vittorini, 5-120: è molto probabile che non sapessero essi stessi per quale grande
. 7. disus. patina che si forma nella cavità orale per cattiva
.]: 'melma': quell'umore viscoso che sentesi impiastricciato alla bocca per mala digestione
tenera e lunga melmetta, tutti i lombrichi che vi furono messi morirono in trent'ore
e la polvere poteva formare una melmetta che stucca i pori della testa. d'azeglio
grazie un frate di san marco, che a vedere come menava la gamba per la
per la melmetta, si dovea dire che la tonaca poco gli desse impaccio.
bufali s'addentrano finché non ne emergono quasi che con le sole froge.
, sf. qualità e aspetto di ciò che è melmoso; fangosità, limacciosità.
melmoso. melmóso, agg. che contiene o trasporta melma (un
pozzo comune, doveva esser la gora che gira le mura del recinto, bassa
pezzo segna il cammino; bensì pare che questo ordigno scandagliasse il terreno, perché
fuori dell'atrio accompagnano l'inno profano che sembra sia per prevalere. -vischioso
. redi, 16-iii-234: la materia che nel canale degli alimenti si suol trovare
alimenti si suol trovare non è altra cosa che un liquido grossetto e melmoso di color
lucini, 1-266: tu sarai colei che mi redime / col martirio d'amore
fossi tornato ai giorni melmosi e ignavi che trascorrevo pigramente prima della mia benedetta e
essere quaranta e cento) di questi anfibi che hanno il loro pascolo nello stagno,
zone alpine ed è coltivato in presso che tutti i paesi temperati per il valore
è arbore molto universale, come quello che quasi sotto ogni celo et in ogni
meglio, e massimamente se sortisca terreno che per sua natura sia fresco et umido
magalotti, 19-6: a quello / che 'l delicato troppo e peritoso / mel
o nave, pel fecondo mare / che muta vista ogni filar di viti, /
a veder de'fioretti del melo / che del suo pome li angeli fa ghiotti /
. varchi, v-49: a coloro che sono bari, barattieri, truffatori,
, truffatori, trappolatori e traforegli, che comunemente si chiamano 'giuntatori ',
.. si suol dire, per mostrare che le trappole e gherminelle, anzi tristizie
tristizie e mariolerie loro sono conosciute e che non avemo paura di lor tranelli:
cadendo battono in terra le natiche, che volgarmente si dicono 'mele '.
vide cosa mai tanto eccellente / quel che fu ratto insino al terzo cielo / e
udì già sì suave melo / argo, che mal per lui tal suon si sente
pegaseo mèlo / l'età disposta, che le fresche guancie / non si vedeano
non è intesa, / così da'lumi che lì m'apparinno / s'ac- cogliea
cogliea per la croce una melode / che mi rapiva, senza intender l'inno
dio laudamo '/ ne la melode che là sù si canta. idem, par
, 28-119: l'altro ternaro, che così germoglia / in questa primavera sempiterna
germoglia / in questa primavera sempiterna / che notturno ariete non dispoglia, / perpetuale-
osanna 'sberna / con tre melode, che suonano in tree / ordini di letizia
canti. sassetti, 7-126: mentre che noi ci trattenevamo, all'uscio si
oggi, armonial melode / il giudizio che siede ne l'orecchio. pellico,
vedeva il libero / motteggiator d'egina / che il genio avea del fauno / e
età. gozzano, i-232: quegli che sazio della vita grigia / navigò verso
e la musica, secondo un uso che fiorì a bisanzio nei secoli vi e
elementi fonda- mentali del linguaggio musicale, che riguarda1 vari suoni di altezza variabile, i
: quell'uno e due e tre che sempre vive / e regna sempre in tre
in melodia si diletta, / sì che l'un cacciatore canta e suona / e
, 55-29: o dante mio, che non fu mai stormento / al mondo con
con sì dolce melodia, / né che facesse ogni uditor contento, / come
come la tua solenne commedia, / che accordò sì le corde al suono umano
le corde al suono umano, / che 'l pregio di boezio s'andò via.
istrumenti e i canti pieni di melodia che vi s'odono. boiardo, 1-12-11:
concitata e de così varie melodie, che i spirti di chi ode tutti si commoveno
e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino al cielo. castelvetro
della melodia de'cori, mi parrebbe che non si potesse errare a farla variata
di generi e modi, e tanto più che nella maniera del concento, che stimo
più che nella maniera del concento, che stimo convenirle, non sarà malagévole praticare
di modulazione, per difficile e artifiziosa che sia. g. b. martini,
l'accordo piacevole di più suoni è ciò che si chiama armonia, siccome la melodia
cammarano era pronto a contentarlo, ma che almeno gli facesse udire i due pezzi già
; / de sopre celi se sto quelli che tengo la mea melodia. dante,
l'anima tira, / parrebbe nube che quarciata tona, / comparata al sonar
concordi / tosto in aria s'udir che l'alma uscio; / la qual,
a conoscere, simili a quelle melodie che fanno i principianti del sonare un violino,
e d'improvviso / quella soave melodia che sgorga / secreta ne'vocali alvei del
aggira. mazzini, 28-80: credi che una collezione di melodie popolari italiane,
italiane, con poesia seria patriottica, che escisse illustrata intorno al modo delle cose
indietro, colpito deliziosamente da una melodia che si spandeva. d'annunzio, iv-1-170
afflitta s'innalzava con tal fiamma di passione che il convalescente, turbato fin nel profondo
signore. tagiini, 2-96: al che al suo solito ella avendomi risposto essere
formano melodia varia e piacevole, prima che batta il tempo. -suono armonico
oppinione di pitagora e di altri filosofi che ciascun cielo di questi otto, cioè l'
artificio, di debiti tempi misurati, che, insieme concordando, facevano una soavissima
suo suono, ma sono vari secondo che sono più alti o più bassi, e
degli elementi fondamentali della poesia tradizionale, che consiste nel- l'armoniosa collocazione delle sillabe
rapporto fra gli elementi fonici delle parole che compongono il verso stesso; ritmo del
. monti, x5- 241: ognuno che legge od ascolta una poesia, vi si
la melodia musicale e poetica è un concetto che nella unità sua raccoglie, condensa e
ma tale lo rende l'unità del concetto che tutto l'avvolge. de sanctis,
d'acque / nasce 'l sospir de'cuori che perdesi ne l'infinito, / nasce
arcani di fronde e d'acque, che fa meraviglia veder espressi e fermati nel
monte circello » dell'aleardi, ma voleva che l'imparassi anch'io, e con
suo dire ha una melodia beata, che non nasce da nessuna imitazione, ma solo
le orecchie nostre la melodia delle parole che ci laudano, che qualunque altro soavissimo
melodia delle parole che ci laudano, che qualunque altro soavissimo canto o suono.
etesi pignenti a terra il mare, che quei greti e stagni riempie, che
che quei greti e stagni riempie, che il verno secca, retropignendolo i mezigiorni.
non regnando in quel mare altri venti che scirochi, mezzigiórni e libecci. documenti delle
mattioli [dioscoride], 197: come che in italia [gli scorpioni] non
, nondimeno ho visto io alcuni, che sono stati in toscana trafitti da loro
baldelli, 5-1-8: è certamente verisimile che quegli uomini che sotto '1 mezzogiorno hanno
: è certamente verisimile che quegli uomini che sotto '1 mezzogiorno hanno le loro abitazioni
le loro abitazioni, siano stati i primi che siano stati dalla terra generati.
volte con amendue le trombe, coloro che abitano nel mezzo giorno leveranno le loro
laceri e patiti, uccelluccì del mezzogiorno che han freddo in questo clima nordico.
delle regioni italiane meridionali e insulari, che costituiscono un'area di civiltà e di
diversi rispetto al resto della penisola e che, per particolari ragioni storiche che affondano
e che, per particolari ragioni storiche che affondano le radici nei secoli passati,
nel 1765, contava 1376 versi, che poi furono ridotti a 1190; cosi
rapidamente. guidiccioni, i-4: ecco che move orribilmente il piede / e scende
(plur. mezziguanti). guanto che ricopre solo il palmo e il dorso
arbasino, n-109: -ti sembrava che andassimo troppo forte? -fa il carlino
leggenda aurea volgar., 1392: quelli che sono mezzolanamente buoni, son detti.
buoni, son detti... quelli che non poterò compiere la penitenza ingiunta a
sito della terra non sia si piano che l'acqua vi covi, né sì repente
l'acqua vi covi, né sì repente che tutta sen'esca, né si arido
tutta sen'esca, né si arido che senta troppo tempesta e caldo, ma in
(mezolano), agg. ant. che ha estensione o grandezza o grossezza media
di mandorla. -per estens. che ha clima temperato, mite. regola
noi, nei luoghi mezzolani, crediamo che basti a'monaci, per ciascuno,
poi la riempi di quella medesima terra che ne traesti: e se la terra soperchia
fuoco e fa cuocere con mezolano fuoco difino che bolla. -di media gravità,
polvere di mirto. 2. che è di mezza età, che ha raggiunto
2. che è di mezza età, che ha raggiunto la maturità, adulto.
uno vento delle terre di calavria, che, corrompendo le corpora, febbri agute generava
giamboni, 4-7: il fatto richiede che de'fatti de'primai tempi, laonde
brievemente faccia menzione... quelli che scrissero de'fatti del tempo mezzolano,
del tempo mezzolano, non puosero altro che battaglie e pistolenzie. 4
dispregiare e volere anzi mezzolane cose, che troppe: perciocché lo soperchio nuoce.
mezzolavóro, sm. invar. lavoro che prevede l'impiego della metà dell'orario
lunga e stecchita un'assemblea di politicanti che urlavano, sputavano, battevano i pugni
: il « vino affettuoso » del beone che va intorno alla tavola abbracciando i commensali
cilindrata corrispondente a 500 centimetri cubici, che caratterizza particolari gare o categorie (nel
: erano le ruote come quelle che si suole fare nelle carra; e i
. (plur. mezzimalati). che sta poco bene di salute, indisposto
foscolo, xviii-413: una lettera della marzia che mi giunge mentr'io finiva l'ultima
mentr'io finiva l'ultima riga mi dice che tu sei mezzo-malato. fa ch'io
mezzomarinaro ': quel lungo spuntone uncinato che si usa nei palischermi per afferrare
detto dal titolo di colui per solito che lo maneggia. quarantotti gambini, 6-24:
mezzomarinaro ': quel giovane marinaro, che attende ai minori servizi di bordo sul
: * mezzombra 'diciamo quello spazio che è tra 'l lume e l'ombra,
mezze mòrte o mèzzo mòrte). che è ridotto in fin di vita,
è ridotto in fin di vita, che è prossimo a morire; che è in
vita, che è prossimo a morire; che è in condizioni fisiche o di salute
2-7 (193): la donna, che quasi mezza morta era, alzò la
non però prima gli porse, / che gli ebbe il brando e dipoi l'
dare del continuo nuovi rifrescamenti a quelli che sono stanchi; perché avemo da dubitare che
che sono stanchi; perché avemo da dubitare che non possiamo avere la vittoria di costoro
a vedere non m'ardivo, / che se voi per la febbre mezzo morto
lo mio crudo pianto / e li sospiri che mando mezzo morto. ariosto, 10-100
, 384: chi può dire la paura che ebbe il fanciullo e come mezzo morto
g. gozzi, i-28-126: voi, che adesso mostrate d'infuriare allo sproposito contro
sul monitore è una pagina come quelle che tu sai scrivere; ma gli uomini ai
batteranno; gli altri, i nostri, che si batteranno con o senza la bandiera
il quale fu mezzo morto delle risa, che, partito colui, non potè più
. fis. e tecn. che ha dimensioni caratteristiche pari a mezza lunghezza
mezzone ': grosso corrente squadrato, che si adopera per le impalcature ed è largo
]: 'mezzone ': lo stesso che * mezzovino ', che si fa
lo stesso che * mezzovino ', che si fa con acqua gettata in certa quantità
vinacce non strette. come dire: più che mezzo. differisce dall acquerello ',
mezzo. differisce dall acquerello ', che si fa colle vinacce già strette, ed
plice di un cavo sopra se stesso, che si curva sul dorso a semicerchio
corti plenarie e dove riscontrerà le belle dame che fecero all'amore con menestrelli e giullari
(plur. mezziprèti). ecclesiastico che ha una superficiale formazione religiosa e una
una mentalità secolare e accomodante; prete che conduce vita non ispirata a rigore morale
vita non ispirata a rigore morale o che si trova su posizioni di dissenso nei
esser un bagaro è il diavolo, che se ne porti il mezzoprete, se non
al salvagnoli. era un abbate quello che faceva delle questioni curiose. « '
plebe pagana [sul mito di psiche] che quello di questo mezzoprete semicristiano [lo
, lo ironizzò informandosi presso i deputati che gli erano intorno se quello fosse il «
, ora non più in uso, che indicava una pausa breve, analogo,
per facilitare più l'intendimento di quel che si scrive; e questo aiuto viene daltinserire
mezzo del corpo della lettera si è quello che ancor ritiene il nome di mezzo punto
piè della lettera; il punto mezzano, che oggi ritiene il nome di un mezzo
io giunto ancora di mezzo quarto, che fu a trovarmi il signor principe doria
con gli strumenti di misura del tempo, che segna la divisione dell'ora in due
istante centrale dell'ora. -anche: listante che segna il compimento dei primi trenta minuti
: dopo una mezzora di marcia il po che avevo perduto di vista riappariva ai miei
2. suono di campane o di orologio che batte lo scadere della prima metà di
città stava una buona mano d'insorti che assalivano quasi ogni notte la gendarmeria.
sono i corsi minori, i vassalli, che portano al gran fiume il loro contributo
spendere una mezzoretta in trattenerti con me, che sto qui solo come un cane.
, 8-699: non se lo levava che per qualche mezz'oretta, per qualche oretta
me, per restare mezzoretta con quello che per la sua aria disoccupata, sonnolenta
scult. raffigurazione plastica a rilievo che emerge per metà rispetto al piano di fondo
intagliature di mezzo rilievo in bronzo, che stanno la più parte sopra la punta di
di meno mi hanno fatto pensare più oltre che certe moderne di cento anni in qua
in qua. vasari, i-134: il che volendo fuggire, [gli antichi]
, [gli antichi] trovarono una specie che mezzo rilievo nominarono, ed è da
terze dalle seconde, in quella stessa maniera che appariscono le persone vive quando elle sono
e così i casamenti ed i paesi che sono ultima cosa. bizoni, 135:
rilievo ': quella sorta di scultura che non contiene alcuna figura interamente tonda; ma
è intagliata; ed è un certo che di mezzo fra 'l bassorilievo e le figure
mezzo fra 'l bassorilievo e le figure tonde che si dicono di tutto rilievo. gemelli
pannello marmoreo o di altro materiale, che reca figure scolpite con tale tecnica.
biringuccio [tommaseo]: alcune cose sono che basta formarne sola una parte, come
ch'io dovessi fare i mezzi rilievi che vanno intorno al coro. vasari, i-134
. vasari, i-134: quelle figure che gli scultori chiamano mezzi rilievi furono trovate
minor bellezza si fu anche il mezzorilievo che jacopo fece per la cappella di santo
mezzirinnegati, f. mezzerinnegate). che non è più del tutto ben accetto;
non è più del tutto ben accetto; che risulta poco gradito (ed è stato
un pezzo di ferro [la zappa] che il fuoco e l'acqua hanno piegato
sediola con templando il vuoto che dilaga davanti ai suoi occhi.
cui si distingue più per il timbro che per l'estensione. -per estens.
particolarmente in contralto 0 mezzo soprano, che i bassi accompagnino o suonino la medesima
, f. mezzespènte). letter. che emette una luce fioca; prossimo a
manda là quel mezzospento / iumicin, che per poco ire a tentone / mi
piccolomini, i-73: alla demostrazione, che è il sillogismo delle scienzie, la
propria e più ha bisogno di dichiarazione che la inven- zion sua non ha:
-ma il mezzo termine non conviene egli che sia noto? l. bellini, 5-1-238
l. bellini, 5-1-238: voi vedete che, per provare la proposizion di sopra
d'un mezzotermine più incredibile di quel che sia la proposizione che provar devesi.
incredibile di quel che sia la proposizione che provar devesi. gioberti, 4-1-656: il
. il mezzo termine logico è un concetto che tocca a due concetti diversi e,
eadem uni tertio », ec., che è l'assioma dialettico. il dialettismo
occupare con rapina e violenta usurpazione quello che a comune utili- tade gli altri con
, 1-ii-284: credete voi... che un altro filosofo in simil caso avesse
volta aiutare col suggerirci un « mezzo-termine » che ci cavi decentemente d'imbroglio. mazzini
.. trovar fuori qualche mezzo termine che salvasse gustavo da una eventuale miseria e
': familiarmente si dice di 1 spediente che non risolve 'una questione ma cerca
contendenti. così è chiamato anche il vocabolo che tende a tale fine. bacchetti,
molto, malamente potendosi fare altri assegnamenti che sopra i vincolati da condizioni da sormontarsi
sia un mezzo termine, una crisi che deve terminare in una * reazione
del duomo. 4. persona che si colloca, sotto il profilo politico
. gualdo, 967: si era giudicato che renaldi, venendo a frapporsi fra quei
del proprietario codino e tutti quelli di coloro che esitavano a votare per il « rosso
(plur. m. -ci). che ha uno sviluppo stentato e scarsa vivacità
e senza note tipografiche, sulla pagina che precede il frontespizio di un'opera.
f. mezzetónde). ant. che ha forma di semicerchio; semicircolare.
tonda. -in partic.: che ha una faccia piana e una ricurva
a saetta, ferro mezzotondo: arnesi che servono a raschiare la tinta e vernice invecchiata
invecchiata sulle finestre e persiane, secondo che devesi lavorare nel piano, sul concavo
sui listelli. 2. scult. che emerge o è rilevato dal fondo di
; semicerchio, superficie semicircolare; oggetto che ha tale forma. castiglione
i-154: l'altro mezzo tondo, che col boschetto è congiunto, per riguardare
ponente, è tutto di viti coltivato, che dai sentieri alle vie del boschetto ed
spazio, per lo più sulle porte, che è chiuso da una cornice semicircolare e
ed aiutano lo scrittore a quel chiaroscuro che tanto è più grato quanto le minime
è più grato quanto le minime tinte che lo distinguono spiccano meno.
avvisi a'prencipi forastieri sono mezziuòmini quei che li portano, ma per lo più cortigiani
lo più cortigiani de'più intimi quei che li danno. alfieri, 9-9: se
. amari, 1-2-241: il mare che solcavano vide già due splendide vittorie de'
dante stima più l'ultimo peccatore, che opera, che non questi mezzi uomini
più l'ultimo peccatore, che opera, che non questi mezzi uomini abbietti, che
che non questi mezzi uomini abbietti, che nulla operano. de amicis, xi-76
. de amicis, xi-76: pare che fosse un mezz'uomo, stentito e
dal loro dio un nome nuovo, che li separi, per ragion di giustizia e
dal brulicame dei mezzòmini e dei semigrandi che infestano il rimanente della terra.
genovesi, 1-i-254: dove si crede che gli uomini non sieno d'una medesima
sieno d'una medesima spezie, ma che altri sieno uomini dei
, altri mezzuòmini, non può regnare che l'ingiustizia. papini, x-2-77: in
gli uomini. son rimasti i sottòmini che arzigogolano sui superuomini. 3.
: ciascuno di quelli otto venti secondari, che spirano dal mezzo di due tra gli
... mezzucci da mariti vecchi che vogliono dare a vedere d'aver perduto
1-668: doveva pensarlo lo stesso fulvio che mancava talora alla sua schiettezza consueta, ricorrendo
gridava: « non vi è altro dio che il dio dei moderati e il maestro
= adattamento del turco muezzin 'banditore che invita alla preghiera i fedeli [musulmani
quella parte del fondo della botte, che da mezzule alla strema parte si congiunge
e non cruda farà molto meglio acquati che fargli l'acqua di pozzo. bacchetti,
, seguendo la proffe- renza latina, che dava principio da e alle mezzovocali.
-i). ling. ant. che deriva dalla corruzione di una lingua dotta
, latine ed altre mezzovolgari, non che latine imbarbarite, ci dimostrano che non
non che latine imbarbarite, ci dimostrano che non tutti a que'tempi parlavano o scrivevano
o scrivevano latino puro e per conseguenza che ci erano due sorti di lingua,
[l'immaginazione] oggi in maggior quantità che non quelli del passato. come potete
la lulla, non si dee dire che ella ne rimanga pertugiata, ma fessa o
erano fatte come le nostre; imperciò che nonne avevano alcuno mezule, e nonne
varchi, 24-33: questa è una pentola che non ha bisogno di chiosa né di
ché non si può far senza, che 'l mezzul pigne, come cosa grave;
anonimo, i-462: lassa, che mi dicia / quando m'avea in
rettor., 76-7: il grande valore che in voi regna mi dà grande speranza
dolce stagione; / ma non si che paura non mi desse / la vista
paura non mi desse / la vista che m'apparve d'un leone. petrarca,
tutte sono state leggieri a rispetto di quello che ella mi fa al presente. poliziano
e l'altre cose care, / pur che la speme di zerbin mi resti,
di zerbin mi resti, / contenta son che s'abbi il resto il mare.
. alfieri, i-31: mi pare che la mia indole non fosse di cattiva
: « e lei mi vorrà sostenere che non ha niente! » disse perpetua,
: io vi so cosi profondamente mia che non vi chiedo carezze, non vi
: il chiù. / dell'amore che fu, / lina, mi risovvenne.
, i-103: respiro / il fresco / che mi lascia / il colore / del
: rispondimi, se puoi, altro che 'nulla '. idem, inf.
« guarda come passi: / va si che tu non calchi con le piante /
, 1-83: la città di luni, che tu di', che è in sul
città di luni, che tu di', che è in sul mare...
sua ruina? ariosto, 32-1: sovviemmi che cantare io vi dovea. della casa
: tu volgimi gli occhi, / che altrui l'anima beano. alfieri, i-91
attestato del politecnico in cui era detto che io devo sostenere esami, ecc.,
di'anche: / questa fortuna di che tu mi tocche? boccaccio, dee.
219: per meo servir non vio / che gioi mi si n'acresca. dante
, se mi ti presti / tanto che l'ombra del beato regno / segnata nel
venire, e coronarmi de le foglie / che la materia e tu mi farai degno
... / abbaglia il bel che mi si mostra intorno. boccaccio, dee
mai nello animo m'entrò questo pensiero, che per costui mi c'è oggi entrato
grazia, anima mia, / poi che tutta donata mi ti sei. bembo,
luogo; e, s'io penso / che lo rivedrò, mi s'allevia /
, 191-9: io [oreste] proverò che giustamente uccisi la mia madre imperciò che
che giustamente uccisi la mia madre imperciò che dio apollo il mi à comandato perciò
dio apollo il mi à comandato perciò che uccise il mio padre. boccaccio,
parlare,... in ciò che egli potrà, le mi metterà in odio
dee., 9-8 (387): che 'zanzeri'mi mandi tu dicendo a me
tu mi par pazzo a me. che pazzie di'tu? della casa, 5-iii-250
, 5-iii-250: io pregarò messer ieronimo che mi doni a me questo puntiglio e
iii-414: poi guardato a basso al gonfaloniere che stava a vedere, disse: «
: tant'è non mi dite a me che a ogni modo ella non sappia un
8-120: a me, tutti i morti che accompagno al camposanto, mi ritornano indietro
s'inghirlanda. alfieri, i-91: simulando che io lo avessi chiamato, [elia
e la perfidia degli uomini e la malinconia che mi domina tutte le facoltà, mi
domina tutte le facoltà, mi avvertono che il tempo del piacere è quasi finito
fatto tornare un fratello dall'america, che so, dalla patagonia, uh,
'l lungo studio e 'l grande amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume
dall'italia mi speri altra corona, / che dall'oblio mi salvi e mi difenda
10 mi portasse l'una, dico che la mia obedienza non è interamente comandata
11-14: virgilio, per non saper che mi fare del tempo...
e disse: — ditemi al signore vostro che la migliore cosa di questo mondo si
per la mia fante, e fa'sì che ella possa qua su a me venire
a rinaldo mio figliuol d'amone, / che la mia compagnia, che io lasciai
, / che la mia compagnia, che io lasciai, / gli raccomando con affezione
da giove accorto / sottratto alla cagion che mi t'ha morto. panciatichi, 55
/ brando non v'ha qui feritor, che il mio. manzoni, pr.
avuto una bella paura, a quel che mi pare, -disse il monatto: -m'
, ma io sentìa nel cuore / che quel lontano canto era d'amore: /
amore: / ma sì lontana, che quel dolce canto, / dentro, nel
figliuoli, cristo sacrato, nove figliuoli che mi piangono per il pane. cassola,
, v-i: se lippo amico se'tu che mi leggi, /...
., 15-92: tanto vogl'io che vi sia manifesto, / pur che mia
io che vi sia manifesto, / pur che mia coscienza non mi garra, /
ne gode. petrarca, 6-11: poi che 'l fren per forza a sé raccoglie
rimango in signoria di lui, / che mal mio grado a morte mi trasporta.
appena; tu mi accogliesti duramente. che avevi? io non so. ungaretti,
. alfieri, i-91: elia, che mi vedeva in tale violento stato, e
mi vedeva in tale violento stato, e che anche dall'amico era stato addottrinato prima
braccia mi prese; / e poi che tutto su mi s'ebbe al petto,
da quello amore e da quella tenerezza che io a lui tenuta son di portare
mi senti / meglio parlar d'amor, che non conviene / ad uom qual io
. giamboni, 10-25: ti priego che in su questi fatti mi debbi consigliare
23 (390): m'hanno significato che vossignoria illustrissima mi voleva me; ma
illustrissima mi voleva me; ma io credo che abbiano sbagliato. 7.
, i-iv-13: con ciò sia cosa che... io mi sia quasi a
non ti ho detto infino a qui quello che io ti dirò, non è stato
aita! galileo, 3-2-306: conosco che possa scemarvi il cordoglio altro che quella
conosco che possa scemarvi il cordoglio altro che quella medesima cosa che vi mosse a
il cordoglio altro che quella medesima cosa che vi mosse a scrivermi contro, cioè
mi molto. petrarca, 88-3: poi che mia speme è lunga a venir troppo
accorto, / per fuggir dietro più che di galoppo. berni, 162: andiam
: fuor di questo non avrei di che lagnarmi. capuana, 1-i-48: comincio a
): avendo forse avuto per male che io mi ve ne sia doluta per ogni
ve ne sia doluta per ogni volta che passar vi solea, credo che poscia vi
volta che passar vi solea, credo che poscia vi sia passato sette. sacchetti
sacchetti, 112-8: io mi vi scuso che vi avevo a dar salsicciuoli, che
che vi avevo a dar salsicciuoli, che erano su una finestra a freddare; non
mi son pargoletta bella e nova, / che son venuta per mostrare altrui / de
, 24-52: i'mi son un, che quando / amor mi spira, noto
3-1 (274): io mi credo che le suore sien tutte a dormire,
donna e del destriero; / ben che, quanto a lei, teco io mi
a lei, teco io mi convegna / che non è cosa al mondo altra sì
, / son più di te, che sì ti stimi e vanti. carletti,
e vanti. carletti, 284: dissi che non mi cercavo di fare se non
cercavo di fare se non tutto quello che il re commandava. brusoni, 1-44
tarchetti, 6-ii-152: io non so che cosa mi sia; io mi guardo,
. pratolini, 3-188: lei dirà che farnetico dicendo questo, ma invece so
dicendo questo, ma invece so quello che mi dico. -in posizione enclitica.
certo no lo mi pensai, / quelli che tanto m'amao / ed illu tanto
rettor., 29-9: io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati
per la quali i'mi pensai / che qual voi siete, tal gente venisse.
, 8-120: io per me mi pensava che in un giovine tesser innamorato fusse il
farti un dolce dono, / dono che seco non avea tormenti. fil.
tanto può nelle lingue quel non so che in cui consiste la urbanità, che
che in cui consiste la urbanità, che, sebbene la particella 'mi 'valga
si legge negli scritti di coloro che si tengono gran baccalari: * io mi
a me stesso 'o simili modi che non ne mancano. 9.
. calogrosso, in: o gente che gustate il bel suo riso, / pregatela
per dio, con dolce inchino / che mai suo cor da mi non sia
erano affollati intorno tutti i contadini, che, quantunque non comprendessero affatto, stavano
miei colli, / cari selvaggi colli che il giovane aprii rifioria. 10
buonarroti il giovane, 10-878: basta che, se di questa tu hai fame
. invar. mus. nota musicale, che nella terminologia dei paesi latini, occupa
-per estens.: il segno grafico che la esprime in notazione. -mi bemolle
narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca uno
, già fatto musico, / altro che 'l do, re, mi; /
re, mi, fa, sol, che son le note / di musica,
dee cantare appunto chi non sa / che cosa sia 'la, sol, fa
stanche, ma lei no; pareva che le dispiacesse di lasciarlo andare quel bel
mi [ra gestorum], parole che costituiscono l'inizio del terzo degli emistichi
, 216-12: più l'altrui fallo che 'l mi'mal mi dole. pascoli,
al genere delle * mie ', che trovasi sovente sottile in italia. =
, sm. ant. mollusco marino, che gli antichi ritenevano dotato di proprietà terapeutiche
più noto è il myiadestes townsendi, che si riproduce anche nelle zone temperate
42-29: i due gatti anziani pare che facciano dei grandi ragionamenti al gattino adolescente
e vergine e sembrano due navigati furfanti che cerchino coi loro miagolamenti in sordina di
e quante nausee non hanno altra cagione che i miagolamenti d'una isterica dilettante di
, agg. (miaulante). che miagola, che emette miagolii (un gatto
(miaulante). che miagola, che emette miagolii (un gatto).
infernali. 2. per estens. che parla o balbetta con voce stridula e
acuto e svenevole. - anche: che strilla, che piange. leopardi,
. - anche: che strilla, che piange. leopardi, 32-135: fortunati
. leopardi, 32-135: fortunati color che mentre io scrivo / miagolanti in su
carovane delle miagolanti befane venute dall'america che scendono dai pullman dinanzi ai musei e
3. che emette un suono acuto e stridente.
tirando a sé gli ugnoni, / credendo che così s'avesse a fare: /
agio, possa / tutto aver quel che miagolando chiedi, / stammi a udir
casa. se gli avevano, penso che la facessero molto male colà particolarmente di
dolendosi della crudeltà e della poca corrispondenza che dalle loro amate ricevono. tanara, 270
270: la voce del gatto, che 'miaulare 'o 'miagolare 'presso
corvi il * crocitare 'più tosto che 'gracchiare'; 'squittire'de'pappagalli; 'ragghiare
: ma, ohimè, sento il gatta che miaula o « miagola » un'altra
suo rosso occhio di sangue sulla greggia che miagolava ed abbaiava mescolando in un frastuono
canto le cose belle e le cose brutte che vostra signoria dice. baldini, 12-133
guerrazzi, 16-278: il canonico silvestri so che mi miagolò dietro, e digny brutilò
, 331: c'è una signora che canta il waltzer di madama angot. -non
di madama angot. -non è meglio che l'andiamo ad ascoltare? -no davvero.
per tentare d'aggrapparsi a un acuto che non riusciva a prendere, poi abbassando
malgrado di un gran miagolare di bassi che vi aveva fatto, non ebbe alcun
ooop! verso l'alto, ecco che quelle rocce si mettevano a miaulare insieme
aria. cinelli, 2-273: bastava che un soldato sporgesse l'elmetto dai ripari
. come possa diventar compromettente un accento che risuoni in quell'umida intimità dove un
. varchi, 3-55: ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio
la vuol fare, o non mostrando che egli la farebbe, se maggior prezzo dato
, cioè non ripetuta, del gatto che miagola, che gnaula. 2
non ripetuta, del gatto che miagola, che gnaula. 2. figur.
... / al dolce miagolio, che va alle sfere, / a'bei
alla finestruola un disperato miagolio di gatto che pareva un lamento umano.
la voce, quanto quel miagolio ostinato che mi aveva ferito così crudamente la prima
molto attenta e interveniva con gesti e miagolii che soltanto il dottor max pareva capire.
voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolio di
come nelle sveglie, con quel ronzio che precede il suono. era un miagolio
un miagolio interno, una molla segreta che cominciava a svolgersi. bernari, 6-149
frequenti miagolii dei proiettili e i frulli che vengon dietro delle schegge e delle spolette
]: * miagolo ': la voce che manda fuori il gatto. 2
. -a). famil. che miagola con insistenza, senza interruzione (
). 2. figur. che si lamenta in continuazione con voce lagnosa
continuazione con voce lagnosa e stridula; che piagnucola, strilla, frigna di continuo
90 cm e cosparse di glutine vischioso che attira gli insetti; sono fornite di
mette il fiore nel maggio non meno che nell'aprile. 0. targioni tozzetti,
dal virus coxsackie del gruppo b, che colpisce per lo più i bambini con
dolore ', col sufi. -ìa, che indica affezione morbosa. miàlgico, agg
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della
-ci). che si riferisce, che è proprio della mialgia. miào (
(miàu), sm. voce imitativa che riproduce o imita il miagolio del gatto
di detto gatta alle mura, che, dicendo * miau, miau s'assomigliava
: struttura propria di una roccia olocristallina che presenta piccole cavità angolose, di solito
.). -miasi terapeutica: procedimento che impiega larve di lucilia sericata nella detersione
di piaghe suppurate, sfruttando la proprietà che ha tale specie di nutrirsi soltanto di
21 veter. miasi mucosa: forma che colpisce gli animali al pascolo e causa
degli equini), degli ipodermi (che colpiscono i bovini, il cervo, il
pelli), del- voestrus nasalis (che si localizza nel naso e nei seni
', col suff. -osi, che indica malattia parassitarla. miasma, sm
causa di infezioni epidemiche; vapore denso che ammorba l'aria, mefite. -anche
. targioni tozzetti, 8-174: cioè che da un corpo malato si comunichino [
miasmi finora conosciuti hanno più di quel che si crede ristretta la sfera della loro attività
in mezzo alla città ed in luogo che la domina in una gran parte,
individuo. giusti, 4-i-140: com'uom che per mefitico miasma / anela e gronda
febbri. serao, i-1069: la gente che abita in questi quattro quartieri popolari,
biondo padrone delle fa- briche, / che avvelenan di fumi e di miasmi / i
, 5-1080: togliti al pigro miasma / che ti corruppe. pascoli, i-181:
quale combattono quegli animali, il sangue che gronda dalle loro superbe creste nell'azione
(plur. m. -ci). che produce esalazioni malsane; infetto da miasmi
a scorgere appena alcunché di più scuro, che era poi la zia luisa, simile
s. v.]: 'miasmatico': che appartiene od ha attinenza con miasma.
e però malattie miasmatiche si dissero quelle che dipendono da'miasmi. gessi, 118:
presentimento, tante altre volte ingannevole, che la larga miasmatica palude della sua vita
miastenìa, sf. medie. malattia rara che si manifesta come esaurimento rapido dell'energia
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della
-ci). che si riferisce, che è proprio della miastenia; che ne
, che è proprio della miastenia; che ne presenta i sintomi. -reazione miastenica
una corrente faradica (ed è fenomeno che si osserva nei casi di miastenia).
di astenia di alcuni gruppi muscolari, che si verifica come forma secondaria di talune
generalizzato o limitato agli arti inferiori, che impedisce la stazione eretta (ed è
eretta (ed è malattia congenita, che tende a regredire con l'età)
gruppo purinico, di formula c2h4na, che si ottiene dall'acido barbiturico o per
boccaccio, viii1- 230: i cani che si allevano nella casa mangiano delle miche
si allevano nella casa mangiano delle miche che caggiono della mensa del signor loro. g
. loredano, 12-108: guata ciò che mi punge. sono miche di pane
. saraceni, ii-403: delle miche che cadevano dalla mensa... e di
domando una sol mica / de le molte che van giù da la mensa. pascoli
il superbo banchetto / tra quelli che aspettano al canto / le miche: e
delle cose celestiali e pascesi delle miche che cascan delle mensa degli angeli santi.
a te quell'aere parve bastante / che respirarono l'ariosto e dante.
/ la gran chierca e il cappuccio che portava / gli avean servito al senno
cui un vocabolario gli è un cieco che si mette a far il pittore, un
un portento tale da far dimenticare quelli che prima di lui trovarono pur una mica di
animo di farlo stare saldo della pecunia che gli darà il patrone; e, caso
darà il patrone; e, caso che si scoprisse la magagna, non debbo temere
sì ben riversare la colpa in lui, che sopra lui caderà il castigo per le
sopra lui caderà il castigo per le miche che averà civan- zato. saraceni, i-137
certa por- zioncella di danari: il che, rispetto a tutto il debito intero
non spendono i provveduti nelle bolle, che una mica. -fiocco (di
tutte le graziose stelle amiche, / che m'infondon fatai senno e valore, /
. m., se si permettesse che tutte queste ampie rendite, destinate a'naturali
ceruleo e 'l verde, un altro certo che terzo, bianco a guisa di scintille
'mica ', o 'moglichetta 'che vogliam dire, e da i metallici
mica e il felspato, la terra che resta si scioglie in parte negli acidi
'mica ': specie di pietra untuosa che trovasi in pagliuole o in laminette flessibili
a questi va unito uno splendore metallico, che emula quello dell'oro e dell'argento
oro e dell'argento; ma la polvere che ne risulta, è sempre grigia e
o 'talco di mosco via ', che si adopera in qualche paese per le
per le finestre; la 'lamelliforme', che è la vera mica, la più
argenteo, e la 'filamentosa ', che trovasi in massa parallelepipeda e le di
la mica trovasi principalmente nelle roccie, che entrano nella formazione dei térreni primitivi, o
e di sabbia da lui raccolta, che diceva e parvero carichi d'oro..
nelletti nericci, verisimilmente ferrei o piritici, che decomposti le danno gli spruzzi di color
. giamboni, 8-ii-158: le cose che furono e che son male non le
, 8-ii-158: le cose che furono e che son male non le lasciare mica sempre
ha, no'nd'ha mica / ver che sperava averne. francesco da barberino,
suso. cavalca, 20-275: avvenne che per provvidenzia di dio che pelagia, femmina
: avvenne che per provvidenzia di dio che pelagia, femmina vanissima,..
: -a la fè di dio che ti vo'far castrare. -castrare? -rispose
fanno un gran conto de le figure che ci si veggono intorno intorno. -le due
349: 'mica': oltre a'significati che ha come nome, e che sono registrati
a'significati che ha come nome, e che sono registrati ne'vocabolari della nostra lingua
g.: 'non è mica vero che domattina il babbo verrà qui. il vino
sicché errano, e grossamente, coloro che usano 'mica 'come negazione assoluta,
stasera mica vengo al teatro. mica che io sia-pauroso, ma un topo mi fa
la parte formata della proposizione negativa, che è 'non '. se poi s'
ha a dar retta a que'dottori che sentenziano che la lingua italiana dov'essere
dar retta a que'dottori che sentenziano che la lingua italiana dov'essere un intruglio
lamento, / scodinzolo, per quel che so, per alleviarmi / la noia.
laiini volgar., i-79: vero è che natura fece tutti omini eguali, ma
, ma per la malizia dell'opere, che per costringere le niquitade che l'omo
opere, che per costringere le niquitade che l'omo abbia la signoria deltomo, none
mica formati di nuovo, ogni volta che veggono in prima la luce; ma,
prima la luce; ma, secondo che vi concorrono le cause esterne, vannosi spiegando
, vannosi spiegando da'propri embrioni, che dal bel principio delle cose furono creati
mica uno storico, ma un poeta che parla. manzoni, pr. sp.
una monaca come le altre. non mica che ella sia la badessa né la priora
sia la badessa né la priora; che anzi, a quel che dicono, è
la priora; che anzi, a quel che dicono, è una delle più giovani
d'una poesia, d'una musica, che non ha mica pari, ma neanche
nascosti. buzzati, 6-13: mica che la giorgina lo entusiasmasse ma si conoscevano
. pratolini, 9-780: e una volta che lei l'aveva costretta ad entrare:
hai da lamentarti? - chi è che si lamenta, secondo te? - perché
di stuffo già né mica / par che si celi, secondo che suona; /
/ par che si celi, secondo che suona; / questa novella ancor ci
signore, è un'altra cosa, che io non vi darò né mica. amico
, / e perché mitigato, non che spento, / né mica trovo il mio
. la spagna, 31-18: non vo'che mai nessuno di me dica, /
nessuno di me dica, / né che per verità possa provarlo, / ch'
... e in tal senso par che l'usasse il petrarca. -non poco
spaventa / l'amoroso volere / di ciò che m'atalenta. -mica né mica
marciare [il frumento], / che de trenta grani non nasce uno, /
micàceo, agg. miner. che è proprio, che si riferisce alla
agg. miner. che è proprio, che si riferisce alla mica; che è
, che si riferisce alla mica; che è composto, costituito da mica;
è composto, costituito da mica; che contiene mica. -anche: che ha
mica; che contiene mica. -anche: che ha l'aspetto della mica, che
che ha l'aspetto della mica, che si presenta in lamine o scagliette
staccate così dal resto delle materie, che costituiscono il peperino, sono facilmente trasportate
. ferrari, 3-331: nel mentre che in china l'imperatore è regnante e il
è oppositore l'imperatore col titolo di seougoun che gli conferisce la parte sostenuta al cairo
. micàfero, agg. disus. che contiene o trasporta laminette e pagliuzze di
una fonte di acqua micafera, cioè che seco trasporta pagliette di mica di color
e della triandria diginia di linneo, che comprende una sola specie, notevole per
agg. ant. e letter. che risplende di viva luce o riflette la
passita e di micante rubino, nel profumo che l'età insoaviva senza svigorirlo, come
purissima, / te per te priego che la vita oscura / di caligine purghi
. 2. per estens. che risplende d'intensa bellezza; che,
. che risplende d'intensa bellezza; che, con la propria luminosità, manifesta emozione
arèn giurato e detto per certezza / che fussin più che 'l sol belli e
e detto per certezza / che fussin più che 'l sol belli e micanti. lorenzo
del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto è volto.
espressione. 3. figur. che rifulge per doti singolari di intuizione e
e'versi e la misura, / che suonan per te [feo beicari]
/ micando van, tai fur quei che lavaro / nel sangue de l'agnel
lo più muscovite) e quarzo, oltre che da altri minerali in percentuali varie,
la mollica di pane presa dalle miche che cuoce il prestinaio di santa margherita.
del brodo: / e 'n verità che gli han mille ragioni, /..
/... / non ostante che sia chi dica espresso / che tanta micca
non ostante che sia chi dica espresso / che tanta micca è cosa da bricconi.
arlia, 1-221: il gran desinare sai che fu? una micca di paste,
intruglio. lippi, 10-17: voglio che tu per sicurtà maggiore / or per
per allora ti tracanni questa, / che chi l'ha in corpo non può
d'una colla tenace di tal sorte / che, dove per fortuna ella si ficca
a venti frati, supplico... che, in conto mò della provisione ordinaria
. caporali, i-iio: antonio, che vedea per due piattelli / non aver
due piattelli / non aver micca e che sovente queste / gelose donne avrian fatto
, 3-71: io sostenevo... che tu avevi a mic- cheggiato » anche
contessa sparvieri, mentre qui lisandro dice che è impossibile. = voce region.
ii-102: talvolta otto o dieci soldi che si possa ricavare da due o tre
bastano per qualche giovane a diciassette anni che apprende a far la modista, per comprarsi
alle donne. bonsanti, 5-269: che sapore avrebbe avuto, per il suo
niente men picchi / per su'argento, che fa l'uom poeta. burchiello,
famiglie particolari si abbada più al numero che al peso [delle pagnotte] e ne
fiamma oppure mediante congegni detti accenditori, che possono essere a frizione, chimici,
, lisciviata e impregnata di salnitro, che, accesa da un capo, era usata
quel mentre corsa voce fra quei di dentro che, per non isconcertare la negociazione,
numero de'tiri, e più delle piccole che delle grandi; la miccia arde continuamente
128: non eravamo cinquanta passi lontani che, riconosciuto il fuoco di una miccia,
all'estremità superiore di un bastone, che si chiama lancetta, lasciandola sporgere dall'
miccia, su cui soffiava un viso barbuto che il riverbero dello zolfo acceso tingeva di
tingeva di giallo, poi una fiammella che man mano ingrandiva irradiò la sua luce
di spaghi su un pezzo di legno che aveva la forma di un calcio di
. bernari, 7-206: il cantiniere che stava sulla porta della bottega a rinnovare
. 3. figur. ciò che è atto a creare una situazione insostenibile
tirannia delle accademie e la bassa venalità che schiacciano la letteratura contemporanea. cicognani,
ospite si volse daccapo al ragazzo, che non aveva ancora smesso di guardarlo e
, 8-53: c'è sempre da temere che, esaurita la bisaccia delle effusioni,
. -in partic.: ciò che favorisce il sorgere o il manifestarsi di
marin. maschio a sezione quadrata, che sporge dall'estremità inferiore di un albero
il maschio del piede d'un albero che viene fissato nella scassa corrispondente
, marco e gaio, / trovan che n'ha sotto un grosso rocchio / che
che n'ha sotto un grosso rocchio / che fora com'un socchio, / però
. aretino, 20-160: essi, che si ricordano della gioventudine come de'sermenti
, stanno in zurlo con più appetito che mai. berni, 182: s'ella
2-17: s'incapriccia / la madre, che la figlia (or me n'avveggio
fa stare di buona voglia e credere che voi la caccierete [la febbre] come
una puttanaccia micia, porca, sfacciata che la è. 3. locuz
miccière, agg. ant. che cavalca un asino. pataffio,
miccin d'avvertenza, / ei vedrà che né piffero né storta / ebber mai
maggior forza e vigore un micin di rugiada che tutta l'acqua del mare. f
ricopriranveli [i vostri cenci], che fuori / né un miccin di lembuccio
avere un miccino di cervello per convenire che dicono il vero. carducci, iii-24-300
miracole de roma, xxviii-436: lo rege che era di micina persona, sì corno
la ciccia a'putti, / acciò che la non faccia poi lor male. varchi
una volta, non fa per quelli che mangiano a miccino. fagiuoli, i-89:
confidenze a miccino, a riprese, che il mochi le andava facendo. -fare
, 1-39: volete esser voi quello che faccia a bizzeffe delle lettere e le
e le scialacqui, e poi pretendete che gli altri ne facciano a miccino.
9-56: si tratta del solo esercizio che non costa niente... per
'fare a miccinino ', più intensivo che 'a miccino '. 'un micci-
nino di roba ', ancora meno che 'un miccichino '. -micciolino
. milit. ant. miccia lenta che, montata sulla serpentina delle antiche armi
a miccio. assarino, 2-ii-479: avvenne che una tra le altre bombe andò a
scambrilla, lxxxviii-n-475: o sai quel che si sia / quel ch'esce fuor
fuor del corpo al miccerello, / che ragghia e mena e fottesi il cervello
or diren del terzo capitano, / che fra'valenti non parve misciolfo, /
... e forse è quella spezie che noi diciamo micco. tommaseo, 18-i-1087
sfortuna avere un micco di fratello, che non capisce niente. baldini, i-n
l'amico vetturino, so'sempre quelli che vanno pe'le piste. pasolini,
pasolini, 1-147: sor antonio, che costretto a far la parte del micco
del micco, ora aveva i micchi che gli portavano il carico. -con
! » disse, con gli occhi che gli si illuminavano. 3.
di appartenere a questa razza di micchetti, che gridano libertà colla museruola alla bocca.
. proprio, caratteristico del micelio; che si riferisce al micelio (la forma
. m. -ci). bot. che si riferisce al micelio; formato da
). bot. insieme delle ife che costituiscono il corpo vegetativo dei funghi;
micelio fino al maturare d'altre spore che moriranno in quanto tali al loro aprirsi
, composta da aggregati di molecole, che, dispersa in un mezzo liquido,
. micellare, agg. chim. che si riferisce, che è relativo alla
agg. chim. che si riferisce, che è relativo alla micella. micenàico
, agg. stor. e archeol. che si riferisce a micene, che è
. che si riferisce a micene, che è proprio o caratteristico di micene,
fasi distinte. -filologia micenea: disciplina che studia i testi di tale civiltà,
creta del primo cavallo. 2. che è nato, è originario o risiede a
sm. ling. dialetto greco arcaico, che precede di circa cinquecento anni l'omerico
, col suff. -ìa, che indica affezione morbosa. micetocito,
. famiglia di insetti coleotteri, che allignano all'interno di varie specie
. m. -gi). zool. che si nutre di funghi (con riferimento
alle specie di formiche e di termiti che coltivano i funghi per nutrirsene).
'. micetòfilo, agg. che vive nei funghi e se ne
. m. -ci). biol. che genera, che produce miceti.
. biol. che genera, che produce miceti. = voce dotta
decorso cronico, unica o plurima, che si localizza per lo più nelle regioni antero-
sf. bot. parte della botanica che studia le forme, la struttura, l'
col suffff. medie, -orna, che indica affezione infiammatoria; cfr. anche
si pone quella ancora de gli oziosi, che fanno il mestiero di michelazzo, che
che fanno il mestiero di michelazzo, che consiste in mangiare, bevere e andare
..., questa è appunto quella che da noi si chiama arte del michelaccio
noi si chiama arte del michelaccio; che, per chi la può fare,
: su, mascalzo- naccio, / che qui, vivendo scioperato e a caso,
, quando si vuol parlare d'uno che non vuol darsi altro pensiere che di campare
d'uno che non vuol darsi altro pensiere che di campare allegramente senza fastidii: 4
, i-112: questi prigionieri del melodramma che tentano di liberarsi contorcendosi michelangiolescamente, passeranno
(plur. m. -chi). che si riferisce o è proprio e caratteristico
, della sua visione del mondo; che è opera di michelangelo, che è
mondo; che è opera di michelangelo, che è stato compiuto, creato, scritto
michelangiolesche. carducci, iii-6-392: parole che devon sapere di selvatico agli accademici,
sapere di selvatico agli accademici, ma che pur sono quasi sbozzi di scalpello michelangiolesco
ignudi, neri, sporchi, orribili, che mordevano col ferro la roccia, avidi
. papini, iii-737: fu tommaso che serbò gelosamente i disegni michelangioleschi per il
le feste michelangiolesche. 2. che è contraddistinto da particolari caratteri (come
pier l'eremita, e dei religiosi che lo seguirono armati, un ritratto che ben
religiosi che lo seguirono armati, un ritratto che ben fu detto michelangiolesco. d'annunzio
18-285: con il michelangiolesco sforzo dello stanco che si risolleva, questi frantumi di ragione
dei caratteri stilistici, formali, concettuali che informano l'arte e la visione del
l'insieme dei caratteri espressivi e formali che la connotano) che fa seguito,
espressivi e formali che la connotano) che fa seguito, prendendola a modello,
fanteria leggera, armata di moschetto, che costituì una milizia province basche,
229: fra l'infinita turba de'catalani che dimoravano oziosi a vienna a spese di
281: si è disposto... che i micheletti vadino a rilevare i calabresi
i micheletti vadino a rilevare i calabresi che sono sulle alture di s. martino.
. michettiano, agg. che è proprio o si riferisce al pittore
francesco paolo michetti (1851-1929); che è affine, si richiama, ricorda i
n. io. -essere piuttosto micia che gatta: v. gatta1, n
, peroc- ch'egli fu il primo che l'uccise e fu micidiale di se medesimo
micidialissimo). ant. e letter. che dà la morte, che uccide (
letter. che dà la morte, che uccide (una persona); che ha
che uccide (una persona); che ha commesso un omicidio o si macchia
uccisore, omicida; sanguinario. -anche: che reca morte, che è apportatore di
. -anche: che reca morte, che è apportatore di morte, di stragi,
, il più gentil galante uomo che mai io conoscessi di tal professione:.
più bravi uomini e 'l più miciduale che inmaginar si possa. g. b.
1-ii-232: sono questi popoli di scizia che hanno loro re, gente fiera e
beicari, 3-2-124: sai i pericoli che nascono intra'micidiali e ladroni. bandello,
bartoli, 16-4-102: contra il micidiale, che gli si avventò per torgli la vita
suo fratello è micidiale. 2. che è capace di uccidere, che serve a
2. che è capace di uccidere, che serve a dare la morte (un'
(un'arma, un veleno); che procura morte certa, esiziale, letale
in modo da provocare lesioni mortali; che ha effetti letali (un proiettile,
: appena fornita la dirieta parola, che le altre sue compagne viddero fitta in
. pallavicino, 1-446: lasciamo costoro che, amando la febbre, biasimano quasi
. redi, 16-iv-46: parmi ora che voi mi domandiate se forse l'artifizio
voi mi domandiate se forse l'artifizio che si usa, in far l'olio del
massaia, x-105: la sventura volle che, urtato il grilletto o da un sasso
-che conduce a morte sicura, che non perdona (una malattia).
purghe... de'buoni giudici, che a buon medico pos sono
... il professore assistente confessò che quella non era una crisi, ma
era una crisi, ma una crisi che poteva essere micidiale. nievo, 744:
: o beato colui... / che de'compagni suoi chiuse l'orecchie /
; ma dev'esser quello senz'altro, che fu l'ultimo, e il più
: queste guerre erano state sì micidiali che il popolo dei pigmei non esisteva più al
messina. mazzini, 5-303: supponi che mantenessimo... l'unione apparente:
e l'invasione fu così violenta e micidiale che i medici del paese non erano bastanti
guerra. filicaia, 2-1-234: pria che tromba micidial col fioco / suo canto
ecc.]. 3. che spinge ineluttabilmente a uccidere, a causare
filangieri, i-194: maremme micidiali, che si avrebbe potuto disseccare, nascondono una
una violenza micidiale. 5. che è causa di rovina materiale e spirituale;
causa di rovina materiale e spirituale; che impressiona violentemente l'animo, che colpisce
che impressiona violentemente l'animo, che colpisce a fondo suscitando passioni irreparabili;
colpisce a fondo suscitando passioni irreparabili; che agisce in modo da provocare infelicità,
/ voi facete tanti e tali / che aucidete la gente. dante, xx-49:
li occhi micidiali e grida / sopra colei che piange il suo partire: / «
di pensier'sì spietati / ched ognun par che sia crudel veleno. n. franco
/ ché gran duol rade volte aven che 'nvecchi; / ma più ne colpo
ne colpo i micidiali specchi, / che 'n vagheggiar voi stessa avete stanchi.
caro, 2-2-40: crede... che un gabbamento tale si possa scusare con
e sì micidial parola, come è che per conto della roba sia lecito ogni cosa
pubblico in quella stupida e micidiale fiducia che non ci fosse peste. carducci,
freddo de'gesuiti, più micidiale ancora che quel violento e sanguinario de'domenicani,
un barlume di concezione politica infantile, che si collega, per le sue conseguenze
le sue conseguenze micidiali, per i disastri che semina nel movimento operaio, alle correnti
quale pare al lettore più atroce supplizio che 'l toro di fala- ride. cesarotti
potesse rimanere solo con un'intimità, che oramai gli pareva ripugnante e micidiale.
., 7-4 (171): converrà che ti sia tagliata la testa, sì
testa, sì come a micidial di me che tu veramente sarai stato. marini,
quali per se medesme non è dubbio che sono nocevoli e micidiali dell'anima. sacchetti
esser micidiale del vostro buon nome, che con tante virtuose fatiche e pericolose azioni
. fu prima micidiale delle sue virtù che del padre della nostra patria. segneri
ii-60: l'uomo ornai non è altro che un crudo micidial dell'anima propria.
di disdegni e d'ire, / che esser voglia di te micidiale?
è in loro medesimi; e ogni monarchia che perisce, è micidiale di sé stessa
. -a). disus. letter. che uccide, che dà la morte;
. disus. letter. che uccide, che dà la morte; omicida, uccisore
quello è micidaro de se stesso, che il corpo e u'anima sua a
ho veduto dir molte fiade, / quanto che l'om è mazor peccatore, /
passaporti per venezia, ove voi dite che dirigevasi per raggiungerlo e assassinarlo.
assassinarlo. 2. figur. che turba profondamente, che sconvolge nel profondo
2. figur. che turba profondamente, che sconvolge nel profondo dell'anima, che
che sconvolge nel profondo dell'anima, che affascina irresistibilmente (con riferimento alla fenomenologia
: li occhi mei ci 'ncolparo, / che volsero riguardari, / ond'io n'
da bologna, 1-89: a neuno altro che a costui poteva questo micidio tornare a
provincia si fa grande giustizia di quegli che fanno micidio o che imbolino e d'ogni
giustizia di quegli che fanno micidio o che imbolino e d'ogni malificio. antonio
[brancicone] venne in tal riputazione che da alcuni sciocchi fu giudicato degno alla successione
cupido, / e non fermar, che tu gli furi l'arco / e la
pananti, i-58: come una gatta che rapir si vede / il piccolo micin dalla
trappolate, / gli occhi è un pezzo che aperti hanno i micini. nieri,
dama... / lo burla, che gli è corsa la berretta. note
róca, / un micio una bertuccia che ha nome makakita. soldati, 2-261:
come altri ne erano tramontati via via che coloro i quali essa chiamava « i
note al malmantile, 1-171: uno che non stia allegramente, si dice 1
micio ':... pare che questo detto possa venire dall'antica superstizione
degli egizi, i quali, credendosi che il gatto fusse conse- grato alla dea
fusse conse- grato alla dea iside, che era la loro deità maggiore,.
gatti trattati bene] credo sia derivato / che 10 star bene e lo sguazzare ognora
la * polvere di micio '; che, messa sopra la macchia d'olio
]: polvere di micio dicesi quella che si ottiene raschiando la detta pietra,
ottiene raschiando la detta pietra, e che, messa sopra macchie d'olio fresche,
miciuriniano, agg. genet. che è proprio, che si riferisce alle
. genet. che è proprio, che si riferisce alle teorie del naturalista sovietico
pisa [tommaseo]: li cavalieri che sono stati con mico in tante battaglie e
pranso galante e ben folcito de ciò che besogna: perché li stu- diante vengono
saprofiti e paras siti, che provocano stati gravemente patogeni nell'uomo
marocco e nell'africa centrale, che, posta fra la fine del
biochim. polisaccaride azo tato che costituisce la membrana cellulare dei funghi
bilito da persoon nella sezione delle tremeloidee, che comprende produzioni fungose e pelliformi nascenti
micodomàzio, sm. bot. ipertrofia che de terminati funghi provocano sulle
-gl). biol. organismo che trae alimento dai funghi (con
non resta in me una micula / che 'l dolor non exarda, onde il
. debbe rendere ogni micolame o ritaglio che fa cesse, al suo
sapere se non uno micolino tanto poco, che a pena è nonnulla. arrighetto,
236: non sai tu quello micolino che la scienza a scuola diedeti. boccaccio,
, tanto dolce, sig. jacopo, che, ricordandomene, vo ricercando con la
tuo signor sgombri la mensa, / che mi lasci carpon carpir su 'l suolo /
suolo / gli sparsi mico- lini / che avanzano i mastini. g. gozzi,
mastini. g. gozzi, i-8-199: che soavissima imbandigione sono a me cipolle o
d'aver poca fede, di quella che basta un micolino per muovere le montagne.
, 794: abbiate misericordia del fanciullo che piagne, lasciate stare un poco,
: né di quelle [nimicizie] che sono o che potessero essere tra'maggiori
quelle [nimicizie] che sono o che potessero essere tra'maggiori di loro si
, risicò andare in fascio in meno che non si dice un credo. carducci,
in genova, non ho veduto altri che le padrone e bernabò, che giunse
veduto altri che le padrone e bernabò, che giunse un tal micolin dopo me.
, sf. bot. parte della botanica che ha come oggetto lo studio dei funghi
'micologia': ramo della storia naturale, che ha per iscopo lo studio de'funghi,
de'funghi, vastissima famiglia di vegetabili che comprende i funghi propriamente detti, le
trattato sui funghi o parte della scienza che concerne quella pianta crittogama.
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce alla
-ci). che è proprio, che si riferisce alla micologia; che riguarda
, che si riferisce alla micologia; che riguarda la micologia. micòlogo,
caratterizzati dalla produzione di spore aploidi, che comprende le classi ascomiceti e basidiomiceti.
, col suff. med. -osi, che indica un processo patologico infiammatorio.
micono (isola greca dell'egeo); che proviene da micono, che vi
; che proviene da micono, che vi appartiene. -per estens.
tanto grande nelle canne della gola, che la robba pareva un diluvio che profondasse
gola, che la robba pareva un diluvio che profondasse dentro all'ingordissimo ventre di quello
.. a questa razza di gazotti che parlano di quello che non sanno e
questa razza di gazotti che parlano di quello che non sanno e che si cacciano cosi
parlano di quello che non sanno e che si cacciano cosi volentieri nel circolo de'
tanto presuntuosi, come recita suida, che, quantunque non fussero invitati, correvano
2. ant. tipo di vino che veniva prodotto in micono. landino
micònio2, agg. ant. che ha caratteristiche o qualità simili a quelle
questo, considerati come organismi ponte, che presentano cellule molto fragili, provviste di
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con i micoplasmi.
dalla radice o dal tallo di una pianta che vivono in una forma di simbiosi endotrofica
. m. -ci). bot. che è proprio, che si riferisce,
. bot. che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con la micorriza,
è in relazione con la micorriza, che favorisce la micorriza (unfungo).
micorrizògeno, agg. bot. che determina, che favorisce la formazione di
agg. bot. che determina, che favorisce la formazione di una micorriza.
sviluppo nelforganismo di funghi microscopici patogeni, che colpisce l'uomo, gli animali e
, col sufi. med. -osi, che indica una manifestazione morbosa.
, col sufi. chim. -ina, che indica ammine e prodotti analoghi.
: nome di una materia zuccherina speciale che fu estratta dalla segale cornuta. petrocchi
col sufi. chim. -osio, che indica uno zucchero; cfr. fr.
. m. -ci). farmac. che agisce attivamente contro varie specie di mi-
col sufi. chim. -ina, che indica ammine e prodotti analoghi.
. m. -ci). patol. che è proprio, che si riferisce,
. patol. che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con la micosi;
è in relazione con la micosi; che deriva, che è prodotto dalla micosi.
con la micosi; che deriva, che è prodotto dalla micosi. = deriv
. bot. proprietà di alcune piante che, per micorriza endotrofica, vivono a
. micòtrofo, agg. bot. che si alimenta permicotrofia (una pianta).
biol. cecidio caratterizzato dal rapporto simbiotico che s'instaura fra un parassita animale presente
in casa il nuovo procuratore delle imposte che gli avevano offerto quel giorno al caffè
e gli altri due tre beccamorti, che aveva prelevato mentre giocavano al pallone al
gli costavano una micragna. -ciò che denota o è indizio di condizioni economiche
maggior grado di coscienza morale e civile che è l'etica. -ciò che
che è l'etica. -ciò che è indizio e segno di tirchieria.
. cassieri, 166: ha detto che la luce elettrica per le scale è
pinedo. l'impianto è fatto in modo che le lampadine si spengono prima che l'
modo che le lampadine si spengono prima che l'inquilino sia entrato in casa.
(migragnóso), agg. region. che si trova in strettezze economiche, in
174: sostiene, il signor inquilino, che avrei ordinato all'elettricista un impianto a
automatico micragnoso. 4. che è ridotto in cattive condizioni; che
. che è ridotto in cattive condizioni; che rivela o è indizio di miseria,
la macchina di giustino, un'utilitaria che, sebbene fosse di serie, per
volgar., 2-12: per la migrana che sia vecchia, fa come impiastro delle
18-2-186: gli aretini, parendo loro che il conte,... per essere
: nelle religioni si patisce più di migrana che di podagra. giov. soranzo,
e co'miei romani e longobardi dilettissimi, che mi hanno costato tante micranie e pillole
sanità, ii-184: 'migrania': dolore acuto che affligge una parte della testa o dalla
dell'anima. cantù, 492: che diranno già [i lettori] d'
, ove i più nuli'altro cercavano forse che il passatempo spensierato ed un rimedio od
nefritici, colici ed altri più, che quattro anni lo afflissero in modo strani
(plur. m. -ci). che è carboni fossili.
carboni fossili. proprio, che si riferisce all'antica asia minore,
il 'micracustico 'è uno strumento che rende percettibili i minimi suoni. tramater [
). 2. agg. che amplifica i suoni. capuana, 11-49:
suoni. capuana, 11-49: convinto ormai che l'uomo non fosse tommaseo [s
microcùstico ': sarebbe forse meglio, altro che un vasto microbaio a cui bisognava dar nutriusar
di misura della fili: batteri aerobi che prosperano in una concenpressione nel sistema cgs
v.). 'piccolo'), che indica un sottomultiplo dell'ordine di un
tensione dei gas presenti nel sangue, che si microbarògrafo, sm. meteor. barografo
rapide della pres in modo che si stabilisca un equilibrio di tensione atmosferica
-in microaerotonòmetro, sm. apparecchio che senso improprio: microbarografo.
nelle biblioteche per gnosi sierologica, che opera su quantità minime esigenze di
.). di vetro, che serve per operazioni di iniezione,
. m. -i). biol. che di estrazione, ecc.,
. m. -ci). biol. che èmentale, e ampère (v.)
e. i. proprio, che si riferisce, che è in relazione con
proprio, che si riferisce, che è in relazione con microamperòmetro,
microbi; costituito o formato da microbi; che perometro di notevole sensibilità, che
che perometro di notevole sensibilità, che serve per deriva che è provocato
sensibilità, che serve per deriva che è provocato da microbi; batterico.
? 8-30: quel fantasma persecutorio e devitalizzante che è 'piccolo') e amperometro (
inferiori a 5 milligrammi mondi incogniti altri; che -dallo zoo civico - / dea-
in biochimica, in 3. che ha aspetto ripugnante, deforme (una
non mi badò, fenomeni economici che hanno per oggetto il e fece
lerci figuri neri erano mai costoro! io che ho = voce dotta, comp.
fxixpóg paura dei microbi, ebbi l'impressione che quelli fossero 'piccolo') e analisi
alla sua volta il grosso uomo, quello che era più nero e atto a effettuare
meno microbico, ma aveva quella fronte depressa che ho visto spesso negli uomini che esercitano
depressa che ho visto spesso negli uomini che esercitano la tetra pro sostanze
e dei visceri, accompa che dall'azione diretta di microrganismi pato
. -microbio di sortita: microrganismo che compare a definire batteriologicamente una malattia
l'arte altre bene merenze che quelle che il microbio ha verso la vita
altre bene merenze che quelle che il microbio ha verso la vita.
in lui, come un microbio che viva in noi, si nutra, prolifichi
dalle mille anime / degli esseri che, in scala di gloria, / dai
sempre avuto l'ossessione dei microbi. diceva che le scuole sono fatte apposta per
. 2. figur. ciò che è o appare causa o agentedi passioni,
calligrafia,... con la speranza che... gl'italiani...
corpo il microbo del diario e quel po'che s'è visto e vissuto finisce col
. per estens. persona dappoco, più che mediocre, meschina (o, anche
microbiologìa, sf. branca della biologia che ha per oggetto lo studio dei microrganismianimali
loro forme e attività, comprese quelle che sono causa di malattie nell'uomo o
dei microbii, fondata da luigi pasteur che, nobile come grande, ricordava il
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con la microbiologia;
è in relazione con la microbiologia; che riguarda, che deriva dalla microbiologia;
con la microbiologia; che riguarda, che deriva dalla microbiologia; che si ispira
riguarda, che deriva dalla microbiologia; che si ispira ai princìpi della microbiologia.
col suff. medie. -ismo, che indica condizione o stato patologico. microblasto
microbio. microbòfobo, agg. che prova eccessiva ripugnanza per i microbi e
calcestruzzo con ghiaia o pietrisco di dimensioni che non superano i 5 millimetri.
sf. fis. parte della calorimetria che ha per oggetto lo studio dei metodi
racchiuso in un involucro di plastica, che viene disperso sul terreno per mezzo di
microcardìa, sf. medie. malformazione che consiste in una piccolezza abnorme del cuore
. microcchiadino, agg. petrogr. che presenta nella tessitura minuti cristalli feldspaticilenticolari
si dice 'microcefalia vera 'quella che si accompagna a strettezza della fronte, per
m. -ci). medie. che riguarda, che si riferisce, che è
). medie. che riguarda, che si riferisce, che è proprio,
che riguarda, che si riferisce, che è proprio, che è in relazione
si riferisce, che è proprio, che è in relazione con la microcefalia.
: 'microcefalo': aggiunto di ogni animale che, in proporzione del rimanente corpo, abbia
avere l'allevamento. 2. che ha dimensioni molto ridotte rispetto alla norma
. castelnuovo, i-323: i vapori che solcano i mari, le strade ferrate
solcano i mari, le strade ferrate che traversano i continenti, gl'immensi opifici
traversano i continenti, gl'immensi opifici che impiegano migliaia di braccia non sarebbero sorti
non sarebbero sorti senza questa speculazione aborrita che i microcefali denigrano e vituperano. cagna
la superbietta concentrata e aristocratica dei microcefali che si vedevano soverchiati da quelle bizzarrie consentite
d'insetti dell'ordine de'carabici, che desumono tal nome dalla pic- ciolezza della
microchìmica, sf. parte della chimica che ha per oggetto lo studio e l'
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che concerne la micro-
è proprio, che si riferisce, che concerne la micro- chimica; che ne
, che concerne la micro- chimica; che ne applica i princìpi. -analisi
microchirurgìa, sf. settore della chirurgia che ha per oggetto lo studio e l'applicazione
, sf. settore della cinematografia scientifica che ha per oggetto la ripresa, grazie
plur. m. -ci). che è proprio, che riguarda, che si
-ci). che è proprio, che riguarda, che si riferisce alla microcinematografia
che è proprio, che riguarda, che si riferisce alla microcinematografia.
m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce, che
. medie. che è proprio, che si riferisce, che è in relazione
che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con la microcitemia;
è in relazione con la microcitemia; che deriva dalla microci temia;
deriva dalla microci temia; che presenta, che è affetto da microcitemia.
temia; che presenta, che è affetto da microcitemia. -anche sostant
. m. -ci). medie. che è proprio, che si riferisce,
. medie. che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con i microciti;
è in relazione con i microciti; che deriva, che è caratterizzato dalla presenza
con i microciti; che deriva, che è caratterizzato dalla presenza di microciti.
sufi, medie. -orna, che indica affezione di tipo tumorale.
sufi, medie. -osi, che indica manifestazione morbosa. microclàsio,
minerale del gruppo dei feldspati triclini, che si presenta come miscela isomorfa di ortoclasio
(plur. m. -ci). che riguarda, che si riferisce al microclima
. -ci). che riguarda, che si riferisce al microclima. microclimatologìa
microclimatologìa, sf. settore della climatologia che ha per oggetto lo studio e la classificazione
famiglia di batteri dell'ordine eubatteriali, che comprende forme per lo più aerobie,
genere di batteri della famiglia micrococcàcee, che comprende una ventina di specie di forma
, riscontrabile come specie prevalente nella pellicola che si forma alla superficie dell'orma in
. comparatore particolarmente sensibile e preciso, che serve per confrontare le dimensioni di strutture
microcòrda, sf. ciascuna delle distanze che, nelle misurazioni del bacino eseguite in
(plur. ni. -ci). che riguarda, che concerne, che si
. -ci). che riguarda, che concerne, che si riferisce al microcosmo.
. che riguarda, che concerne, che si riferisce al microcosmo.
questioni la filosofia ha preso due indirizzi che riescono... da un canto
astrologia medievali come un complesso di fenomeni che riproduce esattamente la struttura e l'ordinamento
cioè 'minore mondo ', quasi che contenga in sé in qualche modo tutte
la femmina imperfetta l'individuo umano, che è microcosmo, cioè picciolo mondo. musso
uno animale tanto miracoloso... che, volendo risguardare in se stesso,
a sua similitudine [del mondo] tiensi che l'uomo formato sia, onde microcosmo
algarotti, 1-ix-30: dicono i filosofi che l'uomo è un microcosmo, o
un microcosmo, o sia picciolo mondo che quasi in miniatura contiene dentro di sé
tal nome, sovratutto rispetto all'animo, che è un idolo divino: onde vorrebbe
, non forse è la medesima forza che gittò nello spazio gl'innumerevoli soli e
gittò nello spazio gl'innumerevoli soli e che assoda intorno a loro i pianeti vitali?
raliter 'cristiana con la sua storia interiore che è di azioni giuste e di errori
modello per intenderla e narrarla, storia interiore che prese nel vico la forma di un
, chiamato qua da pitagora microcosmo, che il corpo di l'uomo è. boccalini
da gentili, tenere espansioni membranose, che servono a lui di cute. malpighi
con interessi e orizzonti limitati o particolari che riflettono le caratteristiche fisiche, climatiche o
] con letizia, / el mondo che vorrà de'suoi fagori / vedrà aperto
c'è un fatto sociale profondo che distingue ancor oggi l'italia nel novero delle
tendenze, princìpi morali ed estetici, che costituisce il mondo esistenziale, spirituale o
spirituale o intellettuale di una persona e che si riflette in un'opera d'arte
soavi bocconi, un microcosmo della tavola, che racchiude in sé il diletto d'ogn'
sanctis, ii-6-158: si può dire che questi pochi versi sieno il microcosmo della
ogni 'vero realismo'comincia dovunque nell'oggetto che si costruisce:... un microcosmo
costruisce:... un microcosmo che non ha alcun bisogno di ammiccare mimeticamente a
sistema, per lo più meccanico, che in breve spazio importa l'applicazione di
(elettroni, nuclei, ecc.) che costituiscono la materia. = voce
microcostituènti, sm. plur. bioelementi che, in quantità minime, entrano nella
microcristallino, agg. miner. che presenta una struttura cristallina composta da elementi
); microgranulare. - anche: che cristallizza in individui piccolissimi (una sostanza
. miner. ciascuno degli elementi microscopici che compongono la struttura afanitica di una roccia
. v.]: 'microcronometro': strumento che serve a misurare i più minuti spazi
dell'unità fondamentale, detta curie, che corrisponde all'intensità di radiazione del radon
palmate alla base, e dal pollice che non può toccar la terra. =
considerata dal punto di vista degli effetti che procura nella struttura cristallina. = voce
microdiffusiòmetro, sm. fis. effusiometro che serve per determinare la densità di piccoli
. dinamometro particolarmente sensibile e preciso, che serve per misurare o segnalare forze estrema-
, col suff. med. -ismo, che indica anomalia fisica; voce registr.
applicata a quantità di radiazioni minime o che agiscono su corpi microscopici. =
microdrepanocitemìa, sf. medie. malattia che deriva dalla compresenza di microcitemia e di
-per estens. studio dell'economia, che tiene conto il più possibile dei dati
particolari (in contrapposizione alla macroeconomia, che s'interessa dei problemi economici di carattere
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,
-ci). che è proprio, che si riferisce, che è in relazione con
è proprio, che si riferisce, che è in relazione con la microeconomia.
negli organismi vegetali in percentuali minime, che svolge un particolare tipo di azione biologica
piccolo 'e dal elemento galvanico microscopico che si forma in materiali metallici sottoposti a
microelettrònica, sf. ramo dell'elettronica che ha per oggetto lo studio, la progettazione
e passivi estremamente piccoli e dei circuiti che attuano particolari relazioni funzionali fra le varie
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce,