si prende per quel fascetto di fiori freschi che soglion mandare o portare per lo più
e di finocchi / tenete in mano, che il cervel ristora. leopardi, 25-4
per le vie, di incontrare un signore che rincasava stringendo gelosamente un filone di pane
gozzano, i-484: i delicati motivi che si possono ottenere con un pò di
questi fiori, uno di loro, che è il giardiniere, compone un mazzo e
causa della viola '; e colui che ha preso il nome della viola, dee
sibbene dal giglio'o altro fiore che a lui verrà nella mente; e se
subito, ovvero se nomina un fiore che non sia in quel mazzo, perde
da pesca, simile alla sciabica, che si usa lungo le spiagge per pescare
virile. boccaccio, ii-284: poi che messer mazzone ebbe avuto monteficalli, e
, fu lietamente dentro ricevuto da que'che prima l'avean contrastato. 3
muratore. fiore, 27-4: gelosia che stava in sospeccione / ch'ella del
galeota, 6: lo to coiro che èi spilato, / è usato de
sperune, / tu sì tanto refutato / che non vale per stallone; / or
/ or vattènde a lo mazzone, / che lo lupo te assecura, / e
mala ventura, / dimme, a me che me se dà? galanti,
parti rilevate, colorate o dorate, che incorniciano un dipinto o incastonano un gioiello
e tutta l'arte della mazzonaria, che è un bel membro dell'arte nostra e
vasari, iii-12: fecero di maniera che non si potè servire d'alcun maestro
, né di giovani o d'altri che gli aiutassero in alcuna cosa. =
è morta in burgos di quella febre che in italia si chiama mazuco. ramusio,
iii-321: mi menarono a curare molti altri che stavano male di mazzucco e mi diedero
di mazzucco, suo padre fe'voto che, guarendo, il detto messer maco
, 4-61: un picciolo castel, che gli occhi falle, / dal giogo pende
una mazzuola in mano, a modo che una bacchetta da podestà. sercambi,
: era tanto cresciuto in superbia, che non temeva asserire apertamente sentirsi uomo da
attual esecuzione della vita, in quella forma che sia proporzionata all'uso del paese e
mazzola o pure col fuoco, secondo che i delitti ricercano. nomi, 11-75
si dà la mazzuola / a'rei, che al primo botto altro s'aggiugne,
raggiugne / con altro colpo, sì che lo consola. crudeli, 1-115:
quadra, con lungo manico di corniolo, che serve per battere le teste dei cannicci
congegno di cilindri o rocchetti girevoli, che serve per intrecciare i fili delle funi
'masuola': ordigno adoperato da'funaiuoli e che contiene i cilindri che girano allorché si
adoperato da'funaiuoli e che contiene i cilindri che girano allorché si lavorano spaghi, fimi
è avviluppata una coreggia di cuoio, che passa sopra i cilindri e li fa girare
mano. -piccolo cilindro di legno, che si usava nella lavorazione del feltro,
si producono nella corda le vibrazioni, che scuotono celermente in più versi il pelo
martello, di legno o di acciaio, che serve a livellare i caratteri in una
9. veter. tumore cistico benigno, che si sviluppa sulle articolazioni e, in
] si ricorderà di questa bella ventura che gli scappa da le mani.
scalogni. sacchetti, 67-38: veggendo che le parole non valeanc, cominciai a
o d'altri fiori sì fattamente valea, che agevolmente qualunque faccia di uomo o di
semini il lino, e poi s'aspetti che cresca, e poi si ronchi e
stato più e più anni ch'egli non che adoperato, non aveva veduto né mazzuolo
picchiar d'intorno ad una piccola statua, che veduta avea ritoccare dal padre. milizia
marmo per cavarne quattro figure, dicendo che l'esercizio del mazzuolo gli manteneva sano
scultore. cellini, 764: quello che m'è di continua necessità la settimana
citolini, 415: c'è poi colui che fa le botti, con gl'istru-
è quella specie di martello di legno, che si adopera invece dal martello di ferro
-martello di legno a manico corto, che si usa per conficcare il tappo nella
martello con due bocche senza penna, che serve a scarpellare o lavorar il ferro
pergamenato e con manico di legno, che serve per la battitura e la rifinitura
, strumento a forma di piccolo martello che il maestro regge come simbolo dell'originaria
di nuovo strisciato col mazzuolo sulle sbarre che fremettero squillando, chiuse le imposte.
stravaganze / e lo vuol rassettar qualcun che solo / abbia imparato a fare sconcordanze?
,... al favellare col calafato che accordava il dialogo al battito del mazzuolo
nella corderia, cilindro di legno girevole che, opportunamente azionato, intreccia fra loro
si mette uno de'quattro capi, che hanno da formare il canapo.
1-89: 'sbattitoia': pezzo di legno piano che si fa scorrere successivamente sulle varie parti
onde pareggiarne le lettere, cioè abbassare quelle che si trovassero rialzate. 10
estremità di puntale e di guancialetto, che si pianta nel terreno e su cui
reti, e non è alcuna bestia che con voi possa aver pace. fagiuoli,
risce ed ella è sempre alla finestra, che pare una civetta sul mazzuolo. g
3-123: 'mazzuolo ': arginello che si forma fra due fosse nei luoghi palustri
fosse nei luoghi palustri mediante la terra che si cava dalle fosse stesse, per
, inter. esclamazione interrogativa o dubitativa che indica sorpresa o curiosità: ebbene,
obbligo, in funzione di compì, oggetto che segua immediatamente il verbo.
, con sì grande affetto, / che mosse me a far lo somigliante.
e fui di sotto, e vidi un che mirava / pur me, come conoscer
ella me per marito volea, a che ella rispose del sì. poliziano,
, sep., 226: me che i tempi ed il desio d'onore /
, lui e lei: / lei che a sé mi chiamò per mio dolore,
mi chiamò per mio dolore, / amor che m'ingannò, me che 'l credei
/ amor che m'ingannò, me che 'l credei. tasso, 5-82: me
femine spaventa, / o altri che non sappia che sieno arme; / me
/ o altri che non sappia che sieno arme; / me non cui la
stato anch'io, più di là che di qua: e son qui. d'
a mover guerra, a discacciarme, / che mi celi 11 bel volto e mostri
di mi, come compì, oggetto che precede il verbo, quando si voglia dare
xxxv-i-246: fe'porto * tal de lei che non trasporta, / ma me comporta
.. (e se non a coloro che me atarono,... a
sua non son, né d'altri son che mia: / dunque me tolga a
bocca e con si dolci note, / che fece me a me uscir di mente
all'altre. ariosto, 5-36: vo'che di tua bocca anco tu 'l dica
mio ben veduta la radice, / che confessi me solo esser felice. tommaseo
, 12-i-8: io son qui con uno che, per avere il mio nome,
me in ogni cosa, o più tosto che io sia lui. p. petrocchi
sono otto anni, t'ho più che la mia vita amato. lippi,
t'ha trovato, e me, che ti frequento! foscolo, xvi-297: me
foscolo, xvi-297: me felice almeno che né spero né temo. manzoni, pr
strada, e prenderla con me! che c'entro io? -ant.
visitaste e consigliastemi della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo
come farò!. pover a me in che stato sono! pover a me che
che stato sono! pover a me che disgrazia! -corpo di me!
fagiuoli, xii-143: corpo di me! che allor saltommi 11 baco.
, lxxxiv-35: io me sun un che, per le frasce andando, / vo
e. cecchi, 5-13: confesso che, in materia di cavallerie forestiere, fino
forestiere, fino ad oggi, più che altro, me la facevo con quelle messicane
/ guidarne sua fazzon gendome avante, / che visibel mi par e incarnatala.
dante, xxiv-4: voi, donne, che pietoso atto mostrate, / chi è
mostrate, / chi è està donna che giace sì venta? / sarebbe quella
1-39: io non mel sapea, che 'n quello stato / così cantando,
dissimularlo, / né più oltre sarà che mel sopporti. 'menzini, i-269: il
ha prestati, e per la sofferenza che ha avuta nell'aspettarli. alfieri, xv-64
, mel credi, è forza / che tu noi spregi. foscolo, 1-171:
, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar rade, operose /
rade, operose / rime il dolor che deve albergar meco. tarchetti, 6-i-555:
. tarchetti, 6-i-555: i documenti che vi acchiudo vi assicurano un impiego lucroso
me a questo scopo, e le persone che mel concedettero non mi conoscono.
. macinghi strozzi, 1-72: sì che piglia il destro tuo di comperarmelo [il
]. bembo, 2-97: perciò che qualunque volta elle [le voci che
che qualunque volta elle [le voci che fanno vece di 'lui, lei,
'sassel chi n'è cagion '; che disse il petrarca, e 'tengasel
a me », disse uno di quelli che venivano a piedi. -dinanzi alla
ti prego, duccetto, / tu che sai la pena mia, / che me
che sai la pena mia, / che me ne facci un sonetto / e
e non me ne guardai, / che i be'vostr'occhi, donna, mi
, quando io me ne venni, che, se io n'avessi alcuno alle mani
, se io n'avessi alcuno alle mani che fosse da ciò, che io gliele
alle mani che fosse da ciò, che io gliele mandassi. ariosto, 113:
lo legaro in così stretti nodi / che più saldi un tenace / canape mai
a desiderarla e a seguirla com'amante, che questo subito e improviso amore può fra'
essere annoverato. segneri, ii-19: che credete? ch'io venga questa mattina
-pavese, 6-258: non è meglio che ci diamo del tu? tu momina
colà, donde questi si parte, / che, stando in altra parte. baldi
mai / quinci non partirà, fin che non cangi / l'odio in miglior affetto
men fece / dono la bella dea che tu sacrasti / qui sull'arno alle belle
2-15: io non credeva... che, avendomi voi invitato ad una sì
, foste poi così duro, che non voleste mostrarmene almen l'ingresso.
ti guido està pulcella nuda, / che ven di dietro a me sì vergognosa /
, / perch'ella non ha vesta in che si chiuda. idem, inf.
. firenzuola, 79: io vi direi che i rai / del mio fulgente speglio
riv. olton mai / ver me, che bramar meglio / non seppi poi che
che bramar meglio / non seppi poi che 'l lor valore intesi. tasso,
ti tornai bambino / piangendo il pianto che su me versavi! saba, 77:
. montale, 2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del buratto / non
qual fu, ma pare a me che cresca. boccaccio, dee., \
o giovani donne,... che voi troppo piacete a me. le quali
quali cose io apertissimamente confesso, cioè che voi mi piacete. pulci, 21-8
di testimon de'miei misfatti ascosi, / che rimprovera a me le colpe mie!
le colpe mie! alfieri, 1-22: che vuoi?... / perché
a me non mi lasci? a che pur tónni / la pace ch'io non
ho altra voglia: lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma
mente, i... i pensier che innanzi a me sì spesso torni.
carducci, 1069: a me, prima che l'inverno stringa pur l'anima mia
canto, o padre omero, / pria che l'ombra avvolgami! gozzano, i-126
ho bell'e finito. ma lei sappia che non ho l'uso di sentirmi chiamare
sentirmi chiamare: quella donna. quelli che sanno le creanze di noi molinari,
valore di specificazione possessiva o attributiva: che mi appartiene, mio. boccaccio,
v-202: con tanto piacere di me, che alle loro parole tenea gli orecchi,
alle loro parole tenea gli orecchi, che dir non potrei, la dimandò.
. -con valore di specificazione soggettiva: che ha in me la causa agente.
hai avuti cari e osservatigli, così fa che in questa maggiormente gli abbia.
-con valore di specificazione oggettiva: che ha la mia persona come oggetto o
3-125: se 'l pastor di cosenza, che a la caccia / di me fu
(78): parmi essere molto certo che iddio mai non avrà misericordia di me
mille volte amor me 'l comandassi, / che può far di me istrazio quanto vuole
. tasso, 16-40: o tu che porte / parte teco di me, parte
di argomento. tansillo, 1-9: che non sia chi di me ad ognor mi
, / e 'l capo ognor più che il canal mi fieda? foscolo, iv-298
visitarmi il signore t... che tu conoscesti a padova. mi disse
tu conoscesti a padova. mi disse che spesso gli parlavi di me e che ier
disse che spesso gli parlavi di me e che ier l'altro glien'hai scritto.
non impetro, i... i che parrà di tal voglia? i che
che parrà di tal voglia? i che di quest'anni miei? che di me
? i che di quest'anni miei? che di me stesso? -in funzione
: a niun caglia più di me che a me. p. petrocchi [s
, e credo mi portasse amore / e che di me non fosse meno ardente.
quanto e come nelle comparazioni; a che, fuorché, in proposizioni eccettuative;
cuoco in corte o monaca in monastero che faccia un erbolato come me? gelli,
, ii-12: questo so io, che non lo sa persona altri che me.
io, che non lo sa persona altri che me. canti popolari toscani [tommaseo
pascoli, i-180: eppure quelli infelici che qui erano, se volete, servi,
cioè servi di stranieri, mi sembra che mi accennino e mi chiamino. anche
, io, cui s'imputa, piuttosto che si riconosca, la più inutile delle
la più inutile delle arti, io, che sono considerato qua un disutile, là
, ma senza bisogno d'esperimento, che per noi profani è più prudente e corretto
a me trattare di ciò, per quello che, trattando, converrebbe essere me laudatore
fuor mostrati li spiriti magni, / che del vedere in me stesso m'essalto.
): per le quali cose io più che me stessa l'amo. castiglione,
ho creduto formar me stesso, persuadendomi che le condizioni ch'io al cortigiano attribuisco
è la perla dei mercanti onesti e che sarà per te un altro me stesso.
: / veloce gioventù dei sensi / che all'oscuro mi tieni di me stesso /
rinaldo d'aquino, 118: un oselletto che canta d'amore / sento la notte
la notte far sì dulzi versi, / che me fa mover un'acqua dal core
a gli ogli, ne pò ritenersi / che no sparga fora cum tal furore,
sparga fora cum tal furore, / che di corrente vena par che versi.
furore, / che di corrente vena par che versi. anonimo, i-586: così
sento o sentir parme / sacro furor, che di sé m'empie. 12
fenoglio, 2-228: la prima volta che mi parlò, mi disse: -me e
di lui, ch'io uso dire che certo e'sia un altro me. magalotti
quest'aio », quella parte di me che non sa o non s'avvede d'
me non significare altra cosa, eccetto che il collettivo delle sensazioni. gioberti,
carissimo il ritratto fatto da carlo, che qui tutti ammirano, come il più bello
determinazioni, le distinzioni e i casi che possono darsi. magalotti, 9-1-241:
dir nel mio me: gran tentennone che è il signor francesco [redi]
rasi la barba (giacché devi sapere che incomincio a radermi da me). p
m'avviai trepido / c'era una madre che nel mio zaino / ponesse due pani
., 16-116: « è pur convien che novità risponda », / dicea fra
godo ed esulto in me della buona fortezza che infin a qui avete avuto. gelli
atta ad imparare mediante un certo lume che io ho in me. a
me! tasso, 14-493: ascolta quel che d'altrui scrivo e canto / e
tra me e me l'altra notte, che questo ha da essere l'ultimo inverno
suto la partita del mio matteo, che ancora non sono in me.
[s. v.]: poesie che non sanno né di me, né
sono neente. petrarca, 70-23: vedete che madonna ha 'l cor di smalto /
per amica, e in tutti que'modi che io la potessi avere. i.
. nelli, i-41: fate dunque quel che volete; io per me vi so
; io per me vi so dire che a voi ed a lui avrò tutta la
ed a lui avrò tutta la sommissione che si conviene. manzoni, pr. sp
no, non sono un organetto / che suoni a ogni portone / de i soliti
quant'è a me: per ciò che mi concerne, per quanto dipende dalle
e io a te: rotolarono tanto che venne la piena: e allagato il piano
v.]: salut'a me fin che non torna lui. (di chi
v.]: fa come i preti che dicon sempre a me [amen]
/ e 'l tenace dolor conforte forte / che fe'le membra me disgionte, gionte
monovalenti). 2. abbreviazione che sta per gruppo metilico. = formato
: * mea ': sorta di giuoco che si fa su un tavoliere ove sono
fa girare una lancetta imperniata nel mezzo, che segna la perdita o la vincita secondo
gioco della mea ': sorta di gioco che consiste in una specie di rosellina con
nome proprio, abbreviato da bartolomea, che è il nome della figura più importante del
mea 'è solo parola veneziana, che indica gavitello e che deriva da latino '
parola veneziana, che indica gavitello e che deriva da latino 'meta '.
: voci latine del confiteor, preghiera che il penitente dice innanzi la confessione; e
culpa 'o simile, a denotare che alcuno riconosce in se stesso la causa
nel confiteor, formula di confessione generica che viene recitata dal sacerdote, poi dai
in base a un compenso percentuale che diminuisce in proporzione dell'aumento progressivo del
(plur. m. -ci). che si presenta a foggia di meandro;
si presenta a foggia di meandro; che ha un percorso tortuoso, serpeggiante,
. méandrique. meandrifórme, agg. che ha la forma tortuosa, l'andamento
genere di celenterati dell'ordine madreporari, che vivono in grandi colonie a forma di
: 'meandriti ': meandrine fossili, che tro- vansi d'ordinario in forma di
frequenti e pro nunciate sinuosità che un fiume forma nel corso inferiore
-meandro divagante o instabile: quello che cambia facilmente direzione a seconda della
facilmente direzione a seconda della resistenza che il fiume incontra nell'aprirsi il
sottostante e lo incide in modo che non si possa più dar luogo a nuove
egli però fa tanti meandri e rivolte, che allunga il suo corso di ben 9
, x-2-119: sopra una vetta, che d'albecco e d'ulma / signoreggia la
sguardi la profonda ansa di un fiume, che non era la senna, il quale
avesse gettato in quell'acqua immobile, che appena gemeva tra 1 meandri e i
presenti anche in una struttura materiale, che per lo più si combinano e si
il solo diritto all'esistenza di altri che non fossero suoi oggetti personali. -successione
di corridoi, di scalette, di dislivelli che introducono per una stretta porticina in stanze
ornamentale ininterrotto composto da segmenti di linee che si incrociano per lo più ad angolo
1-65: 'meandro ': ornamento che si suol mettere per balza a vestiti,
, tutta ordinata e consapevole; e che anche la mia commozione vi fosse trasfusa e
riceverono tal facoltà da un altro, che può penetrare nelle futurità e scoprire tutti
annunzio, iv-1-763: il proposito finale, che gli s'era formato dentro pacatamente nella
mezzo alla campagna glauca e taciturna, pareva che ora gli facesse ritrovare nelle sensazioni un
bisogna seguirlo nei meandri di una mente che una donna si ritiene incapace di giudicare.
buio, sì. non c'è che un lume, ch'arda. / son
nella poesia quella volubilità delle loro chiacchere che si devolve per lunghi meandri di versi
, e per questo suo candore, che alla fine salta fuori disarmato anche dai
quadrato o un rombo, ma tali che, partendo dall'alto e proseguendo in
12. geol. ciascuna delle fenditure che si formano in una roccia per meccanismi
in una roccia per meccanismi geologici e che, permettendo all'acqua di filtrare, provocano
. sottordine di anfibi caudati, che comprende l'unica famiglia sire- nidi
23-79: come a raggio di sol, che puro mei / per fratta nube già
occhi miei. buti, 3-637: 'che ', cioè lo quale raggio del
20-46: converrà... dire che il granel dell'uva sia d'una struttura
sia d'una struttura così artifiziosa, che quel raggio di luce, che vi dà
, che quel raggio di luce, che vi dà dentro, vi resti preso
, e sì anche trapassi nel suco che se ne spreme, ch'è il vino
spreme, ch'è il vino; lo che forse negli altri frutti non addiviene,
prati, ii-189: come raggio mattutin, che mea / per bianca gemma e in
par., 13-55: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente,
sì mea / dal suo lucente, che non si disuna / da lui né dall'
, par., 15-55: tu credi che a me tuo pensier mei / da
quel ch'è primo', cioè da dio che è principio d'ogni cosa.
le quali gittavano acqua in tanta abondanzia che tutta la contrada guastava, e però
guastava, e però si chiamava idra, che tanto viene a dire in grecò quanto
acqua. frezzi, i-15-58: sappi che la terra dentro al dosso / ha gran
adriano, il mare di sopra, che golfo di vinegia nella età nostra diciamo
, soprabonda alle volte di tal maniera che vi cagiona quasi un lago e vi
montanari, 2-94: parrebbe loro impossibile che si trovino sotto terra meati di così
sotto terra meati di così lunga distesa che tacque possano per mezzo di quelli comunicarsi
dissoluzione. cattaneo, v-1-195: sarebbe mestieri che lo stillicidio degli attigui e non profondi
filarete, 82: tutta l'acqua che piove su per li tetti e su
per la tribuna si raccoglie per certi meati che ho fatti nel muro, e vuoi
: /... / éccolo che con rigida durezza / i meati dilata e
disgiunti e caratterizzati da specie che sono per la maggior parte vicarianti
distingueva per le enormi corna palmate, che raggiungevano un'apertura di m 3, 50
allungato, al più crustaceo, e che cade perpendicolarmente tra le mascelle.
e di natura morbosa del colon, che provocano irregolarità dei movimenti intestinali, stitichezza
inconscia di sé. a mano a mano che la forza diventa sciente e s'individua
n'aggiunse oltre all'usate tante, che 'l fece di ventuna corda.
anormale allungamento e dilatazione dell'esofago, che può essere congenita o causata dal cardiospasmo
gir. priuli, iv-446: con che modo [questi nemici] procedono da
condizione di denti mo lari che hanno la camera della polpa molto sviluppata
polpa molto sviluppata in corrispondenza della parte che sporge sulle gengive. =
megafillo, agg. bot. che ha foglie grandi (con riferimento a determinate
opportunamente sagomato per adattarsi alla bocca, che serve per convogliare l'energia sonora in
cosparso di faville, e di stelle che sono faville inestinguibili. panzini, iv-413:
dava ordini a una barca di pescatori che doveva « fare scena » scendendo la varàita
mezzo di comunicazione o strumento di informazione che amplifica e dà grande risonanza a notizie
. malattia eruttiva infantile da virus, che si manifesta con la comparsa sul viso
io aprile, come complemento alle feste che si svolgevano nella seconda metà di marzo
v.]: 'megalesi': antichi giuochi che precedevano alle megalesie e ne'quali le
. sf. plur. megalesie: feste che i romani antichi celebravano nella seconda metà
lomazzi, 4-i-68: seguivano poi quelli che destinsero i modi musici, secondo li
lidio, dorio, insieme con safo lesbia che si gitò dal monte, la quale
. ideale nazionalistico della grecia moderna, che si richiama alle tradizioni dell'impero bizantino
questo amore tutto mentale, che ispirato da un mortorio ha principio in
una festa, ne ricorda un altro, che da'lieti ritrovi del calen di maggio
d'ima fanciulla incominciato si leva più che umano d'accanto al cadavere di folco
: certo, non pochi romantici, che non giunsero né a domare e placare per
e placare per virtù mentale lo sconvolgimento che avevano eccitato nei loro petti né a
1-275: ivan tornò con la notizia che i due soldati tedeschi erano stati fucilati
montano, 1-78: scopro un abito mentale che ha radici così sottili e profonde da
ma quando in tanta copia, quanta poni che in medea fu, abbonda ne'cuori
mentale è conceduto / di riveder ciò che tu hai veduto. campailla, 20-18:
, starete voi senza conoscere quel bene che il cielo vi manda? mamiani,
mamiani, 7-vi: io piglio speranza che il mio dettato vi porga occasione nuova
là dalle vostre provincie e riguardare quello che accade nel rimanente della penisola.
., 126: chi sarà quell'anima che ti sia devota, che, ripensando
quell'anima che ti sia devota, che, ripensando d'udire cogli orecchi mentali,
sentenza crudele data inverso di te, che si possa contenere di gridare, collo spirito
pertinacia, con un'insistenza infaticabile, che nessuna persona vivente non ebbe mai.
poco di simulazione? bisogna pur confessare che un poco di restrizion mentale è uno
o fan- nosi cose le quali par che dimostrino un'intenzione migliore, un significato
e ode quelle; ma intanto colui che parla e fa, ne ristringe in
mente il senso, propone di far meno che non paia volere, o di approfittare
e « illegittimo »! 2. che richiede l'uso, più o meno assiduo
meno assiduo, delle facoltà intellettuali; che è il risultato di profonda meditazione e
savonarola, 7-ii-197: se tu avessi provato che cosa è predicare, non dico solo
le mie gambe sono assai moniri, che vuol dire assai migliori. magalotti, 23-206
questo medesimo spirito un voto infinito, che non raffiguro in quello degl'irrazionali.
xii-16: primieramente è da spiegare in che senso si possa intendere la parola
in quanto ogni relazione suppone un intelletto che raggiunga i due termini e un oggetto
d'altra parte la dialettica trascendentale dimostra che l'essere stesso diverrebbe un assurdo se non
compreso. moravia, xiii-215: aspettò che la cameriera fosse uscita e quindi, con
pronunziò con voce più allegra e squillante che potè: dimmi tutto. 3
: dimmi tutto. 3. che appartiene esclusivamente alla sfera dell'anima e
una colpa, ecc.); che riguarda l'interiorità dell'uomo; che
che riguarda l'interiorità dell'uomo; che allieta o affligge lo spirito (una gioia
godi d'aver delle pene mentali, / che fan piegar la schiena, sì son
viziosa dilettazione corporale, ovvero mentale, che non è a dilettarsene per poco spazio
viii-i- 164: è da sapere che 'l sonno, che alla presente materia
: è da sapere che 'l sonno, che alla presente materia appartiene, è di
amor ve porto non se scopra, non che agli uomini, ma a le insensibili
voi sacio me vederei giamai, come quello che tutti i mei pensieri termino in voi
si divideranno con tal differenza, cioè che alcune d'esse sieno mentali o intelettive
morali. fiamma, 394: poi che l'auttore ha detto che sempre la
394: poi che l'auttore ha detto che sempre la vergine era in contemplazione,
era in contemplazione, ora dice le vie che usava per giungere a questa felicità mentale
maddalena de'pazzi, ii-197: intese che tutte le pene che esso patì nel
, ii-197: intese che tutte le pene che esso patì nel corpo e in tutti
, camposoldani. cioè, su quella che egli chiamava « elasticità morale » del popolo
: tutti li teologi e canonisti consentono che nella scommunica contra li eretici non siano compresi
non siano compresi li mentali, e che un canone che volesse comprenderli sarebbe nullo
li mentali, e che un canone che volesse comprenderli sarebbe nullo.
per inganni del demonio gli fa vedere che quello che ella dice allora e sa
inganni del demonio gli fa vedere che quello che ella dice allora e sa, non
alcuna sorte, come si può asserir che vi sia la contemplazione, la quale
alta, più perfetta, più propia che si ritrovi? 5. che
che si ritrovi? 5. che rivolge i propri interessi alle cose dello
cose dello spirito, dell'intelletto; che ama le attività artistiche, letterarie,
.. è tanto spaziosa e immensa che confonderebbe sicuramente la memoria di mitridate,
una ossatura nana, overo ad una rana che camini su i trampoli.
/ antri scavati. 7. che si coglie, si abbraccia con le facoltà
; e l'essere assoluto non è che il compimento, l'attuazione dell'essere mentale
relative operazioni. 10. medie. che riguarda la psiche, le sue facoltà,
dall'impossibilità dello studio, sola occupazione che mi potesse trattenere in questo paese;
in questo paese; ed un altro motivo che non voglio esprimere, ma tu potrai
inammissibile, innaturale. ebbene, pensate che io ho vissuto fino ad oggi in
; a mio modo, 'canto'. quel che viene in bocca; filastrocche..
mentale2, agg. anat. disus_ che si trova nel mento o ne fa
. v.]: 'mentale': ciò che appartiene al mento. e però
l'orificio del condotto dentale e che s'introduce in un solco scavato
mentalismo, sm. filos. concezione che tende a risolvere l'esperienza e
. m. -ci). filos. che si riferisce, dipende o è
di sentire e di giudicare, che contraddistingue un gruppo o un ceto
un'ammirazione incessanti per questo singolare artista che ci ha fatto dono di così smaglianti
sentire, noi non ci stupivamo di quel che faceva sorridere la mentalità comune, davanti
metodo l'autore serba la mentalità, che chiamerei « piccolo-borghese », dei professori
: ho osservato, per esempio, che nell'atto di ascoltare un pezzo d'impegno
viene d'infilarsi gli occhiali. e che tra i primi sintomi dell'abuso e
, il contrario giusto dell'adalgisa, che non s'era mai lasciata mettere nel
se per natura s'intende la divina mentalità che ogni cosa governa, tende mai sempre
la eterna efficienza e la eterna mentalità che regge ed anima la natura tutta quanta.
idem, 4-1-360: la providenza, che è il dialettismo del fato e della fortuna
d'un principio al tutto diverso, che è la congiunzione dello spirito con la
un professore, e restammo in dubbio che significasse la voce 'mentalità ';
buti, 2-109: tutti questi cammini, che l'autore finge avere fatto, sono
mentalmente per cognoscere e contemplare dio, che è somma pace e quiete de le menti
da siena, iii-245: gli uomini che stanno nella carità comune, osservano i
altro; ma osservangli mentalmente. ma quello che ha promesso di compire la vita perfetta
osserva mentalmente e attualmente. onde dico che, se attualmente poi non li osserva
supplicava mentalmente di liberar venezia dai francesi che le sembravano il male più grosso.
guata e contempla mentalmente con saviezza, che da quella fontana eternale... nasce
, 93: la fede e carità che tu hai al tuo prelato, dimostrala a
due o tre minuti, e parea che pregasse mentalmente con tutto il fervore dell'anima
il fervore dell'anima sua; e che quell'atto le avesse ridato la prima rassegnazione
accogliere meglio nel cervello le grandi visioni che lo abbagliavano. buzzati, 1-280:
, riudiva il sospiro pieno di rammarico che le aveva accompagnate. 4.
fra due esseri, cioè fra quello che esercita il dovere e quello verso cui
croce, iii-27-362: quegli... che dall'esterno e dal secondario passa all'
. idem, iii-27-328: allorché si credeva che col suo levarsi a grande potenza nazionale
): varietà di grano tenero precoce, che dà un'abbondante produzione sia in
sufi. chim. -ano, che indica gli idrocarburi saturi. mentanolo
suff. chim. -olo, che indica la presenza di ossidrile alcoolico.
suff. chim. -one, che indica i gruppi chetonici. mentàstrico
, fiori in capolini e odore aromatico, che cresce nei luoghi umidi e paludosi (
: lo mentastro è lo migliore dentelliere che sia. crescenzi volgar., 6-30
quel fonte / un'ora è già che ho colte le viole / e 'l mentastro
dalle crespe froge il fiato / violento che di mentastro odora. pirandello, 8-81:
di mentastro / e di cotogna tutto ciò che fu. de pisis, 1-279:
confessassi ch'elle fossero sì grandi, che appena la mente o 'l pensiero d'
uscire / una sì bella donna, che la mente / comprender no la può,
la mente / comprender no la può, che 'nman- tenente / ne nasce un'altra
, giudicativa] e l'al- tre che sono in quella eccellentissima potenza, [aristotele
questo vocabulo del quale si volea sapere che fosse, cioè mente. idem, ibidem
ibidem, iii-v-22: o ineffabile sapienza che così ordinasti, quanto è povera la
. cino, iii-127-3: omo smarruto che pensoso vai, / or ch'ài tu
vai, / or ch'ài tu che tu se'così dolente / e che va'
che tu se'così dolente / e che va'ragionando con la mente, /
ch'altro non vede, e ciò che non è lei / già per antica usanza
stampava sul pavimento due orme così profuse che occupavano la metà di quella stanza.
. iacopone, 1-53-18: la persona che m'è data, / una casa
cattaneo, iii-4-102: è dubbio parimenti che sia da chiamare campo aperto un paese
per mesi o per anno, secondo che si disegna di starvi, e nel pegù
e nelle mosse de'fanciulli stessi, che giocavan per la strada, si vedeva un
strada, si vedeva un non so che di petulante e di provocativo. idem,
, 758: quei poveri incolpati capirono che cosa volessero significare certe mosse di spalle,
castelvetro, 4-234: egli è vero che le vocali non si proferano con quello
, poiché non facevano mossa di lingua che non fosse movimento di stella.
mossa del labbro superiore sui denti che lo scopriva tutto. -movimento più
e dondolandolo qua e là con una mossa che ricorda quella della lumaca quando cava dal
familiarmente per atto e talora anche discorso che abbia del singolare, del curioso ed esca
: 'il tale ha certe mosse che fanno proprio ridere. mi ha fatto una
ha fatto una mossa piuttosto brutta, che non mi sarei aspettato. smetti coteste
dei fianchi, provocante e allusivo, che la canzonettista eseguiva sollevando la gonna con
anche in voga nel più basso 'varietà'che si chiamava 'la mossa'. alvaro,
sentivano gli applausi fragorosi e il grido che a un certo punto saliva dalla platea:
muove il sol così ve- demo / che l'una qualitate l'altra uccide. /
. / torno a li quattro spiriti che dico / e lascio le lor membra in
carducci, iii-15-79: c'era qualche forma che poteva non essere spenta del tutto e
poteva non essere spenta del tutto e che forse aspettava una mossa d'aria a
5: accrebbe ancora la paura la mossa che fecero gli stendardi con quei i quali
5-4-181: chiese però grazia il sanmicheli che vi fossero condotti li più smisurati cannoni
fossero scaricati tutti in un tempo; il che con la sua presenza ed assistenza fatto
cagione delle lazze e mosse di terra che di tanto in tanto vi accadono.
straordinari disastri dalla beneficenza di tito pretende che dalla sua lo ricevano i nostri. seguitino
linee, si direbbe di mosse, che sembra stimolare all'attività i suoi abitanti.
di sua mossa e via, sì che per subito assalimento non si ricevesse danno
suoi, erano partiti di pisa, poi che avevano intesa la mossa delle genti de'
oranges della mossa del ferrucci e del viaggio che doveva tenere. g. bentivoglio,
4-i-27: intanto l'armata turca, che soggiornava a s. teodoro, non
. teodoro, non faceva altra mossa che di spingere ogni mattina una squadra di
ogni cosa, purché quelle armi avessero che con sé portano i soldati: ciò faceva
di guerra. non voglio giudicare quel che faccio, né tralasciare di farlo.
: già non parve alla circustante gente che un cavaliere si movesse, ma una
mossa, la chiesa li darebbe ogni aiuto che si conr venisse temporale e spirituale.
e, preso l'ordine, pubblicarono che la loro mossa dovea essere a dì
con la sua mossa impetuosa, quello che mai altro pontefice, con tutta la
tosto seppero in roma la presa di iugurta che venne novella della mossa de'teutoni e
rivolte d'italia, e quelle particolarmente che per la mossa del papa contro gli stati
di giugno, servito da quei volontari che desiderassero di dar segno amare il ben
chesche contra l'italia nient'altr'operò che questo danno e spavento grandissimo. bon
delle forze di questa serenissima repubblica, che d'avvantaggio supera e l'incomodo e la
,... massimamente quando udirono che i protestanti, condotti da sebastiano schertel
minutamente... la mossa genovese che doveva aver luogo a'2 febbraio,
, se n'era uscito in parlamento che quello non era stata mossa di popolo ma
borghi e le case loro, acciò che neuna speranza o disiderio avessero d'addietro
, pellegrino / del mondo, quel che ne concede il sole. /..
, cinque canti, 2-75: pur che non fosse nel partir sentita, / la
al suo signore: / solo si teme che la prima mossa / occulta a penticon
3-i-17: il serenissimo gran duca, che stava per partir domani per pisa,
mia mossa per germania è assai difficile che possa seguire prima del prossimo giugno. g
due processioni. monti, v-271: attendo che tu mi avvisi il tempo della tua
della mia mossa, alcune altre persone che erano qui. -per simil.
il corso i piedi aprio, / che la mossa di lui non fu men tarda
la mossa di questa brigata o tribù che dal centro degli orridi nostri appennini si
dà lettere ai principali della terra raccomandando che gli sia fatto vantaggio alle mosse.
partirsi dalle mosse e'barberi, mancò poco che non fussin fatti azzuffare insieme gl'imbarberescatori
« o temistocle, son battuti quelli che ne'giuochi partono anzi tempo dalle mosse »
depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro
altrui e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli
dell'intera nazione. -atto calcolato che deriva da astuta accortezza o, anche
, ci fu chi -e non si dice che la mossa mancasse di diabolica destrezza -aprì
fece dell'oro un idolo, credendo che fosse la forza. landolfi, 16-75
forza. landolfi, 16-75: immagino che nella tua smisurata presunzione tu abbia considerato
da barberino, ii-25: ancor a ciò che meglio intrar tu possa, / mena
: elli fu irato di ciò, che il regno e la corona che elli teneva
ciò, che il regno e la corona che elli teneva aveva auta sì povera mossa
scilla e caribdi quando irate sono / che via maggiore in su la prima mossa
vi voglio, dove non può essere che voi non facciate bene i fatti vostri
i fatti vostri con quelle regine, che sono neracchiuole come piacciono a voi.
braccio divino e potrebbe dire con verità che, dopo aver fatto tanto, non
simultanee e successive di tutti i corpi che la compongono. pascoli, ii-1187: tra
più caro avere trovati posati e'tumulti che non aveva avuto per male la mossa
davila, 712: nuovo emergente, che nacque in piccardia, affrettò con gravissimo
altri cittadini. velluti, 143: veggendo che le spese soperchiavano l'entrate e i
si ritrovò il corpo di s. zanobi che era nella catacomba vecchia. bon,
, secondo le diverse chiamate e mosse che lor diede lo
, iv-61: è dall'opera medesima che l'uomo ricava la coscienza e la
una sorta di sproporzione e di dissidio che qui, come in tutta la letteratura e
in tutta la letteratura e in quel che sappiamo dei russi, ci colpisce fra la
realizzazione delle ispirazioni e dei desideri, che riesce così insufficiente e tosto intristita.
riuscito a tutt'altro da quello a che erano ordinati. malpighi, v-308: non
malpighi, v-308: non posso negare che l'animo mio... non sia
mosse del linguaggio e del pensiero, che si potrebbe chiamare l'epoca del nascimento
. papa clemente,... che desse la caterina, sua nipote,.
mena mia signora. -ferma, so che vorresti la mancia, ma non voglio
consenso. 11. pensiero o immagine che costituisce lo spunto di un componimento letterario
delle viti] a marzo, sendo che chi prima muove e chi dopo, in
sua natura. lastri, vi-26: pria che la radice princìpi a distendersi, il
o la prima mossa basta il piccolo scasso che si fa per la piantazione.
da una casella a un'altra, che spetta alternamente a ciascuno dei due giocatori
, a cominciare dal bianco, e che ha lo scopo di infliggere lo scacco
., mossa debole è un errore che provoca svantaggio al giocatore; mossa decisiva
al giocatore; mossa decisiva, quella che attribuisce un vantaggio sufficiente per vincere;
; mossa in busta o segreta, quella che, dovendosi interrompere una partita, è
giocosa, i-84: è il destin che ci unisce nella sapienza sua; /
, nella gran veste da camera, che agita e versa il bussolotto, il suo
giochi di carte, ciascuna delle giocate che compiono a turno i giocatori. -anche:
si usa a denotare la prima carta che il giocatore, a cui tocca,
e un pestifero seme d'affetti privati, che ha preso possesso e profondata radice nelle
evacuazione. palazzeschi, 1-645: quello che disturbò un tantino le cose fu un'
chiari, 1-iii-109: finsi... che un'improvvisa mossa del sangue sconcertata m'
per cui anni- bale stesso dicea parergli che macinasse fra'colori le carni umane.
carni umane. carducci, iii-24-127: che statue! una vera tregenda..
sendo comun parere... che la mossa dee studiarsi nel tintoretto.
bettola, 1-84: quello fra gli angioletti che posa la destra sul ginocchio del vicino
di locuzione poetica una proposizione di geometria che sarebbe di mossa pittoresca l'attitudine di
sprofondai in uno qualunque dei ventiquattro stalli che componevano l'ordine superiore stendendo i gomiti
con sentimento e con diritto, aspettando che la mossa si desse; ordinato la
, la damigella correndo, rondello, che di leggerezza passava ogni animale, subito
, 3-135: non aprì bocca altro che per dar la mossa ai cavalli.
camino andai ad alloggiare in una villa che ha nome gaursin. -indurre a
detto, diede le mosse a uno che, con quella ingordezza che va il
mosse a uno che, con quella ingordezza che va il frate al brodo,
: questi ultimi accenti furono le ultime trombe che dier le mosse al cavalier della morte
fu la mala con dotta che dette la mossa; ora è la necessità
mossa, / sol per lo stincto naturai che viene / de l'antiqu'alma in
cesarotti, 1xxv- 153: l'occasione che diede la mossa al suo spirito
per la carriera dell'eloquenza, dicesi che fosse questa. papini, 27-60:
esperienze ed osservazioni mi persuadono sempre più che la mossa al fluido elettrico vien data
e di darle la mossa, col fiume che va, cogli anni che passano.
col fiume che va, cogli anni che passano. -liberare, sciogliere (
vantaggio ha questa to- lomea, / che spesse volte l'anima ci cade / innanzi
poema verso le stampe; ché so che v'andrebbe più sicuro di buono esito
esito. buonarroti il giovane, 9-40: che date all'impossibile le mosse, /
: voleva egli in ogni cosa esser quello che desse il principio e la mossa e
desse il principio e la mossa e che reggesse il filo del- l'imprese.
diedi le mosse a quest'opera? e che? credete adunque ch'io m'ascriva
vostra giuridizione, date le mosse: che s'ha egli a fare? -
a fare? - darci le regole che de'tenere, i precetti che de'osservare
le regole che de'tenere, i precetti che de'osservare il segretario nel ben dettar
paese, l'uomo o gli uomini che han data la mossa a ciascuna parte
si comincia a metter mano, non che spedire cosa alcuna. soldani, 1-57
. lippi, 11-41: stroppia un tal che fa le grucce a'boti, /
fa le grucce a'boti, / che vien da un trombettier di carlo magno,
ancora non ho quelle lettere da londra che aspetto per dar mossa alla mia partenza
volta le mosse saranno buone, ancor che tutti credano che non siamo per partire
saranno buone, ancor che tutti credano che non siamo per partire da bomba.
usatissimo in questo significato, vien da coloro che, stando a veder correre il palio
il palio, per lo gran desiderio che hanno di vedere arrivare i cavalli, spesso
queste son buone mosse ». il che passato in proverbio, significa la terminazione
, 194: scrivo a francesco servitore che gli rimetta dodici scudi...
dodici scudi... e credo che le saranno buone mosse. pananti,
partire. chiabrera, 3-76: da che sono alla terra mia, sono stato
far bene a animo pacato, il che non sono adesso, stando sulle mosse
verso la villa, mozzi di stalla che spronavano fitto, conducendo altri cavalli all'
cavalli all'adunata. e si giunse che la caccia era sulle mosse.
. tarchetti, 6-i-387: ho inteso che tu sei a..., a
ii-83: quando alcion questa novella udiva / che il dolce sposo suo dovea far mossa
. pulci, 2-66: prima. che la fanciulla facci mossa, / manda in
in italia non veggio tal possa / che potessi far mossa / a cavar di
era ancora ordinato,... che li tremila fanti della lega grigia e
ruina: non pertanto son più secoli che in tal aspetto ogni cosa si
: non fate mossa alcuna per ora, che ciò sarebbe un procurarmi morte.
se color non sieno / disposti sì che conoscer li possa, / fingi cagion e
collera. è nuvolone in mossa, che non cuopre sempre tutto il cielo della ragione
goldoni, ii-1000: non credo, che il signor fiorindo si perderà di coraggio
, 1-38 (106): io, che non potevo stare alle mosse, quando
potevo stare alle mosse, quando io seppi che mi venivano a dare ordine che io
seppi che mi venivano a dare ordine che io non tirassi, detti fuoco a
, 177: il buon mantovano, che non era perciò morto, né era di
, 9-14: i coraggiosi al primo che si mosse, / gli altri (già
alle mosse '. non potettero contenersi che non corressero. tolto da'cavalli barberi
barberi, i quali corrono a'pali, che, essendo tenuti per lo freno da'
al suono della tromba deono partirsi (che si dice 'le mosse '.
* non star fermo alle mosse': che poi, passato in proverbio, significa '
dovere '; ed esprime quella inquietudine che uno ha nell'aspettare che segua una
quella inquietudine che uno ha nell'aspettare che segua una tal cosa da lui ansiosamente bramata
al governatore a narrargli il caso, che è molto importante; credo che lottieri
, che è molto importante; credo che lottieri avrà di già preso le mosse
pigliare le mosse 'dicesi dei corridori che dal luogo assegnato si muovono per correre
amorosi. molza, 1-6: poi che la giovane si fu rassicurata alquanto ridendo
moretti, ii-591: è la volta che mi rinnovo. di qui prenderò le
più importante maniera a confusione di quelli che vedevano una sol corda alla mia lira
: per mostrare credo all'avversario, che idee ne aveva da quanto lui e più
dal quale abbiamo preso le mosse e che per un momento abbiamo dimenticato. bocchelli
'70 e '71, nei quali disapprovava che l'italia non avesse fatto guerra al-
derivare. brusoni, 9-8: quasi che vorreste che il principio della mia amicizia
brusoni, 9-8: quasi che vorreste che il principio della mia amicizia con questa
, 4-38: io già volealo / dir che l'ave'pensato; ma rubastemi /
mosse. ceccherelli, 28: colui che aveva rubato le mosse di dirvi il contrario
le mosse di dirvi il contrario di che era. varchi, 3-80: quando alcuno
alcuno aveva in animo e poco meno che aperte le labbra per dover dire alcuna
a porsi in un bosco presso catania che chiamavano il mortelieto; mandò trenta cavalli
grado di escogitare e trovare qualche espediente che lo dispensi da forti studi ed ostinati
: avea la tromba / squillato appena, che in un tempo i remi / si
operante: altrimenti, senza un tal fine che sia qual meta, nessuno mai spiccherebbesi
via. varchi, 23-60: quegli che fanno a correre, debbeno stare alle
correre, debbeno stare alle mosse infino che si dica: trana. baretti, 3-46
baretti, 3-46: dove i cavalli che debbon correre si stanno alle mosse,
maledicenze. guar date malignità che son queste e se con tanti stimoli si
voglioso di slanciarsi, non è dubbio che la musica, s'io ne sentissi
faccia col senatore tommaseo. -senatore, che buon vento! anche lei sulle mosse
ha fermato, in sulle mosse, dicendomi che non c'è bisogno di far questa
piovano arlotto, 78: il maggiore disagio che si dia a'barbareschi è a tenergli
? / -o non sapete voi, che '1 maggior di- / sagio che si dia
voi, che '1 maggior di- / sagio che si dia a'barberi è il tenerli
. caro, 2-2-260: mi pare che la tema di perdere una tale occasione
l'interesse al monopolio] / ciò che c'è di migliore ed a tuo
/ il trafficherai poi / con quel fren che ti giova avere in mano / per
[i pianeti] fidano il piè, che qual fiaccato e stanco / torna a
e dieci caran- tani la mossa, che è come una anghistera commune. =
, anche, svenevole e lezioso, che esprime ingenua malizia ed è per lo
con una rapida, speciosa mossétta che le era abituale levava una mano e si
cuore. moravia, vii-129: quello che faceva la donna dimenava i fianchi
tutte le mossette e le smorfie che fanno le donne. cassieri, 86:
e il vocabolo in antico indicava colui che dava le mosse ai cavalli ed è rimasto
invece di 'starter ': colui che dà le mosse ai corridori. =
capuana, 1-i-213: vorrei rammentarle che questa notte 'mossiù 'ha scritto
io mi son levata due volte credendo che si sentisse male; e tutte e
mosso me per tutto l'arco / che fa dal mezzo al fine il primo
gente attuf- fata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso.
, e quel vestire / candido più che nievi ancor non mosse. 2
non sodo, allora si deve cavare fin che si ritrovi il sodo terreno. soderini
mossa di recente. 3. che si è messo in cammino, che si
. che si è messo in cammino, che si muove; diretto a una meta
el dì del corpus domini, / che parea legatuzol quel agli omini. tasso,
appena mosso con lui, disvuoi ciò che volle. -caduto. dante
nelle nostre opere e nei nostri affetti (che sono belli solamente in quanto mossi e
l'uomo come motore in quella guisa che 'l nocchiero si congiunge a la nave,
medesima? galileo, 3-1-280: essendo che il movente, come movente, è
, / ma misera per me, che mi ti tolse. -usato,
42: fiorite erbe mosse dai venti che tutto l'anno leggermente vi spirano.
, 6-23: il vecchio olmo sfronzuto che ombreggiava il piazzale del castelletto, mosso
, 3-14: non è altro il vento che aria mossa. chiabrera, 3-222:
spiaggia. -per estens. che si presenta con lievi onde o riccioli
netto e lucente. 6. che produce effetti di colore; cangiante.
, in sì felice modo, / che serbo ai cari miei la mia giornata,
è [la via emilia] una strada che la meccanica ha restituito alla originale funzione
canzoni e sonetti mirabili, ha pagine che sono delle più affettuosamente mosse della prosa
come in una unica vibrazione spasmodica, che duri pochi minuti. cicognani, vi-32
di lui... una serietà che a lei pareva mossa, nel fondo nero
la vergogna dal volto della sua libidine che dall'asprezza della sua tirannia. g.
non così tosto fu ritornato in germania che di nuovo si armò a'danni degli avversari
: sciocchi affatto sono veramente quegli uomini che, mossi a intempestiva pietà delle artificiose
coperta, o per la via esterna, che è meno faticosa. -pronto e
diabolico spirito, presero i tre cani botoli che la madre poppavano, e portorongli all'
, mossi da una leggier con- giettura che la sua avola materna fu di fondi.
di poco conoscimento prendono per virtù quelle che non sono, mossi dalle apparenze.
553: vedi, figlio, che, mosso dall'ira, / tu poi
alfieri, iii-1-133: i prìncipi, che ereditariamente si assumono l'incarico d ^ impeair
, 16-89: esce di mano a lui che la vagheggia / prima che sia,
a lui che la vagheggia / prima che sia, a guisa di fanciulla / che
che sia, a guisa di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'
ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla, / salvo che, mossa
semplicetta che sa nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, /
fattore, / volontier torna a ciò che la trastulla. p. f. giambullari
questa materia, perché veduto oggimai largamente che cosa siano gl'influssi celesti, perché
cotali corpi per l'anima non era altro che l'oppenione che gli avevon di lei
anima non era altro che l'oppenione che gli avevon di lei, ch'ella fosse
ti rincrebbe d'un infermo arbusto / che, mosso anch'egli da dolcezza estiva
cristo; ed una voce sola, / che ri- staura e consola, / il
. girolamo volgar., 58: perciò che gli è impossibile che nel senso dell'
58: perciò che gli è impossibile che nel senso dell'uomo non trascorra el mosso
idem, 5-428: avvisava il consolo che, fra quegli umori già tanto mossi,
/ mosso da finte e dolorose voci / che l'attor ben esperto all'aura sparge
atteggiar alla favella accoppia, / sì che faccia di vero il falso acquisti.
62-103: la monarchia piemontese non può che seguire l'iniziativa altrui: afferrare l'
dietro a una insurrezione trionfante di popolo che le apra la via.
): i più presumono... che è una macchina mossa da quel prepotente
volta più alla pruova di se stessi che all'autorità e parole altrui, non
leggiero trasportare a creder più la menzogna che la verità. g. b. adriani
nelle lor menti, in quelle conviene che con grave noia si dimori. cesari
idea poetica viene adesso, cioè nel dubbio che s. bernardo vede ragionevolmente mosso
mosso in quell'anima candida da cose che non attiravano più da molto tempo nessuno
noi e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito discenda, ma
13. fotogr. fotografia mossa: quella che appare poco nitida e sfocata, a
dello scatto. 14. mus. che è particolarmente animato; che è più
mus. che è particolarmente animato; che è più concitato rispetto a un tempo contiguo
v. galilei, 2-26: ogni volta che farete muovere qual si voglia parte di
si voglia parte di salto, è necessario che quella corda d'onde la parte mossa
o meno veloce, proporzionato al movimento che precedeva e al carattere della composizione.
con piccolequantità di stronzio e di rame, che si trova a gerfalco in toscana.
di me, perché non voglio che si parli di me né in bene né
gozzi, 4-134: altro non c'è che la prudenza mia, / talor,
la prudenza mia, / talor, che mi trattenga, e non trabocchi,
poco a la monina; e dato che le arà parecchi mostacciatine, verrà a maneggiarti
somigliante al pane di spagna e ai mostaccini che madama comalba serba e promette per tali
/ irmelo mostazo con tale ruina, / che pui non manzerai. cantari cavallereschi,
mostaccio. pulci, 18-93: rinaldo, che smarrita ha la paura, / gli
, 18-22: il nepote di carlo, che si vede / venuto addosso quel gigante
quel gigante pazzo, / altro non fa che dargli in sul mostazzo. giovio,
mostaccio: le rediano, le sgalluzzan che non toccan terra. caporati,
bevanda, nessuno è tanto malcreato, che non vi lasse qualche cortesia de le reliquie
lasse qualche cortesia de le reliquie, che tiene circa il mustaccio. g. c
: oh, via, mò; / che sì, che sul mustaccio io vi
via, mò; / che sì, che sul mustaccio io vi darò / una
intorno al collo più untume e soccidume che non hanno le caldaie de'cuochi.
sempre qualche soldatino... scamiciato che si lava con la neve il mostaccio
, iv-4-112: io non ho già ordinato che gli sia tagliato il mostaccio, per
. 2. atteggiamento del volto che esprime un sentimento, un moto della
aspetto. aretino, 1-17: o che ceffo mastino, o che mostaccio arcigno
1-17: o che ceffo mastino, o che mostaccio arcigno che egli stralunava nel vederci
ceffo mastino, o che mostaccio arcigno che egli stralunava nel vederci così triste!
ferrigno / di restagnon, se sia che mai la guardi, / fategliel tosto
alcuni caratteri radicali, tanto nei mostacci che negli animi. 3. per
ed originali ghibellini, i quali sapete che sempre furono nimici del guelfo reggimento,
quando pur anco il cavaliere estrano, / che non temea di torbido mostaccio, /
iii-148: almeno almeno volentier saprei / che cosa avete a farvi d'un mostaccio
chiamare e trovare da quei filosofi e poeti che le trovarono ne'loro mortali caprizzi,
diversi nomi di dee e dei, che insoma altro non sono che niente.
e dei, che insoma altro non sono che niente. bizzarri, 65: così
t'accostare, mostaccio di padella: che possa esser io squartato se non ti
di madonna angela, ha fatto più che bene, « ideste » benissimo. sicinio
185: non so chi mi trattenga che ad un tratto / non ti metta
vi feci pintar una fortuna, accio che la fusse spettatrice continua d'un gran
continua d'un gran buco di culo che li cacasse in sul mostaccio. comanini,
certo el tagierà el mustazzo. / che un uomo vivo mostra scaltrimento, /
uomo vivo mostra scaltrimento, / e che 'l zioga de spada o sfrenza un stoco
seppe mettere in nove mostacci tutto quello che m. tullio mise in un solo
legno, intagliati rozzamente colla mannaia, che sono appunto gl'idoli che que'miseri
mannaia, che sono appunto gl'idoli che que'miseri adorano. algarotti, 1-vi-139:
medesimi contadini chiamavano altresì burra una vitella che abbia il rostro, cioè il mustaccio
cinghiale], / senza punto saper ciò che facesse, / col mostaccio crudel baciar
effetto ad ortensio di un palpitante astro che ardesse sott'acqua. — con
di cornuti mustacci all'albanese, / che calafatterieno il bucentoro, / sì eh'a
, 1-9-11: tro- vinsi barbieri / che gli lavino e radino il mostaccio / e
il naso lungo e ristretto, i mostacci che coprono i primi labbri. p.
p. della valle, 3-14: volsi che mi accomodasse totalmente alla persiana: cioè
e mento tutto raso e co'mostacci (che hanno le radici larghissime, quasi sin'
. attorcigliandosi i mostacci della barba, che gli aveva grandissimi. 8
varchi, 23-3: com'è possibile che alcuno sia grato verso colui il quale
aretino, vi-280: questa porta, che vi serriamo in sul mostaccio, le
. lippi, 10-27: martinazza, che teme del suo male, / vedendo
teme del suo male, / vedendo che il nimico se le accosta, / tre
, / siete voi il villanaccio / che mi ha fitta la porta nel mostaccio
mostaccio: esprimere con estrema rudezza ciò che si pensa, enunciare francamente cose spiacevoli
vii-127: ancor ch'io m'affatico, che faccio quel che faccio, / ardisce
io m'affatico, che faccio quel che faccio, / ardisce un'insolenza di dirmi
'loro 'mostaccio... che gioia tremenda deve essere! verga, 3-88
non avrebbe potuto più dirgli sul mostaccio che voleva rovinare suo padre callà — fuggire
tratta a la puttanesca, carpendone quel che tu puoi,... dando ad
, 1-56: vedi all'incontro in che intrigo, in che impaccio / si trovi
all'incontro in che intrigo, in che impaccio / si trovi un geometra che
che impaccio / si trovi un geometra che la sgarri, / e l'error se
siri, v-1-353: dolendosi tutta la corte che sua santità su 'l mostaccio di gremonville
sgherro, vecchio, squarquoio e giocatore / che, sofistico in tutto e senza amore
bandello, 2-29 (i-980): che ti mancava, antonio savonaro? che
che ti mancava, antonio savonaro? che ti mancava? tu eri ufficiale e stavi
tu eri ufficiale e stavi agiatamente. che ti mancava? certamente la verga de
, liborio, sopra un cristo, / che non mi levo più dal mio covaccio
brignole sale, 5-373: allor si che il misero... rimarrà sì
sul mostaccio dalla fenditura stessa de'calzoni che gli ha tolti e se n'è vestita
e fu quel pugno di tanta potenza / che tutto quanto il mostaccio gli ha infranto
traditore e furfantaccio, / e degno che gli sia rotto il mostaccio. a
difese dopo anche una berghinella, / che rotto colla rocca avea il mostaccio / a
qualche nuovo caso? -ben sai che sì, e caso che molto importa.
-ben sai che sì, e caso che molto importa. -deh di- melo,
bel mostacciuolo, o mostaccino, quello che v'è dipinto?... -e
.. -e io dissi il medesimo: che crediate che i mostaccini belli non piaccino
io dissi il medesimo: che crediate che i mostaccini belli non piaccino anche a
son pazzi. / ma queste donne, che piace e che garba / in que'
ma queste donne, che piace e che garba / in que'lor mostaccini da pupazzi
così traforello, così furacuori... che è impossibile a vederla e scamparne mai
mostacciàccio. aretino, vi-224: vorrei che una frequente milizia di polmoni rifrustassi il
. buonarroti il giovane, 9-858: che bieco mostacciaccio! / egli aveva un
/ egli aveva un nasaccio, / che voi l'avreste detto d'un montone
, farina, aromi e altri ingredienti, che ha forma romboidale ed è talvolta
], 15: in buona fè, che se la signora madre mi darà sempre
paste di tutti, eccetto i mostacciuoli che sono per v. s. fagiuoli,
, 1-3-41: un mostacciuolo di quelli che ci hanno mandato le monache, che
che ci hanno mandato le monache, che hanno sopra allo zucchero quei rabeschi d'
detto 'mustaceus ', donde pare che sia venuto il nome dei nostri mostacciuoli,
levarsi due graziose voglie, / bramiam che compariscan tutti insieme / canditi, mostaccioli
di essere discreti, e non pigliavano che un croccante o la metà di un mostacciuolo
pasta di mandorle e i « mustazzoli » che fanno le monache in un convento di
, 445: vorremmo poi veder questa, che [un fanciullo] avesse a riuscire
pan pepato, una mostardina di senape che montava il naso. bresciani, 1-ii-716
costoro, e vorrete poi dirmi a che riusciremo di buono. saran pasticcetti alla
. manzoni, vi-1-290: il viaggiatore che s'abbatte a passar per un bosco
a mostacciolo suppone addirittura e come implicitamente che quella disposizione d'alberi è opera premeditata
palladio volgar., 11-21: del mostacciuolo che s'usa in luogo di fermento.
/ e fu sì grande questo mostaccione / che morto cadde il gigante boccone. bandello
per la camiscia e lo tirò sì ruvidamente che gliela stracciò indosso. marco adirato le
toccai un mostaccion nel naso, / che il sangue balzò distante un braccio. negro
mastodonte. mostàio, agg. che produce il mosto, caratterizzato dalla fermentazione
come il marzimino e l'uva mostaia, che ne fa assaissimo. = deriv
, 162: trovarono molte bestie, che si chiamavano mostali, i quali aveano
, 33: fu figliuolo d'uno che facea la salsa e stimperava la mostarda.
un poco de salsa del sinapo, che vui la nominate mostarda, senza la
spicciolate ben mature e buone, sì che tutta quella materia scemi la terza parte
invetriati; e, secondo la quantità che si vorrà adoperare, se ne cavi in
co 'l mosto lungamente, fino a che siano l'uve ammassate co 'l mosto
co 'l mosto e disfatte, e che cominci alquanto a sodare. e si faccia
a fuoco chiaro di legne secche, che non pigli di fummo. e però
2-133: arrivarono qui tutte le civaie che il bali gio. batta, mio fratello
). amari, 1-iii-892: quella che si chiama in sicilia 'mostarda '
volgar., 2-12: per la migrana che sia vecchia, fa'come impiastro delle
no: le mostarde e le salse che si trovano nel matrimonio e nelle ricchezze
mostarda d'amore. -situazione che provoca fastidio, che crea difficoltà.
-situazione che provoca fastidio, che crea difficoltà. fra giordano,
acchetti, 144-82: come martellino sente che 'l signore ha dato due robe a
costoro, manda a pregare il signore che gli ne dia una a lui, peroché
da molti) per quella roba che sta nel ventre, per qualche similitudine che
che sta nel ventre, per qualche similitudine che ha quell'escremento col colore della mostarda
mezzo e nuova atra mostarda / fa che dal naso ai due cognati cada.
.. locuz. -avere a che fare una cosa con un'altra come
col pan bollito: non averci a che fare per niente. a.
quanto vi siete gabbato! avendoci giusto che fare, la predetta dottrina, come
] ornai s'è tanto spaso / che fa venirmi la mostarda al naso.
naso la mostarda / venne sì acuta che la lancia impugna / e grida:
e alla salsa: accontentarsi di ciò che si ha. sacchetti, 99-46:
là se ne fece quattro, tanto che... s'ando sempre al mercato
tale / fa gran bocconi della sapa che / va più adagio poi con la
, 2-292: 'mostardiera': vasetto coperchiato che si mette in tavola, con entro mostarda
un pan-pepato, una mostardina di senape che montava il naso, un peperoncino da
.]: 'mostardina ': erba che ha sapore forte, e suole tritarsi
« mostarèlla », cioè quel giuoco che consiste nello spiaccicare all'improvviso...
mostatóio, sm. enol. strumento che serve per ricavare il mosto dall'uva
portati li dromedari madian a promettere che si beverà vino di noce chiarissimo.
: nome d'una specie d'areometro che serve a misurare la ricchezza zuccherina del
ant. musto), sm. succo che si ricava dalla pigiatura e dalla sgrondatura
di destrosio e levulosio in parti presso che uguali; altri componenti sono gli acidi
tempo passa, / onde ti priego che 'n ciò ti fatichi, / intanto ke
crescenzi volgar., 4-29: innanzi che l'uve si pigino, il mosto che
che l'uve si pigino, il mosto che di quella stilla... metti
bene, or su fa'tosto / or che ne viene 1 castagnacci e '1 mosto
mosto ed assume quello di vino nel punto che incomincia a diminuire ed a cedere la
, un bel sorso del mosto dolce che già bolliva schiumoso a fior dell'uva
mosto. vedo... un ragazzo che tuffa la mano, la leva fradicia
: il corpo mio è come mosto che bolle senza spiraglio. savonarola, i-184:
uno vaso nuovo pieno di mosto e serrato che bolle per ogni verso, ma non
scoppiar la melagrana / come un riso che scrosci e quasi mosto / si liquefaccia in
un mosto inforzato, in una botte che già sapeva di secco. jovine, 5-165
mente mosto): gas, vapore che si sprigiona dai tini dove fermenta il
nella bruna osteria, / può accadere che fuori sia un cielo di stelle,
di uva bianca, fallo bollire fino a che manchi il terzo, dipoi metti a
con pigliare della migliore uva da mangiare che sia nella vigna, stagionata e ben
grani dell'uva, e lo scolo che n'esce si condisce con farina,
mosto, / non n'aio cerchio che sia tanto tosto, / che la fortuna
aio cerchio che sia tanto tosto, / che la fortuna no 'l faccia alentare.
il mosto vieta e biasima, / credo che sia il sogno o la fantasima.
21-3 (ii-162): pensate pur che l'officio si muta, / e che
che l'officio si muta, / e che la malvagia divenga aceto, / cercóne
3-3-223: dove fu mai scritta legge che uno si ubbriachi con vino odoroso e
con vino odoroso e buono, e che a me rompa le budella il mosto?
del mosto: tassa sul vino imbottato che, in età medievale, si pagava nel
lxxxviii-11-612: azzuffati col mosto, / che ti farà posar po'me'la testa,
: tutti balenargli vedrai tosto, / che non sono usi a zuffarsi col mosto
andare a bagnarsi e nuotare, il che in firenze è molto salutifero ne'tempi
granchio con la lira: per indicare che regnano gli ignoranti e glisciocchi. bembo
, agg. ant. e letter. che è nel primo stadio del suo sviluppo
, 1-113: statuto e ordinato è che gniuno vinattiere, overo vendenti vino a
bernari, 4-252: c'è un polverone che appanna la vista, e nel polverone
normale pressione atmosferica o con altro procedimento che provochi la parziale caramellizzazione dello zucchero
. latini, lxv-255: ei scrisse già che la carota acqueta / dolor di
farina di fave o ceci, quel che più tornarà commodo, e noci,
coll'uva più dolce e matura, che si spreme, e si mette il mosto
, a vederla. « amazza, che mostose! » pensò tra sé.
, pieno, abbondante di mosto; che ha odore o sapore di mosto,
mestiero camminare su per quei giacci, che tagliavano come rasoi. fed. della
, / cantante, saltellante, / che 'n vece d'aste e d'arco
magalotti, 19-38: ewi chi poi che la mostosa pasta [delle mele]
dell'area lomb.). -anche: che esprime o è suscitato da vivacità,
: non vói [la peste] che l'uom di lei la mostra faccia:
rocco com'egli è dipinto, / che per mostrar la peste si dislaccia.
quale [cannone] fu bastante a operare che mai don
franzese volse che li spagnoli tirassero più alla città.
due colpi di accetta troncato il capo, che, ben lavato poi e ben netto
tai serpenti si pone orrore alla turba che, tremebonda, mette mano alla borsa
sua persona avvolte in gonne tali / che stancano le man di cento sarti.
... mostrò nudo le parti che con poca onestà si scuoprono in pu-
. castelletti, 22: si gloriano che tutto il mondo sappia chi sono le
mostra. d. bartoli, 9-31-2-105: che i gran personaggi... sfoggin
di pomposa apparenza e, non avendo che basti a poterlo del proprio, si
in quella commissione, aveva appunto dimandato che i protocolli fossero ad ogni seduta publicati
fossero ad ogni seduta publicati. il che non essendosi consentito, me ne tenni
, me ne tenni fuori, persuaso che sarebbe una vana e insidiosa mostra.
mostra. tommaseo, 3-i-72: che il ferro uccisore fosse conservato a mostra
io non so; e ad uomini che avevano grado nella marineria, il fatto,
avevano grado nella marineria, il fatto, che sarebbe riprovevole, non è noto.
e delle sottane più atte a deprimere che a suscitare i salaci istinti di un ammiratore
i-37: prodigi e segni nuovi, che dal cielo / si fan palesi per
bianchini, 2-102: nel 1525, prima che universalmente la divozione al glorioso s.
strofa] faccia movimento, / ancor che paia altrui disordinato, / e faccia
/ e faccia mostra per avedimento / che ciascun guardi chi siede in mio stato
: la mostra del duolo richiede più che il duolo medesimo. scala del paradiso
cioè falsa mostra del ventre, però che quando è satollato, dimostra che ancora
, però che quando è satollato, dimostra che ancora abisogni. f. vettori,
trovassi con le mani vote; il che per le mostre d'animo nelle quali si
questo stesso punto tradita dalla propria vergogna che le corse sulle guancie a far
far pomposa mostra importuna non che dei suoi sentimenti, ma dei più
mostra del cuore, così ben concertata che quella non potea non esser corretta.
vista; apparenza, impressione, effetto che qualcosa esercita su chi l'osserva;
comperare poderi di troppa apparenza: fa'che sieno da utile e non di mostra
tasso, 20-52: l'arme, che già sì liete in vista foro, /
lalli, 7-167: l'olive sue, che fan per tutto / vaga la mostra
della musa nostra / leggeva; il che mi fé stupire assai, / facendo questi
ha una sua mostra tutta sua propria che non si muta. comisso, 7-83
aretino, 20-91: le stelle simigliavano rose che in sul fare del dì si aprano
la panca come un tappeto, badando che gli strappi, almeno i più grossi
volerle tutte sfiorare e aggiugnervi ciò ancora che ne han detto i santi padri ci
e messo in mostra dai violentissimi cuoi che lo cingevano. -sembiante, aspetto
mostra de'due [a- mantf] che d'animata neve / sembran due masse.
sale, 2-258: qual cavalier, che non ancor s'immerge / ne la
politico giudica degli uomini da tutto altro che dalla loro mostra. pellico, 2-481
/ [venere] fa la mostra che far suole / fresco giglio che biancheggia
la mostra che far suole / fresco giglio che biancheggia / fra le rose e le
si fornirebbe, volendo contarti di quegli che in mostra di trafichi a scatafascio gli
la continova sperienza delle cose navali a che cosa vale finalmente, fuor che a
navali a che cosa vale finalmente, fuor che a certa velocità e spediti discorrimenti,
più tosto quando si scaramuccia per mostra che quando si viene a battaglia per da
mostre, e non venir a fatti che le possino pubblicare. buonarroti il giovane,
173: quantunque andato sia in proverbio che il mondo si regoli coll'oppinione e
il mondo si regoli coll'oppinione e che tutto paia qua mostra, vista,
dissimulate e in quelle mostre di libertà che addormentano gl'intelletti e il progresso vero
praga, 4-113: la povera tosa, che capiva il mio turbamento, benché me
di dormire; ma io mi accorgevo che vegliava e che il suo cuore batteva
; ma io mi accorgevo che vegliava e che il suo cuore batteva come il mio
, 6-188: be', io credevo che facesse per la mostra, voi uomini vi
fece una fastosa pompa, perché, parendo che tutto fosse oro, si rinverdessero le
.. parlò a tutti insieme, dicendo che già vedevano quanta grazia gli aveva fatto
tanto ricco, secondo le mostre e apparenzie che avevano visto in sì brevissimo spacio di
mano. vasari, i-425: ancora che giovane morisse, lasciò nondimeno tante opere
lasciò nondimeno tante opere... che ben si può credere da questa mostra
ben si può credere da questa mostra che egli sarebbe venuto eccellente e raro. de
a costantinopoli della più ignominiosa miseria a che può venir ridotta l'infelice condizione umana
. era anche una prova di ciò che il suo padrone aveva potuto attentar felicemente
: era anche una mostra di ciò che il suo padrone aveva potuto attentare felicemente
... tutto l'inganno, sì che, mandato dalla contessa per tutte le
non ho più inteso altro: penso che ne farete mostra per questo carnevale.
e, veduta la detta mostra, comandammo che infra xv dì ciascheduno uomo della detta
di questi fanti del conte guido, che in verità è parsa bella fanteria.
un corpo e riscontro del numero di soldati che lo compongono o esame delle loro vesti
tutti i buccheri: non a tutti quelli che sono sotto l'armi, ma a
sotto l'armi, ma a tutti quelli che ho avuto l'onore d'avere sotto
ragazzi passarono la mostra nello stesso modo che le fanciulle. -schieramento di uno
e fece ordinare di fare la mostra, che fu grande e bella. andrea da
l'ambasciadore... trovò geremia che veniva al campo, egli e daramis,
] piuttosto per fare bella una mostra che per altro militare uso. ariosto,
-giro del campo o della piazza che i cavalieri o i combattenti compivano per
con cimiere inargentate, / e par che lo leon prender vogliate, / per firenze
il re, presente la ragazza, / che quanto adorna e bella si dimostra,
moti scomposti, sventolanti e sferraglianti, che imprimevano in cotesta parte dell'armatura,
compagni, 2-32: i bianchi, che erano rifuggiti in bologna, virilmente s'
gruppo o di una categoria di persone che per lo più abbiano una posizione autorevole
lxxx-3-546: è questa la prima uscita che abbia fatta in publico, con mostra
rinaldo degli albizzi, i-242: vogliamo che, come giungono costì in siena,
. venuti in campo dii provedador griti, che non si sa il numero per non
, 5-228: non usava a quei tempi che i ministri... inaugurassero ogni
: di cose francesi non mi ricordo altro che della mostra di augusto rodin, tenuta
mostra campionaria. manzini, 11-45: che visitare una mostra di rettili fosse come
si facesse intendere a tutti i maestri che erano tenuti migliori in italia, che comparissino
che erano tenuti migliori in italia, che comparissino in fiorenza per fare esperimento di
la merce per esporla al pubblico e che era per lo più collocato fuori di
calimala, 3-301: sia tenuto ciascuno che vende panni oltramontani di ponere lo panno
: i mereiai e l'altre botteghe che fanno le mostre han tante sorte di
han tante sorte di cose di fuori che è una maraviglia per allettar le persone
a man destra, / vedrete uno speziai che 'n su la mostra / tien ben
, i-iii-1-227: chiestogli alcuni libri, che sulla mostra aveva veduti la settimana passata
una bottega di merci, la padrona che mi vidde osservare le mostre mi invitò ad
per abitudine, e che vedo? un enorme cesto di funghi
, 1-22: come fanno quelli drappieri che eleggono luoghi scuri per le mostre,
largo o troppo stretto, e fa'che sempre lasci di quella testa iscempia e
testa iscempia e non pianata un braccio che ispenzoli per mostra. ca'da mosto
tolti, / e canti per dolcezza che 'n ciel vanno. bembo, 10-iv-75:
bei panni mischi e leonati e berrettini che sieno in modona insieme col prezzo di ciascuno
sono stati portati in olanda da quelli che navicano in quei paesi. redi, 16-vii-195
cinto dalle cave di questi gessi, che ritrovai appunto simili alle mostre mandatemi a
dell'edizione. giordani, xiv-8: confido che questa mostra farà desiderare le altre opere
, iv-349: bada bene al lino che io voglio farti filare in modo assai
spicciato. 10. archit. incorniciatura che riquadra il vano di una porta o
). - anche: sagoma esterna che profila il sesto dell'arco.
chiamano gl'imbianchini quella fascia bianca che riprende la forma degli usci.
mostrina. firenzuola, 582: oh che bel vedere è l'imbusto senza un
in tutti i corpi, per modo che al caso del passaggio di un milite
all'altro corpo, nulla più occorresse che cambiarne le mostre. codemo, 323:
(per lo più di un orologio) che permette di leggerne, attraverso il movimento
l'estrema de le quali contenga le linee che ugualmente dividono ciascuna de le 24 parti
a oglio con li segni dell'ore che si conoschino bene. magalotti, 26-131
, i-323: qual è quell'artefice che, fabbricando un qualche oriuolo di nuova
peggio. genovesi, 5-224: prima che si giugnesse ad avere di queste mostre da
: non essendovi nel mio cuore niente che di onesto e di buono, io
ha conservato l'equabile suo moto; il che se trovasi, si può ragionevolmente conghietturare
igrometro o igroscopio,... che chiamò mostra umidaria. 13. marin
. 13. marin. appello notturno che sulle navi da guerra viene periodicamente dato
14. mus. disus. segno che si poneva alla fine di ogni rigo
coferati [tommaseo]: ogni volta che alla fine di un verso d'ogni
forestiere come cittadino o contadino di firenze, che comperrà per sé o per altri alcuno
e'si fornirebbono con facilità grande di che sorte e'volessero: e caso che
che sorte e'volessero: e caso che quivi non si satisfacessero, potreb- bono
, quando vanno a presentarsi a coloro che ne cercano. es.: « ieri