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vol. X Pag.46 - Da MEMORATO a MEMORIA (46 risultati)

2. che induce a ricordare, che favorisce la

2. che induce a ricordare, che favorisce la persistenza dei ricordi; che

che favorisce la persistenza dei ricordi; che ha la funzione di richiamare alla mente

dell'eucaristia] per la ricordazione, acciò che fosse uno segno memorativo dello amore lo

giudizi percettivi sono compresi anche i giudizi che da taluni si denominano memorativi o storici

: quelli cioè pei quali si afferma che un fatto è accaduto nel passato.

è accaduto nel passato. 3. che appartiene al passato, che è affidato

3. che appartiene al passato, che è affidato alla memoria. gioberti

le notizie morte e memorative da quelle che sono vive e si riferiscono ad oggetti

= voce dotta, lat. memoratìvus 'che ricorda ', agg. verb.

sopra memorati, neppur imo ci è che non confessi di conoscere la necessità di

dico, memorati: perchè spesso avviene che a cause obliate o neglette, o credute

191: guarda poi pavia ancora / corno che sta e com'è stata; /

agg. (femm. -trice). che si riferisce alla memoria; mnemonico.

la facoltà memoratrice. 2. che ha la funzione di conservare vivo il

voce dotta, lat. memordtor -óris 'che ricorda ', nome d'agente da

1-3-33: la colonna con la croce che era nella piazza di san giovanni, a

agg. (superi, memorissimo). che serba un ricordo vivo e duraturo,

serba un ricordo vivo e duraturo, che non dimentica, che ha buona memoria

e duraturo, che non dimentica, che ha buona memoria. b.

non più memori, l'acque / che una dea da lor nacque. idem,

fatto portento. 2. che ricorda con animo grato e riconoscente.

beppe puccianti carissimo, moltissimo e più che moltissimo vorrai abbracciarlo da parte del memorissimo

cecchi, 5-185: si sarebbe pensato che, dai milioni e milioni di sguardi che

che, dai milioni e milioni di sguardi che nei secoli le avevano sfiorate, accarezzate

* il memore serto nuziale ': che si rammenta delle solenni promesse e delle

promesse e delle prime gioie innocenti; e che le rammenta agl'infelici o agli erranti

superbe attuta; / dona i pensier che il memore / ultimo dì non muta

. v.]: 'dona i pensier'che il memore / ultimo dì non muta

ultimo dì non muta ': quelli di che l'uomo non ha a pentirsi nel

? valerio massimo volgar., i-61: che è quello, e come fu memorevole

quello, e come fu memorevole cosa quello che avvenne di lucio paulo consolo? livio

l'abbattimento di lodovico e dante, che fu bella cosa ed azione memorevole. b

. davanzali, i-395: esempio memorevole che una femmina libertina volesse salvare con tanta

sarà memorevole e glorioso? 2. che si imprime facilmente nella memoria, che

che si imprime facilmente nella memoria, che merita di essere ricordato (un discorso,

, i-279: onora questo luogo, però che quinci ancora si partirà colui che i

però che quinci ancora si partirà colui che i tuoi accidenti con memo- revoli versi

vero... dee prima sapersi che l'arte di narrare il finto,.

, di sì egregia sepoltura onorarlo, che, se mai alcuno altro suo merito

franco, 7-81: né cosa nuova è che gli amanti per sotto terra pur siano

gli istorici romani. 4. che serba un grato ricordo, che ricorda

4. che serba un grato ricordo, che ricorda con animo riconoscente. f

tua altitudine con la solita umanità dirmi che multo gli averebbe piaciuto che per me

umanità dirmi che multo gli averebbe piaciuto che per me fusse dato memorevole scrittura a la

), sf. funzione psichica complessa che, attraverso i processi di fissazione,

vol. X Pag.47 - Da MEMORIA a MEMORIA (62 risultati)

di memora mi sento sì scorso, / che del vostro e del meo coruciamento /

vostro e del meo coruciamento / nom senta che se danno o prò ne 'mborso.

e volontade / in atto molto più che prima agute. petrarca, 126-41:

sono strumenti buoni o rei, secondo / che gli fa l'uso e il buono

, essendo una facoltà fisica nell'uomo che nasce dalla ripercussione frequente delle stesse fibre

mancanza di questi moti, noi veggiamo che ad un tempo le parole si perdono

sono tre memorie: quella dell'individuo che è la più labile, ristretta e

e corta; quella del genere umano, che consiste nella storia, ed è più

e durevole; quella di dio, che versa nella presenzialità immanente, ed è

risvegliava un ricordo indistinto, qualche cosa che prendeva fórma seguendo il ritmo del vostro

musica. montale, 1-85: sempre che traudii / la tua dolce risacca su le

15-48: la memoria è un processo mentale che serve a conferire autorità, cioè imbalsamare

conferire autorità, cioè imbalsamare qualche cosa che non si vuole che si corrompa.

imbalsamare qualche cosa che non si vuole che si corrompa. — memoria artificiale

memoria artificiale *: la rimembranza delle cose che si ritiene per un ordine ed una

esercizi di memoria ': determina quelli che si fanno mandando per l'appunto a memoria

memoria / sopra le stelle advisa / che iddio s'imparadisa. petrarca, 71-99:

insegnavano, meno sapea, come colui che era di dura memoria. v.

ricordare). -in senso concreto: ciò che forma oggetto di ricordo. dante

, e di sì diversa mena / che la memoria il sangue ancor mi scipa.

virtù del duca guido e la satisfazione che io quegli anni aveva sentito della amorevole

atto, in sì leggiadro aspetto, / che la memoria ancor mi dà diletto.

ardir l'aspra memoria, / più che il presente danno, oggi m'attrista.

tue memorie. monti, x-4-249: a che risvegli / dolorose memorie? or non

alla lunga guastan sempre nella mente i luoghi che le richiamano. de sanctis, ii-15-29

5-97: memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di

/ è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 5-138

. pavese, 5-138: più ancora che al danno materiale e ai morti,

memoria di sua origine, penso nondimeno che fusse romana ovvero toscana. sarpi, viii-290

al tempio, non vi è memoria alcuna che vi fosse franchigia. magalotti, 14-61

, 14-61: l'interrogai se sia vero che i chinesi abbiano memorie così antiche.

l'antichità non ripugneremo alla opinione di coloro che fermano le prime memorie di quest'arte

d'una età passata, egli lasciava che il sole lo folgorasse alle spalle.

alle spalle. 4. ricordo che una persona tramanda ai posteri di sé

mondo riede / conforti la memoria mia, che giace / ancor del colpo che 'nvidia

, che giace / ancor del colpo che 'nvidia le diede. idem, par.

lasciai la mia memoria / sì fatta, che le genti, lì, malvage /

memoria. pulci, 14-19: poi che morto hai il traditor ribaldo, /

vanto d'ottimo cittadino in tal guisa che più non dovesse sorgere alcuno a contrasto.

: non restando dunque nell'ungheria, che canissa in mano de turchi, piazza di

gli acquisti. -degno di memoria: che merita fama imperitura; memorabile.

non si truova né città né abitazione che sia degna di memoria. aretino, v-1-138

di memoria,... non comporti che la sua effigie e le sue zecche

, ii-91: fra l'altre figure che vi sono, è degno di memoria

di memoria il concetto di una damigella che porta un vaso di odori sabei.

africa. 5. presenza ideale che un defunto lascia di sé nella mente

persona orgogliosa: / bontà non è che sua memoria fregi. idem, purg.

, 9-2: appreso i signori mondani veggiamo che non solamente la presenza, ma solamente

485): vivete e morite sicuro che io viverò e morrò moglie di messer torello

balia, 1-74: ricordando la grande amicizia che tenemmo colla buona memoria del suo padre

governava. alticozzi, 2-21: poi che morì quella buona memoria / del mio

memoria del solo amico mio quelle lagrime che ora mi si vieta di spargere su

leopardi. pirandello, ii-1-1116: possibile che lei non senta che è un'offesa -un'

ii-1-1116: possibile che lei non senta che è un'offesa -un'offesa per me

. aretino, 20-9: avviene spesso che 'l demonio ti strascina ne la più

benedetta anima di mio padre quel dì che mi fece suora pur contra la

ma stabilitomi con essa quella... che soleva aver già con la marchesa di

marito, buona memoria, ei disse che chi è uso alla zappa non pigli

n. tasso, ii-558: il che soleva far il duca guido baldo di

l'improviso spettacolo non impedisse l'attenzione che si deve a'recitatori. galileo,

carducci, iii-25-139: delle putride, anzi che pallide, ce ne sono troppe più

baldini, 9-121: altro non troverete che un paese iscolorito e * ismagiato 'come

vol. X Pag.520 - Da MIRANDOLANO a MIRARE (28 risultati)

, si credono non pur tenere le mani che non le tocchino, ma gli occhi

non le tocchino, ma gli occhi che non le mirino. de'marchesi,

tue pian pian verrommene, tanto / che pur s'avvezzi l'occhio mirarti fiso.

l'occhio vergognoso / di mirar quel che deve star ascoso. loredano, 2-ii-167:

ascoso. loredano, 2-ii-167: sappi che [gli occhi] non hanno lume,

[gli occhi] non hanno lume, che per mirare le perfezioni della natura.

, 373: di quel fulgor, che fulge in paradiso, / erano i suoi

, iii-1-3: oh quante notti furono, che li occhi de l'altre persone chiusi

altre persone chiusi dormendo si posavano, che li miei ne lo abitaculo del mio amore

loco e 'l tempo e l'ora / che sì alto miraron gli occhi miei.

non osa. saba, 152: che resta oltre la prima giovanezza, / che

che resta oltre la prima giovanezza, / che poco fa, che a tutto fare

prima giovanezza, / che poco fa, che a tutto fare aspira? / forse

tutto fare aspira? / forse l'occhio che illumina ove mira. 2.

una luce tanto grande e profonda, che abagliava li occhi di coloro che guardare

, che abagliava li occhi di coloro che guardare la voleano, sicché poche persone la

e fui di sotto, e vidi un che mirava / pur me, come conoscer

come 'l sol conforta / le fredde membra che la notte aggrava, / così lo

eran tanto belli e tanto bianchi / che giosafà saziar non si poteva / di

. guiniforto, 98: laudava socrate che i giovani spessa fiata mirassero nello specchio la

.. studiassero di vivere in tal modo che per alcun vizio non disonnassero la loro

belle figure è adorno il loco / che per mirarle oblian la cena quasi.

danzava molto bene e tanto a tempo che era un grandissimo spasso a mirarla come

timperadrice, stupita non men dalla beltà che dalla viva somiglianza della figliuola. ciro

dagli omeri un bel velo, / che le arrivava quasi insino a'piei, /

perle e d'oro tanto bei / che per mirarli fui talor sì stolto / che

che per mirarli fui talor sì stolto / che tolsi qualche sguardo al suo bel volto

cielo / desioso mirando; e poi che nullo / vivente aspetto

vol. X Pag.521 - Da MIRARE a MIRARE (68 risultati)

863: in questo parve a prometeo che non so quanti di coloro lo stessero

una cotal guardatura amorevole come è quella che fa il gatto al topo, sicché,

leggon nel viso / d'un'angioletta che ci è apparita; / e io,

ci è apparita; / e io, che per veder lei mirai fiso, /

inf., 7-109: io, che di mirare stava inteso, / vidi genti

alberti, ii-45: dite, o mortali che sì fulgente corona / ponesti in mezo

fulgente corona / ponesti in mezo, che pur mirando volete? / forse l'

da mirar non si diparte, / che non s'adorni al vivo raggio ardente.

mi prese il sonno; / il sonno che sovente, / anzi che 'l fatto

il sonno che sovente, / anzi che 'l fatto sia, sa le novelle.

: agata, corno de ciascuno è usanza che la predica ascolta, mirando fiso de

bello, non con alcuna disordenata sensualità, che 'l marito fusse come il predicatore bello

poco noto era l'errore / in che vertuno avea rinaldo involto, / mirando

piacente a chi la mira, / che dà per li occhi una dolcezza al

occhi una dolcezza al core, / che 'ntender no la può chi no la prova

la vostra dolorosa condizione, e ora pare che vogliate dimenticarlo per questa donna che vi

pare che vogliate dimenticarlo per questa donna che vi mira. idem, conv.

veder vuol la salute, / faccia che li occhi d'esta donna miri. cavalca

[della vergine] era sì grande che, in qualunque parte si volgeva, tutti

, allor franco e sicuro, / che aguagliaria el mio star col paradiso. ariosto

qual lasciar, qual prender deggio? / che se l'una invitar voglio, /

grido di vergogna / del mio cuore che brucia / da quando ti mirai e m'

hai guardata / e più non sono che un oggetto debole. -assol.

; ché avuto hai di me quello che avere ne dei, né mai altro veramente

, né mai altro veramente non arai che di mirare. epigrammi latini dei sec

, xxxvi-263: copriti quel volto, che sol mi strugge mirando / e per gli

renieri, xxxvi-77: se li pianti, che sovente / la mia doglia manda fuore

piacere 7 io ne prenderei mirando, / che li fati non mi fieno / inimici

voi, se desiate / serbar la libertà che il ciel vi diede, / bendatevi

gli è [l'amore] quel cibo che, pascendo i servi, strugge:

. dante, xx-75: quella virtù che ha più nobilitate, / mirando nel piacere

nel piacere, / s'accorse ben che 'l suo male era nato. idem,

narciso, dal vago splendore, / che di te stesso, mirando alla fonte

le belle /... / or che sei fatta sì glande regina, /

, / o bella signora, / che, pien di giubilo, / oggi t'

dio: or come miri a quelli che ti disprezzano, e taci e permetti

ti disprezzano, e taci e permetti che l'empio conculchi quello che è più giusto

e permetti che l'empio conculchi quello che è più giusto di lui?

viso forte 'namorao, / e 'n tanto che lo vide fue conquiso / e dismarito

vide fue conquiso / e dismarito sì che s'oblidao / pensando che 'nfra l'

dismarito sì che s'oblidao / pensando che 'nfra l'acqua foss'assiso / ed incarnato

, inf., 23-115: quel conflitto che tu miri, / consigliò i farisei

tu miri, / consigliò i farisei che convenia / porre un uom per lo

/ oh settentrional vedovo sito / poi che privato se'di mirar quelle! petrarca,

in terra / mirando a la stagion che 'l freddo perde. g. brancati [

io vi miro mi fate risentire non so che e piagnere. tasso, 8-21:

il grave error. più non soffrir che alcuno / ti miri in queste spoglie.

: quanto intorno miri / non è che un riso dell'eterno amor. pirandello

sciagura mirò i visi sbigottiti di tre bimbi che non osavano volgere gli occhi all'uscio

, ii-44: è l'ultima volta che miro / (appiè del botro,

, 6-44: il fero argante, che se stesso mira / del proprio sangue suo

o rupi di granito, / senza che il cuore all'alto e all'infinito /

vita. tasso, 2-42: mira che l'una tace e l'altro geme,

. testi, i-260: se mirerò che più tranquille e quiete / del fiumicel sian

. niccolini, ii-185: non sai / che nella patria mia rimane ancora / chi

alle anime beate e agli spiriti angelici che godono della vista di dio, ovvero

di dio, ovvero a dio stesso che contempla la propria infinita perfezione.

329): per l'amirazione, / che l'anema à da deo, /

deo, / non vói mirare altroi / che sia de sotta 'l celo. dante

su la mira, / é quella gente che qui s'innamora / ne'lor pensieri

idem, conv., ill-xn-n: avvegna che dio, esso medesimo mirando, veggia

beata spene, / mirando 'l ciel che ti si volve intorno, / immortai

: idio aiuta col volto suo colui che 'l guarda e mira: muove e promuove

a sé colla belleza del sommo bene colui che 'l contempla. leone ebreo, 318

l'incorporei e conoscerai le vere bellezze che 'l vulgo non può conoscere. ariosto

118: la infinita inefabile bellezza / che sempre miri in ciel, non ti distorni

miri in ciel, non ti distorni / che gli occhi a me non torni.

questi lucidi alberghi e queste vive / fiamme che mente eterna informa e gira. filicaia

vol. X Pag.522 - Da MIRARE a MIRARE (77 risultati)

e le bell'orme / di quel valor che ne'suoi effetti è noto. varano

figlio e de lo spirito santo: per che convengono essere nove maniere di spiriti contemplativi

contemplativi, a mirare ne la luce che sola se medesima vede compiutamente. idem

questa vita miran ne lo speglio / in che, prima che pensi, il pensier

lo speglio / in che, prima che pensi, il pensier pandi. fiamma,

alati messaggier del gran monarca, / che con alterno volo / portate in ciel

per mirar vostra sembianza, / per che ne lo meo gire e addimo- rando

/ sento amor sì da presso / che del suo proprio error l'alma s'

xiii-152: chi può dir poi gl'incommodi che serra / de la pigra vecchiezza il

la pigra vecchiezza il peso greve, / che già mira il sepolcro e pende a

ha posta il mio debile ingegno: / che non pensando errar, né il fin

albizzi, ix-40: anzi m'imaginava / che, dove io son biasimato, /

sente far memoria / dell'ammirabil vanto / che 'n amor più si prezza, /

giudicare. guittone, 16-1: miri che dico onni om che servidore / talenta

, 16-1: miri che dico onni om che servidore / talenta star per avanzar suo

due stanze della canzone] vede bene che diverse persone parlano, acciò che l'

bene che diverse persone parlano, acciò che l'una non chiama sua donna costei,

com'io risurgo e miro la ferita / che mi disfece quand'io fui percosso,

e esaminanti lo valore di questa donna che spiritualmente fatta era con la mia anima

li 'ntelletti sani, / mirate la dottrina che s'asconde / sotto 'l velame de

lasso, e quando fia quel giorno / che, mirando il fuggir degli anni miei

, de i boschi abitatore, / che par silvaggio poco men che gli orsi

abitatore, / che par silvaggio poco men che gli orsi. aretino, v-1-926:

noi crede / miri l'esempio altér che giorgio ha tolto / de la barozza

, nel cui sacro volto / l'indole che hanno gli angeli si vede. della

ei procedesse da nimico per li armeni, che furon sempre dell'imperio romano o ligi

troppo grande e irreparabile è quella che si causa, quando gli uomini,

col quale fu formata, le regole che nella sua composizione furono osservate. testi

non fa l'anima co'suoi pensieri che scorrere per le cellette del proprio cervello

sensi. pananti, 1-i-63: udite che vita da morire era la nostra sulle

, 6-1-444: chi ben mira, trova che la mala volontà è grande testimonianza della

è la vita di tutti coloro, / che 'l tempo mena a morte; e

dante, vii-i: la dispietata mente, che pur mira / di retro al tempo

pur mira / di retro al tempo che se n'è andato, / da l'

ch'io dissi suso, / quando narrai che non ebbe 'l secondo / lo ben

non ebbe 'l secondo / lo ben che ne la quinta luce è chiuso. sacchetti

al tuo passato scanno / e'cittadini che governavan quello, / dolor m'assale e

: né tutti sono di tanta sapienzia che mirino solamente ai costumi, anzi ne

in terra eterna vita, / tu se'che aggiungi d'ogni laude il colmo.

moltitudine della gente, se alla entrata che ne traggono veneziani, se alle private

alle private rendite, sono poche città che le mettano il piede innanzi. crudeli

crudeli, 1-144: quella varietà di oggetti che si comprendono, quel numero immenso d'

comprendono, quel numero immenso d'idee che si ritiene, se ben si mira

ben si mira, non ci produce che tormento ed affanno. rosmini, 6-417

ove si miri alla potenza sopra natura che è bisognevole a porlo e a conservarlo.

o grande scriba in le maggior faccende / che al mastro eseguir fa poi 'l cavalliere

pende. leone ebreo, 277: mira che tutto l'emisperio è visto da l'

perdono a tante offese, / mira che proprio è a noi peccar sovente,

pensiero. tasso, 14-498: mira che cieco abisso, e come il cielo /

moro. metastasi, 1-ii-45: or che lieto ciascuno entro la reggia / l'

entro la reggia / l'ora attendea che il bel giustin giungesse, / mira che

che il bel giustin giungesse, / mira che strano evento e lacrimoso, / qual

., iv-1-8: con ciò fosse cosa che questa mia donna un poco li suoi

: eppur sovente l'orator divino, / che d'uomin pescator fu già chiamato,

amo acuto e fino. / dopo che avrà pescato e ripescato, / goda

ripescato, / goda dunque del plauso che gli fanno: / non miri quanto pesce

parziale iddio, così non mira ciò che sei, ma ciò che fai. filicaia

mira ciò che sei, ma ciò che fai. filicaia, 2-2-226: padre

, 2-2-226: padre del ciel, che con pietose braccia / ti stringi al seno

figli ingrati ed empi, / pur che gli occhi sien fonti e 'l cor si

senno, mi fo ben io a credere che, se falleranno, saranno anche mirati

: parte non è di me, salvo che rea / di pena eterna; e

tasso, 7-112: non già d'uom che fugga ha i passi e 'l core

stati divorati dal tempo ed il poco che resta di essi è... mirato

cavalca, vii-22: dio solo è quegli che i cuori vede... è

vede... è stolto quegli che mira i giudici umani, i quali né

, i quali né vedere possono quello che è dentro, né quello parimente che

che è dentro, né quello parimente che ha da essere. d'annunzio, iv-1-418

31: l'ignea stella [marte] che pietà non mira, / ma sempre

suon del tuo chiaro sermone, / tanto che per iesù la lancia pigli; /

con l'animo più inclinato a questo che quello, sentenzia più tosto a compiacenza

quello, sentenzia più tosto a compiacenza che a ragione. caporali, i-75: dannato

i-75: dannato il secol brutto, che sol mira / a l'arche, che

che sol mira / a l'arche, che ornai crepon di tesoro, / e

, 1-viii-19: quante volte, nelle opere che si fanno sul teatro del mondo,

queste le larghe speranze... che mi davate in portogallo, quando mi persuadevate

doglia e in ira / quell'allegreza che prima ti mira.

vol. X Pag.523 - Da MIRARE a MIRARE (71 risultati)

dante, xxix-20: certo i'credo che così li guardi / per vederli per sé

, amor, ch'i'dorma, / che co'lo cuore i'penso a voi

/ mirandomi tuttora ne lo speglio / che 'nnanzi mi tenete e ne la forma.

fatto son per affanni ombra sì oscura / che, mirandomi al specchio, di me

fra non molto, in quel gran lettone che mi si dice apparecchiato nella camera,

, 5-37: era, lo specchio che ora teneva sollevato così da mirarvisi,

, 19-64: quale 'l falcon, che prima a'piè si mira, / indi

protende / per lo disio del pasto che là il tira, / tal mi fec'

). anguillara, 11-162: tosto che fuor del porto esser si mira /

varano, 1-508: appena / tacque che si mirò cinto d'intorno / dai soldati

pennel fu maestro o di stile / che ritrasse l'ombre e'tratti ch'ivi /

, purg., 25-108: secondo che ci affliggono i disiri / e li altri

; / e quest'è la cagion di che tu miri. s. caterina da

, iv-227: non mirate per lo scandolo che sia venuto in questa città, nellà

panigarola, 2-390: né bisogna mirare che adesso tu abbia quella forma da servo

adesso tu abbia quella forma da servo che volontariamente tu sei presa. menzini, ii-4

umil mio carme a mirar prendi, / che sia che pe'tuoi sguardi, onde

carme a mirar prendi, / che sia che pe'tuoi sguardi, onde si vibra

uomini esser dienno / presso a color che non veggion pur l'ovra, / ma

virtù teologali] di là, che miran più profondo. 17.

conosce le rime di guido sente subito che mirano a lui quei versi del frate godente

suoi nemici... andavano ripetendo che io nelle mie 1 memorie del fanfulla

: l'altra è dispo- sizion, che le trovate / cose dispone ed ordina con

. patrizi, 1-i-247: que'poeti, che senza aiuto dì armonia di stormenti cantarono

e in niuna parte difettuosi. a che nel giambico non mirarono né archiloco, né

privato. boterò, 9-31: giurano solennemente che nella elezione del nuovo doge, ^

ogni passione, ad altro non mirano che all'utile e all'onore della repubblica.

mirano più alla difesa delle lor robbe che all'offesa del nemico. pallavicino,

.. contro muraglie fondate da nazioni che in ogni maniera d'opere miravano all'

: avrebbe voluto [il gervinus] che la letteratura avesse mirato all'educazione della

. carducci, iii-16-364: vero è che il fantoni mirava a un impiego in napoli

cassola, 2-489: non capiva a che cosa mirasse la ragazza.

1-284: né si mira ad altro fine che di scoprire con un vero essempio di

-tr. caro, 8-28: quel che 'l duce de'teucri in ciò disegni /

de'teucri in ciò disegni / e che miri e che tenti (se fortuna /

ciò disegni / e che miri e che tenti (se fortuna / gli va seconda

, chiamandoli spagnoleti, quasi volesse inferire che solo mirino il proprio comodo.

si mostravano al popolo, come quelli che miravano di continuare la signoria loro.

vuoto. chiabrera, 1-ii-370: lassi, che schiavi e della patria in bando /

libertate, / voce altra non mettean che ferdinando. baldi, 363: piacesse

baldi, 363: piacesse a dio che molti, per non dir la maggior parte

eleggere buoni ministri nel maneggio della facoltà che al procurarsi ottimi maestri e bonissimi formatori

si mira a far credere a'balordi che io, presentatomi agli elettori con un programma

finzioni comportabili, anzi lodevoli sono quelle che mirano non ad altro che al publico

sono quelle che mirano non ad altro che al publico bene. sarpi, vi-3-234:

bene. sarpi, vi-3-234: le opposizioni che la corte di roma fa alle scritture

della serenissima repubblica, se ben pare che siano inviate contro li autori, nondimeno

mira ad altro se non a fare che il reo da voi condannato abbia scampo

scampo. carducci, iii-25-276: la riforma che ugo foscolo imaginò tendesse egli [dante

-tr. tortora, i-26: stimando che altro non mirasse più il suo ragionamento

altro non mirasse più il suo ragionamento che di far disarmare il re e di ridurre

: publicare con accortezza e senza affettazione che gli apparecchi per rivettovagliare l'armata navale

ad altro... non mira che ad ottenere l'ingresso nella nuova biblioteca

. barilli, i-147: il teatro che era tutto spensieratezza e passione e mirava

cavalcanti, i-262: allor d'un uom che sia pietoso miro, / che consolasse

uom che sia pietoso miro, / che consolasse mia vita dolente. 19.

caro, 3-3-50: mi pare di vedere che le cose mirino a rottura che altramente

vedere che le cose mirino a rottura che altramente. 20. essere volto

, 162: la nostra religione ha instituito che li nostri aitar mirassero a levante donde

saldezza della calamita e punta temperata, che perpetuamente nel polo invisibile mira. caro

verso il corno de la stessa facciata che guarda il giardino, dove sia posto

soderini, i-26: il corno della luna che mira tramontana, acuto e rigido,

non lunge da l'ultima punta / che mira la vicina ausonia. 21

e nella mira dello schioppo spianato, sì che l'arma sia volta direttamente contro ciò

l'arma sia volta direttamente contro ciò che si vuol colpire. carducci, iii-4-190

, perché sulla strada non c'eravamo che noi. -figur. leone

altezza del cielo, è il destino che mira a me e mi saetta. sarpi

la orditura fatta con biron: par che certi gran maestri abbino a segno molte

molte macchine, per scaricarne una, sempre che vedono alcun mirare a loro. g

. gozzi, i-26-143: febo apollo che da lontano saetti, a questa volta tu

e saettato me, quando io credeva che tu mirassi altrove. pindemonte, ii-249

vol. X Pag.524 - Da MIRASOLE a MIRATO (57 risultati)

tanta nostra guerra / manca il nemico che ci miri al cuore. e. cecchi

, 3-56: mirò col dito la cincia che l'aveva seguito arrischiandosi fin sul pioppo

, 1-118: forza m'è star dove che 'l ciel mi miri.

si liberò; allora con la mancina, che aveva libera, bandi la doppietta per

otticb verso un punto fisso in modo che l'asse ottico dello strumento, prolungato

e l'occhio verso un oggetto, così che l'asse ottico dello strumento, prolungato

e in tanto vi fue posto mente, che, partendomi da questo luogo, mi

, 43: quegli dee essere pauroso che... apre gli occhi spesso

spesso e chiude, e lo mirare che fa è tristo e di mala maniera.

maniera. petrarca, 23-72: questa che col mirar gli animi fura / m'

tacque. tommaseo, 11-277: una parola che nel cor si sente, / un

, 30-131: or pur mira, / che per poco è che teco non mi

mira, / che per poco è che teco non mi risso! aretino, 1-76

risso! aretino, 1-76: mira qua che ramaiuoli imbrattati, che mortaio sottosopra,

: mira qua che ramaiuoli imbrattati, che mortaio sottosopra, che candelieri carchi di

ramaiuoli imbrattati, che mortaio sottosopra, che candelieri carchi di sevo. varchi,

risposta di questo, basta quasi a dirvi che io non son spagnuolo. mira che

che io non son spagnuolo. mira che diavol mi domanda! giuglaris, 179

talora per mesi e anni, senza che mai si faccia loro la causa.

. cesari, iii-388: mirate là che, luccicando più acceso, dà segno

: mira, mira, o madonna, che fai, / per si vii cosa

: vedete là... quel giovine che ha la camiscia rivolta su le spalle

rivolta su le spalle? mirate, mirate che bravo tincone è quello che fra le

, mirate che bravo tincone è quello che fra le coscie gli pende. r.

. lemene, ii-382: muse, che vaneggiate / folli cantando ognor che in piaggie

muse, che vaneggiate / folli cantando ognor che in piaggie erbose / al premer d'

/ e pietose e veraci ora cantate / che con la croce in collo / gesù

lxii-2vi- 57: il debà, come che era della stirpe degli antichi re naturali

; / vanno spiacenti, / contenti che da lunga sian mirati. giannone,

, le parole e topere medesime di coloro che miran la morte da lontano..

lontano... da quelle di coloro che la guardano vicina. -prevedere

, 315: si vidde un altro che si gloriava d'aver ottima vista,

mira, sono piuttosto cose da burla che da componimento degno dell'eroica gravità.

amava la giustizia, rispondeva pei veneziani che... venezia, tacendo anche

sarebbe una bella coppia. ma credo che tancredi debba mirar più in alto, intendo

non degna di mirar sì basso / che di nostre parole / curi. girone il

tosto per altezza di vostro cuore, che non degnò di mirare sì basso, come

/ di tanti pregi vostri, / che siate per mirare unqua sì basso /

si mira a dietro, e vede ben che lunge / troppo è trascorsa la sua

inf., 24-115: qual è quel che cade, e non sa corno,

il tira / o d'altra oppilazion che lega tomo, / quando si leva,

lega tomo, / quando si leva, che 'ntomo si mira / tutto smarrito de

. citolini, 294: voi sapete che, essendo l'uomo venuto ne 'l

mirano in guercio, impuntandosi fra la lingua che gli rimescola nel proferirgli.

iacopo da leona, xxxv-n-365: non giova che la moglie l'amonisce: / «

queste tue fanciulle, / se non che sopra ti pur miri e lisce? »

altro. colombini, 212: pregoti che mi mandi a dire come sei stata

parola per 10 dottore e fanne proverbio che dice: chi è incolpato, pensa

iv-176: febo s'innamorò di molte altre che qui non fa menzione: né di

quale si dimanda mirasole per il voltarsi che ella fa sempre verso a quello.

sono arbori, grande come gran peri che qui in italia, et erba, la

stomacoso e sordido animale,... che noi chiamiamo zecca... in

nome di elioscopia o mirasole indica la proprietà che ha di voltare l'ombrella verso il

nei primi decenni del secolo xvii, che recava impressa l'immagine del sole raggiante.

-messa -con piagenza, / c'ognun che i pensa — sens'à — per mirata

2-2-87: ahi qual fallo è mirar ciò che, mirato, / desta 11 desire

con diletto. pirandello, 5-726: che cosa lesse giustino... nel

vol. X Pag.525 - Da MIRATORE a MIRICA (45 risultati)

mie pene ingannando, non so con che ascosa soavità, l'afflitto core, li

impaziente non richiede tanto / segno mirato che morderà acuta. 5. locuz

). ant. e letter. che è testimone oculare, che assiste allo

e letter. che è testimone oculare, che assiste allo svolgersi di un avvenimento;

assiste allo svolgersi di un avvenimento; che guarda; spettatore. pallavicino,

orazione gli avea renduti più tosto miratori che ascoltatori di quegli infortuni. botta,

renduti [i padri] piuttosto miratori che ascoltatori di quegl'infortuni. 2

di quegl'infortuni. 2. che prende la mira, che mira a *

2. che prende la mira, che mira a * un bersaglio (e

una miratura per si fatto modo, che 'l messo fuggi al suo signore. s

: e1 misero ministro andarà per fare quello che debba fare; e una parola che

che debba fare; e una parola che gli sia detta ingiuriosa o una mala

sia detta ingiuriosa o una mala miratura che gli sia fatta, per timore non se

da siena, 473: se si vede che una favelli cor un frate, sette

una favelli cor un frate, sette so'che mormorranno di lei. e eziandio solamente

non parlandoli, anco mormorranno; e che se si vede sola una miratura, non

: si son sorpreso d'ella, / che, stando a lei assente, /

.. di niun'altra cosa arei fatto che di pollo. = adattamento dello

per questo ti nascesse alcuna mirazióne, che li santi possano avere maggiore beatitudine.

la scrittura sacra tratta di cose grandi che inducono a mirazióne, a pensare le

incerto. mirdito, agg. che appartiene alla tribù albanese dislocata nella mirdizia

balano mirepsico: albero originario dell'india che produce semi ricchi di olio aromatico usato

pero gigantesco mai scalato fino in vetta che faceva tanti miria. pavese, 5-84:

, iii-423: miriade: parola barbara, che ora da non pochi si mette in

dalle miriadi di preti, monaci e frati che predicavano contro di lui, assalito fino

massaia, ix-193: li non avrei avuto che la compagnia di miriadi di uccelli,

le miriadi / possenti dei cavalli / che per tutto il giorno / fremettero nelle vaste

popolava d'una miriade di passeri, che pareva vi si dessero convegno da tutti i

, 1-236: insieme strinsero una miriade, che sono diece milliara di uomini. speroni

. de'bardi, 2-17: gioseppe scrive che in egitto solo erano settecento cinquanta miriadi

solo erano settecento cinquanta miriadi d'uomini, che sono sette milioni e mezzo. fil

: numero di dieci mila: voce che non è nel vocabolario, ma che

che non è nel vocabolario, ma che è usata oggidì da vari scrittori, cattaneo

indeterminata; ed era il massimo nome numerale che i greci avessero. 3

miriadi di grano il giorno, delle otto che il padre per distribuirsi ciascun giorno assegnò

). zool. classe di artropodi, che comprende alcune migliaia di specie viventi,

una o due paia di zampe, che sono sempre in numero rilevante;

.]: 'miriarca ': nome che davasi nei greci eserciti ad un capo

simintendi, 2-224: e'salci che nascono sopra a'fiumi,..

,... e 'l busso che sempre sta verde, e le sottili mirici

crescono sopra i lor ceppi arbori, che si chiamano tremule, e arbori che si

che si chiamano tremule, e arbori che si chiamano mirici nelle parti della magna

, 3-3-197: trovati pel deserto arbori che si chiamano mirici, ci gittammo ciascuni

. boiardo, 7-49: quella stagion, che fu detta felice, / e par

fu detta felice, / e par che al nome de auro ancor se alumi,

vol. X Pag.526 - Da MIRICACEE a MIRINO (36 risultati)

sentii quanto vi fosse di virile in colui che passava tra le umili mirici per salire

iii-353: sono le mirice umili arbusti che crescono spontanei, e tremano alla brezza

; nasce appresso alle paludi e all'acque che non corrono. produce il frutto moscoso

nell'acqua separano una materia cerea, che raccolta in sufficiente quantità si può fondere

terra terra, povere pianticelle, che niuno pianta; che nulla danno; che

pianticelle, che niuno pianta; che nulla danno; che si chiamavano

che niuno pianta; che nulla danno; che si chiamavano un tempo infelici e

piante dicotili, arbustacee o arboree, che comprende tre generi (il più noto

miricetina, sf. chim. penteossiflavonolo che ha colore giallo e si trova

sufi. chim. -ile, che indica i radicali organici monovalenti.

chim. palmitato di miricile, che costituisce pelemento principale della cera d'

sufi. chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi.

da empoli, i-29: non è dubbio che iddio ha mirificato i santi suoi

. ant. e letter. che suscita meraviglia, ammirazione o anche stupore

ammirazione o anche stupore, sorpresa; che appare diverso dalla norma, dall'usuale

di potenza infinita, ma una mentalità che, mentre non fa nulla, predispone e

successo insperato al quale aveva contribuito e che i fumi del vino facevan parere via via

ed imporre nel punto e nell'ora che fermentava e ferveva negli animi loro l'

lucini, 4-305: fra enotrio ladenarda, che non ha potuto sopportare il suggello mirifico

create, tanto mirifico, tanto glorioso, che non si puote udire cosa più dolce

mirifico amore e la veemente benivolenza, che già molto tempo vi porto, m'astringe

l'impressione mirifica del nobile spettacolo che ha dato una città, per cosi esprimerci

, fu il liquor mirifico, quello che mi fece più impressione. -dotato

di polveri mirifiche. 8. che suscita meraviglia o ammirazione per qualità,

15-90: urtica non vide più altro che quel mirifico copricapo. marotta, 1-183:

. soffici, v-6-139: la figura che rivedo meglio, quando ripenso alle tante

rivedo meglio, quando ripenso alle tante che hanno colpito i miei occhi e la mia

col sufi, medie, -ite, che indica uno stato infiammatorio. miringocèntesi

. -mirino a cannocchiale: cannocchiale che reca nell'oculare un sottile reticolo a croce

oltre le punte delle orecchie del cavallo che gli servivano quasi di mirino. monelli

fucili per sparare di notte, e chiedono che si riferisca sulla loro utilità. moravia

riprese fotografiche e cinematografiche, dispositivo ottico che serve per inquadrare e mettere a fuoco

brillante o a camera chiara: quello che, se l'apparecchio fotografico viene tenuto

di una lente divergente con una mascherina che corrisponde al formato (detto anche mirino

cannocchiale galileiano, a lente divergente, che dà un'immagine diritta e rimpicciolita.

de'miei amici, una signora volle che la ritrattassi con in mano uno di quei

vol. X Pag.527 - Da MIRINO a MIRMICINI (42 risultati)

la miriopsia, cioè moltiplicazione infinita deltimmagine che nasce da due miragli specchian- tisi a

chim. ammide dell'acido miristico, che si trova in piccole scaglie inodori,

. etere giallo, molto aromatico, che si estrae dalla noce moscata. =

, col suff. chim. -ina, che indica animine e composti analoghi.

noce moscata, ecc.), oltre che nel grasso di balena e nel sego

miristicòlo, sm. chim. alcool che si ricava dall'olio essenziale della noce

suff. chim. -olo, che indica la presenza di un ossidrile alcolico.

sostanza grassa, neutra, solida, che si estrae dall'olio di noci moscate.

, col suff. chim. -ina, che indica ammine e composti analoghi.

all'uva ed ai poponi, / quel che suol fare ai vecchi la terzana.

ha in sé imagine di formica che vada. = voce dotta,

m. -ci). miner. che è proprio, che si riferisce alla mirmechite

. miner. che è proprio, che si riferisce alla mirmechite (con partic

, i-98: la mirmècia è un tubercolo che nasce nella cotica, picciolo,

crasso e non molto elevato, che nasce in ogni parte del corpo, ma

sopra le mani, e dice che nel tempo del freddo causa alcune

causa alcune punture simile a quelle che fanno le formiche quando mordono.

.]: 'mirmecismo': lo stesso che... 'mir- mecla '

bianco e bruno-nero; divora formiche, che cattura con la lunga e viscida lingua

tipi di piante, effettuata dalle formiche che trasportano e disperdono i disse- minuli di

mirmecocòro, agg. bot. che è proprio, che si riferisce,

agg. bot. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la mirmecocoria

è proprio, che si riferisce, che riguarda la mirmecocoria. mirmecodomàzio, sm

. i. mirmecòdomo, agg. che può ospitare un formicaio (un organismo

genere di uccelli della famiglia formicaridi, che si cibano di formiche scoprendone gli eserciti

ordine sdentati, della famiglia mirmecofagidi, che comprende la sola specie dei formichieri.

alcun dente, con lingua filiforme che molto si allunga e che intromettono

con lingua filiforme che molto si allunga e che intromettono ne'formicai e ritengono gl'

insetti attaccati per la saliva viscosa che vi si separa. si trovano nelle

pianta esercitata dalle formiche contro i danni che possono produrre altri animali. =

. bot. piante mirmecofile: vegetali che mostrano rapporti più o meno evidenti con

. funzione mirmecofoba: quella della cera che si trova su determinati vegetali e che

che si trova su determinati vegetali e che impedisce alle formiche di spostarsi.

sf. entom. parte della zoologia che si occupa dello studio scientifico delle formiche

). entom. ciascuno dei corpuscoli che le formiche ricavano dalle piante mirmecofile per

m. -ci). bot. che è proprio, che si riferisce, che

. bot. che è proprio, che si riferisce, che riguarda la mirmecotroiia

che è proprio, che si riferisce, che riguarda la mirmecotroiia. mirmecòtrofo

mirmecòtrofo, agg. bot. che riguarda o è proprio delle piante da

entom. genere di insetti imenotteri, che comprende diverse specie viventi in italia (

greci acrocordon, overo un picciol poro, che i mede simi appellano mirmice

. sottofamiglia di insetti imenotteri (che comprende numerosi generi e specie),

vol. X Pag.528 - Da MIRMICOLEONE a MIROGENESI (51 risultati)

degli altri amfibi, non vi ho scorto che la lucertola grigia e verdiccia..

il suo lungo capillizio ai miei occhi, che lo fissavano, ed io venni fantasticamente

procurò nuovi sudditi a suo figlio eaco, che ne era rimasto privo per una micidiale

era atta a durare fatica e quello che guadagnava, guardava e poco ne logorava

è di durare fatica e guardare quello che ha raccolto, e di quel poco logorare

, chiamolli mirmidoni, perché sono popoli che molto s'afficcano nel guadagno e in

caice seppell e 'l gran popolo / che presso alla cittade dell'illustre / rege abitavan

adorare garibaldi: ma provatevi a dire che uno dei loro non connette; ci

, i-542: né mancano liberali mirmidoni che non hanno fede né speranza, e colla

dopo avere osato fissarla nell'astro miracoloso che noi guida. d. martelli,

m. -chi). letter. che rivela atteggiamento rinunciatario e conformista e la

(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce ai

-ci). che è proprio, che si riferisce ai mirmidoni. tommaseo [

pugna. 2. letter. che è basso di statura, di corporatura

, s'era riaperta la gran porta che noi avevam forzata; e, precedendo la

mirmidònio, agg. stor. disus. che appartiene all'antica tribù tessalica dei mirmidoni

completa e smisurata presunzione del mirmidonismo italiano che invece di rimaner taciti di ammirazione e di

rispetto davanti a quella grande cosa, che era la chiesa di santa maria del

mestieranti e sfogo alla libidine di stupro che invase i corpiciattoli de'pigmei. =

stor. nell'antica roma, gladiatore che combatteva per lo più contro i reziari

il giuoco de'gladiatori, per aver detto che il gladiatore chiamato trace, per aver

de'traci, era pari al suo avversario che si chiamava il mirmillóne, ma che

che si chiamava il mirmillóne, ma che egli non era già pari al munerario,

al munerario, cioè a domiziano, che faceva celebrare que'giuochi, lo fece

le gemme a'chierici et a'prelati, che, doppo il ministero divino, cangiando

rovescio comparisce in primo luogo un reziario che... ha preso con la

rete per la testa il suo avversario, che era, secondo alcuni, il senatore

e s'imbevean le rose / nel sangue che fluì dal mirmillóne. = voce

e della tribù de'mutiilari di latreille, che tengono il mezzo fra il genere tifia

, agg. ant. e letter. che suscita mera viglia, ammirazione

, anche, stupore, sorpresa; che appare diverso dalla norma, dall'usuale;

in questo miro e angelico tempio / che solo amore e iuce ha per confine

si mettean ne'fiori / quasi rubin che oro circunscrive; / poi, come

miro gurge'; cioè nel meraviglioso fiume che detto è. cecco d'ascoli, 706

cose mire son sepulte / al nostro ingegno che il ben abbandona, / seguendo il

più profondo e immoto occhio umano quello che sostenne la vista nuova del miro gurge,

« colà ci conviene passare e vedrai che belle cose ti mostrerò ». niccolò da

madonna danna il caro core, / che 'l fronte franto sparge un miro mare.

un miro mare. 2. che suscita meraviglia o ammirazione per bellezza o

o ammirazione per bellezza o pregio; che rivela notevole perizia, grandi capacità

/ fe', saria poco a quella che si gira / sopra quel prato. altissimo

sue doti generose e sole, / che molto più non resti ancora a dire,

in coppa invisibile, oh mira / ebrietà che tutto l'essere penetrando / fece rigati

sono, salvando sperdo, / sì che concriomi 'n amare spunza. = deverb

maschio [della murena], che ingenera. et evvi questa differenzia,

ingenera. et evvi questa differenzia, che la murena è di più colori e debole

, lvi-12: fo fatto una crida che l'oio non se possi vender a più

ispano volgar., 3-52: l'erbe che vagliono agli occhi sono queste: ruta

genere di piante della famiglia meliacee, che. crescono in guiana, con corolla

una resina rossa e molto profumata, che viene usata come balsamo. tramater

liquore rosso, balsamico, odorosissimo, che può paragonarsi allo storace. =

vol. X Pag.529 - Da MIROLITO a MIRRICO (50 risultati)

]: 'mirolito ': nome generico che si dà alle soluzioni di certe sostanze

col sufi. chim. -aio, che indica i sali degli acidi ossigenati a

]: 'mirone ': spettatore, che sta a vedere. = voce senese

.]: 'mironico ': aggiunto che, unito al nome generico di acido

istato di mironato di potassa, e che per l'azione d'un fermento speciale

col suff. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione.

nelle resedacee e in altre piante, che scinde i glucosidi sinigrina e sinalbina in

sostanza azotata speciale contenuta nella senape, che, sciolta nell'acqua, decompone,

gommoresina, detta anche mirra maschio, che si estrae da alcune burseracee del genere

da alcune burseracee del genere commifora, che crescono nell'africa orientale e nell'arabia

nell'arabia meridionale; ha odore gradevole che si accentua con il riscaldamento; sapore

testi fiorentini, 185: sapiate che sì tosto come il fanciulo è nato

: la tribolazione è quasi come mirra che ci guarda e conserva, ché non cadiamo

tificazione e rossore de'testicoli togli della terra che sta sotto il truogo della ruota del

brettonica, ragia, e pesta queste cose che sono da pestare e mescola con olio

fu mutata... in quell'arbore che fa la mirra. felice da massa

nella tremante palma, la quale poi che vi ha messa la cassia e il

di medicina volgare, 15: siroppo che si dà agli feriti. togli tormentilla,

d'uno albero di arabia: ancora che a quella de tempi nostri non si convenghino

ha molte buone qualitadi, onde pensano che si possi per la vera usare.

per la vera usare. eleggesi quella che sia grassa, ragiosa, rosseggiante, densa

la mirra un liquore d'uno albero che nasce in arabia, simile alla spina

la mirra e gettata in quel vino che si bee assicurerà il bevitore dal divenire ubbriaco

1-180: vano giovan lascivo, / giovan che... / de l'aureo

. / de l'aureo crin, che fan mirre odoroso, / fregi le rose

colà alcuni mercanti ismaeliti e medianiti, che givano in egitto con cameli carichi d'

, 1-109: la ultima delle regioni che si abiti al mezzo giorno è la arabia

quale sola nasce lo incenso quale è odore che se incende, la mira, la

, la mirra e l'incenso, che per l'innanzi stilino lagrime per costei.

. groto, 1-12: questi, che doveva esser poi vescovo di mirea, cominciò

in grembo; / mirra dich'io, che, rimembrando ancora / l'abominoso incesto

, ii-52: in questo monte, che... significa l'uomo da bene

frugoni, 4-581: quelle labbra, che loro stillavano il mele con aculeo imbandito

perché avessero mortifero condimento quelle morti lascive che si ravvivano nei deliqui profani. d'

in lui cadesse, / mirra non è che sì vivace il fesse. 2.

, / nardo né mirra potrai dir che pascono, / né già d'incenso

par., 6-48: torquato e quinzio che dal cirro ^ negletto fu nomato

i deci e'fabi / ebber la fama che volontier mirro. ottimo, iii-134:

fiorentino, iii-130: qui è da sapere che gli antichi usavono di ungere di mirra

mirra gli corpi morti ch'egli volevono che si conservassero, sì come gli moderni usono

, ciò è ungo di tal mirra che la conserva per lo tempo futuro. varchi

partic., anestetizzanti e soporifere, che veniva normalmente som- ministrata ai condannati a

diatessaron volgar., 354: venuti che furono al luogo che si chiama golgota

, 354: venuti che furono al luogo che si chiama golgota,...

ani, iii-184: egli è certo che questo vino murrina era molto differente dal

era molto differente dal vino mirrato, che per alleggiamento di dolore a'giustiziati dar

quella mirra dell'amarezza e della poesia, che per tanto tempo e tanto travaglio mi

somiglia molto la cicuta, se non che nel gambo, nelle foglie e nel fiore

chim. acido mirrico: quello che si ottiene con la distillazione secca della

, col suff. chim. -ico, che indica il massimo grado di ossidazione di

vol. X Pag.530 - Da MIRRIDE a MIRTILLO (40 risultati)

dioscoride], 586: credesi il manardo che la mirride sia il cerfoglio, ma

cerfoglio, ma, comparandolo con l'istoria che della mirride scrive dioscoride, veramente non

], 300: se è di bisogno che loro dieno del [vino] dolce

cotto e mele. ove si dimostra che la mirrina non solamente è nominata tra'

baldelli, 5-128: la mirrina, che, per quanto ne fa plinio fede,

mandata dalle parti di levante (conciossiacosa che questa è un umore dal calore sotto

), fu pompeo magno il primo che, nel trionfo che egli rappresentò de i

magno il primo che, nel trionfo che egli rappresentò de i corsali, la

], 790: pompeo fu il primo che di quello trionfo dedicò a giove capitolino

dolce, 6-52: pompeo fu il primo che portò i vasi detti mirrini in italia

mirròlo, sm. chim. olio volatile che si trova nella mirra.

nella mirra e da cui riceve l'odore che gli è particolare. = deriv.

, col sufi. chim. -olo, che indica derivati oleosi. mìrsala,

campi del tuo vomer ara, / che li frutti. producon dolci e rari,

del mirtidano] in luogo di cibo innanzi che si trovasse il pepe, e di

mirtenale, sm. chim. aldeide incolore che si ricava dall'ossidazione del mirtenolo.

, col sufi. chim. -ale, che indica la presenza di un gruppo aldeico

chim. acido mirtenico: quello che si ricava dall'olio essenziale di mirto.

, col sufi. chim. -olo, che indica la presenza di un ossidrile alcolico

, agg. ant. e letter. che è costituito di mirto; che è

. che è costituito di mirto; che è coperto di mirti; che appartiene

mirto; che è coperto di mirti; che appartiene al mirto. mariotto

dame, illustri cavalieri, / di modo che parea tutta gioconda / arrider la fortuna

la mirtea selva ti troverai, come che sia albergo di disperati, sperare puoi che

che sia albergo di disperati, sperare puoi che pochi più gloriosi ve ne vedrai.

gloriosi ve ne vedrai. 2. che è di colore bruno rossiccio, fulvo.

: io vidi di notte uno uomo che sedeva sopra a uno cavallo rosso sanguinolente e

odorate rive e tra'mirteti, / che al superbo teatro fan corona, / sente

mosto, finché scemi il terzo. quel che si fa in questo modo con coccole

mani. 2. escrescenza resinosa che si produce sulle piante di mirto.

quel rilievo tumido, gobbo e ineguale che nasce in sul tronco del mirto e

mano. montigiano, 58: quel che chiamano mirtidano è una cosa grossa inequale,

nata adosso alla mortine del medesimo colore, che abbraccia il suo pedale come una mano

, agg. bot. e anat. che ha la forma simile a quella della

s. v.]: 'mirtifórme': che ha la forma simile a una foglia

.]: * mirtifórme ': che ha la forma delle foglie del mirto;

chim. agluconé di un glu- coside che si estrae da alcuni fiori selvatici (la

mirtillina, sf. chim. antocianina che si estrae dai mirtilli e che viene

antocianina che si estrae dai mirtilli e che viene usata in chimica analitica come indicatore

, col suff. chim. -ina, che indica animine o composti analoghi.

vol. X Pag.531 - Da MIRTILLO a MISAGIO (41 risultati)

blu: arbusto simile al precedente, che produce bacche più grandi, di colore

potrebbe vivere... soltanto con quello che ci offre la natura. nutrirsi di

del mirto; aromatizzato col mirto; che ha un colore bruno rossiccio simile a

cuore e lo stomaco. 2. che ha forma ovale, alquanto allargata,

: mostreremo poco dipoi come catone voglia che si faccia il mirtite. i greci lo

, sm. bot. arbusto sempreverde, che può raggiungere l'altezza di tre o

mirtacee, cui appartiene tale pianta, che è la specie più nota; comprende

tutti il nome dirti, / che non uomini pur, ma dèi gran parte

adorna; / el mirto, che sua dea sempre vagheggia, / di bianchi

mirto. ariosto, 6-23: non vuol che 'l destrier più vada in alto

... /... con che disprezzata leggiadria / portava un pastoral nodoso

e fede il pensier nega / a quel che 'l senso gli offeria per vero,

et i salvatichi, e di quelli che fanno il frutto bianco et altri nero

, di una prodigiosa quantità di mirto, che s'impiega nelle concierie. fantoni,

di mirto / alla fanciulla, quel dì che fuggiva. d'annunzio, i-152:

malaticci, tenuti in vita dall'acqua che i devoti portano a secchia a secchia

/ china sul bordo sorvegli / la carpa che timida abbocca. de libero, 1-116

intendo io... de i mirti che per loro istessi nascono per le riviere

i boschi e per le campagne, che quantunque sia il rusco [ecc.]

dall'idèo rovo, non meno / che dal mirto selvaggio. b. del

: liquido giallognolo, molto aromatico, che si ricava per distillazione dalle foglie di

fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano, a sé mi trasse roma

di andare scalzi ed ignudi, poi che mettano la lingua non pure in ciò

mettano la lingua non pure in ciò che veggano ed odano, ma in quello che

che veggano ed odano, ma in quello che gli par vedere ed udire. caro

/ per intrecciar corone / a lei che tosto è per tornar vincente. pindemonte

benevolente. il lauro non ad altro serve che ad attirare il mirto.

dalla distillazione dell'essenza di mirto, che ha proprietà balsamiche, sedative e antisettiche

, col suff. chim. -olo, che indica un derivato oleoso. mirtuóso

. mirtuóso, agg. ant. che è affine o simile al mirto (

l'uva dell'amomo... credono che nasca in uno sterpo mirtuoso alto un

ramusio, ii-78: myrzà è un titolo che vuol dire signorotto. p. della

. guittone, xv-19: certo che ben è ragione / me sia noios'

aiuto d'onni misagiato om! chi è che non per voi beneficio aggia, e

tosto com elli volse l'occhio, quelli che era in sembianza di povero si sparlo

noi chi sostiene colla ragione alla mano che in 'trasgredire ', in '

: nel misagio dogliono peggio le rampogne che esso misagio. storia dei santi barlaam

e formasene 'mi- sfare ', che è peccare e commettere alcun male, con

alcun male, con ciò sia cosa che quando si fa men che bene si pecca

sia cosa che quando si fa men che bene si pecca, e 'misagio

pecca, e 'misagio ', che è disagio. 2. locuz

vol. X Pag.532 - Da MISALLEANZA a MISAVVENTURA (60 risultati)

pochi mesi, una misalta... che si sarebbe strutta in bocca.

messer dolcibene in segreto, pregandolo caramente che quelli granelli gli dovesse dare, ed

gli dovesse dare, ed elli farebbe si che sarebbe contento; però che 'l prete

farebbe si che sarebbe contento; però che 'l prete capponato sanza essi dire messa

un arista misalta sì m'imballa, / che sai che qua si mangian volentieri.

sì m'imballa, / che sai che qua si mangian volentieri. messisburgo, 32

. sai quale è desso? la donna che arà il marito giovane ed ella sarà

a. verri, 2-iii-369: ho piacere che tu pensi come me sulla dissertazione dell'

spirito inquieto e caustico, e mi pare che ha voluto umiliare l'udienza e farla

foscolo, iv-514: il carattere sdegnoso che a poco a poco assume il giovine werther

ch'ei se ne avvegga, dalla irritazióne che gli dava una passione dolcissima e occulta

. onde le sue riflessioni non assumono che a poco a poco delle tinte di misantropia

non suo malgrado, e ne'momenti che il suo cuore è più esacerbato. pellico

980: l'odio vostro, secondo che voi dite, non ha causa alcuna

cantii, 2-635: se misantropia è quella che fa, non odiare gli uomini,

, ma negligerli, fin a quel punto che è necessario per non odiarli, me

tale cupezza di misantropia scolpita nel volto che non poteva dipendere dalla sola disperazione di

, nella misantropia d'un carattere di quelli che per purgar la terra la spopolerebbero

di un misantropo o della misantropia; che si manifesta in un misantropo.

e poi stracciarla per la misantropica idea che ognuno resta sempre nella opinione sua.

pretesa ambizione e avidità e pigrizia, che non son altro che sortite misantropiche dell'

e pigrizia, che non son altro che sortite misantropiche dell'ipocondria.

misàntropo (raro misàndropo), agg. che soffre di misantropia; solitario, scontroso

tanto perfidi e maligni di natura, che portano invidia a tutte le cose e

. bruno, 3-169: a fin che non contrai per sorte tal rabbia e tanta

sorte tal rabbia e tanta ritrosia, che dovenghi forse come un satirico momo tra gli

, 9-256: que'prìncipi misantropi, che non sanno ridere e non vorrebbero che

che non sanno ridere e non vorrebbero che né pur gli altri ridessero, ignorano una

.. stizzan sì fattamente il diaframma che, se non vi fan maniaco,

. mazzini, 1-355: il potente che non teme, ma sprezza gli uomini,

, per la malignità e la perfidia che nutrono nei confronti degliuomini. d.

dell'inferno], se v'è uomo che careggino come amico e abbraccino come caro

e abbraccino come caro, sono cotesti che con libri di durata immortale e di

la magia negra: così spesso accade che quei maliziosi misantropi, tutto lo studio de'

maestri delle menzogne, non possono tramare che illusioni ed inganni. 2.

scontrose o, anche, egoiste, che nutrono avversione e disprezzo per i rapporti

uno stagno. 3. che è proprio, che è caratteristico, che

3. che è proprio, che è caratteristico, che si rivela in

che è proprio, che è caratteristico, che si rivela in persone affette da misantropia

, sm. invar. region. persona che lascia intendere di essere molto informata su

o quattro giorni io le invierò due cavalli che, se non saranno belli, saranno

non saranno belli, saranno certo i migliori che siano dentro di roma; ma per

roma; ma per l'amor dì dio che cotesti misapi della corte non mi taglino

i panni sul dosso e non dicano che io spendo male i danari di v.

giamboni, 4-39: il detto cornelio disse che, costringendoli quelli d'egitto, li

diserto furono cacciati e poscia misavvedutamente soggiunse che, per adiuto di moises, loro

moises, loro rettore, le miserie, che nell'egitto patieno, hanno iscacciate.

assalio e sanza fare battaglia vinse il nemico che fuggio. fra giordano, 3-204:

. fra giordano, 3-204: concedettero che l'altre cose del mondo più minute

fossero per abbattimento e fortuitu: e che queste cose, che 'ntervegnon quaggiù, adivegnan

fortuitu: e che queste cose, che 'ntervegnon quaggiù, adivegnan di fortuito e

violenza ch'elle succedano, tanto manca che a temer si abbiano e porsi a

e porsi a computo di gravezza di male che anzi da tutti i sopraddetti misavvenimenti ne

4-73: dio... comanda che l'uomo onori il padre e la madre

la madre, ond'è gran ragione che li misavvegna a colui che fa male al

gran ragione che li misavvegna a colui che fa male al padre e alla madre

livio volgar. [tommaseo]: che credete voi ch'egli avesse fatto,

è bene folle chi non teme lo male che gli può te avvenire.

sua misaventura. giamboni, 4-111: coloro che, pochi tempi passati, di tutto

, ma mia mezaventura e mio peccato, che fatto endegnio m'à, non mente

vol. X Pag.533 - Da MISAVVENTURATO a MISCELA (42 risultati)

cosa innanzi che meleager gli uccise amendue, che suoi

cosa innanzi che meleager gli uccise amendue, che suoi zii erano. ciò fue grande

renderono somiglianza a uno male avvisato custode che scatenasse le fiere, e queste o

1-iii-355: queste tante miscee / in che moderna son qui capitate? baldinucci,

95: ci sono / varie miscee che mi paion bizzarre, / un ventaglio fra

ed arnesi vecchi di poco prezzo, che abbiano del curioso. mescuglio di baga-

algarotti, 1-ii-238: quel vetro, che serviva altre volte a far guastadette, orciuoli

chincaglie, quadri ed infinite altre miscee che comprava a barche. bresciani, 6-xv-146

10-307: paiono di que'frutti marini che si veggono per le gallerie tra le miscee

l. bellini, v-201: io penso che pochi composti siano in natura che non

penso che pochi composti siano in natura che non siano contrattili e distrattili e sopra

da certi segni manifesti ho ben compreso che lui là... dà forza di

iii-297: mi rido di quei poeti che inviano i loro scritti a qualcuno che

poeti che inviano i loro scritti a qualcuno che abita in roncisvalle, cui mai non

, 5-101: havvi qualche reverendo / che con gran prosopopea / ponmi in corpo

, / una favola m'intendo, / che non ha capo né coda, /

: questi guadagni piccoli, queste miscée che avanzano alle spese della giornata o della

sono dunque tutta la ricchezza di quelli che non hanno entrate. capuana, 1-ii-244

, 1-ii-244: nessuno avrebbe mai creduto che quella madonnina immacolata... potesse

suoi piastriccichi, / ch'io non vo'che più m'appiccichi / le miscee delle

, 5-1-243: c'è tal muscolo che ha assai più fili di ripieno,

ha assai più fili di ripieno, che non ha una tela di mille braccia,

ha una tela di mille braccia, e che però, se avesse avuto a lasciarsi

altre parole voi da voi medesimi comprendete che strana miscea sarebbe l'uomo se per

per ogni muscolo di codesta sorta, che ce ne son moltissimi, gli avesse avuto

di bestemmie storiche, gli è certo però che dovette farsi una laboriosa miscea per conglobare

si sapea / da pochissime persone / che l'autor del cicerone / fatta avesse

la 'frusta ', vi pare che s'abbiano a chiamare una miscea o un

tuttavia uno dei lavori speculativi più singolari che si conoscano. = voce di area

proporzioni e su questo narrerò un fatto che per me poteva essere tragico. lampredi

e per conseguenza più sicuro dell'altro che ricorre sempre alla composta miscela d'infiniti

fuoco alla miscela, nel vapore opalino, che si svolgeva in leggerissimi globi dell'ardente

la forte miscela d'ossigeno e azoto che mi circondava. -miscela carburante (

-anche: combinazione di aria e carburante che si forma nel carburatore e, attraverso i

di un combustibile e di un comburente che, per effetto di una fiamma o

, paraffina e determinati tipi di resine che, per il basso punto di fusione e

l'aria gialla, le orme fangose che lasciavano i passanti, le facce senza

, le facce senza sguardo dei camerieri che portavano le pozioni agli avventori come zuppe

miscela del caffè espresso era quella famosa che ha la réclame su ogni giornale.

conciate e triturate, opportunamente dosate, che costituisce una delle operazioni preliminari nella fabbricazione

,... trangugiando tutte le miscele che immaginava dovessero giovarle. 5

diversi o, anche, contrastanti, che si dispongono o s'immaginano disposti in

vol. X Pag.534 - Da MISCELARE a MISCELLANEO (30 risultati)

della natura nostra, dove non è raro che l'odio e l'amore si confondano

: quanto a me, debbo dire che quella miscela di sangue di langa e di

tribunale chiamato « misto », ma che, nella miscela de'suoi subalterni,

de'suoi subalterni, tutt'altro avea che gente onesta. cattaneo, vi-i-

7. fusione di due o più lingue che, attraverso influssi e rapporti reciproci,

l'assiduo andirivieni di quella trafila analitica che modula nella prescritta forma sociale ogni suo

col gesto quella miscela di favole, che dall'anzidetto livio sono dette 'saturae '

altre sostanze e con ingredienti diversi; che risulta dalla mescolanza di due o più

tavolo dell'amministratore delegato, in modo che lo scoppio partisse proprio di 11?

11? ». « scoppio di che cosa? ». « di metano miscelato

sm. (femm. -trice). che miscela. -in partic.: nelle

nei motori a combustione interna, dispositivo che miscela il carburante con l'aria.

. missatore. -miscelatore video: apparecchio che serve per eseguire il montaggio elettronico delle

cibern. miscelazione dei sottoprogrammi: operazione che consiste nella fusione, eseguita da un

certi leggiadri libri e di alcuni componimenti che fanno parte delle belle lettere. carducci,

ne accenno qui perché non mi pare che potrei senza affettazione nella romagna (non

garbo. -rivista o pubblicazione periodica che comprende articoli e servizi dedicati ad argomenti

, il giuniore, scrisse una lettera che ci fa rincrescere della sua perdita; e

originali di letteratura e scienze, non che di saggi, poesie e miscellanee nelle lingue

rimasi, non così molti, appare ciò che dice diomede: essere state le satire

(ant. miscelànio), agg. che è composto, che risulta, che

, agg. che è composto, che risulta, che si fonda sulla mescolanza

che è composto, che risulta, che si fonda sulla mescolanza di elementi diversi

, ii-8: io ho preso infinito piacer che vi siate retirato nel porto della quiete

porto della quiete litteraria... e che scriviate epistole di erudita dottrina miscelania.

: ci dicono [le statistiche] che le imposte dirette hanno fruttato negli ultimi

e le indirette. 2. che comprende o raccoglie scritti di vario argomento

. — codice miscellaneo composito: codice che contiene testi manoscritti di origini, di

carducci, iii-8-260: le dieci ballate che chiudono le giornate del decamerone e le molte

codici miscellanei, quasi a dar segno che ebbero vita e fama nella memoria degli uomini

vol. X Pag.535 - Da MISCELLANZA a MISCHIA (38 risultati)

. 3. per estens. che affronta, che tratta vari argomenti (

3. per estens. che affronta, che tratta vari argomenti (un autore,

e due, teologi. 4. che ha per oggetto o verte su argomenti

350 di ristorante, 300 per le spese che qui chiamano miscellanee (dai vestiti agli

vestiti agli svaghi) si può calcolare che uno studente di pretese medie spenda 1500 dollari

. della casa, 5-i-5: poi che 'n brev'ora entr'al mio dolce

, 1-64-47: stefano è el primo, che canta sollimo / con soi acompagnati.

terne ricchezze sarò misto / di paradiso, che non vengon meno / a chi per

con esso avviticchiato e misto, / che non l'avria scacciato alcun piovano.

terra e alle cose terrene, e che più dell'umbro disprezzi il misticume:

misticume: se non forse i fiorentini, che, parlando di un mistico, dicon

mistico, dicon, con parola composita, che è un « mi- schero ».

, i-220: aggio alquanti veduti / che per lor senno o maioranza o possa,

il buono provedimento e la buona guardia che si fece, forse per l'aventura

: né prima si partì la mischia che i sergenti del capitan della terra vi

uomini; non si vogliono cacciare, che si spopolarebbe; scusandoli d'ogni omicidio

o meschie e d'ogni altro male che facessero. pulci, 21-28: dove far

'l capo al marito e tanto fece che si rappacificarono. b. davanzali, i-18

.. né mischie e zuffe repentine che finiscano in sangue. nomi, 11-10:

chi la vuol seco, e prima che la biacca / levi dagli occhi, un'

milano v'è mischia: non v'ha che 11 nudo fatto positivamente.

tumultuoso, fra due gruppi di armati che si affrontano e si battono a distanza

la mischia. pulci, 22-107: poi che molto è durata la mischia, /

alla fine ritrasse da infelice mischia le legioni che già piegavano. c. campana,

tasso, 3-25: o tu, che mostri avere / per nemico me sol fra

all'armi, chi a difendere quei che si armavano; altri a cavallo slanciavansi e

era la mischia da assassini più assai che non da soldati. botta, 5-132:

i fuochi del bivacco, e pensava che al dimani molta di quella gente che dormiva

che al dimani molta di quella gente che dormiva, per riposar dalle durate fatiche

durate fatiche, sarebbe morta nella mischia che prevedeva terribile. d'annunzio, iv-2-169:

-gioco della mischia: finta battaglia che a enna, in occasione del carnevale

proprio vessillo. -figur. lotta che il cristiano deve sostenere contro le tentazioni

cioè chi dirizzò la voluntà tua, che gitta la saetta dell'amore, 'a

, 10-6 (437): io, che in animo alcuna cosa dubbiosa forse avea

beatitudine, al futuro papa (chi che egli sia) la medesima questione converrà avere

) la medesima questione converrà avere colltmperadore che ha questo, perocché la chiesa e lo

qual io ho detto, tolleri con pazienzia che [ecc.]. nomi,

piovene, 7-467: come tutti coloro che, intervenendo nella mischia, sperarono in una

vol. X Pag.536 - Da MISCHIAMENTO a MISCHIANZA (42 risultati)

cantar diletta. / damon, tu che n'hai posti a questa mischia, /

meschia delle passioni della corte in modo che conserva una decorosa indipendenza. botta,

cuore stomaco cervello confusi in una mischia che m'annientava. 5. ant

. filarete, 182: le mischie che si fanno te ne dirò quello che

che si fanno te ne dirò quello che ne so, secondo il luogo dove lo

e le locuzioni ai poeti sono quel che i colori e le mischie ai dipintori.

carni, dei panni e di ciò che appartiene al pittore di rappresentare in opera

. b. doni, iii-2-250: con che si vengono a confondere talmente le parole

vengono a confondere talmente le parole insieme che non si sente mai quello che si

insieme che non si sente mai quello che si dica, che è l'anima del

sente mai quello che si dica, che è l'anima del canto...

6-1308: chi... è costui che l'accompagna? / saria de'figli

del gran nostro legnaggio? / e che bisbiglio / e che mischia ha d'intorno

? / e che bisbiglio / e che mischia ha d'intorno? g. grimani

. montale, 3-147: pigni, che caracollava accanto all'amico stringendo a sé

una mischia non meno sconcertata di voci che d'animi. f. f. frugoni

f. frugoni, 4-9: io, che d'atro color la faccia tingo,

la calunnia fiera e tortuosa, / che con livide mischie il falso pingo, /

dannati danteschi della 7 * bolgia, che consiste nella trasformazione e nella fusione in

non manovrata ma confusa e tumultuosa, che si svolge fra attaccanti e difensori per

compiuta dagli avanti delle due squadre, che, curvi e serrati a spalla a

altri e a contatto con gli avversari che li fronteggiano, tentano di entrare in

di ogni squadra raggruppati intorno alla palla che si trova sul terreno; mischia chiusa

più dagli avanti delle due squadre, che si fronteggiano in attesa che la palla

squadre, che si fronteggiano in attesa che la palla sia lanciata in mezzo a loro

mezzo a loro dal giocatore della squadra che usufruisce della punizione). -pacchetto di

, sm.); il giocatore che ha il compito di raccogliere la palla

campo ed appiccar la mischia, sempre / che tu mi vuoi. -azzuffare la mischia

, 2-159: il loto si è quello che si fa del mischiamento degli elimenti puri

47: osservai... che nell'altre [lave] di color verde

., 1-6-113: così tutti gli altri che si generano per mischiamento di diversi animali

, 22-74: se alla miseria di chi che sia s'aggiugnesse alcun bene, non

. segni, ii-i-4-243: onde è che per essa [la fortezza] l'animo

di parole latine e volgari, fare che tutta questa città vi tenghi per pedante

questa città vi tenghi per pedante e che ognuno si burli di voi? g

: tragicommedie si debbono chiamare que'componimenti che hanno in sé un meschiamento di mezzanità

verbo e accennata di scorcio: ciò che dà luogo a certi mischia- menti impudichi

mischiamento di più cause accascili, mentre che l'una più dell'altra faccia momento

i-127: -che diavolo di mi- schiamini che è tutto codesto! -sciamò la marchesa

, col suff. parodico -amini (che rifà la desinenza lat. della 2a pers

mischiare), agg. ant. che attacca facilmente rissa; rissoso, litigioso.

non rifinerà giammai il mischiante popolo, che li padri non corrano sopra la plebe

vol. X Pag.537 - Da MISCHIANZA a MISCHIARE (41 risultati)

.. tempransi ad ogni tempera, che da ogni tagliabil materia ne sia richiesta

i-17: or ben creder mi posso / che queste due viole / di color bianco

uniformità di natura non si ritrovano infatti che fabbricate coll'artificio di detta mischianza de'

arco taumantico. mamiani, 6-27: che uv. i pittore prenda diletto ad

quadri, ha bisogno anche, per quel che riguarda il movimento della popolazione, di

il movimento della popolazione, di uomini che si comportino nei più vari dei modi

: questo 'sincera 'è quel medesimo che già nominò 'mera ', cioè

la grandezza dell'imperio acquistato era forza che ricevesse mischianza di molti popoli e nazioni

: malamente a quella nazione attribuiscono quello che la nostra religione, il nostro clima

da'sudditi il soldato proprio e nazionale che infedele e dannoso al prencipe debole il

maggior vantaggio il guerreggiar in casa propria che nell'altrui, se già le cose

mischianza di forze uguali, in guisa che facessero bilancio gli uni a gli altri

dove tutti i cattolici, per la mischianza che hanno cogli eretici, professano singoiar esemplarità

]: potè guardarsi da quelle voci che paion troppo antiche, senza bruttarsi col bastardume

bruttarsi col bastardume delle troppo moderne, che da poi ci hanno portate gli scolastici

disordini alle volte seguono in una sola notte che si viaggia? 4. ibridazione

oliva, i-3-255: ecco lo scempio che, in tanto pregio di tesori e

una tal felicità in mano di donna, che nell'amore onesto è per sé più

perpetua mischianza d'amarezza, è indubitato che deve il saggio a tutto potere procurare

. fr. morelli, no: che male è il profanar la chiesa e la

mischianza con qualche cosa di più intimo che non avevano quelle de'pagani. petruccelli

senza mischianza di male, ma beni che si godono tutti insieme. rosmini,

eterogenei. pecchio, 1-25: quelli che ripetono con orazio che la poesia è

, 1-25: quelli che ripetono con orazio che la poesia è simile alla pittura,

poesia è simile alla pittura, dovrebbero ricordarsi che quest'ultima non divenne varia e copiosa

e della forma greca e ho desiderato assai che vi comparisse certa mischianza gradevole e insolita

bibbia. cattaneo, i-2-9: confidiamo che l'architetto esiterà alquanto, prima di

legare il suo nome ad ima mischianza che mostrerebbe difetto di studi e povertà d'

di pose e di effetti contradditori, che costituisce fin d'ora la sua fisonomia e

11. opera, libro, componimento letterario che tratta argomenti diversi; miscellanea.

si può mettere di ser andrea andreini, che non si sa l'autore; ma

* meschianza 'è una mutazione che sta tra 1'* alterazione 'e

disseminato e sparso, dell'amicizia, che i quattro elementi a lei sottoposti, i

: recipe sugo di foglie di melloncini, che stanno nelle fosse, e latte di

sovra ogni fregio il cinto mostra / che né pur nuda ha di lasciar costume

/ unì, mischiò, confuse, / che imbriacò le muse / e le fece

v-205: accanto alla strada era una fontana che si chiama la fontana di mida,

re di frigia; e si narra che presso alla detta fonte pigliò sileno satiro,

di meno, perché dicesi di quegli oggetti che hanno perduto il loro proprio luogo nell'

generale in cui si trovavano, ma che vi ci possono tornare. 'confondere '

, ma la proprietà del linguaggio chiede che si dica 'mescolare 'e non

vol. X Pag.538 - Da MISCHIARE a MISCHIARE (33 risultati)

tansillo, 62: se queste acque, che 'l piacer diffonde, / correr tanto

correr tanto potran sicure e chete, / che giungan d'aga- nippe su le sponde

a le mie liete, / farò che tra le nostre limpide onde / non entrin

eveno ed acheloo / fìen testimon, che timidi e tremanti / fur per torcer il

. muratori, 9-156: stabilito poi che sia un buon credito e spaccio di certe

co'forestieri, non s'ha da permettere che se ne muti la qualità e forma

non entrava. guadagnoli, 1-ii-43: so che il sigaro vietano i dottori / pel

vietano i dottori / pel molto olio volatil che contiene: / ma i benefici nostri

buona parte il commercio del caffè: che a massaua, mischiandovisi il prodotto arabo

, si otterrà prodotto migliore di quello che si smercia in aden. -mescolare

piccolo formato, le liberavo dell'elastico che le fermava, e dopo averle mischiate,

tempie / ch'a poco a poco par che 'l tempo mischi, / securo non

per quarantadue mesi di tutti gli ufici che doveano venire, sì de'gonfalonieri delle

indovinatrici... e altre femminette che gli aveano seguiti e che gli pregavano con

altre femminette che gli aveano seguiti e che gli pregavano con alti pianti che elle

e che gli pregavano con alti pianti che elle non fossono date al servigio de'romani

non essere contaminati, certo sono migliori che li iddii, però che li iddii,

sono migliori che li iddii, però che li iddii, se si mesco- lassono

11: chiamisi quel numero di cittadini che piace alla vostra signoria e con quelli

questi ambasciadori pratichino. beccuti, i-257: che vai pur tu, dal vii legnaggio

, 2-197: egli è possibil pure che fra persone di valore e di sangue

stringessero, liberi di tutta la scoria che li divideva nella luce, anime nude.

. ramusio, iii-92: si credeva che si mischiasse questo morbo con accostarsi con

/ amor qualcun ne mischia, par che porte / dolcezza agli altri e riconforti il

offeso il tuo bolognini. sa il cielo che io non ci ho meschiato né malignità

missione soprannaturalmente affidatagli dal dio ignoto, che governa il mondo. papini, 27-1085

. corsini, 9-64: armilla, / che al sibilar degl'inimici strali, /

, congiungere, confondere elementi contraddittori e che dovrebbero comunque rimanere distinti e separati,

. frate ubertino, xvii-198-32: quel che di sovra al cielo / col'ochio

. canteo, 106: questo volgo che vive or qui tra noi, / meschia

: è una delle più autentiche pruove che possa darsi da un'anima di non

fra le altre parole mischiare in maniera che prima ella si trapassi torecchie ch'uom

[aristotele] ha parlato come un che profetiza e divina. ché, benché lui