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vol. X Pag.17 - Da MELAPPIO a MELAROSA (49 risultati)

serrato e sigillato tanto forte, / che inutil sarà il sugo del melappio.

e risposte mi fecero lo stesso effetto che farebbe il melappio a una bocca assuefatta

chiara, per porre le granella; che odo sono cose altrove non si truovano.

tedesco] a bologna e, veduto che ebbe le melarance, che nel suo

e, veduto che ebbe le melarance, che nel suo paese non ne sono,

guasconi, eranno gionti a firenze, che faranno ben trazer il sangue dela miseria

parendovi, / melarance et ulive, che, mancandoci / tai cose, nulla varrebbe

queste speciarie. parabosco, 2-29: che dirò di quel nombolo, di quelle bra-

soderini, iii-327: è ben vero che le melarancie, lasciate invecchiare su l'arbore

in spicchi farle, / poi rivestirle, che pareano intere, / e gentile alle

tedeschi sussurravano parole dolci a una melarancia che stavano sbucciando. d'annunzio, iv-2-150:

si dilettano più di spinaroli, cioè che nascono in spine, e parimente quelli

dell'alba era così sbalzante di lassù, che pareva nascere e moltiplicarsi a volontà dello

. cecchi, 1-ii-320: -orsù, / che mi rechi di nuovo? -il foglio

bianco. / -come dir nulla, poi che e'non è scritto. / -anzi

modo: puosse dir più largo? / che dire a uno: scrivi? fa'

terei / d'averne poco più che per le mance, / senza guardar

annunzio, v-2-289: è risaputo in toscana che a ta luno,.

masserizie, e tanti altri danni, che serebbe impossibile a scriverli. gherardi,

di melaranci, limoni e cedri, che pareva che ivi fusse un bellissimo giardino

, limoni e cedri, che pareva che ivi fusse un bellissimo giardino. g

terre e lasciagli fare tutte le messe che fa. firenzuola, 169: in sul

sul pratello, sotto a certi melaranci che porgevano un odor meraviglioso, lietamente cenarono

fra gelsomini, melaranci e cedri, che vi fanno un odore gratissimo. campailla

1857... con una giuberella che gli arrivava appena al melarancio, risaliva

4. figur. persona o cosa che è oggetto di bassa speculazione o di

a chi ben lo spreme, vedrà che riesce un melarancio senza sugo. f.

né più mai permisi... che mi venisse all'inverso, conoscendo che

che mi venisse all'inverso, conoscendo che il melaranzo aveva più poco succo.

l'uscio o le finestre: / che chi discerne il prun dal melarancio, /

, 4-8 (443): come colei che si credeva per la gran ricchezza del

i prencipi poco bisogno d'altro hanno che d'aver persone integre, sincere e ver-

integre, sincere e ver- tuose, che loro dicano la verità amorevolmente senza fuco

non voler far come molti fanno, che si credono del pruno far un melarancio,

asino un corsiero. guazzo, 1-128: che stomacosa professione, quando si vuol dire

del prime un melarancio; e mi pare che costoro, con lo aggrandirsi in parole

, 1-128: mi rido di taluno / che, ostinato, burbanzoso, / crede

pianta somministra una bellissima tinta gialla, che i tintori impiegano per ogni sorte di

. v.]: 'melardina': erba che somministra una bellissima tinta gialla.

ne'discorsi familiari... noi lombardi che per lo più diciamo pomi le mele

j... f -ho veduto un che se ne mela e m'ha /

nero e vario. il vario, che è migliore, si vuol serbare e il

aspettazione di un temporale, grande, che sembra imminente ma che non viene mai

temporale, grande, che sembra imminente ma che non viene mai; nell'aria un

tutte l'altre, sono in prezzo quelle che si chiamano appiè e quelle che chiamano

quelle che si chiamano appiè e quelle che chiamano mele rose. soderini, iii-471

: le mele rose e le teste, che in francia sono dette cappendue,.

faccia colorita come una melaròsa per dire che gli faceva male a respirare. -per

ambra fiorentino... ha provato che in tanta quantità di tabacco versata una

vol. X Pag.18 - Da MELARUOLA a MELATO (28 risultati)

]: 'melatica ': lo stesso che 'melata \ secondo tema; ma

secondo tema; ma è forma propria più che altro del contado. =

melata è loro ottima bevanda, migliore che 'l vino. crescenzi volgar., 9-98

in olio, simili a quel pan melato che si vende in roma. buonarroti il

buonarroti il giovane, 10-947: -che passata che l'è quella furiaccia, / l'

, quel- l'agnol biato, / che quando anch'ella entrava in bizzarria,

con paste melate, ecco tu miri / che s'è inoltrato un bericuocolaio. baruffaldi

nutrice / di pura civiltà, sempre che spinga / contrarie in campo le fraterne

. ginanni, 1-295: vorrà credersi che di questa sostanza melata sieno essi [

, 1-373: questa medesima proposizione, che la rugiada melata non si depositi dall'

rurali piemontesi. -ant. che racchiude, che contiene il miele.

. -ant. che racchiude, che contiene il miele. murtola, 8-49

. 2. per estens. che ha il sapore del miele; zuccherino

, i-100: tanto fu la torta celebrata che confessarono tutti che in quel genere non

fu la torta celebrata che confessarono tutti che in quel genere non si poteva gustar

delicata. solo un virtuoso si trovò, che disse ch'ella gli aveva fatto nausea

illude, e un ben promette / che sempre durerà. jovine, 2-11: gli

affondavano il becco nelle ferite dei fichi che pendevano flaccidi dai rami con la lagrima

62-25: de la fico abe figura, che è grassa per natura: / rompe

pare melata in bocca questa parola, che tante volte la ridice. aretino, 20-181

me sendo uomo, vorrei colcarmi con una che avesse la lingua melata e non addottorata

porta, 2-3: gustate la lingua che è melata e suave; uditene 11

melata e suave; uditene 11 parlare che è pieno di salsi scherzi e di gravi

, costituito da una sostanza sciropposa, che, pur contenendo saccarosio in grande percentuale

dello zucchero raffinato, ed anche sciroppo che rimane dopo che il succo della canna

raffinato, ed anche sciroppo che rimane dopo che il succo della canna zuccherina è stato

non può più estrarsi lo zucchero cristallizzabile che pur vi si contiene. nel commercio distinguonsi

bonghi, 1-78: il giordani, che a molti pare uno zucchero, a

vol. X Pag.225 - Da MESTECCA a MESTICARE (16 risultati)

delle mestiche comune delle carni io dico che tuttavia quelle che sono chiare sono fatte

delle carni io dico che tuttavia quelle che sono chiare sono fatte con terra rossa e

riduco a creatura degli occhi quella spezie che l'occhio si forma secondo le impressioni

i metalli e tutti gli altri corpi che dalla ruota ricevono pulimento o brunisconsi

4. figur. complesso di elementi che, fondendosi armoniosamente, concorrono a formare

/ vedendovi rifatta in un modello / che di voi non ne perde cosa alcuna

ed a dar di mestica, insino a che arrivasse giorgio. rosa, 86:

e'non conduceva l'opera a quel segno che non gli fusse riuscita a suo modo

non gli fusse riuscita a suo modo che subito gli dava di mestica.

è contrariosa simiglianza, / da quel che dolze rende sanz'amaro, / a quel

, prol. x io, come colui che tengo sempre abbracciata questa pazzia, la

piante da insalata (sia nella semina che sulla mensa). moretti, i-807

15-20: ecco tinsalatina d'ogni mese, che piace ai frati, ricca di mille

parole latine così pedantesche e fuori di proposito che non si può credere altro se non

non si può credere altro se non che amore abbi accresciuto in lui la sua

beza, lutero, signore, disse, che mistiganza di vigna è questa? f

vol. X Pag.226 - Da MESTICARE a MESTIERANTE (42 risultati)

grande. e questo procede dalla vernaccia che in questo luogo fa, e la misticano

secondo ls opere sue e nella coppa che mesticò a voi rimesticategliela doppia

intercalare. calmeta, 14: avenga che alcuna volta, per variare e porger

, di più dolcezza e limato stile che all'egloga non si conviene, nella

le sentenze sue, così ben va emulando che ciascuno apertamente può discernere quant'egli la

g. sangalletti, 4-ii-595: il dire che tutto il fatto è una ciabatteria et

inpiastramento è la manco. ma quello che mi dole, che questo tristo mi ci

. ma quello che mi dole, che questo tristo mi ci mestica ancora me

. vasari, 11-753: per mostrare che 'l maneggiar de'colori e mesticarli insieme

fusse stato insegnato da altri, ma che da sé l'avesse trovato. r.

di noce, finché trovino il colore che desiderano. olina, 6: non

può 'l suo colore in carta meglio contrafàre che mesticando la terra d'ombra con un

gli mandò a bologna un altro giovane che, per macinar colori, mesticar tele ed

colori, mesticar tele ed altro fare che occorresse a suo bisogno, lo dovesse servire

vi dipinge a grottesco le più belle attitudini che fabbricò mai ingegnosa invenzione.

con mezzi minerali o altro misto, che l'esalazioni con le acque si mestichi.

a trovare di quelle be- stiuole piccole che stavano per lo bosco, e incontanente

amarissima. sanudo, xlv-27: il pane che si fa è mesticato con crusca.

lo vitto 'ffmato / scotitori (e che non me ne cote!), /

e mesticate di scaglie o pietre che si fendino... giovano alle viti

vile è oggi a tal condutto / che senno non ci vale o gentileza, /

ossia intrisi. -per estens. che si fonde con un altro colore in

e quando nere mesticate di bianco, che gli fanno com'un ciuffo. tanara

color verde, misticato col giallo, che lo veste. -ricoperto di uno

diligenza, sopta alcune tele di cotone, che portavano preparate e mesticate a tale effetto

vostra figlia], in un istituto, che... ve la ridurranno come

indiana naturale di panama e più virtuoso che sogliono essere li mesticati, figliuoli

gente me torrai / cun questo ordene che fai; / le femene me lassarai,

... era ancora quella stessa che ella era uscita dal mesticatore.

[s. v.]: ma che diavol mesticela quell'imbroglione? p.

mesticciare ': fare pasticci, cose che uno non sa e vuol fare. '

sa e vuol fare. 'mi dici che mesticcia quel ragazzo? '.

tanto; n'abondarono le risa, che per allora rispondere non li potei; ma

né di carminio né d'oltremare, che sono i colori più costosi in mesticheria

. soffici, v-5-450: il cavalletto che traballa, la tela che slumacheggia,

: il cavalletto che traballa, la tela che slumacheggia, la luce falsa, il

slumacheggia, la luce falsa, il colore che s'immelma, il mestichino che graffia

colore che s'immelma, il mestichino che graffia... sono per me tanti

è un mestie- raccio questo del giornalismo che non vi dà nemmeno 11 tempo di

! ed era il loro modo di dirsi che si volevano bene. -attività ritenuta

ugolini, 209: 'mestierante ': che esercita un mestiere, artigiano: non

, 9-31: aggiungasi l'altro sconcio che i figliuoli dei mestieranti, mentre nei

vol. X Pag.227 - Da MESTIERE a MESTIERE (34 risultati)

pure centinaia di poverissimi mestieranti, gente che si serba incontaminata al contatto più pestilenziale

fra i pazzi furiosi, le risoluzioni che aveva preso di lottare con tutte le

d'uso in toscana, dichiarandola * che esercita un mestiere, o arte nobile

più sono gli arroganti giudici di quelli che l'esercitano per amore e studio,

amore e studio, non meritano altro nome che questo. carducci, ii-3-403: sarebbe

. carducci, ii-3-403: sarebbe bene che un editore reputato giustamente come lei cominciasse

tutti i giornalisti... e vedrete che non vi andrà malaccio. zena,

sono... [i romanzi] che rivelino nei loro autori l'artista anziché

, di fedeltà, di personalità, che il mestierante [fotografo], rassegnato,

abbiamo tra gli altri un certo prete che non istarò a nominarle, uomo un po'

. a roma sono più serenamente mestieranti che altrove. papini, x-2-394: un prete

voleva un gran mestierante, di quelli che la san lunga, consumati e scaltriti fino

artigiane, e dovrebbe comprendere solamente quelle che anticamente si chiamavano arti manuali o meccaniche

politica] tutte le arti e mestieri che sono bisogno alla vita dell'uomo. e

quella ch'è d'opere son i mestieri che l'uomo adopera tutto die con le

, drappieri, cordovanieri e altri mestieri che sono bisogno alla vita dell'uomo e

,... da troppo più che da così vii mestiere, e della persona

e veri e sicuri sono gli ultimi che gli uomini trovano così nelle arti e nei

mestieranti. mestiere vile è solo quello che esercitasi con intenzioni e atti vili.

, e sovente svagandolo, per modo che il mugnaio alla fine, perduta ogni pazienza

. moravia, xi-173: i mestieri che ho fatto. dalla fine della guerra ad

prete uso a questi uffizi, e che confessa, comunica, dice messa ed

sie pure infermo se tu sai, che mai di mio mestiere io non ti torrò

lo scudaio, e tutti quelli mestieri che a l'arte di cavalleria sono ordinati.

villani, 9-38: altri mestieri, che non erano contenti,... s'

, assistito da sei consiglieri persone litterate, che si appellano « veadores », d'

quattro borgesi, volgarmente detti mestieri, che annualmente si cambiano e vengono da venti-

arti mecaniche. -gruppo di persone che svolgono una determinata attività manuale o artigianale

artigianale. -stor. associazione fra persone che esercitano la stessa attività (prevalentemente manuale

mestieri, ripartiti in nove membra, che si chiamano le nove nazioni; de'

si contano in malines 17 mestieri, che entrano nelle deliberazioni publiche, senza molti

quello di ciascun ceto e di ciascun mestiere che compongono lo stato. silone, 5-125

si fanno, per li maestèri e artifici che quivi stanno a racconciare i navili e

e saviezza; nella quale valse tanto che alcune cose nel mestiero del- l'armi

vol. X Pag.228 - Da MESTIERE a MESTIERE (58 risultati)

cordova del quale si teneva almeno concetto che sapesse del mestiero. gemelli careri,

di combattenti; l'insieme di coloro che esercitano attività militari. ariosto,

tansillo, 1-319: si maraviglia alcun che de'corrieri / più quel dappiè che

che de'corrieri / più quel dappiè che da cavallo approve, / sendo quasi

scuola d'equitazione militare come istruttore; il che gli reca qualche vantaggio, e imparerà

in diverse ragioni di vita » intendo che uno fece cavalieri, un altro fece

male, e sì per la volontà che hanno di rubarci, veggendo ciò,

ti saparà consigliare se non di quello che ella sa. * tractant fabrilia fabri

(i-58): giacomo, tutto quello che aveva ridotto in danari, si diede

usura publica- mente con sì larghi interessi che, avendo da giovine cominciato a far

questo mestieri, ci divenne tanto ricco che comperò possessioni assai. getti, 17-245:

, 1-i-438: propriamente citarista fu colui che, senza punto far esercizio di cantare,

fedelmente le sue muse, senza patire che le calamità dell'indigenza valgano a contaminarle.

cui non bisogna novidella mamma di clara che si chiamava o si faceva chiaziato:

. tarchetti, 6-ii-340: diffida di coloro che pavese, 10-136: credeva / di

/ e de zascun mester scrittori che sappiamo di primordine, abbiamo l'impres

la maggior sione... che il nostro stesso mestiere sia sminuito, che

che il nostro stesso mestiere sia sminuito, che parte anco di quelli che vanno

, che parte anco di quelli che vanno ciurmando i semplici la cultura

f. d'ambra, riche che risultano necessarie per svolgere un'at

trasse a luco- l'è, che io parlassigli / cosa alcuna di lui.

luco- tuo volto aperto, e credo che tu avanzi ogni altro del mone il detto

come fosse tuo mestiero, ma bisogna che tu superi te medesimo per divino miracolo,

m'insegni l'arte mia. -e che arte è la tua?...

star ii-435: sui mulini, schiavetto giurava che il mestiere sempre in diffidenza d'esse

gioco deh'immaginazione, dello già che tutto il suo mestiere era di depredare e

: alfieri, 5-273: bastami sol che chi ha i du'occhi il veda,

gelosissimi del loro mestiere, ombrosi e che sdegnando i rei maneggi bui, / ai

bui, / ai vili e rei (che a ciò e superbi, e fanno cascar

(269): « voglio farvi vedere che mi cinarsi alla carbonaia. fido di

letteraria; competenza, capa che avete un poco imparato il mestiere ».

.. mostra, a nostro parere, che il mestiere trita e raffinata, perizia consumata

per lo più nelle a tal pensiero / che il ver mostrare non pareva ad arte,

sfacciate e il me mestiere che, stagionato, dunque quasi inavvertibile, fa

, i-39: non poteva camente che bene spesso... nella publica strada

impegno; cinque anni, capisci, che faccio questo bel mestiere: lo

dovere, obbligo. sai che cosa vuol dire? dovessi tornarci un'altra

, i-1974: allora 'l cavalero, / che 'n sì alto me piuttosto

... sola, senza un cane che ti difenda, tutti sterò /

debbia andare al lavorio, e che mestiere fare le convenga. le

orrato ed utile, in poco molto. che quanto il mistier di avvocato. è

predicazione ebbe compiuti due anni, passando che il legai mestiero / non fa ricchezze per

] è la mare né richiedere a cosa che a suo mestier par tenesse...

più alta scienza e del più nobile mestiero che sia intra incominciò a prender malinconia. sanudo

et essi fermadi ne aspe- faccende / che al mastro eseguir fa poi 'l cavalliere,

; et io ve asecuro, madama, che la nostra artel- quando a'balcon s'

fa il quarto e pende; / quel che vien di levante caro, 12-iii-4: io

son risoluto gli occhi per dormire, non che per leggere le ciancie e le di

] arfasatto, / o un di quei che piscian nel cortile: / questo da

/ senza sospetto dar nel più bella che fusse stata veduta ancora in tutta italia campo

mestiero, in cui esercitar si diligenza che in tutto il rimanente dell'opere che di

diligenza che in tutto il rimanente dell'opere che di potessero; ai vecchi, che venivano

opere che di potessero; ai vecchi, che venivano nudriti dal pubblico, musaico allora

o sia medico o mercatante o soldato colui che il a. verri [caffè],

offici tutto traprende, dover considerare di che doti si trovi dalla il tuo tempo.

come egli abbia poi i doni di natura che di sapere qual genere di disinvoltura fosse necessario

fertile ragionino a lor posta i filosofi, che fanno bene ad astrarre; europea.

candidato politico. moravia, mestiere, / che liberi ebbe nome. carducci, iii-24-243:

vol. X Pag.229 - Da MESTIERE a MESTIERE (64 risultati)

cautela di ciò comando a la canzone che suo mestiere discuopra là dove questa donna,

il mestiero di re nell'apparenza, però che nell'essenza egli sa molto bene farsi

1-30: il savio re luigi santo, che il suo mestiere intendeva, una delle

suo mestiere intendeva, una delle cose che nel testamento più incaricò all'erede figliuolo

testamento più incaricò all'erede figliuolo fu che gradisse sempre in maniera gli avvisi e

. / e sappi ch'oltre a quelli che t'ho detto, / spettanti al

/ te n'ho segnati molti, acciò che impari / il necessario pel trattar civile

il giovinetto figlio del re teodorico, pretendendo che il solo maneggio dell'armi fosse il

quello di re. -ciò che compete a qualcuno o a qualcosa o

compete a qualcuno o a qualcosa o che gli è peculiare, connaturato. bandello

me ne intendo, e non saprei che dir de la lor bontà, se non

quando le veggio guarnite ed innorate, che a quel modo mi paion belle.

piglio / e mill'anni par lor che un tal mistiero / sia confermato e messo

d'amore il fren sì stretto / che, intenta ad asciugar le guance e 'l

mistiere. boccaccio, 1-i-434: però che... licito non è l'altrui

e più tosto le vedove seguiremo amando che le pulcelle, però che le pulcelle

vedove seguiremo amando che le pulcelle, però che le pulcelle, rozze e grosse a

di quello mestiero il senato avea comandato che non se ne rivedesse ragione allora. sercambi

se dié buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno seco porta. e poi

, non v'essendo dentro altra persona che giulio e cinzia, hai serrato l'uscio

e cinzia, hai serrato l'uscio, che sai che, tirato appresso al muro

hai serrato l'uscio, che sai che, tirato appresso al muro, da sé

pertanto 10 non conosco giulio si scemmonito che, volendo un sì fatto mestier fare

per vedere la catena et il filo che unisce il tutto, una mente disappassionata

lo tabacco sì avido prurito, / che quasi tutto il giorno faceva un tal mestiere

del solito e non riuscivo a far nulla che non rientrasse nel mio mestiere d'amoroso

atteggiamentoversi. lippi, 9-40: questi, che badavansi a zombare / o comportamento

forte misteri / a prova manifesta omo che vale, / ché forte e grande om

chiaro davanzali, xiv-74: ben so che già 'n obrio / non mi terà lo

possendo la sua possibilità sostenere le spese che la sua ghiottornia ri- chiedea, essendo

. il quale quel medesimo mestiere usava che ciacco. costo, i-593: meritava

i-593: meritava quel disgraziato scrittore quel che intra - venne ad un certo pedante

certo pedante malandato con dionisio tiranno, che per gratificarglisi, avendo conosciuto l'umor della

269: io mi credea... che tu avessi in core apparato il mestiero

azione si mostrò perfettamente politico, il che tanto monta quanto a dire che in

, il che tanto monta quanto a dire che in lui fussero tutte quelle virtù che

che in lui fussero tutte quelle virtù che a divenir così fatto ci sono da

mestiere, ch'io ne sia vogliosa / che per cherer merzé t'acolga acanto.

impresa; questione. -anche: ciò che tiene occupato e impediscedi interessarsi o di dedicarsi

ciuccio, xvii-317-29: tre cose son che fanno / per lor forza strainero /

core. monte, xxxv-1-471: fin che dio salva lo campion san piero, /

lo 'mpri- miero, / la gente che sarà in tal mesterò. bencivenni, 4-37

d'equità] insegna la ragione, cioè che ella dee imprendere e inchiedere e in

fine. e ciò è molto grande mestiere che 'l misprendere in tali cose è

boccaccio, i-31: tu ora pare che voglia con arme cominciare a muovere battaglie.

, costoro lo svergogneranno in quello modo che richiede il mestiero. della casa, iv-206

voi non vi maravigliereste di tanti errori che io fo in quei pochi in

in malmantil, s'accorsero ben presto / che quel non è mestier da abborracciare,

, valente rosa fresca d'orto, / che voi diciate ch'io vi sia stranero

per li parlier noiosi a torto, / che s'indovinaro di nostro mesterò. boccaccio

/ ogni vergogna e ciaschedun pensiero / che con tra t'era. -dimestichezza

, / prendo del su'mistero / quello che m'è mistero, / e per

/ saper temporeggiar coi cervellieri, / che sanno a mente tutti li mistieri.

pena, / a te veder, che più d'altri gli piace. piero da

avea veduto compiere tutti li dolorosi mestieri che a le corpora de li morti s'

degli sponsali e mortori, 441: che niuna persona che vada ad alcun mistiere

e mortori, 441: che niuna persona che vada ad alcun mistiere d'alcuna persona

fiorenza, possa né debba menar seco più che uno compagno. simone della tosa,

commercio dei peruzzi, 69: spese che fece per lo mestiere di detto tommaso

, 579: in un'altra festa, che si chiama pentecoste, li sacerdoti,

stropicci e movimenti e udirono voci subitane che dicevano: « passiamo oltre e leviamoci

dante, inf., 30-108: ancor che mi sia tolto / lo muover per

tolto / lo muover per le membra che son gravi, / ho io il braccio

: nel tempo, diss'egli, che ciascun membro dell'uomo aveva per sé suo

vol. X Pag.230 - Da MESTIERE a MESTIERE (59 risultati)

e crucciaronsi contra il ventre, dicendo che per lui si affaticavano e per loro

scaglioni / in quelle due maniere / che conta il lor mestiere. sansovmo, 2-66

e disputare... una verga che si rivolgesse e ribellasse contra chi tagliolla

/ ma già d'altro mistero / sai che non vai guero. guido delle colonne

]: di ch'io vi consiglio che voi facciate antinore vostro signore...

. latini, i-1589: sie certo che larghezza / è 'l capo e la

. sacramento], e per li misteri che. n'iera. dante, conv.

le populari persone sono orbate, però che, occupate dal principio de la loro

a quello per forza de la necessitate, che ad altro non intendono. fiore di

più avanti trovarono abitanza ch'avea ciò che bisognava a lui e a sua gente

filippo degli agazzari, 2: imposele che la mattina all'alba dovesse andare a

liscio e bambagello e certi unguenti odoriferi che al suo misterio bisognava. landino,

e mestiere. ammirato, 1-217: colui che ha il nudo e solo uso del

uso del podere nulla altra cosa può fare che servirsi delle foglie e dei pomi e

. sacchetti, 54-27: fu detto che quando tu hai fatto el mestiero del

hai fatto el mestiero del corpo, che tu non ti dèi poter forbire la

eran gli zaffi quegli uomin galanti / che vanno a reverire i passeggieri / ed apron

-ma -pensò subito, -mi si dirà che sono un buon a nulla, un pusillanime

buon a nulla, un pusillanime, e che dovevo eseguir gli ordini. siamo

avendo mestiere di moneta, fue consigliato che cogliesse cagione ad un ricco iudeo ch'

, troppo più tempo arei di mestiero che quello d'una lezione sola. soderini

, i-364: dal dì... che in terra elle [le viti] si

con la vostra vista, prima lei, che come inferma ne avea più di mestiere

leopardi, i-150: la prima volta che una truppa d'uomini s'unì per uccidere

ebbero mestieri dell'aiuto scambievole, quegli che mostrò più valore, sentì dirsi bravo

tacer non vuoi? non vedi tu che il padre / ha mestier di riposo

binduccio dello scelto, i-120: io che sono infermo dego fare tutto altretale,

sono infermo dego fare tutto altretale, che molto ho grande mestiero di conseglio trovare

sentieri / della virtù guadagna tanto poco / che sempre lamentarsi ha di mestieri. metastasio

della molto illustre pastorella non aveva mestieri che gli racconciassero " attorno i panni perché mi

', e non ho di mestieri che nessuno venga qui a insinuarci il modo di

cosa divisa; onde con ciò sia cosa che per sua ragionata cagione assai sia manifesto

di divisione. nardi, 2: parendoli che lo stato dei troiani crescesse troppo più

lo stato dei troiani crescesse troppo più che la sicurtà d'i vicini non avea

: con no lì ha mesteri / om che 'n altrui o 'n sé voglia ragione

, xliii-434: belli signori, queste cose che noi aviamo imprese ci conviene fornire;

conseglio non ci à mestiero, perciò che non varrebbe niente. -avere mestiere

curioso. alvaro, 5-145: molti che erano stati ragazzi al tempo di rinaldo

mestiere (con valore attributivo): che esercita abitualmente una determinata attività, una

determinata attività, una data professione; che ha profonda conoscenza e vasta competenza in

persona del mestiere, cioè di siila, che si trovò nel fatto. 'uomo

, di maestro, d'artista, che sa bene il fatto suo:

ma da uomini colti, letterati, che sapevan di grammatica. b. croce,

iii-10-271: io ho sempre pensato e detto che il progresso vero ed effettivo della critica

di un regolatore dello spettacolo sarebbe, più che utile, necessaria se il regista provenisse

uomo del mestiere. -spreg. che svolge una determinata attività per lo più

, scrittore, deputato di mestiere': che non intende né esercita la disciplina,

. idem, 3-i-v: i lettori che sanno dedurre conseguenze generali da certe particolarità

si raccolgono alcuni maldicenti di mestiere, che a prezzo depongono il falso, inventano lettere

, un sordo ai mestiere, / uno che a conto della polizia / ci dorme

storici e romanzeschi di quelle celebri dame, che... regnarono nella corte dei

opera dello spirito poetico e fa sì che la poesia si debba ricercare non nell'ossatura

capanno: pareva un di quei lavori che fanno di mestiere certe popolazioni montanare con

quelle di mestiero stampate; ma quelle che l'insegnante si fa da sé.

. sbarbaro, 1-236: la donna che di mestiere lusinga, alla bisogna che

che di mestiere lusinga, alla bisogna che ha sollecitato, dopo, anche di malavoglia

molto ben raffigurando, / e conobbe che l'era del mestiero / e là venuta

battaglie. nelle quali ben si conosce che egli era stato del mestiere, perché ha

: il gentiluomo dicendo: come volete voi che

vol. X Pag.231 - Da MESTIERE a MESTIERE (57 risultati)

non sono del mestiere? il pittore, che appunto l'aspettava a quel passo:

sete del mestiere, soggiunse, a che sindacare le opere de'maestri dell'arte

298): nel veder poi con che garbo il giovine aveva preso lo strumento

'è del mestiere ', può intendersi che appartiene a quell'arte o a quella

dante, conv., i-i-n: per che ora volendo loro apparecchiare, intendo fare

è mestier lusinghe: / bastisi ben che per lei mi richegge. l. frescobaldi

serdini, 1-107: tu sola sei che lei puoi consolare, / ché ben conosci

ebbe finito il suo discorso, parve che ci lasciasse tutti freddi e confusi, perciocché

da una sì forte e ostinata infermità, che a farnelo riavere, gli fu mestieri

il coraggio, fu mestieri di pazienza, che è coraggio tirato in lungo, e

fare ricca cumunalemente, e non sareve misterio che l'uno abesognasso del conseglio de l'

/ lo suo viso rosato / più che 'l sol che risplenda. dante, inf

suo viso rosato / più che 'l sol che risplenda. dante, inf.,

e'facessi aprire questa camera per'fornimento che v'era dentro. cornaro, 114:

, 6-63: o come mi gusta che non ti sia mestiero impiastrarti le poppe

terra. pecchio, 140: è mestieri che un aggressore di strada facci tanto presto

: se volete intendere le nuove corde che qui fa vibrare il poeta, vi è

mestieri di affissarvi con me nella situazione che lo ha ispirato. gozzano, i-116:

tarli i vecchi saputi... a che scopo? / sorriderei quasi, se

, 3-63: - sangue di giuda! che mi fate andare la paranza sulle reti

garzoni, 1-809: gli oziosi che fanno il mestiero di michelazzo, che

che fanno il mestiero di michelazzo, che consiste in mangiare, bevere e andare

'a quelli del mestier di michelaccio': gente che non ha voglia di lavorare, ché

, ché il mestiero di michelaccio dicono che era mangiare, bere e andare a spasso

il fatto narrare brievemente, se colui che favella... non seguita il fatto

alla fine, ma insino a quello luogo che fa mestieri. giamboni, 8-i-44:

iulius silvius. e questo soprannome ebbe però che la madre lo facea nutricare in selve

frate. ma egli non faceva mestieri, che egli l'amò teneramente. dante,

: troverrai me con tutte le cose che fanno di mestiero. da porto, 1-289

e misser guido ebbon molto più paura che non faceva mestiero, e prestamente mi

/ dov'altro ornai non fa mestier che tempo. [sostituito da] manzoni,

venire su le labbra più cose da dire che non facesse mestieri]. periodici popolari

ben m'aven com'al giucatore / che più si mette, cà li fa mesterò

pur contenta al * quia '/ dopoi che fa mestier che così sia. lancellotti

quia '/ dopoi che fa mestier che così sia. lancellotti, 217: fa

. lancellotti, 217: fa di mestieri che 11 principe rechi, oltre gli ordinari

3-47: farà... di mestieri che diveniate ligio di cotal sorte di gente

leopardi, 900: fa mestieri credere che vi abbia nella vita umana alcun che di

credere che vi abbia nella vita umana alcun che di grande e di bello. montano

/ cotanto il verso a te, che fai mestiero / di mandarlo per via grave

da certaldo, 252: simile ti dico che di quella terra, villa o città

di quella terra, villa o città che tu vuoli che'tuoi figliuoli sieno cittadini

1-viii-35: il succhiar le ferite, del che ci erano anticamente uomini prezzolati che ne

del che ci erano anticamente uomini prezzolati che ne facean mestiere, detti psilli,

detti psilli, anzi il semplice sorbire che uno fa delle cose liquide era un

cose liquide era un bastante indizio, senza che vi fosse bisogno delle sperienze del torricelli

fan loro mestiere dell'iniquità, coloro che divorano il popol mio, come un pezzo

mestiere: difficoltà, incidenti, inconvenienti che si possono presentare nell'esercizio della propria

riconobbe lo scrivano dello spedale. - che c'è di nuovo? -abbiamo

s'è telegrafato a lei. risposero che ella era già partito, e io le

? -chiese rosa... -come vuoi che stia? - rispose amelia. -

un certo baccillere d'urbino, che faceva professione di ridersi allo spesso del

, te senti del papalino, ora che hai visto il papa ». ma questo

visto il papa ». ma questo, che intendeva il mestiero, rispose: «

rispose: « se voi crepate di quello che ho visto il papa, tanto più

si crede, / quel faretrato arciero / che saettando va. / sotto mentito aspetto

]: 'mutar mestiere ': che è di per sé segno non buono,

vol. X Pag.232 - Da MESTIONE a MESTIZIA (53 risultati)

lavori, azioni, operazioni, faccende che presentano notevoli difficoltà e richiedono particolare abilità

questi tali meritamente si pò dir quello che una valorosa donna in una nobile compagnia

facendo un gioco di racconti, sentendo che l'uno di essi giuocava troppo su 'l

giuseppe garibaldi io avevo già scritto ciò che pensavo; e che rifare a ogni

avevo già scritto ciò che pensavo; e che rifare a ogni poco frasi sur un

per mestiere ': per abito men che nobile; per uso senza merito, se

con demerito. idem, 15-215: che è egli mai la sentenza d'un giornalista

giornalista? l'opinione d'un mondo che, e per ismania di dare un

francesco da barberino, iii-23: per che dal pensier possa abstenere, / vien

, ii-223: lettor, m'accorgo che tu dici il vero, / ma,

meglio tu trovi, intanto attendo / che tu prenda un po'tu questo mestiero

attività, occupandosi di faccende o questioni che costituiscono la competenza o l'interesse di

3-237: ora seppe, virgilio, che anche i cattolici si erano messi a

rompere i denti / al tarlo occulto che il mestier le rode, / o scongiuri

nozioni, delle tecniche, delle norme che sono necessarie per svolgere un determinato lavoro

senso di toledo e bellarmino, / che meglio di costor [i bacchettoni] sanno

, assestato; filatore di seta, che sa bene il suo mestiere. codemo,

faldella, iii-84: guai se si dubitasse che l'amante non li intendesse senza mestieri

mestieri di parole! -senza mestiere che: senza che sia necessario (in

! -senza mestiere che: senza che sia necessario (in relazione con una

entrate: non però mai sì poco che, costretti da povertà, si gittino fra'

attinge nel paniere ', e vale che chi attende a molte cose, non

non è il più bel mestiere, che non avér. pensiere. ibidem, 78

pensiere. ibidem, 78: artigiano che non mente, non ha mestier fra la

). * ibidem, 229: quel che non ha mestiere, e va a

, 350: tutti i mestieri che finiscono in « ai », non vedranno

come invito a non occuparsi di ciò che non rientra nell'ambito della propria attività

. bellincioni, i-217: non sai che chi vuol far l'altrui mestiere,

, / dice un proverbio, e sai che questo è bello, / ch'egli

al paniero. salvini, 41-90: e che? quando io dicessi in modo che

che? quando io dicessi in modo che non istesse a martello, voi benissimo sareste

altrui mestiere, / dice il proverbio che non sa mentire, / per lo più

la zuppa nel paniere '; e vale che chi entra nell'altrui professione, diffìcilmente

quell'arte assonnata, quel mestieruccio zoppo che aveva tocche tocche esercitato fin là,

di depressione più o meno duratura, che presuppone in genere l'accetta

d'amicizia: / costei, poi che l'entrò, mai ha cessato / di

in me un senso di mestizia esigente che m'isola dal più normale sentire dei

dell'antica mestizia: « ben vedo che noi tutti viventi non siamo se non simulacri

: però la bella / timida primavera che sorride / dilegua la mestizia che la

primavera che sorride / dilegua la mestizia che la uccide. jahier, 34: intanto

di domenica in domenica, finché apprende che parte. -sentimento diffuso di tristezza

., i-292: erano tanto sbigottiti che piangevano pubblicamente e dalla mestizia tutta la

, ii-157: or col pianto convien che ti celèbre, / dorma in voi l'

fia già tanto. nardi, 91: che dolore e che mestizia è questo,

nardi, 91: che dolore e che mestizia è questo, o soldati? s

e videro tanta mestizia per la città che, informatisi delle cagioni, intenerissi tutto

tal melenconia scaziare, al dilecto carnale, che tosto passa, e pure la melenconia

perché ancuora più se atristano, cuncesia che più debeli assai rimangono per tal acto

ira, timore e mesticia, sì che dietro tal acto da può'rimane il

, trovandosi egli con tutti i segni che denotavano imminente l'accesso, cioè polsi

: - vien qua, pazienzia; fa'che sii propizia / al bon fileno,

. ariosto, 43-89: sopra ogni mestizia che l'opprima / e che l'afflitta

ogni mestizia che l'opprima / e che l'afflitta mente aggiri e arruoti, /

vol. X Pag.233 - Da MESTIZIANTE a MESTO (54 risultati)

dilettazioni e mestizie, over dolori, che dal senso del gusto e del tatto procedono

quanta mestizia e cordoglio alla duchessa, che più che se medesima l'amava. loredano

e cordoglio alla duchessa, che più che se medesima l'amava. loredano,

ma non è vero... che ogni loro infelicità consista solo in quel

loro infelicità consista solo in quel dolore che si nomina in essi pena del senso.

iii-54: si reputava eziandio omicida colui che, usando forza ad una donzella,

.. è per un profondo sentimento che nella presenza di questa città mi percuote,

del volto, atteggiamento o segno esterno che manifesta la tristezza, l'angoscia,

albertazzi, 152: con più mestizia che ironia, saveri ribattè. e. cecchi

tenevano tanto interesse gli spagnuoli, fatta che ebbe il marchese di leganes la pace

, di squallore o di penosa solitudine che deriva o che è proprio di un

o di penosa solitudine che deriva o che è proprio di un paesaggio, di

, ed il tutto disposto in guisa che né l'ornamento diminuiva la mestizia funerale

34 (593): alla mestizia che dava al passeggierò quell'aspetto di solitudine

7: la scena incomincia con un uragano che io ho espresso descrivendo la mestizia ove

lutto. brusoni, 1-43: volli che la mestizia dell'abito m'accompagnasse in

concreto: avvenimento, situazione, pensiero che costituisce motivo di tristezza o di sofferenza

operazioni. loredano, 2-ii-86: fortunati coloro che, seppelliti tra le rovine di troia

le rovine di troia, non hanno mestizie che inquietino i loro riposi. battista,

racconto / delle sciagure tue non fa che accrescere / mestizia alla mestizia che m'opprime

fa che accrescere / mestizia alla mestizia che m'opprime. -avere mestizia: essere

via, / e vede appena chanaàn, che muore. -cadere in mestizia:

è antica nella generazione umana, conciosia che 'l primo uomo adam, subito che

conciosia che 'l primo uomo adam, subito che fu caduto nel peccato, cadde in

ariosto, 13-4: isabella sono io, che figlia fui / del re mal fortunato

l'ore in gran mestizia / pria che tu, sole, apparissi. / miste

mi riprese quasi sgridandomi della gran mestizia che io portavo di questo mio fratello.

mestiziante, agg. letter. che suscita tristezza e angoscia; funesto.

agg. (superi, mestissimo). che si trova in uno stato d'animo

, pensieroso, cupo, scontroso; che è afflitto da un dolore profondo e

io ti richeggio /... / che tu mi meni là dov'or dicesti

scanni, tanto mesta e sì dolorosa che a lagrimare ci mosse tutti. pulci,

ecco terigi doloroso e mesto, / che ne venia diguazzando la fronte. cammelli

a'tuoi versi e le parole / di che sempre fu bella e tanto onesta.

donna non si può far cosa / che più soave e più piace voi sia,

più piace voi sia, / ancor che se ne mostri disdegnosa / e talor mesta

pallidi, mesti e taciturni, par che sempre abbiano la propria scontentezza dipinta negli

mestissima compagnia un cavai - liere, che dal proprio sembiante e dalla maniera del suo

quella mesta: -io ti conforto / che tu vegga di porci entro alle mura.

. mesti ed anelanti i cani / che la fèra perduta abbian -di traccia.

, / fatto co'figli duce di stuol che scuri adopra in vece d'arme,

d'ogni loro concetto, non quelli che per mesta e pigra natura sono inetti

. 2. per estens. che manifesta esternamente profonda tristezza e rassegnazione non

da amarezza, disappunto, risentimento; che rivela pena, turbamento, cordoglio (

, la voce, ecc.); che deriva o accompagna un'afflizione dell'animo

dea, rigida porta, / ahi, che non t'apri a mie parol sì

molza, 1-202: la bella donna, che dal sonno desto, / signor,

vocie mesto, afflitto, come coloro che danno il commandamento dell'anima a quei

danno il commandamento dell'anima a quei che hanno a 'ndare a giostizia. della casa

xxxvi-94: l'empia nemica mia, che m'addolciva dianzi, / il riso

quasi scolpita e figurata / la fiamma che l'ardea per la cognata. brusoni

. brusoni, 2-105: il cordoglio che trasse porzia da queste sconsigliate parole di

di livia non potè meglio essere espresso che da quel mesto silenzio, col quale,

, 1-128: il mesto aspetto, che fea piena fede / del lacerato

vol. X Pag.234 - Da MESTO a MESTO (54 risultati)

mestissimo. -sappi, carlino, che un'ora fa io mi son preso in

saba, 126: tu lasciami, tu che nulla sai / farmi che adesso una

lasciami, tu che nulla sai / farmi che adesso una viltà non sia. /

segui la tua via, / fin che un mesto ricordo in me sarai. govoni

di pietà le meste / luci par che gli asciughi. b. corsini, 17-37

b. corsini, 17-37: elisea, che fra l'armate / non s'era

mestissima mano in terra sparse / donna che a pochi si mostrò giammai. bruni

/ già vedovo e mendico / par che mesta la lingua, aspra la doglia

sì la santità [di filippo neri] che parve / dalle fiere apprendesse ad esser

il mesto accento, il non so che di vacuo e falso, la pompa squallida

per-la-romania '. 3. che costituisce motivo di tristezza, di afflizione

una circostanza, ecc.); che provoca uno stato d'animo di depressione o

animo di depressione o di turbamento; che suscita affanno, tormento, angoscia (

sono celebrati e non già da quelli che attendono all'allegrezze, ma da quelli

attendono all'allegrezze, ma da quelli che adorano e riveriscono la virtù. beccuti,

riconosco, o mesto / immaginar, che il velo / tuo distendi su questo

de sanctis, ii-13-504: è quasi certezza che tutte e sette queste canzoni furono il

cadaveri quivi chiusi, fin a tanto che dagli astrologi loro sia prescritto il giorno

varano, 1-120: il divo amor, che in sua tranquilla / gloria impassibil regna

4-19: rammemorare... i compagni che abbiamo perduto è dolore per tutti noi

. visconti venosta, 289: si voleva che sulla tomba parlasse mio fratello emilio,

gentilezza. carducci, iii-19-188: le lettere che di là spediscono alle famiglie sono piene

di speranza inviati a una povera donna che aspetta con due bambini. -ant

con due bambini. -ant. che rievoca sofferenze, dolori; che induce

-ant. che rievoca sofferenze, dolori; che induce alla meditazione, alla riflessione,

tuo mesto eterno aitar. 4. che esprime o suscita sentimenti di dolore,

sentimenti di dolore, di pena; che tratta argomenti tragici, patetici, commoventi

. bruni, 322: tu, che spargendo fior mesto e canoro / pur

pisis, 78: basta, vedi, che si levi / dal fondo della strada

mesta, / basta, appena, che tremi una foglia / che passi un'ombra

appena, che tremi una foglia / che passi un'ombra / e riconosco il

: il dorso e'fianchi / par che gemendo dichin rotti e stanchi: / perché

più il verso / e la mesta armonia che lo governa. tommaseo [s.

-che ha cadenza malinconicamente musicale; che presenta modulazioni dolcemente malinconiche (un'inflessione

'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi sta, / come da

: anco la voce del romito grillo / che, tra l'erbette ascoso, /

-che ha un suono triste, che induce a malinconia (uno strumento)

(uno strumento). -anche: che emette un suono grave, cupo,

/ vivono eterni quei greci numeri / che alle tremanti corde del lazio / sposò l'

cantor di venosa. 5. che provoca un senso di lieve e vaga tristezza

senso di lieve e vaga tristezza; che riempie l'animo di dolce malinconia0 di struggente

animo di dolce malinconia0 di struggente nostalgia; che invita a meditare, a fantasticare,

in nessuna terra di questo mondo credo che l'ora del tramonto sia tanto mesta

come in toscana. 6. che suscita un senso di desolazione, di

stampa, 3: se accaderà giamai che la mia povera e mesta casa sia fatta

degna del ricevere il suo grande oste, che è v. s., io son

. s., io son sicura che i letti, le camere, le sale

i singulti, i sospiri e le lagrime che giorno e notte ho sparse, chiamando

nella foresta], ne l'ora che 'l sol più chiaro splende, / è

né rimase altro lume ai naviganti, / che quel ch'uscìa dai folgori tonanti.

tenebroso vapore. lemene, i-273: ecco che a voi ritorno, un tempo liete

/ un silenzio, un orror, che d'alto duolo / m'empie, e

in una casa tanto mesta e provata che si strugge, non bisogna star fermi;

è cessata la pioggia. le vigne che ragnan di verde la zolla rossastra,

vol. X Pag.235 - Da MESTO a MESTOLA (57 risultati)

tarchetti, 6-ii-213: quel non so che di malato, di sofferente, di morto

di malato, di sofferente, di morto che vedevasi in esso, formava un contrasto

feconda della natura. 7. che trascorre o è trascorso tristemente fra amarezze

di male, mesta e si pesante / che quasi in sassi gli omeni transmuta.

mesti rallegrar. parini, i-io: queste che ancor ne avanzano / ore fugaci e

, 3-140: assai da quello / che ti parve sì mesto e sì nefando,

la tua villa. 8. che costituisce un segno di cordoglio, una

vista, / non ti spiacciano sì che ancor captiva / vada del mondo. lemene

mesto ragionamento, acciò non possa parere che io mi diffidi della vostra e della

è simbolo di lutto, di compianto; che evoca l'idea della morte o della

appresso / con il mesto cipresso, / che piange ancor sua sorte empia e maligna

/ ch'interpretato dice desiderio / e più che 'n li giardini è spesso noto /

: di chi quel solitario tumuletto / che siede all'ombra di due meste piante?

accusato e condannato più per la discordia che era tra i cittadini che per suo

per la discordia che era tra i cittadini che per suo difetto, [publio rutilio

da voi, non con altra apparenza che con panni lugubri e con abiti mesti

dell'unione; ma il parlamento, che lo prevedeva, senza il libro comparve

quantità della plebe. -ant. che ha un aspetto cupo, tetro; che

che ha un aspetto cupo, tetro; che suscita spavento; funereo, lugubre.

davanti agli occhi orrida e mesta / che al mundo di color non lassa dramma

c. i. frugoni, i-12-27: che fanno a gran beltà, donna reale

micheletto / mi fecer tal dispetto / che ongni mio poter vidi abbattuto. v.

: le meste rote / da poi che febo instiga, altro che gioco / son

da poi che febo instiga, altro che gioco / son l'opre de'mortali?

né meno approvo il raccontare quelle novelle che sieno di mesto e doloroso fine,

tasso, 12-59: misero, di che godi? oh quanto mesti / fiano

il vanto! 10. letter. che è segno di patimento fìsico; che

che è segno di patimento fìsico; che si accompagna alla sofferenza. ariosto,

-che ha uno stile poco brillante; che suscita disinteresse o noia negli ascoltatori (

con quelle antiche cantafavole innanzi a'giudici che non l'attendono, non gli ode

e sani per dieta. 12. che cresce o è cresciuto stentatamente (un

, nelle palme e in altri, che il maschio e la femina inchinano l'

. tornielli, 500: oh puritade che tanto sei mesta, / asciuga gli

sopra tutte le cose abbi l'occhio che la caldaia non sia calda né mesta.

un morto scheletro figura, / mostrando che de l'uom sia fatai sorte / inviscerata

schiumare) o estrarne i cibi solidi che sono posti a bollire (mestola bucata o

e questa al fuoco si tenga tanto che interamente sia strutta, la qual sempre

, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava un grosso filo d'acqua,

nel fondo, levato il braciere, quella che stillò 0 che si attaccò a'lati

il braciere, quella che stillò 0 che si attaccò a'lati, con una mestola

cucchiaio, forato da buchi assai grossi, che serve per tirar su dalla caldaia le

tirar su dalla caldaia le paste o lasagne che vi sono a cuocere, e che

che vi sono a cuocere, e che scoli ben tutta l'acqua. 'mestola

'mestola da stiumare ': arnese che ha somiglianza col ramaiuolo, ma poco

di tor via la schiuma dalla carne che bolle, e di trarne checchessia dalla

costo, 1-200: quando mangiate, che vi dilettate voi adoprar più la mestola

la cuoca mi dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due

s'affiè / buon mastro fu que'che rincalcinò / il fallo che sua mestola

mastro fu que'che rincalcinò / il fallo che sua mestola gli dié 'nel muro

sua mestola gli dié 'nel muro che lisciando rafinò. savonaro. a,

: pareva vedere ad... amors che el signore stava sopra el muro intonicato

i-166: è necessario, a voler che [l'intonaco] si conservi buono,

la cazzuola, ovvero mestola o cucchiaia che vogliam dire, insino a che non sia

cucchiaia che vogliam dire, insino a che non sia del tutto pulitamente disteso come

argento dorata, da un schifo, che il maestro delle cerimonie gli porge,

questa mestola, camerata, e'sanno che tu ti sei fatto sposo e vogliono

il vassoio della calcina; il cappuccino che dà l'ultima benedizione.

vol. X Pag.236 - Da MESTOLACCIA a MESTOLINA (49 risultati)

mento lungo. 'à una mestola che serve a schiumar cento marmitte '.

suora bernarda... si ride che vo'la tegniate astuta; ma che in

ride che vo'la tegniate astuta; ma che in questo la scambiate, ché è

scambiate, ché è la mestola con che si rimena quella caldaia del bolognesi.

ammirato, 2-2-47: vedrem poi quel che saprà fare questa mestola di giacomina,

saprà fare questa mestola di giacomina, che tanto crede saperne. 10. bot

, lvii-1'90: ecco 'l bel giocator che balza fuora / con la mestola in

man leggiero e sciolto, / ecco che per mandar fan alla mora. / ciascun

com'e'dicono in firenze i ragazzi che stanno a veder giocar alla palla,

quando il giocatore vuol ribatterla, e che la palla gli passa? « quel

io gli dissi [alla moglie] che e'non era bene che ella andassi fuora

moglie] che e'non era bene che ella andassi fuora... ella cominciò

contrappormisi... ed io mi deliberai che la non andasse; e non è

lucia, 560: per me, credo che anche questo accecamento dei medici, e

dei medici, e appunto dei medici che hanno la mestola in mano, sia un

sia un effetto di quella costituzione maligna che domina in questo anno sciagurato. gioberti

: essere in grado di ottenere ciò che si vuole, di imporre la propria

come e'vuole / chi n'ha che fare, e chi ha la palla in

pascer chi mi fa grasso, e far che 'l bando / vadia con la mia

per la mestola: determinarsi una situazione che rende tutti ugualmente soddisfatti o ugualmente scontenti

degli affari, certo non così gonzi che ci lasciamo addirittura tirare pel naso.

. f. bertini, 4-128: innanzi che voi mi scappiate dalle mani, ci

mani, ci vuol del buono. ricordatevi che nicodoro,... perché nell'

g. m. cecchi, 3-3-7: che s'è trovata qualche covateli / di

. / o non ti dicev'io che c'era stato / menate ben le mestole

bargagli, 54: né mi piaccion quelli che arrossiscono e che tremano di maniera che

né mi piaccion quelli che arrossiscono e che tremano di maniera che non una mestola,

che arrossiscono e che tremano di maniera che non una mestola, ma una spada

spada per entrar in campo chiuso, par che sia lor messa in mano. buonarroti

1-201: in nome di dio, adesso che voi ragionate adoprate la mestola, che

che voi ragionate adoprate la mestola, che co teste parole in punta di forchetta

. nievo, 1-629: i popoli che s'erano adattati al congresso per la

tosto impresa da altri uomini... che da un par mio, che so

. che da un par mio, che so poco, cominciai a framettere alcune

minestra a suo modo »; cioè che chi si può far la parte da sé

sa i fatti della pignatta meglio chela mestola che vi va per dentro: il più adatto

nessuno sa i fatti della pegnatta meglio che la mestola che vi va per dentro.

fatti della pegnatta meglio che la mestola che vi va per dentro. 15

: piantaggine acquatica del mattiolo; pianta che si trova fiorita per le fosse nel

acquatica, si rende sospetta, molto più che, applicata esternamente, svescica ed internamente

, qual uomo saria mai tanto rintuzzato che, praticando meco, non si avesse

si avesse acuito da i molti discorsi militari che ogni giorno mi cadono di bocca?

mestolaia ': pezzo di panno bianco che si tiene attaccato nella cucina ed ha più

]: 'mestolaia ': donna che va attorno vendendo mestoli, frullini, fusi

materia liquida, pastosa o farinosa, che può essere contenuta0 raccolta in un mestolo.

tutta crepacci e tutta ragnateli, / che da tutte le bande / si sgretola,

gesso si viene a rappigliare di modo che si può poi mettere con una mesto-

letta di legno fatta a proposito tanto che e'sia grosso un dito intero.

[s. v.]: ragazzina che à una bella me- stoletta.

vol. X Pag.237 - Da MESTOLINAIO a MESTRUALE (50 risultati)

, 1-66: 'mestolinàio': cencio bucato, che si appicca alla parete della cucina,

evvi suso uno focolare colla pentola, che tuttavia va bollendo; ed ha la carne

acqua e la salina ed ogni cosa che bisogna. m. franco, 1-36:

e con un mestolino rimescolava la conserva che si seccava al sole di luglio.

il labbrino di sotto, si dice che 'fanno il mestolino '.

/ si porge in mano a quei che ha da invitare; / e l'ugnanese

alquanto incavata, fornito di un lungomanico, che si usa per rimestare i cibi durante

terra intorno a un fuoco di pruni che faceva frizzare gli occhi. con lunghissimi

da una zuppiera fumante dentro le scodelle che via via le tendevano le due cameriere

cameriere. pavese, 1-79: quell'acqua che sapeva di ciliegia, era nel secchio

. 2. quantità di cibo che può esservi contenuta. sbarbaro, 4-16

nel banco, il mestolo di minestra che la monaca vi versava dal paiolo di tutti

badessa e alcune altre monache faccendiere, che avevano, come si suol dire,

mandami due copie dei tuoi lavori latini che voglio darli a due che tengono il mestolo

lavori latini che voglio darli a due che tengono il mestolo nella caldaia. codemo

quattro pizzicagnoli, quattro villani rinciviliti, che soli tengono il mestolo di queste belle

adesso tengono il mestolo, almeno fin che non sarà strappato loro dalle mani e

tienilo bene a mente, dorligo, che il mestolo lo tengo in mano io e

fede, non fategli torto nel dire che fu per delicatezza di espressione se non ha

di espressione se non ha detto chiaro che voleva venirci in aiuto per poi ghermirci il

si cerca il più adatto, quello che è più uomo degli altri. e se

carducci, iii-18-209: l'austria può darsi che finisca con l'affogare, ma può

con l'affogare, ma può anche darsi che pigli il mestolo lei e schiumi,

. cantoni, 569: si disse che io mi era cacciato nei nuovi tempi

di gand, per poter salvare come che fosse il mestolo quasi intatto ai vecchi

5-124: dicono... / che chi obiurga se stesso, ma tradisce /

d'altrui, afferra il mestolo / anzi che terminare nel pàté / destinato agl'iddii

'mestolona. mamma mestolona': di persona che abbia molta bazza. = acer,

alquanto soda e tonda, di modo che la levi fuori, cacciandovi sotto un panno

per partir la zuffa, quando ecco che io mi sento appoggiare le mani su

in camera. varchi, 8-2-95: che diremo di 'capocchio, capone, capassone

capassone, babbuasso ', e tanti altri che hanno la fine loro in 'one

: ti intendo, ma non quel che dici, appresso me, che sono

non quel che dici, appresso me, che sono un mestolone. gonzaga, ii-26

. gonzaga, ii-26: l'altro giorno che 'l mestolone fu a parlarmi, sapendo

'l mestolone fu a parlarmi, sapendo che lucrezietta, che è la sua dama

fu a parlarmi, sapendo che lucrezietta, che è la sua dama, è governata

da me, conobbi a prima vista che sentia dello scemo e, parendomi terreno da'

, mestolone / oh, oh, che cose stempiate! buonarroti il giovane,

il mestone a qualcuno: riceverne ciò che gli riesce superfluo. p. petrocchi

mesi ». per dire a quell'altro che à dicatti di leccare dagli altri quel

à dicatti di leccare dagli altri quel che avanza. = deriv. da mestare

mestoridènte, agg. letter. che ha aspetto malinconicamente lieto.

altro effetto, * saltem 'divertiranno che li inimici non correranno sopra le ripe salse

(disus. menstruale), agg. che è proprio, che si riferisce

agg. che è proprio, che si riferisce alle mestruazioni; prodotto o

(ant. vena) mestruale: quello che lascia passare il sangue delle mestruazioni.

mestruale: il complesso dei fenomeni fisiologici che coinvolgono l'apparato genitale e l'intero

di alcune specie di primati) e che sono destinati a preparare l'utero all'

, palese o latente, la febbre che insorge o si acuisce nel

vol. X Pag.238 - Da MESTRUALMENTE a MESTRUO (62 risultati)

periodo che precede le mestruazioni, permanendo per tutta

lago è si tenente e si appiccicaticcio che se l'uomo ne prendesse una manata

egli non toccasse lo sangue mestruale della femmina che tosto lo spezza. bibbia volgar.

per dimostrare matrice e vene mestruale, che vanno alle poppe. c. mei,

cocchi, 4-2-69: il peggioramento, dopo che cessò la pletora periodica menstruale,.

,... conferma... che non altro che debolezza e mancanza della

conferma... che non altro che debolezza e mancanza della debita elasticità sia

senza sale, non ad altro buono che a involtar il pepe; quind'io

scucita, per foderarne il tributo mestruale che pago a dite. 3. sm

. pasta, 1-6: pensa egli che non essendo attaccata la secondina che alla

egli che non essendo attaccata la secondina che alla parte superiore della cavità della matrice

mestruante, agg. disus. che ha le mestrua zioni,

ha le mestrua zioni, che è soggetta al ciclo mestruale (unadonna)

. pasta, 2-130: è verisimile che qui e'lodi il sangue vegnente dal naso

non già assolutamente, ma relativamente a quello che per bocca esce alle donne..

rechi all'utero quella mole di sangue che sia valevole a comprimere i mestruanti canali.

voce dotta, lat. menstruans -antis 1 che ha i mestrui 'mestruare, intr

4-124: quando ovula o mestrua esige che in casa ci sia silenzio. =

. menstruato), agg. disus. che ha le mestruazioni, che è soggetta

disus. che ha le mestruazioni, che è soggetta al ciclo mestruale (una

378: contro a'bruchi fanno che una femina menstruata vada intorno all'albero

mestruata. -per estens. che soffre di flusso di sangue. antonio

ii-59: le nostre giustizie sono più lorde che panno mestruato. d'annunzio, iii-2-129

/ vita sordida, mestruata, / che d'ogni regina fai serva, /

incoagulabile e di mucosa uterina pervia vaginale, che accompagna con andamento periodico (si verifica

anomalia mestruale consistente in un flusso sanguigno che presenta apparentemente le stesse caratteristiche di una

). -mestruazioni vicarianti: emorragie che si manifestano da diversi organi (vescica

pregiudizi gli habab hanno anche questo: che il latte della vacca non deve darsi né

, né a donne incinte né a donne che abbiano le mestruazioni. piovene, 7-193

cita il caso di note e anziane signore che hanno riacquistato di colpo le mestruazioni.

crescenzi volgar., 1-5: coloro che abitano ne'luoghi abitabili umidi,..

1058: le donnicciole e villani, che brutti cibi magnano, o di mènstruo

redi, 16-viii-51: non vorrei già che questi siroppi solutivi l'avessero straccata

avessero straccata o alterata, mentre che v. sig. mi scrive di averleli

in quella vicinanza. pasta, 2-39: che poi la cavata di sangue non sempre

o animale. 2. mensile; che ricorre, che si rinnova ogni mese

2. mensile; che ricorre, che si rinnova ogni mese; che si

, che si rinnova ogni mese; che si compie in un mese, che ha

; che si compie in un mese, che ha la durata di un mese (

daniello, lxi-11: a giove parve che la menstrua luna / ne dovesse ammonir

austeri. sarpi, ix-197: ordinò che, dovunque gl'uscocchi capitassero, fossero

spesati dal pubblico... et ordinò che dalli abitanti in le terre di quelli

provisene menstrua. galileo, 1-2-196: or che dirà la paternità vostra reverendissima nel confrontare

altra rata di tempo, in maniera che il contratto duri in regola di percezione de'

dalla mestrua provvisione di trecento ducati, che gli era stata assegnata. spolverini, xxx-1-57

, 2-i-2-179: ti prego... che, al ricevere che tu farai la

prego... che, al ricevere che tu farai la tua cambiale menstrua,

frequente, avanti questi anni lo stimolasse, che dovrà egli fare? -per

], 129: nessuno altro animale che la donna ha purgazione de'mestrui. berni

. berni, 277: 10 credo che né l'arsenico,... né

onde il ventre le s'enfierà, che ella ed altri si crederanno che ella sia

enfierà, che ella ed altri si crederanno che ella sia gravida. libro di esperimenti

: vedendo io, per pratica, che in tutti i giorni del mese indifferentemente

, non mi sento inclinato a credere che la luna sia cagione del moto de'

mestrui appellano i medici quelle purgazioni sanguigne che la donna non gravida né lattante regolarmente

età. monti, xii-2-144: sai che è questo libro? una stoltissima e

di medicamenti, nei quali è raro che non entri l'urina e lo sterco d'

sostanza solida (e gli alchimisti ritenevano che tale proprietà variasse secondo11 ritmo delle lunazioni)

, sì come or si tratta, / che benefizi assai vi riconduce. d.

pariglia,... gli ratifico che nel cuocerla non si scarseggia in acqua,

del mondo, il mestruo universale, e che un giorno scioglierà anche i nostri cari

. redi, 16-iv-89: io tengo che... ci voglia ancora un

vol. X Pag.239 - Da MESTRUOSO a META (56 risultati)

. biringuccio, i-184: né credo che altra cosa sieno le margassite che le

credo che altra cosa sieno le margassite che le materie seconde e li mestrui de le

(menstruóso), agg. ant. che ha le mestruazioni; che è soggetto

ant. che ha le mestruazioni; che è soggetto al ciclo mestruale. fasciculo

mestuóso, agg. letter. ant. che suscita pietà, degno di commiserazione

seconda dignità è detto 'mesuare * che è come un generai capitano, il quale

e marte sieno, / allor tutti che nascon, son becchini. =

, 7: se la materia è minore che la luce, l'ombra è simile

acqua, si spreme un umor dolcissimo che poi, purgato e purificato nelle caldaie

romolo: piramide rivestita di marmi, che sorgeva a roma fra il mausoleo di

tutta coperta di marmi, in su che si dice essere la cenere del- l'

[tommaseo]: considerando quelle cose che si vogliono disfare della chiesa vecchia,

colonne (o piramidi o obelischi) che nel circo romano sorgevano alle estremità della

debbono circuirla con tanta arte e ingegno che o non s'appressino tanto che vi percotino

ingegno che o non s'appressino tanto che vi percotino, o tanto si dilonghi

vi percotino, o tanto si dilonghi che gli altri cavagli entrino tra loro e la

colonne, figure e più altre cose che in mezzo su la spina posavansi, in

cesarotti, 1-xvii-272: fa... che il sinistro cavallo rasenti la meta,

quanto vuol presto e leggero, / che mai sempre lontan vedrà la meta: /

il sole. tasso, 1-27: ora che i passi liberi e spediti, /

passi liberi e spediti, / ora che la stagione abbiam seconda, / ché

il passo, facendosi coraggio col pensare che la meta non doveva essere cosi vicina,

doveva essere cosi vicina, e sperando che, prima d'arrivarci, troverebbe mutata,

allor questa fredda notte estiva, / che per un breve giro a la sua meta

: / scoglio chiede altri, poi, che s'alzi e porga / sublime loco

pindemonte, 218: scorgi tu quei corsier che in vèr la meta, / con

dell'ornatissime donne al primo sguardo parvemi che arrivasse alla meta del trent'anni.

confine estremo; limite invalicabile; livello che non si può o non si deve

vedrà la superbia ch'asseta, / che fa lo scotto e l'inghilese folle,

scotto e l'inghilese folle, / sì che non può soffrir dentro a sua meta

. lancellotti, 1-25: io nego che un sì profondo e ampio mare possa

sua stilla / dal sitibondo carso / che mai non si disseta, / e il

scomparso / di là da quella mèta / che si trapassa per non ritornare. saba

33-98: vide la gade e la meta che pose / ai primi naviganti ercole invitto

terso avorio era la fronte lieta, / che 10 spazio finia con giusta meta.

non può costare, percioché ella ricerca che le membra sieno ben situate con debiti intervalli

mete. 5. figur. fine che ci si prefigge, scopo al quale

quale si tende; proposito o progetto che si intende attuare; risultato che si

progetto che si intende attuare; risultato che si vuole conseguire, impiegandovi, con

collo e le vicine parti, / che la veste ad altrui veder non vieta,

veder non vieta, / son tali che i pittor, con le lor arti,

fascio: / né son sì poverello, che a la meta / di giunger troppo

intelletto e della mia lingua verso la meta che mi ho proposto tasso, 20-112:

quegli presume far ingiuria al prossimo, che ha per meta l'utilità propria, se

propria, se bene di là viene che 'l compagno sia privato di qualche guadagno

'l compagno sia privato di qualche guadagno che farebbe. bissati, 1-171: de l'

ha singolarmente da affaticarsi il pittore, che vuol prendere il più alto volo: ella

, iii-1-32: chi potrà pure asserire che l'ambizioso in repubblica non abbia per

non abbia per meta la gloria più assai che la potenza? foscolo, xv-344:

i sospir del folle / vulgar disio, che mai non giunse al cor. mazzini

opponga: è questa la mèta. convincervi che voi dovete farla con forze vostre,

quali cose / darai per meta all'anima che duole? / la patria? dio

? dio? l'umanità? parole / che i retori t'han fatto nauseose!

tanta inusitata gioia rende, nulla abbiamo che in vista il volgo offende; siamo a

peccasti, fiorentin poeta, / ponendo che li ben della fortuna / necessitati sieno con

lor meta. 6. persona che, da parte di un'altra, è

vol. X Pag.240 - Da META a META (53 risultati)

le muse; ed ecco / ciacco, che tardi ti fe'punto e picco,

saluzzo roero, 1-ii-11: vi rallegri che garzon ben degno / la fece meta

14-144: quel fu 'l duro camo / che dovria l'uom tener dentro a sua

sua meta. bufi, ii-339: 'che dovrea l'om tener dentro a sua

dentro a'termini de la ragione, che t'insegna che dei amare lo prossimo

de la ragione, che t'insegna che dei amare lo prossimo come te medesimo

. 8. grado estremo, che non può essere superato, di un

conclusione. cammelli, 228: bastate che a la meta / de'vizi aggiungi;

quanto si può patire; / tal che ogni poca alterazion che faccia / lo

patire; / tal che ogni poca alterazion che faccia / lo muta in spasmo,

, i-46: mira e vedrai / che non han meta o fin que'ch'egli

, non danno, / morte, che orribil sembra. f. m. bonini

, 1-ii-48: è secreto politico far che le cariche militari non prescrivano le mete

, 27-108: la natura del mondo, che quieta / il mezzo e tutto l'

segnatura del valore di tre punti, che il giocatore della squadra attaccante realizza riuscendo

: qualsivoglia mastro di piazza o acatapano che darà licenzia... che le cose

acatapano che darà licenzia... che le cose spettanti al suo ufficio si

1596 [in rezasco, 629]: che uno de'ministri non possa da lui

44: il governo della vittovaglia è tale che non si puoi vendere cosa alcuna se

, con imposizione della meta, quella che pare all'estimazione di chi ha il

g. r. carli, 2-xiv-131: che si ordini ai tribunali e giudici delle

secondo ostacolo sono le mete sul pane che si vende nella campagna, e che non

che si vende nella campagna, e che non si possono togliere se non si

, fissò la meta del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto, se il

è regalo venutoci coll'invasione francese. credo che l'uso di questa voce ora sia

. d'azeglio, 4-iii-321: ciò che stabilisce il giusto prezzo del pane non

boccardo, 1-715: sono pochi giorni che una voce eloquente si udì tuonare in lombardia

mercato di commestibili: e (ciò che è infinitamente più serio e più pericoloso

carni e la meta del pane, che il nostro secolo credeva in buona fede di

panzini, iv-418: 'meta': parola che non esce dal dialetto milanese, usata dal

solito sentimento di disagio e di ripugnanza che pareva crescere a misura che mi avvicinavo alla

di ripugnanza che pareva crescere a misura che mi avvicinavo alla meta. -doppiare

avvide di aver doppiato di molto la meta che mai avrebbe osato pensare di poter

facciamo meta, / ché povertà più che l'inferno attrista: / 'beati

può mettere meta certa, perché bisogna che vadano secondo la natura del traino.

segno [la marchesa] non diede che le mancò la favella e divenne estatica e

confusa. effetto delle grandi disavventure, che, quando trapassano le mete della tolleranza

, e negar non mel potete, / che il marcare ogni virgola col gesto /

giulio strozzi, 14-27: città, che prende accrescimento immenso / da gli altrui

più vii di tutto 'l campo, / che non posso scordarle o porvi meta.

meta a'suoi pensieri, in tanto / che, per vana speranza immoderata, /

morte ei pose, / chi è che meta a giust'ira prescriva? alfieri,

queta / ed égli posto meta / che non possi parlar più ch'altri voglia.

traguardo. musso, 241: quei che corrono al palio pur allora o spronano

eter namente viva, / che con un salce mi farà poeta, /

: avea veduto il medesimo hockio, che per via dell'attrazione si verrebbero a

fenomeni de'pianeti. se non che moltissimi altri ancora furono i precursori del

batacchi, 2-267: prestami orecchia or che a toccar m'appresto / la desiata meta

altrui fabbricazione... non fosse lecito che di vendere a meta. =

di 'metaldeide ': combustibile solido che sostituisce l'alcole. gramsci, 25

di paglia s'accostarono dicendo: ognuno che giuocare vuole, metta quello gli piace

giuocare vuole, metta quello gli piace che egualmente si metta. landino, 74

è un cumulo in similitudine di quella che e latini dicono meta: la quale è

vol. X Pag.241 - Da META a METÀ (57 risultati)

: deh fate far per legge / che chi ha moglie e vuole esser poeta

nell'antico diritto germanico, il prezzo che lo sposo pagava al mundoaldo della sposa

titolo dallo sposo ai mundoaldo, e che veniva poi da questi rimessa alla sposa

momento della celebrazione delle nozze, o che addirittura veniva nella pratica concepita e regolata

o di proprietà, a seconda che vi fossero o che non vi fossero

proprietà, a seconda che vi fossero o che non vi fossero figli, dal patrimonio

si maritava una donna, non ne seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela

tutela della medesima; ma necessario era che lo comperasse, per cosi dire, dal

altro parente d'essa, mediante il prezzo che si accordava fra loro. questo prezzo

nelle leggi d'essi longobardi, voce che i chiosatori interpretavano col chiamarla donationem sponsalitiam

sua redeta. malispini, 9: ordinarono che... si partisse dall'oste

metadi quanti segni dee essere, sapendo che l'altra metade dee essere per l'

per la metade de la somma sopradetta che resta a ddare. boccaccio, dee

: sempre co'poveri di dio quello che ho guadagnato ho partito per mezzo, l'

tutta saracinia ci viene adosso, / che la mitade avisar non ne posso. amabile

la messa] più presto di me che non ne dico mai la mitade? ariosto

45-8: ungiardo da la gente, che fuggita / de la battaglia a lui

come la strage era seguita, / che la metà de'greci avea distrutta. giovio

prattica delli gioiellieri come a roma, che sempre io arò a piacere per mezzo di

ch'io porto a mia madonna, / che dato mi ha quel pellegrino; dice

dato mi ha quel pellegrino; dice / che alle vintitré or, ch'esser den

di quel getto per la metà di quel che essa vale. grandi, 3-76:

parti di checchessia fra loro uguali, che unite insieme compongono il tutto; non

compongono il tutto; non già quello che ugualmente è distante da'suoi estremi:

! -clementina: non ti pare che una metà basterebbe? pascoli, 698

« so ch'è più grande la metà che il tutto ». e. cecchi

convincimento. -una buona metà: che supera, per lo più in larga

ogni cittadino può essere avocato dall'officio che occupa... quando la ri vocazione

dei votanti, nella proporzionale francese basterà che una lista ottenga un terzo dei voti per

, quando nella loro elezione era stabilito che, compiuto l'uffizio lodevolmente, godessero

oro puro solo per il 50 %, che veniva usata per indorare. statuto

ardisca over presuma di mettare ne'lavorìi che facesse altro oro o ariento o colori che

che facesse altro oro o ariento o colori che avesse promesso, sì come oro di

321): sì per li molti pensieri che 10 stimolavano e sì per la malvagità

e della morte di giaufré rudel, che lessi pur ora, fu scritta nella

delle due ante, imposte, battenti che costituiscono porte o persiane. crusca [

metà ': la parte divisa e separata che insieme con altra consimile forma il corpo

l'uom tanta asprezza e tanta pena / che se per dio facesse la metade,

è meglio patire la mità delle disaventure che pono intravenire e gagliardamente sperimentare la fortuna

pono intravenire e gagliardamente sperimentare la fortuna che stando sempre in suspettosa paura non patire

mità della qual pena fusse applicata a che piacesse a vostra sublimità, e l'

dinari, e con tanti altri accidenti, che la metà di quegli arieno fatto sbigottire

dell'anima del tuo cantore, / che fai sul gelido papirio monte? / qual

convincere gli abusi e riprovarli è tuttavia meno che la metà dell'opera. mazzini,

la metà, il terzo del coraggio che hanno i polacchi! de amicis

de amicis, i-470: non è amico che d'una metà del nostro io;

volendo dire l'indicibile, avrebbe detto che metà della sua anima... aveva

se stesso, ed il tempo farà che possiate non dirò venderlo ma cangiarlo con

in un'opera di beneficenza. sapendo che le innocenti e le penitenti sono sempre

finalmente presero per ex prostitute le due che provenivano da moralissime famiglie. -con

dare per la metà diletto di quello che con guiscardo ebbe ghismonda. r. degli

iii-307: s'io avessi la metà virtù che dio m'ha prestato animo, e'

metà pena, / dico in quel punto che l'alma si sferra. berni,

iv-60): io non crederò mai che 'l conte orlando / di costui abbia la

gioco. 7. punto o zona che sta nel mezzo, esattamente o approssimatamente

2-182: eglino (sanguinosi e fraudolenti che sono) non arriveranno alla metà di quegli

) non arriveranno alla metà di quegli anni che si promettono scioccamente di vivere. pallavicino

vol. X Pag.242 - Da METAACIDO a METABISOLFITO (48 risultati)

ripreso o men pregiato. par dunque che non si possa dire 'la metà

, e ogniuno il giurarla, / che del nostro apuan myrina cara / l'altra

cerco di fornir la bellezza di colei che mi è stata posta inanzi. segneri,

sua cara metà all'infuori di quelli che poteva apprestargli la scienza. tarchetti,

, i'non starei / la metà ben che rimirando loro. bandello, 3-63 (

ebbe per la metà meno di quello che buonamente valeva. cellini, 1-57 (

: a queste parole di ditto cardinale, che aveva più viso di asino che di

, che aveva più viso di asino che di uomo, divenne più brutto la metà

la roba alla metà meno di quel che l'ha data. carducci, ii-1-244:

e te ne ringrazio. ben è vero che ella è più del bisogno la metà

senesi [rezasco], 76: vorremmo che n'aveste divisato a quante istaiuole di

di terra puoe bene essare la terra che game coie a mità di nostro. boiardo

ove già fu la gran citade / che ebbe di roma simigliante imagine; /

, 5-5-175: poi della terra, / che ne traesti pria, confetta e trita

dissi a linda: -è su quel paracarro che vi siete ammazzati. -alla metà:

. ariosto, 26-41: quel fiton che per carte e per inchiostro / s'

carte e per inchiostro / s'ode che fu sì orribile e stupendo, / alla

miserabile caso del poveretto messer sigismondo, che non so quale amico mi fussi potuto dolere

. vasari, ii-44: molti sono che hanno disegnato divinamente, e nel colorire

andar in spagna ad un amico, che gli trafficasse a metà guadagno, ma,

, e parevano tre di quei panciuti che escono la notte barcollando dalle osterie.

. leopardi, iii-460: io credo che pagando 60 scudi, pagherei veramente l'

. bacchelli, 1-ii-526: allora vuol dire che son tutti ladri, ingegneri e governo

, in metà c'era una donna che faceva il bucato e con vicino un

mi dà dell'inquietudine / il timor che chi ha prese una alla volta / le

, asserendo di aver letto il volume che non avevo neppure sfogliato, o di aver

: non poterne o non volerne esporre che una minima parte. ariosto, vi-67

mi puoi fornire il tutto, fa'che ne sappi parte. -comincerò: ma so

ne sappi parte. -comincerò: ma so che non te ne dirò la metade,

non te ne dirò la metade, che non ci sarà tempo. -non

io fossi in paesi dove fossero persone che pigliassero il terreno degli uliveti per seminarlo a

metaàcido, sm. chini. ogni acido che si può ottenere da un ortoacido per

), pref. chim. che indica deviazione, e acido2 (v.

il discorso alla drammaturgia: quella meta-attività che è la regia dev'essere nello stesso

. -retor. ant. figura retorica che consiste nel mutare l'oggetto del discorso

luogo quando poi s'immagina o si crede che il poeta, esso, in quanto

: donde le dispute e le teorie che si son volute ritrovare e leggere nell'

don chisciotte o nel faust, e che, male adattandosi alle parole e alle immagini

metabestiale, agg. letter. che ha oltrepassato la dimensione puramente materiale dell'

la dimensione puramente materiale dell'esistenza; che ha superato i limiti e le esigenzedella pura

l'uomo metabestiale è preformato in maniera che ha bisogno, per vivere,..

per vivere,... di qualcosa che gli paia tanto sopra di lui da

insieme delle indagini e delle speculazioni metafisiche che prendono le mosse dai fenomeni biologici.

. m. -ci). biol. che è proprio, che si riferisce alla

. biol. che è proprio, che si riferisce alla metabiosi. -in par

-in par tic. lievito metabiotico: che partecipa al processo della metabiosi.

da proprietà riducenti e antisettiche, che trova il più vasto impiego in enologia,

, 5-21: comprensibile, e perdonabile, che oggi, meno famigliare di noi col