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vol. X Pag.55 - Da MENADIZZA a MENANTE (50 risultati)

dispetto di bartolo e di baldo, / che in altro vi vorrebbe divertito. baretti

ignoranti le hanno tanto a menadito, che non si può quasi più dire di esse

può quasi più dire di esse alcuna cosa che abbia un po'del nuovo e del

, 15-77: notai, anche perciò, che ci tenesse immensamente a farsi osservare.

tenesse immensamente a farsi osservare. e che sapeva a menadito misurare la sua bellezza

v.]: per celia dicesi che * un orologio va a menadito ',

un orologio va a menadito ', cioè che va male, e che conviene perciò

, cioè che va male, e che conviene perciò rimetterlo spesso, adoperandovi il

v.]: di cattivi orologi che vanno perché si rimetton col dito le

perché si rimetton col dito le lancette che non segnano mai l'ora. 'chiocciolone

non segnano mai l'ora. 'chiocciolone che va a menadito '.

uomo così lento nel far le cose che sembra proprio che faccia venire il freddo

nel far le cose che sembra proprio che faccia venire il freddo a chi lo

di mia abitazione un piccolo casino, che serviva di menagerìa alla villa, dove me

doviziosamente fornite d'ogni sorte masserizie comodissime che più non si può chiedere, e

non si può chiedere, e certamente che fa bel vedere tanto ordine, tanta

re avesse voluto esser buon menagiero, che vuol dire buon massaro,...

voce milanese (mena- gràm), che porta iettatura, di persona o di cosa

o di cosa (lett., che mena cose grame). bocchelli, 2-150

. -ma lo sai, zia, che sei ima bella menagramo? 2.

e sensile, ed una vela a tarchia che s'in- nalbera e disalbera a piacimento

prua. viani, 19-164: sapevo che al di là del canale stavano, all'

paranzelle da acciugai, dette con voce che sa di corsari saraceni « ma- nàite

, di menale e di reti, / che volentier i'me n'andrei in creti

445: pigliansi poi due taglie, che cusselle altrove si chiamano,...

cusselle altrove si chiamano,... che sono alcune girelle, che orbiculi da

.. che sono alcune girelle, che orbiculi da vitruvio, raggi da noi

, raggi da noi dette sono, che nel taglio dritto la loro circonferenza hanno

alle quali si fa passare la fune che menale si chiama. crescenzio, 1-82:

per due lunghezze dell'albero grande, che sono passa 36 ciascheduno, otto de

97: 'menale ': fune che si fa passare attorno a'raggi delle

nella carrucola vi vanno due girelle, che girano intorno a'loro assi, e

xix-i (238): non solamente che gli uscisse parola di bocca o piccolo

compera di alcune terre e castella, che per lo capitolo de'canonici dello nostro duomo

20-560: per similitudine di tre chiese che francesco avea riparate, si mostrava che la

chiese che francesco avea riparate, si mostrava che la chiesa di dio per ammaestramento e

menando, sm. region. convenzione che regola i rapporti del proprietario di un

pres. di menare), agg. che conduce, che guida.

), agg. che conduce, che guida. cicognani, v-1-220:

sentieri menanti in segreto a una fonte che spiccia dal vivo sasso o a un'

improvvisa veduta meravigliosa. -ant. che si muove facilmente, mobile. dino

. v. s. gli dichi che sono favori che fanno i menanti di roma

s. gli dichi che sono favori che fanno i menanti di roma, ch'io

carducci, iii-22-98: sospetta egli pertanto che nel controverso passo liviano * bononia perduxit

questi ultimi avvisi de i menanti / che scrivon di parnaso a questi e quelli,

di parnaso a questi e quelli, / che ogni mese 11 pagano in contanti,

. ci son nuove assai maggiori / che se il doria battesse i dardanelli. idem

questi sono i desiati e cari / avvisi che i poetici menanti / han scritto per

] alli corrispondenti suoi in roma, che la publicarono e posero in mano di tutti

le più principali, così fermamente crede che a'galantuomini non sarà discaro il leggerle

vol. X Pag.56 - Da MENAPENNA a MENARE (58 risultati)

l'infamia per decoro / e, più che mai superbi, hanno pagato / certi

pagato / certi becchi fottuti de'menanti / che scrivon le gazzette a modo loro.

questo appunto è un caso / di quei che soglion dar fama alle feste; /

; / sicché se della fiera / avvien che s'abbia a scriver la gazzetta,

in prosa pende più tosto all'ornato che al triviale. p. della valle,

spettro di color cangiante e versipelle, che sta leggiendo foglietti! è un gazzetter o

menante: facciamlo venir a poppa, che saprà dire ciò che occorre. moscheni

a poppa, che saprà dire ciò che occorre. moscheni, 129: è [

la mia curiosità] così veemente, che sovente mi fa passare le giornate intiere

con donne o con omo cortese, / che ti merranno là per via tostana.

volgar., i-71: comandò faraone che uomini fossero con abram in compagnia e

mi mena dov'è la folta bataglia, che per certo, innanzi ch'io muoia

uomini con tre famigli e con una donzella che ne menavano a marito in guascognia.

al giardin la merreno, / acciò che prenda un po'di spasso quella.

e pregommi gli menassi uno notaio, che volea pigliare la eredità di detto guido

a casa da certi della plebe, che di ciò avevano avuto commissione. guicciardini,

mano d'alcuni suoi uomini con ordine che la menassero in guascogna. forteguerri,

, mi diede un'occhiatina espressiva, che mi disse quanto poi nacque tra noi e

, 6-ii-511: non vi ha bambino che non cessi di strillare, che non frequenti

bambino che non cessi di strillare, che non frequenti di buon grado la scuola

nella sua cella ne la menò, che niuna persona se n'accorse. paolo da

staffa,... con deliberazione che quando li inimici se facessero forti in

, farnese: / oh dotta compagnia che seco mena! caro, 3-1-339: vi

, menando seco un ter- tullo, che dovette aver fama di robusto e bel dicitore

105-45: i'mi fido in colui che 'mondo regge / e che'seguaci suoi

seguaci suoi nel bosco alberga, / che con pietosa verga / mi meni a

bianco di siena, 2-75: color che son pella via del messia, / tu

], menandogli a porto, / acciò che ogni eletto salvo sia. rinaldeschi,

peccati, meneragli il signore con quelli che adoperano la iniqui tade. beicari,

guicciardini, i-26: dio è quello che vi mena, con sì grandi e sì

/ là dove terminava quella valle / che m'avea di paura il cor compunto

vestite già de'raggi del pianeta / che mena dritto altrui per ogni calle.

ti mena? / e chi è questi che mostra 'l cammino? idem, inf

-quella voglia a li alberi ci mena / che menò cristo lieto a dire 'eli

, i... i opre che immenso consumaro argento / ed alta industria di

fitta di visite fu l'ultima vigilia, che menò alla porta inquieta scarpari e sartori

nel vostro cospetto, nel quale piacciavi che io trovi quella grazia che da loro

nel quale piacciavi che io trovi quella grazia che da loro non ho potuta avere.

fu il prìego suo giusto e pietoso / che fu sanato per divin mistero. ber

questo era il canto delle quattro virtù che menarono dante al petto del grifone, sopra

degli albanzani, 260: dispose che marco claudio, suo servo, uomo di

sansovino, 2-104: se il malfattore che era menato a frustarsi gli si inginocchiava

in trionfo li vinti, non quelli che hanno difeso con modi legittimi l'autorità

, gente, quei bricconi, / che non vadan via di qua. / arrestateli

, / e menateli e serrateli, / che da bere vi sarà. cesari,

cesari, 1-2-174: il centurion giulio, che menava quel buon numero di prigioni,

, i-35: è tutto un funerale che si avanza confuso, trionfalmente, fra un

, 251: la bell'alena v'è che ne menaro, / con xxx navi

grosso, / e soffia un vento che ci fa temere; / disse ricciardo:

in bianco nude in letto con uno che non conoscono neanche di nome e poi

le ignude ombre pagavano la barca / che le menasse a la città di dite.

aspetta sulla piazzetta per menarmi alla stazione che dista cinque chilometri. 3.

di molti nemici non avere menate mai che due legioni, aggiuntovi l'aiuto de'compagni

, 223: ho replicato... che... vada ad rebecco,

dove trovarà la gente preparata, imponendoli che mene da cavallo e da pede li più

mene da cavallo e da pede li più che poterà. machiavelli, 11-3-422: vero

. machiavelli, 11-3-422: vero è che in quest'ora, che sono le tre

: vero è che in quest'ora, che sono le tre incirca, abbiamo lettere

vol. X Pag.606 - Da MITIGANTE a MITIGARE (30 risultati)

ch'egli morto non era, e che non era / per morir forse, mitighiam

: v'è ancora un solo mezzo che mitigherebbe i miei mali. o il tuo

tua schietta confessione. manzoni, v-2-65: che può l'amicizia lontana per mitigare le

: non avevamo... / che... / speranze / che mitigavano

/ che... / speranze / che mitigavano l'affanno. moravia, xii-344

questo non mitigava il sentimento di disperazione che mi occupava l'animo. -di animali

fadiche. sannazaro, iv-245: quando che febo in ariete alberga, /..

mi duole, privandomi di quella comunicazione che aveva ogni quindici giorni con esso lui

mitiga però il dolore per la sostituzione che egli ha fatto di vostra signoria,

da mitigare, la quale prima corrompe colui che nuoce che chi è nociuto. donato

la quale prima corrompe colui che nuoce che chi è nociuto. donato degli albanzani,

donato degli albanzani, 409: dicesi che ella amò tanto un gladiatore che per appetito

dicesi che ella amò tanto un gladiatore che per appetito di quello occorse in una

di quello occorse in una infermità poco meno che mortale e per desiderio di guarire ella

manifestò ad antonino la sua concupiscenza e che per mitigare quello ardore, di consiglio

. mitigorono l'impeto suo, pregandolo che e'volessi fare la vendetta solo con

la vendetta solo con lo isdegnarsi e che e'perdonassi al re, sotto el

superbo, xxxiv-477: dicono e'versi che dio leverà / della sua sedia il superbo

la superbia sua mitigherà, / e farà che l'umil sarà reggente. bembo,

reggente. bembo, ii-9: parendo loro che per questo mezzo fosse lor dato ottima

e vado mitigando la frega del capriccio che ha v. s. rev. ma

. b. davanzali, ii-173: il che affricano non ardiva confessare, e non

, ma voltatosi a vibio crispo, che lo serrava con le domande, accomunando

le domande, accomunando seco le colpe che non poteva difendere, mitigò l'odio.

: aladin detto è il re, che, di quel regno / novo signor,

di quella prudenza e modestia civile, che anche i filosofi vediamo più pronti ad insegnar

i filosofi vediamo più pronti ad insegnar che ad usare, non disputerò. ma certo

. sederini, iv-5: alcuni scrivono che, bucate le coma [dei montoni

(17-46): la maraviglia è pur che dio sostiene / nostre spurcizie e mene

7: o signore, io ti priego che l'ira tua si mitichi e sia

vol. X Pag.607 - Da MITIGARE a MITIGARE (64 risultati)

di tutte insieme un componimento sì soave che ne assaggiaria la sazietà. f. f

malanconia di me e della miseria mia, che so senza virtù; e so che

che so senza virtù; e so che m'avete compassione: ma intanto vi voglio

e confortare. boccaccio, i-20: comandò che divoti sacrifici s'apparecchiassero a marte,

sacrifici s'apparecchiassero a marte, acciò che la sua deità, la quale verso

bonaventura volgar., 1-166: pregovi che voi lo mitighiate nelle pene sue. benvenuto

i-39: lo popolo e la moltitudine, che contra lo senato aveano cominciato a superbire

mitigar l'anime dure / con la pietà che muove il core umano. ariosto,

e vederò di mitigare mio patre, che se non fusse per aiutar volpino,

. guicciardini, i-13: confortò ferdinando che disponesse verginio a mitigare con qualche onesto

non nntigavan tiberio, adopo tre anni che seiano fu morto, le cose che

che seiano fu morto, le cose che pur sogliono gli altri: tempo, preghi

rimuovere dalle leggi lamentate tutte quelle condizioni che una larga interpretazione delle medesime poteva permettere

agli stessi malfattori è negata quella pietà che li salva dalla disperazione, che mitiga

quella pietà che li salva dalla disperazione, che mitiga l'animo loro e li rende

e dovete gemere. ho sentito dire che dio mitiga il vento per l'agnello tosato

l'agnello tosato, e dio voglia che sia cosi. non pertanto l'acutezza del

animo. sanudo, xlvi-300: già pare che li alemani si cominziano a mitigar alquanto

e del vento; e l'impresario, che era un fabbro o altro lavoratore siffatto

ne gli pregava a mitigarsi, promettendo che fra poco sarebbero liberati. svevo, 8-346

tu sola mitigasti la discordia / che fu tra dio e l'orno.

/ « o misero dolente, or che farai? — / incominciai a dir —

, presuppone o virtù o fortuna, pare che l'una o l'altra di queste

arrischiasse di nominare apertamente i nimici e che, quando di qualche particolar mancamento gl'

di tempo all'inferno, più tosto crebbero che mitigassero il male della sollevazione. delfino

o dei, mi togliete / quel ben che a prò'della vittoria nasce, /

vinto? fagiuoli, iii-65: io so che lo sperare al bel gradino / salir

salir di cardinale è un dolce mele / che mitiga il velen che dà il destino

dolce mele / che mitiga il velen che dà il destino. botta, 6-ii-409:

rende tanta riputazione alla parte dell'imperio che sanza sangue o altra violenza si mitigò ogni

la spagna col duca d'ossona, viceré che aspirava al trono indipendente delle due sicilie

, con dolci parole priega gli ambasciatori che la adirata risponsione del padre non portino

ma, mitigandola, si gli dicano che egli nella sua presenza venga, però che

che egli nella sua presenza venga, però che il re prima noi vedrà che egli

però che il re prima noi vedrà che egli si muterà d'animo. erizzo,

erizzo, 219: non è dubbio che la persona d'un prencipe rappresenta sempre

sempre una certa maestà nella presenza, che inchina l'animo degli uomini a riverenza

di mitigare questo senso e di mostrare che il venire a gli estremi non sempre riusciva

qualche apparente soddisfazione l'amarezza della ripulsa che dalla pace portava seco questa ritenzione, mitigò

e penso a mitigare là triste impressione che cèrto deve averti prodotto una tal lettera

impressione di avidità e di scaltrezza, che sul viso di augusto era accortamente mitigata

pronom. fra giordano, 1-64: che condizione fosse quella d'adamo, che

che condizione fosse quella d'adamo, che sapesse tutte le cose e tutte le nature

cristo non è dubbio, perocché incontanente che fh creata sì conobbe perfettissimamente tutte le

le cose di cielo e di terra che furo e che saranno. -moderare

cielo e di terra che furo e che saranno. -moderare gli effetti negativi

, nel suo concetto, il pericolo che si correva della rivolta, che poi

il pericolo che si correva della rivolta, che poi successe con l'aspreggiar d'avvantaggio

successe con l'aspreggiar d'avvantaggio quel popolo che, avezzo a godere una meza libertà

non è proporzionata alla forza dell'uomo che vive in questa vita...

, ha trovato la divina misericordia modo che... il ministro, cioè il

machiavelli, 418: se si credesse che rimanessero [i nobili] contenti mitigando

nobili] contenti mitigando le leggi, che sarebbe bene mitigarle. castiglione, 281

nuovi compagni, crescessono tanto in sollazzo che la pena si mitigherebbe ognora.

quali è apparecchiato il fuoco eternale, che iddio mitighi la sua sentenzia e cavili

paresse al dicitore, quando ha detto che fusse troppo aspra, sì la debba di

, 226: nella poetica par che sia legge comune, ove una qualche

volte sopra l'ordinario del stile in che si scrive, o per mitigarla o per

mi scriva quali parole pare a lei che debbano esser mitigate, ch'io mi

è proibito, tranne forse qualche squarcio che proverò di far passare, mitigandolo. c

mano e quasi a mitigare l'espressione infelice che la precipitava nell'inferno di quelle (

ce n'erano in fabbrica!) che non si sposano mai, aggiunse: «

giambullari, 5-245: dicono... che lucio, considerando la nostra pronunzia e

la nostra pronunzia e la siciliana e vedendo che la durezza delle consonanti offendeva tanto l'

vol. X Pag.608 - Da MITIGATI a MITILITE (40 risultati)

in qua sto alquanto meglio e aspetto che l'aria si mitighi. tommaseo [

[s. v.]: aspettare che l'inverno si mitighi. se piovesse,

., parlando di quelle in particolare che si formano fra due pescaie, siccome

da cui si distingue per il fatto che nel conteggio finale ogni carta conta un

eccezion fatta ovviamente per gli onori, che mantengono la propria qualificazione (anche nell'

:... sorta di gioco che si fa coi tarocchi. =

vi-69: l'altre grandi e buone novelle che racconti della esaltazione della santa chiesa e

in terra, a me è paruto che mi siano state a modo che uno

è paruto che mi siano state a modo che uno mitigativo unguento alle pene che ò

modo che uno mitigativo unguento alle pene che ò sentite e sento. mattioli [

, 541: i medicamenti... che si fanno con opio tutti sono stupefattivi

mitigativi non giovano. 2. che riesce ad appagare più o meno efficacemente

alle complession temperate. 3. che serve ad attenuare l'ardore di un sentimento

intransigenza di un atteggiamento, gli eccessi che ne derivano. p. f

non mortifera però, ma (secondo che ella affermava) ', mitigativa e diminutiva

e provocativa della benignità e della clemenzia che a lei erano sì necessarie. =

ecc.). -anche: che è in via di miglioramento o di

, / e perché mitigato, non che spento, / né mica trovo il mio

impedì un'ostinata flussion d'occhi, che non è ancora sanata, benché mitigata

propongono innanzi agli occhi del loro cuore che il distretto giudicio d'iddio tanto allora più

uomo. carducci, iiì-19-156: ciò che nella parte criminale del codice napoleone sapeva

] segnalò a giuseppe e giovacchino, tanto che... napoli ebbe fin dal

e par siano alquanto mitigati di quello che erano l'altro giorno quando io scrissi a

quando io scrissi a vostra illustrissima signoria che erano più indiavolati che mai. guicciardini

vostra illustrissima signoria che erano più indiavolati che mai. guicciardini, n-n7: e'

mitigati dalle arti del duca, pareva che fussino raffreddati nella lega. -educato

(357): « v'ho detto che non voglio farvi del male » rispose

nostri lettori mila nesi, che non si rammenti d'aver sentito, nella

sm. (femm. -trice). che mitiga; che apporta o procura un

. -trice). che mitiga; che apporta o procura un benefico alleviamento di

il latino mitigatore. 3. che comporta una diminuzione o una riduzione di

. boccaccio, v-182: se io avessi che offerire in mitigazione de'loro mali,

: meritò molte mitigazioni di quelle pene che se gli volevano irrogare. cattaneo,

: è una linea di 25 chilometri, che affronta senza veruna mitigazione tutta l'enorme

. [tommaseo]: beato l'uomo che tu ammaestri nella tua legge, acciocché

. superfamiglia di molluschi bivalvi lamel- libranchi che comprende forme anisomiarie o monomiarie con valve

ch'è la seconda delle acefale, e che ha per tipo il genere 'mytilus

sparviere o d'altro grifagno; per lo che quelli di metelino, donde ha tratto

zool. famiglia di molluschi bivalvi lamellibranchi che comprende il genere mitilo. =

ciclico esavalente, isomero della quercite, che si estrae dal mytilus edulis. =

vol. X Pag.609 - Da MITILITI a MITO (47 risultati)

molluschi bivalvi lamellibranchi della famiglia mitilidi, che comprende specie marine cosmopolite provviste di conchiglia

neroviolacee esternamente, azzurre iridescenti internamente, che si fissano, riunite per lo più

. montigiano, 66: i mituli che vengono di ponto son tenuti miglior de gli

entom. genere di insetti emitteri, che comprende due specie di cocciniglia, cosmopolite

presente in varie specie di molluschi, che determina intossicazione (e perde le proprietà

plur. stor. colonie di indiani che gli incas inviavano nelle terre di conquista.

durante la dominazione spagnola, gli indiani che prestavano servizio nell'esercito dei conquistatori.

, 353: miting. voce inglese, che si scrive 'meet- ting ',

né la voce, né la cosa che denota piace, ne fa argomento di

« mitingai »... « e che razza di gente è questa? ».

lucini, 7-449: città industriali, che fumano di officine, che tumultuano di

città industriali, che fumano di officine, che tumultuano di serrate, sulla piazza delle

incendiario e assassino per riflessione, dopo che gli hanno predicato: quelle terre altrui

, neppure le signore 'mitingaie 'che noi crediamo una nuova produzione del suolo

suolo americano. 2. agg. che si riferisce, che è proprio di un

2. agg. che si riferisce, che è proprio di un raduno, di

oppure di confusione, di eccitazione chiassosa che spesso li caratterizza. faldella, i-3-159

faldella, i-3-159: al crispi, che... aveva messo in giro,

mitingaia, rintuzzò le accuse, dicendo che egli, zanardelli, benché amantissimo della

stercoraria del giorno. 3. che si esplica attraverso la promozione di riunioni

cui né la voce né la cosa che denota piace, ne fa argomento di

la mitità di questo agnello fu tale che si andava ascondendo col farsi tanto basso

mitità castigavano i soldati e con modi che miravano più all'onore che al corpo

con modi che miravano più all'onore che al corpo. = voce dotta

venir purificato dell'abuso e del mitizzaménto che egli ne aveva fatto, correggendo in

la forma stessa hegeliana dell'unità, che non può essere unità vera,..

'mitizzate 'e non è detto che una tale formazione di miti non abbia

nessuna e assumendo quindi per garanzia qualcosa che non lo è e a cui

di persecuzione mitizzavo il potere di colui che era stato il grande inquisitore negli anni

ad essa, mitizzata ed epurata, che gramsci forse inconsciamente si riferiva quando pensava

, 8-132: non si discute nemmeno che la 'manutenzione 'sia un elemento essenziale

una cultura seria: a patto naturalmente che 'manutenzione 'significhi il contrario della mitizzazione

sm. narrazione simbolica di carattere sacrale che, in tempi e culture diverse, ha

sociali. -anche: l'evento simbolico che costituisce l'oggetto della narrazione o che

che costituisce l'oggetto della narrazione o che ha per protagonista l'eroe, la

o l'animale; la narrazione letteraria che si ispira a tale evènto.

miti noi intendiamo quelle favole in particolare che miste di cose divine o soprannaturali entrarono

soprannaturali entrarono ne'culti, in ciò che appunto tutti chiamano antiche mitologie, noi

chiamano antiche mitologie, noi scorgeremo facilmente che i più di siffatti miti furono

noi, gelosi di custodire inalterato quel che si chiama ragione, abbiamo sbandito dal

da quello anche de'bambini, ogni cosa che abbia in sé alcun poco del maraviglioso

mito più eccelso di questo di pollux che rinunzia a una parte dell'immortalità a

iv-2-714: hai tu mai meditato quel mito che si riferisce all'infanzia di cassandra?

marmo, stretta nelle spire d'una serpe che le leccava gli orecchi. da allora

quelle della poesia, ma un'immagine che funge da verità concettuale, da esplicazione

il suo valore da questa unicità assoluta che lo solleva fuori del tempo e lo consacra

moretti, ii-326: i giornali annunziavano che il poeta aveva finito un'altra tragedia

vol. X Pag.610 - Da MITOCLASICO a MITOGRAFO (71 risultati)

2. creazione letteraria o fantastica che presenta caratteri allusivi o simbolici riferibili o

. quale da questi raffronti sospettiamo subito che ci sia. saba, 18: la

sorte obliando in un profondo / mito che m'innamora, / mi par vivere

eran pochi uomini al mondo; / che nel mio petto, / col raggio della

, di un luogo, eec., che assume caratteri di eccellenza leggendaria o di

tommaseo, 13-iv-388: pio nono, che da alcuni beffatori era chiamato un mito

lui [guarino] narra la tradizione che, ritornando di grecia in italia con due

per naufragio, ne prese tanto dolore che incanutì in una notte. forse è un

un mito: ma è il vero che giovine di vent'anni andò, primo degli

: il mito [di garibaldi] che cominciava a formarsi dal prodigio, parve

(il mito dell'america), che ha contrastato la vecchia ideologia alla quale

più facilmente all'ombra del mito di stalin che mettendosene fuori. parise, 5-229:

fuori. parise, 5-229: tutto ciò che è utile all'idea del proprio mito

-idea, concezione, formula o dottrina che, per la particolare forza con cui

g. sorel, complesso di immagini che è fondato sull'ap- prendimento intuitivo (

con tenerezza di ricordi, è probabile che scivolassero senz'accorgersene in quella curiosissima fra

. vittorini, 5-77: il bambino che è il pubblico ha bisogno del mito della

cultura o del gusto, nucleo fantastico che assume un particolare rilievo e ricorre spesso

'39 contro i pavese e i vittorini che esaltavano i miti americani contro lo strapaese

. 4. concetto o idea che non corrisponde alla realtà o che appare

idea che non corrisponde alla realtà o che appare destituita di valore razionale o,

poesia tace, quasi atterrita dalla tempesta che freme nelle anime... l'arte

il sentir dire da un deputato italiano che l'idea di roma fosse una fantasia classica

è un mito e su ciò credo che potremo essere tutti d'accordo; ma

ma è un mito necessario ed il migliore che finora si sia inventato. gobetti,

immagine, vicenda, situazione, opinione che appare frutto deltimmaginazione o di un distorcimento

o tener vivi coll'arte i miti che fanno meno dolorosa la vita? c.

di un mito punitivo la sudicia tensione che lo compelle al pragma. bigiaretti, 8-281

al pragma. bigiaretti, 8-281: quel che trovo di negativo nella weber è il

due idee contrarie, mediante un'immagine che copre le contrarietà loro. la medesimezza

mitico. -per estens.: persona che, per le qualità eccezionali o per

eravamo tenuti come tanti geni o miti, che stavamo in intima comunicazione con i geni

con i geni malefici delle malattie, che dominavano nel paese. ghislanzoni, 17-90:

alla natura, il mito della terra che offre tutti i suoi doni, anche

anche i più selvatici, all'uomo che sa apprezzarli. 8. persona

. persona, oggetto, luogo, istituzione che non esistono (o non esistono più

parla con rispetto e con ammirazione o che si vagheggiano con nostalgia o con amore

vagheggiano con nostalgia o con amore o che non hanno che una sussistenza puramente formale

o con amore o che non hanno che una sussistenza puramente formale. graf,

formale. graf, 5-928: poi che il buon tempo è fuggito, / un

panzini, iv-429: familiarmente si dice che una persona è un 'mito', per

persona è un 'mito', per significare che non si vede mai, o non

si dice anche di legge scritta, che resta senza applicazione. barilli, ii-73

barilli, ii-73: non bisogna credere che il tamigi sia poi tanto facile trovarlo

rimane un mito per lo straniero novizio che va a zig-zag, sospinto ed attratto

vedere. io so per lunga esperienza che il padron di casa non deve conoscere

. m. -ci). biol. che impedisce la divisione mitotica, interferendo sul

. mitocondriale, agg. biol. che concerne i mitocondri. -formazione mitocondriale'.

(plur. m. -ci). che determina o favorisce la mitosi. -raggi

), raggi emessi dalle cellule in mitosi che stimolano altre cellule allo stesso fenomeno.

il fascino e la forza d'attrazione che esercitano (e può avere un valore

. mitografla, sf. letteratura erudita che si propone, con intenti filologici,

classica. -anche: l'insieme dei testi che costituiscono tale letteratura; l'insieme dei

scientifica, ed anco storica, per ciò che spetta alle memorie di maggior rilievo,

introdotto molto bene, e mi piacerebbe che ella ricorresse anche più di frequente a

per estens. costruzione letteraria fantastica, che appare come frutto deltimmaginazione. b.

genesi cosmica del bello dal sublime, che lo crea e contiene nel tempo e

agg. (plur. -ci). che si riferisce, che è proprio,

-ci). che si riferisce, che è proprio, che è rivolto alla mitografia

si riferisce, che è proprio, che è rivolto alla mitografia; che riguarda

proprio, che è rivolto alla mitografia; che riguarda i mitografi; che si propone

mitografia; che riguarda i mitografi; che si propone lo studio dei miti.

, un lavoro del genere stesso di quelli che si facevano un tempo per la storia

111-9-346: il niemojewski svolge la tesi che... l'evangelo di matteo offre

affermazione. mitògrafo, sm. scrittore che si dedica al- tesposizione, alla trattazione

.: autore latino o greco che si occupa di mitografia. patrizi,

, 5-23: igino dice di più, che a quello [asino] su cui

] discorrono con più riserva della mitologia che degli animali sacri; e taluni di

, ii-373: se i libri sacri dicono che gesù ruppe quella porta, dicono che

che gesù ruppe quella porta, dicono che era chiusa. e il grande mito-

, come è suo costume, questo concetto che pure i libri sacri esprimono con un'

vol. X Pag.611 - Da MITOLA a MITOLOGICO (60 risultati)

. m. -ci). letter. che ha una prevalente o esclusiva propensione alle

era solo in questa nuova disposizione romantica che potevano ripremere nel dosso anche gli antichi

originario presupposto da vari miti tradizionali, che ne sarebbero varianti o sviluppi.

2. idea, formula o dottrina che, per la particolare forza con cui

misteriosa mitto- logia finse l'antichità erudita che nemesi, la diva ultrice delle sceleratezze

pensò d'adottarla, nella stessa maniera che omero aveva adottata la mitologia del politeismo

miti noi intendiamo quelle favole in particolare che miste di cose divine o soprannaturali entrarono

soprannaturali entrarono ne'culti, in ciò che appunto tutti chiamano antiche mitologie, noi

chiamano antiche mitologie, noi scorgeremo facilmente che i più di siffatti miti furono 1 simbolici

cielo da'venti e dal turbine, che sono espressi sotto figura di due geni

figura di due geni alati; il che è coerente alla mitologia degli antichi.

le antiche mitologie. mille ragioni, che forse egli potrebbe addurre in sua difesa,

. 2. classificazione o disciplina che si propone lo studio dei miti,

vico, 215: da ciò deriva che la prima scienza da doversi apparare sia

di tante favole e sogni... che arrivarono a tesserne genealogie, e ne

se si riconosce, metti il caso, che athena è il senno di zeus,

senno di zeus, non ne seguita che athena sia zeus, così in questa

: chi fosse mater matuta, è cosa che non sta scritta nell'enciclopedia, ma

non sta scritta nell'enciclopedia, ma che trovo scritta in parecchi volumi di mitologia

, nel libro delle mitologie, dice che tricerbero cane sta sotto li piedi di

vo'mai la mittologia de'poeti, fingenti che ogni volta che voleano fare qualche misfatto

de'poeti, fingenti che ogni volta che voleano fare qualche misfatto scendeano i numi

perizia di mitologia, sono i pregi che vi ravviso [nell'inno dell'aurora

meno di tanta mitologia. ma siamo convinti che il mito è un linguaggio, un

di immagini fantastiche, favolose o leggendarie che, per lo più, presentano caratteri

l'ariosto come inventore delle fate, che è quanto dire inventore della moderna mitologia

mitologia. monti, x-2-115: verrà tempo che una nuova mitologia divinizzando le vostre [

dei concili nazionali, e il prete che studia potrà farvi sentire la sua libera parola

fantastiche. agnolo segni, 1-15: che aristotile intenda il medesimo, dico la

elementi, di situazioni, di eventi che, nell'immaginazione di una persona o

(fievole eco di quell'altra) che dà valore, un valore assoluto, al

libro timido di saggi... che pubblicò william carlos williams, nel 1925,

idee, di concetti, di convinzioni che, per la particolare forza con cui

: complesso di idee o di convinzioni che non corrispondono alla realtà, della quale

, s'intende per quale ragione il concetto che si chiama dualistico della storia..

ma anche delle mitologie e teologie (che tali veramente sono) dell'umanesimo e

di benzina; la statua del frate che raccomanda i ritiri alberghieri nei luoghi delle

policroma della donna in abito da sera che si tira la calza sulla coscia.

andati sommersi in una mitologia più comica che scellerata. montale, 4-16: non

accettare alcuna mitologia; ma alle nuove che si pretendesse d'imporci preferiremmo decisamente quelle

d'imporci preferiremmo decisamente quelle del passato che hanno una giustificazione e una storia.

furore relativistico e attualistico è ben sicuro che anteporremmo lo splendore cattolico. 6

dimostrabili per esperienza e per logica, che quella non è teoria ma mitologia,

la mitologia è una concezione del reale che personifica i concetti e invece delle pure

storica della libertà in una concezione teologico-metafisica che metteva capo a un ottimo stato,.

dello svolgimento storico come sostanzialmente economico, che metteva capo a un regno dell'eguaglianza

carducci, ii-14-198: non so che relazione ci sia tra i frak

m. -ci). che è proprio, che appartiene, che si

-ci). che è proprio, che appartiene, che si riferisce, che

. che è proprio, che appartiene, che si riferisce, che riguarda la mitologia

che appartiene, che si riferisce, che riguarda la mitologia; che rappresenta

riferisce, che riguarda la mitologia; che rappresenta o ha come argomento un

argomento un mito o la mitologia, che studia i miti, che costituisce materia di

mitologia, che studia i miti, che costituisce materia di mito. vico,

ed i loro effetti e si conclude che gli antichi egiziani non ricevevano pregiudizio alcuno,

cesarotti, 1-ii-40: come dunque può essere che non si trovi appresso questo poeta [

palmi. tommaseo, 15-134: e che? ci crediamo noi forse in diritto di

de'nostri maggiori, e di nulla soffrire che ci rammenti i tempi felici de'poemi

. frugoni, ii-50: oh son favole che si raccontano!... ma

per ricrearci. -che crea miti; che è incline a crearsi dei miti.

vol. X Pag.612 - Da MITOLOGISMO a MITOPEIA (58 risultati)

cime come a passeggiare su questo viottolino che corre per mezzo l'alto pianoro. vi

quante non sono le imagini puramente etniche che nelle opere cristiane vedonsi usurpate in senso

imagine di cristo? 3. che è proprio, che si riferisce a idee

3. che è proprio, che si riferisce a idee, formule,

singoli individui o da gruppi sociali; che viene presentato come un punto di riferimento

riacquistata con la rottura dell'involucro mitologico che la soffocava. pasolini, 9-202:

. nel linguaggio di b. croce, che si fonda sull'intuizione e non ha

dimostrazione e insisto nel suo processo, che è rigorosamente logico, per tenerla ben

di unità di filosofia e storiografia, che non è puramente logica ma semifantastica e

del giudizio ma immediata, per modo che la categoria vien trattata essa stessa come

e l'altra. 5. che ha un carattere favoloso; che è circonfuso

5. che ha un carattere favoloso; che è circonfuso da un alone leggendario;

è circonfuso da un alone leggendario; che suscita attrazione o curiosità per qualità eccezionali

per qualità eccezionali o circostanze bizzarre; che non esiste realmente. marinetti, 2-iii-7

mitologiche di un pranzo al ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua

, fiocchi, veli, collaretti e mantelline che avevano portato da giovanette. ungaretti,

e incredibili o sognate. d'un vecchio che loda i tempi andati, non migliori

* memorie mitologiche '. 6. che è proprio, che si riferisce a una

. 6. che è proprio, che si riferisce a una concezione, a

a un'idea, a un'opinione che appare frutto dell'immaginazione o di un

s'ingegnano però di difendere platone, asserendo che allora non parlava da filosofo naturale né

[pierre bertaux] sostiene... che la sua [poesia di hòlderlin]

giudizi si desidera solo la netta conclusione che essa è, dunque, cosa opposta

realtà... così positiva e concreta che sembra fissata in termini scientifici.

concezione o costruzione non rigorosamente logica, che attribuisce valore concettuale a intuizioni e immagini0

filosofia, nasce la forma di errore, che è l'inversa di quella testé esaminata

l'inversa di quella testé esaminata e che meriterebbe il nome di istorismo, se

. da mitologia, col suff. -ismo che indica una tendenza, una teoria,

vero l'arte retorica, non meno che la favella fiorentina, è molto riguardevole in

. da mitologia, col suff. -ista che indica attività o professione. mitologìstico

di una costruzione non rigorosamente logica, che attribuisce valore concettuale a intuizioni, a

mitologismo. mitologizzàbile, agg. che può diventare o essere considerato leggendario;

può diventare o essere considerato leggendario; che può essere avvolto da un alone di

mitologizza nell'eterno succedersi di epoche storiche che dalla barbarie vanno alla civiltà e dalla

studioso di mitologia; scrittore o erudito che raccoglie, studia e interpreta i miti

lode. salvini, 39-iii-206: forse che la licenza de'greci e de'romani fu

d'apollo, com'egli poi possibile che questo dio voglia tener nelle sue stalle

, / virgilio, omero, orazio che cantaron di loro, / de i classici

croce, ii-2-65: è da dire che filosofi e mitologi furono piuttosto essi

mitologi furono piuttosto essi i poeti che immaginarono tante strane cose sulle favole,

poesia. 3. agg. che si propone di trattare in modo critico

operazioni (la stilistica e la mitologa) che fa l'importanza del libro nella storia

). biol. reticolo di fibrille che occupa il citoplasma e costituisce il supporto

e sm. e femm. medie. che è affetto da mitomania (e può

più amate da chi vi è nato, che è, quasi sempre, un mitòmane

impiegatizio e simili, è un mitòmane, che ha idealizzato nell'operaio i concetti di

con la sua sola presenza, i racconti che immagino deve farle, non può che

che immagino deve farle, non può che turbarla. mitomania, sf.

pensare e a considerare come autentici fatti che sono invece semplici prodotti della fantasia:

di una personalità affetta da isterismo, che cerca con questo mezzo di soddisfare una

perdere la facoltà di distinguere fra ciò che è reale e ciò che è inventato.

fra ciò che è reale e ciò che è inventato. vittorini, 7-87

. moretti, ii-436: chi crederebbe che non solo le figurazioni tra decadenti e

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla

-ci). che è proprio, che si riferisce alla mitomania; prodotto da

cristalli violetti, la mitomicina c, che ha cristalli blu-viola, è la più stabile

solleva alla sua atmosfera la cosa significata, che col tempo diviene nostra forma immaginativa assoluta

mitopèia infantile, e in essa si conferma che le cose si scoprono, si battezzano

vol. X Pag.613 - Da MITOPEICO a MITRA (45 risultati)

che se ne hanno. idem, n-ii-60:

. m. -ci). letter. che è proprio, che si riferisce alla

. letter. che è proprio, che si riferisce alla tendenza o alla facoltà

(plur. m. -ci). che si riferisce, che riguarda la creazione

-ci). che si riferisce, che riguarda la creazione di miti. -facoltà

spirituale rivolta alla creazione di miti, che, secondo il pensiero platonico, appartiene

ai poeti e li distingue dai filosofi che esercitano un'attività teoretica volta alla ricerca

. biol. processo di riproduzione cellulare che avviene per divisione indiretta e assicura,

del reticolo di linina del nucleo e che si colora intensamente con i colori basici

.]: 'mitostenometro ': strumento che serve a misurare la forza del filo

nella boccolica, sì per la imitazione che naturalmente reca diletto, sì per li ragionamenti

, dal gr. pulhaxopixót; 'che concerne una storia favolosa '; la

. m. -ci). biol. che si riferisce, che è relativo alla

. biol. che si riferisce, che è relativo alla mitosi. -ciclo mitotico:

. -indice mitotico: percentuale di cellule che si trovano in mitosi in un dato

cuspidi, è ornato da due fasce che pendono dalla faccia posteriore (dette vitte

a soffietto e ornato da una fascia che dall'estremità superiore scendeva a raggiungere un'

camicia, ogni cosa dié loro, dicendo che più niente v'avea. bisticci,

: ha [l'abuna] un scaporale che si serra similmente dinanzi fatto di ciambellotto

egli? -una mitrea di broccatello, che sua santità portava in capo il dì

. cattaneo, i-50: volete voi che in que'miseri tempi i vescovi, i

. fioravante, 80: percosse quelli che teneva il gonfalone delle chiavi e della

v'avea altra differenza, se non che dal lato della 'mpronta di santo giovanni

picchiata di fiorini dumila di gioie, che 'l papa l'ha 'vute per fare

(chiamano così la mitra principale) che era pieno di gioie nobilissime, perché si

, x-3-387: colei [l'italia] che l'universo ebbe mancipio / or salmeggia

petrarca, iii-1-84: ivi eran quei che fur detti felici, / pontefici,

uom prudente, trar persona; / che né papi né re né imperatori /

meglio è la mitera senza inganno che il cappello con fraude. domenichi, 5-175

animo forte e costante ebbe a dire che s'egli era pure un poco astretto,

sì pernicioso, piacque alla divina maestà che la mitra ultimamente venisse in capo a celso

sete e la furia / di far denaro che, per troppo spaccio / di mitre

, 181: parecchi sostenevano... che... egli era il solo

ma allora suo zio, per evitare che quel « gianfottere » si ponesse in

: più volentieri povero novizio nella compagnia che ricchissimo vescovo nella polonia: già che

che ricchissimo vescovo nella polonia: già che nell'offerirglisi ad accettare una di quelle gran

alcalà e di salamanca non s'approfittano che li frati ed altri religiosi, onde cadono

, per se medesima e per lo splendor che riceve dalla mitra e dal pallio,

di ben più ch'altr'om, più che metra. tasso, 10-76: da'

racconto... vedeva, peggio che nelle metamorfosi d'ovidio, un brigante

come in due mitre o orecchioni, che rendono tutto il composto di figura ovale,

di effeminatezza). -anche: fascia che serviva per fissare la tiara o altro

... radonsi la barba, fuor che i mostacchi. serdonati, 5-753:

.. e in oltre la benda, che cuopre parte del capo, e la

cuopre parte del capo, e la mitra che il vela tutto. gnoli, 1-117

vol. X Pag.614 - Da MITRA a MITRA (43 risultati)

partic.: fascia di colore azzurro cupo che cingeva il copricapo di lino bianco del

mitra nelle sacre e solennitadi romane, che non aveano se non solamente tre flamini

d'annunzio, 5-469: sotto l'incarco che gli impose / il fato è qual

, pro- serpina e dioniso), che veniva annodata intorno alla testa come ornamento

tassio... fu il primo che dipinse le donne con vestimenti lucidi e

mitra / e la rete ed il vel che dielle in dono / l'aurea venere

... e coteste mitrie (che deono aver l'anima di cuoio o di

tutte grandinate di stelluzze d'orpello brunito che fa un bellissimo vedere. d'annunzio

mitria, una specie di berretta a cuore che si leva sull'occipite e lascia scoperti

parole o disegni le colpe del condannato che veniva usato sia nel caso di condanne capitali

m. villani, 10-75: si provvide che tribaldino... con messer averardo

vergogna. aretino, vi-133: madesì che ci si poteva stare e anco portar

stare e anco portar la mitera, che la portò farà tre anni il dì

più tosto andare in su l'asino che in su '1 carro, e non si

: mitra o mitera diciamo quel foglio, che a foggia di corona si mette in

di corona si mette in capo a coloro che per delitti son frustati o mandati in

leggi di toscana, 9-72: quelli che doveranno condannarsi alla galera, potranno,

alla galera, potranno, se parrà che il loro delitto lo meriti, condannarsi ad

-per metonimia: supplizio, pena infamante che consisteva nell'essere condotto per le strade

sì fuori della memoria? ché so che se io l'avessi detto, n'

conoscendo il vecchio, chi volete voi che vi accusi? e così sarete liberate dalle

, 1-1-300: gli è verissimo / che i presenti che danno i ricchi ai

gli è verissimo / che i presenti che danno i ricchi ai poveri / sono

ai poveri / sono i saponi proprio che si adoprano / per fargli sdrucciolare o

mi si leva di testa la mitera che su piantommisi la vergogna subito che accettai

mitera che su piantommisi la vergogna subito che accettai sì vile guiderdone in sussidio.

elvellacee. 9. edil. dispositivo che impedisce al vento, alla pioggia e

di cemento o di lamiera zincata, che riduce il diametro dell'apertura del camino

un tubo a gomito munito di alette, che, girando secondo il vento, impedisce

, girando secondo il vento, impedisce che il fumo sia risospinto all'interno)

mitra d'ippocrate: bendaggio della testa che si esegue arrotolando una benda dai due

13. locuz. -a mitra: che ha forma di arco inflesso e allungato

di questa compilazione sconclusionata non hanno impedito che i giudici del prof. covotti restassero

pieno soddisfatti e lo coronassero della mitria che egli agognava. -in mitra: che

che egli agognava. -in mitra: che si comporta in modo estremamente ufficiale,

di tali critici in mitria, è quello che io scriva troppo avvolto ed oscuro.

. bisticci, 1-60: maravigliomi molto che la maestà vostra s'abbi lasciato mettere

in capo a sette pesta- pepi, che non gli chiamo gentili uomini, perché non

e massime l'amico, mi parrebbe che mi si mettessi una mitera in capo.

vole tu vedere insino a'vescovi, che portanno la mitria e non se ne vergognono

lippi, 12-19: al miteron, che a torre aveva in testa, /

) / con quei suoi merli, che non han le penne, / pigliar il

a torre ': è quel foglio che per derisione si mette in capo a'

vol. X Pag.615 - Da MITRA a MITRAGLIATRICE (33 risultati)

v'intagliano alcuni merli, simili a quelli che si fanno sulle muraglie delle città,

una corona murale... intende che quel 'miteron 'fu fatto volare dalle

fatto volare dalle buc- ciate ed altro che gli tirarono quei ragazzi, colle quali

molluschi gasteropodi prosobranchi della famiglia mitridi, che presentano conchiglia liscia, fusiforme e spesso

certa dignità anche di fronte agli sgherri che avrebbero puntato i mitra su di me

correre, e una scarica di mitra che non finiva più. volponi, 2-443:

nelle foglie della rubiacea mitragyne speciosa, che presenta proprietà anestetiche locali.

di ferro e altri materiali simili, che era usata al posto delle palle per

ferro ed anche rottami di ferro, di che s'empiono i sacchetti, coi quali

sacca internamente: dei medici chi opinava che fosse leso l'osso e chi d'

6-i-486: la disperazione porge quell'intrepidezza che non aveva dato il valore; non

... non hanno altro scampo che rigettarsi alla spiaggia. bacchelli, 1-i-307:

legno, di ferro o di lamiera che conteneva le pallottole, le schegge o

. d'annunzio, v-1-230: sembra che anch'egli abbia perduto tutto il suo

dura. jahier, 2-95: 11 compagno che manca è ferito / la mitraglia l'

facevamo ruzzolar sassi giù dai dirupi, che rompevamo in una pazza mitraglia.

, continuo, molesto, importuno, che infastidisce. fogazzaro, 2-238: all'

si risponde con la mitraglia delle castagne che scoppiettano nella cenere della stufa. 6

del reale contemporaneo col reale umano, che è di tutti i tempi? »

leggero il trenino fra gli esili alberi che facevano come una nebbia di verde in lontananza

d'annunzio, v-1-609: domandatela al nemico che il 20, 11 21 e il

, ii-6-83: questa porca indegna canaglia che bisognerebbe mitragliare con cinquanta spari a ogni

granate erano contro il drago inta nato che mitragliava e uccideva. pavese, 4-207:

precisione, facevano fare loro i repulisti che avrebbero dovuto fare i poliziotti. sciascia

mi facevano forza come un popolo ribelle che strappa una costituzione di mano ad un

il suo è un mitragliare d'interrogativi che non hanno nulla che fare con una

mitragliare d'interrogativi che non hanno nulla che fare con una probabile risposta.

una mitragliata e sì da vicino, che il solo busto rimaneva intiero del suo cadavere

automatica di forma simile al fucile, che può effettuare tiri a raffica: ha generalmente

colpi ed è dotato di un bipiede che può servire come appoggio durante il tiro

! 2. sm. soldato che ha in dotazione tale arma. =

arretramento automatico dell'otturatore o della canna che, risospinti subito dopo in avanti da

utilizzazione indiretta di rinculo, a seconda che sfruttino i gas prodotti dall'esplosione delle

vol. X Pag.616 - Da MITRAGLIERA a MITRATO (50 risultati)

al volante di un'invisibile centocavalli, che iugge coi scoppi d'impazienza. e.

brigante. soldati, v-260: uno, che non potei guardare in viso, imbracciava

differisce per avere un calibro maggiore, che varia dai 20 ai 40 mm,

artiglieria composta di un fascio di canne che possono tutte insieme o separatamente far fuoco

fuoco rapido, e produrre maggiori effetti che non la metraglia scagliata da un solo

. martini, 1-i-269: secondo notizie che debbo credere degne di fede, menelich

: distinse il grandinare fitto della mitragliera che sparava e capì che l'aeroplano gli

fitto della mitragliera che sparava e capì che l'aeroplano gli era dietro e presto gli

m. -ci). relig. che è proprio, che riguarda, che

. relig. che è proprio, che riguarda, che si riferisce al dio di

che è proprio, che riguarda, che si riferisce al dio di origine iranica

iranica, col suff. -ismo, che indica teoria, dottrina, movimento culturale

dell'orifizio atrio-ventricolare sinistro del cuore, che, presentando due cuspidi, ricorda per la

punte basse, ottuse ed irregolari, che furono dette 'valvole mitrali '.

ant. fascia di colore azzurro cupo che cingeva il copricapo di lino bianco del

. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce alla

. medie. che è proprio, che si riferisce alla valvola mitrale, alle

. -facies mitralica: aspetto caratteristicamente cianotico che il malato affetto da vizi alla valvola

. - insufficienza mitralica: vizio cardiaco che consiste nell'imperfetta chiusura della valvola mitrale

mitralica-. restringimentodell'orifizio della valvola mitrale, che rende difficile il deflusso del sangue dall'

, 15-276: -questi malati! questi malati che vogliono sapere il nome preciso! ecco

sm. (femm. -a). che è affetto da vizi o da disfunzioni

col suff. med. -ismo, che indica un'affezione. mitralite, sf

col suff. med. -ite, che indica un'infiammazione. mitrare (

gemmata,... strano ragazzo che avrebbe forse chiesto: 'infulatemi '

e boscaiuole [sarde], che non usciron mai de'loro silvestri monti

: l'effetto delle conden- nagioni fu che scopone fusse miterato e scopato per tutto

paese. poliziano, 4-197: uno che era stato miterato soleva dire: ohimè,

dire: ohimè, io non vorrei che si sapesse a casa mia. busini,

: simone dolciati fu miterato per dire che la città stava male. b.

segni, 9-251: come accade a coloro che sono scopati, miterati o impiccati per

peso. monti, xii-3-257: a coloro che amerebbero di veder rispettati e dolcemente ripresi

delicata loro coscienza il giudizio del fallo che qui denunziamo. 4. figur

, la quale è uno ornamento di coloro che reggono gli stati temporali, le '

, dopoché la fortuna sembra a loro che lo abbia incoronato e mitriato in russia

di errori? carducci, iii-3-4: che se i delùbri crollano e i tempietti /

vostro, o vulghi, sta, / che importa a me? non fo madrigaietti

a me? non fo madrigaietti / che voi mitriate d'immortalità. salvadori,

qual rappresentante e modello l'ardigò, che un altro gran filosofo positivista, l'

dall'astuccio,... avvertì che era, come spesso capita, un

capita, un dono ed anche avvertì che il suo don raimondo una volta sola

. larva trocofora di alcuni anellidi policheti che presenta due lunghi ciuffi di appendici cuticolari

. arbusto sempreverde americano della famiglia gesneriacee che presentafoglie carnose e fiori rossi con calici violetti

; ant. miterato), agg. che porta sul capo la mitra, che

che porta sul capo la mitra, che è ornato di mitra. a

, il vescovo mitrato regge l'ostensorio che irraggia e abbaglia come se di sole

nel caso particolare bisogna pur ammettere: che qui neonati asinelli la vincevano sui loro

senza corpo sulle gentili gambucce di ragno che non trovavano pace. -per estens.

mitrati, oggi vi si veggono più che mai. pallavicino, i-305: nel quale

. niccolini, 1-62: ecco il perdono che aspettar potete / da tiranno mitrato.

vol. X Pag.617 - Da MITREA a MITTELEUROPA (46 risultati)

cominciati a fare vescovi; né dubito che, se bene nel passato si fosse guardato

ora i vescovi del concilio, avvisandosi che nella prigionia di quel gran mitrato [

arcivescovo di toledo] sotto altro tribunale che del sommo pontefice tutto l'ordine loro

como. monti, x-5-211: confessa che un mitrato da galea, / uno spergiuro

la carne era virtù, / quanti marchesi che assalian le strade, / quanti mitrati

assalian le strade, / quanti mitrati che vendean gesù, i...

2-xxv-69: io credo,... che avrebbe fatto un capitolo sul principe dei

e a ciascuno abate mitrato, se avenisse che fusse a l'esequie di tale corpo

solo arcipreti e proposti e abati o che altro titolo abbiano, regolari e secolari,

roma e in grecia) oppure della fascia che serviva per fissare tale copricapo.

persiani e da quelli della frigia, si che 'mitriate 'vale 'incappellato '

mitrato ho il crine: / pur fia che in faccia a i regi / mia

3. condannato alla pena infamante che consisteva nell'essere trasportato per la città

, n. 7). -anche: che ha già subito tale pena.

e ragazzame e trecche di ginie, / che sempre piangon per le carestie, /

sempre piangon per le carestie, / che non hanno da fare una schiacciata.

= voce dotta, lat. mitràtus 1 che porta la mitra '. mìtrea,

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce al

-ci). che è proprio, che si riferisce al dio mitra, al suo

con gli orinali, / per veder di che sorte era il veleno. redi,

, nome di un re del ponto che era riuscito a rendersi immune dall'azione

dei veleni assuefacendosi a essi con dosi che aumentavano progressivamente. mitridate2, sm

(plur. m. -ci). che si riferisce, che riguarda mitridate vi

-ci). che si riferisce, che riguarda mitridate vi eupatore re del ponto

mitridate vi eupatore re del ponto (che era riuscito, assumendo dosi progressivamente maggiori

sostanze velenose in quantità progressivamente crescenti, che ha per scopo l'assuefazione e l'

... morì. ma cesare che s'era fatto mitridatico, sopportò il tossico

. farmac. ant. composto di sostanze che immunizzano dai veleni (un preparato)

sm. medie. capacità di resistenza che l'organismo acquista nei confronti di veleni

linati, 20-8: bisogna dire che lo spagnolo da secoli è attrezzato per

una società in qualche modo mitridatizzata, che sapeva sorridere e scegliere e conoscere i

mitridazio, sm.): pianta medicinale che, secondo gli antichi, possedeva grande

: crateva medico attribuì a mitridate una erba che si chiama mitridazio. questa erba ha

figliuoli infermarono sì gravemente d'uno metrito che erano disperati dai medici. sacchetti,

123-80: assai si potè borbottare, che la brigata che v'era averebbono voluto

assai si potè borbottare, che la brigata che v'era averebbono voluto tagliare [il

volgare, e spezialmente il prete, che parea che avesse il mitrito, specchiandosi

e spezialmente il prete, che parea che avesse il mitrito, specchiandosi in quella

'metrito ': un certo effetto particolare che provano i bambini specialmente ne'primi mesi

e mezzo stralunati. per burlarci d'uno che ci racconta una cosa strana o impossibile

strana o impossibile, a fargli capire che non ci crediamo diciamo: « ma che

che non ci crediamo diciamo: « ma che hai? il metrito? » che

che hai? il metrito? » che è un dargli del bamboccio.

cinto dalla caratteristica fascia di stoffa, che veniva annodata intorno alla testa come ornamento

a una certa somma di mitte, che è una moneta di piombo piccolissima.

centrale e di stirpe prevalentemente tedesca, che si proponeva di agevolare, proteggere e

vol. X Pag.618 - Da MITTELEUROPEO a MIXOFITE (29 risultati)

una direttrice di espansione che da berlino raggiungeva bagdad. marinetti

paesi gravitanti nell'area dell'impero asburgico che verso la fine del xix secolo e

del xx secolo elaborarono una cultura (che la storiografia più recente tende a distinguere

) ». mitteleuropèo, agg. che è proprio, che si riferisce alla

mitteleuropèo, agg. che è proprio, che si riferisce alla mitteleuropa. -per estens

riferisce alla mitteleuropa. -per estens.: che è appartenente o è relativo all'europa

nazionalità mitteleuropee. 2. che appartiene o è improntato alla cultura,

guardia): / sbrigativi, tutt'altro che marziali, forse di bela bartók /

del 13 con l'accluso dispaccio, che m'è riuscito un'enimma, non

ii-n- 268: per il vaglia che ti mandai, il più breve, mi

più breve, mi dicono, è che tu stesso vada alla posta di livorno richiedendo

agg. e sm. e f. che invia una persona in un determinato luogo

'mitule': quel lungo legno o antenna che si mette nel mezzo del pagliaio.

miùro1, sm. metr. esametro che termina con un giambo (w

. dal gr. iisloupoc, propriamente 'che ha coda minore ', comp.

miva, sf. ant. sciroppo medicinale che si otteneva mescolando mele cotogne con miele

. -i). medie. tumore che ha caratteri di adenoma e di mixoma.

mixamebozigòto, sm. bot. zigoto che de riva dall'unione di

, col sufi. med. -ite, che indica infiammazione. mixato, agg.

. mixato, agg. elettron. che è stato mescolato o sovrapposto ad

edema cronico neuropatico. -mixedema postoperatorio: che consegue a tiroideetomia. panzini,

panzini, iv-429: 'mixedèma': malattia che si manifesta o spontaneamente negli individui adulti

pachidermica di charcot) o in individui che hanno subito l'asportazione della glandola tiroide

. mixedematóso, agg. medie. che si riferisce, che riguarda il mixedema

. medie. che si riferisce, che riguarda il mixedema; affetto da mixedema.

una acquisita, determinata da malattie postnatali che conducono ad atrofia del tessuto tiroideo.

ordine mixobat- teriali, caratterizzati da cellule che hanno forma di bastoncini, si muovono

mus. nella musica greca antica, che si avvicina al modo ipodorico (presentando

nelle cellule o negli aggregati di cellule che costituiscono i loro stadi vegetativi; sono

vol. X Pag.619 - Da MIXOFRIGIO a MNEMONICO (40 risultati)

munite di flagello (dette mixomonadi) che, perdendo il flagello, si trasformano

trasformano in mixamebe; queste ultime (che si riproducono per divisione) si uniscono

colore bianco, rosso o giallo), che producono corpi fruttiferi di aspetto vario,

mus. nella musica greca antica, che si avvicina al modo ipofrigio (presentando

. mixòide, agg. istol. che ha aspetto mucoso. = voce dotta

, col suff. med. -orna, che indica i tumori. mixolìdio,

. medie. tumore con- nettivale benigno che riproduce le caratteristiche del tessuto mucoso (

, formato da tessuto mucoso embrionario, che colpisce generalmente il dorso, le cosce

col suff. med. -orna, che indica i tumori. mixomatòsi, sf

di origine virale, molto contagiosa, che colpisce i conigli domestici e la lepre

mixomatosi ': malattia epidemica da virus che colpisce i conigli, sia selvatici che domestici

virus che colpisce i conigli, sia selvatici che domestici. è terribilmente distruttiva; sopravvive

col suff. med. -osi, che indica uno stato o una manifestazione morbosa.

mixomatóso, agg. medie. che si riferisce, che riguarda, che

. medie. che si riferisce, che riguarda, che concerne il mixoma; che

che si riferisce, che riguarda, che concerne il mixoma; che ne presenta

che riguarda, che concerne il mixoma; che ne presenta le caratteristiche.

mobile, munita di flagello, che nasce dalla spora delle mixofite.

intestinale ed emissione di un fluido gelatinoso che, per lo più durante il sonno

zool. ordine di cnidosporidi eucnidosporidi, che comprende numerosi protozoi parassiti dei vertebrati

di tali organi, oppure come cellule che penetrano nei tessuti muscolari o connettivi dei

. m. -ci). biol. che presenta mixotrofismo. = deriv

, sm. biol. eterotrofia parziale che permette ad alcuni organismi vegetali (p.

'nutrimento ', col suff. -ismo che indica una condizione biologica.

mixòtrofo, agg. biol. che presenta mixotrofismo. mixovirus,

mixovirus, sm. biol. virus che provoca l'influenza nell'uomo e in

, gallinacei, ecc.) e che possiede la caratteristica di legarsi con le

apparte nente al movimento sionista che intende attuare il programma del sionismo

a lo specchio vostra imago, / ciò che par duro ti parrebbe mizzo. buti

mizzo. buti, 2-598: 'ciò che par duro 'ad intendere, '

righi mugolando, intoppò subito in quello che cercava: « anello d'oro con

di raimondo lullo, più materiale che la usata dagli an tichi

, era necessaria una tecnica, che era la mnemonica. = voce

(plur. m. -ci). che concerne la memoria, che è proprio

). che concerne la memoria, che è proprio della memoria, che avviene

memoria, che è proprio della memoria, che avviene mediante la memoria, che si

, che avviene mediante la memoria, che si attua nella memoria, che serve

, che si attua nella memoria, che serve ad aiutare la memoria; che

, che serve ad aiutare la memoria; che si fonda unicamente o prevalentemente sulla

per se stesso, s'associa all'onore che si fa agli altri, per prepararsi

vol. X Pag.620 - Da MNEMONISMO a MÒ (68 risultati)

2-v-663: sulle prime ebbe quel sollievo che ci procura la risoluzione d'una irritante

. g. bassotti, 4-25: che cosa nascondeva, nel cranio? una macchina

-scrittura mnemonica: sistema di scrittura che si serve dei segni per richiamare alla memoria

dell'osservatore i fatti o i dati che devono essere trasmessi (ed è uno

, modificazione biochimica delle cellule nervose, che si ritiene essere il fondamento della memoria

il fondamento della memoria. 2. che può essere facilmente ricordato; che è

2. che può essere facilmente ricordato; che è impresso nella memoria. montale

montale, 4-137: io non dico che l'arte e particolarmente la musica e

brutti versi ma tra i più mnemonici che mai si siano scritti. cassieri,

energie. 3. cibern. che è relativo alla memoria di un elaboratore

. -nome o codice mnemonico: quello che rende immediatamente evidente la natura del dato

cifre decimali al confronto della calcolatrice americana che arriva a ricordare soltanto duecento cifre.

delle macchine utensili a controllo mnemonico) che completerà la grande svolta per cui il

. quella sorta di educazione materiale, che spregiativamente si dice formale o formalistica:

da mnemonico, col sufi, -ismo, che indica una teoria, una dottrina.

dimensioni (circa cm 5) che presenta ali arrotondate, bianche, con

. bocchelli, 1-ii-536: le verità che vi si sogna di svelare, mistico vaneggiante

. come la mnemotecnica e la metempsicosi che le affiancano nel suo sistema; certo

(plur. m. -ci). che concerne la mnemotecnica, che tratta di

). che concerne la mnemotecnica, che tratta di mnemotecnica. b

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,

-ci). che è proprio, che si riferisce, che riguarda la. memoria

è proprio, che si riferisce, che riguarda la. memoria; mnemonico.

/ son mo'degno d'avere / altro che solo lo vostro disio. ristoro,

cu'io drizzo / la voce e che parlavi mo lombardo, / dicendo «

mo una canzonetta, la quale credo che ti piacerà. anonimo fiorentino, iii-403

della porta, 2-323: e mò che fai? lancellotti, 1-21: le passate

[cose] mo', d'accidenti che furono, divengono in un certo modo

sentiero! pea, 7-617: l'afrore che il tiglio emanava, lo apparento mò

emanava, lo apparento mò a quello che sciamava dall'albero del pascià. bocchelli

inf., 27-109: padre, da che tu mi lavi / di quel peccato

un altro destrieri / per le strade che van dal mio palazzo / venia per suo

. aretino, iv-3-257: le giornate, che si vivono, ci sono ora madri

sono ora madri e ora matrigne, avenga che mò ci si mostran prospere e mò

terra del vivaro per alzare là suxo tanto che bastasse per fare quello monte. francesco

si conduce / per quella derit- tura che si scrive. colombini, 275: mo

: a me par... che questa vostra disputa sia mo troppo lunga e

4-i-173: deh, ceco mi dubito che si come in vita paresti mal maestro

ne l'arte di cui parliamo, che morto non ti vogli smarrire dalla vera

vogli smarrire dalla vera via; mo'che parlar sofistico et indiabolato è quello che

che parlar sofistico et indiabolato è quello che tu fai? agostini, 59: che

che tu fai? agostini, 59: che dirò mo io dinnanzi al tribunale tuo

? campanella, 5-142: dico mo che l'infinita intendenza e desiderio dell'uomo

dio e l'altra vita son certi segni che a lui s'appartenga immortalità. baretti

averla mai provata, ma assolutamente temo che la sia in verità poco di buono.

ii-286: vengo ora alla seconda domanda. che cosa è la sovranità del popolo?

: non sarebbe mo'una bella cosa che si mutasse linguaggio e si cominciasse a dire

si mutasse linguaggio e si cominciasse a dire che noi siamo di carne, pelle ed

segno del cielo a don placido, che spesso ripeteva: « mo', vorrei

diceva sempre, pace a noi, che sarebbe scoppiata! ». -in

giuliano de'medici, 75: tu mo'che fai? -l'error piango e

bandello, 2-40 (ii-53): che pensi mò di far, camillo, poi

pensi mò di far, camillo, poi che certo esser puoi che io sono innocente

camillo, poi che certo esser puoi che io sono innocente e che da te esser

esser puoi che io sono innocente e che da te esser abbandonata non merito?

parabosco, 3-32: -misere noi, mo che sventura è questa? - egli non

ne vena. menzini, 5-68: che sa egli mo, testa di pazzo,

come siete bello! vi par mò possibile che ella si acconci a quel brutto boaro

brutto boaro? graf, 5-756: di che siete voi fatte, anime mie?

prima, ha valore interiettivo e attenuativo (che ha riscontro con la forma avverò,

le feci torto. / guarda mo'che scortesia! giovio, ii-26: fatte mò

ii-26: fatte mò conto voi quello che saprarà fruttare sicilia, napoli e milano,

una cieca e sorda... piuttosto che a servir uno, il quale,

dargli nel genio, non può fare che non ti paghi largamente. nievo, 416

, i-34: va mo'a vedere che cosa fa tuo babbo. bocchelli,

, 1-iii-618: mo guarda le cose che nascono in terra, mentre noi qui

e dura, / fece risposta più che morte oscura: / -mo, là,

magnifico. giovio, i-216: dio volesse che sua santità fusse stata intesa mò tre

vol. X Pag.621 - Da MÒ a MOBA (65 risultati)

si possa ritrarre alcuna cosa di quello che infìno a mo'non è stato ritratto

può essere? '. -mo che: poiché, dal momento che.

-mo che: poiché, dal momento che. terramagnino, xxxv-1-328: or intendente

: io ve prego, donna, che pietate / dentro nel vostro cor sormonte e

cor sormonte e cresca, / mo'che fortuna el mio contraro adesca. parabosco,

parabosco, 1-24: -tu mo che conosci la natura della giovane, dimmi è

. e ora ti voglio, mo'che son finiti i colpi, carogna, fatti

, a fè, per questa croce, che io adesso, mo mo, or

, mo mo, a trovar l'oste che fa la taverna, darli questi quatrini

taverna, darli questi quatrini e fare che me ne dia un quinto de vino

vino e un pezzo de trippa prima che tomi lo mastro. lippi, 6-40

alcun loco nascoso, / prov'è che la ragion tua no è bella: /

ragion tua no è bella: / per che né mo né mai dar non te

, 964: quando saremo insieme, il che fia presto, udirai e vederai cose

fia presto, udirai e vederai cose che ti parerà una baia tutta la sapienza

mo nate / erano in veste, che da verdi penne / percosse traean dietro

al sol si stan l'aride spine / che pur mo in bianche spoglie ornate vidi

piantate, / davan le viti ciò che fa buon sangue. d'annunzio, v-2-ó50

mo 'e * issa '/ che l'un con l'altro fa, se

1-590: 'che più', cioè imperò che più * non si pareggia mo ':

a dire aguale et al presente, sì che sono simili in significato, benché sieno

volte sulla bocca de'lombardi e romagnoli che introduce nelle sue novelle, è dunque

di radicandoli, 208: se avenisse che alcuno di rettori d'essa arte della lana

,... per alcuno officio che facessero secondo la forma de lo statuto

, seal trino, dimmi in che mo'opererai. buonarroti il giovane,

. buonarroti il giovane, 9-691: che mo'di fare è quello, eh,

ii-151: il mo'di 'tradere 'che è punito nella caina. 2

nell'argomento, e non come taluni fanno che, a mo'di bertoldo, v'

masuccio, 21: impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino

11-183: rideva di me quella donna indifferente che avevo accanto e si sollevava le gonnelle

le gonnelle sedendosi a mo'delle galline che si pongono a covare? -a

: or io ti domando: credi tu che per i posteri possa valer la scusa

per i posteri possa valer la scusa che l'arte tua ha rispecchiato la vita del

del tuo tempo? siamo giusti: che valore avrebbe innanzi alla nostra estimativa estetica

dimenticate -disse a mo'di conclusione, che voi sarete mio ospite per tutto il

, 6-85: è usanza, qui, che i signori, quando incontrano qualcuno per

mo'di saluto questa domanda: -beh! che cos'hai mangiato oggi? loria,

divenuta -per dirlo co 'l baldinucci, che qui fa del grande a mo'del secolo

a dire? / gli dirai: che pazienza! / la pacienza ène [è

lorenzo de'medici, 5-7: mentre che facea quel fatto, / a quel

[le braccia] non vi pareva che pesassero nulla; a quel mo'distese vi

; o piuttosto reggendolo'. 'a questo mo'che qui'. -in espressioni enfatiche ed

.. /... / vidde che la / faustina era grossa, ella

ella mel disse. -di mo'che: sicché, per cui. g

ei si vuole / riposare; di mo'che noi ci siamo / per un pezzo

/ per un pezzo. -in mo'che: in maniera che, in modo da

. -in mo'che: in maniera che, in modo da. f.

,... /... che piacque. baldovini, xxx-11- 39:

/ se non di fare in mo'che 'nfine i'muoia. -per mo'di

quante dichiarazioni io faccia, so bene che certe censure ingenue (dico così per

, in ter. dial. per richiedere che qualcosa sia mostrata, offerta, venduta

delle vendite fatte a pronti contanti, che uno dà la roba e quel- l'

(plur. m. -i). che è nato o risiede nel territorio

moabiti ebbero grande spavento del popolo perciò che era in gran numero: tal che i

perciò che era in gran numero: tal che i moabati erano in angoscia per tema

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,

-ci). che è proprio, che si riferisce, che appartiene ai moabiti.

è proprio, che si riferisce, che appartiene ai moabiti. -lingua moabitica

cananeo, parlata dagli antichi moabiti, che presentava affinità col fenicio, con l'

palma, tanto per fare moambe, che sono certi cibi particolari de'negri, quanto

, e queste stoffe si riducono presso che quasi dappertutto ai soli mantini; li moare

pagamento differito, una quantità di merci che subito si rivendono a pronti contanti o

contratto usurario, nel quale uno, che ha bisogno urgente di danaro, compra

meno lungo al 'pagamento effettivo, merci che rivende nell'atto stesso al prezzo vile

contanti. landolfi, 12-10: -beh che si fa di bello al distendine?

vol. X Pag.622 - Da MOBBILE a MOBILE (58 risultati)

cura di scrivere tutte le cose stabili che sono nella città. = forma di

occasione di dir de'buccheri non credo che sarà tempo buttato il dire di tutta la

di tutta la mobilatura di questo ritiro che non ha niente niente paura del gabinetto

. (superi, mobilissimo). che è suscettibile di movimento passivo; che

che è suscettibile di movimento passivo; che può essere portato da un luogo a

da un luogo a un altro; che può essere rimosso e spostato, alzato

trasportabile. -in partic.: che può ricevere un movimento passivo su se

e spieghi / lo stame del desio che 'n me si serba. tasso,

sublime, /... / torre che grave d'uomini ed armata, /

la natura principio di moto, conviene che i corpi naturali siano mobili di moto locale

ciascuno colla sua famiglia sopra i carri che hanno per abitazioni mobili, quando in

talento di giacersi con qualche donna avvenente che gli dava all'umore, appiccava l'arco

, faceva il fatto suo con quella che gli piaceva, in presenza di tutti.

udiva il carro / del passegger, che stritolando i sassi mandava un suon,

congegni di figure d'angeli e magi che mobili venivano a girarsi, inchinando,

, 2-484: facciasi il serraglio mobile, che io ordinai nel frigoli, del quale

, aperto una cateratta, l'acqua che di quello usciva cavava il fondo. pacichelli

). baldi, 49: quel che... segnar debban gli inchiostri /

galileo, 5-240: parmi... che in vergilio, il quale si serve

e in piazza. 2. che è dotato di mobilità autonoma, della

sé da un luogo all'altro; che può andare e venire. dante,

(89): con ciò sia cosa che venire dica moto locale, e localmente

lo filosofo, sia solamente corpo, appare che io ponga amore essere corpo. boccaccio

elementi. b. segni, 7-13: che l'anima di sua natura sia mobile

virgilio dice nel quarto de lo eneida che la fama vive per essere mobile, e

mobile fondamento. 3. che si sta muovendo, che si trova in

3. che si sta muovendo, che si trova in stato di mòto;

si trova in stato di mòto; che è in fase di spostamento, di traslocazione

non è altro un esercito alla campagna che una gran città mobile governata con leggi

b. andreini, 74: quind'è che nel bel fondo, / nel cristallin

perpetuamente mobili dell'inferno, ossia quelli che 'si percotean, non pur con

-che non sta mai fermo; che si muove in modo irrequieto e vivace

fresca è paragone ignobile / al vermiglio che suol sue nevi tingere, / né un'

e le foglie. 5. che manda in varie direzioni rapidi sguardi,

la notte intorno vedesi / riverberar più che dinanzi al sole / auree cornici,

occhi mobili, finestre dell'anima, che di quivi trasparisce. d'annunzio,

occhi mobili e attenti, come temendo che le sfuggisse qualche cosa. pirandello,

in smorfie annoiate. 6. che per natura si agita incessantemente (il

agita incessantemente (il mare); che scorre senza posa (un corso d'acqua

(un corso d'acqua); che si propaga rapidamente (il fuoco, la

il fuoco, la luce); che presenta una particolare fluidità (un umore)

particolare fluidità (un umore); che, per la leggerezza o per la piccolezza

la piccolezza, è sottoposto a forze che determinano spostamenti e movimenti continui (il

vede orlando più poppe né sponde / che tratto in mar l'avean dal lito

l'avean dal lito asciutto; / che son troppo lontane, e le nasconde /

mobil flutto. tasso, 16-9: poi che lasciar gli avviluppati calli, / in

erbe diverse. achillini, 1-207 \ voi che i mobili misti in vetro avete,

mio ben? dunque il crudele, / che fugace nel mar qual aura io miro

altro urta e trabalza, / mobil caos che se stesso in sé rimbalza, /

, 11- 155: ventimila città, che s'innalzano quasi galleggianti, sull'onde

, d'aranci e di palme, che spuntano con la rorida chioma a cuoprire d'

; infinito numero d'agili navicelli, che per tutto recando l'abbondanza e la gioia

di una polvere arida ancora d'inverno che si alzano e corrono via strisciando sulle

via strisciando sulle strade di una bianchezza che è falsa sotto le nubi di mobile

delle tue dita. -per simil. che ha l'aspetto di una massa d'

più aspre erte. 7. che spira, che alita, che soffia con

. 7. che spira, che alita, che soffia con forza più

7. che spira, che alita, che soffia con forza più o meno intensa

vol. X Pag.623 - Da MOBILE a MOBILE (45 risultati)

. cavalcanti, 207: la terra pareva che fusse mobile, l'aria abbandonata da

fra le nuvole di quelle sottili arene che il vento spinge a ondate rapide e

altri animali. pascoli, ii-530: il che ci dà finalmente l'ultima ragione dell'

e per la guardia bestiale, ma tale che dante ne scende. -sabbia mobile

da un flusso anche debole di acqua che risale verso l'alto, estremamente insidioso

elegiaco, non potè avere in mente che la primissima superficie. sarebbe difficile immaginare

angoscioso di questo, d'un uomo che per tutta la vita si dibatte in quelle

dibatte in quelle sabbie mobili, e che soltanto il miracolo del genio salva dall'essere

infuso all'europa. 10. che appare e scompare rapidamente e di continuo

e i mobili aggiramenti delle immaginette, che or l'una or l'altra al

i-122: nell'ora fallace del giorno che cade la luce traspare, s'annida,

, 20-293: tu non sei più che una lieve e mobile ombra / in questa

alvaro, 8-255: il cocchiere non faceva che salutare, accennare, sorridere, ammiccare

monete non sono piramidi d'egitti, che per qualunque vicenda di stato o di commercio

il prezzo dei frumenti] più mobile che quello delle manifatture. 13.

quello delle manifatture. 13. che va soggetto a un'incessante evoluzione,

, di comportarsi). -anche: che presenta evidenti e accentuati caratteri di instabilità

piacer chi gli compiaqua, / considerando che la sua speranza / in cose mobel si

... non posson essere che d'uomini per debolezza di menti quasi fanciulli

dominio del mare, mobile e vacillante, che se non sarà perpetuamente custodito e guardato

, 1-11: quel'iride celeste, / che gloriosa in arco / fra colorate nubi

mobile del mondo ci offre mille azioni che, traendo forza dal pregiudizio, dall'impostura

, c'è l'infinito delle parole mobili che durano un giorno. de sanctis,

di europa sono mobili, e quello che oggi par verisimile, domani può essere

della donna] di compiere un'opera che nessuno vede, di cui è tessuta

, per testimonianza di livio, conoscendo che l'ordine de'giudici in cartagine,

e lì andavamo a vedere il tessitore che pareva avere in mano la spola della

al mondo non han per altro servito che per fare le nazioni, tra le quali

. e comincia a esistere come uomo che fa, soggetto e oggetto insieme della

, e faber. 15. che si adatta facilmente alle più diverse situazioni

per descrivere un giardino, io dico che era bello, non ne do nessuna immagine

con esclamazioni e con sospiri l'impressione che mi ha fatto provare, il lettore

nomade e volubile. 16. che, nel modo di pensare, di agire

, di energia e di costanza; che muta continuamente, con estrema leggerezza e

fatta ai vicari di roma, e acciò che a questa gente mobile e che non

acciò che a questa gente mobile e che non aviano neuna fede, per l'esemplo

ritonda, 1-244: lo re, che era uomo movile a credere, allora

plebe. betussi, lxiv-108: giudico che dai venticinque anni fino ai quaranta sia da

eleggersi lo amante, né punto biasimarsi che, anco meglio, si togliesse d'

per essere allora più tosto uomo stabile che giovane mobile. bisaccioni, 1-24:

. bisaccioni, 1-24: cesare dubitò che a questo moto si svegliassero i francesi

. fantoni, i-164: da lui che speri? mobile / è più di

(461): temendo... che quel carlo emanuele, così attivo ne'

aveva ora un'espressione di sovrana idealità, che meglio splendeva in mezzo alle altre dame

. papini, 42-282: natura mobilissima che poteva passare rapidamente dalla tenerezza al furore