la generosità del donatore; oggetto simbolico che si conserva per ricordo di una persona
. bencivenni, 4-67: la roba che l'uomo dona al povero è memoria
dona al povero è memoria del povero che priega per colui che li dona.
è memoria del povero che priega per colui che li dona. caro, 4-771:
(638): « figliuoli! voglio che abbiate un ricordo del povero frate »
. 1827 (640): « voglio che abbiate una memoria del povero frate »
dalla finestra, ancora incerta, veniva qualcosa che non era più luce, ma come
io ho una tela grandissima di genti che sono in guerra, di mogli con marito
scritte, di memorie, di questioni che sono fra cittadini, l'uno contra a
vasari, 4-ii-510: la prima stima che di tali beni fu fatta dal fisco,
quanto alle scritture di sua mano, che quelle erano imperfette, e non v'
.. e pruovasi chiaro dalla memoria che ne segnò di suo pugno il medesimo
vedere se ci trovavo memoria alcuna, che mettesse in contradizione la mia eredità.
di firenze, 15: memoria, che 'l maestro salvino resta ad avere del lavorio
, ma prestandosi credenza alle memorie scritte che si dànno l'un l'altro.
], accompagnato da ima sua memoria che fu inserita nel * magazzino toscano '.
pubblicò nel 1784 una memoria sulle curve che servono a delineare le ore ineguali degli
croce, i-2-1: per tale relazione, che mi conveniva dichiarare, del presente volume
cose incerte come le certe, e quel che e'trovavano da sé non meno arditamente
e'trovavano da sé non meno arditamente che quel che era ne'buoni autori scritto
trovavano da sé non meno arditamente che quel che era ne'buoni autori scritto e in
secondo le tradizioni e memorie antiche, che in tutto il tempo passato alcuna cosa
essere supplito dall'istoria de'giudei, che flavio giuseppe ha scritta probabilmente sulle memorie
tempo. misasi, 1-87: tutto ciò che ho scritto mi fu narrato da testimoni
sassetti, 24: memorie... che si distendevano sino all'anno 1105.
afferma nelle sue memorie della guerra passata che il principio di questa calamità nascesse da
goldoni scrisse le * memorie ', che al gibbon parevano « molto più comiche
degli uomini coi quali abbiamo collaborato o che sono stati da noi osservati e conosciuti,
poter serbare ai posteri alcune importanti notizie che altrimenti andrebbero perdute. 10. monumento
scolpire et intagliare nel campidoglio, acciò che egli apparissi qualche memoria della sua giustizia
, eccelse memorie / del latino valor che di sì spesse / e sì magnanim'opre
memoria di gaspare pescatore con due cherubini che l'adornano con l'ali. muratori,
di ferro, spettante ad un longobardo che avea fabbricato un oratorio in onore della
. borghini, 6-iii-105: racconta svetonio che in quel grande incendio neroniano che disertò
svetonio che in quel grande incendio neroniano che disertò delle quattordici regioni di roma
. memoria organica: traccia variamente duratura che uno stimolo lascia, dopo la sua
ricordo documentato di determinati fatti o atti che succedono o si compiono attualmente. —
della deposizione di uno o più testimoni che l'interessato abbia fondato motivo di temere
l'interessato abbia fondato motivo di temere che stiano per mancare (per morte,
quando il giudiceritenga tali testi indispensabili e preveda che essi non possano, per infermità o
: chi ha fondato motivo di temere che siano per mancare uno o più testimoni,
una causa da proporre, può chiedere che ne sia ordinata l'audizione a futura
testimoni nell'istruzione non giurano, salvo che la legge disponga altrimenti. il giudice peraltro
con giuramento la deposizione di quei testimoni che egli ritiene necessari, quando prevede che
testimoni che egli ritiene necessari, quando prevede che non possano, per infermità o per
di procedura civile, il qùale vorrebbe che la trattazione delle cause fosse prevalentemente orale
comunicarle alle altre parti, salvo che la legge disponga altrimenti. codice di procedura
posto sul sepolcro di un martire; altare che custodisce le reliquie di un martire.
vede una lapide con iscrizione intagliatavi, che contiene la memoria della santa. -commemorazione
ponte, lii-9-187: narra la cerimonia che si fa ogni anno nel giorno in cui
. retor. parte della retorica classica, che si occupava dei mezzi più idonei per
, rettor., 51-10: furo alcuni che diceano che memoria non è parte di
., 51-10: furo alcuni che diceano che memoria non è parte di rettorica,
memoria non è parte di rettorica, perciò che non è scienzia. guidotto da bologna
20. con valore di inter. che memoria!: rivolgendosi, con tono
[s. v.]: 'che memoria! esclamazione di chi si dimentica
memoria!: grido di venditori ambulanti che vogliono far credere di vendere la merce
: esclamazione de'venditori di qualche capo che vogliasi far credere degno di regalarlo altrui
'gridano i venditori ambulanti di cosa che intendono dare a pochissimo prezzo. 21
. m. zanotti, 1-5-165: coloro che studiano a memoria un discorso altro non
a memoria un discorso altro non fanno che accozzare spesso, e con la maggior
spesso, e con la maggior forza che possono, le idee di cui esso
gerusalemme liberata, come della conquistata, che possono far testo in materia di cavalleria
più ostinati e dei più sanguinosi incontri che a memoria d'uomini si siano veduti
'a memoria d'uomo ': da che mondo è mondo. anche iperbolicamente,
mondo. anche iperbolicamente, di cosa che non si ricorda sia mai avvenuta.
l'oro in qual si voglia fattura che era tocco loro e pendente manzi al signore
tempio / v'innalzerei, dove colui che scampo / trovò da tonde irate, i
riscatto quegli animali, pose loro tant'amore che molto, quando morirono, gli dispiacque
, purg., 9-15: nell'ora che comincia i tristi lai / la rondinella
leggeva scolpito per memoria degli uomini la pace che sp. cassio fece coi latini tutto
, lxxx-3-191: si restrinsero in dire che desideravan [i boemi] di poter viver
viver come avevano fatto sempre. al che s. m. assentì, e gliene
tempo. viani, 13-487: l'epigrafe che il municipio, a eterna memoria dei
posteri, aveva fatto murare sulla facciata che dava sulla piazza omonima, era breve,
in cui egli potesse alcuna fidanza avere che opporre alla loro malvagità si potesse.
dissoluta prodigalità di nomentano, descrisse poeticamente che tutti li ministri della sua sardanapalesca vita
ancor sapere / dèi quanto fosse più duro che petra / nostro voler contra venere sciolta
iddio... principalmente richiede a noi che ci rechiamo a memoria li nostri mali
monte simoncelli, i-2-412: ad uno che sia cacciatore riescirà più facile il conoscere
e le nascose ritirate, di quelo che ad un altro ohe cacciator non sia.
1-2-20: io devevo pure avere in memoria che rare volte il trappola era usato a
g. paleotti, l-11-225: dichiarati che li siano almeno rozzamente gli articoli della
per l'attrattiva del metro, rapido più che non sogliano averlo le liriche pariniane e
non sogliano averlo le liriche pariniane e che simula una certa concitazione, l'ode
molte cose passate e di molti fatti che si sieno incontrati e avvenuti. ariosto
serberà gran tempo la memoria delle ferite che voi ci faceste. panzini, i-246
. c., 13-1-3: abbi memoria che la morte non s'indugia. s
poche lettere ho memoria d'aver ricevute che mi siano state così care.
152: son diventato come una cipolla / che sia scappata di memoria al cuoco.
. sarpi, i-1-54: io consigliarci che, per fare il suo libro più
vi fece del suo un gruppo di alcuni che erano circondati da velenosi serpenti. muratori
confonde sempre e, ricopiando tutto ciò che in diversi è, contrarie sentenze senza
: noi lettori... troviamo conveniente che il poeta lirico alla pittura de'propri
interno, mischiò verità e menzogna nelle parole che avrebbe voluto risuonassero per entrambe illuminanti e
sì piccolo spazio, e ancora diceva che per suo voto non gli era lecito navigare
abiurazione il nobile giovinetto non proferir parola che non la me- schiasse col pianto.
, 84: ode / il pennato che stride nel vento più forte / e mischia
metalli / con cui dolce concento par che mischi / il vento e l'onda e
rumore nascosto / e perenne del grano che ventila / un vecchio attento e polveroso.
miniare il cielo; / ed ecco già che, intinto / il pennel de la
le meretrici sono da schifare, imperniò che mischiarsi con loro è giudicata sozzissima cosa
, 2-40 (ii-34): sono più che certo che, restandoti impresso de la
ii-34): sono più che certo che, restandoti impresso de la fantasia ch'io
cinzia amorosamente mischiato, esser non potrà che sempre tu non mi tenga per disleale
13-31: con costei, dicon, che in amor mischiassesi, / fanciulla di negri
faone. beccaria, ii-715: pare che convenga distinguere l'adultero uomo dall'adultera
suoi, a differenza dell'uomo, che mischiandosi con donna libera, non può
: facci pur la vostra sorella quello che la vole e peschi e treschi e meschi
e peschi e treschi e meschi quanto mal che la può, che voglio avenga a
meschi quanto mal che la può, che voglio avenga a lei come è avenuto a
altre, e non v'avedrete se non che la sarà pregnia. -imparentarsi.
aurea volgar., mi: volle domenedio che queste schiatte privilegiate si mischiassero per lo
mischiassero per lo grande misterio, però che di quelle doveva nascere il segnore.
si torni al principio omerico degli dei che inducono in colpa i mortali.
de la cit- tade, acciò che tutti si mischiassono con lui ne'sacrifici
e a gl'inganni il mostra, / che s'ha mischiar con la progenie nostra
: vorrebbe forse [corisca] / che mi mischiassi anch'io tra quelle ninfe?
lamberti, 29: erano pure, più che i patrizi del primo e secondo ordine
si comportò con tanta viltà ed imperizia che... non osò né meno d'
osò né meno d'affacciarsi, non che di mischiarsi coll'infanteria francese. s.
103: fu interpretato... che i suoi di parte e d'altra urtassero
urtassero e sbaragliassero i nemici, avanti che quei di catulo arrivassero a mischiarsi con
mischiati, l'enorme massa di cavalleria che veniva dietro ci avrebbe calpestati sotto le
pessime son le lacunali e paludali e quelle che tengono mignatte e tutte quelle alle quali
. sanudo, xlv-235: si dubita che la peste non faccia la parte sua
faccia la parte sua, perché fra che già ce ne era principio, in
. sacchetti, vi-58: vi priego che [le vecchie] sian discacciate /
prato e dal nostro villume, / sì che lor legge fra noi non si mischi
uffici de'« danni dati », che, senza vedere il danno, quello
in modo inopportuno e fastidioso in questioni che non riguardano; impicciarsi nei fatti altrui
, 89: ebbe arrigo per risposta, che... egli non ci si
pacichelli, 1-179'¦ la libertà, che qui si gode, invita ogni forastiere a
, 1iii- 139: gli ho risposto che io non me ne mischiava..
: non si meschia in minima cosa che appartenghi al governo. manzoni, pr.
schiarcisi mai. bacchetti, 1-iii-130: di che si mischiava costui, quel curioso che
che si mischiava costui, quel curioso che non si peritava di farle la predica?
156: ecco come un'architetto civile, che non ebbe mai lo spirito marziale di
: esenti dalla milizia secolare erano colore che, entrati nella milizia ecclesiastica per servir
servir dio, non era di dovere che si mischiassero nel sanguinoso mestier delle guerre
gattina, i-149: ho scritto al nunzio che non volevo più mischiarmene. papini,
., 4-107: a questo punto voglio che tu pense / che la forza al
questo punto voglio che tu pense / che la forza al voler si mischia, e
voler si mischia, e fanno / sì che scusar non si possono l'offense.
giosaf'atte, 105: figliuolo, sappi che quella nebbia nella quale sono istato e
grande male ch'io abbo fatto, che gesù cristo non mi degni di ricevere.
: io non intendo levarti il piacere che con la temperanza si meschia, ma sì
meschia, ma sì bene del piacere che col vizio si unisce. metastasio, 1-i-131
figlia, / più al pubblico riposo / che alla scelta servir del genio altrui.
con tutte l'immagini care o terribili che la speranza o il timore gli mettevano
ben rammenta il detto d'orazio, che chi mischia l'utile al dolce ottiene il
a battifolle infino allora e di quella gente che non avea retto. intelligenza, 184
quando saranno cresciute, si divelgano quelle che saranno da trasporre. salvini, 3-67
. e così a quegli della setta che non reggeano come a quegli che reggeano,
setta che non reggeano come a quegli che reggeano, mischiatamente. s. agostino
... e di tutte l'erbe che... si seminano in quelli
dell'a b c, di quelle che, senza operazion di uomo, per
nel viso gli sprazza / velen, che v'è mischiato altra sozzura. fra
inf., 3-68: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano
rigavan lor di sangue il volto, / che, mischiato di lagrime, a'lor
vino mischiato in acqua inebria più tosto che non fa il puro. boccaccio, vi-228
] noi non potemo perfettamente vedere mentre che 'l nostro immortale col mortale è mischiato
. fra giordano, 3-187: dissero che iddio non era iddio, né l'
. doni, 3-140: parve a me che... passassero infiniti uomini e
, tutti di forma umana, salvo che la testa, le mani et i piedi
giù la gran luce mischiata con quella / che raggia dietro a la celeste lasca,
finire e il dì appare, innanzi che si levi il sole, è quasi un
fuoco è luce mischiata con altre materie che la rendono impura. muratori, 7-ii-328:
la rendono impura. muratori, 7-ii-328: che vi fossero anche denari, come noi
d'argento e di rame mischiato, pare che non se ne possa dubitare. lastri
e simili, onde si ottiene quello che si dice 'grano mischiato '.
genitor molti princìpi / nel proprio corpo, che di mano in mano, / dalla
intelligenza, 38: cerauno v'è che nasce in germandìa, / cristallài'e
cognoscere la buona pietra, togli quella che vedi sia più piena di colore azzurro
: come marmi neri, ed alcuni che traggono in bigio, ed altri che sono
che traggono in bigio, ed altri che sono mischiati di rosso. nannini [
così ben mischiate di colori e scolpite che senza artificio alcuno si posson mettere nelle
barbe d'ulivo e di altri arbori, che s'adoperano nei lavori di commesso e
enver le rose / meschiate dei color che piaccion più, / voi sollevaste el
di santa uliva, xxxiv-786: mentre che si dà ordine alla giostra per intrattenere la
... né fu né fia che quella de la gente latina...
e cane, ne nascano due specie che non si possono nomare né lupo,
specie fra loro. 6. che è a contatto con persone di origine,
di condizione sociale, di indole diversa; che si trova unito o inserito, anche
cattivo coro / de li angeli che non furon ribelli / né fur fedeli
scene. segneri, 3-557: ordinò che appio conti, condottier della cavalleria, procedesse
procedesse con una parte di essa, che seguissero le compagnie d'iber- nesi dello
scannelli, 29: riconosceremo le ragioni che... furono proposte per dimostrare
furono proposte per dimostrare d'onde succeda che i veri primi maestri di pittura si
ecc.]. 11. che esercita la propria influenza, che si
11. che esercita la propria influenza, che si esplica o si verifica in concomitanza
essi non veggono, non si guardano che egli è uno panno meschiato di molte
non fu già mai cosa gioiosa / che non fusse meschiata di sciagura. giuglaris,
giuglaris, 53: ógn'altro bene che dal mondo pretendiate acquistare, con tutto
dal mondo pretendiate acquistare, con tutto che sia mischiato con tanti mali e di
ditemi se non vi costa assai più che dio. muratori, 7-v-107: se abbondavano
portava il dovuto rispetto alla religione, che maraviglia è il trovare anche la superstizione
tutti i difetti, abusi e pregiudizi che a lui pareranno mischiati con quella scienza
d'insegnar quella scienza o arte che sarà stata commessa all'esame suo.
. maffei, 5-1-162: questo è ciò che i legisti chiamavano imperio misto, cioè
unito e mischiato con la giurisdizione, che consiste nel giudicare. 12. introdotto
sintesi di elementi diversi: misto; che risulta dall'intreccio o dalla commistione di
, di parole, di elementi eterogenei che dovrebbero restare distinti e separati (e
1 (8): se i fiori che proporremo fossero mischiati intra molte altre parole
più cose; perché questa / conven che di sé vesta / l'un bene e
se non vi applichiamo una regola certa che ce ne assicuri? carducci, ii-4-332:
... forse dà a divedere che un giorno io potrei avere uno stile
potrei avere uno stile: ma vedrai che v'è molto dell'eterogeneo e del mischiato
alternanza più o meno regolare di versi che presentano una cadenza differente. stigliani
-imbastardito da forme e da elementi che appartengono a tradizioni o a culture diverse
[della sibilla] si può capire qualcosa che sembra vaticinio o responso.
ricchi, xxv-1-184: tu sai pur che costui non mangia farai tu stamane
. villani, 12-18: veggendo il popolo che erano convenevoli e pacifichi grandi, e
.. conveniente..., che... si deputassero tre o quattro
tal misura di acuto e di grave, che ne proviene in ciascuna la sua individuale
sm. (femm. -trice). che mischia, che mescola. -in partic
. -trice). che mischia, che mescola. -in partic.: nell'industria
/ non grosse più né men che si convegna, / e lor ridente insegna
gran muffa, / con tale odor che guai a chi lo sente! alamanni,
seme a macerar. soderini, i-107: che se accaggia pur che l'acqua piovana
, i-107: che se accaggia pur che l'acqua piovana a simili acque di
fonte si vadi mescolando, non si fa che trascolata e per quelli piccolissimi pertusi quasi
acre nubiloso e mischio. 3. che risulta dalla fusione o dall'accostamento di
tutto rosso ha da essere, ma che questi colori sieno mischi fra loro. bizoni
... ha un bel campanile che mostra verde rosso e mischio per un
sì pronte / vibra scintille e più che mischio è 'l crine. -venato
dole con ornamenti d'altre pietre mischie, che, fatte lustranti, facevano accompagnatura bellissima
venati, egli pur gli ordinò si che non parean diversi pezzi ma uno solo,
e rossi. giovio, ii-65: pensava che un pilicione di panno di camerino miscio
castroni bianchi tenesseron più calde le gambe che le martera coperte di raso cremosino.
avvolto in un ferraiuolo di panno mischio, che lo cuo- priva tutto. inventario di
e l'altre fiere belve, / che sono a riguardar si pien di rischi,
piacer prendon diletto. 6. che si trova unito in una folla insieme con
mancano processioni di prencipi e gran signori che, vergognatisi d'esser veduti meschi a
veduti meschi a mercanti su una strada che ha del sordido, tirano il cappello
su gli occhi. 7. che presenta caratteri concomitanti, simultanei o interdipendenti
i-280): volle... che il signor girondo si levasse in piede,
si correan di brutti rischi, / di che don mecenate non ben pago, /
don mecenate non ben pago, / che in odio i giochi avea di sangue
il lume degli onori nel mondo nostro ancora che non può più sapersi se chi se
stella o cometa. 8. che deriva dall'accostamento, dal contemperamento o
in sostener gl'inchiostri alquanto mischi, / che non saran vostre fatiche sparte. carducci
. -formato dalla fusione di elementi che appartengono a lingue o a dialetti diversi
materiali le 'forme 'dei mischi corporei che (di cose, di elementi,
si quietò con esso il dolce mischio / che si facea nel suon del trino spiro
cioè co la mistura del canto che faceano li detti tre apostoli, che
che faceano li detti tre apostoli, che era dolcissimo. 11. tessuto
quei dentro allora un fischio / stupendo, che il co- nobber al colore / del
trovata questa cava di pietra fu cagione che lo stesso granduca cosimo i facesse levare
cosimo i facesse levare le colonne di marmo che erano attorno al coro del duomo di
è stralarga e que'tanti pilastrucci non fanno che confusione. galanti, 135: dopo
altri colori, cioè gialletti, rossetti e che tirano al bianco, al bigio e
: qui michelagnolo addomesticò 1 monti, che dessero il marmo, sì quello da statue
lavagna. nomi, 11-16: un che s'intenda formi gli abachi suoi sulla
mamiani, 6-27: non potrà mai dirsi che quel continuo mutar di tinte e di
aristotelico, quasiasi ente o sostanza corporea che risulta composta di elementi primitivi, di
della aggrecosì arrivò ad virtù che negli elementi si contenevano, ma che rimanevano
virtù che negli elementi si contenevano, ma che rimanevano in potenza senza il loro intimo
/ quel di parlari orrisono mischiume, / che in te si raggavigna e si riscorza
galileo, 4-2-322: panni di avvertire che al sig. colombo non basti
al sig. colombo non basti che i corpi sien miscibili solamente, per
una e l'altra condizione, cioè che sieno fluidi e miscibili, e di
l'acqua e quella sorta di sali che... si chiamano acidi e fissi
.. miscentur moenia luctu': cose che, per diversità di materia e di qualità
, di diversa natura e proprietà, che compongono il misto corporeo. b
com'è ver- bigrazia il misto, che fa una terza natura diversa da ciascun
ciascun de'miscibili, ma nel senso che ella partecipasse dell'una e dell'altra
. segni, 4-118: è da sapere che nel misto [stato] concorrono i
[stato] concorrono i mescibili e che e'vi stanno dentro. = agg
soluzione omogenea (e, a seconda che l'omogeneizzazione si verifichi, rispettivamente,
comunità fondate da una sola femmina, che nidificano talvolta in vicinanza di formiche arboricali
. tribù di insetti imenotteri larrini, che comprende forme di piccole dimensioni e a
famiglia sfegidi, a cui appartengono specie che scavano il nido nel terreno e lo
'non fu mai sola 'e che qualcuno a lei smisuratamente superiore, l'
agg. ant. e letter. che non riconosce, che ignora o
. e letter. che non riconosce, che ignora o rinnega per ostilità preconcetta
una fede, un dato di fatto; che non sente o non dimostra riconoscenza e
: « oh, buon signore iddio, che bel mondo armonioso e puro hai tu
. e mi lavavo intanto e mi pareva che l'acqua non fosse mai assai per
grande lacuna del carducci -colpa delle teorie che correvano al tempo suo, del poco
è la sapiensia d'esto mondo, che dio e li preziosi nobili ricchi tezauri
]... è pur quella che le cose nostre ignora e misconosce più di
... vedere lontano quel bene che si aveva misconosciuto. pascoli, 1-190
dite voi. qual è il nome che proclamereste in faccia a chi misconoscesse la
? slataper, 2-207: raccontale quello che hai sentito di lei ieri sera. una
rettitudine, di intelligenza e di bontà che solamente dei ciechi e dei sordi,
non avere nessuna idea della divinità, che averne idee basse, fantastiche, ingiuriose
ingiuriose, indegne di essa (come quelle che può formarsene un bambino), essendo
un bambino), essendo minor male misconoscere che oltraggiare. -negare, contraddire
]: i'non miscognosco né mica che ciascuno debbia onorare suo pare e ubbidire
205: pare, dall'omodeo, che il volpe misconosca rapporto bellico degli ufficiali
i meriti suoi, misconosciuti non ostante che egli fosse e sia un garibaldino, arrivò
sul cui seno avesse potuto riposarsi; che gli avesse ispirato con le sue sofferenze la
con le sue sofferenze la stessa pena che gl'ispirava allora la sua arte misconosciuta.
il rammarico di lodevoli intenzioni misconosciute, che si volessero colpire di dazio i grani
nei magazzini. 2. che è vittima, per lo più immeritamente,
miscridènte), agg. relig. che non crede nella divinità in genere e
religiosi, scettico in materia religiosa; che nutre ed esprime opinioni o sentimenti ostili
empio, sacrilego. -in partic.: che non aderisce o respinge la religione
natura degli animali, xxviii-307: secondo che lo serpente fugge dalla pantera, cosi fuggeno
dicie in questo punto san girolamo, che come che sappino né
questo punto san girolamo, che come che sappino né
rimedia [o san gennaro] a quel che vede / d'ogni rio miscridente /
datevi pace, o miscredenti, / che questo sopra naturai potere / è in
senza particolar grazia di aiuto divino, che prima si lasciano seppellire quei miscredenti nelle
quei miscredenti nelle rovine di essi regni che loro ambizione si minuisca punto. tasso
sì mattacinesco, sì tragico, sì comico che, certo, credo che non vi
sì comico che, certo, credo che non vi sarà poco occasione da dovenir eroico
il miscredente, ah sei tu solo / che sprezzi la tua legge e i voti
oh, quanto s'ingannano i miscredenti che s'infingono le anime non provar altr'
infingono le anime non provar altr'inferno che 'l corpo! filicaia, 2-1-24:
insano e reo / miscredente saul, che udir noi volse, / ond'egli
, / figlio di stolta al par che infame setta, / ch'oltre il culto
quali tanto giacciono sprofondati nelle cose terrene che niente altro non gustano che beni di
cose terrene che niente altro non gustano che beni di carne. de sanctis,
... perché era un miscredente che non andava mai in chiesa e doveva
voialtri massoni mangiapreti, la vi brucia che questa brava gente non perda la sua
l'ambulatorio, la chiesa con annesso oratorio che il sabato sera e la domenica faceva
ai miscredenti. -per estens. che è costituito in gran parte da persone
] da un cattolico in una città che passa piuttosto per superstiziosa che per miscredente
una città che passa piuttosto per superstiziosa che per miscredente. c. bini, 1-283
stupido e miscredente. 2. che professa una religione diversa da quella che
che professa una religione diversa da quella che è ritenuta l'unica vera e autentica;
de'poderi loro e delle altre commodità che la patria suol prestare, si convertirono
altri miscredenti. morando, 526: odi che di macon la legge aborri, /
di macon la legge aborri, / che noi barbari appelli e miscredenti. ferd
fra voialtri, piuttosto cacciate i miscredenti che si trovano nell'ha- masen ».
della chiesa, e dei miscredenti ebrei che bisognava sterminare. -che si propone come
puote vedere scritto nel libro de le leggi che elli [giustiniano] fece.
giustiniano] fece. 3. che è contrario al dogmatismo religioso; libero
cavaliere vi era pure, francese, che è proprio il più acutamente spiritoso miscredente
è proprio il più acutamente spiritoso miscredente che mi conosca. 4. che
che mi conosca. 4. che assume o rivela un atteggiamento critico o
sacrifizio e di distacco dalle cose mondane che saranno sempre meravigliosi anche all'occhio miscredente
in questione. 5. che è o si mostra incredulo verso le affermazioni
quello onde sono state miscredente, / che null'om possa per amor morire.
tata sia / la miscredente gente, / che dicono in parvente / ch'io vado
venuta m'è a disia, / avegna che neiente / credesse veramente / andarmi piue
mala parola, disse la miscredente, che voi siete, e, prese poi le
una. tasso, 13-i-474: far che s'ami una bella è lieve impresa;
io segua o mi strugga / per bruttezza che fugga, / se miscredente io fui
fa sempre il miscredente, / e ciò che non ha visto oppur toccato / creder
siriano a tastone, / a guisa che fa l'orbo miscredente, / che davanti
guisa che fa l'orbo miscredente, / che davanti si porta lo bastone / e
sostiene idee o opinioni contrastanti con quelle che dominano in un certo ambito o in
nostri. 6. ant. che non mantiene la parola data; che
che non mantiene la parola data; che rompe un giuramento o una promessa; traditore
. -che tradisce la persona amata, che rompe la fede coniugale (ed è
/ o mie lunghe miserie, a che son giunta? / s'una fuga sì
/ io non ho per fuggir petto che basti? / perfido! mi
querimonie e rammarichi di vecchi, / che... / si dolgon, quel
1-216: 'scredente'è lo stesso che 'miscredente, discre * dente '
bue] rieschi così spiacevole o caparbio che non vogli tirare, gettandosi per terra
da miscredente, col sufi, -ismo, che indica una tendenza, un atteggiamento
., 1-6 (102): il che essendo allo inquisitore rapportato,..
in questa vostra malvagia contrada non credo che n'abbia nessuno, perché 10 tuo
, ii-16: fra gli altri dubbi che io aveva, questo era il principale,
aveva, questo era il principale, che non mi sapeva risolvere se la mia fosse
quella luttuosa confusione di cose e que'mali che nel progresso vedremo. mamiani, 4-186
schernitrice e turbolenta, e discadde più che mai e si maculò da ogni lato
assai peggiore e dannosa all'ordine sociale che non il mantenersi ligi colle opere alle
9-28: è pur notevole il fatto che gli affiliati alla miscredenza tornassero sempre a
chi professa una religione diversa da quella che è ritenuta l'unica vera e autentica
te [o margherita], però che vedemo il tuo corpo essere così crudelmente
corpo essere così crudelmente isquarciato. oi che bellezza tu hai perduta per la tua
173): non credendo gli scribi che potesse [gesù] perdonare i peccati degli
aurea volgar., 616: mentre che [gli apostoli] mangiavano in quello
ogni miscredenza e innalzati meco più su che non arriva il senso o la ragione
, scopriva in loro una invincibile miscredenza che le fortune del re versassero in pessimo
costui signoria [cominciarono] a peggio che mai adoperare e con maggior miscredenza ancora
derrata pareagliene avere allo avvenante di ciò che pareagli meritare per loro miscredenze e mali portamenti
/ da voi la voglio, sì, che la semenza / spargeste del mio povero
l'unico montale tra i poeti moderni che non abbia perduto (e continui invece a
dall'altra parte conosce la dama, che di ciò il prega, di gran senno
? e tientilo. ma veggio / che ti struggevi pur di farmen parte,
... è quanto il volere che miscredano affatto e agli errori dell'intelletto
asservire cristiani! e s'ei diravvi che il comandò, miscrede al vangelo. papini
servigio e tanto senbrane grave, che non amore, ma forsa senbra
senbra ne mova, e mostra che mescredemo esserne merto o che pentuti
, e mostra che mescredemo esserne merto o che pentuti siamo, che cominciammo.
merto o che pentuti siamo, che cominciammo. siri, 1-vi-296: fargis
del duca, replicò l'olivares che 'l re cristianissimo era informato di
/ gli occhi miei miscrederi, / che non mi credon niente. =
inane. idem, 3-604: vedete che belle fabriche, non molto dissimili a quelle
belle fabriche, non molto dissimili a quelle che sogliono far gli fanciulli, quando contrattano
. papini, iv-569: l'uomo che spiava, soffrendo, gli uomini;
soffrendo, gli uomini; l'anima che viveva per i problemi dell'anima,
, son presenti anche nella miscugliata olimpica che forma la prima parte di 'bicicletta
tumultuante e miscugliata tribù di rimbaud, che tra loro si somigliano alla lontana ma
sembrano neppure fratelli. 2. che dimostra un'inventiva confusa e bizzarra;
anche, aeriformi, talvolta eterogenei, che può risultare disordinato e confuso o omogeneo
cocchi, 8-458: tutte tacque minerali che sono calde, sieno tali stante il mescùglio
tali stante il mescùglio di quelle sostanze che in sé contengono e spezialmente del bitume
5-222: di questa sorta di pitture, che principalmente son fatte per esser rimirate in
rimirarle in faccia, non rappresentando altro che un mescùglio di stinchi di gru, di
occhio immobile, e quegli orridi visacci che le stavano davanti le parvero confondersi e
di oro e d'argento nativo, che trovasi in alcune miniere. -combinazione
terra, acqua, aria e fuoco) che anticamente si ritenevano costitutivi della materia (
mescùglio dell'acqua e della terra, che vulgarmente si chiama mondo e che fa
, che vulgarmente si chiama mondo e che fa tutto come uno corpo. bracciolini,
corpo. bracciolini, 1-5-49: io che rettor, come tu sai, / son
fochi inestinguibili ed ardenti, / come quei che tu dì, non vidi mai.
egli [anassagora]... che 'l principio primo, / che da lui
. che 'l principio primo, / che da lui vien chiamato omeo- meria,
d'ogni corpo, / in guisa tal che il generar le cose / solamente consista
s. a. lo stomaco che 'l calore naturale, non potendo digerire
miscugli, guazzabugli, intingoli e triache, che noi altri medici tutto giorno ordiniamo
il vocabolo tedesco 'schnaps ', che non ha equivalente nel vocabolario, con
'rozza ', popolare toscana, che significa un miscuglio di liquori alcoolici di
miscuglio di caffè, latte e cioccolatte che si aveva per quindici centesimi.
, 5-33: pura è detta quella cosa che non ha in sé mescùglio. cennini
107: per costante hanno i colori che, quando sono insieme con le loro tempere
, ed oltre ai mescugli minutissimi, che avevano anche sotto la forma di piogge
campanella, i-388: quei cavalieri, che stavano accesi a combattere,..
dall'ira, dalla pazzia e dalli soldati che avevano a canto e da'richiami de'
alèso, del troian nome nimico, / che di mille feroci nazioni, / in
a lui [cesare] pareva onorevole che si dicesse d'aver guerra con un
dicesse d'aver guerra con un re che con un miscuglio di gente di diverse
bentivoglio, 4-405: portava la fama che nel suo esercito si trovassero settemila fanti
, è un miscuglio accidentale d'uomini, che, più o meno, per gradazioni
alterare il loro linguaggio, di modo che due diverse lingue se ne formarono.
: la nuova gente sono i forestieri che ebbero la fiorentina cittadinanza: e questi
e questi mescugli soglion riuscire ad un bastardume che come lievito guasta la massa. d'
qualche cosa di ibrido e di subdolo che non isfuggiva a un osservatore; era quell'
era quell'inde- finibile aspetto di viziosità che portano in loro le generazioni provenienti da
arte e l'onestà di ventiquattro carati che distingue l'editore e tutti coloro che
che distingue l'editore e tutti coloro che gli tennero il sacco. 8
da siena, iii-234: come fu mai che nella chiesa di dio fusse conceduto questo
segneri, iii-3-278: io rimango stupito che... si tema...
fuori d'essa città, in maniera che i sani esteri non pratichino co i sospetti
se non alla presenza de'commessari, che invigileranno all'esecuzion degli ordini, affinché
infausto maritaggio aggiunge ora la seconda, che è quando si con- chiude contra il
con poca soddisfazione delle parti, dal che ne ho veduti succedere molti disordini,
dissonante e casuale di canti e suoni che producono un effetto sgradevole all'udito.
di suono il più bizzarro e fantastico che mai s'udisse. -mormorio confuso,
157: mescuglio dicesi in particolare de'colori che il pittore mescola e rompe, per
, 3-87: come un uomo celibe / che... in ozio / vagando
cotesto è un gran miscuglio: ora che pensi / tu di far? f.
f. frugoni, 4-71: oh che miscuglio è questo! oh che insalata!
oh che miscuglio è questo! oh che insalata! botta, 4- 1011:
sott'occhio un informe marmoreggiato. credi che da questo miscuglio nessuna congiura umana potrà
repubblica... non è altro che un mescuglio del popolare e di quel de'
cioè, salario alli cittadini poveri, che si ragunano alla conclone e che giudicano
, che si ragunano alla conclone e che giudicano, ed alli ricchi con non dar
non dar pena. onde si vede che chi volesse fare un buon mesculio,
cotali isfagumati legge per disgrazia nostra quel che ora cianciano tra noi, senza dar
noi, senza dar mente a ciò che ci esce dal capo, di prima
capo, di prima giunta dirà: che mescuglio di parole sono queste? b.
, aratri e vomeri, / tal che sarebbe troppo gran mescuglio / di dir
/ questo miscuglio garrulo racchiude: / che libertà è virtude; / e che
che libertà è virtude; / e che i galli esser liberi, son fole.
di caratteri generalmente differenti e contrastanti, che si dispongono o s'immaginano disposti in
. della casa, 708: poi che quel trafurel fece garbuglio, / quel
esser vera la opinione degli epicurei, che l'universo sia formato da un concorso
la qual cosa allora solamente mi garberà che da un miscuglio causale delle lettere dell'
, xvi-150: or poiché tutto quello che è dev'essere, e se non dovesse
non sarebbe, a noi non resta che di rassegnarci a questo bizzarro miscuglio di
di ricchi; bizzarro miscuglio, ma che fa il bello e mirabile tutto del
di cristo e d'aristotele, d'aristotele che non credeva né manco alla immortalità dell'
miscuglio, prodotto del caso, senza che alcuno possa rendere ragione sufficiente della sua
sanctis, ii-n-44: leggete le strenne che si pubblicavano allora al principio di ogni
desiderio: e s'interessava del significato che prendevano gli avvenimenti. -stato psicologico
contraddizioni. fogazzaro, 4-71: credo che avesse nell'oscuro miscuglio del suo cuore
elementi di lingue e dialetti diversi, che attraverso influssi e rapporti reciproci concorrono a
pronunzia propria, ti pare sì bello, che tu non puoi in maniera alcuna credere
puoi in maniera alcuna credere o imaginarti che e'fusse più bello udire o cesare
o qual altro romano si sia, che alcuni de'veri e nobili cittadini di firenze
6-44: parlò dei suoi, di quel che aveva in animo di fare da congedato
, i-4-280: « documenti nuovi », che quelli avevano scoperti o adoperati,.
miscugli « soggettivi », dalla elaborazione cioè che se n'era tentata. 17
di miscuglio: in computisteria, quella che permette di ottenere il prezzo medio di
sistema eterogeneo costituito da più fasi, che, conservando ciascuna le proprietà caratteristiche,
, nebbia) e del rapporto quantitativo che intercorre fra essi (e, in
metall. regola del miscuglio: quella che permette di calcolare rapidamente le rispettive quantità
, ma a diversa concentrazione percentuale, che occorre mescolare per ottenere una soluzione a
, acqua o altri corpi, tale che ne risulti un'abbassamento notevole della temperatura,
, in un'unica nitida percezione, che rende possibile l'identificazione dell'oggetto.
l. ghiberti, 99: si conviene che due specie vegnenti dagli occhi addiventino una
occhi addiventino una, in quella prima cosa che sente, acciò che la cosa veduta
quella prima cosa che sente, acciò che la cosa veduta paia una e non due
due. ed alacen dice nel primo che le luci non sono mescolate nel mezzo
. manifestazione di malumore epilettico, che colpisce soggetti alienati nel corso di esperienze
-deriv. da misdea, nome del soldato che, nel 1884, in preda a
di desquamazione e di esfoliazione viscerale, che si presenta nelle urine sotto forma di
campana del guardinfante, come una farfalla che dalla cintola insù sia per involarsi,
[il re marco] dàe per sentenzia che la reina fosse data agli miselli (
(ciò sono gli malatti), acciò che niuna altra persona avesse mai voglia né
vangelio lo nostro signore a un misèllo che egli sanò: va', e mostrati
quello diritto ànno i preti dell'evangelio, che giadì in tempo anziano sopra la legge
potassio, a simmetria monoclina pseudoesagonale, che si presenta in masse fibrose caratterizzate da
plur. femm. anche miseràbile). che si trova in condizioni di grande infelicità
, di inferiorità, di insicurezza; che è colpito da crudele avversità, tormentato
cavalca, 9-86: tu dici che sei ricco ed abbondante e nulla ti
ti manca; e tu non t'avvedi che tu sei povero, nudo, cieco
. canteo, 142: io, che più perdo e lagrimando grido, / cacciar
più d'alcuna delle cose loro, fuor che delle proprie persone, e perciò più
e perciò più miserabili di tutti gli altri che mai furono assediati. s. caterina
77: io mi mortifico quando penso che lei, così di continuo occupata in
si metta a scrivere a me, che sono una vile feminuccia ed una miserabile
umanità fe'riscatto di molte persone miserabili che da'soldati si conducevan fuori. gualdo
miserabile e più pazzo di quel che io mi sia. leopardi, iii-153:
) d'una vita così profonda che la mia vita stessa ne restò quasi assorbita
narici tese, atterrita di quel che facevo ma più atterrita di non farlo.
ebbe detto le soprascritte parole, comandò che 'l miserabile corpo di pallante fusse levato
il miserabil cuore / in altro stil che in amorose tempre. della casa, xxvii-1-4
venuta la nostra umanità per la unione che dio ha fatta nella miserabile carne nostra
, eleggerebbero innanzi la morte, prima che darsi a tanta miseria. segneri, iv-496
sola, l'istessa vita sono esercizi che presuppongono di avere acquistata una perfezione assai
ed aggruppati dal fango e dalle pioggie, che mi disse: « che vuoi?
pioggie, che mi disse: « che vuoi? tu sei un orfano, tu
forse per l'attrazione del suo vizio che incominciava a impadronirsi irresistibilmente anche di me
miserabili noi, se già non viene / che nostri falli il grande urbano emendi!
perduto miserabil piagne. 2. che versa in condizioni di grande indigenza,
grande indigenza, di estrema povertà; che è privo dell'essenziale per vivere dignitosamente
privo dell'essenziale per vivere dignitosamente, che non può far fronte alle esigenze della
una persona, un popolo); che è di umile condizione sociale; povero
misero, bisognoso. — anche: che è costretto a chiedere l'elemosina e a
parte delle alcavaie o gabelle, che li poveri e miserabili popoli permisero ripartirsi
della pulitezza] non ad altri disconviene che o a'professori di rigidissima penitenza o
stato sarebbe nota il pigliarsi maggior delizia che quanto assoluta- mente fa di mestier alla
troppo di quelli ancor più bisognosi, che non hanno debiti, perché non trovan credenza
quelli ancor più miserabili più spogliati, che non hanno debito perché non trovano credenza
': pei francesi vale prima di tutto che è nella miseria; nel qual senso
vestito ancora d'un abito da signore che addosso a lui appariva orribilmente più strappato
lui appariva orribilmente più strappato e unto che addosso a un mendicante che l'avesse
e unto che addosso a un mendicante che l'avesse avuto in elemosina. govoni,
, a'religiosi, a'miserabili, che ne patono stento, sempre pecchi.
uscieri per introdurvi alla udienza di dio che uno stuolo di miserabili mezzo nudi o
-che dispone di scarsi mezzi economici; che è in condizioni economiche precarie, pur
lxxx-3-146: si scandalizano però, molti che osservano le cose, che, per poter
, molti che osservano le cose, che, per poter esser prodigo nel donare
. a. angelini, 42: pregavano che s. m. c. fosse
. m. c. fosse quella che volesse pensare a'i mezzi opportuni coi quali
sollevato. -per estens. che non conta nulla, che non può
-per estens. che non conta nulla, che non può farsi valere, che non
, che non può farsi valere, che non è tenuto in considerazione (e
malandato, scalcinato (una persona); che ha avuto una grave menomazione o un'
ii-124: quegli di loro [fanti] che giunsono a roma vivi vi si condussono
dell'anima, nel sentimento più delicato che una donna possa custodire. borgese,
e andarono a posarlo su una barella che avevan lasciato nella stanza accanto; poi
. d'annunzio, ii-298: un che di sacro e d'ignoto / sorse
correre di una rota una miserabil formica che contro quel corso al rovescio sulla girantesi
duca di fecia. 4. che ha un animo freddo e meschino, negato
meschino, negato ai nobili sentimenti; che pensa e agisce in modo vile,
del paradiso, 236: vidi alcuni che volontariamente voleano cadere e non poterono,
poterono, li quali chiamai più miserabili che quelli che cadeano cotidianamente, quasi uomini
, li quali chiamai più miserabili che quelli che cadeano cotidianamente, quasi uomini che poteano
quelli che cadeano cotidianamente, quasi uomini che poteano essere desiderati dalla dissuavità del fetore
dissuavità del fetore. miserabile è quegli che cade, ma più miserabile è quegli che
che cade, ma più miserabile è quegli che fa cadere altrui, però che porterà
quegli che fa cadere altrui, però che porterà giudizio di due peccati e cadimenti.
. qual è quell'uomo sì miserabile che voglia esser il primo a disprezzare se
? foscolo, xiv-318: ti confesso che talvolta ne'miei deliri io sospetto che o
che talvolta ne'miei deliri io sospetto che o tu tomi ad amare fatalmente quel
così sfacciato da venirmi innanzi? o che ci manca una parola per significare il
l'ira, o altro sentimento, che sia? noi diciamo 'sciagurato! disgraziato
tavola e al letto senza darsi pensiero che altri uomini vivessero al mondo: ambidue
te, davanti alla mia povera figlia? che cosa avrai tu pensato di me quando
montano, 1-82: questa sciagurata non è che un fantoccio miserabile che io ho rivestito
sciagurata non è che un fantoccio miserabile che io ho rivestito con quanto di più
.. di me potete pensare, quel che volete, ma di celestino non vi
dio? non c'è altro dio che allà, e maometto è il suo profeta
ascari, caricate di catene questo miserabile che si prostra ai piedi d'un idolo
tuo unico tormento, e non è che un miserabile del tuo identico peso.
identico peso. -con valore attenuato: che ha una mentalità ristretta e cavillosa,
, ii-460: permettete, o uomini, che vi diano le donne con franchezza filosofica
di miserabili sofisti. ^ 5. che vale poco, che ha capacità e attitudini
^ 5. che vale poco, che ha capacità e attitudini molto scarse (
intellettuali o, anche, pratiche; che ottiene risultati scadenti nella propria attività.
, 23-100: non siete altro tutti che scarsi e miserabili apportatori di similitudini difettose
! puoti, 1-238: mi permette che le dica che quel benci mi riesce
, 1-238: mi permette che le dica che quel benci mi riesce un miserabile scrittore
-per estens. privo di vita intellettuale; che non produce né accoglie stimoli e impulsi
mezzo divertito. 6. che suscita commozione, compassione, strazio,
, raccapriccio, stupore, meraviglia; che costituisce un monito; che merita commiserazione
meraviglia; che costituisce un monito; che merita commiserazione, talora non disgiunta da
cavalca, 20-87: fu un altro che ebbe nome valente, lo quale,
infermitade è miserabile, cioè a dire che richiede misericordia. m. villani,
tu sarai miserabile esemplo a tutte l'altre che per inanzi avessero ardire di cotal fallo
.. d'una miserabile morte, però che tutte le 'nte- riora e le budella
guarini, 52: non sai dunque / che qui si paga ogn'anno a la
nostra caducità porta questa miserabile conseguenza, che quanto si concede alle occupazioni della dottrina,
i-1083: temi le rote / che già più volte le tue membra in
o non credendo poter fuggire quella furia che loro teneva dietro,...
s'era veduto simile a quegli alberi che s'affacciavano dalla muricce, stecchiti e
vedere. -sm. ciò che, in una rappresentazione artistica o in
sono più tragiche. 7. che esprime dolore, pena, angoscia (un
, il pianto, ecc.); che è indizio di intima sofferenza.
(295): sentì il miserabile pianto che la sventurata donna faceva. sannazaro,
1-22 (i-275): gli altri che là erano facevano un miserabil lamento.
] cerca più tosto di morire combattendo che d'essere preso, non cedendo mai al
pianti, i gridi e le imprecazioni che uscirono improvvisamente de gli occhi e dalle
miserabile è l'affetto di due donne, che piangono sopra un fanciullo arso dal fuoco
estrema miserabile pistola mando / a te che sprezzi miseramente noi. 8.
sprezzi miseramente noi. 8. che produce, che è causa o che è
. 8. che produce, che è causa o che è pieno di
. che produce, che è causa o che è pieno di infelicità, di miseria
: godi, donna crudel, poi che tu m'hai / condotto amando in
bella moglie... la miserabil servitù che in barbaria aveva sofferta. della casa
una sconfitta sì miserabile di una dama incauta che per la sua imprudenza intrise infelicemente la
della ragione si sottomette, forza è che patisca una miserabilissima servitù. cattaneo,
cadavere a putrefarsi insepolto, si credeva che l'anima dovesse intraprendere una miserabile peregrinazione
gli spagnuoli, se alle ingiurie, che facevano tutto giorno, non aggiugnevano 10
d'assaltare il regno, furon causa che il duca di giovanni desse qualche attenzione
si rivela controproducente, non desiderabile; che è opportuno evitare. pascoli, i-516
ci struggiamo di trovare nuove bellurie piuttosto che bellezze. e con che fine? col
bellurie piuttosto che bellezze. e con che fine? col miserabile fine che 11
e con che fine? col miserabile fine che 11 lettore, che è anche scrittore
col miserabile fine che 11 lettore, che è anche scrittore, esclami: « ah
! sì? aspetta, e vedrai che farò meglio di te! ».
/ di quel latte insoffribile, / che tutto lieto a ridere / si pose nello
sublime dell'umanità. 9. che rivela o è improntato a grettezza, a
un pensiero, ecc.); che deriva da un animo o da un comportamento
da un comportamento abietto e vizioso; che è frutto di peccato. cassiano volgar
.. gitta siffatta puzza e miserabile che non tanto che ella puta dinanzi a dio
siffatta puzza e miserabile che non tanto che ella puta dinanzi a dio, ella
, anzi trufferia di parole, e che pur faceva gran danno. tarchetti,
. raimondi, 6-74: non amava che oziare, annusare l'aria che tirava
non amava che oziare, annusare l'aria che tirava, e lagnarsi di qualcosa.
la natura di simili interessi non poteva che ricacciarla ai margini della vita sociale che in
che ricacciarla ai margini della vita sociale che in città si conduceva sulla trama di
: miserabilissimo sarebbe questo poco di vita che mi rimane a lo spettacolo di tante
. giordani, i-1-325: non dovrà dedurne che lo studio è un supplizio, che
che lo studio è un supplizio, che la fanciullezza è miserabile, perché forzata
talenti sempre ignorati! 12. che denota povertà di idee e di ispirazione
di ispirazione o ristrettezza di concezione; che manca di completezza, di espressività,
, di espressività, di perfezione; che riveste un'importanza trascurabile, che ha
; che riveste un'importanza trascurabile, che ha scarso valore culturale o estetico (
menzini, iii-216: se forse avverrà che un qualche miserabil passo, che altri abbia
avverrà che un qualche miserabil passo, che altri abbia fatto suo, anche qui
trovai raso ne'miei libri i luoghi che gli altri trascrissero. muratori, 7-iv-93
... fu incomparabilmente meglio giustificato che il suo quasi contemporaneo bonifazio degli uberti
sempre alle kalende greche. lo so io che, per quel miserabile saggio di traduzione
riempiture, 'chevilles', ec. che forma il comunissimo orpello de'nostri classici cinquecentisti
, la quale, per disdegnosa ed eroica che possa atteggiarsi in un leopardi, scopre
miserabili origini eudemonistiche. 13. che dall'aspetto esteriore rivela miseria, squallore
: e non vi pensate... che il concetto, che qui guadagnerà,
... che il concetto, che qui guadagnerà, si ristringa a i corti
isola miserabile, poiché il concorso de'pellegrini che la frequentano *., porterà il
invecchiati nel mestiere,... che la fame aveva cacciati da luoghi più
betania, il cuore stenta a credere che un paese un tempo divinamente abitato sia
indegno. metastasio, 1-iv-20: spiacemi che il mio liceo sia troppo angusto e
ed acquisita erudizione. 14. che è di scarso ammontare, che ha inadeguato
14. che è di scarso ammontare, che ha inadeguato valore economico; insufficientemente remunerativo
valore economico; insufficientemente remunerativo; che costituisce un corrispettivo irrisorio (una somma
il mese di sette paoli: il che sia detto di passaggio, perché oltre a
quattro o cinque miserabili franchi discesi le scale che pareva ancora quello di prima. onufrio
se non picciolissima parte di quelle robbe che son miserabilissimo avanzo de la fortuna di
-che ha valore molto inferiore a quello che gli si attribuisce; che non vale
a quello che gli si attribuisce; che non vale quanto generalmente si crede (
a quel peso miserabile [dell'oro] che gli fece vili all'occasione e tardi
anche, di incuria, di trascuratezza; che è di qualità scadente, di poco
pende / da miserabil legno / quel che per tutto stende / la gloria del suo
mi scusi, anche pel miserabile dono che sarà con questa presente. fogazzaro,
in un cantuccio i tuoi miserabili stracci, che mal ti cuo- prono le gambe e
albergo,... debbo riconoscere che i miei resoconti agli amici...
e violentemente alterati. 15. che ha scarsa intensità e persistenza (un
esterno non rimane più discernibile di quel che la dolcezza dell'acqua d'un povero
, debole (un lume, la luce che ne emana). nievo,
sempre per ispegnersi. 16. che non serve allo scopo per il quale è
: là dentro son ritirati quei medesimi che avete di già vinti in campagna aperta;
campagna aperta; questa miserabile muraglia, che gli difende, serve più a intimorirgli
gli difende, serve più a intimorirgli che ad assicurargli. -privo di effettivo valore
assicurargli. -privo di effettivo valore; che non confe- ^ risce reale potere (
il nome di 'conte palatino 'che lo troviamo ridotto ad un miserabil fumo comperatq
. -che ha scarso valore; che ha nessuna importanza; di poco conto
quale non ho voluto inserire quelle cose che la potessero offendere come miserabili e poco
il diluvio, lo spettacolo della vita che ricomincia, sempre uguale, con le
di dante, quanti milioni di zozzoni che confondono la vita con un miserabile gioco
poco fertile (un terreno); che è di cattiva qualità e scarso (un
non ho mai veduto... che le piante, per loro stesse languide,
né buona riuscita. 18. che non presenta caratteri di gravità; leggero
pure di testa, sì e no che le riuscisse di « far fuori » qualche
miserabile inganno d'ingegni malaccorti, / che delle spose vive prendansi cura i morti!
salvare un determinato bene, non può che affidarlo-alla custodia altrui; deposito necessario.
sorte di depositi: uno semplice, che si fa per particolare interesse a causa
, il diritto al patrocinio gratuito, che in toscana la legge concedeva ai poveri
poveri (e lo stesso istituto, che si collegava con disposizioni simili già contenuti
miserabile. -persone miserabili: quelle che, per le disagiate condizioni economiche,
sm.): l'imposta personale che, nella firenze, del secolo xvi
nella miserabilità della vita; gli parve che dei nemici crudeli e vigliacchi si prendessero
e pesante, di queste miserabilità, che in un altro momento mi avrebbero forse
di miserabilità: il patrocinio gratuito, che veniva riconosciuto agli indigenti in toscana (
miserabilità 'chiamano i legali quel privilegio che i poveri hanno di non spendere per
-certificato o fede di miserabilità: quello che attestava la condizione di indigenza e il
.]: 'fede di miserabilità ': che attesta la persona essere in stretta
di miserabilità ': quel documento che attesta lo stato di miserabile in chi l'
., 10-1 (214): previdde che di lui dovea nascere uno figliuolo del
suoi paesi in guerra non meno di religione che di stato. g. gozzi,
e cessò di regnare più miserabilmente ancora che non aveva incominciato. leopardi, iii-743
risparmiare al possibile i miei occhi, che patiscono miserabilmente per certe nebbie foltissime,
patiscono miserabilmente per certe nebbie foltissime, che abbiamo qui da un mezzo mese.
: hanno sì fortemente in odio ciò che pare contro a fede che, se pure
odio ciò che pare contro a fede che, se pure un poco e'sono
la vostra nipote paula miserabilemente vi prega che voi vi ricordiate di lei e molto
io sostengo veramente degne pene di quel che io ho fatto ». leggenda aurea
uno grandissimo freddo, udìe una voce che miserabilmente si lamentava. guicciardini, i-77
chiese miserabilmente qualche soccorso da'soldati che in compagnia di martino passavano. salvini,
bene / acconce in testa achee, che lamentavami / miserabilemente perché uccisi / m'
scalza e miserabilmente. -in modo che denota grande penuria di risorse economiche,
immensità di sudditi e con tanto rigore, che infino i poveri mendichi riconoscevano miserabilmente il
con riferimento al peccato, ad azioni che distolgono dalla vita dello spirito, ecc.
volle, quella sopr'eminentissima caritade, che l'uomo, da ogni felicità caduto e
perdete il possesso di quel sommo bene che dee durar sempre. tommaseo [
miserabilmente cadere. 5. in modo che manifesta inettitudine, impotenza, incapacità,
(367): temeva il giorno, che doveva farlo vedere ai suoi così miserabilmente
piccino rispetto al manzoni... che tutto il mio essere interiore veramente soffre
a destra, miserabilmente incerto su ciò che avrebbe fatto. = comp. di
: in ogni modo egl'è un peccato che cotali miseracci abbin del fiato, poi
cotali miseracci abbin del fiato, poi che, per non spendere un soldo,
-eh compra - gnene, miseraccio! che credi tu che sia? 2
gnene, miseraccio! che credi tu che sia? 2. infelice,
enfiò sì miseramente e sì era piagato che pareva un altro giob. a.
degli agazzari, 11: oimè denari! che non m'aiutate? oimè! che
che non m'aiutate? oimè! che per voi ho durata tanta fadiga in acquistarvi
(i-45): erano stati alcuni che, non conoscendo intieramente la qualità de
l'amore, i quali ella, poi che di dolci sguardi aveva un tempo pasciuti
modo se gli levava d'intorno, che gli incauti amanti restavano miseramente scherniti.
prima e nutrice di questo parlare, che dolcemente mi prega non la debbia da
non vuol trovarsi miseramente burlato, conviene che da lei, [la terra] ritiratosi
la terra] ritiratosi a dio, che solo non può fallire, la somma de'
brusoni, 6-211: parmi veramente impossibile che il duca vallestaim sia così miseramente caduto
, agitati da uno spirito di vertigine che miseramente li ha travolto il cervello,
ed errori. chiari, 1-ii-88: seppi che il barbaro marchese denunciò all'inquisizione il
e la vecchia sua madre, dopo che m'ebbe allontanata da cadice, e
m'ebbe allontanata da cadice, e che l'uno e l'altra arsero miseramente tra
, sebbene con animo tranquillo. bada che a'miei parenti nulla traspiri di questo.
rifulge tanto per così rassicurante prodigio, che conforta la loro madre di aver perduto
d'anime nude vidi molte gregge / che piangean tutte assai miseramente, / e parea
modo ricominciò il suo pianto tanto miseramente che non solamente il lavoratore non la potè racconsolare
: e'piangeva sì miseramente, / che in modo alcun non potea dir niente
quali... miseramente divorano tutti quelli che a prenderne s'avicinano.
animo, a sentimenti, a passioni che incidono profondamente sultanimo. boccaccio,
per estrema miserabile pistola mando / a te che sprezzi miseramente noi. marini, iii-56
marini, iii-56: ben conosceva ella che... sarebbe stata preferita nel
d'annunzio, iv-2-775: il terrore che si celava in fondo al suo amore
avendo appena il necessario, o quel che credesi necessario, e ad altri sarebbe
necessario, e ad altri sarebbe più che superfluo. -a causa della grande indigenza
tratta di fanciulli o d'altre persone che sieno in pericolo di morir di fame o
può essere forzato a provvedere con suo stipendio che nessun membro del corpo civile miseramente e
a. verri, xxiii-120: le terre che s'incontrano sono conformi al paese,
diceva: « oimè denari! che non m'aiutate? ». e come
'vendere miseramente': per prezzo misero cosa che valeva di più. mazzini, 30-155:
primi anni io aveva qui riviste aperte che mi pagavano a una lira sterlina la
; caddero tutte e non pagano ora che miseramente. 6. in modo
è migliore il poco terreno ben coltivare che 'l molto lasciare per mal governo miseramente
, 7-136: altro più non ci rimane che il pur or passato xvn secolo:
del quale presto ci spediremo con dire che in esso miseramente precipitò la scienza poetica
dante vostro, come voi stessi, che pur cortigiani sete, miseramente abbandonare.
perduto, danari miseramente sciupati, sangue che si sparge miseramente '. 7
ammaestraci l'autore in questa favola, che non si debba credere in ogni tempo,
in ogni tempo, a tutti coloro che parlano, ogni cosa che dicono in loro
tutti coloro che parlano, ogni cosa che dicono in loro parlare, perciò che
che dicono in loro parlare, perciò che colui che miseramente crede misero è riputato.
in loro parlare, perciò che colui che miseramente crede misero è riputato. allegri,
pronunzia in ciaschedun linguaggio, di maniera che l'intender umano in una parola stessa
, iii-10-164: l'amadi, non che rechi alcun autorevole conforto all'affermazione sua
non fece bene in ciò, fece male che s'uccise, ma in ciò è
ma in ciò è da lodare, che riconobbe la miseria sua in quello
riconobbe la miseria sua in quello che miseramente avea perduto. a. f.
il primo angelo, come sé più che dio amò, perduta la grazia,
fu bisogno d'un sovrumano riparatore, che li ristorasse da tanti guai; foscolo
; foscolo, viii-142: vero è che l'amore induce a creare idoli e
e ad adorarli miseramente appunto quegli uomini che più ardentemente bramano la bellezza e la virtù
sotto il grigio diluvio democratico odierno, che molte belle cose e rare sommerge miseramente
pallante, miserando garzone, ben veggio che la fortuna, quando mi cominciò a venire
invidia di me, ch'ella non volle che tu mi vedessi lo regno di italia
martiro; più miserandi erano gli storpiati, che di dì
pietà trapasso, / dovuta al re, che appar beato in vista, / e
di lampedusa, 314: la malattia che tre anni dopo l'avrebbe trasformata in una
a que'sovvertimenti e scompigli di governi che miserandi e infelici fanno i popoli.
colli e voi, sacre ruine, / che t nome sol di roma ancor tenete
di roma ancor tenete, / ahi, che reliquie miserande avete / di tant'anime
invade / tenero soavissimo coi doglio / che lo scioglie a pietà. leopardi, 10-19
fortemente palpitando. -per estens. che è ridotto in condizioni di estremo abbandono
, di desolazione, di trascuratezza; che b, in stato di dolorosa decadenza
la patria miseranda. 2. che ha un animo freddo e meschino, negato
e ridevole. 3. che suscita o è volto a suscitare commiserazione,
una circostanza, ecc.); che causa o che è pieno di infelicità
, ecc.); che causa o che è pieno di infelicità, di miseria
, ecc.). -anche: che rivela, che è improntato a bassezza
). -anche: che rivela, che è improntato a bassezza d'animo,
e quante e quante sono, / che per lo tuo diffetto miserando / andran peregrinando
seguir di marte, / il quale più che manuel adori! varthema, 94:
: seguite un caso molto miserando, che sier lorenzo minio, heri sera fo in
di fanciulli e d'uomini disarmati, che andavano cercando da mangiare, miseranda uccisione
sep., 95: dal dì che nozze e tribunali ed are / diero alle
ed alle fere / i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri
1-157: se vedesse... in che miserando stato siamo tutt'e due!
occhi a pazzo, col tremito che non si domina. borgese, 1-244:
. borgese, 1-244: al colonnello, che piativa interminabilmente sulla sua miseranda solitudine,
solitudine, e quasi sul serio domandava che gli trovassero un posticino di scritturale o
risposto a tono. 4. che è commisto a dolore, ad afflizione,
, ad afflizione, a tristezza; che è turbato da avversità (un sentimento,
sentimento, una circostanza piacevole); che non è disgiunto da contrarietà, avversioni
11-89: sei bontà di vite miserande / che scolpiscono sé con gli scalpelli / di
ogni dì lungo i fioriti / continenti che il mare orla di schiume / e gli
di pianto. 5. che ha scarsa importanza, che non conferisce
5. che ha scarsa importanza, che non conferisce dignità, prestigio sociale (
ghislanzoni, 5-26: un meschino autoruzzo, che non ha altra croce nel mondo fuor
di nèttare novello. 6. che denota angustia intellettuale, povertà culturale,
una dottrina, ecc.); che offende il senso estetico, il buon
scrittore indefesso, pronuncia in tuono dittatoriale che i romantici proposero i 'vampiri,
, sicché apparvero'i più miserandi fantasmi che possa immaginare la mente d'un infermo
doni delle muse, perché stimiam noi che le genti venerassero con tanto amore i
si può a tali comandar rimedio alcuno che sia eseguito o inteso. 8
astratti. leopardi, 20-120: so che natura è sorda, / che miserar
: so che natura è sorda, / che miserar non sa. bertacchi, v-372
capponi, 1-ii-246: può ragionevolmente credersi che i tumulti, de'quali'ardeva in quel
viepiù attizzassero l'odio de'romani e che tra quelle non miserate vittime alcuni seguaci
imboccar una strada angustiata da due mura che la formavano, un asinelio con la carica
formavano, un asinelio con la carica che verso la città coll'asinaio al fianco,
divina pestilenza e il giudicio di dio che in ispazio d'un'ora caddono subito
grande sacerdote gregorio del predicare al popolo che non cessasse dall'orazione insino a tanto che
che non cessasse dall'orazione insino a tanto che per miserazióne divina cessasse quella peste.
[tommaseo]: parla contro li oratori che inducono li iudici a miserazióne delli pazienti
di questi fratelli, con ciò fosse cosa che non fosse manifesta alle genti,.
alle genti,... alquanti credettero che per divina miserazióne elli diventassero iddii e
anco per vostra laidezza sì orribile, che la divina misera- zione non la possa
6-58: perché tu hai dimandato cosa che eccede le forze della mia miseria,
nella miserazióne del figliuolo di dio, che per cagione della tua salute ancora farò
domenichi, 6-34: io ho concluso che 'l povero vecchio per bocca mia risappia
'l vituperio dell'indiscreto figliuolo, acciò che per miserazióne paterna e'si disponga a trarlo
, imperò non siamo consumati, conciosia che non sono venute a meno le sue
considera quale sia nelle sacre carte la differenza che corre tra le miserazioni divine, qui
pur anzi chiesta. è quella puramente che corre sempre tra gli atti e la lor
potenza. bresciani, 1-i-554: pensa che se i peccati son molti e grandi,
immaginar né fare un passo, / che sempre il nome tuo m'arde e
iacopone, 1-67-12: como el ceco che clamava, de passanti era sprobrato,
gridai a lui, / « qual che tu sii, od ombra od omo certo
aretino, 9-180: le schiere, che traevano dietro a i passi di cristo,
mio fallire / alzati a quel signor che tutto vede /... / e
carducci, iii-3-9: giù da'bei colli che a'dì del cimento / tonavan la
li chierici in coro; cosi finge che costoro cantassero: 'miserere mei, deus
, secundum magnam misericordiam tuam ', che è uno dei salmi penitenziali: imperò
è uno dei salmi penitenziali: imperò che costoro grande misericordia aveano ricevuto da dio
e rebecca, iudìt e colei / che fu bisava al cantor che per doglia
e colei / che fu bisava al cantor che per doglia / del fallo disse '
un buon mercato, e cognioscemmo allora che il chiamare idio e quei nostri misereri ci
nostri misereri ci aveano più servito, che da per noi non aremmo potuto fare
, i-36: è tutto un funerale che si avanzai confuso... tuonano i
bacchetti, 1-i-365: basta, cenato che ebbero, se n'andarono nella camera
, e dormirono tranquilli, finché noi, che dicevamo il 'miserere 'a turno
, iii-189: è una musica da miserere che farebbe dormire anche i cani!
intermissione continuo insino al suo fine, che durò per ispazio di più che due miserere
fine, che durò per ispazio di più che due miserere da frati, con tanto
miserere da frati, con tanto spavento che per ongniuno si credette che questa terra
tanto spavento che per ongniuno si credette che questa terra dovesse sobbissare. d. bartoli
,... fatta con tanta posatezza che pareva che dalla zucca avesse a goccia
. fatta con tanta posatezza che pareva che dalla zucca avesse a goccia a goccia lambicato
'de profundis 'di certe potenze che pur troppo duran tuttavia 'in excelsis '
, mio ingegno e sapere, / che non si oblii el miserere mei. gatto
di figure, / delle lusinghe pure che accendono la mente. 6.
persona disgraziata, sfortunata, incapace, che è causa di guai a sé e agli
lontani pieni di promesse. adesso invece che tristezza, che miserere gli premeva dentro
promesse. adesso invece che tristezza, che miserere gli premeva dentro l'anima assiderata
, mesta, corrucciata. -ciò che suscita insofferenza, irritazione. cagna,
trattato della solitudine del mendelsson. ah che libri squallidi! 7. medie
miserere... non è altro che ùn dolore crudelissimo in quel budello che si
che ùn dolore crudelissimo in quel budello che si chiama ileon, e nasce per
infiammazione dello stesso budello: e coloro che hanno questo male non possono andar di
non fiata, / a guisa d'un che ha il mal del miserere. note
5-2-263: quel male degl'intestini, che ne inverte il moto espulsivo con acuto
delle più dolorose e più acute coliche che si possano mai provare. scorgesi in questo
ad uscire con impeto per vomito tutto quello che si ha nello stomaco, fino le
tutti a schiere a schiere: / che al corpo non vuo'dir del miserere /
mi sa male / di veder, che un sì gran limosiniere / ed uom tanto
m'ha cantato addosso un miserere / che, bench'io sia da la testa a
percuoterlo. tolta l'immagine dall'uso, che era nelle confraternite, di darsi in
'miserere ', per il pianto che gli colava dagli occhi, stendendo le braccia
il pover ladro cominciò a temere / che in forca la galea saria cangiata: /
un miserere, tanto era 10 spavento che ti ammazzava. -considerarlo incurante di
12-4: godere / dori vegg'io, che or ora a pollo pesto / era
: in brevissimo tempo, in men che non si dica, molto rapidamente.
16-68: ho ben certa speme / che finiremla in men d'un miserere, note
il futuro assai più a mente / che un cieco non sa il salmo * miserere
. de roberto, 4-23: secondo che cresceva in lui la compassione ed il rispetto
di prostrazione, stranissimi, ne'quali pareva che qualche cosa le cadesse dal volto e
qualche cosa le cadesse dal volto e che nella sua figura sfrontata e oscena entrasse
cro- scianti su l'immondizia / polverosa che nera / fermenta sotto la suola /
aveva ora nella malattia quel non so che di ridevole insieme e di miserevole che
che di ridevole insieme e di miserevole che hanno gli uomini nani oppressi dall'adipe e
e dall'asma. 2. che suscita compassione, pietà, commiserazione;
, commiserazione; doloroso, pietoso; che causa o è pieno di avversità,
dalla signorina caporale? -che rivela, che esprime afflizione, angoscia, pena,
non l'è permesso. 4. che denota limitatezza culturale e intellettuale, ristrettezza
in germania,... fuor che tra'preti e nelle loro opere di
opere di teologia e in certi cronisti che usarono un miserevole latino, non sussistette
. carducci, iii-27-287: troppi libri che dimostrano quanta sia bassa la coltura letteraria
miserevole studio i quattro lunghi peli incerottati che gli erano rimasti. 5
erano rimasti. 5. che rivela scarse o modeste possibilità economiche.
dell'impiegato brillava di un luccicore miserevole che ricordava allo sguardo le traccie bavose della lumaca
-che procura scarsi, insufficienti guadagni; che offre scarse prospettive (un lavoro, un'
belle solo di cinabro 7. che prova, che manifesta compassione, pietà
cinabro 7. che prova, che manifesta compassione, pietà, misericordia;
non avesse determinato il contrario, dimostrando che la misericordia è una infermità de l'animo
e vicina a la miseria, e che 'l savio non ha misericordia. =
: contro ippolito strascinato da'propi cavalli che nettunno, avolo, aveva spaventati e sì
umano, qualche cosa di miserevolmente umano che doveva rendere indimenticabili i loro aspetti. beltramelli
cancogni, 173: con le fasce che gli ricadevano miserevolmente sulle caviglie.
brobio tanto ed in miseria, aviso / che peggio d'onne morte è vita tale
., 29-2-3: niuna virtù è che non abbia contrario il male della invidia
., 5-123: nessun maggior dolore / che ricordarsi del tempo felice / ne la
inf., 30-61: o voi che sanz'alcuna pena siete, / e non
petrarca, 360-87: contra 'l desio che spesso il suo mal vole, / lui
1-5-10: come è migliore la natura che sente, eziandio quando si duole,
sente, eziandio quando si duole, che la pietra che non si può dolere per
quando si duole, che la pietra che non si può dolere per veruno modo
eziandio misera è più nobile, che quella che è priva di ragione e di
è più nobile, che quella che è priva di ragione e di sentimento
tormento immortale. michelangelo, i-139: a che più vita per gioir s'aspetta,
miglior parte degli uomini, il maggior bene che sia concesso ai mortali. carrer,
la miseria della solitudine mi faceva capire che cosa è un reietto o un
o un appestato, poiché sono gli altri che danno un valore a ognuno di noi
eterna. pallavicino, 1-474: or che grande insania il porsi in avventura della
, dei patimenti, delle situazioni dolorose che, inerenti alla condizione umana, affliggono
morire. petrarca, 332-70: o voi che sospirate a miglior notti, / ch'
i-205: la maggior parte di coloro che pareva si liberassino [dalla malattia]
e tanti torti sopportati in sedici anni che franzesi aveano regnato. tasso, 7-15
umanità ': più propriamente di dolori che la affliggono e che, bene usati,
propriamente di dolori che la affliggono e che, bene usati, potrebbero sublimarla.
: una miseria non è ancor finita / che viva dal suo ceppo un'altra è
turpe, vile, ignobile), che nasce dall'inevitabile degradazione che subisce resistenza
), che nasce dall'inevitabile degradazione che subisce resistenza o un'attività per effetto
pieghi / a dirne chi tu se', che i vivi piedi / così sicuro per
., 24-134: più mi duol che tu m'hai colto / ne la miseria
miseria dove tu mi vedi, / che quando fui de l'altra vita tolto.
la madre di quel dolce frutto, / che con piatade sempre grazia acquista / alla
delle ricchezze che fu il palladio della libertà di sparta
sparta e di roma, ma bensì queirinfingarda che produce la miseria e l'avvilimento delle
dell'attuale miseria. carducci, ii-19-232: che miserie e piccinerie indicibili in tutta questa
: forse voglio anche mostrare non di che lacrime grondi e di che sangue la
mostrare non di che lacrime grondi e di che sangue la letteratura, ma di che
che sangue la letteratura, ma di che miseria. pavese, 5-41: aveva visto
miseria delle cose, / alle merci che sembrano rifiuti, / alle facciate delle
delle case invase / di una lebbra che ieri era colore, / e rallegrava
d'animo per la quale il bene che potrebbe fare non comincia. dante,
leggiero era lo suo durare, ancora che sana fosse, sì cominciai a piangere
366-90: i dì miei più correnti che saetta, / fra miserie e peccati /
esser chiamati uomini,... che s'involgono nel loto della immondizia, andando
andando dietro a ogni miseria, secondo che l'appetito loro bestiale li guida.
6-58: perché tu hai dimandato cosa che eccede le forze della mia miseria, io
... c'è sempre una realtà che salta fuori: ed è quella dell'
: ed è quella dell'autore, che, attraverso il proprio testo, esprime
apatia, di decadimento psicologico e morale che deriva dall'assuefazione a tale condizione;
. cesari, 3-1-132: non vorrei che, udendo voi la povertà e miseria nella
per tutto,... una miseria che sorpassava, non solo la possibilità del
più o meno dolorosamente sentita, di quel che concerne il vitto e il vestito e
. * abbandonato alla miseria ', che c'è già, e gli altri ve
necessario, ma relativo difetto di quel che manca al desiderio o alla convenienza.
esserci miseria, se non abbiano quel che si figurano necessario a figurare tra pari
invidia si ripara e tura. / quei che son sempre seco in casa e fuore
non poteva essere men cortese di quello che tra noi sieno i prìncipi dominanti,
popoli loro ricompense distinte da quel bene che porta seco il vivere onesto. botta
era la miseria delle vestimenta dei soldati che male avrebbero potuto sofferire d'invernar sotto
per le sue dimensioni e pel fuoco che vi ardeva, mostrava che i nostri antichi
pel fuoco che vi ardeva, mostrava che i nostri antichi non conoscean la miseria
non conoscean la miseria della legna, che conosciam noi molto bene. carducci,
... segnarono una dichiarazione, che, ove il ministero non provvedesse in
di estrema denutrizione generale dell'organismo, che, manifestandosi con dimagrimento, perdita di
cellini, 4-558: quelle opere di che io domando qualche miseria di premio. della
domandò del prezzo per pagarlo, stimando che dovesse costarli quello che veramente valeva;
pagarlo, stimando che dovesse costarli quello che veramente valeva; ma chiedendogli andrea una
strettosi nelle spalle gli diede tutto quello che chiese. g. m. cecchi,
poco. la voce 'miseria ', che per altro significa infelicità o avarizia
arrivavano al punto da offrirsi senza chiedere che fosse fissato il salario in anticipo, disposti
copia di cristalli e di ceri, che fanno all'occhio un mirabil incanto. leopardi
italiano... bada un po'che differenza ci corre dal loro discorrere in
caso; quanta proprietà nel secondo! che ricchezza d'immagini, che abbondanza di
secondo! che ricchezza d'immagini, che abbondanza di locuzioni, che certezza di colorito
immagini, che abbondanza di locuzioni, che certezza di colorito nel secondo caso;
certezza di colorito nel secondo caso; che povertà d'immagini, che miseria di
secondo caso; che povertà d'immagini, che miseria di locuzioni stentate, ambigue per
stentate, ambigue per chi le sente, che indeterminazioni di tinte nel primo!
de'nostri persecutori, e delle miserie che i pedanti, i classicisti, i
pubblicare nella prima adolescenza talune sue composizioni che sono una miseria. carducci, iii-7-263:
): cosa direte ora, sentendo che, appena arrivati, e accomodati nel nuovo
. carducci, iii-21-130: ad uomini che hanno altro a fare spiace dovere spender
mostrare umiltà o modestia relativamente a ciò che si possiede o si offre).
a casa con quella miseria, un pesciolino che poi il gatto si mangiava.
di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava oltre misura. sacchetti
tutti quelli a chi non toglie, che sono infiniti, e miseria a tutti coloro
tutti coloro a chi non dà, che sono pochi. gelli, iii-13: egli
g. m. cecchi, 1-ii-146: che le sue facultadi, mediante / questo
3-181: uomo ricco ma sordido, che non mangia per miseria, suol dire
! miseria ladra! porca miseria! che miseria! -, per esprimere ira
/ neanche da veder! uh, che miseria! d'annunzio, iv-2-594: -oh
miseria! - esclamò volgendosi agli amici che l'accompagnavano. -nella sala del
folla vera. bocchelli, 1-i-401: bastava che buttasse la vergogna dietro le spalle:
rettor., 26-9: distrutti sono coloro che soleano essere in alto stato et in
ricchezza e poi divennero in tanta miseria che vanno mendicando. iacopone, 1-32-132:
vergata? ariosto, 43-76: egli che capo fu de la brigata, / rimase
splendore, benché fusse ridotta poco meno che in miseria... per li
. per li pessimi consigli di coloro che, non sapendo vivere nella pace,
rosario era avvolto alle mani piagate / che, da vive, con tre o
3-ii-150: è la donna una materia / che fa l'uom talor ridicolo: /
, non tocchi, non respiri altro che falsità... il che agli spiriti
altro che falsità... il che agli spiriti delicati si può dire che
il che agli spiriti delicati si può dire che sia la maggior miseria del mondo.
giustino volgar., 242: a quelli che sono in miseria non si confà rampognare