creatore, resta che il male che si 'ama sia quello
creatore, resta che il male che si 'ama sia quello del prossimo
rosso, vii-510 (54-2): ricòrdati che tornarai en cenere, / corpo tristo
di terra e limo d'orti, / che toma in fumo. chiabrera, 1-ii-412
, ma dal limo della terra, che dispose con sì stupendo ed ammirabil magistero
limo. periodici popolari, i-14: che è forse la donna? non è ella
446: a cristo mi donai che mente e senso / trasfigurasse nel mio
. cieco, 32-23: se costui che vien fosse il dio marte, /
dio marte, / io t'avviso che nulla o poco il stimo, / anzi
, con un sol colpo in guisa / che i sensi perderà non che le risa
guisa / che i sensi perderà non che le risa. -mondo.
novello, anima eletta e pura, / che 'n questo basso, oscuro e freddo
ferraù per tutto era fatato, / fuor che là dove l'alimento primo / piglia
ventre ancor serrato: / e fin che del sepolcro il tetro limo / la
argentate piante / a l'indorato crin che il sole oscura. n. villani,
in fondo, sì è buona, che cuoce tosto li legumi. palladio volgar.
o di paduli,... e che non vi nasca alcuno limo giammai.
e vasi ed olle / adopran tanto che si scopre il limo. -sostanza
, e nel palato, e gingive, che con gran fatica parlare potevano.
mia, e sono fiso in un limo che non trova fondo. petrarca, 366-116
, 187: or qui con vien che sian le menti sciolte / d'esto terrestre
menzini, ii-ii: tu fai sì che de'tuoi raggi ardenti / al forte folgorar
alma di- vegna / qual specchio, che per sole arde e sfavilla, / onde
, schiva del terrestre limo, / scorge che sol felicitade ha il regno / nell'
volte fu sul punto di perdersi! che limo di fiacchezza e di facile entusiasmo
prodotto dall'azion eerosiva delle acque, che viene trasportato in sospensione nel corso dei
letto, alla foce 0 sui terreni che hanno subito inondazioni. -geol. limo
limo emipelagico: quello a deposito lentissimo che si trova nel fondo degli oceani.
terreno, come sono quelle dei fiumi che corrono fra terra, e queste saranno
di sabbie, di pietre rotolate, che i fiumi portano nel mare e depongono
a significare il pol- viscolo minerale tenuissimo che sia diffuso per l'aria tenutovi sospeso
. martini, i-163: apresso sono sassi che tengano alcuna quantità d'acqua, massime
alcuna quantità d'acqua, massime quello che è rosso over sanguigno, e genera
regno suo vien l'amoroso vime / che lega i petti nostri, adorna e cura
sarò il primo / ne 'l deretan che dee far questa via, / ché tutti
prima tornata polve e limo, / che l'amico, il parente e 'l buon
a'piedi. se ne vestivano coloro che apparecchiavano le vittime pe'sacrifizi, come
l'ha curato, ma ho paura che non siamo a nulla; ci ho un
t'orchis abortiva 'di linneo, che cresce nei prati alpini umidi: le
govoni, 1137: versa la pioggia che arrivò in ritardo / l'inutile ricchezza
arrivò in ritardo / l'inutile ricchezza che le pesa / come dagli argini squarciati
per la sbavatura dei pezzi metallici, che ha come organo di lavoro una limola
. pascoli, 1-711: spero che tu verrai presto a fotografare, per
qui alla bussola tre anni fa ricordo che siamo entrati una volta in un gruppo numeroso
numeroso,... tutta gente che si conosceva da poco ma in vena di
dirimpetto. arbasino, 65: ma quel che vuol sapere, dice a un tratto
cercava di passare il tempo al meglio che si poteva, non mancando mai sorbetti,
. gadda, 547: potete ben capire che cos'era, da lei, una
limonare. limonato, agg. che contiene succo di limone, che ha
. che contiene succo di limone, che ha gusto di limone (cfr. acqua
targioni tozzetti, 9-405: ingemmamenti imperfetti che mostrano una piramide di tre facce triangolari
entrato è avvolta di un odore di limoncèlla che sembra vaporare dalle fondamenta.
detta anche limoncello di napoli), che produce un frutto di piccole dimensioni,
grande arbore, et i frutti poco più che noci, allegati, di sottil buccia
... d'una biondezza falsa, che ora pendeva in bigio, ora in
, 2-513: o bravo comentatore e degno che tutto napole gli applauda con le citrangole
a un gran pezzo quell'acido invelenito che si sentiva in quell'acqua.
118: paiono più tosto limoncini, che si mangiano similmente con la buccia.
cosa. 2. agg. che ha il colore del limone. 5
la presenza di numerosi peli succosi, che producono un succo assai acido, usato
succo assai acido, usato, oltre che per preparare bevande, per l'estrazione
prima si cuocono nell'acqua, tanto che intenerischino. galileo, 4-4-265: pagai
4-4-265: pagai due soldi un limone che valeva un soldo e non più.
v'è le due brune / odorose bevande che pur dianzi... i.
la vita è come un limone, che, quando una mano ignota al bel frutto
guadagnoli, 1-ii-239: son io forse che dico ai caffettieri, / che invece di
io forse che dico ai caffettieri, / che invece di limone, empian d'agresto
limone ponzino; varietà di limone, che produce grossi frutti di gusto gradevole.
limone. -giallo come un limone: che ha un colorito giallognolo, indice di
essenza di limone 'è l'olio volatile che si estrae o per distillazione con acqua
moravia, xi-182: « non dici che non sai dove mettere i soldi?
denti. -limone spremuto: persona che viene messa in disparte dopo essere stata
per trarne tutti i possibili vantaggi o che ha esaurito tutte le sue possibilità.
, i-827: scrittore è anche colui che ha * con le labbra 'meno
lxvi-2-253: marina briancesca fu la prima che usasse limonea, oggi detta sorbetta, della
capitato certe torbide aranciate e limonee, che dio ce ne scampi. dossi, 3-21
: 'limonèa': una polvere per bibita che si fa mescolando zucchero ed acido citrico in
in polvere, ovvero acido tartarico, che si aromatizza coll'essenza di limone,
. bianciardi, 3-34: a quelli che restavano in sala pensava la sorvegliante del
fino e xxv datali e toy xii ananze che siano ben sugossi e meza libra de
meza libra de prugnolli e toy li pulii che tu ay e miti a lessare.
cosa esser più cagioni efficienti, avvegna che una sia massima de l'altre.
de l'altre. 2. che è il più rilevante, il più considerevole
parte del genere umano. -ant. che ha grandissima rilevanza numerica; numerosissimo (
dell'aquilone e preparerà molto maggiore moltitudine che prima; e verrà...
carri... era sì massima che dal principio alla fine vi era di spazio
. scrise in un suo libro, che si chiama timeo, che la terra col
libro, che si chiama timeo, che la terra col mare era bene lo
bene lo mezzo di tutto, ma che 'l suo tondo tutto si girava a
fisso in floriana. 3. che raggiunge il grado, la misura o il
391: sieno gli argini talmente alti che sieno capaci delle massime piene, le
, 1-205: è cosa notissima, che i pianeti, girando incessantemente per le orbite
'probabilità massima': questa è tutta quella che produce naturalmente nell'uomo un assenso opinativo
determinato periodo di tempo. 4. che è al suo più alto grado di diffusione
massimo splendore. 5. che ha rilevanza essenziale e capitale; che
. che ha rilevanza essenziale e capitale; che costituisce un valore, un significato,
un significato, un'esperienza fondamentale; che appartiene all'ordine dei valori più importanti
sono le mosche, i vermini, che avvegna che sieno cose piccole, sono
le mosche, i vermini, che avvegna che sieno cose piccole, sono massime,
: proverò a lungo questa sentenza, che giudico di massima importanza per combattere con
. -che ha evidenza assoluta, che ha valore universale. tasso,
sono in guisa credute per se stesse che non hanno bisogno di prova.
di prova. 6. che è il più importante, il più famoso
il difetto di queste nozze e veduto che la diritta via era questa e che
che la diritta via era questa e che noi potea d'altri ch'ella per lo
però il si recò ad sé, che vide che cadea pur a lei. s
il si recò ad sé, che vide che cadea pur a lei. s. caterina
qua lunque principio, dicendo che con lei iddio cominciò lo mondo e
sì ch'io gli neghi l'onore massimo che può ambire. muratori, 8-ii-45:
: quando entrai alla minerva, trovai che da lunghi anni li gran magistero dell'ordine
di gran croce, massima delle onorificenze che un ministro in italia abbia facoltà di
pulci, 4-83: videgli ancor, poi che più a lui s'accosta, /
7-170: stiano sani e s'accertino che lor due mi sono il massimo richiamo in
in italia. 9. che consegue un altissimo o il più alto grado
. del papa, 6-i-140: credo certo che il massimo aiuto, e perawentura anco
, la rappresentanza nazionale deve vagliare a che la massima indipendenza dell'individuo si concilii
massimo incremento sociale. 10. che si manifesta nel modo più grave,
leonardo, 2-382: rarissime sono le volte che il volar delli uccelli sia fatto per
denudata carne. ma 'l massimo danno è che dopo il discenso dell'obbliquo suo moto
è dunque vero, mi dico, che iddio è giusto fino a fare il male
tutti. giordani, i-2-322: dicevano: che si può sperare di buono da un
, venero gli uomini dotti e quelli che coltivano le scienze e le belle arti
e raffaello. giordani, ix-21: che pitagora strignesse tutta la pratica della sapienza
: non dissimulò [il foscolo] che il massimo de'guerrieri [napoleone] potea
il massimo poeta. 14. che è il più elevato in una gerarchia,
di tutti. caro, 12-i-74: credo che la medaglia fosse coniata quando egli [
aveva una sopratenenza suprema, così pare che nell'altre città quelli che dicevansi dpxieoet
così pare che nell'altre città quelli che dicevansi dpxieoet avessero una simile autorità,
dicevasi primo, in quella medesima maniera che qui in roma chiamavasi massimo, méyicmx
: sappi, o maximo monarca, che a te incontra, occidendo el tuo fiolo
ii1-6- 384: quel cesarotti, che poi scrisse i due libercoli della democrazia
di propensione forastiera e prestigio d'autorità che per opinione fondata e studio dell'opere
riccati, 2-259: a me pare che questa idea... sia la più
accogli con un sorriso gli ultimi affetti che ti mandano i tuoi conterranei gli amici
amici tuoi; e prega l'ottimo massimo che possiamo almeno rivederti nel cielo. pascoli
è amore di primazìa. e poi che dio è massimo e primo, nella
regina / massima, tutta vista, che traguardi / la vita de'mortali in varie
, 4: qui comanda giove ottimo massimo che voi vi fermiate: e resistendo rinoviate
rosso, 109: sognò... che giove ottimo massimo, essendo molti fanciulletti
onorifico. giordani, iii-21: confido che la vostra imperiale altezza non si sdegni
si sdegni di guardare benignamente al cuore che mi dettò, e accolga queste carte piene
il quale chiamò voi suo figliuolo allora che l'europa ad una voce gridava lui
querimonie fece, tante pretese avanzò, che guido ottimo massimo rimase turbato.
della pena): la pena più grave che può essere comminata per un determinato delitto
,, 2-315: tu ti meravigli che gli abbiano dato quindici anni, ma
quindici anni, ma io ti dico che non gli hanno nemmeno dato il massimo.
delle serie aritmetiche, si può osservare che per lo più sarà la più comoda
lo più sarà la più comoda quella che formano gli esponenti, cominciando dal massimo
i meridiani terrestri sono circoli massimi, che si tagliano ne'poli della terra. i
un programma; nemmeno i socialisti, che si vantano di averne due, il
. pascoli, 1-824: i libri che avresti in deposito, sono, per
molti falsi filosofi s'ingannano, mentre che con lunghe e molte questioni, sì come
45'. mamiani, 10-ii-247: ciò che la mente considera come semplice in un
un sistema di cose riducesi a questo, che sia là dentro in modo correspettivo il
minimo, sì un massimo di cupidigia che appassiona i giudici, siano essi d'altrui
classe di grandezze matematiche, la grandezza che è rispettivamente non minore o non maggiore
* termometro a massima 'dicesi quello che indica in una maniera durevole la temperatura più
solo massima): il punto più lontano che il sole raggiunge nell'orbita della sua
quelle donne, massimo alla mia, che impossibile saria il dirlo con parole. grazzini
, 2-243: benché bartolomeo fusse anzi che no vecchietto alquanto, era nondimeno rubizzo
costruire su una determinata pratica una teoria che, coincidendo e identificandosi con gli elementi
massimo, io sentivo per analogia lo sforzo che ci costava quella conversazione squinternata.
deledda, iii-95: quanti anni tu credi che ella abbia? sedici al massimo;
. piovene, 1-228: tutti prevedono che essa avrà una condanna, non però
, e guidate da capi massa, che condussero la lotta contro le truppe francesi
grido dei massisti calabresi durante la guerriglia che sostennero contro i francesi del generale reyner
cica lagamba è la più coraggiosa massista che ci sia. con lei i giacobini
). massivo, agg. che si riferisce alla massa di una
rilevante. 2. massiccio; che si muove o si compie o agisce
, ecc.). 3. che si somministra in grandi quantità (la
castagneda], ii-139: il frutto, che rendono questi arbori, è la nuce
questi arbori, è la nuce, che noi chiamiamo muscata, che nasce come
nuce, che noi chiamiamo muscata, che nasce come un pesco, e nella grandezza
gli è molto simile, e poi che ella è matura, la colgono e
va aprendo e getta fuori alcune fogliette, che sono il massiz. e tolte via
questo pomo, ch'è la nuce, che poiché gli è tolto via il massiz
pagliuola negra del colore della castagna, che poiché ella è molto secca, si
, sm. roccia di grandi dimensioni che affiora dalla terra o è interamente affondata
. manzoni, ii-5: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
/ scendendo immensa piena, / le cittadi che il mar là su l'estremo /
masso nel quale in antico gli eremiti che vivevano colà... si facevano trasportare
iii-1-938: è probo di gonnàri / che dà fuoco alla mina, / che rompe
/ che dà fuoco alla mina, / che rompe i massi con le mine al
striati: blocchi rocciosi di dimensioni variabili che si trovano nella maremma toscana, caratterizzati
piero di pippo, 1-i-200: per quelo che io ci conosco, voi vi potresti
pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si dice asprone, specie di
ornatissimo tolto dal piranesi anch'esso, e che posa sopra gran massi di pietre.
oliva, 129: fu pietra sì grossa che, senza violenza di ferri e senza
tormenta languido sirocco gli assetati / caprifichi che ondeggiano su i gran massi quadrati /
, si precipitò da'massi, sì che si sfracellò. salvini, 23-260:
, in agguato sotto le acque, aspettano che le navi, travolte dal turbine,
detrimento da un gran masso di sassi, che dietro consumava la tela, fu tolto
non le riuscì di far altro danno che di ferire 304 persone con sassi e massi
cuore ai suoi piedi, un cuore che mi pesava come un masso di piombo.
. emiliani-giudici, 1-59: fatto è che la esistenza di lei [crezia]
involta in un gran masso di tenebre, che un collegio di archeologi tedeschi..
là ammirava quei grandi massi di nebbie che erravano per la valle. 6
masso di granito, su quella rocca inespugnabile che è il popolo, sarà non altro
è il popolo, sarà non altro che una speranza irrealizzabile di pochi onesti e
e non murato a masso, non pensando che dovesse portar tal peso.
'vale dormire fortemente, in modo che sia molto diffìcile svegliarlo. 9
in medicina. il dolor mi penso io che sia nell'animo, come una ventosità
nel corpo. una pittima solamente, che vi facciate al core di quel masson d'
. spallanzani, 4-i-64: le pietre che qui imprendo a descrivere sono state prese
tutti i suoi figli. tristi i figli che negano soccorso alla madre; più tristi
soccorso alla madre; più tristi quelli che alla madre, che ne ha necessità,
; più tristi quelli che alla madre, che ne ha necessità, calunniano gli uni
e allora consigliere di minoranza, pretese che il comune avesse sempre l'obbligo di pubblicarlo
voialtri massoni mangiapreti, la vi brucia che questa brava gente non perda la sua
a voialtri miscredenti! 2. che sostiene le idee o i fini della massoneria
di costru zione, oltre che un rigido sistema di collabora
la sua dabbenaggine, ha ormai compreso che invece di regnare, come gli era promesso
, ii-17-200: al lodi dovreste dire che fa male ad attaccare la massoneria. la
sinceri appunti sul futurismo è questa: che possiamo rimproverargli moltissimi difetti -abuso della
frastornante; ottimismo fanciullesco quanto il pessimismo che rifiuta;... possibilità di
una nuova massoneria intellettuale, ecc. -ma che dobbiamo riconoscerlo... come l'
avanguardia. palazzeschi, 5-108: bisogna sapere che gobbi formano una naturai massoneria, e
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio della
-ci). che si riferisce, che è proprio della massoneria o dei massoni
io pensavo... ai danni che può fare e sta facendo allo spirito italiano
, simbolo di dio o delta raggiante che, anteposti al nome o alla firma
sentir recitare... una filastrocca, che è per le stampe, c'entra
iv-2-149: il massonizzaménto del socialismo, che era così opposto alla massoneria di origine e
massoniz? ato, agg. raro. che ha acquisito princìpi e metodi ispirati alla
dunque, per me, nient'altro che un esempio di questa estensione e di
allora nella prima veduta un monte, che, alto per venti braccia, sì ampio
braccia, sì ampio era per larghezza che, avanzandosi con la sua pianta molto
panzini, iv-408: 'massoterapia': voce medica che vuol dire uso terapeutico del massaggio
vischiosa, che si trova nel fiore delle orchidacee;
qual s'ascende sopra il mastabè, che tutto è fatto di marmi finissimi.
: non essendo io manzoniano (il che credo, o prego, mi sia lecito
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio di
-ci). che si riferisce, che è proprio di mastalgia. mastatrofìa,
connettivo, con caratteristiche granulazioni protoplasmatiche che possono essere colorate per metanomasia con colori
. mastellàio, sm. artigiano che fabbrica botti, bigonce, mastelli e
mastellata, sf. quantità di roba che può essere contenuta in un mastello
benissimo e dipoi mettetele in un mastello che abbia doi over tre busi nel fondo.
un mastello, e bagnola fino tanto che è benissimo sfiorata e disfatta. a
. neri, 1-6: il sale, che è nelle conche o mastelli, quando
replicare, colla sua solita grazia, che se per inargentare una casa era sol
possibile, i proiettili, nell'atto che cadevano o appena caduti. saba, 533
[gli scolari] vollero per ogni maniera che ogni uno di barca mangiasse. non
viaggio passò ancora insino a quel luogo che ora chiamiamo capo de'mastelli, che
che ora chiamiamo capo de'mastelli, che vuol dire degli alberi, il qual nome
diede per cagione di alcune palme secche che alla vista rappresentavano mastelli o arbori rizzati
aveva ricevuto notizie da candia in una lettera che pareva portare in sé l'odore della
una candida vischiosa confettura di mastica greca che gli idrovolanti bassi leccano golosi rombando.
assai furbo, conosceva minutamente tutto ciò che avveniva nel divan (sede governativa),
lei / fra centosette, quella / forse che amato avrei /... /
e mastice. masticàbile, agg. che si può masticare; di sapore gradevole
quella magrezza e quel non so che di duro e di tiglioso che gli
non so che di duro e di tiglioso che gli rende così poco masticabili ai
palati. carducci, ii-13-157: che bel porco, caro brilli, qui presso
fiacchi delle mascelle. -anche: persona che ha le guance gonfie e cascanti.
dicesi familiarmente e in ischerzo di persona che mastichi lentamente e con difficoltà, come
; ed anche per uomo paffuto, e che parla come a bocca piena.
masticabròdo, sm. scherz. persona che parla biascicando le parole. -anche:
.. cavarsi di bocca il sigaro, che fin allora avea masticacchiato dispettosamente anziché fumato
; l'avevo fatto, e difeso, che è più difficile, tenendo lontani magnaccia
e tutti gli amici del cuore, che succhiano quattrini a noi che facciamo la
del cuore, che succhiano quattrini a noi che facciamo la vita. =
. masticalentìschio, agg. letter. che mastica in continuazione bacche e resina di
fregnone, quel ragazzaccio ma- sticalentischio, che va palpando e segando chi ha la
ha la ventura più grossa? quel che chiappa e poppa? = comp
di masticare *), agg. che mastica. -al figur.: che vivacchia
che mastica. -al figur.: che vivacchia, che vegeta. - anche
. -al figur.: che vivacchia, che vegeta. - anche sostant.
. cavalca, 20-491: pare che i denti ti mastichino, come pane
. prima richieggano rari cibi ed eletti che possano con tutti e'denti masticargli.
chi medita puramente, ha più fatica che di diletto e però si assomiglia più
assomiglia più a chi mastica il cibo che a chi lo gusta; e chi puramente
puramente contempla, ha più di diletto che di fatica e però più si assomiglia
più si assomiglia a chi gusta il cibo che a chi lo mastica. a
suoi denti intatti e rispondeva con sarcasmo che pareva sdegno d'uomo superiore per tutte
xlvii-237: né mastica mai ben dente che crolla, / né puossi far di
mangia consolato e mastica bene, tanto che sia liquido, perché è più leggiere
: la zanina era forte debole e che non poteva masticare. fasciculo di medicina
perfecti [gli intestini] forno rivolti aciò che per più longo spazio di tempo el
imperoché, se non se ritenessi, bisognorebe che l'uomo pigliasse continuamente cibo e mastegasse
mal cresce più invetera, / tanto che quasi son ridotto al lastrico; /
romei, 109: -non mi mancherebbe altro che costui... mi mandasse
fumo d'acqua vita quei pochi danari che ho incassato con tanti sudori. -piano,
ho incassato con tanti sudori. -piano, che ci è ancora da masticare per un
. foscolo, xiv-375: ecco ambrogio che mi reca la tua lettera, e che
che mi reca la tua lettera, e che mi trova masticando per forza un pezzetto
, 2-84: non pensano mai ad altro che a farsi ben incipriare le parrucche,
rimedio. cellini, 532: volendo che i tua smalti venghino begli, bisogna
agio di masticare e succiare queste zuccherine che v'abbiam messo in bocca. petruccelli
viaggiate. masticate oppio... che so io? carducci, iii-23-302: il
poeta ammirava la « santa canaglia » che nera di polvere e masticando le cartucce
ella sputava sul ginocchio enfiato l'empiastro che andava masticando. pavese, 4-201:
c'era il vecchio, l'oste, che sciacquava damigiane masticando la cicca.
mattina vi faceva uno guazzo in modo che averebbe quasi pieno uno boccale. zucchetti,
201: lo stesso dico della colla che serve per masticare, qual essendo amara
conferisce alla sanità nel succhiare quell'amarezza che tramanda. piovene, 10- 52
derivante da eccessiva bramosìa. il cane che 'mastica 'il selvatico ucciso,
jovine, 21: c'era ima macchina che masticava la pietra viva di petrella con
salmo, e non inghiottirlo saldo, però che se ne perde la dolcezza del sapore
la profonditate de la divinitade de cristo, che non fanno in predicare la gente.
masticava un caso acerbo e amaro / che molto star mi fa dubio e perplesso
): gli uomini saggi, prima che la parola gli esca di bocca, la
bene, ma i trascurati, e che troppo di loro presumeno, dicono tutto
di loro presumeno, dicono tutto ciò che loro vien a la bocca. leonico,
si dicono 'masticar le parole prima che parlino ': quelli che non le sprimono
parole prima che parlino ': quelli che non le sprimono bene, 'mangiarsele',
sprimono bene, 'mangiarsele', e quelli che peggio, 'ingoiarsele': quelli che penano
quelli che peggio, 'ingoiarsele': quelli che penano un pezzo, come i vecchi e
masticando, gusta, quasi un aromato che sia condito co 'l zucchero, il
polonia. a. cattaneo, i-268: che vita per amor di dio è quella
di dio è quella di un vendicativo? che crucci al cuore nel ripescare e masticar
ripescare e masticar di continuo quell'ingiuria che ha ricevuto! g. gozzi, 3-3-262
proprio ingegno, cuocendo e masticando quello che hanno studiato, finché si converta in
intanto, masticando e assaporando la soddisfazione che aveva ricevuta,... si
della loro bella compagnia, è segno che c'è il suo buon motivo. era
le strane sillabe tenaci ed elastiche, che ritrovavo ogni volta sempre più nuove.
8: per aver l'uomo più che non el so, / pensa ripensa e
ripensa e mastica fra lu / tanto che perde il capitai del prò. berni,
: alto signore, / la guerra che con te m'inviti a fare, /
/ sicché con meco certamente mastico / che tu se'morto e sei corpo fantastico
fagiuoli, vi-196: soggiungeva, poi, che voi studiate / e dì e notte
. fagiuoli, ix-79: né credo che un sonetto a masticare, / quand'anche
del mondo. libri bene scelti e che avrò il tempo di masticare in solitudine
, erofilo a me domanda il mio; che dovemo fare, che via tenere per
il mio; che dovemo fare, che via tenere per venire a qualche notizia:
.. deputò e scielse alcuni cardinali che dovessero con maturità e con prudenza masticare
ben questa faccenda: / e pur che laura dorma nel mio letto, / in
: vossignoria... mi dica che gli paia di questa mia filastrocca senza
brancoli, 4-294: i catanesi, che... cicalavano come ai bei
piccina masticare certe inezie, in modo che niuno ragionevolmente l'avrebbe potuto giudicar innocente
una bocca piccina a masticare non so che inezie. della casa, 5-iii-347:
: mi va masticando certe magre ragioni che fanno pietà. emiliani-giudici, 1-255: gli
mare e masticava nel suo dialetto parole esotiche che rapivano nino. -in costruzione
arrampicatosi nella botte che l'attendeva in piazza, [il
mastigando in lor lingua, sin tanto che nundino e torquato, avendo salutati tutti
molti... tutto il dì pare che pur mastichino salmi e paternostri e non
donzellissima, né le si vede altro che masticare avemarie ». segneri, iii-i-ioi:
a. cattaneo, ii-15: oibò! che vita malinconica fa la signora tale,
le labbra, si sarebbe potuto dire che andasse masticando i salmi dell'uffizio.
tenue sacrificio di prolungare le abituali preghiere che egli sapeva d'altronde rendere interminabili masticandole
mastica! gallani, 17: voglio che voi, donne, solo ne facciate
e più sodo ingegno in capir le ragioni che gli uomini, ai quali bisogna ben
sottosopra e dinanzi e di dietro, prima che la v'entri. oddi, 2-65
-di grazia non ne parliamo più, che quanto più si masticano più puzzano.
2-58: alcuno per ventura vorrebbe qui che io dimostrasse le varie maniere,..
masticarlo co'miei denti alla posterità, che, infingarda, pascendosi de'miei troppo
nelle città sei sì stucco di femmine che masticano e ruminano e biascicano l'amore;
e ruminano e biascicano l'amore; che a trovarne che a questo non pensino,
biascicano l'amore; che a trovarne che a questo non pensino,...
umore. nievo, 686: persuasissimo che il minato m'avesse reso un vero
govoni, 9-26: ora son qui che mastico l'autunno / che così tardi
ora son qui che mastico l'autunno / che così tardi s'accorge / dell'inutilità
: venne ad aprirmi un cameriere tedesco che il ministro aveva portato seco dalla legazione
guerrazzi, ii-28: i preti dei pari che i tiranni a masticare la italia ci
da noi reinhard... mi sembra che non abbia intenzioni di rimetter piede in
disse john: - è il libeccio che màstica duro! 14.
de amicis, x-76: ecco una cosa che i nemici arrabbiati dello zola non possono
mastichi qualche pochino? -chiese al bolognese che rispose con un cupo silenzio. gramsci,
di attualità, non v'è studente che abbia masticato un po'di scienza economica
giornalista versatile e un po'retore, che intervenivano:... « il
.. ti serviamo noi... che dicevi? ». pratolini, 10-244
il proprietario, un ex della gali, che fa i suoi interessi naturalmente, ma
fa i suoi interessi naturalmente, ma che ne mastica del lavoro. pasolini,
masticava d'ospedali, e sapeva quello che doveva dire e che doveva fare, per
e sapeva quello che doveva dire e che doveva fare, per farsi rispettare.
, però ch'io non gli dia che mastucare. -masticare amaro: v
spassi ch'avete in venezia non so che dirmi, perché mi fanno masticar salina solo
, 1-623: il mastai, nella guisa che ogni prete dabbene dopo avere per tre
elmo e la corazza / al meglio che potea si riparava; / ed attendea a
. tassoni, 314: la canaglia che adesso vi comanda / fu vostra serva
, e rovinare il negozio. del che mi pare di accorgermi da alcune parole
da alcune parole del zio carlo, che finora ha approvato tutto il fatto da
, sì per essersi dovuto intender prima che stampasse, come per aver non dato fuore
[del ritardato approvvigionamento], / che son usi a tener la pancia piena;
si scorge a una mestizia tale / che la mastican tutti più che male.
mestizia tale / che la mastican tutti più che male. note al malmantile, 1-325
equivoco del verbo 4 masticar male ', che pare che voglia dire 4 la 'ntendevano
4 masticar male ', che pare che voglia dire 4 la 'ntendevano male ':
': e vuol poi dire, che 4 masticavano male ', perché non mangiavano
, perché non mangiavano, non avendo che mangiare. moniglia, 1-iii-17: e che
che mangiare. moniglia, 1-iii-17: e che sì, ch'io lo sdruco;
.. era un tipo strambo, che vendeva rosari e coroncine, e dava
tutte le donne un po'belloccie: tanto che gli uomini cominciavano a masticar male.
, 9-119: era già un pezzo che firenze, passato il primo entusiasmo per
.. bisogna abbandonare tutti gli amici che non sanno masticarsi la lingua, e tenersi
lingua, e tenersi quei pochi buoni che sei sicuro la pensano come te.
non penserei a vendicarmi, sicuro, che le genti la pren- derebbono a bene
. invar. scherz. persona che si spaventa per un nonnulla, eccessivamente
masticatìccio, sm. materia masticata o che si sta masticando. -in partic.
al mio cervello senza senso, con dire che la sfera sarà di punti e di
, 4-466: un'interpretazione... che solitario digrumava a più riprese fino a
fagiuoli, v-55: l'asin però, che non la vuol più cotta, /
erba masticata in bocca / per veder che vuol dir questa faccenda. 2
. cocchi, 4-1-49: si stima che l'uso del tabacco o masticato o fumato
annunzio, v-1-248: ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là
16-iii-125: non è un miracolo ciò che dioscoride e plinio hanno scritto per cosa
scritto per cosa considerabile e singulare, che sul bassilico masticato ed esposto al sole
: ancora ci è un altro mancamento che passa il tutto, e questo è se
discosto, et è de'gran mancamenti che possa avere 'l drappo. tramater [s
: i cardatori chiamano lana masticata quella che non è lavorata a dovere da'cardi
e.... ha scritto che si tiri egualmente la fabrica perché non paia
ella è mentita ed inutile, mostrando che queste virtù tanto masticate da'nostri scrittori
se non il dì sequente, dicendomi che qualunque avesse la inventiva presta, la
galileo, 4-1-453: su la speranza che qualche osso o lisca possa attraversarsi in
sm. catenella di anelli di ferro che si pone in bocca ai cavalli per
]: 'masticatolo ': lo stesso che masticatorio. idem [s. v
. (femm. -trice). che mastica, che muove in continuazione e
femm. -trice). che mastica, che muove in continuazione e ritmicamente le mascelle
le mascelle. -in partic.: che mastica tabacco. tramater [s
s. v.]: 'masticatore': che mastica, e propriamente dicesi di chi
contenti. 2. figur. che ha conoscenze scarse e male assimilate in
.]: 'mastigatóre ': morso che è il ferro ornato di anelli,
è il ferro ornato di anelli, che si mette nella bocca de'cavalli,
tela, racchiudente sostanze inducenti appetito, che si pone di traverso in bocca al cavallo
masticare1. masticatòrio, agg. che è proprio, che si rife
masticatòrio, agg. che è proprio, che si rife risce alla masticazione
rife risce alla masticazione; che è in rapporto, che serve
alla masticazione; che è in rapporto, che serve alla masticazione. -anat.
lato (e, a seconda dell'azione che compiono, si dividono in elevatori
, 166: lentamente don calogero capiva che un pasto in comune non deve di necessità
]: * masticatorio ': sostanza che tiensi in bocca e che si mastica per
: sostanza che tiensi in bocca e che si mastica per eccitare la secrezione e
': cosa da masticare, sostanza che aumenta la secrezione della saliva; e dicesi
mastice, del gengiovo ed altri ingredienti che si masticano senza inghiottirli, per promovere
primo maggio cantato dalla favola partenopea e che descrive napoli trasformata in un solo masticatorio
. masticazione. 2. sostanza che si mastica o che si è masticata
2. sostanza che si mastica o che si è masticata a lungo; avanzo
2-13: l'attraimento di quell'umido che si cava ed attrae in cibo, è
attrae in cibo, è corruzion di quel che nutrisce, il quale dentro al ventre
per l'ostinato tormento delle gengive, che da sessanta e più giorni mi travaglia
il rumore delle ruote cerchiate di ferro che s'avvicinava, simile a una masticazione
mescolatori, al fine di incorporarvi sostanze che ne migliorano la plasticità.
. anche sf.). resina appiccicosa che trasuda dal lentischio (pistacia lentiscus,
rinascimentale. -anche: umore gelatinoso che fuoriesce da talune piante e solidifica all'
sopra dette; è la mastice però che ella rauna le parti de'membri insieme e
chio, del qual si ragiona / che ci abbonda di mastice per tutto: /
a natura venenosa. adunque si conviene che quando grava, sene cavi fuori incontanente
cavi fuori incontanente: e di quelle cose che dopo 'l lor mangiare danno aiutorio,
seme, se è in cosa a dorare che sia verde, verderame. sermini,
, 360: fidandosi di loro più che d'altri, molto li missero innanzi,
altri, molto li missero innanzi, tanto che camar- lenghi dell'entrate della mastice li
'l mondo non si trova mastice altro che solo in questa isola di scio. marsilio
ii-29: la mastice è una ragia che si cava del lentisco. la migliore è
del lentisco. la migliore è quella che risplende a modo di lucciole, che è
che risplende a modo di lucciole, che è candida come la cera bianca di
. questa si mescola con le cose che si fanno per nettare e'denti e ne'
ribatte gl'infiati delle gengìe. quella che nasce nell'isola di scio è tenuta
, l'accomodò con tanta diligenza, che da quel tempo in poi non ha né
si servono di altro nei lor rimedi che d'olio di mastici, d'olio di
di trementina e d'olio del cancaro che non vuò dire, fan rinegar la lucerna
mondo, come quelli quatro arbori o cinque che somigliano il salcio alla foglia, che
che somigliano il salcio alla foglia, che fanno il balsamo. rosa, 177
crudi e selvaggi / son più tenaci che non è la mastice. bergantini, 1-147
porosi. -in partic.: adesivo che si applica per saldare le superfici di
alcuna biuta o ma stice che faccia costringere le dette materie insieme.
in ogni spezie sono alcune cose che non tengono la màstrice, ovvero
.. non si può far d'altro che di cristallo, e s'annesta
bitume con polvere di roccia asfaltica, che si applica a caldo per impermeabilizzare terrazze
cera, sego e altri ingredienti, che si spalma sulle sezioni dei rami potati
/ fors'anco di quelle vermene / che sorgon per nesto in corona / dalle
muratori montanari. montale, 9-90: che mastice tiene insieme / questi quattrosassi.
il rimmel? eh, lo credo allora che ti bruciano! 6. sciroppo
, perché il mastice d'una fiaschetta che tenevo a tracolla, buttato nell'acqua che
che tenevo a tracolla, buttato nell'acqua che diventava turchiniccia, piacque tanto ai miei
piacque tanto ai miei nuovi piccoli amici che non cessarono di chiedermene e di beverne con
sarebbe una comune paura de'tedeschi, che sarebbe la màstrice che gli terrebbe appiccati
paura de'tedeschi, che sarebbe la màstrice che gli terrebbe appiccati insieme. aretino,
: -gli è cento anni o meno che mai non fo visto el più bello di
di vostra signoria. -per dio, che avete un grande obligo con la natura
1-73: la malizia disfece il mastice che teneva appiccicata al cervello quella po'd'
..: questo fu il mastice che alla meglio unì i due disparati tronconi di
disparati tronconi di esistenza e di amore che eravamo anna ed io. 8
laboratorio sul liquido cerebro-spinale di soggetto che si sospetta luetico; si compie mediante una
mediante una soluzione colloidale omogenea di mastice che, in caso positivo, dà origine
conche colme! una sorsata sola, che faceva abbassare subito l'acqua!
v.]: 'masticina': residuo insolubile che ottiensi trattando il mastice coll'alcool
masticino, agg. ant. che deriva, che è estratto dal mastice
, agg. ant. che deriva, che è estratto dal mastice di lentischio;
è estratto dal mastice di lentischio; che è preparato con mastice di lentischio.
croce, i-41: sempre... che ta- gliarai un dito per cagione di
, re della dolce cortesia, ancora che sia di fronde calabrese e non ben
non ben matura, sono state più che opportune e salutari. ricettario fiorentino,
soriana masticina, potendosi avere o quella che, senza aver patito alcuna alterazione, cominci
, il quale è una certa gomma che ogni speziale ne vende... ancora
avvertire di scerre di questo mastico quel che sia pulito e tondo, perché quando
acciò non manchino / li spiriti vital che vita porgono. / di polve si
ciriffo calvaneo, 1-22: e'par che sia rappiccato col mastico. leonardo,
di pavimenti, ch'egli esamina, pare che preferisse a tutte il mastico o sia
lo smalto (di cui in venezia più che altrove se ne fa uso pei pavimenti
classica, guardia armata di staffile, che aveva funzioni di vigilanza e di polizia
: * mastigofori ': nome che significa portatori di verghe, e dicevansi
que'magistrati percuotevano colle verghe gli atleti che entravano in lizza prima che ne fosse
verghe gli atleti che entravano in lizza prima che ne fosse dato il segnale, come
dato il segnale, come altresì quelli che per collusione si risparmiavano e quelli infine
per collusione si risparmiavano e quelli infine che, dopo di essere stati esclusi da'
. m. -chi). letter. che esprime minaccia, ferocia, brutalità.
responsabilità; donde sconcerto e rammarico più che furore nel suo volto mastinésco.
per lo più spessa e robusta, che forma rughe sul cranio, sul muso
come mastin sotto il feroce alano / che fissi i denti ne la gola gli
mastini di gran capo e grosso, che col collo occupi quasi la terza parte
ai quali ordinava di sbranare quei cittadini che sospettava sensibili al pessimo suo governo.
, 121: i carabinieri, giudicando che fosse difficile raggiungerlo, gli aizzarono dietro
gli aizzarono dietro un grosso cane mastino che aveva guadagnato il primo premio in tutte le
: fui assalito da due feroci cagnacci che vi stavano di guardia. erano di quella
anco fa guerra, / quasi mastin che 'l sasso, onde a lui porto /
ma egli, come un forte mastino che rincorra i capri e montoni erratici,
6-226: ingravallo ebbe un sussulto, che contenne, un ringhio dell'anima: quasi
. a dimari, 163: il secol che trascorre oggi fra nui, / nel
è altobello a tal mestieri, / che tratta di troiano il magno ardire, /
dove son le battaglie de'pagani / che feciono alla rocca i mastin cani.
e 'l nuovo da verrucchio, / che fecer di montagna il mal governo / là
capo per tutti i muri; e poi che se l'ebbe rotto in dispregio di
. garopoli, 20-53: io, che vivea pur anco e intorno avea / tanti
, è cane anch'egli; se non che, se insieme è peccatore ed è
quale da'vendicativi si finge, quella che fa smaniare e vociferare e spumare o
grano! pascoli, 1047: voi che nei torracchioni del castello / vegliate in armi
assistito alla lotta sovrumana... che i vostri magnifici consanguinei, mister asquith
-sport. nel gergo calcistico, giocatore che marca accanitamente un avversario. 6
abbaia / maligno: però crepi, o che ci stia. 7. locuz.
ima droga, e accende un'ira che non si sfoga se non nel sangue,
lentissimi amori. -molestare il mastino che dorme: irritare imprudentemente persone suscettibili;
galileo, 8-vi-219: procurando giusta mia possa che almeno sconosciuta non resti la disconvenienza di
(come si dice) il mastino che dorme. = dal fr.
,... ingrandimento, però, che allo scamozzi sembrava troppo mastino e pesante
della porta nella casa de'bocchi, che è in bologna, né del mastino che
che è in bologna, né del mastino che regna in tutta quella fabbrica.
grande e la più ricca dell'universo. che ingegno slanciare nell'aria il panteon e
mastino. 2. figur. che colpisce la vista con immediatezza, quasi
perfido). oddi, 2-101: che ti pensi, fortuna mastina, che io
: che ti pensi, fortuna mastina, che io stimi questo indiavolato ardire che tu
, che io stimi questo indiavolato ardire che tu mi hai dato? f
cortigiano] torbido e mastino, così che intorbidai ogni acqua più limpida et azzannai
e più di servo e d'uomo plebeo che di nobile. -peggior. mastinàccio
-mastite dei neonati: infiammazione che si può verificare nei primi giorni di
secretoria. -mastite gangrenosa: malattia contagiosa che colpisce le pecore e le capre,
il sufi. med. -ite, che indica infiammazione. mastocarcinòma, sm.
nevralgico, particolarmente acuto e lancinante, che interessa una o entrambe le mammelle,
. v.]: 'mastodinia': malattia che consiste in un dolore considerabile, costante
amendue le mammelle, cagionato dal sangue che urta le due arterie, per cui portasi
inoltre il quadro delle ossa fossili, che appartengono a generi non conosciuti, tra
da curier ad un genere di animali che ciedesi perduto e che avvicinavasi a quello degli
genere di animali che ciedesi perduto e che avvicinavasi a quello degli elefanti per la
deriva dalla forma de'suoi denti, che hanno della somiglianza colla figura delle mammelle.
settentrionale; e taluni hanno anche creduto che alcune sieno state scoperte nell'antico continente
, potrebbe dirsi, più fresche o recenti che tutte le altre ossa fossili conosciute.
c. arrighi, 4-66: bisogna che tu faccia la lite al testamento di
lite al testamento di tuo padre, che ti ha voluto tener sotto a quel
incontrano gli scopritori di quegli spunti originali che poi vengono svolti e complicati dai pedanti
vengono svolti e complicati dai pedanti mastodonti che non si decidono a sposare un'idea
non si decidono a sposare un'idea che non abbia almeno cinquant'anni. 3
racconto, firmato * augusto ', che aveva destato una certa curiosità. non
aveva destato una certa curiosità. non che il soggetto fosse di quel genere meraviglioso
quel genere meraviglioso fino all'assurdo, che di solito viene servito in appendice;
'dente '(per i molari che ricordano i capezzoli di una mammella);
sproposito, ripetiamo, perché gli avverbi che finiscono in 'mente', si formano con
un chilometro, è vero, ma che può far compagnia a 'precipitevolissimevolmente ',
e non mai * mastodontemente '. ma che volete? certa gente ha le regole
non le può rivelare; onde dice cose che paion case, e va compatita.
(plur. m. -ci). che ha dimensioni e proporzioni superiori al normale
sono su questo tratto delle casine nane che portano dei cartelloni * réclame '
del segretario, una don- dona mastodontica che pare un vascello di lardo, fa un
, per dir la verità, un che di lucente, di trasparente...
« arrivati » da esser ben sicuri che non hanno più nulla da dire.
pirandello, 5-541: ora s'aspettava che il suo caro inquilino boggiòlo facesse,
, finito un mastodontico articolo su trieste che mette in chiaro la mia posizione morale e
la- birintodonte fossile del periodo triassico, che costituiva il genere più gigantesco degli
v.]: 'mastoflogosi': lo stesso che 'mastite '. = voce
medie. radiografia della mammella muliebre, che si esegue iniettando mezzi di contrasto nei
quali [nomi] vi so dir io che ve ne sono non pochi che fanno
io che ve ne sono non pochi che fanno spiritare a sentirli, massime quelli
fanno spiritare a sentirli, massime quelli che non han fatto l'orecchio all'artifiziosó
'mastòide': apofisi dell'osso temporale, che assomigliasi ad una piccola mammella. panzini,
). mastoidèo, agg. che è proprio, che si riferisce alla
mastoidèo, agg. che è proprio, che si riferisce alla mastòide. -cellule mastoidee
, per la maggior parte carnoso, che presenta la forma d'un v, avendo
nello spessore dell'apofisi mastòide, e che si aprono nella cassa del timpano. *
* apertura ma- stoidea ': quella che fa comunicare la cassa del timpano colle
solco ma- stoideo ': certa infossatura che scorgesi nella faccia interna della porzione mastoidea
interna della porzione mastoidea del temporale e che fa pure parte del seno laterale.
quello ch'è posto dietro l'apofisi che dà passaggio ad un'arteria e ad
mastoidea dell'osso temporale ': quella che sostiene l'apofisi mastòide. -sostant
, col sufi. med. -ite, che indica infiammazione. mastopatìa, sf
. m. -ci). anat. che si riferisce allo sviluppo organico della mammella
riferisce allo sviluppo organico della mammella; che ne provoca o ne facilita la crescita
australiana, lunga circa 3-5 cm, che depone le uova unite in doppia fila
dai quali si levavano i quattro giurati che di mano in mano abbisognavano pel reggimento
boterò, 2-16: navigano in certi schifi che non eccedono di gran pezza le mastre
e conciatori è quella specie di ponte che essi fanno sui tini per ammassarvi le
vento. -in partic.: apertura che si opera nel banco di una barca
traforati nel mezzo con un buco rotondo, che si collocano sopra i ponti delle navi
tavolette forate per sostegno agli alberi, che si fissano per chiglia tra due banchi
viani, 14-368: tutti si dolsero che questa tragedia [il 'caio gracco
là da mai. lo asserì il mastrante che nell'altra stanza calciava il levarne e
: tiene parimente il suggellatore gl'ingegneri che fanno le veci de'tavolari e quattro
a tutte le cause de'particolari, che sono di gran profitto, quelle de'
profitto, quelle de'poveri carcerati, che non rendono niente. = comp
di mastrodatti. -anche: gli introiti che affluivano nelle casse dello stato, provenienti
, ne'quali si ripone la neve, che con dritto proibitivo si dispensa alle popolazioni
), col sufi, -aio, che indica funzione, attività, ecc.
mastròzzo, sm. ant. cuffiotto che si portava sotto la berretta.
: la fine di questo primo atto fu che la brifalda, volendosi far l'essecuzione
gli volle sgraffignar di testa la berretta che porta con la medaglia e col pennacchio
col pennacchio. e lo fece sì gentilmente che 'l cuffiotto e '1 mastrozzo che vi
gentilmente che 'l cuffiotto e '1 mastrozzo che vi tien sotto la ramazzotta le cadde
i pastori e i viandanti, il rimanente che non va in mastruca e colletto,
per andar più drieto al ben proprio che a quello del suo re. ranieri,
]: 'mastuprazióne ': lo stesso che onanismo. = voce dotta
turpitudo. moravia, 18-68: penso che sono ridicolo di disperarmi in questo modo
la serietà della vita politica italiana, che al culmine di una costruzione che è
, che al culmine di una costruzione che è tenuta assieme da un poderoso sistema
reali si trovi questo uomo [mussolini] che si diletta a fare i giochi di
sm. (femm. -trice). che pratica la masturbazione, che si masturba
). che pratica la masturbazione, che si masturba.
masturbatòrio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce,
. letter. che è proprio, che si riferisce, che induce, che provoca
è proprio, che si riferisce, che induce, che provoca la masturbazione;
che si riferisce, che induce, che provoca la masturbazione; autoeccitante. -
masturbazióne, sf. pratica erotica che tende al raggiungimento dell'orgasmo e della
ed è tratto assai frequente e presso che caratteristico della personalità adolescenziale, sia maschile
anche, vanità demenziale, più ancor che praticata, ostentata. 2.
erbe: l'una era come masturzo, che arde molto. = dallo spagn
risponde, da spagnuola masvigliacca: / che non ve lo dicevo l'altro giorno,
. chi ha memoria può ricordare esecuzioni che ne riunivano tre o quattro. non sempre
. marin. funicella o piccolo cavo che, fissato per un capo alle vele,
lunghezza, come i penultimi capi, che sono passa 2400. tramater [
di sfilarza, chiamate 'trinelle ', che passano negli occhietti della testa di ogni
matafione, matafione, mataffune *: che in sostanza tutte dicono: fune matta.
: ciascun di quei cavetti pensili, che servono alle minori legature sulla faccia delle
il nome, ciascun di quei cavetti, che in due o tre filiere stanno penzoloni
a legare quella parte della vela medesima che si vuol sottrarre all'azione del vento
dagli occhietti di testiera di una vela, che servono a legare la vela istessa all'
della tenda o alla sua guaina, che servono a tenere la tenda istessa tesata
o di commando con gassa in testa, che si fissano alla guida del pennone a
, quella modesta virtù, infine, che gli uomini volgari chiamano dabbenaggine, gli
ripeto, un attributo dell'amicizia più che dell'amore. papini, 39-224: è
] un uomo semplice... e che non somiglia davvero, per nostra fortuna
si trovò subito molto meglio... che non coi nababbi e coi matamori della
guerre contro i musulmani di spagna), che, nel teatro comico e nella commedia
un'aria appestata, e sono fortunati quelli che rimangono più vicini al luogo ove si
fan le immondizie, perché l'aria che ne sorte, quantunque mofetica, dà loro
ramusio, i-358: le mercanzie che si portano nella terra degli abissini sono
di colori, odori, matamugi, che son paternostri d'india di minerà.
, tornò nella zuffa tanto furioso, che con verità dissero tutti questo essere un
e le due matasse di seta, che l'ebbe tommaso. bellincioni, ii-141
dati, vii-3-107: e'mi pare che noi facciamo come quelle femmine che dipanando
mi pare che noi facciamo come quelle femmine che dipanando si abbattono in qualche matassa scompigliata
commerciale. fucini, 428: le comarelle che stanno a filar seta sulla porta di
capelli intorno al capo, averesti giurato che fussero non capelli, ma una matassa
di tutto il capo della donna ove fatte che ebbe le vaghe treccie quasi matasse d'
dei suoi capelli. -pennello di crini che, in antichi strumenti a tastiera,
matassa artifiziosamente fatta delle medesime setole di che si fanno le corde a gli archi
giro con un piede da quello istesso che lo suona, e ne seca continuamente
ruota sopra la quale passa quella quantità che vogliano le dita di lui. 4
soderini, ii-401: usano, avanti che [le zucche] sien mature affatto
matassa degli stoppini, non omesso quello che aveva mezzo consumato, un mozzicone di
: è l'ora, in cucina, che troppi / due sono, ed un
conferva di fonte si moltiplica, in quanto che spontaneamente si divide in pezzi, ed
lxxv-352: io mi sento / quello che sono veramente: / un grande albero
veramente: / un grande albero insorto che si sradica / con imo scatto di
: sei o sette, enormi, che dormivano in un inestricabile intreccio di spire e
quasi in sogno, gli alberi scheletriti che reggono contro cielo le matasse scure del
serafini, 62: sperasti tu mai che la gran matassa delle colpe tue,
d'inconvenienze? giusti, 2-103: vedi che laida guerra, / che matassa d'
: vedi che laida guerra, / che matassa d'inganni! periodici popolari, ii-
: tutta la matassa delle quistioni politiche, che oggi confondono e travagliano il mondo,
confondono e travagliano il mondo, sapete a che ultimamente si riduce? alla quistione romana
di trasformazioni! senza un'atmosfera eterna che la circondi, la vita rimane una
, rimane quasi estraneo a tutto quel che va scrutando nel proprio cuore corrotto. fucini
. -cosa, persona o realtà che si presenta come un complesso di elementi
benivieni, in: io vo bene che tu consideri ora che pazza cosa sarebbe
: io vo bene che tu consideri ora che pazza cosa sarebbe stata questa a scriverla
pazza cosa sarebbe stata questa a scriverla e che zibaldone e che matassa scompigliata. tassoni
questa a scriverla e che zibaldone e che matassa scompigliata. tassoni, xiii-329:
matassa ravviluppata, e scompigliata di sorte che la sibilla cumea ci gitterebbe gli occhiali
: ad ogni modo io credo certamente che il mondo sarebbe una matassa scompigliata,
147: per la semplicità delle commozioni che la solitudine offre, l'arruffio della
viste tante, a ripensarci si conosce che il mondo è una matassa: o che
che il mondo è una matassa: o che vogliamo dipanarla, o che vogliamo arruffarla
: o che vogliamo dipanarla, o che vogliamo arruffarla, il capo sta sempre
è una matassa scompigliata; ma poi che la pania non ha tenuto, io non
concetto tutto è in tal modo conservato insieme che, uscendone punto, si scompiglia tutta
un parere, una parolina d'un uomo che abbia studiato... so ben
studiato... so ben io quel che voglio dire. nievo, 681:
sì importante matassa, risponda la storia che le donne non ebbero mai tanta ingerenza
e 'materiale '] il significato che loro tocca più di solito nella terminologia
. manetti, 57: tu di'pure che colui è stato pagato, e che
che colui è stato pagato, e che tu se'stato in villa; questa è
in villa; questa è una matassa, che non la rinverrebbe aristotile. bellincioni,
, i-213: a voler dirci quel che poso s'usa, / sanza bandol ci
matasse. machiavelli, 1-iii-1600: di quel che si pensa di loro, della speranza
e con tanti capi e sì scompigliati che a dio piaccia ch'io possa ritrovar
. b. corsini, 4-68: che brutta donna, che befana è questa?
corsini, 4-68: che brutta donna, che befana è questa? / forse l'
m. cecchi, 1-1-257: -parvi / che una fanciulla abbia a poter difendersi /
/ -e da straccarlo. -bàstivi, che ci è / sotto matassa. c
. c. montanini, 65: parvetegli che io m'indovinassi che queste stufe avevano
65: parvetegli che io m'indovinassi che queste stufe avevano a servire ad altro che
che queste stufe avevano a servire ad altro che a repugnare l'aria, e forse
a repugnare l'aria, e forse che l'era semplice la matassa, la
si è andarmi con dio, innanzi che la cosa si scopri affatto. bruno,
qualche bella matassa, e a fin che io rimanga col credito con questo babuino
gran bisbiglio, perché veniva in luce che quella matassa era molto lunga per l'
francia. amenta, 3-55: -emmè, che c'è? -è stata matassa di
in vizio lo riduce, ognuno grida / che i balli son del diavolo matasse.
. machiavelli, 1-iii-894: sa certo che viniziani ci spendono e sono in questa
. bernari, 5-266: si vede che hai una carnagione che non fa matasse
5-266: si vede che hai una carnagione che non fa matasse... ecco
l. salviati, 19-32: in fin che tu non guasti e non fornisci /
, finiva col trovar sempre quel posto che ha l'olio mescolato col vino.
: tutto capivano [i giudici] fuor che il delitto passionale. quel disgraziato aveva
li presta, / carca de molte cose che lor lassa / tutte in una madassa
. cecchi, 1-1-6: io non vorrei che tu mi mettessi in qualche matassa,
, 681: c'è questa differenza, che le commedie si rassettano, e questa
mani una matassa / sì scompigliata, che s'io trovo il capo / da ravviarla
egitto appariranno sempre come stravaganze. lascerà che quella gente superstiziosa, ado- ratrice di
al marchese; al quale accadeva ciò che accade al vecchio lettore di libri gialli,
accade al vecchio lettore di libri gialli, che, ad un certo punto, scontento
insidia. mercati, 1-40: vedi che ci era matassa da sviluppare fra costoro
fra costoro, e le belle parole che facea spinello poco fa erano tutte finzioni
'estremismo'... ma chi è che regge la matassa?... se
manzoni, fermo e lucia, 161: che se poi altri... ci
ci accusasse di cader sempre in disgressioni che rompono il filo della matassa, e
di stare in collera con gallo, che sa una matassa di berte e non mi
ritornai nel parere ch'io aveva innanzi che si cominciasse a parlare. cesari, iii-36
iii-36: mille grazie a voi, che con tanta precisione e chiarezza ci avete svolta
e chiarezza ci avete svolta questa matassa che avea sì poco avviamento. -seguire un
prima di addormentarci, e qualcosa c'è che non quadra. il sonno ci coglie
, 5-2-43: vedeste voi questi chiocciolini che paiono come finissime matassine di quelle corde
matassine di quelle corde di metallo di che noi ci serviamo per suonare? pea
sulle mani qualche matassaccia arruffata di filo che vuol raggomitolare. = dal lat.
qualcuno di loro: ed ogni altro che avessi bisogno di loro, àrebben pazienza.
un certo numero di matasse di seta che si riuniscono sopra uno spago, di
. cecchi, 7-4-12: io gli dirò che questa è un po'd'una certa
. chi sorveglia e manovra le macchine che avvolgono in rotoli i laminati sottili.
ilex paraguariensis) della famiglia aquifoliacee, che cresce spontaneo (e viene anche coltivato)
immergono nella poltiglia una cannuccia di argento che ha all'estremità un globetto con dei
': arbusto (ilex paraguayensis) che fornisce una specie di tè, usato
ritmo di 2 / 4 assai scandito, che si esegue in posizione eretta, con
e battendo fortemente sul terreno i piedi che calzano scarpe con suole di legno.
s. maffei, 182: quello che parla con lei / è forse un
nessuna usanza in contrario alla libertà inglese che la sforzata recluta de''matelotti '
sforzata recluta de''matelotti ', che si ordina in tempo di guerra quando
di essi ogni tanto, la bella cosa che sarebbe! a conto de'* matelotti
(plur. -i). tutto ciò che è oggetto di apprendimento. -in partic
e i materni e le quadrature di keplero che perseguono nella vacuità degli spazi senza senso
), sf. scienza razionale deduttiva che studia gli enti numerici e geometrici,
, 9: la matematica poi, che per terza parte resta della filosofia contemplativa
dalla matematica ancora. redi, 16-i-25: che quadrar noi potria né meno in pratica
, perché delle cose non considera altro che un solo elemento, la quantità.
4-1-288: la matematica è una scienza che versa tutta nelle relazioni. tali relazioni
nelle relazioni. tali relazioni sono quelle che corrono nel tempo e nello spazio tra il
estensione; ed è questa l'unica scienza che meriti tal nome, voglio dire la
nella quale non si sa mai di che cosa si parli, né se ciò di
: la certezza delle matematiche non par che possa agguagliarsi all'eccelenza della fisica o
: le matematiche sono le uniche scienze che inducono il vero umano. gioberti, ii-201
, ii-201: non vi ha disciplina che sovrasti alle matematiche, nell'essere indipendente
, nell'essere indipendente dalle opinioni speculative che si professano. b. croce,
problemi, ma negli stessi teoremi, che volgarmente si stimano cosa di mera contemplazione.
esatta. 2. come disciplina che costituisce oggetto di insegnamento superiore o universitario
i giovani per lo più impareranno ciò che adesca più e affatica meno; e
, 2-391: leonardo da campoloro, che mi siede accanto, minore osservante come
. sbarbaro, 4-12: l'anno che nel passaggio alla seconda liceo fu consentito di
greco e la matematica, * i compagni che optarono per questa lessero sulla loro lavagna
tempo fantastici nasce una scienza speciale, che si può chiamare 'matematica estetica'.
e vi vuol molta matematica per conoscere che un prete è un impostore. g.
. ferrari, 3-5: resta inteso che si spingerà il calcolo sino a non
austria, conquistiamo la libertà, senza che l'austria, questa volta, possa intervenire
metafore, e con certe altre figure, che non son di matematica. cesari,
matematicale, agg. ant. che si riferisce, che è proprio della
agg. ant. che si riferisce, che è proprio della matematica; matematico.
delle cose matematicali. marcellino, 2-83: che queste parti li convenghino, vel provo
non potiamo così picciol tempo imaginare, che minor ancora prendere con l'imaginazione non
non si possa... conciosia che non potendo il tempo, naturalmente e
pallavicino, 1-235: si dimostra matematicamente che ogni numero finito si contien infinite volte
opposto del nostro giudizio è una contraddizione che distrugge se stessa, allora quel giudizio
dimostrato, diremmo così, matematicamente, che nessuno de'suoi figli poteva, al
gobetti, 1-i-374: si dimostra matematicamente che a. zerboglio non poteva, per
, pensava emilio, è più delizioso che attendere il piacere quando si è sicuri
ma il piccolo margine di incertezza, che sempre resta, serve appunto a aumentare
4-6-166: il signor alberto è di quelli che stimano impossibile, in natura,
stimano impossibile, in natura, un fiume che perfetta mente e mattematicamente sia
matematicismo, sm. filos. dottrina che individua nella matematica il principale strumento
estens.: atteggiamento mentale e culturale che privilegia la cultura e i metodi scientifici
croce, iii-32-174: il pirronismo storico, che ebbe fortuna nel secolo decimottavo, nell'
(plur. m. -ci). che ha stretta attinenza con la matematica;
ha stretta attinenza con la matematica; che si fonda su criteri e canoni matematici
. -ci \ superi, matematicissimo). che è proprio, che si riferisce alla
matematicissimo). che è proprio, che si riferisce alla matematica; che concerne
proprio, che si riferisce alla matematica; che concerne, che è tipico della matematica
riferisce alla matematica; che concerne, che è tipico della matematica, dei princìpi
princìpi, dei canoni, dei metodi che le sono propri; che rientra nell'
dei metodi che le sono propri; che rientra nell'ambito specifico della matematica.
, di lettere, di segni convenzionali che indicano relazioni, operazioni, legami fra
conv., iv-ix-5: ché operazioni sono che ella [la ragione] solamente considera
corpi matematici vogliam parlare, doviam dire che, quantunque essi ancora si possin chiamar
di quella materia e di quella forma che a lor conviene [ecc.].
, n-iii- 605: platone diceva che, se non ci fosse il numero matematico
rosmini, xxiii-159: la probabilità razionale che si trae dal conoscere la natura e gli
si può chiamare filosofica, la probabilità che si argomenta dai casi simili si può
linguaggi naturali ve ne ha un terzo, che io chiamerei concettuale o creativo, in
i caratteri di questo linguaggio sono idee che servono a esprimere altre idee. si fonda
, scienze matematiche: i settori specializzati che costituiscono la matematica nel suo complesso;
addestrandoli a ben comprendere lo scambievole commerzio che passa fra le discipline matematiche e la
della natura. 2. che serve a osservazioni e a misurazioni di
fra tutti gli strumenti matematici... che per osservare i moti celesti servano all'
all'astronomia, quei son più eccellenti che più simigliano l'ottava sfera. baldi,
degli aromatari, 35: non vorrei che si dicesse ch'adoperate l'occhiai matematico
gregorio mio nipote tutti gli strumenti matematici che mi aveva mandati a chiedere e mi costarono
costarono lire quarantotto. 3. che tratta di matematica (un libro, uno
latina. 4. ant. che si riferisce all'astronomia; astronomico.
ebbono gli astri. 5. che ha propensione o inclinazione per la matematica
propensione o inclinazione per la matematica; che ne è conoscitore, esperto. -per
, matematico, loico, equilibrato, che argina coi muraglioni il gran fiume di
braccia al collo, e allora sperai che il suo cuore non fosse tutto matematico
io ho dei matematici l'egual paura che dei mercanti. 6. per
. 6. per estens. che ha i caratteri di obiettiva precisione,
infallibile. caro, 9-1-126: vorrei che faceste constare a s. eccellenza,
, come potete, per dimostrazioni più che matematiche, che io non le vengo
, per dimostrazioni più che matematiche, che io non le vengo ora innanzi se non
in un morale aspirare a quell'evidenza che chiamasi mattematica. genovesi, 2-84: la
descartes sdegna le verità tutte della tradizione che il minimo sforzo della nostra mente possa
, con assoluta e matematica certezza, che gli avversari italiani e stranieri del socialismo
, in italia, troppo forti: e che, quindi, in italia, socialismo
« rientro alla base »; sempre che, come mazzanti e lattuga, non gli
geometrico e di matematico e di scientifico che ischeletrisce la lingua. g. ferrari,
otto porzioni da un pollastrèllo arrosto; operazione che secondo me vince di difficoltà la quadratura
della responsabilità scrupolosa, e si illudeva che ciò gli bastasse. -perfetto
bramoso di sapere le cose avvenire e crede che verissimamente si possano intendere dal cielo.
161: quanto alla religione fu, anzi che no, negligente, come quello che
che no, negligente, come quello che s'era tutto dato alle scienze matematiche
alle scienze matematiche e credeva per fermo che il fato governasse ogni cosa. 11
capo vilfredo pareto (1848-1923), che tendeva ad applicare all'oggetto studiato i
ghiberti, 127: anno pensato i matematici che la magnitudine della cosa visa si comprende
il diametro di un quadrangolo quella linea diritta che partendosi da uno degli angoli va all'
i-58: noi veggiamo, per esempio, che il matematico e j1 filosofo naturale spesse
matematico e j1 filosofo naturale spesse volte accade che ambedue insiememente considerano alcune cose, come
; delle quali non è dubbio alcuno che non manco la naturai filosofia tratta alcuna
manco la naturai filosofia tratta alcuna volta che si faccia la matematica, ma non già
guarini, 2-12: il matematico, che è tutto speculativo e fa la sua operazione
la sua operazione con lo 'ntelletto, che può le forme, per dir così,
primario dello studio di pisa, desidero che pur tuttavia mi resti il titolo non
governo. leopardi, i-45: quella lingua che purché faccia incendere non cerca altro né
li quali la lodano di duttilità) che esprimono la cosa ma freddissimamente e slavatissimamente
, alla « monade » di leibniz, che non a quello dei puri matematici come
dante, conv., iv-v-7: poi che esso cielo cominciò a girare, in
girare, in migliore disposizione non fu che allora quando di là su discese colui
allora quando di là su discese colui che l'ha fatto e che 'l governa:
su discese colui che l'ha fatto e che 'l governa: sì come ancora per
volgar., 3-xxx: il filosofo proverà che il sole è grande, ma il
si riferisce d'uno antico matematico) che il moto della terra, incontrandosi col
essendo predetto da'matematici ad agrippina madre che il suo figliuolo nerone avea da regnare,
segretamente gli fece dire da alcuni matematici che si guardasse da questa impresa, per
tanto pericolosa alla salute del corpo suo che agevolmente, anzi quasi per certo, vi
(plur. m. -ci). che riguarda, appartiene o deriva dal matematismo
: gli esempi del matematismo, piuttosto che da trattati e da sistemi svolti in conformità
. di matematizzare), agg. che procede o agisce in conformità delle leggi
leggi o dei caratteri del matematismo; che considera o valuta la realtà in termini
con la logica stessa dell'empirismo, che presuppone la realtà al pensiero, identica a
, parla... come un uomo che parla e non già o non solo
già o non solo come un uomo che ma tematizza. -sostant. b
intese [galileo] l'ufficio costitutivo che spetta alle matematiche nelle scienze fisiche e naturali
valore e importanza. tale la storia, che si fonda sulle testimonianze; l'osservazione
; la saggezza pratica e l'eloquenza, che
del cuore umano; la poesia, che offre immagini fantastiche. matèo (matière
ragazza... tutta tremante disse che quel signore laggiù, alto, col mateo
negli animali la schiena è quella sopra che si fermano le coste, non altrimente
: matere sono legni conficcati nella carena che formano il piano del vascello. =
. materano, agg. che è proprio, che si rife
materano, agg. che è proprio, che si rife risce alla città
alla città di matèra, in basilicata; che è nato o risiede a matèra.
geol. suddivisione dei mioplio- cene, che comprende, in italia, il tufo calcareo
, il tufo calcareo di matèra (che ulteriori studi hanno assegnato incontestabilmente al pliocene
o donne, io ve gli racomando che voi n'aviate qualche piatà; che voi
che voi n'aviate qualche piatà; che voi lo'mandiate qualche lettiera, qualche
qualche lettiera, qualche mataraza, acciò che quando ellino so'stati martoriati, almeno
disse [il prete] al villano che volentieri, per dargli manco molestia,
toppa ripiegata pei quattro capi e legata; che pongono da prima sotto la materassa o
oltre il curato, non conoscete nessuno che possa offrirmi, pagando, una materassa?
: sei o sette, enormi, che dormivano in un inestricabile intreccio di spire e
simo). scherz. che si mantiene bella e prosperosa (una
]: * materassabile ': di donna che si mantiene sempre discretamente bella e in
carne. 2. neol. che acconsente facilmente agli inviti amorosi; che
che acconsente facilmente agli inviti amorosi; che si lascia possedere facilmente (una donna
. (femm. -a). artigiano che confeziona, vende, rinnova i materassi
, 1- 12 7: sento che 'l matrassaio ha buona cera / perché
, i-181: questo sbirro si trovò che fu figliuolo di un matarazzaro, che
trovò che fu figliuolo di un matarazzaro, che nacque di un gentiluomo savoiardo, il
. materassata, sf. colpo che si riceve o si produce cadendo pesantemente
, 3-27: alla caduta sua, che fu mortale, / con l'alma mandò
/ e in terra diè materassata tale / che a molte miglia rimbombonne il lito.
ceppi e con le manette, il meglio che potè alquanto si rizzò e con ambo
di capo, rispondendo a fra cipriano che aveva detto: « iddio ti salvi
dell'andito e quello di stanza da pranzo che ha il materassino e due guanciali imbottiti
guanciali imbottiti di crine vegetale così duri che possono servire anche di letto.
3. sport. sottile tappeto imbottito che si stende sul quadrato su cui si
sagomato secondo le dimensioni del letto, che si stende sul pagliericcio o sulla rete
involucro di materia impermeabile, portatile, che si adopera dopo essere stato gonfiato ed
: quanti signori sonno per lo mondo che non dorjnono in letto, ma dormono in
2-22: sia per me un mattarazzo, che alle coste / faccia vezzi, o
di lana o di cottone, / sì che la notte io non abbia ire a
: ce l'ho con te per quello che sei... un grassone,
mangione,... non pensi che a mangiare e più mangi e più diventi
. 3. figur. ciò che offre protezione e difesa oppure oppone una
. campanella, 5-77: è falso che non senta il cerebro, perché galeno
perché galeno lo fa razionale, non che sensitivo, ma cede la sua mollezza
, alla non-resistenza, alla non-cooperazione, che però di fatto è una resistenza diluita e
da due serie di camere d'aria che si gonfiano e sgonfiano alternatamente e automaticamente
6. nel gergo sportivo, pugile che, dopo avere abbandonato l'attività agonistica
pugili nelle palestre. -anche: pugile che perde molto frequentemente, che prende una
: pugile che perde molto frequentemente, che prende una grande quantità di colpi.
in altri sport a squadre, quella che perde contro qualsiasi avversario con punteggi molto
7. tess. strato di ovatta che si forma sul tamburo della nappatrice nell'
,... non provò mai altro che fave e agli, né conobbe per
parabosco, 3-25: al fin per una che diventi ricca / mille ne son e
ricca / mille ne son e più che muoion poi / a l'ospitale o sopra
lubrano, 2-92: ascoltatemi, voi che, sottilizzando d'ingegno, vi vantate
di odi, con voi parlo, che dormite su matarazzi imbustiti di debiti,
in chi prevale l'elemento dell'acqua, che fa di temperamento flemmatico, dimostra esser
rettori, 64: era così gran cosa che questo falombello m'aiutasse a scuotere un
stendeva quel suo materassetto, o pagliericcio che fosse, in terra, a piè
greca, la sostanza indistinta e primordiale che sta a fondamento di tutte le cose
scolastica e in altre correnti di pensiero che a essa si rifanno) si identifica con
essa si rifanno) si identifica con ciò che si concepisce come esistente e reale,
forma senza la materia, a meno che si tratti di una sostanza spirituale, come
umana; al contrario l'ilomorfismo afferma che tutto ciò che è, è formato
contrario l'ilomorfismo afferma che tutto ciò che è, è formato di materia e
neente / una grossa matera, / che non avea manera, / né figura
ma si fu di tal norma, / che ne potea ritrare / ciò che volea
/ che ne potea ritrare / ciò che volea formare. dante, par.,
par., 7-136: li elementi che tu hai nomati / e quelle cose che
che tu hai nomati / e quelle cose che di lor si fanno / da creata
la virtù informante / in queste stelle che 'ntorno a lor vanno. idem, par
e purette, / uscirò ad esser che non avia fallo, / come d'arco
-la materia, o figliuolo, a ciò che a quella s'assegni proprio luogo,
luogo, è separata da dio. e che altro stimi tu quella, che una
e che altro stimi tu quella, che una rozza e non composta congregazione?
così come la forma è più perfetta che la materia, anzi le dà tessere,
, così tomo è più perfetto assai che la donna. citolini, 30: la
mi commandano, per parte di aristotele, che io le debbi porre avanti a l'
cavalcanti, 2-136: materia è quella che riceve la forma, e della quale si
anzi imperfetta, e non d'altro vestita che di possibilità e prontezza a sostener le
natura e sostanza, come son le forme che deter- minan detta materia e la fan
: per voler salvare quel principio fisico che dal nulla non si fa nulla, metton
materia eterna, e la definiscono con termini che distruggono l'entità delle cose, facendola
ente negativo, ch'è il medesimo che il non ente, cioè il sinonimo del
potrebbono essersi formate tante mirabili varie opere che compongono il mondo; ed essendo ella non
può apparire mai sotto a'nostri sensi che sotto una forma qualunque, così ne viene
qualunque, così ne viene di conseguenza che ogni ragionamento fatto da noi, ogni
si fonda sopra nozioni astratte di cose che realmente non esistono per noi se non
noi se non sì strettamente conteste, che non si può separarle senza distruggerle -e
: definendo la materia: « ciò che in un ente è in potenza a
denomina », in tal caso tutto che si trova in un individuo privo ancora
è materia solo in relazione alla forma che l'ha fatta sua e disciolta in
2-i-82: materia è passività: è ciò che è mosso, non il movimento,
tenebroso contenente tutti gli elementi deltuniverso, che le tradizioni mitologiche e religiose immaginano preesistente
quella diceva chiamarsi « caos », il che tanto suona quanto « confusione ».
, 1-3-162: disse [anassagora] che ogni cosa era fatta della materia infinita
è la materia preadiacente: però ogni buono che si ritruova, è da imputare allo
, è da imputare allo artefice, però che l'autore è sommo buono, e
caos nella confusa materia sua, secondo che si conviene all'inordinato esser suo.
al singolare spettacolo di migliaia di mondi che incominciano. aleardi, 1-151: l'antica
primo della quantità e dell'estensione, che appartiene in modo comune e indeterminato a
modo comune e indeterminato a tutto ciò che c'è di materiale nell'universo (
relazione trascendente con l'atto o forma che deve determinarlo; non è un ente completo
., iii-xv-6: dov'è da sapere che in alcuno modo queste cose nostro intelletto
in quanto certe cose si affermano essere che lo intelletto nostro guardare non può,
una passiva: la prima è dio che è atto puro e non riceve in sè
, 8-1-128: della materia prima, che gli antichi chiamarono caos,...
; egli non si può anco dire veramente che ella sia qualche cosa, essendo il
non essendo, ma potendo essere; il che è cagione che ella sia difficilissima a
ma potendo essere; il che è cagione che ella sia difficilissima a potersi intendere;
ella sia difficilissima a potersi intendere; conciosia che tanto s'intendono le cose, e
alcuna cosa..., dovemo sapere che la materia prima, come non può
l'ha raccolte, in quella guisa che la ignobile femina, congiungendosi con uomo
prima de'peripatetici, la quale si definisce che non è 1 neque quid, neque
quale, neque quantum 'e quel che segue? galluppi, 4-ii-137: la materia
finito si spoglia di tutte le sue forme che lo determinano, allora egli non è
determinano, allora egli non è più che una entità dialettica, che non può
è più che una entità dialettica, che non può ricevere l'esistenza in sé,
può ricevere l'esistenza in sé, e che fu chiamata da alcuni materia prima,
nel pensiero di plotino, la materia che è nel nous quale fondamento della molteplicità
dialettica. -materia neutra: realtà che non è né spirituale né fìsica,
costitutivo primordiale e perfezionabile; parte incompleta che attende, di per sé, un'
sono alquanti, e non pochi, che vogliono che l'uomo li tegna dicitori;
, e non pochi, che vogliono che l'uomo li tegna dicitori; e per
fare continue vite e forme, perché cognosce che sono accrescimento della sua terrestre materia,
volonterosa e più presta col suo creare che 'l tempo col consumare, e però
col consumare, e però ha ordinato che molti animali sieno cibo l'uno da
da questo si potrà con ragion concludere che la città non sia altro che uno adunamento
concludere che la città non sia altro che uno adunamento di case abitate e di
: il soggetto e la materia prossima, che vogliamo dire, della republica è la
quelle piccioline trombe [delle api] che ne mostrano i nostri microscopi, con cui
de'fiori, e que'cucchiarini con che raccolgono da'fiori quella polviglia che è
con che raccolgono da'fiori quella polviglia che è la materia della cera. giordani,
opera d'arte, tutte quelle precedenti che erano presenti allo spirito del poeta,
attrazione e la repulsione); tutto ciò che è fìsico e corporeo, che compone
ciò che è fìsico e corporeo, che compone il mondo sensibile, che costituisce
, che compone il mondo sensibile, che costituisce la consistenza fisica dei corpi e
a guisa di sempiterna intelligenzia; però che l'anima è tanto in quella sovrana potenza
potenza nobilitata e dinudata da materia, che la divina luce, come in angelo,
[la leggiadria] è tutta simigliante / che, dal levante / avante infino a