tal notte che tu dormisti meco, 11 tale se
la mestola: pretendere di ottenere ciò che si vuole senza sforzo. nievo
. nievo, 1-629: i popoli che s'erano adattati al congresso per la
ti ci ha menato: per indicare che qualcuno arriva nel momento meno propizio.
malmantile, 1-61: secondo il proverbio, che dice: solo i ciechi si menano
albero, verso la sua metà, che è ripiegata in quadro, o che un
, che è ripiegata in quadro, o che un lavorante volge in modo di menarola
: * menarola ': sorta di succhiello che si volge, non a riprese,
del curvo manico è l'ingorbiatura, che è il vano di una gorbia o
martinetto, simile all'arnese omonimo, e che serviva a caricare i fucili a ruota
'menarrosto ': strumento da cucina, che serve a girare l'arrosto. nievo
mi trovava su 'no scaglione della gradinata che risponde al giardino -mi vi trovavo,
innamorasse di un tal savoiardo, nient'altri che il lavapiatti e pela-capponi e menarròsti di
o meno rilevante di qualsiasi cosa che viene afferrata, gettata o sparsa in
menata di grossi dicendo: « poi che giocato ho la scarsella, avale giocherò di
grandi. lustri, 1-2-221: levato che sia il lino dal campo e battuto,
ultima menata di cote la compagnia presuppone che sia rifatta la punta della pregiatissima sua
, 4-85: uno di ima femina stenditrice che si sapeva guadagnare le spese senza fatica
da dosso, con due menate? -dico che merita
questi il pedale, / o manico che dir ve lo vogliate, / grosso,
da qui innanzi il burattello, / che qui senza fuscello / non farai quel
noia; atto, discorso o situazione che suscita insofferenza. arbasino, 1-130:
in fondo; quella striscia di terra che rivoltano si chiama così. 8
il vulgo toscano significa quantità di lumicini che talvolta d'estate si veggono intorno a'
diverse menate o montate da pesce, che servono alle valli di comacchio.
grazzini, 558: sempre a menate, che buon prò gli faccia, / gli
volte, te lo rizza e, ritto che te lo ha, gli dà una
i-118: venendo al restante, lascerò che queste zaccherette di parole se ne passino
ma, per dare un poco d'indizio che ancora vi son dell'altre spazzature,
menatella odorosa di ginepro e di mortelle che accomodava lungo il frontone del focolare.
, n-iii-24: in proposito dell'ente ideale che forma la nostra intelligenza, voi mi
menaticelo, agg. ant. che è portato dalla corrente di un fiume
del po,... tutto che gagliardamente si muovano, il moto non è
esse, ma dall'impeto della corrente che all'ingiù le sospinse e sforza
ad un degli stessi soldati suoi, che, fingendosi suo parente, lo riscosse
suo parente, lo riscosse per quello che e'volle co 'l mostrare di non
: questi libertini erano di quegli ebrei che, menati schiavi a roma da
cavalli trentasei sten dardi / che in rotta andór, anzi restaron privi /
-ant. con riferimento alla sposa che veniva accolta nella casa maritale dopo il
. boccaccio, iii-8-41: il meglio che essi poteno / dalli menati colpi si
vene abandonare lo robicundo sangue, sì che manifesti signali lo livido vulto demostrava.
. vangeli volgar., 3: che andaste voi a vedere nel diserto,
/ finch'e'sono scapucciati / o che in tasca gli han cacciati.
). poerio, 3-262: dà che la forza in lei sì addentro impressa
porto, 1-32: non so come vogliano che di gente rozza e inesperta e la
perché erano più sottili e più sane che quelle de'pozzi. -tracciato (un
pur da schiavi, sollevati da euno, che si fece capo di un giusto esercito
lettori, l'abate parini là in brianza che sonando la cetra, descrive, anzi
sassonia nell'estate '58, e domeneddio che sta a sentire, aspettando il momento
gozzi, i-23-151: dice il proverbio antico che una danza, / sia quanto vuoisi
menata, / se va sì lunga che diventi usanza, / vien finalmente a noia
menata a fine con parole e senno che la eseguita con violenza e fortezza.
. menatóio, sm. qualsiasi strumento che serva per sbattere, rimestare, amalgamare
menatoio ': termine delle cartiere. nome che si dà a due pezzi di legno
dà a due pezzi di legno tondi che sono appesi alla volta in due campane
menatoio per metterlo in moto e fare che avvolti la tela. 3.
. leva costituita da un'asta di legno che, azionata ritmicamente, mette in funzione
1-116: preso sono da ta'berrovieri / che m'hanno tutto guasto il menatoio.
col quale egli soleva bere, e dissegli che di quell'acqua aspergesse li carri e
12-8: fece fare una sconcia giustizia, che imo bettone cini da campi, de'
disse alcuna parola oziosa per una imposta che gli era stata fatta, il duca
tore di cavalli. 2. che accompagna, che conduce una persona;
cavalli. 2. che accompagna, che conduce una persona; che le fa
accompagna, che conduce una persona; che le fa da guida indicandogli il cammino da
cioè vicari o vero tribuni, che i troppo pigri non tardino.
: il villano,... mentre che ha bisogno del padrone, gli fa
poi, quando n'ha cavato quel che vuole, gli volta le spalle. b
: io le dò ad intendere ciò che voglio ed il saperle fare a tempo due
lagrime e con moine seppe imbeccarlo sì bene che baccio, siccome uomo di facile contentatura
. incontrai per le scale maria e natalia che tornavano accompagnate dalla governante. mi assalirono
. pirandello, 8-15: chi sa che moine gli avrà fatto, come le sanno
era d'accordo su tutte quelle moine che, secondo il papà e la mamma
l'infallibile istinto dei bambini per le cose che non li riguardano direttamente, sentiva che
che non li riguardano direttamente, sentiva che era fatica sprecata. moravia, iv-274
con movimenti goffi del petto e delle anche che facevano credere che ad ogni passo eseguisse
petto e delle anche che facevano credere che ad ogni passo eseguisse una reverenza.
. tozzi, vi-568: bice setti che l'accompagnava al piano ci aveva detto.
al piano ci aveva detto... che aveva dovuto a forza di moine farla
il seno e attaccai a quelle poppe che non aveva la mia fanciulletta, con molte
nievo, 74: nei tre anni che dimorò nel convento delle salesiane di san
è ingenuità; e quel fanciullo, che ogni cosa che fa e dice, lo
e quel fanciullo, che ogni cosa che fa e dice, lo fa con una
e dolciate; che scapaccioni chiama quel fanciullo consapevole della sua
la vedeva chinarsi innanzi ai nipotini, che le saltavano al collo pieni di desideri
: pregai, allora, la vecchia che tenesse il cane legato al laccio. la
dal suo braccio. raggiunse la bimba, che si divertiva a spingere la carrozzina,
cagnuoletto. pancrazi, 2-176: un giorno che il gregge era nella stalla, il
mano nelle mani del compagno al modo che un cane fa le moine al padrone.
: tanto mi piaci e tanto mi convieni che faremo a meno delle moine del fidanzamento
ii-302: conosco firenze e so per prova che un artista deve ribadarsi dalle sue moine
, con certe moine, di quelle che, per attestato di plutarco, se ne
pasolini, 3-52: già gli altri gruppetti che venivano dai vicoli cominciavano ad essere tutta
danno un pizzicotto o un biscotto dicendo che è per amore. 7.
moinélla. aretino, 20-256: sappiate che io non vi stropiccio con le moinelle
togliate, né per piluccarvi covelle, che certo i miei bicchieri non son da rinfrescatolo
torno mille muinelle e accostarseli, tanto che ella alfine, vedendo non posser far
. muinardo), agg. letter. che è per indole incline a far moine
rapace. fanfani, i-118: 'moinardo': che fa moine, carezze leziose per abito
desiosi... donne gaie e leggiadre che moineg- giano procaci. zena, 1-618
le furberie, le moinerie, le capestrerie che il cuore detta istintivamente alle ragazze d'
con quella grazia e con quelle moinerie che sa fare il redi, e darà in
moinière, agg. letter. disus. che fa moine; adulatore, lusingatore.
anche sostant. cavalca, 19-57: che maraviglia è se noi erriamo, che
: che maraviglia è se noi erriamo, che non siamo profeti e siamo alcuna volta
342: biasimandoli [gli ateniesi] che essendo essi già capo e guida della
dante, inferno, canto xviii, dice che gli adulatori in lingua fiorentina si dicono
scrittore nell'antico, mi fa credere che il landino la derivasse a capriccio dalla
moinóso, agg. letter. che fa moine, che lusinga, che
agg. letter. che fa moine, che lusinga, che blandisce; adulatore,
che fa moine, che lusinga, che blandisce; adulatore, lusingatore.
svenevole colle donne, trattale come le gatte che si solleticano, sai dove.
potenza irresistibile, legge, forza misteriosa che, superiore alla volontà e al potere
temi), dee cieche del destino, che presiedevano al corso della vita umana,
d'annunzio, iii-2-369: sembra che non possano distogliere lo sguardo dal volto
. villani, 1-60: per più genti che hanno cerco del mondo, dicono ch'
tempio, ovvero duomo, del tanto che si truovi; e a'nostri tempi si
] ha 'ntagli di fin auro, / che sono a fin moisé lavorati. ibidem
, non lascierò di dire ch'io veggo che nel far questa mescolanza voi avete cancellate
viziose, le quali sono proprie non che de'contadini di questo paese, ma
mokése, agg. e sm. che è originario, che risiede nella città
. e sm. che è originario, che risiede nella città di moka o nel
compatta, sagomato a sezione cilindrica, che negli antichi impianti di macinazione dei cereali
il vizio della gola, / più pesante che mola. francesco da barberino, ii-273
., iii- v-14: però conviene che maria veggia nel principio de l'ariete
mola de la quale non paia più che mezzo lo corpo suo. idem, par
venni prima a l'ultima parola, / che del suo mezzo fece 11 lume centro
se non si ligassero gli occhi all'animale che mena la mola, egli si volterebbe
lxxxviii-1-634: soma a mie spalle più che ampia mola. lauro, 246:
. fiorio, 324: le mole, che si fanno di quel primo sasso [
di mostri favolosi o mitologici), che triturano e masticano il cibo.
: trovai qualche tozzolino di pane rancido che lusingò, ma non attiepidì la mia
, egli è miglior cosa a lui che al collo suo sia legata la mola asinaria
2. ant. ruota a pale che muove la macina di un mulino ad
. leopardi, 4-109: l'asino che portava la legna per il sagrificio di
il sagrificio di abramo, come quello che porta oggi il sacco alla mola,
cioè incominciò a girare lo circulo in che erano, lo quale appella 'mola
appella 'mola 'per similitudine, imperò che girava come fa la mola, cioè
fren la strabocchevol mola / della cupidità che non ha fondo? -con riferimento
riferimento a dolore, pena o sofferenza che profondamente angustiano e torturano l'animo.
isba- raglio. luzi, i-184: che nascita, che morte, che stagioni,
. luzi, i-184: che nascita, che morte, che stagioni, / ombra
i-184: che nascita, che morte, che stagioni, / ombra che sei,
morte, che stagioni, / ombra che sei, tritata a questa mola.
fu d'un tremuoto sì gran guerra / che ogni guardia cadde allor in terra.
vecchia di fiurulo casche la terza mola che tiene nella mascella destra di sotto;
rucellai, 2-131: quello [muscolo] che abbraccia la mola, o vero la
miscuglio di farro macinato e sale, che nei riti dell'antica religione romana veniva
caro, 12-iii-124: una figura di donna che con la destra sparge la mola salsa
farina di farro, acqua e sale, che pane di grano; però quella che
che pane di grano; però quella che chiamavano mola ne'sagrifizi è composta di
trucioli (e il lavoro utile, che nelle mole abrasive antiche o di tipo
. zonca, 35: mola che arruota e, rimettendone un'altra, si
nell'arte dello spilletaio, l'uomo che fa la punta alle spille respira per la
pel naso la polve finissima di ottone che la mola, pressa e punta dall'
. del carretto, 4-12: io che avrò parlato, porterò la pena,
i disonesti prima o poi hanno a che fare con la giustizia. verga,
palermo? - « corri quanto vuoi che qui t'aspetto! » e « il
in un'anomalia dei villi coriali, che si trasformano in vesciche trasparenti e ripiene
discendendo a la mola, scriverò quello che dice alberto magno,...
alberto magno,... scrive che una dona, credendose essere gravida,
plinio], 129: nessuno altro animale che la donna ha purgazione de mestrui,
solo la donna nel ventre sente quella che è detta mola: questa è carne
moli sono una certa carne animata, che non ha forma, e nondimeno qualche
ii-241: non è la vera mola che un ammasso informe di membra confuse insieme
1-145: non essendo il falso germe altro che una mola piccola e giovane, la
1-126: quella [figura] non era che una mola nata in luogo del pulcino
trovai un giorno in un uovo, che era dentro un altr'uovo, una
esser figlio veramente della madre sua, che, vecchia e sterile, raccoglitrice stata
presso in senso laterale, piastre ossee che sosti tuiscono i denti,
, 359: la mola è un pesce che ancora nel marzo del 1552 fu
aspetto pareva più tosto una massa di carne che un pesce. tramater [s
molale, agg. chim. che è proprio, che si riferisce
agg. chim. che è proprio, che si riferisce a una grammomolecola o
molale: molalità. -soluzione molale: che ha molalità. -conduttività molale: riscontrabile
(o grammomolecole) di soluto che sono conte nute in mille
benzoni, 1-67: le donne molandaie che lo macinano, pigliano una quantità di
le molandaie pigliano la quantità del grano che pare a loro, secondo la commissione
loro, secondo la commissione del vino che hanno da fare, e, macinato
hanno da fare, e, macinato che l'hanno, lo mettono in acqua in
triste ch'ivi son punite / e che la piogia con gragnuola mola.
(ant. mollare), agg. che è proprio, che si riferisce a
, agg. che è proprio, che si riferisce a una mola, a una
elisabetta d'ungheria, 53: adivenne che la pietra molare li prese la mano e
di quel sasso [arenario] poi, che è più crasso e più duro,
più duro, si fanno le mole, che per ciò li chiamarono i greci '
così fabrica l'arte / pietra molar che il gran minuzza e rompe. -per
minuzza e rompe. -per simil. che ha la dimensione e il peso di
di tal colpo offese / lui nel ginocchio che riverso ei cadde / con lo scudo
scudo nel petto. 2. che serve alla molitura del grano. f
dei denti propriamente masticatori dei mammiferi, che hanno la funzione di tritare e sminuzzare
, 1-302: venti [denti], che stanno tra di sopra e di sotto
ieri l'altro aveva avuto la promozione che gli mancava per essere felice; /
di cavallo, ma venti volte maggiore, che oggi si ritiene essere stato un molare
anat. ghiandole molari: ghiandole salivari che sono situate nella mucosa della guancia all'
.]: 'glandule molari': nome che danno a due ammassi di follicoli
molare3, agg. medie. che si riferisce, che riguarda una mola
agg. medie. che si riferisce, che riguarda una mola. -gravidanza molare:
vescichette prodotte dalla degenerazione cistica dell'epitelio che riveste i villi coriali, nel corso
molare4, agg. chim. che è proprio, che si riferisce a
agg. chim. che è proprio, che si riferisce a una mole o grammomolecola
. chim. concentrazione di una soluzione che è espressa dal numero di moli di
opera e alla riparazione dei mattoni refrattari che costituiscono il suolo e la volta dei
1-641: levato il detrito, si trovò che la molassa era tutta arrotondata.
.). medie. ant. che è affetta da mola; che conduce o
ant. che è affetta da mola; che conduce o ha condotto una gravidanza molare
molatica, cum il corpo grandissimo: che chi l'aprisse, trovaria ne la matrice
de carne duro non molto agravativo, che prima fuo molto mole e come carne
med. - [àt] ico, che indica persona affetta da una determinata malattia
pass, di molare1), agg. che è stato sottoposto a trattamento di molatura
stato sottoposto a trattamento di molatura; che è stato reso perfettamente liscio e lucido
più donnesche del corpo di lei, che gli volgeva le spalle, dalle ombrose ascelle
dalle ombrose ascelle e dal collo, che proteso verso lo specchio spiccava agile e
disputare, non aspettate da lui altro che debolezze, meschinità, sfuggimenti, spropositi
mano. -nell'industria meccanica, operaio che mediante scalpelli o mole meccaniche provvede all'
per la preparazione dei bottoni, oltre che alla levigatura dei bottoni stessi. -molatore
era solo in un angolo un vecchio operaio che col mastice adattava per la molatura un
ojetti, ii-223: la stessa ammirazione che portavo dalla lunga visita, per la
da una o due mole, che, poste verticalmente, ruotano su un
, 363-9: fuor di man di colui che punge e molce [l'amore]
molce [l'amore], / che già fece di me si lungo strazio,
vestir l'ardente e caro / pensier che mi distrugge e molce il cuore,
perigli. passero, 6-12: quel che spiran le piante, i fior, l'
fior, l'erbette / soave odor che rende l'aria grata / l'odorato ristora
/ si sentono i sapori, allor che 'l cibo / masticando si spreme..
dolce / mèle di favi iblei, / che lento i petti molce, / scendete
letteratura originale, nazionale; una letteratura che non sia un suono di musica fuggitivo
sia un suono di musica fuggitivo, che ti molce l'orecchio, e trapassa
: come aggradevolmente lo molce va il pensiero che il giorno appresso l'avrebbe riveduta!
le scaglie e pe'nodi / l'odore che il cuore ti molce. saba,
l'orecchio, e quando pare / che della canzonetta il vago andare / segua
andare / segua d'amica; ahi che nessuno, / fuor di me e
, luci, profumi, ecc. che rendono particolarmente ameni e accoglienti luoghi o
tempra il maestro de'la tracia cetra / che le selve non pur lusinga e molce
/ ma quell'aspido istesso, / che 'l bianco piè della sua donna morse,
, ii-no: un musico usignuol, che l'aria molce, / fa del
vien di spoglia mortale un dio vestito / che di cava spelonca i muti orrori /
. gozzi, i-21-156: certo son io che di letizia piove / nelle viscere tue
/ nelle viscere tue dolce conforto / che ne le irriga e, qual rugiada
: ella gli fece dar tante repulse / che più tentarla al fine egli non vòlse
giorno, i-246: già vegg'io che le oziose lane / soffrir non puoi
qualche vecchia ruffiana da caffè letterario, che pietosamente li accarezza, imboccando loro la recen-
. aleardi, 1-174: la brezza che dal monte / gianicolo movea, non anco
fronte. onufrio, 106: pareva che l'alito di quella bocca gli mol-
la piaga e con tal sugo molce / che 'l dolor torna gioia, e 'l
schiette, / e molce il fero duol che in me s'annida. varano,
, 1-128: la scambievol pietà, che tempra e molce / ogni aspro lutto
, in me svegliò quel grato / rinvigorir che i disperati folce. parini, giorno
cielo / desioso mirando; e poi che nullo / vivente aspetto gli molcea la
vi-409: il miele medicinevole della verità che guarisce ogni ferita, che molce ogni affanno
della verità che guarisce ogni ferita, che molce ogni affanno. bacchetti, 2-xxiv-89
chiuso / affanno si molcea, poi che soave / consolator ne le miserie è il
ariosto, lvi-214: nova armonia, che risonar s'intende / tra non lontane
piante, ed è sì dolce, / che l'affannoso cor consola e molce.
darò il nome di « poeta » che, colla dipintura di quegli affetti,
, di quei mali e di quei beni che io reputo miei perché li ho provati
volta ancor questi deh moki / occhi che al ferreo sonno ornai son presso;
con chiara e dolce / voce, così che in lui lo sdegno moke. bissati
così l'ardente ira di lei, che torva / e disdegnosa il riguardava, enea
ti vedeva il libero / motteggiator d'egina che il genio avea del fauno / e
/ il ventilar de'zefiri, / che i soli tempra e moke, / sgombrali
. metastasio, 1-ii-14: un'aura che, con moto eguale e dolce /
ch'io canto, / fera donna che sdegna, infra le fere, / la
/ da mulcir l'ira al satiro che rese / per sempre infame a noi la
: la regina... per voci che gli sfuggivano dal facile adirato labbro,
0. rucéllai, 1-iii-2-153: non sa che far, se non tornarsi al cielo
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla moldavia; che è originario
, che si riferisce alla moldavia; che è originario, tipico della moldavia.
-ite. moldavo, agg. che è proprio, che si riferisce alla
moldavo, agg. che è proprio, che si riferisce alla moldavia (intesa sia
ricamo rustico a punto passato piatto, che si esegue su tela grossa con cotoni
tristizia con freddo li prieme / e ciò che nasce da terrena mole. lamenti storici
... il mondo il sa, che ne stupisce, e 'ì sole,
stupisce, e 'ì sole, / che con invidia e meraviglia il vide / gir
della luna poi è grande il predominio che ella ha sopra tutte le cose create
ella ha sopra tutte le cose create che gli son sotto in questa terrena mole.
/ han sì continovate / le vite che, staccate, / si svanisca il vigor
deitadi colà su stimarono per certo o che, minata, diroccasse la mole della
terra, disgiunta dal suo centro, o che in fiere straggi perisse la metà del
argento vivo ed una d'oro, che siano eguali in grandezza, la più leggiera
vanno d'accordo, facendosi a credere che queste gran moli di monti sieno dentro
tozzetti, 6-35: molte sono le difficoltà che incontro, stante i grandi mescugli di
informe. papi, 4-103: questa che noi calchiam rotonda mole / e tutti
non cade sempre, non è perciò che non graviti sempre e non si sforzi
ora del tramonto, e un cumulo che già si tingeva di fuoco occupava con
maestro, anzi mio unico ristoratore, che... delle mie rovinose sciagure con
or ora al sommo dalle fondamenta, che pria ne gettaste, una stabil mole
osò quel gallico cuore audacissimo, / che in cielo ergendosi tratto da serica /
avere un corpo picciolo, ma sano, che procurare d'arrivare alla statura d'un
[s. v.]: che mole di corpo! reggere quella mole.
. la sua grande mole, a me che rimasi seduto, parve raggiungere il soffitto
. pratolini, 9-ino: l'uomo che lei vedeva di spalle, con la sua
smisurata mole, e tal dié crollo / che 'l terren se ne scosse e '1
sì minuta è la mole, / che non v'è forse altro insetto / così
ne sono quasi quanti sono i ragazzi che li guardano in ogni tenuta. serra
: / tu se'quel sommo ben che ciascun vuole. 2. costruzione
siede. maia materdona, i-112: voi che de l'adria a le famose sponde
incenerite e spianate quelle insultanti moli, che sopra 11 palatino torreggiano, già destinate
d'osservar gli avvenimenti non potè fare che il montanaro, quando si scoprì davanti
lieve sfumando a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli
, di poi alzavano le mura non manco che per il sesto e non più che
che per il sesto e non più che per il quarto della lunghezza della pianta
di colori oscuri, compartiti di maniera che rendevano l'opera riguardevole insieme ed all'
mole. pascoli, 897: voi che notturni moveste / per le strade ancora
gran morto [verdi]; / voi che da quando le stelle / pendean bianche
n'avvede, perché non ha di che gloriarsi in questi tempi: e sono mostrate
dalla mole o tumolo di adriano imperadore, che serve oggi per cittadella ben regolata dove
forsi di otto dì guastò tutto ciò che era intorno al castello di marino,
] e ne le grotte, / che molte erano e grandi in sì gran mole
un congiunta, / e la trave, che testa ha di montone, / da
in effetto grato a'prìncipi italiani il vedere che contro 'l duca con tanta mole di
l'assicella, tanta e così leggiera, che d'amendue si fa un composto men
torricelli, 157: supposto quel principio che una mole d'acqua convertita in aria divenga
nulladimeno non perdé punto di quell'altezza, che per lo peso di tutta l'acqua
[di crostacei] nelle colline, che sono in molti paesi almeno un miglio
acque del mare, bisogna sempre considerare che in tal caso la massa e mole
, intendesi essere una mole di acqua che entra e decorre per una luce o
. musso, ii-319: è forza che tosto ricada, come vecchio, come
per la mole de'negozi del mondo che l'affannano troppo. c. campana,
189: il cato- lico re, che parte aggravato dall'età, parte dalla gran
l'unico fra i più famosi regnanti che non avesse bisogno degli uffizi di qualche
glorie. monti, ii-144: ti scrissi che dovevano aver luogo molte destituzioni. se
effetto in grande, non devi attribuirlo che alla mole degli altri affari. tommaseo
: troppe son già le leggi arbitrarie che pone la mente a sé, senza che
che pone la mente a sé, senza che la critica venga ad aggravarne la mole
sicché il pensiero del giovine, non che muoversi sotto la grave mole delle parole
in fretta per la mole delle cose che ho a fare. gentile, 2-ii-178:
notabilmente e pur mantenendosi circolare, sin che, avvicinandosi alla massima digressione, cominciò
mole e di grande studio e fatica che ora ha sotto la penna. f.
atlante, ma non di carta lieve, che non contenga sol che scarabocchiamenti vani,
carta lieve, che non contenga sol che scarabocchiamenti vani, bensì di quelle paggine
scarabocchiamenti vani, bensì di quelle paggine che pesano per la virtù, non per la
[del volpi] di citazioni importune che prendono occasione non dalle viscere del soggetto
su la dolce testina questa mole di periodo che ti ho rotolato per due pagine.
10-194: le riserve del poe, che ancora reggono, sul concetto di poema vanno
integrate... di considerazioni contenutistiche, che saranno poi una cosa sola con quelle
alcuna cosa di suo pensiero... che, avendo già la sua poesia tessuta
mole l'imperio se non distruggendo alba, che pur fu la tua madre. tasso
tasso, n-iii-978: quantunque fosse opinione che de l'azioni di cesare e d'augusto
oggi a ragionar con voi, ascoltatori, che sì come in lei sola, quasi
legittimo e vero rimedio a tanti mali che soprastavano era unico, cioè che sua maestà
mali che soprastavano era unico, cioè che sua maestà cristianissima s'unisce co'prencipi
queste macchine più remote giovavasi richelieu ora che nel suo grande ingegno digeriva la mole
carducci, iii-18-315: il fatto è che il vecchio edificio crollava; e giuseppe giusti
ministrume e della burocrazia nei 'discorsi che corrono ', e dell'abbietta sconcia polizia
concreto: nazione, stato, continente che costituisce una potenza economica, politica,
b. croce, iii-27-176: pareva che uno stesso demone agitasse la mole europea
[ammiano], 105: vedendo che tutta la mole e il peso della battaglia
impossibile, e massimamente correndo i tempi che corrono. gioberti, 9-i-444: come
dei vecchi per lavori di tal mole che dan loro l'amara e fascinante sensazione
dan loro l'amara e fascinante sensazione che non li vedranno finiti. -in
vigor di mente e di parole / che de la monarchia la soma grave / non
mole. sarpi, i-1-49: pare che troppo si tardi, mentre che il tempo
pare che troppo si tardi, mentre che il tempo scorre, ad una cosa
tutta la macchina de'negozi, mole che a sostentarla non basterebbe un atlante,
sostentarla non basterebbe un atlante, non che un pigmeo, come son io.
1-405: né il ripeter qui l'opposizione che fa lo stigliani ad altro serve che
che fa lo stigliani ad altro serve che a dar mole al libro.
: / ecco il divino prole / che voca me fra le beate genti!
particella. magalotti, 21-34: notisi che la palla g h fu aggiunta alla
canna g 1, acciò quell'aria, che in invisibili moli stassi minutamente seminata per
di una sostanza, elettricamente neutra, che conserva tutte le proprietà della sostanza stessa
peso di tutte le altre particelle minime che formano la stessa sostanza. -in senso
di valenza. -molecola marcata: quella che contiene un radioisotopo invece di uno degli
molecole ', cioè 'micolini ', che troverete a ogni poco, dove parlano
dei composti] son quelle, appunto, che nelle scuole di quei filosofi, che
che nelle scuole di quei filosofi, che per material principio di tutte le cose
per mantenere la vita sana, è necessario che non solamente il moto locale o circolatorio
intestino del sangue perpetuamente si mantenga e che le molecole del medesimo abbiano una tale
, risulta una tarda, grave affezione che irrita, dilacera, addolora il sensorio
molecule organiche animate, o corpicelli, che non debbono però credersi animali, cioè
o se l'ingrasso non abbia altro uffìzio che di somministrarne alle piante una maggior quantità
attive particelle di questo non facciano altro che dividere le mollecule della terra. foscolo,
... guardate un po'quel colore che piglia il fumo rapito ne'raggi luminosi
rapito ne'raggi luminosi, quelle molecole che vedete, ma che sfuggono al vostro
, quelle molecole che vedete, ma che sfuggono al vostro tatto, eppure hanno le
le loro leggi, la loro attrazione che le tiene unite. gramsci, 1-30:
trasformati in sostanze omogenee e assimilabili, che hanno
è sempre una molecola di libertà, che in uno od altro modo esplode e si
a parigi) nato in algeria, ma che per buffo caso si chiamava enzo,
. cameroni, 1-33: mi sembra che dal lato del concetto, dell'erudizione
, metà orpello e metà vernice, che destano il facile applauso dei più.
, i-129: io non parlo d'imitazione che il manzoni abbia fatto, né di
d'una grande mente nell'atto stesso che genera l'opera grande, la quale a
è ancor vivo solo in quanto quel che c'era in lui di vivo è divenuto
come nei passaggi non c'era molecola che non avesse, pur dove sorgeva gratuita a
targioni tozzetti, 12-10-243: fino a che fralle menome molecole costituenti un liquido acquoso
, agg. fis. e chim. che è proprio, che si riferisce alla
e chim. che è proprio, che si riferisce alla molecola; prodotto o costituito
proprietà fisiche. -biofisica molecolare: scienza che studia le macromolecole e le particelle
formati i composti sia quelle dei composti che ne originano altri più complessi. -cristallo
più complessi. -cristallo molecolare: cristallo che presenta molecole aventi una propria individualità
-fisica molecolare-, parte della fisica che studia i rapporti che intercorrono fra gli
parte della fisica che studia i rapporti che intercorrono fra gli atomi di una molecola
abbiamo in chimica una quantità di sostanze che si possono considerare come risultanti dal diverso
o d'un gruppo d'idee così vive che potevano appena appena distinguersi dalle percezioni reali
cecchi, 9-307: con non meno rigore che in qualsiasi quattrocentista, il nesso disegnativo
politica? in forme e con mezzi che si possono chiamare 'liberali ',
) il criterio interpretativo delle modificazioni molecolari che in realtà modificano progressivamente la composizione precedente
(atomi, molecole, ioni) che, incontrandosi, sviluppano una reazione chimica
chimica (e relativamente a una reazione che avvenga per passaggi successivi, vale per
. gramsci, 44: l'autore che non conosco, ma che deve essere
: l'autore che non conosco, ma che deve essere un seguace della scuola sociologica
, 4-107: tutta una serie di quistioni che molecolarmente si accumulavano prima del 1914 hanno
il suo momento speculativo e religioso, che coincide col periodo di completa egemonia del
periodo di completa egemonia del gruppo sociale che esprime e forse coincide proprio col momento
4-100: il così detto trasformismo non è che l'espressione parlamentare del fatto che il
è che l'espressione parlamentare del fatto che il partito d'azione viene incorporato molecolarmente
prima con una molena di pane, che sia stata a moglia in acqua fresca overo
grani, le biade e le farine che e'guadagneranno giornalmente di molende. p
. p. nelli, 89: credo che forse a quel fintino intenda / che
che forse a quel fintino intenda / che 'l tormento ch'ei frange è presso al
frange è presso al fine, / che non si scordi il toglier la molenda.
. magazzini, 45: può occorrere che la state sia molto lunga e secca,
: or voi, chiunque vi siate che avete portato così tristo grano al nostro
, ed il dazio sulla mulenda, che si estimava... cinquecento mila franchi
diritto esercitato un tempo dal feudatario, che imponeva ai sudditi di utilizzare il proprio
abbiam narrato, il governo decretato, che non solamente fossero e s'intendessero aboliti
intendessero aboliti i diritti dei feudi, ma che i baroni mostrassero a quale titolo possedessero
cantini, 1-2-333: lo staio del grano che s'arà a macinare ed a molendare
il fanfani, registrò questo verbo, che pur sentii vivo in alcun luogo. egli
checchessia; detto per similitudine della molenda che i mugnai prendono di sul macinato '.
questa voce, acciocché don procopio, che la riprova, possa soddisfarsene.
. i. neri, 4-54: che mi vai fin da ragazzo avere, /
. iacopone, lxxxiii-597: e mmolendin che màcena / onne mala farina.
macinare '. molènte, agg. che macina, che viene impiegato nell'operazione
molènte, agg. che macina, che viene impiegato nell'operazione del macinare.
e vegnì molesina. 4. che manca di vigore; privo di energie,
s. c., 11-4-6: conviene che si guardi il poeta ch'e'non
sostenute. cavalca, 20-38: stato che fu in questo diserto forse da due mesi
il suo a'poveri distribuiva, avvenga che ella fusse... di buona
de pisin su quel de montona, il che sua maestà udì molestamente. leopardi,
, 181: pure è vera cosa che giuseppe sofferisse molestamente effigiare nei suoi quadri
rintuona l'orecchie o punge il volto, che quanto più lo scaccia, ei più
il senso; ma più molestamente dalla settima che dalla semidiapente è offeso, e meno
. di molestare), agg. che reca molestia; che importuna. -in partic
, agg. che reca molestia; che importuna. -in partic.: che
che importuna. -in partic.: che induce in tentazione (il demonio).
2-14: purché, nella petizione di colui che si richiamerà, si specifichi il nome
o molestante. 2. che tormenta fisicamente. fr. colonna.
lume ad me parve de essere giunto che de uno caeco carcere chi fora advenisse
perseguitavano [messer corso] i bordoni, che eran popolani arditi e arroganti..
nostra. boiardo, 1-3-26: stu ritrovi che primeramente fosse lo anglese da mi molestato
le parole magnifiche e'precetti, con che i miseri amanti molestavi? ariosto,
ch'essa lavorar l'acqua procuri, / che far lo può qual fu già cigno
ella e non cessando molestarlo, egli, che si sentiva crescer roba a dosso,
scipione saraceno, canonico vicentino, imputato che, solito a procurar d'infamare donne
. frugoni, i-5-273: spezialin, che sempre pesti, / notte e dì tu
m'induco a molestarla, sperando però che ella non vorrà prendersi per l'incommodo
ella non vorrà prendersi per l'incommodo che le do maggior briga di quella che richiede
incommodo che le do maggior briga di quella che richiede l'affare, per se stesso
. perché io sono davvero di quelli che molestano le ragazze... specie se
morsecchiando e suggendo e tanto lo molesta che lo fa montar su 'l primo arbore che
che lo fa montar su 'l primo arbore che in quel luogo si truovi, e
e il detto tigre, per la molestia che gli dà il detto cane, monta
delle cascine per acchiapparvi un grillo, che si fa venir fuori dal buco mediante
dal buco mediante un filo d'erba che ve lo molesti con delicatezza, senza
non ci potevamo diffondere dalle zanzare, che ci molestavano grandemente. massaia, xi-130
sanudo, xlvi-447: soa santità si dolse che fiorentini molestavano medici, facendoli pagar le
molestavano medici, facendoli pagar le angario che non die. ammirato, 208:
per la fama del suo valore stimava che la fiorentina republica non avesse patire minori danni
non avesse patire minori danni di quelli che avea già patito da ugoccione. baldi,
e insistenti (anche di guerriglia) che mirano a colpirlo e a danneggiarloo, semplicemente
5-i-23: quattro animali furono quattro regni che mole- storono e'giudei. castiglione,
c. campana, i-163: consentivano che le forze del turco si trovavano assai stracche
spagnuoli, ma facevano all'incontro conoscere che, pur che gli si desse tempo
facevano all'incontro conoscere che, pur che gli si desse tempo di sette over
tempo di sette over otto mesi, non che d'anni, senza molestarlo su 'l
era per solcar il mare più potente che fosse mai stato. capriata, 228:
molesto, perché il mortara con maggior timidità che cautela proibì a suoi l'uscita.
botta, 5-100: i tempi erano tali che dove mancavano le cagioni s'inventavano i
con altro il lor campo e le vettovaglie che vi si conducevano. tasso, 20-53
nemici e fece molti prigioni con l'occasione che venivano ogni giorno a molestare coloro che
che venivano ogni giorno a molestare coloro che dalla città uscivano a pigliar terra e
: greppi e per bricche di un nemico che non s'incontrava quando il poeta [
incontrava. giamboni, 10-19: color che pietosamente voglion vivere -recipr. in cristo
-recipr. in cristo, bisogno fa che siano perseguitati e molestati. bandello, ii-1220
con un salvacondotto austriaco ordine, di modo che si sono accordati non molestarsi più,
l'uno né l'altro, ma che ciascuno possa andar innanzi metteva non sarebbe
un territorio, una città, un che si molesti l'omicida fuori de'termini.
la contrada. collenuccio, 92: intendendo che alessio, imperatore greco, molestava le
al principato di antiochia e maltrattava li che per il suo territorio passavano, deliberò
ii-324: i viniziani, desiderando assicurarsi che vicenza e il paese circostante non fusse
paese circostante non fusse molestato dalle genti che erano in verona, lo fortificorno con
2-65: la sua mente è tal che s'appagarti / vorrai di quanto hai
molestar, né l'altre parti / che ricopre il favor del regno suo, /
[erano] notabilmente dannegiati dal cannone che li barberini avevano in gran copia collocato sopra
ruine, molestando a segno i quartieri che non s'era sicuro né anco alla mensa
.. fece far una crida, che in pena de la forca alcuno non osasse
queste lor prosperità, divengono tanto insolenti che non temono d'assalir e molestar le navi
maggiori. tortora, i-339: per che si vedeva il popolo inclinato a voler
fu moderata la licenza in questo, che non turbassero il commercio né molestassero i legni
recuperazione de'suoi stati di romagna, che da'veneziani gli erano molestati, i
non dar di cozzo / in cosa che 'l molesti, o forse ancida, j
[agricane], / né dal modo che stava punto il muta. ammirato,
sofferto non aver avuto il titolo, che desiderava, sopra parma e piacenza,
in parma. assarino, 2-ii-309: che i vassalli o sudditi e qualsivoglia persona
i vassalli o sudditi e qualsivoglia persona che abbia servito in queste occasioni con l'
molestati ne'beni o nella persona da chi che sia. pallavicino, 1-137: si
l'impedir la notizia di quelle cose che risapute molesterebbono. botta, 5-418:
: dichiarava inoltre il papa... che né egli né i suoi successori non
, e molestare l'uomo bonario, che fosse senza forza propria e senza protezione
(i-104): quello... che io con tante fatiche vo cercando e
, è madama la reina giudit, che con queste navi, presa in inghilterra,
palladio volgar., 3-30: altri furo che colsero le mele del arbore non molestandole
b. pulci, xxxiv-441: che poss'io far, se questa mia
viaggio, senza tema alcuna di ritrovar cosa che gli impedisse o molestasse. ulloa f'
tramontar del sole era molestato da diverse acque che si generano in quelle montagne delle lagune
si generano in quelle montagne delle lagune che giacciono presso al mare, di che
che giacciono presso al mare, di che patì il grande incommodo e fa- sdigio
sarpi, viii-182: non è da permettere che uno, vissuto qui da buon cattolico
datagli a roma, con vergogna delli parenti che rimangono. pacichelli, 2-403: cordova
dalle montagne de la sierra morena, che molestano il camino di madrid per quella
vi ii-62: veramente dimostrar voleste / che chi, come voi, parla sempre bene
bene, / non ha sigillo alcun che lo moleste? botta, 5-115: al
, a cui questo moto dava più travaglio che il rivolgimento di lugo, il generale
tutto [in confessione], rispondo che questo è cosa di puritade e di
perfezione e di grande merito, ma non che questo sia di necessitade, eccetto se
da grosseto, i-140: di quella cosa che non ti molesta non te combattere.
;... la seconda cosa che... ci... molesta
la terza cosa... sono quelli che non hanno udito e non vengano alle
el partir mi molesta; / ma sia che vuol, se 'l ciel vita mi
: nessun pensier, nessuna cura, poi che 'l suo amante ha seco, la
diviziosamente, tanto era molestata da lusuria che non solamente si gionse al marito morto,
. gelli, ii-107: io desidererei che tu mi cavasti quel dubbio, che mi
che tu mi cavasti quel dubbio, che mi molesta molto e che mi tien
dubbio, che mi molesta molto e che mi tien tanto sospeso. caro, 17-6
miseri travagliati... è di quelli che del continuo son molestati dal pensiero della
continuo son molestati dal pensiero della morte, che ad ogni banda soprastà loro. chiabrera
/ il qual sì mi molesta / che non ha pace il core. campanella,
, quasi fosse molestato da quelle sospensioni, che proseguissi la intrapresa narrazione. gnoli,
? stuparich, 5-164: anche in questa che non è vita, la pace ci
: hanno sì fortemente in odio ciò che pare contro a fede che, se pure
in odio ciò che pare contro a fede che, se pure un poco e'sono
: la bontà di dio permette alle dimonia che molestino l'anima vostra per farci umiliare
aurea volgar., 200: una volta che le tentazioni il molestavano troppo, levossi
, a parlare delle sue tentazioni, che in quegli ultimi giorni tanto lo avevano
nardi, 1-2-1: ancor mi molesta che lui non mi abbia a questi tempi
, 1-215: sommerga il cielo, sì che tenebrosa / la luce torni e sia
la fame incominciò a molestarli, dicono che piangevano... chiamando con fame le
più si può, con quegli agi che si richieggono, per abitarvi lietamente nella
richieggono, per abitarvi lietamente nella stagione che più ci molesta la lunghezza de'giorni
se si vorrà incoronare altro non lasciamo che le spine. deh, che buon agricoltore
non lasciamo che le spine. deh, che buon agricoltore egli è mai? per
, si seppellisce nel campo i triboli che potevano molestarci ne'piedi. guadagnoli,
di pipa lo molesta, né vuol che l'entrin fumi per la cesta.
., 5-33: la bufera internai, che mai non resta, / mena li
3-230: aveva nel corpo suo un demone che lo molestava e... questo
aveva per costume di dir le cose che e'diceva al rovescio e assaissime bugie.
ora essendo molestata roma da quella infermità che vien detta da medici catarro, onde
169: in progresso di tempo sarà pericoloso che venga molestata da altre malattie molto peggiori
capo? -un poco ancora / pare che mi molesti. bicchierai, 230: cominciò
cominciò ad essere molestato da rogna, che, esacerbatasi nella primavera, s'estese
buti, 1-282: accusasi, questo che parla, che fu messer farinata.
1-282: accusasi, questo che parla, che fu messer farinata...,
bestiami nati e nutriti dentro allo stato, che da un luogo passano ad un altro
non par cosa né conveniente né giusta che ella venga in alcun tempo o
di molestare la pace di due fanciulle, che non vi offesero e che appartengono a
fanciulle, che non vi offesero e che appartengono a quella nobile schierar calvino,
mai requie [l'acqua] insino che si congiunge al suo marittimo elemento, dove
boccaccio, 1-i-161: né niuno strumento era che allora da lei molestato fosse, ma
riveder f'iorio, prendea quel conforto che ella poteva tenendo sempre l'anima nelle
era molestato da'parenti e da gli amici che togliesse moglie. sanudo, l-162:
sanudo, l-162: questi soldati, ancor che sono passate le lor page, non
io vo sovegnendoli per zornata di quello che posso a bon conto. giraldi cinzio
la natura di ciacco fu composta, / che sempre più lo fruga e lo molesta
o disperare e non sempre intenderebbe quel che volete,... legandolo con
questo si combatta e si molesti per modo che, soffiando per le nari e per
molte piaghe sopra la pelle, per modo che tutte le interiora si veggano, s'
, 2-2-231: ora conosco... che, se niccolò fusse molestato,.
duoimi di molestar donna sì bella / che contra i nostri dei si mostra altera.
statuto dei mercanti di calimala, 3-242: che la compagnia sua né i compagni overo
locatori dei poderi e de le possessioni che furono de mio padre, ogni debito
furono de mio padre, ogni debito che hanno li lavoratori e ciò che hanno a
ogni debito che hanno li lavoratori e ciò che hanno a dare a mio padre infìno
hanno a udire le querele di molti che sono molestati civilmente alla ragione per vigore
molestata da no'meno di quattro ufici che hanno a riscuotere pel comune. nardi,
mirandola pose già in roma quella conclusione che gli fu tanto per eretica molestata.
... mi ha fatto intendere che alcuni soi creditori e precipuamente certe sore
e lai; / ma d'una, che giamai / simil non vidi molestar,
i guerreg- gianti, egli avverrà facilmente che il neutrale, offeso e molesto da
fiesco ebbe ordine da'ministri dell'imperadore che gli si opponesse alle sue castella,
passò, trovandovi debole incontro: del che avvisato, il marchese vi spedì cesare
cesare da napoli, ma sì tardi che non fu a tempo e lo strozzi,
di qui tutta la francia, poi che, molestata dalle spesse battaglie, si diede
nella ger mania molto universale che la repubblica travagliata o molestata dall'imperator
pace e la loro floridezza non data che dalla conquista degli inglesi. -offeso
ricchi, molestati anco essi da quelle parzialità che altre volte danneggiaron grandemente l'italia,
conosco la vita della perfezione e quello che debbo fare; ma, molestato dal
molestato grandemente dalle grandini e dalle nevi che copiosamente mazzini, 66-36: la
di rivedere la sua cara giulia e che il suo amore sopra ogni altro giudicasse
dell'onestà e fiera gelosia molestato, dubitando che ella non fusse stata dal padrone della
padrone della nave conosciuta e per altro che per fante adoprata, con buone ragioni
, con buone ragioni caramente la pregò che di tornare a messina le piacesse.
: il male allagava talmente la città che n'erano infetti non solo i soldati e
economico. pellico, 2-10: aggiungi che briche, benché m'ami assai,
ami assai, molestato dalle gravi imposizioni che paga e quindi fatto renitente a pagare
, 15-66: quai sette lupi van, che, dalla fame / per più dì
sete molestato, il medico gli ordinò che pigliasse delle susine immollate nell'acqua.
: fiorentini, molestati da manfredi, che favoriva la parte ghibellina, mandaro in germania
germania a sollecitare la madre di corradino che 'l mandasse in italia a ricovrare il
: « ora... è bene che voi pigliate donna ». « voi
diletto d'antica moglie », volendogli inserire che ne voleva una più giovane.
più feroce di tutti, molestato da quello che il governava e il reggeva, si
femm. -trice). disus. che molesta, che infastidisce, che assilla,
). disus. che molesta, che infastidisce, che assilla, che disturba
. che molesta, che infastidisce, che assilla, che disturba per lo più
molesta, che infastidisce, che assilla, che disturba per lo più con compiacimento e
e malignità, in modo indisponente; che turba una determinata situazione sociale con atteggiamenti
f. giambullari, 44: a cagione che egli così offendesse le ragioni dello imperio
il sopportare le molestie pazientemente giovasse più che il dolersene giustamente. ma come i
sregolati, con le buone è difficile che si vincano. -con riferimento a insetti
. bernardino da siena, 470: dicoti che 'l dormir tuo [o vedova]
vestita, non in letto di penna; che 'l cibo tuo sia da non farti
tuo sia da non farti riscaldare, però che il pericolo v'è grande, avendo
molestévole, agg. ant. che arreca molestia, danni, insidie
guittone, i-21-62: dicie [aristotele] che feminile fuggire è molestevole cosa.
aurea volgar., 1078: veggendo erodiade che '1 fratello suo avea nome di
molto molestevoli prieghi sollecitava il marito suo che andasse a roma e comperassesi nome di
nome di re. 4. che provoca tormento interiore, turbamento; inquietante
un torto ricevuto, da un'azione che offende il senso morale o estetico,
quei travagliosi pensieri e gravi molestie di che la vita nostra è piena. gelli
. è quell'angoscia e quello affanno che l'uomo piglia di quel ch'egli ha
attorno a niuno,... desiderando che non si sappia, se pur alcuna
vien fatto qualcuno, per la molestia che ne ricevo da certi che me ne ricercano
la molestia che ne ricevo da certi che me ne ricercano, come se io
questa via giudicò poter liberarsi dalla molestia che le pareva di ricevere dall'importuno amore
1-323: siccome la molestia è quella che fa meritare al tempo il nome di zoppo
: la stagione era magra, tanto che, se avesse potuto rompere i torpidi
avesse potuto rompere i torpidi invisibili fili che lo stringevano alla vita di roma e
poco, e aveva molestia di tutto ciò che non riguardava il suo sentimento.
superare, circostanza contraria, condizione avversa che provoca difficoltà, disagio o, anche
-anche: pensiero, problema assillante, che preoccupa, che è causa di disagio spirituale
, problema assillante, che preoccupa, che è causa di disagio spirituale, di
mi richiamare, / se non te, che scampare / mi piwi d'esta molesta
sono in uno piccolo castello; ciò che cerchi t'è presso. ariosto, 8-9
v-1-68: i previlegi umani sono le molestie che per tutte le vie percuoteno chi ci
... certificare v. a. che fino a questa città le sudette robbe
vita ella aggiunge da se stessa il veleno che le esacerba e che le rende insanabili
stessa il veleno che le esacerba e che le rende insanabili. visconti venosta, 409
pirandello, 8-963: l'amore? ma che! c'entra forse l'amore?
facile conservare, nelle tranquillità della pace che nelle molestie della guerra, l'autorità
. cavalcanti, 118: non vorrei che il verino si fussi lasciato imbarcare in cotesta
. -danno, nocumento, rovina che può derivare o che è provocato da
nocumento, rovina che può derivare o che è provocato da un evento sfavorevole,
da un'azione ostile. -anche: azione che provoca danni, rovine, devastazioni.
di pavia... i fiorentini che passavano per lombardia, ricevettono gran danno
maggiori molestie partorivano l'opere degli spagnuoli che erano in carpi. lamenti storici,
ma essi ebbero sì prospero il vento che, senza ricever molestia, si alargaron
alloggiarvi, per la continua molestia de'colpi che venivano dalla fortezza, non era sicuro
dai pezzi piantati in alcune isole, che sono in mezzo del fiume, ricevessero
è detto di sopra. -persona che costituisce intralcio o impaccio o provoca problemi
giselberto... con quelle genti che aveva, assediò il conte immo in un
per levarsi d'intorno questa molestia, sperando che, levatosi costui dinanzi, tutta la
molesta ricevette più da quello fanciullo nero che 'l solea di coro tirare. beicari
voce parlando la stimolava, in modo che per la troppa molestia del giovanetto era costretta
proposto il tutto al senato... che, essendo stata ricevuta la congregazione de'
, né avendo essi usato mai altro che l'ingratitudine contro la republica..
passeggera ed inconcludente irrisione dei fanciulli, che il giannizzero... fa tacere e
e tanti altri dolor fisici e morali che affliggono ordinariamente i poeti erano un nonnulla
ostilità, vessazione, persecuzione, sopruso che turba o mette in pericolo la pace
la quale cagione e per le molestie che riceveano dai veneziani, erano [i fiorentini
da'banditi,... fece che flaminio delfino, con buon numero di cavalli
re... dissero all'ambasciator veneto che s'armavano per ragione di buon governo
. né per molestie del demonio, che vi desse laidi e malvagi pensieri, né
femmina sostenea molta molestia dal demonio, che apparia a lei visibelemente in forma d'uomo
la podestà formò la 'nquisi- zione / che contro al buon stato e reggimento / trattar
eccellenti manco molestia, dove ell'odono che essi non vivono allo scoperto. bisaccioni,
di questi, né tu o verun altro che sia sotto il tuo commando..
con apparato di ricchezze, era naturale che svegliassero nell'animo degl'indigeni ogni sorta
o fisiologica, o anche da un rumore che provoca irritazione, da un sapore o
, da un sapore o da un odore che genera repulsione o nausea, da un
fame e sete / con le moleste che voi sì udirete. s. agostino volgar
una punta gli dette nel fianco, che gli fé'rimbalzar l'elmetto in testa;
per la percossa ebbe tanta molesta / che poco men che non vi venne manco
ebbe tanta molesta / che poco men che non vi venne manco. aretino,
avventura assegnar assai congrua ragione onde avvenga che di essi suoni, differenti di tuono,
del corpo o delle braccia, indicano che le vene iugulari incontrano ostacolo nello scaricarli
per ricettare gli animali, a misura che giungono dai mercati, allontanano dall'abitato
magone. fogazzaro, 5-340: pareva che la peppina avesse gran cose a dire
fatiche necessarie, mancando di quelle molestie che sogliono essere in quell'età. malatesti,
, io sento dalla gente dire / che 'l mal del granchio spesso ti dà
granchio spesso ti dà noia / e che allor par che tu tiri le cuoia,
ti dà noia / e che allor par che tu tiri le cuoia, / raggrinzi
divers'ha il naturale / nome, che bene puote più e vale, / ché
udiva così dire / a giosafà, che perdaria la testa, / sed e'perdesse
cui si trovi un soggetto (menomazione che può consistere sia nel provocare impedimenti o
la molestia di diritto, a seconda che l'indebito comportamento consista in azioni puramente
la molestia o disturbo alle persone, che è un reato contravvenzionale consistente nel comportamento
poca varietà d'opinioni sopra le diligenze che si devono fare dal debitore, non
tenuto a garantire il conduttore dalle molestie che diminuiscono l'uso o il godimento della
il godimento della cosa, arrecate da terzi che pretendono di avere diritti sulla cosa medesima
avranno mietuto, così le séguita; però che comandai a questi miei garzoni, che
che comandai a questi miei garzoni, che niuno ti faccia molestia alcuna. boccaccio
egli mi dà grandissima molestia, tanta che io appena la posso sofferire. s
groto, 2-17: potete ben creder che / non vi sarei venuto a dar molestia
venuto a dar molestia: s'altri che 'l mio padron messer ginofilo / m'avesse
. bertola, 1-21: in psiche che dié tanta molestia a venere, e
mancato di rispetto? bartolini, 3-9: che apri braccia, che tu mi sia
, 3-9: che apri braccia, che tu mi sia buona, / altro non
dicendo: questa / morte non voglio che tu faccia fare / al tuo figliuol,
: anseimo spinse il cavallo e comandò che al detto lepre non si desse molestia,
abitanti [della corsica] peggio son che bestie / e dànno a'viandanti gran molestie
c. campana, iii-31: speravasi che quei malvagi, che pur tuttavia repullulando
, iii-31: speravasi che quei malvagi, che pur tuttavia repullulando quasi del sangue di
gemelli careri, 1-ii-231: ne'21 anni che durò il suo regnare giammai non dié
. ariosto, ii-30: io vo'che al dazio / tu vada e dica
vada e dica a quei lupi / che mandino / un di lor qui, che
che mandino / un di lor qui, che prima che s'imballino, / vegga
/ un di lor qui, che prima che s'imballino, / vegga le robe
ii-142: scrisse il re di bareccancun che non mi desse molestia o fusse d'
impedimento. brusoni, 9-217: commisi loro che dovessero lasciarvi partire senza darvi alcuna molestia
sento in me un gran combattimento, che mi dà molestia più che la morte,
combattimento, che mi dà molestia più che la morte, perché al morire
. tasso, 11-iv-520: il dubbio che movete è dubbio c'a me lungo
dà maggior molestia / in un uom dotto che in un uom ignaro, / ché
non vi dia molestia la brutta apparenza che vi par di vedere in una persona,
persona, perché può molto ben essere che sotto una ruvida scorza si nascondino dolcissimi
, significa la tignuola della carne, che sempre rode e cerca darti grande molestia.
era pieno di rogna e di tigna che gli davano grandissima molestia. lampredi
lampredi, 4-100: io non voglio asserire che ogni armatore, nell'atto di esercitare
1-579: alla perfine voi dovrete meco riconoscere che quanto si fa e che molestia ad
meco riconoscere che quanto si fa e che molestia ad altri non reca, anzi spesso
non se la piglia, vuol dire che si poteva fare. -darsi,
paiono indignissime del suo cospetto, non che de gli ringraziamenti e de la molestia che
che de gli ringraziamenti e de la molestia che si piglia a pensare di ristorarmene.
... per la continua molestia che lei si piglia di provvedermi di tutte le
per danneggiarli e talora furono lor più che di molestia, assaltandogli alla coda.
le mosche e per il molto grattar che si fanno con li piedi.
iv-132: chiamò uno centurione e cornandogli che guardasse paolo e nulla gli facesse di molestia
lo abbandonarono fuorché il petrarca, che lo sovvenne di danaro, libri e conforti
agg. (superi, molestissimo). che suscita, con il comportamento, con
o, anche, affanno, turbamento; che costituisce un intralcio o un ostacolo al
reputazione, ecc. — anche: che opprime, che perseguita.
ecc. — anche: che opprime, che perseguita. storia de troia
: / non sia altrui molesto / di che non vuogli a te. dante,
: altri, non potendo pagare quello che noiosamente era domandato da molesti esattori,
troppo molesti alli monasteri; per il che gli abbati e monachi, desiderosi di
modo, ricorrendo al pontefice romano, che li pigliasse sotto la sua immediata protezione
ho temuto di riuscirti molesto con lettere che potevano avere sembianza di poca discrezione.
ghivizzani, iati-53: la gatta guarda che non vada fuora / e coll'ignaular
. lapo da castiglioneilio, 8: che errore è... portare così
acquatici è molesta, / né inen che degli augei del pesce è vaga.
nel peccato tanto fiere e pronte / che tutto fanno con sfacciata fronte.
domando in guiderdon di questo, / che su la fede vostra mi giuriate / che
che su la fede vostra mi giuriate / che né in detto né in opera molesto
appio conobbi agli occhi, e'suoi, che gravi / furon sempre e molesti
, cent., 53-77: sentendo che 'n vercelli combattieno / i guelfi e'
divenuto un nuovo oreste, / poi che la madre uccise e il sacro egisto /
uccise e il sacro egisto / e che l'ultrice furie ebbe moleste. tansillo,
egli bisogna in somma spegnere questa nazione che ci è cotanto molesta. g.
molesti. monti, x-4-239: sai che lo stato combattuto è sempre / da
sempre / da molesti nemici: e vuoi che lieta / egli mostri la fronte e
quando le colgon per esca de'vermini che fan la seta. cesarotti, 1-xlii-25
pe- anteschi. 2. che provoca un sentimento o uno stato d'
o psicologico, inquietudine, angoscia; che è causa di irritazione, di preoccupazione,
, di difficoltà o di impaccio; che offende il senso morale o, anche
, estetico; irritante, indisponente; che è volto, per lo più volontariamente,
molesta a tutti e spezialmente a coloro che hanno premesso di servare continenzia e che vogliono
che hanno premesso di servare continenzia e che vogliono salire nell'altezza della contemplazione.
: sì d'ogni conforto mi dispoglio / che tutte cose, ch'altrui piacer danno
altro avere abbandonato e conobbi manifestamente che lungamente e con false parole m'aveva ingannato
la qual cosa sì mi fu molesta che ni uno credo mai simile doglia sentisse
il vostro segreto e nascondimento dalle cose che ingenerano le moleste turbe de'pensieri,
temo, oi me meschino, / che '1 troppo mio parlare non sia no-
sorge molesta / la notte, poi che dal camin gli arresta! davila, 103
loro condiscendenza non fu da me ottenuta che a forza di molesta importunità cacherano di
: non ebbero i coloni verun motivo che li affezionasse alla campagna ed abbandonarono
guicciardini, i-39: sperava similmente ferdinando che al senato viniziano... avesse a
... avesse a essere molesto che in italia, dove tenevano il primo luogo
/ ti giuro... / che la vita crudel ch'io qui trapasso /
all'ammiraglio, a cui era molestissimo che si trattasse la pace, diede animo
. giannonc, 2-i-154: essi credettero che pur troppo dovesse lor esser molesto e
ho davanti agli occhi orrida e mesta / che al mundo di dolor non lassa dramma
c„ 16-3-6: f'abio verrucoso diceva che lo beneficio dato duramente e con asprezza si
). muratori, 7-iv-422: quei che abborrivano il loro dominio, troppo talvolta
e non ci resta, / fuor che '1 ferro e l'ardire, alcun rimedio
i costumi oggi son questi, / che l'uomo dotto e l'uomo ragionevole
fur moleste. fagiuoli, viii-174: che il tempo si rassetti s'è pregato
: hanno rifiutato [gli uomini1 quel che cristo aveva offerto con tutto il suo
per non udire la sua voce molesta che chiamava a un'impresa troppo difficile l'
mai v'era tra loro parola alcuna che molesta fosse. -angoscioso (il
: filippo entrò investito dal piccolo vortice che fecero intorno a lui due sguardi ugualmente
da direzioni contrarie. 3. che causa sofferenza o dolore fisico; che
. che causa sofferenza o dolore fisico; che può avere effetti patologici, che affligge
; che può avere effetti patologici, che affligge anche duramente (una malattia,
biologica alterata, ecc.); che provoca una sensazione fisica di disagio,
intendere a v. s. le arti che tuttavia usa, con mille summissioni,
detto s. r duca, vera circe che transformò la patrona in asina. ariosto
sassi a la mia vita infetti? / che fansi ogn'or più gravi e più
/ è una forte ipocondria, / che non ha, com'altri dice, /
/ del ventricolo indigesto, / ma che ha tutta la sorgente / entro a
moleste doglie, / qual bianco giglio che la grandin tocca. botta, 4-1127:
non pochi travagliavano di quel molesto male che affligge nei viaggi marittimi coloro che non
male che affligge nei viaggi marittimi coloro che non vi sono avvezzi. de amicis
non l'osi, ancor non sei che a mezzo / un uomo. e se
mi spezzi, è prova questa / che ancor mi temi ». « oh,
vedi la pena molesta, / tu che, spirando, vai veggendo i morti.
porsi su di tutte l'altre parti sane che sono in uno che ha sola piaga
altre parti sane che sono in uno che ha sola piaga, si mettono a succhiar
molesta / fassi l'inferma etade e quel che resta / de'brevi giorni è periglioso
, 214: le pancie loro, come che molto aggradino al gusto, offendono nondimeno
ritorna l'aere sereno / da poi che... /... la
or nel mondo ritorna / la primavera: che beato vivere! / non più freddo
aria. tasso, 13-13: sappi che tosto nel leon celeste / marte co
frugoni, 3-ii-258: vento molestissimo, che toglie dal dosso i mantelli, non solo
stagione colà non men aspra e molesta che all'aquila. passeroni, iii-141: ho
udito spesso far gran questione / e dir che qui le nevi son moleste / alle
sibilo / de '1 vento s'ode, che in mille vortici / la neve fioccante
molesto ne'vetri. 4. che è causa di rovine, di devastazioni,
di devastazioni, di gravi danneggiamenti; che costituisce o può costituire un pericolo,
nannini, 1-3: egli considerava che questa guerra cominciava ad esser molesta
solo. giorgio dati, 1-116: mentre che egli governò la repubblica, niuna cosa
fuoco nella polvere, bombe e granate che erano nella detta batteria, e li soldati
batteria, e li soldati, dubitando che fosse una mina, sfilarono a diritta e
avuto la speranza, data espressamente, che, cambiato il reggimento, la francia
alle mura. 5. che richiede molta fatica fisica o intellettuale o
o intellettuale o un impegno intenso; che comportanotevoli sforzi e disagi (un lavoro,
ottimo pretesto. giordani, i-2-376: di che [il leopardi] sortì privilegio raro
a lasciare anche da banda l'affare che le ho raccomandato, quando avesse a
, 33: diceva egli... che cesare si veniva a sgravare d'uno
già tutto impegnato e divenuto meno utile che dispendioso, e agli altri suoi stati
e molesto per le grosse e varie spese che il mantenerlo causava loro.
scendea, / e il dì finia, che la molesta soma / del cuoio serpentin
po'molesto. -che provoca rumori che offendono l'orecchio, che turbano la
provoca rumori che offendono l'orecchio, che turbano la quiete. borgese, 6-36
della sua stanza, un mobile molesto che s'impiccava alle corde della tenda,
a via di vita, / posto che paia nel salir molesta: / ri
gita più molesta, / vorrei far quella che si fa in panciolle. chiari
fatiche d'un lungo viaggio, che per le agitazioni dell'animo mi riusciva
boccaccio, vii-43: io, prima che venga al punto estremo, / fortuna
ione nel presente spasso / fe'sì che fu di berta innamorato. b.
colpi di fortuna empia e molesta, / che sempre a'danni miei leggera e presta
fortuna men dura e molesta / più che mai bella a lei non vi rimeni.
stilo della propria mano, con- ciossiacosa che per se medesimo sia rozza, allora si
giuseppe flavio volgar., i-249: in che modo nerone... abbi male
istrioni et alla scena, perché io so che tal narrazione sarebbe molesta, penso sia
lo mio compagno deliberando ritornare, quello che nel ritorno me intervenne, vogli brevemente
loro la composizione è certo ignuda non che mal vestita e ruvida, così quando
le frottole moleste / di ghitto marchigian, che in quirinale / entra con scarpe lorde
lieti amanti e le dolci parole, / che a narrarle saria opra molesta. f
ultimo avvenimento, vuoisi sempre aver riguardo che gli altri, che lo precedono e si
sempre aver riguardo che gli altri, che lo precedono e si rappresentano al popolo
e noioso, sia di quelle noie che ricreano l'animo degli spettatori. cesari
uno fuoco uscito di sotterra, ovvero che scendesse dal cielo,... consumò
di quindici giornate attorno con tanto molesto che chi non si fuggì fu consumato e consumò
pietà nemica! cantari, 25: veggendo che 'l soldan fa tal molesto / di
non gli parie ciancia, / veggendo che ciascun contro a lui perde, /
cogli altri prigioni,... perciò che continuamente bagnava la faccia e 'l petto
lor molesto, / mi pesa sì che rimar non mi lascia. -molestia
, non arai. pagliaresi, xliii-140: che son cotanto belli e splendienti? /
e le vergini ancor tanto lucenti, / che conservar, benc'avesser molesti, /
. il molesto de l'odore, che usciva dal putrefatto del litame, porgeva
86: timoroso e mesto / come colui che per fatica suole / abandonar del mondo
cavalca, 16-2-134: sappi, che io venni a te e destimi bere
dio non fui conosciuto; bastati dunque che m'hai veduto e non mi sie
farai nullo molesto, con ciò fosse che voi medesimi foste pellegrini in terra d'
con partic. riferimento all'arrotino ambulante che si sposta da luogo a luogo con una
sì, proprio emporio, una parola che piacque tanto a suo padre, «
elevazione, su cui scorrono i cavi che portano in superficie le gabbie cariche del
. in passamaneria, tipo di frangia che, non essendo tagliata nella parte scoperta
soldato. pascoli, 482: noi, che si molge all'aria aperta, /
è con noi la luna / sola, che passa, e splende sui secchielli.
da luciano dell'antico demonatte, cioè che uno molge il becco e l'altro
tale erba si può forse identificare quella che nell'odissea ermes dà a ulisse come
tutte l'erbe secondo omero è quella che egli stima che dagli dii sia chiamata
secondo omero è quella che egli stima che dagli dii sia chiamata moli. citolini
citolini, 203: vedrete quell'erbe che da gli antichi scrittori si trovano nominate,
altri modi, quai son quelli che serbansi / dal fico d'india in
, pareva guatarmi coi vasti occhi marini che imbestiarono i soci d'ulisse..
], 21-31: l'altra specie, che si chiama alicacabo, fa dormire et
dormire et è più veloce della morte che l'oppio; e alcuni lo domandano morio
condure un uomo a morte più velocemente che il papavero o l'oppio.
frutto di tale pianta; il liquore che se ne ricava. ulloa [
sorte di bevanda d'una certa frutta che nasce in certi alberi, chiamata moli
certi alberi, chiamata moli, ancora che non è in quella stimazione della chi-
, col suff. chim. -ato, che indica i sali degli acidi ossigenati a
684: la ottima molibdèna è quella che è simile al litargirio, gialla di
gialla di colore, poco splendente, che tritandola ros seggia e che
che tritandola ros seggia e che cotta con olio diventa di colore di fegato
l'ardore del fuoco si liquefà prima che si accenda, ma posto in fornaci ardentissime
oro e quanto è manco piombosa, e che si stritola, e mediocremente grave.
cadmia, tai pietre e terre bisogna che cuoca con la schiuma de l'argento
con le mondature e con le pietre che con agevolezza si disfanno. galanti,
cristalli tabulari con contorno esagonale, che al tatto procurano una sensazione di untuosità
'molibdeno': genere di metallo fragile, che non si è mai trovato nella natura in
trovato nella natura in stato metallico e che l'arte non è mai giunta a ridurre
. molibdenóso, agg. chim. che è compostoda molibdeno bivalente. =
col suff. chim. -oso, che indica ossiacidi inorganici o sali derivati da elementi
. m. -ci). chim. che è composto da molibdeno trivalente o esava-
col suff. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione di
: 'molibdito': nome comune dei sali che forma l'acido molibdoso colle basi.
col suff. chim. -ito, che indica sali di acidi a basso grado di
. v.]: 'molibdoso': acido che si ottiene triturando insieme una parte di
v. ~: 'molibdoso': aggiunto che unito al nome di acido denota un
acido denota un ossido del molibdeno, che ha le qualità chimiche di un acido
col suff. chim. -oso, che indica ossiacidi inorganici o sali derivati da
a questo fine. 2. che si ispira, che ricorda, che è
. 2. che si ispira, che ricorda, che è simile alla visione
. che si ispira, che ricorda, che è simile alla visione del mondo,
molieriano, agg. letter. che si riferisce, che è proprio,
. letter. che si riferisce, che è proprio, che riguarda molière o anche
si riferisce, che è proprio, che riguarda molière o anche, la sua
sua età, il suo ambiente; che è opera di molière, che si
; che è opera di molière, che si richiama o è ispirato alla sua
dai molieristi esigenti. si è detto che anche jouvet, col suo scenografo bérard
). lat. medie. sforzo che si accompagna all'espletamento di una normale
virile: condizione simile alla nevrastenia, che si verifica in uomini dai 45 ai 55
nervosi e circolatori, ecc.) che si avvertono nel periodomestruale. =
mulino), per l'abbondanza di pruina che ricopre gli acini in modo da farli
di piante della famiglia graminacee boreali, che comprendedue specie caratterizzate da piccole infiorescenze a
1737-1829). moliniano, agg. che riguarda, che è proprio o deriva
moliniano, agg. che riguarda, che è proprio o deriva dal molinismo o
indirizzo prevalente fra i teologi gesuiti, che si erano fortemente impegnati nella difesa
non ho niente da obiettare all'affermazione che il corneille per suo conto rigettasse la teoria
, il giansenismo contro il molinismo, che, a mio avviso, rappresentano due
, / porrei studio a far sì che il giansenista / non corrugasse il naso
b. croce, i-3-354: fintanto che gli uni e gli altri non lasciavano
metastasio, 1-ii-1088: parmi... che non debba e non possa mai,
loco esser supposto giansenista quel filosofo medesimo che, rispetto all'u nità
era un molinista tale in lingua che ogni francese parola o frase per lui
(plur. m. -ci). che si ispira, che si richiama
). che si ispira, che si richiama ai principi e alla dot
5. maffei, 10-i-217: che dirà qui il p. daniele? ecco
o nativo del molise; che vive, risiede o opera in tale regione
risiede o opera in tale regione; che si riferisce, che riguarda il molise,
tale regione; che si riferisce, che riguarda il molise, i suoi abitanti
il molise, i suoi abitanti; che è prodotto nel molise; che è
abitanti; che è prodotto nel molise; che è dedicato al molise; scritto nel
e 3. molitòrio, agg. che è proprio, che si riferisce,
molitòrio, agg. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la macinazione
è proprio, che si riferisce, che riguarda la macinazione dei cereali, in
cadente illustrano la disposizione del genio civile che ha segnato il destino di questi ultimi
. 2. per estens. che è proprio della masticazione. c.
. — freccia della molla: cedimento che presenta sotto l'azione di una data
elastica della molla: coefficiente di proporzionalità che lega il carico al quale è sottoposta
). -caratteristica della molla: diagramma che ha per ascisse i carichi corrispondenti alle
ascisse i carichi corrispondenti alle frecce, che costituiscono le ordinate (e può essere lineare
lineare o non lineare, a seconda che il carico sia o meno costante)
2-279: quel peso darà minor percussione che percoterà nel suo discenso con parte più distante
della sua gravità, over con parte che acconsenta nella cosa che percote l'obbietto,
over con parte che acconsenta nella cosa che percote l'obbietto, come molla over
a questo vaso, sottilissimamente lavorato, che per virtù di una certa molla stava diritto
moto conforme al celeste, ed è tale che quanto più si stringe e si travaglia
vasari, i-629: quando una molla che si abbassava era tocca, tutte [
forza d'una sottile spina di ferro che incontra con un'altra, la quale
in due volubilissimi perni, ogni moto che abbia sfugge per la rotondità l'incontro
scappa dalla sua tenitura e pressione, che si leva a gran distanza. algarotti,
postomelo sotto gli occhi, mi balenavano così che non potei distinguere i numeri: allora
al diametro, dotato di intagli radiali che ne aumentano la flessibilità, appoggiato alla
molla di flessione a spirale piana, che serve di richiamo nei campanelli azionati manualmente
massiccio) e la potente molla a pastorale che la sorreggeva, una volta pervenuti all'
alla porta grande, era operazione da che si astenevano un po'tutti.
. -molla a stantuffo: quella che permette la chiusura automatica di porte.
porta del suo studio era di quelle che si chiudono da sole per una molla a
stantuffo. -molla ausiliaria: quella che serve a trasmettere l'azione di un'
alla corda vari giri intorno alla retta che unisce i punti fissi. lo sforzo che
che unisce i punti fissi. lo sforzo che fa la corda per istorcersi si comunica
del bariletto e quella esterna alla scatola che la contiene; con l'avvolgimento,
alle estremità della molla di orologio, che ne permettono l'ancoraggio al bariletto e
l'ancoraggio al bariletto e alla scatola che lo contiene. giuseppe da capriglia
: dal famoso graham ho udito dire che la spirale dell'orologio, che è
dire che la spirale dell'orologio, che è una molla finissima della sottigliezza di
un capello, vale uno scudo, e che ce ne vuole un ben quarantamila a
intendesi la maggiore di esse, quella che in forma di nastrino di acciaio si volge
e gira liberamente in due fori, che lasciano passare i perni nell'asse di questo
asse di questo cilindro. si comprende che, se si fissi l'albero e si
intorno all'albero, riempiendo lo spazio che era vuoto nel centro e lasciando vuoto
dimensioni e fornito di meccanismo a molla che ne determina il funzionamento (e conobbe
scorrimenti assiali, e da staffe laterali che evitano lo scorrimento delle foglie (e
le evitano le forti scosse nell'andar che fa la carrozza. pecchio, 154:
, xii-131: furono introdotti alcuni calessi che, costruiti senza molle ed essendo la
, sono un divertimento per i passeggieri che di essi si servono. tramater [
sguardo d'odio a tutto quello zolfo che cigolava e scricchiolava continuamente agli urti,
-per simil. lamina d'acciaio che, frapposta fra due superfici, serve
frizione. -molla di ritiro: quella che serve a ricondurre nella posizione originaria di
di ritiro': così chiamasi quella molla che è annessa al campanello, perché l'
impiego come collegamento elastico fra due elementi che devono subire spostamenti angolari. -molla