. pindemonte, iii-182: non ignorando che nella biblioteca di san marco in vinegia
foscolo, xv-311: non vedi tu in che carta io ti scrivo per compensare il
trasparente. galileo, 4-2-532: direi che voi pigliaste di una sottilissima membrana tanta
pigliaste di una sottilissima membrana tanta parte che bastasse a coprire la bocca del vaso
, copertala leggermente, in modo però che non lasciasse dalle bande alcuno spiraglio, direi
non lasciasse dalle bande alcuno spiraglio, direi che voi tornaste a spingere con forza il
sino presso alla totale sommersione, e che voi intanto poneste mente a quello che
che voi intanto poneste mente a quello che facesse la detta membrana. savinio,
poco officiosi. soltanto più tardi conobbi che quei modi non erano altro che una membrana
conobbi che quei modi non erano altro che una membrana in difesa di un'anima
marchetti, 4-149: quelle imagini, che dette / son da noi simolacri,
noi simolacri, altro non siano / che certe sottilissime membrane / ch'ognor staccate
algarotti, 1-ii-69: credevasi... che dalle superficie dei corpi traspirassero del continuo
di effluvi, e queste pelliccile, che chiamavano simulacri, somigliantissime a'corpi donde
passeroni, 6-185: potrei forse provare / che da'polli la bell'arte / di
. baldelli, 5-2-93: giuseppe afferma che i libri sacri de gli ebrei.
di canale, fabbricato non d'altro che di sottili e tenere membranette e di muscoli
voce dotta, lat. membrana 'pellicola che ricoprele membra ', da mèmbrum 'membro
'. membranàceo, agg, che è costituito da una membrana; che
che è costituito da una membrana; che ha forma sottile e appiattita.
esterni s'intendono essere... quelli che nascono fuori della cassa ossea del cranio
. targioni tozzetti, 12-7-176: tolto che sia lo sterno ed alzati gli altri
lo sterno ed alzati gli altri lobi che lo cuoprono, si manifesta questo piccolo
sostanza o polpa della foglia si osserva che le più comuni sono: * membranacee '
membranacee 'o * membranose ', che non hanno polpa evidente fra una superficie
'dicesi quella ch'è sottile e che tra l'una e l'altra pagina
membranacea, sf.): quella che presenta organi molto sottili e appiattiti (
: l'altra pianta membranacea sottilissima, che nei tempi d'autunno e d'inverno.
carducci, iii-8-172: chi avrebbe allora pensato che quei grossi libri membranacei o bambagini dovessero
incunabolo mutilo e un codice membranaceo, che le traditore nottole schifano, con speciosi
il codicetto consta di nove fogli membranacei che misurano centim. 28 x 20.
4. medie. angina membranacea: malattia che colpisce le mucose delle fauci provocando la
angina membranacea, ossia 'crup ', che assale i bambini. =
. membranato, agg. bot. che ha forma e aspetto di membrana;
di qualunque altra parte di un vegetabile che sia appianata e sottile, a un dipresso
lo sconcio d'introdurre membranature e ornamenti che non si affacciano a quel genere e
o più serie di ciglia vibratili, che costituiscono gli organi di movimento dei protozoi
organi di movimento dei protozoi cibati e che col loro battito provocano una corrente d'
loro battito provocano una corrente d'acqua che convoglia verso il citofaringe le particelle alimentari
pergamena '. membranifórme, agg. che ha l'aspetto, la forma,
, col suff. chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi.
della famiglia membraniporidi; comprende numerose specie che formano colonie calcaree cro stose
membranòfono, agg. e sm. che emette suoni prodotti dalla vibrazione di una
suono '. membranóso, agg. che è costituito da una o più
da una o più membrane; che ha la forma, l'aspetto, le
traversando la sostanza sopra certi divisori membranosi che tutta la spartiscono. d'annunzio, iv-2-288
90: nelle orecchie membranose e grandi / che raccolgono tutti i suoni, / accogli
, nel peritoneo e nella membrana cellulosa che per tutto s'insinua. spallanzani,
calvino, 11-61: sono l'angelo che abita nel punto in cui le linee si
guancia. 2. bot. che ricopre e protegge un organo vegetale con
membranose o carnose, il giovane rampollo che si sviluppa senza fecondazione. -pianta
op- posito di diverse piante membranose, che incomparabilmente hanno dato più aria nell'acqua
hanno dato più aria nell'acqua aerata, che nella non aerata. =
, memoria. -anche: ciò che è oggetto di ricordo o di commemorazione.
prometto. obizzo, ii-7: non che l'effigie tua, la tua membranza
ch'aza membranza / de mi, che vivo 'n pene. -avere coscienza
d'omo ch'è 'n disperanza, / che non à in sé membranza / d'
chero, dolce mio signore, / che vadi a lui, e donagli membranza /
in pochi versi breve istoria / vien che si chiuda, de costui membranza / m'
, se riccore / d'altri convien che 'n povertà si porga; / ché
. guittone, xxxiv-99: ahi, che dolz'è membrar la pacienza / e
fatta di gire a tal posto, / che venia in fallo e rimanea in tormento
3-11 (45): già eran quasi che atterzate l'ore / del tempo che
che atterzate l'ore / del tempo che onne stella n'è lucente, / quando
ha, dolce a membrarsi! / che furo in grembo alla lor propria teti
ne'combattimenti de'troiani co'greci, che rendono inimitabile la sua iliade. mazza,
360: per lo fiso membrar, che fatto avìa, / poi ch'ebber pianto
e spendi allegramente, / e non vo'che sgomente, / se più che sia
vo'che sgomente, / se più che sia ragione / despendi ale stagione. guittone
, vii-4: ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire, /
/ ragione aggio de dire, / che, per poco, partire / non fa
. federico ii, 423: membrandome che ten vai, / lo cor mi
ii-212: ciro, o ciro, membriti che la fortuna è volubile e che tu
membriti che la fortuna è volubile e che tu se'uomo. rustico romano,
... /... membrar che quanto serba / lieto e seren lo
, i-492: mandavi esto cantare, / che vi degia membrare -del suo amore;
membrare -del suo amore; / mentre che vive è vostro servidore. inghilfredi,
membra / la scriptura le membra / che di tal guisa tale amor congiunge,
37-7 (ni): ora mi par che voi l'obliereste, / s'io
fra i balli del popol ritroso / che fervon racconti del dì sanguinoso / là
/ là chiede ogni voce: -guerrieri, che fu? - / oh, bello!
tormento. guittone, xv-i7: certo che ben è ragione / me sia noios'
: arsi di sdegno, / membrando che per lei [elena] troia cadea.
. menzini, i-115: in membrar che un pastorei pervenne / alle prime di
, quando mi membra / li temporat che vanno / che m'han tenuto danno
membra / li temporat che vanno / che m'han tenuto danno, / già
, s'io miro; / mostrai) che l'autre membra / vaglian più,
poi membra / la scriptura le membra / che di tal guisa tale amor congiunge /
tal guisa tale amor congiunge / sì che, quando l'agiunge, / tal
ti membra poco / de le 'mpromesse che mi faciei tando. anonimo, i-503
tando. anonimo, i-503: acciò che 'l mio affannare alenti c'agio /
e clamo / ed umilmente prego lei che, s'agio / dogliosa vita e
/ dogliosa vita e croia, / che le membri di me che pur lei chiamo
croia, / che le membri di me che pur lei chiamo. anonimo, i-631
di me, fiore di mais, / che non ardisco di mostrar sembianti. bondie
, quando mi sembra / li tempora che vanno, / che m'àn tenuto
sembra / li tempora che vanno, / che m'àn tenuto danno, / già
dove tal tre donne erano sguardate più che voi? detto d'amore, 166:
membrato2, agg. arald. che ha le zampe di smalto diverso (
liburnio, 1-70: chi fu mai che di mia membratura certo rendere ti potesse
e si consideri la membratura di coloro che abitano intorno a quelle acque: che se
che abitano intorno a quelle acque: che se saranno questi di corporatura valida,
attitudini di mani e di vita, che formano il suo terribile [di michelangelo]
. archit. elemento costruttivo o decorativo che fa parte di un complesso architettonico con
1-vii-202: quelle membrature e divisioni, che si scorgono nelle basi lavorate da'greci,
veggono per niente nelle basi degli egizi, che sono per noi i primi padri dell'
architettura. milizia, iv-202: quello che rimane dell'antica opera è serio, ben
buona maniera di fabbricare; se non che gli sporti delle cornici sono piccioli, e
molte case sono tanto compiutamente conservate, che perfino alcune sottili e delicatissimi cornici di
, tutta ordinata e consapevole; e che anche la mia commozione vi fosse trasfusa
per lo più maldestro e controproducente, che un parlante compie per adeguare il proprio
scuola. arbasino, 8-71: meno che meno il teatro sarà una riesumazione di
'disinteressata 'd'una rappresentazione teatrale che lasci il pubblico 'intatto ',.
, scenografico) dovuto a quinte scenografiche che in una costruzione mettono in evidenza determinati
con un'anfora a becco d'oca che ingoiava il peggio degli antiestetici cordoncini e
3-134: forse, ecco, per quel che se ne poteva intravedere attraverso gli occhialacci
non credeva a nessun pericolo; quella che intuisce wright tenta di mimetizzarsi come se
, con idee, consuetudini, espressioni che la distinguono fino all'anacronismo. non
pea, 11-8: la lanterna, che era stata legata dallo stalliere, più
la lettiera, insospettì il rettile, che per qualche minuto, mimetizzandosi, rimaneva
: è tanto nero [il carbonaio] che si mimetizza con le pareti di carbone
da spiaggia a grossi fiori, o che sembrano tute mimetizzate da paracadutisti. moravia
paracadutisti. moravia, ix-143: quelli che venivano-su dalla valle ci dicevano che i
quelli che venivano-su dalla valle ci dicevano che i tedeschi erano dappertutto,...
sparuto, di partenti. ma meglio che niente; egli si credeva reso poco
; egli si credeva reso poco meno che invisibile e, comunque, mimetizzato.
imboscato (con riferimento a un militare che riesce a sottrarsi alle proprie responsabilità).
3. nascosto, occultato; reso presso che invisibile o indistinto. bigiaretti,
nelle alghe, nei resti del pubblico che sfollava. -espresso in forma vaga
bene. 5. biol. che presenta, che ha subito il fenomeno
5. biol. che presenta, che ha subito il fenomeno del mimetismo (
/ mimetizzata / sopra l'acqua fogliata che si copre / di bianchi fiorellini come
, con il pelo d'un marrone rossastro che sembrava mimetizzato su quello delle foglie morte
] era giallino con bizzarri disegni verdi che ricordavano le felci, a scopo di
l'anonimato; e sarebbe assurdo attendersi che, quando il pack del collettivo abbia
. buzzati, 4-159: nel caso che la rivolta abortisse, ammessa la rivolta,
[publio siro] tanta fu la stima che i suoi mimijambi si faceano imparar nelle
, sf. l'arte del mimo, che si fonda sull'imitazione e sull'espressione
2-3-17: la mimica è un poema che imita con il solo gesto qualunque genere d'
danza, si travagliano sui tipi intelligibili che si riferiscono all'armonia quantitativa. gozzano,
e i ritorni scalpitanti, l'ironia che, tanto la ragazza nelle proporzioni d'ogni
2. insieme dei gesti e degli atteggiamenti che accompagnano e integrano la recitazione del
verbale). -anche: come disciplina che costituisce oggetto di insegnamento o materia
parola e dell'azione; dell'azione che a questo ed a quella s'accompagna,
da quella mimica l'uomo capiva meglio che dalle parole dette ad alta voce.
. 4. contegno o atteggiamento che si assume, con opportune espressioni del
talvolta, anche inconsapevolmente), e che esprime e manifesta un sentimento, uno
condizione psicologica, un'intenzione, o che serve a raggiungere uno scopo, a
: esse invece non possono far altro che aspettare... sospirare...
è una delle più straordinarie e piacevoli cose che si possano immaginare. d'annunzio,
è così buon conoscitore della mimica erotica, che gli basta sorprendere un gesto o un'
, mentre gli amanti, o coloro che son per divenir tali, non sospettano.
vocali mercé la forza dell'inibizione, che la pratica prudenza o la buona educazione
o meno affini toni di sentimento, che si esprimono col gesto, con la mimica
terra. poi s'alza, ascolta che tutto sia silenzio, si mette in
in orazione dinnanzi ad un grande trittico che ha un crocefisso in alto, sotto
, quei sorrisi, non potevano essere che illusori: una civetteria senza direzione e senza
7. medie. dottrina che studia i movimenti attuali del volto o
studio dei movimenti muscolari del viso, che si accentuano o diminuiscono secondo il grado
esprimere il pensiero attraverso gesti e atteggiamenti che si manifestano in maniera incongrua o contradditoria
incongrua o contradditoria rispetto al pensiero che si vuole rappresentare; paramimica. 9
delle altre, mi faceva la mimica che era un gusto a vederla.
cantava l'incendio di troia, mentre che roma ne andava in fiamme. bergantini
'. altro da 'mimeticamente ', che comprende ogni sorta d'imitazione, anco
comprende ogni sorta d'imitazione, anco che non sia con segni sensibili. soffici
io non intendo per questo... che la ritondità periodica platoniana e tulliana per
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che si conviene, che
è proprio, che si riferisce, che si conviene, che si adatta al
che si riferisce, che si conviene, che si adatta al mimo (o,
alle sue peculiarità teatrali e letterarie; che è atto a estrinsecarsi o a manifestarsi
estrinsecarsi o a manifestarsi nel mimo; che trova nel mimo l'attuazione più adatta
10-i-171: i teatri altro non ritennero che le mimiche disonestà, e però scomunicati
rappresentazione mimica non sono 'res nullius che tutti possono ricopiare, ripubblicare, contrafare
scalea. -per estens. che tende a imprimere a un'opera letteraria
favole dramatiche, non ha dubbio alcuno che mimi egregi sarebbono. c. dati,
danno. e'lo sapevano per prova che io non ho talento mimico, né il
. 2. per estens. che si fonda e si esprime o,
e si esprime o, anche, che si limita e si riduce essenzialmente o
compagni suoi; / razza burlevole / che non dà retta / ai gravi ninnoli /
,... sempre, beninteso, che il linguaggio venga concepito in tutta la
mimico. e forse, anche meglio che a parole, possono esprimere un'ombra
. era l'antico giuoco del maschio che tenta e della femmina che si ritrae accettando
del maschio che tenta e della femmina che si ritrae accettando, mimato con un
di sacrificio. 3. che è compiuto, che avviene per simulazione,
3. che è compiuto, che avviene per simulazione, per esercitazione,
p. verri, 2-92: vero è che alcuni cattivi uomini hanno talvolta l'arte
qual peso il rappresentare ogni giorno tutt'altro che noi stessi! -automatico, meccanico
. -con riferimento a quegli uccelli che compiono particolari movimenti per attirare l'attenzione
gesticolazioni mimiche, delle continue riverenze che fanno con la testa e col corpo
alcuni dei muscoli superficiali o pellicciai, che, contraendosi, provocano mutamenti della fisionomia
5. biol. geni mimici-, quelli che, pur essendo localizzati in 'loci
i mimici scarpe piane e quello abito che l'età, lo stato, la fortuna
... con un 'mimi'in capo che, per la piccola cuffietta ch'egli
sfuggita, alla dizione di mimmo, che significa piccolino o bambino. salvini, v-
nido d'infanzia. 2. giovane che conserva fisionomia e tratti del viso infantili
, inesperienza, inettitudine, dappocaggine; che si comporta in maniera puerile (e
: ma ne'templi / l'oro a che serve? a che? di grazia
l'oro a che serve? a che? di grazia il dite / voi,
il dite / voi, sacerdoti. ciò che appunto a venere / la mimma che
che appunto a venere / la mimma che sacrò la verginetta. 4.
mimmino. arlia, 1-222: oh che bello mimmino! vieni qua, da'
, 2-119: c'erano dei ragazzi che cantavano in strada a sera / due mimmini
'. mimmo2, agg. che è proprio, che si addice a
mimmo2, agg. che è proprio, che si addice a un bambino; infantile
a un bambino; infantile. -anche: che rivela ingenuità, semplicità d'animo,
sasso grosso... * guarda che mimmo! '. = deriv.
mimmóso, agg. region. che è proprio, che si riferisce,
agg. region. che è proprio, che si riferisce, che è simile ai
è proprio, che si riferisce, che è simile ai bambini, al loro
agire e di parlare, agli atteggiamenti che assumono oppure li imita. -in par tic
ant. mimmo), sm. attore che, con mezzi essenzialmente gestuali (e
cotali atti, onesti o disonesti che fossero, secondo che il commedo diceva,
o disonesti che fossero, secondo che il commedo diceva, facevano. s
]: io mi vergogno di dire che li sacerdoti e li mimi, cioè giocolari
. commedia, di aristippia, 12: che piacere è avere un patro pazo!
può con questo comparare e, quel che è meglio, la pazzia va a
: giunse a tal perfezione quest'arte che su ne vennero que'famosi mimi e
pantomimi, cioè 'omnium imitatores ', che noi diremmo scimiotti o bertuccioni, contraffacitori
otterrà mai tutta / la riverenza di che degno il feci, / se no 'l
. per estens. persona poco seria, che si abbandona a buffonate o si comporta
atteggiamenti esibizionistici e di facile effetto; che manca alla parola data o muta idee
ih-i-354: si sa che, per le grandi circostanze, egli se
... ah per dio, ecco che anche il mimo bronte, come
parte dell'amico,... eccolo che affronta, con le solite sforzature,
? 3. biol. organismo animale che presenta il fenomeno del mimetismo.
drammatico, originario della grecia antica, che, in scene brevi costituite da vivaci
i-195: delle quali parole, quelle che dicono de'modi lascivi, conformandosi con
lascivi, conformandosi con diomede, mostrano che la magodia e la ilarodia fossero amendue
a'mimi antichi, sì nelle cose che contengono, sì nel modo di rappresentarle.
idilli di teocrito a noi pervenuti, che hanno per oggetto scene ed episodi della
costituita da un vivace scambio di battute che riflettono caratteri e aspetti della vita quotidiana
170: è più facile fare il momo che il mimo. (sbeffare malignamente,
sf. forma di rappresentazione greca, che consisteva in una recitazione mimata con un
2. mus. azione pantomimica che è compresa in un'opera di maggiore
mimologìa, sf. opera che tratta dell'imita zione.
zione. -anche: discorso o conversazione che tende a riprodurre, a imitare.
foglie più volte composte, stipolate, che presentano movimenti nastici per reazione alle variazioni
la mimosa nilotica e la senegalese, che trasudano gomma dalla corteccia. -anche:
). magalotti, 20-154: che vi siano piante che sfuggono d'esser
magalotti, 20-154: che vi siano piante che sfuggono d'esser tocche, che investite
piante che sfuggono d'esser tocche, che investite coll'estremità delle dita si ritirano
coll'estremità delle dita si ritirano e che, allargato l'assedio, si ridistendono,
. massaia, i-132: sia a destra che a sinistra si presentava uno spazio almeno
caucciù dalla 'mimosa catechù ', che alligna nelle indie; il pisello zuccherino
sotto ombrello di trine una mimosa / che fioria la mia casa ai dì d'
nozione osta la pianta / mimosa, che da peregrino germe / verdeggia con foglie
con foglie pudiche, avvengane / comunque che ricusi essa il contatto / delle mani
e al canterano cento lievi cose / che già t'han detto lucciole in segreto
i grappoli di brina zolfata delle mimose che cominciavano a sfiorire. ungaretti, 12:
12: ogni anno, mentre scopro che febbraio / è sensitivo e, per pudore
tra di loro il mazzo di mimose che sandro poco prima le aveva regalato.
, attore '(per i movimenti nastici che caratterizzano molte varietà). mimósa2
famiglia di leguminose dell'ordine rosali, che comprende 40 generi di piante, legnose
pudica e la lucaena glauca), che costituisce l'allotropo otticamente attivo del leucenolo
col sufi. chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi.
. bot. mimosàcee (nella classificazione che le considera appartenenti alla famiglia leguminose)
, col sufi. gr. -oeidriq, che indica simiglianza. mìmulo (
il secondo per l'odore di muschio che tramanda da tutte le parti della pianta
canigiani, 1-125: quest'è colei che riduce a concordia / tutte le
tapine / e disolate, se non che 'l suo senno / corrette l'ha con
materiale da rimuovere o da abbattere, che viene fatta esplodere mediante l'innesco di
, formazioni rocciose, ecc.) che si vuole demolire (e in tal
qual si sente poi l'alta ruina / che 'l duro sasso o il grosso muro
i-io: delle mine et adattamenti sotterranei che con el fuoco rumare fanno le fortezze
quattro cimar le difese de'parapetti che per far breccia, disegnando poi.
breccia, disegnando poi... che le mine e i fornelli facessero maggior
dentro senza remissione il fuoco e sieguane che può. fagiuoli, 1-6-74: se
1-6-74: se s'è dato il caso che sia ito all'aria per via di
e parecchie centinaia di granatieri francesi, che già l'avevano occupato. garibaldi,
tratto in tratto il rombo delle mine che squarciavano le viscere della montagna taciturna.
chiusura del fornello mediante materiale inerte, che si pratica al fine di impedire lo
verso. -ferro a mina: strumento che serve a praticare nella roccia il foro
mina, nudi alla cintola, con gocce che parevano lacrime sul volto annerito.
9. -forno della mina: camera che contiene la carica esplosiva. galileo
esplosiva. galileo, 4-1-178: arrivati che saremo al luogo destinato, si darà
], il quale altro non è che una piccola stanzetta a guisa d'una
dizionario militare italiano, ii-29: quel vacuo che lascia la mina dopo l'esplosione,
voragine aperta dopo lo scoppio, che, dal centro del fornello diramandosi all'
far saltare il porto, nel caso che le necessità della resistenza richiedano questa misura
mine cilindriche (grandi o ordinarie) che, nei normali lavori di abbattimento in
perforatrice. -mina di demolizione: quella che serve unicamente all'atterramento e allo smantellamento
: 'mina di demolizione ': quella che ha per solo scopo l'atterramento di
qualche centinaio di grammi di esplosivo, che serve a demolire murature, estirpare ceppi
collocata una carica di esplosivo deflagrante, che permette il progressivo allargamento della frattura.
della frattura. -mine bastarde: quelle che sono utilizzate nei lavori di abbattimento in
gallerie, pozzi, fornelli, quelle che, a gruppi, disposte per lo
volata. -mine di contorno: quelle che servono a portare la cavità aperta dalle
all'asse della galleria, per evitare che, di volata in volata, la
e fornite di debole carica detonante, che servono a conferire profilo regolare alla roccia
servono a conferire profilo regolare alla roccia che deve restare integra sul posto al termine
: quelle destinate ad asportare la roccia che si trova rispettivamente sopra la volta o
interessate da estesi sistemi di leptoclasi e che presentano caratteristiche meccaniche di grande fragilità
aperto (e sono costituite da cariche che vanno da qualche decina di chilogrammi a
: tutto il volume di materiale solido che l'esplosione frantuma e rimuove dalla propria
porzione di terreno o di muro, che caccia fuori la mina, chiamasi generalmente
di terreno, di muro e di opere che la mina nel suo scoppio ha spostato
1085: 'mina subacquea ': quella che si fa nel fondo d'un porto
simili, ove siano rocce e scogli che si vogliono levar via per accrescere la
minatori, provocata dai gas d'esplosione che ristagnano nelle gallerie dopo il brillamento delle
: insieme di frammenti e di detriti che si accumulano in seguito all'effetto demolitore
crepatura d'un cannone schiacchiato, pensai che con la resa finissero i nostri martiri.
di sasso o acquavite o altra materia che sia atta ad accendersi facilmente, il qual
il suo principio nella parte dal lato che sarà la lumiera seguendo attorno a ciascun capo
esperimentate su vasta scala con risultati eccezionali che hanno rivelato la loro potenza: le
: involucro cilindrico contenente la carica esplosiva che viene scagliato verso l'alto (fino
bomba dirompente di grande potenza distruttiva, che, durante la seconda guerra mondiale,
-mina claymorette: ordigno con accensione elettrica che, applicato sulle fiancate degli autocarri (
è installata all'interno di un tubo che serve da guida al corpo cilindrico della
distinguono invece le mine a contatto, che esplodono quando la nave ne tocca i dispositivi
la nave, dall'onda di pressione che essa provoca sul fondo o dal rumore
un tratto così. dopo non molti anni che si veniva trasformando in silenzio, eccolo
invisibile spirito, o guglielmo marconi, che scrive coi guizzi del fulmine. d'annunzio
: ci è stato telefonato l'avviso che una mina galleggiante era stata scoperta sotto
stata scoperta sotto la nostra villa e che ci fossimo subito allontanati perché bisognava ripescarla
è impiegata per distruggere gli scafi affondati che costituiscono intralcio alla navigazione).
per potersi affondare e contenente una carica che si fa esplodere per mezzo di una
serve per la distruzione di scafi affondati, che costituiscono impedimento o pericolo della navigazione,
. bentivoglio, 4-809: fabbricavasi un vascello che fosse composto di grossissime e tenacissime tavole
la mina, e chiusa in maniera che le restasse quel solo spiraglio che era
maniera che le restasse quel solo spiraglio che era necessario per introdurre a suo tempo
. segneri, 3-369: tutto lo spazio che rimaneva vuoto fra'lati della nave e
d'attacco; tale pratica, caduta presso che in disuso durante il medioevo, ebbe
dalla diffusione della polvere da sparo che venne usata per preparare cariche esplosive al
: dapoi andai a veder una mina, che avevano fatta, de passa 40,
, i quali penetravano sì in profondo che i nimici non se n'accorgevano.
d'un baloardo o sotto qualsivoglia altro edilìzio che si voglia rovinare. perciocché, condotta
si voglia rovinare. perciocché, condotta che si sia la cava al destinato segno
, tornando indietro per la medesima strada che si tenne in fare la mina, dandovi
, iii-9: non era altro la mina che un arteficio militare, cavandosi sotto terra
stesso è chiaro, non essendo altro che quella opposizione che si fa contro le mine
, non essendo altro che quella opposizione che si fa contro le mine, che sono
opposizione che si fa contro le mine, che sono cave sotto terra piene di polvere
le mine sono dirette tanto all'attacco che alla difesa d'una piazza, così
. -discesa della mina: passaggio che mette in comunicazione il pozzo con la
quando sia formato di terra a pendio: che se fosse di pietra a scaglioni,
: quella cavità perpendicolare od obbliqua, che si fa per giugnere dalla campagna al
dicesi quello scavo perpendicolare o obliquo, che si fa per giungere a stabilire il
-rami della mina: i corridoi secondari che si dipartono dal cunicolo principale.
corridoi minori e più stretti della galleria, che si spingono in diverse direzioni per le
veramente passerà per entro un monte, il che chiamano mina o canale sotto terra.
il picchio, dolente cominciò ad accennargli che si dovesse nascondere nel pozzo in quella
dovesse nascondere nel pozzo in quella mina che fatta aveva. garzoni, 7-297: desidera
s'è così alzato [l'arno] che, dentro al tempo di 50 anni
dentro al tempo di 50 anni da che fu fabbricata la mina sotto mugnone per
di petriolo, ha obbligato mugnone stesso, che vi entra, ad alzarsi tanto.
posizione risolutiva, decisiva o clamorosa, che suscita interesse, sbigottimento, scandalo o
1-32: in quest'ora farò tal mina che balzerò questo parentado in aria. f
periodici popolari, i-330: tu sai che ci vuole la mina infallibile dell'idea,
mina infallibile dell'idea, quella mina che rovesciò la più forte tirannide dell'europa.
ii-2-283: io anelo un terremoto politico che sfasci tutte le putride fondamenta di questo
una mina più. fondamentale e integrale che quella del '93! cicognani, 1-274
l'ospite si volse daccapo al ragazzo, che non aveva ancora smesso di guardarlo,
manifesti del futurismo, 24: coloro che combattono il diritto legittimo delle suffragette, lo
, sentimento molto intenso e latente, che si agita larvatamente nel profondo dell'animo
campo. canaldo, 41: ahimè, che pur la mina dev'ai fine scoppiare
? giuglaris, 2-697: la mina, che non avea mai preso fuoco per quanta
di quei corrotti criminali appetiti, che bene spesso non la perdonano all'istesso
istesso minatore. -situazione delicata, che può precipitare rapidamente. della porta,
fece fare una statua de la grandezza che ella era, ma di modo fabbricata
ella era, ma di modo fabbricata che se le accomodava benissimo la pelle d'una
a l'odiato incantatore / di me, che temer sembro ascosa mina. sarpi,
ha fatto tutta l'opera; chi sa che, incominciando dal tetto, come al
/ cadavero pomposo, ascosta mina / che il mondo di rovine empie sovente,
, / la vita a lui, che la scoprì, perdona, / ma non
una parola sola a mezz'aria, che uscì di bocca ad uno dei congiurati
4-ii-122: vien qui, e dimmi che trista mina ci sta sotto qui. papini
/ se improvvisa ruina su coloro / che vi condusse empia avarizia, fere, /
, / ne restano sì oppressi, che può il loro / spirto a pena,
progenitori, se ce li figurassimo così stolidi che volessero dissipare tanti tesori per isviscerare i
ne avessero ritratto tanto valore di metalli che ne ricompensasse per lo meno la spesa della
. tuttavia non si ha l'impressione che qui abitino i grossi magnati sudafricani -e
qui abitino i grossi magnati sudafricani -e che qui si trovino le famose mine di diamanti
per lungo e quasi due volte più alta che larga, sicché 1 lavoranti ed altre
.. volevano per altri modi esser sicuri che non si sce- masser punto o ritardassero
detta mina / uscì acqua sì fatta che di lieve / avvelenata avrebbe la marina
all'intorno con tavole e travate, che faccino loro spalla e puntello.
, finita la veglia, al discendere che facea delle scale con lei, per servirla
effetto e mandi in aria tutto ciò che si trova nel luogo sotto al quale è
, 5-164: egli... ignorava che la banca navigassetra le mine.
pratica senza più indugio e in maniera che tanto più apparisca che si cammini dalla
e in maniera che tanto più apparisca che si cammini dalla lor banda con quella
dalla lor banda con quella dritta intenzione che si ricerca e con la quale
anche, costituito da composti chimici, che si inserisce, per scrivere o per disegnare
le * puntine 'di lapis che si innestano ai portalapis. = dal
le genti minute far alla, tanto che mi appressai al lugubre catafalco sul quale
menagio è un uomo ben fatto, che non ha mina di franzese, porta parrucca
buona 'o 'cattiva mina ', che fa sentire lontano un miglio il sito
. bruno, 3-76: ad uno che non fa mina di volergli dar la
la spalla... una spinta che lo faran voltar tutto ritondo. =
imboccarono: irene avanti e tommaso dietro, che la dirigeva con le mani sui fianchi
le mani sui fianchi, da bravo ragazzo che controlla e protegge la sua mina.
buoni... e di quegli che sono per lor vecchiezza cavati, si fanno
, 1 -77: a questi, mentre che stanno alla guardia, è dato dalla
di maccheroni ». la cominciò a dire che gli eran troppi, che bastava d'
a dire che gli eran troppi, che bastava d'una mina, d'un quarto
chilogrammi. per ciò si può valutare che ogni dieci mine circa facessero una tonnellata
mine circa facessero una tonnellata moderna e che la mina fosse un decimo di tonnellata
quattrini vecchi pisani. -qualsiasi cosa che abbia un notevole peso. minaccevole
fra gli antichi popoli medi- terranei, che corrispondeva a 1 / 60 del talento;
, 2, e la mina pesante, che valeva il doppio; nel sistema ponderale
con mnasone, principe degli eiatesi, che ciascuna figura gli fosse pagata cento mine
dio di tutto l'oro et argento che ogni anno aveva da tributare: la
, qual di noi diede, secondo che si narra, per molto pregio,
'dal verbo 'schekal ', che significa pesare, ed era così piccolo che
che significa pesare, ed era così piccolo che sicli sessanta facevano una mina. settembrini
iii-3-65: mi fa maraviglia il mago, che potendo farsi amare dalle più ricche donne
oro. papini, v-224: un signore che doveva partire per un lungo viaggio lasciò
buone parole e con amorevolezze, più che con minaccerie e con battiture, si potrà
). ant. e letter. che nutre, manifesta o rivela l'intenzione di
giamboni, 8-ii-414: ben si guardi egli che non dica nessuno molto fievole, anzi
di tutto il sacro collegio de'letterati che con li volti minaccevoli dissero che le
letterati che con li volti minaccevoli dissero che le ragioni addotte dal granduca di moscovia
, signora dottoressa, mi disse, che or ora perdo la pazienza e vi
così cupa, un'impazienza così minaccevole, che, risoluta, per paura, con
per paura, con la stessa prontezza che avrebbe preso la fuga dinanzi un oggetto
lunga coda sua, veder potresti / che ciascuna per sé, di fresco incisa,
entra in soggezione, / trattandosi di bestie che tentennano / minaccevoli innanzi a te la
tornarono a roma con parole piuttosto minaccevoli che benigne. ariosto, vi- 542
passaggio del gange. -che commina, che stabilisce pene severe (una legge,
de'sopranominati nostri teologi. 3. che costituisce, rappresenta o prospetta una minaccia
, un avvenimento, ecc.); che incombe minacciosamente, che angustia, che
.); che incombe minacciosamente, che angustia, che opprime; che incute
che incombe minacciosamente, che angustia, che opprime; che incute paura, terrore
, che angustia, che opprime; che incute paura, terrore, angoscia (
contento lasciar passare questa nuvola così minaccievole che ora ci soprastò, che poi molto
così minaccievole che ora ci soprastò, che poi molto volentieri penserò a quanto mi
.. venne, più però minaccevole che dannosa. bandetto, 3-63 (ii-579)
di trovar un abito di diavolo infernale, che a parigi fece far il più orribile
parigi fece far il più orribile e spaventoso che fu possibile, con un abbigliamento da
possibile, con un abbigliamento da capo che aveva duo gran corna e una maschera
tutta brutta, minaccevole e fiera, che averia fatto paura al più animoso e
da sì perigliosi princìpi scampato significò quel che avvenir ne dovea, perché contra i duri
i duri impedimenti de la avversità par che, non senza la maestà di dio
quanto fu quello dov'egli giunse e con che egli morì. chiabrera, 1-23-44:
minaccievoli suoi progressi e le gran corruzioni che per lui si facevano ne'grandi della
nuvole minaccievoli fulmine più trepitoso di questo che atterra 11 fasto e che sfarina la
di questo che atterra 11 fasto e che sfarina la potenza. saluzzo roero, 3-iii-112
salviati, 11-82: qual altro si sentì che, in ispazio di poco più di
n. tornaquinci, 13: avvegna che [il mare] non sia inalzato
, né abbia tempesta terribile e minaccevole che noccia a quegli che dentro vi sono,
terribile e minaccevole che noccia a quegli che dentro vi sono, pure ha in sé
e tempestoso, in quel lito più che in qualsivoglia altro d'europa, l'
ne'quali si conveniano tutti e danni che dal popolo d'atene doveano e lacedemoni
in alternativa alla violenza (nel senso che basta l'una o l'altra),
ira e d'odio, certa cosa è che questo è peccato mortale. niccolò del
minaccie temer debbo di morte, / che 'l re sofferse con più grave pena /
amico. masuccio, 64: cognosciuto che 'l vaghiggiare non gli giovava e che
che 'l vaghiggiare non gli giovava e che né prieghi né losinghe in lei trovavano luoco
machiavelli, 1-i-391: le ingiurie conviene che siano nella roba, nel sangue o
del sangue sono più pericolose le minacce che le esecuzioni; anzi le minacce sono
non può pensare alla vendetta, quelli che rimangono vivi il più delle volte ne
adoperate minacce e promesse, e più quelle che queste. de luca, 1-15-2-154:
de luca, 1-15-2-154: o pure che fosse stato per forza e con le
stato per forza e con le violenze che usano i banditi de fatto, overamente
ammazzare o stroppiare gli animali 4. che è pericolosamente inclinato, pericolante in campagna
, viii-3-117: venne in tanta lor grazia che, saputo là dov'egli era,
. agostino volgar., 1-8-105: ecco che ne mostrò grandemente e minaccevolmente, ma
sia temuto, sia adempiuto, acciò che li disobbedienti non sieno diradicati. nardi,
furono queste parole a guglielmo rapportate, che minacevol- mente rispose: quando io averò
non sì tosto alla chiesa m'appresentarò che per francia mille faci ardenti si vederanno
intorno delle quali ciascuno a li amici che voleano intrare dava piacenti intramenti ed a
attuazione dipenda dalla volontà di colui stesso che prospetta il male; può essere fine
turbamento, la preoccupazione, il timore che si provoca in essa), oppure
volontà e farle così tenere un comportamento che essa altrimenti non terrebbe; dal punto di
prima ipotesi costituisce un delitto autonomo, che è perseguibile d'ufficio o a querela
o a querela di parte, a seconda che si terri non mi sanno.
, i-14- 216: un uomo che avea un ceffo oscuro da atterrire orlando
minacce volle fino alla, borsa, non che tutto il midollo di quella. parini
o anche tolta la libera facoltà, che hanno da cristo, di esercitar il
anonimo, i-592: lo temere par che mi confonda, / c'assai più
son le minacce lor di quel desio / che di venere desta a le dolci opre
quale, dipendendo dalla volontà di colui che lo prospetta (e chq, a
, ha valore di sanzione nel caso che non sia rispettata la volontà del minacciante
gente villana, qual paura è questa? che vi caccia? temete voi sei cavalieri
ciascuno fugge e le minaccie meno: che la non conosciuta paura temono. livio
guicciardini, iii-314: benché si lamentasse che il pontefice avesse mescolato tacitamente le minaccie
confessava essere necessitato a fare qualche deliberazione che gli diminuisse il numero degli inimici.
la precauzione e la collera in colui che le riceve. manzoni, pr.
palazzeschi, 3-8: se era la mamma che di persona si assumeva l'incarico,
crede figliuolo di dio gesù cristo quegli che né alli suoi comandamenti ubbidisce, né
disse iddio a quel primo uomo, che avea posto in paradiso, del cibo vietato
del cibo vietato: « ogni volta che ne mangerete, morirete di morte »:
morte »:... ciò che è morte infino all'ultima, che si
che è morte infino all'ultima, che si chiama seconda, che non è
ultima, che si chiama seconda, che non è più oltre, tutto comprese quella
[cassio] comandato anche a'giudei che e'pagassino settecento talenti, antipatro,
, spaurito per le minaccie sue, ordinò che i figliuoli e gli altri amici prestamente
.. gl'inganni di questa fortuna, che ci lusinga con false minacce, sono
aspra, e risoluta; gesto violento che, come preludio all'uso della forza
di lampedusa, 285: come un cane che si sforzasse di rendersi invisibile alle minacce
tasso, 12-29: vidi una tigre, che minaccie ed ire / avea ne gli
. -letter. oggetto o edificio che costituisce una forma di sfida, una
siena ed ultima minaccia, / ribelle eroica che chiudesti in faccia / al mediceo ladron
guerrazzi, 40: le immagini che gli offriva la turbata fantasia non erano
minaccia, e sino a quel punto che non è consentito se non a chi
gl'imperadori: percioché i suoi termini, che furono allargati dall'oriente infino a gl'
a gl'indi, non potè vietar che più oltre si distendessero né l'eufrate né
un solo monarca o volete sette prìncipi che, di fronte a minacce interne o straniere
: quel tramestìo di minacce non era che un trucco diplomatico, e la mediazione dell'
e di rivolgimenti. -anche: ciò che insidia le istituzioni, che costituisce un
-anche: ciò che insidia le istituzioni, che costituisce un pericolo per un determinato ordinamento
gran paura per queste menaze de astrologò che sarà diluvio universal questo fevrer per tutto
bugiata su quella piazza ti farà conoscere che le mie minaccie oggi non furono gettate
iii-140: per amor di dio, che minacce son quelle che mi fate nella ultima
di dio, che minacce son quelle che mi fate nella ultima vostra? che
che mi fate nella ultima vostra? che vi lagnate di me innocente, come ho
mazzini, 26-13: ricciardi mi scrive oggi che tu gli dichiari una minaccia di cacciata
della tua fidanzata! ». giacomino, che suda freddo, pur su la brace
»... dissi alla mamma che questa era una minaccia e che io non
alla mamma che questa era una minaccia e che io non mi lasciavo minacciare da nessuno
si porrà attenzione a tutte le minacce che i profeti in nome di dio facevano a'
de'vizi; se si riflette a'mali che segli pronosticavano dovergli avvenire se non
gran scongiurazioni, / possenti a far che belzebù si mova / con le squadre
12. avviso, ragguaglio, comunicazione che ha per oggetto circostanze non favorevoli.
pubblica fama, le minaccie de'suoi ministri che tornavano da parigi e gli stessi avvisi
, avversa; l'insieme delle condizioni che rendono possibile o determinano il verificarsi di
. -in senso concreto: il pericolo che incombe o che si prospetta. mazzini
concreto: il pericolo che incombe o che si prospetta. mazzini, 62-231:
guerra tra l'austria e la francia che vi costringe ad armamenti straordinari. tenca,
: la novità grande, la novità che ha fatto fremere la immensa famiglia delle
la immensa famiglia delle strenne, e che gettò l'industria degli
e solo con un velo di timore che sul viso le fuggiva come se fosse inseguito
.: fu questa sensazione di minaccia che mi fece perdere completa- mente la testa
cime ardevano decine di fuochi, i falò che le squadre ribelli accendevano ogni notte,
cielo. -anche: rombo, boato che preannuncia tempeste, sconvolgimenti, calamità.
tuon né furor d'onde / pon far che 'l mar non varchi e 'l ciel
contento solo / di dir di quei che, sovra gli altri grandi, / de
entrano nei cuori per la continua minaccia che, come gli oracoli gridati dalla sibilla,
tra gli argini cretacei con un silenzio che lo rendeva più torvo. il paesaggio
; e pur alcun non fue / che non fuggisse a le minaccie sue.
, overo delle bravate, quando colui che la maggioranza ha del giuoco vuole che ogni
colui che la maggioranza ha del giuoco vuole che ogni uomo dica una bravata che,
vuole che ogni uomo dica una bravata che, occorendogli, farebbe ad una donna
, farebbe ad una donna, e che ogni donna le minaccie o le villanie
ogni donna le minaccie o le villanie che direbbe ad un uomo, e detta che
che direbbe ad un uomo, e detta che ciascuno ha la sua, manderà il
manderà il giuoco in chiacchiera, col fare che un giovane vada a trovare una donna
e quella d'un altro, e che la donna vada a minacciare e proverbiare
papa, 6-i-38: noi concorriamo in affermare che la predetta infermità sia un principio o
di un'idrope pettorale, non parendoci che possa ridursi ad altra specie o ad
male una difficoltà di respiro così contumace che bene spesso impedisce il giacere nel letto
spesso impedisce il giacere nel letto e che ha seco congiunta qualche gonfiezza edematosa di
, iii-248: egli è da sperare che se si avvicinassero le minacce d'una pestilenza
sommi pontefici a concedere un giubileo, che potrà essere efficacissimo mezzo a placare lo
, 55-18: in questo punto non pare che ssi disvegna a la fiata levare la
d'animo, a una condizione spirituale che causa angustia, rimorso).
mi fé le sue minacce, / che innanzi a buon segnor fa servo forte.
, ii-183: più son li minacciati che i battuti, / ma saggio le minaccie
. -le minacce non sono altro che armi del minacciato, la minaccia è
lo mettono in guardia verso i danni che gli sono preparati. boccaccio,
sapeva niun'altra cosa le minacce essere che arme del minacciato, serrò dentro al petto
, serrò dentro al petto suo ciò che la non temperata volontà s'ingegnava di
al minacciato e... da cane che abbai ogn'un si sa guardare.
al nemico: perché, conoscendo ciò che gli si prepara, può oppor- visi
gravezza di questo peccato per lo minacciaménto che iddio li fa, dove dice:
plur. f. anche -e). che minaccia, che esprime o manifesta minaccia
. anche -e). che minaccia, che esprime o manifesta minaccia, minaccioso (
se ne vada, / e che si levi di mezzo la strada. alamanni
. tasso, 8-84: è fama che fu visto in volto crudo / ed in
figlia, a roma offerse, / che tra le nevi del bel petto ignudo /
buondelmonti, ii-22: più di quel che sia un particolare, quando è in istato
soldati avidi e minaccianti. 2. che promette pene, castighi. s.
di pecore inferocite. 4. che promette o annuncia danni, malanni,
, 2-79: mi giova di sperare che la fortuna minacciante al ben pu- blico
notabile calamità. 5. che incute paura, che ispira spavento (
5. che incute paura, che ispira spavento (un'arma, un
a'dardi miei. 6. che costituisce un pericolo, che rappresenta una
6. che costituisce un pericolo, che rappresenta una minaccia militare, politica,
sociale. carducci, iii-24-120: quelli che allora li bestemmiavano [i santi maurizio
e sommergive onde. 8. che si delinea, si profila, si annuncia
tuttavia il volgo dei declamatori contro quelle che in generale si chiamavano 'eunucomachie grammaticali
nel pericolo sempre minacciante di esso, che si riveste di forme sempre nuove o
o più sottili. 9. che si va diffondendo sempre di più, che
che si va diffondendo sempre di più, che acquista vieppiù importanza e consistenza (un
: il fervor religioso vampeggiava più forte che mai, riacceso da'due ordini novellamente
le minaccianti eresie; quel dei predicatori che avea preso per sua parte la scienza
parte la scienza, quel de'minori che aveva eletto la carità. idem,
e secca il fonte / de'nobili pensier che in copia scorrere / solean dal labbro
menezare, minaciare, persino quelli che si ricordano di averlo conosciuto poz
scopo di costringerlo a tenere una condotta che non sceglierebbe spontaneamente. latini
, 3-52: vedi... quelli che tu hai provati e avuti con teco
a'quali noi eravamo molto adirati e che erano forte minacciati. compagni, 1-13:
da gisippo amico e di me amante, che sofronia occultamente sia divenuta moglie di tito
minacciando egea, e sì gli diceano che non dovea sostenere che l'uomo santo,
sì gli diceano che non dovea sostenere che l'uomo santo, mansueto e puro
machiavelli, i-i- 391: colui che è minacciato e che si vede costretto da
391: colui che è minacciato e che si vede costretto da una necessità o
devota, e voi persone care / che vi leccate di bon rostro il muso
regi e 'l re medesimo, ma coloro che con ottima intenzione ricordavano il caso seguito
seguito non aver rimedio, il timore che dovevano avere delle genti, ch'erano corse
, le sue forze presenti e quelle che si raccoglievano per tutto 'l regno. gemelli
gli spagnuoli dell'armata di magallanes, che presero i quattro fattori quivi lasciati dalla
, ii-592: ah canaglia! era qui che ti volevo! è mio figlio che
che ti volevo! è mio figlio che volete minacciare? bada che io ho
è mio figlio che volete minacciare? bada che io ho novant'anni e sono vecchio
] si scoraggiò: non è da qui che comincia il pericolo; se lui non
o di prop. subordinata, il danno che si intende recare (anche, anticamente
compagni, 1-14: giano, più ardito che savio, gli minacciò farli morire.
cateruccia] quel conto di me, che s'io fussi la schiava e ella la
ci minaccia di far male, en modo che la lesandra ed io abbiàmo paura di
ognuno avea della morte timore, / che 'l saracin crudele e rubicondo / d'
. brusoni, 469: pareva che 'l minacciasse di dichiararlo nemico. buonafede
: erano robusti e animosi a modo che minacciaron di guerra gltddii. calandra, 361
; ch'ella bastonava il marito, che lo tradiva, che lo minacciava di
bastonava il marito, che lo tradiva, che lo minacciava di morte. -assol
. iacopone, 1-63-106: de ciò che m'è aprovato, / nulla scusanza
; / pregote, deo beato, / che ne m'adiuti al passaio, /
ne m'adiuti al passaio, / che ne m'à sì empagurato, / menacciato
/ e tale nimistate aggio col core / che sempre di battaglia me menaccia. refrigerio
tuo duro e despietato colpo; / che ce ne minaza de pregione e morte.
[l'aria di roma] d'altro che di pancia, de la quale ho
minacciati di dover fermarci lì, ciò che sarebbe gravissimo danno. tarchetti, 6-ii-555
essere mai profonde. zanghera dubitano che sia quello stesso velo d'acqua,
le minacce lor di quel desio / che di venere desta a le dolci opre.
. sfidare. tasso, 7-85: che fa dunque tancredi? e dove stassi?
[s. v.]: cime che, innalzandosi, par che minaccino il
]: cime che, innalzandosi, par che minaccino il cielo. batacchi, ii-85
appiccando lor di tanto in tanto / frustate che lor tolgon pelo e pelle.
scorge sull'ali rapido e serrato, / che co'dardi qual fere e qual minaccia
i buoi. pascoli, 513: ei che vede sopra ogni tetto / già la
mi par su l'arco la saetta / che tanto ha minacciato el cinquecento. chiabrera
: or lasso! non così, che l'altrui vita / arco minaccia venenato ed
veniva grandemente minacciato il piemonte, sì che il duca di savoia faceva reiterar l'
la prima mossa però delle armi francesi che minacciasse la lombardia spiccossi dalla valtellina.
-reca espressa la specificazione del danno che si intende arrecare. tortora, i-172
, ma i vecchi e li altri, che stavano senza arme in riposo.
, / vassene pur a lei, che la minaccia. tasso, 13-i-1129: accese
/ e l'alza contra il ciel che lo minaccia. d. bartoli, 15-2-
di fermare con gli accordi l'imminente ruina che di precipitare la somma delle cose con
dal cielo / il silenzio minaccia, / che sotto denso velo / vuol che ancor
/ che sotto denso velo / vuol che ancor chiuso giaccia / quanto il fato segnò
dalla patria terra / l'orribile flagel che la minaccia, / stendeva al ciel le
: leggendo i libri di quei moderni che portano il nome di filosofi, non ho
]: in senso più innocuo diciamo che 'i massi del monte par che minaccino
diciamo che 'i massi del monte par che minaccino il piano soggiacente'. mazzini,
-assol. d'eredia, 39: che cur'io se nubilosa luce / apre nell'
scrisse quel che lo statista piemontese ha con tanto egregia
12-46: o roboàm, già non par che minacci / quivi 'l tuo segno;
/ e un po'di tempo torbido che faccia, / subito l'« alien bill
, / subito l'« alien bill » che vi minaccia. -incombere, sovrastare
: consoliamoci alcun poco; il pericolo che ne minaccia è ancora fortunatamente lontano.
b. croce, i-4-186: quel che non si comprende, non si domina
ti minacciano, / grigiorosea nube / che a poco a poco in sé ti chiude
meno violenti, ma sempre periodici, che talvolta minacciarono la sua vita. fantoni
vita. fantoni, i-55: fuggi, che languida febbre t'insidia / ed i
[s. v.]: malattia che minaccia. segni del male che più
malattia che minaccia. segni del male che più o meno minacciano. -con
, assorbito, annientato la malattia morale che ti minacciava. -compromettere,
cui minacciata era la mia memoria, che poteva o doveva far io?
, prospettandogli un male o un danno che lo attenda come sanzione o punizione giustificata
o adempiuto gli ordini del minacciante (che è, si considera o è ritenuto
15-43: andò lo putino al pare, che fo spechio, / e per lo
per tre note me aparse uno pelegrino che m'ha menezato, revelando che eio
pelegrino che m'ha menezato, revelando che eio debia andare a conquistare el camino de
camino de santo iacomo contra quella zente che non credono in la fede de iesù
suriano aver menazato li primi capi luterani che vogliano esser catolici, aliter li punirà
se bene io condanno e minaccio quelli che mi disubidiscano e poi vostra excellenzia li
vostra excellenzia li assolva o determini in modo che mostri di dar più lor ragion che
che mostri di dar più lor ragion che a me, essa viene a dar
chi esige i suoi crediti, o prende che che sia d'altri, o in
esige i suoi crediti, o prende che che sia d'altri, o in qualche
i mali, o sempre trema / che lo zio sgridi e minacci!
o di prop. subordinata, il danno che si intende causare. leggenda aurea
antichi] non solamente di quelli mali che potessono temere dagli uomini, ma di
temere dagli uomini, ma di quelli che da dio potessono aspettare. nardi, i-459
città per un trombetto, fu risposto che si volevano difendere e minacciato che,
risposto che si volevano difendere e minacciato che, se egli vi tornasse più, sarebbe
minacce [dio] fa a coloro che non cercano pace con lui; e chi
e spaventa i cristiani, debbano intendere che parla alli cristiani licenziosi, li quali
servi e tenuti in timore, infin che gustino quanto è soave il signore. b
ii-201: finalmente apparì a scidrotemide un'ombra che molto lo minacciò, se più dimorasse
. 10. rivolgere a qualcuno gesti che valgano come tacito ammonimento o che facciano
gesti che valgano come tacito ammonimento o che facciano intendere l'intenzione di percuotere o
: mi duole di quella misera fanciulla che piange e si straccia i capelli e si
straccia i capelli e si dibatte, che gli è gran compassione a vederla; non
ha pianto con lei: ma per pietà che ella ha de la sua nutrice.
la sentinella, non esce loro altrimenti che per 1$ teste rotte quella pazzia. bellori
243: minacciogli gesù dicendo: guardatevi che persona noi sappia. vangeli volgar.,
sordo e immondo, io ti comando che tu ti parta da costui, e più
dicessimo: « questa sensualità non pare che si voglia accordare a portarle [pena
« porta oggi, anima mia. forse che domane sarà trerminata la vita tua.
domane sarà trerminata la vita tua. pensa che tu debbi morire, e non sai
lui [giano della bella], minacciandolo che non per giustizia ma per fare morire
una canzone, ben potrebbe apertamente vedere che colui che ila fa o che ila manda
, ben potrebbe apertamente vedere che colui che ila fa o che ila manda,
apertamente vedere che colui che ila fa o che ila manda, intende ad alcuna cosa
ila manda, intende ad alcuna cosa che vuole che sia fatta per colui a
, intende ad alcuna cosa che vuole che sia fatta per colui a cui e'
fidar tu piua / di tutta gente che minaccia spesso. cavalca, vii-63: l'
invidioso ha il volto turbato e crudele che pare che minacci. a.
ha il volto turbato e crudele che pare che minacci. a. pucci,
poi a minacciare, ma, veggendo che per tutto ciò giosefo non ristava,
tutta rotta cominciò a chiedere mercé per dio che egli non l'uccidesse. serdini,
no: non volemo... che [il cortegiano] si mostri tanto fiero
. e minacci con quelle fiere guardature che spesso avemo vedute fare a berto.
il suo linguaggio potesse far credere ad agnese che la spedizione veniva da quella parte.
(17i): la donna, veggendo che il pregar non le valeva, ricorse
e rumor faccia, / e un minacciar che ne spaventi ogniuno. f. m
costui par sulla croce un disperato / che bestemmi e minacci tuttavia. -essere
si trovavano, minacciavano squartare i popolani che reggeano. ariosto, 24-97: quando
io la supplico a fermar quelli uomini che non pensino d'avermi a far super -
. mazzini, 56-186: un popolo che freme, minaccia, uccide, empie
questi e quelli, se un'oliva, che fosse un'oliva, gli fosse mancata
esopo volgar., 4-75: gli uomini che minacciano di fare le grandi cose,
e minacciandola di battere, il capitan che vi era in guardia s'accordò di dargli
l'uso malvagio di simili compagnie, che furono dette il vitupero della milizia,
mazzini, 12-88: il blocco ermetico che minacciano alla svizzera par si riduca a
. delminio, i-289: occhi, che fulminate fiamme e strali, / or
fulminate fiamme e strali, / or che volete più dal petto mio? / vostr'
ardente face il picciol dio / e par che mi minacci stato rio. coccapani,
seppi, né più mai s'intese / che beassero altrui pene e martiri. marino
martiri. marino, 4-220: citerea, che morte ti minaccia. / va con
d'amor cinzia minaccia, / convien che amando io taccia. della volpe,
della volpe, lvi-484: ahi, che pronta al partir dal lido ognora /
il nocchier, sull'ampia prora, / che 'l fiero, antico aspro rigor pur
ciglio ad ora ad ora, / che mi minaccia orrida strage acerba.
, disavventura, dolori, né ciò che fortuna puote minacciare e fare, se non
de la fortuna, / più forse che non dèe, par che paventi.
/ più forse che non dèe, par che paventi. -dichiarare, intimare (
di tre uomini d'età aggiunge quel che i popoli de'prisci latini e gli
. tasso, 2-92: la guerra accettiam che minacciate. g. gozzi,
tanti a venirvi sopra in un tempo, che si credono di farvi anco pentire di
tuo ciglio asciutto, / qual cometa che in fier lume sfavilli, / su chi
gozzi, 320: io per me credo che se non fossero donne al mondo,
sarebbe quel taciturno e quel sodo uomo che minaccia altrui di essere quando si vede in
di finir tisica come una sua sorella che era veramente carina. angelini, 1-103:
64: l'affaticato cibo, che ristora, / mentre si mangia,
infermità e sospiri / menaccia al proprio corpo che 'l divora. firenzuola, 90:
discostato ancor da terra cento miglia, che in sul tramontar del sole, il
non parte mai [il sole] che, in rosse macchie tinto, / non
quali fu tessersi superati facilmente quei pericoli che da principio parevano minacciarsi dal movimento de'
la terra e le fabriche stesse, pareva che minacciassero l'ultimo eccidio alla città.
,... discipò que'turbini che minacciavano grandi rovine. muratori, 6-136
di troncare il filo de'nostri giorni: che orrore, che tormenti non ne risentono
de'nostri giorni: che orrore, che tormenti non ne risentono tanti e tanti,
il finir delle ferme dei soldati, che minacciava una prossima e quasi totale dissoluzione.
mazzini, 11-349: il colera, che purtroppo, è realmente non debole nella
troppa roba, me lo dica avanti; che si scorcerà. pea, 5-72:
: ormai minaccia di non aver fine che con la vita. -assol.
alto bada / un grande sasso, che cader minaccia / tanto che par che
grande sasso, che cader minaccia / tanto che par che tosto in capo cada.
, che cader minaccia / tanto che par che tosto in capo cada. g.
, non è egli dovere di un uomo che ama la società, di mostrarne il
quelle parti d'intonaco e di pittura che minacciano scrostarsi e cadere. d'annunzio,
suola sparsi come quei triboli di ferro che spedavano le cavallate avversarie. e
destrezza in cima al pennello i fiocchi che minacciavano di cadere. -essere sul
nubi e cessa il grave / noto che minacciava oscuro nembo. buonarroti il giovane,
il giovane, i-344: ecco subitamente che si cangia, / e ci minaccia
qual fremito si desta! / quai nembi che minacciano fortuna! c. boito,
, 204: si pretende di già che alcuni maligni umori serpeggino più sordamente per
dissimili membra di questo picciolo corpo e che gli minaccino una infermità, contro cui
uom non ti far mai, / che men di gioia e men di noia avrai'
la gravità e minacciano i mali effetti che seguono da gli estremi dell'una e
loredano, 3-92: quella destra, che mi porse il frutto, fu un
porse il frutto, fu un laccio che mi legò l'anima e parevami che,
laccio che mi legò l'anima e parevami che, sollevata, minacciasse il suo sdegno
unite alla rosa mi minacciavano le molestie che potrei avere ne gli amori.
ricattarlo o di indurlo a una condotta che liberamente non sarebbe scelta. -anche in
la morte ',... pare che dica minaccia più prossima. pratolini,
, io le dicea le ingiurie / che si puon dire a una cattiva femina;
la guardia, strettissimamente a quegli comandando che con buona custodia di giorno e di notte
notte l'impiccato guardassero; minacciando loro che, se se quel corpo gli era
se quel corpo gli era involato, che egli tutti li farebbe senza pietà porre
alla vergogna ancora e all'infamia civile che troppo rigorosamente è loro minacciata. giorgio dati
. giorgio dati, 1-175: comandò che fosse legato e messo in carcere e,
furia. loredano, 1-116: i rossori che ha mandati il cuore alla faccia sono
cuore alla faccia sono i rimproveri dell'anima che minaccia la severità di quei castighi de
tal filosofo disse ad un tal re, che glie la minacciava, niente curandosi di
« sappiate, o signore, che se minacciate la morte a chi la merita
, 10-i-111: per convincere sempre più che è obbligo rigorosamente a noi imposto da
19-504: o menti dure, piue crude che pietra, / che punto di iesù
, piue crude che pietra, / che punto di iesù non par vi caglia,
che gli aspetta a trasgredire al debito loro dinanzi
volgar., 1-127: non temere quello che minaccia la scrittura a coloro che cercano
quello che minaccia la scrittura a coloro che cercano la maestà. s. agostino
predice la grandezza della futura uccisione; non che minacci la morte alli animali inrazionali,
, i-312: a burro fu commesso che andasse a esaminar agrippina per assolverla o dannarla
medesimi concetti del nostro morire, e che a'reprobi non altri castighi eran minacciati
tu non obbedirai, ti si minaccia che sarai condannato nel solo tempo d'un
volgar., 1-7-224: or come saprò che si dicesse iona profeta a quelli di
dì ', or chi non veggia che non potè essere detto l'uno e l'
detto l'uno e l'altro profeta che fu mandato a impaurire la città, minacciando
/ le fiamme in sen portar, che i regi alberghi / sovrastar minacciò,
de'suoi danni, cassandra, il di che pari / mal d'antandro disciolse e
, in pena dell'in- finite ipocrisie che in materia massime di religione avevan fatto
avevan fatto. giannone, i-219: che altro in queste loro esclamazioni [dei
minaccia o si promette? non altro che maledizioni, le quali non oltrepassano le
oltrepassano le mondane miserie; non altro che benedizioni, che non dànno se non
miserie; non altro che benedizioni, che non dànno se non mondane felicità, né
sei credean l'età romane, / che quando un animai bipede implume / restituiva
le sue voci supreme erano voci / che le più vere non vendea dodona, /
rinaldo ormai tè troppo appresso, / che da lontano al saracin minaccia, /
/ e riconobbe l'angelica faccia / che l'amoroso incendio in cor gli ha
qualcuno. iacopone, 1-73-23: omo che ama lo figlio / e qudl'è
la serva a dir el vero, ben che 'l tutto sapessi. 31
ciel sereno verrà qualche nebbia, come che piccola, minaccia vento tempestoso. mazzini
tempo in isvizzera, indizio di freddo che minaccia. garibaldi, 2-12: da vari
. palazzeschi, ii-162: -mi sembra che minacci burrasca. / -sei l'uccello del
donne, voi somigliate alla natura / che, se sorride, gli uomini innamora,
di una nave isolata nel grande mare che tumulti e minacci. -figur.
per rompere il buio del mio orizzonte che cominciava a minacciar troppo. 36
se non più, il fatto è che del palazzo dei dogi minaccia più sensibilmente l'
'minacciò col dito '. coloro, che vogliono gastigare qualche delitto o vendicarsi
brandire il dito indice verso quel tale che vogliono gastigare. -minacciare di dio:
: io gli compatisco, non meno che a quel signore che... fabbricò
, non meno che a quel signore che... fabbricò nobilissimo palazzo,
s. v.]: 'edifizio che minaccia rovina'; non par che possa
edifizio che minaccia rovina'; non par che possa reggersi, anco che rovinando non
non par che possa reggersi, anco che rovinando non porti altro danno che del
anco che rovinando non porti altro danno che del suo cadere. massaia, xii-
le minacce di chi non cerca altro che di sottrarsi al confronto e alla lotta.
, 26-57 (ii-293): grida sì che lo può ben sentire: / aspetta
, cento ne minaccia. -tal minaccia che vive in (o con) paura;
disse daramis: sempre ò udito dire che tale minaccia che vive in paura. proverbi
sempre ò udito dire che tale minaccia che vive in paura. proverbi toscani,
proverbi toscani, 240: 'tal minaccia che vive con paura'e 'chi più
per ingannare o per nascondere la gran paura che ha in corpo, suol dirsi:
minacciativo, agg. ant. che costituisce, che contiene una minaccia;
, agg. ant. che costituisce, che contiene una minaccia; minatorio. -lettera
di minacciare), agg. che è o è stato fatto oggetto di minacce
o è stato fatto oggetto di minacce; che è vittima di minacce, di intimidazioni
vittima di minacce, di intimidazioni; che è fatto segno alla prospettazione di futuri
proverbio: sono più i minacciati che i battuti. francesco da barberino
, ii-183: più son li minacciati che i battuti; / ma saggio le minaccie
): se voi gli amavate, quelli che sono affidati alle vostre cure spirituali,
affidati alle vostre cure spirituali, quelli che voi chiamate figliuoli; quando vedeste due
ariosto, 826: io ho lor domandato che voglion da me: m'hanno risposto
voglion da me: m'hanno risposto che non possono parlare per essere minacciati de
del cantone. -per estens. che è oggetto di maltrattamenti; che è
. che è oggetto di maltrattamenti; che è vittima di angherie, di soprusi;
odio popolare paesano. -ant. che è oggetto dell'ira divina. giamboni
, 10-43: questa è forse quella cena che tu volei che la fede ti desse
è forse quella cena che tu volei che la fede ti desse; ma ella,
. insidiato, minato da una malattia; che ne è presuntivamente affetto (una persona
è presuntivamente affetto (una persona); che rischia di essere intaccato, compromesso (
v-1-385: c'è tutt'ora pericolo che, per salvare in tempo l'altro occhio
di solitudine. 3. che è stato scelto come obiettivo di un'
importante rinforzo a chivasso, circondato non che minacciato dalle armi nemiche. bettinelli,
arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, perduta, senza sua colpa,
i titoli dell'altre lingue, credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della lingua
passato a piedi sulla passerella di legno che adesso han messo, fragile e paurosa,
al ponte minacciato. 6. che sta per trovarsi in una situazione fortemente
porte alle truppe del re, col che si rese pacifica tutta la provincia,
interessi materiali; ma ci vorrà tempo prima che ceda, se pur cederà. carducci
di ferro e di fuoco da un principe che mostra di regnare col terrore e con
minacciate dalla piena. 8. che è stato promesso, fatto attendere o
m. zanotti, 1-4-337: chi è che non tema una pena minacciatagli, quantunque
un passo ogni momento. 9. che è lasciato prevedere, fatto presagire da
, i-122: agostino, nel tempo che maturava opere degne del suo pennello,
dell'adige... io crederei che potessero salvarsi i paesi bassi dal
bassi dal minacciato desolamento. — che manifesta i primi sintomi, che si trova
— che manifesta i primi sintomi, che si trova allo stadio iniziale (una
un'aggressione militare, una guerra); che sta per essere sferrato o per avere
. prov. le minacce non sono altro che armi del minacciato, la minaccia è
). ant. e letter. che esprime o pronuncia minacce; che fa
letter. che esprime o pronuncia minacce; che fa ricorso a minacce; che è
; che fa ricorso a minacce; che è solito assumere, per 10 più
sproposito, atteggiamenti minacciosi o violenti, che denotano aggressività e prepotenza. - anche
: non è detto confermando, ma quasi che interrogando, come si suole dire dalli
. 2. per estens. che contiene o esprime minaccia (una parola
minacciatrici e giuste. 3. che rappresenta o costituisce una minaccia militare o
minacciatone), agg. ant. che contiene, esprime, preannuncia minacce;
contiene, esprime, preannuncia minacce; che serve a minacciare; minatorio.
.. alcuna villania o parole che li tornassero in vergogna, overo minacciatone,
della uccisione di cesare ventisette giorni inanzi che coloro giungessino a lui, che gli portavano
giorni inanzi che coloro giungessino a lui, che gli portavano le scritte minacciatone. sermini
fece un editto minacciatorio, comandando che ciascuno contumace si partissi della città
. [tommaseo]: per quelli minacci che li facea pirro, faceanosi ben guardare
minacci e quando con buone parole, che in quelle regioni non fussi alcuno scompiglio
diceva verso bosolino: tale ne ride che ne pignerà. e'ladroni credevano che l'
ride che ne pignerà. e'ladroni credevano che l'uno el dicessi per minacci dell'
, iii-96: li prelati debbono essere tali che non si lassino corrompere da li uomini
per danari o per minacci, ma che stieno sempre forti e vadino in verità
verità. machiavelli, 1-vii-392: quello che tanti pericoli e tanti minacci di nimici
/ mal minaccio m'udii far, / che alle vesti, in mia vergogna,
vergogna, / scorterebbonmi i falconi, / che dov'ho il mio colombaio, /
dipinto sì brutto, ebbe tal paura che fu a rischio di morte.
: e pure non fa per altro che per ridurla nel sicuro e per liberarla
1-20: gli mostri lo durabile regno che non ha fine e la letizia del paradiso
meteorologiche. firenzuola, 91: che pietà era a veder quei poveri passeggieri
cielo far bene spesso il contrario di quel che bisognava! e se il padrone diceva
era sì grande il romor dell'acqua che pioveva e dell'onde che cozzavan l'
romor dell'acqua che pioveva e dell'onde che cozzavan l'una nell'altra..
l'una nell'altra... che niuno intendeva cosa che e'si dicesse
altra... che niuno intendeva cosa che e'si dicesse. 8
a minuti passettini; era il solo che si desse da fare, s'agitasse
, figuriamoci: anzi, come angosciato che la notte l'avesse a chiudere in quei
. (superi, minacciosissimo). che tende a intimorire; che esprime minaccia;
). che tende a intimorire; che esprime minaccia; che promette danni,
a intimorire; che esprime minaccia; che promette danni, castighi, vendette (una
); intimidatorio, ostile. -anche: che nutre o manifesta propositi malvagi,
. gozzi, 3-4-344: ecco appunto che ne viene di qua una femmina con le
seno questo mio ferro / d'un barbaro che t'ama, e poi nel tuo
nel tuo, / donde noi ritrarrei che per seguirti / anch'io minacciosa ombra
. d'annunzio, iii-2-1067: ma che intendi dire? io non sono longanime
, sprezzante, aspro. -anche: che esprime, che denota arroganza e protervia
aspro. -anche: che esprime, che denota arroganza e protervia (una parola
quali naturalmente egli suol fare ogni cosa, che 'l vedrà altiero, sprezzatore, minaccioso
, i-3: egli cavò sentenza tale che mostrava l'insolente arroganza di quella nazione
le corna alcide. 3. che manifesta ferocia e aggressività (un animale
un animale reale o immaginario); che incute paura, spavento, terrore;
era spuntata fuori l'aurora della mattina che cesarino andò là dove dimorava il minaccioso
alamanni, 5-2-564: quella vacca è miglior che in ampia fronte / minacciosa ha la
, / spazioso il collo, e che il ginocchio offenda / la pelle andando
personale d'uno scimmiotto piuttosto anziano, che era appunto riuscito a scavalcare le reti,
il cane al lupo adosso, / che dieci passi gli va dietro o venti,
): altre voci non sentiva, che un mugolìo di cani, che veniva da
, che un mugolìo di cani, che veniva da qualche cascina isolata, vagando
naccioso. 4. che nutre o manifesta propositi ostili, intenzioni
i repubblicani, per aprir quella strada che i confederati avevano serrata, comparivano alle
[la russia] per tutti gli stati che si reggessero a libertà. mazzini,
gallizia, in italia. -letter. che è in grado di respingere il nemico,
di fortificazioni). -in partic.: che è armato per la guerra, che
che è armato per la guerra, che è dotato di armi e di mezzi
armi tonanti / o dei doni onusto che all'uomo / fa la veneranda demetra /
, quadre e alte. l'aria che ce le vela non ce le rende più
, un discorso in genere); che tende ad ammonire severamente; che incute
; che tende ad ammonire severamente; che incute il timore di dure punizioni o di
e fera / del vostro cor, che gelosia v'impetra. di leo, 167
note / vedi, cor mio; che ne promette amore! giraldi cinzio,
giraldi cinzio, iii-9-6: giunon, che vuol che tutta via l'aggreve / novella
, iii-9-6: giunon, che vuol che tutta via l'aggreve / novella doglia
bocalosi, ii-122: quel calore poetico, che eccita un popolo a espressioni minacciose contro
, perché non sono filosofi. credono che comandare sia legare il corpo, frema
fia lo scudo al minaccioso lampo / che si raggia intorno / alla donna del
freddi e minacciosi. 7. che costituisce o rappresenta un effettivo e incombente
e incombente pericolo sociale e politico; che si diffonde e si afferma progressivamente e
e si afferma progressivamente e irresistibilmente; che si impone energicamente; che è manifestato
irresistibilmente; che si impone energicamente; che è manifestato con fermezza. -anche:
qualche isola deserta tutti quei malviventi, che in onta alla legge tenendo minacciosa presenza
la borghesia, impaurita dei pazzi sistemi che assalivano la proprietà, tremava d'un
panzini, i-85: di mano in mano che l'industria capitalistica crebbe di sviluppo,
anche il numero de'salariati, tanto che quest'esercito reclutato ne la miseria dal
suscitasse tante ire, se non fosse che i critici dovettero sentire istintivamente che in
fosse che i critici dovettero sentire istintivamente che in quelle sue pagine si agitava uno
e urlante. 8. che costituisce o si avverte come un pericolo,
svevo, 8-852: avevo il sentimento che ciò fosse avvenuto dolcemente, senza scosse,
piuma di struzzo, a momenti, più che un minaccioso vulcano sembra un monte che
che un minaccioso vulcano sembra un monte che anch'esso abbia voluto adornarsi, per
il suo mal sito, e il sangue che essa sventaglia sull'asfalto.
armini guardare dagli occhi spauriti e pensò che si avvicinava una stagione lunga e minacciosa
allucinazioni orribili. 9. che si manifesta con estrema gravità, che
. che si manifesta con estrema gravità, che costituisce un dato preoccupante (un sintomo
targioni pozzetti, 10-59: convien notare che in questi due primi periodi..
veruno dei tanti incomodi e minacciosi accidenti che frequentemente si vedono nei vaiuoli spontanei.
era già semichiuso. 10. che può apportare sviluppi negativi, conseguenze pericolose
: i moti d'italia, quelli soprattutto che erano sorti in piemonte, mostrandosi con
politica più minacciosa. 11. che annuncia danni, pericoli, realtà inquietanti
cielo il pellegrino splendore di minacciosa cometa che gli occhi de'mortali, dalla straniera
mura intorno. 12. che annuncia maltempo, che apporta perturbazioni atmosferiche
12. che annuncia maltempo, che apporta perturbazioni atmosferiche. -anche: perturbato
a brindisi a riposo, / poi che 'l camino borea ne interoppe, / ch'
, / ch'è stato e più che mai sta minaccioso. f. m.
si oscurò ad un tratto dietro un nuvolone che, rammu- linandosi vorticosamente, anneriva e
/... / ora è laggiù che minaccioso brontola. moravia, xi-203:
intorno minacciosi incendi. 13. che incombe, che sovrasta, che si protende
. 13. che incombe, che sovrasta, che si protende, che
13. che incombe, che sovrasta, che si protende, che si erge con
che sovrasta, che si protende, che si erge con imponenza. -anche:
sì superbo il vento assale, / che son gli altri rimedi in tutto scarsi,
ambo l'aperte e minacciose braccia / che l'antenna sublime a gli austri oppone.
quando il ponte, con quella grata sorpresa che ne crea l'ameno conseguito per le
destra riva e una rupe per sentiero che avanzando si fa più angusto, l'amenità
la gran piramide d'un monte, / che, solcata da'fulmini, la fronte
rilievo minaccioso, sta come una massa che schiaccia. tecchi, 14-46: lo
questo portone col suo vano cupo che... nessuno vi passerebbe davanti
, agg. ant. e letter. che nutre o rivela l'intenzione di minacciare
o rivela l'intenzione di minacciare, che manifesta propositi aggressivi, vendicativi (una
messaggieri e sì li disse: / che brutta donna, che befana è questa?
li disse: / che brutta donna, che befana è questa? abriani, 1-95
minace ottoman la luna infesta, / che in faccia anco del sol, pur
voce gorgogliosa proruppe. -che annuncia, che apporta intemperie. c. e.
gonfio tonde minaci. 3. che ha un aspetto imponente, maestoso (
piè della famosa e chiara / etna, che sempre intorno al crin minace / ha
gola / e mostra per lanterna men che lucciola. = da miagolarel,
delle mura, ma niente v'acquistò altro che di guastarla intorno. del carretto,
taltre o smantellare e aprire di sorte che banditi o altri nimici non vi potesson
, e questa si farà tanto profonda che, camminando poi sotterra verso il luogo
, camminando poi sotterra verso il luogo che s'intenda minare, s'abbia a camminare
il fiume su cui esisteva un ponte che venne minato dai borbonici. d'annunzio
sanudo, xxxvii-227: dice... che francesi sono restati de minare. guicciardini
un'ostia bagnata, per guarire dall'anemia che la minava. b. croce,
il clima tropicale aveva minato una fibra che non era mai stata fortissima. c
fare alcun assegnamento su una creatura malaticcia che la morte aveva già sfiorato in più
già sfiorato in più d'un caso, che la noia consumava, che le preoccupazioni
caso, che la noia consumava, che le preoccupazioni minavano. calvino, 85:
... ma capii abbastanza presto che non si sarebbe messo a posto mai:
il credito); costituire un elemento che può causare il venir meno, la
tale nemicizia de'preti,... che niuna occasione ometteva per giustificare i suoi
per giustificare i suoi antecedenti passi, che il minarono nell'animo del re. longano
ma gli effetti hanno fatto appieno conoscere che i mali sonosi accresciuti. a. verri
minando il direttore zurlo e si dice che sia partita della gente per palermo per
pananti, i-228: vo'lo sapete che c'è un gran partito / che vi
sapete che c'è un gran partito / che vi fa contro e che vi mina
partito / che vi fa contro e che vi mina sotto. foscolo, viii-227:
accorgersene mina e indebolisce quella stessa istituzione che pur vorrebbe appoggiare. arlia, 351
'miner 'un senso figurato, che noi imitiamo, quando dicesi: 'minare
incapace di espellere da sé un passato che per sua natura, non appartenendogli, lo
un capitanio zeneral del turco e uno che minava la cristianità. 5.